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di Cinthya Brandon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Portatela via ***
Capitolo 2: *** Hai la mia parola ***
Capitolo 3: *** Ricatto ***
Capitolo 4: *** Immobile ***
Capitolo 5: *** Fratelli ♥ ***
Capitolo 6: *** Mai con voi ***
Capitolo 7: *** Ho bisogno di risposte ***
Capitolo 8: *** Fuoco e confusione ***
Capitolo 9: *** Arresa ***
Capitolo 10: *** Piena oscurità ***
Capitolo 11: *** Texas ***
Capitolo 12: *** Manicomio ***
Capitolo 13: *** Londra ***
Capitolo 14: *** ~Take me away ~ ***
Capitolo 15: *** ~Tempo~ ***
Capitolo 16: *** Porte-tempo ***
Capitolo 17: *** Lunga storia ***
Capitolo 18: *** L inzio della fine ***
Capitolo 19: *** Una famiglia ***



Capitolo 1
*** Portatela via ***


"Mamma! Papà! " mi dimenavo per liberarmi e tornare dalla mua famiglia ma Felix mi teneva troppo forte e non ci riuscivo. In più con tutta l energia che stavo usando presto avrei perso, non solo le forze, ma sarei anche svenuta e , di sicuro, portata via dai Volturi. "Lasciala! Aro! Lasciala" urlava mia madre intenda a liberarsi da Ros e Bella "Non credo, mia cara Alice. Lo sai quanto potrebbe essere importante una vampira come lei nelle guerre per ristabilire l ordine?!? " "Non combattero mai per te" "Sta zitta!" Demetri mi colpi standomi cosi vicino era inevitabile schivarlo. "Evelyn!" Grido mio padre mentre perdevo le forze "Nooo!" Senti Seth gridare e poi, nulla. Il buio più totale Pov narratore : "Portatela via" ordino il capo dei Volturi, scomparendo poi insieme all intero squadrone di battaglia mentre i Cullen, affranti, ritornarono a casa pronti ad azionare un piano.

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Capitolo 2
*** Hai la mia parola ***


Mi risvegliai in una grande stanza, con le pareti color gialla sabbia, le tende rosso sangue, le coperte ricamate in oro e le porte, intagliate in mogano, di un color nocciola. "Oh mia cara Evelyn, sei sveglia. Come ti trovi? " "Puoi (ri) andare all inferno. Ti odio. Mi hai allontanata da tutti, dalla mia famiglia, dai miei amici..." "Dal tuo ragazzo" aggiunse Demetri con un tono disgustato in gola "No! Che gli hai fatto?!?" Avrei potuto colpire Aro, di nuovo come feci momenti prima nella radura, se Jane non mi colpi prima che io potessi agire. Un dolore lancinante si fecr strada in tutto il mio corpo fino a che Aro non la fermò "Rifaccio la domanda. Come ti trovi?" "B....bene" "Ottimo. Non farti strane idee, se pensi di scappare toglitelo dalla mente perché..." "Non scappero, te lo assicuro ma posso chiederti un favore? " "Tutto per la piccola Cullen" "Lascia in pace la mia famiglia, Seth, i miei amici. Tutti loro. Lasciali stare" "Oh ma certo, hai la mia parola. Farai tutto ciò che ti dirò? " "Non ho altra scelta" "Bene. Ora ti vestirai e , poi ci raggiungerai nella Sala Grande. Dovremo parlare" Annui e dopo che Aro, Demitri e Jane tolsero il disturbo, iniziai a prepararmi. "Un vestitino corto, dei tacchi e un mantello? Questa è la vostra idea di stile?" Pensai mentre mi vestivo e quando fui pronta, chiusi la porta e mi diressi in quel grande salone che avevo attraversato mille volte ma da povera e innocente Cullen.

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Capitolo 3
*** Ricatto ***


Arrivai e ad accogliermi c erano tutti : Aro, Marcus, Caius sui loro troni, Demetri e Felix a guardia della porta e Jane ed Alec accanto ai loro padroni in un angolo pronti a intervenire se qualcosa non sarebbe andato nel verso giusto. "Volevate vedermi?" Chiesi usando lo stesso tono degli altri vampiri : freddo e distaccato "Si, Evelyn. Lo sai il motivo per cui sei venuta qui?" Venuta? Io venuta qui? Ma stiamo scherzando vero?!? "Perché mi avete portata qui? Per i miei poteri?" "Si...vuoi elencarceli per cortesia?" Ma che si è bevuto? Sangue avariato? Okay...evelyn calma. "Produco scudi,campi magnetici, leggo nella mente, controllo gli elementi, le emozioni e prevedo il futuro" Vidi un piccolo sorrisetto farsi strada sul suo volto. Immaginavo...solo perché mia madre non è venuta con te hai scatenato una guerra solo per questo! - tipico- "Bene...appunto è per questo volevo chiederti se volevi occupare il posto di primo ordine nella suaquadriglia di combattimento (?)" Più che una richiesta erano un ordine e anche se non capi molto di quello che mi "chiesero" ma accettai consapevole che a Jane e Demetri me l avrebbero fatta pagare visto che ho preso il posto che aspettava a loro. "Accetto molto volentieri" risposi con un sorrisetto sgembo "Mmmh perfetto ma c'è ancora una cosa che dobbiamo chiarire...." "Che cosa? " Vidi Aro far segno a Felix di far entrare qualcosa o , meglio, qualcuno e quando capi chi era mi si raggelo il sangue, letteralmente. "Mamma..." dissi in un sussurro ma sapendo benissimo che mi avrebbe sentito benissimo "Che ci fa lei qui?!?" Esclamo Caius innervosito "Nulla di importante. Evelyn dovrà solamente giurare la sua fedeltà ai Volturi." Mi girai sconvolta : stava scherzando? Avrei spezzato il cuore della mia famiglia. No. Non potevo. "E se rifiuta? " gli chiese Caius incuriosito "Beh..." In un scatto fulmineo Demetri blocco mia madre e ,senza rendemene conto, righiai. "Se rifiutera...ci sarà un Cullen in meno" rispose Aro con il suo solito sorrisetto mentre io riguardai mia madre cercando di inventarmi qualcosa. Che cosa avrei potuto fare?

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Capitolo 4
*** Immobile ***


"Un aiuto ce l ha." Mi girai e Alec mi colpi in piena faccia e caddi a terra "Adesso come la pensi? Credi ancora di vincere da sola?" "Ovvio che si. Non mi abbatto facilmente" gli risposi facendoli uno sgambetto e cadde a terra provocando una crepa sul pavimento. Mi rialzai e ritornai al posto di prima "Stai attenta...Aro non te la darà vinta" "Lo so" le risposi e osservai per un attimo i suoi pensieri : portarmi a fare shopping per natale. "Ehm mamma... ci penseremo a casa alle spese di natale" le dissi con in tono sarcastico "Hai ragione" mi sorrise C era qualcosa di strano, dopo che attai Demetri, Alec e Jane nessuno si era più mosso. Brutto segno. "Ce ne sono altri?" Chiesi retorica per farli smuovere ma nulla "E dai cosi non mi diverto. Demetri? Jane? Alec?" Nessuno risposta Mi mossi, andai da Aro, lo toccai ma nulla. Erano tutti bloccati, nessuno escluso. Ma cosa stava succedendo? Un bagliore improvviso arrivo velocemente nella sala, nel mezzo della sala Ma chi è che doveva interrompere una battaglia così?!? Quel bagliore si spense dubito e al suo posto apparirono tre figure; il primo era alto, moro e muscoloso, la seconda era un po più bassa e aveva dei bellissimi boccoli color rosso rame e il terzo era di media statura, biondo e occhi azzurri. "Chi siete? " gli chiesi impaziente di una risposta

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Capitolo 5
*** Fratelli ♥ ***


"Dovremmo chiedere chi sei tu. Ragazzina insolente." A parlare fu il più alto e a cui non stavo molto simpatica ma mi fece innervosire e non mi sentivo a mio agio "Chi sono io? Chi siete voi! Siete sbucati fuori da una luce scintillante nel bel mezzo di uno scontro e mi chiedete chi sono io?! Ma sentili" risposi a tono leggermente alto e infastido "L avevo detto io che avrebbe reagito male. Insomma Evelyn è Evelyn" scherzo il biondino " Forse dovremmo spiegarle che non siamo qui per combattere ma per aiutarla" Continuo la ragazza "Se prima mi spiegate chi siete.." "Hai ragione. Io sono Carolin, lui" indico il ragazzo moro " è Stefan e lui è Joseph" "Io sono Evelyn ma a quanto pare lo sapete già. " "Ci credo...siamo i tuoi fratelli! " mi rispose Joseph Cosa? Loro? M..ma com'è? È vero che hanno qualcosa di famigliare ma addirittura miei fratelli? "C...come?" "Immaginavo che sarebbe rimasta sconvolta." "Si...evelyn...siamo i tuoi fratelli o meglio dovevamo esserlo" "Spiegati, Caroline. Non capisco" "Lo sai che i vampiri non possono avere figli, giusto?" Annui "Tu sei "nata" solo grazie ad un tipo di sangue modificato. Con noi, però non ha avuto lo stesso risultato. Appunto se noti, tu e Renesmee siete le uniche "bambine vampire" " "Si...lo notato e mi sono chiesta il perché. Ma tu assomigli molto a Renesmee...anche lei ha i boccoli" "Già ma sarei la figlia di Esme e Carlisle mentre Stefan di.." "Rosalie ed Emmet. L altezza e la corporatura mi ha facilitato le cose" scherzai e Stefan mi sorrise "Brava, ma io sono difficile da indovinare. " a parlare fu Joseph e iniziai ad osservarlo fino a che mi resi conto di averlo visto qualche tempo fa nelle mie visioni "Tu sei....ti vedevo spesso nelle mie visioni. Non sarai il..." "Si lo sono. Sono il figlio di Alice e Jasper ovvero tuo fratello biologico" Ero al settimo cielo, felice ma non sapevo nemmeno il perché e questo era il segno che Joseph stava usando il suo potere o ero davvero felice ma tutti sanno che i vampiri non possono provare nessun tipo di emozione. "Ma perché siete qui?" Chiesi dopo un paio di minuti di silenzio "Volevamo dirti che tua madre ha ragione : Aro te la farà pagare." Mi disse Stefan "Beh, come sempre ma se ho sconfitto Demetri, Jane ed Alec non credo che avrò problemi ad affrontare anche lui. " aggiunsi determinata e con lo sguardo fiero "Lo sappiamo tutti che sei forte e difficilmente ti lasci vincere ma lui ti metterà contro a persone che non avresti mai pensato" continuo Joseph "Che vuoi dire?" Chiesi confusa "Joseph...dobbiamo andare...non abbiamo più tempo" lo avviso Caroline "No.ti Prego. Non andare. " feci un passo avanti per fermare Joseph : avevo bisogno di risposte "Non posso. Evelyn. Ti prego solo di una cosa : attenta e non ti fidare troppo delle persone. Ti voglio bene e buona fortuna" mi diede un bacio sulla fronte e poi, com vennero se ne andarono, lasciandomi con molte domande nella testa ma adesso dovevo stare concentrata : lo scontro sarebbe ricominciato.

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Capitolo 6
*** Mai con voi ***


Rimasi concentrata fino a che non vidi segno di mobilità e mi rimisi in posizione d attacco "Sei ancora in piedi? Mmmh dovrò usare uno dei miei assi nella manica" sogghigno Aro e mi preoccupai. Se quello che Joseph mi aveva detto allora Aro mi avrebbe messo contro a tutte le persone che amavo di più "Davvero? Ne hai cosi tanti?" "Sfotti pure ma io non scherzerei troppo se fossi in te" mi consiglio Demetri "Menonale che non sei me" gli rinfacciai "Mmmh sai che bello..." Jane...insopportabile come poche! Stavo per ringhiare ma mi accorsi che ha ringhiare non ero io bensì un lupo grande e di un colorito arancione-marrone "Seth!" Esclamai, felice di vederlo e li corsi incontro ma mi ringhio in segno di attacco e arretrai confusa "Seth...sono io...Evelyn. Che ti prende(?)" "Ahahahahahahahah povera sciocca e inutile Cullen! Non ti sei accorta che il "tuo" Seth non più tuo?" "N....no!" Dissi sconvolta "Ahaahahah invece si" continuo Caius. Caddi a terra, mi sembrava che tutto ciò per cui avevo combattuto finora si fosse spento nel momento esatto in cui Seth mi ringhio. "Avevi detto che non avresti toccato la mia famiglia! " urlai fuoriosa "Ho mentito scusami." Mi rispose Aro con tono pentito ,ovviamente finto, in gola "Perché? Cosa gli avete fatto? Che volete da lui?" "Sempre la stessa cosa : giura fedeltà ai Volturi!" "Ma te lo puoi scordare! Mi hai rapito, sottomessa, colpita e vuoi che vi giuri fedeltà per essere come voi? Puoi bruciarti anche subito, allora. " "Che caratterino...." Fulminai Felix e riposi , di nuovo, lo sguardo su Aro che mi guardava con aria assassina "Vuoi morire per caso? " mi chiese retorico e arrabbiato il capo dei Volturi Ecco, era questo che aspettavo : la sua rabbia. La sua ira nei miei confronti e in quelli di qualsiasi altro vampiro li sapesse tener testa come lo facevo io "Certo che no. Devo ancora combattervi,no?!?" "Intanto combatti il tuo ragazzo e poi vedremo, se riuscirai a sconfiggerci tutti allora potrai tornare a casa insieme ad Alice, se perdi....tu giurerai di restare con noi e ti combattere quando e chi ti ordineremo. " mi rispose sorridendo beffardo. Avrei lottato e avrei vinto. Non sarei mai stata ai loro ordini e mia madre non la deve toccare nessuno!

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Capitolo 7
*** Ho bisogno di risposte ***


Bene...dovevo combattere contro la mia ragione di vita. Poteva andare peggio di cosi? Oh certo che si; oltre che a scontrarmi con il mio ragazzo dovevo vincere per non essere sotto il controllo di Aro e non perdere mia madre. "Cominciate" ci ordinò Aro e mi midi davanti al "mio" lupo. Seth ringhio, prese posizione e mi si lancio contro. Lo schivai per un 6,7 volte ma senza mai colpirlo. Non avrei potuto farli del male, mi sarei non solo sentita in colpa ma lo avrei anche ucciso. Al contrario mio, lui non si fece problemi anzi mi attaccò un paio di volte ma a cui riuscì a scampare fino a quando non mi fui stanca e mi atterro facilmente tendendo le sue,grosse e pelose, zampe su di me con i denti di fuori e ringhiando "Evelyn!" Disse mia madre preoccupata vedendo Seth avvicinandosi sempre di più con il muso "Non avrà speranze,io scommetto sul lupo" "Io su di lei...insomma ha atterato Jane..." "Andata" Oh ma che bello, adesso Demetri scommette anche sulla mia perdita...mmmh sarà un dispiacere farlo perdere Scaraventai via Seth, quale sbatte contro il muro e mi rialzai velocemente. Senza perdere tempo gli andai incontro decisa,a non farli male ma, a stordirlo semplicemente. Quando gli fui abbastanza vicino saltai e gli arrivai dritta sulla schiena. Lui, che non si aspettava nulla,si dimeno per farmi cadere ma riuscivo a tenergli testa fino a che non gli venne la , stupida, idea di dimenarsi a terra e li caddi procurandomi una storta al braccio "Fatta male,Brandom?" Odiavo quando Aro mi chiamava con il mio 3 cognome perché sapevo quanto faceva male a mia madre sentire un nome di cui non si ricorda nulla e lui, come sempre, lo faceva apposta. Amava infastidire me e il resto della mia famiglia. Perché? Perché eravamo migliori, per i nostri doni insomma per tutto ciò che noi avevamo e lui, invidioso, voleva. Un esempio? Me. Mi vuole non solo perché ho tanti e forti poteri ma anche perché secondo Elazer, Carlisle, Edward e gli altri sono la più bella ragazza-vampira, dopo Bella, a cui "la mortalità sta d incanto" e come ricordava sempre Aro, una bellezza come me doveva essere al sicuro sa qualsiasi cosa. Ovvero dovevo unirmi a loro per servirli ( -.-') Ora, sto sinceramente pensando a non farmi ammazzare da Seth perché si comporta così? Se Joseph aveva ragione allora dovrò combattere anche mio padre, nessie o Bella? Devo avere risposte.

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Capitolo 8
*** Fuoco e confusione ***


"Certo che no" Trattenevo le smorfie di dolore per non far capire che stavo cedento sia dentro che fuori. "Allora, Seth. Vuoi uccidermi? Vieni.." pensai mentre lo fissavo per cercare un anomalia, un segno, qualcosa che mi dicesse il motivo per cui Seth mi stava attaccando e aveva l istinto omicida scritto nei occhi. Che posso fare? Cercai di inventarmi qualcosa quando improvvisamente mi venne una visione : Radura, neve, sacrificio, imprinting, scontro, morte. Ma che (?) "Ah!!" Urla di dolore e rabbia vennero fuori come un fiume in piena dalla mia bocca : Seth mi fece scontrare contro la parete di legno massiccio e ricaddi terra "Okay. Ora basta!" Mi rialzai per l ennesima volta e incominciai ad usare i miei poteri. Alzai uno scudo protettivo per mia madre e me in caso di attacchi multipli e tenni sotto controllo i piensieri di Aro. Andavo bene fino a che un altra visione non mi colpi : Nessie, Jacob, Bella, Edward, Emmet e mio padre mi vogliono attaccare. "Ne sai qualcosa? " chiesi generalmente scrollandomi Seth di dosso "No." Mi disse mia madre ma non era da lei che volevo risposte, era Aro e quel codardo se ne stava seduto sulla sua bella poltroncina da salotto a squadrarmi e a stuzzicarmi di volta in tanto "Sicuramente parte della tua famiglia sta venendo qui" "Lo so, grazie Aro." Si senti frastuono assordante e dalla grande porta marrone entrarono 6 figure "Cullen" "Aro...siamo venuti il prima possibile. Che succede?" "Questa ragazzina ha trasgredito alle regole. E sapete bene ciò che facciamo a chi non segue le regole, vero?" "Ma certo, mio signore" Papà ma che ti sei fumato? Crac? Ora si che mi sento davvero confusa. Perché mi sento sola? Perché Seth si è allontanato e sono bloccata da Emmet ed Edwarf mentre tu e Bella mi venite vicino con un "piccolo" fuocherello? "Merda. Sono spacciata" pensai quando credevo di essere davvero arrivata alla fine di questa battaglia.

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Capitolo 9
*** Arresa ***


Aspettavo e aspettavo la mia fine visto che sarebbe stato improbabile sciogliermi dalla presa di Edward e di Emmet "Non fate cazzate! Avanti sono io! Evelyn...dai ragazzi! Edward lasciami....andiamo...non starete davvero pensando di uccidermi (?)" Nessuni risposta solo io che la buttavo sul sarcastico "Ahahahahahah povera e innocente Brandom Cullen..." "Brandom Witlock Cullen...prego" lo corressi " Brandom Witlock Cullen. Non capisci che è la stessa storia che è capitata a a Seth" Iniziai a capire e non mi ci volle molto per capire i punti della mia visione, mia madre qui e le parole di Joseph "Il tuo piano consisteva nel portarmi qui, plagiarmi a tuo piacimento, far venire mia madre qui, combattere contro il mio ragazzo e farmi uccidere dalla mia famiglia solo per avere mia madre? " "Esatto!" Ammise fiero "Mai!" Urlo mia madre almeno era l unica rimasta in se ma mio padre le si avvicina e la colpisce senza alcuna pietà "Mamma!!" Ora si che mi stavo incazzando per bene e se sarei stata al posto loro mi sarei messa ai ripari La rabbia ribolliva dentro di me, gli occhi sprigionavano ira , le mie mani facevano gedti insulsi e stavo per fare la cavolata più grande di tutte : affrontarli Si...gli avrei affrontati tutti! Dal prima all ultimo nessuno escluso. Mi senti una forza non paragonabile a nessuno e mi liberai con un balzo e strappando i bracci di Emmet che si dimenava per il dolore "Fuori uno" stavo per darli fuoco ma pensando che bruciare tutti loro sarebbe stata un idea folle decisi di azzardare usando un mio dono : controllare le menti. Più che controllare le menti farò solamente osservare loro delle visioni che li riguardano per metterli a terra. Feci cosi con Emmet, Edward, Nessie e Jack. Ora mancavano solo mio padre, Bella, Aro, Marcus, Caius,Felix , Alec e Jane. "Ne avete abbastanza? Guardate che io non sono stanca proprio per nulla...perché non venite avanti?" "Perché sappiamo un modi per sconfiggerti dall interno" sogghigno Aro mentre Seth andò in mezzo a tutti loro "Se colpiamo lui colpiremo anche te, fa parte del imprinting. Vero?" Merda...aveva scoperto il mio punto debole. E ora? Guardai mia madre ma lei stava solamente sperando di non tornare a casa senza una figlia ne un marito. Io, invece, stavo sussurdando delle cose senza senso quando quel "Menti" non mi riporto alla realtà "Cosa?" Chiesi a quella voce bellissima e dolce che minuti prima mi aveva dato un dolcissimo bacio sulla fronte per poi tornare da dove era venuto "Menti. Non dire nulla. Menti." "Ma come lo sai che funzionerà? E in più perché stanno tutti cosi? Gli ha ipnotizzato? Cosa gli ha fatto"ripresi sconvolta e affranta "Tu menti e basta. Poi ti sarà tutto più chiaro ma non devono atterarti se no è la fine. Capito? " "Va bene. " "Non credo proprio, Aro." "Allora non avrai nulla incontriamo se proviamo" rispose con un sorrisetto compiaciuto in volto Vidi Jane e Felix colpirlo all unisono e il "mio" povero lupetto che ululo per il dolore mentre cercavo di nascondere la sofferenza "Ancora" e lo attaccarono di nuovo "Ancora" di nuovo "Ancora" e ancora una volta solo che questa volta , a differenza della prima, non mi ressi in piedi e caddi a terra "Basta! Aro ti prego! " "Dillo Evelyn....dillo" "No Evelyn..." mi sussurrò mia madre ma non potevo continuare a mentire a me stessa : non sarei mai riuscita a sconfiggere 15 vampiri. Non se di quei 15, 6 facevano parte della mia famiglia "Di quella frase! Dilla e tutti finirà" "Giuramelo. Mi devi giurare che li lascerai in pace e che tibasterai con me. " "Lo giuro". Dedicai ancora un momento a quelli sguardi che mia madre mi mandava per dirmi :"tranquilla...andra tutto bene." E io le rispondevo :"Si. Ne sono sicura." Con un tono triste, malinconico e di arresa mi alzai e andai do fronte ad Aro, alzai la testa e con gli occhi lucidi dissi "Farò parte della tu squadra di combattimento"

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Capitolo 10
*** Piena oscurità ***


Mi sembrava di non essere in me. Di essere ipnotizzata o robe simili per dire :"farò parte della tua squadra di combattimento" invece no, era la semplice e cruda realtà.Non avrei mai potuto vincere contro di loro nonostante i miei poteri. Appena fini di parlare Aro sorrise e mi fece segno di salire la scalinata e di mettermi il mantello nero pece. Feci come disse mentre io e mia madre ci guardavamo come se tutto fosse finito in rovina. Ma il bello è che era davvero tutto andato in rovina. Nessuno si mosse, apparte Aro che sorrideva soddisfatto io e altri non dicevamo una parola. "Va bene...Janelic. togli pure l incantesimo" Come quale incantesimo? E chi è questa Janelic? "Va bene capo." Capo? Eccone un altra. Una figura alta e snella si mostrò davanti ad Aro e con un paio un solo gesto della mano tolse quello che doveva essere " l incantesimo". "Ma che sta succedendo? " "Perché siamo qui?" "Evelyn che ci fai li? " "Perché mi mancano le braccia?" Le voci dei miei famigliari che si chiedono la stessa cosa è alquanto irritante visto che erano sotto controllo di quella stronzetta mora "Ve lo spiego io : tua figlia" Disse guardando mio padre "Ha giurato fedeltà alla mostra casata" "Cosa? Evelyn....perché? " mi chiesero tutti e abbasai lo sguardo in segno di colpevolezza "Spiegagli quale trucchi hai usato" aggiunse mia madre in pieno disprezzo e Demetri le fu subito dietro "Stalle lontano!!" Ringhio mio padre. A quanto pare erano tornati in loro ma io comunque non potevo fare nulla; avevo giurato fedeltà a questa feccia di italiani "Hai ragione mia cara Alice. Mi sembra giusto. Allora ho chiesto un aiutino da parte di una mia vecchia fiamma : Jalic. Lei è una strega molto potente e vi ha ipnotizzato per aiutarmi nel mio piano" "Brutto...." "Calma, Emmet. Calma" disse Edward "In cosa consisteva il tuo piano? " chiese Bella mentre Nessie le era dietro per precauzione "Nell avere Alice ed Evelyn nella mia squadra. " Stavo capendo e tutti i pezzi del puzzle nella mie mente si stavano riunendo "Sono riuscito ad avere Evelyn ma Alice no, purtroppo." "Non sarei venuta con te lo stesso" gli rifaccio mia madre "Neanche se a rimetterci la vita sarebbe stata tua figlia?" Eh no basta. Non voglio combattere di nuovo. Non contro mia madre. "Cosa?" Chiesi io da finta innocente Non ebbi nemmeno il tempo di riparlare che Felix mi avevat gia portato in mezzo e inginocchiata "Che le vuoi fare?" Chiese mia madre franca "Nulla di che..." menti Aro ma io avevo già capito : se non può avere mia madre e me allora nessuno dovrà avere me. "Che facciamo? " pensai e subito mi arrivo la risposta di mio zio Edward "Alza lo scudo" "Non funzionerà" "Si se lo alzerà anche Bella" "Non so...." "Evelyn...fidati" Decisi di fidarmi e dopo aver contato 3 io e Bella alzammo lo sguardo contemporaneamente "Alice...vuoi unirti a noi?" "No." "Bella?" "Scordatelo." "Edward? " "Ma per favore" "Evelyn...vuoi rimanere qui? " "Ovvio che no" "Allora morirai perché se non ti posso avere io non ti avrà nessun altro" Iniziai ad agitarmi e non ero la sola : mia madre si strattonava Demetri perché la lasciasse andare, i miei zii che cercavano di trattenere mia padre visto che non sapeva nulla del discorso tra me e mio zio, Jake ringhiava e , fortunatamente, anche Seth ,ma contro il nemico non contro di me, Nessie mi guardava triste e Bella era concentrata su di me con lo scudo. Mi sembrava di essere nella radura innevata solo che al contrario di prima non avrei perso le forze e sarei stata in grado di combattere. Cosa che decisi di fare. Comunicai la mmia decisione a tutti i miei familiari e poi messi in atto il piano : mi feci alzare e quando Aro stava per staccarmi la testa, balzai all indietro, distruggendo le braccia delle due guardie e prima che Aro mi riprendesse corsi via e al posto mio vennero Edward ed Emmet che iniziarono a combatterlo. Io e Bella ci occupammo della difesa mentre Seth e Jake se la vedevano con Jane ed Alec. Mio padre andò a liberare mia madre e combatterono contro Demetri e Jane. Andavamo bene e mentre combattevamo Marcus e Caius battero in ritirata abbandonando Aro "Ti hanno lasciato solo, Aro. Perché non ti arredi?" "Mai. E io io non sarei cosi sicuro di vincere" Lo vidi far segno a Jaclin di tirare giù qualcosa e questa come un cagnolino addestrato abbassò una leva che doveva trovarsi in una delle statue della sala. Merda non l avevo calcolata. Non mi senti più la terra sotto i piedi ed io e Nessie cademmo nel buio di quella che doveva essere una botola nascosta. Gridammo ma le nostre urla di interropero quando la botola si richiuse sopra di noi mentre eravamo in caduta libera nella piena oscurità.

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Capitolo 11
*** Texas ***


Buio, totalmente buio. Faceva freddo, c era buio e non sapevamo dove eravamo "Nessie stai bene?" "Si, Evelyn. Tu?" "Si." "Dove siamo?" "Non lo so." Decisi che rimanere li sarebbe stata un idea stupida e, procurandomi un po di fuoco da usare come torcia, inziammo a camminare dritto. "Certo che è proprio strano...una botola in un castello." "Non è così strano. Non ci avrebbe mai lasciati andare come se nulla fosse. Il problema è che non so cosa sta succedendo "di sopra"." "Andrà tutto bene, Evelyn. Tranquilla. Ora dobbiamo solo trovare una via di uscita" mi disse nessie avvicinandosi a me "Nessie, guarda...c'è una luce in fondo" "Andiamo" Ci avvicinammo e quando mi resi conto di dove eravamo mi meravigliai : in texas. "No ma che stregoneria e mai questa?" "È impossibile. " Non potevo crederci. Con una botola costruita nel grande castello di Volterra, in Italia ci siamo ritrovati in Texas, negli Stati Uniti d'America? Come? Spero solo non sia una l'altra trappola. "Che facciamo ora?" "Intanto direi di spostarci, non vorrei essere investita dai soldati a cavallo"le consigliai ma nel postarci, nessie inciampo e ci fece cadere. Per fortuna eravamo sul ciglio della strada "State bene?" Ci chiese un soldato scendendo sa cavallo "Si, grazie." Risposi mentre mi pulivo i pantaloni e solo quando alzai lo sguardo capi che l avevo già visto "Maggiore Jasper Witlock" si presento "Io...sono..." Inventa un nome e un cognome al più presto! Non puoi mica dirgli "ciao, lo sai che tra un 50 anni incontrerai un vampira con cui avrai una figlia e sai tua figlia sono io" Quindi devo inventarmi qualcosa. "Io sono...." "Lei è Evelyn Brandon e io sono sua sorella, Renesmee Bradom" Guardai Nessie come per ringraziarla e lei mi sorrise semplicemente. "È dove siete dirette signorine? " "Forks" risposi e mi guardo strana come se avessi detto qualcosa di anomalo Beh aveva ragione visto che nel 1863, Forks era meglio conosciuta come una parte di Washington "Volevo dire Washington, scusami." "Oh non si preoccupi signorina. " "Puoi anche darmi del tu." "Va bene, Evelyn. E tu puoi chiamarmi Jasper" "Jazz è ammesso? " chiesi scherzosa "Jazz? Corto ma mi piace. È originale" mi sorrise e iniziammo il nostro viaggio per Washington/ Forks. Arrivati a destinazione avremmo cercato un modo per tornare a casa.

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Capitolo 12
*** Manicomio ***


Durante il viaggio parlammo di molte cose : la nostra provenienza, cosa dovevamo cercare o fare a Washington e così via. Ovviamente tutto al passato e la cosa non fu a fatto facile. "Guardate...ci sono delle ragazze al di là del fiume, forse hanno bisogno d'aiuto" Non appena misi a fuoco le 3 figure sobbalzai "No!" Nessie e Jasper mi guardarono uno più confuso dell altro "Cioè forse è meglio di no..." "Ma forse hanno..." "Ci vado io" tagliai corto io e attraversai il fiume lasciando "mio padre" e Nessie sull altra sponda "Evelyn.." inizio Maria "Woah...mi riconoscete? " "Certo che si." continuo Nadien "È sapete che cosa è successo? Perché vedo mia padre prima della mia nascita? " "Ti ricordi la botola? Bene. Quella botola non è altro che un salto nel tempo. Aro deve averla usata per evitare qualcosa." Mi rispose Lucy "Suppongo la sua morte. " "Quindi che devo fare?" "Lascia che il tempo faccia ila suo corso. Non cambiare nulla. Solo quello che Aro non vorrebbe che succedesse. Capito? " "Si" "Bene...fammelo trasformare" All' affermazione di Maria rabbrividi un po e poi feci segno a mia sorella e Jasper di venire "Ci hai parlato?" "Si ma non capisco lo spagnolo" menti "Io si...ci vado io" Fermai li Nessie e quando Jasper fu tra le grinfie di Maria inziammo a correre per andarcene il più lontano possibile. Se Jasper ci avrebbe trovato saremmo morte dissanguate. Corremmo il più veloce possibile fino a che non ci ritrovammo in un piccolo bosco "Andiamo Nessie. Non puoi fermarti ora." "Non ce la faccio più. Cosa dobbiamo fare? " "Aspettare che tutto passi e arrivare al momento della morte di Aro, cosa che lui vuole evitare ecco perché ci ha mandate indietro nel passato. " "Figho. È sarebbe morto sul serio? " "Si. L'avremmo ucciso noi due." "Evvai." Esulto mia sorella come se avesse ricevuto il regalo che tanto desiderava "Ahaahhahahaha" scoppiammo in una risata frenetica e decidemmo di rimanere li per la notte. Innalzai lo scudo e accesi un fuoco. "Nessie..." "Si?" "Pensi che riusciremo a portare tutti come era prima? " "Non lo penso ne sono sicura" Ci abbracciammo e da li in poi ci addormentammo "Evelyn!" Sobbalzai dal sentire il mio nome e quando vidi mio padre che stava quasi per mangiare Nessie ancora di più "Ehy...prendetela con una della tua taglia" Ovvio, devo fare l eroe se no nn sono contenta (-.-') "Merda....Nessie corri! " Jasper ci stava dietro e nrl cercare di seminarlo ci imbattemmo in un grande edificio. Entrammo. Tutfi erano vestiti di bianco, c era gente ovunque. Dottori, infermieri, pazienti. "Sembra di essere in un ospedale" disse Nessie ma io sapevo che si sbagliava "No, Nessie. NoN è un ospedale. È un manicomio" risposi guardandola a malincuore

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Capitolo 13
*** Londra ***


Mi guardo male e capendo cosa intendevo mi abbraccio. Quello era il passato di mia madre. "Ehy..cosa ci fate, voi qui? Non è un posto per ragazzine. " ci disse tutta incavolata un'inserviente mentre due grandi omacci ci stavano osservando "Evelyn...che facciamo?" "Prima che questi due ci prendano e meglio che scappiamo" iniziammo a correre dalla parte opposta "Fermatele!" Grido l inserviente e quei due grossi scimpanzé ci inseguirono Li seminammo, ritrovandoci in un grande corridoio oscurato ma nel quale potevamo vedere il numero della stanze "318, 319, 320..." contavo non sapendo nemmeno il perché "Evelyn...questo posto non ti fa venire la pelle d oca?" "S.." "No! Lasciatemi! Non le voglio le vostre stupide medicine! Nono!" Sentimmo urlare e corremmo subito da quella parte Arrivate ci acostammo allo stipide della porta e guardammo innorodite la scena: due grossi uomini stavano tenendo ferma una ragazza, minuta e dai capelli color nero pece , mentre un donna le ignettava qualcosa nel braccio destro. Non mi ci volle molto per capire che si trattava di mia madre e non avrei avuto nessun problema a liberarla ma Nessie mi trattenne per le braccia mentre lacrime invisibili scendevano dai miei occhi "Andiamo via. Ti fai del male." E ritornammo all entrata dell edificio "Ora?" Mi chiese Nessie "Abbiamo visto il passato di mia madre e di mio padre. Dobbiamo aspettare ancora 20 anni prima che James la trasformi e altri 27 si incontrino e perciò direi di andare in Inghilterra. " "Perché?" Mi domando confusa "Non sei curiosa di vedere il passato dei tuoi genitori? " "Dio Evelyn. Sei un genio. Quindi andiamo in Inghilterra per vedere il passato di mio padre e poi?" "Torniamo qui, vediamo la trasformazione di mia madre, osserviamo come va con mio padre e " "Andiamo nel bar di Philadelphia e aspettiamo con tua madre? "Si ma in questi anni non dovremmo cambiare nulla. Sei pronta per questo viaggio? " "Si." Mi sorrise e cosi corremmo per 3 lunghi giorni e il quarto arrivammo a Londra. Vederla in quei anni del 1901 era alquanto divertente ma assai inquietante. Era da mesi che non bevevamo ma non ne sentivamo il bisogno visto il non essere ancora nate. "Londra è bellissima vista da qua su, non credi?" "Si. Renesmee anche se ormai tutta la popolazione è malata di spagnola" gli risposi osservando il panorama dal tetto di una vecchia casa diroccata. Dovevo ammetterlo : essere tornata indietro nel tempo non era affatto male apparte per i lunghi anni del susseguirsi delle cose ma era divertente fare cose che nel XXI secolo non c erano più. Un esempio? Le battaglie. Amavo combattere e per una ragazza come me farlo era considerato segno di disonore ma non avendo famiglia regale da dove provenire non ebbi molto problemi a farmi mettere nell esercito inglese. Mentre io combattivo, Nessie essendo stata sempre più regale e con un carattere da principessa si iscrisse a scuole per aspiranti moglie di regallissimi e importanti principi. Lei l aveva trovato l amore, almeno per quel secolo, e stava bene con lui se un giorno il caro e famoso principe se ne ando in guerra in una quale non tornono vincente. Depressione totale per la mia Nessie, o meglio Renesmeelia per quel tempo, ma riuscì a farle tornare il sorriso grazie ad una nostra passione in comune : il canto. Lasciai l esercito prima dell'inizio della Prima Guerra Mondiale e iniziammo a compere canzoni. Avevamo visto il passato di Edward e anche la trasformazione di mia madre ora non dovevamo fare altro che farli incontrare a Philadelphia.

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Capitolo 14
*** ~Take me away ~ ***


Siamo a Philadelphia ed è il 1948. Oh si...è l anno in cui i miei genitori si devono incontrare così io e Renesmee andiamo nel bar in cui si avrebbero dovuti incontrare. Avendo una voce splendida e componendo canzoni, io e mia sorella fummo chiamate a cantare proprio in quel bar. Arrivammo e iniziammo al'ora di cena. Cantammo varie canzoni; da "evertime we tuoch" di cascada a "fallen" di evanesce ecco che la porta si apri e chi entro? Mia madre; perciò il passato stava facendo il suo corso. "Ehy." "Che c'è? " "È entrata. " "Si nessie si" le risposi contenta come se avessi visto il mio idolo per la prima volta "Ora che facciamo? " "Una pausa. Ho la gola secca" scherzai e ci andammo a sedere per bere qualcosa "Cosa prendete? " ci chiese il barista "Una coca e una fanta" rispose Renesmee e questo la guardo sbalordito C'eravamo ricascatte di nuovo. Un altro errore e ci avrebbero scoperto. "La scusi, oggi non sta molto bene" guardai nessie, scossi la testa e ritornai a parlare con il barista "Voleva dire due bicchieri d acqua" "Ecco a voi" ci posò sul banco i bicchieri e ritornò a servire altri clienti "Grazie" sorrisi Il rumore della porta che su apre messe in allerta : me, Renesmee e mia madre. L'uniche a sparare che la persona che doveva entrare era lui e nessun altro. Avendo la nostra , o meglio, la mia solita fortuna ecco che a varcare la porta fu mio padre. Finemmo di bere e riattaccamo a cantare; pensammo a una bella canzone melodica : "Take me away". La cantai tutta io e stavo per commuovermi non appena li vidi andare via insieme e la musica fini. "Brave!!!" Urla di gioia invasero l intera sala e noi ci scambiammo uno sguardo come per dire :"siamo state grandi" Andammo via poco dopo gli ultimi clienti e ci incamminammo verso il bosco. "Siamo state grandi. Abbiamo fatto parte del passato dei miei e tuoi genitori e quando hai cantato, prima, sei stata fantastica. "Oh grazie Nessie." L abbracciai forte e gli diedi un bacio sulla guancia. "Ora tocca a tua madre" "Eh no mia cara. Dobbiamo seguire i tuoi genitori fino al unione con i Cullen." "Hai ragione." Le sorrisi e ci incaminammo per seguirli ad adeguata distanza per non farci scoprire.

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Capitolo 15
*** ~Tempo~ ***


Due anni passarono in fretta e tra baci, abbracci ed esperienze nuove avevamo il nostro bel da vedere e non ci annoiavamo mai. Era il 17 novembre del 1950 ed eravamo a Forks, quella giusta, è stavamo aspettando ,o meglio i miei stavano aspettando che Carlisle aprisse la porta per "accogliere" i nuovi inquilini "Voi siete? " "Io sono Alice e lui è Jasper" rispose mia madre con un sorriso a 32 denti "Piacere Carlsle" "Si lo so chi sei" "Beh pensavo di non essere così tanto famoso" "Non è che ti conosciamo perché sei famoso ma perché prevedo il futuro" Carlisle la guardo allibito e a prender parola fu mio padre "Davvero....lo prevede davvero" "Beh allora prego accomodatevi" e la porta si richiuse "E ma dai che sono curiosa " si lamento Nessie mentre io guardavo sorridente la scena "Che facciamo? " "Aspettiamo" "Scherzi, vero?" "Ti pare che scherzi? " le chiesi seria "No ma ....possiamo andare a fare un giro in città? " "Mmmmh" "Dai sorellina daiiiii" mi pregava saltando sul ramo che prima o poi si sarebbe. Anzi ritiro, che si è rotto. Fortunatamente eravamo lontano e il ramo non era tanto grosso se no sai che confuse?!? "Fai un altro errore come questo che a casa non ci torni" le gridai "Scusa...." Momento di silenzio "Andiamo...dai andiamo daiiii ti prego andiamo" continuo fino a quando , sconfitta, non gliela diedi vinta. "Grazie . grazie. Amo la tau bontà" "Tu, sei proprio una spina nel fianco" scherzai e ci incamminiamo almeno avremmo guadagnato un po d'ore, giorni o mesi. Stavamo camminando per le strade buie e anuvolate di Forks quando vedemmo un gruppo di ragazzi che si divertivano dando calci e colpi con una spranga a un povero cucciolo Husky. "Ehi,lasciate in pace quel povero cane!" Gli urlai Si girarino e mi squadrarono da capo a piedi per poi tornare a fare quello che stavano facendo "Evelyn...forse è meglio se c'è andiamo. Non dovremmo modificare il passato" "Lo sai che non sopporto chi fa del male a dei cuccioli d animale. Ma cosa vuoi che cambieremo; non per tre omicidi avennuti misteriosamente...." dissi a voce alquanto inquietante "Ah. Ah. No, Evelyn ti prego. Non farlo" "Nessie, lasciami. Ho visto di tutto e di più; mio padre scoparsi quella troia latina -americana, quei grossi mostri che facevano soffrire mia madre perché aveva un dono e per ciò veniva paragonata ad una strega, una Londra sconcertante, non so quando torneremo a casa, non so se torneremo a casa, non so cosa sta succedendo "di sopra", non so se riusciremmo a sconfiggere Aro, non mangio da anni, sono stanca, non ce la faccio più" esplosi. Non riuscivo più a trattenere tutti quei pensieri che ogni qual volta che potevamo mi viaggiavano per la testa senza una meta precisa. Renesmee mi abbraccio senza dire una parola, aveva capito. "Facciamo così : dagli una lezione a quei 3 cretini ma senza mangiarli e cancellali la memoria. I tuoi doni dovrebbero funzionare, no?" "Suppongo di si. Aspettami qui" Annui e andai verso i ragazzi "Allora siete sordi! Lasciatela in pace! " gli urlai ancora una volta e questa volta mi risposero "Senti ragazzina. Non rompere. Fatti gli affari tuoi" "Tu non mi zittisci. Capito, cretino?" Il ragazzo moro so giro ed estrasse un accendino dalla tasca puntandomelo davanti "La vedi questa fiamma? Se non te ne stai zitta e non te ne torni a giocare con le bambole ti arrosto come si fa con il tacchino il giorno del ringraziamento. Sono stato chiaro? " "Chiarissimo ma permettimi una piccola eccezione?!?" Gli chiesi sfidandolo con lo sguardo e lui mi diede campo libero. Ora si che mi divertiro. Li feci lo sgambetto, cadde sbattendo il suo brutto muso per terra e li fregai l accendino per dare spettacolo a quei altri due "Vi piace il fuoco?" Gli domandai avvicinandomi con l accendino accesso "Ehi senti....noi non c entriamo nulla era Derek che voleva" "Oh si certo." "Dai non fare cavolate. Dammi quel accendino" mi avvicinai a tutti due che erano spaventati a morte. "Buh" e corsero via a gambe levate Mi rigarai e Derek si era già alzato. "Non farmi del male.....ti prego..." "Dammi il cucciolo" gli ordinai e mi passo quel povero cucciolo che stava ancora tremando per la paura "Vattene!" Gli dissi e lo spaventai ringhiando semplicemente. "Aaaaahhhhhh" urlo scappando e ritornai da Nessie "Gli hai cancellato la memoria? " Stavo per rispondere ma quello stupido di Derek sbatte contro il palo della luce "Non credo che serva" aggiunsi ridendo "E questo bel cagnolino come lo chiamiamo? " "Tempo" "Un nome più azzeccato non c'è" pensammo all unisono "Quanti anni ci mancano prima che arrivi mia madre? " "Ah non so....Ehy guarda, Tempo ha una medaglietta" "C'è scritto qualcosa? " "Si" "Leggi" "Il giorno è tuo. La notte è mia. Il tempo non cambia aspetta e basta" Fini di leggere e il cane abbaio due volte Io e Nessie non capimmo bene la frase ma non ci demmo troppo caso. "Torniamo la del parco" Stavamo per incaminnarci quando una luce bianca ci illumino in pieno e ben presto venimmo trasportate in un altra posto. Sembrava Forks. Si era Forks ma di che anno?!?

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Capitolo 16
*** Porte-tempo ***


Mi rialzai sempre con il cagnolino in braccio che scondizolava felice e mi guardai intorno "Dove siamo?" "Forks. Sicuro. " "Perché lo dici con tanta sicurezza? " "Riconosco mike, erik e Tailer che giocano a calcio" "È vero" Se quella era la Forks "contemporanea" allora avevamo guadagnato tempo e l arrivo di Bella sarebbe stato più veloce. "Ehy potete passarci la palla?" Ci chiese Mike alzando le mani per farci segno dove lanciare la palla. "Ah...io nom gliela passo." "Perché no?" "Lo sai che non mi sta simpatico. Passagliela tu, poi sei brava nel calcio. " Renesmee tiro un sospiro di arresa e gliela lancio a forte velocità nel campetto. "E inutile che te lo chiedo visto che Bella sta per scendere dal pick-up" Davvero? Oh bene. Avevamo guadagnato più anni di quanto avevo pensato "Nascondiamoci che arrivano i Cullen" Parlare all'esterno della mia famiglia era strano ma se volevamo fare tutto giusto. Dovevamo essere come gli altri : inutili e insignificanti umani. "Si ma dove?" "Dietro a quell alto, muoviti. " ci nascodemmo dietro ad una Mercedes nera e gli osservavamo tutti. "Oh mio dio. Ma mio padre era così figo?" "Si nessie si...hai visto quanto sono piccoli? Sono troppo coccoli." "Eccetto tuo padre che sembra in cerca di una dose" "Renesmee!!" La sgridai alzandomi ma lei mi riabbasso facendomi segno di non urlare "Scusa scusa. Non dirò più una parola" mi sussurrò "Eh farai bene." La minacciai "Oh si certo e come vorresti .." "Shhhh" "Ah ti brucia eh..." "Shhhhh" "Lo so che non sai come farmela pagare" "Ma no. Sta zitta e basta!" Le tappai la bocca con la mano e le indicai il cucciolo di cane che stava scondinzolando ai nostri genitori "Riesci a vedere cosa potrebbe succedere se?" 'No....mia madre mi blocca la vista" "Vallo a prendere! " mi ordino Renesmee facendomi spaventare "Va bene va bene." Mi alzai, mi sistemai per quanto potevo e corsi a prendere il cucciolo "Tempo...menonale sei qui. Pensavo di averti perso. Grazie scusate se vi ha disturbato. " mentii "Oh ma figurati. È un bel cagnolino." Mi disse Emmet "Grazie...ora dobbiamo andare...ciao" "Ciao" mi saluto Edward Presi in braccio Tempo e ritornai dietro la macchina dopo che i nostri genitori entrarono nella scuola "Tu sei un vero mostriciattolo" dissi accarezzando le morbide orecchie del husky che ci guardava con la lingua di fuori "Ti ricordo cosa c'è scritto sulla medaglietta? " "Si. Il giorno è tuo. La notte è mia. Il tempo non cambia aspetta e basta." Fini la frase e come prima il cane abbaio due volte e di nuovo quella luce bianca ci investì in pieno per per poi svanire e farvi ritrovare nella radura "Siamo nella radura? Ma come? " Renesmee era confusa mentre io pian piano cominciavo a capire " le statue sono delle tempo-porte, il cane è una tempo-porta. Tutto ciò che facciamo o ci manda avanti o indietro nel tempo. " "Evelyn di che parli? Mi fai paura" "Sto ragionando. Vogliono farci arrivare ad un punto importante che qualcuno o qualcosa vorrebbe evitare" "Si ma cosa?" "La morte di Aro." Dissi guardandola non essendo nemmeno sicura delle mie stesse parole. Ma se non era la morte di Aro allora qual'era il momento da evitare o da rimediare? L avremmo scoperto.

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Capitolo 17
*** Lunga storia ***


"Sei tutta intera?" "Tutta intera per fortuna. Tu?" "A posto" Ci guardammo in giro e in 30 anni nulla era cambiato: i soliti alberi alti che mi divertivo a saltare, le stessa erba secca che in primavera aveva un aspetto nuovo composto da fiori di ogni forma e colore e perfino l unico e indimenticabile albero dove al età di 115 anni baciai Seth. Iniziai a camminare lasciando andare Tempo a correre un po mentre vagavo tra i ricordi più belli legati a quel posto " Evelyn?" Mi girai "Si?" "Li senti? " feci segno di no col capo "Ci sono due persone che stanno parlando" Mi misi in ascolto e dopo un po le senti : Bella e Laurent stavano parlando. "Cosa si stanno dicendo? " "Non capisco bene...avviciniamoci" "Si ma stiamo attente. " Ci avvicinammo lentamente e pian piano le parole diventavano sempre più nette "Sai Victoria voleva controllare se eri viva" "Lo sono...." "Appunto sono qui per farti un favore. Ti uccido e la fianiamo qui" Bella stava arretrando spaventata e prima che Nessie corresse ad aiutarla la trattenni per le spalle "Oh avanti, non fare quella faccia. Io ti sto facendo un favore. Victoria vuole ucciderti in modo lento e doloroso invece io lo farò veloce e non soffrirai." "Ma...ma...." Non sapeva cosa dire se non altro che sussurrare cose senza senso fino a che Jacob e gli altri lupi non vennero in suo aiuto. Tornammo indietro e insieme a Tempo ci sedemmo sotto l albero di pesche ormai completamente innevato. "Certo che deve essere bello andare avanti e indietro nel tempo" ammise Renesmee "Si ma non so il perché stiamo andando avanti e indietro nel tempo" "Ma come? Avevi detto che ci avevamo mandato indietro nel tempo per la morte di Aro perché sei insicura? " "Perché se sarebbe stata una cosa più facile invece eravamo nel 1800 strano.....a me no che" "A me no che cosa?" "Non siamo tornate indietro per far si che Caroline, Joseph e Stephan nacquero insieme a noi" "Chi?" "I nostri fratelli biologici" "Devi raccontarmi tutto. Come lo sai?" "È una storia lunga" "Ho tutto il tempo finché non diciamo la solita frase" Risi e iniziai a raccontare

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Capitolo 18
*** L inzio della fine ***


Fini di raccontare e mentre Renesmee percepiva anche l ultima frase, Tempo sonnecchiava contento. "Quindi se tutto ciò è vero dobbiamo solamente far bere a tutti bere il sangue modificato? " "Sarebbe perfetto come piano se la formula non fosse stata invitata dopo i mille tentativi di avere noi." "E se avessero loro al posto nostro?" "Vuoi sacrificarti per loro?" "Ma no. Vorrei che tutti e 5 nascessimo" "Non per la cronaca ma noi due siamo nate" "Mi hai capito benissimo Evelyn. " Sospirai e mi alzai "Dobbiamo dire la frase? " chiesi come se mi fosse stato imposto "Ah ah" mi rispose sorridendo e passandomi il cagnolino "Scusa ma perché non lo ho fai tu sta volta?" "Ehm....no e se qualcosa va storto? " "Devu solo dire una cavolo di frase in rima. Cosa vuoi che succeda? " Sospiro in arresa, prese il cagnolino in braccio e pronunciò la suddetta frase. Chiusi gli occhi decidendo che il posto in cui ci saremo trovate sarebbe stata una sorpresa. E che sorpresa; aprii gli occhi e nello stesso istante che vidi la situazione di dove eravamo mi veniva di richiuderli subito : i nostri genitori , fidanzati e fratelli (?) che combattevano contro i Volturi più le guardie "Ecco te l avevo detto. Cosa vuoi che succeda è solamente una frase in rima...e guarda ora" "Ma dai è ovvio che non potevo sapere che sarebbe successo una cosa del genere" "Bene...ora che facciamo?" "Se non sbaglio e non sbaglio; loro ci dovrebbero vedere, la data è quella contemporanea e se i nostri doni funziona allora si ho ragione" "Scusa ma io non avrei capito...rispieghi per i comuni mortali?" "Oooh Nessi, siamo semplicemente tornati al nostra era, al tempo di quando eravamo nel castello. " Sgrano gli occhi e io annui di nuovo "Forte" "Già" risposi in velocità e corsi ad aiutare Emmet per ffarsi che si liberasse da Alec. "Voi siete qui?" Shock totale "Si...siamo state brave? " chiesi retorica e man mano che mi mettevo davanti ai miei sapevo che non saremmo usciti senza combattere ma questa volta sarei stata pronta. Sarei stata combattiva e la morte di Aro sarebbe stata reale.

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Capitolo 19
*** Una famiglia ***


"Finalmente siete arrivate! Siamo dovuti arrivare noi per aiutarli." Ci rimprovero Stephan "Scusateci ma le cose non erano semplici da risolvere" "E cioè? " "Oh andiamo. Siamo qui per combattere o per parlare?!?" Chiesi con sguardo determinato a Stephan che sospiro in attesa e riposo lo sguardo su Aro che ci guardava, non solo allibito ma anche emozionate perciò che tra un paio di minuti sarebbe successo. "Beh, mi sembra ovvio che dovremmo combattere tutti. Ultime parole? " "So wake me..." inizio Renesmee per alleviare la tensione e mi misi a ridere come una cretina "Ok ok. Scusate. Ultime parole? No non mi vengono in mente." "Peccato non potrete più parlare dopo" "Sogno Caius sogna." Risposi Inziammo a combattere e tra una botta, qualche colpo, una dose eccessiva di poteri, aiuti ecc avevamo finalmente vinto. Aro? No non c era più o meglio non c era più nessuno dei Volturi. Noi eravamo vivi e vegeti. Beh vivi...si fa ler dire. Solo grazie a Joseph, Caroline e Stephan. "Grazie davvero. Senza di voi non so se c'è l avremmo fatta" gli ringrazia Edward e dopo qualche abbraccio ritornano da dove erano venuti. Noi, stanchi ma felici ce ne ritornammo alla macchina e andammo al aeroporto per ritornare, finalmente, a casa. Alla solita vita di sempre. Con le solite litigate, i soliti abbracci, i soliti baci,le solite cazzate e, soprattutto, con le solite persone di sempre. Sperando di avere , anche per un paio di minuti, una vita normale "Una vita normale non ce l' avremmo mai" ridacchio Edward mentre leggeva i miei pensieri "Per questo siamo i Cullen" scherzai e tutti incominciarono ad inseguirmi per fare non si sa cosa e io iniziai a correre, fino alla macchina, preoccupata. Beh...la famiglia non si sceglie.

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