Conseguenze di una Malandrinata

di Sana chang
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Casa Potter ***
Capitolo 2: *** Casa Malfoy ***
Capitolo 3: *** Casa Weasley ***
Capitolo 4: *** La Riunione (Prima Parte) ***
Capitolo 5: *** La Riunione (Seconda Parte) ***
Capitolo 6: *** Grande Evento...in preparazione! ***
Capitolo 7: *** Sospetti ***
Capitolo 8: *** Questa casa rumorosa ***
Capitolo 9: *** Le prime magie di Lucertius ***
Capitolo 10: *** ...La magia segreta di Lily ***
Capitolo 11: *** Una ***
Capitolo 12: *** Conseguenze delle conseguenze di una Malandrinata ***
Capitolo 13: *** Oh, Merlino! ***
Capitolo 14: *** Cose da pazzi ***
Capitolo 15: *** Tra scuse e minacce ***
Capitolo 16: *** I genitori più assurdi ***



Capitolo 1
*** Casa Potter ***


QUESTO E' IL SEGUITO DI "ASPETTANDO LA PUNIZIONE", SAREBBE MEGLIO LEGGERLA, MA NON E' OBBLIGATORIO, SI CAPISCE ABBASTANZA!

VISTO CHE MI è STATA DOMANDATA LA REAZIONE DELLE FAMIGLIE, HO FATTO UN PICCOLO SEGUITO. NON POTEVO AGGIUNGERE UN CAPITOLO A QUELL'ALTRA, PERCHE' MI SEMBRANO DUE ARGOMENTI COMPLETAMENTE DIVERSI!!^^

BUONA LETTURA...

Conseguenze di una Malandrinata

CASA POTTER

Harry roteò su se stesso materializzandosi di fronte alla porta di casa sua.

Finalmente era riuscito a liberarsi ad un’ora decente per la cena, anche perché Ginny lo avrebbe affatturato se non ci fosse riuscito.

Aprì la porta di casa, si levò il mantello e lo posò nell’appendiabiti vicino all’entrata, dicendo: “Ginny, sono a casa”.

Non ricevette risposta.

Incuriosito, si diresse verso la cucina e vide la cena pronta e sua moglie seduta al tavolino.

“Cosa succede?”

Ginny, non sembrava averlo sentito, continuava a tenere lo sguardo fisso su un foglio davanti a lei, gli occhi ridotti a due fessure.

Quando poi tirò su il capo, la sua espressione fece raggelare Harry, che temette di doversi preparare ad una delle migliori scene alla “Molly Weasley”.

Fece mentalmente un ripasso degli ultimi mesi. Non gli sembrava di aver fatto nulla di grave.

Non poteva avercela con lui.

Forse era salvo.

Ginny mugugnò qualcosa a voce bassa, che assomigliava a: “...lettrogwatrs”.

Harry non capì e la guardò con uno sguardo interrogativo, senza azzardarsi ad aprire bocca.

“È arrivata una lettera da Hogwarts” ripeté senza aggiungere altro.

“James!cos’ha fat…” iniziò Harry, ma si zittì, quando vide sua moglie negare con il capo.

Strabuzzò gli occhi e sussurrò: “…Al?”

“Lily…” lo corresse Ginny.

Calò un silenzio tombale, rotto solo dal loro allocco che tubava dalla camera a fianco.

Dopo qualche minuto, o forse un secolo, chissà, Ginny prese la lettera e iniziò a leggerla con voce sommessa.

“…vostra figlia Lily, nella notte del 1/03/2019, insieme ad un suo compagno…”

“Che compagno? Hugo?”

Ginny lo ignorò.

“…ha ingannato gli Elfi Domestici, convincendoli a versare una consistente quantità di Elisir per Indurre Euforia, in ogni tipo di bevanda.”

“Per Melino! Ma Cosa…”

La mattina tutto il corpo studentesco non è stato in grado di affrontare le lezioni, ed è stato colpito anche qualche professore.

Come potete immaginare le lezioni mattutine sono state sospese e l’infermeria è stata affollata per ore, provocando un disagio non indifferente.”.

“Lo immaginiamo” commentò Harry stizzito.

“Inoltre, una volta chiesto agli elfi i nomi dei colpevoli, è scattata su di loro una potente fattura che gli ha sigillato le labbra impedendogli di parlare ed è dovuto intervenire il Preside stesso per trovare una soluzione.”.

“ Cosa? Se lo viene a sapere Hermione, la ucciderà!”urlò Harry.

“Silencio” disse Ginny puntandogli contro la bacchetta.

“Non riuscivo a concentrarmi” disse rispondendo allo sguardo accusatorio del marito.

 “Per ora, abbiamo deciso di non sospendere vostra figlia, ma avvertiamo che se si dovesse ripetere un fatto simile, saremo costretti a farlo.”

Lo sguardo di Ginny si rabbuiò prima di finire con: “Alleghiamo il conto per rifornire la dispensa degli ingredienti utilizzati per gli antidoti, potrete dividere la spesa con i genitori di Scorpius Malfoy, l’altro ragazzo implicato.”

Harry spalancò gli occhi, sconvolto cercò la bacchetta e si liberò dall’incantesimo, ma non sembrava in grado di parlare.

Continuava ad aprire e chiudere la bocca, senza saper bene cosa dire, alla fine uscì fuori solo: “…e Hugo?”

Ginny sorrise e prese la mano al marito, stringendola, cercando di farlo riprendere.

Contemporaneamente un gufo planò verso la loro finestra e iniziò a picchiettarla col becco.

Harry, puntò verso di lui la bacchetta e disse: “Alohomora”.

Il gufo fece cadere una lettera di fronte a lui, la calligrafia era familiare.

Guardò Ginny con aria sconsolata e la aprì.

“ E’ James…Cari Mamma e Papà, so che siete arrabbiati con Lily…”

Siamo infuriati con Lily”

“…ma sento il dovere di spiegarvi che la sua è stata un’opera di bene, assurdamente fraintesa come un atto vandalico”

“Ora è chiaro. C’entra anche lui...”

“…Sfortunatamente deve aver letto male le istruzioni del dosaggio dell’Elisir e sì, forse c’è stato un po’ di caos, ma si ci può tranquillamente ridere sopra.”

“Riderò io, quando vi affatturerò come si deve, ah, ma non vi muoverete da camera vostra pe…”

Ginny si portò le mani alla bocca, incapace di parlare ancora, mentre lanciava uno sguardo di rimprovero al marito che, bacchetta sguainata verso di lei, la guardava con aria di superiorità.

“Non riuscivo a concentrarmi” disse con un sorriso, che svanì, quando ricominciò a leggere

“Sono sicuro che anche Voi, quando eravate a scuola avreste desiderato una mattina di vacanza, beh, Lily ha fatto questo regalo a tutta la scuola e punirla è stata una vera ingiustizia.

Ginny, alzò gli occhi al cielo, eloquentemente.

“ E poi la cosa della fattura sugli elfi non è stata lei a farla, ma Scorpius” e per dire il nome del giovane Malfoy, Harry dovette trattenere un moto di fastidio “e a sua insaputa.”

Poi sbuffando, concluse di leggere: “Ah, già, non so se sarete molto contenti della sua (e nostra) amicizia con Scorpius, ma del resto bisogna superare i pregiudizi e bla bla bla…e noi l’abbiamo fatto!”

Harry guardò sconsolato sua moglie, le annullò l’incantesimo.

“Malfoy…” disse dopo un po’, gli occhi ancora vaghi.

“Stai tranquillo…” iniziò Ginny con voce dolce “…li puniremo”.

“Possiamo punirli perché sono amici del figlio di un cretino?” chiese Harry speranzoso.

“Possiamo punirli perché sono amici del figlio di un cretino, basta che gli facciamo credere che sia per lo scherzo fatto a scuola”.

Harry ghignò soddisfatto dell’idea.

“Pensi sia colpa di Al? Del resto è lui il Serpeverde…Io credo che sia così, dovremmo punire anche lui…” disse guardando implorante la moglie.

“Dobbiamo trovare un motivo” disse Ginny, aggrottando la fronte, con l’aria di chi cerca un’idea geniale.

“L’importante è che sia crudele.”

“Certo. E tu sarai molto deluso, giusto?”

Harry annuì con decisione e sorrise dolcemente alla moglie.

“Amen”

...CONTINUA!

CHE NE DITE DI LASCIARE UN COMMENTO PER SAPERE SE VI è PIACIUTA O VI ASPETTAVATE QUALCOSA DI DIVERSO?^^

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Capitolo 2
*** Casa Malfoy ***


Eccomi qua di nuovo, ora daremo un'occhiata anche all'altra famigliola...Draco potrebbe apparire un po' isterico, ma cercate di capire la situazione...^^

Casa Malfoy

“Ehm, scusi signore?” disse una piccola Elfa Domestica.

“Dimmi Nelly”. Rispose Malfoy annoiato, mentre leggeva La Gazzetta del Profeta tranquillamente seduto nella sua poltrona.

“È arrivato un gufo con una lettera dalla scuola signore…”

“Che cosa vogliono?” asserì brusco.

“Non so signore, forse parlare del signorino Scorpius, signore.” Continuò l’Elfa, senza risparmiarsi con gli inchini, mentre parlava.

Malfoy allungò la mano sbuffando per prendere la famosa lettera.

L’aprì e iniziò a leggerla.

Il suo sguardo si posò sulla prima parte e si mise a ridere di gusto sussurrando: “È proprio mio figlio.”

Quando lesse la parte centrale scosse la testa sempre sorridendo, con un certo orgoglio.

Infine arrivò all’ultima parte…

“Astoria!” iniziò a gridare “Dove sei, moglie? Vieni subito qui…Astoria!”

Nessuna risposta.

Ma dov’era sua moglie? Quando serviva non si trovava mai.

Sonorus” disse puntandosi la bacchetta alla gola.

“ASTORIA!”

La sua voce rimbombò per tutta la casa, facendo spaventare gli Elfi nelle cucine.

Pochi secondi dopo vide sua moglie materializzarsi di fronte a lei, non molto allegra.

“Sei impazzito?” disse astiosa.

“E tu sei sorda?” rispose Malfoy con indifferenza.

“Non sono sorda... Solo che mi rifiuto di rispondere quando mi chiami urlando come un cavernicolo Babbano e…” ma si zittì perché vide lo sguardo del marito.

“Che succede?” disse preoccupata.

“Portami al San Mungo. Morirò.” Rispose con aria melodrammatica.

Astoria lo guardò scettica: “Perché? Ti ha morso un Vermicolo?”.

Malfoy le porse la lettera portandosi teatralmente una mano al cuore.

Astoria iniziò a leggerla: “E va beh, che sarà mai…”

“Continua a leggere…”

“Ha affatturato un paio di Elfi, coi nostri  lo fa sempre..”

Ma Draco le fece cenno di andare avanti.

Astoria strabuzzò gli occhi e si portò la lettera più vicina.

“Ma…ma...è la figlia di…” balbettò confusa.

Malfoy annuì.

Dopo qualche momento di silenzio funebre Astoria si schiarì la voce, attirando l’attenzione del marito, che la guardò.

“Del resto, un Potter è a Serpeverde, era prevedibile che si conoscessero…” disse a voce bassissima, temendo la reazione del marito.

Draco la fulminò con lo sguardo, prima di dire: “Io non… cioè, va bene…due battute insieme al Potter nei Serpeverde, ma…la figlia..”

“Forse l’hanno organizzato tutti insieme, ma hanno beccato solo loro due…” affermò sconsolata Astoria, provando a rincuorare il marito.

“Già…”

Malfoy, parve rifletterci un po’, prima di spalancare gli occhi con aria folle e urlare: “Oh Merlino! Mio figlio conosce tutta la famiglia Potter! Il sangue del mio sangue, fa comunella con i piccoli San Potter! Per favore qualcuno mi dica che almeno si è risparmiato la conoscenza coi Weasley…Almeno loro…Mi viene un infarto…”

“Draco calmati!” urlò Astoria.

“Calmarmi? Io? Lui si dovrebbe calmare! Fare uno scherzo insieme alla figlia di Potter! La figlia! Come ha fatto a conoscerla?E poi uno scherzo del genere, ma ti rendi conto? Euforizzare tutta la scuola? È impazzito?...”

“Ma se ti sentivo ridere quando leggevi quello che ha combinato…” rispose acidamente.

“Sì, ma l’ha fatto con Lily Potter! Potter…Amico dei Potter! Dei Potter! I figli del Santissimo Salvatore del Mondo Magico…potrebbero invitarlo a casa loro per Natale…mio figlio sotto lo stesso tetto dei Potter e dei Weasley…Quale disgrazia! Sarà eliminato dall’albero genealogico dei Black, come un’Andromeda qualunque!”

“Oh, in fondo non sono mica fidanzati!”

Draco emise un ruggito: “Fidanzati?!Non bestemmiare donna! Ci mancherebbe pure! Oh, Merlino, cos’ho fatto di male, per meritarmi questo?”

“Un tatuaggio sull’avambraccio sinistro…” disse con noncuranza, meritandosi un epiteto poco carino dal marito.

“Signora, il signore sta bene?” disse Nelly, terrorizzata, passandole un’altra lettera.

“Si riprenderà. Ora sparisci.”

Mentre il marito continuava a urlare, Astoria lesse la lettera, ghignando.

Sei pronto al tuo destino figliolo? Oh, non credo proprio…Non hai la minima idea di cosa ti aspetta…

Stupeficium!”

Draco si afflosciò sul pavimento.

“Oh, un po’ di silenzio…”

Nelly e un altro paio di Elfi, corsero a recuperarlo, portandolo nella sua stanza.

Una volta restituita la pace, Astoria si avvicinò alla scrivania, prese una pergamena e iniziò a scrivere.

‘Caro figlio,

tuo padre non ti può rispondere, perché attualmente è nella sua camera.

 Incosciente.

Inutile dire che quando ha scoperto il nome  della tua “compagna di scherzi”, la prima cosa ha cui ha pensato è stata diseredarti.

Ti avverto che se  finirà al San Mungo con un infarto a causa dei dispiaceri che gli stai dando, tu finirai molto peggio…

Mi fa piacere vederti così remissivo, anche perchè appena ti degni di farti rivedere, dovremo parlare della tua punizione.

Con evidente disapprovazione,

Tua Madre.’

Dopo, prese un altro foglio di pergamena e, con un sorriso diabolico cominciò a scrivere la sua seconda lettera.

‘Gentile Famiglia Potter…’

continua....

e brava la nostra Astoria... chissà che cosa avrà scritto a coniugi Potter...(proprio difficile da immaginare...-.-°)

potete formulare ipotesi... vi do qualche indizio...

Sicuramente non vuole:

a) complimentarsi con l'Eroe del Mondo Magico

b) un consiglio culinario da Ginny

c) una foto autografata di tutta la famiglia

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Capitolo 3
*** Casa Weasley ***


Rieccomi qui!^^
Questa volta a rischiare l'infarto saranno Ron ed Hermione, una coppia che a me fa morire dal ridere! Spero di essere riuscita a renderli bene, ma non vi voglio annoiare...a voi la lettura!

CASA WEASLEY


 

Hermione guardava con aria disgustata il marito.

Eppure lei era una donna così brillante e intelligente, proprio di lui doveva innamorarsi?

Domande al vento.

Quando si era innamorata, sapeva benissimo a cosa sarebbe andata incontro, eppure un po’ ci sperava di riuscire a migliorarlo un po’.

Ogni tanto si chiedeva se era troppo esigente.

Lo guardò.

Va bene tutto, però doveva proprio abbuffarsi con aria famelica di fronte a lei, come se fossero anni che non mangiava?

“A cofa penfi?”

“Non parlare con la bocca piena.”

Ron sbuffò e ingoiò.

“A cosa pensi?” ripeté.

“A noi.” Disse con voce atona.

“Grazie!” rispose con un sorriso, facendo ridere Hermione.

Ron guardò dalla finestra il cielo plumbeo senza concentrarsi su nulla in particolare, finché non vide una macchia scura dirigersi con decisione verso di loro.

“Arriva un gufo!” urlò, facendo sobbalzare la moglie.

“Ma sei impazzito? Mi vuoi far prendere un colpo?”

Ron però era già corso verso la finestra per prendere la lettera.

“È la scrittura di Rose!”

“Finalmente! Era da molto che non scriveva, avanti leggila.”.

Ron aprì la busta di pergamena e cominciò: “Cari papà e mamma…”

“Ha scritto papà e mamma? Non prima mamma e poi papà?”

“E va beh, ho letto male…Cari mamma e papa, immagino che gli zii, vi abbiano già raccontato quello che è successo a scuola…

Ron s’interruppe, guardando interrogativo Hermione, che corrugò la fronte dubbiosa, facendogli cenno di andare avanti.

“…e suppongo che Mamma sia furiosa con Lily per la fat..tralalàtralalà..”

“Che cosa stai dicendo Ron? Leggi bene!”

“Non si capisce molto in questo punto…”

“Fa vedere!”

“Aspetta un attimo Hermione!”

“Accio lettera!”

Il foglio volò da Hermione, mentre Ron borbottava qualcosa tipo “miseriaccia”.

Con un cipiglio molto simile a quello di una professoressa, continuò a leggere” Allora…furiosa con Lily per la fattura agli Elfi Domestici.”

A questo punto si bloccò e, con aria inespressiva, si voltò verso il marito, che la guardava come se fosse una bomba sul punto di esplodere.

Senza commentare, continuò con aria feroce: “Dovete sapere che l’idea non è stata sua, ma del nostro amico Sc….cavoli, com’è tardi, sarà meglio andare…”

“Cosa? Che dici Hermione, continua a leggere.”

“No, ma guarda che sono solo sciocchezze”

“Accio lettera!”                          

Ma Hermione è sempre stata più veloce, infatti sfilò velocemente la bacchetta dicendo “Protego!”

Ron la guardò offeso: “Continua…”.

“Senti Ron, forse è meglio se ti siedi.”

“Sono seduto.”

“ok… allora, dov’ero? Ah sì.. Ci siamo conosciuti …”

“Chi?” la interruppe Ron.

“Eh?” disse Hermione, fingendo noncuranza.

“Chi si sono conosciuti!” sbottò innervosito.

“Lei e il suo compagno…” disse cautamente.

“Mi vuoi dire il suo nome o me lo devo sognare!”

“Si, beh…Uffa…è Scorpius!”

Ron impallidì..

“Q-quale?”

“Quanti Scorpius conosci?” piagnucolò Hermione.

“E-e sono a-amici?”

“È quello che c’è scritto…”

“C’è dell’altro?”

“Sì… So che voi, non sarete per niente felici della nostra amicizia con lui, però dovete sapere che non è così malvagio come credete. Soprattutto papà, che potrebbe rimanere un po’ turbato, deve stare tranquillo, stiamo facendo solo quello che ci avete sempre insegnato, superare e andare oltre ai pregiudizi..

“Io non l’ho mai detto!” disse Ron, disperato.

“Oh avanti…Sì, che l’hai fatto!”

“Ok, forse una volta... però sei sempre stata tu quella che insisteva con l’integrazione e cose simili!Hai fatto crescere mia figlia tra CREPA vari e ora è convinta che gli esseri come i Malfoy vadano aiutati e non ignorati! Me la vedo già a lavorare nel Dipartimento per il Controllo e la Regolamentazione delle Creature Orribili a cercare di difendere quelli come lui!”

“Ah, ora sarebbe colpa mia?” gridò Hermione, con occhi lampeggianti.

Ron, si calmò leggermente.

“No, ovviamente no…scusa…è che…sono così sconvolto! Mia figlia amica di un Malfoy! E mia nipote pure! Mio papà morirà d’infarto!”

“Certo, tu invece non avrai problemi, oh persona di grande maturità…” rispose gelida Hermione.

 Ron lanciò un’occhiataccia alla moglie e poi chiese: “C’è scritto altro?”

“Vediamo…saluti…baci…e non uccideteci”

“Illusi…”

“Oh avanti, una volta superato lo shock iniziale, però…”

“Però?” urlò Ron, fuori di sé ,“Però cosa? È un bene che nostra figlia sia amica con quell’aristocratico arrogante? Ti ricordo, che è stata sua l’idea di affatturare quei poveri Elfi Domestici che lavorano tutto il giorno nelle cucine…”

“Sì, beh quella è stata una cosa orribile…” acconsentì Hermione.

“Infatti! Non vedo come tua figlia, che voleva rifondare in CREPA, possa essere amica di una persona del genere…”

“Forse sta aspettando che lui si converta… e poi lo bacerà!”

“AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH”

“Ron! Calmati, scherzavo!”

“Oh Merlino! Mia figlia non può baciare quello! Mia figlia non deve baciare nessuno, sia chiaro, ma tanto meno un albino il cui nome fa rima con Lucertius o Camaleontius! Io lo uccido…”

“Certo, non si sposerà e resterà per sempre al tuo fianco a prepararti cibo che tu sbranerai in un nanosecondo, ma ora calmati!”

“Non posso calmarmi! Mia nipote combina chissà cosa in comunella con Mini Malfoy, mia figlia, la mia bimba, mi scrive difendendolo e tu mi dici di stare calmo! Miseraccia, finirò al San Mungo, me lo sento…”

“Sì, ma ora stai zitto sento qualcuno che bussa!”

Ron tacque e si sdraiò sul divano tenendo le gambe alzate, nella tipica posizione anti-shock.

Toc Toc

“Chi è” disse Hermione.

“Siamo noi! Dobbiamo parlarvi è urgente.” Risposero due voci conosciute all’unisono.

“Harry, amico mio! Tu sei come un fratello per me, ti ho accolto nella mia casa, concesso la mano di mia sorella e accompagnato in tutte le tue imprese…Hai ucciso il più crudele mago di tutti i tempi…ti prego, ti prego... Cosa ti costa uccidere un cretino qualunque?”

“Mio fratello è impazzito.”


...CONTINUA!


Ringrazio tutti: chi scrive recensione, chi mette tra i preferiti, chi legge e basta (sapete che commentare allunga la vita del 200%??^^)
Alla prossima!:)

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Capitolo 4
*** La Riunione (Prima Parte) ***


ciao!^^ Eccomi tornata con un nuovo capitolo, spero divertente! 

Buona lettura...

La Riunione (Prima Parte)

Era ora di pranzo in casa Weasley, ma nessuno aveva fame.

Nel salotto illuminato da una frizzante aria primaverile, quattro persone si guardavano come se fossero ad un funerale.

Convenevoli a parte, nessuno aveva ancora toccato l’argomento che li aveva costretti a riunirsi e a saltare il pasto.

E conoscendo Ron, sappiamo quanto sia grave la cosa.

- Noi siamo venuti qua…- cominciò Ginny, prendendo coraggio.

-…per parlare di questa grave minaccia che incombe sulle nostre famiglie!- finì Harry con uno sguardo combattivo che non si vedeva da anni.

- E’ tornato Voldemort?- disse una voce allarmata dall’ingresso.

- Teddy!- urlò Hermione - Ma che ci fai qui?-

- Dovevo parlare con Zio Harry…- rispose un po’ intimorito.

- Va bene, ma che ne dici di bussare la prossima volta?- s’intromise Ron, sorridendo.

- Oh, sì giusto, scusate! È che quando mi sono materializzato devo aver disturbato in qualche modo gli gnomi e hanno iniziato a tirarmi le pietre…-

- Ti sarai materializzato sopra una loro tana…- commentò Hermione ridendo.

- Uhm, forse…Beh, comunque non li ho affatturati per evitare di distruggere il giardino…-

- Come ha fatto col nostro.- commentò Ginny.

- …e allora sono entrato.-

- Sì, va bene Teddy, però noi ora siamo in una situazione un po’ delicata…- tentò di dire Harry.

- Ho sentito! Cos’è successo? È tornato? State rifondando l’Ordine della Fenice? Io voglio, partecipare!-

- Non dire assurdità Teddy!- disse Ginny tenendosi la fronte con le mani, disperata.

- Beh, qualcosa è successo, ditemi!-

Dopo queste parole prese una sedia e si sedette tra Harry e Ron, che si guardarono sconsolati.

- Allora la situazione è questa.- Cominciò Hermione.

- I nostri figli…- continuò Ginny.

-…sono amici di Malfoy Lucertius Junior!- finì Ron, con aria drammatica, facendo cadere la testa sul tavolo.

- Hmm…e poi?-

- E poi basta!- rispose Harry accigliato.

- Ah…è grave?- disse Teddy guardandoli.

Hermione alzò un sopracciglio eloquentemente.

- Evidentemente sì, ma non credevo che l’avreste presa così male…-

Harry si alzò in piedi puntando il dito contro di lui: -Lo sapevi!-

- No!- rispose un po’ troppo velocemente, facendosi piccolo nella sedia.

- Lo sapeva!- ripeté Ginny sconvolta.

Ron andò contro di lui, prendendolo per il bavero: -Tu… perché non ce l’hai detto?-

Teddy non rispose.

- Allora?- continuò con occhi fiammeggianti.

Hermione intanto era dietro di lui, tentando di farlo allontanare.

- Beh, ecco…io pensavo…Zio Harry aiutami!-

- Per te sono il signor Potter- rispose freddamente.

- Sai che se ti Pietrifico e ti metto in giardino tra gli gnomi senzatetto di te non resta un solo capello azzurro?- lo minacciò Ron.

- Sai che se ti mordo, potresti diventare un Lupo Mannaro?-

Ron si allontanò di scatto e Teddy si mise a ridere.

- Ron sei un cretino!- disse Harry, ma sorrideva anche lui.

- Avanti Teddy, nessuno gnomo ti toserà, però dicci quello che sai-

- Va bene Hermione, ma tieni tuo marito a cuccia…-

Ron gli fece una linguaccia.

- Che maturità- commentò Ginny, alzando gli occhi al cielo.

- Io…sapevo che i vostri figli conoscevano Scorpius- iniziò - Ma io credevo che fosse solo il migliore amico di Al…-

- Cosa?- urlò Harry - Migliore cosa?-

Teddy, si rese conto di aver fatto un guaio e cominciò furtivamente ad allontanare la sedia da quella di Harry.

- Beh, dai Al era prevedibile…nella sua stessa casa…- disse Ron, meritandosi un’occhiataccia da tutto il resto della famiglia.

- Infatti, poi si sa…Al e Rose, sono sempre insieme…- commentò Teddy malignamente, facendo sbiancare Ron per l’ennesima volta.

- Ma come avete fatto a scoprirlo?-

Harry grugnì qualcosa d’incomprensibile, che Ginny ebbe la premura di tradurre: - Ha fatto uno scherzo insieme a Lily…-

- Forte! Cos’hanno fatto?-

Ma le facce funebri dei suoi ex-parenti, lo convinsero a trattenere l’entusiasmo.

- Ehi è vero! Nemmeno noi sappiamo esattamente cos’hanno fatto!- disse Hermione.

- Hanno dato l’Elisir per Indurre Euforia a tutta la scuola, mettendolo nelle bevande…- rispose Ginny, ignorando i mugolii di disapprovazione di Harry.

Teddy annuì, ma non seppe trattenere uno sguardo ammirato.

- Dev’essere stata di James l’idea.- commentò.

Ron mise una mano su una spalla dell’amico per consolarlo, poi disse: - Pure tu però…che gli dai due nomi così… te le cerchi!-

Harry si alzò e con sguardo folle rispose: - Sai che Lily mi ha detto che Rose e Scorpius sono fidanzati?-

- Eh?- grugnì Ron guardando Teddy che annuì intimidito.

Un grido bestiale invase la casa.

Mentre Harry e Teddy, in una rinnovata armonia familiare, si rotolavano dalle risate, Ginny e Hermione tentavano di calmarlo urlando: -Idiota, ti prendevano in giro!-

Dopo una decina di minuti buoni, un Ron decisamente immusonito e offeso stava tornando a sedersi, senza rivolgere nemmeno uno sguardo ai  parenti serpenti al suo fianco.

- Bene, torniamo a noi.- Cominciò Ginny con tono autoritario – la nostra missione ufficiale è far tornare il senno ai nostri figli-

- Prima che una delle nostre figlie si fidanzi con Lucertius.- sussurrò Ron.

- Ma è proprio necessario?- disse Teddy, ma dopo lo sguardo di Harry si corresse: - volevo dire…Sì! È  proprio necessario!-

- Posso continuare?- chiese innervosita Ginny.

- Certo vai avanti.- le rispose Hermione distribuendo a tutti degli sguardi severi.

- Per fare questo…-

- Vale a dire manipolare ignobilmente la vita dei vostri figli?-

- Teddy, taci!-

- Per allontanare i nostri figli da una famiglia di razzisti purosangue…- disse Ginny, guardando Teddy negli occhi – ci serve l’aiuto di qualcun altro-

- Chi?- chiese Harry.

- Qualcuno che si allei con noi.-

- Chi?- ripeté Harry, questa volta all’unisono con Ron.

- Qualcuno che non voglia che quest’amicizia vada avanti, almeno quanto noi.-

- Chi?- domandarono tutti.

Toc Toc Toc

Si sentì una voce scocciata dall’ingresso.

- Questa casa è veramente un letamaio…-

.....Continua (ovviamente!)

una precisazione: la tentazione di "creare" un Teddy sbadatamente tonksiano e con qualche accenno lupinesco era troppa!

^^ grazie a tutti per i commenti...:-*

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Capitolo 5
*** La Riunione (Seconda Parte) ***


Buon Pomeriggio (o buona sera, o buona mattina, chissà!) a tutti!^^ Eccomi con la seconda parte della riunione-per-la preparazione-del-piano-diabolico! Buona lettura!
(Questo capitolo è un po' serio!) [solo un po'] ^.-
La Riunione (Seconda Parte)

- Questa casa è veramente un letamaio...-

 
Ginny si trovò con tutti gli occhi puntati addosso, mentre Hermione andava all’ingresso ad aprire.

- Salve- disse Astoria, facendo un sorrisino tirato.

- Greengrass, Malfoy. Benvenuti in casa mia.- rispose senza trattenere lo sdegno.

Malfoy fece un commento poco gentile riguardo alla mobilia, ma venne soffocato da una gomitata della moglie.

Si diressero in salotto.

Draco guardava con disapprovazione ogni cosa presente in quella stanza senza però esprimersi.

Quando entrò sorrise allo sguardo sconvolto di Harry e Ron e lanciò un’occhiata stupita al ragazzo coi capelli azzurri.

Tra l’altro era pure un suo parente, che insolente.

Malfoy si sedette di fronte ad Harry, guardandolo con aria di sfida, senza dire una parola.

-Ora siamo al completo.- Esordì Ginny un po’ timidamente.

Ron la guardò sconcertato. –È opera tua?-

-No, mia.- disse Astoria aristocraticamente.

- Posso avere i pop-corn?- chiese Teddy.

-Certo che no!- rispose Hermione esasperata.

- Scusa Potter, ma lui che c’entra?- domandò Malfoy.

- È uno di famiglia.- rispose acidamente.

- Oh…e dove dorme?Nella cuccia in giardino?-

Harry, Teddy e Ron si alzarono e gli puntarono contro la bacchetta, gli occhi fiammeggianti.

Malfoy non si mosse dalla sedia, continuando a guardarli con un ghigno maleducato stampato in faccia.

-Sedetevi tutti e tre, non è facendo così che metterete a posto le cose- disse autoritaria Ginny.

Nessuno si mosse, ma Harry rispose: - Solo quando questo essere arrogante avrà chiesto scusa-.

Astoria si intromise: - Chiedi scusa cretino-.

Malfoy assunse un’aria scettica, ma lo sguardo perentorio della moglie lo fece desistere e mugolò qualcosa che sembrò bastare ai tre per farli sedere con aria vittoriosa.

Ginny riprese la parola: - Come Astoria mi ha fatto notare nella sua lettera…-

- Quale lettera?- chiesero Harry e Malfoy contemporaneamente.

- Quella che ho mandato a Ginny, subito dopo le notizie di Hogwarts- rispose Astoria, ignorando i grugniti del marito.

- Come dicevo- ricominciò lanciando occhiate minacciose, per evitare di essere nuovamente interrotta – noi da soli non riusciremo ad allontanare i nostri figli da quella che sembra un’amicizia che dura da anni.-

- Ma siamo sicuri che sia così?- la interruppe Malfoy.

- Certo che è così! Al e tuo figlio sono migliori amici…- disse Harry.

Malfoy, se possibile, impallidì ancora di più e inizio a balbettare.

Quando riuscì a calmarsi chiese: - Chi te l’ha detto?-

- Io- disse Teddy astioso.

- Insomma basta!- commentò Hermione, facendo cenno a Ginny di continuare a parlare.

- Qui la situazione è seria! Se non stiamo attenti, potremmo dover invitare vostro figlio a casa nostra per le vacanza estive!- urlò Ginny, battendo un pugno sul muro.

- Tranquilla, non lo manderei mai!-.

- Malfoy vuoi chiudere quella bocca?-  urlò Ron.

Draco sbuffò.

- Hanno ragione, sai come sono i ragazzi…Più li ostacoli, più si uniscono.- disse Astoria.

- Ma infatti! Io direi di lasciarli fare tranquilli e…- Ma le occhiate che Teddy ricevette lo convinsero a non andare avanti.

- Dobbiamo trovare un modo per fargli capire che non sono adatti a gente come voi.- asserì Ron con tono maleducato.

- Scusa?- chiese Malfoy con aria feroce.

Teddy s’intromise: - Siete qui per questo, no? Non vi piacete e non vi piace nemmeno che i vostri figli siano amici…-

- Forse non mi sono spiegato… Siamo noi che non vogliamo che nostro figlio vi frequenti!-

- Diciamo che è totalmente reciproca la cosa.- rispose freddamente Harry.

- Ma vi sembra il caso che i vostri figli debbano soffrire perché voi vi state antipatici?- disse Teddy infervorato.

- Potter fai tacere il tuo figlioccio…-

- Sennò cosa mi fai? Mi dai in pasto al tuo Basilisco?-

- Sai com’è, c’è l’eroe che li uccide…- dicendolo guardò Harry intensamente. – E il cattivo che gli alleva...-

- …che verrà arrestato per possesso illegale di creature pericolose!- sbottò Hermione.- Ora smettiamola con le sciocchezze!-

- Tutta ‘sta storia è una sciocchezza!- protestò Teddy, ma venne ignorato.

- Potremmo escogitare una qualche punizione.- propose Ginny.

Harry annuì e disse: - Quella ci sarà comunque, ma dev’essere qualcosa di particolarmente geniale-.

- Allora se la preparate voi, siamo tranquilli…-

- Vuoi proporre qualcosa tu Malfoy?- commentò acidamente Ron

- E se li mettessimo di fronte a tutte le loro differenze?- affermò Astoria.

- …In questo modo saranno loro stessi a capire che non sono fatti per essere amici!- continuò Hermione entusiasta.

- E non sarebbe nemmeno una costrizione, faranno tutto loro una volta accettata l’inevitabile realtà!- disse Ginny, convinta.

Teddy emise un sonoro sbuffo che bloccò il flusso d’idee femminili, facendo concentrare l’attenzione di tutti su di lui.

- Almeno chiamate le cose col loro nome, questa è una carognata bella e buona, non fate finta che non lo sia!-

- Qui devo essere d’accordo col cucciolo.- commentò Malfoy.

- Ascolta Teddy- disse Hermione. – Tu non sai cosa vuol dire essere un genitore, noi non vorremmo arrivare a tanto, ma le nostre famiglie sono diverse: è la realtà. Prima o poi se ne accorgeranno anche i nostri figli, vogliamo solo accelerare i tempi per non doverci sopportare più del necessario.-

Teddy alzò gli occhi al cielo, molto scettico.

Astoria nel frattempo sembrava immersa nei suoi pensieri, finché non prese la parola: - Dobbiamo stabilire un giorno per vederci insieme ai nostri figli.-.

- Organizzeremo una cena durante le vacanze di Pasqua.- affermò Harry convinto.

- Allora è deciso, la seduta è sciolta!- concluse Ron, solennemente.

Tutti fecero per alzarsi tranne uno.

- Non ancora.- commentò Malfoy.- Dobbiamo metterci d’accordo per il risarcimento alla scuola Potter-.

Harry sbuffò e si risedette.

- Ciao a tutti, io vado…E spero vivamente che il vostro piano fallisca!-

- Ehi Teddy, fai attenzion…-

CRASH

-…Come non detto.-

 

 ....Continua

Oltre ai soliti ringraziamenti per le recensioni che-mi-stanno-decisamente-viziando voglio fare un appunto: come avrete notato questa fict si è articolata in una giornata fin ora. Il prossimo capitolo (salvo ripensamenti), farà un salto temporale di circa un mesetto (chissà quando cade Pasqua nel 2019!:-P)... In più dovrò scrivere di tutta la Next-Gen al completo (d'oh!considerando la mia mancanza di idee è durissima!^__^'''), quindi non so quando spunterà il nuovo capitolo!

[magari domani, magari tra un mese...-.-°]

Ora taccio! 

Voglio ricordare a tutti quelli che hanno commentato che avranno 10 mila anni di vita in +...

Ma anche voi che non l'avete ancora fatto, siete ancora in tempo per recuperare!^^

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Capitolo 6
*** Grande Evento...in preparazione! ***


Alla fine ho deciso di mettere un capitolo sulla preparazione della casa...mi è uscito questo!
Buona lettura & Buona Pasqua!
   


GRANDE EVENTO...IN PREPARAZIONE!

- Non avrei mai creduto che sarei diventata come mia madre!-

- Non avrei mai creduto che sarei diventata come tua madre!-

Ginny ed Hermione erano di cattivo umore.

Stavano preparando casa Potter per il Grande Evento ed erano state ignobilmente abbandonate dai loro mariti in quest’arduo compito.

- Tutto per il Quidditch!- disse Ginny sprezzante.

- Ma tu ami il Quidditch!-

- Non quando lo ama mio marito.-

Hermione ridacchiò e con un colpo di bacchetta cambiò il colore delle tende, da bianche divennero cerulee.

- Così metteranno tutti di buon umore.- affermò soddisfatta.

- Almeno per i primi cinque minuti…-

Toc Toc

- Harry cosa bussi, entra!-

Sfortunatamente per loro, la voce che giunse non era quella di Harry.

-Sono Teddy, Zia!-

Ginny andò ad aprire la porta e lo guardò con aria ostile.- Sei qui per cercare di convincerci a rinunciare?-

Teddy annuì.

-Di nuovo?-

-Già.-

-Non ti sono bastate le fatture di Ron?- disse Hermione.

- Assolutamente no! Quando i vostri figli lo scopriranno e vi odieranno, voglio che si sappia che ho fatto tutto il possibile per impedirvelo!-

Ginny lo guardò negli occhi. -Non lo scopriranno. A meno che qualcuno non parli.-

-Non parlerà.- affermò sicura Hermione.

- E  vorreste legarmi per impedirmelo?- chiese Teddy sarcastico.

- Ricordi il foglio che hai firmato l’altro ieri? È maledetto, appena proverai a parlare ti si tapperà la bocca, nel vero senso della parola.- rispose con un sorriso.

Ginny si mise a ridere e strinse la mano ad Hermione, Teddy invece si portò le mani alla bocca e la guardò orripilato.

-Come hai potuto!-

-Precauzione…E poi di che ti lamenti, succederà solo se provi a parlare e sarà solo una cosa temporanea.-

- Già tanto ingannarne cinque o sei non fa differenza.-

Detto questo si diresse in giardino offeso.

CRASH

-Teddy!-

-Scusa Zia, ho rotto i bicchieri, ora aggiusto tutto!-

Ginny ed Hermione si guardarono e sorrisero.

-Ginny?-

-Sì?-

-Tu non credi che lui abbia ragione?-

-Hermione, lui non può capire… Lo facciamo per i nostri figli.-

-Giusto.-

 

BUM-TOC-BUM-TOC

-Apri sorella! Oppure sarò costretto a far saltare la porta!-

-George!- urlò Ginny correndo ad aprire.-Cosa ci fai qui?-

-Ho sentito dire che state elaborando un piano diabolico e non mi volevo perdere la cena di stasera…sono invitato vero?-

-Certo, certo!-

-George! Mi hai portato quella cosa?- disse Teddy.

-Certo eccola qui! Pronta e impacchettata!-

-Cos’è?- chiese Hermione cercando di curiosare.

Teddy la guardò con aria trionfante.- Perché non mi affatturi per saperlo?-

George sorrise e fece l’occhiolino a Hermione.

-Allora… come avete intenzione di sistemare il giardino?-

Hermione prese la parola. -Metteremo il tavolo in giardino, faremo volare qualche colomba, trasfigureremo qualche gnomo in coniglio e metteremo qua e là decorazioni oro e argento.-

A quanto pare l’abitudine di rispondere a qualsiasi domanda, non era ancora passata.

-Mmmhh…fate le cose in grande eh!- disse George lanciando uno sguardo alla sorella.

Teddy li guardò con disapprovazione.-Certo! Vogliono che sembri accogliente prima di imbrogliare impunemente i loro figli.- 

- Oppure vogliono fare bella figura con i Malfoy…- insinuò George.

- Sciocchezze!- dissero contemporaneamente Ginny ed Hermione.

- Comunque vi ho portato alcune cose…Bicchieri che si riempiono a seconda dei gusti, un centro tavola cantante, uova al cioccolato con una sorpresa che beh…è davvero una sorpresa!-

- Grande George!- commento Teddy entusiasta.

- Ma tu che c’entri, mica resti a cena!- commentò Ginny.

- Certo che resto! Chi consolerà i vostri figli quando gli avrete rovinato la vita?-

Hermione alzò gli occhi al cielo. –Ma non vai a trovare Victoire?- chiese un po’ maligna.

- Le vacanze sono lunghe.- rispose, facendole una linguaccia.

- Che maturità- disse, mentre George ridacchiava.

- Ed Andromeda? La lasci sola?- chiese Ginny.

- Ma no! Viene anche lei…Vuole vedere i suoi nipoti sconosciuti!-  

- Quante altre persone hai invitato a nostra insaputa?- domandò Hermione.

- Solo George, Nonna e Victoire che però non può venire!- disse Teddy sulla difensiva.

- Ok, ok…- commentò Ginny con un tono di voce lievemente isterico.

- Sta cercando di convincervi a rinunciare.- sussurrò George a Ginny ed Hermione.

- Lo sapete che Al è felicissimo del fatto che abbiate invitato Scorpius a cena? Vi ritiene i genitori migliori del mondo…Oh se sapessero la verità!- urlò la voce di Teddy dalla cucina.

- Lo sappiamo- disse Ginny sconsolata.

- Vuoi diventare un attore drammatico Teddy?-

-Zio Harry! Com’è andata la partita?-

- Umiliante…come al solito.- rispose Ron triste.

- Te la prendi ancora?- disse Hermione con superiorità.

Ron rispose con un grugnito poco comprensibile.

-Allora come procedono i preparativi?- chiese Harry.

-Bene-

-Male-

Risposero contemporaneamente Teddy ed Hermione.

Harry sorrise avviandosi verso il giardino, dove aiutò sua moglie con le decorazioni.

- Dev’essere proprio emozionato se aiuta Ginny…sembra proprio che ci tenga a dimostrarsi superiore al suo vecchio compagno di scuola...- commentò George.

- Deve sembrare tutto accogliente ai suoi poveri figli.-

- Avanti Teddy, non te la prendere! Il piano non è ancora andato in porto...Secondo me può ancora fallire!-

Teddy lo guardò triste. –E come?-

- Vieni, che ti faccio vedere l’altra sorpresa che ha portato Georgino…-.

Detto questo, i due si allontanarono furtivamente.

 

 Non ho messo accenno alle mogle e al figlio di George, perchè mi pare assurdo che l'abbia avuto contemporaneamente a tutto il resto della famiglia,!

Nella mia visione, se c'è già un piccolo Fred, non va ancora ad Hogwarts! 

Commenti? ^^

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Capitolo 7
*** Sospetti ***


Sospetti

Toc Toc Toc

- Ciao Zia!-

Hugo e Rose si precipitarono e abbracciarono calorosamente Ginny.

Sorridenti, corsero verso il giardino, dove la prima cosa che videro fu James che ululava in modo “osceno”, sostenuto da Teddy.

- Perché sta facendo quei versi?-

- Sta ridendo, Hugo-

- Ah-

Teddy indicò divertito un punto davanti a loro, dove Lily, piuttosto malconcia, stava lottando contro un gruppo di gnomi/conigli, nel tentativo di convincerli a consegnare le uova decorate da lei stessa.

- È la sua punizione?- chiese Rose ridendo.

James annuì, cercando di calmarsi.

- Dov’è Al?- domandò Hugo.

- In camera a farsi bello per il suo fidanzato!- rispose velocemente James.

Teddy alzò gli occhi al cielo e fece una smorfia triste scuotendo la testa.

James male interpretò il suo gesto e tentò di rassicurarlo. –Tranquillo, scherzo!Ad Al piacciono le streghe!-

-Non c’è niente da ridere! Perchè non mi aiutate?-. Urlò Lily. La sua faccia era un miscuglio di sudore, terra e nervosismo.

La voce di Ginny giunse puntuale. - Perché nessuno di loro ha euforizzato mezza scuola!-

James e Rose distolsero lo sguardo da Lily con aria colpevole, mentre lei tornava alla sua punizione.

-Andiamo su, in camera da Al!- disse James.

Rose e Hugo annuirono, seguendo il cugino.

-Dici che sospettano qualcosa?- chiese George a Teddy.

-Non so...sembrano così entusiasti!-

 

Toc Toc

- Un attimo!-

- Al, siamo noi!-

La porta si aprì all’istante, tutti e tre entrarono e si sedettero nel letto.

Al teneva in mano un piccolo tubicino color carne che, accostandolo all’orecchio, diventava invisibile.

- Hai sentito qualcosa di interessante?- sussurrò Rose.

- Nulla di che… convenevoli e discorsi sulla punizione di Lily.-

- Quella è il nuovo modello delle Orecchie Oblunghe?- domandò Hugo.

- Sì- rispose James. – Puoi mandarlo fino ad un chilometro di distanza e sentirai sempre abbstanza chiaramente, in più è invisibile!-

- Forte!- commento Rose, ma Al fece cenno di tacere.

- Mmhh…sono Zia Hermione e Mamma, stanno parlando di una riunione, ma a voce bassissima…silenzio tutti!-

Dopo qualche secondo Al spostò la mano dall’orecchio, rendendo il tubicino color carne visibile e cominciò a parlare con aria pensierosa.

- A quanto pare si è tenuta una riunione, ma non ho capito se c’erano anche i Malfoy, ma sembra di sì. Dev’essere stato in quell’occasione che si sono messi d’accordo per stasera.-

- In che senso messe d’accordo?-

- Non lo so,Rose. Non si è capito bene.-

- A me sta cena puzza sempre di più.- disse James aggrottando la fronte.

Tutti annuirono.

- Scorpius non si capacita di come suo padre possa aver accettato…- affermò Al.

- Nemmeno io mi capacito di come mio padre possa aver accettato!- commentò Hugo ridendo.

Sentirono dei passi avvicinarsi, velocemente Al nascose l’Orecchia Oblunga, poco prima che la porta si spalancasse.

- Lily, ci hai fatto prendere un colpo!-

Ignorando le loro proteste, li guardò con occhi fiammeggianti.

- Un colpo?- disse con voce fredda. – A me è venuto un colpo! E’ dalle due che sono dietro a quegli insulsi animaletti, senza l’aiuto di nessuno, mentre voi siete qui a fare bambagia.-

- Dai, non fare così! Del resto mamma non ci avrebbe permesso di aiutarti!-

- Al, taci.-

- Tutte le volte che sono stato in punizione io…-commentò James.

- Te lo meritavi! E anche sta volta te lo saresti meritato se io non ti avessi coperto!-

- Dovresti essere felice di poter salvare i tuoi fratelli…-

- E cugini- disse Hugo.

- E cugini, la prossima volta, magari beccheranno Al e saremo io e te a guardarlo divertiti, mentre cercherà di lucidare tutti i giochini Babbani del Nonno…-

- O magari sarai tu!- rispose Al acido.

Rose ridacchiò e guardò con affetto la cugina.

- Il tuo sacrificio è stato apprezzato da tutti…dai, vai a lavarti fra poco arriveranno Scorpius e gli altri.-

Lily sbuffò e andò verso la sua camera.

Al sospirò.

- Non avremmo dovuto permettere che beccassero Scorpius…Se fosse stato accusato uno di noi, non saremmo in questo pasticcio!-

- Non è colpa di nessuno se quel cretino ha affatturato gli elfi domestici!- commentò James con una nota di disappunto.

- Cerchiamo di non tirare fuori questa storia, altrimenti Mamma lo ucciderà.- disse Hugo.

- Credi che non vogliano ucciderlo comunque?- domandò Rose.

Si guardarono tra di loro scettici.

Al riprese l’Orecchia Oblunga.

- Sono Teddy e Papà!- disse emozionato.

Tutta l’attenzione era ora rivolta a lui.

- Non ho capito cosa ha detto Teddy, però papà gli ha risposto che ci ha pensato anche lui a questa cosa, non so a cosa si riferisca, ma non sa se è troppo tardi.-

- Credi che anche Teddy sia in mezzo a questa cosa assurda?- chiese Rose, con lo sguardo triste.

- No, è impossibile! Lui ci ha spedito le Orecchie Oblunghe…come se volesse metterci in guardia!- affermò James convinto.

- E poi ho visto Teddy dire qualcosa a Zio Ron e dopo lui gli ha risposto di finirla con questa storia, perchè ormai sono decisi.-

Aveva parlato Lily, che era appena entrata, lavata e profumata, in tempo record per non perdersi una parola.

- Ma allora perché non dire le cose chiaramente?-

- Davvero sospetti di Teddy?- chiese Hugo stupito.

Rose ammutolì e abbassò lo sguardo. – Del resto stiamo sospettando anche dei nostri genitori…-

-Io non ci credo- disse James risoluto. - Teddy ci ha sempre sostenuto nella nostra amicizia con Scorpius, ha incoraggiato tutti noi ad accettare lo Smistamento di Al e non farebbe mai una cosa simile. I nostri genitori non ci capiscono, ma lui sì. Io mi fido.-

- Anch’io- confermò Lily.

Hugo e Al annuirono, solo Rose rimaneva con la testa bassa.

- Speriamo bene.- sospirò.

- Ragazzi scendete! Sono arrivati gli ospiti!-

...continue...!^^

grazie a tutti per le recensioni, volevo solo chiarere una questione sollevata da 

Honey Evans: intanto tranquilla non mi offendo!^^ Poi volevo spiegare che in quel punto Harry vuole punire Al, non perchè è stato smistato a Serpeverde, dato che è ormai al terzo anno, ma perchè sospetta (giustamente), che sia stato lui a diventare amico e a presentare Scorpius a Lily e James! 

Grazie ancora a tutti!^^


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Capitolo 8
*** Questa casa rumorosa ***


QUESTA CASA RUMOROSA

La materializzazione congiunta era una cosa spiacevole e orribile.

Questa verità, universalmente condivisa, non era ancora perfettamente chiara nei particolari.

Ad esempio, era normale che suo padre dovesse stringergli il braccio così forte, tanto da lasciargli segni?

E lo sguardo di disgusto che aveva, era dovuto alla materializzazione, oppure a qualcos’altro?

Il calcio negli stinchi prima di partire, era davvero necessario?

Queste e molte altre domande, sarebbero rimaste irrisolte, tranne una.

L’aria disgustata di suo padre era evidentemente dovuto alla prospettiva della cena, altrimenti non si spiegava perché si fosse acuita in modo così evidente.

Appena tornato a casa da Hogwarts, aveva temuto il peggio, davvero.

Eppure, stranamente, non era stato punito.

Sua madre gli aveva fatto un discorso comprensivo, approvato da qualche grugnito paterno.

Questa condiscendenza l’aveva preoccupato. In effetti, in mezzo a tutte quelle assurdità, era quasi felice di riconoscere in quell’aria di sufficienza come un atteggiamento normale.

Il momento peggiore in assoluto però, era stato la notizia della cena.

L’aveva completamente terrorizzato, per usare un eufemismo.

Aveva prontamente scritto ad Al, ed anche lui aveva trovato sospetta quella rimpatriata e notato qualche strano comportamento dei suoi genitori.

Però definire suo padre strano era un altro eufemismo.

Ho passato una settimana tra gli eufemismi, mi trasformerò in un eufemisma…o come caspita si dice!

Astoria bussò elegantemente alla porta e la confusione aumentò a dismisura, si sentirono grida e richiami, almeno cinque persone urlarono “Vai tu alla porta”.

Scorpius sorrise.

Che famiglia rumorosa.

Alla fine Ginny aprì la porta e rivolse loro un sorriso, Malfoy fece un cenno e mise su un espressione educata così palesemente falsa, che anche un miope se ne sarebbe accorto.

Scorpius fece un cenno con la testa e salutò.

- Piacere io sono Ginny. Tu devi essere Scorpius.-

- Difficile da capire, visto tutti i figli che abbiamo….- commentò maligno Draco, facendo ridere il figlio, ma meritandosi una gomitata da Astoria.

- Beh, sì sono io. Piacere.-

Dopo pochi istanti apparve Harry Potter.

Scorpius lo guardò dal basso all’alto, intimidito.

Quindi questo è il salvatore del mondo magico. È spettinato.

Harry sorrise alla sua aria imbarazzata, facendolo arrossire, e lo salutò gentilmente porgendogli la mano.

Un verso di suo padre gli fece percepire la sua disapprovazione.

- Scorpius!- urlò Lily entusiasta, scendendo da una rampa di scale.

Subito dopo vide anche Al, Rose e Hugo e andò verso di loro.

- Come va?- chiese Al.

- Per ora bene, non ho ancora incontrato il Basilisco sotto il salotto.-

Tutti risero.

- Hei Scorpius! Vieni in camera, ti devo far vedere una cosa!-

Era la voce di James, arrivava da un luogo non ben definito, al piano di sopra.

- James scendi a salutare gli ospiti!- urlò Ginny, per tutta risposta.

Draco e Astoria si avvicinarono a loro, Scorpius si accorse che guardavano Al.

- Buonasera.- disse Al, abbassando la testa a disagio.

- Salve, io sono Lily.- si presentò senza nessun imbarazzo, guardando Malfoy negli occhi.

Intanto dalla sala arrivarono anche Ron ed Hermione che fecero un cenno distaccato a mo’ di saluto.

- Questi sono Rose e Hugo, i miei figli.- disse Ron, con la voce velatamente aggressiva.

- Piacere.- rispose educatamente Astoria.

Draco non disse nulla.

James scese e fece un gesto impaziente con la mano, il suo saluto.

- Andiamo!-

I ragazzi lo seguirono e salendo le scale.

Quando arrivarono in camera, Scorpius rimase sconvolto.

- Ma è minuscola! Davvero dormite qui?-

Al e James, si misero a ridere.

- Questa è di Al, la mia è a fianco, ma è uguale, l’unica più grande è quella di principessa Lily.-

- Mi pare giusto!-

- La tua è più grande?- domandò Hugo.

- La mia è il doppio, ho un letto matrimoniale, il balcone e due armadi.-

- A cosa ti serve tutto quello spazio?- chiese Lily.                                                                                

Scorpius sembrò pensarci su.

- A niente!- disse Rose ridendo.

- Ragazzi non si sente nulla!- si lamentò Al che, a quanto pare, era tornato all’Orecchia Oblunga.

- C’è troppa gente, faresti fatica a sentire anche se fossimo giù.- commentò James.

Al borbottò qualcosa e allontanò l’Orecchia Oblunga.

- Che ne pensi di questa storia?-

- È una buffonata. Mio padre ha il muso da quando sono tornato e mia mamma…beh lei è una buona attrice.-

Rose approvò e incominciò a ridere.- Anche mio padre ha il muso…Hai visto quando ci ha presentati?-

James tentò di imitare la faccia e il tono di Ron, suscitando l’ilarità generale.

- Teddy cosa ne pensa?- chiese Scorpius pensieroso.

- Lui sa, ma non ci dice.- disse Al

- Anche se ci ha dato qualche indizio! Probabilmente non può o non sa molto.- aggiunse James.

- O forse è d’accordo…- replicò Scorpius, alzando un sopracciglio.

James s’innervosì.- Non iniziare anche tu come Rose… Abbiamo capito che Teddy è con noi! Giusto?-

- Certo che lo è!- affermò Lily.

Al e Hugo annuirono, ma Rose non si mosse. – Forse è d’accordo solo in parte, altrimenti ci direbbe qualcosa in più su questa cosa!-

- Scusate, ma questa cosa di cui si parla, esattamente, cos’è?-

Tutti si guardarono e scoppiarono a ridere.

Rose cercò di calmarsi e riprese in mano il discorso.- Beh suppongo che quando parliamo di “questa cosa” ci riferiamo allo scopo e ai motivi di questo incontro.-

Hugo annuì, senza smettere di sorridere.

-Parlando d’altro…Scorpius, ti hanno punito?- chiese Lily.

- No, stranamente no! A te?-

Non rispose, ma dalle risate di Al e James, intuì la risposta.

- Cosa ti hanno fatto fare?-

Lily lanciò un’occhiata fulminante. –Ma non ti dovevano dare in pasto a qualcosa?- domandò malignamente.

- Mio padre mi ha graziato, gradendo lo scherzo e il tiro agli elfi…-

Rose lo guardò con disapprovazione.

-…e io ho evitato di spiegargli che era stato un incidente- concluse sorridendo innocentemente.

Lily sbuffò. – Se non fosse per questo “incidente” nessuno ti avrebbe beccato e non saremmo qui.-

- Dovresti ringraziarmi! Almeno avrai un po' di compagnia durante le punizioni.-

- È pronto! Scendete!- L’urlo di Ginny risuonò “forte e chiaro”, la sua voce non si fermava davanti a bazzecole come i muri.

- Ma è sempre così rumoroso qui dentro?- chiese Scorpius divertito.

-Eh? Oh no, a volte è peggio…- rispose Al.

Scorpius ridacchiò.

Non è male questa casa urlante.

...CONTINUA!____________________________________________________________________________________________________
GRAZIE A TUTTI! LETTORI E RECENSORI...
DEVO DIRE CHE STO COMINCIANDO A FATICARE NELLO SCRIVERE I CAPITOLI E SOPRATUTTO NON HO IDEA DI QUANDO ARRIVERA' ALLA FINE QUESTA STORIA!
SALUTI A TUTTI!^^

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Capitolo 9
*** Le prime magie di Lucertius ***


Le prime magie di Lucertius

“Passatemi il tacchino!”

“Ma quel pezzo lo stavo prendendo io!”

“Mollalo subito! E’ un ordine.”

“Oh avanti Ron, non fare il bambino, lascia mangiare Hugo!”

Ron lanciò un’occhiata risentita a Hermione e lasciò a malincuore quella meravigliosa e succulenta parte del tacchino.

Intanto Lily era seriamente impegnata in un’impresa a dir poco titanica: insegnare “Jingle Bell” al centrotavola.

“Ma lo sa che è una canzone natalizia?” domandò Rose.

“Shh! Non dirglielo…” rispose Al.

“Teddy, fai gli occhi da gatto?” urlò James per farsi sentire dal cugino dall’altra parte del tavolo.

“Stiamo mangiando, comportati bene!” rispose Andromeda, bloccando ogni iniziativa.

“James! E’ Firewhisky quello che vedo nel tuo bicchiere?”

“Noo…”

“James!”

“Ma papà, non è colpa mia! I bicchieri si riempiono della bevanda preferita!”

“Accio bicchiere!” gridò Ginny puntando la bacchetta.

“George, va bene i bicchieri sono stati un bellissimo regalo…ma pure gli alcolici?” disse Harry ridendo.

“Non è certo colpa mia, sei tu che dovresti domandarti come mai la bevanda preferita di tuo figlio è il Firewhisky!”

“Mmhh…Fammi pensare… Forse perché suo zio glielo ha fatto assaggiare?”

George ignorò l’insinuazione alzando gli occhi al cielo e continuando tranquillamente a mangiare.

Insomma, sbuffi e bicchieri requisiti a parte, l’allegria della cena attraversava tutti i partecipanti.

Quasi tutti.

Due invitati mangiavano a testa bassa, evitando accuratamente di soffermarsi troppo sulla prova evidente del declino della società magica che li stava circondando.

Il sangue del loro sangue, invece, parlava a bassa voce con il suo futuro-ex-migliore-amico, ridendo ogni tanto.

Ogni tanto Draco sentiva lo sguardo di quella che doveva essere sua zia posarsi su di lui, sguardo che lui cercava di evitare in tutti i modi.

Va bene tutto, però fare pure il simpatico con Andromeda Tonks: no.

Astoria mangiava lentamente, portandosi la forchetta alla bocca, con fare regale.

Le sue movenze stonavano con quelle del resto degli invitati, tuttavia era così abituata a sentirsi a proprio agio in ogni situazione, che tutto sembrava fuorché inopportuna.

Osservava con attenzione Ginny ed Hermione, cercando di capire da una loro parola o gesto, il momento adatto per agire.

Le due cognate, però, sembravano impegnate nella degustazione di ogni piatto della cena, conversando e ridendo amabilmente, apparentemente dimentiche del loro piano diabolico.

Ma c’era qualcuno che non l’avrebbe dimenticato tanto facilmente.

“Potter, questi meravigliosi ehm…conigli-gnomi che consegnano queste specie di…uova…sono opera tua?”

Chiese Draco guardando sarcasticamente l’uovo decorato, non benissimo diciamo la verità, che aveva davanti a sé.

“No, in realtà erano una parte della punizione di Lily.”

“Davvero un’idea geniale.”

“Sentiamo professore, lei come ha punito suo figlio?” domandò Ginny acida.

Fu Astoria a rispondere.

“Abbiamo ritenuto che punire Scorpius per qualcosa che fa tutti i giorni a casa, non fosse molto coerente.”

“Tutti i giorni vi Euforizza?” s’ intromise Hermione.

“No, no. Intendevamo i dispetti agli elfi domestici.” Concluse Malfoy, sorridendo allo sguardo sconvolto di Hermione.

Rose tossì sonoramente e fulminò Scorpius, che si fece minuscolo nella sedia.

“Ma non era stato un incidente?” chiese Lily, con lo aria un po’delusa.

Draco rise.

“Non credo sia il caso di parlare di queste cose!” disse Teddy tentando di cambiare argomento.

“Ho lavorato molto contro il maltrattamento degli elfi domestici”. commentò Hermione altezzosa.

“Beh, non potresti andare d’accordo con nostro figlio” rispose Astoria freddamente.

“Tappare la bocca al nostro elfo lamentoso è stata la sua seconda magia.”

“E la prima qual è stata?” chiese James ironico.

“Guardate che belli quei conigli che…” tentò di dire Scorpius.

“Ha provocato un’orticaria a due bambini Babbani.”

Dopo le parole di Malfoy, tutta l’allegria si spense immediatamente.

Tra i ragazzi si alternavano sguardi imbarazzati e tristi, gli adulti si guardavano significativamente, tutti tranne Harry, che non osava muovere un muscolo.

“Anche Zio Harry da piccolo ha gonfiato sua Zia Babbana”. Provò a dire Teddy, per risollevare la situazione.

Ci fu qualche mormorio d’assenso, ma tutti sapevano che non era la stessa cosa.

“Harry, non c’era qualcun altro che aveva provocato un’orticaria a dei Babbani?” cominciò Ron.

Hermione tentò di bloccarlo, con la mano, ma lui la ignorò.

“Qualcuno tipo lo zio di Tu-Sai-Chi?” concluse.

“Hei!” protestò Scorpius.

D’accordo, forse mi sono divertito con gli elfi, ma ora ho smesso. Qui però sono stato messo alla stregua di un Mago Oscuro!

“Non esageriamo, ero un bambino! Avevo quattro anni e quegli stupidi Babbani, non mi facevano passare per andare al bagno!”

“Forse perché non era il tuo turno tesoro.” Disse calma sua madre.

Al rise, ma un’occhiataccia di sua madre gli suggerì di non andare oltre.

“Il nostro Scorpius sa qual è il suo posto.” Proferì Malfoy, orgoglioso.

“In fondo alla fila?” chiese Lily senza alzare la testa dal suo piatto.

“Almeno prima di un Babbano concedimelo!” commentò Scorpius sorridendo.

Il calcio che gli arrivò da Al fu piuttosto superfluo, aveva capito benissimo da solo di aver parlato troppo.

Ammesso che quel gesto fosse solo un avvertimento e non ci avrebbe giurato.

“Cos’è che ti dovremmo concedere?” chiese Lily, guardandolo, visibilmente offesa.

“Oh, avanti scherzavo…”

“Non ne sono così sicuro!” disse James, ogni traccia della sua tipica allegria sparita.

“Mi conoscete, non crederete sul serio che…”

“Ti credevamo quando ci dicesti che era un incidente la fattura agli elfi…” iniziò Rose.

“…ed è stato uno sbaglio” concluse Hugo.

Draco era a dir poco entusiasta della piega che stava prendendo la conversazione.

Tentò quindi di peggiorare le cose.

“Avanti figliolo, non serve giustificarsi. Sai come la pensano loro dei Babbani, parliamo di cose che avete in comune…”

“Malfoy, non ti permettere di giudicarci.” ringhiò Harry, infastidito.

“Forse sarebbe meglio dire che noi sappiamo come la pensate voi su Babbani.” puntualizzò Hermione.

“È necessario parlare di loro?” provò a dire Scorpius.

Rose lo guardò gelida.“Tra di loro ci sono i miei nonni.

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P.S. Andromeda for president! Scusami se non ti sto trattando benissimo... Ma prenditela con tuo nipote!;-)

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Capitolo 10
*** ...La magia segreta di Lily ***


“È necessario parlare di loro?” provò a dire Scorpius.

Rose lo guardò gelida.“Tra di loro ci sono i miei nonni.

...La magia segreta di Lily

 

Il silenzio che seguì questa affermazione si era visto poche volte in casa Potter.

Scorpius aveva la testa bassa e un’espressione da incompreso in viso, mentre tutti gli altri ragazzi mangiavano fingendo indifferenza.

Gli adulti (ma lo erano davvero?) si mossero a disagio guardandosi tra loro.

Teddy si decise a parlare.“Lily una volta ha completamente distrutto una bancarella Babbana al mercato.”

“Cooosa?”gridò Ginny, strozzandosi.

“Ma non dire assurdità!”

“L’hai detto!”urlò Lily. “Avevi giurato di non dirlo!”

Rose guardò sconvolta sua cugina. “L’hai fatto davvero?”

“Non l’ho fatto a posta!Avevo otto anni e loro mi hanno preso in giro perché volevo pagarli con dei falci, cosi mi sono arrabbiata…”

“Ma perché non  ce l’hai detto subito?” chiese Harry.

“Avevo paura del vostro giudizio…Così ho fatto giurare a Teddy di non dirlo.”

“Bella mossa!” commentò Al.

Draco si mise a ridere.

“Mi sa che anche un altro Potter doveva finire a Serpeverde.”

“Papà!” tentò di dire Scorpius, ma l’occhiata che ricevette come risposta lo fece tacere.

“Mi sembra che stiate esagerando, io ne ho sempre combinate di tutti i colori, senza risparmiare Babbani o maghi, eppure non sono certo finito ad Azkaban.” affermò George.

“Sono d’accordo con Teddy” disse Al. “Scorpius è a posto. Ci ha pure aiutato a sistemare quel moccioso che aveva chiamato Hoover Sanguesporco!”

Draco spalancò gli occhi.“Ehhh?”

“È quello che abbiamo riempito di pustole nel di dietro.” Puntualizzò Scorpius.

George e James si scambiarono il cinque ridacchiando.

Astoria inarcò un sopracciglio,pensierosa.“Pensavamo l’avessi fatto per divertirti.”.

“È stato molto divertente, infatti.” rispose Al, intromettendosi senza motivo.

Ma Scorpius aveva afferrato benissimo il senso del commento, per questo non rispose, guardando il suo piatto con molto interesse.

Draco, dal canto suo, era sempre più sconvolto e disgustato dall’andamento della serata.

Non solo non era riuscito a far litigare quei mocciosi decentemente, ma stava scoprendo che suo figlio era addirittura un filo-Babbano, dopo tutta la fatica che aveva fatto per educarlo come un perfetto razzista.

Nessuno pensava più alle fatiche che fa un genitore per educare suo figlio come Salazar comanda, anzi!

Basta un niente e ti ritrovi con tuo figlio che, non solo è il miglior amico di un Potter, ma li aiuta ad organizzar vendette contro chi esprime liberamente la propria opinione riguardo al pedigree di un alunno!

L’armonia della serata sembrava ristabilita, in poco tempo tornò il tipico brusio che attraversa ogni sana “mangiata” in compagnia e nessuno sembrò più pensare alla piega presa poco prima.

Quasi nessuno.

“Rose mi passi il sale?”

“Lily, ti dispiace passare il sale a Malfoy?”

“Grazie Lily…Rose, non ci credo! Sei ancora arrabbiata con me!”

Nessuna risposta.

“Le passerà, tranquillo… sai che è sensibile su quest’argomento!” lo consolò Al.

“Ancfè io sfono scenscibile!” tentò di dire Hugo, ma la quantità di cibo nella sua bocca gli impediva d’essere molto chiaro.

“Dio mio non sono riuscita né a correggere mio marito, né a salvare mio figlio...sono un fallimento!” disse triste Hermione, mentre Ginny le carezzava una spalla con aria comprensiva.

“Cvhè scè?”

“Nulla Ron. Continua a mangiare.”

Nel frattempo George e Teddy ridevano di sottecchi, mentre guardavano Draco litigare con il suo tovagliolo, che non voleva proprio saperne di stare al suo posto e continuava a cercare di strangolarlo.

Se becco l’infame che ha stregato sto coso lo sistemo! Maledetto…

Incendio!” ruggì al colmo dell’esasperazione.

Mentre l’ex- tovagliolo bruciava era di nuovo tornato il silenzio.

Tutti si guardarono, indecisi su cosa fare.

“Sei ridicolo!” disse infine Astoria, prima di scoppiare a ridere, seguita dal resto dei presenti.

Draco ghignò, compiaciuto di trovarsi ancora una volta al centro dell’attenzione e non si offese troppo.

James e George, si cacciarono sotto il tavolo tenendosi la pancia, tentando di darsi una calmata, mentre Teddy li prendeva a calci per farli tornare su.

“Non è buona educazione stare sotto il tavolo!”

“Ah, e tu sei un esperto d’educazione, vero?” ribatté tagliente Andromeda.

“Ho imparato dalla migliore, baby”.

Ad Harry andò di traverso la Burrobirra e Ron dovette passare un minuto buono tirandogli sonori colpi nella schiena, che suscitarono il commento scandalizzato di Andromeda.

“Ma non gli farà male?”

“Figurati!” urlò Al.“Zio Ron stai facendo troppo piano! Aspetta che arrivo io!”

“Stai seduto!” gridò Ginny, suscitando un nuovo attacco di risa.

Qualche minuto dopo, nonostante si fosse spenta l’ilarità, tutto procedeva in armonia.

La stessa Rose sembrava aver dimenticato i nervosismi di poco prima e passò di sua spontanea volontà la maionese ad un sorridente Scorpius, senza bisogni di intermediari.

 

Ecco, in questo momento sono in un vicolo cieco.

Potrei tentare di farvi capire la condizione in cui si trovano i miei personaggi attraverso i loro comportamenti, espliciti o impliciti, come sono solita fare, ma questa volta no.

Voglio spiegare chiaramente ai miei quattro lettori come stanno le cose: diciamocelo chiaramente, conosciamo i nostri protagonisti da sette anni, anche se non li abbiamo visti per diciannove abbiamo abbastanza elementi per sapere di che pasta son fatti.

In sette anni, vi pare che siano mai riusciti a portare a termine un piano con successo?

No, perché anche se sono qui a raccontarvi una storia contorta e assurda, assistendo passivamente alle azioni di questi personaggi e tentando umilmente di raccontarvele, la prima domanda che mi sorge spontanea è: ma non l’hanno ancora capito che sono negati?

Non so voi, ma a me vengono in mente un paio di cose, come quando erano convinti che Piton volesse rubare la Pietra Filosofale o che Malfoy (Malfoy!) fosse l’erede del Serpeverde, oppure quando, entusiasmati da un consiglio del loro Falso Professore di Difesa Contro Le Arti Oscure decisero di diventare Auror.

Insomma, davvero credevate che sarebbero riusciti a combinare qualcosa di così subdolo, ma allo stesso tempo astuto?

Avevo confidato in Malfoy e consorte che, converrete con me, sono decisamente più abituati a certe manovre, ma finora sono stati piuttosto deludenti.

Tuttavia, bisogna anche precisare una cosa.

Se c’è una qualità di cui il nostro amato Trio dispone in abbondanza è la meravigliosa, divertente, emozionante, distruttiva, inconcepibile capacità di combinare disastri.

E la parte che sto per raccontarvi tra poco parla proprio di questo meraviglioso, divertente, emozionante, distruttivo, inconcepibile disastro.

Ma soprattutto: di come tentarono di uscirne fuori.

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Vorrei ringraziarvi per benino, ma giuro che il mal di testa mi sta uccidendo...giuro che per il prox capitolo farò un ringraziamento come Dio comanda!

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Capitolo 11
*** Una ***


 UNA "ININFLUENTE" DISAPPROVAZIONE

Ritorniamo alla scena principale e più interessante: la cena.

Come sappiamo, tutto stava procedendo per il meglio, una strana segreta alleanza era stata stretta tra le famiglie Potter-Weasley-Malfoy, con lo scopo di distruggere la scomoda amicizia dei loro figli, ma ora qualcosa era cambiato.

Dopo un, diciamolo, goffo tentativo di mettere in luce la più classica delle differenze tra le due famiglie, nessuno aveva provato a fare ulteriori danni.

Teddy, da parte sua, era molto orgoglioso dei cugini e del modo in cui avevano evitato un potenziale disastro, tanto che iniziava a rilassarsi e a godersi veramente la cena.

Chi invece era davvero, davvero nervoso era Draco.

Prima di tutto, non era più a centro dell’attenzione e, secondariamente, suo figlio e la giovane Potter, parlavano sotto voce e ridevano con aria complice.

Mi viene da vomitare.

“È  più dura di quello che ci aspettavamo.” Disse Astoria, dando voce ai pensieri del marito.

Improvvisamente, qualcosa scattò nella mente di Malfoy.

“Potter! Weasley! Granger!” ruggì. “Riuniamoci.”

Il mitico Trio si guardò preoccupato e confuso, mentre era di nuovo calato il silenzio sulla tavolata.

Lentamente si alzarono e Harry fece strada agli altri, andando verso il salotto, con un’aria tutt’altro che allegra.

Teddy inarcò le sopracciglia, nervoso, guardando George, che comprese all'istante.

“Hey Ronnie!” urlò. “Ho un regalo per te!”

E gli lanciò qualcosa che tutti gli invitati percepirono come una massa volante rossastra.

Ron lo prese al volo e si accorse che era un cravattino Babbano, piuttosto comune, ma che lui non aveva quasi mai visto.

Non fece in tempo ad aggrottare le sopracciglia per lo stupore che questo gli si era già annodato al collo e aveva tutte le intenzioni di non staccarsi facilmente.

Pazienza, lo leverò dopo.

Il salotto era piuttosto illuminato e l’odore del cibo proveniente dalla cucina dava alla stanza un non so che di familiare.

Malfoy camminò impettito fino in fondo e si girò, rosso di rabbia.

“Potter, i nostri figli stanno tubando!” ruggì.

Harry non riuscì a trattenere una risata.

“Ah, sì?” rispose inarcando un sopracciglio, palesemente divertito.

“Cristo Potter! Sei totalmente cieco, stupido…o cosa?”

Ora anche Hermione e Ron ridevano.

“Avanti, Malfoy sono solo dei ragazzi... non vuol dire niente!”

“Granger taci! Vorrei vedere se tu figlio facesse così con la figlia della Brown!”

Hermione impallidì e il marito ebbe la brillante idea di tacere.

“Il punto è che noi dovevamo farli litigare!” urlò Draco, molto provato. “Invece sono più amici di prima!”

“Non sembra aver preso da te, Scorpius…Non è così male!” azzardò Harry.

“Preferirei bruciare all’inferno insieme a tutti i miei averi piuttosto che sapere mio figlio culo e camicia con un Potter!”

“Arrenditi, è così.”

“Mio Dio Potter! Tu eri d’accordo…anche voi!” disse rivolgendosi agi coniugi Weasley.

“Beh,ma…”iniziò Ron.                                                                                                                                                    

“Weasley taci, non dire nulla. Lo so che sei così allegro perchè Scorpius sembra essere più legato ai Potter!”

Colpito e affondato.

Ron distolse lo sguardo imbarazzato, allargandosi il farfallino con fare colpevole.

“Ron!” disse Hermione guardando in marito con aria truce.

“Beh, un po’ sono contento, ok?” sbottò alla fine.

Draco sembrava sul punto di rispondere con qualcosa di davvero poco carino, ma Harry lo interruppe.

“Senti Malfoy, nessuno è felice di come stanno le cose, come potrebbe essere diversamente? Ma loro sono amici…”

“E hanno già superato le loro differenze.” continuò Hermione. “Dire che approviamo sarebbe un’assurdità, lo so. Non possiamo fare altro che ritirarci dietro ad una tacita e delusa, ma ininfluente, disapprovazione.”

“Bla bla bla Granger. Vi ricordo che io non sono un Filo-Babbano come voi e mi sono sempre impegnato per dare un certo tipo di valori a mio figlio…”

“E grazie al cielo, hai fallito…” ribatté acido Ron.

“Già e ora mi trovo a fronteggiare il problema delle pessime compagnie che il mio erede ha scelto.”

“Ti ricordo Malfoy” disse Harry dolcemente. “Che se non fosse per queste pessime compagnie non avresti nemmeno un erede.”

Draco scoppiò in una risata amara.

“Ah, quindi è così Potter? Quando le tue doti diplomatiche sono ad un vicolo cieco ricorri alla tecnica Io-Vi-Ho-Salvato-Ubbiditemi? Tutto il mondo magico sa chi sei e cosa ti deve, ma questo non ti autorizza ad imporre la tua suprema opinione. Non mi piaci, non mi sei mai piaciuto e non mi interessa piacerti in un futuro prossimo.”

Harry sembrava offeso, ma decise di non peggiorare la situazione.

“Malfoy qui noi non c’entriamo nulla! Guarda i nostri figli, caspita! Pensi davvero di riuscire a separarli?”

“Penso proprio di sì, con o senza di voi.” Affermò risoluto Draco.

“Allora temo proprio che potresti farti odiare da tuo figlio.” Rispose Harry.

“È un rischio che posso correre.”

“Lo state correndo tutti, temo.”

I quattro si girarono verso la voce all’ingresso.

“Andromeda che ci fai qui?” chiese Hermione.

“Vi metto al corrente di un disastro.

 

5 minuti prima. In Giardino.

“Zio, cos’hai tirato a Ronnie piccolino?” chiese James sghignazzando.

“Oh, lo vedrete ragazzi, è geniale! Una mia nuova invenzione. Ho preso l’idea da certi film babbani: 007”

“00 cosa?” domandò Hugo.

“Ora vedrai.” Disse Teddy, sventolando la mano, con un gesto impaziente.

George posò sul tavolo qualcosa di terribilmente simile ad una radiolina di colore viola acceso, e gli puntò contro la bacchetta.

“Il mio nome è Bond…George Bond!”

La Cosa-Tipo-Radiolina, prese a ronzare e iniziò a fluttuare posandosi verso il centro del tavolo, a circa tre metri d’altezza.

- Zzzz…..Potter, sei totalmente cieco,stupido…o cosa?-

“Cazzo” sussurrò Ginny in modo alquanto udibile e anche molto convinto.

Astoria non disse nulla, ma una cosa era certa: mai un tale epiteto era stato utilizzato più a proposito.

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Continua...

Scusate...

Scusate il ritardo, questo capitolo un po'...come dire? mediocre mi pare la parola adatta...              

Ma è stato scritto e pubblicato velocemente, dalla vostra autrice stravolta dagli impegni scolastici e dai vari mal di testa/pancia...

Scusate sei miei ringraziamenti sulle recensioni meravigliose che mi fanno tanto piacere non sono mai nè lunghi nè appropriati, giuro che io faccio del mio meglio, ma già scrivere i capitoli, credetemi, è dura...

A presto e grazie a tutti i miei lettori/commentatori!^^

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Capitolo 12
*** Conseguenze delle conseguenze di una Malandrinata ***


Buon pomeriggio!^^ Scrivere questo capitolo è stato molto divertente (anche se non è che sia allegrissimo...). Volevo precisare che se nei discorsi troverete delle frasi non proprio scorrevoli..beh è una cosa voluta. Trovo che siano bellissimi i testi dove i personaggi infuriati fanno monologhi perfetti e precisi, ma volevo dare un po' di "veridicità" a questa litigata... 

E non so voi, ma io quando litigo fra un po' balbetto, figuriamoci se collego bene le proposizioni coordinate! Buona lettura!^^


Conseguenze delle conseguenze di una Malandrinata
. Parte 1°

I quattro genitori Più-Odiati-Del-Mondo, corsero in giardino.

Alcuni dei presenti erano ancora seduti, tra cui George e Teddy, che guardavano con molto interesse un insetto che svolazzava sopra di loro.

Questo però non gli impedì di sentire lo sguardo fiammeggiante di Hermione dietro di loro.

Li ucciderò entrambi.

Astoria le diede una gomitata.

“Non è il momento” le disse indicando i giovani rampolli Potter-Weasley-Malfoy che, appartati, discutevano scrollando la testa e guardando verso di loro.

La più infuriata pareva essere Rose, capelli al vento e orecchie rosse, che si sbracciava senza il minimo pudore, marcata stretta da Lily che era salita su uno sgabello (ma da dove veniva?) per essere la più alta a lamentarsi (un record proprio importante!).

Hugo da parte sua annuiva agli urli che lo circondavano senza capire molto.

James, invece, girovagava lì intorno a testa bassa, calciando qualche pietra senza proferire parola.

Guardandolo, Harry provò una fitta d’enorme dispiacere che lo colpì in mezzo allo stomaco.

Ho deluso mio figlio.

Al e Scorpius invece chiacchieravano a voce bassa, senza sorridere e scrollando periodicamente la testa.

Per circa venti secondi nessuno si accorse dell’apparizione del Quartetto-delle-Malefatte, fino a quando un urlo simultaneo (e incomprensibile) di Rose e Lily non riportò tutta l’attenzione su di loro.

Hermione tentò di avvicinarsi con aria comprensiva.

“Non muoverti!” ringhiò Rose con la bacchetta in mano.

“Non ti è concesso fare magie fuori dalla scuola.” Rispose calma sua madre.

“…E comunque ci metteremmo due secondi a disarmarti” fu il puntualissimo commento di Ron.

Hugo fulminò il padre.

Perché non sta mai zitto?

“E allora? Mi farò sospendere, così la mia cara mammina si suiciderà dal dispiacere!”

“Rose, è evidente che sei fuori di te!”

“Certo che lo sono!”. Urlò con le lacrime agli occhi e in mano la bacchetta tremante.

Al si avvicinò e le posò le mani sulle spalle.

“Calmati ora, metti via quel bacco di ciliegio”.

“Grazie Al.” Disse Harry, ma ricevette come risposta solo un’occhiata infuriata.

Perfetto. Siamo a posto.

“Tu non sei di certo meglio…Signor Potter” sbraitò Lily, che moriva dalla voglia di insultare quell’infame di suo padre.

“Senti…”

“Mi avete punito!” gridò. “E anche duramente…tutto per…uno stupido scherzo! Fate i moralisti, qui non si fa, non si deve e poi…architettate tutto questo!” nel frattempo James era arrivato alle sue spalle per trattenerla.

“Sono la figlia dei più imbecilli del mondo magico, due stupidi razzisti al contrario, cosa l’hai ucciso a fare quel pazzo se poi tu non vuoi che i tuoi figli frequentino un Purosangue?”

“Non è per questo!” tentò di giustificarsi Harry. “Come potete pensare questo di noi? Il sangue non c’entra niente…sono le persone che non ci piacciono e che non credevamo adatte a voi…”

“Papà svegliati” lo interruppe Al. “Io sono un Serpeverde, le persone adatte a me sono quelle nella mia casa, come Scorpius.”

“Noi non potevamo saperlo” disse Hermione, che si stava agitando. “Ci avete sempre tenuto tutto nascosto, vedevamo il giovane Malfoy come una copia del grande, come potevamo immaginare che il vostro rapporto fosse così…così…”

“…normale?” la aiutò James, ma senza nessuna buona intenzione. “Noi siamo dei ragazzi e siamo amici e voi…Merlino…la mamma mi aveva perfino detto che era felice del fatto che avessimo superato le vecchie divergenze e papà…eri lì ad annuire così soddisfatto…che ipocriti!”

“Che stronzi” puntualizzarono Al e Lily all’unisono.

E ovviamente, per toccare davvero il fondo, non poteva mancare la battuta di Ron: “Beh, ma ora non ci interessa più. Potete restare amici.”

Una serie d’occhiate ostili e scettiche lo circondarono.

La famiglia Malfoy, non osava aprire bocca, era dall'inizio della discussione che padre e figlio si scrutavano.

Ovviamente Draco era certo di aver agito nel migliore dei modi, quindi perché lo stava guardando con quella stramaledetta aria schifata?

Doveva fare qualcosa.

“Scorpius, credo che sia ora di andare.”

Suo figlio, il sangue del suo sangue, il suo unico erede fece qualcosa di davvero imprevedibile e fidatevi, dopo una giornata come quella, nessuno credeva di potersi stupire ancora di più.

Si mise a ridere.

Una risata sguaiata, forse anche un po’ amara, ma che non riusciva evidentemente a fermare, pur sapendo che non era né il luogo né la situazione adatta per lasciarsi andare a moti d’ilarità.

“Papà” tentò di dire calmandosi. “Io ti odio. Non vado da nessuna parte con te.”

Un colpo di tosse di Mister Tatto, Ron, segnalò che si stava trattenendo dal ridere.

Astoria, che era ancora seduta, alzò un sopracciglio, segno del suo evidente stupore.

Malfoy restò immobile e impassibile per qualche secondo, prima di ghignare.

“Tutti i figli odiano il padre. Ma tu mi obbedirai comunque.”

Scorpius alzò un sopracciglio (come la madre) ed assunse un’espressione talmente sprezzante, che a Harry parve di rivedere il Draco di vent'anni prima.

“Non tutti i figli odiano il padre. Solo quelli che ne hanno uno che trama per rovinargli la vita.”.

Al annuì. “E qui ce ne sono almeno tre.”

Malfoy diede segni d’insofferenza e nervosismo.

“A me non interessa se i mini Potty e Weasel odiano i loro genitori…”

“Questa non è una novità, papà. Non ti interessa nemmeno se ti odia tuo figlio…”

“Non esagerare” disse Astoria che si era avvicinata.

“Mamma per favore, non ti intromettere, lo so che in mezzo ci sei anche tu.”

“Ci siamo tutti in mezzo. L’abbiamo fatto perché credevamo fosse la cosa giusta…”

Un sonoro (e maleducato) sbuffo di James, la interrupe.

“Con tutto il rispetto signora Malfoy mi pare evidente che abbiate pensato solo alle vostre stupide antipatie, inutile cercare scuse…”

“Non avrebbe potuto dirlo meglio”. Sbraitò Al.

“Quindi avete intenzione di restare per il resto della vostra vita in fondo al giardino ad odiarci?” disse Harry accigliato.

Lily alzò gli occhi al cielo e gli fece il verso.

“Magari potremmo andarcene” propose Rose, risoluta.

Hermione sorrise. “Certo…e dove?”

“A casa dello Zio George”

“Cooosa?” gridò Ron, voltandosi verso il fratello che ora guardava verso di loro, severo.

“Li preferiresti in mezzo ad una strada?”

“Li preferisco a casa loro!”

“Allora dovevate pensarci prima di tentare di manipolarci come soprammobili!” urlò Rose.

“Ce ne andiamo anche noi” disse Lily.

“Io pure.”aggiunse Scorpius.

“Tu non ti muovi di qui!” ringhiò Malfoy verso il figlio. “Che razza di idee ti mettono in testa questi qua? Lascia stare le stupidate e torna a casa a tirare calci agli elfi domestici e, taci Granger, non voglio più sentirti fare certi discorsi.”

Scorpius guardò suo padre con un’aria di sfida talmente palese che riuscì a comprenderla addirittura Ron.

Ad un cenno di James, George si alzò e si avviò verso il salotto, seguito dai ragazzi.

L’unico che si girò a guardare verso di loro, per una frazione di secondo, fu Hugo. Ma non disse nulla.

Nel giro di qualche secondo erano stati inghiottiti dalle fiamme verdi, sotto lo sguardo attonito e impotente degli altri invitati.

L’unico rumore erano i singhiozzi di Ginny.

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...CONTINUA!

Dal momento che oggi c'è il sole e sono super allegra... ringrazio(finalmente!) i miei super recensori:

potterina_88_: Non sai quanto mi fanno piacere i tuoi commenti onnipresenti e i tuoi incoraggiamenti!

Vale Lovegood: Hai ragione, George è stato un po' crudele, ma secondo me ha fatto bene... E poi mi faceva troppo ridere pensarlo in versione James Bond!

JDS: Ti ringrazio x gli auguri e ti informo che mi sono ripresa...ho passato un momento di malinconia e non ero in grado di scrivere un capitolo di una FF come questa che alla fine è allegra!^___^

Mary Robin: Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo...Hai visto? Non ci ho messo troppo ad aggiornare!^^

Poi ringazio ovviamente tutti coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e anche SakiJune che anche se non la sento da un po' (spero non sia perchè non ti piace più la storia...:-( ) mi ha incoraggiato a continuare la FF Aspettando la.... punizione! (insieme a Vale, B. Bellatrix e rosy823)

E ricordate... COMMENTARE ALLUNGA LA VITA E INCORAGGIA L'AUTRICE AD AGGIORNARE VELOCEMENTE!

(una volta ho letto un'autrice che scriveva "finchè non arrivo a 30 commenti non aggiorno, giuro che non faccio così, aggiornerò cmq...XD Però commentate!^^)

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Capitolo 13
*** Oh, Merlino! ***


Buon Pomeriggio! Eccomi di nuovo tra voi con un nuovo capitolo! (ho fatto presto vero??^^)... In realtà l'ispirazione non era tantissima, ma visto che avete preso MOOOLTO seriamente la questione "commentate e aggiornerò presto" (cosa che mi ha fatto sentire una lurida mercenaria...sigh sob), non ho potuto fare a meno di impegnarmi per sfornare presto il nuovo capitolo! BUONA LETTURA

Oh, Merlino!

“Oh avanti Gin…”

“Ronald, vedi di tacere se ci tieni alla pelle”

“Hei, guarda che io non ho fatto nulla!”

“Ah giusto! E quindi la frase ‘non ci interessa, ora potete restare amici!’, l’ha detta Grattastinchi?”

“Hermione non ti ci mettere pure tu!”

“Oh finitela un po’!” si lamentò Harry. “Vi sembra il caso di litigare? I nostri figli se ne sono andati di casa.”

“Mio figlio se n’è andato di casa, i vostri sono a trovare un parente!” ruggì Malfoy che era da circa venti minuti che attraversava a lunghi passi, avanti e indietro, il giardino dei Potter.

Mio figlio NON è a casa di un Weasley, mio figlio NON è a casa di un Weasley, mio figlio NON è a casa di un Weasley, mio figlio NON è a casa di un Weasley…

“Mio figlio è a casa di un Weasley!” piagnucolò per quella che era la millesima volta.

“Ma non dovresti preoccuparti del fatto che tuo figlio ti odia?” domando Teddy, un po’ troppo sfacciatamente.

“Potter tienilo a cuccia o ti giuro che alla prossima luna piena non avrà più la testa per ululare!”

Stupeficium!”

La luce rossa dello Schiantesimo s’infranse appena sopra la spalla di Draco, ma lo sguardo di chi l’aveva lanciato, Andromeda, bastava a far comprendere l’avvertimento sottinteso in quel gesto.

Malfoy tacque e guardò sua moglie che aveva tutta l’aria di non appoggiarlo e questa cosa non gli piacque.

Ora pure lei si mette contro di me.

“Non sono contro di te” gli comunicò Astoria con una perspicacia sconvolgente. “La questione è semplice, dobbiamo riportare a casa Scorpius e il tuo atteggiamento non è molto produttivo, anzi. Ormai mi sembra evidente che come minimo dobbiamo accettare questa…amicizia.”.

“Ma che intuizione acuta!” disse acida Ginny. Non le sembrava proprio il momento di fare l’educata con loro, soprattutto considerando che i suoi figli se n’erano appena andati a causa di Scorpius.

Va bene, forse la colpa è anche nostra.

“Forse?” domandò scettico Harry.

E  quel giorno si scoprì che la lettura del pensiero, esisteva. Altro che Legilimanzia.

“Basta con le stupidate!”affermò decisa Hermione, rivolgendosi un po’ a tutti, anche a chi legge o scrive.

“Bisogna trovare una soluzione.”

Tutti annuirono, ma senza molta convinzione, un tale ammutinamento da parte della prole aveva buttato giù molti animi, tranne le solite eccezioni.

“Prendo la Metropolvere, tre minuti e mio figlio sarà a casa.”

“Draco Lucius Malfoy, non ti muovere da lì...Sempre se ci tieni alla vita.” L’urlo di Astoria, di solito così composta e contenuta, sconvolse un po’ tutti e bloccò ogni iniziativa da parte del marito.

“Anche perché la casa di George è a prova di intrusi.” Sogghignò Ginny, dimentica per qualche momento del cataclisma in cui si trovava.

Il commento di Hermione giunse perfetto per abbattere ogni accenno d’ilarità.“E in questo momento tra gli intrusi ci siamo anche noi”

“Evvai!” fu la sarcastica risposta di Ron, che aveva iniziato a lanciare pietre contro i conigli, alias gnomi.

“Guarda che se non stai attento iniziano a risponderti!” lo avverti Teddy, memore delle sue innumerevoli disavventure con quella specie assurda.

Un grugnito di risposta gli comunicò quanto la sua opinione fosse gradita.

Draco, dopo due meravigliosi minuti di calma assoluta, scoppiò.

“Come fate a non dire niente a quel Cambia-Peluria! È colpa sua se i nostri figli sono andati a casa di George Weasley…mio figlio…a casa di un Weasley. Mi prenda un colpo!”

“Malfoy, taci se non vuoi che ti arrivi davvero un colpo!” fu la gentile risposta di Harry.

“Vabbè, tutti i torti non ce li ha…”

“Ron!”

“Hermione è vero, lui ci ha sempre messo i bastoni fra le ruote dall’inizio!”

“Io?” si difese subito Teddy, sentendosi chiamato in causa. “Guardate che se voi non aveste organizzato tutta questa pagliacciata non sarebbe successo niente, non prendetevela con me!”

“Ha ragione lui, Ron” disse Ginny con un filo di voce.

“Anche se” cominciò Astoria. “Noi avevamo già compreso che i nostri tentativi erano falliti e rinunciato ad ogni altro tipo di intromissione, quindi il suo intervento ha portato solo risvolti negativi.”

“Avevamo sbagliato da principio a progettarlo.” Rispose stancamente Harry.

Malfoy alzò un sopracciglio, un ghigno iroso gli deformava il viso.

“Oh avanti Potter! Davvero nessuno di voi pensa che se qualcuno avesse tenuto la bocca chiusa ora saremmo tutti felici e contenti?”

Ron sbuffò a disagio, combattuto tra il desiderio di dimostrarsi il solito testone e il fastidio di essere d’accordo con Malfoy.

“Perfino Lenticchia mi da ragione!”

“Io non ti do ragione, stupido furetto!”

“Ma vi sentite?” tuonò Andromeda. “Invece che pensare a come riportare a casa i vostri figli, state qua ad incolparvi a vicenda o a discutere a come sarebbe se questo o quello non fossero accaduti. Quanti anni avete? Invece di fare gli stupidi comportatevi da adulti e cercate di far tornare a casa i vostri figli perché, credetemi, non sarà una cosa facile.”

“Amen” disse Teddy, senza riuscire a trattenersi, ma non fu preso in considerazione.

Gli ‘adulti’ si guardarono con aria afflitta, i Malfoy in particolare si sentivano molto abbattuti: adesso perfino ‘la Tonks’ gli dava lezioni sull’educazione degli adolescenti.

“Riporteremo a casa i nostri figli, parola di Hermione Granger”.

“Non sarà facile, ma ce la faremo, parola di Ron Weasley”.

“Useremo ogni mezzo, lecito o illecito, parola di Ginny Weasley”

“…”

Tutti si voltarono.

“Non so cosa dire, parola di Harry Potter”

“Sei un cretino, parola di Draco Malfoy”

“Oh Merlino!” sospirò Astoria.

________________________________________________________________________________________________________

CONTINUAAA!!

RINGRAZIAMENTI A:

Potterina_88_: temo che un giorno le tue lusinghe mi faranno montare la testa!:P Questa volta gli adulti l'hanno combinata grossa davvero... Credo che nonostante quello che il mondo magico pensa di loro, risentano molto del fatto di non aver avuto un'infanzia serena ed è per questo che non vogliono crescere! Adoro con tutta me stessa Teddy e mi fa piacere che abbia avuto tutto questo successo... ^_-

freddymercury: mi fa piacere sapere che sei un mio lettore, anche se hai recensito praticamente sotto ricatto (:P), la battuta sui padri è liberamente ispirata ad un commento che ha fatto mia nonna mentre stavo scrivendo la storia...Saggezza popolare!^^

JDS: ci voleva un po' di giustizia no?^^ Diciamo che Draco è leggermente convinto di aver sempre e comunque ragione...

mrs snape: anche io non vedevo l'ora di far uscire questa storia, anche se non ero molto indecisa sul "metodo"...alla fine mi sono risolta con il clichè della conversazione origliata!:-P 

Vale Lovegood: sicuramente dal loro punta di vista i grandi hanno agito in buona fede...però, come dice Silente non bisogna scordati com'è essere ragazzi! Quindi ora dovranno tentare di uscire da un bel guaio!

maryrobin: poveri genitori e anche poveri figli!:-P mi fa piacere che ti sia piaciuto il chap!^^

rebby: grazie x la fedeltà! Ma sììì...*forza Draco!* io lo adoro, adoro anche la sua coerenza un po' "cieca"... beh, ora le conseguenze della malandrinata le subiranno loro... 

Padfoot_07: Grassie!^^ Trovo che la forza dei ragazzi sia nella loro unione, a differenza degli adulti che sono dubbiosi e moooolto litigiosi...come si è visto anche sopra!

Princess_jadore: grazie mille!^^ Sono sempre felice di riuscire a strappare un sorrisino...il mio scopo non è sempre quello di far ridere, ma scrivere un FF piuttosto allegra, solo che ovviamente mi lascio trasportare dalla mia parte più stupida...:-P

Lily_Snape: Ho aggiornato presto, visto?!?^^ Ho notato che le recensioni sono abbondate...allora ci riprovo:

QUANDO CI SARANNO 1014 COMMENTI,  POSTERò IL PROSSIMO CAPITOLO...(ahahahaahahahah) (sto scherzando, tranquilli!XD) (forse!XD)

E RICORDATE, TANTI COMMENTI ISPIRANO L'AUTRICE!!

 

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Capitolo 14
*** Cose da pazzi ***


Inserto: come nasce un capitolo di Sana Chang. Variante 1: sensi di colpa direttamente proporzionali al tempo dell'ultimo aggiornamento che mi portano, pur controvoglia a scrivere. Variante 2: illuminazione fulminante che mi fa scrivere in mezz'ora un capitolo, divertendomi come una matta.

Per questo ringrazio DANCE, grazie al tuo commento è partita x la Variante 2...ed ecco qua il capitolo!

Cose da pazzi

“Zioooo c’è qualcosa da mangiare?”

Tre ore, dodici minuti, ventidue secondi.

“In alto a destra”

CRASH!

Tre ore, dodici minuti, cinquantatré secondi.

“Oh scusa! Era quello più in alto, ora riparo tutto!”

“Cavoli non ditemi che era un prototipo di un nuovo scherzo…”

“Oh mio Dio James! Sta esplodendo!”

“Ziooooooooo”

Tre ore, tredici minuti, cinque secondi.

“Arrivo, non toccate nulla.”

George Weasley amava i bambini, adorava i ragazzi e trovava estremamente semplice stare in mezzo a loro e divertirsi come un matto. Era indubbiamente lo zio preferito, aveva sempre la battuta pronta e il consiglio giusto, era quello con cui ti faceva piacere passare un pomeriggio e che a Natale portava i regali più belli.

Quando sarebbe nato il piccolo Fred sarebbe stato il padre perfetto e tutti i suoi amichetti avrebbero invidiato suo figlio e Angelina sarebbe stata la mamma migliore del mondo, ma questo non c’entrava niente in effetti.

Il punto è, che quando aveva accettato la richiesta dei suoi nipoti e li aveva portati a casa sua ben tre ore, quattordici minuti e sette secondi fa, mai avrebbe immaginato questo.

E pensare che aveva quasi gioito alla “fortuna” di avere compagnia mentre sua moglie l’aveva miseramente abbandonato per stare dietro una cosa futile come il lavoro.

Eppure in questo momento George aveva capito una cosa molto importante, non avrebbe avuto figli, mai e per nessuna ragione e, eventualmente, solo uno.

“Scusa George, questi bicchieri sono normali o autoriempienti?”

Tre ore, sedici minuti, due secondi.

“Sono normali”

Mentre con sguardo vuoto fissava la sua casa e lasciava che quella massa di barbari la invadesse, pensava all’unica cosa su cui valeva la pena di soffermarsi: come liberarsi di loro.

Infondo i loro genitori avevano sbagliato, ma avevano agito d’impulso, sotto l’effetto della loro risaputa stupidità, non è che si ci potesse aspettare qualcosa di meglio, gli sembrava un esagerazione scappare così di casa.

“AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH”

Tre ore, diciotto minuti e venti maledettissimi secondi.

“Che succede?”

“Lo spolverino si muove!” urlò Hugo.

“Spolverino? Ma quella è una Puffola Pigmea incinta, se la disturbi è normale che si arrabbi! E poi, che diavolo è uno spolverino?”

Rose sventolò una mano. “Un oggetto Babbano, nulla d’importante, è tutto sotto controllo zio!”

Tutto sotto controllo. Merlino, aiutami.

Tre ore, venti minuti, trentanove secondi.

“Scorpius! Mi passi il sale?”

“Al volo Lily!”

Ecco, ora scommetto che…

…CRASH!

Bene, no anzi perfetto. Io scrivo ai loro genitori.

Risoluto e vendicativo, George avanzò verso la scrivania dove teneva il materiale per la corrispondenza, prese la piuma e si apprestò a scrivere.

Pensò astutamente di elaborare una missiva dove consigliare o meglio, liberamente costringere, i suoi amati parenti a venir a recuperare quelle sottospecie di bestie, fece quindi appello a tutta la sua abilità di scrittore e diplomatico per mettere su una lettera decente.

Tre ore, ventidue minuti, quattro secondi.

Tic tac tic tac, il tempo passa insieme alla tua salute mentale: muoviti George!

“Zio Georgeeee!”

“Dimmi Al.”

“Dove possiamo metterci a dormire stanotte?”

“Sono certo che gli gnomi vi faranno posto molto volentieri…”

“Dai non scherzare!”

E chi scherzava?

“Sistemeremo i letti qui in salotto.”

“Ok, perfetto.”

Poi, dal nulla, spuntò James: “Zio, possiamo andare a vedere il tuo laboratorio?”

“Sì, ma non toccate niente”

“Certo tranquillo. Ha detto di sì! Andiamo!”

Sembrano un branco di bufali, possibile che si muovano sempre in gruppo, senza staccarsi cinque minuti?

Vabbè che questa è l’età del facciamo-tutti-tutto-insieme, però c’è un limite alla decenza.

“Ziooooooo?”

Ma che voce ha quella ragazza? 

“Dimmi Lily?”

“Si possono mangiare quelle gomme?”

“Quali gom…NON TOCCATE NULLA!”

“AHHHHHHHHHHHHHHH”

“Oh Merlino, James è sparito!”

“NON MUOVETEVI DI LI’” ruggì George, correndo verso le cantine.

 

Venti minuti dopo:

 Tre ore, quarantasei minuti, cinquanta secondi.

“Te la sei vista brutta!” disse Scorpius posando una mano sulla spalla di James.

“Macchè! È stato fortissimo essere microscopici! Perché non vendi quelle gomme, zio?” chiese entusiasta.

George sembrava, o meglio, era esausto. “Perché, come hai notato, si diventa troppo piccoli e ci vuole un incantesimo per tornare normali. Devo trovare il modo di far svanire l’effetto automaticamente.”

“Potrebbe aiutarti Hugo.” Propose Al.

“Infatti, è molto portato nell’inventare cose assurde e divertenti” concordò Rose.

“Ah sì?” chiese George, sinceramente interessato.

Hugo arrossì.

“Un pochino…” mormorò.

“Tranquilli, avrete tutto il tempo del mondo per progettare nuove cose.” affermò James convinto.

Uno di loro, uno a caso, diciamo il più vecchio…

E il più bello!

…impallidì

Tre ore, cinquantun minuti, un secondo.

George tornò risoluto alla sua scrivania, doveva ancora finire di scrivere la famosa lettera.

Devo ancora iniziarla, accidenti!

Intinse la piuma nell’inchiostro e...

Si bloccò.

Una gocciolina nera scivolò nella pergamena altrimenti bianca, mentre il padrone la guardava con aria ebete, totalmente svuotato da ogni idea geniale o altro.

Maledizione a loro, mi hanno fatto passare l’ispirazione.

Se George Weasley avesse avuto una coscienza, anche sotto forma di Angelina, in quel momento la sua risposta sarebbe stata “Tu non hai mai avuto l’ ispirazione!”, per sua fortuna nessuno lo informò di quell’insignificante particolare e poté continuare a maledire i suoi nipoti che, ricordiamocelo, amava alla follia.

Quattro ore.

“Zio, indovina chi c’è?”

Fa che siano i genitori.

CRACK!

“Oh scusa George, pensavo che…”

No, Teddy NO!

Ispirato dalla forza della disperazione, vicino alla follia, scrisse:

 

Fratello, sorella, cognati, Malfoy:

VENITE A RIPRENDERVI I VOSTRI FIGLI SE VOLETE TROVARLI VIVI L’INDOMANI.

Con affetto,

                                                                                                                                             George

P.S. Perché non siete ancora arrivati?

_______________________________________________________________________________________________________________
RINGRAZIAMENTI AI LETTORI E A COLORO (36!!) CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA I PREFERITI...

E ora passiamo ai recensori:

Honey Evans: grazie mille, parola di Sana Chang! Teddy è meraviglioso nella sua  sbadataggine, mi fa pensare alla mia amata Ninfadora! (sigghi)

Vale Lovegood: Onorata di aver suscitato la sua ilarità! Dai, diciamo che non si odiano così tanto come vorrebbero far credere!:-P

Lily_Snape: La ringrazio di avermi recensito anche dal cell(com'è moderna!)...parola di disgraziata!^^

maryrobin: grassie! Sono contenta che sia piaciuto, anche perchè è stato scritto sotto la variante 1!:-P

freddymercury: so che nel profondo dovrei essere addolorata di averla costretta alla recensione forzata della FF, ma... Sa com'è: sono ancora impossessata da George e non ho una coscienza! Aspetto allora i commenti sui pupi!^^

Princess_j'adore: mmhh...diciamo che George non li sta facendo esattamente esagerare e anche se dovesse farlo avrebbe un secondo fine...anzi: uno solo!

elyranma: come hai visto ho aggiornato presto! ^__- Per vedere cose archittetano il gruppo impossibile (ehi, bel nome!XD), temo che dovrai aspettare il prossimo capitolo!:P

JDS: No, devo dire che sta volta non mi sono sentita affatto mercenaria...eppure ho aggiornato veloce, visto?? ^^

Dance: ave a te, che hai ispirato questo capitolo!^^

E ora una nuova variante: 

Con tanti commento potreste ispirare improvvisamente l'autrice e provocare l'improvvisa scrittura di un nuovo capitolo!

 

 

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Capitolo 15
*** Tra scuse e minacce ***


 Buon pomeriggio a tutti... Bene bene... siamo agli sgoccioli ormai! vorrei lasciarvi alla lettura, ma prima devo precisare una cosa:ricordate che i maghi nel tempo libero si vestono con i mantelli, non con i vestiti Babbani, vero? (lo dico perchè in molte FF nel tempo libero si parla di Jeans e camicette, che però sono OOC!)

Buona lettura!

Tra scuse e minacce

Un nutrito gruppo di persone si era appena materializzato in un giardino poco curato e pieno di strani oggetti.

Qualche istante dopo, mentre i mantelli ancora svolazzavano, uno strano bagliore stordì gli animi e confuse le menti.

“Potter, vedo le tue mutande! Oh mio Dio vedo anche quelle di Weasley!”

“Malfoy, la visione è orrenda anche per noi, che credi!”

Come i più acuti avranno forse intuito i membri di quella strana e improbabile congrega (o setta?) si erano appena ritrovati a testa in giù, mutandoni all’aria ed erano ancora molto confusi.

Le donne intanto tentavano di coprire le loro preziose grazie e mentre Ginny ed Hermione, rosse come peperoni, si dimenavano, Astoria aveva già provveduto a risolvere la situazione con un incantesimo Anti-gravità e ora guardava i suoi compagni di “avventura” con aria di sufficienza.

“George! Tiraci giù!” disse la soave voce di Ron.

Una luce violetta giunse da una finestra e il desiderio fu subito realizzato, i nostri “adulti” si ritrovarono a terra, uno sopra l’altro, doloranti e nervosi.

Harry si avvicinò puntando la bacchetta verso George e sussurrò.“Ho ucciso Voldemort, credi sia il caso di sfidarmi?”

Umpf! Dopo tutto questo tempo con i tuoi figli ho scoperto che avevo ragione: sono immortale.

“Quattro ore, ventidue minuti e cinque secondi” fu la sua enigmatica risposta.

Intanto una testolina incuriosita dal baccano notò gli intrusi e corse ad avvertire il resto della combriccola.

“Cosa ci fate qui?” ruggì Rose dalla finestra al secondo piano.

“Avanti scendete!” gridò Ron. Il suo tono era a metà tra l’ordine e la supplica.

“Scordatevelo!” fu la puntuale risposta di Lily.

George sentì che era il momento di intervenire con la sua leggendaria maturità. “Avanti ragazzi, scendete a parliamo tutti insieme”

Tra sbuffi e qualche remora, la mandria di bufali scese in salotto dove l’attendeva la mandria di caproni.

Insomma, una bella rimpatriata.

“Dobbiamo parlarvi” cominciò Hermione seria e riprese velocemente, quando vide che Rose stava per interromperla. “Avete ragione, ok? Siamo stati degli...oh, va bene! Degli stronzi! Volevamo allontanarvi dal vostro amico perché lo credevamo diverso e temevamo che potesse influenzarvi negativamente, ma ci siamo resi conto di aver commesso un terribile errore. Noi vi chiediamo scusa.”

“Anche papà?” chiese Hugo diffidente.

Ron annuì.

Scorpius alzò un sopracciglio e rivolse uno sguardo scettico al padre che annuì controvoglia e sventolò le mani verso Hermione.

Forse nel linguaggio delle scimmie vuol dire che è d’accordo con lei.

“Scusate, ma a voi davvero basta questo?” domandò Lily nervosa ai suoi amici. “Loro preparano una cena, ci illudono decantando le loro buone intenzione, ci boicottano e tutto il resto ed uno “scusa” tra l’altro nemmeno troppo entusiasta, vi fa dimenticare tutto?”

“Calmati Lily. Nessuno ha detto che ci basta.” Disse James freddo.

Harry cominciò ad alterarsi. “Avete intenzione di tenerci il muso per sempre?”

Al sorrise sarcastico e si rivolse ai suoi amici. “Ma non dovevano essere scuse?”

“Harry, non fare così, non aiuta per niente.” Mormorò Ginny a disagio.

Come risposta le giunse uno sbuffo spazientito.

“Secondo me i ragazzi vogliono farvi capire che dovreste scusarvi con loro, come dire…sinceramente! Non con quelle arie altezzose e paternaliste, cioè: avete torto marcio!”

“Grazie Teddy per il tuo contributo, sempre indispensabile!”

“Prego Hermione.” Rispose allegramente, prima di tornare ad assistere come spettatore.

Rose era rossissima, se qualcuno di sfacciato come Teddy o George avesse avuto sufficienti conoscenze Babbane, avrebbe notato che somiglianza tremendamente ad una pentola a pressione che sta per scoppiare e da lì sarebbe sicuramente scaturita una battuta.

Per fortuna tutti tacquero, ma la pentola esplose lo stesso.

“Siete assurdi!” urlò cogliendo tutti di sorpresa. “Ma cosa volete? Che vi ringraziamo perché siete venuti qua a…a dirci tutte queste sciocchezze a cui non credete neanche, vi si legge in faccia”

Puntò il dito verso sua madre. “Ci volete far credere cosa? Che temevate per noi? Oh, poveri genitori preoccupati della felicità dei loro figli, come se vi importasse davvero di…”

“Ora basta: stai esagerando!” disse Ron risoluto vedendo la moglie molto provata e sull’orlo delle lacrime.

Rose ammutolì, ma continuò a guardarli con alterigia, senza abbassare lo sguardo.

“Torniamo a casa” biascicò Harry, quasi in preghiera.

“Tornaci da solo, paparino.” Replicò James.

Ginny guardò male il figlio, ma lui non sembrò farci caso e questo la fece alterare parecchio: “Ma cosa dobbiamo fare allora? Pregarvi per il resto delle nostre vite e non vedervi più, solo perché abbiamo fatto una cavolata?” 

“Mamma, per favore non iniziare con i vittimismi inutili, invece di chiederci scusa non fate altro che continuare a voler ragione!” rispose Lily.

“Ma se siete voi ad averci attaccato!”

“Cosa stai dicendo?” si intromise Al. “Avete iniziato voi e completamente da soli, con quelle riunioncine patetiche come se aveste di nuovo dodici anni e steste studiando come uccidere il mago cattivo!”

E chi era l’unico che poteva andare oltre alla metafora nemmeno troppo implicita e prendere tutto alla lettera? Ron, ovviamente. “Hei, non è vero! A dodici anni preparavamo la Pozione Polisucco per scoprire se Malfoy era l’er…”

“Ron chiudi la bocca!”

“Coooosa?” ululò Draco, tornato improvvisamente in possesso delle sue capacità linguistiche.

“Scherzava cretino.” Disse Harry.

“Ehm…certo era una battuta!”

Malfoy assunse un’espressione pensosa e concentrata che poco si addiceva al suo viso.

“Quel Natale! Vi siete trasformati in Tiger e Goyle!”

“Però che memoria!”

Ma Ron zitto mai?

“Impossibile dimenticarlo, quando li rividi mi dissero di aver  dormito tutto il pomeriggio e mi presero per un idiota perché insistevo…Cioè…è una cosa memorabile esser stati presi per scemi da quelli.”

“Che cosa interessante.” Commentò Astoria acida.

“Già” approvò Hugo senza riuscire a trattenersi, ma subito dopo divenne rosso per l’imbarazzo.

Scorpius sorrise.

Complimenti madre, metti ancora in soggezione.

“Perché volevate spiarmi?”

Harry alzò gli occhi al cielo. “Credevamo fossi tu l’erede di Serpeverde che aizzava il Basilisco contro…”

“Era vero?” chiese Scorpius interessato e un po’ preoccupato.

“Certo che no era la Weasley ad aizzare la belva!”

James bloccò le divagazioni.“La sappiamo questa storia, ma se non sbaglio tutto iniziò da Lucius Malfoy, quindi non avevano sbagliato troppo la mira”.

Oh Merlino, già il nonno lavorava coi Basilischi.

Ron stava per dire qualcosa di molto stupido sulla mira, oppure su Lucius o forse sulle storie, per nostra immensa fortuna non c’è dato sapere il contenuto della sua mente perversa, perché una voce angelicamente diabolica gli sussurrò “Ronald Weasley, se apri quella bocca ti metto a dieta.”

Come sapete, una tale minaccia non è da prendere alla leggera.

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NUOVA VARIANTE:

PER FIRMARE LA PETIZIONE PER BLOCCARE LA PROPOSTA DI LEGGE CHE VEDE RON WEASLEY DRASTICAMENTE A DIETA....RECENSITE!

Ringraziamenti: ovviamente a tutti coloro che leggono e che si appassionano alla mia storia, suscitare un'emozione, che sia riso o tenerezza è sempre una cosa meravigliosa.

In partcolare cito:
Vale Lovegood: credo che finalmente abbia capito come si ci sente ad essere circondati da combinaguai! chissà che questa esperienza non lo aiuti a riavvicinarsi alla dolce Minnie?(Noooo! N.d. McGrannit).

Padfoot_07: grazie mille per i complimenti! (ora mi liscio le manine magiche :P) Ho aggiornato presto, visto? (io quando leggo una storia, odio aspettare!:( )

Honey Evans: compagna di drammatiche avventure! Eh, già...pur amando i bambini ci sono momenti in cui se li mischi al ciclo e all'umore nero...li vorresti uccidere!:-P

Lily_Snape: Sì, sì tranquilla, non me la sono presa!:P

freddymercury: il capitolo 14 ti ringrazia, anche se ora è emarginato dagli altri!:-P Grazie per le analisi e...tranquilla il lettore ha sempre ragione, ma non mi sono dimenticata nè del basilisco (hai visto che è tornato? quella parte è stata ispirata dal tuo commento^^) nè di Al e di Hugo. Semplicemente ritenevo assurdo che avessero tutti caratteri estroversi!Sappiamo di che James e Lily sono due peperini e anche se abbiamo visto un Al un po' timido ed infantile io penso che stando a Serpeverde sia molto maturato, ma che ama rimanere sulle sue! Per Hugo non avevo elementi... Quindi l'ho immaginato un po' più timido degli altri e quindi non emerge! (uffi! N.d Hugo) 

maryrobin: grazie! onorata dalle tue risate!

potterina_88: (Mai avrei creduto che mi avrebbero condotto a certi livelli! N.d. George) (comunque grazie dei complimenti N.d.Sana)

JDS:Eh già... credo proprio che nessuno vorrebbe trovarsi in quelle situazioni!^_-

Princess_j'adore: george la informa che se vuole passare lei Quattro ore, 34 minuti e 5 secondi con i suoi adorabilissimi nipoti è la benvenuta!

 

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Capitolo 16
*** I genitori più assurdi ***


Ok forse non vi aspettavate l'ultimo capitolo... Però è così: ho l'esame alle porte e anche se mi dispiace devo chiudere questa storia e smetterla di inventare espediente per renderla infinita... e così è finita.. MA BANDO ALLE COSE TRISTI! GOTEVI QUEST'ULTIMO CAPITOLO!^^

I  GENITORI PIU' ASSURDI

 

“Ronald Weasley, se apri quella bocca, ti metto a dieta.”

Come sapete, una tale minaccia non è da prendere alla leggera.

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Come quando ad undici anni gli venne puntualmente in mente che “forse” Hagrid aveva raccontato a qualcuno il punto debole di Fuffi, come a dodici quando scoprì che nella mano pietrificata di Hermione “forse” c’era qualcosa dentro, come a tredici quando si rese conto che i morti non possono fare patronus e che “forse” quello al di là del lago era proprio lui, come a quattordici quando dopo aver aspettato due ore in acqua si rese conto che “forse” Silente non avrebbe mai permesso a Ron e agli altri di morire, Harry fu folgorato sulla via di Damasco.

Se il più grande di loro ha quattordici anni, pensò, i più piccoli ne hanno undici! Questo vuol dire che difficilmente i loro “ti odio” e “per sempre” durino più di trentadue minuti.

Dopo questa mirabolante illuminazione si sentì decisamente più rilassato, finalmente la sua mente aveva smesso di produrre immagini di un futuro post-nucleare dove avrebbe rivisto i suoi figli dopo parecchie decadi e con qualche dito in più.

“Oh Merlino, siamo degli idioti!” disse più che altro a se stesso, ma in modo udibilissimo.

“Già” commentò James.

“No, davvero. Merlino voi non avete idea dello shock quando abbiamo scoperto che eravate amici di Malfoy, credetemi non si può descrivere.”

“Non credo sia una giustificazione” fece notare Al.

“Non lo è, non mi sto giustificando, solo che… accidenti un Malfoy! Non fate quelle facce, vi sto solo spiegando, Scorpius mi sta pure simpatico.”

“Anche perché non ha preso dal padre!” puntualizzò Ron.

“Non si può dire lo stesso dei tuoi figli, Weasley”

“Draco!” lo riprese Astoria candidamente.

Del resto, tutti i torti non ce li ha.

“Ecco lo vedete? Cioè, capisco che è tuo padre e che tu gli voglia bene ci mancherebbe però al pensiero che uno tipo come quello, solo più basso, possa essere amico dei miei figli…”

Al suo fianco Ginny annuiva convinta, mentre Hermione parlava a bassa voce con Ron.

Malfoy sembravano pensare ad altro.

Scorpius, vai un attimo in cantina a prendere il…il… diamine, devo trovare una scusa valida e poi…niente specchi piccola canaglia!

“Questo non c’entra nulla. Dovevate fidarvi di noi” disse Lily.

“Ma ci fidiamo!” rispose Ginny. “Solo che eravamo confusi, non ci avevate mai detto nulla e all’improvviso riceviamo una lettera dove tu hai fatto un guaio insieme a lui, non è facile da accettare.”

James studiò la madre, scettico. “Visto come sono andate le cose abbiamo fatto proprio bene a non dirvi nulla.”

“E la stessa cosa vale per noi.” Approvò Rose.

“Rose, Hugo. Io e papà abbiamo capito i nostri errori, davvero. Dopo cinque minuti che vi osservavamo abbiamo subito compreso che niente di quello che potevamo fare vi avrebbe separato, ma soprattutto ci era passata anche la voglia di provarci!”

“A me non è sembrato!” disse Hugo con poca allegria.

“Nemmeno a me.” Concordò Lily, onnipresente.

Scorpius rise.

“Che c’è da ridere?” chiese Astoria.

“Beh, tutto questo è esilarante. Avete organizzato un piano tutti insieme e noi ci siamo arrabbiati e ora siete venuti qua per scusarvi e i loro genitori si sono scusati, mi hanno anche fatto qualche complimento. Ma voi no.” Detto questo continuò a sorridere.

“Noi ci aspettiamo che tu muova il culo e venga a casa!” rispose Draco, eloquentissimo.

Astoria, alzando gli occhi al cielo, bloccò l’iniziativa suicida del marito. “Noi non ci aspettiamo questo, cretino di un marito. Semplicemente preferiremmo parlarne in privato.”

“Ovvero non parlarne” specificò Scorpius.

“E va bene! Merlino! Vuoi essere amico dei San Potty e Weasel? Fai pure…” urlò alla fine Malfoy disperato.

Il figlio lo guardò come se fosse un bambino di cinque anni, poi con un tono incoraggiante gli sussurrò “E…”

“E mi dispiace per aver tentato di separarvi, siete un gruppo di teppisti forse anche divertenti se dimentico i loro cognomi, sc…”

“Sc.. cosa?”

 “Scusa!”

Si levò un applauso unanime che per un istante li riunì, Draco si sentì molto orgoglioso di sé, forse perché tutti lo guardavano ammirati, ma si preferisce pensare che fosse per il suo successo come padre.

“Perché per loro è così facile?” chiese Ron.

“Papà, ma perché non chiudi mai quella boccaccia? Ti prego Rose, affatturami se dovessi prendere da lui!”

“Ci puoi contare fratello e tu fai uguale.”

“Smettetela di parlare così a vostro padre!” urlò Hermione, molto molto vicina alla pazzia.

Rose le fece il verso in modo crudelmente fedele, facendo ridere gli altri, compreso suo padre. (Che si beccò una pedata leggendaria.)

“E va bene, abbiamo sbagliato” strepitò Ron sfinito.

“Ma va?”

“Siamo stati degli infami manipolatori, abbiamo preparare un piano diabolico che è miseramente fallito, abbiamo fatto gli egoisti pensando che i nostri figli meritassero di meglio, ma abbiamo pensato una stupidata perché voi siete così simili al pane con la marmellata! Non fate quelle facce… Nel senso che insieme siete perfetti, magari a qualcuno potrebbe piacere la Nutella, ma anche la marmellata va benissimo!”

Ron, che si aspettava un applauso dopo il suo monologo, rimase basito nel rendersi conto che tutti lo guardavano come se fosse un pazzo uscito dal San Mungo.

“Cos’è la Nutella?” domandò Scorpius per rompere quel silenzio imbarazzante.

E, credetemi, Ron gliel’avrebbe volentieri spiegato se non fosse stato per l’ilarità che scoppiò a quella battuta.

James si teneva la pancia indicando i Malfoy e chiamandoli “marmellata”, mentre Lily consolava Scorpius e gli prometteva di fargli assaggiare quella strana sostanza chiamata “Nutella”.

“Allora, torniamo a casa?” chiese alla fine Harry.

Improvvisamente calò il silenzio.

Ma non per niente Hermione è stata la più brillante studentessa di Hogwarts.

“Rose, puoi comprarti quel mobile orribile e metterlo in salotto!”

Il viso della ragazza s’illuminò, prima di assumere un’altra sfumatura. “Stai cercando di comprarmi!”

Ginny fu più veloce. “James puoi costruire il tuo campo da Quidditch in giardino.”

“Davvero? Forte!” urlò.

Harry finì in bellezza: “ Lily, avrai il tuo allevamento di Kneezle e Al puoi comprarti quel maledetto notebook, ammesso che funzioni in casa nostra!”

“Grande!” disse Lily, battendo il cinque al fratello.

“E io?” chiese Hugo.

“No, lui no.” Biascicò Hermione.

“Voglio avere sei mesi di fornitura non-stop di Tiri Vispi!”

“Un mese!” contrattò Ron

“Tre!”

“Affare fatto!”

“Evvai!”

Astoria si avvicinò al figlio. “E tu cosa desideri?”

Scorpius la guardò. “ Ti prego, non farmi mandare in cantina senza specchi!”

“Come vuoi”.

 

 

E così, dopo mille avventure e litigate, i genitori più assurdi del mondo magico la risolsero così: con i regali.

Oh, certamente impararono la lezione e le volte successive, fecero molta attenzione a non farsi beccare, ma tranquilli, nessuno attentò più alla loro preziosa amicizia.

In realtà iniziarono a frequentarsi abbastanza spesso, ovviamente Draco soffriva molto tutte le volte che vedeva un Potter camminare sul suolo sacro della sua villa, ma col tempo si abituò.

Anzi si dovette abituare all’idea che una Potter sarebbe venuta a trovarlo molto spesso.

 

10 anni dopo

 

“E così si sposano” la faccia disgustata di Malfoy, valeva più di mille parole.

“La mia bimba.” Fu la sola risposta di Harry.

“Certo che forse…meglio lei di quella Weasley!”

“Pensare che sono stati fidanzati tanti anni fa…”

“Cosa?” urlò Draco sconvolto. “Scorpius era fidanzato con Rose?”

“Sì, non sono stati molto però. Ma ora sposa la cugina.” Disse Harry sconsolato, avrebbe sicuramente preferito un altro epilogo.

“Mio figlio sposa Lily Luna Potter e Albus Severus Potter gli farà da testimone.”

Harry sorrise amaramente.

“E noi diventeremo parenti.”

Questo era un punto molto dolente. “E mio nipote chiamerà Harry Potter nonno…e chiamerà così anche me.”

“Il bisnonno di mio nipote sarà un ex carcerato, povero piccolo Harry.”

“Piccolo Draco, se mai!” lo interruppe Malfoy.

“Cosa? Mio nipote non avrà un figlio con un nome da idiota!”

“Mio nipote non avrà il nome di un morto!”

Harry lo guardò sconvolto. “Senti, non c’è storia. Hai chiamato tuo figlio Scorpius è evidente che non sei portato per queste cose…”

Draco lo guardò serio e disse soltanto: “Albus Severus”

Entrambi si presero la testa fra le mani, molto abbattuti dalla situazione.

“C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo”

“C’è qualcosa di decisamente sbagliato in tutto questo!”

“Perché non è vero!” urlò Teddy.

“Esattamente” confermò Harry. “ George quest’incantesimo per fregare i lettori è geniale, secondo me ci sono cascati tutti!”

“Chissà quanti sono rimasti sconvolti!” disse George allegro.

“Così imparano a ridere di me e a biasimarmi mentre leggono le mie eroiche gesta!”

“Malfoy, non ti montare la testa!” rispose George. “Qui l’unico eroe sono io!”

“E anche io…” commentò Teddy. “In effetti, in questo capitolo non siamo stati nemmeno nominati, non è stato molto gentile…”

“Che cosa volete farci” rispose Harry. “non eravate mica i protagonisti!”

“Ma sentilo, George! Fa il furbo…Guarda che noi abbiamo fatto una figura migliore di tutti voi “protagonisti” messi insieme, i lettori ci venerano! Sento che il prossimo passo sarà il Teddy Fun Club…Ehi, dove state andando? Non ridete! Aspettatemi!”

CRASH

Teddy, il bicchiere.

“Ops!”

FINEEEEEEE!!!!!!!!!
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UN ENORME GRAZIE A TUTTI! CHI MI HA LETTO, RECENSITO, MESSO TRA I PREFERITI, SOSTENUTO E INCORAGGIATO!
Non so se approverete la mia scelta, potrebbe apparirvi superficiale il modo in cui hanno lasciato perdere tutto di fronte a dei regali...però hei! Io sono fuori di testa e questa è una commedia, non prendetevela!:-P
E poi....piaciuto lo scherzetto? Scusate, ma Teddy e George sono un po' egocentrici, dovevano venir ricordati per le loro malefatte, no?
E ora i ringraziamenti ai miei amati recensori:

Honey Evans: vedo che condividiamo la stessa opinione sulla drammaticità dell'uomo a dieta...e su quella dei bambini isterici! Grazie mille per i complimenti, spero che anche questo ti sia piaciuto!:P

Lily_Snape: lo so, le provo tutte...ahah Ma ormai è finita...li ho fatti smettere in fin dei conti, ma tranquilla, non finiranno mai di litigare!^^

freddymercury: George ringrazia e afferma che era ovvio che vincesse una sua battuta! Spero che ti sia piaciuto anche questo (ULTIMO:'() capitolo! E' vero mi sono dimenticata, ho aggiunto il pezzo di Hugo che arrosisce mentre rispondevo alla tua recensione (me ne ero dimenticata davvero...ahah Scusa Hugo!), ma mi sono dimentocata di attribuirti il merito!Grazie mille delle recensioni e anche di esserti divertita leggendo i miei folli capitoli!^__-

cougar: oh ma che onore leggere di una mamma che si interessa a me! Saluta tanto il tuo bimbetto e miraccomando non prendere esempio da quelli di sopra!^^

Princess_j'adore: L'affetto per i nostri "vecchi" amici c'è sempre...però sono una bella combriccola anche i giovani! Alla fine hanno fatto pace, visto?^^

maryrobin: alla fine non si capisce chi sono i grandi e piccoli...sopratutto nell'ultima parte! Ho continuato così...e ho finito!^^ Grazie della bravissima!^^

elyranma: eh...Ron è sempre stato un genio...(mah N.d. Rose).. Ho aggiornato presto, visto? E' stata un'ispirazione fulminea! XD

Vale Lovegood: l'incredibile Rulk... mi piace come idea..la svilupperò!XD Ron a dieta sarebbe peggio di Lord Voldemort ai bei tempi!

JDS: Ron ringrazia per la firma, mentre George ti invita a cena, ma sfortunatamente Angelina non è molto d'accordo!


E CON QUESTO VI SALUTO! ALLA PROSSIMA...CHISSA' QUANDO PERO'!^^ CIAOOOOOOO

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