Slice of life-Piccole gioie

di TheHeartIsALonelyHunter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** She is still a baby ***
Capitolo 2: *** Laughts on a book ***
Capitolo 3: *** A special Christmas present ***
Capitolo 4: *** First Glass ***
Capitolo 5: *** I love you, Loony ***
Capitolo 6: *** Sweets for breakfast ***
Capitolo 7: *** Christmas Holidays ***
Capitolo 8: *** A flower called love ***
Capitolo 9: *** Happy birthday Albus ***
Capitolo 10: *** War wounded ***
Capitolo 11: *** Some tea? ***
Capitolo 12: *** Bacon and eggs ***
Capitolo 13: *** No one can forbid us to love ***
Capitolo 14: *** To live as an entire ***
Capitolo 15: *** Red sunset ***
Capitolo 16: *** Like Romeo and Juliet ***
Capitolo 17: *** You belong with me, Weasley ***
Capitolo 18: *** We need a vacation ***
Capitolo 19: *** A owl in the night ***



Capitolo 1
*** She is still a baby ***





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Prompt: Collana
Titolo: She is still a baby
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Luna Lovegood, Harry Potter, James Sirius Potter
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments, What if?, Flash fic
Lunghezza: 223 parole

Paring scelto: HarryxLuna
Prompt scelto: Collana

Luna porta quella collana più o meno da sempre.
I tappi di Burrobirra sono gli stessi che più di 20 anni prima aveva visto spiccare sul suo collo su quella carrozza, e da allora è ancora lì, sul suo comodino; così, a detta di lei, la mattina può infilarsela subito.
Sono rare le giornate in cui Harry non la vede indossare il monile, che secondo lei tiene lontano i Nargilli, ma non si è mai lamentato di quello strano gioiello, almeno non davanti a sua moglie.
Semplicemente perché vederla senza quella collana è come non riconoscerla, non riconoscere le sue piccole manie, le sue piccole fantasie e tutto ciò che Luna è.
Un giorno, a colazione, la donna si presenta senza i tappi di Burrobirra al collo, e Harry chiede, sconcertato:
“Dov’è finita la collana?”
La bionda alza le spalle e si siede al tavolo, mentre James cerca di infilarsi tra le sue gambe.
Con delicatezza, Luna prende sulle ginocchia il figlio, che subito si mette a cercare, con la forza dell’abitudine e dell’innocenza infantile, la collana sul petto della madre.
Sua moglie sorride quando, sconcertato, il bambino interrompe la ricerca, e risponde a Harry, dolcemente:
“Ho solo pensato che forse è ora di crescere.”
L’uomo scuote la testa, mentre James corre sotto al tavolo per raggiungerlo.
Poi, con un sorriso, stampa un bacio sulla guancia della sua Luna e sussurra:
“Non cambiare mai, tesoro.”

Note d'autrice:
Il pairing?
Lo amo.
Il promp?
Lo amo.
L'immagine?
La amo.
Non ho altro da dire.
(L'immagine NON è mia)

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Capitolo 2
*** Laughts on a book ***





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Prompt: Libro
Titolo: Laughts on a book
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Ron Weasley, Hermione Granger
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing moments, FlashFic
Lunghezza: 274 parole

Pairing scelto: RonxHermione
Prompt scelto: Libro


Ron non è cambiato in ben venti anni di matrimonio.
È ancora quell’idiota patentato che non sa neanche cosa sia un libro e che continua a chiederle perché mai dovrebbe sprecare la sua vita su tomi voluminosi e ricoperti di polvere.
Si stupisce molto di notare quanto il tempo non migliori le persone, anzi, quanto le renda più testarde sulle proprie posizioni, ed è proprio questo che accade a Ron: ogni qualvolta la trova con un libro che superi le duecento pagine, glielo sfila di mano e comincia una corsa per tutta la casa tra le risate di entrambi e di Rose e Hugo.
Certo, Ron non può capire la misteriosa connessione che si forma tra una donna e un libro, non può comprendere come si arrivi ad amare un personaggio tanto da impersonarsi in lui, lui e la sua ottusità.
Allora perché l’ha sposato, se è così ottuso?
Hermione se ne ricorda un giorno, quando Ron e lei escono di casa, stretti mano nella mano, e l'uomo si ferma affascinato davanti a una vetrina di libri.
“Ehy, amore, guarda lì!” esclama in un tentativo di sembrare eccitato.
Hermione alza gli occhi al cielo, ben coscio che suo marito sta facendo tutto questo per fare bella figura.
“Quello non è il libro che stai leggendo tu?” chiede fintamente interessato.
“Quello con… la strega e la scopa che…”. L’uomo accompagna le parole con dei gesti che non fanno altro che aumentare l’ilarità della donna, che scoppia in una risata argentina.
Lo trascina via a forza, cercando di non procurargli altre brutte figure.
Ora rammenta perché l’ha sposato (probabilmente lo sapeva da sempre): Ron è l’unico che riesca a farla ridere parlando di noiosi e voluminosi libri.

Note d'autrice:
Non ho molto da dire.
Se non che la RonxHermione mi piace molto e che non appena ho letto tra i prompts la parola libro ho pensato "Sì, sarà una Romione).S
So che l'immagine non è granchè, ma mi piaceva l'idea degli anni che passano.
Tutto qui.
(L'immagine NON è mia).

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Capitolo 3
*** A special Christmas present ***





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Prompt: Regali di Natale
Titolo: A special Christmas present
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic
Lunghezza: 276 parole

Pairing scelto: RosexScorpius
Prompt scelto: Regali di Natale

Scorpius la osserva scartare i regali con un’agitazione quasi allegra e piena di una dolce trepidazione: Rose toglie la carta con rapidità, affannosa, con la fretta di chi vuole scoprire cosa ha ricevuto per Natale.
Al ragazzo scappa un sorriso guardandola mentre le sue mani corrono alla scatola, entusiasta come non mai.
“Cos’è, cos’è???” ride la ragazzina, mentre con un’unica mossa rompe l’ultimo strato di carta, saltellando sul posto allegra.
Appena nota di quale natura sia il regalo, il sorriso si spegne subito, veloce come è arrivato.
Il ragazzino ha un moto di incertezza.
“Non…Ti piace?”
Rose alza la scatola vicino alla sua testa, contrariata.
“Una… Barbie, Scorpius?”
Lui sgrana gli occhi e sussurra, leggermente imbarazzato:
“Non… Non ti piace, Rosie?”
Lei scuote la testa, rossa dalla rabbia come i suoi capelli.
“Come…Hai solo PENSATO che potesse piacermi un giocattolo che incita le donne a essere stupide e che le porta all’anoressia?”
Scorpius fa tanto d’occhi.
“Cos’è l’anoressia?” chiede innocente.
Rose scuote la testa, contrariata e divertita.
“Scorpi…” sussurra, in un tentativo di trattenere la risata che le sale su per la gola.
“Tu…”
Ormai la Grifondoro è sul punto di scoppiare a ridere proprio in faccia al biondo Malfoy, ma si trattiene per non offenderlo.
“Io…”
Scorpius non le lascia il tempo di finire la frase: con una svelta mossa, gli sfiora la guancia con un bacio e si allontana da lei.
Rose rimane per pochi istanti inibita, a fissare il ragazzino davanti a lei che la fissa speranzoso.
Dopo pochi istanti, la rossa riesce a riscuotersi e sussurra, leggermente imbarazzata:
“Grazie per il regalo, Scorpius. È il più bello che mi abbiano mai fatto.”
Qualche anno dopo, Scorpius Malfoy avrebbe ripensato a quella conversazione e avrebbe concluso che la bambina non alludeva alla Barbie parlando di regalo.

Note d'autrice:
SAAAALVE!!
Che dire di questa flah?
La RosexScorpius mi piace molto, e ho pensato di raccontare uno slice of life di loro due da ragazzini.
E direi che questo slice of life è molto più slice of lif dei precedenti, no?
Per l'immagine: non volevo prendere disegni anche perchè non ce ne erano di loro da ragazzini, quindi ho preso un'immagine dal film "Peter Pan" dal film del 2003.
Spero non si noti troppo che l'attrice qui aveva i capelli castani, perchè nella vita reale li ha rossi.
E trovo che sarebbe la perfetta Rose, per questo ho scelto lei.
A chi interessa, i nomi degli attori sono Rachel Hurd Wood e Jermey Sumpter (anche lui bellissimo).
Spero vi sia piaciuta l'idea!

 

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Capitolo 4
*** First Glass ***






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Prompt: Bicchiere di vino
Titolo: First glass
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments 
Lunghezza: 311 parole

Pairing scelto:Lily LunaxScorpius
Prompt scelto: Bicchiere di vino


“Cin cin!”
I bicchieri cozzano l’uno contro l’altro, e il rumore che producono è così buffo che Lily non può evitare di abbozzare un sorriso.
Il ragazzo biondo davanti a lei alza leggermente il bicchiere prima di scolarlo, lentamente.
Lily si decide solo quando lui ha vuotato il suo a sorbire un pochino del vino contenuto nel bicchiere.
“Su, mica è velenoso!”
Lei sembra scettica al riguardo.
“Conoscendoti, potrei aspettarmi tutto da te, Scorpius Malfoy!” esclama divertita la ragazza, tornando poi a sorbire il liquido rosso.
Il ragazzo biondo la guarda con un lieve sorriso sulle labbra.
“Mai bevuto, eh Lily?”
Lei scuote la testa.
“Mai.”
Quando il bicchiere è vuoto, la ragazza tira un sospiro di sollievo.
Scorpius inarca un sopracciglio.
“Un vino pesante?”
Lei annuisce lievemente.
“Un pochino…”
Lui sorride a larghi denti, e non riesce a trattenere una risatina.
Lily alza lo sguardo su di lui.
“Che c’è?”
Lui continua a ridere.
Lily si offende lievemente.
“Che ho detto di strano?”
Lui alza le mani come a voler dichiarare pace.
“Nulla” risponde lui.
Lei ridacchia, divertita dal suo comportamento.
“Sei veramente buffo, Scorpi”
Anche lui ride di gusto.
“Se dovessi sentirmi male, mi porteresti a casa in braccio, vero?” chiede Lily, avvicinandosi a Scorpius ammiccando come una gatta e sbattendo le ciglia in un tentativo maldestro di sembrare sexy.
Lui inarca le sopracciglia.
“Ne hai bevuto solo un bicchiere, non credo che corri il rischio di…”
Prima che possa finire la frase, Lily ha versato altro vino nel suo bicchiere.
“Credo sia meglio prevenire questa eventualità, allora!” dice aprendo le braccia come a dichiarare qualcosa di ovvio.
E prima che Scorpius possa fare qualcosa del rimanere a bocca aperta davanti alla ragazza, Lily si è scolata anche quella, con un sorriso di soddisfazione.
Quando si riprende dalla sorpresa, Scorpius non può fare a meno di ridere.
Risata a cui anche Lily si unisce, divertita dal suo stesso gesto.
“Sei davvero buffa, Lily Luna Potter” continua a ridacchiare lui.
La ragazza gli si avvicina maliziosa.
“E tu sei bellissimo, Scorpius Malfoy” sussurra, prima di baciarlo.
 
Note d'autrice:
Non ho molto da dire.
Allora...
La Lily LunaxScorpius mi è stata proposta da aeron, e quindi ho pensato di scrivere una storia su loro.
So che Lily può sembrare un po' malevola e maliziosa, ma è perchè trovo che sia una ragazza che gioca a fare la dura ogni tanto ma che in realtà è una dolce bambina (le risatine con Scorpius, per esempio, sono una prova di questo).
L'immagine: qui ho usato una foto di "The Last Song", film del 2009 con Miley Cyrus (Ero una fan di Miley da piccola, ma ora...)
Ho cercato di non far notare che lei è castana nel film, e non rossa.
La trovate adatta?
Comunque, non so se può piacere o meno, ma a me non dispiace l'idea.
(L'immagine NON è mia)

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Capitolo 5
*** I love you, Loony ***





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Prompt: Anello
Titolo: I love you, Loony
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Draco Malfoy, Luna Lovegood
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: What if? Missing moments 
Lunghezza: 252 parole

L’anello è al suo dito da anni, ricordo e sigillo di un amore vivo ancora dopo anni e sempre presente.
Draco lo osserva con un sorriso soddisfatto, mentre se lo rigira tra le dita, cercando la scritta che vi aveva fatto scrivere per il loro matrimonio, tanti anni prima.
La ritrova quasi subito, due sole parole in un corsivo stentato, colpa di un orafo non troppo esperto (lei non aveva voluto cose in grande stile, le bastava solo sposarsi), ma sono due parole così dirette e incisive che a Draco basta sapere che siano vere:
“Ti amo”.
Il ragazzo viene distratto da un rumore di passi che si avvicinano, e subito rinfila l’anello al suo posto, per non farle capire che ha fatto il sentimentale davanti a un oggetto, in fondo, così umile.
La donna esce dalla cucina con una macchinetta del caffè in mano e i capelli sparati intorno alla testa.
Draco spalanca occhi e bocca.
Lei sussurra, serafica:
“Ci serve una nuova cucina”.
L’uomo sbianca d’improvviso e sente la rabbia montare, con una forza così prorompente che per qualche istante è sicuro di essere sul punto di urlare.
Poi, facendo appello a tutte le sue forze, esclama, poco convinto:
“Non importa, tesoro! Tutto OK!”
Lei sorride e torna il cucina saltellando.
Draco non sa che dire o fare.
Resta seduto sul divano, il cuore che batte con prepotenza e l’anello al dito che sembra ricordargli, con quelle due parole incise sopra, che in fondo Luna è l’unica a cui non riesce a urlare contro, neanche davanti a una cucina bruciata e un pranzo saltato.

Note d'autrice:
Non ho molto da dire.
Questo è un pairing che mi incuriosisce, e sebbene so che non potrebbe mai essere, mi divertoa immaginare come sarebbe la loro vita insieme...
(L'immagine NON è mia)

 

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Capitolo 6
*** Sweets for breakfast ***






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Prompt: Dolci
Titolo: Sweets for breakfast
Autore: TheHeartIsALonelHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Neville Paciock, Hannah Abbot, Nuovo personaggio
Genere: Fluff, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments 
Lunghezza: 271 parole

Neville si alza ogni mattina da dieci anni e da dieci anni trova i dolcetti ricoperti di glassa pronti ad aspettarlo.
Con un sorriso, l’uomo li addenta godendosi la sensazione dello zucchero e della glassa rosa che, lentamente, scivolano giù per la sua gola.
I muffin al cioccolato sono quelli che più spesso Hannah prepara e che ama preparare, forse perché è bello cucinare con Neville intorno a lei che cerca, con un dito, di gustare il cioccolato fuso che sta sbattendo in una ciotola, mentre lei lo scansa ridacchiando.
Sua moglie è una delle più grandi esperte di dolci che Neville conosca: ha un ricettario enorme che straborda fogli, pieno solo di ricette su dolci, dolcetti e dolciumi.
Ama così tanto i dolci che la camera di loro figlia è tutta decorata con gelati alla fragola, cupcake di vario gusto e muffin dipinti sulle pareti.
Neville ricorda ancora benissimo il giorno in cui li hanno dipinti, lui, lei e la loro piccolina: Hannah era così concentrata su una decorazione particolarmente difficile che quasi era sobbalzata quando l’uomo l’aveva presa per le spalle nel tentativo di spaventarla.
Subito dopo, era iniziata una guerra coi pennelli e coi colori, tutti contro tutti, senza esclusione di colpi.
Alla fine della giornata, Hannah aveva dovuto farsi tre shampi per togliere tutta la tempera dai capelli, e quando era entrata nel letto vicino a lui, aveva tenuto il broncio per una mezz’oretta prima di scoppiare a ridere insieme a Neville.
La donna esce dalla cucina ogni mattina e dice, allegramente “Buongiorno”.
Lui sorride per alcuni istanti ogni mattina, poi sussurra anche lui un “Buongiorno” stentato, e torna ad addentare il dolce.
Dolce come sua moglie.


Note d'autrice:
Allora...
Mai shippata la NevillexHannah.
Ma questa flash è venuta tutta di getto, così, sul momento, e io l'ho scritta a "emozione", diciamo.
Sì, so benissimo che lui e Hannah non hanno mai avuto bambini, ma lasciatemi sognare, no?
OK, ho finito.
(L'immagine NON è mia)

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Capitolo 7
*** Christmas Holidays ***




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Prompt: Vacanza
Titolo: Christmas Holydays
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: James Sirius Potter, Rose Weasley, Nuovo personaggio
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing moments
Lunghezza: 293 parole 


James Sirius aspettava le vacanze di Natale come un carcerato aspetta l’ora d’aria: con un’ansia mista a una dolce attesa e l’impazienza di chi non vede l’ora di arrivare in cima  alla vetta di una montagna. Gli sembrava così straordinario aver raggiunto anche solo l’obbiettivo di poter sopportare per tre mesi e mezzo la presenza di professori rompiscatole e compagni ancora più rompiscatole che, arrivate le vacanze natalizie, non poteva fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.
A suo padre non l’aveva mai detto, ma amava passare le vacanze fuori dal castello solo per poter vedere Rose ai cenoni e alle varie riunioni di famiglia che gli sarebbero state altrimenti insostenibili senza la presenza della cugina a ammorbidirli.
Con il passare del tempo, la permanenza nella scuola era diventata meno insopportabile, ma la voglia di vedere Rose sorridere al tavolo aspettando la mezzanotte e Babbo Natale (che poi aveva scoperto essere solo suo padre con la barba finta) non era mai cambiata, anzi, se possibile, era aumentata.
Quando i tempi erano stati abbastanza maturi per poter passare le vacanze di Natale insieme a sua moglie Rose e coi loro figli, James sperava costantemente che i loro bambini decidessero di rimanere al castello ogni volta, per poter lasciare lui e Rosie da soli per un po’ (come se tre mesi senza i loro bambini fossero pochi).
Ma quando poi i due gemelli (tutti e due rossi di capelli) decidevano sempre di tornare a casa per festeggiare con loro e con Babbo Natale (che ormai tornava solo per loro), l’uomo non poteva fare altro che gioire guardando Rose sorridere come venti anni prima, con lo stesso sorriso stampato sul viso, e con gli occhi ancora accesi della luce che lo aveva fatto innamorare.

Note d'autrice:
Che dire?
Nel mio ultimo contest mi sono ritrovata a leggere una James SiriusxRose e credo ne leggerò almeno un altro paio, e ho dunque deciso di scrivere su loro due.
Sebbene sian cugini, non credo ci sia nulla di male se si dovessero sposare, non trovate?
Comunque...
Si ved che voglio che le vacanze durino ancora mesi?
Appena ho letto questo prompt ho detto "OK, oggi scrivo su questo".
Non ci crederete ma non vedo l'ora che ci siano le prossime vacanze.
è come se fosse già inziata la scuola: ho una paura bestiale per il liceo...
20 persone che non conosco!!!!!!!!!!!!!
Scusate.... Sono un po' nervosa.

Bè, spero vi sia piaciuta.
L'immagine l'ho scaricata da Internet ma l'ho colorata io, modificandola. Questa è dal film "Spiderman 3" perchè mi sembrava che i due assomigliassero a Rose e James, no?

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Capitolo 8
*** A flower called love ***






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Prompt: Giardino
Titolo: A flower called love
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Draco Malfoy, Astoria Greengras
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing moments
Lunghezza: 2 pagine, 469 parole 

Il giardino fiorisce ogni primavera sotto le amorevoli cure della sua dolce Astoria, e per qualche mese sembra un vero e proprio paradiso ricolmo di piccoli alberi e teneri non ti scordar di me, così delicati all’aspetto che a ogni soffio di vento Draco pensa che possano volare via.
L’uomo, ogni primavera, assume il cipiglio più seccato che possa assumere, cercando di far capire a Astoria che ODIA profondamente l’odore pungente di quegli odiosi “fiorellini”, ma sua moglie sembra non notare la smorfia che gli percorre il viso quando entra nel giardino davanti casa. Continua, con dolce attenzione a innaffiare i frutti delle sue fatiche, con la devozione di una sposa sottomessa.
Draco in verità non odia affatto ciò che sua moglie coltiva, ma non può fare a meno di sentirsi quasi geloso di quante cure ella riserva al suo giardino e quanto poco bene invece voglia a lui.
O almeno, questo è ciò che Draco pensa: Astoria è così spesso distante da lui e da loro figlio, come estraniata dal mondo, in un certo senso quasi separata dal suo corpo.
La vede spesso vagare per lunghe ore nel giardino, ad accarezzare qualche pianticella che non ha messo ancora foglie o a tentare un incantesimo su un fiore floscio su sé stesso, quasi un fantasma nella sua vestaglia bianca, nel verde lussureggiante che la circonda, coi capelli scuri che le scendono lungo le spalle e che incorniciano il suo viso già segnato dai solchi della vecchiaia.
Draco non può certo dire di “amare alla follia” sua moglie, non si è mai abbandonato a gesti particolarmente teneri con lei, ma ciò non significa che verso lei sia indifferente: le vuole bene, di un bene caloroso e dolce, che lo carezza nella notte quando sono addormentati l’uno vicino all’altro.
Non si ricorda l’ultima volta che le ha detto “Ti amo”, Draco.
Non ricorda più l’ultima volta che l’ha baciata, incerto e stranamente impotente vicino a quella creatura eterea e simile a un bellissimo angelo.
Non ricorda l’ultima volta che lei gli ha detto “Ti amo”.
Forse non se lo sono detto mai, forse.
Ed è dunque con le gambe che tremano e con un orgoglio acceso ormai da troppo tempo che cerca di bloccarlo, che Draco sguscia nel giardino, una sera di maggio, raggiungendo la sua sposa.
Con delicatezza le stringe le braccia intorno al collo, indeciso su cosa dire o fare.
Rimane semplicemente così per alcuni minuti, aspettando un segno, una parola di Astoria.
Quando finalmente la donna si muove, ciò che fa è girarsi verso di lui e baciarlo, con una timidezza quasi verginale, con un tremito di paura.
Draco non ha paura, non ne ha più oramai.
Ed è nel giardino che le sussurra, fervente come un adolescente al primo amore, due singole e umili parole:
“Ti amo”.

Note d'autrice:
Salve, bella gente!
OK, questo è il mio capitolo preferito fino ad ora.
Mi piace daa morire come è venuto fuori, spero sia piaciuto anche a voi.
Visto che Astoria è un personaggio su cui non si sa molto, l'ho immaginata come una ragazza timida, riservata, totalmente in contrapposizione con Draco.
Perchè, diciamocelo: NIENTE è più stuzzicante di una ragazza timida con il re dell'irrequietezza.
Spero vi sia piaciuta!!
(L'immagine NON è mia)

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Capitolo 9
*** Happy birthday Albus ***




Prompt: Compleanno
Titolo: Happy birthday Albus
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: \\
Lunghezza: 2 pagine, 480 parole
Eventuali note dell’autore: Rainy è un mio OC ed è la terza figlia di Luna. L'immagine E' mia e gli attori usati per Rainy e Albus sono Anna Sophia Rob e Skandar Keynes.


Rainy si era scordata del suo compleanno.
Era da più di due anni che stavano insieme, era da più di due anni che passava le giornate con lei nei corridoi di Hogwarts, ed lei si era dimenticata del suo compleanno.
La ragazza sembrava avere una memoria sfuggente e una sorta di dimenticanza verso quel particolare evento (strano a dirsi, proprio il compleanno del suo fidanzato), eppure le aveva ripetuto almeno cento volte la fatidica data, sicuro che lei sarebbe venuta.
Alla sua insistenza, la ragazzina bionda rispondeva scuotendo la testa e replicando, lievemente seccata:
“Albus, certo che mi ricordo del tuo compleanno!”
Quell’anno il ragazzo aveva aspettato la sua fidanzata per spegnere insieme la candelina nella Sala Comune di Grifondoro (le aveva spiegato cento volte come avrebbe potuto intrufolarsi), ma lei, stranamente, non era arrivata a rallegrarlo con la sua presenza.
Allora, rassegnato all’idea che oramai lei non sarebbe venuta, Albus aveva spento la candelina con un singolo soffio delicato.
La mattina dopo, quando l’aveva incontrata nei corridoi, l’aveva rimproverata di non essere venuta con asprezza, forse anche troppo duro con lei.
Rainy l’aveva guardato con sguardo indagatorio e aveva domandato, con una dolce innocenza nella voce:
“Ieri era il tuo compleanno?”
Albus si era rassegnato ormai da tempo a quanto la testa della sua ragazza fluttuasse nelle nuvole, e d’altronde era stato lui ad accettarla con tutte le sue stramberie e le sue piccole manie. Ma non negava che, quando il giorno fatale si era avvicinato quell’anno, aveva sperato di ricevere gli auguri di Rainy e la promessa che sarebbe venuta da lui.
Quando, quell’anno, si trovava davanti al solito tortino con la candelina accesa sopra, Albus era sicuro come era sicuro di essere il figlio di Harry Potter che Rainy non sarebbe venuta neanche quella volta. Non si era neanche disturbato di ricordarle la data, questa volta.
Perciò fu sorpreso di vedere una sagometta esile e bionda entrare silenziosa nella Sala Comune in punta di piedi, e fu ancora più sorpreso di notare che la ragazza era proprio la sua ragazza.
“Albus…” aveva sussurrato lei, avvicinandosi.
Gli occhi del ragazzo erano sgranati, la bocca spalancata.
“Tu… Sei venuta?”
“Certo, Albus!” aveva esclamato lei alzando le spalle e sedendosi accanto a lui.
“Non mi perderei mai il tuo compleanno.”
Il ragazzo aveva sorriso e le aveva scoccato un dolce bacio sulle labbra, che lei aveva ricambiato delicata.
Quello stesso anno, Rainy si infiltrò nella Sala Comune un’altra volta, con grande sorpresa di Albus che si trovava ancora lì.
“Rainy!” aveva esclamato lui. “Che ci fai tu qui?”
Lei, inclinando la testa, aveva affermato sicura:
“Oggi è il nostro anniversario.”
Albus era diventato rosso di vergogna.
“Me… Me ne ero dimenticato, Rainy.”
La sua ragazza aveva sorriso e si era avvicinata, sulle punte dei piedi, a baciarlo.
Albus sorrideva divertito: Rainy poteva dimenticarsi di lui ma non poteva dimenticarsi di LORO.


Note d'autrice:
Allora...
Ho deciso di rispolverare queesta coppia perchè la amo, punto e basta.
L'immagine è mia, naturalmente, e così anche il personaggio di Rainy.
Sper vi piaccia questa coppia un po' fuori dal normale: io la AMO.

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Capitolo 10
*** War wounded ***






Prompt: Divano
Titolo: War wounded
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Harry Potter, Cho Chang, Nuovo Personaggio
Genere: Angst, Malinconico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: What if?
Lunghezza: 453 parole



Ogni giorno Harry la vede accasciarsi sul divano, esausta dalla giornata e schiacciata da una sorta di coltre che la ricopre ogni giorno di più e che ogni giorno di più rischia di schiacciarla con la sua forza.
Il Prescelto si avvicina, allora, alla sua dolce sposa e le stringe la mano, nel tentativo di farla star meglio, nel tentativo di scacciare via l’ombra che la copre e che da quando lui non c’è più la copre.
Cedric si infila tra loro, sgambettando per salire sul divano (è troppo piccolo per riuscirci) e con un sorriso spento Cho lo prende sotto le braccia e lo appoggia in mezzo a loro due, come un divisorio.
L’ombra di Cedric è ancora lì, è sempre lì tra loro, presente ovunque, in ogni angolo della casa, in ogni istante della loro giornata, in ogni momento nella mente di Cho.
Perfino su quel divano, che dovrebbe simboleggiare un momento di intimità tra loro, un momento di tenerezza, ogni sera è presente Cedric (il bambino a cui Cho ha voluto dare il suo nome), a ridere allegramente e a tirargli i capelli come un vero monello.
Harry aveva sperato che col matrimonio qualcosa sarebbe cambiato, che qualche cosa si sarebbe acceso in lei, che Cho sarebbe tornata a ridere come un tempo rideva, allegra e felice.
Ma nulla, NULLA era cambiato da allora.
Dopo quella orrenda notte, dopo quella ingiusta morte, Cho non aveva potuto riscuotersi (forse non aveva potuto riscuotersi): era diventata come un  triste fantasma di ciò che era una volta, una brutta copia, un automa programmato male.
Una sera, Harry la vede sul divano, mentre tiene una foto in mano.
Non gli serve avvicinarsi per sapere che è di Cedric: Cho ha gli occhi pieni di lacrime.
Anche Harry, per un istante, vorrebbe piangere: con un groppo in gola e la voce rotta, dice poche e concise parole, rivolte a Cho o forse rivolte semplicemente al mondo intero:
“Anche a me manca.”
Dopodiché si gira e cammina lento verso la camera, trascinandosi dolorosamente: non l’ha mai ammesso, ma la morte di Cedric è qualcosa che non può, che non ha mai dimenticato.
Stringe il cuscino con tutte le sue forze, immaginando che quel cuscino sia Cho, che quel cuscino sia la moglie che ha sposato sperando di poter sanare le ferite che la guerra gli ha lasciato.
Sente alcuni passi arrivare dal corridoio e sorride nel buio, commosso.
Sono entrambi feriti, forse riusciranno a curarsi a vicenda.
A tutti e due manca un’ala, forse insieme riusciranno a volare.
A tutti e due è sempre mancato il coraggio di chiedere aiuto.
Ora non c’è più bisogno di parole, mentre Harry la stringe sperando che non scappi via.

Note d'autrice:
OK.
Lanciatemi i pomodori, coraggio, che aspettate?

Scusatemi questo capitolo tristissimo e più angst che slice, ma non ho potuto resistere: ero in depressione da "morte di Cedric".
Sì, lo so che è stupido.
Sì, neanche a me paice la HarryxCho.
NO, credo DAVVERO che la morte di Cedric sia rimasta per sempre nel cuore di Harry!!
CI credo seriamente, davvero!
Era suo amico, e gli è morto davanti agli occhi, diamine!!
Avevano un legame fantastico, che si era consolidato solo da poco...
E J.K. L'HA UCCISO SUL PIU' BELLO!!!!!!!!!
Comunque...
Ho iniziato la scuola quindi aspettatevi rari aggiornamenti.
SONO A META', YAYYYY!

 

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Capitolo 11
*** Some tea? ***




Prompt: Tè
Titolo: Some tea?
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Rose Weasley
Genere: Comico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: What if?
Lunghezza: 2 pagine e 481 parole

Hermione spalanca bocca e occhi, stupefatta: non ha mai visto niente di più confusionario.
Fred gattona per tutta la casa inseguendo Rose, gridando e chiamandola con tutta la voce che ha.
“VIENI QUI, PICCOLA PESTE!” urla l’uomo mentre, passando sul tappeto, rovescia il tavolo inavvertitamente.
Hermione non ha neanche la forza di rimproverarlo per l’accaduto, mentre, inesorabilmente, il vaso di porcellana (quello che in fondo odiava) cade in mille pezzi sul pavimento, lasciando ciocchi paurosamente taglienti su tutto il tappeto.
L’inseguimento si sposta dunque in cucina, dove la neonata zampetta allegramente ridendo felice.
Fred la segue ridendo anche lui, cominciando a ringhiare imitando una tigre.
“Ti maaaaangio!!” ulula tentando di spaventarla.
Hermione osserva tutta la scena completamente paralizzata: i due urtano alcune bottiglie d’acqua che aveva sistemato vicino al lavandino tenendole (non sa perché) aperte, rovesciandole a terra e facendo uscire tutto il liquido sul pavimento, allagando completamente la cucina.
La donna allibisce, totalmente sconvolta da come i due stiano devastando la casa, come neanche un tornado poteva devastarla.
Durante tutto il tragitto che padre e figlia compiono, una serie di oggetti cade in mille pezzi, un tavolo già pericolante perde una gamba e nella confusione generale Fred sbatte anche la testa.
Quando finalmente l’uomo (o forse dovrebbe dire bambino) riesce a riacchiappare la bebè, stringendola come se fosse la sua preda e ridendo insieme a lei, la casa sembra inagibile, ed Hermione, come impazzita, osserva tutto ad occhi spalancati.
Fred si accorge solo dopo qualche istante dei danni causati, e anche lui apre la bocca stravolto: perfino lui riesce a capirlo, hanno fatto un bel macello.
Ma un secondo dopo, il sorriso è già tornato sul suo viso, e Fred si alza in piedi (tenendo in braccio Rose per evitarle di calpestare dei ciocchi) per avvicinarsi a sua moglie, ancora basita dallo stupore.
Le poggia una mano sulla spalla conciliante, quasi per tranquillizzarla, dicendo, a denti stretti:
“Oh, su tesoro, non è poi così grave…”
Hermione è ancora in stato catatonico.
“Si può mettere a posto, no?” ridacchia nervoso: comincia a notare che la moglie si sta riprendendo.
“E… Ti aiuto io a raccogliere i ciocchi…” sussurra, prendendo da terra un pezzo di porcellana e appoggiandolo sul palmo di lei.
“Ecco, vedi…” Un’altra risatina, per smorzare l’atmosfera tesa.
Il viso di Hermione comincia a rilassarsi, e Fred nota chiaramente il rossore che le comincia a passare sul volto.
“Eh eh…” riprende. “Ehm…”
Manca poco che alla donna esca il fumo dalle orecchie.
“Ci vediamo presto, eh?” sussurra, defilandosi rapidamente nella camera da letto con Rose ancora in braccio.
Prima che si sia chiuso la porta alle spalle, Hermione sta già cercando di entrare urlando arrabbiatissima:
“FREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEED!!!!!!!!!!!!!”
L’uomo tiene chiusa la porta con il suo corpo, cercando di trattenere la furia di sua moglie.
“Tesoro, scusa….” Urla, cercando di tranquillizarla.
“Cara, dovresti proprio prenderti un thè…”
“E TU UNA CAMOMILLA, IDIOTA!!!”


Note d'autrice:
So di essere andata decisamente fuori rispetto a cosa scrivo di solito, ma mi sono divertita a scriverla, molto.
L'idea di fare un Fremione mi è venuta così, e quindi mi sono detta "Perchè no?"
Aggiornamenti: Ho iniziato la scuola e al momento non ho molto da fare (sembra strano, eh?) quindi credo che per qualche giorno riuscirò a aggiornare una flash al giorno (poveri voi).
Grazie a chi mi segue e chi mi seguirà, grazie davvero! (anche se gradirei qualche commento in più XD). L'immagine NON è mia.

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Capitolo 12
*** Bacon and eggs ***





Partecipa allo Slice of Life Challenge di aeron (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10511289&p=1)
Prompt: Colazione
Titolo:Bacon and Eggs
Autore:TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Hary Potter
Personaggi: Cedric Diggory, Harry Potter
Genere: Fluff, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: What if?
Lunghezza: 2 pagine, 452 parole
 

Cedric si sveglia la mattina sorridendo all’uomo steso al suo fianco, e si concede un secondo prima di alzarsi per accarezzargli i capelli con l’indice e per osservare il movimento ritmico del petto, la bocca semiaperta da cui esce un leggero filo di saliva (Cedric sorride intenerito a quella vista) e i suoi capelli spettinati sul cuscino bianco.
Il ragazzo gli lascia poi un lieve bacio sulla fronte, leggero e lento, per non svegliarlo.
Si alza cercando di non far rumore, poggiando i piedi sul parquet con quanta più delicatezza ha.
Arriva in cucina in punta di piedi, con le ciabatte in mano e i vestiti sulle spalle.
Sbadiglia rumorosamente: notte movimentata...
Mentre mette il latte sul fuoco sbuffa indispettito: la mattinata al Ministero sarà un inferno.
Suo padre lo sta letteralmente sommergendo di lavoro. Certo, non pretende (e non vuole) che Amos gli conceda un trattamento diverso dagli altri solo perché è suo padre, ma gli sembra strano che lo faccia rimanere in ufficio fino all’una di notte.
Cedric scuote la testa mentre corre verso la caffettiera che sta sbuffando sinistramente.
“Accidenti…” sospira mentre abbassa velocemente la manovella del fornello.
ODIA quegli aggeggi.
Come odia dover preparare la colazione tutte le mattine.
A Harry non l’ha mai detto, ma ha già bruciato due volte il fondo della caffetteria nel tentativo di fare un caffè decente e ha quasi incendiato la cucina tentando un incantesimo ai fornelli.
Quegli aggeggi babbani non li sa proprio usare: troppo complicate, tutte quelle manovelle. Un colpo di bacchetta  è molto più efficace e veloce.
Con una mano afferra una padella sul fornello da quattro o cinque minuti e controlla il bacon con occhio critico: ODIA quegli aggeggi babbani.
Più di una volta si è ritrovato col bacon completamente bruciato e le uova immangiabili.
Sbuffa, mentre afferra la caffetteria miracolosamente ancora intera: ODIA quegli aggeggi babbani.
ODIA cucinare la colazione.
Quando Harry entra in cucina, un dolce odore di bacon gli pervade le narici invitante.
L’uomo sorride mentre si siede al tavolo e nota il caffè nella tazza e le uova sul suo piatto, non carbonizzate come al solito.
“Oggi non abbiamo bruciato nulla, Ced?” chiede con un sorriso mentre il compagno esce dalla cucina in divisa.
“Ah ah, molto spiritoso!” esclama l’altro mentre afferra la valigetta sul divano.
Harry addenta con soddisfazione una fetta biscottata.
“Potrei anche chiederti di fare le pulizie di casa…”
Cedric gli sorride e si avvicina a lui di qualche centimetro.
“Non ci pensare NEANCHE” sussurra.
I due si scambiano un bacio veloce sulle labbra, prima che Cedric esca correndo dalla porta urlano “A dopo!”
Harry ridacchia, versandosi il latte nella tazza lentamente: quell’incantesimo ai fornelli è stato un colpo di genio.


Note d'autrice:
OK.
Odiatemi pure.
Criticatemi pure.
Ditemi pure che loro due non stanno bene insieme.
Coraggio, ditemelo, DITEMELO!!
Ma non mi smuoverete mai.
Questi...
Due....
Sono...
PERFETTI.
Punto, basta.
Li amo e li amerò for ever.
E se a qualcuno non piace (a tutti), amen, a me piacciono, OK?
Sono decisamente più originale di chi shippa Dramione!!!
Non ho nulla da dire: non rimpiango niente. (L'immagine NON è mia)

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Capitolo 13
*** No one can forbid us to love ***




Partecipa allo Slice of life challenge di areon: http://freeforumzone.leonardo.it/d/10511289/-Slice-of-Life-challenge/discussione.aspx

Prompt: Bacio
Titolo: No one can forbid us to love
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom:Harry Potter
Personaggi:Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso
Genere:Romantico, Slice of life
Rating:Verde
Avvertimenti:Missing moments, What if? Accenni a triangolo
Lunghezza: 409 parole
Eventuali note dell’autore: L'idea è che, appena dopo la fondazione di Hogwarts, i due si siano messi insieme e che Godric sia preoccupato perchè Salazar sembra avere dei progetti "nefasti" per la scuola.
Ma non è solo questo: Salazar ha anche avuto una storia d'amore con Tosca, e non sembra avere ancora esaurito la cotta.


La ragazza dai capelli rossi si stringe un pochino di più al biondo giovane.
Le sue labbra cadono inevitabilmente sulla sua chioma dorata, andandosi a posare sul capo di Godric, con un bacio delicato e incredibilmente dolce.
Il ragazzo appoggia la fronte su quella di Tosca, inspirando lentamente il suo odore di violetta.
La ragazza gli afferra il braccio, in un gesto protettivo, tentativo di confortare il giovane che da tante, troppe notti non ha avuto pace nel suo letto.
“Andrà tutto bene, vedrai…” le sussurra lei, passandogli una mano sul bel viso. Godric le stringe la mano, come se avesse paura che lei possa andarsene da un momento all’altro.
Poi sospira amaramente, stringendo la ragazza al suo petto.
Tosca si aggrappa con tutte le sue forze alla casacca del giovane, abbandonandosi a quell’abbraccio come fosse questione di vita o di morte.
“Andrà tutto bene…” sussurra mentre gli posa un bacio sulla spalla destra.
“Tutto bene” ripete lasciando un altro bacio sulla sua guancia.
Godric la stringe a sé ancora più forte, serrando le sue braccia muscolose intorno a quel corpo gracilino.
“Salazar non farà nulla, vedrai” gli sussurra Tosca, prendendogli il viso tra le mani con delicatezza. Tenta un sorriso per rassicurare il giovane, ma in realtà anche lei sa che tra loro quattro nulla sarà più come prima.
“È solo ossessionata da questa storia del Sangue Puro, ma non ha potere!” esclama, la voce leggermente rotta: non crede neanche lei a ciò che sta dicendo.
“Nulla può impedirci di dare pari diritti a Nati Babbani o…” alza le spalle, disgustata dalla parola che sta per pronunciare. “… Sanguesporco”.
Godric chiude gli occhi, infastidito da quanto orrendo sia quell’epiteto.
Tosca gli accarezza la guancia, tentando di non fargli perdere la calma.
“Non può impedirci di comandare nella NOSTRA scuola” esclama lei decisa.
Godric abbassa lo sguardo, ancora indeciso sul da farsi.
Per rassicurarlo definitivamente, anche Tosca posa l’altra mano sulla sua guancia e sussurra, in tono sicuro e deciso:
“Non può impedirci di amarci, Godric”.
Gli occhi del ragazzo diventano lucidi per un istante, commosso dalle parole della giovane.
Anche Tosca sbatte le palpebre un paio di volte, nel tentativo di trattenere le lacrime che le salgono agli occhi, ma non ci riesce.
La ragazza posa un bacio sulla fronte del giovane.
Poi, quando anche lui le posa una mano sul viso, i due si scambiano un dolce e lento bacio che sa di lacrime e di gioia.


Note d'autrice:
SONO TORNATA!!! (e chi se ne frega)...
OK, torno con una coppia decisamente originale, no?
Per me questi due starebbero bene insieme...
L'immagine viene dal film "Il domani che verrà". L'ho presa da Internet ma l'ho colorata io così.
Comunque, la dovevo usare per la RosexAlbus, ma poi ho preferito usarla per questo...
Che ne dite?

 

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Capitolo 14
*** To live as an entire ***






Prompt: Bagno

Titolo: To live as an entire
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: George Weasley, Luna Lovegood
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Tematiche delicate
Lunghezza: 475 parole



Ogni mattina George si ferma più del dovuto in bagno, rimirando con aria critica la cicatrice che è rimasta sul lato destro del capo, come un marchio a fuoco, come una reminescenza del passato, come una ferita rimasta a bruciare ancora dopo lungo tempo.
E dire che molto tempo prima (troppo tempo prima), il rosso ci aveva anche scherzato su quella ferita, con suo fratello Fred, ridendo di quell’enorme buco che si ritrovava sul capo.
“Il Foro”, l’avevano soprannominato.
E da allora quello era stato il nomignolo che, a quell’orecchio mancante ormai divenuto solo segno bianco sulla pelle, George aveva attribuito a quella parte di corpo che gli mancava.
Che in fondo, era proprio Fred la parte di corpo che non c’era più, quel qualcosa che lo rendeva storpio, quella caratteristica che lo rendeva diverso.
Non era quel segno rimasto sulla pelle, non era il fatto che gli mancasse un orecchio: era Fred che gli mancava, e gli mancava anche tanto.
Dopo la Guerra, tutti avevano ricominciato, un po’ recalcitranti, a vivere. Anche lui aveva dovuto ricominciare, per sé stesso, per Fred, e per quella parte di sé che ormai gli mancava irrimediabilmente.
L’aveva capito dopo il matrimonio, che tutto ciò che doveva fare era vivere per tutti e due, tentare di fare ciò che non aveva mai fatto, perché loro due erano l’uno la metà dell’altro: vivere per intero, vivere per entrambi, vivere con o senza quella cicatrice che ogni giorno lo specchio del bagno tornava a mostrargli, impietoso.
Dopo alcuni minuti in cui lui è chiuso in bagno, Luna apre lentamente la porta, con delicatezza estrema, e si avvicina al marito con un lieve sorriso impresso sul viso.
George risponde anche lui con un sorriso e poi va ad accarezzare la pancia della moglie, ormai ben visibile.
La donna gli accarezza il vuoto che è il lato destro del capo con delicatezza, passando le mani sulla cicatrice come a volerla rimarginare col solo tocco delle dita.
A George viene da piangere in quei momenti, ma la sola presenza di Luna è un motivo per cui non farlo.
“Lui ti vuole bene, George” sussurra la donna guardandolo fisso negli occhi.
George stringe la mano che la moglie gli ha poggiato sulla guancia come ad un’ancora, e si abbandona al dolce tepore del suo palmo.
“Ti vuole bene e te ne vorrà per sempre”.
Il rosso chiude gli occhi, tentando di calmare il tumulto nel suo cuore: la mancanza brucia più che mai, ma con lui c’è lei.
George riapre gli occhi, ora sicuro e determinato.
Luna sorride e gli posa un bacio sulla guancia, delicata.
L’uomo si avvicina alla moglie e le cinge la vita, facendo attenzione all’enorme pancione.
“Preso qualche chilo in più, Luna?”
La donna sbuffa, lievemente irritata.
George invece ridacchia, pensando a quanto bella sia la vita, in fondo.
Non importa quanto le cicatrici del passato possano bruciare.
L’uomo gli passa le mani sulla pancia, con enorme delicatezza.
Lui ha lei e il piccolo Fred.

Note d'autrice:
Mi sono innamorata di questa coppia.
Non so cosa mi piaccia di loro, ma probabilmente tutto.
Hanno una chimica perfetta davvero perfetta, mi piacciono da morire!!
Comunque, che dire?
Nulla, che amo questa coppia e che mi sono MOLTO impegnata per questo capitolo.
(L'immagine NON è mia)

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Capitolo 15
*** Red sunset ***






Prompt: Gita in bicicletta

Titolo: Red sunset
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Cedric Diggory, Nuovo personaggio
Genere: Fluff, Slice of life, un filino angst
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing moments 
Lunghezza:351 parole
Eventuali note dell’autore: L'OC in questione appare nella storia "Skyfall" ma è una mia invenzione. Su di lei non c'è nulla, generalmente da sapere, quindi godetevi semplicemente questa flash senza pretese.



“È stato molto romantico da parte tua…” borbottò Allison Frost fra i denti, sbuffando rivolta al suo fidanzato.
“Scusami…” sussurrò il ragazzo, continuando a pedalare tra uno sbuffo e l’altro. “Ma credevo sarebbe stato più facile”.
Per la millesima volta, Allison tentò di non cadere stremata sulla bici, e, con maggiore forza, spinse sul pedale, con una fitta di dolore al fianco.
“Grazie mille, Ced!” esclamò lei sarcastica, con tutto il fiato che le era rimasto. “Molto romantico, davvero!”
Cedric sbuffò nuovamente, mentre pedalava con più forza.
“Quando arriveremo in cima ti ricrederai!”
Allison lo trapassò con lo sguardo.
“Potrebbe anche esserci il più bello spettacolo del mondo in cima a quella collina, ma io non cambio ide…”
“Ci siamo!” esclamò Cedric, ormai anche lui stremato dalla lunga pedalata, quando finalmente il terreno sotto di loro cominciò a diventare piano.
Ma Allison non demorse, esclamando, con tutta la forza che aveva:
“Mi spieghi perché ci siamo dovuti venire in bici qui???”
Cedric si voltò di poco verso di lei, abbandonando la bici a terra con noncuranza. Allison buttò la sua nell’erba con altrettanta violenza.
Il ragazzo sorrise e le rispose:
“Lo dici sempre che vuoi dimagrire, Ally…”
Poi, tornando a guardare l’orizzonte, aggiunse, sorridendo:
“E quelle bici sono abbastanza delicate…”
 
Allison si strinse al ragazzo con affetto, appoggiando il suo viso nell’incavo della spalla, annusando il suo dolce odore con amore.
Cedric le passò un braccio intorno alla spalla mentre, stesi sulla collina sotto il sole che, lentamente, si tuffava nel Lago Nero, osservavano la luce scemare sempre più e il cielo tingersi di un rosso vivo.
Allison sorrise, osservando prima la volta celeste e poi gli occhi del suo compagno.
“Hai ragione…” sussurrò, poggiandogli un bacio sulla guancia. “La più bella gita in bicicletta della mia vita”.
Cedric le sorrise, scapestrato.
“E anche la prima, giusto?”
Allison alzò gli occhi al cielo.
“Sei un idiota, Ced”.
 
Qualche mese dopo, Allison Frost era tornata su quella stessa collinetta, stavolta senza Cedric e con il cuore stretto dal dolore.
Anche stavolta si era stesa ad osservare il cielo tinteggiarsi di rosso e anche stavolta aveva tentato di lasciarsi catturare dalla magia del momento.
Ma tutto ciò che aveva potuto fare era piangere.
Da soli non era la stessa cosa.
 

Note d'autrice:
Mi scuso per il ritardo ma gli ultimi prompt non sono proprio facilissimi.
Comunque, spero vi sia piaciuta questa coppia che sarà una delle coppie principali della (almeno) prima parte della mia long interattiva "Skyfall". Vedrò se scriverò su altre coppie di questa long ma non credo, come non credo che scriverò su altri OC. Mi concentrerò, probabilmente, su fanon e crack. Se riesco a scrivere una HarryxGinny potrò dirmi soddisfatta: è una coppia che non mi ha mai entusiasmato troppo XD
L'immagine viene dal film "Remember me" e protagonisti sono Pattinson (non c'è niente da fare: per me lui E' Cedric. Può pure essere un vampiro sbarluccicone o un... lupo mannaro (WTF???), ma per me è e resterà sempre Cedric. Solo CEDRIC) e Emilie De Ravine 8spero non si noti troppo che è bionda...) che è una delle mie atrici preferite poichè una delle protagoniste di Once Upon a Time.
Spero che continuerete a seguirmi (chiunque voi siate) e ultima cosa: oggi ho visto l'ultimissimo film di Harry Potter.
Ho pianto come una bambina.

(-5!!)

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Capitolo 16
*** Like Romeo and Juliet ***





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Prompt: Computer
Titolo: Like Romeo and Juliet
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Rose Weasley, Albus Severus Potter, George Weasley
Genere: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Lunghezza: 482 parole 


Le sue mani correvano veloci sulla tastiera, lo sguardo fisso alle sue spalle per controllare che Ron non la spiasse.
Rose odiava che suo padre si intromettesse nei suoi “affari di cuore”, come li chiamava scherzosamente sua madre, ma pareva che non potesse fare a meno di invischiarsi nella sua relazione da quando era iniziata.
Momentaneamente era però occupato a discutere con George (gli anni erano passati ma l’odio tra fratelli era rimasto) su chissà quale provvedimento del Ministero con cui, naturalmente, il secondo non era d’accordo.
E visto che il migliore amico di suo fratello lavorava al Ministero…
Avrebbe tanto voluto ringraziarlo, in quel momento: Albus si era finalmente collegato e la sua immagine apparve sullo schermo.
“Albus!” sussurrò la ragazza chinandosi sul computer, nel tentativo di non farsi notare da padre e zio.
“Bellissima!” rispose lui in tono confidenziale. “Come va la vita tra i comuni mortali?”
Rose gli sorrise sardonica.
“Tutto alla grande…”
Il ragazzo parve sporgersi un istante per osservare la situazione alle spalle della giovane.
“Vedo che zio George sta chiedendo a zio Ron UN ALTRO favore per papà, giusto?”
Rose alzò gli occhi al cielo.
“Papà non si è accorto che oggi è il primo aprile…” osservò lei scherzosa.
Albus ridacchiò, divertito dalla situazione, e Rose fece lo stesso, passandosi una mano sulla bocca per non farsi sentire dai due uomini alle sue spalle.
“Ora devo staccare” disse frettolosamente Albus. “Mio padre sta rientrando e credo che voglia rimproverarmi di nuovo per aver lasciato Hogwarts…”
Detto ciò, l’immagine svanì e Rose sospirò sconsolata.
Prima che se ne accorgesse, zio George era al suo fianco, un lieve sorriso sul viso e un’espressione canzonatoria.
“Non mi sono mai fidata di questi aggeggi Babbani, sai, Rosie?” disse lui, richiudendo il portatile con noncuranza.
Rose lo lasciò fare: in fondo ormai a cosa serviva?
“È  incredibile che siamo vicini di casa e dobbiamo parlarci via Skype…” borbottò lei, appoggiando il mento alla mano.
Zio George alzò lo sguardo al cielo.
“Il signorino avrebbe dovuto pensarci meglio prima di far esplodere quei petardi ad Hogwarts VOLONTARIAMENTE”.
Rose alzò il viso in aria di sfida e domandò, seccata:
“Mi sbaglio o sei stato tu stesso a dargli quei petardi, zio?”
George scoppiò in una risata fragorosa, mentre la ragazza lo trapassava con lo sguardo.
“Diamine, tutta sua madre…”
“Mi sbaglio o è stato proprio quell’avvenimento a convincere suo padre a rinchiuderlo a casa a vita?” domandò, stavolta più acida.
George calmò la risata ed esclamò, in tono scherzoso:
“Oh, forza Rosie! Il vecchio Harry non ha mai avuto davvero il senso dell’odio. Vedrai che tra un paio di settimane avrà già perdonato Albus”.
“Ma fino ad allora io dovrò parlargli tramite questo dannatissimo aggeggio Babbano!” esclamò lei indicando il computer, quasi urlando isterica.
George alzò le spalle e osservò, sornione:
“Bè, se l’amore non è un po’ complicato… Che amore è?”
Rose sospira.
Non lo voleva ammettere, ma in fondo lo zio aveva ragione.
Afferrò il computer con aria speranzosa e si diresse in camera sua, pronta a ricevere un nuovo messaggio del suo Albus.

Note d'autrice:
Non ho molto da dire...
Se non...
L'immagine viene dal film "Hideaway", mai uscito in Italia e mai visto dalla sottoscritta (bene...)
Non ho altro da dire, la flash si spiega da sola, direi.

(-4)

 

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Capitolo 17
*** You belong with me, Weasley ***





Partecipa allo "Slice of life challenge" indetto da areon sul forum di EFP (http://freeforumzone.leonardo.it/d/10511289/-Slice-of-Life-challenge/discussione.aspx)

Prompt: Torta
Titolo: You belong with me, Weasley
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Scorpius Malfoy
Genere: Slice of life, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing moments, What if?
Lunghezza: (conteggio parole e numero pagine): 2 pagine, 500 parole
Note d'autrice: Dovrebbe essere il compleanno di Scorpius, ecco perchè Ginny prepara la torta.
 
La torta svettava sul tavolo in tutta la sua magnificenza.
Ginny la rimirò per un istante con occhio critico, sorridendo beata, poi, passandosi le mani sul grembiule, chiamò in salotto:
“Scorpius! Draco! Su, è ora!”
I due si affrettarono subito a lasciare la postazione davanti alla TV alla velocità della luce, per approdare in cucina con un sorriso sulle labbra.
Ginny alzò le sopracciglia e poi, rivolgendosi al marito, commentò sarcastica:
“Sai, sarebbe carino che tu mi aiutassi anche ogni tanto a fare le faccende di casa…”
Draco alzò le spalle e rispose, sornione:
“Oh, no, grazie, mi tengo il mio ruolo di padre che gioca ai videogames con suo figlio”.
Ginny sospirò.
“Ti odio, Malfoy…” commentò, sistemando sul tavolo la torta.
“E allora perché mi hai sposato, Weasley?” chiese lui con un sorriso strafottente sulle labbra.
Ginny non rispose e si voltò verso il ripiano della cucina.
Mentre Draco non la osservava, troppo occupato a giocherellare con il piccolo Scorpius, Ginny afferrò il contenitore del pepe.
Poi, voltandosi, esclamò con il tono di voce più calmo che poteva assumere:
“Bene, ragazzi, strafogatevi!”
Scorpius si slanciò subito sulla torta, ma Draco lo fermò giusto prima che si gettasse a mani nude sulla pasta.
Con fare delicato gli tagliò un pezzo con il coltello e glielo appoggiò sul piatto, con un sorriso sulle labbra.
Scorpius, a quel punto, vi si gettò con voracità.
Draco sorrise alla moglie e lei lo ricambiò con una smorfia tagliente.
“Andiamo, piccola…” sospirò lui, alzandosi per cingerle la vita. La donna non rifiutò il contatto ma tenne ben stretta la fialetta del pepe dietro la schiena.
“Non ce l’avrai mica con me, vero?” chiese con fare strafottente.
Lei si concesse un lieve sorriso.
Lui si accigliò.
“Ginny…” iniziò, prima che la moglie gli spruzzasse il pepe in faccia.
Draco si portò le mani al viso con un urlo e Ginny scoppiò a ridere soddisfatta.
“Sei una strega, Weasley!” urlò lui, tossendo violentemente.
Lei alzò un sopracciglio e commentò:
“Diamine, Draco, che offesa! Puoi fare di meglio…”
Quando la tosse di Malfoy si fu placata, lui si concesse una risatina divertita, seguito da Ginny.
“E tu stavi per sposarti con quell’idiota di Potter?” commentò Draco, avvicinandosi pericolosamente.
Lei indietreggiò verso il piano della cucina con un sorriso malizioso dipinto sul viso.
“Forse è per questo che mi hai sposato…” sibilò, prima di fermare l’avvicinamento di Draco parandoglisi davanti.
Poi gli sussurrò sulle labbra, la voce impastata di dolce seduzione:
“Perché non volevi che sposassi Harry…”
 
Scorpius era a letto, addormentato come un angioletto.
Metà della torta era ancora sul tavolo, integra e appetitosa.
Ginny si appoggiò alla porta della cucina, sorridendo al marito che, vicino al tavolo, stava intingendo un dito nella panna.
“Golosone…” commentò.
Poi gli si avvicinò e prese a sua volta un po’di panna con un sorriso. Draco ridacchiò.
“Devi essere esausta dopo aver fatto questa meraviglia…” commentò lui, malizioso.
Ginny alzò un sopracciglio.
“Dove vuoi arrivare, Malfoy?”
Lui allargò le braccia e disse, semplicemente:
“Bè, sai pensavo solo che avrei potuto accompagnarti… a letto”.
La donna sorrise deliziata all’idea.
“E se non volessi?”.
A quest’affermazione fu Draco a sorridere.
“Bè, in tal caso…”
Prima che lei potesse dire qualcosa, lui la prese in braccio e la portò al piano di sopra.

Note d'autrice:
Allora...
I'M BAAAAACK!!!
è stata dura non poter nemmeno entrare nel mio acocunt per una settimana (sembro una drogata, così...), ma, comunque...
DracoxGinny. Pairing interessante e uno dei miei preferiti (uno die miei TANTI preferiti). Non so perchè, ma mi piacciono troppo questi due insieme. Sarà che la HarryxGinny proprio no me gusta...
Spero vi sia piaciuta!
(-3!!) (Qualche suggerimento per i pairing? L'immagine NON è mia)

 

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Capitolo 18
*** We need a vacation ***





Partecipa alla "Slice of life" challenge indetta da areon sul forum di EFP:
http://freeforumzone.leonardo.it/d/10511289/-Slice-of-Life-challenge/discussione.aspx

Prompt: Vacanza
Titolo: We need a vacation
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Genere: Slice of life, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing moments
Lunghezza: (conteggio parole e numero pagine): 2 pagine, 499 parole



“Rem… Ci serve una vacanza”.
L’ha detto così. Come fosse la cosa più naturale del mondo, come fosse una cosa semplice da realizzarsi, come fosse una cosa anche solo normale.
“Ci serve una vacanza”.
In fondo, Sirius è così: lui pensa, propone e fa. Lui non riflette, lui è impetuoso. Lui non si ferma un attimo, ha troppa voglia di correre. Lui non ascolta i consigli, lui segue la sua testa matta.
“Ci serve una vacanza”.
Anche quando dovrebbe pensare a tutt’altro. Anche quando sono stesi entrambi sul pavimento della Stamberga a contare le stelle che si vedono da un buco sul soffitto, a respirare l’aria stantia della notte, a godersi la pace di una notte senza luna.
Remus sorrise lievemente, sbuffando.
“Una vacanza da cosa, Felpato?”
Sirius sembra pensarci su per un istante, ma dal suo sorriso malandrino capisce che fa solo finta.
“Bah… Dalla scuola, direi” propone lui, alzando le spalle con fare sornione. “O… Dalla Guerra” continua, abbassando lievemente lo sguardo. Per un istante gli sembra di aver scorto il suo sorriso incrinarsi.
Come se si potesse prendere una vacanza dalla Guerra, pensa distrattamente Remus.
Ma immediatamente Sirius riprende il discorso, come se nulla avesse turbato la quiete di quell’istante.
“O da quei due piccioncini di James e Lily…” borbotta, in un tono tra il divertito e il saccente.
Remus alza gli occhi al cielo.
“Diamine, non si può più vedere Ramoso da quando sta con quella Evans…” commenta, sbuffando.
Sirius invece alza le spalle.
“Beh, sai, avranno molto da fare”.
Remus gli dà un pugno sulla spalla con un “Finiscila!”, e Sirius lo incassa con una risata.
“Vuoi forse scappare, Felpato?” domanda Remus qualche istante dopo.
Sirius sembra sconcertato.
“Scappare da cosa, Lunastorta?”
Lui alza le spalle e solleva un angolo della bocca in un mezzo sorriso.
“Da tutto” sussurra solo, come se questo bastasse a spiegare. “Perché anche io spesso vorrei scappare da tutto”.
C’è silenzio, ora. Gli occhi di Sirius si muovono per scrutare il suo volto nel buio della stanza. Li sente sulla sua pelle, mentre esaminano il suo esile corpo e il suo viso pallido, li sente a tal punto che un brivido gli passa lungo tutta la schiena.
“Sai, non credo che dovremmo cercare un motivo per una vacanza” replica il moro dopo qualche istante alzando le sopracciglia. “Dovremmo… Dovremmo farla e basta”.
“Non so, Sirius…” sussurra, voltandosi verso di lui. “Dove andremo?”
“Dove vuoi tu, Rem”.
“Ti dicono nulla le parole ‘luna piena’?”
“Mi dicono ‘rottura di scatole’”.
Remus lo guarda fintamente severo, trattenendo una risata.
“Senti, Rem, sarebbe solo una settimana!” garantisce Sirius, girandosi su un fianco per guardarlo meglio.
“Giusto il tempo di prendere aria da… tutto” spiega, senza aggiungere altro.
Il suo braccio si allunga verso il suo petto, in un movimento che dovrebbe passare inosservato ma che lui nota benissimo.
Remus sorride malizioso.
“Beh, potresti provare a convincermi…” commenta in tono strascicato e provocante.
Vede i suoi occhi illuminarsi di gioia malandrina.
“Non vedevo l’ora”.

Note d'autrice:
Essendo FINALMENTE iniziate le vacanze sono riuscita a scrivere qualcosina.
So che probabilmente non è granchè ma non è facile rimanere nel limite delle 500 parole e ho dovuto tagliare qualcosa qua e là.
Allora...
Che dire della Wolfstar?
Me gusta.
Davvero me gusta.
Non mi sorprenderei se venisse fuori che Remus era innamorato di Sirius.
Con questo non voglio dire che non amasse Tonks, anzi, però trovo che sarebbe plausibilissima l'idea che lui e Felpato abbiano avuto una storia.
La prossima forse sarà una LilyxSeverus, o forse una AlbusxGellert perché devo ancora decidermi.
Comunque spero di riuscire a finire questa raccolta vacanze approfittando!
A presto!

 

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Capitolo 19
*** A owl in the night ***




Partecipa alla "Slice of life" challenge indetta da areon sul forum di EFP: http://freeforumzone.leonardo.it/d/10511289/-Slice-of-Life-challenge/discussione.aspx

Prompt: Telefonata (qui cambiato in "gufo")
Titolo: A owl in the night
Autore: TheHeartIsALonelyHunter
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Albus Silente
Genere: Slice of life, malinconico, introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing moments
Lunghezza: (conteggio parole e numero pagine): 352 parole



Un ticchettio nervoso alla sua finestra.
Una veloce, speranzosa quanto frustrata, alzata del viso.
Un battito che, sorprendentemente, sfuggiva ancora da quel cuore, un battito inatteso che, come quello di un qualsiasi adolescente alla prima cotta, avvinto dall’impulsività della passione, si levava da quel petto ormai sordo per dare voce a sentimenti sopiti e domati (ma mai dimenticati).
Un sospiro a malapena trattenuto nel rendersi conto che, no, non era il suo gufo, non poteva essere il suo, e Albus lo sapeva bene, anche se alle volte avrebbe preferito dimenticarlo.
La finestra che veniva aperta con un colpo secco della bacchetta, perché no, non valeva la pena alzarsi e correre concitato a ricevere il misterioso biglietto, se a mandarlo non era il suo gufo.
Se a mandarlo non era lui.
Un’analisi veloce e sommaria dell’uccello appena entrato (un’ultima, vana speranza), un abbassarsi veloce delle palpebre, un altro sospiro cupo e lento che preludeva ad un’ovvia, dolorosa conclusione: no, non era il suo gufo.
No, non era un suo messaggio.
Erano passati ormai anni, decenni, forse secoli da quando le giornate di un giovane, insoddisfatto Albus Silente venivano rischiarate dall’arrivo di un messaggio di Gellert Grindelwald, atteso con la trepidazione di una sposa che attende all’altare il proprio sposo, le mani trepidanti strette al petto e gli occhi sognanti immersi nella contemplazione di parole amiche e amanti.
Erano passati ormai anni, decenni, forse secoli dall’ultima volta che la sua anima si era saziata di quella calligrafia tutta fronzoli e miseri strascichi di inchiostro, che le sue mani si erano avventate avide e timorose a un tempo su quelle pagine, timide pellegrine che palpitanti osavano finalmente sfiorare la manifestazione del loro Cristo, che la sua penna aveva a sua volta dato sfogo a quei sentimenti mal trattenuti ed affidati alle ali maestose di Alecto, che le sue pupille avevano seguito, attente, il volo oscillante dell’imponente gufo nella notte, macchia scura nella scura tenebra che ammantava silenziosamente Godric’s Hallow e tutti i suoi rozzi, ignoranti abitanti.
Erano passati ormai anni, decenni, forse secoli.
Eppure Albus Silente non avrebbe mai smesso di aspettare il suo gufo.

Note d'autrice:
Lo so, sono passati secoli dall'ultima flash.
E lo so, non avevo caricato prima immagine e note ma ehi, dovevo prendere dei biglietti per vedere Mika: spero di essere giustificata.
Anyway, I'M BAAACK!! E a mia discolpa posso dire che quest'anno è stato decisamente infernale dal punto di vista scolastico, ecco il motivo del mio abbandono. Ma per ora sono tornata e spero di finire finalmente questa raccolta, anche se non credo che a qualcuno freghi più qualcosa.
Prima di tutto: Grindeldore, Grindeldore. Io ADORO la Grindeldore, e so che questa non è proprio una slice of life, ma per me questo è ciò che loro saranno sempre, e questo è il loro rapporto.
Seconda cosa: ho dovuto cambiare un po' il prompt per riuscire ad adattarlo al fandom.
Terza cosa: mi sono resa conto con orrore di aver utilizzato, nella scorsa flash, un prompt già usato, quindi quella probabilmente diventerà una sorta di "flash bonus" visto che non voglio cancellarla.
Detto questo vi saluto e vi do appuntamento alla prossima flash!

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