A volte ci s'impone di non cadere alle offese,agli insulti,insomma a tutto. Sembra facile,sembra davvero facile,ma è una vera sfida, a volte la voglia di isolarsi lasciarsi andare e non vivere più è tanta.
La gente crede che tagliarsi sia inutile,vi sembrerebbe giusto chiedere
- sei pazzo perchè lo fai?-
sanno dei motivi per cui soffri o di cui ti vorresti liberare,ma una parte del loro cervello é insensibile. Arriva il momento di crescere,di capire il loro male quando ormai è tutto al limite della sopportazione,vorresti solo morire. Per molti questo è un periodo difficile,l'adolescenza un periodo difficile che a parere nostro sono gli altri che ce lo rendono così difficile. E' una scalinata che io voglio finire sia con gioia,felicità,niente tristezza e nessuno rimpianto.
Carpe Diem
Ricordo come se fosse ieri,il dolore al petto che mi scatenò la sua occhiata riluttante,occhi pieni di disprezzo
"Cosa credevi scusa?Che mi sarei messo con un cesso ambulante come te?" ridacchio con i suoi amici
Cercavo di porre resistenza,di non far cedere le mie lacrime ma la rabbia,il dolore,l'umiliazione erano troppe forti. Senza guardarlo,mi misi a correre più lontano che potessi.
arrivai in un parco mai visto in vita mia,mi sedetti su una panchina e facci un lungo respiro,non ce la facevo più. Senza pensarci composi un numero a memoria
"Pronto,hai cambiato idea?"
"Si,quando partiamo?" sussurrai
"Quando tutto sarà pronto ti avviserò "
Chiusi la chiamata,e cercai un fazzoletto nelle tasche del giubbotto per asciugare le lacrime e soffiare il naso.
Tutto il mascara colato,mi guardo nel riflesso del cellulare e sembro un mostro. altre lacrime silenziose scendono. Non posso crederci ancora,i momenti più belli gli ho passati tra menzogne e balle spaziali,ora tutto il puzzle si collega.
Ho bisogno di una pausa,di cambiare aria. Qui non è il mio posto,è il mio male. La vibrazione del cellulare mi avverte dell'arrivo di una notifica
Ho saputo cosa è successo,stai bene?
Dove sei?
-Da Heartmate
Decido di rispondere più tardi,la sera sta calando cosi decido di tornare a casa. Durante il tragitto penso,rimugino del fatto che sia incredibile,orribile quello che sia successo. non capisco,perché a me.
E' come se la Dea bendata faccia tiro a sorte per farmi male,e tutte le facce siano uguali.
Ma la maschera non fa l'uomo.
Arrivo davanti al palazzo,suono e una voce metallica domanda chi è
"Sono io berto"
il portone si apre,faccio due piani di scale e arrivo a casa;entrata incontro con lo sguardo quello preoccupato ma allo stesso tempo infuriato di mia madre
"Dove sei stata tutto questo tempo?Sono quasi le 22 dio mio" non rispondo
"Ma tu dove ce l'hai quel cervello eh?Sei proprio stupida, mai una soddisfazionbe da parte tua" interviene mio padre,le sue parole mi feriscono tantissimo,non ascolto più i loro insulti e metto stand by il cervello
Quando hanno finito mi dirigo in camera mia e vedo sulla soglia della sua mio fratello che mi fa un cenno di solidarietà. Finalmente entrata tolgo il giubbotto lo zaino,mi metto il pigiama,mi strucco,prendo le cuffiette il telefono e metto musica a palla.
Le parole di Eminem e Rihanna,rimbombano nella mia testa,la casualità del titolo è centrata fa davvero male
Te ne starai li a guardarmi bruciare
Non so dirti cosa sia veramente
Posso soltanto dirti cosa si prova
E proprio ora c’è un coltello di acciaio
Nella mia trachea
Non riesco a respirare
Ma combatto ancora
Fino a che posso combattere
Con la testa in confusione che scoppia,e il cuore a pezzi mi addormento.
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