Geloso caro amico mio

di PJ_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno ***
Capitolo 2: *** DUE ***
Capitolo 3: *** TRE ***
Capitolo 4: *** QUATTRO ***



Capitolo 1
*** Uno ***


UNO
 
“Sono geloso” mugugnò il riccio, la bocca serrata sopra il cuscino.
Louis alzò un sopracciglio, estremamente divertito: “Tu cosa?”
Il ragazzino riccioluto, steso pancia sotto sul letto, strinse forte le coperte, sbiancandosi le nocche.
“Sono geloso” sussurrò, appena udibile.
“E di chi, di grazia?” lo canzonò il fidanzato, inginocchiandosi al suo fianco.
Harry schizzò il aria, punto sul vivo: “Desideri un elenco Lou?
Che ne dici di iniziare dalla tua fidanzata Eleonor?”
Il sorriso si spense sulle labbra del maggiore e negli occhi azzurri qualcosa si oscurò, “Lei non è che la mia copertura piccolo, lo sai bene.”
Un lacrimone si affacciò sottò le ciglia del cantante, che lo spazzò via brusco, “E se non volessi più coprirmi Boo?” mugolò piccolo piccolo con voce flebile.
Le braccia muscolose di Louis lo cinsero, stringendolo a sé come non ci fosse stato domani.

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Capitolo 2
*** DUE ***


DUE
 
“È stato assolutamente spassoso!” ululò il maggiore lanciando a terra la maglia a righe stropicciata.
“No. È stato noioso e, diversamente da come avevi detto, per nulla eccitante” rispose di secco Harry, scivolando sul divano di casa propria.
Louis, però, era ormai su un altro pianeta, su di una galassia ancora sconosciuta: “Adoro lo yoga. Mi sento rilassato adesso.”
Il naso non proprio delicato del riccio si contorse e le sue pozze verde acqua incenerirono il compagno: “So benissimo che la tua euforia svanirà quando Jo smetterà di prestarti attenzioni.”
Louis roteò gli occhi, fingendosi esasperato. “Sei schifosamente geloso Styles e ciò mi dà serie preoccupazioni!” borbottò mentre le sue dita femminili e delicate scivolavano sugli zigomi spigolosi del minore.
Harry alzò le spalle, allungò le gambe ed accese il televisore, addormentandosi immediatamente.

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Capitolo 3
*** TRE ***


TRE
 
“L’hai baciata!” esclamò strizzando gli occhi blu per la troppa luce artificiale.
“Tu baci la tua fidanzatina ogni giorno” replicò piccato il riccio, guardandosi le ginocchia vagamente imbarazzato.
Louis alzò lo sguardo al cielo, sbuffando sonoramente.
“Sei sempre il solito Hazza, sei il centro di tutto e monopolizzi l’attenzione su te stesso ogni cazzo di volta” sbottò esasperato, “Se il geloso sei tu allora nessun problema, tutto è lecito…”
Harry Styles si alzò di scatto dal letto matrimoniale in cui dormivano ed uscì dalla camera, scendendo in salotto.
Si posizionò strategicamente sul divano, nudo come suo solito sotto una coperta di pile.
Chiuse gli occhioni verdi e precipitò fra le tormentose braccia di Morfeo.
 
Scivolò sotto la coperta, il petto freddo si scontrò con la schiena incandescente dell’altro. Sussurrò qualcosa fra i ricci castani che rendevano la sua respirazione difficoltosa e lo strinse a sé.
Vide il corpo di Harry irrigidirsi e lo notò mentre si girava su di un fianco e lo osservava, impassibile.
Le labbra piene e rosse del minore si mossero appena: “Mi dispiace di aver dato un fottutissimo bacio a Katy Perry, Boo”
Si strinsero ancora di più, addormentandosi di nuovo, molto più vicini di prima.

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Capitolo 4
*** QUATTRO ***


QUATTRO
 
L’intervistatrice si schiarì la gola ed attacco, con forte accento del Sud: “La cosa che più amate ed odiate di ognuno dei vostri compagni” sorrise smagliante.
Louis sorrise di rimando, completamente al centro dell’attenzione, e scivolò più in basso sul divanetto rosso. Si leccò le labbra, incatenò gli occhi di Harry ai suoi e prese la parola: “Iniziamo da… Harry?” propose con una casualità tanto falsa da far ridacchiare perfino il cameraman.
La giovane giornalista annuì, compiaciuta dell’audacia del giovane.
“Odio di Harry il fatto che non apra le labbra quando parla, che mugoli le parole in una tonalità tanto bassa da essere praticamente inudibile a chiunque, che cucini ma non rigoverni, che girovaghi nudo come se tutto gli fosse dovuto…” le parole erano fluite rapide e taglienti, gli occhi di tutti nella stanza lo testimoniavano perfettamente.
La biondina tutto pepe sembrava aver perso un filo della sua verve, ed incollò lo sguardo sul volto divertito del più piccolo del gruppo: “Cosa replichi al tuo migliore amico?” chiese, un sorrisetto dipinto in volto.
Harry non batté ciglio, passando una mano sui propri jeans scoloriti.
“Odio la gelosia di Louis, il suo essere possessivo, il fatto che non indossi mai i calzini, il suo maniacale perfezionismo ed il suo paradossale amore per il caos” sciorinò con disarmante gentilezza il riccio.
Fu Niall, tenero complice del litigio dei due, a prendere le redini della situazione, evitando che il broncio di Louis alla fine della trasmissione fosse smisurato: “E cosa amate l’uno dell’altro?” borbottò impacciato, toccandosi i capelli biondi.
La mano del maggiore schizzò in aria, buffa replica di una giovane Hermione Granger.
L’intervistatrice si calò nel ruolo della maestrina, dando un tacito consenso a Louis e lasciandolo parlare liberamente.
“Amo di Harry quella sua voce roca e calda, gli occhioni enormi, il fatto che dorma più sul divano che sul letto perché è tremendamente permaloso, il suo fare torte squisite, l’odore di bagnoschiuma sportivo, il suo amore per la pizza, la sua gentilezza e la sua continua preoccupazione per la serenità altrui…”
Le guance sbarbate di fresco di Louis si incendiarono appena le sue labbra si ricongiunsero.
Gli occhi di tutti erano ora puntati sul volto spigoloso del più piccolo del gruppo.
“Lou… Non credo si possa amare nulla di un tipo come Louis. È geloso, possessivo, caotico, confusionario, vuole tutto e subito, non ascolta scuse né vuol sentire ragioni. Tocca qualcosa e lo incrina. Non rompe nulla ma lascia tutto estremamente in bilico. È estremamente delicato e, lo so già, queste parole lo stanno sconvolgendo, non capisce.
Eccolo, un altro difetto di Louis Tomlison, non capisce.
Non capisce quanto un suo sorriso possa svoltare la giornata di qualcuno, quanto un suo tocco fresco nel backstage sia tutto quello per cui continuo a lavorare per la Modest! e… non capisce come alcuni segreti debbano rimanere tali
Harry riprese fiato, ignorando i fanali azzurri, ormai lucidi, che lo guardavano. Respirò forte e tornò a guardare in camera.
“Louis Tomlison non capisce quanto senza di lui sarebbe stato tutto vano, come una barca che non esce mai dal porto*, non capisce quanto la sue gelosia, il suo essere possessivo, le sue lacrime salate, gli scoppi d’ira ed i litigi siano necessari. Non capisce di aver incrinato me. E che è perfetto così.
 
* Collage di strofe della canzone Tutto l’amore che ho di Lorenzo Jovanotti, fa riferimento al veliero tatuato sul bicipite di Harry.

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