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Capitolo 1 *** Bella anche a un passo dalla morte ***
[Squall
Ciao
a tutti. Questa è la mia primissima FanFic. So che è
un tema già trattato più volte, però l’ho scritta anni
fa e solo adesso ho notato che era già stato affrontato. Chiedo già scusa se vi
annoierà o la troverete banale. Mi piacerebbe che mi aiutaste a migliorarmi ^^
Un grazie grande a tutti.
Bella, anche a un passo dalla morte
[Squall?Squall,
mi stai ascoltando?
No,
ragazzi…mi spiace ma proprio
non ci riesco…
Anche noi siamo preoccupati per
Rinoa ma…
Rinoa è
morta.
No, non è morta…Io troverò il modo
di salvarla!]
Corro, inciampo, riprendo fiato e ricomincio a correre…Il mio obbiettivo, l’infermeria…Là
dove Lei sta dormendo. Si ne sono convinto, Lei sta
dormendo…
Deve
dormire!
Non può. Non può essere morta!
Svolto
veloce l’angolo e corro per il corridoio. Vedo la porta in lontananza, bianca, alta,
con attaccato un foglio in cui scritti gli orari della dott.sa Kadowaki…Leggo veloce, oggi non è di turno almeno per due ore…Meglio
così, non mi va pensi che sono impazzito del tutto, anche se forse è proprio
così…
La
apro piano, cigola, entro e il suono dei miei passi rimbomba nella stanza…
…La
finestra è aperta e una brezza leggera fa danzare la tenda color pesca e scuote
i fogli lasciati sulla scrivania…Mi avvicino alla tendina che divide un letto
dall’altro, il fiato corto, sono stanco per la corsa…la scosto e la vedo…
Immobile
come sempre, fredda, gli occhi chiusi, i suoi bellissimi occhi neri capaci di
trapassarmi l’anima con il loro calore…sembra una vita che non li vedo aprirsi nonostante siano passati due giorni…i capelli
mossi dal vento, le dita delle mani intrecciate sul petto che si alza e si
abbassa leggermente per il respiro impercettibile, le guance colorite come se
dovessero ridere da un momento all’altro….quella
risata spensierata che mi manca tanto…
Visto
Squall? Avevi ragione tu…è ancora viva…sospiro…
Un
sospiro di sollievo ma soprattutto di angoscia…
Se è viva perché allora non si sveglia?
Perché non apre gli occhi e mi guarda come solo lei sa fare?
Perché non mi chiama, non parla, non sorride?
-Rinoa cosa ti è successo?-
a costo di sembrare un cretino parlo lo stesso…spero che la mia voce la
raggiunga dove il mio corpo non può…
Avanti
dimmi qualcosa…ho bisogno di sentire la tua voce…ho un
disperato bisogno di vedere il tuo sorriso, di sentire il tuo calore…il calore
della tua anima…
-Ti prego parlami! Apri
gli occhi, sorridimi…va bene anche se ti arrabbi purché tu ti possa svegliare!-
m'inginocchio accanto al letto…
[Quando si combatte, non riesco a stare al vostro
passo!
Rimango indietro, vi corro dietro, ma non ce la faccio.
Dove correte tutti quanti?
Quando vi raggiungo, sono in ansia se state tutti bene,
se mi accoglierete col sorriso...
se siete tutti vivi…
...se torneremo tutti insieme a casa...]
Queste erano le tue parole…le tue
paure…ed io non ti ho capita…
E’ tutta colpa mia se è accaduto
questo!
[Sentite... ma dobbiamo
combattere per forza?
Non c'è nessun altro metodo?
Non possiamo trovare un modo per evitare
spargimenti
di sangue?
Ci sarà qualche scienziato che conosce un sistema
per bloccarla anche senza
combattere no?]
Dimmi la verità…Tu sapevi cosa sarebbe successo vero?
Per questo avevi
paura…per questo non volevi combattere…
Ma se è così perché ti sei tenuta tutto dentro e non mi hai
rivelato nulla?
Non ti fidavi di me?
Beh, e come avresti potuto? Parlo
io che sono il primo a non rivelare i miei pensieri…ma la mia è solo paura…
Mi siedo sul letto, ti guardo con
lo sguardo più disperato che credo di aver mai avuto in vita mia dopo che Ellione se n’è andata…
Una parola echeggia nella mia
testa. Un sentimento nuovo, strano e piacevole allo stesso tempo s’infiltra
dentro di me. A dire il vero, è da quando ti ho conosciuta,
da quando ti ho vista la prima volta, da quando mi hai sorriso che lo sento.
Tu mi sorridevi
sempre, i tuoi occhi brillavano nel guardarmi. E
solo adesso mi rendo conto che anche io brillavo. Solo quando ti ero vicino mi
sentivo veramente sereno, in pace con me stesso…vivo!
Accidenti. Credo
proprio di non poter più fare a meno del tuo splendido sorriso, dei tuoi occhi
scuri ma limpidi come una polla d’acqua nel quale immergermi.
Si, credo proprio che quello che
sto provando, che sento da quando sei entrata come un
uragano nella mia triste e malinconica vita, credo proprio che sia quello che si
chiama amore.
Dannazione! Ma perché ci si
accorge di tenere veramente a qualcosa solo quando la si
perde?
Che frase fatta. In realtà io l’ho sempre saputo. Ho sempre
saputo di amarti incondizionatamente.
Sei stata la mia luce. E adesso non posso permetterti di andartene. Sei diventata
troppo importante, non puoi lasciarmi da solo. Non di nuovo…
Non puoi arrivare all’improvviso
nella mia vita, sconvolgerla con la tua dolcezza, con la tua allegria, e poi
andartene.
Non puoi sempre agire come vuoi.
Non ti rendi conto di cosa tu mi stia facendo?
Possibile che l’unica volta i cui
mi lascio davvero andare, sia solo per colpa dei tuoi
capricci?
Ma cosa sto dicendo, non è certo colpa tua se ora sei così.
Di certo tu non lo volevi, eri così piena di vita.
Come vorrei che questo fosse solo
un sogno. Solo un frutto della mia fantasia, svegliarmi nel mio letto e
trovarti sorridente accanto a me ad osservarmi come hai già fatto più volte.
[…Sei così carino quando dormi…]
Mi viene da ridere. Ma perché non l’ho capito subito?
Come ho fatto a non accorgermi che
anche tu avevi bisogno di me?
Che, con le tue parole, con i tuoi sorrisi, con le tue paure
in realtà stavi solo cercando protezione, riparo, conforto?
Mi odio.
Mi sono sempre odiato.
Ma da quando c’eri tu avevo iniziato a sopportarmi.
Adesso invece non mi perdonerò mai
di quello che ho fatto. Per averti abbandonata senza fare nulla.
Senza accorgermi che la tua era una richiesta d’aiuto, perché anche tu, come me, eri
sola.
Ti prendo le mani, fredde, immobili…e
lentamente un fischio mi penetra nel cervello…sempre più forte…sempre più
acuto…
La vista si annebbia e lentamente
perdo conoscenza…Mi addormento, scivolando sul letto accanto a te…
Non di nuovo…non adesso!
…Apro
gli occhi lentamente, la luce del sole mi acceca…bene, questa volta il sogno
non è stato inutile…
Ti guardo mio dolce tesoro, quanto
avrò dormito questa volta?
Il sole è al
tramonto…la dott.sa Kadowaki non è ancora
rientrata…
-Andiamo Rinoa, ti porto
da Ellione…-
[…Artemisia
è una strega del futuro.
Il suo scopo è trovare Ellione e
impadronirsi della
sua forza misteriosa.
Artemisia è una strega molto potente
e il suo cuore è
pieno di odio…]
La prendo e me
la carico sulle spalle…è come se avessi un cadavere freddo che respira
addosso…ma tu sei bella lo stesso…anche a un passo dalla morte…
Ciao a
tutti ^^ come state??? Io abbastanza bene…oggi sono
stata ispirata improvvisamente e così ho dovuto scrivere…non era mia intenzione
al principio, fare un continuo a questa mia FF, però, come detto poco fa, sono
stata presa dall’ispirazione, e se ne vengo investita così non posso far altro
che seguirla…basta ho detto fin troppo ^__^ fatemi sapere cosa ne pensate vi
prego!!! Un abbraccio a tutti J
Il silenzio dei miei pensieri
Non riesco a
capire cosa stia accadendo.
Non ricordo
niente di quello che è successo.
L’unica cosa
che ricordo è il combattimento contro la strega.
Abbiamo
vinto?
Tu
combattevi al mio fianco, questo lo ricordo bene.
Stavi
accanto a me, con lo sguardo fiero, sicuro ma anche malinconico al tempo
stesso. Forse perché sapevi contro chi combattevi.
Contro chi stavi lottando.
Contro la
donna che ti ha cresciuto e che tu chiamavi Madre…tu come tutti gli altri.
Contrariamente
a ciò che possiate pensare di me e della mia vita, sappiate che io non la
desideravo affatto così.
Mia madre è
morta quando ero ancora piccola. Troppo piccola.
La ricordo
vagamente, il suo abbraccio, il suo profumo.
Ciò che mi
resta di lei è solo una canzone.
E di mio padre…bè lui mi odia. Mi odia perché sono
una ribelle, e così ho sempre vissuto in solitudine.
Certo,
sembra proprio il contrario.
Mi vedrete
come una bambina viziata cresciuta nella bambagia ma non è
così…non è affatto così.
E tu cosa pensi di me?
Anche tu mi consideri una bambina, una ragazza
superficiale?
Stai attento
a ciò che pensi, perché i tuoi occhi cangianti tradiscono ciò che provi.
Forse gli
altri non se ne sono mai accorti…ma io si.
Io so, io
riesco a leggere nei tuoi occhi ciò che senti.
Ma forse gli altri nemmeno ci hanno mai provato
veramente a capirti, giusto?
A me viene
naturale…come a te viene naturale capire me.
Ed è per questo che accanto a te, durante la
battaglia, mi sentivo al sicuro, protetta, invincibile.
Ma in realtà, ero proprio il contrario.
Fragile.
Troppo fragile.
Così
indifesa all’interno che lei è riuscita ad arrivare al mio cuore e a intrappolarmi.
Ricordo che
si è fatto tutto buio.
Avvertivo
ciò che succedeva, ma non potevo evitarlo.
Ero in
completa balia delle sue mani gelide.
Il mio corpo
si è mosso contro il mio volere ed ha risvegliato il tuo nemico, il mio nemico
che un tempo, credevo il mio migliore amico.
Poi anche
lei mi ha abbandonata, ad una solitudine buia e
silenziosa.
Non posso
più muovermi, non posso parlare, non posso guardarti.
Adesso, so
di essere sdraiata in un lettino dell’infermeria.
Lo so, ma
non posso fare niente.
Avverto la
tua tristezza. So che mi sei accanto adesso, e sento tutta la tua disperazione.
Dunque anche tu tieni a me quanto io tengo a te?
Sono felice
e vorrei alzarmi e gridare a tutti quanto lo sono.
Ciao
a tutti…mi sono un po’ indispettita che non mi abbiate lasciato nemmeno una
recensioncina al 2 capitolo…a quanto pare non piace
proprio a nessuno T-T però io non mi arrendo…ho notato che siete in molti a
leggere, e allora perché non dirmi che ne pensate? Mi aiuterebbe a migliorarmi…quindi
ecco qui il 3 cap…con la versione del viaggio di Squall…e per favore questa
volta fatemi sapere che ne pensate…^^ grazie mille anche se state leggendo…un
bacio Selhin
Il ponte della speranza
Senza notare gli sguardi increduli degli studenti del
Garden, mi avvio veloce verso il ponte del secondo piano. Con te sulle spalle.
Lo sguardo fisso davanti a me, l’unico rumore che avverto è quello prodotto dai miei passi e il tuo piccolo respiro.
Flebile, sommesso…è l’unica ragione per la quale vado avanti.
Se non sentissi il tuo respiro
vorrebbe dire che…no, non voglio pensarci!
Ma se ti guardo quasi perdo le
speranze.
Mi si stringe il cuore nel vederti ridotta così.
Adesso sembri ancora più pallida affiancata alla mia giacca
di pelle nera.
Persino le tue labbra sono più scolorite, così chiare,
perlacee.
Improvvisamente mi rendo conto di essermi fermato proprio
davanti alla porta del ponte e due ragazze accanto mi guardano sconcertate.
Chissà cosa stanno pensando di me…?
Oh, no di nuovo!
Basta, voglio smettere di preoccuparmi di quello che pensano
gli altri di me.
Adesso non sono io al centro
dell’attenzione.
Adesso devo solo pensare a Rinoa e a farla tornare come
prima.
Forza Squall datti una mossa!!!
Ma i miei piedi non ne vogliono
sapere di muoversi.
Resto li fermo, con lo sguardo
perso nel vuoto.
E se fosse tutto inutile?
E se ormai non ci fosse più nulla da fare?
E se Rinoa fosse già…
No, no basta!
Non devo fare il codardo adesso!
Non posso mollare proprio ora, non posso
davvero.
Non voglio perderti!
Resto ancora un attimo immobile, poi
sicuro spalanco la porta.
La luce forte del sole mi ferisce un attimo gli occhi. Poi
riprendo a camminare sul ponte che collega il Garden a Fisherman’s Horizon. E giù per la funivia.
Il tizio con la faccia familiare mi guarda stralunato, ma io
non ci faccio caso.
Quando arrivo giù dal fratello
rispondo al suo sguardo con un’occhiata gelida e un – Sta dormendo…- per poi
allontanarmi senza dargli il tempo di rispondere.
Passo davanti alla strada che conduce alla casa del
Capostazione e ripenso al piccolo concerto che i ragazzi mi hanno fatto poco
tempo fa.
Mi riscopro a sorridere nel ricordarmi il sorriso
spensierato di Selphie mentre annunciava la sua band. Lo sguardo serio e
impegnato di Quistis nel suonare. La buffa esecuzione di Zell e ricordo gli
occhi monelli di Irvine mentre c’informava che il
nostro posto era occupato da una rivista.
Che razza di rivista poi…
E poi…ricordo come tu ti sei
avvicinata a me, imitandomi.
Quando ridendo, mi hai fatto cadere
dai gradini. E mi hai seguito subito dopo.
E quando ti sei messa a parlare
quasi da sola, perché io non avevo voglia di ascoltare le tue prediche.
Che sciocco che sono. Volevi solo
tirarmi su il morale. Ed io invece ti ho trattata male.
Così, infuriata, sei scappata via, lasciandomi ancora una
volta da solo a riflettere.
Come sempre.
Ma adesso non ho intenzione di
lasciarti scappare via.
Senza accorgermene mi ritrovo a camminare lungo i binari che
dovrebbero portarmi a Esthar. Spero solo di aver preso
la direzione giusta.
Chissà se là, finalmente, riuscirò a
incontrare Ellione.
Ci avevo sperato sulla nave dei Seed bianchi, ma niente…chissà…
Ma cosa ci fa Ellione a Esthar?
Perché è saltata su quella nave?
Ah, non me ne importa nulla in realtà.
Adesso m’importa solo di te.
- Ma
quanto è lungo questo ponte…- mi riscopro a dire ad alta voce quasi a sperare
che tu possa sentirmi e rispondermi sorridente.
Ma non succede nulla.
Tu sei ancora pallida e fredda.
Lo Squall di un tempo probabilmente riderebbe nel vedermi
così. Stanco, accaldato ma soprattutto disperato.
- Io non credevo che
fosse così lontano…- bisbiglio quasi per paura che qualcuno possa sentirmi. Ma
tanto è inutile, perché lungo questi binari ci siamo
solo io e te.
E’ il tramonto e presto farà buio…ma all’orizzonte non vedo
la fine del ponte. C’è solo questa immensa linea che
si disperde nel mare e sembra non avere fine. Ho paura che non ce la faremo ad arrivare in tempo. Quanto ci vorrà ancora? Forse
avrei dovuto prendere una macchina, ma davvero io non credevo
ci volesse così tanto. Ho agito d’impulso senza pensare con razionalità.
-…per la prima volta
nella mia vita…-
Però adesso che ci penso, non è
assolutamente certo che una volta trovata Ellione tutto si risolverà. Potrebbe accadere il contrario, Ellione potrebbe non essere
in grado di fare qualcosa. Purtroppo però posso solo che affidarmi a lei e a
questa vana speranza.
Non posso fare niente
da solo.
Mi fermo per riprendere fiato e per riposarmi dal tragitto.
Ti adagio lentamente su un gradino appoggiandoti a un
lampione che inizia ad accendersi. Io mi siedo dietro di te, dandoti la
schiena, ad osservare il mare. Il cielo si sta facendo scuro e s’inizia a intravedere la prima stella.
Chissà gli altri cosa staranno pensando di me?
Rideranno?
Saranno arrabbiati?
Sospiro. Un sospiro stanco. In effetti
sono stanco, ma la mia è un altro tipo di stanchezza.
Sono stanco dentro, di me stesso.
Non capisco perché devo sempre preoccuparmi degli altri.
Forse perché così mi sento al sicuro…perché così nessuno può
ferirmi?
-
Tu cosa ne pensi?- chiedo a Rinoa guardandola. Ma
lei è immobile come prima. Gli occhi serrati, la testa inclinata da un lato.
Vorrei tanto vederti sorridere.
O anche semplicemente aprire gli occhi e guardarmi,
Voglio sentire la tua voce.
Ma anche se desidero così
intensamente il tuo risveglio, non accade nulla. Per la prima volta mi rendo
conto di essere impotente e di non poter fare nulla.
Mi alzo e mi avvicino a te. Poi mi accosto al tuo viso e
ascolto il tuo respiro leggero. E sono sollevato
nell’avvertirlo.
- Vedrai che
riuscirò a salvarti in un modo o nell’altro…te lo giuro…-
le sussurro all’orecchio quasi più per convincere me stesso.
Ti sollevo e ti ricarico sulle spalle senza fatica…mi sembri persino più leggera di prima ora che ho fatto questa
promessa. A te, ma anche a me. Per dimostrare che anche io posso fare qualcosa
per qualcuno.
Che alla fine, anche qualcuno può
avere bisogno di me. E quel qualcuno adesso sei tu.
Ed io ce la metterò tutta, davvero
tutta, solo per te.
In lontananza riesco a scorgere delle montagne. Devono
essere quelle che circondano Esthar. Hai visto? Ci siamo quasi…
Continuo a camminare lentamente, mentre il cielo si fa
scuro, su questo ponte che mi ha dato una speranza. E
non la lascerò mai…
- Rinoa…te lo
prometto…- ancora una volta, determinato, faccio questo giuramento mentre tu
resti silenziosa sulle mie spalle…
Ciaoooooooooooo!!!!!!!! Eccomi di
ritorno con il 4 capitolo, che tratta di nuovo i pensieri di una Rinoa
addormentata…volevo ringraziarvi per aver letto anche
se non in molti, ma non importa…e soprattutto volevo ringraziare Jael:
ma no che non sei deficiente!!! Magari un po’ sbadata suvvia ^^ non
preoccuparti, ho apprezzato tanto la tua recensione che mi ha sollevato il
morale ( ormai credevo che non leggesse più nessuno ) e anche per me questa è
la parte del gioco più bella…bè adesso dimmi che ne pensi di questo cap ( e non
ti scordare >__< ) e poi ringrazio Dark Shinobi: e ti chiedo…ma
perché allora non riprendere in mano quel primo cd e non rigiocarci? ^^ anche a
me piace tanto ( e credo che si veda ) e credo proprio che appena finirò questa
fic lo ricomincerò per vedere se nel complesso è adeguata…grazie mille per i
complimenti che mi fai, ne sono commossa…e spero anche questa volta di aver
reso bene i pensieri di Rinoa ( anche se stranamente mi viene più semplice
scrivere quelli di Squall ) bè adesso vi lascio e…Buona lettura!!! ( non credo serva dirvi di farmi sapere che ne pensate )
^^
Un muto viaggio
Per quanto io
lo desideri, proprio non ci riesco.
Evidentemente la mia forza è nulla.
Non ho un briciolo di volontà.
Non sono per niente forte.
Non sono come te.
Io sono debole.
Debole, fragile e inutile.
Quindi
non posso far altro che affidarmi agli altri.
A te…solo a te…
Mi sento imprigionata come in una bolla
di sapone.
Anzi, sono io la bolla di sapone.
Così delicata, che potrebbe frantumarsi
in piccole goccioline colorate anche solo per un soffio.
Fluttuo senza meta, non so dove sto
andando.
La luce si è fatta molto più fioca e
lontana.
Come se tu fossi incerto.
Come se in realtà non ci credessi.
No
non farlo ti prego.
Non smettere di sperare altrimenti non
tornerò più indietro.
Continua a credere, anche se hai paura
di non farcela.
Credi in te stesso ti prego.
Io ho bisogno di te!
Abbi fiducia,
ti prego!
Ti fermi come se avessi avvertito
questa mia supplica.
E forse è proprio così.
Cerca di ascoltare il tuo cuore.
Non è così freddo
come tu credi.
Io lo avverto, c’è
solo tanto dolore.
Ma
se adesso fuggi e ti arrendi non guarirà mai.
Tira fuori il coraggio che c’è in te.
E so che ce n’è tanto.
Donamene un po’, ho
tanta paura.
Non è assolutamente inutile quello che
stai facendo.
Puoi farcela!
Ecco, adesso sento che hai riacquistato
un po’ di fiducia.
La luce è sempre lontana ma si è fatta
più viva.
Lo vedi?
Basta crederci e non lasciarsi
abbattere.
Ti devo insegnare proprio tutto della
vita eh…
O forse…no
credo sia tu ad insegnare tutto a me.
Forse hai ragione quando dici che sono
solo una sciocca e di farmi gli affari miei.
Ma
io non ci riesco.
Non ce la faccio proprio a lasciarti
perdere.
Sento che non è giusto.
E so che anche tu non lo
desideri.
Continua a
camminare.
Continua a
credere.
Questi binari sembrano infiniti.
Lo so, lo avverto
anche io.
Sento la tua stanchezza.
Mille dubbi iniziano a farsi strada
nella tua mente.
Di nuovo dubiti di te stesso.
Inizi nuovamente ad odiarti.
Non devi…no!
Smettila ti prego.
Non mi piace quando fai così.
In realtà vorresti
scappare lo so.
Ma
non lo fai.
Forse il tuo è solo senso di colpa.
Forse lo fai solamente perché credi sia colpa tua.
E non riesci a perdonarti.
Forse in realtà, di me, non te ne
importa nulla.
Forse mi sono sbagliata, un’altra
volta.
Perché
adesso ci fermiamo?
Perché
mi metti seduta sul marciapiede?
Cos’ hai
intenzione di fare?
Vuoi abbandonarmi?
Ah no, vuoi solo riposare.
Scusami per aver dubitato di te.
Sono proprio una
sciocca vero?
Mi stai solo rivolgendo i tuoi
pensieri.
- Pensi che io mi preoccupi troppo di quello che la gente pensa di me?-
Sei combattuto, dentro di te è
in atto un grande scontro.
Lo Squall serio, forte, freddo contro quello indifeso, bisognoso e insicuro.
Non c’è bisogno che una delle due prevalga.
Possono benissimo convivere, credimi.
Perché
ti odi così.
Non c’è nulla di male e cercare
d’evitare di essere feriti.
Però
non è nemmeno giusto escludere tutto e tutti per paura.
- Mi sento al sicuro quando la gente si allontana da me per paura…-
Perché
mi stai dicendo tutto questo?
Per lo stai
facendo proprio ora che non posso risponderti?
Hai paura?
Non ti fidi di me?
Credi che io non possa capirti o
aiutarti?
Non hai idea di quanto queste tue
rivelazioni mi rendano felice.
Perché
in fondo, anche se addormentata, è a me che le stai svelando.
Ed
io sono immensamente felice di questo.
Finalmente ti stai aprendo un po’.
Vorrei poterti
confortare.
Lo vorrei tanto.
No, perché gli altri dovrebbero ridere
di te?
Perché
dovrebbero essere arrabbiati?
Credo solo che loro siano molto felici.
Come me.
Felici perché stai un po’ uscendo da
quella tua freddezza.
Perché
stai veramente lasciando perdere tutto per una persona.
Per me.
- Ma questo è un segreto, non dirlo a nessuno…-
Certo, stai tranquillo.
Con me il tuo segreto è al sicuro.
Sono tanto felice.
Davvero.
Non lo immagini nemmeno.
E spero che un giorno non
troppo lontano, tu riesca a rivelarmelo di nuovo.
Ma
voglio guardarti negli occhi mentre me lo dirai.
Promettimelo.
Giurami che ce
la farai.
Mi riprendi in spalla e ricominci a
camminare.
Finalmente sullo sfondo si intravede qualcosa.
Ti sento promettere che mi salverai.
Che
ci riuscirai.
E la luce che seguivo si è
fatta ancora più brillante e più vicina.
Ciao a tutti!!!!! Ecco qua il 5
capitolo della mia fic su Final Fantasy VIII!!! Anche
questa volta tratto la parte del viaggio di Squall…non ho nessuno da
ringraziare, perché nessuno mi ha recensito T-T povera me, ma allora non piace
a nessuno la parte di Rinoa??? Accidenti…bè spero che almeno questa di Squall
sia di vostro gradimento…e se state leggendo, come sempre, vi chiedo di farmi
sapere che ne pensate per favore!!! Grazie a tutti!!!
Un abbraccio, Selhin
La città del silenzio
Finalmente sono arrivato alla fine dei binari. Ad
attendermi, trovo una stazione fatiscente. C’è della sabbia
chiare per terra, possibile che ci sia un deserto?
Ti sistemo bene sulle spalle e riprendo a camminare.
Dopo che, ieri, ti ho rivelato i miei pensieri, mi sento molto
più sereno.
Sono quasi ottimista. Sento che posso farcela.
Forse però era meglio se non partivo da solo. Sono stanco,
stremato. E’ tutta la notte che cammino.
E adesso che sono arrivato in fondo
ai binari?
Adesso che sono in questa specie di stazione? Cos’ho risolto?
Non so nemmeno dove sono di preciso.
Dove dovrei andare, da che parte?
Sospiro di stanchezza. Mi scappa uno sbadiglio.
No, devo fermarmi un attimo, così conciato non arriverei da
nessuna parte.
E peggio che mai se comparisse
qualche mostro, non riuscirei proprio a combattere in queste condizioni. Adesso cerco un posto riparato e ci riposiamo, Rinoa.
Mi guardo attorno con circospezione, non
si è mai troppo tranquilli. Mi sfrego gli occhi e sento un rumore alle
mie spalle. Mi volto di scatto ma non vedo nulla. Mi volto ancora, e la luce
del sole mi acceca per un attimo. Si è aperto un varco fra le nubi.
Resto lì immobile, il sole pallido che mi riscalda
debolmente. Che bella sensazione, starei qui ore. Poi
ancora quel rumore, e questa volta vedo in lontananza due figure scure, in
controluce. Mi copro gli occhi con la mano e prendono le sembianze di un uomo e
una donna. L’uomo mi fa dei cenni con la mano.
E’ un’allucinazione?
Poi sento gridare il mio nome. No, questo non posso essermelo immaginato. Faccio un passo verso di loro e
finalmente capisco. Come ho fatto a non riconoscerli, soprattutto lui, con
quella cresta dorata alla luce del sole e quell’espressione da fesso stampata sulla faccia tatuata. Ma come fa a essere sempre così allegro, proprio non capisco. Lei è
bella e austera come sempre, anche se non è il tipo di bellezza che mi attrae. I capelli ordinati e legato dietro il capo, non un ciuffo
fuori posto. Gli occhi seri ma che lasciano intravedere una
certa malinconia. Finalmente mi si avvicinano e devo ammetterlo, sono
quasi felice di vederli.
Quasi?
Va bene, sono felice di vederli.
- Squall, ma ti
rendi conto di quanto sei in ritardo? E’ da ieri che ti aspettiamo qua…- sta
dicendo Quistis. Non sembra arrabbiata sul serio. Sorride, come se in realtà ci
fosse sotto qualcos’altro.
- La principessina
non si è ancora svegliata?- chiede Zell senza prestarle ascolto, come sempre.
Scuoto la testa in un segno di dissenso e Quistis attacca - Forse con il bacio
del principe, riuscirebbe a svegliarsi, no?-
Li guardo confuso poi mi sento il
volto in fiamme. Accidenti devo essere arrossito, perché loro mi guardano
divertiti. Ah, bene. E’ così che trattano il loro
comandante?
Mi dirigo verso un piccolo muretto e metto giù Rinoa, che
come sempre, è ancora immersa in questo suo sonno profondo. E
di colpo mi sento rispondere quasi seccato, come per cambiare discorso - Siete
venuti fin qua solo per dirmi questo?-
Loro ridacchiano ancora un po’ poi tornano seri - Stai
andando a Esthar giusto? Veniamo con te…- dice Quistis
mentre Zell continua battendosi, come fa sempre, il pugno sul petto - Siamo la
scorta di Edea!-
Li osservo sempre più confuso - Cosa…?-
- Si sono offerti di
farmi da “guardia del corpo” fino all’arrivo a
Esthar.- conferma una voce alle mie spalle.
Mi volto e vedo la Madre avanzare verso di noi, sorridente,
com’era una volta. Come la ricordavo.
- Perché vuoi andare
a Esthar? – mi sento domandare incuriosito, anche se
in fondo non me ne importa poi molto. Quello che importa a me, è cosa farò io
una volta a Esthar.
La Madre, intanto, si è messa a spiegarmi di dover
incontrare un certo dott. Odine, che l’aiuterebbe a sbarazzarsi dei suoi poteri
di strega.
Vado a riprendere Rinoa in spalla, e la guardo per un
istante.
Poi, sento delle grida provenire dalle vostre spalle.
Una voce molto familiare. Mi volto ancora e vedo altre due
sagome correre verso di noi. Naturalmente sono le due persone mancanti, e anche
stavolta mi tocca ammettere di essere felice di vedere
anche loro. Selphie ci raggiunge per prima, il vestito giallo svolazzante nel
movimento, i capelli castani pettinati in quel modo assurdo, gli occhi verde
acceso. Riprende fiato poi si volta verso Irvine che ci ha raggiunto subito
dopo di lei. Con il suo solito cappello da cowboy appoggiato
sulla testa, e l’aria da spaccone dipinta sul volto.
- Finalmente
ragazzi, pensavo non tornaste più…-
- La prossima volta
allora ci vai tu in esplorazione Zell.- risponde Selphie seccata. Poi mi guarda
con uno sguardo indecifrabile. Un misto tra divertimento, malizia e
spensieratezza. Mi si avvicina e dice - Ehi Squall, tutto bene? Rinoa dorme
ancora?- mi chiede preoccupata, poi mi viene ancora più vicino e mi bisbiglia
all’orecchio, ma con un tono perfettamente udibile da tutti
- E’ così carina
quando dorme vero? - colgo il lampo di divertimento nei suoi occhi. E per la seconda volta mi accorgo di essere arrossito.
Perchè poi.Scuoto la testa e cambio
nuovamente discorso, sentendo il viso sempre più caldo. Che imbarazzo, non sono
mai arrossito in vita mia!
- Lasciamo perdere…-
dico con voce roca -…piuttosto, dove siamo? Sapete come arrivare a Esthar? -
Selphie si apre in un sorriso smagliante e batte le mani divertita - Aaaahhh, non dirmi che sei arrossito
davvero!!!-
Gli altri si mettono a ridere. Ma
perché si divertono così tanto a prendermi in giro? Sono
così ridicolo?
- Selphie dai, smettila di fare arrabbiare Squall.- le dice Irvine con
un finto tono di rimprovero. So che in realtà vorrebbe dirle di continuare, lo
capisco dal suo sguardo compiaciuto.
Ridono ancora un po’, poi Selphie, finalmente, sembra
riacquistare un po’ di serietà - Abbiamo cercato a nord e sud ma non abbiamo
trovato niente. Quindi proporrei di andare a est
adesso!-
Gli altri annuiscono e s’incamminano dietro a Irvine. Sospiro, mi sistemo meglio Rinoa sulle spalle, e
li seguo rassegnato.
Dopo circa un’oretta
di cammino arriviamo in un luogo molto strano. Sembra
una sorta di deserto, ma c’è qualcosa di diverso. C’è un silenzio irreale,
quasi inquietante.
- Ma
dove siamo finiti?- domanda Zell. Bella domanda, vorrei saperlo anche io.
Edea si guarda attorno per un istante poi
avanza davanti a noi per pochi passi.
- Credo di aver
capito…- dice guardandoci.
- Madre, voi sapete
dove siamo?- le chiede Quistis guardandola.
La Madre sospira - Non ne sono sicurissima…una volta avevo
sentito che per raggiungere la città del silenzio, Esthar, bisognava
attraversare un luogo detto “ Lago Salato”…ma non sono sicura che sia questo…-
Cala un lungo silenzio nel quale credo, tutti riflettiamo sul da farsi.
- Certo che è un
luogo molto inquietante.- dice Selphie rabbrividendo.
- Ragazzi
ascoltatemi…- ci facciamo tutti seri mentre Edea inizia a parlare. - Voglio
essere sicura di una cosa…se per caso la strega, dovesse prendere di nuovo
possesso di me, non fatevi dei problemi e combattete contro di me.-
Cala un altro, lunghissimo silenzio. - Oh Madre, perché dite
questa cose brutte?- le chiese Selphie.
- Ha ragione…- mi
sento dire senza accorgermene -…non parliamo di queste cose, sennò poi si
avverano. Non ve lo dicevano da piccoli? Bè io ci credo, quindi cambiamo
discorso…-
Mi guardano stupiti - Giusto, Squall ha ragione.- dice Zell
- E poi non devi preoccuparti, ci siamo noi con te…non accadrà nulla! - e si batte di nuovo il pugno sul petto.
- Grazie ragazzi…-
Edea ci guarda sorridente e forse, anche un po’ commossa.
- Forza che
aspettiamo…- continua Selphie -...in fondo adesso stiamo viaggiando per la
felicità di tutti!- e si volta a guardarmi, con lo stesso sguardo indecifrabile
di poco fa. Oh, no. Non ricominceranno a prendermi in
giro?
Ho cambiato discorso per non parlare di cose tristi, ma non volevo certo diventare l’oggetto della loro prossima
conversazione.
Mi volto senza dare retta alle loro risate divertite, e ricomincio
a camminare.
- Avanti Squall…non
fare il permaloso! - mi dice la voce di Zell alle mie spalle, ma lo ignoro,
come ignoro quella di Selphie che cerca di convincermi che non c’è nulla di
male. E ignoro anche i vani tentativi di Quistis di
farli smettere. Anzi no. Grazie
Quistis…
Dopo parecchie ore e
svariati mostri che hanno cercato di attaccarci, siamo ancora qua dentro. Non
riusciamo a trovare l’uscita di questo posto.
Stiamo camminando per l’ennesima volta, sull’orlo di un
burrone, dalla cui vista, si nota solo un’immensa distesa di sale. Mi fermo un
attimo a guardare meglio, anche per riposarmi e riprendere fiato, quando noto
che la sabbia, anzi il sale, mosso dal vento, va come a sbattere contro una
parete. Ma io non vedo nessuna parete.
Alzo una mano davanti a me e incredibilmente sento qualcosa.
- Ragazzi…- urlo
loro -…credo di aver trovato qualcosa!- si avvicinano a me e capisco. Questa è una scala!
Ma com’è possibile?
Mi sistemo Rinoa in modo che non possa cadere, e inizio ad
arrampicarmi. E’ proprio una scala, e dopo un primo sguardo disorientato, anche
gli altri iniziano a salire. In cima noto che si è
aperto un buco in mezzo al nulla.
- Sembra una
galleria…- mormoro a me stesso. Arrivo in cima e, restio, mi ci
infilo dentro. E poi cado per terra con un
urlo.
Gli altri mi seguono a ruota, e dopo essermi assicurato che
tu stia bene ti riprendo sulle spalle. Poi la
piattaforma dove stiamo inizia a muoversi.
- Ho un brutto
presentimento…- sentenzia Zell spaventato. E in
effetti, anche io.
Lentamente, la struttura si alza e comincia a salire.
Dev’essere una sorta di ascensore. Sale per un periodo
che sembra infinito poi, finalmente, si ferma. E
davanti a noi appare lo spettacolo più straordinario che abbia mai visto.
Sono sicuro che sarebbe piaciuto
anche a te.
Un’immensa città, super tecnologica, si distende davanti a
noi.
Ciaoooooooo
a tutti!!!!! Sono ancora io….Whuahahahaha XD lo so che non mi sopportate ma,
con il caldo, a stare in casa a non far nulla mi annoio…così è normale che mi
metta a scrivere…in ogni caso…ecco il 6 cap ^^ e anche questa volta non
recensirà nessuno perché è la parte di Rinoa ( ormai l’ho capito che non vi
piace questa parte XD ) ringrazio: Jael per la
sua recensione ^^ Grazie mille davvero, mi fa piacere che ti piaccia questa
storia ( anche se non è di mia invenzione XD ) e già che ci sono ti faccio
ancora i complimenti per come scrivi ^^ inoltre mi hai aggiunto la storia tra i
preferiti…grazie mille ^^
Poi
ringrazioChibilory per la sua recensione…sono felice che ti piaccia la mia
storia, e anche se non hai mai giocato a questo splendido Final Fantasy non ti
ucciderò ^^ perché lo conosci ^^ ringrazia i tuoi amici per questo!!! Hihihih
scherzo dai…continua a seguirmi…
Grazie ancora…e non scordatevi di darmi il vostro sostegno ^^
Un bacio Selhin
Vuota
Ah ah ah ah ah
Non so cosa mi sia preso.
Davvero.
Ma da quando siamo arrivati alla fine
di quel ponte non faccio che ridere.
Mi sento una stupida a essere felice
per così poco.
Tuttavia, non riesco a smettere.
Ah ah ah ah ah
Davvero, sono felice.
Per tutto.
Nonostante tutto.
Io sono felice.
Ah ah ah ah ah
Eppure ci sarebbe poco da essere
felici, nella mia situazione.
Ma, davvero.
Non credo di essere mai stata così
felice.
E credo, che quando finalmente mi
sveglierai, lo sarò ancora di più.
Si, ormai non ho più dubbi.
So che ce la farai.
Me l’hai giurato, ieri.
Ah ah ah ah ah
Quando mi hai rivelato i tuoi pensieri.
Quando mi hai guardata.
Quando mi hai chiamata.
Quando mi hai giurato che ce l’avresti
fatta.
Da allora, sono felice.
Ma adesso basta ridere.
Non posso sempre farmi condizionare dal
mio ottimismo.
Tu sei stanco, e questo lo so bene.
Adesso ci riposiamo e poi ripartiamo,
vero?
Non puoi crederci vero?
Sono davvero loro?
Sono i nostri amici?
Non ci hanno abbandonato.
Sei felice di vederli vero?
Anche se non lo ammetteresti per nulla al
mondo, tu sei felice quando stai con loro.
Lo sento.
Ti sento sereno, sorridente quasi.
Ti diverti, e non ti dispiace che ti
prendano in giro.
Perché sai che loro sono tuoi amici.
Che se tu avessi bisogno d’aiuto, loro
correrebbero senza pensarci.
Che non ti lascerebbero mai solo.
Che non ti ferirebbero mai.
Finalmente inizi a capire.
E’ arrivata anche Edea, la donna che vi
ha cresciuti.
La donna che vi ha odiati.
La donna che vi ha combattuti.
Ma lei non lo voleva, lo sai.
Non era lei quella donna malvagia.
Adesso quella donna malvagia è qui.
E’ vicino a me, ed io mi sento in
trappola.
Resto aggrappata alla tua forza, al tuo
sostegno.
Non ce la farei mai se tu non ci fossi.
Lei vuole usarmi.
Ma per adesso resisto.
Ce la faccio, ma devi sbrigarti.
Dove siamo adesso?
E’ un luogo strano, troppo tranquillo,
troppo silenzioso.
Non mi piace.
Questo luogo sa di morte.
Non mi piace.
Troppo irreale.
Non mi piace.
- Ha ragione…- ti sento dire -…non parliamo di cose tristi sennò poi si
avverano…- e so che sei totalmente convinto di questo.
Ci credi davvero.
Chissà se è la strada giusta.
Dobbiamo per forza attraversare questo
luogo maledetto.
L’ho già detto che non mi piace?
Bè, lo ripeto.
Lo sai che sono una fifona, che non mi
piace combattere.
Cosa posso farci?
Nulla, appunto.
Ci siamo persi?
Questo posto è come un labirinto, fatto
di sale bianco.
Ma non senti nulla di strano?
I mostri che vi hanno attaccato erano
diversi.
Erano già morti.
E’ tutto troppo strano qui intorno.
Guarda bene, qui, sull’orlo del burrone.
Non noti nulla?
Guarda in alto.
Cosa succede, è come se ci fosse una
parete di vetro.
Sento che mi stringi le braccia attorno
a te.
Come vorrei sentirti per davvero.
Inizi a salire su questa scala
invisibile.
Non hai paura?
Oh, certo che ce l’hai, come potresti
non averne.
Ma sei troppo preoccupato per me per
poter dar ascolto a quella vipera.
A quella perfida vigliacca che vuole
solo soggiogarti.
Per impedirti di aiutarmi.
Allontanati da lui, maledetta creatura.
Cadiamo, cadiamo e cadiamo ancora.
Sempre di più.
Nel nulla.
Ti sei inoltrato in questa galleria.
E poi più nulla.
Non sento nemmeno il dolore.
So, però, che sei accorso da me, per
assicurarti che stia bene.
Ti ringrazio.
Mi riprendi sulle spalle, e qualcosa
inizia a muoversi.
Cosa sta accadendo?
Saliamo, saliamo e saliamo ancora.
Sempre più su.
Nel nulla.
Poi, accade qualcosa.
Il nulla si trasforma in una città
meravigliosa e inquietante al tempo stesso.
Hai ragione.
Mi piace un sacco.
Se fossi li con te salterei per
l’emozione.
E correrei a stringerti.
Se solo potessi.
Mi sento così vuota.
Il mio corpo è vuoto.
Ma io esisto ancora.
Non so dove, ma ci sono.
Non sono ancora perduta.
E adesso, che finalmente siamo
arrivati, forse lo capirai.
Ciao a tutti!!! Nuovo capito di
questa ficcy…ancora una volta tratto dal punto di vista di Squall…un’altra
cosa, spero di aver riprodotto bene lo strano linguaggio del dott. Odine ^^’
non è molto semplice…ringrazio tantissimo Jael
che ha il coraggio di recensirmi questa fic ^^ grazie mille, chissà perché non
ti piace Rinoa, ho notato che è una cosa comune. Io invece l’adoro, per me è
una delle poche protagoniste che ha un minimo di
carattere…ma vabbè punti di vista ^^ ed anche io ho sempre avvertito il loro
amore palpabile…
Grazie ancora a tutti, ma ormai credo non abbia più senso
chiedervi di recensire ^^’ tanto…
Un bacio grande!!!
Selhin
Partenza verso le stelle
E’ poco che ho
ripreso i sensi. Ho la mente annebbiata, confusa, e un mal di testa insopportabile.
L’unica cosa che ricordo è il nostro arrivo a Esthar.
Ma dopo?
Ah si, siamo scesi con quella grande
ascensore.
E poi?
Poi siamo svenuti, per l’ennesima volta. Ellione ci ha
rimandato indietro, credo però che questa fosse
l’ultima volta. Finalmente Laguna è riuscito a trovarla, e forse adesso, lei ha
scoperto quello che voleva. Forse ha capito. Ma anche
io adesso devo capire, ed ho bisogno di lei.
Ecco perché devo trovarla.
Mi tiro su a sedere,
lentamente. Oddio che dolore alla testa.
Mi guardo intorno, confuso. Intravedo la sagoma di Zell,
ancora dormiente. Accidenti, russa pure. Più in la c’è Selphie, china su
Irvine, mentre Quistis se ne sta in un angolo ad osservare il luogo in cui ci
troviamo.
Dopodiché mi volto nell’altra
direzione turbato, alla tua ricerca. Ed eccoti li, appoggiata
ad un muretto, muta e fredda come prima. Probabilmente è stata Quistis a
metterti li.
Improvvisamente sento la sua voce
esclamare - Oh, finalmente uno si è svegliato! - mi volto verso di loro
e Selphie mi guarda accigliata - Tutto bene? Com’è andata nell’Altro Mondo? -
Annuisco alla sua prima domanda e do la risposta veloce che
finalmente Laguna ha trovato Ellione.
Parte un’esclamazione euforica dalla moretta, la solita
esagerata, mentre ai suoi piedi Irvine riapre gli occhi, seguito da Zell.
Dopo aver constatato che stiamo
tutti bene, iniziamo a domandarci dove ci troviamo.
- Bè, ad ogni modo è
parecchio che siamo qui.- dice seria Quistis, incrociando le braccia.
- Già…- rispondo non
direttamente a lei -…probabilmente sanno della nostra
presenza, si faranno vivi a momenti.-
Come finisco la frase, l’enorme
portone davanti a noi si spalanca. Ne compaiono un paio di uomini,
vestiti con tuniche dai colori chiari. Un abbigliamento davvero bizzarro.
Ci osservano incuriositi, e noi restituiamo loro lo stesso
sguardo, poi uno si decide a parlare.
- Chi siete? - domanda uno con tono atono. Se non altro, non vogliono perdere tempo. Ma
prima che possa parlare Edea mi precede.
- Sono la strega
Edea, e questi sono Seed. Sono venuta per vedere il dott. Odine.-
L’uomo la osserva per qualche altro
istante sospettoso - Io sono il suo assistente. Seguitemi.-
Mi carico nuovamente
Rinoa sulle spalle, e ci guida attraverso l’enorme porta in metallo. Ci
ritroviamo, subito dopo, ad osservare la città incantati.
O meglio. Gli altri sono incantati,
io sono solo un po’ stupito. Certo, è una città molto bella. Le strade sono molto particolari, si sovrappongono le une alle altre,
d’un blu acceso, e traslucide. S’intrecciano in una miriade di sentieri che
colorano e donano alla città un aspetto alquanto fanta-tecnologico Nel centro
della città, sorge imponente, un grande palazzo di cui
scopriamo essere il Palazzo Presidenziale dall’assistente in tunica bianca.
Ci guida verso di esso,
attraversando le lunge strade con una specie di ascensore, che sfreccia
all’interno di “ grossi tubi colorati “ come li ha appena definiti Selphie.
Infine, finalmente, giungiamo in questo fantomatico palazzo.
Stiamo aspettando questo famoso dottore, che sono sicuro di aver già sentito, nella sala d’aspetto. Ho
sdraiato Rinoa su di un divanetto, e osservo la stanza in cui ci troviamo.
Ancora mi sembra così strano che siamo riusciti ad arrivare a Esthar, e che tra poco potrò vedere Ellione finalmente.
La porta in fondo alla sala, si apre automaticamente, e ne
compare un uomo di piccola statura. Ha i capelli scuri raccolti in un codino
all’insù, e uno strano abbigliamento. Molto
strano. Ma ancora più strano è il modo in cui parla, con un accento forte,
da risultare quasi ridicolo e incomprensibile.
Edea gli sta spiegando la sua situazione, e che vorrebbe
essere privata dei suoi poteri magici. Lui sembra ascoltarla con poca
attenzione.
Si volta, e attraversa la stanza, diretto verso Rinoa. La osserva per qualche istante incuriosito, poi chiede - E
qvestà ragazzà? -
Mi avvicino a lui - Si chiama
Rinoa. Dopo aver combattuto contro Edea è svenuta, e da allora non si è più
svegliata. E’ fredda, immobile…- lui mi guarda come se sapesse
di cosa parlo. Ha uno strano sguardo quest’uomo. D’improvviso mi ricordo di
averlo già incontrato, mentre vestivo i panni di Laguna.
- Sono
qui per vedere Ellione, lei saprà cosa fare.- aggiungo dopo. Lui
annuisce, come a parlare da solo.
- Và
bene…- dice alla fine -…ti permetterò d’inkontràre Ellione. Ma primà, voglio fàre kontrolli su ragazzà! -
Faccio per replicare ma lui mi precede - O qvestò, o
nienten…-
Alla fine annuisco, poco convinto. - Va bene, ma non deve
accaderle nulla. - dico con un tono minaccioso.
- Trvanqkuillo! -
Si volta verso Edea e gli altri, e ci da appuntamento in un
luogo che si chiama Lunagate. Non ho idea del motivo per cui
Ellione dovrebbe trovarsi la, ma non importa.
Ormai sono arrivato fin qui, ed andrò avanti in qualunque
modo con qualunque mezzo.
Non sono molto
sicuro di aver fatto bene a lasciare Rinoa nelle mani di quell’uomo.
Insomma, nemmeno lo conosco. So che è un dottore eccetera,
ma non si sa mai. E se le facesse qualche strano
esperimento? Non mi sorprenderei troppo.
- Ehi, Squall! - è
Selphie che mi urla - Ti muovi? -
Mi affretto a raggiungerli. Abbiamo deciso di fare un giro
per la città, visto che abbiamo tempo da perdere. Cioè, hanno deciso loro. Io mi sono limitato a seguirli,
anche se poi sono io che dovrei decidere. Insomma, sono o non sono io il capo
qui?
Ma tanto è inutile, Selphie voleva
fare un giro tra questi “ negozi favolosi “ e Zell e Irvine le han dato man
forte. Dopo ci si è messa Quistis, dicendo che un piccolo giretto non poteva
farci male, e che tanto, a sentire l’assistente del dottore, la via Commerciale era di strada all’uscita della città.
Così adesso siamo dietro a Selphie e ai suoi acquisti.
Ma insomma, siamo in missione
speciale, e loro pensano ai negozi?!
Che mestieraccio il mio. Mi sento
così ridicolo a volte.
Edea è rimasta con il dottore, che le ha promesso
di risolvere in fretta il suo problema.
Chissà come si fa a togliere i poteri da una strega, senza
ucciderla?
E chissà se quella specie di dottore riuscirà a capire cos’ha Rinoa. Magari viene fuori che non c’è alcun
bisogno di Ellione e che può risolvere lui il
problema.
Mah, meglio che non m’illuda troppo.
Osservo gli altri, sono così
spensierati. O almeno, così sembrano.
Forse cercano solo di tirarsi su, cosa che servirebbe anche
a me. Come diresti tu, non serve a nulla essere così cupi. Hai ragione, ma non
posso farci nulla. Sono preoccupato. Ho paura davvero per te, vorrei solo che ti svegliassi il prima possibile.
Credo che mi capiresti, e forse, saresti
nelle mie condizioni se al tuo posto ci fossi io.
O forse m’illudo anche qui?
Senza accorgermene siamo giunti all’entrata della città. Ci
voltiamo a guardarla, in tutto il suo splendore. Poi, dandole le spalle, ci
allontaniamo.
Arriviamo al
Lunagate dopo mezza giornata di cammino. E’ vero, ci abbiamo
messo un’enormità di tempo, ma “ qualcuno “ e non faccio nomi, aveva speso
tutti i soldi, e così non abbiamo potuto affittare una macchina.
- Selphie cavolo,
dovevi proprio spendere tutti i soldi in cavolate? - per l’ennesima volta Zell
si sta lamentando della fatica del tragitto, con la colpevole, accusandola.
- Delle pozioni,
code di fenice e elisir ti sembrano cavolate? -
ribatte lei per l’ennesima volta - Ho fatto solo provviste per non morire! -
- Che però, ne abbiamo già sprecato la metà, con tutti i mostri
incontrati durante il tragitto.- conclude Quistis, sfinita.
Irvine se la ride, ed io non so più cosa fare. Forse dovrei
fare come lui, ridere per non piangere.
- E
basta! Vi ho già chiesto scusa mille volte! -
- E
chi ti ha detto che mille volte bastano? - continua Zell
imperterrito.
Li guardo, sfinito. Non li sopporto più.
Entro attraversando la porta automatica a vetri, e ci
accoglie una signorina in camice bianco.
- Voi siete i Seed?
- domanda guardandoci. Chissà come le appariamo, poverina.
Stanchi, sporchi, sfiniti. Non proprio nel migliore dei modi.
Potevamo far meglio. O peggio.
- Si, siamo noi. -
mi sento rispondere. Chissà da dove mi è tornata l’energia?
- Prego, da questa
parte.-
Sento un rumore alle mie spalle. Mi volto, ed è Angelo, il
cane di Rinoa. Mi corre incontro, come a volermi riferire un messaggio.
Mi accuccio accanto a lui, e lo accarezzo sul muso.
Stai tranquillo. A
Rinoa ci penso io gli dico mentalmente, e la cosa strana è che lui sembra
capirmi.
Mi alzo e seguo gli altri, che nel frattempo hanno seguito
la signorina nella stanza accanto.
Ci dicono che andrò nello spazio. Che
Ellione si trova la in questo momento.
Hanno sistemato Rinoa in una capsula,e
devo scegliere chi portare con me nello spazio.
- Io resto, voglio proteggere Edea. - sta dicendo Zell. Mi guarda
implorante, come ogni volta che devo formare l’altro gruppo.
E va bene, questa volta lo
accontento.
- Va bene. Quistis
viene con me…- dico, e noto lo sguardo di Zell -…e Zell, guiderai tu il gruppo
che resta.- aggiungo. E lui inizia sa saltare più
esaltato che mai.
Avrò fatto bene?
Li guardo ancora, chissà, la prossima volta che li vedrò
tutto si sarà aggiustato, forse.
Ci salutiamo con lo sguardo, poi mi volto, e entro nella capsula.
Sento uno strano freddo avvolgermi, e di colpo mi viene
sonno. Ma prima di addormentarmi, rivolgo il mio
pensiero a te, e a cosa ci capiterà una volta lassù.
Non credi riesca a vedere ciò che mi
circonda vero?
Oh, si che ci
riesco..
Attraverso i tuoi occhi…è tutto così
bello.
Anche
se mi manca un po’ la mia Timber.
Ma
ci tornerò presto. Lo so.
Appena mi sveglierò, tornerò a Timber.
E assieme a Zone e Watts
la libereremo!
Ci darai una mano?
Spero di si,
già immagino la felicità una volta compiuta la missione.
E poi trasmettere il
messaggio della sua indipendenza.
Non vedo l’ora.
Credo che presto incontreremo Ellione.
Spero che riesca a svegliarmi del
tutto.
E non solo con la mente.
Mi hai lasciata
qui, minacciando chiunque osasse farmi del male.
Una reazione degna di te.
Ma
non devi preoccuparti.
Io sto bene, adesso…
…No, non è vero.
Non sto bene.
Non più, sta succedendo qualcosa.
Qualcosa di orribile.
Perché
ora?
Il mio corpo si muove, ma non sono io a
volerlo.
Che
sta accadendo?
No, non voglio colpire quell’uomo.
Smettila!
E’ lei.
E’ colpa sua.
E’ lei che sta facendo tutto ciò!
Sta ridendo.
Una risata cattiva, malvagia e crudele.
Ma perché mi sembra di
averla già sentita?
Prima d’ora, non avevo mai nemmeno
immaginato questa donna.
Smettila ti prego!
Entri nella stanza, e posso scorgere in
un lampo il tuo sguardo.
Sei confuso, spaventato.
Io lo sono più di te.
Non capisco.
Perché
usare me poi?
…Perché è quello che vuoi…
Cosa?
Io non vorrei mai una cosa del genere.
Vattene. vattene
via.
No ti prego, non colpire Squall.
Smettila ti prego!
Perché
fai tutto questo?
Cosa
speri di ottenere?
…Solo
l’annullamento…
Di cosa stai parlando?
Ma
tu chi sei?
…Chi
sono…sono te…
No
non è vero.
Tu sei una strega
vero?
Io non lo sono!
…Ne
sei sicura?
No, non è vero!
Non può essere la verità!
E dove avrei preso i miei
poteri?
…Da
quella sciocca
che
si è fatta sconfiggere da te…
Edea??
Avrei preso i poteri da…no non è possibile!
Tu stai mentendo.
Non hai prove per dire questo!
…Il fatto che stia usando il tuo corpo,
come
ho fatto con lei,
è
una prova sufficiente direi…
Ma
perché?
Perché
proprio me?
Dove
stai portando il mio corpo?
Cosa
stai facendo?
No, ti prego.
Cosa
ci faccio nello spazio aperto?
Smettila, fammi
tornare normale!
…Fra
poco, appena non mi servirai più…
Tu non puoi usarmi così.
Cosa
accadrà una volta liberata Adele?
Prenderai possesso di lei, e dopo?
Non ti rendi conto della follia di
tutto questo?
Moriranno delle persone.
Delle persone che amo.
Perché hai scelto proprio me!?
…Perché ti conosco,
molto
meglio di quanto tu creda…
Non è possibile, io
non ti avevo mai vista.
Come può essere?
Tu vieni da un altro mondo, vero?
Cosa
stai cercando di fare…a cosa ti porterà tutto ciò?
…Compressione
Temporale…
E’ un’assurdità, una follia!
Devi smetterla.
Una volta ottenuta, sarai sola
ugualmente.
Non cambieranno in meglio le cose.
Perché
vuoi distruggere tutto?
Chi sei?
Qual è il tuo nome?
…Artemisia…
No, dove stai andando?
Non puoi lasciarmi qui da sola.
Non posso svegliarmi proprio adesso.
Non ora, che sono così lontana da lui.
Mi starà cercando?
E’ impossibile…sono
sola.
Ma
cosa mi è successo?
Sono stata…posseduta…da me stessa?
E ora, che ne sarà di me?
Aiutami Squall!
*****************************************
Ciao a
tutti!!!
Sono
tornata!!!!! XD
Allora…in
questo capitolo, troviamo nuovamente Rinoa…questa volta alle prese con
Artemisia stessa…
Mentre
giocavo questa parte del gioco, mi sono sempre chiesta, come alla fine ( quando
sei nell’astronave insieme a lei ) Rinoa facesse a
sapere di essere una strega e tutto il resto, visto che era in coma e nessuno poteva
averla informata prima di Squall…e così mi è nato il pensiero che fosse stata
Artemisia stessa a rivelarglielo…Ho cercato di trattare anche il fatto che
Rinoa è la stessa Artemisia…spero sia venuto bene alla fine ^___^’
Allora…ringrazio:
Jael : Grazie tantissimo per il sostegno
che continui a darmi…spero che questo capitolo, seppur di Rinoa, ti sia
piaciuto…e comunque, questo è anche per me il pezzo che preferisco in
assoluto…secondo me il 3cd è il più bello *___* fammi sapere carissima!!! Bacio
Elizabeth9: Carissima, ti ringrazio tantissimo
per le belle parole che mi hai detto…ti sono davvero grata, in ogni caso non
preoccuparti, non sono più quel tipo di persona…^___^ per le altre tue fic, bè
le ho lette quelle che potevo ( non mi piace Harry Potter come già detto, ora
in milioni mi odieranno… ) ed erano molto belle!!!!! Brava!!!! Seguimi ancora
se vuoi…
Inoltre
ringrazio quinto livello per aver aggiunto
la storia tra i preferiti…grazie tanto, spero che ti piaccia!!!
Fammi sapere anche tu…
Ciao a tutti,
e grazie per la lettura!!!
Se volete
lasciarmi una piccola recensioncina, l’apprezzerei molto…
Non riesco a credere
ai miei occhi. Tutto ciò è assurdo.
Tutto a un tratto ti sei alzata e
ti sei sbarazzata alla svelta di tutti quelli che intralciavano il tuo cammino.
Sempre se quella eri tu.
Io non ci credo, quella non potevi
essere davvero tu.
Hai colpito anche me, non mi facevi
avvicinare. Non ti ho riconosciuta.
Avevi gli occhi spenti, nonostante fossero aperti. Ti
muovevi con lentezza e senza quella tua grazia e vitalità che ti hanno sempre caratterizzata. Ti parlavo, ma la mia voce sembrava non
raggiungerti. Dov’eri?
Dove sei?
Ti sei diretta prima nella sala comandi. Hai sbloccato uno
dei sigilli imposti ad Adele. Ma
perché?
Chi ti sta usando?
E dopo, ti sei lanciata nello
spazio. Ed io dietro di te per fermarti.
Ma non ci sono riuscito.
Ho fallito.
Non sono riuscito a
proteggerti; non sono riuscito a salvarti.
Che razza di persona sono, che non
riesce nemmeno a proteggere una persona che ama, e fugge via così?
Sono in questa capsula di salvataggio, con Ellione, Quistis
e Piet.
Il pianto lunare è iniziato, e Rinoa è persa per sempre
nello spazio. Morirà così, da sola?
- Ellione…- inizio
quasi in un sussurro. Esco dalla mia posizione aprendo il meccanismo e mi
piazzo davanti alla ragazza che un tempo chiamavo
“sorella” -…ti prego, devi farmi andare da Rinoa. Devo capire cosa le è
successo…-
Lei mi guarda. I suoi occhi miele mi scrutano, cercando di
leggere dentro di me. Non credo sia molto difficile capire quello che penso in
questo momento.
Sospira - Non so, non credo di esserne in grado Squall…-
Credo che la mia espressione sia indecifrabile in questo
momento - Ti prego, non sono mai stato così sicuro di volere qualcosa in vita
mia…per favore!-
Passa un altro istante di silenzio, poi mi sorride - E va
bene…ci proverò, ma non ti garantisco nulla…-
Annuisco serio.
Ormai non m’importa più di niente, calpesterei me stesso se potessi, solo per salvarla.
La mia mente si annebbia, ed entro nella magia di Ellione che mi porta indietro.
Nel nulla iniziano a intravedersi
delle immagini, sempre più nitide. La visuale si apre in un deserto, dove una
macchina viaggia velocemente lungo la strada di sabbia.
Sento delle voci provenire dall’interno. Due voci
indistinte, che alla fine riconosco.
- Avanti torniamo
indietro!- sta dicendo la ragazza.
- Non possiamo…vedrai che sapranno cavarsela
da soli…- gli risponde il compagno con indifferenza. La macchina si ferma e lei
si butta in mezzo alla strada per non farla proseguire.
Sospira infastidita - Sai bene che non lo faranno…Squall è
il tipo che se non gli dai l’ordine di scappare, lui se ne sta lì per sempre…-
altro momento di silenzio fra i due.
- Quindi adesso noi,
torniamo indietro…- si riavvicina alla macchina -…non importa se dovrò
costringerti con la forza…- e inizia a spingere dentro la
macchina il povero e inerme Irvine, che alla fine si arrende e inverte la
direzione.
- Ho
capito, ho capito…-
Però non era questo che volevo
vedere, e la mia mente si riapre ad un’altra scena.
Lei mi appare affiancata a Zell. Sembra indecisa e
imbarazzata.
- Squall ha un
bell’anello vero?- dice alla fine con noncuranza.
Il biondo la osserva incuriosito - Quello con l’intarsio a
forma di mostro?-
Lei annuisce con un sorriso - Mi piace.
Chissà dove l’ha preso…- domanda fra sé anche se il tono sembra diretto verso
l’amico.
- Posso fartene uno
uguale se vuoi. Sono bravo, sai?- Zell si tira un pugno sul petto in segno di approvazione su se stesso.
- Davvero lo
faresti?- poi sembra ripensarci - Ma se avrò un anello
uguale al suo tutti penseranno che…- lascia la frase in sospeso, mentre le
guance le si colorano di un rosa acceso.
Il ragazzo la osserva confuso. Poi sembra che la sua mente
riesca a raggiungere la fine della frase dell’amica.
- Eeehh?!!!??! Rinoa, ma tu…-
Lei alza lo sguardo su di lui, sempre più
imbarazzata - Ma no, no. Che hai capito…- gli volta le spalle per cercar
di nascondere l’evidente imbarazzo.
Apro gli occhi di scatto e mi volto nuovamente verso Ellione
- No, mi hai mandato troppo indietro!-
- Scusami,
ci riprovo…-
Ed
eccola finalmente la scena che aspettavo. Non vorrei rivederla ma devo farlo, per lei.
Si sta muovendo a fatica, proprio come faceva pochi minuti
fa.
Si dirige verso il corpo di Seifer riverso a terra, e
appoggia le labbra sulle sue. La sento tremare.
Poi sposta la bocca accanto all’orecchio del ragazzo.
Ma cosa stai facendo?
- Seifer, la strega
ti chiama, la strega ordina. Ha bisogno di te, alzati!- Rinoa pronuncia queste
parole, ma non sembra affatto la sua voce.
Una luce accecante invade per un attimo la mia mente, poi la
figura di Seifer si alza e si allontana - Come desideri, Artemisia.-
Vedo Rinoa tremare in ginocchio, e lentamente scorgo una
figura alle sue spalle, come a sorreggerla. Mi si avvicina, e mi osserva con
uno sguardo glaciale.
Chi sei?
Cosa vuoi?
- Squall, aiutami.
Ho paura!-
Un rumore mi riporta alla realtà e aprendo gli occhi vedo
Ellione in ginocchio.
Esco dal mio posto e mi avvicino a lei, chiedendole se sta
bene.
Lei alza lo sguardo su di me - Ci sei
riuscito? - mi chiede - Sei riuscito a capire cosa è successo a Rinoa?-
La guardo a mia volta, in quello sguardo ambrato così
famigliare - Ho capito, ma non ho potuto fare niente per evitarlo.-
- Quegli occhi. Sono
gli stessi che avevi da bambino. Quegli occhi così tristi, così malinconici.-
Sono confuso. Cosa c’entra adesso
questo? - Quel tempo ormai è passato…-
- Esatto è proprio
questo!- mi osserva negli occhi, come se avesse scoperto qualcosa di incredibile - Il passato non si può cambiare, finalmente
l’ho capito anche io.-
Abbasso lo sguardo dal suo - Ma adesso cosa posso fare…-
Lei mi afferra le
spalle - Chiamala.- dice semplicemente - Nella tua mente non c’è che lei, e
anche nella mente di Rinoa ci sei solo tu, lo sento.
Ti sta chiamando.-
Alla fine l’ho
fatto. Mi sono lanciato nello spazio per cercarla.
Per raggiungerla.
Non so dove andare, è tutto così immenso, scuro, spaventoso.
Ci si sente minuscoli e impotenti in questo luogo. Chissà
come sei impaurita.
Tutta sola nel bel mezzo del nulla. Ma
sto arrivando, devi resistere!
Ricordo le ultime parole di Piet, prima
che mi lanciassi nello spazio. Le ricordo come un eco lontano. In realtà
sono stato io a non volerle ascoltare.
-…moriranno
entrambi…- ecco cos’ha detto. Ma non gli credo.
Troverò Rinoa, la salverò e starò con lei per sempre.
E’ una mia scommessa personale, non posso
perdere.
Volto lo sguardo in mille e più direzioni, ma non scorgo
nulla. Eppure non dovrebbe essere lontana.
Che sia stata travolta dalla
cascata di mostri provenienti dalla luna?
No Squall, sii ottimista per una volta. Hai detto tu stesso
che se si dicono delle brutte cose poi si avverano, quindi sta zitto e spera
solo di trovarla prima che la sua riserva di ossigeno
finisca. La sua, e la tua naturalmente.
Ragiona, mente lucida e attenta. Sei un
Seed ricordalo. Fa finta che sia un’esercitazione e mantieni la calma.
Respiro lentamente per calmarmi.
- Merda…- mi scappa
un’imprecazione. Non è da me perdere la calma, ma in questo momento non sono
nemmeno più convinto di essere Squall. Insomma, lui
non avrebbe mai agito così solo per salvare una ragazza contravvenendo gli
ordini, tra l’altro.
Ma
Rinoa non è “una ragazza”.
Lei è stata la mia salvezza.
Lei è stata la mia
speranza.
Lei è un’amica, anzi
la mia prima amica.
Lei è la luce.
Lei è il sorriso che
mi manca.
Lei è la certezza che esisto.
Lei è la vita.
Lei è Rinoa.
Lei è…
**************************
Lentamente i miei
occhi si aprono. Sono affaticati, li sento pesanti. Mi
sembra di aver dormito per giorni e giorni. E forse è
proprio così.
Si, adesso inizio a ricordare.
La battaglia contro Edea, la nostra vittoria, il letto
dell’infermeria, la voce di Squall che mi chiama…e un’altra voce.
Quella donna…Artemisia…perché mi sembrava così familiare?
Finalmente focalizzo lo sguardo attorno a me. L’oscurità mi
avvolge, ne ho paura per un istante rendendomi conto che non è la stessa
oscurità dove mi trovavo prima.
Sono nello spazio!
E’…bellissimo.
Resto a bocca aperta, quando riscuotendomi riesco a
chiedermi il perché della mia presenza nello spazio aperto.
E crudelmente, capisco tutto.
Ricordo ogni cosa. Io ero svenuta, addormentata in uno stato
di morte apparente, vittima di quella donna.
Ricordo improvvisamente Squall, disperato per me.
Sbatto le palpebre perché la vista mi si è offuscata dalle
lacrime.
Lui è sempre stato accanto a me. Ha fatto di tutto per
salvarmi, ma non glielo aveva ordinato nessuno. L’ha
fatto perché era lui a volermi salva!
Ma adesso sono sola, dov’è lui?
Mi guardo attorno, ma non c’è niente qui. Solo un’infinita
distesa di stelle e gas evanescenti.
Perché sono qui?
Cos’è accaduto?
Spaventata inizio a muovermi per quel che a me sembra
velocemente, ma do l’impressione di non muovermi di un millimetro. Mi sento
così leggera, così impotente.
Poi mi rendo conto.
Certo, quella donna…ha usato il mio
corpo per...
Oddio cos’ho fatto!
Ho liberato la strega più potente e
spaventosa di sempre…adesso Adele è libera per causa mia!
Le persone che amo moriranno per colpa mia.
Perché io sono una strega ora, e
tutti mi odieranno.
Questa consapevolezza mi fa sentire ancora più sola e
sperduta.
Mi rannicchio e mi lascio andare nel nulla.
Inizia a mancarmi l’aria.
FUNZIONE MANTENIMENTO : 15 SECONDI
Il respiro si fa corto.
Ecco cosa mi succederà. Morirò
soffocata, qui da sola.
E vagherò per sempre nello spazio.
O forse precipiterò su qualche
pianeta attratta dalla sua forza atmosferica?
Non ha importanza, questo è ciò che mi merito per quello che
ho fatto.
FUNZIONE MANTENIMENTO : ARRESTO
Ecco che ci sono. L’ossigeno è
finito, ed io morirò qui.
Squall dove sei?
Chissà se mi odi per ciò che è successo…
Spero che almeno tu sia salvo.
Ho paura, credo sia normale.
Mi manca il respiro, è una cosa
orribile.
Non credevo che sarei morta in questo modo, ma non ha importanza.
Avrei solo voluto vederti ancora…Squall…
Chiudo gli occhi perdendo conoscenza, certa di essere
arrivata alla fine.
E’ incredibile il silenzio che avverto.
Questa sensazione di tranquillità, forse è
dovuta al fatto che sono in mezzo al nulla.
Non riesco a capire, cosa mi accadrà ora?
Qualche volta mi è capitato di chiedermi cosa si provasse a
morire, e devo dire che adesso che mi ci trovo è come addormentarsi. E’ tutto
così surreale.
……………
…………
………
……
…
Rinoa!
…
Rinoa
ti prego rispondimi!
…
Vorrei aprire gli occhi ma non ne ho
la forza.
Chi…
Non
lasciarti andare!
…Squall??
No è impossibile, io sono morta…
Puoi
ancora vivere!
Ma cosa stai dicendo?
Non c’è più niente da fare…ormai…
Ricorda…
E lentamente i miei occhi si
aprono.
Vedo un’ombra indistinta davanti a me, ma non riconosco
subito l’oggetto.
Poi un rumore metallico ma da l’intuizione…l’anello!
Il tuo anello. Galleggia nell’aria a poca distanza dal mio
viso, come se fosse stato lui a svegliarmi.
Forse è davvero così. Insomma ho sentito la voce di Squall,
ma come avrebbe fatto…attraverso questo anello mi sta
chiamando…
Pensa ancora a me…
Gli occhi mi si inumidiscono, e
perdo due lacrime che iniziano a volare come goccioline di pioggia. Vorrei
stringerlo. Vorrei afferrare quel cerchio metallico che ti appartiene e che mi
ha dato la forza, sempre, da quando lo ho con me.
Avvicino le mani con fatica, ma non riesco a toccarlo per
colpa della tuta.
Mi scappa un sorriso.
Avvicino la mano al di sotto del
casco, e premo il pulsante per l’attivazione dell’ossigeno di riserva. E improvvisamente respiro nuovamente, a fatica e con il
fiato corto riprendo a respirare, così forte che i capelli si muovono.
Sono stanca e non so dove sono, ma in qualche modo sono
ancora viva…a quanto pare…
Poi mi volto e ti vedo, in lontananza…un puntino bianco
nell’oscurità ma so che sei tu…
**************************
Eccoti
finalmente…riesco ad afferrarti e vedo nuovamente il tuo sorriso.
Dio quanto mi è mancato.
Quanto mi sei mancata, nemmeno me
ne ero reso conto.
Fisso i tuoi occhi scuri, vivi come li ricordavo. Sorridono
anche loro, forse mi stanno addirittura deridendo ma non me ne importa nulla.
Quello che conta adesso è che finalmente sei di nuovo con
me.
Ellione aveva ragione, solo io potevo
salvarti.
- Ci salveremo,
Squall?- mi chiedi spaventata.
Stringo le tue mani, per quanto mi sia
possibile con questa tuta e tu sorridi ancora.
Ti senti protetta con me, lo vedo, lo sento.
L’ho sempre saputo anche se non lo dicevo.
- Ti salverò!- e
credo veramente in ciò che dico.
Perché adesso che siamo insieme so che
nulla potrà più dividerci. Lo so.
Certo se penso con il cervello, mi dico che non ci sono
speranze. E’ vero siamo insieme, ma presto l’ossigeno
finirà davvero, e allora sarà finita. Ma sarà davvero
così oppure ci salveremo davvero?
E come faremo?
Basta, devo trovare il modo di
salvarti…non sono venuto fin qui per morire con te, ma per vivere.
Ce la faremo.
Anche se nessuno può prevedere il
futuro, giusto?
**************************
Ti guardo negli
occhi chiari, e mi sembra di guardarti per la prima volta.
Siamo così ridicoli in queste tute, e mi viene da sorridere
al pensare che l’hai fatto solo per me.
Quando mi stringi le mani, sento
una forza straordinaria, e non ho più paura.
Perché tu starai sempre con me,
anche quando saprai la verità…che sono una strega…
So che non mi abbandonerai mai.
Ma come possiamo uscire da questa
situazione disastrosa?
Siamo da soli nel nulla, come ci salveremo?
Poi, vedo un’ombra con la coda dell’occhio e mi volto.
Un immenso drago vola accanto a noi…no
non è un drago, è un’astronave!
Eccola la nostra salvezza…
E adesso so con certezza, che la
nostra storia, non è ancora finita…
End…
Lo so, lo so, lo so,
lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo
so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo
so, lo so, lo so, lo soooooooooooooo!!!!!!!!!
Sono in un tremendo ritardo per ogni mia storia…
Vi prego di
perdonarmi, ma sono moltissimissimo occupata…
In ogni caso
aggiornerò al più presto anche le altre mie storie…
Comunque…questa si è conclusa, e per davvero questa volta…che ne dite?
In molti avete letto
e vi ringrazio tantissimo…
Ringrazio moltissimo
quinto Livello :
grazie davvero per aver seguito questa mia storia…mi spiace aver ritardato
tanto nel finale ^^’ perdonami…spero ti sia piaciuta! E in ogni caso, io ti
consiglio di trovare il modo di giocare a questo splendido gioco, perché non
sai davvero quello che ti perdi!!! ^^ un bacio e
grazie davvero!!!
Bene, è tutto!
Per chiunque
recensirà questo ultimo capitolo risponderò tramite
email… ^^