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di funnyforever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i tributi ***
Capitolo 2: *** la notte del viaggio ***
Capitolo 3: *** l'arrivo ***
Capitolo 4: *** i rivali ***
Capitolo 5: *** gli allenamenti ***
Capitolo 6: *** la parata ***
Capitolo 7: *** solo due giorni ***
Capitolo 8: *** un ultimo giorno di libertà ***



Capitolo 1
*** i tributi ***


* ciao a tutti =) non ho ancora letto il terzo libro, e non so molto bene cosa succederà. So che ci sono delle rivolte, ma la mia storia è ambientata poco dopo . Ho ipotizzato che tutto è tornato come prima, e purtroppo, anche gli Hunger Games.

È una storia dedicata sia ai v-lovers fan di Leon e Vilu( ai quali ho modificato il cognome) che ai fan di Hunger games e di Peeta e Katniss.

Spero proprio che vi piaccia =) ciaoooo

 

CAPITOLO 1 - i tributi-

Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato. Tutti lo sapevano, Ma fino a ieri era così lontano. I giorni sono volati…

E se non fossi in grado?

Un piccolo errore potrebbe essere fatale per loro. Ah, quasi dimenticavo… mi chiamo Katniss, Katniss Everdeen, distretto 12, vincitrice dei settantaquattresimi e… in un certo senso anche dei settantacinquesimi Hunger Games. Ritengo una vittoria il fatto di essere ancora viva dopo due anni in quell’arena infernale.

Anche se sono successe molte cose ultimamente,Capitol City ha sete di sangue e perciò arriva la mietitura, la temuta mietitura, e di conseguenza la 76° edizione degli Hunger Games.

Riesco solo a ricordare il giorno in cui mi sono offerta volontaria al posto di Prim. Mi chiedo se anche quest’anno succederà qualcosa del genere.

Sarò un mentore, insieme al mio fidanzato Peeta, il che mi dovrebbe rassicurare… beh sì, un po’ mi fa sentire meglio, ma non posso negare la mia paura. La paura di non salvarli, di vederli morire davanti uno schermo. È troppo per me. Ogni volta che ci penso mi sento cedere. Voglio piangere, urlare e rompere tutto ciò che mi circonda, ma so che facendo questo non risolverei niente. Mi limito a pensare e a parlare con Peeta. Sento di non potercela fare. Ho combinato un disastro dietro l’altro in questi due anni e non credo che io sia la persona adatta per dare consigli di sopravvivenza, visto che sono viva per miracolo.

Penso spesso a Rue, la bambina del distretto 11 che non sono riuscita a salvare. Che cosa farò ora?

Risposta: Non lo so.

Mi sto preparando. Fra un quarto d’ora, alle quattro precise, un’auto mi porterà con Peeta, Effie e Haymich in piazza, il tipico luogo in cui avviene la mietitura e poi, andremo tutti a Capitol city per gli Hunger Games.

Ora sono in camera da letto, davanti allo specchio. Peeta sta avanzando verso di me.

Peeta raggiungendomi: Ehi, Come stai?

io : benissimo! Presto dovrò assistere a due ragazzi che andranno incontro alla morte,e ai cuori spezzati delle loro famiglie… non potrei stare meglio!

Peeta : lo so che è difficile, ma il nostro compito sarà riportare uno di quei ragazzi al distretto 12, vivo, e non possiamo permetterci di fallire Katniss. Stiamo parlando della loro vita.

io con le lacrime agli occhi: non voglio andare! Non voglio andare!

Peeta : vieni qui.

- Peeta mi stringe fra le sue braccia, togliendomi il respiro. Il suo viso è nascosto tra i miei capelli sciolti e ondulati . Anche lui è triste e abbattuto. Mi guarda negli occhi e mi sussurra un - coraggio, ce la possiamo fare, ne sono certo- ci mettiamo davanti allo specchio…

Peeta . guardati… sei stupenda.

Io : ma smettila!

Peeta : non smetterò mai di dirtelo, sai?

Io : sì, lo so, e io non smetterò mai di dirti che sei la persona più speciale che io conosca… ti amo.

Peeta : anche io ti amo.

Mi sporgo verso le sue labbra. Mancano pochi millimetri per raggiungerle, quando suona quel maledetto campanello. Peeta mi sorride,mi prende per mano e scendiamo le scale fino ad arrivare alla porta. Il campanello suona di nuovo nel momento in cui stiamo per aprire …

Io e Peeta : EFFIE!!!!!!

Effie abbracciandoci : oh, ragazzi, mi siete mancati tanto!

Peeta : anche tu ci sei mancata!

Effie : allora… coma va da queste parti… vi trovate bene nella nuova casa?

Peeta : sì, ci troviamo molto bene, come è andato il viaggio?

Effie : un disastro! Sul treno erano finite le fragole al cioccolato!

Peeta : em… mi dispiace…

Effie con una voce acuta: sì, anche a me! Katniss, tesoro, stai bene?

Io con un filo di voce: sì, beh, sono un po’ ansiosa, ma credo… che… sia normale…

Effie : ma certo.

Haymich ci raggiunge. È stranamente sobrio e così corro ad abbracciarlo.

Haymich . Ciao dolcezza!

Io : ciao!

Heymich : Nervosi?

Peeta ed io : sì, molto!

Effie squittendo : l’auto è arrivata, dobbiamo sbrigarci!

Haymich : ma chiudi il becco!

Effie colpendolo con la borsetta: ma come ti permetti!

Ecco, in queste situazioni è impossibile trattenere le risate. Io e Peeta, mentre prendiamo le valigie, ci guardiamo negli occhi e iniziamo a ridere.

Effie : e voi due cosa avete da ridacchiare?

Peeta senza riuscire a trattenere le risate : niente, ti servirebbe una vacanza sai, Effie?…

Io : cioè qualsiasi posto lontano da Haymich! Ahahhah

Le nostre risate finiscono quando arriva un quartetto di pacificatori armati, per scortarci all’auto.

Una volta dentro, mi avvicino a Peeta e appoggio la testa sulla sua spalla. Mi prende la mano e ripete la frase- andrà tutto bene, vedrai-

Chiudo gli occhi, e li riapro solo quando mi accorgo che l’auto si è fermata. Siamo arrivati .

Mi aspetto decine di pacificatori, centinaia di persone che indossano bei vestiti,già macchiati di paura, tra ragazzi, ragazze e bambini che non vogliono separarsi dai genitori, tavoli dove delle guardie prelevano del sangue a ciascun ragazzo , e infatti è proprio così. Tra di loro c’è anche Prim, con il suo nuovo vestito rosa cipria e i capelli sciolti con un fiocco di raso bianco. Mi rivolge un mezzo sorriso e io lo ricambio raggiungendola. La abbraccio e le auguro buona fortuna.

Mi incammino verso la piazza, in compagnia di Effie, Peeta e Haymich.

Mi tremano le ginocchia e mi sembra di perdere l’equilibrio.

Per fortuna Peeta mi tiene la mano, e quando si accorge della mia debolezza, mette l’altra sul mio fianco, per aiutarmi a stare in piedi senza barcollare, come fa Haymich dopo aver assunto la sua dose giornaliera di alcool.

Sono ferma, immobile, rigida come una statua di marmo.

Il cielo è leggermente nuvoloso, ma lo è abbastanza da nascondere la luce del sole.

Nonostante sia estate, ho freddo. Dei brividi mi percorrono il corpo come una scarica elettrica.

Mi domando se è una mia impressione, o se è così anche per gli altri.

- sarà la paura - mi dico - o forse la febbre- direi entrambe le cose.

Voglio fuggire, ma se lo faccio, darò l’impressione di essere debole, davanti tutti i presenti e davanti Capitol City, e io non voglio questo.

Mi manca l’aria, mi sento svenire, ma nel momento in cui sto per cadere, Peeta mi afferra e mi fa accomodare su una sedia “ dietro le quinte” del palco.

Per fortuna nessuno se n’è accorto. Sono tutti occupati a registrarsi e gridare contro i pacificatori che strappano dalle grinfie dei genitori, i ragazzini più piccoli.

Effie si avvicina al microfono e annuncia con il suo solito entusiasmo la 76° edizione degli hunger games.

Vedo tutti i presenti sbiancare, fino a diventare trasparenti. Mi domando se anche io ero così , ma ero talmente preoccupata per Prim quel giorno,che non ci feci caso.

Poi Effie invita me, Peeta e Haymich a salire sul palco e ci presenta. Non voglio nemmeno immaginare la mia espressione in questo momento. Guardo la folla ammutolita fissarci, con i loro occhi supplichevoli che sembrano ruggire - AIUTO!- ma tutto quello che riesco a fare è stare ferma e intrecciare la mano in quella del mio ragazzo.

Viene trasmesso il famoso video, quello delle rivolte e del patto con Capitol City e poi arriva il momento della mietitura.

Effie : prima le signore…

Si dirige verso una sfera con centinaia di bigliettini e ne pesca uno. La tensione sale alle stelle.

Effie aprendolo : allora…Violetta Carter… Violetta? Vieni tesoro .

Una ragazzina di circa quindici anni si fa strada verso il palco. Capelli color rame ondulati, fino alle spalle. Sguardo immemore e scioccato, bocca socchiusa. Indossa una camicetta bianca a maniche corte e una gonna a vita alta, che arriva alle sue esili ginocchia, azzurra, tenuta con un nastro di raso color cielo. Sale sul palco con aria insicura. Mi rivolge uno sguardo che ricambio subito dopo.

I suoi occhi nocciola sono lucidi, ma non si dispera. Guarda la folla e poi Effie, che appoggia la mano sulla spalla della ragazza.

L’ho già vista al distretto , ma non ricordo dove. La tensione è tornata, quando Effie prosegue.

Effie : e ora i ragazzi…Leon Thompson, Leon? Vieni, avanti ragazzo.

Un ragazzo di circa sedici anni si avvicina. Come Violetta, anche lui è scioccato e arriva sul palco tremante come una foglia in autunno.

I capelli sono castani, con riflessi biondi. Rivolge uno sguardo a me e a Peeta quando noto i suoi occhi: verdi smeraldo, limpidi come quelli di Finnick. Abbasso lo sguardo per celare la mia confusione, e Effie conclude il rituale.

Effie : su, coraggio ragazzi, stringetevi la mano.

Leon e Violetta tendono la loro mano e si guardano negli occhi, cercando di intuire i pensieri dell’altro.

Un gruppetto di pacificatori li conducono all’interno della struttura dietro il palco, dove avranno la possibilità di salutare i loro familiari. Le porte dietro di noi si chiudono.

ANGOLINO DELL’AUTRICE : allora amici, che ne dite? Sono molto curiosa di sapere la vostra opinione. Spero tanto che vi sia piaciuto il primo capitolo <3 Vi mando un bacio enorme =) ciaooooo =P

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Capitolo 2
*** la notte del viaggio ***


Ciao a tutti =) eccomi qua con un nuovo capitolo appena sfornato XD. Ehehe spero davvero che vi piaccia. Un besoooo <3

CAPITOLO 2

I nostri due ragazzi si sono appena allontanati dal palco. Voglio conoscerli meglio dell’apparenza: i loro gusti, i loro segreti, le loro paure. Mi chiedo se siano forti… sapranno tirare una freccia?

Beh… lo spero proprio. In qualsiasi caso gli insegnerò tutto ciò che so, e quello che mi è servito nell’arena per vivere.

Mostrerò loro il mio libro delle piante commestibili e velenose, con le magnifiche illustrazioni create da Peeta. E farò qualsiasi cosa per farli sopravvivere.

Sono passati circa quindici minuti, da quando sono entrati là dentro.

Vedo Haymich caricare le nostre valigie, le sue e quelle di Effie, sul treno.Stringo forte Peeta che nota la mia ansia, come se mi stesse leggendo nel pensiero.

Peeta : katniss, a cosa pensi?

Io : a cosa fare quando saliremo su quel treno.

Peeta : in che senso ?

Io : non possiamo certo accoglierli mezzi ubriacati, o aggredirli, come ha fatto Haymich due anni fa!

Peeta : certo che non possiamo. Dovremo solo essere noi stessi, tutto qui.

Io : sì, ma come faremo a guardarli negli occhi? Hai visto Violetta? È uno scricciolo! Come farà a sopravvivere a 22 energumeni armati? Non ha possibilità!Non mi sembra una cacciatrice esperta!

Peeta : questo lo so. Ma se io sono riuscito a vivere, anche lei ci riuscirà . Io avevo te, e Violetta ha Leon.

Io : e se Leon la vorrà uccidere?

Peeta : non credo, non mi sembra quel tipo di ragazzo.

Io : le nostre impressioni non sono sufficienti. Dobbiamo indagare, parlare con loro e scoprire il più possibile.Magari durante le prove delle interviste. Potremo fare delle domande che non riguardano cose scontate tipiche di Caesar, così, solo per curiosità.

Peeta : sì, questo lo potremo fare… ehi, stanno arrivando.

Violetta e Leon salgono sul treno, senza guardarsi in faccia. Non credo che si siano ancora parlati.

Io e Peeta siamo seduti al tavolo del buffet, e al loro arrivo ci alziamo.

Peeta : ciao … ragazzi, em… come …. Va?

Leon : una meraviglia! Non ci poteva essere modo migliore per morire!

Violetta non fiata. Ha lo stesso sguardo da quando Effie ha pronunciato il suo nome durante la mietitura. Mi avvicino a lei.

Io : dunque… tu sei Violetta…

La ragazza annuisce timidamente.

Io : ehi… stai tranquilla…

Violetta cercando di mantenere la calma: come …faccio a stare tranquilla! Fra qualche giorno mi butteranno in un’arena, dove verrò probabilmente, anzi sicuramente sbranata da qualche animale modificato, dissanguata,o uccisa dalla spada di qualche tributo, e dovrei stare tranquilla?

Io : io non volevo…

Violetta :Ho passato tutta la mia vita a soffrire, e ora …. Basta! Sono stanca! Voglio andarmene da qui!

Violetta si fa strada tra di noi, e se ne va nella sua stanza, lasciandoci soli con Leon.

Peeta : em… allora…Leon … tu…

Leon : anche io sono stanco, vado in camera mia, con permesso.

Ci hanno lasciati soli nel giro di tre minuti, un vero record.

Io : direi che siamo partiti con il piede sbagliato…

Peeta : direi di sì. È più difficile di quanto credessi!

Haymich : allora… come è andata?

Io allontanandomi : benissimo, non poteva andare meglio di così!

Haymich : ma che le è preso?

Peeta sospirando: beh… se ne sono andati …e…

Haymich : capito…vedrete , domattina passerà tutto. Anche voi eravate così il giorno della mietitura, ma miglioreranno.Presto capiranno che siete la loro unica speranza di vita e vi rispetterete a vicenda.

Peeta : speriamo di sì.

Haymich : ok, io vado a dormire, a domani… e non svegliatemi prima delle undici!

Peeta . Ci penserà Effie a questo…

Entra Effie con una lista lunga una pagina di attività.

Effie : qui c’è il programma di domani, tenete, date un’occhiata…

Mi viene per un momento il volta stomaco…

Io : forse anche noi dovremmo riposare, che ne dici?

Peeta : sì, andiamo. A domani Effie.

Effie : ma… io…

Peeta : a domani Effie!

Io e Peeta entriamo in camera nostra. Ci stendiamo sotto le coperte, e ci guardiamo.

Io : non sta andando come avevo previsto… ci odiano…

Peeta : non è vero… sono solo spaventati, e chi può biasimarli! E comunque anche tu odiavi Haymich, ora fa parte della tua famiglia.

Io : Vero, ma è diverso…

Peeta : no, non lo è. Tu gli volevi infilzare un coltello nel dito!

Io : ricordo bene quel giorno…

Peeta : anche io… è stato il più bello della mia vita…

Io : la mietitura? Stai bene?

Peeta : è stata la prima volta in cui ci siamo parlati,e preferirei vivere nell’arena e rischiare la vita ogni secondo, piuttosto che stare lontano da te…

Io : ti amo Peeta .

Peeta : anche io, molto.

Mi raggomitolo accanto a lui , cercando di addormentarmi. Riesco stranamente a dormire, ma con una strana sensazione. L’idea che a pochi passi da noi ci siano i nostri tributi, mi fa rabbrividire.

Torna la paura, che era stata momentaneamente sospesa, ma continuo a dormire.

È mattina. Vengo svegliata da una luce diffusa sui toni dell’arancio, che penetra dalle vetrate.

Mancano circa due ore al nostro arrivo, e qualcuno bussa alla porta della nostra camera.

Peeta dorme. Anche se fisicamente sono sveglia, il mio cervello sta ancora dormendo.

Cerco di alzarmi per aprire, costringendo il mio corpo a uscire dal letto caldo e accogliente.

Infilo le pantofole, allaccio la vestaglia e lego i capelli velocemente in una treccia riuscita male, ma è così brutta che lascio perdere i miei capelli e vado ad aprire la porta così come sono.

Ma quale persona sana di mente, viene a bussare alla mia porta alle 6.00 di mattina? Beh, presto lo scoprirò.

Apro la porta, aspettandomi Effie, che mi trilla “ oggi sarà una grande giornata!” , ma non è lei.

È Leon.

Leon : volevo scusarmi per ieri sera… non…

Io : non devi scusarti, ti capisco.

Leon : non mi sarei mai dovuto comportare così, insomma, stavate solo cercando di farci sentire un po’meglio…

Io : sì,ma avevi ragione . Anche io ho reagito così la prima volta, con Haymich, pensa che ho tentato di staccargli un dito!

Leon : non credo di avere il coraggio per fare una cosa del genere…e..credo che anche per Violetta sia lo stesso…

Io : a proposito… ci hai parlato, ieri sera?

Leon : no, ha chiuso la porta a chiave e ha pianto tutta la notte.

Io : mi dispiace… non l’ho sentita, le nostre stanze non sono vicine come le vostre…

Leon : già… credo che tornerò a dormire ancora un po’.

Io : tu riesci ancora a dormire?

Leon : lo vedremo .

Io facendo la battuta del secolo: buona not… cioè buona mattina.

Leon cercando di sorridere : buona mattina …anche a te…

Che conversazione strana. Non credo di aver capito una sola parola di quello che mi ha detto…cosè che ha fatto Violetta? Buona mattina… ma che diavolo mi è preso? Ho proprio bisogno di tornare a letto…

Sto per infilarmi sotto le coperte quando…

Peeta : ehi Katniss, come stai ?

Io farfugliando qualcosa: fjehwihguiryioh

Peeta :cosa…?

Io crollando sul cuscino : b-bene …grazie zzzzz…

Peeta : direi che hai ancora sonno…

Io : sì, tanto sonno…

Peeta ridacchiando :buona notte allora, cioè buona mattina…

Io : chiudi il becco Peeta!

Peeta : Kat…guarda…

Io : che cosa?

Peeta : fuori dalla finestra…

- mi ci vogliono un paio di secondi per mettere a fuoco quello che sto vedendo. I palazzi argentati, e tutto quello sfarzo…

Io : Capitol City!

Peeta : siamo quasi arrivati Katniss…

- chiudo gli occhi per non pensarci, ma ormai è troppo tardi.

ANGOLINO AUTRICE : ciao a tutti! Scusate se ho aggiornato tardi, ma mi sono ammalata e non ho potuto scrivere… ehehe comunque vi mando un bacio chicos =P a prestooo

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Capitolo 3
*** l'arrivo ***


Ciao a tutti! Allora… eccomi qua con un nuovo capitolo! Lo dedico a Chiara1608,

Anime-Manga,Leonetta99,Licia2000 e Martina C. e ovviamente a tutti i lettori =) ciaoooo <3

CAPITOLO 3

Mi rimetto in piedi e vado alla vetrata… è proprio Capitol City. La prima cosa che vedo è un ponte molto stravagante, con luci rosse e blu. Poi la mia attenzione cade su un megaschermo.

Io : Peeta, guarda là! Siamo noi!

Peeta : non ci posso credere!

La nostra prima sfilata sul carro del distretto 12, Peeta che cerca di afferrare la mia mano…il mio sguardo, lo sguardo del pubblico, affascinato, sbalordito,divertito e chiassoso di Capitol City. Sarà un incubo tornare laggiù, ne sono certa. Qualcuno bussa alla porta…

Effie : sveglia, sveglia ! Oggi sarà una grande giornata, su, muovetevi! Dovete prepararvi!

Non facciamo in tempo a protestare, che una squadra di make-up artist, estetisti, pettinatori e stilisti sono già piombati nella nostra stanza.

Xxx : con la sua pelle starebbe bene un rosso fuoco….

Xxx : sì, ma non s’intonerebbe con i suoi occhi azzurri! Che orrore!

Xxx : che ne dite di questa parrucca viola?

Xxx : d-e-l-i-z-i-o-s-a-!

Xxx : assolutamente divina! E queste scarpe blu, non sono favolose?

BASTA!!!!!! Mi sta esplodendo la testa! Guardo Peeta che è nelle mie stesse condizioni.

Mi ero scordata di tutte queste attenzioni e ora è un vero shock.

Portano in un’altra stanza Peeta per prepararlo e io rimango con mezza dozzina di persone che si contendono il mio corpo a vicenda.

C’è chi mi trucca, chi mi pettina, chi mi mostra gli abiti, chi mi mette lo smalto, chi mi dice cose del tipo - i glitter sono un must a Capitol City, rimarrai strabiliata dai tuoi abiti.-

Non voglio brillare come un cono segnaletico! Non sono un tributo! A proposito, chissà come si sentiranno in questo momento Leon e Violetta… Porthia, Venia,Octavia e Flavius li staranno torturando, ne sono certa.

Scelgo dei pantaloni neri attillati, con una camicia rossa con un colletto nero e degli stivaletti in pelle con del tacco…

Le mie palpebre sono rivestite da glitter argentati. Alcuni brillantini mi sono caduti negli occhi e ora vedo tutto in luce stroboscopica. Un vero incubo!

Un’ultima spruzzata di lacca sui capelli intrecciati, glitterata come il mio effervescente trucco, un po’ di profumo alla vaniglia et voilà, pronta, dopo 30 minuti.

Mi guardo allo specchio e penso - ma chi è quella? Ah, già è la finta Katniss tornata all’opera per Capitol City!-

Sono molto curiosa di vedere cosa hanno fatto a Peeta, Violetta e Leon; sono certa che non li riconoscerò, come ho fatto io quando mi sono specchiata.

I miei preparatori stanno smontando tutti i loro marchingegni per farmi apparire splendida alle telecamere e io, nel frattempo, sgattaiolo nella stanza dove stanno preparando Peeta.

Apro leggermente la porta senza farmi vedere e spio Peeta mentre si fa il nodo alla cravatta davanti allo specchio.

È solo, se ne sono già andati i suoi preparatori.

Con passo felpato lo raggiungo da dietro e gli copro gli occhi con le mani.

Io : chi sono?

Peeta : em…Kathy, la stilista?

Io : NO!

Peeta : allora sei… Samantha?

I : No!

Peeta : sei… la ragazza di fuoco?

Io:…….

- mi prende le mani e si volta, guardandomi -

Peeta : ho indovinato… sei meravigliosa.

Io fingendomi altezzosa: lo so, anche tu non sei male, ma non raggiungerai mai, e ripeto mai la mia estrema bellezza…

Peeta : lo so bene, è una battaglia persa…

In un battibaleno, le sue labbra raggiungono finalmente le mie.

Mi mancava tutto questo, e molto direi. Cosa farei senza di lui? Niente… è tutto quello che ho.

Quest’anno non dovrò fingere. Quello che provo per Peeta è tutto vero, così vero che a volte mi sembra irreale averlo accanto a me. Ci stacchiamo, poi mi abbraccia e mi guarda dritto negli occhi.

Peeta : katniss… sai che ti amo più di ogni altra cosa, vero?

Io : sì, e mi sento la persona più felice del mondo per questo.

Peeta : i-io volevo chiederti se…

Non sono mai stata così tesa in vita mia, lo giuro. Che cosa mi vorrà chiedere? Un’idea ce l’ho, ma è una follia…

Sta per dire qualcosa, ma entra Effie per vederci… che cosa mi vuole dire???

Effie: oh, siete meravigliosi insieme… ho interrotto qualcosa?

Peeta mentendo : em… No…

Effie : perfetto, dobbiamo scendere, la folla ci aspetta!

Io : sì… arriviamo…

Effie esce dalla stanza lasciandoci di nuovo soli.

Io : cosa mi volevi dire?

Peeta : em… solo che…sono felicissimo di stare qui con te…

Io : anche io…

Io nella mia mente : cosa ? Tutto qua? Non ti credo neanche un po’, tu mi devi dire qualcosa di più importante!

Peeta : andiamo?

Io : sì, andiamo.

- mi prende per mano e raggiungiamo Violetta e Leon, che sono splendidi.

Violetta mi si avvicina e sussurra - mi dispiace per ieri sera-

Io : non importa. Sei meravigliosa,sai Violetta?

Violetta : grazie, anche tu… puoi chiamarmi Vilu, se vuoi…

Io : va bene, Vilu. Buona fortuna.

Vilu : grazie.

Non posso credere a quello che sto per dire… Haymich aveva ragione! Strano ma vero, e questo un po’ mi spaventa.

Le acque tra noi si sono calmate, per fortuna.

Scendiamo dal treno. I flash dei fotografi mi hanno accecata.

Veniamo scortati dai pacificatori, fino al famoso palazzo dei tributi.

Siamo arrivati a destinazione.

Da quando sono piccola associo Capitol City al sangue.

Strana combinazione, ma con una certa logica.

Capitol City = Hunger Games = morte = Sangue,tanto sangue.

La sola parola mi fa rabbrividire.

Quest’anno, però, sento che qualcosa cambierà. Lo sento nel vento, che mi soffia tra i capelli. Il vento di un cambiamento.

Sento che i nostri due ragazzi vinceranno.

ANGOLINO AUTRICE : allora… abbiamo un bacio Everlark finalmente!

Che ne pensate ? Un besoooo! Cioooooo a presto! =P

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Capitolo 4
*** i rivali ***


 

Ehehehe ciao! Sono tornata a rompervi con un nuovo capitolo XD come sempre spero vivamente che sia di vostro gradimento =) saluto Leonetta99,Chiara1608,Anime-Manga,, Ally24 e Licia2000 che leggono e commentano ogni capitolo e mando come sempre un bacio enorme a tuuuuuuutti i lettori <3 ciaoooo!

CAPITOLO 4

Ed eccomi qua, di nuovo, sull’ascensore. Il cristallo trasparente ci permette vedere tutta la nostra salita, e questo aumenta le mie vertigini. Peeta e Haymich si sono già abituati a questo, ma io no. Da noi, nel distretto 12, ce ne sono solo due di ascensori: quello del municipio e quello che porta i minatori nelle miniere, ma nessuno dei due è paragonabile a questo. Vedo sotto i nostri piedi,i pacificatori diventare sempre piccoli, come formiche, man mano che saliamo i piani.

Poi si ferma di colpo e questo ci fa sobbalzare.

Le porti trasparenti si aprono e veniamo accolti da due - senzavoce- che prendono le nostre valigie e le portano nelle nostre camere.

Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui misi piede per la prima volta in questo posto.

La tv, il divano, quelle stravaganti sedie dello stesso materiale dell’ascensore sulle quali non mi volevo sedere, per paura che cedessero, non è cambiato niente. Ricordo la notte in cui io e Peeta parlammo, sulla terrazza, al tramonto, e spero che ce ne siano altri di momenti così tra noi due. Questo ,però,mi fa tornare in mente una cosa.

Che cosa mi voleva dire di tanto importante sul treno? Non so… se Effie non fosse entrata in quel momento, ora non mi contorcerei dalla curiosità!

Non le hanno insegnato a bussare, prima di entrare in una stanza? Basta, non ci devo più pensare… quando Peeta sarà pronto a dirmi - quellacosasupersegratadicuinonhailcoraggiodiparlarmene-, me la dirà.

Guardo Leon e Vilu, mezzi traumatizzati, nel vedere l’appartamento.

Li capisco. Anche io mi sono sentita così la prima volta, ma sarà meglio per loro due , che non ci facciano abitudine; gli Hunger Games sono l’opposto di tutto questo.

Quando saranno stanchi, non ci sarà un divano su cui potersi riposare. Quando avranno sete, non ci sarà una brocca d’acqua e quando avranno fame… beh, sarà meglio per loro saper cacciare, perché di certo non ci sarà un buffet laggiù! Non ci sarà niente! Solo tu, le tue armi, se hai la fortuna di avercele, e la tua vita, appesa a un filo, che rischia di essere spezzata dalla lama affilata di un tributo. Nient’altro.

Ci sediamo a tavola,dopo esserci sistemati, ma io non mangio niente. Peeta mi incoraggia a mandare giù qualcosa, ma niente, non ne ho voglia, il mio stomaco si è chiuso dall’inizio del viaggio e so già che farà fatica a riaprirsi.

Neanche Leon riesce a mangiare. Si alza da tavola e se ne va.

Devo averlo influenzato con il mio digiuno. Cerco di raggiungerlo, ma Peeta mi prende la mano e mi dice che ci pensa lui e poi si avvia con passo calmo, nella stessa direzione di Leon.

Non posso starmene qui, così con la scusa di essere stanca, me ne vado, e quando nessuno fa più caso alla mia assenza, ripercorro il corridoio per seguire Peeta.

In realtà non ho bisogno di sentire il rumore dei suoi passi. So dove sta andando. Alla terrazza.

Solo una porta di vetro colorato, mi separa dai due e così mi fermo dietro questa per origliare.

Non ho mai sentito Peeta parlare con qualcuno in questo modo… beh, in realtà mi ha parlato diverse volte con questo tono di voce, ma solo a me, a nessun altro.

Leon : Peeta, io non ucciderò nessuno.

Peeta : anche io avevo detto una cosa simile due anni fa, ma la mia promessa non l’ho mantenuta del tutto.

Leon : ma io non voglio.

Peeta : nessuno vuole questo Leon. Solo Capitol City. E basta che Capitol City voglia qualcosa, o solamente che pensi di volerla, che la ottiene, e i distretti non possono farci nulla. Ti reputo una persona matura, perciò hai il diritto di sapere la verità.

Sai, continuavo a dirmi, che non ero una pedina del loro gioco, ma, una volta in quell’arena, l’unica cosa di cui ero veramente certo era che avrei dovuto salvare Katniss e morire. Una volta là dentro, non riuscirai a ragionare, perché riusciranno a controllare anche i tuoi pensieri. Gli strateghi potranno spostarti da una parte all’altra dell’arena a loro piacimento. A loro non importa niente della tua vita. A loro importa solo di intrattenere il pubblico, e non c’è niente di più bello per Capitol City sentire quel maledetto colpo di cannone!

Leon : cosa devo fare?

Peeta sincero: solo impegnarti al massimo e imparare il più possibile in questi giorni. Conoscerai gli altri tributi e solo lì potrai trarre le tue conclusioni. Non voglio spaventarti, ma è la verità. Te lo sto dicendo da amico Leon. Pensare il contrario non aiuta, e io ne so qualcosa. Ora vai, se no si raffredda il pranzo.

Leon : grazie, mi serviranno i tuoi consigli.

Peeta : ti ho solo detto la verità.

Se Leon se ne sta andando, vuol dire che sta venendo qua! Devo nascondermi.Torno indietro fino all’angolo del corridoio e mi nascondo in uno sgabuzzino.

Sento i passi di Leon scendere le scale e decido di tornare da Peeta sulla terrazza.

È appoggiato alla ringhiera e al mio arrivo inizia a parlarmi, senza voltarsi.

Peeta : dove ti sei nascosta prima?
Io : da nessuna parte…

Peeta : andiamo Katniss, ti ho vista, ci stavi spiando?

Io : più o meno…ho solo sentito una parte della vostra conversazione. Credo che tu sia stato un po’ troppo duro con lui… insomma, è appena arrivato e…

Peeta : prima o poi doveva saperlo, gli ho soltanto detto come vanno le cose.

Io : perciò lo dirai anche a Violetta…

Peeta : no, non ne ho il coraggio…Violetta è come me. È molto sensibile e non la prenderebbe bene; entrerebbe subito in panico.

Io : è perché lo hai detto a Leon ?

Peeta : perché Leon è come te.

Io : in che senso?

Peeta : è forte, coraggioso, ha la testa dura e …diffidente…

Io : sì? Così sarei diffidente, e avrei la testa dura!

Peeta : sai cosa voglio dire. Tu sei così e basta e lui è come te. Non si arrenderà facilmente…

Io : se è come me, puoi stare tranquillo che non lascerà morire Vilu .

Peeta : intendi Violetta? Comunque un po’ hai ragione… ma solo un po‘…

Io : un po’? io sono sicurissima!

Peeta : non lo so… forse Leon non è innamorato di Violetta…come tu lo eri di me…

Io : e tu credi che io ti abbia salvato la pelle perché ero attratta da te?

Peeta sorridendo: in realtà non ne sono molto sicuro, ma grazie per tutto, sarei morto senza di te, ma questo ormai è scontato.

Io : non per me, per me non è scontato. Perderti significherebbe non vivere più e io voglio stare acconto a te per sempre.

Le parole che ho appena detto mi risuonano nella testa come un eco. Perdere-non-vivere-accanto-te-sempre- non so perché, ma le ho dette senza pensarci. Uno di quei casi in cui la bocca non è collegata al cervello, ma al cuore. Pensavo che fosse una frase fatta, ma solo ora capisco che non lo è.

Peeta mi abbraccia. Mi prende la mano e torniamo dagli altri.

Apriamo la porta di vetro per tornare al corridoio quando scoppio a ridere…

Peeta : cosa hai da ridere tanto?

Io indicandoli lo sgabuzzino : è qui che mi sono nascosta! Ahhahaha

Anche lui si mette a ridere, ma la smettiamo subito quando raggiungiamo il salone.

Effie e Haymich ci guardano come per dire - ma dove diamine siete stati? Ci avete lasciato soli con due mocciosi!-

In effetti non vola una mosca. Nessuno fiata. Leon e Violetta al nostro arrivo si voltano, ma poi tornano sui loro piatti.

Io e Peeta ci sediamo.

Io rompendo il ghiaccio : buono il pranzo?

Haymich : sì peccato che si sia già freddato!

Effie : già, il pollo era delizioso, ma non eravate qui per provarlo.

Io : ora siamo qui.

Haymich : non era questo il punto.

Leon mi rivolge un mezzo sorriso compiaciuto e poi torna a finire quello che ha nel piatto.

Il pranzo trascorre piuttosto lento. Nel frattempo si sono fatte già le 15.00

Accendo la tv. Sono certa che tutti i canali trasmetteranno anticipazioni sugli Hunger games, come tutti gli anni.

Ci saranno i video dei vincitori e sono certa che faranno rivedere la vittoria mia e di Peeta.

È proprio così. Io e Peeta in primo piano, in quella grotta.

Peeta si siede accanto a me, e guarda incantato la scena del nostro bacio, cioè dei nostri baci,perché scena dopo scena,ci accorgiamo che hanno montato vera una love story!

Peeta : in questo momento quante persone credi che ci stiano vedendo?

Io : milioni e milioni!

Peeta : caspita!

Poi inquadrano Caesar, che come sempre si commuove nel vederci insieme, e annuncia - non sarebbe bello averli qui con noi?- sento il pubblico che grida - Sììììììììììììì!!!!!-

Chiudo gli occhi per fare finta che non sia successo niente, ma tutto quello che riesco a fare è sorridere e cadere su Peeta, che come me ride. - è incredibile, quell’uomo è incredibile!- mi dice.

Riprende il nostro “ commovente video” e arrivano Leon e Violetta, cioè Vilu, che si siedono accanto a noi, e guardano perplessi la tv.

 

Leon : e… questo che cos’è?

Peeta ridendo : è una specie di love story…su me e Katniss…

Io : ora che ci penso questo andrà a vostro favore…

Vilu : In che senso scusa?

Io : Capitol City è molto affezionata a noi, e se lo è degli -sfortunati innamorati- lo sarà anche di voi…

Peeta : guarda, adesso fanno vedere le mietiture di quest’anno.

Aguzziamo tutti e quattro gli occhi per scrutare i tributi.

-Distretto 1 : Louis e Crizy

-Distretto 2 : Daniel e Charlotte

-Distretto 3 : Tom e Savy

-Distretto 4 : Danny e Stephie

-Distretto 5 : Noil e Veena

-Distretto 6 : Gram e Hope

-Distretto 7 : Raben e Skaylar

-Distretto 8 : Duke e Mill

-Distretto 9 : Cryso e Sue

-Distretto 10 : Edward e Sunny

-Distretto 11 : Eetan e Celin

-Distretto 12 : Leon e Violetta

Le immagini dei favoriti mi rimangono impressi nella mente, e riappaiono ogni volta che chiudo gli occhi. Muscolosi, atletici, senza paura, con aria di sfida e uno sguardo talmente penetrante ,che sarebbero capaci di ucciderti con una sola occhiata. Leon e Violetta sono preoccupati. Lo si capisce dai loro occhi che fissano il pavimento.

Vorrei rassicurarli e dargli lezioni di vita del tipo - fuori sono forti , ma dentro sono deboli come un budino, non vi preoccupate-

Ma non oso aprire bocca. Temo che si arrabbino come l’altra sera., ed è l’ultima cosa che voglio.

Leon : e così questi sono i nostri avversari.

-Vilu non parla. Non ricordo nemmeno la sua voce, visto che l’ho sentita così poche volte.

Vilu con sguardo assassino : beh, sarà peggio per loro, perché li schiacceremo come delle mosche!

Che belle faccine che hanno! Peccato che l’ultima volta che le vedrò saranno proiettate in cielo!

Non posso credere alle mie orecchie! Io,Peeta e Leon ci giriamo verso di lei che ci dice - sorpresi?-

Molto direi! Una cosa così me non me la sarei aspettata neanche da Leon.

Probabilmente mi sono sbagliata su Vilu.

Dove è finita la ragazza timida,quasi muta di qualche minuto fa?

Credo che l’abbia intrappolata dentro di sé. Ha usato la strategia di Johanna Mason, e devo dire che funziona alla perfezione!

È così strano tutto questo, che mi sembra quasi normale!

Dopo gli Hunger games, la mia vita non è stata più normale, sempre che prima lo fosse…

I ragazzi mi sembrano disposti i vincere, ed è questo che importa.

Dopo questa pausa di riflessione, torniamo a guardare la tv. Ho così tanta domande da fare, ma credo sia meglio aspettare.

Passano due camerieri che ci servono del succo di pesca. Leon propone di fare un brindisi.

Leon : Alla vittoria del distretto 12.

Io : e che possa la buona sorte essere sempre a vostro favore.

 

ANGOLINO DELL’AUTRICE: hola chicos!! Mi sono divertita tantissimo a inventare i nomi dei tributi… mi ci sono voluti 10 minuti, ma non importa XD

Allora, abbiamo una Vilu dalla doppia personalità! Chissà cosa combinerà negli Hunger games.

Mando un bacio a tutti voi ciaoooo!

 

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Capitolo 5
*** gli allenamenti ***


Holaaaa! allora, inizio a dirvi che nel corso del capitolo, cambieranno i narratori ( narra Violetta a un certo punto) ma poi, nei prossimi capitoli, tornerà Katniss a raccontare e diciamo che si alterneranno. Bene ho finito XD, buona lettura a tutti <3

CAPITOLO 5

Oggi è il giorno degli allenamenti. Sono preoccupata, lo ammetto, ma non posso evitarlo.

Spero davvero tanto che sappiano fare qualcosa i ragazzi, perché sennò saranno il primo obiettivo per gli altri tributi.

So cosa vuol dire avere un gruppo di favoriti che ti insegue e litiga per ucciderti.

Ricordo quando Peeta si era alleato con loro, e quando mi sono trovata su quell’albero, in trappola, e…beh, direi che questo va nella lista delle situazioni più terrificanti della mia vita.

Non sapere dove scappare e temere di fare la fine del topo. Ma la cosa che più mi spaventava in quel momento,era il fatto di morire senza aver lottato.

Non sono una di quelle persone che si fanno trovare facilmente.

A scuola, ero come invisibile, tranne che per Peeta.

Lui mi seguiva quando tornavo a casa, e passava il tempo a fissarmi, ma io non me ne accorgevo.

Anche lui era bravo a nascondersi; non intendo la mimetizzazione in sè, ma qualcosa di più profondo. Peeta mimetizzava i suoi sentimenti, semplicemente abbassando lo sguardo.

Certe volte ci provo anche io ma non lo faccio bene come lui. Saranno gli anni di pratica…

Mi sono accorta di lui solo durante la mietitura, ma in quella maniera speciale, solo negli Hunger Games. Beh, meglio tardi che mai!

Averlo incontrato, questa è stata la mia vera vittoria. Peeta mi ha salvato la vita e ne ha dato un senso, e io non potrò mai ricompensarlo per questo.

Tornando a Vilu e Leon, sono appena arrivati nel salone. Peeta ci raggiunge e si mette accanto a me.Sono un po’ansiosi, ma non preoccupati.

Indossano entrambi l’uniforme da tributo, nera e grigia, come sempre, e piuttosto aderente.

Ora sono davanti a me e mi fissano negli occhi.

Io : Imparate il più possibile, come si accende un fuoco, come si costruisce una trappola, come scalare un albero, quello che volete, ma cercate di tenere ben nascosto quello che sapete fare meglio, per mantenere l’effetto “sorpresa” durante i giochi.

- si rivolgono un sorrisetto e poi tornano ad ascoltarmi-

Io : capito?

Leon/Vilu : capito.

Peeta : impegnatevi al massimo ragazzi, mi raccomando. Niente risse con gli altri tributi, non dovete dimostrargli nulla, ok?

Leon/Vilu : ok.

Io : andate ora, non vorrete essere gli ultimi arrivati…

Leon : certo che no.

Peeta : buona fortuna.

Leon/Vilu : grazie, a dopo.

Le porte trasparenti dell’ascensore si chiudono. Vedo i nostri due tributi scendere sempre di più, poi torno dentro e mi siedo sul divano con Peeta.

Ricordo il mio primo allenamento, ricordo come i favoriti deridevano Peeta, quando è caduto dalla rete sospesa, e ricordo le loro facce quando ha lanciato quei pesi.

Vorrei tanto seguire gli allenamenti dei tributi, ma non posso, devono rimanere tra di loro.

Dopo però i ragazzi mi racconteranno come è andata, e spero proprio che la risposta sia positiva per entrambi.

-Narra Violetta-

Due pacificatori ci scortano lungo un corridoio semi illuminato, fino a una grande palestra.

La prima cosa che cattura la mia attenzione, è un tavolo con sopra un’infinità di piante e fiori colorati.

Noto una pianta davvero strana, che non ho mai visto prima d‘ora. In cima ha un fiore rosso e al suo interno si muove qualcosa. Leon vuole imparare ad accendere un fuoco, così si allontana.

Mi avvicino per osservarla meglio, quando l‘istruttore inizia a gridare …

Xxx : no! Non farlo!

Io : fare cosa?

Xxx : toccarla!

Io : non la sto toccando!

Xxx : è molto velenosa, per questo ha un colore così sgargiante!

Io : io… non lo sapevo… d’altronde sono qui per imparare!

Xxx : hai rischiato di perdere tutte le dita, sai?

Io : cosa?

Xxx : rilascia una delle sostanze più tossiche che ci siano sul pianeta!

Io : beh, ora so che non devo toccare queste piante…

Xxx : perfetto, direi di proseguire.

Mi mostra altre piante velenose. Ora le riconosco quasi tutte, soprattutto i Morsi della notte.

Sono delle bacche velenose, che si trovano spesso nell’arena.

Peeta le stava per mangiare qualche anno fa… per fortuna un altro tributo, aveva avuto la bella idea di seguirlo mentre le raccoglieva, e così è morto avvelenato, al posto di Peeta. Ha rischiato grosso!

Poi passiamo a quelle commestibili, e alcune me le fa assaggiare. Hanno un sapore terribile, ma da quello che ho capito, possono essermi davvero utili; contengono succo,acqua e vitamine, e ne avrò proprio bisogno. Alcune di loro hanno poteri curativi; altre sono dei potenti anestetici.

Raggiungo Leon, che è al settimo cielo per essere riuscito a creare delle piccole scintille sfregando due legnetti. Poi le scintille si tramutano in fiamme, e così gli rivolgo un sorriso.

Mentre cambiamo postazione, gli racconto quello che ho imparato poco fa e lui mi spiega quali sono i legni giusti per accendere un fuoco.

Andiamo alla postazione di lancio dei coltelli.

I ragazzi del distretto 1 sono geniali e riescono ogni volta a centrare il bersaglio. Saranno anni che si esercitano in questo ed è ovvio che sono capaci!

Io non ho mai lanciato un coltello, ma proprio per questo ci voglio provare.

Savy e Charlotte, le ragazze dei distretti 3 e 2, mi guardano come per dire - scommetto che non raggiungerai neanche un metro con quel coltello!-

Charlotte mi passa davanti, dandomi una spinta con la sua spalla, frustandomi il viso con i suoi lunghi capelli rossi, e tira al mio posto.

Sento che sto per scoppiare! Ma chi si crede di essere questa? Adesso tocca a me!

Sono a cinque metri dal bersaglio. Ho tre tentativi per fare centro, ma a questa distanza non credo di potercela fare.

Prendo il primo coltello e mi metto sulla pedana per tirare.

Ho osservato un ragazzo che tirava prima e cerco di imitare la sua posizione.

Il mio coltello argentato, riflette la luce delle lampade sul soffitto, ma questo non mi distrae.

Avanzo lentamente e porto il braccio destro all’indietro,per poi darmi la spinta per tirare.

Il coltello è finito sul bordo del bersaglio, e rimane lì.

Prendo il secondo coltello, e mi rimetto in posizione. Tiro, e questa volta si avvicina al centro.

Impugno il terzo coltello, e mi guardo intorno.Gli occhi di tutti i tributi mi fissano con aria di sfida, tranne quelli di Leon, che mi incoraggiano a fare centro. Si avvicina e mi sussurra nell’orecchio sinistro - mi immagino quel bersaglio con i capelli rossi…-Poi mi fa l’occhiolino e incrocia le braccia. Leon ha ragione, devo solo usare un po’ di fantasia, tutto qui.

Mi rimetto per l’ennesima volta in posizione sulla pedana e… questa volta faccio centro.

I tributi si voltano dall’altra parte e tornano ai loro allenamenti.

Leon torna accanto a me e si congratula.

Sono scioccata…ho fatto centro!!! Ancora qualche esercizio e sarò brava come Savy e Charlotte, o anche meglio.

Ora che so riconoscere le piante e tirare coltelli, faccio un giro tra le varie postazioni.

Imparo in fretta come si fa una trappola, come fasciare una ferita e fare un paio di nodi.

Leon, nel frattempo è alla postazione di combattimento con spade, e poi lo vedo mentre tira una lancia da dieci metri… è incredibile!

Non credo che gli altri tributi lo sappiano fare. Quell’affare deve pesare tanto!

Mentre intreccio un ultimo nodo, mi si avvicina Stephie, la ragazza del distretto 4, della pesca.

Ha i capelli corti chiari , gli occhi blu, color del mare, e tante lentiggini rossicce. Deve avere più o meno la mia età, o forse meno.

Stephie : così si scioglierà nel giro di qualche minuto…devi intrecciarlo tre volte e poi fermarlo, capito?

Io : em…sì, così?
Stephie : perfetto, lo puoi sciogliere facilmente, guarda…

- il nodo che ho intrecciato per un quarto d’ora, lei lo fa in cinque secondi, e non scherzo.

Le sue dita si muovono veloci, e non riesco a seguire il suo ritmo.

Stephie : ecco! Per scioglierlo devi passare questo sotto quest’altro e poi tirare, facile no?

Io : sì, grazie.

È l’unica ragazza in questo posto, che forse, e sottolineo forse, non mi prende per una completa idiota, come Savy e Charlotte!

Vedo Leon provare il tiro con l’arco, con la ragazza del distretto 1, Crizy. Ora che ci penso, lei era con le altre due favorite prima ,mentre stavo tirando i coltelli, e come quelle stava ridendo!

Non so perché, ma questo mi infastidisce parecchio.

Lei fa finta di non sapere neanche cos’è un arco e lui le “ insegna” a tirare. Certo, perché lei ovviamente non sa tirare! Saprà tirare una freccia anche a occhi chiusi quella brutta… no, non ne vale la pena!

Ora so chi è Leon Thompson! È solo un idiota ! Non si accorge che quella gatta morta vuole addolcirlo per poi farlo fuori nell’arena! È veramente un grande idiota! Li sto guardando disgustata! Come fa una persona ad essere così falsa?

Il mio viso in questo momento è rosso per la rabbia, e non ho bisogno di uno specchio per confermarlo…mi conosco molto bene, e so che divento rossa quando sono in imbarazzo, o quando sono infuriata, e ora non ho motivo per imbarazzarmi, se non per quei due, che sono sotto gli occhi di tutti! Credevo di potermi fidare di Leon, ma mi sbagliavo! Pensavo fosse dalla mia parte

- mi immagino quel bersaglio con i capelli rossi e bla,bla,bla!- perché è passato dalla loro parte?

Suona un allarme che ci avvisa di tornare ai nostri appartamenti.

Mentre raccolgo le mie cose, Crizy mi fa lo sgambetto, e per un momento appoggio le ginocchia a terra.

Crizy : cosa avevi da guardare prima? Ah, giusto, ti ho rubato il fidanzato… non pensavo che fosse una tradizione al 12... Che cosa romantica…peccato che quest’anno non succederà la stessa cosa dei vostri mentori…

Io : sì??? E tu come fai a saperlo?

Crizy : semplice… sarete i primi ad essere uccisi! D’altronde, il distretto 1 vince sempre!

Io : non proprio sempre… ricordi che fine a fatto Cato? Se due ragazzini innamorati l’anno battuto, sarà una passeggiata eliminarvi!

Crizy : non finisce qui, sai?

Io : certo…

Certe volte mi faccio paura da sola… ma cosa mi è saltato in mente? Ho sfidato un favorito, adesso sarò la prima sulla lista delle loro vittime! Non so perché l’ho detto, ma forse dentro di me c’è una piccola speranza…un piccola, insignificante scintilla, che presto si trasformerà in fuoco.

 

ANGOLINO DELL’AUTRICE : hei! Ciao a tutti cari lettori ! Spero che vi sia piaciuto il capitolo e come sempre vi mando un bacio più grande dell’universo.

P.s : questa sera ho il saggio di pianoforte e me la sto facendo sotto XD

Ho passato tutta la mattina a ripassare il pezzo, e credo che entro questa sera non avrò più le

dita delle mani, perché le avrò consumate! Auguratemi buona fortuna… perché ne avrò tanto bisogno ahahh ciaoooo =)

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Capitolo 6
*** la parata ***


Hola gente! Innanzi tutto vorrei salutare Giovi_Giovi, _KimH_, Chiara1608 e Leonetta99,per le loro bellissime recensioni e come sempre i miei amati lettori <3. Un bacio a tutti voi, spero che il capitolo vi piaccia.

CAPITOLO 6

Crizy si allontana da me ridendo - a stasera, e porta anche qualche bacca -mi dice. Prendo la mia borsa e torno all’ascensore infuriata come non mai.

I pacificatori non ci sono,meglio così.Entro nella scatola di cristallo e mentre sto per premere il tasto del dodicesimo piano, Leon prende la rincorsa ed entra nell’ascensore prima che le porte si chiudono.

Lui mi dice qualcosa,riguardo delle alleanze, ma io non rispondo e faccio finta di non sentire.

Sono troppo arrabbiata con lui per rivolgerli la parola. Come ha potuto? Sono quasi del tutto sicura che si voglia alleare con i favoriti .

Ha finto di essere mio “amico” solo per farmi credere di essere innocuo, invece è peggio di Crizy, Charlotte e Savy messe insieme!

Sono tentata di girarmi dall’altra parte, ma sono convinta che così facendo lui non farà altro che domandarmi il perché del mio comportamento.- secondo te perché sono così? -

Ma cosa me ne importa di quello? Perché mi sto preoccupando per un idiota che non si è ancora accorto della falsità dei favoriti?

Non lo so… è una cosa strana che non riesco a spiegare.

Katniss e Peeta ci stanno aspettando fuori dall’ascensore e appena mettiamo piede fuori da questo, ci aggrediscono di domande.Ci sono anche Effie e Haymich, che si uniscono ai due.

Katniss : come è andata?

Io : bene, credo, ho imparato a lanciare i coltelli e a riconoscere delle piante.

Peeta : fantastico, e tu Leon?

Leon : io mi sono esercitato nel tiro con l’arco e ho imparato ad accendere il fuoco, e devo dire che me la cavo…

Haymich : e gli altri tributi?

Leon : sono molto forti, soprattutto i favoriti.

Katniss: e le favorite Vilu?

Io : è meglio se lo chiedi a Leon, visto che è in buoni rapporti con loro.

- proprio in questo momento mi torna in mente perché sono infuriata con lui. Mi faccio strada tra di loro e scappo in camera. Mentre cammino, sento le loro voci.

Katniss : Leon cosa è successo?

Leon : io… non lo so…

Peeta : sicuro?

Leon : sì…

-narra Katniss-

Leon va nella sua stanza; Haymich ed Effie sono il cucina a discutere ( come al solito) e io rimango sola con Peeta.

Peeta : secondo te che cos’ha Violetta?

Io : non lo so, ma qualsiasi cosa sia ha a che fare con Leon.

Peeta : Violetta se n’è andata quando le hai chiesto delle favorite, non credi che sia un po’…gelosa di loro?

Io : lo sai che non sono brava in queste cose…non me ne intendo di gelosia, pettegolezzi, amore o roba simile…

Peeta prendendomi le mani: beh, non so se sei brava nei pettegolezzi, ma in amore sei incredibile…

Io : oh, ma smettila!

Peeta : Forse tu non te ne rendi conto, ma ogni secondo che passo con te, ti amo sempre di più.

Io : non ti credo neanche un po’sai?

Peeta : neanche così?

- si avvicina a me lentamente e mi bacia. Vorrei restare così per delle ore, ma ora devo proprio interrompere questo bel momento; devo parlare con Violetta. Mi stacco da Peeta, gli do un bacio sulla guancia e gli sussurro un -ti amo- all’orecchio.

Percorro il corridoio fino alla stanza di Violetta. Sono davanti alla sua porta, ma non ho il coraggio di bussare.Temo che si arrabbi come la prima volta che ci siamo parlate.

Sono così agitata che non mi sono nemmeno accorta che qualcuno sta cantando, e quel qualcuno è proprio Vilu.

Ha una voce meravigliosa, indescrivibile. Mai sentito nulla del genere.

Mi dispiace disturbarla, ma è una cosa che devo fare.

Busso due volte, e Vilu interrompe la sua canzone di colpo per invitarmi ad entrare.

I suoi capelli sono bagnati, deve essersi fatta una doccia mentre io e Peeta stavamo parlando.

Io : ciao, come stai?

Vilu sedendosi sul letto: così così… stasera ci sarà la parata dei tributi, e domani sarà il secondo giorno degli allenamenti e… visto come è andata oggi…

Io : Violetta che cosa è successo?

Vilu : Leon si vuole alleare con i favoriti!

Io : capisco… ma è un bravo ragazzo, e soprattutto non credo che sia così ingenuo…

Vilu : sì che lo è! È un idiota! Crizy lo vuole cuocere per bene, poi gli dirà - scusami, ma devo vincere- sguaina la spada e… zzack! Morto!

Io : ma…non è che forse sei un pochino gelosa?

Vilu : perché dovrei essere gelosa di una ragazza bellissima, forte e abile in qualsiasi cosa!

Io : sarà, ma non canta bene come te…

Vilu : i-io n-non stavo c-cantando…

Io : andiamo, ti ho sentito, e hai una voce splendida!

Vilu : questo però non mi farà vincere gli Hunger Games, a meno che io non riesca a fare morire dal sonno qualche tributo con una ninnananna…

Io : giusto, ma se togli le armi a Crizy, cosa le rimane?

Vilu : solo un viso angelico, un corpo perfetto e dei capelli che sembrano oro… niente!

Io : sì, ma intendo dentro…le armi sono la sua unica difesa, se le togli questo, cosa sa fare?

Vilu : potrebbe strangolarmi con le sue mani!

Io : vero, ma lei non ha neanche un briciolo di qualità che hai tu. Lei non ha un cuore. Ha solo una spada, o una lancia al suo posto, e Leon se ne accorgerà presto… o forse se n’è già accorto…

Vilu : grazie.

Io : mi piaceva la canzone che stavi cantando prima. Ti va di ricantarla?

Vilu : sì…va bene.

Mi sveglio ancora qui, nel mio mondo, questa sono io, da oggi io vivrò, fino in fondo, il

destino mio…

Io : è molto bella.

Vilu : grazie, l’ho scritta io quando… quando mio fratello Josh… beh, se n’è andato in quell’incidente in miniera qualche anno fa…

Io : ho perso mio padre in quell’incidente.

Vilu : volevo esprimere tutto quello che stavo provando. Volevo un mondo senza paura e senza infelicità, ma poi ho capito che era tutto inutile. È la prima volta dopo anni che canto questa canzone.

- le rivolgo un sorriso- si alza e si siede alla specchiera, intenta a spazzolarsi i capelli.

Io : aspetta faccio io.

- prendo la spazzola, e inizio a pettinarle i capelli ormai asciutti.Mi ricorda tanto Prim, le spazzolavo sempre i capelli la sera.

So che sarà un incubo affidarla al destino nell’arena; ormai mi sono affezionata a Vilu.

Vilu : quando ero piccola la mia mamma mi pettinava sempre i capelli.

Io : è stata lei a sistemarteli il giorno della mietitura?

Vilu : no, in realtà se n’è andata quando avevo cinque anni…

Io : scusa, non lo sapevo…Deve mancarti molto.

Vilu : sì, vorrei tanto rivedere i suoi occhi, il suo sorriso, ascoltare la sua voce, solo un’ultima volta.

Ogni sera leggo il suo diario; mi fa stare bene, sapere cosa pensava, ed è l’unico modo per sentirla di nuovo accanto a me.

- mi dispiace molto per lei. Prima ha perso sua mamma, poi suo fratello, e ora si trova negli Hunger Games. Non mi stupisco della crudeltà del destino.

- in quel preciso istante, entra Peeta, che ci comunica che la cena è pronta. Non ce lo facciamo ripetere due volte. Siamo subito a tavola. A mezzanotte ci sarà la parata, e qui dovranno sprigionare tutto il loro fascino, per attirare più sponsor possibili.

Nel salone, Effie ed Haymich ci stanno aspettando al tavolo. Noi tre li raggiungiamo subito.

Durante la cena, Haymich non fa altro che rassicurare Vilu e Leon e a dargli consigli.

Gli deve mancare molto il suo lavoro da mentore…io personalmente gli cederei il posto all’istante.

Deve essere stata dura per lui vedere morire, per più di vent’anni, i tributi del 12. Io e Peeta siamo la sua unica missione compiuta. Sa che la morte di Violetta e Leon sarebbe catastrofica per noi, e sa anche che cadremmo in una depressione senza uscita, incapaci di consigliare ai ragazzi delle future edizioni dei giochi. Non ha torto, io preferirei morire piuttosto che subire questo ogni anno, ma è arrivato il momento per Haymich di prendersi una piccola vacanza.

Poi si alza dal tavolo e va in cucina a prendere altro alcool, decido di seguirlo.

Haymich : cosa vuoi dolcezza?

Io : un consiglio.Se dovessero…

Haymich : non pensarci, se no non farai altro che peggiorare la situazione.

Io : come faccio a non pensarci?

Haymich : non affezionarti troppo a loro, soffriresti il doppio se… beh, sai cosa voglio dire.

Io : perciò dovrei evitarli.

Haymich : devi solo consigliarli, tutto qui.

Io : è troppo tardi.

Haymich : allora tienili in vita dolcezza.

- prende la sua bottiglia nuova e torna al tavolo.

Ritorno al mio posto a finire la cena, ma ad un tratto mi è scomparso l’appetito.

Mi alzo e vado in camera mia. Mi sdraio sul letto, in attesa dell’arrivo frenetico dei preparatori.

Chiudo per un momento gli occhi e quando li riapro, la prima cosa che vedo è Peeta, che mi fissa incantato.

Io sbadigliando :ehi…ciao…che ore sono?

Peeta : sono le nove passate, fuori dalla porta ci sono molte persone che ti aspettano.

Io : perché? Ah giusto, la parata… me n’ero dimenticata.

Peeta : andiamo?

- annuisco… non ho la forza di parlare, ho troppo sonno-

- Narra Violetta-

Dopo un paio di minuti siamo tutti pronti per recarci al palazzo presidenziale ;Quest’anno la parata si svolgerà all’interno.

Katniss si sta per addormentare su Peeta e io cerco di evitare in tutti i modi Leon.

Arriviamo a destinazione, e ci sistemano in alcuni camerini.

Sallyx, la mia stilista, mi ha promesso che avrei fatto scintille. Dice che si è messa d’accordo con Katniss sul modello e sono del tutto certa che il mio vestito e quello di Leon , causeranno un incendio questa sera.

Poi, finalmente, lo tira fuori da una valigia e lo ammiro strabiliata.

Mai visto nulla del genere! È rosso, tempestato di pietre nere e argentate… poi mi spruzzano sui capelli semiraccolti, della tinta rossa, e devo dire che mi sento un po’ Effie!

Il trucco è talmente abbondante, che non riesco a sbattere le palpebre.

Le scarpe nere con il tacco, non sono poi così scomode come pensavo, anche se nell’insieme non mi riconosco più.

Esco dal camerino e mi ritrovo affianco Leon.

Leon : sei molto bella…

Io : grazie.

- il suo vestito è interamente abbinato al mio. Pantaloni di pelle neri e attillati, una giacca rossa rivestita da gemme nere e argentate, e perfino il ciuffo rosso, come i miei capelli.

Katniss ci si avvicina.

Katniss : mi ricordi qualcuno…sei magnifica. Ti piace il vestito? L’ho disegnato con Sallyx.

Io : sì, è bellissimo!

Katniss : sono felice. E tu leon , ti piace il vestito?

Leon : sì è spettacolare!

- c’è anche Peeta ora-

Peeta : ok, sapete cosa dovete fare… conquistate il pubblico.

Katniss : e per aiutarvi un po’…beh ricordatevi di salutare il pubblico…

So cos’ha in mente, e non mi piace. Non voglio prendere fuoco!

Peeta : fidatevi di noi.

-non lo farò mai!-

 

Ora siamo in un grande atrio, con gli atri tributi.

Vedo Charlotte, l’arpia del 2 dai capelli rossi, che indossa un’armatura dorata, con un elmo più grande della sua testa piccola.

Il ragazzo del suo distretto è vestito come lei, e insieme sembrano due idioti, soprattutto con quella specie di spazzola in testa.

Savi e Tom, quelli del distretto 3, tecnologia, sembrano i corti circuiti di una telecamera.

Hanno una tuta attillata verde con fili di rame attorcigliati, e se i gladiatori del 2 mi sembravano degli idioti qualche secondo fa, beh, questi li superano di gran lunga!

Mi viene da ridere, ma trattengo le risate per il distretto 1, beni di lusso.

Crizy e Louis sembrano vestiti con la teppezzeria delle tende del treno che porta a Capitol City; per non parlare del copricapo… un turbante di ermellino pregiatissimo, che completa il loro look da copri-poltrona. Ridicoli con la R maiuscola direi.

Mi piace invece, il costume di Sue, la ragazza del 9, grano. Ha un vestitino corto giallo, con una gonna di spighe di grano, e un piccolo nido di paglia sulla testa; è davvero graziosa.

Stephie, invece, la ragazza del distretto 4 che mi ha insegnato a fare i nodi, indossa un abito fatto di rete da pesca, rivestito di conchiglie ; tra i capelli biondi, ha una coroncina di corallo rosso.

I tributi del 7 sono sempre vestiti da alberi.

Vedo Leon sorridere alla vista dei tributi del 10, allevamento, che sono vestiti come due capre, lana e corna compresi.

Senti le urla degli spettatori, i fischi, gli schiamazzi, quando i carri iniziamo a sfilare.

1...2...3...4... E così via.

Poi chiamano il distretto dodici, e io e Leon saliamo sul carro.

I bellissimi cavalli neri, hanno iniziato a trottare, quando ci ritroviamo al centro dell’attenzione.

Alzo il braccio per salutare la folla, quando sento Caesar che dice - la ghiandaia è diventata un marchio di fabbrica del 12, non credete gente?-

Quale ghiandaia? Non faccio in tempo a pensare, che noto che sulle mie braccia sono spuntate delle grandi ali nere infuocate. Anche Leon ce le ha, e mi guarda sbalordito.

- questo è spettacolo amici!- ribatte.

Per questo Katniss mi aveva detto di salutare il pubblico. Poteva almeno avvisarmi, mi sono spaventata talmente tanto che stavo cadendo dal carro.

 

ANGOLINO DELL’AUTRICE : holaaa chicos! Come state? È un po’ che non aggiorno la storia, ma ora sono qui ( yeee). Comunque, volevo augurarvi buon san Valentino. Spero che voi non l’abbiate passato da soli come me(per farvi un’idea, come una cretina, sul divano a mangiare tutto quello che trovavo ahaha XD) bene, spero che il capitolo nuovo vi sia piaciuto ; qual è il vostro costume preferito?

Vi ricordo che oggi finisce la seconda stagione di Violetta =( perciò non perdetevi l’ultimo episodio ( ne vedrete delle belle) mando un bacio a tutti voi amici, alla prossima =P

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Capitolo 7
*** solo due giorni ***


Ciao a tutti Tributi v-lovers ( ehehe che bel nome che vi ho trovato) !!! Eccomi qui, dopo moolto tempo ( scusate per il ritardo a proposito), con un nuovo capitolo =) spero come sempre che vi piaccia e… buona lettura <3

 

CAPITOLO 7

-Narra Violetta-

Le urla degli spettatori sono aumentate, e io mi sento sempre più a disagio.

Tutti quegli occhi fissati su di noi… un po’ mi inquietano.

Mi sforzo di sorridere, e vedo il mio volto proiettato su una specie di bandiera.

-come sono falsa- penso nella mia testa. -credono veramente che io sia felice? Quale persona sana di mente lo sarebbe tre giorni prima degli Hunger Games?-

Va tutto bene,come da programma, ma il carro sta svoltando, e io non me ne accorgo, visto che sono occupata a sorridere e a mandare baci al pubblico chiassoso che grida a squarcia gola il mio nome e quello di Leon.

Perdo l’equilibrio, e cado su Leon, che mi afferra e istintivamente per la vita, fingendo che sia parte dello show.

Mi rivolge un sorriso sarcastico e mi sussurra - stai attenta la prossima volta-

Ecco, in questo momento lo vorrei buttare giù dal carro!

Vorrei buttarlo giù insieme a quelle tre oche delle favorite, se non fossero così lontane da me.

Ci disponiamo a semicerchio, lungo lo stemma di Capitol City scolpito nel pavimento, e ascoltiamo il discorso annuale del presidente, che se vogliamo dirla tutta, conosco a memoria, parola per parola.

È sempre lo stesso, in 76 anni, non hanno cambiato neanche una virgola.

Finito il prevedibile discorso, torniamo al salone dai nostri mentori.

Katniss e Peeta si congratulano con noi. Effie e Sallix ci corrono incontro e non smettono di farci complimenti. Haymich si limita a darci una pacca sulla spalla e farci un cenno di consenso, che tradotto significa ottimo lavoro.

Mi volto, e noto che tutti i tributi ci stanno fissando, piuttosto invidiosi.

Arriva Crizy, dell’1, e con il suo solito sarcasmo commenta il mio abito.

Crizy : ma che novità, una ghiandaia imitatrice…non sapete più cosa inventarvi. Com’è che ti chiami… Fiammetta?

Vilu : no, mi chiamo Violetta e…che strano… non hai sentito il pubblico gridare il mio nome prima? O eri impegnata a farti notare da qualcuno?

Crizy : non ho bisogno di essere notata!

Vilu : già, lo penso anche io…sei ridicola anche se nessuno ti nota e… se fossi in te mi toglierei quel ratto dalla testa…

Crizy : questo è Ermellino pregiatissimo, viene da oltre oceano!!!

Crizy se ne va infuriata più che mai. Prende il suo copricapo e lo getta a terra in preda a una crisi di nervi.

Leon : credo che entro tre giorni, tu riuscirai a mandarla al manicomio.

Vilu : le ho solo detto quello che si meritava.

Leon : se fossi in te non la insulterei molto… è una favorita e scommetto che se continui così sarai la prima a …

Vilu : forse lo sono già, anzi sicuramente…

Finalmente le ali sono scomparse. Pesavano molto sul carro e ora sono libera di muovermi, visto che prima ero imprigionata tra le piume incandescenti.

Dopo aver ringraziato tutti, torniamo al nostro appartamento.

Sono molto stanca. Appena entro, corro a togliermi il trucco e faccio una doccia per rimuovere la tinta rossa istantanea dai capelli. Sono tornata me stessa.

- Narra Leon -

Arrivo nella mia stanza. Mi tolgo il trucco, la tinta dai capelli, e mi stendo sotto le coperte.

Apro un cassetto del mio comodino, e trovo una piccola agenda.

- perché non usarla? Se morirò, forse qualcuno, leggendo il mio diario si ricorderà di me…- penso.

-Il diario di Leon- la chiamerò così.

Prendo una penna da un altro cassetto, e inizio a scrivere…

IL DIARIO DI LEON -3 giorni agli HG

Scrivo questo diario per fare in modo che qualcuno si ricordi di me. A scuola me la cavavo con la scrittura…scrivevo delle piccole lettere per i miei genitori, -da spedire in Paradiso- scrivevo sempre.

Oppure ad Elly e Sammy, le mie sorelline. Ma questo diario lo voglio dedicare a una persona che conosco da poco, Violetta Carter, la ragazza del mio distretto.

Prima non ci pensavo molto, ma ora… beh, ora me ne rendo conto. Gli Hunger games si avvicinano e li temo più di chiunque altro.

Non so se ne uscirò vivo, ma una cosa è certa...ho paura, ho tanta paura.

Se morirò vorrei che almeno vincesse Violetta, ma se continua a reagire a Crizy… non so se ci riuscirà.

Solo tre giorni. Tre giorni per riflettere, per pensare a quello che mi aspetterà nell’arena, per guardare in faccia i miei avversari, per imparare a sopravvivere.

È passato il primo allenamento, la parata, e sono certo che gli ultimi giorni passeranno in un lampo.

Per ora non ho niente da aggiungere, ma domani sarà un’altra giornata, e avrò altro da raccontare.

Chiudo il diario e mi addormento tra i pensieri, che navigano nella mia mente.

È da molto tempo che programmo un piano nel caso fossi scelto come tributo per gli Hunger Games, ed ora è arrivato il momento di metterlo in atto.

Ricordo che guardavo ogni edizione, per imparare le strategie, i miei futuri movimenti.

Ammetto che saprei come comportarmi in qualsiasi ambiente, che sia deserto, bosco, foresta pluviale o valle glaciale.

Conosco più o meno le piante, e me la cavo con la caccia, visto che da piccolo cacciavo con mio padre nel boschetto sconfinato dal filo metallico. Poi quando se n’è andato, con mia sorella maggiore Ally, abbiamo dovuto prenderci cura di mamma, che stava morendo, e della nostra sorellina Sammy.

Mi viene naturale procurare cibo, soprattutto se si tratta di lepri o fagiani, ma di persone, non me ne intendo.

È questo il problema… io non voglio uccidere nessuno! Ma se non lo faccio, lo faranno loro, e morire non è una delle mie priorità, devo tornare dalla mia famiglia.

Poi c’è Violetta… e… non ne voglio parlare… non ci voglio pensare.

- Narra Katniss-

Mi sveglio, è mattina, e sento che c’è qualcosa di strano. Peeta non è accanto a me.

Mi alzo, lo cerco in tutto l‘appartamento, ma non lo trovo.

Vado da Violetta, poi da Leon, ma neanche loro ci sono.

Percorro il corridoio che porta alla terrazza, ma non sono lì. Tutto tace. Il silenzio è talmente fitto, che farei qualsiasi cosa per romperlo. L’unica cosa che riesco a fare è urlare i loro nomi a squarcia gola per riuscire nel mio intento, ma niente, il silenzio è aumentato, e mi sta soffocando lentamente.

Sono sola. I senza-voce quando mi incrociano, si voltano e cambiano direzione, come se non esistessi.

Poi ad un certo punto sento una voce nel salone, stranamente famigliare; è solamente la tv.

Caesar Flinckerman sta intervistando qualcuno… qualcuno di importante data la reazione del pubblico.

- i vincitori della 76° edizione degli Hunger Games!!!- dice

Vedo un ragazzo e una ragazza, così sfocati da riconoscere solo i colori dei loro abiti.

Ma è proprio quando annuncia i loro nomi, che il cuore smette di battere nel mio petto.

- Leon Thompson e Violetta Carther!!!-

C’è anche Peeta sul palco, e non smettono di applaudirlo, per essere riuscito a salvarli entrambi.

Salgono sul palco anche Effie ed Haymich, ma i conti non tornano…

Perché loro sono là e io sono qua? Mi hanno abbandonato?!

Corro in cerca di qualcuno, ma non ci sono più neanche gli inservienti.

Avanzo disperata verso l’uscita, ma la porta non c’è più, si è dissolta davanti a me, come polvere al vento.

Le finestre, il divano, la tv, le porte delle altre camere scompaiono, e così tutto ciò che mi circonda, lasciandomi in una stanza senza soffitto, né pavimento, totalmente avvolta in un candido bianco.

Penso per un momento di essere morta, di essere in Paradiso.

Sento una fitta lancinante allo stomaco, e quando abbasso gli occhi, mi accorgo di avere una lancia che mi trapassa il ventre, come se fossi un fantasma.

Rimane lì, e io cerco di sfilarla lentamente. Niente ferita, niente sangue e rimango esterrefatta.

Non sono morta. Impugno la lancia, ma appena la estraggo del tutto, sento un forte colpo di cannone, e vedo proiettata in alto la foto di Rue.

L’arma non è più nelle mie mani, è nel suo stomaco, ma questa volta non c’è nessuno accanto a lei che la possa accompagnare in cielo, è sola, come me in questo momento.

Le lacrime iniziano a solcarmi il viso, per la disperazione, per la rabbia, per la paura, per la solitudine, quando…

Mi risveglio nel mio letto. Apro gli occhi di scatto. Sto tremando e ansimando. Il mio viso è umido e caldo e mi sento la febbre.

Farfuglio qualcosa su Rue, quando ad un tratto riprendo coscienza di me stessa, e mi rendo conto che Peeta è accanto a me, e mi sta accarezzando i capelli.

Peeta : era solo un incubo , era solo un incubo…

Scoppio in lacrime e lo abbraccio più forte che posso, trascinandolo verso di me.

Peeta rassicurandomi : è tutto finito, tranquilla, ci sono io con te.

Io disperata: è morta!!! È MORTA, L’HO UCCISA IO!!! È TUTTA COLPA MIA!!!

Peeta : no, non è colpa tua Katniss. Tu, sei stata molto importante per lei.

Io : mi ha salvato la vita, e… e io non ho potuto salvarla!!!

Peeta : Katniss… cosa ti ha detto prima di… beh…em…

Io : di vincere…

Peeta : lei voleva questo, e tu hai lottato fino in fondo, per il suo ultimo desiderio.

Ehi, guarda cosa ti ho portato…

Peeta prende un grande vassoio contenente biscotti decorati, pane tostato, marmellata, zucchero,

cupcakes al cioccolato, e altre delizie, tipiche ti Peeta. Un muffin, ha perfino su scritto il mio nome, con tanti cuori. Mangio qualcosa, ma in realtà non ho molta fame.

Mi è rimasta in mente Rue, la piccola Rue, e temo che i miei ragazzi facciano la stessa fine.

Dopo esserci cambiati, e soprattutto dopo essermi quasi ripresa dall’incubo, io e Peeta raggiungiamo i ragazzi, che stanno facendo colazione nella sala da pranzo.

Sono felice di vederli.

Mi guardano in modo strano… devo avere un aspetto orribile.

Leon : Katniss? Stai bene?

Io : eh???

Leon : Stai bene?

Io : em… sì, ho solo dormito un po’ male questa notte.

Vilu : fai colazione con noi?

Io : no grazie, l’ho già fatta.

Vilu : dobbiamo andare noi… secondo allenamento…

Io : giusto…beh, sapete cosa fare. Esercitatevi su altro, e verso la fine cercate di migliorare quello in cui siete più bravi … e buona fortuna.

Vilu : grazie, a dopo

Leon : a dopo.

- Narra Violetta-

Secondo allenamento. Niente di speciale… ormai conosco tutte le postazioni, e ho già in mente cosa fare.

Inizierò con il combattimento con le spade, poi proverò il tiro con l’arco.

Per la sopravvivenza, imparerò le tecniche per cercare l’acqua, fondamentale per vivere nell’arena. Se mi avanzerà del tempo, mi specializzerò nel lancio dei coltelli, come mi ha consigliato Katniss, e poi imparerò a mimetizzarmi.

Sono parecchie le cose che devo fare, e sarà meglio che inizi subito.

Io e Leon arriviamo nella grande sala degli allenamenti, e appena entriamo, ci scambiamo uno sguardo, e ognuno va per la sua strada.

Mi dirigo verso la postazione di tiro con l’arco.

L’istruttore, è una donna sulla trentina d’anni. Non c’è tempo di fare presentazioni, e così iniziamo subito.

Prendo in mano l’arco, e faccio qualche tiro di prova… un completo disastro!!!

La seconda freccia, ha sfiorato di un millimetro la testa dell’allenatrice e così decido di cambiare postazione. Arco e frecce non fanno per me.

La postazione di combattimento con le spade è già occupata, ma decido di aspettare che il ragazzo del distretto 8, Duke, finisca il suo allenamento.

Quando finisce, noto che porta un guanto alla mano sinistra.

Mi passa la spada, che peserà circa 3 kg.

Io : cosa hai fatto alla mano?

Duke : mi sono tagliato ieri con un coltello, non me la cavo molto bene…

Io : se vuoi io ti insegno a lanciare i coltelli… e tu mi insegni a costruire qualche trappola…so che l’8 è il distretto della tessitura, e devi essere abile con i fili…

Duke : sì, me la cavo… e…va bene…

Io : per la ferita… potresti usare delle foglie di Achillea…ti aiuteranno…

Duke : g-grazie… lo farò…

Duke non mi sembra un cattivo ragazzo… deve avere un anno meno di me, e mi sembra piuttosto spaventato, come me d’altronde…

Mentre si allontana, io impugno la spada, e l’istruttore mi insegna le mosse base del combattimento.

Alla fine riesco a squarciare un manichino, e finalmente, dopo quindici minuti di lotta, riesco a maneggiare una spada come i favoriti.

Duke mi aspetta alla postazione della costruzione delle trappole.

Me ne mostra un paio , ma quella che ho imparato meglio è quella per catturare dei piccoli animaletti, come scoiattoli o roba del genere.

Ricambio il suo favore, con una lezione di lancio dei coltelli. Gli mostro qualche tiro, così nel frattempo mi posso esercitare, e lui mi imita. La sua mira non è eccellente, ma sono sicura che qualsiasi suo lancio, sarebbe capace di annientare anche un favorito.

-Il segreto è mantenere la calma, centrare il bersaglio e tirare più forte che puoi- gli dico.

Detto fatto. Il suo tiro è migliorato nettamente.

Mi ringrazia, e io ringrazio lui per le trappole, e cambio di nuovo postazione.

Non deve mancare molto alla fine degli allenamenti di oggi, perciò cerco di apprendere più in fretta possibile.

Raggiungo la postazione della ricerca dell’acqua.

Ci sono molti modi per capire se mi trovo vicino a un laghetto, come per esempio tastare il terreno e sentire se è umido, vedere se il pelo degli animali è bagnato e altre cose simili.

Mentre l’istruttore mi spiega un altro metodo, suona l’allarme, e devo tornare all’appartamento.

Anche questa volta mi ritrovo in ascensore con Leon.

Leon : come è andata?

Vilu : bene…

Leon : ho visto che hai fatto amicizia oggi…

Vilu : intendi Duke? Lo stavo solo aiutando…

Leon : ti ho visto combattere con la spada… sei forte…

Vilu : grazie… anche tu con arco e frecce…

La cena trascorre lenta. Peeta, Katniss, Effie e Haymich continuano a domandarci come è andata.

Non è andata tanto male oggi… Crizy non si è presentata…me ne sono accorta solo adesso, che non ho litigato con nessuno…se non con quel maledetto arco e le sue dannate frecce!

- Narra Leon -

Finita la cena, ci separiamo nelle nostre camere.

Mi stendo sul letto, prendo la mia agenda e sfoglio una nuova pagina.

IL DIARO DI LEON - 2 giorni agli HG

È trascorso il secondo e penultimo giorno degli allenamenti.

Ogni giorno che passo qui, mi sento sempre più strano, come se la realtà fosse scivolata via da me.

Oggi ho imparato a mimetizzarmi, ad arrampicarmi sugli alberi e a scalare una parete a mani nude.

Per fortuna non sono caduto di sotto, mentre ero a cinque metri di altezza!

Credo che Violetta abbia la stoffa dell’assassino… è capace di lanciare coltelli con una mira incredibile, e a usare una spada come se fosse un nastro… affascinante.

Mi reputo bravo nel tiro con l’arco, con le lance e con i coltelli ( non come Violetta però) .

Cerco di avvicinarmi ai favoriti per capire i loro punti deboli.

Finora ho capito solo che Daniel è un pessimo arciere e che Savy non è abbastanza forte da sollevare i vari pesi. Ho trovato un punto debole anche in Crizy, la pazza dell’1. Penso che sia innamorata di Louis, il ragazzo del suo distretto, e credo che sarà più vulnerabile, visto che lo dovrà… come dire… togliere di mezzo.

Non so perché, ma mi ha dato parecchio fastidio che Violetta si avvicinasse al ragazzo del distretto 8... Forse perché…

Questa non ci voleva!Mi si è scaricata la penna! Ne cerco nel cassetto un’altra, ma niente.

Non ho visto penne per l’appartamento, perciò decido di chiederne una alla stanza accanto, quella di Violetta.

Busso, ma nessuno mi apre. La porta è aperta e così entro furtivamente nella stanza. Violetta si sta facendo la doccia, ecco perchè non mi ha sentito.

Apro il cassetto, e trovo una penna; la prendo e sto per uscire, quando sento una voce meravigliosa, Violetta sta cantando.

Rimango qualche secondo ad ascoltare la melodia che sta cantando, e per un momento dimentico il motivo per cui sono qui.

Ma non posso stare qui… devo tornare nella mia stanza. Esco e torno a scrivere…

-… forse perché… mi affeziono troppo presto alle persone, o forse perché tengo a lei particolarmente.

Pochi secondi fa ero nella sua stanza, e l’ho sentita cantare. Pensavo che solo gli usignoli cantassero così…mi sbagliavo.

Chiudo il diario, non avendo altro da dire. Le cose indescrivibili sono fatte per non essere descritte, come Violetta; mi mancano le parole solo a dire che colore ha gli occhi.

Mi metto sotto le coperte e mi addormento, cercando di eliminare tutti i pensieri che vanno a lei.

Gli Hunger Games non sono il posto ideale per far nascere l’amore o l’amicizia, tranne che per Peeta e Katniss, loro ce l’hanno fatta, ma è stato un caso su settantacinque edizioni, e

non capiterà mai più.

Devo dimenticarla.

ANGOLINO DELL’AUTRICE : ciao gente!!! Come va? Vi è piaciuto il capitolo? Lo so che è un po’ lungo rispetto gli altri ( ho contato 6 pagine un record per me XD) e spero che vi sia piaciuto.

Comunque, abbiamo un nuovo narratore, cioè Leon… e attraverso il suo diario potremo finalmente scoprire cosa prova per Violetta =) poi ci sono il sogno inquietante di Katniss, e gli allenamenti di Violetta. Ehheheh gli Hunger Games si avvicinanoooooo! Nel frattempo vi mando un bacio Tributi v-lovers!!! Ciao <3

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Capitolo 8
*** un ultimo giorno di libertà ***


Ciao tributi v-lovers!!! Eccomi qua dopo un secolo! Come state?

Prima di iniziare, vorrei salutare Licia2000, Giovi-Giovi e Chiara1608 e… buona lettura, spero che vi piaccia.

 

- narra Katniss-

Leon e Violetta parlano sempre meno. Questa mattina, quando Effie è passata a svegliarci, loro non c’erano più.

Ma li capisco; io ero intrattabile un giorno prima dei giochi.

Il terzo allenamento questa mattina, è iniziato prima degli altri, per via delle valutazioni finali e dell’intervista con Caesar.

Sono certa che Effie starà già ripassando il programma per oggi; la puntualità è il suo difetto più grande, ma cosa faremmo se lei non ci fosse? Bè, io starei ancora dormendo con Peeta, ad esempio!

Oggi chiederò qualche consiglio a Haymich, su come trovare gli sponsor giusti per i miei ragazzi, sperando che sia sobrio; di solito non beve un giorno prima degli Hunger Games, ma non si sa mai.

- narra Violetta-

L’ultimo allenamento questa mattina è iniziato alle nove. Mi aspettano due ore di attività pre-giochi nei quali farò quello che non ho potuto provare ieri come imparare a mimetizzarmi o altre cose.

Darò una seconda possibilità al tiro con l’arco, e vedrò cosa mi rimane.

Io e Leon finiamo insieme nell’ascensore ( come sempre) e si crea un silenzio imbarazzante, accompagnato dal rumore meccanico degli ingranaggi e… sì, dei nostri cuori ( non so il suo, ma il mio sta per esplodere).

Lo vedo con la coda nell’occhio guardare altrove; prima in alto, poi in basso, poi si sistema distrattamente il ciuffo, guarda a sinistra, riabbassa lo sguardo. Ho l’impressione che mi stia osservando, ma poi torna a guardare il pavimento che si avvicina lentamente a noi.

Quando rallentiamo, tiro un silenzioso sospiro di sollievo.

Ci scontriamo sulle porte per evadere dalla “scatoletta trasparente” e alla fine con un semplice - em… scusa- mi lascia passare indietreggiando.

Credo di essermi incantata guardandolo nei suoi splendidi occhi verdi, e di avere le guance in fiamme, anzi, lo so. Come ho già detto, arrossisco solo in due occasioni: quando sono arrabbiata o quando sono in imbarazzo, e credetemi, vorrei tanto essere arrabbiata in questo momento!

Devo concentrarmi sugli allenamenti, visto che domani probabilmente morirò, perciò… basta pensare alle guance rosse, agli ascensori, ai cuori che esplodono o agli occhi verdi, di chiunque siano.

Appena entro intuisco che non siamo tutti al completo. Saremo circa in quindici, e gli altri?

Mancano Crizy, Charlotte, Savy, i loro compagni di distretto, il ragazzo del 4, Danny, Noil il ragazzo del 5 e Hope, la ragazza del 6.

Non capisco il perché della loro assenza, ma sarà peggio per loro.

Oggi ci sarà la prova di valutazione e mi devo esercitare anche nel lancio dei coltelli, ma non prima di aver imparato a usare un’arco.

L’allenatrice non c’è, devo averla traumatizzata ieri, quando la mia freccia le ha sfiorato la testa di qualche millimetro; almeno così sono sicura di non uccidere nessuno.

Prendo l’arco e una faretra con sei frecce; ne prendo una e la posiziono e mentre sto per tirare sento qualcuno ridacchiare alle mie spalle.

Leon: è al contrario.

Io : che cosa?

Leon : l’arco…

Io : em… sì, lo sapevo.

Leon : guarda…

Leon si avvicina e mi prende l’arco. Ruba una freccia dalla mia faretra e tira…subito centro.

In casi come questi mi sento una completa idiota, e visto che anche lui se n’è accorto, decide di insegnarmi.

Il primo è un tiro di prova ( questa volta con l’arco dalla parte giusta) ma non arrivo neanche al bersaglio a forma di persona.

Leon : preferisci il cuore o il cervello

Io : il cuore

Leon : bene… allora centreremo prima il cervello!

Io : ma io ho scelto il cuore.

Leon : non sempre le cose vanno come noi vorremmo, e poi con un tiro alla testa sei sicura che morirà…

Io : ma io non ci riesco

Leon : non ci riesci perché non sai tirare o perché non vuoi uccidere?

Io : entrambi

Leon : immaginati quel manichino con i capelli rossi…come per i coltelli, ricordi?

Io : sì, va bene…

- tiro la freccia e anche se non centro la testa, sono felice di aver colpito il collo-

Leon : l’avresti uccisa lo stesso

Io : è ovvio che non sono riuscita fare centro… lei non ce l’ha un cervello!

Leon : oh, ce l’ha, solo che è fuori uso da secoli.

-Con questa frase e un sorrisetto se ne va in un’altra postazione. Credo che lui s’immagini troppe cose con i capelli rossi, ma a quanto pare funziona.

Dopo aver tirato altre frecce, vado alla postazione di mimetizzazione.

Vedo Skaylar, la ragazza del distretto 7, dipingersi accuratamente la mano per farla sembrare parte di un albero.

Deve avere due anni meno di me, ma le spalle larghe e muscolose la fanno sembrare più grande.

Il suo distretto, è quello della legna e ho sentito che i bambini fin da piccoli aiutano gli adulti a trasportare il legname. Spalle larghe, abile nella mimetizzazione e a sollevare pesi, sarebbe la fotocopia di Peeta, se non avesse gli occhi neri e i capelli color mogano.

Impariamo a ricavare i colori dalla natura come per esempio il marrone dalla la terra e il verde dalle foglie.

Le resine degli alberi, possono essere dei collanti perfetti, per rivestirci di foglie ed erba e passare inosservati.

Imparo da Skaylar a dipingermi un braccio da albero, anche se non mi sembra molto credibile come il suo, ma passo oltre.

Vado alla postazione di lancio dei coltelli. Duke, il ragazzo che ho aiutato ieri, si sta esercitando e noto che non porta più il guanto alla mano. Accanto a lui c’è un altro bersaglio, così inizio a tirare.

Io : fa ancora male la mano?

Duke : no, la ferita si è già cicatrizzata… grazie.

Io : di niente.

- finisco di lanciare alcuni coltelli, e mentre mi dirigo alla postazione di lotta con scure, suona l’allarme, e devo tornare all’appartamento.

Io e Leon salutiamo i nostri mentori e super affamati ci sediamo a tavola.

Peeta : sapete come funziona… fate che si ricordino di voi.

Katniss: arco e coltelli?

Io/Leon : sì

Katniss: perfetto, centrate il bersaglio! Contiamo su di voi.

 

- Narra Leon -

Io e Violetta, verso le tre di pomeriggio, torniamo alla palestra. Per le sessioni private, hanno tolto gli stand per gli allenamenti e inserito un’unica postazione di valutazione.

Alcuni pacificatori ci scortano in una stanza grigia, illuminata a stento, dove ci sono anche gli altri tributi.

Iniziano a chiamare Louis, poi Crisy, Daniel, Charlotte, i ragazzi del 3, del 4 fino alla ragazza dell’11. Ora tocca a me.

Una voce metallica chiama il mio nome, e istintivamente mi volto verso Violetta, che mi incoraggia dicendo - ricordati dei capelli rossi-, le sorrido e procedo lentamente verso la palestra.

Appena entro vedo un soppalco dove i vari strateghi banchettano e scherzano.

Avanzo lentamente e mi presento, cercando ti attirare la loro attenzione.

- Leon Thompson!- la mia voce echeggia nel salone, e mi da l’impressione di aver gridato troppo.

Il capo stratega quest’anno è Kanten Sandel, il figlio dello stratega della seconda edizione della Memoria, quella in cui il mentore di Katniss e Peeta ha vinto.

Deve essere circa sulla cinquantina, ma i capelli bianchi e le rughe intorno agli occhi e alla bocca, lo invecchiano di almeno quindici anni.

Mi chiedo se seguirà le orme del padre, facendo costruire un’arena come quella del cinquantesimo anno, ma dagli strateghi non c’è da aspettarsi nulla.

Mi fa un cenno con la mano, come per dire - muoviti idiota, ho altro da fare- ma preferisco concentrarmi al posto che rispondere.

Prendo l’arco e una freccia, mi posiziono sulla pedana, composta da una serie di bersagli, e tiro. Il bersaglio, è un manichino imbottito e la mia freccia punta dritta alla testa. Centro!

Nessuno mi guarda!

Prendo un’altra freccia e tiro, ma questa volta sbaglio, e colpisce il collo.

- capelli rossi, capelli rossi, manichini con i capelli rossi- mi dico. Prendo tutta la faretra e la carico su una spalla; cambio bersaglio, e questa volta sferro una freccia dopo l’altra, come quando andavo a caccia nel bosco del distretto. Centro! Tanti centri! Noto che qualcuno si è girato verso di me.

Riesco ad uccidere ben dodici manichini dai capelli rossi di fila: prima alla testa, poi al petto.

- può andare- mi dice lo stratega, e così dopo aver fatto un piccolo inchino,me ne torno all’appartamento.

Mentre esco, passo accanto a Violetta e come ha fatto lei qualche minuto fa le dico - i capelli rossi, ricordati -. Se non mi avesse ricordato la cosa dei capelli, probabilmente sarei ancora là dentro a tirare frecce a casaccio.

- narra Violetta-

- Violetta Carther- cavolo, tocca a me! - e ora cosa faccio?

Entro nella palestra e mi presento. La cosa deve averli divertiti parecchio, perché appena mi vedono scoppiano a ridere.

Vorrei vedere loro nella mia situazione.

- stia attenta ai coltelli, possono tagliare- dice uno dei presenti ridendo.

-Idiota!- penso.

Mi limito a voltarmi verso la postazione di lancio e a impugnare il primo coltello.

Lo lancio e questo va dritto alla spalla. Ridono come se gli stessi raccontando qualcosa di buffo, ma probabilmente per loro, l’unica cosa buffa qui sono io.

Impugno il secondo e anche questa volta sbaglio; il coltello arriva appena sopra al collo.

Così prendo due coltelli e mi posiziono davanti a due nuovi bersagli. - due manichini dai capelli rossi- penso.

Dopo qualche secondo di riflessione, incrocio le braccia, in modo da rendere il più difficile possibile il tiro. Colpisco più forte che posso entrambi i manichini al centro del petto, fino a squartarli. Silenzio, finalmente.

Sento alcuni - oh!- o altre cose simili.

Mi inchino, per mostrare un briciolo di rispetto e me ne vado senza fare caso a loro.

Lo ammetto, sono intrattabile quando mi provocano, e sono stati fortunati ad avere quello stupido campo di forza , sennò… altro che colpire la mela come aveva fatto katniss… io gli avrei lanciato un coltello in piena faccia! Ma qui nessuno è dalla mia parte.

È meglio non scherzare con la gente che domani deciderà se uccidermi o no, perciò me ne torno nell’appartamento ad attendere i voti.

- narra Katniss -

 

Da quello che mi hanno detto poco fa, le loro valutazioni sono andate piuttosto bene, e ne sono veramente contenta. Mi hanno parlato del capo stratega, Kanten sandel e del fatto che non gli ha degnati di uno sguardo se non alla fine. Non mi stupisce affatto questo comportamento… io ho dovuto trafiggere una mela innocente per farmi notare!

Ma sono ottimista sui loro voti.

Siamo tutti e quattro sul divano ad attendere i risultati e si aggiungono anche Effie ed Haymich.

Leon : iniziano…

I Risultati :

-Distretto 1 : Louis: 11 Crizy: 10

-Distretto 2 : Daniel: 9 Charlotte 10

-Distretto 3 : Tom: 9 Savy: 9

-Distretto 4 : Danny: 8 Stephie: 8

-Distretto 5 : Noil: 9 Veena: 8

-Distretto 6 : Gram: 8 Hope: 9

-Distretto 7 : Ruben: 7 Skaylar: 6

-Distretto 8 : Duke: 7 Mill: 8

-Distretto 9 : Cryso: 8 Sue: 7

-Distretto 10 : Edward: 8 Sunny: 5

-Distretto 11 : Eetan: 8 Celin: 7

-Distretto 12 : Leon: 10 Violetta: 10

- tiro un sospiro di sollievo e gli sorrido, sono davvero fiera di loro, dei miei ragazzi.-

ANGOLINO DELL’AUTRICE: ciao amiciii! Ehheeh che ne pensate di Leon e Vilu? Voi che voto gli avreste dato?? Sembra che tra quei due stia succedendo qualcosa…

Em… bene a dir la verità non so più cosa aggiungere, perciò addio XD

Mando un bacio ipergalattico a tutti i miei amati lettori eeeeeeee al prossimo capitolo!!!

P.s: Manca solo un giorno agli HG!!! Chissà cosa combineranno i nostri tributi preferiti!!!

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