Una stupida (e stupenda) classe.

di db2000_dogo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Siamo i migliori. ***
Capitolo 2: *** La sbadata. ***
Capitolo 3: *** Il vero uomo ***
Capitolo 4: *** La parlantina (eh porca figa ma no). ***
Capitolo 5: *** Intermezzo 1 - Le tre Marie Pie. ***



Capitolo 1
*** Siamo i migliori. ***


Alzi la mano chi non ha una classe stupida.
Alzi la mano chi non ha una classe con maschi che trovano ogni momento per parlare di sesso o di calcio (e non esiste altro argomento), con ragazze schiccose e altre maschiacci.
Se state alzando la mano, non sapete cosa vi perdete.
Stiamo parlando di una classe di terza media.
Una classe stupida, che imparerete a conoscere.
In ogni capitolo troverete:
- Un tipo di alunno
- Le caratteristiche generali
- Un episodio divertente  accaduto a scuola, durante le lezioni.
- Una descrizione di una professoressa.
Insomma, avete avuto una giornata triste?
Leggete qua!
Voglio in particolar modo ricordare che:
- Le descrizioni dei compagni non faranno nomi, mi limito a descriverli caratterialmente, a meno che non siano compagni con cui ho un rapporto stretto di amicizia, in questo caso, col suo permesso, lo descrivo.
- Le descrizioni delle professoresse sono INVENTATE. Invento il carattere, invento l'aspetto fisico, invento il cognome, invento tutto.
Buona lettura!

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Capitolo 2
*** La sbadata. ***


Cap. 2 - La Classe Ecco a voi, la sbadata.
Ma chi è davvero la sbadata?
Quel tipo di ragazza che, ogni tre per due, alza la mano perché ha dimenticato qualcosa.
Lei è fantastica, certo, ma non c'è giorno che non si scordi di fare qualche compito o di portare qualche libro.
E' con la testa tra le nuvole, letteralmente: ha un collo che pare quello di una giraffa.
Vive in un mondo tutto suo. Nel suo mondo confuso, certo, ma fantastico.
Lì, Harry Potter entra in un armadio e tenta di uscire, senza riuscirci.
Vuole evadere dalla sua vita.
Ascolta musica 24 ore al giorno. E' il suo modo di evadere. Vuole andare via dallo schifo del mondo.
Lei non è sbadata, lei è semplicemente unica.
E ora godiamoci qualche incomprensione della poveretta.

La professoressa entrò in classe. Bondani.
- Buongiorno ragazzi.
- Buongiorno professoressa.
Quasi nessuno si accorse della sua presenza. Ma come dargli torto? Era una donna bassa e magra, tanto da parere anoressica. I capelli mori e ricci le coprivano la schiena e buona parte del viso. I lineamenti duri della sua faccia erano, in qualche modo, addolciti dalle labbra fini e piene di rossetto.
La ragazza della seconda fila si alzò distrattamente in piedi, rischiando di inciampare nello zaino blu.
Si scostò il ciuffo che pochi minuti prima nascondeva gli occhi color nocciola truccati pesantemente.
La professoressa la guardò male, ma a lei poco importò, anzi, rispose con un sorrisone a 32 - sebbene non ne abbia 32 - denti.
La povera Bondani guardò la classe e fece gesto di sedersi.
La ragazza si lanciò sulla sedia in un gran tonfo.
- Tutto bene, signorina?
La ragazza la guardò stranita. Cosa voleva da lei?
La professoressa la fulminò con uno sguardo, per poi sedersi dietro la cattedra in legno e, come suo solito, spostarla verso sinistra.
- Ragazzi! - squittì - Oggi  interrogo!
La ragazza chiuse gli occhi e strinse le dita...
- Oggi interroghiamo... uhm... tu, che stringi le dita!
 - Oh cazzo.
La ragazza si alzò con estrema calma e sculettò per tutta la classe mettendo in mostra i leggins tagliati.
- Allora, mi dica... Quando Arianna venne abbandonata sull'isola di Nasso, chi la consolò?
- Il minotauro!

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Capitolo 3
*** Il vero uomo ***


Cap. 3 - Classe Eccoci arrivati al terzo capitolo!
Qua parleremo del classico "Vero uomo" 
Quel ragazzo più grande, più alto, più muscoloso, più biondo, più biscotto, più kebab,  più bho. Perché lui è più, sempre più di te.
Coi capelli biondi e spettinati e gli occhi azzurri.
Eppure, non si sa perché, fa comunque cagare il cazzo.
Bho.
Godiamoci le sue cazzate giornaliere.

Sono le sette del mattino e ogni alunno che si rispetti sta sputando parolacce contro la sveglia.
Un altro giorno. Non è possibile.
Il ragazzo si alza sbuffando e fa un'altra croce sul calendario appeso in stanza: soli 200 giorni e sarebbe finita la scuola.
Dopo circa mezz'ora è arrivato a scuola.
Si siede in ultima fila con davvero poco entusiasmo.
La prof entra in classe.
E' alta, giovane e bella. Ha i capelli mossi e biondini, che d'estate diventano di color platino.
I suoi occhi sono di un colore strano: a volte sono verdi, a volte grigi, a volte azzurri. Bho.
La prof si siede dietro la cattedra.
Il ragazzo, non si sa perché, ad un certo punto strilla: "PROF, DEVO FARMI LA BARBA! HO UN PELO SUL MENTO!", suscitando risatine da tutta la classe.
La prof alza la testa, lo guarda storto, per poi riabbassarla e fare un sorrisetto. Essendo professoressa non può assollutamente dirlo, ma andiamo! Sappiamo tutti che ha pensato: "Ma che cazzo sta a dire questo qua?"
Tra una chiacchiera e l'altra, una sgridata e l'altra, suona la campanella.
La prof tenta di convincere i poveretti a fare i compiti, ma, come ben sappiamo,  nessuno la ascolterà mai.
Passano due giorni.
Quella mattina la prof rientrò in classe.
Il nostro vero uomo (che, diciamolo, non è assolutamente sbadato, è solo furbo) alza lentamente il braccio.
La prof alza la testa e lo guarda.
- Prof... non ho fatto i compiti.
Questa appoggia la mano sulla cattedra e, letteralmente, si appoggia sul braccio: lo fa spesso, ma, per via della sua ciccia praticamente assente, le si vede l'osso e sembra sia uno scheletro vivente.
- Il nostro vero uomo potrebbe dedicarsi meno ai peli invisibili che ha sul mento e più alla scuola? Ne sarei grata. - disse, non nascondendo un sorrisino di sfida che fece sorridere gran parte della classe.

Parte Autrice 

Salve a tuttti!
Eccoci al terzo capitolo!
Vorrei usare questo spazio per scusarmi per averci messo così tanto tempo.
Questo non è un vero e proprio capitolo "divertente", non per questo avrei dovuto escluderlo.
Un'ultima cosa: nel caso qualcuno di voi abbia voglia di piangere un pochino, potreste cliccare QUI e visitare la mia storia? Dai, lo so che volete. 

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Capitolo 4
*** La parlantina (eh porca figa ma no). ***


Cap. 4 - Classe Oggi è una giornata di merda?
La prof ti ha interrogato in tutte le materie possibili e immaginabili, educazione fisica compresa?
Avresti preferito dei deliziosi cereali *non mi ricordo il nome*?
Pensi che tutto non possa andare peggio?
Tranquillo, c'è di peggio!
Per esempio, la parlantina potrebbe attaccar bottone con te e potresti non sfuggire più dalle sue grinfie.
Se fosse una persona originale sarebbe anche simpatica, il problema è che è monotona come non so cosa.
La prima volta che ti fa una battuta sorridi, ma nemmeno tanto: le battute che possono piacere in seconda media di certo non riguardano errori madornali di compagn... ah, aspetta, cazzo, sto scrivendo uan storia proprio su questo.

Prima di farvi addormentare, perché, lo ammetto, parlantina un po' lo sono pure io, vediamo uno degli ultimissimi fatti accaduti in classe.

La prof entrò in classe. Da Foglia. Un nome strano, ma che ci possiamo fare? Il mio è sicuramente peggio, con tutte quelle zeta.
Era una prof che amava far tutto di fretta, qualsiasi cazzo di cosa venisse fatta era approfondita nel minor tempo possibile.
Era veloce pure a dare i compiti: riusciva ad assegnare circa 2 esercizi al secondo, starle dietro era alquanto difficile.
La parlantina alzò la mano. Di scatto la profe guardò in cielo, fece il segno della croce tre o quattro volte con una faccia piuttosto disperata. Poi la guardò e le diede la parola.
- Prof, ho un problema...
Tutta la classe alzò la testa al cielo e chiese a Dio perché doveva accadere questo.
- Teoricamente, lei ci ha spiegato l'atomo e la corrente elettrica. Queste due materie sono collegabili solo dal tema 'elettroni'. Ebbene, non potrebbe semplicemente creare un percorso più facile? Perché, se ci pensa...

Se mai sentiste al telegiornale di un suicido di massa accaduto a scuola, sapete perché.

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Capitolo 5
*** Intermezzo 1 - Le tre Marie Pie. ***


I - 1 Sculettano per i corridoi e si sentono vere star.
Stanno tutta la ricreazione in bagno a guardarsi allo specchio e pensare: "Siamo delle figone!".
Sono simpaticissime, ma quando sono nei corridoi si sentono in passerella.
Le tre... Le tre Marie Pie, ecco.
Essendo di terza, si sentono estremamente fighe a passare vicino ai primini alti un metro e venti, sebbene loro siano un metro e ventidue.
Quando sono in classe sono sempre le tre che ridono di più, che chiacchierano di più, che socializzano di più.
Le tre che vivono meglio la scuola.
Esatto: non la vivono come un carcere, la vivono come quelle prigioni dei centri commerciali per bambini dove vengono abbandonati al loro triste destino (e, puntualizziamo, i genitori credono anche di farli felici lasciandoli lì in quelle... quelle... quelle gabbie colorate).
Ma cosa accomuna 'ste tre svampite?
Niente, direste.
Effettivamente neanche loro lo sanno bene.
La prima delle tre, quella che cammina dietro e in centro, è bassa, magra, senza tette, coi capelli corti e gli occhiali, ascolta rap.
Le altre due sono alte, magre, tettone, coi capelli lunghi e gli occhiali da sole, ascoltano pop - merda.
Eppure c'è qualcosa si cui si vantano:
  • Hanno tutte un cantante su cui fanno perversioni assurde.
  • Hanno tutte un ragazzo su cui fanno perversioni assurde. 
  • Se potessero, ognuna farebbe treeshome con il cantante e il ragazzo. 
  • Se potessero, organizzerebbero pure un'orgia tra i ragazzi e i cantanti più fighi. 
  • Sono le più simpatiche. Hanno sempre la battuta pronta. Sempre. 
  • Fanno cagare il cazzo in inglese. 
  • E, se le state giudicando male, sappiate che la più figona che sta in centro vi osserva. E pure le altre due. 
  • Hanno espressioni stupide
  • Si sentono - e sono - le più fighe del mondo. 
Quindi, care signore, se non volete che i vostri ragazzi/mariti/compagni/friendzonati/macheccazzoneso vi mandino a fanculo per le tre gallinelle, tenetele lontane da loro. Consiglio: sono particolarmente attratte dalle matite per occhi, rigorosamente nere.

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