..storia di un amore....

di Etain
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ancora una volta solo... ***
Capitolo 2: *** I ***
Capitolo 3: *** II ***
Capitolo 4: *** III ***
Capitolo 5: *** IV ***
Capitolo 6: *** V ***
Capitolo 7: *** VI ***
Capitolo 8: *** VII ***
Capitolo 9: *** VIII ***
Capitolo 10: *** IX ***
Capitolo 11: *** X ***
Capitolo 12: *** XI ***
Capitolo 13: *** XII ***
Capitolo 14: *** XIII ***
Capitolo 15: *** XIV ***
Capitolo 16: *** XV ***
Capitolo 17: *** XVI ***



Capitolo 1
*** ancora una volta solo... ***


 

Per chi se ne fosse accorto questa è una versione appena modificata della precedente. ho solo cercato di eliminare buona parte dei puntini di reticenza di cui avevo riempito la prima versione.

A proposito volevo ringraziare Rainsoul per il suo consiglio. bisogna dire che sono una "maniaca" dei puntini di reticenza, quindi mi dispiace se ogni tanto ne troverete qualcuno in più.. devo ammettere però che nel primo capitolo avevo particolarmente esagerato. Cercherò di stare più attenta. Grazie

 

 

Questa è la mia prima FF pubblicata in assoluto sulla mia coppia preferita... finalmente mi sono decisa a pubblicare qualcosa anch'io... ogni cosa viene dalla mia immaginazione quindi dopo averla letta potrete decidere se continuare con gli altri capitoli o no... io spero che sceglierete la prima.

non dimenticate di recensire...mi piacerebbe sapere cosa ne pensate...

grazie

Buona lettura!!!!...

 

 

 

 

Ancora una volta solo…

 

Voleva cadere in ginocchio.

Avrebbe voluto urlare fino a non ritrovare più la voce…

…NON DI NUOVO!!! NOO……

Voleva andarsene….

No.

I ragazzi, gli altri …

Avevano bisogno di lui…

…non era il momento per il dolore, quello.

Più tardi…

Più tardi avrebbe scatenato tutta la sua rabbia,tutta la sua frustrazione…avrebbe corso tutta la notte nella foresta, fino a stramazzare al suolo…

….ma non ora.

Non ora.

*******

La battaglia era finita.

Camminava sul campo di battaglia in cerca di qualcuno che era rimasto ferito.

Avevano catturato un bel po’ di Mangiamorte , il Ministero era stato costretto, davanti alla sua apparizione, ad accettare che Voldemort fosse tornato…

..ma Bellatrix, quella maledetta, era fuggita.

Poi lo vide…un paio di jeans babbani borchiati e con diverse scuciture,una magliettina delle Sorelle Stravagarie…

…un nodo gli salì alla gola.

Conosceva quel modo di vestire…

Corse verso il corpo disteso a terra.

Che fosse?

No, non anche lei!!…

Si gettò in ginocchio accanto al suo corpo.

Aveva gli occhi chiusi, era inanime…aveva diverse ferite.

Capelli neri, lunghi e mossi, come quelli di Sirius, incorniciavano il suo bel viso esangue, su cui era dipinta un espressione di forte dolore…

Aveva paura.

Voleva sapere se…

Ma allo stesso tempo non voleva sapere se……

Avvicinò appena due dita al collo della ragazza…

Esitò.

.. e se non avesse sentito alcun battito?

Appoggiò le dita dove sapeva esserci la vena…

 Lo sentì, appena percepibile.

Era viva.

*******

 

 

ehi?!!!

questa è solo una piccola introduzione per dare una posizione  temporale e spaziale della mia storia....

allora che ne pensate... dite tutto ciò che vi viene in mente....

.. aggiornerò appena posso...

la scuola occupa gran parte del mio tempo..

al prossimo capitolo!!!!!!..

 

 

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Capitolo 2
*** I ***


 

eccomi qui!!!sono felice che il mio inizio vi sia piaciuto...

ecco qui un nuovo capitolo della mia FF ...scritto di getto mentre

ascoltavo una canzone...spero lo apprezzerete..

ora (finalmente) vi lascio andare a leggere..

appuntamento alla fine del capitolo!!!

Buona lettura

 

Non c’erano stelle in cielo, quella notte…la sottile falce di Luna splendeva incontrastata sul velo blu-notte che era sceso sulla città già da qualche ora….

Illuminava una stanza del Paiolo Magico, in cui la finestra era stata lasciata socchiusa quasi ad invitarla ad entrare….il caos regnava sul pavimento dove oggetti, solitamente riposti nei loro ripiani, erano stati buttati a terra….un letto sfatto , muto testimone dell’ insonnia del suo proprietario che aveva passato, forse, gran parte delle notti a girarsi e rigirarsi senza trovare posa…

Un uomo era seduto in un angolo la schiena poggiata alla parete, le gambe tirate al petto la testa poggiata stancamente tra le mani…probabilmente stava dormendo…

La signora Weasley la sera scorsa gli aveva riferito che il dottore era sicuro che fosse fuori pericolo…lei stava bene…probabilmente si sarebbe svegliata tra qualche giorno….

Un vago e debole sentimento di gioia lo pervase per un attimo, subito sostituito dal pieno disgusto per se stesso per essere stato lieto, quando invece Sirius era morto…non riusciva a credere di essere così……così!..

Fin dal giorno della sua morte il dolore per la perdita dell’amico veniva rimpiazzato, quasi subito,dalla consapevolezza che lei stesse bene, che,pur se ferita e in coma, era ancora viva….

Adesso…adesso che lei era fuori pericolo, doveva scegliere…in verità l’ aveva già fatto, ed era quella consapevolezza che rendeva tutto più difficile…Doveva partire!....

Si alzò e uscì dalla porta. Inutile dire dove stesse andando…

ci andava da giorni…..

 

 

…Si sentiva come in un sogno, meglio, in un limbo..

….non vedeva, non sentiva, ma percepiva….

.. non tutto, però, solo un tocco che era diventato quasi un rituale, ormai…

Arrivava un momento in cui sentiva la sua mano stretta dolcemente per molto tempo…poi un bacio posato con dolcezza sulla sua mano, prima che questa fosse lasciata…e poi di nuovo nulla…

 

 

Era arrivato…salutò con gentilezza la povera signorina che era di turno quella notte…in verità era sempre la stessa…come al solito gli fece firmare il registro delle visite…era così abituata a vederlo arrivare a quell’ora che ormai, anche se questo fosse contro il regolamento, gli permetteva di entrare….

….si sedette sulla solita sedia accanto al suo letto…prese la piccola mano tra le sue e alzò lo sguardo sul suo volto addormentato consapevole del fatto che quando si fosse svegliata quell’espressione di pace e serenità sarebbe scomparsa, sostituita dal dolore per la morte di Sirius…

Di solito passava quei taciti momenti con lei a ripensare alle cose che avevano fatto insieme, ai loro discorsi, a sorridere delle stranezze della ragazza, ma quella sera no…

.. quella sera voleva studiarla, fissare in maniera indelebile nella sua mente ogni tratto, ogni singolo particolare di lei…dalla sua fronte sempre coperta da qualche ciuffo ribelle dei suoi capelli, che sapevano di fiori, alle sue guance rosee e vellutate…le labbra morbide e calde…le mani poco curate ma ben fatte.. con le unghie mangiucchiate nei momenti di nervosismo…

 

 

….quella volta le sembrò che qualcosa fosse diverso…la mano che stringeva la sua…e poi…poi, non un semplice bacio sulla mano,no…una mano che le spostava delicatamente una ciocca di capelli dal viso per poi scendere lentamente lungo la guancia seguendone i lineamenti, sfiorandola appena, e poi…un bacio dolce, lungo,tremante sulla sua fronte….

.. si ritrovò a pensare di fermarlo, ma non poteva ,il suo stato di trance non le permetteva di controllare il suo corpo…forse…. forse poteva chiamarlo…non aveva la voce…voleva sapere chi fosse…che cosa era successo…

.. Perché questa volta se ne andava via così?!.....

*******

 

allora?..

che ve ne pare.... non mancate di commentare, mi raccomando..

cmq vorrei salutare e ringraziare tutti voi e in particolare:

mary0094 ( grazie anche per avermi messa tra  i tuoi preferiti...)

Debby93

e

 roby the best

GRAZIE

.. per aver recensito e per i vostri consigli...

cercherò di metterli in atto...

baci

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Capitolo 3
*** II ***


 

oggi siete davvero moooolto fortunati...

ho deciso di pubblicare anche questo capitolo (che per fortuna avevo già pronto..) dato che domani parto e quindi non potrò aggiornare la storia per più o meno una settimana...

alla fine dello scorso capitolo vi avevo lasciato un po' con il fiato sospeso...

           ecco qui il resto....

Buona lettura!!..

 

 

 

 

Quando si svegliò qualche giorno dopo, il ricordo di quell’unico contatto che aveva avuto con l’esterno fino a quel momento era sparito…

Una parola sembrava aver aspettato tutto quel tempo, per poter finalmente uscire dalle sue labbra..

“ Remus…” sussurrò ancor prima di aprire gli occhi senza sapere dove si trovasse…

 

La signora Weasley guardava verso la finestra dove un incantesimo riproduceva quello che doveva essere il tempo fuori dall’ospedale..

…quel giorno era particolarmente strano…nuvoloso e grigio, come se volesse piovere,ma allo stesso tempo illuminato fiaccamente dalla luce del Sole..

…si poteva pensare che lo stesso tempo fosse indeciso tra il sorridere o il piangere..

Al suono di quel sussurro appena accennato, il suo cuore fece un balzo…doveva essersi svegliata…si girò, quasi insicura su quello che avrebbe visto…

 

Aprì lentamente gli occhi, non sapeva che cosa avrebbe visto…

All’ inizio fu abbagliata dalla luce…sbatté più volte le palpebre per abituarsi, sollevandosi e poggiando la schiena al cuscino…

quanto tempo era rimasta incosciente?..

Nella luce cominciò a distinguere un’ombra che si avvicinava a lei con fare gioioso…man mano che cominciava ad abituarsi alla luce riconobbe i capelli rossi di Molly che la stava abbracciando….

“Ah…” le sfuggì appena un gridolino di dolore visto che la signora Weasley l’aveva cinta con le braccia e l’aveva stretta forte per la gioia…

le faceva un male cane al petto…ma che cosa l’aveva provocato?..

…era caduta in ginocchio ed era crollata sotto il peso delle fatture… le fatture?!.....i Mangiamorte!..la battaglia al Ministero!!!..

“Come stanno gli altri?” chiese “Dove sono?”

Sentì la signora Weasley irrigidirsi al suono delle sue parole………

*******

La signora Weasley, che la stava abbracciando per la felicità di vederla finalmente sveglia, ebbe un tuffo al cuore alla domanda della ragazza…

Che dirle?...Come poteva... NO!!!doveva farlo!...... sicuramente avrebbe sofferto, ma doveva sapere…

“Ehm, Tonks…”

Al sentire quell’esitazione nella sua voce la ragazza aveva assunto un aria preoccupata…

 

Le porte della stanza si aprirono ed entrò Albus Silente…

“Buonasera, Molly” salutò spostando poi gli occhi azzurri su Tonks…

“ben tornata, Nimphadora..è bello rivederti sveglia…” aggiunse avvicinandosi al suo letto.

La preoccupazione che aveva invaso la ragazza un secondo prima doveva leggerlesi in faccia, perché il Preside notò la sua espressione e spostò lo sguardo da lei a Molly…

Fece un cenno alla signora Weasley che si affrettò ad uscire dalla stanza, chiuse le porte e solo quando finalmente fu tornato davanti il suo letto parlò.

 

Alla vista di quel comportamento, una strana sensazione si era impossessata del suo cuore…qualcuno doveva essersi fatto male, addirittura essere morto…

Fai che non sia Remus… ti prego……

Il vecchio mago chiuse gli occhi e inspirò per un attimo…quello che stava per dirle doveva costargli molto…quando li riaprì i suoi occhi si erano fatti tristi…

“Come stanno?!?..” lo incalzò lei preoccupata “Come sta Harry?....e i ragaz--?..”

“Nimphadora, i ragazzi stanno bene…” la interruppe il mago.

….ma se loro stanno tutti bene….deve essere un membro dell’Ordine…

…ti prego, no….ti prego……

“Mi dispiace, Nimphadora…” NONONO!....

“Sirius è morto.”

Un dolore immane era dipinto sul volto anziano del mago. Dirle queste parole gli stava costando molto…

“S—Sirius?”

Un masso grande come una montagna sembrò precipitarle nello stomaco…

“S-Sirius!?!?!?...”

.. era l’unica parola che riusciva a dire…

Suo cugino!!!?!!! L’unico parente a cui avesse mai voluto bene…che aveva rincontrato, dopo tanti anni, solo un anno prima era…era……

No, non poteva essere vero! Lui, così bravo in duello…

“Come.”

Quella parola era uscita dalla sua bocca con voce glaciale …niente aveva più senso in quel momento…

Silente la guardò in modo strano…

Non voleva quel silenzio…

“ Come” ripeté, ma stavolta con un tono un po’ più alto e impaziente.

“Bellatrix Lestrange. L’ha colpito all’improvviso con la Maledizione Senza Perdono. E’ caduto oltre il Velo della Morte…” rispose il Preside.

..Bene _pensò_....Almeno è morto in duello, come aveva sempre desiderato…

.. e così anche tu mi hai lasciato, eh, Sir?..

Non poté più trattenersi ……le lacrime affiorarono dai suoi occhi copiose,come se non avessero aspettato altro da molto tempo…

Qualcuno la prese per le spalle delicatamente e la strinse a sé……

…passò ore e ore a piangere stretta in quella posizione..

Il cuore dell’anziano Preside piangeva con lei.

 

 

eccomi di nuovo qui....

ecco... ho comunicato la morte del mio Sirius anche a Tonks (cucciola.. la adoro..)...

non volevo lasciare questo gravoso compito  a Silente ma allo stesso tempo mi sembrava la persona più appropiata per farlo... e poi Silente è troppo forte...

cmq spero vi sia piaciuto....

vorrei ringraziare tutti coloro che, anche se ancora non lo so, abbiano lasciato un commento al capitolo precedente...

e ora vi lascio... devo preparare la valigia...

ci  aggiorniamo al mio ritorno dalla grande Londra...

byeeeeeeeeeeeeeeeee

 

 

P.S. ...... recensite....... recensite.........................recensite....

 

 

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Capitolo 4
*** III ***


 

Eccomi ritornata da Londra e pronta per un nuovo capitolo della mia storia!!!

Ringrazio chi ha aggiunto questa storia tra i suoi preferiti e chi si è  dato la pena di recensire il penultimo capitolo, dato che  nessuno ha recensito l'ultimo..

Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente Rainsoul per il consiglio. in fondo è la prima FF che scrivo, quindi mi fa piacere ricevere critiche costruttive..

Spero che la storia fino a questo punto vi sia piaciuta, ora vado avanti con un altro capitolo.

Buona lettura!

 

  *******

 

Era seduta sul letto nella stanza che la signora Weasley le aveva offerto alla Tana…

…insomma, ‘offerta’ era davvero un termine troppo democratico…basti solo pensare che quando, la sera prima che fosse dimessa, aveva osato affermare che sarebbe tornata nel suo appartamento, Molly l’aveva letteralmente congelata con gli occhi, dopodichè l’aveva…bè, per così dire … ‘invitata’(meglio ‘le aveva imposto’) a stare alla tana per un po’.

Tonks aveva perfino cercato di declinare l’offerta..

Il risultato era stato che, il mattino dopo, uscita dal bagno, dove era andata a controllare di non aver dimenticato niente, al posto del suo bagaglio aveva trovato Molly che le sorrideva.

E così adesso si trovava lì, nella vecchia camera di Charlie, a chiedersi come si potesse rifiutare una qualsiasi cosa a quella donna…

 

Stava tentando di far cambiare colore ai suoi capelli…

da quando aveva avuto l’incidente non riusciva più a controllare i suoi poteri e la cosa era il più evidente possibile nei capelli, che ormai cambiavano colore a seconda dell’umore della proprietaria…

..quel giorno erano color azzurro cupo e lunghi fino alle spalle…

Era troppo stanca…così lasciò perdere…

Le avevano detto che era colpa dello stress causato dall’incidente e dalla morte di Sirius, ma che, alla fine, sarebbe passato…

 

Erano passate due settimane da quando si era svegliata, dopo 6 o 7 giorni di coma, e durante i giorni che aveva passato al S. Mungo tutti erano passati a trovarla.

Tutti.

Tutti tranne lui.

Ma perché?... perché non era venuto nemmeno una volta?

Forse era troppo addolorato per la morte di Sirius…

Forse la riteneva colpevole della sua morte…

Erano giorni che ci pensava.

Se lei non fosse stata così debole.. se lei avesse continuato a combattere…forse Sirius non sarebbe morto…

Forse Bellatrix avrebbe duellato con lei, e non con Sirius.

Non aveva osato esprimere questi pensieri a nessuno.

Erano già troppo preoccupati per lei…sembrava pensassero che dovesse svenire da un momento all’altro …

Ci mancava solo che sapessero che si sentiva responsabile per la morte di suo cugino, e non l’avrebbero più lasciata andare in bagno da sola per più di cinque secondi, per paura che si suicidasse.

Chissà se Remus sarebbe venuto quella sera.

Silente aveva indetto una riunione a casa Weasley e prontamente Molly aveva cacciato tutti ragazzi da casa mandandoli al paese.

 

 

Si distese sul letto della sua stanza al Paiolo Magico, vestito.

Tornare in quella stanza dopo due settimane passate tra i Lupi Mannari era davvero piacevole.

Quella sera ci sarebbe stata una riunione alla Tana…

Silente l’aveva invitato a partecipare, ma aveva declinato l’offerta con la scusa di essere stanco.

Ma l’anziano Preside sembrava sapere perché non osava andarci…

 

“Sicuramente ci sono persone che sarebbero molto felici di vederti, Remus…fuggire, soprattutto dalle persone che ci vogliono bene, non è conveniente né per se stessi, né per gli altri.” aveva dettoscrutandolo attraverso gli occhialetti a mezzaluna.

Quegli occhi azzurri riuscivano a vedere perfino ciò che era sconosciuto a lui stesso, figuriamoci quello che stava cercando disperatamente di nascondersi.

 

Silente non poteva capire…

Sicuramente non era conveniente per lui, ma certo era la cosa migliore per Tonks…

Non capivano  che lo faceva per il suo bene?

Perché era troppo pericoloso?!

 

*******

 

Era più di un’ ora che era seduta sul divano della cucina della Tana, che offriva una buona visuale della porta…

Ogni volta che qualcuno bussava, alzava lo sguardo e ogni volta riabbassava gli occhi delusa…

Non era mai lui.

Insomma!! Era passato da un bel po’ l’orario stabilito e lei sapeva quanto potesse essere puntuale quell’uomo…

 

 

Era più di un’ ora che era seduta sul divano che offriva una buona visuale della porta.

Molly la vedeva sussultare ogni volta che qualcuno bussava…e poi, puntualmente delusa, riprendeva a fissare, senza leggerla, la rivista che teneva ferma sulla stessa pagina da quando l’aveva aperta.

 

 

Arrivò anche Silente, la riunione cominciò e lei capì che non sarebbe venuto.

 

…ma perché no?!

Perchè non era venuto?

Non lo vedeva da secoli ormai…

..in realtà non lo vedeva da quella sera, se non sporadicamente a qualche riunione.

Ce l’aveva davvero con lei?..

E perché….

 

….!?!!?.....?!!??!...

 

Ho sentito bene?!

No , non può essere!!!!!!

 

“Remus, questa mattina, mi ha portato le informazioni che stavamo aspettando … a quanto pare si è infiltrato bene nel gruppo---“

“Ehm…”

Il Preside si interruppe e si voltò verso di lei,.

Tutti si erano girati al suono della sua voce.(aveva interrotto Silente….)

Ma il mago parlò gentilmente.

“Si?”

“Bè,mi scusi se la interrompo.. ma mi chiedevo…in che senso ‘infiltrato’ ?”

 

PAFF…

Molly si era data una botta sulla fronte…

Agli sguardi più che stupefatti dei membri dell’Ordine, rispose:

 “Mi sono scordata di dirglielo..” mentre pronunciava quelle parole fissò Silente.

Lo sguardo della ragazza si spostò sul Preside.

 

“Remus ha gentilmente accettato di infiltrarsi in un branco di Lupi Mannari, che si sono uniti a Voldemort, per cercare di scoprire il maggior numero di informazioni possibile e di portarne alcuni dalla nostra parte. E’ partito poco più di due settimane fa.” rispose allo sguardo interrogativo della ragazza.

 

Chissà quando ci ritornerà…

 

“Vi ritornerà tra qualche giorno.” Aggiunse Silente con noncuranza.

 

Era come se le avesse letto la domanda nella mente…

 

 

 

Chiuse la porta alle sue spalle, stando attenta a non fare cadere il piatto con i sandwich che Molly le aveva dato per cenare…

“ Hai bisogno di mangiare!!....hai perso molte forze.. Tieni!” aveva detto ‘porgendole’ (mettendole in mano) il piatto.

 

Non aveva fame…non aveva alcuna voglia di mangiare…

..ecco perché non si era fatto vivo…non era venuto a trovarla in ospedale…

Come aveva potuto accettare una missione così pericolosa!?..

.. “ha gentilmente accettato”..

Silente non gli avrebbe mai imposto una cosa del genere…lui sapeva quanto sarebbe stato difficile per Remus…

Ma allora perché aveva deciso di partire?...

..e se non l’avesse più rivisto?

Poteva succedergli di tutto…poteva…

…poteva morire….

 

Molly non aveva accennato ad alcuna visita di Remus mentre era stata in coma…sarebbe potuto almeno andare a trovarla…

 

Perché?...

 

 

 

 

Volevo solo dirvi:

RECENSITE... pleaseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

grazie

cmq spero vi sia piaciuto

Aggiornerò al più presto.

baci

 

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Capitolo 5
*** IV ***


 

 

eccomi qui con un nuovo capitolo da sottoporvi!! XD

sono felice che la storia vi stia piacendo, e ringrazio tutti coloro che hanno recensito e anche quelli che l'hanno solamente letta!

Grazie.

cmq volevo comunicarvi che se c'è qualcosa che non trovate di vostro gradimento nella forma o avete qualsiasi altra critica da sottopormi sarò ben felice di leggerla dato che sono solo una novellina.. =)

grazie di nuovo e..

Buona lettura!

 

 

 

Erano passati due giorni e di Remus nessuna traccia.

Merlino!!!! Ma perché non passava a trovarla?!?

Se non lei, almeno Molly..

Chi avesse osservato quella donna avrebbe pensato che fosse più preoccupata lei di Tonks.

…questo solo perché Tonks non voleva che scoprissero quanto lo fosse lei…

 

Molly, invece, non si dava alcuna pena di nasconderlo.

“…potrebbe almeno venire a fare una visitina?!...”l’aveva sentita lamentarsi quel pomeriggio col marito, seppellito fino alla punta dei capelli dietro il giornale, “..non sa quanto sono in pena per lui, infiltrato nel clan di quel Greyback!?!E quella pover----“si era interrotta quando l’aveva vista entrare.

Sembrava non volesse parlare di Remus davanti a lei …

 

 

Aveva bisogno di vederlo.

Voleva parlare con lui… voleva lasciarsi abbracciare…aveva bisogno di sentirsi protetta, stretta tra le sue braccia….

 

*******

 

 

Lo so, lo so  è un capitolo davvero minuscolo...

volevo solo rendere le emozioni della nostra cara Nimphadora...

(ops!! pardon, volevo dire Tonks..) , e anche di Molly(che donna,eh?!)

 

però per farmi perdonare oggi doppio aggiornamento, ok?

alla prossima pagina!!

byeeeeeeeeeeeeeeee

 

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Capitolo 6
*** V ***


 

come promesso alla fine dello scorso capitolo eccovene un altro!

vediamo cosa succederà adesso!..

non posso dire di più perché se no rischierei di  raccontarvela io stessa..

..perciò non posso fare a meno di augurarvi buona lettura!

ci vediamo a fondo pagina!

 

 

 

R . J. Lupin era lì già da mezz’ora. A ogni minuto che passava diventava sempre più preoccupato…che cos’era successo?

Si erano dati appuntamento lì, in Grimmauld Place tra il numero 11 e il numero 13, per prendere le ultime cose dal Quartier Generale e poi andare alla Tana, dove si sarebbe tenuta la riunione.

Il fatto era che la casa non era più sicura dopo la morte di Sirius..

Certo Sirius aveva lasciato il numero 12 ad Harry, ma non erano sicuri che sarebbe passata davvero a lui invece che all’unica discendente della famiglia Black,…Bellatrix Lestrange.

Ricontò i passi che doveva percorrere per misurare il perimetro della piccola macchia d’erba su cui era fermo, ormai, da molto tempo….troppo tempo…

 

Si ricordava una delle ultime volte in cui era entrato in quella casa…

 

Era stato poco dopo Natale… Harry, Hermione e i ragazzi Weasley erano tornati ad Hogwarts, Molly quella sera non c’era.

Era molto tardi, Lupin era da solo in cucina.

In casa c’era solo Sirius, che in quel momento era andato, come faceva un po’ troppo spesso da quando erano finite le vacanze, nella stanza di Fierobecco.

Remus sapeva che non ne sarebbe uscito fino l’indomani mattina, e da una parte ne era sollevato, non avrebbe potuto sopportarlo a lungo.

Voleva bene dell’anima all’ amico, ma una notte passata sveglio al Ministero e un pomeriggio passato con Sirius senza aver dormito l’avevano stremato…dall’altra parte però non voleva restare troppo solo con se stesso sapeva che, una volta solo, la sua mente si sarebbe subito riempita di immagini di ciò che desiderava di più al mondo…

 

Nimphadora Tonks era entrata in silenzio in cucina, era stanchissima, ma il suo sbadiglio si era trasformato in un sorrisetto indecifrabile quando aveva visto un mago seduto al lungo tavolo con la testa che ciondolava pericolosamente appoggiata su una mano.

Si era avvicinata , l’aveva osservato ben bene e, colta da un desiderio irrefrenabile, non aveva resistito a sfiorargli i capelli.

Se ne era pentita subito, l’uomo sentendo quel tocco si era svegliato di colpo e, preso dall’impeto, l’aveva buttata a terra.

Uno scroscio di risa aveva riempito per un attimo la cucina buia…

Remus Lupin,l’aveva subito aiutata a rialzarsi chiedendole mille volte scusa..

Ancora scosso dal brusco risveglio, si era affrettato a preparare due tazze di tè allo zenzero. Sapeva che era il suo preferito.

Avevano passato tutta la notte chiacchierando, sembrava quasi non fossero mai stanchi ..

Poi, ad un certo punto, non si sa come i loro occhi si erano incrociati, l’ambra nel nero,e…

 

…non aveva mai visto degli occhi così profondi, sembrava che fossero come il mare, e luccicanti fate indefinite danzavano al loro interno…

…si perse in quegli occhi……

…le loro labbra si erano unite per un singolo istante in un tutt’uno.

Un bacio dolce, pieno di dubbi, ma anche di desiderio e tenerezza…

..un bacio caldo,  avvolgente, lento…

 

E poi, d’un tratto,aveva ripreso coscienza.

Ma cosa stava facendo?!?

..lui non poteva….

Lei …lei non meritava uno come lui…

Come aveva potuto cedere?

 

“Mi dispiace…” aveva borbottato, staccando all’improvviso le sue labbra da quel bacio

 “ ..mi dispiace, perdonami”ed era uscito dalla cucina, così, e non vi era più tornato né l’aveva più incontrata…tranne che al Ministero quando morì Sirius…

 

Un misto di tristezza e rabbia attraversò la sua mente,il solo ricordo della morte del suo migliore amico e del modo in cui si era comportato con lei, gli fecero dimenticare per un attimo tutto, anche la preoccupazione per il fatto che Kingsley, che sarebbe dovuto essere lì quasi un’ora fa, non era ancora arrivato, ma in quel momento, come ogni altro da quella sera, la sua mente era impegnata a torturarlo con ciò che avrebbe voluto, ma che non poteva permettersi di avere.

 

 

Ma ecco aveva sentito dei passi…

..qualcuno si stava avvicinando correndo…una voce che fino a quel momento aveva sentito solo nelle sue fantasticherie.

Si voltò…

 

*******

 

Bè? che ne pensate?

(che bellino il mio Rem che si preoccupa sempre per gli altri più che per se stesso.. ;-)  )

se mai leggendo gli altri capitoli vi sarete chiesti a cosa si riferivano quando ripetevano "quella sera" eccovene spiegato il motivo..

cmq  ora vi lascio... non prima, però, di avervi ricordato di commentare!  =)

appuntamento al prossimo capitolo!..

bacibaci

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Capitolo 7
*** VI ***


 

salve a tutti!!!

sono felice che la storia vi sia piaciuta..

ringrazio tutti per le recensioni, mi ha fatto davvero piacere leggerle!  =) grazie anche a tutti quelli che l'hanno solamente letto!

ecco a voi un altro capitolo!

premetto che la storia potrebbe sembrarvi un po' ..(come dire?).."babba" ma mi è venuta di getto così e non posso davvero cambiarla!

spero che comunque deciderete di leggere il resto!  =)

Buona lettura!!

 

 

   

 “Remus, Remus….”

Lei era lì, che correva verso di lui…

“Kingsley ti chiede scusa ma non è potuto venire. Scrimgeour ha fatto un’ispezione a sorpresa…ha cercato di avvertire Bill o Arthur, ma a casa c’eravamo solo io e Molly”

Era arrivata, si fermò ansante.

“..—e sono venuta a darti una mano”

Remus aprì la bocca per dire qualcosa…qualunque cosa, ma non ne uscì niente, la richiuse.

Si guardarono.

“Ciao ..”disse lui alla fine.

“Ciao!! E’ un po’ che non ci si vede…” non riuscì più a guardarla negli occhi, sapeva che quegli occhi avevano uno strano effetto sul suo autocontrollo, sembravano trapassargli il petto e leggere ogni virgola del suo cuore.

 

“Entriamo, allora?”

La sua voce lo ridestò e si avviarono verso il muro tra i numeri 11 e 13, mentre tra i due affiorava una casa con una targhetta su cui era inciso il numero 12.

Entrarono, Remus ci mise un po’ ad abituarsi al buio, che incombeva silenzioso.

 

Non si ricordava quasi nemmeno l’odore misto di muffa e un qualcosa di in identificabile…

 

La sua compagna, aveva acceso la bacchetta ed era già andata avanti.

Luci a gas si accesero sibilando di colpo.

Non si era accorto di aver sollevato la bacchetta e aver pronunciato l’incantesimo a mente…

 

Non poteva pensare che là si era aggirato negli ultimi giorni di vita il suo migliore amico, solo, perché lui, vigliacco, non voleva farsi vedere.

 

“Remus, su, che fai ancora lì? Sbrigati, dammi una mano, o non arriveremo in tempo alla riunione!”

Accorse subito, Tonks era salita su, in salotto.

Stava rovistando in uno scatolone enorme, poco più piccolo di lei. Dentro c’erano un antico vestito da uomo e un insieme di cianfrusaglie che Molly doveva aver messo da parte durante la ‘disinfestazione’ l’anno prima.

“Ti posso aiutare?”aveva detto lui e Tonks si era girata per rispondere “ si, per favore, ho provato a prenderlo ma è piuttosto pesante e quindi se---”

Le parole le erano rimaste bloccate in gola alla vista dell’ espressione che era comparsa sul volto dell’uomo…

 

Il vestito era uscito silenziosamente dallo scatolone e si dirigeva verso di lei, le maniche nell’atto di volerle cingerle attorno il suo collo…

 

“ABBASSATI!!” gridò all’improvviso e colpì l’abito con un incantesimo che lo respinse, ma quello tornò all’attacco.

Lei si era rialzata, a quanto sembrava ignara di ciò che stesse accadendo…

 

Il vestito le si scagliò addosso.

 

Era rimasto immobile …

Perché non riusciva a muoversi?

Da una parte voleva andare  contro quell’abito maledetto, ma dall’altra era rimasto imbambolato per lo stupore…

 

IMBAMBOLATO?!!!!!??!!

Ma gli sembrava il momento?!?

Doveva reagire, il vestito andava verso di lei…

 

Qualcosa sembrò sbloccarsi all’improvviso dentro il suo cervello.

Aveva ripreso il controllo di se stesso.

 

“IMPEDIMENTA!”gridò.

Il vestito si bloccò di colpo sospeso in aria, agitandosi come per liberarsi da delle funi invisibili.

“Incendio” mormorò poi e il vestito si incenerì subito.

Si voltò.

Lei era lì che fissava, ancora incredula e stupita,  il punto in cui fino a un secondo prima c’era il vestito…

Sembrava pietrificata.

 

Voleva  avvicinarsi a lei, stringerla a sé …

Non doveva!!!.. Assolutamente NO!!!!!

 

Si diresse verso lo scatolone in silenzio e riprese a metterci dentro altra roba.

Dopo un minuto o due lei sembrò riscuotersi da quella paralisi e cominciò ad aiutarlo.

Fecero tutto in silenzio.

Poi quando ebbero finito :

“Adesso possiamo andare”disse lui.

“La riunione sarà senz’altro iniziata...”continuò lei.

“Andiamo, allora.”

 

Lei si smaterializzò subito. Remus, invece, rimase a dare un’ ultima occhiata a quella casa.

 

Non gli sembrava vero che ne  avrebbe sentito nostalgia…

Era piena di ricordi tristi ma anche piacevoli, come gli scherzi o le “litigate” con Sirius e il loro primo incontro.

Un sorrisetto indecifrabile increspò le sue labbra sottili per un millisecondo per lasciare subito il posto ad un silenzioso sospiro.

 

*******

 

 

 

allora ..io vi avevo avvisato...

vorrei tanto che recensiste numerosi...

al prossimo capitolo!!!!!!

grazie ancora per le belle recensioni,

bacioni!!!

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Capitolo 8
*** VII ***


 

 

grazie grazie grazie!!! allora non era così male dopo tutto?  =)

sono felice che l'abbiate apprezzato!

quello che sto per proporvi è un capitolo di passaggio nel senso che serve per creare le condizioni di un qualcosa che accadrà nei prossimi capitoli..

ecco entrare, anche se di sfuggita, un personaggio per cui, fin  dal terzo libro, ho provato una certa antipatia, che ho decisamente odiato nel sesto e che ho seriamente rivalutato nel settimo..

cmq adesso vi lascio,

Buona lettura!!

 

 

 

 

Tonks era arrivata subito, ma, visto che il suo compagno non sembrava arrivare, si era appoggiata al cancelletto che introduceva nel giardino dei Weasley.

Lui l’aveva salvata da quell’abito e lei non l’aveva ancora ringraziato.

 

Ma perché quell’uomo si comportava così?!?

La rendeva incerta su come comportarsi con lui…

Le sembrava, anzi non aveva più alcun dubbio che la evitasse. E se non si sbagliava sapeva a cosa attribuire quel suo comportamento.. a ciò che era successo in cucina l’ultima volta che avevano parlato…

Ma cosa era successo di male?

Entrambi avevano ceduto ai loro sentimenti.

Lei aveva finalmente scoperto che anche lui l’amava, forse.

Era da quella sera che, a causa del suo comportamento, si interrogava su che cosa l’aveva portato ad allontanarsi da lei..

Non l’amava forse?

Era stato solo il momento?

Ma quella domanda lasciava sempre il posto al ricordo del tremito di desiderio che aveva sentito quando lui aveva appoggiato le sue labbra sottili sulle sue.

 

Quell’occasione era stata  un pretesto per poterlo finalmente incontrare, per vedere come stava …per chiarire, se ci fosse riuscita.

Kingsley in realtà stava per chiedere a Bill di sostituirlo, ma lei si era offerta volontaria non appena aveva saputo che c’era Remus.

 

Trovò la ragazza seduta sul cancelletto e la vide sussultare al flebile  “POP” che aveva emesso nello smaterializzarsi, come si fosse appena ridestata da un sogno.

Le sue guance erano colorate da un chiaro rossore, che le rendeva appena più visibili nell’oscurità illuminata dalla Luna.

 

Si incamminarono in silenzio. Remus teneva lo sguardo fisso sui suoi piedi ..non riusciva a guardarla negli occhi .

Sicuramente gli avrebbe chiesto perché la evitava, perché non era passato a trovarla, nonostante fossero tre giorni che era tornato.

Ma che cosa poteva risponderle?!?!?  

‘ Scusa ma non credo ti troveresti bene con Lupo Mannaro’ !?

 

Ma era impazzito?!?

Come poteva darle una risposta del genere!!

Come poteva spiegarle che aveva paura di farle male, che la sua vita con lui sarebbe stata triste e piena di sacrifici, mentre lei si meritava molto di più?!

'Ma smettila!!!!' una voce, che assomigliava in maniera strabiliante a quella di Sirius, risuonò nel suo cervello.

Zitto, Felpato!

 

Erano giunti alla porta, la signora Weasley aprì prima che avessero avuto il tempo di bussare.

A quanto pareva Malocchio Moody, che li stava studiando con il suo occhio blu elettrico, doveva averli visti arrivare.

La signora Weasley, che aveva appena salutato Tonks, lo strinse in un abbraccio affettuoso e subito disse:

“Remus, come sei magro! E pallido anche. Stasera resti a mangiare da noi” Chiuse la porta

“ E non voglio sentire scuse” aggiunse non appena lui fece per aprir bocca.

 

Come si poteva averla vinta contro quella donna??!

 

“ Scusate il ritardo, abbiamo avuto un problemino con un abito che voleva strangolarci.” Stava dicendo Tonks.

Silente fece cenno a entrambi di accomodarsi, cosa che richiese più tempo del dovuto dato che Tonks nell'atto di sedersi non si era accorta che la sedia era un po' più indietro..e così si era ritrovata con il sedere per terra..

Maledizione! Ma esiste al mondo qualcuna più inetta di me!!??! Ecco! mi ero chiesta come mai non ne avessi combinato una delle mie!!Uffa..

Dopo il momento di ilarità generale che ne seguì, Silente potè finalmente riprendere il discorso.

 

Non riusciva ad ascoltarlo con attenzione.

Non appena tentava di concentrarsi la sua mente si affollava di pensieri e ricordi che non avevano nulla a che fare con l’Ordine.

 

Alzò gli occhi un momento e si accorse di essere osservato

Due occhi neri studiavano ogni sua mossa...

Un impeto di rabbia per l’espressione che aveva visto disegnata  su quel volto incorniciato da capelli neri e unticci lo ridestò immediatamente dai suoi pensieri.

Fu tentato di alzarsi e avventarsi contro di lui..

Aveva sempre cercato di non essere troppo sgarbato con Mocciosus, ed aveva sempre cercato di trattenere e di convincere Sirius a non irritarlo o a non prenderlo in giro.

Ma non poteva che leggesse e si divertisse a giocare con i suoi pensieri.

Si decise a calmarsi, ma la rabbia dovette leggerglisi in volto, perché Silente, mentre parlava, continuava a fissarlo e Piton accennò a un sorrisetto soddisfatto e si voltò da un’ altra parte.

 

La riunione finì poco dopo e molti se ne andarono.

Remus, Kingsley, Bill e il signor Weasley si sedettero accanto al camino per commentare ciò che si era detto alla riunione, mentre Fleur, la signora Weasley e (per di lei rammarico) Tonks  preparavano per la cena.

Remus non entrò nel merito della conversazione, non aveva partecipato granchè alla riunione.

Si limitò ad ascoltare.

Ogni tanto sentiva di essere fissato, ma era ben deciso a non voltarsi.

Dopo poco tempo tornarono i ragazzi.

A quanto pareva Molly li aveva mandati in città per allontanarli il più possibile dalla riunione.

 

*******

 

 

 

volevo utilizzare questo spazio per fare un ringraziamento più approfondito dato che la scorsa volta andavo un po' di fretta...

innanzitutto grazie a tutti coloro che abbiano letto la storia. Spero che finora sia stata di vostro gradimento e vi invito a lasciarmi qualche commento. Grazie

e adesso un grandissimo GRAZIE a :

mary0094:  perchè mi lasci sempre una recensione che tra l'altro, cosa che mi fa ancora di più piacere, risultano sempre piuttosto positive! XD

 Sono pienamente d'accordo con te! Sirius avrebbe trovato il comportamento di Rem un po' "rompi"!!

E sì, credo che non capiti tutti i giorni di essere aggrediti da un vestito!! ma penso anche che vorrei essere aggredita anch'io se a salvarmi ci fosse un certo lupastro di mia conoscenza...  =P       baci!

Roby the best: grazie per le recensioni!! sono felice che ti stia piacendo!!  XD

Grazissime!!!!!!!! Baci

Andy_Candy: grazie per aver messo la mia storia tra i tuoi preferiti, mi fa intuire che ti sia piaciuta! grazie ancora e spero che mi lascerai presto un commentino. ;-)

grazie ancora!!

_Nefer_: se stai leggendo ti ringrazio per aver messo la storia tra i preferiti e invito anche te a recensire! byeee

Lally_ the best: grazie per la recensione, sono felice che ti piaccia!

è stato un piacere cambiare scrittura per permetterti di leggerla meglio! continua a recensire!!!

 Debby93: grazie anche a te! lasciami un commentino anche su questo, mi raccomando! ;-)

JPIloveyou: grazie! grazie! grazie! spero che anche questo sia di tuo gradimento!!

e infine, ma non per questo meno importante:

Aires_fly: è bellissimo che abbiamo avuto più o meno la stessa idea per il primo bacio dei nostri carissimi piccioncini.!!..

devo confessarti che ho un debole per casa Black, in particolare per tutto ciò che riguarda la cucina e il salotto!! sarà perché il quinto libro è stato , insieme al terzo, il mio preferito e mi piace l'idea che Dora, Rem e Sirius abbiano passato lì dei momenti speciali...

sappi che non vedo l'ora di leggere la tua FF! sono moooooolto curiosa!!! XD

mi raccomando: commenta!

ora vi saluto!!

se dovessi essermi dimenticata qualcuno, ma non penso, non prendetevela a male, la scuola mi manda in pappa il cervello!! XD

appuntamento alla prossima ragà, eh?

baci

 

 

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Capitolo 9
*** VIII ***


 

 

ed eccomi qui con il nuovo capitolo!!

chiedo scusa per il ritardo ma, purtroppo, passo, per ora soprattutto, gran parte del mio tempo dedicandomi allo studio e quindi non ho avuto molto tempo per rivedere la storia e aggiornare..

quello che vado a presentarvi è un capitolo un po' piccolo, lo ammetto, ma è indispensabile per preparare il campo per i prossimi capitoli che saranno più pieni di significato. =)

vi avverto che con l'andare avanti della storia entreranno in scena nuovi personaggi che fino a questo momento non ho nemmeno nominato..

cmq ora vi lascio, e

Buona lettura!

P.S. appuntamento a fondo pagina..

 

 

La cena si svolse tranquillamente, non contando il fatto che Remus non la degnava di uno sguardo, anzi sembrava ben determinato a non voltarsi verso di lei nemmeno “pagato”.

Ogni tanto, mentre parlava con qualcuno o era distratta, aveva come la sensazione di essere osservata… ma non appena alzava lo sguardo lo trovava immerso in profonde conversazioni.

 Eppure ne era sicura.

Boh, forse era solo una sua impressione…

 

Eccolo lì, che scherzava con il signor Weasley e Bill... cosa aveva tanto da ridere,poi!!?

 

“Pourquoi sei ainsì silensiosa, Nimphadorà?”

 

NO!

No, per favore non lei!!!

tutto ma non lei! Le cavallette, la peste, tutte le piaghe d'Egitto, ma non..

Calmati, Tonks.

Respira a fondo.

Inspira, espira..

Ma non posso calmarmi!!!

 

“Fleur! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi con quel maledettissimo nome!!!”

 

 

Brava Tonks!

Ecco!

Ora si sono girati tutti!

Bravissima! Ti faccio i miei complimenti!

 

 

 

Si sentiva un emerito cretino.

Perché rideva come se si stesse veramente divertendo?

‘Per non pensare che lei ti sta osservando.’ Rispose una voce dentro di lui. Una voce che assomigliava molto a quella di Sirius..

Lei non mi sta osservando.

‘A no? E allora perché hai due fori all’altezza della nuca? Scommetto che se ti girassi adesso-’

Se mi girassi adesso la vedrei che scherza con Fleur, Ginny e gli altri.

‘Lo sai che non è così. Comunque vediamo se sai rispondere anche a questo.

Perché, mentre stavate cenando, non appena lei era distratta i tuoi occhi saettavano su di lei mentre facevi finta di conversare amabilmente con il signor Weasley e gli altri?’

Io…

Io…

‘ Ah ah ah , beccato Moony!!’

Oh, vedi di tacer-

 

 

“Fleur! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi con quel maledettissimo nome!!!”

 

Si voltò di scatto.

Tonks si era alzata. Davanti a lei Fleur era sbiancata, un espressione di puro terrore dipinta sul bel volto.

In effetti anche lui era un po’ preoccupato..

Non l’aveva mai vista così infuriata.

Era tutta tesa. I suoi capelli si erano rizzati e cambiavano colore giro tre secondi arrivando alle gradazioni più disparate e nei suoi occhi si poteva leggere un’espressione di puro odio.

 

‘E’ proprio incavolata di brutto!’

 

Sembrò accorgersi di avere, come dire, esagerato perché abbassò gli occhi per un attimo.

Dopo un minuto rialzò lo sguardo.

 

“ Scusatemi” disse. La voce roca e tremante.

“Scusatemi” ripeté correndo verso la porta e scappando via da quella casa.

 

No,aspetta.

 

Doveva seguirla.

Le sarebbe potuto succedere di tutto.

Approfittando del fatto che erano ancora tutti scossi e quindi non si sarebbero di lui corse verso la porta.

Corse fino al cancello.

Lei non c’era.

Si era già smaterializzata.

 

 

Appena arrivata cadde in ginocchio sul tappeto. Strinse i pugni con forza.

Stava diventando pazza.

Certo sentire pronunciare il suo nome le aveva sempre dato fastidio, ma non aveva mai reagito così esageratamente.

Ma il fatto di sentirlo pronunciare proprio mentre era immersa nei suoi pensieri le aveva ricordato quando lui solo osava chiamarla con quel nome.

Quando la guardava, quando le parlava, quando scherzava con lei.

 

*******

 

 

eccoci qui al nostro rituale appuntamento di fondo pagina...

allora prima di tutto volevo dirvi che tutte le frasi scritte tra gli apostrofi, come per esempio  ' Ah ah ah ' rappresentano gli interventi di Sirius nella testa di Rem.. vi avviso perchè di qui in poi ne troverete abbastanza..

torniamo alle cose serie adesso!!

1. ringrazio tutti quelli che hanno recensito e anche i lettori silenziosi, che come al solito invito a recensire,  " un grazie di cuore"

2. commentate, commentate commentate..!!!

3. non credo di riuscire ad aggiornare la settimana prossima, ci sono delle cosette che devo rivedere, e la scuola non mi dà tregua.. cmq ci proverò..

se non dovessi riuscirci, appuntamento alla prossima settimana ancora!

un bacione a tutti,

byeeeeeeeeee

 

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Capitolo 10
*** IX ***


 

bene bene bene...vi sono mancata? vi chiedo scusa ma quel traditore del mio computer aveva complottato contro di me!!! non mi faceva inserire l'html!! ma cmq ora abbiamo stipulato una tregua.

a parte questo oggi finalmente posso pubblicare un nuovo capitolo che è qui che aspetta da un po'..

ok, facciamo il punto della situazione:

abbiamo lasciato Tonks un pochetto innervosita dal compartamento di qualcuno di nostra conoscenza.. fino ad adesso abbiamo semplicemente ascoltato i loro pensieri o, cmq ci siamo limitati ad assistere a uno scambio di battute del tipo: " Ciao!"  "Ciao!" oppure "Andiamo?" "Ok" e giù di lì..

questo capitolo segna un progresso nel loro dialogo..c'è uno scambio  di battute più lungo che, con i prossimi capitoli, porterà a ..

eh no, non ve lo dico!!

mi dispiace ma dovrete continuare a leggere la storia!!  XD

ahahah solo io e Sirius sappiamo quel che succederà!!..

cmq adesso, come sempre, vi auguro

Buona lettura!

 

  *******

 

Toc toc.

 

 

Toc toc.

 

Mmmmmmhhh…

 

Toc toc toc.

 

Uff, ma chi può essere?

Che ore sono?

 

Districò una mano dalle lenzuola in cui si era avvolta durante la notte e l’allungò fino alla sveglia sul comodino.

Socchiuse appena le palpebre e lesse l’orario:

erano le 12.

 

Toc toc TOC!

 

Ma chi poteva essere, santa Morgana!!??

 

 

 

 

Niente.

 

Decise di riprovare un’ultima volta.

 Bussò.

 

Silenzio.

 

Magari era andata a farsi una passeggiata.

Sarebbe passato più tardi.

 

Cominciò a scendere le scale..

 

Peccato voleva parlarle, vedere come stava.

 

Era appena arrivato al pianerottolo quando sentì un gran frastuono e la serratura di una porta che scattava.

 

 

 

Maledizione alla sua sbadataggine!

Come poteva inciampare su tutto ciò che le capitava davanti!

Soprattutto nei momenti meno opportuni poi!

Aprì la porta e si affacciò.

Non c’era nessuno.

Guardò verso le scale. Magari, chiunque fosse, aveva appena iniziato a scendere le scale.

 

Una testa sbucava dalla tromba delle scale.

 

Chi poteva essere?!?

Che domanda stupida!

Ma naturalmente la fonte di tutti i suoi turbamenti!

Chi altri se no?

 

Lui risalì le scale.

“Ciao.”

“Ciao”rispose lei. “Scusa se non ti ho aperto subito, ma stavo ancora dormendo e poi non riuscivo a liberarmi dalle coperte e poi sono scivolata o inciampata, non lo so bene..-”

 Si interruppe. Lui le stava sorridendo.

 

Ma perché doveva sempre parlare così tanto!

Maledizione!

 

“Scusa se ti ho svegliata. Sono venuto a portarti la giacca e qualcosa da mangiare.”disse mostrandole la giacca e il sacchetto che aveva tra le mani.

“ Molly stava letteralmente impazzendo. Diceva che non avresti sicuramente mangiato niente e-”

“..e io invece ho bisogno di mangiare perché ho bisogno di recuperare le forze, eccetera eccetera.” Continuò lei per lui. 

Lui sorrise, un sorriso stiracchiato.

Era teso, era evidente.

“Si, la conosco la cantilena.”

“Ha ragione.” Sentenziò lui. La voce decisa.

 

Silenzio.

 

Invitalo ad entrare. Non è detto che lo rivedrai prima che parta.

Hai un sacco di cose da chiedergli.

 

“Vabbè, allora io vado.”

 

No! Aspetta!

Ehi, bella! Così non ti può mica sentire!

 

“No aspetta!”

Si fermò all’istante.

Al suono di quelle parole il suo cuore perse un battito.

 

‘Bè, in fondo eri venuto per parlarle. Volevi scamparla vero lupastro?

Mi dispiace ma non ti è andata bene..’

 

Si voltò, ma prima si affrettò a camuffare la strana espressione che, ne era certo, gli era comparsa sul viso.

 

Ecco. Che le raccontava adesso?

Bella domanda!

 

Lei non era più a suo agio di lui in quella situazione.

Era nervosa e sembrava indecisa sul da farsi.

Forse non sapeva se fargli una domanda o no..

Era piuttosto imbarazzata.

 

  

Che gli dico? Che gli dico?

CHE GLI DICO!??!

‘Ehi, bella Remus! Ti va di andare a fare una passeggiata così magari mi spieghi perché mai hai deciso di farmi diventare pazza?’

No, così non va bene.

 

 

“Ti va se andiamo a prenderci qualcosa?”

 

Ma sì, quella non era niente male.

 

Lui sembrò rifletterci un secondo.

Ebbe la fugace impressione che un velo di tristezza avesse oscurato il suo volto per un secondo, prima di essere sostituito con un sorriso gentile.

 “Si, perché no.”

 

“Oh, bè.. allora devi avere un secondo di pazienza. Mi vado a mettere qualcosa.

Vuoi entrare?”aggiunse guardandolo indecisa.

 

Si. Si. Si. Si! Si!!

Dai accetta, ti prego.

Incrocia le dita, Tonks!...

 

“No, grazie. Penso che aspetterò di sotto..” le sorrise gentilmente.

“Oh, ok. Allora due minuti e scendo.” E rientrò in casa.

 

 

 

 

‘Fregato Moony! Ora che le racconti?’

Non lo so. Vorrà un sacco di spiegazioni, e ha ragione.

 

In effetti non sapeva proprio cosa dirle. Era per questo che non aveva accettato di aspettare a casa sua mentre lei si preparava..

‘Solo per questo? O anche perché non avresti resistito sapendo che mentre eri seduto sul divano lei si sarebbe cambiata e magari si sarebbe anche fatta una doccia?’

Stà zitto, cane rognoso!

‘Oh Oh Oh! Toccato un punto dolente, eh?’

Smettila! Lasciami in pace!

‘Non credo che lo farò. Tu stai deliberatamente facendo soffrire la mia cuginetta.’

Io lo faccio per il suo bene!

‘Stai cercando di convincere me oppure te stesso?’

 

Si prese la testa tra le mani. Si era seduto sugli ultimi gradini della scala davanti alla porta.

Si alzò  ed appoggiò la testa al vetro del portone.

 

 

 

 

Che si metteva?

CHE SI METTEVA?!?

 Qualcosa di carino… ma che cosa?! La maggior parte delle sue cose erano alla Tana visto che da quando era uscita dal S.Mungo viveva lì.

Doveva trovare qualcosa!

 

Aprì le ante dell’armadio e cominciò a tirare fuori le poche cose che erano rimaste..

 

Poi la vide! La busta dell’ultima volta che era andata a fare shopping poco prima dell’attacco al Ministero!

Forse c’era qualcosa che sarebbe andato bene!..

Dentro c’erano un gilet di jeans, un paio di pantaloni neri a sigaretta e una camicetta di seta con le mezze maniche a sbuffo.

Che fortuna!

Forse per una volta qualcosa le sarebbe andata per il verso giusto!..

 

 

 

eccoci qui!

prima di tutto voglio dedicarmi ai ringraziamenti:

roby the best_ grazie per il commento che mi lasci puntualmente ad ogni capitolo! è un piacere sapere che segui la storia e ti stai appassionando. cmq non devi odiare Remi...per favore! è l'ultima cosa che voglio!!! :-(      anche se devo convenire con te che a volte è un po' antipatico...ma ha un cuore d'oro! ti ringrazio ancora e continua a recensire mi raccomando!

mary0094_ grazie anche a te per la recensione!! :-) eh si! al nostro lupacchiotto gliele si perdonano tutte!! secondo me chiamare Tonks con il nome di battesimo è una cosa che può fare solo e soltanto lui.. aspetto altre recensioni!! grazie

Aires_fly _ si, secondo me Sirius è l'unico che riesce, a volte, a far andare in fumo il Self-control di Rem!! spesso mi immagino tutte le malandrinate che gli poteva combinare Sirius e non riesco a riderne! XD  cmq grazie per la recensione!!! e continua così!

forza_roma _ grazie per i complimenti! mi ha fatto piacere sapere che ti è piaciuta...spero che continuerai a seguirla! ci saranno svolgimenti nei prox capitoli..

un grazie a tutti coloro che hanno anche solo letto la storia o che si riservano di scrivere a storia conclusa!! ribadisco puntualmente il mio invito a recensire in tanti...mi fa davvero piacere ricevere dei commenti siano essi positivi o negativi... grazie, graziella e grazie a tutti!!!    ;-)

...cosa combinerà quel lupastro? non sarò io a dirvelo!!! lo scoprirete nei prossimi capitoli, quindi, se la storia vi ha appassionato un po', dovrete rassegnarvi a sopportare la mia pazzia ancora per qualche tempo!! XD

baci e alla prossima!

P.S. d'ora in poi cercherò di aggiornare con regolarità..

 

 

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Capitolo 11
*** X ***


 

salve a tutti!!!  sono contenta che la storia vi stia piacendo! non sapete che felicità mi provocano le vostre recensioni!! grazie! grazie!  a proposito vi porgo i più sentiti ringraziamenti da parte di Padfoot che ha apprezzato molto la vostra approvazione nei confronti dei suoi interventi..XD

oggi voglio essere breve, quindi vi lascio e

buona lettura!

 

   

 

Non riusciva a trovare delle risposte soddisfacenti alle domande che la ragazza avrebbe, giustamente, potuto fargli..

Decise che avrebbe risposto quello che gli fosse venuto sul momento.

Si. Era la cosa migliore da fare.

Sentì qualcuno scendere le scale.

Si voltò.

 

Rimase incantato per un momento..

Era davvero bella!

Gli sembrava di essere ad un appuntamento.

Quando la vide fu invaso da un’ emozione che somigliava molto alla felicità ma anche la tristezza.

Era malinconia. Voleva rivivere i bei giorni di scherzi e di divertimento che aveva vissuto con lei l’anno passato in Grimmauld Place… quando ancora poteva scherzare e parlare con lei tranquillamente…

Quando ridevano perché lei si era fatta i baffi con la cioccolata o perché Sirius aveva deciso di combinarne qualcuna delle sue..

Si dimenticò che avrebbe dovuto dirle addio.

 

 

 

“ Dove vorresti andare?” le chiese chiudendo la porta alle sue spalle.

“Che ne dici di prenderci un gelato?”

“ Fantastico! Non ne mangio da un secolo.” Rispose lui.

“Ottimo!” Lei sorrise di quel suo sorriso bellissimo.

Adorava vedere il suo viso illuminato dalla felicità.

“Qui dietro c’è un bar che lo fa davvero buono. Andiamo?”aggiunse lei.

Passarono il pomeriggio passeggiando e parlando del più o del meno come non facevano ormai da molto tempo.

Entrambi stavano ben attenti a non sfiorare l’argomento che sapevano bene avrebbe rovinato l’armonia di quella bellissima giornata.

 

 

 

Cosa chiedere di più del suo sorriso, del profumo dei suoi bellissimi capelli? Della sua adorabile goffaggine?

Della sua risata..

Quella giornata era stata davvero fantastica!

Lei era fantastica!

 Ormai il sole stava tramontando.

Non si era nemmeno accorto del tempo che era passato velocemente.

Anche troppo velocemente.

 

Erano seduti su di una panchina in Hide Park davanti alla Serpentina. Un cigno e diverse papere scivolavano sulla superficie liscia del lago artificiale davanti ai loro occhi.

Guardò in tralice alla sua sinistra.

Lei stava osservando, persa nei suoi pensieri, l’orizzonte dove il Sole sembrava non voler lasciare il posto alla sua regina, la Luna, che già cominciava ad intravedersi nel cielo.

 

“Ti riaccompagno a casa.”

“Grazie” gli sorrise.

 

 

 

Aprì la porta e la lasciò aperta dietro di se di proposito, così lui sarebbe entrato.

Era arrivato il momento di parlare seriamente.

Doveva sapere.

Ci aveva riflettuto tutto il giorno ed era certa che era la cosa migliore da fare.

Se non gliel’avesse chiesto lei non avrebbe mai preso quell’argomento. Ne era sicura.

 

 

 

 

lo so...lo so... è un minicapitolo, vero? lo so che non era proprio quello che vi aspettavate..ma che ci posso fare! la storia mi è venuta fuori così, e non potevo togliere questo pezzo, anche se è solo un capitolo di passaggio...mi sembravano così carini! posso solo promettervi che posterò il prossimo capitolo al più presto, il tempo di dargli un'occhiata, correggere e, in caso, cambiare qualcosa, ok?  a parte questo...

aires_fly: grazie, grazie grazie!!! non ti preoccupare visto che hai lasciato il commento sei ultra perdonata! adoro i commenti lunghi!!(faccina da "pimpa felice") sono contenta che apprezzi la piccolissimissimissima vena di pazzia di Tonks...è che mi ci rispecchio troppo!baci

JPIloveyou: grazissime, non so che dire, sono commossa! sniff!non disperare quello di farli mettere assieme è anche il mio scopo!  mio e di paddy, naturalmente!  ;-) grazie ancora per i complimenti!

roby the best:  scusa scusa scusa!!! grazie x avermi perdonata! troppo buona!!  cito:"ma quando fanno pace quei due?ç_ç"  rispondo: non ti è dato saperlo, mi disp..così mi assicuro, forse, che continuerai a leggerla...BUAHAHAHAH!!(risata diabolica)  no, scherzo, ti assicuro di avere più piacere se continui a leggerla xke ti piace..Grazissime anche a te per la tua puntuale recensione! bacio

T_tonks: ti ringrazio profondamente! sono felice che t piaccia...spero continuerai a seguirla! cmq non ti preoccupare aspetterò l'aggiornamento! grazie ancora..

Mary0094: vero che sono carini gli interventi di sir? per fortuna che c'è lui!!mi disp ma per sapere cosa succederà davvero dovrai aspettare il prossimo capitolo..mi lascerai comq un commentino, vero?(occhioni da cucciolo plus labbruccio tremolante)..

grazie anche a tutti quelli che hanno solo letto...sarò ripetitiva, ma rinnovo cmq l'invito a farvi sentire perchè mi fa davvero piacere leggere le vostre considerazioni...

baci e alla prossima

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Capitolo 12
*** XI ***


 

 

 

 

eccomi!!!!!!

chiedo nuovamente scusa per il ritardo..purtroppo non riesco a stabilire un giorno preciso. non è nella mia indole...

cmq ringrazio  aires_fly, roby the west, mary0094, angiechan92 che hanno recensito e tutti coloro che hanno solamente letto finora....sappiate che ricevere recensioni è una cosa molto positiva per la mia autostima. quindi più recensite meglio è! grazie anche ai 7 che hanno aggiunto questa storia ai preferiti...sono molto lusingata!  ho ancora i lucciconi agli occhi!!!!

allora adesso vi lascio...

per tutte quelle che avranno ancora voglia di leggere: ci vediamo a fondo pagina!!!

 

buona lettura!

 

 

 

 

 

 

Aprì la porta e la lasciò aperta dietro di se di proposito, così lui sarebbe entrato.

Era arrivato il momento di parlare seriamente.

Doveva sapere.

Ci aveva riflettuto tutto il giorno ed era certa che era la cosa migliore da fare.

Se non gliel’avesse chiesto lei, non avrebbe mai preso quell’argomento. Ne era sicura.

 

Si diresse nel salottino. Non accese la luce, la Luna illuminava sufficientemente la stanza con la sua luce bianca.

Si avvicinò alla finestra.

Sentì i passi di lui fermarsi.

Si girò.

Lui era  immobile dietro il divano, le mani appoggiate sulla spalliera, la testa reclinata verso il basso.

Sembrava essersi arreso all’inevitabilità di ciò che stava per accadere e aspettava in silenzio.

 

 

Fece un respiro profondo prima di cominciare a parlare.

 

“Perché ti comporti così?

E’ per la morte di Sirius? E’ perché mi consideri colpevole per la sua morte?”

Lui alzò lo sguardo a quelle ultime parole.

Un’espressione di puro sbigottimento stampata sul volto.

 

“Come puoi pensare che io ti creda colpevole della sua morte!?

Che colpa ne hai tu? L’unica che pagherà per questo è Bellatrix." pronunciò quel nome con un ringhio.

"La colpa è solo sua!” sembrava sbalordito e disgustato allo stesso tempo.

 

“Ma allora perché fai così? Perché non ti sei fatto più vedere?”

 

Lui aveva riabbassato lo sguardo.

“Io…”

“Tu cosa?” La rabbia e la frustrazione che aveva provato in quei giorni stavano montando in lei.

Le sentiva, più forti di un fiume in piena, farsi largo dentro di lei.

“Perché non mi sei venuto a trovare nemmeno una volta in ospedale?

Tutti sono venuti, Remus. Tutti tranne te!”

Lui aveva alzato lo sguardo. I suoi occhi ambrati la imploravano di non continuare.

Ma a lei non importava. Voleva fargli capire come si era sentita tutti quei mesi.

 

“Perché l’unica persona di cui avevo bisogno, non mi considera degna della sua presenza?

Perché da quella stramaledettissima sera non ti sei fatto più vedere? Non mi parli più. Perché non scherzi più con me, Remus, e mi rivolgi appena la parola da quel bacio?”

 

 Lui la guardava, ma non sembrava intenzionato a rispondere a nessuna delle sue numerose domande.

 

 

 

“Cosa ha significato quel bacio per te?”

La domanda le uscì di colpo dalle labbra.

 

Silenzio.

 

Non la guardava più.

 

Rispondi. Dimmi una qualunque cosa, perché se no io non so più che pensare.

Se non rispondi molto probabilmente tu…

 

 

Silenzio.

 

Una morsa le strinse dolorosamente lo stomaco.

Aveva capito.

Ecco perché non le rivolgeva più la parola..

 

Si voltò a dargli le spalle.

Fuori dalla finestra aveva cominciato a piovere.

 

“ Remus.”

Attese per il tempo necessario affinché lui alzasse lo sguardo.

 

“T-tu mi ami?”

 

Chiuse gli occhi che già cominciavano a bruciarle. Strinse i pugni fino a sentire le unghie che perforavano la pelle.

 

“Mi dispiace.”

La sua voce era roca.

 

Sentì le lacrime rigarle il viso.

 

Se si fosse girata e avesse guardato negli occhi dell’uomo, prima che questo scomparisse dietro la porta, avrebbe visto quanto dolore gli procurasse dirle quella bugia…

 

 

*******

 

 

 

 

 

 

 

bene........

se avete deciso di farmi del male...uccidermi, torturarmi lentamente e dolorosamente....aspettate solo una attimo!!!!!vi prego!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ho un sacco di idee per nuove storielle per la testa...e ci sono ancora molte cose che devo fare nella vita prima di poter morire...e poi, se mi uccideste, chi lo scriverebbe il seguito di questa storia? come dicevo l'altra volta solo io so, più o meno come andrà a finire...

 

so che, forse, non era ciò che vi aspettavate, ma non ci posso fare niente...purtroppo mi è venuta in mente così! non è colpa mia....

non vi ho potuto nemmeno dire niente prima...vi avrei raccontato tutto...non potevo, capite?

quindi se c'è ancora qualcuno deciso a seguire il resto di questa storia... mi lasci una recensione, per favore!!!

so che nel regolamento è vietato, ma, se ne sentite proprio la necessità, vi autorizzo a scrivermi anche un fiume di parolacce, ok?

ora che vi ho rotto abbastanza...

 

al prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** XII ***


 

ehilà! eccomi qui, ritornata dopo un decennio. mi dispiace per il ritardo, ma non sempre l'ispirazione mi viene in aiuto.

però sono tornata e quindi sottopongo alla vostra attenzione un altro capitolo.

qui si parlerà più che altro dei pensieri di Remus.

devo inoltre avvertirvi che d'ora in poi inizia una parte della storia in cui saranno presenti diversi flashback.

ok, buona lettura, allora.

ci si vede a fondo pagina..

 

 

*******

 

 

 

‘Tu mi ami?’

 

 

Si sedette sulla riva dell’enorme lago. Le luci di Hogwarts si riflettevano sulla sua superficie liscia e scura.

Chiuse gli occhi.

 

‘Tu mi ami?’

 

 

 

Sirius era seduto in cucina davanti a lui, che leggeva il Profeta.

Si rigirava la tazza tra le mani in maniera meditabonda.

 

“Moony,… ti prego, prenditi cura di lei.”

 

“Di chi?” aveva abbassato il giornale. Il tono dell’amico gli era parso preoccupato.

“Di Nimphadora..Lo farei io,ma non posso partecipare alle missioni. Sai bene che di te mi fido forse più di me stesso.”

Lo guardava implorante.

Non riuscì a fare più di un cenno di assenso con il capo.

Ma a Sirius sembrò bastare perché gli fece un gran sorriso e tornò a bere il suo tè.

 

 

Avrebbe voluto dirgli che lui già faceva più che attenzione a lei quando combatteva.

A volte pensava più all’ incolumità di lei che alla sua..

 

 

“Moony?”

La sua voce lo ridestò dai suoi pensieri.

“Lo sai che quelle rare volte che sto per fare una sciocchezza o uno scherzo a qualcuno..” si interruppe.

Un sopracciglio di Remus si era alzato in un’espressione che faceva intendere chiaramente che aveva trovato le ultime parole dell’amico molto poco veritiere.

“E va bene! Hai ragione! Forse non proprio rare..-”

Su anche l’altro sopracciglio.

“Va bene: piuttosto ricorrenti” aggiunse non riuscendo trattenere una risata..

Per un momento si lasciarono trascinare da quelle risate che ricordavano i tempi passati.

 

Poi Sirius riprese:

“Stavo dicendo che la voce della mia coscienza, quella che mi vorrebbe spingere a ragionare prima che compia il misfatto, è la tua.”

 

Lo disse con una semplicità sconcertante, forse non capiva che sensazione quelle poche parole avevano suscitato nel cuore dell’amico.

Rimasero in silenzio.

 

Per lui era lo stesso.. avrebbe tanto voluto dirgli che, invece, quella voce e quella risata, che risuonavano nella sua testa ogni volta che desiderava fare qualcosa di off-limits e che mettevano a dura prova il suo autocontrollo erano proprio le sue.

Ma purtroppo non aveva potuto dirgli nemmeno quella delle innumerevoli cose che avrebbe voluto sapesse.

 

 

 

Gli occhi gli bruciavano.

Chiuse le palpebre inclinando la testa all’indietro per scacciare via le lacrime.

Li riaprì.

 

“Tu mi ami?”

 

Ecco quello che stava facendo.

Stava proteggendo Ninphadora. La stava proteggendo da una vita infelice e pericolosa.

La stava proteggendo da sé stesso.

 

Anche se questo significava fare soffrire sia lei che se stesso, sarebbe stato un bene per lei.

E questo bastava.

 

 

*******

 

 

eccomi di nuovo!

un grazie enorme a chiunque abbia commentato o semplicemente letto lo scorso capitolo.

vedere e leggere le vostre parole mi fa sempre felice! significa che la mia storia vi sta piacendo e questo mi lusinga molto.

volevo solo chiedervi di risparmiare Remus ancora per un po'. da quanto ho letto mi sembra di capire che qualcuno di voi stia seriamente prendendo in considerazione l'idea di ucciderlo. beh, sapete è uno dei due personaggi principali della storia...mi serve, capite?

cmq vi prego di recensire in molti. sto partendo per le vacanze e starò via per un po', al mio ritorno mi piacerebbe trovare qualche commentino (sia esso positivo o negativo).      ;-)

vi comunico che, se vi interessasse,  per l'occasione pubblico anche un'altra storia. è una one shot e si intitola "3...2...1...sorpresa" riguarderà, come al solito, la mia coppia di piccioncini!  XD

beh, ci aggiorniamo quando torno.

un bacio a tutti

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Capitolo 14
*** XIII ***


 

tadadadan! sono tornata!!!!vi sono mancata?? voi si..davvero! mi dispiace per questi lunghi secoli di assenza ma, purtroppo, mi trovo costretta a dipendere dai capricci del mio computer e , tra l'altro, auesto maledettissiomo quinto anno non mi lascia un momento di tregua! cmq almeno nn ho lasciato perdere la storia, che ho continuato a scrivere nei pochi istanti di meritato relax!

tutto questo per dirvi che, finalmente, ricomincio a pubblicare, anche se mi ritrovo molto indietro sulla mia tabella di marcia...bene! iniziamo!

buona lettura a todos!!!

 

Si alzò presto quella mattina.

Si fece una doccia bella fredda.

Erano in pieno agosto, gli ultimi giorni caldi prima che l’autunno portasse con se il freddo e la pioggia.

 

Quel giorno doveva andare a fare una visita di controllo per vedere se era tutto apposto.

Pensò che il fatto che i suoi capelli avevano assunto il grigio topo come colore permanente potesse sembrare un passo avanti. In fondo sapeva a cosa era dovuto quello strano colore..  

 

Comunque, in caso affermativo, sarebbe potuta tornare al suo amato, amatissimo lavoro, finalmente.

Lei non era una che sapeva stare molto a lungo con le mani in mano.

 

Per l’occasione Molly l’aveva invitata a dormire alla Tana così sarebbero andate insieme al S. Mungo. Voleva accompagnarla a tutti i costi.

Tonks le voleva bene un sacco!

Quella donna si occupava di lei quasi come di una figlia, ma sapeva anche dimostrarsi un’ ottima amica quando si trattava di parlare di certi argomenti e di dare consigli.

Era per questo che le aveva raccontato tutto.

 

Non riusciva più a tenere quel peso in silenzio o a trovare delle scuse (che di solito non avevano l’effetto desiderato) per giustificare il suo stato d’animo o il suo colore di capelli..

Così qualche pomeriggio prima aveva bussato alla porta di casa Weasley e davanti a un buon tè aveva raccontato tutto a Molly, che non appena aveva messo un piede nella sua cucina e l’aveva guardata, aveva fatto sloggiare Ron e Ginny, gli unici figli che le erano rimasti in casa, mandandoli da qualche parte.

 

Chiuse la porta della camera di Charlie e cominciò a scendere i gradini lentamente.

Era arrivata all’ultimo pianerottolo prima della cucina quando udì una voce..

 

La Sua voce!!

 

Che ci faceva lui lì!?

 

Però che bella voce.. roca e sensuale..

 

Si diede mentalmente uno scappellotto sulla testa .

Ma che vado pensando!?

Si nascose bene e cominciò a origliare.

 

“…ripartirò non appena uscito da qui.”

 

“Ritorni alla missione? Ma perché? In fondo.-”

 

“ Si sta dimostrando davvero utile per l’Ordine, e sono l’unico che può farlo.

Sono passato solo per salutare prima di partire. Siete sempre così gentili con me.”

 

“ Sai di essere sempre il benvenuto, qui.”l’abbracciò forte.

 

“Grazie. Porga i miei saluti a tutti. E..” sentì la sua voce tremare appena per l’incertezza  “Anche a Tonks, se la vede. Purtroppo non l’ho potuta salutare.”

 

“Certo, caro. Non ti preoccupare.”

 

Li vide dirigersi alla porta. Poco dopo sentì chiudere la porta.

 

Se ne era andato. Di nuovo.

 

 

 

Aspettò qualche minuto e poi scese gli ultimi gradini.

 

“Buongiorno.”

Vide Molly, che le dava le spalle mentre preparava la colazione, sussultare al suono della sua voce.

Sicuramente stava pensando se dirle o no di Remus, o qualcosa del genere.. ma si riprese subito.

 

“Buongiorno Tonks, cara. Dormito bene?”

“Meravigliosamente, come sempre del resto.”

“Bene. Cosa preferisci per colazione?”

“Frittelle, grazie.”

 

Molly le sorrise e si apprestò subito a prepararle.

 

Tonks la osservava. Le dava le spalle.

A un certo punto la vide bloccarsi e inspirare profondamente.

Poi parlò.

 

“E’ venuto Remus poco prima che scendessi..” La sua voce era calma, ma lo disse un po’ troppo velocemente.

Lei rimase in silenzio aspettando che continuasse.

 

“ Sarebbe partito stamattina. Mi ha chiesto di salutarti.”

 

Le mise davanti il piatto con le frittelle.

Tonks dal canto suo prese lo sciroppo d’acero e lo versò abbondante fino a sommergere completamente le frittelle.

Aveva bisogno di affogare il suo dolore in un mare di dolcezza in quel momento.

Di solito, come aveva fatto nel suo appartamento fino al giorno prima, si metteva sul divano davanti la TV a vedere qualche film sdolcinato e romantico, affogandosi in pop-corn dolci e in vaschette di gelato al cioccolato.

 

   *******

 

Il medimago le aprì la porta dell’ufficio.

“Grazie.”

“Arrivederla, signorina.”

La signora Weasley era lì, davanti alla porta, che l’aspettava.

“Com’è andata?” le chiese agitata.

“ Tutto apposto. A parte qualche piccolo problema con le trasformazioni, sto benissimo e posso tornare al lavoro!”

“Benissimo! Tutto apposto, allora!” era rincuorata.

“Scusa un attimo, devo andare a firmare là, dove c’è quell’infermiera.”

“Certo, certo cara.”

 

Si avvicinò al tavolo dietro il quale era seduta un’ infermiera, che , stranamente, le sorrise. Sembrava conoscerla.

“Buongiorno, dovrei firmare qualcosa.”

“ E’ Nimphadora Tonks ed è venuta a fare la visita di controllo, giusto?” le chiese gentilmente, controllando un elenco.

“Si, grazie.”

“Bene,” disse prendendo un documento azzurrino e porgendoglielo. “Deve firmare qui, qui e qui.” Aggiunse indicandole gli spazi appositi.

“ Ok”

 

“Come è andata la visita?” si informò gentilmente.

“ Bene, grazie.”

“ E suo marito, come sta?”

“ M-Mio cosa?”

“ Oh, mi scusi, forse è solo il suo ragazzo.”

“Chi?”

La voce della ragazza cominciò a farsi incerta mentre parlava.

“Beh, ecco… l’uomo che veniva ogni notte, mentre era in coma..”

“ Non so..”

 

Ma che sta dicendo, questa??

 

“Guardi, forse riconosce la firma..” disse lei prendendo un registro e cominciando a sfogliarlo.

“Ecco guardi.”

 

Abbassò lo sguardo verso il punto indicatole.

I suoi occhi sgranarono e il cuore perse un battito..

 

Oh, porca..!!.

 

Remus John Lupin

 

allora, lo so che è un po' misero come ritorno ma, purtroppo, oggi quando ho finalmente riaperto questa storia mi sono accorta che vi avevo lasciate in questa parte, in questa fase... per superare la quale, credetemi, ci vuole un po' di pazienza...cmq anzi in questo capitolo c'è una svolta, vedrete che pian piano riprenderanno un po' la ragione, entrambi!

cmq spero che, nonostante tutto, recensirete numerosi...a proposito ne approfitto per ringraziare tutti coloro che mi hanno aggiunto ai preferiti, e  che hanno recensito, o semplicemente letto, la storia..

inoltre(lo faccio qua  solo perché, altrimenti, dovrei aspettare la prossima) vorrei rivolgere un profondo ringraziamento a coloro che hanno letto la mia one-shot e , soprattutto, a coloro che mi hanno lasciato un commentino...   XD

grazie per avermi incoraggiato spero che ne arriveranno presto altre!

  

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Capitolo 15
*** XIV ***


 

ciao, sono ancora io.. siccome non mi sembrava giusto staccare queste due parti, ho deciso, dopo una lunga ed estenuante meditazione  (  :P), di pubblicare anche questa letterina che la nostra tonks,  scrive al suo dolce(e alquanto scemino) lupacchiotto alla luce delle scoperte dello scorso capitolo... mi dispiace dovervi avvertire che in qualche punto non è venuto come me l'ero immaginato, infatti, pensavo di eliminarlo..(da qui, ecco spiegato il motivo della "lunga meditazione"  ) cmq alla fine ho deciso di proporvelo: Buona lettura!!!

*******

 

Caro Remus,

come stai? Lo sai come stò io?

Male. Ecco come sto: male. E non c’entra niente la battaglia al Ministero, anche se continuo a ripeterlo a chiunque mi chieda perché sono così triste o perché i miei capelli sono di questo colore. Ma io e te sappiamo benissimo che non è per questo che sono ridotta in queste condizioni.

Ti scrivo perché volevo farti sapere che sei un emerito idiota. E lo sai perché sei un idiota? No? Prova un attimo a immaginarlo.

Perché mi hai perso. Ed è inutile che continui a ripeterti che tu non mi ami o che la mia sia solo una cotta passeggera. Primo perché potrò avere pure il diritto di sapere da me se questo è amore vero o no! Secondo perché, a dispetto di quello che continui a ripeterti, in realtà tu mi ami e io lo so, perché lo sento.

A proposito lo sai cosa ho scoperto due settimane fa? Che tu venivi ogni notte in ospedale mentre ero in coma e i—

 

Nimphadora Tonks smise improvvisamente di scrivere.

Mentre stava scrivendo, un ricordo le era affiorato in mente, una sensazione strana..

 

Una mano un po’ ruvida stringeva delicatamente la sua.

Poi, la stessa mano scendeva sfiorando dolcemente la sua guancia.

Due labbra posavano un piccolo bacio tremante sulla sua fronte..

 

Eri tu!

Perché non me lo hai detto?

Stupido! Ecco cosa sei!

Non capisco perché non vuoi ammettere di amarmi. Stupido!

Maledetto stupido!! Eppure.. eppure ti amo.              

Ma io non mi arrendo.

Riuscirò a farti cambiare idea, Remus J. Lupin.

Tu alla fine sarai mio.

 

Tua per sempre,

 

Tonks

 

 

Posò la piuma con cui stava scrivendo.

Si alzò, prese la lettera in mano e, rileggendola, si avvicinò al camino acceso.

La gettò tra le fiamme e la guardò incenerirsi nel giro di pochi secondi.

Si avvicinò alla finestra.

 

“Alla fine sarai mio.”mormorò.

 

Mentre pronunciava quelle parole Colei a cui era rivolta quella sfida si specchiava spavalda nei suoi grandi occhi neri.

Nessuna delle due avrebbe rinunciato a lui senza combattere.

 

 

*******

beh?che avete da dirmi in proposito?

io sto per partire per la svizzera dove vado in vacanza con una mia amica a passare il Natale...tornerò tra una settimana e mi piacerebbe trovare un bellissimo regalo di Natale: un bel po' di recensionucce per la vostra adorabile (seeee! _ ??!?? ehi Sir stai zitto!) dicevo "Adorabile" Etain...

cmq vi auguro un BUON NATALE!!!!!

auguri!

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Capitolo 16
*** XV ***


 

 

 

ok, eccomi qui! allora, poiché sono molto indietro sulla tabella di marcia devo aggiornare nonostante volessi aspettare ancora un po' per vedere se recensiva qualcun altro, ma io so che sicuramente molte di voi non avranno nemmeno potuto vedere il computer in questi giorni come, d'altronde, è successo anche alla sottoscritta...

passando a oggi ci saranno ben DUE aggiornamenti...due punti di vista di uno stesso giorno, di una stessa data. indovinate di chi saranno questi ricordi?ma certo: di remie e di dora!!! qui si parlerà di un altra festa...una festa che non è neanche lontanamente completamente e romanticamente magica quanto il Natale...ma magica a suo modo: Halloween!...mi dispiace ma la storia deve fare il suo corso....

più di questo non posso dirvi, ma ci vediamo a fondo pagina...

 

 

 

 

 

 

Si sedette su una roccia fissando la foresta sconfinata davanti a se. Il sole stava tramontando e donava una sfumatura rossastra al cielo sgombro di nuvole, una cosa molto inusuale dato che stava ormai finendo Ottobre.

Odiava quel periodo dell’anno. Quella data, quello che era successo, aveva segnato per sempre il corso della sua vita e le sue stesse decisioni.

Reclinò la testa e chiuse gli occhi.

 

 

Vagava sotto la pioggia.

Il suono dei fuochi d’artificio in lontananza. La gente lo urtava, esultava, lo invitava a gioire.

Lui continuava a camminare senza nemmeno voltarsi al suono del suo nome, incurante di ciò che accadeva attorno a lui.

 

Niente aveva più senso…

Maledetto! Maledetto quel giorno!

Quel giorno aveva cambiato tutto..

Tutte le persone a lui care…le uniche persone che l’avevano accettato, che l’avevano voluto bene nonostante la sua condizione…

Tutti festeggiavano.

Il Terrore era finito.

Ma lui cosa aveva da festeggiare?

Il tradimento del suo migliore amico??

La morte di Lily e James, forse?

E quella di Peter?

 

Cosa avrebbe fatto senza di loro?!!?

Perché?

Perché lui non era morto?

Perché era ancora vivo?!!?

 

***

 

Si trovava nel salotto di Grimmauld Place davanti il camino.

Era il 31 ottobre.

Un giorno triste…

Era seduto in poltrona, un libro aperto sulle ginocchia.

Sirius, seduto accanto a lui, guardava lo scoppiettare del fuoco nel camino.

 

“Oggi a casa Weasley festeggeranno Halloween.”

 

Sarebbe potuta sembrare una semplice affermazione, ma uno che lo conosceva bene, come lui, poteva facilmente individuare nella sua voce un tono di disapprovazione e di disgusto per tutto ciò.

 

“Sirius, non puoi aspettarti che il mondo sia in lutto, oggi.”

 

Non rispose, continuando a fissare il fuoco.

Era nervoso…o meglio, arrabbiato.

 

“Ah, si?E perché non vai a festeggiare anche tu?!”

Si alzò di scatto e gli diede le spalle.

 

Sentì le sue mani chiudere il libro con tonfo sordo.

“Sirius..” sentì le sue labbra schiudersi per pronunciare quella parola, ma non riconobbe la sua voce… era fredda…

 

“No, davvero…Perché non vai da loro, aprite uno spumante, cantate, ballate,e magari sparate pure qualche botto?!!?..”

Potè quasi riprovare le sue sensazioni quando, quindici anni prima, la gente festeggiava la scomparsa del Signore Oscuro e dei suoi migliori amici.. “..Magari l--”

 

“Come ti permetti!? Non dire mai più una cosa del genere Sirius Black!!”era furioso, voleva quasi…

“ Hai idea di ciò che ho passato da quello stramaledetto Halloween? Pensi di essere il solo a soffrire al solo ricordo di quella notte?!”

 

Sirius si era girato e lo guardava a bocca aperta, in volto una strana espressione: di dolore, forse?

Ma non gli interessava, voleva tirare fuori tutta la sua rabbia…

 

“Magari pensi pure che io sia andato a festeggiare quel giorno…hai la minima idea di come mi sentivo? Ero rimasto vivo, sì, ma solo…completamente solo. Avevo perso tutto: Lily e James erano stati assassinati, Peter, che credevo mio amico, era morto, tu!… tu, il mio migliore amico, un traditore!

Sì, hai ragione, effettivamente avevo fin troppo da festeggiare!!!”

“Remus…”la sua voce era bassa, come la sua testa.

Quando sollevò lo sguardo lo fissò negli occhi. Erano lucidi.

“Mi dispiace, scusa…non avrei dovuto.”

 

Respirò a fondo, ansimava come dopo una lunga corsa.

“Scusami tu, vecchio mio. Mi sono lasciato trasportare dalla rabbia” gli diede una pacca sulla spalla e si risiedette.

“…l’unica cosa che mi aiuta a sopportare un po’ il dolore di quella perdita è il fatto che ora so che il mio amico, che avevo ritenuto un vile e sporco traditore e che avevo giurato di uccidere non appena ne avessi avuto l’occasione, è innocente, che è ancora con me e condivide i miei stessi sentimenti.”

“Grazie”disse.

 

Ci fu un minuto di silenzio.

 

“Comunque hai ragione. Noi siamo ancora qui, e, nonostante il dolore possa essere atroce, noi ricorderemo e onoreremo i giorni felici passati tutti insieme: non per compiangerli, ma per tenerne vivo il ricordo.” Lo guardava sorridendo.

Lo vide alzarsi e dirigersi  verso la porta.

 

Poco dopo tornò con una bottiglia e due bicchieri. Gliene porse uno, sollevò il calice e disse:

“A Lily e James, che hanno dato la vita, e a noi che ancora combattiamo per la libertà!”

 

 

*** 

 

Correva.

Correva…

L’odore dell’umidità e degli alberi riempiva i suoi sensi.

Correva.

Nessun ostacolo poteva fermarlo.

Era abituato a correre in quella foresta…

Si muoveva come un lupo nella notte…

 

Correva.

 

Perché?

Perché!?!?!

Perché anche lui?! Perché anche Sirius?!? L’ultimo.

Era condannato a vivere mentre tutti erano morti?

 

Arrivò in una radura.

Eccolo il suo posto preferito.

Da bambino adorava quel posto…la sua quiete, il bellissimo paesaggio che poteva ammirare da lì.

 

Lei…

Lei, che l’aveva condannato a quella solitudine.

Che lo guardava indifferente ai suoi sentimenti.

Lei, che lo costringeva a soffrire.

Lei, che allontanava tutti da lui… che aveva allontanato anche coloro a cui voleva più bene…

Che lo costringeva a vivere per torturarlo.

 

Lo guardava avvolta nel suo manto scuro puntellato di stelle. Poteva quasi intravedere un sorrisetto compiaciuto sul suo volto semiscoperto bianco e luminoso.

La odiava.

Era tutta colpa sua…

 

Maledetta Luna.

 

 

 

 

 

 

 

 questo era il primo chappy!

spero vi sia piaciuto...lo so è un po' triste x l'atmosfera natalizia in cui ci troviamo. ma di questo devo rimproverare in primis il mio computer che è uno stupido maledetto, ma anche me stessa medesima! perché è tutta colpa mia che sono in ritardissimo con la tabella di marcia!

uffi, avrei tanto voluto poter pubblicare i capitoli dedicati al Natale e all'Anno nuovo in questi giorni...ç_ç

cmq non c abbattiamo! li leggeremo nei prossimi  mesi quando avremo nostalgia di questi giorni fantastici....eh?

per il resto e soprattutto per i ringraziamenti ci vediamo tra una pagina!

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** XVI ***


 

 

 

 

 

ed eccomi qui di nuovo! questo chappy è uno dei miei preferiti della storia, ne vado veramente fiera, perché ci sono affezionata x il ricordo della sua ideazione.

spero che voi lo gradirete tanto!

immergiamoci ora nei ricordi un po' scuri, un po' tristi ma, per fortuna,  rischiarati subito dall'arcobaleno (il nostro lupacchiotto) e dal rimedio più dolce e magico che ci sia: la cioccolata (arricchita di un tocco molto particolare)

bene dopo aver parlato abbastanza, che sennò non mi sento appagata, vi lascio alla lettura.

a dopo....

 

*******

 

 

 

 

 

 

“allora? Chi vuole un po’ di torta alla zucca? Ron? Tieni caro…Harry!” “N-No signora Weasley, grazie, davvero…ma è già la quarta torta, e poi ho mangiato due fette di quella al cioccolato..davvero!era tutto davvero buonissimo.”

“Non fare il timido, harrycaro…e poi come puoi affermare che tutto è buono se non hai ancora assaggiato questa? Su, tieni.”

“Ehm, grazie signora Weasley.” “ hai visto che la volevi?”

 

Non potè fare a meno di sorridere di fronte a quella scenetta…Molly è davvero un portento, pensò.

Come riesce sempre a farti fare quello che non vuoi? Il suo deve essere un dono… in ogni caso sarà meglio allontanarsi. Molly in vista!

 

L’aveva ingozzata, fino all’infinito. Si sentiva pienissima. Per quanto dovesse essere buona, un altro morso di qualunque altra cosa l’avrebbe davvero fatta scoppiare. Spostandosi rasente il muro e nascondendosi, di tanto in tanto, dietro qualcuno, o una poltrona, riuscì ad impugnare sciarpa e mantello e a dirigersi verso la porta senza che nessuno, e soprattutto Molly, se ne accorgesse.

Uscì sull’ingresso. Si diresse subito, quasi meccanicamente verso la staccionata, dove le piaceva appoggiarsi e osservare la bellezza incantevole e strana di quel luogo che ormai, dopo Grimmauld place e Hogwarts considerava una terza casa.

 

Sentì un movimento alla sua destra, nei pressi della siepe…vide uno gnomo che borbottando qualcosa di incomprensibile cercava di entrare da una specie di buco…sorrise di divertimento ma anche di malinconia mentre i ricordi di un anno prima prendevano forma nella sua mente.

 

 

 

Qualcuno stava scendendo le scale.

I passi erano inconfondibili: un po’ strascicati e pesanti, come quando era di cattivo umore.

 

“Sirius? Vieni qua a darmi una mano con questa zucca, per favore?”

 

I passi si fermarono di colpo davanti alla soglia, per poi essere sostituiti dal rumore delle unghie delle zampe che graffiavano il pavimento.

 

“Beh, grazie lo stesso!”Urlò in modo che l’animagus potesse sentirla.

 

Perché si comportava così in quel periodo non riusciva proprio a spiegarselo.

Stupido canìde!

Se ne stava quasi tutta la giornata chiuso nella stanza di Fierobecco e quando ne usciva era taciturno e scuro in volto, come se gli fosse appena morto il gatto.

Quando lei cercava di fargli spiccicare qualche parola rispondeva con semplici e neutri cenni della testa o monosillabi.

Allora lei, per farlo svagare un po’, gli proponeva di aiutarla a decorare la casa. Al che lui si limitava a lanciarle un’occhiata strana e a lasciare la stanza sotto forma di cane.

 

Che strazio!!!!

 

Ma Tonks aveva notato che non era l’unica a cui Sirius riservasse quel trattamento… in verità lo faceva con tutti, anche con Remus!

Anche se almeno con lui, ogni tanto, spiccicava una o due parole, ma non di più. Oppure ci si litigava. E quella era una cosa davvero strana!mah…

 

Ecco! Aveva finito!

 

Scese dalla scala miracolosamente indenne e fece una giravolta per ammirare il suo operato. Annuì soddisfatta.

Le era venuto davvero bello.

In alcuni angoli della stanza e del soffitto aveva posizionato delle ragnatele con dei ragni che sembravano veri. Provenivano dal negozio dei gemelli e avevano la strana proprietà di avvolgere qualunque cosa gli finisse vicino. Sarebbe stato un ottimo scherzo per degli interlocutori non troppo attenti!

 

Le facce delle zucche illuminate dall’interno con delle fiammelle, la fissavano torve da tutte le angolazioni…aveva passato tutta la notte ad intagliarle con le facce più terrificanti e più particolari, a volte aveva usato anche le sue doti di Metamorphomaga per vedere come sarebbero venute provandole sulla sua stessa faccia. Le era sempre piaciuto organizzare delle fest--

 

 

“Si può sapere che cosa stai combinando?” si voltò e vide un Sirius che la scrutava torvo dallo specchio della porta con le braccia incrociate sul petto.

 

“Niente…volevo solo vivacizzare la stanza. Ti piace?”

 

“No.”

“No? Perché no?”

“Voglio che elimini tutto! Subito!”

“Come sarebbe a dire?”

“Hai capito perfettamente! Non voglio più vedere una singola decorazione. Mi fa schifo!”

“M-Ma…”

“Non l’hai capito? Ora ti dimostro!” e così dicendo prese la bacchetta e con un unico gesto fece saltare in aria tutte le zucche che volteggiavano sul soffitto.

“Smettila!”

Ma lui non sembrava ascoltarla.

Non sapeva più che fare. Sentì le lacrime scenderle impietose sul viso. Sirius non si era mai comportato così..

 

“SIRIUS BLACK, MA CHE CAVOLO FAI?!”

 

Sirius si voltò di scatto. Tonks da parte sua fece un sospiro di sollievo. Quella era la voce di Remus.

Si voltò. Lui era lì, davanti alla porta, accanto a lui Malocchio continuava a fissare con l’occhio buono Sirius mentre l’occhio magico continuava a roteare studiando ogni singolo angolo della stanza.

Remus aveva il dono di riuscire sempre a farlo ragionare.

 

“Black ma si può sapere che ti passa per la testa!?”ringhiò Malocchio.

Sirius, dal canto suo, non diede segno di aver sentito quelle ultime parole. I suoi occhi grigi rimasero puntati in quelli ambra dell’amico, glaciali.

La tensione era più che palpabile.

Tonks si ritrovò a pensare che sicuramente, se avesse voluto, avrebbe potuto tagliarla. I suoi occhi saettavano tra quei due. Nessuno dei due sembrava disposto a cedere.

 

Alla fine Remus chiese di lasciarli soli, senza comunque smettere di fissare il suo migliore amico.

“Vieni con me, ragazza.”disse secco Moody. “Comunque davvero molto carine le decorazioni..”lo sentì mormorare oltrepassando la soglia. Lo seguì fuori dal salotto giù per le scale, ma mentre Remus chiudeva la porta dietro di loro i loro sguardi si incontrarono.

Non sapeva perché, ma si sentì un po’ rincuorata da quello sguardo così sicuro e risoluto.

 

 

Era seduta in cucina. Soffiò via il fumo che saliva dalla tazza di fronte a lei.

 

“Quando ci vuole ci vuole.” Aveva detto porgendole la tazza fumante di cioccolata calda con un sorriso.

“Grazie.”aveva risposto prendendola tra le mani. L’aveva appoggiata sul tavolo e aveva scoperto che ci aveva messo dei piccoli machemellous.

 

Un sorriso le affiorò sulle labbra,alzò gli occhi e vide che Remus si era seduto di fronte a lei e le sorrideva.

Non sapeva il perché ma sentì l’incalzante bisogno di abbassare lo sguardo, quindi decise di berne un sorso. Riabbassò la tazza e vide le labbra di Remus tremare appena.

Non seppe che espressione fosse comparsa sulla sua faccia fatto sta che, a un certo punto, lui era scoppiato a ridere.

Per tutta risposta mise su un broncio degno di quello di Sirius quando si metteva a fare il pizzuto.

 

Quello parve bloccare per un attimo le risa del mago. Lo vide sorriderle, prendere un tovagliolo e sporgersi verso di lei.

 

Che stava facendo adesso?!

 

Sentì la sua mano poggiarsi dolcemente sulla sua guancia per tenerle fermo il viso.

Era un po’ ruvida ma comunque delicata nel tocco, quasi timorosa di farle male.

 

“Ti sei fatta i baffetti..”disse, tamponandole delicatamente le labbra.

Si sentì avvampare. Chiuse gli occhi e cercò di non permettere ai suoi capelli di virare dal blu notte al rosso scarlatto…anche se, ne era certa, non sarebbe riuscita ad evitare che le sue gote assumessero un colorito più rossastro.  

 

Indescrivibile come in pochi secondi si potessero provare tante emozioni. Sbirciò di nascosto il suo viso e vide quella piccola ruga che affiorava tra le sopracciglia ogniqualvolta si concentrava.

Un secondo dopo tutto era tornato apposto: lei senza baffetti e lui seduto a giocherellare col dito con il fumo che continuava a salire dalla tazza fumante formando piccole spirali.

Lo scoppiettio del fuoco sembrava tuonare in quel silenzio assoluto.

Evidentemente era immerso nei suoi pensieri e...-

 

“Ti chiedo scusa per il comportamento di Sirius..”

“N-no, non ti preoccupare. Si può mettere tutto apposto con un colpo di bacchetta..” lui le sorrise, ma nei suoi occhi mancava quel familiare scintillio, che lo rendeva così enigmatico.

“sai, lo capisco. Ma è stato troppo duro, tu non c’entri niente.” Voleva replicare ma non era riuscita ad afferrare bene il problema. La fatica comunque le fu risparmiata: Remus sembrava in vena di parlare, di aprirsi, quella sera.

Doveva aver notato la sua espressione interrogativa, perchè aggiunse:

“Domani è il quindicesimo anniversario della loro morte, sai..James e Lily. Personalmente non sono riuscito più a festeggiare un Halloween da quel dannato giorno, e non credo che per Sirius sia diverso. E’ solo che lui non sempre riesce a controllare i suoi sentimenti o le sue reazioni. Non può farci niente. Però perdonalo, vedrai che appena passerà questo periodo ritornerà quello di sempre!”

Aveva detto tutto questo guardando assorto il liquido denso e caldo vorticare all’interno della propria tazza, come se fosse qualcun altro, e non lui, a parlare.

 

Sentì il proprio labbro tremare.

Ma come poteva esser stata così ottusa, così cieca, così insensibile! Con la sua voglia di portare un po’ di gioia in quella casa, non si era accorta di procurare solo dolore al povero Sirius, ma anche a Remus.

 

Ninfadora Tonks sei davvero un’idiota! E’ mai possibile che non riesci a combinarne una giusta!una!

 

Silenzio. Troppo silenzio.

 

Non sapeva cosa dire. A dire il vero non era nemmeno sicura che fosse il caso di parlare…

“Ho sentito che avevate intenzione di organizzare una festa. Qui…”

A quanto pare non voleva essere scortese.

“Oh, no, non è più qui…E’…”

E dov’è?? Bella domanda! Alla Tana! Si! Sei un genio tonks!!Brava me!

“…Molly non te l’ha detto? Ieri ci siamo detti che sicuramente avrebbe avuto più senso organizzarla alla Tana. Sai, il fantasma della soffitta…fa più atmosfera. Magari potremmo organizzare una specie di galleria degli orrori… E poi,così, Molly potrà organizzare gli stuzzichini e il resto meglio, direttamente nella sua cucina.” e…e il giardino di fuori, gli gnomi! Cioè cos’è una festa di Halloween senza il lancio degli gnomi oltre la siepe?..”

 

Alzò lo sguardo e vide che Rem si era appoggiato alla spalliera e la guardava con un sorriso e un sopracciglio un po’ alzato.

Ad un certo punto si sollevò e si appoggiò al tavolo con le braccia, prendendole le mani e stringendole delicatamente tra le sue.

 

“Grazie.” Le disse semplicemente, ma con uno sguardo e un tono di voce dolce che le fecero capire quanto lui reputasse importante quel gesto.

Non potè fare a meno di sorridergli di rimando, mentre i suoi capelli si tingevano di un rosa chiaro, per la felicità di scoprire di non essere un totale disastro.

 

Adesso l’unico problema era: come dirlo a Molly?!

 

*******

 

 

 

 

ed ecco qua! ...questo è tutto mie care lettrici!

prima di tutto permettetemi di salutare e ringraziare lo gnomo della siepe!

adesso passo alle cose serie:

devo assolutamente ringraziare le due povere e buonissime e caritatevoli anime che hanno avuto la bontà di recensire l'ultimo aggiornamento:

 

-evelyn_cla: davvero??!!? sono felicissima, grazie!!! spero continuerai a leggere, ma soprattutto, a recensire! eh? mi farebbe davvero piacere!soprattutto sapere se la storia continua a piacerti...    :D

-Sherry: grazie! sono felice che tu ti sia fatta avanti! non sai quanto mi ha fatto piacere leggere che la mia storia ti piace, ma soprattutto che non scrivo poi così male!  =P    grazie!

cmq continuerai a recensire non è vero??mi faresti davvero felice...se vuoi puoi anche recensire ogni due aggiornamenti...ossia una volta si ed una no, tanto per fare sentire la tua voce!ok? bye

 

Per entrambe: ancora grazie grazie grazie!!!!

 

allora...io qui ho finito.

spero solo che gli aggiornamenti saranno di vostro gradimento e rinnovo a tutti l'invito a recensire numerosi!

 

BUON NATALE e BUON ANNO a tutti voi!!!

 

P.S. potreste dirmi se vi farebbe piacere trovare una storia, un racconto, in un prossimo aggiornamento? date la vostra opinione...

un bacio a tutti!!!

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