Another Year

di maple
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un voto che può salvare una vita- parte due ***
Capitolo 3: *** Un voto che può salvare una vita- parte uno ***
Capitolo 4: *** Un voto che può salvare una vita- parte tre ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Another year


Un' altro anno era passato. Un anno di fame e sofferenze nei distretti e di ricchezza e sprechi nella capitale. Il giorno successivo si sarebbe svolta un'altra mietitura, la sessantatreesima, per precisione e, come gli anni precedenti, nessuno riusciva a chiudere occhio. C'era chi, ancora in età sorteggiabile, continuava a immaginare come sarebbe morto, se fosse stato estratto e chi, invece cercava di convincersi che offrirsi fosse la cosa giusta. C'era chi, preoccupato per i propri cari, pregava un Dio nel quale nessuno confidava più che fossero risparmiati almeno per un'altro anno e, infine, c'era chi, a Capitol City, era talmente eccitato da non riuscire a stare fermo un attimo e festeggiava l'imminente massacro di giovani ragazzi che pagavano per qualcosa di giusto, in cui persone già morte avevano sperato.
Ma non importava che nessuno riuscisse a dormire, il giorno sarebbe sorto ugualmente, e gli Hunger Games avrebbero infuriato, mietendo ventitrè anime sacrificabili e premiando l'istinto di sopravvivenza di un unico tributo, macchiandogli la coscienza a vita.

 








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Capitolo 2
*** Un voto che può salvare una vita- parte due ***


 
Un voto che può salvare una vita- parte due
« Di che tessuto sarà il mio abito per l’intervista? »
Da quando era arrivata a Capitol City, Camelia Davis, Favorita del Distretto Due, non aveva fatto altro che chiedere qualsiasi cosa le passasse per la testa alla sua stilista, Tigris.
Aveva sempre avuto una passione per la moda di Capitol City, da bambina, la sfilata era sempre stata il suo momento preferito, durante gli Hunger Games e, probabilmente era stata l’unica abitante del Distretto Due a non ridere quando Flowwy, la loro accompagnatrice, si era presentata sul palco solo con una minigonna rigida verde fosforescente, un bustino che le rendeva difficile persino respirare e ogni singolo centimetro di pelle del corpo, decorato con sgargianti motivi floreali.
Anzi, quando l’aveva vista, aveva quasi desiderato essere lei. Nonostante fosse la figlia del sindaco Davis e facesse parte di una delle famiglie più ricche di tutti e dodici i distretti, non subendo particolari privazioni o saltando mai un pasto, di conseguenza, aveva sempre sognato il lusso di Capitol City.
« Credo di Chiffon, cara »

Se da una parte Camelia amava la moda dall’altra, Mace, il suo compagno di Distretto, la trovava pressoché inutile.
Aveva rivolto solo una volta la parola al suo stilista, di cui non ricordava nemmeno il nome e che, per via della lunga cresta rossa fuoco, aveva soprannominato Gallo, quando, durante i preparativi per la sfilata d’apertura,quando quest'ultimo gli aveva mostrato il costume da centurione romano che comprendeva un gonnellino e dei sandali di cuoio decisamente troppo femminili, agli occhi di Mace.
Lo stilista aveva provato in tutti modi a convincerlo che non lo erano affatto, ma, alla fine, spaventato dalla stazza del Favorito, aveva sacrificato i sandali di cuoio, ma non aveva accennato a eliminare la gonna, anche perché non aveva un costume di ricambio, non credendo possibile che un ragazzino, la cui unica abilità era uccidere, mettesse in dubbio la sua arte.

Caesar Flickerman annunciò i voti dei Tributi del Distretto Uno. Come previsto, il ragazzo aveva ottenuto dieci, ma, nonostante l’ottimo punteggio, i Tributi del Due non erano preoccupati. Quel ragazzo era forte, sì, ma un ammasso di muscoli, se sprovvisto di furbizia e intelligenza, non era una grande minaccia. Non sarebbe stato un problema ucciderlo, fosse stato per Mace, non sarebbe neanche entrato nell’alleanza, – gli ricordava in una maniera eccessiva Gloss, il vincitore della sessantunesima edizione che, una volta rimasti in cinque, non aveva esitato a tradire Axe, la sorella di Mace e alleata del Vincitore, riservandole una morte lenta e dolorosa – ma, se avessero escluso entrambi i Tributi del Distretto Uno, anche considerando che Sukee, la ragazza del Distretto Sette, che poi non lo era*, si era unita a loro sarebbero stati troppo poco numerosi.
Camelia, che nel frattempo aveva smesso di parlare con la propria stilista di moda, rimase negativamente colpita dal nove di Luxury. Sarebbe stata loro nemica sin dal bagno di sangue e sicuramente non era  felice di essere stata rifiutata dagli altri Favoriti, quindi, Camelia, era sicura che avrebbe riservato loro una vendetta che, probabilmente, gli sarebbe costata la vita.

« Dal distretto Due Mace Railway con un punteggio di… Dieci » Annunciò il presentatore, aggiungendo poi che, sicuramente, il ragazzo era tra i più quotati come vincitore.
Tutti si complimentarono con lui, ad eccezione di Camelia che, come da accordo, non gli rivolgeva la parola dal giorno della mietitura.
Il ragazzo, riconoscendo la sua compagna di Distretto come la frivola figlia del sindaco, non aveva esitato a dirle cosa pensasse di lei, in altre parole, era troppo superficiale, per i suoi gusti, e anche troppo piccola e incosciente, essendosi offerta volontaria a quindici anni. Camelia, spiazzata, gli rispose che, se aveva dei problemi con lei, potevano anche non rivolgersi la parola e fingere che l’altro fosse già morto. E così avevano fatto.
« La stilista ti ha mangiato la lingua**? » Le chiese Mace guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Tigris.
« Come, prima dici che non vuoi sentire mai più la mia voce e poi esigi complimenti per il voto più comune per i nostri tributi? » Solitamente, Camelia tendeva a mentire per compiacere il suo interlocutore, ma aveva capito che, se lo avesse fatto, il suo compagno di Distretto l’avrebbe trattata come uno zerbino.
Quest’ultimo stava per risponderle con i più coloriti insulti che conosceva, ma l’annuncio del presentatore lo zittì.
Dieci. Quello scricciolo viziato e superficiale aveva ottenuto il suo stesso voto.
« Complimenti? » Domandò Camelia dopo aver visto il suo compagno di Distretto boccheggiare cercando qualcosa di sensato da dire.
Quei due avrebbero fatto scintille, una volta entrati nell’arena.
 



*Storia complicata, verrà spiegata nell'ottavo capitolo, quello dedicato ai tributi del Distretto Sette
** Sarebbe il gatto, sì, ma, se vi ricordate di Tigris, allora è sensato

 








Here are Camelia and Mace, i prossimi a trucidarsi fantastici tributi del Distretto Due.
Spero di averli caratterizzati bene, anche se non era previsto che fossero così in contrasto  anche loro, ma nella scheda di Mace c'era scritto che odiava la moda e qualsiasi cosa riguardasse capitol City,
e non potevo farli indifferenti l'uno con l'altro, nono e poi ho anche iniziato a shipparli, ora.
Credo che aggiornerò ogni mercoledì mattina, visto che la sottoscritta quel giorno non va a scuola, ma non ho i tributi del tre ancora,
quindi quest aggiornamento potrebbe essere rimandato.
Poi bo', spero che vi sia piaciuto il capitolo e non vedo l'ora che i poveri cristi mandati a morire entrino nell'arena,
che me gusta parecchio, considerando che l'ho fatta almeno cinque volte ahahahahaha

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Capitolo 3
*** Un voto che può salvare una vita- parte uno ***



Un voto che può salvare una vita- parte uno

La figura di Caesar Flickerman comparve raggiante sul palco dell'enorme teatro dove avrebbe, a breve, annunciato i voti assegnati ai tributi dopo un accurato - che poi, non lo era stata, visto che, dopo una dozzina di bottiglie di vino e altrettante dimostrazioni, gli strateghi avevano iniziato a perdere la lucidità - esame.
Nel primo piano Ty Frey e Luxury Spark, i tributi del Distretto Uno, sedevano sul divano di pelle situato al centro della sala, mentre la loro accommpagnatrice Ginger - un'eccentrica donna, che non raggiungeva la ventina, e con parrucche così voluminose che Ty si chiedeva come facesse la sua testa a reggere un tale peso - continuava a parlare su quanto fosse emozionata di rappresentare un Distretto Favorito, nonostante fosse il suo primo. Gli altri membri dello staff - i due stilisti e i mentori - continuavano a ridere sotto i baffi, contenti che, per la prima volta, la capitolina non rifilasse a loro quel discorso che, spesso e volentieri, arricchiva con forzate lacrime di coccodrillo.
« Tesoro, già dovranno essere sottoposti a una tortura fisica, tra qualche giorno, almeno evita quella mentale » Esordì la stilista di Luxury che provava un certo astio verso la collega.
Sarebbe scoppiata una lite, se la voce di Caesar Flickerman non avesse richiamato tutta l'attenzione sul televisore.
Una fotografia che ritraeva Ty prese rapidamente il posto del presentatore e, dopo qualche secondo, il numero dieci comparve accanto al suo volto.
C'era da aspettarselo, si era allenato tutta la vita con svariate armi quali spade, lance e asce e, durante la sessione privata, nonostante gli tremassero le mani, era riuscito a destreggiarsi abilmente con ambe tre.
Tecnicamente era imbattibile, ma non era sicuro che sarebbe riuscito ad uccidere qualcuno - eccezion fatta per gli altri favoriti, che sembravano più delle macchine da guerra che adolescenti - senza provare rimorso, era rimasto colpito dagli altri che, più che ostacoli che lo separavano dalla gloria, come innocenti che sarebbero, a breve, caduti.
Tutto lo staff si complimentò con lui, nonostante fosse un punteggio abbastanza comune per un favorito, ad eccezione per Luxury, la sua compagna di Distretto, furiosa con lui.
Avevano deciso di escluderla dall'alleanza, era stata un'idea dei Favoriti del Due, non di Ty, ma lui aveva acconsentito, anzi, ne era stato felice.
Era bastata una sua semplice mossa, ovvero, durante un esercitazione di lotta corpo a corpo, aveva colpito l'istuttore prima che lui le desse il via e gli aveva fratturato la rotula.
Gli altri Favoriti, dapprima diffidenti, avevano capito che non si sarebbero mai potuti fidare della ragazza del Distretto Uno, che aveva già deciso di ucciderli nel sonno, e l'avevano esclusa.
« Nessun complimento, meraviglia? Potrei anche deciderti di non ucciderti alla cornucopia, così. » La non-favorita trucidò il suo compagno di Distretto, che aveva deciso di comportarsi come il classico favorito. Credeva che, se i mentori, avessero scoperto come era davvero, avrebbero concentrato tutte le loro forze su Luxury, il cui carattere era sicuramente più incline alla vittoria.
Se le risse tra tributi prima dell'inizio dei giochi non fossero state proibite, probabilmente Ty si sarebbe già trovato tre metri sottoterra. D'altronde per lei, non sarebbe stato un problema ucciderlo, poteva versare della polvere velenosa nel suo cibo, come aveva fatto con Shine, la sua sorellina, ma l'idea di sentire le suppliche e le urla di dolore del suo compagno di Distretto e il suo sangue sgorgargli addosso, era talmente allettante che la quindicenne rinunciò subito a quel pensiero.
Dopo qualche commento da parte di Caesar, l'immagine di Ty fu sostituita da quella di Luxury, il cui sguardo incuteva terrore. L'accompagnatrice rabbrividì, domandandosi come quella ragazzina - perché a quindici anni poteva ancora essere considerata tale - che con quegli occhioni azzurri e quel volto così grazioso - potesse sembrare talmente letale.
Questa sbuffò quando vide che il suo punteggio corrispondeva a un nove,inferiore a quello di Ty. Avrebbe voluto far vedere a quel pallone gonfiato che non era migliore di lei, ma, secondo gli starteghi, non era vero.
Restò seduta sul divano, rossa come un peperone per la rabbia, anche quando tutti i punteggi furono noti e tutti, tranne i due tributi, lasciarono la stanza.
« Non vedo l'ora di vederti morire »
 

Finalmente c'è l'ho fatta.
Premetto che il capitolo sarebbe dovuto essere più lungo, considerando che dovevo mettere tutti i distretti insieme,
ma mi mancano ancora delle schede e ci sono ancora due tributi che non si è preso nessuno - Maschi del Distretto 6 e 11.
Vi invito a mandarmi le schede al più presto, se ancora non lo avete fatto.
Poi, boh, spero di essere riuscita a caratterizzare abbastanza bene i due tributi, mi scuso in anticipo con la mentore di Ty se non ci sono riuscita,
ma la scheda era davvero piccolina, quella di altri tributi è il doppio, se non il triplo.
Per il sistema di sponsorizzazione, ho deciso di cambiare sistema.
Anche i mentori possono essere sponsor, ma non possono dare punti al proprio tributo, solo agli alleati.
Per ogni capitolo - i capitoli introduttivi come questo valgono tutti insieme un punto - ogni lettore, che abbia recensito o meno,
avrà a disposizione un punto da poter cedere a un tributo qualsiasi e, più punti avrà il personaggio in questione,
più saranno sostanziosi i doni che la creatrice potra inviargli.
I punti sono comulabili, nel caso non decidiate di sponsorizzare subito qualcuno o cominciate a leggere dopo l'inizio della storia i punti si accomuleranno.
Per le sponsorizzazioni, vi prego di mandarmi messaggi privati, ma le recensioni sono comunque ben accette lol.
Credo di aver detto tutto, se avete dubbi non esitate a chiedere :D

 

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Capitolo 4
*** Un voto che può salvare una vita- parte tre ***



Un voto che può salvare una vita- parte tre

 
York entrò nel salone del terzo piano - quello dedicato al suo Distretto, il Tre - e si sedette sul divano di pelle, dove lo staff di Capitol City si era già accomodato. Guardò accigliato il tavolino trasparente cosparso di foglietti sui quali i due stilisti avevano disegnato alcuni schizzi di quelli che sarebbero stati i loro abiti durante l'incoronazione del Vincitore, nel caso uno dei due tributi del Distretto Tre avesse vinto, prima di impilarli ordinatamente. odiava il disordine.
« Finalmente sei arrivato, Sy. » Trillò Magda, la loro insopportabile accompagnatrice che, da quando aveva visto York salire sul palco, gli aveva dedicato più attenzioni al Tributo di quanto avrebbe dovuto. York era sicuramente un ragazzo bellissimo, alto, con un fisico proporzionato, degli occhi verdi, meravigliosi, e i capelli così biondi da sembrare bianchi, a volte, ma quella donna, sarebbe potuta essere sua madre e lui non aveva la minima voglia di averci niente a che fare. Questo fu preso dalla voglia di insultare la colorata Capitolina - nessuno poteva chiamarlo in quel modo, ad eccezione di Sydney, la sua compagna di Distretto - ma si trattene. Era un ragazzo composto, non perdeva mai la calma e, per quella stupida donna, non avrebbe certo fatto un'eccezione.
« Emerald. » La corresse. Quello era il suo secondo nome, quello che, solitamente, usavano le sgualdrine che, a volte, frequentava.
Pochi secondi dopo Sydney, il Tributo femminile del Distretto entro nella stessa stanza dove gli altri, la aspettavano da almeno mezz'ora. Si sedette sul bracciolo del divano, accanto a York, riponendo una matita nella fascia a fiori legata sulla nuca, che, oltre a fermarle alcuni ciuffi ribelli, serviva anche a tenere la matita sempre a portata di mano, nel caso l'ispirazione la cogliesse all'improvviso. Così era successo, in effetti, mentre si preparava, aveva pensato a una bomba che avrebbero potuto costruire nell'arena, se avessero raccolto uno zaino con dentro almeno qualche circuito elettrico. Inutile dire che la ragazza, dopo aver abbozzato il progetto, lo aveva infilato nelle tasche della giacca blu elettrico già colme di decine di foglietti simili, quindi era andato perso.


« Dovrebbero dirli dopo i vostri punteggi » Si lamentò Magda. I punteggi dei Tributi del Distretto più grigio di Panem erano preceduti e seguiti da quelli dei favoriti quindi, essendo solitamente molto più bassi di quelli appena annunciati, li facevano apparire ancora più bassi. Nessuno le prestò molta attenzione, visto che il viso della ragazza del due fu sostituito da quello di York. Aveva preso sette, un punteggio nella media, anzi, abbastanza elevato, considerando il Distretto da cui proveniva. « Mi aspettavo di più, da un volontario... » Claudius Templesmith lasciò la frase in sospeso, come se non riuscisse a comprendere perché fosse andato volontario verso morte certa. I due commentatori avevano subito ipotizzato che lo avesse fatto sognando la gloria, o magari per sostituire il tredicenne estratto, non avevano minimamente ipotizzato che lo avesse fatto per Sydney. Non riusciva a stare lontano da quella ragazza, quindi quando l'avevano estratta non aveva esitato a farsi avanti, ricevendo anche svariati insulti da parte dell'altro Tributo. Erano come lo yin e lo yang, si completavano a vicenda, nonostante fossero agli antipodi. Erano in perfetta sincronia, il loro rapporto era qualcosa di profondo e bellissimo, nonostante appena si conobbero non si andassero proprio a genio, anzi, litigarono costantemente per mesi. Il volto di York fu rapidamente sostituito da quello di Sydney, anche se, a dire il vero, i capelli rossi e gli occhiali ne coprivano una grande porzione, affiancato dal numero sei. Se una ragazza normale si sarebbe arrabbiata per quel voto, Sydney rimase completamente indifferente. Tutto lo staff la guardò, come se si aspettasse un pianto o qualche urlo, mentre tutto quello che fece la ragazza fu andarsene nella sua stanza. I capitolini rimasero basiti, non capendo che non avrebbero mai visto sul volto di quella ragazza qualcosa che non fosse la curiosità.






Scusate, ma non ce l'ho fatta ad aggiornare settimana scorsa, dovevo studiare e scrivere su questi due genietti è stato piuttosto complicato.
Ho fatto del mio meglio, spero che le due mentori siano soddisfatte, anche se mi sono accorta solo dopo di aver dato molto più spazio a York che a Sidney.
Ad eccezione del prossimo capitolo, visto che il ragazzo non mi è ancora arrivato, dovrei postare regolarmente, in modo da evitare di far iniziare la vera storia st'estate lol.
Non ho nient'altro di importante da dire, se non avete niente d fare e volete far felice una povera autrice, cliccate qui e vi uscirà una shot
che ho pubblicato ieri sera a cui tengo molto :)

 

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