Harry ha capito, come sempre.

di Prim_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** * ***
Capitolo 2: *** ** ***
Capitolo 3: *** *** ***
Capitolo 4: *** **** ***
Capitolo 5: *** ***** ***



Capitolo 1
*** * ***


 

 

 

 

*

 

 

 

 

 



Il lago nero era una tavola piatta. Solo qualche onda si infrangeva all’orizzonte. Sotto una quercia, sulla riva, una ragazza era seduta e pensava. Ora più che mai.
La guerra era finita, finalmente, grazie ad Harry. Un ragazzo di diciassette anni aveva affrontato il mago oscuro più grande degli ultimi tempi. Ma Harry non era un ragazzo ne un bambino. Non ne aveva avuto il tempo.

Pensava a questo Hermione, che non aveva potuto essere spensierata come ogni altra ragazza della sua età. Hermione pensava al corpo di Fred ed al volto addolorato e senza sorriso di George, all’amore racchiuso nelle mani unite di Remus e Tonks, a Malocchio che non era stato costantemente vigile per la prima volta nella sua vita, al suo professore che era morto per il grande amore vissuto attraverso gli occhi di Harry, ai suoi genitori… chissà dov’erano. Beh, poco importava se non sapevano chi fosse.

Una mano le tocca la spalla dolcemente.
Si alza in piedi e guarda Harry con gli occhi lucidi. Lui l’abbraccia, senza parlare. Non ce n’è bisogno, loro si sono già parlati in un modo tutto loro.

Harry ha capito, come sempre.

Scioglie l’abbraccio e posa una mano sul suo fianco, l’altra la usa per poggiare dietro l’orecchio un ricciolo ribelle. Finalmente Hermione sorride. Lui le prende la mano e si smaterializzano.

Harry capisce sempre, per questo farà sempre di tutto pur di renderla felice.

 

 

[235]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui, shi. :3
Raccolta di flashfic Auror, beh.. più o meno. Però ero fermamente convinta che avrei cambiato l'epilogo; ma credo che l'ultima flash sia abbastanza soddisfacente.
Parliamo di questa: l'ho scritta durante una lezione di grammatica, all'inizio doveva essere lì per lì giusto per scrivere. Poi nelle lezioni successive ho continuato. Le avevo completamente dimenticate. o: Riprendendo i vecchi quaderni le ho ritrovate, sistemate un po' e.. tadaa! 
Non immagino che sia tutto questo granché, e non sono modesta come dice lost in fangirling, sono solo realista. E fredda. E distaccata. E noiosa.
Tuttavia vorrei un vostro parere anche, specialmente, negativo.
A Martedì prossimo,
Prim.  

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Capitolo 2
*** ** ***


**








Hermione ha il pugno alzato che lentamente si avvicina alla porta. Prima di toccare il legno in noce si volta leggermente verso Harry.
Lui sorride per incoraggiarla e lei ricambia con una smorfia.
Ha paura.
Harry lo sa. Lo vede.
Ed allora si avvicina. Una mano sul suo fianco, l’altra chiusa intorno al pugno di Hermione. Lei sente il suo fiato sul collo, sa che lui ha la testa voltata aspettando il ritorno della sua Hermione, prefetto perfetto di Grifondoro.
Ma lei non vuole tornare, non adesso. Le piace quella sensazione che solo Harry sa darle.

Harry ha capito, come sempre.

Avvicina ancora le mani e bussa.
Toc toc!

La porta si apre ed una bella donna sorridente si affaccia. Jean Granger ha i capelli castani, ricci e crespi e gli occhi azzurri vispi e attenti, come quelli di Hermione.
Jack Granger è subito accanto a lei, i capelli biondi e gli occhi ambrati che straniti fissano la ragazza con i suoi stessi lineamenti.
Hermione sospira, guarda prima Harry poi i genitori.
Sorride.
Lo sguardo dei suoi genitori si sposta sulle loro mani, adesso unite in una salda stretta.

E i ricordi iniziarono a scorrere davanti ai loro occhi.

L’amore è la magia più potente al mondo.
[
Un motivo per sopravvivere ancora.mrssaettagranger ]




[207]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buongiorno auror - e non - ! :3
Questo è la seconda flash, spero che vi piaccia. Scritta in un'altra lezione di grammatica. u.u
Non fraintendete, io amo la grammatica e la mia prof. ma davvero le opzioni erano tre: dormivo, ascoltavo la mia compagna di banco o scrivevo. Credo abbiate intutito la mia scelta.
L'ultima citazione viene dalla shot che ho pubblicato quando mi sono iscritta, ovviamente l'ho aggiunta dopo perché ci stava che era una meraviglia. (?) Vero o falso?
Coomunque, il prossimo Martedì sarò a Firenze (*^*) e non avrò il computer per pubblicare, mi connetterò dal cellulare e quindi non sarà possibile effettuare l'HTML e tutta la procedura. o:
Quindi la terza flashfic verrà postata Venerdì.
Grazie a tutti,
Prim. 

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Capitolo 3
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***

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jean è in cucina quando sente la porta aprirsi, quel Venerdì. Sa che suo marito è rientrato a casa dal lavoro.

Jack è sorpreso, la sua bambina non è venuta a salutarlo. Attratto dal profumo del pane fresco, va in cucino e bacia dolcemente sua moglie circondandole i fianchi con le braccia. Le chiede dove sia Hermione, e scopre che è nella sua stanza da tutta la mattina. Jack bussa la porta color panna ma nessuno gli fa cenno di entrare, così, preoccupato, abbassa la maniglia e spinge appena la porta.

Sua figlia è elegantemente seduta sul davanzale della finestra, la schiena dritta appoggiata al muro e le gambe piegate vicino al petto con sopra un libro di fiabe. Sollevato, Jack sospira. Una cosa lo attira della stanza: tutte le bambole erano disposte in modo disordinato intorno al cesto della spazzatura, eppure ricordava che sua moglie le aveva sistemate sulle mensole più alte, dove Hermione non sarebbe potuta arrivare nemmeno salendo sul letto, aveva solo cinque anni in fondo.

Hermione chiuse il libro e solo allora si accorse del padre, seguì il suo sguardo. Sorridendo birichina, si avvicinò al padre. Gli mise in mano il libro e corse in sala da pranzo con le codine dei capelli che saltellavano sulle spalle.

Jack abbassò lo sguardo e riconobbe il libro che custodiva gelosamente nel cassetto del comodino, sempre chiuso a chiave. Sgranò ancora di più gli occhi vedendo il principe felice fargli l’occhiolino dalla copertina. Chiuse la porta con il libro ancora in mano. Pensava di aver preso una botta forte alla testa per vedere il libro svolazzare verso la camera che condivideva con la moglie. Si girò scuotendo la testa ed Hermione, dopo aver abbassato la mano puntata verso il libro, gli scoccò un bacio sulla guancia, il consueto bentornato a casa.

 

 

 

 

 

[303]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tataratà tataratà! 
Un capitolo di ricordi, vi avverto che ce ne sarà un altro e poi l'ultimo e.. sigh. Okay, don't stop belive.
Grazie a tutti, specialmente a te Marzy, ricordati che ti a-do-ro fantascherrimamente. (?) Scusate tutti l'assenza, tecnicamente è Sabato dato che è mezzanotte e ventinove. lol
Ma dettagli! Ci si legge Martedì 3 Settembre, perché Firenze sto arrivando! Pappaparapa pa, pappapara pa pa!  
Okay, non è orario: evviva la bacchetta rotta di Justin, evviva gli abrracci di Alex e Justin Russo! Aleee.
Va bene, Marzy è colpa tua.
Lo sanno tutti.
Lo sai tu.
Lo so io.
Prim. 

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Capitolo 4
*** **** ***


 

****

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Hogwarts Express era appena arrivato in stazione e tutti gli studenti stavano raggiungendo i propri famigliari. Jack si appoggiò alla colonna, sapeva che sua figlia sarebbe stata l’ultima a scendere. Ancora non riusciva a credere a quel mondo così magico.

Finalmente vide sua figlia stringere la mano al ragazzo dai capelli rossi che, insieme ai fratelli, raggiunse i due genitori. Hermione salutò anche loro muovendo la mano in alto, poi rivolse un sorriso imbarazzato al ragazzo con i capelli neri.

Voltò lo sguardo e salutò il padre, lasciando che il gatto che gli avevano regalato ad inizio anno lo raggiungesse. Disse poche parole al ragazzo e poi iniziò a camminare verso il padre. Ad un certo punto tornò indietro correndo, lasciando i bagagli dov’era arrivata. Gettò le braccia al collo dell’amico che ricambiò la stretta forte con un bacio sulla guancia destra. Jack tossicchiò, geloso della sua bambina.

Quando Hermione lo raggiunse notò che aveva le guance arrossate ma un sorriso ebete in viso.
“Papà, come hai capito di amare la mamma?” chiese lei, in macchina. “E’ una cosa che senti nel cuore, non c’è un modo preciso e calcolato.” Lei annuì. “Non ti sarai mica innamorata, tesoro?” La figlia fece spallucce. Da quel momento fino al giorno in cui partì per la Coppa del Mondo, Hermione non fece altro che parlare di quel ragazzo dai capelli neri, gli occhi verdi e la cicatrice sulla fronte. Mai una volta nominò il rosso, non disse nemmeno il suo nome nonostante gli volesse bene come ad un fratello.

Da quello che gli aveva raccontato sua figlia, Jack sentiva di conoscere il ragazzo come se fosse il figlio del vicino e, vedendo gli occhi di Hermione brillare ogni volta che ne parlava, si disse che Harry Potter era l’uomo migliore che potesse desiderare per la sua bambina.

 

 

[304]

 

 

 

 

 

 

Sono stata - teoricamente - puntuale. Ho pubblicato Martedì ma il computer non me l'ha caricato, ci ho riprovato Venerdì ma niente. 
Speriamo che oggi carichi, è la milionesima volta che scrivo quest'angolo.
Eh beh, ringrazio tutti quanti, chi segue, chi recensisce, chi preferisce e chi ricorda. A domani con l'ultimo!
Prim.

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Capitolo 5
*** ***** ***


*****

 

 

 

 

 


Le mani di Hermione tremavano intorno alla tazza di tè che sua madre aveva preparato. Harry, seduto accanto a lei, aveva posato la sua tazzina - oramai vuota – sul tavolino. Jean e Jack Granger cercavano di ricordare chi fossero quei due ragazzi e dove li avessero visti.

Quando anche Hermione ebbe finito di bere il suo tè, Harry le strinse la mano e le fece un leggero cenno, quasi invisibile. La strega era insicura, glielo si leggeva negli occhi, ma incoraggiata dall’amico chiese dove fosse il bagno. Jean le indicò la seconda porta a destra lungo il corridoio, una volta raggiunta la stanza lei aprì e chiuse la porta. Poi, il più silenziosamente possibile, tirò fuori la bacchetta e si rincamminò verso il salotto mentre la voce di Harry - che intavolava una conversazione con i suoi genitori – era sempre più vicina.

Harry aveva iniziato a parlare con la signora Granger quando vide Hermione sussurrare qualcosa dall’ingresso del corridoio che portava al bagno e alle altre camere. Gli occhi dei signori Granger furono vacui per pochi istanti che però sembrarono un’eternità. “Ma certo!” esclamò il signor Granger. “Tu sei Harry, quell’Harry.” Una Hermione sorridente corse ad abbracciare i genitori.

Rimasero lì per cena poi Harry ed Hermione andarono a godersi il loro meritato riposo a Grimmauld Place, insieme. Non potevano certo tornare alla Tana, non con l’aria che tirava dopo la morte di Fred.

Harry ha capito, come sempre, che è Hermione la donna della sua vita, non Ginny. Hermione che non l’aveva mai visto come il Prescelto o come il Ragazzo Sopravvissuto; Hermione che guardava i suoi occhi verdi e vedeva solo ed esclusivamente Harry.

È proprio vero.

Dietro un grande uomo c’è una grande donna, sempre.


 

 

 

[288]

 

 

 

 

 

 

 

 

E siamo alla fine. 
Sono sincera, avevo pensato ad un epilogo nei quali i due e famiglia sono al binario nove e tre quarti ma alla fin fine credo che questo sia il finale migliore.
Grazie a tutti voi, mi scuso per la banalità dell'angolo ma non so cosa dire se non grazie, grazie, grazie.
Alla prossima,
Prim. 

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