Love is a bit complicated

di Anon__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is just the beginning ***
Capitolo 2: *** cos'ho che non va? ***
Capitolo 3: *** SOMETHING NEW ***
Capitolo 4: *** Finally he's got what he wanted ***
Capitolo 5: *** I think I love him ***
Capitolo 6: *** Who are you? ***
Capitolo 7: *** Alone again, naturally. ***
Capitolo 8: *** A New Beginning For Two People Tonight ***
Capitolo 9: *** Should I change my mind? Maybe.. ***
Capitolo 10: *** I don't know what to believe in ***
Capitolo 11: *** Almost Easy ***



Capitolo 1
*** This is just the beginning ***


THIS IS JUST THE BEGINNING 

Camminavo per le strade di Huntington Beach. Il caldo era opprimente. Seriamente, faceva più caldo lì che nel deserto del Sarah.  Vagavo. Non sapevo nemmeno io dove stavo andando esattamente. Ma non mi interessava più di tanto. Non avevo le chiavi di casa, i miei erano via fino alla mattina dopo e non mi restava altro che girovagare e trovare un motel aperto. Peccato fosse in pieno agosto e molti andavano in vacanza. Dov’ero rimasta? Ah si, girovagavo per le strade di HB. Ero partita alle 5 del pomeriggio e le converse cominciavano a farmi male. Non ci badai più di tanto. Pensavo ai Queen. Li avevo cominciati ad ascoltare anni fa e ora erano una delle mie band preferite. Mi piaceva la loro musica quindi li ascoltavo volentieri.  Tornai alla realtà e realizzai, un po’ troppo tardi forse, che mi ero persa. Ovvio no? Va sempre così. Tra un po’ spunta Jason con la motosega e mi fa a pezzetti. Finale carino. Era diventato anche buio quindi pensai fosse anche piuttosto tardi. Infatti erano le 10 passate. Non chiedetemi come potevano essere le 10 perché non lo so nemmeno io.  Trovai una panchina in un posto desolato fuori dal mondo dove non c’era un anima viva. Tra l’altro era anche vicino ad un mini cimitero…atmosfera giusta da horror insomma. Mi sdraiai e provai a chiudere gli occhi. Subito sentii delle voci ma sembravano molto lontane quindi non diedi loro peso. Ad un certo punto, la luce del lampione sopra la mia testa si oscurò e aprii gli occhi di soprassalto. Vidi il volto di un ragazzo che mi guardava. L’avevo riconosciuto ma feci finta di non conoscerlo ed evitai di saltargli addosso. Mi alzai di scatto dalla panchina e mi misi a sedere composta. Lo guardai bene: abbastanza alto, robusto, occhi verdi (ma non riuscivo a vederli molto bene), tutto tatuato –e la cosa mi piaceva molto- con i capelli nero corvino abbastanza corti. Si era lui di sicuro. Mantenni tuttavia un’aria piuttosto composta.
-ehi, tutto bene?- mi chiese molto cortesemente
-si grazie- risposi
-come mai qui tutta sola?-
-mi ero incamminata alle 5, ho girato tutta HB in cerca di un motel ma poi mi sono ritrovata qua- ammetto che messa così faceva un po’ paura
-oook. – titubò leggermente. – come mai un motel?-
-perché ho dimenticato le chiavi dentro casa e mi sono chiusa fuori. I miei tornano domani e quindi io devo trovare un posto dove dormire- speravo tanto se ne andasse, così mi alzai ma lui fece altrettanto
-oh, ho capito. Non sei di qui vero?- che cazzo vuole questo?
-no non direi. Sono italiana. Ma a mio papà hanno offerto un posto di lavoro qui e ci siamo trasferiti. Si, ho dovuto lasciare tutti gli amici e tutto quello che ero riuscita a costruire lì in Italia. Confesso che un po’ mi manca la mia terra natale. – non cercavo di creare compassione ma evidentemente lo feci.
- che cosa triste. Ehi senti, io ho un letto in più se ti serve. Puoi venire da me e poi domani mattina te ne vai quando vuoi- ammetto che però era stato gentile
-ehm…non vorrei disturbare.- in realtà speravo di potere andare a casa sua. Era troppo carino.
-no non ti preoccupare. Sono sempre da solo, un po’ di compagnia non farà male-
 
 
-non sei un maniaco che mi vuole stuprare e poi uccidere, vero?- in cuor mio speravo non fosse così
-macchè figurati! Non farei del male ad una mosca.-
-ok, quindi dici che mi posso fidare?- oh signore
-direi di si. Hai paura dei cani?-
-no, anzi. Li adoro-
-ok quindi non devi avere paura di niente-
Gli sorrisi e ci incamminammo verso casa sua.
-comunque sono zacky, piacere
-piacere, Sofia-
-oh, che bel nome-
-grazie. Pensa che i miei volevano chiamarmi virginia. Per fortuna mia zia ha fatto cambiar loro idea.-
-beh, si sinceramente è stata una fortuna. Una botta di culo molto grande-
- tu sei quello dei sevenfold giusto?- colpito e affondato
-si esatto. Sono la chitarra ritmica. Sei una nostra fan?- fan? Solo? Sapevo ogni cosa si potesse sapere sui sevenfold. Sapevo più io di loro che loro su loro stessi.
-beh fan…vi ascolto. Qualche canzone- che bugia! Dovrebbero darmi l’oscar
-ah peccato, se no ti avrei fatto conoscere il resto della band. A syn staresti simpatica- syn? Sul serio? Cervello del cazzo, rispondi!!!!
-ehm….beh anche se me li presenti non è che mi lamento. Ok…lo ammetto. Sono una deathbat. Ma che non si sappia in giro.- perché l’avevo detto? Mi ero ripromessa di non dirlo.
-ah si? Beh, se la metti così allora…andiamo a conoscerli-
Ci avviammo al Johnny’s.  Il mio locale preferito in assoluto solo in cui non avevo mai avuto il coraggio di entrare. Era bello ovunque tranne che nei bagni. Quelli lasciavano un tantino a desiderare. Ma per conoscere syn, questo e molto altro.
-ok. Siamo arrivati. Entriamo. Sta tranquilla non ti mangiano mica sai?- evidentemente ero diventata cadaverica o molto rossa.
-si si..lo so-
 
 
 
Entrammo. Mi guardai attorno velocemente e poi seguii  Zacky in un angolo del bar dove scorsi Shadows e Gates. Stavo per andare letteralmente in tachicardia.
-ok. Sofia, loro sono M. Shadows e Synyster Gates-
-piacere. Sono una vostra grandissima fan. Non sapete quanto vi adoro- matt sorrise ma brian no. Mi fissava e devo dire che non era carino da parte sua. Ho capito che fa parte dell’essere Synyster Gates ma così era  troppo anche per lui. Insomma, rischiava di passare per uno sguardo maniaco.
-E così se una nostra fan? Che cara.. piacere, Matt- che caro. Peccato che con quel taglio di capelli non stesse bene ma….dettagli. sorrisi cortesemente e lui fece altrettanto.
Brian si alzò e se ne andò passandomi vicino il più possibile e facendo “no” non la testa. Non ne capii il motivo.
-Scusalo, deve aver avuto una giornata un po’ burrascosa con sua moglie. Di solito non fa così con le fan anche se è Synyster Gates.- disse Zacky per salvare la situazione. Chiesi dov’era il bagno e per mia grande fortuna era nella direzione che aveva preso Brian prima.
Mi avviai e lo vidi uscire. Così decisi di parlare nel modo più schietto e determinato possibile.
-ehi, hai qualche problema?-
-Io? No. Sono sanissimo, perché lo chiedi?-
-Non lo so, oggi sei più stronzo del solito.-
-Chi cazzo sei per venirmi a parlare in questo modo? Sei solo una fan del cazzo, non la mia migliore amica- dico la verità, non pensavo fosse COSI’ stronzo. Ammetto che mi stava cominciando a dare sui nervi.
-Scusa, per carità. Che non sia mai che offendo Synyster Gates. Chiedo perdono, signore.-
-Ecco brava. Voi italiani, solo capaci a dir su alla gente. E tu non sei da meno- e così se ne andò via lasciandomi completamente spiazzata.
Ok, non sarò stata molto gentile ma non mi sembra il modo di parlare ad una fan che vuole semplicemente conoscere. Se avesse fatto come Matt, tutto questo non sarebbe successo. Che vada a fanculo, lui e anche il suo ego gigantesco. Così mi sedetti al bar e cominciai a bere perdendo poi completamente i sensi. 

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hello everybody. 
ok. quuuesta è la mia primissima fanfiction a capitoli quindi siate clementi e non lapidatemi. ho ancora una vita da vivere. questa fanfiction è dedicata alla mia jaredda che di sicuro l'avrà letta per prima o quasi comunque. grazie a chi la legge. ti voglio bene sofy. tutta per te.

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Capitolo 2
*** cos'ho che non va? ***


Mi risvegliai con un mal di testa assurdo. Aprii gli occhi, ma non ci riuscii. Sembravano incollati e la cosa non mi faceva affatto piacere. Mi sforzai e dopo 2-3 tentativi, riuscii a schiuderli. Che cosa era successo? Ricordavo solamente la conversazione con Syn e quello che era successo prima, il dolore che mi aveva provocato dicendomi quelle parole, il suo viso talmente perfetto da farmi star male, ma non quello che era successo dopo. Mi guardai attorno e andai a tastoni cercando la porta. Non vedevo niente, tutto buio e per colpa di esso andai a sbattere col mignolo contro lo spigolo del letto. Dopo aver maledetto il letto, andai a sbattere contro qualcosa di duro ma allo stesso tempo caldo. Non capivo. Nel frattempo era tornata anche la luce. Mi girai e vidi Zacky in “tutto il suo splendore”.
-Hey tutto bene?- grazie al cielo era lui.
-Ehm…direi di si. Cercavo la porta e tu mi sei venuto in salvo. Grazie.- sul serio, se non ci fosse stato lui probabilmente sarei in  ospedale con qualche osso fratturato o rotto.
-Figurati. Ho sentito un urlo e pensavo avessi visto un fantasma quindi sono venuto a controllare…se c’era il fantasma, è ovvio. Mai visto uno!-
-Ssi. Grazie in ogni caso. Ehm, mi chiedevo se potessi farmi il resoconto di ieri sera…sai, non ricordo granché.-
-uhm. Certo. Hai parlato con Syn, non so cosa ti abbia detto, poi ti sei seduta al bancone, hai cominciato a bere come una spugna e poi sei svenuta a terra senza sensi. A proposito, di cosa avete parlato tu e Syn? Quando è tornato indietro sembrava piuttosto arrabbiato e…scosso- scosso? Synyster Gates? Ok, questa è una candid camera e mi stanno tutti prendendo per il culo.
-ah, niente di che. Solo un semplice dialogo tra fan e idolo. Comunque grazie, ora prende senso il fatto che abbia un bernoccolo in testa che mi fa imprecare ogni volta che lo sfioro.- come mai syn non aveva detto a zacky di cosa avevamo parlato? Di solito non si dicono ogni cosa? Bah..
-sicura? Guarda che se no lo chiedo a Syn e sai che lui gira sempre le cose..- non aveva tutti i torti. Per non fare la supplichevole, decisi di raccontargli per filo e per segno cosa mi aveva detto.
-ah però. Di solito Gates non si comporta così. Non è colpa tua. Di sicuro. E non è nemmeno colpa dell’Italia, fidati. Anzi a lui piacciono gli italiani…di solito. A parte ieri sera, è ovvio.- era carino a scusarsi per Gates. Ma non era colpa sua.
-senti, non è che potrei andare a parlare con Syn? Vorrei solo chiedergli scusa per essergli saltata un po’ su. Non ho usato, come dire, un tono gentile. Ecco, tutto qua.- speravo dicesse di si. In realtà volevo dirgliene quattro. Ma era un dettaglio irrilevante.
-certo. Credo sia una buona idea. Magari stamattina gli è passata.. ti do il suo indirizzo- e mi diede un foglietto dove aveva scritto la via e numero civico.
 
 
 
-abita difronte a matt, quindi se vuoi puoi andare a salutare pure lui, se ti va.- magari ci farò un pensierino. Se tenterà di darmi fuoco saprò dove andare. Attraverso la strada e sono al sicuro. Più facile di così si muore.
-ok grazie. Ora se non ti dispiace, dovrei cambiarmi.-
Così se ne andò. Mi vestii piuttosto comodamente. Maglia dei Queen, pantaloni strappati (leggermente) e converse. Un classico. Presi solo il telefono e il biglietto, anche se lo avevo scrutato talmente tanto che mi era rimasto impresso l’indirizzo. Ma per sicurezza lo portai via.
Mi incamminai e trovai con facilità casa sua. Anche perché non era esattamente.. distante.  Rimasi sconvolta dalle dimensioni della casa. Era enorme, una villa da non so quanti dollari e mi chiedevo cosa se ne facesse di una casa grande così. Arrivai al suo campanello e dopo aver esitato parecchio, misi il dito sul campanello. Ma non suonai perché lui sbucò fuori dal nulla.
-che cazzo ci fai tu qui? Chi ti ha dato il mio indirizzo?- ecco quando si mette a dir su alla gente mi manda in tilt il sistema nervoso centrale.
-hey, datti una calmata. Ero solo passata a chiederti scusa per la brutta maniera in cui ti avevo parlato ieri sera e per vedere se ti era passata la strafottenza, ma a quanto vedo ancora no. Quindi ripasso un altro giorno. Ah si, grazie alle tue dolci parole ieri sera mi sono sbronzata e ho perso i sensi. Davvero premuroso da parte tua Gates. E per la cronaca, se non fosse stato per zacky non so dove sarei ora. È stato lui a darmi il tuo indirizzo. Lui sì che si comporta bene. Dovresti imparare l’educazione. Ciao- e me ne andai. Ho capito che Synyster Gates è uno stronzo e tutto, ma non fino a questo punto. Quando è troppo è troppo, anche per lui.
-hey, aspetta- era lui, ma ero talmente arrabbiata che non mi girai. Lui continuava a chiamarmi ma me ne fregai e continuai per la mia strada. Che vada a fanculo…lui e anche la sua stronzaggine.
Tornai da zacky, anche perché i miei mi avevano appena dato la bella notizia che sarebbero stati via per una settimana intera. Quindi non sapevo dove andare.
-ehi, c’è nessuno?-
-Sofy, sei già tornata? Hai fatto presto! Gli era passata la luna?- lui sì che meritava i miei modi gentili.
-Assolutamente no. Ma non importa. Io gli ho chiesto scusa. La mia parte l’ho fatta. Se ha anche solo un frammento di cuore, muoverà il culo e verrà lui a cercarmi. Io ne ho abbastanza. – e gli sorrisi.
-devo chiederti un’altra cosa zacky, ho bisogno dei tuo servigi per un’altra settimana perché i miei torneranno tra un po’.-
-ah certo! Guarda che per me puoi anche trasferirti qui. Finche fai da mangiare buono, puoi usufruire di tutto quello che c’è qua dentro.- che caro. Perché syn non può comportarsi così?
 
Detto questo, andai in camera mia e accesi l’ipod per ascoltare i Queen. Ma caddi in un sonno profondo.

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Capitolo 3
*** SOMETHING NEW ***


Il mio telefono squillò diverse volte e molto probabilmente fu quello a svegliarmi, non le urla di zacky che mi avvisavano che la cena era pronta. Continuava a vibrare. Guardai il display e il numero era sconosciuto. Di solito non rispondevo alle chiamate con numero sconosciuto, ma questa volta lo feci e non so dire il perchè. Mi rispose una voce familiare, forse un pò troppo.
-Chi parla?-
-Hei, Sofia.....sono Syn. Ti ricordi di me?-
-Ti ricordi di me? Ma mi prendi per il culo! Hai continuato ad insultarmi per 2 giorni di fila, vuoi che non mi ricordi di te! Proprio una bella impressione hai fatto!-
-Si, a proposito di quello..mi dispiace. Mi sono reso conto che mi sono comportato da idiota. Lo so.-
-Mi dispiace? Non me ne faccio niente delle tue scuse! Mi hai trattata come un verme e poi mi chiedi scusa? Tu non hai proprio capito niente. Ci vorrà parecchio tempo prima che io decida di perdonarti! Sai cosa ti dico? Fottiti Syn. Non sei nemmeno lontanamente come pensavo.- e detto questo chiusi la chiamata. Che vada al diavolo, non ho tempo da perdere a stare dietro hai suoi cambiamenti di umore, Poteva pensarci prima di dire quelle stronzate. Non se la deve prendere con il mio Paese. 

Tornai giù perchè Zacky continuava a rompere e mangiai anche se non avevo fame. Per una volta che cucina lui!
-Tutto bene, Sofy? Mi sembri leggermente sconvolta.- Però! Sapeva leggere gli occhi delle persone, questo è certo!
-Si tutto bene. A parte il fatto che mi ha telefonato Syn per chiedermi scusa. Che poi non gli ho nemmeno chiesto chi gli ha dato il mio numero...- non so perchè glielo dissi, ma mi sentivo che con lui potevo sfogarmi.
-Si ecco...gliel'ho dato io a Syn il tuo numero. Non arrabbiarti ti prego, ma mi aveva detto che voleva scusarsi con te quindi ho pensato che fosse giusto. Tutto qua.- come aveva osato? Lo sapeva benissimo quello che era successo. 
-Coooosa? Tu...a-a-a Syn? Tu vuoi seriamente morire. - ero incazzata nera e non m'importava se si offendeva.
-No, ehi dai, Non farne un dramma. Guarda il lato positivo!-
-E sarebbe scusa? No, perchè io non lo vedo.-
-Sarebbe che ti ha chiesto scusa!- ok. A questa frase non trovai risposta. Così mi alzai, andai in camera, mi vestii e uscii per andare in un posto ben preciso. Casa sua!








BRIAN'S POV

Che cazzo mi era saltato in mente? Perchè l'avevo chiamata? Insomma, di lei non mi importava minimamente. O forse si? Oh andiamo...Io sono Synyster Gates. Non mi faccio abbindolare così facilmente. Devo ammettere, però, che da quando avevo litigato con Michelle e lei se n'era andata, ero diventato molto più stronzo del solito. E magari i miei amici non ne risentivano, ma le altre persone sì. Ma come parlo? Dovrei farmi curare e tornare quello che ero prima. 
Da quando ho visto quell'italiana del cazzo, ero andato in palla. Ovvio che non l'avevo dato a vedere. Quando era venuta a casa mia per chiedermi scusa mi sono sentito malissimo quando me se n'è andata. E non so spiegarne il motivo. Devo andare da lei e chiederle scusa di persona. Voglio vedere la sua reazione dal vivo e non attraverso uno stramaledetto telefono. 

Andai in camera e mi misi le prime cose che mi capitavano sotto mano. Ossia un paio di jeans neri, maglia nera dei Metallica e chiodo in pelle. Le scarpe le misi procedendo a salti nell'entrata, rischiano la vita un paio di volte. Uscii di casa e me la trovai davanti. Ok. Adesso avevo la possibilità di dirle tutto. Ma, grazie al mio intelligentissimo cervello, non ce la feci. E ritornai lo stronzo di prima, ferendola per l'ennesima volta.





SOFIA'S POV

Arrivai a casa sua e lui stava uscendo, molto probabilmente per andare dai suoi amici. Attesi che lui parlasse ma non lo fece. Così parlai io per prima, dicendo tutto quello che mi passava per la mente e lasciando che delle lacrime rigassero il mio viso.
-Tu sei uno stronzo. Sei un menefreghista del cazzo, Non ti preoccupi se le altre persone stanno male o se si possono ferire l'anima con le tue parole. Ma tanto tu sei Synyster Gates giusto? E' la tua immagine! Beh, sai che ti dico? Tu non sei Synyster Gates...a quanto ne so tu all'anagrafe non hai quel nome. Tu ti chiami Brian Elwin Haner Jr. fino a prova contraria. E quel tuo alter ego, finirà per consumarti, lentamente senza che tu te ne accorga. E come se questo non bastasse, non sei per niente altruista con le altre persone. Ma dovresti, perchè delle persone hanno speso la loro esistenza a vederti come il loro idolo e una volta che ti hanno conosciuto rimarranno profondamente deluse. Quindi ti consiglio di prendere uno specchio enorme e guardare la tua immagine riflessa per vedere l'egoismo che ti seguirà sempre dietro alle tue spalle.- buttai fuori tutta la rabbia che avevo dentro. E lui non risposi. Girai i tacchi per la seconda volta, sentendomi sempre più ferita, ad ogni passo che facevo. Quando....




BRIAN'S POV

Quando scese la prima lacrima, chiusi gli occhi per non fare scendere le mie. E tenni un 'aria del tutto strafottente, pur sapendo che questo le faceva male. Ma le abitudini sono dure a morire. Non ci potevo fare nulla. Mi gettò addosso tutto quello che pensavo e devo dire che per la prima volta, delle parole mi ferirono. Non avevo mai provato questa sensazione. Beh, inutile dire che era orribile.
- (...) seguirà sempre dietro alle tue spalle.- aveva il viso tutto rigato. E questo mi fece male sul serio. Poi si girò e mi tornò in mente la scena del giorno prima. così le corsi dietro e feci in tempo a prenderla.
-Aspetta, l'altra volta ti ho lasciata andare e me ne sono pentito. Non lo farò una seconda volta. Da quando ti ho vista, ho smesso di pensare a Michelle e alla nostra separazione. Tu mi fai stare meglio. Quando stai male tu, sto male pure io. Mi dispiace, davvero. Sono delle scuse sincere che tu ci creda oppure no. Scusa, Scusa, Scusa e te lo ripeterò all'infinito finchè non lo capirai.- attesi in una sua reazione. E la ottenni, ma non fu quella che speravo con tutto il cuore.
-Davvero? Beh, io non ti credo affatto. ho sofferto abbastanza nella mia vita. Non mi serve un'altra persona a peggiorare la situazione. Dimenticami e corri dietro a tua moglie. Non perdere tempo con una normale come me.- Non sapevo che rispondere e rimasi impalato come un ebete sul marciapiede guardandola sfumare via all'orizzonte. E, con mia grande meraviglia, una lacrima scese sul mio viso.











bellissimi! grazie a tutti quelli che seguono la mia Fanfiction. questo capitolo mi ispira ma non so voi...grazie a AmabiliRestiDiSynGates e alla mia jaredda che mi sostengono in questa follia. grazie grazie grazie! recensite pure, non mordo.
xoxo
Fiddler97
 

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Capitolo 4
*** Finally he's got what he wanted ***


FINALLY HE'S GOT WHAT HE WANTED


SOFIA'S POV

Quando lui mi lasciò la mano non persi tempo e scappai. Lo so, non sarei dovuta scappare un'altra volta. Mi sono comportata male, ne sono al corrente di questo, ma non posso farci niente. Non riesco a parlare ad uno che mi offende in continuazione. Considerarlo il mio idolo è stato uno degli errori più gravi della mia vita. Mi facevo i trip mentali in Italia su come sarebbe stato il nostro primo incontro. E come ogni fan può immaginare, la realtà è stata ben diversa. Insomma, sapevo che Synyster Gates non era tra le persone più gentili della terra - anzi diciamo pure che quando Dio ha distribuito la gentilezza lui era assente ingiustificato- ma non pensavo a 'sti livelli. Sono sempre stata circondata da persone stronze e speravo che almeno lui fosse diverso. Brian, intendo, non Syn. 
Tornai a casa, sperando che Zacky fosse via per non vedermi in questo stato. Ovviamente, con il livello di fortuna che ho io - livello battiscopa per chi non lo sapesse- era a casa che mi aspettava per sapere cos'era successo.
-Sofia, che è successo?- mi corse in contro vedendomi piangere e mi abbracciò dolcemente. Questo tipo di persona merita affetto.
-Niente, ho solo buttato addosso a Brian tutto quello che pensavo su di lui. E mi sento molto meglio ora- è vero che mi sentivo meglio, ma solo per metà e Zacky lo capì.
-Ok...ma allora perchè piangi?-
-Perchè so che quelle parole l'hanno ferito. E, per come sono fatta, odio ferire le persone. Ma se lo meritava- tutta la verità stava venendo a galla. Così. Semplicemente e io non l'avevo programmato.
-Oh, capisco. vedrai che è stata solo una tua impressione, Syn non può ferirlo nessuno. Nemmeno i suoi amici ci riescono.- lui non  sapeva però che avevo visto una lacrima scendere sul suo viso.
-Si, di sicuro sarà stato così- e finsi per l'ennesima volta. Ormai c'avevo fatto l'abitudine alle bugie e non mi facevano ne caldo ne freddo.

Con la scusa di dover stare un pò da sola, me ne andai in camera, mentre Zacky uscì con Matt per fare alcune commissioni: Casa libera, finalmente. Potevo permettere alle mie lacrime di scendere copiosamente sul mio viso senza problemi.





BRIAN'S POV

Tornai dentro casa e cominciai a bere come una spugna. Era riuscita a ferirmi e aveva fatto riaffiorare delle sensazioni che credevo di aver perso per sempre. Non so cos'ha quella ragazza. Ma è molto diversa da tutte le altre e questo mi fa bene. Sono sempre stato circondato dallo stesso tipo di ragazza e potete immaginare quale sia (se volete una mano comincia con la T e finise con ROIA). Lei mi faceva provare dolore, ma non fisico...mentale ed è molto più brutto di quello fisico se fatto dalla persona giusta. Lei era quella persona. Non che fosse cattiva, lei non metteva cattiveria in quello che faceva, ma si vedeva che aveva sofferto e questo l'aveva portata a comportarsi come aveva fatto con me. L'ho ferita, lo so. Ma non posso tornare indietro, è una pecca dell'umanità il tempo, se potessi lo farei molto volentieri. 

Dopo un pò smisi di pensare e mi assalì la sensazione che temevo potesse assalirmi. La volevo vicino a me e questo non era assolutamente possibile, perchè non avrebbe mai accettato. Altra aggravante che peggiorò il mio umore. Sentii il campanello suonare e per fortuna di tutti non ero ancora ubriaco. 
Guardai ed era Zacky. Che voleva adesso?
-Syn, apri, noi due dobbiamo parlare.- che cosa aveva in mente?
-Si certo....vieni. Di cosa volevi parlare?-
-Della tua strafottenza e della mania di ferire le persone-
-Che cosa? Di che stai parlando? io non ti ho mai ferito...vero?-
-Non sto parlando di me...ma di una ragazza, Sofia- ah merda, ancora? non farmi star male Zacky...non ti ci mettere pure tu.
-Zacky, non ora. Non ho voglia di parlarne.-
-Oh no amico. Tu e io ne parliamo adesso. E non ti sognare di trovare fuori scuse perchè ti chiudo qua dentro finche non mi dici perchè ti comporti così con lei. Syn, lo so che tu sei lo stronzo del gruppo, ma non puoi sempre fare così. Con noi va bene perchè sappiamo che in fondo non sei così. Ma non con le fan, non con quelli che ti vogliono bene e non ti conoscono bene come i tuoi veri amici. La stai facendo soffrire e molto anche. Smettila o tutti intorno a te ti lasceranno qui. Da solo. Allora andrai a racattare amici dove non avrei mai pensato.- anche lui aveva cominciato a dirmi tutto in faccia. Perfetto. Un'altra persona da aggiungere alla lista che mi faceva capire che avevo torto.
-Lo so Zacky. Ma non posso farci niente. Non riesco a non comportarmi così. Mi viene naturale e lo so che la sto facendo soffrire. Vorrei baciarla in questo momento e non posso perchè so che lei non vorrebbe e mi respingerebbe facendomi ancora più male.-
-Allora vai a casa mia e baciala finche ne hai la possibilità. Dille la verità e comincia a comportarti in modo diverso.-
-Non posso farlo. Non ci riesco-
-Come fai a saperlo?-
-Lo so e basta-
-Certo Syn, come vuoi tu. Hai ragione tu...sempre e comunque. Ma lasciami ricordarti una cosa: Ci hai provato almeno?- e con questa frase se ne andò lasciando le chiavi di casa sua sopra il mio tavolo.
Aveva ragione. Dovevo provarci. Anche se la situazione non fosse cambiata. Almeno ci avevo provato.

Così senza pensarci due volte, uscii di casa e corsi verso quella di Zacky sperando che lei fosse li.

Aprii la porta molto lentamente, per non farmi sentire e lei era seduta sul divano che guardava la tv ma singhiozzava e questo mi diede dei problemi. Ma non ci pensai così chiusi la porta facendola sbattere per attirare la sua attenzione. E, grazie al cielo, funzionò.




SOFIA'S POV

Sentii un rumore e mi girai...pentendomi di averlo fatto. Lo vidi. Era là e mi alzai per affrontarlo.
-Perchè sei venuto qui? Devi insultarmi ancora? Fallo, non sono dell'umore adatto a controbattere quindi l'avresti vinta su tutto-
-No. Non sono qui per questo. Devo raccontarti delle cose se me lo permetti!-
-Come mai così gentile? Spara.-
-Ok.  Quando te ne sei andata via, ho...ho...ho pianto. E mi sono meravigliato di questa cosa. Perchè non l'avevo mai fatto. Ho tentato di capire perchè. Poi è arrivato Zacky e mi ha fatto capire molte cose. Quindi sono qui per chiederti scusa per l'ennesima volta. Ma anche perchè devo fare una cosa molto importante, delicata che se non ricambierai mi ferirà molto in profondità.- di che parlava?
-Ehm...le tue scuse le accetto ma non ti perdono. L'altra cosa puoi farla quando ti pare. Non sono nessuno per dirti cosa devi fare e quando lo devi fare- ribattei acida
-Bene allora chiudi gli occhi per un secondo- eseguii e fece una cosa che non mi aspettavo ma che speravo vivamente facesse. Mi baciò. Non fu un bacio qualsiasi, era carico di rabbia e desiderio. Mi lasciai trasportare dall'emozione e ricambiai con tutta la forza che avevo.




BRIAN'S POV

Finalmente ebbi ciò che avevo desiderato per tanto tempo. Lo feci senza pensarci. Premetti le mie labbra sulle sue e chiusi gli occhi per godere meglio il momento. Sentendo che lei ricambiava il bacio la abbracciai e mi abbassai quanto bastava per non farle alzare la testa. Aveva il viso bagnato dalle lacrime che solo pochi secondi fa si erano fermate. La portai sul divano e la feci mettere a calvalcioni su di me. Non avevo intenzione di fare altro, solo baciarla e anche lei non voleva andare oltre. Non oggi almeno. Dovevamo fare le cose con calma altrimenti le avremmo sciupate. Ci staccammo perchè i nostri polmoni chiedevano pietà.
-Scusa, sofia. Non avrei dovuto dirti quelle cose. Lo so. Spero che mi perdonerai.- lo speravo davvero.
-Ehi, io non ho mai detto che non ti avevo perdonato.Ho solo detto che non volevo le tue scuse. Comunque anche io devo scusarmi. Non sono stata carina nel dirti quelle cose. Ma avevo bisogno di sfogarmi e lo fatto. Non so perchè me la sono presa con te-
-Perchè mi ero comportato da stronzo.- e ripresi possesso delle sue labbra. 

Ci baciammo finche le nostre labbra non cominciarono a farci male. Per la prima volta dopo Michelle, una ragazza mi aveva fatto battere il cuore. Ed era diversa. Questo era l'importante. Ci staccammo e ci guardammo negli occhi per un bel pò di minuti poi la abbracciai e ci addormentammo così. 



NARRATORE ESTERNO

L'aveva baciata...c'era riuscito. Era riuscito a provare ancora delle emozioni e questo lo faceva sentire vivo. Ma la cosa importante è che era riuscito ad ottere quello che aveva voluto.

































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Ehi, salve a tutti. Come va? Spero vi sia piaciuto e il tanto agonizzato bacio che lui e lei desideravano è arrivato. Ripeto, spero vi sia piaciuto. Al prossimo. chissà cosa succederà!?!?!?!?
 

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Capitolo 5
*** I think I love him ***


I THINK I LOVE HIM



BRIAN'S POV



Mi svegliai lentamente a causa dell'odore molto amaro del caffè che stava riemprendo con calma la stanza. Non ci arrivai subito che qualcuno aveva preparato il caffè e le uniche persone dentro quella stanza eravamo io e Sofia. E lei era in braccio a me che dormiva ancora beata tra le mie braccia. La svegliai e le feci segno di rimanere seduta sul divano in silenzio. Volevo solo controllare chi c'era...di sicuro era Zacky, chi altri se no? Convinto, andai tutto felice a salutare il mio amico.

-Ehi Zacky, avevi assolutamente ragione. Dovevo pro..- mi fermai li. Il mio stupore aveva dipinto la mia faccia


MICHELLE




SOFIA'S POV

Mi svegliò lui e subito arricciai il naso per l'odore estremamente forte di caffè...americano tra l'altro. Capii subito che non eravamo soli, ma non ci diedi molto peso. Eravamo a casa di Zacky, insomma era normale che lui entrasse a casa sua quando volesse. No? Brian si alzò per andare a salutare l'amico. E ne aprofittai per starmente ancora un pò sdraiata sul divano.

Ma la situazione non mi piaceva, insomma...di solito urlano e scherzano fra di loro. Invece io stavo contemplando i significati di "silenzio di tomba". Non mi comodava affatto la cosa.
Così mi alzai di malavoglia e andai in cucina e, credetemi, avrei preferito non vedere quella persona.




BRIAN'S POV


Che cosa voleva Michelle adesso? Mi pareva che se ne fosse andata da tempo? Non faccio a tempo a scordarmela che ritorna....come il raffreddore in poche parole.
Mi urta il sistema nervoso centrale quella donna, e non in senso ironico.

-Che cosa vuoi?- 
-Brian! Come mai così scontroso?- che voce isterica del cazzo
-Sei qui...vedi un pò tu!-
-Ehi, sono sempre la tua ex moglie. Abbi un pò di rispetto?- hahahahahahah. questa è bella.
-EX...hai detto bene. Io il rispetto non te lo do nemmeno se mi paghi, hai capito bella? beh, piano con i complimenti qua. Tanto bella poi non lo sei.-
-Ma io ti porto rispetto. Anche se lasci baciare da tutte quante.- sperava di muovere compassione, ma non sapevo che da 2 ore ero cambiato radicalmente.
-Si, ma non ti ho chiesto io di portarmi rispetto. Guarda, sto bene anche senza. E comunque non offendere Sofia, sono stato io a baciarla. Lei ha solo ricambiato.- 
-Oh, ma guarda chi c'è. La sgualdrinella in persona! Ciao puttanella del cazzo che si fa mio marito quando le pare e piace.- 

Non volevo girarmi ma lo feci lo stesso per prenderla tra le braccia, quasi per proteggerla dalle frecciatine di Michelle. Per fortuna non si allontanò. Anzi, si strinse sempre di più a me. E la cosa mi diede forza.





SOFIA'S POV

Brian si girò quando Michelle mi salutò e allargò le braccia. Così io mi rifugiai tra le sue braccia. Non desideravo altro. Quella donna faceva paura.

-Oh che dolci- disse Michelle -Anche con me faceva così. Non sentirti speciale. Lo faceva quando qualcuno mi offendeva. Ed era molto carino da parte sua...ma purtroppo mi sfotteva alle spalle. Quindi alla fine tanto carino non era- quelle parole mi fecero male.
-Non ascoltarla. Non lo farei mai con te. E tu sai il perché. Ehi, guardami!- Alzai lo sguardo - Non ascoltarla, chiaro?- annuii perchè il suo sguardo è sincero e mi fece
l'occhiolino come a dire, reggiamole il gioco. Era vero che era cambiato, allora.
-Non mi interessa. Non mi sento speciale. E, soprattutto, io non sono te. E' cambiato e lo dicono tutti. A quanto mi hanno detto, non siete più sposati, e questa non è casa tua..quindi potrei chiamare la polizia per violazione domiciliare. Oppure te ne vai e non torni. Decidi tu. Io, se fossi in te, opterei per la seconda.- non so dove trovai quella grinta. Ma avevo Brian che mi abbracciava e lei che spegneva pian piano il sorriso ad ogni mia parola.
-Bene, se la metti così...anzi mi hai fatto venire in mente che avevo delle commissioni da sbrigare. Quindi tolgo il disturbo. Ma capiterò qua ancora, quindi non abbassate la guardia- ma le parole non sfiorarono nè me nè Brian, che la seguì e le sbattè la porta alle spalle, chiudendola a chiave.
-Brian, se chiudi la porta, Zacky come entra? Dalla fessura?-
-Non mi importa di Zacky al momento. Ho bisogno di te. Adesso. Se Zacky sta fuori è anche meglio- e mi prese per mano, trascinandomi in camera mia, di corsa. Oh, che bello, avevo atteso questo momento da anni.


BRIAN'S POV

Avevo voglia di scopare. Dopo la scenata di Michelle avevo solo bisogno di quello. E l'unica che mi poteva aiutare era lei. Non volevo nessun'altra più che altro. Lo so che era minorenne e tutto, ma non me ne importava più di tanto. Se prendavamo le precauzioni, non sarebbe successo niente. Anzi avrebbe migliorato l'umore di entrambi.
La presi in braccio e la feci stendere sul letto.
-Prima volta?- cercai di non farglielo pesare
-... Si. Scusa.-
-Perchè ti scusi? Non è colpa tua-
-E' solo che non so come fare e ti tocca fare tutto.- mi faceva pena.
-Non ti preoccupare, amore. Sarà un piacere.- e le sorrisi.

Lentamente ci togliemmo in vestiti per aumentare l'eccitazione, mentre continuavo a martoriarle il collo. Mi baciò, molto probabilmente per staccarmi dal suo collo quando cominciai a morderlo troppo violentemente. Rimase in intimo, ma non sarei stato io a toglierle quegli ultimi pezzi di stoffa. Non volevo sforzarla. 
Mi tolse la maglia e i pantaloni. Tutto con la massima calma, mi raccomando. Ora anche io ero in intimo, ma risolsi subito il problema sfilandomi anche quell'ultimo pezzo di tessuto nero che mi rimaneva. 
Così lei fece quello che io non avrei mai avuto il coraggio di fare durante la sua prima volta, ma che mi fece capire che lo voleva davvero. Si spogliò completamente. Ma si coprì istintivamente. Si vergognava, era tutta rossa. e mi dispiaceva, non volevo metterla a disagio

-Ehi, non ti preoccupare. Sei perfetta. Lascia stare.- e le misi le braccia intorno al mio collo per abbracciarmi. 
-Pronta?-
-Farà male?- tremava di paura 
-No. Ehi, shhh. Cercherò di farti male il meno possibile. Ok? Ma tu dimmi se ti fa tanto male, così la smetto.-
-Ok...Spero di non doverlo fare.- e mi sorrise. 
La penetrai con la massima delicatezza. Non urlò e questo era un segno positivo, ma guardando il suo viso, vidi una lacrima scendere sul suo viso. E questo fece molto più male.
-No no no no...scusami. Perdonami. Non volevo.-
-Non mi hai fatto male.-
-E perchè piangi?-
-Ho perso la mia verginità con l'uomo che amo..non posso fare una lacrima di gioia?- 
La baciai con quanta più forza avevo per distrarla dalle spinte che si facevano più decise. Respirava a fatica ed entrambi continuavamo a gemere. Se qualcuno fosse entrato in casa ci avrebbe sentiti di sicuro.  Lei venne urlando il mio nome. Era così bella! Stavo per venire pure io, e mi accorsi di non aver messo il preservativo. Uscii subito da lei, appena in tempo perchè venni nelle mie mani. 
-Brian, tutto bene?- Chiese ansimando..
-Si, amore. Solo che non avevo messo il preservativo e non voglio che tu rimanga incinta a 16 anni...- mi morsi la lingua.
-Oh, ma non dovevi preoccuparti. Prendo la pastiglia, potevi pure venire dentro di me. Forse avrei dovuto dirtelo prima. Ops.- la sua risata era contagiosa
-Va bene. Si avresti fatto meglio. Ma è stato magnifico lo stesso. Non è così?-
-Certo! La prossima volta, ricordati del particolare. Mi abbracci?-
-Si, ma prima vestiamoci. Che se arriva Zacky, mi taglia la testa.- la aiutai a rivestirsi e ci sdraiammo, lei con la testa sul mio petto. 
-Fatto tanto male?- speravo che la risposta fosse NO..ma chissà, non si può chiedere tutto dalla vita.
-No. Meglio, solo un pochino all'inizio. Ma poi è passato. Mi è piaciuto un sacco. Grazie, Brian.-
-E' stato un piacere...in tutti i sensi-
-Ok, dopo questa ti puoi pure nascondere sotto una mattonella, grazie! Yaawn...ho sonno, dormiamo?-
-Certo, anche io ho sonno. te lo stavo per chiedere. - e la coprii con le lenzuola tenendola sempre stretta a me.
-Buona Notte Brian..-
-Buona Notte amore.-

E ci addormentammo così, abbracciati, nel cuore della notte.















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Spazio autrice 

Salve gente! per chiunque si stesse cagando la storia, scusate il ritardo. Ma lo studio mi ha assorbito completamente. Grazie ancora a Sofygates che mi sostiene *applaude* e che mi sopporta ogni santo giorno. tutto qua. Ci si vede al prossimo capitolo!
xoxo


 

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Capitolo 6
*** Who are you? ***


WHO ARE YOU?


ALLY'S POV

L'aereo è sempre un dramma..tutti i bambini continuano ad urlare. Si può sapere perchè? Non possono prendere qualche sonnifero che così evitano a parecchia gente il mal di testa? No..ovvio. Sì, sto prendendo l'aereo perchè vado a trovare una mia amica ad Huntington Beach...lei è una specie di Migliore Amica ma non ci definiamo così normalmente. Di solito lei è la mia Sis. Comunque, lei si è trasferita lì con i suoi genitori e mi ha invitata a fare una vacanza là...non serve sottolineare che ho accettato. 
Mancano solo 10 minuti all'atterraggio e il tempo non è mai stato così lungo e insopportabile. 

Il pilota riesce a completare l'atterraggio con destrezza e anche per oggi sono sicura che non morirò. Mi affretto a prendere i miei bagagli che fortunatamente nessuno aveva deciso di rubare. Presi un taxi e mi feci portare all'indirizzo che Sofia mi aveva dato il giorno prima. Aveva detto che era casa di un amico...e già qua avevo capito tutto.


Era tutto chiuso, supposi che non ci fosse nessuno in casa e dedussi che quest'ultima non dovesse essere di un poveraccio, date le dimensioni e la sfarzosità della villa in questione. Entrai nel vialetto e arrivai alla porta di casa. Stavo per suonare quando una voce mi fece saltare dallo spavento.

-Chi sei?- mi chiese la voce che era di un uomo. Mi girai e non credetti a quello che vidi
-Ehm....Ciao! Sono Allison, un'amica di Sofia. Lei mi aveva detto di venire qua, a questo indirizzo..ma penso di aver scritto male o di aver sbagliato qualcosa.-
-No no, è tutto giusto fidati..solo che lei non mi ha parlato di  un'amica- perchè stava parlando con me di lei?
-Oh capisco, beh tornerò un altro giorno o le telefonerò per avvisarla che sono arrivata. Tu sei il chit...-
-Tarrista ritmico dei Sevenfold, si. E tu sei Allison giusto?-
-Sssi..ok. ora vado a mangiare che ho fame. Beh ci si vede, Zacky...- e detto questo girai i tacchi e me ne andai, provando una strana sensazione nello stomaco.


ZACKY'S POV

Di Allison, Sofia non me ne aveva mai parlato. E non so il perchè...forse se n'era dimenticata. O forse semplicemente non voleva dirmelo. Devo ammettere che è molto bella...ma non è il mio tipo. 
Non capisco, tutta via, perchè quando se n'è andata ho provato una fitta allo stomaco...ma boh, sarà la fame che si fa sentire. Se solo riuscissi ad entrare in casa mia, forse potrei anche mangiare...ma ovvio che no. Mai dare le chiavi di casa propria a Synyster Gates, potrebbero non tornare più. 
Decisi di suonare al campanello di casa mia- e la cosa è piuttosto raccappricciante se ci pensate- e per fortuna qualcuno venne ad aprire. Ma allora c'è qualcuno su che ci guarda...
-Oh ciao Zacky- Syn, questo fa una brutta fine un giorno o l'altro.
-Ciao.- 
-Quanta vitalità!!! che ti ho fatto questa volta?-
-A parte il fatto di avermi chiuso fuori da casa mia, averla usata da palcoscenico per inscenare un bacio veritiero e non essere venuto alle prove...Niente! assolutamente niente. Sei sempre il mio amico coglione.- in fondo, tanto in fondo, gli volevo bene
-Si, non hai tutti i torti. Ehm...ho seguito il tuo consiglio. L'ho baciata.- 
-Cazzo era ora Syn! E com'è andata?-
-Bene alla grande, abbiamo usato il tuo letto, spero non ti dispiaccia.-
-No assolutamente...weee aspetta. Come il letto?-
-Ora devo andare..- credeva di farla franca ma no, non questa volta
-Non fare un solo passo...spiegami questa storia.-
-Allora....-
-Ehi, che succede?- Sofia aveva fatto la sua intrusione andando ad aggrapparsi a Syn.
-Niente..mi stava racontando di come avete usato il letto, vero Syn?- fulminai Syn con un'unica occhiata, ma bastò.
-Certo...allora vuoi la versione breve o quella dettagliata?- spiritoso...
Non feci tempo a ribattere che un telefono cominciò a squillare, quello di Sofia visto che Syn l'aveva lasciato in macchina mia 2 giorni fa e il mio non era.


SOFIA'S POV

Il mio telefono cominciò a squillare, proprio nel momento più divertente della conversazione.
-Pronto?-
-Sofia? Ciao sono Ally..-
-Sis, come stai? Quando è che parti e vieni a trovarmi?-
-Appunto. Sono qui. Te l'avevo detto, ma sono sicura che te ne sarai dimenticata-
-Oddio, sul serio? Me ne avevi parlato? scusa, me ne sono completamente scordata- mentre parlavo guardavo le facce interrogative dei due chitarristi per via dell'italiano.
-Si, ma non fa niente. Mi avevi dato un indirizzo, ma credo di aver sbagliato a scrivere perchè è la casa di Zacky Vengeance e non mi sembra possibile..-
-Ecco, no è giusto invece..dove sei ora?-
-In un bar ma non ti preoccupare, mi trovo un motel, non voglio invadere la privacy di nessuno.
-Ma no dai, chiedo a Zacky se puoi rimanere-
-Può rimanere qui? finche tornano i miei? Per favore...-e feci gli occhi da cucciolo famosi alla gatto con gli stivali
-Certo! Non c'è problema basta che non rompa niente-
-No fidati non fa niente- e ritornai alla telefonata
-Zacky ha detto che puoi rimanere finche non arrivano i miei e dopo verrai da me. va bene?-
-Si..ma di a Zacky che gli sono debitrice. Quindi posso venire la adesso?-
-Si certo vieni così ti presento i due coglioni dei chitarristi-
E chiusi la chiamata. Aspettammo 10 buoni minuti e poi sentimmo il campanello suonare. Andai ad aprire e non riuscii a contenere la gioia nel rivederla. Era da tantissimo che non la vedevo e non mi sembrava vero che fosse li con me.
-Oddio da quanto che non ti vedevo! Mi sei mancata- e ci gettammo l'una nelle braccia dell'altra
-Vero? Quanto sarà passato? 2/3 mesi?
-Anche di più..non lo so non ho tenuto il conto. Com'è andato il volo?
-Uno strazio, tutti i bambini su quell'aereo si erano messi a piangere all'unisono..nemmeno si fossero messi d'accordo per farmi venire il mal di testa.-
-hahah..mi dispiace. Ok, loro sono Synyster Gates e Zacky Vengeance e sai chi sono. Lei invece, ragazzi, è Allison la mia sis.-
-Fai prima a chiamarmi Syn, comunque piacere Ally.
-Piacere- risposi stringendogli la mano
-Ciao Allison, ci si rivede. Da quanto tempo!-
-hahahah si, saranno due anni più o meno.-
-Ehi che succede? Come fate a conoscervi?- la mia reazione fece ridere tutti.
-Non ti preoccupare. Nel pomeriggio ero venuta qua ma era tutto chiuso. Stavo per suonare quando lui mi ha chiesto che ci facevo davanti casa sua. Gli ho spiegato la storia ma poi me ne sono andata nel bar. E più tardi ti ho chiamata e ora son qui.-
-Wow, entusiasmante sis..beh allora già sapete tutto. Ok che ne dite di andare a mangiare qualcosa fuori?- proposi viando il discorso
-Certo, così conosciamo meglio la tua amica- rispose Zacky con un tono un pò sospetto.

Ci cambiammo e ci avviammo al ristorante. 


























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spazio autrice

laidies and gentlemen, what's going on? per chi ancora segue la storia, spero vi piaccia. non è molto lungo questo capitolo ma l'ho scritto di sera ed ero piuttosto stanca. Comunque spero vi piaccia. Per Sofygates: non ho messo il mio nome perchè mi sembrava troppo banale...tu sai perchè ho scelto quel nome. 
grazie ancora per chi segue la ff e recensite..non mordo nessuno (s)fortunatamente.

keep calm and listen to A7X
love,
NobodysFairytale


 

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Capitolo 7
*** Alone again, naturally. ***


ALONE AGAIN, NATURALLY.








ZACKY'S POV.




Ci incamminammo verso il johnny's per bere e mangiare qualcosa. Nel mentre, avviammo una conversazione interessante, o meglio, riprendemmo quella di prima. Allison non ci stava capendo niente e provvidi a metterla al corrente.

-Io sul serio non ci sto capendo niente- era molto carina ma soprattutto aveva un'aria corruciata che non le stava per niente male. 
-Ehm...io ho trovato Sofia mentre era sdraiata su una panchina. Così abbiamo cominciato a parlare e io poi le ho presentato gli altri. Syn ha cominciato a prenderla in giro perchè era italiana e tutto il resto...lei è andata a dirgli tutto in faccia e ha pianto. A syn si è spezzato il cuore e adesso è perso di lei. Continua a parlare di lei e a me scoppia la testa. Poi io gli ho consigliato di andare da lei e baciarla ed evidentemente hanno fatto sesso sul mio letto visto le gravi condizioni in cui sono messe le mie lenzuola.- non so perchè ma questa frase la fece ridere e andò avanti a sghignazzare per un bel pò. Però ammetto che aveva una risata molto contagiosa e mi misi a ridere pure io. Smettavamo di ridere per la mancanza d'aria nel polmoni, ci guardavamo e riscoppiavamo a ridere. 
-Ehi, che state combinando voi due?- Syn, sempre il solito guastafeste.
-Niente, ridevamo di voi due. hahaha.- non so dove trovò la schiettezza di dire quelle cose. Io avrei risposto "niente" o qualcos'altro, ma non avrei mai detto la verità. 
-Ah però, grazie eh sis. Tutto qua il bene che mi vuoi?- odiavo quando cominciavano a parlare italiano. Non ci capivo niente e per quanto ne sapevo potevano anche sparlare di noi.
-Si è tutto qua. E tu potresti evitare di lasciarmi sola con lui. Lo sai che non sono brava in queste cose. Sono venuta per trovare te non per scoparmi lui...ammetto però che la seconda parte della frase, era una conseguenza della prima. Ma dettagli.- erano fantastiche quando bisticciavano fra di loro. Io e syn ci stavamo godendo la scena.
-Ah grazie. Non ti inviterò più...ti getterò nel dimenticatoio. E scommetto che allora verrai a cercarmi e pregarmi di ritornare da te.-
-Tu credi? Beh, cara mia ti do una notizia. Se tu mi getterai nel dimenticatoio, il culo che dopo vengo a cercarti. Ti voglio bene in ogni caso.-
-Ne riparleremo più tardi. Comunque ti voglio bene anche io.- e si abbracciarono.
-Beh, cosa avete da guardare voi due? Lo show è finito...andiamo. Muovete i vostri culetti sodi, che poi sodi è un pò un eufemismo- ma sentitela. Arriva oggi e crede di trattarci così come niente fosse. Adesso le mostro io chi comanda.
-Ehi, ragazzina. Non ti permettere mai....-e non riuscii a continuare perchè mi persi nei suoi occhi completamente tristi. Non avevano un briciolo di felicità.
-Si scusa...io stavo solo scherzando. Non si ripeterà.- aveva gli occhi lucidi e in quel momento mi sarei mangiato la lingua. Ma perchè mi preoccupo tanto per lei?
-No dai, scherzavo pure io, tranquilla. Non piangere- l'ultima frase fu solo un sussurro.
-Non sto piangendo. Non piango da anni. Non cadono più lacrime, non ti preoccupare. Ho dimenticato persino la sensazione quando cominciano a salirti e riempirti gli occhi.- mi faceva pena, sembrava che avesse sofferto tanto. Almeno tanto quanto la sua amica. Si assomigliavano molto a dir il vero. Ce l'avevo davanti a me e lei non abbassava lo sguardo, ma lo teneva fisso nei
miei occhi. Non riuscivo a staccarmi da lei ma poi, in un momento di lucidità probabilmente, Ally abbassò lo sguardo.
-Ora è meglio se andiamo....sto morendo di fame, voi? Vamos!- e così non le parlai più per tutta la giornata.










SOFIA'S POV






Avevamo passato la serata in compagnia di Ally e Zacky. Poi io e Brian siamo tornati a casa sua. Almeno un pò di tempo da passare assieme.
-Arrivati. Scendi, arrivo subito.- così feci, scesi dalla moto e andai davanti alla porta di casa. Lo aspettai per poco tempo ed entrammo. 
-Vuoi qualcosa da bere?-
-No tranquillo. Sto bene così. Comunque grazie.-
-Dovere. Di che cosa parliamo di interessante?-
-Bah, decidi tu. Per me fa la stesso. Vuoi che spendiamo due parole sull'altra notte?- sapevo che sarebbe andato a parare lì, ma io non avevo voglia di parlarne. Non c'era niente da dire se non che era stato fantastico. Ma volevo farlo contento.
-Va bene! Secondo te com'è stato?-
-Beh, ovvio che è stato fantastico. Almeno per me. Per te?-
-Me lo chiedi anche? Ha fatto un pò male, ma per il resto è stato fantastico anche per me.-
-Ti ho fatto davvero tanto male? Scusa.-
-No non è stata colpa tua. Insomma non ci puoi fare niente. Ma comunque non mi ha fatto eccessivamente male.- Lui mi abbracciò molto dolcemente e mi baciò in modo da farmi girare la testa.
-Ah si? Vogliamo riprovare e vedere se fa ancora male?- la cosa era parecchio invitante
-Mmmmh, mi piacerebbe molto, ma sono un pò stanca. Ti dispiace se rimandiamo a domani sera?- lui corruciò la fronte e fece una faccia della serie "ovvio, perchè ho fatto la domanda?"
-Ok, come vuoi- e poi mormorò qualcosa quando si alzò per portare via il suo bicchiere. Lo seguii per capire qual era il problema.
-Brian, qual è il problema?-
-Niente. Non c'è nessun problema figurati. Io vado a letto. Tu fai come se fosse casa tua.-
-Non ti credo neanche se mi paghi. Che c'è? Avanti, sai che puoi dirmi tutto.-
-E' solo che...ah niente non importa. Sono solo stanco.-
-No. Tu adesso mi dici che cos'hai.-
-NIENTE. NON HO NIENTE. LASCIAMI STARE!!-
-OK COME VUOI. NON VENIRTI A LAMENTARE SE NESSUNO TI VIENE A CERCARE DOPO. HAI UN TEMPERAMENTO ORRIBILE.-
-IO? PARLA QUELLA. BISOGNA SEMPRE FARE QUELLO CHE DICI TU.-
-MA CHE COSA STAI DICENDO? CON COSA HAI FATTO COLAZIONE? PANE, LATTE E SIMPATIA?-
-SENTI, ADESSO TI HO CHIESTO SE VOLEVI FARLO..INVECE TU PREFERISCI FARLO DOMANI. MA TRANQUILLA, NON CI SONO PERSONE CHE NE HANNO BISOGNO.-
-TU HAI PROBLEMI CARO. NON PERMETTO CHE TU MI TRATTI COSì. SE NO VEDI CHE FINE CHE FA IL "NOI"! NON TI PERMETTERE PIU' BRIAN.-
-IO MI PERMETTO TUTTE LE VOLTE CHE VOGLIO, CARA. TU NON SEI NESSUNO PER DIRMI COME, COSA, QUANDO DEVO DIRE. CHIARO?-
-NON HO PAROLE. PENSAVO FOSSI CAMBIATO, MA EVIDENTEMENTE NO. BEH, SE LA PENSI COSì NON VEDO IL MOTIVO PER CUI NOI DOVREMMO ANDARE AVANTI INSIEME.-
-Oh eddai. adesso non fare tanto la melodrammatica.-
-Ma fatti vedere da uno bravo Brian. Fatti vedere da uno bravo!-
-Tu sei solo una semplice ragazzina, che non sa niente della vita. Non venire a farmi la predica- ci eravamo avvicinati tantissimo. Dopo l'ultima frase gli tirai uno schiaffo e lui rimase immobile.
-Spero proprio che tu rimanda da solo. Perchè non ti meriti assolutamente nessuno. E ogni tanto Brian chiediti il perchè. Guardati allo specchio e noterai che il tuo egocentrismo ti seguirà sempre come un'ombra- mi girai e lui mi bloccò il braccio.
-Mi dispiace. Scusa, non volevo ferirti. Non so cosa mi sia preso.-
-No Brian, non sta volta. Sono stanca di scusarti ogni volta. Mi dispiace. Ma non ce la faccio più. Addio, Brian. Ti auguro tutta la fortuna e la felicità del mondo.-
Me ne uscii di casa sbattendo la porta. Lo avevo ferito in profondità, ma non poteva comportarsi così. Era la terza volta che mi trattava allo stesso modo. La prima va bene, la seconda passa anche, la terza però no.
Me ne tornai da Zacky piangendo. 









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Angolo Autrice


Salve. A me non colpisce particolarmente il capitolo. Ma non spetta a me giudicarlo. Spero vi piaccia, per chi ancora si caga la storia.
Sofia, spero ti piaccia. Un bacione e Buona Notte.
Love,
NobodysFairytale 

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Capitolo 8
*** A New Beginning For Two People Tonight ***


ZACKY POV
 
 
Tornai a casa con Ally. Brian e Sofia volevano un po' di intimita' come se non ne avessero avuta abbastanza.  Il tragitto non era lunghissimo ma il silenzio cominciava a pesare ad entrambi, così  cominciai a parlare, sperando che lei facesse altrettanto.
- Beh, allora che mi dici? Piaciuta la serata?- sembravo un ragazzino che non aveva mai parlato ad una ragazza
- Si, molto. Syn è molto simpatico e sta benissimo insieme a Sofia. Sono perfetti insieme. A te è piaciuta?-
- Si si...è stato divertente. Comunque è vero che stanno bene insieme. Anche se Syn a volte sa essere mooolto stronzo. L'ha ferita un paio di volte, ma penso spetti a lei dirti come sono andate le cose.-
- Concordo. Non sarebbe leale. Quando sara' pronta me lo dirà, almeno spero-
- Si. Tu che mi dici? Ce l'hai il fidanzato in Italia?- ma perchè faccio certe domande? Stai zitto una buona volta!
- Ehm...perchè me lo chiedi?-
- Così tanto per parlare di qualcosa. Se no il tragitto diventa monotono-
- Ah giusto. No, sfortunatamente. Insomma, mi ha appena lasciata, saranno circa due settimane. Diceva che ero grassa e per lui non andavo bene, visto che voleva una modella- le scese una lacrima. Dio, a volte vorrei prendermi a bastonate da solo.
- Cosa? Ma come si permette? Andiamo, non sei grassa. Sei normale, robusta. Almeno hai tette e culo, non come le modelle che sono piatte.- tentavo in tutti i modi di riparare al danno che avevo fatto, ma sembrava molto difficile tirarle su il morale.
- Già, vallo a dire a lui. Ma era tarato nel cervello, quindi non gli toglierai mai le sue stupide idee. Comuque grazie che cerchi di tirarmi su il morale. Lo apprezzo molto. E grazie anche che mi ospiti a casa tua, finche i genitori di Sofia sono via. Non penso che tante persone lo avrebbero fatto. Sei molto gentile.-
- Prego, figurati. Non devi ringraziare, insomma è un favore piccolo piccolo.-
- Ti pagherò in qualche modo...-
- Io un modo l'avrei trovato-
- Sarebbe? Ho quasi paura a chiederlo-
- Favori sessuali. Hahaha-
- Mmh...forse dai.- sul serio? Oh che bello, ma che ti succede Zacky?
- Ah, hai capito la ragazza qua. Sul serio?-
- Ma figurati, stavo scherzando. Hahaha, ti sembra che mi metto a dare favori sessuali cosi' come fosse vendere pane? Ma per favore-
- Beh allora ho trovato un altro modo.-
- Sentiamo...-
- Un bacetto, piccolino, piccolino.- ma perchè continuavo a sparare certe cazzate?
- Forse quello posso concedertelo-davvero aveva detto cosi'? Oh Gesù che bella cosa.
- Ok, bene. Mi fai piacere. Allora, vieni, ci sediamo su questa panchina.-
Ci sedemmo sulla panchina, ma lei non sapeva cosa fare. Quindi la feci sedere sulle mie ginocchia
- Ehi, tranquilla, non ti mordo. Siediti qui così andiamo meglio entrambi.-
- Però a stampo, se no non vale.-
- Eh no, non vale se è a stampo. O con la lingua o con la lingua. Decidi.-
- Che ampia scelta Zacky. Cavolo sono in imbarazzo...mi metti in crisi con tutte queste alternative.- era nervosa si vedeva. La strinsi per la vita e lei parve rilassarsi, almeno credo.
- Ok, possiamo sbrigarci?- che piccina che si era fatta. Cucciola.
Così presi l'iniziativa e le posai dolcemente le labbra sulle sue. La mia lingua chiedeva accesso nella sua bocca e lei tranquillamente glielo concesse. Ci baciammo per un tempo indefinito, quando lei si staccò.
- Ehm, ok, adesso è troppo. Scusa.-
- No non ti devi scusare. Tranquilla, capisco. Ora è meglio andare a casa. Non cambia niente questo o siamo più che amici?-
- Ancora non lo so, te lo dirò domani mattina. Ora andiamo che ho anche sonno.-
La presi per mano e lei non si scanso'. Così ci incamminammo di nuovo verso casa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ALLY POV
 
 
 
 
 
 
 
 
Ci incamminammo per strada e tornammo per mano. La cosa non mi dispiaceva e non sapevo cosa provare nei suoi confronti. Di sicuro più che amicizia.
Arrivammo davanti casa sua e vidi una scena che mi sarei volentieri risparmiata: la mia Sis era li davanti a me, in lacrime, con la testa sulle ginocchia e i pantaloni grigi tutti macchiati del mascara che colava lentamente sul viso.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SOFIA POV
 
 
 
 
 
 
Me ne andai via da casa di Brian di corsa. Senza pensarci e sentii lui chiamare una delle sue scopamiche. Ma non mi interessava. Mi fermai sui gradini di casa Baker, aspettando che lui e la Sis arrivassero. Ci misero tanto e io mi misi a piangere, la testa sulle ginocchia e non mi accorsi si aver sporcato tutti i pantaloni grigi nuovi di mascara. Ma non me ne importava al momento.
Li sentii arrivare. Non alzai la testa. Stavano ridendo, loro si che avevano avuto una bella serata. Perchè Syn non può comportarsi come Zacky?
- Sis, che ci fai li? Che cazzo a fatto Brian sto giro? Io giuro che lo ammazzo.-
- Niente, abbiamo litigato e non mi ricordo nemmeno per cosa. So che me ne sono scappata mentre lui chiamava le sue scopamiche.-
- Sofia, era ubriaco?-
- No è quello il punto. Non era ubriaco. Non ha toccato alcool per tutta la sera. Non capisco cosa gli prenda.-
- Sta tranquilla. Domani gli parlo io. Farò finta di non sapere niente. Voglio sentire cosa dice.-
- Grazie Zacky, ma non credo risolverai qualcosa.-
- Beh, tentare non costa niente. Stai calma e vedrai che si risolve tutto col tempo.-
- Ok, dai. Voi com'è andata la serata?
- Ehm...-
- Ehm...-
C'era qualcosa che non andava. Perchè non volevano dirmi niente?
- Se è successo qualcosa di romantico non è che mi scandalizzo...potete pure dirmelo.-
- L'ho baciata-
- E io non mi sono sottratta al bacio-
- Oh che carini che siete, dovreste stare insieme.-
- Si ok Sis. Il litigio con Syn ti ha dato alla testa. Ora è meglio entrare e andare a dormire. Su! Che domani è un altro giorno!- dove cazzo la trovava la vitalità?
 
Salimmo in camera. Io me ne andai nella mia e lei dormì con Zacky. Almeno una storia che funzionava.

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Capitolo 9
*** Should I change my mind? Maybe.. ***


Should I change my mind? Maybe



BRIAN POV



Quando se ne ando' chiamai Matt per dirgli cos'era successo quella sera.

- Ma che ti è preso, si può sapere? Andiamo, smettila di comportarti cosi'.- non aveva tutti i torti però.
- Non lo so Matt, forse non voglio farle del male. Se sta insieme a me, si illude e basta. Io non sono fatto per le relazioni stabili, è risaputo.-
- Si è risaputo. Ma lei, ciò nonostante, ci continua a provare. Forse, non ti è passato per la mente che lei possa provare qualcosa di davvero forte per te? Si, insomma, non ti avrebbe perdonato se non fosse così-
- Lo so. Ma io non sono abbastanza intelligente da percepirlo evidentemente. L'avete notato tutti, anche Johnny, ma io no. Perchè? Sono davvero preso così male?-
- Non lo so Gates. So solo che sei uno stupido se te la lasci scappare.-
- Tu dici? Mmh. Ora devo andare. Ma ci sentiamo un altro giorno. Ciao Matt.-

Forse Matt non aveva tutti i torti. Forse era vero che lei provava qualcosa di forte per me. Ma  io? Il problema, in questa storia, sono io. Sono un imbecille. Non capisco la gente al volo. Rev è il mago in queste cose. Non io. Io sono solo bravo a fare i riff con la chitarra. Tutto qua

Decisi che era meglio, parlarle di persona. Mi ero comportato da stronzo lo so. E per questo dovevo rimediare.


La mattina dopo mi avviai verso casa di Zacky. Sperando che ci fosse qualcuno. Mi attacai l'I-Pod. Metallica. Andavano bene, se non altro davano la carica.

Quando arrivai, la sorpresa fu esattamente l'opposta di quella che speravo.
- Ehi Zacky, ciao!-
- Ehi Syn. Come va? Vieni tranquillo, scusa il casino.-
- Non importa. Casa mia è sempre un casino. Quindi...-
- Già...ehi, perchè sei venuto qua?-
- Non posso venire a trovare il mio chitarrista preferito?-
- Si, ma non sei venuto per questo vero Gates?-
- Sai già la storia scommetto-
- Si e se vuoi parlarle di persona sei arrivato troppo tardi.-
- Perchè?-
- Sono partite.-
- Per dove?-
- Los Angeles, dalla nonna di Allison. Non so quando ritorneranno Gates. Questo giro l'hai fatta grossa.-
-Ma quando sono partite?- 
- Boh sara' una mezzora. Ma lascia stare Syn. Chiamala e parlale a telefono.-
- No devo vederla, devo vedere la sua reazione.-
- Io ti consiglio di non andare. Vedrai che tornerà ma devi lasciarle tempo.-
- No. Dove sono andate?-
- Alla stazione dei treni. Hanno il treno tra 20 minuti e se ti sbrighi ce la fai. Ma ti prego, io non ti ho detto niente. Chiaro?-
- Si, grazie Vee. Ti sono debitore.-
- Giro di birra al Johnny's. Coraggio, sbrigati.-
 
Uscii si corsa dalla strada di Zacky. Andai a casa. Presi la mia macchina e mi avviai. Ovvio, beccai tutti i semafori rossi. All'ultimo prima della stazione, al verde accellerai. Ma sentii una gran botta e poi tutto nero.













SOFIA POV



Ci svegliammo presto. Ally mi svegliò più che altro. Mi disse facendo colazione, che aveva una buona notizia da darmi.

- Allora, sai che ho una nonna a Los Angeles vero?-
- Si Ally, me lo hai rinfacciato per parecchio tempo.-
- Beh, oggi ha saputo che ero qui e ci ha chiesto se per un pò di tempo, abbiamo voglia di stare da lei. "Tanto ha la casa grande" testuale.-
- Sul serio? Los Angeles? Quindi, Jared Leto! Va bene accetto. Tua nonna è sposata?-
- Si perchè?
- Se no la sposavo io-
- Ok. Vai a preparare le valige che dobbiamo prendere il treno tra poco.-
- Aspetta, hai già preso i biglietti? E se io avessi detto si no?-
- Ti avrei drogata e portata la a forza.-
- Ah ecco, mi mancava una parte-
- Dai muoviti che perdiamo il treno-


Preparammo le valige. Spiegammo la faccenda a Zacky, pregandolo di non dire niente a Brian. Ally ci teneva che venisse anche lui, ma preferi' rimanere ad Huntington. Inutile dire che ci vollero dieci buoni minuti per scollarli. Oddio, mi facevano salire il diabete, ma ero felice per Ally che aveva trovato qualcuno che non la ferisse.

Arrivammo alla stazione e scoprimmo che il treno era stato spostato di mezz'ora. Quindi ci sedemmo e parlammo del più e del meno.





UN'ORA DOPO......





Siamo in viaggio per Los Angeles. Sono emozionatissima. Oddio. Potrei incontrare Jared e chiedergli un autografo. Cio' nonostante non riuscivo ad essere felice come sarei dovuta essere. Mi mancava Brian. Anche se mi aveva fatta soffrire, comunque mi mancava. 

Arrivammo a Los Angeles e la nonna di Ally ci stava aspettando alla stazione. Povera, mezz'ora di ritardo. Era una donnina molto appariscente. Molto moderna e molto simpatica. Per fortuna parlava italiano, ne avevo le palle piene dell'inglese.

- Allora ragazze, pronte per l'avventura a Los Angeles? Intanto andiamo a casa così vi sistemate e poi vediamo cosa fare. Vi va? Ciao nipotina mia!-
- Ciao nonna. Ehm si va benissimo vero Sis?-
- Certo!- risposi piuttosto distrattamente guardando in giro, in cerca di Jared.
Quando....Lo vidi li'. Era li' ed era proprio lui. La' da solo con la valigia in mano che aspettava qualcuno. Probabilmente l'autista che non arrivava. Lo dissi a Ally, che lo disse a sua nonna. 
- Posso andare a chiedergli l'autografo?- lo chiesi con una certa punta di timore nella voce. Non so dire il perché.
- Ma certo. Vero nonna? Possiamo aspettare dieci minuti?
- Ma certo! Andiamo a conoscere questo Jared.-
Ne fui molto grata, avevo bisogno di distrazione,

- Scusa ciao! Posso chiederti un autografo? Sono una tua grandissima Fan!-
- Oh ciao! Piacere Jared...e tu sei?-
- Sofia! Piacere. Ora, ehm, posso l'autografo?- ero sicura di essere rossa di imbarazzo.
- Oh si certo, hai una penna?-
- Oh certo. Tieni! E il foglio. Grazie mille, molto gentile-
- Ho bisogno di invitati alla mia festa di stasera, vi va di venire?-
- Certo!-
- E anche organizzatori per la festa...date una mano?-
 Cercai con lo sguardo Ally e lei sua nonna. Dopo aver avuto il consenso di entrambe, accettammo e la nonna torno' a casa mentre noi andammo con Jared.





JARED POV



Andammo a casa mia. La mia fan cominciava a piacermi. Volevo in un certo senso provarci. Diedi alla sua amica il compito di chiamare gli invitati, mentre Sofia venne con me di sopra per "sistemare gli addobbi"

- Allora, dimmi, ce l'hai un ragazzo, ovunque tu abiti?-
- Ehm...no. Nessuno può essere definito tale nella mia vita.- 
- Oh bene, e allora che ne dici di approfittare di questo silenzio per riempirlo con dei gemiti?-
- Oh wow, beh diretto. Ma sai cosa ti dico? Ti dico di si.-

Dopo aver udito quelle parole, mi fiondai sulle sue labbra, così invitanti. Cominciammo a toccarci l'un l'altra. Eravamo desiderosi del corpo dell'altro. 
La portai sul letto della prima camera che trovai. Mi stesi sopra di lei. E continuai a baciarla con passione e trasporto. Cominciai a toglierle i vestiti in modo abbastanza malizioso. 
Lei fece lo stesso. Sentii un calore nel mio basso ventre. E la mia erezione fu imminente. Lei se ne accorse e cominciò a togliermi i pantaloni. Mi libero' anche dei boxer umidi del mio piacere e la mia erezione svetto'. Comincio' a prendersene cura. Ma non volevo venire subito, volevo venire dentro di lei.
- Prendi la ahh...pillolaah?- 
- Si ovvio.-
- Bene! Ahhh.-
La presi, e ribaltai le posizioni. Lei ancora sotto di me, si era nel frattempo tolta anche l'intimo. Le feci allargare le gambe e lentamente entrai in lei. Fui grato che non fosse vergine.
Le spinte aumentarono d'intensità e dopo vari gemiti bloccati dai baci, venimmo l'uno dentro l'altra.
Ci rivestimmo subito, quando sentimmo la sua amica chiamarci.










ALLY POV



Arrivati a casa, Jared mi diede il compito di confermare la festa a tutti gli invitati. La cosa era piuttosto noiosa, ma volevo lasciarli soli. Sofia aveva bisogno di distrazioni, di qualsiasi tipo.
Cominciai il mio lavoro, quando Zacky mi chiamo' tutto agitato.

- Ehi amore, come stai?-
- Ally, è successo un casino-
- Ah si? E come mai?-
- Brian è venuto a casa mia mezzora dopo che voi ve n'eravate andate. Mi ha chiesto di Sofia e gli ho raccontato tutto. Lo so che mi avevi detto di non dirgli niente, perdonami. Gli ho detto che non era una buona idea venire a trovarvi. Ma non mi ha ascoltato. Ha preso la macchina e se n'è andato alla stazione. Ma non è tornato.-
- E allora? Non vedo il problema.-

Alla successiva affermazione chiusi il telefono e chiamai Sofia. Lei si precipito' giù tutta accaldata ed evitai di chiederle cos'era successo.

- Dimmi Ally? Hai interrotto qualcosa di importante.
- Mi dispiace, ma questo è più importante.-
- Oh sentiamo.-
Le raccontai tutto. Le stesse parole che aveva usato Zacky. Lei ebbe la stessa reazione.
- E allora? Non mi interessa più di Brian-
- Non è tutto. Zacky non mi ha chiamata per questo. Dieci minuti fa ha chiamato l'ospedale di Huntington Beach-
- Ally non capisco. Cos'è successo?-
- Brian è in coma-







TO BE CONTINUED...

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Capitolo 10
*** I don't know what to believe in ***


I don't know who to believe in.



SOFIA'S POV


- Che cosa Ally? Se è solo un modo per farmi tornare indietro e farmi cadere tra le sue braccia di nuovo, non funziona. Assolutamente.-
- No senti. Lo so che tu non ti fidi di Brian, dopo quello che ti ha fatto. Ma io mi fido di Zacky e lui era sincero al telefono. Il migliore amico del mio ragazzo è in coma, quindi io me ne torno ad Huntington Beach. Se ti importa almeno un pochino della salute di un essere umano, vieni con me. Oppure puoi rimanere qui a scopare insieme a Jared come due conigli.- Ally, per quanto cattiva e diretta fosse, aveva ragione. E poi mi mancava anche se non lo volevo ammettere.

Salutammo Jared e ci scusammo per l'imprevisto. Ally mentì spudoratamente dicendo che, testuale, " mi manca il mio ragazzo e lei viene con me perchè non posso stare senza di lei per più di un'ora.". Mi sarei volentieri nascosta sotto un sasso, ma non ne avevo a portata di mano. Quando si mette d'impegno, quella donna è da temere seriamente.


Il viaggio ando' complessivamente bene, a parte la terribile signora odorante di sudore avariato seduta vicino a me. Provavo solo tre cose: ansia, paura e.....ansia! Se brian non ce l'avesse fatta, non me lo sarei mai perdonata. Insomma, se io non me ne fossi andata, lui non sarebbe in coma ora.
Arrivammo all'ospedale. Saliti al piano corretto, trovammo tutti i sevenfold radunati. Mi...mi dispiaceva immensamente. Non riuscii più a parlare per un buon quarto d'ora, quando vidi Brian in quello stato.
Quando arrivammo, comunque, Jimmy mi assali'.

- Tu! Tu non dovresti essere qui. Il mio migliore amico sta morendo e tu vieni a trovarlo? Come ti permetti?-  come già detto, non riuscii a parlare e Ally lo fece per me.
- Senti, lo so che sei...siete arrabbiati con lei, ma sapete che avevano litigato la sera prima e che lui l'ha trattata in modo davvero poco esemplare?-
- ehm..no. Questo non lo sapevamo.-
-Ecco, quindi, informatevi, prima di parlare. Siamo venute qui, perchè Zacky mi ha chiamata per dirmi di Brian. Ha deciso lei di venire.-

Chiesi se potessi rimanere da sola un pò con Brian. Stranamente acconsentirono.


- Ehi! Come va? Senti, Brian, mi dispiace di essere andata via così senza avvisi o niente, ma dopo il tuo comportamento, non volevo restare un minuto di più in questa città, capisci? Si, insomma...comunque perchè ogni tanto non ascolti gli altri? Perchè non hai ascoltato Zacky? Eh? Sempre fare di testa tua, vero? Beh certo, altrimenti non saresti Synyster Gates! Avresti sicuramente detto cosi'-
Gli presi una mano e la strinsi con la poca forza che mi rimaneva sulle mani a causa del tremolio dovuto al pianto. Le lacrime cadevano copiosamente sul viso, ma non potevo e non volevo fermarle. Era giusto che scorressero. E avrebbero fatto anche bene.
- E....uhm...boh! Ti, ti va di svegliarti? Cosi' ne parliamo e anche tu puoi dire la tua? Mi sembra di parlare ad un muro. Oppure puoi darmi che ne so dei segni per farmi capire che mi senti. Hai presente? Tipo presenze occulte o cose cosi'...oppure una semplice stretta di mano. Che dici?- sorrisi all'immagine che mi si era formata nella mente.

Rimasi li', e poi appoggiai la mia testa sulla sua pancia, tenendogli sempre la mano, nel caso dasse segni di vita
Il bip bip delle macchine, si fece più veloce ma non ci feci caso. Sentii però che mi aveva ascoltato, quando sentii una mano sulla mia testa.
- So...So..fia?-
Alzai la testa di scatto. Lo vidi con gli occhi semi chiusi, che mi accarezzava debolmente la testa.
- Ehi, come...come ti senti?-
- Mi andrebbe...di...parlare. Mi dai un bicchiere di acqua?-
- Cosa? Oh certo, il bi-bicchiere d'acqua. Tieni. Parlare?-
- si..l'hai detto tu prima! O me lo sono inventato?-
- Hai sentito che ti parlavo? Sul serio? Tutto tutto?-
- Si, credo. Non so hai cominciato con "Ehi come va?"-
- Si si, esatto.- gli saltai al collo.
- Ehi, ehi calma sto bene. Supero anche questa. Che c'è?Non piangere!-
- È colpa mia. Se non fossi partita per il litigio che avevamo avuto, tu no-
- Aspetta...litigio? Abbiamo litigato?-
- Si! La sera prima dell'incidente. Non...non te lo ricordi?-
- No, noi non abbiamo litigato. Boh, sara' stata la botta in testa-
- Hahahahah probabile. Ora chiamo i ragazzi e un'infermiera.-
- Ok, che ragazzi?-
- I tuoi migliori amici...Brian, comincio a preoccuparmi. Ti ricordi di me ma non di loro? Chi sono io per te?-
- Non so perché...tu sei la mia ragazza no? È cosi'? Dimmi di si.-
- Si, esatto. Aspetta. Vado a dirlo agli altri ok?-
- Si, falli entrare, vorrei conoscerli.-


Uscii e mi lasciai andare in un pianto confortante. Tutti mi si avvicinarono all'istante.

- Che succede?-
- Si è svegliato. Si ricorda di me.-
- Sul sul serio? Oh grazie al cielo. E perché non esulti?-
- Si ricorda di me, ma non si ricorda di voi, Jimmy.-

Andai a chiamare un'infermiera, che chiamo' il dottore.


- Allora Brian, io sono il dottor Stevenson. Hai avuto un incidente. Hai preso un trauma molto forte alla testa. Allora, che cosa ti ricordi? Con molta tranquillità, dimmi cosa ti ricordi.-
- Non mi ricordo niente, dottore, solo di lei.- e con lei mi indico'. Mi sentivo sprofondare. Non avevo idea che una persona dopo il trauma cranico potesse ricordare solo le cose recenti. Ma per Brian fu cosi'.
- Ma dottore, perchè non mi ricordo li loro?-
- Vedi Brian, non tutti reagiscono allo stesso modo. La maggior parte dei traumi, colpiscono i  ricordi più recenti perchè meno fissati dal nostro cervello. Ma dipende anche che parte del cervello subisce il trauma. Probabilmente hai toccato una parte molto sensibile ai ricordi passati e i ricordi recenti, invece, non hai problemi a....passami il termine, ricordarli.-
- Ok, ma lei mi ha informato che la sera prima dell'incidente, avevamo litigato pesantemente. Ma non ho bevuto, ne fatto niente. É recente, quindi dovrei ricordarlo no?-
- Brian, mi dispiace, ma io non posso sapere cosa sia successo. Ognuno reagisce diversamente, a modo suo. Forse lei si è impressa bene nella tua mente e per questo il trauma non è riuscito a nasconderla. Non lo so Brian, io so molte cose, ma non ho tutte le risposte purtroppo. Mi dispiace.-
- Ok. Ma allora cosa possiamo fare per fargli ricordare chi siamo?- Jimmy era sotto shock, si vedeva lontano un miglio.
- Beh voi che siete i suoi migliori amici potete raccontargli le cose che sono successe. Meglio quelle da bambino o da giovane. E portate tante foto, quelle aiutano la memoria. Oppure video se preferite. Deve ripercorrere la sua vita.-
- Ok, Matt, andiamo a prendere le foto. Brian ha una vita da vivere.- Non si sa cosa prese a Jimmy in quel momento. Prese Matt per mano e lo trascino' fuori. Io rimasi li con Brian a spiegargli tutta la storia, ma lui non sembrava ricomporre i pezzi. Avevo l'impressione che sarebbero state delle giornate interminabili.







BRIAN'S POV



Quando mi diedero la notizia, credevo di sentirmi male. Non ricordavo un singolo volto di loro. A parte Sofia. E non sapevo spiegarmi perchè. Mi dissero che quello che si chiamava Jimmy era il mio migliore amico. Non saprei dire dove l'avessi conosciuto e che cosa avessimo fatto insieme. Non sapevo niente. E questo mi rendeva triste. 
Rimasi esterrefatto quando prese per mano l'altro....Matt, mi sembra, e lo trascinò a casa per prendermi le foto e cercare di farmi ricordare qualcosa. Ma dubitavo che ci sarei riuscito.







JIMMY'S POV




Dovevo far tornare a Brian la memoria, in qualche modo. Rivolevo indietro il mio migliore amico. E ci avrei tentato fino alla morte.
- Matt, muoviti. Tutti i minuti sono preziosi, lo sai che il tempo è denaro. Muovi quel culo, checca.-
- Non chiamarmi checca, Jimmy. Ok, mi muovo ma non farti salire l'angoscia.-
- Metti in moto la macchina...coraggio, Matt!-
- E che cazzo Jimmy, o la smetti o vai a piedi.-
- Ok ok, la smetto. Però tu muoviti.- lo vidi alzare gli occhi, ma se non altro aveva messo in moto la macchina. Brian, arrivo!





Arrivammo all'ospedale, con scatoloni di foto. Beh, avevamo documentato bene la nostra vita. Ed ecco che alla fine è servito. Mai buttare via le cose.

- Allora Brian cominciamo. Questa è tua mamma, tuo papa' si è risposato quando tu eri piccolo. E questa è Suzy, la seconda moglie di tuo papa'...e questa è...-
- Di loro mi ricordo Jimmy. È di voi che non ho memoria.-

Ci rimasi male. Con noi aveva passato molto più tempo che con loro...ma non riusciva a ricordarsi. Perché? Le provammo tutte....cercammo anche su internet altri modi, ma niente non ci riusciva. Era tardi e doveva riposare. 


Tornammo il giorno dopo con la speranza che usciva da tutti i pori, ma indovinate un po'? Non ci fu nemmeno una briciola di miglioramento: stavo perdendo il mio migliore amico.





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SPAZIO AUTRICE

Ehi, salve a tutti. Beh questo capitolo mi convince. Lo so la storia sta prendendo una piega negativa, ma si sistema tutto. Mi fa piacere che alcune persone abbiano messo la mia storia tra le preferite/seguite. Ma le ho già ringraziate personalmente.
Comunque spero vi piaccia il capitolo e la storia. Se avete qualche richiesta o domanda o critica, recensite pure. Non mordo.

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Capitolo 11
*** Almost Easy ***


Almost easy



ZACKY'S POV


Tornammo a casa dopo essere stati da Brian per l'ennesima volta quella settimana. Sinceramente, non ne potevo più di ospedale, macchine, bambini che urlano e corrono ovunque. 
Jimmy aveva provato di tutto per fargli ricordare qualcosa. Ma niente, sembrava aver rimosso tutto.
- ....e così sono andata a prenderla. Zacky, mi stai ascoltando o fai finta?-
- Scusa Ally, sono soprappensiero. Dicevi?-
- No niente lascia stare. È per Brian vero?-
- Già....lo stiamo perdendo.-
- Ma no, non lo state perdendo, fidati. Dovete solo dargli tempo. Con calma....non si ricolve niente facendo tutto in fretta e male.-
- Hai ragione, ma lo vogliamo tutti indietro.-
- Lo capisco. Mi è venuta un'idea. Quando torna a casa?-
- Oggi...tra circa 2 ore dovrebbero dimetterlo. Perchè?- non capivo quello che voleva.
- Beh bisogna festeggiare no? Perchè non invitiamo tutti qua e facciamo una cenetta? Cucino io.!-
- Beh, direi che è una bella idea, mi piace. Faccio un giro di chiamate.-
- Ok,  vado a cambiarmi che dopo andiamo a fare la spesa-
- Certo, amore- Non appena la chiamai così, fece un sorriso a 32 denti, che tentò di nascondere.

Chiamai tutti. E ovvio, tutti mi diedero risposta affermativa. Credevo che Gates non volesse venire, invece sembrava il più contento di tutti.


- Ally, scendi che andiamo!-
- Arrivoooo!-
- Ti aspetto in macchina, chiudi a chiave.-

Dopo due minuti di attesa, arrivò sempre tutta truccata e a posto. 

- Dobbiamo solo andare a fare la spesa, perchè ti trucchi così elaboratamente?-
- Uno: faccio pratica. Due: mi piace truccarmi e Tre: odio i vestiti troppo comodi. Ma se preferisci vado via come una pezzente, amore.-
- No grazie. Va bene così.-
- Come sospettavo.-
- Stai dicendo che sono prevedibile?-
- Oh no, affatto. Sei tutt'altro che prevedibile. Scherzavo, dai. Non te la prendere?-
- Attenta a scherzare troppo col fuoco ragazzina, potresti scottarti.-
- Non sono una ragazzina.-
- Hai sedici anni. Per me sei una ragazzina.- nel frattempo eravamo arrivati e scendemmo
- Fottiti Zacky-
- Ti amo anche io tesoro-
- Si, faccio finta di crederti- la zittii con un bacio.




Dopo un'ora passata li dentro per fare la spesa, uscimmo; io esausto e lei più felice che mai. Io non la capisco proprio. A volte mi chiedo se non l'abbiano mai rinchiusa da qualche parte. Bah.








ALLY'S POV


Era ansiosa di vedere se il mio piano avrebbe funzionato. Non sapevo con certezza se avrebbe avuto degli effetti positivi, ma io ci credevo. Arrivammo a casa, misi i sacchetti della spesa sul tavolo e andai in salotto. Senza farmi vedere da Zacky, presi i loro Cd e li misi in borsa. 
Poi andai in cucina per preparare la cena. Ero sicura che Brian non sarebbe riuscito a ricordare niente ma tanto valeva provare.



Un'ora dopo arrivarono tutti gli invitati. Brian fu l'ultimo ad entrare, accompagnato da Sofia. Quando li vidi mi resi conto che erano una coppia perfetta. E Zacky la pensava come me.

- Venite, venite! Accomodatevi pure. La cena si sta cucinando. Se avete un attimo di pazienza mangeremo tutti fra poco.-
- Ma certo Ally, non ti preoccupare. Anzi siamo tutti un po' in anticipo. Allora, come mai hai deciso, tutto ad un tratto, di fare una cena?-
-Bah così. Brian è uscito dall'ospedale e volevamo festeggiare. Così ho proposto a Zacky di fare questa cena. Che ne dite se mettiamo su un po' di musica, giusto per creare un po' di atmosfera?-
- Bell'idea Ally! Che CD avevi intenzione di mettere?-
- Quelli che capitano. Presi infatti Avenged sevenfold, che a detta di Jimmy, era il preferito di brian.-

Lo misi su. Subito Brian no. Sembrò riconoscerlo e poi fece una faccia strana, che mi fece sperare che il mio piano stesse funzionando. Subito dopo, con la fortuna che ho, ritornò ad assumere la solita faccia distesa e tranquilla.
Decisi di aspettare.


Ci sedemmo tutti a tavola, intanto Jimmy in Afterlife cantava la sua parte.
Tutti guardammo Brian, quando cominciò a muovere le dita della mano sinistra sulla tavola come se stesse pizzicando le corde. E Zacky si rese conto che non solo andava a tempo, ma faceva anche le note giuste. Ciò voleva dire che non si erano persi i ricordi, ma solo nascosti. C'era ancora un filetto di speranza.














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SPAZIO AUTRICE


Lo so, capitoletto corto. Ma mi serviva da passaggio. Beh, si mi ero dimenticata di scrivere che Jimmy è vivo, perchè...si! Ecco. Tutto qua, spero vi piaccia non vi preoccupate a recensire. Non mi arrabbio se lo fate.


See you next time,
 
NobodysFairytale
 

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