E alla fine arriva il bacio...

di danyazzurra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo anno ***
Capitolo 2: *** Secondo anno ***
Capitolo 3: *** Terzo anno ***
Capitolo 4: *** Quarto anno ***
Capitolo 5: *** Quinto anno ***
Capitolo 6: *** Sesto anno ***
Capitolo 7: *** Settimo anno ***



Capitolo 1
*** Primo anno ***


Non era facile avere undici anni e trovarsi in un mondo tutto nuovo.
Lily si guardò intorno con la forchetta ben salda nella mano. Aveva sentito parlare di Hogwarts soltanto da Severus e le sembrava quasi una cosa utopica, una fantasia.
Invece adesso c’ era davvero ed era ancora meglio dei racconti del suo amico.
Il soffitto pieno di stelle e le candele che le galleggiavano attorno facevano da cornice ad una cena piena di qualsiasi cosa si potesse desiderare.
Lo smistamento era stato quasi qualcosa di surreale, sentire quel cappello prima cantare e poi parlare direttamente con lei, le era sembrato quasi come vivere un film.
I professori erano tutti molto caratteristici, c’ era uno che assomigliava ad un tricheco, con il suo petto enorme e i suoi baffoni radi, per non parlare della professoressa che li aveva smistati: i suoi occhiali e la sua crocchia nascosta dall’ enorme cappello, le conferivano un aspetto severo che quasi la impauriva.
E infine c’ era Silente, lo aveva già conosciuto quando era venuto a parlare con i suoi genitori per dirle che lei era una strega e aveva scherzato più volte con Severus sul fatto che assomigliasse al mago de “ La spada nella roccia”. Quando aveva fatto vedere il cartone a Severus, lui era rimasto a bocca aperta, dicendole che probabilmente chi aveva disegnato il cartone era un mago o una strega che avevano conosciuto Albus Silente.
Tutto meraviglioso insomma, tutto al di sopra delle aspettative, tranne una cosa:  anche adesso che aveva finito di mangiare le pietanze continuavano ad apparire nel piatto e lei non sapeva come fare.
Lanciò automaticamente un’ occhiata verso il tavolo dei Serpeverde, quasi smarrita, si chiese se Severus avrebbe potuto aiutarla, ma lui sembrava concentrato in una conversazione con altri ragazzi della sua casa.
Sospirò. Probabilmente avrebbe dovuto immaginarlo, adesso sarebbe stato tutto diverso.
Il tempo da passare con il suo amico sarebbe stato dimezzato e lei avrebbe dovuto imparare a cavarsela da sola.
Guardò il piatto con rabbia. Perché il mangiare era riapparso, mentre altri piatti di ragazzi e ragazze accanto a lei erano vuoti? Esisteva qualche incantesimo che avrebbe dovuto sapere?
“ Devi spostarlo in avanti” le disse un ragazzino con gli occhiali e Lily lo guardò meglio, era lo stesso tipo che lei e Severus avevano incontrato in treno.
Alla fine era divenuto un Grifondoro come desiderava, e a giudicare dal suo sguardo divertito, doveva aver notato l’ espressione stupita e un po’ irritata con la quale stava guardando l’ ennesimo cambio di portata nel suo piatto.
Alzò i suoi occhi verdi su di lui. In treno non le aveva fatto una gran bella impressione, sembrava il classico ragazzino viziato, ma lei non era mai stata il tipo da non dare una possibilità alle persone.
“ Se non vuoi più niente devi spostare il piatto in avanti e gli elfi capiranno che sei sazia, altrimenti continueranno a riempirti il piatto” le specificò.
Lily storse la bocca e lo guardò diffidente, dal tono della voce le sembrava che volesse fare solo il saputello, ma nonostante tutto fece come aveva detto e la pietanza magicamente sparì.
Lily aprì le labbra in un grande ovale di sorpresa “ esistono gli elfi?” gli chiese stupita e il ragazzino rise “ certo” le disse scompigliandosi leggermente i capelli con le mani “ chi credi che cucini per noi?”
Lily agitò le mani leggermente offesa, per quale motivo quel ragazzino doveva dar per scontato che lei lo sapesse?
“ Non lo so…un cuoco forse?” ipotizzò ironica e stavolta fu il suo turno ridere per l’ espressione del ragazzino.
Sbatté la mano sul tavolo per cercare di non contorcersi per le risate e la forchetta volò a terra.
Fu un attimo.
Entrambi si chinarono e le loro fronti cozzarono prima che per rialzarsi velocemente le loro labbra si sfiorassero.
I loro occhi s’ incrociarono solo per un secondo, imbarazzati e inconsapevoli, poi Lily arrossì e si voltò dall’ altra parte lasciando la forchetta a terra.
“ Come mai sei rosso, James?” chiese una voce e Lily dovette fare uno sforzo enorme per non voltarsi e incrociò lo sguardo del ragazzino davanti a lei “ ciao” le disse, guardandola e riuscendo a farle capire con un solo sguardo che aveva visto tutto e che la voleva aiutare a superare quel tremendo imbarazzo.
“ Sono Remus Lupin” si presentò e Lily guardò i suoi occhi castani e un po’ tristi, il suo viso segnato da cicatrici.
Le ricordò per un attimo Severus e la sua infanzia difficile e provò subito simpatia per lui.
“ Sono Lily Evans” rispose con un sorriso.

COMMENTO:  PICCOLA FOLLE IDEA : )) ECCO IL PRIMO ANNO…NON E’ MOLTO LUNGO O SUCCOSO, MA HANNO 11 ANNI  E COME POTEVA ESSERE UN BACIO? SE NON UN ERRORE E IL CONSEGUENTE IMBARAZZO PIU’ TOTALE ?? INOLTRE HO VOLUTO SFATARE UN PO’ IL MITO CHE LILY E JAMES SI SIANO ODIATI AL PRIMO SGUARDO…INSOMMA SONO ANCORA RAGAZZINI : )) AH DIMENTICAVO LA SPADA NELLA ROCCIA E’ DEL 1963 QUINDI LILY E SEVERUS POSSONO BENISSIMO AVERLO VISTO : P GRAZIE A CHIUNQUE LEGGERA’ QUESTA PICCOLA LONG E SOPRATTUTTO GRAZIE A CHI MI FARA’ SAPERE !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 2
*** Secondo anno ***


Lily era in biblioteca con Mary. Il professor Lumacorno aveva assegnato loro un tema di almeno venti centimetri per la settimana successiva e lei non amava ritrovarsi all’ ultimo momento con i compiti.
Alzò gli occhi e guardò alla sua destra. Un paio di tavoli dopo il suo c’ erano James, Sirius e Peter.
Facevano più casino del solito, forse perché mancava l’ elemento che tendeva a calmarli sempre, ovvero Remus.
Chissà perché non era con loro. Ormai quei quattro erano una banda ad Hogwarts e li conoscevano quasi tutti.
Scosse la testa, era incredibile come fossero sguaiati. Vide Sirius trasfigurare la testa di Peter in una teiera e poi farla tornare alla normalità con conseguente scoppio di risa da parte di tutti e tre.
“ Sono simpatici, vero?” le chiese Mary “ io li trovo esagerati” commentò in risposta Lily, passandosi con indifferenza la piuma sotto il naso e riconcentrando lo sguardo sull’ amica che non protestò, ma che continuò ad osservare i tre ragazzi che facevano casino.
Quando vide la bibliotecaria avvicinarsi però, Lily sorrise furbescamente, adesso una punizione non gliel’ avrebbe tolta nessuno.
Vide James voltarsi verso di lei e si affrettò a distogliere lo sguardo ritornando a fissarlo sul libro davanti a lei.
“ Signor Black” disse la bibliotecaria “ che ne direbbe se trasfigurassi la sua testa, per sempre, in una sfera di cristallo?” gli chiese irata.
Lily quasi scoppiò a ridere e studiò l’ espressione terrorizzata di Sirius, lo vide tirarsi su con le braccia e tornare a sedersi composto, poi si mise nervosamente una mano sui capelli scuotendo la testa “ non può farlo” disse e Lily vide che nonostante tutto la sua voce non sembrava impaurita.
“ Certo che può farlo” intervenne James ridendo e Sirius assunse un’ espressione ancora più incredula “ non dovresti essere dalla mia parte, te?” chiese Sirius, tendendo il piede fino ad arrivare alla gamba della sedia di James e farla scivolare di modo che James finisse a terra.
James si tenne al tavolo rimettendosi in equilibrio “ prevedibile, amico mio” lo provocò e Sirius sorrise alla bibliotecaria “ ci scusi” disse in tono innocente “ saremo molto bravi e silenziosi adesso” aggiunse per sembrare convincente.
La bibliotecaria si allontanò scuotendo la testa e mormorando parole come “ ragazzini irrispettosi”, ma nonostante tutto Lily vide che stava sorridendo.
Tornò a guardarli chiedendosi come facevano a fregare tutti così, ma come spostò lo sguardo su di loro, incrociò di nuovo gli occhi di James Potter che sembravano non averla persa di vista un attimo.
“ Che ne dici, Peter?” stava chiedendo intanto Sirius “ pensi che se mi rasassi i capelli riuscirei a far arrabbiare mia madre ancora di più?” chiese sarcastico.
Lily si alzò imbarazzata per essere stata beccata. Sembrava che li stesse spiando, ma in realtà lei li stava studiando: quei ragazzini sembravano non aver mai un problema, lei si barcamenava tra una sorella idiota e un amico che le correva dietro solo quando non vi erano Serpeverde in giro.
“ Mi avvio” disse a Mary e lei guardò il suo compito con aria afflitta “ credo che resterò ancora qualche minuto” le comunicò e Lily annuì uscendo per tornare in sala comune.
Percorse quasi tutto il corridoio guardando fuori dalla finestra, la luna piena illuminava tutto il parco e lei si sentì quasi attratta.
Si fermò appena colse un movimento nella notte e si avvicinò ancora di più alla finestra. Tutti dicevano che nella foresta proibita c’ erano tanti tipi di creature, tra le più diverse e le più strane, forse ne aveva appena vista una.
 “ Evans” Lily si girò al richiamo e sobbalzò tanto era assorta dal suo osservare la foresta.
“ C’ è qualcosa d’ interessante?” le chiese James avvicinandosi  e lei arrossì sentendosi colta in fallo.
“ Come mai la tua banda non è con te?” gli chiese cercando di tornare in sé e riprendendo a camminare.
 “ Non è bello” disse James affiancandosi a lei e Lily lo guardò incuriosita “ che ci chiami banda intendo” specificò.
“ Banda sa di ladri o di assassini o peggio ancora di Mangiamorte” le disse e Lily corrugò la fronte talmente tanto che le sopracciglia quasi si unirono.
“ Non sai niente dei Mangiamorte, vero?” le chiese quasi strafottente e Lily sospirò per non mandarlo a quel paese.
Perché quel ragazzino doveva sempre farle salire il sangue al cervello?
“ Magari se me lo spieghi invece di continuare a blaterare” gli rispose sarcastica e fermandosi sul posto.
James si fermò come lei e le sorrise “ sono una banda” le spiegò facendo le virgolette con le mani sulla parola banda “ di seguaci di Tu sai chi, uccidono e maledicono le persone su sua commissione” continuò.
Lily cercò di stargli dietro e di capire quello che stava dicendo, ma la verità era che non sapeva un tubo di tutto questo.
Probabilmente era qualcosa che si svolgeva solo nel mondo dei maghi e sempre più probabilmente questo Tu sai chi doveva essere una persona davvero pericolosa.
“ Non hai mai sentito parlare di Tu sai chi?” le chiese vedendo la sua espressione.
“ Io…sì certo” mentì Lily, pensando che avrebbe potuto risolvere la cosa chiedendo a Severus o con una ricerca in biblioteca, perché certo non si sarebbe umiliata davanti a Potter.
Il suo orgoglio non l’ avrebbe permesso.
“ Bene” disse semplicemente lui, facendole un cenno con la mano per riprendere a camminare.
“ E comunque…non vi definirei come una banda di malviventi, ma come…non so, una banda di Malandrini visto come avete fregato la bibliotecaria”
James scoppiò a ridere “ Malandrini?” le chiese tra le risate “ non male” commentò cercando di smettere di ridere.
Lily si bloccò offesa “ cosa c’ è da ridere?” gli chiese, ma poi vide gli occhi di James che quasi lacrimavano per cercare di trattenersi dallo scoppiare a ridere di nuovo e suo malgrado scoppiò a ridere anche lei.
Aveva una risata così coinvolgente.
“ Trovo che vi si addica” rimarcò e James la guardò improvvisamente affascinato dalla luce che aveva appena visto in quegli occhi verdi.
Avevano qualcosa di particolare, eppure non capiva cosa. A lui non piacevano le ragazzine, erano noiose e non ne voleva sapere niente, molto meglio passare il suo tempo libero con i suoi amici. I Malandrini come li aveva definiti Lily, doveva dire che il nome calzava a pennello, lo avrebbe proposto agli altri.
Si incamminarono di nuovo, ma un rumore, quasi simile ad un ululato, fece sobbalzare Lily e i libri le caddero di mano rumorosamente.
Si guardarono negli occhi arrossendo entrambi per il ricordo dell’ anno precedente.
“ Ti sono caduti i libri, Evans” sottolineò James.
Si sarebbe anche chinato a riprenderli, ma non poteva rischiare di fare lo stesso errore dell’ anno prima.
Provava raccapriccio al solo pensiero, insomma era una ragazza e le loro labbra dovevano restare a debita distanza.
“ Grazie, Potter, ma credo di essermene accorta da sola” disse Lily in risposta lanciandogli un’ occhiataccia,  ma non accennando a muoversi.
“ Va bene, te li raccolgo io” disse James.
“ Sei davvero un cavaliere” si lamentò contemporaneamente Lily.
Le loro voci si sovrapposero così come i loro movimenti e per la seconda volta le loro teste urtarono violentemente.
“ Ahi” si lamentò Lily “ ma tu prendi tutti a testate o è un trattamento che riservi solo a me” si lamentò Lily, lasciandosi cadere seduta e tenendosi la fronte con le mani.
Stavolta non si sarebbe rialzata subito. Errare è umano, perseverare è diabolico, diceva un detto delle sue parti.
Lo sentì alzarsi e si sentì finalmente fuori pericolo, quindi alzò gli occhi su di lui, proprio nel momento in cui lui le sorrise e le tese la mano.
“ Non si dica che non sono un cavaliere” le disse facendole l’ occhiolino e Lily arrossì accettando la mano “ anche se ho scoperto che anche la somma Evans non sa tante cose” la prese in giro.
La rabbia di Lily montò in un attimo e un’ idea di vendetta le balzò alla testa.
La mano che stava già stringendo quella di James aumentò la presa e con un colpo di reni lo strattonò, cercando di farlo cadere accanto a lei.
James sgranò gli occhi non aspettandosi una sua reazione e perse l’ equilibrio come da previsione di Lily, ma non finì accanto a lei, anzi rovinò dritto addosso a lei, schiacciandole addominali e pancia fino a lasciarla senza fiato e soprattutto schiacciandole il viso e facendole ritrovare nuovamente le sue labbra sulle proprie.
Lily rimase immobile per l’ imbarazzo e per la mancanza di fiato che non riusciva a farla protestare, ma non ce ne fu bisogno perché James si alzò più velocemente che al termine di una lezione di pozioni.
La guardò un secondo passandosi imbarazzato una mano tra i capelli “ io…tu…scusa” mormorò e poi scappò via.
Lily sospirò sempre più irritata da James Potter. L’ aveva anche lasciata a terra.

COMMENTO: ECCO IL BACIO DEL SECONDO ANNO…ANCHE QUA HANNO SOLO 12 ANNI E QUINDI NON MI PIACEVA L’ IDEA DI VEDERCI MALIZIA IN NESSUNO DEI DUE : )) COME AVETE VISTO LILY AMMIRA IL MODO DI FREGARE TUTTI CHE HANNO I MALANDRINI CHE PER INCISO ERANO IN BIBLIOTECA PERCHE’ COME SAPETE AL SECONDO ANNO SCOPRONO DI REMUS E COMINCIANO A CERCARE UN MODO PER AIUTARLO…MI PIACEVA L’ IDEA CHE LILY TROVASSE IL NOME PER I MALANDRINI COSI’ COME CHE SENTISSE PARLARE DI VOLDEMORT E DEI MANGIAMORTE PER PRIMO DA JAMES E SO CHE LUI DI SOLITO CHIAMA VOLDEMORT PER NOME…MA HO PENSATO CHE A 12 ANNI E CON I GENITORI PROTETTIVI CHE SI RITROVAVA ANCORA NON SAPESSE MOLTE COSE E CHE LE COGLIESSE IN QUA E LA’ : )) GRAZIE MILLE A MARGHE PUFFOLA / RISA SLYTHERIN / CESCA PADFOOT  E ALYX !! GRAZIE ANCHE A CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE / SEGUITE O RICORDATE !! E INFINE GRAZIE ANCHE A CHI HA SOLO LETTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 3
*** Terzo anno ***


Lily non era mai stata brava con la scopa.
Alla sua prima lezione di volo aveva impiegato una decina di tentativi solo per far sollevare la scopa da terra.
Ma non esisteva una cosa nella quale non sarebbe riuscita.
Lei meritava la bacchetta e meritava il suo essere strega.
Da quando l’ anno prima James Potter le aveva parlato dei Mangiamorte aveva chiesto informazioni a Severus, ma lui era risultato essere troppo vago, le aveva rifilato la solita scusa che maghi e streghe erano tutti uguali e che non avrebbe dovuto porsi il problema di ciò che accadeva fuori da Hogwarts.
E allora lei si era documentata, aveva letto, fatto ricerche, chiesto ad altri compagni di casa, andava bene chiunque non fosse James, ed era venuta a sapere che c’ era davvero un mago oscuro.
Un uomo deciso in tutto e per tutto a creare una razza di maghi e di streghe sovrana, una razza che fosse solo di Purosangue e sembrava anche avere molti adepti. Non era esattamente una banda come l’ aveva definita James.
Era qualcosa di più complesso e non era neanche solo al di fuori di Hogwarts come le aveva fatto credere Severus, anzi, più volte aveva sentito alcuni ragazzi, la maggior parte delle volte Serpeverde, alludere al fatto che i Nati Babbani, non erano maghi o streghe come gli altri.
Come se volessero insinuare che fossero persone indegne e che avessero in qualche modo rubato la magia agli altri.
Lei non aveva rubato la magia a nessuno e tantomeno avrebbe permesso ad alcuno di affermare il contrario.
Quindi si era impegnata più che mai, riuscendo in tutte le materie e dimostrando di essere una strega al pari dei Purosangue.
Le mancava solo una cosa: era una frana nel volo, ma era sicura di poter rimediare. In fondo ci riusciva James Potter, anche se doveva ammettere, a malincuore, che quello sbruffone ci riusciva piuttosto bene.
Si mise a cavalcioni sulla scopa. Si spostò un ciuffo di capelli rossi dal viso e sospirò creando una piccola nube di respiro caldo nell’ aria ghiacciata di dicembre, poi si staccò piano dal terreno.
“ Ehi, Evans”
Lily s’ irrigidì e quasi rischiò di cadere dalla scopa.
Non era giusto. Qualcuno ce l’ aveva con lei, non poteva essere proprio lui, non il campione di volo della squadra dei Grifondoro e soprattutto, non adesso che lei stava cercando di superare una sua paura.
Il ricordo dell’ anno precedente e delle sue parole sul fatto che lei non riuscisse in qualcosa le tornarono alla mente, facendola arrossire e accaldare nella zona del viso.
“ Vattene, Potter” gli intimò guardando giù, ma vide che era sospesa a malapena ad un paio di metri da terra.
Doveva alzarsi più in alto.
Ormai le lezioni di volo di quelli al terzo anno come lei, erano quasi delle piccole partite di Quidditch: capriole, evoluzioni e gare di velocità. Se non fosse riuscita ad andare più in alto, tutta la sua fatica sarebbe stata inutile.
“ Rischi di romperti l’ osso del collo” la rimproverò James dal basso, ma lei era decisa a non ascoltarlo.
Fissò lo sguardo davanti a sé e si preparò ad innalzarsi ancora di più e infine lo fece.
James imprecò chiedendosi come mai quella ragazzina fosse così caparbia e testarda e come mai gli importasse che cosa stava facendo e se era troppo pericoloso per lei.
Ma non aspettò neanche di darsi una risposta, prese la sua scopa e si sollevò raggiungendola in pochi secondi.
Lily stava ascoltando il vento fischiarle dentro le orecchie, immaginava che più fosse salita e più il vento avrebbe cominciato a imperversare su di lei, ma non immaginava così tanto.
Vide arrivare James e le parve così naturale, sembrava quasi un tutt’ uno con la scopa e si chiese come facesse a sembrare così a suo agio e così perfetto quando era sulla scopa.
“ Vieni, ti aiuto a scendere” le disse James, ma lei scosse la testa “ ti ho detto di andartene” protestò.
James aprì la bocca per qualche secondo stupito “ come mai sei così decisa a trascorrere il natale in infermeria?” le chiese.
Lily non rispose limitandosi a stringere le labbra e cercare di direzionare la sua scopa per andare ancora più in alto, ma appena raggiunse una quota alla quale non era abituata, la scopa le parve ballare sotto le sue mani.
“ Evans” l’ ammonì James, raggiungendola e Lily staccò lo sguardo dalle sue mani contratte intorno al manico della scopa per guardarlo nel viso “ non permetterò a nessuno di dire che non sono capace in qualcosa” si giustificò orgogliosa.
Non sapeva neanche perché l’ aveva detto. Ora quel pallone gonfiato l’ avrebbe presa in giro fino allo sfinimento, forse lo avrebbe fatto anche davanti a tutti in sala comune.
Invece James non disse niente. Un lampo di comprensione passò nei suoi occhi, aveva sentito anche lui quei Serpeverde insinuare che non fosse una strega e sarebbe anche intervenuto, se quel Piton non lo avesse preceduto zittendoli con un’ occhiata.
“ Ok, allora ascoltami bene” le disse e Lily lo guardò quasi supplichevole “ allenta la presa delle mani o tra un po’ perderai la sensibilità” le ordinò, alzando le mani e riabbassandole per mostrarle che erano quasi solo appoggiate sul manico.
Lily annuì e piano piano le allentò.
James sorrise “ bene, adesso è solo una questione di posizione, chinati leggermente in avanti e prova a spingere”
Lily si morse un labbro, a vedere lui sembrava così semplice, ma come si chinò in avanti le sembrò quasi di scivolare.
“ No, guarda i miei piedi” le intimò James, facendole vedere come aveva avvolto i piedi attorno al manico di scopa.
Lily lo guardò negli occhi e lui le fece un sorriso d’ incoraggiamento.
Lily avvolse i suoi piedi attorno al manico, diede un colpo di reni e quasi senza accorgersene partì “ sto volando” disse quasi tra sé.
“ STO VOLANDO!” ribadì con un urlo felice.
James la guardò: i suoi capelli che si muovevano al vento creavano quasi delle onde rosse nel tramonto della sera e i suoi occhi verdi stavano brillando di felicità.
Era davvero bella così. Lily Bella? Che cosa gli stava prendendo?
Se l’ avessero sentito i Malandrini non avrebbero smesso più di prenderlo in giro e anche lui stentava a comprendere i suoi pensieri.
La vide girare e puntare verso di lui, decisa e piena di orgoglio.
Che capisse o no i propri pensieri non poté far altro che ammirare la sua bellezza e la sua caparbietà.
Era riuscita a far quello che voleva, non che questo dimostrasse il suo essere strega, per lui non c’ era affatto bisogno, anzi sinceramente non aveva mai capito come mai per alcune persone ci fosse, ma solo il fatto che non si fosse arresa alla prima difficoltà come tante di quelle ragazzine petulanti, la rendeva diversa.
La rendeva unica.
“ Bravissima, Lily” si complimentò, guardandola mentre gli sfrecciava accanto.
Forse fu il fatto che l’ avesse chiamata per nome a sconvolgerla o forse fu la raffica di vento più forte delle precedenti, ma Lily sentì la scopa muoversi di scatto e impaurita lasciò la presa.
Si accorse di aver fatto uno sbaglio quando la scopa la disarcionò e lei urlò impaurita.
“ EVANS” urlò James puntando la scopa verso il basso, per fortuna la distanza che li separava non era molta, perché in quei secondi sentì il proprio cuore fermarsi per la paura.
Tese la mano e la prese quasi come se fosse un boccino afferrandola per il polso e sollevandola sopra la scopa.
Lily affondò la testa contro il suo petto cercando di tornare a respirare “ Tutto ok, Evans?” le chiese James.
Lily prese un respiro profondo e fu quasi inebriata dal profumo naturale di James.
Alzò la testa di scatto cercando di tornare immediatamente in sé.
Doveva essere stata la paura a farle pensare quello. Sicuramente, non c’erano alternative.
“ Non credo che volerò più” commentò e James rise avvicinandosi a lei “ non preoccuparti metterò io in giro la voce che sei bravissima a volare” la consolò e Lily fece un piccolo sorriso.
James la stava consolando?
Atterrarono dolcemente, quasi come se Potter fosse stato abituato ad atterrare con una persona davanti a sé.
Si guardarono un attimo e poi Lily scese “ grazie” gli disse e James scosse la testa “ per quello che vale, per me sei una strega con tutti gli attributi, volo o non volo” la informò.
Lily lo guardò le aveva appena insegnato a volare, era l’ unico che aveva compreso quello che davvero significava per lei e oltretutto non l’ aveva presa in giro come si sarebbe aspettata.
“ E puoi star sicura…”
Lily non lo fece finire e di slancio gli mise una mano sopra il braccio e si diede lo slancio per poggiare le proprie labbra sulle sue, poi si allontanò immediatamente e tornò a guardarlo, ma il suo sguardo si era addolcito.
“ Grazie davvero, James Potter” disse prima di fuggire.
Non era un vero bacio. Era un bacio a stampo, lo aveva fatto solo per riconoscenza, non era neanche sicura che lui avesse gradito, ma Lily non aveva resistito.
Nessuno le aveva mai detto una cosa così.
James si appoggiò le mani alle labbra stordito continuando a seguire la sua figura che correva nella neve per tornare al castello.
 “…la mia opinione è la migliore che tu possa avere ” concluse James in un sussurro ipnotizzato, quasi come se non si fosse interrotto e chiedendosi che cosa fosse successo e perché il suo cuore fosse impazzito.

COMMENTO: PER CHI LEGGE LA MIA LONG SU DI LORO, SA CHE IO VEDO LILY COME UNA RAGAZZA MOLTO ORGOGLIOSA E CAPARBIA NEL DIMOSTRARE CHE LEI E’ UNA STREGA COME TUTTE LE ALTRE E MI PIACEVA L’ IDEA CHE JAMES PER UNA VOLTA METTESSE DA PARTE IL SUO CARATTERE PER LEI…QUESTO TERZO ANNO SONO GIA’ UN PO’ PIU’ CONSAPEVOLI ANCHE SE ANCORA NON TROPPO…MA JAMES COMINCIA A SENTIRE ATTRAZIONE PER QUESTA RAGAZZINA COSI’ DECISA : )) GRAZIE MILLE A ARYELLE / CRAZYMOONLIGHT / CESCAPADFOOT E CLARINETTE !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 4
*** Quarto anno ***


“ So che sei stato tu” il dito di Lily si alzò mentre pronunciava quell’ accusa e si andò a posare sul petto di James come se volesse perforargli il petto.
Qualche studente si fermò nel corridoio pieno di curiosità su cosa stesse succedendo e sorridendo all’ idea di assistere ad una litigata.
“ Io?” chiese James con il tono più innocente che aveva e negli occhi tutta la strafottenza dei suoi quattordici anni.
Lily sentì il suo viso avvampare di rabbia. Credeva davvero che gli bastasse farle gli occhi dolci per farla calmare?
Allora in quattro anni non aveva ancora imparato a conoscerla.
“ Chi altri potrebbe aver gettato la polvere buio pesto…”
“ Aspetta, aspetta, buio pesto hai detto?” chiese James interrompendola.
Si passò una mano tra i capelli dando un’ occhiata alle persone intorno a lui e sorridendo “ allora non posso essere stato io, tutti sanno che dove vado io porto la luce” si vantò.
Lily pensò che le potesse uscire il fumo dal naso “ si può sapere chi ti credi di essere per interrompere me e Severus durante lo studio?” chiese sempre più arrabbiata.
Se solo pensava che avrebbero dovuto ricominciare da capo con la loro pozione della pace, sentiva la rabbia ribollirle sempre di più nel sangue. Un intero pomeriggio sprecato.
James sorrise innocentemente.
Non sapeva neanche lui perché l’ aveva fatto, perfino i Malandrini gli avevano detto che era un rischio.
Remus gli aveva detto che stuzzicare Lily Evans durante lo studio era come stuzzicare un topo che dorme, o qualcosa del genere, non riusciva mai a ricordare i detti Babbani.
Anche Sirius e Peter avevano convenuto che non fosse una buona idea, ma il pensiero della luce di rabbia e di sfida che avrebbe visto negli occhi di Lily lo avevano fatto cedere.
C’ era qualcosa in quegli occhi verdi, in quello sguardo che si posava su di lui una volta, ma non due, passando sempre oltre e non degnandolo dell’ attenzione che riceva dagli altri compagni di casa.
Qualcosa che lo attraeva come una droga che una volta provata se ne desidera sempre di più e sapeva che quello era l’ unico modo per attrarre la sua attenzione.
Per attirare su di sé quegli occhi a cui non riusciva a resistere.
“ Severus?” chiese voltandosi verso Sirius “ tu conosci un Severus?” gli chiese fingendosi stupito.
Sirius guardò le mani di Lily e le vide contratte in due pugni nervosi e sorrise al suo amico “ non mi mettere in mezzo, fratello” lo ammonì e James fece spallucce “ mi dispiace non conosciamo nessun Severus, però conosciamo un tizio unto e sporco di nome…”
“ James” lo interruppe Remus, guardando gli occhi di Lily sembravano iniettati di fuoco puro, ma James non l’ ascoltò.
“ Mocciosus mi pare” continuò.
Lily alzò le mani davanti a sé, allargando tutte le dita come in un segno di resa “ sai che ti dico? Non m’ importa se sei stato tu” commentò “ sono stata una stupida a credere di poter parlare civilmente con te” aggiunse stancamente e si voltò per andarsene.
James rimase a guardarla. Quella litigata non gli aveva dato per niente soddisfazione.
Sì la luce nei suoi occhi l’ aveva vista, ma si era arresa troppo preso e lui ne voleva di più.
La inseguì, sordo ai richiami da parte degli altri Malandrini, e la prese per un polso.
“ Evans” disse voltandola verso di sé.
Lily guardò il suo polso bloccato e poi alzò gli occhi su di lui “ abbiamo altro da dirci, Potter?” gli chiese.
Non gli importava di sembrare scortese, aveva appena scoperto che lui non era affatto come lo aveva pensato gli altri anni.
O forse lo era stato, ma adesso con il crescere era cambiato ed era diventato solo un ragazzino montato.
Sembrava che il suo ego fosse cresciuto insieme alla sua altezza e al suo peso.
“ In realtà sì” rispose James e la lasciò per passarsi nervosamente una mano tra i capelli, scompigliandoli sempre più.
Lily alzò gli occhi al cielo infastidita “ vuoi dirmi che sei stato tu?” gli chiese e James rise “ affatto” rispose.
“ Voglio dirti che mi è piaciuto come sei riuscita a tenermi testa e…”
Voleva dirle che la luce che aveva visto nei suoi occhi era bellissima, voleva dirle che se lo desiderava non l’ avrebbe più infastidita, voleva dirle che quando lei era vicino a lui il suo cuore batteva vividamente, ma vide arrivare i Malandrini e non le disse niente di tutto questo.
Non poteva passare per un ragazzino innamorato.
“ E volevo dirti che se vuoi posso farti l’ onore di uscire con me, sabato ad Hogsmade” le disse in realtà.
Gli occhi di Lily si dilatarono per la sorpresa.
Uscire insieme? E come gli era venuto in mente?
Il secondo pensiero fu: onore? Ma era totalmente impazzito.
“ Fallo a qualcun altro l’ onore, a me interessi meno che una partita di Quidditch” disse con cattiveria e per la seconda volta si girò su se stessa per andarsene, ma per la seconda volta James la trattenne per un braccio.
“ Mollami subito” lo ammonì rabbiosa e James lo fece, ma contemporaneamente si avvicinò al suo volto.
“ Evans, non credo che tu abbia capito, io e te, soli, ad Hogsmade” le spiegò in un sussurro.
Lily si avvicinò a lui facendogli capire che non lo temeva minimamente “ Non so con quali persone tu sia abituato a parlare, ma io ho capito benissimo e la risposta è sempre la solita”  gli disse a pochi centimetri dal suo volto.
James la guardò. Era bellissima in quel momento, con il viso fiammeggiante tanto quanto i suoi capelli, senza riflettere le prese il volto tra le mani e l’ attirò a sé, poggiando le labbra sulle sue.
Lily spalancò gli occhi. Non era la prima volta che si trovava in quella situazione con James, ma era sempre stato un incidente o, come nel caso dell’ anno precedente, era stata lei a volerlo.
Per un attimo si lasciò andare nella sensazione che le davano quelle labbra morbide, ma fu solo un secondo.
L’ attimo che precede la ragione, poi puntò le mani sul suo petto allontanandolo.
“ Sei impazzito, Potter?” gli urlò “ i tuoi neuroni si stanno suicidando per non dover condividere il posto nel cervello con la Burrobirra?” gli chiese piena di rabbia.
“ Io pensavo…”
“ Cosa pensavi esattamente? Ti sembra che ti abbia detto, forse se mi baci cambierò idea?”
James la guardò. Era fuori di sé e in quel momento si sentì in colpa.
Lui aveva solo pensato che con un piccolo incentivo…
“ Sei un idiota, immaturo, James Potter e non provare a sfiorarmi mai più” gli disse prima di andarsene definitivamente.
James abbassò la testa per un attimo sconfitto, ma la rialzò subito quando sentì la mano di Sirius sulla sua spalla.
“ Secondo me non era un no definitivo” commentò con un sorriso.
“ Potresti riprovarci” gli diede manforte Sirius e James annuì convinto.
Era sicuro. Prima o poi quella ragazza avrebbe ceduto al suo fascino.

COMMENTO: CI CREDETE SE VI DICO CHE ODIO QUESTO CAPITOLO? DOVER DESCRIVERE JAMES COMEUNO STUPIDO GASATO NON MI E’ CONGENIALE, PERCHE’ IO ADORO IL MIO JAMES… MA NON POTEVO FARE ALTRIMENTI… DOVEVO FARLO PER RESTARE CANON… E SAPPIAMO TUTTI CHE IN QUESTI ANNI E’ UN PO’ ODIOSO : )) HO INSERITO QUELLA CHE PER ME E’ STATA LA PRIMA VOLTA CHE JAMES HA CHIESTO A LILY DI USCIRE E NON CI FA UNA GRAN BELLA FIGURA : )) GRAZIE MILLE A CHOCO CAT / BOOOW95 / CESCAPADFOOT / CLARINETTE / LUISA21 / ARYELLE/ LILY NON LILIAN E ALWAYS89 !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 5
*** Quinto anno ***


Lily uscì dal grande portone della scuola guardandosi furtivamente indietro.
Se c’ era una cosa che era riuscita ad imparare da Potter e il suo gruppo, era che se ti muovevi con prudenza e di nascosto, nessuno ti avrebbe scoperto.
E lei aveva decisamente bisogno di stare sola.
Si sedette sul prato, nascondendosi dalla vista delle finestre, grazie ad uno degli alberi del grande parco di Hogwarts.
Lentamente si portò le gambe al petto.
Non era mai stata una ragazza che si arrendeva, non era mai stata una ragazza facile alle lacrime. Anche da bambina, quando litigava con Petunia, lei preferiva estraniarsi e cercare la solitudine invece di andare a piangere tra le gonne della mamma come faceva sua sorella.
Ma quel giorno sentiva di averne viste troppe.
Severus. Il suo grande amico Severus.
Colui che le aveva insegnato che cosa significava essere strega. Colui che le aveva sempre detto che non si doveva vergognare di niente.
Eppure si era vergognato di lei. L’ aveva chiamata Sanguesporco.
Lei che gli era stata vicino nonostante tutto, mettendosi contro i suoi compagni di casa, contro le sue amiche che la volevano mettere in guardia dal tipo di persona che lui si stava rivelando.
Eppure per lei era sempre stato solo Severus.
Il ragazzo che le era stato amico per metà della sua vita, il ragazzo con il quale era cresciuta.
Quando aveva visto Potter e Black attaccarlo, lei non ci aveva pensato due volte ed era scattata in piedi.
Aveva ignorato i richiami delle amiche e si era lanciata contro Potter e invece, quando sembrava che le sue parole avessero colto nel segno di quel pallone gonfiato, quando sembrava che lui si fosse deciso a lasciarlo in pace, proprio Severus aveva rovinato tutto.
Aveva ancora le sue parole nelle orecchie.
“ Non mi serve l’ aiuto di una sporca Mezzosangue”
Aveva visto lo sguardo di sdegno di Potter e del suo amico Black, ma ormai lei era infuriata.
Con Severus, con Potter, con il mondo che riteneva che uno stato di sangue potesse fare una persona.
Sentì una lacrima cadere dai suoi occhi e finire direttamente sul suo braccio e se la spazzò via, come se potesse spazzare via tutto quello che aveva sentito quel giorno.
Affondò leggermente la testa tra le sue braccia e appoggiò la guancia sul dorso della sua mano.
Si sentiva tradita. Delusa.
Era una cosa che le nasceva nel petto e le sembrava che potesse scuoterlo dall’ interno.
Non avrebbe mai pensato di poter far schifo a Severus, non avrebbe mai pensato di potersi far schifo per colpa sua.
Sentì qualcosa di umido sulla sua mano e alzò lentamente la testa.
Davanti a lei, con il muso che cercava di infilarsi nella gabbia che avevano formato le sue braccia, si stagliava un grande cervo.
Aveva il manto più lucido che avesse mai visto, era nocciola anche nella luce flebile della notte.
Fece un balzo indietro per lo spavento. Un cervo? Voleva forse attaccarla?
Mancava solo questo a completare la sua pessima giornata.
Ma il cervo non si mosse e sembrò guardarla, i suoi occhi nocciola, proprio come il suo manto, che sembravano guardarla dispiaciuti.
Le fece molta tenerezza e delicatamente sporse una mano “ non vuoi incornarmi, vero?” gli chiese e come a risposta, il cervo mosse la testa e le corna si adagiarono piano contro il suo palmo.
Lily sorrise, per la prima volta nella giornata.
“ Tu che ci fai qua?” gli chiese “ sai che ci sono molte creature pericolose nella foresta di Hogwarts?” gli chiese ancora.
Il cervo girò la testa, come se volesse guardare verso la foresta e poi l’ appoggiò sulle gambe di Lily.
“ Sai, credo che abbia ragione Petunia” gli disse accarezzandogli piano il manto “ devo essere matta, perché credo che tu mi abbia capito” concluse con un sorriso.
Il cervo alzò la testa e gli occhi si fissarono in quelli di Lily.
Come diceva sempre Hagrid, il simpatico guardiacaccia? Non si devono fissare gli animali magici negli occhi, la prendono come una sfida, ma in fondo lui non era un animale magico.
Era un semplice cervo.
Guardò la foresta. Chissà da dove era spuntato.
“ Bè, almeno a te non importa il mio stato di sangue” gli disse, quando lui iniziò a leccarle la mano.
Il cervo spostò la testa da un lato all’ altro, quasi come se fosse un rozzo segno di diniego e Lily sorrise.
“ Sei davvero bellissimo, sai?” gli chiese, accarezzandogli il muso e facendo scorrere l’ indice nel tratto che partiva dalle corna e arrivava al naso piuttosto umido.
Il cervo si rialzò quasi come se s’ impettisse e si mosse in circolo attorno a lei, come in una danza, poi si fermò e cominciò a strusciarsi addosso a lei, il muso a contatto con la sua guancia era di una morbidezza pari a quella di una rosa.
Lily rise, stupendosi anche lei di come quel cervo, fosse riuscito a farle tornare la voglia di andare avanti.
“ Se t’ impettisci un altro po’, potresti sembrare Potter” disse scherzosa, ma il cervo si fermò e di nuovo si trovò i suoi occhi puntati addosso.
“ No, hai ragione, tu non sei un pallone gonfiato, borioso, pieno di te e che pensa solo a se stesso” gli disse prendendogli il muso tra le mani e avvicinandolo a sé.
“ Sei quello che è riuscito a farmi tornare il sorriso” disse semplicemente Lily e strusciò il naso contro quello del cervo.
Ma il cervo le leccò il viso e Lily scosse la testa.
“ Ehy” protestò passandosi il dorso della mano sopra il viso ancora umido “ così non si fa” gli disse alzando un dito ammonitore e il cervo abbassò la testa e le corna sentendosi colpevole.
Lily lo accarezzò sulla testa “ comunque grazie”  gli disse e poi si alzò per tornare dentro al castello.
***
Lily scavalcò il ritratto e trovò i Malandrini ancora alzati, immersi in quella che sembrava una fitta conversazione.
James non c’ era. Forse la evitava e dopo quello che era successo quel giorno, non le dispiaceva poi tanto.
Fece un passo in avanti, ma non fece in tempo a farne altri che fu praticamente travolta da James che rientrava di corsa dal ritratto.
Caddero a terra e James la guardò da sopra di lei.
Lily guardò i suoi occhi nocciola e arrossì. Erano così simili a quel cervo che l’ aveva consolata.
“ Ehy, Evans, quest’ anno non ci siamo ancora baciati” disse James, con il sorriso sulle labbra e gli occhi che brillavano.
Lily incrociò le braccia sul petto e fece forza per toglierselo di dosso.
James si alzò e si scrollò i vestiti, prima di porgerle la mano che Lily prontamente ignorò.
“ Mi domando cosa non funzioni nella tua testa” rispose soltanto, prima di salire le scale, senza salutare neanche Remus.
James si lasciò cadere sul divano accanto a Sirius che gli batté una mano sul ginocchio “ bè, amico, non potevi aspettarti niente di più dopo oggi” gli disse con un sorriso d’ incoraggiamento.
James inaspettatamente sorrise e guardò il fuoco che ardeva nel camino, lingue di fuoco rosso, come i capelli di Lily smossi dalle sue corna “ niente è perduto” affermò e guardò sorridendo lo sguardo incredulo dei suoi amici “ Sono quello che è riuscito a farle tornare il sorriso” aggiunse felice.

COMMENTO: OK, PER QUESTA VI HO FATTO ASPETTARE PERCHE’ SE DEVO ESSERE SINCERA L’ HO RISCRITTA !! PIU’ LEGGEVO QUELLA CHE AVEVO SCRITTO INIZIALMENTE E MENO MI PIACEVA, QUINDI HO CAMBIATO : )) SO CHE NON E’ UN VERO E PROPRIO BACIO, MA SPERO CHE VI SIA PIACIUTA COMUNQUE !! ORA CI ASPETTA SOLO IL SESTO E IL SETTIMO ANNO E LA STORIA SARA’ FINITA !! RINGRAZIO TANTISSIMO CHI HA RECENSITO OVVERO: CESCAPDFOOT / ARYELLE / ALWAYS 89 / ALYX E LILY NON LILIAN !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E ANCHE CHI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 6
*** Sesto anno ***


“ Dov’ è Lily?”
James stava girando tutti i corridoi senza sosta.
“ James, calmati” gli impose Sirius, camminando velocemente accanto a lui.
James lo guardò in tralice “ calmarmi? Calmarmi? Non so se dormivi, ma Voldemort ci ha attaccato e Lily non si trova” disse pieno di rabbia.
Voldemort aveva appena attaccato la scuola e anche se Silente era riuscito a respingerlo, adesso tutta la scuola era in subbuglio e alcuni studenti non si trovavano, tra i quali c’ era Lily.
La McGranitt, il capo della loro casa, era stata chiara, nessuno doveva uscire dai dormitori che sarebbero stati controllati da prefetti e Caposcuola, ma lui era uscito ugualmente.
Nessuno avrebbe potuto tenerlo dentro. Nessuno che non fosse la Evans e lei non c’ era.
“ James, la McGranitt ha detto che la troveranno” intervenne Remus.
Lui e Sirius erano sotto il mantello con James e Peter stava andando in avanscoperta sotto forma di topo.
“ Certo che la troveremo, lo farò io” disse risoluto e nessuno dei due protestò.
Evitarono per un soffio un pezzo di muro caduto e Remus rimise nuovamente gli occhi sulla mappa.
“ Maledizione” imprecò rimettendola in tasca “ con tutta la confusione che c’ è nella scuola non riesce a trovarla neanche la mappa” li informò.
James sentiva il cuore battergli così forte che credette che anche gli altri lo avrebbero sentito.
“ Cosa ci faceva fuori dal dormitorio comunque?” chiese Sirius quasi indispettito.
“ Non lo so” rispose James agitato, in effetti non si era chiesto come mai Lily la prefetta perfetta fosse fuori dalla sala comune dopo il coprifuoco.
Sentì Remus sospirare.
“ Cosa ci faceva, Rem?” gli chiese Sirius, capendo che lui sapeva.
“ Aveva un appuntamento” rispose Remus senza guardare James e lui si voltò così velocemente verso l’ amico che la testa, quasi, si staccò dal suo collo.
“ Si è innamorata” disse cantilenoso Sirius, non comprendendo lo stato d’ animo di James.
“ Sirius” lo rimproverò Remus e Sirius gettò un’ occhiata al suo migliore amico “ bè, almeno te ne farai una ragione e cambierai un po’ musica” lo prese in giro.
James scosse la testa cercando di non far capire agli amici che il suo cuore stava sprofondando “ io credevo che rifiutasse i miei inviti per andare ad Hogsmeade perché voleva pensare solo allo studio” disse e non capì neanche lui come fece a tenere la sua voce sotto controllo.
Dentro di lui sembrava svolgersi una guerra. Sembrava ci fosse un drago che ruggisse per la rabbia e la gelosia e contemporaneamente gli sembrava di aver un topo, un piccolo roditore che gli mordicchiava il cuore per la delusione.
Lui si era davvero illuso. Lui aveva davvero creduto che Lily potesse capire chi era davvero James Potter.
“ In realtà…” iniziò Remus, ma si interruppe e James si fermò sul posto rischiando di cadere su un macigno caduto e di trascinare gli altri due a terra con sé.
“ In realtà?” chiese James quasi con rabbia spronandolo a continuare.
Sirius gli mise una mano sul braccio “ calma amico, Remus non ti ha fatto niente”
James si scosse il braccio e continuò a guardare Remus “ tu parli con lei” disse come se fosse stato colto da una folgorazione improvvisa.
Remus annuì “ ma non posso dirti niente, sono sue confidenze” si difese e James sgranò gli occhi “ e i Malandrini ? e la nostra amicizia?” chiese incredulo.
Remus sospirò di nuovo “ sai che la nostra amicizia è la cosa che più conta per me” gli disse “ ma non puoi usarla come arma contro di me”
James si tolse il mantello scoprendo anche i suoi amici, gli sembrava quasi di soffocare “ vuoi dire che ti ha parlato di me?” gli chiese stupito.
Remus si grattò la fronte “ sarebbe difficile il contrario visto quanto l’ assilli” gli spiegò.
“ Bè? cosa ti ha detto?” gli chiese impaziente.
“ James”
“ Cosa ti ha detto?” ripeté James, ci doveva essere un motivo per il quale lei si comportava così.
Per il quale sembrava così decisa ad ignorarlo.
“ Devi crescere, James”  decretò Remus.
“ Non voglio sermoni da te, Rem, voglio solo sapere cosa ti ha detto” si spazientì James.
Remus scosse la testa “ James, devi crescere, non sono parole mie” gli spiegò e James indietreggiò di un passo.
Doveva crescere? Possibile che non capisse che lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei?
“ Se è sempre per quello che è successo ai GUFO io…” ma non fece in tempo a finire la frase che Peter gli cominciò a salire prima sul piede e poi sulla gamba.
“ Che succede, Codaliscia?” chiese Sirius, vedendo il comportamento dell’ amico “ l’ hai trovata?” chiese James con una nota d’ urgenza sulla voce.
Peter squittì e riscese dalla gamba di James cominciando a correre.
I ragazzi lo seguirono immediatamente e infine la videro e James credette che il cuore gli si fosse fermato in quel momento.
Era distesa sulla pancia, i capelli scomposti che le nascondevano il viso e un pezzo molto grande di muro sembrava comprimerle la schiena.
James s’ inginocchiò accanto a lei, le toccò le dita e le sentì fredde.
“ Lily?” la chiamò scostandole i capelli e guardando il suo volto pallido “ Lily, rispondi” la pregò terrorizzato, ma la ragazza non emise neanche un fiato.
James prese il muro e cercò di alzarlo, ma non ce la fece e si voltò verso gli altri Malandrini “ aiutatemi” disse con le lacrime agli occhi.
Remus, Sirius e Peter, che era tornato immediatamente in forma umana, lo stavano guardando a bocca aperta.
Era completamente sconvolto: il suo volto sembrava una maschera di terrore e gli occhi sembravano cupi e umidi di lacrime trattenute.
Non gli avevano mai creduto fino in fondo, pensandola l’ ennesima volta che si era incaponito con qualcuna, ma non avrebbero potuto fare errore più grande.
“ L’ amore ti ha fritto il cervello” disse ironico Sirius “ Wingardium Leviosa” mormorò puntando la bacchetta e muovendola nel modo giusto il muro si alzò immediatamente.
James la sollevò tra le braccia e sentì il calore del suo corpo contro il suo petto, il suo profumo inebriante e naturale  “ Lily” disse muovendole con delicatezza le braccia per portarle sopra al suo busto, “ non muoverla troppo” intervenne Remus e James lo guardò con la disperazione negli occhi “ per farla guarire prima” disse subito Remus.
Sirius le mise una mano sul collo “ il battito c’ è, corriamo da Madama Butt” disse e James annuì cominciando a correre.
Gli sembrava che la strada per l’ infermeria non finisse mai, non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo petto, racchiuso in quel maglione ormai strappato e macchiato, che sembrava muoversi al ritmo del suo respiro e lasciò andare il proprio respiro con sollievo.
Era viva.
Quando finalmente arrivarono davanti alla porta dell’ infermeria, Peter aprì la porta “ entriamo?” chiese, guardando James, in attesa di una sua approvazione.
Lui annuì e guardò ancora una volta il volto pallido di Lily e le sue labbra.
Quelle labbra rosee che aveva baciato e non baciato tante volte “ non farmelo mai più, Evans” disse scherzoso “ devo dimostrarti che posso maturare per te” aggiunse.
Voleva essere ironico, ma la sua voce incrinata tradiva il suo stato d’animo.
Poggiò le proprie labbra sulle sue con dolcezza e poi entrò seguendo gli altri.
“ James”  e lui sorrise, era stato un sospiro, un respiro, un battito del cuore.

COMMENTO: PER QUESTO CAPITOLO DEVO RINGRAZIARE ALYX CHE UNA VOLTA MI DISSE CHE LA ROW AVEVA DICHIARATO CHE AL SESTO ANNO DI LILY E JAMES VOLDEMORT ATTACCO’ HOGWARTS…ANCHE SE CHIARAMENTE SILENTE LO RESPINSE E QUINDI  ECCO QUA…IL SESTO ANNO E IL SESTO BACIO…ORMAI JAMES E’ CONSAPEVOLE E SOTTO SOTTO ANCHE LILY VISTO CHE LO NOMINA NONOSTANTE SIA INCOSCIENTE ; )) RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO: CESCAPADFOOT / ALYX / ARYELLE / NESSIE 93 / CLARINETTE E LILY NON LILIAN !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI LEGGE SOLTANTO !! AL PROSSIMO E FINALE CAPITOLO : )) UN BACIONE !!

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Capitolo 7
*** Settimo anno ***


 Lily scavalcò il ritratto sbadigliando. Era tardissimo o più probabilmente prestissimo.
Mentre era alla riunione non si era accorta del tempo che passava, troppo assorta nei discorsi che tutti stavano facendo, adesso però, la stanchezza aveva cominciato a farsi sentire.
Stava puntando direttamente verso le scale dirette al suo dormitorio quando sentì un odore.
Buono, fresco, naturale.
Si girò sicura di chi avrebbe visto e vide James Potter seduto sopra il divano di fronte al camino che ormai si stava quasi spegnendo, non che avesse avuto qualche dubbio, ormai aveva imparato a riconoscere il suo odore, quel suo profumo naturale che era così buono alle sue narici.
“ Che fai sveglio?” gli chiese e lui si voltò verso di lei, come se la vedesse per la prima volta.
Lily lo guardò meglio: sembrava molto stanco e un livido faceva mostra di sé sul suo volto. Era sicura di non averglielo visto durante il giorno.
“ Tu dov’ eri?” le chiese e Lily fece spallucce. Sapeva di potersi fidare di lui, ma Silente le aveva detto che per ora doveva restare tutto segreto, “ sono Caposcuola” lo informò con naturalezza e lui sembrò quasi infossare la testa dentro al collo “ certo” rispose con ovvietà.
Lily inarcò le sopracciglia. Non credeva di aver mai visto James in quelle condizioni.
Si sedette accanto a lui e ormai non provò neanche a dirsi che era per un dovere di casa, era semplicemente perché lei voleva stare là.
Era solo perché il suo cuore non le avrebbe permesso di andare in camera e lasciarlo in quelle condizioni.
“ E’ stato Remus?” gli chiese allungando una mano per sfiorare il suo livido.
Ormai era a conoscenza del segreto di Remus e sapeva anche che i Malandrini lo aiutavano ogni notte di luna piena.
Era una delle cose belle che avevano i Malandrini tra di loro: l’ amicizia più profonda che avesse mai visto.
James si scostò e Lily rimase con la mano a mezz’ aria guardandolo a bocca aperta.
Perché si scostava da lei? Di normale avrebbe pagato per avere le sue mani addosso.
“ Ti ho fatto qualcosa che non so?” chiese Lily non riuscendo a non risultare stupita.
James si guardò le mani “ credevo di farcela” disse con voce bassa e Lily si chiese a cosa si stesse riferendo.
“ Credevo di riuscire a farti capire come sono davvero” le puntò i suoi occhi nocciola addosso “ e credevo che tu fossi una ragazza che andava oltre le apparenze” continuò senza smettere di guardarla.
Lily scosse la testa “ dovrei capire di cosa stai parlando?” gli chiese quasi irritata.
Non capiva. Sembrava quasi che la stesse incolpando di qualcosa.
“ Io non sarò mai diverso da così” le spiegò “ non te l’ ho chiesto” si oppose Lily e James sorrise “ oh sì invece” ribatté James.
“ E’ quello che vuoi. E’ quello che hai sempre voluto” le disse “ non essere stupido, non fare scherzi idioti con gli altri Malandrini, non attaccare briga con Mocciosus, non assillarmi…”
Lily sbatté le palpebre sembrava quasi davvero la sua voce. Doveva averglielo detto molte volte.
“ Non ho solo difetti, Lily” esclamò irritato.
Lily incrociò le braccia al petto e si poggiò meglio contro lo schienale  del divano.
“ James Potter che ammette di avere qualche difetto?” chiese ironica e James la fulminò con lo sguardo.
“  E’ proprio questo il problema” disse stancamente “ tu sei attaccata all’ immagine che hai di me, immatura e irresponsabile…”
“ Io sono attaccata all’ immagine di te che mi sono fatta in questi anni” si oppose Lily e James piegò la testa “ non credi che possa essere cambiata?”
Lily rifletté. Ci aveva già fatto caso. Aveva già notato che da tempo James non sembrava il solito James.
“ Sì, forse, un pochino” ammise e James sorrise “ bè è meglio che niente” e questa volta fu Lily a sorridere “ ancora non capisco dove tu voglia arrivare” gli disse.
James guardò le braci rimaste nel camino che illuminavano di una fioca luce rossa la porzione di stanza dove si trovavano.
“ Vorrei arrivare a farti capire che io non sono solo il James Potter casinista, vorrei che tu conoscessi ogni parte di me come io conosco ogni parte di te…”
“ Tu non conosci ogni parte di me” si oppose Lily. Era superbo come sempre.
“ Tu credi?” le chiese James “ ogni volta che prendi una E o che sei felice per qualcosa i tuoi occhi verdi brillano in un modo che una piccola venatura dorata li illumina ancora di più, ogni volta che tua sorella ti scrive…”
“ Sai di Petunia?” chiese Lily stupita.
“ Ogni volta che ti scrive o che incontri Mocciosus insieme ai suoi amichetti la delusione e la rabbia ti si legge negli occhi e una piccola vena qua” alzò una mano e gliela mise sulla fronte “ si gonfia leggermente e allora capisco che ti devo solo stare alla larga” scherzò.
Lily suo malgrado sorrise “ quando sei con le amiche sei aperta e disponibile, cerchi di aiutarle, proprio come hai fatto con Remus e con il suo piccolo problema peloso”  Lily abbassò gli occhi “ e soprattutto quando ti addormenti sul divano mentre stai studiando la tua espressione è finalmente rilassata, come se potessi essere finalmente te stessa, come se potessi smettere di voler essere la migliore e dimostrare che non hai rubato la magia a nessuno, dubbio tra l’ altro assurdo visto che non esistono persone che possono rubare la magia e che Voldemort è soltanto un coglione represso”
Lily scoppiò a ridere “ che cosa?” gli chiese cercando di non far trasparire le emozioni che provava in quel momento e di non fargli capire quanto quello che aveva detto l’ avesse colpito “ sai di aver appena usato una terminologia Babbana? Non è molto da Purosangue, Signor Potter” scherzò.
James rise e scosse la testa “ forse me l’ ha attaccata Remus, lui dice continuamente parolacce Babbane” si giustificò grattandosi la testa.
“ Questo non toglie che i motivi per i quali Voldemort sta scatenando questa guerra siano assurdi e praticamente inesistenti, sta usando l’ odio per fomentare le persone e l’ odio non è mai una cosa giusta” concluse guardandola negli occhi.
Lily si staccò dallo schienale  e si pose di fronte a lui “ quindi, Potter…” iniziò seria “ il tuo non è che l’ ennesimo tentativo per chiedermi di uscire” scherzò, portandosi le mani dietro la testa e afferrando i suoi capelli per portarli davanti, appoggiati sulla spalla.
“ No, è un tentativo per farti capire che ti amo” le confessò e abbassò gli occhi.
Lily sentì il ti amo penetrarle nel cervello e poi dentro la pelle dandole dei brividi di anticipazione.
Si alzò in piedi e vide che lui continuava a non guardarla come se temesse la sua reazione.
Sorrise e senza emettere un fiato si sedette sul tavolino davanti al divano, scostando tutti i libri che vi erano appoggiati.
James alzò gli occhi di scatto e fece per parlare ma Lily lo anticipò mettendogli un dito sopra le labbra.
“ Hai ragione, Potter” gli disse “ io mi fermo alle apparenze e non guardo veramente le persone” scherzò e quando lui fece per ribattere Lily lo zittì con lo sguardo “ io non vedo che persona sei dentro, non vedo che cos’ hai fatto per Remus, non vedo che cos’ hai fatto per Peter e non vedo il rapporto quasi di fratellanza che hai con Sirius” elencò “ non vedo i tuoi occhi illuminarsi quando mi guardi, proprio come in questo momento, non vedo le tue labbra serrarsi quando senti un Serpeverde parlare di Sanguesporco e i tuoi pugni contrarsi quando vedi  Piton che prova a riavvicinarsi a me, o a parlarmi di nuovo, quindi…”
Si avvicinò al suo viso e sentì James trattenere il respiro “ hai ragione, io mi fermo all’ apparenza del superbo e pallone gonfiato James Potter”  continuò con un sorriso, poi lentamente sfiorò le proprie labbra alle sue “ e questo…” disse con la voce annodata dall’ emozione che aveva sentito a quel contatto “ è solo perché quest’ anno non eravamo ancora riusciti a mantenere la tradizione” concluse e con un sorriso si alzò.
James rimase un attimo stordito.
Travolto da tutto quello che Lily gli aveva appena detto.
Stava dicendo che gli dava una possibilità ? che l’ amava?
No, forse stava correndo troppo, ma era sicuro che nel linguaggio contorto e orgoglioso di Lily quello fosse un via libera.
Si alzò di scatto e con un balzo superò il divano e raggiunse Lily quasi sbarrandole la strada.
Lily si fermò di colpo, ma il suo viso era sorridente e James ebbe la conferma che cercava.
Le prese il viso con entrambe le mani e finalmente la baciò.
Nella mente gli passò il viso di una ragazzina undicenne imbarazzata, di una dodicenne un po’ goffa, di una tredicenne determinata fino ad arrivare al viso pieno di rabbia di una Lily quattordicenne, o quello pieno di tristezza di lei quindicenne e infine a quello sofferente di una Lily sedicenne.
Capì nello stesso istante che l’ aveva sempre amata, che qualsiasi loro bacio, rubato, scherzoso, imbarazzato, non era mai stato un caso.
Era stata la strada che li aveva portati lì, era stato il modo con il quale si erano preparati a quel bacio.
Lasciandosi travolgere, l’ appoggiò contro il muro e Lily avvolse le sue braccia attorno alla sua nuca mentre le sue mani salirono ad accarezzargli i capelli, assaporando sempre più a fondo le sensazioni di quel bacio.
Quel bacio che faceva combaciare le loro labbra come due pezzi separati di un puzzle.
Quel bacio che lo faceva fremere solo sentendo il respiro di Lily sulla sua pelle.
Quel bacio che era tutto quello che aveva sempre desiderato.
La prova e la dimostrazione che il loro amore poteva vincere su tutto.

FINE

COMMENTO: ECCOCI ALL’ ULTIMO ANNO E FINALMENTE AL VERO BACIO…SPERO CHE QUESTA MINI AVVENTURA VI SIA PIACIUTA ALMENO LA META’ DI QUANTO A ME E’ PIACIUTO SCRIVERLA…GRAZIE A TUTTI…SOPRATTUTTO A CHI HA RECENSITO  OVVERO CESCAPADFOOT /ALYX / ARYELLE / ALWAYS89/ KATNISS HAWTORNE / CRAZYMOONLIGHT / LUTEA EOS / LILY NON LILIAN E NEVERHIDE!! GRAZIE ANCHE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LASCIATO LA LORO OPINIONE ANCHE UNA VOLTA E QUELLI CHE L’ HANNO INSERITA TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE !! ALLA PROSSIMA !! UN BACIONE A TUTTI !!

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