Fangirl Supervillain di SymboliqueVain (/viewuser.php?uid=562739)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - There's No Place Like San Diego ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Niente di nuovo sul Trono di Spade ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - La Genesi di Fangirl Supervillain ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - WTF Games (God Save the Lawrence) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - I Feel You, Johanna (Do You Hear the Wolvie Sings?) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - Thor God of Gale (The god-brother of Gale HawTHORne) ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - A Bromance War Dance (L&L - Thor's Brothers) ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - Il Capitolo di Transizione (dove succede ben poco, ma alcune cose vengono chiarite) ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 - There's No Place Like San Diego ***
Introduzione dell'autrice (mi
dispiace, vi tocca xD ma potete benissimo saltarla...) --> e
allora
che l'ho scritta a fare? D: --> cavoli tuoi --> ok ._.
Buongiorno a tutti! :D sono nuova di EFP e mi sono iscritta proprio per
pubblicare questa fanfiction ^^ è da quando ero gggggiovane
che
ho iniziato a scrivere per conto mio, nella speranza di pubblicare
qualcosa un giorno (e bla bla bla), ma mi sono accorta che certe idee -
troppo stupide... troppo demenziali... troppo cretine - non sarebbero
mai potute trasformarsi in "storie come si deve", e infatti Fangirl Supervillain
non è PER
NIENTE una "storia come si deve"... nasce infatti da un
delirio scomposto (?) che vuole solo rispondere a questa domanda:
Cosa
succederebbe se gli attori avessero gli stessi poteri dei ruoli che
interpretano?
Soffrirebbero di sindrome di personalità multipla? Ian
McKellen diventerebbe un Gandalf malvagio e si farebbe chiamare "Gandalf il
Rosso-Viola"?
Insomma, tutti questi interrogativi esistenziali (altro che Amleto) mi
hanno portato a scrivere queste righe... Righe senza pretese, righe che
sperano di strapparvi un sorriso e che vogliono semplicemente
intrattenere... senza offendere nessuno, ovviamente (lo
specificherò anche più avanti: non voglio
insultare
nessuna "categoria" di sorta - nerds, fangirls e giappominkia vari -
anche perché mentre scrivo questa storia inserisco molto di
me... e non mi offenderei mica da sola, vero? --> oddio, avrei i
miei dubbi...)
Ok,
questa
introduzione rischia di essere più lunga del capitolo
stesso! xD
(anche perché è un capitolo
introduttivo, ma prometto che gli altri saranno più lunghi
:))
Lascio ora la parola alla narratrice di questa storia... ci vediamo a
fine capitolo :3
*
* *
.I.
THERE'S NO PLACE LIKE
SAN DIEGO
Potrei
dirvi già da ora qual è il
mio nome, dato che sono la protagonista di questa fanfiction delirante
partorita da una mente perversa (EHI!!!!!
N.d.A.),
ma temo che non comparirò
per almeno qualche altra riga e direi quindi di non svelare subito
questo "mistero". Intanto,
però, potrei dirvi il
nome di un altro personaggio che avrà un ruolo fondamentale
nella storia, anzi: non è certo un eufemismo definirlo il
villain per eccellenza di questa fanfiction
(e di cattivi se ne vedranno un sacco, statene certi).
Il nome di questo personaggio è Samanta
“Sammy” Pellegrin.
O anche solo “Sam”,
dato che le piacciono i nomi ambigui. Con sedici anni di vita alle
spalle, è
una ragazza alta due mele o poco più (ossia circa un metro e
cinquanta, se
vivete in un paese dove le mele sono particolarmente grandi o
geneticamente
modificate), con i capelli tinti dello stesso colore di quelli di Amy
Pond e il
guardaroba identico a quello di Jessica Day. La conosco piuttosto bene
e siamo amiche
d’infanzia, anche se lei ha sedici anni e io diciotto:
diciamo
che abbiamo
condiviso imbarazzanti giochi di strada come gare di monopattino e
gavettoni di
vernice, anche se col tempo abbiamo maturato interessi assai
differenti. Lei
ormai vive a cibo cinese e serie tv (senza contare i film, i fumetti, i
social
network… insomma, ogni cosa su cui riesca a mettere le
mani),
mentre io sono
una cinica giovane donna tutta the e libri polverosi, e il gatto
ovviamente non manca all'appello. I libri sono così tanti
che ho poco tempo per internet e la tv, ma Sam mi parla così
spesso degli
eroi che pedina quotidianamente su twitter e instagram (per non parlare
della
sua Bibbia, ossia tumblr),
che è come se li conoscessi anch’io: il Dottore
con
la cabina blu, Loki il dio stressato, i quattro sfigati di Big Bang
Theory e la
biondina di turno… Insomma, mi si può definire
come la spalla di una fangirl incallita
che sbava su attori inglesi, irlandesi, scozzesi e
australiani.
Su quelli
americani un po’ di meno.
Questa storia iniziò con Sam che, con la stessa
serietà di un uomo d’affari
che legge sul suo quotidiano prediletto le quotazioni di borsa,
scorreva con
costanza e metodo la dashboard di tumblr: fotomontaggi e fan art
imbarazzanti
di Thorki, Lannicest e Dramione davano bella mostra di sé
sullo schermo, quando
ad un certo punto la lettura di una particolare notizia sconvolse non
solo la
giornata, ma l’intera esistenza di Sam Pellegrin.
“UN BIGLIETTO!!”
strepitò la ragazza, correndo in salotto “DATEMI
UN
BIGLIETTO!!!”
“Ho una figlia scema” si disse la madre di Sam, la
signora Pellegrin, che stava
cercando di seguire il telegiornale.
“No, no-no-no-NO
mamma! Ascoltami!!” Sam prese il telecomando e spense la
televisione per avere per sé tutta l’attenzione
della signora Pellegrin. “Non
ti ho mai chiesto nulla nella vita e…”
“Nulla?!”
la interruppe la madre,
scocciata: su Studio Aperto stava per iniziare il servizio sui cuccioli
abbandonati
e non se lo voleva assolutamente perdere. “E quella volta che
hai chiesto a
papà di accompagnarti alla premiére di
Avengers?!”
“Come hai detto, l’ho chiesto a papà,
non a te!” puntualizzò Sam, raggiante.
“E quella volta che hai usato tutti i miei buoni sconto della
Feltrinelli per
comprare il cofanetto di Game of Thrones?!”
“Quei buoni erano per tutta la famiglia, e io
sono parte di questa famiglia!”
“A volte dovresti sentirti quando parli, signorina!”
“Ok, forse non ho iniziato nel modo migliore”
ammise Sam, cercando di darsi un
contegno ma continuando ugualmente a saltellare sul posto.
“Scusa, mamma”.
“Scuse accettate. Forse”
sbottò la
signora Pellegrin, che si riprese quindi il telecomando.
“Ora posso andare al Comic-Con di San Diego??!!”
chiese però la figlia, con il
suo sorriso più ampio.
“Non so cosa sia, ma… no”.
“COME
no???!”
“Già che si trova a San Diego è
abbastanza per vietartelo”.
“Ma non sai nemmeno QUANTO
sia importante per me!!!!”
“Ti proibisco di andarci! Sei ancora minorenne e non ti
farò andare in America
come una clandestina! E non ho nessuna intenzione di
accompagnarti!”
“È questo il problema, quindi?
L’accompagnatore?”
“Tanto non troverai nessuno, signorina!”
Sam si lasciò sfuggire un sorriso alla Loki, corse in camera
sua ed aprì Skype
con un click: aveva una videochiamata da fare.
Tuuuuu… tuuuuuuu…….
“Sam?” chiamò il volto che era appena
apparso sullo schermo.
“Eeeehi
girrrrrl! What ‘r you doooinnn’?!”
canticchiò Sam, sfavillante.
“Se mi hai chiamato per una maratona di New Girl, la risposta
è n…”
“Fra, devi ascoltarmi! Ne va della mia vita!!”
La Fra, ovviamente, ero io. Mi chiamo Francesca, se non si
era capito.
“Vuoi aprire un’altra petizione per costringere Joe
Anderson ad interpretare
Kurt Cobain?” chiesi, già pronta al facepalm.
“No, no, no!! Non ne va solo della mia vita, ma anche del mondo intero!”
“Ok” dissi, e sorseggiai un po’ di the
per farmi forza “Spara”.
“Ho appena letto su tumblr che al Comic-Con ci
sarà una maxi conferenza su
Catching Fire,
dove parteciperanno quasi tutti gli attori!!!!!!! Ma ci pensi????!!!! Jennifer
Lawrence!!! Josh Hutcherson!! Sam Claflin!! Liam Hemsworth!! Ommioddio,
LIAM
HEMSWORTH!!!!!!!!”
E Sam a questo punto iniziò a strillare una serie di vocali
su una linea sonora
accessibile solo ai pipistrelli e a pochi altri animali. Il mio gatto,
Benvolio, si svegliò di colpo e scappò via.
“Arriva al punto” dissi.
“Oh, Fra, lo sai quanto
ti voglio bene, vero???!!!”
“Cosa
vuoi” insistetti.
“Qualcuno mi deve accompagnare al Comic-Con,
assolutamente!!” strepitò Sam
“mamma non vuole e papà ha paura
dell’aereo, tu sei la mia unica
speranza!!!!!!”
“Assolutamente no”
dissi.
“FRA!!!!”
strillò Sam, con le sopracciglia inarcate in
un’espressione feroce
“Tu devi aiutarmi!!!”
“Ho da fare in questo periodo” dissi
“devo finire un libro”.
“Ma il Comic-Con è tra due settimane!!!!”
“Il libro è Guerra
e Pace, e non sono neanche a metà”.
“Puoi portarlo in fiera!!!!”
“Con te che mi trascini di qua e di là da uno
stand all’altro? Non credo
proprio”.
Sam si illuminò nel più angelico dei sorrisi.
“Fra… carissima
Fra… Perché
lottare? Sai benissimo che sarò io ad avere la
meglio”.
Inarcai un sopracciglio. “E questo cosa te lo fa
pensare?”
“Perché appartengo al lato oscuro”
rispose Sam “e
il lato oscuro ha i
biscotti”.
Non compresi molto quella frase, ma su una cosa aveva ragione: due
settimane
più tardi eravamo a San Diego, Sam con i suoi gadget da
farsi autografare e io
con la mia scorta di Twinings.
*
* *
Il ritorno dell'autrice (evviva!
D:)
Come promesso, eccomi di nuovo alla fine del capitolo :) lo so,
è di una cortezza indecente, ma il secondo sarà
un po'
più lungo e, quando la storia si sarà veramente
avviata,
saranno pure TROPPO lunghi D:
Spero che i personaggi di Sam(anta) e Fra(ncesca) vi ispirino :) per
crearli ho praticamente scisso in due me stessa e ho estremizzato il
risultato xD
Francesca
è la ragazza riservata, un po' (un "po'"??!!) scontrosa, che
vive solo per leggere lunghi classiconi: la sua massima aspirazione
è trascorrere la vecchiaia in mezzo ai gatti e ai libri
collezionando le bustine di tutti i gusti della Twinings (cosa
farà prima di diventare vecchia, boh, non lo sa manco lei xD)
Samanta
è, ovviamente, la Fangirl
Supervillain,
e svelerà il suo potenziale (?) nei prossimi capitoli:
inutile
dire che lei guarda più o meno i miei stessi telefilm xD
anche
se ci sono alcune differenze fondamentali U_U ad esempio, non sono una
fan della Thorki e il suo Dottore preferito è Matt Smith
(che io
invece non sopporto: Tennant forevAH! xD)
Non sono mai andata al Comic-Con di San Diego (un giorno ci
andrò U_U), ma è una delle poche ambientazioni
che avrei
potuto usare! Scoprirete ben presto perché...
Ultimissima cosa! Oltre che
su EFP mi potete trovare anche su facebook: https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
Su
questa pagina
pubblicherò anteprime, anticipazioni e indizi su Fangirl
Supervillain, inoltre elencherò tutte le citazioni
"fangirlose"
apparse nel capitolo della settimana :) per il momento non ho in
programma di scrivere altre fanfiction (anche se le idee ci sarebbero
D:), quindi la pagina per ora
sarà interamente dedicata a Fangirl Supervillain.
Spero
che la storia vi ispiri :)
P.S.:
aggiornerò la ff ogni domenica, quindi... spero che
ritorniate
la prossima settimana! :D --> va che non sei su un programma
televisivo --> lo so, ma è divertente! --> ok
._.
P.P.S.
(poi sparisco, giuro!!): l'immagine di inizio capitolo appartiene a http://paradoxoid.deviantart.com/
Immagine
originale: http://paradoxoid.deviantart.com/art/Dark-Side-359122558
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 - Niente di nuovo sul Trono di Spade ***
Introduzione dell'autrice (ma
come, ancora?! --> certo, prima di ogni capitolo dirò
sempre la mia! --> ah ._.)
Buongiorno
a tutti! :D innanzitutto, ringrazio tutti coloro che hanno
letto il primo capitolo e hanno deciso di dare una
possibilità a
questa fanfic leggendo anche il secondo! ^^
Un grazie
gigantesco a Cap_Kela, il cupcake di
EFP che questa settimana ha fatto gli anni! Augurissimi,
Ciccipucci <3 (lei
sì che è una vera Khaleesi ;P)
Grazie
anche a SMS (alias Sara,
Marta e Sabrina xD) per il sostegno! :D ormai sarete costrette a
leggere tutti i capitoli contro la vostra volontà,
muhahahaaa!!
>:D Tra l'altro potreste diventare le protagoniste di una storia
che una certa applicazione di Marta mi ha ispirato... probabilmente nel
corso della settimana vi importunerò con alcune domande :P (All-New
Time Ladies are comin'!...
maybe)
Ringrazio
anche Hector_Wife per
aver aggiunto la storia alle seguite, e anche a tutti coloro che hanno
"mipiacciato" la mia pagina su facebook, ossia questa: https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
Dopo
il capitolo 3 ci sarà un'ulteriore pagina da "svelare", ma
diamo
tempo al tempo ;D intanto, spero che vi divertiate a leggere
quest'altro capitolo ^^ Vi accorgerete che è ancora un po'
"introduttivo", ma la settimana prossima la storia entrerà
finalmente nel vivo, ve lo giuro ;D (anche perché il
capitolo
è già stato scritto ^^)
Buona
lettura, vi aspetto con ansia a fine capitolo! :D (li
aspetti a fine capitolo?! sai che ora non vorranno mai arrivare alla
fine, vero? --> non esagerare ._.)
*
* *
.II.
NIENTE
DI NUOVO SUL TRONO DI SPADE
Il
giorno prima dell’inizio della
fiera io e Sam passammo la notte al B&B (del quale ora non
ricordo
nemmeno il nome, dato che ci restammo per poco tempo... e presto
saprete anche voi perché). Sam
si mise a fare zapping e a un certo punto iniziò a guardare
tutta eccitata una puntata senza sottotitoli di Under The Dome, mentre
io
cercai di dormire nonostante il volume a manetta della tv. A
causa del fuso
orario, però, mi addormentai quando ormai era già
ora di
alzarsi, come Sam mi fece "gentilmente"
notare.
“Sveglia, sveglia!!!!!!”
mi strillò nelle orecchie l'amica, come se facessi fatica a
sentirla. “Oggi è il primo giorno di Comic-Con e la
conferenza è tra sei
ore!!!!! Non vorremo mica arrivare in ritardo,
eh????”
Vidi che Sam era già pronta e che indossava uno strano
vestito grigio, blu e
verde nelle loro gradazioni più spente. Mi misi seduta sul
letto e la fissai con le palpebre semichiuse.
“Si
può sapere che cosa ti sei messa?” le borbottai,
ancora mezza intontita dal
sonno. Avevo bisogno di un Earl Grey, e il prima
possibile.
“È il mio cosplay di oggi!!!” rispose
Sam, facendo una giravolta “Hai capito
chi sono?”
“Uhm… hai una maglietta con scritto 'Continue as free user' …
‘free hugs’ è
passato di moda?”
“Dai, è semplicissimo!”
“Dove ho messo le ciabatte…”
“Chiunque con un minimo di streaming-experience
potrebbe indovinare!!!"
"Dai Sam, sai che non mi piacciono gli indovinelli..."
Non è vero, mi piacciono moltissimo, ma in quel momento era
già tanto se riuscivo a tenere gli occhi aperti.
“Ehi,
ma sei impossibile!!” esclamò Sam, esasperata
“Mi sono vestita da PutLocker!!!!”
“. .
.”
La guardai,
attonita.
“PutLocker”.
“Sì!!!!!!!”
“Il sito
web”.
“Geniale,
vero?!” disse Sam, con un sorriso a trentadue denti. "Devo
tantissimo a Putlocker, senza di lui la mia vita sarebbe
incredibilmente vuota!!! Quindi ho pensato di
omaggiarlo!!!!!!"
“Almeno non è ingombrante come il cosplay del Dalek..."
“Non
era
ingombrante, il Dalek!! Ed era molto
carino!!!!!!”
“Una scatola gigante di cartone pesante sagomato alla peggio
non è
ingombrante?!” esclamai “continuavi a scontrarti
con la gente e inoltre nessuno
ha capito cosa
eri”.
“Era una fiera piena di giappominkia, che ne sanno loro di Doctor Who!!!”
ribatté
Sam, amareggiata “comunque, con questo cosplay mi
riconosceranno tutti, vedrai!!!!!”
Ero molto in dubbio su questo, ma non replicai: concentrai tutte le mie
energie
nel cercare di vestirmi e mezzora dopo stavamo già prendendo
il bus che ci
avrebbe portato in fiera. Sapevo già che avremmo camminato
un sacco tra gli
stand e che tutta quella gente mi avrebbe resa nervosa, senza contare
che di
questo Catching Fire non mi importava molto (non avevo nemmeno letto i
libri)…
Perché ero lì, allora? Solo perché il
demone della fangirl si era impossessato
della mia migliore amica?
Mentre timbravo il biglietto mi chiesi come mai io e
Sam ancora ci frequentavamo: in fondo avevamo ben poco in comune, e non
riuscivo a confidarmi con lei come invece facevo un tempo. La stessa
Sam preferiva parlare di personaggi inventati o gente famosa lontana
chilometri e chilometri invece che di quello che le passava per la
testa... Insomma, di sicuro anche la stessa Sam non mi confidava tutto,
anzi, poche ore più tardi avrei scoperto si era tenuta per
sé un grosso
segreto... un segreto che avrebbe rivelato al mondo
intero durante la
conferenza. E sarebbero seguiti un sacco di guai. Grossi
guai, ovvio, perché
non ho mai sentito parlare di guai “piccoli”, e da
grossi
segreti non possono che derivare guai della stessa grandezza... Ma che
ve
lo dico a fare? Tra
poco ne leggerete anche voi... [precisamente
domenica prossima! :D N.d.A.]
Incredibilmente,
prima dell'inizio della conferenza Sam non mi fece correre da uno stand
all'altro e non organizzò nemmeno una "caccia all'attore":
invece, non
appena vide che in zona HBO
era stata installata una riproduzione del
ben noto Trono di Spade, la ragazza si limitò ad osservarlo
a
distanza e a fare un giretto tra gli stand nelle immediate vicinanze.
"Come mai continuiamo a rimanere qui?" chiesi ad un certo punto, dato
che ero stufa di vedere sempre le stesse cose.
"È la mia nuova tecnica!" spiegò Sam
solennemente. "Di
sicuro qualche attore famoso vorrà sedersi sul Trono, e in
quel
momento ne approfitterò per tuffarmi su di lui!"
Come tecnica era un po' fiacca, dovetti ammetterlo: di solito Sam era
più fantasiosa in queste cose e non era certo il tipo da
"aspetta e spera": no, lei era decisamente più propensa ad
un
"insegui e spara"...
Tuttavia, ormai ero abituata ad
assecondare Sam in qualsiasi cosa e decisi di non lamentarmi (non a
caso in quel momento ero a San
Diego, e non a casa mia a leggere "Guerra e Pace").
Passarono le ore e per molto tempo l'evento più
entusiasmante
della giornata fu l'interruzione di un trentenne, vestito di nero ed
arancione, che volle fare una foto insieme a Sam.
"Ha capito che sei Putlocker?" chiesi stupita, mentre il tipo si
allontanava tutto contento.
"Sì!!!!!!" rispose Sam "e lui faceva MegaStreaming!! Non
è straordinario???!!!!"
"Incredibile" dissi, con voce atona.
"Considerando che MegaStreaming è stato chiuso da anni,
è veramente
incredibile!!!!"
esclamò lei. "Mi sa che era scozzese!!! Aveva un accento
così carino!!!!!!"
"Senti, Sam... sicura di non volerti spostare da qui? Sul Trono si sta
sedendo solo gente qualunque e tra un'ora inizia la conferenza, no?"
"Oh... oh già, è vero!!!" esclamò la
ragazza,
improvvisamente nervosa "dobbiamo spostarci subito, anzi, ci avranno
giù rubato i posti migliori!! Presto, presto!!!!!"
Sam mi prese per un braccio e mi trascinò per un bel pezzo,
fino
a che non ci trovammo davanti al poster gigante di una ghiandaia
imitatrice in fiamme. Dietro il poster stava un lungo tavolo,
posizionato in orizzontale rispetto al pubblico, che ospitava una serie
di sedie ancora vuote.
"Tutto a posto?" chiesi a Sam.
"Sì!!!!! Sì!!!! Perché??!"
"Di solito sei più... entusiasta".
"Sarà il fuso orario che mi mette fiacca! Ma non appena Jen
e
Liam si
siederanno lassù, vedrai che si sentiranno solo i miei
strilli!!!!"
"Non ne dubito" dissi, e in parte fui rincuorata: quando Sam si
mostrava veramente sotto tono (e non perché il cavallo di
Atreyu
era morto) allora c'era qualcosa di serio che non andava. E, in
effetti, in quel momento c'era
veramente qualcosa che non andava, ma
sono una ragazza ingenua e mi bevvi subito la storia del fuso orario...
Peggio per me: mi trovai impreparata.
Anche se, in confronto a cosa sarebbe successo, Rambo a cavallo di un
unicorno sarebbe stato più credibile.
*
* *
Il ritorno dell'autrice (oddio,
sei ritornata davvero!! --> te l'avevo detto u_u)
E dopo questa bellissima immagine di "Rambo
sull'Unicorno" (sembra
il nome di un quadro xD io lo comprerei *-*), ecco la fine del capitolo
2 :)
Spero che resisterete ancora un po' prima che la storia entri
finalmente nel vivo, anche perché settimana prossima Sam
combinerà il casino che l'ha spinta a venire a San Diego u_u
(e
Francesca si ritroverà, suo malgrado, ad affrontare
un'improbabile
quesssssssst
u_u)
Quando leggerete queste righe sarà domenica e, in ritardo di
un giorno, auguro
a tutti i fan di Doctor Who un buon 50°! :D Ricordatevi:
#SaveTheDay u.u/
Tra le altre cose, dopodomani
uscirà nei cinema italiani "La Ragazza di Fuoco"! *w*
Che periodo impegnativo, per le fangirl... Sam avrà
rinunciato a dormire la notte u_u
Alla prossima domenica, allora! :D E, nel frattempo, vado a farmi un
the...
(Twinings,
ovviamente)
P.S.:
ovviamente, non ho niente contro gli appassionati di manga, anime e
delle altre meraviglie del Sol Levante ^^ (Samanta invece
sì... insultate lei! u_u)
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 - La Genesi di Fangirl Supervillain ***
Introduzione dell'autrice (ancora?!
ma basta!!!!! --> lasciami questo angolino di
libertà, pls! D:)
Buongiorno
a tutti! :D Come al solito, iniziamo con i ringraziamenti ^^
Allora,
innanzitutto ringrazio le All-Time Ladies ;D (così la smetto
di chiamarvi SMS xD) e la cara cara Michi, nonché tutti
coloro che leggono e seguono la fanfiction! Spero che questo capitolo
vi piaccia, anche perché è da qui che
inizierà tutto... muhahaahhaaaaa!!
Ci
vediamo a fine capitolo, as always ;D
*
* *
.III.
LA
GENESI DI FANGIRL SUPERVILLAIN
"Liam non è bellissimo???!!!! Come vorrei
essere al posto di Katniss!!!!!!"
La
conferenza era iniziata da una decina di minuti e gli occhi di Sam
luccicavano come quelli di un maniaco sessuale mentre spia le ragazze
nello spogliatoio della palestra. All'ingresso delle star di Catching
Fire
(c'erano Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, il già citato
Liam Hemsworth, Sam Claflin e Jena Malone) il pubblico era andato su di
giri e Sam non faceva eccezione, anche se c'era qualcosa nelle reazioni
della ragazza che non mi convinceva... qualcosa di forzato, di
recitato, quando invece Sam di solito è la
spontaneità fatta a
persona.
Una spontaneità molto fastidiosa e chiazzosa, è
vero, ma
quel cambiamento mi insospettì più di qualsiasi
strillo
da fangirl: iniziai ad osservare Sam con più attenzione e
notai
che continuava a stringere a sé la borsetta che si era
portata
dietro per l'occasione, con la scritta "SHERLOCKED"
stampata a
caratteri giganti. Notai solo in quel momento che aveva lasciato al
B&B lo zaino con dentro tutto il ciarpame che avrebbe voluto
farsi
autografare quel giorno... e questo mi preoccupò
più di
qualsiasi altra cosa: Sam non avrebbe potuto dimenticare una cosa del
genere, era impossibile! Quindi doveva averla lasciata in camera di
proposito, non c'era altra spiegazione... Ma a quale
scopo? Che
finalmente si stesse stancando di essere una fangirl così
accanita? In effetti tutte quelle reazioni animose per ogni minimo
cambiamento nella vita di un personaggio immaginario (o reale, ma
lontano chilometri) dovevano costarle un sacco di energie...
Feci per chiedere a Sam se andava tutto bene (per la seconda volta in
poche ore), ma proprio in quel momento la ragazza si voltò
verso
di me e con un sorrisone mi disse: "Vado un attimo in bagno!"
Ok, questo
era davvero allarmante.
"Durante la conferenza?!" chiesi.
"Anche le fangirl devono pisciare" rispose lei, schietta "mi
rifarò dopo!!!!!"
Io mi limitai ad annuire e la osservai allontanarsi dai suoi idoli,
senza nemmeno voltarsi indietro. Non mi rimase altro che assistere da
sola al resto della conferenza, cercando di memorizzare il
più
possibile quello che dicevano gli attori: come minimo, Sam mi avrebbe
chiesto un resoconto dettagliato. Ad un certo punto, però,
annunciarono che erano pronti per proiettare un trailer di Catching
Fire, qualcosa che di certo non si poteva descrivere a parole... E Sam
tardava a ritornare: dov'era finita?! Perché ci metteva
tanto?
Mi aveva trascinata da
Milano a San Diego solo per questo, ed ora se lo stava perdendo...
glielo avrei rinfacciato per tutta la vita!
Dietro il tavolo degli attori il telo per la proiezione si
illuminò e lo spettacolo fu sul punto di iniziare...
Alla fine ad iniziare però non fu il trailer, ma l'irreparabile.
"HELLO SWEETIES!!!!!!!"
La mia prima reazione fu: "Per
il pizzetto di Shakespeare!"
Sul telo non stavano proiettando il trailer di Catching Fire, ma
Samanta Pellegrin in persona, con il faccione
grande tanto quanto un Troll di montagna e il suo solito gigantesco
sorriso che avrebbe fatto sembrare una smorfia quello della Barbie!
Dallo sfondo si poteva capire che era seduta su un gabinetto pubblico e
che stava tenendo un computer portatile sulle ginocchia.
"Guardate!" gridò qualcuno dalla folla "è vestita
da PutLocker!"
Molti si misero a ridere e io non potei fare a meno di pensare: "Che branco di idioti..."
"L'avete capito!!!!" esclamò la proiezione di Sam "GRAZIE!!!!!"
Intanto gli attori di Catching Fire erano tutti sbalorditi e dubbiosi
perché, anche se forse il pubblico non l'aveva ancora
capito,
quella pazza in PutLocker non era in programma.
"Ma bando alle ciance, nerd e fangirl di tutto il mondo!!!!!"
continuò Sam, facendosi improvvisamente seria e acquistando
un
tono autoritario (cosa che mi fece venire i brividi). "Ho un annuncio
da fare a tutti voi, che siete venuti al Comic-Con proprio come me!!!!"
"E questa da dove salta fuori?!" sentii dire Jennifer Lawrence.
"È in programma?" chiese Josh Hutcherson, ma nessuno dei due
ricevette risposta.
"Per anni ho vissuto vite di personaggi che non sarei mai potuta
diventare, figuriamoci essere!!!!" continuò Sam, mentre la
folla
si acquietava per capire cosa stava succedendo. "Per anni ho immaginato
di poter vivere in loro, con loro... per loro!!!! Non
sarebbe un mondo
diverso, e in meglio, se loro fossero reali??? Non ci sentiremmo meno
soli???? Non ci sentiremmo... migliori?????!!!!!"
"Sam"
pensai "cosa stai
facendo?!"
"Per mesi ho pensato a come soddisfare il mio unico grande desiderio"
proseguì Sam, sempre più seria "che non
è quello
di sposare Tom Mison e avere una relazione extraconiugale con Colin
O'Donoghue, Matt Smith e Landon Liboiron".
Mi feci piccola piccola: quasi mi vergognavo per lei.
"Il mio unico
e GRANDE
desiderio" continuò Sam "è che i
nostri eroi siano reali. Reali come me e voi. Ho passato le ultime
settimane a progettare e costruire qualcosa in grado di ribaltare il
tessuto stesso della realtà, ammorbidendone la logica per
soggiogarla alla mia irrazionalità..."
"Ma come accidenti parla?!" mi chiesi.
"... e, inaspettatamente, ci sono riuscita".
"This is... creepy" esclamò
Jennifer Lawrence, che però continuava a ridere e non
sembrava prendere la cosa molto sul serio.
"Vi racconterò in breve" disse Sam "come miracolosamente
riuscii
a trovare su eBay il vero Auryn
dell'Infanta Imperatrice, e di come
riuscii ad unire la sua magia alla tecnologia di una bomba che sono
riuscita a costruire grazie ad alcune istruzioni che ho letto su
google..."
La ragazza si fermò di colpo e ridacchiò. "Oh,
aspettate... ve l'ho appena raccontato!!!!!!"
Qualcuno tra il pubblico iniziò veramente ad innervosirsi
quando
Sam pronunciò la parola "bomba", ed io anche: ok, era una
fangirl incallita, ma da quello a diventare una terrorista ne passava
di acqua sotto i ponti! Credo...
"Ho battezzato il congegno 'Fantaract'"
spiegò Sam "Ogni fangirl
e nerd che si rispettino avranno capito che è un'unione tra
'Fantàsia' e 'Tesseract'..."
"A me sembra l'identità segreta di un topo radioattivo"
disse
qualcuno, uno di quelli che, come Jennifer Lawrence, pensava che tutto
fosse uno scherzo neanche ben orchestrato.
"... e ora qualcuno potrebbe dubitare della riuscita del mio piano"
aggiunse Sam. "Ne dubitavo io stessa, all'inizio, ma ORA so che
può funzionare. E sapete perché?
Perché CI
CREDO.
Vi sembra filosofia da quattro soldi? A me no. 'Credere' è
molto
più forte di 'sperare': 'sperare' è attendere che
qualcosa accada, è un comportamento da passivi, il
comportamento
di chi attende che il proprio destino si realizzi. Beh, io non sono una
ragazza passiva, e credo che il destino sia un po' come il futuro: non
esiste finché non lo realizzi. E io, prima di tutto, sono
una
fangirl:
non c'è niente di più attivo di una fangirl che
decide di CREDERE".
"Si è bevuta il cervello" dovetti ammettere "e questo è
il rutto che ne segue" (sì, ho veramente
pensato ad una frase
così poco dignitosa. Perché non scriverla? Tanto
ormai
l'avevo pensata)
"Quando interromperò il collegamento" terminò
(finalmente) Sam "attiverò il Fantaract, e il sogno di ogni
fangirl si avvererà: tutti gli attori presenti in questo
momento
al Comic-Con di San Diego diventeranno i personaggi che hanno
interpretato. I supereroi voleranno, i guerrieri combatteranno, i
licantropi si sveglieranno e sarà tutto VERO.
Non ringraziatemi,
cari: questa è solo la prima parte del piano. Volete sapere
cosa
verrà dopo? Mi dispiace... spoilers".
(a questo punto mi appello a voi, fangirl di tutto il
mondo:
veramente il vostro più grande desiderio è
QUESTO??!!!)
Il telo da proiezione si spense mentre Sam salutava il pubblico con un
ultimo sorriso soddisfatto da genio del male... e poi si
scatenò
il putiferio. Dal pavimento si levò una spessa nebbia viola
che
colse di sorpresa sia gli attori che il pubblico: alcuni scapparono
terrorizzati per paura della bomba, altri si fecero travolgere dalla
gente in movimento e altri, tipo me, rimasero perfettamente immobili
nell'attesa che la confusione si acquietasse. Mentre cercavo di non
farmi calpestare da nessuno nel bel mezzo di quella strana nube
purpurea, riuscii a scorgere Sam correre verso il tavolo della
conferenza ed afferrare per il braccio un'intontita Jennifer Lawrence.
Misi da parte stupore, rabbia e stordimento per cercare di
raggiungerla, e lei mi vide: mi sorrise, si portò un dito
sulle
labbra per intimarmi di rimanere in silenzio e urlò verso
il soffitto un'ultima frase...
"LA
MAGIA E' RITORNATA A STORYBROOKE!!!!!!!"
Poi la nebbia viola si infittì e la persi di vista.
*
* *
Il ritorno dell'autrice (sì,
sono ancora qui! :D)
Allora, finalmente la Fangirl Supervillain ha realizzato il suo
più grande desiderio... che succederà ora?! La
settimana prossima potrete leggere le reazioni della "prima compagnia",
formata da Liam Hemsworth, Jena Malone e Sam Claflin! :D (ah, e anche
da Francesca, ma contro la sua volontà, temo... xD)
Ci saranno tante "compagnie" nel corso della storia perché i
personaggi da introdurre sono tanti... ma alcuni rimarranno veramente a
lungo! :D (a proposito, se avete da proporre personaggi da inserire,
scrivetemi pure un messaggio qua su EFP ;D)
Vi sembra incredibile che Sam abbia trovato l'Auryn su eBay? Anche
questo verrà spiegato... col tempo ;)
E, dato che Samanta Pellegrin non comparirà per molti
capitoli (cosa vorrà fare a Jennifer Lawrence? D:), vi link
ora il suo profilo twitter, dove spara tutte le sue cavolate! :D https://twitter.com/FangirlVillain
Vi
ricordo anche la mia pagina facebook: https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
Alla
prossima domenica!
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 - WTF Games (God Save the Lawrence) ***
Introduzione dell'autrice (sempre
al vostro servizio ^^)
Buongiorno
a tutti,
gioie! :D Allora, in questo periodo non riesco proprio a smettere di
scrivere, che si tratti di fanfiction o meno, e con taaaanto entusiasmo
vi posto oggi questo nuovo capitolo ^^ so che ci ho messo tantissimo
tempo ad entrare nel vivo della storia, ma ho un debole per i lunghi
prologhi introduttivi... Comunque, in questo capitolo finalmente alcuni
degli attori di Catching
Fire potranno dire la loro ^^ anche se si troveranno in
una condizione molto particolare :P
Prima di
lasciarvi al capitolo, ringrazio come al solito Cap_Kela,
che mi fa pure pubblicità sulla sua fanfic su Jack Sparrow!
:D
Grazie mille, Ciccipucci :* anche per aver recensito quello sgorbio di
flashfic su Jane Foster xD
Un grazie
gigante anche alle All-New
Time Ladies,
di cui sto scrivendo la prima avventura proprio in questi giorni...
chissà, magari a Gennaio inizierò a pubblicare
anche le
loro storie qui su EFP... Ma le mie care colleghe dovranno darmi il
permesso, dato che parlerò anche di loro ;) (intanto
però
sulla mia pagina autore ho messo quella piccola meraviglia disegnata da
Double... grazie, Sabry! ç_ç)
Ringrazio
inoltre Bbpeki
ed helpless
per aver aggiunto questa fanfic sia tra le seguite che tra le preferite
^^ spero che questo capitolo non deluda nessuno!
Vi ricordo in questa sede, perché sono un'egocentrica, che
ho aperto da poco una serie di fanfiction (tutte flashfic o one shot)
dedicata all'universo di Thor: infatti si chiama "Thor - What a Wonderful World"
(titolo rubato a quel genio di Leo Ortolani xD)... per ora potete
trovarci una filastrocca, un breve momento malinconico e un delirante
dialogo tra Loki e Thranduil :P
As
always, vi attendo impaziente alla fine ;)
*
* *
.IV.
WTF GAMES
God save the
Lawrence
Quando
la nebbia viola iniziò ad affievolirsi, la prima cosa che
notai
era che non sentivo più persone che urlavano, sedie che
cadevano, o passi di gente che scappava: nella sala conferenze del
Comic-Con regnava il silenzio.
Non era un silenzio assoluto, però: mentre avevo la conferma
che
quasi tutti i partecipanti alla fiera si erano allontanati, sentii che
vicino a me qualcuno stava bisbigliano delle parole in modo ossessivo,
continuando a ripeterle come se ne valesse della sua stessa vita...
"Ave O Maria, piena di
grazia, il Signore è con te..."
La nebbia scomparve quasi del tutto e io mi avvicinai ancora di
più verso quella voce... una voce maschile, che mi sembrava
familiare...
"... tu sei benedetta
tra le donne e benedetto il frutto del tuo seno O Gesù..."
Non avevo paura di chi stava pronunciando quelle parole: quanto poteva
essere pericoloso qualcuno che aveva deciso di pregare nel bel mezzo
del disastro? Magari non era proprio la mossa più
intelligente
da fare, ma sempre meglio che calpestare gli altri per cercare di
fuggire... forse.
In ogni
caso, feci bene a non temere il proprietario di quella voce, anche
perché a farmi venire un coccolone fu qualcun altro.
Riuscii finalmente a scorgere la persona che stava pregando,
inginocchiata di spalle proprio davanti a me, quando quel "qualun
altro", con una mossa repentina e abbastanza violenta, mi spinse contro
il muro e mi portò un braccio dietro la schiena e l'altro
addosso alla parete!
"MA CHE CAZZ...!!" urlai, e
io sono una persona molto posata che non
dice mai le parolacce: non perché abbia deciso di proposito
di
non essere volgare, ma semplicemente perché di rado mi
capita di
perdere il controllo. Ma quel tizio... mi stava facendo un male boia,
anche perché ora una delle sue mani mi stava premendo la
faccia
contro il muro, mentre con un'unghia scavava nella mia guancia.
"Non fare mosse stupide, troietta,
e dichiara subito le tue intenzioni!"
"... adesso e nell'ora
della nostra morte..."
La voce nuova, quella del mio assalitore, apparteneva ad una donna:
quindi era un'assalitrice.
Ma quello che mi faceva davvero imbestialire era che l'altro idiota
rimasto in sala continuava a pregare come se niente fosse, mentre una
fanciulla indifesa (ossia io) veniva attaccata da una perfetta
sconosciuta! E quella chiedeva a
me
che intenzioni avessi! Forse avrei dovuto farle io quella stessa
domanda, sarebbe stato legittimo, no? Ma no, non lo feci
perché,
oltre ad essere arrabbiata col tizio che pregava, ero anche
terrorizzata dalla tipa che non voleva mollare la presa su di me.
"Ehmmmmmmmmmmmm..." fu tutto quello
che riuscii a dire.
La presa della sconosciuta si fece ancora più salda. "In una
lingua comprensibile, se non ti dispiace!"
Gliel'avrei fatta pagare, a Sam! Tutto questo era opera sua, e non
avevo nemmeno avuto il tempo di pensare a tutto questo suo stupido
piano: prima per la nebbia e, ora, per questa pazza qua che
chissà da dove saltava fuori!
"Lasciala, Johanna!"
Una terza voce si unì a quel "simpatico" teatrino e, forse,
finalmente qualcuno iniziò a degnarsi di darmi una mano:
dov'era
finita la civiltà?! Ok che ero ad un Comic-Con, ma questo
era
troppo!
Finalmente l'unghia del mio aggressore si allontanò dalla
mia
guancia, ma sentii che mi aveva lasciato un graffio. Sam avrebbe detto
che le cicatrici rendono le persone più affascinanti e,
essendo
una fan di Harry Potter
(l'unico "fandom" che io e lei avevamo in
comune) mi sarei potuta anche trovare d'accordo... Ma, date la
circostanze, la gratitudine era l'ultimo dei miei pensieri!
"Come mi hai chiamata?" chiese la ragazza, che si era voltata verso la
voce nuova. La sua presa sul mio braccio si allentò e io ne
approfittai per liberarmi, ma lei ormai sembrava aver perso qualsiasi
interesse per me. Quando finalmente mi girai, potei vedere che era
semplicemente una ragazza magra coi capelli corti, ma era di spalle e
non avrei saputo dire di più. Sulla mia sinistra lo
sconosciuto
che mi sembrava familiare continuava a pregare la Vergine Maria e,
davanti a colei che mi aveva aggredito, stava un ragazzo alto, ben
piazzato, con spalle larghe e capelli scuri. Anche se non era molto
vicino, riuscii a riconoscerlo immediatamente: quello era uno dei volti
che più spesso comparivano nella dashboard di Sam ed
apparteneva
ad una delle famiglie che la mia (ex) amica invidiava di più
al
mondo, insieme alle Deschanel.
Quel ragazzo era Liam Hemsworth.
Lo so, avendolo avuto sotto gli occhi per mezzora non
avrei
dovuto stupirmi così tanto (o forse sì?), ma
c'era qualcosa in Liam Hemsworth
che lo rendeva diverso da prima dell'"attentato" di Sam: aveva uno
sguardo terribilmente serio, il genere di sguardo che puoi
beccare in primo piano durante un film d'azione. E la donna, ora che ci
pensavo, era vestita come un'altra ospite della conferenza, quindi
doveva essere senz'altro lei...
Jena Malone.
Ma allora perché Liam (scusate, per non
rallentare troppo
la narrazione da ora in poi comincerò ad evitare di scrivere
i
cognomi, cosa che fa uno strano effetto anche a me) aveva chiamato
Jena... Johanna?!
Evidentemente anche Jena se lo stava chiedendo,
perché chiese una seconda volta: "Come mi hai chiamata?!"
Liam spostò per un attimo lo sguardo da lei, fece lentamente
un
passo in avanti e ritornò a fissarla: "Non dirmi che a te
non
è successo".
Jena gli lanciò un'occhiataccia, poi si volse a guardare il
tipo
che ancora stava pregando la Vergine Maria e scosse la testa,
arrabbiata e confusa allo stesso tempo.
"Johanna, Rocket, Jena, Lydia... mi sembra di avere un sacco di nomi,
e..."
"... e tutti sono
giusti" completò Liam.
Lei annuì. "Che sta succedendo a Sam?"
"No, ma fate come se io
non ci fossi" pensai, mentre le due grandi star se la
chiacchieravano.
" In Pirati dei
Caraibi ha interpretato un missionario" rispose Liam
"e, per qualche ragione, quel ruolo sta avendo la meglio su di lui".
"Proprio quello più seccante e inutile!" sbottò
Jena
"anche se io stessa in questo momento non saprei dire se sono
più Johanna o Rocket".
"Siamo tutti quei ruoli contemporaneamente, credo" disse Liam "Ma forse
possiamo scegliere a chi dare più ascolto".
Il ragazzo si avvicinò alla figura in preghiera (che, a
quanto
pare, era Sam Claflin)
e lo chiamò alzando la voce: "Sam!"
In quel momento anch'io avrei chiamato Sam, ma un'altra
Sam, e di certo non avrei usato un tono così pacato, anzi.
La
conversazione tra i due attori, poi, mi stava preoccupando
ulteriormente: non avevo capito completamente quello che si erano
detti, ma ciò che i loro discorsi mi stavano suggerendo mi
fece
desiderare non solo di non essere mai venuta a San Diego, ma
addirittura di non aver mai conosciuto Samanta Pellegrin. Tuttavia,
decisi di non arrivare a conclusioni affrettate e di sospendere
qualsiasi ipotesi su ciò che era effettivamente successo...
Su
una cosa, però, non avrei mai cambiato idea: non avrei
mai più assecondato Sam, e i nostri cammini si sarebbero
divisi per
sempre.
Intanto, Liam continuava a chiamare quell'altro Sam, ma senza successo.
"Sam!"
"... tu sei benedetta
tra le donne e benedetto..."
"Sam! Saaaaaaaam!!"
"... il frutto del tuo
seno O..."
"WILLIAM!"
In quel momento Sam Claflin interruppe la sua infinita preghiera e vidi
le sue spalle irrigidirsi. L'attore poi si voltò verso Liam,
con
un'espressione determinata che nessuno si sarebbe aspettato dal
disperato uomo di Dio di poco prima, e chiese: "Perché
proprio
William, e
non Finnick?"
"Qua a nessuno va bene
come viene chiamato!" pensai "E non mi sembra questo il
problema più grave!"
Pensai che forse era meglio svignarsela, prima che
Jena/Johanna/Rocket, o come caspita voleva farsi chiamare, si
ricordasse di me... ma quello strano trio mi aveva instillato il dubbio
che Sam fosse riuscita veramente a completare il suo piano impossibile
(cosa assurda, ovviamente), e quindi decisi di restare per qualche
altro minuto. Così, per scaramanzia.
"Un Duca mi sembrava più affidabile di un tizio che offre
zollette di zucchero" sbottò Liam (anche se Sam avrebbe
detto: "Fa lo scontroso
perché Finnick ha fatto il cretino con Katniss!!!! In
realtà è geloso!!!!!!! *w*")
"E ora che il missionario si è acquietato"
intervenne Jena "vogliamo parlarne?"
Sam si alzò in piedi, Liam annuì.
Nessuno dei tre
sembrava molto entusiasta di iniziare quella conversazione e
continuarono bellamente ad ignorarmi.
"La ragazza che ha interrotto la conferenza" iniziò Jena
"non era una pazza qualunque".
"Già, in
realtà è una pazza molto particolare" pensai
freddamente.
"La nebbia viola, la confusione... è tutta opera sua!" disse
Sam, che d'ora in poi chiamerò "Sam C." per distinguerlo da
"Sam
la Pazza".
"Quello però è stato il meno" lo interruppe Liam
"Noi... è successo come aveva detto lei! Siamo cambiati".
Jena annuì. Sam C. abbassò la testa,
confuso.
"È come se i pensieri di Gale fossero miei... Non sto
recitando la sua parte, lui è proprio me" continuò
Liam "ma allo stesso tempo sono Liam. Sono Liam e Gale
contemporaneamente".
"E io Johanna. E Rocket. E Gretchen, e Lydia, ma anche Jena"
esclamò l'attrice "non oso immaginare cosa stia succedendo
fuori
da questa sala..."
"C'è solo un modo per scoprirlo" disse Liam "e dobbiamo
assolutamente ritrovare Katn... Jennifer".
"E perché mai?" sbottò Jena "se ora
le cose stanno
veramente come stanno, Jennifer non ha certo bisogno di essere
ritrovata: sa combattere, è una mutaforma, ed è
una
ragazza con le palle!"
"Voi due" replicò Liam, stringendo i denti dalla rabbia
"potete
fare quello che volete, non mi interessa. Io andrò a
cercarla, e
non ho certo bisogno di una ragazzina che l'ha data via al primo
ufficiale o di un missionario che alla prima sirenetta ha mandato
affanculo tutto!"
Evidentemente i ruoli di Jena Malone e di Sam Claflin avevano problemi
con le "prime volte".
"Ti pentirai amaramente di avermi rinfacciato quel ruolo!" lo
minacciò Jena "e comunque ora c'è altro di cui
preoccuparsi!"
"Ossia?" chiesero Liam e Sam C.
In quel momento Jena si voltò verso di me con uno sguardo
gelido
e mi additò. Un brivido mi percorse la schiena e non osai
muovermi per nessuna ragione al mondo.
"Lei" disse
la donna. "Durante
la conferenza era seduta di fianco alla ragazza che ci ha fatto questo.
Si parlavano. La conosce. Forse è addirittura una sua
complice".
No, ok, avrei potuto accettare QUALSIASI
insulto, ma essere additata come complice di Sam proprio non potevo
sopportarlo!
"A-aspettate" balbettai (anche se dentro di me ero indignata, in
realtà avevo paura di quello che stava succedendo, non solo
a me
ma soprattutto intorno a
me). "Lo ammetto, conosco quella ragazza. Si chiama Samanta Pellegrin.
L'ho accompagnata al Comic-Con. Ma giuro, giuro, che non
sapevo nulla di tutto questo fino a qualche minuto fa!"
Anche Liam e Sam C. iniziarono a fissarmi, sospettosi. Sì,
Finnick e Gale mi
stavano fissando: Sam al posto mio sarebbe svenuta
subito, e poi si sarebbe auto-flagellata per aver osato svenire davanti
a loro.
"Come possiamo crederti?" chiese Sam C.
E fu in quel momento che dissi le paroline magiche.
"Io so che fine ha fatto Jennifer Lawrence".
Cercai di mostrarmi un po' sicura di me. Per la barba di Alan Moore,
quanto avrei voluto un the in quel momento! Si conversa sempre molto
più civilmente, davanti ad una tazza di the bollente!
Soprattutto se ci sono anche i biscottini...
Comunque, ottenni l'effetto desiderato: ebbi tutta l'attenzione di
Liam. "Dov'è?"
"Non lo so!" risposi.
"Ma se hai detto..."
"Ora mi correggo!" lo interruppi, innervosita "Lasciatemi spiegare e..."
"Bada al tono, signorinella!" sbottò Jena "non
avrò armi, ma non ci metterei molto a farti secca".
"JOHANNA!"
L'intervento di Liam era un concentrato di rabbia, sofferenza e
frustrazione:
io stessa arretrai di un passo e, mentre studiavo l'espressione dolente
del ragazzo, ricordai di quando Sam mi parlava fino allo sfinimento di
Hunger Games. Lei andava pazza della coppia Gale-Katniss (ma anche
della Gale-Johanna, e per fortuna in quel momento non era lì
con
me o avrebbe fatto in modo che Liam e Jena avessero tanti momenti "NOW
KISS") e più volte mi aveva spiegato quanto
Gale amasse Katniss
e di come Katniss fosse stupida a preferire Peeta (c'è anche
da
dire che, qualsiasi storia si trattasse, Sam tifava sempre per il
migliore amico della protagonista).
Quello sfogo mi permise di immedesimarmi in Liam/Gale, almeno un po':
la
sua mente era confusa per quello che era successo e in più
l'amore-della-sua-vita/collega-di-lavoro era scomparsa. Non era un caso
che l'attore fosse preoccupato per Jennifer Lawrence e non per Josh
Hutcherson (e nessuno di loro diede troppo peso alla sua assenza: anche
ora non saprei dire perché).
"Mentre la nebbia si diradava" spiegai, questa volta cercando di essere
un po' più gentile "ho visto Sam prendere Jennifer Lawrence
per
un braccio e portarla via... ma non so dove".
"Ehi, e io che centro?!" chiese Sam C., sulla difensiva.
"Intendeva quella Samanta, sacco di patate" gli rispose Jena.
"Non hai proprio idea di dove la tua amica abbia portato Katniss?" mi
chiese Liam.
Jennifer, pensai,
ma non lo
corressi: in quel momento c'era molto più Gale di Liam,
anzi,
c'era sempre stato più Gale da quando la nebbia era
scomparsa.
"Abbiamo prenotato una camera in un B&B, ma è un po'
lontano
da qui" risposi "e non credo nemmeno che Samanta sia ritornata
laggiù".
Liam abbassò il volto ed iniziò a fare alcuni
respiri
profondi per controllare la frustrazione. Era vero, non sapevo dove
potessero essere Sam e Jennifer, così come non sapevo come
mai
la mia (ex) migliore amica aveva deciso di costruire un ordigno ai
limiti della fantascienza... senza contare che Sam non era certo un
pozzo di scienza e tecnologia.
"Devo andare" fu la conclusione di Liam... anzi, di Gale.
"Ti sei finalmente ricordato che hai una fidanzata vera?" chiese Sam
C., probabilmente per alleggerire l'atmosfera... ma a me
sembrò solo un idiota.
Liam lo guardò, confuso.
Sam C. ricambiò l'occhiata, allarmato. "Miley?"
Liam sbuffò. "Ho chiuso da settimane con quella. Ho ben
altri piani".
"Cioé?" chiese Jena.
"Trovare mio fratello" rispose Liam. "Se questa Samanta Pellegrin ha
fatto veramente ciò che ha fatto, allora ho bisogno di lui
più che mai: non so che ostacoli dovrò affrontare
per
salvare Katniss".
"Quando dici 'fratello'..."
disse Sam C. "intendi quello VERAMENTE
famoso?"
"Intendo quello che in questo momento ha i poteri di un dio".
"Oh". Sam C. fischiò, in segno di approvazione: "Il CacciaThor. Sì,
in effetti potrebbe esserci utile".
"Esserci?"
"Io vengo con te, amico" disse Sam C. "tutti noi vogliamo
bene a
Katniss. E tutti sappiamo quanto sia importante: lei è il
simbolo della nostra rivolta!"
"Credo che il ragazzo
stia facendo un po' di confusione..." pensai, ma non
dissi niente.
"E io non posso certo lasciare due ragazzi soli a se stessi" intervenne
Jena, mettendosi di fianco a Liam.
"Non sarai la sola ragazza" disse Liam, e mi indicò "Tu, verrai con
noi!"
Io risposi con il mio miglior sguardo da pesce palla.
"COME?!"
"Avremo bisogno di te. Forse".
"Ma... io sono una persona qualunque! Non ho recitato in un blockbuster
e non ho poteri o capacità particolari! Vi sarei solo
d'intralcio!"
Insomma, dissi le prime cose che mi vennero in mente per convincerli a
lasciarmi in pace, in modo da poter ritornare a casa.
"Gale ha ragione" disse Jena.
"Liam
dannazione!! Si chiama Liam!"
pensai.
"Tu conosci il nemico" aggiunse la ragazza "e potresti sapere
qualcosa che ci aiuterà. Non ho proprio idea di cosa possa
essere questo qualcosa, ma non si sa mai".
"Grazie della fiducia" mi
dissi.
"Qual è il tuo nome?" mi chiese Liam, inaspettatamente.
Cento punti a Grifondoro! Finalmente qualcuno che mi chiedeva come mi
chiamavo! Quasi mi sentii in mezzo a persone civili, e non davanti a
strafottenti personaggi di un film.
"Francesca" risposi, e mi sembrò un nome così
stupido in
mezzo a Gale, Johanna e Finnick. La scrittrice di Hunger Games non a
caso aveva scelto "Katniss" per la sua protagonista: di sicuro non era
un nome ridicolo e aveva un certo impatto.
Beh, c'è da dire che ha scelto anche "Peeta"...
Liam fece un mezzo sorriso e poi ci diede le spalle per rivolgere il
suo sguardo verso la porta che ci avrebbe portato fuori da quella sala.
"Johanna. Finnick".
Fece una pausa.
"Francesca".
Le mie guance avvamparono: che vi avevo detto?!
"Siete pronti?"
"Dove siamo diretti, Gale?" chiese Sam C.
"Allo stand Marvel,
ovviamente" rispose Liam.
Fu così che l'avventura ebbe inizio, e io mi sentivo fuori
posto
come Bilbo Baggins in mezzo ai nani e a Gandalf il Grigio. Tuttavia,
proprio come Bilbo, non potevo tirarmi indietro.
*
* *
Il ritorno dell'autrice (yuppiiiiiiiiiiii)
Allora, piaciuto il capitolo? :) Sottolineo che mi
ha messo non poco a disagio
scrivere di gente che esiste davvero e che da qualche parte
(lontanissimo da casa mia ç_ç) ha veramente una
vita xD
ma, con la storia che ora gli attori si comportano un po' come i ruoli
che interpretano, sono riuscita a mettermi il cuore in pace... ma solo
un po' :P
Come Cap_Kela mi aveva fatto notare, Liam è un vero
bacchettone
xD e anche nei prossimi capitoli non sarà il massimo della
simpatia, temo :P è che... boh, sia lui che Gale mi sembrano
così seri e musoni (non fraintendete! Adoro Gale e anche i
musoni! xD) che non ho trovato altra maniera per descriverlo :P poi,
ricordiamoci: "Fangirl Supervillain" è una storia senza
troppe
pretese, quindi un po' di cavolate me le permetto u_u (del tipo: ma
quante volte Liam sgrida Johanna in 'sto capitolo?! xD)
Vi lascio ricordandovi che potete trovare indizi e riferimenti su
Fangirl Supervillain (nonché
qualche anticipazione su quello che scriverò in futuro,
forse) sulla mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
E,
anche se Samanta Pellegrin non apparirà per un bel po',
potete seguirla su twitter! :D https://twitter.com/FangirlVillain
Il
prossimo capitolo sarà parecchio canterino... se vi
piacciono i
musical, non mancate! :D E, se non vi piacciono... non mancate lo
stesso, se potete xD
Alla
prossima domenica! :D
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 - I Feel You, Johanna (Do You Hear the Wolvie Sings?) ***
Introduzione dell'autrice (che,
imperterrita, vuole continuare a scrivere queste righe inutili)
Buongiorno
a tutti! :D allora, è giunta un'altra domenica e questo
è
già il quinto capitolo di Fangirl Supervillain! Non ci
possono
credere O_O
Inizio, come al solito, con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno
recensito, aggiunto la storia o anche solo letto! :D lo so che molti
ringraziamenti risulteranno ripetitivi ma, oh, se ve lo meritate non
è mica colpa mia u_u #lecchinaggiomaximo
Sul podio dei ringraziamenti,
ovviamente, ci sono sempre loro: Cap_Kela
(altrimenti nota come "Ciccipucci") e le All-New Time Ladies
(se vi piace Doctor Who, sentirete parlare di loro molto presto u_u).
Ma ringrazio moltissimo anche Bbpeki per la recensione (e fu
così che si iniziò un circolo vizioso di
ringraziamenti
senza più ritorno xD), Joanie per aver aggiunto la fanfic
alle
preferite e Mintheart e Over the Rainbow per averla aggiunta alle
seguite! :D Piano piano state diventando sempre di più,
grazie
mille! :3
Ma ora, basta chiacchiere u_u ci vediamo a fine capitolo ^^
Buona lettura! :D
Dedico
questo capitolo alla mia Ciccipucci:
insieme a lei sono nati i "Drunk
Australians" (e pure le "Australian Shoulders", ma quella è
un'altra storia...), anche se abbiamo dovuto sorbirci un certo film non
esattamente esaltante...
*
* *
.V.
I FEEL YOU, JOHANNA
do you hear the
Wolvie sings?
Quando
uscimmo, ci trovammo davanti ad uno scempio: almeno, io non mi sarei
mai aspettata tutta
quella confusione... e mi resi conto perché prima in sala
conferenze eravamo rimasti solo in quattro. Tutti gli attori infatti si
erano precipitati sugli stand della fiera e non vedevano l'ora di dar
sfogo alle
loro nuove capacità, ovviamente distruggendo roba in giro;
nemmeno i visitatori vedevano l'ora... di scappare il più
lontano possibile, però.
"Se da queste parti
c'è qualcuno come Ian McKellen, siamo fregati"
pensai "anche
perché non abbiamo un piano!"
In effetti, prima di aprire la porta nessuno di noi aveva
pensato
che avremmo anche solo dovuto averne uno. Tra gli stand regnava una
tale anarchia che non riuscii nemmeno a distinguere gli attori che in
quel momento si dilettavano in gare di forza, un po' come in quei film
trashissimi stile "Mega Shark vs Giant Octopus".
"Andiamocene" fu tutto quello che ebbe da dire Liam.
"Ottima idea" approvò Sam C., ma non ce n'era bisogno
perché tutti e quattro stavamo già scivolando
furtivi
lungo il perimetro degli stand, cercando di non farci notare. Appena
svoltato l'angolo, tuttavia, ci lasciammo alle spalle la confusione dei
combattimenti solo per imbatterci in un altro tipo di confusione, se
vogliamo ancora più straziante della prima...
Un MUSICAL.
Ma non uno di quei musical colorati, allegri, che ti fan venire voglia
di ballare sul posto o di sorridere come un ebete... bensì
uno di quelli
malinconici, tristi, a tratti pesanti, per i quali ti chiedi: "Ma
perché sono ancora in vita?! è tutto inutile,
facciamola
finita!" (scusate, ho fatto la rima e non era mia intenzione)
Al centro del salone dove eravamo appena entrati qualcuno si era messo
a costruire con sedie, tavoli e parti di stand una serie di barricate
che dividevano lo spazio in due, impedendo a noi di passare. Una luce
molto drammatica illuminava quelle costruzioni sbilenche e si sentiva
provenire dall'altra parte una serie di voci che commentavano,
ovviamente cantando, la distruzione e la confusione provocate da Sam.
"... this neverending road to calvaryyyyyy..."
"Here lies everything..."
"Is there anybody going to listen to my story...?"
"... one more day befooore the stooooooorm!"
Queste erano solo alcune delle frasi che riuscii a captare mentre gli
altri si guardavano attorno, circospetti.
"Dimmi che non dobbiamo andare oltre quella specie di barriera
pericolante" disse ad un certo punto Jena a Liam.
"Credo proprio di sì, invece" rispose Liam, mordendosi il
labbro.
"Avete sentito che dall'altra parte c'è Wolverine, vero?"
chiese
Sam C. (infatti "this
neverending road to calvary" era stato cantato da
Hugh Jackman) "Lui è il migliore in quello che fa..."
"... e quello che fa non è piacevole" completò
Liam. "Ma,
a quanto pare, ora ha solo voglia di cantare: finché non
sfodera
gli artigli non c'è alcun pericolo".
"Sarebbe ridicolo essere attaccati da un gruppo di cantanti depressi"
commentai, tanto per ricordare che nella combriccola c'ero anch'io: non
eravamo neanche a metà missione e già mi sentivo
solo un
peso.
"Quindi... che si fa?" chiese Sam C.
"Qualcuno potrebbe andare a parlargli" propose Liam.
"Qualcuno chi?" chiese
Jena, a cui l'idea non piaceva per niente.
Liam e Sam C. la fissarono dritta negli occhi. Io, per non fare
minoranza, feci lo stesso.
"Oh no, no, no... NO!"
ribatté Jena "Perché proprio IO?!"
Liam non rispose e Sam C. fece spallucce.
"Anche se lo facessi" disse Jena "cosa potrei dire?!"
"Chiedi semplicemente se ci lasciano passare" rispose Sam C., che mi
sembrava sempre più stupido. "Non potranno dire di no ad una
ragazza..."
"Anch'io sono una ragazza!" intervenni.
"Vuoi prendere il suo posto?" chiese Sam C.
Io, in risposta, feci finta di dissolvermi nell'aria.
Già, non sono un tipo molto coraggioso, senza contare che
Pottermore mi ha smistata a Tassorosso.
Per parlare con Wolverine in
persona, poi (anche se in versione canterina), ci voleva una bella dose
di coraggio! Non osavo nemmeno immaginare chi ci potesse essere oltre
la barricata insieme a Hugh Jackman: non sapevo quanti attori avessero
anche recitato nei musical e una parte di me avrebbe preferito non
scoprirlo.
"Ti prego, fai che Ian
McKellen non abbia mai cantato a Broadway o in qualsiasi altra parte" pregai,
perché avevo paura di Ian McKellen da quando mio padre mi
aveva
portato a vedere il primo film degli X-Men. Non vidi gli altri film
successivi proprio per colpa di Magneto, e so che è stupido
avere paura di un personaggio che nei fumetti si veste di rosso e
viola... Ma è sempre stata una paura irrazionale, e ancora
non
riesco a spiegarmela.
Se ne fossi in grado, in effetti, non sarebbe più irrazionale.
Mentre pensavo ad una possibile minaccia-McKellen, mi resi conto che
non potevo continuare a far finta di non esistere, come Harry Potter in
"La Camera dei Segreti": comportarsi così non porta altro
che
guai (tipo elfi domenistici disobbedienti e torte volanti), e poi
cominciai a sentirmi responsabile di ciò che era successo:
se
non avessi portato Sam al Comic-Con lei non avrebbe mai attivato il
Fantaract, qualsiasi cosa fosse. Mi arrabbio sempre molto, quando nei
libri leggo di personaggi che si addossano colpe che non hanno, ma in
quel momento li capivo: è inevitabile pensare a cosa sarebbe
successo se ci si fosse comportati diversamente, anche quando non si
era direttamente responsabili di nulla.
"Probabilmente Sam
avrebbe usato il Fantaract a Lucca o alla Fumettopoli" mi
dissi per rincuorarmi, anche se debolmente. "Magari, in assenza di attori,
avrebbe adattato il Fantaract ai cosplay... boh".
"Improvvisa!" stava dicendo intanto Sam C. a Jena "Sei un'attrice, no?!"
"Molto di più, ora" rispose la ragazza, cupamente.
"Allora non hai nulla da temere!" rispose Sam C., con un grande sorriso
alla Finnick "Al massimo, se proprio non ti viene in mente nulla da
dire, spogliati davanti a loro e vedrai che passeremo di sicuro!"
Jena, in risposta, gli diede uno spintone decisamente non amichevole.
Certamente a quel punto Sam avrebbe iniziato a fangirlare
su una nuova OTP: la Finnanna, o la Jonnick, o come cavolo si sarebbe
potuta chiamare la coppia Finnick/Johanna!
Jena alla fine si staccò dal gruppo e, con andatura sicura,
camminò verso la barricata in modo che gli attori dietro di
essa
potessero avvistarla. Una testa si sollevò dalla barriera,
indicò Jena con una mano ed iniziò a cantare
verso
qualcuno che in quel momento nessuno di noi riusciva a vedere.
"LOOK DOWN! LOOK DOWN!"
"Devo ammettere che
sanno adattare bene le canzoni alla vita reale" mi dissi
anche se, dalla comparsa della nebbia viola, la vita non era mai stata
così poco reale.
La testa che aveva appena cantato apparteneva a Hugh Jackman e, per
fortuna, gli artigli di Wolverine erano celati dentro la pelle. Al suo
richiamo,
un'altra testa si fece vedere da dietro la barricata: quella di una
donna.
"Monsieur, I bless...
your name!"
Era Anne
Hathaway, e una reunion di "Les Miserables"
sembrò inevitabile. Fortunatamente per Jena - che si stava
già innervosendo - non cantarono per tutto il tempo: in
fondo,
anche nei musical si permettono qualche dialogo... a volte.
"C'è una ragazza laggiù, la vedete?" chiese
Hugh-Jackman/Jean-Valjean "LOOK DOWN!"
"Sì, la vedo, monsieur"
rispose Anne-Hathaway/Fantine. "Cosa vorrà da noi?"
Jena tossì per far intendere che era arrivato il suo turno
di parlare, ma disse solo: "Salve".
Sam C. fece facepalm.
"Come vi chiamate, cara?" chiese Anne Hathaway "You are so young... and
unafraaaaaaid!"
"Sono Johanna... signora" rispose Jena, visibilmente a
disagio, anche se cercava di mantenere un tono serio "Io e i miei... colleghi, ci
chiedevamo se..."
"I FEEEEEEEEEL YOOOOOUUUUUUUU, JOOOOHAAAAAAAANNAAAAAAA!!!!!"
Un'altra testa emerse da dietro la barricata, quella di un giovane
ragazzo dai lineamenti un po' effeminati che iniziò a
guardare
Jena con gli occhi di un focoso amante.
(Oddio, ho appena scritto "focoso amante"?
Beh, sono le uniche parole che rendono l'idea)
"Uhm... ehm..." Jena non sapeva che dire. "Salve, signore... monsieur..."
Ma quello continuava imperterrito a cantare la sua serenata, fissandola
senza vergogna e portandosi le mani al petto, come per contenere il suo
cuore traboccante d'ammmmmore: "I
feeeeell yoooouuuuuu..."
"Bene, perché stavo proprio dicendo che..."
"I was half convinced
I'd waaaaken, satisfied enough to dreeeeeam you!"
"... sarebbe molto gentile da parte vostra se..."
"Happily I was
mistaken... JOHAAAAAANNAAAAAAAAAAA!!!!"
Jena si voltò verso di noi, esasperata: "Non mi
lascia parlare!"
"I feeeeeeeeell
yooouuuuuu, JOHAAAAAANNAAAAAAA!"
"Ok no, questo è troppo!" gridò Jena
verso le
"alte sfere" della barricata. "Mi ha appena vista e fa già
tutte
queste sceneggiate!"
"Non sei tu, è che il tuo nome è una coincidenza
colossale!" le urlò Sam C.
"... and one day... I'll
steeeeeeeeal youuuuuu!"
"One day more!
Another day, another destiny..." intervenne
solennemente Hugh Jackman, che forse non aveva capito in che musical
stava cantando l'altro (ah, il pazzo di Johanna ovviamente era Jamie
Campbell Bower, direttamente da Sweeney Todd... anche se
probabilmente
era al Comic-Con per promuovere "Shadowhunters").
"Questi sono uno peggio dell'altro!" gridò Jena, che ormai
non
sapeva cosa fare: probabilmente, se in quel momento avesse avuto
un'arma, l'avrebbe usata per tagliare la testa a tutto il terzetto
canterino.
"Johanna, Johanna, ascoltami!" disse ispirato Jamie C. Bower, mandando
a Jena un bacio a distanza "Io ti amo e ti libererò!"
"Oh God...
Io NON
devo essere liberata, mi hai sentito?!"
Ma fu qualcun altro a rispondere per lui, anche se non molto
esaustivamente... Infatti Anne Hathaway si mise a cantare a Jamie C.
Bower e a Johanna, scambiandoli per veri innamorati: "To love another person is to
see the face of... Gooooood!"
"Ok, ora mi sembra di essere a catechismo!"
esclamò Jena
"Sentite, non voglio il vostro amore, o le vostre parabole, e nemmeno
le vostre canzonette! Volevo solo chiedervi se potevamo passare dalle
vostre barricate!"
"Non mi fido della gente che non canta" sbottò Hugh Jackman
"Perché vorreste passare? Abbiamo innalzato questa barriera
per
difenderci dalla gente violenta che imperversa là fuori! Noi
vogliamo solo cantare e vivere in pace!"
"E io, in compenso, vorrei vivere in pace dalla gente che canta!"
rispose Jena. "Ma non è questo il punto! Noi..."
"Parli sempre di questi 'noi', ma io vedo solamente te..."
"JOHAAAAANNNAAAAAAAAA..." interruppe Jamie.
"... e non posso aprire il passaggio a gente che non vedo nemmeno in
faccia!"
Jena annuì: in fondo Hugh Jackman aveva ragione. Si
voltò
verso di noi e ci fece cenno di avvicinarci, con un'espressione
supplicante in volto. Le obbedimmo, con Liam in testa e io l'ultima del
trio.
"Ma che bella compagnia" commentò Hugh Jackman "avete un
nome?"
"Sì, siamo i Drunk
Australians!" rispose di getto Sam C.
Liam gli lanciò un'occhiataccia: "E questo quando l'abbiamo
deciso?"
"Dai Gale, è solo per farlo contento!" gli
sussurrò Sam
C. "Guarda come si sforza di parlarci normalmente, senza cantare...
volevo solo accontentarlo!"
"E perché proprio i... Drunk
Australians?"
"Non so, sei la prima persona che mi è capitata
sott'occhio e mi sei venuto in mente tu! Poi sei quasi il nostro capo,
quindi mi sembrava carino..."
(Liam Hemsworth è australiano)
"Si dia il caso che anche Hugh Jackman sia australiano, e la cosa
potrebbe non piacergli!" sbottò Liam.
"Macché" disse Sam C. "è tutto preso dal suo
ruolo di
Jean Valjean, non vedi? E poi ha troppe nazionalità in lui:
francese, canadese, olandese, australiana... non ci starà
capendo più niente!"
"Va beh, non importa" concluse Liam, che tornò quindi ad
occuparsi di Hugh Jackman.
"Non abbiamo cattive intenzioni, glielo assicuro" disse.
"Parla per te" sbottò Jena sottovoce.
"Sei tu il portavoce dei Drunk Australians?" chiese Hugh a Liam.
"Uhm... sè" rispose
il
ragazzo, poco convinto. "Chiedo a nome di tutti il permesso di passare
attraverso le vostre barricate: abbiamo una missione da compiere e
più il tempo passa più la situazione degenera!"
"E perché vorresti passare?" chiese Hugh Jackman.
"Che palle, era meglio
beccarsi Wolverine" pensai.
"Dobbiamo raggiungere lo stand della Marvel" rispose Liam "mio fratello
Thor si trova da quelle parti".
Non vi sottolineo nemmeno quanto sia strano sentire Gale Hawthorne
definire Thor "suo fratello": è come scoprire che Emma
Watson e
Rupert Grint si sono sposati e hanno avuto una figlia di nome Rose.
"Thor?" disse Hugh "Thor... the God of Thunder?"
A quella frase Anne Hathaway sussultò e cantò: "But the tigers come at
niiiiiiiight... with their voices soft as thundeeeeeeer..."
"Proprio lui" confermò Liam, ignorandola "se ci farete
passare,
mi ricongiungerò con mio fratello e farò in modo
che non
venga da voi a rovinarvi la festa... Affare fatto?"
"No, non ancora!" esclamò Hugh Jackman, che non smetteva di
fare
il sospettoso spocchioso (caratteristica che non era sicuramente di
Jean Valjean e che forse aveva ereditato dal suo ruolo in 'Prisoners').
"Non ci hai ancora detto perché volete trovare il Dio del
Tuono
e..."
"Listen
close to everybody's heart... and hear that breaking sooooooooound!"
Una folata di fumo si espanse tra le teste di Hugh Jackman e di Anne
Hathaway, rivelando l'apparizione di un altro personaggio... l'ultimo
di questa serie di canterini, sperai.
"Hopes and dreams are
shattering apart..."
"Oh, buongiorno Dr. Horrible!" esclamò Hugh
Jackman "Come mai fuori dal tuo covo polverono?"
"... and crashing to the
grooooooound!"
Tra Anne Hathaway e Hugh Jackman, con un fare
esageratamente
drammatico, stava ora Neil
Patrick Harris, altrimenti noto come Barney
Stinson: Sam lo perseguitava su twitter da quando lo aveva scoperto in
How I Met Your Mother e, contro la mia volontà, conoscevo
ogni
dettaglio della sua vita privata e della sua carriera. Immagino avrei
dovuto prevedere la sua presenza alle "Barricate Canterine", dato che
Sam mi aveva fatto vedere milioni di volte il corto musical dove aveva
recitato per Joss Whedon: Dr.
Horrible's Sing-Along Blog.
Per un istante mi chiesi se avrei visto anche qualcuno del cast di
Buffy (Whedon aveva girato un episodio-musical anche per quella serie):
mancavano solo Alyson Hannigan per fare una puntata di HIMYM versione
musical.
"Ora può lasciarmi risolvere la questione con i distinti
Drunk Australians,
Dottore?" sbottò Hugh Jackman, che a quanto pareva non
provava
questa grande simpatia per Harris. E per fortuna Doctor Who non
è un musical
["per fortuna"??!! ç_ç N.d.A.], o ci
scommetto che alla parola "Dottore" Matt
Smith sarebbe apparso dal nulla.
Gli occhi di Neil Patrick Harris si spostarono stralunati da Hugh a
Jena, e tutto quello che ebbe da dire fu: "I cannot believe my eeeeeeyes! Buongiorno,
mademoiselle! Sono un austranauta e domani sarò sulla Luna,
che
ne dici di una sana luna di miele last-minute, qua sulla Terra, prima
che io parta?!"
Harris fece l'occhiolino a Jena e a quel punto ebbi la certezza che
Barney Stinson era presente in lui tanto quanto il Dr. Horrible.
"Non sono passati
nemmeno dieci minuti e già due tizi strampalati mi vogliono
portare a letto!" esclamò
Jena, che poi si voltò verso di noi: "Chi è che
ha detto
che mi ascolteranno perché sono una ragazza?!"
Sam C. alzò lo sguardo al cielo e si mise a
fischiettare. Jena lo fulminò con lo sguardo.
"Non faccia il cascamorto, Dottore!" disse Hugh Jackman a denti
stretti, cercando di guardare Neil Patrick Harris il meno possibile.
"Stiamo avendo una seria discussione!"
"Tzé, tutte scuse..." replicò Harris "lo sappiamo
tutti e due che vuoi tenerti la pollastra tutta per te!"
"POLLASTRA?!" strepitò Jena "Mi hai appena dato
della POLLASTRA?!"
Harris però non badò a lei ed iniziò a
cantare in modo disinvolto, verso Hugh Jackman: "Any girl you can court, I can
court better! I can court any girl better than you!"
A quel punto Hugh Jackman abbandonò
l'espressione austera
di Jean Valjean e lanciò a Harris uno sguardo di sfida che
avrebbe intimidito chiunque.
"No you can't!" cantò.
"Yes I can!" replicò
Neil.
"No you can't!"
"Yes I can!"
"No you can't!"
"YES I CAN, YES I CAAAAAAAN!!"
"Per i capelli di
Piton..." pensai, e assistetti
all'inevitabile sfida tra due attori canterini.
"Dobbiamo attirare la nostra attenzione" disse Liam.
"E perché?" esclamò Sam C. "Sai quanto costa
andare a
teatro, di questi tempi? Lasciamoli cantare ancora un po'! Scommetto
che Francesca è d'accordo con me!"
Ecco, era la prima volta che venivo interpellata per un parere: peccato
che mi fosse richiesto un parere stupido.
"Io sono d'accordo con..." feci per dire, ma non sapevo con che nome
chiamare il leader dei "Drunk Australians".
"LLLLLL... GGGGGGGG...."
"L.G.? Sì, è una buona marca!" esclamò
Sam C., e
se per me non fosse stato un perfetto estraneo gli avrei tirato uno
scappellotto.
"Signor Hemsworth" dissi alla fine, con mio sommo
rammarico (SIGNOR
Hemsworth?! Non era mica mio nonno!) "Forse è meglio
aiutare...
JJJJJJJJ..."
Beh, almeno l'iniziale per Jena e Johanna è la stessa.
"La ragazza è ancora sotto shock" disse Liam (ah perfetto,
ero la "ragazza"!)
Mentre noi avevamo quella piccola discussione, Hugh Jackman e Neil P.
Harris avevano continuato la loro interminabile gara di canto, che era
pressapoco così:
"Anything you can sing,
I can sing better! I can sing anything better than you!"
"No you can't!"
"Yes I can!"
"No you can't!"
"Yes I can!"
"No you can't!"
"YES I CAN, YES I CAAAAAAAN!!"
E ogni tanto si invertivano le parti, tutto qui.
Ma mentre i due grandi capi delle Barricate
Canterine bisticciavano tra
loro, vicino a Jena si era aperto uno spazio lungo la barriera, grande
a sufficienza per far passare due adulti inginocchiati per volta. Jena,
che ormai non riusciva più a sopportare quei due tizi
lassù, si avvicinò e notò che
dall'apertura si
affacciavano due teste maschili, rispettivamente di un moro e di un
biondo: il moro aveva due occhi enormi, il biondo un sorriso che
avrebbe fatto svenire Sam all'istante.
"Ehi!" esclamò Occhioni con entusiasmo.
A quel punto ci avvicinammo a Jena e notammo anche noi i due nuovi
venuti.
"Abbiamo sentito che volete passare attraverso la barricata!" disse
Sorrisone "è per una nobile causa?"
Liam si inginocchiò in modo da vedere meglio i due ragazzi e
disse, con il suo tono più serio: "Nobilissima".
"Allora vi lasciamo passare noi!" rispose Sorrisone.
"Seguiteci gattonando nel tunnel!" aggiunse Occhioni.
Mi avvicinai anch'io e finalmente potei riconoscere i nostri salvatori
(per una volta ringraziai che Sam mi avesse "istruita" bene): Occhioni
era Jim Sturgess,
un attore inglese che aveva recitato e cantato in
"Across the Universe", mentre Sorrisone era Aaron Tveit, collega
di
Hugh Jackman in "Les Miserables".
"Non vi metterete a cantare anche voi, vero?" supplicò Jena,
mentre si inginocchiava per entrare nel tunnel.
"Credo che ne abbiate abbastanza, di canzoni" disse Jim Sturgess, con
un sorriso a trentadue denti "ma so un sacco di canzoni dei Beatles, se
vuoi!"
Dalla smorfia di Jena comprese che non era il caso.
Jim Sturgess e Aaron Tveit ci condussero lungo lo stretto tunnel che
attraversava tutta la base della barricata, fino a quando non uscimmo
in un angolo nascosto alla vista da altri tavoli e sedie.
"Da quella parte" iniziò Aaron Tveit, indicando una delle
biforcazioni che portavano fuori dalle Barricate Canterine "si trova lo
stand della Marvel... per fortuna nessuno di quella zona ci ha dato
fastidio, ma dai rumori che provengono deve essere molto pericolosa...
state attenti!"
"Lo saremo sicuramente" rispose Liam "e grazie dell'aiuto".
Liam strinse la mano a Jim Sturgess ed Aaron Tveit (inutile dire che
Sam avrebbe senza ombra di dubbio fotografato un momento simile e ne
avrebbe stampato una gigantografia con cui tappezzare tutta casa), e il
resto di noi sorrise ai due attori. Ovviamente, sopra di noi, Hugh
Jackman e Neil P. Harris stavano ancora litigando.
"Se volete un ultimo aiuto da parte mia" iniziò Jim Sturgess
"vorrei darvi un consiglio..."
I Drunk Australians (sì, sto cercando di scriverlo
più
spesso in modo da abituarmi all'idea... anche se non ci riesco) ebbero
tutta la sua attenzione, ma Jena non poté fare a meno di
lasciarsi sfuggire una mezza bestemmia quando l'attore inglese si mise
a cantare: "All you need is love! All you need is love! All
you need is love, love... Love is ALL
you need!"
Aaron Tveit non sembrò molto contento di
quell'ultimo consiglio.
"Jim you are no longer a
child!" si mise a cantare pure lui "I do no doubt you mean it
well... but now there is a higher caaaaaall!! Who
cares about your lonely soul?!"
"Ok... FUGGIAMO!"
esclamò Jena, e si mise a correre verso
l'uscita che ci avrebbe portato allo stand della Marvel: il resto di
noi la seguì più che volentieri e, mentre mi
allontanavo,
potei sentire Aaron Tveit urlare spazientito: "Nemmeno Marius
è
così cocciuto!"
Mio malgrado, mi lasciai sfuggire un sorriso: avevo letto "Les
Miserables" qualche tempo prima e, anche se in circostanze
così
insolite, dovetti ammettere a me stessa che ero felice di aver visto
Enjolras... vivo e vegeto, per giunta. Mi chiesi se in quel momento
Enjolras/Aaron-Tveit fosse consapevole che nella sua storia originale
sarebbe morto proprio per la sua "higher call", ma scacciai
immediatamente quel brutto pensiero.
"Meno male che volevano vivere in pace!" sentii dire Liam "E invece non
fanno altro che litigare..."
"Però è bello anche litigare, se lo si fa
cantando!" intervenne Sam C.
"Io mi astengo da questa conversazione..." borbottò Jena, e
non
potei fare a meno di ridacchiare. Anzi, per la prima volta dopo
parecchie ore, ero di buon
umore... e, prima che potessi accorgemene, stavo
già canticchiando una certa canzone:
Do you hear the people sing,
singin' the song of angry men?
It is the music of a people
who will not be slave again!
When the beatin' of your heart
echoes the beatin' of the drums
there is a life about to start
when tomorrow comes! "
"Oddio, ora anche la ragazzina si mette a
cantare..." sbottò Jena.
"Mi chiamo Francesca" specificai,
innervosita.
"E cantare potrebbe sollevarci l'animo!" esclamò Sam C.
"Francesca, mi hai ispirato!"
Ed iniziò così a cantare:
"Do you hear the heroes sing,
singin' the Drunk Australians' song?"
Pure Jena e Liam, loro malgrado, si misero a
ridere.
"Non so se siamo degli eroi" disse Liam "ma di sicuro stiamo per
incontrarne uno, dopo tutte queste canzoni! E tu..."
Si stava rivolgendo alla sottoscritta. La risata mi
morì immediatamente sulle labbra.
"... chiamami ancora una volta 'signor
Hemsworth' e ordinerò a Finnick di trapassarti
con un tridente!"
"Ehi, quando dicevo che eri il capo, non intendevo che potessi darmi
ordini!" esclamò Sam C., ma nessuno gli rispose: per la
prima
volta dalla comparsa della nebbia viola, eravamo sollevati e di buon
umore.
*
* *
Il ritorno dell'autrice (^_^)
Questo è uno dei capitoli che ho impiegato di più
a
scrivere, tanto che ero tentata di dividerlo in due parti... ma
sarebbero state parti troppo corte, quindi ci ho rinunciato '^^
Spero che vi sia piaciuto, anche se magari non conoscete tutti i
musical che ho citato... In ogni caso, ecco l'elenco delle canzoni
citate:
-
One Day More, Les Miserables;
- Finale, Dr. Horrible's Sing-Along Blog;
- Girl, Across the Universe;
- Look Down, Les Miserables;
- Finale, Les Miserables;
- I Dreamed a Dream, Les Miserables;
- Johanna, Sweeney Todd;
- Rise, Dr. Horrible's Sing-Along Blog;
- Anything You Can Do, Anna Prendi il Fucile;
- All You Need Is Love, Across the Universe;
- Red & Black, Les Miserables;
Spero
che i titoli delle canzoni siano giusti, sono andata a memoria '^^ per
ulteriori approfondimenti e correzioni, vi
ricordo la mia pagina facebook: https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
Alla
prossima domenica! :D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 6 - Thor God of Gale (The god-brother of Gale HawTHORne) ***
Introduzione dell'autrice (ci
si rivede, carissimi =w=)
Buongiorno a tutti! :D Natale si avvicina e anche questa domenica
Fangirl Supervillain va avanti! :D spero vi stia intrigando ^^
Passiamo alle cose scontate che nessuno mai legge (e che io scrivo
tanto per consumarmi i polpastrelli... no, dai ;D): i ringraziamenti! :D
Come al solito, ringrazio la mia Ciccipucci Cap_Kela (di cui un
giorno leggerete sotto la falsa identità di
Michelì, il folletto inutile u_u e che mi ha fatto un regalo
di Natale STUPENDO!!! <3) e le All-New Time Ladies,
con le quali passo... serate indimenticabili ._.
Aggiungo ovviamente alla lista Bbpeki,
fedelissima, e ringrazio anche Killapikkoletta
per aver aggiunto la fanfic alle preferite e Mutny_Hina
e Bj Aria per
averla aggiunta alle seguite ^^ Spero di non aver dimenticato
nessuno, perché pian piano state crescendo e vorrei
continuare a
ringraziare tutti! :D
Ora vi lascio al capitolo ^^ ci vediamo alla fine ;)
P.S.: spoiler su "Il Canto della Rivolta" per chi non ha letto i libri!
*
* *
.VI.
THOR,
GOD OF GALE
the god-brother of Gale Hawthorne
Nessuno di noi si aspettava cosa avremmo trovato in
zona Marvel
ma, invece di essere preoccupati, i Drunk
Australians (me compresa), erano
tutti di buon umore... Beh, tutti tranne Jena, che non sopportava che i
suoi compagni d'avventura si mettessero a cantare ogni cinque secondi.
"Preferisco
essere in
mezzo ad una rissa di supereroi piuttosto che con voi cretini"
sbottò, quando Sam C. iniziò a cantare "With a Little Help
From My Friends" dei Beatles.
"Ma ora i
Drunk Australians hanno la playlist
adatta per il loro viaggio!" replicò Sam C. "E che viaggio
sarebbe, senza una colonna
sonora epica?! Lo Hobbit non ti ha insegnato niente?"
Fu
così che iniziai a cantare: "Far oooooveeeeeer...."
Jena mi fulminò con lo sguardo e mi diede uno scappellotto:
"Preferivo quando stavi zitta!"
Tutto sommato, mi stavo ambientando nel gruppetto e mi ero anche
abituata al comportamento di Jena: in fondo, fare la scontrosa era il
suo
modo di affrontare la situazione (ed anche il "modo" del personaggio
che interpretava). Anche Liam ogni tanto si univa a Sam C. e me
per cantare, ma più spesso era perso nei suoi pensieri... Mi
sembrava di sentire la voce di Sam: "Oddddddiiiiiiiooooo!!!!!
Starà pensando a Jennifer!! Poverino, deve mancarle
veramente
tanto!!!! Scriverò una fanfic su questo!!!!!!!!!"
Dovevamo aver quasi raggiunto la sala che, tra gli altri, ospitava
anche lo stand della Marvel, quando vedemmo qualcuno correre a gran
velocità verso di noi. Jena, Liam e Sam C. si misero in
guardia
(io no, perché probabilmente ho l'istinto di sopravvivenza
di un
bradipo) ed osservarono quel puntino lontano diventare pian piano una
persona riconoscibile.
Quella persona era un uomo, vestito in giacca e cravatta, con capelli e
barba scuri:
pensai che si stesse dirigendo verso di noi, e invece ci
passò
di fianco come una saetta urlando: "LOOK AT ME AND LOVE ME,
BITCHES!!"
Ci voltammo tutti quanti, allibiti, per vederlo allontanarsi da noi,
fino a quando non lo perdemmo di vista.
"Credo di aver appena visto Robert
Downey Jr. e di averlo sentito darci della buona donna..."
disse Sam C., sconvolto.
"Ecco cosa succede ad interpretare Tony Stark" dissi, con lo stesso
tono di voce stupito.
"Robert Downey Jr, Tony Stark... sono praticamente la stessa persona!"
esclamò Sam C. "Non deve essere cambiato granché
da dopo
l'incidente!"
Ci eravamo tacitamente messi d'accordo di riferirci al disastro causato
da Sam come all'"incidente",
dato che non sapevamo in quali altri modi
chiamarlo: già solo pronunciare la parola "Fantaract" ci
faceva
sentire degli idioti.
"Chiunque egli sia, può fare di me quel che vuole!"
esclamò Jena, fissando il vuoto davanti a sé,
come se avesse avuto ancora Tony Stark di fronte.
Io, Sam C. e Liam la fissammo allibiti.
"Scusate, la Lydia Bennet che è in me ha parlato" disse
Jena,
pestando un piede a terra e ritornando improvvisamente se stessa "e
continuo a non sopportarla!"
"Tienila a bada quando saremo allo stand Marvel, ok?" disse Liam
"Potremmo aver bisogno di una guerriera... e non di una ragazzina con
gli ormoni a mille!"
"Non sottovalutare quel genere di ragazzine" intervenni "Samanta
è una di loro, e guarda che ha combinato!"
"E poi mi pare di ricordare che nemmeno Gale scherza, in quanto a
ormoni!" ribattè Jena "E per cosa, poi? Lo sa mezzo mondo
che
Katniss sposerà Peeta!"
A quelle parole, Liam distolse lo sguardo e camminò spedito
per
allontanarsi da noi. Fissai Jena con sguardo accusatore e lei scosse le
spalle.
"Mi è scappato, non ho fatto apposta!" cercò di
scusarsi,
ma Liam parve non sentirla e continuò a camminare come se
niente
fosse. Sam C. lanciò un'occhiataccia a Jena e corse verso
l'amico,
bisbigliandogli qualcosa che non riuscii a sentire.
"Ecco, ora io sembro la cattiva, e solo perché ho detto la
verità!" esclamò l'attrice "E cos'è
che ottengo?
Solo occhiate che, se potessero, mi ucciderebbero!"
"È strano però" dissi "in questo momento
è come se voi foste i
personaggi di Hunger Games... ma voi, al contrario loro, sapete come
andranno a finire le loro vite..."
"Le nostre vite"
la corresse
Jena "Ricordati, noi siamo veramente
quei
personaggi, e non ci sembra per niente strano esserlo. Però
sì, è... complicato. Lo è,
specialmente
se sai che nella tua storia originale... morirai".
Mi irrigidii, sconvolta: non avevo minimamente pensato a quello! Anche
se poco prima, con Aaron Tveit, il pensiero mi aveva sfiorato...
"Vuoi dire che..." iniziai "... così come Gale sa di non
avere
speranze con Katniss, Finnick sa che morirà durante la
rivolta?"
Come ho scritto, non avevo letto i libri di Hunger Games, ma Sam mi
aveva informata bene.
"Sì, dovrebbe saperlo" rispose Jena "così come so
che io
avrò paura dell'acqua, ma per fortuna non ho ancora recitato
quei momenti".
Osservai Sam C., che stava ancora parlando a Liam, probabilmente
cercando di confortarlo in qualche modo. Liam a volte scuoteva la
testa, irritato, ma almeno lo stava ad ascoltare.
"Come fa ad essere così tranquillo?" chiesi, riferendomi a
Sam
C. "Cioè, so che in realtà lui non è
Finnick, ma
in questo momento è come se lo fosse, e... Insomma, se fossi
sicura che morirò giovane non sarei certo così
spensierata!"
"Ma è da Finnick comportarsi così, no?" le fece
notare Jena.
Ci pensai su. "Da come Sam me l'ha descritto... immagino di
sì".
"Questa Sam conosce proprio ogni minimo particolare di noi, vero?"
"Oh sì, sa la vostra storia a memoria" risposi "e vorrebbe
tanto che tu ti mettessi con Gale!"
A Jena andò la saliva di traverso ed iniziò a
tossire fino a diventare rossa in faccia.
"C... che cosa?!" strepitò, con gli occhi spalancati.
"Beh, dato che Finnick ha Annie e Katniss si mette con Peeta..."
"Che centra Finnick?!"
"Vedrebbe bene insieme anche voi due" dissi "Ha scritto anche una
fanfic dove te durante la rivoluzione ti rifugi in un edificio mezzo
distrutto e in una stanza trovi Finnick e Gale tutti sudati che..."
"Ok, ok, OOOOOOOOOOOOK! Basta così!" la interruppe fermamente
Jena "La voglio morta, questa Samanta! La voglio morta ORA!"
Detto questo, la ragazza si avvicinò a grandi passi verso i
due attori, spinse via Sam C. e si mise di fianco a Liam.
"Mi dispiace per quello che ho detto, ok?!" esclamò "Ma
abbiamo
un nemico in comune, un nemico che ci conosce MOLTO bene,
e dobbiamo
essere alleati! Mi scuso già in anticipo anche per le offese
future, così risparmiamo tempo... d'accordo?!"
Liam la fissò con uno sguardo che non seppi decifrare,
rimase zitto per qualche secondo e alla fine annuì.
"Perché non cantiamo una canzone per dimenticarci della
mancanza
di tatto di Johanna?!" propose Sam C. "Ci deve essere ancora qualche
canzone dei Beatles che non abbiamo cantato, e..."
"OH, PER L'AMOR DI DIO!!!!!!" gridò Jena
"Invece di cantare e
fare la pace come i bambini dell'asilo, perché non pensiamo
ad
un piano?! Ricordiamoci che stiamo per entrare in una zona piena di
supereroi, e spero veramente che Chris Hemsworth si ricordi di avere un
fratello VERO!
Non tutti gli attori sono usciti dall'incidente sani di
mente come noi, basti pensare a come s'è ridotto Hugh
Jackman!"
"Credo sia troppo tardi per un piano, Johanna" disse Liam "siamo
già dentro".
Una
mega-poster con la scritta "MARVEL"
su sfondo rosso ci stava dando il
benvenuto su quello che sembrava un vero e proprio campo di battaglia,
quando però la battaglia era già finita: rispetto
a
quelli delle Barricate Canterine, gli stand erano ridotti ancora peggio
e
addirittura c'era ancora qualche ospite svenuto sotto le "macerie", ma
per fortuna nessuno sembrava ferito o in pericolo di vita. Liam,
circospetto, si addentrò nella nuova sala e si
guardò
intorno,
fino a quando non iniziammo a sentire delle voci provenire da uno degli
angoli più lontani dello spazio.
"Ce la puoi fare Cap, lo so che puoi..."
"Se continui a chiamarlo 'Cap' di sicuro non migliorerai la situazione,
sai?!"
"Perché mi sono dovuto imbattere proprio in voi? Non
riuscite
nemmeno a convincere uno stupido a prendere fuoco... sono circondato da
incompetenti!"
"Scusami, signor "So
Fuckin' Fabulous",
se in questo momento ho le idee un tantino confuse!"
Riuscii
a distinguere quattro voci diverse, e tutte mi sembravano familiari:
ovvio, Sam mi aveva fatto vedere "The Avengers" cinque volte, senza
contare gli altri cinecomic della Marvel... tuttavia, nessuna mi
sembrava quella di Chris Hemsworth.
Liam fece per andare verso la direzione delle voci, cercando di non
fare rumore. Quando abbassò lo sguardo vide a terra un arco
e
una faretra, che probabilmente erano appartenuti ad un cosplay
convincente di Occhio di Falco: si inginocchiò,
studiò l'arma con occhio esperto e se la sistemò
in modo
che non intralciasse i suoi movimenti.
"Vedi se in giro trovi anche un'ascia" gli bisbigliò Jena.
"E un tridente" aggiunse Sam C.
"Un bel fucile carico no, eh?" dissi. "Comunque: che cosa facciamo?"
"Vado a vedere chi c'è laggiù" rispose
Liam, a bassa voce "Voi rimanete qui".
Prima che potessimo dire qualcosa, il ragazzo si era già
allontanato.
"E lo lasciamo andare così?" domandò Sam C.
"nessuno che si offre di andare con lui?"
"Io ho fatto la mia parte alle barricate" rispose Jena
"perché non ci va uno di voi due?"
"Ci vado io..." mi offrii volontaria, ben sapendo che fino a quel
momento non avevo contribuito granché alla missione.
"E io ti accompagno, potrebbe essere pericoloso!" esclamò
Sam C.
Jena sospirò, esasperata. "Cos'è, siamo diventate
come le
ragazzine che devono andare in bagno?! Ci muoviamo solo in gruppo?!"
"Ti conviene venire anche te, a questo punto" aggiunse Sam C., e tutti
e tre ci unimmo dunque a Liam.
Quando ci sentì arrivare, il ragazzo si voltò
verso di noi
e ci lanciò un'occhiata di rimprovero, ma con un gesto ci
intimò
anche di rimanere in silenzio. Ovviamente non c'era bisogno di
sottolinearlo, ed insieme ci sporgemmo da alcune rovine di uno stand di
action figures per osservare i proprietari delle nuove voci. Ad una
prima occhiata, riuscii a riconoscerli tutti: Sam mi avrebbe messo 10+
Era
un gruppetto di quattro persone, ma una di loro era in mezzo alle
altre, seduta a terra con la testa tra le mani, e per questo fu
l'ultimo che riuscii a riconoscere. Il più vicino all'uomo
inginocchiato era anche il meno giovane dei quattro e lo stava
osservando con un'espressione molto preoccupata. Doveva aver iniziato a
perdere i capelli, aveva una fronte spaziosa e il naso un po' storto:
insomma, era Clark Gregg,
attore noto per aver vestito i panni
dell'agente Phil Coulson (e li veste tutt'ora, anche se gli Avengers
pensano che sia morto). Subito di fianco a lui stavano altri due
uomini, uno dei quali particolarmente alto: uno aveva un po' la
faccia da stronzetto e aveva spessi capelli ricci, l'altro (quello
alto) in quel momento aveva il mento sollevato in un atteggiamento snob
e si stava osservando le unghie della mano destra. Lo stronzetto era
Aaron Taylor-Johnson
(alias Kick-Ass, il primo supereroe "fai-da-te"),
lo snob invece era Lee
Pace (che ha recitato in un bel po' di
pellicole, ma a quanto pare Thranduil, re degli Elfi di Bosco Atro,
stava
avendo la meglio). E, dato che prima avevo sentito la voce di Clark
Gregg chiamare "Cap" l'uomo seduto per terra, ne dedussi che il quarto
uomo fosse Chris Evans,
il quale poteva vantare di aver interpretato due
supereroi: la Torcia Umana dei Fantastici Quattro e Capitan America
degli Avengers.
"Concentrati!"
disse Aaron Johnson "dimentica cosa vuol dire essere un supereroe
responsabile, diventerai immediatamente Johnny Storm!"
"Magari prova a dire 'Fiamma!'"
suggerì Clark Gregg.
"Ci ho già provato, e mi sento solo uno stupido!"
esclamò
Chris Evans, disperato "ho lottato così tanto per essere
Capitan
America, e non voglio sentirmi mai più come Johnny Storm!"
"Ha ragione" intervenne Lee Pace, osservando gli altri dall'alto in
basso "in fondo quello Storm
è solo uno stupido, amorale e
irritante ragazzino..."
"Sappiamo tutti quanto sia più nobile essere
Capitan America..." iniziò a dire Clark Gregg.
"... ma in questo momento non ci è d'aiuto!"
completò
Aaron Johnson "Ci serve l'aiuto della Torcia Umana, invece, o non
usciremo mai
da qui!"
"Vedete Thor ritornare?" chiese Chris Evans "Forse..."
"Il dio pagano non può nulla" lo interruppe Lee Pace
"nemmeno la
mia magia è stata utile, e credo che neppure il fuoco di
questa... Torcia
possa salvarci".
"Non hai torte da infornare, Re delle Checche?!" sbottò
Aaron
Johnson "Se non hai idee da proporci, continua pure a piastrarti i
capelli!"
Lee Pace con un gesto eloquente (praticamente identico a quello del
primo film dello Hobbit) si voltò dalla parte opposta dei
suoi
"colleghi" ed iniziò ad ignorarli bellamente, cosa che
sapeva
fare benissimo senza nemmeno sforzarsi.
"Forse Hulk avrebbe potuto fare qualcosa..." disse Chris Evans.
"La semplice forza bruta non serve a niente" replicò Clark
Gregg
"e nemmeno la magia, a quanto pare... Senza contare che Bruce
è
sparito da quando la nebbia si è dissolta!"
"Meglio lontano da noi che rischiare di averlo come nemico..." aggiunse
Aaron Johnson, rabbrividendo.
"Cosa vogliono fare?" bisbigliai, ma Jena mi
zittì con un "Ssssshhh!!"
Chris
Evans si alzò in piedi ed osservò Clark e Aaron,
scoraggiato. Lee Pace continuava a guardarsi intorno come se fosse
solo, fino a che disse: "Il vostro eroe eretico sta arrivando".
In effetti poco dopo si sentirono dei passi in corsa arrivare verso il
gruppetto, che poi si rivelarono appartenere a Chris Hemsworth in
persona.
"Madonna, è enorme anche senza l'armatura di Thor!"
pensai, e mi
chiesi perché la stragrande maggioranza delle fangirl (Sam
compresa) tifasse così tanto per Loki. [me lo chiedo anch'io,
N.d.A. #nonodiatemi]
Non appena vide suo fratello, Liam fu tentato di uscire allo scoperto
ma, per qualche motivo, decise di attendere... Probabilmente stava
pensando alle parole di Jena: non tutti gli attori che avevano
affrontato la nebbia viola ne erano usciti con le rotelle a posto.
"Thor!" esclamò Chris Evans, avvicinandosi
ad another Chris
"dove sei stato?"
"Ero al confine: ho provato a scalfire le mura invisibili, ma ho
fallito..." rispose Thor, che in effetti aveva tutta l'aria di aver
appena fatto a pugni con qualcuno: infatti in quel momento il suo
"look" prevedeva capelli spettinati, maglietta
sudata e jeans strappati [alle
signorinelle in ascolto che mi
conoscono, questo è AI FINI DELLA TRAMA
xD non provo particolare
attrattiva per la gente sudata, ok? u_u N.d.A.]
"Hai fallito...
chi l'avrebbe mai
pensato!" intervenne
improvvisamente Lee Pace, voltandosi verso il dio del tuono "Gli
individui come te non comprendono ciò che va oltre la banale
forza bruta..."
"Devo ammettere che tu e mio fratello sareste proprio una bella coppia"
rispose Chris Hemsworth "e ti devo proprio ricordare che, di recente,
ho
dato una lezione ad alcuni tuoi parenti proprio usando la 'forza
bruta'?"
Sam C., Jena e io alla parola "fratello" fissammo Liam, ma sapevano
tutti che non si stava riferendo a lui.
"E io invece devo ammettere che almeno hai finalmente imparato a
coniugare i verbi" replicò Lee Pace, altezzoso.
"Se i signori hanno finito di misurare la lunghezza delle loro
chiome..." li interruppe Clark Gregg, mettendosi in mezzo a loro
"...vorrei far notare che qualcuno ci sta spiando da là
dietro!"
Stava indicando verso di noi! Se fosse stata una cosa intelligente,
sarei scappata.
"Li avete notati solo ora?" chiese Lee Pace, con un sorriso
accondiscendente "è da dieci minuti che ci stanno
ascoltando".
"E perché non hai detto nulla?!" esclamò Aaron
Johnson "Ehi, voi! Venire fuori
IMMEDIATAMENTE!"
"Non vi faremo del male!" aggiunse Chris Evans, avvicinandosi cauto
verso il nostro nascondiglio, ma i suoi colleghi non sembravano
pensarla allo stesso modo.
"Io esco" decise Jena, e scavalcò le rovine dello stand con
la massima naturalezza.
"Tanto ci hanno già scoperto..." aggiunse Sam C., seguendo
il suo esempio.
Liam sospirò, rassegnato, e uscì anche lui dal
nascondiglio. Io mi morsi il labbro, chiedendomi come facessero i miei
compagni di viaggio ad essere così disinvolti ("Sono anche
loro
degli eroi, ricordi?" mi risposi), e li seguii allo scoperto.
"Ma guardateli" commentò Lee Pace
"Quattro poppanti appena usciti dalle sottane della madre..."
"LIAM!"
Chris Hemsworth non badò al commento di Thranduil e corse
incontro al fratello (quello vero), che non poté prevedere
la
forza di quell'abbraccio fraterno. La scena, infatti, fu più
o meno questa: Thor
abbracciò il fratello con tutta la forza di cui era capace e
per
questo lasciò Liam senza fiato. Per qualche secondo il
fratello
minore non poté fare altro che rimanere immobile, sollevato
che
Chris si ricordasse di lui, con le braccia inermi che riuscirono a
ricambiare l'abbraccio solo dopo il primo impatto.
La Samanta Pellegrin che ancora viveva nel mio
cervello si sciolse come neve al sole e iniziò a perdere
sangue dal naso.
"Ma che tenerelli!" commentò Sam C., quasi commosso,
asciugandosi una finta lacrima dagli occhi.
Jena non disse niente e si limitò ad attendere che quella
scena inutile terminasse, a braccia conserte.
"Vi conoscete?" chiese Aaron Johnson, l'unico sorpreso del gruppo.
"È suo fratello" spiegò sbrigativamente Clark
Gregg.
"Mh... lo ricordavo diverso"
disse Aaron "spilungone, col naso ad aquila, un sorriso
ebete..."
"Quello è il suo fratello filmico" specificò
Chris Evans "e per fortuna non è qui tra noi!"
"Perché è pericoloso?" chiese Aaron.
"Perché è un
idiota" rispose Chris Evans.
Intanto "another Chris" e Liam si stavano
aggiornando su quello che era successo dopo la nebbia viola.
"Per questo sono venuto a cercarti!" disse Liam, dopo aver raccontato
al fratello del rapimento di Jennifer Lawrence "I tuoi poteri da dio
potrebbero porre fine a questa storia in un secondo!"
"Pppppfffff..." sbuffò Lee Pace,
intromettendosi tra i due.
"Quanto mi sta sul culo quello!" sbottò Jena, senza
preoccuparsi di non farsi sentire.
"Hai qualche problema?" domandò Liam, innervosito.
"No, non io" rispose altezzosamente Lee Pace "ma te stai per averne
qualcuno, temo".
"Non ho intenzione di ascoltarti" disse Liam, ma suo fratello lo
interruppe.
"Thranduil ha ragione, fratello... Temo che non potrò
esserti di molto aiuto".
Liam lo squadrò, dubbioso: "Cosa intendi dire?"
"Usa il cervello, ragazzo" intervenne Lee Pace "Dopo la nebbia viola
noi abbiamo ricevuto i ricordi e i talenti dei ruoli che abbiamo
interpretato...
E questo l'ha capito anche il Capitano qui presente..."
"Cos..." fece per dire Chris Evans, ma non ebbe il tempo di dire altro.
"... quindi i maghi fanno magie, i superforti fanno i prepotenti, i
mutanti fanno le loro cose da mutanti..."
"Tradotto, vuol dire che lui, ad esempio, ha le sue magie elfiche, la
supervista e quant'altro" intervenne Clark Gregg "senza contare il
potere di resuscitare i morti per 60 secondi..."
"... ma, ad esempio, i maghetti di Hogwarts non posso usare le loro
bacchette" disse Lee Pace, come se non fosse stato interrotto
"perché in questo mondo le bacchette magiche non esistono.
Abbiamo i nostri poteri di nascita perché ci appartengono,
li
abbiamo nel sangue, ma per gli artefatti magici e le armi la questione
è differente".
Improvvisamente capii quello che Lee Pace stava dicendo. "Quindi questo
significa che..."
"... non posso usare
Mjolnir" completò Chris Hemsworth
"perché su Midgard, la Midgard senza Asgard, martelli come
quello non sono mai stati forgiati. Non sono più il dio
del tuono e della tempesta... Non posso aiutarti in alcun modo,
fratello".
Il sincero dispiacere di Chris Hemsworth quasi mi commosse...
[ç_ç
N.d.A.] Già il personaggio di Thor mi stava un
po' simpatico: un sacco fangirl lo snobbavano un po' e lo prendevano in
considerazione
solo per disegnare e scrivere Thorki prive di pudore, quindi lo
consideravo un eroe incompreso sacrificato sull'altare del fangirlismo
spinto...
Liam posò una mano sulla spalla di
Chris.
"Sei comunque mio fratello" disse "e averti con noi renderà
di
sicuro le cose più semplici... almeno, per me
sarà più facile".
"GAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAY" li interruppe Jena,
disgustata da quelle
smancerie tra fratelli. Si mise in mezzo ai due e aggiunse: "Comunque,
signor Thor..."
"Signor Thor?" pensai
"Ancora peggio di 'signor Hemsworth'..."
"... le rimane ancora la forza sbalorditiva e il piccolo particolare
che è praticamente impossibile ucciderla, giusto?"
"Io mi preoccuperei, di quel 'praticamente'..." sbottò sotto
voce Lee Pace.
"Perché mi stai dando del lei?" chiese Chris Hemsworth,
ignorandolo.
"E che si dà, agli dèi?!" esclamò
Jena, esasperata "Va beh, TI
rimane ancora qualche asso nella manica, giusto?"
"Anche senza Mjolnir, rimango il guerriero più potente di
Asgard" rispose Chris Hemsworth, sicuro di sè.
"Peccato che Asgard non esista su questo piano d'esistenza" intervenne
Lee Pace, sempre a guastar la festa a tutti (intanto Chris Evans, Clark
Gregg e Aaron Johnson stavano confabulando tra loro, ma non riuscii a
capire qual era l'argomento).
"Sei proprio come un dito nel culo!" sbottò Jena, senza
mezzi
termini "Si può sapere che ti è successo per
essere
così acido?!"
"Innanzitutto, la malasorte di dover sopportare un linguaggio
così scurrile" rispose pacatamente Lee Pace, portandosi una
mano
sulla fronte "E non so proprio come un uomo così presuntuoso
da
definirsi un dio possa aiutarvi nella vostra missione senza senso, dato
che non è nemmeno riuscito a scalfire le mura invisibili..."
"Queste mura di cui parlate" lo interruppe Liam "cosa sono?"
"Come, non avete provato a fuggire?" chiese Aaron Johnson,
interrompendo la discussione con Evans e Gregg "c'è come una
barriera, una cupola, che circonda l'interno punto fieristico di San
Diego e che blocca tutti gli attori qui dentro: fa passare i visitatori
normali, ma per noi è impenetrabile... Thor l'ha presa a
pugni
per tutti il tempo e così anche Capitan America! Pure
Thranduil
ha provato ad indebolirla con i suoi poteri, ma non è
servito a
niente!"
"Ah-aaaah!" esclamò Jena, fissando Lee Pace
divertita.
"Prima stavamo pensando di usare i poteri della Torcia Umana"
spiegò Chris Evans "ma non riesco a sentirmi Johnny Storm,
anche
se ho tutti i suoi ricordi... è come se la
personalità di
Capitan America bloccasse quella della Torcia Umana".
"In effetti sono due caratteri molto diversi" disse Liam.
"Come vorrei non sentire la personalità di Lydia!"
commentò Jena "Quindi mi state dicendo che quella ragazzina,
oltre che confusionarci il cervello, ci ha anche imprigionati qui?!"
"Quale ragazzina?" chiese Clark Gregg, e Liam spiegò in
fretta chi era Samanta Pellegrin e che cosa aveva fatto.
"Francesca la conosce" aggiunse Sam C., indicandomi "Speriamo che ci
aiuti a farla ragionare, dopo aver salvato Katniss".
"Altro che 'farla
ragionare'" commentò Jena.
"E vi aspettate di riuscire a risolvere una situazione complicata come
questa semplicemente aggiungendo un forzuto senza cervello alla vostra
allegra banda?" esclamò Lee Pace, senza prendere fiato
nemmeno
una volta: magari avere la puzza sotto il naso aiuta a dire frasi
lunghissime (ed irritanti).
"Ehi, tizio, Thor" disse Jena, rivolgendosi a Chris Hemsworth con fare
confidenziale "riprendendo il discorso di prima... te rimani comunque
super forte, giusto?"
"Uhm, sì" rispose quello, chiedendosi dove Jena volesse
andare a parare.
"Perché non ce ne dai una dimostrazione?" chiese la ragazza,
mentre fissava Lee Pace con un sorrisino perfido.
Chris Hemsworth seguì la direzione dello sguardo di Jena e
capì tutto: ricambiò il sorriso e si
preparò alla
"dimostrazione".
"Mh... perché mi state osservando in quel modo?" chiese Lee
Pace che, suo malgrado, deglutì.
- - -
Tre
minuti più tardi, Lee Pace era gambe all'aria e Jena non
smetteva di ridacchiare sotto i baffi, mentre Chris Hemsworth pensava
che, sì, la forza del dio ce l'aveva eccome, se poteva
mettere
KO il Re degli Elfi con un colpo solo. In effetti, fu come vedere la
scena di Hulk e Loki del film "The Avengers", solo con Chris Hemsworth
nei panni del Golia verde e Lee Pace in quelli del dio.
"Forse è meglio se ritorni a fare le torte!"
commentò Aaron Johnson, divertito.
"Shdai
shiddu!" replicò un Lee Pace
ammaccato da capo a piedi (probabilmente avrebbe voluto dire: "Stai
zitto!")
Nessuno aiutò l'attore ad alzarsi [poverino, in
realtà sembra così patato! N.d.A.]
e il resto del gruppo, più me, continuò a
discutere sulla
questione della barriera. Tuttavia nessuno aveva una soluzione in
apparenza efficace per abbatterla, o anche solo evitarla, se non quella
di ritrovare Sam e costringerla, con le buone o con le cattive, a
disattivarla. Clark Gregg aveva pensato che uno dei supereroi avrebbe
potuto volare per verificare se quella era effettivamente una cupola o
una semplice barriera (nel secondo caso, avrebbero potuto andersene per
via aerea), ma Thor non poteva volare senza Mjolnir e Chris Evans non
riusciva proprio a trasformarsi nella Torcia Umana. Stavano discutendo
se era il caso di cercare Henry
Cavill (che ha interpretato Superman... chi meglio di
lui?), quando una voce interruppe la loro "riunione".
"Voi non avete un Hulk e io non ho un esercito...
Ma ho la magia dalla mia parte!"
Tutti ci girammo verso il nuovo venuto e,
definitivamente, credetti di trovarmi in un cinecomic Marvel: avevamo
davanti a noi Tom
Hiddleston... con un sorriso alla Loki in piena mostra!
"Mentre tu non hai più Mjolnir, mio caro fratello..."
continuò colui che credeva di essere il dio degli inganni
"Allora, come ci si sente a non essere speciali?!"
Previdi guai: non serviva certo essere un veggente per questo.
*
* *
Il ritorno dell'autrice (OH
OH OH! #buonnatale! xD)
Eccovi di nuovo alla "fine del capitolo" :D spero che vi sia piaciuta
anche questa parte ^^ anche se... purtroppo, si sta rivelando vera la
Maledizione dei Personaggi Amati: non so descrivere Liam/Gale come una
persona "simpatica" e, in compenso, mi sto affezionando a Sam C.! D:
spero che non succeda la stessa cosa a Thor...
ç_ç (tra l'altro, non avevo idea di come descrivere
la scena in cui i due fratelli riescono ad incontrarsi... questi legami
"fraterni" mi son del tutto conosciuti ._. #figliaunica
#vaaspiarechihafratellieprendeappunti
Mi sono accorta di aver scritto un sacco di N.d.A., ma se vi danno
fastidio cercherò di non scriverne più '^^ (anche
se, con Thor, sarà difficile trattenermi u_u lo devi
difendere in ogni cosa!! xD)
Ma bando alle cance! :D questa volta sfrutto il "ritorno dell'autrice"
per augurarvi Buon Natale ^^ ricevete tanti regali fangirlosi ;D
Vi ricordo, as always, la mia pagina facebook:
https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
Non
dovrei andare in vacanza con le fanfic, quindi dovreste trovare il
nuovo capitolo la prossima domenica, come al solito ^^ (anzi, forse
pubblicherò un paio di cose nuove - tipo Loki e Thranduil
che si incontrano per la seconda volta - ma si vedrà ^^)
Buon
Natale! :D
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 - A Bromance War Dance (L&L - Thor's Brothers) ***
Introduzione dell'autrice (che
si sta sentendo in colpa --> te lo meriti!! --> vero ._.)
Buon 2014
a tutti
quanti! :D spero che il nuovo anno stia iniziando bene per tutti voi ^^
io... vorrei solo avere più tempo per scrivere, quest'anno
xD ti
prego, Spirito del 2014, soddisfa le mie preghiere ._.
Allora,
sulla mia
pagina facebook avevo avvisato settimana scorsa che "Fangirl
Supervillain" avrebbe saltato una domenica... sorry, alla fine mi sono
goduta le feste natalizie :D (sì, insomma... ho cazzeggiato
'^^)
Inoltre
credo che
chiuderò anche la pagina su facebook... piuttosto che
aggiornarla, preferisco scrivere di più ^^ quindi
spiegherò riferimenti e citazioni direttamente nel corso del
capitolo, almeno quelle che potrebbero creare più confusione
:) [saranno segnate
in questo modo]
Quindi,
apriamo il 2014 con ulteriori ringraziamenti! :D
La prima
è sempre lei, Cap_Kela
:D un altro anno di minchiate e di MADO ci attende, evviva!! /o/
E questo
sarà un anno pieno anche di belle storielle, grazie alle All-New Time Ladies
=w= questo mese, tra l'altro, inizierò a pubblicare le loro
avventure, alternandole a Fangirl Supervillain! Se vi piace
Doctor Who, date un'occhiata ;D
I
ringraziamenti, as always, continuano con Bbpeki :D scusa se
non ti ho risposto, a dicembre sono stata un po' scostante su EFP /o/
(?)
E,
infine, grazie a Dragone97
per aver raggiunto questa fanfic alle seguite! :D
E un
ultimo gigantesco GRAZIE
a tutti coloro che hanno seguito la fanfic fino ad ora! Grazie! :D che
possa continuare per tutto il 2014! :D (dato che ho in mente il finale,
ma non so quando arriverà... LOL)
Ci
vediamo a fine capitolo! :D
Spoiler per chi non ha letto "Il Canto della Rivolta"!
*
* *
.VII.
A
BROMANCE
WAR DANCE
L&L: Thor's
brothers
Lee
Pace, con tutta la calma di cui era capace, si voltò verso
il
nuovo venuto e gli lanciò la stessa occhiata penetrante di
uno
stilista quando valuta con attenzione l'ultimo completo Armani.
"'Voi non avete un Hulk,
io non ho un esercito, ma ho la magia dalla mia parte'?"
ripeté l'attore, mostrando una chiara smorfia di disgusto
"il peggior motto della storia, lasciatelo dire..."
"Non ascolterò critiche da qualcuno che si ostina a non
decolorarsi le sopracciglia" rispose tranquillo Tom Hiddleston, alzando
la mano con un gesto pacato in direzione di Lee Pace. Dalle sue dita
partì un raggio blu elettrico che colpì il
sedicente elfo
in pieno petto, trapassandolo e facendolo crollare a terra.
"LOKI!"
gridò
Chris Hemsworth, scattando verso Tom Hiddleston con l'intenzione di
fermarlo: anche se non era più il dio del tuono,
usò un
tono di voce decisamente tonante
(e, dopo questa, potete anche seppellirmi!)
Ma, prima che l'attore potesse anche solo sfiorarlo, Tom Hiddleston
puntò una mano anche contro di lui e l'australiano venne
scaraventato verso la parte opposta della sala, andando a sbattere
contro uno
stand dedicato proprio a "Thor - The Dark World". Mentre Liam e
"another Chris" correvano verso Chris Hemsworth per aiutarlo, vidi che
Lee Pace
non si era ancora rialzato... e non fui la sola a notarlo.
"L'hai... l'hai ucciso!" disse
infatti Aaron Johnson, terrorizzato.
"Capita, con i midgardiani" rispose Tom Hiddleston, con un sorrisetto
obliquo.
L'attore inglese iniziò a camminare a passo deciso verso di
noi,
sempre con la mano sollevata, pronto a scagliare qualche altra magia.
Io, Jena e Sam C. corremmo di lato per sfuggire alla sua mira e un
altro raggio blu colpì Clark Gregg, esattamente come aveva
fatto
con Lee Pace.
"Non sono venuto per voi... insulse... piccole... formichine" aggiunse
Tom Hiddleston, colpendo anche Aaron Johnson e Chris Evans. Ormai era
vicinissimo a Chris Hemsworth, ancora a terra ma cosciente, e la sua
lunga ombra sovrastava i due fratelli australiani. Il sorrisetto da
bastardo
doc era sparito, per essere sostituito da uno sguardo gelido che non
gli avevo visto neanche nel film.
"Dobbiamo fare qualcosa!" esclamò Sam
C., perlustrando con gli occhi la sala alla ricerca di un'arma.
"Così uccide anche noi?! No, grazie!" ribatté
Jena, anche
se era evidente che era frustrata tanto quanto lui perché,
davanti ad un dio, era pressoché impotente.
"Ma gli altri sono veramente... morti?" chiesi, anche se i corpi
davanti a me erano una risposta sufficiente... e infatti
né Jena né Sam C. mi risposero.
"Fratello...
amato fratello" stava intando dicendo Tom Hiddleston, sfregandosi le
dita "abbiamo avuto dei diverbi in passato, lo so bene... ma, quando
quella nebbia viola ci ha portati in questo mondo, ho capito che era
un'occasione per ricominciare da capo..."
"Loki, non è andata come credi!" lo interruppe Chris
Hemsworth,
risollevandosi in piedi "quella nebbia ci ha fatto qualcosa,
è
vero, ma in realtà noi non
siamo Thor e Loki... questo lo sai, vero? I ricordi del midgardiano
sono ancora nella tua mente... lo sono sempre stati!"
"Questi falsi ricordi
sono
solo un effetto collaterale del viaggio!" tagliò corto Tom
Hiddleston, inarcando le sopracciglia "so che provi simpatia per la
gente di Midgard, ma credi veramente
di essere uno di loro?!"
A quel punto Liam, di fianco al fratello, decise di intervenire.
"Ma il tuo nome non è veramente Loki!" disse, non sapendo
come
far rinsavire l'attore "Il tuo nome è Thomas! Thomas William
Hiddleston!"
Tom Hiddleston aveva ignorato Liam fino a quel momento, ma a quel punto
gli lanciò uno sguardo che avrebbe fatto ghiacciare anche un
torrente di lava: no, seriamente, Loki era così inquietante
anche nei film?! L'avevo sempre considerato il villain meno
"villainoso" dei cinecomic!
"Tu... feccia di Midgard... sei l'ultimo... che ha il diritto... di
aprir... bocca!" disse, scandendo attentamente le parole in modo che il
messaggio penetrasse. L'attenzione di Tom poi si concentrò
di
nuovo su Chris Hemsworth, ma una delle sue mani era puntata contro
Liam, pronta a scagliare un'altra magia: "Dalla scomparsa della nebbia
viola, fratello, il mio unico pensiero è stato cercarti! E
tu... tu..."
Tom Hiddleston scosse la testa, cercando di trovare le
parole giuste.
"... e poi...
ti ritrovo con questa feccia?! Non crederai veramente che quel
midgardiano sia tuo fratello, vero?!"
"Sai benissimo che è mio fratello di sangue!"
cercò di
farlo ragionare Chris Hemsworth, e a quelle parole le dita di Tom
Hiddleston iniziarono a colorarsi di blu: oddio, che Loki fosse geloso
di Liam, perché era veramente
fratello di Thor?! Mi faceva male il cuore dalla paura, ma
ora la testa iniziò a girarmi per la confusione...
"Se nostro padre ti sentisse..." mormorò tetramente l'attore
inglese "SEI DIVENTATO LA VERGOGNA DI ASGARD!"
Un altro lampo di luce blu partì dalla mano di Tom
Hiddleston,
diretta però non verso Chris Hemsworth, ma verso Liam. Per
fortuna il fratello maggiore riuscì a rialzarsi in tempo e a
frapporsi tra lui e il raggio: Thor non aveva Mjolnir, questo
è
vero, ma grazie alla sua divinità non morì e tra
i due déi
iniziò uno scontro che sembrò iniziare alla
pari... ma
capii presto che prima o poi
l'attore australiano non sarebbe più riuscito a contrastare
la
magia di Loki... e cosa sarebbe successo, a quel punto? Il dio
dell'inganno si era già liberato di un re elfico, un agente
speciale, un supereroe e un vigilante fai-da-te! Nella mia mente
iniziò a
farsi strada lo stesso, insistente pensiero...
Non voglio morire.
Lessi quello stesso pensiero anche sui volti dei miei
compagni,
Sam C. e Jena, ma oltre alla loro paura vidi anche la frustrazione di
chi vorrebbe fare qualcosa, ma non sa nemmeno da dove cominciare... Io
invece avrei voluto solamente fuggire il più lontano
possibile,
e me ne vergognai... la paura, però, era più
forte della vergogna.
Incrociai lo sguardo di Sam C. e il ragazzo riconobbe immediatamente il
mio panico. Si avvicinò e, dopo avermi messo una mano sulla
spalla, mi disse: "Tu puoi scappare, sai?"
Non era la frase che mi aspettavo: avrei preferito un consiglio o anche
un po' di filosofia spiccia che mi desse un minimo di coraggio, non
qualcosa che assecondasse il mio desiderio di fuga.
"Cosa?!" esclamai, confusa, mentre il cuore mi batteva a mille.
"Te non sei un'attrice e la barriera intorno alla fiera non ti
fermerà!" rispose Sam C., con un largo sorriso "Sei l'unica
che
potrebbe fuggire! L'unica che..."
Sam C. si interruppe, ma capii ugualmente cosa si stava per lasciar
sfuggire.
L'unica che avrebbe
potuto salvarsi.
Quella possibilità di fuga si
presentò,
così invitante, e la accarezzai per qualche istante...
Scappare,
salvarmi, magari avvisare qualcuno di quello che stava veramente
accadendo... potevo essere utile anche nella fuga, no? Avrei potuto
chiamare la polizia e spiegare tutto, anche se inizialmente non mi
avrebbero creduto di sicuro... ma avrei dovuto essere convincente!
Quello avrei potuto farlo, no?
"Ma te sei probabilmente l'unica a poter fermare Sam!" le disse una
voce
interiore "sai come ragiona - più o meno - e potresti
convincerla a porre fine a tutto questo... Inoltre un sacco di gente
è già fuggita dalla fiera: la polizia
sarà
già stata avvisata, qualcuno starà già
pensando ad
un modo per superare la barriera... Tu servi qui".
"Francesca"
continuò Sam C., vedendo la sua indecisione "Se potessimo,
scapperemmo anche noi, e..."
"Non è vero" lo interruppi, decisa "Non scappereste mai,
perché Finnick e Johanna non lo farebbero. Rimarreste qui, a
cercare di trovare una soluzione che non esiste, piuttosto che lasciare
un vostro compagno alla mercé di un dio complessato!"
"Probabile" intervenne a quel punto Jena "ma te non hai nessuno strano
alter ego che ti costringe a comportarti da idiota, giusto?!
Perciò... SCAPPA!"
A quel punto, però, le nostre
chiacchiere avevano attirato l'attenzione di Tom Hiddleston.
"Voi... e i vostri inutili battibecchi... mi stanno distraendo!"
gridò l'attore, puntando una mano verso di noi. Un altro
raggio
di luce blu partì dalle sue dita e si diresse verso di noi,
cercando il primo bersaglio... e quel bersaglio era...
"No, oddio, no" mi resi conto
"sono io".
Un po' stupido come ultimo pensiero, vero?
Probabilmente quel raggio blu mi stava raggiungendo ad alta
velocità, ma ai miei occhi mi sembrò lentissimo,
come se
qualcuno avesse deciso di rallentare una sequenza di fotogrammi.
Sapevo, però, di essere lenta tanto quanto quel raggio e che
non
avrei mai fatto in tempo a scansarmi in tempo, così rimasi
ad
osservare, quasi affascinata, l'anatema che mi avrebbe ucciso... Avrei
preferito un'Avada Kedavra, ma non si può avere tutto, nella
vita... e nemmeno nella morte, a quanto pare...
Ma "No, oddio, no. Sono io" evidentemente non fu realmente il mio
ultimo pensiero, altrimenti non sarei qui a sprecare il mio tempo a
scrivere questa storia: così ho anche la
possibilità di
pensare alle mie ultime parole... non sopporto di essere colta
impreparata!
E poi, seriamente... il tempo che rallenta è il
cliché
più vecchio del mondo: spero che il futuro mi riservi una
morte
non al rallentatore.
Il raggio blu e il mio corpo erano lentissimi, è vero, ma
Sam C.
fu invece abbastanza veloce da tirarmi con uno strattone dietro di
sé e ricevere la magia al posto mio... solo che Finnick non
era un dio immortale come Thor.
Sentii Jena urlare.
Mi parve di udire anche Liam, ma non potevo esserne sicura: non so se
disse o urlò qualcosa ma, mentre osservavo Sam C. cadere al
suolo, lo vidi raggiungerci mentre Tom Hiddleston alzava di nuovo la
mano per uccidere la prossima vittima. Io non mi spostai nemmeno: mi
accasciai di fianco al corpo quasi senza vita di Sam C. e sentii le sue
ultime parole.
"Non
cambiate... nome..." disse l'attore, mentre i suoi occhi lentamente si
spegnevano "... rimanete... per sempre... i... Drunk Australians..."
"No, ti prego" pensai: non riuscivo nemmeno ad aprir bocca ed ero
immobile come una statua "non morire. Non dopo aver detto una frase
così stupida. Ti prego".
Ma la morte non dà retta a nessuno, e l'istante dopo Sam
C....
Finnick... William... Philip... chiunque fosse stato quel ragazzo che
si era mostrato cordiale con me fin dall'inizio, esalò
l'ultimo
respiro e il suo corpo divenne più leggero di 21 grammi. [secondo una teoria
pseudo-scientifica, è il peso dell'anima]
Non
seppi per quanto tempo rimasi immobile: ve l'ho detto, il tempo perde
ogni sua legge in situazioni come questa. Eppure, quando risollevai lo
sguardo dal corpo senza vita di Sam C., mi resi conto che dovevano
essere passati pochi secondi, quando invece mi erano sembrati ere
intere: anni e anni a contemplare un corpo senza vita, senza provare
niente.
Alzai lo sguardo e solo in quel momento mi accorsi che Jena era di
fianco a me e che mi stava dicendo qualcosa... qualcosa del tipo
"Rialzati,
stupida!", ma sul momento non afferrai. Vidi che Liam era corso davanti
a noi e, nello stesso istante in cui Tom Hiddleston era sul punto di
scagliare un altro raggio di luce blu, l'attore aveva afferrato l'arco,
incoccato una freccia e scagliata contro il dio. Loki la
schivò
all'ultimo, ricavandone solo un sottilissimo taglio sulla guancia
destra: questo fu sufficiente a farlo imbestialire. Distrattamente, mi
chiesi che fine avesse fatto Thor.
"Anche
gli déi possono morire, nella realtà?" mi
chiesi, senza però interessarmi veramente a quel pensiero:
il
mondo intorno a me si era ridotto ad essere uno spettacolo al quale ero
costretta, passivamente, ad assistere.
"Non essere sciocca!!!!!!!" mi rispose la Samanta Pellegrin che si era
insidiata nel mio cervello "Thor è morto un sacco di volte
anche
nei fumetti!!!! Ed è sempre tornato, sai??? La Morte non ha
poi
'sti grandi superpoteri, altrimenti sarebbe nei Vendicatori!!!!"
Quasi volli sperare che Thor sarebbe intervenuto per salvare tutti, che
in realtà Mjolnir esisteva anche nel mondo reale... ma mi
ricredetti subito.
"Nel mondo reale, la
Morte è l'unico supereroe che abbiamo. E
non sbaglia mai" (sì, essere in pericolo di
vita mi fa pensare
cose strane)
Chris Hemsworth non intervenne. Capitan America non
resuscitò.
Pure Phil Coulson, che aveva ingannato la morte già una
volta,
non si rialzò. Stessa cosa per Kick-Ass, che anche nel
Millarworld [mondo
in cui vivono i personaggi creati da Mark Millar, e quindi anche
Kick-Ass] era un comune essere umano. Pure Thranduil non
diede cenni
di vita, ma questo lo considerai un sollievo: avrebbe solo peggiorato
la situazione.
Tuttavia, nelle storie interviene sempre qualcuno. E avrei tanto voluto
essere in una storia, in quel momento... ed in effetti lo ero, lo sono: quella che
sto scrivendo è una storia, e io ci sono dentro... solo che
ai tempi non potevo saperlo.
Sapevo però che, grazie alla nebbia viola mandata da Sam, il
concetto
di "realtà" non era mai stato così relativo.
Senza contare che nel mondo reale non dobbiamo essere per forza essere
sempre sfigati: capita, a volte, che qualcuno venga ad aiutarci. Non
fingete che non sia così. E, se pensate che nessuno vi abbia
mai
dato una mano... beh, magari siete stati aiutati
inconsapevolmente.
Per farvela breve, qualcuno intervenne... ma non fu nessuna delle
persone che ho elencato.
"Pagherai
per questo!" gridò senza molta originalità Tom
Hiddleston, mentre si portava un paio di dita sul graffio e studiava il
suo stesso sangue. Quelle stesse dita, ora tinte di rosso, si
illuminarono di blu e proprio in quel momento il
miracolo avvenne.
"LET
ME TELL YOU BUB....!!!!!"
Da
dietro Tom Hiddleston apparvero alcuni membri delle Barricate
Canterine, capitanati da un Hugh Jackman vestito da Wolverine che
stringeva una riproduzione perfetta del Mjolnir cinematografico
[esiste, e costa
tipo 490 euro ç_ç]:
riconobbi Anne Hathaway sotto un costume molto verosimile di Catwoman,
seguita da Neil P. Harris con una divisa da Frankenstein [per il Dr.
Horrible] e da Jamie Campbell Bower che, invece, indossava
gli stessi
abiti civili di prima. Mi aspettai che il signor Jackman sfoderasse i
suoi temibili artigli, ma in realtà sollevò
Mjolnir prima
che Loki potesse girarsi... e il dio ricevette la martellata in testa
più epica della storia.
"...
I'M THE BEST AT WHAAAT IIII DOOOOOO!!!!"
cantò Hugh Jackman, trionfante, mentre Tom Hiddleston cadeva
a terra privo di sensi. [così
come viene cantato a questo link:
http://www.youtube.com/watch?v=xy8FjcmDgck]
"Johanna! Johanna! Sono venuto
a salvarti!!" esclamò Jamie C. Bower, correndo
spensieratamente verso Jena.
"Oh no!! Preferivo essere uccisa da Loki, a questo punto!"
gridò
l'attrice, e davanti ai miei occhi iniziò un inseguimento
bizzarro che contrastava non poco con i cinque (forse sei... o anche
sette?) cadaveri presenti nella stanza.
Nel frattempo Liam si era avvicinato al gruppo delle Barricate
Canterine e stava discutendo con Hugh Jackman.
"Quei due ragazzi, Jude ed Enjy [nemmeno Wolverine sa come
si pronuncia
Enjolras, lol], mi hanno convinto a venirvi dietro" stava
raccontando
l'attore-cantante "e Anthony era ossessionato dall'idea che alla vostra
Johanna potesse capitare qualcosa di brutto... mai deludere il cuore di
un innamorato!"
"Ma quale innamorato e innamorato, questo è uno stalker!"
strepitò Jena, che aveva ormai il fiatone.
"Ma siamo arrivati troppo tardi, temo..." mormorò cupamente
Hugh Jackman, guardandosi intorno.
"Almeno siete arrivati... e avete colto mio fratello di sorpresa!"
Tutti
noi ci girammo di scatto verso quella voce e vedemmo Chris Hemsworth
emergere da alcune macerie, un po' malconcio ma ancora vivo. Vidi Liam
tirare un profondissimo sospiro di sollievo, per poi abbassare lo
sguardo allo svenuto Tom Hiddleston e dargli senza troppi complimenti
un calcio violento all'altezza dello stomaco.
"Mi dispiace per il vostro compagno" disse Anne Hathaway a me e Liam,
avvicinandosi al corpo di Sam Claflin.
"Beh, tanto sarei morto in ogni caso! Ops... spoiler?!"
In
quel preciso istante il mondo smise di essere solo un triste spettacolo
e mi
rizzai immediatamente in piedi, sconvolta, mentre guardavo Sam C.
sollevarsi sulla schiena come se si fosse appena svegliato dal
sonnellino pomeridiano.
"Uhm..." mormorò Sam
Claflin, con un sorriso imbarazzato "... mi sento la testa
più... vuota! E voi?"
*
* *
Il ritorno dell'autrice (salve
:D)
Ehilà! :D spero che nessuno di voi abbia notato che questo
capitolo è stato scritto un po' in fretta (alias: CON I
PIEDI),
ma è ancora l'effetto delle feste natalizie... poi,
alternando
questa fanfic con i capitoli già scritti di All-New Time Ladies,
dovrei riuscire a scrivere con più calma... e quindi meglio!
:D
(in teoria... ricordo che questa fanfic per me è soprattutto
una
distrazione xD ho delle cose sceme nella testa e allora le scrivo ._.)
Devo ancora decidere se iniziare con All-New Time Ladies
già la prossima domenica, o se continuare con il prossimo
capitolo di Fangirl Supervillain... dipende se riuscirò a
finire
di scriverlo! :D (quindi, se ho cazzeggiato vi ritroverete la prima
parte di All-New Time Ladies, se ho "lavorato" avrete Fangirl
Supervillain... lol)
In ogni caso, alla prossima domenica! :D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 8 - Il Capitolo di Transizione (dove succede ben poco, ma alcune cose vengono chiarite) ***
Introduzione dell'autrice (ciauz!
/o/ \o\ /o/)
Buongiorno
a tutti! :D Allora, come forse saprete questa fanfiction non
verrà aggiornata più ogni domenica, ma a
domeniche alterne... questo perché ho iniziato a pubblicare
una fanfiction anche su Doctor Who, la prima avventura delle All-New Time Ladies
:D questo anche per avere un po' più di tempo per scrivere
Fangirl Supervillain, dato che... sto rimanendo un sacco indietro! D:
Mi scuso con chi ha recensito e non ha ricevuto risposta, dato che sto
frequentando molto poco EFP... spero però di ritornare ad
entrarci un po' più spesso nei prossimi giorni /o/
I ringraziamenti, ovviamente, sono sempre quelli: grazie a Cap_Kela, compagna
di Golden Globes, Oscar, Bafta, hard party MADO e quant'altro xD grazie
alle All-New Time
Ladies, che non sono solo una fanfiction ma esistono
veramente :D e grazie a Bbpeki
per recensire ogni volta ^^
Buon capitolo :D
*
* *
.VIII.
IL
CAPITOLO DI TRANSIZIONE
dove
succede ben poco, ma alcune cose vengono chiarite
Il
risveglio inaspettato (?) di Sam C. comportò una
serie di
reazioni diverse da parte dei presenti: se io, in preda alla sorpresa
(per non dire allo shock),
non avevo potuto fare a meno di allontanarmi da quello che poteva
essere benissimo un morto vivente, Liam si era invece avvicinato,
mentre gli altri (Thor e la "compagnia" delle Barriere Canterine) si
limitarono ad osservare in silenzio il piccolo miracolo che stava
avvenendo sotto i loro occhi (anche se non sarebbe stato certo il primo
di quella lunga giornata). La reazione più "animata" fu
quella di
Jena, che strattonò Jamie Bower il più lontano
possibile
da lei e si precipitò davanti a Sam C. A vedere quella corsa
affannata, la piccola Sam che viveva nella mia testa stava
già
immaginando la conclusione più rosea, sdolcinata e OOC
possibile, ma ovviamente Jena aveva intenzioni leggermente diverse:
infatti con tutta la sua innata delicatezza (pari a zero) costrinse Sam
C. a mettersi in piedi, lo squadrò da capo a piedi ed
iniziò a prenderlo a pugni mentre urlava improperi che,
durante
questo resosconto, vi risparmio volentieri... (e
probabilmente
per Sam anche quello sarebbe stato l'inizio ideale per una fanfiction
Johanna/Finnick).
Mentre
le nostre attenzioni erano tutte per Sam C., qualcun altro che avevamo
creduto morto si stava risvegliando: anzi, non solo "qualcun altro"...
proprio tutti! Aaron Johnson, Clark Gregg, Chris Evans e pure Lee Pace
si alzarono in piedi, uno dietro l'altro, e c'era qualcosa di strano in
loro: Lee Pace, ad esempio, aveva completamente perso quella puzza
sotto al naso che gli avevo notato fin dal primo istante, sostituita da
un'espressione stranita che mi fece quasi tenerezza. Sul momento,
però, non ci pensai: a quel punto, infatti, Liam aveva
allontanato Jena da Sam C. e io... beh, mi sentii in dovere di dire
qualcosa. Almeno, lo pensavo, perché non appena aprii bocca
Sam
C. mi interruppe dicendo: "Non è necessario che tu dica
nulla!"
"Non è necessario?!" esclamai, contrariata "Mi hai salvato
la vita!"
"Tanto Finnick sarebbe morto in ogni caso!" rispose Sam C. "e poi che
sacrificio è, se poi non muoio veramente?"
"Finnick..." mormorai, non sapendo cosa dire, anche perché
stavo
per scoppiare in lacrime (sì, ok? è una cosa che
si fa,
quando qualcuno ti salva la vita!)
Sam C. scosse la testa: "Non sono più Finnick!"
A quelle parole, anche Liam e Jena si avvicinarono (gli altri stavano
parlando con gli attori che si erano appena risvegliati, mentre Hugh
Jackman stava legando ed imbavagliando Tom Hiddleston... cosa che mi
fece non poco ridere).
"Cosa intendi dire?" chiese Liam, intuendo
già la verità.
"Credo che, quando Tom Hiddleston ci ha colpiti, non ci abbia uccisi
veramente..."
"Questo lo vedo" intervenne Jena, che cercava in ogni modo di non
sembrare troppo contenta: e ci stava riuscendo bene, perché
anche dopo i pugni sembrava ancora su di giri.
"... ma che ci abbia liberato della 'maledizione' di Samanta"
continuò Sam C., tranquillamente "è come se
avesse ucciso
tutti i nostri alter ego, lasciando le nostre vere
identità...
sono di nuovo 'solo' Sam Claflin!"
"Aspetta: stai dicendo che, se vogliamo uscire da qui, basta che ci
uccidiamo a vicenda?!" chiese Jena, sgomenta.
"In questo modo dovremmo riuscire a superare la barriera,
sì..."
"Wow! Uccidere non è mai stato così giusto!"
esclamò Jena, con gli occhi che le brillavano dalla
contentezza
"datemi un'arma, presto!"
E,
prima che qualcuno potesse fare qualcosa, la ragazza aveva
già
presto una freccia dalla faretra di Liam per trafiggersi con noncuranza
il cuore.
"JENA!" urlammo tutti quanti, mentre
l'attrice cadeva a terra con gli occhi spalancati... Notai
però
che dalla ferita non usciva nemmeno una goccia di sangue e, prima che
potessimo soccorrerla, Jena si stava già alzando in piedi,
con
ancora la freccia conficcata nel petto.
"Johanna..." disse Liam, esitante "... come stai?"
Jena fece qualche passo verso di noi, come se fosse normale avere una
freccia ad "arricchirti" il profilo della silhouette.
"Mh... niente più Johanna..." rispose, con un sorriso
soddisfatto "... e nemmeno Rocket... ma, soprattutto, NIENTE PIU'
LYDIA!! Oddio, finalmente la mia testa è
sgombra da pensieri stupidi da ragazzina allupata!"
"Però, sai... non ti conviene estrarre subito quella
freccia" disse Liam, allibito.
"Mh, perché? Tanto non posso morire!"
"Non potevi morire prima,
ma
ora sei tornata ad essere solo Jena... se ti estrai ora la freccia,
credo che inizierai a perdere un sacco di sangue... e... beh..."
"Mh ok... meglio se corro in fretta verso un ospedale!"
esclamò
Jena, con tutta la calma possibile: forse un po' di Johanna era rimasto
in lei...
"Ti accompagno!" si offrì volontario Sam C. "e spiegheremo
alle
autorità quello che sta succedendo qua dentro! Anche se non
so
in quanti ci crederanno... Insomma: una ragazzina che cambia del tutto
il concetto di 'realtà'?!"
"Ci crederanno!" esclamò Jena, convintissima "altrimenti
scopriranno di che colore sono le loro viscere!"
"... Sicura di essere ritornata come prima?" chiesi, indietreggiando di
un passo.
"Forse ci vuole un po' di tempo per ritrovare se stessi..." intervenne
Sam C. "è difficile anche senza avere una fangirl
supervillain nei
paraggi!"
"Fangirl
Supervillain?!" ripetei,
soppesando quelle due parole "Mmmh... sai, se uscirò mai
viva da
qui credo che potrei scrivere una storia con un titolo
così..."
Indizio: sono uscita viva da là.
"Quindi sei decisa a rimanere?" mi chiese Sam C. "non vuoi venire con
noi?"
Scossi la testa, ben determinata a non cambiare idea... almeno per una
volta. "Io e Samanta usciremo insieme da questo posto... e solo dopo
aver sistemato questa faccenda degli attori!"
Sam C. si avvicinò a Jena e guardò tutti i
presenti con
uno sguardo malinconico che tutti fummo in grado di interpretare: era
arrivato il
momento dei saluti.
"Ragazzi,
un po' mi dispiace a lasciarvi in mezzo a tutti questi cattivoni..."
iniziò a dire Sam C., indicando un imbavagliato - e ancora
svenuto, per fortuna - Tom Hiddleston "... ma credo che sarei solo
d'impiccio, ora come ora!"
"Penso anch'io la stessa cosa" intervenne Jena, con un sorriso che da
Johanna non avrebbe mai mostrato "a meno che non vi serva un'attrice...
o una fotografa... o una cantante..." [Jena Malone è
una ragazza molto eclettica]
"Le cantanti sono sempre ben accette!" la interruppe Hugh Jackman,
mentre tratteneva Jamie Bower per il bavero della giacca: l'attore
infatti aveva capito ben poco di quello che era successo e voleva
continuare a rimanere con la sua Johanna.
"IIIIIIIIII
feeeeeeeeeell yooooouuuuuuuuuuuu..."
"Dei santissimi, non hai ancora capito che Johanna non c'è
più?!" sbottò l'interpellata, infastidita "Sono
Jena ora,
hai capito?! SOLO JENA!"
Jamie Bower, con gli occhi lucidi, tirò su col naso per poi
riprendere a cantare: "IIIIIIIIII
feeeeeell yoooouuuuu......
JEEEEEEEENAAAAAAA...!"
L'attrice si limitò ad un facepalm e decise che
probabilmente
sarebbe stato tutto più facile se avesse semplicemente
ignorato
quell'insolito spasimante.
"Beh, Liam..." continuò l'attrice "... almeno tutto questo
ha
avuto un senso: hai ritrovato tuo fratello! Un dio nella vostra allegra
compagnia non può certo che giovare!"
Liam le sorrise: "Sì, immagino che prenderemo a cazzotti un
po' di gente!"
"Anche se i maghi sono veramente una brutta bestia" intervenne Sam C.,
indicando Tom Hiddleston "Ecco, prima che me ne vada... Signor
Wolverine!"
Hugh Jackman ricambiò la sua attenzione: "Sì?"
"Perché ha colpito Loki con una riproduzione di Mjolnir, se
ha
gli artigli?" chiese l'attore, confuso "senza contare che di sicuro
quella martellata non l'ha ucciso... quando si sveglierà
sarà ancora un dio disturbato con un elevato bisogno di
attenzioni affettive!"
Hugh Jackman scosse le spalle. "Ho solo pensato che Loki si merita
sempre una bella martellata... indipendentemente dal mondo in cui si
trova!"
"Avrei voluto dargliela io!" intervenne Chris Hemsworth "Ma immagino
che uccidere un dio non sia così facile... come possiamo far
ritornare Tom normale?"
"A quello ci penseremo noi delle Barricate!" intervenne Anne Hathaway
"ci ingegneremo ad uccidere Loki in ogni modo possibile, fino a che non
morirà... e tutto questo cantando allegramente!
Sarà un
grande musical!"
"Loki and the right way
to die" disse Neil P. Harris "sarà un successo
al botteghino!"
"Prendi un dio, trattalo male!" iniziò a canticchiare Hugh
Jackman.
"Ok, ok... si è capito!" li fermò Jena, dato che
gli
attori delle Barricate Canterine stavano iniziando ad inscenare un
balletto.
"Credo che anch'io mi unirò al cast di questo musical!"
disse
Clark Gregg, avvicinandosi al gruppo "ho ancora qualche questione con
Loki da sistemare..."
"E io non voglio essere da meno!" intervenne Chris Evans "E voi due,
invece? Che farete?"
"Quei due" erano, ovviamente, Lee "Thranduil" Pace e Aaron "Kick-Ass"
Johnson, che si scambiarono uno sguardo interrogativo.
"Credo che uscirò da qui il prima possibile!"
esclamò
Aaron Johnson, grattandosi la testa pensieroso "Forse non lo sapete, ma
sono un padre con un figlio che lo aspetta!"
"Sì, ricordo... ed è una cosa un po'
inquietante!" disse
Sam C., ed alcuni di noi annuirono, perfettamente d'accordo con lui.
"Nemmeno io rimarrò qui, penso" aggiunse Lee Pace "anche
se... insomma, ora voi cosa farete?"
L'attore stava guardando verso me e i fratelli Hemsworth (oddio... ero
in una specie di "Compagnia dell'Anello" dimezzata e i miei compagni
d'avventura erano gli Hemsworth... la cosa mi fece uno strano effetto.
La piccola Samanta dentro la mia testa iniziò a perdere
sangue
dal naso).
"L'obiettivo non cambia: dobbiamo fermare questa Samanta e liberare
Katniss!" rispose Liam, rabbuiandosi al pensiero della sua "amica" non
ancora ritrovata ("POVERO GALE, GUARDA COME SI STRUGGE!! PEETA
CUUUUUULO!!" strillò la Samanta nella mia
testa).
"Ma ora dobbiamo anche informare tutti gli attori rinchiusi qui dentro
che, per liberarsi, è necessario uccidersi!" intervenne
Chris
Hemsworth "in questo modo potremmo anche disfarci di qualche nemico
lungo la
strada!"
Liam osservò il fratello, pensieroso. "Sì,
immagino
dovremmo prima provvedere a questo... Ma come? Facciamo un po' di
passaparola?"
"Mi è venuta un'idea!" intervenni, stupita dal fatto che,
finalmente, avevo un piano: o, almeno, quello che sarebbe stato
l'inizio di un piano... e mi aspettai che Jena intervenisse con qualche
commento acido del tipo "Oh, strano... il tuo cervello ha retto lo
sforzo?" ma, quando mi voltai verso di lei, notai che era sparita
insieme a Sam C.: se ne erano andati senza nemmeno salutare! Per un
istante fui tentata di inseguirli verso l'uscita della fiera, ma i
fratelli Hemsworth stavano aspettando che continuassi a parlare.
"Ehm...
dicevo" ripresi, distogliendo lo sguardo da dove solo un minuto
prima c'erano Sam C. e Jena: probabilmente entrambi non erano il tipo
da "arrivederci" "vicino alle casse della fiera ci deve pur essere un
altoparlante, o qualcosa del genere! Ricordo che prima della nebbia
viola c'era una voce all'altoparlante per avvisare quando stavano per
iniziare degli eventi... potremmo usare quello per informare tutti gli
attori in un colpo solo!"
"Così poi potremmo subito occuparci della tua amica!" disse
Liam.
"Ehm... stai attento ad usare quella parola... 'amica'..." lo
interruppi "... in questo momento Sam può essere molte cose,
ma
'amica' è decisamente in fondo alla lista..."
"Verso quale direzione dobbiamo andare, quindi?" chiese Chris
Hemsworth, esaminando con lo sguardo tutte le uscite che ci avrebbero
portato fuori da quella sala.
"Le casse sono da quella parte" ricordai, indicando la direzione che
stava
proprio alle sue spalle "ricordo che io e Sam eravamo passate per lo
stand della HBO..."
"DELLA HBO?!" esclamò Chris Hemsworth, sconvolto.
"C'è qualche problema?" chiese Liam, che non capiva la
reazione del fratello.
"La HBO è la rete di Game of Thrones!" rispose il fratello.
"Già... prevedo altri guai!" dissi, demoralizzata, dato che
in
Game of Thrones i personaggi simpatici avevano la tendenza a morire:
scommettevo che avremmo dovuto trovarci faccia a faccia con esponenti
particolarmente snervanti del calibro di Joffrey "Baratheon", Cersei
Lannister o Theon Greyjoy... per non parlare di Jon Snow (Samanta
stravedeva per Jon Snow, così io avevo imparato a conoscerlo
e
ad odiarlo in modo quasi viscerale).
"Ma è una delle mie serie preferite!" replicò
Chris
Hemsworth, e mi fece strano vederlo così contento e
spensierato
"speriamo che ci sia Peter Dinklage!"
"Speriamo di rimanere
vivi..." pensai: Loki sarebbe stato solo il primo
di una lunga lista di villains, assassini, mostri e spietati sicari...
me lo sentivo.
*
* *
Il ritorno dell'autrice (\o\
/o/ \o\)
Ri-buongiorno! :D anzi, ri-buonasera xD Uhm, in questa occasione non ho
molto da dire (a parte scusarmi per i capitoli troppo brevi '^^),
quindi userò quest'angolino solo per un piccolo avviso:
domenica 2 febbraio non aggiornerò questa fanfiction
perché sarò a fare la cretina in Francia /o/ e
quindi salterà una settimana... con questa pausa, spero
veramente di riuscire a scrivere un capitolo più lungo,
specialmente perché con gli attori di Game of Thrones vorrei
fare una cosa carina /o/
All -New Time Ladies,
invece, continuerà come al solito :D
Buona settimana a tutti! :D /o/
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