DAMN IT CORA! - (Adventures with Cora Mills)

di marwari_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo1 - viaggio in macchina di famiglia ***
Capitolo 2: *** Capitolo2 - non lasciare Cora in casa da sola ***
Capitolo 3: *** Capitolo3 - Cora vs Microonde ***
Capitolo 4: *** Capitolo4 - Cora e la trappola mortale ***
Capitolo 5: *** Capitolo5 - Update Status: che succede, Cora? ***
Capitolo 6: *** Capitolo6 - everyday I'm tumbrling ***
Capitolo 7: *** Capitolo7 - Cora e l'anello ***



Capitolo 1
*** Capitolo1 - viaggio in macchina di famiglia ***


Mi sono letteralmente innamorata di questa fanfiction. È incentrata sul personaggio di Cora, post-curse e.. fa spisciare dal ridere. Ho passato un paio di sere a tenermi la pancia dalle risate e ho scassato le balle alle mie amiche.
Ne vale davvero la pena. La storiella in questione è:
Adventures with Cora Mills
-- by WitchyLove14
Anche se io preferisco chiamarla…

  
Damn it, Cora!   

 
NdA: Ho cercato di mantenerla più letterale possibile, ma a volte non è fattibile. Per alcuni dialoghi ho cercato di tradurla in qualcosa che avesse senso in italiano xD  
Detto questo, divertitevi :3


 


Capitolo1 - viaggio in macchina di famiglia
Sarebbe sicuramente diventata la settimana peggiore della vita di Emma. Lo sapeva. Aveva aspettato così tanto per quella vacanza in famiglia, che consisteva in lei, Henry e Regina. Avevano parlato a lungo, ma alla fine Henry l'aveva estesa a Snow e Charming e quindi includeva invitare anche Cora, naturalmente.
Quindi passare del tempo in famiglia, voleva dire passare il tempo con *l'intera* famiglia.. il che implicava niente momenti sexy con Regina finché non sarebbero state in grado di fuggire dalla marmaglia per più di cinque minuti.
Che la mia vita si fotta. Emma pensò mentre lanciava l'ennesima valigia nel retro del SUV. Dal momento che erano sposate da più di un anno e avevano parlato di questo "allargare la famiglia", Regina aveva insistito per comprare un veicolo più grande più sicuro. Il che significava l'erculeo SUV rosso che era correntemente parcheggiato nel vialetto.
Dopo aver scaraventato l'ultima valigia, Emma rivolse uno sguardo alla casa. Poteva sentire la voce di Regina che squillava oltre la porta d'ingresso, aperta, che la faceva ridacchiare
«MADRE NON TI SERVE!!» urlò Regina.
Silenzio.
«PERCHÈ NON C'È BISOGNO DI PUGNALI!!» Regina urlò di nuovo, provocando una risata di Emma.
Corse verso la casa e scrutò dalla porta d'ingresso.
Cora aveva comprato un appartamento alla fine della strada in cui Snow e Charming avevano acquistato la loro nuova casa, ed erano entrambe sul finire della via in cui si trovava Casa Mills. Il che voleva dire che i tre facevano tappa fissa ogni volta che potevano.
«Ma.. se ne avessi bisogno?» Cosa chiese altezzosamente
«Perché diavolo dovresti avere bisogno di pugnali?» Regina chiese con calma
«Non si può mai sapere! Potrei non essere in grado di utilizzare la magia, fuori StoryBrooke!» si difese Cora, facendo alzare le mani a Regina, irritata
«Cora non avrai bisogno di pugnali, ora voi due piantatela prima che mia moglie cada per terra per un'emorragia al cervello.» si interpose Emma.
Regina le rivolse un sorriso grato, prima di andare verso le scale per chiamare Henry.
«Puoi prenderne uno.» sussurrò Emma a Cora, facendo sorgere sulle labbra della donna un largo sorriso mentre prendeva il suo preferito e lo metteva nella borsa, facendo scomparire magicamente gli altri.
«Dove sono i tuoi genitori?» chiese Cora con aria curiosa.
E qui c'era l'inghippo. Anche se Snow e James avevano fatto in modo di perdonare Regina e andare avanti, Cora era un'altra faccenda. Cora cercava, cercava davvero, di mostrare loro che era cambiata, e stava funzionando, ma era un lungo processo perché Cora era.. beh, Cora.
«Okay, siamo pronti.» disse Regina mentre lei ed Henry scendevano le scale, lei con la sua borda in mano e lui con il suo zainetto in spalla.
«Perfetto, dobbiamo solo aspettare che i miei genitori si facciano vivi.» mormorò Emma con una leggera irritazione.
«Eccoci!!» esclamò Snow con un sorriso, mentre si avvicinava e avvolgeva la sua nuora con un veloce abbraccio. Si staccarono e Snow arruffò i capelli di Henry prima che i suoi occhi si soffermassero su Cora.
«Cora.»
«Snow.»
Le due si guardarono minacciosamente per qualche minuto.
«Non dovete abbracciarvi per forza.» disse asciutta Regina prima di raggiungere la macchina ed aiutare sua moglie
«Sì invece.» saltò fuori Henry con un sorrisetto.
Le due lo guardarono sospettosamente prima di allungare le braccia l'una sull'altra, compiendo goffi tentativi di diminuir lo spazio fra loro, in quello stranissimo abbraccio.
Cora diede una pacca gentile sulla schiena di Snow e quando si staccarono le offrì un piccolo ma genuino sorriso, al quale la giovane donna non poté rifiutare di rispondere allo stesso modo.
«Visto, non era così brutto!» squittì felice Henry prima di avvicinarsi all'auto e saltarci dentro, occupando l'ultimo posto in fondo.
«Piccola, guidi tu?» chiese Emma guardando tutta quella gente in piedi
«Sì. Chi guida quel fucile da caccia?» chiese curiosa Regina, arraffando le chiavi da sua moglie
«Ma' vieni a sederti accanto a me!» chiamò Henry dal fondo, facendo sorridere Emma prima di guardare male Regina
«Buona fortuna.» la irrise prima di baciarla e di saltare in macchina per raggiungere Henry.
Regina spostò lo sguardo e adocchiò sua madre e sua suocera. Gli occhi fissi su James.
«No.» esclamò Regina indicandolo.
«Perché no?» chiese James
«Perché sei un pessimo copilota!»
«Ha ragione, tesoro.» concordò Snow
«E tu nemmeno.» disse Regina a Snow la quale le rivolse uno sguardo profondamente ferito
«Come mai?»
«Perchè tu mi urli continuamente nelle orecchie, "Regina attenta allo scoiattolo", "Regina attenta al coniglio", "Regina attenta all'uccellino che sta a centinaia di miglia di distanza dal veicolo."»
«Ha ragione, mamma, tu sei troppo fissata con gli animali.»
«HANNO DELLE FAMIGLIE!» si difese Snow
«Sì, e anche io e sono sicura che mia moglie non sarebbe contenta se uccidessi sua madre per aver disturbato la mia guida!» rincarò Regina.
«A quanto pare sono rimasta io.» disse Cora con un sorriso prima di salire sul sedile accanto a quello di guida.
«Sarà un viaggio lungo.» mormorò Regina voltando il capo verso il suo copilota, mentre Snow e Charming salivano in macchina.
Regina infilò le chiavi, mise in moto, ma prima guardò sua madre
«Sarà meglio per te che non tocchi la mia dannata radio.»
«Perchè?» chiese Cora confusa
«Senza offesa Nana, ma il tuo gusto nella musica fa schifo.» squittì Henry con un risolino, facendola sorridere verso suo nipote
«Ho avuto di peggio.» replicò freddamente prima che Regina facesse retromarcia nel vialetto
«REGINA IL CONIGLIO!» urlò Snow e Regina premette di colpo il piede sui freni, facendoli sobbalzare bruscamente tutti in avanti.
Si girò dal suo posto, lanciando un'occhiata assassina verso Snow, vene rosse che le infiammavano gli occhi
«Scusa.» mormorò Snow a Regina, la quale si era rigirata per continuare la sua retromarcia
«Fallo di nuovo e lo tiro sotto.» disse Regina freddamente. Snow sbarrò gli occhi, serrando le labbra.
Incominciarono il viaggio e velocemente passarono il confine di StoryBrooke, a quel punto, Regina accese la radio.
"Sweet home Alabama, where the skies are so blue, sweet home Alabama, lord I'm coming home to you."
Alzò il volume non appena sentì 'Sweet Home Alabama'. La musica viaggiò attraverso il veicolo mentre Emma mugolava la melodia e Regina sorrideva mentre guardava nello specchietto retrovisore
«Non c'è nient'altro?» chiese Cora guardando la radio.
«Per quanto ami la musica classica, madre, I tuoi gusti sono assolutamente orrendi.» commentò pacificamente Regina.
«Emma, hai portato il tuo ipod?» Cora rivolse un sorrisone allo specchietto retrovisore
«Ahhh sì!» Emma allungò l'ipod verso suo padre che a sua volta lo diede a Cora. Collegò il jack e fece scorrere la lista delle canzoni, ghignando quando adocchiò ne addocchiò una. Premette play e cominciò subito a cantare
"It's going down fade to Blackstreet
The homeys got abby collab creations, Funk like acne
No doubt I put it down never slouch
As long as my credit could vouch
A dog couldn't catch me, ass out
Tell me who could stop with Dre makin' moves
Attracting honeys like a magnet
Giving them ear-gasms with my mellow accent
Still moving his flavor with the homeys Blackstreet & Teddy
The original rump shakers"

La bocca di Regin si spalancò, quasi facendo finire il veicolo fuori strada, quando sentì sua madre rappeggiare la canzone, completa anche di gesti.
Quando il coro attaccò, cominciò a sventolare le mani in alto
"Hey yo hey yo hey yo hey yo
(hey yo that girl looks good)
Hey yo hey yo hey yo hey yo
(play on play on player)
Hey yo hey yo hey yo hey yo
(you're my kind of girl)
Hey yo hey yo hey yo hey yo"

Regina continuò a guidare ma sapeva che chiunque in quella macchina aveva la sua stessa espressione.
Cora finì di cantare e tutta contenta si rimise a scorrere la playlist
«Questa è una bella!» Cora premette play
"Hey hey, you you
I know that you like me
No way, no way
You know it's not a secret
Hey hey, you you
I want to be your girlfriendYou're so fine
I want you mine
You're so delicious
I think about you all the time
You're so addictive
Don't you know
What I can do
To make you feel alright
( alright alright alright)Don't pretend
I think you know
I'm damn precious
And hell yeah
I'm the mother fucking princess
I can tell you like me too
And you know I'm right
( I'm right I'm right I'm right)"

«Madre!» gridò Regina, sorpresa di sua madre.
«Che c'è? È una bella canzone!» si difese Cora prima di proseguire la sua ricerca.
«Cora.. tu hai ascoltato queste canzoni?» chiese shockata Snow. James era in silenzio contemplativo, Emma aveva la bocca spalancata.
«Sìììì, vai Nana!!» la chiamò Henry dal fondo, facendola sorridere di nuovo
«Sì. Potrei avere rubato l'ipod di Emma per un periodo.. oppure no.. e devo dire, cara, avere una playlist intitolata 'Canzoni per scopare Regina' non è per niente elegante.» Regina fece sbandare la macchina
«Grossolano.» commentò Henry dal fondo.
Emma non si preoccupò nemmeno di tappargli le orecchie; la sua bocca si apriva e si chiudeva senza proferire parola.
«HAI UNA PLAYLIST?» urlò Regina
«Emma!» urlò Snow con disapprovazione, prima di girarsi e guardare sua figlia.
«Non era necessario che lo sapessi.» disse James con tono disarmato
«So che tu e mia figlia amiate avere rapporti occasionali, ma vi spiacerebbe una volta tanto fare l'amore?» chiese Cora tranquillamente.
Prima che Cora finisse la frase Regina lanciò ad Emma un paio di tappi per le orecchie che aveva nella borsetta, indicando di metterli ad Henry, cosa che riuscì a fare prima che Cora pronunciò la parola 'rapporti'.
«Hey!» Henry protestò, ma Emma lo guardò supplicante.
«E poi noi *facciamo* l'amore!» si difese Emma dal fondo.
«Non era necessario che sapessi nemmeno questo.» mormorò James.
«Regina?» chiese Cora,aspettando che sua figlia rispondesse.
Una cosa su Cora, non era per nulla timida riguardo al sesso.. Regina non era da meno, ma riservava quel genere di cose per la stanza da letto, e non di certo quando di trovava in fronte a sua madre e a sua suocera.
«Sì madre, facciamo l'amore.. con rapporti occasionali e giochini er--» l'imbarazzo cresceva sulla sua faccia, mai più di allora fu grata che Snow intervenne
«Grazie a Dio. Non avrei mai voluto che mia figlia ti usasse come un sex toy.» sospirò Snow, facendo girare tutti verso di lei.
Cora si guardò attorno e lanciò un'occhiata di approvazione verso Snow.
«Il viaggio in macchina più imbarazzante del mondo.» piagnucolò Emma
«Non me ne parlare.» convenne James.
«Madre, hai finito di analizzare la mia vita sessuale?» chiese Regina, le guance ancora imporporate ma la foce ferma.
«Sì.. per ora. Sentiamo qualcos'altro dalla playlist.» disse Cora con un ghigno.
«Fallo, ti prego, voglio sapere che razza di lurida musica ascolta mia figlia.» concordò Snow.
«HAI APPENA DETTO 'SEX TOY' SENZA ARROSSIRE E ORA CHIAMI LA MIA MUSICA 'LURIDA'?!» urlò Emma fuori di sé.
Henry sedeva tranquillamente nel sedile infondo, i suoi occhi che guardavano gli adulti attorno a lui che stavano chiaramente urlando, ma non era in grado di sentire nulla; quindi, sostituì i tappi con le cuffie e sfoderò il suo ipod, almeno avrebbe ascoltato qualcosa.
«Oh questa è bella!» Cora gignò e premette play.. e cominciò a cantare.
«Come and put your name on it
Put your name on it
Come and put your name on it
Your name
Bet you wanna put your name on it
Put your name on it
Come and put your name on it
Ba-ba-baby

"It's not even my birthday, but he wanna lick the icing off, I know you want it in the worst way,»  cantò allegramente Cora «Can't wait to blow my candles out, he want that cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake, cake»e comincò anche a ballare.
«Bet you wanna put your name on it » aggiunse Cora con voce più profonda, prima di continuare «Ooh baby, I like it, you so excited, don't try to hide it, imma make you my bitch» Regina era orripilata dalla canzone che usciva dalla bocca di sua madre.
«Davvero, Emma? 'Birthday cake'?!» urlò Regina per sovrastare la musica e la voce di sua madre mentre cantava. Emma sorrise con aria imbarazzata.. prima di accompagnare Cora. Gli occhi fermi in quelli riflessi di Regina mentre cantava
«Girl I wanna fuck you right now, been a long time I been missing yo body » Emma indicò Regina, trasportata dalla musica « lemme lemme turn the lights down, when I wanna go down it's a private party oohh.» incrociò gli occhi di sua moglie nello specchietto e le fece l'occhiolino «And it's not even her birthday, but I wanna lick the icing off, give it to her in the worst way, can't wait to blow her candles out, I want that--» Emma e Cora presero un profondo respiro prima di riprendere il coretto
«Cake, cake, cake, cake,
Cake, cake, cake, cake,
Cake, cake, cake, cake,
Cake, cake, cake, cake,
Ooh baby, I like it,
You so excited,
Don't try to hide it,
Imma make you my bitch » Regina sentì le guace avvampare. Avrebbe mentito se avesse detto di non stare pensando a lei stessa, sdraiata sul divano, mentre Emma era indaffarata a scoparsela.. e lei lo voleva. Beh, se avesse negato, sarebbe stata una squallida bugiarda.
Regina deglutì più e più volte prima che Cora premette il bottone per mettere in pausa la musica.
«Dobbiamo cambiare canzone, Regina ha-- come si dice, un'erezione al femminile?» chiese Cora nella confusione; Regina fece sbandare la macchina ancora una volta
«CONIGLIETTO!» urlò improvvisamente Snow; Regina sbandò ancora, nell'altra direzione
«DANNAZIONE SNOW!» gridò il gruppo un volta tornati in carreggiata.
«Regina, non avresti altri tappi per le orecchie?» chiese demoralizzato James, ne aveva abbastanza di sentire tutti quei discorsi sulla vita sessuale di sua figlia.
«Si da il caso che ce li abbia.» Regina tirò fuori un altro paio di tappi dalla borsa e li allungò a James. E lui sospirò felice quando i rumori della macchina si furono del tutto ammutoliti.
«D'accordo, qualcosa di nuovo.»
«Ti prego, non prendere altro da quella playlist.» Regina sbiancò prima di implorare la madre. Cora accettò con una rollata d'occhi, per poi riprendere a cercare tra le canzoni
«Questa è perfetta!» esultò Cora, premendo play
«Jump out your car in the middle of the street
Open up the truck let the base beat
Go ahead, go ahead,
You gotta walk up in the club bear-footed
I like that booty you know where to put it
Go ahead, go ahead.
Now mamma you look so professional I'm followin' you sweatin' you
I can't believe I'm doing what I'm doing
What is wrong with my head go ahead
'Cause baby I like how you're working it
And watching you, you twarkin' it
I'm trying get you out of this club and get you off in my bed
Ohh, go ahead, yeah.» Emma rise mentre Cora cantava e Snow la imitò poco dopo. Un sorriso divertito passò sulle labbra di Regina mentre osserva Cora che cercava di ballare al meglio pur essendo nel sedile dell'auto. Snow che le faceva il coretto da dietro
«Now let me see the booty work, booty work,
Booty work, boo booty work,
Booty work, booty work, boo boo boo booty work,
Go ahead, go ahead,
Now let me see the booty work, booty work,
Booty work, boo booty work.
Left cheek, right cheek, left cheek, right cheek» Cora continuò a cantare e a ballare, alzando il sedere e lasciandosi cadere sul sedile ogni volta che la parte 'left cheek, right cheek' veniva fuori.
A quel punto Regina stava ridendo istericamente, senza riuscire a fermarsi, fissando Cora con l'angolo dell'occhio
«Che musica divertente.» commentò Cora mettendo in pausa e riprese a cercare nella playlist.
«Non avevo idea che ti piacessero questo genere di cose, Cora.» si intromise Emma dal fondo
«Ammetto che ero sorpresa la prima volta.. quando ho ascoltato alcune musiche qui sopra.» rispose Cora girandosi e guardando Emma-
«Non pensavo fossi così divertente Cora.» disse Snow in una risata, vedendo la donna in tutta una nuova luce
«Già, ha tolto il paletto che aveva nel culo.» commentò Emma; Cora sollevò le sopracciglia, Snow soppresse la risata. «Che c'è? È vero!»
«Penso che mia figlia possa prendere qualche lezione da me.» aggiunse Cora, indicando sua figlia con fare accusatorio
«Mi devi delle scuse! Io sono divertentissima.» disse Regina, stizzita.
«Piccola, io ti amo ma sei una sorta di spina nel fianco.. almeno in pubblico.» disse Emma evasiva
«E non è così a letto?» chiese sorpresa Cora
«MADRE!» urlò Regina, facendo scoppiare in una risata le tre donne.
«No, è selvaggia.» disse Emma seria
«Oh non ho bisogno di sentire queste cose..» piagnucolò Snow
«Sono stupefatta.» rispose Cora, guardando la figlia che, al momento, stava arrossendo.
«Oh sì! Le parole sconce, vuole sempre dominare.. è peggio di un rugbista arrapato.»
«EMMA!» la rimproverò Regina, la sua faccia ormai era una delle sue mele rosse.
«È VERO!»
«NIENTE SESSO PER UNA SETTIMANA!!» urlò Regina. Sia Cora che Emma sobbalzarono. Regina guardò nello specchietto retrovisore e ghignò, soddisfatta di sé stessa
«Ma, ma, ma..» Emma piagnucolò, mettendo il broncio
«Questo è crudele..» disse Cora.
«Beh non deve per forza comunicare a tutti dettagli sulla nostra vita sessuale!» si difese Regina
«Scusa.» disse Emma con una voce tenuissima.
Regina non osò guardare oltre nello specchietto; sapeva che avrebbe visto un broncio accompagnato da quel quo sguardo da cucciolo e che lei, a quel punto, avrebbe ritirato tutto immediatamente
«Regiiiiina» Emma riprovò di nuovo
«Ora sembri un'affamata..» commentò Cora, guardando davanti e indietro, spostando gli occhi ora su Regina ora Emma
«Piiiiiiiiiiiiiiccola» piagnucolò Emma
Regina alla fine guardò, gemendo quando vide quel visino e quell'adorabile espressione
«Perdonami, non volevo dire quello che ho detto.» si scusò Regina, rivolgendo il suo sguardo sulla strada.
«Dille che la ami.» aggiunse Cora.
«Ti amo.» disse sinceramente Regina, fissando Emma nello specchietto
«Ti amo anch'io.» rispose tutta felice l'altra «Che cosa sentiamo di bello, Cora?»
«Beh voglio che mia figlia si diverta un po' sulle note di questa!» disse Cora con un sorriso guardando verso Regina e premendo play.
«They see me rollin
They hatin
Patrolling they tryin to catch me ridin dirty
Tryin to catch me ridin dirty
Tryin to catch me ridin dirty
Tryin to catch me ridin dirty
Tryin to catch me ridin dirty
My music so loud
I'm swangin
They hopin that they gon catch me ridin dirty
Tryin to catch me ridin dirty» Regina ghignò e per imitare una postura degna si stravaccò sul sedile, allungando un braccio su quello accanto e prendendo a guidare con una mano sola mentre cantava convinta la canzone.
Cora piegò le labbra in un sorriso deliziato quando vide la figlia completamente disponibile; Emma sembrava compiaciuta quasi allo stesso modo. Snow si tuffò nella sua borsetta e tirò fuori un cappellino da baseball per poi ficcarlo sulla testa di Regina, sulle 23 ovviamente.
Regina se lo lasciò fare. Sapeva di apparire assolutamente ridicola ma ciò rendeva felice Emma e perciò a lei stava bene.
Cora agguantò l'altro cappellino che Snow le stava offrendo e lo indossò nella stessa maniera.
Madre e figlia nella macchina, cappelli di lato mentre cantavano Riding Dirty. Cora afferrò anche due paia di occhiali da sole che aveva Regina, indossandone uno e mettendo gli altri a sua figlia.
Emma non poté farne a meno: allungò il telefonino a Snow, la quale si snodò al meglio che poté per scattare delle foto a quelle due.
Scoppiò a ridere quando guardò le foto e le passò ad Emma.
La canzone si affievolì e Cora rimosse il cappellino.
«Ci sono altre canzoni del genere in programma? No perché sono dell'idea di tenermi il cappello.» disse Regina con una risata
«Lo farei, ma a quanto pare siamo arrivati, cara.» commentò Cora con un sorriso.
Emma sollevò le sopracciglia, quel viaggio in macchina era stato molto più corto di quanto avesse mai potuto pensare.
«Dovremmo viaggiare così più spesso.» commentò Regina, distogliendo lo sguardo dalla strada per un secondo
«SCOIATTOLO!!» Regina fece sbandare la macchina per quella che sembrava la centesima volta, quel giorno
«DANNAZIONE SNOW!»
 
 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo2 - non lasciare Cora in casa da sola ***


Capitolo2 - non lasciare Cora in casa da sola
«Seguimi, ti aiuto a sistemarti.» disse Regina a sua madre, mentre entravano in casa e salivano le scale «C'è una stanza vuota che potresti occupare.»
«Grazie tesoro.» rispose sinceramente «Voglio davvero essere una madre migliore e sono davvero felice che tu mi stia dando questa opportunità.»
«Non deludermi.» disse seria Regina, i suoi occhi rivelavano una certa vulnerabilità, ma poi quello sguardo scomparve e tornò normale «Il bagno è da questa parte.» Regine si diresse fuori dalla stanza, verso il bagno. Gli occhi di Cora sbatterono qualche istante quando guardò dentro
«Che roba è?» chiese additando la toilette
«La toilette.»
«Ma è..» balbettò Cora in piena confusione
«Non un buco in un tronco d'albero?» ghignò Regina
«Sì.» disse Cora estasiata «Come funziona?»
«Alzi la tavoletta.. fai quello che devi fare e premi il bottone qui su. E per favore, riabbassa la tavoletta quando hai finito.» disse Regina a sua madre prima di uscire dal bagno, lasciandola libera di fare qualsiasi cosa dovesse fare.
«Tesoro sono a casa!!» la voce di Emma la chiamò al piano di sotto e Regina corse giù per le scale.
Cora fissò l'aggeggio con qualche esitazione prima che la necessità di fare pipì diventasse insostenibile. Alzò la tavoletta e guardò dentro
«Interessante.» mormorò prima di abbassarsi i pantaloni e sedersi.
«Bentornata a casa, cara.» disse Regina con un sorriso luminoso. La bionda si era trasferita da lei già da sei mesi, eppure vederla rientrare a casa le dava una gioia immensa.
Emma sorrise e piombò sopra Regina strappandole un bacio.
«E ora?» mormorò Cora a se stessa mentre esaminava la toilette. Finalmente ricordò che sua figlia le aveva detto qualcosa riguardo ad un certo bottone.
Lo trovò e lo premette, facendo scaricare l'acqua nello sciacquone, mentre produceva un terribile verso. Naturalmente, non essendo lei abituata a cose del genere, andò fuori di testa
«DEMONIO!» gridò Cora, scrollando la mano per difendersi e fece esplodere tutto, acqua ovunque all'interno del bagno
«DANNAZIONE!» urlò Cora quando l'acqua la investì facendola cadere sul lavandino, che distrusse
«Madre?!» chiamò Regina preoccupata; velocemente raggiunse la porta e la aprì, trovando una Cora inzuppata da capo a piedi seduta nel mezzo del bagno allagato
«Tu STAI scherzando.» ringhiò Regina quando vide il disastro «GUARDA CHE HAI FATTO AL MIO BAGNO!!» urlò Regina.
Emma stava proprio dietro di lei e soppresse a stento una risata guardando la situazione in cui era finita Cora. Sembrava una bambinetta seduta in una pozzanghera che cresceva sempre di più.
Regina agitò la mano, facendo scomparire l'acqua. Un'altra volta e ottenne una nuova toilette e un nuovo lavandino.
«Sei a casa mia da dieci minuti e hai già fatto in modo di distruggere due cose.» la rimproverò Regina, prima di andarsene brontolando.
«Avanti mammina.» sospirò Emma prima di aiutare la donna a sollevarsi. «Suggerirei una doccia. Pensi di poterci riuscire senza rompere altro?» Cora bofonchiò qualcosa prima di annuire.
Emma le procurò dei vestiti per cambiarsi e le mostrò come funzionava la doccia; le lasciò un asciugamano e tutto il necessario prima di andare a cercare Regina.
Mentre Cora si faceva la doccia, Emma trovò Regina nella loro stanza, che metteva in ordine le cose tutta arrabbiata
«Piccola, dai. Era solo un water e un lavandino.. che hai sistemato. È un mondo nuovo per lei, devi essere paziente.» disse dolcemente Emma, prendendo la bruna tra le braccia
«Lo so. È frustrante, però.» ammise Regina, rilassandosi nell'abbraccio. Rimasero così alcuni minuti fino a che non sentirono qualcuno bussare alla porta.
Dopo che ebbero detto "avanti", Cora entrò in punta di piedi nella stanza, saltellando verso sua figlia e abbracciandola prima di fare la stessa cosa con Emma, augurando la buonanotte ad entrambe.

La mattina seguente, Venerdì.


Cora si portò al piano di sotto, trovando sua figlia che si preparava ad uscire per andare al lavoro
«Mentre sarò via, madre, cerca di non rompere nulla.. per favore.» le raccomandò Regina, le sorrise e l'abbracciò velocemente prima di andarsene.
Cora ciondolò senza scopo per la casa, guardando ai diversi oggetti prima di andare nel salotto, i suoi occhi fissi sulla scatola nera con la  facciata lucida.
Si sedette davanti e premette il bottone, sobbalzando all'indietro quando le immagini apparvero sullo schermo.
Faticò molto per sopprimere l'istinto di farlo esplodere, non voleva che sua figlia si arrabbiasse ancora.
«Che diavoleria è questa?!» chiese Cora fissando la scatola. I suoi occhi caddero sull'oggettino rettangolare pieno di pulsanti; lo afferrò e ne premette qualcuno a caso, cambiando canale
«Oh questa è bella..» disse Cora con un ghigno mentre continuava a cambiare stazione, passò su alcuni cartoni, musica.. e si fermò su un certo canale.
I suoi occhi si spalancarono quando realizzò cosa stava osservando
«Questo coso mostra persone che fanno sesso! È davvero inappropriato!!» disse a se stessa, piegò la testa di lato «Non ho mai visto fare una cosa del genere, prima d'ora!»
«Hey Cora sei in salot--AHHHHHHHHHHH» urlò Emma coprendosi gli occhi quando vide quello che Cora stava guardando in tv
«Questo coso mostra persone che fanno sesso! È davvero inappropriato!!» esclamò Cora ad Emma, gli occhi ancora incollati allo schermo
«Già, perchè questo è il canale porno!» disse Emma sedendosi accanto a lei e rubandole il telecomando «Avevamo fatto mettere il blocco così che Henry non potesse vederlo.. come hai fatto ad infrangerlo?!»
«Ho solo schiacciato qualche bottone.. direi che ho un talento naturale..» Cora fece una pausa «Davvero mostrano queste cose?»
«Beh sì.. sul canale porno.»
«Cos'è il porno?»
«Non avevate porno nel vecchio mondo?»
«Cos'è il porno?»
«Gente che fa sesso nei film.»
«Oh.»
«Questo.. è strano.»
«Assolutamente.»
«Guarda qualcos'altro!» eslcamò Emma cambiando canale prima di uscire dalla stanza. Cora annuì e i suoi occhi si fissarono sulla tv, guardava un programma intitolato Tosh.O. e un video partì
"Don't make me snap my fingers in a Z formation, hip rotation booty sensation, elbow elbow, wrist wrist, double double, kiss kiss."
«Strano.» commentò Cora mentre la ragazzina schioccava le dita. Un altro video riempì lo schermo, facendo interessare Cora
"Hey I just met you, and this is crazy, but here's my number, so call me maybe."
«Questa musica è rigenerante.» disse a se stessa prima di imparare il testo e cominciare a cantare.
Emma sentì un rumore dalla cucina e tornò in salotto, ghignando quando vide Cora ballare nella stanza e cantare 'Call me maybe'.
"Hey I just met you and this is crazy, but here's my number, so call me maybe, it's hard to look right, at you baby, but here's my number, so call me maybe!" cantò Cora entusiasta prima di sedersi sul divano
«Ti stai divertendo?» chiese Emma dalla porta; Cora si spaventò talmente che saltò e con una mano fece esplodere la libreria di Regina
«DANNAIZONE!» urlò Cora guardando ciò che prima era una mensola
«Regina mi ucciderà.» disse Emma tristemente, guardando i libri.
«Posso aggiustarlo!» disse Cora indicando la libreria. Agitò la mano e velocemente riparò la mensola, rimettendo anche i libri al loro posto
«Puoi aggiustare qualunque cosa, in questo modo?»
«Solo se una cosa mi è familiare.» rispose Cora
«Che ne dici di un po' di colazione?»
«Perfetto!» commentò Cora mentre seguiva Emma. La guardò mentre preparava delle uova e posizionava del pane in uno strano aggeggio
«Spero che uova e toast vadano bene.»
«Cos'è?» chiese Cora additando il forno
«Un forno.»
«È diverso da qualunque altro forno abbia mai visto.»
«Siamo nell'epoca moderna, non all'età della pietra.» Emma le fece l'occhiolino mentre Cora, indispettita - non sapeva se fosse un insulto - andava verso il tostapane
«Cos'è questo?»
«Un toster.. abbrustolisce il pane.» Cora le rivolse un'occhiata sospettosa, guardando il tostapane e avvicinandosi poco a poco. L'aggeggio scattò, facendo volteggiare in aria il pane e colpendola dritta in faccia
«CAZZO!» strillò Cora prima di agitare le mani e facendo volare il tostapane sulla parete opposta
«DANNAZIONE CORA!» urlò Emma, brontolando dopo aver finito le uova; si fece strada verso il tostapane rotto «Regina mi ammazza di sicuro.»
«Non posso aggiustarlo!» commentò Cora.
«UAGHHHHHHHH» ringhiò Emma, rimettendo il toaster sul ripiano, Regina lo avrebbe aggiustato una volta tornata a casa.
Emma si sedette e posizionò il piatto di uova di fronte a Cora, guardandola minacciosamente. Borbottò rumorosamente quando il telefono squillò
«Sceriffo.» rispose Emma «D'accordo, arrivo subito.»
«Problemi in città?» chiese Cora
«Già, Leroy sta combinando casini, è ancora ubriaco dalla scorsa notte.» spiegò «Ora vado, non toccare niente che non ti sia familiare, ti prego.»
«Ok mamma.» mormorò Cora con voce roca. Emma alzò gli occhi al cielo e se ne andò.
Cora si guardò attorno, chiedendosi cosa potesse fare. Emma aveva detto di stare alla larga di cose che non capiva. Ma quando mai Cora dava retta qualcuno?
Cora cominciò a vagabondare per la cucina, curiosando tra i coppa pasta e cercando gli ingredienti per preparare una torta. Le piaceva cucinare.. ma non lo aveva fatto mai negli ultimi 50 anni.
Riuscì a trovare tutto l'occorrente prima di mettersi al lavoro, facendo velocemente la torta e lasciando un autentico casino nella cucina di Regina
«Come cucinare.» mormorò Cora guardando il forno. Adocchiò le manopole e le guardò stancamente, prima di girarne una su 'ON', dopo ne girò un'altra su 700 «Penso sia giusto.» borbottò, sicura che il 700 rappresentasse una sorta di tempo.
Sorrise soddisfatta di se stessa, poi guardò il disastro che aveva lasciato in cucina
«Pulirò più tardi.» disse con una smorfia prima di lasciare la cucina e dirigersi di sopra.
Si fermò proprio di fronte alla camera di Emma e Regina, vestiti disseminati in una sezione definita della stanza, il che indicava la presenza di Emma.
Guardò la camera con un sorrisetto, fermandosi di fronte alla porta scorrevole, muovendola e sorridendo quando vide la cabina armadio
«Molto bene, cara.» commentò Cora mentre frugava dentro, notando che una parte era sicuramente di Emma, l'altra metà di Regina.
Uscì dalla cabina prima di camminare verso il comodino, aprì il cassetto e i suoi occhi si sbarrarono in confusione
«Che roba è?» si chiese mentre sollevava lo strano oggetto dal cassetto dalla cinturina a cui era fissato
«Oddio.» balbettò mentre guardava l'oggetto a forma di membro virile. Era viola e attaccato a bardature nere.
«Che mi pigli un colpo..» mormorò mentre lo esaminava. Goffamente, si portò la cintura alle anche, camminando verso lo specchio per vedere come stava
«Ma che cazzo fanno?» fissò l'oggetto sulle sue anche e si dondolò avanti e indietro, vedendo che si muoveva con lei. Si lasciò sfuggire una risata prima di rimuovere l'arnese.
Tornò al cassetto, estraendo un paio di manette
«Puttanelle pervertite.»
Osservò ancora il comodino, tirando fuori bottigliette di lubrificante, una in particolare catturò la sua attenzione
«Mele. Nessun dubbio di chi sia questa.» borbottò Cora prima di estrarre un altro oggetto a forma di pene, senza bardature, ma più pesante di quello precedente.
C'era un bottone sopra e lo premette. Sclerando nel momento in cui l'oggetto cominciò a vibrarle in mano.
Lo lanciò per aria e lo guardò mentre finiva a terra con un tonfo sordo, vibrando e muovendosi ovunque sul pavimento, con forza
«Che razza di magia è questa?!» piagnucolò Cora, cercando di riacchiappare l'oggetto, ma non ci riuscì.
D'improvviso, l'odore di qualcosa che stava bruciando, le solleticò il naso.
«Oh cazzo.» Cora uscì dalla camera come un razzo, raggiungendo la cucina
«DANNAZIONE!» il fumo stava uscendo dal forno e lei acchiappò velocemente un panno, aprì la porta, e tirò fuori la torta bruciata. Riposizionò le manopole all'antica posizione, come se non fossero mai state toccate prima dei suoi disastrosi interventi in cucina... e non sentì la porta d'ingresso che si stava aprendo.

Pochi minuti prima


Regina realizzò di aver dimenticato alcuni fogli sulla propria scrivania, a casa, e stava tornando indietro per prenderli, quando vide Emma che stava tornando a casa
«L'HAI LASCIATA DA SOLA A CASA?!» urlò Regina nel bel mezzo della strada, guadagnandosi parecchie occhiate da parte di alcuni cittadini
«Leroy stava facendo danni! Non potevo lasciarlo girovagare, non dopo che ha adocchiato Belle l'altro giorno!» si difese Emma «Ha promesso che avrebbe fatto la brava!»
«EMMA QUELLA È *MIA* MADRE!» urlò ancora Regina, agitando le mani in aria e prendendo a camminare pesantemente verso la casa, non distante.
«Sono sicura che sta bene.» cercò di rassicurarla Emma. La casa era ancora lì, era già un buon segno. Si fecero strada nel vialetto e aprirono la porta
«C'è odore di fumo.» commentò Regina prima di correre su per le scale e controllare. Emma invece corse nella cucina, frenando di colpo quando vide Cora tutta scapigliata, che reggeva una sorta di torta bruciata tra le mani
«...Ho fatto una torta.» disse Cora piano piano, con un sorriso luminoso.
«MADRE!!» Regina urlò dal piano superiore e poco dopo si portò magicamente in cucina, il fumo che si dissipava da lei, teneva in mano la cinturina
«Posso spiegarti..»
«CHE CAZZO HAI FATTO ALLA MIA CUCINA?!»
«..Ho fatto una torta.»
«Tu-t-ho-torta?!» Regina stava fumando e stringeva la cinturina al'inverosimile
«Piccola, farai del male a Swan.» disse Emma salvando il giocattolo dalla stretta di Regina
«Swan?» chiese Cora ammaliata «L'avete chiamato Swan?»
«NON ORA EMMA!» urlò di nuovo Regina, fissando la torta bruciata e poi il resto della cucina.
Regina sentiva la magia crepitare attorno a lei.
«Io andrò di sopra per pulire il casino che hai combinato guardando dentro i nostri cassetti e tu, Emma, rimarrai qui sotto a mettere a posto la cucina.» disse Regina tra i denti, rubando Swan ad Emma e lasciando la stanza soppesando il giocattolo per tutto il tragitto fino alla camera da letto
«Mi spiace aver rovinato la possibilità di divertirvi, stanotte.» si scusò sinceramente Cora
«Va tutto bene.» sospirò Emma mentre guardava la cucina «Hai rovistato nel nostro cassetto del sesso?»
«STIAMO SCHERZANDO?!» sentirono Regina urlare da sopra. Cora si ricordò dell'oggetto vibrante che non era riuscita a trovare e rivolse ad Emma un sorriso imbarazzato
«Siete due pervertite, vero?» chiese Cora con un sorriso divertito
«Cos-no-io-noi-»
«Non provarci. Ho visto le manette e il lubrificante.. e i giocattoli.» disse Cora con una risatina, prima di iniziare a pulire magicamente la cucina.
Emma cominciò a pulire furiosamente e sentì un cambio d'aria; sapeva che si trattava di Regina.
«HAI FATTO UN MACELLO NEL NOSTRO CASSETTO!!» urlò Regina non appena arrivò in cucina
«Ero curiosa..»
«Ho trovato Regal sotto il letto, che vibrava ovunque!»
«Regal?» chiese Cora sollevando le sopracciglia, facendo avvampare Regina
«Non cambiare discorso!!»
«Avete un giocattolo che si chiama Swan e l'altro che si chiama Regal?»
«Come chiamiamo i nostri giocattoli non è affar tuo!» squittì Regina indispettita.
«Mamma! Emma!» sentirono Henry chiamare da fuori. Regina fece sparire magicamente il vibratore
«Da questa parte, caro!» lo chiamò Regina
Henry entrò nella stanza, un'espressione confusa in volto.
Le tre donne guardarono il ragazzo, gli occhi spalancati
«Mamma che roba è?» chiese Henry, sollevando Swan dal cinturino, chiaramente perplesso
«..Massaggiatore.. per collo.. vaisubitodisopra.» disse Regina mentre Emma afferrava il giocattolo
«Ma..»
«ORA!» urlarono Emma e Regina.
Una volta che Henry fu di sopra, le due rivolsero uno sguardo assatanato verso Cora, urlando all'unisono
«DANNAZIONE CORA!!»
 
  

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Capitolo 3
*** Capitolo3 - Cora vs Microonde ***


Capitolo3 - Cora vs Microonde
Erano passati approssimativamente due mesi da quando Cora Mills si era trasferita con sua figlia e la ragazza di quest'ultima. Da allora, Cora era abituata alla maggior parte degli elettrodomestici, a parte alcuni incidenti con un frullatore che le aveva quasi amputato un dito mentre lo stava esaminando.
Regina si era finalmente convinta di fidarsi di lei per i compiti da babysitter, cosa che prima era toccata a Snow e James. Ma Cora fu inflessibile, perché voleva passare più tempo con suo nipote, il che comprendeva anche fare da babysitter ogni volta in cui Emma e Regina volevano andare fuori a cena
«Nana? Che c'è per cena?» chiese Henry saltellando giù per le scale quando vide sua nonna nell'ingresso, intenta a guardare il suo riflesso nello specchio
«Cosa ti piacerebbe mangiare?» chiese Cora con un sorriso, conducendolo in cucina
«Ummm. Che ne dici degli hot dogs?» chiese Henry con un sorrisetto. Cora increspò leggermente le sopracciglia
«Hot dogs?» Henry annuì «TUA MADRE TI PERMETTE DI MANGIARE CANI?! Snow non sarebbe felice di questa notizia!!» disse seria Cora, facendo ridacchiare Henry
«No, Nana non sono fatti di cane. Si chiamano solo così.»
«Se lo dici tu.. come dovrei farli, questi hot dogs?»
«La mamma di solito li mette sulla griglia.»
Cora impallidì a sentire parlare della griglia...
 
Cora fissò quell'aggeggio immacolato stancamente, incerta su come accendere la bestia. Adocchiò le manopole e il serbatoio a propano e le sopracciglia si alzarono in confusione.
«Ora giro questo pomello..»mormorò a se stessa mentre toccava la manopola del serbatoio, facendo espellere il gas. Cora lo ruotò completamente, sorridendo soddisfatta quando sentì il gas che fischiava
«E ora lo accendo!» bofonchiò convinta prima di prendere una scatola di fiammiferi, accenderne velocemente uno e lanciandolo sulla griglia.
Fiamme si alzarono in aria, inghiottendo completamente la griglia... naturalmente, Cora fu presa dal panico.
Alzò velocemente le mani, spedendo la griglia lontana da lei e quest'ultima cigolò verso l'albero di mele di Regina
«Oh cazzo.»  mormorò quando vide la griglia colpire l'albero, completamente ricoperto di fiamme.
«NANA VA TUTTO BENE?!» urlò henry quando sentì l'esplosione, correndo fuori in giardino, i suoi occhi si spalancarono quando vide l'albero di sua madre in fiamme
«MALEDIZIONE!!» urlò Cora mentre correva velocemente verso l'albero, agitando le mani per far scomparire il fuoco magicamente.
Un albero bruciato e nero era tutto quello che rimase al centro del giardino.
«Mamma sarà moooooolto arrabbiata.» disse Henry mentre affiancava sua nonna
«Non dirlo a tua madre.» disse al bambino, agitò la mano sopra l'albero intenta a riparare il danno
«COSA DIAVOLO HAI FATTO AL MIO ALBERO?!» sentì l'urlo alle sue spalle e si girò per vedere una veramente infuriata Regina che correva verso di loro, gli occhi pieni di lacrime mentre guardava l'albero bruciacchiato
«Cora diavolo hai fatto alla mia griglia?!» urlò Emma correndo verso il povero apparecchio «Shhht, va tutto bene piccola, la mamma è qui.»
«EMMA È SOLO UNA FOTTUTA GRIGLIA!!» gridò Regina, gli occhi gonfi di pianto mentre guardava il povero albero
«Posso aggiustarlo!» disse Cora e velocemente agitò la mano, riportando l'albero a come era prima
«Regina, aggiusta la mia piccolina!» piagnucolò Emma, i suoi occhi fissi sulla griglia.
Regina borbottò qualcosa prima di aggiustarla, restituendola all'altica gloria
«Va tutto bene, piccola.» borbottò Emma mentre trascinava la grigia verso casa.
 
«Preferirei evitare la griglia.. a qualunque costo.» disse Cora ad Henry, una volta che il ricordo fu passato. Henry annuì con vigore mentre ricordava il medesimo episodio. La mamma non sarebbe stata entusiasta.
«Potresti cucinarli nel microonde.» suggerì Henry.
Cora annuì e guardò questo.. microonde. Era l'unico elettrodomestico che non aveva ancora utilizzato, ma era più sicura con suo nipote, insieme l'avrebbero fatto funzionare.
«Già che ci siamo, che ne diresti di una cioccolata calda, prima?» suggerì Henry, pensando che la cioccolata potesse essere un miglior modo per prendere la mano con il microonde
«Come si fa?» Henry andò a prendere gli ingredienti.
«Prima metti il latte nella tazza e poi lo scaldi, poi ci aggiungi il cioccolato e li mescoli insieme. La mamma di solito lo rimette a scaldare prima di metterci la parte finale sopra.. e oggi mi andrebbero i marshmallow.» terminò Henry con un sorriso
«Ok, come funziona l'aggeggio?» chiese Cora al nipote, seguendolo fino al microonde e lui le indicò quali bottoni premere.
Dopo poco tempo il telefono squillò e Henry corse fuori dalla stanza per rispondere
«Oh ciao Jake.» rispose Henry prima di chiamare sua nonna «Nana è il mio amico Jake.. credi di farcela?»
«Andrà bene, caro!» rispose Cora, guardando gli ingredienti prima di seguire le istruzioni datele da Henry.
Posizionò la tazza nel microonde e chiuse la porta, premendo i bottoncini e guardando la macchina che si accendeva e scaldava il latte.
Ricordò il consiglio di Regina: "Madre, ogni volta che usi qualcosa, ti prego, fallo con calma e aspetta qualche minuto, ci sono troppe cose nella mia casa che hai fatto esplodere solo perché di facevano paura."
Cora borbottò ricordandosi e osservò la tazza che girava all'interno del microonde.
«Questo non era difficile.» ghignò Cora quando la macchina fece 'bip' e rimosse la tazza, aggiunse il coccolato e mescolò, prima che i suoi occhi si soffermassero sui marshmallow.
«Henry ha detto di metterli dentro prima.. o dopo..» sospirò mentre cercava di ricordare, ci rinunciò, mettendo una manciata di marshmallow all'interno della tazza. La rimise dentro con un sorriso e premette altri bottoni, sorridendo soddisfatta.
Si mosse vero il frigorifero e cominciò a cercare questi 'hot dogs' quando sentì un 'pop'. Ne sentì un altro, ma non si distrasse dal frigo.
Un altro 'pop'.
«Uh-oh.» mormorò Cora prima di girare la testa, lentamente, verso il microonde. Una bianca nuvola che si estendeva davanti alla porticina del microonde.
«MALEDIZIONE!» urlò Cora correndo verso l'aggeggio e aprendolo, poi lo fermò.
Osservò il danno. Marshmallows ovunque che rivestivano di bianco l'interno del microonde.
«Nana va tutto ben-» Henry si arrestò vedendo il disastro «Miseria..»
«Poss-»
«Aggiustarlo. Sì, lo so.» sospirò Henry «Puliremo dopo aver fatto gli hot dogs.. non si sa mai.» Cora annuì prima di passargli la tazza con la cioccolata mezza esplosa
«Grazie.» ridacchiò Henry afferrando la tazza e bevendone un sorso «Niente male.» Cora sorrise e prese un pacco di hot dogs
«Ce la farò, in qualche modo. Vai a goderti la tua cioccolata.» disse ad Henry, il quale le lanciò un'occhiata sospettosa per un istante, prima di uscire dalla cucina.
Cora ripensò a come erano soliti cucinare sulla griglia, e aveva sempre notato una carta luccicante che Emma usava, quindi cominciò a rovistare tra i cassetti per trovarne alcuna
«Ah-ha!» esclamò felice, togliendola dalla scatola e prendendone un pezzo. Posizionò quattro hot dogs al centro, li sistemò in modo che potessero entrare nel microonde e mise tutto all'interno. Esaminò il pacco degli hot dogs, in cerca di un limite di tempo. Posizionò la manopola su 5 minuti e sorrise a se stessa quando il microonde cominciò a ruotare.
Si girò di spalle per un secondo solo e sentì uno scricchiolio, la carta che si torceva e volava all'interno del microonde. Si volse ancora e sentì un secondo scricchiolio, la carta prese fuoco e continuò a crepitare.
«DEMONIO!!» strillò Cora, dimenticando il consiglio di Regina; alzò le mani e fece esplodere il marchingegno, la porticina di aprì e espulse il cartoccio di alluminio, che crepitava e mandava fuori del fumo
«Che è successo?!» chiese Henry correndo in cucina, osservando il fornetto completamente distrutto. I suoi occhi caddero sul foglio di alluminio e brontolò
«Nana, non si può mettere l'alluminio nel microonde!» rimproverò, guardando sua nonna
«Non me l'avevi detto!»
«Pensavo lo sapessi!»
«Sono qui da soli due mesi, Henry!»
«La mamma si arrabbierà tantissimo.» singhiozzò Henry.
«Se non altro del casino coi marshmallow non c'è traccia.» commentò Cora; Henry sollevò le sopracciglia e le ricordò Regina
«Henry, Madre, siamo a casa!!» chiamò felice Regina, camminando prima nella sala da pranzo, poi in cucina, lei ed Emma mano nella mano che si guardavano amorevoli l'un l'altra
«Spero che voi due vi siate divert--» la voce di Emma le morì in gola quando vide la cucina in fumo e il microonde a pezzi «Cazzo..» guardò preoccupata Regina, la quale stava in piedi immobile, la bocca schiusa mentre guardava il fornetto.
Chiuse le labbra e con tranquillità raddrizzò la schiena, si schiarì la gola
«Non mi preoccuperò per questo casino, ora.» girò i tacchi e se ne andò dalla stanza
«È VERAMENTE RIDICOLO!» la sentirono gridare dopo che la porta del salone si fu richiusa.
Emma guardò Cora, poi Henry, poi il microonde
«Vado a comprarne uno nuovo.» mormorò Emma prima di uscire di casa.
Henry prese in mano il caroccio di allumino con attenzione e lo aprì, sorrise quando vide gli hot dogs cucinati alla perfezione. Prese un paio di panini e dei condimenti e preparò per sé e per sua nonna
«Eccoci qui.» disse Henry con un sorriso, passandole l'hot dog. Cora sorrise a sua volta e ne morse un pezzo.
Ne era valsa la pena.
  

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Capitolo 4
*** Capitolo4 - Cora e la trappola mortale ***


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Capitolo4 - Cora e la trappola mortale
Emma boccheggiò di fronte alla donna, cercando di metabolizzare ciò che le aveva appena detto
«Tu vorresti che io… cosa?!» chiese Emma attonita
«Voglio imparare come guidare quelle strane carrozze che chiamate 'macchine' da te.» ripeté risoluta Cora
«Perchè?» chiese Emma completamente perplessa
«Perchè non posso continuare a fare 'puff' per la città, la gente da fuori di matto!» mormorò tristemente. Le venne in mente di quella volta che era comparsa da Granny's e la donna l'aveva quasi colpita con la sua balestra
«Perchè vuoi che ti insegni io?»
«Perchè Regina non lo farà, ci metto la mano sul fuoco.» disse Cora stizzita
«Gliel'hai chiesto?» domandò seria Emma.

«Regina mi insegni a guidare?» chiese Cora con tono sdolcinato
«Assolutamente no, madre.»
«Perchèèèèèèèèèè.» piagnucolò Cora
«Perchè in pratica ha fatto esplodere qualsiasi cosa che fosse di mia appartenenza, l'ultima cosa di cui ho bisogno è che tu faccia esplodere anche la mia Benz.» rispose Regina tranquillia, gli occhi fissi su sua madre
«Ma Regiiiiiiiiiiiiiiiiina.» piagnucolò ancora
«NO!» disse di nuovo Regina, fermamente
«Per favooooooore.» Cora mise il broncio. Regina guardò sua madre per alcuni minuti, assicurandosi del fatto che stesse veramente facendo quella faccia dolce
«Mi stai facendo il broncio?» Regina esaminò quello sguardo
«Funziona quando lo fa Emma.»
«Emma ti ha insegnato a farmi il broncio?» chiese Regina, sollevando le sopracciglia
«Lei dice che funziona sempre.» spiegò Cora
«Prima Henry, ora tu..» Regina sospirò quando Cora piegò il labbro inferiore ancora una volta «Bene.» acconsentì Regina, afferrò le chiavi e condusse sua madre fuori, fino alla macchina «Entra.»
Cora saltò eccitata nella macchina, agguantò giocosamente il volante e lo girò a destra e sinistra
«Vrooom vrooom!» esclamò Cora tutta felice quando sua figlia si accomodò accanto a lei, e alzò le sopracciglia
«Già. Non succederà.» disse Regina riprendendosi le chiavi e uscendo dal veicolo.
Cora rimase seduta nella macchina, col broncio, le sue mani ancora sul volente
«Vrom vrom.» disse triste.

«No» rispose Cora, mentendo ad Emma ovviamente, ma lei non doveva saperlo.
Emma sospirò.
«Bene. Ma prendiamo il maggiolino, Regina darebbe fuori di matto se prendessimo la Benz.» disse Emma agguantando le chiavi
«Davvero ti aspetti che guidi quel coso?» disse Cora con disgusto mentre si avvicinavano al maggiolino
«MA CHE HA QUESTA FAMIGLIA, TUTTI ODIANO LA MIA PICCOLINA!» urlò Emma frustrata, corse verso la macchina e prese ad accarezzarla su un fianco «Shht piccola, va tutto bene. La mamma è qui e non permetterà a nessuno di dire brutte cose su di te.»
«Oh santo cielo, entra in macchina!» disse Cora alzando gli occhi, facendo per prendere le chiavi
«No! Guiderò fino al parcheggio della scuola e lì ti insegnerò a guidare.» disse Emma fermamente. Cora roteò gli occhi ma entrò nella macchina senza fare troppe storie.
«Hey Emma, dove andate?» la voce di sua madre le giunse squillante nell'aria, facendo girare la bionda
«Cora vuole che le insegni a guidare.» disse Emma con una smorfia
«Posso venire anche io?» chiese Snow speranzosa, voleva spendere del tempo con sua figlia, anche se implicasse condividerla con Cora
«Certo, salta su.» disse Emma con un sorriso mentre entravano in macchina.
«Salve Snow.» disse Cora gutturale
«Cora.»
Il viaggio fino alla scuola fu veloce e una volta che Emma ebbe parcheggiato la macchina ed averla spenta, uscì fuori, Cora la imitò.
«Bene, va pure e accomodati nel porto del guidatore.» le indicò Emma, sedendosi nel sedile del passeggero mentre Cora scivolava all'interno.
Cora afferrò il volante on le mani e sorrise
«Vroom vroom.»
Emma fissò Cora quando cominciò e le sorrise di rimando, seguito da un'espressione di totale non-divertimento sulla faccia
«Ok, fallo di nuovo e noi qui abbiamo finito.» disse fermamente Emma, guardando mentre l'espressione felice di Cora moriva
«Nemmeno a Regina era piaciuto.» commentò Cora
«Cosa-?»
«Cosa?» chiese velocemente Cora, realizzando di essersi quasi tradita. Emma la osservò sospettosamente prima di dirle cosa fare.
«Okey, prima di tutto fai partire la macchina girando le chiavi. Bene. Ora voglio che tu metta il piede sul freno, il pedale a sinistra, bene. Ora devi porre la macchina in guida. Tieni il piede sul freno.» istruì Emma, mentre guardava le mosse di Cora
«Ora?»
«Ok, ora sei in guida, togli il piede dal freno.» Cora lo fece e la macchina prese a muoversi lentamente in avanti
«Cosa sta facendo? Perchè ci stiamo muovendo che succede?» chiese freneticamente
«Va tutto bene, Cora.» la incoraggiò Snow
«Cora ora devi solo mettere il piede sul pedale del gas e premere leggermente. Il pedale a destra.» Cora abassò il piede sul pedale, facendo avanzare la macchina a 5 all'ora
«COS'E' QUESTA MAGIA COSA SUCCEDE ODDIO CHE FACCIO?!»
«Cora rilassati è quello che dovrebbe far-»
«NON AVEVO PREVISTO QUESTA VELOCITA'»
«Cora calmati cazzo!»
«COSA FACCIO?!»
«Calmati, donna!!» urlò Emma mentre Cora continuava a dar fuori di matto, mentre si muovevano con calma e senza fretta
«FAMMI USCIRE DA QUESTA TRAPPOLA MORTALE!» Emma roteò gli occhi prima di sedersi completamente, sbattendo ripetutamente la testa contro il finestrino mentre Cora sclerava e loro andavano a 5 all'ora.
«EMMA COME FERMO QUESTA MACCHINA!?»
«Metti il piede sul freno.» disse Emma irritata
«FRENO? COS'E' IL FRENO?!» gridò Cora I suoi occhi fissi sul lotto di fronte a loro
«CONIGLIETTO!» gridò Snow dal retro, facendo strabuzzare gli occhi di Corra
«EMMA DEVO FERMARE QUESTO VEICOLO!»
«CORA FERMA LA MACCHINA, COLPIRAI IL CONIGLIO!»
«LO SO SNOW!»
«FERMA LA MACCHINA!»
«NON CI RIESCO!» urlò Cora mentre vedeva che si stavano avvicinando sempre di più al coniglio
«Mi stai prendendo in giro.» borbottò Emma trasformandolo poi in una risata mentre vedeva sua madre dar fuori di matto per un coniglio lontano 50 metri e Cora per la velocità della macchina
«Freno, Cora.» disse Emma ridendo
«FRENO, CAPITO, FRENO.» urlò Cora mentre schiacciava il pedale. La macchina scattò in avanti
«QUELLO NON ERA IL FRENO!»
«CORA IL CONIGLIETTO!!!!» la macchina acquistò velocità, andava a 25 all'ora e si avvicinava al coniglio velocemente
«CORA!» gridò Snow dalla paura. All'ultimo secondo Cora girò il volante per evitare il coniglio
«COME FERMO LA MACCHINA!»
«Il freno, Cora!» disse di nuovo Emma, frustrata
«CORA C'E' UNO SCOIATTOLO!!»
«NON RIESCO A FERMARMI!!»
«CORA!»
*thump*
«COOOOOORAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA NOOOOOOOOOOOOO AVEVA UNA FAMIGIA!!!!!!!!!!» pianse Snow dal retro, gli occhi colmi di lacrime. Si continuarono a muovere e a quel punto Emma sollevò gli occhi al cielo
«Cora ferma la dannata macchina!!»
«NON CI RIESCO!» urlò Cora.
«PREMI IL PEDALE SINISTRO!» urlò Emma, e finalmente Cora poggiò il piede sul freno, facendo fermare immediatamente la macchina.
Emma fece velocemente parcheggiare il maggiolino ed osservò sua madre che scendeva dalla macchina e correva verso lo scoiatolo
«Ho appena investito uno degli amichetti del bosco di Snow.» disse Cora shockata
«Ne ha tanti.» sospirò Emma con nonchalance
«E' VIVO!» esclamò felice Snow, prendendo la creatura e correndo verso la macchina, ci saltò sopra «Ha solo una zampa rotta.»
«Mamma fai uscire quel coso dalla mia macchina, potrebbe avere qualche malattia.» disse Emma con disgusto mentre guardava la creaturina
«Emma, ha ua famiglia dalla quale tornare!» disse Snow con un'espressione triste
«Non lo guarirò.» disse Cora fermamente
«SEI LA RAGIONE PER CUI SI E' ROTTO UNA ZAMPA!»
«E' UN CAZZO DI SCOIATTOLO SNOW!»
«FAMIGLIA, CORA, FAMIGLIA!» urlò Snow adirata, sventolando lo scoiattolo davanti alla faccia di Cora «Se Regina si rompesse una mano, non la guariresti?!» domandò.
Cora alzò gli occhi e scollò la testa
«E' diverso: Regina non è uno sporco scoiattolo.» rispose Cora
«Non so.. riguardo alla parte sporca..» disse a voce alta Emma con un ghigno. Sobbalzando quando si accorse di averlo fatto
«Farò finta di non aver sentito.» commentò Snow prima di tornare a Cora
«Non toccherò quel coso.»
«Bene, andiamo. Vi porto a casa.» disse Emma uscendo dal veicolo, scambiando il posto con Cora e guidando fino alla casa.
Uscirono velocemente e corsero verso la porta
«Regina!» chiamò Emma
Dopo pochi secondi Regina entrò danzando nella sala. I suoi occhi si spalancarono quando vide Emma
«Che succede?» chiese preoccupata quando notò la faccia della sua ragazza
«Mi serve che tu guarisca una cosa.»
«Qualcuno.» corresse Snow, facendo sollevare gli occhi di Cora
«Sei ferita?» chiese Regina; i suoi occhi che correvano su di lei
«Non io baby.» disse Emma dolcemente, adorando le attenzioni della sua compagna
«Chi?»
«Charlie.» squittì Snow
«Chi è-...Snow perché stai tenendo in braccio uno scoiattolo... e cosa ci fa in casa mia?» chiese Regina guardando l'animale
«Cora lo ha colpito.»
«Madre perché hai colpito uno scoiattolo?!» chiese Regina shockata, immaginando sua madre che inseguiva lo scoiattolo con una mazza o altro
«Non l'ho fatto apposta!» ribatté Cora
«Emma le stava insegnando a guidare-»
«Tu COSA?!» urlò Regina, i suoi occhi accusatori sulla sua fidanzata
«Lei mi ha chiesto di insegnarle a-»
«DOPO CHE LE AVEVO DETTO DI NO.»
«Woah, te lo ha chiesto?» domandò Emma in confusione, guardando Cora.
«Non te l'avevo detto?» chiese Cora fingendosi innocente.
Regina scosse la testa prima di tornare allo scoiattolo.
«Tienilo.» istruì a Snow. Con molta attenzione toccò il piccolo mammifero, curò le sue ossa e sorrise leggermente quando lo scoiattolo sembrava agitarsi contento
«Grazie Regina.» disse grata Snow «Niente grazie a te.» grugnì a Cora. Regina sollevò le sopracciglia
«Cora non voleva toccare lo scoiattolo.»
«IL SUO NOME E' CHARLES!»
«Ma non era Charlie?!» domandò Emma confusa
«Il nome ufficiale è Charles. Charlie per gli amici.» Cora guardò Snow con aria strana, prima di parlare
«Tu hai dei seri problemi.»
«Io amo gli animali.»
«Come vuoi, ma è strano.» disse Cora agitando una mano
«Snow potresti cortesemente portare lo scoiatto-» Regina si bloccò, vedendo lo sguardo minaccioso di Snow «Voglio dire Charles dalla sua famiglia?»
Snow annuì con un po' di esitazione prima di lasciare Cora ed Emma sole con Regina. Non erano molte le volte in cui Regina arrabbiata la spaventavano, ma da quando Cora era andata a vivere da loro erano diventate molto più frequenti.
Emma la guardò in modo strano.
«Sedete. Per favore.»disse Regina con il suo sorriso da Evil Queen, facendo sobbalzare Emma quando prese posto. Cora si sedette proprio accanto a lei
«COSA DIAVOLO AVETE IN TESTA?!» urlò Regina
«Lei voleva imparare a guidare!» si difese Emma
«LEI FA SALTARE IN ARIA TUTTO!»
«Non abbiamo preso la Benz!»
«Con mio grande sgomento, ho dovuto guidare quella trappola mortale che chiamate macchina» commentò Cora concitata.
Regina fece una pausa, guardando sua madre con occhiate omicide
«L'UNICA COSA CHE AVRESTI POTUTO FAR SALTARE IN ARIA, MA NON L'HAI FATTO! HAI INCENDIATO IL MIO DANNATISSIMO ALBERO DI MELE NON MOLTO TEMPO FA MA NON HAI POTUTO FAR SALTARE IN ARIA LA SANTISSIMA MACCHINA DI MISS SWAN?!»
«HEY!»urlò Emma di rimando. Provò ad alzarsi, ma Regia con un semplice gesto la rimise a sedere.
«Ho detto ad Emma di non aver mai chiesto a te!» Cora difese Emma.
Regina sospirò esasperata prima di concedersi un po' di relax
«Ho bisogno di un drink.» borbottò dirigendosi al carrello in cerca del buon sidro di mele
«Da quando sei qui non hai fatto altro che mettermi nei casini.» piagnucolò Emma
«Forse dovreste fare più sesso!» suggerì Cora
«Ma che c'è tra te e il sesso, donna?» chiese Emma curiosa
«Non lo faccio.. da un po'» brontolò Cora
«Forse dovresti andare in un bar e rimorchiare qualcuno.» commentò Emma senza pensare che quel consiglio, Cora, lo avrebbe preso in seria considerazione.
«Forse.»

La mattina seguente
«Emma ha visto mia madre questa mattina?» chiese Regina confusa. La porta della donna era ancora chiusa quando invece, normalmente, era già sveglia.. ma Regina era riluttante a controllare la camera.
«No baby, non l'ho vista.» rispose Emma prima di abbracciare la sua fidanzata «Perché?»
«Volevo solo scusarmi per averla rimproverata, la scorsa sera.» disse Regina
«Quando ti sei scusata con me?»
«Tu.» replicò Regina baciando teneramente Emma «Hai avuto le tue scuse stanotte.» sussurrò contro le sue labbra.
«mmmh certamente.» rispose Emma
«Forse dovremmo controllare la sua stanza.» disse Regina preoccupata, afferrando la mano di Emma e conducendola fin di sopra
«Madre!» chiamò Regina bussando alla porta, aprendola ed entrando nella stanza
«OH CAZZO!» urlò Emma coprendosi gli occhi e dando le spalle all'incresciosa scena. Regina rimase semplicemente immobile con la bocca aperta.
Cora sobbalzò verso la testiera de letto, ammanettata com'era ad essa, le braccia sopra la testa; fortunatamente, c'era un altro corpo che copriva il suo petto
«Buongiorno cara.» esclamò sorpresa Cora, dimenticando che aveva magicamente reso la stanza soundproof; sforbiciò le dita, togliendo l'incanto.
«Hey Emma, Regina.» disse una voce, facendo strabuzzare gli occhi a Regina ed Emma si girò
«LEROY?!?!?» urlarono le donne all'unisono.
Regina sentì le gambe deboli e tremò leggermente per poi svenire, Emma la sostenne mentre la trascinava fuori dalla stanza
«Voi due ragazzi divertitevi.» disse Emma prima di portare lei ed il corpo di Regina fuori «Regina rimarrà traumatizzata a vita, ora.» borbottò Emma mentre depositava il corpo di Regina sul letto
«Hey baby.. stai bene?» sussurrò Emma mentre cercava gentilmente di far rinvenire Regina
«E-Emma?» chiese Regina confusa, vedendo la sua fidanzata sopra di lei
«Baby tutto a posto?»
«Ho fatto un sogno stranissimo. C'era mia madre a letto con Leroy..»
«...Sssssì, a proposito di quel-»
«OH LEROY!!»
La faccia di Regina impallidì di colpo ed Emma la guardò con un sorriso abbozzato
«SOUNDPROOF PERFAVORE!!!» gridò Emma mentre il rumore scemava velocemente.
Gli occhi di Regina si alzarono e lei svenne di nuovo. Un solo pensiero nella testa.
Dannazione madre. <
 

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Capitolo 5
*** Capitolo5 - Update Status: che succede, Cora? ***


Capitolo5 - update status: che succede Cora?

Cora osservò stranamente il portatile, costringendo se stessa di ricordarsi di mantenere la calma e non distruggerlo quando cominciava a fare quello strano rumore. Regina ne aveva già persi due e Cora l'aveva supplicata di comprare il terzo.. la felicità di Regina era una priorità.

Premette titubante il bottone di accensura e attese pazientemente che lo schermo si illuminasse e fosse pronto. Sorrise quando notò la piccola immagine e il nome che comparivano sullo schermo. Emma l'aveva personalizzato poiché Regina si era rifiutata di farlo.

Benvenuta, Regina di Cuori.

«Ok, ora metto la mia password.» mormorò a se stessa, mentre digitava esitante e premeva invio. Il suo dekstop comparve e lei sorrise trionfante, dirigendosi subito all'internet browser che Emma aveva menzionato.

Si aprirono alcuni siti, le su sopracciglia si sollevarono in confusione.

«Cos'è Facebook?» borbottò mentre cliccava sulla pagina

«Hey Cora, come va il portatile?» chiese Emma con un sorriso mentre entrava nel soggiorno

«Cos'è un Facebook?» chiese confusa «Non vedo facce e ovviamente non è un libro.» Emma schioccò la lingua, prima di avvicinarsi e sedersi accanto a Cora.

«Da' qui, ti faccio un profilo.» disse Emma con un sorriso, mentre cominciava a riempire i principali campi, creando il profilo della donna «Ci serve una foto profilo.» disse Emma dopo aver spiegato come funzionava Facebook. Accese la camera del portatile.

Cora sobbalzò quando vide la sua stessa immagine nello schermo ed Emma velocemente le bloccò le mani, tenendole ferme

«Rilassati, devo solo farti una foto. Sorridi.» disse Emma muovendo il portatile, premendo il bottone della videocamera quando finalmente Cora acconsentì.

Emma aggiunse la foto e le relazioni familiari, aggiungendo se stessa come prima amica.

«Quindi io posso aggiornare, lo stato come lo chiamate? E tutti sapranno cosa sto facendo?»

«Sì, in sostanza.» confermò Emma mentre cominciava a spedire richieste di amicizia a tutta la gente di StoryBrooke, per ultimo inviò una richiesta a Regina.

«Regina ha un Facebook?» chiese sorpresa Cora

«Sì, ce l'ha. Non ci sta molto.. per lo più per impicciarsi degli affari degli altri..» disse Emma facendo l'occhiolino.

«Emma! Perchè ho appena ricevuto una notifica di amicizia da parte di mia madre?» chiese Regina confusa, camminando verso Emma e Cora nel soggiorno, i suoi occhi si fermarono sul portatile

«Ne voleva uno.» disse Emma mentre Cora annuiva concitata. Regina fece una smorfia e accettò la richiesta, come la relazione familiare.

«Mamma, perchè ho una richiesta di Nana??» chiese confuso Henry, la sua testa rivolta in basso sul cellulare mentre camminava nel soggiorno

«Nana voleva Facebook.» mormorò Regina non troppo convinta, Henry annuì felice e accettò la richiesta

«Nana è con la gente 'in'.» commentò allegro Henry, guadagnandosi un'occhiata dalle tre donne.

Cora prese velocemente la mano con Facebook, la maggior parte della città aveva accettato la sua richiesta di amicizia e cominciavano anche a scrivere post carini sulla sua bacheca, molti a lei e molti per la sorpresa di Regina.

 

«Baby dov'è mia madre?» chiese Regina alla sua ragazza. Aveva cercato Cora per mezz'ora e ancora non era riuscita a trovarla

«In cucina.» rispose Emma prima di darle un fugace bacio sulle labbra, facendo mugolare alla brunetta un 'hum' di approvazione prima di entrare in cucina

«Madre che stai facendo?» chiese Regina, notando che sua madre stava trafficando con qualcosa

«Ho pensato di poter fare un'insalata per contorno.. per la cena di stasera.» disse Cora sorridendo, facendo rispondere la donna nello stesso modo

«Oh, non buttare troppa roba nel bidone.. abbiamo un tritarifiuti.» commentò Regina afferrando l'eccesso e spingendolo nel lavandino, poi fece scorrere un po' d'acqua.

«Un tritarifiuti?» chiese confusa Cora.

Regina annuì distrattamente prima di azionare il dispositivo, facendogli produrre una sinistro rumore accompagnato dal suono di qualcosa che andava in frantumi.

«CHIMERA!» gridò Cora alzando le mani, facendo esplodere l'intero lavello e mandando acqua ovunque... così come l'eccesso di verdure.

Una foglia di lattuga finì sulla testa, non ancora completamente bagnata, di Regina.

L'acqua si sparse sul pavimento, una pozzanghera si creò ai loro piedi.

Regina lasciò andare un sospiro e guardò sua madre, che al momento era altrettanto bagnata e coperta di verdure

«Perchè.» cominciò Regina con un sospiro

«Assomigliava ad una Chimera.» rispose Cora, guardando desolata sua figlia

«Una Chimera.»

«Pensavo fossi in pericolo.»

«Certamente lo ero.. da te!!» sbottò Regina mentre rimuoveva la lattuga dalla sua testa e uscì dalla cucina

«Che è successo??» Cora sentì gridare Emma, chiaramente aveva visto Regina zuppa da capo a piedi

«MIA MADRE E' SUCCESSA! SEMBRA CHE DISTRUGGERE TUTTI I MIEI ELETTRODOMESTICI SIA UNO SPORT PER LEI!!» gridò Regina prima di andare di sopra per ripulirsi

«ooooh merda.» mormorò Cora guardando l'acqua e facendola sparire magicamente.

 

Update Status: Che succede, Cora?

Ho appena rotto il tritarifiuti. Regina non era felice quando le ho spiegato che pensavo fosse una Chimera intrappolata nel lavello e ho avuto paura per la sua incolumità.. non ho più il permesso di usare il marchingegno.

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Snow: Cora devi smetterla di far esplodere le cose di Regina..

Cora: Ne sono a conoscenza, Snow! Questi strani oggetti mi mettono a disagio. È inevitabile.

Emma: lo sai cos'è inevitabile? LA COLLERA DI REGINA!

Cora: beh tu falla star calma!

Emma: HAI DISTRUTTO IL SUO TRITARIFIUTI E ALLAGATO LA CUCINA!

Cora: ...ho preparato l'insalata.

Snow: molto premuroso da parte tua, Cora

Cora: grazie Snow. Nessun altro in questa casa sembra apprezzarlo!

Emma: JFC1. Ne ho abbastanza.

 

Cora e Regina erano sedute l'una accanto all'altra sul divano, guardando un programma chiamato 'the big bang theory' o qualcosa del genere. Cora era affascinata da quello show, ma Regina non sembrava farci troppo caso, mandava messaggi in continuazione col cellulare.

«Vedo che la televisione non ti turba a sufficienza per farla esplodere.» disse Regina con una smorfia compiaciuta. Cora sollevò le sopracciglia in un'espressione sorpresa, guardando sua figlia prima di rispondere

«Mi ci sto abituando.» confermò Cora

«Grazie a Dio perché mi sto stufando di riparare magicamente gli elettrodomestici ogni giorno. Mi mancano le energie.» disse Regina con una smorfia, i suoi occhi sul telefonino, quando cominciò a vibrare.

Gli occhi di sua madre si abbassarono sul cellulare, sbattendo le palpebre quando vide l'immagine di Emma apparire sullo schermo.

«EMMA!!» gridò Cora agitata, afferrando il telefono. Aveva avuto situazioni simili nella foresta incantata, quando le persone venivano intrappolate in qualche oggetto - ed era molto frequente - l'unico modo di salvarle era farle uscire rompendo l'oggetto

«TI FACCIO USCIRE!!» gridò Cora mentre lanciava il telefono per la stanza, fino al muro

«MADRE!!» urlò Regina, sobbalzando per fermare la donna, ma era troppo tardi. Il suo blackberry urtò il muro, producendo un rumore sinistro e l'eco dei pezzi distrutti si propagò nella stanza mentre giaceva sul pavimento.

«EMMA! EMMA DOVE SEI??» gridò Cora correndo verso il rimanente del telefono, prendendolo in mano ed esaminando l'interno, improvvisamente confusa da tutti i circuiti, doveva esserci un portale. Cora sentì un groppo allo stomaco, realizzando il suo errore, girandosi lentamente per affrontare la collera di sua figlia, che si stava irradiando da lei come ondate «Buone notizie. Emma non è intrappolata.» disse Cora con un leggero sorriso, sollevando le parti rimanenti del blackberry.

Regina osservò il telefono rotto, poi sua madre. Sentì un'energia distruttrice e lentamente uscì dalla stanza.

«Regina?» chiese Cora confusa, mentre sua figlia lasciava la stanza, si alzò velocemente e a seguì per casa, finalmente uscì fino al cortile sul retro, una piccola distanza dall'albero di mele.

Regina stava immobile nel cortile; la magia aleggiava ancora attorno a lei, senza nessun avviso, Regina lasciò andare la magia.

La magia urtò il suolo, producendo un'enorme esplosione ed un cratere proprio dove stava Regina, si estendeva per venti piedi.

Cora per poco non perse l'equilibrio a causa dell'inaspettata onda di magia, riguadagnò stabilità e guardò Regina respirar pesantemente per qualche istante prima di rilassarsi in modo considerevole.

Cora rimase immobile mentre Regina tornava indietro e guardava il cratere, il sorriso dipinto sul suo volto mentre lo scavalcava e si fermava accanto a sua madre.

«Per cortesia. Non toccare mai più il cellulare, anzi per favore non toccare niente che ti sia sconosciuto.» disse tranquillamente Regina prima di entrare nella casa.

«REGINA?! CORA?!» gridò Emma, correndo per il perimetro della casa ed entrando nel cortile sul retro. Si bloccò quando vide il cratere.

Emma era rimasta alla stazione e si era preoccupata quando aveva sentito il terremoto che aveva scosso l'edificio, aveva paura per l'incolumità di Regina ed era uscita correndo dalla stazione, senza contare il fatto che lei non aveva risposto al messaggio.

Quando si avvicinò alla casa aveva paura che Cora avesse combinato qualcosa che avesse causato un'esplosione ed avesse ferito Regina. Ora che stava davanti alla casa, realizzava che qualcosa era effettivamente successo e coinvolgeva le due streghe.

«Cora che è successo nel nostro cortile?» chiese cautamente Emma avvicinandosi alla strega. Gli occhi di Cora si alzarono e le mostrò il blackberry di Regina completamente distrutto.
Emma fissò il telefono e sollevò le sopracciglia

«Che è successo?»

«Hai 'messaggiato' a Regina e la tua foto è apparsa e io avrei potuto o non potuto pensare che tu fossi intrappolata ed aver scagliato il telefono.. si è rotto.» disse Cora con voce piccola, nessun dubbio che fosse ancora sotto shock.

«Perchè c'è un cratere?»

«Regina si è arrabbiata.»

«Regina ha fatto quello!?» chiese Emma additando il cratere lunare nel cortile. Cora annuì semplicemente «Lei è in casa?» Cora annuì di nuovo

«Rimetterai a posto il cratere?» Cora scosse la testa «Perchè?»

«Non ho il permesso di toccare nulla.»

«Te l'ha detto Regina?» Cora annuì.

«D'accordo allora.» sospirò Emma mentre lasciava Cora fissa nel cortile, si faceva strada verso la casa e trovò una veramente irritata Regina servirsi un po' del suo sidro di mele.

«Hey baby, ti spiace dirmi come hai fatto quel cratere lunare nel cortile?» disse Emma con un debole sorriso, mentre camminava verso Regina e lanciava le sue braccia su di lei, abbracciandola

«Ha rotto il mio blackberry.» iniziò Regina «Mi sono arrabbiata e potrei aver rilasciato un'onda di magia che ha causato il cratere.»

«Tua madre è sotto shock.»

«Bene.» rispose Regina con una smorfia compiaciuta, prima di ritornare al suo drink.

 

Update Status: che succede, Cora?

Ho appena rotto il telefono di Regina. Si è acceso e c'era una foto di Emma. Ho pensato fosse intrappolata dentro quindi ho cercato di salvarla lanciando l'apparecchio contro il muro. È venuto fuori che era un'immagine di Emma e non lei... non ho più il permesso di toccare telefoni.

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Commenti:

Snow: davvero Cora?

Cora: non sono ancora abituata ai "telefoni cellulari".

Snow: Quindi hai lanciato il telefono contro il muro?

Cora: sembrava una cosa logica, in quel momento.

Emma: Regina si sta deprimendo sul telefono...

Cora: non chiamerei far esplodere un buco in mezzo al cortile deprimersi.

Snow: c'è un buco nel cortile?

Emma: Regina si è arrabbiata.. quindi potrebbe esserci un cratere lunare nel nostro cortile sul retro.

Snow: CI SONO STATI ANIMALI FERITI??

Cora: non che io sappia.

Regina: no Snow nessun animale ferito, e seriamente madre? Sentivi il bisogno di creare uno stato di Facebook riguardo l'incidente?

Cora: era uno status meritevole.

Emma: devo trovarmi d'accordo.

Snow: aspettate.. tutte voi vivete insieme e state conversando su Facebook... perchè?

Emma: ...

Cora: ...

Snow: ragazze.. va tutto bene a casa?

Regina: va tutto bene Snow.

Emma: ...

Cora: ...

Snow: che succede a casa Regina?

Regina: niente. Ho semplicemente espresso il desiderio di ESSERE LASCIATA SOLA PER QUALCHE ORA.

Emma: Regina non lascia a Cora né a me il permesso di avvicinarsi a lei e non abbiamo nemmeno il permesso di stare vicine tra di noi.. quindi io sono attualmente seduta nel sala, Cora è in salotto e Regina è di sopra.

Cora: crede di insegnarci una lezione.

Rgina: per favore, insegnare una lezione a voi due non coinvolgerebbe una separazione...

Snow: forse voi ragazze dovreste parlare con Archie..

Archie: offro terapie di famiglia.

Granny: da quel che ho visto dagli status di Cora credo possa essere una buona idea.

Cora: non abbiamo bisogno di terapia.

Regina: ciò di cui ABBIAMO BISOGNO è che mia madre controlli i suoi impulsi a distruggere qualsiasi elettrodomestico in casa mia. Sono sorpresa che non abbia fatto ancora esplodere la casa.. o se stessa.

Cora: sono quasi capace di controllare la mia magia.

Emma: *sbuffa*

Snow: davvero Emma.. dovevi scriverlo?

Regina: sei capace di controllare la tua magia tanto quanto Snow è in grado di controllare l'impulso di strillare un'uccisione sanguinolenta per le creature del bosco...

Granny: Snow magari dovresti parlarne con Archie...

Snow: riguardo cosa?

Emma: la tua ossessione con gli animali.

Snow: non sono ossessionata.. ci tengo solo profondamente.

Regina: ...

Emma: ...

Cora: ...

Granny: ...

Archie: ...

Snow: SERIAMENTE RAGAZZI???

Regina: credo che noi non abbiamo detto niente.

Snow: avete messo i puntini.

Emma: esprime il nostro silenzio.

Regina: inoltre non abbiamo detto niente.

Cora: ho una domanda..

Archie: Snow perché non vieni nel mio ufficio domani verso le 5?

Snow: aspettate un minuto! Questa era originariamente una conversazione su Emma, Cora e Regina che avevano bisogno di una terapia familiare per regolarsi con l'abitudine di Cora di distruggere le cose.

Cora: ho una domanda!

Emma: sì ma ora è su di te.

Regina: e sul tuo più opprimente problema con gli animali.

Emma: Regina posso venire di sopra adesso? *broncio*

Regina: no.

Cora: domandaaaaaaaaaa

Granny: ti farà bene Snow. E Regina fai pace con Emma, non è colpa sua.

Regina: ...

Emma: per favore baby?

Regina: bene. Puoi venire di sopra.

Cora: DOMANDA!

Emma: COSA?!

Regina: COSA?!

Snow: COSA?!

Granny: COSA?!

Archie: sì Cora?

Cora: ...cos'è Tumblr?

Emma: stai lontano da quel coso.

Regina: non lo conosco.

Snow: non ne ho idea.

Granny: Tumblr?

Archie: credo sia una sorta di blog online.

Cora: è trano.. ma sembra.. magico.

Emma: Cora, stagli lontano. Fidati.

Cora: perchè?

Emma: ….perchè è pericoloso.

Regina: Emma è un sito internet.. dubito possa essere pericoloso. Vieni di sopra o no?

Cora: sembra adorabile.

Emma: è come una droga.. un giorno inizi semplicemente a rebloggare un paio di cose e poi, prima che tu te ne accorga, lo stai controllando ogni pochi minuti e parli con persone lontanissime e crei legami di amore con personaggi fittizi.

Cora: ....

Snow: ....

Granny: ...

Archie: ..

Regina: Emma.. che è successo?

Emma: non ne voglio parlare.

Granny: ...

Snow: ...

Archie: ...

Regina: ..okay.. quiiiindi stai venendo? Non dobbiamo per forza parlare di qualcosa ;)

Snow: non necessario.

Granny: capito.

Archie: Emma potresti essere interessata ad una sessione anche tu.

Regina: Emma è appena arrivata di sopr-

Granny: ecco che quelle due partono.

Cora: cos'è una 'gif'?

Snow: ...è oltre il mio linguaggio.

Granny: non ne ho idea Cora. Comunque Leroy a chiesto di te, oggi.

Cora: ...

Ti sei appena disconnesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 Jesus F*cking Christ

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo6 - everyday I'm tumbrling ***


Capitolo6 - everyday I'm tumbrling
«Emma, devo tornare in ufficio per pendere delle carte!» Regina la chiamò dal piano di sotto mentre si infilava i tacchi, la bionda corse per le scale poco dopo.
«Devi proprio andare?» chiese Emma con un mugolio mentre abbracciava la sua fidanzata e mise il broncio.
«Devo, cara.» disse Regina triste. Era domenica e sarebbe dovuta rimanere a casa con la sua famiglia a trascorrere del tempo insieme, ma doveva finire di compilare parecchie carte prima della riunione del consiglio dell'indomani.
«Non puoi farlo domani?» supplicò Emma; voleva passare un po' di tempo con il suo amore invece che passarlo a fare da babysitter a Cora.
«Il consiglio è domani e io devo avere le carte pronte per allora. Mi dispiace, bellissima.» disse Regina piano, catturando le labbra di Emma e baciandole dolcemente, facendo mugolare Emma in approvazione
«Non metterci troppo, ok?» pregò Emma
«Proverò di sbrigarle nel minor tempo possibile, promesso.» assicurò Regina. Avvicinarono ancora le labbra, senza nemmeno accorgersi di Cora che stava avvicinandosi, scattando una foto delle due. Cora si volse e velocemente corse su per le scale, chiudendosi di fretta nella sua stanza.
«Sarò a casa per cena, promesso.» disse Regina prima di dare alla bionda un ultimo bacetto e lasciare la casa.
«Non voglio fare da babysitter a Cora.» piagnucolò Emma con se stessa, prima di rendersi conto di non aver visto la donna per tutta la mattina. Si avviò nel soggiorno per guardare un po' di TV.
Nel frattempo, Cora sedeva in camera da letto, gambe incrociate sul suo letto con il laptop davanti a sé.
Sorrise a se stessa mentre scorreva fra le pagine di Tumblr, divertendosi a guardare foto animate chiamate 'gifs'. Era davvero un luogo magico e poteva capire perché Emma avesse detto che era assuefacente.
Cora era riuscita a crearsi una sua pagina da sola, creando perfino un url. queenofhearts-cora-mills.
Scoprì presto che la maggior parte della gioventù di StoryBrooke aveva anche un Tumblr, accrescendo la sua sorpresa e il suo apprezzamento.
Fece velocemente l'upload della foto che aveva scattato di Regina ed Emma, ghignando per il successo. Sì era riuscita a fare pure quello.
Velocemente, cliccò sull'icona della foto ed aggiunse l'immagine.
Sorrise mentre vedeva la felicità di Regina e di Emma che irradiava da entrambe. Cominciò a taggare la foto: #ReginaMills #EmmaSwan #...
Cora smise per un momento di inserire caratteri.. chiedendosi cos'altro avrebbe potuto mettere quando un'idea le passò per la testa. Aveva sentito parlare di queste 'ship' già da prima e sapeva anche che la maggior parte della gente aveva creato nomi carini per le proprie ship. Mugolò in assenso mentre inseriva i caratteri:
#SwanQueen
Cora sorrise per il suo successo, postando la foto, poi proseguì a guardare le pagine, ridendo alla vista di foto stupide riguardanti gattini.
 
Emma stava seduta in soggiorno, continuando a guardare la TV con Henry; adocchiò l’orologio, realizzando che era quasi ora di cena
«Hey ragazzino, dobbiamo inventarci qualcosa per cena.» disse Emma al bambino seduto accanto a lei
«Emma sono tornata!» chiamò Regina dall’ingresso
«Nel soggiorno!» rispose Emma sorridendo a suo figlio
«Come stanno i miei amori?» chiese Regina con un sorriso, mentre poggiava un bacio sulla testa di Henry e poi su quella di Emma.
«Bene, stiamo guardando solo la Tv.» replicò Emma.
«Dov’è mia madre? Non ha fatto saltare niente per aria, vero?» domandò Regina
«A dire il vero non l’ho vista per tutto il giorno. La sua porta è chiusa ma.. ho paura di andare lì dentro.» ammise Emma, rabbrividendo all’immagine di Cora e Leroy che le stava venendo in mente
«Capisco.» concordò Regina.
«Di che state parlando?» chiese Henry confuso, guardando alle sue mamme
«Niente tesoro.» rispose Regina prima di guardare di nuovo Emma «Vado a controllare io.»
«Grazie!» disse Emma grata, mentre guardava la sua ragazza uscire dalla stanza.
Regina salì rapidamente le scale e si bloccò di fronte alla porta di sua madre. Bussò e quando sentì ‘avanti’ entrò.
«Madre va tutto bene?» domandò Regina mentre osservava l’apparenza non tanto composta della donna. I capelli di Cora erano un disastro e aveva il suo laptop sul letto, non preoccupandosi nemmeno di alzare gli occhi per guardare sua figlia
«Benissimo, cara.» disse Cora agitando distrattamente la mano, senza guardare ancora sua figlia
«O-okay.. beh, comincerò a preparare la cena..» disse Regina mentre usciva dalla stanza, chiudendo la sua porta alle sue spalle. «È stato strano.» mormorò prima di scendere di nuovo al piano di sotto.
Cora continuò a scorrere tra le pagine e i tags, scoprendo sempre di più e di più ogni secondo. Diventò particolarmente coinvolta in quel Rizzoli e Isles fandom dopo aver visto alcuni post a riguardo e decise di guardarsi alcuni episodi. Divenne anche interessata al ‘the most popular girl in school’ quando improvvisamente cominciò a vedere alcune immagini di Barbie con strane frasi sullo schermo. Dopo aver guardato 13 episodi presero a piacerle i termini che venivano usati.
Perché Emma le aveva detto di star lontana da quel sito era oltre la sua comprensione.
La sua SwanQueen ship aveva preso il largo, molti cittadini avevano già rebloggato alcune sue foto. Sì aveva già postato altro prima su Tumbrl, non aveva potuto resistere, la felicità di Regina era contagiante e loro erano così carine insieme.
La città doveva pensarla per forza allo stesso modo, ecco perché aveva accumulato così tanti reblog e nuovi followers in pochissimo tempo.
«Madre! Cena!!» sentì Regina chiamarla dal piano di sotto. Cora guardò l’orologio sullo schermo, realizzando che era già passata un’ora
«La giornata è veramente volata.» l’ultima volta che aveva controllato erano solo le 11 di mattina. Chiuse con attenzione il suo laptop e andò verso la porta, rivolgendogli un'occhiata
«La mamma torna presto.» mormorò al computer prima di uscire dalla stanza e dirigersi al piano di sotto.
«Lieta di vedere che sei finalmente uscita dalla tua stanza.» disse Emma con un sorriso, mentre finiva di apparecchiare
«Qui sotto è orridamente luminoso.» squittì Cora
«Forse se avessi una luce nella camera e ti prendessi una pausa dal tuo laptop non avresti problemi.» replicò Regina con un ghigno mentre piazzava le lasagne sul tavolo.
«Sei stata al computer tutto il giorno?» chiese Emma con un'occhiata sospettosa. Guardò Cora e vide la donna esitare sotto il so sguardo
«Che ti importa?» chiese Cora di fretta.
Regina guardò entrambe le donne con aria curiosa, constatando che Emma stesse chiaramente analizzando l'altra donna
«Sei stata su Tumblr, Cora?» chiese Emma alzando le sopracciglia
«Non conosci la mia vita.» rispose l'altra
«Chi shippi?» domandò Emma abbassando la voce.
Cora la guardò male prima di rispondere con calma
«Non so cosa tu intenda con 'shippare'.» disse Cora, sapeva che Emma sapeva che stava mentendo, ma per il momento lasciò andare
«C'è qualcosa che dovete dirmi?» chiese Regina curiosa
Henry guardò le donne, cercando di capire cosa stesse succedendo. Dopo cena avrebbe guardato cos'era Tumblr, forse lo avrebbe aiutato a capire.
La cena fu relativamente silenziosa, Cora terminò per prima e corse velocemente su per le scale
«Che c'è che non va in lei?» domandò Regina ad Emma ed Henry
«Penso di averne un'idea.. ma dovremo solo aspettare e vedere..» disse Emma
«Vedere cosa?» chiese Henry
«Lo saprai.» Emma fece una pausa «Quando verrà il momento. Tu. Lo. Saprai.» terminò drammaticamente.
Regina ed Henry si scambiarono un'occhiata prima di tornare a guardare Emma.
«Okaaaaaay. Henry aiutami con i piatti mentre tua mamma cerca di capire qualsiasicosasia.» disse Regina a suo figlio e lui annuì entusiasticamente prima di raggiungere Regina in cucina.
Emma rimase seduta al tavolo e guardava si sopra.
Presto. Pensò Emma.
 
Regina camminò verso il Granny's per la sua quotidiana tazza di caffè mattutina, salutando con un cenno la gente che si avvicinava alla tavola calda.
Entrò e prese posto al bancone, facendo a Granny la sua ordinazione.
«La foto di te ed Emma è adorabile, Regina.» disse Ruby mentre si avvicinava, allungandole la tazza di caffè
«Scusa?» chiese Regina decisamente confusa, ma Ruby non l'aveva sentita
«È così sai, tu ed Emma siete la mia OTP di vita, vi shippo totalmente, sono così contenta che siate canon. Comunque, SwanQueen, perfettamente adorabile.» esclamò Ruby con un sorriso luminoso, prima di correre al tavolo di qualcun altro.
Regina uscì dalla tavola calda decisamente confusa.
«Che diavolo è un OTP ..o un canon? Shippo? ..SwanQueen?» borbottò Regina a se stessa, mentre si avvicinava al municipio.
Emma subì un'esperienza simile all'incirca nello stesso momento in cui Regina ebbe la sua.
Era uscita presto per andare al lavoro e aveva dovuto affrontare un problemino vicino alla libreria. In realtà solo un malinteso tra ragazzi che erano entrati con ben poca grazia e Belle l'aveva chiamata.
«Grazie mille, Emma» disse Belle con un sorriso mentre Emma raccomandava ai ragazzi di andare a scuola
«Nessun problema, Belle.» disse Emma con un sorriso, per poi guardare l'espressione di Belle «Che c'è?»
«Ho visto la foto di voi due.»
«Chi?»
«Tu e Regina!» disse Belle eccitata, decisamente impulsiva «Voi due siete assolutamente adorabili insieme, così sai Ruby ed io shippiamo te e Regina. Siete il nostro OTP e poi avete quel nome così carino!»
Emma sentì il suo cuore accelerare.
«Nome?» chiese calma Emma.
Belle la guardò confusa per un istante, prima di rispondere
«SwanQueen!»
Emma annuì e le diede un "ah-ah" non troppo convinto, prima di salutare Belle.
Emma corse velocemente verso il municipio, ignorando la segretaria di Regina ed entrando come una furia nell'ufficio
«La gente ci shippa!!» cominciò Emma, mentre Regina la guardava confusa «Belle e Ruby ci shippano e mentre venivo qui ho sentito Aurora e Mulan.. ci shippano. Leroy ci shippa, Archie ci shippa.. e chissà chi altri. Il punto è.. SIAMO UNA SHIP!» Regina guardò strano Emma
«Io.. non ho la minima idea di quello che tu mi abbia appena detto.» cominciò Regina «E Ruby mi ha detto qualcosa di simile stamani.»
«Ogni volta che si è immersi in un fandom di uno show televisivo o di persone nella vita reale, certe volte "le shippi". Che in pillole vuol dire che le vuoi insieme o che si amino.»
«Capisco..» disse Regina con calma «Quindi quando dicono che ci shippano, vogliono dire che a loro piace che stiamo insieme.»
«Esatto.»
«Cos'è un OTP?»
«One True Pair»
«Canon?»
«È quando.. si verifica seriamente, le persone sono realmente insieme e non soltanto insieme nella tua testa.» spiegò Emma
«E.. hum.. SwanQueen?»
Emma le rivolse un sorriso.
«Quello è il nome della nostra ship.» squittì Emma
«Abbiamo un nome?» chiese Regina ammaliata, poi gongolò «Beh, questo titolo ci sta a pennello.»
«Basandosi sul numero di persone che sicuramente ci shippano e Dio sa chi altri.. direi che abbiamo un'armata.»
Regina ed Emma risero, prima che Regina si alzasse per andare da Emma, abbracciandola e tenendola stretta
«E che sono quelle foto di cui ho sentito parlare?»
«A quanto pare ci sono foto che circolano di noi due mentre siamo carine.» rispose Emma
«Hmm.» Regina mugolò pensierosa, entrambe guardarono verso il basso mentre il telefonino di Emma prese a vibrare.
«..È mia mamma.» disse Emma mentre leggeva il messaggio, sorridendo luminosa poi ridendo prima di girare lo schermo verso Regina:
Emma, ho appena visto la foto di te e Regina. Ovviamente avevo visto voi due mentre vi comportavate così attorno a noi, ma le foto sono adorabili. Sono decisamente a bordo della vostra ship, SwanQueen!
Regina rise prima di prendere in mano il telefono di Emma e rispondere a Snow.
Snow, sono Regina. Grazie per il supporto alla nostra 'ship' e dal momento che sono dell'umore, voglio che tu sappia che io shippo te con le tue creaturine del bosco.
Regina rigirò il telefono verso Emma con un sorriso soddisfatto, il che fece prima sorridere e ridere Emma
«Come fanno a circolare queste foto?» domandò Regina
«Penso di saperlo..» rispose Emma.
Regina sollevò le sopracciglia prima che Emma chiese di essere portata magicamente a casa con lei.
Un volta che il fumo si dissipò, rimasero nell'ingresso, Regina confusa mentre seguiva Emma al piano di sopra, fermandosi davanti alla camera di Cora
«Mia madre?» chiese Regina allibita con un sogghigno.
Emma aperse la porta e senza sorpresa, ecco lì seduta Cora, ancora in pigiama, che rideva davanti al pc e borbottava tra sé e sé.
«Madre?» domandò Regina confusa
«Sì cara?» rispose Cora, senza alzare lo sguardo
«Cora, Esci da Tumblr.» disse Emma gentilmente, facendo scattare la donna mentre si guardava attorno shockata
«Perchè?!»
«Stai shippando, Cora. Non è salutare.»
«FANCULO LA POLIZIA!»
Regina soppresse un ghigno ed Emma le lanciò un'occhiata
«Era divertente perchè tu sei uno sceriffo.» ghignò Regina.
«Non mi stai aiutando.» disse a Regina prima di tornare a Cora «Cora, hai una seria dipendenza, stai su blog senza pausa.»
«Ma a me piace..» si difese Cora
«Quanti fandom, Cora?» domandò Emma
«Non so di cosa tu stia parlando.» mentì Cora
«Quanti. Fandom. Cora.»
Cora rimase in silenzio. «Ho perso il conto.»
«Hai creato tu la SwanQueen?» chiese Emma con un sorriso
«Io vi shippo.» cominciò «Così.. tanto.»
Regina semplicemente rise.
«Ma che ti hanno fatto questi siti?» domandò Regina
«Mi hanno cambiata.» rispose Cora prima di abbassare lo sguardo sullo schermo «È come se fosse magia.»
«Madre tu hai la magia.»
«QUESTO E' MEGLIO!»
«Cora..»
«NO! HO ASPETTATO PER QUESTO!»
«Cora va tutto bene, devi uscirne, va bene star qui ma con moderazione..»
«NO!»
«Cora!» la riprese Emma
«HO ASPETTATO ABBASTANZA!»
«Ohssignore.» mormorò Emma, mentre Regina la guardava in modo strano
«PER DODICI ANNI!»
«Oh andiamo…»
«AD AZKABAN!!» gridò Cora.
«Ottimo, è una potteriana.» borbottò Emma
«Madre stai bene?» chiese di nuovo Regina, ancora confusa
«Quale casa?» domandò Emma curiosa
«Serpeverde.» rispose Cora con un sorriso
«Ovvio.» rise Emma
«Tu?»
«Grifondoro!» rispose Emma con un sorriso
«State discutendo sulle case di Harry Potter?» chiese Regina
«Regina, baby, penso sia una discussione che tua mamma ed io dobbiamo sostenere.» disse Emma alla sua ragazza; Regina annuì gravemente prima di uscire dalla stanza
«Quindi.. chi altro hai shippato in questi giorni?»
«Rizzles» disse Cora con voce piccola
«Quella è una tosta. È così ovvio che gli scrittori non vogliano che sia canon.» squittì Emma, sedendosi sul letto.
«LO SO!» gridò Cora, muovendo le dita della mano e rompendo magicamente un vaso. Emma rise.
«Ci penso dopo.» mormorò Cora «Tu le shippi?»
«Le shippo così tanto… fa male.» ammise Emma, dando colpetti sulla schiena a Cora, in comprensione.
«Perché non le fanno semplicemente canon?» gridò Cora,improvvisamente triste per la ship.
«Lo so Cora, lo so.» mugolò Emma mentre abbracciava la donna.
Quando Cora si fu calmata si staccò da Emma, la faccia seria
«Voglio solo metterti al corrente del fato che mi sono auto proclamata Capitano della SwanQueen ship.» disse risoluta, facendo sorridere Emma «Ho anche ricevuto inquietanti domande.» continuò Cora
«Oh?» esclamò sorpresa Emma, alzando le sopracciglia
«Qualcuno in questa città shippa te ed Hook, vi chiamano i CaptainSwan.» disse Cora con voce bassa, Emma rise «Non aver paura, Emma... troverò questa persona.»
«Cora va bene, possono avere le loro opinioni, e tu più di ogni altro dovresti sapere quanto io ami tua figlia.»
«Io lo so ma..»
«Lo so Cora. Ma tra me e Regina c'è il Vero Amore, è così che deve essere.» disse Emma con un luminoso sorriso
«Quando le chiederai di sposarti?» Emma la guardò attonita
«Io-cosa-tu-com-cos?» balbettò Emma, facendo ghignare divertita Cora
«So che progetti qualcosa, cara. Potrei aiutarti.» disse Cora con un sorriso, che Emma ricambiò
«Ti va bene se glielo chiedo?» domandò felice Emma
«Certo che mi va bene!» replicò Cora con un sorriso «Sono il capitano di questa armata!» Emma semplicemente rise prima di alzarsi e uscire dalla stanza, prima ovviamente, di aver detto a Cora di andarci piano con Tumblr.
«Com'è andato il resto della conversazione, cara?» chiese Regina dal suo posto sul divano
«Bene, Cora ha qualcuno da fangirleggiare, quindi penso stia ok.» disse Emma sedendosi accanto a Regina e avvolgendola con le sue braccia «Si è anche proclamata da sola capitano dell'armata SwanQueen.»
«Oh?» Regina sollevò entrambe le sopracciglia
«Già, oh ed ha ufficialmente una vendetta contro qualche anonimo che le ha detto che shippa CaptainSwan.»
«CaptainSwan?» chiese Regina confusa.
«La nome della ship per me ed Hook.» disse compiaciuta Emma, Regina ringhiò
«Dovranno passare sul mio cadavere.»
«Lo so baby.» sorrise Emma e trascinò la donna verso di sè, baciandola dolcemente «Ti amo.»
«Ti amo anche io.» sussurrò Regina contro le labbra di Emma, ridendo quando Emma la costrinse a stendersi sul divano per continuare il suo assalto di baci.
 
Pochi giorni dopo...
«Emma ti ho concesso di risolvere a modo tuo la prima volta, ora facciamo a modo mio.» disse Regina risoluta, guardando la sua fidanzata.
«Ok ok, faremo a modo tuo.» acconsentì Emma e Regina annuì complice. Emma lanciò svelta un'occhiata al vestiario di Regina, sorridendo
«Cosa?» domandò Regina, notando l'attenzione di Emma
«Stai bene con i pantaloni attillati e le scarpe da tennis.» disse Emma approvando, Regina accennò un debole sorriso.
«Ne avrò bisogno. Vedrai.» disse semplicemente «Ci incontriamo nell'atrio, lascia la porta d'ingresso aperta.»
«Perchè?» domandò curiosa Emma
«Tu fallo.» disse Regina prima di scomparire in una nuvoletta di fumo. Emma sospirò ed aprì la porta.
All'improvviso sentì un frastuono provenire dal piano di sopra, stava quasi per salire le scale quando vide Regina correre giù come una disperata
«SCAPPA!» gridò Regina, uscendo dalla casa come una pazza. Emma a mala pena riuscì a captare il segnale, quando vide Cora passarle davanti, correndo dietro sua figlia
«TORNA QUI SIGNORINA!!!»
Emma corse fuori dalla casa, sbattendo la porta alle sue spalle e rincorrendo le due donne.
Regina continuava a correre, ignorando tutte le occhiate che si stava prendendo mentre correva per le strade, sua madre alle calcagna.
Regina inchiodò di colpo, girandosi per vedere se Emma fosse dietro sua madre
«EMMA PRENDI!» gridò Regina prima di lanciare il laptop di Cora sopra la sua testa
«CAZZO!» urlò Emma mentre afferrava il pc, e correva senza una direzione precisa con il laptop e Cora la inseguiva
«EMMA TORNA IMMEDIATAMENTE QUI!» gridò Cora da dietro, agitando le braccia.
«REGINA!» urlò terrorizzata Emma, ricordandosi improvvisamente che Cora aveva la magia. Una nuvoletta viola apparve di fronte a lei e Regina agguantò il laptop, correndo per l'isolato con Cora alle calcagna.
Regina correva veloce, l'ira di sua madre e le sue braccia agitate che facevano saltare in aria bidoni della spazzatura e cassette postali mentre correvano per le strade.
Vide la tavola calda di Granny's e continuò a correre, grata di essersi tenuta in allenamento e sorpresa che sua madre resistesse ancora.
«MA CHE DIAVOLO..?!» sentì Granny urlare mentre si avvicinavano, Regina velocemente girò a destra e si infilò nello stabile verso l'ufficio del dottor Hopper.
Regina materializzò una sfera di fuoco e tenne il laptop in ostaggio mentre Cora entrava
«Regina non osare.» la avvisò Cora
«Seduta.» sospirò Regina, facendole un cenno verso il divano.
«Perchè?» chiese Cora con un pesante sospiro
«Hai una seria dipendenza, e hai bisogno di aiuto.» commentò Regina
«Salve Cora.» disse Archie in modo strano, avvicinandosi al gruppetto. Cora era sul punto di rifiutare, ma Regina avvicinò la palla di fuoco, ciò causò uno squittio da parte di Cora che, arrendendosi, si sedette.
«Adesso stai qui con Archie per un'ora, poi ti aspetto a casa per cena. Lo riavrai..» fece cenno verso il laptop «Quando riuscirai a controllarti meglio.»
Regina sentì qualcosa di umido sulla gamba e quando guardò in basso vide Pongo con il muso alzato, scodinzolante
«Hey piccolino!» disse contenta Regina, accarezzando velocemente Pongo sulla testa. Mandò un'occhiataccia a sua madre prima di far segno ad Emma di seguirla ed uscì.
«Potevi dirmi del piano.» disse Emma con un sorriso
«E dove sarebbe stato il divertimento?» domandò Regina con una risata. Risero insieme uscendo dall'edificio, fermandosi quando sentirono il rumore di qualcuno che si schiariva la gola.
«Tua madre pensa di ripararla?» Domandò Granny con aria seria, riferendosi all'insegna del locale che stava al momento giacendo al suolo
«Avrà una seduta per un'ora, dopo sono sicura che sarai in grado di portarla qui per aiutare. Dille solamente che se non collabora lei, lo farà il suo laptop.» disse Regina con un ghigno, prima di girarsi e andar via.
«Dio quanto amo questa donna.» mugolò Emma prima di correre dietro a Regina.
 
 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo7 - Cora e l'anello ***


Capitolo7 - Cora e l'anello.
Cora sedeva al tavolo del tinello, su Tumblr, ovviamente. Stava scorrendo sulla sua dashboard rispondendo a domande qui e lì. La maggior parte da Emma che le stava dando un particolare problema sul fatto che aveva rubato il suo laptop da Regina. Sarebbe andata su Tumblr per poche ore per poi rimetterlo al suo posto, dove Regina lo aveva nascosto, non l'avrebbe ai scoperto.
«Fino a quando Emma terrà la bocca chiusa.» mormorò Cora a se stessa. Continuò a postare immagini SwanQueen, era il capitano dell'armata, dopo tutto.
Udì un click e velocemente richiuse il laptop, teletrasportandosi nella stanza di Emma e Regina, facendo scivolare silenziosamente il dispositivo sotto il letto dove Regina lo teneva nascosto e si trasportò in cucina.
Si sedette con nonchalance al bancone, sfoderando un sorriso mentre Regina camminava verso di lei
«Sei già a casa.» commentò Cora guardando l'orologio.
«Per pranzo.» disse Regina con un sorriso mentre si muoveva verso il frigorifero e prendeva un avanzo di taco della notte precedente e prese a mangiare
«Anche Emma rientra per pranzo?»  chiese Cora con un sorriso, aiutandola a sistemare
«Dovrebbe.» rispose Regina con un sorriso.
Cora esaminò con attenzione sua figlia.
«Va tutto bene, cara?» chiese Cora sinceramente.
Regina sospirò per un momento prima di girarsi verso sua madre
«Si comporta in modo strano.» disse Regina
«Che intendi dire?» domandò Cora, cercando di non mostrare il panico che stava provando in quel momento. Se Regina avesse scoperto che lei stava Tumberleggiando1 al di fuori del tempo stabilito, era finita.
«Ogni volta che abbiamo un momento romantico diventa nervosa tutto d'un tratto, quasi irrequieta.» spiegò Regina, senza notar il sollievo sulla faccia della donna
«Sono sicura che sia tutto a posto, cara.» rassicurò Cora.
«Baby sono a casa!» la voce di Emma chiamò dall'ingresso
«Visto, è tutto a posto.» sussurrò Cora a Regina facendole l'occhiolino mentre continuava a preparare i tacos.
«Che c'è per pranzo?» chiese Emma con un sorriso, mentre camminava alle spalle di Regina e la circondava con le braccia
«I tacos avanzati, amore.» rispose Regina, accettando di buon grado l'abbraccio
«D'accordo piccioncine, lontane dai tacos prima che la vostra carineria li infetti.» disse Cora con tono serio, mandandole via e finendo di preparare da sola
«Certa che sia prudente?» chiese Emma con una smorfia
«Le ho insegnato, penso ci si possa fidare.» rispose Regina, facendo girare di scatto Cora per guardare Emma
«Ci si PUO' fidare.» disse seria, facendo sì che Emma avesse afferrato il concetto di tenere la bocca chiusa riguardo Tumblr.
Emma sollevò le sopracciglia arrendendosi e si sedette lasciando che Cora le servisse due tacos.
«Madre stavo pensando che mentre Emma ed io siamo fuori casa durante il giorno, tu potresti fare del giardinaggio.» suggerì Regina
«Uhm?» replicò Cora mordendo il suo taco
«Significherebbe usare il tagliaerba.» mormorò Emma con il taco ancora in bocca
«Puoi insegnarle come si usa.» disse Regina prima di mangiare
«Non penso sia una buona idea.» disse Emma prima di affievolire la sua voce quando Cora le rivolse uno sguardo omicida.
Finirono il pasto in silenzio e Regina s ne andò velocemente, diede a sua madre un abbraccio e ad Emma un veloce bacio prima di tornare al lavoro.
«Devi farla finita con Tumblr fuori dal tempo consentito Cora, prima o poi Regina lo verrà a sapere.»
«Non se un uccellino tiene la bocca chiusa.» rispose Cora tranquillamente
«Che cosa mi farai? Mi strapperai il cuore dal petto?» chiese Emma giocosamente. Guardò Cora in modo strano quando la donna prese a fissarla «Tu.. tu non lo faresti mai, vero?»
«Non so. Ne ho bisogno?» domandò Cora curiosa. Emma sussultò.
«..No.»
«Bene. Sono lieta di aver raggiunto un accordo. Ora, mostrami questo tagliaerba.» Emma sospirò sollevata e indicò a Cora di seguirla fuori nel garage, da cui tirò fuori la macchina
«Cosa fa?» chiese Cora affascinata
«Tagliai il prato, impedisce che diventi troppo lungo.»
«E se gli steli gridassero ogni volta che vengono tagliati ma sono troppo piccoli per far sentir a noi il proprio orrore?» Emma fissò Cora. Cora la fissò a sua volta.
«Niente Tumblr di notte, le cose precipitano considerevolmente.» disse Emma con tono serio.
Cominciò a mostrare a Cora come utilizzare la macchina, toccando e spiegando ogni parte con estrema cautela e diede un cenno di consenso quando Cora cominciò a fissarlo e ad utilizzarlo senza farlo esplodere
«Beh guarda qui! Lo stai usando senza far saltare niente per aria.» si congratulò Emma e Cora mugolò eccitata.
«Questa terra ha così tante strane meraviglie.» disse Cora felice prima che la sua espressione diventasse seria «Emma, ti comporti stranamente con Regina?» domandò
«Di che stai parlando?» chiese Emma nervosa
«Regina ha notato.. che sta succedendo?» domandò Cora «Qualunque cosa sia, possiamo superarla insieme, questa ship deve salpare dannazione!»
«Cora rilassati, la ship sta salpando.» ridacchiò Emma «Io.. uhm.. ecco qui.» disse Emma leggermente nervosa prima di tirare fuori una scatolina dalla tasca e porla a Cora.
Cora la guardò curiosa prima di aprirla e sobbalzare quando vide l'anello. Era un bellissimo gioiello dorato con un rubino rosso sangue al centro e due diamanti gemelli ai lati
«Leggi l'incisione.» disse Emma. Cora esaminò l'anello da più vicino
Alla Regina del mio Cuore.
Emma si agitò nervosamente mentre aspettava una reazione di Cora.
«Pensi che le piacerà?» chiese Emma trepidante. Cora sollevò lo sguardo lucido
«E' PERFETTO!» gridò Cora, mentre le lacrime correvano giù dalle guance
«Grazie.» Emma riprese a respirare riprendendo l'anello e guardando la contemplazione di Cora. Quella donna stava per sciogliersi.
«OH MIO DIO I MIEI SENTIMENTI.» Cora continuò a piangere, accidentalmente permettendo che le sue emozioni prendessero il sopravvento, la magia fluì dalle sue mani e si depositò sul tagliaerba
«MERDA!» gridò Emma mentre il tagliaerba se ne andava per conto suo, correndo per il giardino
«Oh cazzo.» mormorò Cora mentre lo rincorreva assieme ad Emma
«NON LE ROSE!» gridò ancora Emma mentre correvano verso il letto di Rose di Regina che veniva tagliato in un baleno
«RIPARALE!» gridò Emma a Cora
«Non posso!»
«PERCHE' NO?»
«PERCHE' SONO TROPPO EMOTIVA! DOVEVI SOLO FARMI VEDERE L'ANELLO!» gridò Cora cercando di afferrare la macchina ma fallendo e rovinando a faccia in terra. Emma si tuffò giusto in tempo per riacchiapparlo, ma la sua tasca le sembrò improvvisamente più leggera
«Che diavol-» si bloccò, gli occhi spalancati. L'anello era sparito.
«CORA HO PERSO L'ANELLO!»
«COSA?!» Cora gridò a sua volta, il terrore fece andare il tagliaerba ancora più veloce, si girò e cominciò ad avanzare verso di loro. Emma si guardò freneticamente in giro, i suoi occhi caddero sulla scatolina nera a pochi metri da lei.
«NOOOOOO!» gridò Emma mentre guardava il tagliaerba correre verso di essa, un orribile suono provenne dalla macchina. Emma si bloccò di scatto, fissando semplicemente il marchingegno.
Cora riuscì finalmente a riprendere il controllo e fermò l'affare, i suoi occhi che vagavano su Emma preoccupati. Stava giusto per dirle che -
«Tu… tu… figliodiputtana.» sospirò gravemente Emma, la sua voce bassa ed infuriata mentre I suoi occhi fissavano Cora. E lei si sentì piccola.
«Emma-»
«Era l'anello perfetto.» disse calma, muovendosi verso Cora
«Emma, l'anello-»
«E tu hai fatto di tutto per distruggerlo!» Emma avanzò
«Emma-»
«No.» la interruppe Emma. Cora deglutì. «Corri.» mormorò Emma, prima di fissarla e Cora sparì come un fulmine. Corse attorno al perimetro della casa, Emma alle calcagna mentre minacciava omicidio sanguinolento. Prese le strade, correndo dritto accanto al municipio e alla sua veramente shockata figlia che guardava sua madre correre come una dannata davanti a lei, seguita dalla sua fidanzata.
«Emma!» la chiamò preoccupata Regina, guardando Emma rincorrere Cora come se volesse ucciderla «Oh miseria.» Regina si mise magicamente delle scarpe da tennis e prese a sua volta a correre lungo le vie, tenendo d'occhio le donne.
Questa cittadina comincerà a pensare che siamo pazze. Pensò Regina mentre correva loro dietro.
«Regina!!» sentì chiamare il suo nome e si girò di poco per vedere Snow unirsi alla corsa al suo fianco
«Perchè Emma sta rincorrendo Cora come se volesse ucciderla?!»
«Non ne ho idea!» replicò Regina mentre correva dietro ad Emma e Cora con Snow.
«SEI CARNE DA MACELLO CORA!!»
«EMMA PER FAVORE SII RAGIONEVOLE!!»
«HAI MANDATO A PUTTANE LA MIA PROPOSTA!!» urlò Emma
«Proposta?!» chiese Regina ad alta voce a se stessa e a Snow, condividendo uno sguardo mentre le raggiungevano. Emma aveva corso dietro a Cora e l'aveva imprigionata davanti alla facciata del Granny's
«PORCA PUTTANA CORA!!!» gridò Emma mentre una nuvoletta viola ricopriva la donna. Emma pensò che la donna si fosse dissolta nel fumo, ma al suo posto, invece, stava seduto il più carino cucciolo di golden retriever.
«Oh questo è un colpo basso.» mormorò Emma mentre guardava il cucciolo
«Emma che sta succedendo?» gridò Regina, lei e Snow che si avvicinavano alla bionda .. beh a Cora cucciolo.
«GARDA CHE CUCCIOLOTTO!!» squittì Snow afferrando Cora, circondandola  abbracciandola, ignorando I guaiti del cagnolino.
Snow strinse il cucciolo, carezzando la testa di Cora. Prima protestò, poi le carezze divennero piacevoli e la lasciò fare.
«Perchè mia madre è un cucciolo?» chiese Regina con un filo di voce, rimanendo accanto alla sua fidanzata
«Bella mossa Cora.. bella mossa.» borbottò Emma guardando il cane
«Emma cos'è?» chiese Snow indicando l'anello al collare del cucciolo. Emma si avvicinò velocemente, guardando l'anello di fidanzamento per Regina. Gli occhi di Snow si illuminarono e lei sorrise, mentre prendeva l'anello dal collare
«Tu furba piccola cagna.» mormorò Emma con una smorfia mentre guardava Cora cucciolo. Lei lasciò andare un piccolo abbaio, chiaramente felice di se stessa.
«QUALCUNO POTREBBE CORTESEMENTE DIRMI CHE STA SUCCEDENDO?! E PERCHE' MIA MADRE E' UN CUCCIOLO DI CANE?!» gridò infine Regina, chiaramente frustrata.
La loro piccola scenata aveva attirato la folla e chiunque stesse alla tavola calda era uscito fuori per assistere, senza menzionare i passanti. Emma sorrise a se stessa e afferrò l'anello, rivolgendosi a Regina
«Voglio precisare che non era il modo in cui lo avevo pianificato.» cominciò Emma. Regina la guardò confusa.
«Di che diavolo stai parlando Emma?»
«Regina stiamo insieme da un po' ormai e io ti amo più  di più ogni giorno che passa e tu sei semplicemente.. tutto per me. Pensavo di non doverlo mai fare a causa di tua madre ma ecco.. lei è veramente il Capitano di questa Armata.» mormorò Emma, sorridendo sinceramente al cucciolo.
Cora cucciolo abbaiò felice.
Ci puoi scommettere che lo sono.
Emma si voltò verso Regina.
«Ma il destino ha voluto che… immagino sia il modo in cui lo debba fare.» Emma fece una pausa «Sei la mia Regina e ti amo con tutto il cuore. Il mio cuore è stato tuo dalla prima volta in cui arrivai in città e so di avere il tuo. Voglio trascorrere il resto della mia vita mostrandoti quanto ti amo e sarei la donna più fortunata del mondo se tu accettassi.» Regina guardò Emma mentre la bionda si inginocchiava, mostrandole il meraviglioso anello «Regina Mills, vuoi sposarmi?» gli occhi di Regina si inumidirono mentre guardavano la bionda davanti a lei.
«Sì. Sì, sì, sì, sì.» esclamò Regina felice. Emma squittì e fece scivolare l'anello al suo dito, l'abbracciò subito dopo, le fece face una giravolta prima di unire le labbra alle sue.
Esultanze e applausi fecero eco per le strade. Cora cucciolo abbaiò felice tra le braccia di Snow, facendo ricadere l'attenzione delle due donne su di lei.
«Voglio che tu mi faccia un favore.» disse Emma con un ghigno
« cosa sarebbe amor mio?» chiese Regina con un sorriso.
Emma riprese a guardare Cora, un ghigno malvagio sul volto mentre sussurrava il suo pieno a Regina
«Oh lo posso fare.» Regina sorrise prima di agitare la sua mano verso Cora, lanciando un incantesimo contro il cucciolo
«Cora.. per una settimana dovrai rimanere un cucciolo.» sentenziò Emma compiaciuta.
Gli occhi del cucciolo si spalancarono  cercò freneticamente di fuggire dalla stretta di Snow
«E dovrai passare metà della settimana con Snow.» concluse Regina con un sorriso
«Cora ci divertiremo tantissimo!!» esclamò Snow mentre la carezzava.
Cora guaì per protesta prima di girarsi per fissare Emma
«Sei molto carina quando fai il cucciolo infuriato.» squittì Emma
Metteteci la mano sul fuoco: farò pipì ovunque in casa. Pensò Cora mentre accettava il suo destino.
 
 
 
1Tumblring


i capitoli seguenti saranno tradotti e gestiti da Black Apple che si è gentilmente offerta di portare avanti il lavoro, grazie per essere passati e buon proseguimento.
qui di seguito la pagina dell'autrice >> 
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=577081
 

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