A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi di hillies (/viewuser.php?uid=436551)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** AVVISO AGGIORNAMENTO ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Prologo
Erano i primi di Dicembre, e a Hogwarts
tutti stavano
cercando di ricostruire la scuola. Hermione, insieme a Harry e Ron,
cercava di
ricostruire l’aula di Trasfigurazione, sotto i comandi della
nuova preside dopo
la morte di Silente, la McGranitt.
-Bene ragazzi, per oggi è
tutto. Potete tornare nei vostri
dormitori- esclamò la professoressa McGranitt.
-Ehi Hermione, noi andiamo ai Tiri Vispi
Weasley, tu vieni
con noi?- chiese Ron, ma la ragazza rifiutò.
-No grazie…
magari vi raggiungo dopo. Ciao!- Hermione si
sentiva stanca in quel periodo, per via d tutti i lavori per la
ricostruzione
della scuola. Stava andando verso la Sala Comune dei Grifondoro, dove
avrebbe
preso un buon libro e si sarebbe messa davanti al camino a leggere.
-Guarda, c’è la
mezzosangue!- gridò Blaise Zabini indicando
Hermione. Draco gli diede una gomitata.
-Non è carino parlare
così alle persone.- esclamò sottovoce
Draco, lasciando a bocca aperta Blaise, che però si riprese
subito e si
avvicinò alla ragazza, seguito a ruota da Draco.
-Ehi mezzosangue!- la
salutò Blaise, sotto lo sguardo
inferocito di Draco.
-Cosa c’è?
L’hai sempre chiamata così!- Zabini si
girò verso
Draco, come per giustificarsi di ciò che aveva appena detto.
Draco estrasse la
bacchetta dalla divisa e la puntò al collo
dell’amico:-Chiedile scusa.-
disse cercando di stare il più calmo possibile, ma dalla
bocca del ragazzo non
uscì altro che un lamento soffocato per via della bacchetta
sotto il mento.
-Chiedile scusa!- urlò Draco.
Blaise guardò prima lui, poi
Hermione, che stava guardando la scena con un po’ di paura,
ma non per lei, ma
per il povero Zabini.
-Scu… scusa
per quello che ti ho detto… io… io non
volevo…-
disse infine Blaise. Draco lasciò scivolare la sua bacchetta
sul collo del
ragazzo, come un avvertimento: non avrebbe più dovuto dirlo,
o se la sarebbe
vista con lui.
-Scusalo.- riuscì solo a dire
Draco.
-Tranquillo! Andiamo a
Hogsmeade?- chiese lei. Draco annuì,
la prese per mano e si smaterializzarono.
-Davvero, mi dispiace
per quello che ti ha detto Blaise…-
disse Draco, una volta arrivati a Hogsmeade e sempre tenendo la mano
della
Grifondoro.
-Draco, ho sentito quelle parole tutti i
giorni per sette
anni, ormai non mi colpiscono più tanto come prima.- disse
Hermione, cercando
di tirar su il morale al ragazzo, che però, con quelle
parole, che lasciarono
intuire che era lui, la causa del male di Hermione, si
intristì ancora di più.
Camminarono un
po’ senza che nessuno dicesse nulla. Poi, ad
un tratto, Draco si girò verso Hermione, le mise le mani sui
fianchi e la
guardò negli occhi:-Mi dispiace. Mi dispiace di averti
offesa in tutti questi
anni. Sai, forse mio padre non era molto sensibile, anzi. E io pensavo
di dover
diventare come lui, perciò me la prendevo con tutti. Ma solo
ora ho capito che
ho sbagliato, non avrei MAI dovuto dirti quelle cose, scusami.
Seguì un
istante di assoluto silenzio tra i due, e proprio
quando Draco distolse gli occhi da Hermione, lei lo baciò.
***
Harry e Ron si erano appena
smaterializzati a Hogsmeade. Ron
decise di andare prima a ai Tre Manici di Scopa, poi dai fratelli,
visto che li
vedeva tutti i giorni, e quasi gli uscivano dalle orecchie.
-Due burrobirre,
grazie- esordì Ron alla cameriera.
-Ron, sono preoccupato per Hermione- disse
ad un tratto
Harry. Ron lo guardò come per chiedere spiegazioni.
-Sai, -continua Harry
–in questo periodo mi sembra un po’
strana. Sta con noi molto meno di prima, e la vedo sempre aggirarsi nei
sotterranei, vicino alla Sala Comune dei Serpeverde… per me
sta tramando
qualcosa!- disse. Ron lo guardò scettico, prima di bere un
sorso di burrobirra.
-Ma dai! Quella cosa vuoi che trami? Per
favore Harry, non
dire sciocchezze! Devo ricordarti che al secondo anno si è
trasformata in un
gatto? Un gatto, Harry!- Finito il
discorso, pagarono e uscirono, avviandosi al negozio di Fred e George.
Passando, Ron vide una
coppia sbaciucchiarsi, ma non ci fece
caso. Harry invece, notò la testa bionda e si disse:
“Oh guarda, Malfoy si è
fatto la ragazza!” sorridendo, all’idea della
povera ragazza in questione.
Malfoy e la ragazza si staccarono, e
quello che Harry vide
lo lasciò letteralmente senza parole.
-Harry,
perché sei così?- chiese Ron preoccupato, vedendo
la
faccia da pesce
lesso-scioccato dell’amico.
-Così come?- chiese Harry,
facendo finta di niente e continuando
a camminare, senza però staccare gli occhi da Hermione e
Draco, che intanto
stavano andando ai Tre Manici di Scopa, mano nella mano.
Harry
rabbrividì solo al pensiero che quei due si fossero
messi assieme. Non disse nulla a Ron e finalmente arrivarono ai Tiri
Vispi
Weasley.
***
Hermione e Draco si
sedettero ad un tavolino, e cominciarono
a parlare di un po’ di tutto; della ricostruzione del
Castello di Hogwarts, del
Quidditch… poi, Draco toccò un tasto dolente.
-Hermione, quando dirai ai tuoi amici che
noi due stiamo
assieme?- le chiese prendendole le mani.
-Non lo so…
magari nelle vacanze di Natale provo a
dirglielo, ma non so come la prenderanno…- rispose lei, un
po’ titubante.
-Ehi, andrà tutto bene.- la
rassicurò Draco.
Saaaaaaaaaaaalve a tutti!
Sono Eleonora e questa è la mia prima
fanfiction. Perchè è una long? Bella domanda!
Credo perchè mi ispirano di più le long,
così ho voluto provare anch'io :)
Questo è solamente il prologo della storia, visto che
è corto, ma gli altri saranno -SPERO- più lunghi.
Questa è una Fremione,
ma all'inizio,come avrete notato, sarà una Dramione.
Perchè? Perchè mi piacevano entrambe e non sapevo
cosa scegliere LOL
Beh, forse è ora che io mi dilegui... Recensite se vi va, a
m fa piacere sapere cosa ne pensate della storia! :)
P.S. Cercherò di aggiornare ogni settimana, anche se credo
che ora aggiornerò molto spesso dato che a casa mi giro i
pollici ogni santo giorno, visto che i miei amici sono in vacanza :)
Baci,
Ele
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
capitolo 1- a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
1
-Alla
fine non sei venuta ieri, al negozio- disse Ron,
mentre cercava di metter in bocca tutto ciò che si trovava
sul tavolo della
colazione della Sala Grande.
-Em,
no… ero impegnata in… biblioteca!- disse
Hermione,
urlando la parola biblioteca come
gli
fosse accesa una lampadina nel cervello. Harry guardava la scena seduto
accanto
a Ron, e la trovava molto divertente.
-Sai,
è incredibile quanto la biblioteca somigli a
Hogsmeade!- osservò Harry sottovoce quel tanto che basta per
farsi sentire da
Hermione, che arrossì e guardò il ragazzo come
per dire “e tu come diavolo fai a
saperlo?”
Harry
fece un cenno ad Hermione, che lei interpretò
benissimo. Lui voleva parlarle.
Si
trovarono nella Sala Comune dei Grifondoro, e dopo
essersi assicurati che non ci fosse nessun altro, Harry
cominciò a fare una
ramanzina a Hermione.
-Dimmi
la verità, sei sotto la Maledizione Imperius?- chiese
preoccupato Harry.
-Harry!
No! Io non sono sotto effetto di nessun incantesimo!
A me piace veramente Draco!-
confessò
la ragazza. Harry la guardò sbigottito.
-Tu…
tu lo sai di chi stai parlando vero? Stai parlando di
Draco Malfoy! Ex mangiamorte, perfido, malefico… devo
continuare? Ah, e devo
anche ricordarti che lui è quello che ti ha insultata per
ben sette anni
chiamandoti… beh, tu sai come.
-Harry,
so badare a me stessa, grazie, ma a me piace Draco,
mi fa stare bene. E poi per gli insulti mi ha chiesto scusa, ed era
sincero-
disse Hermione, mentre Harry sbuffò sonoramente, facendo
scatenare ancora di
più la rabbia della ragazza, che però si
trattenne e decise di andare nei
dormitori.
Una
volta giunta nella sua camera, Hermione si buttò sul
letto e cominciò a piangere.
Perché tutti dovevano
sempre giudicarla? Perché tutti la prendevano in giro?
Perché nessuno accettava
mai le sue scelte? E soprattutto, perché l’unico
ragazzo che l’aveva fatta
soffrire nei sette anni precedenti, era l’unico ad essersi
reso conto del male
che le aveva causato?
Queste
erano le domande che Hermione si faceva, mentre
soffocava i suoi lamenti nel cuscino.
Toc toc
Hermione
sentì bussare alla porta della sua camera, e subito
dopo Ron entrò e si sedette sul letto accanto a Hermione.
Lei si tirò su e si
sedette a gambe incrociate sul letto, asciugandosi gli occhi con la
manica del
maglione.
-Harry
mi ha detto una cosa… è vera?- domandò
Ron. La
Grifondoro annuì e abbassò la testa per la
vergogna.
-Coooooosa?!
Tu stai veramente
con Malfoy?- esclamò Ron alzandosi dal letto e
guardando Hermione con
disgusto. –Miseriaccia Hermione, io pensavo che Harry
scherzasse, pensavo fosse
un pesce d’aprile!-
-Ronald,
siamo a dicembre!- lo corresse Hermione.
-Non.
È. Questo. Il. Punto.- scandì il ragazzo, sempre
più
scioccato. –TU STAI CON DRACO MALFOY!- urlò il
rosso.
-E
tu con Lavanda Brown. Nemmeno lei è la persona
più brava
del mondo, ma non ne faccio mica un crimine!- ora era Hermione che
urlava
contro l’amico.
Ron
non fece in tempo a dire una parola che Hermione si
smaterializzò.
Decise
di andare ai Tiri Vispi Weasley col pensiero che
magari, incontrando i gemelli, si sarebbe tirata su di morale.
Entrò
nel negozio e iniziò a girare dappertutto, cercando di
non pensare alla lite appena passata con Ron e quella con Harry.
Mentre
guardava gli scaffali, andò a sbattere contro un
ragazzo alto e rosso, che riconobbe come Fred.
-Ehilà!-
la salutò il ragazzo, ma quando si accorse che la
ragazza aveva le lacrime agli occhi, cercò di tenere a freno
l’allegria. –Ma…
tu stai piangendo! Vieni.- e Fred la trascinò nel retro del
negozio.
-Che
ti è successo?- le chiese, porgendogli un fazzoletto.
-Fred…
lascia stare, ti annoierei solo…- disse Hermione,
cercando di non ricominciare a piangere.
-Non
ho niente di meglio da fare tranne che andare a
lavorare, ma se per una volta, il lavoro lo fa George… beh,
non muore nessuno!-
disse Fred, facendo scappare un leggero sorriso ad Hermione.
-Allora,
mi vuoi dire che ti è successo?-
chiese ancora, e stavolta ottenne una
risposta.
-Ecco…
io sono fidanzata da qualche settimana con uno
che, diciamocelo, non è sempre stato
il ragazzo più bravo di Hogwarts, e a volte mi ha anche
causato alcuni
problemi. Però lui ora mi ha chiesto scusa e io
l’ho perdonato ma…- spiegò
Hermione, che però si bloccò perché
sentiva gli occhi pungere e pronti a
lacrimare ancora.
-Coraggio…!-
la spronò Fred, un po’ dalla curiosità
e un po’
perché prima Hermione finiva di raccontare, prima finiva di
piangere.
-Ma
Harry e Ron non sono d’accordo che io stia con questo
ragazzo, e si sono molto
arrabbiati quando sono venuti a saperlo e… non ce la
faccio!- esclamò poi
Hermione scoppiando a piangere. Fred l’abbracciò e
lei pian piano si riprese,
smettendo di singhiozzare.
-Io
non ti giudico, ma posso chiederti chi è il ragazzo di
cui parli?- chiese Fred, ma la ragazza non se la sentiva ancora di rivelare l’identità
del suo nuovo
ragazzo.
Una
volta ripresasi del tutto, Fred la accompagnò nel
negozio: -Allora, proprio perché oggi mi sento estremamente
gentile, ti regalo
queste, e sentiti libera di usarle soprattutto su Ronnie!-
scherzò il ragazzo,
porgendo ad Hermione un sacchetto pieno di Pasticche Vomitose.
-Grazie
Fred. Per favore, non dire niente a Harry e Ron di
questa nostra conversazione ok?- chiese Hermione. Fred
annuì, dopodiché si
salutarono.
Hermione
tornò a Hogwarts per l’ora di pranzo. Si sedette
al
tavolo dei Grifondoro e non parlò né con Harry
né con Ron, sebbene entrambi
avessero provato a rivolgerle la parola.
Dopo
pranzo, andò ad aiutare l’aula di Pozioni,
anziché
quella di Trasfigurazione, perché sapeva che lì
non avrebbe trovato Harry e
Ron, ma sperava Draco.
Infatti,
dopo dieci minuti, arrivò lui, che appena vide
Hermione la salutò e gli chiese come mai era lì
anziché a ricostruire l’aula
della McGranitt.
Hermione
spiegò tutto a Draco, stavolta però senza
scoppiare
a piangere. Draco non sapeva cosa dire, perciò
abbracciò la ragazza.
-A
me non mi importa niente se gli altri non mi approvano,
come biasimarli, vi ho causato un sacco di problemi in questi anni. Ma,
come ti
ho già detto, a me non importa. L’importante
è stare con te!- disse Draco, e
mentre il ragazzo stava per baciare Hermione, entrò Seamus
Finnigan, così i
ragazzi si staccarono e fecero finta di niente.
All’ora
di cena l’atmosfera era migliorata un po’ rispetto
a
quella del pranzo. Hermione salutò Harry e Ron
e gli chiese come andavano i lavori nell’aula
della McGranitt, tutto
qui, ma per lei era già un grande passo.
Dopo
cena Hermione andò nella Sala Comune e si sedette su
una delle poltroncine davanti al camino.
Harry
e Ron le si avvicinarono: -Volevo chiederti scusa-
disse il primo –per come ti ho trattata. Non avrei mai
dovuto.-
-Già,
e anch’io volevo chiederti scusa. Se vuoi stare con quello per noi non
c’è problema, vero
Harry?- chiese il rosso. Harry annuì e tutti e tre si
strinsero in un
abbraccio. Quello significava che avevano fatto pace.
-Posso
chiederti una cosa? Che ha Lavanda che non va?-
chiese Ron, ricordando la lite della mattina, in cui Hermione aveva
tirato
dentro Lavanda Brown e il fatto
che non
fosse perfetta nemmeno lei.
-Ronald,
per favore… evita di fare domande stupide ok? So
che ti è difficile, ma provaci!- disse Hermione di tutta
risposta, che provocò
una leggera risatina di Harry, e una faccia da finta-offesa di Ron.
***
-Hermione,
Harry,manca solo una settimana a Natale. Voi
quest’anno venite da noi a Natale, vero? Verrete nella Tana,
non mi lascerete
solo con sei fratelli e una sorella, vero?- chiese Ron
-Certo
che verremo, ma scusa, perché non dovresti stare solo
con la tua famiglia?- domandò Hermione
-Semplice,
Ron non ha detto niente del suo fidanzamento con
Lavanda ai suoi genitori, Ginny lo sa e lui crede che se verremo anche
noi,
riusciremo a tenere occupata sua sorella, in modo da non farsi scappare
nulla.-
concluse Harry, sotto lo sguardo scioccato di Hermione. Ron annuiva
colpevole.
-Se
ne sei fermamente convinto Ronald… per favore, potreste
evitare di dire in giro che io e Draco, beh… di noi?- chiese
Hermione.
I
due ragazzi annuirono e Hermione li abbracciò, per
ringraziarli
del fatto che avessero accettato la cosa.
Saaaaaaaaaaalve :)
Eccomi qui con un nuovo capitolo, in cui
entra in scena anche Fred *occhi a cuoricino*
Qui i nostri caaaaaaaari amichetti
litigano per via di Draco, ma alla fine si sono riappacificati *tanto
love*
Draco non è molto presente in
questo capitolo, ma lo sarà in quello successivo, non
temete! :D
Ma
voi lo sapete che tutti i martedì su Sky Cinema ci sono i
film
di Harry Potter? *.* il prossimo sarà l'Ordine Della Fenice,
dove troveremo la nostra amata (?) Umbridge.
Ah,
già che mi ricordo, ieri era il compleanno di J.K. Rowling,
AUGURI JO! E, ovviamente, anche il compleanno di Harry! AUGURI HARRY!
Beeeeeene, e dopo questo momento di... di
boh! Di idiozia, ecco, vi lascio :)
Baci, Ele<3
Ah, ancora una cosa poi non vi
rompo più promesso! ;)
Ci
tenevo a ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia nei
preferiti, nelle seguite e nelle ricordate, e vorrei anche rigraziare
la ragazza che ha recensito lo scorso capitolo Vivien3450
Ok, ora vado sul serio LOL
Sciaoooooooo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
capitolo 1- a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
2
Hermione
era seduta su un masso e osservava la Stamberga
Strillante mentre aspettava l’arrivo di Draco. Pensava alle
prime volte che era
andata a Hogsmeade, durante il terzo anno. In una di queste volte,
c’era il
ricordo di Draco che prendeva in giro lei e Ron.
Ma
qualcosa, o meglio, qualcuno, interruppe i suoi pensieri.
Due mani le si posarono sugli occhi. Hermione si girò e
trovò un Draco tutto
sorridente.
-Come
mai tutta questa felicità? Stai tirando fuori quella
che hai represso in questi anni?- scherzò lei, e lui le fece
il verso.
-Come
sei spiritosa! Sono felice perché mancano solo due
giorni a Natale!- esclamò Draco abbracciando da dietro la
ragazza.
-Però
sono anche triste… perché è
l’ultimo giorno che noi
due staremo insieme- sussurrò Draco all’orecchio
di Hermione.
La
ragazza si girò di scatto verso la faccia di Draco e lo
baciò.
Poi
si risedettero sulla pietra e parlarono tutto il
pomeriggio.
-Tu
dove lo passi il Natale?- chiese Hermione, curiosa.
-Beh,
Blaise mi aveva invitato a casa sua, ma penso che
tornerò a casa mia da mia madre, lei ne ha bisogno. Tu?
Suppongo andrai da
lentic… cioè… dai Weasley.- rispose
Draco.
-Si,
andrò alla Tana assieme a Harry.- disse Hermione
I
due parlarono ancora un po’, e poi si salutarono, visto
che il giorno seguente sarebbero partiti entrambi e non si sarebbero
visti per
un mese.
***
Hermione,
Harry e Ron entrarono nella Tana, trovando Molly
che stava cucinando per il pranzo di Natale del giorno dopo. La donna,
appena
vide i tre, lasciò il cibo e andò a salutarli.
-Mamma,
mollami! Così mi strozzi!- disse un Ron soffocato
dall’abbraccio della madre
-Oh
scusami tesoro. È che sono così felice di
vedervi! Ehi
ma, dov’è Ginny?- chiese Molly.
Perché tanta fretta di
rivederla, la vedrai dopo! Pensò Ron, vedendo la
faccia curiosa (anche se
ignorandone il motivo) della madre.
-Sta
arrivando. Stava parlando con una sua amica e così non
l’abbiamo disturbata.- disse Harry.
-Oh,
sei così un caro ragazzo Harry! Vorrei che Ron
assomigliasse un po’ a te!- esclamò Molly, facendo
arrossire Harry e arrabbiare
Ron.
Harry
e Hermione si sistemarono nelle camere vuote della
Tana, mentre Ron tornò nella sua.
A
cena c’era tutta la famiglia Weasley: Bill, Charlie,
Percy, Fred e George, Ron, Ginny, papà Arthur e mamma Molly.
-Allora,
cosa ci raccontate di nuovo?- chiese Molly mentre
serviva il cibo ai ragazzi.
-Beh,
Ron si è fid…- esordì Ginny. Ron, per
non fargli
finire la frase, gli tappò la bocca con la mano.
-Ginny
voleva dire che io mi sono fidato
della professoressa Cooman che mi ha fatto una…
profezia…
idiota.- concluse il ragazzo, sotto lo sguardo allibito di fratelli,
amici e
genitori.
-Harry,
Ginny. Tra voi come vanno le cose?- chiese Arthur.
-Bene
bene, tutto nella norma- rispose Harry, visto che Ron
ancora teneva la sua mano sulla bocca di Ginny, impedendogli di parlare
e anche
mangiare.
-Hermione
cara, e tu? Nessuna storiella con nessuno?- chiese
Molly. Hermione, che in quel momento stava masticando, quasi non
soffocava.
Fred
la guardò, sperando che di li a poco rivelasse
l’identità del ragazzo
misterioso di
cui le aveva parlato.
Harry
e Ron non la guardarono. Fecero finta di niente,
convinti che se fosse venuto fuori l’argomento, loro ci
sarebbero finiti
sicuramente in mezzo.
-No,
signora Weasley. Nessuna storiella.- rispose Hermione.
Harry e Ron tirarono un sospiro di sollievo, mentre Fred rimase un
po’ deluso.
***
La
mattina di Natale, tutti si svegliarono di buon umore.
Scesero tutti in salotto e Molly prese tutti i pacchetti da regalare.
-Cinque
galeoni che sono i soliti maglioni con le iniziali.-
scommise Ginny con George, che accettò di buon grado.
I
ragazzi aprirono i pacchetti e, con grande stupore dei
gemelli, trovarono i soliti maglioni con le iniziali.
-Mamma!
Quest’anno avevi detto che avresti cambiato!-
protestò George, sganciando tristemente i cinque galeoni
alla sorella. –Buon
Natale Ginny…- sbuffò.
-Già
mamma! Ne avrò una trentina di questi!- continuò
Fred.
Gli
altri membri della famiglia non dissero nulla. Poi, si
scambiarono tutti gli altri regali.
***
La
sera, dopo cena, Hermione si sentiva stanca, così decise
di andare nella sua stanza a riposare.
Fred,
la seguì. Bussò alla porta della camera ed
entrò.
-Fred,
a cosa devo la tua visita?- chiese la ragazza.
-Mi
chiedevo se tu fossi pronta a rivelare l’identità
del
tuo ragazzo…- disse Fred.
-Scordatelo!
Non lo dirò di certo a te!- sbuffò Hermione,
incrociando le braccia al petto e guardando Fred avvicinarsi.
Quest’ultimo
cominciò a fare la faccia da cucciolo.
-Herm,
cara, anzi, carissima amica… ti ho mai detto quanto
tu sia brava, bella, intelligente, simpatica…?- disse Fred,
cercando di
trattenere le risate.
Hermione
scoppiò a ridere alle parole del ragazzo.
-Ah,
e così mi ridi pure in faccia eh? Dopo tutto quello che
ho fatto per te! Dopo tutte quelle Pasticche Vomitose!- Fred fece finta
di
offendersi. Hermione, per tutta risposta, scoppiò a ridere
ancora più forte.
Fred
si avvicinò sempre di più a Hermione, e
cominciò a
farle il solletico dappertutto, mentre la ragazza urlava e rideva
scalciando
ovunque.
Dopo
cinque minuti buoni di solletico, Fred uscì dalla
stanza, ed Hermione gli urlò: -Non finisce qui, mi
vendicherò!
La
mattina dopo, Hermione decise di scrivere una lettera a
Draco, per sapere come aveva passato il Natale.
Ciao Draco,
passato un buon
Natale? Io sì, e ho ricevuto il solito maglione con la
“H” della signora
Weasley.
Tu invece, come sta
tua madre? Ricevuto qualche bel regalo?
Scrivimi presto, mi
manchi.
Hermione
Poi,
andò in camera di Harry e
cercando di non far rumore per non svegliarlo, prese Edvige, gli
legò la
pergamena al collo e spedì la lettera.
Tornò
in camera sua e prese un
libro, scese in salotto e si sedette sulla poltrona, sperando che la
pace che
c’era in quel momento nella Tana durasse ancora per un
po’.
Ma si
sbagliava.
Fred,
George e Ron scesero dalle
scale litigando.
-Dai
Ronnie, tu sei il nostro
fratello preferito…- disse George.
-Ho detto
di no! Punto e
basta.- ribatté Ron.
Hermione
trovò strana quella
conversazione. Insomma, George che faceva il gentile con Ron, che era
già
sveglio alle otto di mattina.
Era
chiaro che i gemelli stavano
tramando qualcosa a che fare con Ron, ma Hermione non aveva intenzione
di
indagare, tanto meno di mettersi in mezzo.
-Ehi
Herm, hai ancora un paio di
Pasticche Vomitose? Sai, mi servono per Ron…- Fred le si
avvicinò, spezzando la
lettura.
-Sono nel
mio baule. A cosa vi
servono? Aspetta, non voglio saperlo!- e così dicendo
congedò Fred, che corse
nella camera di Hermione per prendere le Pasticche Vomitose.
Intanto
George stava minacciando
il fratello in cucina.
-Guarda
che se non accetti non ti
farò toccare il cibo che c’è in questa
cucina per una settimana!- disse George,
mettendosi davanti al frigo. Ron fece un verso strozzato.
-Non
oseresti!- esclamò
scioccato.
-O
accetti, o ti riempiamo di
queste- lo ricattò Fred, indicando il sacchetto pieno di
Pasticche Vomitose.
-Voi…
voi mi volete morto!- disse
Ron, che poi corse in camera sua.
Hermione,
che aveva assistito
alla scena, si mise a ridere. Fred e George la guardarono.
-Tu vuoi fare la stessa fine
di
Ronnie?- chiese George e Fred gli puntò il dito contro. La
ragazza mise le mani
davanti a sé in segno di resa, cercando di trattenere le
risate, dopodiché si
rimise a leggere.
Ciao belli! :)
Dunque...
in questo capitolo Hermione e Fred cominciano a prendere confidenza,
diciamo. L'elemento "Draco" e la sua risposta ci sarà nel
prossimo capitolo, che posterò sicuramente
martedì. Scusate ma non riesco prima...
Volevo
ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia nelle preferite,
ricordate e seguite, ma purtroppo nessuno ha recensito... :( per me va
bene anche se mi dit che la storia fa schifo!
Poooooi
volevo anche dirvi che mi sono iscritta ad Ask, quindi se volete farmi
una domanda, rispondo volentieri :)
http://ask.fm/hillies
Beeeeeene,
ora vi saluto, e mi raccomando, RECENSITE! :)
Un
bacio, Ele<3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
capitolo 2 - a volte lìamore è
proprio sotto ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
3
Al
pomeriggio Edvige tornò con
una lettera, ovviamente per Hermione.
Ciao Hermione!
Io si, ho passato un bel Natale, e a mia madre ha
fatto molto piacere
che io fossi tornato a casa.
Ora, volevo chiederti una cosa: hai deciso quando
dire a tutti che
stiamo insieme? Ormai stiamo assieme da un mese ed io muoio dalla
voglia di
gridarlo al mondo.
Quando l’ho detto a mia madre sai cosa ha
risposto? Ha detto “Sono così
fiera di te, Draco! Hai messo da parte i pregiudizi che ti ha insegnato
tuo padre.
Complimenti.”
Mi manchi anche tu.
Draco
Hermione
sospirò. Ancora non
aveva trovato il coraggio di dire a tutti del suo fidanzamento. Fissava
la
lettera in silenzio, riflettendo sul da farsi.
-Ehi
Granger, chi è che ti
scrive?- chiese George per poi strappare la lettera dalle mani di
Hermione. La
ragazza si fiondò sulle spalle del gemello, che fece finta
che lei non ci
fosse, e si mise a leggere la lettera.
-OH. MIO.
DIO. TU STAI CON MALFOY?!-
esclamò
George. Ad Hermione sembrò di
avere già avuto una conversazione simile con Ron.
-Abbassa
quella dannatissima
voce!- gli urlò nell’unico orecchio rimasto al
povero curioso George.
-Piano
anche tu con la voce! Non
so se te ne sei mai accorta, ma io ho solo un orecchio e gradirei che
tu non mi
distruggessi pure questo.- disse George.
-Ok
scusa. Non volevo…- si scusò
Hermione, che venne interrotta dal ragazzo.
-Ora non
è questo il punto… tu
stai con Draco Malfoy!- George riprese l’argomento, curioso e
stupito. Eh già, si vede proprio
che lui e Ron sono
fratelli. Pensò la ragazza, ripensando alla
litigata con Ron, e
accorgendosi che George usava quasi le sue stesse parole.
-No,
io… si…- Hermione si arrese
subito, e la mascella di George cadde fino a terra dallo stupore.
-Però
per favore, non dirlo a
nessuno, nemmeno a Fred, ok?- lo implorò la Grifondoro.
-E io
cosa ci guadagno?- chiese
il ragazzo, che non faceva mai niente per niente.
Ad
Hermione venne in mente i
ricatti che i gemelli fecero a Ron la mattina.
-Ron sta
con Lavanda Brown e non
vuole dirlo a vostra madre. Ora ridammi la mia lettera!- disse Hermione
tutto
d’un fiato, riprendendosi la lettera.
Si mise
al tavolo e prima di
iniziare a scrivere sulla pergamena la risposta per Draco,
sentì George urlare:
-Ron, Ronnie, Ronald… fratellino amato… devo
parlarti di una cosa molto
importante…- e si mise a ridere tra sè e
sè.
***
-Freddie,
Freddino, Fredduccio…- George chiamò il gemello,
che stava dormendo beatamente. –Coraggio svegliati, sono le
due! Hai dormito
abbastanza, scendi da quel letto!-
-Merlino,
George, sembri la mamma!- sbuffò Fred, sedendosi
sul suo letto a gambe incrociate.
-Ho
una notizia fantastica: torniamo a Hogwarts!- esclamò
George con un sorriso da ebete stampato in faccia.
-Ma
sei scemo?- chiese Fred scioccato.
-Avevi
detto che volevi prenderti una pausa dai Tiri Vispi,
e così ho pensato: “Perché non tornare
a Hogwarts”?!- e mentre il sorriso sul
viso di George si allargava sempre di più, quello sul viso
di Fred stava pian
piano scomparendo.
-Guarda
che a Hogwarts dovremmo lavorare di più che al
negozio, fratello degenere!- gli ricordò Fred.
-Ma
chi se ne frega! Almeno rivedrò Angelina!-
esclamò
George, il cui sorriso gli arrivava ormai all’orecchio.
Fred,
non sapendo più cosa dire, sbuffò e si rimise
sotto le
coperte, nella speranza di riaddormentarsi. Ma a George,
l’idea non piaceva.
-Gemellino
caro, non
vuoi nemmeno sapere come ho convinto Ronnie a lavorare al negozio?!-
-COME?!?!
Come hai… gli hai fatto un incantesimo o che
cosa?- chiese Fred molto stupito.
-Gli
ho detto che se non accettava, dicevo a mamma e papà
che stava assieme a Lavanda.-
-Lavanda?
Lavanda Brown?!?! Ma perché sono sempre l’ultimo a
sapere le cose?- Fred sbuffò e si rimise a dormire, mentre
George rideva
soddisfatto tra sé.
***
Draco io… non so se sono pronta per
dirlo a tutti, mi dispiace. Ci devo
pensare ancora un po’…
Cioè, ho sempre avuto gli occhi puntati
per la mia intelligenza, prima
della Battaglia, e ora che non li sento più, beh, vorrei
mantenere questa sensazione
ancora per un po’, ecco…
Hermione
aveva spedito la lettera
appena dopo che George se n’era andato. Erano le due e mezza
del pomeriggio e
decise di andare a fare un giro a Diagon Alley o a Hogsmeade con Harry
e Ron.
Spalancò
la porta della camera di
Harry e ciò che vide fu piuttosto scioccante: Harry e Ginny
sul letto che
pomiciavano e, come se non bastasse, Ginny era senza maglia, solo con
il
reggiseno addosso. Per sua fortuna, i due non si accorsero nemmeno
della sua
presenza, così Hermione fece finta di niente
–anche se molto complicato- e andò
nella camera di Ron. Stavolta bussò, ma nessuno rispose.
Entrò e non vide
nessuno.
Decise di
andare nella camera di
George a chiedere se avesse notizie del fratello, ma non
trovò nessuno dei due.
Perciò andò da Fred. Anche li non
bussò, e anche lì ciò vide fu
abbastanza
scioccante: Fred in boxer che cantava chissà cosa.
Solo che
stavolta il ragazzo si
accorse della sua presenza e, guardando la faccia scioccata della
ragazza,
scoppiò a ridere.
-Per la barba di Merlino, scusami!
Scusami scusami
scusami! – cominciò ad urlare Hermione.
-Rilassati!-
esclamò, sempre
ridendo, Fred, mentre prendeva un paio di pantaloni e una maglietta da
un
cassetto.
-Cercavo
Ron…- disse Hermione
sedendosi sul letto di Fred.
-Ron? Ah
si, è andato ai Tiri
Vispi con George. Gli sta spiegando l’arte del vendere.-
rispose Fred,
infilandosi la maglietta. Ora era vestito e Hermione si sentiva un
pochino più
a suo agio. Forse.
La
ragazza guardò stranita il
ragazzo, che spiegò che lui e George volevano prendersi una
pausa dal negozio
così avevano ricattato Ron per lavorare lì e
così loro sarebbero –per sfortuna
di Fred - tornati a
Hogwarts.
-Perché
cercavi Ron, comunque?-
chiese Fred.
-Volevo
andare a fare un giro con
lui e Harry a Diagon Alley o a Hogsmeade, ma lui non
c’è, e Harry, beh… diciamo
che è impegnato con Ginny,
ecco.
-Li hai
beccati pomiciare?-
chiese Fred retorico, con un sorriso da pervertito malizioso
sulla
faccia.
-Peggio!
Stavano andando oltre,
Ginny era già senza maglietta! E tu pensa, erano talmente
presi dal momento che
non si sono nemmeno accorti che io avevo spalancato la porta.- disse
Hermione,
che contagiata dalla risata in cui era scoppiato Fred poco prima,
rotolò per
tutto il letto, ripensando alla scena di prima.
-Comunque,
-disse Fred dopo che
entrambi si fossero ripresi dalle risate- posso venire io a fare un
giro con
te. Ovviamente solo se per te va bene.- la ragazza annuì ed
entrambi si
smaterializzarono a Hogsmeade, dove passarono quasi tutto il pomeriggio
ai Tre
Manici di Scopa e poi ai Tiri Vispi Weasley, a vedere
quell’imbranato di Ron
che quasi non distingueva un galeone da una falce.
capitolo 2 - a volte lìamore è
proprio sotto ai nostri occhi
Ciao belle! :)
Dunque... in questo capitolo nuovo di zecca troviamo Hermione che
riceve la lettera di Draco ed è un po' perplessa e non sa
cosa dirgli. Harry e Ginny sono un po' pervy mlmlmml... ;) George
scopre che Hermione sta con Draco e SOPRATTUTTO Hermione e Fred escono
assieme, anche se il meglio deve ancora venire :)
Il prossimo capitolo lo posterò tra poco perchè
è corto e, per ora, è il mio preferito :3
Ah, volevo ringraziare, come sempre, tutti quelli che mettono la storia
nelle preferite, seguite e ricordate. State aumentando sempre di
più :D Grazie :)
E naturalmente vorrrei anche ringraziare le due stupende ragazze che
hanno recensito lo scorso capitolo Julia_Fred
Weasley e Marinella29,
grazie ragazze C:
Bene bene, ora vi posto l'altro capitolo e, mi raccomando, fatemi
sapere cosa ne pensate con una recensione :D
Ciaooooooo
Baci, Ele<3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
capitolo 3- a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
4
La sera,
dopo cena, Harry entrò
in camera di Hermione, con una lettera in mano.
-Questa
è arrivata poco fa per
te.- disse il ragazzo, sedendosi sul letto.
-Grazie.
Com’è andato il
pomeriggio?- chiese Hermione, a cui stava spuntando un sorrisetto.
-Cosa…
cosa intendi?- Harry
diventava sempre più rosso dall’imbarazzo.
-Vi ho
visti oggi, tu e Ginny…
cosa avete combinato, porcellini?- chiese Hermione maliziosa.
-Oh scusa
ma… mi chiamano di
sotto!- si congedò Harry, provocando una risatina nella
ragazza, che andò nella
stanza di Ginny, per sapere i dettagli del
pomeriggio.
Si
dimenticò completamente della
lettera che le aveva portato Harry, fino a quando, alle dieci, non
tornò nella
sua stanza e no la vide sul letto.
Senti, Hermione… mi dispiace ma se tu ti
vergogni di me, non posso
farci nulla. E non negarlo. L’ho capito sai. Ti ho vista oggi
con Weasley ai
Tre Manici di Scopa. Sarete solo amici, ma di lui però non
ti vergogni, eh?
Mi dispiace, ma così non può
funzionare… è finita.
Finito di
leggere la lettera, ad
Hermione venne un colpo allo stomaco. Com’era possibile? Le
aveva detto
chiaramente che non poteva funzionare… ma perché?
Eppure Hermione stava bene
quando stava con lui, perché voleva che non si sapesse in
giro? Non riusciva a
spiegarselo.
Mentre
pensava a questo, le scese
una lacrima. E un’altra e un’altra ancora.
Così decise di andare da chi era
andata la prima volta. L’unico che non la giudicava. Weasley.
Spalancò
la porta di camera di
Fred e si buttò tra le sue braccia.
-Che ti
è successo stavolta?-
chiese Fred.
-Mi ha
lasciata. Draco mi ha lasciata.-
rispose Hermione.
Fred sentì il nome del ragazzo, ma non ci fece caso,
perché troppo occupato a
far smettere di piangere l’amica.
Si
sederono sul letto e lui le
porse un fazzolettino, in modo da asciugarsi le lacrime.
-Stai
tranquilla, si risolverà
tutto, vedrai. Io sono qui per te.-
la rassicurò Fred –Mettiti giù e chiudi
gli occhi, rilassati, svuota la mente
da tutto quanto. So che per te sarà difficile…-
disse poi, facendo spuntare un
accenno di sorriso sul viso di Hermione, che ancora piangeva.
Fred si
sdraiò vicino a lei e
l’abbracciò. La ragazza sembrò calmare
i suoi singhiozzi, ma le sue lacrime
continuavano a rigarle le guance.
-Evidentemente
quel ragazzo non
sa cosa si perde, non sa che ragazza fantastica sei. Quando una persona ti ama,
vuole una sola cosa: che tu sia felice-
detto questo, Hermione si
addormentò, e Fred con lei.
La
mattina dopo Hermione si
svegliò ancora abbracciata a Fred. Lui dormiva ancora, e non
si sentì di
svegliarlo. Andò in camera sua e si mise a leggere, era una
delle poche cose
che in quel momento la rendevano felice, oltre che stare con
Fred con i
suoi amici.
***
Quando
Fred si svegliò, circa due ore dopo Hermione,
andò da
lei, che stava ancora leggendo.
-Buongiorno!
– disse Hermione, quando si accorse della
presenza di Fred sulla porta.
-Stai
meglio adesso?- chiese lui. Hermione annuì e sorrise,
e poi si rimise a leggere.
Fred
si fiondò nella stanza del gemello.
-Georgie,
devo dirti una cosa importante.- esclamò Fred,
entrando in camera del suo gemello e sedendosi sul letto. George lo
guardava
curioso.
-Credo
di essermi innamorato.
capitolo 3- a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
Ciaoooooo :')
Non sono voi, ma a me questo capitolo mi piace da matti.
Forse perchè Hermione corre da Fred perchè crede
che sia l'unico in grado di capirla, o forse perchè Fred
capisce di essersi innamorato. *-*
Per favore, recensite questo capitolo, voglio
sapere cosa ne pensate, perchè questo è uno dei
capitoli più importanti...
Cosa ne pensate della foto? :) anche quella la adoro *-*
Vabbè va, io vado. :') Non dimenticate che stasera
c'è Harry
Potter e l'Ordine della Fenice su Sky Cinema quindi non
perdetelo!
Un bacio a tutti, ciaooooooo
Ele<3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
capitolo 4- a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
5
-Innamorato?
Fred, tu stai male!-
ecco come reagì George alla notizia
del fratello gemello.
-No,
George. Non sto male, sono
innamorato…- disse Fred, guardando negli occhi il gemello,
che per tutta
risposta sostenne lo sguardo, ma chiamando a gran voce la sorella.
-Che
vuoi, razza di zuccone? Non
sai che sono le nove e mezza di sabato mattina?!?! La gente –
e con gente
intendo ME - vuole
dormire fino a
mezzogiorno minimo! – sbraitò Ginny, ancora con
gli occhi semi-chiusi e il
pigiama con gli orsetti che si muovevano ad ogni mossa.
Ancora mi chiedo con che coraggio Harry se la sia
portata a letto… pensò
Fred.
-Fred
è innamorato.- disse
George, interrompendo la messa in scena della sorella, che si
ammutolì
all’istante e strabuzzò gli occhi.
-Si, hai
capito bene. Il signorino qui si è
innamorato. Ma
com’è potuto succedere? Come hai potuto lasciare
che ciò accadesse? – George
sembrava molto straziato, e no riusciva
a capire se le domande che aveva appena pronunciato erano rivolte
all’amata
sorella, o solamente erano uno sguardo verso la sua coscienza.
Ginny si
avvicinò al gemello malato e
gli toccò la fronte.
-Eppure,
Freddie, non scotti
eccessivamente. Insomma, non più del solito, quindi direi
che non hai la
febbre. Che ti abbiano rifilato un filtro d’amore?
Nah… sei troppo sveglio –oh
Merlino, l’ho detto davvero- per
averne ingurgitato uno.- mentre la rossa rifletteva ad alta voce, il
gemello sano, che poi sano si fa
per dire, si
massaggiava in cerca di una cura per
Fred, anche se in quella stanza, gli unici che avevano DAVVERO bisogno
di una
cura erano George e Ginny.
-Ripeto:
non sto male, sono solo
innamorato!- Fred interruppe i pensieri dei
familiari , che però, ripresero subito dopo.
-Il
paziente nega di essere
malato…- Ginny ricominciò a blaterare qualcosa,
affiancata al qualcos’altro
di George.
-Per la barba scintillante di quel povero Merlino
che ormai a forza di
invocarlo si darà all’ippica, vi tappate
quelle fogne che voi chiamate
bocche e mi ascoltate un attimo?!
George e
Ginny rimasero
sconvolti. Non aprirono bocca per i trenta secondi successivi.
-Ragazzi,
sono serio, quindi
smettetela di fare gli idioti e aiutatemi a capire come io, Fred
Weasley, abbia
fatto ad innamorarmi.
George e
Ginny si guardarono e
subito dopo esclamarono insieme: -Chi è la ragazza?
-No, non
voglio dirvelo…- disse
Fred, abbassando lo sguardo –Mi prendereste in giro per
sempre.
Ginny gli
fece gli occhi dolci:
-Non lo vuoi dire nemmeno a me, la tua amata
sorellina preferita?
Fred
scosse la testa.
-Eddai
Fred! Promettiamo di non
ridere. – George si mise a fianco a lui e diede
un’occhiata di fuoco a Ginny,
segnale che, se la ragazza avesse solo provato ad accennare una minima
risata,
avrebbe finito di vivere in quel preciso istante.
Ci furono
alcuni istanti di
silenzio. Poi Fred si decise a parlare.
-Hermione.-
sussurrò nel silenzio.
-Cosa?!-
George non era sicuro di
aver capito fino in fondo.
-Hermione.-
ripeté con un tono di
voce lievemente più alto di quello precedente, in modo che
il gemello e la
sorella potessero sentire.
-Ginny
vai fuori.- disse in tono
calmo George.
-Perché?
No, scusa! Anch’io
voglio sapere i dettagli!- aveva protestato la rossa, che si era
beccata un
urlo megagalattico da parte del fratello.
-GINEVRA
MOLLY WEASLEY! ESCI
SUBITO DA QUESTA STANZA, ORA!- gridò George, sotto lo
sguardo spaventato di
Ginny, e scioccato di Fred.
-Perché
l’hai fatta uscire?-
chiese Fred, una volta assicuratosi che il gemello si fosse calmato.
-Freddie,
dobbiamo parlare. Seriamente.-
annunciò George, che non era mai stato così serio
nel corso della sua vita. Fred
non mosse un muscolo.
-Sapevo
che questo momento sarebbe
arrivato.- cominciò George. –Io ho sempre visto
come la guardavi… fidati di me
se ti dico che non sei innamorato di lei da poco tempo, anzi. Tu sei
sempre
stato innamorato di lei, solo che non te ne sei mai accorto
perché non ci sei
mai stato così vicino.
Ho ragione
oppure no?- domandò infine George, retorico.
-Io…
non lo so Georgie… forse. Forse
hai ragione. Ma io come glielo dico?- Fred era un po’ confuso.
Da quando George faceva il filosofico?
Se sapeva che lui era innamorato di Hermione,
perché non glielo aveva
detto tempo prima?
-Non so
Fred, io direi di
aspettare ancora un po’, in modo che anche lei si avvicini di
più a te… e poi,
è fidanzata, non ti conviene metterti in mezzo.
Il tipo non è dei migliori…
-E tu
come fai a sapere che lei
sta insieme a qualcuno?- Fred era sempre più scioccato.-Non
importa, comunque
non stanno più assieme, lui l’ha lasciata ieri
sera.- E fu in quel momento che
Fred rivisse la scena della sera prima.
Spalancò la porta di camera di Fred e si
buttò tra le sue braccia.
-Che ti è successo stavolta?- chiese
Fred.
-Mi ha lasciata. Draco
mi ha
lasciata.- rispose Hermione. Fred sentì il nome del ragazzo,
ma non ci fece
caso, perché troppo occupato a far smettere di piangere
l’amica.
E
lì venne il colpo di genio, un
piccolo, insignificante dettaglio che la sera prima non aveva notato.
Draco… quel Draco? No, non poteva essere
così. evidentemente si stava
sbagliando, forse la sua immaginazione gli stava giocando un brutto
scherzo.
-Fred,
tutto bene?- chiese George
preoccupato, vedendo la faccia del gemello cambiare da triste, a
sconvolta e
infine dubbiosa.
-Tu…
tu sai per caso con chi
stava Hermione…?- chiese Fred, che in quel momento sembrava
uno psicopatico,
tipo Barty Crouch Jr.
-Si, ma
non te lo posso dire,
gliel’ho promesso- rispose George, addentando una cioccorana.
Lui lo sapeva? Sapeva che Hermione stava
con… NO! Non era ancora
niente di sicuro che Hermione e Draco…
Fred
decise di voler spiegazioni,
così andò da Hermione. La trovò
esattamente come venti minuti prima, ovvero
immersa nella lettura di un libro.
Si
sedette accanto a lei sul
letto. Quando lei si accorse del ragazzo, gli sorrise.
-Hermione
carissima, lo sai che a
me puoi dire tutto, vero?- chiese Fred. Hermione annuì,
anche se non
comprendeva a pieno dove voleva arrivare il ragazzo.
-Tu, ieri
sera, quando sei venuta
in camera mia, hai detto così: “Draco mi ha
lasciata”. Dimmi la verità: tu sei
stata con Draco Malfoy?
Hermione
abbassò la testa, per
poi annuire, sempre a testa bassa. Fred sospirò. La ragazza
cominciò a
piangere, anche se il motivo era a Fred sconosciuto.
-Ehi, io
non ti giudico, ma adesso perché
piangi?- chiese Fred, che
ormai vedeva Hermione come: la ragazza
che piange sempre.
-Scusa
Fred, avrei dovuto dirtelo
prima, mi dispiace…- Hermione si asciugò le
lacrime.
-Non ti
preoccupare, ma ora
smettila di piangere. So di essere stupendo, ma non pensavo di farti
questo
effetto!- scherzò Fred. La ragazza rise e gli diede una
leggera spinta. Poi si
alzò.
-Scusami,
ma devo andare un
momento da George.- detto questo, la riccia uscì dalla
stanza e andò in quella
di George.
Toc toc.
-Avanti.- disse George, che
vide
entrare una massa di capelli scompigliati.
Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve
a tutti :)
So che è da qualche giorno che non aggiorno, ma ho avuto mia
cugina a casa per quattro giorni e non potevo aggiornare...
Questo
capitolo è un po' incentrato su Fred e George, e l'ultimo
è diventato
una sottospecie di filosofo, anzi no, una sorta di professoressa Cooman
al maschile :D LOL
Non fa impazzire questo capitolo, ma devo dire che (secondo
me) non è brutto.
Vorrei ringraziare ANCORA le due ragazze che hanno recensito: Julia_Fred Weasley e Marinella29.
Aggiornerò
ancora domani sera, e poi per una settimana e mezzo circa non
aggiornerò perchè vado in vacanza con una mia
amica e lì non ho
intenzione di portarmi il computer :') capitemi...
Se volete farmi sapere cosa ne pensate con una recensione, ve ne sarei
molto grata.
Un bacio, Ele<3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
capitolo 5 - a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
6
-Hermione,
a cosa devo la tua
cordiale visita?- chiese scherzosamente George, dopo che la ragazza si
sedette
sul letto.
-George,
di te mi posso fidare,
vero?- chiese Hermione.
-Si
certo, ma ragazzi, io mica
sono uno psicologo! Prima Fred, poi te…- esclamò
George, che si sentiva come
uno psicologo.
-Cosa
centra Fred adesso?! E come
fai a sapere dell’esistenza degli psicologi? Tu non sai
niente sul mondo
babbano!- la ragazza rimase sbalordita.
-Senti
Granger… non è il momento
di fare la so-tutto-io, chiaro?
Perché se dobbiamo cominciare a…- George venne
interrotto dall’entrata in
camera sua della sorella.
-Georgie,
devo parlarti! Oh,
Hermione, ci sei anche tu! Meglio, così ve lo dico una sola
volta. Fratello,
siediti!- esclamò tutto in un nanosecondo, per poi dare una
spinta a George,
che cadde sul letto a fianco di Hermione.
-Ecco,
io… non so come dirvelo…
sono incinta!
George e
Hermione spalancarono la
bocca nello stesso istante, mentre Ginny aveva un sorriso che andava da
un
orecchio all’altro.
-Fammi
capire… tu hai scopato una
volta con il Prescelto e… BOOM! Sei incinta?!- Hermione era
parecchio stupita,
ma non quanto George, che era doppiamente stupito per le parole della
riccia.
-Cos’è che hai fatto te? Con
chi?- chiese George un tantino
alterato.
-Ho fatto
sesso George,
rilassati.-disse la rossa con tono ovvio.-E comunque non era mica la
prima
volta che lo facevamo, sai!- concluse, rivolgendosi ad Hermione.
Hermione
e George si guardarono
in faccia.
-Speriamo
che abbia fatto
indigestione di Cioccorane e che si stia inventando tutto…-
aveva sussurrato
George ed Hermione aveva annuito.
-Anche se
una cosa vera c’è… lei
ed Harry, beh… qualcosa
hanno fatto- disse
Hermione, che rise nel vedere la faccia sempre più scioccata
del rosso.
-Beh, se
non avete nient’altro da
dire, io me ne vado…- esclamò Ginny, notando che
i due non la guardavano più.
Hermione
si alzò dal letto e andò
ad abbracciare la rossa:-Ginny, è fantastico! Come lo dirai
ad Harry?
-Già.
E a mamma e papà?- aveva
chiesto George, che nel frattempo si era “ripreso”
dagli shock.
-Non lo
so… è per questo che sono
venuta da voi. Beh, ero venuta da George… ma tralasciamo
questo dettaglio…
George si
avvicinò alla sorella e
le disse che secondo lui doveva aspettare di dirlo agli altri membri
della
famiglia, e che avrebbe dovuto aspettare fino a quando Harry non si
sarebbe
accorto che lei stava ingrassando per dirglielo.
Hermione
non era d’accordo con
l’ultima parte, così le consigliò di
aspettare dopo le vacanze natalizie per
dire tutto a Harry.
Ginny
ringraziò e uscì.
-Però,
noi due siamo proprio
bravi come psicologi! Potremmo aprire uno studio “Granger e Weasley”- disse
Hermione sdraiandosi sul letto.
-No cara,
ti sbagli- disse
George.
-Ok,
“Weasley e Granger”,
va bene così?- chiese scherzando Hermione
-Ora ci
provo io, ok? “George Weasley, in
psicologia faccio magie.
Granger associata.” Che ne dici? Secondo me
è perfetto!- esclamò il rosso
battendo le mani.
-Sè…-
la ragazza era un po’
perplessa –Comunque prima ero venuta per dirti…
-Georgie,
ho un’idea geniale,
devo parlarti adesso!- e ancora una volta Hermione venne interrotta da
un
Weasley. Fred guardò Hermione e disse: -Senza di lei
però…
-Mi
spiace cara, ma George
Weasley vince sempre. Ciao associata!- scherzò George, lei
gli fece la
linguaccia ed uscì dalla stanza.
***
-Ok
associata, puoi venire ora!- disse George ad Hermione,
facendo uscire il gemello dalla sua stanza.
Hermione
si sedette sul letto e George la fissò.
-Allora,
cosa vuoi?- chiese schietto il ragazzo.
-Cosa
vi siete detti tu e Fred?- chiese Hermione
-Ti
interessa, Granger?- George si stupì della domanda della
ragazza.
-Assolutamente
no! La mia era pura curiosità- esclamò la
riccia, anche se non era pienamente convinta della sue parole.
-Comunque
abbiamo parlato di scherzi; abbiamo intenzione di
farne un paio a Ronnie quando andrà a lavorare ai Tiri
Vispi. Forse non sai che
noi “superfantastici gemelli il
meglio
della famiglia” andremo ad Hogwarts e…
-Io
so tutto invece!- lo interruppe Hermione, lasciando George
sbalordito.
-Come?!
Chi te lo ha detto?! E smettila
di fare la so-tutto-io!
-Me lo ha
detto Fred l’altro
giorno.- rispose la ragazza. –E non faccio la so-tutto-io!
-Tu e
Fred passate molto tempo
assieme, ultimamente- osservò George ammiccando alla riccia,
che nel frattempo
era arrossita leggermente.
Per
fortuna, ancora una volta,
una ragazza dai capelli lisci e rossi entrò in camera del
gemello.
-Hermione,
posso parlarti un
secondo? George vai fuori dalle scatole!- esclamò Ginny.
-Veramente
sarebbe camera mia…-
precisò il rosso.
-Vattene!-
esclamò Ginny,
indicando la porta al fratello.
-Adesso
pare che l’associata sia
la più richiesta… ah, la vita!- lo prese in giro
Hermione, mentre il ragazzo
stava uscendo.
-Dimmi
Ginny, cosa vuoi dalla
fantastica associata Granger?- chiese raggiante la riccia.
Ginny,
anche se non comprendeva a
pieno il significato della frase appena pronunciata
dall’amica, era diventata
stranamente seria.
-Devo
parlarti di mio fratello…
-Sai
Ginny, ne hai tanti di
fratelli! Bill,
Charlie,
Percy, Fred, George, Ron…- scherzò Hermione
-Oh ma
dai, non fare l’idiota! Sai
benissimo che mi riferisco a Fred!- gridò la rossa,
lasciando la riccia
sbalordita, anche perché non capiva cosa voleva Ginny da lei
riguardo Fred.
Ciao
bellezze! :)
Scusate
se il capitolo non è dei migliori ma non avevo idee e volevo
comunque
aggiornare perchè domani, come già saprete,
parto, e non volevo
lasciarvi troppo sulle spine :')
Non so... davvero, non ho la più
pallida idea di come sia uscito fuori, quindi fatemi sapere cosa ne
pensate con la solita recensione C:
Ringrazio come sempre Julia_Fred
Weasley
che ha recensito lo scorso capitolo, poi ringrazio le 10 persone che
hanno messo la storia nelle preferite, le 4 che hanno messo la storia
nella ricordate e le 14 che l'anno messa nelle seguite: GRAZIE MILLE
GENTE!
Ah, l'immagine che c'è all'inizio del capitolo, non centra
nulla, ma siccome non ne trovavo una che mi convinceva a fondo, ho
trovato questa che, a parere mio, è dolcissima *-* ^.^
Ora vado, perchè domani non mi alzo più
sennò :'')
Sciaoooooooo
Baci, Ele<3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** AVVISO AGGIORNAMENTO ***
Saaaaaaaaaaaaaaalve :') volevo solo avvisarvi che dopo la mia prolungata assenza, finalmente stasera aggiornerò con il nuovo capitolo della storia :) scusatemi tanto, davvero, ma sono stata in vacanza un po' di più e non ho proprio pensato alla storia, anzi, a internet in generale... però mi è venuta un'idea per una nuova storia (che pubblicherò dopo aver finito di scrivere questa). Avrei solo bisogno di un nome femminile italiano, mi aiutereste? Grazie mille. Un bacio, Eleonora<3 |
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Capitolo 7 ***
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
7
-Cosa
centra Fred con me?
Hermione era spiazzata. Cosa
centrava Fred in quel momento?
-Tu stai passando troppo tempo
con Fred, mi vuoi dire cosa ti sta succedendo?- le chiese Ginny che,
notando lo
sguardo ancora più confuso di Hermione, aggiunse
–Nessuna ragazza che non sia veramente
interessata a Fred, passa del
tempo con lui, e io so per certo che tu non sei interessata a lui, almeno non ancora.
-Come scusa?!- chiese Hermione,
non avendo capito bene l’ultima parte della frase.
-Niente… ora, come dicevo, a meno
che una ragazza non abbia una cotta per Fred, se passa tanto tempo con
lui è
perché ha un problema. Quindi, qual è il tuo?
Hermione si alzò e uscì dalla
camera, senza rispondere all’amica.
-Ehi, dove te ne vai? Non ho
ancora finito il mio discorso! –gridò Ginny,
correndole dietro.
-Non voglio parlarne, grazie.-
rispose Hermione andando verso camera sua e, quando Ginny
provò a fermarla
ripetè, stavolta urlando:-Ho detto che non voglio parlarne.
Grazie!
Dopo aver sbattuto rumorosamente
la porta sul naso dell’amica, Hermione si buttò
sul letto, e con la faccia sul
cuscino cominciò a piangere.
Non voleva parlare per l’ennesima
volta di lei e Draco e non voleva per l’ennesima volta
sentirsi dire che era
“sbagliato” che loro due stessero assieme.
Ma noi due non stiamo più
assieme… pensò la ragazza, ancora
immersa
nelle lacrime.
Draco non era più il suo
fidanzato. A maggior ragione avrebbe dovuto starsene zitta. Non lo
aveva detto
nemmeno a Ron e Harry della loro rottura, perché non voleva
sentirsi dire: “Te lo
avevo detto”
***
Hermione
rimase nella sa stanza
per tutto il resto della giornata. Non uscì nemmeno per
mangiare, non aveva
voglia di vedere gente. Il giorno dopo sarebbe stato l’ultimo
dell’anno, e
sapeva che sarebbe dovuta stare con la famiglia Weasley + Harry per
tutto il
giorno, per questo non ebbe alcun rimorso per essere stata chiusa in
camera
quasi tutto il giorno.
***
Erano le
6.30 e Ginny stava
passeggiando avanti e indietro sul pavimento del salotto. Era sveglia
da una
ventina di minuti e pensava ad un modo per dire a Harry che era
incinta.
Cinque
minuti dopo le venne il
lampo di genio: -Ho trovato!- esclamò, senza rendersi conto
che tutto il resto
della Tana stava ancora dormendo.
Sentì dei passi scendere dalle
scale e si rese conto di aver svegliato qualcuno.
-Ginny? Cosa fai già alzata?
-Harry… sono… scesa per andare…
in bagno e, ecco… stavo giusto tornando a dormire!
Ginny inventò una scusa
abbastanza credibile, anche perché, vedendo il fidanzato
ancora assonnato,
avrebbe potuto dire anche che Ron era entrato in crisi mistica e che
non voleva
più toccare cibo per il resto della sua vita, e ci avrebbe
creduto comunque.
Tornarono ognuno nella propria
camera e si rimisero a dormire.
Mezz’ora
dopo, alle sette, una
ragazza dai capelli tutti scompigliati e ricci scendeva le scale della
Tana,
che portavano alla cucina, per fare colazione.
Hermione si alzava sempre così
presto quando era ad Hogwarts o casa dai suoi genitori durante
l’infanzia o le
vacanze estive, e anche dai Weasley, che per lei era come casa sua, non
aveva
perso le sue abitudini.
Aveva appena versato i cereali
babbani nel latte, quando sentì degli altri passi andare
verso la cucina.
Chi è già sveglio a
quest’ora? Si chiese Hermione.
Due secondi dopo ebbe la sua
risposta: Fred.
-Buongiorno!- esclamò Fred,
notando che la cucina non era deserta come pensava.
-Come mai sei già sveglio?-
chiese Hermione incuriosita.
-Oh, niente di che… solo, non
riuscivo a dormire, tutto qui-
Hermione chiese a Fred se voleva
unirsi a lei per la colazione. Fred accettò, ed entrambi
mangiarono in silenzio.
Finito di fare colazione,
Hermione si alzò per rimettere tutto a posto. Fred la
guardò male.
-Sai, anche tu dovresti fare qualcosa
di utile in questa casa!- disse Hermione.
-Utile? Io sono Fred Weasley, l’utilità
in persona!-rispose il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli.
-Ma per favore! In questa casa
sei utile quanto una paperella di gomma!- rispose ridendo Hermione, che
prese
una manciata di cereali dalla scatola e glieli tirò addosso.
Fred le tirò, per ricambiare, una
fetta di pane. Hermione prese quindi un altro po’ di cereali,
si avvicinò a
Fred e glieli mise nella maglia del pigiama.
Era iniziata una vera e propria
lotta col cibo, ed entrambi si stavano divertendo, senza
però accorgersi che
stavano facendo un casino infernale che fece svegliare Molly.
La donna stava scendendo le
scale, quando Fred, che ormai non aveva più cibo vicino a se
da tirare ad
Hermione, prese il suo bicchiere pieno di succo di zucca e lo
rovesciò addosso
alla ragazza.
-FRED WEASLEY! CHE DIAVOLO TI È
SALTATO IN MENTE?- gridò la signora Weasley quando vide
Hermione zuppa di succo
di zucca.
-Mamma non è come sembra!-
esclamò il ragazzo, che era pronto a difendersi.
-Ah, quindi non hai tirato il tuo
succo di zucca addosso alla povera Hermione!- Molly era sempre
più arrabbiata.
-Ok, magari questo è
come sembra… però non ho iniziato io! Lei mi ha
tirato
addosso i cereali!- Fred cercava inutilmente di difendersi.
-Figurati se Hermione farebbe mai
una cosa del genere!- Molly era furiosa. Intanto Hermione se la rideva
sotto i
baffi.
-Mamma devi credermi, ha
cominciato lei! Ha detto che in questa casa sono utile come una
paperella di
gomma e mi ha tirato i cereali… Guarda! Sta ridendo!
-Si, sto ridendo perché sei
ridicolo, sei tu che hai fatto tutto!- rispose Hermione, che cercava di
difendersi, ma a differenza del ragazzo ci stava riuscendo
più che bene.
-ADESSO BASTA! Tu pulirai tutto
questo casino senza magia e io
starò
qui a controllarti! E poi, ammesso che Hermione avesse detto davvero
queste
cose, avrebbe ragione, non fai mai niente in questa casa!-
gridò la signora
Weasley.
Hermione uscì dalla cucina per
andare a lavarsi il succo di zucca di dosso, ma prima si
girò e guardò Fred
pulire la cucina con sua madre alle spalle.
Non sarò stata troppo cattiva? Pensò.
Nah… se per una volta fa qualche
sforzo fisico non muore mica! Ed entrò
in bagno con un sorriso sulle labbra. Si era divertita a fare casino, e
si era
divertita ancora di più nel fare tutto ciò con
Fred.
Però le mancava Draco.
Ma decise
di non pensarci più. Un
nuovo anno stava per cominciare, e quindi doveva andare avanti con la
vita.
Salve :D
so che probabilmente mi odierete con tutto
il cuore perchè sono più di sei mesi che non
aggiorno, e mi vergogno abbastanza di questa cosa...
Davvero, sono stata molto impegnata con la
scuola, e mi mancava l'ispirazione.
Non entravo nemmeno più su
efp...
poi un giorno l'ho riaperto e ho trovato
delle recensioni che dicevano di continuare la storia, quindi mi sono
fatta venire l'ipirazione ed ecco qui :D
Spero che il capitolo vi piaccia,
perchè l'ho scritto velocemente e non so...
Un bacio grande,
Eleonora che si scusa ancora :)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Capitolo 8 ***
capitolo 3- a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
8
Hermione
e Ginny si stavano
preparando per la festa che ci sarebbe stata la sera alla Tana.
Hermione era
ancora di buon umore per la lotta col cibo della mattina.
-Lo sai
che ha combinato Fred
stamattina? Ha fatto un casino col cibo!- esclamò Ginny,
mentre cercava
nell’armadio di Hermione qualcosa di carino da farle mettere.
-Si lo
so… c’ero anch’io!- disse
Hermione in tono ovvio
-Ma
perché ha dato la colpa a te?
-Semplice,
perché sono stata io!-
rispose Hermione fiera di sé. Ginny spalancò la
bocca.
-Ginevra
chiudi la bocca che
entrano le mosche.- commentò
Hermione, vedendo la faccia stupita dell’amica.
-Sei
stata tu? E hai incolpato
Fred?- la riccia annuì –Chi sei tu, e che ne hai
fatto dell’Hermione che
conoscevo io?
Hermione
si mise a ridere. Poi,
per cambiare argomento, chiese:-Tu cosa ti metti stasera?
-Pensavo
a un bel vestito che ho
da un po’, ma che non ho mai messo… piuttosto sono
preoccupata per te! Non hai
niente di carino da metterti! Per la barba di Merlino, quando
è stata l’ultima
volta che hai fatto shopping?!
Hermione
alzò le spalle e intanto
che la sua amica le svuotava il guardaroba, si mise comoda sul letto e
si mise
a leggere un libro.
Ma la sua
lettura venne
interrotta poco dopo da un’ennesima domanda
dell’amica:-Hai propositi per
l’anno nuovo Herm?
-No,
niente di particolare… tu?-
rispose lei, anche se in realtà in qualcosa
sperava… Sperava che Draco la
perdonasse…
-Nemmeno
io… ma cercherò di essere
più cattiva con i miei fratelli!- esclamò Ginny,
guardando un paio di jeans con
disgusto e buttandoli dietro di
se,
assieme a tutto quello che aveva tirato fuori fino a quel momento.
-Ma non
è buon proposito, Ginny!
Piuttosto, che ne dici se nell’anno nuovo non provi, che ne
so, a dire ad Harry
che sei incinta, magari?!
-Non ti h
chiesto ‘Hai dei buoni
propositi’ ma ‘Hai
dei propositi’ perciò…
comunque non
so... lo dirò ad Harry quando sarà il momento.
In quel
momento un gufo si fermò
sul davanzale della camera di Hermione. Non era Edvige (che l’autrice
Alex ha fatto generosamente resuscitare lol)
né Errol. Era un gufo
sconosciuto alle due ragazze.
Hermione
notò la lettera che
teneva nel becco, aprì la finestra, la prese e la
aprì.
Subito
riconobbe la scrittura.
Hermione,
so che ormai è finita tra noi, ma
credevo comunque che fosse stato
giusto e carino farti gli auguri di buon anno.
Draco
P.S. Se decidessi di non rispondermi, ti capirei,
non sei obbligata.
Hermione
lesse la lettera in
pochi secondi. Non riusciva a comprendere la situazione. Lui le aveva
detto che
non la voleva più, che non l’accettava,
l’aveva lasciata. E ora le faceva gli
auguri di Capodanno. Perché?
-Chi
è che ci scrive?- chiese
Ginny incuriosita
-Nessuno.
– Hermione accartocciò
la lettera, prese la bacchetta e la fece sparire.
Poi
uscì dalla stanza e andò in
camera di Fred per parlargli, aveva bisogno di un consiglio.
Aprì
la porta e trovò George che
si tagliava le unghie dei piedi.
-Ma che
schifo!- riuscì a dire la
ragazza, disgustata.
-Associata!
Che piacere… a cosa
devo la tua visita?-la salutò George, smettendo di tagliasi
le unghie.
-Dov’è
Fred?
-Non lo
so… puoi dire a me. Nel
caso non te ne fossi accorta sono esattamente come lui. Beh…
mi manca un
orecchio ma… dettagli!
-No
grazie, mi serviva Fred.
Torna a tagliarti le unghie dei piedi.- disse la ragazza, uscendo dalla
stanza.
Scese le
scale e andò in cucina,
dove stranamente trovò
Ron che mangiava qualcosa.
-Ronald
ma è possibile che tu
mangi sempre? – il ragazzo scrollò le spalle
–Comunque hai visto Fred?
-No, ma
credo che sia andato con
mamma a comprare le decorazioni per stasera. L’ha
praticamente obbligato. –
rispose Ron con la bocca ancora mezza piena. –Sai, sei stata
grande stamattina!
Fred mi ha raccontato che l’hai incastrato. L’unica
cosa è che mi dispiace per
tutto il cibo che avete sprecato… Potevo mangiarlo io!
-Non
cambierai mai, eh Ron? –
chiese retoricamente Hermione, che tornò quindi in camera
sua, dove Ginny le
aveva praticamente svuotato l’armadio.
-Non ho
trovato nulla di decente
che potresti mettere. Ho fallito la mia missione.
-Non
importa Ginny, davvero.
Metterò un paio di jeans e una felpa, non importa.
-Importa
eccome! Ho trovato,
andiamo a fare shopping! – esclamò Ginny esaltata,
al contrario di Hermione,
che avrebbe sicuramente preferito stare alla Tana a leggere un libro.
***
Era ormai
passata un’ora da
quando Hermione e Ginny erano entrate in un negozio di abiti e non
avevano
ancora comprato nulla. Ginny aveva trovato molti vestiti, ma nessuno
piaceva ad
Hermione.
Ad un
certo punto, Ginny mostrò
ad Hermione un abito nero senza spalline col corpetto di strass e la
gonna di
tulle, anche quello nero, che scendeva fino sopra il ginocchio.
-Bello,
ma non morirò dal freddo?
–chiese Hermione.
-Ma va!
Per una volta che
metterai un bel vestito il freddo lo puoi anche sopportare!
–esclamò Ginny,
porgendo il vestito all’amica e indicando il camerino dove
provarlo.
***
Erano le
undici e mezza passate e
tutti erano in giardino per mangiare il dolce.
Hermione
prese una fetta di
torta, si precipitò da Fred e lo trascinò lontano
dagli altri.
-Ma io
volevo la torta!
-Che
bambino che sei! Tieni, prendi
la mia fetta… -disse Hermione, porgendogli il piatto.
-Cosa
c’è? – chiese Hermione,
notando che Fred la stava fissando.
-Hai
comprato quel vestito di tua
spontanea volontà? – domandò Fred,
incredulo che l’amica avesse scelto un
vestito del genere da sola.
-Seriamente,
ti sembro una che
compra vestiti di sua spontanea volontà, Fred? –
domandò in risposta Hermione,
ridendo.
-No,
infatti. Ma non hai un po’
freddo?
-Sto
congelando. Ma tua sorella
non vuole che metta nemmeno una felpa sopra, perciò il mio
proposito per l’anno
nuovo sarà quello di non diventare un cubetto di ghiaccio.
Allora
Fred mise un braccio
attorno alla spalla di Hermione e la strinse a sé per
scaldarla.
Ciao
genteeeee :)
Ho
promesso di aggiornare presto, ed eccomi qui :D
Allora...
in questo capitolo è arrivata la lettera da Draco e
nell'ultima parte mi pdierete perchè l'ho conclusa
così lol
Siccome
sono a casa malata ho tempo di scirvere un po' di capitoli ,
perciò mi porto in avanti col lavoro :)
Volevo
chiedervi un consiglio... Vorrei (come avevo detto tipo sei mesi fa
lol) scrivere un'altra ff, ma non sono convinta. Non è che
poi mi distrae troppo da questa? Voi cosa ne pensate?
RINGRAZIO
LE CINQUE BELLISSIME RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO IL CAPITOLO SCORSO,
LE SETTE PERSONE CHE HANNO MESSO LA STORIA NELLE RICORDATE,
LE TREDICI CHE HANNO MESSO LA STORIA NELLE PREFERITE E LE VENTOTTO
CHE L'HANNO MESSA NELLE SEGUITE.GRAZIE <3
Un
bacio a tutti
Ele:)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Capitolo 9 ***
a volte l'amore è proprio sotto ai nostri
occhi - cap 9
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo 9
-Comunque
volevo parlarti… -
disse Hermione a Fred, sempre con il braccio attorno alla sua spalla
–Si tratta
di Draco.
-Vedi,
oggi mi ha scritto una
lettera augurandomi di passare un buon capodanno. Ma non ne capisco il
motivo.
Cioè, ormai ha rotto con me, perché lo fa? Non
che non mi faccia piacere,
certo, ma vorrei solo capire.
-Forse
tiene ancora a te. Sai, se
tieni ad una persona non smetti di pensarla, anche se ci hai
provato…
-Si ma,
Fred, io sono confusa!
–Hermione era disperata, tanto che le lacrime iniziarono a
scorrerle lungo il
viso senza preavviso.
-Ma
perché piangi? Ogni volta che
parli con me di lui piangi! Herm, dovresti farti due conti…
se è lui che ti fa
piangere allora dovresti fare qualcosa; se sono io, beh, scusa!
– esclamò Fred,
cercando di aiutare l’amica, ma anche cercando di tirarla su
di morale.
-Che
stupido che sei! – rispose
Hermione ridendo, anche se le lacrime le scendevano ancora rigandole le
guance.
Poi, d’istinto, la ragazza lo abbracciò.
Fred
ricambiò subito l’abbraccio,
stringendola più forte. Non la voleva lasciare andare.
-Grazie.
– mormorò Hermione
quando si staccarono dall’abbraccio.
-E di
cosa? – domandò Fred.
-Ci sei
sempre quando ho bisogno,
mi ascolti sempre. Grazie per tutto. Ti voglio bene Fred, non so cosa
farei
senza di te. – rispose Hermione.
Alle
parole “Ti voglio bene” ,
il cuore di Fred si fermò per un momento. Era
innamorato perso.
-Figurati…
ti voglio bene anch’io
Herm.
Dieci.
Nove.
Otto.
-Non vuoi
andare assieme agli
altri? – chiese Hermione, sentendo il conto alla rovescia.
-Dopo.
Iniziamo l’anno nuovo in
tranquillità –rispose Fred.
Sei.
Cinque.
Quattro.
Tre.
Due.
Fred si stava avvicinando
sempre di più ad
Hermione.
Uno.
I loro
nasi si sfioravano.
-AUGURI
HERMIONE! – esclamò una
voce alle spalle della ragazza, e subito Fred si allontanò
per andare a fare
gli auguri a tutti.
-Auguri
Ronald! – ricambiò la
ragazza , abbracciando Ron.
-Ehi
Fred! Fratello, auguri! –
urlò Ron a Fred, che però non si girò,
ma rispose soltanto un “Auguri”
forzato.
Quel piccolo infame… come ha potuto?
Anno nuovo vita nuova… Ma chi
l’ha detta questa stupidata? Ah certo,
babbani! Solo loro possono pensare queste stupidate!
Ma io mi chiedo, non ha visto cosa stava per
succedere? O quel mostro
ha mangiato troppo e gli si è annebbiata la vista?
Me la pagherà quel ragazzino…
Fred
stava mentalmente
progettando di uccidere Ron, quando il suo gemello lo interruppe.
-Auguri
Freddie! – esclamò George
–Ehi, ma perché quel broncio?
Fred
raccontò a George quello che
era successo poco prima. George non sapeva cosa dire per consolare il
fratello…
-Tranquillo,
quando sarà ai Tiri
Vispi gli farò fare il triplo di quello che dovrebbe fare,
almeno ti vendichi!
– disse George.
-Non dire
cavolate, non
servirebbe a niente… mi rassegnerò e
vivrò triste per il resto della mia vita.
-Esagerato!
Dai, pensa che tra
meno di una settimana saremo ad Hogwarts! – George
cercò ancora di tirarlo su
di morale.
-Si, a
lavorare! Senti, non sono
dell’umore giusto… Adesso faccio gli auguri a
mamma e papà e poi vado a letto.
– disse Fred, afflitto.
***
Erano le
undici meno un minuto, e
Fred, George, Harry, Ginny e Hermione erano appena saliti
sull’Espresso per
Hogwarts.
Erano
tutti riuniti in un solo
scompartimento e il treno era appena partito.
Hermione
notò che Fred era
strano, quindi provò a parlarci assieme. Si sedette tra lui
e George.
-Allora
ragazzi, siete contenti
di tornare ad Hogwarts? – chiese per rompere il ghiaccio.
-Certo,
mi manca quella scuola… -
rispose George.
-Bene! E
tu Fred?
-Si, non
vedo l’ora – rispose,
sempre triste e sempre lasciando lo sguardo puntato sui suoi piedi.
-George
posso parlarti un attimo?
– chiese sottovoce Hermione. Lui annuì ed entrambi
uscirono dallo
scompartimento, chiudendo la porta alle loro spalle in modo che gli
altri non
sentissero.
-Si
può sapere cosa succede a tuo
fratello? È da qualche giorno che è triste, non
mi parla più… ho fatto qualcosa
di sbagliato per caso? – chiese Hermione preoccupata.
-No no
tranquilla, tu non c’entri
niente! – mentì – È colpa di
Ron… devi capirlo, non è un bel periodo per lui
e…
In quel
momento Hermione vide
Draco uscire dal vagone precendente.
-Permesso…
- chiese, passando in
mezzo tra George e Hermione.
-Weasley…
Ciao Hermione… - salutò
e se ne andò.
-Ciao…
- Hermione rispose al
saluto, ma senza guardarlo in faccia, non ne aveva il coraggio.
-Scusa
ma… voi due non stavate
assieme? – domandò George curioso
-Non sono
affari tuoi… comunque
ci siamo lasciati. – rispose.
-Ah, mi
dispiace. Comunque tu non
ti preoccupare troppo per Fred, dagli tempo qualche giorno vedrai che
tornerà come prima.
Entrambi
tornarono nello
scompartimento.
Hi
guys!
Lo
so, cavoli, è da tantissimo tempo che non aggiorno, e mi
vergogno davvero tanto...
Questo
capitolo è un po' cortino, ma non ho avuto molto tempo, sono
stata (e sono tutt'ora) molto presa dalla scuola, perciò
davvero, SCUSATEMI TANTO, ma sappiate che io vi voglio bene lo stesso
<3
Mi
dispiace anche di non aver messo un'immagine sotto il titolo come al
solito, ma non ho davvero tempo di trovarne una decente, più
avanti rimedierò...
Non
dirò che da ora in poi sarò più
presente, perchè non ne sono molto sicura, ma una volta
finita la scuola cercherò di aggiornare ogni settimana (:
Ora
vado, sciaooooooooo
Ele:*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** Capitolo 10 ***
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo
10
-Ginny
quando pensi dire ad Harry
che sei incinta? – chiese Hermione entrando nella Sala Comune
dei Grifondoro.
Ginny
alzò le spalle e superò la
ragazza, andando nei dormitori. Hermione invece si sedette su una
poltroncina,
per rilassarsi un po’.
Dopo
qualche secondo nella Sala
Comune entrarono anche Harry, Fred e George.
Fred
aveva sempre l’aria triste,
come quando erano patiti.
-Fred,
posso parlarti un attimo?
– lo fermò Hermione, mentre Harry e George si
dirigevano verso il loro
dormitorio.
Fred si
sedette nella poltrona
accanto a quella di Hermione.
-Posso
sapere cosa ti sta
succedendo?
-In che
senso? – chiese Fred un
po’ distratto.
-Non lo
so, ti vedo triste… è
successo qualcosa? –chiese Hermione, un po’
preoccupata per il ragazzo.
-No,
tutto a posto. – e il
ragazzo si dileguò nei dormitori. Hermione lo
chiamò per fermarlo, ma Fred non
si girò.
La
mattina dopo Hermione si
svegliò all’alba.
Giunta
l’ora della colazione
aspettò davanti all’entrata della Sala Comune
l’arrivo di Fred per potergli
parlare.
Quando lo
vide gli andò incontro
e gli sorrise.
-Cosa
vuoi già al mattino?-
chiese il ragazzo stropicciandosi gli occhi, ancora immerso nel mondo
dei
sogni.
-Volevo
parlare con te. Da
capodanno non mi parli più e quando lo fai sembri sempre
scazzato. Cosa ti
succede, Fred? – e mentre Hermione cercava di avere un
chiarimento, i due
uscirono dalla Sala Comune e si avviarono verso la Sala Grande.
-Niente
– mentì, e si passò una
mano tra i capelli. – E solo che, sai, il ritorno a scuola,
lasciare il negozio
a Ron… tutte cose che mettono ansia. Non volevo far ricadere
quest’ansia su di
te non parlandoti, mi dispiace.
-Fred,
devi stare
tranquillo, il negozio andrà benissimo
anche con Ron al comando, e per la scuola non devi avere ansie,
è come l’ultima
volta, tutto normale. E comunque per qualsiasi cosa io sono qui.
– lo rassicurò
Hermione.
Erano
praticamente davanti al
tavolo con la colazione e Fred disse: - Grazie mille Herm. –
e l’abbracciò.
***
Nel
pomeriggio subito dopo
pranzo, Hermione decise di farsi una passeggiata nel cortile della
scuola,
giusto per sgranchirsi le gambe.
Dopo poco
si imbatté in Fred e
George, che camminavano tranquilli, discutendo di chissà che
cosa.
-Ehi
associata! - la
salutò George alzando una mano per farsi
dare il cinque, ma tutto quello che ricevette in cambio furono uno
sguardo
divertito e un “Salve” buttato lì.
- Cosa
fai qui, tutta sola e in
mezzo alla neve? – chiese Fred.
- Cercavi
forse un posto per fare
la secchiona e leggere? - la
stuzzicò
George.
- Ma come
sei simpatico! Come un
mal di denti… - rispose
Hermione, dando
una piccola spinta al gemello, che subito dopo guardò
l’orologio e si scusò
dicendo che doveva assolutamente andare.
- E siamo
sempre noi, eh? –
sorrise Hermione, stringendosi nelle spalle per il freddo, siccome era
uscita
soltanto con una felpa e la sciarpa dei Grifondoro, non pensando che
potesse
fare così freddo.
- Eh
già, il meglio. Facciamo due
passi? – Hermione annuì. – Ma hai
freddo? – chiese Fred.
- No,
solo che mi piace tremare
quando c’è la neve – scherzò
la ragazza.
-Ma sarai
stupida, però! Dai,
vieni qui – Fred rise e poi strinse l’amica a se
con un braccio attorno alla
sua spalla e tenendola più vicina possibile.
Camminarono
un po’ in silenzio. Poi
Fred parlò.
-Ma con
Malfoy… voglio dire,
avete chiarito?
-No,
però l’altra mattina sul
treno, mentre ero fuori con George mi ha salutata. Non so se le sia
passata o
se sia ancora arrabbiato con me. – rispose Hermione.
Subito
dopo videro un ragazzo
biondo platino camminare nella loro direzione.
-Parli del diavolo…-
sussurò Fred a Hermione, che subito si affrettò
a richiamare Draco.
-Ciao
Hermione. – la salutò il
ragazzo. Poi, dando un’occhiata a Fred: - Weasley.
-Malfoy-
Fred ricambiò il saluto,
dopodiché nessuno dei due spiaccicò una parola.
-Allora,
come stai? Tua madre sta
bene? - chiese
Hermione, un po’
imbarazzata e pentendosi di averlo fermato.
-Mia
madre sta bene, e io diciamo
che me la cavo. Tu? Passate bene le vacanze di Natale?
Hermione
rispose di si, dopodiché
ci fu un silenzio imbarazzante che Draco ruppe salutando e andandosene
per la
sua strada.
-Certo
che è strano. – sentenziò Fred.
– Oltre ad essere freddo come il ghiaccio, ovvio. Era
così anche quando stavate
assieme?
-No, era
molto più dolce, io non
so cosa sia successo, cosa ho fatto per meritarmi tutto questo. Pensavo
fosse
il ragazzo giusto per me, ma evidentemente mi sbagliavo. –
Hermione cominciò a
piangere e Fred si morse la lingua per averlo chiesto. Con il braccio
che le
stringeva la spalla la tirò a se e la strinse forte.
-Basta
Hermione, dai. Tutte le
volte che ti ho vista piangere era sempre per colpa sua. Lui non ti
merita, e
se un ragazzo ti fa
piangere forse non è
quello giusto.
Hermione
continuava a piangere,
ma si stava piano piano calmando.
-Fred,
sei il migliore. Non andartene
mai.
***
-Harry,
devo dirti una cosa molto
importante… - disse Ginny ad Harry, senza però
guardarlo in faccia.
-È
una cosa di cui mi devo
preoccupare? – chiese Harry, visto che dal tono di voce della
ragazza la cosa
sembrava seria.
-Vedi…
io sto ingrassando.-
cominciò Ginny. Harry tirò un sospiro di sollievo.
-Ah, meno
male. Pensavo fosse
qualcosa di molto grave. E comunque non mi importa molto se stai
ingrassando,
io ti amo lo stesso. – si avvicinò alla ragazza e
la baciò.
-No, non
hai capito, Harry. C’è
un motivo se sto ingrassando. È che io non sono
più sola
-Scusa ma
non ti capisco. – Harry
era assai confuso.
-Si,
ecco, ho due cuori dentro di
me. – disse Ginny.
-Vuoi
dire che…?- domandò Harry
con un sorriso.
-Sono
incinta!- esclamò Ginny con
gli occhi lucidi dalla contentezza.
I due si
abbracciarono a lungo, dopodiché
Harry disse: - Ginny, ma è fantastico! Non vedo
l’ora che nasca! Dobbiamo dirlo
a tutti! Oddio sono super eccitato!
-Lo vedo. Adesso calmati, dai.
Devo
ancora dirlo a mamma e papà, ma sono sicura che saranno
felicissimi.
CIAO BELLI!
Finalmente
sono tornata con un nuovo capitolo, yeeeee!
Scusate
se non aggiorno molto spesso ma tra il sole, la pioggia, il vento, gli
amici e i debiti non ho tempo di aggiornare e tanto meno ho la
voglia...
Ormai
non prometto più di aggiornare ogni tre giorni, ma
proverò almeno una volta alla settimana. Se così
non fosse siete autorizzati a venirmi a pendere a casa e a darmi fuoco
:)
Baci
a tutti :*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** Capitolo 11 ***
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo 11
Era
tardi, qualcosa come l’una di
notte, e Fred, George, Hermione, Harry e Ginny erano rimasti alzati a parlare, ridere e
scherzare.
-Cavolo
ragazzi! È tardissimo!
Domani non riusciremo a svegliarci se non andiamo a letto
all’istante – esclamò
Ginny, che si tirò in piedi e con Harry si avviò
ai dormitori.
George e
Hermione si alzarono
assieme ed entrambi guardarono Fred
che
era ancora seduto a gambe incrociate sul pavimento.
-Tu vuoi
dormire qui, per caso? –
scherzò George.
-Nah,
troppo scomodo. Vorrei, se
al signorino uguale a me non dispiace, parlare un attimo con Hermione
da solo,
grazie.
-Si capo.
Beh, buonanotte! –
salutò George e si avviò verso il dormitorio.
Hermione
si risedette per terra e
si chiese cosa le volesse dire Fred.
-So che
probabilmente dovrei
farmi gli affari miei, anche se praticamente c’entro
più io che voi due in
questa storia, ma secondo me dovresti parlare con Draco e chiarire le
cose. E
giuro che se adesso ti metti a piangere ti faccio ingerire ogni cosa
che si
trova ai Tiri Vispi.
-Si,
forse hai ragione, ma io non
so cosa dirgli… - disse Hermione
-E te lo
devo dire io? – rise
Fred
-Scusa se
cercavo un po’ di aiuto
– scherzò la ragazza
-Non
credi che ti abbia già
aiutata abbastanza?
-Hai
ragione, soprattutto a farmi
ridere.
-Ovvio io
sono il fantasmagorico
Fred Weasley! Non c’è nessuno che è
meglio di me, cara la mia Hermione!
-E
soprattutto modesto!- esclamò
la ragazza, ed entrambi andarono a letto.
La
mattina dopo, finita
colazione, Hermione aveva un’ora libera, non doveva lavorare
per rimettere a
posto la scuola, così decise di andare a farsi un giro per
la scuola, era da
tanto tempo che non lo faceva.
Era sulle
scale quando sul
pianerottolo vide Draco che parlava con qualcuno.
Coraggio Hermione, devi chiarire la questione una
volta per tutte.
Quindi si
avvicinò a Draco e
disse:- Scusa Draco, posso parlarti un attimo?
-Hermione!
– la salutò il
ragazzo, con un sorriso che il giorno prima non era nemmeno stato
accennato.
Liquidò il ragazzo con cui stava parlando e si rivolse ad
Hermione: - Dimmi. –
Quella mattina aveva un’aria particolarmente felice.
-Volevo
chiederti cosa significa,
o meglio significava il nostro
rapporto per te e qual è secondo te il nostro rapporto in
questo momento,
perché io non l’ho ancora capito, onestamente.
-Hermione,
tu per me eri tutto,
davvero. Però
non sono disposto a stare
nell’ombra, l’ho già fatto per troppo
tempo. Io sono cambiato, e lo puoi fare
anche tu.
Hermione
si sentiva in colpa.
Draco per lei aveva lasciato stare tutto quello in cui la sua famiglia
credeva.
Ma non era colpa sua, lei era fatta così. E come lei lo
aveva accettato, pure
lui doveva accettare lei.
-E quindi
adesso cosa pensi di
fare? Facciamo finta di niente, che tutto ciò non sia mai
successo? –domandò
Hermione, non troppo convinta dell’ultima domanda.
-Qui non
sono io quello che sta
facendo finta di niente, Hermione. Qui non sono io quello che si
è già trovato
un’altra, no. Io ho pianto per due giorni quando ci siamo
lasciati, ma tu
evidentemente eri già felice col tuo nuovo fidanzatino, non
è vero? – esclamò
Draco, alzando un po’ la tonalità della voce.
-E con
questo cosa intendi dire,
scusa? Credi che io non sia stata male? Tu non sai quanto, la notte
tornava
tutto a galla, e ancora non riesco a capire dove ho sbagliato. E poi io
non so
perché dici che io ho un altro, ti stai solo inventando
scuse. – ribattè
Hermione, che stava cominciando ad arrabbiarsi.
-Ah no? E
Weasley allora?
-Io e
Fred non stiamo assieme!
-Davvero?
Perché così sembra.
Ieri andavate in giro abbracciati, dopo che ci siamo salutati eravate
praticamente appiccicati e la stessa cosa vale per l’altra
mattina in Sala
Grande! Secondo te non me ne sarei accorto? Io lo vedo come ti guarda,
sai? Ti
mangia con gli occhi, non sono stupido. – Draco aveva gli
occhi lucidi ma la
voce si faceva sempre più arrabbiata.
-Draco,
siamo solo amici! Tra
l’altro ieri quando te ne sei andato lui mi stava solo
consolando, perché stavo
piangendo per colpa tua! Io ci sto ancora male.
-Ah,
certo. Quindi tu ti fai
“consolare” da lui, brava… Hermione non
sono tonto. – disse il biondo con un
tono indignato.
-Giuro!
-Perciò
tu mi vuoi dire che
Weasley non ti piace neanche un po’?
Hermione
guardò per terra e non
rispose. Stava cercando la risposta dentro di se. Non ci aveva mai
riflettuto.
Però ripensando alle vacanze di Natale, a quando lei e Fred
avevano dormito
assieme, a tutte le volte che lui l’aveva consolata le venne
un dubbio. Era
sicura che Fred non le piaceva nemmeno un po’?
-Hermione.
Guardami negli occhi e
dimmi che Fred non ti piace. – disse Draco.
Hermione
rimase nella stessa
posizione di prima. Poi alzò la testa e guardò
Draco negli occhi, lucidi come i
suoi. Non spiccicò una parola.
-Lo
sapevo, sei solo una come
tutte le altre. – urlò Draco infuriato,
dopodiché se ne andò.
Hermione
sospirò, si appoggiò con
la schiena al muro e si lasciò scivolare per terra con lo
sguardo fisso nel
vuoto e, per una volta, a non pensare a niente.
Hermione
era rimasta tutto il
giorno in camera sua, senza mangiare e senza vedere nessuno. Aveva
bisogno di
un po’ di tempo per riflettere.
A lei
Draco piaceva, ne era innamorata,
e forse aveva sbagliato a volersi nascondere. Però doveva
anche ammettere che
provava dei sentimenti per Fred diversi dall’amicizia.
Probabilmente mi
sono solo
infatuata. Pensò Hermione. Probabilmente
penso che mi piaccia solo perché mi ha consolata.
Probabilmente…
I suoi
pensieri vennero
interrotti da qualcuno che bussava alla sua porta.
-Vai
via!- esclamò Hermione,
senza nemmeno chiedere chi fosse
-Hermione,
sono Harry, posso
entrare? – chiese il ragazzo fuori dalla stanza
-No,
vattene.
Harry
ignorò le parole della
ragazza ed entrò, trovando Hermione sdraiata a faccia in
giù sul letto e con un
cuscino sulla testa.
-È
tutto il giorno che sei chiusa
qua dentro, cos’è successo? – chiese
Harry mettendosi a sedere sul letto
accanto a lei.
Hermione
si mise seduta e
raccontò all’amico quello che era accaduto la
mattina, e dei suoi sentimenti
contrastanti.
Harry,
che era stato zitto e
aveva lasciato che l’amica si sfogasse, disse solamente: - Se
sei davvero
innamorata di Draco dovresti riprovarci. E se lui è davvero
innamorato come
dice, non credo che rifiuterebbe.
Dopodiché
diede un bacio sulla
fronte di Hermione e se ne andò.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** Capitolo 12 ***
capitolo 12 - a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo 12
Draco
camminava tranquillo
pensando solamente alla colazione.
Arrivato
davanti alla porta della
sala grande trovò Hermione che lo aspettava.
-Ehi
–la salutò lui, per poi
dirigersi all’interno della sala. Ma la ragazza lo
tirò per un braccio.
-Ehi!
– protestò Draco
-Ma oggi
sai solo dire questo? –
chiese Hermione. – Senti, facciamo un giro, ok?
-Ma…
e la colazione? – protestò
un’altra volta il ragazzo.
-Tranquillo,
non ti farò perdere
il tuo amato cibo. Ci vorranno solo pochi minuti.
Draco si
arrese e chiese ad
Hermione come mai l’avesse aspettato e cosa voleva da lui.
-Mi sono
resa conto che sono
stata una stupida. Non avrei dovuto nascondermi, ho fatto un errore, e
me ne
rendo conto solo ora.
-Si, beh,
lo sapevo già che avevi
fatto un errore e sapevo che prima o poi te ne saresti accorta, sei una
persona
intelligente. Ma è solo questo quello di cui volevi
parlarmi?- chiese il
ragazzo.
- No.
Quello che volevo dirti è
che vorrei riprovarci, se per te va bene. E questa volta non mi
nasconderò, non
voglio.
-Beh, io
non so che dirti…
Dì solo si. Pensava Hermione,
che guardava Draco con gli occhi più
grandi che riusciva a fare.
-Se ti
dico si mi lasci andare a
fare colazione?-scherzò Draco.
Hermione
abbracciò Draco e disse:
- Grazie. – e se ne andò.
Draco
invece andò verso la sala
grande. Lui ci teneva davvero molto ad Hermione, e non voleva sprecare
un’altra
occasione, probabilmente l’ultima che aveva.
Si
sedette al tavolo dei
Serpeverde con un sorriso stampato in faccia.
-Ehi
amico, ma hai una paralisi
alla mascella? – chiese Blaise all’amico.
-Già
Draco, come mai così felice?
– chiese un’altra ragazza. A Draco
sembrò di non averla mai vista, perciò non
rispose e si versò un bicchiere di succo di zucca.
***
Hermione,
che aveva già fatto
colazione, tornò nella Sala Comune.
Mentre
saliva le scale per andare
nel dormitorio delle ragazze, incontrò Harry che usciva da
quello dei ragazzi.
-Harry!
– lo fermò la ragazza. –
Volevo solo dirti che ho ascoltato il tuo consiglio e ho parlato con
Draco.
-E lui?
– chiese Harry.
-Ha detto
che per lui va bene,
quindi ci riproveremo e vedremo come andrà a finire.
-Bene
Herm, sono contento per te.
Ma, aspetta! Tu lo sai che Ginny è incinta? Avrò
un bambino, Herm, diventerò
padre! – esclamò Harry, tutto eccitato
all’idea di avere una piccola versione
di se stesso.
-Si, lo
sapevo. Ginny me lo aveva
già detto. Pensa, un piccolo Potter che ti gira per casa,
non è fantastico?
***
Erano
tutti in Sala Grande per il
pranzo e Hermione era seduta vicino a Ginny, Harry e Neville.
Una
ragazzina del secondo anno
circa con la cravatta verde e argento si stava avvicinando ad Hermione
sotto
ordine di Draco.
-Ehi,
scusa, sei tu Hermione?-
chiese la ragazzina rivolgendosi a Ginny.
-No, sono
io. – disse Hermione,
chiedendosi cosa volesse la ragazza.
-Ecco,
c’è un tizio alto e magro
che mi ha detto di dirti che stasera sei invitata fuori a cena e di
farti
trovare fuori dalla tua Sala Comune alle otto.
-E chi
sarebbe questo tizio? –
chiese Ginny, curiosa.
- Beh, io
non so chi sia questo
tizio, mi ha obbligata a venire qui in cambio del suo dolce. E io non
rifiuto
mai i dolci degli altri. Beh, buon pranzo e buona serata. Spero almeno
che ti
porti in un posto carino. – e così la ragazzina si
congedò, lasciando Ginny
sulle spine.
Tutti si
rimisero a mangiare,
mentre Hermione osservò la ragazzina tornare al suo tavolo,
avvicinasi a Draco
e ricevere un dolce, dopodiché tornò a sedersi
vicino alle sue compagne.
Draco
guardò nella direzione di
Hermione e notò che lo stava osservando. Così gli
fece l’occhiolino e con le
mani fece il numero otto, che significava farsi trovare alle otto fuori
dalla
Sala Comune dei Grifondoro.
Nel
pomeriggio tutta la scuola fu
convocata in Sala Grande: la McGranitt aveva un annuncio da fare.
-Vi
informo che da domani
mattina, le lezioni riprenderanno il normale svolgimento, ovvero quello
che
veniva utilizzato prima della Guerra Magica. Smetteremo di lavorare e
ci
concentreremo solo sullo studio. Ovviamente c’è
ancora molto lavoro da fare,
per questo invito i ragazzi più grandi che già
hanno terminato gli studi e che
sono qui per dare una mano a continuare a dare il loro supporto a
questa
scuola, continuando a fare qualche lavoretto.
Per chi
avesse interrotto gli
studi e volesse riprenderli, è liberissimo di farlo e
avrebbe tutto il mio
sostegno, assieme a quello degli altri insegnanti.
Questo
discorso, naturalmente,
vale solo per i agazzi dal quinto anno in poi, poiché sono
loro che in
quest’ultimo anno si sono messi in gioco e hanno aiutato a
ricostruire
Hogwarts, mentre gli altri studenti cominciavano o continuavano
normalmente i
loro studi.
Detto
questo, avete il pomeriggio
libero, preparatevi per domani, sarà un’intensa
giornata.
-Quella
è tutta pazza, io non ho
intenzione di finire gli studi. – disse George.
-Già,
hai perfettamente ragione.
– concordò Fred.
-Io penso
che cercherò a trovare
lavoro nel mondo degli Auror. – disse Harry. – E tu
Ginny? Vuoi finire gli
studi anche se sei incinta?
-Cosa
cosa cosa? Ginny è
incinta?!- esclamò Fred.
-Ma va,
non lo sapevi? – chiese
Hermione. – Dai, lo sa anche Neville.
-Si,
Fred. Diventerò padre! –
esclamò eccitato Harry.
-Mai
nessuno che mi dice niente…
E tu Hermione? Li continui gli studi?
-Ovviamente,
non voglio finire a
lavorare in un negozio di scherzi come voi due idioti –
rispose Hermione,
facendo finta di essere superiore.
-Fratello
Fred, l’hai sentita?
-Si
fratello George. Non so tu ma
io sono alquanto offeso.
-Assolutamente
d’accordo.
E dette
queste cavolate, i due
gemelli si presero sotto braccio, alzarono il mento e facendo i finti
snob
offesi se ne andarono.
***
La sera,
Hermione si stava
preparando per l’uscita con Draco, quando un ragazzo alto,
magro e dai capelli
rossi, irruppe nella sua stanza.
-Cosa ci
fai qui? – chiese
Hermione, che era appena uscita dalla doccia e aveva solo un
accappatoio e un
asciugamano in testa, messo a mo’ di turbante.
-Volevo
chiederti… - cominciò il
ragazzo, sedendosi sul letto – Secondo te io e George
dovremmo concludere gli
studi?
-Guarda
che io stavo scherzando
oggi pomeriggio, quando dicevo che non volevo finire come voi, che sia
chiaro.
– rispose Hermione.
-Si, lo
so bene, e anche noi
quando abbiamo fatto finta di offenderci. Però io e il
ragazzo uguale a me
abbiamo parlato e abbiamo concluso che non sappiamo se continuare gli
studi o
tornare a Diagon Alley.
La porta
si aprì di nuovo, e
apparve di nuovo un ragazzo alto, magro e coi capelli rossi.
-Granger,
associata del mio
cuore? – chiese George.
-Scusate,
si da il caso che qui
non è il raduno della famiglia Weasley, ma la mia camera.
Quindi, George, cosa
vuoi anche tu? – chiese Hermione un po’ scocciata.
I due ragazzi le stavano
facendo fare tardi.
-Oh ciao
fratello, non ti avevo
visto. – George salutò Fred. – Comunque
Hermione, secondo te dovremmo tornare a
lavorare o…
Hermione
non lasciò finire il
ragazzo che subito esclamò: - Mi ha già chiesto
tutto Fred. Ti prego,
risparmiami.
-Bene,
quindi secondo te cosa
dovremmo fare? – chiese stavolta Fred.
-Visto
che avete le idee confuse,
io vi consiglio di rimanere qui ancora un po’ ma aiutando a
rimettere posto
Hogwarts. Nel frattempo potrete
decidere cosa fare.
-Brava
Granger, è per questo che
ti ho scelto come associata! – si complimentò
George, abbracciando Hermione.
-Si si,
sono molto contenta che
la mia idea vi sia piaciuta, ora però fuori. –
disse Hermione, sbrigativa.
-Come?
–chiese Fred.
-Ho un
impegno, quindi gradirei
che il raduno della famiglia Weasley si spostasse in un altro luogo,
grazie.
-Ci
vediamo domani. – la
salutarono i ragazzi, uscendo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** Capitolo 13 ***
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo 13
Draco e
Hermione stavano uscendo
dal castello per potersi smaterializzarsi.
Draco la
portò in un ristorante
nella Londra babbana, ed Hermione s stupì che conoscesse
qualche posto babbano.
-Posso
chiederti come fai conoscere
questo posto?
-Sai, un
giorno giravo per di qui
e ho scoperto questo ristorante. Così mi sono fermato per
mangiare qualcosa,
solo che non avendo sterline (solo in seguito ho capito che erano i
soldi
babbani) ho dovuto pagarmi la cena lavando i piatti.
-NON CI
CREDO! Draco Malfoy che
lava i piatti! Questa mi mancava… -disse Hermione mentre
rideva di gusto.
-Si si,
tu ridi, ma io ero
completamente nel panico quella sera. Avevo dato i miei galeoni alla
cameriera
e mi aveva risposto: “Mi scusi ma non accettiamo soldi del
Monopoli”.
Mentre
Draco raccontava la sua
prima serata in un ristorante babbano, Hermione rideva sempre di
più e sempre
più forte.
Quando la
cameriera arrivò al
loro tavolo per prendere le ordinazioni, guardò Draco e poi
esclamò: - Ehi, ma
tu sei il lavapiatti!
Hermione
scoppiò di nuovo a
ridere.
-Melany,
stasera non li lavi tu i
piatti, è tornato il ragazzo dell’altra volta!
– urlò la cameriera ad un’altra
ragazza che stava servendo un tavolo.
Hermione
continuava a ridere e le
risultava sempre più difficile fermarsi, mentre Draco voleva
sprofondare sotto
terra.
Infine la
cameriera prese le loro
ordinazioni e si dileguò verso la cucina.
-Herm,
posso chiederti una cosa?
– chiese Draco, ancora rosso in viso per la vergogna.
– Che cos’è il Monopoli?
Hermione
sorrise, perché le
vennero in mente i ricordi della sua infanzia, quando giocava con i
suoi
genitori e con i suoi cugini a Monopoli.
Mentre
cenavano, Draco volle
sapere di tutto sui giochi da tavolo babbani, da Monopoli a Cluedo a
Twist fino
ad arrivare ad Hotel.
Finita la
cena, i due
passeggiarono un po’ per Londra, e quando si fece tardi, si
smaterializzarono
ad Hogwarts.
Arrivati
davanti alle scale che
avrebbero diviso i due protagonisti, Hermione disse: -Grazie per la
bella
serata, Draco.
-Grazie a
te per avermi spiegato
cos’è Monopoli. – rispose Draco,
avvicinandosi sempre di più ad Hermione.
Dopo un
bacio, i due si diedero
la buonanotte e andarono ognuno per la sua strada.
A
colazione la professoressa
McGranitt fece un altro annuncio.
-Per
tutti quelli che hanno
intenzione di continuare gli studi, sono pregati di raggiungere il mio
ufficio
dopo la colazione. Per chi volesse invece abbandonare gli studi,
Hogwarts è la
casa di tutti i maghi, ma siete pregati di contribuire in qualche modo
se
voleste rimanere qui. Detto ciò, buona giornata a tutti!
Finita la
colazione Hermione,
assieme ad altri studenti, si recò nell’ufficio
della preside.
Mentre
aspettava il suo turno,
notò che tra la miriade di ragazzi che c’erano vi
era anche Neville. Così si
avvicinò per scambiare due chiacchiere con il ragazzo.
-Ehi
Neville!
-Ciao
Hermione, è un sacco di
tempo che non ci si vede! Nonostante siamo sotto lo stesso tetto ci si
vede
raramente. Strano, non trovi? – osservò Neville.
-Neville,
ma se ci siamo visti
ieri a pranzo. Eri seduto vicino a me, ricordi? – disse
Hermione, facendo mente
locale al mattino precedente, per essere sicura di non aver detto una
cavolata.
-Ah
già, non mi ricordavo più.
Piuttosto, come stai?
Hermione
stava per rispondere,
quando una voce, più precisamente quella della McGranitt, la
chiamò.
-Scusa
Neville, ci si vede a
pranzo. – Hermione salutò ed entrò
nello studio della preside.
-Salve
signorina Granger.- salutò
la McGranitt, facendo cenno ad Hermione di sedersi.
-Buongiorno
professoressa. – la
ragazza ricambiò il saluto e si sedette.
-Sai,
faccio questo colloquio con
gli studenti per assicurarmi che siano sicurissimi della loro scelta di
continuare gli studi, ma a te, Hermione, non credo ci sia bisogno di
chiederlo
due volte.
Prese la
bacchetta e fece
comparire un foglietto con i nuovi orari di Hermione, e lo
passò alla ragazza
che, più che soddisfatta, salutò e
andò subito in classe.
***
Dopo
cena, Hermione era sfinita.
Mentre usciva dalla Sala Grande incontrò Draco, che le diede
un bacio sulla
guancia. Hermione si irrigidì un po’.
-Hemione!
Suppongo che tu abbia
deciso di continuare gli studi.
-Si,
infatti sono stanca morta.
Ed era solo il primo giorno. Tu invece cosa hai deciso di fare?
-Beh,
inizialmente volevo andare
a casa da mia mamma, però qui ci sono tutti i miei amici e
non mi sento ancora
pronto a lasciare tutto questo. Per anni ho odiato questa scuola,
eppure non
voglio andarmene.
È proprio vero, ci si innamora di
ciò che si odia. Pensò Hermione.
-E volevo
dirti che ci ho
riflettuto anche io sul fatto che ti nascondessi, o meglio, che mi nascondessi agli occhi degli altri.
Ho pensato che non è facile per una brava ragazza come te
andare in giro con un
“ragazzo come Draco Malfoy” – disse
Draco, facendo il segno delle virgolette
con le dita, come ad imitare le parole della gente. – Quindi
se per un po’ non
vuoi dire niente finchè non sei sicura, lo accetto. Dobbiamo
fare dei
compromessi, e questo è il mio.
Dopo aver
salutato Draco e tornò
nella Sala Comune dei Grifondoro. Entrò in camera sua e si
distese sul letto
ancora completamente vestita.
Ginny
entrò in camera sua trenta
secondi dopo: - Herm, sono venuta a salutarti. Domani io e Harry
torniamo a
casa visto che nessuno dei due continuerà gli studi e
nessuno ha voglia di
stare qui a lavorare.
Le due
ragazze si salutarono e
Hermione ebbe giusto il tempo di infilarsi il pigiamone di pile che
Fred entrò
nella stanza.
-Com’è
andato il primo giorno da
studentessa? – esclamò.
-Piuttosto
bene, direi. Ma sono
stanchissima. – rispose Hermione.
Fred si
sedette accanto a lei sul
letto. – Quello che ti ci vuole è proprio un bel
ragazzo simpatico e dai
capelli rossi accanto a te.
-E
modesto, soprattutto. Non
dimenticare mai questo particolare. – sorrise Hermione.
-Ehi, non
accetto critiche da una
che indossa un pigiama che starebbe largo perfino ad
un’intera squadra di
Quiddich.
Hermione
allora prese il cuscino
che c’era dietro alla sua schiena e colpì con
tutta la sua forza Fred, che per
tutta risposta fece apparire un cuscino e fu così che
scoppiò una lotta coi
cuscini all’ultimo sangue.
Ad un
certo punto i due ragazzi
si ritrovarono uno sopra l’altro. Erano sempre più
vicini.
Ad
Hermione sembrava di avere un deja-vu,
mentre a Fred tornò in mente la
sera di Capodanno, quando Ron li aveva interrotti.
Fred la
stava per baciare, ma
Hermione gli mise le mani sul petto e lo fece alzare un po’.
-Scusa
Fred, ma non posso. –
disse Hermione.
Oh. Fu tutto quello che Fred
riuscì a dire. Si alzò e rimase
immobile e per qualche secondo ci fu un silenzio imbarazzante.
-Non…
non ti piaccio? – domandò Fred
con voce tremante, seppur rimanendo immobile.
-No,
assolutamente no. Sei un bel
ragazzo e sei anche molto premuroso. Il fatto è che io e
Draco ci stiamo
riprovando.
Oh. Disse di nuovo Fred.
-Non
è colpa tua. È solo che non
voglio mandare tutto a rotoli come l’altra volta.
-Capisco.
– disse Fred sedendosi
sul letto.
-Non
voglio che cambi niente fra
noi due Fred, okay? So che sei scombussolato, ma cerca di capirmi.
-Certo.
Ti assicuro che tra di
noi non cambierà nulla. Ora però è
meglio che vada. – disse il ragazzo, poco convinto
delle sue parole.
-No,
Fred. Resta. Ti prego. –
chiese Hermione.
-Herm
è tardi, e tu domani hai
lezione.
Hermione
si alzò e abbracciò
Fred, che la strinse forte.
-Ora
vado, buonanotte.
-Notte
Fred.
Il
ragazzo uscì dalla stanza e
chiuse la porta. Si appoggiò ad essa e si lasciò
scivolare per terra con una
lacrima che gli scendeva lungo la guancia.
BUON
ANNO!
Scusate
se negli ultimi capitoli ho smesso di mettere le foto sotto iltitolo e
di commentare ogni volta alla fine il capitolo, però
purtroppo ho veramnete poco tempo, la scuola mi prende tantissimo. E
col fatto che non sempre posso usare il computer, dato che non
è mio, aggiornare diventa sempre più difficile.
AD
OGNI MODO oggi sono qui con voi innanzitutto per augurarvi un buon anno
nuovo e poi soprattutto per commentare il capitolo.
Dunque:
Hermione e Draco sono usciti a cena nella Londra babbana e Draco ha
scoparto cos'è il Monopoli. Vi giuro, quella parte mi sono
divertita un sacco a scriverla.
Nella
seconda parte del capitolo invece troviamo Hermione e Fred in una
situazione piuttosto imbarazzante per la ragazza.
MA
TRANQUILLI, TUTTO SI RISOLVERA'.
Anche
se sinceramente devo dire che non ho ancora deciso se terminare questa
fanfiction con la dramione o la fremione... Voi cosa preferireste?
RINGRAZIO
TUTTI QUELLI CHE HANNO MESSO QUESTA STORIA NELLE PREFERITE, NELLE
RICORDATE, NELLE SEGUITE E TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO I CAPITOLI
PRECENDENTI.
Ve
se ama <3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** Capitolo 14 ***
capitolo 11 - a volte l'amore è proprio sotto
ai nostri occhi
A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo 14
Erano
due giorni
che Hermione non faceva altro che fare colazione, andare a lezione,
pranzare, andare a lezione, cenare e andare a letto.
Aveva
parlato con
pochissime persone, e ogni volta che qualcuno a lei sgradito le
rivolgeva la parola rispondeva sempre: “Scusa, ma devo andare
a
studiare.”
In
quei giorni si
sentiva come il Grinch, solo che a differenza del Natale, lei odiava
tutte le persone, e cercava il più possibile di evitarle. Il
perché?
Non lo sapeva nemmeno lei.
Dopo
l’accaduto
con Fred, aveva pensato che doveva prendersi una pausa dal mondo,
però, siccome aveva appena ricominciato gli studi, non
poteva
andarsene. Quindi aveva deciso di evitare le persone.
Alle
sei e mezza
di quella mattina, Hermione aveva aperto gli occhi e non riusciva
più
ad addormentarsi. Così decise di prendere i suoi amati libri
e
andare su una delle poltrone del salotto della Sala Comune.
Cominciò
a fare
il compito di trasfigurazione, anche se la consegna era soltanto per
la settimana successiva.
Finito
il
compito, decise di andare a lavarsi, dato che ancora era presto.
Dopo
il bagno
caldo, Hermione si sentiva decisamente meglio. Più allegra e
più
socievole.
Aveva
persino
deciso che, dato che era sabato, al pomeriggio sarebbe andata ai Tiri
Vispi Weasley a trovare Ron, dato che dalla fine delle vacanze di
Natale non lo aveva più visto.
Mentre
saliva le
scale per andare verso il dormitorio delle ragazze, aveva incrociato
Fred.
-Buongiorno!-
lo
salutò la ragazza con un sorriso.
-Ma
tutta questa
energia? Sono solo le otto e mezza di mattina – aveva
risposto
invece il ragazzo, ancora nel magico mondo dei sogni.
Ma
Hermione
ignorò la domanda del ragazzo e ne porse una lei:-Oggi
pomeriggio
vado a Diagon Alley da Ron, vieni anche tu? – non
lasciò nemmeno
che Fred rispondesse –Bene, alle tre fuori dal castello. Ci
vediamo
dopo.
E
con
quest’ultima frase sparì dietro la porta del
dormitorio, lasciando
Fred fermo sulle scale che, ancora mezzo rintontito, stava elaborando
tutto l’accaduto.
Prima
mi eviti
per due giorni e poi mi inviti ad uscire? Quella è tutta
matta.
Aveva concluso Fred.
Mentre
Hermione
percorreva il corridoio quasi deserto che portava alla Sala Grande,
venne fermata da Draco che le prese il polso:-Siamo di buon umore
oggi!
-Ehi!
– lo
salutò lei, dandogli un bacio a stampo.
-Cosa
ti è
successo? – chiese Draco.
-Niente,
perché?
– chiese Hermione, come sempre temendo il peggio.
-Non
mi hai
calcolato per due giorni interi.
-Oh.
Non
prenderla sul personale, Draco. Ho evitato tutti allo stesso modo.
–
rispose Hermione.
Nella
mia
testa suonava meglio l’ultima frase. Pensò
la ragazza.
-Draco,
puoi
venire un attimo? – lo chiamava Blaise Zabini dal fondo del
corridoio.
-Ne
riparliamo di
questa cosa, mia cara.- disse Draco ridendo, e poi si
congedò.
Quando
arrivò al
tavolo della colazione, si sedette tra Fred e George, e aveva Neville
e Seamus davanti, che salutò con un caloroso
“Buongiorno”
-Ah,
ma allora
sei tornata in te! – esclamò Seamus.
-Già,
Hermione.
Non parlavi con nessuno da due giorni, stavamo pensando che volessi
diventare la Luna Lovegood dei Grifondoro. – disse George.
Hermione
fece una
faccia strana. La Luna Lovegood dei Grifondoro?
-Quella
strana. –
specificò il gemello che non aveva ancora parlato.
***
Nel
primo
pomeriggio, subito dopo pranzo, Hermione decise di andare fuori nel
cortile.
La
neve aveva
ormai ricoperto ogni centimetro di Hogwarts, pertanto lo spettacolo
che si presentava era fantastico. Tutti gli alberi innevati e per
terra si vedevano solo qualche impronta probabilmente di qualcuno
che, come lei, amava la neve.
Hermione
decise
di seguire quelle orme, che portavano nel retro della scuola. Ad un
certo punto vide un ragazzo seduto sulla neve e con la schiena
appoggiata ad un albero.
Si
avvicinò per
capire chi fosse e, con sua grande sorpresa, trovò Draco.
Ciao
a tutti!
Lo
so, lo so, sono scomparsa per anni (letteralmente) ma ora sono tornata,
yeeee!
Spero
che questo capitolo vi piaccia, anche se è un po' corto
rispetto a tutti gli altri, ma vedrete che dal prossimo in poi
torneranno quelli di prima, se non anche meglio!
Fatemi saperte cosa ne
pensate, ciao ciao :)
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2038939
|