Loveless

di _Dark Side
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** 1. In viaggio con Brad ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Loveless:  Side Misha
 
Introduzione: Tutti si aggirano tra case e vicoli ciechi alla ricerca di un posto, seppur piccolo, dove poter sostare tranquillamente senza avere alle calcagna gli Zombie. Sì, proprio quelle mostruose creature generate dallo stramaledetto virus Carth. Tutti, senza esclusione, vengono infettati e ovunque si aggirano anziani, bambini, mamme e padri che fino al giorno prima avevano un cuore pulsante nel petto e un’anima. Invece, adesso, si vedevano soltanto occhi vuoti in corpi barcollanti, che si muovevano come marionette mosse da un Dio malvagio invisibile.
Il mio nome è Misha e, insieme al mio ragazzo Mike abbiamo cercato di salvarci da tutto questo.
 
Prologo: “Il mondo è sconvolto dal virus Carth”
Quel freddo giorno invernale ebbi come un brutto presentimento… forse era per tutta quella “morte viva” che ovunque vedevo guardandomi intorno. Ciò che mi fece andare avanti, che mi diede la forza di incamminarmi per cercare un posto senza infezione, fu il sorriso dolce ma rassicurante di Mike. Lui che mi aveva sempre ritenuta forte ma allo stesso tempo sensibile, lui che sentivo parte di me e creatore di tutta la mia energia. Diedi un’ultima occhiata alle pareti che mi avevano vista crescere, dalla culla al mio primo grembiulino, alla mia prima sigaretta e poi, al mio primo bacio con Mike. Misi nello zaino le ultime provviste, ricacciando nell’angolo più remoto della mia mente, ogni pensiero negativo.
Chester rivolse uno sguardo a Brad, cercando risposte su come agire. Ovviamente, la risposta potevano trovarla in Mike, che aveva sempre una forza tale d'animo tale da distinguerlo come il "capo", una guida per gli altri, un punto di riferimento per me.

Guardai anche Rob, mio fratello, che mi sorrideva fiero. Da piccoli, mi aveva confidato di essere felice di avermi come sorella, ma la verità era che quella fortunata ero sempre stata io, perché in Rob c’era davvero racchiuso tutto l’amore del mondo. Mi tornò alla mente anche la storia che mi fece innamorare di Mike, del ladro e della principessa. Con noi erano pronti ad avventurarsi anche Chester, pieno di tatuaggi, Phoenix, con la sua chioma dorata e Brad, sempre intento a giostrare la sua Jeep. Per il momento, non si aggirava alcuno Zombie nei paraggi e questo sollevò tutti noi, perché potevamo almeno prepararci con la giusta calma.
-Ehi, Misha, vieni qui- Mike mi avvolse con le sue braccia possenti, facendomi sentire la ragazza più protetta dell’universo.
-Non ho paura, Mike. Ho solo tanta voglia di mettere la parola fine a questo scempio-
-Stà tranquilla, ci riusciremo. Insieme ce la faremo… pensiamo solo all’Alaska, la meta della nostra salvezza-
E così, tra un bacio e una carezza, raggiungemmo gli altri sulla Jeep. Eravamo pronti a partire.
 
Fu un tonfo al cuore vedere le vecchie case di Bakersfield trasformate in dimore grigiastre per gli Zombie. Non sparammo a nessuno di loro, anche perché per il momento sembravano occupati a finire tutti i corpi ancora in vita di quei poveri abitanti. Inoltre dovevamo mantenere cariche tutte le armi. Esposi a Mike e agli altri ciò che avevo sentito, ma nessuno volle credermi. Certo, sembrava impossibile a parole, ma poi sentirono la conferma alla radio , anche se in russo ma per fortuna Chester tradusse per noi, ed ottenni finalmente le scuse di Mike per non avermi creduto. Ai deboli di cuore, sentire “Vi ordiniamo di non uscire in zone particolarmente grandi, e di munirvi di idonea protezione con armi da fuoco” sarebbe venuto sicuramente un colpo. Ma noi tutti eravamo forti, destinati, testardi. Lessi con rammarico il grande cartello del Yosemite National Park, il covo degli Zombie, ma sfortunatamente dovevamo per forza passare di lì. Chiusi gli occhi, stringendo forte la mano di Mike. Quando li riaprii si erano fatte le 17 e il sole era ormai diventato una palla rossa fuoco che faceva capolino dalle imponenti colline verdastre.
-Misha, tu hai bisogno di riposare- Mi disse Mike sorridendo mentre si muniva dell’ AK-47.

E vidi immediatamente Chester seguirlo con il lanciarazzi, nel frattempo gli altri facevano i turni al volante. Mi addormentai col pensiero di quelle povere persone che, andate lì a rifugiarsi, avevano trovato la morte. Sì, perché è proprio di notte che quelle bestie infami si radunavano per far valere il loro nome di Zombie. Mi parve di udire urla di bambini, m’immaginai le mamme che vedevano strappati dal ventre i loro figli e padri che vedevano le loro mogli squartate a morsi dagli Zombie. Quelle immagini, nitide come film, non volevano proprio andare via dalla mia mente. Quando finalmente mi addormentai sulla spalla di Brad, che si appisolò come me, di soprassalto mi svegliai per gli spari che Mike e Rob avevano puntato dritto al petto di uno Zombie. Urlai spaventata.

Sani e salvi, ci addormentammo tutti per recuperare le forze. Mike si accucciò accanto a me e si addormentò stringendomi a sé. La mattina seguente, dopo aver mangiato una merendina, ripartimmo alla volta del Nevada. Ahimè, a Brad venne un attimo di scoraggiamento, perché il deserto avrebbe dovuto essere pieno di Zombie. Lo convincemmo a proseguire, per non rendere vane le nostre fatiche e per continuare fino alla salvezza. Ed ecco che, a pochi kilometri, fummo costretti a scendere dalla Jeep ed affrontare un’orda di Zombie. Combattemmo tutti con grande energia, sferravo colpi a destra e a sinistra, sfogando tutta la mia rabbia su quelle teste prive di ragione e con quegli occhi vitrei. Erano creature davvero spietate, ma per riscattare le centinaia di persone già morte, avevo intenzione di essere altrettanto spietata. Il mio spirito combattente era una delle cose che aveva reso fiero mio fratello e innamorato di me alla follia Mike. Uno Zombie per poco non mi si avvinghiò al collo, ma lo calciai via con la punta dei piedi con una tale forza, che non servì nemmeno un’ulteriore pallottola. Morì secco all’istante. Mi girai piena di entusiasmo verso Rob, ma vidi il suo sguardo perso a guardare oltre… uno Zombie enorme stava venendo nella nostra direzione. Era davvero molto possente, tanto che cercammo di sparagli, ma totalmente invano. Mike realizzò che era rischioso per me rimanere lì.

-Brad, porta via Misha! Subito!-
-No, Mike! Non se ne parla! Ho deciso di venire con voi e combattere a qualsiasi costo. E perciò rimango qui fino alla fine! Uniti, ce la faremo!-
-Oh, Misha. Non posso permetterti che accada nulla. E sta diventando davvero molto rischioso…-
Svenni, dopo un ultimo e bellissimo bacio. In quel momento, il silenzio nella mia testa, divenne la mia salvezza.




Leggete anche Loveless: Side Mike per saperne di più sulla sua storia!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2088481

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Capitolo 2
*** 1. In viaggio con Brad ***


Capitolo Uno: In viaggio con Brad

 

Un lampo bianco mi fece sobbalzare. Mi risvegliai, e avevo la fronte imperlata di sudore. Stavo tra le braccia sanguinanti di Brad, sempre protettive anche se ferite.

-Tu... come stai?-

-Come sto io? Come stai tu, Misha!-

-Tutto apposto. Ma guardati... avrai bisogno di una fasciatura!-

Cercai di reggermi in piedi e con estrema difficoltà, alla fine ci riuscii. Mi tornò tutto alla mente: Mike aveva ordinato a Brad di portarmi via dal luogo in cui io, lui e la nostra squadra stavamo combattendo contro quelle spietate creature chiamate Zombie. Mi ero ovviamente opposta, perchè non è mai stato nella mia natura ritirarmi, in ogni situazione.

-Dove siamo, Brad?-

-Quello che conta è che siamo salvi...-

-Dimmi dove diavolo ci troviamo, dannazione!-

Brad si guardò intorno, smarrito.

-La verità è che... non lo so, Misha. Non lo so!- Scandì ogni singola lettera, continuando ad evitare il mio sguardo.

-Ma che diavolo...?-

-So soltanto che Mike mi ha detto di portarti via, perciò l'ho fatto. Ti ho portato sulle spalle, correndo per il bosco. Avrò fatto 100 km! Non ho la minima idea di dove siamo finiti, Misha!-

Il mondo mi crollò addosso. Non solo ci eravamo allontanati dal Nevada, dov'erano rimasti Mike e gli altri, ci eravamo persino persi! Mi cedettero le gambe e prontamente Brad mi sostenne.

-Ce la faremo. Usciamo di qui, se te la senti, e scopriamo dove diavolo siamo-

-E stiamo ancora a parlarne?-

 

Uscimmo dalla piccola capanna in cui avevamo alloggiato, senza aver trovato né una benda per Brad, né uno straccio da mettermi addosso pulito. Mentre camminavamo a passo spedito verso una meta sconosciuta, mi tornò alla mente il volto radioso e così perfetto di Mike. Quanto mi mancava!

In lontanaza, vidi una figura nera dissolversi tra alcuni cespugli. Non ci misi molto per realizzare che si trattava di uno Zombie. Così fermai con un rapido gesto della mano Brad, gli feci cenno con la testa e lui capì immediatamente. Procedemmo cauti verso lo Zombie, pronti a reagire al suo quasi certo attacco. L'orrenda creatura ci piombò addosso: caddi a terra, ma Brad, prima che lo Zombie potesse mordermi, lo scaraventò al mio fianco con un calcio. Allora mi rialzai, presi l'accetta che tenevo dentro il mio zaino e trafissi il petto di quello che un tempo doveva essere stato un bel biondino con gli occhi azzurri, adesso vuoti come mozzarelle.

 

-Ben fatto, Misha!- Brad sorrise.

Procedemmo tenendo gli occhi sempre ben aperti, pronti a difenderci.

-Ehi, guarda laggiù!- Brad indicò un cartello di legno vecchissimo e ci avvicinammo. Sarebbe bastato anche solo toccarlo per sbriciolarlo, tanto era rovinato dal tempo e dall'acqua. Nonostante ciò si leggeva in nero una piccola scritta: “Statale 95 direzione Nord” .

-Visto? Ci siamo riusciti! Adesso sappiamo dove andare!-

Continuammo per la nostra strada, in silenzio. La stanchezza, dopo chissà quante ore, cominciava a sentirci. Le tempie mi pulsavano forte e Brad starnutiva in continuazione.

-Maledette zanzare!- Sbraitavamo costantemente in coro. Al limite delle nostre forze, ci imbattemmo in un gruppo di Zombie, che ci circondarono sapientemente. Ma non potevano certo competere con la mia velocità e con l'astuzia di Brad, che li attirò da una parte mentre io sgattaiolai dietro un alto tronco, per estrarre dallo zaino una granata. Rivolsi al mio amico un'occhiata e subito capii di togliersi di affiancarmi. Gettai verso gli Zombie la granata e un fuoco li divorò. Potevamo proseguire in tutta tranquillità.

 

Un brutto presentimento, tuttavia, s'impossessò di me. Sentivo nel profondo che era successo qualcosa a Mike o a Rob. O a tutti e due. O agli altri. Insomma, qualcosa di negativo, di pesante. Mi parve di sentire addirittura puzza di morte.

Strinsi forte il braccio ancora dolorante di Brad, mi diede forza e coraggio.

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