Sono la figlia di Tifone

di ambra_chiara
(/viewuser.php?uid=442959)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Chi sono io? ***
Capitolo 2: *** capitolo 2: divento un mostro ***
Capitolo 3: *** capitolo 3: mi riprendo ***
Capitolo 4: *** capitolo 4: caccio Chiara nei guai ***
Capitolo 5: *** capitolo 5: la mia migliore amica è una forza! ***
Capitolo 6: *** la verità ***
Capitolo 7: *** un altro saluto ***
Capitolo 8: *** la chimera ***
Capitolo 9: *** Una scoperta inquietante ***
Capitolo 10: *** Sappiamo chi è il nemico ***
Capitolo 11: *** pensiamo positivo! ***
Capitolo 12: *** tra baci, battaglie e un nuovo aspetto! ***
Capitolo 13: *** riunione ***
Capitolo 14: *** da quanto tempo ***
Capitolo 15: *** una bella scalata! ***
Capitolo 16: *** non avrai un bell'aspetto al tuo funerale ***
Capitolo 17: *** La fine ***



Capitolo 1
*** 1. Chi sono io? ***


CHI SONO IO?

Ciao a tutti mi chiamo Chiara e sono qui per raccontarvi la mia storia, sono una mezzosangue e passo ogni estate al campo mezzo sangue, normale no? Lo credevo anche io finchè non ho scoperto di essere la figlia del mostro Tifone...
State tranquilli, non sono un mostro ma sono una ragazza normalissima, capelli biondi e a caschetto con la carnagione chiara, piuttosto bassa e magrolina... Tifone è un mostro ma mia madre è un umana e si vede che ho preso tutto da lei (o almeno così credevo! Ma questo sis coprirà più tardi...) 
Al Campo sono trattata con grande rispetto... hanno tutti paura di me, tranne la mia migliore amica Ginevra, figlia di Poseidone e sorella di Percy Jackson, Tyson, famoso ciclope che di tanto in tanto viene a farci visita e alcuni altri protagonisti della saga perché sanno che se provo a fargli qualcosa loro mi uccidono in un batter baleno!

Ma andiamo al sodo... tutto è incominciato una mattina mentre ero in arena a combattere con la mia spada Mors... una spada totalmente nera con delle lievi striature di grigio.
"Dai Ginevra!" incitai la mia amica ad attaccare e lei non se lo fece ripetere due volte... fece una grandiosa stoccata dove non avevo le difese ma fortunatamente riuscì a scivarla e rimandare un grande fendente che con estrema agilità parò, insomma lo scontro finì pari e io mi buttai sulla sabbia
"Chiara ti rendi conto che quella sabbia è piena di sangue, sudore e sputi?" mi chiese Ginevra ma io non ci badai, ero troppo stanca
"Allora... che facciamo ora? Mi dai un amano a sistemare la mia casa? C'è ancora la porta che cigola e alcune travi instabili..." dissi tramutando la mia spada in un braccialetto nero borchiato
"Ecco... ci risiamo... va bene ma allora questa sera fai quello che voglio io... d'accordo?" chiese la figlia di Poseidone
"Ci sto!" mi aiutò a rialzarmi e io presi il mio adorato cappello azzurro con un cordoncino borchiato marrone da cui non mi separavo mai.
Andammo alla mia casa munite di martello, chiodi, scalpello e altro ancora.
Stavamo lavorando quando apparve Nico di Angelo
"Ehi... ciao Nico.. un aiutino?" chiesi mentre tenevo in mano un asse enorme con non poca facilità
"Ciao Ginevra, ciao Chiara... ero venuto solo per vedere come andavano i lavori ma visto che non ho nulla da fare sarò contento di darvi una mano insieme ai miei zombie" disse per poi richiamarli, alcuni presero la mia trave.
"Grazie!" disse Ginevra 
"Di nulla, allora Chiara come va la prima settimana?" mi chiese Nico
"Non c'è male... c'è un lato positivo ad avere come paparino il mostro più temuto di tutti" dissi contenta
"Ovvero?" chiese Ginevra 
"Tutti hanno paura di me, anche se io i miei straordinari poteri non li vedo proprio!" dissi prendendo un martello "Insomma non sono come te, Ginny o come te, Nico... io non ho poteri sovrannaturali"
"Dovresti averceli... ti verranno al momento apportuno, ma nessuno sa quando, non è mai capitato una figlia umana di Tifone in tutta la storia dell'uomo" disse Nico che stava aiutando degli zombie 
"Speriamo di no... che poteri dovrebbero essere????" chiesi quasi tra me e me mentre Ginevra era sopra alle mie spalle a cercare di mettere un chiodo per la porta... vi avviso sembra magra ma non lo è!

Alla sera avevamo finito il lavoro di restauro e dopo aver magiato andammo al falò... vidi uno dei ragazzi di Ares che prendeva per la felpa uno dei figli di Ermes, io andai con Ginevra a vedere cosa stavano facendo.
Il figlio di Ares stava picchiando il ragazzo e allora non ho resistito
"Ehi tu! Smettila!" dissi dando un pugno galattico al tizio che cadde mentre il figlio di Ermes non sapeva cosa fare... se ringraziarmi oppure fuggire 
"E se ti becco che picchi ancora le altre persone vedi che questo pugno sarà l'ultima cosa che vedrai!" e mi dileguai insieme a Ginevra che sorrideva come a suo solito.
Tornammo al falò mentre Chirone mi cercava.

Autrice: Spero che il capitolo vi sia piaicuto anche se è stato un po' veloce, ma era solo per presentare il personaggio... nel prossimo capitolo incomincerà l'azione! Ciao! Grazie a chi a letto! ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2: divento un mostro ***


DIVENTO UN MOSTRO

"Chirone ti prego dimmi che mio fratello non è qui!" dissi, eravamo alla Casa Grande io e Ginevra perché Chirone ci aveva convocate 
"No, tuo fratello non c'è... volevo solo affidarti una missione!"
"Che fortuna!" risposi togliendomi un grande peso "Allora che devo fare?"
"Si è visualizzata una grande affluenza di mostri in questo periodo, di ogni genere..." disse il centauro con voce ferma
"Lei vuole che io scopra la fonte di questa affluenza e la distrugga insieme ai mostri ancora in circolazione, perché io sono figlia di Tifone... ho indovinato?" chiesi con un sorriso stampato sulla faccia mentre Ginevra mi osservava con un espressine indecifrabile sul volto.
"Si hai indovinato... sono certo che vorrai con te Ginevra, ma avrai anche bisogno di un compagno esperto... verrà con voi anche Nico" 
"Va bene... quando si parte?" chiese la figlia di Poseidone
"Adesso... preparate i bagagli e partite".

"Dai Ginevra! Io e Nico siamo pronti!" dissi alla mia amica urlando fuori dalla sua casa poi sussurai a Nico
"Ci metterà ancora parecchio quindi... di la verità... ti piace Ginevra?????" mi guardò un po' poi rispose sorridendo
"No comment!" 
"Sai che è come un si vero?" ma non fece in tempo a rispondere che Ginevra spalancò la porta pronta per partire.

Eravamo in viaggio da una mezzoretta lungo un boschetto, non avevamo esattamente un meta...
"Ehi ragazzi forse so dove sono i mostri!" esclamai
"E come fai a saperlo?" chiese Nico
"Non lo so... ma ne sono certa... vedo una traccia sul terreno e un odore strano, seguitemi!" mi distanziai da loro mentre la figlia di Poseidone e il figlio di Ade fecero spallucce e riluttanti mi seguirono
"un branco di Lestrigoni e Dracene sono stati qui all'incirca un ora fà... anno aggirato le difese del campo ed erano diretti a San Francisco" dissi sentendo un forte odore famliare e vedendo per terra come un bagliore argentato poco visibile
"Sai anche cosa hanno mangiato?" scherzò Ginevra
"No, ma qualcuno ha lasciato i suoi bisognini all'incirca..." stavo per indicare un punto quando Nico e la mia amica mi fermarono
"Forse è questo il tuo potere, localizzare i mostri! è molto utile!" disse Nico; ma pultroppo i miei poteri non si fermavano solo a quello.

Dopo qualche ora di inseguimento dovemmo accamparci... eravamo esausti.
Primo turno di guardia mio!
Non successe nulla tranne un fatto molto strano... mi sentivo diversa, avevo lo stomaco come annodato, la bocca piena di saliva e la vista più acuta del solito... mi guardai le mani, un gesto istintivo, e con mia grande preoccupazione le vedi cambiate:
Le unghie erano diventate di qualche centimetro più lunghe di colore nero, poi sentì i miei canini ingrandirsi come un vampiro....
Non mi soffermai tanto su questi dettagli perchè un dolore lancinante mi trafisse la schiena, era come se qualcosa esplodeva dall'interno del mio corpo, guardai e dietro di me si aprirono delle enormi ali nere membranose... erano mie? Che cosa mi stava succedendo?
Feci dei lamenti soffocati che svegliarono Ginevra e Nico e mi guardarono impressionati: ero diventata un mostro!

Autrice: Ciao a tutti spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Qua si scoprono i veri poteri della nostra Chiara, riuscirà a controllarli oppure no? Questo lo scoprirete nel prossimo capitolo! Grazie chi ha letto! CIAO! ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** capitolo 3: mi riprendo ***


"CAVOLO! CHE MI SUCCEDE?!" dissi in preda dall'agitazione
"Chiara stai calma!" mi disse Ginevra guardando le mie ali
"COME FACCIO A STARE CALMA? SONO DIVENTATA UN MOSTRO E TU MI DICI DI STARE CALMA?"
"Ginevra ha ragione! Se controlli le tue emozioni potrai ristrasformarti in umana!" disse Nico, sentì i miei occhi cambiare, al posto del mio normale marrone divennero neri pece e i capelli divennero dello stesso colore e un ruggito sovrumano uscì dalla mia bocca, non capivo nulla e toccò agli scheletri di Nico e trattenermi a non uccidere i due, non ero più io.

PARLO IO, GINEVRA

La cosa più spaventosa che avessi mai visto è stata la mia migliore amica tramutarsi in mostro, perdere la ragione e lasciarsi sopraffare dalla rabbia, ci avrebbe uccisi!
Per calmarla le avevo gettato un po di acqua, quella che avevo trovato da uno stagno lì vicino ma nulla, continuava imperterrita a ruggire e mostrare i lunghi canini candidi.
"Cosa facciamo con lei? Cosa le sta succedendo?" chiesi 
"I suoi poteri... deve controllarli!" mi rispose Nico prendendomi la mano involontariamente, aveva paura pure lui anche se non l'avrebbe mai ammesso, mi avvicinai a lei e le dissi
"Chiara ritorna in te! Tu non sei questo mostro! Riprenditi! Ti ricordi di quelle volte che andavamo a cavallo insieme a Valeria tua zia? Lei è molto simpatica sai? Ti ricordi che continuavo sempre a chiamarla tua cugina perchè avete solo cinque anni di differenza? Oppure ricordati della tua famiglia, tuo fratello! Tua sorella! Tua madre! Cosa faranno senza di te? E io? Chi prenderò sempre in giro? Sia al campo che fuori? E poi da chi andrò a scroccare pranzi e cene se non da te? Chiara vuoi riprenderti idiota! Deficente! Pirla!" non sapevo cosa altro dirle per rianimarla ma fortunatamente questo bastò perchè ritornasse come sempre, la solita minuta ragazzina.
Era caduta a terra con la sua maglietta preferita strappata per le ali e i capelli ritornati biondi, ci avvicinammo a lei, la sua fronte scottava ed era svenuta.
"Chiara!" le diedi una sberla fortissima e lei si riprese
"Ma che cavolo! Ginny! Sei fuori??????" si alzò di scatto 
"Cosa è successo?" chiese poi "Ho la testa che sembra essere andata in lavatrice!" 
"Ti sei trasformata..." le rispose Nico
"Ah... già... non me lo ricordavo, che male che mi faceva e poi non ho capito più niente ruggivo e dimenavo le ali ma c'erano degli zombie e più ne facevo fuori e più ne ricrescevano! Poi ho visto tutto nero e eccoci qua! Non voglio avere più nessuno di questi attacchi!" disse respirando solo un paio di volte
"Stai tranquilla Chiara, ora sei al sicuro..." dissi abbracciandola, era scossa, molto scossa, e aveva paura... era terrorizzata come non mai e la sentivo tremare.

autrice: ciao! Spero che questo capitolo vi sia piaicuto, è un po' tragico ma l'ho fatto a posta per fare un po' di suspace! :D 
Ora ringrazio tutti quelli che hanno letto e spero che lasicate anche solo una piccola recensione! ora vi saluto! CIAO! ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** capitolo 4: caccio Chiara nei guai ***


SONO NICO

Al mattino Chiara era più stordita del solito... la maglietta era quasi completamente lacera e l'unica cosa ancora non distrutta nel suo abbigliamento è il cappello azzurro/grigio.
Ci mettemmo in cammino, la figlia di Tifone non aveva proferito parola dalla sera precedente, la cosa non era da lei, io avevo paura soprattutto per Ginevra... lei voleva bene a Chiara e se si fosse fidata troppo? 
"Chiara..."la chiamai, ma lei era assorta nei suoi pensieri,guardando a terra ci guidava verso la strada corretta e non prestava la minima attenzione a me, allora fui costretto a prenderle una spalla per fermarla, lei mi guardò con i suoi occhi castani inespressivi che incutevano timore... era come se una parte del mostro fosse rimasta impressa in lei; sotto a quello aguardo mi zittì e toccò a Ginevra parlare...
"Chiara stai bene?"  annuì per poi continuare a camminare, fermandosi di tanto in tanto a toccare il terreno
"Non sei nelle condizioni..." finalmete riuscì a dire qualcosa sotto al suo sguardo inespressivo, la figlia di Tifone mi guardò malissimo... credevo che potesse distruggermi con lo sguardo (e dopo tutto quello che era successo non mi avrebbe stupito)
"Senti Chiara... tu sei una grande combattente e una grande mezzosangue, ma non sei nelle condizioni... sei scossa, hai paura e saresti..." non mi venivano le parole ma la voce distrutta e stanca della ragazza mi aiutò... non l'avevo mai sentita così
"Sono un pericolo... una minaccia... potrei anche uccidere uno di voi due..." magari fu solo un impressione ma vidi un scintillio nei suoi occhi... un lacrima "Forse lo sono ma non rispeditemi al campo! Io DEVO trovare la fonte di questi mostri... io DEVO sopraffare il mio mostro!" mi guardò intensamente con quei occhi ancora inespressivi lucidi, Ginevra mi aveva preso la spalla e cercava di chiudermi la bocca ma non potevo, era per lei che facevo questo
"Chiara... mi dispiace ma non stai bene... sei distrutta. DEVI andare al campo!" in quel momento volevo sotterrarmi, non volevo farlo, senza Chiara saremmo stati persi ma con lei forse non saremmo tornati
"Va bene se non hai fiducia in me e credi che io possa far male alla tua ragazza... me ne andrò, contento? P.s: dovete andare a nord, lì troverete qualcosa che di certo sarà la fonte... Ciao Ginny... scusa per quello che ho causato" e dopo averla salutata con la mano si dileguò non salutando me.
Ginevra aveva cercato di fermarla in ogni modo ma non ci riusciva.
Quando di Chiara rimaneva solo il ricordo la figlia di Poseidone mi diede un pugno 
"SEI RINCRETINITO? ADESSO COSA FARA'? SE HA UN ATTACCO E IO NON CI SONO COSA LE SUCCEDERA'? SEI UN IDIOTA! E SE INVECE INCONTRA UN BRANCO DI MOSTRI? VA BENE SENTIREBBE IL LORO ODORE MA SE NON RIUSCISSE A CORRERE VIA? NON CI HAI PENSATO BRUTTO FIGLIO DI ADE DEL CAZZO?!? PENSI SOLO E TE! A TE E A TE! AVEVI PAURA! CODARDO!" 
"No... non lo fatto per me, l'ho fatto per te" secondo me Ginevra avrebbe trovato questa frase estrenamente dolce se non avessi appena spedito la sua migliore amica a una morte certa, adesso che ci penso non è stata una mossa molto geniale ma era l'unica cosa che mi era venuta in mente per salvare Ginevra, penserete che sia una cosa egoistica ma perchè voi non avete mai viaggiato con una specie di zombie che vi avrebbe potuto uccidere da un momento all'altro, ma ora che ci ripenso non sono stato corretto, pensavo che fosse per il bene mio e di Ginevra ma invece ero soltanto stato egoista... volevo stare da solo insieme a lei. Che stupido che sono stato! Ma non me ne ero nenche accorto di aver cacciato Chiara nei guai! E dovevo essere io quello professionista? Lo era di più Ginevra.
"Mi dispice Ginny ma era l'unica soluzione..."
"No ce ne erano altre migliaia eppure tu hai voluto seguire la via più semplice ovvero cacciare Chiara!" e senza parlare oltre incominciò a camminare verso nord, ormai la figlia di Tifone era troppo lontana per essere ripresa e di certo non avremmo potuto abbambonare la misisone così su due piedi.

Autrice: Ciao a tutti! Sper che questo capitolo vi sia piaciuto, Nico si vede che è molto duro con Chiara ma sapete come è... per difendere Ginevra farebbe di tutto, spero di non aver fatto usicr troppo dagli schemi il nostro figlio di Ade! Ora vi saluto! Ringraziandovi per aver letto e sperando di trovare almeno una piccola recensione! CIAO!
ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** capitolo 5: la mia migliore amica è una forza! ***


PARLA GINEVRA
Cavolo, che fine avrà fatto Chiara? Tutta sola, solina soletta, senza nessuno che la aiuti, Nico era (ed è) proprio un idiota patentato... non ha mai ricevuto una multa per un idea geniale... mai!
Cosa gli è venuto in mente? Perché l'ha fatto? 
Da quando se ne era andata non abbiamo parlato molto, anzi, lui cercava di attaccare discorso ma io risponedevo a monosillabi... Cosa pretendeva? Aveva cacciato la mia miglore amica nei guai, dovevo baciarlo? Per chi se lo chiede... no!
Arrivò presto la sera e ci accampammo, mangiammo senza proferire parola e io mi addormentai senza neanche accorgermene.

CHIARA

Ero in  mezzo alla foresta a cercare la direzione per il Campo, forse Nico ha avuto ragione... ero pericolosa, ma non importa, dovevo trovare il campo se no sarei morta... dannata me e il mio senso del disorientamento!
Mentre ero completamente assorta dai miei pensieri un dolore lancinante mi colpì la schiena e vidi i miei capelli a caschetto biondi diventare neri... no! Non ora! No!

NICO
 
Stavamo dormendo ma un ruggito ci svegliò.
"Mostri!" disse Ginevra e prese il suo zaino e corse via, non aspettandomi nemmono! La raggiunsi e credevamo di averli ormai seminati quando un sagama ci comparve davanti dal nulla, aveva dei canini che sbucavano dalla bocca, i capelli corvini come gli occhi, le unghie che sembravano appena fatte dall'estetista, le ali membranose nere ed enormi rendevano Chiara non solo un mostro, ma anche una specie di demone perfetto, se non fosse stato per i canini troppo cresciuti e per le ali la figlia di Tifone sarebbe stata più bella di quando era normale.
Senza esitazione l'attaccai con la spada mentre alcune mani scheletriche la trattenevano, ma sembrava più forte... infatti con un calcio distrusse i miei mostri e con un grande colpo d'ala mi ruppe il polso e mandò la mia spada a diversi metri da me, impossibile da prendere.
Poi sfruttando il vantaggio mi viede un pugno sulla faccia che mi mise al tappeto, riuscì solo a vedere Chiara che guardava con occhi torvi  Ginevra che era circondata da numerosi altri mostri.

GINEVRA

"Chiara, ti supplico, ricordati!" avevo la spada ma avevo l'intenzione di usarla solo per difendermi, non volevo utilizzarla contro la mia amica che si avvicinava guardandomi con quegli occhi neri e inespressivi.
"Chiara... ehm... ti ricordi di me? Ginevra! Riprenditi, ricordi quando tu e tuo fratello vi prendavate in giro per ogni stupidata? Oppure quando tu mi leggevi le storie che scrivevi e io ti leggevo le mie, oppure quella volta che sei venuta a dormire a casa mia e abbiamo visto quel film con il vampiro interpretato da Jonny Depp..." mi si avvicinò con le sue enormi ali e mi disse:
"Ehi... Che ne pensi se piuttosto di rivangare il passato uccidiamo questi mostri? Sai ho provato a fare amicizia con loro ma sono un po' associali" mi sorrise e puntò un braccio da cui uscì una specie di fiamma nera che polverizzò la dracena che stava puntando.
"Come diavolo hai..."
"Storia lunga, forza aiutami!" polverizzò altri mostri mentre io conficcavo la spada in un ciclope
"Allora quanti ne hai uccisi fino ad ora?" chiese Chiara utilizzando entrambe le braccia per sparare
"Emh... sette, te?" dissi contando anche il lestrigone a cui avevo appena mozzato la testa
"Dodici!"  esclamò sparando ancora raffiche di fuoco.
"Non è valido! Te hai dei cannoni!"
"E no! Anche tu puoi utilizzare i tuoi poteri del mare!"
"Ma vedi acqua qui?" chiesi evitando un colpo di un minotauro 
"Appunto! Ed ecco l'ultimo mostro ucciso! Sedici!" disse ucicdendo l'ultimo ciclope
"Io undici..." dissi sconsolata "Dopo mi devi spiegare tutto, prima vediamo se non hai ucciso Nico! Non sono stata io a riportarti in te vero?"
"No, mi sono ripresa quando ho quasi ucciso Nico, mi è tornato in mente tutto" ci avvicinammo al corpo inerte del figlio di Ade
"Adesso cosa facciamo? Respira quindi non è morto..."
"Ho io un rimedio!" disse Chiara che schiaffeggiò con forza Nico e poi toccò un nervo dietro il suo collo dicendo in continuazione: "RIPIGLIATI!" e come per magia aprì gli occhi.
"Chiara come hai...?" domandai alla mia amica ma lei non mi ascoltò anzi, con l'aiuto delle sue ali fece aria al figlio di Ade, quando poi smise inziò a giocherellare con i suoi capelli ormai diventati mori e cercò di sistemarsi la maglietta ormai praticamente ridotta a brandelli
"Chiara ci devi spiegare un paio di cose...!" le dissi mettendole una mano sulla spalla.
"Bene, dovreste sedervi allora... sarà una bella favola della buona notte!" esclamò sdraiandosi e utilizzando le ali come un coperta.

Autrice: Spero che questo capitolo vi sia piaicuto! Sapete qua Chiara riesce a tenere il controllo di se... perché? Si spiegerà tutto! Ora vi saluto! CIAO! 
ambra_chiara


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** la verità ***


Mi piaceva vedere lo stupore negli occhi dei miei amici, certo non ero cambiata di molto eppure a quanto pare uncutevo un certo timore in Ginevra e Nico tanto che si tenevano a debita distanza.
Infatti io avevo acceso un fuoco e mi ero distasa su un lato utilizzando le mia ali come coperta mentre Ginevra e Nico se ne stavano dall'altra parte del falò, ad aspettare spiegazioni riguardo a quello che era successo.
"Ora prima di andare a nanna ecco una bella favola... allora c'era una volta un bellissima ragazzina dai capelli bion..." dissi per fare supance ma Ginevra mi fermò
"Vai dritta al sodo Cappuccetto Rosso Sangue!"
"Ok... mi sono trasformata e i miei ruggiti hanno richiamato quei mostri che hanno iniziato a osannarmi come se fossi una Dea dicendo in continuazione: -Figlia di Tifone, principessa del mondo oscuro- certo se fossi stata in me li avrei ammazzati tutti per avermi chiamato principessa ma non lo ero quindi ho iniziato a impartire ordini, tra cui quello di andare contro di voi ed eccoci qua!" 
"Ma ciò non spiega il perché quando mi hai picchiato ti sei rianimata..." disse Nico
"Ehm... non lo so, magari perché mi sono ricordata la tua faccia, di quanto pensavo che avessi una faccia da prendere a schiaffi..." dissi sarcastica
"Ahaha... molto simpatica!" disse il moretto
"No sul serio, perché ti sei rianimata?" chiese Ginevra
"Non lo so... io ho detto la mia ipotesi" dissi appoggiando la testa sull'ala
"Magari perché picchiare un tuo amico ti ha fatto tornare in mente i ricordi" ipotizzò la figlia di Poseidone
"Già è molto probabile, ora raga io vado a nanna! Notte!" dissi stringendo di più le ali contro di me e chiudendo gli occhi
"ma vai a letto così?" chiese Nico
"Perchè cosa c'è che non va?" domandai non guardandolo nemmeno, ero esausta!
"Insomma sei un mostro" mi rispose
"A bè grazie... a me non piace il tuo naso ma non ne faccio un dramma!" dissi sarcastica
"No, in senso... guardati! Vai a dormire con quei canini da vampiro?" continuò lui
"Si qualche problema?!" chiesi scocciata togliendomi le ali di dosso e mettendomi a sedere 
"Ragazzi non litigate!" ci rimproverò Ginevra
"Io? E' Chiara che vuole andare a letto tramutata in mostro!" disse il figlio di Ade guardandomi come se fossi una assassina
"E se volessi andare a dormire così? Se volessi rimanere un mostro tutta la vita?"
"Dai smettila! Trasformati in umana!" disse Nico guardandomi torvo
"Non ti piacciono le mie ali? Non ti piacciono le mie unghie o i miei capelli o i miei denti? Pazienza! Vuol dire che stanotte ti friggo come un pollo! Ed è quello che in realtà sei! Non mi hai voluto tra le scatole perché così non potevo farti male!" mi voltai e non lo guardai nemmeno
"Chiara, forse Nico ha ragione... meglio se torni normale... così almeno posso vedere se hai i poteri del fuoco anche senza trasformazione" disse in tono più pacato Ginevra, mi voltai verso di lei
"Bè io..." mi bloccai un attimo cercando delle parole dolci per affievolire il fatto ma non ce le avevo quindi andai al punto "Non riesco a ritrasformarmi in umana ok? Non ci riesco... ho cercato in ogni modo, ma non ci riesco!" la figlia di Poseidone mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla
"Ok... tanto stai bene con i capelli neri!" disse con un sorriso stampato sulla faccia, io ricambiai ma non era una sorpresa, era da tutta la sera che sorridevo e non sapevo nemmeno perché! 
"Già ma io mi preferisco bionda, magari mi tingo i capelli, ma invece le unghie..."
"Sono perfette, hai uno smalto naturale e non sai quanto ti pagherei per avercelo!" disse prendendomi la mano e osservandomi le unghie
"Si lo so... tu adori li smalti!" dissi sorridente, insomma noi due non ci facevamo nessun problema se io rimanevo mostro... certo non sarebbe stato un gran che ma sempre meglio di essere un cadavere! 
Invece Nico era stressato e mi guardava con uno sguardo torvo.

Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! E' un po' diverso dagli altri ma era per spiegare tutto quello che era successo! Che ne sarà di Chiara? Rimarrà così per sempre? Si vedrà... Ora vi saluto... CIAO! 
ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** un altro saluto ***


POV. NICO 

La sera non avevo chiuso occhio perché ero nervoso, Chiara trasformata non era il massimo e non mi fidavo ancora completamente di lei. Inoltre durante il cammino credevo che mi potesse leggere nel pensiero perché ogni qual volta che pensavo male di lei mi lanciava una di quelle occhiatacce con i suoi nuovi occhi che ti distruggevano.

POV. CHIARA

Avevo un mal di testa formato famiglia poi sucessivamente il dolore era passato, ma in compenso credo che acquistai la capacità di leggere nel pensiero, ogni volta che mi chiedevo cosa pensasse Nico di me avevo la risposta... Cavolo se era un demente! Ma come dargli torto? In fin dei conti non sono la solita Chiara!

POV. GINEVRA

Tra Chiara e Nico c'era una tensione che si poteva toccare con un dito, lei gestiva la spedizione indicandoci il percorso e di tanto in tanto ci avvisava di eventuali gruppi di mostri, ma per il resto il vaggio era silenzioso... fin troppo e io conoscevo Chiara: non riusciva a tenere la bocca chiusa e allora questo strano silenzio mi sembrava strano...
Qualcosa era cambiato in lei ma non capivo cosa, continuava a dare occhiatacce a Nico che io non sapevo spiegarmi, allora mi allontanai di qualche metro da Chiara per parlare con il figlio di Ade
"Cosa hai combinato? Perché Chiara continua a guardarti male?"
"Io non ho fatto niente! Hai visto anche tu! Non ho proferito parola con lei da ieri sera!"
"Qualcosa devi aver combinato se no Chiara non sarebbe così arrabbiata con te!" 

POV. CHIARA

Avevo notato benissimo i miei compagni allontanarsi, mi sembrava giusto che i due piccioncini avessero il loro spazio privato soltanto che i miei ultra sensi da mostro-demone captarono ogni singola parola, io non volevo, cioè ero tremendamednte curiosa di sapere cosa si stavano dicendo ma sapevo che non era giusto allora perché lo stavo facendo? Sentì ogni singola parola.

POV. NICO

"Dovremmo abbandonarla! Ti rendi conto di cosa è diventata? Se ti facesse del male?" chiesi
"Senti io so difendermi!"
"Grazie per la fiducia!" disse Chiara voltandosi verso di noi con uno sguardo quasi da cagnolino  "Pensavo che il grande e potente Nico Di Angelo non mi temesse... Io allora vado, questa volta per davvero, avviserò Chirone di quello che sta succedendo e troverà una cura..."   se fece largo tra noi due e se ne andò 
"Chiara aspetta!" Ginevra la inseguì per un po' finchè non la perse di vista
"Nico la vuoi piantare di spedire via la mia migliore amica?" e voltandomi le spalle continuò verso la direzione nella quale Chiara ci stava portando.

POV. CHIARA

Ero in volo, era una bellissima sensazione avere l'aria tra i capelli e avere lo spirito libero, non sapevo se andare subito al campo oppure farmi un giretto turistico per New York, con quelle ali potevo anche andare in italia a salutare la mia famiglia e portare i saluti ai genitori di Ginny, ma non mi sembrava giusto... insomma dovevo andare al campo però avvistai una cosa che si avvicinava cupa verso i miei amici e non esitai ad attaccarla.

Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! A me onestamente non mi ispira molto! Ringrazio tutti quelli che hanno letto e tutti quelli che hanno la voglia di lasciarmi una recensione! Un grande saluto! CIAO!
ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** la chimera ***


POV. CHIARA

Volai in picchiata verso la minaccia che incombeva sui miei amici e avvicinandomi notai che era enorme con delle ali molto simile alle mie e un corpo da pantera... Era una chimera!
Appena mi vide ruggì e un vento potentissimo e caldo mi inestì, istintivamente utilizzai le mie ali come scudo, racchiudendomi in esse e sorprese delle sorprese non mi ero fatta niente anche se tutto nel raggio di tre metri si era polverizzato...

POV. GINEVRA

Sentì un gran frastuono e non esitai ad andare a vedere da dove provenisse seguita da Nico... Quando arrivai vidi Chiara che combatteva contro a una chimera.

POV. CHIARA

"Ciao ragazzi! Un aiutino?" chiesi ai nuovi venuti, in poco tempo delle mani ossute trattenerono l'enorme bestione mentre Ginevra richiamava tutta l'acqua possibile, io continuavo a menare colpi su colpi con la mia spada Mors che era ricoperta dalle fiamme, l'avevo potenziata con i miei poteri.
Ben presto la chimera era zuppa e immobile ma mancava solo una cosa, la museruola per quel dannatissimo ruggito! 
"Nico! Ginevra!" mi avventai su di loro proteggendoli con le mie ali e i rumori si sentivano attutiti, come la potenza di quel ruggito.
"Chiara.... Tu hai..." disse Ginny ma non la lasciai finire
"Delle ali strepitose? Lo so! Se potessi me le sposerei!" dissi entusiasta, poi notando che il ruggito era concluso le aprì e mi avvicinai cautamente all'animale dicendo a Nico se poteva far chiudere la bocca alla belva con degli zombie e in pochi secondi la chimera era innofensiva.
"Che ce ne facciamo di lei?" chiese il figlio di Ade
"L'addomestichiamo..." dissi calma
"Ma sei matta? Una bestia come quella non puo' essere domata... Ti ucciderà!" disse Ginevra bloccandomi
"Che ragazza di poca fede..." la scostai con delicatezza per poi andare dalla pantera nera
"Ehi ciao... Tu sei un maschio o una femmina?" mi avvicinai tanto che potevo toccarla... ed effetivamente lo feci, gli misi la mano sul muso e tutto quello che pensava io lo capivo, io sentivo quello che diceva!
"Figlia di Tifone... hai stabilito un contatto con me..." era la voce di un ragazzo
"Bene, sono contenta... allora come ti chiami?" parlavo ad alta voce, secondo me Ginevra e Nico pensavano fossi pazza
"Manfred mia signora..."
"Ti prego, non chiamarmi signora, mi mette in agitazione... Allora Manfred... Perché ci hai attaccato?" il suo sguardo si fece più cupo a allora decisi che forse era meglio dargli fiducia e liberarlo
"Nico slega Manfred... Almeno il muso e le ali, se non vuoi le zampe non importa"
"Chiara sei pazza?" mi chiese
"Oh si, certo... Credevo che lo sapessi!" dissi sarcastica sorridendo con i miei canini sovrannaturali, il figlio di Ade decise di darmi un opportunità e allora fece come gli avevo chiesto alla lettera
"Manfred... Chi ti ha mandato?" gli accareazzai il muso enorme
"Il capo dei mostri... Colui a cui appartenevo prima che arrivassi tu"
"Chi é?" chiesi grattandogli sotto al collo
"è questo il punto, non lo sa nessuno..."
"Come fai a non saperlo?" domandai stupita
"Quando ha stabilito un contatto con me eravamo al buio, non vedevo nenche io con i miei occhi da pantera... Attenta!" mi urlò ruggendo contro la creatura che avrebbe dovuto attaccarmi.

Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se è un po' corto, cosa succederà ai nostri protagonisti? Chi è la minaccia che incombe su Chiara? Solo chi leggerà lo scoprirà oppure chi mi legge nel pensiero! ;D
Ora vi saluto, ringraziando tutti quelli che hanno letto. 
Ciao!
ambra_chiara


Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Una scoperta inquietante ***


POV. CHIARA

Mi voltai giusto in tempo per vedere un grifone gettersi su di me con una potenza inaudita, mi tratteneva con una zampa mentre con il suo becco cercava di farmi fuori! Fortunatamente Manfred era pronto e con il suo ruggito sonico mandò la bestia lontana, fortunatamente la chimera non aveva fatto un ruggito che distruggeva tutto nell'arco di quattro metri ma aveva ruggito solo sull'enorme bestione.
Sguainai la spada che prese fuoco grazie ai miei poteri e graffiai un'ala del grifone impedendogli di volare, Ginevra la ricoprì di acqua trovata in uno stagno vicino a noi mentre Nico puntava la sua contro la gola del bestione
"Chiara che vuoi fare? Stabilire un contatto pure con lui?" chiese il moretto
"Non puo', se ha già stabilito un legame con me... Però sarebbe utile ci potrebbe dare più informazioni, è certamente nell'esercito del mio ex padrone" disse Manfred ringhiando 
"Manny, se sicuro? è necessario?" dissi rinfoderando Mors "Insomma il grifone è più debole di te... è bastato un solo tuo attacco per farlo fuori e un mio graffio sull'ala e un attacco d'acqua di Ginny per  fermarla... Non ne abbiamo bisogno, non correrò il rischio di ammazzare qualcuno dei miei amici per stabilire un contatto con questo grifone..."
"Si... Sarebbe decisamente utile, per un animo come il grifone ci vuole Ginevra... Lei è l'unica che puo' farlo, e poi com'è che mi hai chiamato?" mi rispose, io non badai all'ultima domanda e rivolgendomi alla figlia di Poseidone che non aveva capito nulla di quello che aveva detto Manfred le spiegai tutton per poi domandare:
"Puoi non farlo se non vuoi... Spetta solo a te decidere..." si vedeva che non sapeva cosa fare.

POV. GINEVRA

Cavolo, cosa dovevo fare? Rischiare la vita per stabilire un contatto con questo grifone? 
"Ginny, non farlo..." disse Nico ma venne subito fulminato da Chiara che lo rimproverò
"Spetta solo a lei decidere cosa fare..." 
"E non ti importa della vita della tua migliore amica?!" 
"Certo che mi importa, ma non posso impedirle di fare nulla, ne la posso costringere a fare qualcosa... Deve decidere solo lei e tu non la influenzerai Nico!" 
Chiara aveva ragione... Toccava a me decidere...
"C-ci proverò..." dissi titubante, mi avvicinai al grifone che aveva gli occhi aperti e mi guardava incoriusito... poggiai una mano sella testa dell'animale e gli dissi:
"Ciao..." per poco l'animale non mi staccò la mano, ma ero stata rapida a toglierla... Vidi dietro di me Nico che stava per venire a togliermi da li ma Chiara lo trattenne per una spalla dicendo:
"Se la bloccherai adesso morirà certamente!" 
Bene, ora sapevo che non si poteva tornare indietro... 
"Ehi, stai tranquillo, io sono dalla tua parte... mi dispiace per quello che stai subendo... Neanche io se fossi in te mi farei toccare da un mezzosangue che mi ha appena attaccato, credimi se potessi non lo farei... Ma ci serve... Ti prego..." il mio tono confortevole rassicurò il grifone e io poggiai la mano sul quel muso straordinariamente mormido e lucente, di un oro bellissimo... 
"Salve figlia di Poseidone..." non riuscì a trattenere un sorrisone
"Ci sono riuscita! Non posso ancora crederci! Come ti chiami?" la voce era placida e tranquilla, era di una donna
"Mi chiamo Lidia... Al tuo servizio..." cercò di alzarsi ma sembrava uno sforzo immenso, il ruggito della chimera era stato troppo forte da sostenere.
"Stai tranquilla rimani qua..." come io e Nico non avevamo capito niente di quello che la chimera aveva detto a Chiara dubito fortemente che la figlia di Tifone e il figlio di Ade capissero qualcosa.
"A che cosa vi servo?"
"Chi ha mantenuto un contatto con te prima di me?"
"Il secondo del grande capitano... Aveva dei capelli ricci, biondi con gli occhi identici a quelli della tua amica" era la descrizione spaccata del fratello di Chiara, Jo! Ma non poteva essere lui... No, non lo era... Era in Italia insieme alla famiglia di Chiara e mia.
"Ti ricordi se aveva una cicatrice?" se mi rispondeva di si era la fine... Suo fratello aveva una cicatrice sopra l'occhio, non ho mai capito come se l'è fatta...
"Si... Sopra l'occhio... Era un ragazzo di all'incirca tredici anni, secondo me era troppo giovane per essere il vice di un grande movimento come quello che stava nascendo, ma se il capo lo riteneva adatto... Io non potevo oppormi"
Con quella affermazione i miei peggiori sospetti divennero realtà... Il secondo era Jo, il fratello di Chiara.

Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ringrazio tutti quelli che hanno letto e che hanno voglia di mettermi una piccola recensione!
saluti da ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Sappiamo chi è il nemico ***


POV. GINEVRA
 
Ma poteva anche non essere lui, insomma quanti ragazzini tredicenni, riccioluti, con una cicatrice sopra l’occhio e simili a Chiara ci sono al mondo?
“è un mezzosangue?” chiesi titubante
“Si, un figlio di Tifone…” ok era lui, non c’erano dubbi, come dirlo a Chiara? La guardai un attimo, lei accortasi del fatto mi sorrise e io ricambiai…
“Chiara, come sta tuo fratello Jo? Da quanto tempo non lo vedi?” questa domanda stupì la mia amica
“Da un mese, l’ultima volta che l’ho visto stava benissimo perché?”
“Lidia l’ha visto di recente” dissi vaga
“Davvero? È qua in America? Forse dovrebbe venire anche lui al campo mezzosangue, i dodici anni li ha già superati…” non volevo stroncarle le ali dicendole che Jo era cattivo, io consideravo Jo come un amico… Insomma eravamo come fratello e sorella, ci prendevamo in giro a vicenda, facevamo battutacce l’uno contro l’altro, insomma gli volevo bene;  lo conoscevo da molto tempo, ci ero rimasta anche io malissimo nello scoprire quello che avevo scoperto… Immaginatevi Chiara! Ma poi pensai di dirglielo per non ritrovarsi davanti a suo fratello impreparata.
“Chiara… Io….” Mi alzai verso la mia amica e l’abbracciai, lei ci rimase di stucco e un po’ stupita ricambiò l’abbraccio
“Ginny, cosa è successo?”
“Jo… Secondo Lidia è…”
“è morto?” chiese, le sentì il cuore batterle a mille
“No, no... forse è diventato cattivo”
Chiara mi mollò e mi guardò in faccia
“Sei sicura?” chiese con una voce che non era la sua
“Si… Lidia mi ha detto che era un figlio di Tifone, dai lineamenti simili ai tuoi, con una cicatrice sopra l’occhio con i capelli ricci e biondi” Chiara non fece nulla, mi guardò e basta… Era inerme, non poteva crederci, eppure era lui.
“Aveva il colore degli occhi diversi? Uno marrone chiaro e uno scuro?” chiese con ancora un barlume di speranza, mi voltai verso Lidia, lei annuì in modo tale che anche Nico e Chiara potessero capire.
Quest’ ultima crollò a terra, sulle ginocchia guardando per terra…
“Mio fratello? Quel bonaccione di Jo? Cattivo? No… Non può essere!” Nico le mise una mano sulla spalla e io l’abbracciai
“Ti prometto che farò di tutto per far ritornare alla normalità Jo… Te lo giuro!” le dissi
“Non giurare se non sei sicura…” mi disse in un mormorio
“Ma io sono sicura…”
 
Autrice: Lo so, questo capitolo è corto e anche piuttosto  brutto ma era per far vedere la reazione di Chiara… Spero che vi sia piaciuto!
Ora, ringraziando tutti quelli che hanno letto, vi saluto!
A presto!
Ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** pensiamo positivo! ***


 
POV. CHIARA
 
Una goccia di sangue uscì dai miei occhi, era calda… dopo una ne seguì un’altra, quelle piccole lacrime di sangue bruciavano, ma servivano a uno scopo.
Mi stavano facendo tornare normale!
Sentivo i canini diminuire, le ali scomparire, le unghie tornare normali e i capelli biondi.
Ero di nuovo Chiara.
“Chiara,  sei tornata normale! Le tue emozioni da umana ti hanno trasformata” disse Nico, io non mi scomposi, le lacrime erano tornate normali e quindi potei asciugarmele facilmente e apparire fredda, ma sia Ginevra sia Nico sapevano che era distrutta.
Manfred venne da me come un gatto e si strusciò, io quasi  caddi, non mi ero ancora abituata al mio vecchio corpo, così fragile e impotente.
“Andiamo in volo, Nico vai con Ginevra sul suo grifone, presto incontreremo i nemici…” montai sulla mia chimera e spiccammo il volo, Ginevra cercò di venirmi vicino con Lidia per parlarmi.
“Ehi Chiara, non sono più abituata a vederti senza ali! Cavolo, stai meglio bionda!” io le sorrisi
“Grazie… Però mi mancherà lo smalto naturale” io e lei ridacchiammo, non ero molto spesso triste eppure in quel momento lo ero, ci credo, avevo come fratello un idiota che poteva uccidermi!
“Allora Manny, sai dove bisogna andare?” chiesi
“Certo… Manca ancora qualche ora a destinazione”  mi rispose, quindi potei dormire sopra la chimera.
 
Sognai, ero in un posto buio, una mano mi si posava sulla spalla, era Jo
“Ehi… Che ci fai qui?”
“Io? Che ci fai tu!” lo scrollai in malo modo
“Io faccio parte della ribellione, sono contro gli dei”
“certo, certo Jo… L’importante è crederci, dai andiamo al campo Mezzosangue” lo presi per il polso, ma nulla… Rimaneva fermo.
“Dai non fare il demente, forza! Vieni!”
“No, saremo rivali allora sorellina” mi svegliai di botto, avrò dormito si e no cinque minuti. Ginevra non si era addormentata fortunatamente e quindi potei raccontargli tutto…
“è normale Chiara, oggi è stata una giornata pesante per te, che ne dici se parliamo un po’? come ai vecchi tempi… Allora, che mi racconti?” le sorrisi
“bene, e te con Nico?” dissi indicando con la testa il bello addormentato
“Non fare l’idiota Chiara! Siamo solo amici…” la guardai di sottecchi
“certo, certo… Quando ti confessi?”
“mai”
“Lo faccio io per te?”
“Te lo sogni bella!”
“Ma no! Sarei così brava! Direi una cosa tipo: -Senti Nico, a Ginny piaci, e anche tanto, quindi è meglio se ti sbrighi a darti una mossa con lei se no scappa!- che ne pensi?” dissi  sdraiandomi sulla chimera cercando di non pensare a Jo
“No grazie!” le feci il broncio ma nulla, rimaneva fredda come il marmo
“sei una vera antipatica! Di quelle con il patentino! Non hai mai ricevuto una multa vero?”
“No, mai…. D’altronde ho avuto una maestra magnifica!” disse indicandomi, io le feci la linguaccia, stavo per dire qualcosa d’altro quando iniziò un temporale e di quelli con i fiocchi!
“Meglio se scendiamo…” dissi a Manny, lui acconsentì e ci mettemmo a riparo in una grotta, Nico dormiva ancora sopra a Lidia quindi io e Ginevra potevamo ancora parlare tranquillamente.
“Senti Chiara, se non tornassimo cosa direbbero a casa?” effettivamente non ci avevo mai pensato,  cosa avrebbero detto le nostre famiglie? E cosa i nostri compagni di classe? Era una domanda che io non volevo pormi
“Non lo so, e non lo voglio sapere perché noi torneremo”
“la solita ottimista”
“Non serve  a nulla guardare il mondo negativamente, meglio pensare a una prospettiva migliore” mi sedetti accanto a lei
“Sai cosa serve in questi momenti?” chiesi, lei scosse la testa
“cantare… Allevia sempre tutto…” iniziai a cantare una canzone di un film di nome Anastasia, Quando viene dicembre
 
“feste balli, fantasie
È il ricordo di sempre
Ed un canto vola via
Quando viene dicembre
Sembra come un attimo
Dei cavalli si impennano
Torna quella melodia nella memoria mia” alla seconda frase si era unita anche Ginny, avevamo due voci differenti, io alta e lei bassa.
Continuammo finché non svegliammo Nico
“Bella canzone… Siete brave”
“Soprattutto Ginny vero?”  Chiesi con un sorriso complice  “ora ha smesso di piovere ma è meglio se voi due rimaniate qua mentre io vado in avanscoperta con Manny” presi la chimera e volammo via lasciando i due piccioncini da soli.
 
Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! A me non molto onestamente ma non importa, ora vi saluto ringraziando tutti coloro che hanno letto e che hanno voglia di recensire.
A presto!
Ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** tra baci, battaglie e un nuovo aspetto! ***


POV. CHIARA
 
Presi dal mio zaino il mio cappello foderano azzurro e me lo misi visto che l’aria era ancora gelida, i residui della pioggia caduta.
Accarezzavo la morbida pelliccia di Manny mentre camminavo cercando di non pensare a tutto quello che mi circondava, solo a quello che dovevo fare ovvero andare in esplorazione.
“Allora, tu sai dove siamo?” chiesi alla chimera inoltrandomi tra i rami
“Non esattamente, ma so che siamo abbastanza vicini all’rifugio del mio capo”
“ma esattamente cosa vuole? Perché ha arruolato così tanti mostri?” domandai ancora
“Non solo mostri, ma anche alcuni mezzosangue con particolari poteri, come alcuni figli di Ecate, di Tanato e…” si bloccò, sapeva cosa voleva dire
“Tifone?” annuì con il suo grosso testone “Secondo te mio fratello ha i miei stessi poteri?”
“ne dubito, è più piccolo di te e quindi non dovrebbe averlo sviluppato, ne la trasformazione ne le fiamma…” chiusi il pugno davanti e me e lo incendiai subito dopo lo spensi.
“è più semplice quando sono un mostro ma anche da normale riesco a usare le fiamme. Che poteri dovrebbe avere Jo?”
“Non lo so, credo che dovresti chiederlo a Lidia, suppongo che abbia poteri simili ai tuoi… ovvero rintracciare mostri”
“Ma io ho acquistato questa dote poco fa…”
“Non è vero, tu l’hai sempre avuta soltanto che non te ne sei mai accorta prima di quel momento, è un'altra cosa, magari anche la possibilità di trasformarti in mostro l’hai sempre avuta, è straboccata perché hai scoperto la tua dote primaria”
“quindi la trasformazione è una dote secondaria?” chiesi sarcastica
“No, però non tutti i figlia di Tifone acquistano questa dote, la maggior parte sono mostri punto e basta”
“Ma non hanno come madre un’umana, io mi chiedo come mai lei abbia avuto tre figli con lui, insomma è un mostro!”
“era trasformato genio…” disse Manny alzando gli occhi al cielo
“Oh! Si spiegano molte cose…” mi fermai sentendo un rumore provenire alle mie spalle, presi la mia spada Mors lentamente per non fare rumore e drizzai le orecchie.
Un fruscio seguito da rami spezzati, mi lanciai sulla sagoma di quella persona che ci stava spiando e la buttai a terra.
Era una ragazza, alta, atletica e con i capelli castani.
“Chi sei?” le ringhiai contro puntandole la spada alla gola e non togliendo il ginocchio dal sul stomaco in modo tale che non si muova, infatti lei menava calci e pugni ma il mio corpo era distante dal suo raggio di tiro e l’unica parte era appunto un po’ di gamba che era coperta da un paio di jeans sgualciti.
“Levin, figlia di Ecate” disse calmandosi
“Che ci fai qui?” chiesi ancora mentre Manny mi guardava soddisfatto
“dovevo raggiungervi, mi manda Chirone, dice che dovete tornare al Campo, abbiamo scoperto chi ha prodotto quel via vai di mostri e dice che non potete sconfiggerlo da soli… aspetta quella è una chimera?!”
“Perché non mi hai visto un paio di ore fa…” dissi con un sorriso accorgendomi che indossava la maglia arancione del campo e sentivo un certo odore divino… ecco non ero solo in grado di sentire l’odore dei mostri, ma anche odori divini in generale, bene!
Tolsi il ginocchio da sopra Levine e le porsi una mano per alzarsi
“Aspetta… ma tu sei quella ragazza che faceva volare la pizza con il pensiero!” dissi illuminandomi
“è  bello essere conosciuti per questo” disse sarcastica
“no, insomma… sei la più forte figlia di Ecate del campo! Meglio di essere conosciuti come la ragazza mezza mostro”
“Stai tranquilla, al campo sei un mito… allora… mi porti dagli altri?” chiese, io annuì e mi districai in mezzo ai rami e ben presto arrivammo alla grotta dove Nico e Ginevra si stavano baciando amabilmente.
Levine distolse lo sguardo mentre io andai dalla figlia di Poseidone che non si era accorta di me, come il figlio di Ade, e le sussurrai:
“Ehi Ginny… Bacia bene?” la mia amica appena si accorse di quello che era accaduto mollò Nico e lo spinse talmente forte da buttarlo a terra.
“Chiara!”
“No, non rivolgermi più la parola… non mi avevi detto che stavi con Nico… e io che pensavo fossi la tua migliore amica!” dissi fingendomi triste, in realtà ero contentissima perché avevo trovato un oggetto di presa in giro per la mia amichetta…
“Chiara… ti posso spiegare ogni cosa!” disse Ginevra venendo da me
“No, non voglio ascoltarti… Da ora in poi la mia migliore amica sarà Levine!”
“Non mettermi in mezzo!” disse la figlia di Ecate alzando le mani “Sono di parte…”
“Chiara, ti giuro che te lo avrei detto!”
“Lo so idiota! Vieni qua!” l’abbracciai mentre era in uno stato confusionale
“Nico… Unisciti all’abbraccio!” dissi allargando le braccia, il figlio di Ade fece spallucce e si unì all’abbraccio, io tra i due piccioncini
“Levine… vuoi aggiungerti?” chiesi, la figlia di Ecate si unì, dopo qualche minuto ci sciogliemmo dall’abbraccio e chiesi a Nico
“Stai attento, se la tratti male vengo a cercarti e ti immobilizzo mentre lei ti picchia a sangue freddo, sento il tuo odore… morte, bruciato e un accento ci carne grigliata” dissi annusandolo bene
“carne grigliata?” chiese Levine “Meglio pesce”
“ragazze, piantatela… siete due idiote!” disse Ginevra “Piuttosto che ci fai da queste parti Levine?”
“Chirone vi vuole al campo… Venite, vi teletrasporto io, ho imparato questo incantesimo poco tempo fa!”
“L’hai sperimentato?” chiesi facendo cenno e Lidia e a Manny di avvicinarsi
“Si, state tranquilli… prendetevi la mano” io presi l’orecchio di Manny e la mano di Levine e questa recitò un incantesimo in greco antico e in un attimo eravamo alla casa grande, davanti a Dionisio e Chirone.
“Chirone! Buonsalve!” salutai contenta di essere tornata “Lo sa che Ginevra e Nico si sono messi insieme? Poi va bè sono accadute cose secondarie, io ho acquisito i miei pieni poteri e mi sono tramutata in mostro, poi ho incontrato questa bella chimera di nome Manfred, soprannominato Manny, poi Ginny ha preso il grifone Lidia, sono tornata normale perché ho pianto sangue ed eccoci qua!” dissi facendo un lieve inchino e togliendomi il cappello, Chirone mi sorrise e Dionisio mi guardò anche lui con un mezzo sorriso dipinto il volto.
“ E non è tutto, ho un olfatto straordinario e per giunta mio fratello Jo è…” le parole mi morirono in gola, era stata felice in questi ultimi minuti perché ho visto Ginevra e Nico ma ora continuavo a pensare ancora a Jo.
“è cattivo” mi anticipò la figlia di Poseidone “il secondo più importante di questa ribellione… Grazie a Chiara, Manny e Lidia sappiamo dove si trova la base, possiamo far partire un esercito”
“è quello che volevamo fare figlia del mare, e figlia di Tifone mostrami i tuoi poteri” disse Dioniso congedando gli altri, Ginevra mi guardò un attimo come per chiedere a me se poteva andare, io annuì.
“Non saprei come fare” risposi semplicemente vedendo andar via Manny, lo avrebbero portato insieme ai pegasi credo.
“Piangi” mi ordinò Dioniso
“Come scusi? Ho sentito bene?” chiesi
“Piangi, è uno dei metodi”
“Non ci riesco a comando”
“allora arrabbiati, abbi paura, un sentimento qualsiasi basta che si potente!” ordinò ancora il signor D, mi concentrai… tutta la rabbia, l’odio, il rancore che avevo li dovevo comprimere.
Mi comparvero delle ali possenti soltanto che questa volta erano piumate e non membranose, ma sempre nere.
Invece il colore dei capelli era cambiato, era bianco, i canini sempre a vampiro e le unghie bianche come il latte.
“Sono diversa dall’ultima volta…” dissi guardandomi e prendendo il cappello da terra
“Perché l’energia era più pulita dall’ultima volta, questo è il tuo vero potere Chiara… la tua vera essenza, sfruttala” disse Chirone applaudendo lentamente.
 
Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ora ringraziando tutti quelli che hanno letto, vi saluto.
Buonsalve! Alla prossima!
Ambra_chiara 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** riunione ***


“Bene, ora come faccio a tornare normale?” chiesi
“Non tornare normale, devi far vedere ai tuoi compagni chi sei veramente e infondere loro fiducia” mi rispose Dionisio
“Certo perché con dei canini da vampiro e delle grosse ali da angelo della morte infondo fiducia no?” dissi sarcastica
“No, non molto, ma capiranno che contro quell’orda di nemici hanno una speranza in più” mi rispose Chirone
“Magari faccio un’entrata trionfale con Manny insieme a Ginevra con Lidia?”
“Sarebbe bello” borbottò il signor D
“no, non sarà necessario” disse invece Chirone “Convocheremo i vari capo gruppo, ci sarà anche Ginevra” Chirone andò a chiamarli mentre io e Dioniso ci posizionavamo attorno al campo da ping-pong e preparavamo cibi e bevande, per primi arrivarono Ginevra, Nico e Percy, quest’ultimo stava guardando la nuova coppietta e quindi mi disse distrattamente non notandomi bene come ero:
“Chiara! Hai visto la tua migliore amica che fine ha fatto? Fidanzata con Nico!”
“Ehm… Percy, hai visto bene Chiara?” chiese la sorellina, che mi guardava con gli occhi sbarrati il mio nuovo look
“Sei diversa dall’ultima volta che ti sei trasformata” esclamò invece Nico
“Sono contenta che l’abbiate notato, Manny? Dove è? Come sta?”
“è nel box, ma come è successo?! Ultima volta? Perché ti sei già trasformata così?! Non è possibile! L’ultima volta che ti ho visto eri tutto tranne che…” Percy fermò i suoi deliri
“Un mostro?” chiesi sorridendo con i miei canini
“no, una specie di angelo!” disse lui gesticolando impazzito, in quella comparve anche Annabeth, non mi vide bene pure lei perché subito diede una sberla a Percy dicendo:
“Bravo! Provaci con Chiara!”
“No, non l’hai vista bene pure tu?” chiese Ginevra avvicinandosi a me e accarezzandomi le ali, provai un solletichino e ridacchiai.
“Oh cavolo! Hai sviluppato i poteri per caso?!” chiese
“No, sono stata morsa da un demone radioattivo” risposi sarcastica
“Riesci pure a riderci sopra?!” continuò la figlia di Atena
“Cosa devo fare? Piangere sulle mie ali nere? Mettermi le mani smaltate bianche nei miei capelli dello stesso colore?” sorrisi leggermente “Sedetevi, volete stare li imbambolati a guardarmi? Non è un bello spettacolo in confronto alla mia chimera Manny”
“Hai una…” chiese Percy ma Nico lo fermò
“Tu hai un pegaso, è più o meno la stessa cosa solo con una chimera, Ginny ha invece un grifone ma non entriamo nel particolari” .
Dopo poco arrivarono tutti, e tutti mi guardavano sorpresi e mi chiedevano come era andata la missione eccetera eccetera, tutti tranne Drew… si era messa a gridare e dire:
“O MIO DIO! SMALTO INCORPORATO!” non so se avesse notato le ali oppure no, ma era una domanda a cui non volevo risposta.
“bene presenti tutti? Ottimo, credo abbiate notato che Chiara, Ginevra e Nico siano tornati dalla missione” disse Chirone
“E che Chiara ha due ali da angelo della morte, dei capelli bianchi e dei canini da lupo? Si, l’abbiamo notato… senza offesa Chiara!” disse Will
“ma ti pare?” dissi in piedi dato che con le mie ali  (anche se piegate) non avrei fatto stare nessuno sulla panchina, di tanto in tanto me le toccavo perché erano morbide e lisce, niente in confronto alle altre!
“Va bene, Chiara ha un nuovo smalto, Nico e Ginevra stanno insieme ma ora dovrei andare, dovrei rifarmi il guardaroba” disse Drew
“Per la settantesima volta in un giorno” disse Annabeth alzando gli occhi al cielo
“Senti, non è colpa mia se…”
“Sei una snob presuntuosa?” chiesi io, la figlia di Afrodite stava per ribattere ma con il mio smalliate sorriso da vampiro la feci tacere.
“Allora, quali sono le novità?” chiese Miranda, figlia di Demetra, era simpatica, era sempre stata gentile con me
“Abbiamo scoperto l’alveare dei mostri che circolano in questo periodo, sappiamo anche dove sono” dissi
“e chi li controlla?” chiese Percy, non avevo il coraggio di dirlo, sapevo che se lo avessi detto sarei scoppiata a piangere di nuovo
“Jo, figlio di Tifone e fratello di Chiara” disse Ginevra raggiungendomi e mettendomi una mano sulla spalla, ci fu un sussulto generale, insomma… mio fratello nemico?! Nessuno poteva crederci anche se non lo conoscevano, conoscevano me e questo bastava.
“E un'altra persona di cui ignoriamo l’esistenza” continuò Nico osservandoci
“Cosa dovremmo fare?” chiese Clarisse che non aveva parlato fino a quel momento, aveva a mala pena reagito a vedere le mie ali e il resto! Lo dovevo ammettere, per quanto quella ragazza non sia il massimo della simpatia l’ammiravo moltissimo
“Distruggere il nido” dissi freddamente
“E tuo fratello?” chiese Miranda
“Se è necessario lo uccideremo…” dissi apparendo più dura di quello che ero
“Così si fa, niente ripensamenti… è meglio se ci  prepariamo, poi partiremo” esclamò Clarisse e prima che la si potesse fermare era già andata.
Mi voltai verso Chirone in contemporanea con Ginevra
“Attacchiamo?” chiedemmo poi in coro
“Si… sarà meglio prepararci” disse con lo sguardo cupo “Montate su Manny e Lidia e indicateci la strada quando saremo pronti”
 
Autrice: Ciao a tutti! Spero che vi sa piaciuto questo capitolo anche se è corto, ma è solo di passaggio, i prossimi vi prometto che saranno più lunghi!
Ora, ringraziando tutti coloro che hanno letto, vi saluto a presto!
Ambra_chiara

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** da quanto tempo ***


 
POV. GINEVRA
 
Temevo in un esaurimento nervoso da parte di Chiara, se fosse sclerata? E se il peso di tutta questa avventura le fosse ricaduto sulle spalle come un macigno? Ce l’avrebbe fatta?
Doveva farcela, e poi stiamo parlando di Chiara, sa a mala pena da che parte è girata a volte perché ha troppo la testa fra le nuvole… speravo che rimanesse così, la solita sognatrice di sempre, ma ancora di più speravo che non vedesse suo fratello, ne se vinciamo (in questo caso il suo cadavere) oppure se perdiamo (ovvero trionfante su un trono).
Purtroppo non avvenne così.
 
Io e lei guidavamo il gruppo con Lidia e Manny mentre gli altri ci seguivano con il pulmino del campo, eravamo da sole quindi.
“Chiara…” le dissi, era ancora trasformata ma aveva il suo cappello, non se lo toglieva mai “Ho paura per te. Sei sicura di reggere?”
“Certo che si! Che domande sono? Sono pronta come non mai, purtroppo…” disse sorridente, era quel purtroppo che mi lasciva perplessa, pensava a Jo, ne ero certa…
“Almeno so dove è così posso prenderlo a calci” disse come leggendomi nel pensiero, a no aspettate, può farlo.
“Devo stare attenta anche a cosa pensare con te!” le dissi
“Scusa, non riesco a controllarmi… aspetta… forse ci sono riuscita!” era diventata quasi paonazza.
“Riuscita!” rispose trionfante, sentì un ruggito da parte di Manny e un grido di aquila da parte di Lidia
“Siamo arrivati” dicemmo in coro io e la mia migliore amica.
 
“è qui?” chiese Clarisse indicando la sala giochi vecchia e decadente dove ci avevano portato Lidia e Manfred
“A quanto pare” rispose Chiara guardando l’insegna della sala giochi, lampeggiava per qualche secondo, per poi spegnersi quello subito dopo.
“Entriamo?” chiesi e senza esitazioni la figlia di Tifone bombardò di fuoco il legno che bloccava l’entrata e non badando ai compagni di squadra ammirati varcò la soglia, c’era molta polvere nel luogo e numerose macchinette erano rovesciate a terra.
Poi c’era un pannello, diverso dal paesaggio in cui era immerso, sembrava nuovo.
“è come quei processi in cui ti prendono il DNA o robe simili” disse Nico, Chiara senza esitazione mise il dito sul pannello che ne prese una goccia di sangue e con voce meccanica disse:
“Benvenuto Generale Colombo” era il cognome di Chiara, e quindi obbligatoriamente di Jo una porta in ferro si aprì, a quanto pare il pannello costatava il sangue divino e pensavano che non c’erano altri figli di Tifone al mondo, o almeno che Chiara non scoprisse di questo posto, ma sbagliavano.
“Quando varcheremo questa soglia, scatenate l’inferno” disse la figlia di Tifone trasformando il suo braccialetto borchiato nella sua spada “Nico, Clarisse e Percy davanti con me, gli altri è importante che non si dividano, non sappiamo cosa ci aspetta al di la di quella porta” sapevo che non mi voleva nelle prime file per difendermi
“Chiara, posso stare con te in prima linea? Ti ricordo che Jo era anche mio amico e vorrei…” le dissi ma mi bloccò e disse
“Certo che puoi farlo, non devi chiedere” era lei il capitano di questa spedizione, tutti erano stati d’accordo, Chirone era andato a cercare rinforzi.
“Manny, Lidia, voi dall’alto, ora entriamo” una luce accecante ci invase insieme e un sacco di mostri che andavano venivano con delle travi e altri oggetti da costruzione.
Appena si accorsero della nostra presenza si voltarono e stavano per attaccare quando una voce disse:
“FERMI!” la conoscevo benissimo quella voce, in mezzo a quel mare di mostri comparve un ragazzino che stonava in tutto quel marasma perché sembrava così innocente e ancora bambino.
“Jo” disse a denti stretti Chiara, le presi una mano e lei mi sorrise lievemente
“Mia cara sorellona Chiara, da quanto tempo, mi sei mancata, sai?” venne da lei e l’abbracciò, la mia amica non sapeva se ucciderlo a ricambiare l’abbraccio quindi rimase ferma stringendo forte la mia mano
“Ginny!” disse contento, sembrava quelle volte che io andavo a casa loro e lui mi chiedeva come stava con la sua nuova maglietta.
“Jo” risposi tranquillamente cercando di non far trasparire la mia rabbia, dovevo essere come ero sempre stata, ovvero cinica e fredda.
“Bè cosa vi porta qui? E quanti nuovi arrivati…”  disse guardandomi dietro alle spalle “figlia di Poseidone eh Ginny? Niente male! E quello è tuo fratello Percy? E l’altro moro deve essere il tuo ragazzo, figlio di Ade giusto?”
“Jo, perché sei qui? Cosa vuoi?” chiese brusca Chiara
“queste domande dovrei farle io a voi” disse con un mezzo ghigno
“Noi vogliamo fermarvi, qualsiasi cosa facciate!” disse in un urlo la mia amica
“E se facciamo la cura per il cancro? P.s: belle ali, le mie sono bianche”
“Bianche? Ali? Cura per il cancro? Non sto capendo niente! Jo vuoi dirmi la verità o no? Perché hai mentito a mamma dicendo che eri andato al campo quando invece sei qui?” chiese la figlia di Tifone, a quanto pare aveva chiamato sua mamma per chiedere di Jo
“Tutte domande lecite… bè noi qui facciamo armi, hai presente lo zio Mauro che ha un’armeria? Ecco, la stessa cosa solo con armi più… come dire? Particolari” aveva un sorrisetto che metteva sui nervi, non l’avevo mai visto così
“Come particolari?” chiese Nico avvicinandosi a me e Chiara
“ah ecco il ragazzo di Ginevra! Comunque strane in senso armi che distruggono gli dei e l’Olimpo così che i mostri prendano il sopravvento… vi volete unire a noi?” mise una mano sull’ala di Chiara ma lei gli diede un calcio e richiamò Manny che lo piantò al terreno
“è così che tratti tuo fratello? Vuoi giocare? D’accordo, giochiamo!” disse Jo che si trasformò, i capelli ricci e biondi divennero neri, i canini come quelli di Chiara e le ali angeliche bianche,  con un forte colpo di ali schiantò la chimera contro il muro.
“Manny!” urlò Chiara e corse da lui.
I mostri attaccarono armati con spade e lance e io mi trovai catapultata in una vera e propria battaglia, persi di vista Chiara perché era volata via, Manny si era ripreso e ora combatteva insieme a Lidia.
Sapevo che accanto a me avevo Nico, cosa che mi rincuorava, Percy era dietro di me, tutte le persone di cui rimettevo completa fiducia erano accanto a me, tranne quella che aveva più bisogno di me, Chiara… come poteva combattere contro la persona a cui teneva più al mondo?

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** una bella scalata! ***


POV. CHIARA
 
Avevo spiccato il volo all’inseguimento di Jo, lo bombardavo con il mio fuoco e lui evitava con una destrezza sbalorditiva ,decisamente meglio di me, lui era allenato.
Mi condusse a un balcone fatto di marmo che stonava in quella fabbrica, era così elegante e raffinato, li il figlio di Tifone si sedette delicatamente sul balcone mentre io mi schiantai con poca eleganza.
“Forza attacca!” disse, era disarmato mentre io ero armata, non potevo… oppure era una scusa? Non volevo attaccare mio fratello? Esatto, non volevo! Qualche problema?
Quindi rimasi immobile a osservarlo, dalla finestra in fondo al balcone sbucò un ragazzo, dire che era bello è poco, era stupendo! Aveva i capelli neri e gli occhi azzurri come il mare ed era vestito come un metallaro, cosa che non mi dispiaceva affatto.
“Chiara, tuo fratello mi aveva detto che eri bella ma non pensavo così tanto” rimasi immobile, muovevo leggermente le ali e basta.
“D’altronde le assomiglio” disse lui
“Mi dispiace ucciderla, non lo faremo perciò” disse
“Dovete andarvene, arrendevi, tanto non ce la farete” potevo dire qualsiasi cosa di più minaccioso e crudele, eppure la mia bocca riuscì a pronunciare soltanto queste parole.
“Sei sicura dolcezza? Guardati intorno… il mondo sta cadendo, gli dei non riescono più a sorreggerlo, io invece potrei farlo benissimo e meglio di loro”
“Sei pazzo!” risposi
“Si, concordo, perché non mi sono presentato a una ragazza così carina. Mi chiamo Ivan, figlio di Ares”
“Potrei dire di essere felice di conoscerti ma mentirei…”
“Ti ho detto che la mia sorellona ha la lingua tagliente” si intromise Jo “E non è capace di mentire”
“Bene… sarebbe un ottima  regina”
“Sai sarebbe bello ma no, grazie… preferisco fare questo!” posizionai il braccio e lanciai una palla di fuoco mentre il mio polso, come il rinculo di una pistola, indietreggiava.
Un fuoco del genere avrebbe distrutto chiunque eppure non successe niente al bel ragazzo.
“Giusto dimenticavo, mi sono iniettato nel braccio sangue di mostro, quindi ho la forza di un mezzosangue e di un mostro messi insieme” disse come se fosse la cosa più normale del mondo
“Che schifo! Tu non hai un hobby?” chiesi stringendo la presa su Mors, speravo tanto che Ginevra mi raggiungesse ma come poteva? Eravamo a venti metri da terra, non sarebbe mai riuscita ad arrivare da me dato che Lidia era occupata nei combattimenti dall’alto, o almeno così credevo.
 
INTANTO MENTRE TUTTO QUESTO STAVA ACCANDENDO…POV. GINEVRA
 
Avevo localizzato Chiara, ora il problema era raggiungerla.
“Nico, ce la fai da solo?” chiesi al mio compagno
“Certo ma dove vai?”
“Ad aiutare un’amica, tu coprimi le spalle!” mentre sgozzavo la gola a una dracena individuai un piccolo sentiero che potevo farmi per raggiungere il balcone, all’incirca un metro c’era una trave seguito da molte decorazioni sporgenti a cui potevo farmi appiglio con molta agilità e non guardando di sotto.
Sentivo però che la battaglia si faceva sempre più cruenta, il sangue dei miei amici sgorgava come acqua da una cascata, le grida erano ormai diventate sottofondo naturale a cui eravamo abituati, dovevo mettere la parola fine a tutto questo, e l’unico modo era uccidere i boss, tra cui Jo, come avrei fatto? Dovevo ricordarmi però che quello non era il bambino con cui avevo passato pomeriggi interi, a casa loro. No, non era lui… era stato cambiato…
Non era lui, dovevo convincermi.
La mia scalata non fu semplice, soprattutto per via della spada che mi pendeva dalla cintura e che picchiava contro i miei pantaloni, ma comunque non contando le cinque o sei volte che ero quasi caduta con la conseguenza di una frittata di Ginevra, era andato tutto splendidamente.
“Ed eccomi qui!” dissi con il fiatone, notai un bellissimo ragazzo che mi osservava sbalordito, poi Chiara che mi sorrise e disse:
“Io il ragazzo carino ma psicopatico e tu mio fratello?”
“Aspettate… riepilogo, please!”
“Lui è Ivan, il boss, il capo dei capi, vuole prendere il posto degli dei dell’Olimpo, eccetera, eccetera le solite cose”
“La figlia di Poseidone, dove è il tuo ragazzo? Il figlio di Ade?” chiese Ivan
“è in battaglia a sconfiggerti mezzo esercito, e tu? Dove è la tua ragazza, una figlia di Afrodite?” avevo sparato tutto a caso e questo suscitò la risata del carino e di Jo.
“Non ho una ragazza, ma forse lo diventerà la tua amica…” la guardai un attimo, perplessa
“Storia lunga, ora, saltiamo gli inviti per il matrimonio e passiamo al divorzio!” si avventò su Ivan con una potenza non sua, tanto da scaraventarlo per terra e lo tagliò con Mors, intanto senza neanche accorgermene avevo Jo contro, bene… un essere demoniaco contro, la giornata andava di bene in meglio! Certo, ho sempre sognato di essere una vampira ma combattere contro i demoni non rientravano nei piani, quello era il sogno di Chiara, tanto vale dire che il suo fil preferito era Hansel e Gretel Cacciatori di streghe mentre io ero più da Shadowhunters, anche se a entrambe piaceva il rispettivo fil preferito dell’altra, ma questo non centra niente!
Presi l’acqua da una brocca che c’era sul tavolino in un angolo del balcone e la utilizzai per mantenere una bolla intorno alla sua testa, lui non respirava sott’acqua!
Soltanto che lacerò lo strato con la sua spada così da liberarsi completamente e attaccarmi di nuovo, senza esclusione di colpi e senza pensare che ero stata sua amica in passato, mi stava battendo; Chiara non se la stava cavando meglio, insomma eravamo spacciate….

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** non avrai un bell'aspetto al tuo funerale ***


POV. CHIARA
 
Avevo la spada di Ivan puntata alla gola, non potevo scappare perché mi aveva ferito un ala (infatti per terra erano sparse alcune mie piume) ma non l’avrei fatto comunque per Ginevra.
La mia arma era caduta dal balcone e non potevo sperare in un aiuto dal mio padre divino, soprattutto perché sapevo che tifava per Jo.
“Non vuoi arrenderti?” indietreggiai e andai a sbattere contro la ringhiera del balcone, ora ero proprio fritta finché un getto d’acqua sbatté indietro Ivan, con un salto mi ritrovai Percy e Nico accanto
“Ragazzi! Potevate arrivare prima?!”
“Scusa, ma Percy doveva trovare sufficiente acqua” mi spiegò Nico “Io aiuto Ginny e te Chiara?” domandò a  Percy
“D’accordo!”
“Ma dove hai trovato tutta questa acqua?”
“Non chiedere, è meglio non sapere!” osservai il suo colore, sembrava di un fosso ed effettivamente non poteva essere altro che quello
“Non ho Mors…” ma il figlio di Poseidone mi porse la mia spada
“Non è possibile!”
“è piovuta dal cielo…” detto questo io mi scaraventai su Ivan e lo bloccai prima che si potesse alzare
“Pensavo di più a me sopra di…” non gli lascia completare la frase perché gli premetti il ginocchio sulle costole, intanto Percy gli puntava la spada
“Di la verità, ti stai divertendo?” mi domandò
“Colpevole vostro onore!” dissi ridacchiando, sbattei le ali così, per svago “Ora è meglio se lo uccidiamo, e portiamo la sua testa tra l’esercito, così da far in modo che tutti capiscano che è finita”
“Sadica… non mi sembra il caso…” disse Percy
“Scusa, sono le ali nere che mi fanno sentire più cattiva…” ero talmente impegnata a pensare come uccidere Ivan che quest’ultimo con una forza sovrumana mi capottò senza che Percy potesse fare nulla, mi strinse fortissimo e si alzò in piedi puntandomi la spada alla gola e intrappolando le mie ali, io ruggivo, mi dimenavo, menavo calci ma nulla riusciva a smuovere il suo braccio dalla mia vita e dalla sua lama, sentivo solo le pulsazioni del mio cuore, non avevo paura, ma ero arrabbiata perché se fossi morta non me lo sarei mai perdonata.
Intanto Percy non sapeva che fare
“Ora, figlio di Poseidone, abbassa Vortice se no Chiara muore, mi dispiace però” disse Ivan alitandomi sul collo, io gli diedi una testata, forse avrebbe mollato la presa, ma anzi, la strinse di più tanto da farmi fare un grido soffocato
“Insomma guardala… carina e combattente… se non fosse il fatto che vuole uccidermi sarebbe perfetta”
“Grazie, lo so!” gli pestai il piede e  guardai Percy mimando la parola: -uccidi me e lui!- lui scosse leggermente la testa e abbassò Vortice perché Ivan non mi aveva ancora mollata
“Bene, sei più collaborativo, ora guardiamo Jo, Ginevra e Nico… chissà chi vince!”
Non c’erano dubbi, stava vincendo Jo, aveva per di più un vantaggio, le ali, quelle dannatissime ali angeliche!
Quando si accorse che lo stavo osservando mi disse:
“Hai trovato un ragazzo?” con la poca mobilità che avevo gli feci il medio e lui ridacchiò volando in picchiata verso Nico, fortunatamente Ginevra gli si schiantò addosso e lo bloccò, il figlio di Tifone si ritrovò a qualche metro di distanza per terra, mi lanciò uno sguardo eloquente, di quelli che non avevo mai visto dai tempi in cui non ero al campo mezzosangue, uno sguardo che esprimeva tutto… tutto quello che pensava e provava.
Volò da me e prese per il collo Ivan, lo tenne in una morsa strettissima e disse:
“Chiara! Uccidilo! Conficcagli la spada nello stomaco! Solo la collaborazione dei figli di Tifone può sconfiggerlo!” mi disse
“Non posso! Ucciderei anche te!”
“Devi farlo!” non lo feci, rimasi li ad aspettare qualcosa che non avvenne, ben presto Ivan si liberò e prese il colletto della maglietta Jo e lo lanciò come se fosse un pezzo di carta e andò a schiantarsi contro la ringhiera del balcone, poi prima che si potesse concentrare su di me Nico gli mise la spada tra le scapole così da attirare l’attenzione su di lui.
“Ok… Ragazzi, un aiutino?” domandò, e quello arrivò presto da Percy e Ginevra, io corsi da Jo
“Solo il nostro potere insieme può sconfiggerlo, la nostra collaborazione, quella di prima lo era…” disse, era sdraiato per terra e tossiva, gli misi un braccio intorno alle spalle e lo sollevai
“Ce la fai?” gli chiesi
“Certo! Sono stato allenato più di te…” tossi è una macchia di sangue sporcò la sua armatura
“Che schifo” commentò “Ho preso una botta così forte?”
“A quanto pare! Ginny! Riesci a tenerlo a bada?” la figlia di Poseidone mi guardò e disse
“Cercherò, tu fai quel che devi fare!”  tre contro uno e quell’uno stava prevalendo,  bastava che si fermasse un attimo e io e Jo avremmo potuto colpirlo con le fiamme, ma era in costante movimento, per di più Ginevra aveva perso la sua arma e cercava di ricavare dell’acqua e Percy aveva ricevuto una forte botta in testa, tanto forte da farlo svenire.
Quando però avvenne il miracolo, Nico stava combattendo solo contro Ivan e da dietro Ginevra lo colpì con un calcio fortissimo, tanto da farlo cadere e sbattere contro il pavimento, io e Jo ci avvicinammo e puntammo le mani
“bè, almeno l’ultima cosa che vedrò sarà bella…” disse per cercare di distrarmi
“Oh, commuovente, speravi che questo ti facesse salvare la vita? Bè, ti sbagli… scusa, ma non avrei un bel aspetto al tuo funerale” puntai in piena faccia e insieme a mio fratello sparai fuoco
“Battuta di Gretel di Hansel e Gretel cacciatori di streghe?” domandò quest’ultimo
“Si, ora ci devi spiegare tutto, se no giuro che ti uccido…” dissi con un mezzo ghigno.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** La fine ***


POV. GINEVRA
 
La battaglia era finita, e mentre io, Chiara e Nico eravamo portati in trionfo, la figlia di Tifone continuava a guardare male il fratello perché non ci aveva ancora dato spiegazioni (aveva promesso che ci avrebbe detto tutto a tempo debito, ovvero al Campo mezzosangue).
Eravamo sulle spalle dei nostri compagni, la difficoltà era portare Chiara con le sue ali, per questo si era trasformata, al posto delle ali angeliche gli era venuto un tatuaggio grande tutta la schiena della sue ali e dove aveva nella realtà una ferita anche nel tatuaggio era rappresentato il taglio.
“Ginny… mi sono abituata a questa fama!” disse la minuta ragazzina sorridendomi e mettendo un braccio intorno al mio collo e quello di Nico
“Già sei montata di tuo conto, mi immagino ora…” scherzai meritandomi una gomitata, i ragazzi ci misero giù davanti a Lidia e Manny, notai che erano feriti, soprattutto quest'ultimo, Chiara gli si fiondò addosso vedendo la gravità dei danni
“Vedo che è Lidia più brava a combattere” disse facendo finta di non essere preoccupata, Manny le disse qualcosa e lei ridacchiò
“Cosa ha detto?” domandai
“Niente… segreto tra ragazza e chimera” posò leggermente i polpastrelli sul pelo squarciato dell’ala della pantera facendogli fare un grugnito
“Ci penserò io a lui” disse Will mettendole una mano sulla spalla
“Sei in grado di curare una chimera? Wow, mi sorprendi sempre!” rispose con un sorriso
“non proprio, ma se ho fasciato la ferita a Clarisse, posso fare tutto”
“Sorvolerò su questa battutina solo perché oggi mi sento più buona del solito” commentò la figlia di Ares
“Ehi, ragazzi, non è meglio se torniamo al campo? Insomma abbiamo demolito tutto quanto qua e non c’è nient’altro da fare, è meglio se torniamo…” disse Jo comparendo dalla folla, anche lui era normale e sembrava solo un semplice ragazzino biondo
“Ma chi sei?” domandò Annabeth
“Jo, figlio di Tifone e eroe come me, Nico e Chiara” dissi anticipandola,  il ragazzo sorrise
“E traditore, o meglio… lo ero”
“Ti ho mai detto che sei un idiota? Dire a tutti che sei un traditore? Non è da normali, comunque concordo con te… andiamo al campo, Nico potresti farmi un favore?” chiesi
“Certo, vuoi che ti presti qualcosa?”
“Na! Tienimi d’occhio il mio fratellino mentre io sono in volo con Manny”
“Sarà fatto…” scompigliò i capelli riccioluti del ragazzino che non ne fu tanto entusiasta.
 
Il viaggio durò troppo per me, perché Chiara continuava a elogiarsi e parlare a vanvera, io sono la sua migliore amica però devo ammettere che una più seccante di lei non esiste, glielo dissi ad alta voce e lei rispose:
“Allora sei autolesionista perché sei la mia migliore amica!” rise di gusto fino all’arrivo della destinazione.
Ognuno andò alle proprie case, Manny fu invece scortato da Will in infermeria e io potei finalmente godermi la spiegazione di Jo alla Casa Grande, in presenza di Chiara, Nico e ovviamente Chirone.
“Perché hai cambiato bandiera così di punto in bianco?” domandò Chiara
“Quando Ivan si è messo a elogiarti mi sembrava davvero troppo… farmi comandare da uno come lui? Nah!”
“Sii serio” rispose lei dandogli uno scappellotto fortissimo
“Chiara, non è più cattivo… non mi sembra il caso di picchiarlo così forte!” dissi
“Comunque ho pensato a tutti i momenti passati insieme, insomma la mia coscienza è venuta a farmi visita”
“Tutto qui? Allora non era una storia lunga come hai voluto farci credere, e non serviva che Chirone sprecasse tempo!” esclamò Nico
“è quello che vi ho detto, solo che non mi ascoltavate!” lo guardammo tutti male poi scoppiammo a ridere e Chirone picchiò la spalla del ragazzino
“Domani si iniziano gli allenamenti… ora io vado, andate a riposare!”
 
POV. CHIARA
 
La fine di questa storia è abbastanza scontata, io ero andata alla mia casa e mi ero buttata sul letto, solo che al posto di dormire, Ginevra aveva chiamato tutto il Campo per fare una piccola festicciola
“E ovviamente noi due canteremo” disse lei come se fosse la cosa più normale al mondo mentre i ragazzi spingevano il mio letto verso la parete per fare più spazio
“Jo, è colpa tua vero?” domandai, ma lui si era già fiondato al banchetto che avevano portato i figli di Ermes
“Forza! Sarà divertente!”
“Tu dici sempre così! Forza, andiamo a buttarci sotto a un treno… sarà divertente” dissi prima che la figlia di Poseidone potesse prendermi per il polso e buttarmi davanti alla finestra dove tutti si erano voltati a guardarci, Ginevra mi porse la mia chitarra elettrica
“Cosa dobbiamo cantare? via il dente via il dolore” domandai
“Hai presente tutte le canzoni che abbiamo provato nel nostro tempo libero? Ecco, pensavo di fare quelle!”
“Non se ne parla nemmeno!” però lei aveva già preso il microfono e con l’asta ne aveva posizionato uno davanti a me
“Ciao a tutti! Siamo qui per imbarazzare, cioè volevo dire ringraziare la nostra amica Chiara! Questa prima canzone però volevo dedicarla a Nico… credo che Chiara abbia capito quale” il moretto nella folla divenne rosso mentre io introducevo la prima nota di Heart Attack di Demi Lovato, di solito Ginevra faceva le strofe, dato che lei ha la voce più bassa, e io il ritornello, dato che ce l’ho molto alta.
“You make me blow
But I cover up, won’t let it show
So I’m putting my defenses up
Cause I don’t wanna fall in love
If I ever did that, I think I’d have a heart attack
I think I’d have a heart attack
I think I’d have a heart attack” cantai mentre suonavo con la chitarra, ci credo che Ginevra l’avesse dedicata a Nico, le calzava a pennello!
Alla fine la serata andò così, io a Ginevra ci davamo il cambio per le canzoni, cantai For the Love of the Daughter sempre di Demi Lovato, poi It’s my life di Bon Jovi,  e altre che erano tante perché la festa durò tutta la notte praticamente, per quanto cercassi sempre di cacciare gli invitati loro non intendevano andarsene.
Al mattino eravamo tutti esausti.
Però mi piaceva vedere tutti contenti, Jo che saltellava allegro si era già fatto un gruppo di amici, Nico e Ginevra erano felici insieme e io bè… ero semplicemente contenta, soprattutto quando lasciavo cantare la figlia di Poseidone e lei cantava canzoni che piacevano un sacco a entrambe, come Ligh Em Up dei Fall out Boy, oppure Heart by Heart di Demi Lovato, o Popular Song di Mika.
Insomma era tutto splendido e alla fine, mentre io, lei, Jo e Nico sistemavamo la mia casa (che era la numero diciassette) avevamo il sorriso stampato sulla faccia e cantavamo come idioti e molto spesso ricorreva la domanda:
“I figli di Ermes hanno portato alcolici e tu ne hai bevuti un po’?” ci domandavamo a vicenda con rispose diverse a seconda di chi rispondeva.
Insomma ci eravamo divertiti e volevamo soltanto adesso che quei momenti non fossero mai finiti.
Come d’altronde questa storia, ringrazio in particolar modo heartbeat_F_, Niallismybestfriend che hanno recensito questa storia! GRAZIE! Inoltre un grazie speciale a percabeth2000, da cui è tratto il personaggio di Ginevra!
Insomma un grazie enorme a tutti, un grande saluto e spero che la mia storia vi sia piaciuta!
un grande ciao e grazie da Chiara, la figlia di Tifone! 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1932022