Never Too Late

di TiMeOfOuRlIvEs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
Tutti quei discorsi che gli aveva fatto il suo migliore amico, non erano serviti a niente. Aveva fatto di testa sua, di nuovo. Era quello il suo problema. Faceva sempre di testa sua e finiva per commettere degli errori. E adesso era sola.

“Promettimi che non tornerai a cercarlo.-disse Harry, il suo migliore amico.-Ti prego, promettimelo!”
“Sai che non posso promettertelo. Se fossi nella mia situazione, agiresti così. Ma non lo sei…Tu non sai quello che ho passato…” Ero quasi in lacrime.
“E credi che un mago potrebbe ascoltarti?”
“Bisogna avere fede.”


Ed ecco perché si ritrovava in quel buco. A più di mille metri sotto la superficie terrestre. Fortunatamente era ancora viva. Ma non lo sarebbe rimasta, se non fosse scappata. Ci doveva essere un’uscita. Se ci era entrata, ci sarebbe anche uscita. Ne era certa.

“Io non potrò salvarti! Devi capirlo!”-Mi urlò ancora una volta Harry.
“Non ne ho bisogno. So cavarmela. L’ho sempre fatto prima che arrivassi tu.”
“Almeno permettimi di venire con te…”
“Tu hai una famiglia Harry, ti aspettano… Non puoi abbandonarli in questi tempi di guerra…” Gli asciugai una lacrima.
“Allora torna, ti prego.”
“Come sempre.”
Ci abbracciamo.


Si era addormentata. Non sapeva per quanto. Ricordava solo quel sogno così reale. Aveva giurato di sentire realmente le braccia di Harry che la stringevano. Ma non era così. Aprì gli occhi, si guardò intorno. Era vicino ad un fiume.
“Ti stai chiedendo dove sei?”
Una voce arrivò da dietro le sue spalle. Prese quel poco di coraggio che le era rimasto.
“Più che altro vorrei sapere chi sei” si voltò verso il luogo da cui era venuta la voce. Si trovò davanti un ragazzo pallido, biondo e con due splendidi occhi azzurri.
“Si forse hai ragione.”-sorrise il ragazzo.
Lo vedeva avvicinarsi. Era davvero incantevole. Un angelo. Sicuramente in tempi come quelli sarebbe anche potuto succedere. Già…
“Non sei un angelo, vero?” Che domanda sciocca che aveva fatto.
“Non credo” Rispose il ragazzo ridendo.





 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
“Comunque il mio nome è Niall”
“Io sono Genevieve”
“Non ho mai conosciuto una ragazza con questo nome… Non è che sei tu l’angelo?” Rispose ridendo.
Erano sicuramente passati solo dieci minuti da quando aveva visto quel  ragazzo e già le era simpatico. O forse era l’unica speranza che aveva. Di riuscire a sopravvivere.
Ma voleva sapere. Come aveva fatto a trovarla. Come riusciva a sapere che c’era un fiume nelle vicinanze. Doveva saperlo…
“Ti stai chiedendo come ho fatto a trovarti, vero?” Disse Niall all’improvviso.
“Sbaglio o mi leggi nel pensiero?” Ridevano entrambi.
“Sono cose che una persona pensa, con questi tempi…-s’interruppe tornando improvvisamente serio-Comunque questo è un rifugio. E’ stato costruito dalle persone rintanate qui. Dai pochi umani ancora vivi. Da quelle poche persone che non vogliono morire. Ma ormai la speranza è persa. Sono già da un po’ sulle tracce di questo rifugio…”
“Oh… Io non ero in cerca di un rifugio…Mi stavo dirigendo da un mago.-Niall la guardava sbalordito-Lo so, lo so, è assurdo. Ma hanno ucciso la mia famiglia. Tutta. E devo fare qualcosa… E’ una pazzia. Ma ormai non c’è più niente da perdere…”
“E cosa credevi che risolvesse un mago?”
“Non so… cancellasse tutto quello che è accaduto…Solo adesso mi rendo conto che è una follia…Già, che stupida! Harry aveva ragione…”
“Ci sono altri umani?!” Gridò Niall alzandosi in piedi.
“Sì, una famiglia. Ma non sono venuti. Sono rimasti in periferia, dove vivevo prima…”
Diede la mano a Genevieve e si misero a correre. Erano tutti cuniculi identici là sotto. Come aveva fatto a non perdersi? Arrivarono presto in una piazza. Quanti umani ancora con la stessa speranza di sopravvivere!
“Quanti sono…”Disse la ragazza incredula.
“Tanti. Ed è questo che mi fa disperare ancora di più. Il fatto che ormai la battaglia sia persa. E non c’è più niente da fare…”
Aveva ragione. Troppa.
“Tu dormirai con Luce. Anche lei è l’ultima arrivata. Due settimane fa.”
Luce era una ragazza molto magra, capelli neri e occhi azzurri. Si avvicinò incerta alla nuova arrivata.
“Piacere, Luce.”
“Io sono Genevieve” Le dice con il sorriso.
Luce torna in camera. Che sarebbe stata anche la sua…
Niall continuava a mostrarle il rifugio.
“Manderemo delle spedizioni per recuperare il tuo amico. Sono certo che sta bene.”
“Lo credo anche io…O almeno spero. Spero veramente, che lui sia vivo.”
“Siete molto legati?”
“Molto. La sua famiglia si è presa cura di me dopo…”
“Sì, lo so.” Rispose Niall, capendo il dolore che provava Genevieve.
 
“Harry, chi è alla porta?” Chiese la mamma in lacrime.
“Non lo so. E potrebbero essere persone malvagie, e tu lo sai. Quindi, silenzio.”
Si avvicinò alla porta. Non sembrava né un mago né una qualsiasi altra creatura sovrannaturale. Quella settimana avevano bussato alla porta una diecina di maghi o alieni o qualsiasi altra cosa fossero. Era quella la grande guerra. Il pianeta Terra preso di mira da creature che si leggevano solo nei libri. Che lottavano per impossessarsi di questo mondo.
Poi riconobbe i suoi occhi. Gli occhi inconfondibili di Genevieve. Di un marrone molto scuro. Aprì la porta.
“Sei veramente tu! Sei viva!”
Si abbracciarono.
“Ti avevo promesso che sarei tornata. E ho delle buone notizie. Ho trovato un posto abbastanza sicuro ancora abitato da un bel po’ di umani.”
“Sul serio?!”
“Sì, è stato quasi un miracolo.”
“E il mago?”
“Harry, è una cosa impossibile. Lo sappiamo. Per il momento, la cosa importante è che rimaniamo vicino. Tutti. Tutti gli umani rimasti. E forse qualcosa si può fare.”
“E’ un bel piano, non trovi?” Disse una voce alle spalle di Genevieve.
“Sono Niall.”
“Oh. Harry.-Lo guardò perplesso-E quale sarebbe il piano?”
“Adesso siamo un bel po’ di umani, adesso possiamo mandare delle spedizioni a cercare qualcuno ancora vivo.”
“E’ una pazzia” Disse Harry scioccato.
“Lo so, ma è l’unica possibilità che abbiamo.” Si intromise Genevieve.
“Ok! Ok! Ma voglio fare parte della spedizione.”
“Ma tu hai una famiglia!” Urlò la ragazza.
“Ci sono altre persone lì. Staranno tutti insieme. Voglio venire.”
“Se la tua scelta è questa non posso contraddirti.” Disse Niall con un mezzo sorriso.
Genevieve stava per dire qualcosa, ma era inutile mettersi a litigare con Harry. La sua scelta sarebbe rimasta quella.
“Adesso dovete prepararvi. Andiamocene da qui. Ci hanno visti prima. Un gruppo di zombie. Erano in cerca di cibo. Non vorrei fossimo noi il loro pasto.” Parlò la ragazza con tono piatto. Senza emozioni. Non voleva perdere Harry. Il suo amico rise, pensando fosse una battuta. Non lo era.
“Li sento! Sono qui, intorno la casa! Harry che si fa?” Chiese la madre disperata.
“Bisogna inventare qualcosa” Rispose tornando subito serio.
Ma Niall e Genevieve avevano già un piano. 

HOLA!!
Allora, che ne pensate del primo capitolo della mia prima storia? Spero che vi sia piaciuto!! <3
Che rimane da dire? Che spero che continuerete a leggere i prossimi capitoli <3
Al prossimo capitolo! Oh, e grazie a chi ha recensito il prologo! <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
“Credi che funzionerà?”Chiese Genevieve un po’ spaventata.
“Lo spero.” Niall la guardò dritta negli occhi e le prese la mano.
Si avvicinarono piano all’uscita posteriore della casa.
Qualcuno prese per il braccio Genevieve.
“Hei, non è sicuro lì fuori per te!” Urlò Harry.
“Lo sai che sono abituata a queste situazioni…”
“Devi tornare”
“Come sempre.” Gli sorrise debolmente.
Uscirono fuori. Neanche l’ombra di uno zombie.
“Secondo te dove sono?” Sussurrò la ragazza nel panico.
“Non lo so. Ma qui vicino. Sentono l’odore del cibo.”
Puzza di marcio. Erano realmente vicini.
“Al mio tre attacchiamo”
“Uno.”
Genevieve tremava.
“Due.”
Ce la doveva fare.
“Tre!”
***
Harry abbracciò Genevieve e la tenne stretta per due minuti buoni.
“State tutti bene?” Chiese preoccupato.
“Certo” Disse la ragazza con un sorriso falso.
Proseguirono fino ad arrivare al rifugio. Genevieve era peggiorata: era pallida e aveva la nausea.
“Non stai bene!” Disse Harry spaventato.
“E’ solo influenza.”
“Non hai la febbre” Le toccò la fronte.
“So cosa è! Uno zombie ti ha morso…” Continuò l’amico della ragazza.
La ragazza sospirò e scoprì la parte della spalla su cui era stata morsa.
“Ti stai trasformando!”
“Harry, non è niente.”
“Non è niente!? Stai diventando una di loro.”
“Cosa?!” Si intromise Niall.
“E’ stata morsa.” Disse Harry tra le lacrime.
Il ragazzo biondo rimaste impietrito.
“Bisogna portarla in infermeria. Subito!”
L’infermeria si trovava sotto altri piani del rifugio e avevano attraversato così tanti corridoi! Genevieve era ancora più pallida. Vomitava. Vomitava tutto quello che aveva nello stomaco e anche quello che non c’era.
La distesero su una brandina.
“Devo consultare un medico.” Disse Niall.
“Vengo con te” Concordò Harry.
“No aspetta. Harry.” La voce flebile della ragazza era appena udibile.
“Vado io.” Continuò Niall.
Il ragazzo riccio si avvicinò alla brandina.
“Te lo avevo detto che era troppo pericoloso.”
“Niall aveva bisogno di me”
“Potevo andarci io”
“La tua famiglia Harry, loro ti amano.”
“Anche tu sei la mia famiglia.”
“Ma era destino che andasse così.”
“Non permetterò che andrà così!” Batté un pugno sul muro.
“Vieni qui.” Gli disse dolcemente la ragazza.
Si avvicinò lentamente e le prese la mano debole.
“Devi promettermi che se mi trasformerò mi ucciderai. Non voglio mangiare nessuno. Non voglio essere un’assassina.”
“Non ci diventerai.”
“Sai che è così”
Di nuovo le guance di Harry erano rigate dalle lacrime.
“Non voglio perderti”
Furono quelle le ultime parole che udì Genevieve prima di cadere in uno stato di incoscienza.
Non sapeva quanto tempo fosse passato. Sentiva però il suo cuore che ogni volta
perdeva un battito. La trasformazione era iniziata.
 
“Lei non può morire!” Gridò Harry contro i medici.
“Noi faremo qualcosa per fermare il processo. Ma più di così non si può fare.”
Niall prese da parte Harry.
“Credi che a me non dispiaccia!”
“Tu non la conosci da così tanti anni!”
“Ma io mi sono innamorato di lei!”
Lo aveva detto. Gli sembrava di essersi tolto un peso. Adesso era più libero.
“E allora salvala! Fai qualcosa!”
“Io non posso fare niente.”
“Perché? Se la ami…”
“Perché non ho il potere di riportarla indietro da quello stato in cui è adesso. Solo un mago ne sarebbe capace.”
“E noi ora dove lo troviamo un mago?”
“Bisogna avere le giuste conoscenze, a volte. Forse c’è ancora una speranza.”
Sì, vedeva una luce. Un luce di speranza per il suo amore.


HEY!!
Scusate per l'immenso ritardo... So, ringrazio tutti quelli che hanno recensito i capitoli precedenti, spero che continuerete a leggere la storia e lasciare recensioni. Un bacio a tutti!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
Quanti anni erano che non si sentivano? Cinque? Sei? Il tempo era passato così velocemente nell’ultimo periodo…
Niall non era sicuro di quello che stava per fare. Ma Harry aveva ragione, doveva provare ogni singolo tentativo per quella ragazza che gli aveva rubato il cuore in così poco tempo. Forse era anche per quello che quattro giorni prima l’aveva salvata. Solo quattro giorni. Sembrava passata un’eternità.
Arrivò insieme al riccio all’altro rifugio umano a dieci chilometri dal loro.
“Dici che funzionerà?”
“Io sto solo provando”
Tornò a regnare il silenzio. Un silenzio di dolore immenso.
Scesero le scale che portavano al secondo rifugio della zona. Lì erano così pochi. Lì abitava anche un mago. L’amico di Niall, Liam.
All’entrata c’erano due omoni che controllavano se eri un umano o meno. Entrarono.
Liam era l’unico mago che era rimasto con gli umani per guarire. Questo era il suo potere.
Quel rifugio non era così grande come il loro. Aveva solo un piano. Lo vide subito.
“Quanto tempo Niall!” Sorrise il mago.
“Già!- Sorrise il biondo- Avevi previsto che sarei venuto, non è così?”
“Sai che posso prevedere queste cose. Quindi sì.- Riprese Liam con voce tranquilla- Oh, bhé, che ne dite di una bella tazza di tè? Seguitemi”
Li portò nel suo studio. Dove curava gli umani feriti o mezzi morti.
Harry per tutto il tempo era stato zitto. Per lui era già uno sforzo enorme reggersi in piedi.
Si sedettero tutti e tre sulle sedie.
“Allora, come vanno le cose nell’altro rifugio?” Chiese il mago mentre versava il tè nelle tazzine.
“Quattro giorni fa sono arrivati una ragazza, Harry e la sua famiglia.”
“Oh, bene bene, nuovi umani!” Sorrise Liam sempre tentando di versare il contenuto della teiera nelle tazzine.
“Ma abbiamo avuto un attacco da parte degli zombie… E la ragazza è stata morsa.”
Al mago cadde di mano la teiera, versando tutto il suo contenuto a terra.
“Morso di zombie?! Quindi si sta trasformando.”
Per la prima volta Harry parlò con voce spenta. “Si può fare qualcosa?”
“Non lo so. Devo controllare la situazione. Da quanto tempo sta così?”
“Ieri mattina.” Risposero all’unisono i due umani.
Liam aveva una faccia disperata. Ecco quale era il suo pregio. Lui si dispiaceva se moriva un umano.
“La trasformazione dovrebbe essere quasi finita…”
Il mago prese al volo la sua borsa da lavoro e con uno schiocco delle dita tutti e tre si ritrovarono nell’infermeria dove c’era ancora Genevieve distesa sulla brandina. Era peggiorata. La pelle da qualche parte si era staccata, urlava dal dolore, si contorceva dal dolore.
“E’ gravissima. Voglio tutti fuori dalla stanza! Uscite, uscite!”
Con la forza del pensiero chiuse tutte le porte e rimase solo con la ragazza agonizzante.
Ad Harry e Niall, ormai in lacrime, rimaneva solo che attendere e sperare. Soprattutto sperare. Si sedettero fuori dalla porta per terra, vicino ai medici sbalorditi dall’intervento improvviso di un non-umano.
 
Il dolore era troppo forte. Non sapeva neanche come riusciva a gridare. Voleva piangere, ma le lacrime non le uscivano. Soltanto grida. Non sentiva neanche il suo cuore battere. Solo alcune volte. Battiti lenti, irregolari. Tra un grido e l’altro non riusciva neanche a prendere fiato. I polmoni erano in fiamme. Li sentiva bruciare. Come se fosse avvolta dalle fiamme. E tossiva, oltre a gridare.
Era riuscita a percepire i medici che entravano e uscivano dalla sua stanza. Che ogni tanto le iniettavano qualcosa per placare il veleno degli zombie che si diffondeva nelle sue vene. Ma aveva sentito tutto. La trasformazione era quasi completa. Erano riusciti a rallentarla di poco. Altre tre ore di agonia e l’unica cosa a cui sarebbe riuscita a pensare sarebbero stati i cervelli umani. E lì c’erano troppi umani. Non voleva fare del male. Sperava che Harry ricordasse cosa gli avesse chiesto. Sentiva il sangue non scorrerle più nelle vene. A volte solo quell’intruglio che, secondo lei, stava solo allungando la sua agonia. Ma a un tratto aveva sentito delle persone comparire nella sala, non avevano aperto la porta. Magari era un mago. Lo sperava con tutto il cuore. Sperava che le persone a cui si era affezionata stessero cercando di salvarla. I suoi pensieri corsero subito a Harry e Niall.
Sentì dei passi avvicinarsi al suo lettino.
“Sicuramente altra roba per aumentare la mia agonia.” Pensò.
No. Sentiva una voce. Le sussurrava qualcosa all’infinito nel suo orecchio. “Tornerai dai tuoi amici, tornerai alla vita.”
Sentì il dolore attenuarsi. Il fischio costante nelle orecchie diminuire. Sentiva il suo corpo bollente e sentiva una cantilena. Quasi una ninnananna che la cullava. Era certa che fosse la morte. Harry aveva seguito la sua volontà. Adesso non avrebbe più ucciso nessuno. Sentiva la mente svuotarsi e non sentì più niente.
 
Niall e Harry, dopo due ore, erano ancora lì. Non si erano spostati di un millimetro. Ma avevano sentito le urla diminuire e la loro preoccupazione era aumentata e diminuita contemporaneamente. Non sapevano cosa fosse successo in tutto quel tempo dentro la stanza. Ma riponevano molta fiducia nel mago. Uscì dalla stanza.
“Co…come sta?” A malapena il riccio riuscì a parlare, alzandosi.
“Adesso sta riposando bisogna aspettare che l’incantesimo faccia effetto. E’ uno dei più potenti.”
“Quindi tornerà umana!” Niall cominciò a saltare.
“No. Quando si pratica questo tipo di incantesimo, gli umani diventano più forti. Meno indistruttibili. E si trasformano in qualcosa di sovrannaturale. Ma non so ancora in cosa si trasformerà la vostra amica. Bisogna aspettare che si svegli.”

SAALVE!!
Questa volta sono stata molto puntuale!! :D Prima di tutto vorrei ringraziare le persone che hanno recensito. Grazie di cuore. <3 Allora, come avrete notato la storia è diventata rating arancione. Spero che continuerete a seguire questa storia e se vi va di leggere qualche altra mia FF ho scritto Love Will Remember e Before The Storm. Bacii! <3
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
Credeva di essere morta. Ma pensava. Sentiva il suo cuore che ricominciava a battere, a battere con una nuova potenza. Sentiva ancora il peso del suo corpo. Sentiva che era ancora distesa sulla brandina. Ma non sapeva cosa fosse successo. Tutto a un tratto si era come addormentata. C’era una ninnananna così dolce e melodica. Non sapeva chi le avesse parlato. Ancora quelle parole nella sua testa “Tornerai dai tuoi amici, tornerai alla vita.” Eccolo, il sangue che ricominciava a scorrere nelle sue vene, potente. Si sentiva più forte. Come se tutto quel dormire le avesse fatto bene. Si sentiva diversa. Era una sensazione completamente nuova.
 
“Quindi mi sta dicendo che potrebbe essere diventata un’aliena, un vampiro!” Continuava a urlare Harry.
“Potrebbe essere diventata anche una maga” Lo rassicurò Liam.
“Il che potrebbe essere utile nella missione di salvataggio di altri umani.” Disse Niall.
Erano tornati nello studio del mago nel secondo rifugio, tanto dovevano aspettare.
“Tu pensi solo a salvare! Non pensi realmente a lei!” Ricominciò il riccio.
“Sai che lei è il mio pensiero principale! Ma ora è salva!”
“Non lo è! E se si trasformasse in un aliena!?”
“E’ magia bianca. Si trasformerà in qualcosa di buono.” Riprese Liam.
Harry era diventato improvvisamente silenzioso.-“Ne è sicuro?”
“Naturalmente”
“Visto che lei può vedere cose che accadranno nel futuro, non può sapere in cosa si trasformerà?” Harry era tornato tranquillo.
“Non posso, è ancora nella fase di trasformazione. Sta ancora cercando cosa diventerà. Ci vorrà ancora un bel po’.”
“Quindi che si fa?” Domandò Niall.
“Si idea un piano per salvare gli altri umani.” Disse con tranquillità il mago.
“Io credo che bisogna partire dalle periferie. E’ lì che si rifugiano maggiormente. E poi ci avvicineremo di più al centro. Dove si sta svolgendo la Grande Guerra.” Propose Harry serio.
“Credo sia un buon piano.” Risposero all’unisono il mago e il ragazzo biondo.
“Adesso sarà meglio che andiate a riposare. E’ stata una giornata lunga e pesante per voi.” Continuò il mago.
“Ha ragione.”
“Teletrasporto?” Chiese Liam.
“No, abbiamo il camion, grazie. Per tutto.” Niall, si alzò per andarlo ad abbracciare.
“Non si può sapere in che condizioni si sveglierà la ragazza, per adesso è meglio se la dimentichi, amico. Soffrirai di meno.” Il mago gli disse sottovoce.
“Se sarà una maga?”
“L’aiuterò. Le insegnerò tutti gli incantesimi che conosco. Ma questo rallenterà il vostro viaggio…”
“E se sarà un'altra…?”
“Allora si vedrà.”
 
Sentiva dei passi. Medici? Harry? Niall? Luce, la sua compagna di stanza?
Non riusciva a capire.
Si avvicinò piano alla sua brandina. Le afferrò la mano. Niall, ne era certa.
“Genevieve, mi dispiace da morire… E’ stata tutta colpa mia.”
Voleva dirgli che non era così, ma la sua bocca non si muoveva.
“Ma adesso sarai più forte. Un mio amico mago ha fatto in modo che non ti trasformassi in qualche creatura distruggi-umani. Non farai del male a nessuno.”
Le sembrava che il biondino stesse sorridendo, anche se non poteva vederlo. Avrebbe voluto aprire gli occhi e abbracciarlo. Ma le sue palpebre erano troppo pesanti.
“Ma non sei umana. Appena ti sveglierai sarai qualche altra creatura buona, ma non so cosa…”
Tornò serio.
Come?! Non era più umana?! Che senso aveva ora, aver combattuto così a lungo per rimanere “normale”. Per rimanere se stessa…
“Lo so che odierai questa cosa.” Non era Niall, era Harry.
Lui sì che riusciva a capirla.
Adesso capiva. Ecco perché si sentiva così strana, più forte. Non era più come i suoi amici.
“Ma era l’unico modo per salvarti.” Continuò il suo migliore amico.
“Ti staremo sempre accanto.” Riprese Niall.
Le palpebre tornarono leggere. Poteva aprire gli occhi. Poteva parlare. Sentiva il suo corpo risvegliarsi. Era viva. Aprì gli occhi velocemente. Mise subito a fuoco tutti gli oggetti vicino a lei. Vedeva bene i suoi amici.
“Genvieve!” Gridarono in coro. Le corsero incontro e l’abbracciarono.
“Riesci ad alzarti?” Chiese Niall.
“Sì.” La sua voce non era più flebile. Era forte e sicura. “Ma ho paura.”
“Di cosa?” Chiese Harry.
“Di cosa sono diventata.”
Aveva sentito tutto quello che le aveva detto Niall.
“Chiamate il mago!” Quasi si mise a piangere.
Ma non serviva chiamarlo. Era già lì. Aveva visto che era sveglia e si era sbrigato ad andare da lei.
“Sono qui. Ora ragazzi, se non vi dispiace, dovreste uscire. Devo controllare la paziente.” Detto così li fece uscire dalla stanza con fare sbrigativo.
“Ho paura.” Ripeté di nuovo Genevieve.
“Oh, non devi.-disse il mago sorridente.-Hai un animo buono. Non puoi diventare qualcosa di cattivo. L’incantesimo che ho usato è di…”
“Magia bianca.” Finì la ragazza.
Il mago sorrideva sempre di più. Neanche la ragazza sapeva spiegare quella risposta. La conosceva, però.
“L’incantesimo era Corpus.”
“Benvenuta maga Genevieve!” S’inchinò il mago.

HEY!!
Due capitoli nello stesso giorno!! Wow! RECORD!! Allora, che ne pensate?? Spero vi sia piaciuto. Come al solito ringrazio chi ha recensito. <3 Ciao!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
“Secondo te come sta?” Chiese Niall preoccupato.
“Non lo so. Spero solo che escano presto da quella stanza.” Gli rispose Harry.
“Ho paura.” Continuò il biondo.
“Io non più. So che lei non potrebbe mai essere una persona crudele. Lei è buona.”Cercò di convincersi il riccio.
In quel momento le porte si aprirono con un altro incantesimo.
Uscì Genevieve. Aveva la carnagione rosea. Gli occhi accesi. Harry non aveva mai visto i suoi occhi marroni così tanto luminosi. I suoi capelli erano lunghi e folti. Era tornata alla vita.
Niall non riusciva a parlare.
“Ge…Genevieve!” Corse ad abbracciarla Harry sorridendo. Lei l’abbracciò stretto. Come faceva sempre. Si staccarono dall’abbraccio.
La ragazza lo guardò fisso negli occhi. “Harry, non hai una bella cera!” Disse ridendo fortemente. Poi guardò Niall. Si avvicinò piano.
“E tu che mi dici?” Chiese a due centimetri dal volto del ragazzo.
“Io…”
“Eri molto preoccupato.”
Alzò lo sguardo per guardare la ragazza di fronte a lui.
“Sei una maga!” Sorrise.
“Hai indovinato.” La ragazza ricambiò il sorriso.
“Sul serio?” La voce di Harry arrivò flebile alle spalle di Genevieve.
La neomaga si voltò. Lo guardò, di nuovo, fisso negli occhi. Con un gesto veloce della mano fece spegnere tutte le luci e chiudere tutte le porte. Poi tornò tutto normale.
“Sì, lo sei.” Continuò il riccio spaventato dalla sua amica.
Liam, quasi leggendolo nel pensiero, si avvicinò. Era comparso dal nulla.
“Non esserne spaventato. E’ sempre la tua migliore amica.” Il mago appoggiò un braccio sulla sua spalla. Ma subito il ragazzo si scansò. Era troppo per lui quello stesso giorno.
“Devo andare.” Si mise a correre per tornare nella sua stanza.
Rimasero solo in tre in infermeria.
“Dobbiamo parlare un po’. Andiamo nel mio ufficio.” Disse Liam calmo.
 
Harry era ancora sdraiato sul suo lettino. Esattamente come due ore prima. O forse era passato più tempo. Poteva vederlo nella sua mente. E aveva anche perso la cognizione del tempo. Quel discorso con Liam l’aveva tenuta molto attenta. Erano ancora seduti nel suo ufficio.
“Domani mattina vengo e facciamo un po’ di esercizi all’aperto. Devi diventare una vera e propria maga.” Le disse il mago.
“Naturalmente.” Rispose lei tranquilla.
“Ma come fate voi maghi ad essere così calmi?” S’intromise Niall che non aveva mai aperto bocca e continuava solo a spostare lo sguardo dal suo amore al suo amico.
Entrambi risero fragorosamente.
“Vorrei saperlo anche io.” Rispose Genevieve.
Liam tornò serio. “Credo che per la vostra spedizione dovrete tardare almeno un paio di settimane.”
“Che spedizione?” Anche la neomaga tornò seria.
“Quella di cercare umani, ti ricordi?” Chiese Niall.
“Certo! Ma ovviamente parteciperò anche io. Ora sono più forte.”
“Naturalmente. Ma sotto la mia supervisone.” Disse il mago.
“Ma tu hai delle persone da curare qui.” Provò il biondo.
“Lo so, ma anche questo è importante. Un soluzione la troverò. Di questo non devi preoccuparti amico mio.-Continuò il mago.-Ora, Genevieve, credo dovresti andare a parlare con Harry. Vorrà sicuramente ascoltarti e stare con te. Ha sofferto molto.”
“Ovviamente.”
Di nuovo con uno schiocco delle dita i due amici si ritrovarono nella piazza centrale del loro rifugio. Tutti avevano saputo la notizia. Ma non la guardavano con odio. Anzi. Nei loro occhi brillava una luce di speranza. La speranza della fine di una lunga guerra. Le si avvicinarono. La guardarono tutti. Si sentiva così in imbarazzo! Poi uno di loro parlò:”Benvenuta maga Genevieve! Grazie di essere tra noi!” Tutti si inchinarono davanti a lei. Non riusciva a parlare. Ma non serviva. Subito dopo tutte le persone ripresero il loro lavoro.
“Io vado da Harry. Ci vediamo a cena.” Cominciò Genevieve.
“Certo.- Niall si allungò per lasciarle un leggero bacio sulla guancia.- A dopo.”
 
Era stanco. Continuava a fissare un punto fisso della stanza da ormai troppo tempo. Forse era lui quello che stava per morire. La sua nuova amica era viva. Era forte. Non aveva più bisogno di una persona che la proteggesse. Forse era lui,ora, quello che aveva bisogno di protezione. Non riusciva neanche a formulare più pensieri concreti.
Sentì dei passi avvicinarsi al suo letto. Ma non riusciva a voltarsi. Era immobile.
“Harry.” Lo chiamò flebile una voce.
“Harry.” Questa volta la voce era rotta dal pianto.
Ne era certo. Era la voce di Genevieve.
Riuscì a girarsi verso la ragazza. Molto. Molto. Molto lentamente.
E la vide. In lacrime. Si ricordava di averla vista così solo dopo la morte della sua famiglia. In quel preciso momento era tornata la sua migliore amica da difendere da tutti i pericoli. Non era più una maga.
“Ehi. Ehi. Non devi piangere, okay?” Le disse dolcemente Harry cercando di asciugarle le lacrime.
L’amica si buttò tra le sue forti braccia. Piangeva ancora di più.
“Perché stai piangendo?” Chiese il riccio dolcemente.
“Perché tu hai paura di me.”
“No, come potrei avere paura di te? Sei la mia amica. E anche se fossi la più potente maga di questo mondo io ti proteggerò. Sempre.” Disse lui stringendola ancora più forte a sé.
Quando arrivarono delle grida dalla sala principale.

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