Remember it's just you and me di gunslinger_ (/viewuser.php?uid=151684)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hot chocolate, cold hands ***
Capitolo 2: *** Feel you here forever ***
Capitolo 3: *** Run, baby, run ***
Capitolo 4: *** Loving in time ***
Capitolo 5: *** Just staring at your face, for the rest of my days ***
Capitolo 6: *** The dark side of a geek mind ***
Capitolo 1 *** Hot chocolate, cold hands ***
Prompt: mani
ghiacciate e cioccolate calde
Titolo: Hot
chocolate, cold hands.
Autore: _Alice
Wordcount:
252
Rating: verde
Avvertimenti:
incest, spoiler
Note
dell'autore/Introduzione/Sommario: questa che sto
iniziando è una raccolta di dieci Winchest
drabbles/flashfics ambientate in momenti diversi della serie. Questa in
particolare fa riferimento all'ottava stagione, nel periodo in cui Sam
era indebolito per colpa delle prove. Ah, la frase dopo il titolo
è tratta da The Light Behind Your Eyes dei My Chemical
Romance.
Spero vi piaccia, al prossimo aggiornamento!
Hot
chocolate, cold hands
"Never fade in the dark
Just
remember that you will always burn as bright."
“Hai
le mani ghiacciate, Sammy.”
Dean
interruppe il contatto e si alzò di scatto, per poi
guardandosi
intorno pensieroso.
“Sto
bene,” mugugnò l'altro “Sono giorni che
te lo ripeto.”
Il
maggiore stava già trafficando in cucina, non aveva
ascoltato
nemmeno una parola, e tantomeno non aveva alcuna voglia di rispondere
alle solite scuse che Sam tentava di propinargli; come se lui non
sapesse cosa stesse provando, come se non avesse capito che da un
momento all'altro avrebbe potuto perderlo.
A
quel punto Dean scosse la testa con decisione e
riempì di acqua
calda un pentolino.
Il
peso delle tre prove aleggiava sulle sue spalle, lo sentiva, insieme
alla dolorosa convinzione che, qualunque cosa fosse accaduta, la
colpa sarebbe stata sempre sua.
“Ecco,
bevi.” ordinò il ragazzo diversi minuti dopo,
appoggiando una
tazza fumante sul tavolo, accanto alle dita di Sam.
“Cioccolata
calda? Sul serio?”
“Sta'
zitto e bevi, ti farà stare meglio.”
Dean
abbozzò un sorriso, tentando di essere il più
convincente
possibile. Spesso si era ritrovato a fare la fila in anonimi
supermarket per comprare del cioccolato per il minore, ma
probabilmente lui non lo ricordava nemmeno.
“Senza
storie.” insistette, per poi avvicinarsi al fratello e
appoggiare
il petto sulla schiena dell'altro. Lo cinse da dietro, le dita gli
accarezzavano il collo pallido con la punta delle dita.
“Bravissimo
Sammy.” sussurrò, quando Sam avvicinò
la tazza alle labbra. Dean
abbassò il viso fino a sfiorare quella testa castana con la
punta
del naso mentre le braccia continuavano a stringere forte.
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Capitolo 2 *** Feel you here forever ***
Prompt:
odore di benzina
Titolo: Feel you
here forever
Autore: _Alice
Wordcount: 387
Rating: verde
Avvertimenti: incest
Note:
ci tenevo solo a precisare che il contesto di questa flashfic
è da
ritenersi vago, anche se mi piace collegarla alle prime stagioni in cui
il rapporto di Sam e Dean era qualcosa di quasi puro. Inoltre ringrazio
infinitamente per le due recensioni ricevute, per le 8 persone che
seguono la raccolta e per quelle che l'hanno inserita tra le preferite.
Spero solo di non deludere la fiducia che mi avete dato!
Feel you here forever
"You've been learnin', baby, I been learnin',
All them good times, baby, baby, I've been yearnin',
Way, way down inside honey, you need it,
I'm gonna give you my love."
(Whole Lotta Love - Led Zeppelin)
Le
ruote dell'Impala si erano fermate con delicatezza sulla strada
–
Dean aveva premuto con attenzione il pedale, così da non
svegliare
Sam con brusche frenate – e il conducente aveva aperto la
portiera,
prima di scendere. Avevano viaggiato per almeno cinque o sei ore
senza sosta e ora baby aveva bisogno di
rifornimento,
esattamente come il suo padrone.
La
vetrina del market dietro le pompe del distributore era lievemente
illuminata e dopo aver messo benzina Dean ci si diresse con la
speranza di trovarvi una bella fetta di torta di mele. Prima di
avviarsi però si voltò per un istante verso
l'auto, come per
assicurarsi che suo fratello fosse ancora lì rannicchiato a
stento
sul sedile anteriore per colpa della stazza, con la giacca dell'altro
addosso.
Dean
trovò in fretta tutto quello che cercava, alla fine decise
di
prendere anche qualcosa di salutare per il fratello minore ed un
pacco di birre, faceva sempre comodo averne qualcuna nel cofano.
“Sei
dollari e trenta.” disse l'uomo alla cassa dopo aver passato
sul
nastro tutti gli articoli.
Il
ragazzo pagò con una carta di credito intestata a Larry
Schmidt e
poi tornò di nuovo a bordo della sua auto. Ancora con la
busta sulle
gambe si allungò verso Sam: la giacca stava scivolando via.
“Mmmm...”
mugolò il più piccolo nel sonno, non appena Dean
avvicinò le mani.
“Sai di benzina.”
“Ho
appena fatto rifornimento.” rispose l'altro come per scusarsi.
“Sai
ancora più di buono, adesso.”
L'altro
sorrise, posò la spesa sul sedile posteriore e poi,
nonostante lo
scomodo abitacolo, strinse forte Sam che, nonostante continuasse ad
avere gli occhi chiusi, si sistemò per facilitare i
movimenti al
fratello.
“Tu
sai sempre di buono.” asserì, baciandolo sul collo
particolarmente
caldo a causa della posizione che Sam aveva assunto.
“E
di cosa so?”
“Non
lo so di preciso, ma mi ricorda i pomeriggi passati a controllare
l'Impala, mi ricorda tu che sorseggi una birra mentre pulisco le mani
sporche d'olio sulla maglietta. Perché a te invece piace
tanto
l'odore della benzina, invece?”
Sam
non rispose subito, approfittò di quella pausa per
strofinare un po'
la testa contro il corpo di Dean.
“Non
lo so neanch'io, ma l'ho sempre ricollegato a te. Sempre.”
Forse
perché Dean era benzina, benzina pronta a prender fuoco alla
prima
scintilla, se solo Sam avesse acceso il fiammifero.
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Capitolo 3 *** Run, baby, run ***
Prompt: Where
are you now?/Where are you now?/Do you ever think of me/In the quiet,
in the crowd? (Where are you now? - Mumford & Sons)
Titolo: Run,
baby, run
Autore: _Alice
Wordcount: 258
Rating: verde
Avvertimenti: incest,
spoiler!
Note: questa
brevissima flashfic è ambientata nel Purgatorio, durante la
permanenza di Dean insieme a Benny. Oggi sono un po' malinconica ed
è quindi questo che sono riuscita a scrivere, per fortuna
però la dolcezza che contraddistingue questi brevi capitoli
rimane! Le vostre recensioni e il seguito che questa raccolta sta
ricevendo mi commuove, grazie grazie grazie mille a tutti :3
Run,
baby, run
"I hand you my mortal life, but it will be forever?
I'd do anything for a smile, holding you 'til our time is done
We both know the day will come, but I don't want to leave you."
(Seize the day - Avenged Sevenfold)
Correre, una gamba dopo l'altra, piedi nella terra umida,
sempre più veloce.
Gambe stanche, mani sudate e cielo nebuloso, era questo per Dean il
purgatorio. La schiena di Benny era sempre contro la sua quando era
pronti alla difesa, quando la vita - seppur quella non lo fosse del
tutto - era considerata in pericolo.
In quel momento stavano entrambi camminando a velocità
sostenuta tra le foglie facendosi spazio tra i rami e gli occhi di Dean
speravano sempre di incrociare l'impermeabile consunto di Castiel da
qualche parte, visto che il viso di Sam era chissà quanto
lontano da quel posto terribile.
Dove sei adesso?
Dove sei?
Mi pensi, ogni tanto, nel silenzio e tra la folla?
Il cacciatore scosse con vigore la testa.
Il fratello minore era il suo punto di forza e la sua debolezza
più grande, contemporaneamente. E stato così
dalla prima volta in cui Dean aveva visto il più piccolo
avvolto tra le coperte in ospedale, piccolo ed indifeso come non lo era
mai stato. Solo quella volta e poche altre ancora avrebbe potuto
prenderlo in braccio, se solo suo padre gliel'avrebbe permesso.
Non era troppo piccolo per stringerlo forte, per difenderlo.
Dean si fermò un attimo e Benny si voltò a
guardarlo mentre piegava la schiena verso il basso, per un secondo.
Doveva togliersi dalla testa il suo sorriso, i suoi occhi a volte
troppo vicini, il suo profumo. Non poteva distrarsi, infondo lo faceva
per lui come ogni cosa che in quella vita, e in qualsiasi altra,
avrebbe fatto.
Mi manchi, Sam.
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Capitolo 4 *** Loving in time ***
Prompt: divano
Titolo: Loving in time
Autore: _Alice
Wordcount: 253
Rating: verde
Avvertimenti: incest
Note: questa flashfic è
dalla collocarsi durante la terza puntata della settima stagione, nel
momento in cui la gamba di Dean viene ingessata. Mi scuso col ritardo,
ma sono in periodo di esami quindi probabilmente le attese
continueranno ad essere di questa lunghezza, spero solo che la
qualità rimanga più o meno inalterata. Come al
solito vi ringrazio della vostra disponibilità e del vostro
calore, alla prossima!
Loving in time
"Hold
me too tight
Lay by my side
And let me be the who calls you baby all the time."
(Smother Me - The Used)
Quando Sam
alzò finalmente lo sguardo
dallo schermo del computer, era notte fonda. Non vi era nessun altra
luce oltre quella della televisione che, debolmente, illuminava un
divano marrone scuro e il ragazzo che vi era disteso. Questo era
profondamente addormentato, la testa penzolava da un lato e le gambe,
di cui una ingessata, erano appoggiate sul tavolino che aveva di
fronte.
Sam si alzò
in piedi stropicciandosi
gli occhi, per poi rivolgere lo sguardo dietro alle sue spalle.
“Si
è addormentato...” sussurrò,
accennando un lieve sorriso.
Dopo essersi lavato i
denti in bagno,
decise di sedersi accanto al fratello dopo aver preso una coperta
dall'armadio della stanza. Appoggiò la testa sulla spalla di
Dean e
chiuse gli occhi, cercando di godere al massimo di quel momento.
Capitava davvero
raramente che
potessero rilassarsi per qualche ora ma, a causa del gesso, era
riuscito a costringere il fratelllo a riposare un po'; ne avevano
bisogno entrambi, era da un po' che che non dormivano abbracciati,
stretti al caldo, o che Dean lo baciasse a tradimento facendolo
sorridere.
Dovevano esserci l'uno
per l'altro,
doveva esserci Sam in quel momento così difficile, dove
anche
Castiel aveva deciso di abbandonarli.
Il ragazzo
aprì di nuovo gli occhi, di
scatto. A quel punto si voltò verso il fratello e prese a
baciargli
dolcemente il collo.
“Mmmm...
Sammy...”
“Dormi...”
rispose, trattenendo
sulle labbra un sorriso.
“Mi
distrai.” Dean ridacchiò.
“Appoggiati sulle mie gambe e riposa, non saprei come fare
certe
cose con una gamba ingessata.”
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Capitolo 5 *** Just staring at your face, for the rest of my days ***
Prompt: "I'd do
anything for a smile, holding you 'til pur time is done." Seize The Day
- Avenged Sevenfold
Titolo: Just
staring at your face, for the rest of my days
Autore:
_Alice
Wordcount:
531
Rating:
giallo
Avvertimenti:
incest
Note
dell'autore/Introduzione/Sommario: ci tenevo a scusarmi
per la lentezza con cui è arrivato questo capitolo ma vi
assicuro che sono armata di tutta la buona volontà possibile
per concludere questa raccolta e quindi, alla fine, avrete tutte le
dieci Winchest che vi ho promesso ^^ Vi ringrazio per il calore con cui
seguite questa storia e mi fate sapere sempre cosa ne pensate... Siete
fantastici e mi fate tornare sempre il sorriso!
Just staring at your face, for the rest of my days
"You've been there
from the start for me
And your love's
always been true as can be.
I give my heart to
you,
I give my heart,
'cause nothing can compare in this world to you."
(Warmness On The Soul - Avenged Sevenfold)
Era
un pomeriggio noioso e assolato quello, John Winchester aveva
lasciato i propri figli chiusi nella camera di un motel e la ventola
sul soffitto della stanza funzionava appena.
Dean
era già uscito per prendere una boccata d'aria, poi per
prendere
degli hamburger – con Sam che lo teneva d'occhio a distanza,
non
poteva seguire il padre – e in quel momento stava rientrando
con un paio di birre ghiacciate. Andò a sedersi sul letto
accanto al
fratello e, dopo aver stappato una bottiglia, gliela porse.
“Grazie.”
rispose, per poi fare un bel sorso.
Dean
finì la sua in poco tempo, faceva decisamente caldo e lui
stava
morendo di sete, poi si distese sulla coperta chiara e
allungò le
braccia all'indietro fino a toccare la spalliera del letto con le
dita. Sam si voltò a guardarlo con un sorriso, per poi
seguire
l'esempio del fratello. In più però nascose il
viso nella maglietta
di Dean, prima di inspirare a pieni polmoni.
Aveva
un buon profumo, buono, quando erano così vicini non sentiva
nemmeno
più i cattivi odori che erano costretti a sorbirsi stando in
quelle
camere così sporche e spesso molto umide. Erano giorni o
forse mesi
che Sam desiderava stringere il fratello tanto forte come stava
facendo e...baciarlo.
Sì,
si vergognava terribilmente anche solo a pensarla una cosa simile, ma
la verità era che tutta quella curiosità lo stava
facendo diventare
matto doveva sapere se poteva stare meglio di così, di
quando era
stretto stretto a Dean e la sua vita gli faceva un po' meno schifo.
“Dean...”
mormorò alzando lentamente la testa, per poi portarla
all'altezza di
quella del fratello.
“Sì?”
Nessuno
dei due si rese bene conto che cosa stesse accadendo in quella prima
manciata di secondi; quando però Dean notò che il
viso del fratello
aveva superato il limite di sicurezza, capì di essere ormai
spacciato.
Ammettiamolo,
anche il maggiore dei Winchester aveva sempre voluto sentire Sam
così
vicino. Il bacio forse non rientrava nei suoi piani, ma non appena
sentì i muscoli del minore rilassarsi, si
tranquillizzò anche lui.
In
quel momento, mentre sorridevano ognuno sulle labbra dell'altro,
avrebbe voluto gridare: ehi Sammy farei di tutto per farti
sorridere proprio come stai facendo adesso, tenendoti
stretto
per quanto mi è possibile, invece decise di stare
zitto e
continuare ad essere partecipe del loro primo bacio soprattutto per
non rischiare un cazzotto sul naso o qualcosa di simile. Dean
finalmente si svegliò da quello stato confusionario in cui
la sua
mente aveva deciso di viaggiare, prese il viso di Sam tra le mani e
lo allontanò delicatamente per alzarsi fino a diventare
unico
padrone di quel contatto. Da quando le loro labbra si erano
avvicinate non avevano aperto gli occhi nemmeno per un momento e
questo li rendeva ancora più emozionati e partecipi. Quello
che
inizialmente sembrava essere un bacio a fior di labbra si stava
facendo sempre più intraprendente ed appassionato, le dita
di Sam
sembravano quasi voler perforare prima i vestiti e poi la pelle di
Dean il quale, nonostante gli zigomi rossi per l'imbarazzo, decise
che il piccoletto si stava prendendo troppe libertà e
toccava a lui
fare qualcosa per ribaltare la situazione.
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Capitolo 6 *** The dark side of a geek mind ***
Prompt: La
mente dei Nerd è un abisso oscuro che pullula di strane
forme di vita.
Titolo:
The dark side of a geek mind.
Autore:
_Alice
Wordcount:
343
Rating:
giallo
Avvertimenti:
incest
Note
dell'autore/Introduzione/Sommario:
chi non muore prima o poi si rivede e io ci sono, anche se presa da un
triliardo di cose che mi allontanano dalla scrittura. Ho poca
ispirazione, più che poco tempo, sono sempre meno
soddisfatta di quello scrivo e quindi ci metto secoli ad aggiornare. A
questo punto non so se riuscirò a completare la raccolta, in
caso vi avviserò, comunque state tranquilli che questa non
è l'ultima ^^ Spero vi piaccia e che mi facciate sapere
qualcosa!
The dark side of a
geek mind
“Ascolta Sammy,
sarò sincero con te.” disse Dean, riemergendo
dalle coperte. La sua voce era leggermente impastata dal sonno e gli
occhi gonfi. Non aveva dormito molto ma, fino a quando suo fratello era
rimasto accoccolato fra le sue braccia, ci era riuscito.
“Capisco che la mente dei Nerd sia un abisso oscuro che
pullula di strane forme di vita, ma che ci fai al computer alle cinque
del mattino, quando non stiamo seguendo nessun caso?”
L'altro ragazzo, che
in quel momento gli dava le spalle, rise silenziosamente. Dean se ne
accorse perché vide la schiena vibrare.
“Cerco un
nuovo caso, no?” rispose Sam, lasciando trasparire
ovvietà nelle sue parole. “Cosa dovrei fare a
quest'ora?”
“Non
so...” Dean si finse dubbioso. “Dormire, stare vicino a
me.”
Il loro rapporto era
speciale, lo era sempre stato, ma nonostante questo entrambi si
stupivano ancora delle abitudini che avevano preso. Loro si
abbracciavano forte, si baciavano,
l'uno sentiva il corpo dell'altro muoversi e contorcersi mentre
espressioni di piacere attraversavano i loro visi.
Il maggiore dei
Winchester intendeva proprio questo, quando chiedeva a Sam di stargli
vicino. E il più piccolo ormai l'aveva capito bene.
“Non dovrei
mai muovermi dal letto, se fosse per te.”
“Ottima
prospettiva.” concluse Dean, leccandosi il labbro inferiore.
A quel punto non riuscisse a resistere ulteriormente e si costrinse a
raggiungere il suo fratello e a farlo alzare in piedi. Lo teneva
stretto da sotto le ascelle e si stupiva di quanto le dimensioni del
suo torace fossero aumentate. Era più alto, più
muscoloso, anche se la maglietta glielo impediva, scommetteva che anche
la pelle fosse migliore.
Avrebbe potuto passare
giornate intere con Sam, ma non si sarebbe mai abituato al suo corpo.
I cacciatori adesso si
guardavano negli occhi, le mani di entrambi cercavano i lembi delle
t-shirt così da sfilarle e poi il minore iniziò
subito a slacciare la cinta di Dean, il quale chiuse repentinamente gli
occhi dopo essersi seduto sul letto.
“Non puoi
neanche immaginare quanto la mente dei Nerd sia oscura,
fratellino.” concluse Sam, sfilandogli i pantaloni.
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