Una stupida (e stupenda) classe. di db2000_dogo (/viewuser.php?uid=329729)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Siamo i migliori. ***
Capitolo 2: *** La sbadata. ***
Capitolo 3: *** Il vero uomo ***
Capitolo 4: *** La parlantina (eh porca figa ma no). ***
Capitolo 5: *** Intermezzo 1 - Le tre Marie Pie. ***
Capitolo 1 *** Siamo i migliori. ***
Alzi la mano chi
non ha una classe stupida.
Alzi la mano chi
non ha una classe con maschi che trovano ogni momento per parlare di
sesso o di calcio (e non esiste altro argomento), con ragazze schiccose
e altre maschiacci.
Se state alzando
la mano, non sapete cosa vi perdete.
Stiamo parlando
di una classe di terza media.
Una classe
stupida, che imparerete a conoscere.
In ogni capitolo
troverete:
- Un tipo di
alunno
- Le
caratteristiche generali
- Un episodio
divertente accaduto a scuola, durante le lezioni.
- Una descrizione di una professoressa.
Insomma, avete avuto una giornata triste?
Leggete qua!
Voglio in particolar modo ricordare che:
- Le descrizioni dei compagni non faranno nomi, mi limito a descriverli
caratterialmente, a meno che non siano compagni con cui ho un rapporto
stretto di amicizia, in questo caso, col suo permesso, lo descrivo.
- Le descrizioni delle professoresse sono INVENTATE. Invento il
carattere, invento l'aspetto fisico, invento il cognome, invento tutto.
Buona lettura!
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Capitolo 2 *** La sbadata. ***
Cap. 2 - La Classe
Ecco a voi, la
sbadata.
Ma
chi è davvero la sbadata?
Quel tipo di
ragazza che, ogni tre per due, alza la mano perché ha
dimenticato qualcosa.
Lei è
fantastica, certo, ma non c'è giorno che non si scordi di
fare qualche compito o di portare qualche libro.
E' con la testa
tra le nuvole, letteralmente: ha un collo che pare quello di una
giraffa.
Vive in un mondo
tutto suo. Nel suo mondo confuso, certo, ma fantastico.
Lì,
Harry Potter entra in un armadio e tenta di uscire, senza riuscirci.
Vuole evadere
dalla sua vita.
Ascolta musica 24
ore al giorno. E' il suo modo di evadere. Vuole andare via dallo schifo
del mondo.
Lei non
è sbadata, lei è semplicemente unica.
E ora godiamoci
qualche incomprensione della poveretta.
La professoressa
entrò in classe. Bondani.
- Buongiorno
ragazzi.
- Buongiorno
professoressa.
Quasi nessuno si
accorse della sua presenza. Ma come dargli torto? Era
una donna bassa e magra, tanto da parere anoressica. I capelli mori e
ricci le coprivano la schiena e buona parte del viso. I lineamenti duri
della sua faccia erano, in qualche modo, addolciti dalle labbra fini e
piene di rossetto.
La ragazza della
seconda fila si alzò distrattamente in piedi, rischiando di
inciampare nello zaino blu.
Si
scostò il ciuffo che pochi minuti prima nascondeva gli occhi
color nocciola truccati pesantemente.
La professoressa
la guardò male, ma a lei poco importò,
anzi, rispose con un sorrisone a 32 - sebbene non ne abbia 32 - denti.
La povera Bondani
guardò la classe e fece gesto di sedersi.
La ragazza si
lanciò sulla sedia in un gran tonfo.
- Tutto bene,
signorina?
La ragazza la
guardò stranita. Cosa voleva da lei?
La professoressa
la fulminò con uno sguardo, per poi sedersi dietro la
cattedra in legno e, come suo solito, spostarla verso sinistra.
- Ragazzi! -
squittì - Oggi interrogo!
La ragazza chiuse
gli occhi e strinse le dita...
- Oggi
interroghiamo... uhm... tu, che stringi le dita!
- Oh
cazzo.
La ragazza si
alzò con estrema calma e sculettò per tutta la
classe mettendo in mostra i leggins tagliati.
- Allora, mi
dica... Quando Arianna venne abbandonata sull'isola di Nasso, chi la
consolò?
- Il minotauro!
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Capitolo 3 *** Il vero uomo ***
Cap. 3 - Classe
Eccoci arrivati
al terzo capitolo!
Qua parleremo del
classico "Vero
uomo"
Quel ragazzo
più
grande, più alto, più muscoloso, più
biondo,
più biscotto, più kebab, più
bho.
Perché lui è più, sempre
più di te.
Coi capelli
biondi e spettinati e gli occhi azzurri.
Eppure, non si sa
perché, fa comunque cagare il cazzo.
Bho.
Godiamoci le sue cazzate
giornaliere.
Sono le sette del
mattino e ogni alunno che si rispetti sta sputando parolacce contro la
sveglia.
Un altro giorno.
Non è possibile.
Il ragazzo si
alza sbuffando e fa un'altra croce sul calendario appeso in stanza:
soli 200 giorni e sarebbe finita la scuola.
Dopo circa
mezz'ora è arrivato a scuola.
Si siede in
ultima fila con davvero poco entusiasmo.
La prof entra in
classe.
E' alta, giovane
e bella. Ha i capelli mossi e biondini, che d'estate diventano di color
platino.
I suoi occhi sono
di un colore strano: a volte sono verdi, a volte grigi, a volte
azzurri. Bho.
La prof si siede
dietro la cattedra.
Il ragazzo, non
si sa perché, ad un certo punto strilla: "PROF,
DEVO FARMI LA BARBA! HO UN PELO SUL MENTO!", suscitando risatine da
tutta la classe.
La prof alza la
testa, lo guarda storto, per poi riabbassarla e fare un
sorrisetto. Essendo professoressa non può assollutamente
dirlo,
ma andiamo! Sappiamo tutti che ha pensato: "Ma che cazzo sta a dire
questo qua?"
Tra una
chiacchiera e l'altra, una sgridata e l'altra, suona la campanella.
La prof tenta di
convincere i poveretti a fare i compiti, ma, come ben sappiamo,
nessuno la ascolterà mai.
Passano due
giorni.
Quella mattina la
prof rientrò in classe.
Il nostro vero
uomo (che, diciamolo, non è assolutamente sbadato,
è solo furbo) alza lentamente il braccio.
La prof alza la
testa e lo guarda.
- Prof... non ho
fatto i compiti.
Questa appoggia
la mano sulla cattedra e, letteralmente, si appoggia sul braccio: lo fa
spesso, ma, per via della sua ciccia praticamente assente, le si vede
l'osso e sembra sia uno scheletro vivente.
- Il nostro vero
uomo potrebbe dedicarsi meno ai peli invisibili che ha sul mento e
più alla scuola? Ne sarei grata. - disse, non nascondendo un
sorrisino di sfida che fece sorridere gran parte della classe.
Parte Autrice
Salve a tuttti!
Eccoci al terzo
capitolo!
Vorrei usare
questo spazio per scusarmi per averci messo così tanto tempo.
Questo non
è un vero e proprio capitolo "divertente", non per questo
avrei dovuto escluderlo.
Un'ultima cosa:
nel caso qualcuno di voi abbia voglia di piangere un pochino, potreste
cliccare QUI e visitare la mia storia? Dai, lo so
che volete.
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Capitolo 4 *** La parlantina (eh porca figa ma no). ***
Cap. 4 - Classe
Oggi è
una giornata di merda?
La prof ti ha
interrogato in tutte le materie possibili e immaginabili, educazione
fisica compresa?
Avresti preferito
dei deliziosi cereali *non mi ricordo il nome*?
Pensi che tutto
non possa andare peggio?
Tranquillo,
c'è di peggio!
Per esempio, la
parlantina potrebbe attaccar bottone con te e potresti non
sfuggire più dalle sue grinfie.
Se fosse una persona originale sarebbe anche simpatica, il problema
è che è monotona come non so cosa.
La prima volta che ti fa una battuta sorridi, ma nemmeno tanto: le
battute che possono piacere in seconda media di certo non riguardano
errori madornali di compagn... ah, aspetta, cazzo, sto scrivendo uan
storia proprio su questo.
Prima di farvi addormentare, perché, lo ammetto, parlantina
un po' lo sono pure io, vediamo uno degli ultimissimi fatti accaduti in
classe.
La prof entrò in classe. Da Foglia. Un nome strano, ma che
ci possiamo fare? Il mio è sicuramente peggio, con tutte
quelle zeta.
Era una prof che amava far tutto di fretta, qualsiasi cazzo di cosa
venisse fatta era approfondita nel minor tempo possibile.
Era veloce pure a dare i compiti: riusciva ad assegnare circa 2
esercizi al secondo, starle dietro era alquanto difficile.
La parlantina alzò la mano. Di scatto la profe
guardò in cielo, fece il segno della croce tre o quattro
volte con una faccia piuttosto disperata. Poi la guardò e le
diede la parola.
- Prof, ho un problema...
Tutta la classe alzò la testa al cielo e chiese a Dio
perché doveva accadere questo.
- Teoricamente, lei ci ha spiegato l'atomo e la corrente elettrica.
Queste due materie sono collegabili solo dal tema 'elettroni'. Ebbene,
non potrebbe semplicemente creare un percorso più facile?
Perché, se ci pensa...
Se mai sentiste al telegiornale di un suicido di massa accaduto a
scuola, sapete perché.
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Capitolo 5 *** Intermezzo 1 - Le tre Marie Pie. ***
I - 1
Sculettano per i
corridoi e si sentono vere star.
Stanno tutta la
ricreazione in bagno a guardarsi allo specchio e pensare: "Siamo delle
figone!".
Sono
simpaticissime, ma quando sono nei corridoi si sentono in passerella.
Le tre... Le
tre Marie Pie,
ecco.
Essendo di terza,
si sentono
estremamente fighe a passare vicino ai primini alti un metro e venti,
sebbene loro siano un metro e ventidue.
Quando sono in
classe sono
sempre le tre che ridono di più, che chiacchierano di
più, che socializzano di più.
Le tre che vivono
meglio la scuola.
Esatto: non la vivono come un carcere, la vivono come quelle prigioni
dei centri commerciali per bambini dove vengono abbandonati al loro
triste destino (e, puntualizziamo, i genitori credono anche di farli
felici lasciandoli lì in quelle... quelle... quelle gabbie
colorate).
Ma cosa accomuna 'ste tre svampite?
Niente, direste.
Effettivamente neanche loro lo sanno bene.
La prima delle tre, quella che cammina dietro e in centro, è
bassa, magra, senza tette, coi capelli corti e gli occhiali, ascolta
rap.
Le altre due sono alte, magre, tettone, coi capelli lunghi e gli
occhiali da sole, ascoltano pop - merda.
Eppure c'è qualcosa si cui si vantano:
- Hanno
tutte un cantante su cui fanno perversioni assurde.
- Hanno
tutte un ragazzo su cui fanno perversioni assurde.
- Se
potessero, ognuna farebbe treeshome con il cantante e il
ragazzo.
- Se
potessero, organizzerebbero pure un'orgia tra i ragazzi e i cantanti
più fighi.
- Sono
le più simpatiche. Hanno sempre la battuta pronta.
Sempre.
- Fanno
cagare il cazzo in inglese.
- E, se
le state giudicando male, sappiate che la più figona che sta
in centro vi osserva. E pure le altre due.
- Hanno
espressioni stupide
- Si
sentono - e sono - le più fighe del mondo.
Quindi, care
signore, se non volete che i vostri
ragazzi/mariti/compagni/friendzonati/macheccazzoneso vi mandino a
fanculo per le tre gallinelle, tenetele lontane da loro. Consiglio:
sono particolarmente attratte dalle matite per occhi, rigorosamente nere.
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