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Sono
ancora io, Phoenix! Vi starete chiedendo come mai al posto di terminare
INCANCELLABILE sto scrivendo un'altra ficcy! ^__^ beh, a dire il vero devo
dirvi una cosa.. e lo dico soprattutto per chi non ha letto il mio commento
lasciato proprio a Incancellabile.. Vedete, quella ficcy parla di tortura,
anche se non pesante.. e non mi sembra il caso di continuarla con tutto quello
che sta succedendo in questo periodo.. Ok, alcune foto che sono state rese
pubbliche grazie ai TG sono false, però altre no, ed è proprio questo il
brutto.. Non mi va di inferire, anche se nella fantasia, su qualcosa che
purtroppo è reale.. non mi sembra il caso.. Non me la sento io personalmente..
Quando comincerò a sentirmela un po' di più vedrò di continuarla.. ma non ora!
In ogni caso prometto di portarla al termine e, visto che mi piace tanto
scrivere, ora ve ne voglio regalare un'altra! E' da un po' che penso alla
trama, spero vi piaccia, anche se dal primo e secondo chappy non capirete un
granchè, soprattutto non capirete il perchè del titolo BABY FURIA.. Infatti è
una ficcy con una costruzione che non ho mai sperimentato, basata sui ricordi
in prima persona! Quando il punto di vista cambierà da esterno ad interno ve lo
indicherò, state tranquilli!
Ora
passo alla storia.. BUONA LETTURA E COMMENTI PLEASEEE!! Sono molto importanti
per me! ^___^
I tre
ragazzi con a capo Boris arrivarono ansimando, ma, nonostante le gambe veloci,
era già troppo tardi.. Vide il suo capitano ancora più furibondo di prima,
rosso in volto dalla rabbia...
-Yuriy, per
favore..-BORIS
-Taci!!
Andatevene via, lasciatemi stare!!-YURIY
Ma nessuno
lo ascoltò ne ebbe il tempo di replicare: il rosso si scagliò contro Mailiya
che, questa volta, si lasciò sorprendere: un pugno la colpì in pieno viso,
sulla guancia destra, che subito non tardò a diventare rossa come un peperone..
La ragazza cadde a terra, forse un po' spaventata: Yuriy picchiava duro.. e se
fosse rimasta lì, semi sdraiata ad suolo, non ci avrebbe messo molto a
dargliene un altro!
Si rialzò
velocemente: dopo tutto quello che aveva passato, un pugno non poteva essere
nient'altro che una carezza per lei.. Ma faceva male.. faceva male perchè le
era stato dato da lui, proprio dal suo Yuriy..
-Dai, vai
avanti!! Tutto qua quello che sai fare??-MAILIYA
Il sorriso,
o meglio, ghigno che era comparso sulle labbra di Yuriy per il lavoro appena
svolto sparì immediatamente.. Era una tipa dura, ma non gliel'avrebbe data
vinta.. quella volta stava veramente esagerando!
-Boris fa
qualcosa!!-IVAN
-Che cazzo
vuoi da me?? Quella è impazzita, io non mi faccio tirare un altro calcio
lì!!-BORIS
Ormai non
c'era nessun'altra spiegazione: era pazza.. si, era completamente pazza!
L'avevano drogata probabilmente.. le avevano dato qualcosa.. le cose che diceva
non avevano senso.. Perchè beffeggiare la persona a cui era più legata? perchè
farlo infuriare? Perchè incitarlo a picchiarla..?
-Non
capisco..-SERGEY
-Nemmeno
io.. ma dobbiamo fare qualcosa..-IVAN
Stettero a
guardare per qualche istante come Mailiya riusciva a schivare con grande
abilità i calci e i pugni di Yuriy, facendolo diventare ancora più furibondo..
erano incapaci di agire, di pensare a qualcosa, ad un perchè di tutta quella
situazione.. Non c'era un perchè.. non poteva esserci..
Improvvisamente
Boris tentò di nuovo ad avvicinarsi: aveva ragione Ivan.. non potevano stare a
guardare come se niente fosse stato! Dovevano porre fine a quell'assurda
scena..
-Mailiya,
adesso basta!!-BORIS
Cercò di
afferrarla per un braccio, ma niente da fare: tutto quello che ci guadagnò fu
una strigliata e uno spintone notevole che lo fece vacillare:
-Stai
lontano!!! Non capisci, tu non capisci!! lasciaci stare!!-MAILIYA
Lentamente
la voce della ragazza si fece spezzata, lasciando così di stucco i tre
spettatori.. ancora di più di quello che già erano..!
-Ma
che..-SERGEY
-Lasciateci
stare.. voi non capite.. io non voglio perderlo..-MAILIYA
Nessuno
disse più una parola: Yuriy pensò bene di tornare all'attacco sotto gli sguardi
allibiti di tutti.. Che volevano dire quelle parole? Cosa c'entravano con tutto
quello che stava succedendo? Un bel niente! Era pazza, certo era pazza!! Lo era
da sempre stata, un po'.. sempre..
Un rumore
li fece tornare alla realtà: il loro capitano aveva appena colpito un albero
violentemente.. Mailiya, come al solito, era riuscita a schivare il suo attacco
che, se fosse andato a segno, le avrebbe probabilmente distrutto mezza faccia..
A quella
visione Ivan rabbrividì: voleva farsi ammazzare.. voleva.. farsi piacchiare..
cosa voleva? non lo sapeva, nessuno lo sapeva..
Immprovvisamente,
un flash..
-Ragazzi..
ma.. non avete visto una cosa un po' strana?-IVAN
-E' tutto
strano, Ivan!-SERGEY
-Lo so,
cretino!! Ma guardate un po'.. Mailiya vuole farsi colpire, ma allo stesso
tempo non si lascia prendere.. e soprattutto lei non sta facendo niente a
lui..-IVAN
Sergey
stette per ribattere a tono, ma si bloccò subito.. Stettero a guardare ancora
la scena per un po'.. ormai Yuriy era alle strette: ansimava dalla fatica e le
sue mani erano pieni di lividi a causa dei colpi tirati agli alberi
circostanti.. Era completamente sudato, come la ragazza di fronte a lui, e le
sue gambe cominciavano a tremare..
-Si sta
stancando..-SERGEY
-Non è che
per caso.. lei vuole proprio questo?-BORIS
-Mhuahahah!!
Bella questa, ma che intelligenza che hai!! Cosa vuol dire, Boris?? Perchè
vorrebbe farlo?? Dimmi perchè!!-SERGEY
In effetti,
un perchè non c'era.. e cmq, era un metodo troppo esagerato per farlo, se fosse
veramente stato così..
-Dai,
allora?? Ti sbrighi?? Sei già stanco per caso!! Sei una schiappa, Yuriy, un
buono a nulla, non sai nemmeno picchiare una ragazza!!-MAILIYA
Non
cedeva.. era stanca, ma non aveva paura.. non di lui.. e soprattutto, non
doveva cedere proprio ora: ormai c'era quasi..
-Maledetta,
basta!!-YURIY
Un'ennesima
sfuriata, altri colpi partirono dalle sue braccia, ma non resistette a lungo..
le nocche facevano male, le gambe cedevano.. i suoi muscoli modificati ormai
non reggevano più.. le sue pile si stavano esaurendo..
Il rosso
cadde a terra, in ginocchio, tremante.. ma ancora rosso in volto dalla rabbia..
-Te la
farò, stronza.. te la farò!!-YURIY
Boris corse
da lui, in preda al panico nel vederlo in quello stato, mentre Sergey corse ad
afferrare Mailiya per la vita, approfittando del momento di quiete relativa..
doveva tenerla ferma.. doveva farlo..!
-Che cazzo
ti salta in mente, Yuriy?? Ti rendi conto di quello che stai facendo??-BORIS
-Lasciami!!-YURIY
-Boris
lascialo!! Non abbiamo ancora finito!!-MAILIYA
A quella
frase Sergey l'afferrò ancora con più forza, mentre Boris alzò lo sguardo verso
di lei fissandola in modo isterico..
-Ma che
state facendo?? Cosa fuoi fare?? Cosa speri di ottenere??-MAILIYA
-Non c'è
tempo per spiegare.. lasciaci andare avanti!!-MAILIYA
Improvvisamente,
Yuriy cominciò ad ansimare in modo più veloce e sonoro, un po' a causa della
stanchezza e un po' per il nervoso..
-Cazzo,
calmati Yuriy.. calmati!!-BORIS
-Lasciami...
ti prego..-YURIY
-Umpf..
guardalo che schiappa.. reagisci Yuriy!! reagisci!!-MAILIYA
-Per
favore.. basta..-YURIY
-No, non
basta!! devi reagire!!-MAILIYA
I battiti
del cuore del ragazzo dagli occhi azzurri si fecero sempre più veloci, in un
modo vertiginoso e spaventoso.. Sudava freddo.. stava per sentirsi male..
tremava.. doveva smetterla.. ma non poteva dargliela vinta.. non poteva..
Cercò di
rialzarsi ma fu subito afferrato da Boris che lo trattenne a terra in
ginocchio.. stranamente era debole.. Già, stranamente.. stava cedendo per
niente, come un imbecille, un perfetto imbecille, secondo lui..
-ma
guardalo.. perchè non ubbidisci più ai miei ordini.. Che ti succede..?-MAILIYA
-Non starla
ad ascoltare.. è pazza!-BORIS
-No, non
sono io quella pazza qua.. hai le pile scariche Yuriy? I tuoi circuiti
funzionano ancora bene..?-MAILIYA
-Ma che
cazzo..?-SERGEY
La frase
del ragazzo che ancora teneva saldamente mailiya si interruppe: il suo capitano
stava.. piangendo? Si, stava piangendo.. Stava cominciando a singhiozzare..
Ivan gli
corse incontro, inginocchiandosi poi accanto a lui, come Boris.. Non si stava
sbagliando.. stava davvero piangendo.. ogni secondo sempre più forte..
-Che vuoi
mailiya..? Che vuoi da me..?-YURIY
Perchè
quelle lacrime stavano scendendo dalle sue guance?? Lui non voleva piangere! O
forse si.. Non lo sapeva.. L'unica cosa certa era che stava piangendo, come un
bambino.. la sua mente era confusa.. cosa gli stava succedendo? Cosa stava
succedendo intorno a lui? Perchè si trovava in quella situazione?
-Cazzo,
come te le devo dire?? reagisci!! Alzati e scarica tutto il tuo odio su di me!!
Non sto aspettando altro!!-YURIY
odio? Lui
la odiava? Forse si.. per quello che stava facendo, che stava dicendo.. Ma era
debole.. era confuso.. era stanco.. Avrebbe solo voluto calmarsi, calmare le
sue mani piene di lividi.. Avrebbe solo voluto sdraiarsi.. Smettere di
piangere..
-Non ce la
faccio.. io non..-YURIY
Si accasciò
a terra con le braccia sotto al testa, cominciando poi a piangere con
violenza.. ma cosa stava facendo?? perchè non si alzava, non le dava una
lezione per quello che stava dicendo?? beh.. era troppo debole.. lui debole??
Picchiò un pugno a terra: si lo era, lo era davvero quella volta! ma non era
solo quello.. per niente.. forse lui.. non voleva.. lui non voleva farle del
male.. o forse si..?
-Yuriy..
guarda come sei ridotto..-MAILIYA
Sergey la
guardò allibito: ora la sua voce era dolce, quasi confortante..
-Perchè non
fai niente..?-MAILIYA
-Io.. non
posso..non riesco..-YURIY
Era in uno
stato pietoso.. terribile.. non sapeva nemmeno lui descrivere lo stato in cui
si trovava.. Troppe cose in testa.. troppa stanchezza.. troppa rabbia..
Ebbe come
un capogiro, ma, nonostante tutto, alzò la testa.. fissò lei, Mailiya.. la sua
compagna d'infanzia.. l'aveva picchiata.. Perchè?? Perchè lo aveva offeso, lo
aveva irritato.. ma come era potuto arrivare a tanto? Perchè lei gli stava
facendo tutto ciò? Non capiva, non riusciva a capire..
-Cosa provi
nei miei confronti?-MAILIYA
Nel dire
quella frase, si staccò bruscamente da Sergey, la cui presa era ormai troppo
debole a causa delle strane reazioni dei due ragazzi.. Sembrava quasi si
fossero odiati.. e ora invece.. Cosa stava succedendo?
La ragazza
si avvicinò al rosso, velocemente, chinandosi davanti a lui sotto gli sguardi
stupiti di Ivan e Boris, che non proferirono parola.. Non avrebbero saputo che
dire.. quindi era meglio starsene zitti e guardare quello che succedeva, visto
ormai la calma impressionante che si era instaurata tra i due..
mailiya
prese tra le mani il volto del suo compagno, ancora pieno di lacrime.. Era
bianco, completamente bianco.. Oh beh, bianco lo era sempre stato.. ma questa
volta si trattava di un bianco strano.. impressionante.. malato! Lo poteva sentire
tremare.. si forse aveva esagerato! Ma quello era l'unico modo.. l'unico..
-Allora?-MAILIYA
-Mailiya,
finiscila, dobbiamo riportarlo..-BORIS
-Boris..
finiscila tu per favore...-MAILIYA
-Ma ti
rendi conto di quello che hai combinato??-BORIS
-Si, me ne
rendo perfettamente conto.. e non ho ancora finito..-MAILIYA
Si voltò
nuovamente verso Yuriy.. la stava fissando, confuso.. Gli accarezzò i capelli,
guardandolo tristemente, mentre lui non smetteva un attimo di singhiozzare,
senza darle una risposta.. lui non la sapeva la risposta..
Quel
tocco.. quello della sua Mailiya.. era così dolce, ma anche forte.. era
particolare.. era semplicemente il suo, quello della bambina e poi ragazza che
gli aveva da sempre fatto compagnia.. con la quale giocava e rideva quando
ancora entrambi erano due bambini innocenti... Lui.. non poteva odiarla.. non
poteva picchiarla.. Cosa aveva fatto?? ma lei.. quello che gli aveva detto
aveva fatto molto male.. cosa voleva da lui..?
Non
sentendo alcuna risposta dal suo compagno, la ragazza pensò bene di farsi
avanti per prima.. la sua risposta sarebbe contata molto per lei.. avrebbe
capito se tutto quello che aveva fatto era stato inutile o meno..
-Yuriy..
tu... mi odi?-MAILIYA
-ma che
cazzo dici??-IVAN
-Ivan.. non
ti ci mettere anche tu..-MAILIYA
Silenzio..
Yuriy non rispose.. cosa avrebbe dovuto dire? Di si? la odiava, l'aveva odiata
per quello che aveva detto!! Come aveva potuto dire a lui certe cose? Eppure..
lei.. no, lui non poteva..
-Rispondimi!!-MAILIYA
Non capiva
più niente.. era troppo confuso.. troppo.. ma doveva risponderle..
-Non
parlarmi così, ti prego..-YURIY
Ricominciò
a singhiozzare lentamente.. gli stava facendo male il modo in cui la sua
compagna si stava rivolgendo a lui.. molto male..
mailiya
riprese ad accarezzargli i capelli, lentamente, per poi abbracciarlo
stringendolo a sè, lasciando tutti quanti a bocca aperta..
-Coraggio...
è tutto finito Yuriy.. io ti voglio bene, lo sai..-MAILIYA
A quelle
parole il ragazzo dagli occhi azzurri prese nuovamente a piangere, bagnando di
sue lacrime la maglietta aderente e nera di Mailiya.. lei.. la sua Mailiya..
-Perchè
l'hai fatto..?-YURIY
-Dovevo..-MAILIYA
-Io non
capisco più niente.. aiutami ti prego.. cosa devo fare? Che ti ho fatto?-YURIY
Lo strinse
ancora più a sè, mentre i tre ragazzi si misero in disparte di fronte a quella
scena stranissima..
-Devo
volerti male o.. bene..?-YURIY
-Io ti
voglio bene.. spetta te decidere per te..-MAILIYA
-Io non lo
so.. Mailiya perchè mi hai detto quelle cose?? Se mi vuoi bene perchè?-YURIY
-Dai smetti
di piangere, calmati ora..-YURIY
Lo staccò
lentamente, per poi fissarlo nei suoi bellissimi occhi azzurri..
-E tu
perchè hai cercato di picchiarmi..?-MAILIYA
Yuriy in un
primo momento non rispose.. alzò lo sguardo al cielo..
-Non lo
so.. credimi non lo so.. forse perchè.. me lo hai detto tu..-YURIY
La sua
compagna gli asciugò le lacrime, proprio come quella volta.. In cui si
ricontrarono dopo anni e anni.. dopo che lui l'aveva creduta.. no, era meglio
non dirlo! Quella falsa notizia aveva fatto troppo male..! Lei gli aveva
asciugato le sue lacrime di gioia infantili proprio come gliele stava
asciugando in quel momento.. lentamente, sorridente ma triste, accarezzandogli
dolcemente il viso..
No, lui le
voleva bene! Ma che gli era saltato in mente di fare?? Lui non avrebbe mai
potuto fare del male a lei.. mai! Eppure.. lei lo aveva offeso, incitato ad
alzarle le mani.. Perchè??
-Dimmi
perchè, mailiya!! Dimmelo ti prego!!-YURIY
Si gettò
tra le sue braccia ancora una volta.. un suo abbraccio era molto importante per
lui in quel momento.. Si sentiva estraniato dal mondo, in una realtà
sconosciuta, in cui il bianco e il nero si confondevano mostruosamente.. in un
modo tale che era impossibile riconoscerli.. Tutto quello che poteva sentire
intorno a lui era confusione.. Stava diventando pazzo! O forse lo era già..
La ragazza
non disse una parola... Lo sapeva.. Nessuno poteva portarle via il suo
compagno.. nessuno! Lei sapeva che lui in fondo aveva un grande cuore.. un
cuore che nemmeno modificando il suo modo di essere si poteva cancellare.. In
fondo a lui qualcosa c'era.. e lei era riuscita a farlo riemergere..
Si rialzò,
aiutando Yuriy ad alzarsi con lei.. tremava ancora, anche se meno..
-Aiutatemi..
dobbiamo portarlo da qualche parte dove si possa sdraiare..-MAILIYA
-Ci vuoi
spiegare cosa hai ottenuto??-BORIS
-Ho
ottenuto tanto sai.. forse nemmeno mi aspettavo di ottenere ciò che volevo.. ma
ce l'ho fatta..-MAILIYA
I tre la
guardarono straniti.. cosa stava blaterando quella pazza?
-Ma vi
spiegherò non appena Yuriy si sarà un attimo ripreso.. Dove possiamo
portarlo?-MAILIYA
Ancora
prima che qualcuno potesse darle una risposta, Sergey si apprestò a prendere in
braccio il suo capitano, il quale lo ringraziò con un mezzo sorriso..
-Dove vuoi
andare? Al monastero no??-IVAN
-No, non
lì.. se solo lo vedessero in questo stato..-MAILIYA
Fissò a
terra per qualche istante.. doveva pur esserci un posto..
-In
ospedale..-IVAN
-Non sta
morendo..-MAILIYA
Sbuffò
sonoramente.. l'unica era portarlo..
-.. a casa
mia.. cioè.. di mio padre..-MAILIYA
-Chee???-BORIS
-ma sei
pazza?? E noi che diciamo a Borcov??-SERGEY
-Non lo
so.. dite che è in ospedale no??-MAILIYA
-E perchè è
in ospedale?? Quello ci fa il terzo grado!!-SERGEY
-Perchè..
ditegli che.. non lo so, ha avuto un cedimento, un calo di pressione, di
zuccheri!! Inventatevi qualcosa, insomma!!-MAILIYA
-Giuro che
se finiamo nei casini per te..-BORIS
-No.. spero
di no.. io cmq farò in modo di riportarlo entro stasera tardi.. anche perchè io
dovrei essere in camera mia ora..-MAILIYA
Boris tirò
un calcio ad un albero, furente..
-Dio,
perchè??? Perchè devi fare questi casini??-BORIS
-Lo saprai
presto.. ora aiutatemi a portarlo a casa.. e vi spiegherò tutto..-MAILIYA
Sergey lo
appoggiò sul letto di mailiya, lentamente..
-Grazie..-YURIY
-ma di
che..?-MAILIYA
Lo stettero
a guardare per qualche istante mentre la ragazza andò a prendere una borsa con
del ghiaccio per le botte e un panno imbevuto d'acqua calda per la fronte.. Il
freddo, in quello stato, gli aveva di sicuro fatto venire chissà che mal di
testa, anche se lui non voleva ammetterlo..
Si sedette
accanto a lui, sorridendogli..
-Come
va?-MAILIYA
-Insomma..
ora però.. dimmi perchè..-YURIY
-Si giusto!
Spero ci sia una ragione valida per cui dobbiamo rischiare!!-BORIS
-calmati..
ecco vedete..-MAILIYA
Abbassò lo
sguardo e terra, chiudendo per qualche istante gli occhi..
-Stamattina
ho ficcato il naso in cose in cui non avrei dovuto farlo.. Era presto.. le sei
saranno state.. e io ero in giro a cercare Yuriy.. Non c'era in camera sua, e..
mi stavo preoccupando.. sembrava sparito..-MAILIYA
Prese ad
accarezzare una mano di Yuriy, che lentamente sembrava starsi riprendendo..
Sorrise per l'ennesima volta.. ma non le fu facile..
-Poi ho
sentito delle voci provenire da in fondo il corridoio ovest.. Mi sono
avvicinata e.. stavano parlando di Yuriy.. di una macchina che lo avrebbe
cambiato..in peggio, ovviamente! Ho aperto la porta e sono entrata e..-MAILIYA
Ivan si
sedette accanto a lei: i suoi occhi erano diventati lucidi..
-Voi non vi
immaginate.. tu Yuriy non ti immagini.. beh ecco... era in una specie di.. di
tubo gigante pieno di uno liquido strano con.. con dei cosi.. dei fili
attaccati dappertutto, anche alla testa..-MAILIYA
-Fili??-BORIS
-Si..
Boris.. dei maledetti fili!!-MAILIYA
Yuriy si
alzò a sedere, spaventato dalla reazione della sua compagna..
-Lo stavano
trasformando in una macchina!! Una macchina piena d'odio.. gli stavano
cancellando tutto quello che aveva dentro.. tutti i suoi sentimenti.. tutto..Lo
stavano modificando.. per intero..-MAILIYA
Cominciò a
piangere silenziosamente.. Non ce la faceva.. non poteva non piangere al solo
pensiero di quella scena..
Yuriy
l'abbracciò da dietro, poggiando la testa sulla sua forte spalla..
lei gli
accarezzò il capo, per poi continuare..
-Sai
Yuriy.. tu eri il loro robot.. lo saresti diventato grazie a quella
macchina..-MAILIYA
-Scusa ma..
io non riesco ancora a capire cosa c'entra con quello che è appena
successo..-SERGEY
I tre
ragazzi erano visibilmente sconvolti alla notizia.. Chi poteva minimamente
immaginarsi una roba del genere?? mai avevano visto certi macchinari in
quell'orrendo posto..
-Sai.. a
volte può essere così facile distruggere un robot.. basta mandarlo in tilt. non
fargli capire più niente.. Loro avevano capito le mie intenzioni e mi avevano
chiuso in camera mia.. se non fosse stato per Mark..-MAILIYA
-Mark..-YURIY
-Su lui..
beh.. ma non mi sono arresa.. Io.. dovevo aiutarlo.. salvarlo.. L'ho fatto
infuriare, l'ho fatto impazzire.. mi sono fatta odiare.. volevo vedere se
riusciva ad odiare anche me.. Gli ho scaricato le pile.. l'ho mandato in
confusione.. in tilt.. e.. sebbene non si possa dire che ora stia bene.. ha cmq
reagito..-MAILIYA
Girò il
volto verso il suo capitano, ancora nella stessa posizione di prima,
sussurrandogli poi..
-Scusami
Yuriy.. ho dovuto farlo.. ma io ti voglio bene, e lo sai.. non avrei mai
permesso a quei bastardi di rovinarti..-MAILIYA
Lui
sorrise, con le lacrime agli occhi..
-Grazie..
grazie davvero..-YURIY
La strinse,
mentre Sergey e Boris si sedettero sull'altra sponda del letto.. Fissavano
entrambi il vuoto..
-Beh ecco..
è strana come cosa ma..-BORIS
Non sapeva
che dire.. Una cosa del genere era fuori persino dalla sua immaginazione, dalla
loro immaginazione.. A quel punto, intervenne ancora la ragazza..
-E pensare
che se solo stamattina non mi fossi svegliata così presto.. Non avrei mai
saputo niente e.. ti avrei perso Yuriy.. per sempre..-MAILIYA
Yuriy
sorrise, prima di rivolgersi ai suoi compagni, ancora visibilmente sconvolti..
-Beh.. non
pensate sia il caso di ringraziarla?-YURIY
Boris si
alzò, andandole davanti, in posizione eretta da generale..
-I tuoi
metodi sono veramente barbari, sai??-BORIS
-Già.. beh,
a questo punto penso che la ragione per rischiare sia più che valida no?-IVAN
Il
ragazzino si alzò, in contemporanea con Sergey, e insieme si schierarono
davanti a lei..
-Si.. direi
di si..-SERGEY
-Ma questa
è l'ultima volta che fai una cosa del genere, isterica!!-BORIS
-Scusate
ma.. non poteva perderlo..-MAILIYA
I tre
sorrisero.. ora riuscivano a capire molte più cose.. ma quello che era successo
quella mattina.. quello proprio non riuscivano a capirlo..
-Yuriy.. tu
sapevi a cosa stavi andando incontro?-SERGEY
Tutti nella
stanza si girarono verso il capitano, che per istinto si staccò da Mailiya e
appoggiò la schiena al muro dietro alla spalliera del letto.. Sorrise,
diveritito.. in una smorfia strana..
-A dire il
vero.. mi avevano detto che sarebbe servito a migliorare le mie condizioni
fisiche.. Io.. mi sono svegliato e.. non capivo niente.. non sentivo niente..
ero.. non so.. un vegetale? Si.. un vegetale.. Nessun pensiero riusciva a
passarmi per la testa..-YURIY
mailiya, a
quelle parole, si sorprese della sua opera.. Forse, la paura di non averlo più
al suo fianco come una volta, aveva fatto miracoli.. o forse.. era destino..
-Ora
andate.. vi staranno cercando..-YURIY
-Giusto..
vedete di tornare per stasera o saranno casini grossi..e soprattutto, sperate
che non sospettino niente!-IVAN
I tre
uscirono dalla casa di mailiya, che li stette a guardare alla finestra fino a
che non furono scomparsi per le strade di Mosca.. Li stava facendo rischiare
grosso.. Loro stavano rischiando grosso.. Ma non importava!! Tutto quello che
avrebbero potuto fare se avessero scoperto la verità non sarebbe mai stato così
grave e doloroso come la perdita di una vita umana.. Perchè quello
avevano fatto.. avevano quasi distrutto una vita..
-Tuo
padre?-YURIY
La voce del
suo compagno la riportò alla realtà.. Si voltò verso di lui, rimanendo
appoggiata al piccolo davanzale della finestra..
-E' a
lavoro.. sai, con quello che fa..-MAILIYA
-Ah si.. è
vero..-YURIY
Abbassò lo
sguardo, prima di continuare..
-Tu.. voi..
state rischiando a causa mia.. è tutta colpa mia, non avrei dovuto
ascoltarli..-YURIY
-Hey.. ma
tu che ne sapevi?? Sappi che sono disposta a rischiare tutto per te..-MAILIYA
Yuriy alzò
lo sguardo verso di lei, sorridendo..
-Non
cambierai mai..-YURIY
-nemmeno
tu..-MAILIYA
A quel
punto, il rosso si alzò dal letto, dopo aver appoggiato sul comodino il panno
bagno e la borsa del ghiaccio. Raggiunse poi la sua compagna alla
finestra..
-Ma che
fai??? Sati a letto!!-MAILIYA
-No.. sto
meglio..-YURIY
Rimasero
qualche istante a fissare la via deserta fuori dalla finestra, senza dire una
parola.. Dio, se stavano rischando! Era meglio non pensare a nessuna
conseguenza in caso avessero scoperto tutto.. Non volevano nemmeno
immaginarselo..
Improvvisamente..
-Sai..
penso una cosa..-YURIY
-Cosa?-MAILIYA
-Io penso
che sia destino..-YURIY
-A cosa ti
riferisci..?-YURIY
-Beh a
tutto.. se solo quella volta tu non ce l'avessi fatta a superare l'operazione..
a resistere.. se solo non ci fossimo più ritrovati.. o semplicemente se solo
non ti fossi svegliata prima.. io sarei ancora un burattino nelle loro
mani...-YURIY
-Allora..
ti ricordi...-MAILIYA
-Come farei
a dimenticare tutto, mailiya..? Non potrei mai.. dopo tutto quello che abbiamo
passato..-YURIY
-Tu ecco..
ricordi quando ci siamo incontrati..?-MAILIYA
Stava
cominciando a nevicare.. Quei fiocchi bianchi e candidi, quasi surreali, si
posavano dolcemente sui tetti delle case, sull'erba dei piccoli giardini, sulle
macchine parcheggiate in modo disordinato in strada.. In poco tempo, tutto
divenne bianco, puro..
Mailiya non
potè far a meno di pensare a come tutto ciò rispiecchiasse quella giornata,
dapprima nuvolosa e grigia come lo era stato il suo Yuriy dopo quella seduta, e
poi bianca e pura, sempre come lui, in quel momento.. liberato da qualsiasi
forma di vincolo interno, morale e fisico..
Sorrise,
mentre il suo compagno si era momentaneamente staccato dal davanzale per
dirigersi nuovamente verso il letto..Si tolse la tuta che lo aveva da sempre
accompagnato durante le sue sfide, sia interne che esterne al monastero, per
poi appoggiarla ad una sedia rimanendo così in pantaloncini corti e maglietta
aderente..
La ragazza,
nel vederlo, rimase di sasso.. ma non perchè non avesse mai visto il suo
compagno conciato in quel modo, con addosso solamente quei leggeri vestiti
aderenti..! A dire il vero forse c'era un po' abituata.. ormai non sembrava
farci più nemmeno caso! La questione era un'altra..
-Sei fuori
di testa?? prendi freddo, vestiti!!-MAILIYA
-Sto benissimo..
avevo caldo con la tuta..-YURIY
-Umpf.. non
ti lamentare se ti becchi un accidente, poi..-MAILIYA
-Quando mai
mi sono lamentato??-YURIY
Mailiya
prese allora a beffeggiarlo, parlando col naso tappato..
-Maily, non
riesco a respirare... Non ce la faccio più..-MAILIYA
-Che noia
che sei.. -///-°°-YURIY
Sorrise,
prima di alzarsi e riavvicinarsi al davanzale della finestra, come la sua
compagna.. Fissò per qualche istante fuori, pensieroso..
-Mi sa che
gli altri se la sono beccata..-YURIY
-Umh?
Cosa?-MAILIYA
-La neve..
-___- -YURIY
-Ah.. ^___^
beh, spiegati no?? <___<-MAILIYA
Rimasero
ancora in silenzio per qualche istante, a guardare la velocità sempre più
sostenuta con cui la neve cadeva ora quasi violentemente al suolo..
Videro una
bambina correre con un cappuccio in testa, inseguita dalla madre.. Yuriy
sorrise.. quella scena l'aveva già vista.. e sembrava essere lì per loro..
-Hai
visto?-YURIY
-Già..
Nevicava proprio così quando ci incontrammo..Quel giorno..-MAILIYA
Sospirò..
era felice.. non sapeva perchè, ma lo era.. Quella bambina.. era incredibile
come una sua semplice azione, quella di correre con un cappuccio in testa in
una giornata di neve, la stesse facendo sentire come in paradiso.. Aveva voglia
di ricordare.. tutto..
Improvvisamente,
vide Yuriy voltarsi versi di lei.. fissarla.. per poi dire..
-Come sei
cambiata da quel giorno..-YURIY
-Beh..
anche tu lo sei..-MAILIYA
Lui
sorrise, prima di appoggiarsi al davanzale dando più peso sui gomiti, prima di
tornare a fissare perso il panorama cittadino della fredda Mosca..
La voglia
di Mailiya cominciava a crescere anche dentro di lui.. Aveva rischiato di
dimenticare tutto.. ma certe cose non si possono dimenticare.. Le uniche cose
piacevoli e fantastiche di un'intera vita che sembrava essere fatta solamente
da buio e tristezza non potevano essere cancellate..
-Beh,
abbiamo tempo no? L'hai detto tu!-MAILIYA
Yuriy
sorrise per l'ennesima volta.. si, avevano tempo.. avevano tempo per loro..
-Quel
giorno, come ora, ero in camera mia.. a pensare..-YURIY
.........
PDV
YURIY
Ero in
camera mia.. ero stanco.. quel giorno mi avevano massacrato..! Cominciavo ad
avere fame: non avevo mangiato molto a cena.. non mi andava.. Ma purtroppo non
potevo mangiare in quel momento, non ci era consentito.. Così mi misi sul
letto, a pensare.. a guardare il soffitto scuro, triste.. Ero solo lì dentro..
Ero considerato uno dei migliori, avevo tutti gli occhi puntati addosso.. Beh
si, mi invidiavano, perchè no? Alla fine, era vero.. Ero stato uno dei primi
allievi di quella scuola.. e me ne vantavo! Tutti mi guardavano con una certa
aria di invidia.. A volte sembrava non importarmene.. altre invece.. mi sentivo
dannatamente solo, proprio come quella sera..E' incredibile.. solo perchè sei
più bravo di loro, vieni escluso dal giro!
Poi,
dopo un po', mi alzai.. da poco aveva cominciato a nevicare molto forte..
volevo vedere la neve scendere.. Mi piaceva, da morire! Almeno lei poteva
posarsi fuori da quelle mura, dove io invece ero imprigionato.. Ecco, io
invidiavo la neve, la invidiavo fino alla morte, come il vento, la pioggia.. il
sole..
Improvvisamente
vidi un bambino correre con un cappuccio in testa verso il monastero.. Eri tu,
Mailiya.. Pensa
che ti avevo scambiata per un maschio! Già il fatto che correvi al monastero voleva
dire che eri per forza un maschio.. non ce n'erano di femmine lì dentro,
sembrava essere una scuola rigorosamente maschile.. Avrei voluto aprire quella
finestra e gridare a quel bambino di stare lontano, di andarsene... di vivere
la sua vita libero.. ma non lo feci..
Dietro
di te correva un uomo.. era tuo padre.. Ti stava accompagnando al monastero..
Ti vidi
scomparire dietro al grande portone che dava sul cortile.. Volevo scendere,
conoscere quel bambino.. Volevo poter parlare con qualcuno prima che lui
potesse sentire voci sbagliate da invidiosi sul mio conto.. ma non potevo.. le
guardie non mi avrebbero lasciato.. Solo Mark avrebbe potuto aiutarmi, ma non
era lì..
Mi
rimisi sul letto, e chiusi gli occhi.. quando ad un certo punto sentì bussare
alla porta..Aprirono, le chiavi le avevano loro, e mi trovai davanti Borcov con
tuo padre.. e.. una bambina? Si, una bambina.. rimasi di stucco: che ci faceva
una femmina lì dentro??
-Questo
è il nostro miglior blader, che probabilmente sarà l'iniziatore della nostra
squadra.. Yuriy!! Vieni qua subito!!-BORCOV
Così,
mi alzai, ancora confuso.. e venni verso di te..
-Piacere,
mi chiamo Mailiya..-MAILIYA
-Piacere...
io.. ehm.. Yuriy..-YURIY
Mi
sorrisi.. ancora prima che potessi esprimere il mio stupore, Borcov mi informò
della tua volontà di rimanere lì dentro.. Eri pazza, sin da piccola.. Ma io ero
contento.. Non so perchè.. forse, già mi sentivo che con te avrei cominciato ad
aprirmi.. Non lo so, ma ero felice..
...........
-Eri
pazza.. non c'è che dire..-YURIY
-Hey!
>____< Beh.. io volevo solo diventare forte.. e la fama di mio padre mi
aiutò ad entrare..-MAILIYA
-'Sta
raccomandata..-YURIY
->____<-MAILIYA
............
PDV
MAILIYA
Avevo
sentito di quella scuola.. mio padre me ne parlava spesso.. Come avevo sentito
delle maniere forti che usavano per addestrare gli allievi.. Ma che vuoi? Cosa
pretendi da un generale dell'esercito? Lui adorava e adora tutt'ora le maniere
forti.. Si fece assicurare da me che avrei seguito tutti i loro allenamenti
senza dire una parola, e così, una bella sera, decise di portarmici..Io ero
agitatissima, emozionata.. Non m'importava di quello che avrei dovuto
affrontare, affatto! Volevo entrare in quella scuola, lo volevo con tutte le
mie forze..
Non
appena entrai in quel cortile uno strano brivido sembrò prendermi.. era tutto
così.. macabro! Però l'apparenza a volte inganna..!
Borcov
ci venne a prendere... Lo vidi fare una specie di inchino di fronte a mio padre
e sorrisi.. beh, è vero.. un generale non passa inosservato.. specialmente se
ha addosso una bella fama..! Ci disse che mi avrebbe trattato bene, con
rispetto... Bugiardo..! Ma non mi interessa.. non mi sarebbe cmq piaciuto
essere diversa dagli altri, non volevo.. Ci disse che mi avrebbe fatto
conoscere il loro miglior blader, cioè tu.. L'ha fatto per gasarsi.. per far
vedere che la figlioletta del generale aveva l'onore di conoscere in primis
l'iniziatore della loro grande squadra futura.. e io ero contenta! Beh, a dire
il vero mi aspettavo un ragazzo già grande... duro.. impostato.. Non ti
immagini nemmeno tu il mio stupore quando mi ritrovai davanti un bambino di un
anno più piccolo di me! Sembravi un pulcino, Yuriy.. Avevi i capelli fino alle
spalle tutti scompigliati e.. questi occhioni blu che lasciavano intravedere
tutto quello che provavi..Non potei fare a meno di sorridere quando vidi il
modo impacciato con cui ti presentasti.. Però mi piacevi.. eri un tipetto...
Sapevo che saremmo andati d'accordo...
............
Mailiya si
sedette sul letto, fissando poi a terra, felice.. Quanto tempo era passato..
erano solo degli innocenti bambini.. Con tanti sogni, tante speranze.. tanta
voglia di conoscersi..
Yuriy la
imitò, sedendosi di fianco a lei.. Sorrise nel vederla felice.. perchè anche
lui lo era.. Aveva capito sin dall'inizio che quella bambina avrebbe segnato
una specie di svolta nella sua vita all'interno di quel triste posto.. Ma mai
si sarebbe immaginato che lei fosse diventata così importante.. Si, perchè lei
era importante, lo era infinitamente..
-Da quel
giorno non ci siamo più staccati l'uno dall'altro..-YURIY
-Già..
sempre attaccati.. Io mi trovavo bene con te..-MAILIYA
-perchè
adesso non più?? <___<-YURIY
-Umh.. si,
a parte quando mi fai inkazzare!! >____<-MAILIYA
-Ufff.. -___-°°°-YURIY
Ancora
silenzio.. quelle scene vagavano per la loro testa, instancabilmente..
Rappresentavano semplicemente l'inizio di un grande rapporto..
Lei era
l'unica.. l'unica con cui Yuriy parlasse, con cui riuscisse a divertirsi..
l'unica che lo conosceva veramente, per quello che era.. In tutto e per tutto..
Con lei non poteva fingere: nessuna maschera valeva.. Certo, anche Mark lo
conosceva bene, come conosceva anche lei.. ma con lei era diverso.. parlare con
lei aveva tutto un altro sapore, colore..
Già, Mark..
li aveva seguiti per tutta la loro infanzia.. Lui si era subito interessato a
Yuriy, alle sue capacità.. come si era ancora di più interessato a Mailiya, per
il solo fatto di essere l'unica ragazza nel monastero.. Con lui loro parlavano,
si confidavano.. Era da sempre stato l'unico che avesse mai potuto confortarli
o dar loro una mano.. anche nei momenti più brutti, anzi, orrendi.. che poco
dopo animarono la loro drammatica storia..
mailiya
vide il suo compagno rattristarsi..
-Yuriy..
non starai pensando a..-MAILIYA
Ma lui non
rispose.. si limitò a chiudere gli occhi, sospirando..
La ragazza
lo abbracciò da un lato, poggiando la testa sulla sua spalla..
-Voglio
ricordare altro.. voglio ricordare i nostri momenti migliori.. Dai vediamo se
ti ricordi qualcos'altro!-MAILIYA
Vide il suo
compagno felice.. Chissà a cosa stava pensando..
-Dai
racconta..-MAILIYA
-ma tanto
lo sai..-YURIY
-Fa niente,
voglio sentirmelo ridire..-MAILIYA
..........
PDV YURIY
I
giorni passavano, e tu diventavi sempre più forte.. Passavi di livello in un
modo vertiginoso, a volte lasciando anche a bocca aperta Borcov.. C'era
qualcosa in te di strano.. Non so definire cosa sia stato..
A volte
ti vedevo tornare nel dormitorio, la sera, stanca, quasi depressa.. Ti eri resa
conto di cosa voleva dire stare in un posto del genere! ma non ti sei mai
tirata indietro, hai sempre strinto i denti, a volte chidedendo anche al tuo
fisico più di quello che poteva sopportare! Non ti sei mai lamentata di
niente.. Hai sempre avuto un fisico molto resistente.. chi poteva dire che
appartenesse ad una bambina? Forse, era la tua forza di volontà a renderlo
così! Avevi una forza incredibile,e ricordo bene come tutti gli altri bambini
si chiedessero come poteva starci una femmina in quel posto.. A volte ti
prendevano in giro, ti dicevano che eri un maschiaccio.. ma a te sembrava non
fregartene assolutamente nulla di quelle parole.. Certo, sembrava.. perchè poi
la sera correvi da me prima di andare a dormire e mi facevi sempre la stessa
domanda..
-Secondo
te sono un maschiaccio?-MAILIYA
E io ti
rispondevo di no, che non dovevi ascoltarli.. Loro erano solo invidiosi..
Quell'invidia che avevano da sempre provato nei miei confronti, ora stavano
cominciando a provarla anche nei tuoi.. Nei confronti di una bambina forte..
più di loro.. Con una bravura, una forza di volontà mai vista..! Allora tu mi
sorridevi e bisbigliavi un grazia, prima di correre nella tua stanza felice per
quello che ti avevo detto.. Però ogni sera era sempre la stessa storia..! Sai,
hai sempre avuto il vizio di volerti sentir ridire le cose, all'infinito! ma a
me faceva piacere aiutarti, consolarti..
Però,
se c'è una cosa che ricordo bene, è il tuo soprannome.. Baby Furia, così ti
chiamavano gli altri.. E certo non si poteva dar loro torto! Eri una
bambolina.. con dei bellissimi capelli lunghi fino a fondo schiena di un colore
particolare: un castano chiarissimo, che sembrava dar luce ogni volta
incontrasse un minimo raggio di sole.. E poi.. due occhi.. belli, grandi,
azzurro-lilla.. taglienti, ma anche profondi.. E un beli nasino alla
francesina, una delle poche cose che probabilmente hai preso da tua madre..!
Si, eri una bambolina, Mailiya.. A guardarti, qualcuno poteva tranquillamente pensare
ad una bambina debole e dolce.. Ma nella maggior parte dei casi, non lo eri
affatto.. Eri.. una furia, esatto.. una piccola peste, terribile.. Quando
combattevi non perdonavi nessuno, nemmeno me! Sembravi un diavoletto, una
pazza.. I tuoi occhi assumevano uno sguardo strano.. ancora più tagliente del
solito.. Srembravano chiudersi in un taglio che sapeva quasi del cattivo e
temibile.. per questo ti chiamavano "furia".. perchè eri una furia..
e nessuno degli altri piccoli bladers che c'erano all'interno del monastero
riuscì mai a batterti.. Mai..
........
-Modestamente..
^///^-MAILIYA
-bah..
-____-°°-YURIY
-Sai.. non
mi ricordavo di questo soprannome..-MAILIYA
-Visto? So
molte pià cose di te..-YURIY
-Ah si?
Però non mi hai detto di quella sera..-MAILIYA
-Quale..?-YURIY
....
PDV MAILIYA
Ero
venuta in camera tua per sentirmi dire, come sempre, che io non ero un
maschiaccio.. Si, sapevo quale sarebbe stata la tua risposta, però volevo
venire a parlare con te.. Come sempre..
Ma
quella sera notai una foto sul tuo comodino.. forse c'era sempre stata e non
l'avevo mai notata.. non lo so!
-Chi
è?-MAILIYA
Rappresentava
una donna, con dei bellissimi occhi azzurri e i capelli biondi.. e anche una
pelle bianca, proprio come la tua..
-E'.. è
mia madre.. o almeno, così dicono..-YURIY
-Chi
dice?-MAILIYA
-Beh..
mio zio..-YURIY
Ricordo
ti sdraiasti sul letto a fissare il soffitto.. Ti avevo reso triste, e mi
dispiaceva infinitamente vederti così.. Così mi sedetti accanto a te..
-Ho
detto qualcosa di sbagliato?-MAILIYA
-No.. è
solo che.. niente..-YURIY
-Dai..
con me puoi parlare, lo sai..-MAILIYA
Non
volevo ti tenessi tutto dentro.. volevo farti sfogare.. ma non volevo essere
oppressiva.. Avevo capito che c'era qualcosa che non andava, e per fortuna, tu
capisti al volo le mie intenzioni..
-Io non
ho mai conosciuto i miei genitori.. loro.. sono morti.. o almeno così mi ha
detto mio zio..-YURIY
-Mi
dispiace..-MAILIYA
Che
frase stupida.. Io odio le frasi fatte! Ma non sapevo che dire..
-E.. ti
mancano vero?-MAILIYA
-Non lo
so.. io non li conosco..-YURIY
-Sai..
anche io non ho mai conosciuto mia madre..-MAILIYA
Ti
girasti verso di me.. avevo capito che volevi sapere la mia storia..
-Ecco..
lei non è morta ma.. non è con me.. Mio padre mi ha detto che lei se n'è andata
quando io ero appena nata e.. si è risposata con un francese.. Sai, lei è
francese..-MAILIYA
-Quindi
tu sei mezza francese?-YURIY
-Si..
e.. loro vivono in Francia adesso.. Io ho preso da lei solo gli occhi e il
colore della pelle.. Vedi.. sono più scura..-MAILIYA
Avvicinai
il mio braccio al tuo.. Si, ero scura in confronto a te.. agli altri bambini
russi..
-Ma
vedi.. lei non mi manca.. Io la odio per quello che ha fatto! Mi ha lasciato..
non gliene importa niente di me!! Io non voglio conoscerla, non voglio sapere
chi è!-MAILIYA
Allora
tu ti misi a sedere e mi abbracciasti.. che strano.. sarei dovuta essere io a
consolarti, e invece eri tu..
............
-Sai.. mi è
rimasta impressa nella mente quella scena..-MAILIYA
Yuriy sorrise,
mantenendo lo sguardo a terra.. Per la prima volta, si era aperto con qualcuno,
quella sera.. Era impossibile dimenticarla..
-Anche io
me la ricordo bene.. come quella volta...-YURIY
....
PDV YURIY
Arrivasti
da me durante l'ora di pranzo con gli occhi che brillavano.. Eri felice,
slatavi, correvi..
Ti
buttasti addosso a me, stringendomi..
-Indovina??-MAILIYA
-Cosa?..
Non saprei..-YURIY
-Dai,
ce la puoi fare..-MAILIYA
-No,
giuro, non so..-YURIY
Ti
staccasti e mi guardasti dritto negli occhi..
-Mi hanno
appena detto che sono molto migliorata e.. sono al livello 6..-MAILIYA
-Quindi..?
No aspetta.. non sarà che..?-YURIY
-Ssssiiiiii!!!!
Sarò in squadra con te!!!-MAILIYA
..........
-Allora
realizzai.. tutti ti stavano già guardando male..-YURIY
-Si, ricordo..
ma non m'importava, ero felice! Lo avevo aspettato per molto tempo quel
momento..-MAILIYA
Il ragazzo
si alzò e si avvicinò per l'ennesima volta alla finestra.. Nevicava ancora,
anche se più lentamente..
-Da quel
giorno ci allenammo insieme.. Io ero felice di averti con me ovunque.. anche
quando mi allenavo.. Non ero più solo..-YURIY
Mailiya
sorrise, come il suo compagno.. quella fu una notizia sconvolgente.. almeno,
per loro lo era stata! Provavano un senso di gioia infinita anche solo a
pensarci in quel momento.. Finalmente insieme..!
-Già.. poi
arrivarono anche loro.. e fu allora che cominciammo ad essere un gruppo di
pazzi..-MAILIYA
..........
PDV MAILIYA
Ricordi?
Ci stavamo allenando come ogni giorno, quando arrivò Borcov e ci fermò..
-Stop!!
Devo darvi una notizia..-BORCOV
Lo
guardammo stupiti.. che voleva?? Guai ad interromperci mentre ci guardavamo in
cagnesco per vedere chi vinceva..!
Poi,
vedemmo due bambini avvicinarsi a noi.. Erano Boris e Sergey.. forse l'ultimo
sembrava un po' più cresciuto di tutti noi.. Era già alto, robusto.. un po' mi
fece anche paura, ad essere sincera!
-Questi
sono Boris e Sergey, da oggi si uniranno a voi..-BORCOV
Si
presentarono a noi.. Boris non mi andò subito a genio.. Mi sembrava solo un
gasato, uno pronto a fare storie per qualsiasi cosa.. E credo nemmeno io gli
andai molto a genio..!
-Come??
Io dovrei stare in squadra con una femminuccia??-BORIS
-Hey,
attento a come parli!!-MAILIYA
-Ah
si?? perchè se no??-BORIS
-Bastaaaa!!!!
State zitti!!-BORCOV
Allora
ci zittimmo.. Borcov ci raccomandò che era meglio per noi non fare storie..
Beh.. a quel punto.. dovevamo stare per forza insieme, in un modo o nell'altro
bisognava pur andare d'accordo no? Alla fine ci riuscimmo! O beh.. continuammo
a prenderci in giro per parecchio tempo.. Anche adesso ogni tanto capita.. Però
le cose sono molto migliorate, non trovi?
E
Sergey.. già.. lui.. io lo chiamavo "papà".. perchè era più grande di
noi.. Era lui che ci diceva cosa era giusto e cosa no.. Era solo un bambino, ma
già si atteggiava come un superiore, un grande.. Però gli volevo bene.. anche
quando ci sgridava perchè facevamo chiasso la notte o io e Boris litigavamo
durante l'ora di pranzo.. Insomma, manteneva la calma..!
Dopo
poco tempo cominciai a sentirmi più legata a loro.. eravamo già una squadra..
Eppure non sono mai stata così legata con loro come lo sono da sempre stata con
te.. E' logico.. noi già ci conoscevamo..
............................
-E si..
eravamo sempre attaccati..-YURIY
-però
eravamo tutti dei fuori di testa..-MAILIYA
Yuriy tornò
a sedersi accanto a Mailiya..
-Hai una
minima idea di quanto sia durato il nostro stare insieme collettivo? Parlo
della prima volta che lo siamo stati..-YURIY
La ragazza
si rattristò nuovamente.. Non voleva pensarci perchè..
-.. da quel
giorno la mia vita si è trasformata in un incubo.. un incubo reale.. e.. troppo
lungo.. L'unica cosa buona che c'è stata era.. mio fratello.. Sembrava troppo
bella la mia vita per essere vera, non credi?-MAILIYA
-No.. non
importa.. tanto non è non parlandone che dimentico..-MAILIYA
-Lo so
ma..-YURIY
Lo zittì
ancora una volta..
-fa
niente..-MAILIYA
Allora il
ragazzo si staccò lentamente, per poi appoggiare i gomiti sulle ginocchia..
Avrebbe preferito non ascoltare niente di tutto quello che la sua copagna stava
per dire.. Ma aveva ragione lei.. in fondo, non cambiava nulla.. tanto valeva
ascoltarla e lasciarla parlare.. Forse, si sarebbe sfogata ancora una volta..
.....
PDV MAILIYA
Quella
mattina fui svegliata dal rumore di una macchina che entrava nel cortile.. Sai,
la mia finestra dava proprio su quel gigantesco cortile! Mi svegliai e mi
affacciai alla finestra: la macchina che era appena entrata era quella di.. mio
padre?? Possibile?? No, non poteva essere, cosa ci faceva lì?? Stetti qualche
istante a pensare.. era la sua.. ormai non avevo più dubbi.. ma eppure.. non
poteva essere lui, non avrebbe avuto motivo di essere lì..
Tornai
a sdraiarmi, ma non feci in tempo a riaddormentarmi che bussarono alla mia
porta.. Mi tirai le coperte fino al collo.. Ero una bambina, ma farmi vedere in
veste da notte mi faceva vergognare sin da quell'età..!
Era
Mark.. non so perchè, ma quando lo vidi tirai un sospiro di sollievo.. Quando
invece avrei fatto meglio a legarmi al letto..
-Mailiya..
alzati e.. vai giù.. c'è tuo padre..-MARK
Così mi
vestì di corsa, in qualche maniera, e corsi giù.. In fondo alle scale trovai
Borcov, che mi guardava inferocito.. che avevo fatto?? Avevo combinato qualcosa
di sbagliato..? C'era qualcosa che non andava..Ma tutto quello che mi disse
ricordo fu..
-C'è
tuo padre..seguimi!-BORCOV
Non mi
degnò di uno sguardo per tutto il tragitto fino al cortile.. Io volevo sapere
cosa non andava.. ma sapevo che anche chiedendoglielo non avrei risolto niente!
Quindi tanto valeva farlo infuriare di più.. Avevo paura, mi tremavano le
gambe, anche se non sapevo il motivo di quella mia paura estrema..
Finalmente
raggiungemmo il cortile.. Mio padre mi aspettava appoggiato alla macchina, con
il suo solito fare eretto da generale..
-Bene..-PADRE
MAILIYA
Gli
corsi incontro, ma non lo abbracciai..
-Papà
che ci fai qui? Ho fatto qualcosa??-MAILIYA
Allora
lui si chinò verso di me e mi accarezzò la testa..
-No,
non hai fatto niente.. E' solo che.. dobbiamo andare..-PADRE MAILIYA
I miei
occhi diventarono lucidi..
-Andare??
Dove??-MAILIYA
Mio
padre lanciò un'occhiata a Borcov, che era ancora intento a guardare in quel
momento anche mio padre come poco prima stava guardando me.. Io avevo ancora
più paura..
-Vedi
Mailiya.. tua madre ha partorito..-PADRE MAILIYA
Mia
madre.. quella stronza..
-Ma a
me non interessa.. Nemmeno a te interessa, vero??-MAILIYA
Mio
padre mi guardò nervosamente.. non dimenticherò mai quello sguardo..
-Lo
so.. è vero.. mai lei ti vuole là con lei.. ed io devo portarti perchè.. è
giusto che tu conosca il tuo fratellino..-PADRE MAILIYA
Non
capivo.. temevo, ma non capivo..
-Cosa
vuoi dire..?-MAILIYA
-Piccola..
so che ti dispiacerà.. sei una piccola blader forte, lo so, sai? So anche che
sei nella squadra.. lo sapevo che ce l'avresti fatta.. Credimi, a me dispiace
più di te..-PADRE MAILIYA
-Papà!!!-MAILIYA
Io
ormai piangevo.. ma volevo sentirmelo dire da lui..
-Ok
ok.. oggi stesso partirai per Parigi.. mi dispiace Mailiya..-PADRE MAILIYA
Ricordo
che mi buttai a terra, ai suoi piedi.. Non lo avevo mai fatto con nessuno,
odiavo certe scene.. Ma lo feci.. Io non volevo andarmene!! Quello era un posto
orrendo.. lo sapevo!! ma tu.. gli altri.. vi avrei lasciati.. Non ho fatto
nemmeno in tempo a godermi lo stare nella squadra, nemmeno il tempo di
conoscere Boris e Sergey come avrei dovuto, che.. mio padre mi portò via.. La
stessa fama che è servita a farmi entrare in quella scuola, è servita anche per
farmi uscire: Borcov non poteva dire di no a mio padre.. ma questa fama.. io la
odiavo in quel momento, come l'avevo amata il primo giorno che entrai nel
monastero!!
Piansi..
piansi tanto.. Io, non volevo lasciarvi.. non volevo lasciare te.. Tu.. eri il
mio unico vero amico.. Sapevo non sarei mai riuscita a trovarne un altro che
prendesse il tuo posto.. Per quanto terribile sia stata quella scuola, a me
piaceva.. perchè ero con voi..
-Mailiya..
da, non fare così..-PADRE MAILIYA
Mio
padre era dispiaciuto.. davvero dispiaciuto.. ma venni a sapere in un secondo
tempo che lui non poteva opporsi al volere di mia madre di volermi solo
vedere.. Mi spiegò erano i patti che il tribunale aveva deciso al momento della
loro separazione..
Ricordo
che a quel punto intervenne Borcov.. strano vero?
-Mi
scusi se mi intrometto ma.. lei non può portarla via.. Si rende solo
minimamente conto di quanto sia ormai importante la sua presenza qua??-BORCOV
parlava
tra i denti.. era inkazzato.. inkazzato nero!
-Si lo
so.. ma.. mi dispiace.. è la legge che lo vuole..-PADRE MAILIYA
-Posso..
salutare i miei compagni..?-MAILIYA
Mio
padre mi guardò.. quella volta lo odiai..
-Ci
staresti solo peggio.. dai, non farne una tragedia.. tornerai..-PADRE MAILIYA
-Ma
io..-MAILIYA
Ricominciai
a piangere.. Non sapevo se credere o meno a mio padre.. Non sapevo per quanto
tempo non vi avrei più rivisti.. Ma una cosa è certa: quel tempo era stato
troppo..!
Vidi
una guardia scendere con la mia valigia.. Piansi ancora più forte..
-Andiamo..
grazie signor Borcov.. e arrivederci..-PADRE MAILIYA
Mio
padre mi caricò a forza sulla macchina e partì, sotto gli sguardi infuriati di
Borcov e.. quelli tristi di Mark.. Si, sarei tornata.. ma.. chi mi dava
la sicurezza che mi avrebbero accettato ancora? Nessuno..
Guardai
il monastero fino all'ultimo.. mi mancavate già.. da morire.. mentre bagnavo di
lacrime il finestrino della macchina vi pensavo.. Avreste sicuramente trovato
qualcun altro più in gamba di me.. magari un maschio, così almeno Boris sarebbe
stato contento..! Nonostante il pensiero ironico non riuscì a sorridere..
Piangevo.. e piangevo.. Chissà se vi avrei mai rivisti..
.........
-Quel
giorno fu terribile..-YURIY
-Mi
dispiace..-MAILIYA
-No, non
devi dispiacerti.. non è stata colpa tua..-YURIY
-Lo so.. lo
so.. quella stronza di mia madre.. Io..-MAILIYA
-Calmati
dai..-YURIY
-Si
scusa..-MAILIYA
Il ragazzo
si buttò sul letto, appoggiando il mento sul cuscino e mettendo le mani sotto
di esso.. Fissava il muro.. ma in realtà non lo stava guardando.. Guardava le
scene passare davanti ai suoi occhi come un film.. scene di quel giorno.. La
prima volta in cui li divisero..
.........
PDV YURIY
Io
quella mattina, come ogni giorno, mi vestì tranquillamente, e scesi per la
colazione.. Erano già le 7.30.. guai a chi tardava.. Infatti c'erano tutti..
Boris e Sergey arrivarono appena in tempo.. Ma tu non c'eri.. pensavo fossi
solo in ritardo, e già cominciavo a preoccuparmi per le conseguenze che avresti
dovuto subire..
Borcov
ci passò accanto e ci guardò con non curanza.. Aveva visto che mancavi, ma
sembrava non preoccuparsene.. Non stetti molto a pensarci, a dire il vero..
Magari aveva solo fatto finta di non preoccuparsi, sai com'è fatto lui..
Si
fecero le 8.. gli allenamenti cominciarono.. e di te ancora nessuna traccia...
Allora cominciai a preoccuparmi sul serio, e con me anche gli altri.. Vidi Mark
che si allontanava dalla sala pranzo e gli corsi incontro.. Volevo sapere
dov'eri..
Ricordo
il suo sguardo.. era triste..
-Vedi
Yuriy.. Mailiya non è qui..-MARK
-Dov'è
allora? L'hanno punita per..-YURIY
-No,
non è questo.. è che lei..-MARK
Si
abbassò alla mia piccola altezza, mentre gli altri formarono un cerchio intorno
a lui come delle piccole spie.. Mark si guardò intorno.. non c'era più nessuno
ormai nella sala..
-Lei..
è andata via..-MARK
-Andata
via??-YURIY
Il mio
cuore cominciò a battere a mille..
-Ecco..
lei.. è dovuta partire per la Francia.. è complicata la storia..-MARK
Allora
collegai.. Mi ricordai di quando tu mi dissi che avevi la madre francese..
Pensai che lei ti rivolesse con lei.. o chissà quale altra cosa.. Cominciai a
piangere, silenziosamente.. Non c'era nessuno, però non volevo piangere.. forse
avevo paura che qualcuno mi vedesse..
-E
lei.. tornerà?-YURIY
-Questo
non so dirlo.. mi dispiace davvero.. so quanto voi..-MARK
Non
sentì le sue ultime parole.. cominciai a correre per il corridoio che dava al
cortile, mentre Boris e Sergey mi seguirono.. una volta arrivato fuori mi misi
a piangere contro una colonna.. Perchè te ne eri andata?? perchè non mi avevi
detto niente?? Per un momento ti disprezzai, tantissimo.. Io allora non ero mai
significato niente per te.. non mi avevi nemmeno preso in considerazione..
Nemmeno un saluto, un accenno alla tua partenza..
Gli
altri cercarono di consolarmi.. Vidi Sergey molto triste e Boris.. beh, anche
lui lo era, ma cercava di nasconderlo.. Ma non potevano esserlo quanto me..
Loro non capivano, non sapevano di noi.. Eri stata la prima con cui mi ero
aperto, la mia prima amica.. e ora mi avevi lasciato.. Stetti molto male, sai?
ma ero un bambino.. si, mi mancavi.. mi sei da sempre mancata, ma ancora non
avevo capito la tua importanza.. non ancora..
..........
-Non è
stata colpa mia..-MAILIYA
-Lo so,
tranquilla.. ora lo so..-YURIY
Ci fu un
attimo di silenzio, fino a che poi la ragazza non ricominciò a parlare.. Prese
in mano una foto di suo fratello e la mostrò a Yuriy..
-Lo conosci
no?-MAILIYA
Il suo
compagno guardò la foto nella piccola ma carina cornice.. un ragazzino,
abbastanza meno alto di Mailiya, le stava accanto, su uno sfondo della
cattedrale di Notre-Dame di Parigi.. aveva i capelli verdi, e due occhi di un
colore identico a quello della sua compagna..
-Si.. è..
mica tuo fratello?-YURIY
-Già..-MAILIYA
La ragazza
stette a guardare per qualche istante Olivier.. sempre sorridente lui.. e
pensare che lo aveva fatto soffrire così tanto..
-Chissà
come fa a sorridere sempre..-MAILIYA
-E' un dono
della natura quello..-YURIY
-Tu.. lo
conosci?-MAILIYA
-No.. io..
l'ho svisto.. da qualche parte.. ma no, non lo conosco..-YURIY
-Già, che
scema.. lui ti conosce bene sai?-MAILIYA
-Beh, per
la fama, immagino..-YURIY
-In
effetti..e anche perchè gli ho parlato molto di te..-MAILIYA
-So solo il
nome.. Olivier, vero? E.. gioca anche lui, giusto?-YURIY
-E poi ero
io ad avere la memoria corta! Si.. si chiama..-MAILIYA
.........
PDV MAILIYA
...Si
chiama Olivier..-MAMMA MAILIYA
-Ah..-MAILIYA
-Ed è
tuo fratello..-MAMMA MAILIYA
-Ah..-MAILIYA
Non ero
per niente entusiasta di quello che stava succedendo.. Ero lì, in camera con
mia madre.. ma io non volevo essere lì.. sentivo che quello non era il mio
posto.. Non conoscevo il suo nuovo marito e, in qualche senso, a lui non sono
mai piaciuta.. Sai i fancesi no? Tutti perfettini.. schifosi.. E a mia madre
non volevo bene.. la odiavo.. per tutto quello che aveva fatto.. E Olivier?
Beh, lui poverino non aveva nessuna colpa..
-Dai,
tienilo..-MAMMA MAILIYA
Fece
per avvicinarmelo, ma io non lo presi.. ero piccolissima, non sarei riuscita a
tenerlo, nonstante le mie braccia forti.. Mi limitai a guardarlo.. Dormiva..
era così carino, così piccolo.. In fondo, cominciai a pensare che lui sarebbe
stato l'unico a cui avrei voluto bene! Non potevo disprezzare un esserino così
solo perchè era nato da un padre non mio e da una madre indegna di esserlo..
Lui, poverino, cosa poteva farci?
Sorrisi,
per la prima volta da quando mi avevano portato via dalla Russia.. Sorrisi nel
vedere i suoi occhioni che si aprirono e scoprì essere come i miei.. Mi
fissava, forse si stava chiedendo chi era quella bambina che lo fissava a sua
volta..
Mia
madre lo mise poi accanto a me sul divano del salone.. Mi guardai in giro.. Ci
saranno stati almeno quattro servi.. bah, ci credo che mia madre avesse
preferito sposarsi con un miliardario piuttosto che stare insieme a mio padre!
In fondo era famoso, si.. ma di soldi.. certo, non poteva permettersi chissà
che!
Mi
trovai questi quattro uomini tutti schierati davanti, che mi chiedevano se
avevo bisogno di qualcosa.. Io li guardai storto.. Sapevo avrei odiato quella
vita, perchè non era la mia.. A me piaceva arrangiarmi da sola, nella mia stanzetta
del monastero.. vivere con voi in quella durissima vita.. che però mi piaceva!
Non volevo essere servita e riverita da loro, da quattro lecchini.. Non volevo
vivere nel lusso.. odiavo quel genere di cose..
Loro se
ne andarono e io tornai a guardare Olivier.. Era così piccolo.. da quel giorno
cominciai a chiamarlo pulcino..! Proprio come avevo pensato di chiamare te non
appena ti vidi quella sera.. Mi rattristai ancora, ma un verso del mio
fratellino mi fece sorridere nuovamente..! Sembrava volesse dirmi di non
piangere...! Lo misi sulle mie ginocchia e lo abbracciai.. Da quel giorno gli
volli sempre più bene..!
In
qualche senso lo crebbi io.. Imparai il francese velocemente.. e ogni giorno
ero con lui.. Stammo insieme per quattro anni, durante i quali cercai di non
farlo crescere come tutti i francesi schifosi.. Cercai di farlo crescere a modo
mio..! Gli volevo un bene dell'anima.. Per la prima volta volevo ancora davvero
bene a qualcuno.. Ti pensavo sai..? Ogni giorno.. pensavo alle litigate con
Boris, pensavo a Sergey, il mio papà.. pensavo.. e mi chiedevo se mai aveste
trovato qualcun altro per sostituirmi.. E la notte piangevo.. Piangevo perchè
odiavo quella vita orrenda.. Odiavo quella casa.. Non andavo d'accordo con il
padre di Olivier.. a lui non piaceva il mio modo di fare secondo lui
"rozzo e sgrezzo".. ma non m'importava, io non cambiavo per lui! Io
stavo bene così! Lui non è mai stato mio padre, non ha il diritto di dirmi cosa
devo fare e cosa no! Lui non può cambiarmi! E beh.. mia madre.. te l'ho già
detto.. la odiavo ogni giorno di più perchè.. forse ero gelosa.. forse no..
beh, fatto sta che lei guardava solo mio fratello.. di me.. Niente..! Io ero
estranea a quell'ambiente, quella non era casa mia.. io ero solo una maledetta
intrusa! Volevo andarmene, volevo tornare da voi! Mi mancavate.. volevo ancora
litigare con Boris..! Mi mancava tutto.. dico veramente tutto..
Continuai
ad allenarmi con Peborg.. il mio Pegaso dorato sembrava diventare sempre più
bello, di giorno in giorno.. Forse, mi allenavo perchè speravo un giorno di
tornare nella squadra.. ma in fondo immaginavo che nessuno mi avrebbe più
accettato..
Mi
allenavo.. sempre.. prima da sola, poi cominciai ad insegnare qualcosa anche a
Olivier, l'ultimo anno che stemmo insieme.. Aveva la mia età di quando entrai
al monastero.. pensavo fosse già abbastanza grande per imparare..! Così gli
regalai un beyblade e cominciai ad insegnargli qualcosa nel cortile di casa..
Ricordo
i suoi occhi che brillavano ogni volta che chiamavo Pegaso.. è sempre stato
bello.. con quelle sue ali dorate che sembrano toccare l'infinito.. Lui è
sempre stato mio amico.. Quando mi sentivo a terra lo chiamavo e.. lui era
sempre con me..! Eppure, a volte vederlo faceva tanto male.. per il solo
fatto che lui combatteva sempre contro il tuo lupo.. penso che anche a lui
mancavi tanto sai.. Anzi, ne sono sicura..
Se non
fosse stato per lui e per mio fratello sono sicura non avrei resistito a lungo
in quella schifosa Parigi.. Beh, come città è bella.. ma la gente.. bah! Non ho
mai avuto nessun amico all'infuori di loro due, nessuno.. Forse perchè non
volevo.. forse perchè non riuscivo.. I miei unici amici siete stati sempre voi,
e nessuno avrebbe mai potuto sostituirvi..
Sono
rimasta ben quattro anni senza sentirvi, senza sentire te.. sono stata tanto
male.. ma non ti ho mai dimenticato, mai.. Mi chiedevo se mai un giorno ci
fossimo rincontrati.. Non lo sapevo.. ma lo speravo ardentemente.. Non sarei
mai riuscita a dimenticarti, a dimenticare voi e.. tutti noi, i pazzi che eravamo..!
Olivier
non ha mai voluto vedermi piangere.. Lui mi consolava, mi stringeva.. era un
bambino premuroso..! Mi chiedeva come mai piangevo ogni notte.. e io glielo
dissi.. Gli dissi che temevo di aver perso degli amici, il mio migliore amico..
gli dissi che ci avevano diviso e che forse mai li avrei più rivisti.. Gli
dissi tutto.. mai lui penso non avesse mai capito.. Ancora non capiva.. Solo
dopo avrebbe capito l'importanza degli amici.. ma ancora non era in grado..
Eppure, io gli volevo bene perchè lui cercava di consolarmi.. a volte piangeva
con me.. Mi diceva che non voleva vedermi piangere perchè ci stava male.. Mi
diceva che io avevo lui..
Quante
volte, dal nulla, anche durante i nostri allenamenti, lo prendevo di peso e lo
abbracciavo.. Lui è stata una delle persone che mi ha aiutato a sopravvivere..
Poi, un
giorno.. me ne andai.. Il padre di Olvier mi disse che suo figlio avrebbe
cominciato l'asilo, avrebbe avuto un'insegnante.. Me lo diceva come per dire
che io non ho mai fatto una scuola, che sono ignorante, perchè le uniche cose
che sapevo fare erano lanciare una trottolina e fare semplici cose scolastiche
che ci insegnavano al monastero come passatempo.. Lui avrebbe avuto una
cultura, io no.. Odiai anche lui in quel momento.. Io non servivo più.. di
certo a Olivier non serviva una sorella rozza che lo tirasse su..
Così me
ne tornai in Russia.. Quel giorno piangevo, proprio come quando arrivai..
Olivier piangeva.. diceva che non voleva lasciarmi.. mi voleva con lui.. Ma io
dovevo andare.. Si, ero contenta di tornare in Russia, contentissima.. Però
lasciare il mio fratellino, vederlo piangere.. Mi ha spezzato il cuore..
Piangevo perchè ero sicura che Borcov non mi avesse più accettato nella
scuola.. E forse non vi avrei più rivisti..
L'ultima
cosa che dissi a Olivier fu una specie di raccomandazione..
...............
-Una
raccomandazione?-YURIY
-Si.. vuoi
sapere quale?-MAILIYA
Yuriy
annuì, curioso.. quello non gliel'aveva mai detto..
-bah, gli
ho detto di stare attento a non crescere lecchino e schifoso come tutti i
francesi..-MAILIYA
-Cosa?? E
l'hai detto davanti a tuo.. si va beh.. suo padre??-YURIY
-No.. beh,
gliel'ho detto nell'orecchio.. sai, lui ha sorriso.. e poi.. ha continuato a
piangere..-MAILIYA
Yuriy non
parlò.. però, che gente i francesi.. In fondo, se li immaginava così.. per
fortuna lui non aveva niente a che fare con quella gente..
-E ora..
com'è tuo fratello?-YURIY
-Beh la
Francia ha.. hey, ma lì non siamo ancora arrivati..-MAILIYA
-Si hai
ragione.. dai, ora ricomincia il bello..-YURIY
-Cos'è, una
favola per bambini?-MAILIYA
Il suo
compagno si alzò, tornando a sedere..
-No.. è una
romanzo drammatico e intricato..-YURIY
Mailiya non rispose al compagno.. Non sarebbe servito, quello che aveva detto
era vero..! La storia della sua vita poteva definirsi un romanzo intricato e
forse infinito.. pieno di colpi di scena, di gioia e di sofferenza..
Si lasciò
andare e si buttò supina sul suo grande letto singolo.. La coperta pesante
sembrò darle uno strano senso di calore.. Respirò a fondo, quasi volesse
catturarlo tutto e goderselo fino in fondo, per poi andare avanti a
raccontare..
........
PDV MAILIYA
Ero in
macchina con mio padre.. Ero arrivata a Mosca il pomeriggio tardi, e già la
sera volevo tornare da voi.. Scalpitavo, non vedevo l'ora di rivedervi, di
riabbracciarvi..!
Mio
padre fu molto gentile con me, con le mie ambizioni.. Lo scoprì essere un uomo
di parola: mi disse che ci avrebbe pensato lui a farmi rientrare..! Si.. sempre
più raccomandata, ma quella volta non m'importava di niente.. se non di
tornare..! Certo, per il posto nella squadra non avevo nessuna certezza, però..
beh, l'importante era vedervi...! Si, devo essere sincera..! Certo, non che
giocare con voi mi dispiacesse, siamo chiari..!
Quando
vidi il portone del monastero aprirsi dopo ben 4 anni mi salì un senso di gioia
immensa..! Ero ancora lì.. davanti a quella porta enorme.. tra poco vi avrei
rivisti.. Tra poco sarei tornata alla mia vita!
Entrammo
in macchina e poi mio padre fu subito avvicinato da Borcov, che lo salutò con
un inchino, proprio come la prima volta che misi piede lì dentro..
Si
tolse la sua solita mascherina: i suoi occhi erano.. strani! Brillavano.. beh,
era contento.. stranamente lo era..
-Signor
generale, quale onore riavervi qui..-BORCOV
... poi
la sua attenzione si spostò su di me.. A quel punto i suoi occhi si chiusero in
una fessura.. Sentì un brivido, ma non ci diedi molto peso..
-.. e
quale piacere riavere te, Piccola Furia.. o come ti chiamano..-BORCOV
-Ah si?
La chiamano così?-PADRE MAILIYA
-Deve
sapere, signor generale, che sua figlia si è guadagnata questo soprannome per
la sua bravura e.. durezza nei combattimenti.. una furia.. perfetta!-BORCOV
Quelle
sue parole mi fecero paura.. si, erano complimenti, ma il modo in cui le disse
mi fa venire ancora i brividi! Un sibilo di un serpente non sarebbe stato
niente a confronto..! E poi.. Phuà, quel vecchiaccio che mi fa i complimenti??
Lecchino, peggio dei francesi.. Odio questa gente, l'ho sempre odiata.. Ma non
ci feci poi caso più di tanto.. fremevo dentro.. per voi..
-Allora..
può riprenderla nella scuola?-PADRE MAILIYA
-Ma
certo, signore! Con immenso piacere!-BORCOV
Si
chinò nuovamente su di me.. Ormai avevo 8 anni, non ero più piccola.. o beh..
non troppo.. eppure lui mi ha sempre trattata con grande inferiorità, come se
fossi stata una poppante! Ma d'altronde, spesso lo fa anche ora.. Non mi
stupisco più..
-Ben
tornata Mailiya..-BORCOV
Non
ascoltai le sue parole.. la mia domanda era solo una:
-I miei
compagni di squadra?-MAILIYA
Borcov
rimase di sasso per qualche istante, per poi dirmi..
-Vuoi
sapere se c'è ancora posto per te nella squadra?-BORCOV
Feci
cenno di sì con la testa.. Il mio cuore ormai batteva a mille, volevo sapere
qual era la risposta! Volevo tornare con voi..! Fremevo dalla voglia di tornare
ad essere quella di un tempo.. con te.. e con gli altri..
-Ebbene
si..-BORCOV
I miei
occhi si riempirono di lacrime di gioia, ma non potevo piangere.. non potevo!
Abbracciai mio padre.. lo ringraziai infinitamente per tutto quello che aveva
fatto per me.. Per la sua fama, perchè no..?
-Però..
dobbiamo vedere se hai ancora le qualità necessarie..-BORCOV
Non ci
pensai nemmeno su! Risposi di si e lo seguì dentro una torre, dove si trovava
il beystadium per eccellenza.. Sai no? Lo hai presente.. Salutai mio padre
con un cenno della mano.. prima di scoprire che ero ancora in perfetta forma..
Era incredibile...
Salì le
scale correndo: ora potevo avere le chiavi della mia camera.. ero cresciuta e
mi reputavano in grado di badare a me stessa.. Ero felicissima.. Dopo quattro
anni di sofferenza.. di pianti irrefrenabili.. di lacrime per la mia dura
vita.. ero di nuovo lì.. e tra poco vi avrei rivisti, quando pochi giorni prima
pensavo di non potervi rivedere mai più.. Per me era meglio di un sogno!! Si,
ero una pazza.. chiunque avrebbe preferito la lussuosa vita parigina a quella
del monastero, dura e ostile.. ma io stavo bene.. stavo bene con voi, e con
te.. mai smetterò di dirlo, sai? Io volevo stare con voi, i miei unici amici..
Incontrai
Mark che mi indicò la tua stanza, dopo avermi abbracciato a lungo felice di
riavermi tra i ragazzini della scuola.. Si, gli mancavo e.. anche lui mi era
mancato, in effetti..
La tua
camera era sempre la stessa.. Niente era cambiato.. se non tu..
Bussai
e tu mi venni ad aprire..
-Yuriy..-MAILIYA
Ricordo
non connettesti subito.. Mi guardasti per qualche istante, a bocca aperta.. Poi
ti vidi cominciare a piangere, lentamente.. fino a che non mi abbracciasti,
forte, molto forte.. Entrai nella tua stanza e tu chiusi la porta.. andammo
avanti a piangere come due bambini piccolissimi per chissà quanto tempo.. Tu mi
dicesti che ormai non ci speravi più.. un po' come me.. che eri felice come
me.. che io non potevo andarmene per sempre..Poi ad un tratto ti feci
serio e ti sei staccasti..
-Perchè
non mi hai detto niente?..-YURIY
Eri
arrabbiato.. arrabbiato con me perchè non ti avevo detto niente.. mi dissi che
quel giorno tu stetti molto male, che piansi tanto.. perchè pensavi tu non
contassi niente per me.. Che stupido che eri.. come potevi pensare una
cosa del genere?? Tu.. sei sempre stato così dannatamente importante per
me.. Così io ti raccontai la storia, ti dissi di mio fratello.. della
Francia.. e tu mi stetti ad ascoltare.. e poi tornasti ad abbracciarmi..
-Ti
prego.. non andartene mai più..-YURIY
-No..
te lo prometto..-MAILIYA
..........
-Non hai
mantenuto la promessa sai..?-YURIY
Lei non
rispose.. già, quella promessa..
-Ma in
fondo..-YURIY
-Ssshh..
non sono ancora pronta a ricordare.. quello.. ti prego.. Piuttosto.. parliamo
di quella sera.. voglio sentire cose felici..-MAILIYA
La guardò
negli occhi.. erano tristi.. a momenti avrebbe forse pianto, anche se non lo
avrebbe mai ammesso.. Lei era fatta così, era come lui! L'abbracciò di nuovo
e..
-Scusa..-YURIY
-Non
importa..-MAILIYA
Gli
accarezzò la pazza chioma rossa, per poi stringerlo a sè.. Quanto voleva bene a
quel diavoletto.. quanto gliene aveva sempre voluto.. e.. mai glielo aveva
detto veramente...
-Yuriy..
sai io..-MAILIYA
Lo vide
alzare il capo e fissarla con quei suoi occhioni azzurro mare.. No, non poteva
dirlo.. lui non era un sentimentale.. e nemmeno lei lo era!! ma cosa stava
pensando..?? No, non poteva rovinare tutto.. Era strano.. era come se le
facesse paura ammettere di voler bene al suo Yuriy, al suo compagno
d'infanzia.. eppure, era la verità.. e non c'era niente di male.. Forse aveva
solamente paura che lui non ricambiasse.. o forse.. aveva paura e basta..
-dimmi..-YURIY
-Oh beh
ecco.. sai.. è stato un giorno bellissimo quello per me..-MAILIYA
Lui
sorrise, alzandosi dalla sua spalla..
-Anche per
me.. ne dubiti forse? Dopo quattro anni sono stato ancora felice..-YURIY
...............
PDV YURIY
Mi
sembrava impossibile tu fossi ancora con me, nella mia stanza.. eri cresciuta..
tanto.. Gli occhi erano sempre gli stessi.. e anche quei lineamenti da
bambolina.. Solo.. eri più alta.. forse quanto me! E io.. beh ero il solito di
sempre, solo che avevo i capelli lunghi fino alle spalle.. e tu mi prendesti in
giro quella sera dicendomi che sembravo una ragazzina.. Si, era vero.. non me
la presi, sapevo che scherzavi..
Ma
ancora gli altri non ti avevano visto..! Ti presi per mano e cominciai a
correre per i corridoi, stando attento a non imbattere in nessuna guardia se
non Mark, e ti portai nella stanza prima di Sergey e poi ti Boris.. Beh, forse non
ricordi.. ma Boris non ha mai accettato nessun'altro nella squadra.. nemmeno un
maschio, perchè.. in fondo cominciava a legarsi a te.. Non lo ha mai ammesso,
lo so.. però ti dico che è così, fidati! Quel giorno vidi i loro occhi lucidi..
Ti volevamo tutti bene, mailiya.. E beh, anche adesso è così!
Sai..
la notizia si diffuse subito nel monastero.. Tu ricominciasti ad allenarti con
noi.. Ogni sera ci raccontavi qualcosa di diverso, o su Parigi, o su tuo
fratello, o su suo padre.. sui francesi.. Era ancora bello stare insieme.. Poi
eri forte quando parlavi in francese, imitando il fare gasato di quella gente..
Si, lo eri davvero!
Sai..
mi hai detto che al tuo Pegaso mancavo.. beh.. ecco.. tu mancavi tanto al mio
Lupo.. Vedi, quel pomeriggio, proprio alle tre, all'orario della nostra sfida
giornaliera, lanciai il mio bey nello stadio dove eravamo soliti
allenarci.. Solo 24 ore prima il tuo bey rincorreva il mio, proprio lì..
ma quel giorno non fu così.. Chiamai il mio fedele Lupo e.. lui.. si trovò da
solo.. Si rese conto di essere da solo nell'arena.. Pegaso non c'era a
combattere contro di lui.. Io sentì dentro di me il suo stato d'animo.. e
piansi.. piansi ancora..!
Quando
sei tornata.. per me.. è stato come rinascere.. E non ho vergogna ad
ammetterlo, credimi!
Tutti
ormai lo sapevano: Baby Furia era tornata! Era ancora al mio fianco e mi
rendeva felice.. e soprattutto.. era ancora degna del suo soprannome..
Yuriy sorrise appena nel dire quell'ultima frase, ma il suo
sorriso era destinato a durare veramente poco.. Vide Mailiya rialzarsi
lentamente per ritornare seduta.. ma la sua espressione non era delle
migliori.. Era triste.. e aveva reso triste anche lui.. Purtroppo per entrambi,
quello stato d'animo, questa volta era giusitificato.. pienamente
giustificato..
La vide
tornare a predere la foto sul suo comodino, quella che rappresentava il
fratello più piccolo, e sorridere con le lacrime agli occhi.. Non fece nemmeno
in tempo a dire una sola parola di conforto che fu lei la prima a ricominciare
a parlare.. Ma d'altronde, cosa avrebbe potuto dirle? Quello che era successo
era stato troppo, davvero troppo grave..
-Sai.. io..
ho sempre odiato il padre di Olivier ma.. se non fosse stato per i suoi soldi,
a quest'ora io non ci sarei più..-MAILIYA
Yuriy non
rispose..
-Io.. non
sarei qui con te seduta su questo letto.. non giocherei più con te e con gli
altri.. non farei più arrabbiare Boris e.. chissà quante altre cose..-MAILIYA
-e.. io
sarei ancora il loro robottino..-YURIY
La ragazza
si girò, con l'aria di una che non aveva capito molto le parole del compagno..
Yuriy sorrise tristemente, prima di tornare a parlare..
-Se tu non
fossi stata tra noi, io sarei ancora uno stupido e passivo burattino nelle loro
mani.. Tu sola sapevi di quello che mi hanno fatto.. tu sola hai scoperto
tutto..-YURIY
mailiya
sorrise, poggiando la testa sulla sua spalla, dolcemente, facendolo arrossire..
Quante volte lei lo aveva fatto! Però quella volta quel semplice gesto che la
sua compagna aveva sempre ripetuto anche da bambina aveva un sapore diverso..!
Fece finta di niente..
-Sai..
stamattina mi sono svegliata prima perchè.. non riuscivo a dormire.. guarda
caso proprio stamattina! Che strano vero? E.. mi sono arrabbiata con te perchè
non eri in camera e non mi eri venuto chiamare quando sei uscito..-MAILIYA
-Umpf..
insomma quando ti vengo a chiamare ti incazzi perchè ti sveglio.. quando non
vengo, ti incazzi perchè non vengo!-YURIY
La ragazza
gli tirò un piccolo schiaffettino sulla nuca, facendolo sorridere..
-Cretino!
Ero preoccupata.. sentivo che c'era qualcosa che non andava.. forse ero
esagerata, ma era così che stavano le cose.. Beh.. poi ho scoperto
tutto..-MAILIYA
Ci fu un
attimo di silenzio.. poi..
-Secondo me
era destino..-YURIY
-Umh? A che
ti riferisci?-MAILIYA
-Beh.. era
destino che tu ti svegliassi prima.. il fatto che tu stamattina non riuscissi a
riaddormentarti, proprio stamattina, è un po' una strana coincidenza no? E
poi.. se tu non ci fossi più.. io sarei stato per sempre nelle loro mani.. ma
il destino ha voluto che tu ci fossi e che mi salvassi..-YURIY
Quella
volta fu Mailiya ad arrossire.. Non lo aveva mai sentito fare quei discorsi..
era strano.. ma tutto ciò la rendeva felice..
Tornò a
guardare la foto di suo fratello, per poi sentire crescere nei suoi grandi
occhioni azzurro-lilla nuove segrete lacrime..
-Io.. l'ho
fatto tanto soffire, il mio pulcino..e lui.. lui mi ha sempre voluto bene..
lui.. non si è mai meritato tutto quello che gli ho fatto..-MAILIYA
Cominciò a
piangere, silenziosamente, poggiando i gomiti sulle ginocchia e abbassando la
testa a terra..
Yuriy se ne
accorse e spalancò i suoi grandi occhi azzurro ghiaccio.. No, non voleva
vederla piangere.. Non ancora.. L'abbracciò forte e la fece appoggiare su di
lui.. la ragazza si lasciò completamente andare a quell'abbraccio tanto
affettuoso e mise tutto il suo peso su quel petto candido e forte coperto da
una sola leggera maglietta intima..
Le
accarezzò la testa, prima di dire..
-Chi poteva
immaginare che la nostra Baby Furia, l'unica ragazza in quel postaccio, amante
dei serpenti e dell'azione, resistente e forte in una maniera mai vista, avesse
avuto un cuore così debole..?-YURIY
-Io..
Perchè a me??-MAILIYA
Lui
continuò ad accarezzarle la testa, per poi continuare, a bassa voce..
-Tutti
dicevano di non aver mai visto una ragazzina così.. Eri speciale, eri diversa
dalle altre.. Borcov diceva che non potevi essere normale.. In fondo, si vedeva
che eri la figlia di un generale.. Il capitano della squadra ero io.. ma
comandavi tu lì dentro.. Piccola peste! Ogni tanto mi facevi arrabbiare.. ma
poi mi passava subito..! Hai sempre avuto un coraggio ammirevole, sai? Sembrava
non avessi paura veramente di niente.. Ormai eri famosa al monastero.. Tutti ti
conoscevano come la piccola furia esplosiva.. la bambina che scatenava tutta la
sua ira contro l'avversario.. Tutti si chiedevano come facesse tanta forza
stare dentro un corpo da bambolina.. Proprio tutti! Però.. nessuno sapeva
che..-YURIY
-Che ero
malata Yuriy!! Perchè a me??-MAILIYA
-Dai,
calmati..-YURIY
Stettero
qualche istante in silenzio.. L'unico rumore che riusciva a spezzare il
silenzio era quello dei singhiozzi violenti di Mailiya, che con le sue lacrime
bagnava lentamente la maglietta di Yuriy, facendogli provare qualche brivido
nel sentire quel liquido salato caldo a contatto con la sua fredda pelle.. O
forse, semplicemente, erano brividi di emozione.. tristezza.. paura.. paura di
ricordare..
Improvvisamente
la voce della ragazza tornò a farsi sentire..
-Yuriy..
posso farti una domanda?-MAILIYA
-Umh..? ma
certo..-YURIY
-Io.. tu..
mi sapresti dire perchè.. perchè tutte le persone a cui voglio bene.. devono soffrire?-MAILIYA
Yuriy
sussultò..
-Cosa?-YURIY
-Umpf.. è
vero.. non dire di no.. Olivier, tu, Boris, Sergey.. mio padre.. tutte persone
a cui voglio bene.. e guarda caso tutte persone che per causa mia sono state
male.. e .. in certi casi davvero molto male..-MAILIYA
Yuriy
sorrise tristemente..
-Mailiya..
ma che dici?-YURIY
-E' vero..
Sai, forse la gente fa bene a starmi alla larga.. potrei legarmi a lei e farla
soffrire.. meglio di no.. anche se mi dispiace di avervi fatto tutti soffrire..
è stata colpa mia!! Se solo non ci fossimo conosciuti la tua esistenza sarebbe
stata migliore!! la vostra esistenza.. Sono io a questo punto che non vado
bene..-MAILIYA
Yuriy
sobbalzò.. la prese per le spalle e la fece alzare, facendola poi stare a
pochissimi centimetri dal suo viso e obbligandola così a guardarlo dritto negli
occhi..
-Stai
esagerando!! Come ti salta in mente di dire una cosa del genere?? L'averti
conosciuta è stata la cosa più bella della mia vita!! Tu mi hai capito,
mi hai aiutato.. mi hai voluto bene e mi hai fatto scoprire cosa avesse voluto
dire voler bene a qualcuno.. Tu sei stata tutto per me!! E' vero abbiamo
sofferto.. ma è servito.. per unirci.. e cmq.. non m'importa! Non è stata colpa
tua Mailiya, lo sai benissimo!! Ora siamo ancora insieme, è questo quello che
conta!! E.. prega solo che gli altri non ti abbiano sentito.. conti molto..
anche per loro, sai..? Solo che.. beh non lo fanno vedere.. Tu.. sei stata.. e
sei... beh, lasciamo perdere..-YURIY
Mailiya
sussultò a quelle parole, il suo compagno le fece paura, dovette ammetterlo..
Si, forse aveva esagerato..
-Cosa
Yuriy? Dimmelo..-MAILIYA
-No..
ecco.. non è niente di importante.. e.. scusa ma.. non dire mai più certe
cose..-YURIY
Si passò
una mano tra i capelli rosso fuoco e socchiuse per qualche istante gli occhi:
era una ragazza intelligente, ma a volte era davvero stupida.. Come poteva dire
certe cose?? Forse non si rendeva ancora conto di quello che era per lui! ma in
fondo ne aveva, anzi, ne avevano passate tante.. Andare in crisi era più che
comprensibile..
-No.. scusa
tu.. mi dispiace.. forse ho esagerato..-MAILIYA
Lui la
guardò sorridendo amaramente, per poi sdraiarsi sul letto supino e..
-Vieni
qua..-YURIY
-Cosa?-MAILIYA
-Vieni
qua!-YURIY
Lei sorrise
e si sdraiò accanto a lui, poggiando la testa sul suo petto.. Chiuse gli occhi:
già uno volta erano stati in quella posizione..
-Ti va di
andare avanti?-YURIY
-Si..
si..-MAILIYA
...............
PDV MAILIYA
Stavo
correndo per i corridoi: dovevo andare nell'ufficio di Borcov per vedere i
risultati delle ultime analisi mediche.. Sai, quei controlli che ci fanno una
volta ogni.. bah, forse 6 mesi? Beh.. fatto sta che sono arrivata davanti a
quella porta.. stavo per entrare, quando sentì Borcov gridare probabilmente
contro l'altra guardia, il medico superiore..
-No!!
Non può essere vero!! Siete sicuri di aver controllato bene??-BORCOV
-S..si,
signore.. i controlli sono esatti.. non so cosa dirle..-GUARDIA
-Umpf..
ma lei.. lei sta bene.. non può essere! Non si è nemmeno mai sentita
male..-BORCOV
-Che
posso dirle signore? Non saprei.. ciò che risulta è quello..-GUARDIA
Sentì
un rumore.. probabilmente Borcov aveva appena sbattuto a terra qualcosa, dalla
rabbia..
-No,
non può essere!! Dovete fare un altro controllo al suo cuore!! Non credo a
quello che sta scritto su questi stupidi fogli!! Lei non può avere ancora al
massimo un anno di vita, il suo cuore è sano!!-BORCOV
Sobbalzai..
io.. solo un anno di vita ancora..? Stetti ancora ad ascoltare, spaventata..
-Non è
come pensa lei.. il suo cuore è malato.. molto malato.. e.. molto probabilmente
niente può salvarlo.. lei.. non vivrà a lungo..-GUARDIA
Cominciai
a piangere, silenziosamente.. Dio, io stavo bene!! Non avevo niente!! Come
poteva essere una cosa del genere?? E Borcov.. lui si preoccupava solo di star
perdendo una blader, una sua forte blader.. non una persona, ma un oggetto..
Non m'importava di quel vecchio.. volevo solo sfogarmi..
-ma non
c'è proprio niente che può salvarla??-BORCOV
-Beh..
si, una cosa ci sarebbe.. ma è un'operazione rischiosissima, costosa, tanto
costosa.. e soprattutto, con 1 su 100 probabilità di successo, a quanto
ho scoperto grazie a varie ricerche..-GUARDIA
Non
dissero più niente, se non che mi avrebbero fatto degli altri esami per accertare
la cosa e che avrebbero aspettato di essere sicuri prima di dirmi il tutto..
Con molta cautela, logico.. Io cominciai a piangere violentemente.. Non potevo
essere io quella di cui stavano parlando.. Eppure, ero io..! Il mio cuore era
sanissimo, io non sentivo niente!! Come poteva essere una cosa del genere??
Presi
il mio Peborg dalla tasca dei pantaloni: lo guardai, lo rimirai.. lo bagnai con
alcune mie lacrime.. A cosa mi serviva stare lì dentro?? Di lì ad un anno tanto
la mia vita sarebbe finita.. Non sarei mai riuscita a realizzare il mio sogno,
combattere in un vero torneo.. non avrei mai raggiunto la maggiore età.. non
avrei mai avuto una vera vita.. Non avrei mai conosciuto il mondo.. Mi
dispiaque per il mio Pegaso: si era scelto una padrona sbagliata a quanto
pareva..
ma
quello era solo il minimo.. io.. avrei lasciato te.. come avrei lasciato gli
altri e il mio Pegaso dorato, fantstico... Non avrei più visto nessuno..
i nostri giorni insieme erano contati..
Piansi
forte per chissà quanto tempo in ginocchio, con la testa appoggiata al muro,
per poi cominciare a correre come una disperata per i corridoi.. Quel giorno,
sembravano così belli.. strano, vero? Pensavo a te, alla mia squadra, con la
quale non avrei mai combattuto in una vera gara, un giorno.. ero convinta fosse
ormai sicuro.. I controlli non sbagliavano mai, era inutile negarlo.. E di
fatti gli altri accertamenti furono tutti uguali: tutti diedero lo stesso
risultato.. Che brutto sapere che la tua vita sta per finire.. che hai vissuto invano..
che la tua esistenza non è servita a niente.. Tutto ti sembra più bello..
persino un muro grigio..
Io non
volevo lasciarvi.. non volevo.. per la prima volta, ho avuto veramente paura..
.........
Guardò il
suo compagno: i suoi occhi stavano diventando lucidi, ma non voleva darlo
troppo a vedere..
Gli
accarezzò il petto, dolcemente, sorridendogli.. Lui ricambiò il sorriso,
prendendole quella mano che furtiva lo stava sfiorando..
-Non volevi
nemmeno dirmelo..-YURIY
-Come avrei
fatto..?-MAILIYA
...............
PDV YURIY
Ci
stavamo allenando.. faceva un freddo incredibile quel giorno.. tu tremavi, ma
avevo capito che non era per la temperatura..
Non eri
per niente in forma quel pomeriggio.. Mi hai sempre dato filo da torcere
durante i combattimenti, a volte eri tu la vincitrice.. invece quel giorno eri
fuori forma, svogliata.. quasi non te ne importasse niente della sfida..! E io
che avevo chiesto agli altri di lasciarci da soli ad allenarci quel giorno
perchè ti vedevo triste, e volevo capire cosa non andava, visto che sembravi
non dirmelo.. Io ho sempre sofferto tanto quando non mi dicevi le cose, mi
sembrava di sentirti sempre più lontana da me.. Boris e Sergey avevano
accettato al volo: anche loro ti vedevano strana... erano davvero parecchio
preoccupati sai? Ma sapevano che molto probabilmente ti saresti confidata con
me..
Richiamai
Walborg nel bel mezzo della sfida, e anche tu richiamasti Peborg.. Dopodichè mi
avvicinai a te, nervosamente.. Tu avevi lo sguardo basso, quasi non volessi
guardarmi negli occhi..
-Che ti
succede, mailiya? Baby Furia si sta scaricando?-YURIY
Ridevo,
volevo prenderti in giro.. ma tutto quello che ottenni fu un mezzo sorrisetto
sarcastico da parte tua..e degli occhi lucidi..
Non mi
rispondesti subito: prima andasti a sederti in un angolo, tenendo le ginocchia
strette a te.. Fu allora che cominciai a preoccuparmi sul serio.. Non ti avevo
mai vista fare così.. Venni a sedermi accanto a te e ti circondai le spalle con
un braccio, non so perchè.. forse per scaldarti.. forse per sentirti vicina..
-Io mi
sto davvero scaricando Yuriy.. e arriverà un giorno in cui non riuscirò nemmeno
più a respirare..-MAILIYA
I tuoi
occhi si fecero sempre più pieni di lacrime..
-Non
capisco.. cosa intendi dire?-YURIY
Vidi
una lacrima scendere dai tuoi occhi grandi, e poi ti vidi allontare da me..
Levasti gentilmente il mio braccio dalle tue spalle e ti sedesti qualche
centimetro più distante.. Io stetti molto male.. quello non dovevi farlo..
Sembrava quasi mi stessi rifiutando..
-Che
succede..?-YURIY
Fu
allora che cominciasti a piangere..
-Yuriy..
scusa, mi fa male starti vicino perchè... mi ci devo abituare già da adesso ad
esserti lontana.. a non poterti più abbracciare..-MAILIYA
Il tuo
pianto si fece sempre più disperato.. Una volta avresti abbracciato me.. invece
quel giorno ti alzasti e andasti ad abbracciare una..colonna! Si, abbracciasti
una colonna, riuscendo a sciogliere con le tue lacrime la neve che la
ricopriva..
Io ancora
non capivo.. o quasi.. Tu mi avevi appena detto che dovevi abituarti alla mia
lontananza.. ma tu..
-.. tu
non.. non puoi andartene ancora.. tu.. non intendevi questo vero??-YURIY
Cominciai
a piangere anche io, in un botto solo.. Feci per avvicinarmi, ma mi bloccai a
pochi centimetri da te: mi avresti cmq rifiutato.. Ma che stava succedendo??
Cosa stavi dicendo?? Continuavo a piangere, senza capire il perchè delle tue
reazioni, delle tue parole..
Rimanemmo
per qualche istante in silenzio.. io non ce la facevo più.. vederti piangere e
non sapere cosa dire, cosa fare, mentre il freddo sembrava crescere..
-Yuriy..
Io.. non ce la faccio!! Non voglio lasciarti!! Non voglio!!-MAILIYA
Improvvisamente
ti buttasti a terra, in ginocchio.. Fu allora che corsi da te: se mi avessi
respinto avrei cmq resistito.. volevo sapere che avevi.. perchè stavi dicendo
quelle orrende cose..
Ti
abbracciai, ti strinsi a me, e poi ti fissai negli occhi.. ancora rossi e pieni
di lacrime..
-mailiya!!
Dimmi che succede, ti prego!! Non farmi star male in questo modo, non
rifiutarmi..-YURIY
-Io.. è
tutto quello che posso fare per abituarti a quello che succederà tra non più di
un anno!! Non dobbiamo legarci ancora di più!! Credimi, lo sto facendo per non
farti soffrire di più dopo!! Credimi, è così!!-MAILIYA
Non
sapevo che dire, ero confuso.. non capivo niente..
-Che..
che succederà tra un anno..?-YURIY
Ti
buttasti nuovamente tra le mie braccia e piansi.. piansi ancora per molto.. Fu
allora che cominciai davvero a temere il peggio.. ma non così peggio come lo
era la realtà..
-Yuriy..
io.. non voglio..-MAILIYA
-Mailiya..
Dimmelo ti prego!!-YURIY
-Io..
morirò Yuriy..-MAILIYA
Mi
staccai da te, lentamente.. ti guardai con occhi spalancati.. era un sogno..
anzi, un incubo.. senza senso..
-Cosa
vuoi dire..?-YURIY
Tu
continuasti a piangere, ma me lo dissi, con la voce spezzata..
-Io
sono malata.. il mio cuore è malato.. è risultato dagli ultimi esami che
ci hanno fatto.. non mi rimane molto Yuriy.. Vedi perchè non voglio legarmi a
te ancora di più?? Perchè io tra un anno non ci sarò più!!-MAILIYA
Ti
buttasti su di me, stringendomi con tutta la forza che avevi.. Solo dopo
qualche istante realizzai.. Tu.. stavi lentamente morendo.. Tu mi avresti
lasciato per sempre.. Tu.. la mia amica d'infanzia.. l'unica per me..
-No..
non puoi.. Non puoi Mailiya!!-YURIY
Piansi
anche io come un disperato.. Nella mia mente pensavo a te.. a noi due.. il
destino voleva proprio dividerci..
Accarezzavo
la tua pelle, ti stringevo.. come se cercassi di imprimermi bene nella mente e
nel corpo quelle sensazioni, il tuo respiro su di me.. il tuo starmi vicino..
perchè tra non molto sapevo ormai non li avrei più sentiti.. Non avrei più
visto i tuoi occhi da bambolina.. non ti avrei più parlato.. No, non volevo
nemmeno immaginarmelo!! Non riuscivo.. era impossibile, non poteva essere vero!
..............
Il suo
compagno si bloccò improvvisamente.. Mailiya allora alzò lo sguardo, lo guardò
in viso e..
-Yuriy.. No
ti prego..-MAILIYA
Stava..
piangendo! Si, stava piangendo.. proprio come qualche ora prima, al bosco..
stava piangendo come un bambino..
Mailiya
avvicinò il suo viso a quello del compagno, dandogli poi un lieve bacio sulla
guancia. Sentì le sue labbra bagnarsi di calde lacrime.. lacrime che
ricominciarono a nascere copiose ancora nei suoi grandi occhi di quello
strano colore..
Nascose il
viso tra il collo del suo compagno e la sua spalla, per poi continuare a
piangere, cercando di tanto in tanto di trattenersi per parlare, per calmarlo..
-No.. ti
prego non piangere.. è tutto finito..-MAILIYA
La sua voce
era spezzata.. soffocata.. ma non voleva mollare..
Era così,
sdraiata accanto al suo Yuriy, per un quarto quasi sopra di lui, e si stava
nascondendo come una bambina impaurita.. mentre lui le circondava le
spalle con le sue forti braccia, incapace di dire ancora qualcosa..
-Io.. non
volevo.. basta, smettiamola.. perchè dobbiamo star male per cose che sono
successe tanti anni fa?? Non ha senso Yuriy.. basta..-MAILIYA
Ma lui
sembrò non ascoltarla..
-Sai.. mi
piace parlare di queste cose..-YURIY
-Cosa..?-MAILIYA
-Si.. mi
piace.. non lo so perchè..-YURIY
la ragazza
sorrise tra le lacrime..
-Sei
masochista..-MAILIYA
-hey, non è
vero!! Quella sei tu che ti piace farti bucare la pelle con aghi per i
tatuaggi!!-YURIY
Risero
insieme.. era vero.. Mailiya era piena di tatuaggi.. beh, piena per essere una
ragazza.. ne aveva quattro, raffiguranti animali e pugnali.. tra di loro c'era
anche il suo Pegaso, sulla spalla, in tutta la sua bellezza e maestosità, ed un
serpente, uno dei suoi animali preferiti, che si attorcigliava ad un pugnale..
La ragazza
asciugò lentamente le lacrime dal volto di Yuriy, sorridendo..
-Dai.. ora
sono qui..-MAILIYA
-E siamo
ancora insieme..-YURIY
Ci fu un
attimo di silenzio.. Mailiya tornò ad appoggiare la testa sul petto di Yuriy,
il quale tornò a stringerla..
-Sai..
comincio a darti ragione.. anche a me piace ricordare.. anche questi momenti..
sarà che siamo masochisti tutti e due..-MAILIYA
...............
PDV MAILIYA
Quella
sera venni in camera tua.. Tu eri ancora triste, con le lacrime agli occhi.. Mi
sdraiai sul letto accanto a te.. Non parlavi, fino a quando..
-L'ho
detto agli altri..-YURIY
Annuì,
poco convinta..
-Boris
ha pianto.. penso stia ancora piangendo..-YURIY
-Da..davvero?-MAILIYA
Tu feci
cenno di si con la testa..
-..e
Sergey ha spaccato mezza stanza... che ci vuoi fare, ognuno ha il suo modo per
dimostrare dispiacere, non credi?-YURIY
Rimasi
di sasso.. era tutta colpa mia quello che stava succedendo.. la vostra
tristezza, il vostro rancore.. tutta colpa mia.. Tu non mi guardavi in faccia..
Forse avevi paura fossi già un fantasma.. forse non volevi farti vedere
piangere..
-Mi
dispiace Yuriy..-MAILIYA
-Non è
colpa tua..-YURIY
Cominciai
nuovamente a piangere.. avrei preferito davvero morire all'istante che vederti
in quello stato, che sapere tutto quello che stavo provocando negli animi di
Boris e Sergey.. Allora mi volevano bene.. Quel Boris che mi prendeva sempre in
giro allora un po' di bene me ne voleva.. Io.. non volevo lasciare nemmeno
loro! Io non ho mai avuto una vera famiglia, Yuriy! la mia famiglia siete stati
voi!! Spero lo abbiate capito in tutto questo tempo!! Con voi sono cresciuta,
sotto le attenzioni di papà Sergey.. e devo tutto a voi.. Io non volevo
andarmene.. non per sempre.. non potevo lasciare la mia famiglia!
Improvvisamente
ti voltasti verso di me, mi presi per le spalle e mi abbracciasti talmente
forte che quasi mi feci male..
-Perchè
Mailiya.. perchè ti vogliono portare via??-YURIY
Ti
accarezzai la testa, ti baciai la guancia.. faceva così male sentirti vicino..
-Io non
voglio.. non voglio andarmene.. Io.. noi abbiamo ancora tante cose da fare
insieme..-MAILIYA
-Ma..
ma magari non è sicuro.. magari hanno sbagliato.. tu stai bene..-YURIY
-No
Yuriy.. mi hanno controllato bene.. è tutto vero.. io..io..-MAILIYA
Sai.. è
brutto sapere che dovrai lasciare le cose a te più care.. le persone a cui hai
da sempre voluto bene già in anticipo.. sarebbe stato meglio non saperlo mai!
Ma in fondo in questo modo hanno potuto salvarmi.. Chissà, forse è stato il
destino stesso a volermi salva.. ormai comincio a pensarlo, visto la gravità
della mia malattia, la stessa che uccise mio nonno..
Io non
riuscivo nemmeno a guardarti.. Ti fissavo, pensavo al primo giorno in cui vidi
quegli occhioni azzurri.. e piangevo.. perchè mai più li avrei rivisti di lì a
non molto.. e mai li avrei visti sul ragazzo che saresti diventato..
E gli
altri.. no, nemmeno loro riuscivo a guardare.. Io e Boris non riuscivamo
nemmeno più a litigare, come ogni giorno.. Ci guardavamo e piangevamo..
Quella
notte piangemmo tantissimo.. ricordo che ad un certo punto ci mancarono persino
le lacrime.. E poi.. dormimmo insieme per tutta la notte, proprio in questa
posizione di adesso.. Io ti stringevo.. non volevo mollarti..
Prima
di addormentarci..
-mailiya..
non mi lasciare ti prego.. non lo fare..-YURIY
.. mi
dissi quelle semplici parole.. Io ci stetti molto male.. Ti baciai la fronte e
ti asciugai l'ultima lacrima ladra che ti rigava il volto: non potevo dirti che
non l'avrei fatto, non sarebbe stato vero..
....................
-Io quella
notte ti stringevo perchè.. perchè non volevo perderti.. avevo come paura che
il destino, la tua malattia, ti portassero via da me.. E io non volevo
permetterglielo!-YURIY
Mailiya si
strinse ancora di più a lui.. Aveva voglia di piangere, come il suo compagno..
ma entrambi cercarono di trattenersi confortandosi in quell'abbraccio..
-Sono stati
giorni terribili.. un inferno.. anzi peggio!-MAILIYA
-Sai
mailiya.. il peggio per me e per gli altri doveva ancora arrivare..-YURIY
La ragazza
tornò a sfiorare il petto di Yuriy, riuscendo a fargli provare qualche strano
brivido.. Arrossì, facendo sorridere la sua compagna che lo stava a fissare
come si usa guardare un bambino impacciato.. Era così carino con le gote dello
stesso colore dei capelli..! Sorrise ancora a quel pensiero, prima di tornare
ad ascoltarlo..
-Quella
notte Mark entrò in camera mia.. me la ricordo bene anche perchè tu la mattina
successiva mi chiesi un grande favore..-YURIY
.............
PDV YURIY
Dormivo
tranquillo.. o quasi insomma.. ero in uno stato di dormiveglia, stavo per
cadere completamente nel sonno.. Ancora ti potevo sentire accanto.. forse,
avevo paura a dormire.. paura che qualcuno ti potesse portare via senza che me
ne accorgessi! Non so perchè.. tu già dormivi.. o almeno credo.. Il tuo viso
era rigato di lacrime ormai secche...
Improvvisamente,
sentì la porta aprirsi.. avrei voluto aprire gli occhi per vedere chi era...
avevo paura.. ma non ci riuscì! Sentì poi una mano afferrarti.. qualcuno stava
cercando di portarti via da me, io lo sapevo! Spalancai gli occhi per
solo un secondo e ti strinsi ancora di più, quasi riuscendo a soffocarti,
reagendo d'istinto probabilmente.. tu ti svegliasti di soprassalto, ma non
riuscisti a capire la situazione.. a dire il vero nemmeno io la stavo capendo,
sapevo solamente che avevo paura e che quel qualcuno ti stava prendendo..
Tornai a chiudere gli occhi per forza maggiore: era notte fonda e avevo un
sonno incredibile... Che guardia che sono, vero? Mi maledissi in sogno per
quello che avevo fatto ma in quel momento la mia stanchezza era più forte di
me..
Ti
sentì sospirare.. forse non ti eri svegliata del tutto, o non lo so..
Poi
sentì una voce.. una voce che mi tranquillizzò e mi fece sorridere..
-E ok..
dormite pure insieme.. ma che sia l'ultima volta, chiaro?-MARK
Era
Mark! Forse non ti aveva vista in camera tua e ti era venuto a cercare..!
Allora sorrisi: avrei voluto ringraziarlo, ma ero stanco.. avevo sonno..
riuscivo solamente a sentire i rumori che mi circondavano.. non riuscivo a
reagire.. a parlare..
A quel
punto, rassicurato, mi addormentai: il sonno mi aveva vinto.. Avevo pianto
talmente tanto da essere esausto!
Vedi..
la mattina successiva tu.. tu mi hai chiesto un favore.. un enorme favore..
Quel
giorno tu ti svegliasti al suono della sveglia, come sempre.. mi sorridesti con
fare assonnato e ti misi a sedere sfregandoti gli occhi.. me lo
ricordo benissimo.. Stetti per qualche istante a guardare fuori dalla finestra:
il sole non era ancora sorto.. era prestissimo, come ogni mattina! Eri
silenziosa.. Non sei mai stata così silenziosa la mattina.. Non piangevi, non
ridevi.. non facevi proprio nulla, e il tuo sguardo non lasciava trasparire
nessuna emozione..
Mi
sedetti accanto a te, a fatica: avevo ancora sonno, ma dovevo alzarmi.. e
volevo chiederti che avevi.. Che domanda stupida, cosa potevi avere?? Però..
volevo parlarti..
-Che
c'è Mailiya?-YURIY
Tu non
mi guardasti per qualche istante.. Ti alzasti dal letto e andasti a prendere
Peborg dalla tasca dei tuoi pantaloni.. Poi tornasti da me.. io non capivo..
Ti misi
sul letto e mi mostrasti il tuo bey dorato con ammirazione.. ma anche con
immensa tristezza.. Stetti per qualche istante a fissare il simbolo del bit al
centro, per poi dirmi:
-Com''è
bello, vero?-MAILIYA
-Si.. è
davvero bello..-YURIY
Si.. lo
penso ancora.. il tuo Pegaso è fantastico.. Quando apre quelle sue ali sembra
che da esse cada una specie di pioggia fatta di brillantini, bellissima.. Ha
una luce.. strana, stupenda..
-E
pensare che si è scelto la padrona sbagliata..-MAILIYA
Ti
guardai, perplesso..
-Lui
con me non ha futuro.. pechè io..-MAILIYA
Ricominciasti
lentamente a piangere, ma non feci in tempo a dire niente che tu..
-Scusami
Pegaso... io avevo tanti sogni.. tu ne facevi parte! Ma ora niente è più come
prima.. Scusami, ti sto deludendo.. Come sto deludendo te Yuriy e tutti gli
altri.. Scusatemi..-MAILIYA
Ti
abbracciai.. io non volevo piangere.. la situazione sarebbe solo peggiorata in
quel modo! Dovevo solo cercare di farti forza, anche se avrei voluto sbattere
la testa contro il muro fino a spaccarmela del tutto.. ma non potevo..
-Io..
tu non devi scusarti.. e sono sicuro che anche Pegaso la pensa così! Non è
colpa tua.. tu..non pensarle nemmeno queste cose!-YURIY
Ti
staccasti da me, gentilmente, e mi prendesti una mano nelle tue.. e.. mi misi
in essa il tuo Peborg, per poi stringerlo insieme alla mia mano..
-ma
che..?-YURIY
-Vorrei
tanto averlo accanto a me all'ora della mia morte.. come vorrei avere accanto
voi.. ma so che questo non succederà.. Pegaso ha scelto la persona
sbagliata.. io non posso soddisfarlo pienamente.. lui rischia di rimanere
solo..-MAILIYA
-Non
capisco.. cosa..?-YURIY
-E' tuo
Yuriy.. Tienilo e conservalo per me.. puoi darlo a Boris e a Sergey.. ma.. per
favore, vorrei solo che lo trattaste bene e che soprattutto non lo dareste a
nessuno, dico nessuno all'infuori di voi.. Lui vi farà compagnia.. potrete
usarlo solo voi, quando volete, perchè lui obbedirà solo a voi, ne sono
sicura.. E.. sarò felice di saperlo nelle vostre mani..grazie a lui spero così
vi ricorderete di me..-MAILIYA
levasti
le tue mani da Peborg lasciandolo nelle mie.. Troppo tardi: stavo piangendo
anche io, proprio come la sera precedente.. Quelle parole mi fecero ripensare
inevitabilmente a quello che ti sarebbe successo, presto.. troppo presto.. Te
ne saresti andata per sempre.. E tutto ciò era inevitabile..! Ma io.. non
potevo accettare.. io..
-Io non
posso.. io.. non credo.. di.. di esserne degno..-YURIY
Mi
accarezzasti la testa, dolcemente, mentre io continuavo a piangere:
-Lui
sarà felice con te.. e.. si, forse tu preferiresti non averlo perchè vorresti
dimenticarti di me per non soffrire, vero?-MAILIYA
-ma che
dici???-YURIY
Come
potevi dire una cosa del genere??
-Allora
pensi davvero di non meritartelo?-MAILIYA
Annuì
lentamente col capo.. si, era vero..
-Ma che
dici tu! Yuriy.. sei l'unica persona in questo mondo.. l'unica.. per me.. e..
per lui.. è tuo..-MAILIYA
Fu
allora che lo strinsi forte a me..
-Ti
prometto che.. che lo tratterò bene.. noi lo tratteremo bene.. e.. che mi sarà
impossibile dimenticarti!-YURIY
Asciugasti
le mie lacrime dolcemente, sorridendomi e ringraziandomi debolmente, con la
voce spezzata..
-Ora..
beh, finchè sarò con voi serve a me.. sai.. non mi serve allenarmi, visto che
non realizzerò mai il mio sogno..-MAILIYA
Piansi
ancora più forte a quelle parole.. facevano male a me quanto a te..
-.. ma
devo continuare ad allenarmi...! quando.. beh.. me ne andrò, farò in modo di
fartelo avere, sta tranquillo..e.. un'altra cosa Yuriy..-MAILIYA
Cercai
di smettere di singhiozzare per ascoltarti attentamente.. non mi fu molto
facile..
-Vorrei
realizzaste il mio sogno per me.. so che vi chiedo tanto ma..-MAILIYA
Mi
avvicinai a te, ti presi prima per le spalle, fissandoti in quei tuoi occhi
azzurro-lilla, e poi ti abbracciai...
-Sarà
fatto, mailiya.. te lo prometto a nome di tutti! Diventeremo i campioni Russi
di Beyblade..-YURIY
.......................
-Ce l'avete
fatta.. lo sapevo ce l'avreste fatta..-MAILIYA
Yuriy la
guardò sorridendo..
-Sono
contento di aver mantenuto la promessa.. Non avremmo mai potuto deluderti..
Boris e Sergey erano d'accordo con me, ma già lo sapevo.. avrebbero fatto
qualsiasi cosa per saperti felice anche nell'altra vita.. Non te lo saresti
aspettato al tempo, vero?-YURIY
-Bah, da
Boris nemmeno adesso! >____>-MAILIYA
-Cretina..
-____- -YURIY
Risero
insieme per qualche istante.. che durò molto poco, perchè improvvisamente Yuriy
si fece serio...
-Tu.. avevi
12 anni quando te ne andasti.. rimanemmo insieme per soli 4 anni.. ti
rendi conto?-YURIY
-Già..-MAILIYA
-E la cosa
più orrenda è che quel bastardo di Borcov..-YURIY
Lo vide
irrigidirsi, ma subito cercò di calmarlo..
-Sssh..
calmati dai..Sei stato molto forte per superare quello che hai passato,
sai?-MAILIYA
Il suo
compagno le accarezzò la testa, sorridendo sarcastico..
-Io? E tu
allora?-YURIY
-Beh ma
anche tu..-MAILIYA
Stettero
zitti entrambi, come per magia.. avevano tanto sofferto.. Forse troppo per
loro.. Dannatamente troppo..
D'un
tratto, la ragazza ricominciò a parlare..
-Passarono
due mesi.. o circa.. da quel giorno..-MAILIYA
............................
PDV MAILIYA
.. due
mesi a piangere.. a tenerci stretti per la paura che da un giorno all'altro io
me ne potessi andare.. Niente era più come un tempo.. c'era un clima strano..
triste, sconsolato.. e ogni giorno o quasi riuscivo vedere lacrime versate da
qualcuno per causa mia.. Non era per niente bello, sai? Da un lato avrei
preferito andarmene subito: non sopportavo vedere piangere te e gli altri..Però
dall'altro volevo starvi vicino il più possibile.. Anche se stavo male.. e
avevo paura, ogni giorno sempre di più..
Una
mattina bussarono alla mia porta.. Io mi coprì e andai a vedere chi era..
-Mark..-MAILIYA
Lui mi
sorrise, stranamente..
-Prepara
la valigia.. sei a cavallo!-MARK
-Che..?-MAILIYA
Non
capivo.. forse perchè stavo ancora dormendo in piedi..
-Partirai
oggi stesso.. trovati in cortile tra massimo 10 minuti!-MARK
-10??-MAILIYA
Se ne
andò, lasciandomi a bocca aperta.. partire.. ma dove dovevo andare?? Forse,
volevano cacciarmi perchè avevano capito che io lì ormai ero solo d'impiccio
per loro! Si, era così probabilmente! Una lacrima scivolò sulle mie guance..
non poteva essere che così..
preparai
le mie valigie di fretta, piangendo.. No, non stavo morendo.. ma il giorno di
dirvi addio era arrivato..
uscì
dalla stanza di corsa con Peborg in mano: quella volta vi avrei salutati, vi
avrei detto di stare tranquilli.. di ricordarmi.. a avrei dato a te il mio
bey.. ti avrei affidato finalmente per sempre Pegaso.. Ma non fu così, almeno
all'inizio.. Ancora prima di poter raggiungere l'angolo per venire in camera
tua trovai una guardia, ma non era Mark.. Prese la mia valigia e mi accompagnò
giù, in cortile.. Ma io non potevo dirvi addio in quel modo!! Volevo
abbracciarvi.. sapendo che sarebbe stata l'ultima volta.. E invece no.. Yuriy..
volevo rivederti.. volevo dirti quando eri importante per me.. volevo dire a
Boris quanto le nostre litigate mi avessero da sempre divertita.. e a Sergey
quanto lo ringraziassi per essere stato una specie di secondo papà.. E invece
no!!
Stavo
per scoppiare a piangere, quando vidi davanti a me Borcov e mio padre parlare a
bassa voce.. c'era anche Mark in disparte.. pensai bene di aprofittarne..
Lo
chiamai e lui subito venne da me.. Gli porsi Peborg..
-Dallo
a Yuriy.. per favore.. e non deludermi proprio ora..-MAILIYA
Mark forse vide le mie lacrime.. se lo mise in tasca e mi promise
sorridendo che mi avrebbe accontentato.. Mi fidavo di lui, e infatti
mantenne la sua promessa..!
Poi
vidi mio padre raggiungermi..
-Si
parte, tesoro.. ma.. guarda come sei cresciuta! Ti sei fatta proprio una bella
ragazza!-PADRE MAILIYA
-taglia
corto pà..-MAILIYA
Ormai
avevo già cominciato a piangere.. non me ne fregava niente di Borcov.. tanto
non mi avrebbe più rivisto..
Mio
padre capì al volo e si zittì all'istante..
-Non mi
vogliono più vero?? Sanno quello che ho e non servo più a niente!!-MAILIYA
-No,
non è come la pensi tu..-PADRE MAILIYA
Allora
guardai Borcov.. lui annuì.. allora.. che stava succedendo??
Tornai
a guardare mio padre con aria interrogativa: non immaginavo niente.. proprio
niente..
-Il
padre di Olivier e tutti gli altri sono venuti a sapere della tua
malattia..-PADRE MAILIYA
Mio
padre parlava della mia malattia sorridendo.. ma che c'era da ridere? Avrebbe
dovuto piangere, se gliene importava qualcosa di me!
-...e..
lui si è offerto di pagarti l'operazione...-PADRE MAILIYA
Cosa?
Non poteva essere!! Allora io..
-Allora
mi salverò??!-MAILIYA
ma mio
padre tornò immediatamente triste...
-Vedi..
non è detto.. è molto rischiosa come operazione.. tu potresti anche non
farcela.. e le probabilità di riuscita sono minime..-PADRE MAILIYA
In un
primo momento diprezzai la durezza delle sue parole, il modo schietto e freddo
in cui me lo aveva detto..! ma in fondo.. era stato sincero.. dovevo solo
ammirarlo per quello.. E così feci.. era giusto sapere la realtà..
-Beh..
grazie.. per essere stato sincero..-MAILIYA
Mio
padre sorrise amaramente, prima di invitarmi a salire in macchina.. Dal mio
finestrino fissai il monastero.. piangendo.. proprio come diversi anni prima..
Lo guardavo.. pensavo che dentro c'eravate voi.. ero sicura di non rivedervi
mai più..
Yuriy..
chissà che avresti detto quando lo saresti venuto a sapere? Tu forse avresti
sperato in quella piccola probabilità che avevo di salvarmi.. so come sei
fatto, sai? Forse, grazie a quella notizia, non avresti nemmeno pianto.. Forse
avresti conservato Peborg in attesa del mio ritorno.. ma io sapevo che non
sarebbe stato così.. Avrei voluto gridarti dal cortile di non piangere, di
farti forza.. di ricordarmi per sempre, perchè io non sarei più tornata..
-Addio
Yuriy.. sei stato importantissimo per me.. e addio ragazzi.. vi voglio
bene..-MAILIYA
Sussurrai
quelle parole al vento, mentre la macchina di mio padre si allontanava
inesorabilmente dal monastero.. Quanto avrei voluto saltare giù.. ma in fondo
non sarebbe servito a niente.. avrei solo prolungato la mia agonia in attesa
della mia morte.. Ho pianto, ho pianto davvero tanto.. Ho pregato..per tutti
voi.. la realtà era quella, avevo troppo poche possibilità di salvarmi.. non mi
servivano illusioni.. In quel momento, avevo solo bisogno di qualcuno che mi
asciugasse le lacrime, proprio come quella mattina..
...........................
Silenzio..
assoluto silenzio.. Yuriy fissava il soffitto, perso.. Mailiya giocava con la
sua maglietta, bagnandola nel frattempo con una sua lacrima silenziosa, che
però fece risvegliare il suo compagno dai suoi pensieri..
Il rosso la
guardò.. le asciugò la lacrima e..
-Io.. beh
ecco.. sono stato importante sul serio per te?-YURIY
Mailiya lo
fissò, estasiata.. Si alzò sui gomiti per qualche istante, giusto il tempo di
poterlo vedere bene in viso.. I suoi occhioni azzurro-lilla erano sgranati su
di lui, il quale la stava a fissare quasi come spaventato per la sua domanda..
e per la risposta che sarebbe presto arrivata da lei..
-Scherzi??
Dopo tutto questo tempo tu hai ancora il coraggio di farmi queste
domande??-MAILIYA
Yuriy
sorrise tristemente, per poi sentire la testa della compagna riappoggiarsi al
suo petto, dolcemente..
Mailiya
poteva sentire i battiti del suo cuore.. quel cuore ormai non più cibernetico..
ma umano.. Sorrise nel sentirlo battere forte, veloce.. Era agitato.. o forse..
chissà..
-Tu sei
stata la persona più importante per me.. Tu sei sempre stato una parte di me..
lasciarti per me significava già morire.. Tu forse ancora non ti rendi
conto..-MAILIYA
No.. si
rendeva perfettamente conto.. perchè lui per lei era la stessa cosa che lei era
per lui.. Una parte di lui.. o forse molto di più..
Le
accarezzò per qualche istante la testa..
-Grazie..-YURIY
-Ma di
cosa..? Piuttosto.. perchè questa domanda?-MAILIYA
Mailiya a
quel punto stette zitta: odiava le persone insistenti, quindi lei non lo sarebbe
stata con lui.. Voleva sapere cosa nascondeva Yuriy.. non le aveva mai nascosto
niente.. cosa c'era di così importante e pauroso per lui?
I suoi
pensieri furono improvvisamente interrotti dalla voce di Yuriy, che continuò,
con lo stesso sguardo perso nel soffitto, a ricordare..
.......................
PDV YURIY
Anche
io quella mattina fui svegliato da qualcuno che bussò alla mia porta.. A dire
il vero, non pensai a niente.. andai solamente ad aprire.. Ma quando vidi Mark
davanti a me, una molla di rabbia e tristezza sembrò improvvisamente
prendermi..
-Ma
che..?-YURIY
Mark
non disse nulla, ma si limitò ad allungare verso di me una mano fatta uscire da
sotto la tonaca: in essa c'era Peborg..
-Noooo!!
Mailiya!!-YURIY
Cominciai
a piangere, come un disperato.. o forse di più.. Mi buttai a terra.. anche se
avevo voglia di buttarmi dalla finestra.. L'unica ragione per cui non lo feci
era per te, per i tuoi desideri che ci avevi chiesto di avverare..
Mark si
abbassò verso di me e me lo mise a terra, accanto alle mie ginocchia..
-Nascondilo
immediatamente!-MARK
Feci
come aveva detto, ancora in lacrime.. lo misi nella tasca del pigiama e mi
rialzai barcollando, quando sentì dei passi venire verso la mia stanza.. Poco
dopo sulla porta comparve Borcov..
-Oh
Yuriy.. mi dispiace per mailiya davvero..-BORCOV
Strinsi
i denti.. maledetto!! Hai ragione tu: a lui dispiaceva solo aver perso un'arma
vincente, non una persona vera.. Nonostante tutto cercai di stare calmo..
-Sai..
lei è morta stamattina..-BORCOV
A
quelle parole continuai a piangere, ancora più forte.. Borcov odiava la gente
che piangeva, ma in quel momento non me ne fregava niente, nè di lui, nè del
monastero.. Volevo piangere, sfogarmi!! Tu eri morta.. tu non c'eri più!! E mai
lo saresti ancora stata al mio fianco!! Perchè?? Perchè proprio te??
Mi
appoggiai allo stipite della porta, continuando a piangere.. No, non poteva
essere vero.. Tu non potevi essere morta!! Sembrava tutto così impossibile
Mailiya.. Noi, sempre abituati a stare insieme, in ogni momento, ora divisi da
un maledetto destino.. Perchè doveva succedere proprio a noi?? Non mi sembrava
vero, la tua mancanza permanente non poteva essere vera.. Tu c'eri, tu non
potevi lasciarmi!! Mi avevi promesso che non l'avresti più fatto.. E invece
ancora una volta te ne sei andata.. E mai più saresti tornata!
-Ivanov,
non fare così.. non ne vale la pena per una ragazzina..-BORCOV
Stronzo!!
Ti odio!! Come puoi dire una cosa del genere??
-Signore
io.. io.. lei per me..-YURIY
Vidi il
volto di Borcov contrarsi in una smorfia.. Non ne valeva la pena di andare
avanti a parlare con un muro.. un cretino.. un senza cervello e anima..
-Niente
signore.. come non detto..-YURIY
-Bravo
Yuriy.. come non detto! Tu non devi dire niente!-BORCOV
Chiuse
la porta davanti a me, lasciandomi ancora solo nel buio della mia camera..
Guardai fuori dalla finestra.. mi sedetti sul letto, proprio come quella
mattina di due mesi prima, quando tu mi chiedesti quell'importante favore.. Mi
dicesti di realizzare il tuo desiderio..
Estrassi
Peborg dalla tasca del pigiama e mi misi con le mani in avanti a braccia tese..
Guardai di fronte a me.. cercai di visualizzare la tua immagine.. tu che
piangevi.. che mi consegavi il tuo bey.. e mi dicevi di conservarlo.. Ma tu in
quel momento non c'eri.. davanti a me c'era solo il tuo fantasma..
Mi
buttai contro la finestra, gridando il tuo nome..
-Mailiya
dove sei?? Perchè?? Dimmi perchè??-YURIY
Gridai,
finchè non mi venne a mancare la voce.. Gridai all'esasperazione.. piangendo..
per un momento ho temuto di non smettere più di piangere.. Di piangere per
tutta la mia vita.. Sapevo che quel momento sarebbe arrivato.. ma non sarei mai
stato pronto ad una cosa del genere.. mai..
Quando
non ebbi più voce per gridare mi ricordai degli altri.. Forse Borcov aveva
già detto loro della tua morte, o forse no? Non importava.. volevo correre da
loro..
Così mi
vestì di corsa e mi misi a correre per i corridoi.. Non smisi un attimo di
piangere.. non ce la facevo.. stavo morendo anche io al solo pensiero..
Bussai
alla porta di Boris.. lui mi aprì e.. piangeva... mi vide piangere e annuì.. Mi
fece entrare.. c'era anche Sergey.. picchiava pugni al muro e gridava..
Tornai
a fissare Boris.. piangeva ancora, seduto sul letto.. Mi misi di fianco a lui e
lo abbracciai..
-Doveva
arrivare prima o poi..-BORIS
-Lo
so.. lo so..-YURIY
Sergey
si mise accanto a noi, quando ormai ebbe le nocche viola per i lividi.. fu
allora che ci promettemmo ancora una volta di esaudire il tuo desiderio.. e di
custodire segretamente Peborg per te.. di conservarlo.. e... di non usarlo per
i nostri combattimenti.. Pegaso è sempre stato un bit forte.. ma.. non potevamo
usarlo per vincere.. Noi, che abbiamo sempre fatto di tutto per avere la
vittoria in mano, in quella circostanza non ce la sentivamo di usarlo per
nostri scopi.. ti volevamo bene, e non sarebbe stato giusto..
Tu non
c'eri più Mailiya.. al monastero già dal pomeriggio tutti sapevano della tua
morte.. sentivi cose del tipo "Hey, quella, Baby Furia.. si quella là..
sai è morta!"... io sorridevo con le lacrime agli occhi.. sciocchi.. voi
non sapete niente.. non parlate di lei, per favore..
................................
-Quel
bastardo.. dirvi che ero morta.. Sai, quando ci siamo rivisti, sono rimasta di
sasso quando ti ho sentito dire che ero morta..-MAILIYA
Yuriy
chiuse gli occhi..
-Lo so..
vecchio bastardo.. quando ha saputo che eri ancora in vita e che sapevamo della
stronzata che ci ha detto quel giorno, si è giustificato dicendo "Ero
sicuro non ce l'avrebbe fatta, quindi era meglio andare subito al sodo che
riempirvi di speranze inutili ed illusioni".. me lo ricordo benissimo...
bastardo!-YURIY
Mailiya
l'abbracciò per il torace, facendolo arrossire nuovamente.. sospirò..
-Ti ho
fatto soffrire.. mi dispiace.. odio far soffrire le persone a cui voglio bene..
più che bene..-MAILIYA
Yuriy
sobbalzò sul letto.. aveva sentito male... aveva inteso male!
-Come
scusa?-YURIY
La ragazza
si girò verso di lui, sorpresa.. non si era nemmeno resa conto delle sue
parole..
Lo fissava
con i suoi occhioni grandi.. senza capire dove il suo compagno volesse
arrivare..
Yuriy
sospirò..
-Possibile
che sei così svampita??-YURIY
-Hey!
>___< Non ho capito a che ti riferisci...-MAILIYA
Il ragazzo
arrossì: no, non se la sentiva di ripeterlo.. non voleva.. o sarebbe sorta una
questione troppo grande..
-No niente,
non importa..-YURIY
-Ma..-MAILIYA
Mailiya
vide per l'ennesima volta le gote del suo compagno dipingersi di uno strano
colore caldo.. Ancora..! Ma cosa aveva quel giorno? Le stava nascondendo
qualcosa.. perchè arrossiva? Lei voleva sapere cosa gli passava per la testa!
Il solo sapere che Yuriy si stesse tenendo dentro qualcosa la faceva soffrire..
Gli prese
una mano, portandosela accanto al suo petto.. Lui si voltò verso di lei, sorpreso,
ancora rosso in volto..
-Ascolta..
se c'è qualcosa che non va.. beh, dimmelo per favore.. non fare così..-MAILIYA
Yuriy non
rispose all'istante.. sentì il respiro mancare di fronte a quegli occhi che lo
stavano supplicando di essere sincero nei suoi confronti.. Cazzo, avrebbe tanto
voluto esserlo.. ma come poteva quando nemmeno lui sapeva cosa si nascondeva in
lui?? Come poteva quando il coraggio sembrava mancare?? Come poteva quando
dentro di lui c'era solo confusione..? Confusione.. buio.. totali.. da non
capirci più un tubo! Da farlo sentire come mai si era sentito..
Scosse la
testa, prima di sorriderle..
-Tranquilla..
ora.. beh..-YURIY
Mailiya
sorrise anch'ella, ma tristemente, prima di annuire..
-Ho
capito..-MAILIYA
..................
PDV MAILIYA
Arrivai
all'aereoporto di Parigi di pomeriggio tardi.. Ad aspettarmi c'erano mio
fratello e suo padre.. di mia madre nemmeno l'ombra.. va beh, tanto a me che
importava di lei? Olivier mi corse subito incontro piangendo, facendo piangere
anche me.. che bello rivederlo.. com'era cresciuto! Se non fosse stato per quei
capelli verdi stranissimi non l'avrei mai riconosciuto! Era molto più alto.. ma
gli occhi erano grandi, come sempre! Era davvero carino.. L'unica cosa che non
mi piacque fu l'atteggiamento: nonostante le mie raccomandazioni e i miei
insegnamenti era diventato un fighettino alla francese.. Ma poco importava!
L'importante era poterlo riabbracciare ancora una volta..
Suo
padre mi venne incontro camminando lentamente.. Quando mi fu davanti mi guardò
con aria superiore.. Che schifo.. e pensare che avevo accettato di farmi
operare con i suoi soldi! No, non volevo sembrare una lecchina, visto che lui
sapeva del mio disprezzo.. forse quello era lui..Ho da sempre dubitato che
quell'uomo mi volesse anche solo una minima parte di bene.. Odiavo il fatto di
essere forse operata con i suoi soldi per un favore che lui doveva a
qualcuno.. Ma in realtà era l'unica possibilità che avevo per salvarmi..
non c'era altra via d'uscita.. Quindi, tanto valeva tentare, nonostante lo
schifo che avessi nei suoi confronti.. Forse era stato mio padre a convincerlo,
forse mio fratello.. questo non l'ho mai saputo! fatto stava che, cmq stessero
le cose, dovevo ringraziarlo.. e devo tuttora.. lui mi ha salvato con i suoi
soldi!
Tornammo
a casa e vidi mia madre.. appena mi vide cominciò a piangere.. piangere per
quello che avevo.. Bah, non mi fecero nessun effetto le sue lacrime.. proprio
nessuno! Forse sono stata troppo cattiva nei suoi confronti.. forse lo sono
ancora.. ma d'altronde, chi lo è stato di più tra i due..? Non ho rimpianti..
non me ne frega!
Mi
chiusi in camera degli ospiti, quella che poi sarebbe diventata camera mia..
volevo stare sola.. Mi misi a piangere.. ancora.. disperatamente.. Pensavo a
te, agli altri.. a quel posto orrendo ma che in quel momento mi sembrava tanto
bello quanto un castello delle fiabe.. Posso sembrarti esagerata, ma ti giuro
che è così.. Quando sai che non vedrai più niente tutto ti sembra più bello..
Mio padre, con la sua solita durezza da me nonostante ciò apprezzata, mi disse
che sarei potuta morire durante l'operazione.. Lo sapevo, tanto.. forse meglio
così, visto che prima o poi me ne dovevo andare! Meglio prima possibile,
grazie..
Allora
piangevo.. mi rendevo conto a quel punto che tra soli 3 giorni non avrei più
rivisto nessuno.. Non volevo lasciarvi! Volevo tornare da voi! Tornare a
giocare, tornare a confrontarmi con te.. a guardarci in cagnesco.. Pensavo ad
ognuno di voi piangendo.. Ma sorridevo perchè sapevo che mai mi avreste delusa:
voi avreste realizzato il mio sogno e avreste custodito Peborg.. solo quello mi
faceva sorridere..
Poi
arrivò mio fratello.. mi vide piangere.. Ormai aveva 8 anni.. già capiva... Si
sedette accanto a me.. e poi mi si buttò addosso piangendo.. proprio come me..
Mi implorava di non andarmene.. Chiedeva al cielo come mai proprio a me..
Io gli
accarezzavo la testa, lo stringevo.. gli dicevo di non piangere per me.. gli
dicevo tante cose.. gli chiedevo scusa..
-Mi
dispiace.. mi dispiace tanto... tu non ti meriti una sorella come me.. ha
ragione tuo padre.. tu ti meriti di meglio.. In fondo io che sono? Non sono
niente.. sono una nullità..-MAILIYA
-No!!
non è vero!! Io ti voglio bene!! Tu sei la mia sorellona e lo devi rimanere per
sempre!!-OLIVIER
Piangeva..
sempre più forte..E io non sapevo da dove mi stessero uscendo quelle parole..
Forse, non volevo vederlo piangere perchè.. era colpa mia..
-Scusami..
è colpa mia se stai soffrendo.. tu non devi soffrire, capito?-MAILIYA
Lui mi
stringeva.. riusciva a malapena a parlare, come me..
-No,
non è colpa tua! No, tu non te ne puoi andare!! Vedrai, papà ti salverà!! Me
l'ha promesso!-OLIVIER
Che
promesse inutili, pensai.. perchè doveva illuderlo in quel modo..? Ma.. volevo
lasciargli la speranza.. non volevo vederlo piangere, quindi..
-Si..
forse hai ragione.. in fondo, ce la potrei anche fare..-MAILIYA
Sapevo
che non era vero, e ho da sempre odiato illudere le persone.. ma era l'unica
cosa da fare per non vederlo piangere.. Faceva troppo male..
Lo
lasciai sfogare per un po'.. per tanto, a dire il vero.. poi mi sentì in dovere
di fare altro.. di rompere quel muro di tristezza in qualche maniera..
-Allora..
fai progressi a beyblade?-MAILIYA
Lui mi
guardava, con i suoi occhioni.. si vedeva non aveva voglia di parlarne...
-Io..
veramente..-OLIVIER
-Olly..
ti prego.. fallo per me..-MAILIYA
Lo
supplicai con le lacrime agli occhi di assecondarmi.. e così lui fece... con
una morsa allo stomaco.. ma lo fece.. Per me..
-Io..
beh... sono migliorato.. Ho un bit-power adesso..-OLIVIER
-Davvero..?
Cos'è?-MAILIYA
-Un..
un unicorno..-OLIVIER
-Bello
l'unicorno..-MAILIYA
Mi
ricordo che a quel punto si accasciò nuovamente su di me.. cercò di riprendere
a piangere, ma glielo impedì.. non volevo..
-Sssh..
non piangere ti prego.. e dimmi.. ti sei fatto degli amici?-MAILIYA
-Si..
qualcuno si..-OLIVIER
Povero..
lo stavo obbligando a parlare.. ma non volevo vederlo piangere ancora.. non
come qualche attimo prima..
Andammo
avanti a parlare così per un po'.. in modo strascicato, svogliato.. parlare
proprio per non fare altro, qualcosa di peggio.. Io gli dissi che avevo
ritrovato i miei amici.. Gli parlai di te, degli altri.. Allora lui ricordo mi
chiese tante cose.. Prima di andarmene mi sentivo di raccontare la mia triste
ma anche felice corta vita a qualcuno.. E quel qualcuno fu lui! Ricordo i suoi
occhi quando gli parlai del monastero, della squadra.. Certo, non gli dissi
delle maniere forti che usavano con noi, quelle mai! Però gliele accennai.. Era
giusto lo sapesse.. volevo sapesse di sua sorella, alla fine! Mi disse che
anche lui avrebbe voluto far parte di una squadra.. Io gli dissi che non era
impossibile! Di fatti poi ce l'ha fatta e.. devo dire che io non ho fatto più
di tanto per lui in questo senso.. Si beh, l'ho aiutato a migliorarsi, per
quello che sono riuscita.. ero senza il mio Peborg.. ma ero felice perchè
l'avevate voi!
Il
giorno dell'operazione arrivò in fretta.. Mai me lo scorderò, quel giorno..
Appena prima di entrare in sala, io piangevo.. piangevo tanto.. Avevo sentito
il chirurgo parlare in modo freddo a mia madre, al padre di Olivier.. Mio padre
non c'era.. era occupato, come sempre.. Sai.. in un caso come il mio persino il
medico è stato freddo e duro a parole.. Le cose stavano così, non c'era modo di
girarci intorno.. Avevo una possibilità su quasi 100 di sopravvivere.. niente
era sicuro.. Sentì mio fratello cominciare a piangere e mia madre
singhiozzare.. Suo padre stette zitto, ma d'altronde me lo sarei aspettato.. e
cmq non m'importava della sua reazione!
Io fissavo
quelle mura bianche mentre ero stesa sul lettino.. piangevo, silenziosamente...
Sarei morta piangendo.. dicendo addio a questo mondo piangendo.. piangendo per
te, per voi.. per mio fratello.. per mia madre e mio padre.. nonostante l'odio
che provassi nei confronti di mia madre mi venne spontaneo pensare anche a
lei..! Pregavo non per me, per la mia vita.. pregavo che nessuno che mi volesse
bene soffrisse a causa mia.. non volevo!
Quando
l'antestesista mi fece la puntura di anestesia sul braccio, in quei pochi
secondi prima di addormentarmi.. beh ecco.. pensai principalmente a te e a mio
fratello.. Vi dissi un lieve addio, sospirato.. per poi addormentarmi nella
convinzione che mai più mi sarei risvegliata..
.....................
Mailiya
sosprirò: mai si sarebbe dimenticata quelle terribili sensazioni.. proprio
mai.. Erano state troppo sconvolgenti per lei.. emozioni troppo grandi alle
quali il suo forte fisico e il suo cuore non sapevano resistere.. troppo forti
anche per loro!
Prese la
borsa del ghiaccio che poco prima Yuriy aveva poggiato e se la mise in testa,
rimandendo sdraiata accanto a lui..
-Ma che
fai?-YURIY
-Ho mal di
testa..-MAILIYA
-E la roba
fredda ti fa bene, secondo te..-YURIY
Mailiya non
rispose.. solo dopo..
-Sai..
anche solo a pensarci sto male.. mi è venuto un male alla testa incredibile..
quella volta le mie emozioni hanno raggiunto il culmine..-MAILIYA
Yuriy non
rispose.. Non riusciva ad immaginarselo ma..
-Io.. non
riesco ad immaginarmi cosa possa voler dire dover dire addio al mondo, ma.. so
cosa vuol dire sentirsi mancare qualcuno..-YURIY
Mailiya si
tolse per qualche istante la borsa del ghiaccio dalla fronte e lo fissò dal
basso.. sorrise, prima di tornare ad appoggiare la testa sul suo petto..
....................
PDV YURIY
Era già
passato forse un anno.. tu non c'eri.. ancora mi sto chiedendo come abbia fatto
a stare tutto quel tempo senza fare qualcosa.. qualcosa di grave e pesante.. Il
dolore sembrava non passare mai.. ogni giorno era come il primo giorno in cui
te ne andasti per sempre.. Era inutile, non riuscivo a reagire, non riuscivo
più ad essere quello di una volta.. quello di quando tu eri ancora con me.. o
quanto meno.. eri ancora viva.. L'idea che tu non fossi più in questo
mondo non voleva entrarmi in testa.. non volevo ancora crederci, nonostante
l'evidenza.. perchè non poteva essere vero.. era impossibile.. tu non potevi
lasciarmi..! Perchè mai qualcuno voleva farci soffrire in quel modo?? Non ce ne
sarebbe stato motivo!
Ogni
sera, quando tornavo in camera mia stanco morto per i pensanti allenamenti, mi
sdraiavo sul letto e ti pensavo.. pensavo che magari lassù stavi bene.. meglio
di quando eri con me.. Pensavo a quando tu eri in quello stesso letto con me, a
piangere per il tuo futuro.. Pensavo che tutto ciò non era reale.. Mai mi ci
sarei abituato.. mai quel dolore sarebbe svanito..
Era
quasi incredibile come ogni cosa mi ricordasse te.. Riuscivo a vederti ancora
al mio fianco, stesa su quel letto.. riuscivo ancora a vedere le tue mani che
mettevano nella mia il tuo bey.. Riuscivo ancora a vederti davanti a me
durante i miei allenamenti.. Ogni tanto, immaginavo che a lanciare Peborg
nell'arena non fosse stato Sergey o Boris.. ma fossi stata ancora tu.. tu
che mi guardavi in cagnesco, mi dicevi che non mi avresti lasciato vincere..
che scatenavi tutta la tua furia.. Ma non eri tu..
Per
questo non riuscivo a reagire: ogni minima cosa che mi circondava mi ricordava
te.. da un semplice letto, ad un muro.. alla sala da pranzo, all'arena.. al tuo
bey..
Quante
volte , sempre la sera, me lo tenevo stretto.. e gli parlavo.. parlavo al tuo
Pegaso.. Gli dicevo che mi mancava la sua padrona, che mai sarei riuscito ad
andare avanti in quello stato.. Gli dicevo che sicuramente anche a lui
mancavi.. e che avrebbe preferito essere nelle tue mani invece che nelle mie..
Gli chiedevo se secondo lui tu eri felice.. se mi stavi guardando.. se mi
volevi ancora bene.. Lui si illuminava, di tanto in tanto.. forse stava
piangendo.. O forse voleva solo darmi una risposta..
Guardavo
fuori dalla finestra.. era tutto così triste.. guardavo in cielo.. tu
sicuramente eri là.. solo in cielo poteva stare un angelo.. Forse in quei
momenti guardavi giù.. e mi vedevi piangere.. Io non volevo farti vedere che
piangevo, perchè non volevo renderti triste.. Allora mi sedevo vicino al vetro
e, col nodo in gola, ti parlavo.. ti dicevo quello che avevo fatto quel
giorno.. Ti dicevo quanto tu mi mancassi.. Ti pregavo di tornare da me, di non
lasciarmi solo.. Immaginavo che tu già sapessi in che condizioni mi trovavo, ma
ogni santa sera te lo ripetevo.. Tu eri una parte di me.. una parte essenziale,
importantissima.. Da quando te ne andasti io ero cambiai. Non ero più io! Tu
eri il mio ponte con la realtà, col mondo.. C'ero io.. poi tu.. e poi gli
altri.. ma senza di te mi sentivo un estraneo.. un estraneo in quel mondo!
Niente era più come prima.. nessuno appariva ai miei occhi come una volta,
persino Boris e Sergey.. Non mi sentivo in sintonia con quello che mi
circondava.. Io avevo bisogno di te per andare avanti.. Non potevo continuare a
vivere in quello stato pietoso..
Sai..
io.. tante volte, in quelle sere.. beh.. ho pensato di..farla finita.. Io cosa
ci stavo a fare lì? Tanto valeva morire che vivere in quello stato! Ormai il
mondo mi era sconosciuto, e io ero uno sconosciuto per lui.. Sembravo quasi non
appartenere più a quella realtà perchè era venuta a mancare quella cosa che mi
teneva unito ad essa.. che mi permetteva di andare avanti.. che mi faceva da
tramite.. Quante volte ho cercato di morire.. di raggiungerti.. ma.. qualcosa
mi ha fermato.. non so, ogni volta che ci provavo, una mano invisibile e forte
sembrava fermarmi.. Penso sia stato il pensiero del tuo sogno, che dovevo
realizzare.. degli altri miei compagni.. di Walborg e Peborg.. o forse il
pensiero che tu saresti stata triste per sempre se solo mi fossi tolto la vita
per te.. sapevo come eri fatta.. piena di sensi di colpa, anche quando non ne
avevi! O forse, più semplicemente, è stata la mano del destino a fermarmi.. Lui
sapeva che tu eri ancora viva, e non voleva farmi morire.. Perchè aveva già
progettato di riunirci..
......................
Yuriy
accarezzò la testa di Mailiya, dolcemente..
-Non ti
immagini nemmeno cos'ho passato..-YURIY
-Scusa..-MAILIYA
-Ancora??
Smettila, non è stata colpa tua!-YURIY
-E tu per
favore non ripetermi che volevi toglierti la vita..-MAILIYA
Lo disse
con voce spezzata.. Yuriy intuì al volo la sua tristezza..
-Scusa..-YURIY
-Niente..-MAILIYA
Mailiya
chiuse gli occhi.. riuscì quasi a perdersi in quelle carezze tanto leggere
regalatele dal suo Yuriy.. Sorrise al pensiero che per lui lei era davvero così
importante.. Certo, si sentì uno schifo per quello che aveva passato.. ma
sapere di essere così importante per una persona che lo è anche per te la fece
sentire in paradiso.. Arrossì, ma cercò di nasconderlo.. Che le succedeva? Non
ci fece troppo caso, non voleva e non doveva.. voleva piuttosto andare
avanti..
-Il destino
ha agito anche per me.. mi ha salvato per.. per te.. per noi..-MAILIYA
..................................
PDV MAILIYA
Sono
convinta sia stato il destino a salvarmi, non il chirurgo.. Solo il destino
poteva farmi uscire viva da un'operazione rischiosissima, con una minima
possibilità di sopravvivere.. un'operazione che non riusciva a dare nemmeno un
minimo di ottimismo ai medici.. strano! Di solito è loro specialità consolare i
famigliari.. Ma nel mio caso non è stato così, tanta era la gravità della cosa!
Ormai erano tutti convinti morissi, e invece il destino mi ha voluta salvare..
Ricordo
quando mi svegliai.. Il chirurgo mi diede un paio di sberle abbastanza forti
che mi fecero svegliare.. Ci misi un po' a capire la situazione.. Ero in sala
operatoria.. cercai di ricordare.. io.. ero stata operata per una malattia.. la
mia malattia al cuore..e.. io ero viva! Io ero viva! O no..? Forse era solo un
sogno... Forse ero già morta.. Avrei voluto parlare ai medici che mi erano
accanto, per chiedere dov'ero.. se ero viva o meno.. ma l'anestesia mi impediva
ancora di muovere un singolo muscolo e il dolore al cuore per l'operazione era
davvero tanto.. Ero ancora moribonda.. Ricordavo perchè ero lì.. ma non sapevo
ancora niente.. non riuscivo ancora a capire..
Mi
dicevano di stare calma, di non agitarmi.. mi avrebbero riportato nella mia
camera e avrei potuto finalmente rivedere i miei famigliari.. Ridevano, si
abbracciavano.. erano felici... Allora forse.. c'erano riusciti.. forse ero
davvero salva.. Un momento però.. salva da quella malattia..? Quella che mi
avrebbe dovuto uccidere? Quell'operazione rischiosissima con una sola
possibilità di riuscita su cento era riuscita? Non poteva essere.. Non riuscivo
a pensare a niente, se non a quelle infinite domande.. Allora tornai a chiudere
gli occhi.. il dolore stava aumentando, dovevo sul serio calmarmi..Se ero
veramente viva mi sarei risvegliata..
E così
fu.. sentì delle voci.. ero sul morbido.. ero sul letto della mia camera
d'ospedale.. Aprì gli occhi, lentamente.. accanto a me c'erano mio fratello,
suo padre e mia madre.. Non appena i miei occhi si schiusero, vidi Olivier
appoggiare la testa alla mia pancia.. non riuscivo a sentire le sue lacrime
scorrere su di me, ancora per effetto dell'anestesia, forse.. Eppure lo sentivo
piangere.. Cominciai a piangere anche io.. provai a muovere la bocca, quella
volta ci riuscì.. Allora bisbigliai poche parole.. chiesi a suo padre se ero
salva, e lui annuì sorridendo.. La prima volta che ricordo mi sorrise così
apertamente..
Provai
a muovere un dito.. riuscivo.. Aprì di più gli occhi.. vedevo il mondo..
Cominciai a piangere anche io dalla forte emozione.. Io ero viva!! Io..
convinta di morire, di non rivedere più nessuno, ero viva!!
-Non..
ci poss..so cred..ere!-MAILIYA
Piangevo,
come una bambina.. Non so quanto piansi, non sentivo le lacrime sulle mie
gote.. ma piansi tanto, questo lo so per certo.. Non era possibile! Non poteva
essere!!
Mia
madre cominciò a piangere come me..
-Il
dottore.. ci aveva detto che.. con molta probabilità tu.. tu saresti morta.. e
invece..-MADRE MAILIYA
Continuai
a piangere.. a quel punto cominciai a pensare al destino.. Lui voleva che io ti
rivedessi.. che tornassi da te.. che continuassi a giocare.. che crescessi mio
fratello.. Chissà cosa aveva in serbo per me..
Sorrisi,
per quello che potei, quando sentì mio fratello abbracciarmi con cautela per
non farmi male, per poi sussurrarmi..
-Te
l'avevo detto! Mio papà non ti avrebbe lasciato morire.. Non m'importa quello
che dicono quei dottori, non è vero! Non ti conoscono! Non sanno che tu hai un
cuore forte.. nonostante la malattia, l'hai sempre avuto! Grazie.. grazie per
essere ancora qui!!-OLIVIER
Tu.. tu
non sai cosa voglia dire sapere di dover morire.. essere consapevole che
non farai mai niente nella vita, non comprerai mai la tua prima macchina, non
amerai mai veramente, non avrai mai una tua casa.. non realizzerai il tuo
sogno.. non vedrai più niente.. e poi, improvvisamente, sapere che tu vivrai ancora!
Sapere che tu farai tutto questo! sapere che potrai ancora realizzare il tuo
sogno! E' un'emozione troppo grande e.. magnifica.. Io.. avrei voluto gridare
dalla felicità, gridare al mondo che la morte non mi avrebbe vinta! Io ero
ancora viva!! Io potevo vivere la mia vita!! Il mondo è sembrato colorarsi di
rosa.. giallo.. azzurro! Quello che vuoi! ma era felice.. era un mondo
felice..!
-Ora
chiamiamo tuo padre..-PADRE OLIVIER
-Si..
io.. signore.. grazie mil..le..-MAILIYA
Lui mi
sorrise, vedendomi piangere.. poi prese il cellulare e chiamò mio padre.. Lo
sentì piangere al telefono a distanza del mio letto.. Volle parlare con me..
beh, io spiaccicai qualche parola, parlai come ne ero capace.. Pensai subito a
voi.. dovevate saperlo! Non dovevate soffrire! Io stavo bene, ero viva!! Gli
dissi di dire a Borcov di dire a te e agli altri che mi ero salvata.. lui mi
disse che lo avrebbe sicuramente fatto.. Poi riappese
Stetti
in ospedale per un po'.. ogni giorno Olivier veniva a farmi compagnia..Io
ero felice.. finalmente lo ero.. Vedevo ancora la luce del sole.. Sapevo
che voi ormai sapevate che non sarei più morta.. sapevo che vi avrei rivisti,
un giorno.. sarei tornata a giocare.. Pegaso avrebbe ancora avuto una padrona..
Ero felice perchè mi rendevo conto, ogni giorno sempre di più,che il destino
aveva in serbo qualcosa per me di importante.. Non so, me lo sentivo..
......................
Yuriy
strinse i pugni, facendo così sobbalzare la sua compagna..
-Che
succede?-MAILIYA
-Quella
notizia non ci è mai arrivata... per colpa di quel vecchiaccio.. Gli piace
vederci soffrire.. ci gode..-YURIY
Caldo.. improvvisamente sentì un terribile caldo.. ma anche freddo..
Il suo
cuore cominciò a battere a mille.. Il suo respiro si fece più pesante..
Perchè??
Perchè tutto quello?? Non gli era mai successo.. mai quando Mailiya
semplicemente sfiorava una sua guancia con la sue piccola mano.. mai.. Era un
gesto d'amicizia per lei, di conforto.. l'aveva da sempre fatto sorridere..
Eppure quella volta no.. per niente.. Lo stava solo facendo fremere..
Quella cosa
che ricordò tenerle nascosta voleva ora uscire.. entrare in lei e colpirla..
Si, lo ammise a sè stesso.. Tutto ciò gli fece paura, ma dovette ammetterlo..
ammettere finalmente quello che stava succedendo dentro di lui.. anche se con
un po' di paura.. Non seppe perchè.. L'unica cosa certa era che ormai quella
frase doveva uscire allo scoperto.. ancora una volta, la forza del giusto stava
premendo, e lui non poteva sopprimerla.. ma doveva!
Sentì la
sua mano staccarsi dalla sua pelle.. il peggio nonchè il meglio doveva ancora
venire..
Non fece
nemmeno in tempo a formulare nella sua mente intricata altre domande, che
subito sentì le labbra di lei avvicinarsi alla parte del suo viso poco prima
accarezzata dalle sue lievi mani.. Le sue labbra tremavano.. forse, aveva paura
che quel piccolo bacio amichevole non fosse accettato.. ma perchè?
Con molta
insicurezza, le mise una mano sulla testa, tenendola così ferma in quella
posizione.. La ragazza sorrise tra sè e sè, arrossendo come il suo compagno..
Ma perchè stavano arrossendo?
Yuriy, dal
canto suo, era molto impacciato.. non lo era mai stato così tanto nei suoi
confronti..
Prese un
lungo respiro, cercando di calmarsi.. quando la sentì staccarsi, la guardò in
volto, con un po' di paura forse.. era rossastra.. Sorrisero insieme, senza
guardarsi negli occhi.. mentre la loro testa era piena di domande
incomprensibili e senza risposta.. troppo complicate per loro..
Ad un
tratto..
-Hey.. ma..
che hai lì?-YURIY
-Dove?-MAILIYA
La domanda
di Yuriy ruppe l'atmosfera.. forse gelida ma allo stesso tempo calda, che si
era creata tra i due.. ma forse era meglio così! Certe situazioni erano sempre
riuscite a metterli in un imbarazzo quasi invivibile, senza uno specifico
motivo.. specialmente dopo il suo ritorno..
Il rosso le
accarezzò la guancia destra, stando attento a non premere troppo.. c'era un
evidente segno violastro, che non aveva notato poco prima.. forse le era uscito
da poco
-qua..-YURIY
Mailiya
rimase un po' a pensare, prima di sorridere in un mezzo ghigno..
-Ah si, è
un tuo regalino.. =.=-MAILIYA
-Come?
O.o-YURIY
-Non ti
ricordi già più? La tua lieve carezza di prima..-MAILIYA
Yuriy
rimase un po' a riflettere.. prima.. Solo dopo qualche istante il suo cervello
connesse..
-Oddio..
O.O Scusa..-YURIY
-Di
niente.. =.= Non ti preoccupare ^^-MAILIYA
La stette a
guardare.. Non poteva credere gliel'avesse provocato lui quel lividaccio
viola.. E invece era vero.. Che stupido che era stato! L'aveva picchiata, si
poteva dire.. Come ci era riuscito?? Per un istante sentì il bisogno di
piangere.. chissà che aveva pensato di lui.. chissà come faceva a stargli
ancora vicino..
-Scusa non
ero in me.. davvero, non volevo..-YURIY
Lei lo
fissò.. era davvero dispiaciuto.. ma gli sorrise, mettendogli un braccio
intorno al torace per poi stringerlo..
-Lo so...
fa niente davvero! E'.. servito no? Non ti preoccupare, so che non eri in
te..-MAILIYA
Yuriy trovò
il coraggio di sorriderle.. amaramente però! La strinse a sè, prima di
incitarla ad andare avanti.. Il suo cuore cominciava ancora a battere.. sempre
più forte.. doveva darci un taglio.. Non se la sentiva di.. di riproporre alla
sua mente e al suo IO più profondo certe domande.. incomprensibili.. che
riuscivano quasi a mandarlo in crisi.. Un tempo, quando lei non era con lui, la
risposta ad esse era quasi scontata.. ma ora? Forse non più.. o forse si..
-Beh, ti va
di andare avanti?-YURIY
-Certo ^^
Va bene..-MAILIYA
Il ragazzo
dai capelli rossi prese nuovamente la borsa del ghiaccio: il suo contenuto si
era ormai quasi sciolto, ma il freddo ancora c'era.. Glielo mise sulla guancia
ammaccata, prima di stare ad ascoltarla..
...................................
PDV MAILIYA
I
giorni passavano.. forse troppo lentamente per me.. A fatica ero tornata alla
mia vita normale.. Ero lì, in quel paese ancora tuttavia sconosciuto, senza
amici.. senza niente, a parte mio fratello.. Non avevo nemmeno Peborg con me..
E chi poteva immaginarselo che mi sarei salvata? Nessuno.. nemmeno io.. Forse
Dio si, però! Sorridevo ogni tanto, pensando che era nelle vostre mani..
Sorridevo perchè speravo un giorno di rivedervi.. Beh, forse a quel punto non
mi avreste più accettata.. Ma non mi importava più di tanto.. forse perchè
sentivo che in fondo non mi avreste cmq respinta al mio ritorno.. Io mi sentivo
ancora una di voi, ed ero felice..! Sorridevo perchè pensavo sapeste che ero
viva.. quando invece non era così..
Ero
ormai una quindicenne, il mio fisico stava cominciando a formarsi, lentamente..
Olivier mi prendeva in giro per il mio seno, diceva che sarei diventata una
mucca di quel passo! Ma io ridevo.. mi paceva vederlo felice, dopo tutto quello
che avevamo passato.. e che soprattutto io gli avevo fatto passare..
Ricominciai
a prendermi cura io di lui, a crescerlo come si doveva.. Non volevo che la sua
fighettaggine fosse cresciuta ancora di più, non doveva diventare un gay! Io
volevo un ometto come fratello! Ma sarebbe stato cmq sempre il mio fratellino..
indipendentemente da questo..
Lo
allenavo io a beyblade.. Ero ancora brava, lo ammetto.. Ogni tanto, per fargli
imparare, mi allenavo anche io con il suo.. Non mi lasciavo di certo
andare..! Se un giorno fossi tornata, non volevo essere una schiappa! Volevo
diventasse forte, un vero piccolo campione! Io forse non avrei mai realizzato
il mio sogno.. ma lui doveva farlo! Cominciai a preoccuparmi davvero per lui..
volevo renderlo felice, assicurarmi che avesse avuto dei buoni amici.. ma
soprattutto non volevo facesse errori gravi nella sua vita, di quelle di cui te
ne puoi pentire per l'eternità.. Lui mi diceva spesso che ero una rompi palle,
ma sorridendo.. sapevo che non lo pensava veramente! In fondo gli faceva
piacere quello che facevo per lui, e lo leggevo nei suoi grandi occhi.
Non mi
sono mai fatta amici in quel posto... non ne volevo io forse.. non che stessi
realmente bene così, ma Olivier, sebbene più piccolo di me, mi era amico.. lui
mi ascoltava sempre.. piangeva con me quando piangevo anche io.. Sapeva che
odiavo quel posto, lo sapeva benissimo, come sapeva di essere l'unica ragione
per cui ero più o meno felice in Francia.. ma non mi ha mai rimproverato
niente.. diceva di capirmi.. e io ci credo! A volte mi sforzavo di non piangere
perchè non volevo vedere anche lui triste.. Solo per quello! Ma ogni tanto
qualche lacrima mi scappava..
Beh
poi.. avevo persino pensato di ricomprarmi un beyblade, così.. tanto per fare
qualcosa.. ma sapevo cmq che nessun altro al mondo mi avrebbe dato
soddisfazione nel gioco come il mio Peborg.. e forse poi.. non so.. mi sentivo
di tradirlo.. strano vero? Così, sono finita a iscrivermi ad una scuola di
danza.. scoprendo poi di essere molto portata per l'arte in generale! Qualcosa
in più per scoprirmi in parte anche francese, si sa.. Disegnavo, spesso.. e
anche bene! Cominciai ad esibirmi nei teatri.. adoravo esibirmi.. però non ero
soddisfatta di quello che facevo..
Un
giorno mio padre mi chiamò.. mi disse che mi sarebbe presto venuto a prendere..
Olivier pianse come un bambino alla notizia, ma io ero contenta.. beh, da una
parte triste, ma dall'altra no.. Finalmente sarei nuovamente tornata! Gli dissi
di darvi il numero di telefono della mia casa in Francia.. Beh, non che al
monastero facciano fare telefonate, ma pensavo cmq che avreste potuto illudere
Borcov in qualche maniera.. magari dicendogli che non vedevo l'ora di tornare a
combattere con voi.. ma che solo dovevo sentire anche il suo parere prima di
tornare in Russia inutilmente.. qualcosa del genere insomma! E poi sapevo che
Sergey era molto bravo a convincere le persone, come quando convinceva me
ad andare a letto nella mia stanza quando facevo le radici nella tua! Mio padre
mi disse che presto ve l'avrebbe dato.. io ero contenta, magari vi avrei
sentiti! E invece.. attesi tanto, tantissimo tempo.. con le lacrime agli
occhi.. perchè mai vi ho sentiti.. Pensavo che non voleste più saperne di me..
Oppure, che Borcov non ne volesse più sapere.. e invece quel numero mai vi
arrivò.. nonostante le mie lacrime e le mie preghiere.. e tutto per colpa del
vecchio bastardo..
Fu un
periodo terribile per me.. temevo di avervi perso per sempre.. cercavo di
consolarmi, pensando che in fondo mai nessuno aveva osato toccare un telefono
in qualche ufficio in quel postaccio.. però ero triste, e nonostante questi
pensieri non smettevo mai di esserlo..
Ormai i
giorni della mia partenza si stavano avvicinando.. Io guardavo mio fratello..
non volevo lasciarlo.. quanto avrei voluto portarlo in Russia con me! Allora sì
che sarei stata felice completamente! Ma il monastero non era posto per lui..
Mio fratello è sempre stato molto sensibile.. e diciamo.. solo che è
totalmente diverso da me, caratterialmente.. Uno come lui non se la sarebbe mai
cavata, e non lo dico per cattiveria.. E poi lui non sarebbe mai venuto..
Una
sera uscimmo, io e Olivier.. mancavano esattamente tre giorni alla partenza..
Volevamo passare una serata insieme, in giro per Parigi.. Così, parlando,
divertendoci.. scherzando.. raccontandoci quello che avevamo fatto in quegli
anni.. Lui mi diceva che io ero importantissima per lui.. che se non fosse
stato per me non avrebbe mai conosciuto tante cose.. che doveva ringraziarmi, e
che non ero io a dover ringraziare lui o suo padre per i soldi
dell'operazione.. Mi diceva che un giorno ce ne saremmo andati.. che voleva
partire con me e stare solo con la sua sorellona per tanto tempo.. Diceva di
vacanze in isole tropicali, o di casettine in montagna.. dove poter stare
tranquilli.. Poi ogni tanto scoppiava a piangere.. voleva tenermi lì.. ma poi
subito mi chiedeva scusa.. scusa perchè sapeva che io in Russia avevo degli amici
veri, e che dovevo tornare da loro.. Io gli dicevo che gli volevo bene, che era
anche lui uno dei miei migliori amici.. e che non volevo nemmeno io lasciarlo,
però.. qualcosa mi richiamava là.. il bene per altri veri amici..
Ricordo
ancora quando eravamo seduti su una panchina quasi di fronte alla Tour Eiffel..
era tutta illuminata.. era splendida.. era una delle poche cose che adoravo di
quella città..Lui era imbraccio a me, voltato verso di me.. e aveva le lacrime
agli occhi.. era piccolo, aveva solo 11 anni.. ma era già un ometto.. Poi,
quando è con me, lui è sempre un bambino.. forse lo vedo io così, perchè in
realtà ormai non lo è più.. eppure, mi sembra sempre bambino.. anche come si
comporta, quando mi salta al collo e sembra faccia le fusa..
Mi
guardava con i suoi occhioni.. e stava in silenzio.. fino a che..
-Tu..
tornerai vero?-OLIVIER
Rimasi
di sasso alla sua domanda..certo che sarei tornata, ma quando? Chi poteva
saperlo? Di certo al monastero non davano libere uscite.. così, tanto per..
-Perchè
non mi rispondi??-OLIVIER
La sua
domanda mi fece svegliare.. avevo anch'io gli occhi pieni di lacrime per quello
che mi aveva detto prima, durante la serata.. le sue fantasie.. il suo volermi
bene..
-Tu non
tornerai più vero?..-OLIVIER
Stava
ormai piangendo.. in silenzio.. e io non volevo vederlo piangere..
Gli
asciugai le lacrime e lo strinsi forte, per qualche istante.. Le sua lacrime
bagnavano la mia sottile maglietta bianca.. ricordo ancora... e non c'era verso
di calmarlo..
-No..
io tornerò, invece..-MAILIYA
-No..
tu.. sei una bugiarda! Tu non tornerai!-OLIVIER
-E.. e
invece si.. te lo prometto!-MAILIYA
Si
alzò, si asciugò ancora le lacrime..
-Davvero
me lo prometti?-OLIVIER
-Si..
promesso!-MAILIYA
Mi
sforzai di sorridere, e penso che anche lui fece lo stesso..
-Allora,
io ti aspetto..-OLIVIER
-Ma
certo!-MAILIYA
Ci fu
qualche attimo di silenzio.. nessuno dei due penso credesse di aver detto frasi
che pensava veramente.. però rimanemmo zitti..
-Dai, è
tardi.. andiamo a casa..-MAILIYA
Ci
incamminammo, tenendoci per mano, stringendocela forte.. Ogni tanto ci
abbracciavamo, ogni tanto sorridevamo.. non c'era granchè in giro..
contando che prendemmo anche la strada sbagliata..
...........................
Mailiya si
alzò la maglietta fino a sotto il seno..
-Ehm..
o///o-YURIY
-Guarda..
la vedi?-MAILIYA
-Che??
//<-YURIY
Lo fissò..
era paonazzo..
-La
cicatrice!!! >///<-MAILIYA
-Aaaahh!
^//^ Si..-YURIY
La ragazza
aveva una modesta cicatrice sotto il seno.. sulla sinistra..
Yuriy le
accarezzò la testa, cercando di calmare lei.. ma anche lui.. Non che non
l'avesse mai vista in un certo modo ma..si sentiva diverso.. forse sapeva anche
il perchè.. ma no, era meglio non tornare a pensarci! Non era il momento..
-Si.. si
vede che vuoi davvero bene a tuo fratello.. penso tu sia una sorella
fantastica..-YURIY
mailiya
sibilò un grazie.. Yuriy lo pensava veramente.. Quel piccolo francesino era
stato davvero fortunato ad avere una sorella come lei.. A volte gli raccontava
delle loro avventure.. e lui sorrideva.. gli piaceva starle ad ascoltare.. si
rendeva conto sempre di più della ragazza che era Mailiya.. la sua piccola
compagna..
Ad un
tratto, la voce spezzata e triste della ragazza lo riportò alla realtà..
-Ha fatto male..tanto
male.. un male indescrivibile...-MAILIYA
.........
PDV MAILIYA
Era una
stradina buia.. fanculo a me quando ho deciso di prendere proprio quella! Era
tardi, dovevamo tornare a casa in fretta, e quella fu la prima scorciatoia che
mi venì in mente.. Mio fratello era contrario alla mia decisione, si stringeva
forte al mio braccio impaurito da ogni minima cosa, anche da un gatto che
saltellava da una parte all'altra.. Mi diceva di camminare veloce.. Parigi è
una bella città.. ma non per questo si può dire sia tranquilla.. la gente da
evitare c'è ovunque, purtroppo, come le strade proprio poco sicure, come quella
che avevo beccato io quella sera!
Camminavamo
velocemente, improvvisamente anche a me cominciò a salire un po' di paura.. la
strada sembrava ancora più lunga che di giorno! Ad un tratto vedemmo entrambi
delle ombre muoversi davanti a noi.. Olivier si strinse ancora di più al mio
braccio, dalla paura, incitandomi a tornare indietro.. purtroppo non feci
nemmeno in tempo a rispondergli che potevano essere dei semplici passanti che
ce li trovammo davanti.. a pochissimi metri da noi..
Ci misi
pochissimo ad inquadrarli.. erano in 3, tutti ragazzi.. vestiti malamente,
pieni di borchie e orecchini vari, con pettinature a dir poco indecenti! Ci
fissavano, seri.. con uno sguardo che non lasciava presagire nulla di buono..
In un primo momento non ebbi paura a dire il vero.. ero troppo impegnata con i
miei pensieri.. Rimasi immobile, a fissarli.. si erano praticamente schierati
davanti a noi, impedendoci il passaggio.. Pensai di muovermi a tornare
indietro, ma uno di loro mi si avvicinò.. Ammetto di aver tremato.. tremato
davvero di paura nel vedere da vicino il suo sguardo.. Non riuscivo ancora a capire
cosa volessero da me.. o da noi.. So solo che avevo paura, e mio fratello molta
più di me..
Quel
ragazzo si avvicinò di molto a me, senza però toccarmi..
-Ma che
bel visino che hai..-XXX
Non
dissi niente.. erano in tre.. noi solo in due.. anzi, ero sola.. Olivier non
sapeva difendersi.. è sempre stato il suo difetto peggiore quello.. Lo sentivo
tremare attaccato al mio braccio.. Io lo tenevo stretto, non lo mollavo.. non
lo dovevano toccare..
Quel
pazzo spostò poi lo sguardo su mio fratello, al che lui si avvinghiò ancora di
più a me...
-Oh ma
guarda chi c'è! Ragazzi, questo è il figlio del miliardario!-xxx
Si
rivolse ai suoi compagni.. quella sua affermazione mi fece imbestialire, mi
fece schifo.. ma non riuscì a dire una sola parola..
Lì
sentì ridere, ormai ero pietrificata.. me la sono sempre cavata bene con le
mani.. o almeno.. ero sicura che me la sarei cavata discretamente se solo ne
avessi avuto solo uno ad ostacolarmi il passaggio.. ma tre.. tre dei tipici
teppistelli di strada... erano così loro! E sai come sono fatti i teppistelli
no? Non si può mai sapere quali siano le loro armi.. per quello avevo paura..
tanta paura..
Ad un
tratto, quel ragazzo cercò di afferrare mio fratello per un braccio.. a quel
punto scoppiai, fregandomene della mia paura folle.. Lui non dovevano toccarlo!
Non ho mai permesso che qualcuno facesse del male a lui! Nemmeno i suoi
compagni di scuola, nelle solite piccole liti tra compagni! L'ho sempre difeso
io, e forse è anche per quello che sembra un pulcino indifeso.. ma alla fine
gli voglio troppo bene, lui non doveva toccarlo nessuno! E anche ora è così,
ogni tanto, sebbene sia cresciuto..
-Lascialo
stare!!-MAILIYA
Strattonai
mio fratello, sottraendolo alla presa del teppistello, che lo lasciò subito..
forse perchè non si sarebbe mai aspettato una simile reazione da me.. Olivier
tremava.. non aveva il coraggio di dire o di fare niente..
-Hey
bambolina.. a chi credi di far paura..?-xxx
Non
risposi, mi limitai a ridire tra i denti la frase di qualche secondo prima..
Vidi
quel ragazzo girarsi e rivolgersi agli altri, sorridendo..
-Sapete,
questo ragazzino potrebbe fruttarci tantissimi soldi!-xxx
Risero
insieme.. io strinsi mio fratello ancora più forte a me, nella vana speranza di
farlo tranquillizzare.. vana perchè anche io stavo tremando, ancora più di
prima..
Ancora
una volta quel bastardo lo prese per un braccio, e ancora una volta io lo
strappai alla sua presa, tirandogli un calcio negli stinchi.. ormai non
ragionavo più.. solo dopo, quando quel ragazzo mi guardò con cattiveria, capì
quello che avevo combinato.. Oliveri si mise lentamente a piangere, io gli
accarezzai la testa con la mano tremolante.. fino a quando vidi il
bastardo scagliarsi contro di me.. A quel punto mi rimaneva solo una cosa
da fare.. iniziai ad andarci a botte.. me ne diede tante, ricordo.. ma anche io
gliene diedi.. sapevo difendermi.. almeno contro uno..
Lo
stesi con un calcio in mezzo alle gambe violento e uno nello stomaco.. Si
inginocchiò e cominciò a tossire.. Fu solo allora che incitai Olivier a
scappare, più veloce che poteva... ma lui non mi diede retta.. si allontanò di
qualche passo ma poi si fermò.. diceva che non voleva lasciarmi sola, che non
poteva farlo, sebbene la sua presenza fosse ormai di troppo lì in mezzo.. Ma non
dovevano far del male a lui.. Continuavo a gidargli di andarsene, mentre un
altro dei tre mi prese per le braccia riuscendo quasi a bloccarmi.. il terzo se
ne stava vicino all'altro cercando di aiutarlo a rialzarsi.. Temevo fosse ormai
finita per me.. sarebbe bastato un coltellino.. e sarebbe tutto finito.. Ma ci
fu di peggio..
Con un
ennesimo calcio riuscì quanto meno a liberarmi della presa del secondo.. ne
presi anche da lui.. ma anche a lui gliene diedi.. fu solo allora, quando ormai
il terzo vide che eravamo allo stremo e anche l'altro suo amichetto le
stava prendendo, che estrasse qualcosa di molto peggio di un coltellino..
estrasse una pistola.. la vidi bene, troppo bene.. ma la vidi per poco.. partì
un colpo, che mi prese sotto il seno, in pieno.. Mi inginocchiai a terra.. il
dolore era troppo forte per riuscire a pensare ad altro.. Realizzai solo dopo
qualche istante quello che era successo, quando ormai ero quasi distesa al
suolo nel male più assurdo..Non capivo più niente, assolutamente niente.. Li
sentì allontanarsi.. correndo.. sapevano quello che avevano appena fatto..
Sentì ancora prima, confuso, il grido di mio fratello, che subito corse da me,
inginocchiandosi sul mio corpo, imprecando il mio nome.. Io non rispondevo..
ero troppo impegnata a godermi quegli ormai ultimi attimi di vita che mi
rimanevano.. a pensare al mio dolore.. a sorridere perchè lo avevo
salvato.. pensando che già una volta la fortuna mi aveva salvata.. ma ora non
ci sarebbe stato niente da fare.. forse era destino per me morire.. da
giovane.. a quel punto era così..
I
rumori si facevano sempre più lontani, come il pianto di mio fratello.. io non
riuscivo a muovermi.. Poi non vidi e non sentì più niente..
Mi
risvegliai in ospedale.. non appena aprì gli occhi sentì subito un male
allucinante vicino al petto, sulla sinistra.. in quel preciso istante non
pensai a niente.. Solo quando vidi mio fratello abbracciarmi piangendo
cominciai a ricordare.. Respiravo a fatica, e il dolore era ancora forte..
ancora una volta..
Ancora
una volta..
-..ti
sei salvata!-OLIVIER
Io..
ero viva?? Dopo un proiettile quasi nello stomaco, ero viva?? No, non era
possibile.. La fortuna non poteva assistermi così assiduamente! Era
matematicamente impossibile io fossi ancora viva dopo i problemi di salute che
avevo avuto tra l'altro.. Di certo, un proiettile non poteva migliorare la
situazione..!
-Hai
rischiato grosso, ma ce l'hai fatta!-PADRE OLIVIER
C'era
anche lui.. il mio patrigno..Cominciai a piangere..non so perchè.. non mi
ricordo..
-Ti
ringrazio per quello che hai fatto.. ma non dovevi!-OLIVIER
-No..
dovevo..-MAILIYA
Gli
voglio troppo bene.. ero contenta di quello che avevo fatto.. lo sarei stata
anche se fossi morta all'istante.. Mi feci raccontare la storia.. Non appena
quei teppistelli furono scappati arrivarono dei poliziotti, che dissero di aver
sentito uno sparo e che chiamarono subito l'ambulanza, dopo avermi
visto, nella speranza di salvarmi.. Il chirurgo aveva detto che avevo
rischiato grosso di abbracciare la morte.. quel proiettile aveva sfiorato i
polmoni.. aveva detto che ero una ragazza con una fortuna come poche.. e con un
coraggio come poche.. Io sorrisi, ricordo.. mentre quella convinzione che il
destino mi voleva viva continuava a crescere.. non tutti sopravvivono in certe
situazioni, non tutti..
Per
molto tempo continuai ad avere un certo dolore nella zona dove mi aveva colpito
il proiettile.. Mio padre e mia madre mi guardavano con ammirazione.. ma mio
fratello no.. lui piangeva, ancora.. diceva che era colpa sua.. che era solo un
bambino imbecille che non sapeva far altro che avere paura, diceva che non
aveva coraggio.. diceva che non se lo sarebbe mai perdonato.. non si sarebbe
mai perdonato di avermi fatto rischiare la morte..Io lo abbracciavo, lo
stringevo forte come non avevo mai fatto prima di allora, e gli dicevo che ero
contenta di quello che avevo fatto.. che lui non aveva colpa.. che era tutta
colpa mia, dal solo semplice fatto che avevo scelto io quella stradina.. gli
dicevo che sarei stata cmq contenta di morire nella consapevolezza di averlo
salvato sa una brutta situazione.. Non doveva pensare certe cose.. penso che
ancora non se lo sia perdonato.. potrei andare avanti all'infinito a dirglielo,
ma lui non capirebbe.. o forse non vorrebbe capire.. Dice di essere orgoglioso
di avere una sorella come me.. e io sono orgogliosa di avere un pulcino come
fratello, cioè lui.. e non fosse così, non sarebbe lui alla fine..
Quell'incidente
mi costrinse a rimanere a Parigi ancora per un bel po'.. Quindi piano piano
ricominciai la mia vita alla francese.. Anche se mi sentivo diversa,
moralmente, a causa di quel fatto forse.. non saprei definire come, ma
diversa..
E in
fondo, penso cmq che il destino abbia voluto quell'incidente.. abbia anche
voluto quello per me, oltre ad avermi voluto salva.. Se io non fossi rimasta in
Francia, lui non avrebbe fatto la cosa più importante della sua vita....
...........................
La ragazza
si zittì per qualche istante.. si voltò poi verso il compagno.. se ne stava
zitto, a rimirare il soffitto..
Si levò la
borsa del ghiaccio dalla guancia, accarezzandola per qualche istante, prima di
avvicinarsi al suo volto, facendo forza con i gomiti e rimanendo nonostante
tutto sdraiata accanto a lui..
-A che
pensi..?-MAILIYA
-A
niente..-YURIY
-Dai..
ç.ç-MAILIYA
-Che rompi
palle che sei.. <__<-YURIY
-Grazie..
=.=-MAILIYA
Le circondò
le spalle con un braccio, stringendola, senza voltare lo sguardo..
-E'
incredibile come mi senta una merda..-YURIY
-Perchè
dici così?-MAILIYA
-Perchè nei
momenti più drammatici io non c'ero..-YURIY
Mailiya
rimase di sasso a quell'affermazione..
-Ti sei
offesa?-YURIY
La
guardò... si..
-un
po'..-MAILIYA
-Lo
sapevo..-YURIY
Ancora
silenzio... poi..
-ma non per
la ragione che dici tu.. io.. tu.. insomma.. che ne sapevi..? Io ero lontana..
tu pensavi non esistessi più.. come potevi..?-MAILIYA
-Lo so..
però è così..-YURIY
Lo
abbracciò, poggiando la sua testa vicino al suo collo..
-Non è
colpa tua.. e poi.. io ti voglio bene lo stesso..tu non hai fatto niente per
offendermi, credimi.. non dovevi dirlo questo..-MAILIYA
Sentì la
sua sua voce spezzata.. tra non molto avrebbe pianto, sapeva come era fatta in
certe situazioni.. piangeva poco.. ma quella volta lo avrebbe fatto sul serio..
-Dai..
basta.. mi hai convinto..-YURIY
-Sicuro..?
Io non so che dire.. ma tu non..-MAILIYA
-Si, ne
sono sicuro.. davvero..-YURIY
Era vero..?
Forse no, o forse si.. beh, era vero quello che diceva.. lui non poteva sapere
niente.. eppure rimpiangeva e non poco il fatto non di esserle stato vicino
in certi momenti.. si sentiva come se fosse stato lui ad abbandonarla, e
non il contrario.. era terribile per lui.. la persona più importante.. si, più
importante.. Non rimase molto a pensare a come l'aveva definita.. il male per
quel fatto rimaneva dentro di lui.. ma era anche vero in fondo il fatto che
nessuno dei due ne aveva colpa..
-Col
pensiero però ti ero vicino..-YURIY
-Questo è
molto importante..-MAILIYA
Sorrisero..
-Non
pensarci ok? Non voglio che pensi più una cosa del genere..-MAILIYA
Lui annuì,
poco convinto.. nonostante tutto cercò di annuire.. Si, era quasi convinto del
fatto che a lei quello non sembrava un tradimento o una abbadono da parte del
sottoscritto, come lo definiva lui.. però a lui sì.. si sarebbe mai convinto
del contrario? Chi poteva saperlo?
-Dai parla
un po' tu ora..!-MAILIYA
Yuriy cercò
di cacciare via quel pensieri dalla testa, a fatica.. quanto faceva male.. ma
era un male senza soluzione.. doveva assolutamente lasciar spazio ai mille
ricordi..
E riekkeme!! Allora,
prima di tutto volevo ringraziare tutti quelli che commentano la mia ficcy!
Grasshie mille davvero!! *.* Poi volevo scusarmi per il ritardo assurdo, ma
l'ispirazione mi è venuta solo oggi guardando la puntata di Beyblade dove è
comparso anche Yu-Chan!! ^0^ *ççç* Sbav sbav sbav!! Che
beddoooo!! ^0^ Ehm beh.. direi che possiamo cominciare! Buona lettura e... commy
pleaseee!! *.* THX!! KiSSeS!!
THE CHOICE OF A LIFE
Prese un lungo respiro, prima
di continuare a parlare come gli era stato richiesto dalla compagna...
..................
PDV YURIY I giorni sembravano non passare mai, ogni secondo era uguale ad un'ora, una
lunga ed interminabile ora.. Non ero più quello do una volta, ero cambiato..
sembravo quasi aver perso ogni ambizione.. Ero nervoso, sempre..
trattavo male tutti, anche senza motivo, ero isterico come pochi.. Nessuno
ha mai osato rimproverarmelo, soprattutto i miei compagni di squadra.. loro
potevano capire meglio di chiunque altro.. Non sopportavo sentir parlare di te
da stupidi ragazzini che ti conoscevano soltanto per la tua fama! Mi dava
fastidio che il tuo nome fosse sulla bocca di quegli stronzi che non hanno mai
fatto che odiarti ed invidiarti per quelli che eri, che eri diventata col
tempo. Ogni tanto sembravo perdere la ragione di vita.. in altri mi dicevo che
non potevo mollare, nonostante stessi camminando sul fuoco.. Ti avevo fatto una
promessa, e l'avrei mantenuta, fosse cascato il mondo! Piangevo spesso, di
nascosto da tutti.. ogni giorno sembrava essere come il primo in cui te ne
andasti, in cui mi diedero quella terribile notizia! Sapevo che non mi sarei mai ripreso.. Per ben quattro anni non ci fu un
giorno in cui riuscì a sentirmi minimamente meglio, nonostante la mia giornata
fosse perennemente impegnata e faticosa. Trattenevo le lacrime a stento durante
gli allenamenti, per poi lasciarmi andare in stanza, dove scappavo appena
potevo.. Mi rendevo conto che non potevo continuare a vivere in quel modo, in
quell'inferno.. non ne sarei mai uscito, lo sapevo.. Per questo pensai al
suicidio.. In fondo, cosa avevo da perdere..? Ma non potevo, te l'ho detto, non
riuscivo e soprattutto non potevo farlo! Qualcuno là in alto sperava ancora in
me, e non potevo deluderlo..
Ogni
tanto, quando questi pensieri confusi e perversi affollavano la mia mente a tal
punto da distogliermi da tutto quello che mi stava intorno, succedeva che la
notte facevo un sogno strano.. bellissimo.. ma che mi faceva piangere.. Sognavo
che tu mi correvi incontro felice, mi abbracciavi.. eravamo ancora bambini
piccoli.. Io piangevo e ti chiedevo come mai tu non fossi lassù, con quegli
angeli.. Arrivai persino a pensare che anche io fossi morto nel sonno.. tu non
potevi essere davvero lì con me.. E tu allora ti staccavi e mi dicevi che stavi
bene, che non dovevo preoccuparmi.. mi dicevi che non potevi stare con me in
quel momento, ma che saresti tornata.. Io allora ti promettevo sempre di
aspettarti.. Ma dopo un po' la tua immagine scompariva, lasciandomi con una
semplice ma dolorosa parola.. "Aspettami!" Non ho mai capito il perchè di quel sogno, ma di sicuro una cosa la so: non
è stato la mia mente a crearlo, ma qualcuno di più grande e potente di me, che
forse cercava di dirmi di smetterla di pensare di porre fine alla mia vita..
perchè non ce ne sarebbe stato motivo.. perchè in fondo potevo ancora sperare
in qualcosa.. in te, in un tuo ritorno, perchè tu non te ne eri mai andata in
realtà.. è lassù lo sapevano, e stavano cercando di dirlo a me.. Ma non appena
mi mettevo a sedere sul letto, sudato e sconvolto, capivo che stavo solo
dicendo un sacco di stronzate.. forse! Tu eri morta, niente e nessuno ti
avrebbe riportato da me.. Allora piangevo, piangevo per quella terribile
tortura che quasi ogni notte mi compariva in sogno.. Non che ti volessi
dimenticare, ma.. sentirti vicino a me, ancora una volta.. sentire la tua voce
che mi diceva di non mollare, di aspettarti.. di aspettare qualcosa che non
sarebbe mai tornato da me.. beh, faceva tremendamente male.. e mi faceva
piangere, come un disperato, come un'anima senza pace.. Perchè in effetti era
così che mi sentivo.. Eppure, non lo so.. ma dovetti ringraziare quel sogno..
nonostante in fondo fossi consapevole della sua stupidissima illusione, mi fece
tornare a sperare.. si, non lo so come.. Mi sentivo a volte un perfetto
stupido, non dissi mai a nessuno di questo sogno.. Forse tu mi stavi solamente
cercando di dire non fare cazzate.. solo quello.. Eppure, qualcosa dentro di me
mi diceva di non mollare, di crederci davvero.. Quante volte sono scoppiato a
ridere tra le lacrime! Perchè dovevo essere così stupido? A volte invece
diventavo ancora più nervoso.. ma finivo sempre col bagnare il cuscino di
lacrime.. perchè sapevo che la dura verità era che tu non c'eri più.. e non
facevo altro che chiedermi cosa avrei fatto in tutta la mia vita, ora che la
persona più importante per me mi aveva lasciato.. Mi sentivo disperso.. vagavo,
ma senza sapere dove stavo andando.. Mi chidevo che fine avrei fatto.. se fossi
mai un giorno riuscito a resistere a quell'interminabile dolore, o se mi fossi
lasciato andare.. Io non lo sapevo, e nonostante gli innumerevoli sforzi mai
niente è riuscito a farmi sperare nel futuro, dico niente..se non
quell'apparentemente stupido sogno, che nonostante la sua falsità e il suo
potere illusorio fasullo, mi aveva preso, e lo faceva ogni giorno di più.. mi
prendeva davvero dentro, facendomi ridere, piangere..innervosire.. ma
impedendomi in fondo di commettere l'errore più grave della mia vita.. come se
stesse stregando la mia mente in profondità, arrivando quasi a farmi credere
nell'impossibile.. si si, lo pensavo spesso che ero solo un imbecille a credere
in quelle cose.. eppure l'ho fatto.. Lassù possono farti credere quello che
vogliono.. perchè in fondo non volevano dividerci.. ne abbiamo passate tante,
ma qualcuno ha fatto in modo di farmi credere in quelle impossibili parole, e mi
ha salvato.. per far si che un giorno ci rincontrassimo.. ........................
-Sembra incredibile..-MAILIYA
-Si, lo è..-YURIY
La ragazza si accoccolò ancora di più sulla spalla del compagno, quasi per
invitarlo a stringerla, a darle conforto.. Rimasero in silenzio per
alcuni istanti, fino a che lei riprese a parlare..
.................
PDV MAILIYA Io intanto mi ero ripresa, anche se non del tutto.. quella malinconia stava
sempre con me, sembrava non volermi abbandonare mai.. Ancora piangevo, ogni notte,
ma cercavo di nascondermi da tutti quando lo facevo: non mi è mai piaciuto
mostrarmi agli altri con le lacrime agli occhi, ma non per un fatto di
orgoglio.. in quel periodo me ne sbattevo altamente del mio orgoglio..Non
volevo farmi vedere piangere perchè sapevo che la mia tristezza avrebbe
intaccato altre persone, come mio fratello, appunto.. Non volevo che lui stesse
male nel vedermi piangere, perchè lui non doveva star male! Aveva fatto e stava
ancora facendo così tanto per me.. e in più io l'avrei anche fatto piangere,
sempre per causa mia.. No, non volevo, non sarebbe stato giusto, e cmq non me
la sentivo! In fondo mi dispiaceva: lui mi diceva sempre che io mi potevo
confidare con lui, e io parlavo con lui dei miei problemi, certo.. ma cercavo
sempre di nascondergli qualcosa: o le mie lacrime, o la mia tristezza, o la mia
angoscia di vivere in un paese non mio.. Ma lo facevo per lui.. l'unica ragione
che mi teneva viva.. In quel periodo suo padre aprì un ristorante.. come se non
avesse già avuto soldi abbastanza e gliene sarebbero serviti altri.. proprio
quella sua decisione non l'ho mai capita! Però va beh.. finchè ci lavorava lui
era un conto! Poi ad un certo punto non riuscì più a far combaciare i suoi
affari con il suo nuovo "lavoro", così iniziò ad insegnare a me e a
Olivier a cucinare.. All'inizio io non ne ero per niente entusiasta, però piano
piano l'argomento cominciò ad interessarmi! E cmq quello sarebbe stato un altro
modo per distrarmi, non potevo lamentarmi! Così cominciammo a dargli una mano..
ormai mio fratello era abbastanza cresciuto.. Io non passavo molto tempo al
ristorante: in quella maledetta cucina si moriva di caldo! Senza contare che
continuavo con le mie lezioni di danza: col tempo sono riuscita a diventare
davvero brava, lo ammetto! Insomma, per una ragione o per l'altra ero sempre
fuori casa, sempre indaffarata.. mi rimaneva ben poco tempo per pensare, ma
quando mi rimaneva.. riuscivo a scaricare tutto.. tutto in poco tempo, cmq..
Niente era cambiato, nonostante i miei numerosi impegni! Mi mancava tutto della
mia vecchia vita, mi mancavano i miei amici, mi mancava il beyblade.. e avevo
una terribile paura di aver perso tutto, davvero tutto.. Era questo a farmi
piangere come una bambina ogni maledettissima sera! ......................
-Certo che però le lezioni di cucina sono servite.. ^///^-MAILIYA
-Già.. *ç* Non mi lamento!-YURIY
Sorrisero insieme, nonostante le ultime parole scaturite dai ricordi della
ragazza, ma subito tornarono seri..
-Ma.. quella cosa che tuo fratello non avrebbe fatto..?-YURIY
-Adesso te lo dico.. ^^"-MAILIYA
.................................
PDV MAILIYA Un giorno come tanti altri venni a sapere di un torneo di Beyblade.. Un
torneo nazionale che si sarebbe svolto proprio in Francia. Dio, mi sarebbe
tanto piaciuto parteciparci, solo che.. non avevo un beyblade.. il mio
sogno era svanito nel nulla ancora prima di iniziare.. e poi, non ero io a
dover partecipare.. Quella persona doveva essere qualcun'altro, mio fratello
appunto. Così glielo dissi, solo che lui non fu subito d'accordo con me.. Mi
diceva di non essere ancora pronto, di non voler partecipare.. diceva che di
sicuro ci sarebbero stati molto altri blader più in gamba di lui.. Tentai di
convincerlo per quasi una settimana, ma niente.. Certo, gli sarebbe piaciuto,
tantissimo, ma mi diceva di non sentirsela.. che non ce l'avrebbe mai fatta!
Odio le persone che dicono così! Se lui fosse andato al torneo con quella
mentalità avrebbe perso di sicuro, solo per il fatto che sarebbe stato convinto
di essere una schiappa in confronto a gente più schiappa di lui! Gli mancava la
fiducia in sè stesso, e fu proprio quella che io cercai di dargli! Gli dissi di
tutte le volte che aveva stracciato dei ragazzini al parco, della sua forza di
volontà quando si allenava con me.. Lui aveva la grinta di un campione.. Mi diceva che sarei dovuta andare io, a quel
torneo.. Io l'avrei vinto.. beh, in effetti sarebbe anche stato vero.. Ma anche
lui era in grado di farlo, non ero io a dover partecipare, ma lui! Gli dissi
che credevo in lui, che lui era forte.. ma davvero, non stavo scherzando.. A
lui venivano i lacrimoni agli occhi, ricordo ancora.. Gli ripetevo sempre che
era eccezionale.. in tutto, dico! Ma alla fine, gli dissi di farlo per me.. e
fu allora che lo portai ad iscriversi a quel torneo nazionale. Io continuavo a
ripeterglielo, ogni volta che lo vedevo a terra o senza più fiducia in sè
stesso.. gli ripetevo che volevo vederlo al primo posto, volevo vedere il suo
nome su tutti i giornali.. volevo vederlo un campione, perchè lui lo era! Gli
ripetevo di farlo per me, di farmi contenta.. Sono contenta di quello che ho
fatto, sapevo che mio fratello ce l'avrebbe fatta.. Io lo conosco bene.. Passò
automaticamente agli europei, e questa volta andò un po' maluccio, anche se non
del tutto: arrivò al terzo posto con un altro, un italiano, ma a me andava bene
lo stesso! In fondo, era sempre il campione francese, il mio campione! Quanto
ero orgogliosa del mio fratellino! E quanto piansi quella volta.. quel giorno
della finale del torneo nazionale, quando vidi il bey dell'avversario schizzare
fuori dall'arena! Corsì subito negli spogliatoi e lo aspettai là.. Mi saltò al
collo piangendo, ringraziandomi per quello che avevo fatto per lui.. ma non era
lui a dovermi ringraziare.. ero io a doverlo fare.. mi aveva donato la
felicità, ancora una volta.. Solo io dovevo ringraziarlo.. ....................
-Io.. ero felice certo.. ma.. beh insomma, è inutile ripeterlo.. ma lui.. ha
fatto tanto..-MAILIYA
-Lo so.. Avete davvero un bel rapporto tu e tuo fratello..-YURIY
Mailiya annuì lievemente, per poi avvicinarsi all'orecchio del suo compagno per
sussurrargli:
-Ma anche tu hai fatto tanto..-MAILIYA
Yuriy sussultò.. di nuovo arrossì violentemente facendo sorridere la ragazza..
-ma è vero..-MAILIYA
Per tutta risposta il ragazzo si limitò a fare un sorriso ebete ma molto
dolce.. Mailiya capì al volo l'imbarazzo dell'amico, nonostante quelle poche
parole gli avessero fatto immensamente piacere, e subito cerchò di interrompere
i discorso, ma ancora prima che riuscisse a farlo..
-Ma.. la stessa cosa vale anche per te..-YURIY
Questa volta fu la ragazza ad arrossire come un peperone, facendo così
sorridere il compagno..
-Vedi, siamo pari..-YURIY
Sorrisero ancora, prima che Mailiya potesse incitare con gli occhi Yuriy ad
andare avanti..
......................
PDV YURIY Tenevo il tuo bey sempre in tasca, accanto a me.. non lo mollavo mai un
secondo.. Era come se una piccolissima parte di te fosse ancora con me: sapevo
che quel Pegaso rappresentava una parte di te, me lo dicevi sempre.. Volevo
sempre averlo a contatto col mio corpo: in qualche senso, sembrava che tu non
mi abbandonassi mai.. Invece non era così.. tu te n'eri andata.. non eri
accanto e me e mai più lo saresti stata.. Però io avrei mantenuto le mie
promesse.. Io avrei conservato quel bey fino alla morte, lo varei tenuto sempre
con me.. Volevo diventare campione russo come tu mi avevi chiesto.. Così da
lassù tu saresti stata felice.. anche senza di me accanto.. Io non volevo altro
che vederti felice! Ma.. un giorno durante la solita veloce colazione, quando
mi alzai da tavola, mi cadde a terra.. Avevo le tasche larghe e.. non lo sentì
cadere.. C'era quasi un casino infernale, e non sentì nemmeno il rumore. Me ne
accorsi tardi, quando durante l'allenamento giornaliero misi le mani in tasca
per toccarlo, per sentirlo vicino a me.. Non c'era, era sparito.. Mi prese il
panico più assoluto.. cominciai a correre per i corridoi che avevo percorso,
fregandomene di quello che gli altri potessero pensare, della strigliata che
Borkov mi avrebbe fatto se solo mi avrebbe scoperto in un altro posto da quello
prefissato.. Non ,m'importava, dovevo assolutamente trovarlo, a tutti i costi..
dico tutti! Ad un certo punto cominciai anche a piangere: del tuo bey non c'era
nessuna traccia, nemmeno nella sala da pranzo.. Mi inginocchiai a terra e
cominciai a piangere davvero forte, battendo i pugni contro il pavimento.. Ti
avevo deluso!! L'avevo perso e non me n'ero nemmeno accorto! Ero solo una
nullità, un maledetto ragazzino che non sapeva badare alle cose per lui più
importanti! Poi ricordo venne Mark da me.. Subito gli corsi incontro: forse
l'aveva recuperato lui.. e invece, ancora prima che potessi aprire bocca, lui
mi indicò il cortile posteriore che si intravedeva dalla finestra principale,
senza dirmi una parola. Di corsa mi affacciai e.. vidi dei ragazzini.. dei
ragazzini che giocavano eccitati con il tuo bey.. A tutti faceva gola, come
faceva gola qualsiasi bey con un bit-power.. Mi infuriai come una belva, e senza
nemmeno dire grazie a Mark corsi giù per le scale, fino ad arrivare al cortile.
Non ci pensai due volte, la rabbia mi stava accecando.. Rabbia per me stesso,
non c'era dubbio.. tutto quello che stava accadendo era solo causa mia.. Presi
il ragazzino che lo stava usando per il colletto e lo piantai contro il muro,
con poca finezza.. Subito mi resi conto che Peborg era troppo potente per loro:
non riuscivano a comandarlo, così ne approfittai per richiamarlo a me, per poi
mettermelo subito in tasca.. Cominciai a sbraitare e inveire contro quel
ragazzino, nella maniera più assurda! Come poteva permettersi di fare una cosa
del genere?? Come aveva potuto approfittare della mia distrazione?? Tutto ciò
aveva solo aiutato a peggiorare il mio stato già pessimo per quello che era
successo.. Gli gridai che non doveva uscire loro di bocca il fatto che il tuo
bey fosse nelle mie mani, o sarebbe costato molto caro a tutti! Con un ceffone
lo convinsi a stare zitto e a farmi promettere che tutto ciò non sarebbe mai
riaccaduto.. ma io ero ancora nervoso, troppo nervoso.. avevo voglia di
piangere e di prendere a calci sia lui, quel maledetto, sia me.. perchè sapevo
che in fondo era stata solo colpa mia! Ma ancora prima che potessi mettere in
atto tutto ciò, vidi ancora Mark correre verso di me e portarmi via per il
braccio.. Non mi fece niente, giusto perchè era lui.. Mi aiutò solamente a
calmarmi.. Io ormai piangevo, dicevo che ti avevo tradito e tu non mi avresti
mai perdonato, e nonostante lui cercasse di farmi convincere del contrario con
la sola risposta che tutti possono distrarsi, io non riuscivo a calmarmi, non
riuscivo a togliermi dalla testa quel pensiero.. Come se non fosse bastato,
Sergey e Boris se la presero con me: mi dissero che ero un incapace, che dovevo
stare più attento e non stare sempre con la testa tra le nuvole..Quel giorno
litigammo, di brutto! Ero talmente nervoso che risposi loro che non potevano
capire! Io ti volevo bene veramente e se loro te ne avessero voluto non mi sarebbero venuti a dire che avevo sempre la testa altrove!
Come potevo non averla?? Mi mancavi da morire, a volte non pensavo ad altro.. E
anche a loro sarebbe successo se solo ti avessero voluto un minimo di bene, ma
a quanto pareva non era così..! Loro si inkazzarono ancora di più, quasi non mi
misero le mani addosso.. Mi chiesero come potevo dire certe cose.. Loro ti
volevano bene.. davvero bene.. anche loro ci stavano male.. ma.. quello che
avevo fatto.. era stato troppo per me.. e.. dovetti ammettere tra le lacrime
che avevano ragione.. del tutto ragione.. Mi torturai per alcuni giorni, fino a
che una maledetta mattina sentì bussare alla mia porta appena prima che potessi
scendere per la colazione.. Era Borkov.. aveva uno sguardo strano, che mi fece
quasi tremare nonostante fossi ormai cresciuto e abituato a certi tipi di
sguardi.. -
-Bene, il mio caro vecchio Yuriy..-BORKOV Cosa voleva da me?? Indietreggiai di qualche passo.. -L'organizzazione si fida cecamente di te.. contiamo sul tuo aiuto prezioso
e so che non ci deluderai..-BORKOV Indietreggiai ancora, ma lui mi seguì con sguardo cupo, fino a che disse,
cambiando totalmente tono di voce.. -Dammi quel bey!-BORKOV Mi paralizzai all'istante!! Allora quei bastardi avevano sputato il rospo!
Li avrei ammazzati con le mie stesse mani.. Ma subito quel vecchiaccio sorrise
in un ghigno e continuò.. -A dire il vero, non penso che Mailiya si sia portata con sè Peborg.. in
fondo, a che le sarebbe servito, non credi? Di sicuro l'avrà lasciato al suo
amichetto... Quindi ora dammelo e non fare storie, mi serve il suo
bit-power!-BORKOV Cercai di mantenere la calma, per quanto mi fu possibile.. No, se lo
sarebbe potuto scordare quel vecchio bastardo! Io l'avrei difeso.. ti avrei
difeso.. Non ti avrei tradito, non ancora.. -Signore, io non ce l'ho!-YURIY -Come hai detto?-BORKOV Deglutì a forza.. -Ho detto.. che non ce l'ho..-YURIY Vidi il suo volto contorcersi in una smorfia di rabbia.. Mi sbattè contro
il muro che avevo di fianco e mi si avvicinò drasticamente, facendomi quasi
tremare.. -Ho detto di darmelo!! Non ti conviene prendermi in giro e tu lo sai!! Se
ci tieni tanto alla pelle dammelo subito!!-BORKOV Avevo davvero apura, lo ammetto.. ma non mi sarei arreso.. Chissà, forse ti
avrei anche raggiunto.. Forse era destino.. -Ho detto che non ce l'ho! Se l'è portato con sè! Aveva.. aveva detto di
volerlo vicino nel momento della sua morte..-YURIY Rimase un attimo in silenzio a fissarmi, durante il quale io feci di tutto
per sembrare il meno possibile spaurito e il più possibile convinto di quello
che stavo dicendo.. -Oh Yuri, come stai cadendo in basso.. stai rischiando la pelle per una
ragazzina.. dico, una ragazzina!! Yuri.. lei è morta, lei non tornerà mai più!!
A che serve quel coso?? Dimmi a cosa?! E' solo un aggeggio inutile ora nelle
tue mani.. e tu.. tu rischi per quel coso!! Rischi per una fottutissima
ragazzina ormai morta!!-BORKOV Mi inkazzai, ancora.. ancora di più.. quello non doveva dirlo!! Che cazzo
ne voleva sapere lui di me?? Di noi..? Lui non sapeva un cazzo, un cazzo di
niente!! Lui non poteva capire..!! Avanzai di due passi andandogli ancora più
vicino.. come si era permesso..?? -Io non ce l'ho! Perchè mi sta torturando per una cosa che io non le posso
dare?? E' stao lei a dirmi che sarebbe stato inutile nelle mie mani, e allora
perchè avrei dovuto tenerlo io?? Mi dica perchè??-YURIY Mi stette a guardare in silenzio, fino a che non mi mollò uno schiaffo..
piuttosto forte.. forse avevo davvero esagerato.. ma non m'importava..se avessi
potuto tornare indietro di pochi secondi avrei fatto esattamente la stessa
cosa.. -Ragazzino impertinente!! Io mi fidavo di te!! Forse mi sto tuttora
sbagliando!! Ma sappi Ivanov.. sappi solo una cosa..-BORKOV Odiavo quando mi chiamava per cognome.. -Se dovessi venire a sapere che quel coso è nelle tue mani.. fidati.. non
rimarrai tanto integro come lo sei adesso..-BORKOV Non dissi niente.. in entrambi i casi sarebbe stato il destino a decidere
per me.. avrebbe deciso se ti avrei raggiunto lassù, oppure se avrei continuato
a proteggere quella piccola parte di te per l'eternità.. In fondo, anche la
morte non era poi così male.. Ero soddisfatto.. ti avevo protetto.. ridevo,
accarezzandomi la guancia dolorante.. tu ora eri di nuovo felice..
Gli
poggiò un dito sul naso, percorrendolo poi per il lungo, quasi sfiorandolo,
quasi volesse sentirne la forma. Il compagno la stette a guardare sorpreso,
mentre nello sguardo della ragazza si poteva leggere un qualcosa di sognante,
di perso.. ma allo stesso tempo attento a ciò che stava facendo..
Yuriy stette per parlare, ma fu subito interrotto da Mailiya..
-Grazie..-MAILIYA
-Io.. di che?-YURIY
Lei sorrise, senza però distogliere lo sguardo dal suo dito che ormai era
arrivato sulla punta del naso del compagno..
-Per quello che hai fatto per me..-MAILIYA
Interruppe il tocco per qualche istante, per poi tornare a poggiare la sua
piccola ma forte mano sul petto del rosso, il quale le rispose poggiando
lievemente una sua mano sopra quella della ragazza, sorridendo poi
semplicemente..
-Non devi ringraziarmi di niente..-YURIY
Questa volta mailiya lo guardò negli occhi, prima di spostare ancora una volta
un suo dito sul naso del compagno, ripercorrendolo proprio come poco prima..
Lui sorrise, ancora più confuso, ma, ancora prima che potesse chiederle
qualcosa, lei pensò bene di andare avanti nel racconto dei suoi ricordi..
....................
PDV MAILIYA Passò un anno dall'ultima operazione, da quel terribile sparo.. Un anno che
mi sembrò quasi un'eternità! Il rapporto con mio fratello cresceva sempre di
più, diventava sempre più forte e speciale.. Nonostante entrambi sapessimo che
prima o poi ci saremmo ancora divisi, il nostro legame diventava sempre più
confidenziale e grande. Ancora una volta, mi ritrovai a pochissimi giorni dalla
partenza per la Russia.. E questa volta era sicuro, sarei tornata! Certo ero
felice.. ma anche dannatamente confusa.. Non piangevo.. no, quello no.. In
fondo, stavo per tornare da mio padre.. da voi.. Ecco.. quello mi rendeva
confusa.. E se io fossi tornata ma non fossi più stata accettata? Che avrei
fatto? Non volevo nemmeno pensarci.. Non osavo pensare ad un domani senza più
rivedere ne te ne gli altri.. la paura che forse mai più vi avrei rivisti tornò
a possedermi, a volte in modo anche tragico.. Io volevo solo rivedervi,
sentirvi dire che non mi avevate dimenticata.. che eravate ancora miei amici..
Ma se voi mi aveste voltato le spalle..? Se mai più vi avrei rivisti? E.. se..
non avessi mai più potuto abbracciarti..? Ancora una volta.. In fondo sapevo
che per me siete stati sempre dei grandi amici.. Ho sempre avuto moltissima
fiducia in voi.. eppure, a volte, questi pensieri non finivano mai di
torturarmi..
Ricordo il giorno prima della mia partenza, specialmente la sera.. dopo cena..
Mio fratello venne in camera mia, già in pigiama, con passo felpato.. Aprì
lentamente la porta, senza fare rumore.. Io non mi accorsi subito di lui.. ero
troppo intenta a fare le valigie.. in modo fenetico: ero maledettamente agitata
per l'indomani.. E solo io potevo sapere il perchè!
Mi si avvicinò e mi afferrò per un lembo della maglietta, senza dire niente..
Io allora mi girai, lo guardai negli occhi.. e vidi, nonostante il fioco buio..
che stava piangendo.. in silenzio, le sue lacrime scendevano come fiumi in
piena dai suoi occhi.. dai suoi occhi così simili ai miei.. No, non volevo
vederlo piangere..
Posai le ultime cose che avevo in mano nella valigia, con noncuranza.. poi lo
abbracciai.. lo strinsi forte a me.. senza dire una parola..lui ricambiò il
gesto.. Cominciò a piangere più forte, stringendomi sempre di più la
maglietta.. Io gli accarezzavo la testa, come per consolarlo.. ma sapevo che
non sarebbe servito a niente! Io.. non potevo vederlo piangere... Per un
momento pensai di portarmelo via.. di portarlo con me in Russia..! Ma.. non
potevo..!
-Non te ne andare!! Ti prego!!-OLIVIER
Finalmente riuscì a parlare.. con voce spezzata, ma ci riuscì..Io lo ascoltai..
con le lacrime agli occhi.. non potevo esaudire il suo desiderio.. c'era
qualcuno che mi aspettava e lui lo sapeva benissimo..
Infatti, dopo alcuni istanti alzò lo sguardo.. mi fissò ancora negli occhi e mi
sorrise tra le lacrime, chiedendomi con voce flebile uno "scusa", ma
poi tornò subito a piangere come un bambino.. Ero in imbarazzo, lo ammetto..
Lo presi per mano e andammo insieme nel grande giardino, dove poi ci sedemmo
sul dondolo, in pieno centro.. Avevamo un piccolo laghetto di fronte a noi,
strapieno di pesci rossi.. Li stettimo a guardare per qualche attimo,
abbracciati..
-Te ne devi proprio andare..?-OLIVIER
Aveva smesso di piangere.. o quasi.. Ma sentivo nella sua voce un alone di
malinconia terribile..
-Qualcuno mi aspetta.. spero..-MAILIYA
.. e anche la mia non era meglio..
Lui sorrise ancora, mentre una lacrima scese di nuovo dai suoi grandi occhi..
-Sono.. sono quegli amici di cui..mi parli spesso?-OLIVIER
Questa volta sorrisi io..
-Esatto..-MAILIYA
-Loro.. sono importanti, vero?-OLIVIER
-Si.. tantissimo..-MAILIYA
Silenzio.. per qualche istante..
-Lo sono quanto me?-OLIVIER
Sussultai a quella sua domanda.. Cosa significava? Rimasi in silenzio.. Solo
dopo gli risposi..
-Ma tu.. sei mio fratello.. che c'entra?-MAILIYA
Lui mi strinse ancora di più, sorridendo.. ancora.. con le lacrime agli occhi..
-Si.. scusa hai ragione..-OLIVIER
Presi a giocare con i suoi capelli verdi stranissimi, accarezzandoglieli di
tanto in tanto..
-Ma.. tu sai di essere davvero importante per me, no?-MAILIYA
Olivier sussultò.. tremò per qualche istante.. Mi spaventai, ma solo dopo capì
che stava pensando alla scena dello sparo.. di quel terribile sparo.. di quella
notte.. in cui io rischiai per lui..
Mi abbracciò.. fortemente.. e ricominciò a piangere come un bambino.. Io
ricambiai.. iniziando a piangere.. guardando quel laghetto, pieno di tanti
pesciolini che riflettevano la nostra immagine.. Il giorno dopo non l'avrei più
rivisto.. per chissà quanto tempo.. E Olivier lo sapeva benissimo..
-Ma.. tornerò..-MAILIYA
Mi guardò.. ancora.. piangendo.. mi stava implorando di prometterglielo..
-Io.. te lo prometto..-MAILIYA
Mi sorrise, senza però smettere di piangere.. un po' come me.. Ero felice di
tornare alla mia vera casa.. felicissima.. eppure, in quel momento ero triste..
triste perchè questa volta avrei lasciato mio fratello..
Subito mi tornò in mente la tua promessa, quando ti affidai Peborg.. no, tu non
potevi esserti dimenticato di me! Tu.. io ero ancora nei tuoi pensieri.. tu mi
eri davvero amico.. Io volevo abbracciarti, volevo stringerti.. Volevo dirti
che ero ancora lì, con te.. con tutti voi..
Piangevo.. i pensieri mi correvano per la testa.. pensieri felici, eccitati..
ma piangevo.. piangevo per mio fratello.. il mio pulcino.. che avrei lasciato
per chissà quanto tempo.. ma non per sempre! Quello no! Non lo avrei mai permesso..
.................
-Come potevi pensare che io mi fossi dimenticato di te?-YURIY
La ragazza rimase in silenzio.. abbassò lo sguardo.. a dire il vero..
-A dire il vero.. io.. non lo so..-MAILIYA
Yuriy sorrise tristemente.. l'abbracciò, ancora più forte.. quasi le tolse il
respiro..
-A volte sei proprio stupida..-YURIY
-Grazie.. =.=-MAILIYA
Sorrisero.. insieme.. fino a che Mailiya non si alzò sotto lo sguardo stupito
del ragazzo.. Corse verso la cassettiera e ne estrasse due album di foto..
-Che sono?-YURIY
-Aspetta..-MAILIYA
Tornò a sdraiarsi accanto al suo compagno, porgendogli il primo album di foto,
che lui accuratamente aprì.. molto lentamente.. quasi avesse avuto paura del
suo contenuto..
-Due o tre, se non di più, le ho al monastero.. sai quali sono, le hai viste..
tutte le altre.. le ho qui..-MAILIYA
Smise per qualche istante.. Si avvicinò al viso del compagno per poter vedere
lei stessa meglio quelle foto, insieme a lui..
-Furono l'ultima cosa che misi in valigia quella sera...dopo aver pianto con
mio fratello..-MAILIYA
Yuriy sorrise nel vedere, nella prima foto, un piccolo esserino quasi
spelacchiato, in braccio alla sorella, che lo reggeva a fatica per quella
foto.. Erano tutte foto di Olivier.. da quando era solo un neonato fino a pochi
mesi prima della partenza di Mailiya..
-E'.. strano..-YURIY
-In che senso? O.o-MAILIYA
-E'.. tutto strano..-YURIY
-Bah.. O.o"-MAILIYA
Andò avanti a guardare altre foto.. in alcune si poteva ammirare qualche strada
o piazza di Parigi.. in altre la loro splendida casa..
-Perchè non le porti al monastero?-YURIY
-Perchè.. ho paura di perderle..-MAILIYA
Yuriy la guardò per un attimo, poi annuì.. in effetti, non era un posto
sicuro.. per niente e per nessuno!
Andarono avanti a vedere tutte le foto, in silenzio.. Lui non aveva mai
conosciuto il fratello della compagna.. Forse anche per il fatto che credeva di
non star molto simpatico a quel ragazzino dall'aria tanto innocente.. Mailiya
non voleva dirglielo, ma si vedeva.. la sentiva litigare spesso con Olivier
ogni volta che la chiamava sul cellulare.. sapeva che le stava solamente
dicendo di andar via da quel posto.. Lui lo sapeva benissimo.. e tutto ciò gli
dispiaceva, gli dispiaceva tantissimo..! Ormai era abituato alle persone che lo
evitavano, che gli stavano alla larga.. Ma in fondo non gliene importava un
fico secco! Ma di lui.. del fratello dell'unica persona davvero importante
nella sua vita.. quello no.. non poteva sopportarlo..
La ragazza vide il volto del suo compagno rattristarsi, mentre lui riponeva i
due album sul comodino al suo fianco..
-Che succede?-MAILIYA
La guardò..
-Niente.. non preoccuparti..-YURIY
-Dai.. ç.ç-MAILIYA
Si girò completamente verso di lei, abbassando lo sguardo.. in fondo, perchè
nasconderglielo? Era la verità.. E poi, aveva già abbastanza confusione in
testa per conto suo.. per un qualcosa di indefinito, che nemmeno lui riusciva a
spiegarsi.. Non poteva complicarsi la vita anche per altro.. Voleva che lei lo
sapesse..
-Tuo fratello.. beh.. mi odia vero?-YURIY
mailiya sussultò per un istante.. questa volta fu lei ad abbassare lo sguardo..
-Ecco.. diciamo che.. non proprio..-MAILIYA
-Dimmi la verità..-YURIY
Lo fissò negli occhi, amaramente, per poi riabbassare subito lo sguardo..
-Beh.. dopo che le finali erano iniziate.. insomma.. lui ha visto.. quello
che.. si, ecco.. quello che è successo.. e.. ha pensato subito male di
voi..-MAILIYA
-.. e allora ha deciso di cercare di convincerti di farti tornare là.. o quanto
meno di lasciare quel posto, non è così?-YURIY
La ragazza annuì tristemente...
-Ma lui non vi conosce! Non può giudicarvi in questo modo! Io non capisco..
quando gli parlavo di voi.. di te.. lui sembrava contento.. lui mi diceva che
mi eravate davvero amici.. che.. mi volevate bene.. Ma non appena ha visto
certe scene.. ha cambiato idea, così, improvvisamente! Non poteva credere che
le storie che gli raccontavo di quando ero con voi fossero vere.. che foste voi
i veri protagonisti di tutto ciò..! Lui dice.. che forse io mi sono
inventata tutto.. e..-MAILIYA
-Ho capito, non preoccuparti.. beh ecco.. mi dispiace che tuo fratello pensi
male di me.. forse fa bene..-YURIY
-No! Non è vero! Non fa bene! Io vorrei solo fargli capire che non è come la
pensa lui... Dispiace anche a me sai? Dopo tutto quello che avete fatto per me,
e che soprattutto lui sa.. mi chiedo come possa prendervi in odio ora..-MAILIYA
Le mise una mano sulla spalla, sorridendo tristemente..
-Non preoccuparti.. mi dispiace davvero tanto ma.. spero cambi idea.. spero che
un giorno avremmo la possibilità di.. di conoscerci, di conoscerci
davvero..-YURIY
Lei sorrise, nella sua stessa maniera..
-Lo spero anche io..-MAILIYA
Si avvicinò ancora al compagno, proprio come prima.. voleva stargli vicino..
non sapeva il perchè..
Questi l'abbracciò, le accarezzò la testa sorridendo, agitandosi per chissà che
cosa, prima di inspirare profondamente per calmarsi e riprendere a raccontare..
.................................
PDV YURIY Era un giorno come tanti altri.. Era un mercoledì, ricordo.. non potrò mai
dimenticarmi quel giorno! perchè.. un angelo arrivò.. tornò da me e.. mi salvò
la vita.. Fu il giorno più bello della mia vita, devi credermi! Non riesco a
descriverti quello che provai quel giorno perchè.. furono cose troppo grandi
per me, immense.. Ma.. beh, andiamo con ordine..
Quella mattina mi alzai a malavoglia, come ogni mattina di lì a quattro anni
ormai.. Dopo la colazione ci portarono fuori per l'allenamento esterno.. Faceva
un freddo cane, eravamo in pieno inverno, ma non m'interessava più di tanto..
Ormai io il freddo l'avevo dentro: di quello fuori non me ne fregava
assolutamente niente..
Passamo l'intera mattinata a congelare come dei deficenti, a ripetere gli
stessi automatici movimenti di ogni mattina.. senza entusiamo, almeno per quel
che riguardava me e i miei amici.. fino a che non arrivò l'ora di rientrare..
Sempre a malavoglia raccolsi il mio bey e me lo misi in tasca, prima di
apprestarmi a seguire il gruppo di altri ragazzi che si stava allontanando
insieme ai miei compagni.. L'idea di tornare ancora in quel posto mi metteva
addosso l'angoscia, e di certo non ero tra i primi che vi accorrevano quasi
fosse stato il paradiso per loro..! Fu in quel momento che la salvezza sembrò
scendere dal cielo.. In quel momento la risposta a quel sogno all'apparenza
stupido stava per arrivare.. in un giorno come tanti altri, stressante e triste
come tanti altri.. I miei compagni ormai stavano un pezzo più avanti di me,
quando sentì una voce..
-Le abitudini del mercoledì non sono cambiate allora..-xxx
Mi bloccai all'istante.. quella voce.. così famigliare.. Non volli girarmi..
forse ero diventato talmente pazzo da sentire persino le voci.. Sentì dei passi
avvicinarsi verso di me.. poi una mano poggiarsi sulla mia spalla destra..
-Yuriy.. sei tu vero?-xxx
Quel qualcuno dietro di me era triste.. e.. era sempre più famigliare.. Mi
girai lentamente.. e fu allora che ti vidi.. Eri tu.. quella bambolina.. così
cresciuta dall'ultima volta che l'avevo vista.. Ora era una ragazza.. Mi
sorrisi tristemente, senza dire una parola, mentre delle lacrime cominciarono a
formarsi dentro i tuoi bellissimi occhi.. che potevano essere solo tuoi..
-Mailiya..?-YURIY
Stavo per scoppiare a piangere quando mi feci segno di sì con la testa, ancora
senza aprire bocca.. Ma subito mi ricomposi! Cosa stavo dicendo?? Perchè mi
stavo illudendo? Tu eri morta.. morta, te n'eri andata per sempre!! Nessuno ti
avrebbe mai riportato da me!! Mi scostai subito, allontanandomi di due passi..
Tu ci rimasi molto male..
-No, tu non sei mailiya!! Lei è morta!! Smettila di giocare ad essere lei! Non
so chi tu sia ma sparisci subito prima che te la faccia pagare per quello che
stai facendo!!-YURIY
Scoppiai a piangere.. mi girai e vidi che il mio gruppo era ormai lontano.. Mi
misi a correre come un disperato, a testa bassa.. piangevo sempre più forte..
Non sapevo chi poteva essere quella ragazza che ti somigliasse così tanto.. ma
non eri tu! Non potevi essere tu, anche se quello sarebbe stato il mio più
grande sogno.. Ma era impossibile, inutile illudersi.. Mi dispiace per quello che
ho fatto quella volta..davvero tanto..
Ti sentivo correre dietro di me.. gridavi il mio nome, m'imploravi di
fermarmi.. fino a quando non dissi una parola..
"Pulcino.."
Fu allora che mi fermai.. m'inginocchiai a terra, ma senza voltarmi.. mi
nascosi il viso tra le mani, continuando a piangere, lasciandoti così il tempo
di raggiungermi..
Pulcino.. solo tu mi chiamavi in quel modo, quando eravamo piccoli.. nessuno lì
dentro aveva mai osato pensare a me con quel soprannome..! Non poteva essere un
caso.. eppure..
Ti inginocchiasti davanti a me, accarezzandomi la testa con una mano..
-Perchè mi tratti così..?-MAILIYA
Levai le mani dal volto.. ti vidi.. ti vidi piangere, come me..
-Lasciami stare.. tu non sei Mailiya.. lei è morta..!-YURIY
-No.. io non sono mai morta! Ho.. ho rischiato ma.. sono qui..-MAILIYA
Non sapevo più a cosa credere ormai... non riuscivo più a pensare a niente..
volevo solo piangere.. solo quello..
Ti avvicinasti a me lentamente.. poi mi abbracciasti.. solo una persona avrebbe
saputo donarmi un abbraccio così leale, così caoloroso.. di quello ne ero
sicuro.. Piansi ancora di più, sulla tua spalla.. o meglio, sulla spalla di
quella ragazza che mi rendeva tanto confuso, che non sapevo ancora in realtà
chi fosse.. Fu allora che ti staccasti di nuovo, e scostasti dalla tua fronte
una ciocca di capelli, lasciando così intravedere una voglia di uno strano
colore, tra il rosa ed il viola.. Solo tu l'avevi, quella strana macchia mai
vista in fronte a nessun'altro, quella macchia di una forma strana, nascosta
dai capelli.. Ma ancora non ero convinto, continuavo a piangere.. e ora tremavo
anche, come un animaletto indifeso.. Pregavo Dio che tutto ciò fosse vero..
anche se mi rendevo conto dell'impossibilità della cosa..
Fu allora che mi presi un dito.. io ti lasciai fare, ormai senza quasi più
vita.. Lo poggiasti sul tuo naso mentre piangevi come una bambina e me ne feci
percorrere con esso tutta la lunghezza, lentamente..
-Quando.. quando eravamo piccoli.. tu mi passavi il dito sul naso..e mi dicevi
che avevo il tipico nasino alla francese..-MAILIYA
Io sorrisi.. ma le lacrime non smisero di scendere dai miei occhi.. eri tu..
eri davvero tu?? Altrimenti, come avresti saputo certe cose?
Nel vedermi sorridere, sorrisi anche tu..
-E.. ti dicevo che sembravi una femminuccia per.. per i tuoi capelli un po'
lunghi.. e io.. una volta ti ho fatto le due treccine, ricordi? Dormivi e non
ti accorgesti di niente.. Poi ti arrabbiasti un po' quando ti svegliasti, ma
subito facemmo pace..-MAILIYA
Sorrisi ancora.. si, ricordavo quella sera.. lo ricordo ancora..
Mi presi una mia mano tra le tue, proprio come feci quella sera quando io ti
promisi due importanti cose.. Mi vennero i brividi in quel momento.. Poi con
una mi asciugasti le lacrime, senza preoccuparti delle tue che continuavano a
scendere.. Il mio gruppo ormai si era perso in lontananza, ma non m'importava..
-E poi.. io e Boris.. ricordi? Non andavamo d'accordo.. ricordi quando per
farci gli scherzi ci lanciavamo dietro i ragnetti che trovavamo sulle pareti
impolverate?-MAILIYA
Questa volta fui io ad asciugarti le lacrime.. lentamente.. la tua pelle
morbida non era cambiata..
-E.. quando dormivamo insieme.. e il papà veniva a dividerci in quelle volte in
cui non veniva Mark.. Ci inventavamo ogni cosa per stare insieme la sera.. A
volte facevamo già finta di dormire, per non esseredisturbati.. altre
volte mi nascondevo sotto il letto.. Ma il papà mi beccava sempre e mi
riportava di peso in camera..-MAILIYA
Già.. il papà.. solo tu chiamavi così Sergey.. perchè era più grande di noi,
anche se di poco.. Era lui che ci faceva rigare dritto quando giocavamo a fare
i ribelli..
Ricominciai a piangere più forte di prima.. Allora era tutto vero.. Tu.. eri la
mia Mailiya! Caddi a peso morto su di te, abbracciandoti con tutte le mie
forze.. bagnando con le mie lacrime il tuo cappotto lungo bianco.. Era tutto
così incredibile! Tu.. eri tornata!! Non poteva essere vero, eppure tu eri
davanti a me.. mi stavi abbracciando! Proprio come nel mio sogno.. Dio solo
poteva sapere come mi sentivo in quel momento! Era come essere rinati ad una
nuova vita.. migliore.. la mia mente non era pronta a simili emozioni, io per
primo non ne ero pronto.. Non riuscivo a distinguere quello che provavo, non ci
riuscivo! Era troppo grande per me.. e soprattutto era un qualcosa di mai
provato prima di allora.. Ero confuso, troppo confuso... allora dove eri stata
per ben quattro anni?? Perchè mi avevano detto che eri morta..? Perchè Dio era
stato così gentile con me..? Dio.. lo ringraziai per chissà quanto tempo, prima
di staccarmi da te, prima di sentire ancora la tua mano che leggera mi
accarezzava il viso, portandosi via con sè tutte le mie lacrime di felicità..
-Le poche notti che ci lasciavano insieme a dormire, mi stavi vicino e mi
stringevi forte la maglietta.. sembravi una piccola creatura indifesa.. Io ti
stavo a guardare, prima di addormentarmi.. e il giorno dopo, quando ti vedevo
combattere, con quella tua grinta e furia ormai famose in quel postaccio, mi
chiedevo se quella ragazzina che avevo davanti fosse la stessa che mi teneva
stretto la notte precedente.. quasi per implorarmi di proteggerla.. Sembrava
quasi incredibile...-YURIY
Tu mi stavi a guardare, senza smettere di piangere..
-Io sono ancora qua..-MAILIYA
Mi abbracciasti forte..
-Sono qua con te..-MAILIYA
In quel momento mi prese come.. come una crisi.. ricominciai a tremare, ma non
per il freddo.. sudavo freddo e piangevo, ancora.. mi aggrappavo a te come per
cercare un sostegno.. mi sentivo debole, improvvisamente debole..
Ripetevo sempre le stesse cose, quasi gridando tra le lacrime.. ripetevo quanto
tutto ciò fosse incredibile, fuori dal normale.. ancora ripresi a ringraziare
Dio ad alta voce.. Ti dicevo che mi avevi salvato la vita.. che sapevo che in
fondo tu non mi avresti mai abbandonato.. perchè non poteva essere! Ringraziavo
anche te per quello che avevi fatto.. ti chiedevo scusa per.. per non averti
subito creduto..
Tu mi guardavi senza dire una parola.. fino a che non cominciai a sentire
tremare anche te.. Mi diedi un bacio sulla fronte.. e io mi nascosi sempre di
più nel tuo cappotto..privo di ragione ormai..
Eri tornata! In un giorno come tanti altri mi avevi salvato! Tu non potevi
lasciarmi.. io lo avevo sempre saputo.. ..................
Silenzio.. non un parola.. fino a che..
-Ora capisci perchè ti accarezzavo il naso?-MAILIYA
Il rosso fece cenno di sì con la testa.. Le emozioni di quel giorno sembravano
quasi rivivere anche in quell'istante dentro di lui... Sembrava che una voglia
improvvisa di piangere, di abbracciarla ancora come quella volta.. di
ringraziarla stesse per prenderlo di nuovo, ma si trattenne quando la sentì
riprendere..
................
PDV MAILIYA Ad un certo punto sentì dei passi correre veloci verso di noi.. forse ti
avevo fatto perdere troppo tempo.. e qualche guardia stava accorrendo per
riprenderti, pensando che tu fossi scappato.. ma mi stupì sentendo la voce del
papà..
-Yuriy..? Ma che fai?? Sbrigati prima che..-SERGEY
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che tu alzasti il capo, mostrando
delle lacrime ancora vive sul tuo viso ed un pallore anormale.. Mi girai anche
io.. e vidi loro.. gli altri miei amici.. Più uno.. uno che non conoscevo..
basso, strano.. fu allora che capì che mi avevate rimpiazzato.. Beh, cosa
normale.. che ne sapevano quelli dell'organizzazione..?
Ci fu qualche istante di silenzio generale.. mi stavano a guardare come si sta
di solito a guardare un alieno, finchè tu ricominciasti a piangere, rivolto a
loro..
-E' Mailiya idioti!!-YURIY
Tornasti a coprirti il viso con le mani.. allora io mi alzai, facendo alzare
anche te... Li stetti a guardare, aspettandomi da loro la tua stessa reazione..
Fu così infatti.. indietreggiarono, mi guardarono da capo ai piedi..
-No.. lei è..-BORIS
-Morta!? E' questo che vuoi dire?? No.. Io non sono mai morta! Chi vi ha detto
una cosa del genere??-MAILIYA
Stettero ancora a guardarmi in silenzio.. Negli occhi di Sergey potei
intravedere un alone di rabbia.. rabbia per colui che aveva dato quella falsa
notizia, convincendovi per quattro anni della mia morte..In quel momento Boris
si avvicinò a me... mi guardò dritta negli occhi, mentre tu quasi gridavi tra
le lacrime a loro di crederci.. di crederci davvero.. perchè era tutto vero..
Pensai al volo che, finchè non avessero saputo la mia storia, nessuno mi
avrebbe creduto.. e forse, anche tu stavi aspettando delle spiegazioni..
-La mia vita sembrava dover finire.. ma.. ma il padre di mio fratello.. mi ha
pagato l'operazione.. quell'operazione costosissima e con pochissime
possibilità di riuscita.. Beh.. mi hanno portato via, una mattina,
all'improvviso.. e.. sono andata in Francia.. là mi hanno operato e.. mi hanno
salvata..-MAILIYA
Solo dopo raccontai anche dello sparo.. in uno secondo momento..
Rimasi molto male quando vidi che ancora non mi credevano..ma fu solo un
attimo.. Subito dopo fu Boris ad abbracciarmi.. mi strinse forte nella sue
muscolose braccia.. e mi diede un bacio sulla guancia inaspettato.. Anche io lo
strinsi, ricordandomi di tutte quelle volte che avevamo litigato, per delle stupidaggini..
Sentì qualche lacrima scendere sul suo viso.. Sorrisi, piangendo.. senza
smettere di farlo.. Quando ci staccamo mi disse che.. che ormai nessuno ci
sperava più.. che.. nonostante le nostre litigate.. io gli mancavo.. gli
mancavo davvero tanto.. che ero come.. una sorella per lui.. Fu una cosa che mi
fece molto piacere.. Mai prima di allora mi aveva detto certe cose..! Mi voltai
verso Sergey, chiamandolo "papà".. lui mi prese quasi in braccio,
sollevandomi di peso..
Ero felice.. ero dannatamente felice.. vi avevo ritrovati! sarei rimasta
lì ad abbracciarvi per tutta la giornata, se ne avessi avuto solo la
possibilità.. Era troppo un bel momento, un magnifico momento, per rovinarlo..
per farlo finire..
Mi ricordo che mi mise a terra con le lacrime agli occhi.. io cercai di
asciugare le mie, quando vidi quel ragazzino basso farsi avanti, parecchio
confuso per la situazione.. Cercai di calmarmi, nonostante l'atmosfera era
ancora molto agitata.. Si vedeva! Si vedeva parecchio.. vi vedevo fremere.. guardarmi
come se fossi stata un'anima, nemmeno una persona reale.. Ancora in fondo
nessuno ci voleva credere..! I vostri sguardi erano strani, dannatamente
increduli ed eccitati.. quasi spaventati..
Mi avvicinai a quel ragazzino e gli porsi la mano.. Lui titubante me la
strinse, forse anche con un po' di diffidenza.. Sicuramente voleva sapere chi
ero.. la mia storia..
Ci incamminammo tutti verso il monastero.. Io avevo deciso di tornarci.. Ancora
non sapevo che fine avrei fatto: ormai era evidente che nella squadra non c'era
più posto per me.. ma non m'importava.. o meglio.. non così tanto.. la cosa più
importante era avervi ritrovati.. aver ritrovato degli amici..
Quel vecchiaccio mi accolse a braccia aperte, col suo solito ghigno.. non vi
guardò nemmeno in faccia.. sapeva che doveva delle spiegazioni.. Beh, le
diede.. anche se non valide.. Dirvi che ero morta solo perchè l'operazione non
aveva che un minimo di possibilità di riuscita! Dirvi che non valeva la pena
illudervi! Vecchio bastardo.. Vidi il papà fremere dalla rabbia.. ma doveva
trattenersi.. non poteva farci niente..!
Subito dopo vidi Mark.. Anche lui mi abbracciò.. mi strinse, dicendomi che era
felice di vedermi.. Anche lui dovette dare delle spiegazioni.. ma in fondo,
sebbene fosse un uomo onesto, era sempre una guardia, dipendeva da Borkov.. Non
poteva fare un granchè.. ne andava della sua vita, probabilmente.. Voi lo
scusaste, in fondo non era mai stato malvagio.. Era da sempre stata una persona
affidabile per noi..
Fu solo dopo che raccontai i miei quattro anni.. con calma.. quattro anni
passati in Francia, con mio fratello.. senza più sentirvi, nonostante i miei
sforzi per riallacciare i contattatti.. Vi vedevo innervosirvi sempre di più,
ma quella era la verità.. e dovevo dirvela.. Dirvi che Borkov non vi faceva più
avere notizie di me..
Tu.. mi stringevi.. sempre.. non mi mollavi un attimo.. quasi avessi avuto
paura che scappassi da un momento all'altro.. mentre insieme raccontavamo a
quel ragazzino di nome Ivan la mia storia.. o meglio, la nostra storia.. Lui
stava a guardare stupito, nel vederci così uniti.. e soprattutto nel vedere te
così.. così stretto ad una persona.. ed io sorridevo..! Chissà che immagine si
era fatto di te..
Ma sorrisi per ben poco tempo.. Ricordo ti staccasti da me improvvisamente.. ti
avvicinasti alla finestra della tua stanza e cominciasti a parlare, a bassa
voce.. dicendoci che dovevi confessare alcune cose.. che non potevi tenere
nascoste.. Fui allora che scoprimmo tutto: il tuo tentato suicidio.. anzì, più
di una volta.. il tuo sogno.. dove ti abbracciavo e ti dicevo di aspettarmi..
Rimasimo senza parole, mentre l'unico rumore udibile nella stanza erano i tuoi
singhiozzi.. e subito dopo, i miei.. Piangevo perchè.. perchè non poteva essere
vero!! perchè ci avevi provato?? perchè avevi rischiato di dividerci per
sempre?? Piangevo anche per quel tuo sogno.. così incredibile.. Mi avvicinai a
te e ti abbracciai da dietro, mentre tu ti nascondevi abbassando la testa..
chiedendomi scusa.. chiedendomi se avevo capito il motivo per cui ti avevo
salvato.. tornando.. Ti feci promettere che.. che non l'avresti più fatto.. e
tu me lo promisi.. a patto che non me ne sarei più andata.. Non riuscivo un
attimo a smettere di pensare a quel tuo sogno.. Dio ci ha voluti aiutare, ne
sono sicura.. Presi anche io a ringraziarlo nella mia mente, proprio come te..
Stetti molto male in quegli istanti, tantissimo.. dopo la tua confessione..
Sentì Sergey picchiare un pugno contro il muro, e Boris cominciare ad imprecare
dalla rabbia.. Ti dava del cretino, del deficiente, di tutto e di più.. Mi
disse anche di quando avevi perso il mio bey in sala mensa, e tu cominciasti a
piangere ancora più forte, senza volerti voltare verso di me.. La rabbia gli
stava offuscando la mente, non c'era che dire.. Lo implorai di smetterla, prima
di dedicarmi a te.. Ti feci girare con la forza.. ti obbligai a guardarmi negli
occhi.. Sapevo che mi volevi bene.. non dovevi sentirti in colpa.. E anche io
te ne volevo.. L'unica cosa che mi faceva star male era.. era il fatto che tu..
avessi cercato di ucciderti.. No, io non ti avrei mai più lasciato.. Non dovevi
preoccuparti di questo.. Io ti volevo sempre al mio fianco..
Stavo per ricominciare a piangere, quando tu, senza dire una parola, estrassi
dalla tua tasca Peborg.. il mio bey..
-Hanno cercato di.. di prendermelo ma.. io non gliel'ho permesso.. Lo avrei
difeso.. con tutto me stesso..-YURIY
Lo presi dalle tue mani tremando.. rimirandolo.. non un graffio.. niente di
niente.. L'immagine del Pegaso sembrava illuminarsi.. era così bella.. non me
la ricordavo così magnifica! Mi girai verso gli altri.. mi sorrisero.. quasi
come se avessero voluto dirmi che potevo fidarmi di loro, perchè non mi
avrebbero mai tradito.. Probabilmente mi lessero nel pensiero: li vidi annuire,
sempre sorridendo.. Solo allora scoppiai a piangere, di nuovo.. Vi ringraziai
tutti, vi abbracciai ancora.. Sapevo di avere degli amici veri.. Come avevo
potuto dubitarne?? Sapevo che mi volevate bene.. l'avevo sempre saputo.. e
anche io ve ne volevo.. vi volevo un bene fuori dal mondo.. E te ne volevo
anche a te, proprio come ora.. ogni giorno sempre di più.. perchè sei sempre
stato speciale per me..
-Dici
davvero?-YURIY
Lei sorrise, quasi imbarazzata... quanto gli piaceva quando faceva così..!
-Si, davvero..-MAILIYA
Guardò fuori dalla finestra.. la neve aveva quasi smesso di scendere.. ora era
tutta sui tetti delle case.. Un lieve spiraglio di luce si faceva strada tra le
mille nuvole bianco-grigie, creando dei riflessi quasi surreali.. Stette per
qualche istante a rimirare quel bel panorama: nonostante in Russia nevicasse
spesso in quel periodo, a lei piaceva stare a gurardare quel manto bianco
colpito in alcuni suoi tratti dai raggi del sole.. sempre..
Sentì il suo compagno muoversi.. Si scostò di alcuni centimetri, prima di
vederlo alzarsi e dirigersi verso la finestra..
Yuriy si sedette sul davanzale.. il suo sguardo ero rivolto all'esterno...
sembrava pensieroso, chissà a cosa stava pensando..
-Per colpa mia.. hai dovuto rinunciare al tuo sogno..-YURIY
Fece una pausa.. sospirò, socchiudendo gli occhi, per poi riprendere, sempre
fissando quei tetti imbiancati..
-E io non ho fatto niente.. non me lo perdonerò mai..-YURIY
Appoggiò il capo sul vetro della finestra, questa volta chiudendo del tutto i
suoi occhi azzurri.. tristi, molto tristi in quel momento.. No che non se lo
sarebbe mai perdonato..
Sentì due braccia circondargli la vita, ed una piccola testolina appoggiarsi
sulla sua spalla.. Prese tra le sue le piccole mani della sua compagna, ancora
sospirando, facendo crescere dentro l'animo della ragazza un dispiacere
enorme..
-Non è stata colpa tua.. ormai c'eri dentro, non potevi più tirarti
indietro..-MAILIYA
-Non potevo.. forse non volevo.. forse.. è stato un qualcosa che non so
spiegarmi.. sono andato avanti in quel piano pur sapendo di star sbagliando..
sapendo che ti stavo deludendo.. mi sai dire il perchè?-YURIY
Stettero zitti entrambi, per qualche istante.. Aveva ragione.. dovette
ammettere che il suo compagno aveva perfettamente ragione a pensare quelle
cose, a porsi quelle domande.. perchè nemmeno lei sapeva rispondere a tutto
ciò..
-Io.. non lo so..-MAILIYA
Si girò di scatto verso di lei, facendola quasi sussultare.. La fissò nei suoi
grandi occhi, tristi come i suoi..
-Mi dispiace.. io... non so perchè l'ho fatto.. però.. non devi pensare che
io.. io non ti voglia bene..-YURIY
Gli sorrise.. lo sapeva che lui le voleva bene, lo sapeva benissimo, e quello
non poteva farle altro che piacere.. Gli circondò il collo con le braccia, come
ogni volta in cui sentivano il bisogno di consolarsi a vicenda.. Gli sorrise
ancora, prima di rispondergli..
-Non ti preoccupare.. io lo so.. ma ora è tutto finito.. non pensarci più..
anche io ti voglio bene, e non sarà di certo questo fatto inspigabile per
entrambi ad allontanarmi da te.. davvero, non ti preoccupare..-MAILIYA
La guardò senza però darle risposta.. il suo sguardo sembrava chiederle
conferma di quello che aveva appena detto, e lei lo intuì al volo..
-Credimi, è così..-MAILIYA
Yuriy annuì lievemente col capo.. si, credeva alle sue parole.. ma si sentiva
uno schifo cmq..! Tornarono insieme a fissare fuori dalla finestra, persi in
quel bianco quasi angelico, prima che la ragazza potesse tornare a raccontare..
............................
PDV MAILIYA Quella sera Mark ci lasciò dormire insieme.. Io ero felicissima! Aveva
capito quanto ci tenessimo a stare vicini.. in fondo, era un giorno importante!
Ci infilammo sotto le coperte sorridendo, felici come non mai di essere ancora
insieme, di ripetere quello che da bambini facevamo.. Mi sembrava un sogno
poter essere ancora lì, con te, in quello stesso letto di tanti anni fa..! Mai
avrei creduto di poter rivivere ancora certi momenti! Quando eravamo piccoli,
vedevamo il nostro dormire insieme come una specie di abitudine.. un'abitudine
che a volte il papà e a volte Mark cercavano di toglierci, ma pur sempre un
qualcosa di normale per noi! Invece quella sera non fu così.. Mi sembrava un
qualcosa di eccezionale esserti ancora vicino, e, se devo essere sincera, ero
anche un po' agitata all'idea di ripeterlo dopo tanto tempo! E pensare che solo
fino a quattro anni prima pensavo di non rivedere più quella camera, come la
mia.. quel letto.. te e tutti gli altri.. E invece ero ancora lì! Era questo a
farmi sorridere, a farmi agitare.. a rendermi felice per ogni cosa!
Stemmo a guardare il soffitto, ricordo.. nessuno dei due diceva niente.. forse
non c'eravamo più abituati.. in fondo, c'è anche da dire che eravamo cresciuti!
Forse per quello che gli altri ci presero in giro non appenaaccennammo
loro l'idea di rimanere insieme quella notte! Boris cominciò a fare battutine
stupide e cretine, ma che alla fine mi facevano anche sorridere! Ero contenta
di vedere che tutto era tornato come un tempo, nonostante loro continuarono a
guardarmi come se fossi stata un fantasma per circa due giorni!
Improvvisamente tu ti voltasti verso di me, sempre sorridendo..
-Sei ancora in tempo per realizzare in prima persona il tuo sogno..-YURIY
Rimasi un po' a guardarti, non capivo..
-Tra meno di un anno ci sarà il torneo nazionale.. sei tornata in tempo per
rientrare nella squadra!-YURIY
Sbarrai gli occhi.. Non ci credevo! Tu mi stavi proponendo di tornare con
voi..! E come se non fosse bastato, al torneo avrei partecipato anche io! Mi
luccicarono gli occhi per un attimo.. dopodichè mi buttai addosso a te,
ringraziandoti all'infinito..
-Ma.. Ivan? Voglio dire, siete già in 4..-MAILIYA
-Ma che c'entra? Non si può essere in 5?-YURIY
Ti stampai un bacio sulla guancia come pochi facendoti arrossire.. Ero felice,
felicissima! Avrei realizzato il mio sogno! Lo avrei fatto io!! Rimasi senza
parole, con le lacrime agli occhi.. Non ero in grado di dire niente, perchè
niente avrebbe mai potuto esprimere la mia felicità in quel momento! Tu lo
capisti al volo.. Mi diedi il bacio della buona notte sulla guancia, che io
ricambiai subito, e mi strinsi a te.. Ci addormentammo nella stessa posizione
di quando eravamo dei bambini.. Io mi stringevo a te, alla tua maglietta.. mi
accoccolavo su di te.. e tu mi tenevi stretta, con qualche difficoltà..
-Ehm.. queste cose non c'erano quattro anni fa O///O-YURIY
Sorrisi del vederti imbarazzato, ma non ti dissi niente! Mi piaceva vederti
ridere.. vederti arrossire.. e poi sapevo che non l'avevi detto con cattiveria!
Erano passati quattro anni, ma niente era cambiato, nemmeno il nostro modo di
addormentarci stretti l'uno all'altra..
Ma.. purtroppo bisogna dirlo.. la mia felicità non durò molto.. L'indomani mi
accompagnaste nell'ufficio di Borkov: volevo dichiarargli la mia intenzione di
tornare nella squadra! Ero sicura che avrebbe accettato, per questo ero
felice.. ma ancora non sapevo..
Mi accolse col suo solito ghigno, e fece entrare anche voi.. Mi disse che era
contento di avermi ancora in quel posto, e che sapeva che sarei tornata nella
squadra.. Poi.. mi disse che aveva bisogno di me.. e io non capì.. Solo dopo
realizzai, quando chiesi maggiori spiegazioni.. Lui me le diede, in fondo ne
avevo tutti i diritti! Ma non furono quelle che avrei tanto voluto sentirmi
dire.. Mi disse così del suo piano, il suo maledetto piano di conquista.. Mi
disse qual era il vostro compito, che presto sarebbe anche stato il mio..
Catturare tutti i bit-power.. sottrarli ai loro padroni.. straziarli di
dolore.. No..io non potevo..
-Mi rifiuto!!-MAILIYA
Mi alzai dalla piccola sedia sulla quale ero seduta.. Avevo ricevuto una
pugnalata al cuore.. In quel momento non guardai nessuno di voi, il mio sguardo
era fisso su quel vecchio bastardo! Lui mi fissà isterico.. ma non
m'interessava! Io sapevo cosa voleva dire avere una di quelle creature.. sapevo
quanto ero legata al mio Pegaso.. Sapevo quanto avrei sofferto se solo qualcuno
avesse osato portarmelo via..! Lui era una parte di me, ormai, nessuno poteva
toccarmelo!! Per un momento mi passò per la testa un pensiero.. maledetto..
Perchè voi avevate accettato?? Perchè lo avevate fatto?? E tu.. dicevi che
avresti protetto il mio Pegaso, e ora?? Ti mettevi a far strage di altre
creature.. Ti mettevi a catturarle per quell'uomo.. quello non eri tu.. Eri
cambiato.. Tutti voi eravate cambiati.. Eppure io non me ne ero accorta il
giorno precedente.. perchè?? Ero ormai sul punto di piangere, ma la voce di
Borkov mi fece tornare con i piedi per terra..
-Cos'hai detto?? Tu ti stai rifiutando di lavorare con me??-BORKOV
-Si!! Io mi rifiuto!! Io non sono come voi! Potete scordarvi di me!!-MAILIYA
Sentivo i miei occhi riempirsi di lacrime.. Per tutto, veramente tutto..
Sentivo i vostri sguardi su di me.. stupiti.. o chissà che altro!
Borkov mi stette a fissare ancora per qualche istante.. Non disse niente, poi
scoppiò a ridere.. Mi disse che non importava... che tanto prima o poi avrei
accettato.. Ordinò alle guardie di stare ben attente che io non lasciassi il
monastero.. Disse che mi avrebbero tenuta lì dentro, come tanti anni fa..
perchè io potevo servire, prima o poi, e lui ne era sicuro..!
-Scordatelo..-MAILIYA
Furono le ultime parole che dissi.. Il vecchiaccio ordinò a Mark, che gli stava
di fianco ad osservare la scena con occhi sbarrati quanto i miei, di portarmi
nella mia camera, e di far passare l'ordine alle altre guardie non presenti di
non farmi lasciare il monastero. Lui annuì, prima di portarmi via..
Voi non veniste come me.. solo dopo sentì bussare alla porta della mia camera..
Aprì: eravate voi.. ormai io stavo piangendo.. Tu mi abbracciasti forte,
accarezzandomi la testa.. ma io ero inkazzata..
-Perchè non me l'hai detto?? Perchè avete accettato??-MAILIYA
Nessuno di voi rispose.. e io piansi più forte..
-Come vi sentireste se qualcuno vi portasse via le vostre creature?? Perchè non
ne capite l'importanza?? Io mi fidavo di voi.. vi avevo affidato il mio
Pegaso.. ma ora mi state deludendo!! Perchè siete caduti così in basso, cosa vi
hanno fatto?? Non vi riconosco più!!-MAILIYA
Continuavo a piangere, senza sosta, sempre più forte.. Fu allora che tu mi
prendesti per la vita, stringendomi a te.. Mi sussurrasti qualcosa all'orecchio.. -Noi non siamo cambiati.. tu ti devi fidare di noi! Non ricordi quello che
ti ho detto ieri??-YURIY
Mi mollasti, continuando a parlare..
-Ti dissi che avrei difeso il tuo Pegaso anche a costo della vita!! Forse non
hai capito bene il messaggio, vero?? Sei tu qua che non capisci!!-MAILIYA
Vidi i tuoi occhi riempirsi di lacrime.. un po' mi pentì di quello che avevo
detto..
Mi sedetti sul letto, guardando a terra.. ancora non capivo niente..
-Allora.. perchè? perchè state facendo tutto questo?? Perchè..? Chi vi ha
spinto ad accettare..?-MAILIYA
Boris mi si avvicinò... mi fissò negli occhi.. e sussurrò un..
-Mi dispiace..-BORIS
Come faceva a dispiacergli??
-Non vi riconosco più..-MAILIYA
Vi guardai tutti negli occhi.. eravate sempre voi.. tu.. con quel tuo sguardo
così.. così tuo.. eri sempre tu.. Eppure, c'era qualcosa di diverso...
-Noi non siamo cambiati.. è la verità..-SERGEY
Ma io non potevo credervi..
Ti sedesti di fianco a me, abbracciandomi ancora.. facendomi così piangere più
forte..
-Io sono sempre lo stesso.. scusami.. tu.. ci devi scusare..-YURIY
Non risposi.. non feci niente..
-Non possiamo più tirarci indietro ormai..-YURIY
Mi staccai.. ti fissai.. stavi piangendo anche tu.. e allora qualcosa capì.. ma
non perchè avevate accettato.. capì solo che.. che forse continuavate a
collaborare con quel pazzo perchè.. forse perchè ne andava della vostra vita..
Sorrisi amaramente.. ma quello fu uno dei giorni più brutti della mia vita..
Temevo davvero di avervi perso..
Nei giorni che seguirono, io ti vedevo triste.. Mi dicevi che mi capivi.. che
capivi perchè non mi ero più unita a voi.. mi avevi detto che.. che avevo fatto
bene.. Mi dicevi che non importava, che l'unica cosa davvero importante era che
io fossi tornata.. E poi mi sorridevi, come solo tu sai fare.. Io allora mi
consolavo un po'.. Eppure eri triste e io non riuscivo a capire il perchè.. Eri
sempre lo stesso nei miei confronti, come gli altri..Mi abbracciavi, mi
stringevi.. ridevi con me quando avevamo voglia di divertirci.. Però.. c'era
qualcosa di strano, di triste.. che mi rovinava dentro e mi faceva piangere
silenziosamente..
.......................
-Il fatto è che.. che sapevo di star sbagliando.. Lo sapevo benissimo! Ma non
ho fatto niente per farmarmi!! Io ti vedevo delusa, ogni giorno di più e non ho
mai fatto niente per renderti felice!!-YURIY
Cominciò a piangere.. non ebbe nemmeno il coraggio di guardarla in faccia..
Quel terribile rimorso lo avrebbe accompagnato per tutta la sua vita, ne era
sicuro!
mailiya lo abbracciò all'improvviso, stringendolo, accarezzandogli la schiena,
come si fa ad un cucciolo impaurito per calmarlo, per fargli capire che c'è
qualcuno lì con lui.. per lui..
-Mi dispiace, mi dispiace Mailiya! E' stata tutta colpa mia!! Perchè..?? Perchè
non ho fatto niente?? Sono uno stupido, un cretino, ha ragione Boris!! Ho il
cervello bacato, non riesco a ragionare..!! Non ci sono riuscito.. Io.. non ho
fatto niente!! Ho deluso te.. Ho deluso.. una persona così importante, sono un
buono a nulla!! Perchè l'ho fatto??-YURIY
-No.. no, non è vero!!-MAILIYA
Non sapeva cosa dire.. perchè si stava ostinando a dire certe cose?? Si, in
fondo.. quelle stesse domande anche lei se le stava ponendo.. Eppure.. lui non
dove dire certe cose!! Non doveva!
-Dio, ma vuoi capire quanto tu sia importante per me?? perchè non vuoi
ficcartelo nella testa??! Quello che è stato è stato, ma io non ho mai dubitato
della tua importanza!! Sei sempre stato unico per me..! Ora so di quanto tu ti
sia pentito di quello che hai fatto, ed è questo che conta!-MAILIYA
Lo allontanò un poco.. lo fissò.. ancora una volta si ritrovò ad asciugare
quelle lacrime troppo amare anche per lei.. sorridendo..
-Non deve torturarti questo pensiero.. ormai è tutto passato.. è
finito..-MAILIYA
Yuriy si accoccolò per qualche istante tra le braccia della sua compagna..
Voleva sentire quel calore che solo lei poteva emanare, che solo lei poteva
dargli.. Chiuse gli occhi, cercando di calmarsi, cercando di sentire tutto il
bene che lei gli stava dando con quell'abbraccio.. Gli voleva davvero bene, e
lui lo sentiva.. Doveva essere un angelo quella ragazza, per perdonarlo..
-Tutti sbagliamo.. nessuno è perfetto..-MAILIYA
Il rosso sorrise.. si, gli voleva ancora bene.. la sua Mailiya..
..............
PDV YURIY Non ti immagini nemmeno quanto fui contento di sentirti dire, quella sera,
che saresti ancora stata dei nostri! Ero talmente felice da non riuscire a
pensare ad altro.. Ero felice per il solo fatto di vedere i tuoi occhi brillare
a quella proposta, perchè finalmente potevi avere la possibilità di realizzare
il tuo sogno.. Tutto questorendeva felice te come rendeva felice me!
Avevi da sempre pensato di dover abbandonare quel tuo progetto, di dover
affidarlo a me.. e invece ora ti ritrovavi lì, ancora con noi, a poterlo
realizzare con le tue stesse mani!
Eppure, l'indomani.. Io provai una dolorosa fitta al cuore quando ti sentì
rifiutare quella proposta.. Era come se mi stessi rifiutando! Stetti zitto, non
volevo dire niente.. Non avrei potuto dire niente: anche uno stupido avrebbe
rifiutato stando a quelle condizioni.. E tu avevi appena rifiutato di
realizzare il tuo sogno.. Perchè doveva capitare proprio a noi?? Mi ritrovai
così a darti pienamente ragione alla fine per la tua scelta di non entrare più
nella nostra squadra.. o meglio, nella tua.. Avevi pienamente ragione..!
Quando lasciasti quell'ufficio, Borkov ci raccomandò un cosa: voleva che noi ti
convincessimo ad unirti a noi.. diceva che solo noi saremmo potuti riuscirci..
Ma io non mi lasciavo comandare da lui, tanto meno gli altri! Non ci saremmo
fatti trattare come stupido oggetto di corruzione! Mai con te.. Noi non
potevamo farlo.. Per tutta risposta stettimo zitti: lui lo intuì come un si..
ma non fu per niente così! Tu eri libera di decidere quello che volevi fare.. e
non saremmo di certo stati noi a portarti sulla strada dello sbaglio, sulla
quale noi ormai camminavamo da un pezzo.. e che non potevamo più abbandonare..!
Tu eri ancora in tempo per starne fuori, e io questo lo sapevo..! Sapevo che
era tutto sbagliato, sapevo che stavi facendo solo bene a starne fuori.. E
spero di avertelo fatto capire..
Quello che ancora non capisco.. è come io, come noi, nonostante consapevoli di
tutto ciò, non ci fossimo tirati indietro quando eravamo ancora in tempo!
Questo ancora proprio non me lo spiego! Perchè, nel vederti così, non ho
trovato il coraggio di dire basta?? Sono un vigliacco, un codardo.. Ti vedevo
soffrire davanti ai miei occhi.. stavo male, malissimo nel vederti in quello
stato.. eppure niente.. Non ho mai fatto niente.. Forse perchè era troppo tardi
per noi.. Ormai dovevamo sottostare a quel bastardo..! E io per colpa sua, ti
stavo facendo soffrire.. ancora una volta..
Quante notti ho passato a piangere, quando tu non c'eri.. perchè doveva
capitare a noi?? Perchè non riuscivo a capirci niente in quella situazione??
Perchè sono solo capace di far soffrire le persone a me più care..? Tante
domande.. nessuna risposta..! Quel bastardo mi ha rovinato, mi ha rovinato
davanti ai tuoi occhi..! E lui lo sapeva benissimo!! Ha sempre goduto nel
vederci soffrire..
.......................
-ma ora.. è tutto finito.. si.. devo.. devo darti ragione! Quel bastardo ha
smesso di usarmi come suo burattino!-YURIY
Mailiya sorrise.. no, il suo Yuriy non era mai cambiato... In fondo, non lo
aveva mai fatto.. Era da sempre stato il suo pulcino.. il suo compagno
d'infanzia.. lo sapeva ormai!
Si voltò ancora verso di lei..
-Scusa.. ti ho distrutto un sogno.. come fai a perdonarmi?-YURIY
Gli mise una mano sulla spalla, sorridendogli apertamente..
-Ci saranno altre possibilità, migliori di questa, non ti preoccupare! Io..
sono felice così.. perchè tu sei ancora quello di una volta.. è questo quello
che conta!-MAILIYA
Sorrisero insieme.. era incredibile come la sua piccola compagna, sebbene più
grande di lui, riuscisse a dargli tanto conforto, anche nei momenti più
difficili!
Rimasero a guardarsi negli occhi per qualche istante.. ma non riuscirono a dire
niente.. Il loro racconto era giunto al termine.. Il loro piccolo film, fatto
di felicità e tristezza, di dolore e drammaticità, era ormai finito.. per il
momento! Chissà cosa sarebbe successo di lì in avanti..?
Improvvisamente, la porta di casa si aprì. mailiya diede una rapida occhiata
all'orologio appeso alla parete della sua stanza: erano le 3 spaccate del
pomeriggio..
-E' ancora presto..-MAILIYA
Presto, si.. suo padre quasi mai rincasava a quell'ora..! Prese Yuriy per mano,
trascinandolo giù dalle scale insieme a lei..
-Ma dove vai??-YURIY
-Vieni, mi sa che è tornato mio padre!!-MAILIYA
-Tuo padre?? O///O-YURIY
Corse trascinando con sè Yuriy fino alla cucina, dove vide suo padre intendo a
rovistare nel frigor alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti..
-Papà! ^^-MAILIYA
L'uomo si girò di scatto sentendo la voce della figlia, rimanendo poi alquanto
sorpreso nel vederla a casa insieme ad un ragazzo..
-Ma... Mailiya.. ma che ci fai a casa? Dimmi la verità, pensavi di approfittare
nella mia assenza, vero? >.>-PADRE MAILIYA
Così dicendo, si voltò verso Yuriy sorridendo, il quale non mancò ad arrossire
come un peperone..
"Lo sapevo, che figure di merda.. =///="YURIY
La ragazza si avvicinò al padre insieme al suo compagno alquanto imbarazzato,
per poi stampargli un bacio sulla guancia:
-Ma no papy ^///^ E' una storia lunga.. me ne vado subito, non posso rimanere
tanto!-MAILIYA
Si scostò e mandò avanti il suo compagno, mettendolo davanti al padre..
-Questo è Yuriy, il mio amico del monastero! ^^-MAILIYA
Yuriy tese la mano in avanti, sempre più imbarazzato.. che razza di figura..
-P..piacere, signor.. ehm.. generale ^///^-YURIY
-Oh, ma dammi del tu! Piacere giovanotto! ^^-MAILIYA
-Ok.. ^//^-YURIY
L'uomo sorrise nel vedere quel ragazzino così impacciato di fronte a lui.. Lo
guardò per qualche istante col suo fare da generale ormai entrato nelle vene:
sembrava un ragazzo niente male..! Ma nonostante ciò, non osò chiedere altro
alla figlia: quel ragazzino sembrava già abbastanza impacciato per conto suo,
per la situazione che si era creata! Meglio lasciar perdere, pensò!
-Beh ehm.. avete mangiato qualcosa, avete fame?-PADRE MAILIYA
-Non so.. tu hai fame Yuriy?-MAILIYA
-Ehm ecco.. io.. O//O-YURIY
L'uomo sorrise ancora: certo che era proprio timido quel ragazzo!
-Beh, se volete io devo ancora pranzare! Vi va di rimanere qui?-PADRE MAILIYA
La ragazza guardò per qualche istante il suo compagno, ancora dipinto di un bel
colore rossastro in viso.. Annuì poi, sorridendo..
-Ma si, pà! ^^-MAILIYA
-Allora, come cucina mia figlia? ^^-PADRE MAILIYA
-Bene signor generale.. ehm cioè, bene ^//^-YURIY
La ragazza ricevette una bella pacca sulla spalla da suo padre: era ovvio che
avrebbe cucinato lei, e la cosa non le dispiaque affatto! Se la cavava
piuttosto bene ai fornelli! Le aveva fatto piacere cucinare per suo padre e per
il suo compagno..
-Grazie.. ma adesso dovremmo proprio andare..-MAILIYA
Dette ancora un'occhiata all'orologio.. erano quasi le 4.30, meglio tornare,
pensò! La sera si stava avvicinando!
-Oh, ma certo!-PADRE MAILIYA
Si alzarono tutti da tavola e Yuriy pensò bene di ringraziare il padre della
sua compagna per l'ospitalità, il che fu molto apprezzato dal grande uomo.
Mailiya lo salutò con un ennesimo bacio sulla guancia: avrebbe tanto sperato di
poterlo rivedere presto, ma non poteva metterci la mano sul fuoco.. D'altronde,
quel monastero era come una prigione..
Yuriy gli strinse la mano gentilmente, prima di uscire di casa insieme a
Mailiya..
Ormai il sole brillava su nel cielo.. La neve sembrava ancora luccicare di più
sotto quei raggi ora così forti.. I due ragazzi sorrisero e si incamminarono
lentamente verso il monastero, in silenzio.. un silenzio quasi tombale, rotto
ogni tanto dal passare di qualche macchina per quelle piccole vie o dal
gridolino di qualche bambino intento a giocare nel cortile di casa.
Il rosso sembrava molto pensieroso.. Camminava lento, tenendo lo sguardo fisso
a terra.. Ma non stava pensando alla figura, secondo lui, fatta con il padre
della ragazza.. ma stava pensando a ben altro.. un qualcosa di molto più
drastico..
-Che succede, Yu?-MAILIYA
Come risvegliato da un sonno profondo, lui sobbalzò e si mise a guardare la
ragazza, sempre più pensieroso... forse, quasi preoccupato..
-Che mi faranno?-YURIY
-Cosa.. cosa intendi?-MAILIYA
Lui sorrise amaramente..
-Per la finale persa..-YURIY
mailiya sospirò.. chi poteva saperlo? Di sicuro quei bastardi non sarebbero
rimasti con le mani in mano, ma..
-..beh, non faranno.. più di tanto.. insomma, cosa pensi che facciano?-MAILIYA
-Non lo so.. è questo che mi fa paura..-YURIY
Rimasero in silenzio per qualche istante, camminando entrambi a testa bassa
questa volta.. A pensarci bene, quel pensiero cominciò a torturare anche la
ragazza! Cosa gli avrebbero fatto?? E se.. l'avessero punito?? Dio solo sapeva
quanto l'Organizzazione tenesse a quella finale..
Lo guardò per qualche istante camminare con sguardo triste, calciando di tanto
in tanto un sassolino tra la neve.. No, non gli avrebbero fatto niente!! Perchè
dovevano sempre soffrire, perchè??
Non parlò.. si limitò ad avvicinarsi a lui e a prendergli una mano,
stringendola nella sua..
Yuriy si voltò ancora verso di lei.. le sorrise, ancora più amaramente..
-Scusa.. non pensiamoci, dai..-YURIY
La ragazza annuì tristemente, senza dire una parola.. non avrebbe saputo che
dire... non c'era niente da dire..
-Cmq.. simpatico tuo padre..-YURIY
mailiya sorrise ancora, più apertamente..
-Grazie.. si è un tipo particolare.. e penso che anche tu gli stia
simpatico!-MAILIYA
-Certo che ci ho fatto una figura =///=...-YURIY
-Che figura?? O.o-MAILIYA
-Te la spiegherò quando sarai più grande.. =///=-YURIY
Gli diede un colpetto sulla nuca scherzoso, che lo fece sorridere.. Che bello
vederlo sorridere..!
La strada per il monastero non era molto lunga.. tra non molto sarebbero
arrivati.. e avrebbero scoperto le conseguenze di quella finale persa..! Ci
sarebbero state, ne erano quasi sicuri.. E avrebbero saputo se quei bastardi
avevano scoperto della loro fuga.. Ma che importava in fondo? Erano insieme, e
stavano sorridendo.. Tutto il resto non faceva paura.. non a loro..
FINE(??)
Mhuahahahah, vi aspettavate qualcosa di + tra quei due, eh??! (no.. =.=
NDtutti) Ehm va beh ^//^ Me molto triste che questa ficcy sia giunta al
termine, visto che mi ci ero affezionata T__T Bhuaaaa!! Ma siamo sicuri che sia
finita qua? XDDD Non lo so.. dipende.. se ne ho voglia no.. se no si.. V.V bah,
che ne so.. Vedremo..
Intanto volevo ringraziare tutte le raga che commentano questa ficcy, grazie
mille, siete fantastiche!! ^0^ fatemi sapere che ne pensate di questo ultimo
chappy, pleaseee!! ç__ç Ci tengo molto, visto che è anche l'ultimo.. forse..
si.. si.. no.. boh?? XDDD
Tanti bacioni a tutti e grazie mille ancora!
)o( PhOeNiX )o(