R I V E T R A di Kaika (/viewuser.php?uid=127915)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rispetto ***
Capitolo 2: *** Istinto ***
Capitolo 3: *** Valzer ***
Capitolo 4: *** Empatia ***
Capitolo 5: *** Tramonto ***
Capitolo 6: *** Rimpianto ***
Capitolo 7: *** Addio ***
Capitolo 1 *** Rispetto ***
Rispetto
-Petra!
Tu vai ad assistere i soldati laggiù!-
Lei
ci sta provando, ci prova con tutta se stessa, ma il sangue
continua a
scorrere. Il suo odore ferroso le riempie le narici e arriva fino al
cervello,
rischiando di farla impazzire. Non ne può più di
morte, rantoli, singhiozzi,
corpi mutilati... Sono cose a cui non si fa mai l'abitudine, non
importa quante
volte si debbano vedere.
-Petra!
Come sta?-
Sentendo
la voce della persona che le ha dato quell'ordine poco prima lei
solleva la
testa, incrociando lo sguardo di Rivaille.
-Signore...-
le esce in un sussurro -L'emorragia non vuole fermarsi.-
Il
Corporale mantiene la calma e si inginocchia accanto al soldato
morente, il
quale solleva una mano, la voce che gli trema mentre chiede: -Io ho
contribuito
ad aiutare gli esseri umani? Oppure sto per morire senza essere stato
utile a
niente?-
Quella
è la paura di tutti loro, nessuno escluso, è uno
dei tanti pensieri che
riempiono le notti dei soldati dell'Armata Ricognitiva. Sanno che
moriranno, ma
vogliono sapere se il loro sacrificio avrà valore, se il
loro sangue
contribuirà ad abbattere quelle dannate mura e a riprendersi
il loro mondo.
Rivaille
osserva quella mano insanguinata appena per un istante prima di
stringerla con
forza. -Hai fatto abbastanza... Sia adesso che per il futuro.- la sua
voce non
trema, è sicura, le sue parole sono sincere. -La tua
volontà mi donerà la forza
di andare avanti. Te lo prometto, annienterò i giganti!-
Petra
osserva le loro mani, e sente sbocciarle nel cuore il rispetto
più profondo che
abbia mai provato. Conosce anche troppo bene l'ossessione del Caporale
per la
pulizia, la sua fobia dei germi. Quella mano è sporca,
insanguinata, ma lui non
la lascia andare.
Il
soldato se ne è andato ormai e la voce dell'uomo non
è più sicura come prima
quando le chiede: -Avrà sentito tutto ciò che ho
detto?-
E
Petra vede, anche se per appena un istante, tutto il dolore, la
fragilità e
l'umanità nei suoi occhi.
Lo
rispettava già, ma come superiore, da oggi lo rispetta come
uomo.
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Ho da un po' l'idea di iniziare questa raccolta,
ma ho voluto aspettare per stendere almeno una bozza di tutti i
capitoli prima,
per sicurezza ^^. E' la prima volta che mi do una scadenza e... dubito
che dire
una cosa del genere sia la premessa migliore per una storia o.o".
Questo è un momento preso dalla serie (dal volume 3
del manga,
l'anime
scusatemi ma non mi ricordo la puntata), ma il resto saranno Missing
Moments
(perché ci sono stati, punto), tranne gli ultimi capitoli,
dove torneremo
"nell'ufficiale".
Comunque, grazie a tutti quelli che hanno letto fino a qui, ora torno a
piangere nel mio angolino buio per la strage dello scorso episodio.
Alla prossima ^^
Kaika
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Capitolo 2 *** Istinto ***
Istinto
Quando
ancora era uno dei più noti criminali
dei bassifondi l'istinto gli aveva salvato la vita più di
una volta, così come
altrettante lo aveva messo nei guai. Tendeva a giustificarsi dicendo
che non
aveva mai abbastanza tempo per riflettere, così faceva la
prima cosa che gli
veniva in mente. Questa scusa, però, non aveva funzionato
con Elvin.
"Ragiona." gli aveva detto "Valuta una situazione freddamente
prima di agire, non prendere decisioni avventate". Lui lo ha ascoltato,
ha
imparato la lezione, ma tutto fino a questa sera.
Sono
pochi i posti che odia come le stalle -così sporche-
ed è solo per caso che lui e Petra si trovano lì
da soli. E non è certo dopo
un'attenta e ponderata riflessione che poggia le proprie labbra su
quelle di lei.
Ha sentito come una vocina che gli diceva che era la cosa giusta da
fare e l'ha
fatta, tutto qui. E' questione di un istante prima che si renda conto
di che cosa
ha appena fatto, ma ormai è comunque troppo tardi per
potersi tirare indietro.
La sua mente torna indietro a quelli che sembrano millenni prima,
quando se si
trovava di fronte a un bivio sceglieva se andare a destra o a sinistra
solo in
base all'istinto e pregava, no, lui non pregava, sperava al massimo, di
non
trovarsi di fronte un vicolo cieco.
Petra
lascia cadere a terra il secchio che teneva in mano ed è il
suono che fa quando
tocca terra che riporta Rivaille alla realtà. Sta per
staccarsi da lei,
lasciare stare e accettare di aver scelto la strada sbagliata e di
essersi
schiantato contro un muro, quando due mani delicate sulla nuca lo
fermano. La
donna gli si avvicina, dischiudendo le labbra. Il Caporale le cinge la
vita, portandola
ancora più vicina a sé.
Aveva
decisamente scelto la strada giusta.
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Ammetto che questo capitolo non mi convince molto, mi ci sono
scervellata,
arrovellata e spremuta le meningi tipo arance, ma niente. Spero solo
non sia
terribile come lo vedo io ç.ç!
Personalmente, ho quest'immagine di Rivaille: era un tipo istintivo (ma
dai,
non si era capito che la pensavo così), ma dopo che
è diventato un soldato ha
deciso di buttarsi alle spalle la propria vecchia vita e ricostruire
sé stesso.
E' un personaggio davvero difficile da analizzare, a mio parere.
In ogni caso, ringrazio coloro che hanno recensito il capitolo
precedente e
tutti quelli che hanno letto fino a qui. Grazie :3.
Alla prossima ^^
Kaika
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Capitolo 3 *** Valzer ***
Valzer
Erd
e Gunter sono due ottimi soldati, capaci e affidabili e per Petra sono
anche
due ottimi amici, però hanno un unico, grande difetto:
quando sono insieme
all'interno delle mura diventano pericolosi. Esatto, pericolosi. Questa
è una
delle cose che Petra ha imparato a sue spese e, questa sera, sembrano
intenzionati a dare il meglio di sé.
Hanno
scoperto che un tempo, prima dell'arrivo dei giganti, andava molto di
moda una
ballo chiamato "Valzer" e vogliono assolutamente insegnarlo ad una
coppia totalmente "a caso". Rivaille è il Caporale, deve
dare il buon
esempio e, trattandosi di qualcosa che devono ballare un uomo e una
donna ed
essendo Petra l'unico elemento femminile della squadra... Di certo come
partner
non può essere scelto Aururo.
La
loro missione sarebbe certamente fallita se non avessero deciso di
avvalersi
dell'aiuto di Hanji. Quella donna sa essere dannatamente convincente se
ci si
mette.
I
passi vengono spiegati rapidamente, ma Petra sente una parole su tre;
il cuore
continua a martellarle nelle orecchie. Da una parte è come
se il tempo si fosse
fermato, dall'altra va anche troppo velocemente.
Ed
eccoli lì, uno di fronte all'altra. Devono prendersi per
mano, lei si asciuga
il palmo sul pantalone, certa che sia sudato, sperando che nessuno se
ne
accorga. Il Caporale le poggia una mano dietro la schiena e lei ha
l'impressione di prendere fuoco. Gli poggia una mano sulla spalla,
esitante,
come se la sua pelle scottasse.
"Più
vicini!" Quella
voce le arriva ovattata e non riesce a capire a chi appartiene, ma
appena avrà
di nuovo la capacità di intendere e di volere
ucciderà certamente chiunque
abbia detto quelle due parole. Si ritrova a pochi centimetri da lui ed
è più
che sicuta di essere diventata ormai color peperone.
Iniziano
a muovere i primi passi con Hanjii che da il tempo e Petra tiene lo
sguardo ostinatamente
basso, concentrandosi più che altro sul non pestare i piedi
di Rivaille. Ed è
ora che accade la cosa che si aspettava di meno; il Caporale le
sussurra,
sfiorandole l'orecchio con le labbra: -Rilassati.-
Non
ha il tono duro di un ordine, ma nemmeno quello morbido di un semplice
consiglio. Solleva lo sguardo e rimane incantata dagli occhi di lui,
occhi neri
che sembrano guardarle direttamente l'anima. Come in un lampo, senza
bisogno di
conferme o di fare ricerche, sente, o meglio, sa, che il Valzer
è il ballo
degli innamorati, una danza fatta di sguardi e di intesa, dove a
parlare sono solo
i corpi e le parole sono superflue.
I
loro piedi volano mentre volteggiano per la sala e, anche se per pochi
istanti,
non esistono più le mura, i giganti o il dolore,
è come se vivessero una vita
parallela; sono in una ricca sala da ballo, è un'orchestra a
suonare, il
vestito lungo di Petra svolazza mentre balla; un vestito bianco.
Poi
la "musica" (il motivetto fischiettato da Erd e Gunter) finisce e con
essa il sogno.
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Eccomi qui, non esattamente puntualissima, ma l'importante è
che sia lunedì, no
^^"?
Ammetto
che morivo dalla voglia di scrivere questo capitolo, come ammetto che
è stato
difficoltoso scriverlo perché me li immaginavo che ballavano
e mi dovevo
fermare ogni tre parole per fangirlare (?).
Mi
piace pensare che, ad un certo punto, resisi conto che c'era qualcosa
tra
Rivaille e Petra, i membri della squadra cercassero di farli avvicinare
(Aururo
escluso, ovviamente). Mi piace volare con la fantasia, ecco :P!
Ringrazio
tutti coloro che hanno recensito e anche tutti i lettori che sono
arrivati fino
a qui.
Alla
prossima ^^
Kaika
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Capitolo 4 *** Empatia ***
Empatia
Rivaille
è un tipo taciturno, di poche parole. Ormai nell'Armata
Ricognitiva tutti
coloro che si trovano a lavorare al suo fianco l'hanno capito e
accettato
-Hanjii a parte, ma quella donna è sempre un caso a parte-,
ma è anche vero che
a loro sfugge il vero perché del suo silenzio. A volte,
quando si ferma a
pensarci, gli sembra un motivo piuttosto ridicolo, ma non
può farci nulla:
trova le parole riduttive. Gli sembra che non bastino mai ad esprimersi
come si
deve, sente che potrebbe usare tutte quelle esistenti eppure ancora non
avrebbe
descritto propriamente sentimenti, emozioni, tutto quello che gli
pulsava
dentro, ciò di vivo che rimaneva dentro di lui; i pezzi
della sua anima che i
Giganti non avevano ancora mangiato.
Aveva
perso le speranze di trovare una persona che lo capisse senza bisogno
di
parlare, si era rassegnato. Eppure era stato trovato da quel qualcuno e
ora
combatte al suo fianco, spada accanto a spada.
Sospira,
massaggiandosi le tempie. Odia da morire quando Ervin gli schiaffa
quelle
scartoffie sulla scrivania. E' notte fonda, ancora non ha finito e gli
rimane
tantissimo lavoro da fare. Le lettere iniziano a danzargli davanti agli
occhi
mentre sente la testa che gli esplode. In questo momento l'unica cosa
di cui
avrebbe davvero bisogno è un caffè, anche uno
schifoso surrogato gli andrebbe
più che bene. Sente bussare alla porta e distoglie
finalmente lo sguardo da
tutti quei fogli. A quell'ora può essere solo una persona, il suo qualcuno. -Avanti!-
La
porta si apre lentamente e l'esile figura di Petra entra nella sua
visuale. E'
assonnata, ma sorride dolcemente. In mano ha una tazza di
caffè fumante.
-Caporale...- richiude la porta e si avvicina alla scrivania -Ho visto
la luce
da sotto la porta e ho pensato che lo avreste voluto.-
A
parlare per Petra sono i suoi occhi, è un libro aperto per
Rivaille, ma quelli
sono gli stessi occhi che riescono a leggerlo dentro. Lei gli porge la
tazza e
quando lui la prende, per un attimo, le loro dita si toccano.
-Grazie,
Petra.-
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Mi sa che continuerò ad aggiornare di sera, ora che la
scuola è iniziata è
l'orario che mi viene più comodo, mi dispiace ^^"...
Questa
lettera mi ha fatto uscire pazza, ve lo assicuro (non è che
un prompt come
"edera" mi ispirasse più di tanto...), ma spero vi piaccia
quello che
ne è uscito.
E
sì, Rivaille odia le scartoffie ed Ervin adora fargli fare
il lavoro sporco, lo
sfrutta barbaramente u.u.
Detto
questo, ringrazio come sempre tutto quelli che hanno letto fino a qui e
una
recensione mi farebbe molto piacere :3! So di dover migliorare ancora
taaanto,
ma ci sto mettendo veramente il cuore in questa raccolta e so che solo
grazie a
voi potrò migliorare.
Alla
prossima ^^
Kaika
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Capitolo 5 *** Tramonto ***
Tramonto
Il
sole tramonta lentamente, tingendo di rosso il paesaggio circostante,
le mura
che sembrano quasi sanguinare. Petra le osserva dalla finestra della
sua
stanza, gli occhi pieni di tristezza. L'Armata Ricognitiva è
di ritorno da un'altra
spedizione, definita "l'ennesimo fallimento". Tanti -troppi- soldati
non
sono tornati. Non ha bisogno di chiudere gli occhi per vedere un'altra
volta i
volti dei compagni che ha perso. I loro nomi non verranno ricordati, i
loro visi
tramonteranno presto. Nemmeno lei può ricordarli per sempre,
nonostante si
impegni a tenerseli il più stretti che possibile. Quanto
tempo ancora le resta?
Quante volte ancora potrà guardare fuori da quella finestra?
Ha
l'impressione di sentire qualcosa muoversi accanto a lei e si volta,
vedendo
Rivaille -come ha fatto ad entrare senza che lei lo sentisse?-. Lo
sguardo del
Caporale vaga lontano e Petra sa che i loro pensieri sono gli stessi.
Tra loro
non c'è mai un grande bisogno di parole, l'uno conosce
perfettamente l'altra,
ma in momenti come questo Petra vorrebbe che non fosse così.
Sente il bisogno
di rompere quel silenzio, ma cosa potrebbe dire? Non ci sono cose che
non
conoscano entrambi da confidarsi. Eppure sente pulsarle dentro un
desiderio
fortissimo; deve dare forma a quel miscuglio di pensieri ed emozioni
che le
turbinano dentro.
Sta
per aprire bocca quando sente la mano di Rivaille poggiarsi sulla
propria. Le
loro dita si intrecciano sul davanzale. Questa volta quando si volta
incontra
lo sguardo dell'uomo, perdendosi e allo stesso tempo ritrovandosi in
quegli
occhi grigi. Tutta la confusione che aveva dentro svanisce, i tasselli
vanno di
nuovo al loro posto e tornano a formare il grande mosaico delle loro
vite.
Il
loro tramonto è ancora lontano.
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Con questo capitolo apriamo ufficialmente la seconda parte di questa
raccolta,
ovvero quella più triste (sigh sog
ç.ç). So che questo capitolo è breve,
ma
spero vi piaccia lo stesso. Ho voluto immaginarli, anche per solo un
istante,
come una normale coppia che guarda il tramonto e ho voluto dare una
visione un
po' diversa rispetto al capitolo precedente riguardo al bisogno di
parlarsi. Argomento
che sarà un po' il "filo conduttore" di questa seconda
parte, infatti
ci torneremo anche nel prossimo capitolo, ma sempre da un punto di
vista
diverso, cercando di non essere ripetitiva.
Come
sempre, ringrazio tutti coloro che hanno letto fino a qui (grazie,
grazie,
grazie) e ricordatevi che una recensione fa sempre e comunque piacere :3
Alla
prossima ^^
Kaika
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Capitolo 6 *** Rimpianto ***
Rimpianto
Stanno
per partire per la cinquantasettesima spedizione oltre le mura e
Rivaille sente
che questa volta sarà stata diversa dalle altre. Oltre a
seguire il piano di
Irvin deve stare attento che quel danno ambulante di Eren non combini
guai
troppo grandi, ma non è questo a renderlo tanto inquieto.
Guarda con la coda
dell'occhio Petra che si trova alla sua destra. Osserva le sue spalle
rigide,
le mani serrate intorno alle redini con tanta forza da far sbiancare le
nocche.
Dettagli piccoli, certo, quasi insignificanti, ma che lui ha imparato a
riconoscere.
A
stringergli il cuore è il rimpianto. Sì, esatto,
il rimpianto. Rimpiange di non
aver mandato in pezzi il silenzio che si era formato tra loro due in
quegli
ultimi giorni, silenzio che lui stesso aveva voluto.
-Caporale...-
-Sì, Petra?-
La donna
mantiene lo sguardo basso, un rossore appena accennato le imporpora le
gote.
Esita, indecisa sul se dire o meno qualcosa. Forse aspetta un segnale
da
Rivaille, un gesto qualsiasi che possa darle il coraggio di continuare.
Quel
segno però non arriva, lui rimane a guardarla in silenzio.
Petra scuote
la testa: -Nulla di importante, mi scusi per averla disturbata-
Ricorda
di averla guardata uscire dalla stanza, così come ricorda la
sua leggera
esitazione sulla soglia; sperava ancora che lui la chiamasse e le
dicesse di
tornare indietro, ma il Caporale non aveva fatto nulla di tutto
ciò. Aveva
lasciato che se ne andasse, per poi rimanere imbambolato a guardare nel
vuoto.
Ora si prenderebbe a pugni da solo. Le ha fatto male, l'ha ferita. Lui,
il
soldato più forte dell'umanità, ha avuto paura.
Il terrore folle di lasciare
che quel legame si consolidasse, diventasse forte una volta per tutte.
Non c'è
spazio per l'amore in questo mondo malato, ecco cosa si ripeteva, ma
amore era
quello che provava per Petra. L'avrebbe potuta perdere da un momento
all'altro,
ma vuole davvero che questo lo blocchi?
I
cancelli si aprono e Irvin annuncia ufficialmente l'inizio della
spedizione.
Quante volte in situazioni simili aveva promesso che quando sarebbero
tornati
le avrebbe parlato sinceramente, con il cuore in mano? Troppe da
contare, ma
questa sarà l'ultima.
E'
una promessa.
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Fiuu, non pensavo sarei riuscita a pubblicare in tempo questa volta
o.o".
Ho sbagliato a scegliere giorno, il lunedì è
troppo incasinato, ma ormai non
posso più tornare indietro u.u"... Scrivere durante la
settimana? Naaa,
sarebbe troppo furbo >.>!
In
ogni caso, ho sempre avuto l'impressione che fosse successo un po'
questo tra
Rivaille e Petra: si dovevano dire qualcosa che non si sono detti, ma
hanno fatto
troppo tardi.
Sentite...
che ne dite se la chiudiamo qui? Eh? Tanti saluti, grazie a tutti e
via? No,
eh? Ma lo sapete qual è il prossimo passo? Con cosa si
chiude la loro storia?
Io non sono pronta, no ç.ç!
Già
mi si è spezzato il cuoricino a scrivere l'ultima frase ("E'
una
promessa")!
Questo
spazio sta diventando sempre più lungo, quindi vi ringrazio
tuuutti, vi
abbraccio e vi spupazzo, e una recensione non fa mai male :3
Alla
prossima ^^
Kaika
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Capitolo 7 *** Addio ***
Addio
Sorridimi
Petra, ti prego, sorridimi.
Rivaille
la prega, la implora, ma le sue suppliche
sono vane: lo sguardo della donna rimane perso nel vuoto, assente. Si
sente nel
petto un dolore sordo, come se il cuore faticasse a battere, mentre
osserva la
posizione innaturale della schiena, le braccia abbandonate lungo i
fianchi, il
sangue che macchia ogni cosa -quanto ce n'è-.
Me
l'hanno portata via.
Una parte di lui ha sempre saputo che sarebbe
successo, ma nulla avrebbe potuto prepararlo a quella vista. Lui non
c'era
quando Petra se n'è andata. Non c'è stato per
nessuno della sua squadra. Quante
parole aveva sussurrato ad orecchie morenti? Quante mani tremanti aveva
stretto?
Ecco
perché non mi sorride. Se le fossi stato accanto ora mi
starebbe sorridendo.
No,
è un pensiero assurdo, lei non è mai stata quel
tipo di persona; gli avrebbe sorriso in ogni caso. Ma quello sguardo
vuoto è
più di quanto gli sia possibile sopportare. Osserva quella
striscia cremisi che
parte del naso e della bocca di Petra e va a macchiarle i capelli,
sembra un
sorriso... No, è un ghigno. E' il ghigno rosso sangue che il
Gigante Femmina ha
lasciato lì per lui e lui solo.
Non manterrà la propria promessa, non potrà
parlarle al ritorno della spedizione. L'unica cosa che desidera
è lasciarsi
cadere per terra, accanto a lei, chiudere gli occhi, prenderle la mano
e
rimanere così per sempre. Le sussurrerebbe ogni parola che
non le ha mai detto
e poi lascerebbe che l'oblio facesse il resto.
Chiude gli occhi, rimanda indietro le lacrime. Non
può farlo; deve combattere, andare avanti. Non
può permettere che la sua, anzi,
le loro morti siano vane.
E' un lampo, ma capisce Eren. Il desiderio di
vendetta di quel ragazzo poteva essere un modo per relegare il dolore
in un
angolo della propria mente? E' possibile rimpiazzare la sofferenza con
l'odio?
Sarebbe così facile, così facile...
-No.-
Apre gli occhi e si aspetta quasi di trovarsi Petra
a fianco. Era sua quella voce, ne è sicuro, ma quando
abbassa lo sguardo è
ancora lì, morta. Quanto è brutta questa parola.
E' una delle cose più
difficili che abbia mai fatto, ma riesce a fare muovere il proprio
corpo, ad
andare avanti.
Ce
la farò, combatterò e, quando avrò
abbattuto quelle mura, ci rincontreremo.
Fino ad allora, addio Petra.
Il
Mio Angoletto
Ehilà!
Spero...
apprezziate... lo sforzo... che ho fatto... per scrivere... questo
capitolo. Lo
spero davvero. Non avete idea di in quanti pezzettini microscopici il
mio
cuoricino sia spezzato in questo istante ç.ç!
Ho
scelto il prompt "Addio" perché Rivaille dice addio a Petra
(siggggh), così come dico/diciamo addio a questa fanfiction.
Questo capitolo è
nato inizialmente come one-shot, poi però ho pensato di fare
una raccolta. E'
il finale, ma da qui tutto è iniziato :P.
Non
finirò mai di ringraziarvi. Grazie a Light Blue, _hedoro,
Crystal Alchemist e martymione
per le loro recensioni, a Flea90 e sempre a martymione per averla messa
tra le
preferite, a FullmetalBlue13 e Jacquelyn che l'hanno tra le ricordate,
ad
astrea89, chia chan, gattarista, Light Blue, Lo Stregatto,
Phoebe_dolphin, Ragazza
Lupo e _montblanc_ che l'hanno tra le seguite. Grazie infine a tutti
quelli che
hanno letto fino ad ora. Spero vi sia piaciuto almeno un pochino, baci
e
abbracci sparsi a caso :3.
Alla
prossima ^^
Kaika
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