La teoria dell'emarginazione: ovvero, quando la fangirl incontra un essere umano

di Eris_tan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hunger Games ***
Capitolo 2: *** Sweeney Todd ***



Capitolo 1
*** Hunger Games ***


HUNGER GAMES

Quel cervo non poteva essere così lontano, si disse la ragazza lentigginosa e con i capelli castani raccolti in una treccia.
Stava vagando per una pianura del tutto scoperta, senza alberi nè cespugli per nascondersi, e stava sudando freddo dalla paura per più di un ora.
Sarebbe stato così facile, in fondo, per i pacificatori vederla lì nei boschi fuori dal distretto.
Dannazione.
E tutto per uno stupido cervo. Strano a dirsi, ma sembrava quasi di legno, come i giochini a cavalluccio dei parchi giochi, quelli con la molla alla base.
Scacciò quei pensieri stupidi dalla testa e si concentrò sul territorio circostante. Ed eccolo!
Il cervo si aggirava a pochi metri da lei brucando pigramente per terra, del tutto ignaro della sua presenza.
La ragazza si lanciò rapida contro l'animale, quando..
-Che sta facendo?- disse scandalizzato un poliziotto di passaggio.
Il cervo era andato e tutto per colpa sua. 
-Va al diavolo, Gale!-esclamò furente la ragazza, alzandosi in piedi e togliendosi la polvere dai pantaloni.
-Scusi, ma che sarebbe Gal-
-Era un anno che non vedevo un cervo, e adesso non ho niente.
-Cervo?-l'uomo parve non capire-Non ci sono cervi qui, e anche se ci fossero sarebbe illegale cacciarli..
-Non importa!-sbottò la ragazza-Ho una madre depressa e una sorellina da nutrire, e tu mi sei solo di intralcio!
-Mi dispiace per la sua situazione, ma-
-Niente ma!
La ragazza stava per ribattere di nuovo quando qualcosa sembrò attirare la sua attenzione.
-Eccolo!-esclamò correndo via dal poliziotto, che si mise a seguirla a ruota.
-Ti ho preso!-esclamò la ragazza esultante.
L'uomo sbuffò scocciato, e si allontanò senza parole mentre la ragazza cercava di affondare i denti in un cervo di legno, mentre un bambino le urlava contro sul punto di piangere.
-Eh no, moccioso!-disse lei-Vattene a prendere le tessere, il cervo è mio.

Angolo della tizia:
Welcome, welcome!
Allora, non so da dove sia nata questa emerita cazzata, spero di non avervi fatto perdere tempo con questa stupidata.
L'ho scritta di getto, quindi non sono respondabile delle mie azioni u.u
Btw, per favore recensite. Anche per dirmi che fa schifo, ma recensite.
Possa la fortuna essere sempre a vostro favore,

_Spark_
 

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Capitolo 2
*** Sweeney Todd ***


SWEENEY TODD 
Il bancone era più sudicio del solito, si disse la ragazza mentre lucidava
il legno vecchio e opaco, sicuramente divorato dalle termiti.
Nessuno stramaledettissimo cliente in quella topaia, nossignore.
I tempi erano duri, dopotutto.
Poi, come per magia, la melodia deliziosa della porta dai cardini arrugginiti che cigolava, per fare entrare un tipo dall’aria piuttosto depressa, i soldini tintinnanti che già sentiva, avrebbe avuto nelle tasche.
- Ah, a costumer!-la ragazza sbatté lo straccio sul bancone con aria folle e sorrise febbrilmente-Wait! Where's your rush? Where's your hurry? You gave me such a fright, I thought you was a ghost!-l’uomo la fissò stranito, mentre quella che appariva come una pazza (molto, molto probabile)lo afferava per le spalle e lo sbatteva su una sedia con la delicatezza di un grizzly-Have a minute, can't you sit! Sit you down, sit!
-Va bene, va bene!-sbottò l’uomo.
-All I meant is that I haven't seen a customer in weeks!
-Lo credo, guardi come tiene il locale-disse l’uomo passando schifato un dito su un tavolino, che quando rialzò era grigio di polvere.
-Did you come in for a pie, sir?-chiese la ragazza, sempre con cortesia.
- A me in realtà basterebbe un caff-
-Heaven knows I try sir, but there's no one even comes in to inhale,
right you was, would you like a drop of ale?
-Guardi, se mi da questo caffè..
Dato che l’altra restava a lamentarsi di quanto cattivi fossero i suoi pasticci di carne e quanto fosse ingiusto che dei poveri gattini venissero messi a cuocere, l’uomo se la diede a gambe velocemente.
La ragazza, una volta che se ne fu accorta, continuò a lucidare il bancone facendo spallucce.
-Sei una incapace!-irruppe il proprietario-E’ il terzo cliente che fai scappare con le tue storie di pasticci e gatti, Dio mio!
Senza degnarlo di uno sguardo, la ragazza continuò a lucidare il bancone.
-Ehy, mi hai sentito?-sbottò il capo schioccando le dita-Rispondi!
Lei sembrò pensarci su poi, come se avesse avuto un idea, prese un coltello e lo affilo, lo rimirò borbottando qualcosa come “Don't they shine beautiful?
Silver's good enough for me”.
-Senti, penso che dovrò licenziarti, insomma così non si può..
La ragazza alzò lo sguardo sorridendo in maniera inquietante.
-How about a shave? 

Angolino buio
 
Salve, aspiranti barbieri!
Allora, spero che il capitolo vi sia piaciuto (e se avete fatto la snowata colossale di aprire la storia senza aver visto il film vengo lì e vi apro in due come cozze).
Pace, amore, unicorni,

_Spark_

 

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