Orihara-tutta la verità

di Xiwan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Shinra ***
Capitolo 2: *** Namie ***
Capitolo 3: *** Saki ***
Capitolo 4: *** Mariu & Kururi ***
Capitolo 5: *** Kida ***
Capitolo 6: *** Shizuo ***
Capitolo 7: *** Mikado ***
Capitolo 8: *** Izaya ***



Capitolo 1
*** Shinra ***


Tratto da:Orhiara-tutta la verità.

Intervista a Shinra Kishitani, amico (forse l’unico) del VERO mostro di Tokyo di Shuji Niekawa.

Quando guardi nell’abisso, l’abisso guarda in te. Lo disse Nietzsche e mai parole furono più vere, per me, quando incrociai quegli occhi. Avevano un colore surreale: un castano tendente al rosso che, sotto i neon scoppiettanti dell’aula semi deserta, risplendevano come di fuoco.

Era iniziata male quella prima mattinata di scuola. Quando avevo aperto gli occhi svegliato, dalle mani poco gentili della donna che orami da anni viveva con noi, avevo posato gli occhi sull’uggioso cielo di settembre. “Si metterà a piovere” avevo pensato mentre mi dirigevo a scuola, avevo pensato proprio così il primo giorno della seconda media.

Me lo ricordo quel giorno. Camminavo verso il distretto di Shinjuku con la cartelletta in mano e la mia bella divisa linda e pinta. Camminavo lentamente e tutto il viale con me, pareva come se il tempo si fosse dilatato e ora eravamo tutti in una specie di slow motion. Ricordo di aver salutato qualche compagno e giù di lì …

Signor Kishitani non potremmo …

Oh sì scusi, tendo a divagare … allora … tornando al momento in cui conobbi Izaya Orihara, strano nome lo so, glielo hanno sempre detto …

(ride)
Insomma fu un momento pittoresco. Fra realtà e sogno, anzi trattandosi di IzaIza direi incubo.

(ride nervoso e si accende una sigaretta)

Non mi risultava fumaste …

Ho iniziato dopo quel giorno … comunque che dicevo? Ah sì … mi ero perso ad osservare i suoi occhi pensando che se il male, il male assoluto, si fosse reincarnato avrebbe avuto sicuramente quegli occhi.

Ci fissammo per un po’ … io da una parte lui dall’altra del tavolo del club di scienze.

A quel tempo sembrava ancora un bambino nonostante fosse in prima media, sembrava impossibile che quel visino angelico si stesse contorcendo a quel modo. Perché sì mi stava sorridendo.

(pausa)

Pensai allo stregatto di Carroll … il suo sorriso … per tutti gli anni in cui sono stato suo … conoscente amico è troppo, Izaya non aveva amici. Insomma per tutti quegli anni, e sono stati parecchi si fidi, io ho sempre pensato a quel gatto quando sorrideva.

Non era solo un sorriso malvagio … era qualcosa di più.

Cos’altro mi può dire a proposito di Orihara Izaya?

Per quel che lasciava trasparire della sua vita privata, so che viveva una situazione familiare disastrata. Ma non ne conosco i dettagli, come ho già detto varie volte e anche alla polizia … Izaya non parlava mai di sé, non credo che l’abbia mai fatto.

Ho sempre saputo cose superficiali su di lui …

Un esempio …?

Beh … gli piaceva stare nella vasca con tanta schiuma, anche ore … dormire fino alle due del pomeriggio e addormentarsi non prima delle quattro … aveva un debole per il metal, e guardavamo sempre i power ranger alla tv il sabato mattina; bigiando la lezione della signorina Kushieda la professoressa di ginnastica. Amava i film e spesso il weekend lo passava o al cinema o sul divano. Sono stata la prima persona a sapere della sua relazione con Shizuo …

A proposito di questo … quanto ha influito la relazione sentimentale fra Heiwajima e Orihara negli eventi dell’otto ottobre di due anni fa?

Sentimentale eh …?

(pausa)

Anche io mi ero illuso che ci fosse del sentimento … invece era solo … posso dire quella parola sul giornale …?

Non c’è alcun problema …

Oh … beh … sì insomma era solo sesso.

(si zittisce)

Tutto qui?

Da parte di Shizuo sì.

E da parte di Orihara?

(silenzio)

Signor Kishitani … gli eventi dell’otto ottobre …

Mi dispiace interromperla signor Niekawa, ma ho un appuntamento … sono pur sempre un medico.

(si alza)

Arrivederci, spero troverà quello che cerca.

-fine della registrazione, ore 18.46, 29 luglio 20xx-

 

 

 

-la vostra X è tornata con questa serie ispirata dal giornalismo e da un afoso luglio <3 recensite o vi trucido <3 sempre con tanto amore.

A presto

X.

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Capitolo 2
*** Namie ***


Tratto da:Orhiara-tutta la verità.

Intervista a Namie Yagiri, segretaria personale del VERO mostro di Tokyo di Shuji Niekawa.

Signorina Yagiti … lei quanti anni ha lavorato per Orihara?

Quattro anni, e mi deve ancora gli straordinari.

E può dire di conoscerlo abbastanza bene …

Se cerca di dire che potevo prevedere cosa avrebbe fatto quel matto … beh nessuno, nemmeno lui, avrebbe potuto.

Ci racconti, com’era Orihara Izaya?

Izaya era un bas****o, pezzo di me**a, figlio di put***a, sgorbio senza palle.

Non correva buon sangue fra voi, so che lo ha denunciato varie volte, soprattutto per mobbing*

Come andò?

L’avvocato si limitò a dire che lavoravo per Izaya Orihara e il giudice gli diede ragione.

Quindi non furono presi provvedimenti?

No.

(silenzio)

Lui divenne solo più dispettoso …

Chi frequentava casa Orihara?

Il medico, Kishitani, veniva spesso a casa. Si occupava di Izaya come una balia … è un bravo diavolo infondo.

Come si occupava di lui?

Gli procurava medicinali sotto banco, soprattutto antidepressivi e calmanti.

(silenzio)

Nell’ultimo periodo ne era diventato dipendente, ho dovuto chiamare più di una volta Kishitani per calmarlo …

Ne sa il motivo?

(silenzio)

Una volta, mettendo in ordine fra le sue carte, trovai un ordine di arresto per Izaya con relativa sentenza: incapace di intendere e di volere.

Era stato condannato al manicomio …

(silenzio)

Izaya quanti anni aveva?

Ora avrebbe ventisei anni … dovrebbe aver avuto più o meno undici anni …

(silenzio)

Chi altro gli faceva visita?

Quello della Yakuza, ma sempre meno. Hanno avuto un diverbio qualche anno dopo i fatti dei turbanti gialli e i loro rapporti erano peggiorati …

Per cosa?

Soldi credo …

(silenzio)

Poi c’era Heiwajima.

Ci parli di lui …

Odiavo i giorni in cui veniva.

Non che fossi omofoba, ma dopo quattro anni a pulire sperma in giro per casa sono diventata un po’ insofferente.

Il suo posto preferito era la scrivania …

Izaya aveva la strana regola che la sua scrivania non doveva essere toccata da nessuno. Ma si faceva … mi passi il termine … sbattere ogni notte urlando come una put***a da Heiwajima proprio su quel tavolo.

Che ci può dire dell’otto ottobre?

(silenzio)

Signorina Yagiri …?

Mi mandò a fare la spesa prima di farlo …

Ecco ci spieghi come …

Scusi … non posso rivivere un’altra volta quel giorno …

(silenzio)

Ho già detto tutto alla polizia.

-fine della registrazione, ore 14.02, 12 aprile 20xx-

 

*mobbing: http://it.wikipedia.org/wiki/Mobbing

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Capitolo 3
*** Saki ***


Tratto da:Orhiara-tutta la verità.

Intervista a Saki Mikajima, figliastra del VERO mostro di Tokyo di Shuji Niekawa.

 

Signorina Mikajima …

Mi chiami pure Saki

(sorride)

Saki … in che rapporti eri con Izaya?

Era mio padre … lui si è preso cura di me …

Come lo hai conosciuto?

È venuto a prendermi in orfanotrofio. Ha guardato un sacco di ragazze, e alla fine ha scelto me.

(ridacchia)

Pensavo fosse un maniaco, invece gli serviva solo qualcuna che stesse con Masaomi per i suoi piani.

Quindi lo vedi come un benefattore?

Inizialmente, poi con quella storia dei Blu …

(sospira)

Ero qui per parlare dell’otto ottobre se non sbaglio …

Sì, ecco … a proposito dell’otto ottobre, che mi sai dire?

Quel giorno ero a casa con Kida, eravamo tornati da poco in città e avevamo trovato un appartamentino niente male … non proprio in centro, un po’ fuori … dalla finestra del soggiorno potevamo benissimo vedere il tetto della stazione. Verso le cinque, cinque e mezzo del pomeriggio sento un forte terremoto; ecco cosa è successo. Io e Kida ci siamo buttati sotto ad un tavolo, come nelle esercitazioni della scuola. Mi ha tenuto stretta forte forte ….

(sospira tormentandosi le mani)

Quando è finito sono andata alla finestra con lui per mano e ho guardato fuori.

Cosa hai visto …?

Inizialmente niente, solo seguendo i cavi dell’alta tensione si poteva notare il pilone caduto. Dopo poco la gente iniziò a correre e urlare. Alcuni, anzi molti, erano turbanti gialli.

(fa rotolare la fede in oro bianco sul tavolino del bar)

Kida corse fuori senza ascoltarmi …

E poi?

Poi ci fu una tremenda esplosione … e le sirene dei mezzi di soccorso … continuavo a chiamare Kida al cellulare ma non rispondeva.

(le salgono le lacrime agli occhi)

E … Ero così preoccupata …

Vuoi che smettiamo …?

S … Scusate non ce la faccio … non posso rivivere quel giorno.

-fine della registrazione, ore 19.38, 1 agosto 20xx-

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Capitolo 4
*** Mariu & Kururi ***


Tratto da:Orhiara-tutta la verità.

Intervista a Mairu e Kururi Orihara, sorelle del VERO mostro di Tokyo di Shuji Niekawa.

M: E così lei sta cercando di scoprire qualcosa del fratellone..

K: Izaya era un tipo riservato …

M: Sì! Sì! Riservato!

Che ne dite di raccontarmi qualcosa dell’infanzia di vostro fratello Izaya?

K: Noi abbiamo dieci anni di differenza con Izaya … non facciamo parte della sua infanzia.

M: Mamma e papà non ne parlavano, noi non lo sappiamo com’era da bambino.

Allora … cosa ricordate della vostra infanzia con Izaya?

K: Quando avevamo un anno e mezzo uccise la zia Kanra.

M: E il gatto …

Potete spiegarvi meglio?

M: Diede fuoco alla coda del gatto di zia Kanra e lo mollò in casa! Ci fu un grosso incendio! Molte cose esplosero! Molto BANG! E poi sono arrivati i pompieri.

K: E lui era ancora lì …

M: Sì! Sì! Li ha aspettati, mentre tutto era un fuoco!

Cosa successe a vostro fratello dopo?

K: Fu arrestato …

M: Doveva andare in manicomio ma noi abbiamo cambiato città! E papà ha corrotto un po’ di gente e nessuno ci ha più cercato per quella storia …

Kanra era il nome che Izaya usava nella chat dei Dollars …

M: E’ sempre stato un tipo romantico il fratellone …

K: Da revival …

Già … lo sospettavo …

K: Ha parlato con lui?

S-Sì … dopo l’otto ottobre …

M: L’otto ottobre è stato il giorno il cui ha ucciso tutte quelle persone vero Kuru?

K: Mh.

M: Abbiamo visto la gente scappare dal finestrino del treno.

K: Dal finestrino … pochi secondi.

Non eravate a Ikebukuro quel giorno?

K: Gita con la scuola …

M: Siamo andati all’Edo quel giorno …

Avete più sentito Izaya …?

M: Siamo state alla sua esecuzione …

K: Ci ha sorriso … e …

E …?

M: E ci ha salutato

(sospira)

K: Baibai bii …

(silenzio)

-fine della registrazione, ore 19.35, 30 settembre 20xx-

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Capitolo 5
*** Kida ***


Tratto da:Orhiara-tutta la verità.

Intervista a Kida Masaomi, genero del VERO mostro di Tokyo di Shuji Niekawa.

Masaomi Kida, lo shogun dei turbanti gialli se non erro …

Non lo sono più …

Ci racconti dell’otto ottobre.

(sospira)
Dopo l’esplosione, e il terremoto, sono uscito di casa. Avevo visto dei turbanti gialli scappare e volevo vederci chiaro. Me lo sentivo nelle viscere che c’entrava Orihara …

Quando sono arrivato nei pressi della stazione l’incendio si era già avventato sulle case e molte persone scappavano urlando.

C’erano dei cavi elettrici a terra che saltavano come serpenti e molti nella fuga ci finivano sopra.

(silenzio)

Ricordo ancora l’odore della carne bruciata, della gomma delle scarpe squagliate e le urla assordanti e disumane di chi veniva folgorato.

Vide Orihara …?

Sì, anche se per pochi secondi.

Stava avvinghiato a Shizuo Heiwajima e se lo limonava come un dannato, poi Shizuo lo ha trascinato nella stazione ed è iniziato a piovere.

Dopo di che?

Non l’ho inseguito. Erano arrivati i pompieri e mi cacciarono.

(silenzio)

Solo in seguito ho saputo quello che lo psicopatico aveva fatto.

E cioè?

Non finga di esserne all’oscuro Niekawa, lo so che c’ha parlato.

E’ vero ma serve per l’articolo …

(sospira)

D’accordo …

Izaya … risvegliò la testa di Celty e diede inizio all’incendio. Per questo è stato ritenuto l’unico responsabile per la morte di tutte quelle persone e la scomparsa del centauro senza testa.

Quindi per la gioia di grandi e piccini è stato condannato alla sedia elettrica

(sorride)

… non manca a nessuno.

Questo non è vero …

Mi dica una persona che sente la mancanza di quel pazzo. Nemmeno a Kishitani manca, e non lo biasimo gli ha ucciso la moglie.

Forse a qualcuno manca, chissà. Non può dirlo Masaomi. Per quante cose orribili abbia fatto quell’uomo alla popolazione di Tokyo ci sarà sicuramente qualcuno a cui manca … e forse, ma non vorrei apparire troppo filantropo, la verità è che manca a tutti noi. All’intera città.

Pensateci Masaomi, qualunque cosa accadesse a Tokyo s’incolpava l’Orihara. Si potrebbe quasi affermare che quell’uomo abbia assunto, infine, il gravoso compito d’essere il Male. Orihara era il Male, quello con la M maiuscola. Non importa quanto Tokyo lo odiasse e continui ad odiare. Orihara era il male necessario ed è proprio quello che sto scoprendo parlando con tutti voi.

Orihara era diventato l’antagonista di qualunque essere umano, nonostante affermasse d’amarli tutti. Orihara era quel tipo di persona ch’esiste perché altrimenti la pace non esisterebbe. Può negare che dalla sua dipartita le gang sono sparite e Tokyo è tornata ad una noiosa monotonia? Heiwajima è calmo. Tutto scorre lento e noiosamente tranquillo, non è forse così?

Lo ammetto … da quando quel pazzo è morto questa città è una pizza …

-fine della registrazione, ore 20.10, 3 settembre 20xx-

 

 

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Capitolo 6
*** Shizuo ***


Tratto da:Orhiara-tutta la verità.

Intervista a Shizuo Heiwajima di Shuji Niekawa.

La prima cosa che mi viene in mente pensando ad Izaya?

Uhm … come spiegarlo …?

(silenzio)

E’ un odore … vede, Izaya aveva questo shampoo alla menta … Era piuttosto forte a dire il vero, così forte che i cuscini del letto e del divano ne erano appestati. Quell’odore era il primo al mattino quando aprivo gli occhi. L’odore di quello shampoo mi entrava ogni mattino nelle narici a forza nemmeno volesse violentare il mio olfatto.

Però quello che mi viene in mente pensando ad Izaya non è solo questo … è anche un sapore.

Quella pulce aveva l’abitudine di prendere il tea al mattino con un cucchiaino di miele, e per tutto il giorno le sue labbra avevano il sapore dolciastro del miele.

Seriamente sembrava di baciare un alveare alle volte.

(ride)

Poi mi viene in mente la sua risata, e quel ghigno felino che gli alzava l’angolo della bocca … tsk.

C-Che relazione c’era fra lei e l’Orihara?

Lo odiavo.

(silenzio)

Perché? Cosa sta insinuando?

N-Niente signor Heiwajima!!

Tsk bene.

(si rilassa)

Lo odiavo, e ho esultato quando è morto. Tsk.

(silenzio)

E’ anche vero che come mi sfogavo con lui …

Le manca?

Mancarmi?! LUI?! Pff. Le mancherebbe una piattola?

Ovvio che mi manca … mi riempiva le giornate.

Volevo una vita tranquilla ma ormai mi ero abituato a lui … e ora che non c’è più …

(silenzio)

Mi manca …

Prima che fosse giustiziato incontrai Orihara … mi disse che voleva incontrare una persona prima di morire e … io … ecco … pensavo …

Sì chiese di vedermi.

E ci andò …?

No.

… p-posso chiedere come mai?

Se fossi andato da lui …

(silenzio)

… si insomma se lo avessi incontrato … non so … non so come avrei potuto reagire.

Capisco e …

Lui mi amava.

Come scusi?

Ho detto che lui mi amava …

Quella mattina … dell’otto intendo, mi mandò un messaggio dove diceva di amarmi.

(silenzio)

E’ stata colpa mia infondo … intendo … lo ha fatto perché non aveva più niente da perdere … almeno così mi disse quando lo tirai nei bagni … io lo avevo rifiutato e …

(sbuffa)

Ammetto di essere stato un po’ sgarbato …

E insomma lui ha deciso di risvegliare la testa di Celty, perché non poteva avermi e qualche stronzata simile, non ho mai ascoltato tutto quello che diceva.

Ah … quindi è così … un rifiuto, ad una mente instabile come quella di Iz-

Non sapevo che fosse davvero psicopatico!

… cioè lo sospettavo ma ha idea di quanti antidepressivi prendeva? Shinra me lo disse in seguito che era bipolare tipo … era uno schizzato omicida in poche parole … che ne sapevo che mandandolo al diavolo …

(sospira)

E’ stata tutta colpa mia …

-fine della registrazione, ore 08.20, 8 ottobre 20xx-

 

Volevo ringraziare tutti per le recensioni e le letture, grazie per seguirmi. Il capitolo di Shizuo segna quasi la fine della nostra “avventura” so che potrebbe risultare un po OOC ma dovete anche pensare che sono passati tanti anni e la situazione è ben diversa da quella dell’anime e del manga originali.

Con questo vi saluto,

A presto

X

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Capitolo 7
*** Mikado ***


Tratto da:Orhiara-tutta la verità.

Intervista a Mikado Ryugamine, a capo dei Dollars, di Shuji Niekawa.

Ryugamine Mikado … fondatore e capo dei Dollars, dico bene?

Sì … sono io.

Come ha conosciuto Orihara?

la prima volta che ho incontrato Izaya è stato il giorno in cui sono diventato rappresentante di classe, stavo passeggiando con Kida e abbiamo visto che Sonohara era stata presa di mira da delle ragazze... stavo giusto pensando a un modo per aiutarla quando abbiamo sentito una voce alle nostre spalle.. e boh beh...

(cerca di non ridere)

Alla fine mi ha trascinato nella mischia con lui, mi ricordo che disse "il bullismo è da sfigati" e poi si era messo a saltare sul cellulare di una delle ragazze ridendo come uno psicopatico.. direi che fin da subito ho capito che lui era diciamo "speciale"..

Che tipo di rapporto aveva con Orihara?

ehm n-nessun tipo di rapporto! So però che lui mi teneva sotto osservazione, come faceva con molti.. forse se sono riuscito a interessargli è stato più che altro per il mio ruolo di leader..

Uhm … quindi non può raccontare niente di lui?

Ehm..

(pausa)

Direi che non so molte le cose che so su di lui..

(sospira)

Infondo quando l'ho conosciuto nella chat dei Dollars per me era solo una ragazzina..

Uhm … era alla stazione l’otto ottobre?

Si... stavo tornando da un konbini li vicino quando senti un esplosione e un forte terremoto che mi fece cadere a terra... quando riuscii ad alzarmi vidi un incendio di dimensioni enormi e molte persone che scappavano.. fui attraversato da un brivido quasi d'eccitazione possiamo dire allora iniziai a correre ma fui fermato da dei vigili del fuoco che mi mandarono via..

È riuscito a vedere Izaya fra la folla?

Si.. ma è stato solo per un attimo... l'ho visto mentre Heiwajima shizuo lo trascinava nella stazione. Ma ricordo che in qualche modo nonostante la situazione sul suo viso c'era un ghigno soddisfatto

Soddisfatto …?

Sì, anche se non saprei dire se per la situazione che aveva creato o perché Heiwajima lo stesse trascinando a quel modo.

Vide altro?

Purtroppo no, si mise a piovere e io me ne andai. Seppi i particolari solo dopo, da Kida che era arrivato lì prima di me.

-fine della registrazione, ore 15.28, 17 maggio 20xx-

 

Salve gente!!

Questo capitolo è stato molto difficile e sofferto in quanto odio Mikado èwé , infatti mi ha aiutato la mia cara Piggy a cui faccio “ciao, ciao” dato che lei lo ruola Mikado =3=

Il mio Miki non è inutile comunque <3

Ssssssssh -w-

A presto!!!

X.

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Capitolo 8
*** Izaya ***


-Intervista a Izaya Orihara 06.22, 11 ottobre 2015-

Orihara, le dona l’arancione …

Grazie, è molto gentile signor Niekawa. È da molto che non ci vediamo …

(sorride)

Ha poi scritto l’articolo sull’uomo più forte di Ikebukuro?

Lo sto scrivendo sul più matto …

Oh così arrossisco

(ride)

Orihara … domani ci sarà la sua esecuzione … qual è la sua ultima richiesta? L’ultimo desiderio di un uomo nel braccio della morte?

(silenzio)

Solitamente il braccio della morte è così lento

(ride)

Si sta qui per anni, a me sono bastati tre giorni! Sono una celebrità!

(gioca con le manette nervoso)

Ho deciso di vedere una persona.

(silenzio)

Ma non credo verrà …

Cosa prova?

Voi giornalisti fate sempre domande così sciocche …

(ride)

Come vuole che mi senta?! Sprezzante?! Fiero?!

(silenzio)

Ho paura … molta paura … e tanta rabbia dentro di me …

Rabbia …?

Lui! Lui doveva uccidermi! Lui doveva diventare un mostro! IL MOSTRO!

L’unico mostro qui è lei Orihara! Lei ha ucciso circa cinquecento persone e altre duecento sono ancora disperse!

(silenzio)

In relazione ai fatti dell’otto ottobre …

Vuole sapere cosa è successo nella mia testa vero?

Voglio vedere quella tragedia dal suo punto di vista.

Ero nella mia stanza quando ho preso la mia decisone, con il cellulare in mano. È stato un sms a dar fuoco alla miccia. Dovreste incolpare solo il mittente. È solo colpa sua se Ikebukuro è bruciata.

(silenzio)

Ricordo che era come camminare nella nebbia, i suoni erano ovattati. Ricordo che mandai Namie fuori e mi chiusi in casa. Chiamai Celty, le dissi che sapevo dov’era la sua testa e ci dovevamo incontrare

Scelsi quel luogo perché amo i tributi. Lo stesso luogo in cui Ryugamine ha dato appuntamento a Namie al primo raduno dei Dollars. Era così romantico …

(ride)

Dopodichè allertai i nuovi Gialli, i Blu e ovviamente i Dollars.

Erano tutti lì. Erano circa le cinque del pomeriggio e io uscii dallo stabile fra le urla sorprese e innervosite di tutti.

Continuavano ad urlarsi insulti fra loro fino a che, vedendomi arrivare con la sua testa, Celty li zittì.

(si sistema meglio sulla sedia)

Ignorai Celty che cercava di uccidermi e avere spiegazioni sul perché avevo sottobraccio la sua testa.

Ricordo di aver cercato Shizu fra la folla, volevo che mi guardasse bene mentre lo facevo.

Alzai la testa sopra la mia mentre i vari gruppi venivano alle mani. E quando il primo di loro cadde quella spalancò gli occhi e urlò.

Era un urlo assordate, terribile tanto che dovetti lasciarla cadere per tenermi le orecchie.

Nel momento in cui cadde e Celty la raccolse la terra tremò, ma avevo la consapevolezza che non fosse un terremoto.

Come?

Non lo so. Lo sapevo e basta.

(silenzio)

Poi una crepa si aprì accanto a me e Celty e non ci caddi dentro solo grazie ai miei riflessi.

La strada si è illuminata di colpo e c’è stato un crepitio. Era una giornata piovosa, ricordo che avevo preso l’ombrello e mi pendeva per la cordicella di tela scura dal poso destro … non c’era molta luce ma non era nemmeno notte. Ma quell’illuminazione improvvisa è stata abbagliante. Dei fili della luce erano caduti sulla strada e mandavano scintille a destra e a manca. Uno dei piloni di ferro era caduto. Era di ferro capisce? Quanto avranno di diametro quei cosi? Un metro? Un metro e trenta? Eppure si era spezzato come un grissino venendo inghiottito per metà dalla crepa nell’asfalto. Uno di quei fili era scoperto, accanto a me. E tutti, dico tutti. Mi stavano fissando muti. I … io ho pensato …

(ride)

Ho pensato a quella volta che ho dato fuoco alla coda del gatto di mia zia. Gli avevo legato il bavaglino di Kururi alla coda, dopo che lo avevo imbevuto di lacca per capelli e gli avevo dato fuoco. Ricordai come tutto il giardino, il gatto, la casa dei vicini e mia zia bruciavano. Quell’immagine mi fece ridere. Ripensare a come urlava quella vecchia ciabatta mentre bruciava viva … e allora, senza pensarci troppo ho dato un calcio al cavo accanto a me. Uno di quei ragazzi ha preso fuoco.

Un altro si è messo a correre e ci ha messo un piede sopra. Il suo corpo si è piegato all’indietro come se non avesse spina dorsale. E poi è crollato a terra. Tutti urlavano e correvano, e finivano sempre … immancabilmente, sui cavi che saltavano come serpenti … come se volessero davvero prenderli.

Uno, proprio di fronte a me … cercava di colpritmi, brandiva una mazza da baseball … ho sentito l’odore quando ha cominciato a bruciare, il fumo che usciva dai vestiti come da una pentola a pressione …

(ride)

È diventato tutto nero e mi è caduto ai piedi. Qualcuno era scappato, di Celty nessuna traccia … Ho sentito Shizuo chiamarmi. Ma non ho capito quello che diceva con tutto quel chiasso.

In lontananza sentivo le sirene dei pompieri, della polizia e delle ambulanze.

Il fuoco stava avanzando, mangiando gli edifici vicini. C’era gente che scappava, che si buttava dalle finestre del primo piano e gente che semplicemente urlava.

Mi sono sentito strattonare per il cappuccio e quell’animale mi si è parato davanti ringhiando come un lupo inca****o.

Allora …

(sospira)

Allora l’ho baciato e mentre lo sentivo ringhiare contro le mie labbra e mordermi la lingua ho pensato “che romantico sarebbe se piovesse?”

Ha piovuto.

In quell’esatto istante. Noi due eravamo al coperto … gli alti no, erano in mezzo ai cavi dell’alta tensione.

È scappato?

No. Come potevo? Shizuo mi ha trascinato dentro la stazione e chiuso nel bagno.

Questo quando?

Quando mi ha chiuso dentro o quando mi ci ha portato?

(ride)

Ha voluto fare sesso … capisce? Ha voluto scop***i un’ultima volta.

(silenzio)

Quel bastardo …

Poi cosa è successo?

Il mattino dopo mi hanno tirato fuori i poliziotti. Mi hanno arrestato e ora sono qui.

Rimpianti?

(ride)

Scherziamo?! È stato il miglior sesso di tutta la mia vita! Averlo saputo lo avrei fatto molto prima …

Ho saputo che ha accettato la visita del prete. Non era ateo?

(sorride)

Non c’è vita oltre la morte … non c’è alcun Dio, e se ci fosse io sarei condannato alla pena peggiore dell’inferno. Ma quell’uomo, per cinque minuti, ha provato compassione e amore per me. Anche se fingeva.

(tira le manette per riuscire a grattare sopra la vasta fasciatura sulla spalla)

Cosa le è successo alla spalla?

Mentre ero in centrale, prima che mi portassero qui, qualcuno ha dato fuoco ai miei vestiti.

Occhio per occhio?

Io lo chiamo Karma.

Ha un’ultima cosa da dire al mondo?

(silenzio)

Credo ci sia un’unica cosa da dire …

(sorride)

E cioè?

Amo l’intero genere umano, mi dispiace non poterne vedere la fine.

E questo era l’ultimo gentaglia!!! Spero vi sia piaciuto, ringrazio chi mi ha seguito come uno stalker professionista e soprattutto quei quattro mici coccolosi che mi hanno lasciato le recensioncine =3= vi amo tutti!!!

Alla prossima ff!!!!!

X.

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