Ice and Frost

di Momojaamu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ice and Frost ***
Capitolo 2: *** La mia vera natura ***
Capitolo 3: *** Un amore che scioglie il ghiaccio ***



Capitolo 1
*** Ice and Frost ***


ICE AND FROST


Capitolo I

Elsa's P.O.V.
I miei lunghi capelli color biondo platino ricadevano sulla mia schiena nuda, scompigliati. La pelle al contatto con la brezza fresca del mattino mi fece rabbrividire, perciò indossai la mia vestaglia di seta mentre mi sedevo sulla poltrona di fronte alla toeletta. Mi appoggiai allo schienale, osservando il mio volto pallido e stanco. Erano solo le sei, ma quella notte non ero riuscita a chiudere occhio. Spolverai un po' di fard sulle guance e poi impiastrai le mie labbra con un rossetto color fragola. Non ero mai stata così agitata in vita mia, nemmeno durante le prime "lezioni" (se così si potevano chiamare) che mio padre faceva per me quando era ancora in vita, cercando di stabilizzare i miei poteri. Ora però il grande giorno era arrivato. Quella stessa sera sarei diventata la regina di Arendelle e i miei genitori sarebbero dovuti essere fieri di me. Promisi loro che qualunque cosa fosse accaduta avrei protetto il regno e così decisi di fare. Con delicatezza raccolsi i miei capelli in uno chignon alto, coronato da alcune trecce fissate con delle forcine. Per una normale principessa, questo giorno sarebbe dovuto essere fantastico: una cerimonia all'avanguardia, un abito perfetto, il giorno più bello della propria vita... ma per me fu solo un incubo.

Jack's P.O.V.
Ci vado io. Fu la prima cosa che dissi appena sentii dei nuovi piani di Pitch in un luogo sconosciuto. Non si sapeva granchè di quel posto, ma a quanto pare era sperduto e circondato dalle montagne, così anche se fosse stato Luglio inoltrato avrei potuto fare una passeggiata sulle vette più alte. Il vento mi trasportava verso Sud ed io osservavo in lontananza il mare e le piccole isole sotto di me. Era davvero spettacolare. Quando finalmente arrivai era notte fonda ma mi accorsi subito che qualcosa non quadrava.
« Com'è diamine è possibile..? »  Le case, le strade, il castello, perfino il lago che circondava la città era coperto di brina. La gente accendeva delle torcie nella speranza di riscaldarsi un po', ma il vento freddo le congelava. Pensai che fosse stata opera di Pitch, ma mi sbagliavo. Non sapevo ancora cosa mi riservava il destino e questo era solo l'inizio.
Cercando di spazzare via quel pensiero agghiacciante, decisi di incamminarmi verso le montagne. Quella più alta mi colpì subito, sembrava quasi che splendesse al bagliore della luna. Avvicinandomi, però, scoprii che non avevo tutti i torti. La montagna brillava davvero, cioè non proprio la montagna, ma il castello di ghiaccio che sorgeva sopra di essa. Incuriosito da tale bellezza mi avvicinai, quasi stupito. Possibile, allora, che esistesse una persona come me? con i miei stessi poteri? E che quel disastro in città fosse stato causato da questa entità?
Appoggiai con delicatezza un piede sul pavimento ghiacciato e camminai lentamente fino ad arrivare alla porta del palazzo. Quando la spalancai sorrisi e i miei occhi scintillarono. Stesa sul pavimento, priva di sensi, vi era la ragazza più bella che avessi mai visto. Le sua pelle candida, i capelli biondi raccolti in una treccia e il lungo vestito azzurrino che ricopriva il suo corpo dalla forma perfetta mi spingevano ad avvicinarmi sempre di più a lei. Quando le fui accanto, le scostai dalla fronte una ciocca di capelli per guardalrla meglio. Era davvero bellissima. Con estrema delicatezza, gli accarezzai la guancia e sorrise nel sonno. Era congelata. La presi in braccio con gentilezza e trovai un posto riparato dal vento. Mi sedetti per terra, con la schiena appoggiata al muro e la feci distendere in mezzo alle mie gambe, abbracciandola per tenerla al caldo. Poi, d'un tratto, la sua testa si voltò verso di me, scoprendo l'azzurro intenso dei suoi occhi.
« C-Chi sei? »  disse, quasi in preda al panico. Era stanca e non aveva le forze per divincolarsi dalla mia stretta ma dalla sua voce si intuiva un pizzico di paura. 
« Hey, tranquilla. Eri congelata, ti sto solo riscaldando un po'. »  Le risposi dolcemente.
« Come ti chiami? »  chiese, un po' più rilassata.
« Sono Jack, Jack Frost. » 
Sorrise, facendo un segno con la testa per dire che aveva capito.
« E tu? Qual'è il tuo nome? »  chiesi.
« Oh, il mio nome? ... Elsa »
Elsa, Elsa, Elsa... mi ripetei in testa. Era il nome più bello che avessi mai sentito. 

Salve ragazzuole c: Beh, spero che vi sia piaciuta! Mi spiace che sia corta, vedrò quello che posso fare per la prossima volta:( Un bacio a tutte, a presto <3
 
- katnissfrost (aspettando che mi cambino il nome.)

 

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Capitolo 2
*** La mia vera natura ***


ICE AND FROST

Capitolo II

Jack's P.O.V.
La luce del sole mattutino iniziava a intensificarsi al contatto con i miei occhi così, ancora assopito, abassai il cappuccio sul viso in modo che la luce non mi avrebbe più dato fastidio. Inizialmente non mi resi conto di dove fossi, non ricordavo nemmeno cosa fosse successo la sera prima perchè ero ancora vittima del sonno. Ma il contatto con la superficie fredda, liscia e ghiacciata mi riportò alla realtà. 
« Sei ancora qui? » 
Una voce femminile, sensuale e dolce allo stesso tempo, risuonava alla mia destra per tutta la stanza, creando un eco. Era sempre lei, più bella di prima e più lucente, proprio come il ghiaccio che si fonde alla luce emanando un bagliore unico.
« Devi andartene. E' stata una fortuna che tu ieri non sia morto congelato, tutto questo ghiaccio ti ucciderà se non troverai riparo al più presto. »  esclamò.
Mi sfuggì una risatina, ed Elsa mi guardò con una faccia a metà tra l'offesa e l'arrabbiata. La sua espressione mi ricordò che da bravo guardiano del divertimento, avrei dovuto reggerle il gioco. 
« Quindi questo significa che tu sei venuta qui per suicidarti? »  La mia risata rieccheggiò e sulla faccia di lei lessi una nota di fastidio nei miei confronti  « Dai, non prendertela, stavo solo scherzando! »
« Non è per questo, è solo che... ecco... hai toccato un tasto di cui preferirei non parlare. » 
Con un fare galante ma altrettanto malizioso, mi sollevai in volo e mi avvicinai al suo viso, sfiorando il naso contro il suo. « Cosa c'è che non va? »
Non capii mai se lo fece per lo stupore di vedere una persona che fluttuava o per la troppa confidenza, ma con violenza mi colpì con una pioggia di piccoli triangoli di ghiaccio e mi scaraventò per terra. 
« WOW! Come hai fatto? Voglio impararlo anche io! » Esclamai entusiasta. Ma a quanto pare questa mia euforia la rendeva ogni minuto che passava sempre più nervosa.
« Basta! Come devo dirtelo? Vai via di qui, non voglio farti del male... Tu non sei come me. »  La sua voce dapprima fu un urlo di rabbia, fino a diventare pacata e seria.
« E chi lo dice? Il mio nome deve pur avere un significato, no? Sono proprio come te, Elsa. Anche io posso dominare il ghiaccio, la neve e la brina. »  alla fine, cedetti alla tentazione di dire la verità. Jack Frost: 0. Elsa: 1.
Lei mi guardò scettica e poi rispose  « Dimostramelo allora. »
Senza farmelo ripetere due volte, con un gesto del dito costruii una statua di ghiaccio che rappresentava Elsa e, come tocco finale, feci cadere la neve dalla cupola del palazzo.
« Impressionata, Frost. Davvero. »  disse, in tono scherzoso. 
« Beh, grazie, me lo dicono tutti... ma ora tocca a te dare una prova in cambio. »  Elsa capì subito che mi interessava conoscere la sua storia.
« Mi prometti che anche tu mi racconterai la tua, di storia? »
« Parola d'onore. »  risposi.
E rise. Fu la prima volta che sentii la sua risata, ed era bellissima. Quasi quanto il suo sorriso, che sentii sarebbe diventato una parte integrante della mia felicità.

Elsa's P.O.V. 
Passammo tutto il giorno assieme, ridendo e scherzando. I salici piangenti dalle foglie che formavano delle piccole gocce di ghiaccio ci avevano fatto ombra durante un piccolo picnic, ma la mia parte preferita fu quando ci rincorremo a vicenda per lanciarci le palle di neve fatte da Jack. D'altronde era l'unica persona che potevo tenere con me, ormai. L'unica persona che riusciva a capirmi. 
« Perciò tu saresti una povera piccola principessa che ha congelato il suo mondo senza saper controllare i suoi poteri? »  Jack non la smetteva più di ridere da quando gli raccontai questa storia. Gli diedi una piccola spinta, per gioco.
« E tu allora sei nato dalla Luna e non avevi mai avuto una vera a propria vita fino a 5 anni fa? Quando sei diventato un "guardiano"? »  Risposi, dando un tono scherzoso soprattutto alla parola "guardiano". 
« Ma se nessuno poteva vederti, a meno che non credesse in te, come posso io vederti? »
« E' semplice »  disse ridendo  « tu hai sempre creduto in me. Come me hai questi poteri, perciò credevi in queste cose, anche se non sapevi della mia esistenza. Insomma, sei un caso particolare. »  
« Oh, quindi io sarei un caso particolare? »  Presi un po' di neve da terra e la appallottolai  « Ora ti faccio vedere io, brutto egoista! »
« Ops! »  esclamò lui.
Ci rincorremmò per un pò, ridendo entrambi. Quando ero quasi allo stremo delle forze, mi mancava poco meno di un metro per raggiungerlo. Stavo per prendere la mira per tirare la palla dritta in mezzo alla sua folta chioma di capelli bianchi, ma inciampai in un sasso. Mentre mi protendevo in avanti, Jack si girò verso di me e finii per arrivare proprio su di lui. Così cademmo entrambi, io sopra e lui sotto. 
« Lo sai che hai proprio degli occhi bellissimi? »  disse dolcemente, mostrando i suoi denti bianchi.
« Beh... anche tu. »  gli risposi.
I nostri sguardi si incrociarono e le mie guance divennero rosse dall'imbarazzo. Un attimo dopo, i miei occhi si stavano lentamente socchiudendo e tutto quello che riuscivo a percepire era la pelle fredda e morbida di Jack, che sfiorava prima il mio naso e poi arrivava ai lati della mia bocca. Poi delle labbra, gelide e sottili, che si schiudevano per darmi quel bacio passionale che forse entrambi aspettavamo da tutta la giornata.

Ecco qui! Non sono la coppia più dolce del mondo? *-* Beh, spero davvero che questo cpaitolo vi sia piaciuto e che vi abbia indotto a leggere anche il prossimo! Se potete, lasciate un piccolissima recensione :3 grazie mille a tutti, lettori, lettrici, recensori, e tutti quelli che hanno aggiunto la mia storia nelle ricordate o nelle seguite <3
- katnissfrost


 

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Capitolo 3
*** Un amore che scioglie il ghiaccio ***


ICE AND FROST

Capitolo III


Elsa's P.O.V.
Un bacio, un corto, dolcissimo bacio che mi sembrò durare un'eternità. Quando le nostre lingue si staccarono e i nostri occhi si incrociarono nuovamente, eravamo passati dalla carnagione color latte a quella rosso pomodoro. Eppure, anche se l'imbarazzo era costante, i nostri corpi non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altro. Baci, carezze e morsetti amichevoli si incrociavano in un tumulto di emozioni che non avevo mai provato prima. L'unica cosa che volevo in quel momento era rimanere con lui, per sempre.
« Jack... »  dissi, con la voce tremolante  « Ho m-molto freddo. »
Eravamo rimasti sdraiati su quella distesa di ghiaia per più di un'ora e il mio corpicino esile tremava, nonostante i miei poteri. Jack mi guardò confuso, quasi spaventato, e baciò la fronte. Bollente. Mi sollevò e mi tenne in braccio. Il suo corpo gelava anche più del mio. 
« Non preoccuparti Elsa, andrà tutto bene. » mi sussurrò.
Senza che me ne accorsi, stavamo volando. Si, proprio volando. Non seppi mai bene cosa stesse facendo, ma si tolse il mantello e coprì il mio corpo per non farmi prendere freddo. Il vento pungente  così era meno evidente. 
« Jack... dove stiamo andando? »  dissi. Ma non ebbi risposta.
« Jack? Perchè non rispondi? »  la mia voce era troppo sottile perchè lui la sentisse e il vento la ostacolava. Poi, improvvisamente, non vidi più nulla. Le mie palpebre si chiuserò involontariamente   ed per un istante fui accecata dalla paura. Poi non sentii niente. Solo un dolce calore che mi attirava a se, emanando un bagliore bellissimo.


Jack's P.O.V.
Grazie al cielo nel bel mezzo della foresta trovai una baracca di legno che pareva disabitata. Non era granchè, ma un piccolo falò e del fieno fresco potevano bastare per farla riposare. Quando toccai il suo corpo per la prima volta, mi sentii morire. Era congelata, anche troppo per un umana come lei. Ero sicuro che la sua temperatura corporea fosse arrivata al di sotto dei 34°. Avevo rischiato di perderla per sempre. Mentre il calore del fuoco la riscaldava, io ero li a guardarla riposare. Un sorriso accennato ma rassicurante era scolpito sulle sue labbra rosse. Avrei dovuto resistere ancora per un po' alla tentazione, altrimenti avrei rischiato di metterla in pericolo di nuovo. Il nostro "caminetto" fai-da-te stava iniziando a indebolirsi. Decisi di uscire fuori per andare in cerca di un po' di legna, dato che dentro avevo usato tutta quella rimasta. Lasciai un biglietto sul fieno:

“Sto tornando.
   Jack”


In cuor mio, pregai affinchè non accadessero altri inconvenienti in quella notte ventosa.


Elsa's P.O.V.
Quando mi risvegliai, quel calore sorprendente persisteva ancora. Forse allora non avevo sognato, forse stavo davvero per morire. Ma quando sbattei le ciglia i miei occhi videro tutt'altro di quello che immaginavo il Paradiso. Accanto al fuoco vi era un biglietto:


“Sto tornando.
   Jack”


Non appena lessi quel nome, Jack, il mio cuore si riempì di speranza e tuttò mi tornò in mente. Decisi allora di voler preparare qualcosa di speciale per lui.
Passò circa un'ora. Tutto era perfetto. Candele accese ovunque. Fieno ammorbidito e profumato con delle spezie che trovai nascoste in una cassetta. Un serata romantica per due! Sentii bussare alla porta ed aprii, era lui. Il vento fresco che entrò fece svolazzare i miei capelli, che avevo sciolto. Jack teneva sotto un braccio un po' di legna e nell'altro un mazzo di Stelle Alpine. Me lo porse, con un sorriso così bello che fece sorridere anche me. Quando vide l'allestimento posto alle mie spalle rimase a bocca aperta. Si avvicinò e mi abraccio stretta, accarezzandomi delle ciocche di capelli. Le mie guance arrossirono ma nonostante tutto trovai il coraggio di dire: « Jack... io... vorrei passare questa notte insieme a te. »
Il suo sguardo cadde sui miei occhi e mi guardo stupefatto, poi un sorrisetto malizioso fece capolinea sul suo viso « Ne sei davvero sicura? ti senti pronta? »
« Mai come ora »  gli risposi.

Fu così che passai la migliore notte della mia vita. Nuda, al caldo, facendo combaciare perfettamente il mio corpo al suo, quello di Jack, il mio amore. I gemiti, le carezze, gli incoraggiamenti e la passione di quella notte furono momenti che non scorderò mai. Quando ci accasciamo sfiniti e sudati l'uno sopra l'altro, con le poche forze che ci rimanevano ridevamo. Eravamo felici. Entrambi per la prima volta avevamo trovato il vero motivo per andare avanti e non fermarci mai. Entrambi ci amavamo. E questa era la cosa più importante.


THE END

lascio a voi l'immaginazione, per concludere la storia qui, oppure continuarla nella vostra mente a vostro piacimento <3

Spazio Autrice
EEEEE PERDONATEMI. Lo so lo so lo so, sono in super in ritardo... infatti avevo deciso di mollare! ma grazie alle vostre 10 recensioni in soli due capitoli mi avete fatto sentire speciale e ho deciso che non potevo lasciarvi così! perciò eccomi di nuovo qui :D spero che questo capitolo vi sia piaciuto <3 se potete, lasciate un piccolo commento!
P.s. il rating della fanfiction è cambiato di rosso in giallo :3 Se qualcuno ha obiezioni, mi faccia sapere per messaggio o tramite recensione <3

- katnissfrost



 

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