La campanella dell'intervallo suonò, decretando la fine delle lezioni mattutine e l'inizio della pausa pranzo. Tutte le attenzioni della classe furono rivolte verso i nuovi arrivati visto che durante l'intervallo erano stati chiamati nell'aula insegnanti e dunque non vi era stato il tempo per conoscerli meglio. Come sempre fu Veronica a prendere l'iniziativa.
<< Ehi, sapete dov'è la mensa vero? >>
<< Primo piano, dall'ingresso seconda porta a sinistra >> rispose prontamente Anna lasciando il suo posto.
<< Oh, non dirmi che conosci a memoria ogni anfratto di questa scuola! >> esclamò Roberto. Per tutta risposta la sorella fece uscire dalla sua cartella un'innumervole mole di volantini esplicativi.
<< Santo cielo Anna perchè non ti decidi una buona volta ad abbandonare questi sistemi arcaici e imparare ad usare un computer? >> sbottò lui prendendo fra le mani i depliant.
<< Tsk, non ne vedo il motivo visto che i metodi classici funzionano ancora >> ribattè la sorella risistemando i volantini nello zaino dopo averli strappati malamente dalle mani del fratello.
<< Diciamo piuttosto che sei totalmente negata per qualunque cosa abbia a che fare con la tecnologia >> affermò il ragazzo.
<< Sempre meglio di qualcuno che è allergico alla puntualità >> ribattè prontamente lei.
<< Vi prego, non incominciate ora. >> li pregò Luciano. << Piuttosto, direi che è meglio muoversi prima che la pausa pranzo finisca >>
<< Il tuo amico ha ragione >> disse Vanessa alzandosi e avvicinandosi alle sue amiche << Non so come funzionasse da voi ma qui la pausa pranzo dura trenta minuti. >>
<< Eh?! Così poco? >> esclamò Roberto alzandosi anch'esso.
<< Già, noi studenti ci siamo lamentati parecchie volte del tempo risicato ma ci siamo scontrati contro un muro >> spiegò la ragazza per poi prenderlo a braccetto << Allora, visto che abbiamo poco tempo direi di muoverci, ci sono una marea di cose che dobbiamo chiedervi. >>Vedendo la piega che stava prendendo la situazione Cordelia fece cenno a Caterina di allontanarsi e lo stesso fece Anna.
<< C...cosa ci dovete chiedere? >> chiese lui arrossendo a causa del contatto tra il suo braccio e il seno prosperoso della compagna di classe.
<< Mmm...non saprei... >> fece sibillina lei << Per esempio, hai la fidanzata? >>
<< No io... >>
<< Guardate che se ne stanno andando >> intervenne Luciano leggermente irritato mentre indicava le compagne di classe.
<< Ehi Anna, io non so mica dov'è la mensa, aspettami!! >> urlò il ragazzo liberandosi dalla stretta della studentessa per poi correre dietro alla sorella, lasciando soli Luciano e Vanessa.
<< E' carino ma a quanto pare un pò tardo >> si fece sfuggire lei.
<< Non gli sono mai interessate certe cose >> dichiarò Luciano cercando malamente di farla desistere dal suo intento. Non aveva mai pensato all'eventualità che una ragazza potesse provarci così spudoratemente con Roberto. E' vero che l'amico pensava allo sport ventiquattro ore su ventiquattro ma Luciano non era certo della reazione dell'altro ragazzo di fronte all'inisistenza di Vanessa. E quello non era l'unico problema. Aveva visto come Roberto era rimasto folgorato da quell'altra ragazza. Caterina se ricordava bene. Di certo l'approccio della giovane non era aggressivo come quello della sua amica, ma per questo non era meno pericolosa anzi, la dolcezza della bionda poteva renderla anche più temibile di Vanessa. Luciano fece una smorfia. Pericolose, temibili, ma che cosa stava pensando? Qualunque ragazza agli occhi dell'amico sarebbe stata preferita rispetto a lui.
<< Addormentato torna nella realtà se non vuoi rimanere qui >> gli urlò Vanessa dalla porta << Meglio che mi segui altrimenti non ci arrivi più in mensa. Speriamo che il tuo amico sia riuscito a incontrare qualcuno o a raggiungere le ragazze. Non penso che sia un tipo organizzato come la sorella >>
<< Per niente >> affermò il ragazzo raggiungendola.
<< Finalmente sei arrivato casanova >> ironizzò Anna mentre prendeva il suo vassoio dall'apposito scompartimento.
<< Potevi almeno aspettarmi, avrei girovagato per tutta la scuola se non avessi incontrato uno di quarta. >> disse lui indicando il ragazzo.
<< Oh, quanto mi sarebbe dispiaciuto... >> mentì lei prendendo posto nella fila. << A proposito, ce li hai i soldi per pagare vero? >>
Roberto cercò nelle sue tasche, trovandole vuote << Sorellina... >>
<< E' arrivato il mio turno. >> disse lei ignorandolo completamente.
<< Eddai Anna, un piccolo prestito >> la pregò Roberto invano.
Vedendo la scena Luciano, appena arrivato insieme a Vanessa, si avvicinò all'amico con l'intenzione di prestargli i soldi necessari a comprare il pranzo, ma purtroppo fu battuto sul tempo.Roberto infatti si sentì tirare la manica della maglia. La colpevole era Caterina che cercava di ottenere l'attenzione del nuovo arrivato.
<< Se vuoi te li presto io e poi me li restituisci >> si offrì lei con la sua solita voce pacata.
<< Oh, sei un angelo!! >>accettò Roberto prendendole le mani tra le sue.
<< Non dovresti prestare soldi a qualcuno che non conosci >> intervenne Cordelia avvicinandosi ai due, tenendo il proprio vassoio e quello dell'amica.
<< Ma Cordy, è un nostro compagno di classe >> disse la bionda voltandosi verso di lei << Sono sicura che me li restituirà, vero? >> chiese conferma guardando nuovamente il volto del ragazzo, per quanto permetteva l'abissale differenza di altezza tra i due.
<< Ma certo. >> confermò lui sorridendole affabile << Anzi, se vuoi ti aiuto anche con il tuo vassoio >> si offrì avvicinandosi a Cordelia. Lo sguardo gelido di lei però lo fece desistere dall'intento. Come si permetteva quel nuovo arrivato di prendere subito l'iniziativa? Il suo primo giorno non era ancora finito e già si approcciava troppo amichevolmente con la bionda. La ragazza pensava che lasciandolo tra le grinfie di Vanessa se lo sarebbe tolto facilmente dai piedi, ma a quanto pare non poteva contare sul fascino dell'amica. Mah, forse stava esagerando, il gesto del nuovo arrivato poteva essere un semplice atto di gratitudine verso la bionda. In ogni caso era sempre meglio non dargli troppe opportunità, concluse tra sè risoluta.
<< Coooordy!! >> lupus in fabula Vanessa si avvicinò a Cordelia facendo per stringerla a sè.
<< Non ci provare >>la bloccò questa per quanto fosse possibile vista la sua situazione coi vassoi << So cosa vuoi, non ti presterò i soldi per il pranzo. >>
L'attenzione della ragazza si spostò allora sull'altra amica << Kaaaty... >>
<< Li ha già prestati al nuovo arrivato, non ha niente da darti >> spiegò la mora
<< Coordy!! >> esclamò allora Vanessa modificando nuovamente il suo obbiettivo
<< Ti ho detto di no!! >>sentenziò Cordelia irremovibile.
<< Oh beh, allora... >> mormorò sibillina la riccia avvicinandosi sinuamente a Caterina << Katy, non mi potresti dare un pò del tuo pranzo visto che sono senza soldi? >>
<< Prendi >> la bloccò Cordy dandole del denaro. << E che questa sia l'ultima volta >> aggiunse, sapendo però che la sua richiesta non sarebbe stata sicuramente esaudita.
<< Grazie mille!! >> le sorrise l'amica per poi andare vicino a Roberto << Su, ora che abbiamo il denaro muoviamoci a metterci in fila altrimenti finisce che non troviamo più nulla >>
<< Sì certo. >> Roberto si guardò intorno << Hai per caso visto Luciano? >>
<< E' arrivato qui con me >> rispose la ragazza << Probabilmente si sarà messo subito in fila. >>
<< Probabilmente... >> ripetè lui.
<< Ehi Vanessa, quando hai finito portalo nel nostro solito tavolo >>disse Caterina che nel frattempo aveva fermato vicino a sè Anna << La rappresentante ha detto che vuole parlare con i nuovi arrivati. >>
<< Perche diavolo dobbiamo ubbidire a quella? >> scattò la ragazza che mal sopportava la loro rappresentante di classe oltre che d'istituto.
<< Non fare tante storie, tanto avevi intenzione già dall'inizio di farli sedere vicino a noi, per questo Andrea ci ha chiesto questo favore. >> intervenne Cordelia.
<< Tsk, va bene >>acconsentì Vanessa sbuffando.
Anna aveva finito la portata principale. Prima di passare al secondo perse tempo ad osservare le sue due nuove compagne di classe. Parevano essere molto in confidenza tra loro. Non era mai stata una persona di grandi parole, per cui si ritrovava spesso ad osservare le persone per capirne le caratteristiche e questa volta la sua attenzione era ricaduta sulle ragazze che le stavano di fronte. La più alta, Cordelia se ricordava bene, all'inizio le pareva una persona chiusa e taciturna. Sia chiaro, lo pensava ancora, ma la bionda aveva scoperto come l'altra cambiasse completamente carattere quando si trovava insieme a Caterina. Scherzava con lei, la prendeva in giro, in un certo senso aveva anche degli atteggiamenti affettuosi. L' altra ragazza invece era proprio come se l'era immaginata, coerentemente con il suo aspetto esteriore la bionda era una ragazza pacata ed estremamente gentile. Anche piuttosto socievole e chiacchierona visto che cercava in tutti i modi di coinvolgerla in una discussione ottenendo però scarsi risultati. Era immersa nei suoi pensieri quando Luciano le si avvicinò.
<< Posso sedermi qui? >> le chiese. Per tutta risposta lei gli spostò la sedia. Era strano, chissà come mai il ragazzo fosse arrivato da solo e non avesse aspettato quell'idiota di suo fratello. Da quando poteva ricordare, i due ragazzi erano sempre stati inseparabili. Beh, anche per lei era lo stesso. Loro tre erano cresciuti insieme e dunque si era ritrovata a passare con Luciano tanto tempo quanto Roberto . Del resto, è sempre stato difficile fare amicizia a causa del suo carattere.
<< Vanessa e il nuovo studente non sono ancora arrivati? >>chiese una ragazza a lei ancora sconosciuta.Anna guardò la nuova arrivata. Cordelia le aveva detto che era la rappresentante d'istituto. Abbastanza alta, corti capelli neri e occhi scuri, adornati da un paio di occhiali. Di certo però la caratteristica che spiccava su tutte era il suo enorme seno, superiore in dimensioni pure a quello di Vanessa. A differenza della riccia però la rapresentante non ostentava questa sua "dote" indossando abiti con scollature vertiginose anzi, era molto sobria nell'abbigliamento. Affianco a lei c'era un ragazzo,biondo, occhi azzurri, praticamente sembrava la versione femminile di Caterina. E ora che guardava meglio non doveva essere tanto più alto di lei.
<< Non ancora >> rispose Cordelia << Siediti comunque, non dovrebbero tardare ad arrivare >> Come predetto dalla ragazza, poco tempo dopo Roberto e Vanessa arrivarono.
<< Che fortuna, siamo riusciti a prendere le ultime porzioni rimaste >> esclamò lei sedendosi.
<< Buon per voi >> disse Cordelia << Avete quindici minuti ad iniziare da... ora >>enunciò guardando il proprio orologio da polso.
<< Se non vi dispiace... >>esordì la rapprensentante rivolgendosi ai nuovi arrivati << Dovrei disturbarvi per spiegarvi come funziona la scuola . >>
<< Pot...an...noi >> mormorò Vanessa con la bocca piena.
<< Deglutisci prima di parlare >>l'ammonì Cordy << Continua pure Andrea >>
<< Stavo dicendo... >>continuò la ragazza sistemandosi gli occhiali << Ah già, prima è meglio se mi presento. Io sono Andrea Villa la rappresentante di istiututo e anche della nostra classe. Lui è Luca Beretta il vice- rappresentante ed è in un'altra quinta >>
<< Piacere di conoscervi >> disse lui << Potrei sapere i vostri nomi? >>
Fu Anna a prendere parola << Mi chiamo Anna Giuliani, lui è mio fratello Roberto mentre lui è Luciano Parisi >>
<< Voi tre vi conoscevate già? >> chiese il vice- rappresentante notando come la nuova arrivata fosse in confidenza con Luciano.
<< E' vero, è strana come cosa >> esclamò Caterina.
<< La ditta dove lavora mio padre ha offerto ad alcuni membri del personale il trasferimento nella filare principale >> spiegò Roberto << La sorella di Luciano ha accettato di venire a Milano come la nostra famiglia. Del resto hanno ricevuto un buon aumento di st... >>un calcio sottobanco tiratogli dalla sorella lo fece fermare di parlare << Anna maledetta!! >> inveì.
<< Non penso sia il caso di spiattellare i suoi affari a tutto il mondo >> disse semplicemente lei.
<< Eh? >> esclamò sorpreso il fratello
<< Così vivi con tua sorella >> disse Vanessa << E i tuoi genitori? >>
<< Sono morti >> rispose semplicemente Luciano e dal tono del ragazzo si capì che non voleva entrare nei dettagli.
<< Ehm, ehm >> tossì Andrea per attirare l'attenzione su di sè e al contempo stemperare la situazione creatasi << Per prima cosa vorrei spiegarvi come funzionano i corsi extra- curricolari. >>
<< Cosa? Bisogna fare dei corsi ? >> domandò allarmato Roberto.
<< Non ti preoccupare, non sono obbligatori >>lo tranquillizzò Luca << Sono delle opportunità che la scuola offre agli studenti. Ci sono dei corsi di fotografia, cucina, teatro, disegno oh, e ovviamente ci sono anche i club sportivi. >>
<< In che senso club sportivi? >> chiese Anna.
<< La scuola è convenzionata con un impianto sportivo che offre agli studenti della scuola i propri campi da gioco ad un prezzo scontato >>spiegò Andrea << Nella fattispecie la scuola è riuscita a formare per entrambi i sessi un club di pallacanestro e pallavolo e una squadra femminile di nuoto e maschile di calcio. Alla fine dell'anno poi ci sarà un torneo con le classi di altre scuole. >>
<< Sembra interessante >> disse Roberto << Purtroppo non amo molto quegli sport. Se ci fosse stato il rugby sarei stato dei vostri >>
<< Tu invece? >> chiese il vice-rappresentante a Luciano.
<< Mi dispiace ma preferisco cercarmi un lavoro da fare per quando non sono a scuola >> rispose il ragazzo << Anche se mia sorella ha ricevuto un aumento i soldi non bastano mai >>
<< Oh ma non ti devi preoccupare di questo >> intervenne Andrea << I club sportivi svolgono le loro attività durante le normali ore di educazione fisica e fanno un allenamento extracurricolare il sabato >>
<< Dai Luciano >>lo incoraggiò l'amico << Per una volta vedi di fare un pò di sano sport >>
<< Ma... io non sono portato... >> cercò di tirarsi indietro lui, evitando lo sguardo di Roberto. Se non l'avesse fatto, avrebbe finito col cedere.
<< Figuriamoci, col corpo che ti ritrovi >> continuò l'altro ragazzo inconsapevole di mettere l'amico in imbarazzo.
<< Secondo me sei portato per la pallacanetro >> si inserì nel discorso Cordelia << Certe altezze è difficile trovarle alle superiori >> disse alludendo al metro e novanta del ragazzo.
<< Ci proverò va bene? >> esclamò Luciano arrendendosi.
<< Bravo, verrò a vedere tutte le tue partite >> gli sorrise Roberto. A quella frase il cuore del ragazzo fece un salto. Forse non era un'idea così malvagia entrare in un club sportivo.
<< Eccellente >> esclamò la rappresentate << Cordelia, ci pensi tu a informare il capitano della squadra maschile? >>
<< Certo, lo farò non appena finisce la pausa pranzo >> acconsentì lei << A proposito, quando è prevista la prima riunione dell'anno con i capitani? >>
<< Non preoccuparti >> la rassicurò Andrea << Finito il rientro fermati un attimo in classe e dillo anche a Pietro quando lo incontri. Io dirò la stessa cosa a tutti gli altri. >>
<< A Giovanni posso pensarci io >> esclamò Luca << Tanto siamo nella stessa classe. >>
<< Va bene, dunque mancano solo Maria e Davide >> disse lei << A questo punto vado a parlar loro ora. >>
<< Organizzata come sempre >> si complimentò Caterina.
<< Non è un caso se è nel consiglio studentesco sin dalla prima superiore >> affermò Cordy.
<< Potreste diventare grandi amiche >>ironizzò Robertò rivolgendosi alla sorella << Due fanatiche dell'organizzazione, pagherei per vedervi uscire insieme >>
<< Anche se fosse arriveresti come minimo venti minuti in ritardo rispetto a un nostro ipotetico appuntamento dunque vedresti ben poco >> controbattè la ragazza tranquilla.
Per tutta risposta il fratello le fece il verso.
<< Così sei una tipa organizzata >> si interessò alla questione la rappresentante << Perchè non ti candidi per il consiglio studentesco? Purtroppo solo io e Luca siamo elementi validi >>
<< Non ci provare Andrea!! >> strillò Vanessa andando ad abbracciare la bionda << Lei è già prenotata per il club di pallavolo. >>
<< Io non ricordo nessuna proposta del genere >> protestò Anna visibilmente irritata dall'atteggiamento dell'altra.
<< Non c'è alcun problema, essere nel consiglio studentesco non è un compito così gravoso da impedire l'appartenenza a un club >> disse impassibile Andrea. << Io stessa ne frequento uno. >>
<< Tsk, essere nel club di fotografia è completamente diverso dal fare parte di una squadra sportiva >> asserì la ragazza dai capelli ricci << E' molto più impegnativo. >>
<< E a proposito di impegno, a me non sembra di averne preso nessuno >> continuò Anna cercando di tirarsi fuori.
<< Eddai An, abbiamo proprio bisogno di una come te >> piagnucolò Vanessa.
<< Una come me cosa?! >> esclamò la bionda.
<< Una tappa che giochi come alzatrice >> rispose prontamente l'altra ragazza << Ho chiesto mille volte a Katy di entrare nel club ma lei ha sempre rifiutato. >>
<< Lo sai che sono negata per gli sport >> si giustificò Caterina sentendosi presa in causa.
<< Potevi sempre fare la nostra mascotte invece che andare nel club di teatro >> mugugnò l'amica. << Con te saremmo sicuramente riuscite a surclassare in popolarità quelle smorfiose nuotatrici >>
<< Oh santo cielo risparmiaci le tue prediche contro il club di nuoto >> la pregò Cordelia << Non ti è bastato prendertela con Andrea? >>
<< Il mio odio verso di loro supera perfino quello per Andrea >> sentenziò Vanessa..
<< E' un caso disperato >> sentenziò Andrea << Meglio tornare a parlare della scuola. >> detto ciò si rivolse nuovamente a Cordelia. La rappresentante d'istituto aveva sempre avuto un'ottima opinione della ragazza. Studiosa, sportiva, affidabile e per niente frivola a differnza della maggior parte delle studentesse della scuola. Il solo motivo per cui non le aveva chiesto di entrare nel consiglio studentesco erano i numerosi impegni che la occupavano. E che sarebbero sicuramente aumentati. Stava per darle l'ingrata, a suo dire, notizia quando Luca la battè sul tempo.
<< Hai saputo di Enea? >> chiese il ragazzo alla mora.
<< No, cosa avrei dovuto sapere? >> domandò lei di rimando.
<< E' entrato nella primavera del Milan >> raccontò lui << Quindi mi sa che quest'anno ti toccherà prendere il suo posto >>
<< Ci mancava solo questa >> sospirò Cordelia.portandosi una mano sul volto.
<< Ehi, di cosa state parlando? >> chiese Roberto stufo di sentirsi escluso dalla discussione.
<< Enea Gentile, un ragazzo di terza >> rispose Luca << E' l'asso della squadra di calcio e sin dalle medie militava nel vivaio del Milan. Quest'estate è entrato nella primavera quindi è probabile che dovrà rinunciare al club di teatro visto che penso che non avrà molto tempo da impegnare. Ovviamente per il club di calcio non c'è alcun problema visto che può fare a meno di allenarsi con i compagni di classe il sabato. >>
<< Caspita, quindi abbiamo un fenomeno a scuola >> esclamò stupefatto il nuovo arrivato << Però non ho capito come la cosa possa coinvolgere lei >> disse, rivolgendosi a Cordelia.
<< Il club di teatro ogni anno mette in scena uno spettacolo finale >> esordì la ragazza << Sin dalla prima superiore Enea era sempre scelto come protagonista maschile e io come sua sostituta. Mi andava bene visto che potevo studiare la parte sommariamente senza impegnarmi troppo. Per lo più mi limitavo ad aiutarlo a studiare la parte. Quest'anno però dovrò per forza prendere il suo posto. >>
<< Puoi sempre rifiutare no? >> si inserì nel discorso Luciano << O forse l'iscrizione al club è così vincolante? >>
<< Assolutamente no >> rispose Andrea << Ogni studente può smettere quando vuole. Certo, una volta che sono iniziati i tornei sportivi o le varie dimostrazioni degli altri club non può certo tirarsi indietro. Comunque in linea di massima si può mollare a piacimento e l'aver partecipato un anno a un club non pregiudica la reiscrizione nell'anno seguente. >>
<< Perfetto, allora basta non reiscriverti al club di teatro >> affermò Roberto.
<< Effettivamente ha ragione >> convenne la rappresentante << Tra la pallacanetro e il club di cucina sei fin troppo impegnata. In questi anni non hai avuto alcun problema a far quadrare gli impegni ma quest'anno abbiamo la maturità, io non rischierei di abbassarmi la media. >>
Cordelia sembrò pensarci sù ma non fece in tempo a formulare qualche pensiero che subito Caterina la tirò per una manica.
<< Cordy, vuoi abbandonare il club? >> piagnucolò la bionda << Io come faccio senza di te? >>
<< Ecco io... >> Cordelia ora era messa alle strette. Sapeva che non poteva resisterle, lei era l'unico motivo per il quale si era scritta a quel club di cui, detto sinceramente, poco le importava.
<< Penso che tu sia abbastanza grande per non dover essere costantemente sostenuta da lei >> dichiarò Andrea in modo autoritario. Alla rappresentante non era mai piaciuta la bionda.Aveva sempre pensato, e ora stava per riceverne l'ennesima conferma, che fosse una palla al piede per l'altra ragazza, che la sfruttasse senza ritegno. In cinque anni di scuola poteva contare sulle dita di una mano le volte che aveva visto le due ragazze separate. E la maggior parte delle volte che le vedeva insieme per un motivo o per l'altro Cordelia stava aiutando la bionda. O le stava portando la cartella, a suo dire troppo pesante per Caterina, o la stava aiutando con le battute da recitare, o l'aiutava con i compiti etc. Andrea era più che certa che senza la presenza di Caterina l'altra ragazza sarebbe stata ancora più straordinaria.
<< Io però ho bisogno di lei... >> mormorò Caterina.
<< Su Katy, ti aiuterò io >> si offrì Luca, anch'esso iscritto allo stesso club.
<< E va bene, non lascio il teatro >> si arrese come da programma Cordelia << Speriamo almeno che quest'anno la svitata si trattenga. >>
<< Dai, non disperarti, magari non ti da il ruolo da protagonista >> disse, cercando di trattenersi dal ridere, Vanessa. Sapeva che la cosa era assolutamente impossibile.
<< Devi essere veramente brava per essere sicura di avere il ruolo principale >> esclamò Luciano.
<< Non è la mia bravura che mi farà ottenere il ruolo >> affermò Cordy sconsolata. << Del resto, come ho detto, fin dall'anno scorso ho sempre fatto la sostituta >>
<< Ma allora perchè... >> Luciano stava per fare una domanda quando l'arrivo di una nuova ragazza lo interruppe.Questa andò vicino a Cordelia e Luca, mettendo le mani sulle spalle dei ragazzi. << Allora mie star, siete pronte a brillare? >> chiese. << Visto che questo sarà il mio ultimo anno metteremo in scena la più bella opera teatrale che la scuola abbia mai visto. >>
<< A quanto pare sai di Enea >> mormorò Cordelia.
<< Oh, è stato un colpo al cuore >> disse la ragazza tastandosi il petto << Fortunatamente ci sei tu a disposizione vero? >>
<< Vero >> confermò afflitta la mora.<< E visto che prendo il posto di Enea tu potresti variare un pò i tuoi soliti clichè no? >>
<< Assolutamente no, rimarrò fedele fino alla fine al mio credo!! >> dichiarò solennemente l'altra ragazza << Quindi voi due preparatevi >>disse a Cordelia e Luca strizzando l'occhio con fare d'intesa. Proprio in quel momento la campanella suonò.
<< Fine della pausa pranzo >> annunciò Andrea alzandosi. << Meglio che mi sbrighi ad andare in aula di fotografia. >>
<< Ah, anche io devo andare al club di disegno!! >> esclamò Sara << Peccato, avrei voluto parlare ancora un pò con le mie star, va beh, discuteremo della sceneggiatura durante la prossima riunione.Alla prossima ragazzi >>
Cordelia e Luca salutarono con riluttanza la ragazza consci di cosa si sarebbero dovuti aspettare.
<< Ehi, adesso che lezioni abbiamo? >> chiese Roberto.
<< Ma tu hai letto qualcosa riguardo questa scuola?! >> domandò Anna.
<< Nah, non leggo certe cose >> ribattè il fratello. << Cosa avrei dovuto sapere? >>
<< La nostra scuola non fa rientri >> spiegò Caterina << O meglio, non fa rientri che comprendano lezioni curricolari. Dal lunedì al venerdì certe aule della scuola sono a disposizione degli studenti. Oggi è un giorno speciale poichè tutti i vari club cercheranno di prendere nuovi membri tra i primini e i nuovi arrivati. >>
<< Non hai notato che gli studenti presenti in mensa siano infinitamente inferiori a quelli che frequentano le lezioni? >>gli fece notare la sorella.
<< Non sto attento a certi dettagli >>si giustificò lui.
Katy gli sorrise cercando di metterlo a suo agio. Cosa che le riuscì perfettamente visto che il ragazzo pendeva letteralmente dalle sue labbra. << Oggi hanno fatto il rientro... >>esordì la bionda << Solo chi è iscritto a uno o più club, oltre ai ragazzi di prima e tutti i nuovi iscritti ovviamente. Ora infatti ci sarà un orientamento organizzato dai ragazzi per farvi conoscere i vari club. Ad ognuno di essi è stata assegnata un'aula e in segreteria è esposta una mappa con le varie indicazioni. >>
<< Mah, a me non me ne interessa nessuno >> affermò Roberto portandosi le braccia dietro alla nuca.
<< Potresti iscriverti al club di teatro >> esclamò la bionda << Non devi per forza recitare, puoi anche aiutarci solamente sistemando le luci o spostando le scenografie. Muscoloso come sei non dovresti avere alcun problema. >>
<< Potrei farci un pensierino >> disse lusingato il ragazzo.
<< E poi come faresti con gli allenamenti di rugby? >> intervenne Luciano che aveva fiutato il pericolo. Come aveva immaginato Caterina riusciva ad ammaliare fin troppo bene il suo amico.
<< Non ti preoccupare >> si intromise Cordelia << Se si limiterà ai soli lavori fisici senza recitare la sua presenza sarà richiesta solamente verso la fine dell'anno. In genere il club di teatro quando si appresta la data dello spettacolo chiede sempre ai ragazzi dei club sportivi un aiuto per spostare tutti i materiali. E con grande gioia di Gino Caterina riesce sempre ad attirare gli atleti che così si offrono di aiutarci >>
<< Già, e poi rimangono a bocca asciutta perchè il mastino di Katy impedisce a chiunque di avvicinarsi alla sua protetta >> scherzò Vanessa.
<< Tu non dovevi portare il tuo nuovo acquisto ad iscriversi ? >> le ricordò Cordy.
<< Ah, giusto!! >> Vanessa si alzò improvvisamente da tavola tirandosi dietro Anna << Andiamo An, prima che Andrea si faccia strane idee. >>
<< Io non ho accettato niente di... >> la ragazza non riuscì a finire la frase che come una furia l'altra la trascinò con sè fuori dalla mensa.
<< Luca io vado >> annunciò Andrea << Come presidente del club di fotografia sarebbe alquanto indecoroso arrivare dopo gli altri membri >>
<< Giusto, meglio che vada anch'io >> disse il ragazzo << Katy, vieni con me? >>
<< Ok >> gli sorrise la bionda << Allora Roberto, vieni con noi? >>
<< Perchè no, tanto devo trovare qualcosa da fare visto che non posso ancora uscire >> affermò il nuovo arrivato alzandosi.Luciano si alzò facendo per seguire l'amico quando Cordelia lo fermò. << Ehi gigante, tu vieni con me. Ti porto dal club di pallacanestro maschile >>
<< Vedi io... >>
<< Eddai Luciano, non tirarti indietro ora >> esclamò Roberto << Avevi detto che avresti provato. Vuoi rimangiarti la parola data? >>
<< No >> negò il ragazzo << Però... >>
<< Non ti preoccupare il tuo amico è in buone mani >> disse Cordelia che rivolse poi uno sguardo a Luca come per dirgli " attento che il tipo non alzi le mani su Caterina" , messaggio che il biondo decifrò immediatamente. Il gruppo così di divise dirigendosi ognuno per direzioni opposte.
<< Presto, dobbiamo andare a fare l' iscrizione il prima possibile!! >> esclamò Vanessa mentre correva a predifiato nei corridoi dell'istituto portando con sè Anna.
<< Sempre di fretta Vanessa ? >> la canzonò una ragazza.Immediatamente la riccia si fermò. Davanti ai suoi occhi si mostrò la figura del capitano della squadra di nuoto, Maria Stella. Ammirata e venerata da tutta la scuola per Vanessa non era altro che la sua rivale più temibile. L'insofferenza che provava verso di lei era maggiore persino a quella che rivolgeva ad Andrea e non era un mistero per nessuno questa antipatia , a differenza di quella unilaterare con la rappresentante d'istituto, era reciproca. Le due ragazze erano come il giorno e la notte. Tanto spontanea e sfrontata Vanessa, tanto calcolatrice,diplomatica e leggermente snob Maria. Se la prima non si faceva problemi ad esprimere la propria antipatia spudoratamente, la seconda preferiva delle frecciatine mirate o insinuazioni. Persino il loro aspetto era agli antipodi. La riccia era la classica bellona di turno che mostrava bellamente le sue grazie fregandosene di marche o firme mentre l'altra ragazza vestiva in modo molto più ricercato e costoso come ci si aspetterebbe dalla figlia di una nota stilista . Anche le loro esperienze amorose erano quanto più distante possibile. Molto libertina Vanessa, fidanzata da più di un anno Maria. Il fidanzato della più giovane è tra l'altro la causa di uno tra i mille dissapori tra le due visto che lui è uno dei pochi ragazzi che Vanessa non era riuscita ad ottenere. Il fatto però che l'impresa fosse ardua non convinse però la ragazza a desistere dal suo intento.
<< Non dovresti essere nell'aula assegnata al tuo club di nuoto ? >> domandò sprezzante la riccia
<< Ci stavo giusto andando >> rispose l'altra << Prima però sono andata da Riyoko per chiederle se poteva accompagnarmi ma a quanto pare è troppo impegnata con il club di disegno >>
<< Oh che peccato, dovrai fare a meno della tua ombra >> la sbeffeggiò Vanessa. In seconda posizione tra le sue antipatie figurava Riyoko Kamikaze. Anche lei frequentante il quarto anno era la migliore amica di Maria e seconda in comando nel club di nuoto. Di origini orientali, cosa evidente dal nome, come l'amica era la classica signorina di buona famiglia. Figlia di un noto pittore e di un' organizzatrice di aste d'arte fu logico per lei ottenere la carica di presidente del club d'arte. La cosa positiva era che essendo i club sportivi diversi dagli altri non doveva incontrarla nelle riunioni tra capitani a differenza di Maria. Ciò non toglieva però che solo incontrarla per i corridoi le dava l'orticaria. Se non altro almeno Riyoko adottava la stessa tattica di Andrea, ovvero ignorare le provocazioni di Vanessa limitando al minimo la conversazione tra loro.
<< Questo è un nuovo membro della squadra di pallavolo? >> chiese Maria.
<< Esatto >> confermò << Dunque giù le mani da lei >>
<< A me non sembra molto convinta >> affermò l'altra ragazza sistemandosi i capelli << Prima di decidere potrebbe vedere altre alternative. Ho come l'impressione che tu l'abbia leggermente forzata a venire con te. >>
<< Giusto un pochino >> mormorò Anna.
<< Tsk, come capitano della squadra di pallavolo so riconoscere il talento e ti posso assicurare è perfetta per il mio club >> dichiarò Vanessa.
<< Ma se mi conosci da poche ore e non mi hai mai visto giocare >> obbiettò la bionda.
<< Il mio intuito non sbaglia mai!! >> proclamò solenne la riccia
<< Buon per te allora. Speriamo che almeno quest'anno tu riesca ad ottenere un buon piazzamento >> le sorrise Maria. Non era un mistero che la squadra femminle di pallavolo della loro scuola non se la passasse benissimo. A parte il capitano le altre ragazze non erano molto portate. Tutto l'opposto del club di nuoto che ogni anno riusciva ad ottenere un ottimo piazzamento e negli ultimi due anni, ovvero da quando Maria era diventato il capitano, dominavano sugli altri club scolastici ottenendo il primo posto sia nella staffetta che nei singoli. << E visto che mi pare che tu sia di buon umore perchè non convinci la tua amica Cordelia a passare nella squadra di nuoto? E' da quando sono capitano che cerco di farla iscrivere. >> continuò la ragazza.
<< Scordatelo, non l'avrete mai nella vostra setta!! >> tuonò Vanessa per poi prendere tra le mani il viso di Anna << Osserva bene il volto del male An, non farti mai circuire da lei e le sue adepte. >> Il motivo principale per il quale Vanessa non riunciava a cercare di far suo il fidanzato di Maria era che la ragazza cercava continuamente di far entrare nella sua squadra Cordelia. E visto che lei voleva appropriarsi di qualcosa di suo Vanessa riteneva giusto fare altrettanto.
<< Mi sembra esagerato chiamarci setta >> rise composta l'altra.
<< Sì, come no >> disse la riccia. Effettivamente il termine setta era un pò esagerato, però non ci andava molto lontano. Così come nelle scuole americane le cheerleader sono una casta, lo stesso accadeva nella loro scuola. Il club di nuoto era formato dalle più belle ragazze dell'istituto. Il loro era un mondo elittario e farne parte voleva dire essere qualcuno. Erano l'unico club a fare severe selezioni per scegliere i nuovi membri. Non solo bisognava essere portate per il nuoto ma bisognava avere uno stile impeccabile e un aspetto notevole.Persino la media scolastica era sotto osservamento. Sembra un controsenso il fatto che il club cerchi ogni anno di iscrivere un elemento come Cordelia che, media decisamente elevata e attitudine allo sport a parte, era decisamente fuori dai canoni estetici richiesti. Questo per un occhio poco attento almeno. Maria e Riyoko, forse a causa dell'ambiente artistico in cui vivevano, avevano riconosciuto il potenziale della ragazza. << An andiamocene, non abbiamo niente di che spartire con questa >>
<< Veramente io non avrei niente da spartire neanche con te >> replicò la bionda seccata dalla situazione creatasi per poi venire trascinata nuovamente via da Vanessa.
<< Ecco, questa è l'aula magna, è qui che il club di teatro fa le prove >> spiegò Caterina che faceva da Cicerone a Roberto. << In genere dividiamo l'aula a metà. Una parte è occupata dagli attori mentre l'altra da chi si occupa dei costumi e delle scenografie. >>
<< Siete parecchio organizzati >> constatò il ragazzo << E anche molto numerosi >> aggiunse, notando la marea di studenti lì raccolti.
<< Sì >> confermò Luca << Tra chi recita e chi lavora dietro le quinte siamo il club più numeroso.In genere poi chi è nel club di disegno è iscritto anche a questo. Oh, eccolo finalmente.Gino!! >> il biondo fece un cenno a un tipo che stava dando indicazioni ad alcuni ragazzi. Questo, sentendosi chiamare, lo raggiunse.
<< Luca, non c'è bisogno di fare tutto questo chiasso. >> lo ammonì, sistemandosi al contempo gli occhiali.
<< Sì scusa, volevo solo dirti che io e Katy abbiamo trovato un possibile nuovo acquisto >> spiegò lui indicando Roberto.
Gino squadrò il ragazzo da capo a piedi << Un vero armadio, immagino che sarà utile quando dovremo montare le scenografie >>
<< Ha già detto che è impegnato con il rugby ma non sarà un problema vero? >> chiese Caterina.
<< No affatto >> confermò Gino << Se non recita il suo aiuto ci servirà solamente verso la fine dell'anno >>
<< Perfetto, allora direi che posso tranquillamente iscrivermi >> esclamò Roberto.
<< Ho giusto qui il registro delle iscrizioni >> disse l'altro ragazzo mostrando un quaderno << Ah, ovviamente voi due dovete riconfermare la vostra iscrizione, sempre che ne abbiate intenzione >>
<< Non ti preoccupare >> lo tranquillizzò Luca << Anche volendo non potrei, poi chi la sente Sara? >>
<< Già >> sospirò Gino << Stamattina appena mi ha visto fuori da scuola mi ha dato decine di quaderni con su scritte varie sceneggiature. Una volta a casa vedrò di leggermele con calma ma ho già un'idea su chi saranno i protagonisti. E a proposito di protagonisti, Cordelia non è ancora passata a riconfermare la sua iscrizione. >>
<< Penso che lo farà all'ultimo >> ipotizzò Caterina << Del resto è impegnata con la squadra di pallacanestro e il club di cucina e inoltre ha trovato un nuovo membro per la squadra maschile di pallacanestro quindi immagino che al momento stia andando da Pietro. >>
<< Va bene >> disse il ragazzo << Basta che faccia in tempo a iscriversi. In ogni caso basta indugiare, firmate qui >> Gino diede loro il registro e uno ad uno i tre firmarono.
Luciano mostrava chiari segni di nervosismo mentre percorreva i corridoi. Era stato un bene lasciare Roberto insieme a quei due?
<< Non ti preoccupare >> disse Cordelia come se riuscisse a leggere i suoi pensieri << Con Luca presente dubito che il tuo amichetto possa provarci con Caterina. >>
<< Non stavo pensando a questo >> mentì il ragazzo arrossendo.<< Sono solo teso perchè non sono mai stato in una squadra sportiva. >>
<< Ah, allora è sempre per questo motivo che guardavi con occhi di ghiaccio Caterina? >> domandò lei.
<< Non mi è molto simpatica, tutto qui >> si mise sulla difensiva Luciano.
<< Caterina può stare antipatica solamente a chi ha paura di perdere qualcuno di importante per causa sua >> sentenziò Cordelia << Non è raro dunque che non piaccia a qualche ragazza ma è la prima volta che capita con un ragazzo. >>
<< Sono soltanto sorpreso perchè Roberto non si è mai interessato a nessuna ragazza >> cercò di giustificarsi lui << Ecco tutto >>
La ragazza rise << Le tue sembrano le preoccupazioni di una ragazza innamorata piuttosto che di un amico >>
Sentendo ciò Luciano si alterò non poco.Come si permetteva di parlargli così? Si conoscevano da poco più di sei ore e già sparava sentenze?
<< Mi sembra che le mie parole ti abbiano dato fastidio >> constatò lei.
<< Non mi piacciono le persone che sparano sentenze >> disse Luciano << Soprattutto quando sono all'oscuro dei fatti. >>
<< Non ci vuole un genio per capire che hai una cotta per quel tipo >> ribattè la ragazza << E che temi il fatto che da un momento all'altro potrebbe trovarsi una ragazza. >>
<< Non ti permetto di fare simili insinuazioni >> scattò veemente lui. Cordelia gli fece cenno di abbassare i toni, del resto erano ancora per i corridoi della scuola.
<< Non sono insinuazioni >> disse poi la ragazza << Sono dei fatti. >>
<< E per quale motivo mi stai dicendo questi fatti? Non penso volessi fare della semplice conversazione >> ribattè Luciano.
<< Ciò che mi impensierisce di più... >> esordì lei << Non sono tanto i ragazzi che ci provano con Caterina, sono le persone gelose di lei che mi preoccupano. Lei è buona, veramente buona e sapere che qualcuno soffre per causa sua la distruggerebbe. >> detto questo Cordelia si fermò e guardò freddamente il ragazzo negli occhi << Quindi vedi di non fare niente che potrebbe ferirla intesi? >>
<< Intesi >> acconsentì lui. I due ripresero immediatamente a camminare. Cordelia pensava che la discussione fosse stata chiusa ma inaspettatamente Luciano richiamò la sua attenzione con una domanda.
<< E' così evidente... >>iniziò << ... che lui mi piace? >>. Dopo il discorso con la ragazza a Luciano era sorto il terribile dubbio che qualcun'altro potesse capire ciò che provava realmente per Roberto.
<< Direi di no >> gli rispose lei << Forse io sono stata in grado di capirlo perchè mi trovo in una situazione simile >>
<< Quindi anche tu... >>
<< Siamo arrivati >> lo fermò Cordelia sulla porta di un'aula. << Adesso ti presento al capitano della squadra. Ti parlerà un pò del club e ti darà gli orari, per i nuovi arrivati ci sono tre giorni per decidere se iscriversi o meno. >>
<< Ok >> disse semplicemente Luciano comprendendo che la ragazza non avesse alcuna intenzione di proseguire la loro chicchierata. Cordelia aprè così la porta e insieme entrarono nella stanza.
<< Finalmente liberi!! >> esultò Roberto uscendo dalla scuola.
<< Se sei così felice per aver passato il primo giorno non riesco a immaginare come passerai l'anno >> disse Anna accanto a lui.
<< Sempre la solita simpaticona >> affermò il fratello
<< Comunque si può sapere che cosa stiamo aspettando? >> chiese lei vedendo che Roberto non accennava ad andarsene.
<< Lo vorrei sapere pure io >> intervenne Luciano << Avevo in mente di tornare subito a casa per vedere se riesco a trovare qualche buona offerta di lavoro su internet >>
<< Caterina mi ha chiesto di aspettarla qui >> spiegò Roberto.
<< Ah >> mormorò semplicemente l'altro ragazzo << Beh allora io vado >>
<< No aspetta!! >> lo fermò l'amico << Mi ha detto che... >>
<< Roberto!! >> dall'alto della gradinata che precedeva la porta principale della scuola Caterina chiamava il nuovo arrivato. Quando ottenne la sua attenzione si precipitò giù dalle scale seguita dalle sue due amiche e da Luca.<< Grazie al cielo... >> disse affannata << Ho fatto in tempo. >>
<< Hei, respira ,respira tanto non scappiamo mica >> cercò di calmarla il ragazzo. Quando la bionda ebbe ripreso fiato Roberto le chiese per quale motivo gli avesse chiesto di aspettarla fuori da scuola e perchè doveva trattenere anche Luciano.
<< Luciano ha detto che voleva trovarsi un lavoro vero? >> chiese lei.
<< Sì esatto >> rispose il diretto interessato.
<< Stavo pensando che magari poteva venire a lavorare nel maneggio di mio padre >> spiegò Caterina << Ci lavora anche Luca, penso che se sei interessato lui ti possa spiegare meglio di me come funziona >>
<< Veramente io non so se... >>
<< Ti assicuro che la paga è buona >> intervenne Luca << E inoltre abbiamo due giorni liberi a scelta nella settimana. Io fino all'anno scorso avevo il giovedì e la domenica così potevo partecipare al club di teatro. >>
<< Ma io non ho nessuna qualifica per lavorare coi cavalli >> ammise Luciano
<< Oh non ti preoccupare >> lo tranquillizzò l'altro << Si tratta solo di dar loro da mangiare, spalare il letame pulirli e qualche volta sellarli, niente di così gravoso e se ce la fa uno mingherlino come me per te sarà una passeggiata. >>
<< Mi sembra un'ottima occasione no? >> disse Roberto dando delle leggere gomitate all'amico.
<< Sì, lo è >> convenne Luciano.
<< Se vuoi posso parlarne con mio padre >> si offrì Caterina.
<< E...e anche io parlerò bene di te al capo >> le andò dietro Luca.
Luciano guardò dall'alto al basso i due ragazzi. Sembravano proprio due bimbetti delle elementari felici di poter aiutare un amico. Il ragazzo si meravigliò di come quei due si fossero prodigati così tanto per lui sebbene si conoscessero da poco. Doveva riconoscere che Cordelia aveva ragione, a parte la gelosia, non c'era nessun altro motivo valido per non farsi piacere Caterina. << Se lo fate mi fareste un piacere >> disse loro infine.
<< Perfetto, dovevo giusto andare al lavoro >> esultò il biondo.
<< Io invece ne parlerò a mio padre questa sera >> seguì la ragazza << Non ti preoccupare Luciano, ti assumerà sicuramente. >>
<< Grazie >> ringraziò imbarazzato lui grattandosi la nuca. Ora si sentiva in colpa dei suoi sentimenti di gelosia verso la ragazza.
<< Non è grandioso Luciano ? >> esclamò Roberto dandogli una pacca sulla spalla << Grazie a Caterina non dovrai faticare più di tanto per trovare un lavoro. E inoltre potrai frequentare tranquillamente la squadra di pallacanestro. Ora non hai più alcun motivo per non accettare no? >>
<< Effettivamente >> ammise l'amico.
<< Prima ho parlato con Pietro è mi è sembrato entusiasta di te >> si intromise Cordelia << Certo, anche se la tua stazza aiuta dovrai comunque fare i provini in palestra. Quello smemorato te ne ha parlato vero? >>
<< Veramente non ne sapevo niente >> rispose Luciano.
<< Santo cielo, e quello sarebbe un capitano? >> sbuffò la ragazza pensando che alla fine era sempre lei a dover badare all'organizzazione di entrambe le squadre di pallacanestro e tutto a causa dell'incompentenza di Pietro per qualcunque cosa non rientrasse nel campo sportivo. Non che il ragazzo non sia un buon capitano anzi, come motivatore della squadra e regista era un genio ma per il resto...
<< Domani pomeriggio finite le lezioni chi ha fatto l' iscrizione a una squadra dovrà andare in questo impianto >> spiegò Anna dando a Luciano un foglietto con su segnato l'indirizzo. << Non ti preoccupare se non sai dov'è, Vanessa si è offerta di accompagnarmi e non penso che abbia problemi se ti aggreghi a noi. >>
<< Affatto >> disse Vanessa.
<< Eh?Hai deciso di iscriverti veramente al club di pallavolo?! >> esclamò allibito il fratello. Anna infatti non aveva mai mostrato alcun interesse per lo sport, ma sopratutto mai si sarebbe aspettato che la sorella si sarebbe fatta convimcere da una persona assillante come Vanessa.
<< Ho pensato che non fosse così male provare >> liquidò la questione Anna << In ogni caso ora basta chiacchiere, dobbiamo andare in Centrale per fare gli abbonamenti per i mezzi pubblici >>
<< Ah è vero >> sbuffò Roberto << Ehi Luciano vieni con noi? >>
<< Sì, tanto anche io devo fare l'abbonamento >> affermò il ragazzo.
<< Bene, allora a domani >> disse il biondo rivolto ai nuovi compagni di scuola. Questi salutarono di rimando e ognuno prese direzioni diverse.
<< Sono a casa >> annunciò Luciano entrando in casa. Immediatamente il ragazzo sentì nell'aria un penetrante odore di carne provenire dalla cucina. << Cosa si mangia di buono? >> chiese alla donna che gli dava le spalle. Indossava un grembiule lungo per non sporcarsi, i lunghi capelli neri erano raccolti in una coda alta. Indossava ancora la tenuta di lavoro, segno che doveva essere tornata da poco.
<< Involtini di carne >> rispose lei senza voltarsi << Sono quasi pronto quindi va in camera tua a mettere la roba a posto e poi fai la tavola. >> Il ragazzo ubbidì immediatamente. Posò la sua cartella nella propria camera e poi apparecchiò. La cena impiegò ancora pochi minuti prima di essere servita in tavola.
<< Allora, come è andato il primo giorno di scuola? >> chiese la sorella.
<< Bene direi >> rispose lui.
<< Ti sei fatto degli amici o sei rimasto incollato a Roberto ed Anna come sempre? >> scherzò la donna.
<< Sandra!! >> esclamò imbarazzato il fratello
<< Scusa, scusa >> rise lei per poi tornare a parlare seriamente << Su, raccontami >>
<< Mah, non è successo niente di che >> disse Luciano mentre tagliava la carne << I professori ci hanno spiegato gli orari provvisori, il mio posto è vicino ad Annie e... ah, forse entro nel club di pallacanestro della scuola. >>
<< Ma è una notizia fantastica!! >> esultò la sorella << Verrò a vedere tutte le tue partite. Tanto saranno di domenica vero? >>
<< Immagino di sì >> disse lui << Comunque non è che sono in squadra, prima mi devono fare un provino. >>
<< Oh, lo passerai di certo >> affermò Sandra.
<< Tu invece? >> chiese Luciano << Come è andato il lavoro? >>
<< Non c'è male >> rispose la commensale << Devo ancora ambientarmi ma penso proprio di aver fatto la scelta giusta trasferendomi. >>
<< Mi fa piacere >> disse sincero il fratello << Anche io forse ho trovato un lavoro >>
<< Luciano... >> sospirò la donna << Ti ho già detto di goderti la tua adolescenza, ci penso io ai soldi >>
<< Hai solo sei anni più di me >> affermò Luciano << Anche tu dovresti goderti la vita senza il timore costante delle bollette da pagare >>
<< Ti ho già detto che a me non pesa >> dichiarò lei << Ciò che mi preme di più è che tu sia felice, io lo sono anche così. >>
<< Sarei felice se potessi alleggerirti almeno un pò dal tuo carico di lavoro >> disse lui << Non voglio che tu finisca come nostra madre. >>
<< Questo non succederà fidati >> cercò di tranquillizzarlo Sandra.
<< Ah no? >> scattò il ragazzo alzandosi furioso da tavola << Allora com'è che continui a mantere quel nullafacente? Dovresti fregartene e lasciarlo morire in quella bettola >>
<< Luciano, non permetterti di parlare in questo modo di... >>
<< Ho finito >> annunciò Luciano << Chiamami quando c'è da lavare i piatti >> detto ciò il ragazzo andò in camera sua chiudendosi dentro. Si gettò sul letto esausto. Perchè diavolo Sandra doveva sacrificarsi per lui? Pensava sul serio che in quella casa dai muri sottili come carta da riso non si accorgesse di quando la notte piangeva nel suo letto? Tsk, letto, che poi non era altro che il divano del salotto risistemato alla bene e meglio per dormirci sopra. Anche in quel frangente Sandra aveva deciso che l'unica camera da letto di quella casa sarebbe stata assegnata a lui. Era un ragazzo in piena crescita diceva lei, e dunque necessitava della propria privacy. Perchè lei invece no? Questa situazione lo snervava all'inverosimile. Per lo meno forse era riuscito a trovare un lavoro per aiutarla e se Luca diceva il vero era pure ben pagato. Certo, spalare letame non era la più grande delle sue aspirazioni, ma meglio che niente. Gli pesava un pò il fatto che quel lavoro glielo avesse trovato Caterina, ma non poteva di certo fare lo schizzinoso. Le urla della sorella che lo chiamavano per lavare i piatti lo riscossero dai suoi pensieri facendolo alzare ed uscire dalla camera.
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