Draco ed io... Malfoy che cosa?

di _katherine_lls
(/viewuser.php?uid=448890)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di nuovo insieme, ma siamo diversi ***
Capitolo 2: *** La battaglia di Hogsmede e la scoperta di Hermione ***
Capitolo 3: *** Azkaban ***
Capitolo 4: *** Testardi tutti e due!!! ***



Capitolo 1
*** Di nuovo insieme, ma siamo diversi ***


La seconda guerra magica era finita. Harry aveva vinto. Aveva sconfitto Voldemort salvando il Mondo Magico.

Hermione e Ron dopo la litigata avvenuta nella tenda durante la ricerca degli Horcrux, dove Ron sosteneva di avere visto Hermione ed Harry che si baciavano, non si erano più parlati. Beh diciamo che non avrebbero comunque potuto parlarsi dato che di Ron si erano perse le tracce subito dopo la sconfitta di Voldemort e la conseguente vittoria di Hogwarts.

Hermione lavorava per il Ministero della Magia. Era diventata un auror anche se preferiva interrogare i prigionieri. Era il capo di una squadra auror che per anni aveva cercato Ron e i mangiamorte, ma i loro successi erano solamente per i secondi: avevano infatti trovato il nascondiglio di Avery e di Nott.

Harry (c’era da immaginarselo) era diventato capo della squadra auror più grande che il ministero disponeva.

Di Ron come vi ho detto prima non si avevano più notizie. Molti pensavano che fosse morto e alcuni addirittura pensavano che avesse abbandonato la frazione della luce per diventare un mago oscuro. Hermione ed Harry non sapevano cosa pensare.

Questo per quanto riguardava il trio dei miracoli ma c’erano anche alcuni serpeverde che se la cavavano piuttosto bene: per la precisione erano in quattro che durante la battaglia di Hogwarts avevano deciso di passare dalla parte dei buoni. Erano Draco Malfoy, Blasie Zabini, Daphne Greengrass e Theodore Nott. Gli altri serpeverde o erano fuggiti oppure stavano scontando il resto della loro esistenza ad Azkaban.

Quella mattina l’orologio nell’appartamento nella Londra babbana di Hermione Jane Granger faceva le 6.40 quando un urlo si può chiamare disumano squarciò il silenzio a metà.

“maledetto aggeggio babbano- urlò un infuriata Hermione Granger rivolta alla sveglia- possibile he quando devi suonare e no stiamo parlando di tutti i giorni solo sette in una settimana non suoni mai??? Per colpa tua arriverò in ritardo a lavoro, proprio oggi che devo andare a cercare quei dannati mangiamorte!” ditemi voi quanto ci vorrà a bere un caffè freddo fatto la sera prima per paura di arrivare in ritardo a lavoro e vestirsi quando sei una delle streghe più brave del mondo magico e possiedi una bacchetta???

L’appuntamento con Harry che era il suo capo era nell’ufficio di Hermione per le 10.00 e li Harry gli avrebbe detto dove andare a cercare i mangiamorte e con quali auror andare. A volte capitava che due squadre lavorassero insieme dato che tutti i quattro serpeverde ed emione possedevano due squadre.

Dopo aver fatto una misera colazione a base di caffè freddo, Hermione aveva iniziato a disseminare il suo letto a una piazza e mezza di vestiti.

Alla fine dopo che aveva passato mezzora a lanciare vestiti da tutte le parti aveva deciso di mettersi un paio di jeans blu, una maglietta celeste e delle ballerine nere. I capelli invece li aveva lasciati sciolti sulle spalle e le ricadevano in morbidi boccoli color miele.

Dopo ver preso la sua amata borsa di perline si smaterializzò al ministero.

Alle 9.30 arrivò Harry seguito da Malfoy, che per ovvi motivi di cui nessuno è a conoscenza, rimase appoggiato allo stipite della porta.

“ciao Hermione, vedo con grande soddisfazione che sei già qua e che hai timbrato alle 7 precise. Mi chiedo come fai a svegliarti così presto. Stamattina Ginny ha dovuto prendermi a cuscinate e siccome dopo non mi svegliavo mi ha rovesciato in teta un secchio d’acqua congelata!”

Harry si era sposato con Ginny e avevano avuto un bambino James Sirius Potter che aveva già due anni e mezzo e Ginny era già incinta del secondo.

“Sai Harry mi stupisci! Ormai sono 15 anni che ci conosciamo, come è possibile che tu non abbia mai sentito parlare di quell’oggetto babbano che si chiama sveglia dato che hai vissuto con i Dursley fino a quando ti sei sposato???”

“Non mi ricordare i Dursley per favore e per la cronaca Ginny avrà comprato una ventina di sveglie da quando ci siamo sposati, peccato che sia io che James siamo della stessa idea cioè che le sveglie stanno meglio senza batteria o perlomeno con l’allarme disinserito!”

“Non vorrei disturbare il vostro battibecco quotidiano, dato che ormai ho fatto l’abitudine, ma sono le 9.40 e alle 10.00 abbiamo la passaporta. Buongiorno ,mezzosangue” Draco Malfoy aveva fatto il suo ingresso interrompendo lo cambio di battute tra Harry e Hermione

“Scusaci Draco. Allora Hermione, Draco già sa che manor dovete controllare oggi: quello degli Zabini e dei Greengrass per sicurezza anche se sono già stati eliminati e ora sono rinchiusi in prigione su quella stramaledetta isola che tra un po’ scoppierà visto il numero di carcerati che in questo periodo stanno chiedendo disperatamente alloggio, si fa per dire naturalmente, nessuno dopo essere stato interrogato da te mi ha chiesto in ginocchio di andare ad Azkaban anzi. Comunque ho scoperto la posizione di due nuovi manor dove abbiamo più possibilità di trovare qualcuno, uno è Riddle Manor che si trova sulla costa nord occidentale dell’Inghilterra, l’altro è Devon manor, che era proprietà di una delle famiglie più ricche e con il sangue più puro di tutta l’Inghilterra, anche se non si hanno più notizie di nessun discendente da un pezzo ormai.”

“Capito, tanto per sapere, curiosità femminile sai come è, per quanto tempo devo lavorare insieme al furetto???”

“Per tutto l’anno dato che questa volta le squadre lavoreranno a coppie. La tua squadra che lavorerà insieme a quella di Malfoy è la squadra H, mentre l’altra andrà con la squadra D di Daphne. Invece Malfoy userà la squadra M. E’ tutto chiaro o ci sono dubbi??? Per mezzogiorno e un’quarto voglio avere i fogli di quanto avete trovato pronti sulla scrivania. Se entro mezzogiorno e mezzo non siete tornati sappiate che mobiliterò le altre squadre auror per cercarvi, dunque vedete di portarmi i fogli prima di andare in qualche appartamento soprattutto te Malfoy vedi di non creare problemi che ce ne sono già in abbondanza!”

“Okay capo! Salvo imprevisti sarà tutto come richiesto però mi prendo il pomeriggio libero!” rispose Malfoy sentendosi chiamato in causa, con la faccia più dolce e da angioletto che sapesse fare.

“ok Malfoy ma domani ricordati di fare gli straordinari e i notturni!” rispose Harry con una faccia da santo.

“ok, ok, hai vinto tu faccio il pomeriggio!”

“ eh bravo!!! Vedo che inizi a comprendere chi comanda e che deve rispettare gli ordini facendo il proprio dovere!”

“ora non tirartela tanto saputello…”

L’allarme d’emergenza inizio a suonare come una forsennata per tutto il ministero mettendo fine anche alla disputa che si era creata tra Draco e Harry. Sembrava l’allarme dell’atrio, ma a quella altezza non si sentiva bene, e poi nell’atrio c’erano tutte le entrate principali ed era praticamente impossibile capire dove si trovava il mago che non era stato riconosciuto dai sistemi di sicurezza. Corse alla scrivania di Hermione, che come tutti i capi auror aveva uno schermo che mostrava le immagini di tutte le telecamere di sicurezza del Ministero e alcune dei manor che stavano sorvegliando. Harry acese la telecamera di sorveglianza dell’atrio e vide cosa aveva fatto scattare gli allarmi. C’era un gruppo di circa tre dozzine di mangiamorte, tutti con le maschere a coprire il viso, tranne due, che anche a quella distanza furono individuati come il padre di Blasie e quello di Daphne. Sul posto erano già radunate le squadre auror anche se erano in netta minoranza numerica. Quasi tutte le squadre infatti erano fuori per la ricerca dei mangiamorte rimasti in libertà e al ministero rimanevano soltanto le due squadre che sarebbero dovute partire li a momenti con Draco e Hermione. Si smaterializzarono nell’atrio, attaccati a Harry dato che era l’unico dei tre che poteva smaterializzarsi all’interno del ministero. Appena arrivarono si accorsero subito che qualcosa non andava. Erano si inferiori di numero, ma tanti non stavano combattendo e avevano abbassato le bacchette, dopo che un membro dei mangiamorte con la maschera aveva fatto un passo avanti e si stava togliendo il cappuccio. Si rivelò essere Ron, ma ne Harry ne Hermione rimasero colpiti, ormai c’era da aspettarselo, era partito da troppo tempo e le possibilità che rimanevano erano due: o era morto e si era unito alle schiere di Voldemort. Ormai Harry ed Hermione speravano che fosse morto, continuavano a nutrire la speranza che uno dei loro migliori amici ormai ex, non si fosse unito al male, ma si sbagliavano eccome se si sbagliavano. Contemporaneamente puntarono la bacchetta su quello che una volta era stato il loro migliore amico e due raggi, uno rosso e uno giallo partirono dalle bacchette dei due capi auror ridando inizio al combattimento. Ron non aveva neanche provato a evitarli colpito dal rimorso di ciò che aveva fatto. I due capi auror lo schiantarono addosso a un tavolino di vetro, che si ruppe tagliando le braccia e le gambe di Ron e facendogli uscire copiosamente il sangue in più punti. Intanto gli altri continuavano a combattere e alla fine, riuscirono a scappare solo tre mangiamorte, gli altri furono catturati e mandati ad Azkaban in attesa che Hermione avesse tempo per interrogarli. Il ministero non subì perdite, soltanto qualcuno aveva qualche graffio sulle braccia o sulle gambe ma nessun morto.

Harry diede loro ordine di andare a controllare i manor saltando ovviamente quello degli Zabini e dei Greengrass dato che li avevano catturati e che la moglie del primo era scappata mesi prima per paura del marito mentre la moglie del secondo era morta cinque anni prima durante la battaglia di Hogwarts.

Draco ed Hermione con le loro squadre si smaterializzarono a Riddle manor. Entrarono in silenzio. Dalla sala conferenze venivano delle voci. Quando ebbero calcolato che più di venti persone non potevano esserci e che loro erano i vantaggio numerico fecero irruzione nella stanza. Non si erano sbagliati in tutto c’erano ventidue mangiamorte, ma nessuno dei quali era tra quelli più ricercati.

Li schiantarono e li portarono direttamente ad Azkaban dove lasciarono due auror, per spiegare ad Harry dove gli avevano trovati e si smaterializzarono a Devon manor. Entrarono solo Draco ed Hermione, dato che era evidente che il manor era disabitato. In alcuni punti era addirittura crollato.

Decisero di controllare lo stesso e girando per le stanze scoprirono l’arazzo di famiglia che si concludeva con il nome James Sirius Potter figlio di Harry e Ginny e siccome gli arazzi magici non mentono mai seppero con certezza che l’ultimo discendente dei Devon era il figlioletto di appena due anni e mezzo di Ginny e Harry. Decisero di non farne parola con nessuno, per paura delle reazioni che le persone avrebbero potuto avere nello scoprire una cosa di tale importanza.

Tornarono al Ministero ed riferirono ad Harry che non avevano scoperto nulla tranne che quel covo di mangiamorte che ora era ad Azkaban.

Harry diede loro il permesso di andare a casa. Andarono a casa tutti tranne Hermione e Draco, che dovevo sistemare alcune cose.

Durante il giro a Devon Manor Hermione e Draco avevano parlato, e avevano scoperto che avevano tante cose in comune, come il gusto del gelato, a tutti e due piaceva la fragola e la vaniglia.

Alle 10.30 Hermione uscì dal suo ufficio inveendo contro tutte quelle carte che a suo dire, l’avrebbero tenuta sveglia tutta la notte.

Ma ancora non sapeva cosa sarebbe successo di li a poco dato, che non era un indovina, sarebbe stato ben altro a tenerla sveglia quella notte e aveva a che fare con….

Ciao!!! Sono tornata a rompervi le scatole! Come vi è sembrato questo capitolo??? Recensite vi prego.

Colgo l’occasione di ringraziare tutti quelli che hanno recensito l’altra fanfiction. Prometto che l’aggiornerò presto sistemando alcune cose e allungando i capitoli.

Ciao a presto

Rowena00

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La battaglia di Hogsmede e la scoperta di Hermione ***


p> Sarebbe stato ben altro a tenerla sveglia quella notte. Poteva avere a che fare con quelle cartacce, contro cui Hermione inveiva nel suo ufficio, oppure poteva avere a che fare con quello che stava succedendo nel villaggio di Hogsmede.

Aveva infatti deciso di andare da madama Rosmerta per prendere un bicchiere di burrobirra, ma appena si smaterializzò nel villaggio vide maledizioni volare da tutte le parti. C’erano raggi di tutti i colori che partivano dalle bacchette. Capì subito che era un attacco di mangiamorte, e sfoderò la sua bacchetta. Addio burrobirra di madama Rosmerta.

“Expectum Patronum” urlò e mandò il suo patronum, una lontra, a casa di Harry, avvisandolo dell’arrivo dei mangiamorte ad Hogsmede. Camminò verso il centro del paese, e vide che i mangiamorte avevno tutti il volto scoperto. C’erano i signori Puncy, i Parkinson, i Tiger e i Goyle. Ce n’erano altri, ma da quella distanza non era riuscita ad identificarli.

Si girò e vide un mangiamorte che non conosceva con la bacchetta puntata verso di lei.

“Stupeficium” Hermione lo schivò per un pelo

“Bombarda maxima” si sentì urlare da qualche parte e una porta saltò in aria. Questo bastò a distrarre il mangiamorte.

“Expelliarmus” urlò Hermione cogliendo alla sprovvista il mangiamorte. La bacchetta del seguace di Voldemort volò in mano ad Hermione che non perse tempo e urlò “Incarcerus” e subito delle catene comparvero dal nulla e si strinsero attorno ai polsi e ai piedi del mangiamorte.

Si sentì il pop di una smaterializzazione ma Hermione non ebbe tempo di voltarsi per vedere chi era arrivato. Davanti a lei, infatti, si trovava il signor Parkinson con l’aria di uno che ha tutta la voglia di lanciare una maledizione senza perdono a sua detta addosso a una stupida mezzosangue.

Hermione, che tanto stupida non era, urlò “Stupeficium” e l’incantesimo colpì al petto il vecchio mangiamorte che cadde a terra privo di sensi. Subito Hermione lo incatenò come l’altro e corse ad aiutare George Weasley che era stato intrappolato contro il muro da tre mangiamorte.

Ne schiantò uno, ma non ebbe il tempo di incatenarlo perché l’altro mangiamorte le aveva puntato la bacchetta al petto. Stava per lanciare la maledizione senza perdono, quando una voce che non apparteneva ad Hermione urlò “Stupeficium”. Il mangiamorte cadde a terra privo di sensi rivelando il braccio, con la bacchetta ancora puntata dove poco prima c’era la schiena del mangiamorte, di un Draco Malfoy, stanco ma stranamente sorridente. Hermione penso che un sorriso così non l’aveva mai visto. Era vero che non aveva mai avuto tanti ragazzi, ma il sorriso di Draco, si ritrovò a pensare era il più bello. Quando si rese conto che aveva appena fatto un complimento al mal furetto platinato sicuramente tinto, si ritrovò a inveire contro il suo cervello, fino a quando la voce strascicata del biondino che gli stava dando tanti problemi in quel momento, anche se non se ne rendeva conto, la riscosse dai suoi pensieri.

“Attenta Granger, dietro d te!” infatti dietro ad Hermione c’era un mangiamorte che si stava avvicinando con la bacchetta puntata dritto avanti a se. “Stupeficium” urlò Hermione con una velocità straordinaria che il mangiamorte non vide nemmeno la luce rossa prima di cadere a terra svenuto.

Ormai la battaglia si era volta al termine. Non c’erano più mangiamorte in piedi, ma non c’erano nemmeno tanti auror o gente del villaggio. Con la speranza che non fosse successo niente di male a nessuno dei suoi amici, Hermione si avvicinò alle prime persone stese per terra. Non conosceva nessuno, ma individuò i mangiamorte grazie al lungo mantello nero che portavano sempre drappeggiato sulla schiena e alla maschera infilata nella cintura. Pronunciò l’incantesimo “Incarcerus” e poi con un “Levicorpus” ben fatto, li portò al centro della piazza dove i suoi colleghi e gli abitanti del villaggio stavano ammucchiando gli altri.

Vide Ginny inginocchiata a curare un ferito. Sperando in cuor suo che non fosse né Harry né Draco si avvicinò. La fortuna in quel momento era dalla sua parte. Essendo Ginny una medimaga era venuta a dare una mano per curare i feriti. Dopo aver salutato velocemente l’amica Hermione andò dal lato opposto della piazza per curare gli altri feriti. Dopo aver “risvegliato” alcune persone con “Reinnerva”, urlò “Accio” e la sua borsa di perline le volò in mano. Tirò fuori del Veritaserum, andò a cercare Harry per chiedergli se poteva iniziare ad interrogare la alcuni prigionieri o se doveva portarli direttamente ad Azkaban.

“Harry posso iniziare ad interrogarne alcuni con il Veritaserum, magari i più noti che erano sicuramente più in alto nelle cerchie di Voldemort”.

“Fa pure, ma appena abbiamo finito di curare i feriti, prepari le passaporte per portarli ad Azkaban. Prima che mi dimentichi grazie per avermi avvisato dello scontro”

“Non c’e di che. A dopo Harry”

Hermione decise di iniziar ad interrogare il signor Parkinson che aveva catturato lei stessa.

“Reinnerva” disse puntando la bacchetta sul petto del mangiamorte. Appena i svegliò e si accorse di Hermione cercò di portare le mani alla cintura, per prendere la bacchetta; si rese conto di avere le mani legate e di non avere la bacchetta.

Hermione svetolandogli sotto il naso la sua bacchetta di noce lunga quattordici pollici flessibile gli chiese “cerchi questa per caso?”

Il mangiamorte non rispose, così Hermione passò alla fase successiva del suo interrogatorio. Gli fece bere con la forza il Veritaserum e gli chiese come mai avevano deciso di attaccare Hogsmede e chi glielo aveva ordinato.

“ siamo venuti a vendicarci come è giusto che sia dei nostri compagni, che oggi avete preso e sbattuto ad Azkaban. Non sono ne i primi e negli ultimi che pendete e le cerchie dei mangiamorte si stanno restringendo. Siamo sempre di meno e tra un po’ che il nostro padrone risorgerà, se risorgerà, saremo nei guai.”

“non hai risposto a tutte e due le mie domande: chi vi ha mandati?”

“Ronald Weasley ci disse di attaccare Hogsmede se lui non fosse tornato entro sera. Era diventato il secondo in comando di Lord Voldemort. Dopo la sua morte aveva preso lui il comando.”

“ E ora che lui è stato catturato, Lord Voldemort morto, chi guiderà i mangiamorte???”

“non lo so. Queste cose si decidevano nel meeting di domani mattina! E anche se lo sapessi non ve lo direi!” quest’ultima frase voleva dire che l’effetto del Veritaserum era finito così Hermione decise di passare avanti. Quel mangiamorte le aveva dato molte cose su cui riflettere e doveva trovare Harry per fare rapporto su quello che era successo.

Trovò Harry intento a parlare con Ginny delle condizioni di una donna che giaceva svenuta la di fianco.

“Ti dico che dobbiamo portarla al San Mungo, le sue ferite sono troppo gravi, non riesco a guarirla …. oh ciao Herm”

“ciao Gin. Harry ho appena finito di interrogare il signor Parkinson ed ho scoperto alcune cose”

“parla pure Hermione. Ginny l’unica qua che ne capisce qualcosa sei tu, portala al San Mungo, ma vai a chiedere a Draco se i fa una passaporta, la smaterializzazione nelle sue condizioni è pericolosa!”

“ok Harry! A dopo Herm”

“allora sono venuti a vendicarsi dei loro compagni che oggi abbiamo preso al ministero. L’ordine di attaccare Hogsmede sta sera, nel caso che non fossero tornati, glielo ha dato Ronald. Da quello che sono riuscita a capire è stato l’ultimo ordine che ha dato. Fammi finire di parlare. Da quello che ha detto Parkinson, sono certa che fosse ancora sotto l’effetto del Veritaserum, dunque non avrebbe potuto dire una bugia è che era il secondo in comando di Voldemort.”

“cosa??? Non può essere vero. La battaglia di Hogwarts l’ha combattuta con noi, non possono avergli dato un posto così alto nella gerarchia in così poco tempo.”

“non è che i mangiamorte siamo conosciuti per la loro intelligenza, più che altro sono conosciuti per la loro stupidità e per la loro fretta di risolvere le cose. Comunque per quanto riguarda la battaglia di Hogwarts sicuro che l’abbai combattuta con noi e non contro di noi??? Era dalla litigata nella tenda che era strano. Non ci ha più parlato, e quando la Mc Grannit ha riunito gli studenti per dare la disposizione della battaglia, lui non era presente ma non se ne è accorto nessuno, nemmeno Dean Thomas che lo considerava il suo migliore amico. Vuol dire che aveva litigato con tutti in quel periodo…”

“litigato o allontanato per avere più tempo libero per stare da solo e per andare ai meeting. Stando a quello che mi ha raccontato Ginny dopo la scomparsa di suo fratello, Ronald aveva tagliato i legami con la sua famiglia da un po’. Quando sua mamma era andata a portargli il cibo in camera durante la sua permanenza alla tana prima della battaglia, non le aveva aperto la porta e quanto Molly l’ha aperta con un Alhomora e l’ha costretto a mangiare glielo ha sputato in faccia. Poi è uscito sbattendo la porta e si sono perse le tracce fino alla battaglia.

“l’unica soluzione è interrogare Ronald e sarà la prima cosa che farò domani appena arrivo in ufficio, e ora faccio le passaporte e li porto ad Azkaban perché e tardi!”

Prese degli oggetti che trovò nella piazza, Uno per auror, e pronunciò l’incantesimo “Portus”.

Ogni auror prendeva cinque mangiamorte e toccata la passaporta con un pop sparivano.

Nel giro di dieci minuti la piazza principale di Hogsmede era tornata come prima e nessuno avrebbe mai detto che fino a mezzora prima, ci fosse una battaglia in corso.

Hermione dopo aver preso sette mangiamorte, tocco la passaporta e fu l’ultima ad allontanarsi dalla piazza, con la mente rivolta alla battaglia e il cuore che fantasticava su un biondino che le aveva regalato uno dei suoi rari sorrisi, durante una battaglia.

Ma domani sarebbe stato un giorno nuovo, anche per loro. Un giorno diverso, ma non per questo più semplice, un giorno di rivelazioni e scoperte.

Così Hermione si addormentò, dopo aver condotto i mangiamorte nella loro cella, con l’immagine del sorriso di Draco impressa a fuoco nella sua mente, aspettando il domani.

Allora che cosa ne pensate??? recensite per favore!!! un bacio Rowena00

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Azkaban ***


Il giorno dopo Hermione andò al Ministero, puntuale come sempre, infondo lei era Hermione Jane Granger l’eroina che aiutò Harry Potter a sconfiggere Voldemort, non c’era mai stata una volta in tutta la sua vita che era arrivata in ritardo da qualche parte, men che meno a lavoro.

Quella mattina doveva interrogare Ronald per scoprire cosa altro aveva dato ordine di fare, e quali erano gli altri nascondigli dei mangiamorte che sicuramente lui conosceva essendo il secondo in comando di Voldemort e il capo dal momento che Voldemort era morto.

Stava andando verso le segrete del ministero, dove non tenevano più i mangiamorte, ma le pozioni, dato che la stanza per le scorte ai piani superiori era troppo piccola per contenere tute le pozioni che servivano al Ministero e agli auror, quando incontrò un biondino di sua conoscenza, che stava andando nella direzione opposta alla sua con, come ebbe tempo di constatare Hermione, tutta la scorta di Veritaserum in mano.

“Buongiorno Granger”

“Buongiorno Malfuretto, si può sapere perché stai sabotando tutte le scorte del Veritaserum che il Ministero dispone???”

“Tranquilla Hermione, Harry - ti salvo io il culo sta tranquillo- Potter, mi ha inviato una lettera, l’ho trovata sopra la mia scrivania ma immagino che tu non sia nemmeno passata in ufficio, in cui diceva che oggi io e te siamo incaricati di andare ad interrogare tutti i mangiamorte che abbiamo catturato ieri, non solo quelli che sono stati catturati ad Hogsmede ma anche quelli catturati il mattino”

“E sentiamo Draco” calcò con forza il nome, dato che non le era sfuggito il passaggio del biondastro, dal cognome al nome, di poco prima “hai pensato di procurarti del Veritaserum versione oscura e non solamente versione chiara? Ho capito che i mangiamorte sono stupidi, senza offesa naturalmente, ma anche tu sei immune al Veritaserum versione bianca o sbaglio?”

“ Mezzosangue mi credi così scemo??? Sta mattina ho svegliato Daphne alle cinque perché cominciasse a fare anche del Veritaserum versione oscura. Comunque ti consiglio di prendere anche delle pozioni Polisucco non si sa mai, magari possono servire. Per esempio ci possiamo spacciare per la donnola e ottenere così informazioni dagli altri.”

“ Ai suoi ordini Malfrett. Tempo cinque minuti e sono su in laboratorio da Daphne vedi di aspettarmi li!”

Cinque minuti dopo

“dove cavolo sono finite quelle pozioni Polisucco??? Adesso Malfoy mi romperà le scatole perché sono in ritardo! Ma come ho fatto a non pensarci prima??? E si che sono la strega più brillante del secolo. Accio Polisucco!” subito tutte le boccette di pozione Polisucco che c’erano in quella stanza le volarono in mano.

Hermione si fiondò in corridoio e prese a correre verso il laboratorio di Daphne che era nello stesso piano del suo ufficio.

Mentre correva inveiva contro se stessa che quella mattina aveva deciso di mettersi i tacchi.

Appena arrivò davanti all’ufficio di Daphne spalancò la porta

“ buongiorno ragazzi!”

“ alla buon ora Mezzosangue credevo ti fossi pera nelle segrete che tu dovresti conoscere come le tue tasche!”

“sempre in vena di battute eh Malfrett?”

“ il Veritaserum versione scura è pronto. Ne ho fatto venti fialette dovrebbero bastare. Quante Polisucco hai preso Hermione? Devo rifarle entro sta sera prima che Dean Thomas venga a brontolare che gli servono per liberarsi di sua moglie. Ultimamente non vanno d’accordo sarà perché…”

“scusa Duffy cara, ma io e il Malfuretto andiamo di fretta comunque ne ho prese dieci e di a Thomas che la smetta di usare le scorte del Ministero ai suoi stupidi fini o lo riferisco a Harry. Hai già fatto la passaporta Malfrett???”

“si e quella vecchia penna d’aquila che c’è sul tavolo, e la passaporta dovrebbe attivarsi a momenti ti conviene toccarla prima che rimani indietro e sai come è Mezzosangue, già siamo in ritardo non vorrei metterci tutta la vita ad interrogare i prigionieri”.

“parla per te Malfrett e vedi di non rimanere indietro tu piuttosto”.

fecero entrambi appena in tempo a toccare la passaporta che questa si attivò e li portò vicino alle mura di Azkaban.

“ Questa salsedine mi rovina tutti i capelli!”

“ Oh, poveretto, perché non erano già rovinati quei capelli??? Sembrano fili di paglia da quanto sono messi male! Cosa c’è Malfoy, dopo ti devi rifare la tinta?”

“ Per tua informazione Hermione non sono tinto, sono biondo naturale!!!”

“ si certo e io sono la Parkinson che secondo te ti credo? E per la cronaca si può sapere perché continui a chiamarmi per nome???”

“ Ma bisogna sempre spiegarti tutto??? E’ possibile che la strega più brillante del secolo no riesca a capire questa cavolata??? Dobbiamo lavorare insieme per un anno, possiamo evitare di chiamarci per cognome??? Pensi che sia fattibile??? Per quanto mi riguarda posso anche ricominciare a chiamarti Mezzosangue zannuta!!”

“ d’accordo Draco.”

Senza essersene accorti avevano raggiunto la porta principale di Azkaban e due auror si stavano avvicinando a loro per il controllo.

“ Buongiorno signorina Granger, buongiorno signor Malfoy. So che siete qua per interrogare i prigionieri il signor Potter ci ha mandato un gufo per avvisarci. Temo però che dobbiate consegnarmi le bacchette per essere sicuri che siate davvero voi”

Detto questo scomparve dietro la porta lasciando Hermione e Draco davanti all’ingresso avvolti da un imbarazzante silenzio che venne interrotto da Draco

“ Allora Hermione, tu interroghi i prigionieri di destra e io quelli di sinistra tenendo per ultima la donnola???”

“ Io direi che tu interroghi per primo Ron mentre io prendo appunti che manderò via gufo ad Harry dato che ho saputo che Licia (la civetta di Harry che ha preso il posto di Edvige) è ancora qua. Poi ci dividiamo i prigionieri come hai detto tu anche se non penso che ne sappiano molto. D’accordo?”

“ come preferisci Hermione”

Di nuovo la loro conversazione venne interrotta dall’auror che consegnò loro le bacchette

“le bacchette corrispondono, ma chi aveva dubbi??? Nessuno ha il coraggio di prendere il vostro posto. Hanno tutti paura di subire il bacio dei dissennatori. Comunque da quale prigioniero volete iniziare???”

“interroghiamo per primo Ronald Bilius Weasley”

“ allora dovete andare nel terzo piano, e nell’ultima cella a destra.”

Presero in silenzio l’ascensore e quando furono in cima Hermione disse a Draco con un sorrisetto malizioso

“ avrei bisogno di un aiutino, è da un po’ che voglio fare questo a Ron dato che nella tenda ha incolpato me ed Harry dicendo che ci stavamo baciando. Che ne dici se fingiamo, nota bene fingiamo di essere fidanzati??? Il rimorso e il dolore lo spingerebbero a confessare di sua spontanea volontà”

“ va bene Hermione. Lo sai che sono bravo a fingere, sono stato una spia per l’ordine molti anni”

“ok”

Raggiunsero la cella di Ronald e misero in atto il loro malvagio piano di vendetta.

“ amore chi inizia ad interrogare” chiese Draco con la faccia innocente di chi non sa veramente una cosa

“ ma come tesoruccio, non te lo ho detto stamattina appena svegliato???”

“forse me lo hai detto ma eravamo impegnati a fare altro e non ti stavo ascoltando. E per la cronaca è stato molto divertente sta mattina. Stai diventando bravissima”.

“grazie amore, con un maestro dolce e premuroso come te è difficile non imparare in poco tempo” inventò di sana pianta Hermione, sotto la faccia da pesce lesso di Ronald che stava diventando sempre più rossa ad ogni battuta ei due ragazzi, che invece si stavano trattenendo dal ridere per la stupida situazione.

“ Ah e così allora??? Te la fai con Malfoy eh Granger sei solo una puttana!” disse Ronald rivolto ad Hermione che era rimasta ferma come una statua sul posto, non aspettandosi una reazione di questo tipo da parte del rosso.

Per fortuna c’era sempre Malfoy pronto a salvare la situazione che si avvicinò ad Hermione e la abbracciò da dietro facendole posare la testa sul suo petto muscoloso grazie agli allenamenti di Quiddich.

Subito Hermione si rilassò e una parte del suo cervello cominciò a inviarle immagini di lei che percorreva con il dito gli addominali scolpiti del biondino, sempre più giù, lasciando intendere cosa sarebbe successo dopo.

Fu la voce del diretto interessato a riscuoterla dai suoi pensieri

“ Disse quello che mancava poco che se lo faceva tirare da Voldemort, peccato che quest’ultimo non fosse ne trans ne gay” rispose a tono Draco e se fosse stato possibile, le orecchie di Ron sarebbero diventate ancora più rosse di quello che già erano, per l frustrazione e per la rabbia.

“ come ti permetti Malfoy lurido mangiamorte che non sei altro??? Tu che sicuramente le hai già fatto le corna con la Parkinson.”

“ lui non mi ha fatto le corna proprio con nessuna e questi non sono affari che riguardano te comunque, riguardano solo me e Draco, casomai qui l’unico che ha fatto le corna a qualcuno sei stato tu, e posso anche indovinare con chi, con la Parkinson o con la Brown, eh Weasley con chi delle due???”

“ con tutte e due e tu te la facevi con Fred nel frattempo”.

“eravamo soltanto amici e andavo ad aiutare i gemelli al negozio, ci vedevi tanto insieme perché stavamo inventando nuovi tiri vispi Weasley. Non l’ho mai fatto con tuo fratello. Ma ora, abbiamo cose più importanti da fare amore tirami fuori dalla borsa il Veritaserum, versione oscura mi raccomando che vediamo se la donnola ha cose più importanti da dirci. Inizi tu a interrogarlo vero???”

“Si mentre tu prendi appunti da spedire ad Harry tesoro” e fece bere a forza il Veritaserum versione oscura e cominciò ad interrogarlo

“ Durante la battaglia di Hogwarts da che parte eri??? Stavi già con Voldemort???”

“ ovvio che si. Era da prima della litigata nella tenda che ero dalla parte di Voldemort. Che credevate che lo abbai informato della ricerca degli Horcrux da parte di Potter e di questa Mezzosangue, chi credei che avesse tentato di mandarli fuori pista??? Io ovviamente per dare più tempo a Voldemort di nascondere gli altri ma questa sgualdrina e intelligente e ha mandato in fumo i miei piani, e per colpa sua Voldemort mi ha cruciato!”

“ sai chi è stato a lanciare la maledizione senza perdono contro tuo fratello Fred?”

“ certo che lo so, sono stato io, per vendicarmi, dato che Hermione andava da Fred ancora prima che litigassimo, mi aveva sempre tradito con mio fratello ed io volevo fargliela pagare, e con cosa se non con la morte???”

“ dove sono nascosti i mangiamorte rimanenti???”

“ sotto la sala conferenze a Riddle manor ci sono degli alloggi, li si trovano gli altri mangiamorte, sennò sono nella residenza estiva dei Riddle in Scozia”.

“ come si fa ad entrare negli alloggi sotto Riddle manor?”

“ Bisogna dire la parola d’ordine che è Tom Orvoloson Riddle e la sala conferenze si aprirà lasciando il posto ad una scala di marmo”

“ ok allora arrivederci Ronald” disse Draco avvicinandosi ad Hermione e posandole le mani sui fianchi per darle un bacio sulle labbra che di casto non aveva nulla.

Hermione, mentre abbandonavano la stanza per andare nelle altre celle, non poté non pensare che baciava da dio e che sarebbe stato bello se fosse stato vero.

Draco, da parte sua, pensava che Hermione baciasse divinamente e che le sue labbra rosa, morbide e carnose erano un tacito invito a baciarla di nuovo.

Così senza preavviso le bloccò un polso, mentre scendevano le scale e la volto verso di se, posando le labbra sulle sue.

Appena si staccarono tutti e due avevano un sorriso soddisfatto sulla bocca e promettendosi che avrebbero ripreso più tardi andarono ad interrogare gli altri mangiamorte.

Grazie a tutti quelli che hanno letto. Spero vi sia piaciuta!

Recensite mi raccomando!

A presto da Rowena00

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Testardi tutti e due!!! ***


Come già Draco ed Hermione avevano intuito, gli altri mangiamorte non conoscevano i piani di Ronald e dello Oscuro Signore. Avevano confessato che dovevano andare ad Hogsmede e uccidere più persone possibile, in modo che accorressero le squadre auror così che il ministero rimanesse senza protezione. Erano solo dei poveri illusi, il Ministero non sarebbe rimasto senza protezione nemmeno se fosse ricomparso Voldemort.

Andarono a riferire ad Harry ciò che avevano scoperto da Ron lasciando stare il particolare che si erano baciati davanti a lui.

“bene ragazzi io vado ho un sacco di turni di guardia da organizzare ad Hogsmede dato che i mangiamorte non si sono fermati davanti a quei due auror li di guardia dato che in missione facevano soltanto casino, e quei due idioti non hanno avvisato e chiamato aiuto subito.”

“ io penso che andrò a dare una mano a Daphne. Le abbiamo finito tutta la sorta ed entro domani ci devono essere minimo venti fialette di Polisucco e Veritaserum.”

“ Verrei ad aiutarvi, ma come ben sapete, pozioni non è mai stato il mio forte, pensò che andrà in ufficio a sistemare la scrivania, e dopo passerò da te Harry per sistemare i turni di guardia e le ricerche.”

“già Granger sarà meglio che tieni le tue sudice mani lontano dal laboratorio”

“ cosa è Malfoy, una presa in giro o una minaccia???”

“Siamo tornati ai cognomi???”

“il primo che ha cominciato ad usare il cognome sei tu Malfoy. E c’era da aspettarselo che a un deficiente come te quello che è successo prima non fregasse proprio niente!”

Draco mandava lampi di fuoco dagli occhi, la faccia contratta in una smorfia per non ferirla ancora e per o fare capire a Potter cosa era successo, dato che lui ne Hermione non volevano più complicazioni di quelle che già c’erano. L’aveva chiamata per cognome è vero, ma non se ne era accorto, non lo aveva fatto apposta, perché non era vero che per lui quello che era successo non aveva alcun significato. Anzi era stato il bacio più bello e più dolce di tutta la sua vita.

Harry intanto li guardava con gli occhi fuori dalle orbite. Cosa era successo prima tra la sua migliore mica e Malfoy??? Doveva essere successo qualcosa di veramente importante dato che Herm sembrava abbastanza frustrata e Malfoy era rosso di rabbia.

“ Non è vero che non me ne frega niente e non ti ho chiamata apposta per cognome” sussurrò lui in modo che solo Hermione potesse sentirlo

“ certo e io sono la Parkinson che va dietro a tutte le scemenze che dici tu. Dimmi un po’ inizierai a trattarmi come trattavi la Parkinson o mi lascerai un po’ della dignità che lei ha tolto” disse Hermione salendo pericolosamente col tono, e lasciando prevedere che presto avrebbe avuto una crisi di nervi.

“ Un po’ di fiducia mai, per te sono soltanto il solito figlio di mangiamorte niente di più, sono un uomo anche io, non solo il figlio del braccio destro di Voldemort, e come uomo provo anche io certi sentimenti, ma tu non puoi capire” sussurrò girato di schiena con le lacrime che gli bagnavano il viso, in modo che solo Hermione potesse vederlo e sentire le sue parole. Subito diverse emozioni si susseguirono negli occhi di Hermione: stupore, meraviglia, tristezza e dolore.

“ Vado a dare una mano a Daphne, Potter nel caso avessi bisogno di me sai dove trovarmi” e a testa alta percorse il corridoio, fino all’ ascensore che l’avrebbe condotto all’ ultimo piano.

Hermione e Harry rimasero da soli in corridoio. Appena la porta dell’ascensore si fu chiusa dietro la schiena di Draco, Hermione scoppiò a piangere disperata acasciandosi per terra. Subito il moro la prese in braccio e la portò nel suo ufficio, dove la stese sul divanetto e le porse una tazza di the. Appena Hermione si fu ripresa il moro cominciò a fare domande

“ Si può sapere cosa è successo tra te e Malfoy???” siccome la sua migliore amica non rispondeva continuò “non ti avrà mica stuprata vero???” Hermione scoppiò a piangere, no non l’aveva stuprata, l’aveva solo baciata e poi aveva ricominciato a chiamarla per cognome, povera lei che si era illusa.

“ non ha fatto niente di tutto ciò Harry e inizia a farti gli affari tuoi e a non ficcare il naso nelle mie faccende” disse con voce gelida Hermione per poi appoggiare la tazza di te sulla scrivania del moro e uscire dall’ufficio sbattendo la porta. Harry nel frattempo non si era mosso. Mai la sua migliore amica gli aveva detto qualcosa in un tono così duro e freddo, e soprattutto non gli aveva mai detto di farsi gli affari suoi, a loro che condividevano sempre tutto.

Draco in ascensore era scoppiato a piangere, perché lei non capiva??? Avevano rovinato tutto ancora prima di iniziare, non l’aveva chiamata per cognome apposte, le era sfuggito. Doveva rimediare, non poteva lasciarsi sfuggire la ragazza che per anni aveva odiato, e che ora aveva fatto sciogliere la corazza di ghiaccio che Draco aveva attorno al cuore dalla morte di suo padre. Già, suo padre era morto, ucciso dai mangiamorte dopo che lo avevano scoperto a passare informazioni. Non gli aveva mai voluto bene, ma era sempre suo papà, che prima di diventare il braccio destro di Voldemort e prima che il signore oscuro ritornasse giocava con lui e lo viziava in tutto, ma poi quel vecchio squilibrato era ritornato e gli aveva portato via suo padre.

Senza rendersene conto entrò nell’ufficio di Daphne piangendo disperato, lei era l’unica amica che gli era rimasta. Pansy era morta nel tentativo di salvare lui, e la maledizione senza perdono l’aveva colpita al petto. Daphne era l’unica persona con cui si confidava dato che i suoi amici affogavano il dolore nell’alcool.

Blasie stava con Daphne e Theo invece stava con Pansy, già da quando avevano otto anni, era sempre stato così. Theo ora dopo la morte di Pansy stava con Luna e vivevano nella residenza estiva dei Nott.

“ cosa ti è successo Draco, che hai combinato adesso???” chiese la donna preoccupata appena lo vide entrare.

“ Ho rovinato tutto Daphne, l’ho chiamata per cognome le ho detto sudicia, oh Daphne” e il resto della frase non si sentì dato che era coperta dai singhiozzi disperati dell’uomo, ma assomigliava molto a rovino sempre tutto, io la amo

Hermione intanto era andata nel suo ufficio e stava piangendo come una disperata quando le venne in mente che doveva chiedere a Daphne quante pozioni aveva preso Thomas senza l’autorizzazione del Ministero, dato che lei era l’unica che aveva il registro.

Si alzò e prese l’ascensore.

Appena entrò nel laboratorio la prima cosa che vide fu la schiena grande e muscolosa di Draco, coperta dalla solita camicia bianca che si alzava e si abbassava in un continuo singhiozzo, poi si accorse della testa bionda di Duffy la sua amica, davanti al ragazzo e con fare seccato cominciò a battere la mano sullo stipite della porta.

“ scusate se vi interrompo, ma Duffy ho bisogno di sapere quante scorte prende Dean senza nessun permesso.”

Subito Draco si voltò. Lei aveva gli occhi rossi e gonfi di pianto, la voce rotta, il mascara le era colato su quel bellissimo viso chiaro lasciando delle profonde righe nere e i suoi capelli erano una massa informe di ricci marroni che assomigliavano di più a un nido di uccellini che a dei capelli.

Hermione lo vide girarsi, era bello, come sempre d'altronde, ma aveva tutto il viso da angelo banato dalle lacrime i capelli tutti spettinati, ma non come se li spettinava lui con la mano, dato che molte ragazze gli avevano detto che era più sexy. La camicia era tutta sgualcita e sul suo volto al posto del solito ghigno c’era un espressione disperata.

“ allora fa conto che ne prende dieci al giorno tra una cosa e l’altra circa e è da settembre che va avanti così” intervenne la voce calda di Daphne che li riportò alla realtà “ dunque sarebbe circa un totale di 2 mila pozioni che mi è toccato rifare. Tanto per spere a cosa ti servono questi dati???” “ a mandare una lettera a Harry, perché sono troppe.” “ grazie Hermione mi stai risparmiando una marea di lavoro tutti i giorni”

“tutto per te amica mia” disse uscendo dalla porta, diretta all’ascensore che l’avrebbe portata nel suo ufficio dove avrebbe potuto scrivere una lettera a Harry dato che non aveva nessuna voglia di rivedere il moro.

Stava per legare la lettera a un barbagianni del ministero, quando una civetta candida, cominciò a battere con insistenza alla sua finestra. Alla zampa aveva attaccato un pacchettino con un bigliettino.

Ho sbagliato, me ne rendo conto, sono solo un ipocrita, ma, anche se prima non te lo ho detto, ti amo, perdonami, per tutto ciò che ti ho fatto, per tutto ciò che ti ho detto. Con amore

Non era firmato, ma lei sapeva benissimo di chi era.

Aprì la scatoletta a cui era stato applicato l’incantesimo per farla ingrandire, e dentro ci trovò un abito turchese bellissimo, senza spalline, stretto sul busto e tempestato di brillantini con la gonna a balze lunga fino ai piedi, era stupendo, di una stoffa finissima ed elegante. Insieme al vestito, c’erano dei sandali argento, con il tacco tempestato di brillantini . in fondo alla scatola, c’era poi una altra scatoletta, con dentro una collana a forma di fiore a cui dietro erano state incise due lettere intrecciate una h e una d ma di questo Hermione nemmeno si era accorta. Il fiore era stupendo fatto tutto con diamanti e brillantini argento. Senza pensarci due volte rimise il vestito e le scarpe dentro la scatola e si infilò la collana.

Subito sentì il famigliare strappo dall’ombelico, segno che si stava smaterializzando e che quella collana non era altro che una passaporta.

Finì in una sweet d’albergo, con la scatola con il vestito in mano e la bacchetta nella tasca dietro dei jeans.

Fece due passi aventi e punto la bacchetta di fonte a se dicendo Lumos dato che la stanza era semi buia. Subito si sentì afferrare da dietro, si voltò e si trovò davanti a un uomo di sua conoscenza.

Il volto di Hermione si illuminò di gioia alla conferma che lei non era come le altre e che lui non la odiava.

Infatti il ragazzo le chiese con il suo solito sorriso “ allora dove si va a mangiare???”

“scegli tu Draco”

“ per la cronaca Hermione , io non ti porto fuori a cena con i jeans e quel maglioncino turchese tutto rovinato”

“ lo so, grazie ancora per il vestito, dove è il bagno che vado a cambiarmi???”

“ dritto davanti a te. Mentre ti metti qualcosa di decente io decido dove si va d’accordo???”

“ ok”

Dopo dieci minuti Hermione uscì dal bagno

Quel vestito le stava d’incanto, sembrava una stella. I capelli, fino a poco prima arruffati erano raccolti in uno chignon alto, tranne per due ciuffi davanti che le ricadevano in morbidi boccoli incorniciandole il viso da angelo ora truccato bene. Draco non poté non pensare, che quella ragazza presto sarebbe diventata il suo angelo, il suo angelo personale.

“ chiudi la bocca che non è elegante” disse Hermione trattenendo una risata per non scoppiargli a ridere in faccia “ dove si va a mangiare???”

“ sempre spiritosa è Hermione, pensavo che l’ironia ce l’avessero solo le serpi e non anche i grifondoro, per quanto riguarda il ristorante adesso vedrai, dammi la mano che ci smaterializziamo.” E con un pop sparirono.

Dei passi sempre più veloci si allontanavano dalla sweet, qualcuno aveva origliato la conversazione.

recensite mi raccomando!!! un bacione Rowena00

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1962156