Before you leave me

di This Life
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Noi Siamo Infinito ∞ ***
Capitolo 3: *** Blu ***
Capitolo 4: *** Don't touch me! ***
Capitolo 5: *** I'm back .. I'm here ***
Capitolo 6: *** I'll look ***
Capitolo 7: *** Vecchi tempi ***
Capitolo 8: *** Zayn ***
Capitolo 9: *** Anna ***
Capitolo 10: *** .Voglio Conoscere. ***
Capitolo 11: *** Egoist ***
Capitolo 12: *** Past ***
Capitolo 13: *** I’ll give my all to you ***
Capitolo 14: *** Present ***
Capitolo 15: *** Forgive me? ***
Capitolo 16: *** The Surprise ***
Capitolo 17: *** This has happened ***
Capitolo 18: *** L-A ***
Capitolo 19: *** Brothers ***
Capitolo 20: *** Colpe ***
Capitolo 21: *** Incredible ***
Capitolo 22: *** Two Souls ***
Capitolo 23: *** Paint ***
Capitolo 24: *** White ***
Capitolo 25: *** Stars ***
Capitolo 26: *** La felicità è essere innamorati ***
Capitolo 27: *** Vento contro uragano ***
Capitolo 28: *** Who ***
Capitolo 29: *** Feelings in the fight ***
Capitolo 30: *** Choosing ***
Capitolo 31: *** Never get lost ***
Capitolo 32: *** Something new ***
Capitolo 33: *** Deep inside ***
Capitolo 34: *** Fire ***
Capitolo 35: *** The beginning ***
Capitolo 36: *** AVVISO (dove trovare il continuo) ***
Capitolo 37: *** Escape ***
Capitolo 38: *** Our Reality. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




PROLOGO


Era ancora notte fonda quando sentii mia madre rientrare in casa.

Non la vedevo quasi mai a causa del suo lavoro.
Era impegnata in una comunità di recupero. Drogati, alcolisti, schizofrenici.
Lei si occupava del reparto “giovani”.
I suoi turni erano molto duri, pensare che lavorava dalle quattro del pomeriggio alle tre del mattino.

Come se non bastasse, mia madre non si faceva scrupoli a restare a lavoro fuori dal suo orario.
La vita di quella donna non era dedicata alla famiglia, come giusto che sia, bensì a quell'associazione.

Quando ero piccola persi mio padre a causa di un brutto tumore non diagnosticato in tempo.
Mia madre si risposò dopo due anni, ma divorziò dopo poco non riuscendo a dimenticare l'uomo che aveva amato per una vita.
Crebbi da sola, praticamente. Mia madre si doveva fidare di me ed io, in un certo senso, ero fiera di questo.
Peccato che fossi molto più dispiaciuta.
Tra me e lei non c'era mai stato un rapporto madre-figlia.
Guardavo “Una mamma per amica” e piangevo, bramando un affetto simile.

Dopo poco, pero', me ne sono fatta una ragione.
Per lei sarei potuta sembrare un'estranea, considerando che non sapeva niente della mia vita, o di una mia giornata tipo.

Una delle poche cose per cui ringraziavo mia madre è quella di avermi fatto imparare alla perfezione l'italiano, la sua lingua madre.
Qualche volte era utile, ad esempio quando dovevo rispondere alle chiamate di persone che la cercavano, le cosiddette “ChiamatecercaKarol”.
Mia madre aveva infatti origini italiane ed è proprio lì, in Italia, che conobbe mio padre.
Per questo decisero di darmi un nome italiano.

Giusto devo ancora presentarmi: sono Alice Mills, ribattezzata Allie da tutti ormai.

A quei tempi avevo appena compiuto diciott'anni.
Mi destreggiavo tra liceo e casa, aspettando con ansia una risposta affermativa alla richiesta di frequentare l'università per la specializzazione in psicologia.

Ero abbastanza alta e un po' cicciottella, in effetti. Sin da piccola avevo parecchie lentiggini, concentrate soprattutto sul naso e sulle guance.
La cosa che più mi piaceva di me, probabilmente, era la tintura rossa sui capelli e gli occhi verdi.
Abitavo a Holmes Chapel, con mia madre.

Un rumore, quella notte, mi fece intuire che fosse entrata in camera mia, cosa poi confermata dal cigolio, seppur leggero, della porta in legno.
“Allie, domani resto a colazione. Dobbiamo parlare.”
Mi disse non curandosi della possibilità che io stessi dormendo.
Risposi, infastidita, con un grugnito.
Non aveva mai chiesto un “appuntamento” e rimasi parecchio turbata da questo.

Non ebbi tempo di rispondere a parole, che mia madre uscì dalla stanza, richiudendosi la porta alle spalle.




Eccomi qui con l'inizio di questa storia!
Non voglio annoiarvi molto quindi lascio a voi decidere! Se volete potete seguire la storia su wattpad: http://www.wattpad.com/user/Warrior25
Alliexx

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Capitolo 2
*** Noi Siamo Infinito ∞ ***



CAPITOLO 1

 

Mi svegliai, avevo solo tre ore di scuola oggi!
Andai in bagno a prepararmi, mi vestii con semplici jeans e una maglietta larga.
Mi truccai e scesi.

Feci tutto con calma visto che Karol la sera precedente aveva fatto irruzione in camera mia avvisandomi che questa mattina sarebbe stata presente per parlarmi e diedi per scontato che mi avrebbe preparato la colazione, ma non c'era nessuno in casa, nemmeno la colazione.


Sbuffai prendendomi dei biscotti e iniziai a guardarmi intorno alla ricerca di un bigliettino inesistente da parte di Karol.

Salii di sopra prendendo lo zaino con dentro le cose di scuola e il cellulare.
Iniziai a correre verso la porta di casa e poi verso la fermata dell’autobus.

La fermata era deserta ma ero in tempo.
Accesi il telefono sperando in un messaggio.
Salii sull’autobus che era affollato da studenti di varie scuole. Mi guardai intorno cercando di riconoscere qualcuno per scambiare due parole, ma invano, come sempre. Dopo una decina di minuti ero già davanti alla mia scuola ed entrai subito nella massa dei corridoi arrivando al mio armadietto. Lo aprii e misi dentro alcuni vestiti per eventuali emergenze e tirai fuori dei libri per le ore che mi aspettavano.

Chiusi l'armadietto ed entrai in classe.
Eravamo in 20 e in questi anni non mi sono mai fatta delle vere e proprie amiche ma qualcuno con cui parlare c’era, infatti mi sedetti vicino a Louise e iniziammo a parlare di scuola e delle varie materie.
Il suono della campanella ci interruppe e dalla porta entrò il primo proffessore. 


Dopo quelle tre stancanti ore andai subito a casa.
Mi buttai sul divano guardando il mio cellulare che segnava le 11.30 ma non c’era nessun messaggio.
Lo misi sul tavolino vicino a me e guardai il soffitto illuminato dalla poca luce che entrava dalle finestre: il sole giocava a nascondino in questi giorni, anche se qualche volta, per pochi secondi le nuvole grigie lo lasciavano in mostra per poi nasconderlo.

Sbuffai e mi alzai e mi diressi verso lo stereo poco distante da me e lo accesi alzando subito il volume appena riconobbi la voce di Alessandra Amoroso. Grazie mamma per avermi insegnato l'italiano! Andai in cucina iniziando preparando il pranzo.


Salii al piano superiore diretta in camera mia, ma la mia attenzione venne catturata da alcuni scatoloni posti davanti alla porta della stanza opposta alla mia: la stanza veniva usata come ripostiglio delle cose vecchie (foto, libri, oggetti).
Davanti alla porta c’era uno scatolone grande affiancato da uno un po' più piccolo e sopra di esso una scatola colorata.
Avanzai verso la porta e la aprii.
Era vuota: gli scatoloni erano spariti. Erano stati sostituiti da una scrivania, un letto e degli armadi.

Entrai guardandmi attorno confusa.
Forse Karol aveva in mente un progetto o una cosa che non poteva interessarmi più di tanto.
Alzai le spalle e uscii chiudendo la porta.

Aprii la porta della mia camera e presi un altro Cd: RED di Taylor Swift.
Ritornai in soggiorno cambiando il disco. Presi il telefono e ritornai nella stanza accanto per preparare la tavola.

Il mio telefono virbrò sulla penisola della cucina.
Un messaggio. “Sto arrivando, ho già mangiato. K.” 
Bloccai il telefono e portai la ciotola dell'insalta sul tavolo e iniziai a mangiare.

L'ultima canzone venne riprodotta dallo stereo e mi lasciò nel silenzio mentre fissavo il mio bicchiere di birra.

Dopo svariati minuti sentii Karol appoggiare le borse all'entrata e subito si sedette di fronte a me sbuffando.
Forse per via della birra che stavo bevendo.
“Allie, mi dispiace per questa mattina, mi sono completamente dimenticata.”
Alzai velocemente lo sguardo per vedere se era sincera, che si fosse dimenticata di sua figlia. Lo era.
“Come sempre” Sussurrai.

“Dovevo parlarti anzi chiederti di una cosa perché mi serviva anche la tua approvazione, ma non sono arrivata e quindi ho accettato.”
La fissai negli occhi alzando un sopracciglio in segno di totale confusione.

“Ciao anche a te comunque e se viene qui un tuo fidanzato mi trasferisco, o meglio vi trasferite visto che papà mi ha lasciato la casa in eredità”
Lei sorrise, io ero seria.

“No si tratta di lavoro, vedi io, come sai lavoro in un centro di ragazzi con problemi con la droga e mi hanno affidato uno dei ragazzi e io ho accettato senza il tuo consenso”
Stavo per aprire bocca ma mi fermò.
“Ti prego lasciami continuare, lo so che non vorresti, ma sai quanto amo questo lavoro e poter aiutare questi ragazzi. Quando uno di loro se ne va perché è riuscito a liberarsene mi sento felice e tu visto che fai psicologia e tutte quelle cose delle scienze umane penso che riesci a capirmi e quindi ho dato l’ok anche da parte tua”
Ero sorpresa, sembrava che io fossi un’estranea, lei si sentiva felice quando aiutava quei ragazzi come se fossero loro figli. A me non aveva mai aiutata eppure io ero sua figlia.

Feci un sorriso sforzato annuii. Mi alzai. Presi il bicchiere pieno di birra lo bevvi in un solo sorso e lo appoggiai.

Se lei mi trattava come un'estranea allora anche io dovevo trattarla come tale.
“Ok va bene, Karol, capisco che per lei i suoi figli sono molto importanti e che è orgogliosa quando li aiuta con successo” Cercai di mantenere la calma. “E devo ammettere che il suo ragionamento non fa una piega ma mi può dire cosa potrei farci io con questa informazione visto che ha già accettato?” 

Replicai irritata da tutta quella situazione.

Iniziai a camminare verso le scale ma Karol mi mise una mano sulla mia spalla. Sospirai e incrociai le braccia sul petto.

“Allie, hai ragione, non ci sono mai stata per te, non sono la migliore madre del mondo, non ho mai potuto aiutarti ma sono sempre tua madre. So cosa intendi forse possiamo anche essere conoscenti, compagne di college ma non pensare che io ogni notte quando torno a casa da quasi 18 anni apro la tua porta per vederti dormire e penso a quanto tu mi odi, a quanto mi odio.”
Aveva un tono debole, mi girai verso di lei: aveva la testa bassa, ma si poteva vedere i suoi occhi pieni di lacrime.

“Ti ho vista crescere, ho visto solo il tuo corpo crescere. Non te l’ho mai detto ma è come se te lo dicessi sempre mentre dormi, io per te ci sarò sempre anche se può essere troppo tardi, ti ho voluto bene da quando ti ho visto nascere e te ne voglio ancora. E se mi voltassi indietro rifarei la cosa più bella...mettere al mondo te! Io ti ho sempre amata ma non l'ho mai dimostrato e tramite quei ragazzi cerco di essere qualcosa per loro per non odiarmi così tanto.”

Le sue lacrime iniziarono a scendere.
Lei non era mai stata brava con le parole e forse perché non avevamo mai parlato. Ma non è mai bello vedere tua madre piangere.
“Io non ho mai perdonato i miei genitori per come mi trattavano. Io spero che tu abbia preso da tuo padre il suo cuore grande e che tu possa perdonarmi”
Sentii il mio cuore stringersi.
La strinsi forte a me abbracciandola.
“Mamma in questo discorso non hai torto, sì sei una pessima madre e io una pessima figlia però, devo ammetterlo: sei la peggiore madre del mondo che io possa avere e ne sono fiera, non ti cambierei mai. In questi anni di assenza reciproca, perché anche io ho una colpa, siamo cresciute o almeno io sono cresciuta tramite le tue foto e i tuoi diari”
“Hai letto i miei diari?” Domando staccandosi da me per potermi guardare
“Quando cercavo qualche cosa trovavo sempre i tuoi diari ed erano loro ad raccontarmi chi eri. Nessuna famiglia è  perfetta, nessuna persona lo è e nessuna parola può essere perfetta per questo discorso.”
Sospirai profondamente
“Leggendo uno dei tuoi diari ho letto di quando eri incinta di me e che mi parlavi e dicevi sempre una frase”
Le sorrisi dolcemente
Mamma noi siamo infinito.
Sorrise anche lei e mi abbracciò e io ricambiai.

“Te lo dicevo sempre, fin dal primo mese che ti avevo dentro di me. Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito”.

 



 





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Hei ecco il primo e vero capitolo! Allora avete consigli? recensite e chiedetemi quello che volete! ci sono state 71 visite e solo 3 recensioni, dai recensite :)
Allie xx
vi lascio con Harry e Anne :)             

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Capitolo 3
*** Blu ***





 

Capitolo 2:

 


Durante la giornata aiutai mia madre a preparare la stanza, quella di fronte a camera mia, per il nuovo arrivato e lei mi raccontò un po' di lui.
Un ragazzo, di 20 anni. Mamma per questo motivo restava a casa, anche domani.
Sarebbe venuto domani sera.
Non diedi molta attenzioni alle informazioni che mia mamma mi stava raccontando.
Non riuscivo a prestare molta concentrazione alle sue parole.

***

C’era il crepuscolo e decisi di andare a fare una camminata.
Quella giornata era stata stressante per me.
Domani non avrei avuto scuola, avrei avuto qualche giorno di vacanza.

Presi la borsa e salutai mia madre uscendo dalla porta di casa dirigendomi  verso una collina non tanto distante dove potevo stare tranquilla.

Nel tragitto incontrai Emily, una mia compagna di classe che mi informò di una festa che avrebbe fatto venerdì per la fine dell’anno scolastico.
Oggi era giovedì e avevo un po' di tempo per pensarci, ma le mie decisioni erano veloci quando si trattavano di feste.
Annuì sorridendole e salutandola.
Molto probabilmente non ci sarei andata anche perchè avevo detto a Karol che l'avrei accompagnata a prendere il ragazzo al centro.

 
Arrivai nel mio posto 'segreto' e tirai fuori il pacchetto di sigarette che usavo quando ero stressata.
Tirai dentro il fumo e cercai di rilassarmi sulle note di Einaudi.

Pensai a me, alla mia vita. Non ero quella ragazza che attraeva facilmente un ragazzo.
Era da quasi cinque anni che non frequentavo un ragazzo.
Da quando avevo  13 anni. Sì a quell’ età avevo un ragazzo di 2 anni in più di me ma poi...

Lo sapevo gli occhi iniziarono a pizzicare. Dovevo stare tranquilla e non pensarci troppo.

Respirai profondamente e guardai il panorama di fronte a me.
“Perché la vita deve far soffrire la gente? Perché i ricordi fanno soffrire?”
Sussurrai così piano che feci fatica a sentirmi.

La vita non sarà mai di rose e fiori e di questo ne ero sempre stata sicura.
Non c’è un libretto delle istruzioni per la vita, ognuno ha la sua matita e dopo gli errori, gli sbagli, il giusto che fai te li segni.

All’inizio è difficile essere indifferente con il dolore, ma poi o ci convivi o decidi di superarlo.
Io ho deciso di conviverci.
Il dolore, le cose brutte della vita, le sofferenze ti aiutano a crescere a maturare.
Molte persone perfino i professori mi dicono che sono più matura delle persone della mia età. Non so su cosa si basano per dire questo.


I lampioni erano già accesi nella via dove abitavo.
Camminavo con lo sguardo fisso a terra e mi scontrai contro una persona che mi afferrò per non farmi cadere.

“Scusami, non stavo guardando” Alzai gli occhi e incontrai il sorriso di Louis.

“Tranquilla nessun problema, ero distratto. Ma tu sei nell’aula vicino alla mia giusto?”
Sorrisi annuendo
“Già in carne e ossa. Piacere sono Allie” I suoi occhi blu erano davvero profondi.
“Ho già sentito parlare di te. Beh io sono Louis. Scusa ma devo proprio andare. Ci vediamo Allie”
Lo salutai e iniziai a camminare verso casa.

Aprii il cancello, attrversai la piccola stradina e entrai a casa.
Salutai Karol e andai a farmi una doccia.

Louis lo conosceva tutta la scuola per i suoi scherzi verso i professori, era costantemente dal preside il quale ci aveva fatto amicizia.
Durante l’intervallo il preside salutava Louis in modo amichevole.
E’ una scena sempre divertente da vedere.
Non conoscevo Louis sapevo solo della sua fama nella scuola e le ochette che dovevano mettersi il bavaglino per non sporcare i vestiti con la loro stessa saliva.

Era stato bocciato e quindi aveva un anno in più di me.

Andai in cucina a prendere qualche cosa da mangiare.
Un biglietto attirò la mia attenzione
“Sono andata al centro tornerò a casa tardi.”

Perfetto, mi sarei guardata un film.
Mi sdraiai sul divano optando per “Dear John”.

Non riuscivo a seguire il film stavo pensando a domani, al nuovo ragazzo.
Karol diceva che era misterioso ma era molto gentile.
Io avevo paura.
Spensi la tv e per calmarmi andai in soffitta a mi misi a suonare il piano.
Amavo suonare, non ero molto brava ma mi rilassava.

Andai fuori nel giardino sul retro e mi sedetti sulle scale di legno guardando la stradina illuminata in mezzo al prato e mi accesi una sigaretta.

Poi andai a dormire.
 
***
Un messaggio da Karol: “Spero che non sei già a dormire. Sto arrivando con Zayn.”

 




Look at me
Ecco qua con un nuovo capitolo. quello precedente non ho ricevuto nessuna recensione
ok non parlava dei ragazzi ma era tra madre e figlia.
molti non hanno un buon rapporto con i genitori quindi ho pensato
di scrivere un capitolo. ma va beh.
Lo so è corto il capitolo e forse è noioso(?)
*si va a nascondere *

 


RECENSITE DAI! :)
Allie xx

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Capitolo 4
*** Don't touch me! ***





 

se volete scolatre: https://www.youtube.com/watch?v=uZ9hB107AHs
 
Capitolo 3:

 
La mattina mi svegliai dalla luce del sole.
Oh il sole finalmente. Ero stufa delle solite giornate monotone.

Avevo dimenticato di chiudere le persiane la sera prima. Tipico di me.

Con gli occhi chiusi cercai con la mano il mio cellulare sul comodino affianco al mio letto per vedere l’ora.
Cavolo, lo avevo lasciato in cucina!

Aprii gli occhi con fatica. Sbattei più volte le palpebre per abituarmi alla luce mattiniera puntanto lo sguardo sull'orologio appeso alla parete in camera mia. Segnava le 10, perfetto per fare colazione.

Con la mia pigrizia e la mia delicatezza di un bradipo mi infilai dei semplici pantaloncini della tuta neri e una maglietta non aderente a strisce bianche e rosse.

Scesi e andai in cucina aprendo il frigo per prendere il succo e berlo direttamente dalla bottiglia.
Sentii dei rumori ma non ci feci caso, ero troppo rincoglionita e concentrarmi su qualche cosa la mattina non faceva per me.

Presi il telefono e lessi il messaggio di Karol della sera prima.
-Zayn, il nuovo ragazzo- pensai.

“Voglio delle uova con del bacon, SUBITO!”

Alzai lo sguardo per vedere un ragazzo che si avvicinava verso di me con una canottiera bianca che gli definiva i muscoli e dei pantaloni neri della tuta.
Aveva i capelli neri corvino, poco spettinati che richiamavano la sua pelle ambrata.
I suoi occhi, scuri e molto profondi che mi lasciarono un brivido nel corpo.

“Ti muovi che ho fame!?”
Disse schioccando le dita davanti a me facendomi chiudere gli occhi.
Ero rimasta a fissarlo per troppo tempo. Vidi la sua mascella tendersi e fece un respiro dilatando le narici, segno che si stava innervosendo. Presi un piccolo respiro ricordandomi che nessuno doveva trattarmi in quel modo, non più.
“Come scusa? Tu dovresti essere Zayn! Bene questa è casa mia e se ci vuoi restare ti arrangi!”
Sbottai passando di fianco a lui sfiorando la sua pelle. La mia intenzione di fuggire al piano di sopra venne bloccata da una presa forte sul mio polso che mi fece gemere di dolore.

“Non così in fretta! Tu devi essere Allie!”
Mi staccai bruscamente dalla sua presa sospirando a fondo mentre il suo sguardo mi stava studiando.
“Non mi toccare.”
Scandii bene le parole lasciando che la mia voce risuonasse nella stanza. Senza perdere tempo raggiunsi le scale salendole velocemente per poi nascondermi in camera mia chiudendola con la chiave.
Fissai la porta bianca come se fosse un fantasma. Sentii le lacrime minacciare di uscire dai miei occhi. 
Dovevo stare calma. Non dovevo far entrare in me la paura che la storia potesse ripetersi di nuovo.
La vibrazione del mio telefono che tenevo in mano mi fece sussultare.

“Sto arrivando da te principessa!”

Un piccolo sorriso incorniciò il mio volto. Sapevo chi era e non vedevo l’ora di vederlo.

Mi sedetti sul letto prendendomi la testa tra le mani prima di alzarmi pronta per fare una doccia. Mentre l'acqua scorreva lasciai perdere il piccolo scontro con Zayn. Quando uscii dalla doccia mi asciugai in fretta vestendomi con dei pantacollant e una maglia lunga. Misi un po’ di trucco e andai nel piano di sotto aspettando che qualcuno suonasse.
Zayn era rimasto in cucina e sentendomi arrivare distolse lo sguardo dalla finestra per rivolgerlo a me. Un sorriso si formò su di lui.
“Preparami la colazione e portamela di sopra!”
Il suo tono duro e acido. Senza sentire la mia risposta salì di sopra.
Come si permetteva di trattarmi così?
Karol mi aveva detto che era misterioso e gentile. Siamo sicuri che parlava della stessa persona?

Alzai gli occhi al cielo mandano con parole non molto educate il moro a un bel paese nella mia testa. Sarebbe stato difficile, lo sentivo.

Sospirai ma sorrisi subito: avevano suonato.

Aprii la porta velocemente e mi fiondai tra le sue braccia.
“Allie! Mi sei mancata tantissimo!”

Stava piangendo e io con lui.
Volevo dirgli quanto avevo sentito la sua mancanza. Quanto volevo ritornare a casa con lui.  Quanto gli volevo bene. Ma mi limitai a respirare il suo profumo sorridendo con le lacrime che scendevano.

“Anche tu Niall, anche tu mi sei mancato!”



Eccomi qui con un nuovo e corto capitolo!
Zayn con adesso entra nella vita della protagonista.
Come andranno le cose?
E poi ariva il nostro biondino!
Non so cosa scivere! Grazie a chi legge e a chi recensisce!

Alliexx

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Capitolo 5
*** I'm back .. I'm here ***


Capitolo 4: http://www.youtube.com/watch?v=1WifEFI6eK8

 

 

 Eravamo ancora abbracciati e lui mi sollevò facendo si che circondai il suo bacino con le mie gambe.
 Fece un passo in avanti chiudendo la porta dietro di sè. 
Ero in lacrime, volevo stare lì per tutto il giorno. 
Mi portò in cucina facendomi sedere sul tavolo in centro alla cucina
 ricordando che l’ultima volta che era stato lì avevamo fatto la torta al cioccolato 
sporcandoci di farina ricorrendoci e 
quando ero pronta per versare l’impasto nella tortiera 
mi accorsi che mezza era sparita e ovviamente 
Niall era andato a nascondersi in camera mia.

Si staccò da me mantenendo le sue mani sui fianchi.
 Entrambi asciugammo le lacrime dell’altro e scoppiammo a ridere.

“Mi sembra di essere stato via da anni invece sono stati 6 lunghissimi mesi”

Ci sedemmo sulle sedie del tavolo. 
Mi raccontò di Londra, della scuola di ingegneria e architettura, dei suoi amici.

 “Allie era bellissimo. La scuola è fantastica e tutto grazie ai tuoi consigli. 
Ho sempre detto che sei meglio di quelli che dicono di fare orientamento. 
E te? Qui va tutto bene?”

Gli raccontai che la scuola stava finendo e stavo aspettando la risposta per l’università di psicologia . 
Gli raccontai di Zayn e dei suoi problemi con la droga e di quella vita nella quale per sei mesi lui non c’era stato. 
Gli raccontai del fumo che lui alzò gli occhi al cielo e sorridendomi lievemente.

 “Allie e con i tuoi attacchi? Cioè quando mi chiamavi spero che riuscivo a farti calmare”

Abbassai lo sguardo facendo un sorriso di malinconia. Si alzò e mi abbracciò per rassicuarmi.

 “Ora sono tornato e la mia casa ora è sempre aperta per te”.

Restammo lì a scherzare come sempre e poi lui si alzò per andare in bagno.
Stavo riposando le tazze nel lavello quando sentii quella voce ancora sconosciuta.
Sussultai sul posto per il tono abbastanza forte e potente.

 “Ora che hai finito con il tuo fidanzatino puoi farmi questa cazzo di colazione?
 E’ da tantissimo che aspetto. Muoviti stronza!”

Alzai la testa guardando fuori. Ok, Allie, respira 1,2,3,4,..

“Ehi tu non offendi nessuno! Hai 20 anni arrangiati! Pensi veramente di migliorare facendo così?” 

Avevo alzato la voce pure io.
Cercai di andare a vedere se Niall era andato in camera mia 
ma mi sentii bloccare strettamente al polso che subito iniziò a bruciare.

“Ti ho detto una cosa e tu devi obbedire capito se no al tuo fidanzatino va a finire male” mi strattonò. 
Lo inchiodai negli occhi per far vedere che non mi faceva paura 
“Tu non toccherai il mio migliore amico!” e lo spinsi all’indietro. 
Forse mossa sbagliata o no mi ritrovai sul pavimento.

POV.NIALL

Stavo uscendo dal bagno e stavo scendendo le scale quando sentii il rumore di uno schiaffo e un filo di voce di Allie. 
Corsi in cucina vedendola a terra. 
No non di nuovo, non ancora, lei non doveva meritarsi un altro stronzo così!
 Andai verso quello che penso sia Zayn buttandolo contro la parete con forza bloccandogli il collo con l’avambraccio.

“Ehi ma che cazzo stai facendo?”

 urlai, ero incazzato volevo prenderlo a pugni. Sentii la mano di Allie sulla mia spalla.

 “Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?” parlava con fatica. 
“E’ sotto effetto della droga lascialo stare.”

“Hai sentito la tua bambolina cosa ha detto? Di Lasciarmi stare. E poi guarda non le ho fatto niente” 
Lo lasciai appena per poi ributtarlo sulla parete con forza.
 
“Lei è mia sorella pezzo di idiota e tu l’hai toccata. Se la ritocchi ti denuncio”
e lo lasciai andare il quale lanciò uno sguardo malizioso a Allie e poi uno amaro a me per poi salire in camera sua. 

Mi girai verso Allie la quale mi guardò con occhi lucidi. 
Respirava a fatica. 
Si mise una mano sul cuore. 
Aveva gli occhi spenti. 
La presi per le spalle cercando di calmarla poi si accasciò su di me.
 La portai in camera sua chiudendo la porta a chiave e facendola stendere sul letto aspettando che si svegliasse. 
Non mi ero spaventato visto che questi attacchi ormai era da 5 anni che la tormentavano.

 

Eh già non mi arrendo io pubblico!
Allora cari 0 lettori qua un po' la storia incomincia a venir fuori più o meno.
Allie e Zayn non vanno proprio d'accordo.
ma è solo il primo giorno per Malik in quella casa.
Beh se qualcuno c'è lasci una recensione/consiglio.
Buonanotte!

 

   



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Capitolo 6
*** I'll look ***


Capitolo 5
Ad Alice

POV.ALLIE

Sì Niall è mio fratello, anzi fratellastro. Sapete quando vi ho detto che mia mamma si era risposata?
Ecco lui insieme a suo fratello erano figli del secondo marito di mia mamma.
Io non dicevo mai a nessuno che erano miei fratellastri, dicevo che erano i miei migliori amici.
Dovevo dare tutto a loro.
Erano i miei fratelli maggiori, i miei diari segreti.
Niall ha 20 e suo fratello 22. Niall dopo aver lavorato al bar vicino a casa nostra gli avevo suggerito di andare a fare l’università di ingegneria e così riuscii ad entrare e si trasferii a Londra per seguire gli studi.
Ora era tornato perché i corsi erano finiti e a me mancava poco alla fine della scuola.
Ci sarebbe stata la festa sta sera poi la scuola sarebbe iniziata sabato e martedì sarebbe finita.
Emily organizzava sempre quella festa e tutti quelli che ci andavano dovevano portarsi le cose di scuola per il giorno dopo e visto che Zayn era a casa mia e non volvo passare tempo con lui ci sarei andata.

 
***

Niall era appena andato via e ritonato a casa per sistemarla e riposarsi.
Eravamo stati fuori a mangiare perchè dopo quello che ra successo la mattina non volevo che succedesse altro e quando tornai a casa erano le 4.00 p.m., la festa era verso le 8.30 p.m.

“Sono a casa” urlai.
Sentii dei rumori provenire di sopra.
Bussai alla porta di Zayn che venne ad aprirmi.
Teneva lo sguardo basso. “Entra”
Annuii ed entrai. Sul letto era seduto un ragazzo con una capellino grigio in testa che si alzò venendomi incontro
“Piacere sono Harry. Tu sei Allie, vero?” 
Annuì stringendogli la mano. Aveva due occhi verdi, simili ai miei.
I suoi capelli erano ricci e ribelli perchè sembravano che volevano scappare da quella cuffia.
Aveva qualche cosa di famigliare però, quindi azzardai
“Ti ho già visto per caso? Sei famigliare”
Fece un mezzo sorriso.
“Molto probabilmente. Venivo spesso a prendere la mia fidanzata davanti alla tua scuola quando lei era all’ultimo anno.” Fece una piccola pausa dove notai gli occhi brillare di malinconia. “Ora qualche volta mi fermo a prendere un mio amico” Cercai di ricordare.
“Ah ecco, ti ho visto con Louis Tomlinson fuori dalla scuola, giusto?” Lui annuì quasi divertito.
“Vedo che lo conosci” Zayn alzò lo sguardo su di me “Beh no, so chi è. E’ nella classe accanto e l’altro giorno ci siamo scontrati in giro.”
Restai lì un po’ a chiacchierare con Harry.
Era davvero simpatico e molto educato. Beh dai, era anche un bel ragazzo.
Mi spiegò che stava finendo gli studi di medicina.
Ha 21 anni uno in più di Zayn il quale interveniva ma poco.
Sembrava che la mia presenza gli pesava, o forse si ricordava ciò che mi aveva fatto la mattina.
Non volevo dare altro fastidio al moro quindi mi dileguai nella mia camera e iniziai a scegliere i vestiti per la festa.
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=93787438&.locale=it

Optai nel gioco dei colori. Misi i jeans che Niall mi aveva regalato, ovvero spedito per Natale con la borsetta  sempre regalata da lui. Il rosa non era il mio colore preferito ma mi fidavo di Niall e del suo “Sarai uno schianto tesoro! Mi sono già immaginato le tue forme nei jeans.” Che mi aveva scritto nel biglietto quando aprii lo scatolone.
Ero scoppiata a ridere solo ricordando.
Sopra misi una maglia nera così potei indossare le scarpe abbinate.
Mi piacciono i tacchi ma ho sempre preferito le scarpe e quelle erano ciò che volevo così non ero mai indecisa.  
Andai in bagno a prendere i trucchi lasciando stupidamente la porta aperta.
Mi sentii osservata.
Zayn.
“Che vuoi ancora da me?” dissi in modo molto scocciante. Lui sospirò.
“Sei veramente carina vestita così.” Lo fulminai con lo sguardo. Però vidi che stava guardando dietro di me come se stesse controllando qualche cosa.
Mi girai con la coda dell’occhio per non far vedere al moro che stavo seguendo il suo sguardo.
Poco più in alto di me c’era un cestino dove mettevamo degli asciugamani.
Andai verso di lui in modo seducente per attirare la sua attenzione e gli chiusi la porta in faccia girando la chiave divertita e andai a prendere quel cestino sperando di pensare male invece pensavo giusto!
Non pensavo che era così stupido, cioè in bagno in un cestino. Ok non lo usavamo praticamente mai, ma dai c’erano altri posti migliori.
In fondo c’erano dei sacchettini contenente le polvere bianca, nemica di Zayn. Li  presi e me li infilai nella borsetta dei trucchi. Tirai l’acqua e uscì vedendo che lui era ancora lì. Andai in camera velocemente chiudendola a chiave e scrissi un messaggio a Karol.

Ho trovato le bustine di Zayn trovate nel bagno. Rimango in camera ad aspettarti. A.

La risposta non tardò.

“Sono davanti alla porta di casa arrivo.”

Dopo pochi minuti senti Karol bussare alla mia porta, le aprii facendola entrare e dandole le bustine. No non ero cattiva nei confronti di Zayn ma se lui voleva uscirne dovevo aiutarlo.
Karol sospirò dicendo che gli avrebbe parlato.
Annuì dicendo della festa di questa sera.
Mi truccai velocemente mettendo mascara e ombretto a modo di smokey eyes con qualche sfumatura di rosa scuro molto simile ai miei jeans.
Presi lo zaino con le cose di scuola, il ricambio lo avevo nell’armadietto e andai verso l’auto delle mie amiche che mi stavano aspettando.
Volevo divertirmi!
Avevo volgia e bisogno di divertirmi e chissà magari conoscere nuova gente visto che la festa era aperta a tutti!

POV.ZAYN

Avevo appena finito di mangiare quando Karol mi lanciò le bustine di droga sotto i miei occhi.
Gli chiusi saldamente aspettando le sue parole e le solite ramanzine che mi dicevano di solito al centro se mi beccavano, ma dopo vari minuti non parlava.
Alzai gli occhi verso di lei.
Capì che ero io quello che doveva parlare e lei stava aspettando.
“Karol io....” non sapevo che dire.
“Avanti Zayn, dimmi cosa hai fatto a Allie questa mattina, come l’hai trattata, dai raccontami”
Ecco ora mi sentivo uno schifo. Mi accorgevo sempre tardi.
Anche quando c’era Harry e lei era in camera con noi pensavo a quella mattina.
“Karol io non volevo farle del male. Ok ho nascosto le bustine perché non riesco a farne a meno della droga e lo so che sono qui per smettere e invece deludo tutti, come ho sempre fatto” le ultime parole mi morirono in bocca.  
Mi sentivo gli occhi pizzicare.
Feci per alzarmi ma Karol mi fermò venendo ad abbracciarmi.
Non capivo quale fosse il motivo ma iniziai a piangere ricordando che mia madre lo faceva sempre quando stavo male per sfogarmi.
Da quando mi avevano cacciato di casa erano passati almeno 5 anni se non di più.
“Zayn tu devi volerlo veramente. Non devi smettere per forza, devi sentire la voglia di smettere e io e Allie siamo qui. Le bustine le prendo io, le altre devi darmele te quando ti senti. Non ti sforzo anche se è difficile.”
Le annuì dolcemente mormorando un grazie.
Salii in camera per riposare. Harry era andato alla festa dove c'era anche Allie.
Quella ragazza era veramente misteriosa e forte ma più la guardavo negli occhi più mi accorgevo che era fragile come un vetro e io l’ho trattata malissimo, non se lo merita, nessuno lo merita.
Devo scusarmi con lei. Mi sento uno schifo ad aver tirato uno schiaffo a una ragazza.
*toc-toc*
La porta si aprii mostrando Karol.
“Zayn posso chiederti un favore?” annui facendola entrare.
“Mi fido di te quindi ti chiedo di andare a casa Di Emily, alla festa, divertiti e magari cerca di conoscere gente. So che Allie si ferma a dormire e se vuoi rimanere anche te basta che mi scrivi. Voglio che tu finalmente ti senti una persona normale, non una persona giudicata da un centro.”
Le sorrisi abbracciandola.
Riusciva sempre a capirmi.
Mi prepari e dopo che mi spiegò la strada presi la macchina che Karol mi affidò e andai verso la festa.

POV.ALLIE

Durante la festa avevo fatto amicizia con Louis ed Harry. Erano dei tipi davvero simpatici come avevo già intuito e poi continuavano a offrirmi da bere e quindi ero abbastanza fuori di me.
Ci raccontavamo aneddoti e storie stupide.
Harry ci aveva confessato che una volta parò con un gatto per un ora perché era ubriaco.
Louis non smetteva di dire cazzate e raccontava l’amicizia con il preside e segreti della scuola.
Mi raccontarono di come si erano conosciuti.
Si vedeva che erano veramente tanto amici.
Li trascinai a ballare. Era davvero divertente.
Gli sguardi e le voci giravano. Non ero molto conosciuta nella scuola e nella classe mi davano contro dicendo di essere troppo lunatica e perfino isterica eppure la maggior parte delle volte stavo in silenzio e in quella classe se si può definire tale non avevo amici ma solo conoscenti. 
Vidi Harry allontanarsi per salutare Zayn.
Già Zayn.
Cosa, Zayn? Che diamine ci faceva?
Non ci feci caso visto che ero schizzata per via dell’alcool.
Andai a sedermi con Louis vicino alla zona bar per riprendere fiato e poi Harry e Zayn si unirono a noi. Iniziammo a parlare e a scherzare tutti insieme e poi si unii altra gente ad ascoltare le nostre cazzate. Pochissima gente era rimasta sobria ed ere bello vedere le scene di tutti che facevano stupidate.
Poi partirono i lenti.
Ballai con Harry, anzi eravamo abbracciati a parlare di stupidate facendoci scoppiare in risate da un momento all’altro.
Andai a chiacchierare con le ragazze che mi chiedevano chi era Zayn e sapete come si dice –Parli del diavolo e spuntano le corna-  Infatti mi sentii afferrare il polso e mi ritrovai faccia a faccia con Zayn.
“Spero che non vi dispiaccia se ve la rubo per un ballo”
mi inchiodò con lo sguardo quando parò con le mie amiche le quali in coro come galline approvarono alla sua richiesta.
Andammo vicino agli altri dove ballavano, si scambiavano qualche effusione o semplicemente stavano in un dolce silenzio. (
http://www.youtube.com/watch?v=Vl7spqkXgpY)
Nessuno dei due fiatò.
Eravamo abbracciati e ci muovevamo sulla melodia della canzone.
La mia testa era vicino all incavo del suo collo, riuscivo a percepire il  suo odore cercando di capire a come potevo associarlo.
Però stavo bene.
O forse era l’alccol.  
“Mi dispiace Allie per questa mattina. Non ti meriti di essere trattata così. Ti va di ricominciare?”
mi sussurrò all’orecchio con le giuste pause che mi fece aprire gli occhi socchiusi facendomi guardare le gente intorno a noi.
“No non merito di essere trattata così, non ancora. Mi piacerebbe ricominciare ma..”
si staccò appena da me
“Ma non è facile fidarsi di me, lo so e so anche che inquieto timore, paura. Voglio cambiare e voglio che tu mi aiuti” le ultime parole le disse guardandomi negli occhi.
Era sincero.
Era diverso.
Lo abbracciai forte a me e lui ricambiò.
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
La musica si fermò e noi andammo verso i nostri amici per passare una delle nottate più divertenti della mia vita.  


 
*OOH,OOH BE MY BABY, I'LL LOOK AFTER YOOUUUUU*

Hi Guys!
Eccomi qui con un nuovo capitolo!
Sono tornata da York, Inghilterra
e tra due giorni si rinizia la scuola!
*vogliospariree*
LO so questo capitolo è cortino. :c
Ringrazio a chi ha lasciato qualche recensione, 
ne sono davvero felice
e grazie anche dei consigli!

Allora cosa ne pensate? 
Allie nasconde qualche cosa?
l'apparenza inganna o forse no?
Ditemi cosa ne pensate!
e ovviamente i consigli sono sempre ac
cettati!
Allie xx
 




vi consiglio qualche FF:
di 
Bj Aria
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1264597 
e questa è la sua continuazione:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2065310

di alenutella5
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1776271

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Capitolo 7
*** Vecchi tempi ***


CAPITOLO 6

 

“Mills oltre ad essere arrivata in ritardo deve pure distrarsi alla finestra?”

La voce stridula della prof. mi richiama dai miei incasinati pensieri che mi riportarono ai drink bevuti ieri e ai mille balli dementi con i miei (nuovi) amici e soprattutto dal mio poco divertimento nella mia vita.

“Complimenti prof. Vedo che è molto attenta alle mie mosse ma sa ho sempre preferito guardare la vita fuori dalla finestra invece che ascoltare lei che parla di morti!”
La classe scoppiò a ridere.
Succedeva che facevo scoppiare la classe in una risata ma non sempre.

“Mills i morti sono la nostra storia e nostra..” La interruppi imitando la sua vocina “e la nostra cultura e senza di loro saremmo niente e ora se può scusarmi la invito ad andare dal preside! Sì prof.!”
E così sotto lo sguardo divertito dalla classe e sotto lo sguardo infuriato della Warren mi diressi all’uscita dell’aula.
Andai verso la presidenza. Mentre camminavo fissavo le pareti bianche macchiate di colori e ascoltavo i professori urlare nelle varie aule poi incontrai Louis.
O meglio dire i suoi piedi entrarono nella mia visuale.
Sì proprio così. Era in una specie di verticale: le mani sotto la testa sul pavimento e le sue gambe appoggiate al muro.
Insomma l’intelligenza fa la persona no?

“Hey Rossa, dai vieni con me il preside è impegnato”
Non feci tempo per replicare che gli sorrisi e andammo nel cortile della scuola.

Mi domandò la causa della visita dal preside e gliela raccontai.
“Quella prof di storia è in astinenza dal sesso da troppi anni, secoli.”
Louis scoppiò in una risata sonora che coinvolse anche me.

Ricordai che quella mattina mi ero svegliata accanto a Zayn e la maggior parte erano già andati a scuola. Avevo mal di testa e quindi fissai il ragazzo accanto a me fregandomi dei rumori intorno dei ragazzi che raccoglievano le loro cose o dell’ora.
Assomigliava un opera d’arte, sembrava un insieme di fuochi d’’artificio, sembrava l’insieme dei colori più calmi che potessero esistere.
Chissà qual è la sua storia.
Mi sbarazzai da quei pensieri e mi alzai.
Lo scossi appena per farlo svegliare e dopo un paio di tentativi gli spiegai la situazione e mi accompagnò con la macchina a scuola.
Durante il viaggio nessuno parlò forse per il fatto che eravamo tutti e due stanchi.
Lo salutai con un cenno della mano mentre entravo nel cancello della scuola.
Appena entrai c’era molto silenzio. Andai nell’mio armadietto e presi il ricambio guardando l’orologio grande appeso in fondo all’immenso corridoio: tutte quelle corse per niente: ero un’ora in ritardo!
Non avevo giustificazioni anzi non avevo nemmeno il libretto con me ma entrai comunque in classe ignorando il messaggio di Zayn sul cellulare che mi consigliava di non entrare a scuola. 


Ora ero qui seduta sul prato a parlare con Louis.
Mi parlò delle sue sorelle, della sua famiglia, della sua città natale Doncaster e che gli piacerebbe entrare nella squadra di calcio.
Era un ragazzo davvero divertente. Ogni due per tre diceva sempre una cavolata.
“Quando mi hanno bocciato il primo giorno di scuola entrai in classe e il professore disse alla classe che ero stato bocciato e mi invitò a presentarmi. Mi alzai feci un cenno con la mano e dissi I’m Jennifer.”
Iniziai a ridere che quasi avevo le lacrime agli occhi, insomma immaginate vuoi uno studente che ripete la quarta e per presentarsi deve fare lo scemo.
Dopo un bel po’ capì che Louis voleva far ridere la gente. Che lui era nato per quello.
Il suo carattere mi faceva invidia. Si vedeva che a lui piaceva vivere ogni momento della sua vita.
Suonò la campanella e corremmo subito nelle nostre classi salutandoci con un bacio sulla guancia e ovviamente niente sfuggì agli occhi delle ochette e già la serata prima mi avevano squadrato quando ero in compagnia dei ragazzi.
Le ore passarono velocemente e le mie compagne di classe mi chiedevano continuamente di Zayn.

“Che ne dici se un giorno ci incontriamo a casa tua per fare compiti?”
Mi chiese una ragazza dove i suoi abiti potevano lasciare l’immaginazione di ogni ragazzo.
Ora che ci penso, non ci avevo mai fatto caso a quella ragazza eppure era nella mia classe.

“Oh sì certo mi farebbe piacere! Oh che peccato che la scuola finisce tra poco e non abbiamo compiti da fare!” Nell’astuccio avevo una matita appuntita e quando finii di parlare mi alzai e la punsi sul petto.
“Ehi ma che fai!? Mi hai fatto male!” adoravo essere stronza “Oh scusa pensavo che si sconfiassero!”
Tutti intorno si misero a ridere e lei era rossa dalla rabbia e vergogna e con uno schizzo isterico uscì dall’aula.
Finalmente l’ultima campanella suonò.
Andai verso l’armadietto con l’eleganza di un bradipo e quando lo chiusi mi girai trovandomi Niall che si sfondò su di me con un caloroso abbraccio.
“Principessa oggi vieni a casa mia. Ho preso alcune tue cose che ora sono in macchina. Ho già avvertito Karol” Lo abbracciai ancora più forte dandogli tanti baci sulla guancia.
Lui sì che mi capiva!
Fin da piccola ho sempre pensato che lui avesse una specie di potere per leggere nella mente.

Salimmo sulla sua macchina e inviai un messaggio a Zayn dicendogli che andavo da Niall.
Non sapevo bene il motivo del messaggio ma pensai che così lui non pensava che lo avevo dimenticato.

 

***

Era pomeriggio tardi e dopo che avevamo pranzato mi addormentai sul letto di Niall.
Ero distrutta sia per le ore di scuola e sia per la festa della sera prima.
Quando riaprì gli occhi lui non c’era ma sulla mia fronte c’era un biglietto, tipico di lui.
Sono uscito perché mi annoiavo a guardarti! Chiamami quando ti svegli! :p Niallxx” Adoravo la sua firma.
Presi il telefono mandandogli un messaggio.
“Allie sono in cucina” sentì urlare Niall e scoppiai a ridere.
Mi feci una doccia e mi vestì per poi scendere.
Erano le 6.30 p.m e stavo morendo di fame.

“Ehi bellissima sorellina che mi vuole tanto bene??!!”
era sul divano, mi correggo era sdravacato come lui sa fare su un divano.

“Dimmi Niall” risposi dalla cucina.

“mi potresti fare un mega panino per il tuo adorato e piccolo innocente fratellino?”

“Arrangiati ventenne sfaticato!” scoppiai a ridere.
 Corse subito da me che ro in cucina e mi abbracciò da dietro, mi girai e mi stava facendo la faccia da cucciolo. Era dolcissimo!
“Ok va bene ecco a te” e gli spruzzai la sua adorata salsa in faccia che avevo preso dietro di me e subito dopo scappai.
“Me la paghi signorina!”
prese il tubetto della maionese e mi rincorse per tutto il salotto e poi andai sul retro dove c’era il giardino.
Mi mancavano quei tempi, ma purtroppo l’età porta via il tempo.
Ero immersa nei miei ricordi quando senti maionese nella schiena.
Dopo molto tempo ci arrendemmo andando a farci una doccia.
Lui era in doccia io nella vasca. Noi con l’altro fratello ci facevamo sempre il bagno insieme, non ci siamo mai vergognati nemmeno quando siamo cresciuti.
Ci asciugammo e ci preparammo un paio di panini guardando un film.
Quando fu terminato andammo nelle nostre camere.
La sua camera era al secondo piano e vicino c’era la mia invece quella di suo fratello era in mansarda nel terzo piano.
Ci salutammo e quando andai via mi afferrò facendomi sbattere contro il suo petto e mi trascinò in camera sua.
“Volevo chiedertelo anche io Niall, ma sei stato più veloce di me.”
Mi guardò divertito per poi ritornare dolce e serio
“Come ai vecchi tempi?”
“Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui”
Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli.

Hei Ragazze!
eccomi qui con un altro capitolo, ringrazio a tutte per le vostre recensioni!
Allora come vi sembra? non è un granchè di capitolo lo so!
se avete consigli come sempre gli accetto volentieri!
Vi lascio con un po' di immagini!
se volte passate qui:

di Bj Aria
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1264597 
e questa è la sua continuazione:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2065310

di alenutella5
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1776271
_Sisters Crazy_
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1880529&i=1
       

 

 

se volete sono su twitter: https://twitter.com/AllieThisIsUs menzionatemi e vi seguirò :)

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Capitolo 8
*** Zayn ***


CAPITOLO 7:
 

“Drinnn”
Sì finalmente la scuola è finita!
Tutti i ragazzi dell’ultimo anno buttarono i libretti fuori dalla finestra!
Uscii dalla classe e Louis mi venne incontro prendendomi per mano portandomi fuori dalla scuola! “Finalmente ho finito questa fottuta scuolaaa!!” urlò Louis felice.
C’erano fogli ovunque e tutti che si abbracciavano e ridevano andando verso il parco vicino per il falò dei libretti!
“Finalmente Louis!” ci guardammo ridendo come folli.
“Allie c’è una persona che ti sta aspettando” mi girai nella direzione dove guardava lui.
C’era la mia macchina con Zayn che mi guardava sorridendo.
Salutai Louis che mi fece l’occhiolino e salii sulla macchina dove il moro appena entrai mi diede un bacio sulla guancia.
“Hei Allie, andiamo a fare un giretto”.
Non dissi niente, gli sorrisi e mi allacciai la cintura.
Mise la marcia e accelerò facendomi un mezzo sorriso. Per tutto il viaggio nessuno parlò.

In quei giorni avevamo fatto una specie di amicizia.
Dopo la festa ero andata da Niall ed ero tornata abbastanza tardi e il giorno dopo, essendo domenica, restai a casa. Lì io e Zayn avevamo creato un rapporto ma eravamo distaccati, si vedeva.
Avevamo giocato alla console: ci eravamo divertiti ma.. non so c’era qualche cosa che ci bloccava ma allo stesso tempo ci attraeva, sì perché ora ero qui con lui che stavamo andando in un posto ancora da me sconosciuto.

Arrivati a destinazione scese e mi aprii la portiera aiutandomi a scendere.
Ci dirigemmo verso una panchina.
Eravamo su una collina che mostrava la città.
“Wow Zayn è un bellissimo posto. Ah grazie per avermi portato via”
“Sapevo che non volevi restare e quindi ti ho rapito” nel dirlo non riuscì a soffocare la risata.
Ci sedemmo sul prato. Davanti a noi si poteva vedere il cielo con poche nuvole e il sole che era a metà del suo giro.
“Allie spero che tu mi abbia perdonato per il mio comportamento. Non avevo mai toccato una donna, almeno non così.” sorrisi in modo amaro.
“Beh con te posso passarci sopra perché eri sotto effetto della droga”
“Ma non è una scusa. Aspetta, perché con me?” mi guardò in modo confuso. Cazzo.
Non penso mai prima di parlare? E ora che potevo dirgli.
Mi limitai ad estrarre il pacchetto di sigarette guardando altrove.
“Allora raccontami un po’ di te.” Gli dissi per dileguare la domanda che mi aveva fatto.
Anche lui ne prese una dalle sue tasche.
“Mi risponderai a quella domanda dopo?”
Lo guardai negli occhi che iniziavano a pizzicare. Annuì leggermente.
“Allora, a 15 anni mia madre stufa di me, della droga del mio comportamento mi sbattè fuori di casa e andai da Harry.
Harry lo conosco da molto tempo. Ha un anno in più di me ma fin da piccoli ci eravamo conosciuti. Dopo un po’ che stavo da lui mi convinse ad andare nel centro dove ho vissuto fino a pochi giorni fa.
Mio padre era uno stronzo. Tornava ubriaco e si drogava, mia madre si separò da lui e ci trasferimmo qui e poi lui venne arrestato. Quando mi scoprì.. che mi facevo di droga, intendo.. cercava di aiutarmi ma la respingevo sempre.
Mi diceva sempre che le ricordavo mio padre e io per la giovane età soffrivo tantissimo anche perchè molto spesso ero vittima di bullismo.
Non sono mai stato il suo figlio ideale e così mi sbattè fuori di casa.
Dopo due anni scoprì che ero nel centro e qualche volta mi veniva a trovare e lì ricreammo quel rapporto che da anni avevo distrutto.
Ci volevamo ancora bene nonostante tutto.”
Fece una pausa guardando un punto fisso nel panorama di fronte a lui.
Ispirò fumo dalla sua sigaretta e con voce roca ricominciò a parlare
“Le chiesi scusa. Feci di tutto per farmi perdonare. 
Lei da anni era malata di cancro e un giorno la stavo aspettando. Invece arrivò tua madre che lei da quando ero dentro mi aiutava sempre e mi disse della morte di mia madre.
Sono andato fuori di testa e fuggì di notte. I progressi che avevo fatto contro la droga svanirono in quella notte.
Due giorni dopo ritornai nel centro e Karol mi venne subito incontro.
Rimasi lì per tre anni ma mi faccio ancora, meno spesso però...”
la sua voce era interrotta dalle sue lacrime che minacciavano di scendere.
Avevo pure io gli occhi lucidi
“Sono figlio unico e ora mi rimane Harry e la tua piccola famiglia, ma sono una testa di cazzo, sono uno schifo. Non è facile per me e mi sento sempre a disagio quando entro a casa tua e soprattutto dal primo giorno..”
Le lacrime scesero sul suo viso. Mi avvicinai a lui e lo strinsi
“Zayn io... la vita è proprio ingiusta con alcune persone. Ma sai cosa ti dico”
Misi la mano sulla sua guancia per far incontrare i miei occhi lucidi con i suoi pieni di lacrime
“Ora puoi migliorare, il passato non dico che lo devi cancellare perché non si può, lo porterai sempre dietro, sarà nella tua ombra, ma ora puoi migliorare, hai una casa, hai una famiglia che ti sta accogliendo, hai un amico e dopo la festa ne hai altri. Hai me.
Ora in poi guarda il positivo. E’ passato tanto tempo e ora devi girare pagina, anzi cambia libro e inizia a scriverne uno nuovo. Gli stessi capitoli ti possono stufare quindi scrivi quelli nuovi. Non avere paura di ricadere, bisogna rischiare nella vita e io ora ci sono per te!
Non ti voglio sforzare voglio che tu lo senti veramente.”
Mi sorrise sistemandomi una ciocca dietro all’orecchio
“Assomigli tanto a tua madre quando parli.”

 

Restammo lì seduti a raccontarci un po’ di cavolate per non deprimerci fino a lungo finché il cielo non iniziò ad imbrunire e ritornammo a casa.
Karol ci aveva lasciato qualche cosa per cena e dopo ci guardammo un film.
Era mezzanotte passata e ognuno andò nella propria camera.
Ero distesa sul letto a pensare.
Avevo sbagliato su Zayn, è un ragazzo fantastico e dolce.
Mi sono sentita veramente bene con lui.
Mi girai verso la porta e mi addormentai con il pensiero che oltre quella porta c’era lui.

POV. ZAYN

Ero disteso sul letto a pensare ad oggi.
Era da tanto che non mi divertivo così ed era da tanto che non parlavo di me, almeno non così.
Lei era rimasta lì ad ascoltarmi, è una ragazza veramente dolce e stupenda e quelle parole mi hanno toccato veramente.
Sì devo ascoltare il suo consiglio devo uscire dal passato.
Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi.


 

Ciao Ragazze, allora come sta andando?
Adesso che abbiamo iniziato la scuola diventa più difficile!
Voi da dove venite e che scuola fate? Io sono di Trento e faccio Scienze Umane :)
Passiamo al capitolo. 
Che ne dite? lo so è corto! scusatee!
Può esserci qualche cosa tra loro?
Fatemi sapere intanto vi aggiungo delle storie che a me piacciono.


di Bj Aria

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e questa è la sua continuazione:
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di alenutella5
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_Sisters Crazy_
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_ Giorgia _
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Allie xx

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Capitolo 9
*** Anna ***


Leggete lo "spazio autrice" CAPITOLO 8:
 

POV.ZAYN
“Hei Zayn, vieni qui. Ti devo parlare”
Allie quella sera era uscita e io ero rimasto a casa con Karol.
La rossa mi aveva chiesto di venire con lei, ma non mi sentivo tanto bene.
La mattina ero andato a farmi un giro per schiarirmi le idee e di conseguenza lei non la vedevo da ieri sera.
Scesi le scale ed entrai in cucina. Mi sedetti davanti a lei al tavolo.
Sorrideva e quindi non ero in pericolo.
Già sorrideva, sorrideva come lei.

Ma che diamine??

“Allora Zayn come sta andando? Ti trovi bene con Allie?”
Karol con tutta la serenità mi rivolse la prima domanda.

“Sì sì, è una ragazza fantastica anche se all’inizio sono partito con il piede sbagliato però è molto disponibile con me, siamo amici adesso.”
Dissi sorridendole.

“Oh sì lo vedo. Ti sei accorto che stai sorridendo come un ebete?”

Karol quando ebbe Allie aveva solo 22 anni e quindi anche se ne aveva 40 era giovane dentro. Sembrava di parlare con un’ amica invece con una madre.

Mi limitai ad abbassare lo sguardo per bloccare il sorriso ma non riuscivo.

Cosa mi stava succedendo?

“No Zayn non lo fermi quel sorriso. So riconoscere qualcuno che ha una cotta.”

 

“eh gi.., cioè nono,  è tua figlia, praticamente è mia sorella!!.Non preoccuparti.”

“Zayn mi sa che ti piace Allie! Allora, a me puoi dire tutto!”

POV.ALLIE

Era tarda notte quando varcai la porta di casa.
Mia mamma se mi avesse visto sarei come minimo morta. Oggi non aveva il turno e quindi dovevo fare il più piano possibile.
Ero stata con Niall, Louis ed Harry.
Eravamo andati al bar dove Lou lavorava da poco e dove Niall prima di andare a Londra lavorava.

Ci eravamo davvero divertiti e poi eravamo andati a casa di Harry.
Era bellissima: aveva il cancello e poi un giardino molto curato.
La veranda era di legno verniciato di bianco come la porta d'entrata.
Dentro era molto ben allestita. A destra c'era la cucina bianca con qualche cassetto rosso collegata con la sala da pranzo con il tavolo bianco e le sedie che si alternavano di bianco e rosso.
Invece dalla parte opposta, quindi a sinistra della porta d'entrata, c'era una porta con il salotto.
Il pavimento era di legno scuro. Il grande divano e le poltrone anch'esse grandi erano bianche.
Un schermo al plasma era attaccato alla parete.
Vicino alla porta c'era un mobile con libri e vari cd di musica. Poi c'erano le casse con lo stereo e alcune foto. C'erano le scale sia dalla cucina che dal soggiorno che portavano a delle stanze da letto e ai due bagni. Poi c'era un piano superiore dove portava sul tetto, sulla terrazza con molte piante e delle luci.
Harry diceva che era il suo posto preferito.
Come facevo a saperlo? Beh..

-flashback-

Eravamo nel soggiorno a giocare con la wii e parlare. 

Era seduta vicino ad Harry mentre gli altri due stavano facendo una gara.

“Ragazzi vado a prendervi qualche cosa da mangiare, vieni con me Allie?” disse ad un tratto il ragazzo seduto accanto a me.

“Sì certo. Così ti aiuto.” risposi sorridendogli.

Io e il riccio avevamo creato una bella amicizia. Niall lo conosceva tramite mio fratello visto che lui ed Harry avevano entrambi 21 anni.

Lo seguì e quando chiusi la porta dietro di me trovandomi così nel corridoio che ci separava dalla cucina mi prese la mano e mi portò in cucina per poi salire velocemente le scale e raggiungere il suo posto magico, come lo chiamava lui: la terrazza.

“Vieni ti faccio vedere un posto” Mi disse quando eravamo ancora intenti a salire le scale.

Arrivammo fuori. Il cielo non era sereno ma nemmeno troppo nuvoloso.
Mi guardai intorno incantata.
Se avessi avuto pure io una casa con un posto solo per me all'aperto il mio tempo libero sarebbe stato passarlo la.

“Questo è il mio posto preferito e volevo fartelo vedere.” Disse con un sorriso imbarazzato che fecero spuntare due adorabili fossette.

“Questo posto è speciale vero, Harry? Ha un grande significato, non è così? Un significato che adesso ti fa male.”

Annuì portando lo sguardo sui suoi piedi. Sembrava un bambino che cercava di nascondere qualche cosa.

“Ogni posto è speciale. Ma come fai a capire che fa male?” bisibicò

“I tuoi occhi. Loro dicono tutto. Da quando ti ho conosciuto ho notato che anche se porti un bellissimo sorriso l'occhio è pieno di malinconia. Solo guardando negli occhi di chi soffre veramente ti accorgerai di quanta cattiveria gira nel cuore delle persone.”

Mi girai verso di lui. Aveva la testa bassa e i ricci coprivano la sua fronte. Si stava mordendo il labbro. Mi avvicinai e lo abbracciai forte sentendo le sue lacrime che scendevano.

Ci sedemmo e iniziò a raccontarmi.

“Questa casa non a caso è grande. Non vivevo solo io. Vivevo con la mia fidanzata, Anna. Quella che aspettavo dopo scuola. Qui abbiamo costruito il nostro futuro insieme. Qui volevamo costruirci una vita. La gente diceva che non dovevamo stare insieme, che siamo troppo giovani per sapere cosa vuol dire per sempre, ma loro non sanno di cosa stavano parlando. Ho fatto cose folli per lei.
Mi ha insegnato ad amare, a vivere la vita al meglio.
Ti entrava subito nel cuore, a tutti. Era sincera. Era pura. Era unica.” fece un lungo sospiro che venne interrotto da piccoli singhiozzi.

“Passavamo le notti in bianco a parlare. Eravamo fatti l'uno per l'altra. Siamo stati insieme per cinque anni.”

Lo guardai mentre altre lacrime silenziose scendevano dal suo viso. La sua voce si fece ancora più roca.

“Poi un giorno, in una notte me l'hanno portata via. Era gli ultimi di aprile e da tre mesi portava in grembo nostra figlia. Quando abbiamo scoperto della sua gravidanza non programmata la amavo ancora di più e le regalai un ciondolo e un anello con iniziali incise. In quella notte ha fatto un frontale e lei è morta Allie, lei è morta con nostra figlia. La persona che ho amato più di me stesso, la mia migliore amica non c'è più!” le ultime parole le aveva dette alzando di poco la voce e stringendo le mani in un pungo facendo si che le nocche diventassero bianche. Piangeva davvero tanto. Era distrutto. Ma era forte.

“Aveva 19 anni, è passato più di un anno. È lei che ha costruito questo posto, ci ha messo le piante, un piccolo orticello, le luci. Ha fatto tutto lei.
Mi manca tantissimo, i suoi occhi, le sue mani. La sua voce, i suoi abbracci.”

Lo guardavo incredula. Lui, perchè questo male anche a lui. Perchè questo male nel mondo?

Mi fece alzare. Mi stupì la sua azione. Mi riportò di sotto ed entrammo in una stanza.

“Ci vengo appena posso. Questa sarebbe stata la stanza di nostra figlia”

Accese la luce illuminando le pareti violette non ancora completate.
In mezzo alla stanza c'era un culla e intorno qualche assi di legno.
Mi girai e lo abbracciai così forte che pensai potessi fargli male.

“Sai Allie, ci sono abbracci che quasi neanche avverti e ci sono abbracci che sentirai addosso per una vita intera di cui avrai nostalgia per sempre!”

-Fine flashback-

Ripensai a quella serata fumando una sigaretta vicino alla finestra della mia stanza.
Perdere la persona più importante per te ti distrugge. Ti sfinisce.

Messaggio per Harry da Allie:

Stay Strong! For you, for her. xx”


-2 GIORNO DOPO-

TELEFONO CON KAROL

“Tesoro starò via per due giorni ce la fai senza rinchiudere Zayn in camera per non vederlo?”
“Sì mamma, al massimo lo sbatto fuori di casa se mi da noia”
“Allie!” allontanai di poco il telefono notando Niall che se la rideva insieme ad Harry.
“Sì mamma va bene! Ci sentiamo nei prossimi giorni. Ciao, ti saluta anche Niall” attaccai abbastanza scocciata.
“Dai Allie, non preoccuparti, in caso sai da chi venire” disse il biondo divertito.
Aveva sempre quel fottuto sorriso dolce. Era difficile arrabbiarsi con lui, almeno non quando sorrideva così. Lui era il mio eroe.
Squillò di nuovo il telefono che mi riportò lontana dai quei pensieri.
“Allie ti proibisco di stare da Niall in questi giorni e poi Zayn è ammalato!” Sbuffai chiudendo di nuovo la telefonata.
In quei giorni ero sempre da Niall.
Infondo volevo stare con la persona più importante. Con lui mi sentivo sicura.

“Nialler, Zayn è ammalato forse è meglio che ritorni a casa. Grazie mille di questa serata!”
Erano le 10 p.m passate. Eravamo andati da Nando’s e poi ritornati a casa per guardarci un film.
Il biondo con la delicatezza di un’ elefante si alzò facendomi alzare me e Harry accompagnandoci fino al cancello.

“Sei sicura che non vuoi che vi accompagni? Guardate che ci metto un attimo.” mandai uno sguardo veloce ad Harry “Niall siamo sicuri, un po’ di aria ci farebbe bene, poi Harry ha la macchina io vado a piedi. In caso ti chiamo! Buonanotte principe!”
“Notte principessa! I love you!” detto questo mi abbracciò dandomi un bacio sulla fronte. E una pacca all'amico.

La casa di Harry era abbastanza lontana quindi lo accompagnai alla macchina parcheggiata.

“Allora buonanotte Harry. Se hai bisogno scrivimi, chiamami, sono sempre a tua disposizione” dissi sorridendo.

“Grazie mille Allie, sei veramente la persona più dolce e bella in questo mondo. Ti voglio veramente bene” detto questo ci abbracciamo e poi lo salutai e partì dalla parte opposta alla mia.

Iniziai a camminare verso casa con le cuffiette nelle orecchie. La musica. La tua musica.
La mia migliore amica. La mia vita. Ho sempre pensato che la musica sia un po’ la colonna sonora della tua vita o di quello che ti succede in un periodo.
Mi sembrava di essere in un video musicale in cui non te ne frega se c’è gente che ti può guardare mentre canticchi e interpreti il brano.

Ero arrivata a casa. Aprii la porta. “Zayn sono a casa, sto qui fuori!” urlato questo richiusi la porta.
Mi sedetti a cavalcioni sulla ringhiera di legno della veranda così che la schiena era appoggiata.

Mi accesi una sigaretta tirata fuori dalla borsa e l’accesi.
Iniziai a pensare ad immergermi nei miei pensieri.
Pensai a quanto fa schifo la società: se provi ad essere diverso davanti agli altri sei sbagliato.

Pensai a me stessa che molto spesso indosso il sorriso di chi non ce la fa più.
Se sono stata io a rovinare il mio destino facendo entrare lui o se sono destinata a fare schifo.

A distogliermi dai miei pensieri fu Zayn facendomi sussultare quando mi avvolse in una coperta offrendomi una tazza di thè fumante.
Si sedette di fronte a me.

La Luna era alta in cielo ed emanava molta luce. Era stupenda.

“Cuore di ghiaccio che sparisce e poi si fa ritrovare con una sigaretta in mano davanti alla Luna e non mi invita. Molto gentile da parte tua.” Sorrise soffocando una risata e io con lui.
Dopo aver fissato la tazza di thè con il sorriso alzai lo sguardo verso la Luna.
“Voglio ricominciare Zayn, con te, con la mia vita. Il passato lo porto sulla pelle e me lo trascino dietro con i ricordi ma ho voglia di cambiare anche dentro”
Il moro mi ascoltò fissandomi.
Lui non sapeva ancora.
Non avevo più risposto alla sua domanda quando mi portò sulla collina.

“Le parole sono solo parole finché non le porti in vita”

*  *  *

Salimmo nelle nostre stanze.

Zayn era peggiorato stando fuori. Continuava a tossire.
Scesi di sotto a prendere lo sciroppo e il termometro.
Entrai nella stanza di lui avvertendolo per non farlo spaventare.
Accesi la piccola bajour sul suo comodino e mi sedetti al bordo del letto.
Si tirò su a fatica appoggiando la schiena allo schienale.
Aveva una canotta bianca lasciando i suoi muscoli ben definiti allo scoperto.
Mi sentivo come ipnotizzata a vederlo. Sembrava un ragazzo così cattivo, misterioso, uno che si nascondeva ma invece stavo solo pensando che era un ragazzo dolce che aveva solo bisogno di affetto.
Prese lo sciroppo portato da me. La temperatura dl corpo era stabile.
Gli accarezzai i capelli per poi far scivolare la mia mano sulla sua guancia scambiandoci sguardi e sorrisi dolci. Feci per alzarmi spegnendo a la piccola luce.
Di colpo sentì la mano di Zayn che mi afferrò dolcemente la mano.
“Ti prego resta qui”
Mi tirò con se sotto le coperte facendo combaciare la mia schiena contro il suo petto e con il braccio mi cinse il fianco andando a incontrare la mia mano.

Non riuscivo a muovermi. Non capivo più niente. Non mi era mai successo dormire con qualcuno tranne con i miei fratelli. Scacciai via quei pensieri che pulsavano nella mia testa cercando di godermi il momento.

In fondo non c’è nulla di male, no? 

 

Look at me :)
Ciao Ragazze! Ecco qui un nuovo capitolo.
Questo secondo me è molto triste, ma per me scriverlo è significato tanto. Per chi avesse letto solo questo capitolo o è arrivato fin qui vi chiedo una cosa: ora,in questo momento scrivete o chiamate la vostra/o migliore amica/o e scrivetegli quanto voi volete bene a loro. vi prego fatelo!
Ho voluto aggiungere qualche gif per migliorarlo un po'.
Spero tanto che vi piaccia. L'ho cambiato, controllato e controllato almeno un po' di volete.
Mi scuso per il ritardo.
Se avete domande, consigli sono tutta per voi. Grazie mille a chi lascia recensioni ma anche a chi legge! Chi va al concerto di San Siro? io ci andrò sperando che domani riesco a prendere i biglietti! Buona fortuna a tutte per domani a chi deve prendere il biglietto. spero che il vostro sogno si realizzi!
Vi lascio delle storie! spero che passerete!
Un bacio, Allie

di Bj Aria
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1264597 
e questa è la sua continuazione:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2065310

di alenutella5
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1776271
_Sisters Crazy_
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1880529&i=1
_ Giorgia _
http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2064823

Se volete segurmi su twitter sono: 
https://twitter.com/AllieThisIsUs

 

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Capitolo 10
*** .Voglio Conoscere. ***


se volete ascoltare:
http://www.youtube.com/watch?v=6iB5MLmmgyE


CAPITOLO 9:

*alcuni giorni dopo*

Mi svegliai dalla luce che entrava nella stanza di Zayn.
Era la seconda volta che dormivamo insieme: ieri pomeriggio era tornata Karol a casa e aveva portato Zayn al centro per dei moduli, o una cosa che io non ho capito.
Quindi ero andata a farmi un giro con Niall in centro.
Avevamo comprato un paio di vestiti e CD di musica. Lui adorava suonare la chitarra.
Era bravissimo e aveva imparato da solo.

Mi ricordo che una volta mi aveva chiamata nella sua camera e io essendo ancora piccola di statura e minuta facevo fatica a salire le scale così mi venne incontro ad aiutarmi dicendo di non fare rumore. Mi portò in camera sua e tirò fuori un libro con una grande scritta “Chitarra”. “Imparerò a suonarla così le ragazze cadranno ai miei piedi” e così iniziò imparare e devo dire che è davvero bravo!

Poi mi ero fermata da lui a cena. Avevamo ordinato le piazze visto che nessuno dei due aveva voglia di cucinare.
Adoravo lui, adoravo mio fratello. Ma il mio pensiero era altrove, pensavo a suo/mio fratello. Liam.
Non lo sentivo da tantissimo. Erano passati cinque anni, avevamo avuto un contatto ma molto raramente. Mi mancava tanto, forse troppo.
Era partito per scoprire il mondo, così diceva.
Io e Niall, da quando aveva fatto ritorno, non avevamo toccato l'argomento.

Avevo fatto tardi a casa.
Ero andata in camera a mettermi il mio pigiama ovvero una maglietta larga e dei pantaloncini e quando uscii dal bagno Zayn mi aspettava appoggiato alla mia porta con un sorriso bellissimo, forse il più bello da quando era qua.
Lo seguì in camera sua e ci sdraiammo sul letto a parlare e ridere come stupidi e poi stanchi morti ci eravamo addormentati.

Lasciai i ricordi del giorno precedente andando a farmi la doccia cercando di non svegliare Zayn e mi aveva intrappolato e stretto a se.

Avevo uno strano sorriso. Cosa mi succedeva?

POV. NIALL

Ti prego Allie rispondi ti prego!
Era la terza volta che la chiamavo ma non mi rispondeva.
Provai un'altra volta.

“Allie finalmente!”

“Buongiorno anche a te biondo ossigenato” ridacchiò

“Qualcuno sì è alzato di buonumore vedo!”

“Zitto biondo, ho il ciclo non credo!” Disse con voce autoritaria che mi fece soffocare una risata.
“Che volevi dirmi?” Ora vediamo quanto può essere ironica questa domanda.

“Tu domani sera ti vesti bene e vieni con me a una festa in una casa sul lago che c’è una sorpresa per te!”

“Odio le sorprese e tu lo sai! Brutto pollo alla portoghese, posso avere un piccolissimo indizio?”
Appunto. Ah le donne, sempre curiose!

“Naaahh! Alice Mills è una sorpresa e attacco se no rischio di dirti tutto e non voglio! Ti voglio bene.
Domani sera alle 8 e invita pure Zayn che ci sono anche gli altri. Ciaociao!”
Attaccai subito per evitare domande sulla sorpresa.

Mi voltai vedendo la che era divertito dalla mia piccola conversazione con quella stupida di mia sorella.

“Ok verrà sicuramente vedrai!” Gli dissi facendo un sorriso compiaciuto!

Non vedevo l’ora di vedere la faccia di Allie.

POV.ZAYN

Prima di aprire gli occhi tastai con la mano se lei era ancora lì ma non c’era.
Si era già svegliata.
Non riuscivo a capire cosa mi stava facendo. Karol aveva ragione? No assolutamente no.
Lei era un'amica.
Solo un'amica.
Doveva essere solo un'amica.

Mi alzai molto lentamente e andai a farmi una doccia.
Mi misi i miei pantaloni della tuta e una felpa.
Non pioveva oggi, ma era nuvoloso e abbastanza fresco.
Controllai il cellulare mentre con un asciugamano mi asciugavo i capelli.
Mi sedetti sul letto dove sentivo il suo profumo sul mio piumone, e fissai per svariati minuti lo sfondo del cellulare che molto probabilmente Allie aveva cambiato: c'era una nostra foto della serata precedente. Eravamo uno di fronte all'altro e cercavamo di farci una foto seria ma scoppiavamo sempre a ridere e quello era uno dei tanti risultati.

2 messaggi.

Da: Harry

Zayn questa è l'ultima volta che te la prendo poi basta! Dico seriamente!”

Per: Harry

Ok hai ragione. Non prenderla. Ne ho nascosta qui. Mi basterà”

Da: Karol

Se due si piacciono ma non stanno assieme cosa sono? Zayn provaci, lo so che ti piace, è un passo avanti”

Ok, lo ammetto, ritiro quello che dicevo prima. Allie mi interessa e non poco.
Devo conquistarla, insomma è da un mese che sono qui e da pochi giorni che io e lei ci conosciamo a fondo. Però credo che mi nasconde qualche cosa.
Voglio conoscere lei, adesso.

Pensato questo scesi di sotto in cucina.
Lei era fuori seduta sugli scalini di legno che portano al giardino a sorseggiare una tazza fumante, probabilmente caffè.
Mi feci una tazza di thè e la fissai.
I suoi capelli rossi erano raccolti in una crocchia disordinata.
Aveva un cardigan grande di lana con vari colori di marrone dal più chiaro al più scuro.
Si girò verso di me e mi sorrise dolcemente.
Era stupendo quel sorriso, così limpido e trasparente.
La vidi alzarsi per poi andare alla porta collegata alla cucina.

“Giorno Zayn!” Si avvicinò dandomi un bacio delicato sulla guancia.

“Scusami per sta notte, insomma mi sono addormentata nel tuo letto. Spero che non ti dia fastidio , ecco.” Disse con rossore che colorì appena le sue guance rendendola ancora più adorabile quando con la mano cercò di coprirsi.
“Allie, non mi dai fastidio anzi! Cioè va bene non ho nessun problema. Allora come stai?”
Certo che non mi dava fastidio tenerla stretta con me, sentire il suo respiro la notte.

“Bene! Prima che mi dimentichi: Niall prima mi ha chiamato e ci ha invitato a una festa sul lago domani sera. Ci sono anche Louis e Harry suppongo visto che loro si conoscono da un po' di tempo. Credo che si conoscono da quando erano piccoli e i miei fratelli non vivevano ancora qua, o non lo so, devo ancora capire.” Disse gesticolando le mani e aggrottando la fornte per la confusione.
Sussultai a quella affermazione.
Non pensavo che Harry e Louis conoscessero Niall.
Cioè sapevo che si conoscevano ma non da così tanto.

“Umh.. Ok va bene, ci sarò!”
Ci sarò per te. Farei di tutto pur di starti vicino.

Mi mandò un altro splendido sorriso e andò nel soggiorno accendendo la tv.
Sentivo che faceva un po' di zapping poi si fermò sul telegiornale.
Lavai la mia tazza e quella di Allie lasciata lì poco prima, era quasi mezzogiorno e pensai al pranzo.

Poi sentì un rumore.
Non ci feci caso ero troppo preso.

Poi la sua voce.

“Zayn!”

Il tono di voce mi fece capire che era in panico.
Corsi da lei.
Sembrava che avesse visto un fantasma.
Leggevo nei suoi occhi paura e disorientamento.
Respirava a fatica come se avesse l'asma.
Era in piedi e una mano era sul petto e l'altra cercava un appoggio.
La tv era ancora accesa sul telegiornale.

“Allie che succede?”
Cercai di avvicinarmi ma con la sua voce tremolante mi chiese di non farlo.
Ero confuso e in difficoltà: non sapevo cosa fare.

“Zayn ascoltami bene... vai i-in camera mia e-e prendi il mio cellulare e-e chiama ..Niall.”
I suoi occhi si riempirono di lacrime che scesero lungo il suo viso.
Senza dire niente andai subito in camera sua.

Presi il cellulare.

La sentì gridare.

Digitai velocemente il numero del biondo.

“Niall ti prego vieni subito, Allie non sta bene, non so ha un attacco di panico ti prego vieni!”
Sentì un “arrivo” da parte sua e mi disse di restare in linea portando il telefono ad Allie in viva-voce.
Arrivai nel soggiorno, lei era in ginocchio sul pavimento e le mani erano sulle tempie e singhiozzava.

“Allie, respira profondamente, non ti lasciare andare io sto venendo ok?”
Niall disse quelle parole nel telefono.
Lei scuoteva la testa sussurrando un “Basta”.
Niall senza che me ne accorgessi era già dentro casa.
Mi fece un cenno quando andò da lei abbracciandola e facendo sì che la sua testa si girasse verso di lui.

La fece alzare con cautela.

“Niall no non ce la faccio” Lo guardava negli occhi.
I suoi erano pieni di lacrime.
Dopo quelle parole si accasciò su di lui che la prese in braccio e la distese sul divano spegnendo la tv che ancora trasmetteva la notizia che Allie stava guardando e vidi Niall annuire quando la vide, come se sapesse. Parlava di violenza o una cosa del genere.

Sembrava un' altra persona.

Quella persona che non conoscevo ancora.

Non capivo niente. Mi sono sentito inutile e lo sento ancora.

“Zayn credo che dobbiamo parlare.”


 

LOOK AT ME, PLEASE! :)

Allora che ve ne sembra di questo capitolo?
Qui iniziamo ad entrare nella storia!
Cosa state pensando che accadrà adesso?
Mi scuso terribilmente per il ritardo! Perdonatemi!!
I ragazzi non smettono di sorprenderci insomma, tra annunci, canzoni e adesso l'immagine del loro nuovo album!!
Quanto adoro quei cinque idioti e pensare che io aspettavo un principe  azzurro e poi sono ne sono arrivati cinque!! Mah!
Vi saluto e spero che se siete arrivate fin qua una recensione me la lasciate!
Buona Giornata a tutte e come sempre vi lascio dei link!
Alliexx

Di Bj Aria: 
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e questa è la continuazione 

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Di alenutella5: 

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Di _Sister Crazy_ 

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Di _Giorgia_ 

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Capitolo 11
*** Egoist ***





 

 

EGOIST

 

“Zayn non ti dico tutta la storia perché credo che debba essere lei a raccontarti tutto.”

Niall mi aveva portato in soggiorno.
Mi aveva fatto sedere e stava preparando una tazza di thè sia per me che per lui.
Ero ancora scosso.
Lui sembrava così tranquillo. Scosso ma non come me.
Forse leggermente stressato, nervoso?

Fissavo un punto indefinito. 
Sentivo gli occhi secchi. 
La mia bocca socchiusa che cercava di dire qualche cosa ma non sapeva cosa.

Non riuscivo a capire cosa le era successo.

“Non è la prima volta che succede quindi se ti chiedi perché non sono così agitato è perché è da ben cinque anni che gli vengono questi attacchi di panico. Così lì abbiamo chiamati.” Disse stringendosi nelle spalle.

Mettiamo da parte che legge nel pensiero- comunque sembrava fare fatica a parlare.
Guardava dentro la tazza come se cercasse le parole giuste da dire.
Ma io non riuscivo a capire.
Avevo così tante domande in testa che pulsavano.

Lei è una persona forte che sa affrontare qualsiasi cosa, no?

Volevo sapere di più.

“Niall perché le vengono insomma, sono frequenti? Io voglio capire qualche cosa! E Karol lo sa?” Dissi trasformando le mani in pugni.

Fece un sospiro scuotendo la testa.

“No Karol non lo sa e non lo deve sapere! Lo sappiamo io e mio fratello e nessun altro, beh ora anche te. Non so se parlartene o no. È lei che decide. Tu non ti preoccupare. Cerca di tranquillizzati anche se so che è difficile. Parlerò con lei e poi si vedrà. Zayn ti do un consiglio: rilassati, esci, fatti un giro, ti aiuterà! ”

Prese il suo telefono digitando qualche cosa e poi ritornò a stringere la sua tazza con le mani.

Annuì alzandomi e andando a prendere la mia felpa lasciata in soggiorno.


Lei eri lì, dormiva.
Così innocente. 
Così forte ma allo stesso tempo così fragile come un vetro.

La fissai per un po', misi le scarpe e prima di andare raggiunsi Niall che era seduto su le sedie alte della penisola della cucina.

Misi una mano sulla sua spalla in senso di conforto.

“Grazie Niall. Mi dispiace di essere partito in modo sbagliato, anche con te.”

Non rispose ma annuì fissando il marmo bianco sotto di lui.

Andai verso la porta chiudendola.

Mi avviai verso il bar vicino.
Avevo il cappuccio della mia felpa grigia che mi nascondeva in quella giornata che sembrava potesse essere fantastica, invece era nuvolosa come la mia mente.
Ho sempre parlato ad Allie dei miei problemi e non l'ho mai ascoltata, non le ho mai chiesto se stava bene.
Che egoista ed egocentrico che sono stato.
Riuscivo solo a trattarla male.
Pensavo solo a me.
Mi veniva da piangere.
Volevo urlare al male di tornarsene da dove era venuto.
Ora dovevo pensare che la droga non è una soluzione per cancellare un po' quel dolore che si era creato dentro di me.
Ci risiamo: devo smetterla di essere egoista!

Camminavo lentamente.
Non avevo voglia di ascoltare musica ma lei è come la mia migliore amica.
Mi fermai estraendo le cuffiette collegandole al telefono.
Volevo che il suono forte della musica sovrapponesse il rumore dei miei pensieri.

Guardo le poche persone intorno a me: c'è una bambina con la madre che le tiene la mano.
Si vede la luce nei suoi occhi azzurri come quella di ogni bambino che vuole scoprire il Mondo ancora sconosciuto per loro. La madre mentre cammina rivolge uno sguardo dolce alla sua creatura.
Lei come altre madri ha il compito di proteggere sua figlia dalla crudeltà del Mondo.

Vorrei tornare bambino per non incontrare i problemi della vita, della società.

Mi era sempre piaciuto osservare le persone e provare a capire i loro dolori, cosa potevano pensare, come affrontavano i loro problemi solo osservandoli.

Più in la c'è un anziano seduto sulla veranda di casa sua.
Guarda il suo giardino annuendo poi sussultò per il dolce tocco della mano di quella che dovrebbe essere sua moglie la quale lasciò un morbido bacio sulla guancia di quest'ultimo prima di sedersi affianco a lui mettendo una mano sopra la sua.
Chissà quante cose hanno condiviso insieme, quante paure e ostacoli hanno affrontato ma purtroppo per quando possa essere bello l'amore, oggi, può far male.

Arrivai alla mia meta.
Entrai nel bar quasi vuoto per quell'ora spegnend0 la musica.
Mi sedetti al balcone e dietro ad esso c'era Louis.

“Ciao Zayn, cosa posso portarti?”

Lo avevo conosciuto alla festa.
Avevo fatto molta amicizia: con lui non puoi non farla. Harry lo conosceva.
Era veramente simpatico aveva un anno in meno di me ma andavamo molto d'accordo.

“Una birra grazie”

Cercai di sorridere.

Le scene erano ancora impresse in me.

Dopo poco me la porse.

“Allora, come va tutto bene?”

Lì iniziammo a parlare del più e del meno.

“Ed Allie come sta? Sai l'ho conosciuta negli ultimi giorni di scuola. È una ragazza veramente speciale . Ti ci affezioni subito a lei. Hai fatto una bella scelta”

Lo guardai confuso per la sua ultima affermazione. Poi capì dove stava puntando.

“Emh Louis è praticamente mia sorella. Comunque è a casa, sta bene” mentì.

“No Jimmy protested!” Scoppiai a ridere dopo essermi anche spaventato.
“E dai Zayn, si vede da come la guardi. Anche alla festa quando avete ballato. Si vede quando ci tieni a lei.
Oh scusa arrivo subito.”
e si avviò verso un tavolo dove si era appena seduta una persona. Sorseggiai la mia birra.

Lo so non era il massimo visto che era il primo pomeriggi ma ne sentivo il bisogno.

Louis sembrava conoscere la persona del tavolo da come gli parlava.

Non lo avevo mai visto.
Forse è nuovo.
Di sicuro era più grande di me.

Ritornò al balcone e portò ciò che il cliente aveva chiesto.

“Lo conosci?” Azzardai appena rientrò dietro il banco.

“Oh sì è un amico. Domani fa una festa sul lago. Te ne ha parlato Niall?”

“Sì e ci verrò con Allie visto che anche te e Harry ci siete pensavo di partecipare anche io.”

Restai ancora lì un po' a chiacchierare e mangiai un panino per pranzo visto che dopo tutta quella confusione non avevo ancora mangiato.

Salutai Louis e ritornai verso casa.

Mi accesi una sigaretta.
Ok non era proprio e una vera sigaretta, ma in quel momento ne avevo bisogno ma ero consapevole che era sbagliato. Forse era anche per l'alcool che ora circolava in me non facendomi restare del tutto lucido.
Feci una piccola deviazione e andai a un parco che ora era deserto.
Finì gli ultimi tiri e mi distesi su una panchina fredda.
Ora stavo meglio.
Mi sentivo senza pensieri.
Insomma nel mio mondo, pieno di sbagli, anche quello.
Ma senza difetti non si potrebbe vivere.

POV. ALLIE

“ZAYN!”
Mi svegliai urlando il nome del moro.

Ero sdraiata sul divano.
Avevo poche immagini sfuocate in testa.
Nella poltrona vicino a me c'era Niall che sembrava abbastanza preoccupato.
I suoi gomiti erano appoggiati alle ginocchia e le mani unite in un pugno facendo sì che le sue nocche fossero bianche.

“Ben tornata tra i comuni mortali. Pensavo che non ti svegliassi più! È più di un ora che dormi.ed è strano perchè di solito ti risvegli nel giro di poco, Tutto bene?”
Disse con un sorriso dolcissimo che mi aiutò a tranquillizzarmi un po'.
Intanto si avvicinò a me accarezzandomi la guancia.
Si sedette e appoggiai la testa sulle sue gambe guardando il soffitto che qualche volta veniva coperto dai capelli biondi e gli occhi azzurri di Niall.

“Niall, scusa io.. e Zayn, che gli hai detto? Ho fatto un casino. Stavo guardando il telegiornale e hanno parlato d..” non riuscì a finire la frase.

“Hei Allie calmati. È passato tutto ok? So che notizia era. Io a Zayn non ho detto nulla, avrei preferito parlarne prima con te o semplicemente puoi andare te a spiegargli. Era molto scosso e gli ho consigliato ad andare a farsi un giro, sarà qui tra poco e quando arriverà io andrò via.”

Gli annuì come una bambina alla madre quando la rimproverava.

Aveva ragione, dovevo parlargliene io.
Ma non sapevo se ci sarei riuscita.
La paura che potrebbe riaccadere davanti a lui non è una bella cosa.

“Non gli racconterò tutto, non so se ci riuscirei. Non ho mai parlato con nessuno di questa cosa quindi credo che gli accennerò la cosa senza approfondire. Intanto può essere un passo avanti.”

Mi fece alzare sdraiandosi e facendomi cenno di sdraiarsi sopra di lui. Appoggiai la testa sul suo petto e lui incominciò ad accarezzarmi la testa e a farmi cerchi immaginari sulla schiena.

“Allie, sei forte, rimani forte. Fallo per me, fallo per tutti coloro che ti vogliono bene. Ce la farai!”

***

Niall mi descrisse la casa sul lago di domani mentre cucinava qualche cosa da mangiare.
Avevo veramente fame, ma pensai molto a Zayn.
Molto probabilmente avrà pensato che sono una con disturbi.
E chissà dopo aver raccontato la verità, si staccherà da me, si allontanerà.
Lo so.
Sono troppo difficile per lui, per tutti.

Restai lì con Niall che mi fece distrarre con le sue solite battute e scherzi mentre mangiavamo.

Ora stavo bene.
Non mi sentivo più in ansia.

 

Poi la porta di casa si aprì: Zayn.


EHILAAA!
Ciao a tutte!
Prima di passare al capitolo volevo sapere che ve ne pare di quei 16secondi di Story of my Life! 
Io la trovo semplicemnte perfetta!
Allora il capitolo!
Spero che la lunghezza sia di vostro gradimento! Sto scrivendo gli altri capitoli e la scuola mi complica tantissimo portandomi via tempo prezioso.
Eh Zayn chissà cosa farà quando scopre tutto e chissa Allie come reagisce quando saprà che Zayn si è drogato ancora!
Scusate tantissimo per il ritardo.
Se siete arrivate fin qua perchè non lasciare una recensione? :)
Ok, mi ritiro ma prima volevo ringraziare chi legge la mia storia e chi recensisce. Siamo arrivati a 61 recensioni, non sapete quanto sono felice!
Ringrazio chi ha messo la mia storia nelle seguite (16) aww:

 

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Capitolo 12
*** Past ***




 
PAST


 



Eravamo uno di fronte all'altro.

Immobili.
Non riuscivo a sostenere il suo sguardo.

Niall come aveva detto si era volatizzato da casa mia.

Zayn inizò ad avvicinarsi con calma e con passo deciso verso di me.

Si fermò.

Era vicino, forse anche troppo.

Potevo sentire il suo odore.

Un odore che assomigliava molto a.. cosa?
No ti prego! Non ancora! Non si era fatto una canna, ti prego.
Però quello era l'unico odore che mi dava subito alla testa provocandomi un senso di nausea.

Feci un passo indietro e lo guardai con disgusto in quegli occhi che quando li si guarda per svariati secondi ti ci puoi perdere. Ma anche i suoi occhi lo ingannavano.

“Zayn, no! Le tue pupille. Perchè? Lo sapevo è tutta colpa mia, ma pensavo che potevi essere migliore. Pensavo che non ne avevi più e invece? Mi hai veramente deluso Zay! Sono veramente stufa di essere trattata di merda a chi do fiducia!” Sbraitai.

Detto questo lo sorpassai diretta in camera mia.
Non lo lasciai nemmeno replicare.
Prima di salire le scale esitai un po'. Mi girai per guardare la sua schiena: le sue mani erano diventati due pugni e il suo volto si era chinato verso il basso.

Salii le scale e feci sbattere la porta della mia camera!
 

Rabbia.



Delusione.




Non riuscivo a capire cosa stavo provando, ma sicuramente era tutto negativo.

No, non era affatto una bella giornata!
Bel risveglio ma no, la giornata era davvero stata uno schifo!

Ero frustrata.
Pensavo che fosse più intelligente.


No, se lui usa la droga così, senza un vero motivo, ha sbagliato casa, ha sbagliato persona su cui contare!

Lo sentii salire le scale.
Si fermò davanti alla mia stanza ma poi si diresse verso la sua sbattendola.

Imprecai mentalmente.

Sospirai mentre facevo piccoli passi avanti e indietro per la stanza.
 

Nervosa.

Avanzai alla mia scrivania e girai la chiave del cassetto estraendo il tabacco, i filtri e le cartine. Era sbagliato. Anche fumare faceva male, ma dopo una giornata così ne avevo bisogno.

La accessi e ogni tiro pensai:

Niall. Scusami se ti ho fatto preoccupare anche dopo cinque anni.

Mamma. Scusami di non essere la figlia perfetta. Scusami se credo di essere stato più un errore che la gioia della tua vita.

Papà. Scusami se mi manchi anche se non ho ricordi di te, scusami se sono diventata questa.

Liam. Scusami amato fratello se non ti ho cercato abbastanza. Scusa se non chiedo tue notizie.

Me. Scusami se ti ho rovinato la vita. Scusami di essermi innamorata cinque anni fa.

***

Passò più o meno un ora.
Io non volevo uscire.

Lui doveva scusarsi, non io.
Lui mi aveva deluso non io!

La mia porta si aprì facendomi vedere un Zayn fragile.
Cercava il mio sguardo dove io prontamente a causa del mio orgoglio, lo evitai.

Mi alzai dalla scrivania. Mi misi seduta sul bordo del letto mettendomi davanti a lui.
Ora avevo incontrato il suo sguardo e potevo vedere che era arrabbiato.
Sì era arrabbiato e non ne capivo il motivo.

“Ti preoccupi sempre degli altri Allie.”

Risposi subito prima che potesse aggingere qualche cosa.

“Sì è vero Zayn. Lo faccio perchè so come ci si sente quando nessuno si preoccupa di te.”

Respirò pesantemente chiudendo gli occhi per poi riaprirli e rispondere.

“Sai perchè ti trattano di merda? Perchè sanno che tu ci sarai, che tu non hai il coraggio di lasciare le persone!” Disse alzando la voce.

Un milione di piccoli brividi mi salirono lungo la schiena.
La sua fronte nel dire quelle parole si corrugò un po'.

Quelle parole entrarono in me lacerandomi.
Abbassai lo sguardo consapevole che quelle parole erano vere.
Mi alzai.
Lo guardai, volevo sfidarlo.

Verde nel caramello.

“Allie ti conosco ormai. Non conosco il tuo passato. Ma conosco quello che sei. Ho imparato a volerti bene, veramente e forse c'è qualche cosa di più.”

Quelle parole dette con serietà mi fecero fare un lieve sorriso involontario facendomi rilassare la mia mascella che si era tesa.

Mi prese la mano.

“Vieni con me.” disse con fare dolce.

Mi portò in camera sua, frugò nei cassetti.
Mi riprese la mano e scendemmo di sotto, aprì la porta d'entrata e uscimmo nel vialetto.

“Allie mi dispiace, ho fatto una cosa sbagliata. Non dovevo deluderti, non volevo e adesso sai che faccio?”

Sì fermò davanti al bidone della spazzatura e dalle sue tasche estrasse delle bustine contenenti la droga.
Aprì il bidone e le butto dentro.

“Basta, ho finito con quella roba. Voglio uscire da quel mondo. Sì è bello perchè ti senti libero ma no, così deludo le persone a cui tengo veramente e una di quelle sei tu. ”

Quel gesto. Quelle parole. Quella sua maledetta lingua tra i denti quando parlava. Quegli occhi sinceri. Quella distanza pericolosa.

Mi limitai a sorridere e mi buttai fra le sue braccia che mi fecero alzare stringendomi forte.

Mi sentivo bene, sentivo il mio cuore battere troppo velocemente del normale. Mi mise giù, mi prese la mia mano e la mise sulla sua parte sinistra del suo petto e mi guardò negli occhi.

“Questo è l'effetto che mi fai Alice Mills. Tu mi hai aiutato, tu mi hai cambiato. È solo grazie a te.”

Rientrammo in casa tutti e due con il sorriso.
Ero senza parole. Mi aveva stupito.

Ma i momenti belli durano poco.

Ero in cucina sulla alta sedia della penisola.
Zayn mi raggiunse circondandomi con le braccia i miei fianchi e dandomi un leggero bacio sulla guancia.

“Ora voglio che mi racconti cosa ti è successo prima. Sono senza risposte da un po'.”

E lì la terra sotto i miei piedi si aprì in una voragine.

Non potevo tenerlo nascosto per sempre, non a lui.
Oramai doveva sapere.

Annuii chiudendo gli occhi facendo un sospiro e tenendo lo sguardo basso.

“Zayn siediti”
Si spostò da dietro di me e si sedette. Fece un cenno con la testa.

Cercai di prendere coraggio guardando il marmo bianco sotto di me.

“Cinque anni fa stavo con un ragazzo poco più grande di me. Frequentavamo la stessa scuola. Era il capitano della squadra di calcio della scuola. Era famoso come ogni leader. Tutte lo volevano, ma lui voleva me.”
Sorrisi amaramente a quel ricordo.

“Ci siamo conosciuti. Ci siamo innamorati” Pensai a quello che avevo appena detto.
Sì, non ero solo io quella innamorata.
Mi accorsi che le mie gambe come le mie mani tremavano e lui mi mise una sua mano sulla mia per rassicurarmi.

Già quel marmo bianco che cinque anni fa era stato macchiato di rosso.

“Lui era molto possessivo nei miei confronti. Dicevano che mi avrebbe spezzato il cuore. Una cosa che pensavo fosse possibile, sì il cuore viene molto spesso spezzato, ma non credevo che anche fuori potesse essere possibile. Un venerdì, come tutti i venerdì venne a trovarmi a casa”

Il cuore iniziò a battere più velocemente.
Chiusi gli occhi per non far uscire le lacrime di dolore.

“Entrò in casa e mi raggiunse in quella che ora è la tua camera. Già dai passi che sentivo provenire dalle scale capivo che l'aggettivo arrabbiato in quel momento era limitativo. Mi raggiunse e senza nemmeno salutarmi mi fece le sue scenate di gelosia, ma quella volta iniziammo a discutere pesantemente.
Lui urlava. Io avevo paura.
Perse il controllo su di me e mi mise le mani addosso poi iniziò a picchiarmi.
Non smetteva più. Riuscii a chiamare mio fratello, Liam e fine delle storia.”
Tagliai corto. Mi alzai per andarmene e sparire . Non volevo far vedere il dolore che mi lacerava.

Zayn mi prese immediatamente la mano.
“Allie non riesco a collegare con quello che ti è successo prima. Ti prego!” Disse con un tono supplichevole.

Respirai a fondo senza girarmi.

“Stavo guardando il telegiornale e la notizia riguardava la violenza sulle donne raccontando l'ultima vittima e dicendo che la media è 1 donna su 3 subisce violenze. Hanno mandato un intervista di una vittima e lì, come in altri casi, mi vengono flashback di quel maledetto giorno. Mi vengono attacchi di panico e faccio fatica a capire quale sia la realtà. Solo i miei fratelli riescono a calmarmi ma la maggior parte delle volte, se non sempre, perdo i sensi.”

Feci una piccola pausa stringendo la mano di Zayn.

“Ho ancora le immagini impresse dentro di me, su di me nonostante il tempo passato. Porto alcune cicatrici e ricordo ancora i lividi, qualche volta faccio anche sogni, o meglio dire incubi su quel giorno di primavera. Da lì non ho più voluto frequentare un ragazzo. Per paura. E ne ho ancora. Altre domande?”

Mi liberò la mano dicendo un flebile no.

Salii in camera senza pensarci due volte e la chiusi.

Calma. Dovevo stare calma. Ero consapevole che molto probabilmente voleva sapere altro, ma non potevo.

Lacrime. Eccole lì quelle lacrime che mi hanno accompagnato per anni interi.

Presi il telefono accendendo la musica e mi sdraiai sul letto.


POV. ZAYN

Restai in cucina anche se era passato un bel po' di tempo dalla conversazione con la rossa.

Pensai a Allie alle sue parole. La situazione era pesante.
Dio aveva ancora delle cicatrici sul suo corpo e questo voleva dire che quel bastardo non aveva avuto un briciolo di rispetto, di intelligenza.
Spero per lui che non sia qui perchè appena scoprirò chi è deve vedersela con me.

Soprattutto pensavo alle sue ultime parole:
Lei aveva paura.
Forse anche di me.
E questo mi faceva molto male.

Lei mi ha cambiato ora devo essere io a cambiare lei.

Dovevo conquistarla, conquistare la sua fiducia anche se sono consapevole che sarà difficile. Lei è una donna e come tutte deve ricevere attenzioni, complimenti. Deve incominciare ad amare, ancora.

 

 



Salve gente!
Allora iniziamo subito:
quante si immaginavano questa sitazioni
e quante sono rimaste deluse?
Spero veramente di non aver deluso nessuno.
Come vi sembra il capitolo?
Mi dispiae se aggiorno
a distanza di molto tempo!
Avete dubbi, domande consigli da darmi?
Io sono qui per voi!
In tutto ci sono 68 recensioni!
Grazie mille a tutte quante *-*
non sapete quanto ne sono felice.
Avete sentito Story Of My Life,immagino,
cavolo è perfetta quella canzone!
Loro non mi deluderanno mai e poi mai.
Ok vi lascio con le pubblicità!

P.s. Avete visto l'immagine all'inizio?
In alcuni capitoli prima ne ho messe altre!

 

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Allie xx

 

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Capitolo 13
*** I’ll give my all to you ***



 

Capitolo 12

POV. ZAYN

Bussai.

“Allie?”

Bussai.

“Allie? Ho una proposta da farti!”

Bussai con insistenza.
Abbassai la maniglia ed entrai.

Non c'era nessuno.
Sbuffai pensando dove potrebbe essere.
Non poteva essere uscita perché ero stato di sotto tutto il tempo.

Entrai nella mia camera. Niente

Camera di Karol. Niente.

La porta del bagno era aperta.

Come potevo essermene dimenticato?

Aprii l'unica stanza che restava, salii le scale ma mi fermai a metà per sentire la dolce melodia che sentivo provenire dal pianoforte.

Sembrava che stava componendo qualche cosa.
La sentì sospirare e suonare una canzone che avevo già sentito precedentemente quando si rinchiudeva in camera e ascoltava i sui cd.

Salii piano gli ultimi gradini per non farmi sentire e mi misi nell'ombra per poter osservare la sua concentrazione illuminata da un facio di luce proveniente dalla finestra sopra.

https://www.youtube.com/watch?v=OJJxu16HCCI

Qualche volta cantava alcune strofe e pensavo che potessero essere riferite a me o come se dovessi essere io a cantarle quelle strofe

I’m your magical mystery ride

And I’m so dizzy, don’t know what hit me, but I’ll be alright

Già sei la mia giostra magica e misteriosa.

Te lo assicuro starai bene.

Give your all to me

I’ll give my all to you

You’re my end and my beginning

Even when I lose I’m winning


Sì Allie, cercherò di darti il mio tutto per farti vincere e mai perdere.


Cards on the table, we’re both showing hearts
Risking it all, though it’s hard


Sì, ora siamo come carte scoperte a mostrarci i cuori, feriti.

Io rischio, anche se è e sarà difficile.

I give you all, all of me

And you give me all, all of you


 

La melodia finì e feci un sorriso aprendo gli occhi e guardando verso di lei.

“Benvenuto Zayn.” Rise. Mi era già mancata quella risata.

“Ciao Allie.” Andai verso di lei che si alzò voltandosi.

Mi fermai non poco distante da lei.
Le accarezzai il suo viso morbido e a quel contatto sentì il mio cuore farsi più rumoroso.
La vidi arrossire abbassando di poco lo sguardo e sorridermi quando mi prese la mano.
La abbracciai forte.
Volevo farle sentire tutto il mio amore che stavo creando per lei.

Solo per lei.

Volevo farle sentire che io per lei ci sarei stato nonostante tutto, nonostante quello che poteva succedere, anche tra noi.

“Dai vieni, andiamo a preparare la cena.”

Mano nella mano scendemmo fino alla cucina.

domandai.

POV. ALLIE

Eravamo mano nella mano. Una sensazione strana mi invase partendo dal battito del mio cuore passando per lo stomaco fino al testa che cercava di “dire” parole.

“Che si fa?” domandò Zayn.

“Cotolettee!! Mio dio è da tantissimo che non le mangio!”

Saltellai sul posto vedendo Zayn divertito.

“Ok va bene.” Andò a prenderle dal frigo mentre io prendevo la farina, e il pane grattato per l'impanatura.

Mi legai i capelli prima di iniziare a sbattere l'uovo.


“Ma Zayn tu domani vieni vero, alla festa intendo, cioè non sentirti obbligato.”

Frasi contorte, tipico di me quando devo decidere se dire una cosa o no.

“Hei Allie, guardami.” mi prese il volto tra le mani avvicinandomi pericolosamente a lui. Appoggiai una mano sul suo petto.

“Non cambia niente. Io non cambierò per quello che mi hai detto non lo dirò a nessuno. Io sono sempre io, non potrei abbandonarti non adesso che so cosa ti è successo. Ok? Io ci sono per te!”

Annuì facendo un piccolo sorriso e sussurrando un grazie.

Ritornai a cucinare mentre lui mi osservava mentre mettevo la carne nell'uovo e in due contenitori mettevo la farina e il pane grattato. Qualche volta scoppiavo a ridere mentre mi raccontava cose buffe su di lui o su i suoi vecchi e nuovi amici.

“Allie girati.”

Mi girai verso di lui e in un attimo il mio volto si ricoprì di bianco.

“Zayn considerati morto”

Dissi ammonendolo.

“Sei bellissima anche così”

Mi fece arrossire e sperai che non lo notasse.

Presi anche io un po' di farina e gliela lanciai su i suoi capelli corvini.

Iniziai a ridere tenendomi la pancia con le mani.

“Oddio sei dolcissimo con i capelli bianchi!! Un perfetto nonnetto”

Andò verso il lavandino e mi schizzo un po' di acqua e io presi il bicchiere di aranciata affianco a me e glielo buttai addosso sporcandogli la maglia.

Spensi il gas sapendo che la lotta era appena iniziata.

Presi due pugni di farina per le emergenze e scappai lontano da lui.

Arrivammo al tavolo della cucina. Entrambi eravamo ai lati opposti di esso.

Tentai di sfuggire. Mossa sbagliata: la mia schiena era completamente bagnata. Gli tirai la farina che avevo in mano che si appiccicò sui vestiti ancora bagnati dal succo.

“Non mi scappi!”

Mi nascosi dietro la penisola e quando arrivò gli saltai sulle spalle mettendogli la farina in faccia!

“Ok mi arrendo! Bandiera Bianca! 1 a 0 per la rossa!”

Scesi da lui e iniziammo a ridere guardando la cucina messa malissimo.

Mi lavai velocemente la faccia e le mani e finì di cuocere le cotolette mentre Zayn si tolse la maglia senza preavviso. Infatti quando mi girai vidi lui appoggiato alla finestra mentre guardava il cielo imbrunirsi. Restai lì imbambolata. Era bellissimo, quasi perfetto. Si potevano vedere dei tatuaggi come il cuore nero sulla parte bassa della pancia , sulla parte sinistra del torace c'era una frase “A pirate's life for me” e sulla clavicola destra una scritta in arabo. Cercai di distogliere lo sguardo con fatica. Mi girai facendo un bel respiro.

“E' pronto!”

Lo sentì andare in camera sua e ritornare con una maglietta pulita.

Mangiammo e iniziammo a parlare per non far creare silenzio.

“Sai i miei fratelli sembrano angeli, ma fidati non lo sono, sono

molto idioti. Sono nati in Irlanda e poi si sono divisi per la morte della loro madre. Infatti Niall è restato lì con sua zia per un bel po' di tempo e si sente il suo accento irlandese, mentre Liam è andato con il padre qui a Holmes Chapel dove ha conosciuto mia mamma ed è restato qui a vivere. È molta complicata la storia, infatti Niall lo si vedeva sì e no. Ha sempre adorato l'Irlanda ” risi “Niall è molto bravo a suonare la chitarra, canta e compone ma è da tanto che non lo sento. Dovrei chiedergli se pensa di continuare. Lui è molto dolce e molto attento nei miei confronti. Però è anche molto stupido!”

“E suo, tuo fratello?”

“Oh beh Liam è Liam. Cioè..” scossi la testa.

“E' da tanto che non lo vedo e che non lo sento. Lui è come un papà, sì perchè è molto premuroso ed è molto protettivo nei miei confronti o almeno quando era qui con me. Siamo andati subito d'accordo fin da piccoli. Era difficile staccarci. Ha i capelli e gli occhi castani, diciamo il contrario di Niall, mi sto chiedendo come quei due possano essere fratelli. Cioè Niall sembra un vero e proprio irlandese ma Liam no.”

“E' per quel motivo che i tuoi fratelli sono protettivi verso di te?”

Annuì e aggiunsi “Già, quando devo chiamarli per telefono prima devo mandargli un messaggio e aspettare una loro risposta e poi posso chiamare e se invece chiamo senza preavviso è perché ho gli attacchi e così loro capiscono e cercano di capire dove sono e vengono da me senza farmi troppe domande”

Dopo aver parlato ancora per un po' ci alzammo e iniziammo a pulire la cucina.

Era davvero uno schifo!

“Credo che abbiamo finito!” Annunciò lui appoggiandosi con la schiena al tavolo della penisola affianco a me.

Ci guardammo lasciando che i nostri occhi comunicassero.

Mi misi di fronte a lui. Non avevo il controllo del mio corpo, non capivo cosa stavo facendo.

Mi accarezzò il viso mordendosi il labbro inferiore. Chiusi gli occhi appoggiando una mano sopra il suo cuore sentendolo battere velocemente. Si avvicinò a me mettendo una mano sulla mia schiena avvicinandomi a se. Avevo paura, ma sapevo ciò che volevo.

Poggiò le sue labbra delicate sulle mie.
Un insieme di brividi mi fecero sorridere e chiudere gli occhi.

Che sta succedendo?

-Quando smetti di respirare smetti di pensare-

Gray's Anatomy


Ciao ragazze :)
Mi dispaice tantissimo per il ritardo!
Non perdiamo tempo con le chiacchere..
Come vi sembra il capitolo? Mi dispiace per la lunghezza :( 
Che mi dite della protagonista? E di Zayn?
Spero di ricevere alcune recensioni.
Grazie infinite a tutti coloro che leggono e recensiscono la mia storia!
Siete veramente speciali! 
Vi voglio bene!


Tra 10 giorni esce il Cd, Midnight Memories!
Non vedo l'ora! 
Le canzoni saranno stupende!
Questa mattina da me sulle montagne ha nevicato e fa freddissimo! 
La scuola mi porta via tantissimo tempo :(


Vi saluto con delle fanfiction :)
Un bacio! Grazie a tutte, 

Allie xx

 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4

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Capitolo 14
*** Present ***


Chapter 13

Present


-ore 11.00 a.m-

“Niall non so cosa mettere, oddio ma mi devo mettere proprio un vestito?”
Ero al telefono con Niall.
Mi ero svegliata nel letto di Zayn e sentivo il mio telefono nella mia stanza vibrare interrottamete così senza svegliare Zayn ero andata a rispondere.

“Sì, lo so dovevo dirtelo prima ma mi sono dimenticato! Allie c'è ancora tempo per scegliere il vestito! Sono le 11 di mattina! Vengo dopo e ti aiuto a sceglierlo.”
Sbuffò Niall dall'altro capo del telefono.

“Niall il problema è che io non possiedo un vestito! Non li metto mai lo sai!”

“Lo so, stai tranquilla!”
Rispose tranquillamente.

Ma mi sta prendendo in giro??

“Ma io non ne h... Niall? Niall? Oh ci sei?”

Oh ma al diavolo! Adesso cosa metto? Devo andare a comprare un vestito peccato che oggi è domenica, è festa e i negozi sono chiusi C-H-I-U-S-I!!

Camminavo avanti e indietro nella mia stanza pensando a una soluzione.

“Trovato!”

Uscì dalla mia camera di corsa e andai in quella di mamma.

“Avrà un vestito no?”

Cercai dappertutto ma niente.
Possibile che non aveva vestiti mia madre?

E ora?

Mi buttai sul letto a pancia in giù.
Sprofondai la testa nella leggera coperta estiva che rivestiva quel letto matrimoniale.

“Buongiorno piccola!”

Mi spaventai all'udire le parole dolci di Zayn.

Mi tirai su di scatto vedendolo di fronte alla mia faccia.

“Scusa non ti avevo nemmeno sentito arrivare! Giorno anche a te comuqnue!”

Dissi sorridendo.

Mi morsi il labbro inferiore avvicinandomi di più a lui per annullare le distanze.

“Che c'è che non va Allie?”

Mi disse sussurrando sulle mie labbra.

Mi tirai su mettendomi in ginocchio sul materasso guardandolo.

“Non ho un vestito da mettermi e, per questa sera, bisogna indossare un vestito da cocktail e io non ne ho mai avuti! Li ho sempre odiati e per di più oggi i negozi sono tutti chiusi!! Stupido di un irlandese biondo!”

Dissi incrociando le braccia al petto mettendomi seduta con le gambe incrociate.

Zayn sorrise.

“Sei dolcissima.”

Oh ma è possibile che devono essere così stupidi sti uomini?

Si avvicinò baciandomi la punta del naso.

Ok, lui lo perdono perchè è un panda mieloso (?)

-Driinnn-

Ci guardammo per un istante.

Non avevo voglia di alzarmi e andare ad aprire!

-Driinn-

“Ok ho capito vado io!”

Mi alzai sbuffando correndo giù dalle scale cercando di non cadere.

Aprì la porta.

“Salve è lei la signorina Alice Mills?”

“Sì sono io!” Lo guardai completamente confusa.
Ma oggi è domenica o ho sbagliato giorno? 
La posta non arriva di domenica solitamente.

“Può farmi una firma qui e qui?”

“Certo!” presi la penna segnando i posti indicati con il mio nome.

Mi ringraziò e mi diede una pacco in mano.

Rientrai dentro casa guardando confusa la scatola.

Che fosse di Liam? No impossibile.

Appoggiai la scatola bianca e la guardai stuzzicandomi il labbro con le dita.

“Sai ora che noto hai lo stesso modo di fare di Harry quando ti stuzzichi il labbro inferiore.”
Chinai la testa scuotendola.
Mah!

“Che fai apri dai!”

Guardai la scatola, Zayn, la scatola e di nuovo Zayn. E se fosse lui?

Feci un sorriso e lo aprì.

“Oh Mio Dio e questo da dove cavolo salta fuori, cioè siamo pazzi o cosa? Oddio io non posso metterlo!”

Dissi tutto in italiano senza rendermene conto.

C'era un fogliettino azzurro lo presi e lo aprì!

A little present for you.

Zayn (also thanks to Niall)”

Guardai Zayn che era confuso per quello che avevo detto prima.

“Ehi ho detto che mi piace! Grazie ma n-non dovevi.”

Si avvicinò prendendomi i fianchi lasciandomi un tenero bacio.

Adoravo quelle labbra così morbide!
Il suo profumo di tabacco mi invadeva ogni volta.

“Ho bisogno di una sigaretta!”

Alzai le spalle e mi avviai a prenderle sentendo la risata di Zayn dietro di me.


***

Mancava meno di un' ora alla festa sul lago.

Avevo avvisato Niall che sarei andata con Zayn dicendogli che pure io avevo una sorpresa per lui.

Non so come Niall possa reagire alla notizia di me e Zayn come coppia. Non eravamo insieme, ma eravamo comunque una coppia. Adesso che ci penso non posso nemmeno immaginarmela la reazione di Niall perché non è mai successo in questi cinque anni.

Zayn spense la televisione dove avevamo guardato un film
"Ok ognuno nelle prorie camere a prepararsi!"
Annunciò guardandomi.

"Agli ordini!" 


Salimmo le scale e prima di entrare nelle nostre camere ci scambiammo un bacio appassionato.

Strano no?

Cioè non è normale avere una sorta di “fidanzato” in casa e vivere con lui, cioè non per me, non per noi, non in quel modo.

Mah, che destino strano.

Chissà con chi mi sposerò e quando dovrò parlare della storia della mia vita ai miei figli?

Ok, Allie concentrati! Hai solo diciotto anni.


Tirai fuori quel vestito bianco.
Era incantevole.

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Lo misi senza difficoltà.
Guardai la mia immagine riflessa sullo specchio.

Ecco, quei secondi che mi piacevo che mi trovavo bella, poi guardavo la cellulite, quelle piccole smagliature, i fianchi troppo accentuati e quei secondi si trasformano in lunghi eterni tempi di insicurezza e disgusto.

Mi sforzai di togliere lo sguardo dallo specchio concentrandomi sul trucco e arricciando i capelli.

Ero pronta.
Sorrisi tra me e me e mi diressi alla porta della mia camera per uscire.

Tenevo la mano sulla maniglia.

Dubbi.

Pensi davvero che gli piaci a Zayn?

Insicurezza

Guardati.
Ti ricordi perché non hai mai messo un vestito? Perchè sei grassa.

 

“Basta” Sussurrai scuotendo la testa.

La mia autostima, quella schifosa vocina dell'autostima!

Respirai a fondo e uscii cercando di non pensarci.

Scalino per scalino scendevo con cautela sentendo le mani tremare.

“Finalmente sei pronta”

Sentì la voce calma di Zayn arrivare dal salotto.

“Sì, eccomi sono pronta! Possiamo andare.”

Feci capolino con questa frase nel salotto dove vidi che stava venendo verso di me.

Mi guardò con un sorriso da ebete.

“S-sei meravigliosa Allie!”

Si avvicinò lasciandomi un dolce bacio sulla guancia.

Mi aprì la porta di ingresso e ci dirigemmo verso la macchina.

Stava andando verso la parte del conducente, ma lo fermai e gli sfilai le chiavi.

“Guido io” gli dissi lasciandogli un bacio sul collo.

Sorrise e si mise al posto del passeggero.



Salve!
Scusatemi per l'immenso ritardo ma oltre la scuola ho avuto dei problemi personali.
Prima di parlare del capitolo: Come state? 
Qui a Trento si congela dal freddo!
Quante hanno visto il 1DDay? Io l'ho guardato dall'inizio alla fine! E' stato fantastico!
Vogliamo parlare del Midnight Memories? Mio dio primo in quasi 100 paesi!
#proud 
Ok capitolo:
So che molte penseranno che sarà di passaggio, ma secondo me no, qui si nota la grande insicurezza della protagonista verso se stessa. Non so, è corto ma secondo me non è di passaggio. 
Beh sta a voi giudicare!
Spero di scrivere i captioli velocemente per poi pubblicarli!
Ok me ne vado via!
Alliexx


storie consigliate :)

 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4

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Capitolo 15
*** Forgive me? ***


Ciao ragazze! volevo solo dirvi che se volete potete immaginare che sia questa (branner) la casa dove si svolgerà il tutto! Buona lettura e grazie a chi mi sostiene! Ci vediamo giù!


 

 

Chapter 14

And you, you never forgive me?

 

Stavo guidando da più di venti minuti.
Tra me e lui non c'erano state molte parole.

Però, sentivo lo sguardo persistente di Zayn addosso.

“Stai bene? Ti vedo tesa. È per via della sorpresa?”

Strinsi di più le mani al volante cercando una qualsiasi risposta.

“...”

Guardavo il semaforo aspettando il verde ansiosamente.

“Dai dimmi ciò che ti turba!”
Insistette il moro girandosi completamente per guardarmi.

Misi la marcia guardando sempre la strada.

“Mi sento a disagio in questo vestito. Non ne ho mai portato uno e adesso noto e sento tutti i miei difetti.”

Risposi, finalmente, seccata.

“Allie vai bene così, fidati! Sei stupenda anche se non hai la taglia 38! E' normale che dopo tutto quello che hai subito ti senti insicura!”

Agrottai la fronte.

“Come scusa? Che c'entra con questo,Zayn?”

Non riuscivo a collegare il suo ragionamento.

“Beh hai subito un trauma del passato e vedi tutto imperfetto. Io ti voglio stare accanto.

Subito mi venne in mente la sua frase del giorno prima.

non potrei abbandonarti non adesso che so cosa ti è successo.

La prima cosa che mi venne in mente la dissi senza pensarci.

“Ti sei messo con me perché ti faccio pena? È questo che vuoi dire?
Che visto che non ho mai avuto esperienze in campo così detto affettivo sono una preda facile?”
Sbottai incredula.

Finalmente eravamo arrivati.
Parcheggiai la macchina e scesi subito, furiosa.

“Allie aspetta!!”

Feci finta di non sentire e andai sulla strada circondata da alberi che portava verso la grande casa di legno che sporgeva sul lago.
 

POV. NIALL

Dal grande terrazzo sospeso sull'acqua del lago vidi la grande macchina nera di Allie arrivare nel parcheggio e decisi di andarle incontro.

Raggiunsi la porta d'ingresso e andai su quel piccolo sentiero.

Quando mi vide mi sorrise. 
Un altro sorriso falso.

“Ok prima di passare alle cose negative: Mio dio Allie sei magnifica. Ti sta d'incanto questo vestito, sei stupenda”

E le diedi un bacio sulla guancia.

“Ma..” continuai. “Il tuo sorriso mi dice che sei arrabbiata!”

“Biondo, TI AMO!” Disse in modo ironico. Ormai era consapevole anche lei che la conoscevo troppo bene.

Mi prese per la mano trascinandomi verso l'entrata della casa.

“Vedi io e Zayn ci siamo baciati solo perché gli faccio pena per il mio passato e questo è tutto! Piaciuta la sorpresa?”

E detto questo entrò lasciandomi la mano.

Rimasi a guardare un punto fisso davanti a me, vedendo un boschetto di alberi e il cielo ancora chiaro riflettersi sull'acqua, per metabolizzare ciò che avevo appena sentito.

“Cavolo la sorpresa!” dissi mettendomi una mano sulla fronte.

Mi ripresi da quella specie di trans ed entrai subito alla ricerca della rossa.

Non doveva vedere la sorpresa.
Anche se sapevo che era ben nascosta al piano superiore.

Mi alzai in punta di piedi in mezzo alla gente per scrutarla al balcone degli alcolici dove il barman le stava porgendo il piccolo bicchierino.

Mi feci spazio tra la gente a passo svelto.

“Grazie, questo lo prendo io!” e lo bevvi in un sorso per poi fare una smorfia per il bruciore alla gola.

“Cioè tu e Zayn, Zayn e tu.. Che diamine Allie! Potevi dirmelo in un modo un po' più dolce del vostro rapporto?”

Ripensai al primo giorno in cui avevo fatto conoscenza con lui, quando le aveva tirato una schiaffo.
A quel pensiero rabbrividì.

“E' successo tutto così in fretta e volevo farti una bella sorpresa, ma è tutta una falsa!”
Disse guardando gli alcolici difronte a lei.

“Allie vedrai che non è così”

Almeno credo, oddio mia sorella e Zayn!

Sì mi suona strano!

“Non lo so Niall. È tutto così nuovo e mi spaventa.”
Si girò verso di me per poi abbassare lo sguardo.

“Oggi è una giornata speciale e cerchiamo di non rovinarla”

E vidi Zayn in lontananza salutare Louis e Harry.
 

POV. ALLIE

Mi guardai intorno e vedevo facce che conoscevo già.

“Ma Niall, perchè conosco tutta questa gente?”

Mi sorrise come un deficiente senza darmi una risposta.

“Ok vado a fare un giro!”

Mi alzai andando a salutare le persone.

“Ehi ciao Sophia! Come va?”

Oh con lei non sono mai andata d'accordo, mi rompeva sempre i giocattoli e poi io mi vendicavo, giustamente, e leei andava da Liam per farsi difendere. Puf, ridicola!

“Ciao Andy!!”

E lui? Mio dio era un grande amico di Liam che poi si era trasferito a Londra.

“Oddio, non ci credo! Charnelle? Sei veramente tu? Fatti abbracciare”

Lei invece è stata la prima fidanzatina di Liam. Ero sempre stata gelosa di lui ma lei mi piaceva, era una apposto.

Dopo aver parlato con più di dieci persone che conoscevo già, raggiunsi Louis, Harry e Zayn.

Harry aveva uno smoking che gli stava benissimo e i suoi stivaletti.

Louis aveva una maglietta nera puntinata di bianco con sopra un giacchetto grigio e nella tasca una stoffa bianca,i pantaloni neri e le sue amatissime Vans

“Allie sei stupenda con questo vestito. Buon gusto Zayn!”

Affermò Louis e guardai Zayn cercando di sorridere ma ero ancora irritata.

“Emh Louis, mi sa che qua c'è qualche cosa che non va tra i due.”

Harry intervenne facendoci un cenno e andarsene con Louis.

“Vieni.”

Zayn mi prese la mano e mi trascinò all'aperto sulla terrazza.

“Allie, non fraintendere, ti prego. Non è così. Non sono così.”

E ora? Cambio argomento o metto tutto in chiaro?

“Zayn, vedi qui c'è..” 
Tentai.

“Non cambiare discorso”

Non so se la cosa è giusta o sbagliata, ma è quello che sento.

“Non credo di essere pronta per una relazione. Sinceramente ti dico che sto bene con te ma sento questa paura ancora in me. Zayn lo so è brutto da dire ma sono ancora troppo insicura. Ho paura Zayn. Paura di te.”

Gli strinsi la mano sperando che riuscirà a capire questa mia decisione.

“Ok vai, ci vediamo a casa.”

Pronunciò quelle parole con un tono triste guardando di fronte a se dopo aver guardato la mia mano appoggiata sulla sua.

Mi girai e andai dentro sospirando.

“Principessa evita di rattristarti.”

Niall con un sorriso a trentadue denti mi passò davanti prendendomi la mano facendomi fare un mezzo giro.

“Niall mi spieghi come faccio? Sto dicendo a Zayn che adesso non posso stare con lui e cavolo guardati intorno! Tutte queste persone le conosco per via di Liam! Liam, Niall.”

Alzai leggermente il tono di voce per far capire che ero esausta e l'espressione di Niall cambiò.

“Non hai mai voluto parlare di lui e, da quando sei tornato mi sono sempre trattenuta per non piangere davanti a te per  non dirti una cosa Niall: lui mi manca. Mi manca terribilmente. È da cinque anni che aspetto il suo ritorno e non è ancora arrivato! Ho cercato di evitare di chiederti se sapevi sue notizie da quasi due anni ormai, perchè ogni volta che te ne chiedevo non mi rispondevi mai cambiando discorso e questo ha fatto male. -mi girai verso la folla per indicarla- mi fa male.”

Le ultime parole vennero soffocate dalla mia voce tremolante.
I miei occhi si erano fatti lucidi dal mio essere nervosa e arrabbiata.

L'espressione di Niall si fece cupa.
Non succedeva mai che a causa delle mie parole si rattristava, di solito in quelle situazioni lui mi faceva ridere o sdrammatizzava il tutto, ma no, in quel momento no.

“Colpito e affondato.”

Guardò in basso per nascondere i suoi occhi lucidi.
La sua allegria si spense e se ne andò via.

Sono un disastro.

“No Niall, ti prego.”

Era già lontano e con quel caos era impossibile che sentisse.

Oh al diavolo!

Cercai di rincorrerlo ma era impossibile: la gente mi fermava chiedendomi come stavo e che fine avevo fatto.

Quando salutai la persona davanti a me allungai il collo per cercare quel biondo.

Niente.

Però vidi un palco.

---

“Emh, scusate, mi sentite?” parlai nel microfono sul piccolo palco

Tutta la gente spostò l'attenzione su di me.

Guardai tra la folla continuando la ricerca di Niall, ma vedevo Zayn che mi guardava confuso, Harry e Lou divertiti, come sempre.

Ok, calma.

Che diavolo mi è saltato in mente?

“Emh, allora.. voi vedete Niall?”

La gente iniziò a guardasi intorno e a sussurrare creando un brusio.

“Ehi cos'è tutto questo silenzio gente?”

Eccolo lo avevo trovato.
Era andato fuori dalla casa e adesso era rientrato.

Mi guardò perplesso mentre diventava rosso in faccia.

Iniziai a palare.

“Non so come mai di questa festa, a dir la verità devo ancora trovare l'artefice di tutto questo. Ho rivisto tantissime persone che non vedevo da molti anni e sopratutto alcuni non li vedevo da quando Liam è partito. Mi ha fatto molto piacere rivedervi. Ma quello che volevo dire è che ho fatto un caos oggi, ho fatto del male a una persona molto importante per me..”

Vidi il volto di Zayn illuminarsi e fare un sorriso.

No Zayn, ti prego.

“L'ho ferita e non è mai successo. Sono riuscita ha spegnere l'allegria di Niall” 
Vidi Zayn deluso e, silenziosamente, farsi strada verso l'uscita.

Insomma perfetto, no?
Oltre l'azione esagerata che stavo facendo a cui nessuno fregherà niente, ho perfino deluso un'altra persona.

Un problema alla volta Allie.

“Sì difficile vero? Eppure io ci sono riuscita. Niall io non volevo ferirti. Sei la persona più importante per me che mi sei stato vicino da quando Liam è partito, quando ho conosciuto l'oscurità della vita. Ho sbagliato. Ti ho incolpato. Ti ho fatto sentire inutile ma non è così! Se lui non tornasse più almeno avrei ancora te. Io senza di te non sarei qui, senza di te non sarei nulla. Ho bisogno di te. Sapete nella vita si sbaglia tanto di quelle volte che vorreste tornare indietro ma si è consapevoli che non si può e allora se ci tieni davvero devi rimediare e guardate, guarda Niall cosa sto facendo per te. Sei il mio fratellastro, il mio migliore amico, il mio principe. Io ti voglio bene con tutta me stessa. Ti prego fai ritornare la tua allegria perchè io senza quella non vivo. Mi perdoni?”

Le persone avevano l'espressione addolcita seguita dai loro sospiri o dai loro fili di voce, e poi c'era Niall con un sorriso stupendo!
Chinò la testa verso il basso e quando la rialzò annuì leggermente ma prima che potessi fare qualcosa venni interrotta da dietro le mie spalle.

“E tu, tu mi perdonerai mai?”



Hola!
Allora passiamo subito al capitolo: credo che sia ricco di "avvenimenti" lasciati però a metà, almeno uno sono sicura che è ancora da risolvere.
1) Cosa pensate riguardo alla discussione in macchina tra Allie e Zayn? Esagerata? Confusa?
2) e la decisione di Allie?
3) Cosa pensate dell'ultima frase?
Insomma cosa pensate di questo capitolo che sicuramente ci saranno degli errori grammaticali o di sintassi!
Prima di lasciarvi volevo ringraziarvi delle 99 recensioni che abbiamo raggiunto! Grazie mille! Sono veramente felice!
Tra un po' ci sono anche le vacanze e spero di aggiornare il più presto possibile!!

Questo è il vestito di Harry.


e questo quello di Louis.


Vi lascio con le storie che vi consiglio e spero che lascierete una recensione!
un bacio,
Alliexx

 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4

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Capitolo 16
*** The Surprise ***


Capitolo 15

The Surprise

 

“E tu, tu mi perdonerai mai?”

Una fitta talmente veloce attivò tutte le emozioni e sensazioni che potevo avere tirandosi dietro il battito accelerato del mio cuore.


No, non è possibile!

“Ok grazie gente riprenderemo dopo!”

Urlò Niall, ancora sotto il piccolo palco, per distrarre la gente.
Subito si formò un grande brusio.

Mi voltai e quando lo vidi non sapevo cosa fare.
Ero completamente paralizzata.
Volevo scappare e urlare 'Bellissimo scherzo, grazie mille!'
Oppure volevo tirarmi un pizzicotto per vedere se ero in un sogno.

Era così diverso.

Era così grande.

Era un uomo.

“L.. Liam”

Tutta la rabbia, tristezza, gioia, mai espressa e tenuta dentro poteva esplodere da un momento all’altro e quello poteva essere il momento giusto.

Niall si mise dietro di lui dandogli una pacca sulla spalla e un sorriso compiaciuto si formò sul suo volto e insieme mi vennero incontro trascinandomi per andare in una stanzetta vuota.
 

Mi asciugai le piccole lacrime scappate dai miei occhi con i fazzolettini che Niall, prima di ritornare alla festa e lasciarci da soli, mi aveva gentilmente posto.

Feci un bel respiro profondo cercando intanto le parole che potevo dire.

“Piaciuta vero la sorpresa Allie!”
La sua voce era più profonda, ma come sempre parlava molto veloce.

Mi alzai e andai verso Liam spingendolo indietro con forza.

“Mi avevi promesso che restavi con me invece te ne sei andato!”
Urlai contro di lui.

“Mi sono alzata quella mattina ancora dolorante per via dei lividi, nonostante i sei mesi. Ti ho cercato nella tua camera e tu non c'eri, le tue cose erano sparite tranne una fottuta lettera con scritto una sola frase. Ti ho telefonato per poi trovare il tuo telefono sulla scrivania”

flashback

-“Ehi Liam oggi andiamo al centro ch..” dissi aprendo la sua porta.

Il poco caos era sparito.

Il letto era spoglio tranne di una lettera.

Mi dispiace, devo partire” lessi ad alta voce.

Aprì ogni anta dell'armadio, ogni cassetto ed era tutto vuoto.

Liam dimmi che è un tuo fottuto scherzo” digitai il numero fregandomi del messaggio che devo inviare prima.

Uno squillo. Una nota

Due squilli. Due note.

Mi girai trovando il suo cellulare intento a squillare.

Lacrime, lacrime amare.-

fine flashback


“Poi dopo tantissimo ti rifai sentire con 'Ehi ciao volevo scoprire il mondo'." 
La mia voce era un misto di rabbia e sarcasmo.

“L'ho accettato Liam, non so come ma ho pensato che era giusto così, avrei fatto qualunque cosa pur di vederti anche tramite uno schermo. Mi sono tenuta in contatto con te poi sei sparito di nuovo, Liam di nuovo! Perché?”
Urlai ancora.

Cercai di scrutare i suoi occhi che tanto mi erano mancati.

“Mi sei mancato Liam come l'aria. Ho avuto paura, pensavo sempre a te. Ringrazia Niall, senza di lui non sarei qua.
Ma sopratutto mi mancano le promesse mai mantenute.”

Abbassai la testa incapace di trattenere le lacrime.

Avevo una fottuta voglia di abbracciarlo.

“Allie è vero, ho sbagliato a lasciarti da sola, da un giorno all'altro, dopo che ti avevo promesso tanto, soprattutto che non me ne sarei andato. Ho fatto male a te, a Niall ma anche a me. Volevo scoprire il mondo, lo sai come mio padre mi assillava per farmi fare le università migliori e essere quello che lui voleva e lo sai che io non mi faccio cambiare da nessuno”

flashback

- “Liam ascoltami quando ti parlo, tu diventerai una persona importante per il Paese, entrerai nella politica e farai successo!”

Ecco la solita storia!

Papà non mi interessa niente. È la mia di vita, non la tua!”

***

Liam devi ubbidirmi, ti devi impegnare a scuola o come farai a mantenere la tua famiglia, devi saperti organizzare per quando avrai incontri con tutto il mondo, ti potrò aiutare ma devi impegnarti!”

Papà veramente pensi che io farò soldi perchè tu lo vuoi, ti prego smettila. Sei ridicolo, non diventerò quello che tu vuoi.”

Stai attento come parli” sbuffò. “Papà forse è meglio che ti senti!” Uno schiaffo.

***

Ti ho iscritto alla migliore università di tutto il mondo e ci andrai anche se tu non vorrai. La scelta è fatta. Dovrai partire dopo la scuola e andrai in America!”

Dopo quella frase iniziai a riflettere su tutto.
Ok, sono stufo, devo andarmene. Domani, lascio tutto e parto.-

fine flashback
 

“Ecco perchè un giorno sono sparito non curandomi del dolore che potevo causare, ma fidati dopo ho capito, però avevo iniziato il mio viaggio ,ero lontano per tornare indietro.”

Fece una lunga pausa prima di sospirare e continuare.

“Allie hai sempre avuto quello sguardo, anche se la ferita al tempo era ancora aperta, ma tu lo hai ancora quello sguardo di chi cade ma continua a lottare e sapevo che anche senza l'aiuto di Niall avresti combattuto.”

Appoggiò le mani sulle mie spalle chinandosi per arrivare alla mia altezza.

Finalmente mi abbracciò facendo sparire tutta quella rabbia.

Mi era mancato il suo profumo.
Mi era mancato quel abbraccio...

“Chi scappa da tutto vuole essere fermato da qualcuno, vuoi essere te quel qualcuno?” Chiese.

..E mi era mancato sorridere nelle sue braccia.

“Solo se non mi dici che ti sei sposato e hai un figlio, allora sì voglio essere quel qualcuno.”

Mi strinse più forte a lui.

“No, niente di tutto questo solo che è da due giorni che sono tornato e Niall mi ha riassunto tutto. Lo sai che sarai te mia moglie!”

Ridacchiai alla sua affermazione riportandomi nel passato.
La nostra promessa, a dir la verità la sua promessa di quando eravamo bambini: voleva sposarmi.

“Stronzo”
Dissi in modo dolce e scherzoso.

“Ero sicura che questo aspettare sarebbe servito a qualcosa.”


Iniziammo a parlare, anzi mi costrinse a parlare di me e Zayn poi dopo un po' uscimmo fuori dalla stanzetta e notammo subito che sul palco c'era Niall e Louis con entrambi un bicchierino in mano.

“Louis, sai ho scoperto di essere veramente bravissimo in matematica!”

Annunciò Niall seriamente.

Davvero? Ok faceva ingegneria ma avevo qualche dubbio.

“Bene, allora ti metto alla prova! Pronto?”

“Certo, ti stupirò”

“Allora.. Emh.. Quanto fanno 254 libri + 265 libri?”

“Semplice, una libreria!”
Rispose Niall serio facendo scoppiare una grande risata tra gli ospiti.

Già, amici miei!

*** 

Ero sulla terrazza con Liam che lo circondavo con le mie braccia a parlare e qualche volta premevo la mia faccia contro il suo torace.

Era diventato altissimo e molto muscoloso.
Cinque anni fa era poco più alto di me o forse ero più alta io.

Si era rasato i capelli ai lati lasciando una cresta dolcissima.
Ai tempi portava un ciuffo che gli copriva tutta la fronte.

Ma nonostante i suoi 21 anni i suoi occhi erano rimasti come cinque anni fa, erano rimasti gli stessi:stupendi, dolci e sinceri.

“Vedo che mi hai già rimpiazzato!”

La voce di Zayn mi distolse dai miei pensieri.

Mi staccai da Liam lanciando uno sguardo confuso al moro.
Giusto, prima era uscito e quindi non aveva visto il ragazzo accanto a me.

“Questo è Liam, il fratello di Niall”
Il mio tono risultò scocciato.

La sua espressione cambiò rimanendo senza parole creando così un silenzio imbarazzante.

“E quindi sei tu il famoso Zayn! Piacere di conoscerti, sono Liam.”

Zayn strinse la sua mano che gli aveva posto.

“Piacere mio e scusami, ho frainteso, non volevo”

E rivolese uno sguardo anche verso di me.

“Tranquillo è già successo che ci scambiano per una coppia.”

Alzai gli occhi al cielo irritata dal comportamento di Zayn.

Non si fidava di me.

“Dai Allie non essere così dura.” riprese Liam e quando aprii la bocca per replicare aggiunse “Oh mi stanno chiamando, ci vediamo dopo.”

E così si allontanò con un mio sguardo omicida alle spalle.

“Scusa Allie, non volevo!”

Alzai gli occhi al cielo, di nuovo.

“Ne riparleremo a casa. Ah prima che mi dimentichi vado a dormire da Niall. Le chiavi le ho date a Liam.”

Riuscii ad addolcire la mia voce, ma lui abbassò la testa facendo un cenno positivo con la testa per poi rialzare il volto incatenandomi con lo sguardo.

“Allora, buonanotte Zayn” e mi avvicinai lasciandogli un debole bacio sulla guancia.

I suoi occhi per qualche motivo a me (s)conosciuto si fecero lucidi.

Mi allontanai andando verso Niall che mi aspettava.
Intrecciò la mia mano con la sua e salutammo un po' di persone e in silenzio uscimmo dalla casa andando verso la sua Mercedes grigia.

“Liam ci raggiungerà dopo” Affermò

In me prevalse una sensazione di crollare in un pianto in ogni momento.

E sfrecciammo via.
In silenzio.





Hola!
Eccomi qua con un nuovo capitolo!
Prima di farvi domande volevo farvi gli auguri (in ritardo) di Natale!
Lo avete passato bene? 

Ritornando a noi: come vi sembra questo capitolo?
Non ho voluto mettervi un branner questa volta perchè non saprei cosa avrei potuto mettere nella foto. :)
Spero che lascerete delle vostre opinione che sono sempre importanti per me e ovviamente anche consigli se avete da darmi :)
Ok, non so più cosa scrivere! 
Vi lascio con le storie consigliate e vi faccio ancora tanti auguri di buone feste!
Sperò che aggiornerò presto se no ci vediamo il prossimo anno! :)
Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4

Se volete seguirmi su twitter sono: https://twitter.com/WWATMilan

Se volete farmi una domanda su Ask.fm: http://ask.fm/AliceZenatti


 

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Capitolo 17
*** This has happened ***


Ciao a tutte ragazze, questo capitolo è forte ma lancia un messaggio molto importante che infondo troverete, infatti non farò lo 'spazio autrice' per questo capitolo.
Riguardo al capitolo troverete delle frasi in corisvo, scritte al centro e di
questo colore che si riferiscono a flashback!
Spero che questo capitolo vi piaccia, ci ho messo tutta me stessa e le emozioni che ho provato mentre lo scrivevo sono state veramente molte.
Buona lettura!
Alliexx

 


 

 

Capitolo 16

THIS HAS HAPPENED

 

POV. LIAM

Stavo parlando animatamente con i miei amici quando nominarono Allie e iniziai a perdermi nei miei pensieri.

La rossa, poche ore prima, nella stanza mi aveva parlato di Zayn.
Ne aveva parlato molto bene a differenza di Niall.

Sorrideva quando raccontava delle sue 'riaccese' emozioni quando lui la baciava, ma subito quel sorriso divenne amaro raccontandomi che era insicura, pensava che lui stava con lei perché le faceva pena dalla sua storia, ma la cosa che mi turbò maggiormente era che lei provava paura che potesse riaccadere, aveva paura ad essere toccata, ma sapevo che più avanti portava questa relazione, più si sarebbe sentita sicura e quella paura sarebbe svanita.

Era l'inizio di qualche cosa di nuovo per lei.

Il mio cellulare mi tirò fuori dai miei pensieri avvisandomi di un messaggio.
Molto probabilmente Niall.
Lo presi fuori cercando di recuperare il filo del discorso che i miei amici attorno a me stavano svolgendo.

“Noi siamo andati. Le chiavi della macchina di Allie dalle a Zayn. A dopo :) N.”

Alzai lo sguardo dal telefono e istintivamente cercai Zayn con lo sguardo ma non lo trovai.

Restai lì ancora a parlare con i miei vecchi amici poi quando vidi passare Louis mi avvicinai verso di lui scusandomi con gli altri.

“Ehi Louis! Finalmente riesco a parlarti! Allora finita la scuola finalmente?”

Il moro annuì sorridendomi.

“Oh sì! Peccato che i miei hanno insistito a farmi iscrivere a una Università.
Ho fatto domanda in alcune scuole, però devo ancora sapere la risposta”

“Tomlinson che ascolta i suoi genitori! Ma che mi sono perso?”

Si mise a ridere e io con lui.

Poco dopo un ragazzo riccio, seguito da un ragazzo con l'aria misteriosa venne ad abbracciarmi, Harry e Zayn.

***

Era quasi mezzanotte quando la gente iniziò ad andare verso le macchine, salutai tutti alla soglia della porta ringraziando della loro partecipazione e riuscii a scambiare i numeri di telefono con la maggior parte delle persone.

Harry, Louis e Zayn mi aspettarono fin quando spensi le luci e chiusi la casa.

“Ok ragazzi, grazie veramente di essere venuti, è stato magnifico ritrovare tantissima gente dopo cinque anni. Grazie.”

Dissi dando voce ai miei pensieri.

“Oh Liam, grazie a te di essere tornato”

Rispose Harry.

Abbracciai Louis e Harry ringraziandoli ancora una volta.

Ci salutammo e io e Zayn ci avviammo verso la Ranger Rover Evoque nera.
“Cioè fammi capire: mia sorella guida questa macchina enorme? Ancora non riesco a credere che sia maggiorenne, figuriamoci realizzare che possieda già una patente!”

Zayn scoppiò a ridere il quale fece ridere anche me.

“Diciamo che se la cava abbastanza bene a guidarla!”
Confermò il moro riprendendosi dalla risata.

Chissà quante cose mi sono perso.

“Bene, allora chi è più sobrio qui?”
Domandai per decidere chi doveva guidare la macchina.

“Decisamente tu.”
Rispose Zayn sorridendo.

Salimmo e accesi il motore, musica per alcune orecchie.

Misi la marcia e con calma ci avviammo verso casa di Allie.

“E quindi sei riuscito a conquistare Allie?”
Azzardai con la prima domanda per distruggere il silenzio.

“Credo che sia stato il contrario, però è una cosa molto instabile. Non so perchè, ma gli faccio paura. Ok ha avuto questa brutta e grave esperienza ma è successo tanto tempo fa. Dovrebbe fidarsi di me.”

Disse Zayn tutto di un colpo sorprendendoci entrambi.
Il suo tono esprimeva confusione e delusione allo stesso tempo.

“Cosa ti ha detto in sintesi Allie? Non ne ha mai parlato con nessuno quindi credo che non abbia raccontato tutto o forse non lo ha raccontato bene.”

Affermai curioso.

“Che il suo ex l'ha picchiata a causa di un litigio e che porta qualche cicatrice. Mi ha raccontato di questi attacchi di panico che le vengono. Tutto qui.”
Disse sforzandosi di tirare più informazioni possibili.

“Ok vediamo se raccontato da me ha più effetto.”
Dissi con sicurezza.

“Non è così facile. Io devo ancora passarci sopra, pensa lei che lo ha vissuto in prima persona”

Avevo sottovalutato Allie, pensavo che lo avesse raccontato senza molti dettagli, invece aveva parlato persino delle cicatrici.

Diedi un veloce sguardo a Zayn mentre cambiavo marcia, notando la sua fronte corrugarsi.

“L'Aprile di cinque anni fa ero stato io a soccorrerla e in questi anni che sono mancato qualche volta andavo a dormire in queste case dove ospitavano gente, che, come me che girovagava il mondo ma c'erano anche i così detti 'clienti abituali' e molto spesso avvenivano delle risse e non ho mai visto qualcuno messo peggio di Allie...”

“Mi scusi stavo cercando dei libri riguardo la storia degli sport, potrebbe indicarmi l'area?”

La bibliotecaria mi sorrise.

“Certo sono al piano superiore, area D”

Ringraziai la signora avviandomi verso l'area indicata.

Misi le cuffiette per non sentire quell'odioso silenzio da biblioteca.

Concentrato sui quei tantissimi libri il mio telefono iniziò a vibrare stoppandomi la musica.

“Dimmi tutto Allie!” Dissi a bassa voce per non disturbare la poca gente intorno a me.

Silenzio.

“Allie?”

Singhiozzo.

“L-Liam t-ti prego..”

Non riuscivo a capire.

“V-vie.. Aiuto”

Sgranai agli occhi a quella sola parola sussurrata da una voce debole e spezzata.

Chiusi la chiamata e corsi per raggiungere l'uscita della biblioteca.

Mi catapultai in strada iniziando a correre il più veloce possibile.
 

“Non ero spaventato più di tanto alla fine, però sentivo che era in pericolo, che stava soffrendo. Le miei emozioni a quel tempo combattevano tra di loro per decidere come sentirmi, ma in ogni caso, Zayn, dovevo mantenere la calma nonostante non capivo il senso di quelle parole spezzate e deboli..”

Aprii la porta e davanti a me c'erano cose buttate per terra, tutto fuori posto.

“Allie?”

Dissi in modo titubante.

Appoggiai le chiavi sullo scaffale vicino all'entrata.

Feci un passo cauto verso le scale e sul legno, deciso a salire ma mi bloccai alla vista di traccie rosse.
Non volevo andare a conclusioni affrettate.
Girai verso sinistra andando alla penisola della cucina.
Il marmo bianco era macchiato di rosso, meglio dire ditate di sangue.

“Alla vista di quella forma di mano rossa sembrava di essere in un film horror, ma invece era la realtà”

Scossi la testa sgranando gli occhi.
Se prima non mi sentivo spaventato, in quel momento ero terrorizzato.

Mi avviai a passo svelto in soggiorno e la trovai lì, distesa a terra con la faccia rivolta verso il pavimento coperta dai capelli rossi.
La mano sporca di sangue teneva il telefono in mano.

Senza pensarci troppo andai verso di lei girandola.

Dal labbro usciva sangue così come dal naso.
Appena sopra l'occhio, vicino alla tempia, aveva un piccolo taglio anch'esso aveva sporcato la sua pelle chiara di rosso.

“La prima cosa che feci era tenere quel briciolo di calma e speranza. Quando l'avevo vista sul pavimento pensavo che fosse morta. Mi sedetti appoggiando gran parte del suo corpo sulle mie ginocchia e l'abbracciai facendo intorno a lei uno scudo. In quell'istante aprì i suoi occhi guardandomi. Delle lacrime uscirono frettolosamente dai suoi occhi e i suoi lineamenti quando la strinsi di nuovo si contrassero dal dolore.”

Chiamo subito un'ambulanza”

Affermai prendendo il suo telefono poco distante da noi.

Un suo filo di voce mi fermò.

No, resta. Chiama Niall”

Non mi opposi, feci quello che mi disse lei.
Chiamai mio fratello allarmandolo di quella situazione con poche parole.

Ok Allie, andiamo di sopra.”

Le sue mani strinsero di poco la mia camicia. 
La presi mettendole una mano sotto le ginocchia e l'altra sulla schiena alzandoci entrambi da terra.

Un suo urlo strozzato riecheggiò nella casa vuota.

Salii le scale fino ad arrivare al bagno superiore dove c'era la vasca da bagno.
Cercai di fare il più piano possibile per non farle ulteriormente male, ma invano.

I suoi occhi continuavano a lacrimare e delle piccole grida uscivano dalla sua bocca.

La misi sulla lavatrice, seduta, con le gambe all'aria.
Aveva lo sguardo basso, spento, in mezzo al vuoto; era irriconoscibile e non solo dai piccoli lividi che comparirono pian piano sul suo viso gonfiandola di poco.

Preparai in fretta la vasca e cercai gli strumenti adatti per disinfettare e togliere un po' di sangue dal suo volto.
 

“Era distrutta dentro. Ma anche fuori, letteralmente.”

Quell'ultima parola la dissi guardando negli occhi Zayn il quale continuava ad ascoltare e man mano i suoi lineamenti si corrugavano sempre di più.

Iniziai a tamponare le ferite con il disinfettante.
Chiusi la bottiglietta appoggiandola consapevole che quella non mi sarebbe più servita.

La spogliai facendo il più piano possibile, ma niente, lei continuava a lasciare dei sussurri di dolore e poi, quando la vidi in piedi a fissarsi nello specchio grande in solo intimo, capii il perchè la sua bocca emetteva quei suoni.
 

"Scioccato, no ero più di quello. Gran parte del suo corpo, se non tutto era coperto di segni violacei e di tagli!”

Confuso da come potesse essere successo una cosa simile ripresi il cotone con il disinfettante avvicinandomi alla sua schiena dove erano presenti vari tagli, alcuni piccoli e alcuni grandi.

La guardai attraverso lo specchio per cercare un consenso da parte sua che non tardò ad arrivare.
Appoggiai il cotone sulle ferite e le sue mani strinsero il bordo del mobile, mentre chiudeva saldamente gli occhi.

Ormai non solo lei versava lacrime ma anche io.
 

“Non provava nessun sentimento se non dolore fisico.”

Zayn con gli occhi lucidi guardava un punto indefinito davanti lui.
Era scioccato.

 

Niall aprì la porta vedendo me e poi Allie. La sua espressione era indescrivibile.

Abbassò la testa decidendo cosa poteva dire.

Quando?”

Chiese rivolto verso Allie che ancora stava esaminando il suo corpo allo specchio.

La ragazza scosse di poco la testa prima di dare una sua risposta.

Un ora e mezza fa”

E qui si spiegò già i suoi segni violacei ben visibili sul suo corpo.

Niall fece un segno verso di me richiudendo la porta.
 

“Niall tornò giù a pulire le traccie di sangue prima che Karol tornasse, mentre Allie mi chiese di fare con lei il bagno e in completo silenzio lo feci. Non mangiò niente, rimase chiusa in camera sua e io e Niall le facevamo compagnia e la notte dormì con tutti e due. Solo il giorno dopo riuscì a parlarci di ciò che era successo. Per circa una settimana non andò a scuola, e io e Niall ci davamo i cambi: i primi giorni restai io con lei e gli altri Niall.”

Zayn assimilò tutte le parole.

“E Karol?”

Sospirai.

“A Karol non abbiamo mai detto niente per rispettare il volere di Allie, ma non è stato facile coprire tutti i lividi, sopratutto quelli sulle mani, sul collo e sul volto. Sapeva che aveva saltato scuola una settimana, ma non chiese molte spiegazioni. È una donna intelligente Karol e credo che sia consapevole di cosa sia successo a sua figlia. Solo che non ne ha mai fatto parola.”

Annuì.

“E lui?”

Feci vibrare la mia voce in una risata ironica.

“Lui si è trasferito solo dopo la fine dell'anno scolastico. Nei giorni in cui lei mancava a scuola le riempiva di messaggi per scusarsi e quando la incontrava a scuola smetteva di fare lo sbruffone e abbassava la testa. Uno stronzo assurdo!” Sbottai.

“E lei?”

“Non ha mai denunciato l'accaduto nonostante io e Niall per un periodo cercavamo di convincerla. Molto probabilmente non lo ha fatto perchè lei era innamorata di lui anche dopo quello che le aveva fatto. È testarda e incomprensibile a volte.”

Sospirai facendo una pausa per poi continuare.

“Lei è una ragazza forte. E io uno stronzo. Per fortuna non divenne debole. Mangiava normalmente, cercava di vivere normalmente anche se i lividi dopo alcuni mesi non erano del tutto spariti e si erano formate delle cicatrici. Niall pensava che poteva buttarsi nell'anoressia, droga, autolesionismo ma no, ha sempre mantenuto la testa alta. Certo qualche volta crollava e non solo dai suoi attacchi che ha, la notte faceva incubi e veniva nel mio letto. Lei è una di quelle persone che è forte tutto il giorno e poi la notte crolla.”

“E tu ti ritieni stronzo perchè poi sei andato via?”

Annuii.

“Sì, io sono stato uno stronzo perchè l'ho abbandonata ed è proprio in quel momento che ho pensato che potesse diventare debole però da quello che so non è anoressica e nemmeno si autolesioni o si droghi, senza offesa intendo!”

Dissi rivolto a Zayn sapendo della sua situazione con la droga.

Arrivammo davanti casa di Allie dove sapevo che anche lui ora viveva lì.

Spensi il motore e restammo per qualche istante nella macchina.
Lui a pensare io ha guardare quella casa che tanto mi era mancata.

“Comunque sì, adesso mi fa più effetto. Liam, ho sbagliato con lei. I-io non so cosa potrei inventarmi adesso, ma ti prometto che la conquisterò, la farò vivere veramente. La proteggerò. Hai la mia parola.”

Disse convinto lui.

Sospirai sentendo gli occhi inumidirsi a quelle parole.

“Non promettere niente, non si sa come andranno le cose. Ho promesso tante cose e poi me ne sono andato via, rompendo tutto. Però sono sicuro che farai del tuo meglio”

Detto questo scendemmo.
Gli lanciai le chiavi della macchina.

“Ci si vede Zayn!”

“Grazie Liam.”

E così mi diressi verso la mia casa dove mi aspettava Niall, ma soprattutto Allie.



 


 

E se un giorno sucedesse a voi?
Non è solo una storia questa, può essere anche la realtà.

»“Io, donna vittima di violenza”

http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article10427

Oggi diciamo di no, ma in tutto il mondo la violenza c'è ancora.
http://www.bolognatoday.it/cronaca/25-novembre-giornata-violenza-donne-bologna-casi.html

Cosa è la violenza?
http://www.controlaviolenza.com/index.asp

Ci sono associazioni..
http://www.rompiilsilenzio.org/ 

e pagine per contribuire a sensibilizzare le persone di questa tragedia che 1su3 donne è vittima di violenza.
https://twitter.com/flow_k83


Chissà magari è prorio una di noi.

                     





Spero di avervi fatto riflettere con questo capitolo e non "traumatizzate".
Vi lascio con le storie consigliate.
Alliexx



 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc


 
 

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Capitolo 18
*** L-A ***






 


 

Capitolo 17

L-A



POV.LIAM

Varcai la porta di casa chiudendola a chiave una volta chiusa.

Le luci erano tutte spente tranne la piccola luce in soggiorno del tavolino che illuminava debolmente l'entrata.

Sul divano c'era lei, in tutta la sua bellezza.
Rannicchiata con un cuscino stretto a sé, i capelli rossi sciolti le cadevano sulla guancia.
Si era già impossessata di uno dei miei maglioni che addosso a lei risultava più grande, infatti le copriva di poco i pantaloncini del suo pigiama rosa.

Spensi la piccola luce vicina e mi sedetti sul divano accanto a lei lasciandole una carezza sulla testa spostandole i capelli.

Mi rialzai subito dopo, prendendola tra le mie braccia e salii le scale fino all'ultimo piano, la mansarda, la mia stanza.

La distesi sul letto matrimoniale accendendo la luce sul comodino della parte opposta alla sua.

Mentre mi slacciavo i bottoni della camicia iniziai a guardarla: era diversa, era diventata una donna, ma io la vedevo ancora la mia piccola.

Mi misi i pantaloni della tuta e una canotta bianca. Scesi per andare in bagno ma mi fermai davanti alla porta di Niall che era illuminata.
Aprii piano intrufolandomici dentro.
Il biondo era chino sulla scrivania intento a tracciare con la matita un grande foglio bianco utilizzando squadre e righelli.

“Niall, è tardi, vai a dormire”

Sussurrai mentre guardavo i suoi movimenti.

“Oh Liam, sì sì vado subito è che mi è venuto in mente uno schizzo per un progetto che devo fare per scuola e visto che mi è venuta l'ispirazione l'ho colta.”

Disse girandosi inizialmente verso di me per poi continuare a scrivere con la matita.

“Come sta?”

Domandò andando verso un lato della scrivania con un righello blu in mano.

Sospirai appoggiandomi al muro.

“L'ho portata da me. Sta dormendo.”

Affermai.

“Voleva aspettarti ma era davvero stanca.”

Scosse la testa divertito.

“E' così cresciuta. È così diversa. Mi odio!”
Sbottai incrociando le braccia sul petto alzando gli occhi e guardando il soffitto.

“Ma lei è sempre la stessa Liam. E sono sicuro che avresti fatto le stesse cose se tornassi indietro. Ho sbagliato anche io con lei. Siamo umani, non sentirti in colpa. Lei non lo vorrebbe assolutamente.”

Annuii.
Non aveva torto, molto probabilmente avrei rifatto la stessa cosa. Sarei partito.

Guardai il mio fratello minore intento a fare schemi notando anche in lui cambiamenti nell'aspetto fisico.

“Buonanotte Nialler. Grazie”

E me ne andai chiudendo la porta della sua stanza dirigendomi verso il bagno e poi verso la mia camera.

Mi distesi nel letto, spegnendo la luce.
Mi mossi lentamente e con attenzione per non svegliare la ragazza affianco a me.

Sussultai quando Allie mi si avvicinò appoggiando la testa e la mano sul mio torace.
Le cinsi la vita con un braccio baciandole i capelli.

Mi era mancato così tanto quel profumo.

Mi era mancato così tanto averla tra le mie braccia.

Pensai ad altre mille cose che mi erano mancate di lei in tutti quegli anni che ero stato via. Improvvisamente sentii una nuova e strana sensazione crescere dentro di me e subito mi sentii confuso.

Chiusi gli occhi per non pensare troppo e poco dopo caddi nel sonno.


 

POV. ALLIE

Mi svegliai di colpo per una fitta dolorosa al basso ventre.

Odiavo il mio ciclo, mi faceva star malissimo, soprattutto la notte.

Mi raggomitolati su me stessa mettendo un braccio lì dove il dolore proveniva fino a quando le coperte mi coprirono dal tutto. Volevo tenermi un po' al caldo.

Sbadatamente colpii la persona accanto a me.
Alzai la testa velocemente ricordandomi che non ero a casa mia, nemmeno sul divano dove mi ero addormentata aspettando Liam, ma ero nel suo letto, con lui.

Stava ancora dormendo nonostante i miei continui e goffi movimenti.

Sorrisi istintivamente.
Era così bello adesso, non che prima non lo era.

Notai che aveva un filo di barba.
Adoravo gli uomini -giovani- con un po' di barba, erano più affascinanti, infatti non a caso Zayn mi minacciava di tagliarsela se non la smettevo di tirargliela.

Zayn, chissà come starà adesso. Stupida me!

Subito i miei pensieri vennero interrotti da un' altra fitta la quale mi fece chiudere gli occhi e stringere le mie braccia intorno al mio ventre più saldamente lasciandomi scappare un mugolio.

Riaprii gli occhi lasciando scappare una lacrima.
Non riuscivo a muovermi e non volevo svegliare Liam anche se mi aveva già preceduto: il suo corpo si mise su un fianco rivolto vero di me, il suo braccio si mise sulla mia schiena inarcata e una sua gamba si mise sulle mie che erano piegate verso di me.

“Che succede Allie?”
Chiese con gli occhi chiusi e la voce un po' roca.

“Non riesco a muovermi. Ho il ciclo e ho male.”
Spiegai velocemente.

“Ok”
Disse. Sospirò e si alzò dal letto.

Si stiracchiò accendendo la luce accanto.
Andò verso il grande armadio scorrevole davanti a noi aprendone un'anta e tirando fuori un pacchetto di medicinali, i miei, quelli che ho sempre usato per il ciclo.

Prese la scatola e andò al piano di sotto.

Aspettai che ritornasse intanto rivolsi la mia attenzione sulla piccola luce che aveva acceso sul suo comodino.
Mi guardai attorno.

Non era cambiata di molto dall'ultima volta che ci ero stata, i mobili erano sempre quelli solo che ora, dopo tanto tempo, erano pieni.
Questa stanza dopo tanto era ritornata completa.

Quando Liam era partito di questa camera restava solo una lettera sul letto.
Da quel giorno per cinque anni non ero mai più stata in questa zona della casa comprata dal padre di Liam e Niall dopo la separazione con mia madre.

Liam ritornò con un bicchiere d'acqua e la scatola che aveva preso prima, si sedette dalla mia parte. Con lentezza mi girai verso di lui che intanto aveva appoggiato il tutto sul comodino.

Mi misi seduta faticando.
Presi la pillola e la mandi giù con l'acqua.

“Grazie Liam”
Dissi facendo un piccolo sorriso.

Era così strano riaverlo vicino che non sapevo come comportarmi.
Forse per la prima volta con lui mi sentii in imbarazzo.

Appoggiai il bicchiere e Liam mi si avvicinò di più lasciandomi una carezza nei capelli e poi mi abbracciò lasciandomi un bacio nei capelli quando mi sentì singhiozzare.

Sì stavo piangendo.
Scoppiai in lacrime per tutte le paura, le insicurezze, le preoccupazioni e la tristezza che tenevo dentro di me. Aveva distrutto quelle inutili mura che mi ero costruita per placare la sua mancanza in me.

Avevo voglia di piangere, avevo voglia di sfogarmi.

“ Ti odio Liam!”
Dissi dandogli dei pugni leggeri sul petto mentre singhiozzavo e il suo corpo mi stava facendo ancora da scudo.

“Anch'io”
Replicò lui sorprendendomi.

Cercai di placare i singhiozzi per poter parlare.

“Anche tu mi odi?”
Chiesi con la voce tremolante.

“No anche io mi odio”
E mi stinse di più.


***


Eravamo distesi sul letto abbracciati.

“Liam, io non ti odio veramente”

Affermai spezzando il silenzio che da un po' ci avvolgeva.

“Lo so”

“Io ti ho già perdonato. Tu non meriti del male Liam, ma promettimi che se te ne dovessi andare ancora un' altra volta..-”

Mi interruppe.

“Non me ne andrò senza di te e se dovesse succedere ti avviserò.”

Annuii contro il su petto.

“Ti va di raccontarmi cosa è successo in questi anni?”

Domandai con un leggero sorriso.

“Ok, però te lo racconto in breve e in un secondo tempo, se ce ne l'opportunità potrai chiedermi di approfondire”

Disse e io accettai.

“Quando me ne sono andato via ho deciso di andare verso il Nord dell'Inghilterra. Ho conosciuto tanta gente che insieme a me ha girovagato intorno al Mondo. Dormivo in queste case dove ospitavano gente come me, ho lavorato in vari e piccoli negozi in tutta l'Inghilterra. Ho trovato delle scuole serali e ho seguito dei corsi per diventare un professore di educazione fisica. Mi hanno proposto di andare a studiare all'estero e ho accettato: sono andato in America”

“Cosa? T-tu sei andato in America?” Dissi incuriosita.

“Oh, sì e non solo. Sono andato anche in Germania, in Italia, Olanda e Francia poi sono ritornato e sono andato a Londra e lì ho incontrato una ragazza, Danielle.”

Fece una pause sospirando.

“E' una ballerina di Londra e ci siamo conosciuti nella scuola dove lei lavora. È stata un'ottima amica, mi ha ospitato a casa sua, mi ha trovato vari lavori nei negozi dei suoi amici o come coach di varie squadre di calcio o atletica e, in un secondo tempo, un lavoro nella scuola come insegnante di educazione fisica. Poi ci siamo messi insieme.”

Sgranai gli occhi staccandomi da lui.
Alzai il mio busto e lo guardai negli occhi.

“E' rimasta incinta e te l'hai lasciata sola. Liam che cavolo! Lo sapevo che c'entrava un figlio”

Dissi sbuffando.

Lui scoppiò a ridere.

“Ma che problemi hai Allie? No, siamo stati insieme per quasi due anni e mezzo poi quando ci siamo lasciati io sono andato in un'altra città e ho perso i contatti con lei.”
Affermò lui ridacchiando.

“Emh.. Ops!” Dissi ridendo anche io.

“E poi?” Domandai rimettendomi vicino a lui.

“Poi ho deciso di ritornare ed eccomi qua. Ho lasciato il lavoro e tutto il resto e sono ritornato. Mi mancava tutta la mia vita, i miei amici, famigliari e te.”

Disse guardandomi negli occhi.

Abbassai il mio sguardo interrompendo il nostro sguardo e sospirai.

“Hai mai avuto paura quando hai deciso di ritornare?”

“Sì, riguardo a te sì. Quando ero partito avevo paura che cadessi in qualcosa difficile da tirarti fuori e quando stavo ritornando avevo paura di averti perso, di aver perso la vera te, invece mi sbagliavo sei la stessa di come ti avevo lasciato. Certo sei cresciuta, il tuo corpo lo è, ma sei rimasta una persona forte. Ho sempre creduto in te, Allie”

Ridacchiai con sarcasmo scuotendo la testa.

Mi tolsi dalla sua stretta una seconda volta.
Mi misi a pancia in giù appoggiando i gomiti sul cuscino guardando la faccia confusa di Liam.

“La mia mente è passata a conclusioni affrettate a volte. Più di una volta ho pensato di finire tutto, ma poi pensavo a te senza di me, a Niall senza di me allora placavo quel pensiero. Anche se eri lontano tu ci sei sempre stato.”

Feci una piccola pausa per pensare a quei momenti in cui pensai di togliermi di mezzo una volta per tutte.

“Potevo essere chiunque Liam, ma ho deciso di essere me stessa.”

I suoi lineamenti si rilassarono mostrandomi il suo piccolo sorriso e gli occhi un po' lucidi, forse dalla stanchezza, forse da quello che avevo appena confessato e mai detto prima, e proprio in quel momento sentii pian piano la pesantezza dentro di me abbandonarmi.

“Ma non pensare che in me non sia successo qualcosa.”

Sospirai.

“Qualche volta ero stanca di vivere e qualche volta lo sono ancora, così per sfogarmi ho iniziato a fumare.”

Alla mia affermazione vidi Liam sgranare gli occhi.

“No Liam, sigarette normali!” Dissi ridendo.

Sentii un sospiro di sollievo.

“Beh Allie, sei grande. Certo potevi evitare e sfogarti in un altro modo più 'sano' però non dimentichiamoci che hai diciotto anni e puoi fare quello che vuoi.”

Disse mettendosi in posizione supina, incrociando le braccia sul suo petto scolpito e guardando il soffitto.

“Sai sono quasi le quattro di mattina e tu domani devi andare a casa e sistemare tutto con Zayn quindi signorina si va a dormire!”

Disse con modo autoritario roteando la testa verso di me.

“Va bene capo, buonanotte Lee”

Mi allungai e spensi la luce infilandomi nelle coperte con Liam.

“No, non va bene signorina! Dimentichi qualche cosa!” Affermò.

Mi allungai verso di lui dandogli un bacio sulla guancia.

“Grazie Lee. Ora sto meglio.”

Il dolore al basso ventre stava diminuendo velocemente, ma soprattutto stavo meglio perchè dopo tanto tempo, finalmente, ero riuscita a stare con lui e a parlarci.

Mi misi su un fianco dandogli le spalle e subito una sua mano si posizionò sulla mia pancia, dove il dolore stava scomparendo, e mi tirò verso il suo petto.

“La mia mano ti terrà al caldo”

E così ci addormentammo.
 

 


Ciao a tutte! Eccomi qui con un nuovo capitolo però prima voglio sapere come state!
Qui a Trento ieri ha nevicato, quasi cinque centimentri, mah!
E da voi come vanno le cose?

Parlando del capitolo... Banale? Di passaggio? Non dico che è uno dei migliore però a me non dispiace. Forse un po' banale e frettoloso ma a pensare che ci ho messo due giorni più ulteriori giorni a ricontrollarlo e a migliorarlo, penso che può andare bene. 
A voi i commenti.

Volevo ringraziare tutte voi per aver recensito e letto il capitolo precedente! 
Sono contentissima che avete apprezzato il mio capitolo, ci ho messo tutta me stessa, e devo ammetterlo, ho anche pianto mentre lo scrivevo, e non è uno scherzo!
Sono stata contentissima a leggere le recensioni, sono state fantastica ed è stato bello sapere anche la vostra opinione su un argomento molto delicato! 
Volevo ringraziarvi per tutto quello che state facendo: siamo arrivati a 125 recensioni e sono felicissima!
Grazie mille, a tutte voi che mi sostenete!
Grazie a chi ho potuto conoscere meglio, quindi un ringraziamento a Sophia, Giorgia che mi stanno sempre accanto e in loro ho trovato delle amiche. 
Grazie veramente a tutte:

1 - Ale 4everinlove [Contatta] 3 - bimbanonima [Contatta]
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Alliexx

 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

 

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Capitolo 19
*** Brothers ***


 

 
Capitolo 18
Brothers
 

POV. NIALL

Dopo che Liam era ritornato a casa mi sentivo più sereno, più sicuro.

Non perchè è il mio fratello maggiore, ed essendo il più piccolo mi dovrei sentire protetto, ma quando c'è lui è sempre andato tutto bene.
Tutti noi siamo consapevoli che quando c'è Liam nei paraggi, puoi sempre contare su di lui, e riaverlo a casa con me, con lei, mi fa sentire bene.

Infondo se non ci fosse stato lui a salvarle la vita, Allie non ce l'ha avrebbe mai fatta.
Ha lasciato il lavoro a metà partendo, lo so, ma sapevo che le pressioni continue di nostro padre non erano facili da sostenere e tutto ciò lo ha spinto a fare una mossa così pericolosa, ma allo stesso tempo così giusta.
Lo sentivo che se ne sarebbe andato e grazie a quella sensazione imparai molto da lui, a come aiutare Allie nei momenti di cedimento, a come essere un fratello migliore per lei.

Dopo questa lunga riflessione decisi che sarebbe stato meglio alzarsi dal letto.
Aprii le persiane per far entrare la luce della prima mattina.
Mi misi addosso la mia felpa azzurra e mi infilai dei pantaloncini corti grigi.

Iniziai a estrarre i fogli con dei schizzi e tutto il materiale per fare un disegno, compreso il computer.

La sera prima stavo lavorando per un progetto che la scuola aveva chiesto per questa lunga pausa.
Più che un progetto si trattava di un concorso: avevano estratto cinque studenti iscritti a questo progetto, di ogni classe aventi vent'anni compiuti e io ero stato estratto!
Dovevo progettare un edificio con le indicazioni date per ottenere un futuro museo/teatro.
Dovevo fare i disegni, trasportarli sul computer –per fortuna che esistono programmi apposta-  facendo una panoramica interna ed esterna dell'edificio.
Alla scadenza ogni studente dovrà presentare il suo lavoro spiegandolo, e le varie agenzie dovranno scegliere.
Il progetto vincente verrà 'trasformato' nel vero e proprio edificio che si costruirà nei pressi di Londra.

Mi misi subito al lavoro mettendo per iscritto tutte le cose che potevano venirmi in mente per continuare la bozza che ieri sera mi aveva illuminato.

Volevo vincere quel concorso anche se mi avrebbe portato via per molto tempo da Holmes Chapel.

***

Il mio cellulare iniziò a produrre la canzone da me usata come sveglia.

Dopo tre ore di duro lavoro potevo permettermi un pausa.

Salvai le cose fatte al computer.
Etichettai i vari fogli con un nome ben preciso e mi misi un promemoria sul telefono per ricordarmi che sarei dovuto andare a comprare dei materiali.

Mi stiracchiai sbadigliando.
Il cielo era diventato più chiaro e sereno lasciando entrare più luce in camera mia.
Uscii dalla porta intento a scendere le scale per recarmi in cucina.
Mi fermi ricordandomi dei miei fratelli nel piano superiore.
Sorrisi e iniziai a correre per le scale dirette all'ultimo piano, aprii la porta e mi lanciai sul letto non curandomi che forse stavano ancora dormendo.

“Buongiorno!” Gridai euforico.

Ero così contento di averli qui tutti e due!

“Oh Niall, dormi è presto!”
Disse la rossa sbuffando e nascondendo la testa sotto le coperte.

Iniziai a ridere e Liam presto si unì a me.
Si alzò di poco per guardarmi meglio e si stropicciò l’occhio.

“Niall, non disturbarla, non vedi che sta dormendo?”
Domandò Liam divertito.

“Ma sono le dieci passate. Non credi che sia l'ora di svegliarla Liam?”
Il moro annuì divertito dalla situazione.

Entrambi ci stavamo avvicinando alla rossa per farle il solletico ma quest'ultima si tirò su di scatto.

“Non provateci”
Ci guardò in modo severo indicandoci con l’indice.

La situazione sembrò seria, ma poi iniziammo a ridere, Allie compresa.
Mi era così mancato ridere con loro.

Mi misi sotto le coperte accanto ad Allie dandole un lieve bacio sulla fronte.

“Mi siete così mancati ragazzi”
Disse Liam guardando me per poi guardare la minore.

“E tu sei mancato a noi”
Replicai con un sorriso.

“A me manca il tempo con voi e voglio solo recuperarlo”
Disse infine la rossa.

Io e Liam istintivamente l'abbracciammo, ma invano. Ci scontrammo facendoci male.

Sentimmo Allie scoppiare a ridere.
“Che idioti che siete”
Disse ridendo ancora più forte.
“Non riesco a smettere di ridere”
Confermò con fatica mentre cercava di placare la risata.


Restammo lì per molto tempo a raccontarci vecchi ricordi.
Ci alzammo dal letto quando notammo l’orologio sulla parete di fronte a noi che segnavano le undici e mezza.

Aiutai Allie ad alzarsi e andammo in camera mia visto che aveva alcuni suoi vestiti nella stanza.
Come sempre l'aiutai a vestirsi.
Era un'abitudine difficile da togliermi.
Sembra banale ma ai tempi non lo era affatto: riusciva a muoversi, ma con molta difficoltà per i troppi lividi e graffi ancora da rimarginarsi e così la aiutavo io a vestirsi, a farsi la doccia e diventò un'abitudine.

E se le desse fastidio?
E se non volesse più essere aiutata da me in tutto, però non sa come dirmelo?
Odio questa mia insicurezza.

“Allie stavo pensando che forse ti do fastidio.”
Le dissi appena le infilai una maglietta.

“Niall, perché dici questo? Se è per ieri mi scuso ancora io no-”

“No Allie, non è per ieri, ma per questo. Forse ti dà fastidio essere ancora aiutata da me per vestirti.”
Dissi arrivando subito al punto.

Abbassai la testa e indietreggiai un po'.
Le sue braccia prontamente mi circondarono il busto.

“Ma sei scemo per caso? Niall io non smetterò mai di aver bisogno di te. Avrò sempre bisogno di un aiuto anche per le cosa più banali. Ti odio quando sei insicuro lo sai?”
Mi chiese in modo dolce.

La strinsi anche io cullandola un po' e sfruttai la sua piccola statura mettendo la mia testa sopra la sua.

“Ti voglio bene” Le sussurrai.
Dalla porta entrò Liam il quale ci raggiunse.
“Abbraccio di gruppo”
Disse lui abbracciandoci entrambi.
Ridemmo alla sua affermazione e poi liberammo Allie e la lasciammo andare in bagno mentre noi ci recammo in cucina.

“Niall, oggi io vado a dare una ripulita alla casa sul lago, tu che progetti hai?”
Domandò Liam.

“Io pensavo di andare avanti con il progetto per la scuola e dovrei passare in centro a prendere del materiale. Ma visto che ci sei tu e Allie pensavo di rimandare e penso che anche tu debba farlo. No?”
Dissi non approvando la sua decisione.

“Ecco Liam, la casa la puliremmo un altro giorno oggi è la nostra giornata!”
Disse la rossa facendo irruzione nella conversazione.

“Oh vedi Niall, anche Allie ha da fare oggi è per quello che ho preso altri impegni.”
Mi disse sorridendo per poi guardare la ragazza davanti a noi, e il mio sguardo fece lo stesso.
La rossa a quella affermazione abbassò il suo sguardo trattenendo un lieve sorriso.

“Deve riprendersi il suo ragazzo prima che sia troppo tardi, vero Allie?”
Spiegò subito Liam.

Iniziai a ridere quando Allie iniziò ad arrossire.

“Giusta mossa Liam. La accompagni te adesso che ho una chiamata emergente a cui devo rispondere?”
Dissi mentre fissavo il mio telefono intento a squillare.
Appena fui fuori dalla stanza ricevendo una risposta da Liam positiva risposi alla chiamata.





 

 
Ciao ragazze!
Prima di tutto vi chiedo perdono per il ritardo! Oltre la scuola che stressa anche il mio computer mi ha dato problemi, infatti è da una settimana che è a riparare, perfortuna che ho salvato le mie storie su una chivaetta!!   Volevo postarlo nei giorni precedenti ma ha nevicato tantissimo qui e la connsessione internet non funzionava!

Questo capitolo non mi fa tanto impazzire  sinceramente..
Nelle varie recensioni (che mi scuso di non aver risposto) ho visto che molte pensano a una possibile coppia tra Liam e Allie.. io non dico niente, lo so sono cattiva! :)

Allie dovrà andare a 'riprendersi' Zayn. Voi che idee avete?
Aspetto i vostri commenti :)

Oggi, Harold fa 20 anni! Tanti auguri idolo!
Anche se ora sono 'adulti' non smetterò mai di chiamarli "i miei ragazzi"!
Ah vi ricordo che entro le 17.00 dobbiamo fare un bel numero di visualizzazioni per questo video
http://www.youtube.com/watch?v=bkx9kCdaaMg

Ci vediamo al prossimo capitolo!
Alliexx

 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4 N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

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Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

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Capitolo 20
*** Colpe ***


COLPE


CAPITOLO 19:


POV. ALLIE

Niall uscì fuori dalla cucina scompigliandomi i capelli con la sua grande mano per poi rispondere al telefono.

“Liam, cosa devo fare?”
Chiesi dopo svariati secondi di silenzio.

Mi avvicinai a lui che stava seduto sull’alta sedia vicino al tavolo da lavoro.
Strisciai i piedi sul pavimento in modo infantile. Mi sentivo una bambina quando ero con lui.

Appoggiai la mia mano sulla sua gamba e un suo braccio mi cinse le spalle e mi lasciò un bacio tra i capelli.

“Lo sai solo tu quello che devi fare. Ma devi volerlo veramente!”
Mi staccai da lui e lo guardai.

“Lo voglio vicino a me Zayn. Mi piace, mi fa sentire bene, ma sembra che non mi capisce. È così strano che ho ancora paura? Che io abbia paura di essere toccata?”

Prese la mia mano che era appoggiata su di lui e la avvicinò alla sua bocca dove ne lasciò un bacio sul dorso.
Sorrisi e ringraziai chiunque fosse lassù di avermi ridato Liam.

“No, non è strano, Allie. È normale che tu abbia paura. Che tu abbia paura di amare, ancora. Io ti capisco e anche lui ora ti capisce. Vedrai che più andrai avanti con lui, più la paura scomparirà piano, ma ci devi provare.” Mormorò.

Mi staccai bruscamente quando mi accorsi di quello che aveva appena detto.
Ieri sera erano insieme loro due.

“Cosa hai detto a Zayn ieri? Perchè hai detto che anche lui ora mi capisce?”
Dissi in modo duro.

Il ragazzo davanti a me sospirò abbassando lo sguardo.
“Allie ieri abbiamo parlato di te.”
Disse semplicemente.

“Fin qui ci ero arrivata da sola! Cosa gli hai detto?”
Alzai la voce e sperai che Niall non sentisse.

Liam si alzò.
“Quello che tu non sai. Gli ho raccontato quello che è successo a me, quello che ho visto, quando cinque anni fa ti vidi sdraiata piena di lividi e sanguinante. Gli ho raccontato della paura che ho provato. Gli ho detto che quel bastardo non ha avuto pietà con te!”
Disse gesticolando alzando anche lui la voce.

Avevo la bocca socchiusa e gli occhi lucidi, increduli nel sentire quelle poche frasi.
Avevo solo pensato a me, e non mi ero mai preoccupata di lui, di come si era sentito.
Avevo messo l’attenzione solo su di me.

Ero senza parole e senza fiato, infatti iniziai a respirare con fatica.
I flashback di quel giorno mi ritornarono, le parole di quel ragazzo che mi ero innamorata ritornarono, ma soprattutto ritornò la faccia di Liam quando mi vide giacere sul pavimento.

La testa iniziò a girare e cercai di appoggiarmi su qualsiasi cosa potevo trovare mentre a passi piccoli indietreggiavo.
Tutto ciò che toccavo cadeva facendo rumore al contatto con il pavimento: qualche oggetto restava integro, gli altri si rompevano.

“Allie, calmati sono qui.”
Disse Liam prendendomi il volto.

Feci un passo indietro più brusco rispetto agli altri che avevo fatto e toccai con la mia schiena il petto di Niall il quale mise le sue braccia intorno al mio bacino.

“Allie, respira, fai dei respiri profondi. Imita il petto di Niall.”
Disse Liam.

Cercai di respirare a tempo seguendo l'alzarsi del petto del biondo dietro di me.
Guardai gli occhi pieni di preoccupazione di Liam che si era chinato fino ad arrivare alla mia altezza.
Le mie mani erano salde sui polsi di Niall.
Iniziai a guardarmi intorno come se stessi cercando qualche cosa.

I minuti passavano sembrando eternità e solo dopo tanti respiri profondi fatti insieme a Niall che, molto probabilmente sentendo le urla della discussione tra me e il maggiore e gli oggetti caduti a terra a causa del mio tocco maldestro, ci raggiunse.
La testa smise di girarmi, chiusi gli occhi saldamente e riuscii a tranquillizzarmi.

Mi buttai subito, instintivamente tra le braccia di Liam stringendolo forte.
Mi alzò da terra sussurrandomi qualche parola per tranquillizzarmi maggiormente e si diresse verso il soggiorno per mettermi seduta sul divano.
Subito Niall arrivò sedendosi accanto a me passandomi il bicchiere d’acqua che aveva preso. Lo afferrai e bevvi.

“Tutto ok?” Mi chiese.
Annuii guardando i suoi oceani blu.

“Sì, adesso molto meglio. Grazie mille”
Niall mi strinse a se e potei vedere lo sguardo severo che rivolse a Liam.

“Scusa Allie, non volevo.”
Il maggiore disse balbettando abbassandosi alla mia altezza.
“Va tutto bene, veramente.”
Dissi sorridendo un po' per convincerlo.

Il telefono di Niall squillò nuovamente.
Mi diede un bacio sulla guancia chiedendomi con lo sguardo di scusarlo poi si alzò per rispondere e salì le scale.

“Vado a prenderti il vestito e le scarpe e poi andiamo ok?”
Annuii e restai sul divano mentre lui se ne andò.

Appoggiai il bicchiere per terra e chiusi gli occhi per non far uscire le lacrime che avevo tenuto dentro.
Mi sentivo vuota mentre con lo sguardo guardai la stanza di prima dove c’erano gli oggetti che avevo fatto cadere a terra.

Liam non si meritava tutto questo, non si meritava di vedere sua sorella quasi morente quel giorno.
Non doveva, eppure io lo avevo fatto accadere.

Mi alzai e raggiunsi la cucina raccogliendo gli oggetti e rimettendoli al loro posto e pulendo i pezzi rotti a terra di alcuni.

Liam ci stava mettendo più del solito e quindi decisi di andare da Niall per distrarmi un po’.
Ero curiosa di sapere cosa stava facendo.

Salii le scale della grande casa ed entrai nella sua camere senza permesso.
Stava sul computer e stava trascrivendo delle cose che erano segnate su un foglio.
Sul tavolo c'erano squadre, matite e fogli.

“Lo sai che per entrare si bussa?”
Disse ridacchiando.
“Cosa stai facendo?”
Gli chiesi.
“Cose per scuola.”
Molto limitativo, pensai.

Mi guardai intorno e andai verso una mensola dove c'era un foglio intitolato “Concorso”.
Lo lessi velocemente e vidi vari nomi tra cui il suo.
Più incuriosita lo lessi tutto, da cima in fondo.

Niall voleva realizzare uno dei sui sogni, oltre che realizzare un edificio.
Il sogno del biondino era di diventare un bravo ingegnere e costruire tante cose e quello era l'inizio.

Riposi il foglio sulla mensola e mi avvicinai a lui mettendogli un mio braccio intorno al suo collo e gli lasciai un bacio sulla guancia.
“So che ce la farai! Tu vincerai quel concorso, me lo sento”
Gli sussurrai.
Sul suo volto si formò un dolce sorriso.
Uscii dalla camera e mi diressi al piano superiore per vedere se Liam era pronto.

“Liam, ci sei?”
Chiesi aprendo la porta e lo notai seduto sul letto ancora da rifare con il cellulare in mano.

Non rispose e continuò a far scorrere il suo dito sullo schermo.
Mi sedetti vicino a lui appoggiando una mano sulla sua.

“Tutto bene?”
Non rispose.

Feci un sonoro sospiro.
“M-mi dispiace Liam per prima. Forse è meglio dire che mi dispiace per tutto. Per quello che ti ho fatto passare e io non me ne sono mai resa conto, pensavo solo a me e a quello che mi era successo. Scusami, scusami davvero perché io senza di te non sono niente.”
Le ultime parole, per qualche motivo, uscirono con la voce tremolante e bassa.

Alzò lo sguardo incontrando il mio.
Avevo visto quello sguardo tantissime volte nei film, nelle coppie, negli amici, ngli amanti e mi ero sempre chiesta cosa si provava.

“Non hai fatto niente, doveva andare così.”
Si alzò facendo scivolare la mia mano dalla sua lasciandomi solo con quella fredda risposta.

Ma in fondo, cosa mi aspettavo?

Prese la mia borsa, aprì la porta e si rivolse verso di me che ero intenta a guardarlo.
“Andiamo?”
Disse guardandomi.

Mi ripresi scuotendo la testa per liberarmi da quella specie di trans e mi alzi seguendolo.
Aveva ragione, non potevo fare altra scelta.

Salutammo velocemente Niall e uscimmo dalla casa dirigendoci verso la macchina.

Il cielo di Holmes Chapel era coperto con poche nuvole grigie, molto probabilmente le altre erano dentro di me.





 
Vi prego non uccidetemi per questo schifo di capitolo! E anche per il ritardo, ma la neve fa brutti scherzi togliendomi la connessione internet e poi sto compuer lo odio perchè la tastiera non funziona correttaente!

Cosa mi è saltato in testa di fare questo capitolo? Sinceramente non lo so! Forse volevo far vedere che comunque anche dopo l'arrivo di Liam, Allie è legata ancora al passato, ancora le venfono questi attacchi! Forse volevo far capire che non è facile la vita, che il passato è la tua bas di tutto!
Ok, meglio che me ne sto zitta e se non ricevo un numero bello di recensioni confronto agli altri capitoli posso capire il perchè!
Ma vi prometto che il prossimo sarà bello!
Volete una piccola frase?

"Appoggiai la mia fronte sulla sua così che i nostri nasi riuscirono a sfiorare. Volevo baciarlo, volevo sentirlo.
"
Sono cattiva!
 Mi dileguo e mi scuso ancora per questo capitolo che non mi convince tanto, forse la fine è la parte che prferisco!
Voi che dite?
Alliexx
P.S: grazie a tutte voi di sserci sempre con le vostre meravigliose recensioni!


 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4 N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono: https://twitter.com/WWATMilan

Se volete farmi una domanda su Ask.fm: http://ask.fm/AliceZenatti



 

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Capitolo 21
*** Incredible ***







 


Chapter 20
 
Incredible
 
POV. ALLIE
“Agitata?”

Eravamo appena saliti in macchina e avevo già iniziato a muovermi in continuazione sul sedile torturandomi le mani.

La situazione tra me e Liam sembrava essersi calmata in pochissimo tempo visto il sorriso che mi rivolse.

Ero preoccupata: non sapevo cosa potevo dire a Zayn visto che il giorno prima gli avevo detto che doveva finire quello che c’era tra me e lui e ora stavo su questa macchina indirizzata alla mia casa sperando con tutta me stessa che non fosse da qualche suo amico, ma che fosse in casa. Stavo ritornando da lui e se mi avrebbe rifiutato lo avrei capito pienamente. Insomma, lui è una persona non un oggetto.

Non sapevo se il finale sarebbe stato orribile come sempre o per la prima volta a lieto fine.

“Sto iniziando a farmi paranoie. Tu che dici?”

Risposi a Liam guardandolo mentre accellerava per uscire dal vialetto.

“Dimmi una tua paranoia.”

Stava scherzando, vero?

Il suo movimento che fece verso di me con la testa mi fece capire che non stava affatto scherzando. Stava aspettando una mia risposta.

Voleva farmi sentire ridicola?

Abbassai la testa e fissai le mie mani che ancora si muovevano.

“Credo che dopo oggi tutto potrà cambiare e non so se sarà positivo o negativo.”

Sentii la sua voce vibrare in una piccola risata.

“Perché non vai a scoprirlo?”

E la macchina si fermò.

Guardai fuori dal finestrino mentre mille emozioni si sovrapponevano alla vista della mia casa.

Rivolsi uno sguardo verso Liam il quale mi guardava con un dolce sorriso.

Annuii e mi allungai verso i sedili posteriori prendendo la borsa.

Mi ritrassi e slacciai la cintura di sicurezza.

“Ci sentiamo dopo”

Annunciò Liam.

Gli sorrisi scendendo dalla macchina e chiusi la portiera dietro di me.

Fui invasa da una strana sensazione: una parte di me voleva andare dentro casa e rivedere Zayn; l’altra voleva restare con Liam.

La macchina si mise in moto e sfrecciò via sulla strada seguita da un mio cenno di mano.

Chiusi gli occhi e mi avviai verso la porta estraendo le chiavi dalla tasca laterale della borsa.

Inserii la chiave argentata e fredda e la girai fin quando la porta si aprì.

Entrai lasciando le chiavi sul mobiletto vicino. Cercai con lo sguardo il moro ma di lui non c’era traccia, nemmeno in cucina.

“Zayn!”

Lo chiamai mentre salivo le scale.

Mi diressi verso camera sua bussando. Dopo poco entrai ma non era nemmeno lì.

Delusa chiusi la porta e mi diressi verso la mia stanza che era a pochi passi.

Mi bloccai di fronte alla mia porta trovando un bigliettino verde attaccato che attirò la mia attenzione.

Ci sono, devi solo scoprire dove sono. Entra! Zayn.

Sorrisi e riguardai il fogliettino con la sua scrittura un po’ disordinata, come la mia.

Il mio cuore andava all’impazzita e mi morsi il labbro inferiore. Non sapevo cosa aspettarmi ma un senso di felicità mi invase.

Entrai guardandomi intorno e vidi che sul letto c’erano dei vestiti. Mi avvicinai posando la borsa vicino all’entrata. Mi sistemai una ciocca dietro l’orecchio e portai la mano alla mia bocca mordicchiando la pelle mentre guardavo attentamente i miei jeans blu, la maglia nera a fascia, una felpa grigia e le mia scarpe nere. Accanto era presente un fogliettino giallo girato. Con la mano libera lo girai e lo lessi.

Che ne dici di indossarli dopo? Non sono male in fatto di moda, no? Apri la finestra e guarda giù. Z.”

Ridacchiai e scossi la testa. Quanto poteva essere incredibile quel ragazzo?

Misi il fogliettino sui vestiti e guardai la finestra pensando a cosa potevo trovarmi una volta aperta.

A passo veloce la aprii e guardai giù: un grande lenzuolo bianco era steso sul prato del nostro giardino che circondava la casa e su di esso c’erano delle scritte.

Vuoi uscire con me questa sera? E sì, è un appuntamento

Affianco a esso c’era lui che mi guardava e sorrideva.

Misi una mano sulla mia bocca coprendo così il sorriso che si era formato.

Ero sorpresa dal suo meraviglioso gesto!

“Tu sei pazzo!”

Gridai ridendo per farmi sentire.

Richiusi la finestra e uscii di fretta dalla stanza, facendo attenzione a non inciamparmi nei miei stessi piedi mentre scendevo le scale. Velocemente entrai in cucina e uscii dalla porta che portava all’esterno.

Girai l’angolo e lo vidi girato nella mia direzione con le braccia incrociate e un sorriso da togliere il fiato.

A passo svelto lo raggiunsi e gli misi le braccia al collo per stringerlo forte a me come non avevo mai fatto!

Subito ricambiò l’abbraccio.

In quel momento sentii quando mi era mancato averlo accanto a me nonostante fosse passato meno di un giorno.

“Lo posso prendere per un sì?” Sussurrò.

Mi staccai da lui mettendo le mani unite dietro la sua nuca e annuii sorridendo mentre guardavo i suoi occhi infiniti.

“Quanto tempo volevi aspettare prima di farmi un bel sorriso come questo?”

Sorrisi ancora di più sentendo le guance riscaldarsi: in effetti la sera precedente avevamo solo discusso.

Le nuvole si spostarono per far filtrare i raggi del sole che puntarono su di noi.

Appoggiai la mia fronte sulla sua così che i nostri nasi riuscirono a sfiorarsi. Volevo baciarlo, volevo sentirlo.

Cercai di annullare le nostre distanza ma non me lo permise tirandosi indietro.

“Per quando vorrei darti un bacio anche io, voglio fare le cose per bene. Niente baci fino a fine serata.”

Disse sorridendo.

Risi staccandomi da lui.

“Ma non è giusto Zayn! Uffa.”

Rise anche lui vedendomi incrociare le braccia al petto.

“Sei ancora più carina quando fai così.”

Sentii le mie guance riscaldarsi e abbassai il viso ridendo.

“Aiutami con il lenzuolo pagliaccio.”

Disse.

Annuii aiutandolo a piegare.

“Toglimi una curiosità Zayn” Iniziai a parlare dopo averlo piegato un’ultima volta ritrovandomi così vicino a lui. “Dove lo hai preso?”

Chiesi indicando i telo bianco che teneva nelle mani.

Sorrise per poi arricciare le labbra mentre la sua mano si mise nei suoi capelli corvino scompigliando un po’ la sua cresta.

“Ecco… l’ho preso dalla camera di Karol”

Scoppiai a ridere. Sembrava così preoccupato.

“Rilassati, ne ha tantissimi che potrebbe farne la collezione.”

Replicai facendo ridere anche lui mentre rientravamo all’interno.

“Posso tenerlo io il telo?”

Chiesi con il sorriso che non mi avrebbe mai lasciato in questa giornata.

“Certo”

Me lo porse e prontamente lo afferrai abbracciandolo.

“Ti va di mangiare qualcosa visto che sono quasi le due?”

Annuii guardando l’orologio.

“Certo però cucini tu!”

Dissi per poi correre fuori dalla stanza senza lasciarlo replicare.

Salii nuovamente le scale per raggiungere la mia camera.

Mi distesi sul letto facendo attenzione ai vestiti che vi erano sopra.

Ero felice, dopo tanto tempo mi sentivo in pace anche con me stessa.

Presi il cellulare per mandare un messaggio a Liam raccontando quello che era successo e di come mi sentivo.

Lo sbloccai, composi velocemente il testo del messaggio e lo inviai. Ritornai sulla schermata iniziale e rimasi a fissare la foto di me e di Zayn.
Non so per quanto tempo la fissai ma decisi che dovevo sviluppala e attaccarla sulla parete monotona della mia camera.

“È pronto!”
La voce di Zayn echeggiò nella casa avvisandomi che finalmente il mio stomaco poteva smettere di brontolare.

Scesi e mi avviai verso il tavolo dove mi aspettava un bel piatto di riso al curry e ovviamente Zayn seduto sulla sedia.

Mangiammo con calma, parlando un po’ per non metterci in imbarazzo. Insomma il ragazzo che è venuto a vivere nella mia casa mi aveva appena chiesto di avere un appuntamento con lui!

Aiutai il moro a sparecchiare come avevo sempre fatto da quando era qui.

“Zayn, da quando sei qui? Cioè che vivi qui?”

Chiesi incuriosita. La mia memoria era un po’ pessima.

Il moro aggrottò la fronte pensandoci.

“Mh… Se non sbaglio da quasi tre settimane.”

“Sei sicuro? Mi sembra tantissimo! Allora sono passati dieci giorni alla fine della scuola, tu sei venuto quattro giorni prima, quindi siamo a quattordici poi…”

Zayn continuò il mio ragionamento.

“Poi mi è bastata un’altra settimana per farmi convincere che sei te quella che voglio, quindi sì, sono tre settimane”

Disse guardandomi mentre io avevo la bocca aperta.

Lo ammetto mi aveva fatto restare senza parole. La richiusi e gli diedi uno sbuffo sula sua spalla ridacchiando.

Pazzo e incredibile.

“Ti va di fumare così dopo vado da Louis e Harry?”

Annuii alla sua richiesta e lo seguii nel corridoio dove prese la sua felpa e uno zaino che era lì e uscimmo dalla porta d’entrata.

Mi porse la sigaretta dopo aver preso la sua e ci sedemmo sui gradini del portico.

Dopo vari tiri a guardare un punto di fronte a noi decisi di rompere il silenzio.

“Come mai vai da loro?”

Si alzò e spense la sigaretta nel portacenere usato solitamente da me. Scese l’ultimo scalino e si posizionò di fronte al mio sguardo, infatti si inginocchiò per arrivare alla mia altezza. Mi mise una ciocca dietro l’orecchio accarezzandomi la guancia.

Fissai le sue labbra che sembravano chiamarmi.
Avevo bisogno di un bacio disperato da parte sua.

“Te l’ho detto, voglio fare le cose per bene. Ti vengo a prendere alle otto.”

Mi lasciò un bacio sulla fronte e si alzo.

“Ci vediamo dopo”
Disse prima di voltarsi e andarsene.




 

Buon pomeriggio!

Allora, mi scuso per il capitolo precedente che ha portato anche a una recensione neutra. Insomma era prorio schifoso visto anche il numero di recensioni che è calato! Ma spero che questo capitolo porti bene! 
E mi scuso anche per il ritardo!

Allora che ne dite?
Finalmente la situazione di Allie sembra stabilirsi,ma si vedrà!


IERI QUANTE HANNO VISTO I BIRTS?
Sono stati fantastici! Mi sono piaciuti! E poi i ragazzi stupendi come sempre e ovviamente il nostro caro Harold deve farsi notare! Ho riso tantissimo!

Ok, non so più cosa dire. Spero che non vi deluda più! 
Grazie di tutto!
Alliexx
P.s: voglio precisare che la protagonista non si chiama "Allie" perchè è la mia firma, ma c'è un motivo :)


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4 N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

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Capitolo 22
*** Two Souls ***


 

 

Capitolo 21:

Two Souls

POV. ALLIE

La mia camera era davvero un disastro: vestiti in giro ammucchiati su sedie o sul legno del pavimento; libri di scuola sugli scaffali che bastava un soffio che cadessero giù!

Mi imboccai le maniche della felpa e iniziai a fare pulizia accendendo lo stereo facendo partire la musica a un volume abbastanza alto consapevole di poter essere sgridata dalla vecchietta che abitava accanto a noi.

C’era di tutto e di più in quella stanza.
Mi facevo schifo da sola.

Presi uno scatolone e ci scrissi “High School” e misi quaderni, raccoglitori, libri e vari materiali nello scatolone.
Magari un domani sarebbero serviti.

Buttai tutti i vestiti che trovai in giro a lavare accendendo così la lavatrice.
Svuotai il cestino della spazzatura e passai con l'aspirapolvere e il moccio la mia stanza.
Infine aprii la finestra per far asciugare velocemente e misi un po' in ordine il mio armadio mettendoci dentro il telo bianco di Zayn.
Il sole era nel cielo e poche nuvole lo circondavano: una bellissima e stupenda giornata.

Mi misi al centro della stanza e valutai il mio lavoro.

“Devo dipingere la camera e sviluppare alcune foto.”
Pensai ad alta voce.

Sentii lo sbattere della porta e corsi giù per le scale: era mamma.

La salutai e aiutai con le borse della spesa che aveva nelle braccia.

“Mi sono fermata a comprare qualche cosa dopo il lavoro visto che non c’è mai niente in questa casa!”

Risi dandole ragione mentre mettevo le varie cose negli scaffali.

Era in piedi con una mano appoggiata al tavolo e l’altra sul suo fianco e sorrideva.

“Qualcosa non va?”

Dissi con certezza mentre mi guardava.
Mi metteva inquietudine.

Scosse la testa.

“No, ti vedo solo felice.”
Affermò alzando le spalle.

“Nell’ultima ora ho messo in ordine la camera e non vedo l’ora di farmi una bella doccia!”
Dissi semplicemente.

“Oh ecco perché è uscito il sole!”
Ridacchiando guardando fuori dalla finestra.

Si spogliò della giacca mettendola sull’appendiabiti e si sedette sulla poltrona nell'altra stanza.

“Dov’è Zayn?”
Chiese alzando la voce per farsi sentire da me che ero ancora in cucina.

“È da Louis e Harry, viene alle otto”
Dissi sedendomi vicino a lei una volta finito di mettere apposto la spesa.

“Cosa c’è tra di voi?”
Mi chiese guardandomi maliziosamente.

Roteai gli occhi al cielo sbuffando.

“Niente di ché.”
Risposi con noncuranza.

Improvvisamente girò la testa verso di me.

“Dici sul serio? Pensi che non sappia quello che sta succedendo?”
Affermò
 in modo scherzoso.

“Mamma, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Sul serio”
Dissi cercando di convincerla.

Mi guardò piegando la testa da un lato e corrugando la fronte.

Sbuffai portando le mani al cielo.

“Ok questa sera usciamo insieme e se mi vuoi scusare.” Dissi alzandomi “Me ne vado a fare una doccia per evitare la conversazione.”

Finii il discorso indicando le scale e raggiungerle.

“Allie.” Disse facendomi fermare.
“Non c’è nessun problema se avete una relazione, solo cercate di non fare smancerie e quelle cose varie quando ci sono io, intesi?”

“Non ti preoccupare, fidati di me!”
Dissi mentre salivo le scale sorridendo.

Presi l’occorrente per farmi una bella doccia e mi chiusi in bagno.

Ero davvero felice che finalmente qualcosa nella mia vita andasse nel verso giusto.

Dovevo buttarmi, dovevo prendere quel treno e scoprire che viaggio mi aspettava. Forse sarei riuscita a uscire una volta per tutte dal quel passato che mi ha incatenato per troppo tempo.

Chiusi l'acqua e uscii dalla doccia e guardai l’ora del mio telefono, mancava tantissimo tempo.

Mi misi dei vestiti comodi e diedi una rapida asciugata ai capelli che a contatto della luce del sole che entrava dalla finestra risultavano più rossi.

Mi recai in giardino con un libro in mano sedendomi sulla sedia e qualche volta volli distaccare lo sguardo dal libro per guardare il sole che man mano scendeva colorando il cielo di fantastici colori.


 

Il mio cellulare mi avvisò che mancavano una quindicina di minuti alle otto e a passo veloce raggiunsi la mia camera che sembrava quasi irriconoscibile.
Mentre mi toglievo la maglia mia mamma aprì la porta e fece irruzione con la testa.

“Allie mi manca un lenzuolo bianco, lo hai visto?”
Chiese guardandomi.

Mi morsi un labbro per trattenere una fragorosa risata mentre mi giravo verso lei.

“Umh, no!”

“Ok, preparati pure e se hai bisogno chiamami.”

Disse prima di chiudere la porta.

Scoppiai a ridere scuotendo la testa al pensiero di quel lenzuolo bianco che  era diventato mio poche ore prima diventando un bellissimo ricordo.

Mi vestii con gli abiti che Zayn mi aveva chiesto di indossare, mi truccai mettendoci più del solito perché la mia mano tremava per la agitazione.

Il campanello suonò e mi precipitai a mettermi le scarpe afferrando così anche la borsa e in pochissimo tempo fui all’entrata.
Salutai mia mamma avvisandola che ci saremmo viste domani e uscii dalla porta.

Mi voltai e c'era lui vestito con un semplice paio di jeans neri e una maglietta bianca con qualche disegno grafico.

“Puntualissimo Malik!”

Dissi avvicinandomi a lui per dargli un bacio sulla guancia.

Mi prese la mano e si diresse verso la mia macchina.

“Dai sali!”

Disse aprendomi la portiera.

Mi sistemai sul sedile e mi allacciai la cintura aspettando che entrasse.

“Ti porto in un posto qua vicino, ma credo che ti piacerà.”

Mi sorrise e mise in moto la macchina uscendo dal vialetto.

Parlammo un po’ delle nostra strana giornata.

Parlò tantissimo, non di cose serie, ma di cose qualunque e io rimasi ad ascoltarlo affascinata dai suoi movimenti.

Era così bello dall'aspetto misterioso che volevo solo baciarlo.

La macchina si fermò e scendemmo.

Davanti a me si presentò un piccolo ristorante collocato fuori da Holmes Chapel.
Sullo sfondo del ristorante c’era un bosco e si poteva intravedere delle luci che segnavano un sentiero.

Il moro mi prese la mano sorridendomi e facemmo irruzione nel ristorante dove c'erano molti tavoli già occupati da persone.
Il cameriere ci indicò un tavolo e ci sedemmo sfogliando i menù.


POV. ZAYN

Le nostre ordinazioni arrivarono in pochissimo tempo: lei aveva ordinato un piatto completamente vegetariano mostrando un bellissimo gioco di colori, invece io avevo ordinato un mix di frutti di mare su foglie di lattuga e contorno di patate al forno.

Mi complimentai da solo del bellissimo ristorante che avevo scelto.

“Zayn, tu credi nell'amore?”

La rossa si rivolse verso di me appoggiando le posate ai lati del suo piatto.

Si vedeva che aveva preso 'coraggio' per farmi questa domanda.

“Io credo che l'amore sia quando stai bene con qualcuno. Solo che ci sono varie tipologie, insomma c'è l'amore fraterno, l'amore verso gli amici, l'amore verso uno sport e l'amore verso una persona.”

“E cosa pensi dell'amore verso una persona?”

Mi chiese guardandomi diritto negli occhi, come se volesse scrutarmi.

“Quel tipo d'amore è quello che ognuno di noi ha bisogno. Quel tipo d'amore che può far star male, ma allo stesso tempo fa star bene. È quello più pericoloso, e quello più giusto. È pieno di parole con cui descriverlo, ma che tra di loro sono si contrastano: insomma gli opposti si attraggono. Io credo che dobbiamo viverlo almeno una volta, quindi sì credo in quell'amore verso la persona che sa sempre strapparti un sorriso, che ti fa calmare quando sei arrabbiato, che ti sa capire, che ti fa sentire bene.”

E così conclusi il mio semplice discorso.

Lei era rimasta lì, tutto il tempo ad ascoltarmi, ad assimilare le mie parole.

“Non avevo mai visto questo punto di vista sull'amore. E credo che potrei crederci.”
Ammise facendomi un piccolo sorriso.

“Posso farti io una domanda?”
Chiesi titubando un po'.

Allie annuì sorridendomi.

“Perché ho l'impressione che sei una persona solitaria?”
Chiesi sperando di non aver detto niente che potesse offenderla.

La sua bocca lasciò una piccola risata che venne coperta dalla sua mano e scosse la testa lasciando i suoi capelli rosso vivo ondeggiare.

“No, non sono solitaria. Sono sola che è diverso. Non dico che odio la gente, ma mi sento meglio quando non c'è nessuno in giro perché mi sento come un libro per gli altri: la copertina viene subito giudicata, ma nessuno si disturba a leggere le pagine.”
Concluse alzando le spalle.

Quelle parole sembravano descrivere anche me in un certo senso.

“Ma forse sei tu che non lasci leggere alla gente le pagine del tuo libro, non credi?”

Ci fu un attimo di silenzio.

“Può essere. Forse non voglio che gli altri si allontanino da me quando scoprono chi sono veramente. ”
Disse con fare ovvio e mi diede un po' fastidio perchè non si rendeva conto di quanta bellezza possedeva.

“Io credo che la prima sfida nella vita è scoprire chi sei. La seconda sfida è essere soddisfatto di ciò che scopri.”
Dissi incuriosito di una sua replica.

Sospirò abbassando lo sguardo per poi prendere parola.

“O forse non so nemmeno io chi sono, e se lo sapevo l'ho scordato.”

Allungai la mia mano prendendo la sua piccola che si era stretta in un pugno.
Le accarezzai la pelle facendo dei segni immaginari per farla rilassare.

“Io so chi sei tu. Ormai non sei più un segreto, ormai io ti sto leggendo perchè tu senza accorgertene hai lasciato che io ti leggessi. Tu non sei una persona forte alla fine, tu sei una persona che sopporta e voglio che insieme a me inizi a vivere invece che a respirare, voglio che nella tua testa quelle urla strazianti cessino, che diventi più sicura di te stessa, perchè le insicurezze uccidono quello che hai di bello e non voglio che le troppe ferite che hai, che le troppe guerre che hai affrontato facciano di te una persona che non vuoi essere.”

La sua mano strinse di più la mia e potei giurare che i suoi occhi quando incontrarono i miei si illuminarono. Potei giurare che quel verde smise di essere sbiadito dalle troppe lacrime che aveva versato tempo prima.

“Mi fido di te”
Disse in un sussurro che feci fatica a sentirlo.
Sbatté le palpebre e quando le riaprì sembrò che volesse trafiggermi con lo sguardo.
“Mi fido di te, Zayn. Voglio fidarmi di te. E se vale la pena rischiare, io mi gioco uno dei miei ultimi pezzi di cuore, solo per te.”

E in quel preciso istante capii che ero riuscito a conquistarla, che ero riuscito a farla sentire bene come solo lei merita.
Ci scambiammo dei sorrisi, sorrisi sinceri che dentro ognuno di noi fece luce in quel ammasso di tenebre che ci siamo portati sempre dentro.

Riprendemmo a mangiare e a parlare di posti che avevamo visitato, dei nostri sogni, un po' di tutto.

Ogni sorriso che faceva sorridevo anche io, quando rideva il mio cuore sembrava impazzire, quando mi guardava mi riempiva.

-Altro che droga, questa ragazza è molto meglio!-
Pensai.

Pagai e uscimmo dal ristorante.
 


La presi per mano e la condussi vicino al ristorante andando nel sentiero illuminato da piccole luci, che quando eravamo arrivati Allie stava fissando.

“Dove stiamo andando?”
Domandò lei guardando gli alberi attorno a noi.

“Sinceramente, non lo so, non ci sono mai stato”
Dissi ridacchiando.

Dopo pochi minuti arrivammo in un grande prato recintato con delle staccionate in legno che erano avvolte da luci bianche come quelle che si mettono sull'albero di Natale.

Non eravamo gli unici lì, c'erano altre persone, altri ragazzi, altre coppie.

Ci sedemmo cercando un posto più buio nel prato isolandoci. 

La rosse si distese guardando attentamente il cielo che quella serata era rimasto limpido lasciando spazio al meraviglioso mondo delle stelle.

“Sei bellissima.”
Dissi lasciando voce ai miei pensieri mentre la guardavo.

Improvvisamente alzò il busto sorreggendosi con il braccio.

“Anche se ho i fianchi larghi un metro, anche se non ho le gambe di una modella?”
Chiese fissandomi con i suoi occhi.

“È il tuo modo di essere bella.”
Dissi avvicinandomi di più al suo viso così tanto che riuscii a sentire il suo respiro.

“Saranno le dieci passate, pensi che siamo a fine serata?”
Disse fissandomi qualche volta le mie labbra.

“Credo proprio di sì!”
Sussurrai mentre le nostre mani si cercavano.

Annullammo quei pochissimi centimetri cominciando ad assaporarci approfondendo finalmente il bacio.

Aveva le labbra secche, secche e screpolate piene di spacchi, di taglietti, aveva le labbra di chi non riceveva un bacio da tanto, troppo tempo.

Cosa eravamo noi?
In quel momento eravamo tutto.
Due anime distrutte dal passato pronte per un presente.
Chissà magari anche per un futuro, insieme.


 


Hello sunshine!
Scusate per il ritardo con cui aggiorno e anche per l'ora ma sono abbastanza pigra in questi giorni e poi, oltre ad essere in vacanza sono successe alcune cose nella mia vita che sono già finite, niente di importante.
Non so se questo capitolo è lungo corto non lo so, lascio decidere a voi!
Mi prometto sempre di mettere sempre qualcosa di importante in questo spazio ma me ne dimentico sempre.
Allora nelle recensioni precedenti che ringrazio molto anche se sembra che sono calate, ho visto che qualcuno "vota" per Allie e Liam (date voi un nome alla coppia) voi che ne pensate?
Tornando al capitolo cosa vi è piaciuto di più?
E Cosa vi aspettate ora?
Voglio sentirvi!

Ieri è passato un anno esatto da quando mi sono iscritta su questo sito *so che non vi interessa* e non avrei mai pensato di pubblicare qua la mia storia e di incontrare tante persone!

Mi ritiro! Mi scuso per i ventuali errori!
E ringrazio tutte voi per essere ancora qui con me!
Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4 N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono: https://twitter.com/WWATMilan

Se volete seguire la storia potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me

 

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Capitolo 23
*** Paint ***


 
 


Capitolo 22

Paint


“Passami l'ultimo telo e poi possiamo iniziare!”

Dissi aspettando che Zayn mi passasse un telo grigio per coprire l'ultimo mobile della mia stanza.

“Ok abbiamo coperto tutto. Vado a prendere i colori e i pennelli.”

Affermò attirandomi a lui stampandomi un bacio.

“Verrà una cosa bellissima.”

Sussurrò sule mie labbra sorridendomi per poi uscire dalla mia camera.

Erano passati già tre giorni dall'appuntamento e sembravamo una coppia modello: lei che si sveglia nel proprio letto e lui le porta la colazione; lei che lo aiuta in tutto; lui che la prende per mano per andare al parco vicino casa.
Insomma passavamo tantissimo tempo insieme anche perché abitavamo insieme.
E quando dico abitare insieme vuol dire che dormivamo insieme, facevamo un po' a turno: una volta andavo nel suo letto e il giorno dopo lui veniva nel mio.
Può sembrare una cosa stupida e banale, ma per me no, perchè non mi era mai successo di addormentarmi con un bacio sulle labbra accanto a qualcuno di così speciale che mi stava salvando da me stessa, o meglio da chi ero.

Non c'era mai niente di malizioso tra di noi, lui le mani le teneva apposto a confronto di alcune coppie che vedevo solitamente fuori da scuola.
La notte finivamo ad addormentarci mentre parlavamo, oppure passavamo a farci foto con il cellulare.
Ad esempio una notte stavamo ridendo e parlando e Karol quando è tornata a casa ci ha richiamati un po' di volte!

Riguardo mia madre nessuno dei due le aveva parlato della nostra relazione quindi credo che avesse un po' di confusione in testa perchè, oltre a sorprenderci nella notte a dormire insieme, non avevamo mai fatto le così dette “effusioni d'amore” davanti a lei, anzi in sua presenza per quanto ci potesse essere a casa, sembrava che tra me e il moro ci fosse un filo di pura indifferenza, giusto qualche parola. Però quando Karol usciva di casa per raggiungere il lavoro, io e Zayn solitamente iniziavamo a ridere liberandoci dell'imbarazzo.

“Eccomi qui, ho preso un viola, un rosso, arancio, blu, verde, giallo, nero, bianco e poi pennelli e se vuoi nella mia camera ho delle bombolette per graffiti e fogli per stencil. Basta chiedere!”

Disse Zayn guardando il cesto che aveva in mano.

Avevo deciso di colorare la mia camera finalmente e Zayn si era offerto di aiutarmi.

“Graffiti? Tu fai graffiti?”

Chiesi con un pizzico di ironia.

“Oh ma tu hai davanti un grande maestro d'arte, non si vede?”

Scoppiammo a ridere entrambi.

“No, apprate gli scherzi, io disegno, mi piace disegnare e faccio qualche graffito su i muri e qualche disegno. Una volta ho disegnato una bambina mentre danzava.”

Affermò facendo una faccia buffa.

“Quella vicino al teatro in centro, dove c'è il parco?”

Chiesi speranzosa.

La avevo notata un paio di volte quando andavo a fare delle passeggiate con Niall, e fin dall'inizio me ne ero innamorata. Amavo i particolari come i capelli ricci corti tirati un po' all'indietro oppure la faccia della bambina rivolta verso il basso che sembrava volesse esprimere preoccupazione a un misto di tristezza.

“Esattamente! Non è nel mio stile lo ammetto, ma volevo fare qualcosa di preciso o diverso, non lo so spiegare. Qualche volta ci passo davanti e la fisso per trovarne un senso.”

Disse facendo spallucce mentre io lo guardavo con occhi sgranati pieni di meraviglia.

Sul suo volto si formò un sorriso compiaciuto.

“Cavolo! Ma come hai fatto a farla? E quando? Insomma c'è lì da tantissimo tempo, credo che ci sia da quasi quattro anni o di più!”

Ero davvero affascinata!

“Oh ma questo è un segreto tesoro! Non posso dirti come l'ho fatta! So solo che ho passato tutta la notte a farla mentre Harold mi cercava per tutta la città!”
Lo guardai per chiedergli se poteva raccontarmi.
Ero curiosa.

Lui capì il mio sguardo e annuì appoggiando il cesto dei colori sul pavimento.

“Ero andata a una festa quattro anni fa con Harry e avevo letteralmente esagerato con il bere, il fumare, ovvero avevo esagerato con la droga. Il riccio mi trascinò a forze a casa e dopo la ramanzina di sua mamma che nemmeno ricordo ero andato a dormire e dopo due ore mi ero svegliato. Credo che erano le tre o le quattro di notte.”

Disse mentre pensò a quel giorno.

“Mi svegliai prendendo i materiali per fare graffiti e misi tutto in uno zaino e uscii di casa andando senza meta per un po' fino ad imbattermi nel grande parco che circonda il teatro e iniziai a fare qualche disegno con le bombolette poi mi venne l'idea di fare un bel disegno e trovai quella parete e iniziai a tagliare i vari fogli per uno stencil, presi i pennelli e i colori che avevo, ovvero il nero, e produssi quella bambina. Dopo un po' di tempo qualcuno ci mise delle farfalle intorno.”

Finì il discorso e mi guardò sorridendo.

“E Harry?”
Domandai mentre mi sedevo sul pavimento.

“Per mia fortuna, credo, avevo il telefono con me e qualche volta sentivo che iniziava a vibrare per poi smettere ma ero troppo concentrato e quando finii il disegno sistemando gli ultimi dettagli risposi alla centesima chiamata dicendogli che ero lì e di stare tranquillo però mi venne a prendere e ritornammo a casa.”

“Aspetta, ma avevate sedici anni nessuno di voi aveva la macchina!”

Dissi sicura.

“Ma Harry non è un angelo. Per venirmi a prendere prese l'auto di sua madre che solo dio sa come ha fatto a non sbatterci fuori di casa.”

Disse ridendo portando le mani al cielo.

“Iniziamo?”

Annuii alla sua richiesta e mi alzai in piedi.

Dopo varie ipotesi su come colorare le pareti iniziammo a prendere i colori e dipingere quelle monotone pareti.

Presi il nero iniziando a colorare la parete che rientrava rispetto l'armadio bianco che la affiancava.

Zayn prese il blu, il mio colore preferito, colorando intorno alla porta per quanto fosse possibile, il muro fino a incontrare l'angolo.

La parete dove c'era la finestra decidemmo di tenerla bianca, ma intorno alla cornice di legno, anch'esso bianco, della finestra colorammo di rosso facendo qualche decorazione con delle linee semicircolari alle punte del quadrato che si era formato.

Passammo così tutto il pomeriggio, dipingendo la mia camera.

La serietà? No, non c'era.

Infatti dopo una ventina di minuti che avevamo iniziato il lavoro Zayn con mia grande sorpresa mi venne ad abbracciare da dietro iniziando a baciarmi il collo.
Dolce vero?
Invece no! 
Le sue mani piene di colore, quando si appoggiarono sulla mia maglietta alzandola di poco, mi sporcò la pelle di blu e rosso e lì iniziò una guerra infinita tra schizzi di colore che andarono a sporcare i teli, i nostri vestiti e le nostre facce. Qualche volta uno di noi dava bandiera bianca allora smettevamo per poi iniziare di nuovo il gioco.

Risultato?
Impiegammo il doppio del tempo per finire le pareti;
Impiegai più di un ora, più di una doccia per togliermi tutto il colore di dosso;
La risata sonora di Karol quando ritornò a casa;
Il divertimento infinito;
Il voler del bene a Zayn che si era decisamente amplificato in modo spaventoso.


 

“Ragazzi è pronta la cena!”

Urlò Karol dalla cucina mentre ero in camera di Zayn a discutere sulla mia camera.

Il moro urlò di rimando dicendo che stavamo arrivando.

“Zayn io ti do la frase e tu la scrivi sulla parete nera che ho fatto ok?”

Sbuffò per la decima volta.

“Perché non puoi farlo tu? E poi non capisco cosa devo scrivere, non è inglese!”

Mi alzai prendendogli il foglio con la frase che aveva tra le mani.

“È italiano Zayn, e lo sai che io sono inesperta su questo campo, non so essere precisa e scrivo malissimo, invece credo che da un artista verrebbe meglio o forse, non sei capace?”

Dissi sfidandolo.

Si irrigidì alzando gli occhi al cielo.

“Ok va bene, ma voglio comunque che lo scrivi te! Io lo scrivo e tu lo ripassi va bene?”

Disse mentre apriva la porta della camera.

Lo guardai e lo baciai.

“Va bene.”
Sussurrai sulle sue labbra cedendo.

"Ah un'ultima cosa! Rifatti crescere la barba!"
Dissi girandomi verso di lui.

"Sai se qualcuno non me la sporcava di colore la avrei ancora!"

 

Cenammo in tranquillità scambiando qualche battuta con Karol.

“Allie puoi fermarti qua un attimo?”

Chiese mia madre mentre stavo mettendo i piatti in lavastoviglie seguita dal moro.

Feci un cenno a Zayn il qualche se ne andò chiudendo la porta dietro di sé.

Mi avvicinai al tavolo sedendomi affianco lei.

“Tu sai se Zayn si fa ancora?”

Ci pensai un attimo.

“Non lo so, ma non l'ho mai visto andare in astinenza quindi credo che ne abbia ancora.”
Passavo molto del mio tempo con Zayn e non lo avevo mai visto innervosito, arrabbiato o i tipici segni di distacco dalla droga.

Lei annuì.

“Nemmeno io ho notato qualche forma di astinenza e quindi credo che abbia ancora della droga, ma credo che abbia diminuito le dosi. Puoi entrare nell'argomento con lui?”
Mi chiese con tono supplichevole.

“Farò quello che posso.”
Affermai sicura alzandomi dalla sedia per raggiungere la porta.

Mi fermai dietro di lei mettendole una mano sulla spalla per poi raggiungere la porta, aprirla e richiuderla.
Appoggiai la mia schiena sulla porta facendo un respiro profondo.
Chiusi gli occhi e lasciai la mia testa che cadesse verso il basso.

Mi ritirai su mettendo una mano nei capelli per sistemarli e con calma raggiunsi il piano superiore.

Entrai nella mia camera dando un'occhiata al nostro lavoro e vidi che sulla parete nera c'erano dei segni fatti a matita. Spostai un telo per prendere la felpa dentro un cassetto e la indossai chiudendo la zip.

Uscii e mi ritrovai subito dopo la porta di Zayn.
Feci un sorriso e bussai.

“Arrivo.”
Sentii la sua voce dall'altra parte.

“Zayn sono io, prenditi una felpa e andiamo a farci una passeggiata. Ti aspetto giù.”
Lo avvisai restando tranquilla.

Scesi dalle scale fermandomi davanti a Karol.

“Mamma usciamo a farci un giro. Uhm... hai visto le mie sigarette?”
Chiesi indecisa.
Non che mia mamma non sapesse che fumavo, ma non era molto piacevole parlarne.

“Sì le ho viste nel soggiorno sul tavolino.”
Annuii dirigendomi verso l'altra stanza prendendo il pacchetto.

“Eccomi.”
Annunciò Zayn felice.

Salutammo Karol e uscimmo di casa dopo aver preso le chiavi.

Iniziammo a camminare mano nella mano solo con il silenzio dei nostri sorrisi.

“Che scuola hai frequentato?”
Chiesi rompendo il silenzio.

Zayn sbuffò divertito.

“Sono stato sbattuto fuori dalla scuola pubblica in seconda o terza superiore, non ricordo. Successivamente sono entrato nel centro dove ho potuto frequentare dei corsi scolastici lì. Ho superato tutti gli esami con dei buoni voti era la mia condotta che mi fregava. Non sono mai stato un ragazzo raccomandato dalle mamme per le loro figlie.”
Disse facendo una piccola pausa dove ne approfittai per fargli una domanda.

“Per la droga? Nel senso che a causa della droga facevi il 'cattivo' ragazzo?”

Si fermò e si appoggiò sul muretto attirandomi verso di lui.

“Esattamente. La droga non mi ha mai aiutato ad essere bravo, mi ha solo aiutato a non pensare, mi ha aiutato a staccarmi da questo mondo per un tempo determinato.”
Lo guardai nei suoi grandi occhi.

Mi afferrò le mani con le sue e abbassò lo sguardo su di esse.

“Vuoi sapere perchè non sono in astinenza?”

Annuii.

“Credo che la risposta la sai benissimo.”
Disse con voce profonda mentre riportava il suo sguardo sul mio.

Istintivamente tolsi le mie mani dalle sue facendo un piccolo passo all'indietro.

“Zayn tu sei qua per uscire dalla droga e tu ancora ti fai?”

Domandai. Che domanda stupida!

“Cioè...” Sospirai. “Non voglio che tu lo faccia ancora, voglio che te ne liberi.”
Dissi con gli occhi lucidi causa del nervosismo di quel momento.

“Pensavo che la avevi buttata via tutta.”
Continuai.

“In quel momento volevo liberarmene veramente, te lo giuro, ma è difficile. È come smettere di fumare, hai mai provato?”

Feci un profondo respiro e annuii.

Avevo provato tante di quelle volte che il massimo era stato un mese senza sigarette.

“Sì ho provato e non ci sono mai riuscita. Hai ragione. Ma hai diminuito la dose vero?”

Girò la testa verso la strada accennando un piccolo sorriso.

“Ho diminuito la dose e quindi riesco anche a controllarmi con il comportamento rispetto a prima. Credo che se continuo a diminuire la dose riuscirò a smettere dal tutto e lo so che sarebbe meglio smettere da un momento all'altro ma ho paura, Allie! Cavolo ho una paura fottuta di poter diventare aggressivo nei tuoi confronti perchè ho bisogno di quella merda! E non mi perdonerai mai se ti facessi ancora del male.”

Gli accarezzai la guancia riavvicinandomi a lui.
Lo baciai a stampo tentando di tranquillizzarlo.

“Non sei da solo Zayn. Non lo sei, ora non più."
Dissi mentre sopstavo la mia mano nei suoi capelli e appoggiavo la mia fronte sulla sua.
"Dove ne hai?"

Il suo sguardo era insicuro quando si stacco da me.

“Zayn devi fidarti di me.”

Lo vidi frugarsi nei jeans e tirò fuori il portafoglio di cuoio nero.
Aprì la parte delle banconote dove sulla stoffa c'era un taglio lungo e tirò fuori due piccole bustine.

“Come te le fai?”

“Ultimamente la fumo, ma qualche volta la sniffo. Molto tempo fa avevo provato a farmele in vena ma non l'ho più fatto da quando sono entrato nel centro.”

Presi il suo braccio e gli tirai indietro la manica della felpa e iniziai a guardare il braccio accarezzandolo appena sentendo qualche piccola cicatrice provocata dalle siringe.
Non le avevo mai notate.

“Quando ne fai uso?”

Domandai lasciandogli il braccio.

“Quando vado fuori di casa da solo o la mattina presto prima che ti svegli.”

Sgranai gli occhi e mi chiesi perchè non me ne ero mai accorta, insomma l'odore si sente ma io non mi ero mai accorta di niente!

“Mi portavo sempre un profumo, non sono così stupido.”
Alzai gli occhi al cielo unendomi nella piccola risata di lui.

“Ok, va bene. Devo sapere qualcosa d'altro?”

Scosse la testa mentre rimetteva nella tasca il portafoglio.

“Come ti senti?”
Mi domandò.

“Mi sento in dovere di tirati fuori da tutto questo, dal tuo passato.”




Dopo molti movimenti bruschi riuscii a liberarmi dalla stretta di Zayn che dormiva beatamente.
Mi alzai uscendo dalla sua stanza inciampando nei vestiti sul pavimento.

Entrai in camera mia che ancora odorava di intonaco.
Senza accendere la luce andai verso la finestra per guardare l'oscurità di quella notte.

Accesi la luce subito dopo prendendo dei pennelli e il colore bianco e mi avvicinai alla parete nera colorata il pomeriggio prima.

Iniziai a scrivere a caratteri grandi.
Iniziai a scrivere con decisione.
Iniziai a scrivere ciò che sentivo dentro di me, ormai da poco tempo.

Era tornato Liam, colui che mi ha salvato nel passato.
Era arrivato Zayn, colui che mi stava salvando.
Probabilmente sarebbe arrivato un'altra persona nella mia vita, o forse sarebbe stata la stessa che mi aveva già salvato.

Mi allontanai dalla parete e chiusi la vernice bianca e fissai la scritta.


Caro passato, grazie per tutti i tuoi insegnamenti.
Caro futuro, adesso sono pronta.




 

Hello!
Eccomi qua con il captilo numero 22 (Yeah).
Ok. Ammetto che ci sono delle parti che non mi convincono molto, ma mi dispiaceva cancellarlo!
E voi che ne pensate?
Spero di non avervi deluse!
Sapete la bambina fatta da Zayn, ovvero quella del branner? Beh, care ragazze esiste veramente, e la trovate solo qua a Trento!
Spero di ricevere tanti commenti positivi e ringrazio chi segue la mia storia e la apprezza!
Grazie a tutte!
Buonanotte.
Alliexx
Ecco la foto della bambina :)



 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4 N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono: https://twitter.com/WWATMilan

Se volete seguire la storia potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me


 

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Capitolo 24
*** White ***




WHITE

 

Capitolo 23:



POV. LIAM

“Pronto?”

Risposi al numero sconosciuto.

“Bentornato tra di noi Liam! Cavolo, pensavo che mi telefonassi!”

“Oh Karol! Hai ragione! Mi dispiace, ma ho perso tutti i numeri del telefono in questi anni e non sapevo quando potevo trovarti a casa! Come posso rimediare?”
Chiesi ridendo.

Non mi ero dimenticata di lei solo che da quando ero ritornato volevo riallacciare i contatti fuori dal contesto familiare.

“Allora fammi pensare. Ti va di venire a pranzo da noi? Io stacco tra poco e ti preparo il tuo piatto preferito e invita anche Niall! Voglio sentirmi di nuovo in famiglia, in un certo senso!”
Dichiarò ridacchiando.

“Certo, avviso Niall e poi ti raggiungiamo. Va bene verso mezzogiorno e mezzo?”

“Ottimo! Ci vediamo dopo! Ho bisogno anche di parlare con voi due. A dopo Liam.”

Chiusi la chiamata e lasciai cadere il telefono sulle coperte del mio letto.

Mi distesi e potei giurare di aver sentito il profumo del latte corpo di Allie. Era ancora un mistero quel profumo, odorava di vaniglia con qualcos'altro di speciale.

La rossa non si faceva sentire da dopo il suo appuntamento da 'sogno', come definiva lei, con Zayn.

Mi mancava, e non potevo negarlo.

“Liam? Tutto ok?”
Mi tirai su di scatto spaventato.

“Niall, non ti avevo sentito! Siediti.”
Dissi al biondo che si sedette accanto a me.

“È da un po' di giorni che ti vedo strano.”
Continuò Niall cercando il mio sguardo.

“Non lo so quello che mi sta succedendo. Solo che..." 
Mi interruppi lasciando un sospiro prima di continuare
“è una cosa stupida Niall, ma io volevo passare del tempo con Allie.”

“Liam è normale. Non la vedi da cinque anni! Solo che ora le cose sono cambiate, ecco. Insomma lei sta con Zayn adesso e vuole passare del tempo con lui. Vedrai che si sistemerà tutto.”

Annuii mentre guardavo i suoi occhi tanto simili a quelli di mia madre.

Niall era un persona sempre portata a pensare positivo.
Era sempre lui a dire che tutto sarebbe andato bene.

“Karol ci ha invitato a pranzo da lei oggi, alle dodici e mezza dobbiamo essere lì.”

“Perfetto, così finalmente vedremmo Allie!”

Annunciò euforico cercando di coinvolgere anche me.

“E Zayn.”

Aggiunsi senza pensare.

Niall mi guardò strano ma si alzò e scese di sotto e io mi ributtai a peso morto sul letto.

Il mio cellulare vibrò avvertendomi di un messaggio.
Allie.

Karol mi ha detto che venite da noi! Dobbiamo parlare. :)”

Rilessi il messaggio più di una volta senza pensare a niente.

Pensavo al bianco che si stava espandendo dentro di me.
Non ero triste, ma nemmeno felice, mi sentivo vuoto come se non riuscissi a esprimere emozioni.

Non sapevo cosa mi stava succedendo.



 

“Niall sei pronto? Sono i venticinque, muoviti!”

Chiamai per la decima volta mio fratello il quale scese subito di corsa le scale inciampandosi negli ultimi scalini venendomi addosso.

“Eccomi!”
Disse rimettendosi in equilibrio sorridendo.

“Sì ho notato!”

Aprii la porta di ingresso e uscii sul portico di legno aspettando che Niall chiudesse la porta a chiave.

Dopo un po' di discussioni inutili e banali su chi doveva guidare, il biondo lasciò me alla guida e dopo essere saliti accesi il motore uscendo dal vialetto indirizzato a casa di Allie.

Parcheggiai la macchina e Niall senza aspettarmi scese e si diresse verso l'ingresso suonando il campanello.
Io scesi con tutta calma fissando il biondo mentre salutava Zayn che aveva aperto la porta.
Mi girai cliccando il bottone per chiudere l'auto e mi avviai a testa bassa verso la porta di ingresso lasciata aperta.

“Liam!”
Nemmeno il tempo di alzare la testa che Allie mi stava già abbracciando affondando la sua testa nel mio petto.

Prontamente la abbracciai forte e le diedi un bacio nei capelli profumati.
Volevo che quel momento valesse per tutte le volte che non l'ho mai abbracciata per via dei chilometri di distanza che ci separavano, ma avrei anche voluto che quell'abbraccio fosse durato per sempre.

“Emh, Allie, è pronto il pranzo.”
Una voce profonda e titubane proveniente da Zayn dietro di noi che ci guardava in modo strano.

Lanciai un'occhiata al moro cercando di sorridere per poi scogliere l'abbraccio con Allie.
Salimmo le scale entrando nella casa.

Salutai velocemente Zayn e iniziai a guardarmi intorno notando pochi cambiamenti.

Entrai dalla cucina seguito da Allie e il moro.

“Mio dio Liam! Fatti abbracciare!”
La voce di Karol risuonò nella cucina.

Avvolsi in un piccolo e veloce abbraccio la donna.

“Sei cresciuto così tanto! Sei irriconoscibile! Dai siediti che ci devi raccontare un bel po' di cose!”
Mi indicò il tavolo e mi sedetti vicino a Niall.

Iniziammo a mangiare e raccontai della mia fuga da Holmes Chapel raccontando dei miei vari viaggi a grandi linee.

“E tuo padre lo hai più sentito?”
Domandò Karol.

Io e Niall ci guardammo per poi guardare Karol e muovere la testa in segno negativo.

“L'ultima volta che l'ho sentito era a Miami e sarà stato un mese fa. Non si fa quasi mai sentire.”
Disse malinconicamente Niall guardando il suo piatto.

Tra i due era quello che soffriva di più, se si trattava di genitori.
Era cresciuto con un senso di famiglia solido in Irlanda con gli zii.
Anche se non ha passato molto tempo con nostro padre, lui è l'unico genitore che ci rimane e a Niall ha sempre fatto male questo, e in più il fatto che non si facesse sentire aggravava un il suo dolore.

Il pranzo si svolse tranquillamente anche se ammetto che qualche volta guardavo Allie e Zayn che si lanciavano occhiate e sorrisi.
Entrambi sembravano presi l'uno dall'altro.

Bello no?

“Allora ragazzi miei,”
Disse Karol rivolta a me e Niall.

“Vorrei chiedervi una cosa per aiutare Zayn.”

Il moro a sentire il suo nome guardò Karol e poi Allie che era altrettanto confusa come tutti noi.

“Liam tesoro, ti ricordi quel campeggio estivo dove andavi con Allie?”

“Quello dei ragazzi autistici?”

La donna annuì.

“Esatto! Hai ancora dei contatti?”

“No, mi dispiace. Allie?”

La rossa mi guardò mentre pensava se aveva ancora qualche contatto.

“Ma io cosa centro?”

Chiese all'improvviso Zayn.

“Ecco, ormai è da un mese che sei qua e da protocollo dovresti iniziare a lavorare.”

“Sarebbe fantastico mamma! Credo che sia proprio adatto per lui.”

Disse Allie rivolgendosi verso Zayn facendogli un sorriso enorme come per assicurarlo.

“Io ho ancora i contatti con il centro, ho il numero di telefono e l'altro giorno ho visto una mia amica che ci lavora.”
Disse infine Niall.

“Direi che è perfetto, no Zayn?”
Karol rivolse questa domanda al moro che era abbastanza insicuro.

“C-ci posso provare. Però non so come comportarmi.”

“Ti aiuterò io, posso venire anche io con te i primi periodi, se vuoi.”

La rossa affermò con entusiasmo mentre si alzò per raccogliere i piatti.
Karol approvò la proposta detta da Allie per poi chiedere anche a me se sarei stato disponibile ad aiutare entrambi.
Ovviamente accettai, mi era sempre piaciuto quel centro.

Nelle vacanze estive io e la rossa andavamo a passare i pomeriggi aiutando i bambini e ragazzi autistici.
Qualche volta si univa anche Niall.
Era un lavoro abbastanza impegnativo, ma ci riusciva bene dato i vari complimenti dall'organizzazione.

Nella mia mente ritornarono tanti ricordi e non mi resi conto che stavo guardando Allie.

“Mamma, Liam potrebbe venire con me in camera?”
Chiese la rossa mentre stava impilando i piatti.

La guardai facendo un sorriso compiaciuto.

La donna acconsentì per poi continuare a parlare.

Mi alzai e seguii Allie mentre saliva le scale.


 


Ciao a tutte!
Mi scuso per l'enorme ritardo! Ho avuto tantissimi impegni e ho dovuto tagliare questo capitolo perchè era lungo facendo così due capitoli. Anche se non sono sicura della mia scelta ma dovevo aggiornare e quindi ecco qua!
Che ne pensate?
Ammetto che ho paura di fare un altro cedimento :(

il branner lo so che non è dei migliori!
Mi scuso se non ho risposto alle recensioni precedenti, lo farò al più presto!!
Un bacio,
Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4 N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
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________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

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Capitolo 25
*** Stars ***







 


CAPITOLO 24:

 

STARS


POV. LIAM

Mi fece entrare nella sua stanza senza dire niente nè mi guardò.

Non avevo la minima idea di che cosa volesse parlare.

La sua testa rivolta verso il pavimento non mi permetteva di vedere le sue emozioni.
E i suoi occhi bassi, non mi lasciavano vedere dentro di lei.

Chiuse la porta girando infine la chiave.

Mi guardai intorno notando subito che quella stanza dall'ultima volta che la avevo vista mi era completamente estranea, nuova.
Le pareti erano state dipinte da poco: lo notavo da alcuni teli agli angoli della stanza e l'odore di intonaco.

Ora il colore, i colori regnano ancora nella sua stanza.
Prima era tutto monotonamente bianco.

-Fantastico- pensai.

La mia attenzione venne catturata dalla parete dove c'era il letto.
Delle foto attaccate a collage decoravano lo spazio.

Mi avvicinai per guardarle meglio.

Anche se erano sviluppate si vedevano che erano vecchie.

Nella maggior parte ero rappresentato io e lei durante la nostra infanzia, quando mio padre e sua madre si erano sposati da poco.
Se non sbaglio lei aveva poco più di tre anni, mentre io ne avevo sei.
Nelle varie foto chiunque poteva capire che avevamo creato un bellissimo legame.
Le altre foto rappresentavano i primi anni della nostra adolescenza.
In alcune compariva anche Niall.

Quando vidi quelle foto mi rendevo conto che erano passati tanti anni, ma adesso sembra una vita fa.

“Sono fantastiche, non è vero?”
Sussultai alle parole di Allie che mi si avvicinò senza aver lasciato rumore.

Annuii guardandola nei suoi occhi verdi.

Non erano gli stessi.
E questo mi fece male.

Fece male a me, ma per lei era un bene.
Zayn la aveva conquistata totalmente e quella serenità nei suoi occhi me lo fece capire.

“Siamo cambiati?”
Le chiesi.

Non mi riferivo di certo al fisico.
Da piccoli eravamo uniti e crescendo lo eravamo molto di più, poi ero partito e dopo cinque anni ero lì, a farle quella domanda.

“Non credo. Non ho mai smesso di volerti bene, di credere in te. Sapevo che saresti tornato da me.”

Mi rispose sicura, guardandomi negli occhi mentre afferrava la mia mano.

Chiusi gli occhi e la strinsi a me mentre delle lacrime minacciavano di scendere sulle mie guance.

“Non volevo Allie, non avrei mai dovuto lasciarti da sola. Io...”
La mia voce era sottile e spezzata, mi sentivo in colpa.

“Liam smettila! Non possiamo cambiare niente!”
Disse liberandosi dalla mia stretta.

“Non hai colpe. Nessuno ha colpe. L'importante è che tu sia qui con me, ora.”
Disse riavvicinandosi a me.

Rimanemmo così, in piedi.
Uno difronte all'altro.
Senza dire niente.

Mi prese la mano e mi fece sedere contro l'armadio.
Subito si sedette anche lei posizionandosi tra le mie gambe appoggiando la sua testa sul mio petto.

Le diedi un bacio tra i capelli profumati e avvolsi le mie braccia attorno la sua vita provocandole un timido sorriso sul suo viso.

“Come ti senti?”
Le domandai.

“Come se volessi passare la mia vita qui, con te.”
Sorrisi sentendo il mio cuore palpitare più velocemente.
Era una strana sensazione, ma era piacevole.

“E Zayn dove lo lasci?”
Chiesi ironicamente facendole provocare una sua risata.

“Oddio!”
Disse palesemente in imbarazzo.

Mi sistemai meglio sul mio posto mentre le chiedevo come andava con Zayn.

“Sta andando bene. È difficile perchè lui fa ancora uso di droga e lo sai che mi irrita questo fatto.
Però sono sicura che ne uscirà. Voglio stargli accanto! Con me è dolce e gentile.”

“Ti rispetta?”

“Sì Liam, stai tranquillo le mani le tiene apposto!”
Mi sentii sollevato dalla sua risposta.

La rossa aprì bocca ma non fece uscire nulla per un po' di tempo.
Sentivo che c'era qualcosa che non andava.

“C'è un ma? È di questo che volevi parlarmi?”
Le chiesi.

La rossa annuì sconsolata.

“Sì volevo parlare di questo 'ma' che sento con Zayn, ma volevo stare anche un po' con te.”
Disse guardando le mie mani attorno a lei.

“Non so. È strano. Mi piace stare insieme a Zayn, mi fa sentire bene, in pace con me stessa. Facciamo molte cavolate, ma.. è una cosa difficile da spiegare!”
Sospirò sistemandosi i suoi bellissimi capelli rossi.

“Devi solo far scorrere il tempo. Hai tutta la vita per innamorarti.”
Dissi semplicemente.

“Tu eri innamorato di Danielle?”
Mi domandò con voce curiosa.

“Diciamo che è stata la mia prima storia seria e stabile. Mi ero innamorato follemente di lei dopo essere usciti un paio di volte. All'inizio non ero sicuro che quello era amore. Io mi sentivo bene con lei. Diciamo che mi sentivo un po' come te adesso: che va tutto bene ma hai qualcosa dentro di inspiegabile, ma ho lasciato che passasse il tempo e mi sono accorto che ero innamorato di lei. Ma l'amore non si smette mai di scoprire. Ogni amore è diverso, una volta ti sorprende, una volta ti fa impazzire, una volta è inaspettato, una volta è proibito...”
Conclusi il mio discorso mentre guardavo il vuoto.

“L'importante è viverlo al meglio, giusto Liam?”

“Assolutamente.”

Restammo per alcuni minuti seduti sul pavimento a coccolarci un po' a chiacchierare delle foto appese di fronte a noi.

La rossa si alzò e mentre mi alzai mi girai verso la parete nascosta dall'armadio.

Era tutta nera con un scritta bianca.

“Hai imparato un po' di italiano mentre eri in Italia?”
Mi chiese la rossa.

“Solo qualche parola. Ma non riesco bene a capire.”
Ammisi indicando la parete.

La rossa lesse la scritta in inglese e io la guardai sorridendo.

Le avvolsi il viso nelle mie mani per darle un bacio sulla fronte per poi guardarla negli occhi facendola sorridere.

Adoravo le nostre altezze.
Sembrava così piccola confronto a me.

La presi per mano e uscimmo scendendo le scale.

“Mamma dove sono gli altri?”

Allie si rivolse a Karol riferendosi a Niall e Zayn.
Infatti in soggiorno non c'erano e nemmeno in cucina.

“Niall ha chiamato il centro e sono andati lì per parlare con l'organizzazione. Sono sempre stati molto disponibili!”

Eravamo ancora mano nella mano e istintivamente ci guardammo negli occhi.

“Karol noi usciamo a farci un giro. Niall ha preso la sua macchina?”
Chiesi io questa volta.

“Sì ha preso la sua macchina!”

Lasciai Allie prepararsi mentre prendevo le chiavi della sua macchina.
Salutammo Karol e uscimmo di casa salendo poi sulla Ranger Rover.

“Dove la porto signorina?”
Chiesi scherzosamente mentre con la macchina uscivamo dal vialetto.

“Ovunque tu voglia.”
Disse sorridendo.

Ma non quel sorriso che si fa per gentilezza.
Quel sorriso che ti riempie, che mi riempii di felicità.

“Qualcuno ti ha fatto una magia? Era da tantissimo tempo che non vedevo un sorriso così grande su di te.”
La vidi arrossire alla mia affermazione e non potei non toccarle la mano.

“Devi ringraziare il mago allora.”

“E chi sarebbe?”
Che domanda stupida e senza senso portatrice di banalità.

“Zayn ovviamente!”
Disse ridacchiando.

Feci un sorriso sforzato togliendo la mano dalla sua e mi girai dalla parte opposta sempre facendo attenzione alla strada.

Cosa mi succedeva?
Non era normale il mio comportamento, assolutamente no.

“Liam la smetti di comportarti in modo così strano? Ogni volta che nomino Zayn diventi... teso.”

Irritazione, l'irritazione nella sua voce mi fece preoccupare.

“Allie smettila non è vero. Solo mi sto chiedendo se te ne stai innamorando. Sai, dopo tutto questo tempo.”

Cosa stavo dicendo?
Dio solo lo sapeva in quel momento.

La sua mano si strinse in un pugno e riuscii a sentire che era veramente irritata.

“Mi sto solo preoccupando per te ok? Carpiscilo Allie!”

Nella mia voce era presente tutta la tensione di quel momento.
Entrambi ci stavamo arrabbiando.

“Scusa. Non so che mi prende.”
Dissi dopo svariati minuti.

“No, hai ragione. Fai bene a preoccuparti per me. Non sto dicendo che non mi fido di Zayn ma tutto può succedere e io ne ho avuto la prova.”
Si voltò verso di me e toccò delicatamente la mia mano.

Parcheggiai la macchina davanti a un bare slacciai la mia cintura di sicurezza e la sua voltandomi verso di lei per poi prendere parola.

“Ricordati che non sei te a decidere di chi innamorarti, succede e basta. Ma promettimi che quando troverai la persona giusta la amerai come la cosa che preferisci al mondo.”
Sapeva perfettamente a cosa alludevo.

“Tu sai che cosa preferisco a questo mondo?”
Mi chiese, per un motivo sconosciuto mi rivolse quella domanda.

“Ricordo perfettamente quando avevi dieci anni e andammo in quella casa di montagna. Ricordo come quella notte ti svegliai per andare nel prato lì vicino. E ricordo perfettamente che rimasi tutto il tempo con il naso all'insù e con il passare degli anni non ti sei mai stufata di chiamarmi nel cuore della notte solo per guardarle. Allie, promettimi che amerai come si amano le stelle.”

I suoi occhi, lucidi, stavano navigando nel passato fermandosi a tutte le volte che insieme a me aveva ammirato quel magico mondo delle stelle.

“Quando troverò quella persona amerò come ho sempre amato e amo tutt'ora le stelle, te lo prometto.




 

Buona sera a tutte le mie meravigliose lettrici!
Ecco qui il tanto atteso, almeno credo, capitolo!

Ringrazio tutte! Siamo arrivati a 180 recensioni e sono davvero molto contenta e vi ringrazio per tutto il sostegno che mi date!!
Siete dolcissime :3
Io spero che prima del 20 Aprile riesco ad aggiornare perchè andro in Olanda cinque giorni!

Vi piace il branner?
E il capitolo come vi sembra?
Spero che non ci siano errori :/
Questo è tutto POV LIAM, come vi sembra?
Spero di ricevere tante opinioni e spero che ci saranno nuove lettrici!

Se volete pubblico la storia anche su wattpad e dopo le storie che VI CONSIGLIO VIVAMENTE di leggere, c'è il sito e se volete potete lasciare un commento o votare :)
Grazie di tutto!

Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/WWATMilan

Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

Se volete seguire la storia e votarla potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me


 

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Capitolo 26
*** La felicità è essere innamorati ***



 


Capitolo 25

 

La felicità è essere innamorati

 

POV. ZAYN

Era già passata una settimana e mezza dall'inizio del mio lavoro nel centro.

Non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto così tanto.

I bambini e i ragazzi che lo frequentavano erano molto simpatici e teneri, pur soffrendo di autismo.

Utilizzavano un linguaggio tutto loro esprimendosi in modo bizzarro in qualche occasione: ripetevano parole o frasi che io e gli altri tutori dicevamo e cercavano di riprodurre i suoni quando eravamo nella zona della musica.

All'inizio non sapevo molto di questa sindrome e mi ero trovato in difficoltà molte volte perchè non riuscivo a interagire con loro, poi ho fatto uno dei corsi che fanno al centro sull'autismo e ho capito che a loro manca l'interesse di relazionare con gli altri evitando il tuo sguardo e molto spesso tendono a isolarsi e a chiudersi socialmente, entrando in un loro mondo speciale. Hanno difficoltà a comunicare, a rispettare i loro “turni”, a rispondere a delle semplici domande e a partecipare ai giochi di gruppo. Nel centro c'è una zona chiamata “Words” dove i ragazzi autistici insieme ai tutor cercano di migliorare le loro capacità con le parole.

Allie mi aveva avvisato che hanno dei comportamenti ossessivi che vengono ripetuti più volte come torcersi o mordersi le mani.
È difficile a gestire queste situazione quando avvengono, non sai mai come comportarti, per fortuna c'era Allie o qualche tutor insieme a me pronto ad aiutarmi quando qualcuno di loro ,sotto il mio turno, facevano questi comportamenti.

Molto spesso restavo a guardare i ragazzi e rimanevo affascinato dai loro comportamenti, da quando si isolavano e entravano nei loro mondi, a come mettevano in un ordine molto preciso gli oggetti, a come improvvisamente avano delle crisi di pianto o degli attaccati aggressivi.

Allie aveva parlato con i fondatori del centro delle mie doti artistiche e quindi stavo nel mio angolo della pittura dove i bambini giocavano con i vari colori e disegnavano qualcosa proveniente dal loro mondo.


Quella mattina ero andato a casa di Harry.
Avevo lasciato la rossa nel letto da sola e ero andato via senza dire niente.

“Grazie Harry, ma ho paura di impazzire davanti a lei.”

Eravamo sul suo terrazzo seduti sulle grandi sedie a fumare una semplice sigaretta alle otto del mattino quando tutti a Holmes Chapel dormivano e il sole stava sorgendo.

“Da quando non ne fai più uso?”
Chiese il riccio accanto a me.

“Da quasi quindici giorni. Da quando ho parlato ad Allie della droga.”
Dopo che io e la mia ragazza avevamo parlato, decisi di buttare anche quelle poche bustine rimaste.

Ero ufficialmente in astinenza.

Sentivo rabbia, la voglia di distruggere qualsiasi cosa che avevo sotto mano.
Sentivo il bisogno di quel qualcosa che avevo deciso di lasciare dopo anni e in quel momento stavo subendo tutti gli effetti negativi dell'astinenza.

“Se ne sono accorte?”
Harry mi guardò mentre si stuzzicava il labbro il quale mi fece ricordare Allie.
Avevano la stessa abitudine di torturarsi il labbro inferiore.

“Forse Karol. Con Allie mi sono ripromesso di non trattarla male, quindi mi trattengo con lei. A Karol ho risposto male un sacco di volte al telefono. Ho provato a non farlo ma sento la rabbia che cerca di uscire."

“È normale e devo dire che mi fa piacere. Complimenti Zayn.”

“Oh vaffanculo!”
Replicai mentre lui si alzava per mettersi davanti a me e posare una sua mano sulla mia spalla scrollandomi.
“Bravo il mio ragazzo!”

Estrassi il cellulare dalla mia tasca mentre Harry rientrava in casa e mandai un messaggio a Allie.

Sono da Harry. Ci vediamo al centro, scusami. Ti voglio bene xx”

Almeno nei messaggi potevo apparire tranquillo.

Il ragazzo riccio attirò la mia attenzione buttandomi dei guanti da box addosso.

“Dai vieni, andiamo giù.”
Disse con un sorriso tutto a fossette.

“Che delicatezza!”
Brontolai.

Era una perfetta alternativa per scaricare il nervosismo e la rabbia.



“Allora cosa senti Zayn?”

Chiese il riccio mentre aspettava un mio colpo da prendere.
Eravamo nella piccola palestra in casa di Harry.

Colpi i suoi guanti da passata che assorbirono il mio colpo.

“Mi sento nervoso, come se tutto andasse male.”

Iniziai a colpire più duramente verso Harry il quale si posizionò meglio con i piedi.
Strizzavo qualche volta gli occhi che lasciarono sfuggire delle piccole lacrime salate.

La mia bocca lasciava parole senza senso, la maggior parte imprecazioni verso la vita schifosa che avevo condotto.

“Questo per mio padre! Colui che ha fatto soffrire mia madre e me!”
Urlai tirando un pugno.

“Per mia madre che non è mai stata orgogliosa di me!”
Un altro duro colpo.

“Per me che sono un fallimento!”
Dopo quel colpo mi accasciai in ginocchio asciugandomi il sudore sulla mia fronte con il braccio.

Harry mi raggiunse mettendosi anche lui in gionocchio.
I nostri respiri erano pesanti per tutto quello sforzo.

“Ma tutto è cambiato e cambierà di nuovo.”
Disse infine Harry tra un respiro e l'altro mettendo una sua mano sulla mia spalla nuda.

Aveva ragione, forse non ero più un fallimento perchè grazie a queste persone ero cambiato, da quando mi ero trasferito in casa di Karol ero cambiato.


 

Mi feci una lunga doccia. Mi sentivo molto meglio, quel nervosismo stava sparendo ed ero pronto a vedere Allie.
Avevo voglia di lei.

La chiamai mentre Harry stava finendo di cucinare il pranzo.

“È un problema se ci vediamo prima fuori dal centro?”
Le chiesi mordendomi il labbro inferiore.

“Quando mi sono alzata sono andata da Liam e quindi andiamo insieme. Ci vediamo all'inizio del turno, non cambia.”
La sua voce era tranquilla.
Quando stava con Liam era sempre tranquilla, come felice.

La salutai nel modo più dolce che potei e riattaccai sbuffando.

“Problemi?”
Scossi la testa alla domanda del riccio.

“Allie viene con Liam quindi non può venire prima.”
Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare.

“Ti da fastidio Liam o che lei sia con Liam?”

“Liam è una brava persona, è impossibile odiarlo. Non lo so, quando li vedo insieme sembrano così vicini.”
Non volevo fare conclusioni fuori luogo.

Harry alzò le spalle.

“Sono sempre stati così. Anche io al tuo posto sarei un po' geloso.”

“Non sono geloso, è suo fratello.”
Sbottiai.

“Quando andavo a prendere Anna a scuola la vedevo sempre con lui e credo che se non conoscevo Liam potevo scambiarli come una bella coppia di fidanzati.”

“È sempre stato così il loro rapporto?”

“Niall mi ha sempre detto che fin da piccoli erano legatissimi. Sono sempre andati d'accordo. Quindi credo che Liam faccia la parte da fratello maggiore e protettivo, tutto qui.”

Finimmo di mangiare cambiando argomento.

Suonarono il campanello, Louis ci aveva raggiunti insieme a Niall e passammo il primo pomeriggio insieme a fare un po' di cazzate che i ragazzi di vent'anni fanno ancora.


 

Quando entrai al centro cercai subito Allie, ma di lei non c'era traccia.

Entrai nella mia aula che dava una bellissima vista al giardino: l'aula era davvero pratica perchè potevi uscire dalla porta e andare fuori a fare dei cartelloni con le bombolette oppure per rendere più liberi i ragazzi.
Iniziai a sistemare i vari colori per i bambini più piccoli e le cose più complesse per i ragazzi.

Ricordo ancora come le prime volte mi ero impressionato di vedere alcuni ragazzi più grandi di me d'età.

Guardai fuori dalla finestra e vidi la rossa che parlava con alcuni colleghi e quando puntò lo sguardo su di me mi raggiunse subito.
Aprii la finestra e mi affacciai aspettando che si avvicinò.

Mi baciò con passione mentre mi metteva le braccia intorno al collo.

“Ehi tesoro, siamo al lavoro!”
Le sue guance si colorirono di rosso alle mie parole.

“Non ho avuto un bel risveglio oggi.”
Affermò.

“Scusami, ma dovevo andare da Harry”

“Tutto bene?”

“Sì sì, mi ha detto di salutarti.”

Mi guardò sconcertata.

“Non lui, ma tu.”
Corrugai le sopracciglia.

“Ultimamente ti vedo nervoso, un po' distaccato. Lo sai che puoi parlare con me.”

Mi avvicinai al suo orecchio mordendole il lobo.
“Se vuoi sta sera ti faccio cambiare idea.”

Allie iniziò a ridere e io insieme a lei.

Era da quasi un mese che stavamo assieme ma noi non avevamo bisogno del sesso, era un nostro gioco quello.
Noi stavamo bene così.

I ragazzi e i bambini arrivarono e si divisero nelle varie zone.

Andai nel tavolo delle bambine poggiando i vari pennelli per poi sedermi nel tavolo tra due ragazzi.
Entrambi avevano sedici anni.
Joe, era una ragazzo molto chiuso e faticava a parlare, ma scriveva, scriveva i suoi pensieri su un foglio e bisbigliava delle parole.
Mentre Rick non ti guardava mai negli occhi, ma parlava, cercava di mettersi in comunicazione.

Presi un foglio e iniziai a disegnare insieme a loro alzando qualche volta lo sguardo per controllare le bambine e i bambini che stavano colorando con le tempre.

“Allora, Rick, cosa vorresti fare da grande?”
Chiesi al ragazzo che continuò a colorare.

Rivolsi lo sguardo fuori dalla finestra mentre aspettavo la sua risposta e la vidi, vidi Allie e iniziai a sorridere.

“Rick?”
Provai a richiamarlo.

“Io da grande vorrei essere felice.”
La sua risposta non stupii solo me, ma anche Joe che alzò lo sguardo dal foglio e subito dopo iniziò a scrivere.

“Joe dice che la felicità non esiste.”
Lessi la disordinata scrittura con un tono confuso.

Come eravamo arrivati fin là non lo saprei ancora spiegare.

Rialzai lo sguardo fuori dalla finestra. Allie mi sorrise e io ricambiai.

“E-esiste, c-credo.”
Rick rispose facendomi distogliere lo sguardo fuori dalla finestra e guardare il foglio che avevo sotto di me.

Il ragazzo si mosse sulla sedia per guardare fuori dalla finestra per poi continuare a parlare.

“Ne ho sentito parlare. Il sorriso di Zayn sembra f-felice.”

Ero felice?
Davo questa impressione?

Anche io come Rick guardai fuori dalla vetrata vedendo Allie e questa volta anche Liam.
Joe con insicurezza mi tocco il braccio facendomi distogliere lo sguardo dai due 'fratellastri' tanto uniti.

“Cos'è la felicità Zayn?”
Scrisse sul semplice foglio.

La lessi due volte per poi ripeterla a voce.

“Sapete ragazzi, nemmeno io so cosa sia la felicità.”
Affermai guardano la mia ragazza con Liam mentre ridevano.

“Ma questo non vuol dire che non esiste.”

Diedi un ultima occhiata fuori dalla finestra, mi alzai e feci un giro intorno al tavolo aiutando i ragazzi che avevano bisogno.

Tirai fuori un grande cartellone poggiandolo sul pavimento attirando l'attenzione dei più piccoli.

Presi i colori mettendoli nei piatti e appoggiandoli vicino al cartellone bianco.

Subito Emily, una ragazza seduta vicino a Rick venne vicino a me.

Prese i piatti di plastica e cambiò l'ordine dei colori.

Tinse il suo dito di giallo e in cima al cartellone scrisse “Happiness”.

Una bambina si avvicinò e come Emily tinse il suo dito in un colore, nel rosso, e infondo al cartellone scrisse “Love”.

Un ragazzo, Logan, ci raggiunse e in verde sotto la scritta di Emily scrisse “is being”.

Rick si alzò e con un blu tra l'ultima scritta in verde e la parola amore scrisse “in”

“Happiness is being in love”




 


SALVE!
*si va a nascondere*
Mi scuso per il super ritardo!
E vi prego non uccidetemi per questo capitolo!
Ho appena finito di scriverlo quindi penso che ci sono piccolissimi errori, almeno spero!
Che ne pensate?
Questo è un pov tutto ZAYN e avviso per le Zallie shipper (quando mi diverte questa divisione ahah) che tra un po' è il vostro momento per sognare!
*ok si sotterra*
Io spero vivamente che non vi abbia deluse!
Risponderò alle recensioni e finalmente guarderò la posta perchè ho alcuni messaggi, è da un po' che non entro qui :/

Come sempre vi lascio le storie che vi consiglio, i siti per Ask, Twitter e per seguire la storia anche su wattpad.

Buona giornata splendori!
Grazie a chi mi sostiene!
Alliexx

 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/WWATMilan

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Capitolo 27
*** Vento contro uragano ***



 

CAPITOLO 26


Vento contro uragano




POV.ZAYN

Ricordo che dopo quel cartellone, quello strano e magico cartellone fatto dai ragazzi autistici, riflettei molto sulla relazione tra me e Allie.

Stavamo bene insieme, con lei stavo bene, ritrovavo la mia calma, ma forse non eravamo destinati a quel “per sempre”. In quel periodo, in quel giorno di quasi estate ne ero convinto.

Salutai i miei 'allievi' e dopo aver sistemato i vari oggetti e chiuso l'aula uscii dall'edificio chiacchierando con qualche collega mentre con la coda dell'occhio guardavo la rosse intenta a parlare con Liam.

Mi avvicinai a lei circondando le sue spalle con il mio braccio mentre finiva il discorso.

“Ciao Zayn, tutto bene? Ti vedo strano?”

Chiese Liam rivolto verso me.

In effetti lo stavo squadrando.

“Sì, scusa. Sono un po' stanco tutto qua.”

Risposi tranquillamente con un piccolo sorriso.

Ero geloso lo ammetto, ma non avevo nessun motivo di trattarlo male.

“Ti chiamo domani Liam!”

Annunciò Allie tirando fuori le chiavi dalle tasche dei jeans porgendomele.

Abbracciò Liam stampandogli un bacio mentre io restavo a guardare il modo 'tenero' in cui si stringevano.

Salutai Liam dopo che Allie ritornò accanto a me e ci dirigemmo verso la sua macchina nel parcheggio vicino al centro.

Incrociò le sue dita alle mie e le strinse.

“Sei di buon umore!”

Affermai sorridendole.

“Sì, mi mancava questo lavoro. Mi riempie di soddisfazioni.”

“Già!” Concordai con lei. “ti riempie e ti fa riflettere.”

Le aprii la portiera per farla salire per poi raggiungere la parte del guidatore e accendere la macchina.

Presi la sua mano mettendola sopra la mia mentre cambiavo marcia.
Avevo bisogno di un contatto con lei.

In quei pochi minuti il silenzio ci accompagnò.

“Karol è a casa?”
Domandai con un sorriso malizioso mentre spensi la macchina.

Si avvicinò a me sfiorandomi le labbra.
“No” 

Sussurrò per poi baciarmi velocemente facendo sentire lo schiocco.

Le afferrai il braccio delicatamente e la riavvicinai a me mentre entrambi sorridevamo guardandoci le labbra.
La baciai, un bacio lento e romantico che mi rilassò completamente scacciando i pensieri cattivi.
Quando si staccò fece una piccola risata, quella risata che nessuno di noi se ne dimenticherà.

Entrammo in casa raggiungendo ognuno la sua camera.

Quel momento fu nostro, senza volerlo: entrambi ci ritrovammo con i vestiti puliti pronti davanti alla porta del bagno.

Ci guardammo con un po' di imbarazzo.

“Prima le donne. Vado a preparare qualcosa per cena.”
Dissi pronto a lasciarle il posto per fare la doccia.

“No, Zayn. Vorrei che tu...”

Non finì la frase, ma guardò in basso facendo un sospiro.
Il suo sguardo ritornò sul mio con un sorriso timido che fece contrapposizione con il suo carattere di sempre.

“Vorrei che tu la facessi con me.”
Disse velocemente mentre le sue guance iniziarono a prendere un colorito roseo.

Iniziai a guardarla negli occhi per poi accarezzarle la guancia mentre facevo un piccolo sorriso.

“Sei sicura?”

Chiesi.

Lei si vergognava del suo corpo, non tanto della cellulite o delle sue curve tanto accentuate, ma delle cicatrici del suo passato che non avevano marchiato solo il cuore.

“La paura passerà, passerà tutto. Mi devo solo buttare.”

“Allie, non è vero che le cose passano, lo sai vero? Non passano mai, ma sei tu che, a un certo punto, gli passerai davanti sorridendo.”

Prese la mia mano e la intrecciò con la sua.
Il suo sorriso non era solo sulle sue bellissime labbra rosee, ma anche nei suoi occhi.
Mi condusse dentro e appoggiammo i vestiti puliti sulla mensola.

Lei aprì l'acqua della grande doccia e quando si girò io ero dietro di lei pronto a baciarla.
Iniziammo ad approfondire il bacio rendendolo ardente.

Mi alzò la maglia fino a toglierla e iniziò a slacciarmi il bottone dei miei jeans neri.

“Adoro le clavicole sporgenti”
Disse baciandole con delicatezza.

“Ora posso dire che anche le mie clavicole hanno ricevuto un complimento.”
Risi alla mia stessa affermazione mentre circondavo la vita di Allie con le mie braccia avvicinandola al mio corpo.
Presi i bordi della sua maglia alzandola di poco.

Quella volta sentii paura di spogliare una donna.
Nonostante il suo corpo era un po' robusto lei era comunque fragile.

Mi sorrise facendo un cenno per poi aiutarmi a spogliarla.

“Zayn, non per metterti fretta ma l'acqua sta scorrendo e voglio lavarmi.”
Disse in modo scherzoso.

Ognuno si spogliò lasciando qualche risata.

Mi buttai sotto il getto della doccia trascinando anche lei.

La guardai, per la prima volta guardai il suo corpo.
I suoi fianchi erano diversi da tutte le altre ragazze che avevo avuto: i suoi non facevano vedere pienamente le ossa del bacino.
I suoi erano rigati da delle smagliature, alcune bianche poco visibili e alcune quasi viola.

Aveva una cicatrice vicino alla fine delle costole e una sul petto, appena sopra il seno.
Mi prese la mano e la posizionò su quella cicatrice.

“Non avere paura Zayn. Tu sei il mio presente e queste appartengono al passato.”

La attirai a me lasciandole un bacio sulle labbra e poi la abbracciai facendo aderire i nostri corpi mentre l'acqua ci bagnava.

Provai a immaginare tutto quel dolore che aveva dentro e se avessi avuto dei poteri soprannaturali avrei preso quella soffrenza che la rendeva sfinita di quella vita così ingiusta, e la avrei presa con me.

 

Quando dovetti insaponarle la schiena ci misi un po': aveva una lunga cicatrice obliqua che cominciava poco sotto alla spalla e arrivava a un punto della spina dorsale. Quando appoggiai le mie mani su quella cicatrice lasciando traccie di sapone sentii che intorno ad essa c'erano dei piccoli rilievi, altre cicatrici.

Uscimmo dalla doccia avvolgendoci nei nostri accappatoi e ci abbracciammo.

“Sei bellissima, perfetta in tutto.”
Le sussurrai all'orecchio.

Ci rivestimmo con tranquillità liberandoci da ogni tipo di imbarazzo tra di noi riguardo ai nostri corpi.

Presi l'asciugacapelli dalla sue mani stampandole un bacio sulle labbra e la condussi in camera mai facendola sedere sul letto.
Attaccai la spina e iniziai ad asciugarle i capelli e a pettinarglieli.

Ogni ragazzo prima dei vent'anni pensa a divertirsi tra fumo, alcool e ragazze bellissime, come avevo sempre fatto io. Ma in quel momento ero diventato una nuova persona, tutto grazie a lei.

Una ragazza fragile, ma dal carattere forte.

Una ragazza insicura del suo corpo, pronta a confrontarsi con i copri delle altre ragazze.

Una ragazza stata fin troppo sola che l'unica cosa brava a fare era autodistruggersi.

Lei era un vento contro un uragano.

“Grazie.”
Rispose lei sorridendomi mentre mi davo una rapida asciugata ai miei capelli corvini.

“Adoro il tuo tatuaggio sulla schiena, è una foglia di felce, giusto?”
Annuii appoggiando l'oggetto sul pavimento dopo averlo spento.

“Te ne sei pentita?”
Chiesi mentre mi sdraiavo facendo segno anche lei di raggiungermi.

Gattonò come una bambina sul letto il cui gesto mi fece sorridere.

“Credo che tutto accada per una ragione, per cui non rimpiango nulla!”
Disse mentre appoggiava la testa sul mio petto.

“Io dovrei dirti alcune cose Allie.”
Finalmente mi ero deciso a raccogliere quel coraggio.
Volevo dirle che provavo fastidio a vedere quel legame troppo profondo con Liam e avrei ammesso volentieri di esserne geloso perchè nonostante noi fossimo stati una coppia, ci mancava qualcosa, mi mancava qualcosa per poter dire 'Lei è mia'.

“Ti prego Zayn, non rovinare il momento.”
Disse sospirando, come una supplica.
“Non mi sento molto bene e vorrei riposare.” Continuò.

“Promettimi che dopo possiamo parlare. Non è facile quello che ti voglio dire.”

Sentii una risposta positiva sussurrata e poi, con una velocità incredibile si addormentò sul mio petto.

Iniziai ad accarezzarle i caplelli rossi ammirando la sua bellezza. 

Con delicatezza la spostai da me mentre mi alzavo e la coprii con una coperta e scesi di sotto.

Il sole stava tramontando e quella tranquillità che avevo tenuto tutto il giorno stava sparendo.
Sentivo il bisogno della droga, mi sentivo al limite.

Mi accasciai sulla parete della penisola sfinito: i miei occhi si riempirono di lacrime amare, provenienti dalla rabbia e dall'autocommiserazione di quegli anni.

Mi accartocciai su di me ripetendo in alcuni sussurri che sarebbe andato tutto bene, che dovevo stare tranquillo.
Iniziai a dondolarmi mentre la mia testa era china verso il basso.

“Zayn, cosa stai facendo?”
Alzai lo sguardo vedendo davanti a me la figura di Karol.

Interruppi il contatto visivo guardando da un'altra parte mentre continuavo a ripetermi di stare calmo.

“Zayn è arrivato il momento vero?”
Karol era vicino a me piegata sulle ginocchia.
Annuii guardando verso di lei continuando a dondolarmi.

“Non ce la faccio più, è da quindici giorni o di più che sono in astinenza.”
Dissi rabbrividendo.

Le sue braccia mi circondarono e io mi liberai in un pianto.

“Ora devi ascoltarmi Zayn."
Disse staccandosi mentre mi avvolgeva il viso con le sue mani.
"Tu devi ritornare al centro."

E in quelle parole tutte le mie insicurezze, la mia gelosia si ampliarono.

E in quelle parole sentii il mondo che avevo costruito in quel posto, con Allie, che stava scomparendo.






 

Buona sera ragazze!
Mi scuso per la millesima volta del ritardo!
Credo prorpio che deluderò qualcuno con questo capitolo ma ho provato a mettere tutta me stessa!
Ho cambiato almeno cinque volte quindi spero che qualcuno apprezzi questo capitolo!
Non voglio lamentarvi con le mie parole quindi lascio a voi il giudizio e i vostri pensieri!
Mi scuso per eventuali errori di battitura!
Un bacio enorme a tutte voi che mi seguite!
Grazie davvero di esserci!


 

Alliexx
 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono : https://twitter.com/This_Life_Efp 

Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

Se volete seguire la storia e votarla potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me

 

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Capitolo 28
*** Who ***




 




 

CAPITOLO 27

WHO




POV. ALLIE

Mi svegliai a causa delle voci proveniente dal piano di sotto: erano pungenti alla mia testa che pulsava nonostante le sentivo ovattate.

Una strana sensazione era dentro di me.
Sentivo le mie energie mancanti per potermi alzare totalmente in piedi.
Mi sentivo distrutta.

Con fatica alzai il busto.
Le braccia tremavano, troppo deboli per sorreggermi.

Girai piano la testa verso la porta cercando di ascoltare quelle voci che sembravano forti ma poi si smorzavano.

Notai che Zayn non era più accanto a me e la sua voce profonda che rimbombava nella casa, mi fece capire che era lui uno degli artefici della mia “sveglia”.

Mi alzai con molta calma sbattendo più volte gli occhi cercando di riprendermi mentre avevo la sensazione che tutto intorno a me stesse girando.

Mi appoggia sul mobile con entrambe le mani raggiungendo la porta.
Feci dei respiri profondi e quella strana sensazione cominciava a svanire.
Scesi con cautela, curiosa di capire qualcosa di quelle voci che continuavano ad azzuffarsi.

“Karol io non me ne vado da qui. Non posso!”
Affermò con rabbia la voce di Zayn.

“Sarà solo per due settimane, Zayn!”
La voce di mia madre era supplichevole.

-Perché doveva andarsene? E dove?- mi chiedevo.

Restai seduta sugli ultimi gradini ad ascoltare.

“In due settimane, Karol può succedere di tutto. Non posso lasciare sola Allie, non adesso.”
Ci fu un momento di silenzio e la mia confusione non migliorava.

Decisi di apparire in scena aprendo la porta della cucina mentre gli sguardi si posizionarono su di me.
Erano in piedi, divisi dal tavolo: Karol a braccia conserte sul petto mentre Zayn aveva entrambe le mani sul tavolo. Quest'ultimo vedendomi si morse il labbro inferiore chiudendo saldamente i suoi occhi scuri.

“Che succede?”
Chiesi fingendo di non aver sentito quelle poche parole quasi urlate e confuse per me.

“Zayn deve ritornare al centro.”
Scattò Karol.

“Finalmente è entrato in astinenza da un bel po' di tempo. Per sicurezza e per regola deve ritornare per un po' al centro.”
Zayn continuò a guardare il tavolo mentre io lo stavo fissando.

Un sorriso mi comparii sulle labbra.

“È stupendo! Una notizia fantastica!”
Karol annuì con un sorriso compiaciuto ma Zayn no.

“Allie, hai ragione, è fantastica come cosa” Cominciò a parlare Zayn. “Ma non posso lasciarti sola.”

Karol mi guardò avvicinandosi verso me.
“Meglio che vi lascio parlare.”
Disse e uscì dalla porta lasciandomi perplessa.

Quando la porta si chiuse mi avvicinai a Zayn spostando il suo braccio saldo sulla superficie del legno mettendomi tra lui e il tavolo sedendomi di poco su di esso.

Sentivo il calore del suo corpo, il nervosismo e disperazione che aveva.

“Che succede Zayn?”
Chiesi con un filo di voce.
“Ti verrò a trovare tutti i giorni se ti fa sentire bene.”

Scosse la testa ritraendosi al mio tocco.

“Allie, se io sono nel centro tu non puoi venirmi a trovare, nessuno può se non i medici e gli assistenti.”
Sospirò lasciando la sua posizione davanti a me facendo qualche passo verso la finestra.

Aveva ragione, nel centro non era permesso fare visite -esclusi parenti o casi eccezionali- e i telefoni venivano ritirati, questione di sicurezza, ovviamente, ma un nodo alla gola si formò dentro me.

“Non potrò vederti né sentirti per due settimane e io ho bisogno di te.” 
Disse mentre mi guardava il viso come se fossi una persona troppo fragile per superare questa situazione.

Anche io avrei avuto bisogno di lui, ma era per il suo bene ed era assurdo tutto quello che diceva.

“Zayn non fare questi discorsi stupidi. Finalmente ti stai liberando della tua nemica.”
Mi guardò negli occhi.
Era assurdo perchè c'era altro.

“Parla Zayn, cosa c'è che ti preoccupa così tanto. Dimmi cosa volevi dirmi prima che io mi addormentassi.”
La mia voce apparì palesemente arrabbiata.
Odiavo che lui non volesse parlare, odiavo quel suo comportamento così infantile da dover tiragli fuori le parole.

“Non lo capisci Allie? Non capisci come mi distruggi quando stai con lui?”
Si era allontanato ulteriormente da me mentre stava combattendo con la rabbia.

“Cosa stai dicendo Zayn? Io sto con te! Liam è felice per noi, è felice per me e ti ringrazia che tu sei riuscito a salvarmi. Come puoi colpevolizzarlo?”

“Non era quello che intendevo.”
Sbuffò mettendosi una mano nei capelli corvini.

“Proverò a essere più chiaro.”
Si voltò verso di me inchiodandomi con lo sguardo.
“Liam ci ostacola. Il tuo rapporto con Liam ci ostacola. Anzi mi ostacola.”

Non lo seguivo.
Liam, il mio fratellastro lo ostacolava.

“Ti ostacola?”
Domandai titubante.

“Il vostro legame è troppo forte. Per me non c'è posto nel tuo cuore Allie se dentro c'è anche lui.”
Le sue parole mi fecero seccare la bocca, come se si fosse formato un deserto.

“Sì Allie, se pensi che sono geloso lo sono!”
I suoi occhi sembravano bruciarmi la pelle e scavarmi il pensiero.
“Sono geloso e non mi costa tanto dirtelo nonostante pensassi fosse più difficile. Non te ne rendi conto vero?”

Annuii mentre serravo la mascella sentendo pulsare le tempie.

“Ti brillano gli occhi quando mi racconti di lui. E quando siete assieme? Noi, non ci avviciniamo a quello che siete voi due. Io non riesco a sentirti mia se c'è lui.”

Era disgusto quello che sentivo dentro.

“Pensi che io sia innamorata di Liam?”
Domandai accigliata.

“Non lo so, infondo non sei nemmeno innamorata di me.”
Quelle parole mi fecero male, tanto male, inutilmente male.

Il tempo parve fermarsi mentre le lacrime scorrevano.
Qualcosa dentro di me si aprii.
Un nuovo punto di vista forse.
Ma lo lasciai nell'oscurità.

Karol fece irruzione nella stanza con il telefono appoggiato sulla sua spalla.
Mi affrettai a togliere le lacrime che avevano bagnato le mie guance probabilmente arrossate.

“Scusate. Zayn il centro mi chiede quando partiamo.”
Guardai Zayn sperando che mi guardasse negli occhi prima di rispondere, ma non lo fece.

“Se si può partiamo subito.”
Karol annuì facendo segno al moro di seguirla.
Non mi degnò nemmeno di uno sguardo quando mi passò davanti chiudendosi dietro di sé la porta.

Fissavo il vuoto dubbiosa chiedendomi se fosse finita tra di noi.
Io non avrei permesso a una sciocchezza -che solo lui pensava- di dividerci, di distruggere tutto.

Uscii dalla stanza decisa di raggiungerlo ma Karol vedendomi mi bloccò.

“Allie non farlo. Non so cosa sta succedendo ma adesso te ne resti qui!”
Cercai di fare un passo avanti ma le mani di mia madre si posarono sulle mie spalle facendo resistenza.

“Allie, ascoltami. È già tanto che è riuscito a controllare la rabbia con te.”
Si sentì un rumore sordo proveniente dal piano superiore, il quale mi fece bloccare il corpo.

“Lo senti Allie? Sta perdendo quel briciolo di calma. Quando scende puoi salutarlo.”

 

I minuti passavano sembrando eternità.
Karol era andata sopra da lui.

Pensavo solo a come non perdere Zayn.
Avevo fatto molto per dimostrargli quanto ci tenessi a lui, ma forse non era abbastanza.

Non lo sarei mai stata, non sarei mai stata abbastanza per lui.

Dopo il primo grande passo che avevo fatto lui ne stava facendo uno grande indietro.
Dubitava dei miei sentimenti e mi stava distruggendo.

Karol scese dalle scale ricevendo la mia attenzione.
“Io lo aspetto in macchina, avete poco tempo per chiarire il tutto. Alla fine saranno due settimane e se tutto va bene potrebbe essere meno.”
Mi lasciò un bacio sulla fronte e uscì dalla porta.

I passi di Zayn risuonarono sulle scale.

Il moro si mosse per raggiungere la porta dopo avermi guardata e velocemente sorpassata.
“No, Zayn. Non farlo.”
Si girò verso di me avvicinandosi.
“Non mi lasciare.”
Dissi con un filo di voce.

“Nemmeno io lo voglio, però...”
La paura mi assalii mentre cercavo di raccogliere le mie forze.

“Scegli.”
In quel momento chiedevo di essere svegliata perchè di quel sogno ne avevo abbastanza.
Ma era vero, era accaduto davvero.

“Scegli me o scegli lui. Nel tuo cuore ci deve essere una persona.”

Una profonda delusione mi invase.
Delusa perchè pensava veramente che io provassi qualcosa per Liam nonostante tutti i miei sforzi fatti per lui.

“Perchè ti ostini tanto a credere che io provo qualcosa per Liam? Io gli voglio bene. Non puoi chiedermi una cosa del genere!”
Dissi alzando la voce. 

“Ho iniziato a credere che tu provi qualcosa per lui perchè altrimenti, all'inizio, mi avresti chiesto 'chi?'.”
Si voltò raggiungendo la porta aprendola mentre la mia bocca si dischiuse lasciandomi uno spiacevole sapore di freddo.
“Hai pensato subito a lui Allie! Non puoi negarlo.”
La sua voce non era alta.
Era arresa, delusa, senza traccia di speranza.

Mi guradò un ultima volta scuotendo la testa per poi oltrepassare la porta chiudendola lasciando entrare un soffio di aria fresca che mi accarezzò la pelle.

Mi ero fregata da sola, il mio inconscio era uscito rovinando tutto senza che me ne rendessi conto.
Ma io non volevo mollare.
Mi sarei inventata qualcosa di folle per tornare da lui, di questo ne ero consapevole.

In quel momento avrei dovuto corrergli dietro, ma non mi muovevo perchè era già troppo tardi. 




E che la guerra abbia inizio!!

Salve a tutte splendidte e adorabili letterici!
210 (2 critiche) recensioni!! GRAZIE MILLE DAVVERO!
Sono stati lunghi e impegnativi ultimi giorni di scuola quindi mi dispiace di averci messo così tanto.
Ma credo che anche per voi sia stato così!
In più, anche se non vi interessa ma ho bisogno di dirlo, ho fatto un concorso di poesia e su 60 studenti sono arrivata seconda! *mi applaudo da sola*

Passando al capitolo... mh, io ho paura di un "blocco dello scrittore" quindi mi scuso se vi sembra corto, ridicolo, ma per me è stato un duro lavoro anche se so che non è il massimo.
I prossimi capitoli (ce ne saranno molti e spero che non mi abbandonerete per la lunghezza) richiederanno un grande impegno da parte mia quindi spero di non deludervi.

Io spero che piaccia a tutte questo capitolo.
Voglio sentire delle opinioni e dei vostri pensieri riguardo al "futuro" della storia.
Cosa farà adesso Allie secondo voi? 

Taglio con i discorsi e lascio voi decidere e commentare!
Come sempre ringrazio tutte dalla prima all'ultima!
Grazie di esserci! E se vi interessa ho pubblicato una OS, ma non è il massimo :)

Alliexx

 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

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Capitolo 29
*** Feelings in the fight ***





Capitolo 28

Feelings in the fight
Sentimenti in lotta

 



POV.ALLIE

Dopo che Zayn era sparito da dietro la porta l'unica cosa che sentivo dentro era piangere.

Mi guardavo intorno mentre i miei occhi rilasciavano lacrime e nella mia mente riaffioravano i momenti più belli della nostra relazione che si stava sgretolando.
Ero rimasta seduta per terra rilasciando i singhiozzi risuonare nella casa vuota e mentre il tempo passava sembrava che stavo quasi dimenticando il motivo per il quale la nostra 'storia' stava finendo.

Ricordo come non volevo stare sola in quella notte. Il display del mio telefono segnavano quasi le due di notte quando ero fuori dalla porta con la felpa di uno dei miei fratelli addosso.
Iniziai a camminare mentre mi sentivo stanca di quel vuoto che mi faceva ricordare che ero sola senza l'affetto di Zayn.

Tirai fuori il mazzo di chiavi cercando quella giusta infilandola nella toppa per poi girarla.
Entrai e il venticello che entrò con me fece risuonare l'acchiappa sogni che avevo regalato ai miei fratelli. Ero andata a casa loro, il mio rifugio.

Sentii il chiudersi di una porta al piano di sopra e sussultai quando la luce si accese facendomi vedere Liam sorpreso e assonnato.

“Allie, che ci fai qui? È tardissimo.”
Disse avvicinandosi a me.

La mia bocca si socchiuse e il labbro inferiore iniziò a tremare.
Il cuore cominciò a battermi forte facendomi male.

“Liam sali. Ritorna in camera.”
La mia voce risultò severa e allo stesso tempo supplichevole.

“Sono lacrime quelle?”
Domanda retorica la sua.
I suoi occhi fissi suoi miei e le sue mani pronte a toccarmi, ma invano.

“So che ti odi quando piangi." Borbottò, come se stesse parlando con se stesso. 
"Ti aspetto di sopra, se vuoi. Ti tengo io.”
Concluse risalendo le scale.

Lui conosceva troppo di me, più di quanto mi conoscessi io, una cosa che odiavo ma allo stesso tempo amavo.

Mi tolsi le scarpe e mi asciugai le lacrime decidendo di far passare un po' di tempo.
Salii piano le scale aprendo piano la porta della camera di Niall sperando di poter restare con lui, ma la stanza era vuota illuminata dai lampioni della strada.

Sfinita e arrendevole mi avviai da Liam.

'Ero innamorata di lui come diceva Zayn?'

Mi mossi cauta nella stanza mentre Liam era sul piccolo terrazzo. Lo fissai da dietro la finestra: indossava dei pantaloni corti della tuta dove nascondeva le sue mani e una maglietta bianca dove lasciava vedere le sue spalle rigide e il suo volto rivolto verso al cielo scuro dove la fioca luce gli illuminava gli occhi.

Ero stranamente agitata mentre aprivo la portafinestra e mi affiancavo a lui.
I suoi occhi erano su di me e notavo che stava trattenendo la sua voglia di abbracciarmi.
E io pure.

“Starò qui tutta la notte se vuoi parlarmi.”

Feci una piccola e lieve risata mentre con le mani afferravo la ringhiera.
Il mio naso iniziò a pizzicarmi e cercai di scacciare le lacrime.

“È triste sapere che certe volte, volersi bene non basta.” Dissi portando il naso all'insù.
“Perchè quando penso che sono a un passo dall'essere felice la vita mi sferra un pugno?”

Nonostante la mia testa continuava a chiedersi se veramente potevo amare Liam come Zayn diceva, io mi stavo aprendo con lui, come sempre.

“Forse perchè non è ancora il momento, forse perchè vicino non si ha la persona giusta, forse perchè ti avverte che non puoi amarla.”
Era incredibile come riusciva a localizzare il problema.

“Quindi Zayn non è la persona giusta?”
Scosse il capo sorridendo alla mia ingenuità.
“Lo sai tu se è la persona che fa per te.”
Sorrise prima di diventare serio e continuare.

“Però Allie non ti accorgi delle cose. Hai segreti e verità che cerchi di nascondere a te stessa. Sei sempre impegnata ad allontanare la gente e farti odiare anche da me che non ti accorgi che...”
Lasciò la frase in sospeso, le parole sembravano essere morte dentro di lui.

“Lascia stare.” Il suo volto fisso sulla strada sotto casa.

Evitai di domandargli come potevo provare a farmi odiare da lui, la risposta non sarebbe servita a nulla. Chissà quante volte ci avevo provato senza rendermene conto, ma ero puntata sul “lui non sa odiare le persone, non sa odiare me.”

“Zayn è ritornato al centro.”
Cercai di iniziare una frase.

Avevo voglia di dirgli tutto, di raccontargli perchè io e Zayn ci stavamo lasciando.
Però mi bloccai, era distante, troppo distante da me e mi sentivo più vuota.
“Ti prego Liam, abbracciami perchè i miei sentimenti stanno combattendo.”
Sussurrai rendendomi quasi ridicola.

“Vi siete lasciati?”
Il tono serio di Liam mi fece sussultare e annuire allo stesso tempo.

“Non esattamente. Lui pensa che sia innamorata di un'altra persona.”
Lui annuì, quasi indifferente.
“Finisci con lui. Chiudi con lui.”
I suoi occhi fissi nei miei confusi.

“Sai quando sono tornato e ti ho chiesto che volevo essere fermato da te? Che sono tornato per te?”
La sua voce diventò forte e dura.
Entrò dentro la stanza seguito da me.
“Quando sono tornato volevo ritornare alla mia vecchia vita. Ma poi non so che cazzo è successo, so solo che la mia vita è stata ribaltata da un tuo gesto, da un tuo sorriso visto da una nuova luce facendomi convincere che ora senza te non ci so stare.”

L'unica cosa che la mia testa era in grado di dire, meglio uralre, era “Ti prego Liam dillo.”
Pensavo che se mi avesse detto che era innamorato di me qualcosa dentro il mio cuore potesse mettere fine a tutto.

“Te ne devi andare Allie, devi andartene via da me. Non solo te hai i sentimenti in battaglia.”
Mi avvicinai a lui inchiodandolo con lo sguardo.

“È quello che vuoi? Vuoi che esca da quella porta e non mi faccia più vedere? Vuoi che io scelga Zayn?”
Restò in silenzio mentre distoglieva lo sguardo dal mio.
Era un dannato 'sì' il suo!

Deglutii a fatica e corsi via da quella casa, corsi via da lui sperando che mi corse dietro, ma quando arrivai difronte alla mia porta di ingresso mi resi conto che nemmeno lui avrebbe combattuto per me.
Invece che entrare in casa mi sedetti sugli scalini di legno del portico prendendomi la testa tra le mani facendo passare i minuti.

“Fanculo Allie!”
Sentii improvvisamente una voce affaticata.
Mi alzai vedendo Liam prendere fiato.

“Ma chi cazzo voglio prendere in giro?”
Le sue braccia aperte e la distanza sempre più ridotta mentre parlava.

“Posso far finta di non pensarti, posso ignorarti, non cercarti tra la gente delle città, ma avrò sempre quella fottuta speranza che tu un giorno o l'altro mi scelga, che mi venga a prendere.”
Quelle parole che mi fecero vibrare il cuore facendomi dimenticare che ormai non le stava più dicendo ad alta voce, ma le stava soffiando sulle mie labbra prima di baciarle.
Un bacio caldo, un bacio diverso, labbra diverse.

Appena presi un po' della mia lucidità mi staccai da quelle labbra accigliandomi e sorprendendomi delle emozioni che vacillavano dentro di me.

“Zayn mi ha chiesto di scegliere.” Sussurrai mentre stringevo la sua maglia in un pugno, forse per il nervosissimo o forse perchè non volevo distruggere quella vicinanza. “Mi ha chiesto di scegliere lui o di scegliere te.”
Lo guardai nei suoi occhi scuri avendo paura che lui sentisse il martellare del mio cuore.

Nessuo ruppe il contatto visivo che si era creato mentre io arretravo raggiungendo la porta per aprirla e sparire dentro casa, mentre lui inerme di parole si autocommiserava allontanandosi.


POV ZAYN

Nei primi giorni ci fu la pioggia a Holmes Chapel e dentro di me era peggio.

Mi sentivo più vuoto ogni giorno che passava e molto probabilmente lo era anche lei.
Eravamo abituati a iniziare e finire la giornata sempre insieme.

La mia mente era costantemente altrove invece che sui risultati positivi nella clinica.

Ovviamente non avevo visto né ricevuto visite, ma avevo potuto fare qualche telefonata con il telefono del centro, sotto osservazione da assistenti.
Ho sempre pensato che per quanto siano utili quei centri sono come manicomi.

Avevo chiesto a Harry e Louis di passare a trovare Allie, non volevo stesse da sola.
La conoscevo bene per poter dire che lei da sola non doveva mai starci.

Harry come sempre gentile, aveva detto che stava bene, ma quella casa per lei risultava più grande.
Mi aveva assicurato che il telefono della rossa lo aveva staccato il giorno dopo che ero partito e non aveva mai nominato Liam, strana cosa era per lui, lo era anche per me.

“Zayn, lei non si apre molto con me quindi posso dirti quello che ho visto. Di Liam non ha detto niente, ha solo cambiato argomento.” Aveva detto Harry nel telefono con un filo di preoccupazione.

Allie, quella era la mia parola per farmi star male davvero e non tutti quei prelievi fatti la mattina o vari test medici oppure i psicoanalisti che giravano intorno a noi come fosse una tortura, lei mi faceva stare male, il ricordo della nostra conversazione.

Karol veniva a farmi visita e ovviamente io da illuso facevo le solite domande. "Come sta Allie?" "È da Niall e Liam in questi giorni?" Ma Karol per quanto fosse un ottima persona non sapeva niente di sua figlia, o forse sì, ma l'interesse era minimo date le sue risposte vaghe e incerte, come inventate.

Sapevo che Allie avrebbe fatto qualcosa di folle, e non mi ero sbagliato.

Era la notte del quarto giorno.
Quando si è appena entrati in un centro l'unica cosa che ti viene in mente è contare i giorni. Ero stanco ma non era abbastanza per farmi riuscire a dormire.
Ero distrutto e mi sentivo troppo solo con i pensieri concentrati su Allie e su la possibilità che lei provasse qualcosa di più forte per Liam.

Disteso sul letto a guardare il soffitto mentre una grande nostalgia mi invadeva.
Nostalgia di casa, dei miei amici, della mia libertà.

Sentii dei rumori provenire da fuori dalla finestra, mi alzai cercando di intravedere qualcosa dalla tenda semi aperta.
La mia stanza dava sul giardino, bastava che aprissi la finestra per scappare dal centro, ma adesso non avevo nessun motivo, per questo mi avevano messo lì: ero riuscito a scappare dalla droga.
Richiusi per bene la tenda e mi avviai verso il letto ma mi fermai sentendo picchiettare sul vetro.
Spalancai la tenda e la stesso fecero i miei occhi: la chioma rossa di Allie brillava sotto i lampioni, lei era fuori.
Velocemente e con il cuore che sembrava scoppiarmi aprii la finestra aiutandola ad entrare sperando che nessuno aveva visto niente.
Richiusi tutto in fretta accendendo poi la luce vicino al letto.

“Mio dio Allie, mi volevi far prendere un infarto?”
Borbottai accogliendo il mio istinto nell'abbracciarla forte a me.
Lei mi strinse con più forza.

“Scusa ma non potevo passare un'altra notte da sola con i pensieri e dubbi che mi affliggevano. Ho pensato davvero molto in questi giorni che...”
Lasciò la frase in sospeso.
Aveva trovato una soluzione, aveva trovato una risposta dentro il suo cuore.

Mi misi alla sua altezza prendendo il suo volto pallido tra le mani.
“Allie, non puoi restare qua! Devi andartene o saranno guai.”
La mia voce non era per niente severa ne convincente, volevo solo cambiare discorso.

“Zayn, stai zitto. Vuoi solo cambiare discorso.”
La guardai negli occhi.
Mancava qualcosa in lei.
Come se quella magia fosse sparita tra di noi.

Alzai gli occhi al cielo e ridacchiai.

“Sono venuta qui per parlarti, non potevo lasciare le cose così.”
Mi morsi il labbro inferiore annuendo.

“Solo una cosa Allie.” Iniziai a chiederle “Rimani con me questa notte.”
Mi sentivo ridicolo. Stava finendo tutto tra di noi e io le chiedevo di passare una notte con me.

Si tolse la felpa e le scarpe e si sedette sul letto.
Spensi la luce e la raggiunsi.
Era tremendamente piccolo quel letto, ma andava bene avevo vicino lei, c'era lei accanto a me.

“Ti da qualche problema se siamo così vicini?”
Mi chiese Allie.

Le circondai le spalle con un braccio e la sua testa si appoggiò su di me.

“A te, ti da fastidio?”
Le girai la stessa domanda.

“No, assolutamente no.”

Alcuni minuti di silenzio si misero tra di noi.

“Perchè sie venuta qui?”

“Per finire, Zayn.”

Sul suo viso si formò un piccolo sorriso, un sorriso tranquillo.
La falsa speranza aveva aiutato solo me.


 

*Si va a nascondere*
Vi ricordate ancora di me vero?
Lo so che sono in ritardo e forse oggi non è il giorno migliore per postare un capitolo visto che, molto probabilmente, alcune di voi si stanno preparando per il concerto di domani o del venitnove con un ansia assura!
Sinceramente di questo capitolo ci ho messo tanto, ho scritto, cancellato, riscritto, cambiato, chiesto aiuta alla mia carissima Gio (grazie ancora) e poi ho detto "o la va o la spacca" e quindi eccomi.....
Intanto ringrazio alle 219 recensioni! E chi ha votato anche su Wattpad (la storia sta avendo successo).
Ok, visto che ho l'ansia anche io meglio che scappo!
Spero di trovare delle recensioni, e di mantenere sempre un numero!
Grazie di esserci!
Buona vacanza/giornata/concerto/vita!
Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/This_Life_Efp 

Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

Se volete seguire la storia e votarla potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me


 


 

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Capitolo 30
*** Choosing ***



 

 

CAPITOLO 29

Choosing

 

POV ZAYN

La sua breve risposta mi fece distogliere lo sguardo da lei incontrando il piccolo fascio di luce che entrava da dietro le tende.

Infondo a me sapevo che comunque, dopo la nostra discussione non ci sarebbe stato più niente, e se ci sarebbe stato saremmo stati come in quella notte: vicini fisicamente ma lontani con le emozioni, con il cuore.

Avrei voluto che fosse passato più tempo, che fosse venuta dopo perché dicono che per capire quando si ama, due persone hanno bisogno di stare lontani, ma noi, noi non eravamo quelle persone.

“Zayn, ci abbiamo provato. Abbiamo detto che ci avremmo provato a stare insieme ma non ha funzionato.”
Lasciò un sospiro di disagio.

“Hai scelto lui?”
Scosse la testa appoggiata sul mio petto.

“No, non ancora.”

Un silenzio gelido ci avvolse lasciandomi alle mie riflessioni.
“Non è bello capire che te ne sei andata facendo finta di restare.”
Sussultò alle mie parole.

“Zayn io sono qui, non me ne sono andata, io non ti lascerò andare. Sei una persona importante per me e nemmeno te ne rendi conto.”
La rossa alzò il busto reggendosi con le braccia per guardarmi negli occhi.
“Non sto scherzando. Hai idea da cosa mi hai tirato fuori? Zayn mi hai salvata da un abisso che portavo da troppo tempo. Mi hai insegnato a buttarmi nella vita e mi hai fatto vedere come si può amare una persona." Fece una piccola pausa per riprendere fiato.
"Zayn Jawaad Malik, io ti prometto che non ci separeremo mai, sei entrato nel mio cuore e non ci uscirai molto facilmente!”

I suoi occhi fissi nei miei mentre il suo dito era puntato sul mio petto.
La sua minaccia mi fece sorridere, ma subito dopo ritornai serio.

“Allie io... mi dispiace essere così freddo con te.”
Lei annuì come se dicesse “certo, ti capisco.”

“Vorrei tanto dirti che va tutto bene, vorrei dirti che niente è cambiato, vorrei dirti che non fosse successo a noi ma, cazzo, ci è capitato!”
Sbottai.

Passai la mia mano sul suo braccio mentre il mio sguardo si addolcii.
“Quindi ricordami, ricordati di noi, Allie.”
La mia voce roca e profonda attraversò il corpo della ragazza di fronte a me illuminata da una luce fioca.

La vidi mordersi un labbro e sbattere velocemente le palpebre.
Circondai il suo corpo con le mie braccia attirandola verso me abbracciandola.
A quel mio gesto lei scoppiò a piangere sussurrando il suo dispiacere, e io mi unii a lei in modo silenzioso.

“Ora Allie, ascoltami...” Le sussurrai mentre i suoi singhiozzi iniziarono a tacere. “Fai la tua vita, scegli le emozioni giuste, scegli le persone giuste e fregatene degli altri, anche di quello che penso io.”
Le ultime parole alludevano a Liam, se lei era felice con lui nessuno doveva interferire.

Mentre le sue coetanee collezionavano baci e felicità senza sforzo, lei collezionava sigarette e delusioni seduta a vedere gli altri vivere.
E ne aveva avuto abbastanza. 

“Lo farò, ma è così fottutamente difficile ora.” Sussurrò.
“Lo hai visto in questi ultimi quattro giorni?” Chiesi fissando il soffitto.
“Tu non lo vuoi veramente sapere, vero?”
La sua risata lasciò le sue labbra e io mi unii a lei.

“No, in effetti no.” Risposi tra le risate.

Restammo abbracciati per tutta la notte a parlare e rivivere i nostri momenti passati insieme ormai finiti.
Non in modo malinconico, in modo tranquillo e pacifico, ma anche divertente.
Eravamo amici, da lì in poi restammo sempre amici.
La mattina presto sentii solo un umido bacio sulla fronte e una sua mano accarezzarmi i capelli e poi solo il freddo accanto a me.

POV NIALL

Il volume della suoneria del mio telefono risuonò nell'abitacolo della mia macchina facendo stoppare la radio.
Premetti il verde mentre superai una macchina.

“Buongiorno Liam!”

“Nialler, stai tornando?”
Mi accigliai e poi un senso di preoccupazione mi passò nelle vene.

“È successo qualcosa a Allie?”
Chiesi e istintivamente premetti il pedale dell'acceleratore.

“No, tranquillo.”
Lasciai il sospiro di sollievo.

“Tra mezz'ora dovrei arrivare a Holmes Chapel.”
Ero stato a Londra per pochi giorni per portare avanti il progetto delle scuola e non solo.

“Ok. Tutto bene? Passato dei bei giorni? E il progetto? Sei stato a trovare dei tuoi amici?”
Mi fece altre tre domande le quali dimenticai subito.

“Sicuro che non sia successo niente? Sei troppo strano Liam!” Ridacchiai
“Sai mi ricordi quando mi avevi telefonato per chiedere aiuto con Danielle. Hai trovato un'altra ragazza di cui innamorati?”
Feci una piccola risata ma sentendo il silenzio dall'altro capo del telefono smisi subito.

“Ok, facciamo che tra quindici minuti sono da te.” 
Annunciai.
“Ok grazie.”

Accelerai superando le macchine e uscendo dall'autostrada per poi sorpassare il cartello con il nome della mia cittadina.
Dopo quasi venti minuti ero davanti casa con la sensazione di essermi perso qualcosa negli ultimi giorni.
Aprii il portabagagli e estrassi fuori il mio zaino e la borsa.
Liam era già fuori dall'ingresso che mi salutava con la mano.

Lo raggiunsi guardando il suo volto che esprimeva nervosismo.

“Ok Liam, entra dentro, preparati un bel thè con latte e una birra per me.”
“Sei sempre il solito irlandese!” Disse ridacchiando mentre entrava in casa.
“Teoricamente anche tu lo sei!” Gli ricordai.

Sistemai le mie cose in camera mia per poi precipitarmi in cucina sedendomi sulla sedia alta vicino all'isola.
Presi la mia birra già aperta e ne bevvi un sorso.

“Solo per curiosità Niall, quando io ti avevo chiamato per Danielle tu non avevi detto niente vero ad Allie?”
“No, non le ho mai detto niente, come avevi chiesto te, anche se mentirle è costato tantissimo.”
Affermai.

“Non è semplice quello che ti devo dire Niall. Potrebbe riguardare anche te, come il resto della nostra piccola famiglia e quella di Allie.”
Piegai la testa chiedendomi se Liam avesse sbattuto la testa negli ultimi cinque giorni che ero stato via o semplicemente mi stava parlando in una lingua incomprensibile.
“Zayn è ritornato al centro per un po' di tempo, sembra che si stia liberando dal suo problema. Ma prima di partire ha litigato con Allie e credo che siano al punto di una rottura tra di loro.”

“Oh! Quando è successo?”

“Sono già passati quattro o cinque giorni. Più o meno quando sei partito te, se non lo stesso giorno.”

Annuii mentre provavo a fare un collegamento tra la famiglia a questo fatto.

“Non è tutto Nialler. Nella notte della loro litigata Allie è venuta da me. Le ho detto di mollare Zayn e abbiamo litigato e poi io ho...”
Lasciò la frase in sospeso il quale mi irritò parecchio.

“Che cazzo è successo Liam? Che cosa ti salta in mente di dirle una cosa del genere? Non sei te a decidere per lei!”
Scattai.
Non era da lui quel comportamento.

Il suo petto iniziò ad alzarsi velocemente.

“Io ho baciato Allie!”
Disse scandendo bene le parole facendomi sussultare quando si alzò facendo un rumore sordo con la sedia dirigendosi verso l'uscita della cucina, ma si fermò girandosi.

“Io non l'ho deciso, non volevo. Non volevo innamorarmi, non ci avevo mai pensato lo giuro, Niall! Ma poi ha sorriso e tutto è andato a puttane!”
Era difficile che Liam usasse quei termini e questo mi fece sorprendere il doppio.

“Liam, esci da qui.”
Gli chiesi mentre fissavo un punto indefinito e mi portavo la bottiglia di birra alle labbra.

Lo sentii andare in salotto.
Dovevo ancora metabolizzare il tutto.

Mi alzai lasciando la bottiglia vuota sul tavolo e andai in salotto pure io.

“Cioè fammi capire Liam. Noi tre siamo cresciuti praticamente insieme, poi tu sparisci per cinque fottuti anni e poi ritorni qui dicendo che ti sei innamorato di Allie, nostra sorella.”
“Sorellastra, Niall. Sorellastra.”
Mi corresse coprendosi un picoolo sorriso con la mano.

“Ok sei innamorato.”
Lui era uno dei primi a odiare la parola “sorellastra” ma da come l'aveva detto sembrava che l'adorava.

Ero incredulo e non volevo davvero affrontare la realtà.

“Niall è da tre giorni che mi mi evita. Solo questa mattina ho trovato un suo messaggio sul telefono. Ha detto che ha scelto.”
Corrugai la fronte. “Ha scelto?”
“Quando Zayn e Allie hanno litigato era perchè lui era geloso. Le ha chiesto di scegliere lui o di scegliere me.”
Spiegò indicandosi.

“Solo io non mi accorgo mai di niente?”
Allargai le braccia.

Mi sedetti vicino a lui sul divano.
“Quindi vi siete baciati.” Quelle parole avevano uno strano sapore. “Cosa ha fatto lei?”

Liam lottò per non fare apparire un piccolo sorriso.
“È stato un piccolo bacio ma non mi ha respinto, è rimasta lì immobile a guardarmi e poi si è allontanata, ma come ho detto mi evita da giorni. Ha staccato pure il suo telefono.”

Spiegò guardandomi con occhi assenti.
“Non ti sto giudicando Liam.”
“Dovresti Niall, ho rovinato tutto. Insomma è anche la tua sorellastra e se questa storia dovesse andare male? Ho paura che Allie non rivolgerà più la parola a me e quindi si staccherà da te. Anche se non è da lei.”

“E se dovesse andare bene invece, Liam?” Mi guardò sorpreso. “È questo il punto, lei non si allontanerebbe mai da te, non avrebbe il coraggio di smettere di volerti bene. Liam anche tu le hai fatto qualcosa da quando sei tornato.”

Iniziai a capire quel giorno.
Mentre parlavo mi rendevo conto quanto stupido ero stato a non accorgermi subito che Allie, da esperta a nascondere le cose a se stessa, fosse legata anche con l'anima a Liam.

“Niall non sei arrabbiato?”
Mi chiese timidamente.
“Arrabbiato perchè ti sei innamorato di lei? Arrabbiato perchè sei felice? Perchè lo sei, vero?”
Mi guardò sorridendo.
“Sono felice di essere riuscito a capire cosa provo per lei, sono felice di averla baciata e non tornerei mai indietro. Non so cosa succederà, ma sento che sarò felice.”
Guardai l'ora sul mio telefono.
“So cosa devo fare Liam.”
Mi alzai e presi il mazzo di chiavi per poi sparire lasciando un Liam sorridente ma perplesso.

****
Dovevo parlare con lei, sentivo che dovevo parlarci.
Era una situazione scomoda, ma lei era la mia migliore amica e se aveva bisogno di aiuto io ci dovevo essere.

Entrai in casa senza preavviso e come sapevo Karol non c'era.
'Come reagirebbe lei?' Mi chiedevo mentre salivo le scale.

La porta della sua stanza era aperta e i colori delle sue pareti riflettevano alla luce.
Lei era distesa a pancia in giù con il cuscino sotto di lei.
Bussai leggermente sulla porta aperta e la vidi la sua testa scattare dal cusino rivolgendo uno sguardo verso di me.

“Ah sei tu, entra.”
La delusione sulla sua faccia mi fece sorridere mentre ributtava la testa sul cuscino.
“Spiegami come è possibile che me ne vado per un po' di giorni, torno e succede un putiferio.”
Esclamai ridacchiando mentre mi sedevo sul pavimento difronte al suo letto.

Girò il viso pallido verso di me aprendo i suoi occhi verdi stanchi.
“Liam ti ha già detto tutto vero?”
Chiese con un piccolo sorriso, anch'esso stanco.

Annuii guardandola dolcemente.

“Ho sempre aspettato una persona che mi salvasse, no anzi che mi stravolgesse la vita.”
Disse evitando il mio sguardo.
“Zayn mi ha salvata, e ora sembra che sarà Liam a stravolgermi la vita. Già lo ha fatto quando è ritornato. Mi sto torturando la mente a pensare se sarei capace di amarlo veramente, ormai da giorni.”
Una piccola risata uscì dalle sue labbra.

“E se vi stesse aspettando entrambi? E se fosse stato già amore il vostro?”
Domandai.

“Allie, io non so perchè non me ne sono mai accorto, ma dopo aver parlato un po' con Liam ho aperto gli occhi.”
Mi passai la mano tra i capelli, ormai solo il ciuffo era biondo.

“Devo ammettere, però, che ultimamente era strano quando nominava Zayn, o parlava di voi due, o solo di te.”
La rossa sgranò gli occhi ma poi li chiuse sbattendosi una mano sulla fronte.
“Ecco perchè di tutte quelle conversazioni sull'innamorarsi. Mi diceva che l'amore è diverso, può essere inaspettato o proibito e che non sei tu a decidere quando innamorarti.”
Alzò gli occhi e si lasciò scappare un sorriso.
“Sai, ti brillano gli occhi quando vedi Liam, quando parli di lui, perchè lui è l'unico che ti fa brillare l'anima. Come adesso.”
Indicai il suo sorriso. Lo pensavo veramente.

“Zayn ti ha scosso il tuo cuore di ghiaccio. Sai, come legge della chimica il ghiaccio si può sciogliere con il calore, e tu sei uguale, sei rimasta ghiaccio per troppo tempo dopo tutto quello che è successo. Zayn ti ha sciolto e ora sarà Liam a portare avanti quel calore. Ne sono sicuro.”
Dei minuti di silenzio passarono. Entrambi,  io più di tutto, dovevamo cercare di gestire quella situazione al meglio.

“Questa notte sono andata al centro. Mi sono intrufolata come una ladra.”
Ammise facendomi capire della sua stanchezza.
“Niall ho chiuso con lui. Ho scelto.”

Mi alzai intento a uscire, il mio compito era finito.

“Niall...” Mi richiamò. “Non so se sarò in grado di amarlo.” Ammise.

“Allie, l'amore non è dirsi continuamente: 'Lo sai che ti amo?'. Non è quello l'amore, non è quello che hai visto nei numerevoli film. L'amore è scherzare, raccontarsi di tutto, ridere insieme, trovare ogni difetto e accettarlo, nonostante tutto. L'amore è conoscere il peggio di una persona. E' quel 'Ne vale la pena'. L'amore è esserci, non andare via per paura.”

Si alzò dal letto avvicinandosi a me con la testa bassa.
“Ho scelto Liam per tutto quello che hai detto.”
Sussurrò alzando il suo sguardo bagnato da lacrime.

“Nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o meno una persona, hai già la risposta.”
Mormorai asciugandole una lacrima.
“Allie, invia un messaggio a Liam. Lo stai evitando da troppo tempo. Dovete parlare. E vi mancate troppo.”
Le dissi prima di lasciare quella casa.





 

Salve a tutte voi!
Mi dispiace tantissimo per aggiornare sempre così in ritardo, ma tra il meteo che mi ha portato via internet a casa e il post-concerto e altre cose non ho potuto aggiornare prima.
Se avete notato mi sto divertendo un sacco a mettervi delle canzoni.
Allora come state passando questi giorni di vacanza?
Prima di passare al capitolo ho un annuncio da farvi.
Una stupenda lettrice che segue la mia storia qui e anche su wattpad mi sta facendo la traduzione di questa storia e questo mi fa commuovere ogni volta che ci penso. 
Se penso che all'inizio pensavo che questa storia non sarebbe piaciuta a nessuno e adesso sapere che c'è anche una traduzione in inglese mi riempie il cuore! Grazie mille Sophia, e ancora auguri per l'altro ieri!
(a fine pagina metto il sito di wattpad sia quella originale che della traduzione, e se avete amiche inglesi, perchè non avvisarle? *si ritira*)
Passando al capitolo.
Quante mi vogliono uccidere? 
So che il capitolo non è il massimo, ma penso che sia 'piacevole' da leggere!
Io spero di vedere recensioni con i vostri commenti e pensieri. 
Grazie mille di tutto quello che state facendo per me!
Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/This_Life_Efp 

:Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

Se volete seguire la storia e votarla potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me

Se volete consigliare la traduzione in inglese: http://www.wattpad.com/58749109-before-you-leave-me-english-translation

 

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Capitolo 31
*** Never get lost ***






Never get lost
Mai perdersi

 

Capitolo 30:

https://www.youtube.com/watch?v=BxdryKaf8dU

POV LIAM

Avevo passato delle notti orrende a pentirmi di non essermi accorto prima di quello che provavo, avevo solo rimandato quella strana sensazione che mi cresceva dentro.
Ripetevo a me stesso “Se solo ci avessi pensato un po' prima adesso sarei lì con lei”.

Il tempo che passava, dopo che Niall era uscito di casa, era lacerante per me.
Il telefono vicino sperando in un messaggio di Allie, la mia amata Allie.

“Che stupido che sono.” Sussurrai a me stesso. “Lei è l'amore che non avrò mai.”
E mentre pronunciavo quelle parole il mio cuore sembrò perdere sangue o forse quelle sensazioni trapassavano il cuore.

Ricordi, ecco cos'era quel tempo.

Ricordai il banale dolore che provai a sentire che mio padre voleva separarsi dalla madre di Allie. Avevo paura di perdere quell'amicizia, avevo paura di perdere lei, ma non fu così.

Ricordai la disperazione del mio cuore quando vidi il corpo sanguinante, quasi senza vita di Allie distesa sul pavimento di casa sua. Ero terrorizzato di una vita senza lei, avevo paura di perdere lei, ma non fu così.

Ricordai la distruggente decisione che presi cinque anni fa, di scappare. Avevo paura di non ritrovare più lei, avevo paura di perdere lei, ma non fu così.

In quel momento capii che non avrei mai perso quella ragazza, cresciuta troppo in fretta.
Capii che lei sarebbe stata con me, qualunque sarebbero state le paure, qualunque sarebbe stata la decisione.

Lei apparteneva a me.
E io appartenevo a lei.
Ci eravamo sempre aspettati.

Mi affacciai alla finestra del salotto dove ero rimasto seduto da troppo tempo a torturarmi.
Il sole filtrava tra le nuvole quando alzai gli occhi e, una chioma rossa ondeggiava, quando li abbassai.
Era sul prato verde, seduta a gambe incrociate con una felpa grigia, la mia felpa grigia del college e i suoi pantaloncini corti azzurri.
Il suo viso fisso sulla sua mano che strappava i fili verdi del mio piccolo giardino.

Le sue labbra si muovevano mimando parole, qualche volta venivano fermate da i suoi denti o dalla sua sigaretta stretta nella mano sinistra.
Le sue sigarette.
Invidiavo da morire le sue sigarette, le sfioravano le labbra ogni volta che fumava.

La voglia di andare fuori da lei e stringerla era enorme, sentire il suo profumo misterioso legato a quello del fumo mi riempiva il cuore solo al pensiero.

Ma forse lei era venuta senza un futuro per noi.

'Perchè devo pensare così in avanti?' mi domandai scioccato dai miei pensieri.
Sorrisi guardando mentre spegneva la sua sigaretta per poi raccoglierla e avvicinarsi alla mia porta.

Chiusi gli occhi per godermi quella strana, ma bella sensazione, come se fossi sulle montagne russe quando partono, ti senti quell'emozione dentro di scoprire come sarà quel percorso.
La sentii armeggiare con le chiavi di casa. Molto probabilmente le sue mani tremavano e imprecava per quella agitazione.
Mi sedetti sugli scalini aspettando che la porta si aprisse e mi facesse vedere i suoi occhi.

Entrò lasciando scivolare le chiavi sul piccolo mobile affianco, come sempre.
Si girò spaventandosi quando mi vide.
Le sue guance arrossirono e un piccolo sorriso spuntò sul suo viso.

Era così dolce che non mi trattenni a sorridere anche io mentre guardavo il suo corpo.

“Ciao.” Cercai di rassicurarla mentre mi alzavo.
“Hei..” Mormorò abbassando il suo sguardo sulla sua mano dove stringeva il mozzicone di sigaretta.
“I-io vado a buttarlo.” Sussurrò, come se provasse vergogna, per poi entrare in cucina.

Mi piaceva quel suo lato timido, quasi vulnerabile.

Non sapevo come muovermi ma i miei passi mi portarono verso di lei, che prontamente, si allontanò.
Restai deluso da quel gesto e lei parve accorgersene abbassando il suo sguardo.
Mi girai raggiungendo le scale per poi salirle seguito da lei.

Aprii la porta della mia camera, illuminata da un sole pallido.

'Dovevamo parlare? Di cosa?'
Le domande mi frullavano in testa.

La rossa si fermò accanto al letto mentre io raggiunsi la porta finestra appoggiandomici con la schiena.

“Mi dispiace di averti baciato. Magari hai bisogno di tempo per riprenderti dalla rottura, o lontananza con Zayn e io ho incasinato tutto.”
Farfugliai pentendomi delle mie parole scontate.
Sapevo che aveva scelto, ma non sapevo chi.

Lei annuì. “Ho passato la notte con lui ieri.” Ammise e i miei pugni si strinsero e la mia bocca diventò un deserto. “Ho chiuso con lui.”

“Hai scelto me?”
Chiesi senza pensare.

La sua bocca si strinse in una linea mentre i suoi occhi mi evitavano.

“Guardami Allie, se non ti vuoi avvicinare guardami almeno.”
Supplicai lasciando la mia posizione avvicinandomi alla parte opposta della sua.

I suoi occhi verdi si inchiodarono ai miei lasciandomi leggere la sua paura.

“Vuoi sentirtelo dire?”
Il suono dolce della mia voce era l'unico udibile in quella stanza.

Annuì abbassando lo sguardo per poi riportarlo su di me.

“Sono fottutamente innamorato di te Allie. Chissà, forse lo sono stato dal primo momento che ti ho rivisto, ma adesso ne sono sicuro.”
Lasciai andare un respiro cercando qualche sua emozione.
“Meriti di essere amata per davvero. E io ti ho sempre amato.”

Rabbia. Improvvisamente nei suoi occhi scorgevo la rabbia.
Era arrabbiata con il mondo, con Dio per una vita che non ha mai funzionato e sarei stato io stesso a chiedere un rimborso.
Arrabbiata vedere la gente ottenere ad occhi chiusi ciò che lei non riusciva ad ottenere nemmeno quando ci metteva tutta sé stessa.

Quel suo stare in silenzio mi sembrava una tortura come le sue paure.

Aveva paura di essere presa in giro di nuovo, non da me, ma dalla sua stessa vita che sferrava pugni su di lei rendendola livida.
Avrebbe spaccato il mondo se solo anni prima qualcuno non avesse spaccato lei.

“Tu hai paura di amare, tu hai paura di essere amata Allie. Ma sono io.”
I miei occhi si inumidirono mentre mi indicavo.
“Qualunque cosa tu scelga sappi che io non voglio perderti.”
E n
o, non la avrei persa.

https://www.youtube.com/watch?v=TPqiYQstYOk

POV ALLIE

No, non mi avrebbe perso.
Non ci saremmo mai persi.

Avevo paura, era così tremendamente sbagliato questo, ma avevo bisogno di lui. Dovevo dirglielo.
Zayn aveva ragione: dovevo fregarmene di quello che la gente pensava, fregarmene se tutto quello era così sbagliato per la nostra famiglia.

Io avevo dei sentimenti per lui e dovevo ascoltarli.
Mi avrebbe consumato anche il più piccolo frammento di vita, lo sapevo, ma era Liam, cazzo.
E io amavo tutto quello che era lui.

“Allie, ti prego di qualcosa, è una tortura. Di qualcosa o dovrò iniziare a rinunciare a te e la verità è che non voglio.” Supplicò Liam con la voce spezzata.

“Perchè non sei rimasto a combattere?”

Il letto, il suo grande letto ci separava. In quel letto dove avevo dormito accanto a lui, dove avevo sentito quel calore accanto a me e che poi, per anni, era scomparso.

“Perchè è quello che fanno le persone innamorate: aspettano.”
Un sorriso di pura felicità malinconica apparve sul suo viso e sul mio.

“Cazzate.” Sussurrai. “Sei andato via per cinque anni quindi credo che non sei nella posizione più adatta per dire una cosa del genere." Affermai agitando le mani davanti a me. "Sono io che ti ho aspettato per cinque anni.”
Lasciai sfuggire una piccola risata.

Non ero arrabbiata, ero sorpresa.

Chi scappa da tutto vuole essere fermato da qualcuno, vuoi essere te quel qualcuno?”
Ero sicura che questo aspettare sarebbe servito a qualcosa.”

I brividi erano dentro di me pronti a lasciarsi andare, come stavo lasciando fare al mio cuore.

“Quel calore.” Iniziai a parlare indicandolo.
“Quel calore che provo quando mi abbracci. Quando mi stringi forte a te. Quel calore che provo nel cuore, nell'anima.”
Girai intorno al letto avvicinandomi a lui.

“Io amo quel calore Liam,
ed il calore delle tua labbra quando si avvicinano alle mie.”
I pochi passi che restavano tra di noi furono rubati disperatamente dai suoi piedi.

Mi prese il viso tra le mani lasciano i nostri occhi legarsi a quel nuovo amore.
Mi asciugò la mia lacrima traditrice prima di appoggiare la fronte sulla mia

Le mie mani presero la sua maglietta quando mi baciò il naso.

“Posso baciarti?”
Sussurrò sulle mie labbra.
“Con una condizione” Replicai.
Lo vidi accigliarsi. “Quale?”
“Che non sia l'ultima volta.”
Le sue labbra si piegarono in un sorriso prima di baciarmi, di baciarmi veramente.
Una scossa percorse tutto il mio corpo e quelle odiose farfalle allo stomaco si liberarono.

Lui continuava a baciare me e io continuavo a baciare lui come se davvero non ci fosse un domani, come se non fossimo consapevoli di essere fratellastri, come se non sapessimo che tutto quello fosse sbagliato.





 

Buonasera a tutte!
Dopo due settimane piene e un po' disastrose eccomi qua con un nuovo capitolo.
Le "odiose frarfalle allo stomaco" come si dice nel capitolo le o inserite per ultime visto che mi hanno fatto piangere mentre rileggevo il capitolo.
Questo capitolo mi soddisfa, mi faccio i complimenti da sola in un certo senso e spero che anche per voi sia così.
Vorrei che le recensioni aumentassero visto che il numero delle lettrici è abbastanza alto e sicuramente non da 7/8 recensioni, ma va bene, è solo per una soddisfazione personale.
Come sempre ringrazio chi legge e chi commenta (mi fate commuovere sempre).
Sono curiosa di sapere cosa pensate di questo capitolo e magari di cosa succederà, chissà magari potrei inserire una vostra idea!
Vi ringrazio veramente tanto.
Spero di poter aggiornare il prima possibile visto che in Agosto sono super impegnata. Tornerò il 9 agosto per poi ripartire per Dublino il 18 fino al 31 Agosto, quindi se non aggiorno sapete che non sono morta.
Detto questo, vi ricordo che potete seguire la storia anche su wattpad (sotto i link)
Buona estate e buona vita!
Grazie di esserci!
Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/This_Life_Efp 

:Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

Se volete seguire la storia e votarla potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me

Se volete consigliare la traduzione in inglese: http://www.wattpad.com/58749109-before-you-leave-me-english-translation

 

 

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Capitolo 32
*** Something new ***







 

Capitolo 31

SOMETHING NEW


http://youtu.be/FPzI4dpEcF8


POV ALLIE

Il nostro primo bacio fu molto intenso e bisognoso che mi colpì l'anima con potenza tanto da farmi stravolgere la vita.

Liam, il mio fratellastro, il mio migliore amico, in quel momento diventò il mio tutto.

Le sue labbra sembravano non volersi staccare mai dalle mie, e le sue braccia avevano avvolto la mia schiena come se avesse avuto paura che sarei scappata lontano da lui una volta staccate le sue labbra morbide dalle mie pulsanti.
Fui io a rompere quel bacio riprendendo un po' di fiato, mentre le mie mani liberarono il tessuto della sua maglia sul torace tenuta in un mio pugno.

“Dovrei essere io quella che ti stringe forte. Dovrei essere io quella che ha paura che tu scappa un'altra volta. Non tu.”
Sussurrai con gli occhi bassi incapace di guardarlo.
Appena allentò la sua presa sulla mia schiena portando le sue mani sui miei fianchi, mi pentii delle parole appena dette.

“Lo so.” Deglutì.
“Scusa, Liam. Rovino sempre tutto.”
Piagnucolai mentre la sua fronte si appoggiò sulla mia.

“Dimmi quello che pensi. Parlami, Allie.”
La sua mano iniziò ad accarezzarmi la schiena e questo, oltre a farmi battere il cuore troppo velocemente, mi spinse a parlare.

“Tu lo sai che dovrei essere io,” ripresi le sue parole “ma non lo capisci.”
La sua fronte si stacco formando un cipiglio mentre mi guardava dall'alto per vie delle nostre altezze.

Si allontanò per sedersi sul bordo del letto e tese la sua mano per prendere la mia trascinandomi così in piedi, tra le sue gambe.
Il contatto con la sua mano mi procurò altre piccole scosse che mi fecero chiudere gli occhi.
Lui mi conosceva. Sapeva chi ero in quel periodo. Sapeva le mie paure, anche quelle riguardanti lui, ma non le capiva. Non capiva il male che mi aveva fatto cinque anni fa scomparendo in un periodo così fragile nella mia vita dove lui aveva iniziato ad aiutarmi.

“Voglio capire allora. Questa volta voglio essere io a capire.”
Spiegò alzando lo sguardo su di me.

Il mio restare in silenzio a pensare a tutto quel male che mi aveva procurato lo fece innervosire.

“Allie, se vogliamo davvero avere qualcosa di più tra di noi, dobbiamo aggiustare il passato.”
Fece un piccolo cenno con la testa.


I miei occhi si strinsero mentre le mie labbra si divisero iniziando a boccheggiare mentre tutto si faceva più chiaro nella mia mente.
“Non...” Iniziai con il labbro che tremava come la voce “Non avevo mai realizzato il... male che tu mi hai fatto.”
La mia fronte si aggrottò mentre guardavo un punto vuoto dietro di lui.

La sua mano iniziò a stringersi intorno alla mia incitandomi di nuovo a continuare.
“Non avevo capito quanto male mi facesse ogni giorno ad aspettarti con Niall fuori da scuola per tornare insieme a casa. Non sai nemmeno le ore che passavo seduta sul muretto del parco ad aspettarti convincendo me stessa che tu un giorno saresti venuto come facevi sempre, mentre le lacrime scendevano sul mio viso convinta che quelle fossero dovute all'allergia di qualche fiore, o pianta, o qualsiasi altra cosa..”
Mentre parlavo la mia mente si riempiva di immagini passate, senza lui.

“Non sai quanto dolore ho provato quando ho visto i muri che insieme a te avevo costruito dopo quello che era successo, andarsene via con te. Il dolore al ricordo di quei piccoli, ma veri sorrisi che avevo iniziato a fare causati da te, sparire alla tua partenza.”
Un sorriso amaro si formò sul mio viso.

“Ho visto metà della mia vita andarsene via con te, Liam” Sussurrai con voce debole, spezzata, mentre lui aveva iniziato a baciare le nocche della mia mano destra chiudendo gli occhi che sembravano essere lucidi poco prima che le sue palpebre li nascosero. “ma tu non lo capisci.”

Istintivamente la mia mano si chiuse in un pugno mentre il mio sguardo si spostò sulla sua testa china. Il suo sospiro di frustrazione colpì la mia pelle.

“Sento che sei arrabbiata con-”

“Non sono arrabbiata con te Liam!”
Lo interruppi immediatamente.

“Non potrei mai lontanamente essere arrabbiata con te. Non sento rabbia.”

“Ma sono fuggito.” Ribadì con occhi tristi.
“Non da me. Avevi buoni motivi.” Gli ricordai.
Era scappato da suo padre che voleva comandare la sua vita e che poi, da gran vigliacco si era nascosto lontano da Holmes Chapel.

“All'epoca mi sembrava comunque l'unica soluzione. Non capisco dove vuoi arrivare. Mi stai confondendo.” Ammise lasciando la mia mano guardandomi..
Era davvero un caos enorme, un contro senso tra le mie parole.
“Tutto quello che voglio farti capire è che potevi evitare Liam! Potevi almeno dirmelo, potevi almeno contattarmi. E non sparire così lasciando un pezzo di carta!” Gesticolai in direzione del letto dove anni prima avevo trovato quella piccola lettera.
Era tutto quello che avevo sempre voluto.
Essere avvisata, essere al corrente della sua vita.

Questa volta fu lui a guardare il vuoto dietro di me.
“Ferita.” Mormorò. “Sei ferita. Io ti ho ferito, ti ho distrutto.”
Annuii al suo sguardo colmo di puro dolore.

Quel silenzio di cinque anni mi aveva ferita.
Quel dolore mi aveva distrutto.

Mi inginocchiai raggiungendo la sua altezza.
I suoi gomiti erano impuntati sulle sue gambe mentre le sue braccia erano ai lati della sua testa china.
Con la mia mano presi il suo volto accarezzandolo dolcemente facendo incontrare il suo sguardo con il mio.

“Esattamente ferita. Sono stata ferita da te, Liam.” I suoi occhi erano velati da delle lacrime che minacciavano di scendere alle mie parole calme.
“Gli angeli sono anche demoni a volte. Tu sei sempre stato un angelo, sei sempre stato luce per gli altri, ma macchiato di buio e questo lo vedo solo io.”
Mi sentii come in trappola dai suoi occhi scuri.
“Mi hai ferito Liam ed è grazie a tutto questo che ora sono qui a darti tutta me stessa. A darti il mio amore. Ho imparato che l'odio supera l'amore, ma quando ami anche le cose brutte che ti ha fatto quella persona, allora sei fottuto.”
Presi il suo viso in tutte e due le mie mani e mi bagnai le labbra prima di continuare.

Vale la pena combattere per te. Lottare e non stancarsi mai.
Improvvisamente le parole di Niall mi ritornarono in mente.

l'amore è conoscere il peggio di una persona, è fregarsene come per dire: 'Ne vale la pena'”

“Ne vale davvero la pena.” Ripetei le parole ad alta voce.
“Come fai Allie? Come fai a non odiarmi? Ti ho fatto del male.”
Il suo viso sconcertato e abbattuto mi fece capire che si sentiva in colpa, e conoscendolo, mi avrebbe dato tutta la sua anima per rimediare ciò che aveva fatto, ma io la sua anima sentivo già di averla.

“Non riesco ad odiarti perchè io... sento di appartenere a te.”
Un piccolo sorriso apparve sul suo viso.
Avrei voluto cambiare l'ultima frase con un fottuto “ti amo”, ma non ero pronta ad ammettere a me stessa che l'amore, finalmente, era arrivato da me. Perchè era così.
“Non pensare troppo a quelle parole Al” Il suo tono era di rimprovero, ma il suo sorriso lo contraddiceva.
Cazzo se mi conosceva!

Mi chiesi come fosse possibile passare dal primo bacio, alla serietà creando il primo litigio, per poi trovare un po' di tranquillità. Molto probabilmente con Liam era possibile.
Tutto lo era.

“Ho capito che piacersi è una cosa, desiderarsi è un'altra cosa ancora, amarsi è un altro pianeta. Esserci, è quello che fa la differenza. Ed è quello che vorrei.”
Dissi decisa di chiudere quel argomento in fretta per poter iniziare a vivere accanto a lui.
“Allora lasciami il tempo di rassicurarti che senza di te, io non ci so stare. Lasciami il tempo di aggiustarti. Lasciami farti innamorare di me ogni giorno perchè sei stanca di piangere, di piangere per colpa mia.”

Ero sua prigioniera quando mi strinse a se lasciandomi respirare il suo dolce profumo più a fondo.
Mi lasciò un bacio tenero sulla fronte e ricordo di aver pensato “questa volta o mi salva o mi uccide”.

Si staccò da me guardandomi negli occhi e per la seconda volta in quella giornata, le nostre labbra si unirono lasciando un sapore diverso dal primo bacio.
Le sue mani mi aiutarono ad alzarmi dalle mie ginocchia un po' dolenti per poi mettermi a cavalcioni su di lui che si stava stendendo sul letto. Iniziò ad accarezzarmi la schiena mentre mi accorsi che bramavo quel contatto dal nostro secondo bacio.

Mi sembrava quasi assurdo desiderare la carezza dalle stesse mani che mi avevano distrutto.

Appena le nostre labbra si staccarono affondai la mia testa nell'incavo del suo collo lasciandomi abbracciare da lui.
“Sono felice Liam.”
“È questo il mio obiettivo d'ora in poi, renderti felice.”





 

Buongiorno care lettrici!
Allora prima di tutto ringrazio chi ha apprezzato il capitolo precedente. Pensavo che avessi fatto colpo, invece non è stato così, ma ringrazio chi ha inviato per messaggio una recensione negativa/neutra per non farmi vedere tra le recensioni, i numeri delle negative aumentare.
Ho avuto una settimana per scrivere questo capitolo e ho dato tutta me stessa. Adesso sono in partenza per Dublino e tra pochissimo partirò. Lo so chew questo capitolo non è lunghissimo ma ho dovuto togliere una parte abbastanza grande alla fine perchè non era il massimo e non avevo molto senso logico con tutto quello che ho scritto. Spero che per questo qualcuno non si lamenti della lunghezza, mi dispiace davvero molto. 
Grazie a tutti di seguire questa storia e spero che questa volta abbia fatto centro!
Grazie di esserci!
Alliexx


 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

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Capitolo 33
*** Deep inside ***


Buonasera care lettrici.
Quante si ricordano di me? Quante vorrebbero uccidermi? *sente le urla* 
Con questo immenso ritardo vi pubblico il trentaduesimo capitolo. Mi dispiace tantissimo per questo lungo periodo di tempo e spero che non vi siete dimenticate troppo di questa storia, quindi se avete un grosso buco vi chiedo di riguardare i due capitoli precedenti :)
Okay ci vediamo dopo e se volete far partire la playlist per questo capitolo cliccate su "play" in alto a destra e... buona lettura! Spero che vi piaccia.





 


 
CAPITOLO 32

DEEP INSIDE
 

POV NIALL

C'erano state molte volte che Allie, a causa dei suoi attacchi di panico, era dovuta andare in ospedale per poi rimanerci.

Ricordo bene la prima volta di quel ciclo, ricordo quel giorno così tanto bello per me, il quale ricorderò per sempre come il giorno dell'“amore ritrovato”.
Ero ritornato a Londra nonostante avessi lasciato quella città quella mattina stessa.

Perchè rifeci quelle tre ore di macchina?

Per amore.

 

Dopo essere uscito dalla porta d'entrata di Allie salii in macchina sprofondando nel sedile chiudendo gli occhi.

Sentivo di impazzire.
La testa mi iniziò a pulsare quando la appoggiai sul volante freddo.
Feci dei respiri profondi prima di riaprire gli occhi.
Ero stressato per via del concorso della scuola e per il lavoro costante per il progetto.
Ma sapevo che non era soltanto quello.

Dovevo ancora chiarirmi la situazione di Allie e Liam. Non era così semplice.
Quel giorno sapevo che finalmente quei due si sarebbero ritrovati, ma io?
Io mi sarei ritrovato con qualcuno?

Quello che mi faceva impazzire di più, era il mio discorso fatto alla mia sorellastra riguardo all'amore.

Accesi la macchina diretto al bar del paese mentre pensavo a quelle parole così spontanee.
Parole saltate fuori pensando alle mie esperienze, ma soprattutto stavo pensando alle indimenticabili risate avute nei giorni precedenti a Londra.

Ho sempre avuto paura di amare per paura di soffrire, ma quella volta non volevo rifiutare di amare per una stupidaggine del genere. Non avevo più diciassette anni, non ero più un ragazzino fragile.

L'amore è scherzare, raccontarsi di tutto, ridere insieme, trovare ogni difetto e accettarlo, nonostante tutto.”

L'amore è esserci, non andare via per paura.”

Non erano solo parole per convincere Allie, erano per convincere me.

Lanciai un fugace sguardo al telefono prima di parcheggiare la macchina e spegnerla.

Rimasi per qualche minuto a pensare quei giorni che avevo passato a Londra insieme a lei che non mi accorsi di aver già avviato la chiamata.

Ero scappato troppe volte per paura in quei mesi.

“Niall?” La sua voce melodica risuonò.

“Ciao Gill.”

Gillian, la ragazza che aveva attirato la mia attenzione nel palazzo dove abitavo io, ma dove abitava anche lei.
Abitava nello stesso piano del mio appartamento che avevo preso in custodia dopo la morte di un mio zio in Irlanda.

La conobbi alcuni mesi prima di ritornare a Holmes Chapel, dove tutte le nostre memorie ebbero inizio, dove tutta questa storia ebbe inizio.

Lei era il mio segreto, perchè lei stessa era un segreto.
Ma le sue risate, la sua voce, era il più bel segreto che potessi custodire nel mio cuore.

Ricordo ancora la prima volta che venne a bussare al mio appartamento: aveva abbassato subito lo sguardo e continuava a gesticolare diventando rossa.
Era semplicemente adorabile.

Ecco come era stato il nostro primo incontro: mi aveva chiesto se potevo aiutarla e da lì facemmo un po' di amicizia.
“Sono io che ti metto soggezione o le persone in generale?” Le avevo chiesto mentre le cambiavo le lampadine del suo lampadario in cucina. Lei si torturava le mani tirandosi le maniche della sua felpa.
“Le persone in generale, credo.” Aveva risposto ridacchiando.

Non era una ragazza socievole o aperta, ovvero una persona come me. Gill era il mio opposto e le piaceva esserlo davanti a me, ma con il passare del tempo, ovviamente decise di scrollarsi quella timidezza.

“Per caso in questi tuoi venti anni hai sofferto per essere così?”
Ricordo la domanda che le feci un giorno in un pub dove le avevo offerto da bere.
“Essere così nel senso che non mi piace molto la gente, che sono una persona, come dici te, chiusa e timida? A dir la verità ho voluto esserlo dopo la prima liceo con i miei compagni di classe, poi beh, ci ho fatto l'abitudine e sono diventata così.” Spiegò alzando le spalle.
“Però non riesco a fingere bene se ho accanto le persone giuste.”
Aveva detto lentamente guardandomi.

Gill, solo dal nome avevo capito che poteva essere una sfida.

Da quel giorno al pub ci frequentammo molto di più.
Passavamo ogni serata insieme e finiva con una litigata oppure davanti alla tv a guardare i nostri telefilm preferiti o ancora, a chiacchierare e quello era il mio finale preferito con lei.
Chiacchierare, sentire la sua voce, ridere insieme, ricordare le nostre infanzie e le peggiori figure mai fatte.

“Sai il primo giorno che bussasti alla mia porta...”
Tentai di dire ma una una sua mano coprì la mia bocca e nel farlo si dovette allungare sul divano.
“Niall non dirlo! È stato un momento a dir poco imbarazzante, ero rossa come non so cosa ed ero ridicola.”
Ridacchiò lasciando scivolare la sua mano via da me.


“Come se adesso non arrossisci mai Gill!”
Avevo replicato fermando la sua mano con la mia tenendola sul mio petto. Ovviamente arrossì.
“Quello che volevo dire è che pensavo fossi un po' come mia sorella: segnata da un passato. Anche lei è una persona abbastanza chiusa e ha pochi amici perchè il suo passato ha distrutto la persona solare che era. Ma tu reciti la tua parte perchè ti piace essere così! Insomma hai i tuoi genitori che ti vogliono bene, figlia unica, poche esperienze amorose, hai la tua compagnia di amici, quindi ti piace la vita.” Le sorrisi. “Sì, esattamente così. Mi piace vivere a modo mio”
Aveva risposto.
“E comunque- dissi fissandola- ti avevo trovato adorabile.”
Ammisi facendola arrossire di nuovo ricevendo un cuscino in faccia.

“Cosa è successo a tua sorella o sorellastra?”

A lei piaceva far domande, quelle domande scomode senza volerlo e a me piaceva così.
Non le raccontai di Allie, accennai qualcosa, ma astuta come era aveva capito che aveva fatto male anche a me.

“Niall stai bene? Mi hai fatto spaventare questa mattina! Non eri più accanto a me e non avevo capito che partivi questa mattina.”
La sua voce di rimprovero mi distolse da quel passato non poco lontano.

Avevamo dormito insieme come accadeva ogni volta che ritornavo a Londra.

Ascoltai le sue parole riguardanti a quello che le era successo in quella mattinata.
Guardai nei sedili posteriori il materiale per il mio progetto, e senza pensarci due volte avevo già messo in moto la macchina uscendo dal parcheggio del bar.

“Gillian, aspetta un attimo”
Dissi interrompendola nel suo discorso.

“Tutto bene Niall?” Chiese, forse preoccupata dai rumori che sentiva del mio telefono che sbatteva contro la custodia fissata sopra la radio della macchina.
“Sì, ho collegato il viva voce. Sono in macchina. In che mostra d'arte eri?”
“Oh! La Serpentine Gallery, quella vicino ad Hyde Park.”

Adoravo il suo accento londinese e come sapevo, lei adorava il mio accento irlandese.

Mi descrisse i vari quadri esposti e io le chiesi i dettagli della struttura.

Mi tenne compagnia per quasi un ora poi dovette attaccare, mentre io ero ancora in viaggio verso Londra con altre due ore davanti a me.

Durante il viaggio pensavo costantemente a cosa avrei fatto una volta di fronte a lei, ai suoi occhi color nocciola e i suoi capelli color caramello.

In quel momento non mi preoccupai di non aver avvisato nessuno, o di non essere ritornato a casa per prendere alcuni vestiti. Il bisogno di stare con lei mi bastava.
Avevamo passato i giorni precedenti molto più intensamente rispetto ai mesi trascorsi.
Ci eravamo avvicinati emotivamente e anche fisicamente.

Avevo capito che non è mai facile restare quando sai di avere qualcuno nel cuore, che sai che la tua mente è occupata a pensare a un sorriso, a una risata, a un paio di occhi. Non è facile restare quando sai che devi andartene perchè ne senti il bisogno.

Guardavo la strada che stavo percorrendo e il sole che pian piano stava calando pensando alla nostra ultima notte passata insieme.

Alla mattina le avevo sfiorato le labbra, quelle labbra fatte per sorridere, per essere morse, prima di sparire da Londra e in quel momento mi pentivo di non averla baciata.
Quella giornata era iniziata così, con un bacio mancato e doveva solo finire nei migliori dei modi.

Quando arrivai sotto il palazzo dove abitavo era ormai notte e la stanchezza si faceva sentire.

“Liam, sono Niall” Annunciai alle segreteria telefonica “sono ritornato a Londra e mi dispiace di non aver avvisato, ma non solo te hai trovato la tua metà. Ti spiegherò tutto. Salutami Allie. Sono contento per voi.”
Attaccai e scesi dalla macchina sorridendo nonostante la stanchezza.

Arrivai in fretta al mio, nostro piano e mi fermai davanti alla sua porta.
Bussai due volte e appena la porta si aprì lei era con gli occhi sgranati alla mia vista.

“Ehm, ciao.” Balbettai dall'imbarazzo grattandomi la nuca.

Improvvisamente le sue braccia si avvolsero al mio collo in un abbraccio che ricambiai subito affondando la mia testa nel suo collo.
Ho sempre avuto un debole per le persone che di colpo, senza nessun motivo, ti abbracciano senza dire una parola.

Alzai il suo corpo entrando in casa chiudendo la porta dietro di me per poi girarmi e mettere Gillian con la schiena contro la porta intrappolandola con il mio corpo.

La staccai da me accarezzandole il viso mentre mi misi più vicino a lei.
I suoi occhi incontrarono i miei senza lasciarli mentre il suono dei nostri respiri sempre più profondi si fecero sentire.


“Baciami.” Sussurrò come una supplica. “Non come questa mattina.” Era incantata, come ipnotizzata su di me.

Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi.
Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole.
Probabilmente l'incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sè, a scoprire pian piano quel che il cuore cela.
Imparare a volersi bene. O forse accade perchè doveva accadere.
Perchè le anime son destinate a trovarsi, prima o poi.

Feci un mezzo sorriso guardando le sue labbra.
“Quello non era un bacio.” Spiegai. “ Questo lo è.”

Mi precipitai sulle sue labbra chiedendo subito un accesso al suo sapore tenendo le mani sul suo viso mentre le sue si immersero nei miei capelli.
Presi entrambi i suoi polsi e li portai sopra la sua testa spingendo il mio corpo contro di lei.

Passai una delle notti più belle ed emozionanti della mia vita, ma quella bellezza, quella pace svanì alle prime luci dell'alba.

“Pronto?”
Risposi con fatica dopo aver premuto il tasto verde.

“Niall sono Liam, mi dispiace chiamarti adesso.”
Aggrottai la fronte tenendo gli occhi chiusi.

“Liam taglia corto.”
Dissi accendendo la piccola luce sul comodino.

“Allie è in ospedale.”
Sgranai gli occhi balzando facendo svegliare Gill accanto che mi guardò preoccupata.

“Che cazzo è successo? Non è stata con te tutto il giorno? Entro qualche ora-”
Non riuscì a finire la frase per il mio cuore che sembrava esplodere.
Presi la mano della ragazza accanto a me guardandola.

“No Niall, non venire. È stato a causa dei suoi attacchi. È successo almeno un'ora e mezza fa e l'accordo era di avvisarti il prima possibile lo so, ma sono ancora in confusione e adesso mi hanno detto che è stabile, che non era così grave.”
La sua voce era spezzata dalla paura.

“Cos'è successo di diverso dalle altre volte?”
Chiesi sentendo il nodo in gola.

“È stato orribile cazzo. Si è svegliata la notte e come sempre ha avuto quella specie di apnea e tutto e mentre la stavo calmando ha iniziato a tossire sputando sangue. Diceva continuamente il nome di quel fottuto bastardo e...” Sentii un grugnito. “Niall, Karol è appena uscita dalla sala. Ti chiamerò, ma tu non venire per adesso.” E così attaccò.
Fissai il telefono mentre Gill si mise a cavalcioni su di me prendendomi il volto.

“Sapranno la verità.”
Sussurrai sentendo gli occhi farsi più pesanti.

“Niall cosa vuol dire?”
Le mani fredde di Gill cercarono di scuotermi da quella specie di trans che avevo.
Guardai i suoi occhi spaventati mentre la mia vista si appannò per alcune lacrime.

“Sapranno del suo passato e...”
Respirai a fondo chiudendo gli occhi abbassando la testa per poi rialzarla.

“Come se il suo passato fosse più importante della verità.” 










Quante ora vorrebbero uccidermi veramente?

Allora ringrazio chi ha letto il capitolo precedente e ringrazio le poche che hanno recensito, grazie veramente, siete voi che mi fate andare avanti perchè se fosse per me avrei già cancellato tutta la storia.
Cosa ne pensate di questo capitolo? Sinceramente a me piace, soprattutto alcune frasi mi sono fatta anche i complimenti da sola *si ritira* Spero di concludere la storia più velocemente possibile, non perchè non mi piaccia scrivere, ma perchè sta diventando abbastanza lunga e non vorrei risultare noiosa. E poi mi sono affezionata a voi, alcune in particolare! 
Spero di avervi incuriosito con il finale e spero che le emozioni siano arrivate.
Cercherò di recuperare sempre con l'aggiornamente ogni due settimane, perchè questo mese è stato davvero lunghissimo.
Ringrazio ancora chi è arrivato fino in fondo al capitolo e chi avesse voglia di darmi un suo parere :)
Grazie di tutto!
E questo capitolo lo voglio dedicare a Letizia, ricorda che sei una guerriera e niente ti fermerà nel scrivere.

A presto,
Alliexx

 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/WWATMilan

Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

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Capitolo 34
*** Fire ***


 

 

FIRE

CAPITOLO 33 

POV ALLIE

Era stata una terribile nottata che si presentava nei miei sogni da quasi una settimana non facendomi dormire la notte.

Mio dio Allie, quello è...” Sangue. Avevo concluso mentalmente la frase di Liam.
Nonostante la fatica a respirare, sentivo la sensazione del tatto svanire, e vedere quel sangue, portò i miei pensieri a concentrarsi al ricordo del mio riflesso livido sullo specchio facendomi ricordare più intensamente le mie urla, le sue urla e il dolore.

Un brivido mi percorse la schiena a quelle immagini facendomi stringere la tazza che avevo in mano.
Non avevo ricordi chiari di quella notte perchè dopo aver visto quel rosso, persi completamente i sensi lasciandomi un sapore di ferro in bocca e la testa vagare in quei ricordi oscuri che mi avevano rovinato la vita.

Io ero stata segnata dentro.
Per sempre.

Quando mi ero svegliata mi trovavo a casa mia, nel mio letto e Liam seduto sul pavimento appoggiato alla porta chiusa.
I suoi occhi, quei suoi occhi quasi neri, racchiudevano tutta la paura che aveva avuto la notte precedente.

Ricordo ancora il modo lento in cui si era alzato chiudendo a chiave la porta per poi stendersi accanto a me attirandomi in un abbraccio disperato.
Inspirai a fondo il profumo della sua maglietta e di lui.

“Perché a te?”
La sua voce rotta fece vibrare il suo petto.

Mi ero messa a cavalcioni sopra di lui accarezzandogli il petto, lasciando da parte il dolore acuto alla mia testa.
Lo guardavo negli occhi e pensavo: già, perché a me? Perché non ho mai avuto un padre? Perché sono stata violentata? Perché sono sempre stata quella a disparte? Perché mi ero innamorata del mio fratellastro?


E mentre guardavo quegli occhi che mi ricordavano il bambino che era in lui, mi chinai per baciarlo cercando di alleviare quel dolore.
Cavolo quelle labbra! Dalla prima volta che le baciai avevo capito che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.

“Non succederà più, Liam. Non dovrai più chiederti perché.”
Sentivo di aver mentito, ma lo feci per rassicurarlo.
Volevo un futuro con lui, magari un futuro felice.

La sua stretta si fece più forte su di me facendomi pensare che non si riferivano ai miei attacchi.

“Allie, io ti ho portato in ospedale.” Respirò a fondo.
Avevo sgranato gli occhi liberandomi velocemente dalle sue braccia che mi tenevano stretta al suo petto.
“Ospedale? Per i miei attacchi? Per un po' di sangue?” Avevo piegato la testa incredula.
“Dopo che sei svenuta hai avuto una convulsione e non sapevo come agire e ho chiamata i soccorsi. In ambulanza sembrava tutto apposto, ma poi hai avute altre due convulsioni e siamo andati subito in ospedale.”
Avevo scosso la testa: non ricordavo assolutamente niente.

“Ma sto bene, vero?” Avevo chiesto.
“Karol è venuta immediatamente e ha fatto una lunga chiacchierata con i medici che hanno dato il consenso di portarti a casa. Quindi credo che vada tutto bene.”
Il suo sguardo mi diceva che nemmeno lui sapeva la risposta.

“Mia mamma ha contatti stretti con i medici. Da piccola ero sempre in ospedale per quei cavolo di controlli!” Agitai le mani ricordando tutta quella noia inspiegata. “Ma tu lo sai meglio di me, visto che spesso ci andavamo insieme. Ti ricordi quella volta con il Dottor Benson?”
Quando ero bambina frequentemente andavo in ospedale per dei controlli, o per farmi della analisi che mi sottoponevano e ovviamente Liam, per i suoi problemi al rene, veniva con noi.
Dopo aver parlato dei ricordi per allontanare la tensione, mi ero sdraiata sul suo petto lasciandomi accarezzare i miei capelli rossi.

“Allie, tu hai mai visto tua madre piangere?”
Domandò.

“No, non che io ricorda.”
“Ha continuato a piangere fino a questa mattina.”

In effetti, in quella settimana Karol era molto più strana: se prima mancava sempre a casa, in quella settimana mi ricordai di avere anche io una madre che si prende cura della casa e della figlia.
Non riuscivo a capire il motivo delle lacrime di mia madre, visto che Liam mi assicurò che il mio segreto era al sicuro.

In quella settimana rimasi costantemente a casa e Liam veniva a trovarmi per quanto fosse possibile vista la presenza di Karol. Non mi dispiaceva, ma era difficile spiegare perchè Liam ogni giorno veniva a passare del tempo con me.



Quel giorno mi svegliai abbastanza presto ed ero intenta a bere una tazza di caffè sdraiata sul divano del soggiorno, quando Liam fece irruzione in casa.

“Allie sono io!” Urlò per farsi sentire.
“Liam sono in soggiorno!” Urlai di rimando.

Il mio cuore iniziò a battere più velocemente e dovetti appoggiare la tazza a terra per non farla scivolare.

“Ciao amore.”
Sussurrò nel mio orecchio prima di stamparmi un bacio sulla testa e fare il giro del divano sedendosi vicino alle mie gambe piegate.

“È strano.” Sussurrai sorridendo.
“Che tua madre non sia presente questa mattina?” Piegò la testa guardandomi divertito.
“No, che tu mi chiami così. È strano, ma è la cosa più bella del mondo sentirselo dire.”
Quando la sua mano iniziò ad accarezzarmi il polpaccio, un brivido mi percorse la schiena.

“Sai, mi piace che alla parola amore associo il tuo nome invece che pensare che è un sentimento.”
Affermò facendomi un piccolo sorriso.

“Ieri notte è ritornato Niall. Molto probabilmente verrà qua in pomeriggio.”
Annunciò con un piccolo sorriso.

“Sta bene?”

“È preoccupato molto per te. Non so come spiegartelo, ma è come se fosse triste. Questa mattina era...strano.”
Rispose scrollando le spalle.

Corrugai la fronte confusa.
“C'entra qualcosa con Londra?”
Domandai.

Liam scosse la testa velocemente.
“Assolutamente no. Anzi, ieri quando è arrivato abbiamo parlato tutta la notte e mi ha raccontato di Gill. Tu lo sapevi che si è preso una cotta per la sua vicina di casa a Londra? Beh, dovresti vederlo mentre parla di lei!”
Rise soddisfatto.
“Non ne sapevo nulla!”
Ammisi divertita.

Mi mossi goffamente sul divano raggiungendolo mentre lui appoggiò la schiena sul divano sedendosi comodo. 
Gli accarezzai i capelli guardando ogni singolo centimetro del suo viso perfetto.

Le sue mani mi afferrarono saldamente la vita aiutandomi a sedermi di lato sulle sue ginocchia.

“Credo che entrambi in qualche modo, avevamo bisogno di quel tempo separati, avevamo bisogno di imparare a stare in piedi da soli, prima di poterlo fare insieme.”
Sussurrò mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

“Ho la sensazione che stiamo insieme da sempre. Conosco ogni particolare di te.” Replicai intrecciando le mie dita con quelle della sua mano appoggiata sulla mia gamba guardandole teneramente.
“Sono stata presente nel tuo passato. Adesso sono nel tuo presente e voglio esserci nel tuo futuro, Liam.” Finii la frase alzando lo sguardo nei suoi occhi.
"Mai separati. Sempre insieme."
Sussurrò mentre si faceva più vicino.

Le nostre labbra si piegarono in un sorriso prima di unirsi a un bacio lento, ma speciale.
Ogni singolo bacio con lui era speciale.
Ogni fottuto secondo era speciale con lui.

La mia mano libera affondò nei suoi capelli castani attirandolo verso di me.

Il telefono che avevo nella tasca della felpa iniziò a squillare interrompendo quel bacio.
Imprecai mentalmente alla distanza che dovetti prendere per rispondere.

“Ciao mamma.”
Feci roteai gli occhi al cielo facendo ridacchiare Liam che mi accarezzava la schiena.

“Ho ancora mal di testa, se passi in farmacia te ne sarei grata. Oh, bene. A dopo.”
Riattaccai.

“Karol sarà qui tra poco.”
Annunciai rimettendo il telefono nella tasca.

“Okay, allora è meglio che vada. Ti mando un messaggio quando parto da casa con Niall.”
Liam mi rassicurò teneramente accarezzandomi la guancia.

“Karol ha detto che molto probabilmente domani ritornerà Zayn.”
Confessai cercando di non far sentire il mio disagio.
“Pensi che dovremo dirglielo?” Aggiunsi.

“Suppongo di sì. Non possiamo rimanere un segreto per sempre, e lo sai.”
I suoi occhi seri cercarono i miei.
Ovviamente si riferiva anche a mia madre.

“Tu pensi che accetterà, Karol?” Chiesi timidamente afferrando la sua grande mano ancor sul mio viso.
“Non lo so. Ho solo la sensazione che non lo accetterà facilmente.”
Annuii alzandomi per accompagnarlo alla porta.

Mi prese la mano attirandomi verso di lui stampandomi un bacio sulle labbra per poi sollevarmi la mano che aveva stretto e ne baciò il dorso.
“A dopo amore.”
La sua voce dolce e il sorriso fece impazzire tutto il mio corpo.

“A dopo.”
Sussurrai con il sorriso sulle labbra mentre guardavo la porta chiudersi dietro lui.

Raggiunsi il divano prendendo la tazza lasciata sul pavimento e finire il mio adorato caffè.
Lavai la mia tazza e misi in ordine la cucina mentre Karol arrivò pochi minuti dopo.

“Ciao tesoro, ti ho comprato questo per il mal di testa.”
Disse appoggiando la piccola busta di carta sul tavolo.
La ringraziai e iniziò a parlare della mal organizzazione delle farmacie.
Le sue parole mi sembravano lontane, perchè la mancanza che sentivo di Liam era troppo vicina.

Presi il mio telefono e inizia a comporre un messaggio.

A: Liam

Io non so spiegarti cosa sia l'amore. So solo che appena mi dici 'devo andare', sento un nodo alla gola e inizio già a sentire la tua mancanza.”

Quando il telefono mi diede la conferma del messaggio inviato, iniziai a stuzzicarmi il labbro inferiore tirato in un sorriso mentre il mio cuore accelerò.

“Come si chiama?”
La voce di mia madre mi fece distogliere lo sguardo dal punto indefinito che stavo guardando senza rendermene conto.

“Chi?” Le chiesi alzando lo sguardo su di lei a disagio.
“Stavi fissando il vuoto sorridendo, a chi pensavi?”
Spiegò sorridendo.

“Tu non lo vuoi veramente sapere.” Sbottai.
“Invece sì. Voglio sapere chi rende felice mia figlia. Sei innamorata non è vero?”
Abbassai la testa cercando di far fermare il mio cuore che urlava un enorme 'sì'.
“Ti ripeto che non lo vuoi sapere veramente. Non accetteresti mai.”
Decisa conclusi la conversazione avviandomi verso l'uscita della cucina.
“Se è Zayn, lo sai che puoi dirmelo.”
Disse esitante.


“Mamma lo sai che con lui è finita. Abbiamo chiuso e non ritorno in dietro.”
Affermai vedendo un cipiglio di delusione dipinto sulla sua faccia.

“Mamma evita di cercare di comandare la mia vita. Non ci sei mai stata, quindi evita di entrarci adesso solo perchè sono andata in ospedale.” Le mie mani si strinsero in un pugno.

“Ma siete ancora i tempo per-”
“No, mamma. So chi voglio, fine della discussione, e non provare a dare speranza a Zayn. Questi non sono affari che ti riguardano.”
Il mio tono era incontrollabile e la mia mente continuava a dirmi di dovermene andare, e così feci.

Salii in camera e ricordo di aver avuto un attacco di pianto, di quelli che non ne sai il motivo, perchè forse il motivo è il ricordo di tutte le altre volte che volevi piangere, ma hai solo assorbito le lacrime.
Il mal di testa costante mi fece stendere sul letto e addormentare per un lungo tempo.

Non so quando passò, ma delle voci mi fecero svegliare di colpo.
“Karol smettila, dovevi dirglielo da subito!”
Sgranai gli occhi dopo aver riconosciuto subito la voce di Niall, il quale mi ricordò suo padre quando litigava con mia madre.

“Tu pensi che sia facile Niall?” Urlò mio madre.

Aprii piano la porta per sentire meglio cercando di non fare rumori.

“Come lo hai detto a me, dovevi dirglielo a lei.”
La voce di Niall si fece più grossa e decisi di scendere velocemente le scale sentendo il mio cuore correre con me.

Aprii la porta del soggiorno facendo sussultare entrambi: Karol teneva le braccia incrociate al petto e in una mano teneva un fazzoletto stropicciato di carta, mentre Niall, nonostante il sorriso che mi rivolse, si poteva percepire la sua rabbia.

“Ciao Allie!” Disse Niall, lanciando un'occhiata a Karol che abbassò la testa.
Mi venne ad abbracciare e feci fatica a ricambiare.

In quella stanza c'era troppa tensione, c'erano troppi segreti.

Spinsi via Niall che mi guardò sconcertato.
“Non ti ho mai sentito così arrabbiato tanto da dover urlare, quindi qualcuno mi spieghi cosa sta succedendo.”
Niall si guardò un po' intorno prima di sospirare dicendo che non c'era niente.

“Non ho sentito molto, ma credo che mi è bastato.” Annunciai duramente.

“Comunque, ho bisogno di farti delle domande mamma.” Dissi rivolgendomi verso di lei.
“Certo dimmi.” Rispose tranquillamente.

“Sto bene?” Le chiesi.
“Liam mi ha detto delle convulsioni, ma io non ricordo niente. So solo che tu sei andata a parlare con i medici, quindi sto bene?”

I suoi occhi si riempirono di lacrime.
“Allie, io...” Iniziò a dire. “Io non lo so.”

Sì, quella settimana successero tante cose e quel giorno ci fu l'inizio dell'incubo.




 


Buona sera a tutte voi! 
Spero che non vi siete dimenticate di me. Mi scuso veramente ma la scuola occupa davvero tanto tempo. Spero che in questo primo mese scolastico vada tutto bene :)
Io spero che questo capitolo vi piaccia, pultroppo ho la sensazione di aver perso lettrici, ma non importa quando ho ancora delle persone fantastiche che continuano a recensire e sostenermi. 
Grazie veramente.
Mi scuso se c'è qualche errore di battitura, o se il titolo non convince molto.
Beh, che dire, spero di non deludervi e vi chiedo ancora scusa!
Come sempre vi invito a dare un'occhiata alle storie consigliate qui sotto, e se volete contattarmi, in fondo ci sono i vari link.
Passate un buon week end e ovviamente, GRAZIE DI ESSERCI!
Alliexx

 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/WWATMilan

Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

Se volete seguire la storia e votarla potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me

 

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Capitolo 35
*** The beginning ***




 

CAPITOLO 34

THE BEGINNING

 



Playlist:

.Leave out all the Rest-Linkin Park

.Skinny Love - Birdy

 

 

POV NIALL

Il giorno dopo essere tornato da Londra, lasciando a malincuore la mia Gill, ricevetti una chiamata dalla madre di Allie.

Avevo contattato Karol il giorno dopo dell'accaduto per assicurarmi della situazione reale.
Appena mi menzionò le convulsioni ricordo ancora come il telefono mi era scivolato dalle mani.

“Ho fallito Niall, ho fallito come madre. Dovevo ascoltare te.”
La sua voce era instabile rendendomi ancora più debole.

“Potevi ascoltare me, ma se non lo hai fatto ci sarà stato un motivo.”

“Volevo solo che si godesse la vita senza avere un passato così pesante.” Aveva ribadito.

“Karol, non se lo sarebbe mai ricordata e poi un passato comunque lo ha avuto.”

Ero terrorizzato dopo aver sentito la fragilità di Karol e stare a Londra mi rendeva le cose più difficili.

Avevo chiesto a Gill di partire con me, di venire a Holmes Chapel, ma aveva rifiutato a causa di quello che stava succedendo nella mia famiglia.

Lei non ne faceva ancora parte.

Appena ero arrivato nella mia casa andai a salutare Liam che era ancora sveglio.

“Sai Niall, quando chiudo gli occhi vedo il corpo di Allie senza sensi iniziare a contorcersi. Mi fa male ogni volta che ricordo quella notte e mi fa male vedere che lei è troppo per questo mondo.” Aveva dichiarato con tono basso. “Lo capisco.” Affermai senza nessun pentimento della mia risposta. “Niall, che vuoi dire?”
Avevo abbassato la testa sospirando.
“Ti posso solo dire che non era la prima volta che succedeva una cosa del genere.”

Gli occhi scuri di Liam divennero cupi, ma non fece nessuna domanda, anche se si capiva che ne avrebbe avute troppe, troppe senza risposte.

Passammo ore a parlare prima di addormentarci sul suo letto.

Era da tanto che non passavo del tempo con lui : a parlare di tutto, della nostra infanzia, dei problemi in questi nuovi amori che entrambi avevamo trovato, della la vita che ci stavamo costruendo.

Sembrava che a entrambi il futuro fosse già nelle nostre mani.

“Sai Niall, mi sento più sicuro adesso che Allie è affianco a me. E non vedo l'ora che arrivi la conferma che lei andrà in quel college.” Disse Liam sdraiato sul letto e il sorriso sognante.

Mi ricordo che lo incitai a continuare, ma continuava a dire che era una sorpresa, ma poi cedette ridendo.

“Ho fatto richiesta per coach della squadra del suo collage. O comunque per allenatore in uno dei vari sport sempre nella stessa struttura. Così staremmo insieme anche quando lei dovrà lasciare Holmes Chapel per la scuola. E così io posso iniziare a guadagnare per avere un futuro insieme. Con i soldi che ho già guadagnato con i miei lavori e questo avrò abbastanza soldi in futuro.” Liam sapeva come fare belle sorprese e quella sarebbe stata fantastica, se tutto fosse andato bene.

Il giorno successivo sapevo che sarebbe arrivato il momento dove sarebbero nati i dubbi, dove sarebbe nata la paura.

Avevo pregato Liam di non venire con me da Allie quella mattina, che poteva venire dopo.
Avevo bisogno di parlare con sua madre.
Dopo varie discussioni e domande senza risposta uscii di casa salendo in macchina.

Prima di bussare alla porta presi un respiro profondo.

'Cosa succederà?'

Avevo paura e i brividi sulla mia schiena iniziarono a formarsi.

Quando Karol mi venne ad aprire abbassò la testa e mi fece entrare.

“Allie è in camera sua se vuoi andare prima da lei.”
Mi disse mentre chiudeva la porta.
“Vieni Karol, dobbiamo parlare.”
Appoggiai le mie chiavi e mi diressi nel caloroso soggiorno con le foto di Allie da piccola appese sulle pareti.

Iniziammo con qualche domanda inutile per poi parlare veramente.

Iniziammo ad innervosirci lasciando che la paura si impossessasse di entrambi.

Iniziammo ad arrabbiarci alzando la voce senza accorgercene e poi, poi arrivò Allie e il mio cuore perse qualche colpo.

Cercai di essere il più neutro possibile anche quando dichiarò di aver sentito qualche parola urlata troppo forte.

“Sto bene?” Chiese Allie con tono disperato alla madre.
Immediatamente il mio cuore sembrò restare immobile.
Mi girai verso la donna con i pugni chiusi.

“Allie io...” La voce incerta di Karol si fece sentire.
Abbassai la testa ispirando a fondo guardando di sottecchi la rossa.
“Io non lo so.”
Quando alzai la testa, Allie aveva la faccia confusa.
“Cosa significa che non lo sai?”

“Allie siediti.” Intervenni subito inchiodandola con lo sguardo.

“Niall, cos-”

“Allie ti ho chiesto di sederti.” Ripetei più duramente.

Stavo perdendo il controllo: dentro di me volevo distruggere qualche cosa e urlare.

“Karol, ti deve dire una cosa.”
Cercai di addolcire la voce mentre la rossa, spaventata, si sedette.

Karol si mise al mio fianco supplicandomi con gli occhi.
Voleva scappare ancora? Voleva ancora mentire? 
“Karol, basta. Niente è sicuro, quindi per una volta fai la scelta giusta!”
Parlai esasperato mentre mi mettevo dietro il divano dove Allie si era seduta.

“Ti prego Allie, non mi odiare. Non ho un motivo molto valido per averti nascosto la verità, ma per me era sufficiente. Non volevo che passassi tutta la vita a pensare ciò che avevi e-”

“Karol, smettila, lei non si ricorda niente! Dillo e basta.” Intervenni nervoso per quel giro inutile di parole.

Karol si sedette per terra mettendosi una mano nei capelli.

“Sei nata un mese e mezzo prima del termine esatto e i medici mi avevano detto che le tue condizioni erano gravi. Il tuo corpo spesso non reagiva normalmente e il tuo respiro era sempre irregolare come il tuo battito cardiaco. Quando avevi tre mesi sei stata operata a un tumore al cervello che ti procurava delle epilessie a delle pari del corpo.” Karol fece un sospiro mentre guardava sua figlia che iniziò a tremare.

Appoggiai la mia mano sulla sua spalla della rossa e una scossa di freddo mi percorse il corpo.

“I medici non erano riusciti ad asportare tutto il tumore quindi hai dovuto fare delle lunghe terapie. Ricordo che accompagnavo papà a fare la chemio e poi portavo te alle tue terapie.”

Karol, ancora seduta sul pavimento, si torturava le mani mentre cercava di trattenere le lacrime. 

“Questa è la verità Allie. Hai avuto due operazioni a causa di un tumore che sembrava non potesse essere operabile quando eri piccolissima e moltissimi controlli, anche quando tuo padre venne a mancare.” Concluse Karol cercando di alleggerire la cosa. “I controlli che molto probabilmente ricordi era per assicurarsi che il tumore fosse stato eliminato e così fu.” Disse decisa per poi guardarmi in cerca di un sostegno.

“Perché tutte queste bugie?” Sussurrò Allie con la voce quasi inesistente.

“Per proteggerti da qualcosa di indefinito, ma mi sembrava la cosa più giusta all'epoca, ma adesso non più. Ho sbagliato e non ho il diritto di essere perdonata.”

Ci fu un momento di silenzio interrotto dai respiri irregolari di Allie che iniziò a stringere le sue piccole mani in pugni.

“E proteggermi vuol dire farmi crescere da sola? Farmi stare in solitudine senza un appoggio della famiglia?” Scattò improvvisamente la rossa alzando la voce mentre il suo corpo lasciò il divano per alzarsi in piedi.

“Avevi Liam e Niall.” Cercò Karol di giustificarsi inutilmente.

“Ma tu sei mia madre!” Le lacrime le scendevano come la pioggia, incontrollabili, fredde e pungenti.

“Nonostante questa specie di odio che provo ora, tu sei mia madre! Come hai potuto mentirmi su questo?” Un singhiozzo lasciò le sue labbra.

"Ma sai la cosa buffa?" Chiese ridacchiando ironicamente. " E' che non mi fa male pensare di aver avuto un tumore, ma fa più male pensare che tu non ci sei mai stata quando avevi una ragione in più per farlo."

“E tu,” La rossa si girò facendo scorrere gli occhi su di me.

“Tu lo sapevi e non me lo hai mai detto.” Concluse.

Accettai il suo tono di sfida. “Sì lo sapevo, ma non ne avrei mai fatto parola con te. Non ero io in dovere di dirtelo. Allie, comunque se lo sapevi prima, cosa potevi fare? Controlli su controlli sperando che finalmente un giorno qualche esame risultasse positivo a un qualsiasi tumore e cadere nel buio?” Le parole che le lanciai la colpirono velocemente.

Sapeva che avevo ragione.

“Vuoi sapere da cosa tua madre ti proteggeva? Ti proteggeva da questo male inutile. Proteggeva anche lei stessa nel vedere sua figlia sprecare il suo tempo torturandosi nel dubbio.”

Allie aprì la bocca per poi richiuderla e tutto a un tratto smise di parlare facendo cadere il silenzio per minuti, e forse smise anche di respirare, ma le si leggeva in faccia che soffriva.

Lei non si meritava tutto quel male nella vita.

“Mi proteggevi da quello che aveva vissuto papà con il suo tumore, mamma?”

Domandò dopo troppo silenzio mentre guardava Karol annuire asciugandosi subito qualche lacrima.

“Anche se non era lo stesso.” Iniziò la donna “Tuo padre aveva il tumore, tu lo avevi sconfitto. Ma non volevo vedere mia figlia andare avanti e indietro da un ospedale.” Karol si alzò in piedi prima di continuare.

“Ti prego Allie perdonami, io non sapevo cosa fare. Ho visto tuo padre scontrare il suo tumore e lottare contro di lui fino al suo ultimo giorno. Quando eri nata e ci avevano detto di questo tumore, tuo padre sembrò morire per la prima volta in vita sua. Quando i medici mi avevano assicurato che eri fuori pericolo, che il tumore aveva perso, avevi appena un anno e mezzo e tuo padre continuava a peggiorare.” La voce le fu interrotta.

“Te lo chiese lui? Te lo chiese papà di tenermelo nascosto?” La voce di Allie risultò quasi speranzoso.

“Sì, me lo chiese lui. È questo il mio motivo per non avertelo mai detto. E se per te questo motivo non è abbastanza per me lo è stato.”

Improvvisamente sentimmo la porta aprirsi e lo sguardo distrutto di Allie si posò sul il mio.

 

“Lui non sa niente.” Le sussurrai mentre cercò di asciugarsi le lacrime sulle sue guance cercando la forza per poter fare un sorriso alla vista di Liam.

 

 

 

 

 

 

 

--------

FESTEGGIAMO PERCHE' FINALMENTE HO AGGIORNATO!

QUESTO CAPITOLO SAREBBE STATO MOLTO PIU' LUNGO, MA HO DECISO DI DIVIDERLO, QUINDI L'ALTRA META' E' SUL COMPUTER ASPETTANDO CHE IO LA FINISCA!

MI DISPIACE PER QUESTI RITARDI, MA SONO SUPER IMPEGNATA! 

IO QUESTA NOTTE PREGHERO' QUALSIASI SANTO CHIEDENDO DI FAR PIACERE QUESTO CAPITOLO! 

VOI CHE NE PENSATE? MI LASCERETE UN COMMENTO PER RASSICURARMI CHE NON VI SIETE STANCATE DI QUESTA STORIA? CHE NON MI AVETE DIMENTICATA? 

ANYWAY, GRAZIE A TUTTE QUELLE CHE RECENSISCONO :) SIETE TUTTE MAGNIFICHE E GRAZIE PER QUELLO CHE FATE.

with love (ma tanto per tutte le mie lettrici), 

A.

 

p.s: mando un mio pensiero a chi è stato colpito dalle alluvioni!

 

Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/WWATMilan

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Se volete seguire la storia e votarla potete farlo anche qua: http://www.wattpad.com/story/8839525-before-you-leave-me

 

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Capitolo 36
*** AVVISO (dove trovare il continuo) ***


AVVISO
 
Ciao a tutte quante le lettrici che sono arrivate fin qui!
Volevo avvisarvi che la storia NON è ancora finita ma sta
CONTINUANDO ad essere pubblicata, ma come avete notato non la sto più pubblicando su questo sito per vari motivi.
Se siete interessate ancora a SEGUIRE questa storia la potete trovare
SOLO su WATTPAD. Un altro sito, molto più comodo e sicuro dove bisogna iscriversi e si trovano molte Storie, anche originali oltre che fan fiction. 
Ovviamente non obbligo nessuno a iscriversi per me, ma volevo solo avvisarvi di ciò.


Questo è il sito: http://www.wattpad.com/user/Warrior25
Mi dispiace per tutto, ma vi ringrazio per essere state con me fin dall'inizio :)

Con affetto, 
A.



 

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Capitolo 37
*** Escape ***


 
ESCAPE 

CAPITOLO 35
 
 
 
 
 
POV ALLIE
 
Quando Liam entrò dalla porta e ci raggiunse mi girai subito verso di lui come se qualcuno mi avesse chiamato.
Il mio tentativo di asciugarmi le lacrime con la manica della felpa era soltanto un gesto invano che Liam notò subito.
Il suo sorriso scomparve subito quando vide i miei occhi troppo limpidi e rossi.
Provai a fargli un mezzo sorriso sentendo le mie labbra secche farmi male, mentre con gli occhi guardavo la sua mano che stringeva una busta bianca.
La mia mente era un vortice di frasi che chiedevano disperatamente il calore dell'uomo poco distante da me.
“Allie che succede?”
Chiese preoccupato guardando poi Karol e Niall.
Abbassai la testa incapace di parlare, di muovermi.
“Liam ti devo dire delle cose.”
Disse Niall mentre lo raggiungeva per portarlo in un'altra stanza.
I suoi occhi sembravano non voler lasciare la mia figura cupa.

Quanto avrei voluto che quel giorno fosse soltanto un incubo per poter cancellare tutto quel dolore dentro i suoi occhi.

Rimanemmo io e mia madre.

Io con la mia confusione e mia mamma con i sensi di colpa che la stavano distruggendo.

“Solo tu hai parlato con i medici una settimana fa. Perché non mi hanno fatto dei controlli?” Le domandai mandando via il nodo alla gola per quello che stava succedendo.
“Li avrebbero subito fatti, ma in quel caso sarebbero stati i medici a dirti tutto questo, quindi ho chiesto a loro di darmi il tempo di parlartene.” Spiegò.

La notizia di aver subito due interventi per un tumore al cervello mi aveva sconvolto.
Ma la cosa che mi aveva uccisa era la presenza inesistente di mia madre in tutti quegli anni.
Quante volte dovevo ancora perdonarla?
Con calma e con passi incerti la raggiunsi e dopo un lungo respiro alzai i miei occhi incontrando i suoi. Le feci un piccolo sorriso per poi abbracciarla.

Sentii il mio stupore del gesto, ma soprattutto quello della donna che mi aveva messa al mondo, che aveva cercato sempre di darmi il suo affetto, che aveva dovuto crescere una figlia tenendole un segreto oscuro nascosto perchè l'amore della sua vita, prima di morire, le aveva fatto promettere di tenerlo segreto.

“Ti ho già perdonata un migliaio di volte mamma.” Sussurrai nei suoi capelli per poi staccarmi da lei stringendole le mani.
In quei secondi di silenzio la mia mente mi mandò l'immagine di Liam poco fa davanti alla mia immagine e in quel preciso istante sentii il mio corpo essere divorato da scosse di terrore che prima non riusciva a percepire.
“Ho paura capisci? Non so veramente cosa pensare adesso e sono arrabbiata dentro.” Conclusi la mia frase prendendo le distanze da lei cancellando ogni contatto fisico.
“Possiamo affrontare tutto questo assieme Allie. Se vuoi chiamo il centro dove lavoro dicendo che farò molte assenza e quando tornerà Zayn potremmo starti vicino e..-” La interruppi il prima possibile.
Tutti quei “progetti” fecero aumentare la mia rabbia, la mia ansia.
“Ho solo bisogno di tempo Karol, lo capisci? Ho bisogno di stare lontana da te!” Alzai la voce senza accorgermene.
Erano parole dure per lei, ma avevo un disperato bisogno di scappare da tutto, dalla mia casa, da mia madre. Mi sentivo soffocare.
“Non so che diamine devo fare. Ho avuto una convulsione recentemente quindi cosa potrei pensare ora?” La mia voce iniziò a diventare debole involontariamente mentre altre lacrime si crearono nei miei occhi.

Il mondo si stava sgretolando sotto i miei piedi.
Di nuovo.

“Allie, dobbiamo stare lontane dalla paura. Andrà tutto bene.”
Cercò con voce calma di rassicurarmi.
“Io non posso stare lontana dalla paura, mamma! Mi sono innamorata di una persona e adesso ho intenzione di dare tutta me stessa per cerare un futuro perché mi sono resa conto di quanto posso amarla.”
La mia voce, nonostante spezzata dalle lacrime che scendevano, era forte.
Mi girai immediatamente al suono di una porta chiudersi e quando vidi Niall raggiungere Liam il mio cuore iniziò ad accelerare più forte.
I nostri occhi erano incatenati e la bocca di Liam era leggermente aperta.
Riuscii a muovermi e raggiungerlo avvolgendo il suo torace con le mie braccia e quando lui rispose alla mia presa mi sentii meno debole.
Lo abbracciai forte fino a provare a farmi incidere il suo calore nel mio cuore, che ormai era freddo.
“Ti prego portami via Liam, ti prego andiamo via.”
Le sue braccia si fecero più strette attorno a me.
“Allie per favore...” La voce di mia madre mi supplico mentre fece qualche passo verso di noi.
Il ragazzo che mi teneva si girò appena come se volesse nascondermi.
“Ti prego, portami via.” Sussurrai contro il suo petto.
“Ti proteggo io.” Sussurrò nel mio orecchio.

Con ancora me stretta tra le braccia guardò Niall e gli chiese di andare nella mia stanza e di prendere qualche mio vestito e le sigarette.
Quando il biondo fu di sopra, Liam rivolse l'attenzione a Karol.
“Starà da me fin quando vorrà.” Affermò.
“Liam, lei ha bisogno di me, non di te.” Sfidò la voce ferma di mia madre.
“Karol, lei avrebbe avuto bisogno di te anche in passato. Molto probabilmente non starebbe nelle mie braccia chiedendomi di scappare se tu prima di dirle la verità le saresti stata vicina.” Le parole fecero vibrare il suo petto.
“Sei sua madre. Avrà sempre bisogno di te, ricordatelo. Ma adesso ha bisogno della sua vera famiglia.” Concluse mentre una sua mano iniziò ad accarezzarmi la schiena e per qualche istante sentii sollievo.

Quando Niall ritornò mi staccai da Liam guardando in basso mentre lui prendeva il mio zaino e in una mano il mio pacchetto di sigarette e le chiavi della mia macchina.
Prese la mia mano e la intrecciò nella sua e senza rivolgere parole, senza rivolgere uno sguardo a nessuno mi portò via da quella casa.
Quando salimmo in macchina fece scivolare lo zaino nei sedili posteriori e mi porse il mio pacchetto, poi mise in moto e partimmo.
Nessuno disse niente, nessuno sguardo, nessun sorriso, nessun tocco.
Niente, solo freddo.
Le case iniziarono ad essere sostituiti da alberi e prati verdi molto famigliari.
Improvvisamente la macchina si accostò sul ciglio della strada andando sull'erba e il mio sguardo si appoggiò sulla figura di Liam il quale si slacciò la cintura con calma e poi, dopo secondi di silenzio, sbatté le sue mani sul volante e uscì dalla macchina.
Cercai di trattenere il sospiro che mi avrebbe portato ad altre lacrime e scesi raggiungendo quel ragazzo che mi aveva rubato il cuore e lo aveva fatto suo.

Era seduto sul prato verde con le braccia che circondavano le sue ginocchia piegate e la testa china su di esse.
Mi sedetti dietro di lui con le gambe divaricate e gli accarezzai la schiena cercando di tirarlo verso di me per farlo stendere.

Dopo vari tentativi si appoggiò al mio petto mettendo la sua testa sulla mia spalla e subito notai le lacrime che scendevano. Gli baciai la testa e gli accarezzai il braccio.
“Pensavo che andasse tutto bene, finalmente.” Sussurrò.

Si alzò per girarsi e mettersi in ginocchio davanti a me prendendomi le mani.
“Liam va tutto bene. Per adesso va ancora tutto bene.” Dissi cercando il suo sguardo.

Non successe niente, le lacrime e la sua tristezza erano troppo rumorosi dentro di lui.

Bruscamente tolsi le mie mani dalle sue e lo spintonai appena.

“Non piangere cazzo, non piangere. Almeno tu non piangere! Sei più forte di tutti.” Urlai.
“Non lo sono Allie!” Rispose duramente.
“Per me lo sei. Se tu cadi, io non posso vivere Liam. Quindi non farlo, non cadere, non farti spaventare!”
I suoi occhi mi guardavano e nonostante la situazione, le mani tremavano per i mille sentimenti che mi esplodevano dentro nel cuore.
“Baciami Liam. Baciami ora.” Sussurrai.
Il ragazzo davanti me esitò, ma poi si chinò e mi baciò lentamente per poi approfondire sempre di più attirandomi verso di lui.
 

Quando salimmo in macchina mi chiese dove mi sarebbe piaciuto andare e una raffica di idee iniziarono a farsi sentire concentrandosi poi su uno.
“Liam ti prego non ti arrabbiare. Sono così confusa che forse farò una cazzata, ma la voglio fare.” Dissi mentre prendevo il mio pacchetto di sigarette scivolato sul tappetino del sedile.
“Qualsiasi cosa, Allie. Veramente.” Ribadì guardandomi.
“Portami da Zayn.” Affermai chiudendo gli occhi.
“Cosa?”
“Liam ti prego. Ho bisogno di vederlo.”
“Sì questa è una grande cazzata Allie.” Sbuffò.
“Non è questa. Poi te lo dirò, ma devo vedere lui. Ti infastidisce troppo?”
Chiesi sfilando una sigaretta dal pacchetto.
“Va bene. Non voglio fare domande. Mi fido di te.”
La macchina si mise in moto.
“Liam io non sono capace di abbandonare le persone importanti. E lui lo è. Quindi ricordati che anche se sto con te, io continuerò a vederlo, ovviamente da amico. Gli ho promesso che gli starei stata vicino.”
Misi la sigaretta in bocca e la accesi abbassando il finestrino.
“E tu le promesse le mantieni sempre. Lo so Allie. Solo che mi hai colto di sorpresa.”
Con la mano libera raggiunsi la sua stringendola. Era così grande.
“So che non ti piace quando fumo, ma ne ho bisogno.”
Lui non disse niente, ma annuì facendo un piccolo sorriso.
“Non mi piace ma ti rende sexy.”
Ridacchia accendendo la radio mentre la mia sigaretta si stava consumando.
Mentre guardavo fuori dal finestrino pensai a cosa sarebbe successo nella mia vita.
Il giorno prima era una diciottenne con un futuro ancora da costruire e con la volontà di progettarlo. E in quel momento vedevo una quasi diciannovenne con un futuro che poteva non esistere.
“Perché Liam?”
“Non chiederlo.” Sussurrò.
“Per una cazzo di volta Liam. Per una volta che ero convinta che tutto sarebbe andato per il meglio tutto si distrugge.”
La mia voce da forte diventò un sussurro.
“E poi ti chiedi se esiste davvero il lieto fine”
Dissi ironicamente dando voce ai miei pensieri lanciando la sigaretta finita dal finestrino.
Liam strinse la mia mano e se la portò alla sua bocca per baciarla.
“Ti farò capire che con me ogni fine sarà lieto. Ti darò il miglior finale a tutto questo dolore.”
 
 
 
*****
 
 
“Vorrei sapere se c'è la possibilità di vedere Zayn Malik, per favore.”
Chiesi alla signora dietro il balcone.
“Il suo nome?”
“Alice Mills.”
“Vuole entrare solo lei?” Domandò guardando Liam accanto a me.
“Sì”
La signora con i capelli neri sorrise e alzò la cornetta del telefono.
La stanza bianca era decorata con banali quadri appesi alle pareti e persone che passavano attraverso a un'unica porta che portava a varie stanze.
Ricordo come Zayn affermava che più che un centro era un riformatorio.
“Tra qualche minuto potrà vedere Zayn.” La voce gentile della donna fece spazio nei miei pensieri.
“Posso sapere come sta?” Tentai di chiedere.
La donna annuì.
“Zayn ha davvero passato brutti momenti come succede ad ogni persona che è lontana dalla droga per un lungo tempo. Molto probabilmente sua madre le ha detto che presto lui uscirà di qui, quindi vuol dire che ha lottato.”
Le feci un dolce sorriso e la ringraziai mentre la mano di Liam cercò la mia per trascinarmi verso le sedie.
“Grazie Liam. So che per te è difficile.”
“No, non lo è. Va bene, davvero.” La sua fronte si corrugò. “Non sono il tipo di persona che ti vieta di vedere le persone importanti nella tua vita.”
Mi avvicinai per incontrare le sue labbra morbide.
“Alice?” Una voce chiamò.
“Non ci metterò molto.” Sussurrai per poi dirigermi verso il signore che mi aveva chiamato.
Attraversammo la porta gialla per immergerci in un largo e lungo corridoio dove le persone circolavano formando un brusio.
Il signore si fermò davanti a una porta facendomi passare.
“Ha un massimo di quindici minuti. Io sarò qui fuori.”
Lo ringraziai ed entrai sentendo subito le voci delle persone cessare sostituite da silenzio.
Percorsi il piccolo corridoio e il mio sguardo si posò su un mobile di legno con sopra dei fogli e dei colori. I suoi colori.
Appena girai l'angolo vidi Zayn seduto sul tavolo bianco circondato da due sedie con lo sguardo verso il basso.
“Ciao Zayn.” Dissi con voce calma e un piccolo sorriso nel vederlo.
I suoi occhi puntarono sui miei e il suo volto si abbellì di un sorriso.
Mi raggiunse abbracciandomi forte.
“Pensavo che non ti avrei mai più rivisto. Vieni siediti, non hai molto tempo.”
La sua voce era profonda e la barba era cresciuta come i suoi capelli corvini.
Mi sedetti di fronte a lui.
“Karol ti ha detto che uscirò da qui tra pochissimo tempo?” Chiese euforico.
Il nome di mia madre mi fece togliere il sorriso.
“Lei mi ha detto che sei stata in ospedale. Stai bene?” Aggiunse.
“Zayn, sono successe molte cose dall'ultima volta che ti ho visto. E per una di queste sono venuta qui da te per chiederti un aiuto.”
Lui annuì serio.
“Ho bisogno che tu disegni per me.”
Zayn si alzò raggiungendo il mobile che prima avevo visto. Estrasse fuori un foglio bianco e portò dei colori per poi risedersi.
“Voglio farmi un tatuaggio.” I suoi occhi mi guardarono.
“Sei sicura?” Io annuii per poi spiegargli i dettagli del disegno.
“Parlami Allie.” Chiese mentre lui cominciò a disegnare.
“Karol mi ha nascosto un segreto dalla nascita e io sono andata via di casa. Con Liam.” Aggiunsi alla fine.
“Lo ami?”
Appoggiai la mia schiena allo schienale guardando fuori dalla finestra ricordando la notte che ero entrata attraverso essa.
“Perché lo vuoi sapere?”
I suoi occhi si alzarono per incontrare i miei.
“Okay, lo ami.” Disse sorridendo.
“L'ho capito da tutti quegli sguardi che gli lanciavi. Sembravi una ragazzina davanti al suo primo amore.” La sua risata si fuse con la mia.
“Dopo che sei venuta da me ho subito capito che avevi trovato la tua anima gemella, e non ero io.”
Le sue parole mi stavano mettendo a disagio mentre girò il foglio continuando il disegno.
“Ma io sto bene, Allie. Ci abbiamo provato.” Alzò il suo volto dal foglio guardandomi. “E sinceramente ho sempre pensato che sarebbe andata così tra di noi. Con o senza Liam, noi non possiamo andare bene insieme.”
La matita iniziò a colorare l'interno del mio disegno.
“Quindi quando uscirai di qui non ci saranno scontri con Liam?”
“Non preoccuparti. Diventeremo amici in qualche modo.”
“E tra di noi?” Chiesi.
“Pensavo che quando ti avrei rivista avrei sentito qualche cosa. Ma non è successo.”
“Abbiamo passato dei bei momenti insieme. E per te sono state tutte cose nuove, ma non sarò d'intralcio tra te e Liam.” Concluse.
Appoggiò la matita e mi passò il foglio con il disegno per il mio tatuaggio.
“È stupendo Zayn! Grazie mille!” Dissi ammirando il foglio.
Ci alzammo entrambi e io lo abbracciai ringraziandolo di nuovo.
“Ti voglio bene Zayn.” Sussurrai staccandomi dall'abbraccio.
La sua mano mi accarezzò la guancia.
“Non dimenticherò quella volta in cui ti ho guardato e ho deciso che potevi restare nei miei giorni, tra i miei casini e le mie speranze.”
Abbassai lo sguardo facendo un passo indietro.
“C'è stato un momento esatto in cui tutti gli altri sono svaniti e c'eravamo solo noi due. E io non dimenticherò quel momento” Gli sorrisi per girarmi e andare verso la porta.
“Allie?” Mi richiamò “Cosa ti ha nascosto Karol?”
Feci un sospiro profondo e mi girai appena.
“C'è la possibilità che io... possa avere un tumore.”
Quelle parole erano davvero amare e dolorose che mi portarono fuori dalla porta dove il signore mi aspettava.
Gli feci un cenno e piegai il foglio tenendolo in mano mentre mi allontanavo da quel corridoio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Per chi volesse seguire questa storia, come ho detto nell'avviso, la trova su WATTPADhttp://www.wattpad.com/user/Warrior25 
Grazie :)

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Capitolo 38
*** Our Reality. ***


PLAYLIST: 
-Drops of Jupiter- Train
-Somewhere only we know- Keane
-Night Changes- One Direction 
-You and I- One Direction
 

 
 
 
OUR REALITY.
Capitolo 36
 
 
 
POV. ALLIE
 
“Come sta?” Liam chiese mentre salimmo in macchina lasciando dietro l'edificio del centro.
“È diverso. Si vede che ha lottato fino alla fine. Sono davvero felice per lui.” Affermaiappoggiando la schiena sul sedile guardando un punto indefinito davanti a me.
“E come stai tu?” Domandò girandosi verso di me sul sedile.
Sbuffai alzando gli occhi al cielo guardandolo. La sua faccia seria e preoccupata allo stesso tempo, i capelli castani spettinati e un filo di barba a renderlo perfetto.
“Bene.”
Mi fissò per qualche secondo per poi rimettersi composto allacciandosi la cintura.
“Prossima destinazione per la tua cazzata?” Sorrise facendomi ridere.
“Da un tatuatore!” Risposi con entusiasmo.
Liam iniziò a sbattere le palpebre velocemente.
“Che cosa?” Mi guardò torvo.
“Da uno che fa tatuaggi.” Risposi facendomi piccola sul sedile.
“Spiegami.” Iniziò rigirandosi verso di me. “Tu sei andata da Zayn per?”
“Sei adorabile con la confusione dipinta sul tuo volto.” Cercai di giocare prima di alzare il foglio piegato in mano davanti a lui.
“Per farmi disegnare il tatuaggio.”
“Scusi signorina, ha per caso visto la mia fidanzata?” Chiese ironicamente accedendo la macchina.
Mi sporsi verso di lui dandogli un bacio sulla guancia.
“Sei sicura di voler fare un tatuaggio?”
“Sì. Voglio farmi incidere chi sono e cosa voglio.” Dissi decisa.
"E ho sempre sostenuto l'idea di qualche pazzia all'interno di una vita grigia." Conclusi.
“Quando ho fatto il primo tatuaggio è stato in Olanda, precisamente ad Amsterdam. Io e i miei amici siamo rimasti in Olanda per due settimane e quando abbiamo deciso di visitare la città più gettonata, ho voluto farmi questo tatuaggio.”
Mi mostrò il suo polso destro dove inciso in nero la scritta “Only time will tell”.
“Te ne sei mai pentito dei tatuaggi che hai fatto?”
“Non ci si pente mai di nulla. Se lo fai è perché c'è una ragione anche quando sembra non ci sia.”
Abbassai lo sguardo sul foglio ancora piegato mentre con la coda dell'occhio vedevo gli alberi fuori dal finestrino andare via veloci.
“Mi tatuo un'ancora con le rondini.” Sussurrai aprendo il foglio fissando l'immagine dell'ancora con la cima frastagliata per dar vita a delle rondini.
“Sì, un ancora con le rondini perché ho toccato il fondo troppe volte, ma sogno ancora di volare via da questi disordini.”
Velocemente chiusi il foglio guardando Liam concentrato sulla strada. Il suo piccolo sorriso, i suoi occhi lucidi e la sua mano a cercare la mia per stringerla e darne un bacio sul dorso.
“Ti amo.” Le sua labbra lasciarono quelle due parole che mi tolsero il respiro così velocemente che non me ne resi nemmeno conto.
Lo guardai più intensamente con la bocca socchiusa.
Il suo sguardo si spostò sul mio per qualche secondo. “Ti amo” Ripeté ancora lasciando puoi un sorriso su quelle dannate labbra.
La suoneria del suo telefono mi fece sobbalzare facendo scivolare via la mia mano dalla sua.
“Ciao Niall.” La sua voce bassa rispose.
“Lei è con me e stiamo andando in centro. È anche casa tua, Niall quindi non ti preoccupare. Ha bisogno di entrambi. A dopo.” Chiuse la chiamata mettendo il telefono sotto la radio.
“Tra qualche minuto siamo arrivati.” Mi avvisò.
Io annuii ancora intenta a ripetermi le sue parole.
'Ha detto che mi ama. Lo ha detto' La mia dea interiore stava facendo i salti dalla gioia.
'Cazzo se mi fa felice questo uomo. Il mio'
“Non dovete preoccuparvi sempre di me, Liam. Ho diciotto anni. So prendermi cura di me stessa.”
“Lo so Allie, ma te lo si legge che non stai bene. Almeno non adesso.”
Corrugai la fronte scuotendo la testa.
“Ti sbagli. In questo preciso momento della giornata, tu mi hai resa felice.” Guardai l'ora del display del mio telefono.
“Dalle tre e venti del pomeriggio in poi, mi hai resa felice.”
Sorrisi guardando fuori dal finestrino dove i marciapiedi erano riempiti di gente che entrava e usciva dai piccoli negozi.
La macchina girò l'angolo per poi essere parcheggiata.

“Sei pronta?”

 
****
 
Ero seduta sulla sedia del piccolo tavolino di legno mentre aspettavo Liam che ritornasse dal bancone del bar.
“Agitata per il tatuaggio?” Mi chiese sedendosi difronte a me.
“Non più di tanto.” Sfregai le mie dita tra di loro ricordandomi che il foglio di Zayn non era più tra di esse ma nel negozio non poco distante da lì.
Ci dissero che ci sarebbe voluto qualche paio di minuti per ricopiare il disegno su uno stancil.
“Solo nervosa.” Alzai le spalle rivolgendo un piccolo sorriso.
“Vuoi parlare di oggi?”
“No. Voglio che tu mi ripeta quelle due parole.” Affermai timida.
Il cameriere arrivò con due bicchieri di semplice thé freddo, ma l'atmosfera attorno a noi non cambiò nonostante il ringraziamento che Liam gli rivolse.

“Ti amo.” Scandì le parole per rivolgermi un sorriso.
“Sì, ti amo ma suona ancora strano.” Aggiunse.
“Sono pur sempre il tuo fratellastro che ti ha visto crescere.”
“A me tutto questo suona così illegale.” Confessai ridacchiando.
“Non mi importa se è legale o meno. Io ti amo.”
Alzammo i nostri bicchieri facendoli tintinnare al contatto. 
"Alle cazzate." Dissi sorridendo. 
"E a noi." Aggiunse il mio ragazzo.
 
“Senti ancora Danielle?”
Liam si accigliò.
“No, perché dovrei?”
“Scusa, non so perché ci ho pensato.” Scossi la testa alzando il grande bicchiere con il thè bevendone un po'.
“Lei è stata il mio primo amore, Allie. È questo quello che volevi sentire?”
Chiusi gli occhi cercando di non immaginarmi Liam con un altra donna.
“Non voglio che il mio passato ti influenzi.” Dichiarò.
“Come se il mio non lo avesse mai fatto.” Dissi ironica ridacchiando.
“Hai già avuto conferma per il college?” Domandò per cambiare discorso.
“Non ancora. Sinceramente non ci ho più pensato.” Ammisi finendo la mia bevanda.
“Ma dovrebbe arrivare a breve, vero?”
“Liam Horan Payne, cosa mi stai nascondendo?”
Mi morsi il labbro per trattenere un sorriso di divertimento proncunciando il suo nome per esteso. 
"Anche se usi il cognome di mia madre non ti dirò niente." Sbuffò.
“Dobbiamo andare a fare questa cazzata, poi con calma ti dirò la mia.”
Estrasse i soldi e li mise sul tavolino nonostante le mie proteste e, mano nella mano uscimmo dirigendoci al negozio.
“Ho capito che con te sorridere ha un sapore diverso.”
Gli sussurrai baciandolo prima di entrare.
“Allora non smettere mai di farlo.”
 
****
 
Liam mi aiuti ad alzarmi? Vorrei farmi una doccia.”
Ero staiata nel letto con i lividi ancora evidenti. Quelle due settimane dopo aver subito così tanta violenza da un ragazzo che pensavo di amare erano state troppo dolorose per ogni minimo movimento che il mio corpo faceva.
Il dolore fisico era l'unico che sentivo, dentro ero vuota, senza dignità, senza forza.
Le coperte mi vennero tolte dal mio corpo che venne sollevato dalle braccia di Liam.
Lasciammo la sua stanza scendendo le scale fino ad arrivare al bagno.
Delicatamente mi mise sulle mie gambe e iniziò a sfilarmi la maglia verde macchiata da piccole gocce di sangue.
Mi dispiace Liam, pensavo che le ferite si fossero chiuse.”
Mi lasciai scivolare gli slip mentre l'acqua della vasca scorreva e Liam si svestiva.
Con calma mi adagiai nel calore dell'acqua che mi fece bruciare le parti dolenti del mio corpo.
Il mio fratellastro mi raggiunse e iniziammo a guardarci.
Sono un peso, Liam.” Sussurrai. “Anche per te.”
È fottutamente difficile questa situazione anche per me, ma non potrei mai lasciare la persona più importante del mondo in balia di se stessa quando non sa più chi è.”
Liam iniziò a dirmi le stesse cose che ormai sentivo da tempo. “Sei forte. Ce la farai. Io sono qui. Tu devi vivere. Sei migliore per cadere. Io credo in te.”
Ma io ogni volta guardavo nel vuoto annuendo appena.
Ma quel giorno dopo aver detto tutte quelle parole, mi abbracciò come non aveva mai fatto.
Mi abbracciò per un lungo tempo che dentro di me qualcosa si accese. Mi abbracciò fino ad arrivare dentro al cuore riscaldandolo un po'. E in quel momento dimenticai quel dolore fisico che provavo. Dimenticai tutti quei lividi che fissavo ogni giorno. Mi dimenticai del dolore contenuto in ogni lacrima.
 
Sbattei le palpebre più volte uscendo dal ricordo degli anni precedenti ritrovandomi nel buio della notte.
'Colui che mi aveva scaldato ora mi ha detto che mi ama ed è qui affianco a me'
Girai la testa sul cuscino guardando Liam coricato su se stesso mentre dormiva. Restai per svariati minuti a guardare il suo viso rilassato e a sentire il suo respiro calmo.
Le coperte scivolarono via dal mio busto quando mi misi seduta facendo attenzione al tatuaggio fatto ore prima sul ventre.
Per la prima volta in quella giornata pensai veramente al problema principale.
'Mi chiamo Alice Mills, ho diciotto anni e sono nata con un tumore maligno al cervello. Ho subito delle operazione che nemmeno ricordo e poche ore fa mia madre mi ha fatto capire che, nonostante il tumore sia stato sconfitto, potrebbe essere riemerso. E non so cosa fare.'
Quando mi girai verso Liam la sua mano cominciò a muoversi alla ricerca della mia.
'Mi chiamo Alice Mills e amo Liam James Payne nonostante sia sbagliato.'
“Allie?” La voce assonnata di Liam si mischiò con la notte.
“Sono qui amore. Sono qui.” Mi distesi accanto a lui stampandogli un bacio sulla guancia prima di essere imprigionata dalle sue braccia.
Cercò le mie labbra e incominciò a baciarmi facendo unire le nostre lingue e senza accorgermene mi misi sopra di lui iniziando ad accarezzargli il suo petto duro ricoperto da una semplice maglietta.
“Qual'è il problema Allie?” Mi chiese aiutandomi a distendere il mio corpo sul suo.
“E se avessi un tumore?”
Le sue mani mi sfilarono la maglietta per poi buttarla in un angolo sul pavimento lasciandomi con solo l'intimo addosso.
“Combatteremo.”
“Allie, qual'è il problema?” Ripeté la domanda dopo alcuni minuti.
“Il tumore. Liam, se avessi un tumore io non so cosa farei.”
Cercai di rispiegare.
“Ma tu non sai se hai un tumore. E se mai lo avessi io ti starei vicino, Niall ti starebbe vicino, tua madre e la sua famiglia, Zayn, Louis, Harry ti starebbero vicino. Tu non sarai mai sola.”
“Perchè non capisci Liam?” La mia voce risuonò più forte mentre mi alzai dal suo petto.
Sai qual'è il mio problema Liam?
È che ho iniziato ad amarti, ad amarti come si deve.
Io ti amo Liam Payne.
Amo il modo in cui mi guardi.Amo il tuo caloroso sorriso.
Amo il modo in cui, nonostante abbia avuto il giorno peggiore della mia vita, il solo vederti cambia completamente il mio umore.
Questo è il mio problema, che ti amo seriamente e in questo mondo non può essere accettato.”
La mia voce dura non riuscì a trattenere le lacrime.
Le sue mani erano appoggiate sui miei fianchi e il suo volto illuminato da una luce fioca non si muoveva.
“E se io avessi un tumore potrei perderti e farebbe male ad entrambi perché ho iniziato ad amarti.”
Liam con estrema delicatezza si alzò tenendomi con un braccio e accese la piccola luce sul suo comodino.
Girai la testa dall'altra parte per non fare vedere il mio volto rigato ma la sua mano lo riportò vicino al suo.
Dai suoi occhi capivo che avrebbe voluto dirmi tante cose per confortarmi, per farmi credere che tutto sarebbe andato bene, ma non disse niente, si limitò a guardarmi.
Mi guardava in maniera talmente profonda che temevo potesse vedere parti di me che avrei preferito nascondere.
O forse mi guardava come se davvero ci fosse qualcosa di bello da vedere in me.
“Ho paura di poterti perdere se avessi un tumore.”
Il suo pollice accarezzò il mio labbro inferiore facendomi tremare tutta.
“Ripetilo.” I suoi occhi profondi non si staccarono dai miei.
“Ripetilo e io sarò tuo, completamente. Ripetilo Allie perché ne ho bisogno. Ripetilo sempre perché potrei cadere.
Ripetilo perché io ti amo.”
La sua mano scivolò sulla parte sinistra del mio petto e si fermò al battito del mio cuore accelerato.
“Io ti amo.” Mentre pronunciai quelle parole sentii la voglia di averlo mio, crescere sempre di più.
Si accese un nuovo sentimento.
Iniziai a baciarlo, iniziai ad assaporare l'uomo che mi aveva messo in trappola facendomi credere che si può ancora amare.
Le sua mani iniziarono a vagare sul mio corpo slacciando il reggiseno togliendolo con delicatezza.
Gli sfilai la maglietta baciandogli le clavicole per poi incontrare le sue labbra mentre le sue mani esperte entravano in contatto con il mio corpo.
“Allie fermati.” Disse Liam staccandomi dal suo viso mentre cercai di controllare il mio respiro.
Improvvisamente sentii le mie guance andare a fuoco.
“Ti guiderò io, ma se per te è troppo devi dirmelo okay?” Alzai gli occhi al cielo.
“Allie dimmi l'ultima volta che ti sei spinta oltre con un altro uomo? So che sei stata con Zayn e che ti ha aiutato, ma hai pur sempre il tuo passato inciso nella mente.”
Aveva ragione, non mi ero mai spinta con un uomo così tanto perché avevo paura che mi potesse far del male.
Avevo sempre avuto paura che potesse toccarmi. Ma aveva dimenticato un particolare.
“Hai ragione, ma tu sei il mio fratellastro che mi ha trovata quel giorno. Non ho mai messo un muro con te.”
Sul viso di Liam si dipinse un sorriso magnifico.
“Aspettavo che tu mi desiderassi tanto quanto io desidero te.” Sussurrò.
“Adesso sei pronta.”
Capovolse le posizione iniziando a baciare la pancia soffiando sul tatuaggio ricoperto da una garza spessa, salendo fino al collo dove lasciò un segno violaceo.
Mi spogliò degli slip, mi spogliò dai miei segreti, mi spogliò dai ricordi dolorosi.
Le sue lunghe dita tracciarono il segno delle cicatrici per poi baciarle mentre io lasciavo dei gemiti soffocati aggrappandomi alla sua schiena.
“Sei bellissima. E sei mia.” Sussurrò al mio orecchio mentre gli sfilavo i boxer.
“Se in questo mondo il nostro amore non è accettato, allora creiamoci il nostro mondo dove la realtà non ci appartiene.”
Le sue parole soffiarono sulle mie labbra che si piegarono in un sorriso.
“Quando eravamo piccoli e i nostri genitori si separarono mi avevi detto una frase, te la ricordi?” Chiesi affaticata mentre lasciai che il corpo di Liam aderisse completamente con il mio.
'La realtà è una prigione'.” I suoi occhi incatenarono i miei quando la sua erezione incontrò la mia intimità.
Annuii con la testa e Liam mi baciò a lungo sprofondando così in me.
Quella notte facemmo l'amore dove i nostri respiri e le nostre promesse vennero incise nei nostri ricordi. 
 
 
 
 
 
 
 
 
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