Conseguenze di una Malandrinata di Sana chang (/viewuser.php?uid=36113)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Casa Potter ***
Capitolo 2: *** Casa Malfoy ***
Capitolo 3: *** Casa Weasley ***
Capitolo 4: *** La Riunione (Prima Parte) ***
Capitolo 5: *** La Riunione (Seconda Parte) ***
Capitolo 6: *** Grande Evento...in preparazione! ***
Capitolo 7: *** Sospetti ***
Capitolo 8: *** Questa casa rumorosa ***
Capitolo 9: *** Le prime magie di Lucertius ***
Capitolo 10: *** ...La magia segreta di Lily ***
Capitolo 11: *** Una ***
Capitolo 12: *** Conseguenze delle conseguenze di una Malandrinata ***
Capitolo 13: *** Oh, Merlino! ***
Capitolo 14: *** Cose da pazzi ***
Capitolo 15: *** Tra scuse e minacce ***
Capitolo 16: *** I genitori più assurdi ***
Capitolo 1 *** Casa Potter ***
QUESTO
E' IL SEGUITO DI "ASPETTANDO LA PUNIZIONE", SAREBBE MEGLIO LEGGERLA, MA
NON E' OBBLIGATORIO, SI CAPISCE ABBASTANZA!
VISTO
CHE MI è STATA DOMANDATA LA REAZIONE DELLE FAMIGLIE, HO
FATTO UN PICCOLO SEGUITO. NON POTEVO AGGIUNGERE UN CAPITOLO A
QUELL'ALTRA, PERCHE' MI SEMBRANO DUE ARGOMENTI COMPLETAMENTE DIVERSI!!^^
BUONA LETTURA...
Conseguenze di una
Malandrinata
CASA POTTER
Harry roteò su se
stesso materializzandosi di fronte alla
porta di casa sua.
Finalmente era riuscito a
liberarsi ad un’ora decente per la
cena, anche perché Ginny lo avrebbe affatturato se non ci
fosse riuscito.
Aprì la porta di
casa, si levò il mantello e lo posò
nell’appendiabiti vicino all’entrata, dicendo:
“Ginny, sono a casa”.
Non ricevette risposta.
Incuriosito, si diresse verso
la cucina e vide la cena
pronta e sua moglie seduta al tavolino.
“Cosa
succede?”
Ginny, non sembrava averlo
sentito, continuava a tenere lo
sguardo fisso su un foglio davanti a lei, gli occhi ridotti a due
fessure.
Quando poi tirò su
il capo, la sua espressione fece
raggelare Harry, che temette di doversi preparare ad una delle migliori
scene
alla “Molly Weasley”.
Fece mentalmente un ripasso
degli ultimi mesi. Non gli
sembrava di aver fatto nulla di grave.
Non poteva avercela con lui.
Forse era salvo.
Ginny mugugnò
qualcosa a voce bassa, che assomigliava a:
“...lettrogwatrs”.
Harry non capì e la
guardò con uno sguardo interrogativo,
senza azzardarsi ad aprire bocca.
“È
arrivata una lettera da Hogwarts” ripeté senza
aggiungere
altro.
“James!cos’ha
fat…” iniziò Harry, ma si
zittì, quando vide
sua moglie negare con il capo.
Strabuzzò gli occhi
e sussurrò: “…Al?”
“Lily…”
lo corresse Ginny.
Calò un silenzio
tombale, rotto solo dal loro allocco che
tubava dalla camera a fianco.
Dopo qualche minuto, o forse un
secolo, chissà, Ginny prese
la lettera e iniziò a leggerla con voce sommessa.
“…vostra figlia Lily,
nella notte del 1/03/2019, insieme ad un suo
compagno…”
“Che compagno?
Hugo?”
Ginny lo ignorò.
“…ha
ingannato gli
Elfi Domestici, convincendoli a versare una consistente
quantità di Elisir
per Indurre Euforia, in ogni
tipo di bevanda.”
“Per Melino! Ma
Cosa…”
“La
mattina tutto il
corpo studentesco non è stato in grado di affrontare le
lezioni, ed è stato colpito
anche qualche professore.
Come
potete immaginare
le lezioni mattutine sono state sospese e l’infermeria
è stata affollata per
ore, provocando un disagio non indifferente.”.
“Lo
immaginiamo” commentò Harry stizzito.
“Inoltre,
una volta
chiesto agli elfi i nomi dei colpevoli, è scattata su di
loro una potente
fattura che gli ha sigillato le labbra impedendogli di parlare ed
è dovuto
intervenire il Preside stesso per trovare una soluzione.”.
“ Cosa? Se lo viene a
sapere Hermione, la ucciderà!”urlò
Harry.
“Silencio”
disse Ginny puntandogli contro la bacchetta.
“Non riuscivo a
concentrarmi” disse rispondendo allo sguardo
accusatorio del marito.
“Per ora, abbiamo
deciso di non sospendere
vostra figlia, ma avvertiamo che se si dovesse ripetere un fatto
simile, saremo
costretti a farlo.”
Lo sguardo di Ginny si
rabbuiò prima di finire con: “Alleghiamo
il conto per rifornire la
dispensa degli ingredienti utilizzati per gli antidoti, potrete
dividere la
spesa con i genitori di Scorpius Malfoy, l’altro ragazzo
implicato.”
Harry spalancò gli
occhi, sconvolto cercò la bacchetta e si
liberò dall’incantesimo, ma non sembrava in grado
di parlare.
Continuava ad aprire e chiudere
la bocca, senza saper bene
cosa dire, alla fine uscì fuori solo:
“…e Hugo?”
Ginny sorrise e prese la mano
al marito, stringendola,
cercando di farlo riprendere.
Contemporaneamente un gufo
planò verso la loro finestra e
iniziò a picchiettarla col becco.
Harry, puntò verso
di lui la bacchetta e disse: “Alohomora”.
Il gufo fece cadere una lettera
di fronte a lui, la
calligrafia era familiare.
Guardò Ginny con
aria sconsolata e la aprì.
“ E’
James…Cari Mamma
e Papà, so che siete arrabbiati con
Lily…”
“Siamo
infuriati
con Lily”
“…ma
sento il dovere
di spiegarvi che la sua è stata un’opera di bene,
assurdamente fraintesa come
un atto vandalico”
“Ora è
chiaro. C’entra anche lui...”
“…Sfortunatamente deve
aver letto male le istruzioni del dosaggio dell’Elisir e
sì, forse c’è stato un
po’ di caos, ma si ci può tranquillamente ridere
sopra.”
“Riderò
io, quando vi affatturerò come si deve, ah, ma non
vi muoverete da camera vostra pe…”
Ginny si portò le
mani alla bocca, incapace di parlare
ancora, mentre lanciava uno sguardo di rimprovero al marito che,
bacchetta
sguainata verso di lei, la guardava con aria di superiorità.
“Non riuscivo a
concentrarmi” disse con un sorriso, che
svanì, quando ricominciò a leggere
“Sono
sicuro che anche
Voi, quando eravate a scuola avreste desiderato una mattina di vacanza,
beh,
Lily ha fatto questo regalo a tutta la scuola e punirla è
stata una vera
ingiustizia. ”
Ginny, alzò gli
occhi al cielo, eloquentemente.
“
E poi la cosa della
fattura sugli elfi non è stata lei a farla, ma
Scorpius” e per dire il nome
del giovane Malfoy, Harry dovette trattenere un moto di fastidio “e a sua insaputa.”
Poi sbuffando, concluse di
leggere: “Ah, già, non so
se sarete molto contenti della sua (e nostra)
amicizia con Scorpius, ma del resto bisogna superare i pregiudizi e bla
bla
bla…e noi l’abbiamo fatto!”
Harry guardò
sconsolato sua moglie, le annullò l’incantesimo.
“Malfoy…”
disse dopo un po’, gli occhi ancora vaghi.
“Stai
tranquillo…” iniziò Ginny con voce
dolce “…li puniremo”.
“Possiamo punirli
perché sono amici del figlio di un cretino?”
chiese Harry speranzoso.
“Possiamo punirli
perché sono amici del figlio di un cretino,
basta che gli facciamo credere che sia per lo scherzo fatto a
scuola”.
Harry ghignò
soddisfatto dell’idea.
“Pensi sia colpa di
Al? Del resto è lui il Serpeverde…Io credo
che sia così, dovremmo punire anche
lui…” disse guardando implorante la moglie.
“Dobbiamo trovare un
motivo” disse Ginny, aggrottando la
fronte, con l’aria di chi cerca un’idea geniale.
“L’importante
è che sia crudele.”
“Certo. E tu sarai
molto deluso, giusto?”
Harry annuì con
decisione e sorrise dolcemente alla moglie.
“Amen”
...CONTINUA!
CHE NE DITE DI LASCIARE UN
COMMENTO PER SAPERE SE VI è PIACIUTA O VI ASPETTAVATE
QUALCOSA DI DIVERSO?^^
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Capitolo 2 *** Casa Malfoy ***
Eccomi
qua di nuovo, ora daremo un'occhiata anche all'altra famigliola...Draco
potrebbe apparire un po' isterico, ma cercate di capire la
situazione...^^
Casa Malfoy
“Ehm,
scusi signore?” disse una piccola Elfa Domestica.
“Dimmi
Nelly”. Rispose Malfoy annoiato, mentre leggeva La Gazzetta
del Profeta
tranquillamente seduto nella sua poltrona.
“È
arrivato un gufo con una lettera dalla scuola
signore…”
“Che
cosa vogliono?” asserì brusco.
“Non
so signore, forse parlare del signorino Scorpius,
signore.” Continuò l’Elfa, senza
risparmiarsi con gli inchini, mentre parlava.
Malfoy
allungò la mano sbuffando per prendere la famosa
lettera.
L’aprì
e iniziò a leggerla.
Il
suo sguardo si posò sulla prima parte e si mise a ridere
di gusto sussurrando: “È proprio mio
figlio.”
Quando
lesse la parte centrale scosse la testa sempre
sorridendo, con un certo orgoglio.
Infine
arrivò all’ultima parte…
“Astoria!”
iniziò a gridare “Dove sei, moglie? Vieni subito
qui…Astoria!”
Nessuna
risposta.
Ma
dov’era sua moglie? Quando serviva non si trovava mai.
“Sonorus” disse
puntandosi la bacchetta alla gola.
“ASTORIA!”
La
sua voce rimbombò per tutta la casa, facendo spaventare
gli Elfi nelle cucine.
Pochi
secondi dopo vide sua moglie materializzarsi di fronte
a lei, non molto allegra.
“Sei
impazzito?” disse astiosa.
“E
tu sei sorda?” rispose Malfoy con indifferenza.
“Non
sono sorda... Solo che mi rifiuto di rispondere quando mi
chiami urlando come un cavernicolo Babbano e…” ma
si zittì perché vide lo
sguardo del marito.
“Che
succede?” disse preoccupata.
“Portami
al San Mungo. Morirò.” Rispose con aria
melodrammatica.
Astoria
lo guardò scettica: “Perché? Ti ha
morso un
Vermicolo?”.
Malfoy
le porse la lettera portandosi teatralmente una mano
al cuore.
Astoria
iniziò a leggerla: “E va beh, che sarà
mai…”
“Continua
a leggere…”
“Ha
affatturato un paio di Elfi, coi nostri
lo fa sempre..”
Ma
Draco le fece cenno di andare avanti.
Astoria
strabuzzò gli occhi e si portò la lettera
più
vicina.
“Ma…ma...è
la figlia di…” balbettò confusa.
Malfoy
annuì.
Dopo
qualche momento di silenzio funebre Astoria si schiarì
la voce, attirando l’attenzione del marito, che la
guardò.
“Del
resto, un Potter è a Serpeverde, era prevedibile che si
conoscessero…” disse a voce bassissima, temendo la
reazione del marito.
Draco
la fulminò con lo sguardo, prima di dire: “Io
non…
cioè, va bene…due battute insieme al Potter nei
Serpeverde, ma…la figlia..”
“Forse
l’hanno organizzato tutti insieme, ma hanno beccato
solo loro due…” affermò sconsolata
Astoria, provando a rincuorare il marito.
“Già…”
Malfoy,
parve rifletterci un po’, prima di spalancare gli
occhi con aria folle e urlare: “Oh Merlino! Mio figlio
conosce tutta la famiglia
Potter! Il sangue del mio sangue, fa comunella con i piccoli San
Potter! Per
favore qualcuno mi dica che almeno si è risparmiato la
conoscenza coi
Weasley…Almeno loro…Mi viene un
infarto…”
“Draco
calmati!” urlò Astoria.
“Calmarmi?
Io? Lui si dovrebbe calmare! Fare uno scherzo
insieme alla figlia di Potter! La figlia! Come ha fatto a conoscerla?E
poi uno
scherzo del genere, ma ti rendi conto? Euforizzare tutta la scuola?
È
impazzito?...”
“Ma
se ti sentivo ridere quando leggevi quello che ha
combinato…” rispose acidamente.
“Sì,
ma l’ha fatto con Lily Potter! Potter…Amico dei
Potter!
Dei Potter! I figli del Santissimo Salvatore del Mondo
Magico…potrebbero
invitarlo a casa loro per Natale…mio figlio sotto lo stesso
tetto dei Potter e
dei Weasley…Quale disgrazia! Sarà eliminato
dall’albero genealogico dei Black,
come un’Andromeda qualunque!”
“Oh,
in fondo non sono mica fidanzati!”
Draco
emise un ruggito: “Fidanzati?!Non bestemmiare donna!
Ci mancherebbe pure! Oh, Merlino, cos’ho fatto di male, per
meritarmi questo?”
“Un
tatuaggio sull’avambraccio sinistro…”
disse con noncuranza,
meritandosi un epiteto poco carino dal marito.
“Signora,
il signore sta bene?” disse Nelly, terrorizzata,
passandole un’altra lettera.
“Si
riprenderà. Ora sparisci.”
Mentre
il marito continuava a urlare, Astoria lesse la
lettera, ghignando.
Sei pronto al tuo
destino figliolo? Oh, non credo proprio…Non hai la minima
idea di cosa ti
aspetta…
“Stupeficium!”
Draco
si afflosciò sul pavimento.
“Oh,
un po’ di silenzio…”
Nelly
e un altro paio di Elfi, corsero a recuperarlo,
portandolo nella sua stanza.
Una
volta restituita la pace, Astoria si avvicinò alla
scrivania, prese una pergamena e iniziò a scrivere.
‘Caro figlio,
tuo padre non ti può
rispondere, perché attualmente è nella sua camera.
Incosciente.
Inutile dire che
quando ha scoperto il nome della
tua “compagna
di scherzi”, la prima cosa ha cui ha pensato è
stata diseredarti.
Ti avverto che se finirà
al San Mungo con un infarto a causa dei
dispiaceri che gli stai dando, tu finirai molto peggio…
Mi fa piacere vederti
così remissivo, anche perchè appena ti degni di
farti rivedere, dovremo parlare
della tua punizione.
Con evidente disapprovazione,
Tua Madre.’
Dopo,
prese un altro foglio di pergamena e, con un sorriso
diabolico cominciò a scrivere la sua seconda lettera.
‘Gentile Famiglia
Potter…’
continua....
e
brava la nostra Astoria... chissà che cosa avrà
scritto a coniugi Potter...(proprio difficile da
immaginare...-.-°)
potete
formulare ipotesi... vi do qualche indizio...
Sicuramente
non vuole:
a)
complimentarsi con l'Eroe del Mondo Magico
b) un
consiglio culinario da Ginny
c)
una foto autografata di tutta la famiglia
|
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Capitolo 3 *** Casa Weasley ***
Rieccomi
qui!^^
Questa volta a
rischiare l'infarto saranno Ron ed Hermione, una coppia che a me fa
morire dal ridere! Spero di essere riuscita a renderli bene, ma non vi
voglio annoiare...a voi la lettura!
CASA
WEASLEY
Hermione guardava con aria
disgustata il marito.
Eppure lei era una donna
così brillante e intelligente,
proprio di lui doveva innamorarsi?
Domande al vento.
Quando si era innamorata,
sapeva benissimo a cosa sarebbe
andata incontro, eppure un po’ ci sperava di riuscire a
migliorarlo un po’.
Ogni tanto si chiedeva se
era troppo esigente.
Lo guardò.
Va bene tutto,
però doveva proprio abbuffarsi con aria
famelica di fronte a lei, come se fossero anni che non mangiava?
“A cofa
penfi?”
“Non parlare con
la bocca piena.”
Ron sbuffò e
ingoiò.
“A cosa
pensi?” ripeté.
“A
noi.” Disse con voce atona.
“Grazie!”
rispose con un sorriso, facendo ridere Hermione.
Ron guardò
dalla finestra il cielo plumbeo senza
concentrarsi su nulla in particolare, finché non vide una
macchia scura
dirigersi con decisione verso di loro.
“Arriva un
gufo!” urlò, facendo sobbalzare la moglie.
“Ma sei
impazzito? Mi vuoi far prendere un colpo?”
Ron però era
già corso verso la finestra per prendere la
lettera.
“È la
scrittura di Rose!”
“Finalmente! Era
da molto che non scriveva, avanti leggila.”.
Ron aprì la
busta di pergamena e cominciò: “Cari
papà e mamma…”
“Ha scritto
papà e mamma? Non prima mamma e poi
papà?”
“E va beh, ho
letto male…Cari
mamma e papa, immagino che gli zii, vi abbiano già
raccontato quello che è
successo a scuola…”
Ron
s’interruppe, guardando interrogativo Hermione, che
corrugò la fronte dubbiosa, facendogli cenno di andare
avanti.
“…e suppongo che Mamma
sia furiosa con Lily per la fat..tralalàtralalà..”
“Che cosa stai
dicendo Ron? Leggi bene!”
“Non si capisce
molto in questo punto…”
“Fa
vedere!”
“Aspetta un
attimo Hermione!”
“Accio
lettera!”
Il foglio volò
da Hermione, mentre Ron borbottava qualcosa tipo
“miseriaccia”.
Con un cipiglio molto
simile a quello di una professoressa,
continuò a leggere” Allora…furiosa con
Lily per la fattura agli Elfi Domestici.”
A questo punto si
bloccò e, con aria inespressiva, si voltò
verso il marito, che la guardava come se fosse una bomba sul punto di
esplodere.
Senza
commentare, continuò con
aria feroce: “Dovete sapere che
l’idea
non è stata sua, ma del nostro amico Sc….cavoli,
com’è tardi, sarà meglio
andare…”
“Cosa?
Che dici Hermione,
continua a leggere.”
“No,
ma guarda che sono solo
sciocchezze”
“Accio
lettera!”
Ma Hermione è
sempre stata più veloce, infatti sfilò
velocemente
la bacchetta dicendo “Protego!”
Ron la guardò
offeso: “Continua…”.
“Senti Ron,
forse è meglio se ti siedi.”
“Sono
seduto.”
“ok…
allora, dov’ero? Ah sì..
Ci siamo conosciuti …”
“Chi?”
la interruppe Ron.
“Eh?”
disse Hermione, fingendo noncuranza.
“Chi si sono
conosciuti!” sbottò innervosito.
“Lei e il suo
compagno…” disse cautamente.
“Mi vuoi dire il
suo nome o me lo devo sognare!”
“Si,
beh…Uffa…è Scorpius!”
Ron impallidì..
“Q-quale?”
“Quanti Scorpius
conosci?” piagnucolò Hermione.
“E-e sono
a-amici?”
“È
quello che c’è scritto…”
“C’è
dell’altro?”
“Sì…
So che voi, non
sarete per niente felici della nostra amicizia con lui, però
dovete sapere che
non è così malvagio come credete. Soprattutto
papà, che potrebbe rimanere un
po’ turbato, deve stare tranquillo, stiamo facendo solo
quello che ci avete
sempre insegnato, superare e andare oltre ai pregiudizi..”
“Io non
l’ho mai detto!” disse Ron, disperato.
“Oh
avanti…Sì, che l’hai fatto!”
“Ok, forse una
volta... però sei sempre stata tu quella che
insisteva con l’integrazione e cose simili!Hai fatto crescere
mia figlia tra
CREPA vari e ora è convinta che gli esseri come i Malfoy
vadano aiutati e non
ignorati! Me la vedo già a lavorare nel Dipartimento per il
Controllo e la Regolamentazione
delle Creature Orribili a cercare di difendere quelli come
lui!”
“Ah, ora sarebbe
colpa mia?” gridò Hermione, con occhi
lampeggianti.
Ron, si calmò
leggermente.
“No, ovviamente
no…scusa…è che…sono
così sconvolto! Mia
figlia amica di un Malfoy! E mia nipote pure! Mio papà
morirà d’infarto!”
“Certo, tu
invece non avrai problemi, oh persona di grande
maturità…” rispose gelida Hermione.
Ron
lanciò
un’occhiataccia alla moglie e poi chiese:
“C’è scritto altro?”
“Vediamo…saluti…baci…e
non uccideteci”
“Illusi…”
“Oh avanti, una
volta superato lo shock iniziale, però…”
“Però?”
urlò Ron, fuori di sé ,“Però
cosa? È un bene che
nostra figlia sia amica con quell’aristocratico arrogante? Ti
ricordo, che è
stata sua l’idea di affatturare quei poveri Elfi Domestici
che lavorano tutto
il giorno nelle cucine…”
“Sì,
beh quella è stata una cosa orribile…”
acconsentì
Hermione.
“Infatti! Non
vedo come tua figlia, che voleva rifondare in
CREPA, possa essere amica di una persona del
genere…”
“Forse sta
aspettando che lui si converta… e poi lo
bacerà!”
“AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH”
“Ron! Calmati,
scherzavo!”
“Oh Merlino! Mia
figlia non può baciare quello! Mia figlia
non deve baciare nessuno, sia chiaro, ma tanto meno un albino il cui
nome fa
rima con Lucertius o Camaleontius! Io lo uccido…”
“Certo, non si
sposerà e resterà per sempre al tuo fianco a
prepararti cibo che tu sbranerai in un nanosecondo, ma ora
calmati!”
“Non posso
calmarmi! Mia nipote combina chissà cosa in
comunella con Mini Malfoy, mia figlia, la mia bimba, mi scrive
difendendolo e
tu mi dici di stare calmo! Miseraccia, finirò al San Mungo,
me lo sento…”
“Sì,
ma ora stai zitto sento qualcuno che bussa!”
Ron tacque e si
sdraiò sul divano tenendo le gambe alzate,
nella tipica posizione anti-shock.
Toc
Toc
“Chi
è” disse Hermione.
“Siamo noi!
Dobbiamo parlarvi è urgente.” Risposero due voci
conosciute all’unisono.
“Harry, amico
mio! Tu sei come un fratello per me, ti ho
accolto nella mia casa, concesso la mano di mia sorella e accompagnato
in tutte
le tue imprese…Hai ucciso il più crudele mago di
tutti i tempi…ti prego, ti
prego... Cosa ti costa uccidere un cretino qualunque?”
“Mio
fratello è
impazzito.”
...CONTINUA!
Ringrazio tutti: chi scrive recensione, chi mette tra i preferiti, chi
legge e basta (sapete che commentare allunga la vita del 200%??^^)
Alla prossima!:)
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Capitolo 4 *** La Riunione (Prima Parte) ***
ciao!^^
Eccomi tornata con un nuovo capitolo, spero
divertente!
Buona
lettura...
La Riunione (Prima Parte)
Era ora di pranzo in casa
Weasley, ma nessuno aveva fame.
Nel salotto illuminato da una
frizzante aria primaverile,
quattro persone si guardavano come se fossero ad un funerale.
Convenevoli a parte, nessuno
aveva ancora toccato
l’argomento che li aveva costretti a riunirsi e a saltare il
pasto.
E conoscendo Ron, sappiamo
quanto sia grave la cosa.
- Noi siamo venuti
qua…- cominciò Ginny, prendendo coraggio.
-…per parlare di
questa grave minaccia che incombe sulle
nostre famiglie!- finì Harry con uno sguardo combattivo che
non si vedeva da
anni.
- E’ tornato
Voldemort?- disse una voce allarmata
dall’ingresso.
- Teddy!- urlò
Hermione - Ma che ci fai qui?-
- Dovevo parlare con Zio
Harry…- rispose un po’ intimorito.
- Va bene, ma che ne dici di
bussare la prossima volta?- s’intromise
Ron, sorridendo.
- Oh, sì giusto,
scusate! È che quando mi sono
materializzato devo aver disturbato in qualche modo gli gnomi e hanno
iniziato
a tirarmi le pietre…-
- Ti sarai materializzato sopra
una loro tana…- commentò
Hermione ridendo.
- Uhm, forse…Beh,
comunque non li ho affatturati per evitare
di distruggere il giardino…-
- Come ha fatto col nostro.-
commentò Ginny.
- …e allora sono
entrato.-
- Sì, va bene Teddy,
però noi ora siamo in una situazione un
po’ delicata…- tentò di dire Harry.
- Ho sentito!
Cos’è successo? È tornato? State
rifondando
l’Ordine della Fenice? Io voglio, partecipare!-
- Non dire assurdità
Teddy!- disse Ginny tenendosi la fronte
con le mani, disperata.
- Beh, qualcosa è
successo, ditemi!-
Dopo queste parole prese una
sedia e si sedette tra Harry e
Ron, che si guardarono sconsolati.
- Allora la situazione
è questa.- Cominciò Hermione.
- I nostri figli…-
continuò Ginny.
-…sono amici di
Malfoy Lucertius Junior!- finì Ron, con aria
drammatica, facendo cadere la testa sul tavolo.
- Hmm…e poi?-
- E poi basta!- rispose Harry
accigliato.
- Ah…è
grave?- disse Teddy guardandoli.
Hermione alzò un
sopracciglio eloquentemente.
- Evidentemente sì,
ma non credevo che l’avreste presa così
male…-
Harry si alzò in
piedi puntando il dito contro di lui: -Lo
sapevi!-
- No!- rispose un po’
troppo velocemente, facendosi piccolo
nella sedia.
- Lo sapeva!- ripeté
Ginny sconvolta.
Ron andò contro di
lui, prendendolo per il bavero: -Tu…
perché non ce l’hai detto?-
Teddy non rispose.
- Allora?- continuò
con occhi fiammeggianti.
Hermione intanto era dietro di
lui, tentando di farlo
allontanare.
- Beh, ecco…io
pensavo…Zio Harry aiutami!-
- Per te sono il signor Potter-
rispose freddamente.
- Sai che se ti Pietrifico e ti
metto in giardino tra gli
gnomi senzatetto di te non resta un solo capello azzurro?- lo
minacciò Ron.
- Sai che se ti mordo, potresti
diventare un Lupo Mannaro?-
Ron si allontanò di
scatto e Teddy si mise a ridere.
- Ron sei un cretino!- disse
Harry, ma sorrideva anche lui.
- Avanti Teddy, nessuno gnomo
ti toserà, però dicci quello
che sai-
- Va bene Hermione, ma tieni
tuo marito a cuccia…-
Ron gli fece una linguaccia.
- Che maturità-
commentò Ginny, alzando gli occhi al cielo.
- Io…sapevo che i
vostri figli conoscevano Scorpius- iniziò
- Ma io credevo che fosse solo il migliore amico di Al…-
- Cosa?- urlò Harry
- Migliore cosa?-
Teddy, si rese conto di aver
fatto un guaio e cominciò
furtivamente ad allontanare la sedia da quella di Harry.
- Beh, dai Al era
prevedibile…nella sua stessa casa…- disse
Ron, meritandosi un’occhiataccia da tutto il resto della
famiglia.
- Infatti, poi si
sa…Al e Rose, sono sempre insieme…-
commentò Teddy malignamente, facendo sbiancare Ron per
l’ennesima volta.
- Ma come avete fatto a
scoprirlo?-
Harry grugnì
qualcosa d’incomprensibile, che Ginny ebbe la
premura di tradurre: - Ha fatto uno scherzo insieme a Lily…-
- Forte! Cos’hanno
fatto?-
Ma le facce funebri dei suoi
ex-parenti, lo convinsero a
trattenere l’entusiasmo.
- Ehi è vero!
Nemmeno noi sappiamo esattamente cos’hanno
fatto!- disse Hermione.
- Hanno dato l’Elisir
per Indurre Euforia a tutta la scuola,
mettendolo nelle bevande…- rispose Ginny, ignorando i
mugolii di
disapprovazione di Harry.
Teddy annuì, ma non
seppe trattenere uno sguardo ammirato.
- Dev’essere stata di
James l’idea.- commentò.
Ron mise una mano su una spalla
dell’amico per consolarlo,
poi disse: - Pure tu però…che gli dai due nomi
così… te le cerchi!-
Harry si alzò e con
sguardo folle rispose: - Sai che Lily mi
ha detto che Rose e Scorpius sono fidanzati?-
- Eh?- grugnì Ron
guardando Teddy che annuì intimidito.
Un grido bestiale invase la
casa.
Mentre Harry e Teddy, in una
rinnovata armonia familiare, si
rotolavano dalle risate, Ginny e Hermione tentavano di calmarlo
urlando: -Idiota,
ti prendevano in giro!-
Dopo una decina di minuti
buoni, un Ron decisamente
immusonito e offeso stava tornando a sedersi, senza rivolgere nemmeno
uno
sguardo ai parenti
serpenti al suo
fianco.
- Bene, torniamo a noi.-
Cominciò Ginny con tono autoritario
– la nostra missione ufficiale è far tornare il
senno ai nostri figli-
-
Prima che
una delle nostre figlie si fidanzi con Lucertius.- sussurrò
Ron.
-
Ma è proprio
necessario?- disse Teddy, ma dopo lo sguardo di Harry si corresse: -
volevo
dire…Sì! È
proprio necessario!-
-
Posso
continuare?- chiese innervosita Ginny.
-
Certo vai
avanti.- le rispose Hermione distribuendo a tutti degli sguardi severi.
-
Per fare
questo…-
-
Vale a dire
manipolare ignobilmente la vita dei vostri figli?-
-
Teddy, taci!-
-
Per
allontanare i nostri figli da una famiglia di razzisti
purosangue…- disse
Ginny, guardando Teddy negli occhi – ci serve
l’aiuto di qualcun altro-
-
Chi?-
chiese Harry.
-
Qualcuno
che si allei con noi.-
-
Chi?-
ripeté Harry, questa volta all’unisono con Ron.
-
Qualcuno
che non voglia che quest’amicizia vada avanti, almeno quanto
noi.-
-
Chi?-
domandarono tutti.
Toc Toc Toc
Si
sentì una
voce scocciata dall’ingresso.
-
Questa casa
è veramente un letamaio…-
.....Continua
(ovviamente!)
una
precisazione: la tentazione di "creare" un Teddy sbadatamente tonksiano
e con qualche accenno lupinesco era troppa!
^^
grazie a tutti per i commenti...:-*
|
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Capitolo 5 *** La Riunione (Seconda Parte) ***
Buon
Pomeriggio (o buona sera, o buona mattina, chissà!) a
tutti!^^ Eccomi con la seconda parte della riunione-per-la
preparazione-del-piano-diabolico! Buona lettura!
(Questo capitolo è un po' serio!) [solo un po'] ^.-
La Riunione
(Seconda Parte)
-
Questa casa è veramente un letamaio...-
Ginny si trovò con tutti gli occhi puntati addosso, mentre
Hermione andava all’ingresso ad aprire.
-
Salve- disse Astoria, facendo un sorrisino tirato.
-
Greengrass, Malfoy. Benvenuti in casa mia.- rispose
senza trattenere lo sdegno.
Malfoy
fece un commento poco gentile riguardo alla mobilia, ma venne soffocato
da una gomitata della moglie.
Si
diressero in salotto.
Draco
guardava con disapprovazione ogni cosa presente in quella stanza senza
però esprimersi.
Quando
entrò sorrise allo sguardo sconvolto di Harry e Ron e
lanciò un’occhiata stupita al ragazzo coi capelli
azzurri.
Tra
l’altro era pure un suo parente, che insolente.
Malfoy
si sedette di fronte ad Harry, guardandolo con aria di sfida, senza
dire una parola.
-Ora
siamo al completo.- Esordì Ginny un po’
timidamente.
Ron
la guardò sconcertato. –È opera tua?-
-No,
mia.- disse Astoria aristocraticamente.
-
Posso avere i pop-corn?- chiese Teddy.
-Certo
che no!- rispose Hermione esasperata.
-
Scusa Potter, ma lui che c’entra?- domandò Malfoy.
-
È uno di famiglia.- rispose acidamente.
-
Oh…e dove dorme?Nella cuccia in giardino?-
Harry,
Teddy e Ron si alzarono e gli puntarono contro la bacchetta, gli occhi
fiammeggianti.
Malfoy
non si mosse dalla sedia, continuando a guardarli con un ghigno
maleducato stampato in faccia.
-Sedetevi
tutti e tre, non è facendo così che metterete a
posto le cose- disse autoritaria Ginny.
Nessuno
si mosse, ma Harry rispose: - Solo quando questo essere arrogante
avrà chiesto scusa-.
Astoria
si intromise: - Chiedi scusa cretino-.
Malfoy
assunse un’aria scettica, ma lo sguardo perentorio della
moglie lo fece desistere e mugolò qualcosa che
sembrò bastare ai tre per farli sedere con aria vittoriosa.
Ginny
riprese la parola: - Come Astoria mi ha fatto notare nella sua
lettera…-
-
Quale lettera?- chiesero Harry e Malfoy contemporaneamente.
-
Quella che ho mandato a Ginny, subito dopo le notizie di Hogwarts-
rispose Astoria, ignorando i grugniti del marito.
-
Come dicevo- ricominciò lanciando occhiate minacciose, per
evitare di essere nuovamente interrotta – noi da soli non
riusciremo ad allontanare i nostri figli da quella che sembra
un’amicizia che dura da anni.-
-
Ma siamo sicuri che sia così?- la interruppe Malfoy.
-
Certo che è così! Al e tuo figlio sono migliori
amici…- disse Harry.
Malfoy,
se possibile, impallidì ancora di più e inizio a
balbettare.
Quando
riuscì a calmarsi chiese: - Chi te l’ha detto?-
-
Io- disse Teddy astioso.
-
Insomma basta!- commentò Hermione, facendo cenno a Ginny di
continuare a parlare.
-
Qui la situazione è seria! Se non stiamo attenti, potremmo
dover invitare vostro figlio a casa nostra per le vacanza estive!-
urlò Ginny, battendo un pugno sul muro.
-
Tranquilla, non lo manderei mai!-.
-
Malfoy vuoi chiudere quella bocca?- urlò
Ron.
Draco
sbuffò.
-
Hanno ragione, sai come sono i ragazzi…Più li
ostacoli, più si uniscono.- disse Astoria.
-
Ma infatti! Io direi di lasciarli fare tranquilli e…- Ma le
occhiate che Teddy ricevette lo convinsero a non andare avanti.
-
Dobbiamo trovare un modo per fargli capire che non sono adatti a gente
come voi.- asserì Ron con tono maleducato.
-
Scusa?- chiese Malfoy con aria feroce.
Teddy
s’intromise: - Siete qui per questo, no? Non vi piacete e non
vi piace nemmeno che i vostri figli siano amici…-
-
Forse non mi sono spiegato… Siamo noi
che non vogliamo che nostro figlio vi frequenti!-
-
Diciamo che è totalmente reciproca la cosa.- rispose
freddamente Harry.
-
Ma vi sembra il caso che i vostri figli debbano soffrire
perché voi vi state antipatici?- disse Teddy infervorato.
-
Potter fai tacere il tuo figlioccio…-
-
Sennò cosa mi fai? Mi dai in pasto al tuo Basilisco?-
-
Sai com’è, c’è
l’eroe che li uccide…- dicendolo guardò
Harry intensamente. – E il cattivo che gli alleva...-
-
…che verrà arrestato per possesso illegale di
creature pericolose!- sbottò Hermione.- Ora smettiamola con
le sciocchezze!-
-
Tutta ‘sta storia è una sciocchezza!-
protestò Teddy, ma venne ignorato.
-
Potremmo escogitare una qualche punizione.- propose Ginny.
Harry
annuì e disse: - Quella ci sarà comunque, ma
dev’essere qualcosa di particolarmente geniale-.
-
Allora se la preparate voi, siamo tranquilli…-
-
Vuoi proporre qualcosa tu Malfoy?- commentò acidamente Ron
-
E se li mettessimo di fronte a tutte le loro differenze?-
affermò Astoria.
-
…In questo modo saranno loro stessi a capire che non sono
fatti per essere amici!- continuò Hermione entusiasta.
-
E non sarebbe nemmeno una costrizione, faranno tutto loro una volta
accettata l’inevitabile realtà!- disse Ginny,
convinta.
Teddy
emise un sonoro sbuffo che bloccò il flusso d’idee
femminili, facendo concentrare l’attenzione di tutti su di
lui.
-
Almeno chiamate le cose col loro nome, questa è una
carognata bella e buona, non fate finta che non lo sia!-
-
Qui devo essere d’accordo col cucciolo.- commentò
Malfoy.
-
Ascolta Teddy- disse Hermione. – Tu non sai cosa vuol dire
essere un genitore, noi non vorremmo arrivare a tanto, ma le nostre
famiglie sono diverse: è la realtà. Prima o poi
se ne accorgeranno anche i nostri figli, vogliamo solo accelerare i
tempi per non doverci sopportare più del necessario.-
Teddy
alzò gli occhi al cielo, molto scettico.
Astoria
nel frattempo sembrava immersa nei suoi pensieri, finché non
prese la parola: - Dobbiamo stabilire un giorno per vederci insieme ai
nostri figli.-.
-
Organizzeremo una cena durante le vacanze di Pasqua.-
affermò Harry convinto.
-
Allora è deciso, la seduta è sciolta!- concluse
Ron, solennemente.
Tutti
fecero per alzarsi tranne uno.
-
Non ancora.- commentò Malfoy.- Dobbiamo metterci
d’accordo per il risarcimento alla scuola Potter-.
Harry
sbuffò e si risedette.
-
Ciao a tutti, io vado…E spero vivamente che il vostro piano
fallisca!-
-
Ehi Teddy, fai attenzion…-
CRASH
-…Come
non detto.-
....Continua
Oltre
ai soliti ringraziamenti per le recensioni
che-mi-stanno-decisamente-viziando voglio fare un appunto: come avrete
notato questa fict si è articolata in una giornata fin ora.
Il prossimo capitolo (salvo ripensamenti), farà un salto
temporale di circa un mesetto (chissà quando cade Pasqua nel
2019!:-P)... In più dovrò scrivere di tutta la
Next-Gen al completo (d'oh!considerando la mia mancanza di idee
è durissima!^__^'''), quindi non so quando
spunterà il nuovo capitolo!
[magari
domani, magari tra un mese...-.-°]
Ora
taccio!
Voglio
ricordare a tutti quelli che hanno commentato che avranno 10 mila anni
di vita in +...
Ma
anche voi che non l'avete ancora fatto, siete ancora in tempo per
recuperare!^^
|
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Capitolo 6 *** Grande Evento...in preparazione! ***
Alla fine ho deciso di
mettere un capitolo sulla preparazione della casa...mi è
uscito questo!
Buona lettura & Buona Pasqua!
GRANDE
EVENTO...IN PREPARAZIONE!
- Non avrei mai creduto che
sarei diventata come mia madre!-
- Non avrei mai creduto che
sarei diventata come tua madre!-
Ginny ed Hermione erano di
cattivo umore.
Stavano preparando casa Potter
per il Grande Evento ed erano
state ignobilmente abbandonate dai loro mariti in quest’arduo
compito.
- Tutto per il Quidditch!-
disse Ginny sprezzante.
- Ma tu ami il Quidditch!-
- Non quando lo ama mio marito.-
Hermione ridacchiò e
con un colpo di bacchetta cambiò il
colore delle tende, da bianche divennero cerulee.
- Così metteranno
tutti di buon umore.- affermò soddisfatta.
- Almeno per i primi cinque
minuti…-
Toc Toc
- Harry cosa bussi, entra!-
Sfortunatamente per loro, la
voce che giunse non era quella
di Harry.
-Sono Teddy, Zia!-
Ginny andò ad aprire
la porta e lo guardò con aria ostile.-
Sei qui per cercare di convincerci a rinunciare?-
Teddy annuì.
-Di nuovo?-
-Già.-
-Non ti sono bastate le fatture
di Ron?- disse Hermione.
- Assolutamente no! Quando i
vostri figli lo scopriranno e
vi odieranno, voglio che si sappia che ho fatto tutto il possibile per
impedirvelo!-
Ginny lo guardò
negli occhi. -Non lo scopriranno. A meno che
qualcuno non parli.-
-Non parlerà.-
affermò sicura Hermione.
- E
vorreste legarmi
per impedirmelo?- chiese Teddy sarcastico.
- Ricordi il foglio che hai
firmato l’altro ieri? È
maledetto, appena proverai a parlare ti si tapperà la bocca,
nel vero senso
della parola.- rispose con un sorriso.
Ginny si mise a ridere e
strinse la mano ad Hermione, Teddy
invece si portò le mani alla bocca e la guardò
orripilato.
-Come hai potuto!-
-Precauzione…E poi
di che ti lamenti, succederà solo se
provi a parlare e sarà solo una cosa temporanea.-
- Già tanto
ingannarne cinque o sei non fa differenza.-
Detto questo si diresse in
giardino offeso.
CRASH
-Teddy!-
-Scusa Zia, ho rotto i
bicchieri, ora aggiusto tutto!-
Ginny ed Hermione si guardarono
e sorrisero.
-Ginny?-
-Sì?-
-Tu non credi che lui abbia
ragione?-
-Hermione, lui non
può capire… Lo facciamo per i nostri
figli.-
-Giusto.-
BUM-TOC-BUM-TOC
-Apri sorella! Oppure
sarò costretto a far saltare la
porta!-
-George!- urlò Ginny
correndo ad aprire.-Cosa ci fai qui?-
-Ho sentito dire che state
elaborando un piano diabolico e
non mi volevo perdere la cena di stasera…sono invitato vero?-
-Certo, certo!-
-George! Mi hai portato quella
cosa?- disse Teddy.
-Certo eccola qui! Pronta e
impacchettata!-
-Cos’è?-
chiese Hermione cercando di curiosare.
Teddy la guardò con
aria trionfante.- Perché non mi
affatturi per saperlo?-
George sorrise e fece
l’occhiolino a Hermione.
-Allora… come avete
intenzione di sistemare il giardino?-
Hermione prese la parola.
-Metteremo il tavolo in giardino,
faremo volare qualche colomba, trasfigureremo qualche gnomo in coniglio
e
metteremo qua e là decorazioni oro e argento.-
A quanto pare
l’abitudine di rispondere a qualsiasi domanda,
non era ancora passata.
-Mmmhh…fate le cose
in grande eh!- disse George lanciando
uno sguardo alla sorella.
Teddy li guardò con
disapprovazione.-Certo! Vogliono che
sembri accogliente prima di imbrogliare impunemente i loro figli.-
- Oppure vogliono fare bella
figura con i Malfoy…- insinuò
George.
- Sciocchezze!- dissero
contemporaneamente Ginny ed
Hermione.
- Comunque vi ho portato alcune
cose…Bicchieri che si
riempiono a seconda dei gusti, un centro tavola cantante, uova al
cioccolato
con una sorpresa che beh…è davvero una sorpresa!-
- Grande George!- commento
Teddy entusiasta.
- Ma tu che c’entri,
mica resti a cena!- commentò Ginny.
- Certo che resto! Chi
consolerà i vostri figli quando gli
avrete rovinato la vita?-
Hermione alzò gli
occhi al cielo. –Ma non vai a trovare Victoire?-
chiese un po’ maligna.
- Le vacanze sono lunghe.-
rispose, facendole una
linguaccia.
- Che maturità-
disse, mentre George ridacchiava.
- Ed Andromeda? La lasci sola?-
chiese Ginny.
- Ma no! Viene anche
lei…Vuole vedere i suoi nipoti
sconosciuti!-
- Quante altre persone hai
invitato a nostra insaputa?-
domandò Hermione.
- Solo George, Nonna e Victoire
che però non può venire!-
disse Teddy sulla difensiva.
- Ok, ok…-
commentò Ginny con un tono di voce lievemente
isterico.
- Sta cercando di convincervi a
rinunciare.- sussurrò George
a Ginny ed Hermione.
- Lo sapete che Al è
felicissimo del fatto che abbiate
invitato Scorpius a cena? Vi ritiene i genitori migliori del
mondo…Oh se sapessero
la verità!- urlò la voce di Teddy dalla cucina.
- Lo sappiamo- disse Ginny
sconsolata.
- Vuoi diventare un attore
drammatico Teddy?-
-Zio Harry!
Com’è andata la partita?-
- Umiliante…come al
solito.- rispose Ron triste.
- Te la prendi ancora?- disse
Hermione con superiorità.
Ron rispose con un grugnito
poco comprensibile.
-Allora come procedono i
preparativi?- chiese Harry.
-Bene-
-Male-
Risposero contemporaneamente
Teddy ed Hermione.
Harry sorrise avviandosi verso
il giardino, dove aiutò sua
moglie con le decorazioni.
- Dev’essere proprio
emozionato se aiuta Ginny…sembra
proprio che ci tenga a dimostrarsi superiore al suo vecchio compagno di
scuola...- commentò George.
- Deve sembrare tutto
accogliente ai suoi poveri figli.-
- Avanti Teddy, non te la
prendere! Il piano non è ancora
andato in porto...Secondo me può ancora fallire!-
Teddy lo guardò
triste. –E come?-
- Vieni, che ti faccio vedere
l’altra sorpresa che ha
portato Georgino…-.
Detto questo, i due si
allontanarono furtivamente.
Non
ho messo accenno alle mogle e al figlio di George, perchè mi
pare assurdo che l'abbia avuto contemporaneamente a tutto il resto
della famiglia,!
Nella
mia visione, se c'è già un piccolo Fred, non va
ancora ad Hogwarts!
Commenti? ^^
|
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Capitolo 7 *** Sospetti ***
Sospetti
Toc
Toc Toc
- Ciao Zia!-
Hugo e Rose si precipitarono e
abbracciarono calorosamente
Ginny.
Sorridenti, corsero verso il
giardino, dove la prima cosa
che videro fu James che ululava in modo “osceno”,
sostenuto da Teddy.
- Perché sta facendo
quei versi?-
- Sta ridendo, Hugo-
- Ah-
Teddy indicò
divertito un punto davanti a loro, dove Lily,
piuttosto malconcia, stava lottando contro un gruppo di gnomi/conigli,
nel
tentativo di convincerli a consegnare le uova decorate da lei stessa.
- È la sua
punizione?- chiese Rose ridendo.
James annuì,
cercando di calmarsi.
- Dov’è
Al?- domandò Hugo.
- In camera a farsi bello per
il suo fidanzato!- rispose
velocemente James.
Teddy alzò gli occhi
al cielo e fece una smorfia triste
scuotendo la testa.
James male
interpretò il suo gesto e tentò di rassicurarlo.
–Tranquillo, scherzo!Ad Al piacciono le streghe!-
-Non c’è
niente da ridere! Perchè non mi aiutate?-. Urlò
Lily. La sua faccia era un miscuglio di sudore, terra e nervosismo.
La voce di Ginny giunse
puntuale. - Perché nessuno di loro
ha euforizzato mezza scuola!-
James e Rose distolsero lo
sguardo da Lily con aria
colpevole, mentre lei tornava alla sua punizione.
-Andiamo su, in camera da Al!-
disse James.
Rose e Hugo annuirono, seguendo
il cugino.
-Dici che sospettano qualcosa?-
chiese George a Teddy.
-Non so...sembrano
così entusiasti!-
Toc Toc
- Un attimo!-
- Al, siamo noi!-
La porta si aprì
all’istante, tutti e tre entrarono e si
sedettero nel letto.
Al teneva in mano un piccolo
tubicino color carne che,
accostandolo all’orecchio, diventava invisibile.
- Hai sentito qualcosa di
interessante?- sussurrò Rose.
- Nulla di che…
convenevoli e discorsi sulla punizione di
Lily.-
- Quella è il nuovo
modello delle Orecchie Oblunghe?-
domandò Hugo.
- Sì- rispose James.
– Puoi mandarlo fino ad un chilometro
di distanza e sentirai sempre abbstanza chiaramente, in più
è invisibile!-
- Forte!- commento Rose, ma Al
fece cenno di tacere.
- Mmhh…sono Zia
Hermione e Mamma, stanno parlando di una
riunione, ma a voce bassissima…silenzio tutti!-
Dopo qualche secondo Al
spostò la mano dall’orecchio,
rendendo il tubicino color carne visibile e cominciò a
parlare con aria
pensierosa.
- A quanto pare si è
tenuta una riunione, ma non ho capito
se c’erano anche i Malfoy, ma sembra di sì.
Dev’essere stato in quell’occasione
che si sono messi d’accordo per stasera.-
- In che senso messe
d’accordo?-
- Non lo so,Rose. Non si
è capito bene.-
- A me sta cena puzza sempre di
più.- disse James
aggrottando la fronte.
Tutti annuirono.
- Scorpius non si capacita di
come suo padre possa aver
accettato…- affermò Al.
- Nemmeno io mi capacito di
come mio padre possa aver
accettato!- commentò Hugo ridendo.
Sentirono dei passi
avvicinarsi, velocemente Al nascose
l’Orecchia Oblunga, poco prima che la porta si spalancasse.
- Lily, ci hai fatto prendere
un colpo!-
Ignorando le loro proteste, li
guardò con occhi
fiammeggianti.
- Un colpo?- disse con voce
fredda. – A me è venuto un
colpo! E’ dalle due che sono dietro a quegli insulsi
animaletti, senza l’aiuto
di nessuno, mentre voi siete qui a fare bambagia.-
- Dai, non fare
così! Del resto mamma non ci avrebbe
permesso di aiutarti!-
- Al, taci.-
- Tutte le volte che sono stato
in punizione io…-commentò
James.
- Te lo meritavi! E anche sta
volta te lo saresti meritato
se io non ti avessi coperto!-
- Dovresti essere felice di
poter salvare i tuoi fratelli…-
- E cugini- disse Hugo.
- E cugini, la prossima volta,
magari beccheranno Al e
saremo io e te a guardarlo divertiti, mentre cercherà di
lucidare tutti i
giochini Babbani del Nonno…-
- O magari sarai tu!- rispose
Al acido.
Rose ridacchiò e
guardò con affetto la cugina.
- Il tuo sacrificio
è stato apprezzato da tutti…dai, vai a
lavarti fra poco arriveranno Scorpius e gli altri.-
Lily sbuffò e
andò verso la sua camera.
Al sospirò.
- Non avremmo dovuto permettere
che beccassero Scorpius…Se
fosse stato accusato uno di noi, non saremmo in questo pasticcio!-
- Non è colpa di
nessuno se quel cretino ha affatturato gli
elfi domestici!- commentò James con una nota di disappunto.
- Cerchiamo di non tirare fuori
questa storia, altrimenti
Mamma lo ucciderà.- disse Hugo.
- Credi che non vogliano
ucciderlo comunque?- domandò Rose.
Si guardarono tra di loro
scettici.
Al riprese l’Orecchia
Oblunga.
- Sono Teddy e
Papà!- disse emozionato.
Tutta l’attenzione
era ora rivolta a lui.
- Non ho capito cosa ha detto
Teddy, però papà gli ha
risposto che ci ha pensato anche lui a questa cosa, non so a cosa si
riferisca,
ma non sa se è troppo tardi.-
- Credi che anche Teddy sia in
mezzo a questa cosa assurda?-
chiese Rose, con lo sguardo triste.
- No, è impossibile!
Lui ci ha spedito le Orecchie
Oblunghe…come se volesse metterci in guardia!-
affermò James convinto.
- E poi ho visto Teddy dire
qualcosa a Zio Ron e dopo lui
gli ha risposto di finirla con questa storia, perchè ormai
sono decisi.-
Aveva parlato Lily, che era
appena entrata, lavata e
profumata, in tempo record per non perdersi una parola.
- Ma allora perché
non dire le cose chiaramente?-
- Davvero sospetti di Teddy?-
chiese Hugo stupito.
Rose ammutolì e
abbassò lo sguardo. – Del resto stiamo
sospettando anche dei nostri genitori…-
-Io non ci credo- disse James
risoluto. - Teddy ci ha sempre
sostenuto nella nostra amicizia con Scorpius, ha incoraggiato tutti noi
ad
accettare lo Smistamento di Al e non farebbe mai una cosa simile. I
nostri
genitori non ci capiscono, ma lui sì. Io mi fido.-
- Anch’io-
confermò Lily.
Hugo e Al annuirono, solo Rose
rimaneva con la testa bassa.
- Speriamo bene.-
sospirò.
- Ragazzi scendete! Sono
arrivati gli ospiti!-
...continue...!^^
grazie a tutti per
le recensioni, volevo solo chiarere una questione sollevata da
Honey Evans: intanto
tranquilla non mi offendo!^^ Poi volevo spiegare che in quel punto
Harry vuole punire Al, non perchè è stato
smistato a Serpeverde, dato che è ormai al terzo anno, ma
perchè sospetta (giustamente), che sia stato lui a diventare
amico e a presentare Scorpius a Lily e James!
Grazie ancora a
tutti!^^
|
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Capitolo 8 *** Questa casa rumorosa ***
QUESTA CASA RUMOROSA
La materializzazione congiunta
era una cosa spiacevole e
orribile.
Questa verità,
universalmente condivisa, non era ancora
perfettamente chiara nei particolari.
Ad esempio, era normale che suo
padre dovesse stringergli il
braccio così forte, tanto da lasciargli segni?
E lo sguardo di disgusto che
aveva, era dovuto alla
materializzazione, oppure a qualcos’altro?
Il calcio negli stinchi prima
di partire, era davvero
necessario?
Queste e molte altre domande,
sarebbero rimaste irrisolte,
tranne una.
L’aria disgustata di
suo padre era evidentemente dovuto alla
prospettiva della cena, altrimenti non si spiegava perché si
fosse acuita in
modo così evidente.
Appena tornato a casa da
Hogwarts, aveva temuto il peggio,
davvero.
Eppure, stranamente, non era
stato punito.
Sua madre gli aveva fatto un
discorso comprensivo, approvato
da qualche grugnito paterno.
Questa condiscendenza
l’aveva preoccupato. In effetti, in
mezzo a tutte quelle assurdità, era quasi felice di
riconoscere in quell’aria
di sufficienza come un atteggiamento normale.
Il momento peggiore in assoluto
però, era stato la notizia
della cena.
L’aveva completamente
terrorizzato, per usare un eufemismo.
Aveva prontamente scritto ad
Al, ed anche lui aveva trovato
sospetta quella rimpatriata e notato qualche strano comportamento dei
suoi
genitori.
Però definire suo
padre strano era un altro eufemismo.
Ho
passato una
settimana tra gli eufemismi, mi trasformerò in un
eufemisma…o come caspita si
dice!
Astoria bussò
elegantemente alla porta e la confusione aumentò
a dismisura, si sentirono grida e richiami, almeno cinque persone
urlarono “Vai
tu alla porta”.
Scorpius sorrise.
Che
famiglia rumorosa.
Alla fine Ginny aprì
la porta e rivolse loro un sorriso,
Malfoy fece un cenno e mise su un espressione educata così
palesemente falsa,
che anche un miope se ne sarebbe accorto.
Scorpius fece un cenno con la
testa e salutò.
- Piacere io sono Ginny. Tu
devi essere Scorpius.-
- Difficile da capire, visto
tutti i figli che abbiamo….-
commentò maligno Draco, facendo ridere il figlio, ma
meritandosi una gomitata
da Astoria.
- Beh, sì sono io.
Piacere.-
Dopo pochi istanti apparve
Harry Potter.
Scorpius lo guardò
dal basso all’alto, intimidito.
Quindi
questo è il
salvatore del mondo magico. È spettinato.
Harry sorrise alla sua aria
imbarazzata, facendolo arrossire,
e lo salutò gentilmente porgendogli la mano.
Un verso di suo padre gli fece
percepire la sua
disapprovazione.
- Scorpius!- urlò
Lily entusiasta, scendendo da una rampa di
scale.
Subito dopo vide anche Al, Rose
e Hugo e andò verso di loro.
- Come va?- chiese Al.
- Per ora bene, non ho ancora
incontrato il Basilisco sotto
il salotto.-
Tutti risero.
- Hei Scorpius! Vieni in
camera, ti devo far vedere una
cosa!-
Era la voce di James, arrivava
da un luogo non ben definito,
al piano di sopra.
- James scendi a salutare gli
ospiti!- urlò Ginny, per tutta
risposta.
Draco e Astoria si avvicinarono
a loro, Scorpius si accorse
che guardavano Al.
- Buonasera.- disse Al,
abbassando la testa a disagio.
- Salve, io sono Lily.- si
presentò senza nessun imbarazzo,
guardando Malfoy negli occhi.
Intanto dalla sala arrivarono
anche Ron ed Hermione che
fecero un cenno distaccato a mo’ di saluto.
- Questi sono Rose e Hugo, i
miei figli.- disse Ron, con la
voce velatamente aggressiva.
- Piacere.- rispose
educatamente Astoria.
Draco non disse nulla.
James scese e fece un gesto
impaziente con la mano, il suo
saluto.
- Andiamo!-
I ragazzi lo seguirono e
salendo le scale.
Quando arrivarono in camera,
Scorpius rimase sconvolto.
- Ma è minuscola!
Davvero dormite qui?-
Al e James, si misero a ridere.
- Questa è di Al, la
mia è a fianco, ma è uguale, l’unica
più grande è quella di principessa Lily.-
- Mi pare giusto!-
- La tua è
più grande?- domandò Hugo.
- La mia è il
doppio, ho un letto matrimoniale, il balcone e
due armadi.-
-
A cosa ti serve tutto
quello spazio?- chiese Lily.
Scorpius sembrò
pensarci su.
- A niente!- disse Rose ridendo.
- Ragazzi non si sente nulla!-
si lamentò Al che, a quanto
pare, era tornato all’Orecchia Oblunga.
- C’è
troppa gente, faresti fatica a sentire anche se
fossimo giù.- commentò James.
Al borbottò qualcosa
e allontanò l’Orecchia Oblunga.
- Che ne pensi di questa
storia?-
- È una buffonata.
Mio padre ha il muso da quando sono
tornato e mia mamma…beh lei è una buona attrice.-
Rose approvò e
incominciò a ridere.- Anche mio padre ha il
muso…Hai visto quando ci ha presentati?-
James tentò di
imitare la faccia e il tono di Ron,
suscitando l’ilarità generale.
- Teddy cosa ne pensa?- chiese
Scorpius pensieroso.
- Lui sa, ma non ci dice.-
disse Al
- Anche se ci ha dato qualche
indizio! Probabilmente non può
o non sa molto.- aggiunse James.
- O forse è
d’accordo…- replicò Scorpius, alzando
un
sopracciglio.
James
s’innervosì.- Non iniziare anche tu come
Rose… Abbiamo
capito che Teddy è con noi! Giusto?-
- Certo che lo è!-
affermò Lily.
Al e Hugo annuirono, ma Rose
non si mosse. – Forse è
d’accordo solo in parte, altrimenti ci direbbe qualcosa in
più su questa cosa!-
- Scusate, ma questa cosa di
cui si parla, esattamente,
cos’è?-
Tutti si guardarono e
scoppiarono a ridere.
Rose cercò di
calmarsi e riprese in mano il discorso.- Beh
suppongo che quando parliamo di “questa cosa” ci
riferiamo allo scopo e ai
motivi di questo incontro.-
Hugo annuì, senza
smettere di sorridere.
-Parlando
d’altro…Scorpius, ti hanno punito?- chiese Lily.
- No, stranamente no! A te?-
Non rispose, ma dalle risate di
Al e James, intuì la
risposta.
- Cosa ti hanno fatto fare?-
Lily lanciò
un’occhiata fulminante. –Ma non ti dovevano dare
in pasto a qualcosa?- domandò malignamente.
- Mio padre mi ha graziato,
gradendo lo scherzo e il tiro
agli elfi…-
Rose lo guardò con
disapprovazione.
-…e io ho evitato di
spiegargli che era stato un incidente-
concluse sorridendo innocentemente.
Lily sbuffò.
– Se non fosse per questo “incidente”
nessuno
ti avrebbe beccato e non saremmo qui.-
- Dovresti ringraziarmi! Almeno
avrai un po' di compagnia
durante le punizioni.-
- È pronto!
Scendete!- L’urlo di Ginny risuonò
“forte e
chiaro”, la sua voce non si fermava davanti a bazzecole come
i muri.
- Ma è sempre
così rumoroso qui dentro?- chiese Scorpius
divertito.
-Eh? Oh no, a volte
è peggio…- rispose Al.
Scorpius ridacchiò.
Non
è male questa casa
urlante.
...CONTINUA!____________________________________________________________________________________________________
GRAZIE A TUTTI! LETTORI E RECENSORI...
DEVO DIRE CHE STO COMINCIANDO A FATICARE NELLO SCRIVERE I CAPITOLI E
SOPRATUTTO NON HO IDEA DI QUANDO ARRIVERA' ALLA FINE QUESTA STORIA!
SALUTI A TUTTI!^^
|
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Capitolo 9 *** Le prime magie di Lucertius ***
Le
prime magie di Lucertius
“Passatemi il
tacchino!”
“Ma quel pezzo lo
stavo prendendo io!”
“Mollalo subito!
E’ un ordine.”
“Oh avanti Ron, non
fare il bambino, lascia mangiare Hugo!”
Ron lanciò
un’occhiata risentita a Hermione e lasciò a
malincuore quella meravigliosa e succulenta parte del tacchino.
Intanto Lily era seriamente
impegnata in un’impresa a dir
poco titanica: insegnare “Jingle Bell” al
centrotavola.
“Ma lo sa che
è una canzone natalizia?” domandò Rose.
“Shh! Non
dirglielo…” rispose Al.
“Teddy, fai gli occhi
da gatto?” urlò James per farsi
sentire dal cugino dall’altra parte del tavolo.
“Stiamo mangiando,
comportati bene!” rispose Andromeda,
bloccando ogni iniziativa.
“James! E’
Firewhisky quello che vedo nel tuo bicchiere?”
“Noo…”
“James!”
“Ma papà,
non è colpa mia! I bicchieri si riempiono della
bevanda preferita!”
“Accio
bicchiere!” gridò Ginny puntando la bacchetta.
“George, va bene i
bicchieri sono stati un bellissimo regalo…ma
pure gli alcolici?” disse Harry ridendo.
“Non è
certo colpa mia, sei tu che dovresti domandarti come
mai la bevanda preferita di tuo figlio è il
Firewhisky!”
“Mmhh…Fammi
pensare… Forse perché suo zio glielo ha fatto
assaggiare?”
George ignorò
l’insinuazione alzando gli occhi al cielo e
continuando tranquillamente a mangiare.
Insomma, sbuffi e bicchieri
requisiti a parte, l’allegria
della cena attraversava tutti i partecipanti.
Quasi tutti.
Due invitati mangiavano a testa
bassa, evitando
accuratamente di soffermarsi troppo sulla prova evidente del declino
della
società magica che li stava circondando.
Il sangue del loro sangue,
invece, parlava a bassa voce con
il suo futuro-ex-migliore-amico, ridendo ogni tanto.
Ogni tanto Draco sentiva lo
sguardo di quella che doveva
essere sua zia posarsi su di lui, sguardo che lui cercava di evitare in
tutti i
modi.
Va
bene tutto, però
fare pure il simpatico con Andromeda Tonks: no.
Astoria mangiava lentamente,
portandosi la forchetta alla
bocca, con fare regale.
Le sue movenze stonavano con
quelle del resto degli
invitati, tuttavia era così abituata a sentirsi a proprio
agio in ogni
situazione, che tutto sembrava fuorché inopportuna.
Osservava con attenzione Ginny
ed Hermione, cercando di
capire da una loro parola o gesto, il momento adatto per agire.
Le due cognate,
però, sembravano impegnate nella
degustazione di ogni piatto della cena, conversando e ridendo
amabilmente,
apparentemente dimentiche del loro piano diabolico.
Ma c’era qualcuno che
non l’avrebbe dimenticato tanto
facilmente.
“Potter, questi
meravigliosi ehm…conigli-gnomi che
consegnano queste specie di…uova…sono opera
tua?”
Chiese Draco guardando
sarcasticamente l’uovo decorato, non
benissimo diciamo la verità, che aveva davanti a
sé.
“No, in
realtà erano una parte della punizione di Lily.”
“Davvero
un’idea geniale.”
“Sentiamo professore,
lei come ha punito suo figlio?”
domandò Ginny acida.
Fu Astoria a rispondere.
“Abbiamo ritenuto che
punire Scorpius per qualcosa che fa
tutti i giorni a casa, non fosse molto coerente.”
“Tutti i giorni vi
Euforizza?” s’ intromise Hermione.
“No, no. Intendevamo
i dispetti agli elfi domestici.”
Concluse Malfoy, sorridendo allo sguardo sconvolto di Hermione.
Rose tossì
sonoramente e fulminò Scorpius, che si fece
minuscolo nella sedia.
“Ma non era stato un
incidente?” chiese Lily, con lo aria un
po’delusa.
Draco rise.
“Non credo sia il
caso di parlare di queste cose!” disse
Teddy tentando di cambiare argomento.
“Ho lavorato molto
contro il maltrattamento degli elfi
domestici”. commentò Hermione altezzosa.
“Beh, non potresti
andare d’accordo con nostro figlio”
rispose Astoria freddamente.
“Tappare la bocca al
nostro elfo lamentoso è stata la sua
seconda magia.”
“E la prima qual
è stata?” chiese James ironico.
“Guardate che belli
quei conigli che…” tentò di dire
Scorpius.
“Ha provocato
un’orticaria a due bambini Babbani.”
Dopo le parole di Malfoy, tutta
l’allegria si spense
immediatamente.
Tra i ragazzi si alternavano
sguardi imbarazzati e tristi,
gli adulti si guardavano significativamente, tutti tranne Harry, che
non osava
muovere un muscolo.
“Anche Zio Harry da
piccolo ha gonfiato sua Zia Babbana”.
Provò a dire Teddy, per risollevare la situazione.
Ci fu qualche mormorio
d’assenso, ma tutti sapevano che non
era la stessa cosa.
“Harry, non
c’era qualcun altro che aveva provocato
un’orticaria a dei Babbani?” cominciò
Ron.
Hermione tentò di
bloccarlo, con la mano, ma lui la ignorò.
“Qualcuno tipo lo zio
di Tu-Sai-Chi?” concluse.
“Hei!”
protestò Scorpius.
D’accordo,
forse mi
sono divertito con gli elfi, ma ora ho smesso. Qui però sono
stato messo alla
stregua di un Mago Oscuro!
“Non esageriamo, ero
un bambino! Avevo quattro anni e quegli
stupidi Babbani, non mi facevano passare per andare al bagno!”
“Forse
perché non era il tuo turno tesoro.” Disse calma
sua
madre.
Al rise, ma
un’occhiataccia di sua madre gli suggerì di non
andare oltre.
“Il nostro Scorpius
sa qual è il suo posto.” Proferì
Malfoy,
orgoglioso.
“In fondo alla
fila?” chiese Lily senza alzare la testa dal
suo piatto.
“Almeno prima di un
Babbano concedimelo!” commentò Scorpius
sorridendo.
Il calcio che gli
arrivò da Al fu piuttosto superfluo, aveva
capito benissimo da solo di aver parlato troppo.
Ammesso che quel gesto fosse
solo un avvertimento e non ci
avrebbe giurato.
“Cos’è
che ti dovremmo concedere?” chiese Lily, guardandolo,
visibilmente offesa.
“Oh, avanti
scherzavo…”
“Non ne sono
così sicuro!” disse James, ogni traccia della
sua tipica allegria sparita.
“Mi conoscete, non
crederete sul serio che…”
“Ti credevamo quando
ci dicesti che era un incidente la
fattura agli elfi…” iniziò Rose.
“…ed
è stato uno sbaglio” concluse Hugo.
Draco era a dir poco entusiasta
della piega che stava
prendendo la conversazione.
Tentò quindi di
peggiorare le cose.
“Avanti figliolo, non
serve giustificarsi. Sai come la
pensano loro dei Babbani, parliamo di cose che avete in
comune…”
“Malfoy, non ti
permettere di giudicarci.” ringhiò Harry,
infastidito.
“Forse sarebbe meglio
dire che noi sappiamo come la
pensate
voi su Babbani.” puntualizzò Hermione.
“È
necessario parlare di loro?” provò a dire Scorpius.
Rose lo guardò
gelida.“Tra di loro ci sono i miei nonni.”
______________________________________________________________________________________________________
P.S. Andromeda for
president! Scusami se non ti sto trattando benissimo... Ma prenditela
con tuo nipote!;-)
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Capitolo 10 *** ...La magia segreta di Lily ***
“È
necessario parlare di loro?” provò a dire Scorpius.
Rose lo guardò
gelida.“Tra di loro ci sono i miei nonni.”
...La
magia segreta di Lily
Il silenzio che
seguì questa affermazione si era visto poche
volte in casa Potter.
Scorpius aveva la testa bassa e
un’espressione da incompreso
in viso, mentre tutti gli altri ragazzi mangiavano fingendo
indifferenza.
Gli adulti (ma lo erano
davvero?) si mossero a disagio
guardandosi tra loro.
Teddy si decise a
parlare.“Lily una volta ha completamente
distrutto una bancarella Babbana al mercato.”
“Cooosa?”gridò
Ginny, strozzandosi.
“Ma non dire
assurdità!”
“L’hai
detto!”urlò Lily. “Avevi giurato di non
dirlo!”
Rose guardò
sconvolta sua cugina. “L’hai fatto
davvero?”
“Non l’ho
fatto a posta!Avevo otto anni e loro mi hanno
preso in giro perché volevo pagarli con dei falci, cosi mi
sono arrabbiata…”
“Ma perché
non ce
l’hai detto subito?” chiese Harry.
“Avevo paura del
vostro giudizio…Così ho fatto giurare a
Teddy di non dirlo.”
“Bella
mossa!” commentò Al.
Draco si mise a ridere.
“Mi sa che anche un
altro Potter doveva finire a
Serpeverde.”
“Papà!”
tentò di dire Scorpius, ma l’occhiata che
ricevette come
risposta lo fece tacere.
“Mi sembra che stiate
esagerando, io ne ho sempre combinate
di tutti i colori, senza risparmiare Babbani o maghi, eppure non sono
certo
finito ad Azkaban.” affermò George.
“Sono
d’accordo con Teddy” disse Al. “Scorpius
è a posto. Ci
ha pure aiutato a sistemare quel moccioso che aveva chiamato Hoover
Sanguesporco!”
Draco spalancò gli
occhi.“Ehhh?”
“È quello
che abbiamo riempito di pustole nel di dietro.”
Puntualizzò Scorpius.
George e James si scambiarono
il cinque ridacchiando.
Astoria inarcò un
sopracciglio,pensierosa.“Pensavamo
l’avessi fatto per divertirti.”.
“È stato
molto divertente, infatti.” rispose Al,
intromettendosi senza motivo.
Ma Scorpius aveva afferrato
benissimo il senso del commento,
per questo non rispose, guardando il suo piatto con molto interesse.
Draco, dal canto suo, era
sempre più sconvolto e disgustato
dall’andamento della serata.
Non solo non era riuscito a far
litigare quei mocciosi
decentemente, ma stava scoprendo che suo figlio era addirittura un
filo-Babbano, dopo tutta la fatica che aveva fatto per educarlo come un
perfetto razzista.
Nessuno pensava più
alle fatiche che fa un genitore per
educare suo figlio come Salazar comanda, anzi!
Basta un niente e ti ritrovi
con tuo figlio che, non solo è
il miglior amico di un Potter, ma li aiuta ad organizzar vendette
contro chi
esprime liberamente la propria opinione riguardo al pedigree di un
alunno!
L’armonia della
serata sembrava ristabilita, in poco tempo
tornò il tipico brusio che attraversa ogni sana
“mangiata” in compagnia e
nessuno sembrò più pensare alla piega presa poco
prima.
Quasi
nessuno.
“Rose mi passi il
sale?”
“Lily, ti dispiace
passare il sale a Malfoy?”
“Grazie
Lily…Rose, non ci credo! Sei ancora arrabbiata con
me!”
Nessuna risposta.
“Le
passerà, tranquillo… sai che è
sensibile su quest’argomento!”
lo consolò Al.
“Ancfè io
sfono scenscibile!” tentò di dire Hugo, ma la
quantità di cibo nella sua bocca gli impediva
d’essere molto chiaro.
“Dio mio non sono
riuscita né a correggere mio marito, né a
salvare mio figlio...sono un fallimento!” disse triste
Hermione, mentre Ginny
le carezzava una spalla con aria comprensiva.
“Cvhè
scè?”
“Nulla Ron. Continua
a mangiare.”
Nel frattempo George e Teddy
ridevano di sottecchi, mentre
guardavano Draco litigare con il suo tovagliolo, che non voleva proprio
saperne
di stare al suo posto e continuava a cercare di strangolarlo.
Se
becco l’infame che
ha stregato sto coso lo sistemo! Maledetto…
“Incendio!”
ruggì
al colmo dell’esasperazione.
Mentre l’ex-
tovagliolo bruciava era di nuovo tornato il
silenzio.
Tutti si guardarono, indecisi
su cosa fare.
“Sei
ridicolo!” disse infine Astoria, prima di scoppiare a
ridere, seguita dal resto dei presenti.
Draco ghignò,
compiaciuto di trovarsi ancora una volta al
centro dell’attenzione e non si offese troppo.
James e George, si cacciarono
sotto il tavolo tenendosi la pancia,
tentando di darsi una calmata, mentre Teddy li prendeva a calci per
farli tornare
su.
“Non è
buona educazione stare sotto il tavolo!”
“Ah, e tu sei un
esperto d’educazione, vero?” ribatté
tagliente
Andromeda.
“Ho imparato dalla
migliore, baby”.
Ad Harry andò di
traverso la
Burrobirra e Ron
dovette passare un minuto buono tirandogli sonori colpi nella schiena,
che
suscitarono il commento scandalizzato di Andromeda.
“Ma non gli
farà male?”
“Figurati!”
urlò Al.“Zio Ron stai facendo troppo piano!
Aspetta che arrivo io!”
“Stai
seduto!” gridò Ginny, suscitando un nuovo attacco
di
risa.
Qualche minuto dopo, nonostante
si fosse spenta l’ilarità,
tutto procedeva in armonia.
La stessa Rose sembrava aver
dimenticato i nervosismi di
poco prima e passò di sua spontanea volontà la
maionese ad un sorridente
Scorpius, senza bisogni di intermediari.
Ecco, in questo momento sono in
un vicolo cieco.
Potrei tentare di farvi capire
la condizione in cui si trovano
i miei personaggi attraverso i loro comportamenti, espliciti o
impliciti, come
sono solita fare, ma questa volta no.
Voglio spiegare chiaramente ai
miei quattro lettori come
stanno le cose: diciamocelo chiaramente, conosciamo i nostri
protagonisti da
sette anni, anche se non li abbiamo visti per diciannove abbiamo
abbastanza elementi
per sapere di che pasta son fatti.
In sette anni, vi pare che
siano mai riusciti a portare a
termine un piano con successo?
No, perché anche se
sono qui a raccontarvi una storia
contorta e assurda, assistendo passivamente alle azioni di questi
personaggi e
tentando umilmente di raccontarvele, la prima domanda che mi sorge
spontanea è:
ma non l’hanno ancora capito che sono negati?
Non so voi, ma a me vengono in
mente un paio di cose, come
quando erano convinti che Piton volesse rubare la Pietra
Filosofale
o che Malfoy (Malfoy!) fosse
l’erede
del Serpeverde, oppure quando, entusiasmati da un consiglio del loro
Falso
Professore di Difesa Contro Le Arti Oscure decisero di diventare Auror.
Insomma, davvero credevate che
sarebbero riusciti a
combinare qualcosa di così subdolo, ma allo stesso tempo astuto?
Avevo confidato in Malfoy e
consorte che, converrete con me,
sono decisamente più abituati a certe manovre, ma finora
sono stati piuttosto
deludenti.
Tuttavia, bisogna anche
precisare una cosa.
Se c’è una
qualità di cui il nostro amato Trio dispone in
abbondanza è la meravigliosa, divertente, emozionante,
distruttiva,
inconcepibile capacità di combinare disastri.
E la parte che sto per
raccontarvi tra poco parla proprio di
questo meraviglioso, divertente, emozionante, distruttivo,
inconcepibile
disastro.
Ma soprattutto: di come
tentarono di uscirne fuori.
________________________________________________________________________________________________________________
Vorrei ringraziarvi per benino,
ma giuro che il mal di testa mi sta uccidendo...giuro che per il prox
capitolo farò un ringraziamento come Dio comanda!
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Capitolo 11 *** Una ***
UNA
"ININFLUENTE" DISAPPROVAZIONE
Ritorniamo alla scena
principale e più interessante: la
cena.
Come sappiamo, tutto stava
procedendo per il meglio, una
strana segreta alleanza era stata stretta tra le famiglie
Potter-Weasley-Malfoy, con lo scopo di distruggere la scomoda amicizia
dei loro
figli, ma ora qualcosa era cambiato.
Dopo un, diciamolo, goffo
tentativo di mettere in luce la
più classica delle differenze tra le due famiglie, nessuno
aveva provato a fare
ulteriori danni.
Teddy, da parte sua, era molto
orgoglioso dei cugini e del
modo in cui avevano evitato un potenziale disastro, tanto che iniziava
a
rilassarsi e a godersi veramente la cena.
Chi invece era davvero, davvero
nervoso era Draco.
Prima di tutto, non era
più a centro dell’attenzione e,
secondariamente, suo figlio e la giovane Potter, parlavano sotto voce e
ridevano con aria complice.
Mi
viene da vomitare.
“È più dura di
quello
che ci aspettavamo.” Disse Astoria, dando voce ai pensieri
del marito.
Improvvisamente, qualcosa
scattò nella mente di Malfoy.
“Potter! Weasley!
Granger!” ruggì. “Riuniamoci.”
Il mitico Trio si
guardò preoccupato e confuso, mentre era
di nuovo calato il silenzio sulla tavolata.
Lentamente si alzarono e Harry
fece strada agli altri,
andando verso il salotto, con un’aria tutt’altro
che allegra.
Teddy inarcò le
sopracciglia, nervoso, guardando George, che
comprese all'istante.
“Hey
Ronnie!” urlò. “Ho un regalo per
te!”
E gli lanciò
qualcosa che tutti gli invitati percepirono
come una massa volante rossastra.
Ron lo prese al volo e si
accorse che era un cravattino
Babbano, piuttosto comune, ma che lui non aveva quasi mai visto.
Non fece in tempo ad aggrottare
le sopracciglia per lo
stupore che questo gli si era già annodato al collo e aveva
tutte le intenzioni
di non staccarsi facilmente.
Pazienza,
lo leverò
dopo.
Il
salotto era piuttosto
illuminato e l’odore del cibo proveniente dalla cucina dava
alla stanza un non
so che di familiare.
Malfoy
camminò impettito fino in
fondo e si girò, rosso di rabbia.
“Potter,
i nostri figli stanno
tubando!” ruggì.
Harry
non riuscì a trattenere una
risata.
“Ah,
sì?” rispose inarcando un
sopracciglio, palesemente divertito.
“Cristo
Potter! Sei totalmente
cieco, stupido…o cosa?”
Ora
anche Hermione e Ron
ridevano.
“Avanti,
Malfoy sono solo dei
ragazzi... non vuol dire niente!”
“Granger
taci! Vorrei vedere se
tu figlio facesse così con la figlia della Brown!”
Hermione
impallidì e il marito
ebbe la brillante idea di tacere.
“Il
punto è che noi dovevamo
farli litigare!” urlò Draco, molto provato.
“Invece sono più amici di prima!”
“Non
sembra aver preso da te,
Scorpius…Non è così male!”
azzardò Harry.
“Preferirei
bruciare all’inferno
insieme a tutti i miei averi piuttosto che sapere mio figlio culo e
camicia con
un Potter!”
“Arrenditi,
è così.”
“Mio
Dio Potter! Tu eri
d’accordo…anche voi!” disse rivolgendosi
agi coniugi Weasley.
“Beh,ma…”iniziò
Ron.
“Weasley taci, non
dire nulla. Lo so che sei così allegro
perchè Scorpius sembra essere più legato ai
Potter!”
Colpito
e affondato.
Ron distolse lo sguardo
imbarazzato, allargandosi il
farfallino con fare colpevole.
“Ron!”
disse Hermione guardando in marito con aria truce.
“Beh, un
po’ sono contento, ok?” sbottò alla fine.
Draco sembrava sul punto di
rispondere con qualcosa di
davvero poco carino, ma Harry lo interruppe.
“Senti Malfoy,
nessuno è felice di come stanno le cose, come
potrebbe essere diversamente? Ma loro sono amici…”
“E hanno
già superato le loro differenze.”
continuò
Hermione. “Dire che approviamo sarebbe
un’assurdità, lo so. Non possiamo fare
altro che ritirarci dietro ad una tacita e
delusa, ma ininfluente, disapprovazione.”
“Bla bla bla Granger.
Vi ricordo che io non sono un
Filo-Babbano come voi e mi sono sempre impegnato per dare un certo tipo
di
valori a mio figlio…”
“E grazie al cielo,
hai fallito…” ribatté acido Ron.
“Già e ora
mi trovo a fronteggiare il problema delle pessime
compagnie che il mio erede ha scelto.”
“Ti ricordo
Malfoy” disse Harry dolcemente. “Che se non
fosse per queste pessime compagnie non avresti nemmeno un
erede.”
Draco scoppiò in una
risata amara.
“Ah, quindi
è così Potter? Quando le tue doti diplomatiche
sono ad un vicolo cieco ricorri alla tecnica
Io-Vi-Ho-Salvato-Ubbiditemi? Tutto
il mondo magico sa chi sei e cosa ti deve, ma questo non ti autorizza
ad
imporre la tua suprema opinione. Non mi piaci, non mi sei mai piaciuto
e non mi
interessa piacerti in un futuro prossimo.”
Harry sembrava offeso, ma
decise di non peggiorare la
situazione.
“Malfoy qui noi non
c’entriamo nulla! Guarda i nostri figli,
caspita! Pensi davvero di riuscire a separarli?”
“Penso proprio di
sì, con o senza di voi.” Affermò
risoluto
Draco.
“Allora temo proprio
che potresti farti odiare da tuo
figlio.” Rispose Harry.
“È un
rischio che posso correre.”
“Lo
state correndo
tutti, temo.”
I quattro si girarono verso la
voce all’ingresso.
“Andromeda che ci fai
qui?” chiese Hermione.
“Vi metto al corrente
di un disastro.
5
minuti prima. In Giardino.
“Zio,
cos’hai tirato a Ronnie piccolino?” chiese James
sghignazzando.
“Oh, lo vedrete
ragazzi, è geniale! Una mia nuova
invenzione. Ho preso l’idea da certi film babbani: 007”
“00 cosa?”
domandò Hugo.
“Ora
vedrai.” Disse Teddy, sventolando la mano, con un gesto
impaziente.
George posò sul
tavolo qualcosa di terribilmente simile ad
una radiolina di colore viola acceso, e gli puntò contro la
bacchetta.
“Il mio nome
è Bond…George Bond!”
La Cosa-Tipo-Radiolina,
prese a ronzare e iniziò a fluttuare posandosi verso il
centro del tavolo, a
circa tre metri d’altezza.
- Zzzz…..Potter, sei
totalmente cieco,stupido…o cosa?-
“Cazzo”
sussurrò Ginny in modo alquanto udibile e anche
molto convinto.
Astoria non disse nulla, ma una
cosa era certa: mai un tale
epiteto era stato utilizzato più a proposito.
______________________________________________________________________________________________________
Continua...
Scusate...
Scusate
il ritardo, questo capitolo un po'...come dire? mediocre mi pare la
parola adatta...
Ma
è stato scritto e pubblicato velocemente, dalla vostra
autrice stravolta dagli impegni scolastici e dai vari mal di
testa/pancia...
Scusate sei miei ringraziamenti sulle recensioni meravigliose che mi
fanno tanto piacere non sono mai nè lunghi nè
appropriati, giuro che io faccio del mio meglio, ma già
scrivere i capitoli, credetemi, è dura...
A
presto e grazie a tutti i miei lettori/commentatori!^^
|
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Capitolo 12 *** Conseguenze delle conseguenze di una Malandrinata ***
Buon
pomeriggio!^^ Scrivere questo capitolo è stato molto
divertente (anche se non è che sia allegrissimo...). Volevo
precisare che se nei discorsi troverete delle frasi non proprio
scorrevoli..beh è una cosa voluta. Trovo che siano
bellissimi i testi dove i personaggi infuriati fanno monologhi perfetti
e precisi, ma volevo dare un po' di "veridicità" a questa
litigata...
E
non so voi, ma io quando litigo fra un po' balbetto, figuriamoci se
collego bene le proposizioni coordinate! Buona lettura!^^
Conseguenze delle conseguenze di una Malandrinata. Parte
1°
I quattro genitori
Più-Odiati-Del-Mondo, corsero in giardino.
Alcuni dei presenti erano
ancora seduti, tra cui George e
Teddy, che guardavano con molto interesse un insetto che svolazzava
sopra di
loro.
Questo però non gli
impedì di sentire lo sguardo
fiammeggiante di Hermione dietro di loro.
Li
ucciderò entrambi.
Astoria le diede una gomitata.
“Non è il
momento” le disse indicando i giovani rampolli
Potter-Weasley-Malfoy che, appartati, discutevano scrollando la testa e
guardando verso di loro.
La più infuriata
pareva essere Rose, capelli al vento e
orecchie rosse, che si sbracciava senza il minimo pudore, marcata
stretta da
Lily che era salita su uno sgabello (ma da dove veniva?) per essere la
più alta
a lamentarsi (un record proprio importante!).
Hugo da parte sua annuiva agli
urli che lo circondavano
senza capire molto.
James, invece, girovagava
lì intorno a testa bassa,
calciando qualche pietra senza proferire parola.
Guardandolo, Harry
provò una fitta d’enorme dispiacere che
lo colpì in mezzo allo stomaco.
Ho
deluso mio figlio.
Al e Scorpius invece
chiacchieravano a voce bassa, senza
sorridere e scrollando periodicamente la testa.
Per circa venti secondi nessuno
si accorse dell’apparizione
del Quartetto-delle-Malefatte, fino a quando un urlo simultaneo (e
incomprensibile) di Rose e Lily non riportò tutta
l’attenzione su di loro.
Hermione tentò di
avvicinarsi con aria comprensiva.
“Non
muoverti!” ringhiò Rose con la bacchetta in mano.
“Non ti è
concesso fare magie fuori dalla scuola.” Rispose
calma sua madre.
“…E
comunque ci metteremmo due secondi a disarmarti” fu il
puntualissimo commento di Ron.
Hugo fulminò il
padre.
Perché
non sta mai
zitto?
“E allora? Mi
farò sospendere, così la mia cara mammina si
suiciderà dal dispiacere!”
“Rose, è
evidente che sei fuori di te!”
“Certo che lo
sono!”. Urlò con le lacrime agli occhi e in
mano la bacchetta tremante.
Al si avvicinò e le
posò le mani sulle spalle.
“Calmati ora, metti
via quel bacco di ciliegio”.
“Grazie
Al.” Disse Harry, ma ricevette come risposta solo
un’occhiata infuriata.
Perfetto.
Siamo a
posto.
“Tu non sei di certo
meglio…Signor Potter” sbraitò Lily, che
moriva dalla voglia di insultare quell’infame di suo padre.
“Senti…”
“Mi avete
punito!” gridò. “E anche
duramente…tutto per…uno
stupido scherzo! Fate i moralisti, qui non si fa, non si deve e
poi…architettate
tutto questo!” nel frattempo James era arrivato alle sue
spalle per trattenerla.
“Sono la figlia dei
più imbecilli del mondo magico, due
stupidi razzisti al contrario, cosa l’hai ucciso a fare quel
pazzo se poi tu
non vuoi che i tuoi figli frequentino un Purosangue?”
“Non è per
questo!” tentò di giustificarsi Harry.
“Come
potete pensare questo di noi? Il sangue non c’entra
niente…sono le persone che
non ci piacciono e che non credevamo adatte a voi…”
“Papà
svegliati” lo interruppe Al. “Io sono un
Serpeverde,
le persone adatte a me sono quelle nella mia casa, come
Scorpius.”
“Noi non potevamo
saperlo” disse Hermione, che si stava
agitando. “Ci avete sempre tenuto tutto nascosto, vedevamo il
giovane Malfoy
come una copia del grande, come potevamo immaginare che il vostro
rapporto
fosse così…così…”
“…normale?”
la aiutò James, ma senza nessuna buona
intenzione. “Noi siamo dei ragazzi e siamo amici e
voi…Merlino…la mamma mi
aveva perfino detto che era felice del fatto che avessimo superato le
vecchie
divergenze e papà…eri lì ad annuire
così soddisfatto…che ipocriti!”
“Che
stronzi” puntualizzarono Al e Lily all’unisono.
E ovviamente, per toccare
davvero il fondo, non poteva
mancare la battuta di Ron: “Beh, ma ora non ci interessa
più. Potete restare
amici.”
Una serie d’occhiate
ostili e scettiche lo circondarono.
La famiglia Malfoy, non osava
aprire bocca, era dall'inizio
della discussione che padre e figlio si scrutavano.
Ovviamente Draco era certo di
aver agito nel migliore dei
modi, quindi perché lo stava guardando con quella stramaledetta aria schifata?
Doveva fare qualcosa.
“Scorpius, credo che
sia ora di andare.”
Suo
figlio, il
sangue del suo sangue, il suo unico erede fece qualcosa di davvero
imprevedibile e fidatevi, dopo una giornata come quella, nessuno
credeva di
potersi stupire ancora di più.
Si mise a ridere.
Una risata sguaiata, forse
anche un po’ amara, ma che non
riusciva evidentemente a fermare, pur sapendo che non era né
il luogo né la
situazione adatta per lasciarsi andare a moti
d’ilarità.
“Papà”
tentò di dire calmandosi. “Io ti odio. Non vado da
nessuna parte con te.”
Un colpo di tosse di Mister
Tatto, Ron, segnalò che si stava
trattenendo dal ridere.
Astoria, che era ancora seduta,
alzò un sopracciglio, segno
del suo evidente stupore.
Malfoy restò
immobile e impassibile per qualche secondo,
prima di ghignare.
“Tutti i figli odiano
il padre. Ma tu mi obbedirai
comunque.”
Scorpius alzò un
sopracciglio (come la madre) ed assunse
un’espressione talmente sprezzante, che a Harry parve di
rivedere il Draco di
vent'anni prima.
“Non tutti i figli
odiano il padre. Solo quelli che ne hanno
uno che trama per rovinargli la vita.”.
Al annuì.
“E qui ce ne sono almeno tre.”
Malfoy diede segni
d’insofferenza e nervosismo.
“A me non interessa
se i mini Potty e Weasel odiano i loro
genitori…”
“Questa non
è una novità, papà. Non ti interessa
nemmeno se
ti odia tuo figlio…”
“Non
esagerare” disse Astoria che si era avvicinata.
“Mamma per favore,
non ti intromettere, lo so che in mezzo
ci sei anche tu.”
“Ci siamo tutti in
mezzo. L’abbiamo fatto perché credevamo
fosse la cosa giusta…”
Un sonoro (e maleducato) sbuffo
di James, la interrupe.
“Con tutto il
rispetto signora
Malfoy mi pare evidente che abbiate pensato solo alle vostre stupide
antipatie,
inutile cercare scuse…”
“Non avrebbe potuto
dirlo meglio”. Sbraitò Al.
“Quindi avete
intenzione di restare per il resto della
vostra vita in fondo al giardino ad odiarci?” disse Harry
accigliato.
Lily alzò gli occhi
al cielo e gli fece il verso.
“Magari potremmo
andarcene” propose Rose, risoluta.
Hermione sorrise.
“Certo…e dove?”
“A casa dello Zio
George”
“Cooosa?”
gridò Ron, voltandosi verso il fratello che ora
guardava verso di loro, severo.
“Li preferiresti in
mezzo ad una strada?”
“Li preferisco a casa
loro!”
“Allora dovevate
pensarci prima di tentare di manipolarci
come soprammobili!” urlò Rose.
“Ce ne andiamo anche
noi” disse Lily.
“Io
pure.”aggiunse Scorpius.
“Tu non ti muovi di
qui!” ringhiò Malfoy verso il figlio.
“Che razza di idee ti mettono in testa questi qua? Lascia
stare le stupidate e
torna a casa a tirare calci agli elfi domestici e, taci
Granger, non voglio più sentirti fare certi
discorsi.”
Scorpius guardò suo
padre con un’aria di sfida talmente
palese che riuscì a comprenderla addirittura Ron.
Ad un cenno di James, George si
alzò e si avviò verso il
salotto, seguito dai ragazzi.
L’unico che si
girò a guardare verso di loro, per una
frazione di secondo, fu Hugo. Ma non disse nulla.
Nel giro di qualche secondo
erano stati inghiottiti dalle
fiamme verdi, sotto lo sguardo attonito e impotente degli altri
invitati.
L’unico rumore erano
i singhiozzi di Ginny.
______________________________________________________________________________________________________
...CONTINUA!
Dal momento che oggi
c'è il sole e sono super allegra...
ringrazio(finalmente!) i miei super recensori:
potterina_88_: Non
sai quanto mi fanno piacere i tuoi commenti onnipresenti e i tuoi
incoraggiamenti!
Vale Lovegood: Hai
ragione, George è stato un po' crudele, ma secondo me ha
fatto bene... E poi mi faceva troppo ridere pensarlo in versione James
Bond!
JDS: Ti ringrazio x
gli auguri e ti informo che mi sono ripresa...ho passato un momento di
malinconia e non ero in grado di scrivere un capitolo di una FF come
questa che alla fine è allegra!^___^
Mary Robin: Sono
felice che ti sia piaciuto il capitolo...Hai visto? Non ci ho messo
troppo ad aggiornare!^^
Poi ringazio ovviamente tutti
coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e anche SakiJune che anche
se non la sento da un po' (spero non sia perchè non ti piace
più la storia...:-( ) mi ha incoraggiato a continuare la FF
Aspettando la.... punizione! (insieme a Vale, B. Bellatrix e rosy823)
E ricordate... COMMENTARE
ALLUNGA LA VITA E INCORAGGIA L'AUTRICE AD AGGIORNARE VELOCEMENTE!
(una volta ho letto un'autrice
che scriveva "finchè non arrivo a 30 commenti non aggiorno,
giuro che non faccio così, aggiornerò cmq...XD
Però commentate!^^)
|
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Capitolo 13 *** Oh, Merlino! ***
Buon
Pomeriggio! Eccomi di nuovo tra voi con un nuovo capitolo! (ho fatto
presto vero??^^)... In realtà l'ispirazione non era
tantissima, ma visto che avete preso MOOOLTO seriamente la questione
"commentate e aggiornerò presto" (cosa che mi ha fatto
sentire una lurida mercenaria...sigh sob), non ho potuto fare a meno di
impegnarmi per sfornare presto il nuovo capitolo! BUONA LETTURA
Oh, Merlino!
“Oh avanti
Gin…”
“Ronald, vedi di
tacere se ci tieni alla pelle”
“Hei, guarda che io
non ho fatto nulla!”
“Ah giusto! E quindi
la frase ‘non ci interessa, ora potete
restare amici!’, l’ha detta
Grattastinchi?”
“Hermione non ti ci
mettere pure tu!”
“Oh finitela un
po’!” si lamentò Harry. “Vi
sembra il caso
di litigare? I nostri figli se ne sono andati di casa.”
“Mio figlio se
n’è andato di casa, i vostri sono a trovare
un parente!” ruggì Malfoy che era da circa venti
minuti che attraversava a
lunghi passi, avanti e indietro, il giardino dei Potter.
Mio
figlio NON è a
casa di un Weasley, mio figlio NON è a casa di un Weasley,
mio figlio NON è a
casa di un Weasley, mio figlio NON è a casa di un
Weasley…
“Mio figlio
è a casa di un Weasley!” piagnucolò per
quella
che era la millesima volta.
“Ma non dovresti
preoccuparti del fatto che tuo figlio ti
odia?” domando Teddy, un po’ troppo sfacciatamente.
“Potter tienilo a
cuccia o ti giuro che alla prossima luna
piena non avrà più la testa per
ululare!”
“Stupeficium!”
La luce rossa dello
Schiantesimo s’infranse appena sopra la
spalla di Draco, ma lo sguardo di chi l’aveva lanciato,
Andromeda, bastava a
far comprendere l’avvertimento sottinteso in quel gesto.
Malfoy tacque e
guardò sua moglie che aveva tutta l’aria di non
appoggiarlo e questa cosa non gli piacque.
Ora
pure lei si mette
contro di me.
“Non sono contro di
te” gli comunicò Astoria con una
perspicacia sconvolgente. “La questione è
semplice, dobbiamo riportare a casa
Scorpius e il tuo atteggiamento non è molto produttivo,
anzi. Ormai mi sembra
evidente che come minimo dobbiamo accettare questa…amicizia.”.
“Ma che intuizione
acuta!” disse acida Ginny. Non le
sembrava proprio il momento di fare l’educata con loro,
soprattutto
considerando che i suoi figli se n’erano appena andati a
causa di Scorpius.
Va
bene, forse la
colpa è anche nostra.
“Forse?”
domandò scettico Harry.
E quel giorno si
scoprì che la lettura del
pensiero, esisteva. Altro che Legilimanzia.
“Basta con le
stupidate!”affermò decisa Hermione, rivolgendosi
un po’ a tutti, anche a chi legge o scrive.
“Bisogna trovare una
soluzione.”
Tutti annuirono, ma senza molta
convinzione, un tale
ammutinamento da parte della prole aveva buttato giù molti
animi, tranne le
solite eccezioni.
“Prendo la Metropolvere,
tre minuti e mio figlio sarà a casa.”
“Draco Lucius Malfoy,
non ti muovere da lì...Sempre se ci
tieni alla vita.” L’urlo di Astoria, di solito
così composta e contenuta,
sconvolse un po’ tutti e bloccò ogni iniziativa da
parte del marito.
“Anche
perché la casa di George è a prova di
intrusi.”
Sogghignò Ginny, dimentica per qualche momento del
cataclisma in cui si
trovava.
Il commento di Hermione giunse
perfetto per abbattere ogni
accenno d’ilarità.“E in questo momento
tra gli intrusi ci siamo anche noi”
“Evvai!” fu
la sarcastica risposta di Ron, che aveva
iniziato a lanciare pietre contro i conigli, alias gnomi.
“Guarda che se non
stai attento iniziano a risponderti!” lo
avverti Teddy, memore delle sue innumerevoli disavventure con quella
specie
assurda.
Un grugnito di risposta gli
comunicò quanto la sua opinione
fosse gradita.
Draco, dopo due meravigliosi
minuti di calma assoluta,
scoppiò.
“Come fate a non dire
niente a quel Cambia-Peluria! È colpa
sua se i nostri figli sono andati a casa di George
Weasley…mio figlio…a casa di
un Weasley. Mi prenda un colpo!”
“Malfoy, taci se non
vuoi che ti arrivi davvero un colpo!”
fu la gentile risposta di Harry.
“Vabbè,
tutti i torti non ce li ha…”
“Ron!”
“Hermione
è vero, lui ci ha sempre messo i bastoni fra le
ruote dall’inizio!”
“Io?” si
difese subito Teddy, sentendosi chiamato in causa.
“Guardate che se voi non aveste organizzato tutta questa
pagliacciata non
sarebbe successo niente, non prendetevela con me!”
“Ha ragione lui,
Ron” disse Ginny con un filo di voce.
“Anche se”
cominciò Astoria. “Noi avevamo già
compreso che i
nostri tentativi erano falliti e rinunciato ad ogni altro tipo di
intromissione, quindi il suo intervento ha portato solo risvolti
negativi.”
“Avevamo sbagliato da
principio a progettarlo.” Rispose stancamente
Harry.
Malfoy alzò un
sopracciglio, un ghigno iroso gli deformava
il viso.
“Oh avanti Potter!
Davvero nessuno di voi pensa che se
qualcuno avesse tenuto la bocca chiusa ora saremmo tutti felici e
contenti?”
Ron sbuffò a
disagio, combattuto tra il desiderio di
dimostrarsi il solito testone e il fastidio di essere
d’accordo con Malfoy.
“Perfino Lenticchia
mi da ragione!”
“Io non ti do
ragione, stupido furetto!”
“Ma vi
sentite?” tuonò Andromeda. “Invece che
pensare a come
riportare a casa i vostri figli, state qua ad incolparvi a vicenda o a
discutere a come sarebbe se questo o quello non fossero accaduti.
Quanti anni
avete? Invece di fare gli stupidi comportatevi da adulti e cercate di
far
tornare a casa i vostri figli perché, credetemi, non
sarà una cosa facile.”
“Amen”
disse Teddy, senza riuscire a trattenersi, ma non fu
preso in considerazione.
Gli
‘adulti’ si guardarono con aria afflitta, i Malfoy
in
particolare si sentivano molto abbattuti: adesso perfino ‘la Tonks’
gli dava lezioni
sull’educazione degli adolescenti.
“Riporteremo a casa i
nostri figli, parola di Hermione
Granger”.
“Non sarà
facile, ma ce la faremo, parola di Ron Weasley”.
“Useremo ogni mezzo,
lecito o illecito, parola di Ginny
Weasley”
“…”
Tutti si voltarono.
“Non so cosa dire,
parola di Harry Potter”
“Sei un cretino,
parola di Draco Malfoy”
“Oh
Merlino!” sospirò Astoria.
________________________________________________________________________________________________________
CONTINUAAA!!
RINGRAZIAMENTI A:
Potterina_88_: temo che un giorno le tue
lusinghe mi faranno montare la testa!:P Questa volta gli adulti l'hanno
combinata grossa davvero... Credo che nonostante quello che il mondo
magico pensa di loro, risentano molto del fatto di non aver avuto
un'infanzia serena ed è per questo che non vogliono
crescere! Adoro con tutta me stessa Teddy e mi fa piacere che abbia
avuto tutto questo successo... ^_-
freddymercury: mi fa piacere sapere che
sei un mio lettore, anche se hai recensito praticamente sotto ricatto
(:P), la battuta sui padri è liberamente
ispirata ad un commento che ha fatto mia nonna mentre stavo
scrivendo la storia...Saggezza popolare!^^
JDS: ci voleva un po' di giustizia no?^^
Diciamo che Draco è leggermente convinto di aver sempre e
comunque ragione...
mrs snape: anche io non vedevo l'ora di
far uscire questa storia, anche se non ero molto indecisa sul
"metodo"...alla fine mi sono risolta con il clichè della
conversazione origliata!:-P
Vale Lovegood: sicuramente dal loro punta
di vista i grandi hanno agito in buona fede...però, come
dice Silente non bisogna scordati com'è essere ragazzi!
Quindi ora dovranno tentare di uscire da un bel guaio!
maryrobin: poveri genitori e anche poveri
figli!:-P mi fa piacere che ti sia piaciuto il chap!^^
rebby: grazie x la fedeltà! Ma
sììì...*forza Draco!* io lo adoro,
adoro anche la sua coerenza un po' "cieca"... beh, ora le conseguenze
della malandrinata le subiranno loro...
Padfoot_07: Grassie!^^ Trovo che la forza
dei ragazzi sia nella loro unione, a differenza degli adulti che sono
dubbiosi e moooolto litigiosi...come si è visto anche sopra!
Princess_jadore: grazie mille!^^ Sono
sempre felice di riuscire a strappare un sorrisino...il mio scopo non
è sempre quello di far ridere, ma scrivere un FF piuttosto
allegra, solo che ovviamente mi lascio trasportare dalla mia parte
più stupida...:-P
Lily_Snape: Ho aggiornato presto,
visto?!?^^ Ho notato che le recensioni sono abbondate...allora ci
riprovo:
QUANDO CI SARANNO
1014 COMMENTI, POSTERò IL PROSSIMO CAPITOLO...(ahahahaahahahah)
(sto scherzando, tranquilli!XD)
(forse!XD)
E
RICORDATE, TANTI COMMENTI ISPIRANO L'AUTRICE!!
|
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Capitolo 14 *** Cose da pazzi ***
Inserto:
come nasce un capitolo di Sana Chang. Variante 1: sensi di
colpa direttamente proporzionali al tempo dell'ultimo aggiornamento che
mi portano, pur controvoglia a scrivere. Variante 2: illuminazione
fulminante che mi fa scrivere in mezz'ora un capitolo, divertendomi
come una matta.
Per
questo ringrazio DANCE,
grazie al tuo commento è partita x la Variante 2...ed ecco
qua il capitolo!
Cose
da pazzi
“Zioooo
c’è qualcosa da mangiare?”
Tre
ore, dodici
minuti, ventidue secondi.
“In alto a
destra”
CRASH!
Tre
ore, dodici
minuti, cinquantatré secondi.
“Oh scusa! Era quello
più in alto, ora riparo tutto!”
“Cavoli non ditemi
che era un prototipo di un nuovo scherzo…”
“Oh mio Dio James!
Sta esplodendo!”
“Ziooooooooo”
Tre
ore, tredici
minuti, cinque secondi.
“Arrivo, non toccate
nulla.”
George Weasley amava i bambini,
adorava i ragazzi e trovava
estremamente semplice stare in mezzo a loro e divertirsi come un matto.
Era
indubbiamente lo zio preferito, aveva sempre la battuta pronta e il
consiglio
giusto, era quello con cui ti faceva piacere passare un pomeriggio e
che a
Natale portava i regali più belli.
Quando sarebbe nato il piccolo
Fred sarebbe stato il padre
perfetto e tutti i suoi amichetti avrebbero invidiato suo figlio e
Angelina
sarebbe stata la mamma migliore del mondo, ma questo non
c’entrava niente in
effetti.
Il punto è, che
quando aveva accettato la richiesta dei suoi
nipoti e li aveva portati a casa sua ben tre
ore, quattordici minuti e sette secondi fa, mai avrebbe
immaginato questo.
E pensare che aveva quasi
gioito alla “fortuna” di avere
compagnia mentre sua moglie l’aveva miseramente abbandonato
per stare dietro
una cosa futile come il lavoro.
Eppure in questo momento George
aveva capito una cosa molto
importante, non avrebbe avuto figli, mai e per nessuna ragione e,
eventualmente, solo uno.
“Scusa George, questi
bicchieri sono normali o
autoriempienti?”
Tre
ore, sedici
minuti, due secondi.
“Sono
normali”
Mentre con sguardo vuoto
fissava la sua casa e lasciava che
quella massa di barbari la invadesse, pensava all’unica cosa
su cui valeva la
pena di soffermarsi: come liberarsi di loro.
Infondo i loro genitori avevano
sbagliato, ma avevano agito
d’impulso, sotto l’effetto della loro risaputa
stupidità, non è che si ci
potesse aspettare qualcosa di meglio, gli sembrava un esagerazione
scappare
così di casa.
“AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH”
Tre
ore, diciotto
minuti e venti maledettissimi secondi.
“Che
succede?”
“Lo spolverino si
muove!” urlò Hugo.
“Spolverino? Ma
quella è una Puffola Pigmea incinta, se la
disturbi è normale che si arrabbi! E poi, che diavolo
è uno spolverino?”
Rose sventolò una
mano. “Un oggetto Babbano, nulla d’importante,
è tutto sotto controllo zio!”
Tutto
sotto controllo.
Merlino, aiutami.
Tre
ore, venti minuti,
trentanove secondi.
“Scorpius! Mi passi
il sale?”
“Al volo
Lily!”
Ecco,
ora scommetto
che…
…CRASH!
Bene,
no anzi
perfetto. Io scrivo ai loro genitori.
Risoluto e vendicativo, George
avanzò verso la scrivania
dove teneva il materiale per la corrispondenza, prese la piuma e si
apprestò a
scrivere.
Pensò astutamente di
elaborare una missiva dove consigliare
o meglio, liberamente costringere, i suoi amati parenti a venir a
recuperare
quelle sottospecie di bestie, fece quindi appello a tutta la sua
abilità di
scrittore e diplomatico per mettere su una lettera decente.
Tre
ore, ventidue
minuti, quattro secondi.
Tic
tac tic tac, il
tempo passa insieme alla tua salute mentale: muoviti George!
“Zio
Georgeeee!”
“Dimmi Al.”
“Dove possiamo
metterci a dormire stanotte?”
“Sono certo che gli
gnomi vi faranno posto molto
volentieri…”
“Dai non
scherzare!”
E chi
scherzava?
“Sistemeremo i letti
qui in salotto.”
“Ok,
perfetto.”
Poi, dal nulla,
spuntò James: “Zio, possiamo andare a vedere
il tuo laboratorio?”
“Sì, ma
non toccate niente”
“Certo tranquillo. Ha
detto di sì! Andiamo!”
Sembrano
un branco di
bufali, possibile che si muovano sempre in gruppo, senza staccarsi
cinque
minuti?
Vabbè
che questa è l’età
del facciamo-tutti-tutto-insieme, però
c’è un limite alla decenza.
“Ziooooooo?”
Ma che
voce ha quella
ragazza?
“Dimmi
Lily?”
“Si possono mangiare
quelle gomme?”
“Quali
gom…NON TOCCATE NULLA!”
“AHHHHHHHHHHHHHHH”
“Oh Merlino, James
è sparito!”
“NON MUOVETEVI DI
LI’” ruggì George, correndo verso le
cantine.
Venti
minuti dopo:
Tre ore, quarantasei minuti,
cinquanta
secondi.
“Te la sei vista
brutta!” disse Scorpius posando una mano
sulla spalla di James.
“Macchè!
È stato fortissimo essere microscopici! Perché
non
vendi quelle gomme, zio?” chiese entusiasta.
George sembrava, o meglio, era
esausto. “Perché, come hai
notato, si diventa troppo piccoli e ci vuole un incantesimo per tornare
normali. Devo trovare il modo di far svanire l’effetto
automaticamente.”
“Potrebbe aiutarti
Hugo.” Propose Al.
“Infatti,
è molto portato nell’inventare cose assurde e
divertenti” concordò Rose.
“Ah
sì?” chiese George, sinceramente interessato.
Hugo arrossì.
“Un
pochino…” mormorò.
“Tranquilli, avrete
tutto il tempo del mondo per progettare
nuove cose.” affermò James convinto.
Uno di loro, uno a caso,
diciamo il più vecchio…
E il
più bello!
…impallidì
Tre
ore, cinquantun
minuti, un secondo.
George tornò
risoluto alla sua scrivania, doveva ancora
finire di scrivere la famosa lettera.
Devo
ancora iniziarla,
accidenti!
Intinse la piuma
nell’inchiostro e...
Si bloccò.
Una gocciolina nera
scivolò nella pergamena altrimenti
bianca, mentre il padrone la guardava con aria ebete, totalmente
svuotato da
ogni idea geniale o altro.
Maledizione
a loro, mi
hanno fatto passare l’ispirazione.
Se George Weasley avesse avuto
una coscienza, anche sotto
forma di Angelina, in quel momento la sua risposta sarebbe stata
“Tu non hai mai
avuto l’ ispirazione!”, per sua fortuna nessuno lo
informò di quell’insignificante
particolare e poté continuare a maledire i suoi nipoti che,
ricordiamocelo,
amava alla follia.
Quattro
ore.
“Zio, indovina chi
c’è?”
Fa che
siano i
genitori.
CRACK!
“Oh scusa George,
pensavo che…”
No,
Teddy NO!
Ispirato dalla forza della
disperazione, vicino alla follia,
scrisse:
Fratello,
sorella,
cognati, Malfoy:
VENITE
A RIPRENDERVI I
VOSTRI FIGLI SE VOLETE TROVARLI VIVI L’INDOMANI.
Con
affetto,
George
P.S.
Perché non siete
ancora arrivati?
_______________________________________________________________________________________________________________
RINGRAZIAMENTI AI LETTORI E A COLORO (36!!) CHE HANNO MESSO LA STORIA
TRA I PREFERITI...
E ora passiamo ai recensori:
Honey Evans: grazie mille, parola di Sana
Chang! Teddy è meraviglioso nella sua
sbadataggine, mi fa pensare alla mia amata Ninfadora! (sigghi)
Vale Lovegood: Onorata di aver suscitato
la sua ilarità! Dai, diciamo che non si odiano
così tanto come vorrebbero far credere!:-P
Lily_Snape: La ringrazio di avermi
recensito anche dal cell(com'è moderna!)...parola di
disgraziata!^^
maryrobin: grassie! Sono contenta che sia
piaciuto, anche perchè è stato scritto sotto la
variante 1!:-P
freddymercury: so che nel profondo dovrei
essere addolorata di averla costretta alla recensione forzata della FF,
ma... Sa com'è: sono ancora impossessata da George e non ho
una coscienza! Aspetto allora i commenti sui pupi!^^
Princess_j'adore: mmhh...diciamo che
George non li sta facendo esattamente esagerare e anche se dovesse
farlo avrebbe un secondo fine...anzi: uno solo!
elyranma:
come hai visto ho aggiornato presto! ^__- Per vedere cose archittetano
il gruppo impossibile (ehi, bel nome!XD), temo che dovrai aspettare il
prossimo capitolo!:P
JDS:
No, devo dire che sta volta non mi sono sentita affatto
mercenaria...eppure ho aggiornato veloce, visto?? ^^
Dance:
ave a te, che hai ispirato questo capitolo!^^
E
ora una nuova variante:
Con tanti commento
potreste ispirare improvvisamente l'autrice e provocare l'improvvisa
scrittura di un nuovo capitolo!
|
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Capitolo 15 *** Tra scuse e minacce ***
Buon
pomeriggio a tutti... Bene bene... siamo agli sgoccioli ormai! vorrei
lasciarvi alla lettura, ma prima devo precisare una cosa:ricordate che
i maghi nel tempo libero si vestono con i mantelli, non con i vestiti
Babbani, vero? (lo dico perchè in molte FF nel tempo libero
si parla di Jeans e camicette, che però sono OOC!)
Buona
lettura!
Tra scuse e
minacce
Un nutrito gruppo di persone si
era appena materializzato in
un giardino poco curato e pieno di strani oggetti.
Qualche istante dopo, mentre i
mantelli ancora svolazzavano,
uno strano bagliore stordì gli animi e confuse le menti.
“Potter, vedo le tue
mutande! Oh mio Dio vedo anche quelle
di Weasley!”
“Malfoy, la visione
è orrenda anche per noi, che credi!”
Come i più acuti
avranno forse intuito i membri di quella
strana e improbabile congrega (o setta?) si erano appena ritrovati a
testa in
giù, mutandoni all’aria ed erano ancora molto
confusi.
Le donne intanto tentavano di
coprire le loro preziose
grazie e mentre Ginny ed Hermione, rosse come peperoni, si dimenavano,
Astoria
aveva già provveduto a risolvere la situazione con un
incantesimo Anti-gravità
e ora guardava i suoi compagni di “avventura” con
aria di sufficienza.
“George! Tiraci
giù!” disse la soave voce di Ron.
Una luce violetta giunse da una
finestra e il desiderio fu
subito realizzato, i nostri “adulti” si ritrovarono
a terra, uno sopra l’altro,
doloranti e nervosi.
Harry si avvicinò
puntando la bacchetta verso George e
sussurrò.“Ho ucciso Voldemort, credi sia il caso
di sfidarmi?”
Umpf!
Dopo tutto
questo tempo con i tuoi figli ho scoperto che avevo ragione: sono
immortale.
“Quattro ore,
ventidue minuti e cinque secondi” fu la sua
enigmatica risposta.
Intanto una testolina
incuriosita dal baccano notò gli
intrusi e corse ad avvertire il resto della combriccola.
“Cosa ci fate
qui?” ruggì Rose dalla finestra al secondo
piano.
“Avanti
scendete!” gridò Ron. Il suo tono era a
metà tra
l’ordine e la supplica.
“Scordatevelo!”
fu la puntuale risposta di Lily.
George sentì che era
il momento di intervenire con la sua
leggendaria maturità. “Avanti ragazzi, scendete a
parliamo tutti insieme”
Tra sbuffi e qualche remora, la
mandria di bufali scese in salotto
dove l’attendeva la mandria di caproni.
Insomma,
una bella
rimpatriata.
“Dobbiamo
parlarvi” cominciò Hermione seria e riprese
velocemente,
quando vide che Rose stava per interromperla. “Avete ragione,
ok? Siamo stati
degli...oh, va bene! Degli stronzi! Volevamo allontanarvi dal vostro
amico
perché lo credevamo diverso e temevamo che potesse
influenzarvi negativamente,
ma ci siamo resi conto di aver commesso un terribile errore. Noi vi
chiediamo
scusa.”
“Anche
papà?” chiese Hugo diffidente.
Ron annuì.
Scorpius alzò un
sopracciglio e rivolse uno sguardo scettico
al padre che annuì controvoglia e sventolò le
mani verso Hermione.
Forse
nel linguaggio
delle scimmie vuol dire che è d’accordo con lei.
“Scusate, ma a voi
davvero basta questo?” domandò Lily nervosa
ai suoi amici. “Loro preparano una cena, ci illudono
decantando le loro buone
intenzione, ci boicottano e tutto il resto ed uno
“scusa” tra l’altro nemmeno
troppo entusiasta, vi fa dimenticare tutto?”
“Calmati Lily.
Nessuno ha detto che ci basta.” Disse James
freddo.
Harry cominciò ad
alterarsi. “Avete intenzione di tenerci il
muso per sempre?”
Al sorrise sarcastico e si
rivolse ai suoi amici. “Ma non
dovevano essere scuse?”
“Harry, non fare
così, non aiuta per niente.” Mormorò
Ginny
a disagio.
Come risposta le giunse uno
sbuffo spazientito.
“Secondo me i ragazzi
vogliono farvi capire che dovreste
scusarvi con loro, come dire…sinceramente! Non con quelle
arie altezzose e
paternaliste, cioè: avete torto marcio!”
“Grazie Teddy per il
tuo contributo, sempre indispensabile!”
“Prego
Hermione.” Rispose allegramente, prima di tornare ad
assistere come spettatore.
Rose era rossissima, se
qualcuno di sfacciato come Teddy o
George avesse avuto sufficienti conoscenze Babbane, avrebbe notato che
somiglianza tremendamente ad una pentola a pressione che sta per
scoppiare e da
lì sarebbe sicuramente scaturita una battuta.
Per fortuna tutti tacquero, ma
la pentola esplose lo stesso.
“Siete
assurdi!” urlò cogliendo tutti di sorpresa.
“Ma cosa
volete? Che vi ringraziamo perché siete venuti qua
a…a dirci tutte queste
sciocchezze a cui non credete neanche, vi si legge in faccia”
Puntò il dito verso
sua madre. “Ci volete far credere cosa?
Che temevate per noi? Oh, poveri genitori preoccupati della
felicità dei loro
figli, come se vi importasse davvero di…”
“Ora basta: stai
esagerando!” disse Ron risoluto vedendo la
moglie molto provata e sull’orlo delle lacrime.
Rose ammutolì, ma
continuò a guardarli con alterigia, senza
abbassare lo sguardo.
“Torniamo a
casa” biascicò Harry, quasi in preghiera.
“Tornaci da solo,
paparino.” Replicò James.
Ginny guardò male il
figlio, ma lui non sembrò farci caso e
questo la fece alterare parecchio: “Ma cosa dobbiamo fare
allora? Pregarvi per
il resto delle nostre vite e non vedervi più, solo
perché abbiamo fatto una
cavolata?”
“Mamma, per favore
non iniziare con i vittimismi inutili,
invece di chiederci scusa non fate altro che continuare a voler
ragione!”
rispose Lily.
“Ma se siete voi ad
averci attaccato!”
“Cosa stai
dicendo?” si intromise Al. “Avete iniziato voi e
completamente da soli, con quelle riunioncine patetiche come se aveste
di nuovo
dodici anni e steste studiando come uccidere il mago cattivo!”
E chi era l’unico che
poteva andare oltre alla metafora
nemmeno troppo implicita e prendere tutto alla lettera? Ron,
ovviamente. “Hei,
non è vero! A dodici anni preparavamo la Pozione
Polisucco
per scoprire se Malfoy era l’er…”
“Ron chiudi la
bocca!”
“Coooosa?”
ululò Draco, tornato improvvisamente in possesso
delle sue capacità linguistiche.
“Scherzava
cretino.” Disse Harry.
“Ehm…certo
era una battuta!”
Malfoy assunse
un’espressione pensosa e concentrata che poco
si addiceva al suo viso.
“Quel Natale! Vi
siete trasformati in Tiger e Goyle!”
“Però che
memoria!”
Ma Ron
zitto mai?
“Impossibile
dimenticarlo, quando li rividi mi dissero di
aver dormito tutto
il pomeriggio e mi presero
per un idiota perché
insistevo…Cioè…è una cosa
memorabile esser stati presi per
scemi da quelli.”
“Che cosa
interessante.” Commentò Astoria acida.
“Già”
approvò Hugo senza riuscire a trattenersi, ma subito
dopo divenne rosso per l’imbarazzo.
Scorpius sorrise.
Complimenti
madre,
metti ancora in soggezione.
“Perché
volevate spiarmi?”
Harry alzò gli occhi
al cielo. “Credevamo fossi tu l’erede
di Serpeverde che aizzava il Basilisco contro…”
“Era vero?”
chiese Scorpius interessato e un po’
preoccupato.
“Certo che no era la Weasley
ad aizzare la belva!”
James bloccò le
divagazioni.“La sappiamo questa storia, ma
se non sbaglio tutto iniziò da Lucius Malfoy, quindi non
avevano sbagliato
troppo la mira”.
Oh
Merlino, già il
nonno lavorava coi Basilischi.
Ron stava per dire qualcosa di
molto stupido sulla mira,
oppure su Lucius o forse sulle storie, per nostra immensa fortuna non
c’è dato
sapere il contenuto della sua mente perversa, perché una
voce angelicamente diabolica
gli sussurrò “Ronald Weasley, se apri quella bocca
ti metto a dieta.”
Come
sapete, una tale
minaccia non è da prendere alla leggera.
________________________________________________________________________________________________________________________________
NUOVA
VARIANTE:
PER FIRMARE LA PETIZIONE PER
BLOCCARE LA PROPOSTA DI LEGGE CHE VEDE RON WEASLEY DRASTICAMENTE A
DIETA....RECENSITE!
Ringraziamenti:
ovviamente a tutti coloro che leggono e che si appassionano alla mia
storia, suscitare un'emozione, che sia riso o tenerezza è
sempre una cosa meravigliosa.
In partcolare
cito:
Vale Lovegood: credo che finalmente abbia capito come si ci sente ad
essere circondati da combinaguai! chissà che questa
esperienza non lo aiuti a riavvicinarsi alla dolce Minnie?(Noooo! N.d.
McGrannit).
Padfoot_07:
grazie mille per i complimenti! (ora mi liscio le manine magiche :P) Ho
aggiornato presto, visto? (io quando leggo una storia, odio
aspettare!:( )
Honey Evans:
compagna di drammatiche avventure! Eh, già...pur amando i
bambini ci sono momenti in cui se li mischi al ciclo e all'umore
nero...li vorresti uccidere!:-P
Lily_Snape:
Sì, sì tranquilla, non me la sono presa!:P
freddymercury:
il capitolo 14 ti ringrazia, anche se ora è emarginato dagli
altri!:-P Grazie per le analisi e...tranquilla il lettore ha sempre
ragione, ma non mi sono dimenticata nè del basilisco (hai
visto che è tornato? quella parte è stata
ispirata dal tuo commento^^) nè di Al e di Hugo.
Semplicemente ritenevo assurdo che avessero tutti caratteri
estroversi!Sappiamo di che James e Lily sono due peperini e anche se
abbiamo visto un Al un po' timido ed infantile io penso che stando a
Serpeverde sia molto maturato, ma che ama rimanere sulle sue! Per Hugo
non avevo elementi... Quindi l'ho immaginato un po' più
timido degli altri e quindi non emerge! (uffi! N.d Hugo)
maryrobin:
grazie! onorata dalle tue risate!
potterina_88:
(Mai avrei creduto che mi avrebbero condotto a certi livelli! N.d.
George) (comunque grazie dei complimenti N.d.Sana)
JDS:Eh
già... credo proprio che nessuno vorrebbe trovarsi in quelle
situazioni!^_-
Princess_j'adore:
george la informa che se vuole passare lei Quattro ore, 34 minuti e 5
secondi con i suoi adorabilissimi nipoti è la benvenuta!
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Capitolo 16 *** I genitori più assurdi ***
Ok
forse non vi aspettavate l'ultimo capitolo... Però
è così: ho l'esame alle porte e anche se mi
dispiace devo chiudere questa storia e smetterla di inventare
espediente per renderla infinita... e così è
finita.. MA BANDO ALLE COSE TRISTI! GOTEVI QUEST'ULTIMO CAPITOLO!^^
I
GENITORI PIU' ASSURDI
“Ronald
Weasley, se apri quella bocca, ti metto a dieta.”
Come
sapete, una tale minaccia non è da prendere alla leggera.
_______________________________________________________________________________
Come
quando ad undici anni gli venne puntualmente in mente che
“forse” Hagrid aveva raccontato a qualcuno il punto
debole di Fuffi, come a dodici quando scoprì che nella mano
pietrificata di Hermione “forse” c’era
qualcosa dentro, come a tredici quando si rese conto che i morti non
possono fare patronus e che “forse” quello al di
là del lago era proprio lui, come a quattordici quando dopo
aver aspettato due ore in acqua si rese conto che
“forse” Silente non avrebbe mai permesso a Ron e
agli altri di morire, Harry fu folgorato sulla via di Damasco.
Se
il più grande di loro ha quattordici anni, pensò,
i più piccoli ne hanno undici! Questo vuol dire che
difficilmente i loro “ti odio” e “per
sempre” durino più di trentadue minuti.
Dopo
questa mirabolante illuminazione si sentì decisamente
più rilassato, finalmente la sua mente aveva smesso di
produrre immagini di un futuro post-nucleare dove avrebbe rivisto i
suoi figli dopo parecchie decadi e con qualche dito in più.
“Oh
Merlino, siamo degli idioti!” disse più che altro
a se stesso, ma in modo udibilissimo.
“Già”
commentò James.
“No,
davvero. Merlino voi non avete idea dello shock quando abbiamo scoperto
che eravate amici di Malfoy, credetemi non si può
descrivere.”
“Non
credo sia una giustificazione” fece notare Al.
“Non
lo è, non mi sto giustificando, solo che…
accidenti un Malfoy! Non fate quelle facce, vi sto solo spiegando,
Scorpius mi sta pure simpatico.”
“Anche
perché non ha preso dal padre!”
puntualizzò Ron.
“Non
si può dire lo stesso dei tuoi figli, Weasley”
“Draco!”
lo riprese Astoria candidamente.
Del
resto, tutti i torti non ce li ha.
“Ecco
lo vedete? Cioè, capisco che è tuo padre e che tu
gli voglia bene ci mancherebbe però al pensiero che uno tipo
come quello, solo più basso, possa essere amico dei miei
figli…”
Al
suo fianco Ginny annuiva convinta, mentre Hermione parlava a bassa voce
con Ron.
Malfoy
sembravano pensare ad altro.
Scorpius,
vai un attimo in cantina a prendere il…il…
diamine, devo trovare una scusa valida e poi…niente specchi
piccola canaglia!
“Questo
non c’entra nulla. Dovevate fidarvi di noi” disse
Lily.
“Ma
ci fidiamo!” rispose Ginny. “Solo che eravamo
confusi, non ci avevate mai detto nulla e all’improvviso
riceviamo una lettera dove tu hai fatto un guaio insieme a lui, non
è facile da accettare.”
James
studiò la madre, scettico. “Visto come sono andate
le cose abbiamo fatto proprio bene a non dirvi nulla.”
“E
la stessa cosa vale per noi.” Approvò Rose.
“Rose,
Hugo. Io e papà abbiamo capito i nostri errori, davvero.
Dopo cinque minuti che vi osservavamo abbiamo subito compreso che
niente di quello che potevamo fare vi avrebbe separato, ma soprattutto
ci era passata anche la voglia di provarci!”
“A
me non è sembrato!” disse Hugo con poca allegria.
“Nemmeno
a me.” Concordò Lily, onnipresente.
Scorpius
rise.
“Che
c’è da ridere?” chiese Astoria.
“Beh,
tutto questo è esilarante. Avete organizzato un piano tutti
insieme e noi ci siamo arrabbiati e ora siete venuti qua per scusarvi e
i loro genitori si sono scusati, mi hanno anche fatto qualche
complimento. Ma voi no.” Detto questo continuò a
sorridere.
“Noi
ci aspettiamo che tu muova il culo e venga a casa!” rispose
Draco, eloquentissimo.
Astoria,
alzando gli occhi al cielo, bloccò l’iniziativa
suicida del marito. “Noi non ci aspettiamo questo, cretino di
un marito. Semplicemente preferiremmo parlarne in privato.”
“Ovvero
non parlarne” specificò Scorpius.
“E
va bene! Merlino! Vuoi essere amico dei San Potty e Weasel? Fai
pure…” urlò alla fine Malfoy disperato.
Il
figlio lo guardò come se fosse un bambino di cinque anni,
poi con un tono incoraggiante gli sussurrò
“E…”
“E
mi dispiace per aver tentato di separarvi, siete un gruppo di teppisti
forse anche divertenti se dimentico i loro cognomi,
sc…”
“Sc..
cosa?”
“Scusa!”
Si
levò un applauso unanime che per un istante li
riunì, Draco si sentì molto orgoglioso di
sé, forse perché tutti lo guardavano ammirati, ma
si preferisce pensare che fosse per il suo successo come padre.
“Perché
per loro è così facile?” chiese Ron.
“Papà,
ma perché non chiudi mai quella boccaccia? Ti prego Rose,
affatturami se dovessi prendere da lui!”
“Ci
puoi contare fratello e tu fai uguale.”
“Smettetela
di parlare così a vostro padre!” urlò
Hermione, molto molto vicina alla pazzia.
Rose
le fece il verso in modo crudelmente fedele, facendo ridere gli altri,
compreso suo padre. (Che si beccò una pedata leggendaria.)
“E
va bene, abbiamo sbagliato” strepitò Ron sfinito.
“Ma
va?”
“Siamo
stati degli infami manipolatori, abbiamo preparare un piano diabolico
che è miseramente fallito, abbiamo fatto gli egoisti
pensando che i nostri figli meritassero di meglio, ma abbiamo pensato
una stupidata perché voi siete così simili al
pane con la marmellata! Non fate quelle facce… Nel senso che
insieme siete perfetti, magari a qualcuno potrebbe piacere la Nutella,
ma anche la marmellata va benissimo!”
Ron,
che si aspettava un applauso dopo il suo monologo, rimase basito nel
rendersi conto che tutti lo guardavano come se fosse un pazzo uscito
dal San Mungo.
“Cos’è
la
Nutella?” domandò Scorpius
per rompere quel silenzio imbarazzante.
E,
credetemi, Ron gliel’avrebbe volentieri spiegato se non fosse
stato per l’ilarità che scoppiò a
quella battuta.
James
si teneva la pancia indicando i Malfoy e chiamandoli
“marmellata”, mentre Lily consolava Scorpius e gli
prometteva di fargli assaggiare quella strana sostanza chiamata
“Nutella”.
“Allora,
torniamo a casa?” chiese alla fine Harry.
Improvvisamente
calò il silenzio.
Ma
non per niente Hermione è stata la più brillante
studentessa di Hogwarts.
“Rose,
puoi comprarti quel mobile orribile e metterlo in salotto!”
Il
viso della ragazza s’illuminò, prima di assumere
un’altra sfumatura. “Stai cercando di
comprarmi!”
Ginny
fu più veloce. “James puoi costruire il tuo campo
da Quidditch in giardino.”
“Davvero?
Forte!” urlò.
Harry
finì in bellezza: “ Lily, avrai il tuo allevamento
di Kneezle e Al puoi comprarti quel maledetto notebook, ammesso che
funzioni in casa nostra!”
“Grande!”
disse Lily, battendo il cinque al fratello.
“E
io?” chiese Hugo.
“No,
lui no.” Biascicò Hermione.
“Voglio
avere sei mesi di fornitura non-stop di Tiri Vispi!”
“Un
mese!” contrattò Ron
“Tre!”
“Affare
fatto!”
“Evvai!”
Astoria
si avvicinò al figlio. “E tu cosa
desideri?”
Scorpius
la guardò. “ Ti prego, non farmi mandare in
cantina senza specchi!”
“Come
vuoi”.
E
così, dopo mille avventure e litigate, i genitori
più assurdi del mondo magico la risolsero così:
con i regali.
Oh,
certamente impararono la lezione e le volte successive, fecero molta
attenzione a non farsi beccare, ma tranquilli, nessuno
attentò più alla loro preziosa amicizia.
In
realtà iniziarono a frequentarsi abbastanza spesso,
ovviamente Draco soffriva molto tutte le volte che vedeva un Potter
camminare sul suolo sacro della sua villa, ma col tempo si
abituò.
Anzi
si dovette abituare all’idea che una Potter sarebbe venuta a
trovarlo molto spesso.
10
anni dopo
“E
così si sposano” la faccia disgustata di Malfoy,
valeva più di mille parole.
“La
mia bimba.” Fu la sola risposta di Harry.
“Certo
che forse…meglio lei di quella Weasley!”
“Pensare
che sono stati fidanzati tanti anni fa…”
“Cosa?”
urlò Draco sconvolto. “Scorpius era fidanzato con
Rose?”
“Sì,
non sono stati molto però. Ma ora sposa la
cugina.” Disse Harry sconsolato, avrebbe sicuramente
preferito un altro epilogo.
“Mio
figlio sposa Lily Luna Potter e Albus Severus Potter gli
farà da testimone.”
Harry
sorrise amaramente.
“E
noi diventeremo parenti.”
Questo
era un punto molto dolente. “E mio nipote chiamerà
Harry Potter nonno…e chiamerà così
anche me.”
“Il
bisnonno di mio nipote sarà un ex carcerato, povero piccolo
Harry.”
“Piccolo
Draco, se mai!” lo interruppe Malfoy.
“Cosa?
Mio nipote non avrà un figlio con un nome da
idiota!”
“Mio
nipote non avrà il nome di un morto!”
Harry
lo guardò sconvolto. “Senti, non
c’è storia. Hai chiamato tuo figlio Scorpius
è evidente che non sei portato per queste
cose…”
Draco
lo guardò serio e disse soltanto: “Albus
Severus”
Entrambi
si presero la testa fra le mani, molto abbattuti dalla situazione.
“C’è
qualcosa di sbagliato in tutto questo”
“C’è
qualcosa di decisamente sbagliato in tutto questo!”
“Perché
non è vero!” urlò Teddy.
“Esattamente”
confermò Harry. “ George
quest’incantesimo per fregare i lettori è geniale,
secondo me ci sono cascati tutti!”
“Chissà
quanti sono rimasti sconvolti!” disse George allegro.
“Così
imparano a ridere di me e a biasimarmi mentre leggono le mie eroiche
gesta!”
“Malfoy,
non ti montare la testa!” rispose George. “Qui
l’unico eroe sono io!”
“E
anche io…” commentò Teddy.
“In effetti, in questo capitolo non siamo stati nemmeno
nominati, non è stato molto gentile…”
“Che
cosa volete farci” rispose Harry. “non eravate mica
i protagonisti!”
“Ma
sentilo, George! Fa il furbo…Guarda che noi abbiamo fatto
una figura migliore di tutti voi “protagonisti”
messi insieme, i lettori ci venerano! Sento che il prossimo passo
sarà il Teddy Fun Club…Ehi, dove state andando?
Non ridete! Aspettatemi!”
CRASH
Teddy,
il bicchiere.
“Ops!”
FINEEEEEEE!!!!!!!!!
____________________________________________________________________________________________________________________
UN ENORME GRAZIE A TUTTI! CHI MI HA LETTO, RECENSITO, MESSO
TRA I PREFERITI, SOSTENUTO E INCORAGGIATO!
Non so se approverete la mia scelta, potrebbe apparirvi superficiale il
modo in cui hanno lasciato perdere tutto di fronte a dei
regali...però hei! Io sono fuori di testa e questa
è una commedia, non prendetevela!:-P
E poi....piaciuto lo scherzetto? Scusate, ma Teddy e George sono un po'
egocentrici, dovevano venir ricordati per le loro malefatte, no?
E ora i ringraziamenti ai miei amati recensori:
Honey Evans: vedo che condividiamo la stessa opinione sulla
drammaticità dell'uomo a dieta...e su quella dei bambini
isterici! Grazie mille per i complimenti, spero che anche questo ti sia
piaciuto!:P
Lily_Snape: lo so, le provo tutte...ahah Ma ormai è
finita...li ho fatti smettere in fin dei conti, ma tranquilla, non
finiranno mai di litigare!^^
freddymercury: George ringrazia e afferma che era ovvio che vincesse
una sua battuta! Spero che ti sia piaciuto anche questo (ULTIMO:'()
capitolo! E' vero mi sono dimenticata, ho aggiunto il pezzo di Hugo che
arrosisce mentre rispondevo alla tua recensione (me ne ero dimenticata
davvero...ahah Scusa Hugo!), ma mi sono dimentocata di attribuirti il
merito!Grazie mille delle recensioni e anche di esserti divertita
leggendo i miei folli capitoli!^__-
cougar: oh ma che onore leggere di una mamma che si interessa a me!
Saluta tanto il tuo bimbetto e miraccomando non prendere esempio da
quelli di sopra!^^
Princess_j'adore: L'affetto per i nostri "vecchi" amici c'è
sempre...però sono una bella combriccola anche i giovani!
Alla fine hanno fatto pace, visto?^^
maryrobin: alla fine non si capisce chi sono i grandi e
piccoli...sopratutto nell'ultima parte! Ho continuato
così...e ho finito!^^ Grazie della bravissima!^^
elyranma: eh...Ron è sempre stato un genio...(mah N.d.
Rose).. Ho aggiornato presto, visto? E' stata un'ispirazione fulminea!
XD
Vale Lovegood: l'incredibile Rulk... mi piace come idea..la
svilupperò!XD Ron a dieta sarebbe peggio di Lord Voldemort
ai bei tempi!
JDS: Ron ringrazia per la firma, mentre George ti invita a cena, ma
sfortunatamente Angelina non è molto d'accordo!
E CON QUESTO VI
SALUTO! ALLA PROSSIMA...CHISSA' QUANDO PERO'!^^ CIAOOOOOOO
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