I’d fall anywhere with you, I’m by your side.

di accioasparago
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue. ***
Capitolo 2: *** Packing my bags and giving the academy a rain check. ***
Capitolo 3: *** Dio ci ha dato stessi drammi stessi sogni stesse chance ***



Capitolo 1
*** Prologue. ***


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Prologo


Finii di caricare l’ultima valigia ed entrai in macchina.

“Tesoro cos’è quel muso lungo? Non sei contenta di rivedere tuo fratello?”

“Bella battuta papà.”

Mio padre alzò gli occhi al cielo già stufo di quella conversazione e subito dopo mise in moto.

Per tutta la durata del viaggio mio padre continuò a ripetermi le varie opportunità che mi avrebbe offerto l’accademia in cui sarei arrivata a breve.

Ovviamente non avevo ascoltato un cazzo, perché ero troppo impegnata ad odiare i miei genitori per aver avuto la “brillante” idea di mandarmi in una fottutissima accademia, la stessa che mio fratello frequentava da due anni.

Io, Zoe Langdon, una diciassettenne senza speranze e senza tette, ero costretta a frequentare una stupida accademia, per di più con un nome del cazzo.

CHE GIORNATA DI MERDA.

Dopo due ore e mezzo di viaggio che mi erano sembrate infinitamente lunghe, arrivammo alla The Avengers.

Sull’uscio della porta c’era mio fratello, Tate. Gli corsi incontro.

“Ehi piccola scassacazzi, mi sei mancata.”
“Tu neanche un po’.” Risi. “Dai sto scherzando, mi sei mancato anche tu testa di minchia!”

“La lascio in buone mani campione?!” chiese pensando di essere simpatico quel cazzone di mio padre

“Papà non qui… ci sono i miei amici, non ho più quattro anni.”

“Oh, scusami tanto Tate. Pensavo che il tuo paparino ti fosse mancato!”

Tate lo fulminò con lo sguardo.

“Va bene ragazzi” disse infine mio padre “Ci vediamo per le vacanze di Natale. Ah, e non fate i minchioni come al vostro solito.”
Quando distribuivano padri normali io stavo ballando la macarena con un alce incazzato.

“Zoe, muovi il culo e seguimi, non abbiamo tutta la giornata.”
“Come sei scurrile!” alzai gli occhi al cielo e lo seguii.


[…] “E questa infine è la sala grande, dove la domenica sera per Piton inizia la maratona di Beautiful!” rise.

“Piton?”

“Il bidello pazzo.”

“Perché pazzo?”

“Oh, lo scoprirai presto.” Ghignò.

“Ottimo. Ma chi stiamo aspettando?”

“Il tuo nuovo compagno di stanza.”

“Compagno?” sbottai incredula.

“Tranquilla, non ti stuprerà, è gay.”

“Chi è gay? Quel figo del professore di storia?” chiese un ragazzo apparentemente gnocco.

“Tu.” Rispose Tate.

“Ah.” Rispose lui con un’alzata di spalle. “Pensavo fosse la volta buona per provarci.

Si girò verso di me e disse: “Comunque io sono Louis, il tuo compagno di stanza.”

“Zoe.” Sorrisi. “Che cazzo di spreco.” Pensai.

Entrambi mi guardarono accigliati.

“Che c’è?”

“SPRECO?!”

“Minchia! Ho pensato ad alta voce?”

“Si.” Rispose ridendo Louis.

“Okaay, sorellina ti lascio con lui, ci vediamo a cena.” E detto questo ci lascio soli.

Mentre parlavamo del più e del meno passò accanto a noi un ragazzo che girava solo con i pantaloni della tuta.

“Minchia, che culo!” sbottammo all’unisono.

Ci guardammo e scoppiammo a ridere

Forse non sarebbe stato un anno di merda come pensavo.

Ecco, pensavo.

 

MINCHIA!

Ehm, questa è la nostra prima FF, si siamo due, e niente, ci saranno un sacco di personaggi, come dire inaspettati ahah. Scusate se fa un po' schifo, ma il primo capitolo rende di più. Se non avete nulla da fare o volete dare un parere recensite! :)

Per chiunque si fermerà a leggere, buona lettura c:

 

Ecco i due fratelli Langdon e una Luisa so secccsi :3


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Capitolo 2
*** Packing my bags and giving the academy a rain check. ***


 

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  “It’s time to begin, isn’t it?
I get a little bit bigger, but then I’ll admit
I’m just the same as I was”

“Bene, questa è la nostra stanza, la 17.” Mi sorrise gentilmente Louis
“Louis? Posso farti una domanda?”
“Me l’hai già fatta” rise “Scherzo, dimmi tutto.”
“Mhn, capisco il tuo orientamento sessuale, ma non è un po’ insolito che un maschio e una femmina stiano in camera insieme?”
“Dentro questa scuola nulla è insolito, Zoe. In ogni caso condividiamo la stanza perché senno saresti rimasta da sola, dato che la tua iscrizione è arrivata tardi.”
“Oh.” Risposi con un’alzata di spalle “Tutto chiaro allora.”
Era una bella stanza,abbastanza grande ed accogliente. Posai le valigie e mentre mi avviavo  verso la porta dissi a Louis: “Mi vado a fumare una sigaretta, le valigie le sistemo dopo.”
“Okay, a dopo. E non ti perdere, alcuni corridoi sono dei vicoli ciechi.” Rispose facendomi l’occhiolino.
Mi sentivo molto Rose quando inizia a parlare della storia del Titanic: “Sono passati 80 anni” dissi con voce solenne. Ebbene dopo 80 anni di disperazione causati da quei corridoi di merda arrivai all’esterno. Scorsi ai confini dell’accademia una foresta.
Mi sedetti sul muretto più vicino e non feci in tempo in tempo a tirare fuori una sigaretta dal pacchetto che una mano si posò sulla mia spalla.
“Ciao, io sono Zayn.”
Ecco lo scassapalle di turno.
 Uno scassapalle irrimediabilmente fregno.
“Tu dovresti essere Zoe, la sorella di Tate, se non sbaglio.”
“Porca puttana quanto sei figo. Cazzo, ho pensato ad alta voce. Oddio, scusa, ho la completa mancanza di filtro tra cervello e corde vocali.”
Scoppiò a ridere.
Figure di merda 1 – Zoe 0.
“Beh, se la metti così, grazie per il complimento.” Rispose ridendo.
“Sorellinaaaaaaa!”
Dio mi odiava, questo era sicuro.
Perché quel minchione di mio fratello doveva apparire sempre nei momenti meno opportuni.
E, come da programma, apparve un ragazzo biondissimo, giustamente figo pure lui. Ma c’era un essere umano dentro quella cazzo di scuola che non faceva venire voglia di saltargli addosso?
Probabilmente no, ottimo.
“Vedo che hai fatto la conoscenza di Zayn.” Disse Tate stritolandomi le guancie.
“E levati dal cazzo.”
“Acida.”
“Minchione.”
“FANCULO.”
Il figo biondo si avvicino cercando di calmare le acque.
“Piacere, Draco.” Esordì.
“Zoe.”
“Zoe, perché hai un pacchetto di sigarette in mano?” Lo scassaminchia partì all’attacco.
“Sono arrivata da appena due ore e già mi hai rotto tre quarti di minchia Tate, stai zitto!” sbottai esasperata.
“Mi hai già rotto tre quarti di blablabla…” rispose facendomi il verso.
L’avrei ucciso seduta stante, se Zayn non avesse ripreso il discorso.
“Zoe, domani organizzeremo una festa di benvenuto per voi matricole e…”
“Ecco, appunto dove sono i miei compagni?” lo interruppi.
“Arrivano domani.”
“E perché io sono qui oggi?”
“Perché sei mia sorella.” Esordì mio fratello.
“E che minchia c’entra?” risposi basita.
“E che minchia ne so.”
Sarebbe stato meglio lasciarlo perdere.
“Scusa Zayn, dicevi della festa.” Lo incitai a continuare.
“Ah si, allora volevamo organizzare questa festa. Nella foresta c'è un capannone che usiamo di solito per questi eventi…Ci serve una mano, ci stai?”
“Puoi contarci!”
“Che culo!” sbuffò ironicamente Tate.
Si, ok, l’avrei ucciso.

[…] Avevo appena finito di sistemare le mie cose. Louis non c’era, mi aveva lasciato un bigliettino dicendomi che mi sarebbe venuto a prendere per cena, non perché non fossi autonoma, ma mi sarei sicuramente persa.
Mi buttai sul letto con l’ipod in mano e le cuffiette nelle orecchie, premetti play e il mondo svanì sulle note di Skinny love.

Come on skinny love just last the year,
Pour a little salt you were never here,
My my my, my my my, my-my my-my…
Staring at the sink of blood and crushed veneer.
tell my love to wreck it all,
Cut out all the ropes and let me fall,
My my my, my my my, my-my my-my…
Right in the moment this order’s tall


Ricordi di un amore gracile, giunto alla fine mi piombarono addosso.
 
And I told you to be patient,
And I told you to be fine,
And I told you to be balanced,
And I told you to be kind,
And in the morning, I’ll be with you
But it will be a different kind
‘Cause I’ll be holding all the tickets
And you’ll be owning all the fines

 
Amore che ti distrugge.
 
Come on skinny love, what happened here?
Suckle on the hope in light brassiere
My, my, my, my, my, my, my, my
Sullen load is full, so slow on the split
 

Amore bugiardo.
 
And I told you to be patient
And I told you to be fine
And I told you to be balanced
And I told you to be kind

 
Amore incosciente.
 
And now all your love is wasted
Then who the hell was I?
‘Cause now I’m breaking at the britches
And at the end of all your lines
Who will love you?
Who will fight?
Who will fall far behind?

 
Amore giunto al capolinea.
 
I miei pensieri furono interrotti dal bussare della porta.
Era Louis. Ci avviammo verso la mensa; una quindicina di ragazzi erano seduti a un tavolo e tra loro scorsi Tate, Zayn, Draco e una ragazza.
Almeno non erano tutti maschi.
Tate mi guardò.
“Ragazzi lei è mia sorella Zoe.”
La prima che mi si presento fu proprio la ragazza: “Piacere, sono Katniss.”
“Io sono Magnus e lui è Alec, il mio ragazzo.” Disse un ragazzo dai tratti esotici.
Che cazzo, ma erano tutti gay?!
“Io sono Peeta, piacere.”
“Ron, Harry.” Risposero due ragazzi all’unisono.
Il rosso ridendo disse: “Io sono Ron e lui è Harry.”
“Stai zitto roscio malpelo, tanto non gliene frega un cazzo a nessuno.” Disse Draco.
“Ma stai zitto tu stupido furetto.” Disse Harry.
“Potty ti spacco il culo.” Rispose il biondo.
“Lasciali perdere, fanno sempre così, comunque io sono Niall.” Mi disse un ragazzo biondo, tinto sicuramente.
“Che gran pezzo di…” esordì il ragazzo che avevo notato la mattina stessa con Louis.
“Finnick, tieniti il cazzo nelle mutande.” Sbottò mio fratello.
L’ho già detto che l’avrei ucciso?!
“Ragazzi ma Liam?” esordì Niall.
“Eccomi.”
Mi girai per vedere a chi appartenesse quella voce.
BOOOOOM.
Dove cazzo erano finite le mie ovaie?!


Acciminchia!

Ci scusiamo per il ritardo, fateci sapere se vi piace o se vi fa cagare, sennò è abbastanza inutile continuare. :)

 
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Capitolo 3
*** Dio ci ha dato stessi drammi stessi sogni stesse chance ***


 

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“Se è amore o odio che vita è questa
Castelli di sabbia nella tempesta 
Quando sarai fottuto ricordati di chi resta 
E' per sempre o per niente.
"

 

 

 “E tu saresti?” mi chiese quello che doveva essere Liam.
“Lei è mia sorella, Zoe.” rispose il minchione al posto mio.
“Guarda che lo so il mio nome, eh!”
“Acida la ragazza.” ghignò Liam.
Se prima pensavo potesse interessarmi, ora dovevo ricredermi, aveva detto due parole e già mi stava sul cazzo
[…] La cena era andata per il verso giusto, escludendo Liam, Tate e le altre scimmie ammaestrate.
Gli unici con cui avevo parlato erano Louis e Katniss, che mi avevano spiegato un po’ le regole della scuola e mi avevano avvisato che il giorno seguente alle 11.00 ci sarebbe stato il discorso di inizio anno in Sala Grande, tenuto da quel gran pezzo di figo a detta di Louis, del preside.
In ogni caso erano le 10.50 e io ero ancora in pigiama.
Mi catapultai in fretta e furia in Sala Grande, che ovviamente era già gremita di gente visto il mio ritardo, per fortuna mio fratello aveva avuto la decenza di tenermi un posto vicino a lui e a quel gran pezzo di manzo di Draco.
“Zoe che cazzo ci fai in pigiama?!” mi chiese mio fratello con la sua solita finezza.
“Cosa?! Pigiama?! Oh porca puttana.” Esclamai con la finezza che contraddistingueva la mia famiglia da secoli.
Draco invece a stento trattenne una risata e mi disse: “Sei consapevole che il preside ti chiamerà per presentarsi?! Lo fa con tutte le matricole.”
La mia vita era finita. Stavo per fare un enorme figura di merda.
Un tizio con una bandana in testa iniziò a parlare.
“Ehm, Tate, chi è quello?”
“Il preside, naturlamente.” Rispose con disinvoltura.
Cosa? Un tizio truccato e con le treccine era il preside? Ma dove cazzo ero finita.
“Langdon, sexy quel pigiamino rosa.” Disse Jace, uno degli stupidi amici di Tate.
“Taci brutto idiota.” Strillai.
Di colpo tutti si girarono verso di me e il preside sorridendo mi disse: “E tu saresti?”
“Ehm, Zoe Langdon, signore.” Risposi incerta.
“Cos’è tutta questa formalità Zoe? Io sono tuo amico!”
La situazione stava degenerando.
“Ehm, okay.”
“Dai vieni e presentati a tutti i tuoi nuovi amichetti speciali, insieme vivrete delle magiche avventure.”
Oh porca troia.
Questo si faceva di roba pesante.
L’ LSD non era nulla in confronto.
Mi avvicinai con cautela e sentii Jace e Liam sghignazzare; e con noncalanche li mandai a fare in culo.
“Ciao, io sono Zoe. A mai più.” Dissi prima di tornare al mio posto che, notai, era stato occupato da una scialba roscetta che ci stava provando spudoratamente con quel tonto di Tate.
Optai quindi per un posto in ultima fila vicino a un ragazzo dai capelli ricci.
“Io la smolecolo quella lurida troietta dai capelli rossi.” Sbottai.
“E’ mia sorella.” Disse il riccio.
“Oh porca zoccola, scusa.”
“Ahahahahahahaha, ti stavo prendendo per il culo. Comunque piacere, Harry.” Disse porgendomi la mano.
“Io è inutile che mi presento, verrò ricordata come quella con il pigiama rosa.”
Una volta finito il discorso del preside Sparrow tutti si alzarono.
Scappai in camera per vestirmi decentemente.
Nel frattempo si era sparsa la voce della festa che si sarebbe svolta la sera stessa per noi matricole.
Uscendo dalla stanza incontrai Harry, il ragazzo riccio conosciuto durante il discorso del preside.
“Ehi bionda, dove vai?”
“Dovrei andare a prendere l'orario, tu?”
“Stessa cosa, andiamo insieme?”
“Certo!”
Si era già guadagnato un punto a favore.
“Allora, Harry, cosa ti ha portato in questo posto fantastico pieno di persone molto intelligienti e mature?” chiesi sarcasticamente.
“Beh, cara Zoe, mio padre è molto amico del prof di storia, il signor Rogers, perciò ha deciso bene di scaricarmi qui in questa gabbia di matti. Te invece come mai sei qui?”
“Questo è il terzo anno di mio fratello qui dentro e miei a quanto pare la considerano una buona scuola, perciò mi hanno mandata qui contro la mia volonta!”
Quella scuola era seriamente un labirinto e dopo vari giri fatti a vuoto raggiungemmo l'ufficio del famigerato bidello pazzo, Severus Piton.
“Salve, ci servirebbero i nostri orari.” disse Harry.
“E quindi?! Muovi il culo e prendili, che sono il tuo schiavo?!” disse irritato il bidello.
Era un uomo sulla cinquantina, interamente vestito di nero, con un bel po' di olio extra vergine d’ oliva spalmato in testa.
“Okay, scusa.” gli rispose sconcertato Harry.
Poi lo sguardo di Piton si posò su di me.
“Tu, biondina, assomigli tanto a uno stronzetto che da due anni a questa parte ha deciso di rovinarmi la vita. Non sarai mica la sorella di Langdon?”
Questo tipo mi inquietava.Avrei dovuto parlare con Tate, non volevo ritrovarmi in mezzo ai guai per colpa sua .
“Si, sono sua sorella, e con questo?” inarcai il sopracciglio.
“Mh, niente, digli solo di stare attento, quest'anno non gliela farò passare liscia.”
“Trovati!” disse entusiasta Harry porgendomi il mio orario.
Ma che orario di merda. Le prime due ore di lunedì sarebbero state di letteratura inglese con un professore di nome Loki Laufeyson.
“Ma che nome di merda è Loki Laufeyson?!” chiesi sconcertata.
“Perchè Thor Odinson?! Parliamone.” disse Harry.
“Bene, dopo questa fantastica scoperta penso che andrò nella sala comune delle ragazze. Sai, ho bisogno di qualche amica, presumo. A stasera!”

“Ciao bionda, a dopo!

 Mentre stavo cercando la sala comune mi scontrai con il figo della mattina precedente che avevo scoperto si chiamasse Finnick.

“Non so come ho fatto a non vederti, un tipo come te non passa inosservato.” mi disse lui
“Devo prenderlo come un complimento?!”
"Direi di si."
“Grazie, suppongo.”
“Avrai ben altri modi per ringraziarmi... per esempio questa sera potresti ballare con me.“
Sfacciato il ragazzo!
“Vedremo...” detto questo me ne andai lasciandolo li come un coglione.
Nell’ora successiva feci la conoscenza delle altre ragazze, e come se non bastasse la scialba rossetta di nome Ginny doveva stare pure in classe con me .
Avevo già conosciuto Katniss la sera precedente e mi sembrava una abbastanza apposto.
Nel pomeriggio conobbi altre 3 ragazze, anche loro sembravano tipe ok.
Quella che proprio non mi andavano giù erano Ginny e la sua amichetta dall'aria svampita.
[…] “Non è che qualcuna di voi vuole venire con me al capannone per dare una mano ai ragazzi?!
Sia Clary che Violet accettarano di buon grado.

Dopo una ventina di minuti ci inoltrammo nella foresta per raggiungere i ragazzi nel capannone. Appena arrivammo notammo che stavano già preparando.

“Salve ragaaazze!” mi urlò nell'orecchio Zayn. “Piacere io sono Zayn, nonché l'organizzatore della festa!”

Clary e Violet sorrisero timidamente e si presentarono.

Durante i preparativi della festa beccai più volte mio fratello che fissava Violet e notai uno scambio di sguardi anche tra Zayn e Clary. Decisi che piu tardi avrei fatto due chiacchiere con entrambe per saperne di più.

VIVA I PONY
Ei c:
Scusate per l'immenso ritardo, ma abbiamo avuto molti problemi con la scuola.
Questo capitolo è per RiccioLilli e EhyPotter_ c:
Il prossimo capitolo parlerà della festa e poi scorrerà tutto più velocemente.
Ecco a voi delle gif! 
Alla prossima :3

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