I misteri misteriosi dell'accademia Cross

di _Cramisi_
(/viewuser.php?uid=167812)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazioni ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6 ***
Capitolo 8: *** 7 ***
Capitolo 9: *** 8 ***
Capitolo 10: *** 9 ***



Capitolo 1
*** Presentazioni ***


Salve a tutti parto con il dire che questa storia è nata grazie a Lien_, che ritengo una scrittrice fenomenale. È grazie a lei che ho creato questo personaggio.
Nives è nata perchè Lien ha scritto Threads of fate, che personalmente invito a leggere essendo bellissima. Fatto sta che mi ci sono affezionata a questo personaggio un po’ psicopatico,quindi vorrei proporvi una storia sotto forma di Round Robin ma dato che non è possibile vedremo di arrangiarci.
Se vi va d partecipare vi chiederei gentilmente di mandarmi la scheda dei vostri oc come recensione o come messaggio personale,insomma come preferite.
Se oi vorrete fare un capitolo extra mi mandate lo scritto per messaggio e o provvederò a postarlo.

Abbiate pietà.


Questi sono i miei personaggi principali:

Nome: Nives

Cognome: Nightwish

Soprannome: Neve, Niv

Età: 16 anni

Data di nascita: 22/12/96

Segno zodiacale: Capricorno

Luogo di nascita: Oslo

Filosofia di vita: Vivi e manda a quel paese chi non ti lascia vivere - Sii sempre te stessa senza condizioni

Nazionalità: Norvegese

Razza: Vampira sangue puro (non dalla nascita.... la storia è contorta XD)

Poteri: Creazione,
Distruzione
Artigli capaci di incenerire qualsiasi cosa con cui vengano in contatto
Resuscitare le persone
Soggiogare la mente sia dei vampiri che degli umani
Levitazione
Capacita di saper brandire ogni tipo di arma bianca

Gusti: Hobby- Ama dipingere, pattinare, praticare ginnastica ritmica,il nuoto e leggere (fantasy e libri con amori tormentati da guerre)


Cibo- Pizza e dolci in generale (predilige caramelle e cioccolato)

Peso: 58 kg

Altezza: 175 cm

Aspetto fisico:
Alta, magra e ben proporzionata. Il viso ha lineamenti fini con grandi occhi con la particolarità di cambiare colore in base all'umore della loro proprietaria, labbra carnose ma non eccessivamente
I capelli sono lunghi fino a metà coscia, mossi con al termine dei boccoli, colore della neve.
Ha delle mani molto curate e fini con dita affusolate contornate da artigli. Per finire a testimonianza della sua natura di vampira é pallidissima ma comunque liscia e vellutata.

Segni particolari: voglia a forma di leone dietro il collo

Carattere:
Fredda e distaccata all'apparenza,ma chi la conosce sa che non è altro che una ragazzina capricciosa. Odia le grandi folle e rifugge dal contatto fisico. Molto selettiva sulle amicizie, è molto schietta e determinata. A volte questa sua schiettezza allontana le persone e per lei va bene anche essere presa per un'asociale, basta che gli sconosciuti stiano alla larga dal "suo mondo". Verso i suoi nemici é una furia non teme rivali, é vendicativa e a volte sadica ma solo contro chi osa sfidarne l'ira. É capace di tutto pur di proteggere i suoi amici. É fondamentalmente orgogliosa, e anche se sa di sbagliare non chiede mai scusa, non si abbasserá mai a combattere in modo disonorevole e con mezzi disonesti da lei definiti "da femminuccia"

Storia:
All'età di dieci anni, dopo un incidente stradale, perse i genitori morti sul colpo e la memoria a causa dello shock. Da quel giorno vive da sola nella sua villetta nella capitale norvegese. Un giorno tornando a casa dopo una passeggiata, sul retro del suo giardino trovò un sangue puro ferito e, ignara della sua natura, lo portò in casa e decise di curarlo.
Il vampiro, anche dopo il suo ristabilimento passò parecchio tempo con la ragazza , affezionandosi ad essa tanto da creare con lei un legame padre-figlia; al fine di tenerla vicino a lui per sempre la trasformò in un vampiro,a quel tempo Nives aveva 12 anni. Nell'istante in cui avveniva la trasformazione, il Livello A notò, dal gusto del sangue, che esso aveva un'anomalia.
Tale anomalia consisteva nel fatto che grazie a un incantesimo la giovane poteva saltare la regrezione a Livello End è divenire un sangue puro come il giovane vampiro.
Dopo la trasformazione Nives venne portata ad abitare nella tenuta Nightwish, dove conobbe la famiglia Aido e fece amicizia con Hanabusa. In breve venne accettata dall'intera famiglia e divenne anche il diretto successore per controllare la famiglia in futuro, così come fa suo padre adottivo.

Parenti:
Kinon Nightwish - padre adottivo: stato vivo (Livello A)
Soul Nightwish - nonno adottivo: stato vivo (Livello A)
Ambra Orlandi - nonna adottiva: stato viva (Livello A)

Ama: Leggere, disegnare,recitare, praticare diversi sport e ha un debole per gli animali di qualunque genere. Ascolta anche diversi tipi di musica anche se il suo genere sua preferito è il gotico-metal e adora la sua collezione di armi

Odia: I balli d'alta società (per la troppa folla), le persone false,ipocrite e spocchiose(come Kaname), le persone che non hanno fegato di affrontare di petto i loro problemi e persone troppo sdolcinate. Non sopporta gli slanci di affetto eccessivi o dettati da secondi fini, soprattutto se avvengono in pubblico ma al di sopra di ogni cosa odia GLI INSETTI soprattutto cimici e scarafaggi.
Migliore amico: Fil
Amore: spera che un giorno conoscerá l'anima gemella, un ragazzo con cui condividere sogni,speranze e delusioni. Non lo ammette mai apertamente ma spera che all'accademia incontrerá il ragazzo dei suoi sogni. All'esterno non dimostra niente e allontana ogni corteggiatore dicendo che l'amore non fa per lei, i pretendenti che non vengono scacciati da lei vengono allontanati dal padre geloso e iper protettivo. Ma poi nascerà una storia tra lei e Aido. All'inizio lei lo riterrà un po' stupido e superficiale ma si accorge ben presto che è un ragazza che mette molta passione in tutto quello che fa.

Questo è il secondo
Nome Filippo

Cognome ??? In seguito aquisirá quello dei Nightwish

Soprannome Fil ma solo per Nives se qualcun'altro osasse chiamarlo cosí lo truciderebbe all'istante.

Etá 18 apparente

Filosofia di vita: Elimina i nemici dei tuoi amici

Data di nascita??-??-??

Segno zodiacale ??

Luogo di nascita??

Nazionalitá Norvegese

Razza vampiro nobile(decaduto)

Poteri puó creare spazzi inter dimensionali dove nascondere le sue armi e tirarle fuori al momento opportuno
Creare bolle di energia dove puó imprigionare i nemici o usare come barriera

Gusti ama ogni cibo ma predilige la carne e le cose rustiche

Peso 75 kg

Altezza 1,83

Aspetto fisico Ha un fisico asciutto e prestante carnagine bianchissima.
Gli occhi sono uno di colore verde e l'altro nero
I capelli sono corvini, lunghi fino al collo e li lega spesso in una coda bassa ma alcune ciocche sulla testa spuntano in modo disordinato. Le labbra sono sottili e ben delineate.

Segni particolari cicatriche che gli attraversa la schiena in diagonale, dalla spalla destra a metá schiena circa.

Carattere É molto introverso e chiuso in se stesso considera tutti i vampiri come nemici a causa di ció che gli é successo da piccolo. Ma sará sempre legato emotivamente alla famiglia Nightwish.

Storia Terzo figlio di un importante famiglia di vampiri. Vessato dai genitori che lo trattavano come uno schiavo, spronandolo a servire i due fratelli piú grandi. In una giornata piovosa, dopo aver ricevuto l'ennesima fustigata del giorno decise di fuggire. Corse a lungo quella mattina, anche se i raggi gli davano fastidio aveva paura di tornare in quella gabbia buia. Si rifugió in un parchetto della capitale accucciato dietro ad un cespuglio venne trovato dalla neo sangue puro Nives. La sangue puro si impietosì molto nel notare come fosse ridotto il giovane cosí decise di portarlo a casa con se. Da quel giorno divenne la guardia del corpo, nonché maggiordomo di Nives.

Parenti Non si conoscono(non gli ho inventati)

Ama colei che in quel giorno lo salvó cioé Nives, la sua "padroncina"

Odia la sua vecchia famiglia e i vampiri, soprattutto quelli nobili che lui ritiene snob. Quando entrerá alla cross odierá soprattutto Kaname e Aidoh. Il primi perché un bastardo che non fa altro che provoare Nives e il secondo per la sua stupiditá, dato che lo conosce bene per il fatto che venisse spesso a giocare con Nives.

Hobby si allena spesso con le sue armi e i suoi poteri per il resto trascorre le giornate al servizio della famiglia Nightwish che lo aveva accolto senza sapere nulla di lui

Ha paura che la sua padroncina possa essere ferita e teme che un giorno Nives se ne andrá

Migliore amica Nives

Ragazza o cotta ha occhi solo per l'erede dei Nightwish ma non si dichiara per paura di un rifiuto.


Spero che vi interessi e che decidiate di partecipare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 1 ***


Viaggio


Erano più di nove ore che stava seduta su quel cavolo di aggeggio volante.
Era veramente il colmo, una vampira che poteva volare viaggiava in aereo? Mai viste cose del genere.
Si alzò e si risedette per un’altra decina di volte, stare immobile non faceva per lei.
“Signorina mi sembrate impaziente” A parlare era stato un ragazza sui diciotto anni, molto bello, forse troppo per essere umano.
I capelli corvini erano lunghi fino alla base del collo sempre legati rigorosamente in una coda bassa.
Purtroppo per quanto ci provasse il giovane non riusciva, però, a tenerli ordinati, infatti ciocche ribelli gli spuntavano sulla sommità del capo.
“Lo sono Fil,lo sono” Rispose con fare seccato e allo stesso tempo rassegnato la vampira albina.
Anche la ragazza era molto bella, carnagione bianchissima, lunghi capelli color della neve e dei bellissimi occhi cangianti.
“Non vedo l’ora di arrivare. Devo ricordarmi di farla pagare al mio tenero papino” Continuò lei.
“Suvvia non fate così nobile Nives. Il vostro nobile padre lo ha fatto per voi” cercò di rabbonirla il moro.
“Solo non so perché abbia iscritto anche me. Avrei potuto proteggervi anche senza partecipare alle lezioni, dopo tutto sono solo un vostro servitore”
“Fil dovresti sapere che per papà sei uno di famiglia” disse pacatamente l’albina “Comunque ora non pensiamoci, guarda stiamo per atterrare”
Infatti pochi secondi dopo la fastidiosissima voce dell’hostess annunciò l’atterraggio.

*****

Tess Sparks sedeva in uno degli ultimi sedili della prima classe.
In generale non le dispiaceva viaggiare in aereo, ma questo viaggio era stato terribile tanto che la ragazza lo aveva soprannominato il viaggio del terrore.
Aveva viaggiato di giorno, e per un vampiro non era già il massimo.
Come se ciò non bastasse a fianco aveva una vecchietta che per tutto il tempo non aveva fatto che parlare di maglia e dietro un bambino che sembrava un canguro impazzito.
Non era molto allettata dall’idea di andare alla Cross, sapeva che li vi erano ben quattro hunter in servizio, e lei aveva aura di loro più di qualsiasi cosa.
Al momento stava odiando i suoi genitori, di solito le erano indifferenti visto il fatto che per lei erano praticamente degli estranei.
Fatto sta che dopo ben due anni che non li vedeva, erano tornati, appena gli aveva visti gli era venuto quasi un infarto, e loro cosa le avevano detto appena arrivati?!
“Prepara la tua roba domani hai il volo che ti porterà in Giappone, frequenterai l’accademia Cross”
E come erano arrivati sparirono.
Dopo quella scottante notizia si era urgentemente recata dai suoi zii per discuterne.
Gli zii la incoraggiarono ad andare dicendole che lì, forse avrebbe potuto superare il suo terrore per gli hunter.
Così anche se titubante accettò, e adesso si trovava in quell’odiosa situazione.
Sbuffò e si ravvivò i suoi lunghi capelli ambrati.
Ormai era quasi arrivata.

******

“Che cavolo ci faccio io qui?” Un vampiro dagli occhi azzurri come il ghiaccio si dimenava furiosamente, eludendo tutte le resistenze della hostess che invano tentava di calmarlo.
Alex Storm un bellissimo vampiro dal fisico prestante e dai capelli biondo cenere voleva capire cosa diamine ci facesse su un aereo diretto in Giappone.
Si calmò di colpo e si mise a riflettere, l’hostess notò che il passeggero si era rilassato, così, se ne andò.
Il giovane intanto cercava di ricordare cosa gli era successo, rammentava soltanto i suoi genitori adottivi che gli ordinavano di andare la Cross e lui che ovviamente rispondeva con un bel no secco.
Da quel momento è solo buio, poi ad un tratto si illuminò, i suoi genitori dovevano averlo addormentato e messo in aereo.
Adesso che aveva capito cosa era successo rimaneva un altro problema, come fare per evadere da lì?
Anche avendo l’agilità dei vampiri un salto da quell’altezza avrebbe danneggiato anche lui, quindi non poteva saltare giù dall’aereo.
Non poteva far altro che aspettare che l’aereo atterrasse.
Era una cosa da non crederci, i suoi genitori adottivi che litigavano sempre, per una volta si erano coalizzati, peccato che fosse contro di lui.
Passò le tredici ore di viaggio a maledire quei due sangue puro, che per qualche recondito motivo avevano deciso di prendersi cura di lui.
Come se il fatto di essere trasportato in Giappone non fosse abbastanza tragico, dal suo punto di vista, c’era qualcosa di peggio.
AVREBBE DVUTO STARE SEDUTO PER 13 LUNGISSIME ORE e per lui, che al massimo stava fermo dieci minuti, era una cosa impensabile.

******

Kara Valengo non era una ragazza ricca e riteneva molto strano che il suo tutore avesse deciso di iscriverla a quella prestigiosa accademia.
Non era felice, pensava che avrebbe dovuto stare in classe con oche frivole e snob.
Non sapeva proprio come comportarsi, il che era strano visto che riusciva ad ambientarsi.
Scostò un po’ le tende che aveva chiuso per cercare di dormire un po’,inutile dire che non c’era riuscita, il perchè era molto semplice, vicino a lei si trovava un signore che non faceva altro che russare e parlare nel sonno.
“Ma proprio a me doveva capitare?” Sussurrò a bassissima voce la mora.
Era una bella ragazza, i capelli color dell’ebano le ricadevano lisci fino a metà schiena e a giudicare dalle gambe, doveva essere anche alta.
Ma ciò che colpiva di più erano i suoi grandi occhi d’ambra che riflettevano il suo carattere forte.
Si accorse che finalmente il trombone sfiatato si era svegliato quindi decise di chiudere un pò gli occhi per riposare.
Si addormentò quasi subito, ma quel che sognò non le piacque per niente.
Rivisse quegli orrendi momenti dell’incendio, quando perse la vita la sola persona che aveva visto qualcosa in lei.
Si svegliò di soprassalto, la sua bella carnagione color del miele era sbiadita e sulla fronte si potevano notare alcune goccioline di sudore.
Non si rimise a dormire, avendo paura che quel sogno tornasse e aprisse ferite non ancora del tutto rimarginate.
Aveva però capito una cosa, sarebbe successo qualcosa di brutto, quel sogno infatti quasi sempre anticipava brutte notizie.
Aprì del tutto il tendino e notò che erano prossimi all’atterraggio. Si sistemò un po’ i capelli e si allacciò la cintura come si era raccomandata l’ hostess.

******

Ashley Harlow sedeva sullo scomodo sedile dell’aereo sfogliando le pagine di un giallo e bofonchiando ,ogni tanto tra se e se.
“Evviva ho capito! È il signor Snouch il colpevole, il suo alibi  (perdonatemi se non si scrive così ndA) non regge” Urlò ad un certo punto la rossa.
Dopo pochi secondi tutti i passeggeri dell’aereo la stavano fissando, chi con l’espressione da”Che sta facendo questa” e chi si chiedeva se fosse o meno pazza.
Ashley si grattò la testa e con una piccola risatina nervosa disse: ”Scusate mi sono lasciata trasportare dal libro”
La fissarono ancora un po’ e poi tornarono ognuno alle proprie occupazioni.
Quando fu certa che nessuno la stava più osservando tirò un piccolo sospiro di sollievo.
Era circa a metà del libro, e dato che ormai era certa di chi fosse il colpevole non desiderava altro che arrivare alla fine per vedere se ci avesse azzeccato o meno.
Terminò il libro dopo un’oretta circa, lo chiuse e lo ripose nella borsa, da lì tirò fuori anche un piccolo opuscolo sulla Cross e vi lesse che era divisa in due dormitori.
“Spero di capitare nel dormitorio diurno, non amo dormire con la luce”
In quel momento la ragazza era piena di sentimenti contrastanti, voleva tornare nel Galles per concludere le indagini sull’omicidio che aveva lasciato a metà ma allo stesso tempo voleva  scoprire il mistero che avvolgeva il dormitorio luna. Perché a parer suo era strano che dei ragazzi, seppur geni lavorassero di notte.
Aveva deciso avrebbe affrontato quella nuova avventura e avrebbe cercato altri misteri da risolvere.
Anche se aveva preso la decisione di andare da sola, non poteva non bruciarle il fatto di aver abbandonato un indagine a metà.
Il capitano annunciò l’atterraggio e la ragazza si riempì di ansia mista ad entusiasmo.

*******


Anastaija Romanova aveva appena preso un aereo dalla fredda capitale. Era diretta in Giappone, precisamente all’accademia Cross.
Lei odiava Kaien Cross, a dir la verità lei odiava tutti gli hunter indistintamente.
Era colpa di un cacciatore se lei aveva perso la persona che riteneva più importante al mondo.
Vi chiederete come mai una che odia gli haunter stia andando alla Cross? Semplice per vendetta e per tentare di scoprire il nome del cacciatore che uccise il suo consorte.
All’accademia Cross vi erano ben quattro haunter in servizio lì avrebbe potuto ricevere preziose informazioni.
Mentre era immersa nei suoi pensieri, intanto disegnava vari schizzi sul suo famoso album da disegno.
I suoi capelli blu elettrico spiccavano sopra a quelle bionde e castane, tanto che molti la fissavano stralunati ma a lei non importava.
I suoi occhi azzurri erano fermamente rivolti sul disegno, sopraccigli e frotte crucciate testimoniavano il suo stato di concentrazione.
Lei era una ragazza allegra e disponibile, tuttavia era molto indisponente nei confronti dei vampire hunter.
Alla Cross però si presentavano vari problemi, non solo hunter, lei doveva stare anche attenta ai vampiri di classe B e classe A, soprattutto di classe A. Fortuna che lì erano iscritti Shiki, Rima, Aido e Kain.
Gli aveva conosciuti durante gli incontri mondani e vi aveva legato particolarmente, con loro sentiva di non essere giudicata per il suo passato da umana.

*****

Michel Ernst stava comodamente seduto su un jet da guerra che lo avrebbe portato in Giappone.
In quel momento era molto arrabbiato, nonostante ci fossero ben quattro hunter a sorvegliare l’accademia Cross ci avevano spedito anche lui dalla Germania.
Stringeva convulsivamente l’impugnatura della sua Kage, per lui era tutto, tanto che i suoi colleghi avevano preso a chiamarlo come la sua spada.
Come se ciò non fosse abbastanza, aveva dovuto lasciare a terra una ragazza davvero sexy.
Quel giovane era molto bello, capelli biondi, occhi grigi, purtroppo nascosti da dei ray-ban a goccia.
Aveva un fisico robusto e prestante, insomma il sogno di ogni ragazza.
Era molto giovane, doveva avere circa diciotto anni, ma nonostante questo era conosciuto come un temibile cacciatore di vampiri.
A coronare il suo mal umore gli era stato comunicato che alla Cross ci sarebbe stato quello spocchioso sangue puro con manie di grandezza, e chi altri non era se non Kaname Kuran.
Sperò di trovare dei level E appena atterrato così  avrebbe potuto sfogarsi.

******

Harry Gallager era seduto accanto al finestrino, all’apparenza era calmo e freddo ma dentro fremeva.
Era troppo felice, avrebbe frequentato la Cross, una delle scuole più famose al mondo.
Era pur vero che essendo una scuola privata costava molto, ma grazie allo stipendio di Luis come cantante poteva permetterselo.
Quando aveva conosciuto Kaien, non credeva possibile che quel buffone fosse il preside di un accademia.
Solo una cosa per lui era certa, lì si sarebbe divertito.
Aveva grandi aspettative, voleva conoscere gente nuova e approfondire il suo bagaglio di conoscenze e inoltre pensava ,che lì, avrebbe potuto definitivamente scacciare il fantasma della morte dei suoi genitori, che nonostante fosse tornato a sorridere, lo tormentava tutt’ora.
E poi chi poteva sapere se lì non avrebbe trovato la ragazza gusta per lui.

******

Rosalie McLane sedeva tranquillamente sull’aereo, era felice avrebbe potuto visitare il Giappone lo desiderava da tanto.
Era strano vedere tranquilla quella ragazza che nascondeva traumi inimmaginabili dentro di se.
Nonostante tutto ciò che le era accaduto non era mai triste e sorrideva sempre, chiunque la guardasse mentre sorrideva provava la stessa sensazione di quando si è in spiaggia e ti senti avvolto dai caldi raggi del sole.
Era una ragazza tutto sommato carina, i boccoli rossi che teneva morbidamente appoggiati su una spalla, la carnagione alabastro e i suoi occhi ambra sfumati in verde rivelavano comunque un carattere forte.
Sembrava una ragazza calma e posata ma chi la conosceva, sapeva quanto fosse  goffa e sgraziata, a testimonianza di ciò mentre stava salendo la scalinata per l’imbarco, era elegantemente ruzzolata giù.
Ma che ci volete fare lei era così.
Questo era quello che pensavano tutti i suoi conoscenti.
L’hostess annunciò l’arrivo all’aeroporto internazionale di Tokyo.
Rosalie era eccitatissima, a breve sarebbe stata catapultata in un mondo tutto nuovo, o almeno a sua detta.

___________________________________________________________________________

Angolo autrice
Evvivaaaa qualcuno ha deciso di partecipare alla mia fanfiction come sono felice.
Bhè non mi resta che ringraziarvi tutti e augurarmi che il capitolo
Vi piaccia
Kramizi

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 2 ***


Recupero Post viaggio.

“Finalmente sto coso è atterrato”
La vampira albina scese con eleganza le scale che l’avrebbero portata finalmente a terra.
Dietro di lei ,invece, Filip la seguiva con le due borse appartenenti alla sua padroncina.
“Sembrate più rilassata, signorina” fece notare il servitore.
“Adesso che non sono più su quel maledetto coso sì!” rispose la sangue puro sorridendo leggermente in direzione del suo maggiordomo.
“Mio padre dovrebbe aver mandato la limousine”
Iniziarono ad incamminarsi nel luogo in cui gli aspettava la macchina.
“Ho la sensazione che in quella scuola non vi rilasserete per niente”
“Come mai dici questo Fil?” Chiese l’albina con faccia ingenua
“Perché all’accademia Cross Ci sono anche Kaname Kuran e Aido Hanabusa”
“Fil, ricordati di portare rispetto a Kaname, lo odio anche io, ma per te è pur sempre un sangue puro”
Disse con un’ espressione mista tra il rimprovero e il preoccupato
”Si, ma se dovesse recarvi fastidio non ci penserei due volte ad eliminarlo”
disse minacciosamente il corvino.
“In quel caso hai il mio permesso per menarlo” disse seccamente Nives
“Ma non credo si voglia alienare la famiglia Nightwis”
constatò lei
“Lo credo anche io mia signora”
“Su ora basta con questi discorsi”
E detto questo iniziarono ad avviarsi.

******

Tess era appena scesa dall’aereo stava girando l’angolo che l’avrebbe portata alla navetta che l’istituto Cross aveva messo a disposizione degli studenti. In quel vicolo vide un hunter armato di fucile, con un impermeabile e aveva una benda sull’occhio. Era molto alto, capelli neri mossi, e l’unico occhio visibile era azzurro.
L’Hunter era circondato da sei livelli E, li fece fuori in cinque secondi.
La ragazza si era paralizzata a fissare la scena, il su terrore per gli hunter era tornato più forte e più devastante che mai.
Urlò all’ennesimo rumore di sparo.
Quell’urlo fu udito sia dall’hunter, che eliminato l’ultimo livello E, si girò verso la ragazza tentando di calmarla ,ma la vicinanza del cacciatore non fece altro che accrescere il suo terrore.

******

“Signorina, la limousine è da quella parte”
Stavano per voltare l’angolo quando un urlo acuto squarciò l’aria.
“Fil hai sentito? Dai andiamo a vedere” disse l’albina
“Ma signorina, potrebbe essere pericoloso, andate in macchina controllerò io” cercò di dissuaderla il corvino.
“Non se ne parla io vengo con te” e detto questo l’albina si diresse nel luogo da dove proveniva l’urlo.
Al povero Filp non restò altro che seguirla, la sua padroncina era veramente testarda.

*******

“Adesso calmati, non ti faccio nulla”
“La prego si allontani” Supplicò con voce tremante la vampira bionda.
L’hunter fece un passo in dietro, non sapeva che fare, quella livello B era ben strana.
“Che sta succedendo?”
Alle loro spalle era arrivata una ragazza dai lunghi capelli bianchi.
“Fantastico “disse in tono ironico “Un altro sangue puro”
Fil non apprezzò il fatto che quell’hunter avesse parlato a quel modo a Nives.
Stava per attaccare quell’insolente ma una mano di Nives davanti al suo petto lo fermò.
“Comunque, cosa ci fate qui?” Chiese l’hunter che si rivelò essere Yagari
“Siamo del progetto di scambio, ora dato che non è successo niente possiamo andare”
Poi si rivolse verso Tess e chiese:”Ti va di venire in macchina con noi?”
La ragazza ancora troppo scossa annuì semplicemente e seguì i due giovani.
Dopo ciò presero direzioni differenti.

*******

“Finalmente è finito”
Alex Storm sospirò pesantemente e messi entrambi i piedi a terra si stiracchiò.
“Finalmente sono sceso da quel maledetto aereo, non ce la facevo più a stare seduto”
Il vampiro biondo si avviò all’uscita dell’aereo porto, ormai era in Giappone, tanto valeva andare in quella scuola.
Alex sapeva che in quella scuola c’erano altre persone provenienti da tutto il mondo, forse avrebbe conosciuto persone interessanti, infondo forse sarebbe stato divertente.
La navetta sarebbe arrivata a breve meglio avviarsi.
A parte lo sgradevole volo, forse alla Cross si sarebbe trovato bene, sarebbe stato lontano dai suoi genitori adottivi e forse lì avrebbe potuto rivederla.
Ci sperava, da quel lontano giorno quella figura femminile era rimasta impressa nella sua mente.
Perso nei suoi pensieri era arrivato alla fermata, pullulava di gente, umani e vampiri.
Aveva saputo che alla Cross erano vietati gli atti di vampirismo, poco male, per lui non era un problema.
In generale non gli piacevano le compresse ematiche, ma si sarebbe arrangiato.
La cosa che lo preoccupava era il fatto che all’interno della scuola c’erano due sangue puro.
Ma era colui che aveva dato inizio a tutto, Kaname Kuran, a metterlo sulla difensiva più d tutto.
Aveva saputo che era uno dei vampiri più spietati, freddi e calcolatori che avessero mai messo piede sulla terra.
Quello che si domandava era quale fosse il suo scopo.
Si ripromise di tenerlo d’occhio e di scoprirlo, ma doveva stare attento a quanto pareva, era circondato da sostenitori tra le più altolocate famiglie nobili.

*******

Appena scesa dall’aereo Kara, tirò un sospiro di sollievo, non ricordava di aver mai passato un viaggio peggiore di quello.
Iniziava ad assalirla l’ansia, come avrebbe dovuto fare, non se la sentiva di stare in classe con ragazzine viziate e figlie di papà:
“Ma chi ti dice che tutte siano così” le sussurrò una vocina dentro di lei
“Il fatto che sia una scuola privata” si rispose a bassa voce da sola.
Va bhé ora mai si trovava la, tanto valeva proseguire.
Aprì la tasca della borsa e ne tirò fuori una cartina e ne lesse il percorso per arrivare alla navetta che l’avrebbe portata alla sua nuova scuola.
Si sarebbe impegnata, voleva che il suo tutore fosse fiero di lei.
Voleva che Tyki non si pentisse di aver accettato di mandarla a quello scambio culturale.
Non voleva separarsi da lui, ma dato che ormai il danno era fatto perché non tentare di divertirsi?
Aveva deciso, ci avrebbe provato, avrebbe tentato di vivere una vita normale e di fare amicizia, forse non erano tutte snob come pensava lei.
Nonostante tutta la dose di ottimismo che cercava di infondersi, il brutto presentimento che l’aveva assalita sull’aereo non voleva mollarla.
Non poteva farci niente, lo avrebbe ignorato fin che non avrebbe visto qualcosa di più chiaro, poi avrebbe deciso sul da farsi.
Era arrivata alla fermata, si mescolò alla folla che come lei attendeva la navetta.

********

Ashley era da poco scesa dall’aereo ed era euforica nonostante il viaggio.
Suo zio l’aveva chiamata poco prima e l’aveva informata che Peter Eisen insegnava alla Cross, lo avrebbe rivisto, era troppo felice che a stento si tratteneva dall’urlare.
Poco dopo l’assalì un dubbio, e se lui si era scordato di lei, ricordava molto chiaramente che era un donnaiolo.
Si ripromise che nel caso fosse stato così glielo avrebbe fatto ricordare a suon di ceffoni, nonostante apparisse come una ragazza fragile, sapeva menare bene all’occorrenza.
La ragazza, però, sapeva bene che dove c’era Peter c’erano anche misteri da risolvere.
Avrebbe risolto tutti i  misteri che le si sarebbero presentati.
Suo zio inoltre l’aveva anche informata che avevano risolto l’omicidio scoprendo il colpevole.
Va era meglio andare, a breve sarebbe passata la navetta che l’avrebbe portata a scuola.
L’era ritornata l’euforia.
Senza accorgersene iniziò a correre, era felice, si sentiva leggera, l’unica cosa che voleva era arrivare a scuola.

*********

Era appena arrivata, ogni passo che compiva l’avvicinava alla sua vendetta, avrebbe dovuto prendere la navetta, poco importava, appena arrivata avrebbe chiesto di parlare con il direttore.
Con le buone o con le cattive si sarebbe fatta dare quell’informazione.
Ma per adesso le toccava stare al gioco, aveva accettato quell’assurda idea di quel pagliaccio di Kaien non perché convinta della pacifica convivenza tra umani e vampiri ma solo per la sua vendetta.
Per la sua missione erano presenti un paio di ostacoli:
Nives Nightwish e Kaname Kuran
Essendo entrambi sangue puro avevano potere su di lei, doveva stare attenta.
Come se non bastasse entrambe avevano vari sostenitori, avrebbe dovuto tenere la guardia alta.
Ma non avrebbe fallito, per lei quella missione era più importante della sua stessa vita.
Voleva vendetta, e l’avrebbe avuta.
Si mescolò alla folla che si era creata attorno alla fermata del pullman.
Era sempre più vicina alla sua meta.

*********

“Uhh guarda quante ragazze sexy che ci sono qui”
Kage donnaiolo come sempre si impegnava a analizzare le ragazze.
Battè una mano sulla sua spada, la sua fedele Kage.
Stava ancora maledicendo l’associazione per averlo spedito lì, ma viste le ragazze poteva essere anche accettabile.
Chi sa quante belle ragazze avrebbe rimorchiato.
Il ragazzo sperava che ci fossero tanti livelli E, almeno, oltre che con le ragazze, avrebbe potuto distrarsi anche con la caccia.
Aveva appena ottenuto il numero di una ragazza veramente carina, a dir il vero aveva già ricevuto sei numeri di cellulare.
Aveva appuntamento con una ragazza differente ogni sera.
Dopo tutto essendo un ragazzo di bell’aspetto non aveva problemi, le ragazze cadevano ai suoi piedi.
Alla Cross forse si sarebbe divertito più di quanto pensava.
 Infatti tutte le ragazze che aveva conosciuto erano studentesse della Cross.
Ci avrebbe pensato, al limite, se proprio non lì non li fosse piaciuto, avrebbe disubbidito e se ne sarebbe andato.

******

“Quest’anno c’è ne sono di partecipanti”
Notò Yagari alzando un sopracciglio
“Un’altra pagliacciata di Cross”
A parlare questa volta era stato un ragazzo dai capelli argentati e gli occhi di un violetto molto chiaro.
Aveva un’aura nera, si vedeva che era seccato a dover essere lì.
“Su non prenderla così, infondo è una missione” continuò l’hunter esperto
“Una missione che a scuola mi riempirà di rogne, provi lei a fare da balia a delle ragazzine eccitate che vanno dietro a topi di fogna senza nemmeno saperlo”
Yagari sorrise per la dolce metafora fatta dal suo allievo.
“Infondo Cross ha avuto un’altra idea che ci ha messo nei casini, ma adesso concentriamoci sul nostro compito”
“Evitare che queste sanguisughe attacchino gli umani” finì per lui Zero.
Quando i due finirono di conversare, finalmente si misero al lavoro.

*****

“Che bello sono quasi arrivato”
Harry correva per le strade della capitale giapponese, Chiunque se lo trovasse davanti vedeva solo una sagoma sfuocata.
Non vedeva l’ora di arrivare, non poteva rallentare proprio ora che era a due passi dalla scuola, ma comunque doveva aspettare la navetta come qualsiasi persona normale.
“Wow è veramente pieno di gente, ci sono davvero tante persone che partecipano allo scambio culturale” 
 sussurrò tra se e se, ammirato il ragazzo.
Chi sa quanti studenti ci saranno nella sede principale.
Kaien mi ha detto che la scuola è enorme, e che la sua struttura principale è un palazzo gotico.
Approfittò dell’attesa per telefonare a suo fratello.
A breve Luis avrebbe avuto un concerto e lui voleva augurargli buona fortuna.
Sapeva che a suo fratello non serviva, ma voleva comunque sentirlo per sapere come stava, e quella era un’ottima scusa.
Compose il numero sul cellulare …
“Pronto?”
“Ciao Luis sono Harry”
“Ahh ciao Harry come stai? Il viaggio è andato bene?”
“Si si non ti preoccupare, sto aspettando il pullman, sono eccitatissimo”
“Lo credo dopo tutto quella è la Cross”
“Già … Ho saputo che hai un concerto, Buona fortuna”
“Come sempre ben informato, si c’è lo tra cinque minuti, devo andare a prepararmi. Ciao peste”
“Ciao e non fare troppe stragi di cuore, se no la tua ragazza si ingelosisce”
“E tu vedi di trovarti una ragazza, così migliori il tuo carattere”
Il giovane stava per rispondere ma Luis gli aveva agganciato il telefono in faccia.
“Al solito, non è cambiato”
Detto ciò si mise l’anima in pace e attese pazientemente il pullman.


********

 “Ahhh che bello si respira”
Rosalie non amava stare chiusa troppo a lungo, nel tempo del viaggio si era letta ben sei romanzi, neanche gli avesse divorati.
Aveva fantasticato su tutte quelle storie d’amore, sperava anche lei di trovare l’amore, forse alla Cross ….
No, ma che andava a pensare, lei era andata lì per studiare non per rimorchiare.
Nonostante ciò continuava a fantasticare sul suo tipo di ragazzo ideale.
Voleva che fosse di bell’aspetto, ma anche gentile e tenero, non amava i soliti fighetti, lei preferiva i ragazzi semplici e dolci.
Persa nel suo mondo si era incamminata verso la fermata, tremava all’idea di quanta gente ci fosse.

Sarebbe stata tirata e spiaccicata fino all’inverosimile.
E il peggio è che non poteva neanche andare a piedi, la scuola distava quattordici chilometri da dove si trovava lei adesso.
Persa in tutte queste congetture non si accorse di un ragazzo, e come era sua abitudine fece un’altra figuraccia andando a sbattergli contro.
“Ehi ma guarda dove cammini … Aiuu il mio povero fondoschiena”
disse alzandosi, dato che era caduta a terra di sedere, e massaggiandosi la parte lesa.
Appena la rossa alzò gli occhi si trovò un vero e proprio spettacolo di ragazzo, alto, occhi verdi e capelli castani e ricci.
Questi la guardava con un sopracciglio inarcato e infine proferì:
”Sei tu che mi sei venuta a dosso”
Rosalie, che era rimasta a bocca aperta per la bellezza di quel ragazzo, la richiuse di scatto e rispose:
”Scusami, è che sono un po’ nervosa”
“Non fa niente, guarda sta arrivando la navetta”
E detto ciò vennero divisi in mezzo alla calca.

*******

“Fortuna che Cross è stato previdente e ha messo a disposizione tre navette al posto di una”
Disse Yagari fumando un grosso sigaro
“Già sta volta ha fatto qualcosa di giusto”
Proseguì Zero.
Si divisero per la seconda volta e salirono su due bus differenti, si sarebbero ritrovati nel cortile dell’accademia
********
Intanto all’associazione hunter ….
“Direttore Cross è sicuro che questo suo progetto non sia un pericolo per gli umani e per i vampiri?”
“Si ne sono sicuro, ma so che avete comunque mandato un altro hunter per la sorveglianza”
Disse Kaien con una faccia mortalmente seria
“Si, vede la sicurezza non è mai troppa”
“L’accademia è un luogo sicurissimo” Continuò con enfasi il direttore
“Lo so, ma vede, la pace che abbiamo stipulato con il consiglio degli anziani è precaria, basta pochissimo per far saltare questa alleanza, mi comprende vero?”
“Si la comprendo, arrivederci”
Detto ciò il cacciatore se ne andò, non lo aveva dimostrato, ma dentro di lui era furioso per il fatto che nel suo progetto si fosse immischiata l’associazione, ma non poteva far niente doveva accettare e basta.
Ma adesso aveva cose più importanti a cui pensare, si doveva preparare ad accogliere i suoi studenti.
 
Angolo Autrice

Allora? Come vi è sembrato il capitolo?
Spero vi sia  piaciuto
Se non vi piace qualcosa di come ho argomentato il vostro pi, o se l’ho fatto troppo ooc fatemelo sapere, tenterò di rimediare.
Grazie a tutti coloro che la seguono e che la recensiscono.
A domenica prossima
Kramizi

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 3 ***


Annuncio …


L’accademia Cross era veramente magnifica, a prima vista assomigliava ad un palazzo gotico.
L’esterno era circondato da alte mura che proteggevano i cortili esterni, su queste erano presenti vari ingrassi tra cui ne spiccava uno maggiore coronato dal simbolo della scuola.
Proprio sopra quelle mura era in piedi il direttore della prestigiosa accademia sopra citata, attendeva, con il suo solito sguardo ebete, che tutta la folla degli studenti finisse di radunarsi nel cortile per dare inizio al discorso di benvenuto.

“Salve miei cari studenti, e ben tornati a coloro che hanno partecipato gli anni scorsi.
Come gia saprete la scuola è suddivisa in due sezioni, la sezione diurna cioè la Day class e la sezione notturna, la night class“.
Si fece d’un tratto serio e tossicchiando continuò: “L’edificio scolastico sarà usato a rotazione dalle due classi, è severamente proibito per gli alunni della day class andare in giro dopo il coprifuoco, e lo stesso vale per la night class”
Finito quell’importante avviso, o  avvertimento, come ad ognuno piaceva considerare soggettivamente, il pagliaccio/direttore ripose la sua maschera di uomo serio per riassumere la sua solita espressione ebete iniziando a spiegare come si svolgessero le lezioni.

“Allora, ogni giornata è composta da otto ore di lezione, in più si dovrà scegliere un corso, a piacimento tra quelli offerti alla cross detto questo buona permanenza … Ahh un ultima cosa, quest’ anno si terrà un gioco dei misteri. Avrete maggiori informazioni a riguardo dai vostri professori dopo domani, al cominciare delle lezioni. E per finire questa sera si terrà un ballo per conoscervi. Potete andare a prepararvi”

Quando il direttore finì il suo discorso era quasi il crepuscolo, gli studenti si recarono nelle stanze a loro assegnate per riposarsi e prepararsi.

*******

“Anche quest’anno l’affluenza di studenti è enorme non è vero Kaname”
A parlare era stato un biondino dai grandi e luminosi occhi verdi
“Già “rispose noncurante il castano seduto su una poltrona dell’ingresso.
Gli occhi del sangue puro erano direzionati verso  la finestra da cui si vedeva avvicinarsi una bianca figura.
“Comunque sia, sarà una seccatura” disse il vampiro dai capelli rosso scuro e gli occhi grigio-azzurri.
“Shiki ha ragione” Asserì annuendo con il capo una vampira dai capelli biondo-arancio.
“Concordo” disse apaticamente un altro vampiro dai capelli arancio.
“E dai Akatsuki non fare così, aumenteranno le nostre fan”
“Sei l’unico che se ne rallegra Hanabusa” Disse un’altra vampira con i capelli biondo cenere.
“Cambiando discorso, Kaname è vero che ci sarà un’altra sangue puro quest’anno?”
Chiese candidamente Icijo.
A quella domanda tutti si erano immobilizzati.
Il castano si limitò ad annuire.
Vedendo,però, le facce curiose dei suoi sottoposti aggiunse:”Si chiama Nives Nightwish,è molto forte, anche se le sue origini sono umane”
A quell’affermazione le facce dei presenti da curiose divennero confuse e stralunate, fin che Aido non si azzardò a domandare:”Come è possibile che un’umana divenuta vampira sia una sangue puro?”
“Aido ma tu non conoscevi già la nobile Nives?” chiese Kain
“Sì ma non sapevo che avesse origini umane” replicò il biondino dagli occhi di ghiaccio.
Kaname tossicchiò attirando l’attenzione di tutti.
“A dir il vero a questo quesito posso solo apporre delle ipotesi, la prima che mi viene in mente, ed è anche la più fattibile è che da umana avesse un sangue con qualche anomalia, e questo ha permesso al nobile Kinon di trasformarla. Dopo il morso probabilmente l’avrà nutrita con il suo sangue che piano a piano ha sostituito quello umano”
“Capisco …” disse semplicemente che stava ricercando nei meandri della sua mente un episodio del genere precedente, ma non ne ritrovò nessuno anche solo vagamente simile.
Ad un certo punto il portone si spalancò rivelando le aggraziate figure di cinque vampiri.
A spalancare la porta era stata la vampira albina.
“Salve a tutti, siamo del progetto di scambio”
“Si lo sappiamo, venite vi accompagno alle vostre stanze.” cinguettò un allegro Icijo
Salirono la lussuosa scalinata che terminava all’inizio di un corridoio, vi erano porte da ambedue i lati del corridoio e qui Icijo.
Il vampiro biondo dopo pochi attimi di silenzio iniziò a dire:”Nobile Nives a voi è stata affidata una camera singola, intuendo che forse avreste voluto la vostra privacy. Se dovesse avere problemi  la camera non le fosse gradita la prego di rivolgersi a me o a Kaname”
Nives aprì la porta e ispezionò con lo sguardo la camera, era molto ampia, di forma rettangolare, la parete corta opposta alla porta era dipinta di un rosso acceso, e lì vi era appoggiato, proprio centralmente un suntuoso letto matrimoniale a baldacchino. Il letto era affiancato da un comodino alla sinistra e tre cassettiere a destra. Gli altri tre muri erano stati dipinti di un arancione tenue e sulla sommità vi erano dei motivi geometrici rossi. Nella parte sinistra della stanza erano presenti due armadi, di legno di ciliegio, a due ante e opposto a loro vi era una scrivania, sempre in ciliegio, con una poltrona bianca e vicino si estendeva una grande finestra con balcone coperta da pesanti tende di velluto rosso scuro. E per finire al centro della stanza era presente un pianoforte.
Nives dopo aver depositato la valigia a terra,richiuse la porta e rivolgendosi al biondo disse:
”Ti ringrazio Icijo, è molto bella”
“Ne sono lieto” rispose lui.
“Potrei permettermi di chiedere dove alloggerà Fil?”
“Certo, è nella stanza proprio di fronte alla vostra”
Aprirono la porta e videro che la grandezza della stanza era uguale alla precedente ,ma questa aveva una parete celeste e le altre di un azzurro tenue.
I mobili erano pressoché identici ma i letti presenti erano due”
“Filp sarà in stanza con Alex Storm”
Il vampiro in questione si fece avanti e poggiata la valigia sotto il letto vicino la finestra uscì, Filip lo imitò subito e poi anche lui uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
“Invece le signorine Tess Spaarks e Anastaja Romanova alloggeranno insieme nella stanza alla destra di quella della nobile Nives”

*********

“Ma ti rendi conto, che sta sera andremo al ballo con gli studenti della night class”
Disse una studentessa ad un’altra ragazza
“Già che sogno” rispose l’altra e se ne andarono via sospirando.
“Hai visto Yuuki sono tutti elettrizzati dal ballo, come ti vestirai tu?”
“Hai ragione Yori, comunque io ci andrò in veste di disciplinare, non per divertirmi”
Rispose convinta la castana
“Tu piuttosto, come hai intenzione di vestirti?”
“Mio padre mi ha inviato un vestito, penso che userò quello, ad ogni modo te lo mostrerò questa sera al ballo”
Finita la frase suonò la campanella, e tutti furono costretti a recarsi in aula, tranne ovviamente quelli del progetto di scambio, adesso avrebbero avuto il professore Yagari, e guai per chiunque fosse in ritardo.

*******

Rosalie camminava verso la presidenza, c’erano stati un po’ di casini con la stanza, a quanto pare le camere erano finite e il direttore l’aveva fatta convocare, notò che altre due persone si stavano dirigendo nella sua stessa direzione. Uno di essi lo conosceva, più o meno, era il ragazzo con cui si era scontrata alla fermata.
Che anche loro avessero avuto lo stesso suo problema?.
Smise di farsi domande e si aggregò ai due.

********

“Scusate miei cari studenti se vi ho convocati qui togliendo tempo prezioso alla vostra preparazione per il ballo” cominciò il direttore con faccia ebete.
“Ma le stanze del dormitorio sole sono tutte occupate, per tanto, voi tre, e le due nuove alunne in arrivo alloggerete nel dormitorio Luna, per quanto riguarda i corsi seguirete quelli della night class”
“COSAAA?!” Sbottò Michel.
“Per me” pese parola Rosalie “è indifferente. Ora se è tutto ciò che doveva dirci io andrei”
“Certo, va pure cara. La stanza ti sarà detta là”
“Io concordo con la rossa, mi avvio anche io”
Detto questo i due si recarono fuori dall’ufficio del preside, dirigendosi verso il dormitorio luna”
Quando si furono chiusi la porta alle spalle Kage riprese parola:
“Cosa diavolo le è saltato in mente, io non andrò in un covo di succhia sangue”
Il direttore in quel momento assunse una faccia seria rispondendo:
”Michel ti ho messo nella night perché, oltre alla mancanza dei posti, tu potessi aiutare Yagari, e vegliare sui tre umani, inoltre una delle alunne che verrà nella night class sarà Emma Kreutzer.
Tu la dovresti conoscere”
“Si la conosco, solo di fama però; Va bene frequenterò la night class”
Detto ciò uscì e si diresse verso il dormitorio luna.

********

“Kaname non penso sia una buona idea” disse Icijo
“Alcuni non hanno ancora il controllo materiale per trattenersi”
“Lo so, ma rifiutare avrebbe destato sospetti”
“Hai ragione, vado ad avvisare gli altri”
Detto questo il biondino si dileguò dalla stanza del capo dormitorio
“Ahh un’altra cosa” disse Kaname prima che uscisse completamente”Ci sarà un’altra sangue puro”

********

Icijo una volta che fu uscito bussò alla porta di tutti gridando di radunarsi di sotto.
“Almeno la presenza di un’altra sangue puro aiuterà”

Giù nell’atrio …
“Allora, a causa di alcuni problemi, alcune studenti della day class faranno lezione qui”
Iniziò Icijo con un tono di voce incero
“Mi pare doveroso informarvi inoltre, che due dei nuovi studenti ci saranno Emma Kreutzer e Michel Enrst”
A quei nomi tutti trasalirono, ma ormai erano abituati agli haunter.
“Comunque, per ordine di Kaname nessuno dovrà fare niente alle umane”
Finì Icijo.
“Io non prendo ordini da Kuran” Ringhiò Filip
“Fil basta così. Questa volta sono d’accordo con Kaname, quindi non fare niente sono stata chiara?”
A rimproverare Filp non era stata altro che la vampira albina, Nives.
“Come volete signorina” Il nobile non poteva disubbidire, dopotutto l’ordine ora veniva da Nives.
Lui comunque non avrebbe fatto niente alle umane, ma il solo fatto che l’ordine provenisse da Kuran lo faceva imbestialire.
“Grazie nobile Nives” proferì Icijo esibendosi in un piccolo inchino e sparendo sopra la scalinata.
“A questo punto direi di andare a prepararci”
La vampira albina si alzò e scomparì dove si era precedentemente eclissato il vampiro biondo, seguita da Fil e da tutti gli altri.

********


“Siamo arrivati, così questo è il dormitorio luna” disse un giovane inarcando un sopracciglio.
“è grande” Notò Rosalie:” a proposito mi chiamo Rosalie”
“Harry” fece il ragazzo.
“Io sono Michel ma per favore  chiamatemi Kage”
“Piacere” fecero in coro Harry e Rosalie.
“Va bhè Entriamo” fece Kage e così spalancarono la porta.
Appena entrarono videro una ragazza bellissima, splendidi capelli blu elettrico, carnagione chiara, e grandi e splendenti occhi azzurri.
Indossava un abito lungo fino a terra, blu notte.
Il corpetto era aderente e senza maniche, così da lasciare intravedere i tatuaggi,di un blu leggermente più scuro rispetto la gonna, la gonna invece scendeva morbida e vaporosa,schiarendosi verso il fondo.
A rimanere incantato più di tutti da una simile bellezza era soprattutto Kage che,da incorreggibile donnaiolo, era subito corso a farle la corte.
“Salve leggiadra creatura, posso avere l’onore di sapere il vostro nome” disse prendendole la mano e baciandole il dorso.
La ragazza ritirò in fretta la mano e disse”Anastaija, ora scusatemi ma devo andare”
Kage rimase lì a fissarla a bocca aperta, era la prima volta che una donna lo rifiutava.
Doveva assolutamente conquistarla.
Preso come era dai suoi pensieri non si era accorto che un’altra ragazza era scesa un’altra ragazza accompagnata da un vampiro corvino.
“Salve voi siete i ragazzi che alloggeranno qui giusto?”
“Si siamo noi, abbiamo per caso disturbato?” chiese con voce timida Rosalie
“No non vi preoccupate, venite vi mostro le vostre stanze. Ah a proposito piacere mi chiamo Nives”
“Piacere io sono Harry” disse il castano “Loro sono Rosalie e Michel Enrst detto Kage”
“Piacere io sono Filip, sono al servizi della Nobile Nives”
“è un piacere fare la vostra conoscenza” disse il biondino
Era strano, nonostante fossero dei vampiri, non gli sembravano poi così male.
“Ma adesso bando alle ciance vi accompagno in camera, anche voi vi dovrete preparare”
Detto ciò iniziò a percorrere la lunga scalinata.
“La parte sinistra del corridoio è quella maschile, quella destra è quella femminile”
Disse Nives, poi prese fiato e continuò “Harry e Kage voi starete in stanza insieme, Per quanto riguarda te Rosalie, hai la stanza accanto alla mia, la tua compagna di stanza arriverà a giorni. Ciao ciao”
Non appena la vampira e Fil si furono dileguati,i tre si guardarono, e poi entrarono nelle rispettive camere.

********

“Harry, … ma secondo te le ragazze,qui, sono tutte così …”
“Misteriose?” concluse Harry al suo posto
“Si, va bhè non pensiamoci e prepariamoci” esclamò Kage.

********

<> pensò tra se e se Rosalie <>
Con questi pensieri per la testa la ragazza si recò in bagno per darsi una rinfrescata.

********

“Che bella questa camera”  disse la rossa.
Ashley posò la sua valigia sul letto vicino alla finestra, aprì la valigia e iniziò a ispezionarla alla ricerca di un vestito adatto alla serata che si sarebbe prospettata.
Ad un certo punto sentì che qualcuno bussava alla porta.
“è permesso?” chiese una voce accompagnata da una testolina
“Si certo, a proposito, piacere mi chiamo Ashley” esclamò la ragazza dai capelli rosso opaco.
“Io Kara” disse la mora “è un vero piacere fare la tua conoscenza”
Ad Ashley fu subito chiaro che aveva a che fare con una ragazza tutto pepe.
“Forse è meglio che iniziamo a prepararci”Disse Kara
“Certo, usa tu la doccia, io mi sono già lavata” disse Ashley
“Ok” detto ciò Kara poggiò la sua valigia a terra, prese il necessario e si rinchiuse in bagno.
Ne uscì dopo una buona mezz’oretta, tutta lavata e profumata.
“Tu cosa ne pensi del gioco dei misteri?” Chiese ad un tratto Kara
“Che è un idea carina e divertente. Sì mi pace”
“Io sono preoccupata visto che l’organizzatore è Cross, dicono tutti che è un po’ folle”
“Concordo, attenderemo che ci diano maggiori informazioni” sospirò Ashley.
Si avvicinò alla sua valigia, e iniziò a tirare fuori di tutto, fin che non estrasse un bellissimo abito bianco, con decorazioni argentate.
Glielo aveva regalato il lord, dicendo che quel colore le risaltava la pelle e i capelli.
Lo indossò e notò che lord Tyki aveva ragione, le stava benissimo.
Era un abito attillato lungo fino ai piedi, il mono spalla era di colore argento.
Tutto il vestito però era bianco con dei piccoli ricami a forma di orchidea sui lati, argentei.
Nel complesso era semplice, ma la ragazza lo portava magnificamente.
“Bellissimo” sussurrò piano la rossa.
“Grazie, ma tu cosa indosserai?” chiese curiosa Kara
“Mio zio mi ha regalato un vestito, penso indosserò quello” disse tirando fuori una abito magnifico.
Era un tubino rosso e nero
Il corpetto nero aveva una scollatura a cuore molto generosa, la gonna aderente le doveva arrivare, ad occhi e croce, al ginocchio, le sarebbe stata magnificamente.
“Bhè! Che aspetti indossalo, voglio vedere come ti sta”

*********

Eleonor stava viaggiando tranquillamente sul suo jet privato regalatole dal padre, era emozionata, avrebbe frequentato la Cross.
Quando suo padre le aveva comunicato che avrebbe smesso di studiare a casa per andare in una scuola si era subito agitata, ma lui l’aveva subito rassicurata dicendole che lì c’erano anche Kain, Nives, Kaname e altri suoi vecchi amici.
Così si ritrovava lì su quell’aereo.
Sarebbe arrivata fra un paio di orette, almeno così gli aveva detto il pilota.
Aprì la sua borsa e vi estrasse l’mp4, infilò le cuffie nelle orecchie e fece partire la musica.

*********

Emma Kreutzer era seriamente seccata di dove andare alla Cross, c’erano già parecchi haunter, perché mandare lì anche lei si chiedeva.
Almeno un lato positivo però c’era, avrebbe rivisto Yagari, chi sa se era cambiato.
Poggiò i piedi, accuratamente chiusi in anfibi, sulla spalliera del sedile davanti a lei.
Era da poco partita dalla capitale russa, e già si annoiava.
Odiava stare ferma, non ce la faceva proprio.
Come se l’inattività non bastasse, quel cretino di Cross l’aveva informata che avrebbe alloggiato nel dormitorio Luna.
“Dovrò alloggiare con delle bestie … Fantastico” disse a bassa voce e con tono ironico.

*********

Megumi Yamashita, era una ragazza ricca e di buona famiglia, aveva molti hobby, tra cui l’equitazione che era quello che più amava.
Per questo aveva accettato di iscriversi alla Cross, lì avevano anche un corso di equitazione.
Grazie alla sua situazione familiare agiata, aveva avuto il permesso di portare Kuro, il suo cavallo nero.
Adorava quel cavallo, glielo avevano regalato sua madre e la sua migliore amica.
Sentì che la macchina frenava, rivolse lo sguardo fuori dal finestrino, e da lì vide stagliarsi l’imponente figura dell’accademia Cross.
Appena la macchina si fermò del tutto scese, e mentre lei andava da Kuro per prenderlo, l’autista della limousine si occupava delle valige.

*********

Lowell Stendford, era un bell’uomo, dall’aspetto selvaggio.
Ma questo per lui era normale, dopotutto aveva vissuto con i lupi imparando le spietate regole della sopravvivenza.
Si sentiva strano all’idea che da domani sarebbe stato in una scuola iena di esseri umani.
Nonostante anche lui fosse di quella razza, preferiva molto di più stare con i suoi lupi.
Non aveva la ben che minima idea di come si sarebbe dovuto comportare.


________________________________________________________________________________

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti!!!
 Come state?
Io da cani, ho cambiato classe e m sento sempre più disorientata.
Ma questo non centra niente, come potete notare dal capitolo ci sono ben quattro nuovi partecipanti.
Me felice.
Come sempre spero che il capitolo sia di vostro gradimento e ringrazio chi continua a leggere e a recensire questa storia.
Dovresti ringraziare anche chi ti sopporta nd Nives
Guarda che tutti mi adorano vero? Nd me
*Grilli*
Cattivi! nd me
Te lo avevo detto nd Nives.
Noi abbiamo una domanda scrttrice-san
Si? *faccia sbrilluccicosa* nd me
Quando finisci di tormentarci? nd tutti
ç_ç
Bhe alla prossima ciao
Kramizi

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 4 ***


Preparazione …


"Nobile Nives è ora di andare” Philip, vestito di un elegante smoking nero, chiamava la sua padrona dal corridoio
“Arrivo subito Fil” Si udì provenire da dietro l’uscio a cui il nobile era rivolto.
Pochi secondi dopo la porta si spalancò rivelando l’eterea figura della sangue puro.
“Uhh Fil, hai lasciato i capelli sciolti finalmente” disse maliziosa Nives, e nel contempo lo spettinava.
“Si, ma solo per la festa” rispose un po’ titubante il maggiordomo.
“Io ritengo che dovresti tenerli così molto più spesso”costatò Nives.
“Comunque scendiamo, la maggior parte di noi dovrebbe essere già pronta”

***********

Emma rimase sconvolta ,l’accademia Cross era veramente enorme, a prima vista,a suo parere, assomigliava ai palazzi gotici che aveva visto andando in giro per l‘Europa durante le sue missioni.
L’esterno,circondato da alte mura che proteggevano i cortili esterni,sembrava quasi progettato per tenere i vampiri lontani.
“Sarebbe stato meglio se fosse questa la sua reale funzione”
Smise di analizzare la struttura scolastica e si diresse verso l’ingresso principale.
Sarebbe dovuta passare nell’ufficio del direttore per alcune direttive.
Notò che altri tre studenti,oltre a lei, si stavano dirigendo nella sua stessa direzione.

Stravaccato tranquillamente sulla poltrona, attendeva che gli ultimi arrivati.
Sentì la porta aprirsi cigolando, e rivelare le sagome di quattro persona.
“Salve miei cari studenti, ben arrivati, grazie di aver accettato di partecipare”
“Siamo noi che la ringraziamo per averci accettati” Proferì solenne una ragazza bionda inchinandosi leggermente come da tradizione giapponese
“Grazie cara,comunque, saprete già che la scuola è suddivisa in due sezioni, la sezione diurna cioè la Day class e la sezione notturna, la night class“.
Si fece d’un tratto serio e tossicchiando continuò: “L’edificio scolastico sarà usato a rotazione dalle due classi, è severamente proibito per gli alunni della day class andare in giro dopo il coprifuoco, e lo stesso vale per la night class. Inoltre quest‘anno si terrà un gioco dei misteri, ma su questo riceverete istruzioni in seguito ”
Fece una piccola pausa e poi riprese.
“Normalmente nella night class sono ammessi solo dei geni, ma a causa di alcuni imprevisti, anche voi alloggerete e frequenterete i loro corsi, questo era tutto, potete andare”
I ragazzi senza fare storie uscirono e si chiusero la porta alle spalle dopo aver educatamente salutato il direttore.

*******

“ Guarda Kaname, stanno arrivando gli ultimi studenti assegnati a questo dormitorio”
A parlare era Icijo.
“Inoltre contro ogni previsione, a noi si è unito anche un’altra sangue puro”
“Già “rispose con noncuranza Kaname seduto alla sua scrivania .
Nonostante si ostinasse a mantenere un’apparenza tranquilla, la presenza di due sangue puro era per lui motivo di preoccupazione
Gli occhi del sangue puro erano rivolti alla finestra da cui  vedeva avvicinarsi quattro figure.

In salotto ….

“Comunque sia, sarà una preoccupazione in più ” disse Shiki vestito con uno smoking bianco e una rosa appuntata in petto, appariva bello ed etereo
“Shiki ha ragione, degli umani in questo dormitorio sono problematici” Asserì annuendo con il capo una vampira dai capelli biondo-arancio.
“Mi trovo d‘accordo,ancora una volta, con Rima e Shiki” disse apaticamente un altro vampiro dai capelli arancio.
Kain era anch’egli vestito elegantemente, pantaloni e giacca neri,camicia bianca e cravatta rossa.
Portava la giacca sbottonata e la camicia lasciava intravedere il torace possente.
Aveva l’aspetto di un attore vissuto.
“Dai non siate così duri, infondo così le nostre due razze legheranno meglio”
Disse Nives tranquillamente.
La sangue puro indossava un elegante abito nero, il davanti era a cupola,come gli abiti gotici,dietro invece presentava un lungo strascico.
Il corpetto nero era rigido, e dietro si legava con delle stringhe, le quali lasciavano scoperte buona parte  della pallida schiena della vampira.
I capelli della sangue puro erano lasciati sciolti tranne due ciocche tenute insieme dietro l’orecchio, e, per completare la pettinatura, un piccolo diadema spuntava sul capo della vampira.
L’abito era interamente nero, il coretto però presentava delle astratte decorazioni dorate.
“Voi dite nobile Nives?” chiese Ruka anche lei abbigliata riccamente con un abito blu notte, stile impero, rifinito da delle decorazioni azzurre
“Certamente” rispose sicura Nives.
“Bhè aspettiamo i nuovi arrivati prima di andare” Disse Icijo.
“Si concordo, non abbiamo fretta di andare al ballo” disse Shiki
Kain si limitò ad annuire.
“Inoltre ho saputo che vi sarà un’altra sangue puro” disse Hanabusa.
Aido per l’occasione indossava dei pantaloni grigi e una camicia azzurro ghiaccio che metteva in risalto i suoi occhi, e come tocco finale una rosa sul petto.
“Sì ,si chiama  Eleonor, l’ho conosciuta ai balli della famiglia Aido”
Aido, compiaciuto del fatto che la sua famiglia ospitasse i balli più prestigiosi, annuì.
“Aido ma tu  conoscevi già la nobile Eleonr?” chiese Kain
“Sì, trascorreva spesso del tempo con la nobile Nives” replicò il biondino dagli occhi di ghiaccio.
Kaname scese elegantemente dalla lunga scalinata attirando l’attenzione di tutti.
“Aido, comportati bene al ballo,mi raccomando. ” Pronunciò con uno strano sorriso il castano
“S-si nobile Kaname…” rispose un tremante Hanabusa.
Ad un certo punto il portone si spalancò rivelando le figure di quattro persone.
.“Salve a tutti, scusate il ritardo, è un piacere conoscervi”
Era stata la sangue puro a parlare per prima.
“Siamo gli studenti dello scambio”
“Si lo sappiamo, venite vi accompagno alle vostre stanze.” disse Filip.
“Anche noi..” disse indicando uno ad uno i partecipanti allo scambio ” siamo dello scambio”
Salirono la lussuosa scalinata che terminava all’inizio di un corridoio, vi erano porte da ambedue i lati.
“Mi sa che mi perderò” Mormorò tra se e se Megumi
“Non credo succederà, ma nel caso puoi chiedere informazioni a chiunque nel dormitorio”
Filip, finito di illustrare la struttura e le regole del dormitorio, di dileguò al piano di sotto, non voleva lasciare la sua padroncina troppo tempo da sola con Kaname e Aido.

*********

“Uff che Noia” Emma era piuttosto adirata di essere finita nel corso notturna, ma forse un lato positivo c’era, Yagari insegnava proprio là.
“Io non credo sia noioso, però sarà faticoso abituarsi a dormire di giorno e studiare di notte”
Emma sollevò la sua interlocutrice, le sembrava una fragile bambolina di porcellana, lunghi capelli biondi con un fiocco rosso, magra con poche forme, come consueto dalle ragazze della sua nazionalità, carnagione candida … proprio una bambola.
Quello che Emma non sapeva, era che se provocata, quella ragazza, all’apparenza così tranquilla poteva divenire una furia.
“Comunque piacere, Megumi Yamashita”
“Emma Kreutzer”
Era curiosa di sapere come sarebbe sopravvissuta lì quella ragazza

*********
Cosa sarà saltato in mente al direttore, umani in mezzo a vampiri
“Ehi Yuki?” Yori sventolava una mano davanti al viso della castana.
“Eh, Oh scusa, ero sovra pensiero”
“Cosa ti preoccupa Yuki?”
“Niente Yori, ”
Rispose  la castana in evidente difficoltà.
“Non mentirmi, ormai ti conosco”
“Sono preoccupata per Zero ed emozionata per il ballo”Rispose in fine Yuki, non era una bugia, ma nemmeno tutta la verità.
“Capisco“ disse semplicemente la sua compagna di stanza.
“Comunque,ora, mi vuoi mostrare cosa indosserai?”
“Un attimo”
Detto ciò Yori sparì in bagno e ne uscì dieci minuti dopo con indosso uno splendido abito avana.
Quell’abito risaltava splendidamente gli occhi e i capelli della ragazza.
“Ti sta benissimo” disse incantata Yuki.
“Comunque, hanno consegnato un abito anche a te”
Indicò con il dito una scatola bianca.
L’aprì e tirò fuori il suo contenuto, un meraviglioso abito rosa antico, consisteva in una fascia che le copriva il seno e una gonna a petali che le arrivava fino alle ginocchia, ai piedi delle bellissime scarpe a tacco basso con una rosa sulla punta.
Lo indossò e Yori confermò che le stava benissimo.

*******

Rosalie era nella stanza che cercava un abito da mettersi mentre si chiedeva che tipo sarebbe stato la sua compagna di stanza.
Aveva messo sotto sopra la valigia, aveva tirato fuori molti abiti ma nessun le sembrava adatto.
Continuò a scorrere una pila enorme di vestiti, fin che, non si ricordò che suo padre gliene aveva regalato uno per il suo compleanno.
L’abito era un semplice vestito, a balze, rosso, che a parere di suo fratelli, le risaltava i capelli e il fisico, e in vita una cintura nera larga.
Ai piedi aveva deciso di indossare delle ballerine nere con un ficco all’estremità decorato con dei brillantini rossi.
Si guardò allo specchio, si trovava abbastanza carina.
Legò i capelli in una treccia e mise una rosa nera al lato destro della testa
Scese in salotto e pazientemente attese che gli ultimi arrivati si preparassero.
Mentre scendeva si chiedeva che tipo sarebbe stata la sua compagna di stanza.

********

“Scusate miei cari figliocci se vi ho convocato,ma come saprete oggi c‘è il ballo quindi la sorveglianza dovrà essere ancora più stretta”
Oltre i sui figliocci il direttore aveva invitato Emma e Michel.
“Ma io non ne ho voglia ” Piagnucolò Kage
“E poi ci saranno tante belle ragazze, io voglio rimorchiarle”concluse con tono asciutto.
“A me non cambia niente” disse Emma“mi è indifferente. Ora se hai finito, dovrei andare a prepararmi“
Certo, va pure , ma ti prego sii presentabile. ”
Disse il direttore con una nota di supplica mista a disperazione nella voce.
“Io” Emma calcò la voce su quel Io”sono sempre presentabile” concluse con un ghigno stampato in faccia.
“Vado anche io”
Detto questo i due si recarono al dormitorio luna”
Io non sono d‘accodo, non voglio fare da balia a dei succhia sangue”
Il direttore in quel momento assunse una faccia seria rispondendo:
”Zero, cerca di tollerarli, non tutti sono cattivi, e poi, ci sarà Yagari a darti una mano”
“Sarà un onore aiutare la convivenza tra umani e vampiri. ”
“Come supponevo, la mia giovane Yuki è l’unica che capisce il mio ideale di pacifismo”
Il direttore incurante della dignità che uno del suo status dovesse avere e versò una fontana di lacrime di gioia.
“Certo direttore, farò tutto ciò che è nelle mie possibilità” disse convinta Yuki
“Chiamami Papà” Soffiò il direttore continuando a piangere sta volta per la tristezza

********

Emma, una volta rientrata al dormitorio, aveva scansato poco elegantemente la sua compagna di stanza e si era posizionata di fronte al suo armadio, ghignò, per l’occasione aveva pensato di mettere un vestitino molto ino.
Prese il capo d’abbigliamento prescelto e si eclissò in bagno.
Ne uscì pochi secondi dopo, il vestito era aderente, aveva il collo alto con una specie di buco triangolare che faceva intravedere il prosperoso seno.
Mise una spessa riga di eyes-lyner nero su gli occhi e completò l’opera con un rossetto rosso fuoco.
Ai piedi indossava dei tacchi a spillo neri.
Volse lo sguardo alla sua compagna, il vestito era in stile greco, mono spalla in seta bianca, aderente fino alla vita, la gonna invece scendeva morbida.
Era un’abito semplice, ma su Megumi faceva un’effetto meraviglioso.

*********


“Kaname non dovresti iniziare a prepararti per il ballo” domandò  Icijo
“Si Icijo, esci, ti raggiungo subito”disse il castano iniziando a vestirsi
“Va bene, ti attendiamo giù in salotto”
Il biondino dagli occhi verdi indossava un semplice completo pantalone-camicia.
I pantaloni bianchi e la camicia verde a cui era appuntata una rosa come da tradizione.
Detto questo il biondino uscì trafelato dalla stanza del sangue puro.
“Sarà meglio andare” sussurrò fra se e se Kaname.
Dolce Yuki, non vedo l’ora di vederti indossare l’abito che ti ho regalato.

********


Giù nell’atrio …
“Mi sto annoiando” piagnucolò Aido
“Dai Hanabusa, non fare così”pronunciò Icijo con un gocciolone alla testa.
“Icijo ha ragione, ti stai comportando come un bambino” disse freddo Kain
“Comunque, Kaname ha ordinato di comportarsi bene”
Finì Icijo.
“ l’ho già detto.Io non prendo ordini da Kuran” Ringhiò Filip
“Fil” Il tono di Nives bastò a zittirlo
“Va bene mia signora” non poteva disubbidire.
“Grazie nobile Nives, sono certo che grazie a lei la pace nel collegio sarà più forte” proferì Icijo esibendosi in un piccolo inchino.
“Niente inchini”
“Ah Fil, vieni un momento con me, ho bisogno del tuo aiuto“
“Come volete signorina“
Detto questo entrambi si dileguarono al piano di sotto.
Mentre i presenti discutevano erano scese altre due persone, Alex e Tess.
Alex era abbigliato con un semplice smoking nero mentre Tess aveva optato per un vestito lungo fino al ginocchio che consisteva in una fascia che dal seno in giù si apriva in balze.
L’abito era di un bellissimo color caramello.

*********

“Dai Harry scendiamo, tutte le ragazze saranno già giù”
“Un secondo solo, finisco di  allacciarmi la giacca e scendiamo”
Entrambi i giovani erano vestiti magnificamente, indossavano entrambi smoking bianchi.
I due però si differenziavano per i modelli, quello di Kage aveva i pantaloni aderenti che mettevano in risalto la muscolatura, inoltre, la giacca aveva dei profilini blu, dello stesso colore della camicia e portava la giacca sbottonata.
Harry, invece, aveva i pantaloni più larghi, la camicia nera e la giacca era tutta allacciata, come si confaceva ad un gentelmen inglese.
“Sono pronto, andiamo”
Detto questo i due iniziarono a scendere.
“Ahh, ce l‘avete fatta“ Esclamò una pimpante Rosalie
“Mi permetta di dirle che è incantevole” Fece Michel prendendole la mano e baciandola con fare da don giovanni.
“G-grazie” balbettò Rosalie.
Ad un certo punto dalla stessa scalinata da dove erano precedentemente scesi i due ragazzi scese una terza persona.
Tutti rimasero incantati per la bellezza della ragazza soprattutto Kage.
“è meravigliosa” Sussurrò Kage, a bocca aperta
“Chiudi la bocca o ci entreranno le mosche”Disse Harry
Non appena la vampira  fu scesa, e tutti si furono congetturati per la bellezza nell’atri tornò il solito chiasso.
Una sola persona era ancora incantato a guardare la figura di Anastaija, era appunto Kage.
“Sei proprio cotto amico …” mormorò Harry
“No è solo che mi incuriosisce perché mi resiste”Rispose con leggerezza Kage
“Si, come no” disse Harry puntando i suoi profondi occhi smeraldini sulla figura di Rosalie.

********

Raven aveva fatto un lungo viaggio dall’Alaska, era stato estenuante convincere suo fratello Igor a lasciarla partire da sola.
Voleva veramente bene ai suoi fratelli, ma certe volte erano troppo protettivi nei suoi confronti.
Eppure più volte aveva dimostrato di sapersela cavare da sola, dopotutto oltre che una vampira nobile era anche una hunter.
Si passò una mano nei capelli scompigliandoseli.
Come se non bastasse, i nobili continuavano ad insistere perché si sposasse con suo fratello.
Si ostinavano ,cocciutamente, a non capire che fra loro ci sarebbe stato sempre e solo un profondo amore fraterno.
Non lo avrebbe mai sposato, lei voleva incontrare la persona giusta per lei.
Sorrise all’idea di cosa avrebbe fatto Igor se si fosse presentata a casa con un ragazzo.
Probabilmente lo avrebbe scuoiato, o chissà cos’altro.
Meglio non pensarci era arrivata.
Le ferrovie sotterrane l’avevano portata proprio di fronte al collegio, entrò e si diresse al dormitorio luna.

********

Mentre tutti parlavano animatamente fra di loro la porta d’ingresso si spalancò rivelando  una figura non molto alta, pelle candida e capelli blu,senza dubbio una vampira.
“Ben arrivata Raven Ohak” A dare il benvenuto alla nuova arrivata altri non era stato che Kaname.
“ è un piacere essere qui” Disse con fredda cortesia la nobile
“Per favore vai a prepararti, a breve inizierà il ballo”
“Si cero vado subito”
Detto questo iniziò a salire.
Mentre una saliva, un’altra vampira, sta volta sangue puro, scendeva, indossava un abito in stile vittoriano di broccato verde con alcune decorazioni floreali sull’ampia gonna in oro.
“Ora non ci resta che aspettare la nuova arrivata e poi potremo andare” disse Kaname sedendosi.

********

Intanto al dormitorio sole …

Zero, rientrato dopo il colloquio con il direttore si chiedeva perché anche lui dovesse avere un compagno di stanza, era una seccatura.
Squadrò il suo nuovo coinquilino, aveva un aspetto singolare questo era certo.
Era innaturalmente bianco, ma di quel pallore che aveva visto solo sui vampiri.
Ma di una cosa era certo non era un vampiro.
Perso come era nelle sue congetture non si era accorto che i freddi occhi color del giaccio dell’oggetto dei suoi pensieri erano fissi su di lui.
<< Che aura strana aura ha questo tizio >> ecco il pensiero di Lowell.
Al ragazzo, Zero appariva come qualcosa di surreale, come se …
“… Non fosse umano” Lowell si lasciò sfuggire quel pensiero in un flebile sussurro.
Zero sentite quelle parole si ,rabbui si appuntò la rosa al petto e sparì dietro l’uscio della porta.
Lowell rimasto a fissare il luogo in cui era scomparso il suo compagno distanza.
“Poco male, ma io come mi devo comportare a questo ballo”
Dopo tutto per me sono cose più o meno nuove.

.

********

Ashley e Kara avevano finito di prepararsi presto, così avevano approfittato del tempo rimasto a loro disposizione per disfare le valige e appendere gli abiti nell’armadio
Nonostante non avessero dedicato ore alla preparazione erano entrambe magnifiche.
Sebbene si fossero conosciute da poco le ragazze si erano trovate in piena sincronia fra loro.
Era come se si capissero senza bisogno di parlare.
“Comunque ho sentito che gli allievi del dormitorio Luna sono tutti bellissimi”
“Dici?” chiese Ashley fattasi più attenta” Giudicheremo questa sera” concluse
“Già” e ridacchiando scesero al pian terra.

*********



________________________________________________________________________________

ANGOLO AUTRICE


Salve a tutti!!!
Ben trovati
 Come state?
Io continuo a sentirmi un pesce fuor d‘acqua in quella classe.
Ma  comunque questo non vi interessa.
Per cominciare abbiamo una New Entry accogliete Raven Ohak di Harella.
Allora cosa ne pensate del capitolo, Era troppo noioso?
Se si non vi preoccupate e ditemelo chiaramente.
Questo capitolo è stato per la maggior parte descrittivo,
Ho anche da dire che, qualora gli abiti non vi fossero piaciuti potete dirmelo e inviarmi la descrizione dell’abito che vorreste addosso al vostro pi csi che io possa modificarlo.
Alla prossima
“Ma non farti più vedere” nd Fil
“Bhè sta volta una cosa giusta l’hai fatta” nd Nives
“E quale sarebbe?” * faccia sbrilluccicosa * nd Me
“Il vestito” nd Nives
“Avete ragione nobile Nives, vi sta di incanto” nd Fil
Face palm nd tutti voi + vostri pi.
A domenica prossima.
Kramizi

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 5 ***


Ballo …

 

Il ballo si teneva in una splendida sala.
L’aula magna, per l’occasione era stata addobbata a festa, le decorazioni erano molte, forse troppe.
Le decorazioni passavano da quelle comprate, a quelle fatte dagli studenti, alcuni perché obbligati alcuni per semplice divertimento.
Tutti, erano agitati per quel ballo, chi perché a breve avrebbe ballato con i sui idoli, e alcuni preoccupati che i nuovi arrivati si controllassero.
Tutti gli studenti erano ammassati nel corridoio che precedeva l’aula magna.
Appena le massicce porte si aprirono tutti trattennero il respiro, la sala era semplicemente meravigliosa.
Appena tutti gli studenti furono entrati, le porte si chiusero e la musica iniziò a suonare.
La maggior parte degli studenti era al centro della pista da ballo, e quelli che non volevano danzare, o si accanivano contro il bouffe o parlavano con qualcuno.
In fin dei conti, l’atmosfera che si respirava era idilliaca.

********

Emma era sconvolta , come facevano quelle umane a stare con i vampiri senza paura?
Semplice, non sono a conoscenza della loro vera natura.
Chi sa cosa avrebbero combinato alcune delle oche della day class se ne fossero venute a conoscenza.
Probabilmente, sarebbero scappate urlando o sarebbero svenute.
Desiderò ardentemente rivelare il segreto dei membri della night class, solo per gustarsi la reazioni di quelle che lei considerava alla stregua di galline.
Ma non poteva, l’associazione Hunter, l’aveva mandata lì per proteggere l’accademia Cross, almeno questo era ciò che le era stato detto.
Quella sera, era semplicemente bellissima, e non c’era nessuno, umano o vampiro che fosse, che non la ammirasse, seppur di sottecchi.
Alcuni coraggiosi, ebbero anche l’ardire di invitarla a ballare.
E molto, prevedibilmente, erano stati rifiutati senza possibilità di appello.
Emma iniziava ad annoiarsi, non sapeva che fare.
Ad un certo punto scorse, dalla sua postazione, Yagari.
E decise di avvicinarsi, era da tanto che non lo vedeva.
“Salve maestro” disse maliziosa.
”Ohh … Emma, anche tu qui, fantastico altri problemi”
Rispose in tono ironico Yagari.
“Guarda che io sono qui per aiutare” fece Emma fingendosi offesa.
“Che tradotto sarebbe a dire che combinerai guai, e di conseguenza più lavoro per me” ribattè Yagari.
“Tsk” sbuffò Emma.

*********

Mentre Emma e Yagari continuavano amorevolmente a batti beccare Megumi era seduta su una delle poltrone disponibili in sala a sorseggiare un aperitivo.
I suoi capelli biondi scintillavano riflettendo luci dorate.
Era attorniata da molti ragazzi, ma lei non degnava nessuno di uno sguardo.
Aveva smesso di credere nell’amore, aveva smesso di crederci a causa di suo padre.
Gli occhi smeraldini si incupirono inseguendo quei dolorosi ricordi lontani.
Ricordava quanto sua madre soffriva a causa di quel uomo.
Fortunatamente con lei c’erano stati Misa e Kuro, oltre che naturalmente,sua madre.
Vide Emma che parlava animatamente con un uomo, e dire che lei era quella più scocciata dal venire a quel ballo.
Decise di accettare l’invito a ballare, se non sbagliava era un ragazzo del corso notturno, un viso anonimo per lei.
Per un ballo, dopo tutto non faceva niente, dopo tutto, era solo per noia.
Continuarono a danzare fin che la musica non terminò.
Appena quel ballo finì la ragazza tornò a sedersi, lasciando il ragazzo al centro della pista da solo.
Non le era risultato così sgradevole, forse, non tutti i maschi erano meschini e crudeli.
Appena fu tornata a sedersi, venne di nuovo accerchiata da tutti i ragazzi, non ne poteva più, iniziavano a rompersi le scatole.
Stavano divenendo noiosi, quasi quanto le mosche che continuano a ronzarti intorno insistentemente.
Megumi iniziava a sentire un perforante sguardo sulla sua nuca, ma quando si girò verso la pista da ballo, non vide nessuno.
Che se lo fosse immaginato?
No impossibile.
Prese un altro aperitivo e iniziò lentamente a sorseggiarlo.
Fissò il entro della sala dove tutti ballavano, sorrise, tutte quelle coppie sembravano avere molta sincronia.

**********

Kara iniziava a sentirsi a disagio, certo, a casa del lord aveva partecipato alle feste, ma quasi sempre in veste di cameriera.
Era strano partecipare in veste d’ospite, si sentiva osservata.
Cercò con lo sguardo la sua compagna di stanza.
La vide parlare con uno dei professori.
Rammentò che Ashley le aveva parlato di un uomo pervertito che da quel anno sarebbe stato il professore di etica nella Day class
Era buffissimo come litigavano, lui faceva la corte a tutte le ragazze e lei, che molto elegantemente, lo sbatteva a terra con un pugno.
Tornò a dirigere lo sguardo alla gente che la circondava, dovevano essere tutte di buona famiglia,  tutto ad un tratto si sentì inadeguata.
Desiderò tornare nella tenuta di lord Tyki, almeno si sentiva al sicuro.
Vide un ragazzo distinto inchinarsi, farle il baciamano e tirarla a ballare.
Guardò gli occhi del suo compagno, e d’un tratto tutti i suoi dubbi sparirono.
Volteggiavano leggiadri sulla pista, e appena quella soave melodia fu terminata il ragazzo disse:
“Ci vedremo a lezione signorina”
Lo sconosciuto si voltò e se ne andò lasciando una sorpresa Kara a fissarlo ad occhi e bocca sbarrata.
“Chi sa chi era” sussurrò a se stessa
Le aveva detto che si sarebbero rivisti a lezione, che fosse nella sua stessa classe?
Sperava di si.
Si trovò a provare sensazioni forti e travolgenti, quasi quanto un vortice che dolcemente e lentamente la trascinavano giù, ma non in un baratro fatto di oscurità, come quando si trovava racchiusa nelle sue visioni, ma in un mondo fatto di luce e allegria.
Un luogo dove sentirsi al sicuro.
Decise di smettere di arrovellarsi il cervello per decifrare quelle emozioni che le erano scoppiate dentro.
Si accorse che aveva fatto una figuraccia, infatti era rimasta a bocca spalancata in mezzo alla pista da ballo.
Arrossì e si andò a sedere su una delle numerose poltrone ai margini della sala.

*********

Ashley era appoggiata a una colonna di quella enorme sala, scrutava con disinteresse ciò che le passava davanti, ad un certo punto i suoi occhi si illuminarono nel momento in cui scorse dei lunghi capelli dorati.
Gli riconobbe subito, non c’erano dubbi, erano i capelli di Peter.
Fissò i suoi occhi sulla figura che piano piano emergeva dalla folla, era da tanto che non lo vedeva.
Chi sa se si sarebbe ricordato di lei.
Ci sperava, era simpatico anche se con il brutto vizio di fare il maniaco.
Si accorse che il soggetto dei suoi pensieri si stava avvicinando.
“Salve bellissima, non ci siamo già incontrati vero?”
La figura aitante di Peter si inchinò e fece il baciamano.
“Vorresti ballare?”
Ashley si limitò ad annuire leggermente con il capo.
Non aveva ben capito se l’aveva riconosciuta o meno.
Voleva comunque ballare con lui.
Dopo tutto anche se era un grande farfallone l’aveva salvata da un vampiro.
Per quello gli sarebbe stata grata per sempre.
“Ashley” sentì gridare da una ragazza che aveva conosciuto.
“Ashley?” disse incredulo Peter
“Sei Ashley Harlow”
“Si” rispose apparentemente senza interesse lei.
Poi tornò a rivolgersi alla sua compagna
“Si Sayuki?”
“Ashley ho trovato il libro che mi avevi chiesto”
“Grazie, vengo a prenderlo dopo”
“Figurati, ora ti lascio, vedo che sei in buona compagnia” Disse Sayuki maliziosamente
Per reazione una arrossì e l’altro ridacchiò.
Peter prese la mano della ragazza e iniziarono a danzare.


*********

Michel Ernst, scrutava, come un falco che adocchia una preda, tutte le ragazze, umane e non, presenti a quello sfarzoso ricevimento.
I suoi occhi però erano quasi sempre fissi su una sola figura.
Anastaija, certo era una vampira, ma rimaneva pur sempre un gran bel pezzo di ragazza.
Grazie al suo aspetto era sempre riuscito ad avere tutte le ragazze, eppure con lei era diverso.
Fin da subito lei era stata fredda con lui.
Aveva deciso, l’avrebbe fatta cascare ai suoi piedi.
La voleva conquistare.
Si avvicinò a lei e gentilmente le prese l’amano chiedendo:
“Vorresti ballare con me?”
E senza attendere la risposta della ragazza la trascinò sulla pista da ballo.
“Non avevo ancora risposto alla tua richiesta”
“Non mi importa, volevo ballare con te”
“Non è comunque educato”
La ragazza ricordò che era stato raccomandato loro di essere gentile con gli umani.
Ma lui non era solo un umano era anche un hunter.
Kage si accorse che, sebbene la ragazza avesse smesso di opporre resistenza non lo guardava.
Non potè fare a meno di chiedersi come mai tutto di lei lo respingesse.
Non l’aveva mai incontrata prima di andare in quella scuola, di conseguenza non poteva averle fatto nulla.
Allora cosa c’era.
Forse era terrorizzata dagli hunter?
Probabile, dopo tutto era una livello D, ma allora sarebbe stato più logico che temesse i sangue puro.
Tuttavia l’aveva vista parlare con delle sangue puro senza timore, seppure, con rispetto di chi si deve ad un superiore.
Arrovellandosi per trovare  la soluzione al comportamento ostile della ragazza nei suoi confronti, non si accorse che la musica era terminata e la ragazza si stava allontanando.
Rimase a fissare quella sensuale figura che piano piano si allontanava da lui.
Avrebbe riprovato, ancora e ancora fin che lei non sarebbe stata sua.
 
********

Harry era attorniato da molte ragazze, soprattutto ragazze della day class.
Aveva accettato di ballare con molte di loro per pura educazione.
Si stava annoiando.
Alla festa suonavano solo musica classica e lui si annoiava da morire.
Scorse da lontano alcuni suoi compagni di dormitorio, sembravano tutti dei modelli.
Ognuno, a modo loro, teneva buone le ragazze, chi ridendo e ballando insieme a tante persone e chi con una faccia da funerale.
Decise di andare a mangiare.
Aveva già sorseggiato tre aperitivi, e tutto quel ballare gli aveva messo addosso un certo appetito.
Notò che al tavolo, o forse era meglio dire ai tavoli, del bouffe c’era una testa rossa che passava in rassegna tutta la lunghezza del banchetto in un nano secondo.
Riconobbe quella testa rossa.
Altri non era che la ragazza con cui si era scontrato.
Se non sbaglio si chiamava Rosalie.
Con la sua solita calma si avvicinò al banchetto e afferrò con eleganza una pizzetta.
Ma la sua mano non trovò la pizzetta, ben sì una piccola mano.
“Ohh scusa, tieni” disse Rosalie porgendoli la pizzetta accuratamente avvolta in un tovagliolino.
Lei ne prese un’altra e in silenzio mangiarono.
Ma per lei il silenzio era insopportabile cosi domandò:”Ti va di ballare, ho mangiato così tanto che se non mi muovo un po’ diverrò una balena”
Lui accennò un sorriso e annuì.
Quella ragazza era proprio buffa, riusciva sempre a metterlo di buon umore.
Iniziarono a ballare, tuttavia, non al centro della pista, ma in un angolo, in ombra, nessuno dei due voleva dare nell’occhio.
Finita la melodia Rosalie fu trascinata via da un altro ragazzo.
Harry rimase ,all’inizio un po’ turbato, ma infine decise di tornare al banchetto.


********

Lowell , appena entrato nella sala era stato aggredito da una folla di ragazze, e a giudicare dall’odore che recavano dovevano proprio essere eccitate.
Si sentì braccato in mezzo a quel cerchio.
Come se non bastasse, le ragazze continuavano a tempestarlo di domande.
Tutte quelle urla e quelli strepitii lo infastidivano, non facevano altro che ferire il suo sensibile udito.
Aveva voglia di sbranarle.
Ma si contenne, mostrando una maschera di apparente menefreghismo.
Nei suoi pensieri, però, tentava di capire cosa c’era di tanto sconvolgente nel suo aspetto da far reagire così le ragazze.
E già che lui era estraneo alle consuetudini umane.
Balli come quelli non facevano per lui.
E poi … Perché ci si doveva vestire in modo così scomodo.
Si sentiva tutto imbalsamato.
Come se i movimenti gli fossero impediti da qualche corda invisibile.
Allentò con un gesto casuale il nodo della cravatta e sbottonò qualche bottone della camicia.
Quel gesto fece infervorare ancora di più il cerchio di ragazze attorno a lui, che per la cronaca cresceva sempre di più.
Rimase sempre più confuso, dal canto suo, lui lo aveva fatto solo perché non riusciva più a respirare.
Una strana ragazza lo trascinò in mezzo a tutte le persone che c’erano e iniziò a ballare con lui.
Lowell,non sapendo quasi nulla sui balli, si limitò ad assecondare i passi della ragazza.
A ogni canzone cambiava ragazza, e a ogni canzone seguiva i passi della compagna, ma senza mai rivolgere loro una parola o anche la sua semplice attenzione.
Quando ebbe finito di ballare con il suo “Fan club” si appoggiò ad una colonna, dove per la prima volta in quella noiosa serata aveva trovato qualcuno di interessante.
Era una ragazza alta e dalla elle pallida, cappelli di un oro opaco e scintillanti occhi marroni.
Tuttavia, seppure quella ragazza era bellissima, aveva qualcosa di strano, a partire dall’odore.
Vide un ragazzo dai capelli arancione avvicinarsi e inchinarsi a lei.
Decise di andarsene, non sapeva neanche lui perché, ma quella scena lo aveva irritato.

********

“Bhè nonostante le numerose paure sembrerebbe che stia andando tutto bene”
Fece solare come al solito Icijo.
“Sarà ma io mi sto annoiando”
Disse Shiki mentre sbadigliava.
Icijo lo aveva coinvolto in uno dei suoi balli a gruppo.
“Icijo, Shiki ved che anche voi avete tante fan”
Disse un solare Hanabusa che dietro si trascinava un milione di ragazze in estasi er la sua sola presenza.
“Già” Sorrise Icijo
“Sono tutte adorabili queste signorine” finì il biondino.
Va ché io vado, ho intenzione di invitare Nives a ballare”
“Buona fortuna” fece,apatico come sempre, Shiki.
Salutando tutti Aido si dileguò.
 
********

“ Yuki, sei bellissima con quel vestito” sussurrò Kaname
“Dai nobile Kaname, non esagerate ”pronunciò un‘imbarazzata Yuki.
“Ma io non sto esagerando” disse serio Kaname
“Comunque, Kaname, me lo hai regalato tu questo abito vero?”
Chiese con un po’ di incertezza la castana
Kuran non disse nulla, si limitò ad annuire
“Lo sapevo” Disse con sorridendo
Kaname per un momento fu abbacinato da qual sorriso.
Appena si fu ripreso, chiese a Yuki se volesse danzare con lui.
Lei ovviamente Annuì.
E insieme iniziarono a volteggiare sul balcone.

*********


La scena fu osservata da molte persone che non erano affatto contente di vedere quei due insieme.
Una di queste era Zero Kiryu.
Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla e una voce che ben conosciuta dire:
“Tutto sommato è una serata tranquilla”
“Per adesso”
Fece scocciato Zero
Entrambi rimasero a fissarsi per quelle che parvero ore, che altri non erano che secondi.
Anche Yagari per l’occasione aveva abbandonato quel suo stile trasandato per uno più elegante.
In fine tutti erano vestiti elegantemente, tutti tranne Zero che portava la solita divisa scolastica, se non fosse per una rosa che Yuki gli aveva appuntato al petto e allo stemma dei guardian.
Dopo tutto lui era venuto lì in veste di controllore, mica per divertirsi.
“Cerca di divertirti un po’ ragazzo”
Gli disse Yagari mentre si allontanava.

********
Akatsuki vide Kuran e Cross ballare sul balcone.
Istintivamente portò lo sguardo su Ruka.
Vide che era triste e malinconico.
Lui sapeva della cotta di Ruka nei confronti di Kuran.
E anche se lui l’amava sinceramente, decise di lasciarla libera.
Tuttavia quello sguardo triste e vuoto gli fece male.
Si avvicinò alla ragazza e si inchinò
Sapeva che avrebbe capito.
La stava invitando a ballare.
Tuttavia Ruka non accettò la mano e lui rassegnato all’idea che Kuran non sarebbe mai uscito dal cuore della ragazza di cui si era innamorato si voltò e se ne andò.
Non sentì però ciò che aveva mormorato la ragazza.
“Perdonami Akatsuki.
Si voltò e se ne andò anche lei, aveva massacrato abbastanza il suo cuore per quel giorno.


********


________________________________________________________________________________

ANGOLO AUTRICE


Salve a tutti!!!
Sono tornata
 Come state?
.
Allora cosa ne pensate del capitolo?
So che in questo non sono apparsi tutti i vostri pi.
Ma l’ho fatto per dedicare a tutti la stessa importanza quindi vi chiedo di scusarmi.
Lo scorso capitolo non ha ricevuto molte recensioni D: e questo mi ha rattristata.
So che tutti avete da fare, ma vi prego lasciate un piccolo commentino per farmi sapere cosa ne pensate.
Perché così mi inducete a pensare che come scrittrice faccio pena.
Quindi se la storia non piace è inutile che io continui a scriverla.
Spero ci sia un prossimo capitolo
“Quindi smetti di torturarci?” nd Fil
“Evviva” nd Nives
“Non cantate vittoria tanto presto, decideranno le recensioni di questo capitolo.” nd Me
“Ragazzi non recensite, così non continua con sto strazio” nd Nives
“Avete ragione nobile Nives” nd Fil
“Ma sai dire solo quello” nd voi + vostri PG.
“Uff” nd Me
Bhè a questo punto dipende da voi.
Fatemi sapere se volete che continui la storia o se devo interromperla.
Kramizi

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 6 ***


Ballo (seconda parte)…

Il ballo, per i vampiri, o almeno per la maggior parte, non era felice di star lì.
Seppure si sforzavano di mostrarsi allegri, per i più di loro era ancora difficile trattenersi.
Molti, soffrivano per le troppe luci accese e continuavano a sfregarsi gli occhi in un breve tentativo di alleviare il bruciore.
Nonostante tutti questi disagi la serata proseguiva liscia.
Seppur alcuni trovassero fastidiose le ragazze si comportavano sempre con fredda cortesia.


********

Eleonor assisteva al ballo passivamente, guardando cosa facevano i suoi compagni di corso con quelle umane.
Lei essendo una sangue puro doveva aiutare a mantenere l‘ordine in quella accademia.
Dopo tutto, i vampiri nobili, seppur potenti, erano assoggettati a loro.
Nonostante ciò, trovava incredibilmente stupida la rigida suddivisione della società Giapponese.
A quanto aveva capito, non era la sola a pensarla in quel modo, infatti anche l’altra sangue puro era del suo stesso parere.
Mentre era in trance dovuta alla riflessione, un biondino dagli occhi verdi le si era avvicinato.
“Salve nobile Eleonor” disse sfoderando un sorrisone a trentadue denti
”Ehh?” chiese come se si fosse appena svegliata da un sogno”Ahh Icijo sei tu”
“Mi vuole fare l‘onore di ballare con me?” fece lui con una tenerissima faccina speranzosa
“Si a patto che …” disse lei con tono vago.
“A patto che …?” ripeté lui
“A patto che smetti di darmi del voi e che mi chiami semplicemente per nome”
“come desider …” si corresse “come vuoi tu,andiamo?”
“Bene, andiamo” e detto questo la giovane sangue puro trascinò il suo cavaliere, molto poco elegantemente, sulla pista da ballo.
“Sei veramente brava a ballare”
“Grazie, uno dei vantaggi di essere vampiri”
“E già”
Continuarono a ballare, non accorgendosi che tutti in sala avevano portato la loro attenzione su di loro.
Finita la canzone i due si staccarono arrossendo, finalmente coscienti di essere divenuti l’attrazione principale.

*********

Nel mentre Eleonor e Icijo facevano i piccioncini Nives scrutava annoiata la sala del ballo rifiutando, senza troppi complimenti, tutti i pretendenti.
Vide la chiome bionda e indomita di Aido andare da un capo all’altro della stanza.
Ad un tratto quella visione sparì, che se lo fosse solo immaginato?
No impossibile, aveva sentito distintamente la sua voce.
Prese un aperitivo, sapeva di fragola, si sedette su una poltrona.
Tornò ad osservare la sala, ma sta volta tenendo gli occhi puntati su una persona.
Nonostante lei guardasse imperterrita una persona gli altri sembravano non accorgersene e imperterriti a chiederle di ballare.
Cercava in tutti i modi di rifiutarli con gentilezza e garbo, ma la loro insistenza la stava irritando.
Stava perdendo quel poco di pazienza che le rimaneva.
“Vuoi ballare con me?”
Quella frase era stata ripetuta talmente tante volte che meccanicamente stava per rispondere di No.
Ma lei conosceva quella voce, l’aveva sentita tante volte nel primo  periodo in cui era divenuta una vampira.
Nel periodo in cui lei faceva ancora fatica a capire cosa le stesse succedendo.
Lo conosceva da quando aveva dodici anni, l’aveva sempre fatta divertire.
L’aveva fatta uscire quel baratro oscuro, lui insieme a Kinon, Ambra e Soul.
Anche se aveva origini umane , tutti in quella famiglia l’avevano accolta e avevano anche stabilito che lei fosse l’erede della famiglia.
Persa come era nei suoi pensieri, aveva scordato di rispondere alla richiesta che le era stata fatta. Puntò i suoi occhi divenuti verdi acqua in quelli blu del ragazzo.
Accennò un si con il capo e afferrò la mano.
Iniziarono a danzare lì, ai margini della sala, arrivando fino al centro.
In quel momento l’orchestra stava suonando un bellissimo valzer.
Lento e romantico, a lei non piacevano molto quelle smancerie.
In quel momento,però, non capiva perché quelle cose le piacessero, forse per la compagnia.
Continuarono a danzare, fissandosi sempre negli occhi.
Sembrava quasi che per qualche strano incantesimo non potessero staccare i loro occhi.
Quella delicata melodia sembrava avvolgere tutte le coppie presenti in sala come una luce avvolgente, una magia.
Quando la musica finì quella bellissima atmosfera che si era creata sparì.
Tutte le coppie si separarono per andarsi a rifocillare al bouffe, mentre altre sostituivano quelle che si erano allontanate.
“Scusatemi nobile Nives per avervi chiesto tanto, ma mi sembrava che steste per perdere la pazienza e …”
Iniziò a dire Aido accennando un  inchino e tenendo gli occhi bassi.
Nives gli mise l’indice sulle labbra costringendolo a tacere.
“Non ti  preoccupare” iniziò la ragazza”Piuttosto, continua a darmi del tu come hai sempre fatto”
“Ma un nobile non si deve permettere di tenere un comportamento confidenziale con una sangue puro”
Cominciò a protestare il ragazzo.
“Allora” disse mentre gli voltava le spalle “Consideralo come un ordine”
La vampira non poté vedere il sorriso che si dipinse sul volto del ragazzo.
“Non sei cambiata per niente ehh Niv?”
Sussurrò al vento il ragazzo.
Voltò le spalle anche lui e si diresse verso il gruppo delle sue fan riacquistando la facciata da ragazzo solare e allegro.
Nives tornò  alla poltrona su cui era seduta prima, con il cuore in tumulto.
Sentiva la faccia bruciare, era arrossita?
Vide Fil che la guardava con uno sguardo arrabbiato.
Sapeva che Fil odiava Aido, gli si avvicino, posò una mano sulla guancia di lui e poi si sedette.
A quel gesto lui abbassò gli occhi.
Nives per lui era tutto.

**********

Tess aveva appena finito di ballare con uno dei vari ragazzi che glielo avevano chiesto.
Lo  aveva fatto solo per non dare nell’occhio.
Spostò lo sguardo da un capo all’altro della stanza osservando i movimenti di persone ben precise.
In quella sala, per i suoi gusti, c’erano fin troppi hunter, uno dei quali era quasi un livello E.
Quel ragazzo, era quello che la spaventava di più.
Continuava a fissare tutti i vampiri in sala come se fossero bestie.
Non ci voleva un genio per capire che era davvero così che lui gli vedeva.
Quegli hunter le facevano davvero paura, non a caso erano gli hunter più temuti da tutti i vampiri.
Sentiva l’aura delle armi antivampiro, e questo non faceva altro che aumentare il suo terrore.
Aveva iniziato a girare tutto, sentiva che le gambe stavano per cedere, ma prima che potesse cadere a terra  sentì due forti braccia sostenerla.
S girò e vide Alex Storm che la sosteneva, era un ragazzo davvero bello, però le era sembrato troppo taciturno.
Aveva saputo che lui poteva neutralizzare le armi degli Hunter.
Gli sorrise grata, prese la sua mano e lo trascinò al centro della pista.
Lui non sembrava dispiaciuto dal gesto e appena partì la musica iniziò a condurre il ballo.
Tess si sentiva al sicuro con lui vicino, e non solo per i suoi poteri, sfidava chiunque a non sentirsi al sicuro vicino ad un ragazzo con quel fisico.
Continuarono a danzare, con maestri, dopo tutto erano vampiri, loro la grazia ce l’avevano innata.
Il vestito le dava un pò di impiccio nei movimenti, tuttavia i suoi movimenti erano leggiadri e puliti.
Sembrava che stessero danzando due ballerini professionisti.
Nessuno faceva caso a due ragazzi che danzavano, quel giorno era una cosa abbastanza comunica.
Tuttavia la loro destrezza non poté non attirare sguardi delle coppie che volteggiavano attorno a loro.
Erano sguardi ammirati da parte delle ragazze e invidiosi da parte dei ragazzi.
C’è da dire che i ragazzi della Night class ormai erano abituati ad essere sottoposti alle varie invidie da parte degli studenti della Day.
Tess alzò gli occhi verso il suo partine, e ad un certo punto ricordò che lo aveva già visto.
Se non sbagliava durante una mostra di sua madre.
Appena la musica finì il ragazzo si diresse verso un angolino appartato, e lei lo seguì dopo un cenno di incoraggiamento da parte di Alex.
“Alex come mai sei venuto alla Cross?”
chiese un po’ titubante la ragazza
“Non ci sono venuto di mia spontanea volontà”
Rispose semplicemente lui.
“Mi sono trovato sull’aereo senza sapere ne come , ne quando mi ci hanno messo”
Aggiunse vedendo la faccia confusa della ragazza.”
Tess faticò a non mettersi a ridere, se lo immaginava sbraitare a destra e a manca.
“Ahh, quindi non ti piace stare qui”
Affermò la ragazza, ma la pose come una domanda,ed era sinceramente curiosa di sapere la risposta.
“Non è così male, in definitiva, non mi dispiace essere qui”
Per la prima volta dall’inizio della conversazione si girò a guardarla.
Quello che vide lo stordì letteralmente, stava sorridendo, e quel sorriso era meraviglioso.
Si sentì istantaneamente ricaricato di energie.
Dal canto suo Tess non sapeva perché gli avesse sorriso, forse perché gli era grata di averla aiutata.
Voleva passare molto tempo con lui.
Voleva conoscere ogni sfaccettatura di quel carattere freddo e disinteressato, almeno in apparenza.
Quel vampiro nobile era intrigante.
Entrambi si recarono in terrazza e stettero tutta la notte fermi lì, in silenzio, ad osservare le stelle, dato che, quella notte la luna aveva deciso di non degnare della sua vista i presenti.
Ma questo, per i due vampiri andava benissimo, loro non avevano bisogno della luce per vedere al buio.
Ma anche se così non fosse stato, le stelle, quella sera, erano talmente splendenti, da competere con la luna, in quel momento assente.

*********

Raven quella sera, non aveva per niente voglia di andare a quel ballo.
Tutta quella gente non faceva altro che farla sentire a disagio.
Non era mai stata molto brava a socializzare, inoltre, era la prima festa a cui partecipava senza lo sguardo iper protettivo, e a volte omicida verso i ragazzi che le si avvicinavano, di Igor.
Se ci pensava le veniva da ridere, si ricordava perfettamente la faccia di ogni vampiro, nobile o sangue puro che fosse, quando incrociava lo sguardo di suo fratello.
Si consolò un po’ rincorrendo quei piccoli ricordi.
Spaziò la sala con lo sguardo, alla ricerca di qualche persona che conoscesse.
In mezzo a tutte quelle chiome scure, ne vide spuntare una chiara, candida per l’esattezza.
Conosceva quei capelli, Nives, l’aveva conosciuta ad un dei balli organizzati da sua madre.
All’inizio le era sembrata snob, ma poi, sotto varie incitazioni da parte dei fratelli, aveva cercato di legarci, e alla fine avevano passato tutta la notte a scimmiottare tutti i nobili presenti in sala.
Naturalmente le battute e gli scoppi di risa erano sempre seguiti o da un occhiata inceneritrice di Kinon o un’occhiataccia di Ella.
Alla fine però si erano divertite.
In quegli ultimi anni, si erano un po’ perse di vista, vide che si stava dirigendo verso le poltrone, aveva appena finito di ballare.
Aguzzò la vista e notò che il cavaliere altri non era che Aido, l famoso Idol.
Lo conosceva più di fama e di vista che altro.
Ma le poche volte che lo aveva scorto, per lo più  a casa di Nives, le era sembrato un pagliaccio.
Ma a quanto sembrava a Nives piaceva, certo sarebbe morta piuttosto che ammetterlo.
Conosceva la sua amica, anche lei a volte credeva che fosse stupido, ma se le piaceva qualche pregio lo dovrebbe possedere,o almeno ci sperava
Tornò a guardare nella direzione di Nives, vide che poggiava la mano sulla guancia di Fil e poi si sedeva.
Decise di andare a parlarle, dopo tutto con loro non aveva problemi.
Conosceva anche Fil, era una specie di maggiordomo per Nives, e si capiva da come guardava la sangue puro che per lui, la giovane sangue puro era tutto.
“Ciao Niv, è da un po’ che non ci si vede”
“Raven, qual buon vento” disse con un ghigno Niv
“Senti, tu conosci le persone che ci sono qui?”
“A parte te e Fil conosco solo Aido e Kain ed Eleonor” finì l’albina
“Capisco …”
“Comunque Aido mi ha illustrato tutti i componenti” e da lì partì la lunga lista.
“I membri principali sono Kuran Kaname, il sangue puro snob per eccellenza, non che capo dormitorio”
Indicò il vampiro castano che danzava con la disciplinare.
“Poi c’è Takuma Icijo, il vice capo dormitorio, quel ragazzo ha un sorriso da accecare anche il sole”
Puntò l’indice sul biondino che danzava con un gruppetto di ragazze della Day.
Raven seguiva l’indice della ragazza, poi ad un certo punto vide un ragazzo, capelli marroncini rossastri, e degli occhi azzurri-violetti.
“Quello chi è?”
Chiese puntando il suo indice questa volta.
“Ahh quello che balla con Rima? È Shiki, è un modello, è molto amato, ma a me sembra un po’ apatico”
“Per me è bellissimo” si lasciò sfuggire.
Rimase l’intera serata a guardare il ragazzo trascinato a destra e a manca dal vice capo dormitorio.
Dopotutto, sarebbe stata un esperienza interessante.

*********

Anastajia non stava facendo altro che annoiarsi, era venuta lì per cercare di scoprire qualcosa sulla morte di suo marito.
Allora, cosa ci faceva ad un ballo studentesco , pieno di ragazzine con gli ormoni su di giri?
Certo, le poteva capire, i vampiri hanno un fascino che attrae.
Ma i predatori sono sempre affascinanti, proprio per incantare le ignare prede che incautamente si avvicinavano a loro.
Comunque, era certa che quella sera nessuno avrebbe causato problemi, dopo tutto Kaname Kuran lo aveva ordinato.
Tutti quei nobili gli ricordavano dei cani al guinzaglio, tranne i nuovi arrivati.
In totale c’erano tre sangue puro, da come Kaname le aveva guardate, si capiva che non bramava altro che impossessarsi del loro poteri.
Ma sapeva che non avrebbe osato sfiorarle, per un semplice motivo, il casato Nightwish e il casato Honey erano due delle famiglie sangue puro più potenti al mondo, affiancato naturalmente dagli Hishka.
Vide tutti gli hunter presenti in sala girare circospetti.
La maggior parte erano a malapena studenti.
“Vorresti ballare con me?”
Sentì una voce calda e sensuale porle quella domanda all’orecchio.
Stava per rispondere con un no secco quando si sentì tirata verso la pista da ballo.
In cinque secondi stava danzando un lento attaccata al tipo soprannominato Kage.
A quanto pare aveva preso il soprannome dalla sua spada, non se ne separava mai.
A lei sembrava solo un grande pallone gonfiato, e in più farfallone.
Aveva visto come faceva la corte a tutte le ragazze.
Le ragazzine della Day Class erano cadute ai suoi piedi come niente.
Ma lei non era una stupida ragazzina.
Le persone come lui la infastidivano
Alzò la testa e disse:
“Non avevo ancora risposto alla tua domanda”
“Non mi importa, volevo comunque ballare con te”
Fu la sfacciata risposta del ragazzo
“Non è comunque educato”
Smise di guardarlo e si concentrò sui suoi piedi.
La musica finì e lei si allontanò, notando che il ragazzo sembrava impalato, perso nei suoi pensieri.
Si aspettava che le avrebbe fatto sorbire un altro ballo.
Invece se ne stava lì impalato a guardarla.
Chi sa cosa gli sarà preso.
Non riusciva proprio a capirlo, ma aveva il presentimento che non se lo sarebbe facilmente tolto dai piedi.
Come se non bastasse, risiede nel suo stesso dormitorio.
Avrebbe dovuto avere molta pazienza …
 
********

Alex si stava annoiando, non gli piaceva danzare, tanto meno stare fermo.
Camminava avanti e indietro per la sala quando i suoi occhi si posarono su una figura stranamente famigliare.
Notò che stava divenendo sempre più pallida e che presto sarebbe svenuta, le si avvicinò silenziosamente da dietro e la sostenne.
La ragazza gli sorrise, doveva essere il suo modo per ringraziarlo
Sentì la piccola mano della nobile afferrare la sua e trascinarlo in mezzo alla pista da ballo.
La canzone era iniziata da una manciata di secondi iniziarono a danzare e in una manciata di secondi tutti si erano fermati a guardare lo spettacolo.
Al termine della canzone si diresse fuori, fece segno alla ragazza di seguirlo.
Era stanco di tutta quella calca, andò in un posto isolato.
Sentì i passi della ragazza, aveva un passo nè troppo lento, né troppo veloce.
Rallentò la sua andatura per permettere alla ragazza di raggiungerlo.
La sua figura gli sembrava familiare.
Ad un certo punto ebbe un Flash, era ad una mostra di una famosa pittrice, certo, era Tess, Tess Sparks, la figlia della pittrice.
L’aveva vista di sfuggita alla mostra, e i suoi occhi gli erano rimasti impressi a fuoco nella mente.
Quel giorno si erano limitati a guardarsi.
Era felice di averla rincontrata, nonostante tutto, forse la permanenza alla Cross non sarebbe stata così terribile.
“Alex” iniziò un po’ titubante la ragazza”Come mai sei venuto alla Cross?”
“Non ci sono venuto di mia spontanea volontà” rispose freddo lui
Vide la faccia della ragazza farsi prima cupa e confusa.
Dedusse che la sua risposta l’aveva ferita, ma non ne capiva il perché.
Decise di spiegare meglio come era accaduto.
“Mi sono trovato sull’aereo senza sapere ne come , ne quando mi ci hanno messo”
Vide la ragazza faticare a respirare, stava cercando di trattenere le risate.
In quel volo aveva perso tutta la sua calma, si era messo a sbraitare contro le hostess, che poverine non avevano colpa.
La voce delicata di Tess ruppe nuovamente il silenzio riflessivo che si era creato.
“Ahh … quindi non ti piace stare qui”
Quella della ragazza era chiaramente un’affermazione, tuttavia il tono usato era come quello di una domanda.
Infatti se ne stava lì ad attendere una sua risposta
“Non è così male, in definitiva, non mi dispiace essere qui”
Vide, per la seconda volta il sorriso ammaliante di quella vampira.
Per lui aveva qualcosa di speciale.
Si avvicinarono al grande balcone che dava sul giardino centrale.
Entrambi si poggiarono sulla ringhiera e portando le teste in su si misero ad osservare il paesaggio.
Quella sera era luna nuova.
Tuttavia loro non necessitavano della luce per vedere di notte.
Ma quella notte le stelle erano talmente tanto fulgide che anche un umano avrebbe visto perfettamente.
All’improvviso rammentò un quadro che aveva veduto in quella mostra.
Uno sfondo totalmente blu, con tanti puntini bianchi così vicini da sembrare una strada luminosa nel mezzo dell’oscurità.
Associò istintivamente quel quadro alla ragazza che in quel momento le era affianco.
Era vero.
Per lui Tess era una luce in un mondo oscuro.
Forse l’unica luce che i suoi occhi potevano tollerare.

***********

Filip aveva presenziato al ballo sotto richiesta della sua sinora.
Non era stato un ordine, glielo aveva solo chiesto, con gentilezza, senza presunzione, senza volerlo obbligare a fare qualcosa che non voleva.
Lui aveva capito dal tono della sua voce che lei ci teneva.
Per questo l’aveva accontentata.
 La sua signora gli aveva salvato la vita, aveva accolto nella sua casa uno sconosciuto di cui non sapeva niente.
I sui genitori non lo avevano mai considerato parte della famiglia.
Per la sua famiglia era solo lo schiavo dei fratelli, nulla di più.
Scappò da quegli incubi, da quei dolori e dalla crudele realtà che per la sua famiglia lui non era nulla.
Tanto è vero che non gli avevano neppure dato un nome.
Il nome gli era stato donato da lei.
Era arrivato sfiancato in un piccolo parchetto, e dato che c’era il sole si era nascosto sotto una siepe.
Lì lei lo aveva scovato.
Seguendo la sua aura.
Aveva solo dodici anni quando lo aveva trovato e lui appariva come un ragazzino di quattordici anni.
Lei aveva chiesto se avesse un nome.
Lui aveva chinato il capo, aveva capito che era una sangue puro, e scosso la testa negativamente.
Lei allora formulò una sola parola.
“FILIP”
Per lui l’erede dei Nightwish divenne tutto.
Con lei per la prima volta si era sentito libero di scegliere.
Il nobile Kinon gli aveva offerto di essere il servitore della figlia.
Aveva due alternative, avrebbe potuto vivere libero andandosene, Kinon aveva inoltre detto che se non voleva, poteva rimanere in casa fino a completa guarigione e poi si era offerto di trovargli un lavoro.
La nobile Nives era seduta sulla poltrona, intenta a leggere un libro, spostò lo sguardo su di lei.
La sangue puro sentendosi osservata portò a sua volta lo sguardo verso di lui e gli sorrise.
Scelse di vivere come un servitore per tutta la sua vita.
L’unica cosa che desiderava, era vedere sempre il sorriso sulle labbra della sua signora.
Tuttavia, in quel momento si stava maledicendo con tutto se stesso per essere venuto.
Stava osservando da molto la nobile Nives, la teneva sott’occhio per evitare che qualcuno le facesse del male.
Ma adesso lei era la al centro della pista, a danzare con Aido.
Lui in generale odiava tutti i vampiri, tranne la famiglia Nightwis, ma quelli che in assoluto non poteva vedere erano Aido e Kuran.
Kuran bramava il potere della nobile Nives, ma nn dubitava sul fatt che non l’avrebbe mai attaccata.
Sarebbe equivalso ad attirare le ire di una delle più potenti famiglie di sangue puro del mondo.
Aido invece lo odiava perché lo riteneva stupido e fastidioso.
Inoltre ronzava sempre vicino alla sua padrona.
E questo non faceva altro che innervosirlo.
Vide che la sua padrona si stava avvicinando nella sua direzione.
Quando gli fu vicina, piegò leggermente il busto, inchinandosi.
Lei gli fece segno di alzare la testa, lui ubbidì tornando in posizione eretta.
Vide la mano della nobile Nives muoversi e poggiarsi sulla sua guancia.
Piantò i suoi occhi bicolore in quelli mutevoli della sua padrona.
Lei gli sorrideva, tuttavia in quel sorriso non cera gioia, era un sorriso triste, quasi spento.
Quella breve carezza finì, e lei si sedette sulla poltrona.
Gli occhi le divennero neri, era immersa nei suoi pensieri.
Decise di non disturbarla, aveva anche lui da riflettere, cosa significava quel sorriso triste.
Si portò dietro la poltrona occupata dalla ragazza e si appoggiò allo schienale, iniziando a guardare per aria.
Non gli importava di quelle stupide ragazzine che urlavano in continuazione e che incessantemente e ostinatamente cercavano di attirare la sua attenzione invitandolo a ballare.
Le ignorava, come avrebbe ignorato una mosca troppo fastidiosa.
L’unica ragazza importante per lui era lei …
Nives.

**********

Igor Hiscka era partito non appena suo padre gli aveva comunicato la possibilità di andare ad insegnare al collegio dove in quel momento stava sua sorella.
Aveva deciso, anche se per lui era stato difficile di lasciarla andare, ma poi aveva saputo che la maggior parte degli studenti della night class erano maschi, alcuni dei quali poco affidabili.
Così avendone la possibilità si era diretto senza indugio al collegio.
Ieri notte aveva fatto il biglietto e questa mattina si era imbarcato.
Avrebbe insegnato Chimica.
Certo avrebbe voluto insegnare all’università.
Ma anche la Cross andava bene per fare pratica.
E poi tutto pur di tenere d’occhio sua sorella.
“Raven aspettami sto arrivando”
_________________________
_______________________________________________________

Angolo autrice(ormai prossima ad un esaurimento nervoso)


Allora oggi l’angolino sarà breve.
Sono contenta che vogliate che continuo la storia.
Mi avete resa felice.
Bhè spero che anche i lettori silenziosi trovino il tempo di lasciare un commentino.
Fatemi sapere che pensate del capitolo.
Se sono stata troppo romantica o il capitolo non è stato di vostro gradimento e volete tirarmi i pomodori, avvisatemi in anticipo che metto l’impermeabile e prendo l’ombrello.
PS: se ho reso i vostri pi oc fatemelo sapere, cercherò di rimediare.
PPS scusate il ritardo.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 7 ***


Spiegazioni …


La serata del ballo era stata per tutti molto intensa, sia nel bene, sia nel male.
Le lezioni, erano ricominciate per tutti, e se per alcuni era una benedizione, per molti era una tortura.
La day class era in fermento per l’arrivo di quattro nuovi professori.
Il prof. di chimica , il prof. di matematica, il prof di storia e il prof di etica.
Kara, continuava a setacciare con lo sguardo tutta la classe che gli avrebbe avrebbe ospitati per tutto l’anno, o nel caso di loro studenti dello scambio, per due settimane.
Pareva che stesse cercando qualcosa, o meglio qualcuno.
Sospirò e si volse verso la sua compagna di banco, che altri non era se non Ashley.
“Ashley, finalmente sapremo in cosa consiste questo gioco dei misteri”
“Già”
Fu l’energica risposta di Ashley, se c’era da indagare non si sarebbe certo tirata indietro.
“Buongiorno ragazzi”
Una voce fredda e composta fece tacere immediatamente tutto il chiacchericcio che si era venuto a formare.
Kara a quella voce sobbalzò e insieme agli altri si alzò per salutare il professore.
Appena vide il nuovo venuto il suo cuore perse un battito.
Quello era il ragazzo con il quale aveva ballato la sera precedente.
“Piacere, io sono Kaito Takamiya, e insegnerò etica da oggi per tutto l’anno. Il vostro precedente professore si occuperà solo della Night class”
Kara aveva boccheggiato più volte, mentre il professore pronunciava il suo discorso.
Le era quasi venuto un infarto, il ragazzo con il quale aveva ballato la sera precedente era un professore?
Ma era troppo giovane.
Le venne da chiedergli quanti anni aveva, ma si ricordò l’educazione.
Tentò di fare un’altra domanda, ma per quanto ci provasse le sue corde vocali non emettevano altro che dei deboli suoni strozzati.
“Avete domande?”
Concluse il professore .
E da lì scoppiò il putiferio.
Domande come:
“è fidanzato?”
“Ma come è così giovane e già insegna?”
“Quale è il suo tipo di ragazza ideale”
O altre domande simili
“Bene, dato che le vostre domande sono solo queste, passo a spiegarvi la modalità del gioco di questo anno”
“Salve ragazzi”
Un uomo dai capelli biondi e dagli occhi azzurri era entrato in classe.
“Salve a tutti, è un piacere fare la vostra conoscenza, in particolare, conoscere delle belle ragazze come voi”
E qui la lanciò un occhiata a tutte le ragazze presenti in aula per poi soffermarsi leggermente di più su Ashley.
“Io sono Peter Eisen, e da questo anno insegnerò matematica”
Le ragazze proruppero in gridolini eccitati mentre i ragazzi sprofondavano nella depressione più assoluta.
Già erano messi in ombra dai ragazzi della night class, se poi ci si metteva anche un prof, tutto sommato avvenente …
Erano veramente messi male.
“Peter, invece di fare lo stupido,mettiti a spiegare il gioco”
Disse Kaito palesemente seccato.
Peter si volse verso il suo collega con una faccia in stile cucciolone.
“Ma io non ho voglia, e poi … Non lo stavi facendo tu?”
“Comportati come un adulto, e poi, dato che hai tutto questo tempo da perdere lo spiegherai tu”
“Va bene”
Disse cambiando repentinamente umore
A tutti gli studenti della classe la scena appariva piuttosto grottesca.
Sembrava un bambino che mangiava la Nutella dal vasetto, subito rimproverato dalla madre.
Non appena sentirono lo schiarirsi della voce del professore smisero di concentrarsi per trattenere le risate e prestarono attenzione.
“Ragazzi, va tutto bene? Siete Bordò, avete caldo?”
Peter aveva una nota apprensiva nella voce, come avrebbe fatto se le sue ragazze si fossero sentite male?
“No non si preoccupi professore”
Dissero in coro gli alunni.
Le facce dei ragazzi, infatti, non erano rosse per il caldo, che comunque c’era, ma per la scena che era stata precedentemente mostrata loro.
Questo Peter non l’aveva capito, al contrario di Kaito che ghignò.
Almeno, in quella classe, c’era una base di disciplina.
“Bene, allora passo a spiegarvi il gioco”
Il professore di matematica assunse l’espressione più seria che aveva nel suo repertorio.
“Il gioco si svolgerà a coppie, ogni giorno, al pomeriggio il direttore annuncerà un mistero che può variare dall’omicidio al sequestro.
In tutto si svolgeranno dieci differenti misteri .
All’inizio del gioco vi saranno dati tre indizi, la descrizione della vittima, la descrizione del colpevole e un indovinello che dovrete risolvere per arrivare al luogo dove si nasconde.
Nel caso degli omicidi, le vittime saranno dei manichini e voi dovrete determinare che tipo d arma è stata usata e in che circostanze è stato ucciso.
Saremmo aiutati da alcuni esterni a cui è stato dato un codice su di un cartellino.
Voi dovrete cercare, nel caso dell’omicidio, colpevole,e naturalmente scoprire dove si nasconde, movente e l’arma ,se invece si tratta di rapimento, al posto dell’arma, dovrete trovare la vittima.
Fin qui tutto chiaro?”
Gli studenti annuirono e lui andò avanti.
“Quando avrete trovato il colpevole, dovrete farvi dare il suo cartellino e portarlo a uno dei tre professori che amministreranno il tutto e spiegare come siete arrivati a dedurre la soluzione.
Inoltre, meno tempo impiegherete più punti vi saranno accreditati.
Infatti ogni mistero in base alla difficoltà avrà un punteggio base, che aumenterà o diminuirà a seconda di vari fattori.
Alla fine delle due settimane, la squadra con più punti sceglierà il luogo della gita.
Inoltre vorremo informarvi che, per motivi di sicurezza parteciperemo anche io ,il professore Takamiya, il professor Yagari e tutta la night class”
Gli studenti erano attoniti, vincendo il gioco potevano scegliete dove andare in gita?
Avrebbero voluto urlare per la felicità,soprattutto le ragazze, allettate dall’idea di trascorrere del tempo insieme ai ragazzi della night class.
Una mano si alzò tra la folla.
Non appena il prof le ebbe dato parola la rossa chiese:
“In base a cosa saranno formate le coppie?”
“Domani pomeriggio ci sarà una riunione in aula magna, in attesa che sia ultimata la cupola oscurante, dati i problemi che alcuni di voi anno al sole, dove si sorteggeranno le coppie”
La ragazza annuì decisa.
Voleva vincere.
Kaito nel frattempo, si era oscurato, non aveva la minima voglia di prendere parte a quella pagliacciata.
Tuttavia era incuriosito dall'idea di essere in coppia con la ragazza con la quale aveva ballato.
Se non si sbagliava si chiamava Kara Valengo.
Forse, un lato positivo c'era,  almeno sperava che ci fosse.
Dopo tutto c’era la possibilità che lei non finisse in coppia con lui.

********

Lowell era seduto accanto a Zero, non sapeva ancora il perché quella postazione fosse sempre stata vuota, o almeno rima del suo arrivo.
Aveva notato sia visivamente, sia con l’olfatto e ascoltando le voci che le ragazze non erano indifferenti a Zero.
Ma per qualche strana ragione, avevano paura di lui.
Certo, avvertiva che in lui albergava qualcosa di strano, come se contenesse al suo interno una bestia assopita, come se invece di essere una persona ci fossero due spiriti in quel corpo.
Si girò a fissare il suo compagno di banco, era albino, come lui.
Certo era leggermente più chiaro.
Tuttavia non capiva perché l’odore di Zero fosse in qualche modo simile all’odore della maggior parte degli studenti della night class, ma al contempo era profondamente diverso.
Tutto in quel ragazzo era una contraddizione, ci sarebbe stato da divertirsi.
Aveva l’impressione che la Cross, fosse la custode di un segreto, prezioso, importante ma al contempo pericoloso.
Percepiva inoltre che , il mistero custodito all’interno della scuola, avesse in qualche modo a che fare con la night class.
Pensando a quella classe gli venne in mente la ragazza dai capelli biondi opachi.
 Gli occhi castani di quella ragazza sembravano racchiudere una tristezza avatica,come se tutta quella tristezza e malinconia fosse talmente radicata nel suo animo da divenire parte di esso.
Avvertiva come una specie di sincronia con lei, anche lei teneva molto a qualcuno, ma per quanto si sforzi, era consapevole di non valere allo stesso modo per quella persona.
Lui avrebbe tanto voluto conoscere i suoi veri genitori, anche se per lui niente contava di più della famiglia di lupi che lo aveva allevato.
Loro gli avevano insegnato a sopravvivere.
Seppure era grato alla sua famiglia umana adottiva, nessuno poteva eguagliare la sua famiglia di lupi.
Si ridestò dai suoi pensieri appena in tempo per sentire la spiegazione del gioco.
Appena il professore ebbe terminato si rivolse verso Zero e chiese:
“Quindi qualcuno farà finta di commettere dei reati e noi dovremmo scovare il colpevole?”
“Esattamente” disse seccato l’albino
“E inoltre” aggiunse sempre più irritato”Le coppie saranno miste tra day class e night class”
Dal tono di voce Lowell capì con sicurezza, senza ricorrere all’olfatto per confermare, che tra Zero e gli studenti della classe notturna non corresse buon sangue.
Annuì al suo compagno e tornò a dirigere il suo sguardo alla lavagna dove il professore … Takamiya … se non si sbagliava aveva preso a introdurre la sua lezione.
Notò,inoltre, che il professore Eisen era sparito.
Poco male, l’ora dopo l’intervallo c’era matematica.
Dopo tutto essendo il primo giorno d scuola si sarebbero tenute solo cinque ore.
Una delle quali era stata impiegata per spiegare il gioco.
Adesso avevano due ore si etica, l’intervallo di circa un quarto d’ora e due ore di matematica.
Iniziò ad osservare Zero, sembrava conoscere quel professore.
Eppure quando si era presentato aveva detto che era nuovo.
Chi sa quanti segreti celava il suo misterioso compagno di banco e di stanza.

********

“Yuki svegliati, le lezioni sono finite”
Una voce calma e piatta tentava, per l’altro invano, di svegliare la propria compagna di banco.
Capendo che con le buone non c’era modo di farla uscire dal mondo dei sogni decise di ricorrere alla maniere drastiche.
Si avvicinò alle orecchie della sua amica e disse:
“Yuki, a pranzo ci sono le focacce ripiene”
Questa come previsto si alzò gridando:
“BUON APETITO”
“Alla bun’ora, dai sbrigati, è quasi l’ora di uscita della night class”
“AHH già”
La castana prese a guardarsi un po’ in torno per poi chiedere con tono curioso:
“Zero dove è?”
“è gia andato”
Rispose calma la ragazza dai capelli color del caramello.
“è gia andato?” ripetè palesemente sorpresa
“Chi sa cosa sarà successo”
E riflettendo sul fatto che per la prima volta Zero fosse in orario si diresse anche lei verso il cancello che separava i dormitori.
Dove ad attenderla vi era una massa di studentesse urlanti.

********

“Se non le è di troppo disturbo, potrebbe dirci per qual motivo ci ha convocati qui?”
Chiese una ragazza dai capelli bianchi.
Quella domanda  non era stata urlata, bensì era stata scandita con voce bassa e tagliente.
Quel tono di voce aveva contribuito a dare a quella domanda il tono di una minaccia.
“Su dai Niv rilassati, ho chiamato te e Kaname per darvi alcune disposizioni”
Fece con area ebete il direttore e questo non fece altro che aumentare l’ira della giovane sangue puro.
“Dica”
Disse piano Kaname
Il direttore si fece serio e iniziò a spiegare.
“Nives, dato che voi vampiri dovrete muovervi anche alla luce per questi dieci giorni vorrei che usassi i tuoi poteri per create una cupola oscurante””
“Per questo non c’è problema”
“Ma signorina … vi stancherete …”
“Fil ho già preso la mia decisione”
“Va bene”
Disse rassegnato
“Quanto ci metterai più  meno?”
“Se inizio ora finirò tra due o tre ore”
“Va bene, allora va pure”
“Kaname tu invece assicurati che non ci siano problemi dato che umani e vampiri dovranno lavorare insieme”
“Va bene, mi assicurerò che nessuno causi danni”
E detto ciò tornò verso il dormitorio.

********

Non appena tutte le studentesse  furono tornate alle rispettive camere, Nives si recò in cortile e si mise a lavorare sulla cupola oscurante.
In effetti era l’unico modo di permettere a loro vampiri di muoversi alla luce.
Come detto terminò in due tre ore, e si recò in camera sua .
Ad attenderla, appoggiato al muro a fianco al letto c’era Fil.
“Vi siete stancata”
Notò con voce calma, ma lei capì che era preoccupato.
Gli occhi della giovane sangue puro si illuminarono di rosso e in meno di un secondo si trovò di fronte al corvino.
I canini della ragazza si allungarono.
Fil in un attimo si trovo steso sul letto con Nives seduta a cavalcioni su di lui, aveva compreso cosa volesse.
Si allargò la cravatta e si slacciò i primi tre bottoni della camicia in modo da non intralciare la sua padroncina.
Nives vista la mancanza di resistenza da parte della sua preda leccò avidamente il suo collo e poi, affondò i canini.
Bevve a lungo e non appena fu soddisfatta rimosse i denti dal collo del suo servitore e leccò le poche goccioline fuoriuscite prima della guarigione.
“Vi siete dissetata mia signora?”
Chiese il ragazzo
“Si, anche se … ho notato che tentavi di non farmi leggere i tuoi sentimenti”
Disse pacatamente la sangue puro mentre con un tovagliolino si asciugava la bocca sporca di sangue.
“Adesso andiamo, abbiamo lezione”
Disse Fil.

********

“Salve a tutti ragazzi”
Un uomo di circa venti anni con lunghi capelli neri era entrato in classe sbalordendo tutti gli alunni della classe notturna.
“Non ci credo, come mai un nobile sangue puro dovrebbe insegnare in questa scuola?”
Sussurrò Aido rivolto al cugino.
Kain si limitò a fare una neutra scrollata di spalle.
“Benvenuto, lei deve essere il professore di chimica”
Domandò educatamente Kaname.
“Si, mi chiamo Igor Hiska e da questo anno sarò il vostro professore”
Poi riportò la sua attenzione a Kaname.
“Quindi tu sei Kaname, l’unico rimasto,apparentemente del clan Kuran”
Kaname rimase un attimo sbigottito dalla parola apparentemente.
Che quel sangue puro conoscesse le altre due persone?
Lasciò cadere l’argomento dato che il professore sembrava essersi concentrato sulla classe.
“Però, sembra che manchino tre perso …”
Non fece in tempo a finire la frase che una voce annoiata parlò
“Uhh… il professore è gia arrivato”
“Sembra di sì”
Proseguì un’altra voce
“Ehh?! Il professore è Igor?”
“Oh piccola Nives, è da un po’ che non ci vediamo”
Disse con fare gioviale il professore
“Ma cosa ci fai qui Igor?”
“Mi sembra logico, il professore di chimica, lo appena detto”
L’albina sospirò sconsolata e si passò una mano sulla faccia
“Piuttosto, lei lo sa?”
“No, non le ho detto niente, volevamo che fosse una sorpresa”
“Volevate?”
Chiese ancora con voce soffocata.
La porta si spalancò nuovamente e, con molta grazia e femminilità comparve la figura di Raven.
“Scusi il ritardo profes…”
Le parole le morirono in gola quando vide chi aveva davanti.
Nives si scansò prevedendo la reazione dell’amica.
Infatti ella, non appena riconobbe la figura del fratello si teletrasportò dietro di lui e gli puntò le mitragliette contro.
“Tu che cosa ci fai qui?”
“Uff, ma ancora? Siate più originali con le domande, comunque sono il nuovo professore di chimica”
Raven passò lo sguardo dal fratello all’amica, che per risposta fece una neutra spalluccia per dire che anche lei l’aveva appena saputo.
“Comunque, siamo venuti qui per farti una sorpresa non sei contenta?”
“NO! Aspetta hai detto siete venuti?”
Il corvino annuì con un sorriso a trenta due denti stampato in faccia.
“Tu e chi altri?”
Chiese esasperata la ragazza dai capelli blu, sapendo già,tra l’altro, che la risposta non le sarebbe piaciuta.
“Dakos”
Rispose tranquillamente lui.
“Cosaaaaaa!!!!”
La ragazza era sul punto di svenire ma la voce di suo fratello la richiamò all’ordine.
“Bene ora basta con i convenevoli, passo a spiegarvi il gioco”
Prese un profondo respiro e cominciò la spiegazione:
“Il gioco si svolgerà a coppie, ogni giorno, al pomeriggio il direttore annuncerà un mistero che può variare dall’omicidio al sequestro.
In tutto si svolgeranno dieci differenti misteri .
All’inizio del gioco vi saranno dati tre indizi, la descrizione della vittima, la descrizione del colpevole e un indovinello che dovrete risolvere per arrivare al luogo dove si nasconde.
Nel caso degli omicidi, le vittime saranno dei manichini e voi dovrete determinare che tipo d arma è stata usata e in che circostanze è stato ucciso.
Saremmo aiutati da alcuni esterni a cui è stato dato un codice su di un cartellino.
Voi dovrete cercare, nel caso dell’omicidio, colpevole,e naturalmente scoprire dove si nasconde, movente e l’arma ,se invece si tratta di rapimento, al posto dell’arma, dovrete trovare la vittima.
Fin qui tutto chiaro?”
Gli studenti annuirono semplicemente.
“Quando avrete trovato il colpevole, dovrete farvi dare il suo cartellino e portarlo a uno dei tre professori che amministreranno il tutto e spiegare come siete arrivati a dedurre la soluzione.
Inoltre, meno tempo impiegherete più punti vi saranno accreditati.
Infatti ogni mistero in base alla difficoltà avrà un punteggio base, che aumenterà o diminuirà a seconda di vari fattori.
Alla fine delle due settimane, la squadra con più punti sceglierà il luogo della gita.
Inoltre vorremo informarvi che, per motivi di sicurezza parteciperanno i tre hunter Peter Eisen, Kaito Takamiya e Toga Yagari, ci raccomandiamo sul comportamento da tenere dato che le coppie saranno miste tra day e night class”
“Uhm? Quindi parteciperà anche Yagari-sensei?! Ci sarà da divertirsi”
Una voce ironica che tutti sapevano appartenere ad Emma si elevò.
“Esatto”
Rispose di rimando Igor.
“Bene se non avete altro da chiedere io me ne vado”
Stava per uscire quando qualcosa lo riportò sui suoi passi.
“Mi ero dimenticato di dirvi che dato che i giochi si svolgeranno di pomeriggio  è stata costruita una cupola oscurante,inoltre domani pomeriggio dovrete trovarvi in aula magna per l’estrazione delle coppie, detto questo ho concluso, vi lascio alla lezione di Yagari”
Mentre aspettavano il professore i ragazzi si misero a parlare.
“Evviva spero di essere in coppia con Anastajia”
Disse un sognante Kage
“Io,invece, spero di non doverti avere come compagno”
Fece una voce fredda e spaventosamente tagliente.
Kage non si fece spaventare e con tono allegro disse:
“Dai Ana so bene che non mi resisti”
“Certo certo, sogna pure”
Proferì la ragazza andandosene.
Quando la ragazza sui fu allontanata alla volta del suo banco Kage si rivolse al suo compagno di banco, che altri non era che Harry.
“Harry, tu con chi vorresti stare?”
“Per me è indifferente”
Kage, notò comunque l’occhiata che l’amico aveva scoccato alla rossa che parlava tranquillamente con la sangue puro chiamata Eleonor.
“Questo gioco sembra interessante, non trovi Tess?”
“Concordo, però, parteciperanno tre Hunter, più quelli che abbiamo in classe”
Fece con tono spaventato la vampira.
“Ahh già, il tuo terrore per gli Hunter”
In tanto Megumi seduta accanto ad Emma non diceva una parola, e sembrava assorta nei suoi pensieri.
Sperava di finire in coppia con una ragazza, non si fidava dei maschi.
Tuttavia poteva accadere di tutto dato che le coppie erano a sorteggio.
Si riprese dai suoi pensieri grazie alla voce del professore.
“Bene molti di voi mi conoscono già ma per chi non lo sa mi chiamo Toga Yagari e insegno etica.
Bene cominciamo”
E detto ciò iniziò a scrivere una fitta rete di frasi alla lavagna.


________________________________________________________________________________

ANGOLO AUTRICE


Ciao sono tornata vi sono mancata?
Noooo nd tutti
Ok chiedo umilmente scusa per il fatto che la scorsa domenica non ho pubblicato, ma er andata in crisi d’autore.
Spero vogliate perdonarmi.
So che il capitolo è un po’ corto, ma è un capitolo di transizione.
Bhè a questo punto vi auguro buona lettura e spero che vogliate lasciare un piccolo commentino.
Kramizi

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 8 ***


Sorteggio


“Zero, ho un favore da chiederti”
Disse il direttore Cross con una voce mortalmente seria.
Cosa che, per precisare, fece preoccupare non poco il giovane hunter.
<<  Cosa ci sarà mai di tanto grave da incupire perfino un hunter leggendario? >>
Si chiese il neo vampire hunter.
Il direttore Cross dopo pochi attimi di pausa riprese:
“Devi andare ad accogliere tre nuovi studenti, appartengono alla night class”
“Altri tre succiasangue?!”
L’albino era veramente sconcertato, per non dire furioso, doveva andare a fare da “comitato di ben venuto”
Un’ idea che la sua mente si rifiutava di concepire.
“Non è tutto, una di loro è una sangue puro, ma non è lei che mi preoccupa”
Un’altra pausa che non ebbe altro effetto se non irritare ulteriormente il giovane
“Insieme alla ragazza, arriveranno i due gemelli del nobile casato degli Aukrust, questa famiglia aristocratica è molto potente, non dovrebbero esserci grossi problemi dato che ci sarà anche l’erede dei Nightwis, i sangue puro più potenti in tutto il nord Europa, tuttavia è meglio stare attenti”
L’ hunter capì che c’era qualcosa di grave, acconsentì con un semplice cenno della testa e si diresse verso l’uscita.

*******

“Uhh, vediamo un po’”
La sangue puro dai capelli rossi aprì la borsa, iniziò a frugarci dentro fino a che non ne estrasse una lettera.
“Qui c’è scritto che dovrebbe venire qualcuno a prendermi”
La ragazza si guardò attorno e non vedendo nessuno che indossasse l’uniforme dell’accademia Cross si diresse verso l’uscita della stazione.
Appena la giovane fu fuori da quel caotico riprese a guardarsi attorno.
Proprio mentre stava per perdere le speranza una limousine nera si fermò di fronte a lei.
Si concentrò per percepire l’aura di coloro che erano all’interno, dopo pochi secondi le fu chiaro che erano vampiri nobili.
Non dovette aspettare a lungo per sapere che aspetto avessero perché due secondi dopo la portiera della lussuosa macchina si aprì, facendo uscire due ragazzi bellissimi e identici fra loro.
Erano bellissimi, alti circa un metro e ottantacinque, capelli lunghi fino a metà schiena di un lucido nero, ma la cosa più bella e allo stesso tempo più inquietante erano gli occhi.
Un ragazzo aveva gli occhi viola, mentre l’altro aveva gli occhi azzurri.
Appena i due nobili notarono che la sangue puro li stava fissano si avvicinarono e si inchinarono in segno di rispetto:
“Salve nobile sangue puro, Io sono Sakujun Aukrust, mentre questo è mio fratello Kokujun Aukrust”
A parlare era stato il ragazzo dagli occhi viola, per tutto il tempo della presentazioni aveva tenuto il capo chino.
Il fratello che era indietro di un passò avanzo e con tono dimesso chiese:
“Scusate l’impudenza, ma potrei chiedere cosa ci fa una nobile sangue puro come voi in un posto simile?”
La ragazza puntò gli occhi sul ragazzo e tranquillamente rispose:
“Sto aspettando che mi vengano a prendere per andare all’accademia Cross, per caso la conoscete?”
“Si signorina, siamo diretti là anche noi”
Esclamo con un tenue sorriso Kokujun
Sakujun riprese parola e sommossamente chiese:
“Potrei avere l’ardire di chiederle quale sia il vostro nome?”
“Eveline, Eveline Scott”
Proferì con voce chiara e cristallina la vampira.
I giovani sorrisero, questa volta più ampiamente.
Eveline notò che il sorriso era falso, ma per il momento, preferì sorvolare.

*******

“Allora, a quanto detto dal preside Cross devo recuperare una ragazzina e due tizi, e per di più sono tutti e tre dei succhia sangue”
L’albino si portò la mano dietro la nuca con fare irritato.
Proprio a lui, che odiava più di tutti i vampiri, toccava l’ingrato compito di fare da “comitato di ben venuto”
Si guardò un’altra volta in torno, non scorgeva nessuno di particolare, almeno fino a che non notò una sangue puro dalla chioma fiammeggiante.
Vicino a lei, se ne stavano tranquilli altri due nobili.
Erano sicuramente loro i nuovi iscritti.
Si avvicinò e con tutta la freddezza del mondo disse:
“Seguitemi”
I due vampiri norvegesi lo squadrarono con superiorità per poi proferire:
“Misero livello E, non sei neanche degno di presentarti dinanzi a noi, figurarsi darci ordini”
Sakujun ostentava sul viso un sorriso sprezzante.
La rossa trattenne a stento un espressione di disgusto per le parole del giovane, conosceva quel tipo di gente, persone che si credono superiori a tutto e a tutti.
Zero, non gradì affatto quella provocazione e di tutta risposta sfoderò la sua arma e la puntò alla tempia del vampiro.
“Non litigate, dai dovremmo andare”
Eveline, seppure ancora schifata da quel comportamento, cercava di calmare le acque, almeno quel tanto che bastasse a non attirare l’attenzione generale.
Ma l’hunter non le diede retta e strinse la presa sulla pistola.
“Che sta succedendo qua?!”
Una voce fredda e tagliente interruppe il duello di sguardi che si era creato fra i tre.
Tutti i presenti avvertirono la potente aura di un’altra sangue puro, oltre che quella di un ulteriore hunter.
“Allora, qualcuno vuole rispondermi?”
Domandò per la seconda volta la nuova venuta.
I quattro ragazzi si girarono in sincrono verso quella nuova presenza dall’aura inquietante.
Le nuove presenze altri non erano se non Nives Nightwish, la principessa di tutto il nord europeo, affiancata da Raven Ohak, principessa indiscussa delle Americhe e infine affiancato alla prima stava silenzioso Filippo.
I due nobili, alla vista della loro principessa, si affrettarono a inchinarsi e a chiedere scusa, non mancando di rivolgere un’occhiata sprezzante al ragazzo.
“Nives, gli conosci?”
Chiese seccamente la ragazza dai capelli blu allontanando le mani dalle fondine che contenevano le sue mitragliette
“Si, fanno parte della famiglia Aukrust, una nobile famiglia norvegese”
“Capisco, allora sono affari tuoi”
Nives girò un attimo lo sguardo verso il suo servitore che sembrava impassibile come al solito, ma la sangue puro, che ormai lo conosceva bene, notò le labbra e i pugni serrati.
Fil era arrabbiato.
Strano, le uniche volte che aveva visto il ragazzo arrabbiato era quando qualcuno le aveva mancato di rispetto, tutta via, in questo caso non era accaduto nulla di simile.
Appena rientrati in dormitorio avrebbe chiesto, no anzi, avrebbe preteso spiegazioni dal diretto interessato.
“Seguite il guardiano”
Ordinò semplicemente prima di voltarsi e andarsene.
Ma Zero era di tutt’altra opinione.
“Voi tre, come ma siete fuori dall’edificio scolastico?”
Filippo, già alterato di suo replicò irritato:
“La nobile Nives, non deve dare spiegazioni a nessuno”
Nives indurì lo sguardo:
“Calmati Fil”
Poi si rivolse all’albino:
“Per quanto riguarda te, la risposta alla tua domanda è semplice, ho chiesto al preside Cross un permesso per uscire e lui me lo ha accordato”
La ragazza dai capelli bianchi porse al guardiano un foglio timbrato e firmato dal preside.
Il ragazzo prese il foglio, lo squadrò attentamente e ,accennando un si con il capo, lo ridiede alla giovane.
“Per quanto riguarda me”
Disse Raven attirando l’attenzione su di lei:
“Ho ricevuto un ordine dall’associazione e quindi sono andata a caccia”
“Va bene, ma ore dobbiamo rientrare tutti, le lezioni stanno per cominciare”
Detto questo il ragazzo dagli occhi viola si voltò e si diresse verso il collegio, seguito a ruota da tutti.

********

La mattina scolastica era appena iniziata, la night class a seguito del montaggio della cupola oscurante aveva iniziato a seguire le lezioni diurne, cosa che naturalmente, aveva suscitato clamore.
Le ragazze erano in estasi, si trovavano gomito a gomito con i loro idoli.
Senri Shiki:il modello
Aido Hanabusa: il ragazzo genio
Ichijo Takuma: il vice-capo dormitorio dal sorriso zuccheroso
Kain Akatsuki: il selvaggio
Kaname Kuran: il misterioso capo dormitorio.
Senza contare i nuovi venuti.
Alexander  Storm
Michel Eros (donnaiolo quasi al calibro di Peter)
Harry Gallagher
Filippo Nightwish
Insomma, per le ragazze, la vista era pienamente appagata.
Stessa cosa non voleva per i ragazzi.
Anche se le belle ragazze non mancavano, nessuno di loro veniva minimamente notato.
Ciò contribuì ad una crescita spropositata di una grande aura nera che aleggiava come una cappa oscura sopra le loro teste, rendendo l‘atmosfera lugubre e deprimente.
A contrastare l’aura nera emessa dai ragazzi era l’aura rosa emessa dalle ragazze della day-class
E le ragazze della Night?
Le ragazze della night class si limitavano a restarsene sulle proprie.
Quasi tutti gli studenti della night class erano nei banchi centrali.
In ultima fila, nei banchi a tre, c’erano Kaname a sinistra, Yuki centrale e infine Zero a  destra.
Come prevedibile Zero e Kaname si dichiararono subito guerra e, la povera responsabile della disciplina, non faceva che tentare di sedare gli animi,invano.
Alla penultima fila invece, Filip, Nives e Aido, l’ultimo, non essendo abituato a restare sveglio durante il giorno era in prossimità di fondersi con il banco.
Ci pensò Nives a svegliarlo, suonandogli un libro dalle dimensioni di un dizionario in testa.
Davanti c’erano altre due file di due banchi ciascuna.
Quello d’avanti a Nives era occupato da Raven e Shiki.
Quei due si limitavano a farsi ognuno i cavoli suoi, Shiki mangiava la confezione di Mikado offertagli da Rima dal banco vicino, nella parte destra della stanza.
Raven leggeva un libro sull‘alchimia, spiando,ogni tanto, Shiki di sottecchi.
Nei due banchi in prima fila erano seduti Tess e Alex.
Tess si sentiva sotto pressione, si fece più d’appresso ad Alex, che dal canto suo non fece niente per impedirglielo.
Emma era seduta nell’ultima fila ,nella parte destra dell‘aula, vicino alla finestra, affianco a lei, sedeva compostamente Megumi.
In classe regnava un grande caos, ragazze che urlavano, che regalavano cioccolato ai loro idoli, ragazzi che sbraitavano inferociti, insomma, una vera e propria anarchia.
A calmare quella massa informe e urlante ci pensò il professore Igor Hiska  ,che, con un solo sguardo mise a posto tutti.
Arrivato alla  cattedra riacquistò il suo sorriso e si mise a squadrare con aria da critico la composizione dell’aula.
Non appena il suo sguardo cadde sulla chioma blu della sorella si soffermò su di lei.
Notò che era seduta accanto ad un vampiro nobile.
Se la sua memoria non lo ingannava, il ragazzo si chiamava Senri Shiki.
Lanciò un occhiataccia al ragazzo, che dal canto suo, incassò semplicemente.
Dopo questa ultima occhiata si sedette sulla cattedra e iniziò a spiegare chimica.
Stranamente, seppure la materia non fosse leggera,l’ora passò in fretta e aggiungerei che fu anche piacevole.
Le ragazze, volendo impressionare il loro nuovo ed attraente  professore, facevano di tutto per dimostrargli di essere serie e studiose.
La maggior parte degli studenti della Day class prendeva appunti, tranne due, la prima, Yuki Cross, si era addormentata sul banco a causa delle numerose ronde notturne.
Il secondo,invece era Zero Kiryu, ma invece di dormire, come faceva di solito , guardava con un misto di terrore e disprezzo, sia Kuran che il professore.
Rammentò che i professori di chimica e di storia erano i fratelli di Raven Ohak.
Aveva sentito spesso parlare di lei.
Era una hunter che in brevissimo temo si era fatta strada.
Era un bravissimo cecchino, e i suoi poteri non avevano nulla da invidiare ad un sangue puro.
Squadrò con diffidenza anche le altre tre sangue puro che erano in classe.
La prima aveva lunghi capelli mogano, dall’aspetto non sembrava nemmeno una sangue puro adornata da quel sorriso dolce.
La seconda invece, aveva sempre dei lunghi capelli, ma del colore della neve.
In un flash gli sembrò di vedere Shizuka.
La ragazza sentendosi osservata si girò e lo fissò con i suoi occhi bluastri che simboleggiavano curiosità.
No, Zero si rese conto che non si trattava di quella donna, il viso della ragazza era più bambinesco, nonostante fosse affilato come naturale per dei vampiri.
Nives, se non si sbagliava, era anche la più giovane tra tutti i vampiri.
La vampira, intanto,era comodamente seduta con le gambe accavallate a sorseggiare la sua cioccolata calda con panna.
L’ultima era strana, aveva un che di misterioso che la circondava, su di lei aveva una strana sensazione
La campanella era da poco suonata ponendo fine all’estenuante e pesante ora di chimica.
L’ora seguente sarebbe stata quella di matematica.

******

Peter entrò in classe  con la sua aria da play boy, incrociando Igor che stava uscendo.
I due professori si scambiarono una rapida occhiata.
Sembrava non voler dire niente e al contempo significava tutto.
Appena il nuovo professore si fu accomodato, estrasse il registro e iniziò a fare l’appello.
Quella lista di nomi sembrava non finire mai.
La Day class già di suo era molto numerosa, ma con l’aggiunta dei membri della classe notturna l’elenco era diventato eccessivamente lungo.
Arrivato neanche alla lettera H sbottò:
“Sentite, se seguo l’appello, ci metterò tutta l’ora quindi …, “
Sospirò  e poi continuò:
“Chiedo ai  rappresentanti delle due sezioni di dirmi i nomi degli assenti”
Ad alzarsi per primo fu Kuran, che con la calma che lo contraddistingueva decretò:
“Nella sezione notturna non ci sono assenti”
Kageyama, il rappresentante della sezione diurna, si alzò, anche lui compostamente esclamando:
“Anche nella Day class, sono tutti presenti”
Il professore soddisfatto delle risposte ricevute iniziò finalmente a spiegare la sua materia.
Nel mentre spiegava la teoria della geometria analitica aveva iniziato a muoversi fra i banchi, osservando scrupolosamente tutti gli studenti.
E, in particolare modo, studiava, abbastanza attentamente, l’anatomia dei corpi femminili.
Si soffermò sulla vampira in prima fila.
Il suo nome era Tess.
Non appena il prof ebbe appoggiato la mano sul banco della ragazza, questa, aveva chiuso gli occhi e inconsciamente si aggrappò alla giacca del suo compagno.
Peter stava per chiederle come mai quella reazione.
Con le ragazze si aspettava di ricevere complimenti, occhiate languide e maliziose, dolci …
Ma una reazione di timore, non gli era mai capitata.
Quindi, voleva saperne il motivo
Fu distratto dai suoi intenti dal rumore di un cucchiaino che sbatteva sulle pareti di una tazza.
Essendo un Hunter, aveva i sensi molto sviluppati, quindi non gli fu difficile capire da dove provenisse.
Si recò nella fila al centro, dove la sangue puro albina stava, comodamente bevendo la tazza di cioccolata calda.
Si schiarì la voce per attirare l’attenzione dell’alunna.
Dopo pochi secondi si trovò gli occhi verdi di Nives puntati addosso.
In seguito ad una seconda schiarita di voce pronunciò:
“Signorina, le dispiace?”
Nives sbattè le lunghe ciglia dicendo con voce fredda:
“No, si figuri, vada pure avanti”
Finita la frase tornò a sorseggiare la sua cioccolata.
Tutta la classe fissava attonita la vampira, chiedendosi come avesse avuto il coraggio di rispondere ad un professore.
Solo tre persone non ne erano affatto sorprese.
In primo luogo Fil, dopo tutto lui era al servizio della sangue puro da molto, quindi, aveva imparato a conoscerla.
Gli altri due erano Raven e Aidoh, anch’essi  la conoscevano abbastanza bene, anche se non bene come il suo servitore.
A Peter iniziò a pulsare la vena sulla fronte.
Abbassò per un breve istante gli occhi, ma fu un errore.
Il suo sguardo cadde sul generoso seno dell’albina.
Pensò che si trattava sicuramente di una quarta, dovette sforzarsi per non far cadere la bava dalla bocca.
Tossì e si allontanò, lasciando l’albina alla sua cioccolata.
Salì i piccoli gradini che lo separavano da una delle sue prede preferite.
Emma Kreutzer.
La Hunter aveva sollevato le gambe accavallandole sul tavolo.
Le braccia incrociate sorreggevano la nuca bionda.
Peter aveva davvero un bel panorama con cui bearsi.
I polpacci della Kreutzer erano sodi e venivano messi in risalto dalle calze nere aderenti.
Mentre Peter risaliva con lo sguardo le gambe di Emma la campanella suonò ponendo fine a quella stramba ora di lezione.
Peter alzò lo sguardo e disse :
“Bene adesso ci recheremo nell’aula magna per sorteggiare le coppie”
Quando il professore ebbe finito di parlare tutti gli alunni si recarono in aula magna.
Tutti tranne uno.
Emma si era appostata vicino alla porta a braccia incrociate aspettando che anche il professore uscisse, non le era sfuggito dove era caduto lo sguardo del professore, e adesso, voleva assolutamente vendetta.
“Salve Peter”
Disse con voce innaturalmente fonda.
L’insegnante al solo sentire quella voce si pietrificò, aveva compreso che il suo destino era ormai segnato.
“Eh eh eh, Sa-Salve Emma tutto bene?”
Disse il povero condannato.
La Hunter aveva fatto scricchiolare le nocche
lui tentò di sfuggirle, ma ormai Emma aveva deciso,
Il povero biondo era in trappola, senza via d’uscita, un condannato condotto al patibolo, senza che potesse opporre alcuna resistenza.

*******

“Kara aspettami un momento, ho dimenticato una cosa in classe, vado a prenderla”
“Va bene, io intanto prendo i posti”
Quando la sua compagna ebbe finito di parlare la rossa si precipitò correndo verso l’aula.
Stava per girare l’angolo per arrivare al corridoio dove erano situate tutte le aule.
Notò che seduto a terra con le spalle al  muro, davanti all’ingresso della sua classe, vi era un ammasso di carne livida.
Si avvicinò e …
Ashley non poteva credere hai suoi occhi.
La persona a terra piena di lividi e bernoccoli altro non era che quel dongiovanni di Peter, si avvicinò a lui con cautela e cercò di identificare le sue condizioni di salute.
L’hunter pian piano aprì gli occhi e disse:
“Ohh un angelo …”
Ma nel frattempo l’occhio del professore cadde ,ACCIDENTALMENTE,  tra le gambe della ragazza.
Intanto, Ashley ignara di tutto chiese al professore:
“Come cavolo ha fatto a ridursi così?”
Peter, da bravo dongiovanni senza tatto quale era rispose.
“Ho osservato attentamente la Kreutzer”
Che tradotto nel suo gergo corrispondeva ad un :
<< Ho osservato qualcosa che non avrei dovuto guardare. >>
Il ragazzo, troppo impegnato nelle sue fantasie,
non spreco tempo a descriverle, dato che probabilmente tutti avrete capito d che natura fossero,
Non si accorse che la faccia della ragazza aveva cambiato colore, arrivando a diventare rosso scarlatto, continuò imperterrito a parlare:
“E ne è valsa veramente la pena”
Poi cambiò improvvisamente discorso:
“Comunque noto che hai indossato le mutandine rosa, ma a mio parere dovresti indossare quelle rosse”
La ragazza balzò in piedi di scatto, con impressa in faccia un espressione di puro sgomento
Sollevò il professore dal collo della camicia con un braccio, e con l’altro, gli  tirò un ceffone dalla potenza inaudita, almeno, per un corpo così in apparenza fragile.
Il povero fisico del cacciatore, già distrutto dal precedente scontro, non resistette all’urto e il povero sventurato cadde a terra svenuto.
La ragazza dopo essersi calmata prese per i capelli l’hunter e lo trascinò in aula magna.
Dove sarebbe dovuto essere già da molto tempo.

*********

Tutti gli alunni presero posto nell’aula e, parlando tra loro, attendevano ,trepidanti, l’inizio del sorteggio.
Ognuno voleva in tutti i modi essere accoppiata alla persona di cui era infatuata.
Il preside Cross salì sul palco, e dopo aver dato un paio di colpetti con l’indice al microfono disse:
“Bene diamo inizio ai sorteggi”
Tutti gli studenti, ad uno ad uno, salirono sul palco ad estrarre un bigliettino che conteneva un numero.
Le persone con il numero uguale alla fine sarebbero stati in coppia insieme.
Alla fine questi furono gli accoppiamenti:

 Harlow - Eisen

Valengo - Takamiya

Ohak - Shiki

Cross - Kuran

Kreutzer - Yagari

Aukrust K. - Touya

Storm - Sparks

Nightwish N. - Aido

Stendford - Soen

Honey - Icijo
 Yamashita - Aukrust S.

Romanova - Ernst

Mc Lane - Gallagher

Kiryu - Scott

Nightwiah F - Wakaba

Alla fine di quella snervante processione il professore Yagari prese parola:
“Per oggi è tutto, domani fatevi trovare pronti in cortile alle sei del mattino”
Dopo questa frase si levò un coro di No.
Socchiuse appena la palpebra irritato da quel brusio,
quel gesto da solo bastò a far calare l silenzio.
Soddisfatto del risultato, riavvicinò il microfono alla bocca e continuò:
“Chiunque arriverà anche con un solo minuto di ritardo, si beccherà un tema di 50 pagine da fare per il giorno dopo, mi sono spiegato?!”
Ovviamente la domanda era retorica, ma gli studenti annuirono lo stesso, addirittura, alcuni deglutirono.


________________________________________________________________________________

Angolo autrice:

Salve a tutti sono tornata.
* indossa l’armatura *
Non linciatemi per favore
Mi dispiace molto per questo ritardo madornale.
Ma purtroppo, il mio computer è spastico, ed io non ci posso fare molto.
Non ho molto da dire, a parte che spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.
A quanto pare Lien è sparita, e ha pure cancellato ToF
Inutile dire che mi è molto dispiaciuto, mi piaceva tanto come storia.
Bhè, alla prossima.
PS: Lasciate un piccolo commentino
Scarlet

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 9 ***


Primo Mistero

 
La notte durò poco con sommo dispiacere degli studenti, sia vampiri che umani.
Tutti gli studenti della night class, eccezion fatta per Nives e Raven, apparivano stanchi e provati, perfino il grande maestro Kaname Kuran , anche se, manteneva un’apparenza fredda e  imperscrutabile, tanto che ad un’occhiata superficiale appariva come al solito.
A causa dell’ennesima trovata “sadica” del direttore i poveri vampiri avevano dovuto  invertire il loro orologio biologico, cosa non molto semplice per chi ha le stesse abitudini da molti anni, abitudini, che avrebbe gradito non cambiare .
 Per gli umani andava un po’ meglio, ma anche loro erano molto stanchi, non erano abituati ad alzarsi così presto la mattina, il motivo per cui lo avevano fatto era semplice, non per entusiasmo, a farli muovere era la minaccia del professor Yagari, o almeno per la maggior parte del corpo studentesco della sezione diurna era così.
“Bene ragazzi, adesso inizieremo con i dettagli del primo mistero”
Iniziò con enfasi il professor Dakos.
Forse l’unico ad aver preso abbastanza bene quella stramba faccenda.
“Una ragazza è stata rapita, il vostro compito è trovarla e portarla da noi, spiegandoci come siete arrivati al luogo in cui la vittima si trovava, tuttavia vi ricordiamo che è severamente vietato uscire dal  perimetro della Cross Academy”
Fece una piccola pausa e a riprendere parola fu il fratello.
 “Ora ordinatamente dirigetevi al bancone dove vi sarà dato il primo indizio, a voi trovare il secondo che vi condurrà nel luogo in cui si trova la vittima, sempre che, riusciate ad interpretarlo in modo corretto”
Finì con un piccolo sorriso il professor Igor.
Gli studenti annuirono  e si diressero silenziosi al bancone, dove un allegro e pimpante direttore Cross distribuiva fogliettini ai passanti.
Tutti aprirono i bigliettini contemporaneamente , ma la cosa che lessero fece scendere un grande gocciolone a tutti.
L’indizio, recitava così:
“Nel buio dell’antro oscuro, una luce arcobaleno apparirà”
Tutti i partecipanti lessero l’indizio nello stesso momento.
“Ma cosa cavolo vuol dire, non ha un minimo di senso”
Sbottò il vampiro biondo dagli occhi turchesi.
“Effettivamente è un po’ scarso come indizio”
Constatò la vampira albina sfoderando un piccolo ghigno.
“Nives, non dovresti dire così, dopo tutto, tu come me sai già dove sta il secondo e ultimo indizio”
Disse Raven sbucando dall’enorme folla che si era divisa a piccoli gruppetti, Infatti era vero, sia la sangue puro che la principessa dal sangue blu,  dopo la spiegazione del gioco, s’erano riunite, insieme a Filip, nella camera della principessa Norvegese a studiare la piantina dell’accademia Cross.
“Raven, avrei piacere a parlare con te alla fine di questo gioco”
“Riguarda quello vero?”
La vampira dai lunghi capelli nivei  si limitò ad annuire.
A sorpresa fu Senri Shiki a prendere parola.
“Scusate, avete detto di sapere dove si trova l’indizio, giusto?”
“Si, vedi Shiki dietro al vecchio dormitorio della night class, vi è una specie di chiesetta circolare…”
Iniziò l’hunter
“Poco prima dell’avvio ufficiale della Night class tentarono di installare una luminaria all’interno di questa antica costruzione, tuttavia non funzionò mai e questo posto venne denominato l’antro oscuro”
Andò avanti Nives.
“Questo spiegherebbe la prima parte dell’indizio”
Disse Filippo pensieroso.
“Tuttavia come si spiega la seconda parte?”
Aido espresse il dubbio che assillava anche Shiki, Filip e la stessa Yori Wakaba.
Le due vampire si guardarono e riprese parola Ohak.
“Al centro della cupola, vi è un oculo diviso in sette parti, colorate con le tonalità dell’arcobaleno, quando la luce lunare o solare colpisce questa specie di vetrata  la luce colpisce un altarino fatto interamente in argento, tale materiale fa si che la luce venga riflessa ovunque”
Concluse Raven.
“Inoltre, quell’oculo viene colpito solo due volte nell’arco di ventiquattro ore, ed è l’unico punto di luce in tutta la struttura”
Aggiunse Nives.
“Volete dire che l’indizio si trova là?”
Disse Hanabusa colpito da un’illuminazione
“Esatto”
Insieme iniziarono a recarsi verso la loro meta, sperando che una tale pagliacciata finisse presto.
 
Tuttavia, Nives e Raven non erano le uniche ad aver studiato la piantina della Cross Academy.
Dall’altra parte del cortile, una coppia piuttosto strana si stava dirigendo verso lo stesso obbiettivo.
“Ehy Ashley, dove stiamo andando?”
Chiese una voce maschile
“Taci e seguimi”
Rispose la giovane  dai capelli fiammeggianti.
Questa strana accoppiata, altri non era formata, se non dalla coppia più dubbia di tutte in questo gioco, Ashley Harlow e Peter Eisen.
“So dove si trova il prossimo indizio”
Continuò lei.
“Va bene”
Peter sospirò rassegnato, consapevole che Ashley non gli avrebbe detto niente di più immersa come era nei suoi ragionamenti.
Si distaccò un po’ da lei approfittando del venticello che sollevava leggermente la gonna della divisa della sua studentessa, sapendo, o meglio sperando, che la ragazza non s’avvedesse di nulla.
Ma l’illusione durò poco, perché nonostante fosse sì concentrata, Ashley aveva avvertito uno sguardo perforante posarsi sul suo didietro, cosa che la innervosì parecchio.
Si girò con una faccia più rossa dei suoi capelli, tanto che una peperonata piccante sarebbe parsa sbiadita a suo confronto, caricò il suo micidiale gancio destro che due secondi dopo si schiantò  sulla guancia del povero hunter che andò, poco dopo, a collidere con la schiena sul tronco di un albero.
“Provaci ancora, e a costo di perdere il gioco io non ti faccio arrivare alla fine della giornata”
Peter a quella ,non tanto velata, minaccia sbiancò e si limitò annuire, spaventato a tal punto da non riuscire neanche a spiccicare parola.
La coppia proseguì con Peter, che dopo essersi ripreso dallo shock secondo lui, e dallo spavento secondo lei, iniziò a fare domande a raffica alla ragazza, domande, che la diretta interessata puntualmente ignorava.
La rossa nel frattempo era confusa, amava e odiava quel biondo hunter.
Lei faceva di tutto per tentare di farsi notare da lui, una volta gli aveva persino preparato il pranzo, ma lui, aveva rifiutato per ammirare le forme della Kreutzer .
Non era attratta solo dal suo aspetto fisico, certo, quello contribuiva, tuttavia gli occhi dell’uomo la attraevano, era come se una volta posati i propri occhi nei suoi, non ti fosse più possibile staccarli, quegli occhi, erano capaci di catturare la rossa ispettrice e intrappolata in una girandola di emozioni indescrivibili per lei.
Intanto Eisen non accorgendosi che *il boss* si era fermata le andò sbattere contro, e visto il netto divario fisico fra i due, Ashley perse l’equilibrio e Peter non avendo un appoggio solido le cadde sopra.
La posizione in cui i due si trovavano era alquanto equivoca.
Lei stesa a pancia in giù con la gonna sollevata, mentre Peter sopra di lei a cavalcioni, dato che, per tentare di frenare la caduta aveva messo un mano davanti al petto di lei, con l’urto era sfociata in una palpatina, e l’altra accidentalmente posata sul sedere.
Ognuno ,adesso ,si aspetterebbe che  qualcuno dei due si muovesse, tuttavia così non fu, Peter era troppo impegnato ad andare in estasi per la palpatina, mentre lei era troppo imbarazzata.
Dopo un arco di tempo che hai due parve interminabile si alzarono e senza dire una parola si diressero nel luogo in cui Ashley sapeva trovarsi il seguente indizio.
 
Intanto le tre coppie erano giunte assieme.
Normalmente, avrebbero dovuto essere rivali, tuttavia, Raven sapendo già dove era l’indizio avrebbe comunque dovuto seguire Nives, quindi tanto valeva aggregarsi subito.
Nel caso della squadra Wakaba - Nightwish Filippo, era differente, a Yori non importava del gioco, mentre Filip voleva solo stare vicino alla sua padrona.
Il giovane corvino spesso mandava occhiatacce al vampiro biondo ogni qual volta questi osasse avvicinare le sue labbra alla pelle della vampira albina.
Per lui, anche solo concepire che qualcuno potesse toccare Nives era improponibile, nessuno osava tanto.
In Norvegia, questo problema non esisteva, essendo l’erede del casato Nightwish nessun vampiro osava sollevare la testa in sua presenza, per quanto riguardava gli umani, la cosa non lo preoccupava, infatti, era raro che la sua signora chiedesse compagnia, per di più stava in giardino o nella grande libreria a leggere, e nessuno osava mettere piede all’interno di quella reggia, in cui erano dimorati i più grandi sovrani della penisola scandinava.
Tuttavia, quel vampiro lo aveva molto irritato, sin dal primo momento in cui lo aveva visto.
Ricordava quel giorno come se lo avesse vissuto appena poche ore prima.
Il padre di Hanabusa, si trovava in Norvegia ,insieme al figlio,  per questioni di affari e, come era buona norma per ogni vampiro nobile che si rispetti, andò a rendere omaggio alla famiglia di Sangue puro che regnava in quel territorio, tanto più, che si era diffusa la voce della presenza della nuova erede del casato.
Ammessi all’interno dell’enorme reggia, vennero accolti da Soul, Ambra e Kinon.
Non appena gli occhi del capo famiglia degli Aido e quelli del suo erede captarono la presenza dei sovrani si inginocchiarono, e spiegarono il motivo  della loro presenza, non mancando di congratularsi con Kinon della nascita della sua erede.
Nessuno sapeva chi era la madre di quella vampira, ma, nonostante l’argomento suscitasse scalpore e curiosità nei più, nessuno aveva mai osato domandare nulla a riguardo, chi per non riaprire una presunta ferita d’amore nel cuore di Kinon, e chi per paura di incappare nell’ira di quest’ultimo.
Stavano per recarsi nella sala da thè, quando una Nives ancora tredicenne passò da lì, con Filip due passi più indietro che la seguiva fedele.
La ragazzina mostrò subito interesse per quel vampiro che aveva un odore simile a quello del suo servitore, a quel tempo, ancora non sapeva delle rigide regole che delimitavano le caste all’interno della società della notte.
Appena la videro i due si inchinarono, mentre lentamente gli occhi della vampira si tingevano di blu cobalto.
Curiosità.
Filippo, ormai aveva imparato a distinguere ogni sentimento che si celava all’interno di quelle iridi cangianti.
Provò una stana fitta al cuore quel giorno, una fitta che tuttora lo accompagna ogni qual volta quel donnaiolo si avvicinava  a lei.
La piccola intanto venne presa in braccia dal nonno che la presentò ufficialmente:
“Lei è Nives Nightwish, figlia di Kinon Nightwish e mia amata nipote, lei sarà anche la futura erede del nostro casato”
Stravolto era lo sguardo  del piccolo nobile biondo, lui era l’erede del casato, in quanto primo e unico figlio maschio all’interno della sua famiglia.
Come era possibile che ad assumere il comando fosse una ragazza, indubbiamente essendo una sangue puro doveva avere un grande potere, tuttavia…
Filippo, accorgendosi che quel vampiro di livello B fissava impunemente la nobile Nives, ringhiò, un ringhio basso e feroce tanto da spaventare ,inizialmente, un Hanabusa allora quindicenne.
Fu messo a tacere da un’occhiata di Ambra.
Nonostante fosse spesso usanza sposarsi fra fratelli, Soul si era innamorato di una giovane vampira italiana, e subito ne fece la sua compagna.
Venne riportato alla realtà dalla voce di Raven che annunciava l’arrivo a destinazione.
Si recarono all’altarino, sfoderando una torcia.
Nonostante cinque persone su sei fossero vampiri e potessero vedere al buio, Yori non poteva farlo.
Sull’altare vi era una risma di fogli con scritto il secondo indizio, ne presero uno per coppia e si recarono all’uscita.
Il secondo indizio recitava così:
“All’ombra del maestoso, la vittima bendata giace”
“All’ombra del maestoso? Mmhhh”
Ripeté Shiki.
“L’ho già sentito”
Continuò il vampiro dai capelli rosso scuro.
“Il maestoso, suppongo sia in cortile sotto un albero”
Disse l’albina.
“Molto probabile, ma quale? Ce ne sono un infinità”
Continuò Raven.
Yori tossicchiò attirando l’attenzione.
“So io dove si trova”
In un attimo tutti gli sguardi furono puntati su di lei.
“Vedete, un giorno alcune mie compagne di corso, videro Kaname seduto all’ombra dell’albero più grande del cortile est, essendo lui denominato il re del dormitorio,  l’albero fu battezzato il maestoso”
Concluse l’unica umana del gruppo.
“Ma il cortile est, è il cortile affianco a quello da dove siamo partiti”
Disse con tono velatamente irritato Nives.
“Volete dire, che la vittima era affianco a noi, e invece siamo venuti in un capo estremo della scuola”
Disse infervorato Aido.
“Fa niente andiamo, così sta pagliacciata può arrivare alla sua fine, almeno per oggi”
Le coppie si recarono sul luogo ricavato dall’indizio.
Lì, trovarono l’attrice, o meglio, la vittima dello pseudo rapimento.
La portarono dalla commissione che assegnò cinque punti a ciascuna coppia.
 
Finito il gioco Raven e Nives, seguite da un curioso Aido e dal fedele Filip, si recarono nel sotterraneo presente sotto il moon dorm.
Lì, le due ragazze trovarono conferma ai loro sospetti, il corpo di Shizuka Hiyu giaceva intrappolato in un enorme cristallo di ghiaccio.
Confermato ciò tornarono su, non prima di aver ordinato perentoriamente ad Hanabusa di tenere la bocca chiusa, anche con Kuran.
Una volta abbandonato il biondino nella sua camera, i rimanenti si recarono nella stanza della sangue puro.
“Allora, Niv, di cosa dovevi parlarmi con tanta urgenza?”
Chiese curiosa la giovane Ohak
“Non so se ti sarà notizia gradita, ma i tuoi genitori a breve verranno a trovarti, insieme a mio padre”
Disse con semplicità l’interpellata.
“Cosaaaa!”
Fu l’unica cosa che riuscì a pronunciare.
Nives si avvicinò alla scrivania e prese una lettera che subito dopo porse alla vampira dal sangue blu.
“Non ci posso credere”
Disse avvilita questa.
“Prima i miei due fratelli e adesso i miei genitori”
Finì sconsolata.
“Tuttavia, sei nostri genitori si stanno  muovendo, significa che il consiglio ha fatto la sua mossa”
Constatò Nives prendendo una delle tazze che Fil porgeva loro su un elegante vassoio.
Raven prese l’altra.
“Hai ragione, chi sa cosa starà architettando”
“Penso che a breve assisteremo alla rinascita della principessa dei Kuran…”
“E alla resurrezione del re Nero”
Le parole appena dette sembravano fluttuare fra le due, Filippo, già sapeva tutto, quindi non appariva per niente sorpreso della cosa.
“Piuttosto, pensi che la parte corrotta dell’associazione appoggerà la rivoluzione?”
“Suppongo di sì”
Sospirò.
“Gli umani sono attratti dalla mera malia della vita eterna, non sanno ciò che significa vivere sospesi nel tempo, vedendo le sue tracce sui volti altrui, osservando morire una dopo l’altra le persone con cui avevi creato un legame”
La minore poggiò una mano sulla spalla di quella vampira che aveva vissuto secoli, forse, lei, più di chiunque altro poteva capirla.
Spesso, i vampiri non si rapportavano con gli umani, o se lo facevano, erano rapporti di interesse, mentre loro, che con gli umani avevano avuto rapporti intimi, chi per parentela, come la giovane Ohak, o chi, come lei stessa, aveva vissuto il primo periodo della sua vita da umana.
Tuttavia, abbastanza presto, qualcun altro si sarebbe accorto di questo pesante fardello, e questa persona, avrebbe avuto il potere di rivoluzionare il sistema così antiquato che regnava nella società dei vampiri lì in Giappone.
“L’incognita resta Kaname Kuran”
Disse Raven ripresasi.
“Hai ragione, è impossibile prevedere le sue mosse, chi sa come intende proteggerla”
“Io ho ricevuto l’ordine dall’associazione di tenerlo d’occhio”
“Poco male, anche se non te lo avessero ordinato, lo avresti comunque sorvegliato”
“È vero, dopo tutto, lui non è nè un nemico nè un alleato”
Il discorso tuttavia rimase incompleto, poco dopo, l’assordante rumore dell’allarme risuonò nell’aria.
Le due avvertirono una quantità improponibile di aure appartenenti ai livello E.
Da quando aveva fatto l’ingresso i due nuovi studenti , Maria Kurenai e James Campbel, i livello E erano aumentati a dismisura.
Tal cosa poteva essere attribuita alla presenza della sangue puro appartenente alla famiglia degli Hiyu.
Tuttavia c’era una cosa che a tutti era sfuggita, meno che a qualcuno.
I vampiri che avevano attaccato, avevano il marchio dell’associazioni, vampiri di  livello E all’ultimo stadio addomesticati, cosa se ne poteva fare l’associazione di tutti quei mostri?.
Tutti gli studenti della sezione diurna, meno gli hunter ovviamente, erano stati fatti mettere al sicuro giustificando l’allarme come un incendio, mentre quelli della night class erano schierati sul perimetro della scuola in modo da limitare i danni.
I combattimenti si facevano duri, nonostante fossero nobili, stavano avendo la peggio, dopo tutto erano moltissimi, così contrariamente alla norma, scesero in campo anche i sangue puro.
Nives e Raven stavano badando da sole al perimetro Sud, la ragazza dai capelli bianchi li riduceva in cenere usando una claymore, creata da lei stessa, e decapitando vampiri a più non posso.
Alle sue spalle Raven , troncava molte vite con i suoi mini uzi, non a caso, insieme ad Eisen, era il cecchino migliore di tutta l’associazione.
Persino Yagari era leggermente inferiore a lei.
Contrariamente ad ogni pronostico, scese in campo anche Kaname, mietendo molte vittime solo con lo sguardo.
Per quelle che parsero ore, le due non facero  che sparare e affondare lame.
“Cavolo, combattere con la divisa è scomodo, i movimenti risultano molto limitati, aumentando così il rischio di essere colpiti”
Disse Raven che avrebbe tanto voluto avere con se la sua uniforme da hunter.
Nives, si limitò ad annuire, anche lei in combattimento sfruttava molto la velocità e l’agilità, fattori importanti, che, a causa di quei pezzi di stoffa, adesso, risultavano dimezzati.
“Raven, stai attenta a non farti colpire, rammenti cosa è successo l’ultima volta che dei vampiri hanno sentito l’odore del tuo sangue?”
Chiese l’albina
“Si, starò attenta, ma fallo anche tu, non sei messa poi tanto meglio”
Il combattimento finì dopo lunghe ore interminabili, e così i vampiri tornarono alle loro camere per darsi una rinfrescata e concedersi un meritato riposo.
Fil, ancora contrariato dal fatto che la sua padrona si fosse fatta coinvolgere nei combattimenti la seguì nella sua camera.
“Mia signora, perché avete preso parte a questi combattimenti”
Nives lo guardò alzando un sopracciglio, poi rispose:
“Per dare una mano ovviamente”
“Non v’era alcuna ragione per la quale una nobile del vostro lignaggio prendesse parte a queste scaramucce”
Urlò adirato Fil.
Era la prima volta che alzava il tono di voce contro la sua padrona.
“Sarebbero bastati i tirapiedi di Kaname”
Continuò imperterrito lui
“Non ti devo spiegazioni Fil”
Per la prima volta lei usò  i suoi poteri contro di lui.
Lo fece inginocchiare dinanzi a lei, non lo voleva umiliare, solo calmarlo.
“Tu, cosa mi nascondi Filippo? Da quando sono arrivati i gemelli della famiglia  Aukrust sei nervoso”
Li ridiede la libertà di movimento e lo invitò a sedere vicino a lei.
“Filippo, so che per te è doloroso”
Aggiunse la ragazza
“Ma apriti con me, dimmi cosa ti fa soffrire”
Il ragazzo abbassò lo sguardo e iniziò a tremare, poco dopo le lacrime iniziarono a solcare il suo volto.
“Loro sono i miei fratelli maggiori”
Disse con tono angosciato.
La sangue puro gli fece poggiare la testa sulle sue gambe.
“I miei genitori, mi obbligarono a servirli, per anni non faci  altro che obbedire, calpestando la mia dignità, desideravo compiacere i miei, però, un  giorno stanco dei continui maltrattamenti delle umiliazioni a cui venivo sottoposto, scappai, muovendomi di giorno per non farmi rintracciare, anche se questo mi faceva male, non era nulla a confronto di quello che avevo vissuto in quei terribili anni, certo, con il sole mi indebolivo, ma io desideravo solo fuggire lontano, fino a quando, finì in quel parco ove voi mi trovaste”
L’albina era molto adirata, ora capiva l’odio che Fil nutriva per quei due, era più che giustificato il suo comportamento, giurò che avrebbe ottenuto vendetta su quel casato, dopo tutto, il suo status le permetteva tutto.
Lo fece sfogare contro di lei, mentre posava i suoi occhi neri sul panorama che si intravedeva dalla grande  portafinestra, avrebbero pagato, prima i gemelli Kokujun e Sakujun, e dopo, i loro genitori .
 

Angolo Autrice.

Salve Salve, sono tornata.
Vi sono mancata?
Ovviamente NO Nd Tutti.
*si deprime in un angolo*
Mi scuso per il ritardo, tuttavia spero che questo capitolo aiuti a farmi perdonare.
Lasciatemi un commentino per favore.
Scarlet

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1288025