ryoga,ranma:un solo amore

di ziananna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo incontro. ***
Capitolo 2: *** Il cambiamento. ***
Capitolo 4: *** Il mistero della luce nello stagno. ***
Capitolo 5: *** Una premurosa sorella maggiore. ***



Capitolo 1
*** Il primo incontro. ***


Era mattina a casa Tendo.
Nabiki,Ranma e Hakane si stavano preparando per andare a scuola.

Kasumi stava pettinando i capelli di Hakene e quest'ultima,con un sorriso soddisfatto,disse:
''Kasumi,è vero che i miei capelli stanno diventando come quelli della nostra amata mamma?''.
E quella rispose:
''Eh,si!''.

Dopo aver fatto colazione Hakane e Ranma uscirono dirigendosi verso scuola.
Come ogni mattina Ranma faceva arrabbiare la disgraziata Hakane,che era molto permalosa e così ogni volta lo rincorreva per tutta la scuola.

Nel cortile,dove ancora si stavano rincorrendo,apparse un ragazzo con un ombrello.Si era appena trasferito e ad un certo punto sferrò un attacco verso Ranma,che ovviamente schivò.
Ranma era molto confuso in quel momento e fissava quello sconosciuto con disprezzo.
Ad un tratto il ragazzo misterioso disse:
''Ranma,vuoi continuare a sfuggirmi in eterno?''.


Così Akane, anche lei piuttosto perplessa, chiese a Ranma:
''Vi conoscete?'' .
Lui rispose che non l'aveva mai visto prima d'ora.

Ma ad un tratto Ranma se ne ricordò:si,quel ragazzo davanti a lui era quel suo vecchio compagno delle medie e il suo nome era Ryoga.
Rimase un po' a fissarlo,notando che era un ragazzo di bell'aspetto con degli occhi molto seducenti.Aveva dei capelli alla "casco di banana" molto lucenti e dei canini attraenti.
Ad un tratto Ryoga prese il suo ombrello e lo lanciò verso Ranma che lo schivò di nuovo e così iniziarono a combattere.
Colpo dopo colpo,ad un tratto Ranma lanciò Ryioga fuori dal muretto della scuola che si perse di nuovo e tornò alla ricerca della scuola del signorino con il codino.

Ranma e Akane continuarono ad aspettarlo fino a tardo pomeriggio,fino a quando Ranma disse:''Dai su torniamo a casa.Ryoga non ha il minimo senso dell'orientamento,vedrai che quel pazzo si sarà perso!''.

Quella notte Ranma rimase per molto tempo in giardino a riflettere su quel bel ragazzo.
''Perchè quel suo volto continua ad rimbombare nella mia mente,dannazione....eppure era così bello...Ranma no,non è possibile...a te piaceva Akane,no?Diamine non so cosa fare...dovrei parlarne con qualcuno..ho paura...io per quel ragazzo provo solo una gran pena e nient'altro!''.

Penso fra sè e sè.
Akane notando Ranma così pensieroso si sedette accanto a lui e gli chiese cosa avesse .
''Nulla Akane,sto benissimo''.
Disse lui.
Lei prendendogli la mano gli disse:
''Su,racconta tutto,dai!Sennò ti butto nello stagno!

''No no,ti prego!E' che non riesco a giustificare tutto questo odio nei mie confronti da parte di Ryoa.Insomma,sono stato veramente così cattivo??Non è possibile...c'è qualcosa che non va,c'è qualcosa che scatena il suo odio verso di me!Cosa posso avergli fatto?''.

Akane odiava vederlo in quello stato,lei voleva vedere il solito Ranma,cioè quello presuntuoso,allegro e divertente di sempre.
Così gli prese il braccio e lo buttò nello stagno.
Così facendo Ranma mutò in donna e lei lo sbeffeggiò.

''Akane!Me la pagherai!Lo giuro!''.
Così tornarono ad inseguirsi per tutta casa.

Intanto il signor Soun e Genma,che giocavano a scacchi,ascoltandoli iniziarono una piccola conversazione.
''Sono così belli e adorabili quei due!''.
Disse il signor Tendo.

Genma rispose:''Eh già.L'amore è nell'aria,senti?''.


Così a casa Tendo,
un altro giorno passò.

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Capitolo 2
*** Il cambiamento. ***


Ecco la sveglia che suona a casa Tendo e tutti che si svegliano.
Kasumi,la dolce e premurosa sorella maggiore,era andata a preparare la colazione ed era passata per la camera dei ragazzi per vedere se si fossero svegliati.
Nabiki stava cercando la divisa nell'armadio,Akane stava facendo la doccia e invece Ranma non si trovava.

''Ranma,Ranma dove sei?''.
Alla domanda di Kasumi nessuno rispose.


Controllò da per tutto e così lla preoccupazione saliva.
Lei era come una dolce mamma per tutta la famiglia e ciò valeva anche per i Saotome.
''Ah,forse so dove trovarlo!..
''Sul tetto!''.
Disse ad un tratto lei.

Così andò a controllare.
Lo trovò perso nei suoi pensieri,con uno sguardo intenso che seguiva ogni minimo movimento di un'aquila che svolazzava nel cielo.Ranma non si accorse della sua presenza.

''Ranma?Ranma?''.
Era preoccupatissima e li diede una pacca sulla spalla chiedendogli cosa avesse.
Lui non rispose,ma come se quella pacca l'avesse svegliato da un incubo Ranma si alzò di colpo. <<
''Stramaledetto Ryoga,io ti uccider!
Disse urlando lui.
Poi riprese impanicandosi come se avesse appena visto un fantasma.
''Kasumi,sei tu?Scusami,io non volevo...''.
Lei gli disse tranquillamente:
''Non ti preoccupare,vieni a fare colazione adesso''.


Quella mattina arrivò una lettera da parte di Ryoga nella quale chiedeva a Ranma di essere sfidato in un combattimento.
Quando la lesse Akane disse:
''Un momento,ma il vostro duello doveva svolgersi ieri!''.
Ma Ranma rispose:
''Non preoccuparti,quello non ha il minimo senso dell'orientamento,vedrai che sarà sperduta da qualche parte nel mondo lontano da qui!''.


Dopo aver fatto colazione si dirissero verso scuola e per la prima volta Ranma non fece arrabbiare lui:tra loro non c'era altro che silenzio.
Arrivati in classe Akane stava parlando con le sue amiche e una di loro le disse
'':Oh, che bei capelli che hai,sono bellissimi!Ti sono cresciuti così in fretta,complimenti!''.

Lei ringraziò contenta.
Ad un tratto un ragazzo urlò:
''Venite a vedere!C'è quel ragazzo strano dell'altra volta!''.
Akane chiamò Ranma per comunicargli che Ryoga era arrivato.


Così accorsero tutti nel campo da calcetto dove Ryoga sfidò Ranma e iniziarono a combattere.Mentre combattevano Ranma domando quale fosse il motivo di tutto quell'odio nei suoi confronti,insomma,ne era passto di tempo e adesso di pane ne poteva avere tanto perché continuava ad odiarlo così?
Ma quello non rispose e gli si gettò adosso a Ranma per mettergli delle manette per legarlo,in modo tale che non potesse scappare.

Tra i due iniziò un combattimento molto cruento.
Ranma stava in vantaggio ma ad un certo punto Ryoga scatenò tutta la sua ira.
Ranma non era molto concentrato poichè stava combattendo con una persona per la quale provava qualcosa,anche se non capiva di cosa potesse trattatsi.
Odio?Amore?Pena?
A ciò non sapeva rispondere.


Ranma provava qualcosa per Akane ma contemporaneamente anche qualcosa per Ryoga.
I suoi sentimenti erano confusi,non sapeva cosa fare!

Il loro combattimento si spostò per le vie della città e così Ranma diede un calcio potentissimo a Ryoga:
''Cosa c'é,hai perso la voglia di combattere Ryoga?Hai paura?''
Gli disse.

Nabiki,che aveva scomesso sulla vittoria di Ryoga,gli diede delle pillole senza nessun potere straordinario,facendogli credere che facevano diventare fortissimi chiunque le ingerisse.
E,ovviamente,entrò in gioco la forza della persuasione e così facendo,Ryoga,prese un gigantesco palo e iniziò a inseguire Ranma.
Ad un certo i due si ritrovano in un parco e Ranma salvò Akane che stava per essere colpita per sbaglio da Ryoga che con una lametta tagliò i suoi bellissimi e lucenti capelli,ai quali lei teneva tanto.

Rimase sotto shock,non si muoveva più.

Si diresse verso casa anche se prima aveva conciato per le peste sia Ryoga che Ranma.
I due rimasero a combattere fino a tarda notte ma poi Ryoga si perse,di nuovo.

''Quel ragazzo è veramente...''.
Ranma non riuscì a finire la frase poichè Kodachi,la sorella di Kuno,lo aveva appena abbracciato.
''Oh Ranma,mio amato,non correre più dietro ad Akane,lei non merita un ragazzo così bello e affascinante come te!Diventa mio,io e te saremo la coppia più bella di Tokyo,immagina!E io poi sono la più popolare della scuola,sarai fortunatissimo e invidiato da tutti!''.
Ranma non si muoveva,era come una statua e Kodachi se ne accorse.
''Cos'hai mio Ranma?''.
Gli chiese.
Lui non ci faceva caso,la spinse lontano da sè e iniziò a camminare verso casa.
Mentre lei gli chiedeva da dietro perché aveva quell'espressione così cupa,Ranma aveva appena scoperto che non amava più Akane,anzi non ci pensava proprio più.
Nessuno sapeva che a lui non gli fregava niente della sorella di Kuno.
Nessuno sapeva che lui provava qualcosa per Ryoga.
Nessuno.

Ma c'era una cosa che tutti sapevano:Ranma era cambiato!

Il ragazzo disinvolto,capoccione,simpatico si era trasformato in un ragazzo cupo,grigio e sempre pensieroso.

Non gli interessava più nulla.
Passava sempre le notti in bianco immerso nei suoi pensieri più intimi e profondi.
La mattina non faceva più colazione e non parlava più con nessuno,ignorava qualsiasi cosa.
Non faceva più la strada con Akane per andare ogni giorno a scuola.
Ranma si allontanò da tutto e tutti.


Una notte...

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Capitolo 4
*** Il mistero della luce nello stagno. ***


Una notte Ryoga si intrufulò nella casa di Ranma.
Entrò nella cameretta e lì c'era lui che dormiva.
"Alzati stramaledetto Ranma,finisci il combattimento codardo,smettila di scappare"
Disse Ryoga.

E Ranma,siccome era da tanto che non dormiva non si alzò.
Ad un tratto Ranma nel sonno bisbiglio:
"Ryoga io ti amo".
Casco di banane rimase fulminato da quelle parole,non sapeva cosa fare e dire.

Ryoga rimase fermo a fissare quel ragazzo che dormiva beato mentre sognava.Ad un tratto pensò tra sè e sè:
"E' carino Ranma mentre dorme,no,non dirlo nemmeno per scherzo..devo svegliarlo,non posso rimandare il combattimento" .
"RANMA!Alzati!".

Quello non si sveglio e al posto suo si alzò il padre che si era trasformato in panda e li scaraventò tutti e due fuori dalla finestra,mentre pioveva.
Cascarono tutti e due dentro lo stagnetto che era fuori in giardino.
E li Ranma si trasformò in ragazza e Ryoga si rinchiuse dentro a una sacca magica che non faceva passare nessuna goccia d'acqua.

Ranma in quel momento si svegliò,era confuso,poco fa stava dormendo dentro la sua stanza e adesso si ritrovava dentro uno stagno.

"Una luce?!Cos'é quella?Ryoga? Anche lui qui?Cosa sta succedendo?".
Penso Ranma tra sè e sè.
Una lucetta sul fondo dello stagno diventò sempre più grande,Ranma la fissava sbalordito,d'altronde come Ryoga.

Non sapevano cosa fare,non si muovevano,il fiato sembrava non scomparire proprio come se potessero respirare sotto l'acqua.
Quella luce diventava sempre più grande,sembrava divorare tutto e si stava avvicinando ai due ragazzi che erano piuttosto perplessi e increduli.Che fosse solo una specie di miraggio era impossibile.

Ad un tratto la luce inghiottì i due ragazzi che non credevano ai loro occhi.


Eccoli lì uno su un letto e l'altro su un altro letto che dormivano.
Avevano dei volti angelici,erano bellissimi e indossavano degli abiti da monaco,non sembravano combattenti ma due principi,bellissimi,provenienti da un altro pianeta.
Ranma era di nuovo maschio e fu il primo ad aprire gli occhi.
Sbattè le ciglia per ben tre volte incredulo di ciò che stava vedendo:una stanza immensa con delle finestre gigantesche,due letti matrimoniali,un infinito armadio fatto d'argento.
"Ma dove mi trovo?Ryoga??Anche lui qui?Cos'è successo?La luce,è vero...che sia un sogno oppure siamo finiti in una dimensione parallela...non sono più donna che strano".

Ranma aveva una faccia sconvolta.Ad un tratto si diede un pizzicotto.

No,non era un sogno era tutto reale.
"E questi vestiti?"
"Ryoga,Ryoga,svegliati..SVEGLIATI!''.

Ryoga si alzò di botto gridando:
"Maledetto Ranma combatti!".

Poi spalancò gli occhi:
"Ma dove sono??Se è opera tua,ti uccido!Ma cosa?E questi abiti?La luce?Lo stagno?Il panda...".
Ryoga continuò a sparare cacchiate che aveva visto prima di trovarsi li.

Ranma lo fermò:
"Smettila Ryoga,non fare l'idiota,adesso dobbiamo trovare il modo di capire dove e come siamo finiti qui e soprattutto come tornare indietro".

"Ranma per una volta ti do retta,dimentichiamo ogni rancore,solo per oggi".

"Ryoga ancora non mi vuoi dire il motivo di tanto odio verso di me" .

Una voce femminile poi li interruppe:
"Oh,siete svegli miei amati?".

Era una voce bellissima e soave,dolce quanto il miele e proveniva da un angolo che nessuno dei due ragazzi riusciva ad individuare.

"Chi sei maledetta?Dove siamo finiti?Cosa vuoi da noi?".
Gridò Ranma.

Ryoga non parlò,sembrava conoscerla quella voce e sembrava non piacergli affatto.Poi aprì la bocca:
"Azusa,sei tu??".

Quella misteriosa e bellissimaa voce non rispose.
Ad un tratto la voce cambiò:
"No,non sono Azusa".

Quest'altra voce che rispose la conoscevano entrambi sia Ranma che Ryoga:
"Akane che ci fai qui?!".

La voce cambiò ancora e questa volta con la voce di Shampoo:"Oh,mio amato Ranma e anche tu bellissimo Ryoga,io vi amo".

"Fatti vedere,codarda!".
Gridò Ryoga.


E poi i due ragazzi si alzarono e si misero in posizione di combattimento.

"Combatti creatura immonda,sappiamo bene che quelle non erano la tua voce".

Allora scomparse l'armadio gigantesco e al posto suo comparve una porta.
I due ragazzi avevano un'espressione sconvolta,ma paura non ne avevano.


La porta si aprì...

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Capitolo 5
*** Una premurosa sorella maggiore. ***


 Intanto a casa Tendo la sveglia era suonato e come sempre la dolce e premurosa Kasumi fece il giro di tutte le stanze per controllare se tutti si fossero svegliata.

Giunta nella camera dei Sautome notò che non c'era nessuno, sia Ranma che il padre erano svaniti.

Fece un urlo per chiamare il padre e gli chiese dove stessero i due, ed egli rispose che sicuramente stavano ad allenarsi da qualche parte e che non si sarebbero dovuti preoccupare.

Nessuno avrebbe mai sospettato che il povero Ranma fosse stato risucchiato dallo stagno, un momento, e il signor Sautome? Stava giù in salotto a leggere il suo giornale.

Kasumi si diresse in salotto per apparecchiare la tavola per la colazione e notò che c'era il signor Sautome sotto forma di panda che leggeva il suo giornale mattutino e gli chiese dove stesse Ranma 

<< Non ho idea di dove sia, ma so che ieri sera stava con Ryoga >>

Kasumi essendosi affezionata tanto a Ranma, il futuro marito di Akane, era preocupatissima.

Lei era consapevole del fatto che Ranma non era tanto forte da potersi cimentare in un duello con Ryoga

Lei sottovalutava troppo Ranma, nonostante sapesse che lui era uno dei migliori combattenti dell'intero Giappone

 Lei non aveva più tanta fiducia in nessuno

Lei pensava che tutti fossero tanto forti per tutti da quando quella volta, nella gara per la miglior torta aveva perso, nonostante lei fosse la miglior nel preparare dolci.

Può sembrare banale che un torneo di torte faccia stare così male una persona, ma lei ci teneva tanto a vincere, ci contava più di qualsiasi altra cosa a quella vittoria, e vedere nelle mani di qualcun'altro ciò che si desidera fa male, fa più male di qualunque sconfitta in un qualsiasi duello.

Quando si perde qualcosa alla quale si ambiva intensamente si sta male, tanto male, e in lei era rimasto indelebile quel ricordo di quella sconfitta, la sua prima sconfitta. 

Lei era una giovane diciottenne assai fragile. 

Lei credeva in tutto quello che faceva e ci metteva tutta la buona volontà, ma a quel torneo di torte, il quale si teneva ogni anno, non si è più riscritta, nonostante per cinque anni consecutivi aveva portato a casa il premio.

Lei non era una di quelle che " Sono stata sconfitta. Bene, mi sarà di lezione affinché io torni ancora più forte in guerra", no, lei non era così, lei era più da "Sono stata sconfitta. Basta, mi arrendo", ecco, questa è la frase che rappresenta di più Kasumi.

<< E non sa dove si siano diretti? >>

<< No! >> Sun, diede un secco no, era incurante e indifferente, si direbbe quasi che del figlio non gli importasse .

A Kasumi non piaceva questo atteggiamento da parte del padre nei confronti del proprio figlio. 

Lei per un certo periodo di tempo aveva adottato un bambino sequestrandolo alla famiglia, poiché nonostante quel povero bimbo si fosse rotto una gamba i genitori si rifiutarono categoricamente di portarlo a farlo curare.

A lei dava fastidio l'incuranza.

Si strinse il pugno fortissimo, abbassò la testa e di scatto la rialzò rapidamente urlando:

<< Ma la vuole farla finita una buona volta? Vuole smettere di comportarsi così male con suo figlio? Possibile che ci tenga più io che lo conosco da quasi un anno che lei che lo conosce da una vita? Non le fa tenerezza quel povero liceale, che vuole diventare campione di arti marziali, che si cimenta in battaglie che non sono le sue? >>

Aveva taciuto di colpo.

Cosa aveva fatto? Kasumi, aveva involontariamente sgridato il miglior amico di suo padre, una persona adulta, dimostrandosi così una maleducata.

Riabbassò nuovamente la testa e disse:

<< Le porgo le mie più sentite scuse, io non volevo >>

Rialzando la testa, notò che il signor Sautome era impassibile, aveva un sguardo fisso sul giornale e sembrava quasi che non avesse visto nemmeno Kasumi.

Lo fissò ancora un po e sembrava disprezzare quel panda di colpo il signor Sautome si buttò per terra e si mise a ridere, rotolando sul pavimento.

Lei spalancò di colpo gli occhi, non capiva nulla:

<< Cosa le prende ora? Io non trovo nulla di così esilerante nelle mie parole, ero serissimo e vorrei che lo fosse anche lei >>

<< Kasumi, senti questa barzelletta che dice... >> Lui si mise a raccontarle quella barzelletta.

Kasumi senza lasciargli nemmeno il tempo di leggergliela, scocciata, se ne torno in cucina lasciandolo parlare da solo.

Scesero tutti per fare colazione e mangiarono felicemente, nessuno commentò l'assenza di Ranma.

Dopo di che Nabiki e Akane si diressero a scuola, Kasumi andò a lavare i piatti mentre Sautome e Tendo se ne stavano a giocare a dama.

Tornando a Ranma e Ryoga, dalla porta non uscì nessuno, si era semplicemente aperta.

<< Ma cosa diavolo succede? >> più che sconvolti i due erano altamente confusi.

<< Ranma, non fare il finto tonto, so che c'entri tu, quello era il tuo giardino, ho sempre.. >>  Ryoga fu fermato da uno:

<< Stai zitto >> Ranma si era stufato di sentirsi provocato e sgridato da una palla al piede, che lo accusava di ogni disgrazia.

I due varcarono la soglia della porta e sentirono un'angelica voce dire:

<< Non è il momento, non è il momento >> 

E così i due si ritrovarono teletrasportati davanti allo stagno in cui erano cascati, Ryoga porcellino e Ranma ragazza.

Avevano entrambi gli occhi a punto interrogativo.

<< Ryoga, ma c-c-cosa è successo? >> Ranma si guardo attorno e non c'era nessun porcellino, Ryoga se n'era andato.

<< Codardo, ecco cosa sei Ryoga, sei un miserabile codardo >>.

Ranma rientro in casa salutando il padre e il signor Tendo, Kasumi gli si catapultò dinnanzi:

<< Dove sei stato? Cos'hai fatto? Oggi non sei andato a scuola, Ryoga? >>

La fece il sorriso più splendido del mondo e abbracciandola disse:

<< Niente, Kasumi, niente >> 

E si fiondò nella sua stanza a riposare, lasciando la diciottenne stupita e arrossita in faccia.


*** 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

- Sono consapevole del fatto che i miei testi sono banalmente banali.

Vi prometto che cercherò di arricchirli e di migliorali.


-nanna-

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