Baby Furia

di Phoenix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Beat Me ***
Capitolo 2: *** Destiny ***
Capitolo 3: *** The Day When We First Met ***
Capitolo 4: *** I'm With You ***
Capitolo 5: *** Welcome Olivier, Hello France ***
Capitolo 6: *** "Baby Furia" Is Back! ***
Capitolo 7: *** Your Weak And Ill Heart ***
Capitolo 8: *** Your Wish ***
Capitolo 9: *** I'll Keep On Living ***
Capitolo 10: *** That Shot ***
Capitolo 11: *** The Choice Of A Life ***
Capitolo 12: *** Tears For An Angel ***
Capitolo 13: *** The End Of This Movie ***



Capitolo 1
*** Beat Me ***


BEAT ME

 

BEAT ME

 

 


Ciao a tutti!

Sono ancora io, Phoenix! Vi starete chiedendo come mai al posto di terminare INCANCELLABILE sto scrivendo un'altra ficcy! ^__^ beh, a dire il vero devo dirvi una cosa.. e lo dico soprattutto per chi non ha letto il mio commento lasciato proprio a Incancellabile.. Vedete, quella ficcy parla di tortura, anche se non pesante.. e non mi sembra il caso di continuarla con tutto quello che sta succedendo in questo periodo.. Ok, alcune foto che sono state rese pubbliche grazie ai TG sono false, però altre no, ed è proprio questo il brutto.. Non mi va di inferire, anche se nella fantasia, su qualcosa che purtroppo è reale.. non mi sembra il caso.. Non me la sento io personalmente.. Quando comincerò a sentirmela un po' di più vedrò di continuarla.. ma non ora! In ogni caso prometto di portarla al termine e, visto che mi piace tanto scrivere, ora ve ne voglio regalare un'altra! E' da un po' che penso alla trama, spero vi piaccia, anche se dal primo e secondo chappy non capirete un granchè, soprattutto non capirete il perchè del titolo BABY FURIA.. Infatti è una ficcy con una costruzione che non ho mai sperimentato, basata sui ricordi in prima persona! Quando il punto di vista cambierà da esterno ad interno ve lo indicherò, state tranquilli!

Ora passo alla storia.. BUONA LETTURA E COMMENTI PLEASEEE!! Sono molto importanti per me! ^___^

Ciauz!

Phoenix

 

^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Destiny ***



 

DESTINY




-Picchiami, cosa stai aspettando??-MAILIYA

-Mailiya! Smettila!!-BORIS

I tre ragazzi con a capo Boris arrivarono ansimando, ma, nonostante le gambe veloci, era già troppo tardi.. Vide il suo capitano ancora più furibondo di prima, rosso in volto dalla rabbia...

-Yuriy, per favore..-BORIS

-Taci!! Andatevene via, lasciatemi stare!!-YURIY

Ma nessuno lo ascoltò ne ebbe il tempo di replicare: il rosso si scagliò contro Mailiya che, questa volta, si lasciò sorprendere: un pugno la colpì in pieno viso, sulla guancia destra, che subito non tardò a diventare rossa come un peperone.. La ragazza cadde a terra, forse un po' spaventata: Yuriy picchiava duro.. e se fosse rimasta lì, semi sdraiata ad suolo, non ci avrebbe messo molto a dargliene un altro!

Si rialzò velocemente: dopo tutto quello che aveva passato, un pugno non poteva essere nient'altro che una carezza per lei.. Ma faceva male.. faceva male perchè le era stato dato da lui, proprio dal suo Yuriy..

-Dai, vai avanti!! Tutto qua quello che sai fare??-MAILIYA

Il sorriso, o meglio, ghigno che era comparso sulle labbra di Yuriy per il lavoro appena svolto sparì immediatamente.. Era una tipa dura, ma non gliel'avrebbe data vinta.. quella volta stava veramente esagerando!

-Boris fa qualcosa!!-IVAN

-Che cazzo vuoi da me?? Quella è impazzita, io non mi faccio tirare un altro calcio lì!!-BORIS

Ormai non c'era nessun'altra spiegazione: era pazza.. si, era completamente pazza! L'avevano drogata probabilmente.. le avevano dato qualcosa.. le cose che diceva non avevano senso.. Perchè beffeggiare la persona a cui era più legata? perchè farlo infuriare? Perchè incitarlo a picchiarla..?

-Non capisco..-SERGEY

-Nemmeno io.. ma dobbiamo fare qualcosa..-IVAN

Stettero a guardare per qualche istante come Mailiya riusciva a schivare con grande abilità i calci e i pugni di Yuriy, facendolo diventare ancora più furibondo.. erano incapaci di agire, di pensare a qualcosa, ad un perchè di tutta quella situazione.. Non c'era un perchè.. non poteva esserci..

Improvvisamente Boris tentò di nuovo ad avvicinarsi: aveva ragione Ivan.. non potevano stare a guardare come se niente fosse stato! Dovevano porre fine a quell'assurda scena..

-Mailiya, adesso basta!!-BORIS

Cercò di afferrarla per un braccio, ma niente da fare: tutto quello che ci guadagnò fu una strigliata e uno spintone notevole che lo fece vacillare:

-Stai lontano!!! Non capisci, tu non capisci!! lasciaci stare!!-MAILIYA

Lentamente la voce della ragazza si fece spezzata, lasciando così di stucco i tre spettatori.. ancora di più di quello che già erano..!

-Ma che..-SERGEY

-Lasciateci stare.. voi non capite.. io non voglio perderlo..-MAILIYA

Nessuno disse più una parola: Yuriy pensò bene di tornare all'attacco sotto gli sguardi allibiti di tutti.. Che volevano dire quelle parole? Cosa c'entravano con tutto quello che stava succedendo? Un bel niente! Era pazza, certo era pazza!! Lo era da sempre stata, un po'.. sempre..

Un rumore li fece tornare alla realtà: il loro capitano aveva appena colpito un albero violentemente.. Mailiya, come al solito, era riuscita a schivare il suo attacco che, se fosse andato a segno, le avrebbe probabilmente distrutto mezza faccia..

A quella visione Ivan rabbrividì: voleva farsi ammazzare.. voleva.. farsi piacchiare.. cosa voleva? non lo sapeva, nessuno lo sapeva..

Immprovvisamente, un flash..

-Ragazzi.. ma.. non avete visto una cosa un po' strana?-IVAN

-E' tutto strano, Ivan!-SERGEY

-Lo so, cretino!! Ma guardate un po'.. Mailiya vuole farsi colpire, ma allo stesso tempo non si lascia prendere.. e soprattutto lei non sta facendo niente a lui..-IVAN

Sergey stette per ribattere a tono, ma si bloccò subito.. Stettero a guardare ancora la scena per un po'.. ormai Yuriy era alle strette: ansimava dalla fatica e le sue mani erano pieni di lividi a causa dei colpi tirati agli alberi circostanti.. Era completamente sudato, come la ragazza di fronte a lui, e le sue gambe cominciavano a tremare..

-Si sta stancando..-SERGEY

-Non è che per caso.. lei vuole proprio questo?-BORIS

-Mhuahahah!! Bella questa, ma che intelligenza che hai!! Cosa vuol dire, Boris?? Perchè vorrebbe farlo?? Dimmi perchè!!-SERGEY

In effetti, un perchè non c'era.. e cmq, era un metodo troppo esagerato per farlo, se fosse veramente stato così..

-Dai, allora?? Ti sbrighi?? Sei già stanco per caso!! Sei una schiappa, Yuriy, un buono a nulla, non sai nemmeno picchiare una ragazza!!-MAILIYA

Non cedeva.. era stanca, ma non aveva paura.. non di lui.. e soprattutto, non doveva cedere proprio ora: ormai c'era quasi..

-Maledetta, basta!!-YURIY

Un'ennesima sfuriata, altri colpi partirono dalle sue braccia, ma non resistette a lungo.. le nocche facevano male, le gambe cedevano.. i suoi muscoli modificati ormai non reggevano più.. le sue pile si stavano esaurendo..

Il rosso cadde a terra, in ginocchio, tremante.. ma ancora rosso in volto dalla rabbia..

-Te la farò, stronza.. te la farò!!-YURIY

Boris corse da lui, in preda al panico nel vederlo in quello stato, mentre Sergey corse ad afferrare Mailiya per la vita, approfittando del momento di quiete relativa.. doveva tenerla ferma.. doveva farlo..!

-Che cazzo ti salta in mente, Yuriy?? Ti rendi conto di quello che stai facendo??-BORIS

-Lasciami!!-YURIY

-Boris lascialo!! Non abbiamo ancora finito!!-MAILIYA

A quella frase Sergey l'afferrò ancora con più forza, mentre Boris alzò lo sguardo verso di lei fissandola in modo isterico..

-Ma che state facendo?? Cosa fuoi fare?? Cosa speri di ottenere??-MAILIYA

-Non c'è tempo per spiegare.. lasciaci andare avanti!!-MAILIYA

Improvvisamente, Yuriy cominciò ad ansimare in modo più veloce e sonoro, un po' a causa della stanchezza e un po' per il nervoso..

-Cazzo, calmati Yuriy.. calmati!!-BORIS

-Lasciami... ti prego..-YURIY

-Umpf.. guardalo che schiappa.. reagisci Yuriy!! reagisci!!-MAILIYA

-Per favore.. basta..-YURIY

-No, non basta!! devi reagire!!-MAILIYA

I battiti del cuore del ragazzo dagli occhi azzurri si fecero sempre più veloci, in un modo vertiginoso e spaventoso.. Sudava freddo.. stava per sentirsi male.. tremava.. doveva smetterla.. ma non poteva dargliela vinta.. non poteva..

Cercò di rialzarsi ma fu subito afferrato da Boris che lo trattenne a terra in ginocchio.. stranamente era debole.. Già, stranamente.. stava cedendo per niente, come un imbecille, un perfetto imbecille, secondo lui..

-ma guardalo.. perchè non ubbidisci più ai miei ordini.. Che ti succede..?-MAILIYA

-Non starla ad ascoltare.. è pazza!-BORIS

-No, non sono io quella pazza qua.. hai le pile scariche Yuriy? I tuoi circuiti funzionano ancora bene..?-MAILIYA

-Ma che cazzo..?-SERGEY

La frase del ragazzo che ancora teneva saldamente mailiya si interruppe: il suo capitano stava.. piangendo? Si, stava piangendo.. Stava cominciando a singhiozzare..

Ivan gli corse incontro, inginocchiandosi poi accanto a lui, come Boris.. Non si stava sbagliando.. stava davvero piangendo.. ogni secondo sempre più forte..

-Che vuoi mailiya..? Che vuoi da me..?-YURIY

Perchè quelle lacrime stavano scendendo dalle sue guance?? Lui non voleva piangere! O forse si.. Non lo sapeva.. L'unica cosa certa era che stava piangendo, come un bambino.. la sua mente era confusa.. cosa gli stava succedendo? Cosa stava succedendo intorno a lui? Perchè si trovava in quella situazione?

-Cazzo, come te le devo dire?? reagisci!! Alzati e scarica tutto il tuo odio su di me!! Non sto aspettando altro!!-YURIY

odio? Lui la odiava? Forse si.. per quello che stava facendo, che stava dicendo.. Ma era debole.. era confuso.. era stanco.. Avrebbe solo voluto calmarsi, calmare le sue mani piene di lividi.. Avrebbe solo voluto sdraiarsi.. Smettere di piangere..

-Non ce la faccio.. io non..-YURIY

Si accasciò a terra con le braccia sotto al testa, cominciando poi a piangere con violenza.. ma cosa stava facendo?? perchè non si alzava, non le dava una lezione per quello che stava dicendo?? beh.. era troppo debole.. lui debole?? Picchiò un pugno a terra: si lo era, lo era davvero quella volta! ma non era solo quello.. per niente.. forse lui.. non voleva.. lui non voleva farle del male.. o forse si..?

-Yuriy.. guarda come sei ridotto..-MAILIYA

Sergey la guardò allibito: ora la sua voce era dolce, quasi confortante..

-Perchè non fai niente..?-MAILIYA

-Io.. non posso..non riesco..-YURIY

Era in uno stato pietoso.. terribile.. non sapeva nemmeno lui descrivere lo stato in cui si trovava.. Troppe cose in testa.. troppa stanchezza.. troppa rabbia..

Ebbe come un capogiro, ma, nonostante tutto, alzò la testa.. fissò lei, Mailiya.. la sua compagna d'infanzia.. l'aveva picchiata.. Perchè?? Perchè lo aveva offeso, lo aveva irritato.. ma come era potuto arrivare a tanto? Perchè lei gli stava facendo tutto ciò? Non capiva, non riusciva a capire..

-Cosa provi nei miei confronti?-MAILIYA

Nel dire quella frase, si staccò bruscamente da Sergey, la cui presa era ormai troppo debole a causa delle strane reazioni dei due ragazzi.. Sembrava quasi si fossero odiati.. e ora invece.. Cosa stava succedendo?

La ragazza si avvicinò al rosso, velocemente, chinandosi davanti a lui sotto gli sguardi stupiti di Ivan e Boris, che non proferirono parola.. Non avrebbero saputo che dire.. quindi era meglio starsene zitti e guardare quello che succedeva, visto ormai la calma impressionante che si era instaurata tra i due..

mailiya prese tra le mani il volto del suo compagno, ancora pieno di lacrime.. Era bianco, completamente bianco.. Oh beh, bianco lo era sempre stato.. ma questa volta si trattava di un bianco strano.. impressionante.. malato! Lo poteva sentire tremare.. si forse aveva esagerato! Ma quello era l'unico modo.. l'unico..

-Allora?-MAILIYA

-Mailiya, finiscila, dobbiamo riportarlo..-BORIS

-Boris.. finiscila tu per favore...-MAILIYA

-Ma ti rendi conto di quello che hai combinato??-BORIS

-Si, me ne rendo perfettamente conto.. e non ho ancora finito..-MAILIYA

Si voltò nuovamente verso Yuriy.. la stava fissando, confuso.. Gli accarezzò i capelli, guardandolo tristemente, mentre lui non smetteva un attimo di singhiozzare, senza darle una risposta.. lui non la sapeva la risposta..

Quel tocco.. quello della sua Mailiya.. era così dolce, ma anche forte.. era particolare.. era semplicemente il suo, quello della bambina e poi ragazza che gli aveva da sempre fatto compagnia.. con la quale giocava e rideva quando ancora entrambi erano due bambini innocenti... Lui.. non poteva odiarla.. non poteva picchiarla.. Cosa aveva fatto?? ma lei.. quello che gli aveva detto aveva fatto molto male.. cosa voleva da lui..?

Non sentendo alcuna risposta dal suo compagno, la ragazza pensò bene di farsi avanti per prima.. la sua risposta sarebbe contata molto per lei.. avrebbe capito se tutto quello che aveva fatto era stato inutile o meno..

-Yuriy.. tu... mi odi?-MAILIYA

-ma che cazzo dici??-IVAN

-Ivan.. non ti ci mettere anche tu..-MAILIYA

Silenzio.. Yuriy non rispose.. cosa avrebbe dovuto dire? Di si? la odiava, l'aveva odiata per quello che aveva detto!! Come aveva potuto dire a lui certe cose? Eppure.. lei.. no, lui non poteva..

-Rispondimi!!-MAILIYA

Non capiva più niente.. era troppo confuso.. troppo.. ma doveva risponderle..

-Non parlarmi così, ti prego..-YURIY

Ricominciò a singhiozzare lentamente.. gli stava facendo male il modo in cui la sua compagna si stava rivolgendo a lui.. molto male..

mailiya riprese ad accarezzargli i capelli, lentamente, per poi abbracciarlo stringendolo a sè, lasciando tutti quanti a bocca aperta..

-Coraggio... è tutto finito Yuriy.. io ti voglio bene, lo sai..-MAILIYA

A quelle parole il ragazzo dagli occhi azzurri prese nuovamente a piangere, bagnando di sue lacrime la maglietta aderente e nera di Mailiya.. lei.. la sua Mailiya..

-Perchè l'hai fatto..?-YURIY

-Dovevo..-MAILIYA

-Io non capisco più niente.. aiutami ti prego.. cosa devo fare? Che ti ho fatto?-YURIY

Lo strinse ancora più a sè, mentre i tre ragazzi si misero in disparte di fronte a quella scena stranissima..

-Devo volerti male o.. bene..?-YURIY

-Io ti voglio bene.. spetta te decidere per te..-MAILIYA

-Io non lo so.. Mailiya perchè mi hai detto quelle cose?? Se mi vuoi bene perchè?-YURIY

-Dai smetti di piangere, calmati ora..-YURIY

Lo staccò lentamente, per poi fissarlo nei suoi bellissimi occhi azzurri..

-E tu perchè hai cercato di picchiarmi..?-MAILIYA

Yuriy in un primo momento non rispose.. alzò lo sguardo al cielo..

-Non lo so.. credimi non lo so.. forse perchè.. me lo hai detto tu..-YURIY

La sua compagna gli asciugò le lacrime, proprio come quella volta.. In cui si ricontrarono dopo anni e anni.. dopo che lui l'aveva creduta.. no, era meglio non dirlo! Quella falsa notizia aveva fatto troppo male..! Lei gli aveva asciugato le sue lacrime di gioia infantili proprio come gliele stava asciugando in quel momento.. lentamente, sorridente ma triste, accarezzandogli dolcemente il viso..

No, lui le voleva bene! Ma che gli era saltato in mente di fare?? Lui non avrebbe mai potuto fare del male a lei.. mai! Eppure.. lei lo aveva offeso, incitato ad alzarle le mani.. Perchè??

-Dimmi perchè, mailiya!! Dimmelo ti prego!!-YURIY

Si gettò tra le sue braccia ancora una volta.. un suo abbraccio era molto importante per lui in quel momento.. Si sentiva estraniato dal mondo, in una realtà sconosciuta, in cui il bianco e il nero si confondevano mostruosamente.. in un modo tale che era impossibile riconoscerli.. Tutto quello che poteva sentire intorno a lui era confusione.. Stava diventando pazzo! O forse lo era già..

La ragazza non disse una parola... Lo sapeva.. Nessuno poteva portarle via il suo compagno.. nessuno! Lei sapeva che lui in fondo aveva un grande cuore.. un cuore che nemmeno modificando il suo modo di essere si poteva cancellare.. In fondo a lui qualcosa c'era.. e lei era riuscita a farlo riemergere..

Si rialzò, aiutando Yuriy ad alzarsi con lei.. tremava ancora, anche se meno..

-Aiutatemi.. dobbiamo portarlo da qualche parte dove si possa sdraiare..-MAILIYA

-Ci vuoi spiegare cosa hai ottenuto??-BORIS

-Ho ottenuto tanto sai.. forse nemmeno mi aspettavo di ottenere ciò che volevo.. ma ce l'ho fatta..-MAILIYA

I tre la guardarono straniti.. cosa stava blaterando quella pazza?

-Ma vi spiegherò non appena Yuriy si sarà un attimo ripreso.. Dove possiamo portarlo?-MAILIYA

Ancora prima che qualcuno potesse darle una risposta, Sergey si apprestò a prendere in braccio il suo capitano, il quale lo ringraziò con un mezzo sorriso..

-Dove vuoi andare? Al monastero no??-IVAN

-No, non lì.. se solo lo vedessero in questo stato..-MAILIYA

Fissò a terra per qualche istante.. doveva pur esserci un posto..

-In ospedale..-IVAN

-Non sta morendo..-MAILIYA

Sbuffò sonoramente.. l'unica era portarlo..

-.. a casa mia.. cioè.. di mio padre..-MAILIYA

-Chee???-BORIS

-ma sei pazza?? E noi che diciamo a Borcov??-SERGEY

-Non lo so.. dite che è in ospedale no??-MAILIYA

-E perchè è in ospedale?? Quello ci fa il terzo grado!!-SERGEY

-Perchè.. ditegli che.. non lo so, ha avuto un cedimento, un calo di pressione, di zuccheri!! Inventatevi qualcosa, insomma!!-MAILIYA

-Giuro che se finiamo nei casini per te..-BORIS

-No.. spero di no.. io cmq farò in modo di riportarlo entro stasera tardi.. anche perchè io dovrei essere in camera mia ora..-MAILIYA

Boris tirò un calcio ad un albero, furente..

-Dio, perchè??? Perchè devi fare questi casini??-BORIS

-Lo saprai presto.. ora aiutatemi a portarlo a casa.. e vi spiegherò tutto..-MAILIYA

 

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-Fai piano..-MAILIYA

Sergey lo appoggiò sul letto di mailiya, lentamente..

-Grazie..-YURIY

-ma di che..?-MAILIYA

Lo stettero a guardare per qualche istante mentre la ragazza andò a prendere una borsa con del ghiaccio per le botte e un panno imbevuto d'acqua calda per la fronte.. Il freddo, in quello stato, gli aveva di sicuro fatto venire chissà che mal di testa, anche se lui non voleva ammetterlo..

Si sedette accanto a lui, sorridendogli..

-Come va?-MAILIYA

-Insomma.. ora però.. dimmi perchè..-YURIY

-Si giusto! Spero ci sia una ragione valida per cui dobbiamo rischiare!!-BORIS

-calmati.. ecco vedete..-MAILIYA

Abbassò lo sguardo e terra, chiudendo per qualche istante gli occhi..

-Stamattina ho ficcato il naso in cose in cui non avrei dovuto farlo.. Era presto.. le sei saranno state.. e io ero in giro a cercare Yuriy.. Non c'era in camera sua, e.. mi stavo preoccupando.. sembrava sparito..-MAILIYA

Prese ad accarezzare una mano di Yuriy, che lentamente sembrava starsi riprendendo.. Sorrise per l'ennesima volta.. ma non le fu facile..

-Poi ho sentito delle voci provenire da in fondo il corridoio ovest.. Mi sono avvicinata e.. stavano parlando di Yuriy.. di una macchina che lo avrebbe cambiato..in peggio, ovviamente! Ho aperto la porta e sono entrata e..-MAILIYA

Ivan si sedette accanto a lei: i suoi occhi erano diventati lucidi..

-Voi non vi immaginate.. tu Yuriy non ti immagini.. beh ecco... era in una specie di.. di tubo gigante pieno di uno liquido strano con.. con dei cosi.. dei fili attaccati dappertutto, anche alla testa..-MAILIYA

-Fili??-BORIS

-Si.. Boris.. dei maledetti fili!!-MAILIYA

Yuriy si alzò a sedere, spaventato dalla reazione della sua compagna..

-Lo stavano trasformando in una macchina!! Una macchina piena d'odio.. gli stavano cancellando tutto quello che aveva dentro.. tutti i suoi sentimenti.. tutto..Lo stavano modificando.. per intero..-MAILIYA

Cominciò a piangere silenziosamente.. Non ce la faceva.. non poteva non piangere al solo pensiero di quella scena..

Yuriy l'abbracciò da dietro, poggiando la testa sulla sua forte spalla..

lei gli accarezzò il capo, per poi continuare..

-Sai Yuriy.. tu eri il loro robot.. lo saresti diventato grazie a quella macchina..-MAILIYA

-Scusa ma.. io non riesco ancora a capire cosa c'entra con quello che è appena successo..-SERGEY

I tre ragazzi erano visibilmente sconvolti alla notizia.. Chi poteva minimamente immaginarsi una roba del genere?? mai avevano visto certi macchinari in quell'orrendo posto..

-Sai.. a volte può essere così facile distruggere un robot.. basta mandarlo in tilt. non fargli capire più niente.. Loro avevano capito le mie intenzioni e mi avevano chiuso in camera mia.. se non fosse stato per Mark..-MAILIYA

-Mark..-YURIY

-Su lui.. beh.. ma non mi sono arresa.. Io.. dovevo aiutarlo.. salvarlo.. L'ho fatto infuriare, l'ho fatto impazzire.. mi sono fatta odiare.. volevo vedere se riusciva ad odiare anche me.. Gli ho scaricato le pile.. l'ho mandato in confusione.. in tilt.. e.. sebbene non si possa dire che ora stia bene.. ha cmq reagito..-MAILIYA

Girò il volto verso il suo capitano, ancora nella stessa posizione di prima, sussurrandogli poi..

-Scusami Yuriy.. ho dovuto farlo.. ma io ti voglio bene, e lo sai.. non avrei mai permesso a quei bastardi di rovinarti..-MAILIYA

Lui sorrise, con le lacrime agli occhi..

-Grazie.. grazie davvero..-YURIY

La strinse, mentre Sergey e Boris si sedettero sull'altra sponda del letto.. Fissavano entrambi il vuoto..

-Beh ecco.. è strana come cosa ma..-BORIS

Non sapeva che dire.. Una cosa del genere era fuori persino dalla sua immaginazione, dalla loro immaginazione.. A quel punto, intervenne ancora la ragazza..

-E pensare che se solo stamattina non mi fossi svegliata così presto.. Non avrei mai saputo niente e.. ti avrei perso Yuriy.. per sempre..-MAILIYA

Yuriy sorrise, prima di rivolgersi ai suoi compagni, ancora visibilmente sconvolti..

-Beh.. non pensate sia il caso di ringraziarla?-YURIY

Boris si alzò, andandole davanti, in posizione eretta da generale..

-I tuoi metodi sono veramente barbari, sai??-BORIS

-Senti chi parla..-MAILIYA

-Però.. grazie.. si, dobbiamo ringraziarti..-BORIS

-Già.. beh, a questo punto penso che la ragione per rischiare sia più che valida no?-IVAN

Il ragazzino si alzò, in contemporanea con Sergey, e insieme si schierarono davanti a lei..

-Si.. direi di si..-SERGEY

-Ma questa è l'ultima volta che fai una cosa del genere, isterica!!-BORIS

-Scusate ma.. non poteva perderlo..-MAILIYA

I tre sorrisero.. ora riuscivano a capire molte più cose.. ma quello che era successo quella mattina.. quello proprio non riuscivano a capirlo..

-Yuriy.. tu sapevi a cosa stavi andando incontro?-SERGEY

Tutti nella stanza si girarono verso il capitano, che per istinto si staccò da Mailiya e appoggiò la schiena al muro dietro alla spalliera del letto.. Sorrise, diveritito.. in una smorfia strana..

-A dire il vero.. mi avevano detto che sarebbe servito a migliorare le mie condizioni fisiche.. Io.. mi sono svegliato e.. non capivo niente.. non sentivo niente.. ero.. non so.. un vegetale? Si.. un vegetale.. Nessun pensiero riusciva a passarmi per la testa..-YURIY

mailiya, a quelle parole, si sorprese della sua opera.. Forse, la paura di non averlo più al suo fianco come una volta, aveva fatto miracoli.. o forse.. era destino..

-Ora andate.. vi staranno cercando..-YURIY

-Giusto.. vedete di tornare per stasera o saranno casini grossi..e soprattutto, sperate che non sospettino niente!-IVAN

I tre uscirono dalla casa di mailiya, che li stette a guardare alla finestra fino a che non furono scomparsi per le strade di Mosca.. Li stava facendo rischiare grosso.. Loro stavano rischiando grosso.. Ma non importava!! Tutto quello che avrebbero potuto fare se avessero scoperto la verità non sarebbe mai stato così grave e doloroso come la perdita di una vita umana..  Perchè quello avevano fatto.. avevano quasi distrutto una vita..

-Tuo padre?-YURIY

La voce del suo compagno la riportò alla realtà.. Si voltò verso di lui, rimanendo appoggiata al piccolo davanzale della finestra..

-E' a lavoro.. sai, con quello che fa..-MAILIYA

-Ah si.. è vero..-YURIY

Abbassò lo sguardo, prima di continuare..

-Tu.. voi.. state rischiando a causa mia.. è tutta colpa mia, non avrei dovuto ascoltarli..-YURIY

-Hey.. ma tu che ne sapevi?? Sappi che sono disposta a rischiare tutto per te..-MAILIYA

Yuriy alzò lo sguardo verso di lei, sorridendo..

-Non cambierai mai..-YURIY

-nemmeno tu..-MAILIYA

A quel punto, il rosso si alzò dal letto, dopo aver appoggiato sul comodino il panno bagno e la borsa del ghiaccio. Raggiunse poi la sua compagna alla finestra..

-Ma che fai??? Sati a letto!!-MAILIYA

-No.. sto meglio..-YURIY

Rimasero qualche istante a fissare la via deserta fuori dalla finestra, senza dire una parola.. Dio, se stavano rischando! Era meglio non pensare a nessuna conseguenza in caso avessero scoperto tutto.. Non volevano nemmeno immaginarselo..

Improvvisamente..

-Sai.. penso una cosa..-YURIY

-Cosa?-MAILIYA

-Io penso che sia destino..-YURIY

-A cosa ti riferisci..?-YURIY

-Beh a tutto.. se solo quella volta tu non ce l'avessi fatta a superare l'operazione.. a resistere.. se solo non ci fossimo più ritrovati.. o semplicemente se solo non ti fossi svegliata prima.. io sarei ancora un burattino nelle loro mani...-YURIY

-Allora.. ti ricordi...-MAILIYA

-Come farei a dimenticare tutto, mailiya..? Non potrei mai.. dopo tutto quello che abbiamo passato..-YURIY

-Tu ecco.. ricordi quando ci siamo incontrati..?-MAILIYA

Yuriy sorrise, fissandola negli occhi..

-Abbiamo tempo..-YURIY

 

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Capitolo 3
*** The Day When We First Met ***





 

THE DAY WHEN WE FIRST MET

 

 

Stava cominciando a nevicare.. Quei fiocchi bianchi e candidi, quasi surreali, si posavano dolcemente sui tetti delle case, sull'erba dei piccoli giardini, sulle macchine parcheggiate in modo disordinato in strada.. In poco tempo, tutto divenne bianco, puro..

Mailiya non potè far a meno di pensare a come tutto ciò rispiecchiasse quella giornata, dapprima nuvolosa e grigia come lo era stato il suo Yuriy dopo quella seduta, e poi bianca e pura, sempre come lui, in quel momento.. liberato da qualsiasi forma di vincolo interno, morale e fisico..

Sorrise, mentre il suo compagno si era momentaneamente staccato dal davanzale per dirigersi nuovamente verso il letto..Si tolse la tuta che lo aveva da sempre accompagnato durante le sue sfide, sia interne che esterne al monastero, per poi appoggiarla ad una sedia rimanendo così in pantaloncini corti e maglietta aderente..

La ragazza, nel vederlo, rimase di sasso.. ma non perchè non avesse mai visto il suo compagno conciato in quel modo, con addosso solamente quei leggeri vestiti aderenti..! A dire il vero forse c'era un po' abituata.. ormai non sembrava farci più nemmeno caso! La questione era un'altra..

-Sei fuori di testa?? prendi freddo, vestiti!!-MAILIYA

-Sto benissimo.. avevo caldo con la tuta..-YURIY

-Umpf.. non ti lamentare se ti becchi un accidente, poi..-MAILIYA

-Quando mai mi sono lamentato??-YURIY

Mailiya prese allora a beffeggiarlo, parlando col naso tappato..

-Maily, non riesco a respirare... Non ce la faccio più..-MAILIYA

-Che noia che sei.. -///-°°-YURIY

Sorrise, prima di alzarsi e riavvicinarsi al davanzale della finestra, come la sua compagna.. Fissò per qualche istante fuori, pensieroso..

-Mi sa che gli altri se la sono beccata..-YURIY

-Umh? Cosa?-MAILIYA

-La neve.. -___- -YURIY

-Ah.. ^___^ beh, spiegati no?? <___<-MAILIYA

Rimasero ancora in silenzio per qualche istante, a guardare la velocità sempre più sostenuta con cui la neve cadeva ora quasi violentemente al suolo..

Videro una bambina correre con un cappuccio in testa, inseguita dalla madre.. Yuriy sorrise.. quella scena l'aveva già vista.. e sembrava essere lì per loro..

-Hai visto?-YURIY

-Già.. Nevicava proprio così quando ci incontrammo..Quel giorno..-MAILIYA

Sospirò.. era felice.. non sapeva perchè, ma lo era.. Quella bambina.. era incredibile come una sua semplice azione, quella di correre con un cappuccio in testa in una giornata di neve, la stesse facendo sentire come in paradiso.. Aveva voglia di ricordare.. tutto..

Improvvisamente, vide Yuriy voltarsi versi di lei.. fissarla.. per poi dire..

-Come sei cambiata da quel giorno..-YURIY

-Beh.. anche tu lo sei..-MAILIYA

Lui sorrise, prima di appoggiarsi al davanzale dando più peso sui gomiti, prima di tornare a fissare perso il panorama cittadino della fredda Mosca..

La voglia di Mailiya cominciava a crescere anche dentro di lui.. Aveva rischiato di dimenticare tutto.. ma certe cose non si possono dimenticare.. Le uniche cose piacevoli e fantastiche di un'intera vita che sembrava essere fatta solamente da buio e tristezza non potevano essere cancellate..

-Beh, abbiamo tempo no? L'hai detto tu!-MAILIYA

Yuriy sorrise per l'ennesima volta.. si, avevano tempo.. avevano tempo per loro..

-Quel giorno, come ora, ero in camera mia.. a pensare..-YURIY

.........

 

PDV YURIY

Ero in camera mia.. ero stanco.. quel giorno mi avevano massacrato..! Cominciavo ad avere fame: non avevo mangiato molto a cena.. non mi andava.. Ma purtroppo non potevo mangiare in quel momento, non ci era consentito.. Così mi misi sul letto, a pensare.. a guardare il soffitto scuro, triste.. Ero solo lì dentro.. Ero considerato uno dei migliori, avevo tutti gli occhi puntati addosso.. Beh si, mi invidiavano, perchè no? Alla fine, era vero.. Ero stato uno dei primi allievi di quella scuola.. e me ne vantavo! Tutti mi guardavano con una certa aria di invidia.. A volte sembrava non importarmene.. altre invece.. mi sentivo dannatamente solo, proprio come quella sera..E' incredibile.. solo perchè sei più bravo di loro, vieni escluso dal giro!

Poi, dopo un po', mi alzai.. da poco aveva cominciato a nevicare molto forte.. volevo vedere la neve scendere.. Mi piaceva, da morire! Almeno lei poteva posarsi fuori da quelle mura, dove io invece ero imprigionato.. Ecco, io invidiavo la neve, la invidiavo fino alla morte, come il vento, la pioggia.. il sole..

Improvvisamente vidi un bambino correre con un cappuccio in testa verso il monastero.. Eri tu, Mailiya.. Pensa che ti avevo scambiata per un maschio! Già il fatto che correvi al monastero voleva dire che eri per forza un maschio.. non ce n'erano di femmine lì dentro, sembrava essere una scuola rigorosamente maschile.. Avrei voluto aprire quella finestra e gridare a quel bambino di stare lontano, di andarsene... di vivere la sua vita libero.. ma non lo feci..

Dietro di te correva un uomo.. era tuo padre.. Ti stava accompagnando al monastero..

Ti vidi scomparire dietro al grande portone che dava sul cortile.. Volevo scendere, conoscere quel bambino.. Volevo poter parlare con qualcuno prima che lui potesse sentire voci sbagliate da invidiosi sul mio conto.. ma non potevo.. le guardie non mi avrebbero lasciato.. Solo Mark avrebbe potuto aiutarmi, ma non era lì..

Mi rimisi sul letto, e chiusi gli occhi.. quando ad un certo punto sentì bussare alla porta..Aprirono, le chiavi le avevano loro, e mi trovai davanti Borcov con tuo padre.. e.. una bambina? Si, una bambina.. rimasi di stucco: che ci faceva una femmina lì dentro??

-Questo è il nostro miglior blader, che probabilmente sarà l'iniziatore della nostra squadra.. Yuriy!! Vieni qua subito!!-BORCOV

Così, mi alzai, ancora confuso.. e venni verso di te..

-Piacere, mi chiamo Mailiya..-MAILIYA

-Piacere... io.. ehm.. Yuriy..-YURIY

Mi sorrisi.. ancora prima che potessi esprimere il mio stupore, Borcov mi informò della tua volontà di rimanere lì dentro.. Eri pazza, sin da piccola.. Ma io ero contento.. Non so perchè.. forse, già mi sentivo che con te avrei cominciato ad aprirmi.. Non lo so, ma ero felice..

...........

 

-Eri pazza.. non c'è che dire..-YURIY

-Hey! >____< Beh.. io volevo solo diventare forte.. e la fama di mio padre mi aiutò ad entrare..-MAILIYA

-'Sta raccomandata..-YURIY

->____<-MAILIYA

............

 

PDV MAILIYA

Avevo sentito di quella scuola.. mio padre me ne parlava spesso.. Come avevo sentito delle maniere forti che usavano per addestrare gli allievi.. Ma che vuoi? Cosa pretendi da un generale dell'esercito? Lui adorava e adora tutt'ora le maniere forti.. Si fece assicurare da me che avrei seguito tutti i loro allenamenti senza dire una parola, e così, una bella sera, decise di portarmici..Io ero agitatissima, emozionata.. Non m'importava di quello che avrei dovuto affrontare, affatto! Volevo entrare in quella scuola, lo volevo con tutte le mie forze..

Non appena entrai in quel cortile uno strano brivido sembrò prendermi.. era tutto così.. macabro! Però l'apparenza a volte inganna..!

Borcov ci venne a prendere... Lo vidi fare una specie di inchino di fronte a mio padre e sorrisi.. beh, è vero.. un generale non passa inosservato.. specialmente se ha addosso una bella fama..! Ci disse che mi avrebbe trattato bene, con rispetto... Bugiardo..! Ma non mi interessa.. non mi sarebbe cmq piaciuto essere diversa dagli altri, non volevo.. Ci disse che mi avrebbe fatto conoscere il loro miglior blader, cioè tu.. L'ha fatto per gasarsi.. per far vedere che la figlioletta del generale aveva l'onore di conoscere in primis l'iniziatore della loro grande squadra futura.. e io ero contenta! Beh, a dire il vero mi aspettavo un ragazzo già grande... duro.. impostato.. Non ti immagini nemmeno tu il mio stupore quando mi ritrovai davanti un bambino di un anno più piccolo di me! Sembravi un pulcino, Yuriy.. Avevi i capelli fino alle spalle tutti scompigliati e.. questi occhioni blu che lasciavano intravedere tutto quello che provavi..Non potei fare a meno di sorridere quando vidi il modo impacciato con cui ti presentasti.. Però mi piacevi.. eri un tipetto... Sapevo che saremmo andati d'accordo...

............

 

Mailiya si sedette sul letto, fissando poi a terra, felice.. Quanto tempo era passato.. erano solo degli innocenti bambini.. Con tanti sogni, tante speranze.. tanta voglia di conoscersi..

Yuriy la imitò, sedendosi di fianco a lei.. Sorrise nel vederla felice.. perchè anche lui lo era.. Aveva capito sin dall'inizio che quella bambina avrebbe segnato una specie di svolta nella sua vita all'interno di quel triste posto.. Ma mai si sarebbe immaginato che lei fosse diventata così importante.. Si, perchè lei era importante, lo era infinitamente..

-Da quel giorno non ci siamo più staccati l'uno dall'altro..-YURIY

-Già.. sempre attaccati.. Io mi trovavo bene con te..-MAILIYA

-perchè adesso non più?? <___<-YURIY

-Umh.. si, a parte quando mi fai inkazzare!! >____<-MAILIYA

-Ufff.. -___-°°°-YURIY

Ancora silenzio.. quelle scene vagavano per la loro testa, instancabilmente.. Rappresentavano semplicemente l'inizio di un grande rapporto..

Lei era l'unica.. l'unica con cui Yuriy parlasse, con cui riuscisse a divertirsi.. l'unica che lo conosceva veramente, per quello che era.. In tutto e per tutto.. Con lei non poteva fingere: nessuna maschera valeva.. Certo, anche Mark lo conosceva bene, come conosceva anche lei.. ma con lei era diverso.. parlare con lei aveva tutto un altro sapore, colore..

Già, Mark.. li aveva seguiti per tutta la loro infanzia.. Lui si era subito interessato a Yuriy, alle sue capacità.. come si era ancora di più interessato a Mailiya, per il solo fatto di essere l'unica ragazza nel monastero.. Con lui loro parlavano, si confidavano.. Era da sempre stato l'unico che avesse mai potuto confortarli o dar loro una mano.. anche nei momenti più brutti, anzi, orrendi.. che poco dopo animarono la loro drammatica storia..

mailiya vide il suo compagno rattristarsi..

-Yuriy.. non starai pensando a..-MAILIYA

Ma lui non rispose.. si limitò a chiudere gli occhi, sospirando..

La ragazza lo abbracciò da un lato, poggiando la testa sulla sua spalla..

-Voglio ricordare altro.. voglio ricordare i nostri momenti migliori.. Dai vediamo se ti ricordi qualcos'altro!-MAILIYA

Yuriy sorrise, aprendo lentamente gli occhi..

 

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Capitolo 4
*** I'm With You ***


I'M WITH YOU

I'M WITH YOU




-A dire il vero.. si c'è altro..-YURIY

Vide il suo compagno felice.. Chissà a cosa stava pensando..

-Dai racconta..-MAILIYA

-ma tanto lo sai..-YURIY

-Fa niente, voglio sentirmelo ridire..-MAILIYA

..........

 

PDV YURIY

I giorni passavano, e tu diventavi sempre più forte.. Passavi di livello in un modo vertiginoso, a volte lasciando anche a bocca aperta Borcov.. C'era qualcosa in te di strano.. Non so definire cosa sia stato..

A volte ti vedevo tornare nel dormitorio, la sera, stanca, quasi depressa.. Ti eri resa conto di cosa voleva dire stare in un posto del genere! ma non ti sei mai tirata indietro, hai sempre strinto i denti, a volte chidedendo anche al tuo fisico più di quello che poteva sopportare! Non ti sei mai lamentata di niente.. Hai sempre avuto un fisico molto resistente.. chi poteva dire che appartenesse ad una bambina? Forse, era la tua forza di volontà a renderlo così! Avevi una forza incredibile,e ricordo bene come tutti gli altri bambini si chiedessero come poteva starci una femmina in quel posto.. A volte ti prendevano in giro, ti dicevano che eri un maschiaccio.. ma a te sembrava non fregartene assolutamente nulla di quelle parole.. Certo, sembrava.. perchè poi la sera correvi da me prima di andare a dormire e mi facevi sempre la stessa domanda..

-Secondo te sono un maschiaccio?-MAILIYA

E io ti rispondevo di no, che non dovevi ascoltarli.. Loro erano solo invidiosi.. Quell'invidia che avevano da sempre provato nei miei confronti, ora stavano cominciando a provarla anche nei tuoi.. Nei confronti di una bambina forte.. più di loro.. Con una bravura, una forza di volontà mai vista..! Allora tu mi sorridevi e bisbigliavi un grazia, prima di correre nella tua stanza felice per quello che ti avevo detto.. Però ogni sera era sempre la stessa storia..! Sai, hai sempre avuto il vizio di volerti sentir ridire le cose, all'infinito! ma a me faceva piacere aiutarti, consolarti..

Però, se c'è una cosa che ricordo bene, è il tuo soprannome.. Baby Furia, così ti chiamavano gli altri.. E certo non si poteva dar loro torto! Eri una bambolina.. con dei bellissimi capelli lunghi fino a fondo schiena di un colore particolare: un castano chiarissimo, che sembrava dar luce ogni volta incontrasse un minimo raggio di sole.. E poi.. due occhi.. belli, grandi, azzurro-lilla.. taglienti, ma anche profondi.. E un beli nasino alla francesina, una delle poche cose che probabilmente hai preso da tua madre..! Si, eri una bambolina, Mailiya.. A guardarti, qualcuno poteva tranquillamente pensare ad una bambina debole e dolce.. Ma nella maggior parte dei casi, non lo eri affatto.. Eri.. una furia, esatto.. una piccola peste, terribile.. Quando combattevi non perdonavi nessuno, nemmeno me! Sembravi un diavoletto, una pazza.. I tuoi occhi assumevano uno sguardo strano.. ancora più tagliente del solito.. Srembravano chiudersi in un taglio che sapeva quasi del cattivo e temibile.. per questo ti chiamavano "furia".. perchè eri una furia.. e nessuno degli altri piccoli bladers che c'erano all'interno del monastero riuscì mai a batterti.. Mai..

........

 

-Modestamente.. ^///^-MAILIYA

-bah.. -____-°°-YURIY

-Sai.. non mi ricordavo di questo soprannome..-MAILIYA

-Visto? So molte pià cose di te..-YURIY

-Ah si? Però non mi hai detto di quella sera..-MAILIYA

-Quale..?-YURIY

....

 

PDV MAILIYA

Ero venuta in camera tua per sentirmi dire, come sempre, che io non ero un maschiaccio.. Si, sapevo quale sarebbe stata la tua risposta, però volevo venire a parlare con te.. Come sempre..

Ma quella sera notai una foto sul tuo comodino.. forse c'era sempre stata e non l'avevo mai notata.. non lo so!

-Chi è?-MAILIYA

Rappresentava una donna, con dei bellissimi occhi azzurri e i capelli biondi.. e anche una pelle bianca, proprio come la tua..

-E'.. è mia madre.. o almeno, così dicono..-YURIY

-Chi dice?-MAILIYA

-Beh.. mio zio..-YURIY

Ricordo ti sdraiasti sul letto a fissare il soffitto.. Ti avevo reso triste, e mi dispiaceva infinitamente vederti così.. Così mi sedetti accanto a te..

-Ho detto qualcosa di sbagliato?-MAILIYA

-No.. è solo che.. niente..-YURIY

-Dai.. con me puoi parlare, lo sai..-MAILIYA

Non volevo ti tenessi tutto dentro.. volevo farti sfogare.. ma non volevo essere oppressiva.. Avevo capito che c'era qualcosa che non andava, e per fortuna, tu capisti al volo le mie intenzioni..

-Io non ho mai conosciuto i miei genitori.. loro.. sono morti.. o almeno così mi ha detto mio zio..-YURIY

-Mi dispiace..-MAILIYA

Che frase stupida.. Io odio le frasi fatte! Ma non sapevo che dire..

-E.. ti mancano vero?-MAILIYA

-Non lo so.. io non li conosco..-YURIY

-Sai.. anche io non ho mai conosciuto mia madre..-MAILIYA

Ti girasti verso di me.. avevo capito che volevi sapere la mia storia..

-Ecco.. lei non è morta ma.. non è con me.. Mio padre mi ha detto che lei se n'è andata quando io ero appena nata e.. si è risposata con un francese.. Sai, lei è francese..-MAILIYA

-Quindi tu sei mezza francese?-YURIY

-Si.. e.. loro vivono in Francia adesso.. Io ho preso da lei solo gli occhi e il colore della pelle.. Vedi.. sono più scura..-MAILIYA

Avvicinai il mio braccio al tuo.. Si, ero scura in confronto a te.. agli altri bambini russi..

-Ma vedi.. lei non mi manca.. Io la odio per quello che ha fatto! Mi ha lasciato.. non gliene importa niente di me!! Io non voglio conoscerla, non voglio sapere chi è!-MAILIYA

Allora tu ti misi a sedere e mi abbracciasti.. che strano.. sarei dovuta essere io a consolarti, e invece eri tu..

............

 

-Sai.. mi è rimasta impressa nella mente quella scena..-MAILIYA

Yuriy sorrise, mantenendo lo sguardo a terra.. Per la prima volta, si era aperto con qualcuno, quella sera.. Era impossibile dimenticarla..

-Anche io me la ricordo bene.. come quella volta...-YURIY

....

 

PDV YURIY

Arrivasti da me durante l'ora di pranzo con gli occhi che brillavano.. Eri felice, slatavi, correvi..

Ti buttasti addosso a me, stringendomi..

-Indovina??-MAILIYA

-Cosa?.. Non saprei..-YURIY

-Dai, ce la puoi fare..-MAILIYA

-No, giuro, non so..-YURIY

Ti staccasti e mi guardasti dritto negli occhi..

-Mi hanno appena detto che sono molto migliorata e.. sono al livello 6..-MAILIYA

-Quindi..? No aspetta.. non sarà che..?-YURIY

-Ssssiiiiii!!!! Sarò in squadra con te!!!-MAILIYA

..........

 

-Allora realizzai.. tutti ti stavano già guardando male..-YURIY

-Si, ricordo.. ma non m'importava, ero felice! Lo avevo aspettato per molto tempo quel momento..-MAILIYA

Il ragazzo si alzò e si avvicinò per l'ennesima volta alla finestra.. Nevicava ancora, anche se più lentamente..

-Da quel giorno ci allenammo insieme.. Io ero felice di averti con me ovunque.. anche quando mi allenavo.. Non ero più solo..-YURIY

Mailiya sorrise, come il suo compagno.. quella fu una notizia sconvolgente.. almeno, per loro lo era stata! Provavano un senso di gioia infinita anche solo a pensarci in quel momento.. Finalmente insieme..!

-Già.. poi arrivarono anche loro.. e fu allora che cominciammo ad essere un gruppo di pazzi..-MAILIYA

..........

 

PDV MAILIYA

Ricordi? Ci stavamo allenando come ogni giorno, quando arrivò Borcov e ci fermò..

-Stop!! Devo darvi una notizia..-BORCOV

Lo guardammo stupiti.. che voleva?? Guai ad interromperci mentre ci guardavamo in cagnesco per vedere chi vinceva..!

Poi, vedemmo due bambini avvicinarsi a noi.. Erano Boris e Sergey.. forse l'ultimo sembrava un po' più cresciuto di tutti noi.. Era già alto, robusto.. un po' mi fece anche paura, ad essere sincera!

-Questi sono Boris e Sergey, da oggi si uniranno a voi..-BORCOV

Si presentarono a noi.. Boris non mi andò subito a genio.. Mi sembrava solo un gasato, uno pronto a fare storie per qualsiasi cosa.. E credo nemmeno io gli andai molto a genio..!

-Come?? Io dovrei stare in squadra con una femminuccia??-BORIS

-Hey, attento a come parli!!-MAILIYA

-Ah si?? perchè se no??-BORIS

-Bastaaaa!!!! State zitti!!-BORCOV

Allora ci zittimmo.. Borcov ci raccomandò che era meglio per noi non fare storie.. Beh.. a quel punto.. dovevamo stare per forza insieme, in un modo o nell'altro bisognava pur andare d'accordo no? Alla fine ci riuscimmo! O beh.. continuammo a prenderci in giro per parecchio tempo.. Anche adesso ogni tanto capita.. Però le cose sono molto migliorate, non trovi?

E Sergey.. già.. lui.. io lo chiamavo "papà".. perchè era più grande di noi.. Era lui che ci diceva cosa era giusto e cosa no.. Era solo un bambino, ma già si atteggiava come un superiore, un grande.. Però gli volevo bene.. anche quando ci sgridava perchè facevamo chiasso la notte o io e Boris litigavamo durante l'ora di pranzo.. Insomma, manteneva la calma..!

Dopo poco tempo cominciai a sentirmi più legata a loro.. eravamo già una squadra.. Eppure non sono mai stata così legata con loro come lo sono da sempre stata con te.. E' logico.. noi già ci conoscevamo..

............................

 

-E si.. eravamo sempre attaccati..-YURIY

-però eravamo tutti dei fuori di testa..-MAILIYA

Yuriy tornò a sedersi accanto a Mailiya..

-Hai una minima idea di quanto sia durato il nostro stare insieme collettivo? Parlo della prima volta che lo siamo stati..-YURIY

La ragazza si rattristò nuovamente.. Non voleva pensarci perchè..

-.. da quel giorno la mia vita si è trasformata in un incubo.. un incubo reale.. e.. troppo lungo.. L'unica cosa buona che c'è stata era.. mio fratello.. Sembrava troppo bella la mia vita per essere vera, non credi?-MAILIYA

 

 

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Capitolo 5
*** Welcome Olivier, Hello France ***





 

WELCOME OLIVIER, HELLO FRANCE

 

Yuriy l'abbracciò..

-Se vuoi, lasciamo perdere..-YURIY

Ma mailiya sospirò sorridendo..

-No.. non importa.. tanto non è non parlandone che dimentico..-MAILIYA

-Lo so ma..-YURIY

Lo zittì ancora una volta..

-fa niente..-MAILIYA

Allora il ragazzo si staccò lentamente, per poi appoggiare i gomiti sulle ginocchia.. Avrebbe preferito non ascoltare niente di tutto quello che la sua copagna stava per dire.. Ma aveva ragione lei.. in fondo, non cambiava nulla.. tanto valeva ascoltarla e lasciarla parlare.. Forse, si sarebbe sfogata ancora una volta..

.....

 

PDV MAILIYA

Quella mattina fui svegliata dal rumore di una macchina che entrava nel cortile.. Sai, la mia finestra dava proprio su quel gigantesco cortile! Mi svegliai e mi affacciai alla finestra: la macchina che era appena entrata era quella di.. mio padre?? Possibile?? No, non poteva essere, cosa ci faceva lì?? Stetti qualche istante a pensare.. era la sua.. ormai non avevo più dubbi.. ma eppure.. non poteva essere lui, non avrebbe avuto motivo di essere lì..

Tornai a sdraiarmi, ma non feci in tempo a riaddormentarmi che bussarono alla mia porta.. Mi tirai le coperte fino al collo.. Ero una bambina, ma farmi vedere in veste da notte mi faceva vergognare sin da quell'età..!

Era Mark.. non so perchè, ma quando lo vidi tirai un sospiro di sollievo.. Quando invece avrei fatto meglio a legarmi al letto..

-Mailiya.. alzati e.. vai giù.. c'è tuo padre..-MARK

Così mi vestì di corsa, in qualche maniera, e corsi giù.. In fondo alle scale trovai Borcov, che mi guardava inferocito.. che avevo fatto?? Avevo combinato qualcosa di sbagliato..? C'era qualcosa che non andava..Ma tutto quello che mi disse ricordo fu..

-C'è tuo padre..seguimi!-BORCOV

Non mi degnò di uno sguardo per tutto il tragitto fino al cortile.. Io volevo sapere cosa non andava.. ma sapevo che anche chiedendoglielo non avrei risolto niente! Quindi tanto valeva farlo infuriare di più.. Avevo paura, mi tremavano le gambe, anche se non sapevo il motivo di quella mia paura estrema..

Finalmente raggiungemmo il cortile.. Mio padre mi aspettava appoggiato alla macchina, con il suo solito fare eretto da generale..

-Bene..-PADRE MAILIYA

Gli corsi incontro, ma non lo abbracciai..

-Papà che ci fai qui? Ho fatto qualcosa??-MAILIYA

Allora lui si chinò verso di me e mi accarezzò la testa..

-No, non hai fatto niente.. E' solo che.. dobbiamo andare..-PADRE MAILIYA

I miei occhi diventarono lucidi..

-Andare?? Dove??-MAILIYA

Mio padre lanciò un'occhiata a Borcov, che era ancora intento a guardare in quel momento anche mio padre come poco prima stava guardando me.. Io avevo ancora più paura..

-Vedi Mailiya.. tua madre ha partorito..-PADRE MAILIYA

Mia madre.. quella stronza..

-Ma a me non interessa.. Nemmeno a te interessa, vero??-MAILIYA

Mio padre mi guardò nervosamente.. non dimenticherò mai quello sguardo..

-Lo so.. è vero.. mai lei ti vuole là con lei.. ed io devo portarti perchè.. è giusto che tu conosca il tuo fratellino..-PADRE MAILIYA

Non capivo.. temevo, ma non capivo..

-Cosa vuoi dire..?-MAILIYA

-Piccola.. so che ti dispiacerà.. sei una piccola blader forte, lo so, sai? So anche che sei nella squadra.. lo sapevo che ce l'avresti fatta.. Credimi, a me dispiace più di te..-PADRE MAILIYA

-Papà!!!-MAILIYA

Io ormai piangevo.. ma volevo sentirmelo dire da lui..

-Ok ok.. oggi stesso partirai per Parigi.. mi dispiace Mailiya..-PADRE MAILIYA

Ricordo che mi buttai a terra, ai suoi piedi.. Non lo avevo mai fatto con nessuno, odiavo certe scene.. Ma lo feci.. Io non volevo andarmene!! Quello era un posto orrendo.. lo sapevo!! ma tu.. gli altri.. vi avrei lasciati.. Non ho fatto nemmeno in tempo a godermi lo stare nella squadra, nemmeno il tempo di conoscere Boris e Sergey come avrei dovuto, che.. mio padre mi portò via.. La stessa fama che è servita a farmi entrare in quella scuola, è servita anche per farmi uscire: Borcov non poteva dire di no a mio padre.. ma questa fama.. io la odiavo in quel momento, come l'avevo amata il primo giorno che entrai nel monastero!!

Piansi.. piansi tanto.. Io, non volevo lasciarvi.. non volevo lasciare te.. Tu.. eri il mio unico vero amico.. Sapevo non sarei mai riuscita a trovarne un altro che prendesse il tuo posto.. Per quanto terribile sia stata quella scuola, a me piaceva.. perchè ero con voi..

-Mailiya.. da, non fare così..-PADRE MAILIYA

Mio padre era dispiaciuto.. davvero dispiaciuto.. ma venni a sapere in un secondo tempo che lui non poteva opporsi al volere di mia madre di volermi solo vedere.. Mi spiegò erano i patti che il tribunale aveva deciso al momento della loro separazione..

Ricordo che a quel punto intervenne Borcov.. strano vero?

-Mi scusi se mi intrometto ma.. lei non può portarla via.. Si rende solo minimamente conto di quanto sia ormai importante la sua presenza qua??-BORCOV

parlava tra i denti.. era inkazzato.. inkazzato nero!

-Si lo so.. ma.. mi dispiace.. è la legge che lo vuole..-PADRE MAILIYA

-Posso.. salutare i miei compagni..?-MAILIYA

Mio padre mi guardò.. quella volta lo odiai..

-Ci staresti solo peggio.. dai, non farne una tragedia.. tornerai..-PADRE MAILIYA

-Ma io..-MAILIYA

Ricominciai a piangere.. Non sapevo se credere o meno a mio padre.. Non sapevo per quanto tempo non vi avrei più rivisti.. Ma una cosa è certa: quel tempo era stato troppo..!

Vidi una guardia scendere con la mia valigia.. Piansi ancora più forte..

-Andiamo.. grazie signor Borcov.. e arrivederci..-PADRE MAILIYA

Mio padre mi caricò a forza sulla macchina e partì, sotto gli sguardi infuriati di Borcov e.. quelli tristi di Mark..  Si, sarei tornata.. ma.. chi mi dava la sicurezza che mi avrebbero accettato ancora? Nessuno..

Guardai il monastero fino all'ultimo.. mi mancavate già.. da morire.. mentre bagnavo di lacrime il finestrino della macchina vi pensavo.. Avreste sicuramente trovato qualcun altro più in gamba di me.. magari un maschio, così almeno Boris sarebbe stato contento..! Nonostante il pensiero ironico non riuscì a sorridere.. Piangevo.. e piangevo.. Chissà se vi avrei mai rivisti..

.........

 

-Quel giorno fu terribile..-YURIY

-Mi dispiace..-MAILIYA

-No, non devi dispiacerti.. non è stata colpa tua..-YURIY

-Lo so.. lo so.. quella stronza di mia madre.. Io..-MAILIYA

-Calmati dai..-YURIY

-Si scusa..-MAILIYA

Il ragazzo si buttò sul letto, appoggiando il mento sul cuscino e mettendo le mani sotto di esso.. Fissava il muro.. ma in realtà non lo stava guardando.. Guardava le scene passare davanti ai suoi occhi come un film.. scene di quel giorno.. La prima volta in cui li divisero..

.........

 

PDV YURIY

Io quella mattina, come ogni giorno, mi vestì tranquillamente, e scesi per la colazione.. Erano già le 7.30.. guai a chi tardava.. Infatti c'erano tutti.. Boris e Sergey arrivarono appena in tempo.. Ma tu non c'eri.. pensavo fossi solo in ritardo, e già cominciavo a preoccuparmi per le conseguenze che avresti dovuto subire..

Borcov ci passò accanto e ci guardò con non curanza.. Aveva visto che mancavi, ma sembrava non preoccuparsene.. Non stetti molto a pensarci, a dire il vero.. Magari aveva solo fatto finta di non preoccuparsi, sai com'è fatto lui..

Si fecero le 8.. gli allenamenti cominciarono.. e di te ancora nessuna traccia... Allora cominciai a preoccuparmi sul serio, e con me anche gli altri.. Vidi Mark che si allontanava dalla sala pranzo e gli corsi incontro.. Volevo sapere dov'eri..

Ricordo il suo sguardo.. era triste..

-Vedi Yuriy.. Mailiya non è qui..-MARK

-Dov'è allora? L'hanno punita per..-YURIY

-No, non è questo.. è che lei..-MARK

Si abbassò alla mia piccola altezza, mentre gli altri formarono un cerchio intorno a lui come delle piccole spie.. Mark si guardò intorno.. non c'era più nessuno ormai nella sala..

-Lei.. è andata via..-MARK

-Andata via??-YURIY

Il mio cuore cominciò a battere a mille..

-Ecco.. lei.. è dovuta partire per la Francia.. è complicata la storia..-MARK

Allora collegai.. Mi ricordai di quando tu mi dissi che avevi la madre francese.. Pensai che lei ti rivolesse con lei.. o chissà quale altra cosa.. Cominciai a piangere, silenziosamente.. Non c'era nessuno, però non volevo piangere.. forse avevo paura che qualcuno mi vedesse..

-E lei.. tornerà?-YURIY

-Questo non so dirlo.. mi dispiace davvero.. so quanto voi..-MARK

Non sentì le sue ultime parole.. cominciai a correre per il corridoio che dava al cortile, mentre Boris e Sergey mi seguirono.. una volta arrivato fuori mi misi a piangere contro una colonna.. Perchè te ne eri andata?? perchè non mi avevi detto niente?? Per un momento ti disprezzai, tantissimo.. Io allora non ero mai significato niente per te.. non mi avevi nemmeno preso in considerazione.. Nemmeno un saluto, un accenno alla tua partenza..

Gli altri cercarono di consolarmi.. Vidi Sergey molto triste e Boris.. beh, anche lui lo era, ma cercava di nasconderlo.. Ma non potevano esserlo quanto me.. Loro non capivano, non sapevano di noi.. Eri stata la prima con cui mi ero aperto, la mia prima amica.. e ora mi avevi lasciato.. Stetti molto male, sai? ma ero un bambino.. si, mi mancavi.. mi sei da sempre mancata, ma ancora non avevo capito la tua importanza.. non ancora..

..........

 

-Non è stata colpa mia..-MAILIYA

-Lo so, tranquilla.. ora lo so..-YURIY

Ci fu un attimo di silenzio, fino a che poi la ragazza non ricominciò a parlare.. Prese in mano una foto di suo fratello e la mostrò a Yuriy..

-Lo conosci no?-MAILIYA

Il suo compagno guardò la foto nella piccola ma carina cornice.. un ragazzino, abbastanza meno alto di Mailiya, le stava accanto, su uno sfondo della cattedrale di Notre-Dame di Parigi.. aveva i capelli verdi, e due occhi di un colore identico a quello della sua compagna..

-Si.. è.. mica tuo fratello?-YURIY

-Già..-MAILIYA

La ragazza stette a guardare per qualche istante Olivier.. sempre sorridente lui.. e pensare che lo aveva fatto soffrire così tanto..

-Chissà come fa a sorridere sempre..-MAILIYA

-E' un dono della natura quello..-YURIY

-Tu.. lo conosci?-MAILIYA

-No.. io.. l'ho svisto.. da qualche parte.. ma no, non lo conosco..-YURIY

-Già, che scema.. lui ti conosce bene sai?-MAILIYA

-Beh, per la fama, immagino..-YURIY

-In effetti..e anche perchè gli ho parlato molto di te..-MAILIYA

-So solo il nome.. Olivier, vero? E.. gioca anche lui, giusto?-YURIY

-E poi ero io ad avere la memoria corta! Si.. si chiama..-MAILIYA

.........

 

PDV MAILIYA

...Si chiama Olivier..-MAMMA MAILIYA

-Ah..-MAILIYA

-Ed è tuo fratello..-MAMMA MAILIYA

-Ah..-MAILIYA

Non ero per niente entusiasta di quello che stava succedendo.. Ero lì, in camera con mia madre.. ma io non volevo essere lì.. sentivo che quello non era il mio posto.. Non conoscevo il suo nuovo marito e, in qualche senso, a lui non sono mai piaciuta.. Sai i fancesi no? Tutti perfettini.. schifosi.. E a mia madre non volevo bene.. la odiavo.. per tutto quello che aveva fatto.. E Olivier? Beh, lui poverino non aveva nessuna colpa..

-Dai, tienilo..-MAMMA MAILIYA

Fece per avvicinarmelo, ma io non lo presi.. ero piccolissima, non sarei riuscita a tenerlo, nonstante le mie braccia forti.. Mi limitai a guardarlo.. Dormiva.. era così carino, così piccolo.. In fondo, cominciai a pensare che lui sarebbe stato l'unico a cui avrei voluto bene! Non potevo disprezzare un esserino così solo perchè era nato da un padre non mio e da una madre indegna di esserlo.. Lui, poverino, cosa poteva farci?

Sorrisi, per la prima volta da quando mi avevano portato via dalla Russia.. Sorrisi nel vedere i suoi occhioni che si aprirono e scoprì essere come i miei.. Mi fissava, forse si stava chiedendo chi era quella bambina che lo fissava a sua volta..

Mia madre lo mise poi accanto a me sul divano del salone.. Mi guardai in giro.. Ci saranno stati almeno quattro servi.. bah, ci credo che mia madre avesse preferito sposarsi con un miliardario piuttosto che stare insieme a mio padre! In fondo era famoso, si.. ma di soldi.. certo, non poteva permettersi chissà che!

Mi trovai questi quattro uomini tutti schierati davanti, che mi chiedevano se avevo bisogno di qualcosa.. Io li guardai storto.. Sapevo avrei odiato quella vita, perchè non era la mia.. A me piaceva arrangiarmi da sola, nella mia stanzetta del monastero.. vivere con voi in quella durissima vita.. che però mi piaceva! Non volevo essere servita e riverita da loro, da quattro lecchini.. Non volevo vivere nel lusso.. odiavo quel genere di cose..

Loro se ne andarono e io tornai a guardare Olivier.. Era così piccolo.. da quel giorno cominciai a chiamarlo pulcino..! Proprio come avevo pensato di chiamare te non appena ti vidi quella sera.. Mi rattristai ancora, ma un verso del mio fratellino mi fece sorridere nuovamente..! Sembrava volesse dirmi di non piangere...! Lo misi sulle mie ginocchia e lo abbracciai.. Da quel giorno gli volli sempre più bene..!

In qualche senso lo crebbi io.. Imparai il francese velocemente.. e ogni giorno ero con lui.. Stammo insieme per quattro anni, durante i quali cercai di non farlo crescere come tutti i francesi schifosi.. Cercai di farlo crescere a modo mio..! Gli volevo un bene dell'anima.. Per la prima volta volevo ancora davvero bene a qualcuno.. Ti pensavo sai..? Ogni giorno.. pensavo alle litigate con Boris, pensavo a Sergey, il mio papà.. pensavo.. e mi chiedevo se mai aveste trovato qualcun altro per sostituirmi.. E la notte piangevo.. Piangevo perchè odiavo quella vita orrenda.. Odiavo quella casa.. Non andavo d'accordo con il padre di Olivier.. a lui non piaceva il mio modo di fare secondo lui "rozzo e sgrezzo".. ma non m'importava, io non cambiavo per lui! Io stavo bene così! Lui non è mai stato mio padre, non ha il diritto di dirmi cosa devo fare e cosa no! Lui non può cambiarmi! E beh.. mia madre.. te l'ho già detto.. la odiavo ogni giorno di più perchè.. forse ero gelosa.. forse no.. beh, fatto sta che lei guardava solo mio fratello.. di me.. Niente..! Io ero estranea a quell'ambiente, quella non era casa mia.. io ero solo una maledetta intrusa! Volevo andarmene, volevo tornare da voi! Mi mancavate.. volevo ancora litigare con Boris..! Mi mancava tutto.. dico veramente tutto..

Continuai ad allenarmi con Peborg.. il mio Pegaso dorato sembrava diventare sempre più bello, di giorno in giorno.. Forse, mi allenavo perchè speravo un giorno di tornare nella squadra.. ma in fondo immaginavo che nessuno mi avrebbe più accettato..

Mi allenavo.. sempre.. prima da sola, poi cominciai ad insegnare qualcosa anche a Olivier, l'ultimo anno che stemmo insieme.. Aveva la mia età di quando entrai al monastero.. pensavo fosse già abbastanza grande per imparare..! Così gli regalai un beyblade e cominciai ad insegnargli qualcosa nel cortile di casa..

Ricordo i suoi occhi che brillavano ogni volta che chiamavo Pegaso.. è sempre stato bello.. con quelle sue ali dorate che sembrano toccare l'infinito.. Lui è sempre stato mio amico.. Quando mi sentivo a terra lo chiamavo e.. lui era sempre con me..!  Eppure, a volte vederlo faceva tanto male.. per il solo fatto che lui combatteva sempre contro il tuo lupo.. penso che anche a lui mancavi tanto sai.. Anzi, ne sono sicura..

Se non fosse stato per lui e per mio fratello sono sicura non avrei resistito a lungo in quella schifosa Parigi.. Beh, come città è bella.. ma la gente.. bah! Non ho mai avuto nessun amico all'infuori di loro due, nessuno.. Forse perchè non volevo.. forse perchè non riuscivo.. I miei unici amici siete stati sempre voi, e nessuno avrebbe mai potuto sostituirvi..

Sono rimasta ben quattro anni senza sentirvi, senza sentire te.. sono stata tanto male.. ma non ti ho mai dimenticato, mai.. Mi chiedevo se mai un giorno ci fossimo rincontrati.. Non lo sapevo.. ma lo speravo ardentemente.. Non sarei mai riuscita a dimenticarti, a dimenticare voi e.. tutti noi, i pazzi che eravamo..!

Olivier non ha mai voluto vedermi piangere.. Lui mi consolava, mi stringeva.. era un bambino premuroso..! Mi chiedeva come mai piangevo ogni notte.. e io glielo dissi.. Gli dissi che temevo di aver perso degli amici, il mio migliore amico.. gli dissi che ci avevano diviso e che forse mai li avrei più rivisti.. Gli dissi tutto.. mai lui penso non avesse mai capito.. Ancora non capiva.. Solo dopo avrebbe capito l'importanza degli amici.. ma ancora non era in grado.. Eppure, io gli volevo bene perchè lui cercava di consolarmi.. a volte piangeva con me.. Mi diceva che non voleva vedermi piangere perchè ci stava male.. Mi diceva che io avevo lui..

Quante volte, dal nulla, anche durante i nostri allenamenti, lo prendevo di peso e lo abbracciavo.. Lui è stata una delle persone che mi ha aiutato a sopravvivere..

Poi, un giorno.. me ne andai.. Il padre di Olvier mi disse che suo figlio avrebbe cominciato l'asilo, avrebbe avuto un'insegnante.. Me lo diceva come per dire che io non ho mai fatto una scuola, che sono ignorante, perchè le uniche cose che sapevo fare erano lanciare una trottolina e fare semplici cose scolastiche che ci insegnavano al monastero come passatempo.. Lui avrebbe avuto una cultura, io no.. Odiai anche lui in quel momento.. Io non servivo più.. di certo a Olivier non serviva una sorella rozza che lo tirasse su..

Così me ne tornai in Russia.. Quel giorno piangevo, proprio come quando arrivai.. Olivier piangeva.. diceva che non voleva lasciarmi.. mi voleva con lui.. Ma io dovevo andare.. Si, ero contenta di tornare in Russia, contentissima.. Però lasciare il mio fratellino, vederlo piangere.. Mi ha spezzato il cuore.. Piangevo perchè ero sicura che Borcov non mi avesse più accettato nella scuola.. E forse non vi avrei più rivisti..

L'ultima cosa che dissi a Olivier fu una specie di raccomandazione..

...............

 

-Una raccomandazione?-YURIY

-Si.. vuoi sapere quale?-MAILIYA

Yuriy annuì, curioso.. quello non gliel'aveva mai detto..

-bah, gli ho detto di stare attento a non crescere lecchino e schifoso come tutti i francesi..-MAILIYA

-Cosa?? E l'hai detto davanti a tuo.. si va beh.. suo padre??-YURIY

-No.. beh, gliel'ho detto nell'orecchio.. sai, lui ha sorriso.. e poi.. ha continuato a piangere..-MAILIYA

Yuriy non parlò.. però, che gente i francesi.. In fondo, se li immaginava così.. per fortuna lui non aveva niente a che fare con quella gente..

-E ora.. com'è tuo fratello?-YURIY

-Beh la Francia ha.. hey, ma lì non siamo ancora arrivati..-MAILIYA

-Si hai ragione.. dai, ora ricomincia il bello..-YURIY

-Cos'è, una favola per bambini?-MAILIYA

Il suo compagno si alzò, tornando a sedere..

-No.. è una romanzo drammatico e intricato..-YURIY

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** "Baby Furia" Is Back! ***





 

"BABY FURIA" IS BACK!

 

 

Mailiya non rispose al compagno.. Non sarebbe servito, quello che aveva detto era vero..! La storia della sua vita poteva definirsi un romanzo intricato e forse infinito.. pieno di colpi di scena, di gioia e di sofferenza..

Si lasciò andare e si buttò supina sul suo grande letto singolo.. La coperta pesante sembrò darle uno strano senso di calore.. Respirò a fondo, quasi volesse catturarlo tutto e goderselo fino in fondo, per poi andare avanti a raccontare..

........

 

PDV MAILIYA

Ero in macchina con mio padre.. Ero arrivata a Mosca il pomeriggio tardi, e già la sera volevo tornare da voi.. Scalpitavo, non vedevo l'ora di rivedervi, di riabbracciarvi..!

Mio padre fu molto gentile con me, con le mie ambizioni.. Lo scoprì essere un uomo di parola: mi disse che ci avrebbe pensato lui a farmi rientrare..! Si.. sempre più raccomandata, ma quella volta non m'importava di niente.. se non di tornare..! Certo, per il posto nella squadra non avevo nessuna certezza, però.. beh, l'importante era vedervi...! Si, devo essere sincera..! Certo, non che giocare con voi mi dispiacesse, siamo chiari..!

Quando vidi il portone del monastero aprirsi dopo ben 4 anni mi salì un senso di gioia immensa..! Ero ancora lì.. davanti a quella porta enorme.. tra poco vi avrei rivisti.. Tra poco sarei tornata alla mia vita!

Entrammo in macchina e poi mio padre fu subito avvicinato da Borcov, che lo salutò con un inchino, proprio come la prima volta che misi piede lì dentro..

Si tolse la sua solita mascherina: i suoi occhi erano.. strani! Brillavano.. beh, era contento.. stranamente lo era..

-Signor generale, quale onore riavervi qui..-BORCOV

... poi la sua attenzione si spostò su di me.. A quel punto i suoi occhi si chiusero in una fessura.. Sentì un brivido, ma non ci diedi molto peso..

-.. e quale piacere riavere te, Piccola Furia.. o come ti chiamano..-BORCOV

-Ah si? La chiamano così?-PADRE MAILIYA

-Deve sapere, signor generale, che sua figlia si è guadagnata questo soprannome per la sua bravura e.. durezza nei combattimenti.. una furia.. perfetta!-BORCOV

Quelle sue parole mi fecero paura.. si, erano complimenti, ma il modo in cui le disse mi fa venire ancora i brividi! Un sibilo di un serpente non sarebbe stato niente a confronto..! E poi.. Phuà, quel vecchiaccio che mi fa i complimenti?? Lecchino, peggio dei francesi.. Odio questa gente, l'ho sempre odiata.. Ma non ci feci poi caso più di tanto.. fremevo dentro.. per voi..

-Allora.. può riprenderla nella scuola?-PADRE MAILIYA

-Ma certo, signore! Con immenso piacere!-BORCOV

Si chinò nuovamente su di me.. Ormai avevo 8 anni, non ero più piccola.. o beh.. non troppo.. eppure lui mi ha sempre trattata con grande inferiorità, come se fossi stata una poppante! Ma d'altronde, spesso lo fa anche ora.. Non mi stupisco più..

-Ben tornata Mailiya..-BORCOV

Non ascoltai le sue parole.. la mia domanda era solo una:

-I miei compagni di squadra?-MAILIYA

Borcov rimase di sasso per qualche istante, per poi dirmi..

-Vuoi sapere se c'è ancora posto per te nella squadra?-BORCOV

Feci cenno di sì con la testa.. Il mio cuore ormai batteva a mille, volevo sapere qual era la risposta! Volevo tornare con voi..! Fremevo dalla voglia di tornare ad essere quella di un tempo.. con te.. e con gli altri..

-Ebbene si..-BORCOV

I miei occhi si riempirono di lacrime di gioia, ma non potevo piangere.. non potevo! Abbracciai mio padre.. lo ringraziai infinitamente per tutto quello che aveva fatto per me.. Per la sua fama, perchè no..?

-Però.. dobbiamo vedere se hai ancora le qualità necessarie..-BORCOV

Non ci pensai nemmeno su! Risposi di si e lo seguì dentro una torre, dove si trovava il beystadium per eccellenza.. Sai no? Lo hai presente.. Salutai mio padre con un cenno della mano.. prima di scoprire che ero ancora in perfetta forma.. Era incredibile...

Salì le scale correndo: ora potevo avere le chiavi della mia camera.. ero cresciuta e mi reputavano in grado di badare a me stessa.. Ero felicissima.. Dopo quattro anni di sofferenza.. di pianti irrefrenabili.. di lacrime per la mia dura vita.. ero di nuovo lì.. e tra poco vi avrei rivisti, quando pochi giorni prima pensavo di non potervi rivedere mai più.. Per me era meglio di un sogno!! Si, ero una pazza.. chiunque avrebbe preferito la lussuosa vita parigina a quella del monastero, dura e ostile.. ma io stavo bene.. stavo bene con voi, e con te.. mai smetterò di dirlo, sai? Io volevo stare con voi, i miei unici amici..

Incontrai Mark che mi indicò la tua stanza, dopo avermi abbracciato a lungo felice di riavermi tra i ragazzini della scuola.. Si, gli mancavo e.. anche lui mi era mancato, in effetti..

La tua camera era sempre la stessa.. Niente era cambiato.. se non tu..

Bussai e tu mi venni ad aprire..

-Yuriy..-MAILIYA

Ricordo non connettesti subito.. Mi guardasti per qualche istante, a bocca aperta.. Poi ti vidi cominciare a piangere, lentamente.. fino a che non mi abbracciasti, forte, molto forte.. Entrai nella tua stanza e tu chiusi la porta.. andammo avanti a piangere come due bambini piccolissimi per chissà quanto tempo.. Tu mi dicesti che ormai non ci speravi più.. un po' come me.. che eri felice come me.. che io non potevo andarmene per sempre..Poi ad un tratto ti feci serio e ti sei staccasti..

-Perchè non mi hai detto niente?..-YURIY

Eri arrabbiato.. arrabbiato con me perchè non ti avevo detto niente.. mi dissi che quel giorno tu stetti molto male, che piansi tanto.. perchè pensavi tu non contassi niente per me.. Che stupido che eri.. come potevi pensare una cosa del genere?? Tu.. sei sempre stato così dannatamente importante per me.. Così io ti raccontai la storia, ti dissi di mio fratello.. della Francia.. e tu mi stetti ad ascoltare.. e poi tornasti ad abbracciarmi..

-Ti prego.. non andartene mai più..-YURIY

-No.. te lo prometto..-MAILIYA

..........

 

-Non hai mantenuto la promessa sai..?-YURIY

Lei non rispose.. già, quella promessa..

-Ma in fondo..-YURIY

-Ssshh.. non sono ancora pronta a ricordare.. quello.. ti prego.. Piuttosto.. parliamo di quella sera.. voglio sentire cose felici..-MAILIYA

La guardò negli occhi.. erano tristi.. a momenti avrebbe forse pianto, anche se non lo avrebbe mai ammesso.. Lei era fatta così, era come lui! L'abbracciò di nuovo e..

-Scusa..-YURIY

-Non importa..-MAILIYA

Gli accarezzò la pazza chioma rossa, per poi stringerlo a sè.. Quanto voleva bene a quel diavoletto.. quanto gliene aveva sempre voluto.. e.. mai glielo aveva detto veramente...

-Yuriy.. sai io..-MAILIYA

Lo vide alzare il capo e fissarla con quei suoi occhioni azzurro mare.. No, non poteva dirlo.. lui non era un sentimentale.. e nemmeno lei lo era!! ma cosa stava pensando..?? No, non poteva rovinare tutto.. Era strano.. era come se le facesse paura ammettere di voler bene al suo Yuriy, al suo compagno d'infanzia.. eppure, era la verità.. e non c'era niente di male.. Forse aveva solamente paura che lui non ricambiasse.. o forse.. aveva paura e basta..

-dimmi..-YURIY

-Oh beh ecco.. sai.. è stato un giorno bellissimo quello per me..-MAILIYA

Lui sorrise, alzandosi dalla sua spalla..

-Anche per me.. ne dubiti forse? Dopo quattro anni sono stato ancora felice..-YURIY

...............

 

PDV YURIY

Mi sembrava impossibile tu fossi ancora con me, nella mia stanza.. eri cresciuta.. tanto.. Gli occhi erano sempre gli stessi.. e anche quei lineamenti da bambolina.. Solo.. eri più alta.. forse quanto me! E io.. beh ero il solito di sempre, solo che avevo i capelli lunghi fino alle spalle.. e tu mi prendesti in giro quella sera dicendomi che sembravo una ragazzina.. Si, era vero.. non me la presi, sapevo che scherzavi..

Ma ancora gli altri non ti avevano visto..! Ti presi per mano e cominciai a correre per i corridoi, stando attento a non imbattere in nessuna guardia se non Mark, e ti portai nella stanza prima di Sergey e poi ti Boris.. Beh, forse non ricordi.. ma Boris non ha mai accettato nessun'altro nella squadra.. nemmeno un maschio, perchè.. in fondo cominciava a legarsi a te.. Non lo ha mai ammesso, lo so.. però ti dico che è così, fidati! Quel giorno vidi i loro occhi lucidi.. Ti volevamo tutti bene, mailiya.. E beh, anche adesso è così!

Sai.. la notizia si diffuse subito nel monastero.. Tu ricominciasti ad allenarti con noi.. Ogni sera ci raccontavi qualcosa di diverso, o su Parigi, o su tuo fratello, o su suo padre.. sui francesi.. Era ancora bello stare insieme.. Poi eri forte quando parlavi in francese, imitando il fare gasato di quella gente.. Si, lo eri davvero!

Sai.. mi hai detto che al tuo Pegaso mancavo.. beh.. ecco.. tu mancavi tanto al mio Lupo.. Vedi, quel pomeriggio, proprio alle tre, all'orario della nostra sfida giornaliera, lanciai il mio bey nello stadio dove eravamo soliti allenarci.. Solo 24 ore prima il tuo bey rincorreva il mio, proprio lì.. ma quel giorno non fu così.. Chiamai il mio fedele Lupo e.. lui.. si trovò da solo.. Si rese conto di essere da solo nell'arena.. Pegaso non c'era a combattere contro di lui.. Io sentì dentro di me il suo stato d'animo.. e piansi.. piansi ancora..!

Quando sei tornata.. per me.. è stato come rinascere.. E non ho vergogna ad ammetterlo, credimi!

Tutti ormai lo sapevano: Baby Furia era tornata! Era ancora al mio fianco e mi rendeva felice.. e soprattutto.. era ancora degna del suo soprannome..

 

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Capitolo 7
*** Your Weak And Ill Heart ***


 

 

YOUR WEAK AND ILL HEART

 

Yuriy sorrise appena nel dire quell'ultima frase, ma il suo sorriso era destinato a durare veramente poco.. Vide Mailiya rialzarsi lentamente per ritornare seduta.. ma la sua espressione non era delle migliori.. Era triste.. e aveva reso triste anche lui.. Purtroppo per entrambi, quello stato d'animo, questa volta era giusitificato.. pienamente giustificato..

La vide tornare a predere la foto sul suo comodino, quella che rappresentava il fratello più piccolo, e sorridere con le lacrime agli occhi.. Non fece nemmeno in tempo a dire una sola parola di conforto che fu lei la prima a ricominciare a parlare.. Ma d'altronde, cosa avrebbe potuto dirle? Quello che era successo era stato troppo, davvero troppo grave..

-Sai.. io.. ho sempre odiato il padre di Olivier ma.. se non fosse stato per i suoi soldi, a quest'ora io non ci sarei più..-MAILIYA

Yuriy non rispose..

-Io.. non sarei qui con te seduta su questo letto.. non giocherei più con te e con gli altri.. non farei più arrabbiare Boris e.. chissà quante altre cose..-MAILIYA

-e.. io sarei ancora il loro robottino..-YURIY

La ragazza si girò, con l'aria di una che non aveva capito molto le parole del compagno.. Yuriy sorrise tristemente, prima di tornare a parlare..

-Se tu non fossi stata tra noi, io sarei ancora uno stupido e passivo burattino nelle loro mani.. Tu sola sapevi di quello che mi hanno fatto.. tu sola hai scoperto tutto..-YURIY

mailiya sorrise, poggiando la testa sulla sua spalla, dolcemente, facendolo arrossire.. Quante volte lei lo aveva fatto! Però quella volta quel semplice gesto che la sua compagna aveva sempre ripetuto anche da bambina aveva un sapore diverso..! Fece finta di niente..

-Sai.. stamattina mi sono svegliata prima perchè.. non riuscivo a dormire.. guarda caso proprio stamattina! Che strano vero? E.. mi sono arrabbiata con te perchè non eri in camera e non mi eri venuto chiamare quando sei uscito..-MAILIYA

-Umpf.. insomma quando ti vengo a chiamare ti incazzi perchè ti sveglio.. quando non vengo, ti incazzi perchè non vengo!-YURIY

La ragazza gli tirò un piccolo schiaffettino sulla nuca, facendolo sorridere..

-Cretino! Ero preoccupata.. sentivo che c'era qualcosa che non andava.. forse ero esagerata, ma era così che stavano le cose.. Beh.. poi ho scoperto tutto..-MAILIYA

Ci fu un attimo di silenzio.. poi..

-Secondo me era destino..-YURIY

-Umh? A che ti riferisci?-MAILIYA

-Beh.. era destino che tu ti svegliassi prima.. il fatto che tu stamattina non riuscissi a riaddormentarti, proprio stamattina, è un po' una strana coincidenza no? E poi.. se tu non ci fossi più.. io sarei stato per sempre nelle loro mani.. ma il destino ha voluto che tu ci fossi e che mi salvassi..-YURIY

Quella volta fu Mailiya ad arrossire.. Non lo aveva mai sentito fare quei discorsi.. era strano.. ma tutto ciò la rendeva felice..

Tornò a guardare la foto di suo fratello, per poi sentire crescere nei suoi grandi occhioni azzurro-lilla nuove segrete lacrime..

-Io.. l'ho fatto tanto soffire, il mio pulcino..e lui.. lui mi ha sempre voluto bene.. lui.. non si è mai meritato tutto quello che gli ho fatto..-MAILIYA

Cominciò a piangere, silenziosamente, poggiando i gomiti sulle ginocchia e abbassando la testa a terra..

Yuriy se ne accorse e spalancò i suoi grandi occhi azzurro ghiaccio.. No, non voleva vederla piangere.. Non ancora.. L'abbracciò forte e la fece appoggiare su di lui.. la ragazza si lasciò completamente andare a quell'abbraccio tanto affettuoso e mise tutto il suo peso su quel petto candido e forte coperto da una sola leggera maglietta intima..

Le accarezzò la testa, prima di dire..

-Chi poteva immaginare che la nostra Baby Furia, l'unica ragazza in quel postaccio, amante dei serpenti e dell'azione, resistente e forte in una maniera mai vista, avesse avuto un cuore così debole..?-YURIY

-Io.. Perchè a me??-MAILIYA

Lui continuò ad accarezzarle la testa, per poi continuare, a bassa voce..

-Tutti dicevano di non aver mai visto una ragazzina così.. Eri speciale, eri diversa dalle altre.. Borcov diceva che non potevi essere normale.. In fondo, si vedeva che eri la figlia di un generale.. Il capitano della squadra ero io.. ma comandavi tu lì dentro.. Piccola peste! Ogni tanto mi facevi arrabbiare.. ma poi mi passava subito..! Hai sempre avuto un coraggio ammirevole, sai? Sembrava non avessi paura veramente di niente.. Ormai eri famosa al monastero.. Tutti ti conoscevano come la piccola furia esplosiva.. la bambina che scatenava tutta la sua ira contro l'avversario.. Tutti si chiedevano come facesse tanta forza stare dentro un corpo da bambolina.. Proprio tutti!  Però.. nessuno sapeva che..-YURIY

-Che ero malata Yuriy!! Perchè a me??-MAILIYA

-Dai, calmati..-YURIY

Stettero qualche istante in silenzio.. L'unico rumore che riusciva a spezzare il silenzio era quello dei singhiozzi violenti di Mailiya, che con le sue lacrime bagnava lentamente la maglietta di Yuriy, facendogli provare qualche brivido nel sentire quel liquido salato caldo a contatto con la sua fredda pelle.. O forse, semplicemente, erano brividi di emozione.. tristezza.. paura.. paura di ricordare..

Improvvisamente la voce della ragazza tornò a farsi sentire..

-Yuriy.. posso farti una domanda?-MAILIYA

-Umh..? ma certo..-YURIY

-Io.. tu.. mi sapresti dire perchè.. perchè tutte le persone a cui voglio bene.. devono soffrire?-MAILIYA

Yuriy sussultò..

-Cosa?-YURIY

-Umpf.. è vero.. non dire di no.. Olivier, tu, Boris, Sergey.. mio padre.. tutte persone a cui voglio bene.. e guarda caso tutte persone che per causa mia sono state male.. e .. in certi casi davvero molto male..-MAILIYA

Yuriy sorrise tristemente..

-Mailiya.. ma che dici?-YURIY

-E' vero.. Sai, forse la gente fa bene a starmi alla larga.. potrei legarmi a lei e farla soffrire.. meglio di no.. anche se mi dispiace di avervi fatto tutti soffrire.. è stata colpa mia!! Se solo non ci fossimo conosciuti la tua esistenza sarebbe stata migliore!! la vostra esistenza.. Sono io a questo punto che non vado bene..-MAILIYA

Yuriy sobbalzò.. la prese per le spalle e la fece alzare, facendola poi stare a pochissimi centimetri dal suo viso e obbligandola così a guardarlo dritto negli occhi..

-Stai esagerando!! Come ti salta in mente di dire una cosa del genere?? L'averti conosciuta è stata la cosa più bella della mia vita!! Tu mi hai capito,  mi hai aiutato.. mi hai voluto bene e mi hai fatto scoprire cosa avesse voluto dire voler bene a qualcuno.. Tu sei stata tutto per me!! E' vero abbiamo sofferto.. ma è servito.. per unirci.. e cmq.. non m'importa! Non è stata colpa tua Mailiya, lo sai benissimo!! Ora siamo ancora insieme, è questo quello che conta!! E.. prega solo che gli altri non ti abbiano sentito.. conti molto.. anche per loro, sai..? Solo che.. beh non lo fanno vedere.. Tu.. sei stata.. e sei... beh, lasciamo perdere..-YURIY

Mailiya sussultò a quelle parole, il suo compagno le fece paura, dovette ammetterlo.. Si, forse aveva esagerato..

-Cosa Yuriy? Dimmelo..-MAILIYA

-No.. ecco.. non è niente di importante.. e.. scusa ma.. non dire mai più certe cose..-YURIY

Si passò una mano tra i capelli rosso fuoco e socchiuse per qualche istante gli occhi: era una ragazza intelligente, ma a volte era davvero stupida.. Come poteva dire certe cose?? Forse non si rendeva ancora conto di quello che era per lui! ma in fondo ne aveva, anzi, ne avevano passate tante.. Andare in crisi era più che comprensibile..

-No.. scusa tu.. mi dispiace.. forse ho esagerato..-MAILIYA

Lui la guardò sorridendo amaramente, per poi sdraiarsi sul letto supino e..

-Vieni qua..-YURIY

-Cosa?-MAILIYA

-Vieni qua!-YURIY

Lei sorrise e si sdraiò accanto a lui, poggiando la testa sul suo petto.. Chiuse gli occhi: già uno volta erano stati in quella posizione..

-Ti va di andare avanti?-YURIY

-Si.. si..-MAILIYA

...............

 

PDV MAILIYA

Stavo correndo per i corridoi: dovevo andare nell'ufficio di Borcov per vedere i risultati delle ultime analisi mediche.. Sai, quei controlli che ci fanno una volta ogni.. bah, forse 6 mesi? Beh.. fatto sta che sono arrivata davanti a quella porta.. stavo per entrare, quando sentì Borcov gridare probabilmente contro l'altra guardia, il medico superiore..

-No!! Non può essere vero!! Siete sicuri di aver controllato bene??-BORCOV

-S..si, signore.. i controlli sono esatti.. non so cosa dirle..-GUARDIA

-Umpf.. ma lei.. lei sta bene.. non può essere! Non si è nemmeno mai sentita male..-BORCOV

-Che posso dirle signore? Non saprei.. ciò che risulta è quello..-GUARDIA

Sentì un rumore.. probabilmente Borcov aveva appena sbattuto a terra qualcosa, dalla rabbia..

-No, non può essere!! Dovete fare un altro controllo al suo cuore!! Non credo a quello che sta scritto su questi stupidi fogli!! Lei non può avere ancora al massimo un anno di vita, il suo cuore è sano!!-BORCOV

Sobbalzai.. io.. solo un anno di vita ancora..? Stetti ancora ad ascoltare, spaventata..

-Non è come pensa lei.. il suo cuore è malato.. molto malato.. e.. molto probabilmente niente può salvarlo.. lei.. non vivrà a lungo..-GUARDIA

Cominciai a piangere, silenziosamente.. Dio, io stavo bene!! Non avevo niente!! Come poteva essere una cosa del genere?? E Borcov.. lui si preoccupava solo di star perdendo una blader, una sua forte blader.. non una persona, ma un oggetto.. Non m'importava di quel vecchio.. volevo solo sfogarmi..

-ma non c'è proprio niente che può salvarla??-BORCOV

-Beh.. si, una cosa ci sarebbe.. ma è un'operazione rischiosissima, costosa, tanto costosa.. e soprattutto, con 1 su 100 probabilità di successo, a quanto ho scoperto grazie a varie ricerche..-GUARDIA

Non dissero più niente, se non che mi avrebbero fatto degli altri esami per accertare la cosa e che avrebbero aspettato di essere sicuri prima di dirmi il tutto.. Con molta cautela, logico.. Io cominciai a piangere violentemente.. Non potevo essere io quella di cui stavano parlando.. Eppure, ero io..! Il mio cuore era sanissimo, io non sentivo niente!! Come poteva essere una cosa del genere??

Presi il mio Peborg dalla tasca dei pantaloni: lo guardai, lo rimirai.. lo bagnai con alcune mie lacrime.. A cosa mi serviva stare lì dentro?? Di lì ad un anno tanto la mia vita sarebbe finita.. Non sarei mai riuscita a realizzare il mio sogno, combattere in un vero torneo.. non avrei mai raggiunto la maggiore età.. non avrei mai avuto una vera vita.. Non avrei mai conosciuto il mondo.. Mi dispiaque per il mio Pegaso: si era scelto una padrona sbagliata a quanto pareva..

ma quello era solo il minimo.. io.. avrei lasciato te.. come avrei lasciato gli altri e il mio Pegaso dorato, fantstico... Non avrei più visto nessuno..  i nostri giorni insieme erano contati..

Piansi forte per chissà quanto tempo in ginocchio, con la testa appoggiata al muro, per poi cominciare a correre come una disperata per i corridoi.. Quel giorno, sembravano così belli.. strano, vero? Pensavo a te, alla mia squadra, con la quale non avrei mai combattuto in una vera gara, un giorno.. ero convinta fosse ormai sicuro.. I controlli non sbagliavano mai, era inutile negarlo.. E di fatti gli altri accertamenti furono tutti uguali: tutti diedero lo stesso risultato.. Che brutto sapere che la tua vita sta per finire.. che hai vissuto invano.. che la tua esistenza non è servita a niente.. Tutto ti sembra più bello.. persino un muro grigio..

Io non volevo lasciarvi.. non volevo.. per la prima volta, ho avuto veramente paura..

.........

 

Guardò il suo compagno: i suoi occhi stavano diventando lucidi, ma non voleva darlo troppo a vedere..

Gli accarezzò il petto, dolcemente, sorridendogli.. Lui ricambiò il sorriso, prendendole quella mano che furtiva lo stava sfiorando..

-Non volevi nemmeno dirmelo..-YURIY

-Come avrei fatto..?-MAILIYA

...............

 

PDV YURIY

Ci stavamo allenando.. faceva un freddo incredibile quel giorno.. tu tremavi, ma avevo capito che non era per la temperatura..

Non eri per niente in forma quel pomeriggio.. Mi hai sempre dato filo da torcere durante i combattimenti, a volte eri tu la vincitrice.. invece quel giorno eri fuori forma, svogliata.. quasi non te ne importasse niente della sfida..! E io che avevo chiesto agli altri di lasciarci da soli ad allenarci quel giorno perchè ti vedevo triste, e volevo capire cosa non andava, visto che sembravi non dirmelo.. Io ho sempre sofferto tanto quando non mi dicevi le cose, mi sembrava di sentirti sempre più lontana da me.. Boris e Sergey avevano accettato al volo: anche loro ti vedevano strana... erano davvero parecchio preoccupati sai? Ma sapevano che molto probabilmente ti saresti confidata con me..

Richiamai Walborg nel bel mezzo della sfida, e anche tu richiamasti Peborg.. Dopodichè mi avvicinai a te, nervosamente.. Tu avevi lo sguardo basso, quasi non volessi guardarmi negli occhi..

-Che ti succede, mailiya? Baby Furia si sta scaricando?-YURIY

Ridevo, volevo prenderti in giro.. ma tutto quello che ottenni fu un mezzo sorrisetto sarcastico da parte tua..e degli occhi lucidi..

Non mi rispondesti subito: prima andasti a sederti in un angolo, tenendo le ginocchia strette a te.. Fu allora che cominciai a preoccuparmi sul serio.. Non ti avevo mai vista fare così.. Venni a sedermi accanto a te e ti circondai le spalle con un braccio, non so perchè.. forse per scaldarti.. forse per sentirti vicina..

-Io mi sto davvero scaricando Yuriy.. e arriverà un giorno in cui non riuscirò nemmeno più a respirare..-MAILIYA

I tuoi occhi si fecero sempre più pieni di lacrime..

-Non capisco.. cosa intendi dire?-YURIY

Vidi una lacrima scendere dai tuoi occhi grandi, e poi ti vidi allontare da me.. Levasti gentilmente il mio braccio dalle tue spalle e ti sedesti qualche centimetro più distante.. Io stetti molto male.. quello non dovevi farlo.. Sembrava quasi mi stessi rifiutando..

-Che succede..?-YURIY

Fu allora che cominciasti a piangere..

-Yuriy.. scusa, mi fa male starti vicino perchè... mi ci devo abituare già da adesso ad esserti lontana.. a non poterti più abbracciare..-MAILIYA

Il tuo pianto si fece sempre più disperato.. Una volta avresti abbracciato me.. invece quel giorno ti alzasti e andasti ad abbracciare una..colonna! Si, abbracciasti una colonna,  riuscendo a sciogliere con le tue lacrime la neve che la ricopriva..

Io ancora non capivo.. o quasi.. Tu mi avevi appena detto che dovevi abituarti alla mia lontananza.. ma tu..

-.. tu non.. non puoi andartene ancora.. tu.. non intendevi questo vero??-YURIY

Cominciai a piangere anche io, in un botto solo.. Feci per avvicinarmi, ma mi bloccai a pochi centimetri da te: mi avresti cmq rifiutato.. Ma che stava succedendo?? Cosa stavi dicendo?? Continuavo a piangere, senza capire il perchè delle tue reazioni, delle tue parole..

Rimanemmo per qualche istante in silenzio.. io non ce la facevo più.. vederti piangere e non sapere cosa dire, cosa fare, mentre il freddo sembrava crescere..

-Yuriy.. Io.. non ce la faccio!! Non voglio lasciarti!! Non voglio!!-MAILIYA

Improvvisamente ti buttasti a terra, in ginocchio.. Fu allora che corsi da te: se mi avessi respinto avrei cmq resistito.. volevo sapere che avevi.. perchè stavi dicendo quelle orrende cose..

Ti abbracciai, ti strinsi a me, e poi ti fissai negli occhi.. ancora rossi e pieni di lacrime..

-mailiya!! Dimmi che succede, ti prego!! Non farmi star male in questo modo, non rifiutarmi..-YURIY

-Io.. è tutto quello che posso fare per abituarti a quello che succederà tra non più di un anno!! Non dobbiamo legarci ancora di più!! Credimi, lo sto facendo per non farti soffrire di più dopo!! Credimi, è così!!-MAILIYA

Non sapevo che dire, ero confuso.. non capivo niente..

-Che.. che succederà tra un anno..?-YURIY

Ti buttasti nuovamente tra le mie braccia e piansi.. piansi ancora per molto.. Fu allora che cominciai davvero a temere il peggio.. ma non così peggio come lo era la realtà..

-Yuriy.. io.. non voglio..-MAILIYA

-Mailiya.. Dimmelo ti prego!!-YURIY

-Io.. morirò Yuriy..-MAILIYA

Mi staccai da te, lentamente.. ti guardai con occhi spalancati.. era un sogno.. anzi, un incubo.. senza senso..

-Cosa vuoi dire..?-YURIY

Tu continuasti a piangere, ma me lo dissi, con la voce spezzata..

-Io sono malata.. il mio cuore è malato..  è risultato dagli ultimi esami che ci hanno fatto.. non mi rimane molto Yuriy.. Vedi perchè non voglio legarmi a te ancora di più?? Perchè io tra un anno non ci sarò più!!-MAILIYA

Ti buttasti su di me, stringendomi con tutta la forza che avevi.. Solo dopo qualche istante realizzai.. Tu.. stavi lentamente morendo.. Tu mi avresti lasciato per sempre.. Tu.. la mia amica d'infanzia.. l'unica per me..

-No.. non puoi.. Non puoi Mailiya!!-YURIY

Piansi anche io come un disperato.. Nella mia mente pensavo a te.. a noi due.. il destino voleva proprio dividerci..

Accarezzavo la tua pelle, ti stringevo.. come se cercassi di imprimermi bene nella mente e nel corpo quelle sensazioni, il tuo respiro su di me.. il tuo starmi vicino.. perchè tra non molto sapevo ormai non li avrei più sentiti.. Non avrei più visto i tuoi occhi da bambolina.. non ti avrei più parlato.. No, non volevo nemmeno immaginarmelo!! Non riuscivo.. era impossibile, non poteva essere vero!

..............

 

Il suo compagno si bloccò improvvisamente.. Mailiya allora alzò lo sguardo, lo guardò in viso e..

-Yuriy.. No ti prego..-MAILIYA

Stava.. piangendo! Si, stava piangendo.. proprio come qualche ora prima, al bosco.. stava piangendo come un bambino..

Mailiya avvicinò il suo viso a quello del compagno, dandogli poi un lieve bacio sulla guancia. Sentì le sue labbra bagnarsi di calde lacrime.. lacrime che ricominciarono a nascere copiose ancora nei suoi grandi occhi di quello strano colore..

Nascose il viso tra il collo del suo compagno e la sua spalla, per poi continuare a piangere, cercando di tanto in tanto di trattenersi per parlare, per calmarlo..

-No.. ti prego non piangere.. è tutto finito..-MAILIYA

La sua voce era spezzata.. soffocata.. ma non voleva mollare..

Era così, sdraiata accanto al suo Yuriy, per un quarto quasi sopra di lui, e si stava nascondendo come una bambina impaurita.. mentre lui le circondava le spalle con le sue forti braccia, incapace di dire ancora qualcosa..

-Io.. non volevo.. basta, smettiamola.. perchè dobbiamo star male per cose che sono successe tanti anni fa?? Non ha senso Yuriy.. basta..-MAILIYA

Ma lui sembrò non ascoltarla..

-Sai.. mi piace parlare di queste cose..-YURIY

-Cosa..?-MAILIYA

-Si.. mi piace.. non lo so perchè..-YURIY

la ragazza sorrise tra le lacrime..

-Sei masochista..-MAILIYA

-hey, non è vero!! Quella sei tu che ti piace farti bucare la pelle con aghi per i tatuaggi!!-YURIY

Risero insieme.. era vero.. Mailiya era piena di tatuaggi.. beh, piena per essere una ragazza.. ne aveva quattro, raffiguranti animali e pugnali.. tra di loro c'era anche il suo Pegaso, sulla spalla, in tutta la sua bellezza e maestosità, ed un serpente, uno dei suoi animali preferiti, che si attorcigliava ad un pugnale..

La ragazza asciugò lentamente le lacrime dal volto di Yuriy, sorridendo..

-Dai.. ora sono qui..-MAILIYA

-E siamo ancora insieme..-YURIY

Ci fu un attimo di silenzio.. Mailiya tornò ad appoggiare la testa sul petto di Yuriy, il quale tornò a stringerla..

-Sai.. comincio a darti ragione.. anche a me piace ricordare.. anche questi momenti.. sarà che siamo masochisti tutti e due..-MAILIYA

...............

 

PDV MAILIYA

Quella sera venni in camera tua.. Tu eri ancora triste, con le lacrime agli occhi.. Mi sdraiai sul letto accanto a te.. Non parlavi, fino a quando..

-L'ho detto agli altri..-YURIY

Annuì, poco convinta..

-Boris ha pianto.. penso stia ancora piangendo..-YURIY

-Da..davvero?-MAILIYA

Tu feci cenno di si con la testa..

-..e Sergey ha spaccato mezza stanza... che ci vuoi fare, ognuno ha il suo modo per dimostrare dispiacere, non credi?-YURIY

Rimasi di sasso.. era tutta colpa mia quello che stava succedendo.. la vostra tristezza, il vostro rancore.. tutta colpa mia.. Tu non mi guardavi in faccia.. Forse avevi paura fossi già un fantasma.. forse non volevi farti vedere piangere..

-Mi dispiace Yuriy..-MAILIYA

-Non è colpa tua..-YURIY

Cominciai nuovamente a piangere.. avrei preferito davvero morire all'istante che vederti in quello stato, che sapere tutto quello che stavo provocando negli animi di Boris e Sergey.. Allora mi volevano bene.. Quel Boris che mi prendeva sempre in giro allora un po' di bene me ne voleva.. Io.. non volevo lasciare nemmeno loro! Io non ho mai avuto una vera famiglia, Yuriy! la mia famiglia siete stati voi!! Spero lo abbiate capito in tutto questo tempo!! Con voi sono cresciuta, sotto le attenzioni di papà Sergey.. e devo tutto a voi.. Io non volevo andarmene.. non per sempre.. non potevo lasciare la mia famiglia!

Improvvisamente ti voltasti verso di me, mi presi per le spalle e mi abbracciasti talmente forte che quasi mi feci male..

-Perchè Mailiya.. perchè ti vogliono portare via??-YURIY

Ti accarezzai la testa, ti baciai la guancia.. faceva così male sentirti vicino..

-Io non voglio.. non voglio andarmene.. Io.. noi abbiamo ancora tante cose da fare insieme..-MAILIYA

-Ma.. ma magari non è sicuro.. magari hanno sbagliato.. tu stai bene..-YURIY

-No Yuriy.. mi hanno controllato bene.. è tutto vero.. io..io..-MAILIYA

Sai.. è brutto sapere che dovrai lasciare le cose a te più care.. le persone a cui hai da sempre voluto bene già in anticipo.. sarebbe stato meglio non saperlo mai! Ma in fondo in questo modo hanno potuto salvarmi.. Chissà, forse è stato il destino stesso a volermi salva.. ormai comincio a pensarlo, visto la gravità della mia malattia, la stessa che uccise mio nonno..

Io non riuscivo nemmeno a guardarti.. Ti fissavo, pensavo al primo giorno in cui vidi quegli occhioni azzurri.. e piangevo.. perchè mai più li avrei rivisti di lì a non molto.. e mai li avrei visti sul ragazzo che saresti diventato..

E gli altri.. no, nemmeno loro riuscivo a guardare.. Io e Boris non riuscivamo nemmeno più a litigare, come ogni giorno.. Ci guardavamo e piangevamo..

Quella notte piangemmo tantissimo.. ricordo che ad un certo punto ci mancarono persino le lacrime.. E poi.. dormimmo insieme per tutta la notte, proprio in questa posizione di adesso.. Io ti stringevo.. non volevo mollarti..

Prima di addormentarci..

-mailiya.. non mi lasciare ti prego.. non lo fare..-YURIY

.. mi dissi quelle semplici parole.. Io ci stetti molto male.. Ti baciai la fronte e ti asciugai l'ultima lacrima ladra che ti rigava il volto: non potevo dirti che non l'avrei fatto, non sarebbe stato vero..

....................

 

-Io quella notte ti stringevo perchè.. perchè non volevo perderti.. avevo come paura che il destino, la tua malattia, ti portassero via da me.. E io non volevo permetterglielo!-YURIY

Mailiya si strinse ancora di più a lui.. Aveva voglia di piangere, come il suo compagno.. ma entrambi cercarono di trattenersi confortandosi in quell'abbraccio..

-Sono stati giorni terribili.. un inferno.. anzi peggio!-MAILIYA

-Sai mailiya.. il peggio per me e per gli altri doveva ancora arrivare..-YURIY

 

 

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Capitolo 8
*** Your Wish ***





 

 

YOUR WISH

 

 

 

La ragazza tornò a sfiorare il petto di Yuriy, riuscendo a fargli provare qualche strano brivido.. Arrossì, facendo sorridere la sua compagna che lo stava a fissare come si usa guardare un bambino impacciato.. Era così carino con le gote dello stesso colore dei capelli..! Sorrise ancora a quel pensiero, prima di tornare ad ascoltarlo..

-Quella notte Mark entrò in camera mia.. me la ricordo bene anche perchè tu la mattina successiva mi chiesi un grande favore..-YURIY

.............

 

PDV YURIY

Dormivo tranquillo.. o quasi insomma.. ero in uno stato di dormiveglia, stavo per cadere completamente nel sonno.. Ancora ti potevo sentire accanto.. forse, avevo paura a dormire.. paura che qualcuno ti potesse portare via senza che me ne accorgessi! Non so perchè.. tu già dormivi.. o almeno credo.. Il tuo viso era rigato di lacrime ormai secche...

Improvvisamente, sentì la porta aprirsi.. avrei voluto aprire gli occhi per vedere chi era... avevo paura.. ma non ci riuscì! Sentì poi una mano afferrarti.. qualcuno stava cercando di portarti via da me, io lo sapevo! Spalancai gli occhi per  solo un secondo e ti strinsi ancora di più, quasi riuscendo a soffocarti, reagendo d'istinto probabilmente.. tu ti svegliasti di soprassalto, ma non riuscisti a capire la situazione.. a dire il vero nemmeno io la stavo capendo, sapevo solamente che avevo paura e che quel qualcuno ti stava prendendo.. Tornai a chiudere gli occhi per forza maggiore: era notte fonda e avevo un sonno incredibile... Che guardia che sono, vero? Mi maledissi in sogno per quello che avevo fatto ma in quel momento la mia stanchezza era più forte di me..

Ti sentì sospirare..  forse non ti eri svegliata del tutto, o non lo so..

Poi sentì una voce.. una voce che mi tranquillizzò e mi fece sorridere..

-E ok.. dormite pure insieme.. ma che sia l'ultima volta, chiaro?-MARK

Era Mark! Forse non ti aveva vista in camera tua e ti era venuto a cercare..! Allora sorrisi: avrei voluto ringraziarlo, ma ero stanco.. avevo sonno.. riuscivo solamente a sentire i rumori che mi circondavano.. non riuscivo a reagire.. a parlare..

A quel punto, rassicurato, mi addormentai: il sonno mi aveva vinto.. Avevo pianto talmente tanto da essere esausto!

Vedi.. la mattina successiva tu.. tu mi hai chiesto un favore.. un enorme favore..

Quel giorno tu ti svegliasti al suono della sveglia, come sempre.. mi sorridesti con fare assonnato e ti misi a sedere sfregandoti gli occhi.. me lo ricordo benissimo.. Stetti per qualche istante a guardare fuori dalla finestra: il sole non era ancora sorto.. era prestissimo, come ogni mattina! Eri silenziosa.. Non sei mai stata così silenziosa la mattina.. Non piangevi, non ridevi.. non facevi proprio nulla, e il tuo sguardo non lasciava trasparire nessuna emozione..

Mi sedetti accanto a te, a fatica: avevo ancora sonno, ma dovevo alzarmi.. e volevo chiederti che avevi.. Che domanda stupida, cosa potevi avere?? Però.. volevo parlarti..

-Che c'è Mailiya?-YURIY

Tu non mi guardasti per qualche istante.. Ti alzasti dal letto e andasti a prendere Peborg dalla tasca dei tuoi pantaloni.. Poi tornasti da me.. io non capivo..

Ti misi sul letto e mi mostrasti il tuo bey dorato con ammirazione.. ma anche con immensa tristezza.. Stetti per qualche istante a fissare il simbolo del bit al centro, per poi dirmi:

-Com''è bello, vero?-MAILIYA

-Si.. è davvero bello..-YURIY

Si.. lo penso ancora.. il tuo Pegaso è fantastico.. Quando apre quelle sue ali sembra che da esse cada una specie di pioggia fatta di brillantini, bellissima.. Ha una luce.. strana, stupenda..

-E pensare che si è scelto la padrona sbagliata..-MAILIYA

Ti guardai, perplesso..

-Lui con me non ha futuro.. pechè io..-MAILIYA

Ricominciasti lentamente a piangere, ma non feci in tempo a dire niente che tu..

-Scusami Pegaso... io avevo tanti sogni.. tu ne facevi parte! Ma ora niente è più come prima.. Scusami, ti sto deludendo.. Come sto deludendo te Yuriy e tutti gli altri.. Scusatemi..-MAILIYA

Ti abbracciai.. io non volevo piangere.. la situazione sarebbe solo peggiorata in quel modo! Dovevo solo cercare di farti forza, anche se avrei voluto sbattere la testa contro il muro fino a spaccarmela del tutto.. ma non potevo..

-Io.. tu non devi scusarti.. e sono sicuro che anche Pegaso la pensa così! Non è colpa tua.. tu..non pensarle nemmeno queste cose!-YURIY

Ti staccasti da me, gentilmente, e mi prendesti una mano nelle tue.. e.. mi misi in essa il tuo Peborg, per poi stringerlo insieme alla mia mano..

-ma che..?-YURIY

-Vorrei tanto averlo accanto a me all'ora della mia morte.. come vorrei avere accanto voi.. ma so che questo non succederà..  Pegaso ha scelto la persona sbagliata.. io non posso soddisfarlo pienamente.. lui rischia di rimanere solo..-MAILIYA

-Non capisco.. cosa..?-YURIY

-E' tuo Yuriy.. Tienilo e conservalo per me.. puoi darlo a Boris e a Sergey.. ma.. per favore, vorrei solo che lo trattaste bene e che soprattutto non lo dareste a nessuno, dico nessuno all'infuori di voi.. Lui vi farà compagnia.. potrete usarlo solo voi, quando volete, perchè lui obbedirà solo a voi, ne sono sicura.. E.. sarò felice di saperlo nelle vostre mani..grazie a lui spero così vi ricorderete di me..-MAILIYA

levasti le tue mani da Peborg lasciandolo nelle mie.. Troppo tardi: stavo piangendo anche io, proprio come la sera precedente.. Quelle parole mi fecero ripensare inevitabilmente a quello che ti sarebbe successo, presto.. troppo presto.. Te ne saresti andata per sempre.. E tutto ciò era inevitabile..! Ma io.. non potevo accettare.. io..

-Io non posso.. io.. non credo.. di.. di esserne degno..-YURIY

Mi accarezzasti la testa, dolcemente, mentre io continuavo a piangere:

-Lui sarà felice con te.. e.. si, forse tu preferiresti non averlo perchè vorresti dimenticarti di me per non soffrire, vero?-MAILIYA

-ma che dici???-YURIY

Come potevi dire una cosa del genere??

-Allora pensi davvero di non meritartelo?-MAILIYA

Annuì lentamente col capo.. si, era vero..

-Ma che dici tu! Yuriy.. sei l'unica persona in questo mondo.. l'unica.. per me.. e.. per lui.. è tuo..-MAILIYA

Fu allora che lo strinsi forte a me..

-Ti prometto che.. che lo tratterò bene.. noi lo tratteremo bene.. e.. che mi sarà impossibile dimenticarti!-YURIY

Asciugasti le mie lacrime dolcemente, sorridendomi e ringraziandomi debolmente, con la voce spezzata..

-Ora.. beh, finchè sarò con voi serve a me.. sai.. non mi serve allenarmi, visto che non realizzerò mai il mio sogno..-MAILIYA

Piansi ancora più forte a quelle parole.. facevano male a me quanto a te..

-.. ma devo continuare ad allenarmi...! quando.. beh.. me ne andrò, farò in modo di fartelo avere, sta tranquillo..e.. un'altra cosa Yuriy..-MAILIYA

Cercai di smettere di singhiozzare per ascoltarti attentamente.. non mi fu molto facile..

-Vorrei realizzaste il mio sogno per me.. so che vi chiedo tanto ma..-MAILIYA

Mi avvicinai a te, ti presi prima per le spalle, fissandoti in quei tuoi occhi azzurro-lilla, e poi ti abbracciai...

-Sarà fatto, mailiya.. te lo prometto a nome di tutti! Diventeremo i campioni Russi di Beyblade..-YURIY

.......................

 

-Ce l'avete fatta.. lo sapevo ce l'avreste fatta..-MAILIYA

Yuriy la guardò sorridendo..

-Sono contento di aver mantenuto la promessa.. Non avremmo mai potuto deluderti.. Boris e Sergey erano d'accordo con me, ma già lo sapevo.. avrebbero fatto qualsiasi cosa per saperti felice anche nell'altra vita.. Non te lo saresti aspettato al tempo, vero?-YURIY

-Bah, da Boris nemmeno adesso! >____>-MAILIYA

-Cretina.. -____- -YURIY

Risero insieme per qualche istante.. che durò molto poco, perchè improvvisamente Yuriy si fece serio...

-Tu.. avevi 12 anni quando te ne andasti.. rimanemmo insieme per soli 4 anni.. ti rendi conto?-YURIY

-Già..-MAILIYA

-E la cosa più orrenda è che quel bastardo di Borcov..-YURIY

Lo vide irrigidirsi, ma subito cercò di calmarlo..

-Sssh.. calmati dai..Sei stato molto forte per superare quello che hai passato, sai?-MAILIYA

Il suo compagno le accarezzò la testa, sorridendo sarcastico..

-Io? E tu allora?-YURIY

-Beh ma anche tu..-MAILIYA

Stettero zitti entrambi, come per magia.. avevano tanto sofferto.. Forse troppo per loro.. Dannatamente troppo..

D'un tratto, la ragazza ricominciò a parlare..

-Passarono due mesi.. o circa.. da quel giorno..-MAILIYA

............................

 

PDV MAILIYA

.. due mesi a piangere.. a tenerci stretti per la paura che da un giorno all'altro io me ne potessi andare.. Niente era più come un tempo.. c'era un clima strano.. triste, sconsolato.. e ogni giorno o quasi riuscivo vedere lacrime versate da qualcuno per causa mia.. Non era per niente bello, sai? Da un lato avrei preferito andarmene subito: non sopportavo vedere piangere te e gli altri..Però dall'altro volevo starvi vicino il più possibile.. Anche se stavo male.. e avevo paura, ogni giorno sempre di più..

Una mattina bussarono alla mia porta.. Io mi coprì e andai a vedere chi era..

-Mark..-MAILIYA

Lui mi sorrise, stranamente..

-Prepara la valigia.. sei a cavallo!-MARK

-Che..?-MAILIYA

Non capivo.. forse perchè stavo ancora dormendo in piedi..

-Partirai oggi stesso.. trovati in cortile tra massimo 10 minuti!-MARK

-10??-MAILIYA

Se ne andò, lasciandomi a bocca aperta.. partire.. ma dove dovevo andare?? Forse, volevano cacciarmi perchè avevano capito che io lì ormai ero solo d'impiccio per loro! Si, era così probabilmente! Una lacrima scivolò sulle mie guance.. non poteva essere che così..

preparai le mie valigie di fretta, piangendo.. No, non stavo morendo.. ma il giorno di dirvi addio era arrivato..

uscì dalla stanza di corsa con Peborg in mano: quella volta vi avrei salutati, vi avrei detto di stare tranquilli.. di ricordarmi.. a avrei dato a te il mio bey.. ti avrei affidato finalmente per sempre Pegaso.. Ma non fu così, almeno all'inizio.. Ancora prima di poter raggiungere l'angolo per venire in camera tua trovai una guardia, ma non era Mark.. Prese la mia valigia e mi accompagnò giù, in cortile.. Ma io non potevo dirvi addio in quel modo!! Volevo abbracciarvi.. sapendo che sarebbe stata l'ultima volta.. E invece no.. Yuriy.. volevo rivederti.. volevo dirti quando eri importante per me.. volevo dire a Boris quanto le nostre litigate mi avessero da sempre divertita.. e a Sergey quanto lo ringraziassi per essere stato una specie di secondo papà.. E invece no!!

Stavo per scoppiare a piangere, quando vidi davanti a me Borcov e mio padre parlare a bassa voce.. c'era anche Mark in disparte.. pensai bene di aprofittarne..

Lo chiamai e lui subito venne da me.. Gli porsi Peborg..

-Dallo a Yuriy.. per favore.. e non deludermi proprio ora..-MAILIYA

Mark forse vide le mie lacrime.. se lo mise in tasca e mi promise sorridendo che mi avrebbe accontentato..  Mi fidavo di lui, e infatti mantenne la sua promessa..!

Poi vidi mio padre raggiungermi..

-Si parte, tesoro.. ma.. guarda come sei cresciuta! Ti sei fatta proprio una bella ragazza!-PADRE MAILIYA

-taglia corto pà..-MAILIYA

Ormai avevo già cominciato a piangere.. non me ne fregava niente di Borcov.. tanto non mi avrebbe più rivisto..

Mio padre capì al volo e si zittì all'istante..

-Non mi vogliono più vero?? Sanno quello che ho e non servo più a niente!!-MAILIYA

-No, non è come la pensi tu..-PADRE MAILIYA

Allora guardai Borcov.. lui annuì.. allora.. che stava succedendo??

Tornai a guardare mio padre con aria interrogativa: non immaginavo niente.. proprio niente..

-Il padre di Olivier e tutti gli altri sono venuti a sapere della tua malattia..-PADRE MAILIYA

Mio padre parlava della mia malattia sorridendo.. ma che c'era da ridere? Avrebbe dovuto piangere, se gliene importava qualcosa di me!

-...e.. lui si è offerto di pagarti l'operazione...-PADRE MAILIYA

Cosa? Non poteva essere!! Allora io..

-Allora mi salverò??!-MAILIYA

ma mio padre tornò immediatamente triste...

-Vedi.. non è detto.. è molto rischiosa come operazione.. tu potresti anche non farcela.. e le probabilità di riuscita sono minime..-PADRE MAILIYA

In un primo momento diprezzai la durezza delle sue parole, il modo schietto e freddo in cui me lo aveva detto..! ma in fondo.. era stato sincero.. dovevo solo ammirarlo per quello.. E così feci.. era giusto sapere la realtà..

-Beh.. grazie.. per essere stato sincero..-MAILIYA

Mio padre sorrise amaramente, prima di invitarmi a salire in macchina.. Dal mio finestrino fissai il monastero.. piangendo.. proprio come diversi anni prima.. Lo guardavo.. pensavo che dentro c'eravate voi.. ero sicura di non rivedervi mai più..

Yuriy.. chissà che avresti detto quando lo saresti venuto a sapere? Tu forse avresti sperato in quella piccola probabilità che avevo di salvarmi.. so come sei fatto, sai? Forse, grazie a quella notizia, non avresti nemmeno pianto.. Forse avresti conservato Peborg in attesa del mio ritorno.. ma io sapevo che non sarebbe stato così.. Avrei voluto gridarti dal cortile di non piangere, di farti forza.. di ricordarmi per sempre, perchè io non sarei più tornata..

-Addio Yuriy.. sei stato importantissimo per me.. e addio ragazzi.. vi voglio bene..-MAILIYA

Sussurrai quelle parole al vento, mentre la macchina di mio padre si allontanava inesorabilmente dal monastero.. Quanto avrei voluto saltare giù.. ma in fondo non sarebbe servito a niente.. avrei solo prolungato la mia agonia in attesa della mia morte.. Ho pianto, ho pianto davvero tanto.. Ho pregato..per tutti voi.. la realtà era quella, avevo troppo poche possibilità di salvarmi.. non mi servivano illusioni.. In quel momento, avevo solo bisogno di qualcuno che mi asciugasse le lacrime, proprio come quella mattina..

...........................

 

Silenzio.. assoluto silenzio.. Yuriy fissava il soffitto, perso.. Mailiya giocava con la sua maglietta, bagnandola nel frattempo con una sua lacrima silenziosa, che però fece risvegliare il suo compagno dai suoi pensieri..

Il rosso la guardò.. le asciugò la lacrima e..

-Io.. beh ecco.. sono stato importante sul serio per te?-YURIY

Mailiya lo fissò, estasiata.. Si alzò sui gomiti per qualche istante, giusto il tempo di poterlo vedere bene in viso.. I suoi occhioni azzurro-lilla erano sgranati su di lui, il quale la stava a fissare quasi come spaventato per la sua domanda.. e per la risposta che sarebbe presto arrivata da lei..

-Scherzi?? Dopo tutto questo tempo tu hai ancora il coraggio di farmi queste domande??-MAILIYA

Yuriy sorrise tristemente, per poi sentire la testa della compagna riappoggiarsi al suo petto, dolcemente..

Mailiya poteva sentire i battiti del suo cuore.. quel cuore ormai non più cibernetico.. ma umano.. Sorrise nel sentirlo battere forte, veloce.. Era agitato.. o forse.. chissà..

-Tu sei stata la persona più importante per me.. Tu sei sempre stato una parte di me.. lasciarti per me significava già morire.. Tu forse ancora non ti rendi conto..-MAILIYA

No.. si rendeva perfettamente conto.. perchè lui per lei era la stessa cosa che lei era per lui.. Una parte di lui.. o forse molto di più..

Le accarezzò per qualche istante la testa..

-Grazie..-YURIY

-Ma di cosa..? Piuttosto.. perchè questa domanda?-MAILIYA

Ecco.. lo sapeva che l'avrebbe detto..

-Beh.. perchè tu... niente.. così.. l'ho chiesta così..-YURIY

-hey.. dimmelo..-MAILIYA

-Ma te l'ho detto.. così, tanto per..-YURIY

Mailiya a quel punto stette zitta: odiava le persone insistenti, quindi lei non lo sarebbe stata con lui.. Voleva sapere cosa nascondeva Yuriy.. non le aveva mai nascosto niente.. cosa c'era di così importante e pauroso per lui?

I suoi pensieri furono improvvisamente interrotti dalla voce di Yuriy, che continuò, con lo stesso sguardo perso nel soffitto, a ricordare..

.......................

 

PDV YURIY

Anche io quella mattina fui svegliato da qualcuno che bussò alla mia porta.. A dire il vero, non pensai a niente.. andai solamente ad aprire.. Ma quando vidi Mark davanti a me, una molla di rabbia e tristezza sembrò improvvisamente prendermi..

-Ma che..?-YURIY

Mark non disse nulla, ma si limitò ad allungare verso di me una mano fatta uscire da sotto la tonaca: in essa c'era Peborg..

-Noooo!! Mailiya!!-YURIY

Cominciai a piangere, come un disperato.. o forse di più.. Mi buttai a terra.. anche se avevo voglia di buttarmi dalla finestra.. L'unica ragione per cui non lo feci era per te, per i tuoi desideri che ci avevi chiesto di avverare..

Mark si abbassò verso di me e me lo mise a terra, accanto alle mie ginocchia..

-Nascondilo immediatamente!-MARK

Feci come aveva detto, ancora in lacrime.. lo misi nella tasca del pigiama e mi rialzai barcollando, quando sentì dei passi venire verso la mia stanza.. Poco dopo sulla porta comparve Borcov..

-Oh Yuriy.. mi dispiace per mailiya davvero..-BORCOV

Strinsi i denti.. maledetto!! Hai ragione tu: a lui dispiaceva solo aver perso un'arma vincente, non una persona vera.. Nonostante tutto cercai di stare calmo..

-Sai.. lei è morta stamattina..-BORCOV

A quelle parole continuai a piangere, ancora più forte.. Borcov odiava la gente che piangeva, ma in quel momento non me ne fregava niente, nè di lui, nè del monastero.. Volevo piangere, sfogarmi!! Tu eri morta.. tu non c'eri più!! E mai lo saresti ancora stata al mio fianco!! Perchè?? Perchè proprio te??

Mi appoggiai allo stipite della porta, continuando a piangere.. No, non poteva essere vero.. Tu non potevi essere morta!! Sembrava tutto così impossibile Mailiya.. Noi, sempre abituati a stare insieme, in ogni momento, ora divisi da un maledetto destino.. Perchè doveva succedere proprio a noi?? Non mi sembrava vero, la tua mancanza permanente non poteva essere vera.. Tu c'eri, tu non potevi lasciarmi!! Mi avevi promesso che non l'avresti più fatto.. E invece ancora una volta te ne sei andata.. E mai più saresti tornata!

-Ivanov, non fare così.. non ne vale la pena per una ragazzina..-BORCOV

Stronzo!! Ti odio!! Come puoi dire una cosa del genere??

-Signore io.. io.. lei per me..-YURIY

Vidi il volto di Borcov contrarsi in una smorfia.. Non ne valeva la pena di andare avanti a parlare con un muro.. un cretino.. un senza cervello e anima..

-Niente signore.. come non detto..-YURIY

-Bravo Yuriy.. come non detto! Tu non devi dire niente!-BORCOV

Chiuse la porta davanti a me, lasciandomi ancora solo nel buio della mia camera.. Guardai fuori dalla finestra.. mi sedetti sul letto, proprio come quella mattina di due mesi prima, quando tu mi chiedesti quell'importante favore.. Mi dicesti di realizzare il tuo desiderio..

Estrassi Peborg dalla tasca del pigiama e mi misi con le mani in avanti a braccia tese.. Guardai di fronte a me.. cercai di visualizzare la tua immagine.. tu che piangevi.. che mi consegavi il tuo bey.. e mi dicevi di conservarlo.. Ma tu in quel momento non c'eri.. davanti a me c'era solo il tuo fantasma..

Mi buttai contro la finestra, gridando il tuo nome..

-Mailiya dove sei?? Perchè?? Dimmi perchè??-YURIY

Gridai, finchè non mi venne a mancare la voce.. Gridai all'esasperazione.. piangendo.. per un momento ho temuto di non smettere più di piangere.. Di piangere per tutta la mia vita.. Sapevo che quel momento sarebbe arrivato.. ma non sarei mai stato pronto ad una cosa del genere.. mai..

Quando non ebbi più voce per gridare mi ricordai degli altri.. Forse Borcov aveva già detto loro della tua morte, o forse no? Non importava.. volevo correre da loro..

Così mi vestì di corsa e mi misi a correre per i corridoi.. Non smisi un attimo di piangere.. non ce la facevo.. stavo morendo anche io al solo pensiero..

Bussai alla porta di Boris.. lui mi aprì e.. piangeva... mi vide piangere e annuì.. Mi fece entrare.. c'era anche Sergey.. picchiava pugni al muro e gridava..

Tornai a fissare Boris.. piangeva ancora, seduto sul letto.. Mi misi di fianco a lui e lo abbracciai..

-Doveva arrivare prima o poi..-BORIS

-Lo so.. lo so..-YURIY

Sergey si mise accanto a noi, quando ormai ebbe le nocche viola per i lividi.. fu allora che ci promettemmo ancora una volta di esaudire il tuo desiderio.. e di custodire segretamente Peborg per te.. di conservarlo.. e... di non usarlo per i nostri combattimenti.. Pegaso è sempre stato un bit forte.. ma.. non potevamo usarlo per vincere.. Noi, che abbiamo sempre fatto di tutto per avere la vittoria in mano, in quella circostanza non ce la sentivamo di usarlo per nostri scopi.. ti volevamo bene, e non sarebbe stato giusto..

Tu non c'eri più Mailiya.. al monastero già dal pomeriggio tutti sapevano della tua morte.. sentivi cose del tipo "Hey, quella, Baby Furia.. si quella là.. sai è morta!"... io sorridevo con le lacrime agli occhi.. sciocchi.. voi non sapete niente.. non parlate di lei, per favore..

................................

 

-Quel bastardo.. dirvi che ero morta.. Sai, quando ci siamo rivisti, sono rimasta di sasso quando ti ho sentito dire che ero morta..-MAILIYA

Yuriy chiuse gli occhi..

-Lo so.. vecchio bastardo.. quando ha saputo che eri ancora in vita e che sapevamo della stronzata che ci ha detto quel giorno, si è giustificato dicendo "Ero sicuro non ce l'avrebbe fatta, quindi era meglio andare subito al sodo che riempirvi di speranze inutili ed illusioni".. me lo ricordo benissimo... bastardo!-YURIY

Mailiya l'abbracciò per il torace, facendolo arrossire nuovamente.. sospirò..

-Ti ho fatto soffrire.. mi dispiace.. odio far soffrire le persone a cui voglio bene.. più che bene..-MAILIYA

 

 

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Capitolo 9
*** I'll Keep On Living ***





I'LL KEEP ON LIVING







Yuriy sobbalzò sul letto.. aveva sentito male... aveva inteso male!

-Come scusa?-YURIY

La ragazza si girò verso di lui, sorpresa.. non si era nemmeno resa conto delle sue parole..

Lo fissava con i suoi occhioni grandi.. senza capire dove il suo compagno volesse arrivare..

Yuriy sospirò..

-Possibile che sei così svampita??-YURIY

-Hey! >___< Non ho capito a che ti riferisci...-MAILIYA

Il ragazzo arrossì: no, non se la sentiva di ripeterlo.. non voleva.. o sarebbe sorta una questione troppo grande..

-No niente, non importa..-YURIY

-Ma..-MAILIYA

Mailiya vide per l'ennesima volta le gote del suo compagno dipingersi di uno strano colore caldo.. Ancora..! Ma cosa aveva quel giorno? Le stava nascondendo qualcosa.. perchè arrossiva? Lei voleva sapere cosa gli passava per la testa! Il solo sapere che Yuriy si stesse tenendo dentro qualcosa la faceva soffrire..

Gli prese una mano, portandosela accanto al suo petto.. Lui si voltò verso di lei, sorpreso, ancora rosso in volto..

-Ascolta.. se c'è qualcosa che non va.. beh, dimmelo per favore.. non fare così..-MAILIYA

Yuriy non rispose all'istante.. sentì il respiro mancare di fronte a quegli occhi che lo stavano supplicando di essere sincero nei suoi confronti.. Cazzo, avrebbe tanto voluto esserlo.. ma come poteva quando nemmeno lui sapeva cosa si nascondeva in lui?? Come poteva quando il coraggio sembrava mancare?? Come poteva quando dentro di lui c'era solo confusione..? Confusione.. buio.. totali.. da non capirci più un tubo! Da farlo sentire come mai si era sentito..

Scosse la testa, prima di sorriderle..

-Tranquilla.. ora.. beh..-YURIY

Mailiya sorrise anch'ella, ma tristemente, prima di annuire..

-Ho capito..-MAILIYA

..................

 

PDV MAILIYA

Arrivai all'aereoporto di Parigi di pomeriggio tardi.. Ad aspettarmi c'erano mio fratello e suo padre.. di mia madre nemmeno l'ombra.. va beh, tanto a me che importava di lei? Olivier mi corse subito incontro piangendo, facendo piangere anche me.. che bello rivederlo.. com'era cresciuto! Se non fosse stato per quei capelli verdi stranissimi non l'avrei mai riconosciuto! Era molto più alto.. ma gli occhi erano grandi, come sempre! Era davvero carino.. L'unica cosa che non mi piacque fu l'atteggiamento: nonostante le mie raccomandazioni e i miei insegnamenti era diventato un fighettino alla francese.. Ma poco importava! L'importante era poterlo riabbracciare ancora una volta..

Suo padre mi venne incontro camminando lentamente.. Quando mi fu davanti mi guardò con aria superiore.. Che schifo.. e pensare che avevo accettato di farmi operare con i suoi soldi! No, non volevo sembrare una lecchina, visto che lui sapeva del mio disprezzo.. forse quello era lui..Ho da sempre dubitato che quell'uomo mi volesse anche solo una minima parte di bene.. Odiavo il fatto di essere forse operata con i suoi soldi per un favore che lui doveva a qualcuno.. Ma in realtà era l'unica possibilità che avevo per salvarmi.. non c'era altra via d'uscita.. Quindi, tanto valeva tentare, nonostante lo schifo che avessi nei suoi confronti.. Forse era stato mio padre a convincerlo, forse mio fratello.. questo non l'ho mai saputo! fatto stava che, cmq stessero le cose, dovevo ringraziarlo.. e devo tuttora.. lui mi ha salvato con i suoi soldi!

Tornammo a casa e vidi mia madre.. appena mi vide cominciò a piangere.. piangere per quello che avevo.. Bah, non mi fecero nessun effetto le sue lacrime.. proprio nessuno! Forse sono stata troppo cattiva nei suoi confronti.. forse lo sono ancora.. ma d'altronde, chi lo è stato di più tra i due..? Non ho rimpianti.. non me ne frega!

Mi chiusi in camera degli ospiti, quella che poi sarebbe diventata camera mia.. volevo stare sola.. Mi misi a piangere.. ancora.. disperatamente.. Pensavo a te, agli altri.. a quel posto orrendo ma che in quel momento mi sembrava tanto bello quanto un castello delle fiabe.. Posso sembrarti esagerata, ma ti giuro che è così.. Quando sai che non vedrai più niente tutto ti sembra più bello.. Mio padre, con la sua solita durezza da me nonostante ciò apprezzata, mi disse che sarei potuta morire durante l'operazione.. Lo sapevo, tanto.. forse meglio così, visto che prima o poi me ne dovevo andare! Meglio prima possibile, grazie..

Allora piangevo.. mi rendevo conto a quel punto che tra soli 3 giorni non avrei più rivisto nessuno.. Non volevo lasciarvi! Volevo tornare da voi! Tornare a giocare, tornare a confrontarmi con te.. a guardarci in cagnesco.. Pensavo ad ognuno di voi piangendo.. Ma sorridevo perchè sapevo che mai mi avreste delusa: voi avreste realizzato il mio sogno e avreste custodito Peborg.. solo quello mi faceva sorridere..

Poi arrivò mio fratello.. mi vide piangere.. Ormai aveva 8 anni.. già capiva... Si sedette accanto a me.. e poi mi si buttò addosso piangendo.. proprio come me.. Mi implorava di non andarmene.. Chiedeva al cielo come mai proprio a me..

Io gli accarezzavo la testa, lo stringevo.. gli dicevo di non piangere per me.. gli dicevo tante cose.. gli chiedevo scusa..

-Mi dispiace.. mi dispiace tanto... tu non ti meriti una sorella come me.. ha ragione tuo padre.. tu ti meriti di meglio.. In fondo io che sono? Non sono niente.. sono una nullità..-MAILIYA

-No!! non è vero!! Io ti voglio bene!! Tu sei la mia sorellona e lo devi rimanere per sempre!!-OLIVIER

Piangeva.. sempre più forte..E io non sapevo da dove mi stessero uscendo quelle parole.. Forse, non volevo vederlo piangere perchè.. era colpa mia..

-Scusami.. è colpa mia se stai soffrendo.. tu non devi soffrire, capito?-MAILIYA

Lui mi stringeva.. riusciva a malapena a parlare, come me..

-No, non è colpa tua! No, tu non te ne puoi andare!! Vedrai, papà ti salverà!! Me l'ha promesso!-OLIVIER

Che promesse inutili, pensai.. perchè doveva illuderlo in quel modo..? Ma.. volevo lasciargli la speranza.. non volevo vederlo piangere, quindi..

-Si.. forse hai ragione.. in fondo, ce la potrei anche fare..-MAILIYA

Sapevo che non era vero, e ho da sempre odiato illudere le persone.. ma era l'unica cosa da fare per non vederlo piangere.. Faceva troppo male..

Lo lasciai sfogare per un po'.. per tanto, a dire il vero.. poi mi sentì in dovere di fare altro.. di rompere quel muro di tristezza in qualche maniera..

-Allora.. fai progressi a beyblade?-MAILIYA

Lui mi guardava, con i suoi occhioni.. si vedeva non aveva voglia di parlarne...

-Io.. veramente..-OLIVIER

-Olly.. ti prego.. fallo per me..-MAILIYA

Lo supplicai con le lacrime agli occhi di assecondarmi.. e così lui fece... con una morsa allo stomaco.. ma lo fece.. Per me..

-Io.. beh... sono migliorato.. Ho un bit-power adesso..-OLIVIER

-Davvero..? Cos'è?-MAILIYA

-Un.. un unicorno..-OLIVIER

-Bello l'unicorno..-MAILIYA

Mi ricordo che a quel punto si accasciò nuovamente su di me.. cercò di riprendere a piangere, ma glielo impedì.. non volevo..

-Sssh.. non piangere ti prego.. e dimmi.. ti sei fatto degli amici?-MAILIYA

-Si.. qualcuno si..-OLIVIER

Povero.. lo stavo obbligando a parlare.. ma non volevo vederlo piangere ancora.. non come qualche attimo prima..

Andammo avanti a parlare così per un po'.. in modo strascicato, svogliato.. parlare proprio per non fare altro, qualcosa di peggio.. Io gli dissi che avevo ritrovato i miei amici.. Gli parlai di te, degli altri.. Allora lui ricordo mi chiese tante cose.. Prima di andarmene mi sentivo di raccontare la mia triste ma anche felice corta vita a qualcuno.. E quel qualcuno fu lui! Ricordo i suoi occhi quando gli parlai del monastero, della squadra.. Certo, non gli dissi delle maniere forti che usavano con noi, quelle mai! Però gliele accennai.. Era giusto lo sapesse.. volevo sapesse di sua sorella, alla fine! Mi disse che anche lui avrebbe voluto far parte di una squadra.. Io gli dissi che non era impossibile! Di fatti poi ce l'ha fatta e.. devo dire che io non ho fatto più di tanto per lui in questo senso.. Si beh, l'ho aiutato a migliorarsi, per quello che sono riuscita.. ero senza il mio Peborg.. ma ero felice perchè l'avevate voi!

Il giorno dell'operazione arrivò in fretta.. Mai me lo scorderò, quel giorno.. Appena prima di entrare in sala, io piangevo.. piangevo tanto.. Avevo sentito il chirurgo parlare in modo freddo a mia madre, al padre di Olivier.. Mio padre non c'era.. era occupato, come sempre.. Sai.. in un caso come il mio persino il medico è stato freddo e duro a parole.. Le cose stavano così, non c'era modo di girarci intorno.. Avevo una possibilità su quasi 100 di sopravvivere.. niente era sicuro.. Sentì mio fratello cominciare a piangere e mia madre singhiozzare.. Suo padre stette zitto, ma d'altronde me lo sarei aspettato.. e cmq non m'importava della sua reazione!

Io fissavo quelle mura bianche mentre ero stesa sul lettino.. piangevo, silenziosamente... Sarei morta piangendo.. dicendo addio a questo mondo piangendo.. piangendo per te, per voi.. per mio fratello.. per mia madre e mio padre.. nonostante l'odio che provassi nei confronti di mia madre mi venne spontaneo pensare anche a lei..! Pregavo non per me, per la mia vita.. pregavo che nessuno che mi volesse bene soffrisse a causa mia.. non volevo!

Quando l'antestesista mi fece la puntura di anestesia sul braccio, in quei pochi secondi prima di addormentarmi.. beh ecco.. pensai principalmente a te e a mio fratello.. Vi dissi un lieve addio, sospirato.. per poi addormentarmi nella convinzione che mai più mi sarei risvegliata..

.....................

 

Mailiya sosprirò: mai si sarebbe dimenticata quelle terribili sensazioni.. proprio mai.. Erano state troppo sconvolgenti per lei.. emozioni troppo grandi alle quali il suo forte fisico e il suo cuore non sapevano resistere.. troppo forti anche per loro!

Prese la borsa del ghiaccio che poco prima Yuriy aveva poggiato e se la mise in testa, rimandendo sdraiata accanto a lui..

-Ma che fai?-YURIY

-Ho mal di testa..-MAILIYA

-E la roba fredda ti fa bene, secondo te..-YURIY

Mailiya non rispose.. solo dopo..

-Sai.. anche solo a pensarci sto male.. mi è venuto un male alla testa incredibile.. quella volta le mie emozioni hanno raggiunto il culmine..-MAILIYA

Yuriy non rispose.. Non riusciva ad immaginarselo ma..

-Io.. non riesco ad immaginarmi cosa possa voler dire dover dire addio al mondo, ma.. so cosa vuol dire sentirsi mancare qualcuno..-YURIY

Mailiya si tolse per qualche istante la borsa del ghiaccio dalla fronte e lo fissò dal basso.. sorrise, prima di tornare ad appoggiare la testa sul suo petto..

....................

 

PDV YURIY

Era già passato forse un anno.. tu non c'eri.. ancora mi sto chiedendo come abbia fatto a stare tutto quel tempo senza fare qualcosa.. qualcosa di grave e pesante.. Il dolore sembrava non passare mai.. ogni giorno era come il primo giorno in cui te ne andasti per sempre.. Era inutile, non riuscivo a reagire, non riuscivo più ad essere quello di una volta.. quello di quando tu eri ancora con me.. o quanto meno.. eri ancora viva.. L'idea che tu non fossi più in questo mondo non voleva entrarmi in testa.. non volevo ancora crederci, nonostante l'evidenza.. perchè non poteva essere vero.. era impossibile.. tu non potevi lasciarmi..! Perchè mai qualcuno voleva farci soffrire in quel modo?? Non ce ne sarebbe stato motivo!

Ogni sera, quando tornavo in camera mia stanco morto per i pensanti allenamenti, mi sdraiavo sul letto e ti pensavo.. pensavo che magari lassù stavi bene.. meglio di quando eri con me.. Pensavo a quando tu eri in quello stesso letto con me, a piangere per il tuo futuro.. Pensavo che tutto ciò non era reale.. Mai mi ci sarei abituato.. mai quel dolore sarebbe svanito..

Era quasi incredibile come ogni cosa mi ricordasse te.. Riuscivo a vederti ancora al mio fianco, stesa su quel letto.. riuscivo ancora a vedere le tue mani che mettevano nella mia il tuo bey.. Riuscivo ancora a vederti davanti a me durante i miei allenamenti.. Ogni tanto, immaginavo che a lanciare Peborg nell'arena non fosse stato Sergey o Boris.. ma fossi stata ancora tu.. tu che mi guardavi in cagnesco, mi dicevi che non mi avresti lasciato vincere.. che scatenavi tutta la tua furia.. Ma non eri tu..

Per questo non riuscivo a reagire: ogni minima cosa che mi circondava mi ricordava te.. da un semplice letto, ad un muro.. alla sala da pranzo, all'arena.. al tuo bey..

Quante volte , sempre la sera, me lo tenevo stretto.. e gli parlavo.. parlavo al tuo Pegaso.. Gli dicevo che mi mancava la sua padrona, che mai sarei riuscito ad andare avanti in quello stato.. Gli dicevo che sicuramente anche a lui mancavi.. e che avrebbe preferito essere nelle tue mani invece che nelle mie.. Gli chiedevo se secondo lui tu eri felice.. se mi stavi guardando.. se mi volevi ancora bene.. Lui si illuminava, di tanto in tanto.. forse stava piangendo.. O forse voleva solo darmi una risposta..

Guardavo fuori dalla finestra.. era tutto così triste.. guardavo in cielo.. tu sicuramente eri là.. solo in cielo poteva stare un angelo.. Forse in quei momenti guardavi giù.. e mi vedevi piangere.. Io non volevo farti vedere che piangevo, perchè non volevo renderti triste.. Allora mi sedevo vicino al vetro e, col nodo in gola, ti parlavo.. ti dicevo quello che avevo fatto quel giorno.. Ti dicevo quanto tu mi mancassi.. Ti pregavo di tornare da me, di non lasciarmi solo.. Immaginavo che tu già sapessi in che condizioni mi trovavo, ma ogni santa sera te lo ripetevo.. Tu eri una parte di me.. una parte essenziale, importantissima.. Da quando te ne andasti io ero cambiai. Non ero più io! Tu eri il mio ponte con la realtà, col mondo.. C'ero io.. poi tu.. e poi gli altri.. ma senza di te mi sentivo un estraneo.. un estraneo in quel mondo! Niente era più come prima.. nessuno appariva ai miei occhi come una volta, persino Boris e Sergey.. Non mi sentivo in sintonia con quello che mi circondava.. Io avevo bisogno di te per andare avanti.. Non potevo continuare a vivere in quello stato pietoso..

Sai.. io.. tante volte, in quelle sere.. beh.. ho pensato di..farla finita.. Io cosa ci stavo a fare lì? Tanto valeva morire che vivere in quello stato! Ormai il mondo mi era sconosciuto, e io ero uno sconosciuto per lui.. Sembravo quasi non appartenere più a quella realtà perchè era venuta a mancare quella cosa che mi teneva unito ad essa.. che mi permetteva di andare avanti.. che mi faceva da tramite.. Quante volte ho cercato di morire.. di raggiungerti.. ma.. qualcosa mi ha fermato.. non so, ogni volta che ci provavo, una mano invisibile e forte sembrava fermarmi..  Penso sia stato il pensiero del tuo sogno, che dovevo realizzare.. degli altri miei compagni.. di Walborg e Peborg.. o forse il pensiero che tu saresti stata triste per sempre se solo mi fossi tolto la vita per te.. sapevo come eri fatta.. piena di sensi di colpa, anche quando non ne avevi! O forse, più semplicemente, è stata la mano del destino a fermarmi.. Lui sapeva che tu eri ancora viva, e non voleva farmi morire.. Perchè aveva già progettato di riunirci..

......................

 

Yuriy accarezzò la testa di Mailiya, dolcemente..

-Non ti immagini nemmeno cos'ho passato..-YURIY

-Scusa..-MAILIYA

-Ancora?? Smettila, non è stata colpa tua!-YURIY

-E tu per favore non ripetermi che volevi toglierti la vita..-MAILIYA

Lo disse con voce spezzata.. Yuriy intuì al volo la sua tristezza..

-Scusa..-YURIY

-Niente..-MAILIYA

Mailiya chiuse gli occhi.. riuscì quasi a perdersi in quelle carezze tanto leggere regalatele dal suo Yuriy.. Sorrise al pensiero che per lui lei era davvero così importante.. Certo, si sentì uno schifo per quello che aveva passato.. ma sapere di essere così importante per una persona che lo è anche per te la fece sentire in paradiso.. Arrossì, ma cercò di nasconderlo.. Che le succedeva? Non ci fece troppo caso, non voleva e non doveva.. voleva piuttosto andare avanti..

-Il destino ha agito anche per me.. mi ha salvato per.. per te.. per noi..-MAILIYA

..................................

 

PDV MAILIYA

Sono convinta sia stato il destino a salvarmi, non il chirurgo.. Solo il destino poteva farmi uscire viva da un'operazione rischiosissima, con una minima possibilità di sopravvivere.. un'operazione che non riusciva a dare nemmeno un minimo di ottimismo ai medici.. strano! Di solito è loro specialità consolare i famigliari.. Ma nel mio caso non è stato così, tanta era la gravità della cosa! Ormai erano tutti convinti morissi, e invece il destino mi ha voluta salvare..

Ricordo quando mi svegliai.. Il chirurgo mi diede un paio di sberle abbastanza forti che mi fecero svegliare.. Ci misi un po' a capire la situazione.. Ero in sala operatoria.. cercai di ricordare.. io.. ero stata operata per una malattia.. la mia malattia al cuore..e.. io ero viva! Io ero viva! O no..? Forse era solo un sogno... Forse ero già morta.. Avrei voluto parlare ai medici che mi erano accanto, per chiedere dov'ero.. se ero viva o meno.. ma l'anestesia mi impediva ancora di muovere un singolo muscolo e il dolore al cuore per l'operazione era davvero tanto.. Ero ancora moribonda.. Ricordavo perchè ero lì.. ma non sapevo ancora niente.. non riuscivo ancora  a capire..

Mi dicevano di stare calma, di non agitarmi.. mi avrebbero riportato nella mia camera e avrei potuto finalmente rivedere i miei famigliari.. Ridevano, si abbracciavano.. erano felici... Allora forse.. c'erano riusciti.. forse ero davvero salva.. Un momento però.. salva da quella malattia..? Quella che mi avrebbe dovuto uccidere? Quell'operazione rischiosissima con una sola possibilità di riuscita su cento era riuscita? Non poteva essere.. Non riuscivo a pensare a niente, se non a quelle infinite domande.. Allora tornai a chiudere gli occhi.. il dolore stava aumentando, dovevo sul serio calmarmi..Se ero veramente viva mi sarei risvegliata..

E così fu.. sentì delle voci.. ero sul morbido.. ero sul letto della mia camera d'ospedale.. Aprì gli occhi, lentamente.. accanto a me c'erano mio fratello, suo padre e mia madre.. Non appena i miei occhi si schiusero, vidi Olivier appoggiare la testa alla mia pancia.. non riuscivo a sentire le sue lacrime scorrere su di me, ancora per effetto dell'anestesia, forse.. Eppure lo sentivo piangere.. Cominciai a piangere anche io.. provai a muovere la bocca, quella volta ci riuscì.. Allora bisbigliai poche parole.. chiesi a suo padre se ero salva, e lui annuì sorridendo.. La prima volta che ricordo mi sorrise così apertamente..

Provai a muovere un dito.. riuscivo.. Aprì di più gli occhi.. vedevo il mondo.. Cominciai a piangere anche io dalla forte emozione.. Io ero viva!! Io.. convinta di morire, di non rivedere più nessuno, ero viva!!

-Non.. ci poss..so cred..ere!-MAILIYA

Piangevo, come una bambina.. Non so quanto piansi, non sentivo le lacrime sulle mie gote.. ma piansi tanto, questo lo so per certo.. Non era possibile! Non poteva essere!!

Mia madre cominciò a piangere come me..

-Il dottore.. ci aveva detto che.. con molta probabilità tu.. tu saresti morta.. e invece..-MADRE MAILIYA

Continuai a piangere.. a quel punto cominciai a pensare al destino.. Lui voleva che io ti rivedessi.. che tornassi da te.. che continuassi a giocare.. che crescessi mio fratello.. Chissà cosa aveva in serbo per me..

Sorrisi, per quello che potei, quando sentì mio fratello abbracciarmi con cautela per non farmi male, per poi sussurrarmi..

-Te l'avevo detto! Mio papà non ti avrebbe lasciato morire.. Non m'importa quello che dicono quei dottori, non è vero! Non ti conoscono! Non sanno che tu hai un cuore forte.. nonostante la malattia, l'hai sempre avuto! Grazie.. grazie per essere ancora qui!!-OLIVIER

Tu.. tu non sai cosa voglia dire sapere di dover morire.. essere consapevole che non farai mai niente nella vita, non comprerai mai la tua prima macchina, non amerai mai veramente, non avrai mai una tua casa.. non realizzerai il tuo sogno.. non vedrai più niente.. e poi, improvvisamente, sapere che tu vivrai ancora! Sapere che tu farai tutto questo! sapere che potrai ancora realizzare il tuo sogno! E' un'emozione troppo grande e.. magnifica.. Io.. avrei voluto gridare dalla felicità, gridare al mondo che la morte non mi avrebbe vinta! Io ero ancora viva!! Io potevo vivere la mia vita!! Il mondo è sembrato colorarsi di rosa.. giallo.. azzurro! Quello che vuoi! ma era felice.. era un mondo felice..!

-Ora chiamiamo tuo padre..-PADRE OLIVIER

-Si.. io.. signore.. grazie mil..le..-MAILIYA

Lui mi sorrise, vedendomi piangere.. poi prese il cellulare e chiamò mio padre.. Lo sentì piangere al telefono a distanza del mio letto.. Volle parlare con me.. beh, io spiaccicai qualche parola, parlai come ne ero capace.. Pensai subito a voi.. dovevate saperlo! Non dovevate soffrire! Io stavo bene, ero viva!! Gli dissi di dire a Borcov di dire a te e agli altri che mi ero salvata.. lui mi disse che lo avrebbe sicuramente fatto.. Poi riappese

Stetti in ospedale per un po'.. ogni giorno Olivier veniva a farmi compagnia..Io ero felice.. finalmente lo ero.. Vedevo ancora la luce del sole.. Sapevo che voi ormai sapevate che non sarei più morta.. sapevo che vi avrei rivisti, un giorno.. sarei tornata a giocare.. Pegaso avrebbe ancora avuto una padrona.. Ero felice perchè mi rendevo conto, ogni giorno sempre di più,che il destino aveva in serbo qualcosa per me di importante.. Non so, me lo sentivo..

......................

 

Yuriy strinse i pugni, facendo così sobbalzare la sua compagna..

-Che succede?-MAILIYA

-Quella notizia non ci è mai arrivata... per colpa di quel vecchiaccio.. Gli piace vederci soffrire.. ci gode..-YURIY

 

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Capitolo 10
*** That Shot ***





THAT SHOT







Caldo.. improvvisamente sentì un terribile caldo.. ma anche freddo..

Il suo cuore cominciò a battere a mille.. Il suo respiro si fece più pesante..

Perchè?? Perchè tutto quello?? Non gli era mai successo.. mai quando Mailiya semplicemente sfiorava una sua guancia con la sue piccola mano.. mai.. Era un gesto d'amicizia per lei, di conforto.. l'aveva da sempre fatto sorridere.. Eppure quella volta no.. per niente.. Lo stava solo facendo fremere..

Quella cosa che ricordò tenerle nascosta voleva ora uscire.. entrare in lei e colpirla.. Si, lo ammise a sè stesso.. Tutto ciò gli fece paura, ma dovette ammetterlo.. ammettere finalmente quello che stava succedendo dentro di lui.. anche se con un po' di paura.. Non seppe perchè.. L'unica cosa certa era che ormai quella frase doveva uscire allo scoperto.. ancora una volta, la forza del giusto stava premendo, e lui non poteva sopprimerla.. ma doveva!

Sentì la sua mano staccarsi dalla sua pelle.. il peggio nonchè il meglio doveva ancora venire..

Non fece nemmeno in tempo a formulare nella sua mente intricata altre domande, che subito sentì le labbra di lei avvicinarsi alla parte del suo viso poco prima accarezzata dalle sue lievi mani.. Le sue labbra tremavano.. forse, aveva paura che quel piccolo bacio amichevole non fosse accettato.. ma perchè?

Con molta insicurezza, le mise una mano sulla testa, tenendola così ferma in quella posizione.. La ragazza sorrise tra sè e sè, arrossendo come il suo compagno.. Ma perchè stavano arrossendo?

Yuriy, dal canto suo, era molto impacciato.. non lo era mai stato così tanto nei suoi confronti..

Prese un lungo respiro, cercando di calmarsi.. quando la sentì staccarsi, la guardò in volto, con un po' di paura forse.. era rossastra.. Sorrisero insieme, senza guardarsi negli occhi.. mentre la loro testa era piena di domande incomprensibili e senza risposta.. troppo complicate per loro..

Ad un tratto..

-Hey.. ma.. che hai lì?-YURIY

-Dove?-MAILIYA

La domanda di Yuriy ruppe l'atmosfera.. forse gelida ma allo stesso tempo calda, che si era creata tra i due.. ma forse era meglio così! Certe situazioni erano sempre riuscite a metterli in un imbarazzo quasi invivibile, senza uno specifico motivo.. specialmente dopo il suo ritorno..

Il rosso le accarezzò la guancia destra, stando attento a non premere troppo.. c'era un evidente segno violastro, che non aveva notato poco prima.. forse le era uscito da poco

-qua..-YURIY

Mailiya rimase un po' a pensare, prima di sorridere in un mezzo ghigno..

-Ah si, è un tuo regalino.. =.=-MAILIYA

-Come? O.o-YURIY

-Non ti ricordi già più? La tua lieve carezza di prima..-MAILIYA

Yuriy rimase un po' a riflettere.. prima.. Solo dopo qualche istante il suo cervello connesse..

-Oddio.. O.O Scusa..-YURIY

-Di niente.. =.= Non ti preoccupare ^^-MAILIYA

La stette a guardare.. Non poteva credere gliel'avesse provocato lui quel lividaccio viola.. E invece era vero.. Che stupido che era stato! L'aveva picchiata, si poteva dire.. Come ci era riuscito?? Per un istante sentì il bisogno di piangere.. chissà che aveva pensato di lui.. chissà come faceva a stargli ancora vicino..

-Scusa non ero in me.. davvero, non volevo..-YURIY

Lei lo fissò.. era davvero dispiaciuto.. ma gli sorrise, mettendogli un braccio intorno al torace per poi stringerlo..

-Lo so... fa niente davvero! E'.. servito no? Non ti preoccupare, so che non eri in te..-MAILIYA

Yuriy trovò il coraggio di sorriderle.. amaramente però! La strinse a sè, prima di incitarla ad andare avanti.. Il suo cuore cominciava ancora a battere.. sempre più forte.. doveva darci un taglio.. Non se la sentiva di.. di riproporre alla sua mente e al suo IO più profondo certe domande.. incomprensibili.. che riuscivano quasi a mandarlo in crisi.. Un tempo, quando lei non era con lui, la risposta ad esse era quasi scontata.. ma ora? Forse non più.. o forse si..

-Beh, ti va di andare avanti?-YURIY

-Certo ^^ Va bene..-MAILIYA

Il ragazzo dai capelli rossi prese nuovamente la borsa del ghiaccio: il suo contenuto si era ormai quasi sciolto, ma il freddo ancora c'era.. Glielo mise sulla guancia ammaccata, prima di stare ad ascoltarla..

...................................

 

PDV MAILIYA

I giorni passavano.. forse troppo lentamente per me.. A fatica ero tornata alla mia vita normale.. Ero lì, in quel paese ancora tuttavia sconosciuto, senza amici.. senza niente, a parte mio fratello.. Non avevo nemmeno Peborg con me.. E chi poteva immaginarselo che mi sarei salvata? Nessuno.. nemmeno io.. Forse Dio si, però! Sorridevo ogni tanto, pensando che era nelle vostre mani.. Sorridevo perchè speravo un giorno di rivedervi.. Beh, forse a quel punto non mi avreste più accettata.. Ma non mi importava più di tanto.. forse perchè sentivo che in fondo non mi avreste cmq respinta al mio ritorno.. Io mi sentivo ancora una di voi, ed ero felice..! Sorridevo perchè pensavo sapeste che ero viva.. quando invece non era così..

Ero ormai una quindicenne, il mio fisico stava cominciando a formarsi, lentamente.. Olivier mi prendeva in giro per il mio seno, diceva che sarei diventata una mucca di quel passo! Ma io ridevo.. mi paceva vederlo felice, dopo tutto quello che avevamo passato.. e che soprattutto io gli avevo fatto passare..

Ricominciai a prendermi cura io di lui, a crescerlo come si doveva.. Non volevo che la sua fighettaggine fosse cresciuta ancora di più, non doveva diventare un gay! Io volevo un ometto come fratello! Ma sarebbe stato cmq sempre il mio fratellino.. indipendentemente da questo..

Lo allenavo io a beyblade.. Ero ancora brava, lo ammetto.. Ogni tanto, per fargli imparare, mi allenavo anche io con il suo.. Non mi lasciavo di certo andare..! Se un giorno fossi tornata, non volevo essere una schiappa! Volevo diventasse forte, un vero piccolo campione! Io forse non avrei mai realizzato il mio sogno.. ma lui doveva farlo! Cominciai a preoccuparmi davvero per lui.. volevo renderlo felice, assicurarmi che avesse avuto dei buoni amici.. ma soprattutto non volevo facesse errori gravi nella sua vita, di quelle di cui te ne puoi pentire per l'eternità.. Lui mi diceva spesso che ero una rompi palle, ma sorridendo.. sapevo che non lo pensava veramente! In fondo gli faceva piacere quello che facevo per lui, e lo leggevo nei suoi grandi occhi.

Non mi sono mai fatta amici in quel posto... non ne volevo io forse.. non che stessi realmente bene così, ma Olivier, sebbene più piccolo di me, mi era amico.. lui mi ascoltava sempre.. piangeva con me quando piangevo anche io.. Sapeva che odiavo quel posto, lo sapeva benissimo, come sapeva di essere l'unica ragione per cui ero più o meno felice in Francia.. ma non mi ha mai rimproverato niente.. diceva di capirmi.. e io ci credo! A volte mi sforzavo di non piangere perchè non volevo vedere anche lui triste.. Solo per quello! Ma ogni tanto qualche lacrima mi scappava..

Beh poi.. avevo persino pensato di ricomprarmi un beyblade, così.. tanto per fare qualcosa.. ma sapevo cmq che nessun altro al mondo mi avrebbe dato soddisfazione nel gioco come il mio Peborg.. e forse poi.. non so.. mi sentivo di tradirlo.. strano vero? Così, sono finita a iscrivermi ad una scuola di danza.. scoprendo poi di essere molto portata per l'arte in generale! Qualcosa in più per scoprirmi in parte anche francese, si sa.. Disegnavo, spesso.. e anche bene! Cominciai ad esibirmi nei teatri.. adoravo esibirmi.. però non ero soddisfatta di quello che facevo..

Un giorno mio padre mi chiamò.. mi disse che mi sarebbe presto venuto a prendere.. Olivier pianse come un bambino alla notizia, ma io ero contenta.. beh, da una parte triste, ma dall'altra no.. Finalmente sarei nuovamente tornata! Gli dissi di darvi il numero di telefono della mia casa in Francia.. Beh, non che al monastero facciano fare telefonate, ma pensavo cmq che avreste potuto illudere Borcov in qualche maniera.. magari dicendogli che non vedevo l'ora di tornare a combattere con voi.. ma che solo dovevo sentire anche il suo parere prima di tornare in Russia inutilmente.. qualcosa del genere insomma! E poi sapevo che Sergey era  molto bravo a convincere le persone, come quando convinceva me ad andare a letto nella mia stanza quando facevo le radici nella tua! Mio padre mi disse che presto ve l'avrebbe dato.. io ero contenta, magari vi avrei sentiti! E invece.. attesi tanto, tantissimo tempo.. con le lacrime agli occhi.. perchè mai vi ho sentiti.. Pensavo che non voleste più saperne di me.. Oppure, che Borcov non ne volesse più sapere.. e invece quel numero mai vi arrivò.. nonostante le mie lacrime e le mie preghiere.. e tutto per colpa del vecchio bastardo..

Fu un periodo terribile per me.. temevo di avervi perso per sempre.. cercavo di consolarmi, pensando che in fondo mai nessuno aveva osato toccare un telefono in qualche ufficio in quel postaccio.. però ero triste, e nonostante questi pensieri non smettevo mai di esserlo..

Ormai i giorni della mia partenza si stavano avvicinando.. Io guardavo mio fratello.. non volevo lasciarlo.. quanto avrei voluto portarlo in Russia con me! Allora sì che sarei stata felice completamente! Ma il monastero non era posto per lui.. Mio fratello è sempre stato molto sensibile.. e diciamo.. solo che è totalmente diverso da me, caratterialmente.. Uno come lui non se la sarebbe mai cavata, e non lo dico per cattiveria.. E poi lui non sarebbe mai venuto..

Una sera uscimmo, io e Olivier.. mancavano esattamente tre giorni alla partenza.. Volevamo passare una serata insieme, in giro per Parigi.. Così, parlando, divertendoci.. scherzando.. raccontandoci quello che avevamo fatto in quegli anni.. Lui mi diceva che io ero importantissima per lui.. che se non fosse stato per me non avrebbe mai conosciuto tante cose.. che doveva ringraziarmi, e che non ero io a dover ringraziare lui o suo padre per i soldi dell'operazione.. Mi diceva che un giorno ce ne saremmo andati.. che voleva partire con me e stare solo con la sua sorellona per tanto tempo.. Diceva di vacanze in isole tropicali, o di casettine in montagna.. dove poter stare tranquilli.. Poi ogni tanto scoppiava a piangere.. voleva tenermi lì.. ma poi subito mi chiedeva scusa.. scusa perchè sapeva che io in Russia avevo degli amici veri, e che dovevo tornare da loro.. Io gli dicevo che gli volevo bene, che era anche lui uno dei miei migliori amici.. e che non volevo nemmeno io lasciarlo, però.. qualcosa mi richiamava là.. il bene per altri veri amici..

Ricordo ancora quando eravamo seduti su una panchina quasi di fronte alla Tour Eiffel.. era tutta illuminata.. era splendida.. era una delle poche cose che adoravo di quella città..Lui era imbraccio a me, voltato verso di me.. e aveva le lacrime agli occhi.. era piccolo, aveva solo 11 anni.. ma era già un ometto.. Poi, quando è con me, lui è sempre un bambino.. forse lo vedo io così, perchè in realtà ormai non lo è più.. eppure, mi sembra sempre bambino.. anche come si comporta, quando mi salta al collo e sembra faccia le fusa..

Mi guardava con i suoi occhioni.. e stava in silenzio.. fino a che..

-Tu.. tornerai vero?-OLIVIER

Rimasi di sasso alla sua domanda..certo che sarei tornata, ma quando? Chi poteva saperlo? Di certo al monastero non davano libere uscite.. così, tanto per..

-Perchè non mi rispondi??-OLIVIER

La sua domanda mi fece svegliare.. avevo anch'io gli occhi pieni di lacrime per quello che mi aveva detto prima, durante la serata.. le sue fantasie.. il suo volermi bene..

-Tu non tornerai più vero?..-OLIVIER

Stava ormai piangendo.. in silenzio.. e io non volevo vederlo piangere..

Gli asciugai le lacrime e lo strinsi forte, per qualche istante.. Le sua lacrime bagnavano la mia sottile maglietta bianca.. ricordo ancora... e non c'era verso di calmarlo..

-No.. io tornerò, invece..-MAILIYA

-No.. tu.. sei una bugiarda! Tu non tornerai!-OLIVIER

-E.. e invece si.. te lo prometto!-MAILIYA

Si alzò, si asciugò ancora le lacrime..

-Davvero me lo prometti?-OLIVIER

-Si.. promesso!-MAILIYA

Mi sforzai di sorridere, e penso che anche lui fece lo stesso..

-Allora, io ti aspetto..-OLIVIER

-Ma certo!-MAILIYA

Ci fu qualche attimo di silenzio.. nessuno dei due penso credesse di aver detto frasi che pensava veramente.. però rimanemmo zitti..

-Dai, è tardi.. andiamo a casa..-MAILIYA

Ci incamminammo, tenendoci per mano, stringendocela forte.. Ogni tanto ci abbracciavamo, ogni tanto sorridevamo.. non c'era granchè in giro.. contando che prendemmo anche la strada sbagliata..

...........................

 

Mailiya si alzò la maglietta fino a sotto il seno..

-Ehm.. o///o-YURIY

-Guarda.. la vedi?-MAILIYA

-Che??

Lo fissò.. era paonazzo..

-La cicatrice!!! >///<-MAILIYA

-Aaaahh! ^//^ Si..-YURIY

La ragazza aveva una modesta cicatrice sotto il seno.. sulla sinistra..

Yuriy le accarezzò la testa, cercando di calmare lei.. ma anche lui.. Non che non l'avesse mai vista in un certo modo ma..si sentiva diverso.. forse sapeva anche il perchè.. ma no, era meglio non tornare a pensarci! Non era il momento..

-Si.. si vede che vuoi davvero bene a tuo fratello.. penso tu sia una sorella fantastica..-YURIY

mailiya sibilò un grazie.. Yuriy lo pensava veramente.. Quel piccolo francesino era stato davvero fortunato ad avere una sorella come lei.. A volte gli raccontava delle loro avventure.. e lui sorrideva.. gli piaceva starle ad ascoltare.. si rendeva conto sempre di più della ragazza che era Mailiya.. la sua piccola compagna..

Ad un tratto, la voce spezzata e triste della ragazza lo riportò alla realtà..

-Ha fatto male..tanto male.. un male indescrivibile...-MAILIYA

.........

 

PDV MAILIYA

Era una stradina buia.. fanculo a me quando ho deciso di prendere proprio quella! Era tardi, dovevamo tornare a casa in fretta, e quella fu la prima scorciatoia che mi venì in mente.. Mio fratello era contrario alla mia decisione, si stringeva forte al mio braccio impaurito da ogni minima cosa, anche da un gatto che saltellava da una parte all'altra.. Mi diceva di camminare veloce.. Parigi è una bella città.. ma non per questo si può dire sia tranquilla.. la gente da evitare c'è ovunque, purtroppo, come le strade proprio poco sicure, come quella che avevo beccato io quella sera!

Camminavamo velocemente, improvvisamente anche a me cominciò a salire un po' di paura.. la strada sembrava ancora più lunga che di giorno! Ad un tratto vedemmo entrambi delle ombre muoversi davanti a noi.. Olivier si strinse ancora di più al mio braccio, dalla paura, incitandomi a tornare indietro.. purtroppo non feci nemmeno in tempo a rispondergli che potevano essere dei semplici passanti che ce li trovammo davanti.. a pochissimi metri da noi..

Ci misi pochissimo ad inquadrarli.. erano in 3, tutti ragazzi.. vestiti malamente, pieni di borchie e orecchini vari, con pettinature a dir poco indecenti! Ci fissavano, seri.. con uno sguardo che non lasciava presagire nulla di buono.. In un primo momento non ebbi paura a dire il vero.. ero troppo impegnata con i miei pensieri.. Rimasi immobile, a fissarli.. si erano praticamente schierati davanti a noi, impedendoci il passaggio.. Pensai di muovermi a tornare indietro, ma uno di loro mi si avvicinò.. Ammetto di aver tremato.. tremato davvero di paura nel vedere da vicino il suo sguardo.. Non riuscivo ancora a capire cosa volessero da me.. o da noi.. So solo che avevo paura, e mio fratello molta più di me..

Quel ragazzo si avvicinò di molto a me, senza però toccarmi..

-Ma che bel visino che hai..-XXX

Non dissi niente.. erano in tre.. noi solo in due.. anzi, ero sola.. Olivier non sapeva difendersi.. è sempre stato il suo difetto peggiore quello.. Lo sentivo tremare attaccato al mio braccio.. Io lo tenevo stretto, non lo mollavo.. non lo dovevano toccare..

Quel pazzo spostò poi lo sguardo su mio fratello, al che lui si avvinghiò ancora di più a me...

-Oh ma guarda chi c'è! Ragazzi, questo è il figlio del miliardario!-xxx

Si rivolse ai suoi compagni.. quella sua affermazione mi fece imbestialire, mi fece schifo.. ma non riuscì a dire una sola parola..

Lì sentì ridere, ormai ero pietrificata.. me la sono sempre cavata bene con le mani.. o almeno.. ero sicura che me la sarei cavata discretamente se solo ne avessi avuto solo uno ad ostacolarmi il passaggio.. ma tre.. tre dei tipici teppistelli di strada... erano così loro! E sai come sono fatti i teppistelli no? Non si può mai sapere quali siano le loro armi.. per quello avevo paura.. tanta paura..

Ad un tratto, quel ragazzo cercò di afferrare mio fratello per un braccio.. a quel punto scoppiai, fregandomene della mia paura folle.. Lui non dovevano toccarlo! Non ho mai permesso che qualcuno facesse del male a lui! Nemmeno i suoi compagni di scuola, nelle solite piccole liti tra compagni! L'ho sempre difeso io, e forse è anche per quello che sembra un pulcino indifeso.. ma alla fine gli voglio troppo bene, lui non doveva toccarlo nessuno! E anche ora è così, ogni tanto, sebbene sia cresciuto..

-Lascialo stare!!-MAILIYA

Strattonai mio fratello, sottraendolo alla presa del teppistello, che lo lasciò subito.. forse perchè non si sarebbe mai aspettato una simile reazione da me.. Olivier tremava.. non aveva il coraggio di dire o di fare niente..

-Hey bambolina.. a chi credi di far paura..?-xxx

Non risposi, mi limitai a ridire tra i denti la frase di qualche secondo prima..

Vidi quel ragazzo girarsi e rivolgersi agli altri, sorridendo..

-Sapete, questo ragazzino potrebbe fruttarci tantissimi soldi!-xxx

Risero insieme.. io strinsi mio fratello ancora più forte a me, nella vana speranza di farlo tranquillizzare.. vana perchè anche io stavo tremando, ancora più di prima..

Ancora una volta quel bastardo lo prese per un braccio, e ancora una volta io lo strappai alla sua presa, tirandogli un calcio negli stinchi.. ormai non ragionavo più.. solo dopo, quando quel ragazzo mi guardò con cattiveria, capì quello che avevo combinato.. Oliveri si mise lentamente a piangere, io gli accarezzai la testa con la mano tremolante..  fino a quando vidi il bastardo scagliarsi contro di me..  A quel punto mi rimaneva solo una cosa da fare.. iniziai ad andarci a botte.. me ne diede tante, ricordo.. ma anche io gliene diedi.. sapevo difendermi.. almeno contro uno..

Lo stesi con un calcio in mezzo alle gambe violento e uno nello stomaco.. Si inginocchiò e cominciò a tossire.. Fu solo allora che incitai Olivier a scappare, più veloce che poteva... ma lui non mi diede retta.. si allontanò di qualche passo ma poi si fermò.. diceva che non voleva lasciarmi sola, che non poteva farlo, sebbene la sua presenza fosse ormai di troppo lì in mezzo.. Ma non dovevano far del male a lui.. Continuavo a gidargli di andarsene, mentre un altro dei tre mi prese per le braccia riuscendo quasi a bloccarmi.. il terzo se ne stava vicino all'altro cercando di aiutarlo a rialzarsi.. Temevo fosse ormai finita per me.. sarebbe bastato un coltellino.. e sarebbe tutto finito.. Ma ci fu di peggio..

Con un ennesimo calcio riuscì quanto meno a liberarmi della presa del secondo.. ne presi anche da lui.. ma anche a lui gliene diedi.. fu solo allora, quando ormai il terzo vide che eravamo allo stremo e anche l'altro suo amichetto le stava prendendo, che estrasse qualcosa di molto peggio di un coltellino.. estrasse una pistola.. la vidi bene, troppo bene.. ma la vidi per poco.. partì un colpo, che mi prese sotto il seno, in pieno.. Mi inginocchiai a terra.. il dolore era troppo forte per riuscire a pensare ad altro.. Realizzai solo dopo qualche istante quello che era successo, quando ormai ero quasi distesa al suolo nel male più assurdo..Non capivo più niente, assolutamente niente.. Li sentì allontanarsi.. correndo.. sapevano quello che avevano appena fatto.. Sentì ancora prima, confuso, il grido di mio fratello, che subito corse da me, inginocchiandosi sul mio corpo, imprecando il mio nome.. Io non rispondevo.. ero troppo impegnata a godermi quegli ormai ultimi attimi di vita che mi rimanevano..  a pensare al mio dolore.. a sorridere perchè lo avevo salvato.. pensando che già una volta la fortuna mi aveva salvata.. ma ora non ci sarebbe stato niente da fare.. forse era destino per me morire.. da giovane.. a quel punto era così..

I rumori si facevano sempre più lontani, come il pianto di mio fratello.. io non riuscivo a muovermi.. Poi non vidi e non sentì più niente..

Mi risvegliai in ospedale.. non appena aprì gli occhi sentì subito un male allucinante vicino al petto, sulla sinistra.. in quel preciso istante non pensai a niente.. Solo quando vidi mio fratello abbracciarmi piangendo cominciai a ricordare.. Respiravo a fatica, e il dolore era ancora forte.. ancora una volta..

Ancora una volta..

-..ti sei salvata!-OLIVIER

Io.. ero viva?? Dopo un proiettile quasi nello stomaco, ero viva?? No, non era possibile.. La fortuna non poteva assistermi così assiduamente! Era matematicamente impossibile io fossi ancora viva dopo i problemi di salute che avevo avuto tra l'altro.. Di certo, un proiettile non poteva migliorare la situazione..!

-Hai rischiato grosso, ma ce l'hai fatta!-PADRE OLIVIER

C'era anche lui.. il mio patrigno..Cominciai a piangere..non so perchè.. non mi ricordo..

-Ti ringrazio per quello che hai fatto.. ma non dovevi!-OLIVIER

-No.. dovevo..-MAILIYA

Gli voglio troppo bene.. ero contenta di quello che avevo fatto.. lo sarei stata anche se fossi morta all'istante.. Mi feci raccontare la storia.. Non appena quei teppistelli furono scappati arrivarono dei poliziotti, che dissero di aver sentito uno sparo e che chiamarono subito l'ambulanza, dopo avermi visto, nella speranza di salvarmi.. Il chirurgo aveva detto che avevo rischiato grosso di abbracciare la morte.. quel proiettile aveva sfiorato i polmoni.. aveva detto che ero una ragazza con una fortuna come poche.. e con un coraggio come poche.. Io sorrisi, ricordo.. mentre quella convinzione che il destino mi voleva viva continuava a crescere.. non tutti sopravvivono in certe situazioni, non tutti..

Per molto tempo continuai ad avere un certo dolore nella zona dove mi aveva colpito il proiettile.. Mio padre e mia madre mi guardavano con ammirazione.. ma mio fratello no.. lui piangeva, ancora.. diceva che era colpa sua.. che era solo un bambino imbecille che non sapeva far altro che avere paura, diceva che non aveva coraggio.. diceva che non se lo sarebbe mai perdonato.. non si sarebbe mai perdonato di avermi fatto rischiare la morte..Io lo abbracciavo, lo stringevo forte come non avevo mai fatto prima di allora, e gli dicevo che ero contenta di quello che avevo fatto.. che lui non aveva colpa.. che era tutta colpa mia, dal solo semplice fatto che avevo scelto io quella stradina.. gli dicevo che sarei stata cmq contenta di morire nella consapevolezza di averlo salvato sa una brutta situazione.. Non doveva pensare certe cose.. penso che ancora non se lo sia perdonato.. potrei andare avanti all'infinito a dirglielo, ma lui non capirebbe.. o forse non vorrebbe capire.. Dice di essere orgoglioso di avere una sorella come me.. e io sono orgogliosa di avere un pulcino come fratello, cioè lui.. e non fosse così, non sarebbe lui alla fine..

Quell'incidente mi costrinse a rimanere a Parigi ancora per un bel po'.. Quindi piano piano ricominciai la mia vita alla francese.. Anche se mi sentivo diversa, moralmente, a causa di quel fatto forse.. non saprei definire come, ma diversa..

E in fondo, penso cmq che il destino abbia voluto quell'incidente.. abbia anche voluto quello per me, oltre ad avermi voluto salva.. Se io non fossi rimasta in Francia, lui non avrebbe fatto la cosa più importante della sua vita....

...........................

 

La ragazza si zittì per qualche istante.. si voltò poi verso il compagno.. se ne stava zitto, a rimirare il soffitto..

Si levò la borsa del ghiaccio dalla guancia, accarezzandola per qualche istante, prima di avvicinarsi al suo volto, facendo forza con i gomiti e rimanendo nonostante tutto sdraiata accanto a lui..

-A che pensi..?-MAILIYA

-A niente..-YURIY

-Dai.. ç.ç-MAILIYA

-Che rompi palle che sei.. <__<-YURIY

-Grazie.. =.=-MAILIYA

Le circondò le spalle con un braccio, stringendola, senza voltare lo sguardo..

-E' incredibile come mi senta una merda..-YURIY

-Perchè dici così?-MAILIYA

-Perchè nei momenti più drammatici io non c'ero..-YURIY

Mailiya rimase di sasso a quell'affermazione..

-Ti sei offesa?-YURIY

La guardò... si..

-un po'..-MAILIYA

-Lo sapevo..-YURIY

Ancora silenzio... poi..

-ma non per la ragione che dici tu.. io.. tu.. insomma.. che ne sapevi..? Io ero lontana.. tu pensavi non esistessi più.. come potevi..?-MAILIYA

-Lo so.. però è così..-YURIY

Lo abbracciò, poggiando la sua testa vicino al suo collo..

-Non è colpa tua.. e poi.. io ti voglio bene lo stesso..tu non hai fatto niente per offendermi, credimi.. non dovevi dirlo questo..-MAILIYA

Sentì la sua sua voce spezzata.. tra non molto avrebbe pianto, sapeva come era fatta in certe situazioni.. piangeva poco.. ma quella volta lo avrebbe fatto sul serio..

-Dai.. basta.. mi hai convinto..-YURIY

-Sicuro..? Io non so che dire.. ma tu non..-MAILIYA

-Si, ne sono sicuro.. davvero..-YURIY

Era vero..? Forse no, o forse si.. beh, era vero quello che diceva.. lui non poteva sapere niente.. eppure rimpiangeva e non poco il fatto non di esserle stato vicino in certi momenti.. si sentiva come se fosse stato lui ad abbandonarla, e non il contrario.. era terribile per lui.. la persona più importante.. si, più importante.. Non rimase molto a pensare a come l'aveva definita.. il male per quel fatto rimaneva dentro di lui.. ma era anche vero in fondo il fatto che nessuno dei due ne aveva colpa..

-Col pensiero però ti ero vicino..-YURIY

-Questo è molto importante..-MAILIYA

Sorrisero..

-Non pensarci ok? Non voglio che pensi più una cosa del genere..-MAILIYA

Lui annuì, poco convinto.. nonostante tutto cercò di annuire.. Si, era quasi convinto del fatto che a lei quello non sembrava un tradimento o una abbadono da parte del sottoscritto, come lo definiva lui.. però a lui sì.. si sarebbe mai convinto del contrario? Chi poteva saperlo?

-Dai parla un po' tu ora..!-MAILIYA

Yuriy cercò di cacciare via quel pensieri dalla testa, a fatica.. quanto faceva male.. ma era un male senza soluzione.. doveva assolutamente lasciar spazio ai mille ricordi..

 

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Capitolo 11
*** The Choice Of A Life ***












E riekkeme!! Allora, prima di tutto volevo ringraziare tutti quelli che commentano la mia ficcy! Grasshie mille davvero!! *.* Poi volevo scusarmi per il ritardo assurdo, ma l'ispirazione mi è venuta solo oggi guardando la puntata di Beyblade dove è comparso anche Yu-Chan!! ^0^ *ççç* Sbav sbav sbav!! Che beddoooo!! ^0^ Ehm beh.. direi che possiamo cominciare! Buona lettura e... commy pleaseee!! *.* THX!! KiSSeS!!

 

 

                                                                                             THE CHOICE OF A LIFE




Prese un lungo respiro, prima di continuare a parlare come gli era stato richiesto dalla compagna...
..................

PDV YURIY
I giorni sembravano non passare mai, ogni secondo era uguale ad un'ora, una lunga ed interminabile ora.. Non ero più quello do una volta, ero cambiato.. sembravo quasi aver perso ogni ambizione.. Ero nervoso, sempre.. trattavo male tutti, anche senza motivo, ero isterico come pochi.. Nessuno ha mai osato rimproverarmelo, soprattutto i miei compagni di squadra.. loro potevano capire meglio di chiunque altro.. Non sopportavo sentir parlare di te da stupidi ragazzini che ti conoscevano soltanto per la tua fama! Mi dava fastidio che il tuo nome fosse sulla bocca di quegli stronzi che non hanno mai fatto che odiarti ed invidiarti per quelli che eri, che eri diventata col tempo. Ogni tanto sembravo perdere la ragione di vita.. in altri mi dicevo che non potevo mollare, nonostante stessi camminando sul fuoco.. Ti avevo fatto una promessa, e l'avrei mantenuta, fosse cascato il mondo! Piangevo spesso, di nascosto da tutti.. ogni giorno sembrava essere come il primo in cui te ne andasti, in cui mi diedero quella terribile notizia!
Sapevo che non mi sarei mai ripreso.. Per ben quattro anni non ci fu un giorno in cui riuscì a sentirmi minimamente meglio, nonostante la mia giornata fosse perennemente impegnata e faticosa. Trattenevo le lacrime a stento durante gli allenamenti, per poi lasciarmi andare in stanza, dove scappavo appena potevo.. Mi rendevo conto che non potevo continuare a vivere in quel modo, in quell'inferno.. non ne sarei mai uscito, lo sapevo.. Per questo pensai al suicidio.. In fondo, cosa avevo da perdere..? Ma non potevo, te l'ho detto, non riuscivo e soprattutto non potevo farlo! Qualcuno là in alto sperava ancora in me, e non potevo deluderlo..

Ogni tanto, quando questi pensieri confusi e perversi affollavano la mia mente a tal punto da distogliermi da tutto quello che mi stava intorno, succedeva che la notte facevo un sogno strano.. bellissimo.. ma che mi faceva piangere.. Sognavo che tu mi correvi incontro felice, mi abbracciavi.. eravamo ancora bambini piccoli.. Io piangevo e ti chiedevo come mai tu non fossi lassù, con quegli angeli.. Arrivai persino a pensare che anche io fossi morto nel sonno.. tu non potevi essere davvero lì con me.. E tu allora ti staccavi e mi dicevi che stavi bene, che non dovevo preoccuparmi.. mi dicevi che non potevi stare con me in quel momento, ma che saresti tornata.. Io allora ti promettevo sempre di aspettarti.. Ma dopo un po' la tua immagine scompariva, lasciandomi con una semplice ma dolorosa parola..
"Aspettami!"
Non ho mai capito il perchè di quel sogno, ma di sicuro una cosa la so: non è stato la mia mente a crearlo, ma qualcuno di più grande e potente di me, che forse cercava di dirmi di smetterla di pensare di porre fine alla mia vita.. perchè non ce ne sarebbe stato motivo.. perchè in fondo potevo ancora sperare in qualcosa.. in te, in un tuo ritorno, perchè tu non te ne eri mai andata in realtà.. è lassù lo sapevano, e stavano cercando di dirlo a me.. Ma non appena mi mettevo a sedere sul letto, sudato e sconvolto, capivo che stavo solo dicendo un sacco di stronzate.. forse! Tu eri morta, niente e nessuno ti avrebbe riportato da me.. Allora piangevo, piangevo per quella terribile tortura che quasi ogni notte mi compariva in sogno.. Non che ti volessi dimenticare, ma.. sentirti vicino a me, ancora una volta.. sentire la tua voce che mi diceva di non mollare, di aspettarti.. di aspettare qualcosa che non sarebbe mai tornato da me.. beh, faceva tremendamente male.. e mi faceva piangere, come un disperato, come un'anima senza pace.. Perchè in effetti era così che mi sentivo.. Eppure, non lo so.. ma dovetti ringraziare quel sogno.. nonostante in fondo fossi consapevole della sua stupidissima illusione, mi fece tornare a sperare.. si, non lo so come.. Mi sentivo a volte un perfetto stupido, non dissi mai a nessuno di questo sogno.. Forse tu mi stavi solamente cercando di dire non fare cazzate.. solo quello.. Eppure, qualcosa dentro di me mi diceva di non mollare, di crederci davvero.. Quante volte sono scoppiato a ridere tra le lacrime! Perchè dovevo essere così stupido? A volte invece diventavo ancora più nervoso.. ma finivo sempre col bagnare il cuscino di lacrime.. perchè sapevo che la dura verità era che tu non c'eri più.. e non facevo altro che chiedermi cosa avrei fatto in tutta la mia vita, ora che la persona più importante per me mi aveva lasciato.. Mi sentivo disperso.. vagavo, ma senza sapere dove stavo andando.. Mi chidevo che fine avrei fatto.. se fossi mai un giorno riuscito a resistere a quell'interminabile dolore, o se mi fossi lasciato andare.. Io non lo sapevo, e nonostante gli innumerevoli sforzi mai niente è riuscito a farmi sperare nel futuro, dico niente..se non quell'apparentemente stupido sogno, che nonostante la sua falsità e il suo potere illusorio fasullo, mi aveva preso, e lo faceva ogni giorno di più.. mi prendeva davvero dentro, facendomi ridere, piangere..innervosire.. ma impedendomi in fondo di commettere l'errore più grave della mia vita.. come se stesse stregando la mia mente in profondità, arrivando quasi a farmi credere nell'impossibile.. si si, lo pensavo spesso che ero solo un imbecille a credere in quelle cose.. eppure l'ho fatto.. Lassù possono farti credere quello che vogliono.. perchè in fondo non volevano dividerci.. ne abbiamo passate tante, ma qualcuno ha fatto in modo di farmi credere in quelle impossibili parole, e mi ha salvato.. per far si che un giorno ci rincontrassimo..
........................

-Sembra incredibile..-MAILIYA
-Si, lo è..-YURIY
La ragazza si accoccolò ancora di più sulla spalla del compagno, quasi per invitarlo a stringerla, a darle conforto..  Rimasero in silenzio per alcuni istanti, fino a che lei riprese a parlare..
.................

PDV MAILIYA
Io intanto mi ero ripresa, anche se non del tutto.. quella malinconia stava sempre con me, sembrava non volermi abbandonare mai.. Ancora piangevo, ogni notte, ma cercavo di nascondermi da tutti quando lo facevo: non mi è mai piaciuto mostrarmi agli altri con le lacrime agli occhi, ma non per un fatto di orgoglio.. in quel periodo me ne sbattevo altamente del mio orgoglio..Non volevo farmi vedere piangere perchè sapevo che la mia tristezza avrebbe intaccato altre persone, come mio fratello, appunto.. Non volevo che lui stesse male nel vedermi piangere, perchè lui non doveva star male! Aveva fatto e stava ancora facendo così tanto per me.. e in più io l'avrei anche fatto piangere, sempre per causa mia.. No, non volevo, non sarebbe stato giusto, e cmq non me la sentivo! In fondo mi dispiaceva: lui mi diceva sempre che io mi potevo confidare con lui, e io parlavo con lui dei miei problemi, certo.. ma cercavo sempre di nascondergli qualcosa: o le mie lacrime, o la mia tristezza, o la mia angoscia di vivere in un paese non mio.. Ma lo facevo per lui.. l'unica ragione che mi teneva viva.. In quel periodo suo padre aprì un ristorante.. come se non avesse già avuto soldi abbastanza e gliene sarebbero serviti altri.. proprio quella sua decisione non l'ho mai capita! Però va beh.. finchè ci lavorava lui era un conto! Poi ad un certo punto non riuscì più a far combaciare i suoi affari con il suo nuovo "lavoro", così iniziò ad insegnare a me e a Olivier a cucinare.. All'inizio io non ne ero per niente entusiasta, però piano piano l'argomento cominciò ad interessarmi! E cmq quello sarebbe stato un altro modo per distrarmi, non potevo lamentarmi! Così cominciammo a dargli una mano.. ormai mio fratello era abbastanza cresciuto.. Io non passavo molto tempo al ristorante: in quella maledetta cucina si moriva di caldo! Senza contare che continuavo con le mie lezioni di danza: col tempo sono riuscita a diventare davvero brava, lo ammetto! Insomma, per una ragione o per l'altra ero sempre fuori casa, sempre indaffarata.. mi rimaneva ben poco tempo per pensare, ma quando mi rimaneva.. riuscivo a scaricare tutto.. tutto in poco tempo, cmq.. Niente era cambiato, nonostante i miei numerosi impegni! Mi mancava tutto della mia vecchia vita, mi mancavano i miei amici, mi mancava il beyblade.. e avevo una terribile paura di aver perso tutto, davvero tutto.. Era questo a farmi piangere come una bambina ogni maledettissima sera!
......................

-Certo che però le lezioni di cucina sono servite.. ^///^-MAILIYA
-Già.. *ç* Non mi lamento!-YURIY
Sorrisero insieme, nonostante le ultime parole scaturite dai ricordi della ragazza, ma subito tornarono seri..
-Ma.. quella cosa che tuo fratello non avrebbe fatto..?-YURIY
-Adesso te lo dico.. ^^"-MAILIYA
.................................

PDV MAILIYA
Un giorno come tanti altri venni a sapere di un torneo di Beyblade.. Un torneo nazionale che si sarebbe svolto proprio in Francia. Dio, mi sarebbe tanto piaciuto  parteciparci, solo che.. non avevo un beyblade.. il mio sogno era svanito nel nulla ancora prima di iniziare.. e poi, non ero io a dover partecipare.. Quella persona doveva essere qualcun'altro, mio fratello appunto. Così glielo dissi, solo che lui non fu subito d'accordo con me.. Mi diceva di non essere ancora pronto, di non voler partecipare.. diceva che di sicuro ci sarebbero stati molto altri blader più in gamba di lui.. Tentai di convincerlo per quasi una settimana, ma niente.. Certo, gli sarebbe piaciuto, tantissimo, ma mi diceva di non sentirsela.. che non ce l'avrebbe mai fatta! Odio le persone che dicono così! Se lui fosse andato al torneo con quella mentalità avrebbe perso di sicuro, solo per il fatto che sarebbe stato convinto di essere una schiappa in confronto a gente più schiappa di lui! Gli mancava la fiducia in sè stesso, e fu proprio quella che io cercai di dargli! Gli dissi di tutte le volte che aveva stracciato dei ragazzini al parco, della sua forza di volontà quando si allenava con me.. Lui aveva la
grinta di un campione.. Mi diceva che sarei dovuta andare io, a quel torneo.. Io l'avrei vinto.. beh, in effetti sarebbe anche stato vero.. Ma anche lui era in grado di farlo, non ero io a dover partecipare, ma lui! Gli dissi che credevo in lui, che lui era forte.. ma davvero, non stavo scherzando.. A lui venivano i lacrimoni agli occhi, ricordo ancora.. Gli ripetevo sempre che era eccezionale.. in tutto, dico! Ma alla fine, gli dissi di farlo per me.. e fu allora che lo portai ad iscriversi a quel torneo nazionale. Io continuavo a ripeterglielo, ogni volta che lo vedevo a terra o senza più fiducia in sè stesso.. gli ripetevo che volevo vederlo al primo posto, volevo vedere il suo nome su tutti i giornali.. volevo vederlo un campione, perchè lui lo era! Gli ripetevo di farlo per me, di farmi contenta.. Sono contenta di quello che ho fatto, sapevo che mio fratello ce l'avrebbe fatta.. Io lo conosco bene.. Passò automaticamente agli europei, e questa volta andò un po' maluccio, anche se non del tutto: arrivò al terzo posto con un altro, un italiano, ma a me andava bene lo stesso! In fondo, era sempre il campione francese, il mio campione! Quanto ero orgogliosa del mio fratellino! E quanto piansi quella volta.. quel giorno della finale del torneo nazionale, quando vidi il bey dell'avversario schizzare fuori dall'arena! Corsì subito negli spogliatoi e lo aspettai là.. Mi saltò al collo piangendo, ringraziandomi per quello che avevo fatto per lui.. ma non era lui a dovermi ringraziare.. ero io a doverlo fare.. mi aveva donato la felicità, ancora una volta.. Solo
io dovevo ringraziarlo..
....................

-Io.. ero felice certo.. ma.. beh insomma, è inutile ripeterlo.. ma lui.. ha fatto tanto..-MAILIYA
-Lo so.. Avete davvero un bel rapporto tu e tuo fratello..-YURIY
Mailiya annuì lievemente, per poi avvicinarsi all'orecchio del suo compagno per sussurrargli:
-Ma anche tu hai fatto tanto..-MAILIYA
Yuriy sussultò.. di nuovo arrossì violentemente facendo sorridere la ragazza..
-ma è vero..-MAILIYA
Per tutta risposta il ragazzo si limitò a fare un sorriso ebete ma molto dolce.. Mailiya capì al volo l'imbarazzo dell'amico, nonostante quelle poche parole gli avessero fatto immensamente piacere, e subito cerchò di interrompere i discorso, ma ancora prima che riuscisse a farlo..
-Ma.. la stessa cosa vale anche per te..-YURIY
Questa volta fu la ragazza ad arrossire come un peperone, facendo così sorridere il compagno..
-Vedi, siamo pari..-YURIY
Sorrisero ancora, prima che Mailiya potesse incitare con gli occhi Yuriy ad andare avanti..
......................

PDV YURIY
Tenevo il tuo bey sempre in tasca, accanto a me.. non lo mollavo mai un secondo.. Era come se una piccolissima parte di te fosse ancora con me: sapevo che quel Pegaso rappresentava una parte di te, me lo dicevi sempre.. Volevo sempre averlo a contatto col mio corpo: in qualche senso, sembrava che tu non mi abbandonassi mai.. Invece non era così.. tu te n'eri andata.. non eri accanto e me e mai più lo saresti stata.. Però io avrei mantenuto le mie promesse.. Io avrei conservato quel bey fino alla morte, lo varei tenuto sempre con me.. Volevo diventare campione russo come tu mi avevi chiesto.. Così da lassù tu saresti stata felice.. anche senza di me accanto.. Io non volevo altro che vederti felice! Ma.. un giorno durante la solita veloce colazione, quando mi alzai da tavola, mi cadde a terra.. Avevo le tasche larghe e.. non lo sentì cadere.. C'era quasi un casino infernale, e non sentì nemmeno il rumore. Me ne accorsi tardi, quando durante l'allenamento giornaliero misi le mani in tasca per toccarlo, per sentirlo vicino a me.. Non c'era, era sparito.. Mi prese il panico più assoluto.. cominciai a correre per i corridoi che avevo percorso, fregandomene di quello che gli altri potessero pensare, della strigliata che Borkov mi avrebbe fatto se solo mi avrebbe scoperto in un altro posto da quello prefissato.. Non ,m'importava, dovevo assolutamente trovarlo, a tutti i costi.. dico tutti! Ad un certo punto cominciai anche a piangere: del tuo bey non c'era nessuna traccia, nemmeno nella sala da pranzo.. Mi inginocchiai a terra e cominciai a piangere davvero forte, battendo i pugni contro il pavimento.. Ti avevo deluso!! L'avevo perso e non me n'ero nemmeno accorto! Ero solo una nullità, un maledetto ragazzino che non sapeva badare alle cose per lui più importanti! Poi ricordo venne Mark da me.. Subito gli corsi incontro: forse l'aveva recuperato lui.. e invece, ancora prima che potessi aprire bocca, lui mi indicò il cortile posteriore che si intravedeva dalla finestra principale, senza dirmi una parola. Di corsa mi affacciai e.. vidi dei ragazzini.. dei ragazzini che giocavano eccitati con il tuo bey.. A tutti faceva gola, come faceva gola qualsiasi bey con un bit-power.. Mi infuriai come una belva, e senza nemmeno dire grazie a Mark corsi giù per le scale, fino ad arrivare al cortile. Non ci pensai due volte, la rabbia mi stava accecando.. Rabbia per me stesso, non c'era dubbio.. tutto quello che stava accadendo era solo causa mia.. Presi il ragazzino che lo stava usando per il colletto e lo piantai contro il muro, con poca finezza.. Subito mi resi conto che Peborg era troppo potente per loro: non riuscivano a comandarlo, così ne approfittai per richiamarlo a me, per poi mettermelo subito in tasca.. Cominciai a sbraitare e inveire contro quel ragazzino, nella maniera più assurda! Come poteva permettersi di fare una cosa del genere?? Come aveva potuto approfittare della mia distrazione?? Tutto ciò aveva solo aiutato a peggiorare il mio stato già pessimo per quello che era successo.. Gli gridai che non doveva uscire loro di bocca il fatto che il tuo bey fosse nelle mie mani, o sarebbe costato molto caro a tutti! Con un ceffone lo convinsi a stare zitto e a farmi promettere che tutto ciò non sarebbe mai riaccaduto.. ma io ero ancora nervoso, troppo nervoso.. avevo voglia di piangere e di prendere a calci sia lui, quel maledetto, sia me.. perchè sapevo che in fondo era stata solo colpa mia! Ma ancora prima che potessi mettere in atto tutto ciò, vidi ancora Mark correre verso di me e portarmi via per il braccio.. Non mi fece niente, giusto perchè era lui.. Mi aiutò solamente a calmarmi.. Io ormai piangevo, dicevo che ti avevo tradito e tu non mi avresti mai perdonato, e nonostante lui cercasse di farmi convincere del contrario con la sola risposta che tutti possono distrarsi, io non riuscivo a calmarmi, non riuscivo a togliermi dalla testa quel pensiero.. Come se non fosse bastato, Sergey e Boris se la presero con me: mi dissero che ero un incapace, che dovevo stare più attento e non stare sempre con la testa tra le nuvole..Quel giorno litigammo, di brutto! Ero talmente nervoso che risposi loro che non potevano capire! Io ti volevo bene veramente e se loro te ne avessero
voluto non mi sarebbero venuti a dire che avevo sempre la testa altrove! Come potevo non averla?? Mi mancavi da morire, a volte non pensavo ad altro.. E anche a loro sarebbe successo se solo ti avessero voluto un minimo di bene, ma a quanto pareva non era così..! Loro si inkazzarono ancora di più, quasi non mi misero le mani addosso.. Mi chiesero come potevo dire certe cose.. Loro ti volevano bene.. davvero bene.. anche loro ci stavano male.. ma.. quello che avevo fatto.. era stato troppo per me.. e.. dovetti ammettere tra le lacrime che avevano ragione.. del tutto ragione.. Mi torturai per alcuni giorni, fino a che una maledetta mattina sentì bussare alla mia porta appena prima che potessi scendere per la colazione.. Era Borkov.. aveva uno sguardo strano, che mi fece quasi tremare nonostante fossi ormai cresciuto e abituato a certi tipi di sguardi.. -

-Bene, il mio caro vecchio Yuriy..-BORKOV
Cosa voleva da me?? Indietreggiai di qualche passo..
-L'organizzazione si fida cecamente di te.. contiamo sul tuo aiuto prezioso e so che non ci deluderai..-BORKOV
Indietreggiai ancora, ma lui mi seguì con sguardo cupo, fino a che disse, cambiando totalmente tono di voce..
-Dammi quel bey!-BORKOV
Mi paralizzai all'istante!! Allora quei bastardi avevano sputato il rospo! Li avrei ammazzati con le mie stesse mani.. Ma subito quel vecchiaccio sorrise in un ghigno e continuò..
-A dire il vero, non penso che Mailiya si sia portata con sè Peborg.. in fondo, a che le sarebbe servito, non credi? Di sicuro l'avrà lasciato al suo amichetto... Quindi ora dammelo e non fare storie, mi serve il suo bit-power!-BORKOV
Cercai di mantenere la calma, per quanto mi fu possibile.. No, se lo sarebbe potuto scordare quel vecchio bastardo! Io l'avrei difeso.. ti avrei difeso.. Non ti avrei tradito, non ancora..
-Signore, io non ce l'ho!-YURIY
-Come hai detto?-BORKOV
Deglutì a forza..
-Ho detto.. che non ce l'ho..-YURIY
Vidi il suo volto contorcersi in una smorfia di rabbia.. Mi sbattè contro il muro che avevo di fianco e mi si avvicinò drasticamente, facendomi quasi tremare..
-Ho detto di darmelo!! Non ti conviene prendermi in giro e tu lo sai!! Se ci tieni tanto alla pelle dammelo subito!!-BORKOV
Avevo davvero apura, lo ammetto.. ma non mi sarei arreso.. Chissà, forse ti avrei anche raggiunto.. Forse era destino..
-Ho detto che non ce l'ho! Se l'è portato con sè! Aveva.. aveva detto di volerlo vicino nel momento della sua morte..-YURIY
Rimase un attimo in silenzio a fissarmi, durante il quale io feci di tutto per sembrare il meno possibile spaurito e il più possibile convinto di quello che stavo dicendo..
-Oh Yuri, come stai cadendo in basso.. stai rischiando la pelle per una ragazzina.. dico, una ragazzina!! Yuri.. lei è morta, lei non tornerà mai più!! A che serve quel coso?? Dimmi a cosa?! E' solo un aggeggio inutile ora nelle tue mani.. e tu.. tu rischi per quel coso!! Rischi per una fottutissima ragazzina ormai morta!!-BORKOV
Mi inkazzai, ancora.. ancora di più.. quello non doveva dirlo!! Che cazzo ne voleva sapere lui di me?? Di noi..? Lui non sapeva un cazzo, un cazzo di niente!! Lui non poteva capire..!! Avanzai di due passi andandogli ancora più vicino.. come si era permesso..??
-Io non ce l'ho! Perchè mi sta torturando per una cosa che io non le posso dare?? E' stao lei a dirmi che sarebbe stato inutile nelle mie mani, e allora perchè avrei dovuto tenerlo io?? Mi dica perchè??-YURIY
Mi stette a guardare in silenzio, fino a che non mi mollò uno schiaffo.. piuttosto forte.. forse avevo davvero esagerato.. ma non m'importava..se avessi potuto tornare indietro di pochi secondi avrei fatto esattamente la stessa cosa..
-Ragazzino impertinente!! Io mi fidavo di te!! Forse mi sto tuttora sbagliando!! Ma sappi Ivanov.. sappi solo una cosa..-BORKOV
Odiavo quando mi chiamava per cognome..
-Se dovessi venire a sapere che quel coso è nelle tue mani.. fidati.. non rimarrai tanto integro come lo sei adesso..-BORKOV
Non dissi niente.. in entrambi i casi sarebbe stato il destino a decidere per me.. avrebbe deciso se ti avrei raggiunto lassù, oppure se avrei continuato a proteggere quella piccola parte di te per l'eternità.. In fondo, anche la morte non era poi così male.. Ero soddisfatto.. ti avevo protetto.. ridevo, accarezzandomi la guancia dolorante.. tu ora eri di nuovo felice..

 

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Capitolo 12
*** Tears For An Angel ***


TEARS FOR AN ANGEL

                                       TEARS FOR AN ANGEL




Gli poggiò un dito sul naso, percorrendolo poi per il lungo, quasi sfiorandolo, quasi volesse sentirne la forma. Il compagno la stette a guardare sorpreso, mentre nello sguardo della ragazza si poteva leggere un qualcosa di sognante, di perso.. ma allo stesso tempo attento a ciò che stava facendo..
Yuriy stette per parlare, ma fu subito interrotto da Mailiya..
-Grazie..-MAILIYA
-Io.. di che?-YURIY
Lei sorrise, senza però distogliere lo sguardo dal suo dito che ormai era arrivato sulla punta del naso del compagno..
-Per quello che hai fatto per me..-MAILIYA
Interruppe il tocco per qualche istante, per poi tornare a poggiare la sua piccola ma forte mano sul petto del rosso, il quale le rispose poggiando lievemente una sua mano sopra quella della ragazza, sorridendo poi semplicemente..
-Non devi ringraziarmi di niente..-YURIY
Questa volta mailiya lo guardò negli occhi, prima di spostare ancora una volta un suo dito sul naso del compagno, ripercorrendolo proprio come poco prima.. Lui sorrise, ancora più confuso, ma, ancora prima che potesse chiederle qualcosa, lei pensò bene di andare avanti nel racconto dei suoi ricordi..
....................

PDV MAILIYA
Passò un anno dall'ultima operazione, da quel terribile sparo.. Un anno che mi sembrò quasi un'eternità! Il rapporto con mio fratello cresceva sempre di più, diventava sempre più forte e speciale.. Nonostante entrambi sapessimo che prima o poi ci saremmo ancora divisi, il nostro legame diventava sempre più confidenziale e grande. Ancora una volta, mi ritrovai a pochissimi giorni dalla partenza per la Russia.. E questa volta era sicuro, sarei tornata! Certo ero felice.. ma anche dannatamente confusa.. Non piangevo.. no, quello no.. In fondo, stavo per tornare da mio padre.. da voi.. Ecco.. quello mi rendeva confusa.. E se io fossi tornata ma non fossi più stata accettata? Che avrei fatto? Non volevo nemmeno pensarci.. Non osavo pensare ad un domani senza più rivedere ne te ne gli altri.. la paura che forse mai più vi avrei rivisti tornò a possedermi, a volte in modo anche tragico.. Io volevo solo rivedervi, sentirvi dire che non mi avevate dimenticata.. che eravate ancora miei amici.. Ma se voi mi aveste voltato le spalle..? Se mai più vi avrei rivisti? E.. se.. non avessi mai più potuto abbracciarti..? Ancora una volta.. In fondo sapevo che per me siete stati sempre dei grandi amici.. Ho sempre avuto moltissima fiducia in voi.. eppure, a volte, questi pensieri non finivano mai di torturarmi..
Ricordo il giorno prima della mia partenza, specialmente la sera.. dopo cena..
Mio fratello venne in camera mia, già in pigiama, con passo felpato.. Aprì lentamente la porta, senza fare rumore.. Io non mi accorsi subito di lui.. ero troppo intenta a fare le valigie.. in modo fenetico: ero maledettamente agitata per l'indomani.. E solo io potevo sapere il perchè!
Mi si avvicinò e mi afferrò per un lembo della maglietta, senza dire niente.. Io allora mi girai, lo guardai negli occhi.. e vidi, nonostante il fioco buio.. che stava piangendo.. in silenzio, le sue lacrime scendevano come fiumi in piena dai suoi occhi.. dai suoi occhi così simili ai miei.. No, non volevo vederlo piangere..
Posai le ultime cose che avevo in mano nella valigia, con noncuranza.. poi lo abbracciai.. lo strinsi forte a me.. senza dire una parola..lui ricambiò il gesto.. Cominciò a piangere più forte, stringendomi sempre di più la maglietta.. Io gli accarezzavo la testa, come per consolarlo.. ma sapevo che non sarebbe servito a niente! Io.. non potevo vederlo piangere... Per un momento pensai di portarmelo via.. di portarlo con me in Russia..! Ma.. non potevo..!
-Non te ne andare!! Ti prego!!-OLIVIER
Finalmente riuscì a parlare.. con voce spezzata, ma ci riuscì..Io lo ascoltai.. con le lacrime agli occhi.. non potevo esaudire il suo desiderio.. c'era qualcuno che mi aspettava e lui lo sapeva benissimo..
Infatti, dopo alcuni istanti alzò lo sguardo.. mi fissò ancora negli occhi e mi sorrise tra le lacrime, chiedendomi con voce flebile uno "scusa", ma poi tornò subito a piangere come un bambino.. Ero in imbarazzo, lo ammetto..
Lo presi per mano e andammo insieme nel grande giardino, dove poi ci sedemmo sul dondolo, in pieno centro.. Avevamo un piccolo laghetto di fronte a noi, strapieno di pesci rossi.. Li stettimo a guardare per qualche attimo, abbracciati..
-Te ne devi proprio andare..?-OLIVIER
Aveva smesso di piangere.. o quasi.. Ma sentivo nella sua voce un alone di malinconia terribile..
-Qualcuno mi aspetta.. spero..-MAILIYA
.. e anche la mia non era meglio..
Lui sorrise ancora, mentre una lacrima scese di nuovo dai suoi grandi occhi..
-Sono.. sono quegli amici di cui..mi parli spesso?-OLIVIER
Questa volta sorrisi io..
-Esatto..-MAILIYA
-Loro.. sono importanti, vero?-OLIVIER
-Si.. tantissimo..-MAILIYA
Silenzio.. per qualche istante..
-Lo sono quanto me?-OLIVIER
Sussultai a quella sua domanda.. Cosa significava? Rimasi in silenzio.. Solo dopo gli risposi..
-Ma tu.. sei mio fratello.. che c'entra?-MAILIYA
Lui mi strinse ancora di più, sorridendo.. ancora.. con le lacrime agli occhi..
-Si.. scusa hai ragione..-OLIVIER
Presi a giocare con i suoi capelli verdi stranissimi, accarezzandoglieli di tanto in tanto..
-Ma.. tu sai di essere davvero importante per me, no?-MAILIYA
Olivier sussultò.. tremò per qualche istante.. Mi spaventai, ma solo dopo capì che stava pensando alla scena dello sparo.. di quel terribile sparo.. di quella notte.. in cui io rischiai per lui..
Mi abbracciò.. fortemente.. e ricominciò a piangere come un bambino.. Io ricambiai.. iniziando a piangere.. guardando quel laghetto, pieno di tanti pesciolini che riflettevano la nostra immagine.. Il giorno dopo non l'avrei più rivisto.. per chissà quanto tempo.. E Olivier lo sapeva benissimo..
-Ma.. tornerò..-MAILIYA
Mi guardò.. ancora.. piangendo.. mi stava implorando di prometterglielo..
-Io.. te lo prometto..-MAILIYA
Mi sorrise, senza però smettere di piangere.. un po' come me.. Ero felice di tornare alla mia vera casa.. felicissima.. eppure, in quel momento ero triste.. triste perchè questa volta avrei lasciato mio fratello..
Subito mi tornò in mente la tua promessa, quando ti affidai Peborg.. no, tu non potevi esserti dimenticato di me! Tu.. io ero ancora nei tuoi pensieri.. tu mi eri davvero amico.. Io volevo abbracciarti, volevo stringerti.. Volevo dirti che ero ancora lì, con te.. con tutti voi..
Piangevo.. i pensieri mi correvano per la testa.. pensieri felici, eccitati.. ma piangevo.. piangevo per mio fratello.. il mio pulcino.. che avrei lasciato per chissà quanto tempo.. ma non per sempre! Quello no! Non lo avrei mai permesso..
.................

-Come potevi pensare che io mi fossi dimenticato di te?-YURIY
La ragazza rimase in silenzio.. abbassò lo sguardo.. a dire il vero..
-A dire il vero.. io.. non lo so..-MAILIYA
Yuriy sorrise tristemente.. l'abbracciò, ancora più forte.. quasi le tolse il respiro..
-A volte sei proprio stupida..-YURIY
-Grazie.. =.=-MAILIYA
Sorrisero.. insieme.. fino a che Mailiya non si alzò sotto lo sguardo stupito del ragazzo.. Corse verso la cassettiera e ne estrasse due album di foto..
-Che sono?-YURIY
-Aspetta..-MAILIYA
Tornò a sdraiarsi accanto al suo compagno, porgendogli il primo album di foto, che lui accuratamente aprì.. molto lentamente.. quasi avesse avuto paura del suo contenuto..
-Due o tre, se non di più, le ho al monastero.. sai quali sono, le hai viste.. tutte le altre.. le ho qui..-MAILIYA
Smise per qualche istante.. Si avvicinò al viso del compagno per poter vedere lei stessa meglio quelle foto, insieme a lui..
-Furono l'ultima cosa che misi in valigia quella sera...dopo aver pianto con mio fratello..-MAILIYA
Yuriy sorrise nel vedere, nella prima foto, un piccolo esserino quasi spelacchiato, in braccio alla sorella, che lo reggeva a fatica per quella foto.. Erano tutte foto di Olivier.. da quando era solo un neonato fino a pochi mesi prima della partenza di Mailiya..
-E'.. strano..-YURIY
-In che senso? O.o-MAILIYA
-E'.. tutto strano..-YURIY
-Bah.. O.o"-MAILIYA
Andò avanti a guardare altre foto.. in alcune si poteva ammirare qualche strada o piazza di Parigi.. in altre la loro splendida casa..
-Perchè non le porti al monastero?-YURIY
-Perchè.. ho paura di perderle..-MAILIYA
Yuriy la guardò per un attimo, poi annuì.. in effetti, non era un posto sicuro.. per niente e per nessuno!
Andarono avanti a vedere tutte le foto, in silenzio.. Lui non aveva mai conosciuto il fratello della compagna.. Forse anche per il fatto che credeva di non star molto simpatico a quel ragazzino dall'aria tanto innocente.. Mailiya non voleva dirglielo, ma si vedeva.. la sentiva litigare spesso con Olivier ogni volta che la chiamava sul cellulare.. sapeva che le stava solamente dicendo di andar via da quel posto.. Lui lo sapeva benissimo.. e tutto ciò gli dispiaceva, gli dispiaceva tantissimo..! Ormai era abituato alle persone che lo evitavano, che gli stavano alla larga.. Ma in fondo non gliene importava un fico secco! Ma di lui.. del fratello dell'unica persona davvero importante nella sua vita.. quello no.. non poteva sopportarlo..
La ragazza vide il volto del suo compagno rattristarsi, mentre lui riponeva i due album sul comodino al suo fianco..
-Che succede?-MAILIYA
La guardò..
-Niente.. non preoccuparti..-YURIY
-Dai.. ç.ç-MAILIYA
Si girò completamente verso di lei, abbassando lo sguardo.. in fondo, perchè nasconderglielo? Era la verità.. E poi, aveva già abbastanza confusione in testa per conto suo.. per un qualcosa di indefinito, che nemmeno lui riusciva a spiegarsi.. Non poteva complicarsi la vita anche per altro.. Voleva che lei lo sapesse..
-Tuo fratello.. beh.. mi odia vero?-YURIY
mailiya sussultò per un istante.. questa volta fu lei ad abbassare lo sguardo..
-Ecco.. diciamo che.. non proprio..-MAILIYA
-Dimmi la verità..-YURIY
Lo fissò negli occhi, amaramente, per poi riabbassare subito lo sguardo..
-Beh.. dopo che le finali erano iniziate.. insomma.. lui ha visto.. quello che.. si, ecco.. quello che è successo.. e.. ha pensato subito male di voi..-MAILIYA
-.. e allora ha deciso di cercare di convincerti di farti tornare là.. o quanto meno di lasciare quel posto, non è così?-YURIY
La ragazza annuì tristemente...
-Ma lui non vi conosce! Non può giudicarvi in questo modo! Io non capisco.. quando gli parlavo di voi.. di te.. lui sembrava contento.. lui mi diceva che mi eravate davvero amici.. che.. mi volevate bene.. Ma non appena ha visto certe scene.. ha cambiato idea, così, improvvisamente! Non poteva credere che le storie che gli raccontavo di quando ero con voi fossero vere.. che foste voi i veri protagonisti di tutto ciò..!  Lui dice.. che forse io mi sono inventata tutto.. e..-MAILIYA
-Ho capito, non preoccuparti.. beh ecco.. mi dispiace che tuo fratello pensi male di me.. forse fa bene..-YURIY
-No! Non è vero! Non fa bene! Io vorrei solo fargli capire che non è come la pensa lui... Dispiace anche a me sai? Dopo tutto quello che avete fatto per me, e che soprattutto lui sa.. mi chiedo come possa prendervi in odio ora..-MAILIYA
Le mise una mano sulla spalla, sorridendo tristemente..
-Non preoccuparti.. mi dispiace davvero tanto ma.. spero cambi idea.. spero che un giorno avremmo la possibilità di.. di conoscerci, di conoscerci davvero..-YURIY
Lei sorrise, nella sua stessa maniera..
-Lo spero anche io..-MAILIYA
Si avvicinò ancora al compagno, proprio come prima.. voleva stargli vicino.. non sapeva il perchè..
Questi l'abbracciò, le accarezzò la testa sorridendo, agitandosi per chissà che cosa, prima di inspirare profondamente per calmarsi e riprendere a raccontare..
.................................

PDV YURIY
Era un giorno come tanti altri.. Era un mercoledì, ricordo.. non potrò mai dimenticarmi quel giorno! perchè.. un angelo arrivò.. tornò da me e.. mi salvò la vita.. Fu il giorno più bello della mia vita, devi credermi! Non riesco a descriverti quello che provai quel giorno perchè.. furono cose troppo grandi per me, immense..  Ma.. beh, andiamo con ordine..
Quella mattina mi alzai a malavoglia, come ogni mattina di lì a quattro anni ormai.. Dopo la colazione ci portarono fuori per l'allenamento esterno.. Faceva un freddo cane, eravamo in pieno inverno, ma non m'interessava più di tanto.. Ormai io il freddo l'avevo dentro: di quello fuori non me ne fregava assolutamente niente..
Passamo l'intera mattinata a congelare come dei deficenti, a ripetere gli stessi automatici movimenti di ogni mattina.. senza entusiamo, almeno per quel che riguardava me e i miei amici.. fino a che non arrivò l'ora di rientrare.. Sempre a malavoglia raccolsi il mio bey e me lo misi in tasca, prima di apprestarmi a seguire il gruppo di altri ragazzi che si stava allontanando insieme ai miei compagni.. L'idea di tornare ancora in quel posto mi metteva addosso l'angoscia, e di certo non ero tra i primi che vi accorrevano quasi fosse stato il paradiso per loro..! Fu in quel momento che la salvezza sembrò scendere dal cielo.. In quel momento la risposta a quel sogno all'apparenza stupido stava per arrivare.. in un giorno come tanti altri, stressante e triste come tanti altri.. I miei compagni ormai stavano un pezzo più avanti di me, quando sentì una voce..
-Le abitudini del mercoledì non sono cambiate allora..-xxx
Mi bloccai all'istante.. quella voce.. così famigliare.. Non volli girarmi.. forse ero diventato talmente pazzo da sentire persino le voci.. Sentì dei passi avvicinarsi verso di me.. poi una mano poggiarsi sulla mia spalla destra..
-Yuriy.. sei tu vero?-xxx
Quel qualcuno dietro di me era triste.. e.. era sempre più famigliare.. Mi girai lentamente.. e fu allora che ti vidi.. Eri tu.. quella bambolina.. così cresciuta dall'ultima volta che l'avevo vista.. Ora era una ragazza.. Mi sorrisi tristemente, senza dire una parola, mentre delle lacrime cominciarono a formarsi dentro i tuoi bellissimi occhi.. che potevano essere solo tuoi..
-Mailiya..?-YURIY
Stavo per scoppiare a piangere quando mi feci segno di sì con la testa, ancora senza aprire bocca.. Ma subito mi ricomposi! Cosa stavo dicendo?? Perchè mi stavo illudendo? Tu eri morta.. morta, te n'eri andata per sempre!! Nessuno ti avrebbe mai riportato da me!! Mi scostai subito, allontanandomi di due passi.. Tu ci rimasi molto male..
-No, tu non sei mailiya!! Lei è morta!! Smettila di giocare ad essere lei! Non so chi tu sia ma sparisci subito prima che te la faccia pagare per quello che stai facendo!!-YURIY
Scoppiai a piangere.. mi girai e vidi che il mio gruppo era ormai lontano.. Mi misi a correre come un disperato, a testa bassa.. piangevo sempre più forte.. Non sapevo chi poteva essere quella ragazza che ti somigliasse così tanto.. ma non eri tu! Non potevi essere tu, anche se quello sarebbe stato il mio più grande sogno.. Ma era impossibile, inutile illudersi.. Mi dispiace per quello che ho fatto quella volta..davvero tanto..
Ti sentivo correre dietro di me.. gridavi il mio nome, m'imploravi di fermarmi.. fino a quando non dissi una parola..
"Pulcino.."
Fu allora che mi fermai.. m'inginocchiai a terra, ma senza voltarmi.. mi nascosi il viso tra le mani, continuando a piangere, lasciandoti così il tempo di raggiungermi..
Pulcino.. solo tu mi chiamavi in quel modo, quando eravamo piccoli.. nessuno lì dentro aveva mai osato pensare a me con quel soprannome..! Non poteva essere un caso.. eppure..
Ti inginocchiasti davanti a me, accarezzandomi la testa con una mano..
-Perchè mi tratti così..?-MAILIYA
Levai le mani dal volto.. ti vidi.. ti vidi piangere, come me..
-Lasciami stare.. tu non sei Mailiya.. lei è morta..!-YURIY
-No.. io non sono mai morta! Ho.. ho rischiato ma.. sono qui..-MAILIYA
Non sapevo più a cosa credere ormai... non riuscivo più a pensare a niente.. volevo solo piangere.. solo quello..
Ti avvicinasti a me lentamente.. poi mi abbracciasti.. solo una persona avrebbe saputo donarmi un abbraccio così leale, così caoloroso.. di quello ne ero sicuro.. Piansi ancora di più, sulla tua spalla.. o meglio, sulla spalla di quella ragazza che mi rendeva tanto confuso, che non sapevo ancora in realtà chi fosse.. Fu allora che ti staccasti di nuovo, e scostasti dalla tua fronte una ciocca di capelli, lasciando così intravedere una voglia di uno strano colore, tra il rosa ed il viola.. Solo tu l'avevi, quella strana macchia mai vista in fronte a nessun'altro, quella macchia di una forma strana, nascosta dai capelli.. Ma ancora non ero convinto, continuavo a piangere.. e ora tremavo anche, come un animaletto indifeso.. Pregavo Dio che tutto ciò fosse vero.. anche se mi rendevo conto dell'impossibilità della cosa..
Fu allora che mi presi un dito.. io ti lasciai fare, ormai senza quasi più vita.. Lo poggiasti sul tuo naso mentre piangevi come una bambina e me ne feci percorrere con esso tutta la lunghezza, lentamente..
-Quando.. quando eravamo piccoli.. tu mi passavi il dito sul naso..e mi dicevi che avevo il tipico nasino alla francese..-MAILIYA
Io sorrisi.. ma le lacrime non smisero di scendere dai miei occhi.. eri tu.. eri davvero tu?? Altrimenti, come avresti saputo certe cose?
Nel vedermi sorridere, sorrisi anche tu..
-E.. ti dicevo che sembravi una femminuccia per.. per i tuoi capelli un po' lunghi.. e io.. una volta ti ho fatto le due treccine, ricordi? Dormivi e non ti accorgesti di niente.. Poi ti arrabbiasti un po' quando ti svegliasti, ma subito facemmo pace..-MAILIYA
Sorrisi ancora.. si, ricordavo quella sera.. lo ricordo ancora..
Mi presi una mia mano tra le tue, proprio come feci quella sera quando io ti promisi due importanti cose.. Mi vennero i brividi in quel momento.. Poi con una mi asciugasti le lacrime, senza preoccuparti delle tue che continuavano a scendere.. Il mio gruppo ormai si era perso in lontananza, ma non m'importava..
-E poi.. io e Boris.. ricordi? Non andavamo d'accordo.. ricordi quando per farci gli scherzi ci lanciavamo dietro i ragnetti che trovavamo sulle pareti impolverate?-MAILIYA
Questa volta fui io ad  asciugarti le lacrime.. lentamente.. la tua pelle morbida non era cambiata..
-E.. quando dormivamo insieme.. e il papà veniva a dividerci in quelle volte in cui non veniva Mark.. Ci inventavamo ogni cosa per stare insieme la sera.. A volte facevamo già finta di dormire, per non essere
disturbati.. altre volte mi nascondevo sotto il letto.. Ma il papà mi beccava sempre e mi riportava di peso in camera..-MAILIYA
Già.. il papà.. solo tu chiamavi così Sergey.. perchè era più grande di noi, anche se di poco.. Era lui che ci faceva rigare dritto quando giocavamo a fare i ribelli..
Ricominciai a piangere più forte di prima.. Allora era tutto vero.. Tu.. eri la mia Mailiya! Caddi a peso morto su di te, abbracciandoti con tutte le mie forze.. bagnando con le mie lacrime il tuo cappotto lungo bianco.. Era tutto così incredibile! Tu.. eri tornata!! Non poteva essere vero, eppure tu eri davanti a me.. mi stavi abbracciando! Proprio come nel mio sogno.. Dio solo poteva sapere come mi sentivo in quel momento! Era come essere rinati ad una nuova vita.. migliore.. la mia mente non era pronta a simili emozioni, io per primo non ne ero pronto.. Non riuscivo a distinguere quello che provavo, non ci riuscivo! Era troppo grande per me.. e soprattutto era un qualcosa di mai provato prima di allora.. Ero confuso, troppo confuso... allora dove eri stata per ben quattro anni?? Perchè mi avevano detto che eri morta..? Perchè Dio era stato così gentile con me..? Dio.. lo ringraziai per chissà quanto tempo, prima di staccarmi da te, prima di sentire ancora la tua mano che leggera mi accarezzava il viso, portandosi via con sè tutte le mie lacrime di felicità..
-Le poche notti che ci lasciavano insieme a dormire, mi stavi vicino e mi stringevi forte la maglietta.. sembravi una piccola creatura indifesa.. Io ti stavo a guardare, prima di addormentarmi.. e il giorno dopo, quando ti vedevo combattere, con quella tua grinta e furia ormai famose in quel postaccio, mi chiedevo se quella ragazzina che avevo davanti fosse la stessa che mi teneva stretto la notte precedente.. quasi per implorarmi di proteggerla.. Sembrava quasi incredibile...-YURIY
Tu mi stavi a guardare, senza smettere di piangere..
-Io sono ancora qua..-MAILIYA
Mi abbracciasti forte..
-Sono qua con te..-MAILIYA
In quel momento mi prese come.. come una crisi.. ricominciai a tremare, ma non per il freddo.. sudavo freddo e piangevo, ancora.. mi aggrappavo a te come per cercare un sostegno.. mi sentivo debole, improvvisamente debole..  Ripetevo sempre le stesse cose, quasi gridando tra le lacrime.. ripetevo quanto tutto ciò fosse incredibile, fuori dal normale.. ancora ripresi a ringraziare Dio ad alta voce.. Ti dicevo che mi avevi salvato la vita.. che sapevo che in fondo tu non mi avresti mai abbandonato.. perchè non poteva essere! Ringraziavo anche te per quello che avevi fatto.. ti chiedevo scusa per.. per non averti subito creduto..
Tu mi guardavi senza dire una parola.. fino a che non cominciai a sentire tremare anche te.. Mi diedi un bacio sulla fronte.. e io mi nascosi sempre di più nel tuo cappotto..privo di ragione ormai..
Eri tornata! In un giorno come tanti altri mi avevi salvato! Tu non potevi lasciarmi.. io lo avevo sempre saputo..
..................

Silenzio.. non un parola.. fino a che..
-Ora capisci perchè ti accarezzavo il naso?-MAILIYA
Il rosso fece cenno di sì con la testa.. Le emozioni di quel giorno sembravano quasi rivivere anche in quell'istante dentro di lui... Sembrava che una voglia improvvisa di piangere, di abbracciarla ancora come quella volta.. di ringraziarla stesse per prenderlo di nuovo, ma si trattenne quando la sentì riprendere..
................

PDV MAILIYA
Ad un certo punto sentì dei passi correre veloci verso di noi.. forse ti avevo fatto perdere troppo tempo.. e qualche guardia stava accorrendo per riprenderti, pensando che tu fossi scappato.. ma mi stupì sentendo la voce del papà..
-Yuriy..? Ma che fai?? Sbrigati prima che..-SERGEY
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che tu alzasti il capo, mostrando delle lacrime ancora vive sul tuo viso ed un pallore anormale.. Mi girai anche io.. e vidi loro.. gli altri miei amici.. Più uno.. uno che non conoscevo.. basso, strano.. fu allora che capì che mi avevate rimpiazzato.. Beh, cosa normale.. che ne sapevano quelli dell'organizzazione..?
Ci fu qualche istante di silenzio generale.. mi stavano a guardare come si sta di solito a guardare un alieno, finchè tu ricominciasti a piangere, rivolto a loro..
-E' Mailiya idioti!!-YURIY
Tornasti a coprirti il viso con le mani.. allora io mi alzai, facendo alzare anche te... Li stetti a guardare, aspettandomi da loro la tua stessa reazione.. Fu così infatti.. indietreggiarono, mi guardarono da capo ai piedi..
-No.. lei è..-BORIS
-Morta!? E' questo che vuoi dire?? No.. Io non sono mai morta! Chi vi ha detto una cosa del genere??-MAILIYA
Stettero ancora a guardarmi in silenzio.. Negli occhi di Sergey potei intravedere un alone di rabbia.. rabbia per colui che aveva dato quella falsa notizia, convincendovi per quattro anni della mia morte..In quel momento Boris si avvicinò a me... mi guardò dritta negli occhi, mentre tu quasi gridavi tra le lacrime a loro di crederci.. di crederci davvero.. perchè era tutto vero..
Pensai al volo che, finchè non avessero saputo la mia storia, nessuno mi avrebbe creduto.. e forse, anche tu stavi aspettando delle spiegazioni..
-La mia vita sembrava dover finire.. ma.. ma il padre di mio fratello.. mi ha pagato l'operazione.. quell'operazione costosissima e con pochissime possibilità di riuscita.. Beh.. mi hanno portato via, una mattina, all'improvviso.. e.. sono andata in Francia.. là mi hanno operato e.. mi hanno salvata..-MAILIYA
Solo dopo raccontai anche dello sparo.. in uno secondo momento..
Rimasi molto male quando vidi che ancora non mi credevano..ma fu solo un attimo.. Subito dopo fu Boris ad abbracciarmi.. mi strinse forte nella sue muscolose braccia.. e mi diede un bacio sulla guancia inaspettato.. Anche io lo strinsi, ricordandomi di tutte quelle volte che avevamo litigato, per delle stupidaggini.. Sentì qualche lacrima scendere sul suo viso.. Sorrisi, piangendo.. senza smettere di farlo.. Quando ci staccamo mi disse che.. che ormai nessuno ci sperava più.. che.. nonostante le nostre litigate.. io gli mancavo.. gli mancavo davvero tanto.. che ero come.. una sorella per lui.. Fu una cosa che mi fece molto piacere.. Mai prima di allora mi aveva detto certe cose..! Mi voltai verso Sergey, chiamandolo "papà".. lui mi prese quasi in braccio, sollevandomi di peso..
Ero felice.. ero dannatamente felice.. vi avevo ritrovati!  sarei rimasta lì ad abbracciarvi per tutta la giornata, se ne avessi avuto solo la possibilità.. Era troppo un bel momento, un magnifico momento, per rovinarlo.. per farlo finire..
Mi ricordo che mi mise a terra con le lacrime agli occhi.. io cercai di asciugare le mie, quando vidi quel ragazzino basso farsi avanti, parecchio confuso per la situazione.. Cercai di calmarmi, nonostante l'atmosfera era ancora molto agitata.. Si vedeva! Si vedeva parecchio.. vi vedevo fremere.. guardarmi come se fossi stata un'anima, nemmeno una persona reale.. Ancora in fondo nessuno ci voleva credere..! I vostri sguardi erano strani, dannatamente increduli ed eccitati.. quasi spaventati..
Mi avvicinai a quel ragazzino e gli porsi la mano.. Lui titubante me la strinse, forse anche con un po' di diffidenza.. Sicuramente voleva sapere chi ero.. la mia storia..
Ci incamminammo tutti verso il monastero.. Io avevo deciso di tornarci.. Ancora non sapevo che fine avrei fatto: ormai era evidente che nella squadra non c'era più posto per me.. ma non m'importava.. o meglio.. non così tanto.. la cosa più importante era avervi ritrovati.. aver ritrovato degli amici..
Quel vecchiaccio mi accolse a braccia aperte, col suo solito ghigno.. non vi guardò nemmeno in faccia.. sapeva che doveva delle spiegazioni.. Beh, le diede.. anche se non valide.. Dirvi che ero morta solo perchè l'operazione non aveva che un minimo di possibilità di riuscita! Dirvi che non valeva la pena illudervi! Vecchio bastardo.. Vidi il papà fremere dalla rabbia.. ma doveva trattenersi.. non poteva farci niente..!
Subito dopo vidi Mark.. Anche lui mi abbracciò.. mi strinse, dicendomi che era felice di vedermi.. Anche lui dovette dare delle spiegazioni.. ma in fondo, sebbene fosse un uomo onesto, era sempre una guardia, dipendeva da Borkov.. Non poteva fare un granchè.. ne andava della sua vita, probabilmente.. Voi lo scusaste, in fondo non era mai stato malvagio.. Era da sempre stata una persona affidabile per noi..
Fu solo dopo che raccontai i miei quattro anni.. con calma.. quattro anni passati in Francia, con mio fratello.. senza più sentirvi, nonostante i miei sforzi per riallacciare i contattatti.. Vi vedevo innervosirvi sempre di più, ma quella era la verità.. e dovevo dirvela.. Dirvi che Borkov non vi faceva più avere notizie di me..
Tu.. mi stringevi.. sempre.. non mi mollavi un attimo.. quasi avessi avuto paura che scappassi da un momento all'altro.. mentre insieme raccontavamo a quel ragazzino di nome Ivan la mia storia.. o meglio, la nostra storia.. Lui stava a guardare stupito, nel vederci così uniti.. e soprattutto nel vedere te così.. così stretto ad una persona.. ed io sorridevo..! Chissà che immagine si era fatto di te..
Ma sorrisi per ben poco tempo.. Ricordo ti staccasti da me improvvisamente.. ti avvicinasti alla finestra della tua stanza e cominciasti a parlare, a bassa voce.. dicendoci che dovevi confessare alcune cose.. che non potevi tenere nascoste.. Fui allora che scoprimmo tutto: il tuo tentato suicidio.. anzì, più di una volta.. il tuo sogno.. dove ti abbracciavo e ti dicevo di aspettarmi.. Rimasimo senza parole, mentre l'unico rumore udibile nella stanza erano i tuoi singhiozzi.. e subito dopo, i miei.. Piangevo perchè.. perchè non poteva essere vero!! perchè ci avevi provato?? perchè avevi rischiato di dividerci per sempre?? Piangevo anche per quel tuo sogno.. così incredibile.. Mi avvicinai a te e ti abbracciai da dietro, mentre tu ti nascondevi abbassando la testa.. chiedendomi scusa.. chiedendomi se avevo capito il motivo per cui ti avevo salvato.. tornando.. Ti feci promettere che.. che non l'avresti più fatto.. e tu me lo promisi.. a patto che non me ne sarei più andata.. Non riuscivo un attimo a smettere di pensare a quel tuo sogno.. Dio ci ha voluti aiutare, ne sono sicura.. Presi anche io a ringraziarlo nella mia mente, proprio come te.. Stetti molto male in quegli istanti, tantissimo.. dopo la tua confessione..
Sentì Sergey picchiare un pugno contro il muro, e Boris cominciare ad imprecare dalla rabbia.. Ti dava del cretino, del deficiente, di tutto e di più.. Mi disse anche di quando avevi perso il mio bey in sala mensa, e tu cominciasti a piangere ancora più forte, senza volerti voltare verso di me.. La rabbia gli stava offuscando la mente, non c'era che dire.. Lo implorai di smetterla, prima di dedicarmi a te.. Ti feci girare con la forza.. ti obbligai a guardarmi negli occhi.. Sapevo che mi volevi bene.. non dovevi sentirti in colpa.. E anche io te ne volevo.. L'unica cosa che mi faceva star male era.. era il fatto che tu.. avessi cercato di ucciderti.. No, io non ti avrei mai più lasciato.. Non dovevi preoccuparti di questo.. Io ti volevo sempre al mio fianco..
Stavo per ricominciare a piangere, quando tu, senza dire una parola, estrassi dalla tua tasca Peborg.. il mio bey..
-Hanno cercato di.. di prendermelo ma.. io non gliel'ho permesso.. Lo avrei difeso.. con tutto me stesso..-YURIY
Lo presi dalle tue mani tremando.. rimirandolo.. non un graffio.. niente di niente.. L'immagine del Pegaso sembrava illuminarsi.. era così bella.. non me la ricordavo così magnifica! Mi girai verso gli altri.. mi sorrisero.. quasi come se avessero voluto dirmi che potevo fidarmi di loro, perchè non mi avrebbero mai tradito.. Probabilmente mi lessero nel pensiero: li vidi annuire, sempre sorridendo.. Solo allora scoppiai a piangere, di nuovo.. Vi ringraziai tutti, vi abbracciai ancora.. Sapevo di avere degli amici veri.. Come avevo potuto dubitarne?? Sapevo che mi volevate bene.. l'avevo sempre saputo.. e anche io ve ne volevo.. vi volevo un bene fuori dal mondo.. E te ne volevo anche a te, proprio come ora.. ogni giorno sempre di più.. perchè sei sempre stato speciale per me..

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Capitolo 13
*** The End Of This Movie ***




                                    THE END OF THIS MOVIE

-Dici davvero?-YURIY
Lei sorrise, quasi imbarazzata... quanto gli piaceva quando faceva così..!
-Si, davvero..-MAILIYA
Guardò fuori dalla finestra.. la neve aveva quasi smesso di scendere.. ora era tutta sui tetti delle case.. Un lieve spiraglio di luce si faceva strada tra le mille nuvole bianco-grigie, creando dei riflessi quasi surreali.. Stette per qualche istante a rimirare quel bel panorama: nonostante in Russia nevicasse spesso in quel periodo, a lei piaceva stare a gurardare quel manto bianco colpito in alcuni suoi tratti dai raggi del sole.. sempre..
Sentì il suo compagno muoversi.. Si scostò di alcuni centimetri, prima di vederlo alzarsi e dirigersi verso la finestra..
Yuriy si sedette sul davanzale.. il suo sguardo ero rivolto all'esterno... sembrava pensieroso, chissà a cosa stava pensando..
-Per colpa mia.. hai dovuto rinunciare al tuo sogno..-YURIY
Fece una pausa.. sospirò, socchiudendo gli occhi, per poi riprendere, sempre fissando quei tetti imbiancati..
-E io non ho fatto niente.. non me lo perdonerò mai..-YURIY
Appoggiò il capo sul vetro della finestra, questa volta chiudendo del tutto i suoi occhi azzurri.. tristi, molto tristi in quel momento.. No che non se lo sarebbe mai perdonato..
Sentì due braccia circondargli la vita, ed una piccola testolina appoggiarsi sulla sua spalla.. Prese tra le sue le piccole mani della sua compagna, ancora sospirando, facendo crescere dentro l'animo della ragazza un dispiacere enorme..
-Non è stata colpa tua.. ormai c'eri dentro, non potevi più tirarti indietro..-MAILIYA
-Non potevo.. forse non volevo.. forse.. è stato un qualcosa che non so spiegarmi.. sono andato avanti in quel piano pur sapendo di star sbagliando.. sapendo che ti stavo deludendo.. mi sai dire il perchè?-YURIY
Stettero zitti entrambi, per qualche istante.. Aveva ragione.. dovette ammettere che il suo compagno aveva perfettamente ragione a pensare quelle cose, a porsi quelle domande.. perchè nemmeno lei sapeva rispondere a tutto ciò..
-Io.. non lo so..-MAILIYA
Si girò di scatto verso di lei, facendola quasi sussultare.. La fissò nei suoi grandi occhi, tristi come i suoi..
-Mi dispiace.. io... non so perchè l'ho fatto.. però.. non devi pensare che io.. io non ti voglia bene..-YURIY
Gli sorrise.. lo sapeva che lui le voleva bene, lo sapeva benissimo, e quello non poteva farle altro che piacere.. Gli circondò il collo con le braccia, come ogni volta in cui sentivano il bisogno di consolarsi a vicenda.. Gli sorrise ancora, prima di rispondergli..
-Non ti preoccupare.. io lo so.. ma ora è tutto finito.. non pensarci più.. anche io ti voglio bene, e non sarà di certo questo fatto inspigabile per entrambi ad allontanarmi da te.. davvero, non ti preoccupare..-MAILIYA
La guardò senza però darle risposta.. il suo sguardo sembrava chiederle conferma di quello che aveva appena detto, e lei lo intuì al volo..
-Credimi, è così..-MAILIYA
Yuriy annuì lievemente col capo.. si, credeva alle sue parole.. ma si sentiva uno schifo cmq..! Tornarono insieme a fissare fuori dalla finestra, persi in quel bianco quasi angelico, prima che la ragazza potesse tornare a raccontare..
............................

PDV MAILIYA
Quella sera Mark ci lasciò dormire insieme.. Io ero felicissima! Aveva capito quanto ci tenessimo a stare vicini.. in fondo, era un giorno importante!
Ci infilammo sotto le coperte sorridendo, felici come non mai di essere ancora insieme, di ripetere quello che da bambini facevamo.. Mi sembrava un sogno poter essere ancora lì, con te, in quello stesso letto di tanti anni fa..! Mai avrei creduto di poter rivivere ancora certi momenti! Quando eravamo piccoli, vedevamo il nostro dormire insieme come una specie di abitudine.. un'abitudine che a volte il papà e a volte Mark cercavano di toglierci, ma pur sempre un qualcosa di normale per noi! Invece quella sera non fu così.. Mi sembrava un qualcosa di eccezionale esserti ancora vicino, e, se devo essere sincera, ero anche un po' agitata all'idea di ripeterlo dopo tanto tempo! E pensare che solo fino a quattro anni prima pensavo di non rivedere più quella camera, come la mia.. quel letto.. te e tutti gli altri.. E invece ero ancora lì! Era questo a farmi sorridere, a farmi agitare.. a rendermi felice per ogni cosa!
Stemmo a guardare il soffitto, ricordo.. nessuno dei due diceva niente.. forse non c'eravamo più abituati.. in fondo, c'è anche da dire che eravamo cresciuti! Forse per quello che gli altri ci presero in giro non appena
accennammo loro l'idea di rimanere insieme quella notte! Boris cominciò a fare battutine stupide e cretine, ma che alla fine mi facevano anche sorridere! Ero contenta di vedere che tutto era tornato come un tempo, nonostante loro continuarono a guardarmi come se fossi stata un fantasma per circa due giorni!
Improvvisamente tu ti voltasti verso di me, sempre sorridendo..
-Sei ancora in tempo per realizzare in prima persona il tuo sogno..-YURIY
Rimasi un po' a guardarti, non capivo..
-Tra meno di un anno ci sarà il torneo nazionale.. sei tornata in tempo per rientrare nella squadra!-YURIY
Sbarrai gli occhi.. Non ci credevo! Tu mi stavi proponendo di tornare con voi..! E come se non fosse bastato, al torneo avrei partecipato anche io! Mi luccicarono gli occhi per un attimo.. dopodichè mi buttai addosso a te, ringraziandoti all'infinito..
-Ma.. Ivan? Voglio dire, siete già in 4..-MAILIYA
-Ma che c'entra? Non si può essere in 5?-YURIY
Ti stampai un bacio sulla guancia come pochi facendoti arrossire.. Ero felice, felicissima! Avrei realizzato il mio sogno! Lo avrei fatto io!! Rimasi senza parole, con le lacrime agli occhi.. Non ero in grado di dire niente, perchè niente avrebbe mai potuto esprimere la mia felicità in quel momento! Tu lo capisti al volo.. Mi diedi il bacio della buona notte sulla guancia, che io ricambiai subito, e mi strinsi a te.. Ci addormentammo nella stessa posizione di quando eravamo dei bambini.. Io mi stringevo a te, alla tua maglietta.. mi accoccolavo su di te.. e tu mi tenevi stretta, con qualche difficoltà..
-Ehm.. queste cose non c'erano quattro anni fa O///O-YURIY
Sorrisi del vederti imbarazzato, ma non ti dissi niente! Mi piaceva vederti ridere.. vederti arrossire.. e poi sapevo che non l'avevi detto con cattiveria! Erano passati quattro anni, ma niente era cambiato, nemmeno il nostro modo di addormentarci stretti l'uno all'altra..
Ma.. purtroppo bisogna dirlo.. la mia felicità non durò molto.. L'indomani mi accompagnaste nell'ufficio di Borkov: volevo dichiarargli la mia intenzione di tornare nella squadra! Ero sicura che avrebbe accettato, per questo ero felice.. ma ancora non sapevo..
Mi accolse col suo solito ghigno, e fece entrare anche voi.. Mi disse che era contento di avermi ancora in quel posto, e che sapeva che sarei tornata nella squadra.. Poi.. mi disse che aveva bisogno di me.. e io non capì.. Solo dopo realizzai, quando chiesi maggiori spiegazioni.. Lui me le diede, in fondo ne avevo tutti i diritti! Ma non furono quelle che avrei tanto voluto sentirmi dire.. Mi disse così del suo piano, il suo maledetto piano di conquista.. Mi disse qual era il vostro compito, che presto sarebbe anche stato il mio.. Catturare tutti i bit-power.. sottrarli ai loro padroni.. straziarli di dolore.. No..io non potevo..
-Mi rifiuto!!-MAILIYA
Mi alzai dalla piccola sedia sulla quale ero seduta.. Avevo ricevuto una pugnalata al cuore.. In quel momento non guardai nessuno di voi, il mio sguardo era fisso su quel vecchio bastardo! Lui mi fissà isterico.. ma non m'interessava! Io sapevo cosa voleva dire avere una di quelle creature.. sapevo quanto ero legata al mio Pegaso.. Sapevo quanto avrei sofferto se solo qualcuno avesse osato portarmelo via..! Lui era una parte di me, ormai, nessuno poteva toccarmelo!! Per un momento mi passò per la testa un pensiero.. maledetto.. Perchè voi avevate accettato?? Perchè lo avevate fatto?? E tu.. dicevi che avresti protetto il mio Pegaso, e ora?? Ti mettevi a far strage di altre creature.. Ti mettevi a catturarle per quell'uomo.. quello non eri tu.. Eri cambiato.. Tutti voi eravate cambiati.. Eppure io non me ne ero accorta il giorno precedente.. perchè?? Ero ormai sul punto di piangere, ma la voce di Borkov mi fece tornare con i piedi per terra..
-Cos'hai detto?? Tu ti stai rifiutando di lavorare con me??-BORKOV
-Si!! Io mi rifiuto!! Io non sono come voi! Potete scordarvi di me!!-MAILIYA
Sentivo i miei occhi riempirsi di lacrime.. Per tutto, veramente tutto.. Sentivo i vostri sguardi su di me.. stupiti.. o chissà che altro!
Borkov mi stette a fissare ancora per qualche istante.. Non disse niente, poi scoppiò a ridere.. Mi disse che non importava... che tanto prima o poi avrei accettato.. Ordinò alle guardie di stare ben attente che io non lasciassi il monastero.. Disse che mi avrebbero tenuta lì dentro, come tanti anni fa.. perchè io potevo servire, prima o poi, e lui ne era sicuro..!
-Scordatelo..-MAILIYA
Furono le ultime parole che dissi.. Il vecchiaccio ordinò a Mark, che gli stava di fianco ad osservare la scena con occhi sbarrati quanto i miei, di portarmi nella mia camera, e di far passare l'ordine alle altre guardie non presenti di non farmi lasciare il monastero. Lui annuì, prima di portarmi via..
Voi non veniste come me.. solo dopo sentì bussare alla porta della mia camera.. Aprì: eravate voi.. ormai io stavo piangendo.. Tu mi abbracciasti forte, accarezzandomi la testa.. ma io ero inkazzata..
-Perchè non me l'hai detto?? Perchè avete accettato??-MAILIYA
Nessuno di voi rispose.. e io piansi più forte..
-Come vi sentireste se qualcuno vi portasse via le vostre creature?? Perchè non ne capite l'importanza?? Io mi fidavo di voi.. vi avevo affidato il mio Pegaso.. ma ora mi state deludendo!! Perchè siete caduti così in basso, cosa vi hanno fatto?? Non vi riconosco più!!-MAILIYA
Continuavo a piangere, senza sosta, sempre più forte.. Fu allora che tu mi prendesti per la vita, stringendomi a te.. Mi sussurrasti qualcosa all'orecchio..

-Noi non siamo cambiati.. tu ti devi fidare di noi! Non ricordi quello che ti ho detto ieri??-YURIY
Mi mollasti, continuando a parlare..
-Ti dissi che avrei difeso il tuo Pegaso anche a costo della vita!! Forse non hai capito bene il messaggio, vero?? Sei tu qua che non capisci!!-MAILIYA
Vidi i tuoi occhi riempirsi di lacrime.. un po' mi pentì di quello che avevo detto..
Mi sedetti sul letto, guardando a terra.. ancora non capivo niente..
-Allora.. perchè? perchè state facendo tutto questo?? Perchè..? Chi vi ha spinto ad accettare..?-MAILIYA
Boris mi si avvicinò... mi fissò negli occhi.. e sussurrò un..
-Mi dispiace..-BORIS
Come faceva a dispiacergli??
-Non vi riconosco più..-MAILIYA
Vi guardai tutti negli occhi.. eravate sempre voi.. tu.. con quel tuo sguardo così.. così tuo.. eri sempre tu.. Eppure, c'era qualcosa di diverso...
-Noi non siamo cambiati.. è la verità..-SERGEY
Ma io non potevo credervi..
Ti sedesti di fianco a me, abbracciandomi ancora.. facendomi così piangere più forte..
-Io sono sempre lo stesso.. scusami.. tu.. ci devi scusare..-YURIY
Non risposi.. non feci niente..
-Non possiamo più tirarci indietro ormai..-YURIY
Mi staccai.. ti fissai.. stavi piangendo anche tu.. e allora qualcosa capì.. ma non perchè avevate accettato.. capì solo che.. che forse continuavate a collaborare con quel pazzo perchè.. forse perchè ne andava della vostra vita.. Sorrisi amaramente.. ma quello fu uno dei giorni più brutti della mia vita.. Temevo davvero di avervi perso..
Nei giorni che seguirono, io ti vedevo triste.. Mi dicevi che mi capivi.. che capivi perchè non mi ero più unita a voi.. mi avevi detto che.. che avevo fatto bene.. Mi dicevi che non importava, che l'unica cosa davvero importante era che io fossi tornata.. E poi mi sorridevi, come solo tu sai fare.. Io allora mi consolavo un po'.. Eppure eri triste e io non riuscivo a capire il perchè.. Eri sempre lo stesso nei miei confronti, come gli altri..Mi abbracciavi, mi stringevi.. ridevi con me quando avevamo voglia di divertirci.. Però.. c'era qualcosa di strano, di triste.. che mi rovinava dentro e mi faceva piangere silenziosamente..
.......................

-Il fatto è che.. che sapevo di star sbagliando.. Lo sapevo benissimo! Ma non ho fatto niente per farmarmi!! Io ti vedevo delusa, ogni giorno di più e non ho mai fatto niente per renderti felice!!-YURIY
Cominciò a piangere.. non ebbe nemmeno il coraggio di guardarla in faccia.. Quel terribile rimorso lo avrebbe accompagnato per tutta la sua vita, ne era sicuro!
mailiya lo abbracciò all'improvviso, stringendolo, accarezzandogli la schiena, come si fa ad un cucciolo impaurito per calmarlo, per fargli capire che c'è qualcuno lì con lui.. per lui..
-Mi dispiace, mi dispiace Mailiya! E' stata tutta colpa mia!! Perchè..?? Perchè non ho fatto niente?? Sono uno stupido, un cretino, ha ragione Boris!! Ho il cervello bacato, non riesco a ragionare..!! Non ci sono riuscito.. Io.. non ho fatto niente!! Ho deluso te.. Ho deluso.. una persona così importante, sono un buono a nulla!! Perchè l'ho fatto??-YURIY
-No.. no, non è vero!!-MAILIYA
Non sapeva cosa dire.. perchè si stava ostinando a dire certe cose?? Si, in fondo.. quelle stesse domande anche lei se le stava ponendo.. Eppure.. lui non dove dire certe cose!! Non doveva!
-Dio, ma vuoi capire quanto tu sia importante per me?? perchè non vuoi ficcartelo nella testa??! Quello che è stato è stato, ma io non ho mai dubitato della tua importanza!! Sei sempre stato unico per me..! Ora so di quanto tu ti sia pentito di quello che hai fatto, ed è questo che conta!-MAILIYA
Lo allontanò un poco.. lo fissò.. ancora una volta si ritrovò ad asciugare quelle lacrime troppo amare anche per lei.. sorridendo..
-Non deve torturarti questo pensiero.. ormai è tutto passato.. è finito..-MAILIYA
Yuriy si accoccolò per qualche istante tra le braccia della sua compagna.. Voleva sentire quel calore che solo lei poteva emanare, che solo lei poteva dargli.. Chiuse gli occhi, cercando di calmarsi, cercando di sentire tutto il bene che lei gli stava dando con quell'abbraccio.. Gli voleva davvero bene, e lui lo sentiva.. Doveva essere un angelo quella ragazza, per perdonarlo..
-Tutti sbagliamo.. nessuno è perfetto..-MAILIYA
Il rosso sorrise.. si, gli voleva ancora bene.. la sua Mailiya..
..............

PDV YURIY
Non ti immagini nemmeno quanto fui contento di sentirti dire, quella sera, che saresti ancora stata dei nostri! Ero talmente felice da non riuscire a pensare ad altro.. Ero felice per il solo fatto di vedere i tuoi occhi brillare a quella proposta, perchè finalmente potevi avere la possibilità di realizzare il tuo sogno.. Tutto questo rendeva felice te come rendeva felice me! Avevi da sempre pensato di dover abbandonare quel tuo progetto, di dover affidarlo a me.. e invece ora ti ritrovavi lì, ancora con noi, a poterlo realizzare con le tue stesse mani!
Eppure, l'indomani.. Io provai una dolorosa fitta al cuore quando ti sentì rifiutare quella proposta.. Era come se mi stessi rifiutando! Stetti zitto, non volevo dire niente.. Non avrei potuto dire niente: anche uno stupido avrebbe rifiutato stando a quelle condizioni.. E tu avevi appena rifiutato di realizzare il tuo sogno.. Perchè doveva capitare proprio a noi?? Mi ritrovai così a darti pienamente ragione alla fine per la tua scelta di non entrare più nella nostra squadra.. o meglio, nella tua.. Avevi pienamente ragione..!
Quando lasciasti quell'ufficio, Borkov ci raccomandò un cosa: voleva che noi ti convincessimo ad unirti a noi.. diceva che solo noi saremmo potuti riuscirci.. Ma io non mi lasciavo comandare da lui, tanto meno gli altri! Non ci saremmo fatti trattare come stupido oggetto di corruzione! Mai con te.. Noi non potevamo farlo.. Per tutta risposta stettimo zitti: lui lo intuì come un si.. ma non fu per niente così! Tu eri libera di decidere quello che volevi fare.. e non saremmo di certo stati noi a portarti sulla strada dello sbaglio, sulla quale noi ormai camminavamo da un pezzo.. e che non potevamo più abbandonare..! Tu eri ancora in tempo per starne fuori, e io questo lo sapevo..! Sapevo che era tutto sbagliato, sapevo che stavi facendo solo bene a starne fuori.. E spero di avertelo fatto capire..
Quello che ancora non capisco.. è come io, come noi, nonostante consapevoli di tutto ciò, non ci fossimo tirati indietro quando eravamo ancora in tempo! Questo ancora proprio non me lo spiego! Perchè, nel vederti così, non ho trovato il coraggio di dire basta?? Sono un vigliacco, un codardo.. Ti vedevo soffrire davanti ai miei occhi.. stavo male, malissimo nel vederti in quello stato.. eppure niente.. Non ho mai fatto niente.. Forse perchè era troppo tardi per noi.. Ormai dovevamo sottostare a quel bastardo..! E io per colpa sua, ti stavo facendo soffrire.. ancora una volta..
Quante notti ho passato a piangere, quando tu non c'eri.. perchè doveva capitare a noi?? Perchè non riuscivo a capirci niente in quella situazione?? Perchè sono solo capace di far soffrire le persone a me più care..? Tante domande.. nessuna risposta..! Quel bastardo mi ha rovinato, mi ha rovinato davanti ai tuoi occhi..! E lui lo sapeva benissimo!! Ha sempre goduto nel vederci soffrire..

.......................

-ma ora.. è tutto finito.. si.. devo.. devo darti ragione! Quel bastardo ha smesso di usarmi come suo burattino!-YURIY
Mailiya sorrise.. no, il suo Yuriy non era mai cambiato... In fondo, non lo aveva mai fatto.. Era da sempre stato il suo pulcino.. il suo compagno d'infanzia.. lo sapeva ormai!
Si voltò ancora verso di lei..
-Scusa.. ti ho distrutto un sogno.. come fai a perdonarmi?-YURIY
Gli mise una mano sulla spalla, sorridendogli apertamente..
-Ci saranno altre possibilità, migliori di questa, non ti preoccupare! Io.. sono felice così.. perchè tu sei ancora quello di una volta.. è questo quello che conta!-MAILIYA
Sorrisero insieme.. era incredibile come la sua piccola compagna, sebbene più grande di lui, riuscisse a dargli tanto conforto, anche nei momenti più difficili!
Rimasero a guardarsi negli occhi per qualche istante.. ma non riuscirono a dire niente.. Il loro racconto era giunto al termine.. Il loro piccolo film, fatto di felicità e tristezza, di dolore e drammaticità, era ormai finito.. per il momento! Chissà cosa sarebbe successo di lì in avanti..?
Improvvisamente, la porta di casa si aprì. mailiya diede una rapida occhiata all'orologio appeso alla parete della sua stanza: erano le 3 spaccate del pomeriggio..
-E' ancora presto..-MAILIYA
Presto, si.. suo padre quasi mai rincasava a quell'ora..! Prese Yuriy per mano, trascinandolo giù dalle scale insieme a lei..
-Ma dove vai??-YURIY
-Vieni, mi sa che è tornato mio padre!!-MAILIYA
-Tuo padre?? O///O-YURIY
Corse trascinando con sè Yuriy fino alla cucina, dove vide suo padre intendo a rovistare nel frigor alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti..
-Papà! ^^-MAILIYA
L'uomo si girò di scatto sentendo la voce della figlia, rimanendo poi alquanto sorpreso nel vederla a casa insieme ad un ragazzo..
-Ma... Mailiya.. ma che ci fai a casa? Dimmi la verità, pensavi di approfittare nella mia assenza, vero? >.>-PADRE MAILIYA
Così dicendo, si voltò verso Yuriy sorridendo, il quale non mancò ad arrossire come un peperone..
"Lo sapevo, che figure di merda.. =///="YURIY
La ragazza si avvicinò al padre insieme al suo compagno alquanto imbarazzato, per poi stampargli un bacio sulla guancia:
-Ma no papy ^///^ E' una storia lunga.. me ne vado subito, non posso rimanere tanto!-MAILIYA
Si scostò e mandò avanti il suo compagno, mettendolo davanti al padre..
-Questo è Yuriy, il mio amico del monastero! ^^-MAILIYA
Yuriy tese la mano in avanti, sempre più imbarazzato.. che razza di figura..
-P..piacere, signor.. ehm.. generale ^///^-YURIY
-Oh, ma dammi del tu! Piacere giovanotto! ^^-MAILIYA
-Ok.. ^//^-YURIY
L'uomo sorrise nel vedere quel ragazzino così impacciato di fronte a lui.. Lo guardò per qualche istante col suo fare da generale ormai entrato nelle vene: sembrava un ragazzo niente male..! Ma nonostante ciò, non osò chiedere altro alla figlia: quel ragazzino sembrava già abbastanza impacciato per conto suo, per la situazione che si era creata! Meglio lasciar perdere, pensò!
-Beh ehm.. avete mangiato qualcosa, avete fame?-PADRE MAILIYA
-Non so.. tu hai fame Yuriy?-MAILIYA
-Ehm ecco.. io.. O//O-YURIY
L'uomo sorrise ancora: certo che era proprio timido quel ragazzo!
-Beh, se volete io devo ancora pranzare! Vi va di rimanere qui?-PADRE MAILIYA
La ragazza guardò per qualche istante il suo compagno, ancora dipinto di un bel colore rossastro in viso.. Annuì poi, sorridendo..
-Ma si, pà! ^^-MAILIYA

           *******************************************************

-Allora, come cucina mia figlia? ^^-PADRE MAILIYA
-Bene signor generale.. ehm cioè, bene ^//^-YURIY
La ragazza ricevette una bella pacca sulla spalla da suo padre: era ovvio che avrebbe cucinato lei, e la cosa non le dispiaque affatto! Se la cavava piuttosto bene ai fornelli! Le aveva fatto piacere cucinare per suo padre e per il suo compagno..
-Grazie.. ma adesso dovremmo proprio andare..-MAILIYA
Dette ancora un'occhiata all'orologio.. erano quasi le 4.30, meglio tornare, pensò! La sera si stava avvicinando!
-Oh, ma certo!-PADRE MAILIYA
Si alzarono tutti da tavola e Yuriy pensò bene di ringraziare il padre della sua compagna per l'ospitalità, il che fu molto apprezzato dal grande uomo.
Mailiya lo salutò con un ennesimo bacio sulla guancia: avrebbe tanto sperato di poterlo rivedere presto, ma non poteva metterci la mano sul fuoco.. D'altronde, quel monastero era come una prigione..
Yuriy gli strinse la mano gentilmente, prima di uscire di casa insieme a Mailiya..
Ormai il sole brillava su nel cielo.. La neve sembrava ancora luccicare di più sotto quei raggi ora così forti.. I due ragazzi sorrisero e si incamminarono lentamente verso il monastero, in silenzio.. un silenzio quasi tombale, rotto ogni tanto dal passare di qualche macchina per quelle piccole vie o dal gridolino di qualche bambino intento a giocare nel cortile di casa.
Il rosso sembrava molto pensieroso.. Camminava lento, tenendo lo sguardo fisso a terra.. Ma non stava pensando alla figura, secondo lui, fatta con il padre della ragazza.. ma stava pensando a ben altro.. un qualcosa di molto più drastico..
-Che succede, Yu?-MAILIYA
Come risvegliato da un sonno profondo, lui sobbalzò e si mise a guardare la ragazza, sempre più pensieroso... forse, quasi preoccupato..
-Che mi faranno?-YURIY
-Cosa.. cosa intendi?-MAILIYA
Lui sorrise amaramente..
-Per la finale persa..-YURIY
mailiya sospirò.. chi poteva saperlo? Di sicuro quei bastardi non sarebbero rimasti con le mani in mano, ma..
-..beh, non faranno.. più di tanto.. insomma, cosa pensi che facciano?-MAILIYA
-Non lo so.. è questo che mi fa paura..-YURIY
Rimasero in silenzio per qualche istante, camminando entrambi a testa bassa questa volta.. A pensarci bene, quel pensiero cominciò a torturare anche la ragazza! Cosa gli avrebbero fatto?? E se.. l'avessero punito?? Dio solo sapeva quanto l'Organizzazione tenesse a quella finale..
Lo guardò per qualche istante camminare con sguardo triste, calciando di tanto in tanto un sassolino tra la neve.. No, non gli avrebbero fatto niente!! Perchè dovevano sempre soffrire, perchè??
Non parlò.. si limitò ad avvicinarsi a lui e a prendergli una mano, stringendola nella sua..
Yuriy si voltò ancora verso di lei.. le sorrise, ancora più amaramente..
-Scusa.. non pensiamoci, dai..-YURIY
La ragazza annuì tristemente, senza dire una parola.. non avrebbe saputo che dire... non c'era niente da dire..
-Cmq.. simpatico tuo padre..-YURIY
mailiya sorrise ancora, più apertamente..
-Grazie.. si è un tipo particolare..  e penso che anche tu gli stia simpatico!-MAILIYA
-Certo che ci ho fatto una figura =///=...-YURIY
-Che figura?? O.o-MAILIYA
-Te la spiegherò quando sarai più grande.. =///=-YURIY
Gli diede un colpetto sulla nuca scherzoso, che lo fece sorridere.. Che bello vederlo sorridere..!
La strada per il monastero non era molto lunga.. tra non molto sarebbero arrivati.. e avrebbero scoperto le conseguenze di quella finale persa..! Ci sarebbero state, ne erano quasi sicuri.. E avrebbero saputo se quei bastardi avevano scoperto della loro fuga.. Ma che importava in fondo? Erano insieme, e stavano sorridendo.. Tutto il resto non faceva paura.. non a loro..


FINE(??)

Mhuahahahah, vi aspettavate qualcosa di + tra quei due, eh??! (no.. =.= NDtutti) Ehm va beh ^//^ Me molto triste che questa ficcy sia giunta al termine, visto che mi ci ero affezionata T__T Bhuaaaa!! Ma siamo sicuri che sia finita qua? XDDD Non lo so.. dipende.. se ne ho voglia no.. se no si.. V.V bah, che ne so.. Vedremo..
Intanto volevo ringraziare tutte le raga che commentano questa ficcy, grazie mille, siete fantastiche!! ^0^ fatemi sapere che ne pensate di questo ultimo chappy, pleaseee!! ç__ç Ci tengo molto, visto che è anche l'ultimo.. forse.. si.. si.. no.. boh?? XDDD
Tanti bacioni a tutti e grazie mille ancora!
)o( PhOeNiX )o(

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