HE'LL SAVE YOU

di stylesbucks_98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di una fine ***
Capitolo 2: *** capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** capitolo 3. ***



Capitolo 1
*** L'inizio di una fine ***


 

"...You make me blow
But i cover up, won't let it show
So i'm putting my defenses up
Cause i don't wanna fall in love
If i ever did that, i think i'd have a heart attack..."

 

Charlotte entrò di corsa in casa piangendo, chiuse la porta dietro di se e si diresse verso la sua stanza al buio. Voleva solamente rilassarsi e calmarsi; era stata una giornata orribile ed era veramente esausta.
Stette per un po' a riflettere su ciò che la circondava; non gliene andava bene una e non ne poteva più, aveva voglia di fare un urlo di quelli talmente acuti che avrebbe spaccato qualsiasi cosa la circondasse. Aveva lasciato la sua migliore amica esterrefatta sul divano, intenta ad osservare la scena e non le aveva dato nemmeno il tempo per chiedere cosa fosse successo. Perché non si era resa conto prima del mostro che aveva come capo di lavoro?
Un delicato colpo alla porta la fece distrarre da mille pensieri che le frullavano per la mente, si asciugò in fretta le lacrime e sforzò un sorriso ma appena aprì la porta si lasciò cadere tra le braccia dell'amica. Era la sua fantastica migliore amica, Emily, una ragazza sempre solare e sorridente, alle volte un po' timida ma alla mano e a disposizione per tutti. Aveva dei lunghi capelli castani e occhi dello stesso colore, piuttosto magra ma non troppo, non diversa da Charlotte; anche lei era così gioiosa e spensierata, dolce e affettuosa con tutti ma spesso anche piuttosto scontrosa e quando voleva, sapeva essere anche acida, come Emily del resto, ma le due ragazze sapevano come prendersi ormai. Teneva anche lei lunghi capelli castani e mossi, gli occhi erano tra il verde e il marrone ed era magra e slanciata. Aveva una passione al contrario di Emily, il ballo, ma non uno qualunque, l'hip hop. Lo amava, la faceva sentire libera di esprimere le proprie emozioni e sfogarsi quando ne aveva bisogno; spesso in casa metteva la musica allo stereo e ballava, ballava, ballava.. E chi la fermava più!.
La strinse a se portandola verso il letto, lasciò che si calmasse accarezzandole dolcemente i capelli e asciugandole le lacrime che scendevano lungo le guance: "adesso con calma mi spieghi cosa è successo". Aspettò una risposta guardandola nel modo più tenero possibile ma riprese a piangere peggio di prima. L'altra andò a prendere un bicchiere d'acqua, glielo porse e quando ebbe finito di bere riuscì a spiccicare parola: "hai presente Fred no..? Bene, oggi era più strano del solito.. I-io non avevo compilato dei moduli, non avevo avuto il tempo ma lui non aveva mai fatto storie per certe cose.. Ma quando se ne sono andati tutti ha iniziato ad urlarmi contro, io gli ho risposto in modo scontroso, volevo andarmene ma mi ha buttato a terra, cominciando a tirarmi calci dappertutto" fece un lungo sospiro e riprese a parlare "ma questo non gli è bastato, perché ha approfittato del mio corpo.." La voce uscì spezzata, non riusciva a continuare e Emily lo capì, perciò la strinse a se cercando di tranquillizzarla. Ma come poteva? Charlotte era stata violentata spudoratamente, mai nella vita avrebbe pensato di passare qualcosa del genere e mai si sarebbe aspettata tanta crudeltà. Non immaginava che potesse esistere cattiveria simile nell'uomo, tutto ciò l'aveva fatta ricredere sulla vita, l'aveva messa in guardia dall'indomani.  "Devi riposare" l'amica le prese il viso tra le mani e con i pollici asciugò le lacrime rimaste.
Lei le rivolse un sorriso e Emily la sistemò nel letto, dopodiché si mise di fianco a lei e entrambe si addormentarono.

"Finalmente arrivati!" Corse verso il letto buttandosi a corpo morto. Il moro si buttò sopra il riccio ridendo e facendolo imprecare "scusami" mormorò offeso, ma appena si spostò di lato, il ragazzo dagli occhi verdi lo rigirò saltandogli sopra, precisamente con un ginocchio sui gioielli di famiglia "CAZZO HARRY!" Il riccio gli tappò la bocca "scusa scusa scusa scusa" biascicò ridendo. "Ma si può sapere che diamine combinate? E'tardi ragazzi".Sbottò Louis entrando nella stanza e gettando i bagagli davanti all'ingresso "ma non li vedi? Stanno amoreggiando come si deve" lo affiancò il biondo posando il braccio sulla sua spalla;  i due lo fulminarono, facendolo ridere ancora più di prima "avanti, smettetela di fare i bambini! Domattina piuttosto sistemiamo la roba, ormai è tardi. Ognuno il suo spazio, dovremo viverci qui vi ricordo!".
Liam varcò la porta, tirando su la serranda per far passare un po' di aria in quella stanza piuttosto piccola per tutti e cinque, che avrebbero dovuto però condividere. Erano appena arrivati a Stratford dopo aver trascorso un lungo viaggio di quattro ore, il giorno dopo sarebbe stato un giorno impegnativo, dovevano riposarsi così, dopo aver messo in ordine, Niall e Harry si coricarono nel divano, Zayn sul letto in camera seguito da Liam, e Louis su una poltrona.  Il moro non aveva abbastanza sonno, si rigirava in continuazione sul materasso, dunque decise di richiamare l'amico nel letto accanto "Liam, che ne dici di andare a bere qualcosa?"sussurrò sporgendo il labbro inferiore in fuori; riuscì a convincerlo dopo vari tentativi, e cercando di non far rumore si diressero verso il pub più vicino.
Bevvero un po', quando Liam si imbatté con una ragazza mora e ricciola che le parve perfettamente familiare:
"Danielle, piccola".
corse ad abbracciarla, lasciandole un delicato bacio sulle labbra, lei sorrise "visto? Sorpresa! Ti ho raggiunto a Stratford. Non sei felice?".
Fece scorrere le braccia lungo il suo petto duro, lui annuì contento:
"beh, potremo approfittare della tua presenza e del mio tempo libero, non ti pare?" Ghignò malizioso. Lei gli saltò in collo pienamente d'accordo; raggiunsero Malik:
 "zayn, se non ti dispiace.. Noi andiamo" senza dare troppe spiegazioni si dileguarono, lasciando Zayn piuttosto perplesso. Quest'ultimo era leggermente sbronzo, non si reggeva in piedi così si affrettò a tornare a casa, sbarellando per tutto il tragitto.
La mattina seguente Harry e Niall si alzarono sbuffando e dopo un'abbondante colazione sistemarono le proprie cose esattamente come Louis. Gli altri due erano spariti, gli avevano cercati in lungo e in largo per tutta la casa, ma erano maggiorenni e capaci di badare a se stessi, così decisero di lasciar perdere, prima o poi sarebbero tornati.
"Harry ma non dovevi cercare una palestra?" Interruppe il silenzio Louis, guardando il ricciolo "già, lui deve essere sempre in forma" lo prese in giro il biondo. L'interpellato sbuffò  " Ah ah, davvero molto simpatico!" gli rivolse un'occhiata agghiacciante, poi tornò a guardare Louis "esattamente! Adesso  vado a correre un po', poi mi informerò per una palestra. Ci vediamo più tardi!" Così dicendo si vestì con una canotta e dei pantaloncini, una fascia in testa e uscì, dirigendosi verso il parco.

Charlotte si stiracchiò, svegliata dalla luce accecante che si intravedeva dalle tapparelle, si infilò ai piedi le pantofole e scese di sotto per prendere una buona colazione. Sorrise non appena vide Emily entrare dalla porta di casa con in mano un sacchetto. Chiuse la porta con un calcio e si tolse il berretto "ecco le nostre brioche appena sfornate" entrò anche lei in cucina e addentò la sua brioche, accompagnata da una tazza di latte. Era solito che Emily andasse a prendere le brioche quando una delle due era con il morale sotto i piedi, entrambe ne andavano matte. Seguì le mosse dell'amica dando un morso alla sua brioche e inzuppandola nella tazza di latte, entrambe si misero a sedere nel divano e accesero la televisione. Emily distrattamente prese parola "dovrai cercare un lavoro adesso" le due si guardarono per un istante e Charlotte annuì abbassando lo sguardo.
"potresti venire da me se ti va, te la sei sempre cavata con la macchina fotografica Lottie" un bagliore illuminò il volto di Emily.
Non aveva tutti i torti, la fanciulla era piuttosto brava a scattare foto, sapeva come inquadrare bene l'obiettivo e la sua mano non tremava a differenza di quella di Emily, era perfetta. Lottie sorrise "Beh, potremo provare" l'altra si concentrò a battere velocemente le mani in segno di contentezza: "farai domanda il prima possibile, oggi avvertirò Justin in modo da avere l'opportunità subito, anche domani se è possibile". 
Si diede una mossa a spolverare la sua colazione, salutò Lottie e sfrecciò con il motorino a lavoro. La macchina l'aveva lasciata a Charlotte dato che nel pomeriggio sarebbe dovuta andare alle prove. Entrambe avevano 18 anni compiuti, una era nata di gennaio e l'altra di aprile. Lottie cercò qualcosa da fare per passare il tempo; decise di andare a fare una passeggiata di prima mattina, con le cuffie alle orecchie, della buona musica l'avrebbe accompagnata nella camminata. Si affrettò a uscire per il parco sotto il ritmo di 'i miss you' cover dei 5 seconds of summer, amava quei ragazzi. Vide in lontananza un ragazzo piegato sulle ginocchia che prendeva fiato, con una fascetta in testa tra i capelli ricci. Alzò la testa e la guardò dritta negli occhi, non togliendole lo sguardo di dosso, le rivolse un sorriso smagliante, poi tornò a svolgere gli esercizi che stava facendo. Lei non reggendo quelli occhi così intensi abbassò frettolosamente lo sguardo; era impossibile, non poteva essere lui.. Proprio li a Stratford! D'accordo era vicino Londra ma a Stratford, su andiamo! Non riusciva a crederci che Harry Styles si aggirasse per le strade di Stratford, il suo piccolo paese in cui era nata, tantomeno che ci si allenasse. Era pazza di quel ragazzo dai capelli ricci, occhioni verdi e un sorriso sconvolgente. Era un membro di una ormai famosa band  britannica, insieme ad altri quattro ragazzi, Louis Tomlinson, Liam Payne, Niall Horan e Zayn Malik, e non avrebbe mai pensato di vederlo qui. Non sapeva cosa fare, se andarli incontro o lasciar perdere  per non disturbarlo, e quando decise di far finta di niente e continuare la sua strada con la musica alle orecchie venne fermata delicatamente per una spalla e fatta voltare. Quando i loro sguardi si incontrarono si paralizzò di fronte a quella figura alta e muscolosa che aveva davanti; continuò a guardarlo negli occhi ma non resse quello sguardo e abbassò il viso impuntandolo a terra. Percepì un sorriso sulle labbra del riccio, che le prese il mento per riportare il contatto visivo tra loro: "scusa se ti disturbo, sono anche leggermente sudato perdonami"sorrise togliendosi la canottiera per asciugarsi il petto e le goccioline che scendevano sul viso, poi riprese a parlare sotto lo sguardo incantato di Charlotte, intenta a contemplare il suo petto tonico ricoperto di tatuaggi e accompagnato da addominali e pettorali scolpiti e pronunciati  "volevo sapere se da queste parti c'è una palestra, ti ho visto piuttosto in forma, hai un bel fisico così ho pensato: magari quella ragazza fa palestra, e quindi sono venuto a domandarlo a te ehm.. Il tuo nome?".La ragazza continuava a guardarlo ammaliata, perdendosi nel suono dolce della sua voce roca e profonda fino a quando il riccio non se ne accorse e ridacchiando la invitò a rispondere accarezzandosi l'addome per cercare di distrarla, anche se non gli dispiaceva essere ammirato "uhm? Owh si.. Charlotte, mi chiamo Charlotte" mormorò , cercando di mantenere la calma e non farsi vedere agitata, o avrebbe fatto una delle sue solite figure. "Charlotte, nome bellissimo per una ragazza bellissima" prontamente le ammiccò e lei non poté fare altro se non arrossire come un peperone "bene ehm, Charlotte.. C'è una palestra da queste parti?" Chiese di nuovo questa volta più deciso "S-si io faccio Hip Hop in una palestra qua vicino dietro casa mia, nella via accanto a questa, la noti subito, si chiama Blue Box, è molto economica e a quel che vedo anche piuttosto efficace" si affrettò a dire sorridendo maliziosamente, maledicendosi mentalmente per quello che aveva appena detto, ma Harry sorrise divertito "uhm quindi dà buoni risultati.. Ottimo! Oh e dunque questa bella fanciulla non fa assolutamente niente per avere un fisico così..." La guardò da capo a piedi mente lei si girò dall'altra parte per l'imbarazzo "così incantevole.." mormorò afferrando tra i denti il labbro inferiore, lasciando intendere che non pensava affatto che  il suo corpo fosse solo incantevole.
"Bene io adesso devo andare! Ho.. Ho le prove tra qualche ora.. Beh in realtà oggi pomeriggio ma devo andare a mangiare e sai com'è per fare un buon ballo ci vuole energia che si ricava da del buon cibo e..." Si lasciò prendere dall'agitazione, e proprio mentre stava indietreggiando, seguita dallo sguardo piuttosto divertito del ragazzo, inciampò sui suoi stessi piedi e fece un ruzzolone lungo l'erba. L'altro ridacchiò andandole incontro "stai bene?" Le domandò dolcemente
"m-mai stata meglio" balbettò, cercando di rialzarsi, ricevendo aiuto dal moro che la sollevò per i fianchi facendole trattenere il fiato per quel piccolo arco di tempo fino a che non si ritrovò in piedi di fronte a lui "grazie" sussurrò grattandosi nervosamente la nuca guardando ogni cosa all'infuori di lui "figurati, dolcezza" mostrò uno di quei sorrisi che lei tanto amava, così coinvolgenti e sinceri, che lei ricambiò. Lui si irrigidì a quel sorriso, non aveva visto niente di più bello. Allungò una mano verso di lei  carezzandole una guancia "allora ci vediamo oggi, Charlotte" si mise la canottiera su una spalla e cominciò a correre, girandosi spesso a guardarla;  la trovava veramente adorabile e non era la solita ragazza sfrontata, l'aveva messa in soggezione, ma non gli aveva chiesto nemmeno una foto o un autografo, non era stato nemmeno assalito. Sorrise pensando a lei mentre correva verso casa.
Anche Charlotte tornò a casa dopo aver respirato un po' d'aria fresca, aspettando Emily per il pranzo. Apparecchiò la tavola, facendo cadere ogni poco qualcosa dalle mani, era sovra pensiero, non faceva altro che soffermarsi a ricordare la mattinata; era stato così carino e sfacciato allo stesso tempo, e lei logicamente aveva combinato una delle sue figuracce, non potevano mancare, ovvio. Per non parlare del fatto che l'avrebbe rivisto nel pomeriggio, era convinta che avrebbe ballato da fare schifo, non amava ricevere occhiate dalle suecompagne ne dal suo istruttore, figuriamoci da Harry Styles!

         


                                                                    
 

Salve a tutti, questo è il primo capitolo della storia. lo so, non è un gran che :3
spero però che alcune di voi lo leggano, e altre che recensiscano anche solo per dirmi cosa ne pensate come inizio.
chi ha letto questa storia noterà che l'ho cambiata, già, ho modificato tutto e vi assicuro che la storia è molto più interessante. come avrete anche notato ho dato dei personaggi alle protagoniste, Emily è interpretata da Demi Lovato e Charlotte da Phoebe Tonkin :3
presto posterò anche il trailer della storia così ci capirete qualcosa ;) solo che non riesco a trovare un programma dove le gif si muovono nei video!! se qualcuno di voi ce l'ha o lo conosce me lo dica subito, VI PREGOOOOO! 
Al secondo capitolo bellezze, e vi prometto che aggiornerò molto presto. baci <3

@_hisfkneyes

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Capitolo 2
*** capitolo 2. ***


 
"I’m not too shy to show I love you, I got no regrets.
I love you much to, much to hide you, this love ain’t finished yet.
This love ain’t finished yet…
So baby whenever you’re ready…"

"Eccomi, scusa il ritardo ma ho chiesto per te, per il lavoro" Emily chiuse la porta dietro di se eccitata e si catapultò nella cucina sotto lo sguardo assente dell'amica "Lottie? Charlotte ci sei? Non hai sentito quello che ho detto?! Sono riuscita a farti avere un posto di lavoro, prima però vogliono che tu vada a fare un colloquio... CHARLOTTE!" La richiamò scuotendola, finalmente riuscendo nell'intento di attirare la sua attenzione "owh, si è fantastico.." Sorrise mettendo a bollire la pasta nella pentola "è successo qualcosa?" Emily affiancò l'altra guardandola curiosa e aspettando una risposta "non ci crederai mai" Em aggrottò le sopracciglia "avanti spara" la ragazza si girò verso di lei, prese un respiro profondo e si fece coraggio "ho incontrato Harry Styles al parco" sotto il suo sguardo attento in attesa di una reazione da parte di Emily, vide quest'ultima scoppiare a ridere e dovette tenersi la pancia "dai avanti, cosa è successo realmente?" Chiese dopo essersi data una calmata "bene non credermi, ma ero al parco e lui si stava allenando, è venuto da me per chiedermi se da queste parti ci fosse una palestra e-" fu interrotta da Emily "spero tu gli abbia detto la Blu Box vero?" Domandò con fare minaccioso "ma certo che si, è stato così dolce" sospirò  contemplando verso l'alto con fare sognante, mentre l'altra scuoteva la testa divertita "dai adesso mangiamo. Scommetto che non hai evitato una tua solita figura di cacca" rise, centrando in pieno "eh già... Ho fatto un ruzzolone per terra, ma niente di che" scoppiarono a ridere, mettendosi poi a tavola e finendo di raccontarsi le varie novità.

"Perfetto, quindi adesso io devo andare la per il colloquio, giusto?" Emily annuì "spero di fare in tempo per le prove, altrimenti so cazzi, dai adesso vado" presa dall'agitazione Lottie andò verso la porta ma l'amica la fermò "ti diranno li cosa devi fare, d'accordo? Ascolta quello che ti dicono e fallo e basta" le scompigliò i capelli, poi raggiunse fuori la macchina e partì verso il negozio.
Dopo 10 minuti buoni arrivò, varcando la porta e dirigendosi verso la reception "salve! Ha bisogno di qualcosa?" Una ragazza bionda tinta con un sorriso piuttosto irritante le rivolse la parola "sono qui per il lavoro, ho un colloquio e-" venne interrotta all'istante "ah si la signorina Stoone me ne aveva parlato, quindi lei deve essere la signorina Dawson, prego mi segua" la seguì fino a un'altra stanza dove trovò una fotocamera sopra un tavolo e davanti una finestra enorme con un paesaggio bellissimo "bene, deve scattare una ventina di foto a tutto quello che vuole, che siano persone o che siano paesaggi o se vuole anche cose inanimate. Detto questo, buona fortuna" increspò un sorriso finto sulle labbra e poi uscì. Diede il via libera alla sua fantasia, inquadrò una coppia di bambini che giocavano nel prato tenendosi per mano, si guardavano così intensamente che parevano due innamorati, ma a quell'età probabilmente non sapevano nemmeno cosa fosse  l'amore; poi fotografò due anziani che passeggiavano lungo il marciapiede. Continuò a guardarsi attorno fino a che non vide una figura famigliare; quei ricci raccolti da una bandana; teneva in braccio la piccola Lux. Sorrise scattandogli un paio di foto, quando la mise giù continuò a scattare e scattare, prendendolo in qualsiasi posa, era così bello. Ad un tratto alzò la testa e la notò, sorrise muovendo la mano in segno di saluto; lei imbarazzata mise giù la macchinetta e lo salutò coprendosi il viso. Lui a tutta risposta scosse la testa ridendo e si avvicinò alla finestra, bussando e facendo i peggio versi, linguacce, baci al vetro, scritte e quant'altro, mentre lei se la rideva come una stupida, poi decise di aprirgli: "ma ciao Charlotte". tantissimi brividi invasero il suo corpo non appena pronunciò il suo nome, con così tanta calma e profondità. "Sai che sei troppo adorabile quanto ti imbarazzi?" Continuò piegando la testa di lato osservandola  divertito, mentre lei continuava a coprirsi, ma prontamente le afferrò le mani allontanandole dal suo viso "non coprirti, sei così bella" sorrise accarezzandole dolcemente le nocche con i suoi polpastrelli morbidi "che cosa stavi facendo prima?" Provò a deviare il discorso cambiando argomento, ma non sapeva che quello l'avrebbe messa ancora più in imbarazzo "prima? Quando?" Fece finta di non capire guardando oltre la finestra cercando di non incontrare i suoi occhi "la bambina, non vorrai mica che ti scappi Lux" cercò di distrarlo, ma lui prontamente sorrise e le prese il viso tra le mani "ehi tranquilla, la piccola corre e si diverte, sa che non deve allontanarsi troppo" le accarezzò le guance guardandola negli occhi; avanzando piano verso le sue labbra. Quando lei capì le sue intenzioni si pietrificò, ma non appena le labbra piene del riccio sfiorarono le sue scosse la testa "Harry... A malapena ci conosciamo, non.. Non possiamo" si morse il labbro inferiore imbarazzata, abbassando lo sguardo, Harry le sfiorò le labbra con il pollice sfilandole il labbro tra i denti e lasciando scendere il dito lungo la guancia "scusa, hai perfettamente ragione" le sorrise, mostrando quelle profonde fossette che lei adorava, ma intravide nel suo sguardo una punta di delusione, così si fece coraggio "prima.. Prima stavo fotografando il paesaggio" sorrise timidamente "mh.. Quindi sarei diventato un paesaggio adesso?" le rispose divertito, prendendo la macchinetta dalle sue mani "posso vedere?" Lei a tutta risposta si coprì il viso annuendo.
Si mise a guardare ogni foto da lei scattata, di cui era il protagonista nella maggior parte di esse; erano veramente bellissime, molte erano anche con la piccola Lux ma tante altre ritraevano dei magnifici primi piani "sono fantastiche" la guardò sorridendo ampiamente "ma perché le hai fatte?" Alzò il sopracciglio non perdendo il sorriso dalle labbra "ecco io.. Sto facendo un colloquio di lavoro e dovevo scattare un po' di foto da questa finestra... Oh merda! Il colloquio, sarà meglio che vada" si ricordò ad un tratto. Il riccio annuì dicendole che l'avrebbe aspettata fuori, lasciandola confusa dopo aver aggiunto "spero proprio che prenderai questo posto". Chiuse poi la finestra e andò dalla ragazza, mostrandole le foto scattate senza nemmeno averle ricontrollate, le lasciò la macchina fotografica in mano e si allontanò giocando nervosamente con le mani osservando di tanto in tanto le espressioni della bionda "vedo che questo giovane soggetto le piace" le fece notare , fino a quando non la richiamò sbuzzando gli occhi "ma.. Come è possibile?!"  Quasi urlò attirando l'attenzione di Charlotte, che si avvicinò per vedere cosa ci fosse di strano, quando vide chi fosse il soggetto nella foto sorrise, lasciando interdetta la ragazza "D-dove l'ha visto?!" "Oh, Harry Styles? Era li fuori con la bambina" le ammiccò "signorina Dawson, il lavoro è suo. Torni domani, sarà il suo primo giorno di lavoro, mi raccomando puntuale alle 16 in punto. Arrivederci" con fare freddo e diffidente uscì dalla stanza. La mora alzò le spalle in segno di rassegnazione e la seguì, raggiungendo l'uscita, mentre l'altra non faceva altro che affacciarmi alla finestra alla ricerca del ricciolo, ma non sapeva che il furbo si era nascosto in macchina.

"Avanti Niall! Smettila di rovistare nella credenza, non c'è niente. Harry tornerà a momenti e la piccola sarà affamata, meglio andare a prendere qualcosa al supermercato" come previsto, Harry era andato a fare la sua solita passeggiata con Lux al parco, ma il frigo era vuoto e non c'era traccia nemmeno di biscotti o qualcosa che fosse adatto per la piccola.  Trascinò il  biondo fuori dall'appartamento per un braccio "Lou rilassati, non chiude tanto" si liberò dalla sua presa e salirono in macchina, quando sentirono un rumore strano, simile a un grugnito stanco e disturbato "ehi ragazzi..." Disse con voce impastata. Gli altri due si girarono di scatto sentendo parlare "Zayn che cazzo ci fai qua, e dove eri sparito?!" Sbottò l'irlandese guardandolo come se fosse un alieno "mmmh prima di tutto calmati, mi sono appena svegliato... Ieri sera siamo rientrati tardi io e Liam, non so dove sia ma era con una ragazza" sorrise malizioso stropicciandosi gli occhi. "Sarà stata Danielle! Vabeh adesso verrai con noi al supermercato, che ti piaccia o no" lui sbuffò e dopo una decina di minuti arrivarono al supermercato. "Bene, dividiamoci per reparti così facciamo prima a trovare i plasmon per Lux" così dicendo si separarono. Zayn era ancora piuttosto assonnato e cercava di non farsi vedere troppo dalla folla, ma una ragazza attirò la sua attenzione; stava prendendo degli alcolici e quando lo vide spalancò gli occhi, poi fece finta di niente e si allontanò da quel reparto, lasciando Zayn confuso.
Emily era andata al supermercato per prendere da bere, stasera avrebbero festeggiato l'ottenimento del lavoro di Charlotte, l'aveva chiamata e le aveva raccontato tutto nei minimi dettagli, lei non poteva crederci, tantomeno per quello che era successo con Harry. Attaccò appena vide un moro dagli occhi color cioccolato. Zayn la osservava curioso ma lei non reggeva quello sguardo, troppo intenso, andò verso la cassa e pagò, tornando a casa e aspettando Charlotte.
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Tutti e tre si ritrovarono alla cassa "io ho trovato i plasmon, credo che possano bastare... Nialler lo sapevo! Almeno un pacchetto posalo" il biondo fece il labbruccio "eddai, la credenza è vuota" "è vero Boo, lascialo fare dai" il ragazzo dagli occhi di ghiaccio si arrese, pagarono tutto e tornarono a casa, ma di Harry ancora neanche l'ombra, bensì Liam era sdraiato nel divano intento a guardare la tv "eccoti finalmente!" Esclamò il moro andando verso di lui "beh allora? Come si è prolungata la serata?" Continuò muovendo velocemente le sopracciglia malizioso, facendo ridere l'interpellato "È andata bene, puoi immaginare" gli ammiccò "wohoooo grande" si batterono il cinque, ma vennero interrotti dal biondo "hai notizie di Harry?" L'altro si accigliò pensieroso "mmh no, ma potremmo chiamarlo" propose, sotto il consenso di tutti.
Intanto Harry appena vide Charlotte affiancare la sua macchina senza che lo notasse, aprì lo sportello e per un pelo non la prese in pieno. Lei balzò all'indietro per lo spavento "ma che..?!" La guardò preoccupato, uscendo dall'auto e andandole incontro "ti ho fatto male? Ti ho preso? Scusami Charlotte, non era mia intenzione" lei posò un dito sulle labbra rosse del riccio,  intento ad osservare il polpastrello scorrere lungo il suo labbro inferiore "non mi hai preso tranquillo" lo rassicurò ricomponendosi. Lui sospirò tranquillizzandosi "adesso sarà meglio andare altrimenti io farò tardi alle prove" fece per andarsene ma Harry la bloccò per un polso "se andiamo in macchina faremo molto prima" piegò la testa di lato aspettando una risposta, lei scosse la testa e salì affiancò al posto del guidatore "potresti indicarmi dove si trova, faremo molto prima" aggiunse poco dopo "Harry te l'ho detto, basta andare tutto a dritto e siamo arrivati".
Charlotte aveva notato di riuscire a tenere a bada il nervosismo; non era così difficile trattarlo come una persona normale, anche se in fondo lui era già una persona normale, non alieno, ma il problema stava nel fatto che lui fosse famoso e davvero molto, forse troppo bello.
Si era anche promessa di avere meno confidenza con i ragazzi dopo quello che le era successo, doveva prima imparare a fidarsi dopo averli conosciuti; Harry non le sembrava un cattivo ragazzo, ma non lo conosceva abbastanza per dirlo quindi si sarebbe comportata esattamente come se fosse uno sconosciuto, con indifferenza ma pur sempre con gentilezza.
Il riccio annuì, un po' confuso dal suo comportamento diffidente e parcheggiò la macchina. Per fortuna che Lottie era già vestita per ballare. Quando entrarono lasciarono tutti a bocca aperta ma entrambi fecero finta di niente; molte ragazzine si avvicinarono ma Harry rimandò foto e autografi a più tardi, compresa le chiamate dei ragazzi,chiuse infatti il cellulare, gli avrebbe richiamati più tardi:
"Ehm.. Io adesso dovrei andare a ballare, i pesi e roba varia sono la nella porta a destra. Puoi usarli" sorrise e non appena entrò nella stanza, le sue compagne la spinsero verso il muro, intimidendola con lo sguardo "conosci Harry Styles?! Come fa una come te a conoscere uno come lui?" Sbraitò una guardandola da capo a piedi "in ogni caso lascialo stare" intervenne un'altra fulminandola. Lei si fece piccola piccola e annuì in silenzio, ma sentirono ad un tratto la porta aprirsi "lasciate in pace Charlotte" quella voce roca l'avrebbe riconosciuta ovunque. Le stava osservando già da un po' dal vetro della stanza e non poteva stare li immobile senza fare niente. Subito le altre si allontanarono non togliendo lo sguardo dalla figura alta del riccio, che torreggiava davanti alla mora indifesa "lasciatela stare, non vi ha fatto niente e sono stato io a volerla conoscere. Non sopporto fan in questa maniera" le altre si allontanarono subito e Charlotte guardò Harry non appena si girò verso di lei "grazie" disse lei con voce flebile, il riccio ebbe l'istinto di stringerla a se, come per proteggerla, le lasciò un bacio sulla tempia facendola rabbrividire al tocco dolce delle sue labbra "adesso vai, io controllerò da la" le indicò una stanza di attrezzi da palestra dove si poteva intravedere benissimo tutto dalla porta di vetro, le ammiccò e andò nella stanza precedentemente indicata e si chiuse,  sorridendole. Poco dopo Charlotte iniziò a ballare insieme alle compagne e alle loro occhiate sardoniche e minacciose, ma allo stesso tempo intimidite sotto lo sguardo del ricciolo. Harry continuò a guardarla ballare così liberamente, in un modo tutto suo. Era sciolta e si muoveva così bene, non riusciva a toglierle lo sguardo di dosso, era così incantevole. Si appoggiò al tapirulan con le braccia che sorreggevano la testa, ma non si accorse di aver moderato la velocità al massimo e cadde a terra battendo il culo. Charlotte e le altre continuavano a ballare quando sentirono un forte tonfo nella stanza di fronte. L'istruttore fermò la musica e Harry si rialzò in tempo per vedere tutte le ragazze raggiungerlo; vide lo sguardo di Charlotte piuttosto preoccupato e gli venne da sorridere "stai..stai bene?" Sollevò un sopracciglio vedendolo ridacchiare "tranquilla, sto apposto" le accarezzò una guancia "beh sarà meglio che vada, vieni con me? O devi continuare a ballare?" la guardò curioso aspettando una risposta, mentre lei guardò nervosa le compagne ma dopo poco trovò il coraggio di rispondere "i-io ho finito, possiamo andare" si scusò con l'istruttore con un'occhiata e uscirono mano per mano "insomma.. Hai preso il posto da.. Com'è che si chiama? Uhm.. Ah si, Photo&pic. !" Chiese a un tratto il riccio per interrompere quell'imbarazzante silenzio, seguito subito dalla risposta scattante della ragazza "si mi hanno presa! E sono anche piaciuta, soprattutto le tue foto" abbassò lo sguardo piuttosto imbarazzata e lui ridacchiò sommessamente "beh, piaccio a molti come soggetto" le ammiccò non volendo eliminare quel sorrisetto sghembo e lascivo dalle labbra. Lei borbottò qualcosa a bassavoce attirando l'attenzione del riccio accanto "cosa?" le domandò divertito "owh,niente, non ho detto niente" sorrise complice "io dovrei andare a casa adesso, perché non mi accompagni?" "ma certo, piccola" enfatizzò il nomignolo guardandola dolcemente, ma la  mora non voleva dargli soddisfazione così "non chiamarmi così" cercò di mantenere un tono piuttosto freddo e Harry se ne accorse, inarcando un sopracciglio piuttosto offeso "scusami, non era mia intenzione" si avviò alla macchina, seguito da Lottie che si mordeva nervosamente le labbra maledicendosi mentalmente. Salirono silenziosamente in macchina e la lasciò sotto l'entrata di casa sua. Appena scese fece per chiudere lo sportello ma si sentì prendere per il polso, così si voltò "allora.. ci vediamo domani" le sorrise, un sorriso che lasciava intendere molte cose. Charlotte non capì il senso di quella informazione ma comunque annuì pensierosa. Le abbandonò un bacio sul dorso della mano e la lasciò andare. Si voltò prima che lui se ne andasse e urlò il suo nome, facendo in tempo a trattenerlo "ti va..ti va di salire?" nemmeno lei sapeva come aveva trovato il coraggio per farlo, ma il riccio a tutta risposta sorrise e scese dall'auto, seguendola e ricordandosi di accendere il cellulare e
avvertire gli altri.



Ed eccomi qua! scusate se ho aggiornato così tardi, non ho avuto molto tempo per colpa della scuola -.- spero vi piaccia :3 non posso mettere le immagini perché non me le fa mettere :/ cooomunque, per fare un breve riassunto:
Charlotte è tornata a casa e Emily le dice di aver trovato il lavoro per lei, nel suo stesso negozio di fotografia; lo stesso pomeriggio va a fare il colloquio e la prendono anche grazie alle foto jgbhfvb di Harry e la piccola Lux :3, con il riccio vanno alla palestra, lei balla e lui fa tapis roulant, dopodiche arrivano a casa dove trovano Emily che racconta di aver visto Zayn, che era al supermercato con gli altri per comprare i plasmon alla piccolina :')
Come avrete visto Harry le dice che si sarebbero visti anche il giorno dopo in un modo molto sospettoso... scoprirete nel prossimo capitolo di cosa si tratta <3
@_hisfkneyes

 

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Capitolo 3
*** capitolo 3. ***


 
 
                                                             "maybe tonight i'll call you,
after my blood turns into alcohol. no, i just wanna hold you.
give a little time to me, we'll burn this out
we'll play hide and seek to turn this around and all i want is the taste that your lips allow, 
my my my my, give me love, my my my my give me love, my my my my,
give me love."

Appena saliti in casa Emily corse verso la porta "Lottie, Lottie! Non ci crederai mai cazzo" la ragazza vedendola elettrizzata alzò un sopracciglio incuriosita, ma appena quella pronunciò il nome del moro della band scosse la testa cercando di farle capire qualcosa, inutilmente "ero al supermercato e c'era Zayn cazzo! Zayn! Capisci?! È così.." Le morirono le parole in bocca non appena Charlotte si spostò per mostrare la figura alta dietro di se, inizialmente coperta non solo da Charlotte ma anche dalla porta, che sorrise scuotendosi i ricci e muovendo le dita della mano in segno di saluto, poi sbatté velocemente gli occhi e guardò Charlotte "allora.. Allora era tutto vero" sussurrò piano "certo che lo è" esclamò Harry offeso e Charlotte scoppiò a ridere "beh se non vi dispiace non vorrei stare sull'uscio della porta" rise e prendendo Charlotte per i fianchi la spostò e passò, facendola arrossire.
Appena Lottie chiuse la porta e si ritrovarono tutti dentro, suonò il telefono di Harry.
"scusate" ridacchiò e lo afferrò rispondendo. 
 
"Avanti rispondi" esclamò Louis sbuffando, con il telefono all'orecchio "magari è impegnato" alzò gli occhi al cielo Zayn, guardando Liam e Niall che aspettavano anche loro. 
"pronto?" chiese il riccio dall'altro capo del telefono
"Haz, è tutto il giorno che ti cerchiamo! Ma dove sei finito?" Louis alzò la voce guardando i ragazzi
"innanzitutto ciao, come stai, io bene grazie, e te? che fai.."
"si certo come vuoi tu, adesso mi vuoi dire dove sei stato e dove sei adesso?" la sua voce aumentò di un ottava facendo sbuffare il più piccolo "ero in palestra, te l'avevo detto genio! E adesso sono a casa di un'amica.."  balbettò su l'ultima parola, rivolgendo lo sguardo all'ultima interpellata che a sua volta puntò gli occhi in quel verde acceso, sinceramente delusa ma cercò di non darlo a vedere, in fondo che avrebbe dovuto dire? Loro non stavano insieme. Distolse lo sguardo e borbottò qualcosa, andando in cucina. Emily la guardò, poi spostò lo sguardo verso Harry che aveva osservato Lottie per tutto il tragitto, rimanendo in silenzio. Non sapeva cosa stesse succedendo ma poteva immaginarlo, così decise di rimanere li sedendosi sul divano, non voleva complicare le cose.
"Ehi Harry, sei ancora in linea?" si affrettò Louis a richiamarlo al telefono non sentendo più alcun segno di vita; l'altro non rispose come rimasto incantato, poi si portò il pollice e l'indice alle labbra e rispose "certo scusami.. ehm, lei si chiama Charlotte, è bellissima - prese coraggio, camminando verso la cucina e fermandosi sullo stipite della porta - Il suo sorriso mi ha incantato appena l'ho visto, così splendente e luminoso; i suoi occhi tra il verde e marrone, meravigliosi. Mi ci sono perso subito; quei capelli scuri dall'odore inebriante che le scendono lungo le spalle, un corpo da mozzare il fiato"  concluse puntando lo sguardo sulla sua schiena, ma non per molto perché la ragazza, che aveva sentito tutto rimase col fiato sospeso e si girò verso il riccio,  lo guardò negli occhi e abbassò subito lo sguardo, facendolo sorridere.
"grazie per la descrizione dettagliata Harry, mi fa molto piacere ma... quando avresti intenzione di tornare?" ma non ebbe risposta perché Harry lasciò il telefono sul piano accanto alla porta e si avvicinò a lei, le alzò il viso con due dita e la guardò negli occhi sorridendo e avvicinandosi piano verso le sue labbra;
"Harry porca troia!" urlò Louis dal telefono, facendo ridere entrambi.
"credo che tu debba rispondergli" ridacchiò Charlotte allontanandolo poco, spingendolo dal petto; lui sbuffò ridendo e tornò verso il cellulare "Lou questa me la paghi" disse guardando Lottie e mordendosi il labbro, lasciandolo confuso "ma che ho fatto? io non ci sto capendo niente" Louis sbuffò portandosi le mani ai capelli.
 "dai digli di venire qua" Harry la guardò incredulo, avrebbe preferito rimanere solo con lei ma annuì sorridendo e diede a Louis l'indirizzo per raggiungerlo.
Dopo aver chiuso la chiamata tentò di nuovo di raggiungere le labbra di Charlotte, la quale rimase immobile a guardarlo negli occhi, ma entrò Emily saltellando "se ho capito bene verranno anche gli altri??" Guardò i due ragazzi, che erano molto vicini l'uno all'altra e Harry si trattenne dall'imprecare, buttando la testa all'indietro e lasciando ricadere le mani che erano su i fianchi della ragazza lungo il suo busto, mentre Charlotte ridacchiò portandosi la mano a coprire la bocca
"ho interrotto qualcosa?" Emily si fece piccola piccola e imbarazzata, ma subito l'altra le si avvicinò sorridendo e parlando prima di Harry, che non era per niente d'accordo "ma certo che no" la prese per mano uscendo dalla stanza e lasciando il ricciolo da solo in cucina intento a guardarla divertito; "mi farà impazzire lo so" pensò tra se e se.
Loro si guardarono, scoppiando subito a ridere, ma non appena suonarono Emily fu in fibrillazione, Charlotte iniziò a tremare "i-io vado di la.." Disse quest'ultima, cercando di sgattaiolare nell'altra stanza in punta di piedi ma venne fermata per i fianchi "che fai ti vergogni?" si girò di scatto trovandosi davanti un Harry piuttosto divertito "chi io? Vergognarmi? Quando mai" sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi "stai tranquilla non mangiano mica" rise accarezzandole le guance; Emily continuava a saltellare per la stanza "chi va ad aprire?"Quasi urlò, Harry sospirò ridendo e andò alla porta, lasciando così il tempo a Charlotte di rintanarsi, ma scivolò nel tappeto della sala non appena Harry aprì agli altri, così fece finta di niente diventando rossa in un battibaleno.
Harry si coprì la bocca per non ridere e gli altri entrarono guardandola un po' confusi; il primo a varcare la porta fu Louis "che ci fa a terra quella ragazza?" Domandò divertito non togliendole lo sguardo di dosso.
Subito Charlotte si alzò di scatto avvicinandosi, cercando di fare l'indifferente "ehm ehm, stavo sistemando il tappeto.. Era tutto sgualcito" guardò in basso "io.. Sono Charlotte, piacere" Louis sorrise, lasciando Harry piuttosto perplesso dalla situazione. "Piacere mio charlotte" le porse la mano ma lei si fiondò tra le sue braccia, stringendolo forte. Ridacchiò stringendola a sua volta , poi guardò Harry che era davanti a lui "avevi ragione, è davvero carina" mimò con la bocca; il più piccolo annuì serrando la mascella ma fece finta di niente e andò a salutare gli altri "ehi Haz, tutto bene?" Chiese Zayn vedendolo strano, l'altro annuì "ehm, Emily dove è il bagno?" Chiese poi "infondo a sinistra" rispose quest'ultima, che attirò subito l'attenzione di Zayn. "Ma io ti ho già visto da qualche parte" si grattò il mento scrutandola "oh cielo si ricorda di me" sussurrò torturandosi le mani "come?" Alzò subito lo sguardo perdendosi nell' intensità dei suoi occhi "oh niente, cioè.. Volevo dire,credo che ci siamo visti al supermercato" .  
Come se gli si fosse accesa una lampadina annuì contento "e cosa ci facevi nel reparto dei liquori?" Domandò divertito, ma lei non perse tempo e rispose subito "beh Charlotte è riuscita a prendere il posto al negozio dove lavoro io" disse fiera sorridendo "e dove lavori?" Si intromise Niall nel discorso, facendola arrossire tutta "Nikon, negozio di fotografia" la salvò Lottie che si era ripresa, staccandosi da Lou e dopo aver salutato gli altri.
"Veramente? Noi domani.." Ma Tomlinson non fece in tempo a concludere la frase  che Harry tornò nella stanza deviando il discorso "domani noi andremo a fare un giro della città, ci siamo appena trasferiti e non la conosciamo abbastanza da sapere dove sia questo negozio" fulminò con lo sguardo il più grande, rimanendo piuttosto confuso come gli altri del resto.
"D'accordo ehm, che ne dite di brindare con noi?" Emily cercò di allentare la tensione, Lottie rivolse un' occhiata al riccio che a sua volta spostò la visuale da un'altra parte, colto in fragrante. Em si alzò per andare in cucina a preparare stuzzichini e da bere, seguita da Zayn e Liam che le dettero una mano; l'altra allora approfittò del momento per avvicinarsi al più piccolo "sai perfettamente dove è il negozio, ci siamo stati oggi.. o te ne sei già dimenticato? Harry, si può sapere che ti prende?" La sua voce era soffice e delicata, quasi come se stesse per spezzarsi  "cosa mi prende? A me un bel niente, prova magari a chiederlo a Tomlinson" si sollevò dal divano e sparì in cucina. Non sapeva che dire, ma ben presto gli occhi le divennero lucidi. Si alzò, andò verso la cucina "Em, non mi sento molto bene quindi è meglio se non bevo, faccio un salto da Ron" a quel nome maschile sconosciuto Harry girò il viso verso di lei stringendo la mascella. Lei nemmeno lo guardò in faccia, bensì andò verso la porta mettendosi il giaccone "chi cazzo è Ron?" Sentì quella voce roca piuttosto alterata, ebbe per un attimo paura e si affrettò ad uscire.
Emily aveva ormai imparato le mosse dell'amica, era sicuramente successo qualcosa così "è una persona molto importante per lei" disse, facendolo innervosire ancora di più.
In fretta andò verso la porta ma Louis lo fermò "non credo sia una buona idea, non dava l'idea di voler essere seguita, tanto meno da te" aveva assistito alla scena di poco fa, ma l'altro subito rispose " fatti i cazzi tuoi" Emily corse nella sala "Harry, non seguirla. Peggioreresti solo la situazione" facendolo sbuffare, poi si sedette nel divano portandosi la testa fra le mani. 
Charlotte in meno di dieci minuti arrivò nel parco dove amava andare quando le serviva tempo per se stessa. Non sarebbe andata seriamente da Ron, era un suo caro amico ma quella volta non l'avrebbe fatta sfogare, preferiva stare sola. Si mise subito le cuffie, normalmente per calmarsi ascoltava quei cinque, ma non le parve il caso così optò per miley, when i Look at you. Le ritornò in mente l'alzata di voce di Harry di poco fa, che a sua volta le aveva portato alla memoria scene per lei traumatiche che pensava di essere riuscita ad accantonare in una parte buia del cervello. Quelle immagini le riaffiorarono brutti ricordi, momenti di paura, di ansia; scosse la testa cercando di pensare ad altro e non si accorse di star cominciando a piangere. Odiava farlo, non voleva dimostrarsi debole, voleva essere in grado di saper affrontare la vita e quello che le aspetta nel modo giusto. Si fece coraggio, tirò su col naso e si incamminò di nuovo verso casa, non glie l'avrebbe data vinta. 
Intanto Harry, preoccupato e nervoso, stava nel divano aspettandola impaziente, e non appena suonarono si alzò di scatto "vado io" aprì la porta e se la trovò davanti, tirò un sospiro di sollievo, fece per parlare ma lei lo superò entrando dentro senza nemmeno considerarlo "Emily sono tornata" poi tirò dritta verso la camera, esclamando un "ciao Lou" durante il tragitto. Quest' ultimo le ammiccò, ma quando scomparì nella camera scoppiò a ridere per l' espressione basita di Harry, che era rimasto immobile davanti alla porta. 
"Dai sarà per un'altra volta" lo provocò continuando a ridere; si trattenne dal tirargli un pugno in faccia e prendendo un bel respiro si avviò alla camera. Entrò senza bussare, trovando la ragazza sulla propria scrivania impegnata a disegnare; le si avvicinò lentamente senza farsi vedere "wow bello", Charlotte continuò a disegnare facendo come se non esistesse, così lui riprese a parlare "vedo che ti piace disegnare, sei molto brava. Gli hai fatti tutti te?" Si guardò intorno, molti altri erano appesi al muro mentre altri ancora erano sulla scrivania, raffiguravano ritratti, paesaggi, sembrava anche che alcuni disegni rappresentassero quello che lei aveva dentro, la maggior parte di essi raffiguravano cose astratte, stati d'animo, secondo Harry. Lo notò infatti nel disegno che stava facendo, colori scuri, di una scala di grigi, figure inspiegabili, incasinate.
Non gli rispose ancora, ma lui non si arrese; vide un ritratto vagamente familiare tra la pila di disegni, lo osservò meglio poi sorrise "quello sono io?" Fece per prenderlo per guardarlo meglio ma lei lo afferrò mettendolo nel cassetto "non sono cazzi tuoi" si sollevò dalla sedia e tornò di la, il ragazzo sospirò forte stropicciandosi gli occhi. 
Andarono tutti nel salotto "forza facciamo questo brindisi" esclamò la festeggiata versandone un goccio nel bicchiere di tutti, mentre lei si attaccò alla bottiglia scolandola tutta in meno di cinque minuti. Harry non era molto tranquillo, ma sapeva che non gli avrebbe dato ascolto così lasciò perdere; posò il suo bicchiere sul tavolo e appena charlotte lo vide lo afferrò portandolo alla bocca, ma Harry le prese la mano "adesso basta, hai bevuto a sufficienza" lei un po' brilla ma ancora cosciente fece finta di perdere l'equilibrio e gli rovesciò lo champagne sulla maglia "oops" rise guardandolo.Ancora una volta Tomlinson rise, beccandosi lo sguardo assassino del più piccolo. Passarono alla vodka che bevve solo Lottie e un goccio Louis "avanti Louis fermala, a te magari da ascolto" lui sbuffò "ma lasciala stare no? Si diverte, non sta facendo nulla di male" l'altro lo fulminò così la chiamò "ehi Lottie vieni qua" lei si avvicinò ridendo senza dire niente "dovresti smettere di bere adesso, mica vorrai vomitare e sentirti mal..." Non finì la frase che lei si mise a sedere su di lui baciandolo.  Gli altri scoppiarono a ridere, ma Harry ebbe tutt'altra reazione "questo è troppo" gli osservò immobile, louis invece di staccarsi approfondì il bacio e a quel punto lui scoppiò.
La prese di peso alzandola "che cazzo fai te?" Si rivolse a Lou "mai contraddire un ubriaco" disse sorridendo. "A te ci penso dopo" strinse i pugni guardandolo ma si trattenne, prese la ragazza in collo "adesso smettila di fare la bambina, riposati e vedrai che non ti ricorderai niente domani" lei continuò a ridere "certo che me lo ricordo.. Louis bacia davvero bene e te sei uno stronzo perché ci hai interrotti" stanca appoggiò la testa sul suo collo, lui sospirò "spero che tu non dica sul serio" "sshhh adesso farò stare bene te, gelosone" rise e cominciò a mordergli e baciargli dolcemente il collo. "Non..non è il momento adesso, magari quando sarai cosciente" ansimò andando contro la propria volontà, cercando di spostarla. La posò nel letto, fece per tornare indietro ma lei lo fermò per un braccio "fai sesso con me" disse sorridendo; lui sorrise guardandola da capo a piedi, poi scosse la testa "mi piacerebbe molto, ma non sarebbe bello approfittarmi di una ragazza ubriaca fradicia. Avanti adesso dormi" ma lei lo fermò di nuovo "almeno dammi il bacio della buonanotte" Harry si chinò carezzandole una guancia, poi le lasciò un bacio a fior di labbra, anche se gli sarebbe piaciuto approfondirlo. La mora sorrise, poi chiuse gli occhi e si addormentò. 
Lui tornò di la, Zayn mise a letto Emily che si era addormentata nel divano "non possiamo lasciarle sole, se si svegliassero durante la notte e si sentissero male?" Liam si grattò il mento, guardando gli altri "hai ragione, rimango io ma qualcuno mi faccia compagnia" disse Harry "non credo sia una buona idea, appena Charlotte si sveglierà domattina sarà di cattivo umore e ce l'avrà ancora con te" gli fece notare Louis "adesso mi hai davvero stancato te" gli andò contro ma Zayn si mise in mezzo "smettetela di stuzzicarvi voi due! E fate piano che dormono" si avvicinò anche Niall "ci stiamo io e Zayn che è meglio, voi tre andate a casa". Dopo vari tentativi Harry si lasciò convincere e tornarono a casa, mentre gli altri due rimasero con le ragazze ma al mattino se ne andarono.
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Un rumore sospetto fece  sobbalzare Charlotte dal letto e istintivamente iniziò ad urlare: “Emily !! Aiutoo!” forse  era esagerato gridare  per un semplice rumore, ma si era spaventata. Di un tratto intravide dalla porta un'immagine sfuocata, più un'ombra, la porta fece per aprirsi lentamente, cigolando come nei film horror, tutto questo la impauriva ancora di più. Riuscì a vedere dei riccioli sbucare dalla porta, e piano piano tutto il viso, era Harry. “Harry! Come mai qui..?” non rispose, ma continuò a fissare la ragazza e ad avvicinarsi. La guardava in modo strano, si fece spazio nella sua bocca un sorriso perfido, assottigliò gli occhi in una maniera inquietante, aveva le mani dietro di se, cosa nascondeva? “Harry, tutto ok??”
“certo che si”
rispose con ovvietà, ma aveva sempre quel sorrisetto cattivo stampato in faccia. Stava iniziando a preoccuparla. Dove era Emily quando Charlotte aveva bisogno di lei?! cominciai a chiamarla “Emily!?! Puoi venire un secondo per piacere??”  Pensò che si trovasse in bagno e di conseguenza non la sentiva. “non ti può sentire” 
Il riccio si avvicinò ancora di più “e perché?? dove è?”
“non c'è più, semplice”
rispose tranquillo, ormai era a un soffio da lei “cosa le hai fatto?? tu c'entri qualcosa?!”
“Non preoccuparti, avrai un trattamento migliore”
Portò davanti le mani che aveva dietro alla schiena sogghignando, aveva in mano una corda. La ragazza provò ad urlare ma lui fu più svelto e le tappò la bocca  con la mano, che sostituì con dello scotch; riuscì poi nell'intento di legarla. Lei rimase immobile con le lacrime agli occhi, non riusciva a credere a quello che stava succedendo.
Harry le montò a cavalcioni sopra, le abbassò i pantaloni del pigiama, le mutandine e iniziò a fare quello che aspettava sin dall'inizio, muovendosi con una forza grezza e rude.


scusate per la tremenda assenza ma non ho avuto molto tempo per continuare :( colpa della storia e di un libro che sto leggendo ljdbufg 
cooomunque, faccio il solito riassunto;
Harry è salito in casa e conosce Emily che è eccitatissima, ma il tempo di essere dentro l'abitazione che il ragazzo viene chiamato dagli altri, rivelando la sua posizione. Ha un veloce momento di intimità con Charlotte che viene inerrotto prima da Louis dal telefono e poco dopo dall'amica! non appena arrivano i ragazzi ecco che il riccio è geloso di Lottie e Louis, con cui ha subito maggiore confidenza. Emily invece è intenta a parlare con Zayn, il quale aveva avuto occasione di incontrarlo al supermercato. Harry si arrabbia preso dalla gelosia e risponde male a Charlotte, che decide di uscire per riflettere un po'; quando torna in casa disegna un po', distratta dal ragazzo che prova a riallacciare rapporto inutilmente. inizia la parte migliore, (o peggiore, a seconda di come la pensa uno che ha letto il capitolo) i ragazzi bevono e Charlotte esagera, presa dalla frustrazione per dimenticare quello che era successo e bacia il giovane Tomlinson, il quale cercava di moderarla. Harry scoppia su tutte le furie e la porta a letto dopo averle lasciato un bacio sulle labbra. 
il capitolo finisce con qualcosa di agghiacciante, e nel prossimo capitolo scoprirete altro. alla prossima <3
                                                                          
@hisfkneyes


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