Obligation, Judgment or Truth? di DumbledoreFan (/viewuser.php?uid=13062)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama. ***
Capitolo 2: *** Oh la sapete la novità?! ***
Capitolo 3: *** Certo che è proprio una cosa orribile avere una coscienza! ***
Capitolo 4: *** E che guerra sia!! ***
Capitolo 5: *** ...ci sarà da divertirsi! ***
Capitolo 6: *** Obbligo, Giudizio o Verità? ***
Capitolo 7: *** "Malfoy...ti devo parlare" ***
Capitolo 8: *** Non tentare significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta ***
Capitolo 9: *** "La coscienza è come una malattia che sta contagiando sempre più persone..." ***
Capitolo 10: *** ...stesso posto, stessa ora... ***
Capitolo 11: *** "Stanotte voglio veder nascere il mondo!" ***
Capitolo 12: *** E’ proprio quando credi di sapere una cosa, che devi guardarla da un’altra prospettiva ***
Capitolo 13: *** Doubt and Temptation ***
Capitolo 14: *** Incorreggibile, e insostituibile. ***
Capitolo 15: *** The Slytherin way ***
Capitolo 16: *** Menzogna e Formalità ***
Capitolo 17: *** Nel covo delle Serpi... ***
Capitolo 18: *** I veri amici sono coloro che entrano quando il resto del mondo esce. ***
Capitolo 19: *** "Comincia ora" ***
Capitolo 20: *** "T'insegneremo a godere dei piaceri della vita, Grang!" ***
Capitolo 21: *** Lesson number one: DRINK ***
Capitolo 22: *** Lesson number two: SMOKE ***
Capitolo 23: *** Lesson number three: DRESS UP ***
Capitolo 24: *** La vita è una questione di punti di vista ***
Capitolo 25: *** Lesson number four: DANCE ***
Capitolo 26: *** In Lust We Trust! ***
Capitolo 27: *** "Io non tornerò ad odiarlo, perchè in realtà non l'ho mai odiato" ***
Capitolo 28: *** Ci sono cose che non si possono comprare... ***
Capitolo 29: *** Voglio il mio ragazzo bello, biondo e Malfoy! ***
Capitolo 30: *** Perchè nessun'altra ragazza al mondo può reggere il confronto con te. ***
Capitolo 31: *** It's Draco's fault! ***
Capitolo 32: *** Pigiama Party made in Slytherin ***
Capitolo 33: *** "Ora siete entrati nella mia vita" ***
Capitolo 34: *** "Niente pozione polisucco questa volta!" ***
Capitolo 35: *** "Invece sei uguale a tutte le altre" ***
Capitolo 36: *** Ma che volevo quello sbagliato. ***
Capitolo 37: *** L'unica storia degna di essere vissuta. ***
Capitolo 1 *** L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama. ***
Uccidetemi, me lo
merito. Davvero. Con il Piccolo Principe fermo per mancanza di idee,
l'Ultima Discendente dei Black da aggiornare dopo 2 mesi e una nuova
raccolta di Drabble/Flash Fic appena iniziata ("Dimmi chi sei tu..."
andatela a leggere e recensire se mi volete bene!!XD), e gli esami che
incombono, l'unica cosa che ho il coraggio di fare io COS'E'?!
Pubblicare l'inizio di una nuova Draco/Hermione, mi pare ovvio!! Vi
dico subito, prendete questa storia un po' così, niente di
serio...una bozza buttata giù che ancora è in
fase di lavorazione e che deve sottomettersi alle altre storie che
hanno la precedenza...prendetelo come un lavoro fatto per di
più, ok? Diventerà presto serio, non vi
preoccupate!!Intanto però, per mandarlo avanti bene, siccome
è davvero ancora tutta da costruire, mi piacerebbe
tantissimo che la leggeste e la recensiste. GRAZIE E BUONA LETTURA!
Obbligation, Judgment or
Truth?
Obbligo, giudizio o
verita'?
Capitolo 1: "L'amore
non vede difetti, l'amicizia li ama"
Sapete cos’è la normalità?
Normalità è quell’ insieme di cose e
azioni che con l’esperienza abbiamo capito essere le
più giuste per noi, da fare sempre, tutti i giorni, senza
grandi variazioni. E’ quello stato di equilibrio che possiamo
raggiungere durante la giornata, dove tutto va come dovrebbe andare,
secondo la nostra concezione di normalità. Non ce
n’è una universale, ognuno ha la sua e nessuno
dovrebbe mai uscire dalla propria normalità.
Perchè quando si esce dalla consuetudine si viene meno
all'equilibro, sbaragliando l'ordine corretto delle cose. E la
conseguenza è una sola: catastrofe. Pura e semplice
catastrofe, di quella che travolge tutto, senza lasciare che niente
torni come prima. Niente. Perchè ti cambia dentro, stravolge
il tuo punto di vista, e nulla ti sembrerà come una volta.
Questo l'ho capito solo dopo che la catastrofe era passata. Ho capito
che forse, a quella festa, non ci sarei mai dovuta andare...o forse
sì...sta di fatto che quella festa fu l'inizio della fine,
lo sconvolgimento totale del mio equilibrio, della mia
normalità. Per una cosa assolutamente banale. Ginny, come me
del resto, aveva sottovaluto completamente le conseguenze che sarebbero
sopraggiunte. Quando quel giorno di novembre mi corse in contro tutta
trafelata pensava solo che mi avrebbe convinto a distrarmi un po'.
"Ehi Mione!Eccoti!" mi disse la rossa quando mi raggiunse all'entrata
dei dormitori femminili. Io le sorrisi.
"Ciao Ginny...che è successo?" le chiesi mentre lei
riprendeva un po' di fiato.
"Ho appena parlato con Dean...prossima settimana i ragazzi del settimo
anno daranno una festa qui, in Sala Comune!" mi rispose entusiasta. Io
la guardai spalancando gli occhi.
"Daranno una festa qui?? Bravi, complimenti...scommetto che ci
sarà un sacco di roba proibita..." brontolai contrariata.
Ginny sbuffò.
"Eddai Herm, che t'importa!! Tu ci devi venire!!"
Se prima i miei occhi erano spalancati ora ci mancava poco che mi
cadessero di sotto.
"Io devo fare cosa?? Senti, è già tanto che non
sono andata dalla McGrannit a dirglielo!! Vorresti anche che
partecipassi?" sbottai indignata. Non sopportavo le feste, troppo
rumore, troppa confusione, troppa gente tutta ammassata, troppo
alcohol. Durante le feste tutto diventa un groviglio confuso e
intricato difficile da sciogliere. E vi sembrerò anche
strana, secchiona o quello che vi pare, ma non le sopportavo. Preferivo
la calma e il silenzio genuino di una stanza chiusa piena di libri.
"Certo Hermione, tu devi partecipare!!" ripetè la rossa
quasi con ovvietà. Io scossi vigorasamente la testa.
"Assolutamente no Ginevra!Prima di tutto, io sono una caposcuola, e
secondo lo sai che odio le feste..."
"Ma andiamo Herm, per una volta che ti costa!! Sempre a studiare, se
per una volta ti diverti non è che ti abbassa la media!"
brontolò lei sbuffando. Io incrociai le braccia al petto e
arricciai la bocca.
"Questa così detta festa è una violazione di
almeno dieci regole della scuola, e IO sono una di quelle persone che
le dovrebbe far rispettare!!E poi venire per cosa, divertirmi?? Stare
in mezzo a cinquanta ragazzi ubriachi fradici tutti appiccicati a
muovermi come un deficiente a ritmo di musica insignificante? Ma
piuttosto me ne vo a letto!!" sbottai indispettita.
"Eh certo, se la prendi così anche te,
però...proprio non c'arrivi?? E' incredibile come tu possa
arrivare a capire i concetti più difficili e perderti in
queste cose!! E poi che c'entra che sei caposcuola, anche Malfoy
è caposcuola, ma dubito che vada a letto alle nove, e se ci
va non è mai da solo..." replicò la rossa
inarcando le sopracciglia.
"Mi paragoni a Malfoy?? E' proprio anche per la sua incompetenza che io
devo fare il doppio lavoro!! E chi se ne frega di quel viscido
furetto...no Ginny, sono irremovibile, vacci te, divertiti ma io non
verrò..." conclusi avviandomi a grandi falcate verso
l'uscita della Sala Comune. Attraversai il ritratto della Signora
Grassa velocemente e svoltai a destra. Non sapevo dove stavo andando di
preciso, volevo solo fare due passi per smaltire la rabbia che si era
accumolata nel mio petto. Sempre lì andavano a parare, io
che non mi diverto mai, io che studio sempre, ma chi erano loro per
giudicare?? Io avevo degli incarichi precisi, e dovevo rispettarli.
Faceva parte della mia normalità. Camminavo a passi svelti,
che rimbombavano secchi fra le pareti dure e fredde. Cercai di svuotare
la mente e respirare profondamente. In fondo Ginny lo diceva per me,
però doveva capire che io ero così, e basta.
L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama.
Non capivo perchè tutti dovessero sempre starmi a
rinfacciare che studiavo, come se fosse una colpa. Invidia, sapevo che
lo era nella maggiorparte dei casi. Rare volte era apprensione. Ma io
avevo imparato a ignorare tutto, a passarci sopra, a sapere che io
lì ero la migliore, e a sbattermene degli altri e dei loro
stupidi giudizi. Forse un giorno mi avrebbero ricordato, quando io
sarò diventa qualcuno di davvero importante e loro non
saranno nessuno. Allora forse avrebbero preferito andare ad una o due
feste in meno e stare un po' di più a studiare. Ma sarebbe
stato troppo tardi, e io avrei avuto la mia piccola rivincita. Sorrisi
tra me. Sì, dovevo lasciar perdere.
Nei corridoi faceva freddo, mi strinsi un po' di più nel
mantello e strusciai le mani che si stavano congelando. Mi sarebbe
piaciuto uscire nel parco, ma così, solo in divisa, era un
suicidio, mi avrebbero trovata morta assiderata da qualche parte. In
Inghilterra a novembre faceva già freddo come a gennaio,
alle grandi nevicate mancava davvero pochissimo. E già
rimpiangevo l'estate, i vestiti corti, il mare e il sole. Specie quando
passai davanti al cortile interno di Hogwarts e lo dovetti
attraversare. L'aria era pungente e si vedeva il cielo ombroso. Presa
dai miei pensieri non mi accorsi nemmeno che non ero più da
sola.
"Granger, ma anche qui ti devo incontrare?? Sei un incubo!"
Capii subito a chi apparteneva quella voce. Roteai lo sguardo, per poi
puntarlo su Draco Malfoy. Era appoggiato ad una colonna, le gambe
intrecciate e le braccia conserte la petto. Tra le labbra teneva
intrappolata una sigaretta accesa, e al collo aveva una sciarpa
dall'aria costosa. Non portava la divisa, era vestito completamente di
nero, che risaltava la sua carnagione diafana e i suoi capelli
biondissimi.
"Tu sei un incubo Malfoy!! Peggio di un incubo, perchè
almeno da quello ci si può svegliare!" ribattei un po'
acida. Lui inarcò le sopracciglia e ghignò
strafottente.
"Senti senti com'è diventata aggressiva la Mezzosangue!!"
esclamò sbuffando un po' di fumo bianco.
"Sempre stata Malferret, strano che in tutti questi anni che ci
sbraniamo non te ne sia mai accorto...ma che pretendo da un furetto?"
replicai combattiva, con sarcasmo. Gli tenevo testa, ero sempre stato
un osso dure per lui, e lui un osso duro per me. I nostri scontri non
li vinceva mai nessuno, troppo orgogliosi per piegarci. Ma lui aveva
una cosa che io non avrei mai avuto: la crudeltà e la
consapevolezza di saper far male con le parole.
"Già scusa, perchè tu sei tanto intelligente, la
Secchiona della scuola, come dimenticare..." disse a presa di giro. Poi
dalle labbra soffiò una nuvoletta di fumo volutamente
indirizzata verso di me, che odiavo il fumo, e lui lo sapeva.
Indispettita e anche con un po' di rabbia arretrata da smaltire gli
andai in contro, gli tolsi la sigaretta dalla bocca e la buttai
violentemente per terra, spegnendola con il tacco della scarpa. Poi
assunsi la classica posizione di rimprovero, con le mani sui fianchi.
"A scuola non si fuma!! E tu sei pure Caposcuola!!" sbottai indignata
dal suo comportamento.
"E sai quanto me ne importa!!Proprio perchè sono Caposcuola
comando, e nessuno può dirmi niente...quindi posso fumare!!"
ribattè Draco facendo spallucce soddisfatto del suo
ragionamento.
"Tu dovresti far rispettare le regole, non inventartele a tuo
piacimento!"
"Oh, ma per quello ci sei tu, Granger, sennò a che servi?"
Quel ragazzo era veramente snervante, tanto da farmi montare di nuovo
quell'ira che ero riuscita a smaltire, e lo attaccai!
"Mi chiedo come abbia fatto Silente ad affidarti un incarico del
genere!! Si deve essere fatto qualcosa!" esclamai alterata. Lui mi
guardò malissimo, poi, con fare di sfida, sfilò
dal mantello un'altra sigaretta e l'accese, soffiandomi addirittura il
fumo in faccia.
"Rilassati, Granger, una buona volta!!Mettiamo le cose in chiaro: io
fumo quanto cazzo mi pare perchè da una sanguesporco come te
non accetto ordini, non acceterei nulla da te. E se Silente mi ha fatto
Caposcuola è perchè due come te non li
sopporterebbe nessuno!Ti bilancio! Creo equilibrio..."
"Ma quale equilibrio, tu fai solo casini!!Anzi, non fai proprio
nulla!!Mai ti fossi interessato o impegnato, niente, perchè
sua maestà non si può abbassare a tanto,
poverino, lui è il Principino Viziato!!Puoi solo stare ad
ubriacarti e a farti mezza Hogwarts, mica impegnarti nelle cose serie!"
gli sputai addosso più iraconda di quanto avrei voluto.
Rabbia, rabbia repressa scaricata con la prima scusa. Vidi un lampo di
rabbia guizzare negli occhi di Draco. Avvicinò
minacciosamente il viso al mio e sul suo volto si dipinse un
espressione furiosa.
"Beh, almeno io, al contrario di te che sei solo una verginella di
ghiaccio invidiosa che rimarrà zittella per tutta la vita,
so divertirmi, so godermi la vita e i piaceri che essa sa offrirmi. E
tu?? Tu segregata in biblioteca a cercare sempre di dimostrare qualcosa
al mondo quando non hai ancora capito che a nessuno gliene importa di
te!! Non sai neanche cos'è il divertimento, e ti rode, ti
rode da morire, perchè ti piacerebbe tantissimo tragredire,
ubriacarti e andare con uno di cui il giorno dopo non ti ricorderai
nemmeno il nome, ma non puoi, perchè devi far vedere a tutti
quanto brava e diligente sei. Ti reputi tanto intelligente, ma non lo
sei per niente. Sai solo la teoria. Beh, cara mezzosangue, ti do una
notizia: la vita non si studia sui libri. Si vive e basta. Non
è solo teoria, spesso, quasi sempre è pratica!! E
sei invidiosa da morire che io possa divertirmi e non avere niente da
dimostrare...non hai capito un cazzo della vita, Granger, proprio
niente. E ti sta bene!"
Draco mi vomitò addosso queste parole con una furia
violenta. Era livido di rabbia, ed era riuscito ad essere terribilmente
crudele, a ferirmi proprio nel mio punto debole. Mi aveva attaccata con
ferocia, senza pietà, senza risparmiari un colpo. E io c'ero
rimasta davvero male. Mi aveva fatto sanguinare il cuore, puntando a
farmi soffrire nel modo più subdolo e doloroso possibile. E
aveva fatto centro, perchè era stata peggio di una pugnalata
al cuore. Avrei voluto sputargli addosso i peggio insulti, urlargli
contro, prenderlo a schiaffi, ma non feci niente di tutto questo. Lo
guardai in silenzio, per un attimo infinito. Entrambi i nostri occhi
sprizzavano scintille di rabbia. Alla fine gli voltai le spalle, e
senza dirgli nulla, me ne andai rigida ma sofferente, cercando di
conservare quell’orgoglio che ormai era stato calpestato,
senza sottolineare quella sconfitta già così
incredibilmente palese. Sapete qual'era la cosa che mi aveva fatto
più male?? Era che aveva dannatamente ragione. Oh, ma tutto
sarebbe presto cambiato. Mentre me ne tornavo in Sala Comune lontana da
Draco, la mia mente era un vortice di pensieri sconnessi, che puntavano
tutti ad uno stesso pensiero: sarei cambiata.
Non potevo permettere di dare a Malfoy la soddisfazione di aver
ragione, e avrei fatto di tutto per smentirlo, per dargli torto, per
sputargli addosso che si sbagliava, che io non ero così, non
lo ero affatto, che io sapevo divertirmi esattamente quanto lui. Mi
sedetti sulle scale con le mani fra i capelli. Inutile mentire a me
stessa. Avevo perso. Per la prima volta da anni Draco Malfoy mi aveva
azzittita, l’aveva avuta vinta senza darmi la
possibilità di ribattere. E questo proprio non lo potevo
accettare. Non potevo accettare che lui mi avesse lasciato senza
parole, che mi avesse annientata così lasciandomi
agonizzante senza la forza di contrattaccare. Fu questo che mi spinse
in realtà a cambiare, a mettere fine a quella situazione ed
essere diversa. Non tanto quello che mi aveva detto: faceva
indubbiamente un male incredibile, tanto che sentivo ancora sanguinare
il cuore, ma la cosa che più mi spinse a snaturarmi, non
furono le parole in sé per sé. Furono le sue parole. Il fatto che
a dirmi quelle parole fosse stato lui.
Agli altri potevo non rispondere, potevo ignorarli o far finta di non
stentirli…ma a Draco Malfoy non potevo permettermi di
dargliela vinta. Perché per lui quella era una vittoria
schiacciante e trionfale. Mi alzai in piedi di scatto. Avrei avuto la
mia rivincita, con ogni mezzo ad ogni costo!Quella era solo una
battaglia, c’era ancora tempo per vincere la guerra.
Nel momento in cui fui consapevole che volevo davvero cambiare,
immaginai il miglior modo per farlo, trovando immediatamente il punto
d’inizio: quella festa. Infondo, era solo una festicciola tra
Grifondoro, che cosa poteva mai succedermi??
Volete un consiglio? Mai sottovalutare le cose, qualunque esse siano.
Ebbi un brivido. Stavo rinnegando le mie idee e i miei pensieri, e non
lo facevo nemmeno per me, ma per quello stupido furetto!!Quante me ne
faceva passare! Quante me ne combinava, quante me ne aveva combinate, e
quante me ne combinerà! Non mi rendevo conto che quello era
solo l’inizio.
Ebbene sì, fin da principio si era accesa questa
perseverante lotta fra me e Malfoy che non dava segni di cedimento,
anzi, in quel momento si era accesa più che mai.
Inizialmente era per discriminazione, lui odiava me perché
ero mezzosangue e io di conseguenza odiavo lui. Negli ultimi tempi era
diventata quasi…un’abitudine. Anche se molto era
cambiato, quell’astio e quella competizione non era cessata,
era rimasta immutata, forte e bruciante. Sapevo che sarebbe degenerata.
Sapevo che stava gia degenarando, nel momento in cui entrai nella sala
Comune di Grifondoro con passo deciso e dissi a Ginny:
“Ho deciso!! Verrò alla festa!”
*
Ginny mi saltellava intorno euforica anche quando entrammo nella Sala
Grande per la cena. Non la smetteva di battere le mani con fare molto
infantile, e io roteavo gli occhi in continuazione.
“Ma cosa ti ha fatto cambiare idea così
rapidamente?! No, anzi, non me lo dire!Non m’interessa!!Non
m’importa! Certo che è strano
però…prima mi dici che sei irremovibile poi torni
neanche mezz’ora dopo e mi dici che vieni! Che è
successo?! Oh no, non dirmi niente!! Ti ho detto che non lo voglio
sapere!” blaterò Ginny a velocità
supersonica. La riuscii a capire solo perché avevo
l’orecchio allenato alle parlantine veloci. Ovviamente non
glielo avrei detto comunque cosa mi aveva spinto a questo cambiamento
repentino, non l’avrei ammesso neanche sotto tortura. Gettai
involontariamente lo sguardo verso il tavolo dove sedevano i
Serpeverde, notando immediatamente all’assenza di Malfoy. Era
impossibile non notarlo quando c’era. Quando non
c’era era ancora più impossisbile.
Ci sedemmo ai soliti posti, di fianco ai nostri migliori amici. Harry
Potter, il bambino sopravvissuto, mi sedeva di fronte, i soliti capelli
perennemente in disordine e il solito sorriso bonario sul volto. Mi
salutò dolcemente, come faceva sempre, con quel familiare
luccichio negli occhi smeraldo che non lo abbandonava quasi mai. Quasi.
E poi, accanto a me, c’era Ron, stessi capelli rossi e stessi
occhi vacui. I due erano nel pieno di una conversazione quando li
raggiungemmo, ma troncarono di botto le parole, cercando di sembrare
normali, senza risultato. Io sbuffai.
“So di cosa stavate parlando…” li
ammonii subito, prendendomi due fette di rosbeff. I miei due amici si
guardarono allarmati.
“E potete continuarne a
parlare…tanto…” cercai di dire ma Ginny
mi precedette.
“Tanto ci viene anche Herm alla festa!”
esclamò sempre entusiasta. Ron quasi sputò
l’acqua che stava bevendo. Ad Harry caddero gli occhiali dal
naso. Ci fu un attimo di silenzio poi entrambi se ne uscirono con un
incredulo “davverooo?!?!”
Io provai a rispondere, ma ancora una volta la rossa fu più
veloce di me.
“Sì è vero!!! Ce l’abbiamo
fatta, finalmente! La nostra Hermione assaggerà finalmente
un po’ di sano e umano divertimento! Sono più
emozionata di lei…”
“Non si nota…” bofonchiai sarcastica.
Harry allungò la mano dall’altra parte del tavolo
con la richiesta di battere il cinque, che io esaudii con
un’euforia appena ritrovata.
“Che grande Mione, non sai quanto sono contento!!”
le parole del moro erano sincere, avevano lo stesso tono innocente che
hanno i bambini. Harry aveva conservato in sé
quell’innocenza che lo rendeva diverso da tutti gli altri.
“Mione, questa è una notizia
incredibile!!” lo seguì a ruota il rosso dopo
essersi ripreso. I suoi occhi, mai troppo profondi, si erano accesi e
cominciarono a brillare. Bastava proprio poco per farli felici!!
“Ragazzi, sono sorpresa tanto quanto
voi…” ammisi, ed era vero. Ancora non ci credevo
del tutto, ma ero ugualmente determinata. Avevo preso una decisione e
l’avrei portata fino in fondo.
Sentimmo improvvisamente uno strano silenzio riempito da brusii
sommessi ed eccitati, e la maggiorparte delle teste presenti in sala si
voltarono verso l’ingresso, obbligando anche le altre a
girarsi. E lui era lì. Lo faceva sempre, entrava sempre
quando il pranzo era ormai già iniziato, così che
tutti smettessero di mangiare e si girassero, anche solo per un secondo
a guardarlo. La vanità e l’esibizionismo di Draco
Malfoy non avevano limiti. Si mosse con passo elegante, il suo
portamento regale era tanto superbo quanto affascinante. Teneva le mani
in tasca e guardava dritto: i suoi occhi di tempesta gelata, sembravano
fissare tutti e non fissare nessuno. Fu solo per quello che per un
attimo, uno solo, mi sembrò che stesse guardando proprio me.
Si avviò verso il suo posto, con i capelli biondissimi che
gli ondeggiavano sul collo slanciato. Molte ragazze sospirarono al suo
passaggio, i commenti per niente casti si aggirarono per tutta la sala.
Sembrava che non si potesse resistere a Malfoy. Che sciocchezza!! Era
esattamente un essere umano come tutti, per giunta insopportabile,
arrogante, prepotente e crudele. Che cosa poteva avere mai di tanto
attraente?! (oh ma sei ce’a?! E’ FIO DA
MORI’!!NdA XD)
“Tzè, sempre il solito
spaccone…” disse Ginny sprezzante.
“E la cosa più odiosa sono tutte quelle oche che
gli vanno dietro!Capisco che sia troppo bono, ma insomma, è
odiosamente insopportabile!!” completò con tono
irritato. Questa volta Ron sputò davvero il succo di zucca
che stava bevendo addosso ad Harry, che rimase visibilmente interdetto,
pulendosi disgustao gli occhiali.
“Ginevra Weasley cosa hai detto?!?!” chiese il
rosso sconcertato. Ginny, che era rimasta del tutto impassibile, lo
guardò male.
“Che è odisamente insopportabile?” fece
dubbiosa. Non capiva il nesso logico che aveva fatto scatenare la
reazione di Ron. A lei sembrava di aver detto semplicemente che il
cielo è blu e l’erba è verde.
“Prima!!” ribattè il fratello. Lei
sembrava ancor più confusa.
“Che è troppo bono? Che c’è,
è la verità! Vuoi dire che quello è
brutto?! No perché se Draco Malfoy è brutto io
sono la regina dei Goblin!!”
Ronald sì zittì, rassegnato e indignato. Gettai
uno sguardo alla figura longelinea e muscolosa di Malfoy, che spiccava
fra tutti. Eh beh, come dare torto alla piccola di casa Weasley?
Eh, e come dare
torto alla piccola di casa Weasley?! XD Ti pareva che io un c'infilassi
commenti sbavosi su Draco...scusate, lo sapete che la mai idolatria per
il mio caro maritino Dracucciolo non ha fine!!XD Passando alla storia,
fatemelo dire, visto che non succede mai: mi piace! Questa mi piace,
proprio! Sono riuscita finalmente a caratterizzare Draco esattamente
come "dovrebbe" essere (per me, ovvio!) e anche Hermione non mi
è venuta male. Inoltre, non fatevi ingannare dal "classico"
inizio dell'Hermione alla ricerca del divertimento perduto. No, la
storia con quello non c'entra quasi nulla. Se non erro, tra l'altro,
dopo quella festa non andrà mai più a
nessun'altra...dico solo: tenete d'occhio il titolo!XD Beh spero che
come inizio vi abbia preso, e prometto che cercherò di fare
il possibile! Però anche voi dovete cercare di fare il
possibile, e lasciarmi una recensione è
POSSIBILISSIMISSIMO!XDXD GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E CHE
RECENSIRANNO!!
...---*Àlexa*---...
Ps: perchè non date un'occhiata alla mia nuova raccolta
Drabble/Flash Fic "Dimmi chi sei tu..." ?! XD vi amoooo!
|
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Capitolo 2 *** Oh la sapete la novità?! ***
Ma sì,
alla faccia del "non prendiamo seriamente questa storia" l'ho
già aggiornata dopo neanche 24 ore mentre quella seria
dell'Ultima Discendente dei Black è due mesi che non
l'aggiorno!!
Sono
incorreggibile, non c'è niente da fare!! Beh spero almeno
che chi ha letto e si sta interessando a questa storia sia contento di
vederla aggioranta!!Comunque, eccovi un capitolo visto dal punto di
vista di Draco tutto interamente "Made in Slytherin", che mi
è venuto anche più diretto e immediato visto che
ero nel mio mondo tutto verde e argento!!XD ^_^ *___*
Piccola
premessa?!?! amo Draco sempre di più!XD (no ma va?! Non
l'avrei mai detto!!NdTutti)
Buona
lettura!!
Capitolo 2: Oh la sapete la novità?!
Messa a punto la
mia solita entrata trionfale nel bel mezzo della cena,
quell’abitudine che avevo preso dalla mia bramosia di
attenzione, mi sedetti accanto a Blaise, che mi guardò con
un sorrisino annoiato. Era abituato alle mie palesi manifestazioni di
esibizionismo, lui le adorava quasi quanto me. Quasi.
“Ti ho
cercato per un bel po’ prima…mi hai lasciato a
fare la mia entrata tutto solo” bofonchiò il
moretto fintamente offeso. Io ghignai divertito.
“Bla, in
tutti questi anni d’esperienza, non dirmi che hai ancora
bisogno di me per fare un’entrata come si deve?!”
lo schernii, mentre mi versavo da bere un po’
d’acqua.
“Ovvio
che no…mi chiedevo solo dove fossi finito” disse
mentre il suo sorriso si spegneva. Blaise si preoccupava per me.
L’aveva sempre fatto. Era uno dei pochi, forse
l’unico. Lo fissai negli occhi blu oltremare e mi
tornò subito alla mente quella litigata con la Granger che
mi aveva infastidito quanto compiaciuto. Non potetti fare a meno di
sogghignare soddisfatto. Sentivo forte in bocca il sapore della
vittoria, con la quale avevo dissetato la voglia di mettere a tacere,
almeno una volta, quell’insulsa mezzosangue. Ero andato a
colpo sicuro, mirando dritto nel suo più profondo punto
debole, dove sapevo avrei trionfato. E così fu. L’avevo azzittita, non aveva saputo ribattere, e questo mi
riempì di orgoglio verso me stesso, più di quanto
ne avessi di mio. Adoravo vincere, specie con lei.
“Ero solo
in giro…” risposi non curante. Effettivamente Bla
si preoccupava di me più di quanto lo facevo io per me
stesso. Continuò a guardarmi negli occhi, poi
voltò lo sguardo.
“So che
muori dalla voglia di raccontare qualcosa che ti riempie di
soddisfazione”
No, non vi
preoccupate, Blaise non è un legilimens. E’ solo
perspicace e comprensivo. Anche troppo. Io cercai di fare
l’indifferente.
“Ho avuto
un “piacevole” diverbio…”
“Immagino
che tu lo abbia vinto con successo”
“Direi
proprio di sì”
Il moro allora
sollevò nuovamente lo sguardo e assunse un’aria
pensierosa, arricciando la bocca.
“Scontato
chiederti se era con un Grifondoro…” disse sempre
con l’espressione concentrata.
“Scontatissimo…”
lo assecondai io mentre cominciavo a mangiare.
“Interno,
esterno o direttamente collegato?” mi chiese usando il nostro
solito linguaggio in codice.
“Interno…”
risposi immediatamente. Blaise s’incuriosì.
“Interessante…Capo,
mente o braccio?” continuò. Lo fissai un attimo
prima di rispondere. Poi le mie labbra si atteggiarono ad un sorriso
compiaciuto.
“Mente…”
Gli occhi oceanici
del mio migliore amico cominciarono a brillare, mentre sul suo viso
errò un sorriso raggiante. Il nostro gergo era uno sfizio
più qualcosa che ci era utile. Ci piaceva usarlo per quel
senso di segretezza e discrezione che dava, anche se in
realtà potevamo parlarne liberamente. “Interno,
esterno o direttamente collegato” si riferiva al Trio Dei
Miracoli. Interno ovviamente erano i tre, Potty, la Mezzosangue e la
Donnola; esterno tutti gli altri Grifondoro e direttamente collegato
erano gli amici stretti del trio che collaboravano direttamente con
loro, come la Piattola, Paciock e simili…Capo, mentre e
braccio si riferivano ovviamente a Potter, alla Granger e a Weasley.
“Uhhh Dra
non mi dire!Hai finalmente sconfitto verbalmente la
Granger?!” esclamò con un tono che non mascherava
di certo il fatto che fosse fiero di me…
“Puoi
dirlo forte!!” risposi altrettanto fiero. Blaise
battè teatralmente le mani, con quel suo solito fare sempre
esagerato, come se fosse perennemente sul palcoscenico.
“Mi
congratulo con te amico!!E’ troppo disturbo raccontarmi quale
era l’argomento del diverbio?” mi
domandò fintamente interessato al fatto che spiegargli
l’avvenuto mi seccasse o meno. Se Blaise voleva sapere una
cosa era talmente insistente che gliela dicevi per sfinimento!!
“Ero nel
cortile interno che fumavo tranquillo, e chi ti vedo arrivare, la
Mezzosangue che comincia a menarmela sul non fumare a scuola, sul fatto
che sono Caposcuola e che dovrei far rispettare le regole e tutte
quelle stronzate lì, hai presente?! Beh ad un certo punto ci
va giù un po’ troppo pesa e io colpisco e
affondo” gli riassumo a grandi linee la vicenda, senza
soffermarmi su cosa avevo detto di preciso. A Bla bastò.
“Eh bravo
Draco!Non sembra particolarmente abbattuta dalla sconfitta
però…” commentò mentre il suo
sguardo superava il tavolo dei Corvonero e si soffermava su quello dei
Grifondoro, dove sedeva il tanto odiato Magico Trio. Io
seguìì il suo sguardo e notai che la Granger
stava ridendo con i suoi amici e sembrava incredibilmente tranquilla,
anche troppo. Sogghignai ancor di più.
“Sai
Blaise, c’è una sola cosa che abbiamo in comune
con i Grifoni…” dissi io. Bla mi guardò
interrogativo.
“E
sarebbe?”
“L’orgoglio”
*
“Oh la
sapete la novità?!” esclamò Theodore
arrivando stranamente attivo in Sala Comune e sedendosi sgarbatamente
su una sedia lì vicino. Io gli lanciai uno sguardo annoiato
rimanendo bellamente sdraiato sul divano, senza muovermi o scompormi di
una virgola, mentre Blaise si mise meglio a sedere sulla poltrona per
ascoltare il ragazzo interessato. Se c’era una cosa che
adorava era proprio sapere le novità.
“I
Grifondoro danno una festa!!” disse a gran voce con il
classico tono sovraeccitato di chi non riesce a credere alle proprie
parole. Blaise sobbalzò strabuzzando gli occhi, mentre io
alzai stancamente lo sguardo per un attimo, per poi posare nuovamente
l’attenzione al soffitto della Sala, seccato da quelle
insulse ciance e completamente disinteressato alla “vita
sociale” di quegli insulsi esseri immondi chiamati Grifondoro.
“Cosa?!
No stai scherzando!!I polli danno una festa?!?!” chiese Bla
incredulo, incrociando le gambe sulla poltrona e cominciando a
dondolare. Lo faceva sempre quando si parlava di qualcosa
d’insolito che riguardasse gli altri, ovviamente. Theodore
annuì vigorosamente.
“Non mi
sorprende che tu stenta a crederci, neanche io ci credo
davvero!!” commentò Theo spostando la sedia
più avanti per avvicinarsi al mio migliore amico, il quale
domandò immediatemente i dettagli. La curiosità
di Blaise non aveva limiti.
“Allora,
come l’hai saputo?!”
“Mi ero
avviato fuori dalla Sala Grande e aspettavo che Daphne mi raggiungesse,
quando vedo passare Potty e la Piattola che parlano fra di loro di cosa
portare a questa festa…insospettito, giustamente,
“rimango in ascolto”… -“li
pedini” commentai io fra me e me- e quando si accostano al
gruppo di Finnegan e Thomas sento che parlano della musica da portare e
tutti i preparativi insomma…la festa ci sarà la
prossima settimana” raccontò con fervore il
moretto. Io roteai gli occhi e sbuffai annoiato. Dopo essermene stato
in silenzio ad ascoltare i miei due amici, decisi
d’intervenire.
“Scusate
ma a noi che diamine ce ne importa?! Avete presente le feste che diamo
noi?!” feci indignato ma nessun dei due mi
considerò, cosa che mi dette notevolmente ai nervi.
“Ma
guarda ‘sti polli, provano a copiarci ma non ci riusciranno
mai!!” commentò Blaise.
“Che poi
oh, m’immagino che festa daranno!!La cosa più
alcolica che beranno sarà la burrobirra e la cosa
più trasgressiva della serata sarà il gioco della
bottoglia!!” cominciò a sfottere Theodore.
“Stiamo
scherzando?! Il gioco della bottiglia lo faranno solo ed esclusivamente
con il bacio a stampo con in mezzo un fazzolettino”
continuò a prenderli in giro il mio migliore amico, ed
entrambi scoppiarono a ridere sguaiatamente. Io ghignai, ma ero
comunque troppo infastidito e innervosito per divertirmi con loro. Comunque
Blaise non aveva ancora saziato la sua sete di sapere.
“Ci
saranno solo polli?” domandò il moro dagli occhi
cobalto. Theodore fece spallucce.
“Pensi
che abbiano il coraggio di far entrare nella propria Sala Comune
estranei?!” rispose retoricamente, sempre con sarcasmo. Bla
annuì con il capo.
“Eh beh,
hai ragione, non oserebbero mai tanto…già la
festa è un evento incredibile!! Ma aspetta, la Frigida lo
sa?!” chiese dubbioso, evidentemente qualcosa nel suo
cervellino bacato non gli tornava.
“Sì,
da quello che mi sembra penso che lo sappia. In fondo era lì
nel gruppo che ne parlava con il Pezzente…ed è
questo che mi ha insospettito più di tutto!! La Mezzosangue
permette ai suoi compagni di fare una festa senza sfracassargli le
palle su tutte le regole che stanno infrangendo?!” si
domandò seriamente perplesso. Blaise lo era altrettanto.
“In
effetti…però beh in fondo è una contro
tutti, secondo me gliela lascia fare ma si rinchiude in camera e
spranga la porta!!Non sia mai detto che l’atroce peccato del
divertimento penetri nella sua stanza!” esclamò il
moro ridendo insieme a Theo. Fu un riflesso involontario ripensare alla
discussione di quel pomeriggio con lei, e di come l’avevo
sconfitta, proprio servendomi di quell’argomento, il suo vero
punto debole. Quel tasto dolente che specialmente io non avrei dovuto
premere. Sepevo che il fatto di averla attaccata così le
aveva fatto male, ma sapevo che ancor di più le aveva fatto
male che fossi stato proprio io a colpirla brutalmente e lasciarla
inerme incapace di ribattere. Ma in fondo, che cosa avevo fatto io di
così tanto crudele? Le avevo semplicemente detto quella
verità che TUTTI le dicevano alle spalle. Io avevo trovato
l’occasione giusta per sputarglielo in faccia e renderla
consapevole di cosa era davvero, così magari la smetteva di
essere così dannatamente orgogliosa di sé e piena
di sé.
Senti
chi parla.
Beh, con me
è diverso!!
“Vorrei
essere una mosca per esserci…” commentò
Theodore continuando a ridere.
“Io
pure…vedere “quelli” che danno una
festa!! Proprio non riesco nemmeno ad immaginarmeli!! Oh ma ce lo
vedete Weasley che balla o beve?! E Paciock?! Vogliamo parlare di
Paciock?!” fece Blaise ad alta voce.
La mia voglia di
partecipare alla conversazione era inesistente, anche se stavano
deliberatamente sfottendo i Grifoni facendosi quattro risate. Avevo ben
altro a cui pensare che a quattro stupidi polli che cercavano di dare
una festa.
“No scusa
ma ci stiamo dimentigando il pezzo più importante:
POTTER!!No mai io dico ce lo vedi Potty ad una festa, San Potter?!
Secondo me dopo aver partecipato si fustigherà e si
metterà il cilicio…” esclamò
sarcasticamente Theo. Effettivamente dovevi ammettere che la scena era
divertente. Blaise scoppiò a ridere più
fragorosamente di quanto stava facendo e non so per quale fortuita
ragione mi chiamò in causa.
“Oh Dra
ma ci senti?! Ce li vedi i polli che fanno una festa?!”
Io come risposta
gli lanciai uno sguardo fulminante, senza poi degnarlo più
di alcuna considerazione. Lui sospirò.
“Eddai
Dra, oggi dovresti anche essere tutto allegro, e invece te ne stai
lì musone come sempre!!” disse cercando di
destarmi dalla mia quiete. Io lo guardai ancora più
fulminante.
“Mi pare
di aver già esposto il mio disappunto sul dover stare a
cianciare delle stupide avventure dei polli…”
risposi cercando di troncare il discorso.
“Daiii
perché non sei di buon umore?!” insistette il mio
migliore amico.
“Io sono
di buon umore!! Vi ho lasciato ridere e sbraitare davanti a me anche se
mi dava noia…questo non ti sembra essere di buon
umore?!” ribattei con ovvietà. Blaise
sospirò di nuovo.
“Sei
proprio senza speranze amico!! Stavamo solo sfottendo i Grifoni come
sempre, ti potevi unire a noi…”
“Come se
non li sfottessi abbastanza…” risposi sarcastico.
“E poi lo
sai che mi diverto a prenderli in giro solo davanti a loro”
continuai con tono stanco.
“Effettivamente
con loro c’è più divertimento, ma anche
senza ci si fa quattro risate!!” persistette
Blaise, che proprio non voleva darsi per vinto.
“Quando
avrò voglia di farmi quattro risate sarai il primo a
saperlo!” dissi girando la testa e chiudendo definitivamente
il discorso lì. Theodore e Blaise sospirarono,
quest’ultimo era imbronciato perché non era
riuscito a coinvolgermi nell’eugoria generale. Poi si
guardarono. Fu un attimo, la vita di una scintilla o di un battito di
ciglia. Bastò quel millesimo di secondo in cui i loro
sguardi s’incontrarono per capirsi al volo, per sapere
esattamente quello che volevano fare. Negli occhi di entrambi si accese
uno strano luccichio, ma la cosa più preoccupante fu il
ghigno malefico che si aprì fra le loro labbra con una
sincronia davvero spaventosa, neanche avessero preso il tempo. Io li
guardai allarmato. Fidatevi, quello non era affatto un buon segno.
Quello sguardo e quel sorrisono stavano solo a presagire una grande,
enorme e devastante cazzata, nella quale mi avrebbe inevitabilmente
coinvolto, senza diritto di replica. Mi misi un braccio sulla fronte
pronto ad attutire l’impatto.
“Theodore?”
“Sì
Blaise?”
“Stai
pensando quello che sto pensando io?!”
“Ho paura
di sì…”
“Anche
io…” m’intromisi con tono rassegnato.
Ancora una volta i due m’ignorarono bellamente. Continuarono
a sogghignare, finchè in contemporanea non esclamarono.
“Dobbiamo
rovinare la festa ai Grifondoro!”
No, no e no!Non
è possibile che quei due l’abbiamo pensato
davvero!!Ok, lo ammetto l’avevo pensato anche io, ma il mio
era più un “certo sarebbe divertente mandare
all’aria la festa dei polli”; il loro invece
è un “troviamo immediatamente un piano da mettere
in atto per mandare a monte la festa dei polli!!”
Capite la
sostanziale differenza?! Avrebbero agito ad ogni costo! Quando a quei
due veniva in mente qualcosa la dovevano fare per forza! E capite bene
cosa questo poteva comportare…specie perché io ci
sarei entrato dentro fino al collo!!
Inoltre
chissà perché tutti e due pensavano in sincronia
queste emerite stronzate e si appoggiavano a vicenda, lasciandomi senza
via di fuga!
Mi tirai su a
sedere, ed entrambi si voltarono stupiti. Sì mi ero mosso, e
allora?! Qui serviva un intervento immediato!
“Ragazzi…”
cominciai con incredibile calma e flemma.
“Non
diciamo minchiate e pensiamo ragionevolmente…come facciamo a
rovinare una festa di cui non sappiamo niente, in cui non possiamo
interferire con i preparativi e soprattutto ALLA QUALE NON POSSIAMO
PARTECIPARE?!?!” sbottai alla fine cercando di smuovere
quelle due teste dure (per non dire peggio!) dei miei amici e vedere di
donargli un po’ di ragionevolezza. Ma non ci fu niente da
fare. Theodore e Blaise fecero spallucce non curanti.
“Quelli
sono dettagli…se vogliamo rovinarli la festa gliela
roviniamo e basta” commentò Bla. Io lo guardai
atterrrito.
“Dettagli?!
Blaise cambia pusher che non ci stai con la testa!!”
“Intendevo
che un modo lo troviamo comunque, basta volerlo!”
“No, non
basta volerlo!Se non ci possiamo nemmeno andare come
facciamo?!”
“Troviamo
un inflitrato…”
“Oddio,
tu non sei nemmeno drogato, è quello il peggio!!”
“Draco,
scusa, ma tu non vuoi mandare all’aria la festa ai
Grifoni?!” s’intromise Theo in
quell’amichevole battibecco fra me e Blaise.
“Certo
che vorrei, ma non è quello il punto…”
risposi io. Era ovvio che mi sarebbe piaciuto, era un’idea
abbastanza allettante, ma oggettivamente sarebbe stato troppo
complicato!! Suvvia perché perderci tempo?! Loro neanche se
lo meritavano…
“Invece
il punto sta proprio lì!!Basta solo un po’
d’inventiva, e non dire che a noi ci manca, specie quando si
tratta di rompere le uova nel paniere ai polli!”
“Ovvio
che a noi non manca l’inventiva, siamo dei
geni!Però…” replicai io ma Blaise
m’interruppe.
“Pensa
che occasione Dra, che sfida!!Questa è proprio una sfida da
vincere contro i Grifondoro!!Rovinargli quel poco di divertimento che
hanno!!Non possiamo perdere!”
“Ovvio
che non possiamo, ma…” ribattei di nuovo ma Theo
m’interruppe.
“E poi la
soddisfazione, pensaci Dra! Abbiamo la possibilità di fare
una cosa del genere e non la sfruttiamo?! Se c’impegnamo
vedrai cosa gli combineremo!”
“Ovvio
che dobbiamo sfruttare la possibilità,
però…”
“Allora,
sei dei nostri?!” esclamarono all’unisono
sporgendosi entrambi verso di me. Osservai prima Blaise alla mia
sinistra, poi Theodore alla mi destra. Feci scorrere lo sguardo fra
loro due. Beh, in effetti era un’occasione che non si poteva
sprecare, una sfida da vincere per noi e contro di loro…e
poi che divertimento!! Li guardai di nuovo.
Ti pareva che non
mi convincessero anche questa volta?!
Sono io che
sono spudoratamente di parte o i tre Serpeverde sono così
dannatamente adorabili?! XD Prima in doccia m'immaginavo la scena di
Bla e Theo che se la ridono e sbraitano sguaiatamente e Draco dal
divano che li guarda sprezzante e rassegnato!!hahahahahaha favoloso,
sono strepitosi!! D'altronde si sa che noi Serpeverde lo facciamo
meglio!XD ok basta, mettiamo a freno il mio orgoglio Slytherin e
passiamo al capitolo: adoro il rapporto che c'è fra Dra e
Bla. E' meraviglioso!L'ultima parte poi è davvero spassosa,
e ti pareva che quei due non inventassero qualcosa e non ci
trascinassero a peso morto il mio "povero" Dracucciolo?! Ce ne saranno
delle belle!!XD Spero che il chap vi sia piaciuto (l'ho fatto un
pochino più corto perchè mi sono resa
effettivamente conto che l'altro era lunghetto jaja)
Grazie a
tutti quelli che hanno letto, in particolar modo a mediana,
SlytherinAngel, VivianaRossa, chigra, laretta, Ayesha e stregs87 per
aver recensito il capitolo precedente!!Grazie mille siete stupende!
Mi
raccomando lasciate tante recensioncine che per due secondi del vostro
tempo donate a questa ragazza una gioia infinita!! Vi adoro!!
...---*Àlexa*---...
|
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Capitolo 3 *** Certo che è proprio una cosa orribile avere una coscienza! ***
Ciau gente!!Eccomi,
più veloce della luce (esagerataaaa!!NdTutti) con un nuovo
chap che personalmente mi piace un fottìo!! (tantissimo)
Vedremo le nostre tre Serpi preferite che si scervellano per tirare
fuori un piano decente e vanno a coinvolgere un altro bel tipetto per
niente noto ma intrigante...il chap è diviso in quattro
scene, tre narrate dal punto di vista di Draco e una dal punto di vista
di Hermione...buona lettura!!
Capitolo 3: Certo che
è proprio
una
cosa
orribile, avere una coscienza!
Nei
giorni successivi, invece di studiare o fare qualcosa di utile per la
società, ci rinchiudemmo nella mia camera da Caposcuola per
buttare giù un piano efficace e ingegnoso per poter mandare
all’aria la festa dei Grifoni. Come avevo previsto i miei due
“cari amici” mi avevano trascinato dentro quasi di
peso, coninvolgendomi nelle loro idee geniali.
“Draco smetti di menarcela!!Come se noi non ti segussimo mai
quando le stronzate le vuoi fare tu!!” sbraitò
Blaise dopo la mia ennesima lamentela. Se ne stava seduto per terra,
sulla moquette verde smeraldo, con le gambe incrociate e la schiena
appoggiata ai piedi della poltrona. Io roteai gli occhi.
“Va beh che c’entra, io non vi trascino mai in
stronzate impossibili!!” ribattei allungando meglio le gambe.
Ero a sedere sul letto, appoggiato ad una colonna del baldacchino, con
le braccia conserte al petto. Bla mi guardò strabuzzando gli
occhi.
“Non ci trascini mai in stronzate impossibili?!?!?!Vuoi che
ti rinfreschi la memoria amico mio?! Quando volevi tagliare un ciuffo
della barba a Silente?! Quando volevi rubare la biancheria intima alla
McGrannitt?! Quando volevi portare degli schiopodi sparacoda nei
dormitori femminili di Grifondoro?!” cominciò ad
elencare Blaise, finchè Theodore non rincarò la
dose.
“Quando volevi tingere i capelli di rosa ad Hagrid?! Quando
volevi mettere una scatola di ragni nella borsa di Weasley?! Quando
volevi colorare la civetta di Potter di verde e argento?!”
disse il moretto, mentre oscillava sulla sedia a dondolo. Blaise
continuò.
“Perché quando volevi far cadere una pioggia di
volantini con scritto “Potty è frocio e se la fa
con Weasel”?! Quando volevi fare la protesta
perché gli addobbi natalizi erano rosso e oro?! E
quando…”
“Ok basta dateci un taglio!!” troncai lì
l’elenco di tutte quelle pazze iniziative che avevo pensato e
messo in atto, insieme, inutile negarlo, all’aiuto di quei
due.
“Va bene, facciamo questa dannatissima cosa e poi
finiamola” acconsentii alzandomi in piedi e andando verso la
scrivania. Presi penna e pergamena, e me ne tornai sul letto,
sdraiandomi a pancia in giù. Mentre mi puntellavo sui gomiti
scrivevo sul foglio.
“Allora, fuori l’inventiva che qui ne abbiamo
davvero bisogno!” esordii guardando ritmicamente un
po’ Blaise e un po’ Theo. I due assunsero
un’aria pensierosa, il moro dagli occhi cobalto si mise una
mano fra i capelli. Anche io cominciai a riflettere, ma non era
semplice. Era una cosa che dovevamo per forza sabotare
dall’interno, ma non potevamo avere rapporti con i
Grifondoro, quindi come fare? Stemmo un po’ in silenzio a
rimuginare, ma quando, dopo dieci minuti ancora non avevamo avuto uno
spunto decente, decisi che ci serviva “un aiutino”.
Mi alzai di nuovo e mi diressi verso lo sportellino più
basso della mia scrivania. Lo aprii e tirai fuori una bottiglia di
firewhisky che stappai con un colpo secco. Blaise applaudì,
seguito a ruota da Theo, e io feci un inchino borioso. Passi la
bottoglia al mio migliore amico che buttò giù un
sorso di whisky, per poi passarla a Theodore che lo imitò.
Infine toccò a me bere un po’ di quel liquore
infuocato. Feci circolare di nuovo la bottoglia, e intanto Bla
parlò.
“Allora ragioniamo a mente lucida…”
esordì cercando di aggirare il problema per trovare una
soluzione. Io lo guardai male.
“Certo, prima ci tracanniamo una bottiglia di FireWhisky e
poi ragioniamo a mente lucida…sei un genio!!”
ribattei sarcastico, aprendo le mani in uno di quei tanti gesti
teatrali che amava fare lui.
“Era un modo di dire!!” rispose il moro dagli occhi
cobalto con voce in falsetto, facendo una smorfia. Io roteai gli occhi
e mi feci passare il whisky da Theo. Meglio affogare i propri problemi
nell’alcohol…
“Intendevo che bisogna ragionare con calma e valutare la
situazione…” disse Blaise. Io finii di bere e lo
guardai storto.
“Vuoi valutare la situazione?! Perfetto!!Allora i polli danno
una festa che noi vogliamo sabotare, ma non sappiamo cosa porteranno e
da dove la prenderanno. Alla festa partecipano solo Grifoni quindi o ne
rapiamo e ne torturiamo uno per estercorgli informazioni o non vedo
come fare a saperlo; inoltre a questa festa non possiamo partecipare!
Qualche idea?!” riassunsi con tono acido il tutto, passando
con un gesto burbero la bottiglia al mio migliore amico, che
sembrò non notare il sarcasmo e la sgarbatezza che gli aveva
riservato, perso nei meandri del suo cervellino bacato.
Theodore bevve un lungo sorso di whisky, poi disse.
“Ok visto che alla festa non possiamo entrarci, possiamo
comunque scoprire da dove prenderanno la roba…”
“E di grazia, come?” chiesi infastidito. Il moretto
ci pensò un attimo, bevve ancora un sorso e poi rispose.
“Corrompiamo qualcuno per chiederlo ai
Grifondoro…qualcuno di neutrale, magari un
Corvonero”
Ci pensai un momento, non era proprio una cattiva idea.
“Aspetta, in che senso corrompiamo?”
domandò Blaise dopo un attimo di silenzio.
“Io non spendo neanche un galeone per i
polli…” misi subito in chiaro io. Di certo non
usavo i miei soldi per cercare di boicottare la loro festa, che per la
cronaca sarebbe stato uno schifo comunque.
“I soldi non sono tutto in questo
mondo…” rispose Theo aprendo le braccia. Io e Bla
lo guardammo con gli occhi sgranati. Lui sbuffò.
“Ok, riformulo: i soldi non sono tutto in questo mondo, per
alcuni…” disse e noi due sospirammo con un
sorriso. Ora sì che si ragionava!!
“Beh basta decidere da chi farci
“aiutare” e poi vediamo come rimediare. Secondo voi
chi sarebbe disposto a darci una mano?” propose Blaise
facendo spallucce. Io alzai di colpo la testa. La mia mente aveva
trovato immediatamente la risposta alla domanda del mio migliore amico.
Bevvi un lungo sorso di whisky, poi mi alzai in piedi e mi avviai verso
la porta.
“Ehi ehi Dra dove vai?” mi chiese immediatamente il
moro dagli occhi cobalto. Io mi voltai verso di lui e ghignai.
“Conosco chi potrebbe aiutarci...” e dopo quelle
parole uscii dalla stanza.
*
Anthony Goldestein stava seduto nel parco, con la schiena appoggiata al
tronco di un albero, e leggeva un libro quando mi avvicinai a lui.
“Ehilà Goldestain” lo salutai con un
cenno del capo. Lui alzò gli occhi e fece un mezzo sorriso.
“Malfoy!Qual buon vento?” mi chiese mentre prendeva
il segno della pagina e chiudeva il libro. Mi sedetti accanto a lui. Io
e Anthony ci conoscevamo da quando eravamo bambini. Nel crescere
avevamo preso strade diverse, ma nonostante tutto eravamo rimasti in
buoni rapporti. Ci ritrovavamo spesso a fumare una sigaretta insieme e
a fare due chiacchiare.
“Saputa la novità?!” domandai mentre con
un gesto non curante mi riavviai i capelli.
Anthony mi guardò inclinando il capo.
“No, quale novità?”
Prima di rispondere, tirai fuori dal mantello un pacchetto di
sigarette. Ne presi una e l’accesi, poi tesi il pacchetto
verso il Corvonero che estrasse una sigaretta e l’accese a
sua volta. Feci un tiro poi dissi.
“I Grifondoro danno una festa” il mio tono era
quasi annoiato. Il moretto accanto a me
s’incuriosì.
“Davvero?! Non lo sapevo…chi te l’ha
detto?”
“Nott…ha sentito Potter e gli altri che ne
parlavano…” spiegai mentre sbuffavo un
po’ di fumo bianco. Lui puntò i suoi occhi cerulei
su di me con decisione, mentre io guardavo al di là del
lago. Il cielo era irrimediabilmente grigio, e tirava una brezza fresca
che scuoteva l’acqua, increspandola e creando delle piccole
onde a riva. Con quell’atmosfera il castello di Hogwarts
aveva un’aria terribilmente misteriosa.
“E come mai hai sentito l’impellente desiderio di
venirmi a cercare per dirmelo? Tu non ti scomponi mai per niente e
nessuno a meno che non tu abbia un secondo fine…”
disse con semplicità, come se stesse spiegando la
più ovvia formula matematica. Io incrociai il suo sguardo,
poi sulle mie labbra si aprì un sorrisetto soddisfatto.
“Sì, mi conosci bene, devo
ammetterlo…allora te la farò breve: io e i miei
compari vogliamo “boicottare” la festa dei
polli…” confessai ad Anthony. Lui non
sembrò affatto sorpreso.
“C’avrei scommesso…e io cosa
c’entro nel vostro piano?” domandò
evidentemente spaesato.
“Tu ci servi per scoprire informazioni
vitali…”
“Tipo?”
“Tipo cosa vogliono portare alla festa e dove se lo
procurano…”
“E perché non potete farlo voi?” chiese
inarcando le sopracciglia.
“Perché per farcelo dire a noi dovremmo usare
mezzi non troppo leciti…come minimo rapirli e
torturarli…e io non mi scompongo di certo per rovinare una
festa che sarà comunque una cosa obrobriosa”
risposi con aria seccata facendo una smorfia. Anthony annuì.
“Eh beh in effetti…quindi io dovrei informarmi
amichevolmente dei preparativi e venirvelo a riferire così
che voi possiate mettere sostanze spregevoli dagli effetti crudeli in
cibi, bevande e cose varie?” riassunse lui sintetico.
“In pratica sì…” acconsentii
io mentre spegnevo la sigaretta a terra. Sapevo che Anthony avrebbe
afferrato al volo il concetto senza scomporsi e sapevo che non avrebbe
avuto nessun problema ad aiutarci. Mi guardò negli occhi con
aria pensierosa. Non stava valutando se farlo o no, stava valutando
come. Ero certo che mi avrebbe detto di sì, sennò
non mi sarei mosso di un centimetro. Alla fine il moro Corvonero
annuì con il capo.
“Ci sto Draco…” mi disse serio.
“Cosa vuoi in cambio?” gli domandai. Lui
ciccò la sigaretta e si alzò, rassettandosi i
pantoloni. Poi mi sorrise.
“Non tutti siamo dei viscidi calcolatori come voi
Serpeverde, certe persone fanno dei favori agli amici senza
un resoconto in particolare…” disse per
poi allontanarsi verso il castello.
“Che gente che c’è nel
mondo…” bofonchiai ironicamente fra me e me.
*
Io e le mia migliore amica eravamo ferme nel corridoio che portava alla
biblioteca, e le stavo spiegando un procedimento di trasfigurazione che
non aveva capito. Quando vedemmo Anthony Goldestein venire nella nostra
direzione, Ginny mi diede una gomitata complice, sorridendomi. Io
ricambiai. Il Corvonero era famoso per il suo fascino e la sua bellezza
indiscutibile. I capelli castani tagliati a spazzola, gli occhi
azzurrini-grigi incredibilmente intensi, il fisico slanciato e
muscoloso lo rendevano il sogno di molte ragazze, senza contare quel
dolce sorriso sempre stampato in volto. Quando però il
ragazzo si accostò proprio a noi, pensai che la rossa al mio
fianco si svenisse.
“Salve ragazze…” ci salutò
abbagliandoci con il suo raggiante sorriso.
“Salve…” rispose Ginny con un tono che
non nascondeva certo tutta la sua malizia.
“Ciao…” dissi io molto più
semplicemente. Anthony si appoggiò al muro lì
vicino.
“Che fate qui tutte sole?” chiese con tono gentile.
“Parlavamo, mi stava spiegando una
cosa…” si affrettò a rispondere la
rossa.
“Roba di scuola…” confermai io per
mettere in chiaro la cosa.
“Ho saputo da un uccellino che voi cari Grifoni date una
festa…” fece con tono divertito e compiaciuto allo
stesso tempo.
“Il tuo uccellino è ben
informato…” replicò la piccola Weasley,
sorridendo al bel Corvonero che ricambiò dolcemente.
“Anche noi volevamo dare una festa
prossimamente…voi dove le prendete le bevande e cose
simili?” chiese interessato ma non troppo per sembrare
sospetto. Aveva il tono di uno che voleva scambiare solo due
chiacchiere con delle ragazze.
“Sicuramente qualche Serpe saprebbe risponderti
meglio…loro hanno molto più
esperienza…” risposi distogliendolo da Ginny. Lui
mi guardò inclinando il capo.
“Le Serpi prendono solo roba incredibilmente forte, noi siamo
molto più tranquilli…è per questo che
volevo chiedere a delle brave ragazze come voi, per di più
così carine…”
A quelle parole la mia migliore amica si sciolse come neve al sole.
“Da bere lo prendiamo all’emporio di Hogsmeade, e
lì anche il cibo…” disse la rossa
avvicinandosì un po’ ad Anthony. Lui
inarcò le sopracciglia.
“E dopo che le avete prese dove le tenete?” chiese
dubbioso. Io e Ginny incrociammo gli sguardi, domandandoci a vicende se
potevamo dirglielo o no. Lui capì al volo.
“L’ultima volta noi tenemmo tutto nella Stanza
delle Necessità…sapete cos’è
vero?” fece lui di rimando. Noi sospirammo e sorridemmo.
“Sì, la teniamo lì anche
noi…” rispose Ginevra.
“Eh beh non ci sono posti più
sicuri…” ammise guardando intensamente la mia
migliore amica. In quel momento mi resi conto che ero di troppo.
“Bene scusate tanto io devo riportare questo libro in
biblioteca, ci vediamo dopo Ginny! Ciao Anthony…”
salutai entrambi e mi avviai per le scale che portavano al secondo
piano.
*
“Davvero non ha voluto niente in cambio? Secondo me
c’è qualcosa sotto…” fece
Theodore arricciando la bocca. Era normale che noi Serpeverde, essendo
persone spregevoli, dubitassimo di tutte le altre pensando che lo
fossero esattamente come noi. Vivevamo in un mondo tutto nostro, in cui
ci era difficile credere che esistesse brava gente disinteressata e
magari anche onesta. Roba da non credere, e non perché noi
fossimo solo cattivi. Solo perché noi eravamo abituati a
stare al mondo.
“Goldestein non è come noi, Theo…lo
conosco…il massimo che farà sarà
venire a chiedermi un altro favore…” risposi io
sicuro di quello che facevo.
“Incredibile da credere, ma non sono tutti degli sporchi
arrivisti come noi…” continuai sogghignando.
Blaise ridacchiò.
“Già, incredibile da
credere…” mi fece eco, mentre tutti e tre
aspettavamo Anthony. Mi aveva mandato un gufo dicendomi
“Operazione compiuta, ho le informazioni che vi servono. Ci
vediamo fra un quarto d’ora sulle scale
d’ingresso. Mi sento una persona terribilmente
ignobile…ora so come vi sentite sempre voi Serpi!”
Io avevo riso a quelle parole, sapevo che erano intrinseche di
sarcasmo. Mi sedetti sulle fredde scalinate davanti al portone
principale della scuola, accanto al mio migliore amico, guardando
infastidito l’orologio. Goldestein era in ritardo, ed io
odiavo quando la gente era in ritardo. Solo io potevo esserlo. Dopo
qualche minuto, finalmente, il Corvonero uscì dal portone e
ci salutò con un cenno del capo e il suo solito sorriso.
“Ciao Serpi…scusate il
ritardo…”
“No, non ti scuso…” ribattei
prontamente, fulminandolo con lo sguardo. Lui sbuffò.
“Sei rimasto il solito scorbutico a quanto
vedo…” rispose rassegnato.
“E tu il solito ritardatario menefreghista…lo sai
che odio la gente in ritardo!!”
“Ma tu sei sempre in ritardo!!” replicò
indignato.
“Io non sono mai in ritardo!! Sono gli altri che sono in
anticipo…”
Anthony scosse la testa esasperato.
“Stasera vedi di chiudere un occhio…”
“Neanche per sogno” non cedetti.
“Neanche se ti dico tutto quello che vuoi sapere sui
preparativi della festa dei…com’è che
li chiamate? Ah sì i polli!” replicò a
sua volta. Io e Blaise ci alzammo.
“Cosa sai e da chi l’hai saputo?” gli
chiesi curioso. Poi feci un cenno a Theo.
“Prendi nota…” gli dissi.
“I Grifoni prenderanno cibi e bevande all’emporio
di Hogsmeade, e la porteranno un po’ per volta nella Stanza
delle Necessità, per poi portare tutto a turni in Sala
Comune. La compreranno questo sabato, durante l’uscita. Me
l’ha detto Ginny Weasley” rispose stringato
Anthony. Blaise arricciò il labbro inferiore compiaciuto.
“Bravo, hai fatto parlare la Piccola
Fiammiferaia…”
Il Corvo si strinse nelle spalle.
“E’ stato semplice…”
confessò con espressione affranta. Io sogghingai.
“Ho capito…le hai sorriso amorevolmente, le hai
dato un bel bacio, e ti senti in colpa perché
l’hai illusa che t’interessi invece l’hai
fatto solo per addolcirla e avere le infromazioni che volevamo noi,
tradendo la sua fiducia…”
spiegai io, e lo sguardo ancora più afflitto di Goldestein
me lo confermò. Mi voltai verso i miei compagni di casa.
“Certo che è proprio una cosa orribile avere una
coscienza!” commentai seriamente interdetto. Blaise e
Theodore annuirono. Anthony sbuffò.
“Non sei per niente simpatico Draco…e per quello
mi sento uno schifo totale, davvero un verme…”
ribattè incrociando le braccia al petto.
“E’ per questo che ho detto che avere una coscienza
è una cosa orribile!!” risposi con
ovvietà. Mi avvicinai al Corvonero e gli diedi una pacca
sulla spalla.
“Grazie comunque…e smettila di sentirti
così…non hai fatto poi niente di così
drammatico…” gli dissi per porre fine a quella
lagna patetica.
“Consolati Goldestein…noi abbiamo fatto mooolto
peggio!!” fece Blaise sorridendo. Anthony ricambiò
il sorriso.
“Già, che grande
consolazione…” ribattè sospirando.
“Comunque, vorrei dire che mi sarei sentito ancora
più uno schifo se non lo avessi fatto…”
continuò serio. “E’ meglio tradire una
ragazza qualsiasi che un amico” mentre lo diceva mi guardava
dritto negli occhi. Io sospirai, rivolgendomi di nuovo ai miei due
amici Serpeverde.
“Se avere una coscienza è orribile, avere anche
dei sentimenti è ancora peggio!!”
Completamente
d'accordo con Draco!!XD (Sempre la solita che non è
spudoratamente Serpeverde...nooooo!!!XDXD) Ed ecco che fa la comparsa
un nuovo personaggio, il bel Corvonero Anthony Goldestein!Complice del
nostro trittico Slytherin...è possibile che quelli per
tirà fori un'idea decente debbano bere una bottiglia di FW?!
(sì possibilissimo!!) Che matti...(ha parlato quella che
mezza bria'a all'una di notte non si mette a scrivere...ndTutti Va beh
dettagli NdMe) Sinceramente adoro sto capitolo, spero sia piaciuto
anche a voi!!
Buona notte
a tutti, un grazie sentito a tutti quelli che hanno letto e recensito,
e mi raccomando: LASCIATE TANTI COMMENTI!! Bacioni!
Vostra
...---*Àlexa*---...
|
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Capitolo 4 *** E che guerra sia!! ***
Dai non sono
passate nemmeno ventiquattr'ore e già aggiorno, come fate a
non amarmi?!XD (gente mooooolto modesta) Sto scrivendo davvero come
un'ossessa (invece di ripassare il percorso d'esame, ma va beh
dettagli!!XD) perchè amo questa FF, amo Draco e Blaise e
Theodore, mi sto divertendo come una pazza a scriverla! Buon per voi,
no?XD Questo è il capitolo prima della festa visto dal punto
di vista di Hermione, poi ci sarà quello di Draco e delle
Serpi che chissà cosa combinaranno ai "poveri" polli
(sinceramente non lo so manco io!!XD) e poi LA FESTA! E ce ne saranno
delle belle, devo ammettere. Mi sono appena resa conto che questo
capitolo è abbastanza lungo, spero che non vi annoi!!
Buona
lettura!
Capitolo 4: E che
guerra sia!!
Sabato era arrivato
in fretta, senza che nemmeno me ne accorgessi, e l’inizio del
mio piano “prenditi la rivincita su Malfoy” stava
per essere messo in atto, partecipando per l’appunto alla
festa che ci sarebbe stata quella sera nella Sala Comune di Grifondoro.
La mattina mi svegliai presto, per colpa dell’abitudine, e mi
preparai psicologicamente per quello che avrei dovuto fare ad
Hogsmeade: Shopping con Ginny. Il che, credetemi, poteva essere davvero
un’esperienza traumatizzante. Mi aveva già
avvertito qualche giorno prima, dopo aver ispezionato a dovere il mio
guardaroba: mi serviva un vestito per la festa. E sapevo già
cosa aveva in mente: qualcosa di sicuramente troppo corto e troppo
scollato per me. Le avevo ricordato che sarei dovuta andare ad una
festa, non su un marcepiede, e lei cono una smorfia e una linguaccia se
n’era andata senza degnarmi di una vera risposta.
Mi tirai su a
sedere e mi massaggiai le tempie. Quella sarebbe stata una giornata
mooolto lunga.
Mi alzai in piedi
stropicciandomi gli occhi ancora assonnati, poi mi diressi verso il
bagno. Avevo decisamente bisogno di una doccia ristoratrice, per
ridarmi un po’ di vigore. Sapevo che quella, unita ad
un’abbondente dose di caffè mi avrebbe dato la
carica necessaria per sopportare Ginny e non dare di matto. Non volevo
compiere un omicidio, specie sulla mia migliore amica.
Mentre ero sotto il
getto freddo della doccia, ripensai a quei giorni.
Dall’ultimo scontro, non avevo più
“parlato” con Malfoy. A dire la verità
lo avevo raramente incrociato nei corridoi, e per di più a
pranzo o durante le lezoni c’ignoravamo, anche se ogni tanto
avevo notato che mi guardava con aria soddisfatta, cosa che
m’indisponeva da morire. Ma d’altronde mettere il
dito nella piaga era la sua specialità, no? Sottolineare
fino allo sfinimento le proprie vittorie a discapito delle sconfitte
degli altri, specie delle mie. Pensavo comunque che avrebbe infierito
più pesantemente, invece sembrava gustarsi la vittoria
dall’alto, senza bisogno di andare oltre visto che era
già indubbiamente soddisfacente. Strinsi i denti per la
rabbia. Il solo ripensarci mi faceva brulicare in petto quella voglia
morbosa di farlo ricredere. Contemporaneamente però, mi
stranii.
Ginny mi aveva
detto le stesse cose (gentilmente, ma le stesse cose) e io
l’avevo trattata male senza scompormi di una virgola.
Harry mi aveva
detto le stesse cose, e io l’avevo tranquillizzato senza
scompormi di una virgola.
Ron mi aveva detto
le stesse cose, e io l’avevo ignorato senza scompormi di una
virgola.
Poi, ecco Malfoy,
che mi dice le stesse cose in modo terribilmente offensivo e cattivo e
io?! Decido, per la prima volta in vita mia, di andare ad una festa,
dopo averle a lungo discriminato.
Chiusi di colpo
l’acqua, e mi accasciai al muro.
*
Stavo imburrando
una fette biscottata, mentre aspettavo i miei amici, quando Harry mi
raggiunse in Sala Grande per la colazione. Era presto per essere
sabato, infatti c’era davvero poca gente.
“Buon
giorno Mione…” mi salutò dandomi un
bacio sulla guancia e sedendosi accanto a me. Non saprei spiegare come,
ma l’arrivo del mio migliore amico mi aveva tirato su di
morale. Harry aveva quella grande qualità di saper mettere
di buon umore le persone. Il suo sorriso era incredibilmente contagioso.
“Buon
giorno tesoro…” lo salutai a mia volta con tono
dolce. Ero sempre stata incredibilmente affezionata al moro dagli occhi
smeraldo, forse perché sembrava così bisognoso di
affetto, forse perché era straordinariamente amabile. Sta di
fatto che avevo sempre avuto un debole per il mio migliore amico.
“Ron si
degnerà a venire ad Hogsmeade con noi o rimarrà a
poltrire?” chiesi addentando la fetta biscottata. Il bambino
sopravvissuto fece spalluce mentre si versava del latte.
“Verrà,
verrà…Ginny ha un metodo infallibile per
svegliarlo…” rispose con un sorrisetto divertito
che io ricambiai subito. In quel momento altri ragazzi varcarono la
soglia della Sala. Mi voltai a guardare e rimasi stranamente
sorpresa. Erano i tre famosi Serpeverde, a destra Blaise Zabini, a
sinistra Theodore Nott e nel mezzo Draco Malfoy. Inclinai la testa con
espressione stupita. Cosa ci facevano qui a quest’ora? Era
prestissimo per loro, in Sala c’era poca gente. La loro
entrata trionfale che fine aveva fatto? E perché a me
interessava?!
Il trio si
fermò quasi subito. Ora, così con la Sala quasi
deserta, non ebbi dubbi che Malfoy stesse guardando proprio me. Disse
una cosa nell’orecchio a Zabini senza staccarmi gli occhi di
dosso, poi con Nott si avviarono al loro tavolo. Blaise rimase fermo
lì, e puntò a sua volta lo sguardo su di noi.
Sorrise e ci venne in contro. Aveva le braccia stese lungo il corpo
asciutto e tonico, i capelli corvini erano pettinati con il gel e gli
occhi blu oltreoceano erano particolarmente brillanti. La bocca carnosa
non nascondeva quel sorrisino che ci stava riservando. O forse, che
riservava a me?! E se anche fosse?! A me cosa importava di quella Serpe
antipatica e…bella…
Rimasi ancor
più sbalordita vedendolo avvicinarsi a noi.
“Buon
giorno Potter…buon giorno Granger” ci
salutò gentilmente.
“Posso
sedermi?” chiese con tono delicato ed educato.
Perché il primo impulso che ebbi fu proprio quello di fargli
posto?
“Dipende
da quello che vuoi Zabini…” rispose sospettoso
Harry. Lui sorrise.
“Niente
di losco, purtroppo, non voglio mettervi del veleno nel bicchiere,
anche se in effetti sarebbe un’idea allettante, solo parlare
di affari” e senza aspettare altre conferme si sedette fra me
e il mio migliore amico, con la schiena appoggiata al tavolo. Si
voltò verso di me e con tono dolce mi chiese.
“Sai
della festa vero?” voleva assicurarsi di non fare gaffe. Io
annuii con il capo. Lui fece un cenno d’assenso.
“E tu
come fai a saperlo?” chiesi guardinga. Il fatto che fosse
così dannatamente carino non mi legittimava a fidarmi di
lui, anzi, proprio il contrario. Blaise fece spallucce.
“Voci di
corridoio…” rispose con non curanza.
“Sì
ma tu cosa vuoi da noi?” domandò Harry sempre
scettico. Zabini ghignò.
“Volevo
chiedervi se v’interessava roba buona per la
festa…alcoholici e varie…”
Io e il mio compare
Grifondoro strabuzzammo gli occhi che quasi ci caddero a terra.
“Aspetta
aspetta!! Voi Serpi volete vendere a noi Grifoni alcoholici a varie,
come minimo avvelenate, e sperate che noi accettiamo?!?!?!”
sbottò il Prescelto sbigottito e un po’ indignato.
Il moro dagli occhi cobalto gli lanciò uno sguardo di
sufficienza.
“Ce lo
dite sempre anche voi, che siamo dei viscidi senza scrupoli che per
guadagnare non guardano in faccia niente e nessuno, no? Eh bene, per
guadagnare ci abbassiamo anche a vendere ai Grifondoro, e se i soldi
sono buoni noi vi diamo roba buona…”
“Comunque
non se ne parla nemmeno!!” sbraitai io con una piccola nota
d’isterismo. Blaise girò il viso di scatto. Si
aspettava la mia reazione, glielo leggevo nei suoi occhi di zaffiro.
“Zabini,
non vogliamo la vostra roba, quello che prendiamo noi sarà
sicuramente più che sufficiente, non permetterò
di finire nei casini ancor di più di quanto non lo saremo
già…” dissi con tono autoritario. Lui
mi fissò per qualche attimo, e non so perché il
suo sguardo mi mise stranamente in soggezione. Poi si girò
verso il mio migliore amico.
“Ve la
portiamo di nascosto e ci rifacciamo alla consegna?” fece ad
Harry ignorando palesemente quello che avevo detto. Io
m’infervorii. Odiosa, odiosissima Serpe!
“No,
Hermione ha ragione…avremo quello che ci serve senza bisogno
di altro, grazie comunque…” rispose il moro dagli
occhi smeraldini. Blaise fece spallucce.
“Peccato…beh
sarà per la prossima volta…” il
Serpeverde si alzò e tornò a guardarmi. Dopo un
momento mi sorrise con una strana dolcezza. Mi fece
l’occhiolino e si allontanò per tornare al tavolo
della sua casa. E io perché sentivo quello strano nodo allo
stomaco?
*
“Hermione
non dirmi che sei già stanca perché è
solo l’inizio…” mi ammonì
Ginny dopo essere uscite dal negozio di biancheria intima. In effetti
era vero, già stavo ansimando, e pensare
che avevo comprato solo un completino bianco e semplice, di quelli che
piacevano a me, mi faceva rabbrividire. Ginevra aveva in mano diverse
borse, mentre io solo un piccolo pacchettino arancione, anche se avevo
il sospetto e il timore che sarebbero aumentate notevolmente.
“Posso
resistere Ginny, ho bevundo abbastanza caffè per
sopravvivere” risposi affiancandomi alla rossa che mi fece
una smorfia.
“Allora,
ora dobbiamo andare a comprare le scarpe…” disse
toccandosi il mento con un dito. Io la guardai interrogativa.
“Le
scarpe? Ma se dobbiamo ancora prendere il vestito con cui
abbinarle!” feci contrariata. La mia migliore amica
sospirò esasperata e parlò con tono spazientito.
“Hermione,
quanto sei inesperta…non lo sai che è
più facile trovare un vestito che si adatti al
le scarpe che
non delle scarpe che si adattino al vestito? Questi sono i principi
fondamentali!!”
Io sbuffai,
incrociando le braccia sotto il seno.
“Senti,
io a questi principi fondamentali non c’arrivo, quindi
facciamo alla vecchia maniera, ok? Prima il vestito e poi tutto di
conseguenza” replicai leggermente indignata. Lei scosse il
capo con fare rassegnato.
“Va bene
Hermione, va bene…” si arrese. Facemmo un
pezzettino di strada in silenzio, poi Ginny si fece pensierosa.
“Più
avanti c’è una vecchia boutique di una signora
italiana che vende sia vestiti preziosi che più
semplici…possiamo dare un’occhiata” mi
disse e io annuii. Camminammo ancora un pochino, poi la rossa
mi prese per mano e mi condusse verso una strada sulla destra.
All’angolo, tinta di rosa antico, c’era la
“Botique Fiorentina”. Entrammo nel negozio ampio e
spazioso, pieno di veli e pizzi. In terra c’era il parquet
rosato, di fattura antica, con sopra dei tappeti colorati, e alcuni
tavolini di ferro battuto e vetro. Gli scaffali e le grucce erano piene
di vestiti di ogni genere, sia da donna che anche da uomo. In un angolo
dietro la cassa c’era una signora di mezza età,
con i capelli biondi ed il viso simpatico che parlava con una ragazza
più giovane (che dato la somiglianza doveva essere sua
figlia) in italiano stretto. Al nostro saluto questa ci venne incontro,
parlando in inglese con un forte accento italiano, davvero buffo!
“Bon
giorno belle fanciulle!!Che vi posso dà una mano?”
ci chiese allegramente cortese. Ad entrambe venne spontaneo di
sorridere raggianti.
“Stiamo
dando un’occhiata, non si preoccupi…” le
risposi io. Lei ci guardò un attimo con un mezzo sorrisetto.
“Scommetto
che vù dovete andà ad una festa, di’o
bene?” ci domandò ridacchiammo, e Ginny
annuì con il capo.
“Dice
bene signora!! Ma come faceva a saperlo?”
“Eh
magia!” scherzò ironicamente, per poi tornare a
parlare con la presunta figlia. Io e la rossa a quel punto cominciammo
a guardarci intorno. Il negozio era diviso in scomparti per colore, il
che mi rese la ricerca molto più semplice, visto che potevo
scartare subito i colori che non mi piacevano o che non mi stavano bene
addosso, come il rosa o il giallo. Ginny si muoveva molto meglio di me,
andando a botta sicura sui vestiti che le piacevano.
“Herm, se
mi prendo un vestito dorato sono
troppo…Grifondoro?” mi chiese dopo cinque minuti
di ricerche. Io mi sporsi verso di lei che teneva in mano un vestito
corto, fasciato sul corpo e con la gonna a palloncino un po’
increspata, di un dolce color oro. Se lo appoggiò addosso e
capii al volo quello che intendeva. Con i capelli rossi era in pieno
stile Grifondoro!!XD Io sorrisi.
“Provatelo
e vediamo…secondo me ti sta bene, anche perché
non è accesso, è tenue come
oro…” risposi, e la rossa sembrò
convinta dalle mie parole. Prese la sua taglia e si avviò
verso i camerini. Io continuai a guardare. Ero andata verso i vestiti
blu, ma non avevo trovato niente di adatto, visto che doveva comunque
essere un vestito semplice e disimpegnato. Non mi sentivo di vestirmi
di nero, né tanto meno di rosso!! Mentre cercavo nel verde,
la mia migliore amica uscì dal camerino con addosso quel
vestito che la fasciava perfettamente, mettendo in risalto le belle
forme della ragazza. Io mi aprii in uno sorriso raggiante.
“Sei
bellissima! Se Harry non ti cade ai piedi appena ti vede o è
cieco o è gay!” esclamai più sarcastica
di quanto avrei voluto. La signora italiana si avvicinò a
noi.
“Figliola
sei davvero incantevole!Questo Harry è il bimbo che ti garba
eh?! Scommetto che appena ti vedrà perderà la
testa!” commentò allegramente la signora dando il
suo consenso a Ginny che annuì.
“Bene
allora prendo questo!Caspita, trovato subito, ho battuto il mio
record” disse compiaciuta mentre tornava dentro a rivestirsi.
La proprietaria del negozio spostò la sua attenzione su di
me.
“E tu,
mia ‘ara, ancora un tu hai trovato punti vestiti che ti
garbano?” mi domandò afflitta e pensierosa. Io
scossi il capo.
“No, ma
è colpa mia che non mi va mai bene niente!!” la
rassicurai con un mezzo sorriso che lei ricambiò incerta. Mi
mise una mano sulla spalla e mi fece.
“Un ti
preoccupà, ora vedo di darti una mano…”
Sì
allontanò un attimo da me e mi squadrò
dall’alto in basso, storcendo la bocca.
“Assolutamente
niente di nero, ci vole un colore che risalti, chiaro…quindi
escluderei anche ir blu e ir verde, a meno che un sia
chiaro…ma un ti ci vedo…un rosso
magari…oh no, lo so io!!” esclamò
prendendomi la mano e portandomi delicatamente verso uno parte del
negozio più a nord.
“Bianco!!Il
bianco l'è perfetto per te!” sentenziò
con un grande sorriso, soddisfatta di aver trovato la risposta giusta.
Io guardai scettica tutti gli abiti di quel candido colore.
“Ehm…proprio…ehm
bianco? Ne è sicura?” chiesi titubante.
“Ci
metterei la mano sur fo’o!” disse con decisione,
talmente tanta che mi convinse anche me, così cominciai a
cercare. Alla fine trovai tre vestiti che mi piacevano, e li feci
vedere a Ginny. Il primo era con delle sottilissime spalline, leggero
con una piccola fasciatura di raso sotto il seno e la gonna
svolazzante, tutto bianco. Il secondo aveva dei ricami in oro,
anch’esso una fascia sotto il seno del medesimo colore, e si
allacciava dietro al collo, lasciando un bel pezzo di schiena scoperta
(per quello ero titubante). Il terzo, quello che preferivo, era un
tubino bianco, sopra il seno aveva del pizzo e dietro c’era
un piccolo “spacco” che congiungeva in un
fiocchetto. La rossa li osservò ad uno ad uno.
“Sono
molto carini…ma io ne ho visto uno stupendo,
guarda…” disse Ginny portandomi verso uno scaffale
sulla destra. Cercò un attimo e poi stese sul tavolino
insieme agli altri il vestito. Era senza spalline, increspato al seno,
con sopra una specie di fiocco schiacciato. In vita era attillato e la
gonna era doppia (come una stoffa piegata a metà e cucita
poi a gonna), lunga appena più su del ginoccio. Guardai
dietro e strabuzzai gli occhi. Il vestito lasciava scoperta quasi tutta
la schiena.
“Te sei
matta…” dissi a Ginny. In quel momento, la porta
del negozio si aprì e io pensai di svenire. Stava entrando
il “mitico duo di Serpeverde”, Draco Malfoy e
Blaise Zabini. Mi si chiuse lo stomaco, e imprecai interiormente.
“Merda!!”
“Che poi
io non ho capito perché le devi comprare un
vestito…” stava dicendo il biondino al moro con il
suo fare sempre seccato.
“Perché
così poi verrà alla festa e di conseguenza a
letto con me…” spiegò con
ovvietà Zabini. Draco inarcò le sopracciglia.
“Ma
perché non se lo compra da sola?!” insistette
indignato.
“Perché
non sa nemmeno che daremo la festa!!” ribattè
esasperato Blaise.
“E allora
perché non aspetti che si faccia sapere della
festa?” continuò imperterrito Malfoy.
“Minchia
Dra non capisci nulla!!Perchè il vestito deve essere una
sorpresa, allora gioco d’anticipo…”
“Senti
chi parla!!Io non capisco nulla eh? Si vede di fatti…ma se
il genio del gruppo sono io!”
“Allora
state messi proprio male!” Ginny s’intromise nella
conversazione con una battutina sarcastica. Entrambi i Serpeverde
voltarono lo sguardo sorpreso verso di noi. Non ci avevano notato
prima. Io e Malfoy incrociammo lo sguardo per un attimo che parve una
vita, poi lo distolsi tornando ad osservare i vestiti.
“Weasley,
Granger, che piacere incontrarvi qui!” esclamò
gioviale come sempre Blaise.
“Parla
per te…” bofonchiò Draco scorbutico,
Zabini lo ignorò.
“Avevo
proprio bisogno di un parere femminile…”
continuò il moro.
“Allora
hai sbagliato persone a cui chiederlo…” insistette
sarcastico il biondino.
“Almeno
noi siamo umani e non furetti, Malfoy…”
ribattè sprezzante la rossa. Blaise sospirò.
“Dra, ci
dai un taglio?” fece irritato con tono delicato.
“No”
borbottò Draco avanzando verso di me. Gli leggevo negli
occhi che era pronto a colpire ed affondare. Come l’ultima
volta. Ghignò nella mia direzione e io mi mordicchiai il
labbro, adirata e sofferente nello stesso momento. Si
accostò a me, ed osservò i vestiti che erano sul
tavolino, mentre io stavo in silenzio, cercando di ignorarlo. Ma
d’un tratto, lui rise compiaciuto. Incrociai il suo sguardo
sadico e soddisfatto.
“Ti ho
fatto davvero così male, Mezzosangue?! E’
più di quanto potessi aspettarmi…” mi
disse piano, per farsi sentire solo da me. Io cercai di sembrare
confusa, anche se sapevo benissimo a cosa si riferisse.
“Non ho
capito quel che intendi, Furetto…” risposi con non
curanza. Lui ghignò e si avvicinò al mio orecchio.
“Le mie
parole ti hanno ferito a tal punto che hai deciso di dare una svolta
alla tua misera vita e cominciare a divertiti…se non ci
fossi io dovrebbero inventarmi!” disse con vanità.
I miei occhi di nocciola cominciarono a sprizzare scintille. Gli puntai
il dito al petto.
“Per tua
informazione avevo già detto di sì a Ginny prima
d’incontrarti…” ribattei, mentendo
spudoratamente ma senza darlo a vedere.
“E
perché allora non me lo hai detto quando stavamo
litigando?” replicò pronto a farmi smentire dalle
mie stesse parole. Io abbassai lo sguardo falsamente imbarazzata.
“Avresti
pensato che fossero solo parole, volevo andarmene con un po’
di dignità…” mentii e lui questa volta
sembrò credermi. Strusciò le labbra sul mio
orecchio e una scarica di brividi mi attraversò la schiena.
“Non ci
sei riuscita, ma apprezzo il gesto…” disse con il
suo solito sarcasmo pungente. Poi si allontanò da me e
tornò a posare la sua attenzione sui vestiti.
“Questo
è bello…” disse riferendosi al vestito
che mi aveva consigliato Ginny. Prima di continuare mi
lanciò uno sguardo disgustato.
“Ma per
indossarlo ci vuole qualcuno di adatto, con almeno qualche
curva…tu faresti più figura ad andare in
tuta…” finì spregevole. Io lo fulminai
con gli occhi. Presi il vestito al volo e gli ringhiai iraconda.
“La tuta
ficcatela in culo Malfoy e vai a farti fottere…”
Con uno slancio
repentino mi fiondai dentro il camerino senza dargli il tempo di
replicare. Chiusi la porta e sentii in lontananza la sua risata di
scherno. Mi spogliai velocemente. Come osava quell’infimo
essere dirmi delle cose del genere?! Gli avrei fatto vedere chi aveva
le forme!! Solo perché lui era carino (carinooo?!?! Te un ci
vedi proprio!!NdA) non voleva dire che poteva trattarmi
così. Malfoy voleva la guerra?! E che guerra sia!!
M’infilai
delicatamente il vestito, facendo attenzione a non rovinarlo. Chiusi la
piccola cerniera che c’era dietro con qualche
difficoltà. Mi voltai ma dentro il camerino non
c’era uno specchio. Doppia merda!! Dovevo uscire
così allo scoperto, con Malfoy e Zabini lì dietro
senza avere la minima idea di come stavo?! Forse Draco aveva ragione,
forse non potevo portarlo quel vestito…
Oh quante
sciocchezze!! Dovevo essere sicura di me, e sicura di battere Malfoy.
Feci un respirone e mi affacciai dalla porta. Ginny stava parlando
lì vicino con Blaise e Draco stava appoggiato ad una colonna
dandomi le spalle. Uscii scalza, silenziosamente, e subito vidi la mia
immagine riflessa nel grande specchio. Rimasi piacevolmente sorpresa.
Stavo bene. Vidi Malfoy girarsi verso di me dallo specchio e osservare
attentamente la mia schiena nuda. Il volto era una statua di sale,
immutata e insensibile, ma sentivo ardere in lui la sorpresa. Si stava
ricredendo, c’avrei scommesso. E io piano piano mi prendevo
la mia rivincita. Mi girai verso di lui e ci guardammo negli occhi. Lui
inarcò un sopracciglio, squadrandomi dall’alto in
basso. Poi voltò il viso sdegnato.
“E’
un colore troppo puro per essere portato da una sporca mezzosangue come
te…”
Io non mi scomposi
di una virgola alle sue parole, anzi sorrisi compiaciuta. Sapevo che
erano dette per non cedere allo stupore. Mi avvicinai e risi
schernendolo.
“Balle,
Malfoy, balle...sei prevedibile, troppo…” gli
risposi compiaciuta. Lui mi lanciò uno sguardo omicida e non
mi degnò di una vera risposta.
Sentendo la mia
voce, Ginny distolse l’attenzione dalla bella serpe mora e
spostò lo sguardo su di me. Rimase a bocca aperta.
“Mione
sei divina!!!” esclamò facendo un piccolo
gridolino e venendomi velocemente incontro.
“Sei
bellissima, ma che dico di più!! Prendilo
immediatamente!!” continuò la rossa con tono
sovraeccitato. Anche Zabini si avvicinò.
“Caspita
Granger, mica scherzi!!” esclamò incredibilmente
sorpreso e compiaciuto , guardandomi con sguardo malizioso.
Più che altro sembrava che mi stesse facendo una
radiografia. Apprezzai quella specie di mezzo complimento, da uno come
lui era davvero la cosa più bella che mi potevo sentir dire.
Draco gli lanciò uno sguardo assassino, prima di
allontanarsi indignato. Blaise fece spallucce affiancandosi alla rossa.
“Non ci
fate caso, è sempre così…è
un caso irrecuperabile…” si giustificò
il moro dagli occhi cobalto. Malfoy uscì dal negozio e
Zabini sospirò.
“Vado a
recuperarlo…con permesso…” e con una
specie d’inchino e un ultimo sorrisino malizioso decisamente
inebriante, seguì il suo amico fuori.
Io e Ginny ci
lanciammo uno sguardo complice prima di andare a pagare i due vesiti.
Piccola
premessa? Per tutto quello che faccio io sono particolarmente
orgogliosa, fino allo sfinimento, e come sono orgogliosa di essere
Serpeverde, vado incredibilmente fiera di essere toscana (e non si
nota, noooo!!NdTutti) quindi mi sono divertita un fottìo
(appunto!!NdTutti XD) a inserire la signora che parla in toscannacio
verace versione me arrabbiata (eh sì quando sono incacchiata
parlo più toscano del normale, il che è
preoccupante) Spero che non abbiate avuto difficoltà a
capirlo, comunque il ' sostituisce la c quando la mangiamo, garbare
vuol dire piacere, un vuol dire non, punti vuol dire nessuno e basta.
XD Scommetto che la mia Dudì andrà matta di
questo capitolo, lei adora quanto me il toscano, e pur essendo torinese
vi assicuro parla un toscano perfetto!!XDXD Vero Dudì?!XD
Comunque,
tornando al capitolo...non so cosa sto facendo, sinceramente, ma non vi
spaventate comunque: la FF non diventerà una Hermione/Harry
né una Hermione/Blaise, anche se l'idea del triangolo (o in
questo caso del quadrato!!XD) mi allettava...sto solo mescolando un po'
le carte in tavola per vedè quel che viene fuori...poi si
vedrà!Ah non vi aspettate nemmeno una Ginny/Blaise...amo
troppo Bla per rovinargli così spregevolmente la vita e
metterlo con quell'insulsa piattola.
Un'ultima
cosa...non so se vi siete accorti che sto scrivendo davvero veloce, a
raffica. Per non postare i capitoli troppo vicini, ho deciso che
aspetterò di avere almeno 6 o 7 recensioni prima di
postare...perciò se volete il continuo subito a raffica come
lo sto scrivendo, datevi da fare!! XD
Infine
grazie a tutti quelli che hanno letto e che recensiranno!!
A
quelli che hanno recensito i ringraziamenti singoli: (sennò
Fla mi fucila)
Per
sorellinadolce: Ciao! Beh spero di averti accontentata visto che ho
postato subito!!xD e stanotte continuerò a scrivere, quindi
vai tranquilla!XD Eheh come non essere d'accordo con il caro Draco?!
Bacioni e grazie mille per aver recensito!
Per
VivianaRossa: Ciao!!Che dire, sono felicissima che ti piaccia la mia
storia, è davvero la cosa più gratificante del
mondo!! Anche io sinceramente sogno un'amicizia come quella di
Dra&Bla, è una cosa meravigliosa, e incredibilmente
difficile da spiegare. Si capisce al volo appena si legge una loro
conversazione!Per le idee di Draco, devo dire che mi sono butta via
dalle risate anche io a rileggerlo, specie immaginandomi la scena della
pioggia di volantini!!XD Grazie mille per aver recensito, alla prossima!
Per
SlytherinAngel: weilà amore della mia esistenza!!Secondo me
sei rimasta sveglia fino a quell'ora perchè la mia storia
è troppo meravigliosa per non essere letta subito!(w la
modestia come sempre!XD) ti ringrazio per avermi tenuto compagnia fino
alle 4 di notte (se stasera vuoi bissare, sai dove trovarmi!) Quei tre
sono una cosa troooppo spassosa, li amo alla follia!! Sono troppo
divertenti...e certa gente osa dire che gli Slytherin sono antipatici?!
Non c'è più religione nel mondo!!XD Anthony alias
Daniel è troppo sbavoso e Ginny fosse per me cascherebbe da
un dirupo con un masso attaccato al collo!Comunque davvero, avere una
coscienza deve essere una cosa orribile...grazie al cielo quella
è il pegno da pagare per passare alla dark side!! GRRAZIE
ZIO VOLDIE TVTTTTTTTTB!!!XD Basta sceneggiate...dicevamo, ma i polli in
do voglianò andà?! Fa le feste?!?! Seee va beh
quelli un sanno manco come si fa!! Perchè non sono tutti
fottutamente favolosi come noi?! Ah sì perchè noi
siamo i Serpeverde unici e inimitabili!! (il mio orgoglio Slytherin
è davvero incredibilmente smisurato!) Come avevi previsto
Herm si è ripresa il sopravvento del capitolo, e per il
sabotaggio sto architettando qualcosa di losco e originale (lo sai che
ho la fobia per la banalità!!)
Hai indovinato, a scrivere il chap mi sono divertita troppo, Bla e Dra
sono un fottìo divertenti, e le loro battute mi fanno ancor
più ridere perchè SONO IO A PENSARLE!!Come mi
verranno solo Silente lo sa!! Quella della mente lucida poi hihihi e
tutte le pazze idee di Dra, mi complimento con me stessa!!Comunque tra
poco ti renderai conto di dove andrò a parare!!XD Bacioni
amore mio, grazie di tutto sei troppo speciale!! Ti amo un
fottìo di bene!
Ah quasi dimenticavo: http://i28.tinypic.com/dw821c.jpg --->
questo è il vestito di Hermione, solo bianco ovviamente!!XD
Grazie mille a tutti, vi adoro!!Vostra...
...---*Alexa*---...
Ps: FORZA AZZURRI!!
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Capitolo 5 *** ...ci sarà da divertirsi! ***
Non sono morta,
anche se dopo domenica scorsa la tentazione è stata forte.
Sono stata solo incredibilmente impegnata. Primo, per gli esami di
terza media...(non vi allarmate, un ottimo senza sforzo!! XD Mamma mia
Draco in confronto a te è modesto NdTutti Ora non esagerate
NdMe) ma più importante, per gli Europei di calcio.
Sì lo so cosa state pensando: ma se l'Italia è
uscita ai quarti. Beh non era un mio problema visto che io tifavo
spudoratamente con anima e corpo la Grande Germania!! E
perchè?! Ma perchè il capitano è il
mio amore Michael Ballack, ovvio!! XD Il problema è che
abbiamo perso in finale contro quei nani malefici degli spagnoli, e
dopo pianti isterici da convulsioni (ora convulsioni no, ma mi
è salita la febbre...) la mattina sono decisamente scappata
andando una settimana da una mia amica al mare. In più
lunedì la mi zia è tornata da New York con il mio
nuovo pc che ho dovuto sistemare e mettere a posto. Ma comunque
finalmente ce l'ho fatta, e sempre alle mie solite ore improponibili vi
posto un altro capitolo della mia storia!!Buona lettura!!
Capitolo 5: ...ci
sarà da divertirsi!!
“Ehi Dra aspetta…” mi urlò
dietro Blaise. Io mi fermai di botto e mi girai verso di lui che mi
raggiunse con passo veloce. Ci guardammo un attimo. Non c’era
bisogno di dirgli niente, lui sapeva già quello che pensavo.
Odiavo quella sporca Mezzosangue, e con quel vestito addosso la odiavo
ancor di più, perché mi dava palesemente torto.
Avrei scommesso che sarebbe stata ridicola, e invece con quel
dannatissimo abito stava bene. Non era il massimo ma sì,
stava bene anche se il mio orgoglio m’impediva di crederlo
davvero. Strinsi leggermente i pugni. La Granger mi dava ai nervi come
nessuno. Voleva la guerra?! E che guerra sia! Il moro
sospirò e ricominciammo a camminare.
“Non mi
aspettavo di certo di che le facessi un complimento, ma addirittura
andartene!! Gli hai dato soddisfazione così, lo
sai?” fece il mio migliore amico mentre si agganciava il
mantello. Io feci un cenno con il capo.
“Sì
lo so, ma mi urtava il sistema nervoso!!” sbottai irritato.
“Si
capisco, considerando quello che le avevi appena
detto…” disse Blaise.
“Certo
che pure te quel commento te lo potevi anche risparmiare!!”
inveii io fulminando il mio migliore amico con gli occhi. Lui fece
spallucce.
“Perché?
Infondo era proprio carina…”
“E’
una sporca mezzosangue, te ne sei dimenticato?!”
“Io non
dimentico nulla, Draco…so benissimo che è
oggettivamente una mezzosangue e so benissimo che è
oggettivamente carina…io non sono così
dannatamente orgoglioso come te per negarlo…tutto
qui” replicò Bla con semplciità. Io
ignorai le sue parole. Per me poteva pensare oggettivamente tutto
quello che voleva, io non mi smuovevo di una virgola: quella insulsa
mezzosangue proprio non la sopportavo, poteva essere anche la
più bella del mondo!
“Va beh,
dov’è Theo?” chiese il moro cambiando
discorso con fare repentino. Io mi strinsi nella spalle.
“Era
andato ai tre manici di scopa a prendere da bere, andiamogli
incontro…” bofonchiai sempre un po’
indispettito. Io e Blaise cambiammo direzione e ci avviammo verso il
noto pub. Mentre camminavo tenevo le mani in tasca e guardavo per
terra, calciando i sassolini che incontravo sulla strada. Intanto nella
mia mente macchinavo qualcosa di diabolico per rifarmela con la Granger.
Entrammo nel pub
guardandoci intorno, e avvistammo subito Theodore al bancone con un
sacchetto di plastica pieno di bottiglie. Era la nostra scorta da
portare a scuola.
Blaise diede una
pacca sulla spalla al nostro amico che sorrise di rimando.
“Eccovi,
trovato nessun vestito?” chiese Theo mentre ci andavamo a
sedere in un tavolino in fondo al locale. Bla scosse il capo.
“No,
anche perché abbiamo avuto un piccolo
inconveniente…” disse lanciandomi uno sguardo
eloquente che io ignorai palesemente. Mi misi accanto a Theodore e
appoggiai il viso sul pugno chiuso. Quest’ultimo si sporse in
avanti con fare cospiratore e parlò con un sussurro per non
farsi sentire.
“Cinque
minuti fa Potter, Weasley, Thomas e Paciock sono usciti di
qui. Ho sentito che parlavano di andare a prendere
“l’occorrente”, quindi ora non dovrebbero
essere nei paraggi…gli altri polli? Avete visto
nessuno?”
“Sì,
abbiamo incontrato la Weasley e la Granger che facevano shopping, loro
non saranno un problema…” disse altrettanto piano
il mio migliore amico.
“Non
sappiamo se saranno un problema finchè non ci decideremo ad
andare a prendere qualcosa per sabotare la festa…che
vogliamo combinare? Non vorremo di certo correggergli da bere e
basta!!A quelli gli facciamo un piacere!!” sbottai io sempre
irritato.
“Sì
ma qualcosa d’ignobile possiamo sempre metterlo, come un
lassativo…” fece Theo con un ghigno.
“Idea
divertente certo ma pensaci: gli effetti arrivano dopo e non verranno
scoperti. Bisogna trovare qualcosa che faccia
danni…” specificai io cominciando a pensare
febbrilmente. Dopo qualche minuto Blaise parlò.
“Sì
beh però pensandoci qualcosa nelle bibite possiamo metterlo
comunque, infondo se non facciamo almeno qualche danno a loro
personalmente che gusto c’è?”
Io sbuffai e dissi
esasperato.
“Ovvio
che poi qualcosa glielo rifliamo Bla…”
“Ok ma
qualcosa tipo?”
“Inutile
andare sull’originale…anche perché poi
s’insospettiscono…non sono così stupidi
quanto sembrano…se vedano che uno beve e sta male in modo
strano fanno due più due…”
riflettè Blaise sempre parlando a voce bassa e guardandosi
di tanto in tanto intorno.
“Allora
scusa basta che gli mettiamo quell’estratto che fa vomitare,
così almeno penseranno che è solo una sbornia e
vanno tranquilli” propose Theodore e il mio migliore amico
annuì compiaciuto.
“Ottimo!
Allora passiamo in erboristeria dopo…”
In effetti era
davvero un’idea efficace e furba. Nessuno si sarebbe accorto
che c’era qualcosa che non andava nelle bibite,
così si sarebbe dilagato il malessere generale prolungato al
giorno dopo.
“Perfetto…ma
ora vedete ti trovare un’idea originale per farli
beccare…ci vuole un colpo di genio qui!” esclami
io battendo la mano sul tavolo.
“Sfortunatamente
i colpi di genio non vengono giù come la
pioggia…” sospirò Theo.
“Oh lo so
io come vengono…” sussurrai con un ghigno.
Schioccai le dita in direzione della ragazza che serviva ai tavoli.
Questa si girò infastidita dallo schiocco, ma poi mi
lanciò uno sguardo quasi famelico. Si avvicinò
velocemente e mi sorrise maliziosa.
“Sì?”
chiese dolcemente. Se continuava a guardarmi così mi
consumava. Io le feci un sorrisetto e con due dita le feci cenno di
avvicinarsi. Lei quasi sgranò gli occhi e timidamente
avvicinò il suo viso al mio.
“Tre
bicchieri del miglior vino elfico che avete…” le
chiesi con voce volutamente strascicata. Lei barcollò un
attimo.
“Subito…”
disse con voce un po’ traballante e si allontanò.
Blaise sospirò.
“Draco
sei il solito bastardo…la facevi morire tra un
po’” esclamo scuotendo il capo. Io feci spallucce.
“E io che
ci posso fare se sono così dannatamente bello e
irresistibile scusa?” ribattei io aprendo le braccia. Dopo
qualche minuto la ragazza tornò con i tre bicchieri. Li
posò sul tavolo e io la ringraziai con un sorrisino. Lei
arrossì e se ne andò.
“Per la
serie: gente che ha bisogno dell’alcohol per lavorare a mente
lucida…” alzai appena il bicchiere dopo quelle
parole. Gli altri due m’imitarono e bevemmo un sorso di vino.
“Niente
fuoco eh?” fece Blaise dopo aver pensato un po’. Io
scossi il capo.
“Potrebbero
farlo passare per un incidente…” ribattei io
storcendo la bocca.
“Incantare
la roba così che poi svanisca?” propose Theo.
“Non li
beccano comunque…devon passare dei guai
grossi…” replicai con un ghigno malefico.
Passarono altri minuti e altre idee andate in fumo buttai
giù il vino tutto d’un fiato. Poi inarcai le
sopracciglia.
“Secondo
voi ce li avranno i coriandoli?” chiesi
all’improvviso.
“I
coriandoli?!” esclamarono all’unisono gli altri
due. Io li guardai con sufficienza.
“Sì,
i coriandoli!!C-O-R-I-A-N-D-O-L-I!Sapete come quelli che abbiamo usato
noi la scorsa primavera?!” sbottai irritato.
“Che ne
so io se c’hanno i coriandoli!!Penso di sì
comunque…tanto per pulire basta un colpo di
bacchetta…” rispose Theodore annuendo con il capo.
Le mie labbra si atteggiarono ad un sorriso sadico.
“Ho
un’idea…” dissi sporgendomi verso gli
orecchi dei miei amici. Gli sussurrai la mia trovata e loro scoppiarono
a ridere.
“Draco,
mi duole dirtelo perché accrescerà ancor di
più il tuo ego, ma sei un genio!” disse il mio
migliore amico ridacchiando.
“Lo so,
modestamente parlando…”
In quel momento
passò vicino al nostro tavolo Lavanda Brown, accompagnata
dall’inseparabile Calì Patil. Carpii poco di
quello che stavano dicendo, ma quel poco mi bastò.
“Che
rabbia la Granger…cosa non farei per toglierli
quell’aria saputella dalla faccia!Come se fosse meglio di me,
quella zittella inacidita…”
Tutti e tre
guardammo passare le due ragazze che parlavano fitto mentre si
avviavano verso l’uscita del pub.
“Si
voglionon bene i Grifondoro…” commentò
sarcastico Blaise.
“A noi ci
conviene sta zitti…” convenne più
saggiamente Theo. Io mi alzai di botta.
“Scusate,
altra idea geniale!” mi giustificai velocemente per poi
seguire le due Grifondoro che erano appena uscite. Guardai prima a
destra poi a sinistra. La Patil si era dileguata mentre la Brown
avanzava sulla strada. Con passo veloce la raggiunsi e la fermai.
“Ehi
Brown…” la chiamai e quasta si voltò
subito verso di me. Mi guardò con sguardo guardingo e al
contempo interessato.
“Malfoy…qualcosa
non va?” chiese con scetticismo. Io scossi il capo.
“Possiamo
scambiare due chiacchiere in privato?”
Lei mi
guardò con gli occhioni castani spalancati. Io sbuffai.
“Non
voglio mangiarti, né tanto meno rapirti e chiedere il
riscatto…(come se qualcuno l’avrebbe mai
pagato…al massimo per tenerti…) voglio solo
parlare di affari…”
La Brown era
rimasta prima offesa dalle mie parole, poi si fece interessata alla mia
richiesta.
“Che tipo
di affari?” domandò curiosa. Io la spinsi da una
parte, mi guardai furtivamente intorno e mi assicurai di non essere
sotto il tiro di orecchie indiscrete.
“Quanto
ti sta antipatica la Granger?” le chiesi sondando il terreno
su cui lavorare. Lei mi guardò ancor più confusa.
“Perché?”
chiese perplessa.
“Rispondi
alla mia domanda…”
La bruna Grifondoro
continuò a fissarmi interdetta, poi fece spallucce.
“Parecchio…non
la sopporto…” bofonchiò con non
curanza. Io ghignai.
“So che
stasera date una festa, e so che lei vi
parteciperà…hai voglia di farle un bello
scherzetto?” le proposi. Lei sembrò
subito interessata.
“Di che
genere?” domandò incuriosita.
Con un altro
sorrisino malefico aprii la giacca e tirai fuori dalla tasca interna
una fiaschetta di metallo incisa. Gliela porsi e lei la prese dubbiosa.
“Versa un
po’ di questo nel bicchiere della Mezzosangue e
vedrai…” le spiegai con voce sommessa, per poi
voltarmi e avviarmi per strada, ma la Brown mi fermò.
“Perché
ti interessi tanto?” mi chiese con cipiglio indagatore.
“Ti ho
sentito inveire contro di lei…” risposi facendo
l’indifferente.
“Questa
non è una giustificazione…perché
t’importa che faccia qualcosa di male alla
Granger?” insistette. Io mi strinsi nelle spalle.
“Se lo
merita, non trovi?” buttai lì. Non gli avrei mai
confessato che era per quello che era successo poco fa, per avere la
mia piccola rivincita, anche se la vera battaglia l’avevo
vinta io. A quelle parole li cedette.
“Direi di
sì…beh, grazie Malfoy, non mancherò di
fare quello che mi ha detto…”
Io mi girai
un’ultima volta e me ne andai. Non la vidi ghignare
malignamente, uno di quei sorrisini degni dei ghigni “Made in
Malfoy”. Andandosene a sua volta sussurrò
compiaciuta.
“Non me
la dai a bere Malfoy…ora vedrai…”
*
Avevamo seguito
Potter e Weasley di nascosto fino alla stanza delle
Necessità. Blaise si divertiva un mondo, continuando a
blaterare di sentirsi molto 007 o qualcosa del genere mentre io lo
fulminavo con lo sguardo. Avevano portato un po’ alla volta
la roba nella stanza, facendo a turni, e gli ultimi erano proprio loro.
C’eravamo nascosti dietro una colonna aspettando che i due
uscissero e andassero nella loro Sala Comune.
“Oddio
quanto ci mettono quelli!!” sussurrò piano e
annoiato Blaise appoggiandosi silenziosamente alla parete. Io lo
guardai male.
“Sono
degli inetti a prescindere, che pretendi?!” bofonchiai
sarcastico. Aspettammo altri cinque minuti poi finalmente il rosso e il
moro uscirono dalla Stanza delle Necessità e si diressero
verso l’angolo opposto dove eravamo nascosti. Ad un tratto
però sentii la Donnola esclamare.
“Ehi
aspetta andiamo da Hermione in biblioteca…”
MERDA!!Per andare
in biblioteca dovevano passare dove eravamo nascosti noi!! Io e gli
altri due ci guardammo allarmati, cercando disperatamente un posto dove
nasconderci meglio. Vidi Lenticchia voltarsi. Poi Potter lo prese per
il braccio.
“Quella
ti spella, sta studiando per rimettersi in pari con
stasera…fossi in te eviterei…” gli
disse con tono leggero. Il Rosso Malpelo annuì e torno sulla
sua strada originaria. Oddio non ci posso credere che San Potter ci ha
salvato!!Tutti e tre tirammo un sospiro di sollievo. Quando rimase solo
un lontano eco dei passi dei due Grifondoro, uscimmo da dietro la
colonna e ci avviammo verso l’entrata della Stanza. Arrivato
lì di fronte vi passai davanti tre volte pensando
“Voglio il posto dove i Grifondoro hanno nascosto i
preparativi per la festa”. La porta comparve appena riaprii
gli occhi. Era alta di legno intarsiato. Theodore la spinse ed entrammo
nella stanza. Era piccola, circolare, con delle minuscole finestre in
alto da cui entravano sprazzi di luce di quel poco di sole che rimaneva
ormai nel cielo che tramontava. Per terra, sul pavimento di cemento,
erano appoggiate in malo modo un’enorme pila di bottiglie. Mi
avvicinai appena per riconoscere che erano di burrobirra. Poi andai
avanti. Accanto alle bottiglie c’erano dei sacchetti bianchi.
Li scostai appena, vedendone il contenuto. Erano per la maggior parte
salatini e stuzzichini. Dietro di questi c’erano delle
lattine di bibite babbane. Feci una smorfia disgustata prima di
continuare ad “esplorare” gli acquisti dei polli.
Da una parte isolato c’era il giradischi con alcuni cd
accatastati sopra. Continuai a girare a piccoli passi nella stanzetta.
Theo era rimasto fuori a fare il palo, anche perché in
quella specie di sgabuzzino tondo ci s’entrava a malapena. Mi
feci strada fra altri sacchetti di cibi e bevande finchè non
scovai quello che principalmente interessava a noi. Dietro delle
bottiglie c’erano dei festoni, degli addobbi, delle stelle
filate e dei…coriandoli.
Mi inginocchiai per
prendere in mano le buste di plastica contenenti i piccoli brandelli di
carta colorata, poi schioccai le dita in direzione di Blaise che si
avvicinò subito.
“Guarda
un po’ Bla, gli ho trovati!!” esclamai tirandomi
su. Lui afferrò una busta ghignando.
“Stupendo!!
Forza allora, fai la magia Draco!!” disse indicandomi il
sacchetto. Io estrassi la bacchetta dal mantello e la puntai sui
coriandoli. Girai il polso velocemente tre volte in senso orario e
bofonchiai una formula latina che mi aveva insegnato mia zia. Ripetei
l’operazione con le altre buste, poi le rimisi insieme agli
altri addobbi e li guardai soddisfatto.
“Sei
sicuro che funzionerà?” mi domandò
dubbioso il moro. Io lo guardai inarcando le sopracciglia.
“CERTO
che funzionerà!!” gli risposi indignato.
“Mica è la prima volta che lo faccio…e
sono un mago esperto, che credi!!”
“Oddio
scusa se ho messo in dubbio le tue qualità, non avrei mai
osato!!” ribattè sarcastico il mio migliore amico.
Lo fulminai con lo sguardo poi tornai a guardarmi intorno.
“L’hai
presa la radice di Tungseno?” gli chiesi tornando a guardare
Blaise. Lui annuì con il capo e tirò fuori dalla
tasca un sacchettino colo avorio con dentro della polverina non troppo
fine, color marroncino.
“Dove la
mettiamo?” mi domandò il moro. Io dopo
un’altra occhiata a tutto quello che c’era nella
stanza presi il sacchettino in mano.
“Mettiamolo
in quelle lattine là vai…” replicai io
indicando con la mano una pila di lattine che contenevano una bevanda
babbana chiamata birra, da quello che c’era scritto. Le
aprimmo tutte con un colpo di bacchetta, poi entrambi passammo a
mettere un po’ di polvere di radice nel contenuto. Quella che
avanzò la infilammo in alcune bottiglie di burrobirra. Poi
Blaise tirò fuori dal mantello, nuovamente, una boccettina
con del liquido denso nero. Era corroborante a lungo termine. Dopo un
tot che restava appoggiato ad una superficie corrodeva. Lo passammo
sotto la maggior parte delle bottiglie che c’erano. Infine
incrociammo le braccia al petto e guardammo il tutto soddisfatti.
“Peccato
che non potremo assistere al nostro trionfo…”
commentò il moro con un sospiro. Io annuii.
“Già
peccato, la nostra malefica genialità che si mette in atto e
noi che nemmeno possiamo ammirarla!!Che strazio…anche se la
festa con i Grifondoro sarebbe stata ancora più
straziante!!” completai con sarcasmo misto a disgusto.
“No,
magari ci divertivamo a tartassarli…” disse lui
con un sorrisetto. Osservammo per un ultima volta la stanza e poi
uscimmo dove c’era Theodore che ci aspettava appoggiato alla
ringhiera di pietra delle scale.
“Allora,
tutto a posto?” chiese curioso. Io e Bla facemmo di
sì con il capo.
“Dovrebbe
essere tutto a posto, noi abbiamo fatto l’incantesimo e messo
le sostanze…” rispose brevemente il mio migliore
amico. Tutti e tre ci avviammo velocemente giù dalle scale
per tornare nei nostri sotterranei. Al pensiero di quello che sarebbe
successo da lì a poche ore ghignai divertito e soddisfatto,
per poi commentare.
“Sono
certo che funzionerà tutto e che…ci
sarà da divertirsi!”
Ma quanto siamo
bastardi noi Serpeverde?! E quanto ne andiamo fieri?! Tanto, troppo...
Questo
capitolo mi piace perchè è misterioso e mette
dubbi proprio come piace a me!! Ad esempio, qual'è l'idea
geniale che è venuta a Draco? E che cosa c'entrano i
coriandoli? E perchè Lavanda fa quella strana affermazione?
Che cosa avrà in mente? Ci rientrerà Draco,
Hermione o tutti e due? Questo e molto altro nella prossima
puntata...ups, capitolo!!
Mi
raccomando leggete e lasciate tante recensioni!!
Un grazie
particolare a chi ha recensito lo scorso chap!!SIETE MITICI!!
...---*Àlexa*---...
Ps: Sabato parto,
vado quasi due settimane dalla mia migliore amica, non so se
farò in tempo a postare di nuovo, comunque laggiù
scriverò...bacioniii!
|
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Capitolo 6 *** Obbligo, Giudizio o Verità? ***
Uhhhh
ma quanto tempo!!Sì sono peggio di una latitante, lo so, ma
chiedo un po' di comprensione: dopo l'esame di terza media, mi sono
meritata una super vacanza!!Non sono stata quasi mai a casa,
perciò poco computer, e poco tempo per scrivere. Ma
finalmente, ora che sono tornata, che tra l'altro prossima settimana
comincio le superiori, mi sono rimessa et voilà! Eccovi a
voi un bel capitoletto, e non un capitolo qualunque!Il capitolo in cui
tutto si fa chiaro, e si spiega il titolo e il senso di questa
storia!Spero di non essermi arrugginita!! XD
Buona
lettura!
Capitolo 6: Obbligo, giudizio o verità?
Tornate da
Hogsmeade ci eravamo fiondate in Sala Comune. Io e Ginny avevamo posato
velocemente le borse degli acquisti nei rispettivi dormitori, poi io
avevo lasciato la rossa per andare in biblioteca e cercare di
anticiparmi un po’ con i compiti visto che la sera ci sarebbe
stata la festa. In realtà non feci molto. Stetti tutto il
tempo a rimuginare su quel pomeriggio, su quella sera e su tutto quello
che stava succedendo. Io ad una festa. Non ci potevo credere. Mi ero
comprata un vestito che neanche nell’anticamera del cervello
avrei mai pensato di poter indossare. E tutto questo per quello stupido
furetto e per la nostra stupida faida. Mi ritrovai a riflettere su
quanto fosse giusto per me quello che stavo facendo, ma il mio orgoglio
ebbe il sopravvento. Ricordai quella magnifica sensazione di trionfo
provata nel vedere l’espressione di Malfoy quando ero uscita
dal camerino con quel vestito indosso. E a quel punto non ci fu nessun
ragionamento moralmente giusto che poteva reggere. Dovevo farlo, non
potevo dargliela vinta. Per niente al mondo. Ripensai a quando se
n’era andato sbattendo irritato la porta del negozio e
sorrisi fra me. Quello era solo l’inizio della rivincita che
mi sarei ripresa, ci poteva giurare. Mi chiesi che cosa sarebbe
successo alla festa. Certo non potevo immaginare il destino che mi
aspettava, nessuno lo immaginava. In quel momento incombevano su di me
paure talmente insignificanti a confronto che non so come feci a
preoccuparmene davvero. Pensavo a cosa avrebbero detto i miei compagni
di me, se mi avrebbero trovata ridicola con quel vestito, le reazioni
di Ron e Harry, di tutti gli altri. Mi chiedevo se le voci di cosa
fosse successo alla festa sarebbero arrivate alle orecchie di Draco
Malfoy. Era quello il mio obbiettivo no?
Chiusi con forza il
libro di Aritmanzia. Non riuscivo proprio a cavare niente di buono, ero
troppo presa dai miei pensieri. Mi alzai per andare di nuovo in Sala
Comune e scendere a cena con i miei amici. Mentre mettevo i libri nella
borsa vidi con la coda dell’occhio che in biblioteca era
entrato Blaise Zabini. Sentii un morso allo stomaco ma cercai
d’ignorarlo. Lui però mi vide e mi venne incontro
con un sorrisino leggermente malizioso.
“Buona
sera Granger…” mi salutò appoggiandosi
al tavolo. Io lo guardai negli occhi di cobalto.
“Ciao
Zabini…che ci fai qui?” gli domandai senza nessun
tono particolare.
“Dovevo
riportare un libro sennò Madama Pince mi
strozzava…” rispose con ironia. Non potei fare a
meno di sorridere.
“Non mi
dire che sei un ritardatario nelle consegne!!” esclamai con
sarcasmo. Lui ridacchiò.
“Quello
è Draco…il libro serviva a lui, ma ovviamente non
aveva voglia di alzare il suo regale fondoschiena e
riportarlo…” replicò a sua volta. Io
inarcai le sopracciglia.
“E cosa
sei tu scusa, il suo schiavetto?”
Lui sorrise di
nuovo. Però non era il sorriso allegro e leggero di sempre.
Era un sorriso quasi amaro.
“No, solo
il suo migliore amico…voi lo fate di
continuo…quella cosa, come si chiama…”
Fece finta di
pensare e poi di ricordarsi qualcosa.
“Ah
sì!! Gentilezza!”
Lo guardai
storcendo la testa. Poi sulle mie labbra errò un sorrisino.
“Che
Serpeverde strano che sei…” commentai. Lui
avvicinò il viso al mio orecchio, poi sussurrò
piano.
“Me lo
dicono tutti…”
Mi allontanai
lentamente da lui mentre non la smettevo di fissare il suo sguardo di
zaffiro. Respirai forte. Poi, come svegliata da una specie di trans, mi
ricordai che dovevo andare. Mi girai per prendere la borsa di scatto e
mi rivolsi di nuovo a lui.
“Ora ho
da fare…”
“Preparativi
per la festa?” mi chiese curioso avvicinandosi di nuovo a me.
Io annuii con il capo senza incrociare i suoi occhi. Forse ero anche
arrossita.
“Sarei
davvero curioso di vederti…” bofonchiò
più fra sé e sé che a me. Alzai lo
sguardo di botto. Un momento di silenzio, poi scossi il capo e mi girai
per andarmene.
“Ci si
becca in giro Zabini…” lo salutai.
“Ci conto
Granger...” ricambiò lui.
Usci
dalla biblioteca senza voltarmi. Quel ragazzo aveva una strana indole
sulle persone. Buttai uno sguardo all’orologio, era
già ora di cena. Così m’incamminai in
Sala Grande.
*
“Ma
Hermione, non sei ancora vestita! Lo sapevo che sarei dovuta venire
io!!” Ginevra cominciò a sbraitare non appena
entrò nella mia camera e vide che ero ancora in divisa. Il
vestito era steso sul letto, e lo guardavo con cipiglio interrogativo,
le mani sui fianchi e la bocca storta. Non ero per niente convinta.
Affatto. Lanciai uno sguardo scettico alla rossa e lei
scattò subito, quasi leggendomi nella mente.
“Non
dirmi che ci stai ripensando!! Giuro che ti ci trascino!!”
Eccola, la gentile
e democratica Ginevra Weasley.
“Non ci
sto proprio ripensando, sono solo interdetta sul
vestito…è così…non lo so,
è troppo!!” mi lamentai tirando su
l’abito e osservandolo con la fronte corrucciata. La mia
migliore amica mi venne in contro, e lo guardò a sua volta.
“Herm
è semplicemente perfetto!!Ti sta benissimo, e non
è assolutamente troppo!! Hai visto come mi sono vestita
io?!”
Spostai
l’attenzione sulla smilza figura della rossa, fasciata
perfettamente nel suo vestitino dorato con la gonna sbarazzina. Le
spalle erano scoperte, come una parte della schiena. Al collo aveva una
collana fine con alcuni ciondoli d’oro. I capelli erano
sciolti a parte per due ciuffi legati fra di loro dietro la
testa. Stava benissimo.
Ma il punto non era
quello. Lei era sempre stupenda, sempre vestita bene e truccata
perfettamente. Non c’era niente di strano vederla
così.
Questo non si
poteva certo dire di me.
Prima che potessi
difendermi in qualunque modo mi aveva già intimato molto
violentemente di vestirmi. Impotente, mi tolsi piano la divisa, e
m’infilai l’abito candido, mentre Ginny sbatteva il
piede impaziente. Mi allacciai la cerniera con un po’ di
difficoltà, e mi girai verso lo specchio. Ma in quel momento
non vidi me…vidi la faccia di Malfoy quel pomeriggio.
Così annuii con il capo. Sì, andava bene.
Ginevra mi
portò in bagno e mi fece sedere sullo sgabello. Aveva
portato con sé il suo beauty case. Le intimai di fare una
cosa leggera leggera, e per una buona volta, mi diede retta. Un
po’ di cipria, dell’ombretto bianco, un filo di
matita e del lucidalabbra trasparente. Voleva che lasciassi i capelli
sciolti, ma io optai per la coda. Odiavo tenere i capelli slegati.
Tornai in camera
per infilarmi le scarpe: un paio di ballerine argentate, le uniche che
avevo. Ginny portava dei sandali neri con il tacco, ma io nemmeno
considerai quella fortuita idea.
Bene, ero pronta.
Solo quando mi
avvicinai alle scale mi resi conto che la festa era già
cominciata. La musica dalla Sala Comune si sentiva distrattamente,
sovrastata da un po’ di chiacchiericcio. Io e la rossa
scendemmo insieme. Lei quasi si precipitò, io dietro andavo
a passo di lumaca, guardandomi in torno di continuo. Alla fine,
arrivammo nella Sala. Era stata completamente ridimensionata per
l’occasione: i tavoli nel mezzo erano stati messi alla
parete, e vi era stato poggiato sopra il buffet. I divani e le poltrone
erano stati spostati agli angoli e nei punti più appartati,
chissà perché. Al centro la sala era sgombra, per
ballare. Al soffitto dei festoni rossi-oro e dei sacchi che dopo un
po’ dovevano spruzzare coriandoli. Anche se avevano violato
almeno un centinaio di regole, dovevo ammettere che avevano fatto un
bel lavoro.
Molti Grifondoro
erano già lì. Harry e Ron erano appoggiati alla
parete, e subito li andammo incontro. Il bambino sopravvissuto portava
un paio di jeans a sigaretta scoloriti e una camicia rosa, con il
colletto tirato su. Ronald aveva invece un paio di pantaloni neri e una
maglia bianca con lo scollo a V. Entrambi ci guardarono, il primo
compiaciuto e il secondo attonito.
“Ragazze,
ma siete bellissime!” esclamò il moro prendendoci
entrambe per mano e facendoci fare una giravolta. Io sorrisi. Il rosso
non disse niente, ma il suo sguardo e le sue orecchie rosse erano
già dei complimenti. Mi resi immediatamente conto che pochi
avevano badato a me. Brevi occhiate stupite ma niente di
più. Solo Lavanda, tutta strizzata in un mini-abito rosa,
pieno di fiocchetti, mi guardava insistentemente parlottando con
Calì e le altre sue amiche. Reazione prevedibile.
Per essere alla mia
prima festa, mi sentivo abbastanza a mio agio. Forse perché
non si era ancora cominciato a ballare e bere. Eravamo gli stessi
compagni di casa, solo vestiti meglio del solito, a parlottare e
ridere, che si preparavano a divertirsi un po’.
“Anche
voi state benissimo” esclamò Ginny lanciando,
senza farsi beccare, un’occhiata maliziosa ad Harry, che devo
ammettere, così era davvero bello.
“Andiamo
a prendere qualcosa da bere…” suggerì
Ron per sfuggire ai convenevoli dei complimenti, con i quali non si
sentiva per niente a suo agio. Così tutti e quattro ci
avviammo verso i tavoli sotto le finestre. Ci facemmo spazio fino alle
burrobirre e ne prendemmo una a testa. Poi ci avviammo verso un divano
mentre i nostri compagni cominciavano a ballare.
“Allora
Herm, impressione sulla tua prima festa?” domandò
il Prescelto ridacchiando. Io scossi le spalle e bevvi un sorso di
burrobirra.
“Ancora
non so giudicare, comunque inizialmente mi ha fatto, diciamo, una buona
impressione…pensavo peggio!” risposi io.
“Beh non
bisogna mai giudicare le cose prima di averle
provate…” mi rimproverò quasi Ginevra.
“Ma per
queste cose è sempre così…”
mi aiutò Ronald.
“Comunque
sì, è ancora presto…”
convenne Harry.
Rimanemmo
lì a chiacchierare e soprattutto a ridere, per almeno
mezz’ora. E fino a lì, mi stavo divertendo. Niente
d’insolito, o comunque di traumatico, come avevo immaginato.
Solo amici e della musica nelle orecchie. Ron si alzò per
prendere delle birre. Me ne offrì una e io accettai con
riluttanza, imponendomi che con quella avrei definitivamente finito di
bere. La sorseggiavo senza entusiasmo, presa più che altro
da un’avvincente conversazione sulla tecnica di ballo di
Dean. D’un tratto Harry si alzò, e con un
po’ di sorpresa, mi porse una mano.
“Mi
concede l’onore di un ballo, Milady?” mi chiese con
un sorrisino divertito mentre si poneva così cortesemente.
Io lo guardai un attimo interdetta, poi scossi il capo in segno di
dissenso.
“Eddai
Mione non farti pregare, solo qualche minuto, andiamo!”
insistette mento educato di prima.
“Ma tu
non eri quello che al Ballo del Ceppo se ne stette tutta la sera fermo
su una sedia?” ribattei sarcastica.
“Ma tu
non eri quella che al Ballo del Ceppo ballò tutta la sera
con Viktor Krum senza fermarsi un attimo?” replicò
lui altrettanto sarcastico. Io feci una smorfia e afferrai la sua mano,
tirandomi su.
“Solo una
canzone, però” gli intimai, mentre posavo la birra
sul tavolino lì davanti.
“Certo
Madame” acconsentì lui sorridendo. Sia Ginevra che
Ronald ci guardarono andare verso la pista improvvisata stupiti e anche
un po’ indispettiti, ma lì per lì non
ci feci caso. Harry era solo il mio migliore amico. No? No?!
Arrivati
lì il moro mi appoggiò le mani sulla vita, e io
appoggiai le mie sulle sue spalle. Iniziammo a muoverci a ritmo di
musica, non era lenta ma nemmeno frenetica. Lui guidava, io lo imitavo.
Muoveva il bacino e mi faceva ondeggiare o andare su e giù.
Dopo un po’ mi sciolsi, cominciai a stare più
rilassata, a fare movimenti più morbidi e meno rigidi.
Arrivò una canzone rock e Harry, come gli altri,
lanciò un urlo d’assenso, cominciando a battere le
mani e muovere le braccia, scatenandosi. Io mi misi a ridere, e alla
fine, mi unii a lui. Quella che doveva essere una canzone alla fine
furono quindici, o forse anche di più. Avevo perso la
connessione del tempo. Anche Ginevra si era unita alle danze con
qualche altro ragazzo, Ron invece era rimasto al divano con alcuni
compagni di squadra. Mentre ancora stavo ballando, Lavanda e le sue
amiche si avvicinarono a Ron. La mora si mise a sedere accanto a lui,
cominciando a flirtrare spudoratamente con il rosso. Gli lanciai appena
uno sguardo, e presa da uno strano moto di rabbia, cominciai a ballare
più vicino ad Harry, tenendogli una mano sulla schiena
mentre lui mi stringeva i fianchi. In quel momento, non capii certo che
quel flirt era anche un diversivo. Senza farsi vedere da nessuno,
specialmente da me, Calì verso qualcosa da una fiaschetta
nella mia bottiglia ancora a metà di birra. Intanto, io mi
stringevo di più al moro, anche se ero incredibilmente
goffa. Non sapevo fare la gatta morta nemmeno quando volevo far
ingelosire qualcuno!!
Dopo qualche altra
canzone la sete era ormai insopportabile. Così, mentre un
primo spruzzo di coriandoli veniva dal soffitto, io mi avviai, insieme
ad Harry, verso il divano dove eravamo seduti. Lanciai uno sguardo
omicida a Ron, ancora avvinghiato alla Brown e bevvi tutta la birra che
era rimasta nella bottiglia. Non mi accorsi subito dallo strano sapore,
davvero forte, che aveva assunto la bevanda babbana, presa da sete e
rabbia. Perciò, dopo averla bevuta tutta quasi
d’un sorso, barcollai appena. La gola mi cominciò
a bruciare ma feci finta di niente. Intanto, Lavanda, si era girata
verso di me.
“Ohi ciao
Hermione!!Finalmente ad una festa…che bel
vestito!” esclamò alzandosi e vendendomi incontro.
Io bofonchiai un “grazie” mentre la testa
cominciava a girarmi pericolosamente. Misi una mano sulla spalla di
Harry per tenermi.
“Ti senti
bene?” chiese la mora con tono più curioso e
interessato che preoccupato. Io annuii con il capo.
“Sì,
solo un po’ di giramento di testa…”
risposi cercando di alzare il tono di voce sopra la musica, ma senza un
particolare successo. Mi misi a sedere poco carinamente, buttando la
testa all’indietro.
“Bevi
questo, ti farà stare meglio…”
sinceramente non avevo nemmeno riconosciuto la voce, tra la musica e il
mal di testa…nemmeno m’interessava. Presi il
bicchiere e buttai giù. Naturalmente non mi accorsi che
quello era altro alcohol, e parecchio. Da quel momento in poi mi
accorsi di ben poco. Sentii alleviarsi tutti i sensi, il giramento
stava passando e mi era venuta una strana voglia di ridere.
“Ehi hai
ragione, sto davvero meglio!” sbottai per poi scoppiare a
ridere sguaiatamente.
“Una
volta tanto che la Brown ha ragione!” continuai ridendo.
Anche gli altri accanto a me ridacchiarono, Harry escluso.
“L’hai
fatta ubriacare!!” accusò Lavanda con fare
indispettito. Lei si mise una mano sulla bocca indignata.
“Ma che
dici Harry!!Si è ubriacata da sola con la
birra…io le ho solo alleggerito le cose…tanto
peggio di così non si poteva” si
giustificò. Io nel mentre mi alzai in piedi, anche se
sentivo le gambe instabili e il corpo in equilibrio precario.
“Torniamo
a ballare dai!!” esclamai al moro prendendolo per la mano e
riportandolo di nuovo in mezzo allo Sala. Non vedevo molto nitidamente,
ne mi rendevo davvero conto della situazione. All’improvviso,
tutto si era trasformato in un sogno sfocato, dove si può
anche esagerare, tanto ci si sveglia il mattino dopo. Mi strinsi forte
ad Harry, cingendogli il collo e strofinando a ritmo di musica, il mio
bacino sul suo. Caddero altri coriandoli, ma li sentii a malapena.
Appoggiai la testa su una spalla del Prescelto mentre
quest’ultimo mi stringeva con un certo distacco.
D’un tratto disse:
“Andiamo
un attimo a sederci Herm…”
Io brontolai come
una bambina.
“Nooo, io
voglio ballare!!”
“Eh dopo
torniamo, ma io mi voglio fermare un attimo…”
insistette prendendomi per il braccio e facendomi tornare ai divani.
“Se te
vuoi fermarti io me ne trovo un altro” bofonchiai
più convinta di quanto lo sarei stata in pieno delle mie
facoltà mentali.
“No, ora
tu stai con me che sennò sono geloso…”
ripensandoci, sapevo che quelle parole erano dette apposta per tenere
buona una che stava completamente delirando, ma in quel momento mi
fecero venire un groppo allo stomaco. Ci sedemmo su delle sedie alla
parete.
“Ora stai
buona qui che io vado a cercare Ginny…” mi disse
Harry alzandosi e accarezzandomi i capelli. Io annuii piano, e lui se
ne andò. Dopo qualche minuto, vicino a me si raggrupparono
dei miei compagni, cominciando ad urlare:
“Chi
gioca ad obbligo, giudizio o verità?!?!”
Riconobbi la Brown
che si era messa accanto a me solo dopo che mi aveva parlato.
“Herm te
giochi vero?”
Non sapevo nemmeno
cosa fosse quel gioco, ma dissi di sì. Mi alzai, un
po’ barcollante, e ci mettemmo tutti da una parte a sedere in
cerchio. Mi cominciò a pulsare la testa, e vedere una buona
parte dei ragazzi presenti che cominciava a vomitare di qua e di
là non era di aiuto.
“Chi fa
l’incantesimo di vincolo?” domandò una
voce che non riconobbi, e di cui non riuscivo a vedere chiaramente il
volto.
“Io
vai…che si mette di punizione?” fece Lavanda.
“Che vuol
dire?” chiesi io confusa dal gioco e da tutto il resto.
“Quando
si fa questo gioco, si fa un incantesimo che ti obbliga a fare la
penitenza assegnata entro un tot di tempo, sennò qui la
gente fa la furba…il tempo dell’incantesimo di
vincolo è un mese, e di solito si sceglie qualcosa da far
succedere in caso che qualcuno non porti a termine la
penitenza…solitamente sono dolorose e inguardabili
pustole ovunque, oppure perdita totale della voce per un
mese…”
Dopo due secondi
già non mi ricordavo più niente di quello che
aveva detto. Mi presi la testa fra le mani mentre insieme decidevano.
Sentivo le voci più lontane, sovrastate dalla musica che per
le mie orecchie era ormai diventata assordante…persa in
quella che, finalmente mi resi conto, era una sbornia da record, non mi
resi nemmeno conto che avevano cominciato a giocare. La bacchetta nel
mezzo girava e si fermava, indicava due persone, una sceglieva se fare
obbligo, giudizio o verità, l’altra sceglieva in
base a questo cosa fargli fare. Si partì subito con domandi
piccanti e obblighi di baciare il tizio che ti stava alla tua destra o
sinistra, o davanti o di dietro. Toccò anche a me un paio di
volte. La prima scelsi giudizio, e mi chiesero di dare un voto al
sedere di Harry. 10 e lode fu la mia pronta risposta, venuta dal mio
inconscio ubriaco. La seconda mi chiesero, non ricordavo chi, mano a
mano che passava il tempo capivo sempre meno; se mi sarebbe piaciuto
andare a letto con Ron. Mi rifiutai di rispondere. Mi rifiutai anche di
fare un balletto-strip, più che altro perché in
quel momento non mi reggevo nemmeno in piedi.
Altri vomitavano e
continuavano a vomitare, e io sentivo sempre di più salire
il magone.
Toccò di
nuovo a me, e sentivo a malapena le voci, ma capii perfettamente che mi
chiesero di baciare Neville. Dissi un secco no a denti stretti,
perché sapevo che se avessi aperto la bocca avrei vomitato
anche l’anima.
Lavanda, che mi
aveva posto l’ultimo obbligo, scosse il capo.
“Eheh tre
rifiuti Granger equivalgono alla penitenza…”
sentii che mi diceva. Mi girai dall’altra parte
perché la luce mi dava una noia incredibile.
“Vediamo,
te per penitenza devi…” cominciò
mettendosi una mano sul mento e riflettendo, qualcosa di dannatamente
diabolico sicuramente. Mi massaggiai la pancia, e poi mi tenni la gola.
Non resistevo più.
“Ci
sono!!” esclamò giuliva.
“Come
prova di penitenza dovrai portarti a letto Malfoy”
Vomitai
lì sul pavimento, e subito dopo, mi addormentai per terra.
Sì
questo capitolo è completamente matto lo
so...sarà che sono euforica perchè la Germania ha
vinto 6 a 0 con il Liechtenstein, ma mi è uscito
così...come avete visto, ancora degli effetti del sabotaggio
degli Slytherin non si sa quasi nulla, a parte che la gente vomita, si
saprà cos'è successo nel prossimo chap,
raccontato da altri...infatti Hermione è troppo ubriaca per
accorgersi di quello che sta succedendo intorno a lei. Questo era
comunque lo scopo del contenuto della fiaschetta che Draco ha dato a
Lavanda...che, ha messo in atto il suo piano, ma c'ha messo del
suo...infatti, stranita dall'attenzione di Dra, ce l'ha voluto mettere
nel mezzo...e ora so ca!! XD Altre due cose importanti da notare di
questo capitolo: prima cosa, Blaise. Non vi sembra che ci sia qualcosa
di strano nel suo comportamento, ma soprattutto nel come reagisce Herm?
Seconda cosa, Harry. Non vi sembra che dia un po' troppe attenzioni
alla sua migliore amica, che forse proprio amica non vorrebbe che
fosse? (ma quanto amo mettere i dubbi e confondere le acqua!!) ok ora
mi manderete bellamente a quel paese, beh me lo meriteri XD
Comunque, che dire, spero che il cap vi sia piaciuto!!
Grazie di aver letto e RECENSITE IN TANTI!
...---*Àlexa*---...
|
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Capitolo 7 *** "Malfoy...ti devo parlare" ***
Quando
aprii gli occhi la luce mi provocò un’altra,
incredibile fitta alla testa, e mi fece mugugnare dal dolore. Non
riuscivo a tenere le palpebre spalancate, avevo un fastidioso ronzio
nelle orecchie. Lo stomaco era completamente rivoltato, e qualunque
movimento, luce o rumore mi dava noia. Improvvisamente la nausea mi
salì in gola, e dovetti per forza di cose aprire gli occhi
per filare in bagno e vomitare quel poco che mi era rimasto in corpo,
poi mi accasciai sfinita sulle piastrelle fredde, e mi scoprii a
cercare di ricordare cosa avesse provocato in me questo stato comatoso.
Eppure la mia mente era buia e vuota, ricordavo solo il disagio e il
dolore, le meningi che pulsavano furiosamente. Qualcuno
bussò, e il rumore mi rimbombò nelle orecchie
amplificato.
“Hermione!!” esclamò la voce allarmata
di Harry, che vedendomi stesa per terra si era allarmato.
“Harry…fai piano” bofonchiai
supplicante. Lui in un baleno si avvicinò a me e mi
tirò su, portandomi sul letto e facendomi sdraiare di nuovo.
Mi accoccolai sul suo petto e chiusi gli occhi.
“Che cosa è successo?” chiesi confusa.
Harry sospirò e cominciò ad accarezzarmi la testa.
“Ti hanno fatto ubriacare…” mi disse
cercando di tenere un tono di voce molto basso, sapendo che i suoni mi
potevano urtare.
“Fino a lì avevo intuito” risposi a
mezza bocca lasciandomi sfuggire un sospiro divertito. Harry fece
altrettanto.
“Penso sia stata Lavanda…” confesso poi
insicuro.
“Ah quella dannata oca, lo sapevo che doveva combinarmene una
delle sue!! Prima o poi la ucciderò!!” esclamai
adirata. Il moro mi sfiorò il viso come per farmi calmare.
“Non ti ricordi proprio niente?”
Io scossi il capo e me ne pentii subito dato il male che mi
provocò. Restammo qualche minuto in silenzio mentre i miei
occhi si abituavano alla luce e le corde vocali non bruciavano
più come prima. Nonostante il mal di testa più
doloroso che potessi immaginare, riuscii a ragionare.
“Harry, ma che ore sono?” chiesi incerta. Lui
sollevò appena il braccio che mi stringeva.
“Sono le undici passate” rispose ributtandolo
giù e riprendendo ad accarezzarmi i capelli.
“Le undici passate? Ho dormito così tanto? Che
cosa mi è successo ieri sera Harry?”
Il moro fece un sospiro e parlò.
“Ti ho lasciata sola un attimo e ti ho ritrovato a vomitare
in un angolo mentre giocavi ad uno stupido gioco con Lavanda e
altri…”
Passarono altri minuti in completo silenzio, poi la mente
cominciò a schiarirsi. Come quando cerchi di ricordare un
sogno e i ricordi ti sfuggono, io cercavo di ricostruire quella serata.
Ricordavo di essere stata sul divano con Ron, Ginny e Harry. Ricordavo
di aver ballato con quest’ultimo. Ricordavo Lavanda. La
birra, l’alcohol. Piano piano rivedevo le immagini sfocate di
quando ballavo e poi, di quando eravamo tutti in cerchio. In cerchio a
fare cosa? Trascorsero altri minuti. C’era una bottiglia,
Harry aveva detto che giocavamo. Che gioco? Mi sforzai. “Chi
gioca ad obbligo, giudizio o verità?!?!?”
Le parole di Lavanda risuonarono nella mia testa come un’eco
lontana. Certo, ricordavo. Ricordavo il vincolo magico che avevamo
stretto.
“Io…ricordo…” bofonchiai
mentre continuavo a sforzarmi, corrugando la fronte. Quando ormai stavo
per riaddormentarmi nel vano tentativo di sfuggire al dolore, mi venne
in mente. “Come prova di penitenza dovrai portarti a letto
Malfoy”
Scattai in piedi come un fulmine, spaventando anche Harry che aveva
chiuso gli occhi.
“I-O L-A U-C-C-I-D-O!!” urlai quasi marciando verso
la porta della mia stanza. Ma il mio passo era incerto e la testa
pulsava più di prima. Il moro per fermarmi
inpiegò circa due secondi.
“Hermione, ferma e calma…rimettiti sdraita,
aspetta che il mal di testa ti passi…”
“Mi passi un corno!! Quella…quella squaldrina!!
Lei…” mi fermai. Non potevo di certo dire ad Harry
che…che…sarei dovuta andare a letto con Malfoy.
Mi buttai sul letto pensando solo all’idea. Non era
possibile, non era possibile, non si potevano fare queste cose, ci
doveva essere per forza una soluzione. Harry si sdraiò con
me e io mi strinsi a lui. In che guaio mi ero cacciata. E tutto per
colpa SUA!! Di quel viscido essere che, se possibile, in quel momento
odiavo ancor di più!
“Devo assolutamente parlare con Lavanda!” esclamai
cercando di alzarmi. Harry mi trattenne.
“Hermione,
davvero…aspetta…io…devo
parlarti”
Il tono del moro era combattuto, ansioso, timoroso, si sentiva
chiaramente. Io mi misi meglio e lo guardai negli occhi. Con lui
c’era sempre da preoccuparsi.
“Cosa è successo, Harry?” chiesi
scandendo bene le parole, specie il suo nome. Lui sospirò, e
con sguardo tormentato mi guardò.
“’Mione…non so come dirtelo. Promettimi
che non impazzirai, ok? Io ho fatto il possibile…”
“Caspita Harry sì te lo prometto ora smettila di
farmi preoccupare e parla!!” sbottai non tenendo
più la tensione, e anche la rabbia che, minuto dopo minuto,
stavo accumulando. Ci fu qualche attimo di silenzio, poi finalmente il
Prescelto parlò.
“Forse non ti ricordi, ma avevamo comprato tutti gli addobbi
no? Anche i coriandoli…le ragazze avevano insistito tanto.
Non ho idea di come sia potuto succedere, ma dopo un po’ che
li avevamo lanciati…beh hanno cominciato
a…moltiplicarsi…sempre di più. E se si
toccavano aumentavano. Erano stregati, eppure erano comuni coriandoli
babbani. Abbiamo provato di tutto, ti giuro Herm. Ma la sala era quasi
sommersa ormai e…” Harry si fermò
guardandomi affranto e quasi colpevole.
“Abbiamo dovuto chiamare la McGrannit”
finì il moro abbassando lo sguardo. Rimasi impietrita. Fu
come se un masso mi fosse precipitato sullo stomaco. Cominciai a
respirare affondo, incredula. Quanti, quanti danni avevo combinato! Era
tutta colpa mia! Sì, non era colpa di Malfoy, lui era solo
sé stesso, quello che avrei douto fare anche io, rimanere
semplicemente io, con i miei difetti, le mie sconfitte, il mio
orgoglio. Cosa avevo combinato! Una tregedia, una catastrofe, un
cataclisma! Come avevo potuto permettere che avvenisse questo scempio?!
“Cosa…cosa ci ha fatto?” ebbi il
coraggio di chiedere dopo qualche minuto. Harry esitò.
“Azzerati i punti…anzi peggio…resi
negativi…praticamente siamo 200 punti sotto…la
corsa alla coppa delle case è praticamente
finita…e ci sono stati revocati i permessi per andare ad
Hogsmeade, fino a primavera” spiegò il Prescelto.
Io sospirai forte.
“E…a me?”
Finalmente il moro sorrise, con il suo solito sorriso fanciullesco e
bellissimo che irradiava spensieratezza e gioia.
“Assolutamente niente…”
Io sgranai gli occhi incredula. Era tutta colpa mia e non ero stata
nemmeno punita? Come minimo mi meritavo di riconsegnare la spilla di
Caposcuola!
“Credevi che ti avrei lasciato così, in balia
delle acque? Io sono il tuo eroe Hermione, ti ho salvato”
disse Harry sorridendo ancora di più e dandomi un bacio
sulla fronte.
“Ma come??” domandai velocissima.
“Ho detto alla McGrannit che nel pomeriggio ti era venuta la
febbre e l’influenza, che stavi malissimo, e che ti eri
addormentata subito dopo cena sfinita…e che ovviamente, non
sapevi nulla ed era tutta colpa nostra…”
“Ma non è vero Harry, non è vero!!
E’ tutta colpa mia!! Io non avrei mai dovuto permettervi di
fare una cosa del genere, guardate cosa è
successo!”
“’Mione non è affatto colpa tua, anzi!!
Cosa vai dicendo, la colpa è solo nostra! Non è
questione della festa…i Serpeverde fanno una festa ogni
settimana e non li hanno mai scoperti…noi abbiamo avuto quel
problema che ancora non riesco a capire! Forse avevano mischiato
coriandoli normali con quelli degli scherzi, non
so…comunque, tu hai fatto semplicemente quello che era
umano…” disse lui con tono comprensivo.
“Non è giusto però che vi abbia punito
così…forse se ci parlassi…”
“E’ tutto inutile ormai, ci ha scoperto, e come ci
ripetevi tu, stavamo infrangendo decine di
regole…è troppo tardi…”
Mi alzai di nuovo in piedi. Forse per quello era troppo tardi, ma
dovevo provare a rimediare l’ALTRO guaio.
“Harry devo assolutamente andare a parlare con
Lavanda…sai dov’è?”
“Penso sia in camera sua…” rispose
pensieroso. Io annuii.
“Ok, torno subito…rimani qui per
favore?” chiesi con tono quasi supplicevole.
“Certo Mione, non vado da nessuna parte…”
Un ultimo sorriso e mi avviai verso la camera della Brown, ancora un
po’ barcollante, ma con le idee ben chiare in testa e
soprattutto la rabbia e l’indignazione che non aveva
l’intensione di sbollire, ma anzi di aumentare mano a mano
che mi avvicinavo all’odiosa ragazza. Spalancai la porta di
camera sua e la guardai con sguardo fulminante.
“TU!” le puntai il dito contro sprizzando scintille
dagli occhi. Lei mi sorrise falsamente.
“Oh Hermione stai bene allora! Eravamo in pensiero!”
“Finiscila di dire stronzate, si vede lontano chilometri che
sei solo una falsa! Piuttosto, sciogli immediatamente il contratto
magico che vincola quello stupido gioco!”
“Eh beh Herm…non posso scioglierlo”
rispose con un ghigno. Io sbarrai gli occhi.
“Cosaaa?! Cosa non puoi!! Tu brutta oca!! Tu ora lo sciogli
immediatamente!!”
“Ehi ehi piano con gli insulti!! Ti ho detto che non posso!!
Non si possono scigliore i vincoli magici di questi giochi,
sennò dove sarebbe il divertimento? Li fanno
apposta!”
“Li fanno apposta presupponendo che chi ci giochi abbia un
po’ di cervello!! Invece no, tu mi hai fatto ubriacare e mi
hai dato quell’assurda penitenza!! Cioè ma ti
rendi conto?! Non si possono dare!”
“Oh invece è quello il bello, dare cose
difficili!”
“Oddio ma quando hanno spartito l’intelligenza te
eri in bagno?! Queste sono cose impossibiliii!! Mi spieghi dannazione
come faccio ad ANDARE A LETTO CON MALFOY?!?! Eh me lo spieghi?! Hai
fatto tutto apposta, perché sei gelosa, vuoi Ron? Tienitelo!
Ma sciogli questo stupido incantesimo!”
“Sei tu quella che non capisce Hermione…non posso.
Sei sorda?! NON POSSO!”
Ripresi fiato guardando fissa la ragazza. Riacquistai quasi in un solo
colpo la calma, quando le parole mi suonaro più vere che
solo scuse. Davanti al fatto compiuto e
l’impossibilità di rimedio, tirai un sospiro.
“Che succede se non porto a termine la penitenza?”
domandai implorando un’ultima parola di speranza. La Brown
sorrise in un modo per niente rassicurante.
“Non penso che tu voglia saperlo davvero”
Sospirai. Era tempo perso, tutto tempo perso. E mi pentii amaramente di
essere andata a quella festa. Guardai per l’ultima volta la
mora con sguardo irato e me ne andai senza una parola in
più. Quella lurida viscida ochetta me l’avrebbe
pagata certo. Ma non ora. Ora avevo qualcosa di più
importante a cui pensare. Me ne tornai di corsa in camera mia e mi
buttai letteralmente sul letto, fra le braccia di Harry.
“L’hai uccisa?” chiese ironicamente.
“No…ucciderla sarebbe troppo poco”
risposi con sarcasmo, anche se le mie parole non erano proprio
così false. Il mio migliore amico si mise a ridere, e
fortunatamente non mi chiese altri dettegli sull’incontro
scontro fra me e Lavanda. Ancora non potevo credere a quello che avrei
dovuto fare. Forse avrei dovuto semplicemente rassegnarmi ad una
dolorosa punizione, ma sapevo benissimo che ero troppo orgogliosa per
darla vinta alla Brown. Dovevo mettere in atto un piano più
che ingegnoso ed efficace. Ero già stata con qualche altro
ragazzo, ma Malfoy mi odiava, mi odiava più di qualsiasi
altra ragazza al mondo, come potevo…sedurlo?! Forse se gli
dicevo la verità…no no non potevo!! Non avrebbe
mai accettato così. Dopo qualche minuto capii che dovevo
almeno provare a…parlarci.
*
In Sala Grande io e i miei degni compari ci stavamo gustando il
delizioso sapore del successo, dopo che eravamo riusciti a sentire i
racconti disperati dei Grifondoro che erano stati scoperti. Era
gratificante vederli piagnucolare in giro e sentirli dire che erano
andati dalla McGrannit pregandola di non togliergli proprio tutti i
punti. Dopo pranzo decidemmo di andare in Sala Comune tutti insieme a
festeggiare. Le ragazze tirarono fuori le loro scorte di vino elfico,
passarono i bicchieri, e tutti riuniti intorno al fuoco li alzammo
brindammo a noi e alla Coppa delle Case praticamente assicurata.
“Questo è più di quanto potevamo
immaginare!!” esclamò euforico Theodore.
“Puoi dirlo forte!! Il nostro miglior successo!
Cioè vi rendete conto? Non solo gli hanno tolto il permesso
di andare a Hogsmeade, ma gli hanno detratto tutti i punti!!”
insistette Blaise che quasi saltellava.
“Meglio Bla meglio! Sono andati sotto zero!!”
Io bevvi un lungo sorso di vino, poi mi venne in mente.
“Markus!” chiamai un ragazzo del quinto anno. Lui
arrivò al mio fianco.
“Sì Draco?” mi domandò
interrogativo.
“Trovami Anthony Goldestein e portalo qui…senza di
lui non saremo riusciti ad attuare il nostro piano, deve festeggiare
con noi…” gli spiegai. Lui annuì con il
capo e si avviò fuori dalla sala.
“Draco pensa che tu non lo volevi nemmeno fare!” mi
schernì il mio migliore amico.
“Beh l’iniziale scetticismo è lecito ad
ogni umano dotato di cervello! Ma poi ho accettato e, grazie alla mia
idea geniale…sì, è stato il nostro
miglior successo!!” risposi alzando il pugno e tutti mi
applaudirono. Io feci un inchino e poi tornai a sedere finendo il vino
che avevo nel bicchiere.
“Ehi Rosaline, portamene un altro po’!”
feci alla ragazza bionda un anno più piccola di me che aveva
in mano la bottiglia. Lei si alzò e mi versò
dell’altro vino per poi tornare dai suoi amici.
“Allora ci sarà un posto libero da Caposcuola
ora?” chiese Daphne che era seduta in collo a Theo. Io
corrugai la fronte.
“Non so se la Granger sarà cacciata…ma
non penso sia successo, insomma, sennò a quest’ora
si sarebbe già buttata dalla Torre di Astronomia, non
pensi?” risposi ridacchiando insieme agli altri.
“Comunque non mi conviene che la Frigida se ne
vada…dovrei cominciare a fare qualcosa
tipo…lavorare!!” commentai con una smorfia.
Qualche minuto, chiacchiera e bicchiere dopo la porta della Sala Comune
si aprì, e Markus fece il suo ingresso accompagnato
dall’alto e moro Corvonero.
“Ehiii Anthony!! Forza forza non siate timidi, un
bell’applauso al nostro complice preferito!!”
esclamai cominciando a battere le mani, e tutti mi imitarono. Gli andai
incontro e gli diedi una bella pacca sulla spalla.
“Vieni Gold, ti offriamo da bere, te lo sei proprio
meritato…è anche grazie a te se il nostro modesto
piano si è trasformato nel nostro più grande
successo!” gli dissi invitandolo verso il tavolino davanti al
camino centrale.
“Grazie Draco, ma non è un po’ presto
per bere? E se devo dirla tutta…non è che vada
proprio così fiero da festeggiare il fatto che sono il
vostro miglior complice…” rispose il Corvo. Io lo
guardai stranito, come tutti gli altri.
“Aaah già…tu sei quello che
ha…” mi fermai lanciando un sguardo insicuro ai
miei compagni di casa, per poi terminare a bassissima voce.
“Degli scrupoli…e dei sentimenti!”
I pochi vicino a me sussultarono come se avessero sentito qualcosa di
sconvolgente. Anthony aveva un’espressione in viso che era un
misto fra indignazione e rassagnazione.
“Sì Draco io ho dei sentimenti, e una
coscienza!!” esclamò a gran voce.
“Shhhh!!!” cercai di azzittirlo.
“Sei matto!! Non dire queste cose ad alta voce, blocchi la
crescita ai ragazzi dei primi anni…” lo ammonii.
Poi lo invitai a sedere sul divano accanto a me.
“E poi andiamo potrai avere quello che ti pare, ma mentiresti
se dicessi che non sei contento di esserti tolto i Grifondoro dalle
scatole per la Coppa delle Case!!” gli feci con un sorrisino
furbo. Lui mi guardò inizialmente incerto, poi sorrise. Io
mi lasciai andare ad una risata compiaciuta, passandogli poi un
bicchiere di vino, e alzando il mio.
“Un brindisi!! A Goldestein!”
Rimanemmo un altro po’ a grogiolarci nella soddisfazione
generale, fantasticando di come le nostre “eroiche
gesta” si sarebbero tramandate di generazioni in generazione,
tanti nonni Serpeverde che raccontavano ai nipotini Serpeverde della
genialità, del coraggio e dell’astuzia che ebbero
i famosi Malfoy, Zabini e Nott, nell’aver provocato
più danni di chiunque altro ai Grifondoro.
“Uh beh sarò il caso che io
vada…” fece Anthony alzandosi, mentre posava il
bicchiere ormai vuoto sul tavolo.
“Ti accompagno…sennò ti perdi nei
sotterranei…” dissi alzandomi a mia volta. Lui mi
guardò scettico.
“Come se ti importasse” esclamò a
mezzavoce. Io ricambiai uno sguardo ironicamente indignato.
“Ehi sei il nostro miglior complice…te lo
devo!”
E così salutai i miei compagni che continuavano a brindare e
mi avviai con il Corvonero fuori dalla Sala Comune. Cominciammo a
parlare di quello che era successo, delle voci che giravano e di quanto
i polli ci avrebbero rimesso.
“Ma lo sai che ho sentito da delle ragazze di Grifondoro che
la Granger era completamente ubriaca, da vomitare e non ricordarsi
più niente? Incredibile” mi raccontò
scuotendo il capo dall’incredulità. Sulle mie
labbra si disegnò un ghigno maleficamente compiaciuto.
“Già…incredibile” sussurrai
senza smettere di sorridere. Presi dalla conversazione lo accompagnai
fino al piano della Torre dei Corvi.
“Via ci si becca in giro Gold…” lo
salutai. Lui annuì e sorrise.
“Non vi ubriacate…di successo e di
vino!!” si raccomandò ironicamente. Un cenno con
la mano e mi avviai verso le scale, cominciando a scendere per tornare
nei sotterranei, senza smettere di pensare alle parole di Anthony, che
mi avevano reso ancora più fiero. Il mio piano aveva
funzionato anche con la Mezzosangue, tutto era andato per il meglio.
Voltai in un corridoio per arrivare agli scalini che portavano
direttamente all’entrata dei sotterranei, quando notai che i
miei passi non erano gli unici. Mi girai e rimasi piacevolmente
compiaciuto.
“Ehi Granger!!” esclamai dopo averla riconosciuta.
Alzò lo sguardo da terra e quando mi vide, non mi
lanciò il solito sguardo astioso, infastidito o disgustato.
Sembrò anche lei…piacevolmente sorpresa.
“Malfoy!” fece fermandosi di fronte a me. Ci
guardammo negli occhi per qualche istante, poi io ghignai e decisi che
era venuto il momento di divertirmi un po’.
“Ti devo ringraziare Mezzosangue…non opponendoti a
quella festa ci hai consegnato personalmente la Coppa delle
Case!” cominciai con grandi aspettative, ma ancora una volta
non ottenni quello che mi aspettavo, e quello che in un certo senso
speravo.
“Oh sì, ma non devi proprio ringraziare me, ma
quello che c’ha venduto quei coriandoli manomessi”
rispose tranquillamente, con un sorriso. Io rimasi un attimo confuso,
visto che la Frigida non aveva avuto la solita reazione, ma anzi era
rimasta gentile e sorridente quando avrebbe dovuto saltarmi al collo
con la bacchetta puntata minacciandomi di morte. Non mi diedi per vinto
però.
“Già penso che dovrei! Oh, ho anche saputo che
alla tua prima festa hai fatto pazzie eh! Ma forse non
ricordi…comunque, se ti sei divertita, sperando che tu ti
ricordi almeno qualcosa, mi prendo personalmente il merito!!”
insistetti a stuzzicarla per cercare di scatenare in lei le normali
risposte aggressive di sempre.
“Sì, anche se non è stata proprio colpa
mia, sono finita comunque a vomitare e prima di qualche ora fa non mi
ricordavo assolutamente niente. Comunque, ora che mi è
venuto in mente, posso confermare che mi sono proprio
diverita!” esclamò senza cambiare tono o
espressione.
“Beh Granger, questo però non cambia quello che
sei, o l’opinione che gli altri hanno di
te…ricordi, te ne
ho…”parlato” una settimana fa”
dissi provandomi a giocare la carta della spregevole, crudele e
terribilmente appagante discussione che aveva scatenato il tutto. Lei
fece spallucce noncurante.
“Lo so, ma in effetti un po’ in me cambia, anche se
penso che prima di tornare ad una festa passerà del
tempo…” fu la sua diplomatica ed educata risposta,
con tanto di sorriso. Io mi stavo facendo davvero confuso, il
comportamento della Granger era del tutto inconcepibile, specialmente
dopo quello che era avvenuto. Non nascosi il mio sguardo stranito che
le rivolsi insistentemente. Dopo qualche minuto che ci guardavamo,
finalmente lei sospirò e sembrò arrendersi.
“Malfoy…ti devo parlare”
Spazio
dell'Autrice:
Lo
sapete che il programma di HTML mi ha riso nel viso quando l'ho
riaperto dopo tutto questo tempo? xD Ho avuto un vero e proprio momento
di blocco, e poi, poco fa, ho ricominciato a scrivere tutte le FF che
avevo iniziato, e altre nuove...CONTEMPORANEAMENTE!!! Cioè
una cosa davvero da schizzofrenici, cinque righi di una, dieci di
un'altra, una pagina di un'altra ancora...questa è il primo
capitolo che sono riusciuta a portare a termine...che dire spero che vi
ricordiate di questa storia, che il capitolo nuovo vi piaccia, e che
magari nuovi lettori arrivano!!
Sinceramente
una cosa che mi ha spinto a riscrivere sono i ricordi...sono ricapitata
su EFP e mi è venuto in mente quando ogni tre secondi
aggiornavo la pagina per vedere se c'erano recensioni. Sì,
ricevere recensioni, fidatevi, è una delle più
belle sensazioni del mondo!! L'attesa, la sorpresa, la
soddisfazione...il sentirsi apprezzati e capiti è il massimo
del massimo! Quindi inutile
dirvi quanto le RECENSIONI
SIANO GRADITE!!
Un
grande bacio dalla vostra DumbledoreFan
|
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Capitolo 8 *** Non tentare significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta ***
Hello
folks! Guardate come sono stata veloce!! Oh in questi giorno c'ho
l'ispirazione a mille, sarà l'aria di Trieste o non so che,
comunque xD Ecco un bel capitoletto dove finalmente si inizia a
delineare la storia e a renderla più chiara...enjoy the
chapter!
Entrammo in una classe lì vicino. Chiusi la porta a chiave e
insonorizzai tutto sotto lo sguardo accigliato e confuso di Malfoy.
Finito mi sedetti su un banco e tirai un grosso sospiro.
“Non so proprio da che parte iniziare…”
confessai mentre mi torturavo le mani.
“Ti facevo più intelligente Granger…di
solito si comincia dall’INIZIO!” rispose sarcastico
sedendosi su una sedia di fronte a me. Io feci un altro sospiro. Avevo
ideato una storia abbastanza convincente per riuscire a passare un
po’ di tempo con il biondo Serpeverde, che mi sembrava la
base ideale per riuscire ad ottenere qualcosa. Nel riflettere sul da
farsi, cercando disperatamente una soluzione per sistemare la
situazione con la mia solita lucidità e
razionalità, mi ero resa conto di una verità:
conoscevo ogni cosa che avrebbe infastidito Malfoy, ma nessuna che
avrebbe gradito. Non avevo idea di cosa gli piacesse, di quali fossero
le sue passioni, i suoi interessi, di come conquistava o si faceva
conquistare, non conoscevo i suoi amici, niente di niente.
Perciò la prima cosa di cui dovevo preoccuparmi era
assolutamente e catogircamente passare del tempo con lui e scoprire
tutte quelle cose, per provare almeno a farmi venire qualche idea su
come convincerlo a trattarmi come una ragazza qualunque.
Perché a sentire le voci che giravano, a parte noi
Grifondoro amiche o comunque compagne di Harry, tutte erano passate dal
letto di Malfoy.
“Ho parlato con il Professor Lumacorno, e mi ha detto che per
essere ammessi alla scuola di Medimaghi devo avere dei crediti extra, e
per averli devo…inventare una pozione…solo che me
l’ha detto praticamente qualche giorno fa e non farei
assolutamente in
tempo…perciò…” mi fermai a
guardarlo un attimo, poi abbassai il capo quasi con vergogna.
“Ho bisogno dell’aiuto del pozionista
più bravo della scuola” conclusi evitando
accuratamente il suo sguardo. La storia che gli avevo appena raccontato
era quasi totalmente vera. Avrei dovuto inventare quella pozione per i
crediti necessari per la scuola di Medimagia, ma non avevo una scadenza
a breve. Lumacorno mi aveva rassicurato dicendo che avevo tempo fino ai
M.A.G.O per consegnarla, e quindi avrei avuto tranquillamente tutto il
tempo di farla per conto mio. Mi ero resaconto però che una
delle poche cose, se non l’unica che sapevo su Malfoy, era
che sapeva fare benissimo le pozioni, e anche se non lo potevo quasi
ammettere, a volte era anche più bravo di me, forse proprio
perché ci metteva più passione di me. Allora
avevo deciso di usare quella mia piccola conoscenza a mio favore e
tirare su questa idea per stare un po’ in sua compagnia.
Comunque mi sentivo realmente in imbrazzo per quello che stavo
facendo. Nonostante non avessi dubbi, ovviamente, non volevo
certo beccarmi orribili dolori; era un’altra cosa che andava
completamente contro la mia natura. A costo di lavorarci la notte io
non avrei MAI chiesto aiuto a Malfoy, né tanto meno gli
avrei mai detto che era il più bravo pozionista della
scuola!! Cioè piuttosto mi sarei fatta togliere un rene, o
magari anche tutti e due!! Non era concepibile per me essere
così gentile e cortese con quel ragazzo, avevo litigato con
lui più che con chiunque altro! Per il solo orgoglio di
poterlo contraddire e non dargliela vinta ero andata ad una FESTA!!
Ubriacandomi e facendo passare un sacco di guai alla mia casa, fra
l’altro! Cosa che se me l’avessero raccontata
appena qualche settimana fa non ci avrei creduto! A causa sua mi sono
successe le peggio cose, i peggiori momenti!! E ora?! Ora mi ritrovavo
a fargli le moine per scoprire gli atteggiamenti giusti per SEDURLO!!
Non avrei mai potuto immaginare di ritrovarmi in una situazione del
genere. E nonstante continuavo ad attribuire la colpa a lui o a
Lavanda, piano piano cominciavo a rendermi conto che alla fine, la
colpa era solo mia.
“Mmm mica ho sentito bene…puoi
ripetere?” disse con un marcato sarcasmo e una nota di
compiacimento e goduria pura. A quel punto mandai al diavolo tutte le
mie prerogative dell’essere gentile e tranquilla e la vera
parte di me scoppiò.
“E andiamo Malfoy dannazione!! Smettila di fare il cretino
per cinque nano secondi! Mi sono dovuta tipo autolesionare per
convincermi che non era una pessima idea!” sbottai
infastidita dal comportamento del biondo. Lui invece di risentirsi o
rispondermi con astio sghignazzò divertito.
“Oh finalmente una risposta degna di te!! Mi stavo annoiando
sai?!”
Io gli lanciai uno sguardo omicida e incrociai le braccia sotto il
seno. Però, nonostante non sopportassi Malfoy, in un certo
senso quello scambio di battute mi aveva reso più
tranquilla. Mi sentivo assolutamente fuori luogo a trattare Malfoy con
gentilezza e diplomazia, mentre ero del tutto a mio agio nel
minacciarlo o fargli battute sarcastiche, e nel sentirmi rispondere con
lo stesso tono. A quanto aveva appena detto il biondastro, anche lui si
sentiva più a suo agio e stava aspettando il momento in cui
sarei “rinsavita”. Sì, una cosa non
spaventa o disturba solo perché è brutta o
pericolosa. Spavanta perché non si conosce.
Perché non è “normale”. Nella
nostra normalità tutti ci sentiamo benissimo. Quindi, avendo
appena riacquistato la mia normalità, cercai di affrontare
la cosa nel modo più spontaneo possibile. Era la soluzione
migliore, e probabilmente quella con cui avrei ottenuto di
più. Inutile fare i docili con quella Serpe velonosa, ti
avrebbe solo spolpato più facilmente. Solo essendo
più combattiva, tenendogli testa, l’avrei convinto.
“Malferret, lascia perdere i convenevoli! Ora non ne ho
proprio voglia…” feci con tono infastidito. Lui si
alzò in piedi e fece un passo senza di me.
“Ok andiamo al sodo Mezzosangue…ribadisco il fatto
che ti facevo più intelligente. Invece sei abbastanza
stupida da credere che io acconsenta ad aiutarti…beh,
devo far scoppiare la tua bolla di illusione…io non aiuto i
Grifondoro traditori come te…” disse con tono
pacato, che trasmetteva più disprezzo di un tono arrabbiato.
Eh sì, dovevo ammettere che quando si trattava di ferire o
colpire, Draco Malfoy era infallibile, ma io ormai avevo sviluppato una
vera e propria barriera che mi rendeva immune da qualunque sua tipica
offesa. A meno che non mi facesse uscire a testa bassa senza poter
ribattere. E sinceramente avrei preferito essere meno orgogliosa, o
avere una barriera più forte per quello.
Comunque, era ovviamente la risposta che mi aspettavo da lui, non
c’era da stupirsi. Per questo non mi scomposi di una virgola,
continuando a tenere il suo sguardo senza timore e senza vacillare. Ero
diventata esperta ormai.
“Vedi Malfoy, in realtà sei tu quello abbastanza
stupido da pensare che io abbia creduto che un semplice per favore ti
avrebbe convinto…so benissimo che voi Serpeverde, tu
specialmente, siete persone spregevoli, e che non aiutereste mai i
Grifondoro bla bla bla…ma come persone spregevoli, siete
anche quelli senza scrupoli che piuttosto di guadagnarci non si fanno
fermare da niente, sensi di colpa e robe del genere compresi.
Perciò sono pronta a contrattare con
te…” ribattei con lo stesso tono pacato e un
sorrisino risoluto. La sua espressione si fece accigliata quando
rispose.
“Noi Serpeverde non siamo spregevoli…il fatto che
diciamo le cose esattamente per come sono, sappiamo divertirci e siamo
ambiziosi non implica che siamo anche spregevoli”
Io feci un sorrisino molto sarcastico.
“Oh lo so…infatti voi non siete spregevoli per
quello…ma per un altro miliardo di ragioni…non
farmele elencare ti prego!”
Incassò il colpo senza risentirsi, la sua espressione era
pensierosa e probabilmente stava ragionando sulla mia proposta.
“E perché credi che io sia disposto a contrattare
con te?” domandò dopo qualche istante.
“Semplice, perché ne potresti trarre vantaggio!
Andiamo Malfoy!! Ok la storia dei pregiudizi, che per la cronaca
ricorda non sei il solo ad averli: non dimenticare che io non sto
facendo i salti di gioia all’idea di lavorare con un figlio
di mangiamorte! E ok anche la storia della rivalità fra
case, ma quando c’è di mezzo il guadagno, che
t’importa? Di certo non cominceremo ad andare
d’accordo o chissà cosa, solo affari! Non ti
facevo così sentimentalmente coinvolto in questa
cosa…” risposi cercando di toccare qualche suo
punto debole, e con l’ultima frase scatenare un po’
di psicologia inversa. E funzionò. La Serpe bionda si fece
ancora più pensierosa, poi annuì.
“Io non sono sentimentalmente coinvolto da NIENTE!”
puntualizzò indispettito alzando il mento in un gesto
orgoglioso. Io feci spallucce.
“Dì quello che ti pare, ma ti stai facendo un
sacco di storie inutili per concludure un accordo su cui potresti
guardagnarci! Per cosa poi? Un po’ di sangue e di vecchie
storie…come se avessi paura che a stare con me comincerai ad
amare i Mezzosangue e i Grifondoro!!” insistetti su quel
punto.
“Ma figuriamoci, paura di cominciare ad amare i Mezzosangue e
i Grifondoro!! Mi fai venire voglia di ridere!! Io non
smetterò mai di odiarvi!” esclamò con
tono estremamente convinto ed energico. Capii che quella era la buona
strada e continuai.
“Allora non hai da temere…se sei così
sicuro che il tuo odio è assolutamente eterno e
irreversibile, non vedo perché rinunciare
all’opportunità che sto per offrirti!”
Lui pensò per qualche altro momento, poi ribattè.
“Non sono di certo qui a tua disposizione!! Aiutare la
mia…beh la mia peggior nemica non era proprio nei miei
programmi…sai com’è, di solito quando
non sopporti qualcuno non ti butti fra le sue braccia nel momento in
cui ha bisogno, anzi…”
Io ascoltai le sue parole e mi feci venire in mente qualcosa di
convincente.
“Beh certo questo posso capirlo! Aiutarmi non è la
tua prima prerogativa, e sicuramente preferiresti cruciarmi che darmi
una mano…ma io non sono venuta a chiedere il tuo aiuto
spassionato. Io ti ho proposto un accordo. Indipendentemene dal mio
guadagno o dal tuo, è un vero e proprio affare. E la vita
privata sta alla larga dagli affari, perché può
sabotarli, esattamente come ora!”
Questa volta il silenzio del biondo Serpeverde durò qualche
minuto, in cui probabilmente la sua mente (malata) stava rielaborando
tutto quello che gli avevo appena detto per decidere sul da farsi.
“Ok” asserì semplicemente, senza
aggiungere altro. Evidentemente ancora il suo orgoglio non aveva
pienamente accettato l’idea, ma si era convinto. Si rimise a
sedere, accavallando poi una gamba sopra l’altra, e
appoggiando un gomito sul banco. Mi convisi che il pensiero su quanto
fosse sexy derivasse dal quasi lavaggio del cervello dovuto al mio
scopo e non dalla realtà. Io annuii a mia volta con il capo.
“E allora sentiamo, che cosa mi offri?” chiese con
aria interessata dopo che si era apparentemente ripreso dal tutto. Io
trattenni a stento un sorriso vittorioso.
“Potrei farti i compiti delle materie che devi
rimediare…” risposi. Lui aggrottò le
sopracciglia e si accarezzò il mento con il dito.
“Facciamo di tutte le materie…”
ribattè lui. Io feci una smorfia ma non mi opposi. Avevo
immaginato che non gli sarebbe bastato così poco e avrebbe
alzato l’offerta anche di parecchio, perciò ero
partita abbastanza bassa.
“E facciamo che me li farai fino a Natale, compresi quelli
delle vacanze, ovviamente in anticipo” continuò
poi. Io mi accinsi a ribattere ma la mia lamentela mi si
fermò in gola. Così ingoiai il rospo e storsi la
bocca indignata. Ok questo effettivamente era un po’
più di quanto mi fossi immaginata. Sarebbe stato un
lavoraccio, ma non è che avessi tutta questa scelta.
“Va bene Furetto…” ringhiai quasi mentre
lui ghignava soddisfatto. Tutte quelle storie e alla fine quello che ci
guadagnava più di tutti era proprio lui!
“Ma mettiamo tutto per iscritto!! Non ti
permetterò di fare il furbo!” esclamai puntandogli
il dito contro. Eh sì non mi sarei di certo fatta fregare da
quell’impiastro, che magari promette e poi combina casini, e
mi manda tutto a monte! Nossignore! Avremmo scritto, firmato e
incantato tutto come si deve! Di certo non mi fidavo del più
Serpeverde dei Serpeverde!
Lui fece spallucce noncurante.
“Anche tu potresti fare la furba, perciò sono
d’accordo…” acconsentì senza
obbiettare.
“Io non potrei fare la furba, la mia parola conta, al
contrario della tua…sei tu il cattivo della
situazione…” gli feci notare mentre scendevo e
andavo a cercare per l’aula pergamena, penna e inchiostro.
“Già…quasi dimenticavo”
mugugnò sarcastico. Io alzai gli occhi al cielo, poi andai
nell’armadietto in fondo alla classe dove trovai
l’occorrente che stavo cercando. Posai il tutto sulla
cattedra, stesi il foglio accuratamente, aprii il calamaio e
v’intinsi la piuma. Nel frattempo il biondo mi aveva
raggiunto, si era messo accanto a me e mi guardava aspettando. Io feci
mente locale qualche secondo, poi cominciai a scrivere:
Io, Draco
Lucius Malfoy, m’impegno solennemente ad aiutare Hermione
Jane Granger ad inventare e preparare un’eccellente pozione
per i crediti extra necessari ad entrare nel corso di Medimago, a non
abbandonare il tutto fino alla fine, a non sabotarlo di proposito, a
fare la massima attenzione, a non danneggiare in qualunque modo lei o la
pozione, senza comportamenti che possano mettere a rischio il lavoro.
“No, poi non so, vuoi anche che ti porti la colazione a letto
la mattina?!” disse sarcastico aprendo le braccia in un gesto
teatrale. Io feci un’esrpessione ironicamente e fintamente
adorante.
“Oh sì che bello! L’aggiungo
subito!!” ribattei con altrettanto sarcasmo. Fu lui questa
volta a fulminarmi con lo sguardo.
“Ora scrivi la tua parte del contratto, te la detto
io!” esclamò pronto a
“vendicarsi”. Io sbuffai sonoramente ma posai la
penna sulla pergamena in attesa delle sue parole.
“Io, Hermione Jane Granger, m’impegno solennemente
a svolgere tutti i compiti di Draco Lucius Malfoy, di tutte le materie,
fino a Natale, compresi quelli assegnati per i giorni festivi, prima
delle vacanze; a non abbandonare la promessa nel caso la pozione fosse
completata prima di Natale, e a non comportarmi in maniera tale da
dannggiare in ogni modo lui, e i suoi lavori. M’impegno
inoltre a non infastidirlo, a non lamentarmi e a non
innervosirlo” dettò compiaciuto.
“Sììì certo anche questa!! E
poi cosa devo fare, lavarti i vestiti e mettirti in ordine la
camera?!” esclamai contrariata. Lui fece la mia stessa
precedente espressione.
“Oh sì che bello!! Aggiungilo!” rispose
ripetendo le mie parole anche con troppo sarcasmo. Io sbuffai ma alla
fine scrissi tutto. Non ero di certo quella con il coltello dalla parte
del manico. Anzi. Ero quella con il coltello infilzato nella schiena.
Perciò potevo ritenermi dannatamente fortunata se ero
riuscita a convincere Malfoy, anche se non ero neanche lontanamente
vicina al compiere la mia penitenza! Io stessa avevo precisato che
sarebbero stati solo affari, invece era tutta una stupidissima farsa
per riuscire a passare del tempo con quel biondastro maledetto e vedere
se era possibile…oddio non riuscivo nemmeno a pensarlo!!
Come avrei fatto a metterlo in pratica?! Ero completamente scoraggiata,
insicura! Ma di una cosa ero assolutamente certa: non mi sarei arresa
senza combattere! Non tentare significa rimanere con il dubbio che ce
l’avresti fatta.
Incrociai i miei occhi nocciola con quelli grigi-argentei di
Malfoy ripetendomi in quale fottuto guai mi fossi cacciata.
“Allora è deciso…però dimmi,
quando e dove potremo incontrarci per il lavoro? Sai, è il
caso che rimanga un segreto…” feci con
ovvietà, e lui mi guardò con sufficienza.
“Nooo che dici!! Io stavo pensando di fare dei volantini e
degli striscioni e attaccarli dappertutto!! Magari farne passare anche
uno attaccato alla scopa! Che dici?” esclamò con
il suo solito sarcasmo Made-in-Malfoy. Io non potei fare a meno di
lanciargli un’occhiata fulminante.
“Ah-ah, ma come sei spiritoso…se per una volta la
smettessi con il sarcasmo e ti concentrassi sulle cose serie, forse
eviteremmo di perdere tutto questo tempo!” ribattei
indispettita. Il Serpeverde fece una smorfia.
“Oh mi dispiace tanto di farti perdere il tuo indispensabile
tempo che potresti passare con Lenticchia e San Potty!”
Stavo per contrattaccare a mia volta, ma decisi che non saremmo
arrivati a niente se avessi continuato a battibeccare, io non avrei
imparato niente né risolto niente.
“Dai Malferret, ti ho fatto una domanda! Hai qualche idea su
quando e dove possiamo vederci?” insistetti cercando di
ottenere qualcosa. Lui ci ragionò un attimo, poi rispose.
“La Stanza delle Necessità è perfetta!
Possiamo trovarci tutti i pomeriggi alle quattro lì, io ti
aiuto un po’ con la pozione, e poi tu ti occupi dei miei
compiti, nessuno saprà niente e ci guadagneremo
entrambi” spiegò concludendo alla perfezione.
“Ok è perfetto…cominciamo
domani?” feci mentre la tensione del
“vero” inizio della missione si faceva
più vicino. Sì, perché fino a
lì era stato tutto semplice. Convincere Malfoy non era poi
l’impresa delle imprese, ero brava con le parole e tutto. Ora
arrivava il bello. O almeno, a seconda dei punti di vista. Stava
arrivando il momento in cui avrei dovuto cambiare qualcosa, se non
tutto, per arrivare fra le braccia di quell’odioso Furetto ed
evitare la dolorisissima punizione che mi avrebbe aspettato in tal caso
avessi fallito. Ma no, non potevo fallire. Che diamine io ero Hermione
Jane Granger, ero la migliore in tutto!! Niente mi scoraggiava, se
volevo ottenere qualcosa m’impegnavo e ci riuscivo! E nemmeno
questo mi avrebbe fermata, per nulla al mondo!! Non potevo di certo
farmi intimorire da Malfoy, da Lavanda o nessun’altro. Era la
grande prova per me stessa, per dimostrare che davvero posso arrivare
dovunque, anche alle cose più assurde, impensate,
impossibili. Posso raggiungere tutto ciò che desidero o che
devo. E improvvisamente mi sentii come illuminata di una nuova luce di
speranza.
Sì! Mi sarei portata a letto Draco Malfoy!
Presi la bacchetta dal mio mantello e stregai pergamena e piuma, poi
passai quest’ultima alla Serpe.
“Prego, firma sotto la tua parte…” gli
dissi porgendogli il foglio. Lui sì chinò
leggermente sulla cattedra e firmò con una calligrafia
elegante e delicata, poi mi porse a sua volta la penna. Io tirai un
lungo sospiro e guardai il contratto un ultima volta. Poi, firmai.
Allora,
che mi dite? Il piano della cara Granger sembra sensato, ma come ha
detto lei, è solo all'inizio dell'opera. Però se
chi ben comincia... xD Ho messo una bella parte introspettiva per far
capire come si sente Hermione e non lasciare tutto così,
perchè effettivamente la situazione è strana, e
lei non è la classica troietta che va anche con i
muri...perciò ci tenevo a mettere in chiaro i suoi pensieri.
Draco alla fine si fa convincere, e ora se ne vedranno delle belle!!
Un
ringraziamento particolare e sentito a quelli che hanno recensito: ___mademoisellemarty,
ginsan89, For ever cullen, SlytherinAngel e Hollina.
Grazie
mille davvero con il cuore, siete eccezionali e i vostri commenti mi
riempiono di gioia!
Spero
che il capitolo via sia piaciuto, mi raccomando RECENSITE
IN TANTI!!!
That's
all folks!
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Capitolo 9 *** "La coscienza è come una malattia che sta contagiando sempre più persone..." ***
Hello
folks!! Eccovi un altro bel capitoletto di questa Dramione. Si alterna
il punto di vista di Hermione a quello di Draco, nel loro primo
incontro. Enjoy the chapter!
Stavo ufficialmente
diventando pazza. Questa storia mi stava logorando, non riuscivo a
pensare ad altro, la mia mente non aveva un attimo di tregua, ero
sfinita, esausta, e completamente esaurita. Se ne erano accorti tutti.
Da stamattina non facevo altro che andare a sbattere dappertutto,
distrarmi, non seguire o ascoltare quelli che mi parlavano, e
addirittura mi ero fatta prendere alla sprovvista da una domanda della
professoressa di Aritmanzia. Insomma, un totale disastro,
perché nella mia testolina non c’era spazio se non
per Draco Malfoy. E per il mio fottutissimo piano. Perciò mi
resi conto che, se questa situazione fosse durata a lungo, io sarei
diventata completamente matta.
Ora, me ne stavo in
camera mia davanti allo specchio, a guardarmi e torturarmi con gli
occhi. Mancavano dieci minuti alle quattro, e io da più di
un’ora mi stavo scervellando su come mi sarei dovuta
presentare all’incontro con il Principe delle Serpi. Avrei
dovuto sedurlo, ok, ma non potevo tipo presentarmi con minigonna,
tacchi e camicetta mezza sbottonata. Uno perché proprio non
avevo quei vestiti, e due perché avrebbe reagito nel
peggiore dei modi. Chissà cosa avrebbe pensato!! Non potevo
uscire così allo scoperto! Io ufficialmente lo odiavo
ancora. Cioè, io lo odiavo davvero!! Perciò mi
resi conto che il modo migliore era presentarmi con la divisa di
sempre, ma con qualche piccolo accorgimento, che avrei fatto passare
per casuale, o per ritardo, tipo i capelli slegati, la camicia non
abbottonata perfettamente e la cravatta allentata. Insomma qualcosa che
potesse in qualche modo attirare un po’ la sua
l’attenzione ma che passasse come una cosa non voluta.
Finalmente mi decisi ad uscire e ad avviarmi verso la Stanza delle
Necissità, cercando di mantenere un po’ di sana
lucidità, o almeno di riacquistare quella appena perduta, a
quanto pare. Quando mi ritrovai difronte al quadro del troll con il
tutù, lui ovviamente non c’era. Anche alle
riunioni di prefetti e caposcuola, era immancabilmente in ritardo. Mi
appoggiai al muro con le braccia conserte al petto ad aspettarlo. Dopo
dieci minuti abbondanti sentii finalmente dei passi, e la figura alta e
longelinea di Malfoy sbucò da dietro l’angolo,
mani in tasca e sigaretta in bocca, capelli perfettamente disordinati,
cravatta slacciata e passo cadenzato, elegante e regale.
“Toglimi
una curiosità Malfoy…nei sotterranei
c’è il fusorario?” feci ironicamente
alludendo al suo ritardo. Lui soffiò fuori un po’
di fumo, guardò distrattamente l’orologio e fece
spallucce.
“Non sono
io che sono in ritardo…sono gli altri che sono in
anticipo” disse con tono noncurante, e anche abbastanza
ovvio. Io scossi il capo.
“Hai un
modo di ragionare davvero particolare tu…” risposi
mentre mi avvicinavo di qualche passo a lui. Quando gli fui a qualche
spanna lo guardai qualche istante negli occhi, poi gli sfilai la
sigaretta di bocca e la spensi.
“Come da
contratto, non puoi ledermi in alcun modo…e nemmeno io posso
ledere te. Faccio un favore ad entrambi” giustificai il mio
gesto. Lui sbuffò sonoramente.
“Come da
contratto, non devi innervosirmi…”
ribattè lui. Io non indietreggiai di un passo e continuai a
guardarlo negli occhi.
“Infatti
non ti sto innervosendo! Partendo dal presupposto che sei sempre
nervoso…” puntualizzai. Il biondo
sembrò contrariato, ma chiuse il discorso.
“Allora
vogliamo stare qui tutta la sera a parlare delle cianfrusaglie o
entriamo e facciamo qualcosa di utile?!”
Io allora mi girai
e feci adeguatamente comparire la porta. Entrai dentro la stanza che
era appena comparsa, e il Principe delle Serpi mi seguì a
ruota. Era una normale stanza con le pareti bianche, da una parte una
grande librearia di legno con innumerevoli e antichi volumi di magia
dall’aria preziosa, dall’altra c’era un
intero reparto riguardante le pozioni, con ogni sorta di calderone ed
ingrediente…in mezzo c’era un grande tavolo di
mogano e delle sedie bianche, mentre in un angolo un divano e due
poltrone del medesimo colore, con un grande camino acceso. Posai
rumorosamente la mia borsa sul tavolo.
“Ok, mi
sa che i libri che ho portato non mi serviranno…o meglio,
non ci serviranno” specificai andando vero la libreria e
cominciando a dare un’occhiata ai titoli.
“Hai
pensato su per giù a che tipo di pozione vorresti
creare?” mi chiese il Serpeverde quando mi fu accanto. Io
storsi la bocca.
“Ma,
qualche idea mi era vanuta a mente, ma voglio dare
un’occhiata a questi libri…” risposi
voltandomi verso di lui. Non mi ero mai accorta che i suoi occhi
sembravano argentati da quanto erano grigi.
“Questo
sembra interessante…” disse tirando giù
un tomo abbastanza grande. Lessi il titolo: “Effetti e
conseguenze del mischiare ingredienti”.
“Poggialo
sul tavolo, che io trovo anche
qualcos’altro…” gli feci e anche io
cominciai a prendere qualche libro. Li misi a mia volta insieme a
quello che aveva adocchiato Malfoy e mi sedetti. Lui
m’imitò mettendosi di fronte. Cominciammo a
sfogliare, cercare, e leggere tirando fuori idee.
“Qualcosa
sul medicinale?” provai a dire mentre leggevo il capitolo
degli ingredienti con poteri benefici. Malfoy fece una smorfia.
“Sono
parecchio complicate, e poi penso abbiano già inventato
tutto in quel campo…” commentò lui
senza staccare gli occhi dal suo libro. Io annuii e mi rimisi a
cercare. Dopo qualche quarto d’ora e qualche idea bocciata,
il biondo alzò di scatto il capo e battè le mani.
“Ce
l’ho! Come ho fatto a non pensarci prima!! Sono quelle su cui
sperimentano e invanto più di tutte!”
esclamò alzandosi e andando verso la libreria. Io lo guardai
confusa.
“Di che
parli Malfoy?” gli domandai incuriosita. Lui
poggiò sul tavolo un altro libro e con aria compiaciuta
dalla sua idea esclamò.
“Un
filtro d’amore! Non troppo difficile, ma abbastanza da
guadagnare un bel po’ di punti, sui quali
c’è ancora tanto da
inventare…” spiegò porgendomi il tomo
che aveva preso. Io lo aprii e ci ragionai un po’. Infine
annuii.
“Sì,
direi che ci siamo…sembra una buona idea…caspita
Malfoy il tuo cervello è meno bacato di quello che
pensavo!!” me ne uscii con una battutina sarcastica.
“Non ci
provare nemmeno Granger…se l’avessi pensato
davvero non mi avresti chiesto aiuto…”
ribattè lui a tono. Incrociai i suoi occhi. Era strano
guardarlo negli occhi in quel modo. Senza rabbia, rancore,
disprezzo…solo normalmente. Come si guarda una qualunque
altra persona. Senza nessuna particolare emozione.
“Beh ma
la mente malata ce l’hai uguale o mi sbaglio, adorabile
furetto?” lo stuzzicai un po’ per vedere come
reagiva. Da quel punto di vista, dovevo ammettere, che era quasi
divertente. Lui si avvicinò un po’ e il suo
sguardo si fece più intenso.
“Sì,
e fossi in te eviterei di giocarci, piccola
Mezzosangue…” rispose. Io mi avvicinai a mia volta.
“Lo sai
che non temo le sfide…” ribattei. Certo che
eravamo vicini. E non era così abominevole come sembrava. Il
biondo ghignò divertito per qualche istante, poi si rimise a
sedere, riprendendo a leggere qualcosa sulle pozioni.
*
Lavorare con la
Granger non era proprio il programma che mi ero immaginato per quei
giorni. Anzi, la sua proposta mi aveva fatto cadere abbastanza dalle
nuvole. Non avrei mai e poi mai creduto che proprio Hermione Jane
Granger, che per la sola ripicca di non aver ribattuto alla nostra
discussione, era andata, contro i suoi principi, ad una festa, ora si
presentasse da ME, Draco Lucius Malfoy con gli occhioni dolci bisognosa
di aiuto. Doveva essere praticamente disperata…o avere
qualcosa in mente. Sì, avevo pensato anche a quello. Mai
fidarsi dei Grifondoro, non si poteva prevedere quello che gli passava
nella loro testolina mal funzionante. Ma per ora non riuscivo ad
immaginare niente di losco che la Granger potesse architettarmi, anche
se continuavo a stare all’erta. Inizialmente non ero molto
sicuro, ma caspita, mi ero guadagnato tutti i compiti fatti fino a
Natale!! Che pacchia, avrei potuto fare assolutamente quello che
volevo! O almeno, finchè non finivo di aiutare la
Mezzosangue con la sua pozione, che però dovevo ammettere,
non mi dispiaceva affatto come lavoro. Su una cosa aveva ragione: ero
il miglior pozionista della scuola. E non solo perché ero
particolarmente dotato, quello è ovvio, ma perché
era una vera e propria passione, fin dal primo giorno che misi piede
nell’aula di Piton, magari anche affascinato dal suo
discorso. Quindi, con la conclusione che il gioco valeva ampiamente la
candela avevo accettato senza ripensamenti, e anche con qualche
sorpresa. Lavorare a stretto contatto con la Frigida non era noioso o
frustrante come potevo immaginare. Era molto…professionale.
Anche se il contratto aiutava parecchio in questo.
“Beh
solitamente i filtri d’amore, non creano ovviamente amore, ma
ossessione, giusto?” stava ragionando la Granger
più con se stessa che con me. Io la guardavo annuendo di
sfuggita con il capo.
“E se noi
creassimo l’illusione dell’amore?” disse
con aria da illuminata, come se avesse appena avuto una visione divina.
Io aggrottai la fronte.
“Non ti
seguo Granger…che intendi dire?” le domandai non
tanto convinto di quello che stava dicendo. Lei si mise meglio sulla
sedia e si avvicinò un po’ a me.
“Intendo
che a volte, anzi spesso, capita che se provi determinate cose per una
persona, determinati sintomi, ti viene il dubbio che ti piaccia, che
poi diventa una certezza, che poi diventa amore…se ricevi
alcuni segnali, cominci a pensarlo, e poi ti convinci…lo so
per te è un concetto assolutamente astruso visto che parti
dal presupposto che non conosci
l’amore…” spiegò lanciando
per ultimo questa lieve frecciatina. Io ghignai quasi provando pena per
l’incredibile ingenuità e la scarsissima
capacità di comprensione che dimostravano ogni volta i
Grifondoro.
“Vi
sbagliate sempre voi…pensate che, essendo il vostro amore
sempre passionale e irreversibile, di quello che non ti fa dormire la
notte, non ti fa mangiare, e soprattutto di quello che ti far star
male, allora chiunque non dimostri questi sintomi non sappia amare. E
pensare che dovremmo essere noi quelli presuntuosi. Noi Serpeverde
abbiamo i sentimenti. Il fatto che li sappiamo saggiamente e abilmente
tenere a bada, per sfruttarli nel miglior modo, senza farci del male,
è un altro discorso. Voi ovviamente siete troppo orgogliosi
e troppo ricoperti di finto buonismo per accorgervi che, da questo
punto di vista, noi viviamo molto meglio di voi” risposi
lasciando la Granger per qualche abbondante momento senza parole.
Abbassò lo sguardo e si ritrasse un pochino, evidentemente
colpita dalla mia risposta. Poi finalmente parlò.
“Non
avevo mai pensato a…a questa, se possiamo chiamarla,
alternativa. E sinceramente un po’ mi vergogno. Sono abituata
a capire sempre tutto, ma a questo evidentemente ancora non sono
pronta” sussurò praticamente fra sé e
sé. Io la osservai inclinando un po’ la testa. La
Granger si comportava in modo strano, da quando l’avevo
incontrata per stipulare il nostro patto. Non era sprezzante,
irrascibile, suscettibile e sempre pronta a contrattacare. Era
più tranquilla, docile. Se qualche tempo fa gli avessi fatto
quel discorso, lei si sarebe sicuramente risentita, cominciando ad
offendere noi Serpeverde, e tutte le altre cose che mi ha detto almeno
un centinao di volte, come me del resto. Probabilmente aveva preso
molto sul serio il nostro patto, e cercava di non trovare lo scontro
con me. Aveva senso. Mi doveva tenere buono, se voleva che la aiutassi
per bene.
“Comunque…io
avevo pensato…se noi creassimo una pozione che riproduce
certi “sintomi” in presenza di una persona, tipo il
nodo allo stomaco, cose del genere, che di solito si provano quando
qualcuno ci piace, la persona magari si convince di essere
innamorato…” disse rompendo quello strano silenzio
che si era creato. Io ci pensai un attimo e mi accorsi che era molto
sensata come idea.
“Sì
in effetti ci siamo, dovrebbe funzionare…”
acconsentii mettendomi a cercare cose sull’argomento. Anche
la Grifondoro cominciò a fare ricerche, e alla fine tirammo
fuori una lista di ingredienti che magari poteva farci comodo.
“Via su
Granger, abbiamo lavorato abbastanza oggi per la tua
pozione…devo fare Trasfigurazione e Astronomia,
perciò mettiti all’opera…”
dissi. Tirai fuori i miei libri e le pergamene e le porsi il tutto.
“Mi serve
una tua pergamena già scritta
Malfoy…così posso fare un incantesimo alla piuma
per far sì che scriva con la tua
calligrafia…” mi rispose mentre cominciava ad
aprire i libri e a cercare le pagine giuste. Io cominciai a rufolare
nella mia borsa e trovai il tema di Incantesimi che avevo fatto un paio
di giorni fa. Lo spinsi verso la Granger e lei si mise a lavoro. La
osservai, con l’iniziale scusa di controllare quello che
stava scrivendo, per poi trovarmi a guardarla in modo un po’
più dettagliato. Osservai i capelli stranamente sciolti,
visto che lei li portava sempre rigorosamente legati, che le cadevano
sulle spalle in tanti boccoli, seguii la linea del suo collo fino a
notare che alcuni bottoni della sua camicia erano stati abbottonati
male e riuscivo a vedere un po’ del reggiseno della
Grifondoro.
Oddio, stavo
guardando dentro la scollatura della Granger!! Accidenti agli istinti
degli ormoni in subbuglio! Va bene che per un ragazzo, specialmente
bello e apprezzato come me, era normale notare queste
cose…ma…stavo guardando nella scollatura della
Granger!! Qui ci vuole calma…e sangue freddo.
*
Uscimmo dalla
Stanza delle Necessità appena prima dell’ora di
cena. Avevo fatto senza troppo sforzo i compiti di Malfoy, visto che
gli avevo già svolti io stessa appena qualche ora prima. In
linea di massima, l’incontro aveva avuto successo: non ci
eravamo sbranati, avevamo avuto i nostri scambi di battutine, avevamo
lavorato seriamente, e l’avevo beccato a guardarmi nella
scollatura. Mi ero sentita fiera del fatto che la mia idea aveva
funzionato in quel senso.
“Allora
Malfoy, domani di nuovo qui…magari se ti fai trovare
puntuale non sarebbe così male…” gli
dissi facendogli notare la mia richiesta di evitare ritardi. Lui fece
una smorfia.
“Ci
proverò Granger, ma non garantisco niente…sai
com’è, sono abbastanza
richiesto…” rispose con un ghigno malizioso. Io lo
guardai un po’ sciettica ma non ribattei oltre. Ci avviammo
giù per le scale quando appena scesi vedemmo spuntare da
dietro l’angolo Blaise Zabini. Appena ci vide aprì
le braccia teatralmente.
“Eccoti!!
Dannazione Dra ti ho cercato tutto il pomeriggio!”
esclamò contrariato avvicinandosi. Poi si girò
verso di me e chinò appena la testa in segno di saluto.
“Salve
Granger…” mi salutò cordialmente con un
sorriso cortese. E adorabile.
“Salve
Zabini…” ricambiai cercando di rimanere
concentrata. Aveva i capelli corvini più spettinati del
solito, gli occhi blu erano vispi e luminosi, e anche lui aveva la
divisa messa in maniera distratta, che gli donava quell’aria
un po’ strafottente e affascinante.
“Si
può sapere per quale urgente ragione cercavi la mia regale
presenza Bla?” si rivolse Malfoy all’amico.
“Perché
Draco, avevo bisogno di parlarti!! Cos'è devo prendere un
appuntamento con la tua segretaria? Granger, oltre a fargli i compiti
gli puoi tenere anche gli appuntamenti tanto che ci sei?”
fece sarcastico. Io lo guardai confusa, poi mi voltai verso il biondo.
“Lui
sa?” gli domandai interrogativa. Entrambi annuirono.
“Certo,
è il mio migliore amico…perché non
avrei dovuto dirglielo?” mi rispose con ovvietà,
stupendomi anche un po’. Ma ormai lo faceva spesso. Non dissi
niente così fu lui a continuare.
“Questo
mi fa presuppore che tu ai tuoi cari amichetti non abbia detto niente,
vero?”
Non risposi di
nuovo, ma il mio fu un silenzio assenso.
“Paura
dei giudizi e magari dei pensieri sbagliati, Granger?” mi
apostrofò la Serpe mora. Io feci una smorfia.
“E’
una situazione complicata, ci sarebbero solo inutili
discussioni…preferisco che rimanga una cosa fra
noi…” mi giustificai. I due si guardarono straniti.
“Certo
che questi Grifondoro sono proprio incompresibili…fanno
tutti i valorosi puri e buoni, ma alla fine si mentono per paura di
incomprensioni…” disse Malfoy.
“Non gli
ho mentito!!” sbottai contrariata.
“Giusto…tu
hai semplicemente omesso la verità…”
specificò pungente Blaise.
“Beh, io
al contrario di voi ho una coscienza, perciò voi non mi
servite per questo!” ribattei indispettita dal fatto che
quelle due Serpi da strapazzo, viscide e meschine, mi facessero sentire
in colpa. Non riuscivo proprio ad accetterlo, nonostante non avessero
tutti i torti. I due di nuovo si scambiarono uno sguardo misto fra
l’indignato e l’ironico.
“La
coscienza è come una malattia che sta contagiando sempre
più persone ultimamente, non trovi Blaise?”
Spazio dell'Autrice:
Ed eccoci alla fine di un altro capitolo...praticamente diciamo che
è questo il vero inizio della storia, da qui in poi si
concentreranno i fatti. Hermione tiene molto bene il gioco e Draco
sembra capire che c'è qualcosa di strano, ma trova subito le
abili scuse che la Granger stessa gli sta facendo
credere...sinceramente mi sono lasciata sul tranquillo
perchè volevo che Hermione tastasse il terreno, vedesse dove
si poteva spingere, e soprattutto quanto poteva resistere!! Non pensate
che rimanga buona e calma tutto il tempo! xD E poi alla fine arriva
Blaise. Sì, ce lo volevo proprio mettere, far sentire la sua
presenza, e quella predichetta alla fine...una piccola rivincita che mi
sono personalmente presa sui Grifondoro. Perchè non so se
l'avete capito ma...SERPEVERDE REGNA!! xD Che dire, spero vi sia
piaciuto!
Risposte
alle recensioni.
Per ginsan89: penso
che sia una cosa che mi viene spontanea, rendere tutto più
Serpeverde! xD In realtà secondo me Hermione e Draco hanno
più qualità in comune di quelle che si possono
pensare, anche se le sfruttano in modi diversi. La determinazione
è comunque una dote di entrambi, solo che Hermione viene
intralciata dalla coscienza, mentre Draco se ne sbatte altamente xD E
in realtà Hermione s'interroga sul fatto che
finchè non è stato Draco a dirgli quelle cose non
è cambiata...lei ovviamente lo fa passare per
orgoglio...ma...
Grazie mille per
la recensione!! Kisses!
Per ladyherm:
eccoti il capitolo che aspettavi con ansia!! Che dire spero proprio che
ti sia piaciuto! Questo è appena l'inzio, un piccolo e
moderato assaggio di come quei due possano convivere...ma le cose si
cominceranno decisamente a movimentare!! Grazie mille della recensione
e dei complimenti! Baci!
Per For Ever Cullen:
eheh Hermione quando vuole fare la furba ci si mette proprio
d'impegno!! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
Per deaselene: per
saziare la tua curiosità dovrai aspettare ancora un pochino
xD Comunque questo è l'inizio del piano ben architettato di
Hermione! xD Grazie mille della recensione! Bacio!
Per Hollina: eh beh
Hermione se ci si mette sa anche tirare fuori idea abbastanza geniali!
Caspita sei sempre la prima a recensire!! Un doppio grazie!! Bacioni!
RECENSITE
NUMEROSI!!!
That's all Folks!
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Capitolo 10 *** ...stesso posto, stessa ora... ***
Hello Folks!! Allora
allora ecco un altro capitolo...questo è effettivamente
interessante! E' diviso in quattro scene, però con un solo
cambio di punto di vista...si parte con Hermione e poi si rimane su
Draco...siamo quasi ad una svolta, ve ne renderete subito conto! Beh
ora basta chiacchiere, sta a voi! Enjoy the chapter!
“No,
no e no Malfoy!! Ti dico che ti stai sbagliando di grosso!! Proprio
ieri sera ho letto che non si possono schiacciare!” intimai
al biondo Serpeverde che mi guardava con una certa aria di sufficienza
che mi dava ai nervi.
“Tu e i tuoi stupidi libri Mezzosangue!! Ti dico che se lo
metti insieme alla radice di mandragola funziona!” mi disse
contro con fare seccato. Eravamo al nostro quarto incontro ed io avevo
già pensato ad almeno 100 modi per ucciderlo in una maniera
lenta e dolorosa, o almeno a come chiudergli quell’orrenda
boccaccia! Sì, non stava andando tutto rose e fiori come il
nostro primo incontro. La mia pazienza era arrivata ad un limite, e
nonostante mi ripetessi in continuazione qual’era il mio vero
scopo non riuscivo a non dargli contro! Insomma, se le cercava, lui era
fatto per indisporre la gente! Non riusciva a dire una sola frase senza
stuzzicarti o aizzarti, sempre con quell’aria superiore!
Perché proprio lui!! Io avrei ucciso Lavanda!
“Sì da il caso che sono i miei stupidi libri che
mi fanno prendere i voti migliori della scuola! Al contrario
tuo!” sbottai gettendo con rabbia il coltello sul tavolo. Lui
per un attimo mi guardò con uno sguardo assolutamente
fulminante, e poi, piano piano mi si avvicinò, con un fare
talmente calmo da risultare incredibilmente minaccioso. Cercai di
rimanere impassibile ma non resistetti a fare qualche passo indietro,
trovandomi incastrata fra il muro e la sua statuaria figura.
“Modera le tue parole, Mezzosangue” disse con
estenuante flemma.
“Devo ricordarti che sei stata TU a venire a chiedere il mio
aiuto!! Perciò, se come lavoro non ti sta bene, stracci il
contratto e dici addio a quella tua sciocca scuola di Medimagia! Se non
vuoi farlo, dovrai abituarti a me…”
continuò sempre con un tono pacato e minaccioso. Io
deglutii. Non mi ero mai resa conto che mi aveva in pugno. E non mi ero
resa conto che mi stava spiaccicando con il suo corpo contro il muro
freddo della stanza. Feci scorrere lo sguardo su di lui, come a
farglielo notare, per poi tornare a fissarlo negli occhi senza timore,
anzi. Lui però non fece una piega, probabilmente per il
troppo orgoglio.
“Non è educazione tenere intrappolate le
ragazze…” gli risposi. Sul suo volto diafano si
aprì un sorrisetto divertito e un po’ maligno.
“Che c’è Granger, nessuno ti ha mai
sbattuta al muro?” commentò con sarcasmo pungente
e malizioso. Io non potetti fare a meno di arrossire.
“Malfoy!!!” esclamai indignata. Lui non la smetteva
di ghignare. Alla fine, si allontanò.
“Non voglio turbare il tuo innocente animo,
Mezzosangue…” si giustificò tornando a
trafficare con degli ingredienti. Era vero, nessuno mi aveva mai
attaccato al muro, o almeno non per quello che intendeva lui, ed
effettivamente era una sensazione piacevole. Nonostante lui fosse un
vile, schifoso e crudele essere, sia chiaro. Ma da quando era
cominciato il mio astuto e incredibile piano, avevo, per forza di cose,
cominciato a guardare Malfoy sotto un’altra prospettiva.
Quella prospettiva. Era stata una cosa involontaria e necessaria, ma
ora invece di notare solo quanto odioso, arrogante, egocentrico,
narcisista e crudele fosse, notavo anche il suo corpo, i suoi gesti e
il tono della sua voce. A volte mi facevo paura da sola.
Mi misi nuovamente accanto al Principe delle Serpi osservando gli
esperimenti che faceva con certi ingredienti e provando a mia volta.
Finii uno strano miscuglio che non sembrava avere niente di buono e mi
scaraventai letteralmente sul divano, con la testa che voleva
scoppiare. Malfoy invece si sedette elegantemente su una poltrona e si
accese una sigaretta con nonchalance. Ormai avevo rinunciato anche a
quella battaglia.
“Dobbiamo fare le prove d’Incantesimi Granger,
quindi vedi di non morire…” disse pungente mentre
tirava una boccata, Io mi trattenni dal fargli il verso e mi limitai a
guardarlo. Ad un certo punto si girò verso il camino e lo
guardò storto.
“Fa un caldo micidiale qui dentro”
commentò, ed effettivamente era vero.
“Sì, vediamo se possiamo
rimediare…” mi alzai e mi piegai un po’
in basso verso il fuoco, cercando di regolarlo.
*
Draco, smettila di guardare il culo alla Granger!! Basta, basta!!
Contegno, santo cielo! Certo anche lei poteva evitare di abbassarsi
lì proprio davanti a me. Tanto che c’era poteva
sedersi fra le mie gambe e infilarmi una mano nei pantaloni!
Oddio, stavo delirando. Questa storia mi faceva davvero delirare. La
nostra tacita e professionale tregua era durata davvero poco, visto
quanto insopportabilmente saccente fosse, e quanto
m’invogliava a lanciarle le peggio frecciatine. Ma ora
stavamo davvero oltrepassando la soglia.
“Mmm mica funziona…” si
lamentò la Grifondoro sbuffando. Io stavo per ribatterle
qualcosa di poco carino quando lei, avviandosi verso la libreria,
cominciò a togliersi il maglioncino, scoprendosi gran parte
della schiena, e, quando rimase con la camicia, vidi chiaramente il
reggiseno di pizzo nero che aveva sotto. Se non mi avesse preso per uno
che ha perso il cervello, avrei cominciato a prendermi a schiaffi! Ero
consapevole del fatto che l’attrazione per una persona e il
farsela piacere sono lontani anche anni luce. Non avevo dubbi di quanto
lei fosse insopportabile, testarda, rompiscatole, puntigliosa, lurida
Sanguesporco e tutto il resto. E per questo l’avevo sempre
ignorata anche dall’altro punto di vista, nonostante me ne
fossi reso conto (infatti quando la insultavo ormai non era
più per il suo aspetto, come facevo anni a dietro).
Però l’idea continuava a farmi abbastanza schifo.
Dovevo assolutamente parlare con qualcuno. E distrarmi.
“Su forza Granger…fuori la bacchetta, ora si gioca
duro…”
*
Arrivato in Sala Comune dopo aver lasciato che la Granger si avviasse
verso la Torre dei Polli, cercai con sguardo malefico Blaise, e quando
lo trovai a parlare animatamente con Daphne di chissà quale
diavoleria mi fiondai da lui e lo portai via senza mezzi termini,
lasciando la bionda visibilmente indispettita. Lo trascinai in camera
nostra, lo feci sedere sul letto e cominciai ad andare avanti ed
indietro per la stanza.
“Draco dannazione! Non puoi prendermi e portarmi via come una
bambola! Stavo parlando con Daph di…”
cominciò il moro ma io lo interruppi con tono irato.
“Non m’interessa di quello che dicevi a Daphne,
poteva anche essere questione di vita o di morte, ora ho bisogno di
te!!” sbottai senza smettere di andare a destra e a sinistra.
Bla continuava a fissarmi confuso, aspettando che io parlassi e capisse
quello che avevo in mente.
“Io odio la Granger!” partii con il tono
più convinto che riuscivo ad avere. Lui alzò gli
occhi al cielo annoiato.
“Nooo, che novità! Questa proprio non me la sarei
mai aspettata!” ironizzò il mio migliore amico. Il
mio sguardo omicida non tardò ad arrivare.
“Non è di certo il momento di fare sarcasmo
Zab!” lo rimproverai.
“Allora mi vuoi dire qual è il problema
dannazione?!” se ne uscì impaziente. Io mi fermai
di scatto, e lo fissai negli occhi.
“Blaise, perché se odio la Granger le guardo il
culo e la scollatura?” posi il mio dilemma esistenziale che
mi mandava sui nervi. Il moro dagli occhi cobalto non fece una piega a
quella mia inconcepibile confessione, e rispose con tutta la calma e
l’ovvietà del mondo.
“Perché sei un ragazzo”
Io continuai a fissarlo quasi attonito.
“Lo so che sono un ragazzo, uno splendido, meraviglioso,
irragiungibile, purosangue, Serpeverde e bastardo ragazzo!”
esclamai innervosito. Lui continuò ad essere impassibile,
quasi annoiato.
“Ma comunque un ragazzo, e davanti ad una ragazza, a
quest’età, succede. Colpa degli ormoni
amico…” insistette tranquillo. Perché
lui riusciva ad essere così imperturbabile davanti ad una
cosa per me praticamente inconcepibile che mi mandava su di giri?
“Davanti ad una ragazza, Bla, non davanti ad
Hermione-Mezzosangue-Zannuta-MiglioreAmicadiPotter-Granger!”
cercai di fargli capire, ma lui non si smosse.
“E’ pur sempre una ragazza, ed è
diventata ufficialmente carina. C’hai messo anche parecchio
tempo ad accorgertene, il che è strano per uno come te che
ha il sentore per le belle donne” disse. Io feci per
ribattere e sclerare, ma lui m’interruppe.
“Draco Lucius Malfoy, ascoltami bene! Non sei in pericolo!
Perché so che è così che ti senti:
avverti che alcune tue certezze sono minacciate. Ma non è
affatto vero. Il fatto che la Granger sia carina e tu lo noti, non
significa che lei smetta di essere la sudicia Mezzosangue che
è, e sono certo che non la sposeresti mai o che. Devi saper
scindere le due cose, esattamente come faccio io. Perciò
dannazione, smettila di agitarti una volta per tutte! Sono convinto che
potresti pure portartela a letto e non cambierebbe niente! Tu sei Draco
Malfoy, il Principe delle Serpi! Non uno di quelli stupidi polli
sentimentali che con uno sguardo s’innamorano ed escono
pazzi. Tu sai in quello che credi, lo sai con forza. Perciò,
non ti preoccupare se guardi il culo alla Granger, capita anche a me,
siamo ragazzi eterosessuali in piena fase di sviluppo, ci siamo portati
a letto mezza Hogwarts, ed è N-O-R-M-A-L-E! Ora per la
miseria mettiti qui a sedere accanto a me e parliamo di cose
serie!”
Il mio migliore amico finì il suo convincente discorso con
un brusco ordine, ma ero troppo preso a ragionare per ribattere, e
così mi misi accanto a lui sul letto ed aspettai che
cominciasse a parlare di cose serie.
“Qui siamo stati tutti presi dal rovinare la stupida festa
dei polli, e ci siamo persi gli affari…”
iniziò Blaise. Io feci una smorfia.
“L’idea è stata
tua…” mugugnai con il classico tono del
“te l’avevo detto”.
“Non è questo il punto Dra e lo sai! Ci siamo
guadagnati una pagina di storia indelebile nella nostra nobile casata!
Il punto è che ora non possiamo più gingillarci.
Prima delle vacanza di Natale ci sarà Grifondoro –
Corvonero e noi non abbiamo ancora organizzato niente per i giri di
scommesse! E poi appunto prima parlavo con Daphne: sono indietro con la
consegna dei filtri d’amore, e a quanto pare
l’armadietto di Piton sta diventando sempre più
inaccessibile, così dobbiamo fare un salto a Hogsmeade.
Quindi, smettila di sclerare per quella sciocca storia e comincia a
darti da fare!” mi smosse il moro. Io sospirai e mi lasciai
andare ad un sorriso. Blaise era un toccasana in quei momenti di
sclero, che avevo ereditato da lui, fra l’altro.
L’unica persona al mondo che sapesse come tenermi a bada,
cosa volevo farmi sentir dire per calmarmi, per riacquistare il
controllo. Perciò quando gli detti una pacca sulla spalla e
gli dissi “Bla sei davvero un amico” il mio tono
risultò dannatamente sincero. Il moro mi sorrise a sua
volta. Continuammo a parlare come sempre, di tutti i nostri loschi
traffici, organizzando e ideando. Eh sì, questo non era solo
il nostro smisurato ego, in fatto di affari illeciti, Hogwarts era
sotto il nostro pieno controllo, eravamo i migliori; tutti, Grifondoro
compresi, venivano da noi. Quando finimmo la nostra conversazione era
ormai ora di cena da un pezzo, così ci dirigemmo, insieme a
Theodore, Daphne e Pansy al piano superiore. Entrati nella Sala in
grande stile, come amavamo fare, ci sedemmo ai nostri soliti posti
nell’imponente tavolata di Serpeverde. Visto che in pubblico
evitavamo saggiamente di parlare dello scherzo fatto ai Grifoni, tutti
noi continuammo a parlare di Quidditch per pronosticare risultati e
scommesse.
“Beh gli unici che possono dare filo da torcere ai Grifondoro
siamo noi, è ovvio che siano i favoriti…ma metti
che all’ultimo minuto Potter…non so
muore…si ribalterebbe tutto” spiegò con
aria da professore Theo, facendoci scoppiare a ridere. Lanciai
involontariamente un’occhiata al tavolo dei polli, e notai la
mancanza della Granger. Rimasi quasi deluso, per un momento, poi
imprecai.
“Cazzo sono di nuovo in ritardo per la riunione!!”
*
“E come ultima cosa…Signorina Granger, Signor
Malfoy, il Professor Silente mi ha espressamente detto che da ora in
poi i Caposcuola devono fare le ronde insieme…è
tutto” disse la McGrannit congedandoci. La Granger
sembrò sul punto di ribattere, mentre io me n’ero
rimasto fermo e impassibile, considerando anche che la vecchia megera
aveva minacciato di levarmi la spilla se arrivavo un’altra
volta in ritardo. Ci alzammo tutti in piedi e ci avviammo verso i
corridoi, per cominciare le solite e inutili, a mio avviso, ronde. Io e
la Grifondoro ci dirigemmo ai piani superiori. Inizialmente nessuno dei
due parlò, ci limitammo a squadrarci di tanto in tanto,
controllando in giro e nelle aule che non ci fosse nessuno. Ripensai
istintivamente al discorso di Blaise e decisi di sfruttare quella
situazione a mio favore. Quel giorno stesso la Granger era rimasta
imbarazzata e aveva ceduto sotto le mie battute maliziose.
Così cominciai a stuzzicarla.
“Ehi Mezzosangue, se troviamo due in aula vuota che
pomiciano, che gli facciamo?” le chiesi con tono divertito.
Lei mi lanciò uno sguardo severo e aprì la porta
di una classe.
“Li togliamo punti e li rispediamo nella loro Sala
Comune…” disse con ovvietà. Io sbuffai.
“Uffa, era più divertente quando ero con la
prefetto di Serpeverde. Ci univamo a loro” continuai con lo
stesso timbro di voce. Lei si girò quasi indignata.
“Sei un malato pervertito Malfoy…” mi
accusò. Io feci spallucce e sorrisi malizioso, avvicinandomi
un po’ a lei.
“Preferisci le cose tradizionali a due? Non
c’è problema Granger…”
Vidi il suo volto diventare completamente rosso e indietreggiare da me.
Quella sua reazione mi fece sentire stranamente potente, come se lei si
piegasse a me. E per quello decisi di insistere. Solo per quello.
“Non volevo sconvolgerti, Mezzosangue, volevo solo aprirti
gli occhi…poverina, abituata a Weasley…provo
quasi pena…quasi” andai avanti cercando di
avvicinarmi di nuovo a lei. Ero certo che ora il colore scarlatto che
le imporpognava il viso non era solo vergognga ma anche rabbia.
“Non hai il diritto di giudicare…” mi
disse semplicemente, Speravo in qualcosa di più combattivo,
non era da lei arrendersi così. Rimasi alquanto confuso e
lei scivolò via continuando con la ronda. Il silenzio
piombò nuovamente, mentre entrambi rimuginavamo.
D’un tratto sentimmo delle voci venire dal corridoio traverso
al nostro, e all’improvviso due figure spuntarono da dietro
l’angolo.
Ron Weasley si fermò di botto, con ancora Lavanda Brown
appesa al braccio. Ci guardarono per degli istanti infiniti e io non mi
lasciai scappare l’occasione di ghignare malefico.
“Bene bene ma guarda chi c’è!! Ehi
straccione, non ti hanno insegnato che non si esce la sera nei
corridoi? La tua scopatina di mezzanotte dovrai farla nascosto in Sala
Comune…” sputai acido, mentre la Grifondoro al mio
fianco non apriva bocca.
“Ascoltami bene viscido furetto…”
cominciò il rosso ma io lo interruppi di scatto.
“15 punti a testa per essere usciti oltre l’orario
consentito, e 20 perché hai insultato un
Caposcuola…a parte che ormai i punti non contano
più niente, siete talmente sotto zero…”
commentai alla fine con sarcasmo.
“Ron…sei impazzito dannazione?!?!”
sbottò finalmente la Granger, lanciando occhiate di fuoco al
suo migliore amico, ma specialmente alla sua compagna di casata
avvinghiata a lui.
“E tu!! Quando Dio distribuiva il cervello eri in bagno?! O
ti eri persa al reparto trucchi? E Ron, tu eri in fila per le
cioccorane?!” esclamò puntando il dito
contro la Brown che si risentì e poi contro
Weasley. Io feci un’espressione molta compiaciuta.
“Senti senti…Granger a stare con me hai imparato a
rispondere come una Serpe…brava brava…”
dissi guardandola con soddisfazione. Il rosso scatto immediatamente
irato.
“A stare con me?!?!?!” ripetè infuriato.
Io lo guardai con sufficienza e pena.
“A passare del tempo con me intendevo…santo cielo
è vero che eri in fila per le cioccorane!” risposi
mentre anche la Mezzosangue mi guardavo storto.
“Ron si da il caso che io e Malfoy siamo
Caposcuola…ti sei dimenticato? E ora filate tutti e due in
Sala Comune, e domani preparatevi ad una bella ramanzina da parte della
McGrannit!” intimò la Granger austera.
“Non vorrai mica dirglielo!!” fece indignato il
rosso, mentre la Grifondoro al mio fianco annuiva solennemente.
“Certo che glielo dirò!! E ora sparite dalla mia
vista!!”
Qualche ultimo sguardo di fuoco, e poi i due tornarono sui suoi passi.
Ma proprio mentre stavano per girare l’angolo, la Brown si
girò e disse alla Granger.
“Ehi vedete di non appartarvi voi due però! Magari
era una scusa per mandarci via e rimanere soli
soletti…”
Gli occhi della Mezzosangue cominciarono a lanciare letteralmente
fulmini, mentre stringeva i pugni e digrignava i denti. Quando ormai i
loro passi eranono lontani, si appoggiò al muro ed
infervorata esclamò.
“Io la uccido!!!”
Io mi misi accanto a lei e mi accesi una sigaretta.
“Se è per Weasley, hai perso
poco…è davvero un cretino. E non lo dico per
tutte le ragioni che pensi…è un dato di
fatto…” risposi io girandomi a guardarla. Lei
fissava dritto davanti a sé.
“Non è per Ron…”
ribattè con tono abbastanza convinto. Io avvicinai la bocca
al suo orecchio e sussurai con voce roca.
“E’ perché volevi davvero appartarti con
me e ti ha rovinato la sorpresa?”
Lei si girò di scatto trovandosi inevitabilmente con il viso
a pochi centimetri dal mio. Fece per indietreggiare ma rimase ferma, e
orgogliosa.
“Sei monotematico Malfoy…lo sai che esistono anche
ragazze che non vogliono venire a letto con te?” fece
pungente. Io risi.
“Sì, certo, quelle cieche…mmh no
pensandoci bene anche loro…” esclamai con
sarcasmo. Lei mi lanciò un’occhiata di sfuggita
che sembrava darmi dannatamente ragione, e io mi sentii forte, potente.
“Te la fila per la presunzione e l’arroganza
l’hai fatta due volte, vero?” chiese ironicamente,
sempre ad una spanna dal mio viso. Io sorrisi.
“Certo…anche quella per la bellezza, per
l’intelligenza…”
“E per la modestia…” mi fece notare, ma
non con tono pungente come faceva di solito. Sorrideva anche lei. Ci
guardammo qualche attimo, poi le misi una mano sulla spalla e la
invitai ad andare.
“Forza Granger, finiamo il giro…voglio andare a
dormire…”
Lei annuì brevemente con il capo e così ci
avviammo. Finimmo tutti i controlli e senza neanche farci caso
l’avevo accompagnata davanti l’entrata della sua
Sala Comune. Sorrise divertita.
“Malfoy da quando sei così cavaliere?”
scherzò. Io feci spallucce.
“Io sono sempre cavaliere Granger…noi Serpeverde
siamo nobili…” precisai. Poi la salutai.
“Ci vediamo domani Granger…stesso posto stessa
ora…”
Spazio
dell'Autrice:
Wow wow wow! Le
cose iniziano a farsi davvero interessanti eh? Voglio anche io un
Blaise come migliore amico!! Cioè è
così dannatamente equilibrato! Riesce ad essere lo stronzo
Serpeverde ma capisce tutto a mente lucida! Insomma amo come l'ho
creato...e sinceramente amo anche come ho messo anche Draco e
Hermione...in tutte le FF questi sono quelli venuti meglio! Ok basta
crogiolarmi nella mia infinita modestia! Spero davvero che il capitolo
vi sia piaciuto e preparatevi, perchè nei prossimi ce ne
saranno delle belle!! Ma belle!
Risposte alla
recensioni:
Per sara _S_92:
grazie mille la recensione, e figurati, non ti devi scusare!! :D Sono
felicissima che tu abbia cominciato a recensire e che la mia storia e
il mio stile ti piacciano! A presto! Un bacio.
Per 1992: ho
aggiornato abbastanza presto? xD Ti devo almeno un milione di grazie
per tutti i complimenti e per la bella recensione, hai fatto una
splendida riflessione sulla mia FF, e devo dire che sono pienamente
d'accordo con te! Per le Dramione ci vuole pazienza, molta pazienza,
ragionamento, e tanta, tanta convivenza! Come mi è capitato
di dire più di una volta: Draco e Hermione hanno
più cose in comune di quanto credono, e quelle che hanno
opposte non sono in conflitto ma servono per completarsi, si tengono
testa in una maniera incredibile, ma per scoprirlo, ce ne vuole. E poi
molti si lamentano dei Serpeverde, ma davvero in questo sono
più comprensivi e uniti dei Grifondoro...comunque ancora
grazie!! Baci!
Per Hollina: oh ti
capisco, eccome se ti capisco!! Draco è più che
adorabile! Hermione si diletta in idee geniale, e considerando che
Blaise ti è piaciuto prima, suppongo che anche qui ti
piacere! Grazie mille per la recensione! Bacio!
Per deaselene: beh
intanto goditi questo capitolo prima di partire, e prometto che quando
tornerai la storia sarà già a ben punto e potrai
godertela tutta xD Sono felice che le idee e come ho reso Blaise ti
piacciano! Sul fatto di come ragionano i Serpeverde, posso ammetterlo
con orgoglio, non è mio...devi sapere che io sono una vera e
propria seguace di Oscar Wilde che secondo me è stato il
vero primo Serpeverde xD E lui diceva "Solo le persone superficiali
impiegano anni per liberarsi da un'emozione. Chi è padrone
di sé può porre termine a una sofferenza con la
stessa facilità con cui inventa un piacere. Non voglio
essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e
dominarle". Mi sono ispirata a questo pezzo del Ritratto di Dorian Grey
per la mentalità Slytherin, e secondo me funziona! Comunque
grazie di tutto!! Bacini!
Per ginsan89:
sì anche io sono convinta che alla fine i Serpeverde sono
molto più normali e umani dei Grifondoro, troppo buonisti e
bla bla bla...e hai ragione sul fatto del perchè Hermione
non dice nulla ai suoi amici, putroppo i polli sono fatti
così! Sono felice che l'idea di Herm "normale" ti sia
piaciuta, sinceramente a me piace rimanere il più possibile
IC nei personaggi, e quando leggo nelle FF di Hermione che si mette su
tutta strafiga non mi piace gran che...comunque grazie mille per la
recensione, mi dispiace per il raffreddore!! Guarisci presto! Kisses!
Per ladyherm: sono
davvero felice che il chap ti sia piaciuto, effettivamente anche io
adoro il cambio di prospettive per dare una visione globale della
situazione!! Comunque a breve le cose si evolveranno quindi potrai
scoprire presto se ci hai azzeccato o no! Grazie davvero per la
recensione e per i complimenti!! Kiss!
Per Ili91: ma
ciao!! Grazie mille per la recensione, sono molto contenta che la
storia ti piaccia e che ti faccia ridere! E' una delle mie prerogative,
perchè secondo me i Serpeverde sono incredibilmente
spassosi!! Spero che anche questo capito ti sia piaciuto! Kuss!
RECENSITE IN TANTI!!
That's all folks!
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Capitolo 11 *** "Stanotte voglio veder nascere il mondo!" ***
Hello folks! Come va?
Eccomi a postare il nuovo capitoletto della mia bella Dramione (me lo
dico anche da sola xD Nda) sempre alle ore più improponibili
della notte, anche se devo ammettere che oggi è abbastanza
presto! Di solito per prima della 3 non se ne parla! xD In
realtà questo è un po' un capitolo cuscinetto, ma
secondo me è molto profondo e importante. Spero che
apprezzerete!
Enjoy the chapter!
La mattina dopo scesi in Sala Comune per aspettare i miei due migliori
amici. Notai però che Harry era già seduto sul
divano scarlatto mezzo appisolato sullo schienale. Mi sedetti accanto a
lui ed immediatamente il moro aprì gli occhi e mi sorrise
all’istante.
“Buon giorno!” disse con espressione raggiante, per
poi sporgersi verso di me e darmi un bacio sfiorandomi le labbra. Il
suo era un gesto affettuoso e non malizioso, lo faceva di solito e non
era mai stato fonte d’imbarazzo per noi.
“Buon giorno Harry…” gli risposi
sorridendo a mia volta.
“Ron proprio non si decide a scendere…scommetto
che si è riaddormentato…”
commentò il mio migliore amico. I miei occhi si
assottigliarono e la mia espressione si fece dura quando mi
tornò in mente la sera precedente.
“Comprensibile…ieri notte sarà stata
particolarmente stancante…” dissi con tono aspro.
Lui mi guardò interrogativo.
“Che intendi ‘Mione?” mi chiese confuso.
“Intendo che mentre facevamo le ronde ieri sera abbiamo
beccato Ron e Lavanda abbracciati che andavano chissà dove
ad appartarsi…” risposi con tono seccato. Non ero
gelosa di Ron, e non era una frase di circostanza. Io e Ron avevamo
avuto la nostra occasione, l’avevamo sfruttata; era stato
bello come mio primo amore, ma era finito. Mi dava fastidio che una
persona a cui tutt’ora volevo tanto bene potesse stare
insieme con quella viscida oca che mi stava provocando tutti quei
problemi.
“Ah…pensavo che ti fosse
passata…intendo…Ron…”
mugugnò Harry con un tono…deluso? Io lo guardai
storta.
“E’ ovvio che mi è passata, e da tempo
Harry! Ma gli voglio ancora bene, e Lavanda è odiosa e
perfida, non è la ragazza per Ron! Non voglio che soffra per
quella stupida!” ribattei io irritata. Lui mi credette e
sospirò.
“Hai ragione, è quello che penso anche io, ma lui
ormai è grande e decide con la sua testa…si
farà la sua esperienza, così magari
imparerà qualcosa…” commentò
il moro. Io ci rimuginai su per qualche minuto e mi resi conto che
aveva ragione, e che il suo era un ragionamento molto maturo. Si
strinse nelle spalle e sorrise.
“Io ho fame…” disse alzandosi e
tendendomi la mano. Io la strinsi e mi alzai a mia volta. Proprio in
quell’istante Ron scese dalle scale e ci venne incontro.
“Hermioneee!!” esclamò velocemente.
“Ti prego ti prego dimmi che non lo dirai alla
McGrannit!!” piagnucolò prendendomi le mani e
facendo la faccia da cucciolo bastonato. Io osservai Harry, ripensando
alle parole di poco prima. Sì, aveva ragione, ormai era
grande e vaccinato, doveva fare le sue scelte e anche i suoi errori,
solo così poteva imparare. E poi era mio amico, per me
c’era sempre stato e mi aveva sempre aiutato nei momenti
peggiori, avevamo superato miriadi di difficoltà insieme,
non potevo essere così dura per quella che in fondo era una
mia ripicca. Dopo qualche istante infatti sorrisi.
“No Ron non le dirò niente…”
acconsentii. Lui si aprì in un’espressione
raggiante e mi saltò al collo abbracciandomi.
“Grazie grazie grazie!! Oh e mi dispiace davvero per ieri
sera! Scusami!” fece ed io non potetti proprio fare a meno di
provare tenerezza e affetto per quel piccolo grande sciocchino con cui
avevo condiviso tutto.
“Niente niente…acqua passata…dai forza,
andiamo, non hai fame?” gli chiesi e lui sorrise.
“Oh sì ho una fame da draghi!! Andiamo!”
esclamò a gran voce. Così, tutti e tre insieme,
come sempre, uscimmo dalla Torre di Grifondoro e scendemmo verso la
Sala Grande per la colazione. Arrivati in fondo alle scale, entrammo
nella Sala d’Ingresso. Nello stesso momento vidi arrivare
dall’entrata dei Sotterranei tre ragazzi molto noti,
specialmente uno, quello che se ne stava come sempre nel mezzo, con
l’aria quasi da capobanda. Blaise Zabini tirò una
gomitata a Draco Malfoy, dicendogli qualcosa a bassa voce, e lui si
girò verso di me, mentre Theodore Nott ghignava dopo aver
sentito le parole del suo compagno di casa. Anche i miei migliori amici
si girarono nella loro direzione e li guardarono in cagnesco. Il Trio
Serpeverde ci guardò per un po’, poi si decise e
fece qualche passo verso di noi. Harry e Ron si misero subito in
guardia. Io invece rimasi tranquilla, o almeno ci provai. Ieri sera
Malfoy era stato particolarmente malizioso mettendomi in un imbarazzo
terribile, facendomi sentire davvero a disagio, quasi spaventata. E non
potevo permettermelo, sennò non sarei mai arrivata a niente.
Ma io ero così inesperta, le cose più maliziose
le avevo sempre fatte quando c’era di mezzo
l’amore, e allora venivano spontanee. Non avevo mai fatto
niente del genere per un gioco, mentre lui dava l’idea di
essere il sesso fatto persona. Era la prima volta che mi sentivo
intimorita da lui. Anche dal fatto che, cosa mai successa prima
d’ora, mi ero resa pienamente conto di quanto fosse bello.
“Giù gli artigli…” fece
Blaise notando l’atteggiamento dei miei due migliori amici.
“Ehilà Granger…come va?” mi
chiese educato. Io feci spallucce.
“Tutto bene Zabini, grazie…” risposi
tranquilla. I suoi occhi blu si posarono sul suo migliore amico che
ricambiò lo sguardo.
“Granger…ti dispiace se scambiamo qualche parola
in privato?” mi domandò Malfoy atono. Io stavo per
annuire quando Harry intervenì.
“Furetto due parole scambiale con qualche Serpe come
te…” fece pungente. Lui si girò verso
il Prescelto con fare irritato.
“Potter sospettavo che tu fossi una donna, ma addirittura
rispondere al nome delle Granger…ora perché non
vai a farti dar la caccia dal Signore Oscuro e mi lasci la tua cara
amica? Non voglio mangiarla, tranquillo…i miei gusti sono
decisamente migliori…” ribattè
sprezzante. Il moro dagli occhi smeraldini stava per replicare quando
io lo fermai.
“Harry dannazione sono grande e posso rispondere da
sola!” feci indispettita. Poi mi girai verso il Principe
delle Serpi.
“Va bene Malfoy, ma due parole veloci…voglio
andare a fare colazione…” gli risposi. Lui mi fece
un cenno con il capo e ci avviammo verso un corridoio appena dietro la
Sala d’Ingresso. Si appoggiò ad una colonna e mi
fissò negli occhi.
“Dobbiamo rimandare il nostro incontro…oggi ho due
ore di allenamento di Quidditch” mi spiegò. Io
feci una smorfia e lo guardai interdetta.
“E allora quando ci vediamo?” chiesi al biondo
sbuffando.
“Che ne dici di stasera dopo cena?”
Apparentemente la sua poteva sembrare una domanda, ma il suo tono non
lasciava chiaramente nessuna possibilità di scelta.
“No aveva promesso a Harry e Ron che li aiutavo con
Trasfigurazione!! E poi dovevamo fare il torneo di
sparaschiocco!” mi lamentai seccata, ma lui mi
guardò con sguardo severo e un po’ scettico,
ricordandomi che la sua non era una gentile richiesta. Sospirai
indispettita.
“Va bene Malfoy…ci vediamo stasera alle otto nella
Stanza delle Necessità” risposi girandogli le
spalle. Lui però mi richiamò.
“Ehi ehi Granger!”
Io mi voltai ed incrociai i suoi occhi argentei e tempestosi. Si
avvicinò e mi guardò per qualche istante,
inebriandomi un po’ e facendomi sentire di nuovo in grande
soggezione.
“Devo fare pratica nel trovare le
costellazioni…perciò ci vediamo sulla Torre di
Astronomia”
*
“Allora Malfoy, giuro che se non riconosci nemmeno la
costellazione di cui porti il nome io ci rinuncio!” sbottai
disperata accasciandomi a terra, con la schiena appoggiata al
cornicione di pietra della Torre di Astronomia. Mi lasciai andare ad un
grosso sospiro. Eravamo lì da più di
un’ora ed era stato un totale disastro. Il Principe delle
Serpi fece una strana smorfia e si sporse di nuovo verso il telescopio
con espressione alquanto corrucciata.
“Eccola…” disse infine posizionando la
lente sulle giuste coordinate. Io mi alzai a contrallare, facendo
spostare leggermente il biondo. Aveva individuato correttamente la
costellazione del Dragone, il cui nome originale era appunto Draco. Io
rivolsi il mio sguardo alla Serpe che era rimasta proprio lì
accanto a me e feci un sorrisino sarcastico.
“Dai almeno questa l’hai trovata! In fondo sarebbe
stato comico il contrario! Glielo dovevi…ce l’hai
nel sangue!” commentai. Lui fece spallucce con una certa non
curanza.
“Beh buffo sarebbe stato buffo, ma…quella dei nomi
delle stelle è solo una tradizione di
famiglia…” mi rispose a sua volta con tono un
po’ vuoto. Io corrugai la fronte.
“Tradizione di famiglia?” chiesi interrogativa.
Malfoy annuì.
“Sì, beh specialmente dalla parte dei Black,
è usanza dare ai figli nomi di stelle e
costellazioni…” spiegò sempre atono.
Allora mi venne in mente. Sirius, Draco, Andromeda, Regulus,
Bellatrix…ricordavo l’albero genealogico della
famiglia Black, nella vecchia casa di Sirius, dovevo avevo trovato
anche nomi come Cygnus, Cassiopeia, Orion…ed era molto
strano parlare di certe tradizioni, di una certa famiglia, con Draco
Malfoy.
“Beh immagino che i babbani non abbiano questo tipo di
usanza…” fece dopo poco, cercando di tornare
pungente.
“E invece ti sbagli, nelle famiglie reali ci tengono ancora
molto…” ribattei un po’ irritata, ma
ormai stavo cominciando a farci l’abitudine. Oh
sì, stavo cominciando ad abiturami a Draco Malfoy. Il che mi
faceva leggermente preoccupare. Lasciammo saggiamente cadere la
discussione lì e continuammo a dilettarci fra stelle e
costellazioni, sperando che nella testolina bacata del Principe delle
Serpi entrassero i concetti fondamentali dell’Astronomia.
“Uff odio questa materia…” si
lamentò dopo un altro bel po’ che stavamo
studiando.
“Ma dai! E’ molto bella invece!” ribattei
cercando di dargli un po’ di entusiasmo. Il suo sguardo
indignato mi fece annotare che dare entusiasmo a Draco Malfoy era una
missione praticamente impossibile.
“Eh certo tu parli bene!” mugugnò mentre
rigiriva fra le mani un astrolabio con aria alquanto omicida. Io glielo
tolsi dalle mani cercando di salvalrlo.
“Beh che dici di una pausa? Ci vuole in questi
momenti…” suggerei vedendo se con un po’
di svago sarebbe andato meglio. Lui annuì e senza mezzi
termini si sdraiò a terra, con le mani dietro la testa e le
gambe lievemente accavallate. Io feci un bel respiro, raccogliando
quella forza combattiva e determinata che mi distingueva, e mi stesi
accanto a lui. Gli occhi si posarono immediatamente sulla sconfinata
volta celeste, che senza libri e coordinate da imparare, era
incredibilmente bella da mozzare il fiato. Le luci quasi del tutto
inesistenti nei dintorni davano una visione pressoché
perfetta dei corpi celesti, unito a quella sensazione
d’infinita avventura ed eterno intrigo che facevano sognare
milioni di persone.
“L’hai fatto apposta oggi?” gli chiesi
d’un tratto. Lui si voltò interrogativo verso di
me.
“Fatto cosa?” mi domandò confuso.
“Venirmi a parlare mentre c’erano Ron e
Harry…metterli la pulce nell’orecchio. Potevi
mandarmi un gufo, un bigliettino…” risposi
facendogli notare le mie ragioni. Il biondo si strinse nelle spalle.
“Sinceramente avevo pensato di farlo, ma quando ti ho visto
stamani insieme agli altri due…sì, sinceramente
non ho resistito!!” disse con un tono di allegra perfidia. Io
sbuffai infastidita.
“Beh ti sarei davvero grata se la prossima volta resistessi
alla tua irrefrenabile tentazione di essere stronzo! Mi hai fatto
rispondere male a Harry ed è tutto il giorno che mi chiedono
cosa ci siamo detti…” ribattei scocciata
ripensando alla giornata appena trascorsa, in cui i miei due migliori
amici mi avevano raramente dato tregua.
“L’unico modo per resistere ad una tentazione,
è cedervi…” replicò con aria
solenne. Io mi voltai con sguardo stupito.
“Oscar Wilde?!” chiesi quasi incredula. Malfoy
sorrise compiaciuto.
“Sì diceva fosse un mago…”
rispose a mò di giustifica. Poi riprese il precedente
discorso.
“Beh non pensavo che Potter se la prendesse per
così poco…noi Serpi ce ne diciamo di tutte
continuando ad essere amici…”
“Voi siete Serpi…” sottolineai con
ovvietà. Non riuscii a vedere il sorrisino compiaciuto che
errò sulle sue labbra. Dopo qualche minuto si
alzò e a “gattoni” andò verso
la sua borsa. Cominciò a rovistarci dentro finchè
non tirò fuori una pergamena mezza stropicciata. La
guardò un po’ e poi tornò verso di me.
“Dagli esperimenti che abbiamo fatto, ho provato a buttare
giù qualche ricetta…dagli un’occhiata,
così magari domani vediamo che viene
fuori…” fece porgendomi il foglio. Io lessi gli
ingredienti e annuii con il capo. Malfoy si stese di nuovo accanto a
me, con lo sguardo fisso sul cielo. Poi girò il viso senza
di me con fare pensieroso.
“Ehi Granger…ho fame…” disse
con semplicità. Io lo guardai negli occhi un po’
stranita, nonché abbastanza vicina.
“Fame? A quest’ora? Tra un po’ dobbiamo
fare colazione!” risposi corrugando la fronte.
“Esagerata! Si vede che non sei proprio abituata a fare
tardi…o ancora meglio, a fare nottata…”
replicò scuotendo il capo con rassegnata ironia.
“Che intendi per nottata?” gli chiesi confusa. Lui
mi riservò uno sguardo a dir poco indignato.
“Santo cielo Mezzosangue!! Nottata! Stare tutta la notte
sveglio! Vedere l’alba!” spiegò quasi
seccato. Il mio viso accolse un’espressione seriamente
interrogativa.
“E dimmi Malfoy, quale sarebbe la precisa UTILITA’
di questa cosa?!” ribattei combattiva. Lui inarcò
le sopracciglia. Si tirò un po’ su, tenendosi sul
gomito e appoggiando la testa alla mano, e i suoi occhi si fecero
dubbiosi.
“L’utilità di questa cosa, Granger,
è il vivere qualcosa che non vive mai. E’
affrontare l’ignoto, lo sconosciuto. E’ veder
nascere il mondo. Vedere il sole sorgere, nonostante tutto, nonostante
le cose brutte che il pianeta ogni giorno gli riserva. Oh sì
Granger, tu devi davvero imparare a vivere”
Rimasi sbalordita dalle sue parole. Parlare di cose profonde e
filosofiche con Draco Malfoy era l’ultimo dei miei pensieri,
ma l’ammettere che aveva ragione, era lontano anni luce dalla
mia mente, era impossibile, inconcepibile. Non esisteva.
Ma in quei giorni, diciamo che niente stava andando seguendo il normale
svolgimento delle cose. E mentirei se diccessi che mi dispiaceva.
“Hai detto che hai fame Malfoy?” gli domandai
tirandomi su a mia volta, lasciando il mio sguardo di nocciola
incatenato al suo di tempesta. Lui annuì vigorosamente con
il capo.
“Bene, allora andiamo nelle cucine e sgraffignamo
qualcosa!” esclamai con un insolito entusiasto. Il biondastro
mi osservò per qualche secondo, per poi sorridere
soddisfatto.
“Così va meglio, Granger…”
acconsentì con tono un po’ tronfio e compiaciuto
di sé. Sapeva che se io stavo cambiando, o almeno se secondo
lui stavo migliorando, il merito era suo.
“E…” continuai lasciando un
po’ di suspance, mentre il suo sguardo si faceva curioso.
“Non voglio dormire stanotte. No! Stanotte voglio veder
nascere il mondo!”
Spazio dell'Autrice:
Effettivamente impostare questo capitolo così mi metteva un
po' paura: non voglio che la mia storia assuma così in
fretta una chiave profonda, ma pensandoci mi sembrava necessaria! Non
è una cosa improvvisa, loro ormai sono giorni che lavorano
insieme e si sono abituati a stare in compagnia...il discorso
"filosofico" di Draco era comunque per rispondere ad una nota pungente
della Granger, ed è fottutamente vero!! Io personalmente amo
passare la notte sveglia aspettando l'alba, ecco perchè
posto sempre alle ore più impensabili...l'aspetto scrivendo.
Comunque ecco non v'immaginate che dopo questa notte Draco e Hermione
si giurino amore eterno!! NON ESISTE! xD Intanto vediamo se la Granger
riesce a portarselo a letto, poi ne riparliamo...ma molto poi! xD
Perchè intanto non potrebbero cominciare semplicemente
a...smettere di odiarsi? oddio vi starò sicuramente
annoiando, non è così? E' che quando ho sonno
blatero a raffica...si comunque ora devo andare perchè sto
crollando, domani mi devo svegliare presto, come stamani, quindi ho
bisogno di dormire!!
Ringrazio velocemente ma di cuore chi mi ha lasciato le recensioni
nello scorso capitolo, ovvero, deaselene,
sara _S_92,
sasyherm,
ladyherm,
Hollina
e Ili91,
scusandomi se non posso rispondere singolarmente!
Buona notte a tutti!! E non dimenticate:
RECENSITE
NUMEROSI!!
That's all folks!
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Capitolo 12 *** E’ proprio quando credi di sapere una cosa, che devi guardarla da un’altra prospettiva ***
Hello folks! Non sono
semplicemente morta, sono stata in vacanza con la mia migliore amica e
sono tornata ieri sera! Siate contenti però, in questi
giorni senza internet ho scritto ben due capitoli, e che capitoli!
Vorrei fare una
premessa: questo capitolo in realtà doveva essere un
capitolo "cuscinetto", perchè volevo che un determinato
avvenimento coincedesse con il numero di un determinato capitolo, (ho
l'ossessione per il mio numero preferito! xD) Avevo in mente tutto,
tranne qualcosa per questo chap, così in realtà
mi sono messa a scrivere a caso, vedendo e riuscivo a riempire queste
sei o sette pagine. Ad un certo punto però, questo capitolo
cuscinetto, che non doveva avere tutta questa grande importanza,
è diventato fondamentale. Mi è balenata in testa
un'idea e ho dovuto scriverla. Spero vi piaccia.
Enjoy the chapter!
Tornai in Sala Comune verso
le sette di mattina. Malfoy era riuscito a tenermi sveglia tutta la
notte, anche se c’era stato un momento in cui stavo veramente
per crollare. Avevamo continuato con Astronomia, facendo anche una
specie di gara a chi indovinava più nomi di stelle. Gli
avevo raccontato alcune storie della mitologia greca che si legavano
alle costellazioni; avevamo discusso della pozione e di come
prepararla. E ovviamente, avevamo battibeccato un bel po’.
Però, ora che avevamo imparato a lavorare professionalmente
insieme, quei battibecchi avevano perso il tono sprezzante e crudele,
ma erano diventati quasi…piacevoli. Dalle cucine avevamo
portato sulla Torre di Astronomia un bel po’ di cibo, tra cui
caffè e cioccolato, che mi aveva aiutata nel combattere il
sonno. Poi, finalmente, verso le sei, il cielo si era fatto
più chiaro, poi era diventato rossastro, e poi era sorto il
sole. Ed era stato emozionante, proprio come aveva annunciato il
Principe delle Serpi. Era proprio una bella sensazione assistere alla
nascita del mondo.
Mi aveva
riaccompagnato in Sala Comune senza smettere un attimo di vantarsi del
fatto che mi stava rendendo la vita migliore. Io rispondevo sempre
sarcastica, lo scimmiottavo, ma dentro di me sapevo che un
po’, aveva ragione.
“Beh…buona
notte Malfoy” gli dissi quando ormai eravamo di fronte al
ritratto della Signora Grassa. Lui sorrise, e si girò per un
attimo a guardare la luce che proveniva da una finestra in fondo al
corridoio.
“Buon
giorno, Granger…” mi corresse, prima di voltarsi e
andar via. Filai di nascosto in camera mia, ringraziando il cielo di
avere la mia bella stanza singola da Caposcuola e non dover spiegare
niente a nessuno. Anche perché il dire che avevo passato la
notte con Draco Malfoy, sarebbe sembrato davvero equivoco. E poi
semplicemente non avevo voglia di giustificarmi e di vedere le persone,
specialmente i miei amici, che mi avrebbero solo giudicato. Forse Draco
aveva ragione…forse dovevo davvero imparare a vivere.
Dormii per tutto il
resto della mattinata, sfinita ma soddisfatta. Mi venne a svegliare
Harry visibilmente preoccupato verso mezzogiorno e mezzo, visto che la
mattina ero solita alzarmi presto. Sentii qualcuno che mi accarezzava
dolcemente il viso. Piano piano aprii gli occhi e mi trovai il mio
migliore amico a sedere accanto a me.
“Ma buon
giorno dormigliona!! Ci stavamo preoccupando seriamente!”
disse sorridendomi. Io mi stropicciai gli occhi e mi tirai un
po’ su. Guardai distrattamente l’orologio. Avevo
dormito a malapena cinque ore. Quel pensiero mi fece sbadigliare forte.
“Buon
giorno Harry…” bofonchiai mentre combattevo con il
mio organismo che mi ordinava di tornare a dormire.
“Hai
studiato proprio fino a tardi ieri sera, eh?” fece
scostandomi qualche ciuffo dal viso. Abbassai lo sguardo e notai che
avevo la camicia da notte tutta attorcigliata, perciò cercai
di aggiustarmi velocemente per rendermi almeno presentabile.
“Sì
infatti…” annuii senza troppa convinzione e senza
troppi sensi di colpa. Di solito mi dispiaceva seriamente dire le bugie
ai miei migliori amici, era una cosa a cui non ero abituata. Ma
teoricamente non gli stavo mentendo. Che avevo studiato era vero.
Harry continuava a
guardarmi e accarezzarmi i capelli mentre io cercavo di svegliarmi del
tutto.
“Che
avete fatto ieri sera tu e Ron?” domandai al moro dagli occhi
smeraldini. Lui fece spallucce indiferrente.
“Abbiamo
fatto qualche giro sulla scopa, niente di che…”
rispose noncurante. Mi decisi finalmente ad alzarmi dal letto. Harry mi
disse che mi avrebbero aspettata giù per andare a pranzo e
uscì lasciandomi sola a cambiarmi e prepararmi. Dopo pochi
minuti, il tempo di rifrescarmi in bagno e mettermi addosso i primi
vestiti che avevo trovato, scesi in Sala Comune e vidi i miei migliori
amici che parlottavano vicino al buco del ritratto. Ron si
girò verso di me quando sentì i passi e mi
sorrise.
“Ben
sveglia bell’addormentata!! Oggi hai battuto anche
me!” fece con allegria. Io ricambiai il suo sorriso, ma non
risposi; articolare discorsi mi era faticoso dato il poco riposo. Ci
avviammo verso la Sala Grande, mentre io cominciavo a sentire i morsi
impazienti della fame. Quando entrammo nella Sala ormai piena ci
dirigemmo velocemente verso i nostri posti abituali e ci sedemmo con i
nostri compagni di casa che non si fecero sfuggire
l’occasione di battutine ironiche sulla mia insolita pigrizia
a cui io sorrisi per inerzia. Il posto accanto a Ron, che solitamente
spettava a Neville, ora era occupato da Lavanda Brown che mi rivolse un
sorrisino finto. Avevo accettato ormai, per la gioia di Ron, la loro
“storia”, ma ovviamente mi rifiutavo di parlarle e
le stavo a debita distanza. Non dimenticavo certo quello che aveva
fatto, i guai che tutt’ora mi faceva passare, e la rabbia non
sarebbe svanita con il passare del tempo. Avrei avuto la mia vendetta.
Il tempo di
addentare un paio di patate quando il solito silenzio seguito da grandi
brusii, che tutti i giorni si ripeteva almeno due volte, mi fece capire
che nella Sala aveva fatto il suo ingresso colui che ormai da tempo mi
stava facendo impazzire. Alzai lo sguardo, come tutti, per puntare gli
occhi sulle figure perfette di Draco Malfoy e del suo migliore amico
Blaise Zabini che facevano il loro ingresso seguito da sussurri e
commenti quasi adulatori. Qualche settimana fa detestavo profondamente
il loro ostinato esibizionismo, e soprattutto, lo stormo di ragazzine
adoranti di ogni anno che ogni volta sbavavano quando i due mettevano
piede nella sala. Non riuscivo a capire che ci trovavano in quelle due
odiose serpi. Ora, l’avevo capito.
Era dura
ammetterlo. Era più dura di quanto voi possiate mai
immaginare. Una convinzione così radicata che d’un
tratto, non per tua volontà, si sgretolava senza lasciarti
il tempo di capire perché il mondo stesse cominciando a
girare al contrario. Certo, mi ero accorta che Malfoy non era un brutto
ragazzo. Ma il mio radicato odio per lui, e per il suo bruttissimo
carattare, me l’aveva reso di conseguenza anche brutto
esteticamente. Ora però, che avevo imparato a scindere le
cose, a guardare tutto con un lato più oggettivo, con meno
pregiudizi, ora che avevo imparato che le cose bisogna conoscerle da
ogni angolazione per poterle giudicare, mi ero resa conto,
all’improvviso, come se avesse sempre portato una maschera,
che Draco Malfoy era probabilmente uno degli esseri più
belli e perfetti che avessi mai visto.
E’
proprio quando credi di sapere una cosa, che devi guardarla da
un’altra prospettiva.
Questo non mi
faceva certo dimenticare tutte le cose brutte, tutti gli orribili
difetti e tutte le orribili azioni. Tutte le lacrime, tutti i guai. Ma
il suo corpo perfettamente scolpito, i suoi occhi argentei,
così misteriosi e intriganti, i suoi capelli color
dell’oro, luccicanti, la pelle chiarissima e perfetta,
l’aria eterea, il viso da angelo e i tratti
celestiali…e poi quella bocca, irresistibile, quella bocca
con quel suo sorrisino malizioso o sarcastico che ti faceva capire che
lui era l’angelo sprofondato all’inferno.
Perché lui impersonificava l’angelo del peccato.
Mi ritenni ormai
impazzita del tutto pensando questo, ma mentre guardavo i due
Serpeverde più famosi e desiderati della scuola che
parlavano intensamente fra loro senza badare ai presenti, non potevo
farne a meno. E non mi sentivo minimamente in colpa. Anzi, mi sentivo
in colpa per quello che avevo fatto prima, presa dall’odio,
dai pregiudizi, da comportamenti che nemmeno capivo e che nemmeno erano
suoi, troppo presa a pensare a tutti tranne che a me, per accontentare
tutti, tranne che me.
Le parole che mi
aveva detto stanotte il Principe delle Serpi mi rimbombavano nella
testa come una cantilena inquisitoria di cui non potevo liberarmi.
Oh sì
Granger, tu devi davvero imparare a vivere.
Imparare a vivere.
Non si trattava del divertimento negato di cui tutti, lui stesso, mi
parlavano. Si trattava del profondo significato della parola vivere. Si
trattava del pensare che la mia esistenza era unica e non potevo farmi
mancare niente, che nessuno doveva condizionarmi, che io e io soltanto
ero padrona di me stessa. E forse, finalmente, ero arrivata a capirlo.
Rivolsi nuovamente
lo sguardo a Draco, che ormai si era seduto. Poi, lo voltai verso
Lavanda, e senza farmi vedere, sorrisi.
*
Uscii dalla Sala
insieme ai miei due migliori amici, Ginny, Neville e Dean.
Fortunatamente Lavanda si era congedata quando avevamo finito di
pranzarare, dicendo che doveva fare non so che con Calì.
Avevamo deciso allora di approfittare di quella rara giornata di sole
nel mese di novembre per andare al Lago e stare lì in riva a
scherzare e chiacchiarare. Mentre eravamo fermi davanti alle scalinate
della Sala d’Ingresso che discutevamo se andare a recuperare
una pluffa, uno sparaschiocco o un frisbee zannuto, sentimmo delle voci
note che si avvicinavano ridacchiando fra loro. Mi voltai e vidi che il
gruppetto di Serpeverde capeggiato da Malfoy stava avanzando fra le
risa.
“Theodore,
vai a recuperare qualche bottiglia, ci troviamo al Lago!”
esclamò Zabini sempre con il sorriso stampato sulle labbra
carnose.
“Chi mi
accompagna?” chiese allora Nott guardando con faccia
scherzosamente tenera le ragazze.
“Ehi
Theo, che c’è, hai bisogno della guardia del
corpo?! Paura del buio?” lo scimmiottò il Principe
delle Serpi trovando il consenso di tutti.
“Più
della guardia del corpo, io volevo la compagnia di una dolce
donzella…che dici, Daphne?” rispose Nott
rivolgendosi alla bionda accanto a Zabini. Lei sbuffò.
“Uffa ma
perché proprio io?! Mi fa fatica!!” si
lamentò.
“Ah per
quello non c’è problema”
ribattè Theodore prendendola in collo senza mezzi termini, e
avviandosi verso i sotterranei non badando alle lamentele della ragazza
e alle risa dei suoi compagni di casa. Solo quando si voltarano per
dirigersi verso la porta che dava sul parco si resero conto della
nostra presenza. Noi Grifoni eravamo rimasti lì zitti e
impassibili, osservando anche con una certa curiosità le
Serpi che scherzavano fra di loro. Zabini si avvicinò a me
sempre con la stessa allegria, mentre tutti gli altri si erano tornati
imperturbabili come sempre.
“Granger!!
Ehilà Granger!” mi salutò sventolando
la mano. Quando mi fu davanti mi sorrise, ma il suo sorriso non era
come quello che mi aveva rivolto il giorno che l’avevo
incontrato in biblioteca, e non era nemmeno il solito sorriso cortese
che mi rivolgeva per la sua naturale cavalleria. C’era
qualcosa che non mi convinceva. Intanto Malfoy aveva affiancato il suo
migliore amico e mi aveva riservato un’occhiata eloquente. Le
altre Serpi erano rimaste un po’ più distanti.
“Buon
giorno polli…” aveva salutato sempre con tono
gentile il moro dagli occhi cobalto, che nonostante ci offendesse, non
riusciva proprio a fare a meno di quella nobile cortesia, che aveva nel
sangue. Senza fare caso ai ringhi e alle risposte poco carine dei miei
amici mi mise una mano sulla schiena e si avvicinò un
po’.
“Allora
Granger, ti va un bicchierino? Proprio in questi giorni abbiamo
rifornito le nostre scorte, e vantiamo di avere il vino elfico
più buono che si può trovare nei
dintorni…promettiamo che ti diamo quello non
avvelenato…se fai la brava…” mi propose
Blaise con una naturalezza che lasciò letteralmente a bocca
aperta me e tutti i miei compagni di casata, mentre non riuscii a fare
a meno di notare una scintilla divertita negli occhi di ghiaccio della
Serpe bionda.
“COSA?!”
sbottammo praticamente all’unisono noi Grifoni.
“Eh va
bene, va bene!! Promettiamo solennemente che non ti avveleniamo anche
se fai la cattiva!” ribattè con ironia come se non
avesse capito che l’esclamazione di pura
incredulità era dovuta alla proposta in generale.
“Eh
Blaise Blaise, dovresti conoscere meglio la
Granger…” intervenne finalmente Malfoy, con
l’aria di chi la sapeva lunga.
“Lei non
beve…oh no, aspetta, non ti sei ubriacata di
recente?” fece con sarcasmo.
Sì, il
mondo aveva cominciato a girare al contrario senza avvertirmi.
“Proprio
per questo non voglio sentirne nemmeno il nome…”
risposi ancora confusa, mentre tutti gli altri dovevano ancora
realizzare quello che stava succedendo.
“Va beh,
Theo porta su anche una bottiglia di succo di zucca, sai corretto
è una meraviglia…” disse allora Zabini
facendo un po’ più di pressione sulla mia schiena,
come a invogliarmi ad andare con loro. A quel punto Harry
sbottò.
“Zabini,
prima di tutto, giù le manacce, e secondo, Hermione di certo
non verebbe mai a banchettare con voi odiose e viscide
Serpi…”
I due Serpeverde
prima si scambiarono uno sguardo fra di loro, poi il moro
lanciò uno sguardo fulminante e indignato al mio migliore
amico. La sua tagliente risposta, che già saettava dagli
occhi blu oltremare, non tardò ad arrivare.
“Potter,
prima di tutto, non le sto di certo facendo del male o niente di che, e
se Hermione non avesse gradito, lei stessa mi avrebbe scanzato.
Secondo, sono convinto che la signorina Granger qui presente sia la
mente più brillante della scuola, dopo me e Draco, e che sia
in grado non solo di articolare pensieri propri e completamente suoi,
ma anche di esporli nel momento opportuno senza che tu li dica al suo
posto”
Sia Harry che Ron
diventarono rossi in viso, seriamente irritati dalla spavalderia
subdola di Blaise. Ma io avevo capito all’istante dove
volevano arrivare. Malfoy stesse me ne aveva parlato durante la notte
che avevamo trascorso insieme. Lui era convinto che io mi preoccupassi
troppo di quello che i miei amici pensavano, mi facevo condizionare da
loro, tanto da tenerli nascosto che ci vedevamo per fare una pozione.
“Hai
ragione Zabini, io sono in grado di pensare e dire quello che voglio,
tutto quello che voglio, senza la nessuna minima
influenza…perciò ti dico grazie, ma declino
l’invito” mi feci sentire mettendo le cose in
chiaro. Però le mie parole non suscitarano
l’effetto che speravo. Il moro Serpeverde sbuffò
sonoramente deluso, e mi passò una mano sul braccio.
“E’
per loro, vero?! Se loro non lo sapevano avresti accettato, non
è così? Dai dai Granger! Ti facciamo divertire,
promesso!” insistette Blaise mentre i suoi occhi di cobalto
prima sprizzavano delusione e poi supplica. Ma non
m’incantava. Sapevo che era tutto finto.
“Sei
sordo Zabini?! Ha detto di no!!” esclamò Ron
infervorato. Ancora una volta il moro gli riservò uno
sguardo quasi omicida.
“Ha detto
di no perché sennò voi gliela menereste tutto il
tempo come se avesse fatto chissà quale crimine!”
ribattè pungente.
“Ha detto
di no perché l’ultimo dei suoi pensieri
è passare del tempo con delle luride Serpi come
voi!” s’inserì nella discussione Harry.
“Beh si
divertirebbe di sicuro più con noi che con
voi…” mugugnò Draco che era rimasto in
silenzio, senza togliermi però gli occhi di dosso. Sapeva
che avevo capito.
“E voi
che ne sapete dei suoi pensieri? Non siete nella sua mente, e se si
comporta in un certo modo lo fa perché sennò voi
la mandereste al patibolo!” sbottò Zabini irritato.
“Ma
sentilo!! Come ti permetti di venire a parlare di Hermione come se la
conoscessi da sempre!! Come osi dopo tutto quello che voi ci avete
fatto passare, e fatto passare specialmente a lei, venire qui a dire
quello che lei fa e non fa! Voi non avete nessun diritto, noi la
conosciamo da sempre, è la nostra migliore amica,
è tutto!!” ribattè Harry infuriato,
forse con un po’ troppo ardore. Blaise lo guardò
con sufficienza.
“E’
tutto, eh Potter? E allora come fai a non capire, a non vedere!! Me ne
sono accorto addirittura io, come fai a non essertene accorto te!
Caspita sapevo che eri stupido, ma così tanto non avrei mai
potuto immaginare!!”
I due litigavano
sotto i miei occhi mentre io e Draco ci fissavamo quasi complici.
Dovevo ammettere che Zabini era un attore eccezionale, che ovviamente
sotto “suggerimento” di Malfoy, stava cercando di
far scoprire ai miei due migliori amici quello che stava succedendo.
“Capire
cosa?!” esplose come un vulcano il Prescelto.
“Che fa
le cose solo per compiacervi, senza badare a quello che vuole
lei!” rispose Blaise con una calma magicamente ritrovata.
“Ma come
fai a dire queste cose!!!” esclamò Harry
arrabbiato. La Serpe mora invece di ribattere con altro fervore, si
distese in un sorriso sornione.
“Perché
sennò non avrebbe di certo rifiutato l’invito di
due ragazzi bellissimi, intelligenti e super sexy come me e
Draco…” disse sarcastico, mentre Malfoy si
aprì a sua volta in un ghigno.
Tutti si voltarono
improvvisamente verso di me.
Avevo riso. Mi era
scappato così naturale e semplice, ma a quella improvvisa
battuta di Zabini invece di essere arrabbiata per quello che cercava di
combinare, mi ero messa a ridere. Solo un paio di singhiozzi
ridacchianti. Ma l’avevo fatto. Le due Serpi erano ancora
più compiaciute.
“Ci ha
appena dato ragione…” sottolineò Malfoy
con aria anche troppo soddisfatta. Anche Harry aveva riacquistato la
calma, e aveva capito, finalmente, che c’era qualcosa che non
andava.
“A che
gioco state giocando?” chiese il mio migliore amico con aria
malfidata. I due si guardarono e sospirarono all’unisono.
“Ok, ci
avete scoperti…” confessò Blaise
abbassando le spalle. Tutti spalancarono di nuovo gli occhi. Non ci
stavano capendo assolutamente nulla. E in quel momento, nemmeno io.
“Abbiamo
perso una scommessa…e dovevamo provare a salvare un
Grifondoro…” spiegò il moro con
l’aria afflitta. Tutti lo guardammo confusi.
“Salvare
un Grifondoro?” fece interrogativo Ron.
“Sì
Weasley, salvare un Grifondoro!! Fate una vita orrenda, ve
l’hanno mai detto? E sinceramente, l’unica che mi
sembrava di avere un po’ di speranze, era la
Granger…da quando Draco ci lavora insieme, mi aveva
raccontato che lei magari aveva ancora qualche chance di
guarire…” raccontò mentre il biondo al
suo fianco annuiva con il capo. Io li guardai entrambi omicida. Per
tutti i presenti la storia si fece improvvisamente chiara. Un altro
stupido, subdolo e meschino scherzo di quegli stronzi dei Serpeverde,
anche se c’era un dettaglio che non quadrava e necessitava
immediatamente spiegazioni. Ma io sapevo la verità. Sapevo
dove volevano andare a parare, e avevano addirittura rivelato che io e
Draco lavoravamo insieme. Ma non gliela diedi di certo vinta. Per
niente al mondo.
“Non
basta qualche giro di ronda da Caposcuola per sapere se ho speranza di
guarire da una vita piena di amore, amici, soddisfazioni e bei
progetti. E Harry aveva ragione: non ho niente a che spartire con voi
viscide Serpi!” esclamai offesa girando i tacchi e
dirigendomi a grandi falcate verso i corridoi che portavano al giardino
interno della scuola. Sentii dei passi raggiungermi e pensai che fosse
proprio il mio migliore amico. Ma la voce che sentii rincorrermi non
era quella del Prescelto.
“Ehi
Granger! Dai fermati!” urlò Malfoy. Io mi girai di
scatto. Gli lanciai uno sguardo fulminante, per poi voltarmi di nuovo e
ricominciare a camminare. Lui però in pochi secondi mi
raggiunse e prendendomi per le spalle mi fece fermare.
“Dai
Granger!! Non dirmi che te la sei presa!” disse rendendosi
conto, nella sua mente bacata, che qualcosa non era andata come doveva.
“Certo
che me la sono presa Malfoy!! Ok tutta la pantomima con Blaise,
finchè si trattava di una finta litigata e battutine
sarcastiche, ti passo anche la scusa della scommessa,
ovvio…ma rivelare che lavoriamo insieme!! Cazzo tu non hai
nessun diritto!! Se c’è un motivo per cui ho
deciso di non dire niente ai miei amici, a te non deve importare!
Attieniti al contratto e basta, ok?!” sbottai furente. Lui mi
fece indietreggiare al muro e si avvicinò a me.
“Ma non
capisci nemmeno te Granger?! Non ti devi sentire condizionata da
quelli! Non stai facendo nulla di male, però ti fai sempre
dieci mila seghe mentali su quello che potrebbero pensare, dire o fare,
sbattendotene altamente di quello che vuoi te! Abbiamo parlato tutta la
notte, e io non sono Potter. Volevo solo vedere se con uno scherzetto,
ok terribilmente subdolo e divertente, avresti finalmente capito che
devi fare quello che ti va di fare e basta!”
spiegò Malfoy con il viso ad una spanna dal mio. Lo fissai
negli occhi argentei per qualche momento, rimuginando febbrilmente
sulle sue parole. Poi mi sporsi su di lui, su quella bocca che
cominciavano ad addentrarsi nei miei pensieri e gli schioccai un
delicato bacio a fior di labbra.
“Questo
mi andava di farlo” dissi andandomene senza aggiungere altro,
mentre il Principe delle Serpi mi osservava scomparire piano piano.
Spazio dell'Autrice:
Oh oh. Beh il
capitolo si commenta da solo. Non avevo idea di far succedere una cosa
del genere in questo capitolo finchè non l'ho scritto.
Sinceramente non so nemmeno cosa dire, come commentare.
Perciò lo lascio fare a voi.
Tra
l'altro, il capitolo dopo è già scritto, quindi
aspetterò che mi abbiate lasciato un po' di recensioni per
postarlo.
Ringrazio chi mi
ha commentato il capitolo precedente davvero con il cuore...al prossimo
capitolo!!
That's all folks!
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Capitolo 13 *** Doubt and Temptation ***
Hello
folks! Sono tornata veloce veloce, ve l'avevo detto che il chap era
già scritto xD
Devo
mettere un'avvertenza prima che cominciate è leggere questo
capitolo: è NC17.
Enjoy
the chapter!
Ps:
sapete qual'è il mio numero preferito, quello di cui vi
parlavo nel precedente capitolo? Il 13 xD
Obbligo, giudizio o verità.
Obbligo, giudizio o
verità.
Obbligo, giudizio o
verità.
Queste erano le parole che mi ripetevo insistentemente, scrivendole su
tutte le pergamene che mi trovavo a tiro, come se imprimerle nella
carta mi aiutasse ad imprimerle nella mente. Era tutto a causa di
obbligo, giudizio o verità. Io non avevo baciato Malfoy
perché mi andava di farlo. Io avevo baciato Malfoy
perché dovevo farlo, perché dovevo arrivare a
compiere quell’assurda punizione per evitare una penitenza
terribilmente dolorosa. Nient’altro. Era tutto a causa di
obbligo, giudizio o verità.
Alla fine della giornata, quella mensogna era diventata quasi una
convinzione. Oh sì, perché sapevo perfettamente
che era una bugia. Come potevo non saperlo? Di certo non potevo
ignorare le sensazioni che avevo provato. Potevo nasconderle,
dimenticarle, giustificarle. Però non potevo negare la loro
esistenza. Perché quando mi ero ritrovata così
vicina al viso del Principe delle Serpi, dopo che tutte le sue parole
avevano preso il sopravvento su di me, facendomi riflettere e
spingendomi a capire, mi ero lasciata guidare dall’istinto. E
il mio istinto mi aveva detto di baciare quell’insopportabile
e bellissimo ragazzo che aveva dannatamente ragione su tutto.
Ma io continuavo a ripetermi “obbligo, giudizio o
verità”, continuavo a scriverlo su fogli e libri,
per non dimenticare il mio vero scopo, per non distogliermi dal mio
obbiettivo. Perciò mi convinsi che quello che mi stava
succedendo dentro poteva essere solo un bene.
Infatti, quando ero in compagnia di Draco Malfoy, mi ero resa conto di
provare qualcosa che non avevo mai provato in vita mia. Non si trattava
di amore, affetto, simpatia, stima. Era pura, semplice e travolgente
attrazione fisica. Passione. Che non aveva assolutamente nulla a che
fare con l’amore. Il cuore non mi batteva forte quando lo
vedevo. Lo stomaco non mi si chiudeva quando mi toccava. Non mi sentivo
leggera leggera quando mi parlava. Ma quando mi era così
vicino, quando mi guardava con quegli occhi di tempesta, quando sentivo
il suo respiro sulla mia pelle, sentivo caldo, sentivo voglia di
toccarlo, stringerlo, averlo. Mi ero ritrovata vittima di quella
lussuria che il biondo emanava. Pensavo che non mi sarebbe mai
successo. In realtà nemmeno credevo in quelle sensazioni.
Ero convinta che senza amore, niente di tutto ciò potesse
avere senso. Ora però, proprio lui, proprio
l’odiato Draco Malfoy mi stava facendo capire che non solo
aveva senso, ma che non se ne poteva fare a meno. Questo poteva solo
aiutarmi a velocizzare i tempi e a mettere fine a questa storia con
più facilità di quanto avessi creduto. Dopo
quella specie di bacio, che era durato appena il tempo di uno schiocco,
lui era rimasto immobile, senza lamentarsi, sbraitare, arrabbiarsi, o
rifiutarmi. Aveva semplicemente accettato. E la mia autostima, la mia
determinazione e la mia speranza erano salite alle stelle.
Rividi Draco il giorno dopo, stesso posto stessa ora. Non sapevo
assolutamente cosa aspettarmi, il carattere di Malfoy era la cosa
più imprevedibile e incontrollabile con cui mi ero
imbattuta. Arrivò con il solito ritardo, stesso passo
cadenzato e stessa eleganza nei movimenti. Io ero seduta, appoggiata al
muro, che lo aspettavo. Come sempre.
“Buon giorno Granger…” mi
salutò normalmente.
“Buon giorno Malfoy…” risposi io
guardandolo scettica, aspettando qualche sua parola, frecciatina,
azione o sguardo. Lui però ricambiò la mia
occhiata interrogativa.
“Vuoi rimanere tutta la sera lì a sedere?! Guarda
che io non ti tiro su…” fece sarcastico. Capii
allora che quel bacio non aveva alterato in nessuno modo
l’equilibrio che si era pazientemente creato fra noi. Certo
avevo intuito che Malfoy era sicuramente l’ultima persona al
mondo che poteva farsi sconvolgere da una cosa futile come quella
sottospecie di bacio, la sua fama d’impassibile e insensibile
amante lo precedeva. Più che altro avevo paura che se la
fosse presa. Invece tutto sembrava normale, come se niente fosse
successo. Ma sapevo che qualcosa era cambiato, come se avessimo
tacitamente superato un certo limite e ci stessimo addentrando in
qualcosa che entrambi non sapevamo focalizzare. Nei giorni seguenti che
lavorammo insieme, certe occhiate, certe parole, certi gesti, erano
diversi. E io mi sentivo sempre più vicina al traguardo.
Esattamente due settimane dopo il nostro primo incontro, stavamo per
ultimare la pozione. Avevamo fatto esperimenti su esperimenti, ricette
su ricette, perfezionandoci sempre di più. Quel pomeriggio
nella Stanza delle Necessità avevamo buttato giù
quella che sarebbe dovuta essere la pozione finale.
“Non sono tanto convinto dei sette giri anti-orari dopo le
code di topo…” disse pensieroso il Principe delle
Serpi che seduto sulla poltrona rileggeva scrupolosamente la ricetta.
Io mi affiancai a lui e cercai il punto che stava leggendo.
“Non ci resta che metterci a lavoro e provare quello che
viene fuori…” conclusi dopo qualche istante.
Malfoy annuì con il capo e sì alzò. I
nostri sguardi s’incrociarono per un attimo in cui cercammo
di decifrare i pensieri altrui. Fui la prima a distoglierlo e a
dirigermi verso il tavolo delle pozioni, sistemando il calderone sulla
fornelletto. Draco allineò tutti gli ingredienti che ci
sarebbero serviti e ci mettemmo a lavoro. Ormai alcuni passaggi ci
venivano spontanei, visto tutte le volte che li avevamo provati, mentre
ad alcuni dettagli dovevamo fare più attenzione. Comunque
non avevo dubbi che sarebbe venuto un bel lavoro. Eravamo i pozionisti
più bravi della scuola.
“Malfoy, mi passi il coltello d’argento
lì in fondo? Devo spezzettare le
radici…” chiesi al biondo che obbedì
senza distogliere lo sguardo dalla pozione. Si spostò un
po’ quando cominciai a tagliuzzare sopra il calderone.
“Fai pezzetti più piccoli…”
suggerì Draco sempre concentrato. Io eseguii, inizialmente
con lentezza, poi sempre più veloce. Ad un certo punto
però, il sudore delle mani, dovuto al vapore della pozione
che mi fumava sotto, mi fece scivolare il coltello, che mi
provocò un taglio sul palmo della mano. Gemetti dal dolore,
presa completamente alla sprovvista, e senza pensarci, lasciai cadere
la lama, levando la mano. Con uno scatto degno del cercatore che era,
Malfoy prese al volo il coltello prima che cadesse nella pozione e la
rovinasse con il mio sangue, cosa che ci avrebbe costretto a ripetere
tutto il lavoro da capo. Ma nel farlo, afferrò la lama e si
tagliò a sua volta. Fece solo una smorfia di dolore e
posò il coltello sul tavolo. Aprì il palmo e
notai che il suo taglio era molto più profondo del mio,
così mi avvicinai preoccupata.
“Tranquilla Granger, è solo un
graffio…” disse guardandosi la mano senza
particolare apprensione. Poi prese la mia e osservò la
ferita.
“Sì stai bene anche tu…”
sentenziò dopo qualche istante. Io passai lo sguardo dal mio
taglio al suo e non potei fare a meno di ignorarlo. Fu un semplice
lampo nella mia mente. Osservai il sangue di entrambi che era colato
sul tavolo. Lo guardai per qualche momento come ipnotizata, e poi
sorrisi. Semplicemente e naturalmente, non riuscii a trattenermi.
Afferrai dolcemente la sua mano e la misi accanto alla mia, affiancando
i palmi insanguinati.
“Lo vedi anche tu?” gli chiesi con una certa
enfasi, e anche con un po’ d’emozione. Lui si fece
interrogativo.
“Cosa?” domandò confuso. Il mio sorriso
diventò sempre più ampio.
“Sono uguali” risposi semplicemente. Non
c’era bisogno di precisare a cosa mi riferivo. Draco lo
sapeva già. Guardammo in silenzio per almeno un minuto le
strisce di sangue scarlatto che sporcavano le nostre mani, senza notare
alcuna diversità. Era stupido, lo sapevo, io sarei sempre
rimasta la sporca Mezzosangue e lui il nobile Purosangue. Eppure, messo
a confronto, il nostro sangue era identico. In realtà, non
c’era differenza. Che cosa potevano allora
società, abitudini e costumi locali, contro la cruda e
scientifica verità? Come potevamo permetterci di odiarci per
qualcosa che ci eravamo inventati, quando la natura stessa ci aveva
fatto uguali? In quel momento, fu come se mi sentissi in pace con me
stessa. Fu come se, per un istante, tutti i problemi e i sensi di colpa
che mi ero fatta perché provavo certe sensazioni per Malfoy,
fossero magicamente spariti, dileguati. Alzammo contemporaneamente lo
sguardo, mentre la mia nocciala s’incatenava alla sua
tempesta. Lo guardai con tranquillità e
spontanietà, sapendo che dovevo approfittare di quel
momento, perché in un battito di ciglia, tutti i brutti
ricordi, le lacrime e l’odio sarebbero tornati. Era
troppo tardi per dimenticare. Ma forse, non per rimediare.
“Sarà meglio se ci sistemiamo questi
tagli…” disse finalmente il biondo Serpeverde,
andando a prendere la bacchetta nella sua borsa. Io intanto presi un
fazzoletto e mi pulii la mano, il tavolo e il coltello. Malfoy fece
velocemente riemarginare sia la mia ferita che la sua. Riprendemmo la
pozione, tornando a concentrarci sugli ingredienti, senza
però fare a meno di incrociare gli sguardi e riabbassarli.
Dopo un quarto d’ora di quasi assoluto silenzio, avevamo
finito.
“Beh manca l’ultimo
ingrediente…” mugugnò pensieroso il
Principe delle Serpi. Mi guardò interrogativo e mi chiese.
“Sei mai stata innamorata, Granger?”
Io rimasi un momento sconcenrtata da quella domanda ma risposi con
sincerità.
“Sì Malfoy…”
Lui ragionò qualche altro istante e alla fine
annuì con il capo.
“Sì, allora la pozione la proverai
tu…poi non voglio certo rischiare di rimanerci
secco…” fece alla fine con sarcasmo, il suo solito
e insopportabile sarcasmo. Draco Malfoy era così. Odi et amo.
“Ah ah…” ribattei con una smorfia.
“Preferisci un capello o la saliva?” chiese senza
nascondere il divertimento. Io roteai gli occhi seccata.
“Quello che ti pare…” risposi
guardandolo indispettita. Lui ricambio uno sguardo malizioso, si
passò la lingua sulle labbra, e poi chinandosi sul calderone
fece cadere un po’ di saliva nella pozione. Girò
tre volte in senso orario e due in senso anti-orario, facendola
diventare di un colore bianco perlato. Io presi una boccetta di vetro,
ci versai un po’ di pozione e, dopo un lungo sospiro, ne
bevvi un piccolo sorso. Aspettai qualche attimo prima di voltarmi verso
Draco che mi guardava scettico.
“Aspetta, non è che l’abbiamo fatta
troppo forte e ora mi salti addosso e mi stupri?!”
esclamò sarcastico. Io stavo per ribattere indignata quando
incrociai i suoi occhi e il cuore cominciò a battermi
all’impazzata. Sentivo anche il bisogno di concentrarmi per
respirare e quel piacevole nodo allo stomaco.
“Funziona!!” urlai quasi euforica. Il suo sguardo
però continuava ad essere dubbioso.
“Sei proprio sicura?” chiese avvicinandosi a me. Io
annuii.
“Sì che sono sicura!” ribattei convinta.
Quando mi fu davanti però mi sentii quasi sciogliere e
indietreggiai. Malfoy non sembrava convinto.
“Prima di cantare vittoria, facciamo qualche prova”
disse il biondo. Io lo guardai interrogativa.
“Prova?” domandai confusa. Lui annuì con
il capo, senza smettere di guardarmi. Mi passò una mano fra
i capelli, accarezzandomi dolcemente la nuca, per poi scendere sul
collo. Io involontariamente trattenni il respiro.
“Cosa senti?” mi chiese atono.
“Lo stomaco che si contorce, il respiro mozzato…il
cuore che tra un po’ mi scoppia” dissi soddisfatta
del nostro brillante successo. Malfoy annuì e
avvicinò il viso al mio.
“Ora?” continuò ad indagare. Ebbi il
dubbio, anzi la convinzione, che se ne stesse approfittando, proprio da
brava Serpe che era. E anche se ero completamente indignata,
l’effetto della pozione mi faceva sospirare e avere il cuore
in gola.
“Ancora di più…” risposi a
bassa voce. Lui annuì nuovamente.
“Ultimo test Granger, e poi possiamo compiacerci della nostra
incredibile bravura…” disse avvicinandosi
lentamente per chiudere le distanze che c’erano fra noi
poggiando le sue labbra sulle mie che si schiusero
all’istante. Mi baciò prima lentamente, poi mi
posò una mano sulla schiena e una sulla spalla stringendomi
a sé e cercando di approfondire il bacio. Io gli cinsi il
collo con le braccia e lasciai che la sua lingua trovasse la mia. Si
staccò da me e mi guardò compiaciuto.
“Siamo dei geni Granger!! Neanche dei professionisti
sarebbero riusciti a fare una pozione del genere! Però
ovviamente senza il mio aiuto non ce l’avresti mai
fatta!” esclamò tronfio senza staccarsi da me. Io
continuavo a sentire tutte quelle sensazioni provate durante il bacio
che mi facevano girare la testa. Non dissi nulla infatti, avevo il
fiato corto e il cuore che mi voleva uscire dal petto. Lui lo
notò e mi guardò interrogativo.
“Non è ancora finito
l’effetto?” chiese capendo al volo il problema. Io
feci di sì con il capo.
“Mi vuoi stuprare Mezzosangue? Ti confesso che non opporrei
poi tanta resistenza…” disse con voce un
po’ strascicata e sensuale. Questa volta fui io a fare la
Serpe. Senza aspettare oltre mi sporsi su di lui e lo baciai di nuovo,
con passione, dando sfogo alle mie sensazioni, quelle vere, e
approfittando di poterle spacciare per fittizie, mentre intanto mi
facevo ampiamente strada verso il mio obbiettivo. Feci scorrere una
mano sulla sua schiena per poi reggermi alla vita e stringermi con
decesione a lui che ricambiò senza indugio. Rimanemmo
avvinghiati per un po’, poi quando sentii che
l’effetto della pozione era svanito, mi staccai e sorrisi
vittoriosa.
“Hai ragione Malfoy, siamo dei geni! E comunque è
reciproco, neanche tu saresti potuto arrivare a tanto senza di
me…” esclamai precisando alla fine che il merito
era anche in gran parte mio. Feci per allontanarmi, poi mi girai e gli
tirai uno scappellotto.
“Questo è per aver approfittato della situazione,
viscida Serpe!”
Il biondo si voltò verso di me infastidito ma poi sorrise
sornione.
“Non mi pare che ti sia dispiaciuto poi così
tanto…” commentò con malizioso
sarcasmo. Io feci spallucce noncurante.
“Una pozione eccellente, non c’è che
dire…” fu la mia pronta e diplomatica risposta.
Lui inarcò le sopracciglia scettico.
“Ne sei proprio sicura Granger?”
“Che c’è, ci stai provando con me
Malfoy?” ribattei spavalda. Draco ghignò.
“Se anche fosse…non si risponde ad una domanda con
una domanda…”
“Allora ti risponderò con una
risposta…sei troppo pieno di te Furetto” dissi
cominciando ad imbottigliare minuziosamente tutta la pozione.
“Beh quello lo sapevo già…”
fece mentre mi dava una mano a mettere al sicuro le fiale.
Sorrisi fra me e me, mentre pulivo accuratamente il calderone.
“Hai aggirato la mia domanda…”
bofonchiai un po’ insicura.
“Se ci sto provando con te? Può darsi,
è una cosa che ho nel sangue…non l’hai
visto prima quando mi sono squarciato?” rispose con ironia
girandosi verso di me e appoggiandosi con una mano al tavolo, mentre
l’altra si teneva al fianco. Perché quella
semplice posa mi sembrava dannatamente sexy? Sì, forse anche
questo ce l’aveva nel sangue.
“Sinceramente non c’ho fatto
caso…” ribattei cercando di rimanere completamente
impassibile, anche se nel suo sguardo non accennava ad andarsene quella
scintilla maliziosa che stava mettendo a dura prova il mio
autocontrollo. Quasi quasi bevevo per sbaglio un altro po’
della pozione e gli saltavo addosso sul serio.
“Vuoi che ti faccio rivedere?” chiese afferrando il
coltello che era rimasto sul tavolo. Io gli bloccai il polso al volo.
“NO!” sbottai senza neanche accorgermene. Lui
continuava a guardarmi con quell’aria tronfia e compiaciuta
che mi mandava in bestia, e mi faceva girare la testa.
“Preoccupata per me piccola Mezzosangue?”
Avevo l’insopportabile e intrigante sensazione che lui
facesse tutto apposta per mettermi in soggezione, per sentirsi
più forte di me. Nel mio piano per sfuggire alla punizione
non avevo considerato quel punto di vista per riuscire a convincerlo,
ma in quel momento ero quasi certa che si sentisse così
forte e appagato da voler spingersi oltre. Ancora una volta, decisi di
approfittarmi della situazione. Non risposi e abbassai leggermente lo
sguardo, arrossendo anche un po’.
“E se anche fosse…” sussurrai citando le
sue stesse parole. Lui posò il coltello, e con
l’altra mano mi tirò su il mento incatenando i
suoi occhi ai miei. Mi guardò per un tempo che mi parve
infinito, riuscendo a scorgere nella sue espressione dubbio e
tentazione.
Feci scivolare la mano che gli teneva il polso sulla sua appoggiata al
tavolo, e mi avvicinai ancor di più. Dubbio e tentazione non
se ne andavano. Alla fine mi accarezzò i capelli con
espressione tranquilla ed eterea. Aveva deciso.
“Dimmi piccola Mezzosangue, come pensi reagirebbero San Potty
e Weasel sapendo che ti sei aggiunta alla lunga lista di ragazze che
sono venute con me?”
Appena udite le sue parole sentii lo stomaco contorcersi, e sapere che
non era per la pozione mi rese un attimo inquieta. Avrei dovuto
concentrarmi sull’idea di essere ormai al traguardo, che era
fatta. Ma non ci riuscivo.
“Penso che non m’importa…”
confessai senza mentire prima di aggrapparmi saldamente a lui e
baciarlo con impeto. Entrambi sospirammo forte e ci stringemmo, facendo
aderire il più possibile i nostri corpi, mentre le nostre
labbra si accarezzavano sinuose. La fiamma che mi avvampò
dentro fu la più intensa di tutta la mia vita. Non ricordavo
di aver mai provato nulla del genere. Era passione pura, senza la
minima contaminazione della tenerezza dell’amore. Aprii
subito il varco della mia bocca e le nostre lingue si cercarono e
trovarono con foga. Mi tirai su in punta di piedi per avvicinarmi ancor
di più a lui, tenendomi con un braccio alle sue spalle forti
e scolpite, mentre con l’altra mano gli accarezzavo i capelli
color del grano. Contemporaneamente le mani del biondo esploravano la
mia schiena voraci, addentrandosi anche sotto la camicetta, disegnando
con le dita tanti piccoli cerchi che mi facevano correre i brividi su
tutta la spina dorsale. Infatti inarcai subito la schiena e sospirai.
Si staccò dalla mia bocca per scendere sul collo. Mi erano
sempre piaciuti i baci sul collo, ti lasciavano una deliziosa
sensazione, ma quando le labbra del biondo cominciarono a baciarmi sotto
il mento, facendo pressione con la lingua dove passava la vena, pensai
che sarei potuta venire lì in quell’esatto
momento. Infatti non potei fare a meno di gemere, presa completamente
alla sprovvista, e cercando di aggrapparmi ancor di più a
lui, premendo la sua testa su di me. Senza che me ne accorgessi, troppo
presa dal trattenere i gemiti, aveva cominciato a sbottonarmi la
camicetta. Me ne resi conto solo quando era ormai a terra.
Così gli tolsi subito anche la sua, slacciandogli prima la
cravatta e buttando il tutto chissà dove. Il contatto della
sua pelle sulla mia mi fece infiammare ancor di più, nel mio
ventre ormai ardeva un fuoco implacabile. Il Principe delle Serpi
riprese il controllo della mia bocca lasciandomi quasi senza fiato.
Andò ad accarezzarmi una gamba che scoperta dalla gonna, poi
d’un tratto mi afferrò saldamente ai fianchi e mi
sollevo, facendomi sedere sul tavolo. Intrecciai immediatamente le
gambe alla sua vita. Fu in quel momento che sentii chiaramente la sua
eccitazione, mentre le sua mani non smettevano di andare su e
giù sulle mie gambe e sulla mia schiena. Non ci pensai due
volte a slacciare le mie braccia dal suo collo per andare a sganciargli
i pantaloni. Cominciò a baciarmi con ancor più
foga mentre insinuava le dita sotto la gonna e piano piano mi sfilava
le mutandine…
In quel momento l’eccitazione e la passione erano
implacabili. Dentro avevo un turbinio di emozioni mai provato, e mentre
la testa mi girava, lo stomaco mi si contorceva, il fuoco mi bruciava
dentro e i brividi mi percorrevano da cima a piedi, l’ultimo
dei miei pensieri era che tutto questo me lo stava facendo provare
Draco Malfoy.
Gli abbassai finalmente i boxer neri. Lui si posizionò
meglio fra le mie gambe e guardandomi fissa negli occhi mi
penetrò. Gemetti di piacere piegando la testa, e in un certo
senso, mi stavo piegando a lui. Ma era tutto troppo piacevole
per preoccuparmene. Cominciò a spingere, con movimenti ormai
fatti e rifatti, imparati a memoria, ma che nonostante tutto non
perdevano il loro intrigo. Io assecondavo le sue spinte indirizzandolo,
mentre ritmicamente dalla mia bocca prorompevano gemiti sempre meno
sommessi. Malfoy non smetteva di baciarmi dappertutto e spingere sempre
più forte. Sentii che l’orgasmo più
travolgente che avevo mai provato si faceva largo, e quando
arrivò non riuscii a trattenermi dall’urlare il
suo nome. Non Malfoy, non Furetto, non Principe delle Serpi.
Semplicemente Draco. Lo dissi con tono quasi arrendevole.
Così lui non si fermò.
Ormai stremati, ci appoggiammo l’uno a l’altra,
cercando di riprendere fiato. I nostri cuori battevano forte uno sopra
l’altro, mentre i nostri respiri s’infrangevano
sulla nostra pelle e gli occhi si chiudevano. Fu in quel momento,
ancora stretta fra le sue possenti braccia, che mi resi conto di aver
portato a termine il mio obbiettivo, di aver tagliato il traguardo, di
avercela finalmente fatta; del fatto che era tutto finito…e
che era l’ultima cosa al mondo che m’importava.
Spazio
dell'Autrice:
Eccovelo, signore
e signori, il capitolo dei capitoli!! Quello che finalmente tutti
stavamo aspettando!! Vi dico che sono emozionata io, che l'ho scritto
xD Mi piace mi piace mi piace, lo adoro! (w la modestia sempre e
comunque xD) Se c'è sinceramente una cosa che davvero adoro,
è il loro punto di vista. Entrambi non lo fanno per amore.
Non possono amarsi dopo così poco, che è una cosa
che non sopporto e che in quasi tutte le ff succede. Ci vuole tempo per
quei due. Ma questo, questo è un ottimo inizio.
E poi la scena
del taglio. E' stata una delle prime scene che ho immaginato quando ho
cominciato a scrivere questa FF. Era più simbolica e
significativa che altro, ma mi piaceva da matti. Abbiamo sguazzato
altamente nel punto di vista della Granger, ma non tarderà
ad arrivare quello di Draco, che sarà decisamente
interessante. Ma come andranno le cose ora? Lo storia mica è
finita...è appena cominciata xD
Ringrazio con
tutto il cuore Hollina,
Dark_Angel, Baby Gal e MemoryDrops per le recensioni e i
complimenti!! Grazie mille, vi adoro!! Mi fate sempre tanto felice! E
spero che il Chap vi sia piaciuto! ^_^
E a proposito: per questo capitolo voglio
almeno 50 RECENSIONI!! xD xD hahahaha
FORZA
FORZA RECENSITE!! Se c'è
un capitolo che lo merita è proprio questo!! Non siate
timidi!! Che un vostro piccolo sforzo mi rende felicissima!!
That's all folks!
|
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Capitolo 14 *** Incorreggibile, e insostituibile. ***
Hello
folks!! Come va? Ho visto con immenso piacere che il capitolo
precedente vi è piaciuto!! Sono strafelice! Eccomi comunque
con un nuovo chap, in cui mi sono presa la briga di soffermare
l'attenzione, anche se non proprio palesemente, su un personaggio che
io personalmente amo, e che secondo me meritava anche lui la sua giusta
dose di attenzione. E' un capitolo un po' più corto per non
annoiarvi troppo, e spero che apprezzerete la nuova amicizia che si sta
creando.
Enjoy
the chapter!
Questa
capitolo è dedicato alla mia migliore amica, Flavia.
Spero di averti regalato ancora una volta il ragazzo della tua vita,
anche se è solo carta e inchiostro.
Per l'amore, non ti preoccupare, ci sono io.
“Eccomi eccomi!!” sbraitò Blaise
entrando nella mia stanza come un uragano, (inciampando fra
l’altro) con la cartella che gli penzolava dalla spalla e
quel suo solito travolgente modo di fare. Io me ne stavo completamente
assorto nei miei pensieri, sdraiato sul mio letto, e non feci
assolutamente una piega quando il caos fatto persona entrò
nella mia camera. Rimasi con lo sguardo vuoto fisso sul muro e le mani
incrociate dietro la testa. La sigaretta che avevo appoggiato nel
portacenere ormai si era consumata tutta, senza che io me ne
accorgessi. Il moro si stravaccò sul letto accanto a me,
buttando la borsa per terra e cercando di riprendere fiato.
“Giuro che se mi hai fatto correre qui dicendo che era
questione di vita o di morte, per una tua solita cazzata, è
la volta buona che mi becco un biglietto di sola andata per
Azkaban” proferì il mio migliore amico ancora
scombussolato dall’evidente corsa. Io ruotai lentamente la
testa verso di lui e lo guardai con aria persa per qualche attimo.
“Mi sono scopato la Granger” confessai atono. Il
moro strabuzzò gli occhi sconcertato.
“In che senso?!” chiese confuso con voce alterata.
Io sbuffai indignato.
“Ma come in che senso!! Quanti sensi ci possono essere?!
Io-mi-sono-scopato-la-Granger! Vuoi che ti faccia un disegnino, razza
di idiota?!” sbottai irato. Sapevo che Blaise non se la
sarebbe presa, anzi lo faceva apposta. Sapeva meglio di me che farmi
sfogare era l’unico modo per rimettermi in sesto. Infatti la
sua espressione non s’indispettì, al contrario
diventò pensierosa.
“Avevo una mezza idea che sarebbe potuto succedere una cosa
del genere, sai nella mia parte di mente perversa…come
quando immagino le tresche fra Silente e la
McGrannit…” disse accarezzandosi il mento con
l’indice. Io scossi il capo rassegnato. Era incorreggibile.
Ma anche insostituibile. Tutto d’un tratto si misi a gambe
incrociate, perfettamente di fronte a me, mi prese per le spalle, e con
sorriso divertito e aria cospiratoria, mi chiese.
“Allora, com’è stato?”
Io lo guardai con tanto d’occhi.
“Cioè io ti dico che mi sono fatto Hermione
Granger, HERMIONE GRANGER, al diavolo tutti i discorsi del ragazzo e
della ragazza sempre Hermione Granger è, e tutto quello che sai fare è chiedermi com è stato?!” feci incredulo e indignato. Lui annuì curioso ed emozionato.
Incorreggibile, e insostituibile. Il mio migliore amico.
Lo fissai un altro po' negli occhi, poi rassegnato sospirai e mi arresi
alla curiosità irrefrenabile e all’apparente
superficialità di Blaise.
“Beh…la Mezzosangue aveva un bel po’ di
passione repressa che ha sfogato tutta su di me…”
confessai stando al suo gioco. Lui sorrise elettrizzato.
“Lo sapevo, lo sapevo, c’avrei scommesso!! La
Granger dietro l’aria da frigida saccente nasconde lussuria e
tanto pepe…” commentò quasi euforico.
Non potei far a meno di fermare la mia mente, che ripescò i
ricordi degli intimi momenti che avevo trascorso in compagnia della
Mezzosangue-Zannuta. Era stato tutto così strano,
perché in realtà era venuto tutto così
semplice. Avevo dato libero sfogo ad una mia voglia, come facevo
sempre, fregandomene di quello che potevano dire o pensare gli altri.
Era in questo modo mi ero sempre guadagnato il rispetto di tutti. E quando
mi ero ritrovata davanti alla Granger, completamente vittima del mio
fascino, piegata a me, succobe di ogni mia carezza o bacio, mi ero
sentito ancora più forte, più
potente…più eccitato. Era una strana sensazione.
Avevo sempre pensato di poter sottomettere la Granger con
l’odio, le offese, le cattiverie. Non mi ero mai reso conto
che c’era un modo ancora più appagante. In tutti i
sensi. Perché la soddisfazione provata nel vederla
abbandonarsi a me, arrendersi così remissivamente sotto le
mie mani, conquistata senza combattere, non aveva niente a che fare con
quella provata dopo la litigata di quasi un mese fa. Aveva subito
sventolato bandiera bianca e si era lasciata andare a me, facendomi
sentire potente e vittorioso come non mi ero mai sentito in tutta la
mia vita.
Però, c’era altro. Me ne era accorto, e nonostante
avessi cercato di negarlo, sapevo che c’era altro. Avevo
provato una vera e propria attrazione per la Granger. E fare sesso con
lei era stato incredibilmente piacevole. Beh, il sesso è
sempre piacevole, ma con lei c’era stato qualcosa in
più. Tutte le ragazze con cui ero stato mi adoravano,
veneravano. Lei, mi odiava. Tutte erano sempre gentili, carine,
arrendevoli, pronte ad eseguire ogni mia richiesta. Lei era testarda,
orgogliosa, sarcastica, pronta a combattere ad ogni mia frecciatina. E
questo aveva aggiunto quella scintilla in più che aveva reso
tutto dannatamente bello.
“Cosa pensi di fare ora?” mi chiese Blaise
dondolandosi un po’. Io arricciai le labbra.
“Beh penso che continuerò a spassarmela,
finchè dura il nostro contratto…”
risposi annuendo con il capo. Il mio migliore amico sembrò
pensieroso.
“Sei sicuro che lei vorrà?” mi
domandò dubbioso. Io mi lasciai andare ad un sorriso tronfio.
“Se sono sicuro…avresti dovuto vederla. Si
è completamente piegata me. Sono bastati qualche bacio e
qualche carezza, ed era mia. Fidati, non sa resistere. Beh, in
realtà nessuno sa resistere a me” risposi senza
smettere di ghignare.
“Non avevo dubbi Draco…fossi una donna ti scoperei
anche io” disse ridendo. Io scossi il capo divertito.
“Sì ma non farti strane idee e ricordati che sei
un uomo…anche se sai più pettegolezzi di tutte le
ragazze di Tassorosso messe insieme!” lo schernii divertito.
“Lo sai che mi piace tenermi informato!”
ribattè anche lui scherzoso.
“Eri in biblioteca prima?” gli domandai
d’un tratto. Blaise annuì.
“Se ci torni potresti riportare quel libro di pozioni? Lo sai
che mi da l’ansia quel posto!” chiesi al moro. Lui
annuì di nuovo e sorrise. In quel momento sentimmo bussare
alla porta.
“Avanti!” esclamammo all’unisono io e il
mio migliore amico. La porta si aprì e fece capolino
Theodore, che entrò e senza bisogno di convenevoli si
stravaccò anche lui sulla poltrona davanti al letto.
“Salve amici miei…” ci salutò
prima di sprofondare nella morbida pelle nera della poltrona. Blaise
ricambiò cortese il saluto alzandosi e dando una pacca sulla
spalla dell’amico. Io invece roteai gli occhi seccato.
“Fai pure come fosse camera tua Theo…”
feci sarcastico.
“Certo amico…come sempre!”
ribattè altrettanto ironico.
“Certo, come sempre…” mugugnai fra me e
me falsamente imbronciato.
“Oh Theo, la sai la novità?” se ne
uscì Bla nuovamente elettrizzato prendendo la sedia della
scrivania e mettendosi proprio di fronte a lui.
“Spara!” lo spronò anche lui
improvvisamente curioso ed elettrizzato.
Incorreggibili, e insostituibili.
“Draco si scopa la Granger!!” esclamò
battendo le mani. Theodoro spalancò gli occhi e si
girò verso di me.
“Non ci posso credere Dra!! Sul serio?!” fece
sbalordito. Io annuii con il capo. Lui si voltò nuovamente
verso Blaise, poi di nuovo verso di me, e sul suo volto si dipinse
un’espressione sorniona.
“Allora, com’è stato?”
Incorreggibili, e insostituibili.
*
Nemmeno il silenzio delizioso della biblioteca mi aiutava a studiare.
Quel giorno non ne volevo proprio sapere. Non riuscivo a concentrarmi
per più di trenta secondi su quello che stavo leggendo,
perché continuavano a tornarmi alla mente i ricordi del
pomeriggio passato con Malfoy, e mi facevano fremere ogni volta.
Cercavo di distrarmi, ma era tutto inutile. Provai a scrivere il tema
di Storia della Magia ma decisi di lasciar perdere quando invece di
“druido” scrissi “Draco”.
Sentii dei passi avvicinarsi al mio tavolo e mi voltai. Rimasi sorpresa
di veder avanzare verso di me con un sorriso raggiante Blaise Zabini.
“Salve Granger…” mi salutò
gentilmente, tenendo bassa la voce per non disturbare gli altri. Mi
venne del tutto naturale ricambiare il suo sorriso.
“Salve Zabini…” lo salutai a mia volta.
“Posso sedermi qui?” chiese cortesemente, mentre
scostava un po’ la sedia. Io annuii e lo vidi accomodarsi
elegantemente accanto a me senza smettere di sorridermi.
“Che dici Granger, ora che ti porti a letto il mio migliore
amico, posso chiamarti per nome?” chiese con ironia. Io
arrossii da capo a piedi tutto d'un colpo, appena focalizzai a pieno le
sue parole, e abbassai lo sguardo imbarazzata come mai prima d'ora.
“Oh no non fare così…per noi
è una cosa completamente normale,
tranquilla…” disse come cercando di
tranquillizzarmi, mentre con due dita mi accarezzò la
guancia. Quando arrivò al mento me lo tirò su e
incrociò i suoi occhi oceanici con i miei, senza far
scomparire dal suo volto quell’espressione gentile e
rassicurante.
“Te…te ne ha già parlato?”
chiesi a bassissima voce, quasi balbettando, ancora presa dalla
vergogna, talmente tanta che se avessi potuto mi sarei sotterrata
all’istante. Chissà quanti altri particolari gli
aveva rivelato.
“Certo che me ne ha già parlato, guai a lui, se mi
tenesse nascosta una cosa del genere potrei cruciarlo!”
rispose con ovvietà. Perfetto, ora non solo mi sentivo
imbarazzatissima, ma anche in colpa, perché io ai miei
migliori amici non avevo neanche avuto il coraggio di rivelare che ci
studiavo con Malfoy.
“Non avrei mai potuto immaginare che…beh che la
vostra amicizia potesse essere così
forte…” gli confessai seriamente sorpresa. Lui si
aprì in un sorriso che era un misto di dolcezza e amarezza.
“Hermione, Hermione…ci sono così tante
cose che potresti mai immaginare…io e Draco siamo molto
più che semplici amici. E’ come se fossimo, veri e
propri…fratelli. Non voglio tediarti con le nostre tristi
storie che ci hanno unito così fortemente, ti
dirò solo che quando non c’era nessuno per me,
c’era lui. E viceversa. Ci sono cose che uniscono
più del sangue stesso. E raccontarci tutto è il
minimo che possiamo fare” spiegò il moro dagli
occhi cobalto. Io che mi sentivo sempre più sommersa dai
sensi di colpa cercai di giustificarmi.
“Purtroppo non tutti hanno la fortuna di avere amici
comprensivi come te, Blaise. Io voglio bene a Harry e Ron, molto
più che bene, è come dici tu: sono un
po’ come fratelli. Ma…non accetterebbero. Loro non
riescono a pensare come puoi farlo tu. E io per evitare sofferenza,
incomprensioni e litigi, preferisco tenermi le cose che loro non
capirebbero, per me. Lo so che è mentire, e odio mentire
loro. Ma meglio una verità nascosta che finire con il
litigare”
Il Serpeverde annuì con il capo, ma il suo sguardo si fece
interrogativo.
“Pensavo che Potter fosse più comprensivo da quel
punto di vista…” esternò il suo dubbio.
“Harry?! No, assolutamente! Io adoro Harry, è
sicuramente il ragazzo più fantastico che conosco, ma
è incredibilmente cocciuto. Se dice che una cosa
è così, è così e basta. Io
potrei anche dirgli che sono andata a letto con Malfoy
perché sennò morivo, lui non accetterebbe mai. Mi
accuserebbe di tradimento. E sinceramente, avrebbe anche
ragione…” dissi abbassando lo sguardo con una nota
di tristezza.
“Ragione? Su cosa, esattamente?” mi
domandò Blaise stranito. Io sospirai.
“Sono andata a letto con il suo peggior nemico. Con la
persona che odia di più nella scuola!! Tu lo sai tutti i
guai che ci ha fatto passare…che ci avete fatto passare!! E
a me in particolare…Malfoy non ha fatto che tormentarmi per
anni! Dico anni! E a me cosa viene in mente di fare? Di andarci a
letto, ovvio…io potevo avere anche tutte le mie buone
ragioni, ma se Harry non me lo perdonasse, non potrei dirgli
nulla…avrebbe tutta la ragione del mondo. E
sinceramente…preferisco vivere con un segreto, che senza
Harry”
Non mi resi pienamente conto che stavo rivelando quelle informazioni
tanto personali a Blaise Zabini, Serpeverde accanito e miglior amico di
Malfoy, ma mentre lo facevo, mi sentivo bene. Sapevo che Blaise era
diverso da tutti gli amici con cui avrei potuto parlare, ed ero rimasta
così colpita dalle sue parole, che mi resi conto che era
proprio la persona di cui avevo bisogno. Era un parere esterno ma allo
stesso tempo comprensivo, e sapevo che, come non aveva giudicato Draco,
non avrebbe giudicato me. Perciò parlare con lui era
così dannatamente facile e rilassante.
“Posso capire il tuo dramma Granger…io in
realtà posso capire tutto. Ma tu non ti devi assolutamente
sentire in colpa, né tanto meno sentirti una traditrice.
Concordo su quello che hai detto, e se Potter ha quel difetto, fai bene
a mentire per non perderlo. Ma ricordati che il problema è
suo, non tuo. E’ lui quello nel torto, perché per
gli amici, per quelli che si definiscono tali, si fa qualunque cosa. Da
quello che mi hai detto, tu e Potter sembrate molto legati.
Perciò, ribadisco, non sentirti in colpa. Tu le tue buone
ragioni ce le avevi davvero, ne sono certo. Non sei una che si butta
nella braccia del primo che passa, sapendo poi i trascorsi fra tu e
Draco…per tanto, stai tranquilla. Hai fatto quello che ti
sei sentita, finalmente. Perché è così
che si vive Hermione. Cercando la propria felicità, non
quella degli altri per rifugiarcisi. Devi trovare la tua”
Quasi mi si illuminarono gli occhi a sentire quelle parole. Blaise
Zabini era il prototipo perfetto dell’amico ideale. Aveva
detto esattamente tutte le cose necessarie per rasserenarmi, mandarmi
via ogni incertezza e ogni dubbio. Non mi sentivo più in
colpa per aver mentito a Harry. Non mi sentivo più in colpa
per essere andata a letto con Malfoy. Mi sentivo bene perché
per la prima volta in vita mia, avevo capito che potevo fare quello che
mi andava di fare, e potevo preoccuparmi, per una volta, di me stessa.
Sorrisi al moro dagli occhi oceanici che mi sedeva di fronte. Avevo
fatto bene a parlare con lui. Mi aveva aiutato più di
chiunque altro avesse potuto fare.
“Blaise Zabini, dove si firma per averti come
amico?” gli chiesi senza remore. Sì, ero convinta.
Chissene se era un Serpeverde, chissene se era il migliore amico di
Malfoy, chissene se tutte le volte ci aveva insultato, chissene se ci
aveva fatto passare tanti guai. Non m’importava
più del passato. Non si vive nel passato. Si vive nel
presente, e in quel presente, io volevo Blaise come amico. Una
decisione avventata, incosciente o quello che volete, ma in quei pochi
minuti passati insieme mi ero resa conto che in un momento del genere,
lui era quello che mi serviva.
They say thet
good things take time, but really great things happen in a blink of an
eye.
Lui
mi sorrise di rimando, divertito e compiaciuto.
“Firma qui Granger…” disse indicandosi
il cuore. Io ridacchiai, presi una piuma, e senza intingerla
nell’inchiostro, la passai sul maglioncino di Blaise,
all’altezza del cuore, facendo finta di firmare.
“Tu non puoi essere un Serpeverde…”
sospirai senza smettere di sorridere. Era troppo eccezionale per
esserlo.
“O magari voi cari Grifoni avete una visione un po’
distorta dei Serpeverde…” ribattè lui
senza offesa nella voce. Anzi, aveva il tono di una mamma dolce che
cerca di far capire a suo figlio il suo errore. Io aggrottai la fronte
e aspettai che continuasse.
“Non tutti i Serpeverde sono come l’Oscuro Signore,
Hermione. Guarda lo stesso Salazar. Prima della famosa discussione, che
poi ha segnato la storia di generazioni e generazioni di studenti, lui
e Godric erano migliori amici. Il nostro unico problema è
che racchiudiamo in noi certe caratteristiche, che con le scelte
sbagliate, possono essere disastrose. Ma non tutti fanno le scelte
sbagliate. E’ vero, e’ vero, ti concedo che
effettivamente siamo stronzi nell’anima, che mangiamo pane e
sarcasmo a colazione, e tutti gli altri difetti del mondo. Ma
c’è molto di più. E, se vorrai, piano
piano non solo potrò farti capire che non siamo proprio il
diavolo fatto persona, ma anche che, nonostante potrebbe essere
difficile per te ammetterlo, anche tu hai delle qualità
molto da Serpeverde. E parlo delle QUALITA’ Serpeverde. Non
dei difetti”
“Avete delle qualità?” ribattei con
sarcasmo e sorrisi divertita, anche se ero rimasta molto colpita dalla
sua spiegazione. Di nuovo. Lui sembrò compiaciuto.
“Eccoci cominciamo subito!! Senti senti…tipico
sarcasmo Serpeverde! Ma questo deve essere anche l’influenza
di Draco, non è vero?” fece ridacchiando. Io
sospirai ironicamente.
“Ehhh, è dura ammetterlo, ma sì! A
stare con lo zoppo…”
Blaise mi sorrise raggiante e io non potei fare a meno di ricambiare.
Capivo come Draco potesse essergli così legato, a parte le
brutte esperienze che aveva accennato. Era davvero l’amico
ideale. Mi fece nuovamente una carezza sul viso.
“Allora Hermione, mi prometti che d’ora in poi
starai serena per questa storia, e quando ti verranno dei dubbi,
correrai subito da me?” chiese con apprensione. Io annuii
vigorosamente.
“Sì Blaise…promesso” risposi
per poi chinarmi su di lui e abbracciarlo, incurante di tutto. Mi
andava di abbracciarlo, e l’avrei fatto. Lui
ricambiò dolcemente, per poi commentare sarcastico ghignando.
“C’hai preso gusto con i Serpeverde eh? Ma mi
dispiace Grang, non potrei mai venire con te dopo che sei stata con
Draco! Magari fra un po’!”
Io risi scuotendo il capo.
Incorreggibile, e insostituibile.
Spazio dell'Autrice:
Oh sì, proprio incorreggibile e insostituibile, il nostro
Blaise. Mi dispiace che la zia Row gli abbia dato così poca
importanza nella saga, come anche agli altri Serpeverde del resto. Io
però lo adoro, e anche se questo carattere è solo
una mia pura invenzione, me lo vedo proprio così, talmente
vero che mi sembra che anche nei libri sia così. Non
può essere diverso. Amo i suoi punti di vista poi, forse
perchè in gran parte sono anche i miei. E quando parla dei
Serpeverde!! Scusate, me lo dovete concedere, questo è
riscatto allo stato pure! D'altronde si sa che i Serpeverde lo fanno
meglio xD Ah, quasi dimenticavo! Gli ho fatto stringere amicizia con la
Granger, e l'idea sinceramente mi piace da matti. Finalmente Hermione
avrà un amico decente!! Che magari le farà capire
qualcosa in più di come si sta al mondo...e
l'aiuterà con Draco, ovviamente. E
viceversa. Sì, secondo me potrebbero formare un bel
trio.
Risposte alle recensioni:
Ale 93:
oh grazie mille!! Sono felice che la mia storia ti piaccia, e in
particolar modo il capitolo prima!! Ci tenevo che piacesse visto che il
capitolo centrale della storia! Comunque spero che anche questo ti sia
piaciuto e che continuerai a seguirmi! Baci!
sa chan:
grazie tante dei complimenti e della recensione!! Ho aggiornato
abbastanza presto? xD Spero che il chap ti piaccia! Baci!
_Lilian_Potter_:
oh tutti questi complimenti mi fanno arrossire!! Sinceramente per una
che vuole diventare scrittrice, sentirsi dire queste cose è
meraviglioso!! Perciò grazie infinitamente!! Spero che anche
questo chap ti sia piaciuto, e che dire...vedrò di non farli
penare troppo! xD Baci!
pikkola_Lilith:
ciao!! Grazie mille per i complimenti, sono felice che la mia FF ti sia
piaciuta così tanto da leggerla tutta d'un fiato!! xD Spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi!
Baci!
erigre:
ciao Greta! Oh sono molto felice di sentire che il capitolo mi
è venuto bene, ci tenevo tanto!! Ti ringrazio mille della
recensione e dei complimenti!! Sono contenta di aver messo anche
qualcosa di originale che non avevi mai letto! Baci!
dolcepuffa:
wow sono felice che sia la FF che il capitolo in particolare ti siano
piaciuti tanto! Sinceramente, non piace anche a me l'idea dell'Hermione
povera verginella, insomma sarà insopportabile e tutto
quanto, però mi piace pensare che i suoi ragazzi gli abbia
avuti. Giusta anche la tua affermazione: sarebbe stato orribile farle
perdere la verginità per un gioco. Comunque grazie mille per
la recensione! Baci!
laretta:
ahahah vi è andata bene, se era il 56 poveri voi!! xD Grazie
mille della recensione e dei complimenti!! Baci!
glumbumble:
ciao!! Beh allora prima di tutto benvenuta nel forum e nel sito! Mi
sento onorata sentendomi dire che la mia è la prima FF che
ti è piaciuta davvero *_* Ti capisco quando parli di
"caratteri deformati". Io stessa odio le dramione (brava avevi scritto
giusto ^_^) in cui si va OOC e ci ritroviamo un Draco super sdolcinato
e un Hermione super disinibita...il bello della magia che sta nella
loro coppia va perduto secondo me. Che dire, grazie davvero di cuore
per la recensione e i complimenti! Baci!
Dark_Angel:
tessorooooo!!! *___* Perdona quella mia svista, ma come ti ho
già spiegato, e come tu hai già capito (ormai mi
conosci troppo bene, te l'ho già detto!! xD) c'era un nesso
sotto xD xD Grazie mille della recensione, ormai sei una delle mie
lettrici preferite, lo sai!! Baci baci! tivibì! xD
Hollina:
noto con piacere che ti è piaciuto!! xD Beh allora,
strosfericamente grazie!! xD xD Tanto per utilizzare il termine coniato
da te! xD A presto, baci!! (Ps: un grazie speciale perchè
sei sempre una delle prime che recensisce!! *___* Non sai quanto mi fai
contenta!)
Ili91:
ciao! Stai tranquilla, commentando questo mi hai fatto ugualmente
contenta! Io invece sono legata al 13 perchè è il
numero di maglia del mio calciatore preferito, che è
un'ossessione ormai! xD E mi porta anche fortuna! Comunque grazie mille
per la recensione! A presto! Baci.
Ps: la citazione: "They
say that good things take time, but really great things happen in a
blink of an eye", è della canzone "One in a
Million" di Miley Cyrus (che io rimpiango sempre sia seguita per la
maggiorparte da stupide bambine, perchè le sue canzoni sono
davvero carine). Traduzione: "Dicono che le cose belle succedano con il
tempo, ma le cose davvero fantastiche accadono in un batter d'occhio".
Lo so, in italiano fa schifo, perde tantissimo. E' per questo che io
amo l'inglese *___* (E gli inglesi xD)
Mi raccomando RECENSITE
NUMEROSI!
That's all folks!
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Capitolo 15 *** The Slytherin way ***
Hello
folks! Come va? Buon ferragosto!! (Che io fino ad oggi non sapevo che
si facevano gli auguri di ferragosto, pensavo fosse una festa e basta
xD) Oggi è stata una magnifica giornata perchè
dopo mesi ho rivisto la mia squadra del cuore giocare, e vincere, anche
se qui birbantelli mi hanno fatto un po' soffrire! A parte che ero
sclerata di mio, tremavo dall'emozione...un giorno ci morirò
a guardare una partita del Chelsea. Ma almeno morirò
felice!! A voi non importa niente vero? V'importa del capitolo!! xD Beh
allora eccovelo!
Enjoy
the chapter!
Ormai erano le quattro e venti e Draco non si faceva vedere. Camminavo
avanti e indietro per il corridoio con le braccia conserte al petto e
un nodo allo stomaco. Che cosa avrebbe detto e fatto Malfoy? Quel
ragazzo era così dannatamente imprevedibile e indomabile che
mi avrebbe fatto impazzire. Quando finalmente sentii dei passi
avvicinarsi trattenni il respiro, anche se cercai di sembrare
impassibile. Draco Malfoy in tutta la sua insopportabile bellezza
sbucò da dietro l’angolo.
Insopportabile,
ecco cos’era. Non riuscivo a sopportare tanta bellezza.
Nonostante fosse terribilmente in ritardo, camminava sempre con passo
elegante e cadenzato, niente riusciva a turbare i suoi lineamenti, e
sembrava assorto in mille pensieri. Quando incrociò il mio
sguardo mi fece un cenno a mo’ di saluto.
“Dimmi Granger, sono proprio tanto in ritardo?” mi
chiese con un ghigno divertito. Io feci una smorfia.
“Sì Malfoy, sei talmente in ritardo, che tra un
po’ sei in anticipo!” brontolai il biondo battendo
infastidita il piede a terra. Lui schioccò le labbra
scettico e si guardò l’orologio.
“Oddio quante storie per una mezz’oretta di
ritardo! Sono un uomo impegnato Granger! E poi ora che non dobbiamo
più perdere tempo con la tua pozione, che fretta
hai?” fece il Principe delle Serpi con noncuranza. Io sbuffai
contrariata arricciando la bocca.
“Ehi aspetta…” disse Draco avvicinandosi
pericolosamente a me, mentre il suo sguardo e il suo ghigno si facevano
più maliziosi.
“Non è che questo tempo lo volevi impiegare a fare
altro?” mi sussurrò all’orecchio con
voce roca e sensuale. Non poteva ricominciare subito. Io sarei
impazzita davvero.
“Ah Malfoy! Sempre il solito pervertito!” sbottai
irritata, o almeno, facendogli credere che lo ero. In realtà
mi sarei potuta sciogliere all’istante, o peggio, buttarmi
fra le sue braccia senza indugio, ma avevo un orgoglio da difendere,
perciò decisi di ribattere, fulminea e combattiva.
“Non sembravi poi così dispiaciuta
ieri…” insistette appoggiando una mano sulla mia
vita. Io mi allontanai di qualche centimetro e inarcai le sopracciglia.
“Non mi sembra il caso di perdere ulteriore tempo visto il
tuo palese ritardo…che ne dici se entriamo e mi dici cosa
devo farti?” cercai di deviare la conversazione, senza
rendermi conto dello splendido doppio senso che gli avevo servito su un
piatto d’argento.
“Oh Granger, che bisogno c’è di dirtelo,
te lo faccio direttamente vedere quello che devi farmi” disse
malizioso cingendomi nuovamente i fianchi e avvicinando la bocca al mio
collo. No! Se avesse cominciato a baciarmi il collo, baciarmi come lui
sapeva fare, mi sarei potuta concedere a lui lì in mezzo al
corridoio, seduta stante. Perciò indietreggiai, ma invece di
guardarlo offesa, decisi di cambiare tattica.
“Siamo in mezzo ad un corridoio, signor Malfoy. Potrebbe
spuntare chiunque da dietro l’angolo…”
gli feci quasi in un sussurro. Lui mi osservò per un attimo,
poi annuì. Feci comparire la porta della Stanza delle
Necessità ed entrambi entrammo in quella camera che ormai ci
era molto familiare.
“Ho saputo che tu e Blaise siete diventati
amici…” se ne uscì Malfoy mentre tirava
fuori i libri dalla sua borsa e li appoggiava sul tavolo dove
solitamente facevamo i compiti.
“Sì, è vero…”
confermai senza rimanere stupita che il mio “nuovo
amico” avesse già raccontato a Draco
dell’esito del nostro incontro in biblioteca.
“Povera Granger, non sai quello che ti aspetta…Bla
è un pazzo sclerato! Io ci vivo 24 ore su
24…c’è dei momenti in cui delira e non
si ferma più! La sera, più che
altro…” fece scherzosamente. Sapevo che anche se
lo scherniva, con tono sempre ironico, Draco era legatissimo a Blaise.
“Beh penso che riuscirò a sopravvivere al suo
delirio…quando abbiamo parlato in biblioteca è
stato…perfetto. Blaise Zabini è l’amico
ideale. E tu, tu sei dannatamente fortunato!” dissi mentre mi
sedevo di fronte al Principe delle Serpi. Per la prima volta da quando
ho memoria, lo vidi sorridere con una nota di dolcezza. Non era un
sorriso sarcastico, malizioso, divertito o amaro. Era un sorriso puro.
E mi bastò ad avvalorare la mia tesi. Draco e Blaise
dovevano condividere un’amicizia più che speciale.
“Te lo presto volentieri, 24 ore su 24 ti fa diventare
matto…magari se ce lo spartiamo a dovere, la nostra igiene
mentale ne gioverà” rispose senza smettere di
sorridere.
Io ridacchiai. Sapevo così poco di Blaise, eppure confidarmi
con lui era stato così semplice e spontaneo, come se fossimo
amici da sempre. E anche la naturalità con cui gli avevo
chiesto di diventare amici, cosa che appena un mese fa mi sarebbe
sembrata impossibile.
Il mondo aveva cominciato a girare al contrario. E nemmeno mi
dispiaceva poi così tanto.
Cominciai a tirare fuori piuma e pergamena per mettermi a lavoro, ma
Draco, evidentemente pensieroso, mi chiese.
“Scusa Granger ma…come mai hai
avuto…beh diciamo il bisogno di diventare amica di Blaise?
Cioè…non hai già Potter, Lenticchia e
la Weasley?”
Come sempre, Malfoy aveva centrato il punto della questione,
spiazzandomi. La perspicacia doveva essere una delle caratteristiche
fondamentali dei Serpeverde. Evitai bene di guardarlo negli occhi e
feci un sospiro.
“Io…” cominciai quasi balbettando, con
insicurezza. Mi sentivo terribilmente a disagio. Parlare con Blaise mi
era venuto naturale. Ma con Draco Malfoy era tutta un’altra
storia…
“Ehi Granger, ti sei sentita a tuo agio a fare sesso con
me…puoi anche farmi una confidenza…tanto
sennò me lo dice Blaise” mi fece notare il biondo
di fronte a me, appoggiando le braccia sul tavolo. Io sospirai di
nuovo. Il suo discorso non faceva una piega. Come sempre. Ma
quell’imbarazzante sensazione non si degnava di andarsene.
“Potresti fare il politico, sai?” gli dissi
ridacchiando, provando a buttare la conversazione sul ridere, e vedere
se mi sbloccavo. Lui ghignò divertito.
“Beh, ti sembrerà strano, ma mi è
venuto più facile fare sesso con te che rivelarti una
confidenza…” gli confessai quella folle
sensazione. Era davvero folle, ma io mi sentivo così. Gli
sarei saltata addosso senza alcuna vergogna, ma non riuscivo a
parlargli spontaneamente dei miei amici. Avevo paura che
lui…fraintendesse. Incrociai i suoi occhi grigi, che
sembravano argento fuso nascosto da una spessa coltre di nebbia. Erano
bellissimi. Ed oltre che terribilmente intriganti, erano anche
terribilmente convincenti. Così, dopo che mi
guardò intensamente per parecchi secondi, decisi di parlare.
“Come ho già spiegato a Blaise…io
voglio tantissimo bene sia a Harry, che a Ron, che a Ginny, sono
meravigliosi e abbiamo condiviso sempre
tutto…ma…beh anche loro hanno i
propri…difetti” cominciai nuovamente cercando di
far capire alla bionda Serpe la situazione. Lui aggrottò la
fronte, ma non disse niente. Aspettava che continuassi.
“Loro sono…beh, specialmente
Harry…terribilmente testardi. Diciamo che quando decretano
qualcosa, è quella. E non riescono a capire le cose che
vanno oltre le loro certezze…per esempio, tu hai detto a
Blaise che siamo stati insieme, no? E lui non ti ha giudicato male, non
ti ha rinfacciato di essere andato a letto con una sporca mezzosangue,
grifondoro e tutto il resto. Lui, ha capito” dissi
lentamente.
“Beh ma questo è ovvio!! E’ il mio
migliore amico!” commentò quasi indignato aprendo
le braccia al cielo, come se davvero fosse la cosa più ovvia
del mondo. In realtà, dovrebbe esserlo. Fissai nuovamente
Draco nei suoi occhi argentei e non riuscii a trattenere un sorriso
amaro. Non pensavo che sarebbe risultato così difficile e
doloroso parlare dei miei amici.
“Non voglio che tu pensi male di loro…”
feci senza rendermi conto dell’incredibile stupidaggine che
avevo detto. Lui infatti inarcò le sopracciglia con aria
divertita e ghigno sarcastico.
“Forse intendi…più di quanto lo pensi
già…e ti assicuro, sarebbe davvero impossibile
più di così…” rispose con
ironia facendomi ridere.
“Avevo dimenticato per un istante che stavo…beh
parlando con Draco Lucius Malfoy, il Principe delle
Serpi…” dissi con un mezzo sospiro tra il
divertito e il rassagnato.
“Comunque, davvero, io sono legatissima a loro, specie a
Harry…ma so che lui non accetterebbe. Per questo non gli ho
mai detto niente di niente. Litigheremmo, e tutto andrebbe per il
peggio. Non posso stare senza di lui, perciò preferisco
nascondergli qualcosa…” spiegai come avevo fatto
con Blaise. Malfoy era tornato serio e mi guardava pensieroso, come se
stesse riflettendo febbrilmente.
“Mi devo contraddire, Granger…è
possibilissimo che io pensi ancora peggio su di loro…sono
degli imbecilli, Potter in primis. Vi vantate sempre di essere brave
persone, amici eccezionali, dolci e sensibili, dite sempre che sareste
pronti a morire per i propri amici…ma niente di tutto questo
è vero. Siete dei finti buonisti, che appena si trovano
davanti a qualcosa che non conoscono, scappano impauriti. Blaise
potrebbe arrivare domani e dirmi che vuole diventare un Grifondoro,
gay, e che è follemente innamorato di Potter.
L’unica cosa di cui io mi preoccuperei, sarebbe se sta bene.
Nient’altro. Voi non avete idea di cosa sia la vera
amicizia!Beh, in realtà…loro. Tu mi sembri molto
diversa da loro, Granger” si corresse alla fine facendo un
mezzo ghigno che non riuscii a decifrare. Lo presi quasi come un
complimento. Una volta mi sarei indispettita e gli avrei urlato contro
chissà quale cattiveria sui Serpeverde. Ma ora, davanti a
lui, e davanti a quella realtà, non riuscivo a spiccicare
parola. Malfoy mi sorprendeva sempre di più. E mi
sorprendevo io stessa a dargli ragione. Abbassai lo sguardo sulla
pergamana giocherellando con la piuma. Lo sentii alzarsi e sedersi
accanto a me. Non potei fare a meno di guardarlo. Il suo sguardo era
serio e intenso. La sua mano andò a posarsi sulla mia spalla.
“Lo ammetto, pensavo che tu fossi uguale a
loro…per questo ti consideravo solo una sporca mezzosangue.
Ma io non ho problemi ad accorgermi della realtà e a
cambiare idea. Non ho i paraocchi, io! Io vivo la vita, Granger. La
vivo come viene, perché troppe esperienze mi hanno insegnato
come può diventare orribile, orribile veramente. E non ho
tempo di essere infelice per delle minchiate. Non ho tempo di
preoccuparmi della felicità degli altri dicendo che per la
mia c’è tempo. Domani potrei non esserci
già più. E se succedesse, vorrei guardarmi
indietro e non avere rimpianti, vedere che non ho detto no a nessuna
mia voglia o desiderio. Sono convinto che anche tu sei
d’accordo, ma circondata dai tuoi presunti amici hai sempre
pensato che fosse sbagliato. Non è affato sbagliato,
Granger. Diciamo che è…alla Serpeverde”
concluse il suo breve monologo con un sorrisino, cercando di allentare
quella specie di tensione. Io annuii con il capo e ricambiai.
“Loro sono davvero amici miei, Malfoy. Mi vogliono bene, e io
voglio bene loro. Mi hanno sempre aiutata, e so che per me ci saranno
sempre. Non dubiterei mai di loro. Però devo convivere con
quel loro difetto. Glielo devo. Ciò non toglie che io, possa
cominciare a seguire le idee che condivido e perché
no…farlo alla Serpeverde” dissi mettendo in chiaro
quei punti su cui non mi trovavo d’accordo. Draco era stato
precipitoso e ingiusto nel giudicare i miei amici, ma in parte aveva
ragione. E ammiravo tantissimo, quasi invidiavo, l’amicizia
che lo legava a Blaise. Lui si aprì in un espressione
decisamente compiaciuta.
“Hermione Granger, la Regina dei Grifondoro, che fa qualcosa
alla Serpeverde? Mi piace terribilmente!” ribattè
con sorriso tronfio e voce un po’ strascicata.
“Ehi ehi Principe delle Serpi, non farti strane idee!! Sei tu
che l’hai definita così! Io sono fiera di essere
Grifondoro, e non cambierei per niente al mondo. Solo che anche io non
ho i paraocchi. E se mi rendo conto che ho sbagliato, beh cambio idea.
Anche io pensavo che foste diversi. Cioè, non ho dubbi che
tu sia il solito crudele stronzo, siamo chiari. Ma Blaise per esempio!!
Lui sì che mi ha sorpreso…e dicendomi che non
sono tutti come te, grazie al cielo, mi ha convinto che…beh
dovevo darvi una possibilità. In effetti, è
stupido odiare qualcosa che non si conosce. Perciò, ora che,
per caso, ho la possibilità di conoscervi, ben venga! Ma
magari scopro che avevo ragione e continuerò ad odiarvi
più di prima!” esclamai con tono sarcastico ma
divertito, e non potei fare a meno di sorridere raggiante.
“Granger piano con i complimenti che
arrossisco…” rispose a sua volta sarcastico.
“Comunque io non volevo farti passare a Serpeverde, sarebbe
impossibile! Però effettivamente, noi viviamo
così…lo vedrai tu stessa…”
disse soddisfatto mentre cominciò a giocherellare con un
ciuffo dei miei capelli.
“Ehi ma non è che quella storia della scommessa
era vera e devi davvero cercare di salvare una Grifondoro?”
me ne uscii schernendolo. Solo dopo mi resi conto che era quello che,
in realtà, stavo facendo io. Fu come se mi fossi svegliata
bruscamente da un bel sogno. Ero io quella che lo aveva ingannato per
un gioco. Eppure, dopo tutte quelle giornate passate insieme, specie le
ultime, era come se…me ne fossi dimenticata. Malfoy aveva
preso il sopravvento, e dopo tutta quella strana situazione con i miei
amici, che stavano mettendo a posto lui e Blaise, mi avevano convinto a
darli davvero una possibilità, a credere che sarebbe
costruttivo imparare un po’ da loro, e darli qualcosa da
imparare. Erano anni che Silente ci ripeteva quanto era importante
l’unione fra case. E io me ne ero accorta solo ora.
“Mmh stranamente no…sarebbe divertente
però…magari la scommessa potrei farla con te
Granger…” ribattè altrettanto ironico.
Io ridacchiai e scossi il capo.
“Lascia perdere Malfoy…ho sempre brutte esperienze
con le scommesse…”
Lui ovviamente non capì le mie parole, ma non mi chiese
nulla e continuò a guardarmi con quei suoi penetranti occhi
di tempesta.
“Comunque…hai fatto bene con Blaise…ti
farà stare meglio avere lui come amico…sopporta
tutto, te lo assicuro…infatti sopporta me, e credimi, non
è affatto semplice!!” fece continuando a passarmi
le mani fra i capelli.
“Oh guarda ti credo sulla parola!!” esclami
scimmiottandolo. Era una cosa che mi faceva divertire da morire,
prenderci in continuazione in giro, ma, senza volerci ferire davvero.
All’inizio, era per contratto, perché proprio non
riuscivamo a non lanciarci frecciatine. Ora, era per abituidine, e per
divertimento.
Draco ghignò e cominciò con la mano a scendermi
sul collo, sulla gola, sulla guancia.
“Sai Granger…” disse senza guardarmi
negli occhi, con tono un po’ sospirato.
“C’è un’altra cosa che noi
facciamo…alla Serpeverde…”
continuò avvicinandosi pericolosamente a me, passandosi una
lingua sulle labbra in un modo talmente sensuale che quasi sentii
piacere. Io cercavo di controllarmi in tutti i modi, davvero, ma
nonostante non fosse il primo ragazzo con cui ero stata, era
sicuramente il più irresistibile. Forse il più
irresistibile che fosse mai esistito! Lui era sensuale in qualunque
cosa facesse, era l’incarnazione pura del sesso, e non sapevo
come avevo fatto a non accorgermene prima. Mi avvicinai
involontariamente a lui e dischiusi le labbra, come invitandolo a
chiudere le distanze che c’erano fra di noi. E lui non si
fece attendere. Poggiò la sua fantastica, morbida e ed
eccitante bocca sulla mia catturandomi in un bacio pieno di trasporto,
intenso, leccandomi sensualmente le labbra per chiedermi
l’accesso. Non glielo negai, e mi strinsi a lui cingendogli
il collo, mentre la mia mano affondava nei suoi capelli biondissimi,
così lisci e setosi. Mi abbracciò in vita e mi
attirò ancor di più a sé, tirandomi
su. Capii dopo appena qualche secondo che voleva che mi sedessi in
collo a lui. Non mi feci pregare e mi misi a cavalcioni sulle sue
gambe. Ci baciammo per lunghi minuti in cui io cercavo di raggruppare
tutte le mie forze per staccarmi dal biondo Serpeverde, senza successo.
Nonostante mi ripetessi che non avrei dovuto, che ormai il mio compito
era stato adempiuto, che non dovevo lasciarmi coinvolgere
perché era tutto frutto di un gioco, le mie labbra non si
degnavano di staccarsi da quelle di Malfoy, che erano sempre
più vogliose e desiderabili. Le mie mani non volevano
saperne di abbandonare i suoi capelli e le sue forti spalle. Quando fu
lui a separarsi da me per andare a baciarmi il collo, io colsi
l’occasione al volo e, tenendolo a distanza con le mani che
erano appoggiate al suo petto, gli dissi.
“Dobbiamo fare i compiti…cioè, io devo
fare i tuoi…”
Malfoy fece una faccia scocciata e ripartì
all’attacco del mio collo, lasciandomi una sciai di baci
infuocati.
“Abbiamo tempo per i compiti…”
sospirò sulla mia pelle, mentre mi passava la lingua sulla
gola. Io cercai tutto l’autocontrollo che avevo a
disposizione per scansarlo di nuovo.
“Prima il dovere, e poi il piacere…” lo
apostrofai. Lui sbuffò.
“Prima il piacere, e
poi…basta…” rispose sarcastico, e senza
lasciarmi il tempo di ribattere o allontanarmi, catturò la
mia bocca in un bacio ipnotico. Non sapevo dove e come avesse imparato
a baciare così, ma quando le labbra di Draco
s’impossessavano delle mie, non ricordavo nemmeno come mi
chiamavo. Quando si staccò per prendere un po’ di
fiato, approfittai per cercare di alzarmi, senza molto successo visto
che le sue mani erano strette sui miei fianchi e non avevano intensione
di lasciarmi andare.
“Dai Malfoy, seriamente prima dobbiamo lavorare…se
non finisco in tempo i tuoi compiti poi devo farli stasera, e stasera
ho da finire i miei…perciò
andiamo…” dissi cercando nuovamente di alzarsi.
Lui si staccò da me con sguardo scocciato, sbuffando. Io
tornai a sedere sulla mia sedia e afferrai il libro di Erbologia,
cominciando a scrivere la relazione che io stessa avevo completato dopo
pranzo. Draco mi guardava, senza particolare interesse a ciò
che facevo, mentre se ne stava seduto con la schiena appoggiata in una
poso rilassata e accattivante. Completai tutti i suoi compiti con una
certa velocità, piegai tutte le pergamene e gliele porsi.
Lui mi guardò per un attimo, poi le afferrò e le
andò a mettere nella borsa.
Io mi stiracchiai appena e mi alzai, la schiena cominciava a
indolenzirsi un po’.
Malfoy, che nel mentre era accanto al divano, venne verso di me e il
suo sguardo non lasciava ad intendere niente d’innocente.
“Che dici Granger, ora me lo concedi qualche minuto come si
deve?” mi chiese con voce un po’ roca, ma allo
stesso tempo divertita, mentre ormai era di fronte a me e mi sovrastava
con la sua altezza. Io incrociai le braccia al petto e feci una smorfia.
“Non è nel contratto” ribattei alzando
il mento. Lui inarcò le sopracciglia, quasi sorpreso.
“Oh, tu infatti non lo farei perché è
da contratto…” disse cingendomi i fianchi e
avvicinando le labbra al mio orecchio.
“Lo farai perché non puoi
resistermi…” biasciò con tono talmente
convincente, che dargli contro era un’impresa impossibile. Ma
il mio orgoglio decise che valeva la pena provarci.
“E questo chi lo dice?” ribattei cercando di
rimanere impassibile, senza troppo successo. Lui aggrottò la
fronte e alzò gli occhi pensieroso.
“Tutti in realtà…Blaise mi ha detto che
se fosse una donna mi scoperebbe anche lui” rispose, e io non
potei fare a meno di scoppiare a ridere di gusto. Anche Draco
sì aprì in una risata divertita ripensando alla
battuta dell’amico. Quando le risa furono scemate, tornai a
guardarlo negli occhi, sempre divertita.
“Vedi, dovresti pensare al tuo nuovo amico, e farlo per lui
che ha avuto la sfortuna di nascere uomo. Se non vuoi farlo
né per me, né per te…beh
sì, dovresti farlo per Blaise” insistette ironico.
Lo squadrai da capo a piedi. Era l’essere più
bello che avessi mai visto. E mi ero convinta che avrei cominciato a
fare quello che mi andava. Così, sospirai, gli buttai le
braccia al collo, e prima di baciarlo gli sussurrai.
“Lo faccio per lui”
Ma sapevamo entrambi, che lo facevo per me.
Spazio dell'Autrice:
Io mi chiedo...come fa la gente a non essere Serpeverde?
Cioè siamo troppo i meglio, andiamo! Noi sì che
sappiamo cos'è la vita! Draco fa un discorso eccezionale!!
Ci tenevo che cominciassero a scambiarsi qualche confidenza,
è una cosa ancora più intima del sesso, Hermione
lo fa notare infatti! E poi...beh la cara Granger si lascia prendere un
po' la mano mi sa...come si concluderà la cosa? xD Io lo so
xD (Ma va, sei te la scrittrice NdTutti) Mmh anzi ora che ci penso non
lo neanche io!! (Sceeeema, sceeeema, sceeeema NdTutti)
Va beh basta delirio!
Allora ringrazio di cuore le persone che hanno recensito lo scorso
chap, ovvero Ili91,
pikkola_Lilith, anna96, Sayuri, Dark_Angel, Hollina e SlytherinAngel
(ovviamente xD)
Ps: la citazione "Insopportabile, ecco cos'era, non riuscivo a
sopportare tanta bellezza" e' presa dal libro "Eclipse" di Stephanie
Meyer, ovviamente riferito ad Edward xD Dal mio chap preferito, fra
l'altro *_*
That's all folks!
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Capitolo 16 *** Menzogna e Formalità ***
Hello
folks! Eccomi eccomi con un capitoletto DECISAMENTE interessante. Mi
sono accorta che mi è venuto un pochino più lungo
del solito, ditemi se è noioso, così magari la
prossima volta che mi capita lo spezzo.
Enjoy the chapter!
Così, cominciò la nostra storia.
Io e Draco iniziammo uno stranissimo rapporto, o almeno, a me sembrava
stranissimo visto che era la prima volta che mi ritrovavo in una
situazione del genere. Era difficile addirittura da spiegare. Tutti i
giorni, come sempre, ci ritrovavamo nella Stanza delle
Necessità, così che io potessi portare a termine
il lavoro per cui avevo firmato il contratto. Poi, battibeccavamo un
po’, e ci lasciavamo andare a caldi momenti di passione.
Inoltre, mentre io mi concentravo sui compiti del Principe delle Serpi,
lui mi parlava, cercando di darmi “lezioni” su
quello che lui stesso definiva “The Slytherin Way”.
E ovviamente, non smettevamo di litigare. Ma, dovendoci rivedere sempre
il giorno dopo, avevamo imparato a lasciar sfumare velocemente
l’arrabbiatura e il broncio, e di solito ci veniva meglio se
eravamo appiccicati l’uno all’altra con le bocche
incollate e le mani che esploravano vogliose il corpo
dell’altro. Ormai mi ero anche abituata a lui. Non mi
stranivo più ritrovandomi a pensare
all’intimità che condividevo con Draco Malfoy,
perché lui e il suo migliore amico, che stava diventando
anche il mio, avevano provveduto ad insegnarmi accuratamente
“The Slytherin Way”.
Eh sì, Blaise. Anche con lui avevo iniziato un rapporto, e
non era affatto strano. Di solito mi portava a fare una passeggiata
dopo cena, o veniva incontro a me e a Draco se e quando uscivamo prima
dalla Stanza delle Necessità. E mentre esploravamo insieme
tutti i più remoti luoghi di Hogwarts, parlavamo. Gli
parlavo come non avevo fatto a nessuno prima d’ora. Avevo
cominciato a considerarlo il mio “psicoterapeuta”.
Sì, perché Blaise era davvero terapeutico. Con
lui riuscivo a parlare senza remore, senza dover misurare le parole,
potevo semplicemente dire quello che pensavo, che mi passava per la
testa, anche le cose più folli e insensate, anche quelle
incomprensibili sensazioni che spesso ronzano nella mente. Ci
raccontavamo le esperienze che, ovviamente, non sapevamo
l’uno dell’altra, gli anneddoti divertenti e le
esperienze dolorose. Un giorno gli raccontai per filo e per segno la
relazione che avevo avuto con Ron. Blaise ascoltava paziente, mi faceva
sfogare quando ce n’era bisogno, mi spronava a tirar fuori
tutto, mi consigliava, e mi diceva tutte le cose di cui avevo bisogno.
E quando gli argomenti sconosciuti l’uno dell’altra
ci mancavo, allora parlavamo dell’unico che ci accumonava:
Draco Malfoy.
“E pensare che tu ci vivi sempre con quell’isterico
egocentrico…” gli confessai sospirando un giorno
di Dicembre, dopo essere uscita dalla Stanza delle Necessità
con il ricordo di uno acceso battibecco sullo stomaco. Stavamo
camminando mano nella mano per i corridoi che portavano
all’aperta terrazza del castello, tutti avvolti nei nostri
mantelli dato il freddo pungente.
“Oh tra un po’ farai come me…comincerai
ad ignorarlo” rispose tranquillamente.
“E’ impossibile!! Davvero, non so come fai a
sopportarlo ogni momento!” esclamai facendo quasi un ringhio.
La cosa che mi dava più fastidio è che,
nonostante fosse spesso davvero intollerabile, non potevo evitare di
finire fra le sue braccia.
“Tu lo sai benissimo in
realtà…” disse il moro mentre
incastonava i suoi meravigliosi occhi cobalto ai miei e si apriva in un
sorrisino dolce.
“Perché è quello che fai anche tu con
Potter e Weasley…e detto fra me e te,
Hermione…non so se farei cambio” fece con
sarcasmo. Io gli diedi una scherzosa botta sulla spalla.
“Ehi! Harry e Ron avranno i loro difetti, ma preferire
Malfoy!!” ribattei ironicamente indignata. Lui
ridacchiò divertito. Ci sedemmo su un muretto e osservammo
il panorama del cielo per un po’. In quel momento, pensando a
Harry e Ron, ai Grifondoro e a tutto il resto, mi venne in mente un
pensiero. Mi ero sentita bene a poter raccontare finalmente a qualcuno
qualsiasi cosa, ma non mi ero resa conto che c’era qualcosa
che nemmeno a Blaise potevo rivelare. Una cosa che sapevamo solo
io…e Lavanda Brown.
*
Mi rigirai appena incastrandomi meglio nel corpo perfettamente scolpito
di Draco. Eravamo stesi sul divano, quasi completamente nudi, e non era
difficile immaginare cosa avessi appena fatto. Ancora una volta, come
spesso faceva dandomi terribilmente ai nervi, mi aveva distratto mentre
gli stavo facendo i compiti, e mi aveva trascinato sul divano per i
suoi soliti “minuti come si deve”, mentre io
impotente e infastidita mi facevo trasportare in balia dei suoi tocchi
e dei suoi baci. Ora ce ne stavamo abbracciati, io di spalle a lui,
mentre mi cingeva la vita, godendoci quel delizioso tepore. Quando i
nostri respiri tornarono regolari io feci per alzarmi, ma lui
ovviamente non mollò la presa, tenendomi ben stretta a lui.
“Ehi ehi…dove credi di andare, piccola
Mezzosangue?” sussurrò intrecciando le sue gambe
con le mie. Io sbuffai.
“A finire i suoi compiti, signor
Principe…” feci infastidita provando nuovamente a
liberarmi della sua piacevole morsa. Cedette seccato, sdraiandosi di
schiena e intrecciando le mani dietro la testa. Non potei fare a meno
di guardare quell’adone greco con espressione totalmente
sognante e la bava che rischiava di soffocarmi.
“Grang, così mi consumi…”
bofonchiò ironico accorgendosi del mio sguardo famelico.
Sbuffai ancora più sonoramente. Odi et amo.
Presi l’orologio che avevo poggiato sul tavolo e lo guardai
distrattamente, ma quando mi accorsi dell’ora sobbalzai
imprecando.
“Cazzo cazzo cazzo è tardissimo!! E’
più che tardissimo! Avevo promesso ad Harry che lo
accompagnavo al campo da Quidditch! Cazzo cazzo!! E’ tutta
colpa tua!!” sbottai alterata cercando come una furia i miei
vestiti sparsi per la stanza.
“Mia?! E cosa avrei fatto io?!” ribattè
con sguardo da angioletto. Io lo fulminai.
“Cosa avresti fatto?! Ti avevo detto che dovevo farti i
compiti, ma te ovviamente non mi ascolti mai, sia mai detto, ti
preoccupi solo di quello che hai fra le gambe!” lo accusai
irata. Dove erano le mie mutandine dannazione?!
“Cerchi queste?” fece Malfoy alzando un
po’ la schiena e sventolando le mie mutandine nere. Io gliele
strappai quasi di mano e mi vestii veloce come un fulmine. Presi le
pergamene di Draco e le guardai con cipiglio dubbioso. Perfetto, avrei
dovuto finire i suoi stupidi compiti stasera. Li misi nella mia borsa
in fretta e furia.
“Questi te li riporto domani mattina, li faccio
stasera…” mugugnai a denti stretti. Anche lui
aveva cominciato a rivestirsi. E quasi mi dispiaceva. Mi misi il
maglioncino e andai alla ricerca della cravatta dispersa
chissà dove.
“Spostati!” dissi sgarbatamente al biondo per
pescare la cravatta che si era infilata fra i cuscini del divano.
“Mio dio come siamo agitatelle! Potter non muore se arrivi in
ritardo…purtroppo” commentò sarcastico
mentre si metteva la toga. Io lo guardai omicida.
“Non parlare così di Harry…”
lo rimproverai mentre mi mettevo la borsa in spalla. Lui mi
imitò.
“Fa parte dello Slytherin way” rispose facendo
spallucce. Ci avviammo fuori dalla Stanza delle Necessità, e
io cominciai a camminare con passo spedito, mentre quasi volavo per i
corridoi.
“Ehi ehi Mezzosangue rallenta!! Non hai
l’appuntamento con la morte!” si lamentò
Malfoy dietro di me, che doveva deformare il suo elegante passo per
starmi dietro.
“Ah dannato furetto!! E’ colpa tua se sono in un
ritardo fottuto, perciò stai zitto!! E poi scusa posso
andare avanti da sola!!” ribattei indispettita. Quel ragazzo
aveva troppa influenza su di me. Riusciva a mandarmi in bestia e a
farmi saltare i nervi, con la stessa facilità con cui mi
faceva girare la testa e tremare di piacere. Ora però
stringevo i pugni stizzita e avrei voluto schiantarlo volentieri.
All’improvviso, dalle scale, spuntò Blaise, che si
girò immediatamente verso di me e sorrise raggiante. Poi
notò la mia espressione corrucciata e mi guardò
interrogativo.
“Hermione!!” esclamò venendomi in
contro. Io mi fermai di botto e gli posai frettolosamente un bacio
sulla guancia.
“Blaise…scusa ma sono in stra ritardo!”
feci, cercando di ricominciare a camminare, ma il moro mi prese per il
braccio e mi fece fermare. In tanto Malfoy si era affiancato a noi.
“E anche stra incazzata vedo…ehi Draco, ti stavo
cercando amico” disse, rivolgendosi poi al biondo.
amico. Io feci una smorfia.
“Ecco, portatelo via che è
meglio…” mugugnai infastidita incrociando le
braccia sotto il seno.
“Ahhh eccoci, non avevo dubbi che fosse colpa
sua…è sempre colpa sua!” prese
scherzosamente le mie difese Blaise. Malfoy sbuffò
fintamente indignato.
“Ma sì, tanto di qualcuno deve essere la colpa,
tanto vale sia mia!! Non so, volete aprire un Anti-Malfoy fan
club?!” sbottò scuotendo il capo. Bla rise mentre
io lo guardai fulminante.
“Beh di chi doveva essere la colpa, mia?! Sei tu quello che
mi hai fatto fare tardi!” esclami irritata. Lui
spalancò gli occhi con espressione angelicamente innocente.
Gli mancava solo l’aureola a quella viscida Serpe.
“Io?!?! Dannazione, tu potevi semplicemente dirmi di no! Ah
già quasi dimenticavo…nessuno sa dirmi di
no!” disse tronfio. Io quasi ringhiai.
“Ah va’ al diavolo Malfoy!” imprecai
contro di lui rimettendomi in marcia. Entrambi mi seguirono.
“Dai ‘Mione, non fare così…lo
sai che Draco è insopportabile…”
cercò di tranquillizzarmi Blaise.
“Oh ma grazie Bla, anche io ti voglio
bene…è proprio in questi momenti che mi rendo
conto di quanto è forte la nostra
amicizia…” ribattè sarcastico il
biondo, ma venne bellamente ignorato. A quel punto, sentii dei passi
venire verso di noi. Svoltai l’angolo e vidi che nel
corridoio che portava alla Torre di Grifondoro c’era Harry.
Io gli corsi quasi incontro.
“Harry!!” esclamai mentre lui alzava lo sguardo e
mi sorrideva raggiante, con gli occhi illuminati d’affetto.
Mi cinse le spalle con un braccio e mi baciò la fronte.
“Ehi piccola…” mi salutò con
dolcezza, come faceva sempre. Poi s’incupì quando
si rese conto che due secondi fa ero in compagnia di Draco e Blaise,
che nel mentre si erano fermati e guardavno la scena con espressione
indecifrabile.
“Scusa, ho fatto dannatamente tardi, mi dispiace un
sacco…” mi scusai con il mio migliore amico
abbracciandolo in vita.
“Sì infatti ti stavo venendo a
cercare…non importa
comunque…ma…” disse scrutando stranito
le due Serpi.
“Che ci facevi con loro?”
Io mi girai a mia volta verso di loro e cercai una pronta scusa. Blaise
però fu più veloce di me.
“Oh tranquillo, niente…l’abbiamo
incontrata in corridoio, e ci siamo messi a parlare di un’idea che era venuta a noi
Serpeverde per la festa di Natale, nulla di
speciale…” rispose il moro dagli occhi cobalto con
tono rilassato. Era un attore formidabile, me ne convincevo ogni giorno
di più.
Il mio nuovo amico, ora era anche il mio nuovo salvatore.
Senza che Harry lo vedesse gli strizzai l’occhio e lui mi
sorrise.
“Bene, noi allora andiamo…Potty,
Hermione…” fece a mò di saluto Blaise,
per poi avviarsi con Draco ai piani inferiori. Il biondo non aveva
aperto bocca, si era limitato a guardarci infastidito. Odiosa,
odiosissima Serpe!
*
Io e Harry stavamo tornando a scuola, attraversando il Parco mano nella
mano. Ormai era ora di cena e dovevamo raggiungere i nostri compagni
che probabilmente, specie conoscendo Ron, erano già in Sala
Grande. Il moro non mi aveva chiesto più niente riguardo
alle Serpi, e per questo dovetti ringraziare il cielo. Odiavo, odiavo
terribilmente mentire al mio migliore amico. Ma non volevo farlo
soffrire, né volevo soffrire io.
In quei giorni però, mi sentivo come divisa a
metà fra due mondi. Era una cosa che avevo già
provato, però quando mi ero avventurata nel mondo Magico,
non mi sentivo di star tradendo quello Babbano. Ora invece, mentre mi
avventuravo a tentoni verso il mondo Serpeverde, seguita passo passo
dal mio nuovo e fantastico amico, inconsciamente mi sentivo in colpa
verso quello Grifondoro, anche se pensandoci, e parlandone con Blaise,
mi ero convinta che non c’era niente di male. Forse il punto
stava nel fatto che non potevo far coesistere i due mondi, come facevo
con quello Magico e Babbano.
Non si può vivere un po’ a Grifondoro e un
po’ a Serpeverde. Era contro natura. Io stavo provando a
conoscere quella realtà parallela in cui, per caso o per
destino, mi ero imbattuta. E non me ne pentivo. Ma sapevo che dopo i
pomeriggi con Draco, e le passeggiate con Blaise, io sarei tornata da
Harry, correndogli in contro raggiante come avevo fatto poco prima. E
lo sapevano anche loro. Inoltre, fra neanche due settimane, il
contratto con Malfoy sarebbe scaduto, ed io ero intenzionata a dirgli
addio. Quel nostro rapporto impossibile era nato con una menzogna e si
alimentava con una formalità. Il giorno in cui sarebbero
cominciate le vacanze di Natale, niente avrebbe continuato a legare me
e Draco Malfoy. Mi era piaciuto fare un salto nel suo mondo, inutile
negarlo. Ma volevo tornare pienamente nel mio.
Per Blaise, questo era diverso. Con lui ero arrivata ad istaurare una
vera e propria amicizia, e le chiacchierate con lui mi facevano stare
dannatamente bene. Mi davano quel qualcosa in più che
purtroppo, gli altri miei amici non potevano darmi. E gli ero grata per
questo. Lui era la mia terapia quando c’era qualcosa che non
andava. E anche se non ci “frequentavamo” poi da
chissà quanto tempo, io mi ero legata a Blaise, e non volevo
privarmene. Lui ormai faceva parte del mio mondo.
“Grazie di avermi accompagnato Mione…lo so che il
Quidditch non ti piace tanto” se ne uscì Harry
ridestandomi dai miei pensieri. Io gli sorrisi.
“Figurati, per te questo e altro…”
risposi immediatamente facendolo sorridere raggiante a sua volta. Poi
aggrottai la fronte.
“Perché non ti sei fatto accompagnare da
Ginny?” gli chiesi dubbiosa. Mi rifiutavo di credere che il
mio migliore amico non si fosse accorto che la piccola di casa Weasley
gli moriva dietro. Lui fece spallucce.
“Così, preferivo che mi accompagnassi
tu…” ribattè tranquillamente. Io lo guardai
interrogativa.
“Harry, non vorrei dirtelo proprio così
palesemente ma…Ginevra è pazza di te!”
esclamai, con l’intensione di dare una mano alla mia migliore
amica e una spinta al moro, così magari si sarebbero messi
finalmente insieme. Ma la risposta che ottenni non fu quella che
speravo.
“Lo so” rispose brevemente con tono sereno. Io ero
sempre più confusa. Lui se ne accorse e sospirò.
“A me Ginny non piace” fece quasi con
ovvietà. Io rimasi boccheggiante a guardarlo.
“Come…come non ti piace Ginny?” domandai
quasi sconvolta. Ero fermamente convinta del contrario. Fu lui a quel
punto che mi guardò stranito.
“Non mi è mai piaciuta Ginny,
Hermione…” disse sempre tranquillo come se
stessimo parlando del tempo. Io rimasi a bocca aperta, ma ormai eravamo nella Sala
d’Ingresso e decisi di troncare l’argomento con un
“ok” soffocato. Entrammo nella Sala Grande e ci
diregemmo verso il tavolo rosso-oro, sedendoci vicino ai nostri
compagni. Come previsto, Ron era già lì che si
abbuffava e ci salutò in modo quasi grottesco, ma noi ormai
ci eravamo abituati. Cominciammo anche noi a cenare parlando del
più e del meno con tutti. Neville ci raccontò che
oggi nelle serre era stato quasi assalito da una pianta gigante e tutti
scoppiammo a ridere.
“Mione, dopo io e Ron volevamo andare a fare qualche giro con
la scopa, ti dispiace?” mi chiese Harry dolcemente. Io
sorrisi.
“Ma figurati, andate pure, io me ne starò
tranquilla Sala Comune a ripassare…” dissi
prontamente, visto che dovevo finire lo stupido tema di Malfoy.
Così, quando ebbero finito di mangiare, i miei due migliori
amici andarono a prendere le loro scope, e io con calma mi avviai verso
la Torre di Grifondoro. Arrivata davanti al ritratto della Signora
Grassa, pronunciai la parola d’ordine ed entrai. Mi
spaparanzai su un caldo e accogliente divano proprio davanti al grande
camino e mi tolsi svogliatamente la toga. Tirai fuori la pergamena di
Draco e la piuma incantata, posai l’inchiostro sul tavolino
lì di fronte, e lessi le ultime righe per vedere dove ero
rimasta. Tirai fuori il libro e cominciai a scrivere, sperando di
finire al più presto. Purtroppo, invece, mi ci volle
più di quanto avevo previsto, e fra imprecazioni al
biondastro più odioso e sensuale del mondo e tanti sbuffi,
finii alle 11 e mezzo. Mi massaggiai le tempie doloranti mentre
lanciavo maledizioni a denti stretti a quella viscida Serpe. Mentre
stavo correggendo una parte del tema che non mi piaceva, sentii il
passaggio del ritratto aprirsi e le voci dei miei migliori amici
avvicinarsi. Non feci in tempo a nascondere il tema che loro mi stavano
già venendo in contro salutandomi allegri. Io feci finta di
niente e sorrisi.
“Ehi ragazzi…vi siete divertiti?” li
chiesi quando mi furono di fronte. Loro annuirono immediatamente. Poi
Harry mi guardò dubbioso.
“Hermione, ma il tema che c’era di lezione non
l’avevi già fatto oggi?” mi
domandò interrogativo.
“Oh sì, beh…lo stavo
ricontrollando…” provai a giustificarmi, ma lui
non era affatto convinto. Infatti guardò
l’orologio e aggrottò la fronte.
“Alle undici e mezzo? E poi l’avevi già
ricontrollato oggi, ti ho vista con i miei occhi…”
ribattè il moro. Io lo guardai negli occhi cercando di
rimanere impassibili, e feci spallucce. Intanto cercavo di tenere il
tema lontano dal suo sguardo, ma non potevo senza sembrare sospetta, e
poi l’inchiostro non era ancora asciutto! Harry lo
notò e si fece ancora più dubbioso.
“Quella non è la tua calligrafia”
constatò dopo che aveva scrutato la pergamena. Io cominciai
quasi a sudare freddo. Quando non risposi, i suoi occhi di speranza
s’illuminarono.
“Hermione Jane Granger!! Non mi dire che stai facendo i
compiti a qualcun altro?!” esclamò con un ghigno.
Ron spalancò gli occhi.
“No Herm non me lo direee!! Ti rifiuti sempre di farci
copiare, a noi!! I tuoi migliori amici!!” rincarò
la dose, ma si vedeva che entrambi non erano arrabbiati, ci stavano
solo scherzando sopra. Io mi alzai e indietreggiai.
“E va bene!! Mi avete scoperto ok? E’ solo un
favore, e per farmi perdonare, vi farò copiare il tema di
Pozioni che è per venerdì…”
dissi provando a distrarli. Speravo di comprarli con il compito di
Lumacorno, e che a quell’offerta lasciassero correre. Le loro
espressioni diventarono subito raggianti, sprizzavano
felicità da tutti i pori.
“Sei più che perdonata!” cedette subito
Ronald e io sorrisi immediatamente. Il rosso era anche troppo facile da
convincere. Harry annuì a sua volta, ma poi
inarcò un sopracciglio.
“Allora, per chi è questo favore?”
chiese curioso. Io indietreggiai ancora, con il tema dietro la schiena,
provando di scappare.
“Per nessuno Harry…” risposi cercando
una via di fuga. Harry capì le mie intensioni e si
avvicinò pericolosamente a me.
“Non sarà mica per un ragazzo, eh
Mione?” commentò con espressione sorniona Ron.
“Un ragazzo?! No ma che vai dicendo…”
ribattei un po’ troppo velocemente. I miei due migliori amici
si scambiarono uno sguardo complice e io capii all’istante.
Quando si girarono verso di me, cominciai a correre. Loro con uno
scatto partirono al mio inseguimento. Io avevo solo una speranza:
raggiungere le scale del mio dormitorio. Ma Harry e Ron erano
più alti, più atletici e più veloci,
così prima che io riuscissi a mettere piede sul primo
scalino, loro mi avevano già acciuffata e immobilizzata. Il
rosso mi teneva saldamente ferma mentre io cercavo di dimenarmi, e
Harry cercava di prendermi il tema. Quando ci riusciò, lesse
qualche riga davanti, poi lo girò.
Fu un attimo. Diventò completamente bianco, più
bianco della neve, e le risa divertite che uscivano della sua bocca
tesa in un sorriso, cessarono di colpo, dando all’atmosfera
un qualcosa di bruscamente orribile, quasi lugubre. Ron
guardò stranito il Prescelto, mentre io ero diventata
completamente rossa, e il sudore ormai era sangue. Come, come avevo
potuto essere così stupida!! Avrei dovuto farlo in camera
mia il tema! Harry mi guardò negli occhi completamente
sconvolto. Il rosso allora mi lasciò andare e si
avvicinò al moro confuso.
“Cos…cosa significa?” riuscì
a mugugnare Harry quasi sotto shock. Ron afferò il tema a
sua volta ed ebbe la stessa identica reazione del Prescelto, solo che
lui si sedette e non riuscì a dire una parola. Io mi armai
di coraggio, cercando di ricordare tutti i discorsi di Blaise, feci un
bel respiro e cominciai a parlare.
“Vi posso spiegare, non è assolutamente come
pensate, c’è stato un malinteso”
“Un malinteso?! Un malinteso?!?! Hermione stavi facendo il
tema di Malfoy!! Draco Malfoy!! Hai presente chi è,
vero?” sbottò Harry ancora incredulo e alterato.
“Certo che so chi è Harry, ma ti dico che
c’è una spiegazione più che sensata. Vi
ho detto che voglio entrare nella scuola di Medimagia no? Beh quando ne
ho parlato al professor Lumacorno, lui mi ha detto che ci volevano dei
crediti extra, e che per averli, avrei dovuto consegnare una pozione
completamente inventata da me, per la prima settimana di Dicembre.
Questo appena tre settimane fa. E voi lo sapete meglio di me, che era
un’impresa quasi impossibile. Perciò, visto che
non volevo di certo buttare all’aria il mio futuro per degli
stupidi litigi, ho chiesto aiuto al miglior pozionista della scuola,
che si da il caso, per mia sfortuna, sia proprio Draco
Malfoy” spiegai quella scusa che, se aveva funzionato con il
Principe delle Serpi, avrebbe funzionato anche con loro.
“E che c’entra questo con il fatto che gli stavi
facendo il tema?” chiese Ron confuso, che però si
era ripreso dallo shock, e aveva riacquistato colore.
“Cosa credi, che mi abbia dato il suo spassionato aiuto in
cambio solo di un grazie? Mi ha detto che in cambio voleva che gli
facessi tutti i compiti. Ed io ho dovuto accettare” risposi
con sicurezza, mentre nella mia testa mi ripetevo che non ero io quella
nel torto, come mi diceva sempre Blaise. Sì, in quel momento
mi resi conto di quanto quel ragazzo mi avesse aiutato davvero. I miei
due migliori amici non dissero una parola per almeno un minuto, stavano
cercando di assimilare la notizia. Quando ormai erano tornati del loro
solito colorito e le loro espressioni erano ormai tranquille, mi
rilassai anche io. Sapevo che nonostante il grande odio, avrebbero
capito che il mio futuro era molto più importante. Erano
cocciuti sì, ma non fino a quel punto. Sennò
sarebbero stati proprio stupidi. E sapevo perfettamente che non lo
erano.
Harry incrociò il mio sguardo e mi sorrise.
“Oddio Mione, per un attimo mi hai fatto temere il
peggio…” disse tirando un sospiro di sollievo. Io
aggrottai la fronte.
“Temere il peggio?” chiesi dubbiosa. Lui
annuì.
“Sì, beh Ron aveva appena detto quella cosa sui
ragazzi, e quando ho visto il nome di Malfoy, ho creduto che steste
insieme. Mi hai tolto dieci anni di vita” spiegò
il moro. Non saprei spiegare perché, ma in quel momento, mi
sentii come se i dieci anni di vita li avesse tolti lui a me.
Spazio
dell'Autrice.
Allora, prima di
tutto, per chi magari non conosce bene l'inglese, "The Slytherin Way"
vuol dire letteralmente "il modo alla Serpeverde", o più
semplicemente si traduce "alla Serpeverde", come avevo scritto nel
capitolo precedente. L'ho lasciato in inglese perchè, come
potete notare voi stessi, in italiano non avrebbe tanto senso, ed
è molto brutto da sentirti. In oltre, la mia mente malata,
riguardo a questa definizione, ha elaborato una cosa davvero comica.
Non so se voi guardate i Simpson, ma i una puntata dove c'era la
parodia di Mary Poppins, (Shary Bobbins xD) lei, con Bart e Lisa,
mentre mettono in ordine la camera, cantano una canzone che dice tipo
che nascondendo le cose invece di metterle a posto, si fa meno fatica e
tutti sono contenti. E nel ritornello dicono "It's the American Way".
Io allora, mi sono immaginata Draco, Blaise e Theodore vestiti tipo
cabaret che fanno un balletto il cui ritornello è "It's the
Slytherin Way". xD Sono malata, lo so! Comunque se volete la canzone
potete sentirla qui: http://www.youtube.com/watch?v=8uHU2CkN55E
A parte questo
delirio puro, che ne dite del capitolo? Harry e Ron hanno scoperto!! Ma
Hermione li ha messi subito in riga. E loro, come avrebbero potuto
dirle qualcosa? In fondo, non faceva niente di male, solo lavoro, no?
xD Beh NO cari bischeri!! xD Ma sono troppo stupidi per capire,
ovviamente. Un'altra cosa: tutto quello che c'è scritto in
questo chap, non è messo a caso. E dico tutto.
Perciò leggetelo con attenzione.
Risposte alle
recensioni:
_Sayuri: Draco
è decisamente irresistibileee!! *___* E se lo dice anche
Blaise xD Grazie della recensione, spero che il nuovo chap ti piaccia!
Baci.
anna96: hai
pienamente ragione, preferire Ron a Draco è come preferire
del fango alla nutella!! I misteri della vita sul serio!! Che bella la
moto d'acqua, anche io l'ho guidata una volta, è fantastico!
Anche se preferisco la barca a vela...comunque, grazie mille della
recensione!! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Baci.
Dark_Angel:
tesoro mio!! *__* Puoi dirlo forte!! 'Cause Slytherins do it better!!
xD Nessuno può resisterci! xD Inutile dire che una scena
come quella che mi hai suggerito tu l'avevo già pensata, ma
aspetta e vedrai!! Se avrai un po' di pazienza, sarà una
cosa davvero da fuochi d'artificio!! Grazie mille per la recensione
tessoraH!! Baci!
pikkola_Lilith:
*___* Non c'è niente che mi renda più felice del
convincere qualcuno a diventare Serpeverde!! (e' per questo che sono la
segretaria del caro Zio Voldie xD) Beh che dire, benvenuta nel nostro
fantastico mondo verde-argento! D'ora in poi, niente ti
sembrerà più come prima xD Grazie mille per i
complimenti e per la recensione! Spero che anche questo chap ti sia
piaciuto! Baci.
Hollina: hihihi
non so te, ma io amo Eclipse *___* Grazie della recensione, spero che
anche questo capitolo ti sia piaciuto! Baci.
Ili91: visto, ho
postato di nuovo presto. Sono ispiratissima in questo periodo. Comunque
grazie mille della recensione e spero che il nuovo capitolo ti piaccia.
Baci.
That's all folks!
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Capitolo 17 *** Nel covo delle Serpi... ***
Hello
folks! Prima di tutto, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio
di andare a leggere la mia nuova delirante One Shot "The Slytherin Way
Musical", che se avete letto il capitolo scorso, avete una vaga idea di
cosa possa trattarsi!! xD xD Se mi lasciate anche una recensione mi
fate molto contenta ^_^ Ora vi lascio a questo nuovo chap, sperando che
vi piaccia.
Enjoy
the chapter!!
Blaise Zabini era introvabile. Non solo non si era presentato a
lezione, ma nemmeno a pranzo; non era in infermeria, e non rispondeva
al messaggio che gli avevo inviato con il Gufo. E io avevo un TERRIBILE
bisogno di parlare con lui. Dopo l’ultima lezione che avevo
nel pomeriggio, disperata, afferrai il primo Serpeverde che mi era
capitato a tiro e gli intimai, da Caposcuola che ero, di
portarmi immediatamente nella loro Sala Comune. Il mal capitato, che
sarà stato al terzo anno, impaurito mi condusse nei
sotterranei della scuola. Arrivati in un corridoio, il ragazzo si
fermò davanti ad un muro di pietra spoglio e
bofonchiò la parola d’ordine. Si aprì
allora un varco ed io entrai a passo di marcia. Non ero mai stata nella
Sala Comune dei Serpeverde. Era parecchio grande, dalla forma
rettangolare, con un arredamento molto sfarzoso. Mobili antichi, camini
scolpiti, tavoli intarsiati, lussuosi lampadari appesi al soffito,
grandi divani e poltrone di pelle verde scuro con ricami argentati,
tavolini bassi in ferro battuto, enormi arazzi e tappeti. Una cosa che
mi colpì subito furono le grandi finestre fatte ad arco, da
dove proveniva una luca verdastra. Non mi resi immediatamente conto che
quella che si vedeva era l’acqua del Lago Nero.
Cercai con lo sguardo Blaise. Notai che da una poltrona sbucava una
chioma bionda di mia conoscenza e intuii che se lui era lì,
doveva esserci anche Bla. A grandi falcate mi avvicinai, e come
immaginato, trovai il mio amico sdraito sul divano di fronte alla
poltrona dove era seduto Malfoy.
“Blaise!!” lo chiamai a gran voce. Lui fece un
balzo, tirandosi velocemente a sedere e mi guardò stupito.
Quando finalmente realizzò che non ero una visione, si
alzò in piedi e mi salutò sorpreso.
“Hermione!” disse mentre si sporgeva verso di me e
mi abbracciava. Io ricambiai.
“Bla, è possibile che ho dovuto minacciare e
probabilmente traumatizzare un ragazzino per trovarti?! Dico io ma dove
eri finito?! Ti ho cercato dappertutto!” esclamai alterata.
Lui mi guardò con aria dispiaciuta, soddisfatta e sorpresa
allo stesso momento. “Ero…qui, oggi sono rimasto
in Dormitorio…” rispose un po’ incerto,
probabilmente doveva ancora assimilare questa mia disperata voglia di
vederlo.
“Ti avevo mandato anche un messaggio via gufo, ma niente! Non
ti azzardare mai più a sparire così!”
gli intimai puntandogli l’indice contro.
Lui mi passò una mano sulla guancia e mi sorrise.
“Povera la mia piccola che mi cercava
disperatamente…avevi proprio così bisogno di
me?” fece con tono fintamente dolce. Io sbuffai.
“Sì, ho terribilmente bisogno di te!”
In quel momento sentimmo qualcuno schiarsi pesantemente e
sarcasticamente la gola. Ci voltammo entrambi di scatto e notammo Draco
che, spaparanzato sulla poltrona, ci guardava accigliati.
“Ciao eh Granger, non disturbarti a
salutare…” disse indispettito.
“Ciao Malfoy” risposi svogliatamente senza degnarlo
di troppe attenzioni. Ora non avevo tempo per lui, dovevo confidarmi
con Blaise.
“Cazzo Granger! Potresti metterci anche un po’
più d’entusiasmo, penso di meritare almeno un
po’ di considerazione visto che ti fai scopare da
me…” ribattè senza troppo tatto. Io
feci spallucce e posai nuovamente l’attenzione su Blaise che
intanto sghignazzava.
“Dobbiamo assolutamente parlare!” feci al moro con
voce quasi isterica. Bla annuì e mi fece sedere accanto a
lui sul divano. Lo fissai negli occhi di cobalto e sospirai.
“E’ successa una cosa orribile!”
cominciai, ma Malfoy m’interruppe immediatamente.
“Hai visto Potter nudo?” chiese sarcastico. Io lo
fulminai con lo sguardo, poi posai nuovamente l’attenzione
sul moro.
“Ieri sera, mentre stavo finendo il tema di Sua Altezza Reale
visto che il giorno non aveva fatto altro
che…distrarmi!!” iniziai a spiegare infastidita.
“Non sembravi dispiaciuta” mugugnò
malizioso il biondo. Io lo ignorai palesemente.
“Sono arrivati Harry e Ron all’improvviso, hanno
visto il tema, notato che la calligrafia non era la mia, e capito che
stavo facendo i compiti a qualcun altro. Ho cercato di scappare, ma
loro mi hanno preso il tema e hanno visto che…era firmato
Draco Malfoy” raccontai brevemente. Lo sguardo di Blaise
m’invitò a continuare.
“Credevo che sarebbero morti sul colpo. Invece hanno
resistito abbastanza perché potessi spiegarli la
verità…che avevo bisogno dell’aiuto di
Draco, che era davvero questione di vita o di morte, e che in cambio
ovviamente, aveva voluto che gli facessi i
compiti…”
“Ma loro sono troppo stupidi e non ci hanno
creduto…” commentò con stizza il biondo.
“Al contrario, su quello non hanno avuto da
ridire…” ribattei posando lo sguardo sul Principe
delle Serpi, che sembrò sorpreso.
“Però hanno cominciato a chiederci se ci vedevamo,
quanto sarebbe durato, e soprattutto perché non ne avevo
parlato prima…” dissi con un sospiro.
“Beh, noi te l’avevamo detto” fece Malfoy
con tono compiaciuto. Io lo ignorai di nuovo. Stavo imparando ormai.
“Insomma, non è che proprio abbiamo litigato,
però la nostra bella discussione l’abbiamo
avuta…e loro sono ancora un po’ arrabbiati.
Cercano di non darlo a vedere, ma non sono per niente
bravi…oggi abbiamo parlato a monisillabi, ed è
una cosa mi da terribilmente ai nervi! Poi con Ron litigo spesso, ci
sono abituata…ma non Harry non era praticamente mai
successo! Cioè, non abbiamo mai litagato, e quando
è successo, facevamo subito pace! Oggi mi ha salutata solo
con un ciao, avremo scambiato sì e no dieci parole, non mi
ha accompagnato mano nella mano nella Sala Grande, niente di tutto
quello che fa sempre. E quando succede una cosa del genere, sento come
se tutta la giornata fosse rovinata” conclusi sfogandomi.
Durante il mio monologo avevo intrecciato le mie dita con quelle di
Blaise, che mi sorrise come per rassicurarmi.
“Gli passerà in fretta, tranquilla…non
gli hai dato un vero motivo per cui avercela con te, sono solo rimasti
un po’ male, secondo me più dal colpo improvviso
che dal fatto che non gliene avevi parlato, magari hanno solo bisogno
di smaltire un po’. Non è successo niente di
grave. Non preoccuparti per Potter, scommetto che già
stasera avrà dimenticato tutto. E che anche lui si sente
come se la giornata fosse rovinata. Tranquilla però
Hermione, la giornata non è affatto rovinata, e se vuoi
qualcuno che sostituisca Potter per qualche ora, io sono qui a tua
disposizione!” mi rassicurò con immediato
successo. Mi fece dimenticare tutto, dal diverbio con i miei due
migliori amici, alle insopportabili battutine di Draco. Era prodigioso.
Non riuscii a resistere all’impulso di sorridergli raggiante
e abbracciarlo.
“Vedi perché avevo un disperato bisogno di te? Tu
riesci a consolarmi immediatamente!!” feci appena mi staccai
da lui che sorrise tronfio.
“Modestamente sono il migliore in
circolazione…” gongolò vanitosamente.
“Ehi ehi piano con i primati…quelli li detengo
sempre io” si risentì Malfoy che si
alzò e si sedette sul bracciolo del divano, proprio accanto
a me.
“Granger, che ne dici se ora ti fai consolare un
po’ da me? Così lo vedi chi è davvero
il migliore” disse con voce volutamente roca. Io cercai con
tutta la forza di non saltargli addosso lì
all’istante, e voltai lo sguardo verso Blaise.
“Ma come fai a sopportarlo?” gli domandai
sarcastica. Lui fece spallucce.
“Beh sarà che con me non ci prova
spudoratamente…o forse sì!” rispose con
ironia.
“Fottiti Zab!” imprecò scherzosamente
contro di lui il biondo. In quel momento entrò Theodore Nott
nella Sala e ci venne incontro quasi trotterellando.
“Dra, Bla…ehi Granger!!”
salutò soffermando lo sguardo su di me. Poi mi diede
un’affettuosa pacca sulla spalla.
“Qual buon vento Grang? Cosa ti ha portato nella nostra umile
dimora?” chiese spaparanzandosi sulla poltrona che prima era
occupata da Draco. Io feci spallucce.
“Stavo cercando Blaise, visto che era completamente
introvabile!” risposi con un mezzo sorriso. Poi lo guardai
aggrottando la fronte.
“Ehi non mi hai detto perché eri completamente
introvabile!!” esclamai fissando il moro negli occhi. Tutti
scoppiarono a ridere.
“Il nostro caro signor Zabini ieri ha alzato un po’
il gomito” fece Nott senza smettere di ridacchiare.
“Un po’?!?! Stamani non si ricordava nemmeno come
si chiamava!” disse Malfoy ironico.
“Sì, lo ammetto…ieri sera mi
sarò scolato una bottiglia di FireWhisky tutta da
solo!” confessò Blaise divertito. Avrei dovuto
immaginare che era qualcosa del genere. Lo guardai un po’
preoccupata.
“Avete dato una festa?” chiesi interrogativa. Il
moro scosse il capo.
“No, cioè non un vera
festa…cazzeggiavamo in camera di Draco, niente di
che…e io fra una battuta e l’altra, ho un
po’ esagerato” spiegò tranquillo,
passando una mano fra i miei capelli. Il mio sguardo si fece allarmato.
“Ma ora stai bene?” domandai apprensiva. Lui
sorrise.
“Mai stato meglio! Il rimedio del Dottor Malfoy non fallisce
mai” fece sghignazzando. Draco si dipinse in volto
un’espressione tronfia.
“Rimedio del Dottor Malfoy?!” esclamai stranita.
“Sì Granger, una pozione per far passare la
sbornia…l’hai detto tu no, che sono il miglior
pozionista della scuola…” spiegò il
biondastro al mio fianco. In quell’istante spuntarono dai
dormitori due note ragazze, che appena ebbero avvistato il loro amici,
si unirono a noi.
“Buon giorno
ragazzi…e…Granger?!” fece stranita
Daphne Greengrass, appena posò i suoi occhi azzurri su di me.
“Granger che diamine ci fai qui?” chiese sbalordita
Pansy Parkinson. Il suo tono però non era cattivo e
tagliente. Era sorpreso e un po’…preoccupato.
“Oh, io…volevo parlare con Blaise”
risposi indicando il ragazzo al mio fianco, come se mi stessi
giustificando ad un professore che voleva sgridarmi. Daphne si sedette
con compostezza sul tavolino di fronte al divano, mentre Pansy si
buttò su una poltrona, accendendosi una sigaretta.
“Ne hai avuto di coraggio per venire nel covo del
nemico…” commentò la moretta mentre
buttava fuori un po’ di fumo. Io feci un mezzo sorriso.
“Sapevo di avere la protezione di un
amico…” ribattei stringendo la mano di Blaise che
mi sorrise. Le due ragazze sogghignaro.
“Bene…allora Mezzosangue, visto che sei qui, che
ne dici se mi fai i compiti? Così per oggi sei
libera” disse Draco alzandosi in piedi. Io lanciai
un’occhiata al moro che sedeva al mio fianco, poi mi alzai a
mia volta.
“Non sparire” feci a Bla con un ghigno divertito.
Lui rise.
“Non mi muovo di qui” acconsentì alzando
le mani con fare innocente. Feci un cenno di saluto e seguii Malfoy che
si stava avviando verso le scale dei dormitori. Quando arrivammo
all’ultima camera, quella infondo alle scale, lui
aprì la porta e mi fece segno di entrare. La camera di Draco
era simile alla mia, solo i colori cambiavano. Mi girai un
po’ in torno finchè non mi trovai davanti alla
grande libreria, che cominciai ad osservare curiosa.
“Trovato qualche libro che ti piace?” mi chiese
affiancandomi.
“Non in particolare, ma mi piace molto leggere i titoli nelle
librerie delle persone…” risposi senza staccare
gli occhi dai tomi.
“Dimmi che libri leggi, e ti dirò chi
sei…” dissi con tono solenne. Il biondo mi cinse
la vita con un braccio e mi strinse a sé.
“Io chi sono?” mi domandò sussurrando al
mio orecchio. Io deglutii.
“Una Serpe egocentrica e ritardataria…”
ribattei sarcastica. Lui sospirò divertito, poi lentamente
mi fece indietreggiare finchè non mi trovai appoggiata al
muro.
“Vediamo se riesco a farti dire qualcosa di
meglio…” sussurrò sensualmente, prima
di posare le sue labbra peccaminose sotto il mio orecchio, per poi
scendere sul collo, senza fretta, lasciandomi calde scie di baci. Io
socchiusi gli occhi e mi strinsi alle sue spalle. Le mani di Draco
scesero sui miei fianchi, e una s’insinuò sotto la
mia camicia cominciando a sfiorarmi con lentezza disarmante. Quando la
bocca del biondo trovò la mia una piacevole scarica di
brividi mi percorse la spina dorsale. Mi staccai dopo qualche minuto
fissandolo nei suoi profondi occhi argentei.
“Ehi Malfoy…perché Theodore, Pansy e
Daphne non hanno attentato alla mia incolumità appena mi
hanno visto?” chiesi al biondo, dopo che avevo ripensato a
quello che era successo in Sala Comune. Effettivamente erano stati
tutti e tre tranquilli, Theodore addirittura carino, e le altre due non
mi avevano detto una sola parola cattiva, erano solo rimaste stupite.
Era un comportamento fuori dalla norma, io mi ero preparata a resistere
a raffiche di assalti da parte di tutti gli amici di Draco e Blaise.
Invece non solo non mi avevano aggredito, ma mi avevano salutato senza
lamentarsi. Il Principe delle Serpi mi guardò eloquente.
“Tu sei amica di Blaise, e in affari con me. Io e Bla siamo i
due Serpeverde più influenti della casa. Perciò
loro si adeguano. Se noi ti accettiamo, loro ti accettano. Certo non
pensare di diventare la migliore amica di Pansy. Ma di certo non ti
attaccherà o tenterà di ucciderti”
spiegò come se fosse la cosa più ovvia del mondo,
lasciandomi quasi a bocca aperta.
“Ma io sono una Mezzoangue!!” sbottai sbalordita.
Il mondo non solo aveva cominciato a girare al contrario, era stato
sparato in un’altra dimensione. Lui inarcò un
sopracciglio.
“Anche il Signore Oscuro è un Mezzosangue, se
è per questo…anche Piton è un
Mezzosangue! Ma diciamo che…hanno rimediato. E anche tu stai
rimediando…anzi perché non continui a
rimediare?” disse quasi infastidito tornando a baciarmi il
collo. Io mi divincolai.
“No continuo a non capire…cioè loro si
fidano ciecamente di voi due? Perché voi due avete deciso
che non sono proprio da mandare al rogo insieme a tutti gli altri
babbani, traditori e Grifondoro, loro sono
d’accordo?” domandai sbalordita. Lui
sbuffò.
“Primo, io non ho deciso che non devi andare al
rogo…e secondo sì! Tutti qui tengono di
conto la mia opinione e quella di Blaise…questo non
vuol dire che non ne abbiano di proprie, anzi tutto il contrario. Ma le
nostre hanno il massimo rispetto…ora, perché non
mi convinci che non devi andare al rogo e la smetti di
blaterare?” fece impossessandosi voglioso della mia bocca
togliendomi quasi il respiro. Io affondai una mano nei suoi crini
setosi, che al tatto erano così morbidi e lisci da far
sospirare di piacere. Cercai però di sfuggire alla sua
presa, e sentendo che mi stavo scansando, Malfoy mi guardò
seccato.
“Una volta o l’altra ti lego…”
disse con tono infastidito e malizioso allo stesso tempo. Dal suo
sguardo si poteva vedere che i suoi pensieri non erano affatto casti.
“Devo farti i compiti, e poi andare da Blaise”
ribattei sciogliendo la sua presa. Mi buttai sul letto e tirai fuori i
libri. Draco si sedette accanto a me e mi spiegò cosa aveva
da fare. Gli scrissi una ricerca di Difesa contro le Arti Oscure,
ripassammo Astronomia e lo feci esercitare su un incantesimo di
Trasfigurazione.
“Sai una cosa…” fece mentre stavo
mettendo in ordine pergamene e inchiostro nella borsa, che poi posai ai
piedi del letto.
“Dimmi…” lo spronai poggiando la schiena
sui cuscini e stendendo le gambe. Lui si sporse su di me, e mi
guardò sornione.
“Tecnicamente, non si può dire che anche tu sei
una delle ragazze che è passata nel mio
letto…” disse eloquente, prima di rapirmi in un
bacio da farmi dimenticare anche come mi chiamavo, senza darmi diritto
di replica.
*
“Mi accompagni in Sala Comune Blaise?” chiesi al
moro al quale ero comodamente appoggiata, la testa sul suo petto e le
gambe appoggiate al bracciolo del divano. La sua mano mi massaggiava
delicatamente i capelli, cosa che adoravo. Eravamo soli davanti al
camino, gli altri erano andati non so dove, ed eravamo rimasti io e
Blaise a parlare nella Sala Comune di Serpeverde. Non mi sentivo
particolarmente osservata, come avrei immaginato. Tutti i ragazzi che
entravano e uscivano mi lanciavano solo qualche breve occhiata
stranita, ma quando vedevano che ero con Bla se ne andavano come niente
fosse. Non credevo possibile che due ragazzi potessero avere una certa
influenza. Da noi Grifondoro noi esisteva una cosa del genere. Ma noi
eravamo un altro mondo.
“Certo ‘Mione…”
acconsentì immediatamente, alzandosi in piedi. Mi porse la
mano cortesemente e io l’afferrai con un sorriso. Il moro mi
aiutò ad alzarmi, e senza lasciare la presa della mia mano,
ci avviammo fuori dalla Sala Comune. Attraversammo tutti gli insidiosi
sotterranei (che io personalmente non sapevo come riuscivano a non
perdersi) e sbucammo nella Sala d’Ingresso.
“Mi raccomando, quando vedi Harry fai come ti ho detto:
comportati come se niente fosse successo. Potter non
riuscirà a resistere, e Weasley di conseguenza” mi
disse mentre salivamo le scale. Io annuii con il capo. Quando arrivammo
al corridoio che portava alla Torre di Grifondoro ci salutammo.
“Ci vediamo Blaise…grazie mille per tutto. Sei
stato…fantastico!” gli dissi piena di gratitudine,
abbracciando il mio nuovo amico, che ricambiò affettuoso.
“Figurati Hermione…te l’ho detto che in
questi casi ci sarei stato sempre per aiutarti…”
rispose con voce dolce.
“E ci riesci sempre…” sussurrai con un
mezzo sospiro. Gli schioccai un bacio sulla guancia e mi avviai verso
la mia Sala Comune. Quando attraversai il buco del ritratto cercai con
lo sguardo i miei migliori amici. Non feci in tempo a raggiungerli
però, che mi si parò davanti una ragazza purtroppo
conosciuta.
“Hermione!!” squittì Lavanda Brown
ondeggiando la chioma castana. Io la guardai stupita e anche un
po’ omicida.
“Lavanda…” bofonchiai quasi con un
ringhio. Feci per andarmene ma lei mi ostacolò il passaggio
chiedendo la mia attenzione.
“C’è qualcosa che non va?” le
chiesi un po’ stizzita. Lei mi guardò intensamente
da capo a piedi, ma notai un che aveva un cipiglio quasi subdolo.
“Stai bene cara?” mi domandò a sua volta
enfatizzando ogni parola. Io la fissai stranita.
“Certo che va tutto bene!” risposi infastidita
cercando di svicolare dalla sua odiosa compagnia. Nonostante
sopportassi la sua storia con Ronald, non volevo di certo diventare sua
amica, e l’ultima cosa che mi andava era parlare con lei.
Senza contare il suo diabolico scherzo che mi aveva incasinato la vita
non poco. Se fosse stata un po’ più intelligente,
o semplicemente meno stronza, ora sarebbe tutto più sereno,
la mia tranquilla vita sarebbe quella di sempre. Certo, non mi pentivo
dell’amicizia appena nata con Blaise, ma se
quell’insopportabile ochetta se ne fosse stata buona, io non
ne avrei avuto bisogno.
“Ne sei proprio sicura?” insistette fermandomi di
nuovo. C’era qualcosa di strano nel suo tono e in come si
comportava.
“Ti ho detto di sì dannazione,
perché?” sbottai irritata. Lei mi
guardò con una scinttila terrificante.
“Oggi è esattamente un mese dalla
festa…” disse in sussurro soffiato quasi
diabolico. Io sbiancai all’istante. Finalmente capii dove
voleva arrivare. Non avevo minimamente pensato che lei pottesse
arrivare a sapere se ero riuscita o no nel mio intento.
“E non vedo nessuna pustola…” insistette
scrutandomi ancora più intensamente.
“Beh Lavanda…pensavi davvero che avresti vinto? Io
sono molto più intelligente e capace di
te…” risposi con spavalderia. Non volevo di certo
piegarmi a quella insignificante gallina. Lei mi guardò
sbalordita e infastidita.
“Allora…ci sei riuscita…”
bofonchiò quasi incredula.
“Io riesco sempre a conquistare i miei
obbiettivi…e nonostante tu sperassi che questo mi avrebbe
rovinato, sono io quella che esce vincitrice, perché anche
se tu hai Ron, io sono finita fra le braccia del ragazzo più
bello della scuola, che tu nemmeno ti sogni…e non credere
che sia finita qui…ah e per la cronaca: azzardati a dire
qualcosa, e sarà l’ultima cosa al mondo che
farai…” feci minacciosa, girando i tacchi e
dirigendomi verso i miei amici, lasciando Lavanda arrabbiata e
sbigottita.
Spazio
dell'Autrice.
Oh
finalmente Hermione glien'ha dette quattro a quell'odiosa oca! E poi
che scena adorabile la Granger con Blaise e gli altri nella Sala
Comune. E Draco poverino che veniva ignorato!!Insomma via, io li amo,
non c'è niente da fare. Spero di farveli amare anche a voi!
Devo scappare perchè tra poco comincia Greek (non so se
l'avete mai visto su Sky, ma io lo amo, e stasera cominciano le
puntante della nuova serie, che anche se io ho già visto in
inglese ovviamente, non posso perdermele!! )
Ringrazio
con il cuore chi ha recensito, ovvero: littledancer89, anna96,
_Sayuri, Hollina, Dark_Angel, yOleBaia e erigre,
scusandomi se non posso soffermarmi singoloramente.
E ringrazio
anche chi ha recensito la FanFiction "The Slytherin Way Musical",
ovvero Dark_angel,
SlytherinAngel, _Polla_, Sheilin (il mio spacciatore in
realtà sono io, se vuoi ci mettiamo d'accordo e ti mando
qualcosa di buono! xD Mi hai fatto un sacco ridere xD) e
erigre (cara non sai quanto mi è dispiaciuto
quando ho letto che ti sei messa con il dizionario a tradurre, sono
stata una stupida, dovevo scriverlo all'inizio che la storia era
già tradotta! Scusami!! Spero di essermi fatta perdonare con
la storia in sè e per sè! Bacioni)
That's all folks!!
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Capitolo 18 *** I veri amici sono coloro che entrano quando il resto del mondo esce. ***
Hello
folks! Oh questo sarà un capitolo interessante...non vi
voglio anticipare niente perchè ci sarà qualche
bella sorpresa, vorrei solo ricordare che siamo comunque ancora a
metà storia.
Prima
di tutto però, vorrei ringraziare altre due ragazze che
hanno commentato "The Slytherin Way Musical", ovvero: foxina e yOleBaia.
Grazie mille di tutto *_*
Ora
vi lascio al capitolo!
Enjoy
the chapter!
Con Harry e Ron, tutto tornò alla normalità. Dopo
due giorni avevano già dimenticato quella storia, e sapendo
che sarebbe finita a breve, non se ne preoccuparono più.
Intanto le vacanze di Natale avanzavano inesorabili. Lavanda non mi
rivolgeva più neanche uno sguardo, ma nessuno ovviamente si
stranì di questo, e io ero dannatamente compiaciuta! Mi
ritrovai a passare il doppio del tempo con Malfoy visto che dovevo
fargli anche tutti i compiti assegnati per le vacanze, e lui non
demordeva nel distrarmi ogni qualvolta abbassavo la guardia. Mi venne
il dubbio che ci trovasse un non so che di sadico. Oltre che nella
Stanza delle Necessità, andavo anche nella sua Sala Comune,
dove ormai nessuno più si stupiva di vedermi, e potevo
contare sull’aiuto e la compagnia di Blaise. Anche Theodore a
volte si univa a noi, facendomi ridere ogni volta. Era davvero buffo
quel ragazzo! Però non la smetteva di fare battutine
maliziose a raffica. Bla mi aveva assicurato che era del tutto normale.
Pansy e Daphne si erano abituate alla mia presenza nel loro gruppo, e
specialmente con la bionda, ogni tanto riuscivo anche a fare qualche
discorso. La Parkinson mi sopportava in silenzio, ma notai che quando
abbracciavo o tenevo la mano di Blaise mi lanciava occhiate omicide.
Quando stavo da sola con Draco, avevo cominciato a sentirmi un
po’ a disagio. Dal momento che avevo deciso che avrei messo
la parola fine a quella nostra specie di relazione, che nemmeno si
poteva definire, non mi sentivo bene con me stessa. Insomma, tutto era
nato con l’inganno e andava avanti con l’inganno,
ma anche se non volevo ammetterlo, in quel periodo che avevamo passato
a stretto contatto Malfoy mi aveva aiutata, ero più serena,
lui mi aveva insegnato una nuova filosofia di vita, e soprattutto mi
aveva fatto capire che davvero non c’era niente di sbagliato.
Inoltre, mi aveva fatto conoscere Blaise, che aveva reso tutto
migliore. Però continuavo a convincermi che non avevo
ragione di sentirmi così: io e Malfoy non condividevamo
niente se non degli affari, e lui lo sapeva meglio di me. Non eravamo
preda di nessun tipo di coinvolgimento, quindi quella fine sarebbe
arrivata comunque. Non volevo ammettere però che ormai mi
ero abituata a lui.
Così, quando arrivò l’ultimo giorno
prima delle vacanze di Natale, mi diressi verso la Stanza delle
Necessità con un po’ di malinconia. Era una cosa
involontaria e irrazionale, sapevo benissimo che non poteva esserci
nient’altro, mi dispiaceva semplicemente che fosse finito.
Con mia grande sorpresa, trovai Draco ad aspettarmi, appoggiato al muro
con le braccia incrociate, in un posa assolutamente sexy. Rimasi quasi
a bocca aperta.
“Non posso credere ai miei occhi…il Principe delle
Serpi che si degna di arrivare in orario! E’ il giorno del
giudizio e nessuno mi ha avvertito?” dissi sarcastica
schernendo il biondo davanti a me. Lui ghignò.
“Senti com’è spiritosa oggi la
Granger…beh devi sapere che io non finisco mai di
stupire!” rispose con tono un po’ borioso. Mi
scappò un sorrisino un po’ amaro.
“Bene, allora sfruttiamo questo irripetibile evento per
anticiparci e finire i tuoi dannati compiti…”
commentai facendo comparire la porta della Stanza delle
Necessità.
“Ehi sei stata tu a venire a chiedere il mio aiuto! La mia
offerta è stata più che ragionevole!”
ribattè fintamente indispettito. Io feci una smorfia.
“Ho preso nota di uccidermi la prossima volta che mi
verrà in mente una cosa del genere…”
mugugnai mentre entravo nella stanza seguita a ruota da Malfoy.
Quest’ultimo si stravaccò su una sedia, e ancora
una volta, come sempre, mi stupii di quanto riuscisse a sembrare
elegante anche quando faceva qualcosa di così sgraziato. Mi
sedetti davanti a lui e poggiai sul tavolo tutto l’occorrente
che mi sarebbe servito. Lui tirò fuori a sua volta i libri e
io mi misi a lavoro. Rimanemmo un po’ in silenzio, Draco si
accendeva una sigaretta dietro l’altra, ma io avevo imparato
a non farci caso.
“Allora Grang, domani parti o rimani qui?” mi
domandò per stroncare quel radicato silenzio. Io non staccai
gli occhi dalla pergamena.
“Parto, passo le vacanze a casa di Ron, insieme a tutta la
sua famiglia e a Harry” risposi senza nessun tono
particolare. Non vidi la smorfia che si dipinse sul suo volto.
“Io starò un po’ a casa con la mia
famiglia, poi quello sclerato di Blaise mi ha detto che per capodanno
vuole andare non ho capito bene dove a fare non ho ben capito cosa, ma
ho come la sensazione che non mi ricorderò niente di quel
giorno” raccontò a sua volta il biondo. Io sorrisi
divertita. Blaise era sempre il solito.
“Beh divertitevi allora…” gli augurai
mentre arrotolavo una pergamena e ne prendevo un’altra per
fare un tema di Storia della Magia. Draco si passò una mano
nei capelli e fece un’espressione pensierosa.
“Mi pare di ricordare che in un suo momento di delirio, Bla
avesse nominato una specie di festa per l’ultimo
dell’anno, e mi pare che avesse detto che voleva
invitarti” disse passandosi l’indice sul mento. Io
lo guardai leggermente stupita.
“E’ un bel pensiero da parte sua, ma non
potrò venire…” feci immediatamente
cercando di sistemare subito la cosa. Avevo davvero apprezzato
l’idea di Blaise e il fatto che tenesse conto di me, ma
nessuno sapeva che eravamo amici, e non potevo di certo uscirmene
quella sera e sparire così come niente fosse. Prima di tutto
perché ero gentilmente ospitata dai signori Weasley, e poi
perché avrei dovuto passare la sera con Harry, Ron e Ginny.
Malfoy fece spallucce e si accese un’altra sigaretta.
“Ok…se ci ripensi, basta che mandi un gufo a
Bla…” ribattè atono mentre sbuffava un
po’ di fumo bianco.
Mentre scrivevo e leggevo a voce alta per fargli presente delle cose,
lanciavo degli sguardi furtivi al Principe delle Serpi, e sentivo uno
strano groppo allo stomaco. Perciò cominciai a fare tutto
con una strana fretta. Volevo andarmene il prima possibile e farla
finita con quella storia, non potevo restare lì
così, con quella pungente sensazione di disagio. In un certo
senso, mi sentivo cattiva. Lo so che a Malfoy non avrebbe dato alcun
fastidio, anzi in quel momento capii come si dovessero sentire molto
spesso lui e i suoi degni compari, ma io non riuscivo a sopportare quel
peso. Anche se avevano provato ad insegnarmi un po’ dello
Slytherin way, io non ero una Serpeverde, e non lo sarei mai stata, per
questo non riuscivo a convivere con quell’emozione. Io ero
buona, e nonostante tutte le cose orribili che il Principe delle Serpi
mi aveva fatto passare, mi sentivo in colpa. E volevo come pulirmi la
coscienza. Andarmene e far sì che tutto rimanesse un bel
ricordo, che Draco non scoprisse niente di niente, e che io potessi
tornare alla mia vita di sempre, con qualche aggiustatina.
Così, quando ebbi finito anche l’ultima relazione,
porsi un po’ frettolosamente tutti i fogli a Malfoy e mi
alzai velocemente, rimettendo a posto le mie cose. Draco si
alzò a sua volta e mi venne incontro. Involontariamente
indietreggiai un po’ verso la porta guardandolo quasi
impaurita. Lui incatenò i suoi occhi tempestosi ai miei, e
in quell’istante, dal suo sguardo, capii che anche lui sapeva
quello che provavo, e che quella era la fine. Appoggiò le
sue labbra sulle mie in un gesto delicato e puro, senza approfondire il
bacio o farlo diventare più passionale. Era un tocco soffice
che sapeva di addio. Mi staccai da lui e lo fissai intensamente in
quelle sue bellissime iridi argentate. Feci un grande respiro.
“E’ finita” decretai con una certa
solennità. Malfoy inclinò leggermente la testa,
poi dopo un attimo annuì a sua volta. Fece un passo indietro
e con tono altrettanto fermo rispose.
“Non è mai cominciata”
*
Io e Blaise ci avviammo verso l’Espresso di Hogwarts
trascinandoci dietro i nostri bauli. Stavamo partendo per tornare a
casa e passare il Natale in famiglia. Il moro non la smetteva di
parlare della galattica festa che voleva fare a casa sua per Capodanno,
e stavamo animatamente parlando di tutte le idee che c’erano
venute in mente per renderla indimenticabile.
“Sei proprio sicuro che Hermione ti ha detto che non
verrà?” insistette ancora un volta il mio migliore
amico, che era rimasto visibilmente deluso quando gli avevo raccontato
che la Granger non poteva venire alla sua festa. Gli avevo ovviamente
raccontato anche di quello che era successo dopo. Non che non
l’aveva già immaginato da solo. Lui sapeva bene
quanto me che con la Mezzosangue c’erano solo affari.
Ammettevo che mi ero divertito non poco con lei, e che cercare di
portarla sulla “retta” via era stato notevolmente
soddisfacente, ma…era finito. Come sarebbe potuto
continuare? Io e lei non avevamo niente in comune. Non era come con
Blaise. Avevamo passato delle spensierate settimane, io avevo dato una
mano a lei, e lei una a me, ce l’eravamo spassata, io mi ero
preso non poche soddisfazioni personali, e anche una bella rivincita, e
nient’altro. Come sempre, non avevo rimpianti.
“Sì Bla te l’ho già detto
almeno cento volte…” risposi un po’
seccato. Lui sbuffò.
“Magari vedo di convincerla” bofonchiò
fra sé e sé. Io scossi il capo rassegnato. Avevo
già detto che Blaise era incorreggibile?!
Per tutto il viaggio verso Londra parlammo delle nostre idee per le
vacanze, di quando ci saremmo rivisti e di cosa avremmo combinato.
Dovevamo anche avvertire Theo di tutti i nostri piani, visto che lui
rimaneva un giorno in più a scuola perchè i suoi genitori
non erano ancora tornati da un viaggio. Anche fuori da Hogwarts, noi
tre eravamo praticamente inseparabili, perché fare le
bravate insieme, aveva tutto un altro sapore.
“Potremmo anche andare a sciare!” propose il mio
migliore amico gioviale.
“E’ una vita che non scio, chissà se mi
ricordo ancora…” risposi incerto.
“Beh mi sembra l’occasione di provarlo!”
ribattè contento.
Quando finalmente arrivammo, Blaise mi salutò con un
abbraccio e qualche pacca sulla spalla, dicendomi che avrebbe avvertito
Theodore di tutto e poi mi avrebbe fatto sapere. Mi faceva un
po’ strano vivere quei giorni senza Bla sempre intorno.
Passavamo quasi tutto l’anno sempre insieme, 24 ore su 24, e
ormai ero davvero abituato a lui come fosse un fratello.
Mi smaterializzai davanti a Malfoy Manor appena uscito dalla stazione
di King’s Cross. Attraversai la grande cancellata di ferro, e
seguendo la strada dentro il grande parco, arrivai alla scalinata dove
c’era l’entrata. Alla porta che mi aspettavano,
c’erano i miei genitori. Mia mamma mi corse incontro e mi
abbracciò forte.
“Draco! Quanto mi sei mancato” mi salutò
dandomi un bacio sulla fronte. Io mi districai dall’abbraccio
e le prese le mani. Nonostante cominciasse ad avere i suoi anni,
Narcissa Black Malfoy, nonché mia madre, era sempre una
donna bellissima, con quei lineamenti così delicati, i
capelli biondissimi, le labbra rosee e gli occhi azzurri color del
cielo.
“Anche tu mi sei mancata mamma” dissi sinceramente
con un sorriso. Mio padre ci affiancò e mi
abbracciò a sua volta.
“Figliolo, sei tornato” mi salutò anche
lui sorridendomi.
“Ho saputo che i tuoi voti a scuola sono sempre
più eccellenti…sono fiero di te Draco”
disse dandomi una pacca sulla spalla.
“Grazie padre, sono felice di questo…lo sai che
cerco sempre d’impegnarmi al massimo, come mi hai
insegnato…sono un Malfoy, no? Devo aspirare al
meglio!” risposi contento. Mio padre era stato duro e severo
con me quando ero più piccolo. Per un periodo era stato
davvero accecato da Voldemort, in cui pensavo sinceramente che mi
odiasse, anni davvero tristi. Poi però aveva capito che
stava esagerando, che ero il suo unico figlio e quindi ancora
più prezioso, e nonostante continuasse con una ferrea
educazione, c’erano dei momenti in cui mi abbracciava e mi
diceva che lo faceva per me, e che un giorno, da grande avrei capito.
Ora, ormai maggiorenne, capivo che aveva commesso i suoi errori, ma che
aveva rimediato, e nonostante i brutti ricordi, ero pronto a diventare
un uomo forte e potente che poteva affrontare il mondo in tutte le sue
sfaccettature. E nonostante tutto, ero felice quando mi diceva che era
fiero di me. Entrammo in casa, feci sistemare i miei bagagli e ci
sedemmo in soggiorno aspettando la cena.
“Allora Draco, ormai sei quasi alla fine…hai
pensato seriamente a quale strada prenderai?” mi chiese mio
padre mentre sorseggiava un po’ di brandy. Io annuii con il
capo.
“Certo papà, io vorrei seguire le tue orme e
lavorare al Ministero, mi piacerebbe all’Ufficio per la
Cooperazione Internazionale, o magari all’Ufficio per
l’Applicazione della legge sulla Magia ” risposi
spiegando i miei desideri.
“Oh Draco queste sono lodeveli intensioni. Dovunque vorrai
entrare, sappi che non ci sono problemi” commentò
mentre mia madre mi guardava senza nascondere quanto fosse fiera di suo
figlio.
Cenammo nella grande Sala, poi io mi congedai e mi diressi nella mia
stanza in cui ormai passavo davvero poco tempo. Ero felice
però di essere tornato un po’ a casa. Prima di
addormentarmi, vagai con la mente, pensando e ripensando ad un sacco di
cose. Mi stupii di cadere nelle braccia di Morfeo
chiedendomi…
“Chissà che combina la Granger”
*
Alla Tana c’era davvero una confusione incredibile. Quella
casa sempre sovraffollata per Natale era un continuo via vai, e mentre
la Signora Weasley puliva, addobbava e cucinava senza sosta, tutti noi
cercavamo di dare una mano. Nonostante il marasma,
l’atmosfera in quella casa era sempre allegra e frizzante.
Una buona parte del merito era dei gemelli, che ne combinavano sempre
una, e non perdevano l’occasione di sperimentare qualche
nuovo scherzo. Ora che il loro negozio di scherzi andava alla grande,
erano ancora più di buon umore, regalando sempre tante risa
a tutti.
Ul giorno dopo che arrivai alla Tana, ricevetti un gufo da Blaise che
cercava disperatamente di convincermi ad andare alla sua
indimenticabile e incredibile festa di Capodanno, ma io purtroppo
dovetti rifiutare. Continuammo a sentirci via gufo ovviamente, ormai
non riuscivo a stare senza sentirlo. Non aveva mai nominato Draco, e
questo mi fece capire ancor di più che lui era
l’amico perfetto. Per di più parlavamo di cose
futili, non avevo nessun tipo di problema di cui parlare per chiedere
consiglio, e lui riusciva sempre a strapparmi un sorriso. Anche a lui
sembrava andare tutto alla grande, era presissimo
dall’organizzare la sua fantomatica festa di fine anno e mi
faceva ridere pensarlo in giro per negozi sommerso da addobbi per
scegliere quelli giusti.
Anche io, Harry e Ron andammo a fare compere per i regali di Natale che
ci erano rimasti in sospeso, ovvero tutti visto che non eravamo
più potuti andare a Hogsmeade. Girammo tutto il girono per
Diagon Alley, alle volte separandoci perché dovevamo
comprarci i regali a vicenda. Mi decisi che dovevo comprare qualcosa
anche a Blaise, e andai totalmente nel panico, non lo conoscevo da
abbastanza tempo per sapere i suoi gusti in fatto di regali e simili.
Conoscendo il suo carattere però provai a farmi venire in
mente qualcosa, e alla fine optai per un profumo. Sì, sono
convinta che gli sarebbe piaciuto. Ne presi uno anche a Harry, mentre a
Ron comprai una sciarpa e un set di piume dei Cannoni di Chudley. Per
Ginny invece scelsi un completino intimo, memore dell’ultimo
shopping insieme, e mi guardai bene dal comprarlo quando non
c’era Ron nei paraggi. Tornammo a casa sommersi di borse. Mi
sentivo molto come la protagonista del film babbano “Pretty
Woman”.
Passammo i giorni prima di Natale al calduccio, in casa, stando dietro
agli scherzi dei gemelli e tutte le castronerie di Ron. La mattina del
25, ai piedi del mio letto, trovai un bel mucchietto di regali. Il
primo che mi ritrovai fra le mani fu quello dei miei genitori. Lo
scartai con il sorriso e notai con piacere che era un lettore mp3. I
miei mi regalavano sempre qualcosa di babbano, un po’ come se
fosse un promemoria del mio vecchio mondo, e anche se sapevano che a
Hogwarts gli oggetti babbani non funzionavano, ci tenevano
particolarmente. Il secondo che aprii era da parte di Harry e Ron. Era
una scatolina verde acquamarina, con dentro una bustina di velluto. Al
suo interno, una collana con un bellissimo ciondolo rotondo. Sopra
c’era inciso: “I
veri amici sono coloro che entrano quando il resto del mondo
esce”. Lo osservai raggiante, e notai che su un
lato c’era una piccola incavatura. Lo aprii e vidi che dentro
c’era una foto di noi tre che salutavamo sorridenti,
abbracciati. Mi misi la collana al collo, lasciai lì tutti i
regali e corsi in camera dei miei due migliori amici. Li trovai anche
loro intenti a scartare i pacchetti, e senza dire una parola, li
abbracciai fortissimo per almeno un minuto.
“Oh stupidi, perché vi fate volere così
dannatamente bene?” dissi con un sospiro. Loro risero.
Tornai per scartare gli altri regali. Per ultimo, trovai una piccola
scatola avvolta in una carta verde smeraldo, con un fiocco argentato.
Lessi il bigliettino.
“Prima di tutto, mi scuso per l’incarto molto
Serpeverde, ma era la prima volta che facevo un regalo ad una
Grifondoro e non avevo considerato di comprare della carta diversa!
Spero comunque che il regalo si faccia perdonare della mia distrazione.
Buon Natale Hermione!
Il tuo nuovo amico Blaise”
Scartai il pacchetto con un sorriso. Aprii e vidi che il regalo
consisteva in una meravigliosa spilla per i capelli, tutta ricoperta di
Swarosky, con sopra un fantastico fiore rosso con dei fili dorati. Era
qualcosa di favoloso. Me la provai immediatamente, e mi stava
benissimo. Blaise ancora una volta aveva fatto centro.
Chissà quanto avevo speso per quella spilla!! Mi sedetti
immediatamente sulla scrivania per scrivergli una lettera.
“Ma tu sei pazzo Bla!! La spilla è assolutamente
MERAVIGLIOSA, ma è troppo! Non so come ringraziarti,
è stato un regalo incredibile! Come sempre sei il solito
esagerato! Ora mi sento in debito e dovrò comprarti almeno
altri cinque regali per fare pari! Comunque grazie, grazie infinite!
Sei sempre così fantastico!
Ti voglio bene!
La tua nuova amica Hermione”
Attaccai la lettera alla zampetta del gufo di casa Weasley e gli aprii
la finestra così che potesse volare fuori e recapitare il
biglietto a Blaise. Intanto riposi la spilla con cura nella sua
scatolina, ripromettendomi che l’avrei messa per
un’occasione speciale. La risposta della mia Serpe preferita
non tardò ad arrivare.
“Sei tu quella pazza ‘Mione! Il mio è
stato solo un pensierino, figurati! Ma quale debito e debito, tu ti sei
già ampiamente sdebitata con quel delizioso profumo che mi
hai regalato! Lo amo già! E sono convinto che con quello
alla festa di Capodanno farò faville! Perciò
grazie infinite a te, per il regalo e per essere anche tu sempre
fantastica!
Ti voglio bene
anche io!
Il tuo nuovo amico Blaise”
Non potei fare a meno di sorridere.
Spazio dell'Autrice.
Eheh ve l'avevo detto che era un capitolo davvero interessante. Prima
di tutto, Draco ed Hermione si dicono addio, lei mette la parola fine e
lui ribatte che in realtà niente era mai cominciato. Ma la
storia non è mica finita, affatto xD Io sono una che
è fermamente convinta nella frase "ti accorgi
dell'importanza di qualcosa solo quando la perdi". E con questo, non
dico altro! xD Poi, vorrei commentare la parte di Draco e dei suoi
genitori: da quando ho letto l'ultimo libro, mi sono fermamente
convinta di aver sempre avuto un'idea sbagliata su loro, specialmente
su Lucius. Come ho già fatto spiegare a Draco nella storia,
i suoi sbagli li ha fatti, però ora lo vedo come un padre,
sì severo, ma anche orgoglioso del suo unico figlio che
effettivamente gli da tante soddisfazioni. E sono convinta anche che
gli voglia bene, e viceversa. Draco sa che deve molto a sua padre, e
che ha rimediato ai suoi sbagli. E mi piaceva dare questa nuova visione
della famiglia Malfoy. Perchè non possono essere una
famiglia...felice? E visto che questa mia FF è abbastanza
anticonvenzionale rispetto alle Dramione classiche, ho deciso di
cogliere al volo la possibilità di far vedere come io
interpreto la famiglia di Draco. Ultimo: ho voluto fare una specie di
paragone fra l'amicizia di Ron e Harry e quella di Blaise attraverso i
regali. Non per vedere se uno è migliore o peggiore, solo
che sono diversi. E che, possono convivere.
Risposte alle recensioni:
Ili91:
Ciao! Grazie per i complimenti e la recensione, effettivamente Lavanda
sarebbe da battere nel muro, ma tranquilla che Hermione non ha ancora
finito con lei!! E le Serpi!! Oddio, sono così dannatamente
adorabili *_* Spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Baci!
Feds:
wow addirittura la tua preferita in assoluto?! Questo è uno
dei più bei complimenti che mi abbiano mai fatto, e per
questo ti ringrazio davvero con il cuore, mi hai reso molto felice!!
Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Baci.
PikkulaSere:
premessa, io ADORO le recensioni chilometriche, uno perchè
le lascio anche io, due perchè amo leggere le riflessione
sulla mia FF! Sono felice di sapere che sei una Serpe e che le ami,
perchè per me è lo stesso (basta sapere che mi
sono fatta fare le cornici di camera mia verdi-argento,
perchè secondo me Serpeverde è uno stile di vita,
e io non lo cambierei con niente al mondo!) Sì, amo alla
follia Draco, sto cercando qualcuno che gli assomigli, almeno
caratterialmente, per chiedergli se mi sposa XD Per ora ho trovato solo
me stessa xD Noto con piacere che anche Blaise ha riscosso successo, e
sono felice perchè mi sono impegnata molto per lui!! Lo
volevo caratterizzato al meglio, e sono contenta di sapere che ci sono
riuscita. Per quanto riguarda Lavanda, effettivamente in un punto
Hermione fa capire una cosa del genere, ma ancora secondo me non si
rende pienamente conto di quello che sta succedendo. Che Potter e
Weasley sono dei cretini hai PIENAMENTE ragione!! Infatti che li
preferisce alle Serpi secondo me non batte tanto pari! E amo prendermi
delle belle rivincite su di loro!! Uh sono anche contenta che il
soprannome "Grang" ti piaccia, non so perchè ma io lo adoro,
mi suona così bene! Ora ti lascio, ti ringrazio di cuore e
spero che continuerai a seguirmi e recensire! Bacioni!
anna96:
visto, Blaise è davvero così adorabile *_* Sono
felice che ti piaccia, ci tengo molto a lui, è il
personaggio in cui mi sono impegnata di più per la
caratterizzazione! Grazie mille per la recensione! Baci.
pikkola_Lilith:
beh ci voleva finalmente che Hermione gliene dicesse quattro a quella
xD Sentirò Blaise se tiene una lista di prenotazioni xD
Grazie mille per la recensione, a presto! Baci.
Hollina:
eeeeh come ti capisco, anche io vorrei andare dalle Serpi e crogiolarmi
fra Blaise e Draco! Grazie della recensione, a presto! Baci.
SlytherinAngel:
mica avevo dubbi che tutto ti piacesse!! Guarda che l'ho scritto io xD
xD Beh a parte gli scherzi grazie, tanto io e te ne parliamo su msn!
Bacioni amore mio, tadbxseo!
Dark_angel:
tesoro mio! eh sì ormai te stai avanti xD Comunque grazie
tante per la recensione!! Bacioni!
_Sayuri:
Sì Herm nei sotterranei non so perchè ma ce la
vedevo bene!! Forse perchè noi Serpi siamo così
dannatamente fantastiche! Grazie mille della recensione, baci!
yOleBaia:
oh ma grazie, così mi fai arrossire però!! xD Poi
non sai che io sono come Draco, mi monto la testa in una maniera
incredibile!! Comunque, grazie tante per la recensione! Baci.
Nyappy:
brava hai ritrovato la password!! Beh allora doppio grazie, per la
recensione e per aver messo la storia fra i preferiti! Spero che anche
questo chap ti sia piaciuto! Baci!
foxina:
ciao! Sono contenta che la storia ti sia piaciuta e spero continuii a
piacerti!! Oddio è vero anche io ho adorato la scena in cui
Bla e Herm parlano e ignorano Draco, mentre la immaginavo ridevo come
una stupida xD Grazie mille per la recensione, a presto! Baci.
That's all folks!
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Capitolo 19 *** "Comincia ora" ***
Hello
folks!! Come state? Spero bene!! Ecco questo nuovo capitolo che sono
certa che amerete. Sono stata davvero davvero buona con voi xD Oggi ho
anche fatto un FanVideo su Draco & Hermione, ovviamente, se lo
volete vedere questo è il link:
http://www.youtube.com/watch?v=La9C58LTbVs&feature=channel_page
(non fare caso che su YouTube il mio nick è MrsPotter7, non
sono rimbambita tutto di un colpo, è che quell'account l'ho
creato due anni fa, vicino all'uscita dell'ultimo HP, e quel Potter
è riferito a tutta la saga. Tanto per mettere le cose in
chiaro xD Ho una reputazione io da mantenere! xD)
Non
vi dico altro e vi lascio al capitolo!
Enjoy
the chapter!
Il primo dell’anno mi arrivò una lettera
chilometrica da parte di Blaise, con il resoconto dettagliato della sua
incredibile festa. Mi ripeteva ogni tre per due “non sai cosa
ti sei persa”, e ogni sostantivo era immancabilmente
accompagnato da una serie infinita di aggettivi superlativi. In
confronto la festa d’incoronazione per la regina
d’Inghilterra non era stato nulla! Sembrava che un
po’ volesse calcare sui miei sensi di colpa, e non lo
biasimavo per quello: probabilmente, anzi quasi certamente, era
l’unica sua amica ad avere una coscienza. Mi
raccontò per filo e per segno cosa avevano fatto, quanto
aveva bevuto, cosa aveva mangiato e con quante ragazze se
l’era spassata. E per la prima volta, da quando ci sentivamo,
nominò Draco. Avevo apprezzato che, per tutto quel tempo,
avesse evitato di nominare il biondo, sapevo che aveva paura
d’infastidirmi o rattristarmi, ma Malfoy era parte integrante
della sua vita, se c’era l’uno c’era
anche l’altro, e se inizialmente aveva provato a non
rammentarlo, ora doveva farlo. E io non aveva nessuna intensione di
impedirglielo, figuriamoci. Io ero sua amica, amica come si deve, e non
mi dava affatto fastidio sentir nominare il Principe delle Serpi.
Ad essere sincera, però, un po’ mi rattristava.
Avevo cercato in tutti modi di non pensare a Draco in quei giorni.
Così, ignoravo la mia abitudine a guardare molte spesso
l’orologio intorno alle quattro, e provavo a concentrarmi il
più possibile sui miei amici. Volevo dimenticarlo per un bel
po’, tanto quanto bastava per ripensare ai miei ricordi scon
serenità. Ma quando si faceva sera, e mi ritrovavo stesa sul
letto a pensare, non riuscivo proprio ad evitare che la mia mente
riportasse a galla i momenti che avevo trascorso con Malfoy. E
così, dopo più di una settimana che non lo
vedevo, mi resi conto che mi mancava.
Sì, inutile negarlo. Mi mancava trascorre del tempo con lui,
scimmiottarlo, prenderlo in giro, addirittura litigarci. Mi mancavano i
suoi sguardi, i suoi tocchi e i suoi baci. Mi mancava quando mi
stringeva per non farmi andare via, chiamandomi “piccola
Mezzosangue”. Oh sì, perché anche se
poteva sembrare un insulto, era il modo più carino con cui
mi chiamava, e si capiva dal tono strascicato della sua voce con il
quale lo diceva.
Era una strana sensazione, ma ormai mi ero abituata. In quel nostro
bizzarro rapporto, tutto era strano. Per me era qualcosa di nuovo, mai
provato, in cui mi ero avventurata alla cieca. Non sapevo come si
potesse andare a letto con qualcuno senza amarlo. Ma ora sapevo che non
si poteva andare avanti rimanendogli indifferente. Specie se quel
qualcuno era Draco Lucius Malfoy, il ragazzo più bello,
seducente e accattivamente che la Terra avesse mai avuto il piacere di
ospitare.
C’era qualcosa in più però. Sapevo che
c’era qualcosa in più. Perché non
ricordavo con il sorriso solo i nostri momenti più intimi.
Oh no. Mi ritrovavo a ricordare con gioia e nostalgia molto altro.
Anche parlare con lui era dannatamente piacevole, nonostante lui fosse
un’arrogante, egocentrico, isterico e sarcastico bastardo. O
forse, proprio per quello.
Insomma, senza che io lo volessi e soprattutto lo permettessi, Draco mi
aveva lasciato il segno dentro. Forse perché con lui niente
era banale, scontato, tutto era imprevedibile, aveva quel frizzante
sapore della novità, forse perché lui mi diceva
cose che mai e poi mai mi sarei aspettata, perché se lui
aveva qualcosa da dirmi lo faceva e basta, perché mi faceva
ridere anche quando mi prendeva in giro, perché anche se non
mi chiamava per nome, mi guardava con quegli occhi che mi facevano
fremere ogni volta.
Scrissi una lettera a Blaise, in risposta alla sua sulla festa, e
raccogliendo tutto il mio ostentato coraggio di Grifondoro gli chiesi
come stava Draco. Mi rispose così:
“Oh, Draco sta bene, e chi l’ammazza quello?!
E’ sempre il solito pazzo isterico, anche se lui continua a
dire che sono io il più sclerato dei due. Forse ci
fomentiamo a vicenda. E leva il forse. Mi ha aiutato un sacco con la
festa, anche se penso mi avrebbe volentieri ucciso quando ho cambiato i
colori degli addobbi la quinta volta…però mi
sopporta, sa che non potrebbe stare senza di me!! Domani andiamo io,
lui e Theodore a sciare…t’immagini che scene?
Vedrò di fare qualche foto compromettente da farti vedere
quando ci rivediamo a scuola”
Sorrisi immaginando la scena del famoso e desiderato Trio Serpeverde
che con tanto di scii ai piedi, facendo una confusione incredibile,
cercavano di scendere le piste, magari imprecando contro i babbani nei
paraggi. Ero contenta di sapere che si stavano divertendo, e che Malfoy
non avesse attentato alla vita del mio nuovo e un po’
indeciso amico. Quando sentii aprire la porta alle mia spalle nascosi
velocemente fra le pagine di un libro la lettera di Blaise e mi voltai.
Harry stava sulla soglia con un sorriso dolce e le braccia incrociate.
“Mione, mi dispiace dover interrompere la tua, scommetto
interessantissima lettura, ma tutti noi gradiremmo la tua presenza
giù. Ron ormai mi ha battuto per dieci volte a scacchi,
potresti venire a darmi il cambio…” disse il moro
dagli occhi smeraldini avvicinandosi a me, e chiudendo la porta dietro
di sé. Io mi alzai in piedi sorridendo.
“Certo Harry, vengo ad immolarmi al tuo
posto…” risposi scherzosamente al mio migliore
amico.
“Ah un’altra cosa Hermione…”
fece il Prescelto quando ormai mi era di fronte. Mi prese la mano e mi
guardò un po’ a disagio.
“Ron sempre più spesso si chiude in camera per
scrivere lettere a Lavanda, e io rimango inevitabilmente solo con Ginny
che ormai ci prova spudoratamente…mi dispiace dirgli che non
mi piace, sai come sono fatto, perciò…potresti
cercare di non lasciarmi solo?” mi chiese un po’
imbarazzato. Io inclinai il capo e arricciai la bocca.
“Così la illudi e basta Harry, dovresti
parlarle…” rispoi con tono deciso.
“Lo so ‘Mione, davvero vorrei farlo, ma non ci
riesco!! Non voglio che stia male!! Non è
che…” cominciò il moro ma io lo
fulminai con lo sguardo.
“Non ci provare nemmeno!! Non parlerò io con
Ginny! Devi essere abbastanza uomo da farlo tu!” esclamai
rimproverandolo.
“Non è quello il punto, è che non
voglio ferirla! Ti prego, aiutami!” disse con una faccia da
cucciolo assolutamente irresistibile. Non riuscii a non sciogliermi.
“Ok ok, hai vinto. Di nuovo. Ma non mi hai convinto del
tutto: dovrai parlarle Harry, in tutti i modi possibili! Lei
continuerà ad illudersi e sarà peggio!
Perciò, io ti aiuterò solo nel tempo necessario
che ti servirà per inventarti un modo per
parlarci” ribattei puntandogli il dito contro. Lui
l’afferrò, si portò la mia mano alle
sue labbra e la baciò.
“E’ inutile che fai il carino, non torno sulla mia
idea” dissi autoritaria.
“Non volevo farti tornare sulla tua idea, solo dimostrarti il
mio smisurato affeto per te, malfidata!” rispose ironico,
sorridendo. Io tolsi il ciondolo da sotto il maglione e glielo indicai.
“Lo so già” risposi ricambiando il
sorriso. Lui mi abbracciò e mi baciò sulla fronte.
“Non so come farei senza di te, sempre pronta a togliermi dai
guai” sussurrò con dolcezza. Io sospirai.
“Non preoccuparti, tanto io ci sarò in qualsiasi
momento per te Harry…saremo per sempre amici” feci
con altrettanta dolcezza a quel ragazzo che più di tutti, in
quegli anni, mi aveva capita e aiutata.
“Già…per sempre amici”
Probabilmente fu solo una mia illusione, ma avvertii come una nota di
amarezza nel suo tono.
*
Me ne resi conto l’ultimo giorno di vacanze, quando ci
stavamo avviando verso King’s Cross per tornare a Hogwarts.
Lo capii dal pesante nodo allo stomaco che avevo pensando solo
all’idea che girandomi, avrei potuto incontrarlo.
Mi piaceva Draco Malfoy.
E non mi piaceva solo per quanto fosse dannatamente, incredibilmente e
insopportabilmente bello. Mi piaceva per il suo intrattabile carattere,
per la sua imprevidibilità, per il suo modo di prendere la
vita, per la sua crudele schiettezza, per i suoi eleganti modi di fare.
Avevo imparato a conoscerlo e apprezzarlo senza rendermene conto. Solo
standogli lontana per così tanto tempo, me ne ero accorta. E
ora, non avevo la più pallida idea di come comportarmi. Ero
terrorizzata. Appena due settimane fa avevo messo saldamente la parola
fine a quella specie di relazione che avevamo intrecciato. Lui, ancora
più saldamente, aveva affermato che non era mai cominciata.
E questo, era vero. Il problema era che io ora, avrei voluto che
cominciasse.
Ero anche impaziente di rivedere Blaise. Di certo la sua simbiosi con
Draco, avrebbe potuto aiutarmi a riallacciare qualche rapporto con il
Principe delle Serpi.
Intanto, mano per la mano, io e Harry cercavamo uno scompartimento
libero dove Ron ci avrebbe raggiunto non appena finito di salutare
adeguatamente la sua famiglia.
Ci sedemmo nei primi posti liberi che trovammo, sistemando i bagagli
sopra i sedili. Appoggiai la testa sulla spalla di Harry senza smettere
di fissare fuori dalla porta, ansiosa e un po’ timorosa di
veder passare una chioma bionda di mia conoscenza, sospirando di tanto
in tanto.
“C’e qualcosa che non va,
‘Mione?” mi chiese Harry vedendo la mia espressione
avvilita. Io feci spallucce.
“Niente di preoccupante, ti assicuro” risposi
prontamente.
Sì, infatti, niente di cui preoccuparti tesoro, mi ero solo
infatuata del tuo peggior nemico, niente di che.
“Sei sicura? Ti vedo un
po’…agitata” insistette il moro
interdetto, mentre mi osservava con attenzione. Io cercai di
rassicurarlo con un sorriso ampio.
“Davvero è tutto ok…stavo solo pensando
che questo è il nostro ultimo viaggio ad Hogwarts, tutto
qui…” mentii cercando di convincerlo.
Harry stava per ribattere quando Ron fece irruzione nello
scompartimento.
“Guardate! Mamma mi ha dato la scorta di
cioccorane!!” esclamò gioviale stendendosi nel
sedile di fronte al nostro. Ne lanciò una a Harry e una a me
nel momento esatto in cui il treno partì.
Il viaggio cominciò tranquillo. I miei due migliori amici
cominciarono a parlare a raffica dei nuovi schemi che avevano studiato
per il Quidditch. Ad un certo punto Harry si voltò verso di
me e mi guardò dispiaciuto.
“Ti annoi vero? Scusaci…” fece
accarezzandomi i capelli. Io mi strinsi nelle spalle.
“Ci sono abituata ormai” risposi sorridendo.
“Ehi Harry, ti ricordi che la prima volta che ci siamo
incontrati, non sapevi cos’era il Quidditch?” disse
Ron ridendo. Anche il moro si aprì in una fragorosa risata.
“Bei tempi…” bofonchiai io con sarcasmo.
“Ma dai non sapevo nemmeno che cosa fosse Hogwarts! E tu
‘Mione…sapevi decisamente troppo!”
ribattè il Precselto senza smettere di ridacchiare.
“Ronald invece era uguale ad ora!” lo schernei. In
quel momento la porta dello scompartimento si aprì. Alzai lo
sguardo di botto e con piacevole sorpresa, vidi che sulla soglia era
appena comparso Blaise Zabini in tutta la sua bellezza. Il mio nuovo
amico mi sorrise, mentre Harry e Ron lo guardavano male.
“Ehi Grang! Posso parlarti?” mi chiese facendo
cenno con la testa di uscire. Io mi alzai immediatamente mentre il mio
migliore amico quasi ringhiò.
“C’è qualche problema Zabini?”
fece scortese. Io mi voltai sospirando rassegnata. Mi abbassai verso di
lui, appoggiandogli le mani sulle spalle.
“Harry vuoi stare tranquillo? Io sono grande, posso
difendermi benissimo da sola, senza contare che Blaise da solo
è completamente innoquo…perciò, stai
calmo, che io torno subito” lo rassicurai posandogli un
leggero bacio sulle labbra. Lui sorrise e io uscii accompagnata da
Blaise. Appena la porta si chiuse gli saltai al collo abbracciandolo
forte.
“Oh mi sei mancato” gli dissi ancora stretta fra le
sue braccia.
“Anche tu ‘Mione…” rispose con
un sorriso. Ci staccammo e lui mi fece una carezza sul viso. Poi fece
una specie di ghigno.
“Ma tra te e Potter c’è del
tenero?” chiese divertito con una nota di malizia. Io
spalancai gli occhi quasi sconvolta.
“Cosa?!” sbottai incredula. Lui continuava a
sogghignare.
“Beh gli hai dato un bacio…” mi fece
notare quasi con ovvietà. Io lo guardai stranita.
“Quello era un misero bacio a stampo, e Harry è il
mio migliore amico…” ribattei con la sua stessa
ovvietà.
“Ah interessante…e a me quanto manca per diventare
migliore amico?” domandò ironico. Io scoppiai a
ridere.
“Beh direi altri…sei o sette anni!”
risposi divertita. Lui mi guardò scherzosamente sconsolato.
“Sei o sette anni?!?! Dannazione Grang!! Sono
troppi!” disse fintamente indignato.
“Se fai il bravo potrebbero essere
meno…” acconsentii sorridendo. Lui
annuì, poi mi osservò attentamente per qualche
istante.
“Non porti la mia spilla” notò con un
pizzico di delusione.
“Certo che no Blaise! Non posso portare quel fantastico
gioello come se niente fosse! La metterò in
un’occasione speciale!” ribattei facendolo
sorridere radioso.
“E forse so io quale sarà
quest’occasione speciale!” disse improvvisamente
euforico.
“Proprio poco fa, noi Serpeverde abbiamo deciso che faremo
una festa!! Non si sa né quando né dove,
né perché, ma si farà!! E tu, si
proprio tu Grang, ci sarai! Qualsiasi cosa succederà, non
m’importa se quel giorno sarà la fine del mondo,
se sarai immobilizzata in Infermeria, o se il giorno dopo avrai cinque
compiti in classe e dieci interrogazioni. Tu-ci-sarai!”
Non potei fare a meno di scoppiare a ridere di gusto. Quando Blaise
aveva questi piccoli momenti di sclero, era davvero buffo, oltre che
adorabile.
“Prometto sul mio onore di Grifondoro, che ci sarò
Zab. Cascasse il mondo!” risposi con decisione. Sul suo volto
si dipinse un’espressione raggiante.
“Ora purtroppo devo tornare dai miei degni
compari…e tu dai tuoi. Che ne dici domani se fai un salto
nei Sotterranei? Ormai hai imparato la strada tanto” fece il
moro dagli occhi cobalto. Io annuii immediatamente.
“Certo Bla! Ci vediamo domani allora!” lo salutai
dandogli un bacio sulla guancia.
“Ciao Hermione!” disse girandosi e incamminandosi
verso il suo scomparto. Rientrai nel mio e mi sedetti nuovamente
accanto a Harry.
“Che voleva la Serpe?” chiese il moro accigliato.
Io feci spallucce.
“Niente di che…” risposi poggiando la
testa sulle sue gambe e chiudendo gli occhi.
“Come niente di che?” fece stranito il moro. Io
sospirai.
“Harry te l’ho già detto, non ti
allarmare…è tutto ok. Credimi” ribattei
troncando la discussione.
Mentre parlavo con Blaise non riuscivo a smettere di pensare che Draco
sarebbe potuto spuntare da un momento all’altro. Invece non
l’avevo ancora visto. Ma arrivata a scuola l’avrei
incontrato per forza. E con la convinzione che stavo cominciando a
provare qualcosa per il Principe delle Serpi niente sembrava facile.
Inoltre se Bla voleva che io continuassi ad andare nella loro Sala
Comune e alle loro feste, avrei dovuto continuare a passare del tempo
con Malfoy. E se prima mi sembrava una cosa scontata e dovuta, ora un
po’ mi metteva in soggezione.
Quando il treno si fermò mi alzai con un piccolo nodo allo
stomaco. Scesi dal treno con i miei migliori amici cercando
d’immergermi in una conversazione con loro per cercare di
tranquillizzarmi un po’. Salimmo sulla prima carrozza che
trovammo insieme a Luna, Neville e Ginny. Mi sedetti accanto alla mia
migliore amica che cominciò a raccontarmi di alcuni
pettegolezzi appena saputi. Arrivammo a scuola in pochi minuti. Uscita
dalla carrozza mi sistemai meglio la toga ed entrai velocemente dentro
il castello perché il freddo si faceva sentire pungente.
Sistemammo i bagagli nella Sala d’Ingresso e poi ci avviammo
verso la Sala Grande. Salutammo Luna che si andò a sedere al
tavolo di Corvonero mentre noi prendemmo posto a quello di Grifondoro.
Gli studenti continuavano ad affollare la Sala, ripopolando la scuola
che durante le vacanze si era svuotata. Fra gli ultimi, vidi entrare
Blaise e Theodore, che passando davanti a me, mi sorrisero. Gazza
chiuse la porta e Silente si alzò facendo cominciare la
cena. Mi misi nel piatto un po’ di spezzatino, mentre Ron
aveva già cominciato ad ingozzarsi. Feci un gran respiro.
Quando sentii la porta spalancarsi di colpo, sapevo chi stava per fare
il suo trionfale ingresso. Lo sapevano tutti.
Alzai lo sguardo. Draco Malfoy entrò nella Sala Grande
illuminandola con la sua sfavillante bellezza. Nonostante avesse
addosso la comune divisa, risaltava fra tutti. I suoi passi eleganti e
cadenzati facevano svolazzare dietro le sue gambe perfette la toga. La
cravatta lasciata un po’ allentata, sopra il maglione, e la
camicia un po’ slacciata, gli davano un’aria
sfrontata e accattivante. I capelli biondissimi gli ricadevano ribelli
sulla fronte, incorniciando perfettamente il suo viso etereo, dai
lineamenti angelici. La sua bocca così peccaminosa che mi
faceva fremere solo a guardarla era tirata in un mezzo ghigno
soddisfatto. I suoi occhi di ghiaccio guardavano dritto davanti a
sé. Ma improvvisamente, qualcosa catturò la sua
attenzione. Voltò lievemente la testa verso il nostro tavolo
e le sue iridi d’argento incrociarono le mie. Sentii il
respiro mancarmi per qualche secondo, ma continuai a ricambiare lo
sguardo orgogliosa. Non riuscii a decifrare l’espressione che
gli dipinse il volto, però mi fece stringere un
po’ lo stomaco.
Draco si sedette accanto a Blaise dandomi le spalle, e io tornai a
respirare. Mi era sembrato ancora più bello di quanto
ricordassi, e io non credevo fosse possibile. Per tutta la cena riuscii
a spiccicare solo qualche monosillabo, mentre non riuscivo a staccare
gli occhi dalla chioma biondissima di Malfoy. Nel momento in cui
c'eravamo guardati, avevo sentito come una scarica elettrica invadermi
tutti il corpo.
Vidi Draco alzarsi all’improvviso, dire qualcosa a Blaise e
dirigersi verso l’uscita della Sala Grande. Ma prima di
varcare il portone, si girò di nuovo a guardarmi. Era una
mia impressione, o quello sguardo sapeva di invito?
Non riuscii a trattenermi. Mi alzai di scatto, bofonchiai qualcosa sul
fatto che il viaggio mi aveva stancato, e mi diressi a mia volta verso
l’uscita. Attraversai la Sala d’Ingresso, ma
d’un tratto, mi sentii afferrare il braccio e trascinare nel
sottoscala. Mi ritrovai premuta al muro dal perfetto corpo di Malfoy,
che mi guardava con una certa malizia negli occhi.
“Ehilà Grang…”
bisbigliò con voce roca, mentre il suo respiro
s’infrangeva sulla mia pelle, provocandomi una serie infinita
di brividi. Mi sentii il cuore in gola.
“Malfoy…” risposi cercando di rimanere
impassibile. Lui ghignò, per poi inumidirsi le labbra con la
lingua.
“Ti sono mancato?” mi chiese tenendo il tono basso
e malizioso. Io sospirai rassegnata buttandogli le braccia al collo.
“Terribilmente” fu il mio sussurro voglioso. Draco
non aspettò altro e catturò le mie labbra in un
bacio passionale, irruento, come non era mai stato prima d'ora, mentre
mi premeva al muro facendo aderire ogni parte del suo corpo al mio. Mi
passò una mano fra i capelli e spinse la mia testa verso la
sua per approfondire ancor di più il bacio. La sua lingua
cercava la mia bramosa, e io mi strinsi a lui infilando una gamba fra
le sue. Lo sentii ancora più smanioso.
“Comincia ora” gli dissi sospirandolo sulle sue
labbra. Lui fece un sorrisino.
“Comincia ora” acconsentì rapendomi in
un altro bacio pieno di passione.
Spazio
dell'Autrice.
Dai
che vi ho fatto soffrire proprio poco poco! Come sono stata brava! xD
In realtà neanche io potevo aspettare, non vedevo l'ora di
arrivare a questo punto. Finalmente ce l'hanno fatta!! Hermione
finalmente capisce che c'è qualcosa di più, e che
non possono stare lontani. Per questo ci tenevo a separarli per un po'.
Ora, come andranno avanti le cose fra la nostra Grang e il nostro
Draco? Lo scoprirete nelle prossime puntate!! xD
Risposte
alla recensioni:
Hollina: dai
dai cara mi sono subito ripresa! Bella la spilla vero? Piaceva tanto
anche a me!! Grazie della recensione!! Baci.
PennyBlack: eh
sì in questo periodo sono particolarmente ispirata xD Beh,
devi sapere che io ho la fama di trascinatrice, ho portato
più gente io a Serpeverde che i Mangiamorte stessi xD (ora
che ci penso, io SONO una Mangiamorte xD) Perciò sono felice
ancora una volta di sapere che ti sto facendo amare le Serpi. Blaise
poi *_* Spero che il capitolo ti sia piaciuto, tranquilla sui deliri io
ne so qualcosa!! xD Grazie della recensione! Baci.
Nyappy: ehi
ciao!! Grazie mille per la recensione e i complimenti! Si via sono
stata buona con Harry e Ron, per una volta. Però Bla
è sempre Bla *_* Spero che il capitolo ti sia piaciuto. Baci.
Dark_angel: ma
dai Draco non ha bisogno di regali xD Sono stata anche oggi abbastanza
veloce? Spero che il chap ti sia piaciuto! Grazie della recensione!
Baci.
dolcepuffa:
ciao! Ancora tempismo perfetto? xD Lo so Blaise lo vorrei anche io,
è così eccezionale! Mi sarebbe piaciuto davvero
mandare Herm alla festa di Bla, ma non sarebbe stato produttivo per la
storia: Draco e Hermione dovevano stare lontani il più
possibile! L'effetto sortito è stato notevole poi, no? xD
Comunque definire al meglio i Serpeverde è la mia
specialità! Spero che il chap ti sia piaciuto! Grazie per la
recensione!! Baci.
pikkola_Lilith:
ciao! Blaise alla festa, che sclero xD E sì quando sono
ispirata vado velocissima!! Grazie per la recensione, baci!
PikkulaSere:
Ehilà!! Allora, sono stata ancora abbastanza veloce? xD Sono
felice di averti fatto un po' ridere con la mia delirande recensione!
Però anche tu non sei stata davvero...la battuta sul
cervello di Ron è stata grande!! Avevi ragione
comunque...quel definitivamente non aveva proprio un bel niente di
definitivo. Non possono andare contro la chimica che li unisce. E poi
cioè, la Grang è stata sempre con quei due
imbeccilli di Potter e Weasley, è normale che se si ritrova
con Draco non può farne a meno!! Se sei preoccupata che
succeda qualcosa fra Blaise e la Grang, beh non è mia
intensione per ora...quindi stai tranquilla. Anche se il mio Bla
è diverso da quello "vero", (anche se io considero quello
delle FF l'originale, visto che è stato inventato molto
prima dell'uscita del 6°) anche quello del film era
:ç_ Ma allora non sono l'unica che tra un po' si sveniva
ogni volta che compariva Draco!! Quando sono andata a vedere Il
Principe Mezzosangue la terza volta, davanti a me avevo degli odiosi
mocciosetti, che nella scena in cui Draco spacca il naso a Potter
(giustamente) hanno tipo urlato "che stronzo!". Io che ero diventata
tipo di tutti i colori dalla rabbia, esclamo a gran voce "oooh
com'è adorabile Draco, gli sta bene a Potter!! DRACO
DRACO!", non sai come si sono girati a guardarmi!! xD Beh basta
dilungarmi, spero che il chap ti sia piaciuto!! Grazie della
recensione, baci!
Ps:
per caso questo tuo fac-simile ha un fratello? xD
anna96: la
Grang è rinsavita, visto?! Sì Blaise è
perfettamente perfetto!! xD Spero che ti sia piaciuto il chap! Grazie
della recensione! Baci.
Ili91: ciao! Eh
sì era una cosa inevitabile, ma anche che ritornassero
"insieme" lo era!! xD Oh che bello allora non sono l'unica che ha
rivalutato i Malfoy! Va beh, spero che il chap ti sia piaciuto!! Grazie
per la recensione! Baci.
That's
all folks!
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Capitolo 20 *** "T'insegneremo a godere dei piaceri della vita, Grang!" ***
Hello
folks!! Come andiamo? Eccomi con un altro bel capitoletto molto carino
visto dal punto di vista del nostro amato e idolatrato Dracucciolo *_*
Eh la Grang si comincia ad avventurare fra le spire delle Serpi xD (e
come darle torto? xD)
Sinceramente
non so che è venuto fuori da questo chap visto che
metà l'ho scritto stanotte, quindi vi potete immaginare, e
metà stamani mentre ero con mia mamma e uno suo cliente
venuto da Hong Kong per comprare del vino, che parlavamo solo ed
esclusivamente in inglese! Boh speriamo bene!
Vorrei
fare un ringraziamente speciale a MemoryDrops che ha commentato il mio
video su YouTube, e ovviamente ringraziare di cuore anche tutti gli
altri che l'hanno visto!! Vi adoro *_* Ora vi lascio al capitolo!
Enjoy
the chapter!
“Raccontamelo ancora!” esclamò Blaise
con l’espressione di un bambino appena entrato a Mielandia.
Io rotai gli occhi e sbuffai seccato.
“Bla, dannazione, è la quinta volta che te lo
racconto!! Sei sordo per caso?” feci irritato in direzione
del mio migliore amico che batteva le mani euforico.
“No, no, no solo piacevolmente incredulo!! Cioè mi
vuoi dire che tu e Hermione…vi frequentate?”
chiese per almeno la centesima volta il moro dagli occhi cobalto
dondolandosi pericolosamente dal divano della Sala Comune di Serpeverde.
“Diciamo che abbiamo deciso di…trascorre del tempo
a stretto contatto…” risposi rimanendo sempre
impassibile.
“Sì ma…non è solo sesso,
vero?” domandò Blaise sapendo già la
risposta. Bla sapeva tutto di me, anche se non glielo dicevo, ormai mi
leggeva come un libro aperto. Nonostante la mia perenne espressione
imperturbabile, lui percepiva ciò che io pensavo. E sapeva
anche questo. Che in quella specie di…relazione,
completamente folle, c’era qualcosa di più del
mero e piacevole sesso.
“No, non lo è…lo so che posso sembrare
pazzo, ma c’è qualcos’altro. Fino ad ora
sì, era stato solo sesso ma avvertivo quella scintilla in
più. Il punto sta nel fatto che la Granger è
completamente diversa da tutte le altre ragazze con cui sono stato.
Lei…mi tiene testa!! Mi tiene testa in una maniera
terribilmente irritante ed eccitante! Non ci pensa due volte a mandarmi
a fanculo, e cerca in tutti i modi di non darmi soddisfazione, lei
riesce ad essere orgogliosa quanto me. E questo, neanche a dirlo, rende
il sesso ancora più fantastico. Inoltre, molte cose fra noi
non sono cambiate, ma farle sotto questa nuova prospettiva è
grandiosamente stimolante! Lo sai che io mi annoio facilmente Bla, e
questa cosa mi sta facendo divertire di brutto. Ovviamente, non pensare
tipo che sia follemente innamorato e voglio chiederle di sposarmi oggi
stesso, figuriamoci” spiegai al mio migliore amico buttando
indietro la testa e appoggiando la schiena alla morbida poltrona di
pelle accanto al divano. Appoggiai i piedi sul tavolino e tirai fuori
il pacchetto delle sigarette.
“E’ naturale che lo so Dra, non le dovresti nemmeno
fare queste considerazioni! A parte questo, ti capisco, e hai ragione
in tutto, comunque vedi di non calcare troppo la mano: lei non
è me, e non è nemmeno troppo forte. Ha le sue
debolezze, ed è stata già tanto male”
disse Blaise mentre si accendeva una sigaretta a sua volta. Io respirai
un’ampia boccata e lo guardi inclinando leggermente il capo,
incuriosito.
“Tu sai molte più cose di quante io ne
saprò mai, non è vero?” gli domandai
con un sorrisino sarcastico, puntandogli contro le dita in cui tenevo
imprigionata la sigaretta. Lui ghignò compiaciuto.
“Sono il suo quasi nuovo migliore amico Draco, è
normale…” rispose soffiando un
po’ di fumo dal naso. Poi mi guardò curiosamente
divertito.
“E come pensi di…giustificare questa cosa con i
suoi cari amici?”
Io tirai una boccata e lo guardai facendo spallucce.
“Mi pare ovvio…non glielo
giustificherò…non lo sapranno” ribattei
noncurante. Bla mi lanciò uno sguardo scettico e preoccupato.
“Non penso che sarà una cosa che
scemerà in poche settimane, e non vi potete nascondere in
eterno…inoltre, io ti conosco fin troppo bene Draco. Tu
tendi ad essere alquanto possessivo…e non so se hai notato
ma Potter e Weasley Hermione se la spupazzano come e quanto
vogliono…” mi fece notare. Io inarcai un
sopricciglio.
“Farò semplicemente quello che mi
sentirò…ora è presto per
parlarne…” risposi mettendo in chiara luce la mia
filosofia di vita. Blaise annuì compiaciuto. Rimanemmo un
po’ in silenzio a finire le nostre sigarette.
“Ma allora, avete deciso qualcosa sulla fantomatica
festa?” gli chiesi d’un tratto gettando il filtro
nel camino.
“Oh io avevo un’idea geniale!!”
esclamò euforico, incrociando le gambe.
“Avevo pensato ad un ballo per San Valentino” disse
con voce cospiratoria.
“Nooo Bla oddio nooo!! Dovrò spararmi tipo cinque
flebo d’insulina!” sbottai sprofondando nella
poltrona avvilito. Lui sbuffò irritato.
“Ma Dra, che caspita hai capito? Secondo te IO potrei
organizzare una festa tutta rosa piena di cuoricini, brillantini e
smancerie? Diavolo Malfoy! Sono il tuo migliore amico,
nonché l’organizzatore di feste più
bravo della storia di questo castello!” disse tronfio. In
effetti non si poteva dire niente, le feste organizzate da Blaise
Zabini erano le migliori di sempre, e l’ultima prova era
stata quella a casa sua per Capodanno. Qualcosa
d’incredibilmente perfetto.
“Allora narra, grande dio delle feste…”
lo incitai scherzosamente. Il suo sguardo diventò
più intenso. Si stava immaginando tutto nella mente.
“San Valentino uguale amore, no? E amore uguale sesso. Avevo
in mente qualcosa di terribilmente…libidinoso”
spiegò sorridendo soddisfatto. Io mi avvicinai
immediatamente interessato.
“Ti ascolto amico!”
Il suo sorriso diventò ancor più compiaciuto.
“Volevo trasformare letteralmente la Sala Comune!! Mantenere
dove di solito facciamo la pista da ballo ma, spostare il tavolo degli
alcolici accanto all’entrata per allestire giro giro tutti dei
piccoli privè separati tipo da tende rosse di pizzo, e
creare un’atmosfera calda e infuocata…”
raccontò Blaise pensieroso. Io annuii. Per quelle cose, Bla
era un genio.
“Ci devo ancora lavorare su, Daphne e Pansy mi daranno una
mano” commentò dopo qualche istante spegnendo la
sigaretta.
“Va beh abbiamo un mese di tempo…e se ti viene
come quella di Capodanno, sarà galattica” ribattei
dando un po’ di soddisfazione a Blaise. Ti tanto in tanto, se
la meritava. Lui si limitò a sorridere. Sapeva che mi dava
fastidio che facesse notare quei miei slanci di gentilezza e
ammirazione, erano una rara eccezione che facevo per lui, e il motivo
era anche che li accettava in silenzio senza battute o ricamature.
D’un tratto, sentimmo l’entrata della Sala Comune
aprirsi, e ci voltammo per vedere chi era arrivato.
Hermione Granger stava entrando a passi sempre un po’
timorosi, nonostante non fosse la prima volta che veniva nella nostra Sala Comune.
Avevo il dubbio che si sentisse sempre un po’ in soggezione
quando era qui. Come al solito, aveva la divisa perfettamente sistemata, i
capelli diligentemente stretti in una coda alta e il viso pulito e
delicato senza un filo di trucco. Le forme dolci e quasi fragili erano
in pieno contrasto con la sua espressione sempre fiera e orgogliosa, il
suo carattere forte e determinato, che ne facevano la sua vera bellezza.
“Ehi ‘Mione!!” la chiamò
Blaise sventolando il braccio. Lei vedendolo sorrise e gli corse
letteralmente incontro. Lui si alzò in piedi e
l’accolse in un abbraccio affettuoso.
“Blaise!! Sono venuta appena possibile!” lo
salutò con tono gioviale. Poi la riccia si girò e
posò il suo sguardo di nocciola su di me, facendomi un mezzo
sorriso un po’ incerto.
“Ciao Malfoy” fu il suo flebile saluto. Io le
riservai un sorriso carico di malizia che le fece mordicchiare il
labbro.
“Granger…” risposi guardandola con
sguardo eloquente. Poi le feci segno di sedersi sul bracciolo della mia
poltrona. Lei acconsentì e si sedette. La guardai di
sottecchi. Oh sì, mi sarei proprio divertito.
“Allora Grang, proprio di te avevamo bisogno…mi
servono delle idea per la festa che vogliamo
organizzare…volevo farla a San Valentino, ma ovviamente
niente di sdolcinato, tutt’altro…volevo qualcosa
di…lussurioso” spiegò ancora una volta
il moro dagli occhi cobalto. Hermione fece una smorfia e
allargò le mani.
“Stai chiedendo proprio alla persona sbagliata! Io sono stata
ad una sola festa in vita mia e non ricordo quasi niente, mi
dispiace…” rispose lei tirandosene fuori. Io e Bla
ci scambiammo uno sguardo complice, trattenendo il sorriso.
“Beh allora mi sa che l’unico modo per farmi venire
qualche idea è…pensare a mente lucida”
esclamò Blaise guardandomi e sapendo che avevo capito
perfettamente di cosa stesse parlando. Perché
sembrerà strano, ma a Serpeverde funzionava così:
per farti venire brillanti e geniali idee, dovevi scolarti mezza
bottiglia di FireWhisky. Così il moro si alzò
avviandosi verso camera sua per recuperare un po’ di alcohol.
La riccia al mio fianco si voltò stranita.
“Pensare a mente lucida?” chiese confusa. Io annuii.
“Sì, è un nostro gergo,
perché diciamo sempre che per pensare a mente lucida abbiamo
bisogno di alcolici” le dissi con un sorriso. Lei scosse il
capo divertita.
“Dovevo immaginarlo! Siete sempre i soliti!”
esclamò alzando gli occhi al cielo.
“Eh Grang, che ci vuoi fare…” sospirai
ironicamente. Poi afferrai la sua cravatta e la tirai un po’
a me, facendole chinare il capo così che potessi posarle un
bacio sulle sue labbra, che sembravano due petali di una rosa rossa. La
Sala Comune era quasi del tutto deserta, molti avevano ancora lezione,
e i pochi che c’erano si mettevano in pari con i compiti.
Nonostante questo, sentii che Hermione era un po’ a disagio,
infatti si staccò guardandosi intorno.
“Stai tranquilla, non c’è quasi nessuno,
inoltre qui ognuno si fa i cavoli propri, specie se nel mezzo ci
sono” la tranquillizzai appoggiandomi sullo schienale della
poltrona.
“Ah già, quasi dimenticavo che tu sei
l’intoccabile Principe!” mi schernì
deliberatamente con un ghigno.
“Oh tu mi puoi toccare quanto vuoi,
tranquilla…” le risposi malizioso. Vidi
chiaramente passare nel suo sguardo una scintilla vogliosa e
lussuriosa, ma decisi che era piacevole farla sciogliere un
po’.
“Allora, come ti sei liberata dei tuoi amici?” le
chiesi marcando con disgusto l’ultima parola. Lei
arricciò le labbra.
“Stessa scusa, ho detto che andavo in biblioteca, come
sempre…” disse con voce atona.
“Fammi indovinare…loro sono troppo stupidi per
venire in biblioteca, così vai sul sicuro?” feci
con sarcasmo. Il suo sguardo si assottigliò e
diventò più tagliente.
“Non fare il simpatico Malfoy! Il fatto è che loro
ci credano visto che vado davvero sempre lì. E poi da quello
che so, neanche tu vieni mai in biblioteca, ci mandi sempre il povero
Blaise!” ribattè agguerrita. Lo ammetto: mi
piaceva tantissimo quando faceva così. E mi eccitava anche
non poco.
“La biblioteca è un posto che mi mentte ansia,
inquietudine. C’è un silenzio irreale”
spiegai voltando lo sguardo verso le scale del dormitorio maschile.
“Invece io in biblioteca mi sento protetta, è una
bella sensazione” rispose a sua volta alzando gli occhi al
soffitto. In quel momento ricomparse Blaise con in mano una bottiglia
di vino elfico. Il MIO vino elfico!
“Blaise Zabini!! Cosa ci fai con una delle bottiglie della
MIA riserva di alcohol?!” esclamai allarmato guardandolo
storto.
“Scusa amico, ma io sono a secco…caspita dobbiamo
organizzare una seratina a Hogsmeade, anche Pansy a secco, e mi pare
che a Daphne e Theo siano avanzate solo un paio di
bottiglie…” disse sedendosi sul divano e stappando
la bottiglia.
“Certo se non faceste irruzione in camera mia per fare un
festino una sera sì e l’altra pure, forse non
avremmo bisogno di andare furtivamente a Hogsmeade per rifornirci ogni
tre per due, non credi?” ribattei con tono di voce
leggermente indignato. Hermione spalancò gli occhi sconvolta.
“Voi andate a Hogsmeade di straforo?!?!”
domandò incredula. Entrambi ci voltammo a guardarla come se
avesse chiesto la cosa più ovvia del mondo.
“Ma certo Granger, mi pare normale!! Guarda che è
grazie a noi se la scuola è sempre ben rifornita di ogni
cosa, e non fare la santarellina…anche voi Polli venite da
noi. Lavanda e Calì sono nostre clienti
affezzionate” risposi immediatamente.
“Tra l’altro volevamo proporti qualcosa del genere
visto che siete stati puniti voi Grifondoro” disse un
po’ più dolce Blaise.
“No grazie!! Io cerco di essere una SERIA Caposcuola! Anche
perché con questa controparte qui!!”
esclamò indispettita mente mi indicava con aria seccata.
“Beh io cerco di essere un UMANO Caposcuola! Anche
perché con questa controparte qui!” risposi a mia
volta con velenoso sarcasmo. Lei fece una smorfia alterata che la
rendeva ancora più carina.
“Su bambini basta litigare…buoni che ora ci
beviamo su” fece il moro dagli occhi cobalto porgendo a me e
a Hermione un calice di vino. Lei lo guardò un attimo
interdetta, si bagnò appena le labbra e lo posò.
Sia io che il mio migliore amico ci scambiammo uno sguardo complice
scuotendo il capo.
“Questa cosa dovremmo risolverla” dissi con un
sospiro.
“Cosa?” chiese la Granger confusa.
“Al fatto che sei quasi totalmente astemia!”
ribattè Blaise a sua volta con un sospiro.
“Beh ho avuto una brutta esperienza” rispose
abbassando lo sguardo.
“E va beh, sapessi noi quante ne abbiamo avute di brutte
esperienze! Ti ricordi Bla l’anno scorso per la festa di
Halloween? Ci provai anche con te!” esclamai scoppiando a
ridere al ricordo di quella folle serata. Anche il mio migliore amico
si aprì in una fragorosa risata.
“Avete dato una festa di Halloween?” chiese
Hermione sconcertata.
“Ma certo Grang! Noi diamo sempre feste!!” dissi
con ovvietà. Mi rendevo sempre più conto di
quanto la Granger vivesse in un mondo completamente parallelo, non che
orribile. Sì, aveva proprio bisogno dell’aiuto mio
e di Blaise. Anche perché ero certo che le sarebbe piaciuto,
lei aveva una mente aperta e piena di fantasia, era brillante, avrebbe
amato tutti i nostri ingegnosi piani e le nostre originali feste.
“Ehi pensavo che Harry scherzasse…” fece
quasi fra sé e sé la riccia.
“Ve beh te per principio non credere mai a quello che dice
Potter, la maggiorparte sono stronzate” risposi io facendola
arrabbiare un po’.
“Ma senti chi parla!! Te ne dici e fai il doppio!!”
sbottò incrociando le braccia al petto e alzando il mento
offesa.
In quel momento, dall’entrata della Sala arrivò
Theodore, che da una parte abbracciava Pansy, e dall’altra
Daphne. Stavano ridendo fra di loro. Ci videro e ci vennero incontro.
“Ehilà amici miei!! Uh ciao Grang!”
salutò gioviale Theodore mentre si spaparanzava sul divano.
“Ciao Granger” dissero quasi all’unisono
Pansy e Daphne, le quali si sedettero accanto a Theo.
“Ragazzi ragazzi prendete, bevete un bel sorso di vino e
aiutatemi!! Dobbiamo farci venire in mente qualche bella idea per la
festa!” esclamò Blaise porgendo ai tre dei calici.
“Io avevo qualche idea per allestire la pista da
ballo” rispose Daphne tirandosi indietro i lunghi capelli
biondi.
“Pansy, sei ancora brava a fare la barman?”
domandò Theo alla mora al suo fianco. Lei annuì
con il capo.
“Sì certo, me la cavo ancora
bene…” ribattè bevendo un sorso di vino.
“Potremmo inventare qualche nuovo cocktail allora”
disse a sua volta il moretto. Io, che solitamente curavo i dettagli
delle feste, come diciamo rifinitore, lasciai che fossero loro a
sfornare tutte le idee principali. Così mi alzai.
“Bene, voi continuate a penare a mente lucida, e poi mi dite
cos’è venuto fuori dal vostro cervellino bacato;
noi andiamo” dissi come per congedarmi, mettendo una mano
sulla spalla della Granger per invitarla ad alzarsi a sua volta. Lei mi
guardò stranita.
“Andiamo?” chiese confusa. Io assottigliai lo
sguardo.
“Sì, Grang. Andiamo…forza, non ti
mangio, ormai dovresti esserti abituata…” risposi
alzando gli occhi al cielo e afferrandola delicatamente per il braccio.
Lei salutò educatamente gli altri, per poi seguirmi verso
camera mia. Entrò ormai senza guardarsi più
intorno come faceva le prime volte, e senza indugio né
convenevoli si spaparanzò sul mio letto. Poi mi
lanciò uno sguardo fulminante.
“Sono ancora offesa con te” sottolineò
mettendosi a sedere a gambe incrociate. Io sbuffai e la raggiunsi sul
letto.
“Per così poco? Ne ho dette assai di peggiori su
quell’essere immond…ehm volevo dire su
Potter” risposi stando in ginocchio davanti a lei. Lei fece
una smorfia e il suo sguardo si fece ancora più omicida.
“Harry è il mio migliore amico!!”
sbottò indignata. Io le allentai la cravatta e le sbottonai
il primi bottoni della camicia.
“Questo non toglie che sia un cretino, e lo sai bene anche
tu” ribattei sporgendomi per baciarle il collo.
Sì, mi piaceva troppo farla arrabbiare! Lei rimase
impassibile, orgogliosa, con le braccia incrociate sotto il seno. Io
allora mi misi a cavalcioni su di lei e andai a baciarla sotto la gola,
in un punto che sapevo la faceva impazzire. Di fatti, non
riuscì ad evitare di piegare indietro la testa e sospirare.
Sollevai il viso e catturai le sue labbra, chiedendo subito
l’accesso con la lingua. Lei si strinse a me, cingendomi il
collo con le braccia e passandomi una mano fra i capelli, per poi
dischiudere subito la bocca.
D’un tratto si staccò e mi guardò
pensierosa.
“La festa sarà proprio eccessivamente
trasgressiva? No perché Blaise mi ha tipo obbligato a venire
ad ogni costo, ma vorrei…come dire…uscire viva da
qui” mi disse con una nota di preoccupazione.
“Effettivamente come inizio sarò bello forte, ma
stai tranquilla…io e Bla ti prepareremo psicologicamente per
tempo” risposi a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Perché questo mi fa preoccupare ancora di
più?” fece lei sogghignando.
“Che c’è non ti fidi di me?”
chiesi con una faccia ironicamente tenera. Lei scoppiò a
ridere.
“Neanche morta!! Figuriamoci se mi fido di una Serpe come
te!!” ribattè con decisione.
“Ok ok hai ragione, ma almeno di Blaise!!” dissi a
mia volta. Lei sorrise.
“Sì di Bla sì…ma mi volete
fare tipo dei corsi di Slytherin Way?” domandò
curiosa. Io annuii con il capo.
“Anche meglio…t’insegneremo a godere dei
piaceri della vita, Grang!”
Spazio
dell'Autrice.
Anche
io voglio dei corsi di Slytherin Way da Draco e Blaise!! Va bene che io
sono già più Serpeverde di Salazar in persona, ma
se loro mi dessero lezioni farei volentieri la finta tonta xD Bla
è senza speranze, già m'immagino come
sarà questa festa...la Grang dovrà davvero
prepararsi psicologicamente! E magari vediamo se Dra riesce a salvarla,
poveretta xD Poi, mi piace troppo il loro rapporto...cioè
nonostante si frequentino, o come dice Draco "abbiamo deciso di
trascorre del tempo a stretto contatto", non perdono occasione di
battibeccare e litigare, sono adorabili non trovate? Io
sì!!
Risposte
alle recensioni:
erigre: Greta
cara!! Oh tranquilla, so com'è d'estate, io purtroppo le
vacanze le ho già finite così mi diletto a
scrivere! (soprattutto per sfuggire al libro di latino che cerca di
catturarmi!) Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e spero che
anche questo non sia da meno! In effetti ho lavorato parecchio sulla
descrizione di Draco, ci tenevo, e sono contenta di sapere che
è venuta bene! Grazie mille della recensione e di aver visto
il mio video!! Baci!!
Penny Black:
Potter può essere eccome così STUPIDO!
Sennò non sarebbe Potter, lo dice anche Draco xD No va beh
che confonda le intensioni dei baci no, anche perchè
è una cosa molto abituale, ma che si creda al livello della
Grang...sì è così stupido! Grazie
mille per la recensione, spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto! Baci!!
Baby Gal: no
tesoro perchè temi di scrivere le recensioni? Mi rendono la
persona più felice del mondo!! *_* Quindi ti ringrazio
davvero di cuore! Wow è una grande soddisfazione per un
scrittore sapere di aver fatto immedesimare il lettore!! *_* Potter
è stupido, sì lo so, che ci vuoi fare? xD Spero
che il capitolo ti sia piaciuto!! Baci!!
Nyappy: WOW!!!
Grazie grazie grazie!! Che bello che mi hai messa fra gli autori
preferiti!! *_* In questo chap Dra e la Grang sono ancora
più carini secondo me! *_* Spero che ti sia piaciuto, e
grazie ancora! Baci.
Dark_angel:
eeeh le mie belle frasi ad effetto! xD Come quella ieri
dell'aggiornare! xD Proprio dal cuore sì xD Comunque grazie
mille tessoraH, e stai tranquilla che i colpi di scena non
mancheranno!! Baci!
pikkola_Lilith:
oh si fare le cose complicate ed eccitanti è la mia
specialità!! xD Grazie mille per i complimenti e per la
recensione!! Baci!
dolcepuffa:
sono stata ancora abbastanza puntuale? xD Comunque io amo le tue
recensioni *_* Potter secondo me si sta andando a cercare un po' di
rogne, ti dico questo...non voglio anticiparti troppo, sennò
ti rovino la sorpresa! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto!!
Grazie mille per la recensione! Baci!!
Hollina:
sìììì ce l'abbiamo fatta a
farla cominciare eh!! Addirittura emozionata? *_* Wow! Potter non la
racconta MAI giusta xD Grazie mille per la recensione! Baci!
anna96:
bwuhahahaha mi hai fatto troppo ridere con la tua recensione!! Brava
brava Potter è proprio un baccalà, e anche un
carciofo! E dici benissimo: i carciofi NON POSSONO STARE CON LE
RAGAZZE! xD I carciofi possono stare solo con le piattole! xD
Perciò come hai detto tu...vai Potter divertiti con Ginny xD
La faccenda si mette che hanno deciso di trascorre del tempo a stretto
contratto (anche Draco è bravo a rigirare la frittata).
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! Grazie per la
superdivertente recensione! Baci!
PikkulaSere:
Wow!! Cara ma così mi fai arrossire veramente!! Comunque
ricambio in pieno anche IO TI ADORO, le tue recensioni sono
superlative!! Cioè pensiamo esattamente le stesse cose!! *_*
Sono felice che tu abbia amato il capitolo!! Hermione più
che altro ha ricevuto l'obbligo per questa festa che, come ha detto
Blaise, avrà uno stile bello lussurioso! Quell'uomo ne pensa
una più del diavolo! E mi sa che la nostra Grang si
divertirà! Davvero, stai tranquilla con Bla, non voglio che
succeda niente, voglio solo che Herm abbia un nuovo migliore amico,
perchè Potter mamma mia!! Da buttare dal terrazzo di un
palazzo al 56° piano! E a proposito: sì, Potter
vuole morire!!Purtroppo anche io ho pensato a tante maniere per
ucciderlo ma il caro zietto Voldie tutte le volte mi dice che devo
stare calma perchè lo vuole lui -_- Uffaaa mi volevo
divertire anche io!! Mi vendicherò nelle FF xD Quando hai
detto che il tuo sogno nel cassetto è che Potty e Lenticchia
facciano una brutta fine e che Hermione diventi una Serpeverde ho
pensato "siamo sicure che io e te non siamo gemelle separate alla
nascita?" Cioè è anche IL MIO SOGNO!! Non ti
rendi conto, io sto già preparando un'altra ff con questo
tema! Per quanto riguarda la descrizione di Draco: sono felice che ti
sia piaciuta, ci tenevo parecchio. E anche all'ultima scena tenevo,
quando me la sono immaginata ho pensato che era perfetta! Ma hai
ragione, non saranno sempre felici e contenti, anche perchè
sennò sarebbe tutto così noioso!!
Oddio
la scena del bagno!! Io mi ricordo che ho tipo urlato "ecco,
quell'incapace di Potter sa fa tre incantesimi in sei libri, la prima
volta che ne impara uno nuovo, ti pareva che dovesse quasi uccidere il
mio amore Dracucciolo! Poverinooo!" e mi stavo quasi per mettere a
piangere! *-* Eh sì, siamo pazze di lui e NE ANDIAMO FIERE!
Via su ci do un taglio che tra un è più lunga la
risposta alla tua recensione che il capitolo!! xD Che dire, grazie
davvero di cuore, le tue recensioni sono eccezionali, le amo!! Baci!
_Polla_: *_*
sono felice che ti piacciono Draco e Blaise, sono i personaggi che
m'impegno di più a caratterizzare!! Oh e grazie tantissimo
per i complimenti al video!! Sono contentissima che ti sia piaciuto!! E
ovviamente grazie mille anche per la recensione! Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto!! Baci alla prossima!
foxina: oh vai
tranquilla! xD Sì, effettivamente sono davvero davvero
carini!! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto. Potter
è uno stupido, è sufficiente come risposta? xD
Non voglio anticiparti troppo xD Grazie mille per la recensione! Baci!
Ili91: Ciao!!
Beh Potter ce l'ha di natura di portare sempre guai, però
almeno renderà le cose più interessanti, non
credi? XD Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Baci.
That's
all folks!
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Capitolo 21 *** Lesson number one: DRINK ***
Hello
folks! Wow pensavo che prima di stasera non sarei riuscita a scrivere,
invece eccomi qui!! Ok che appena postato devo assolutamente correre a
studiare perchè neanche a dirlo sono indietrissimo,
però avevo delle idee talmente nitide in testa che dovevo
scriverle! Questo capitolo, solo immaginandolo, mi faceva troppo
ridere! Penso che sia una delle scene più comiche della FF xD
Perciò,
vi lascio alla lettura!
Enjoy
the chapter!
Tornai alla Torre di Grifondoro con uno strano buon umore.
Sì, mi sentivo allegra, leggera, come se niente avesse
potuto rovinarmi la giornata. Per i corridoi mi sembrava di saltellare.
Poteva sembrare stupido, o addirittura folle, ma questa nuova vita mi
piaceva. Mi piaceva da morire.
Il giorno dopo, appena ebbi finito i compiti, mi ritrovai nella stanza
di Draco, seduta sul letto a gambe incrociate, e con davanti a me, una
grande lavagna e una squadra di “esperti”, o almeno
così si erano definiti. Uno accanto all’altro, con
l’espressione più professionale che avessi mai
visto, Blaise Zabini, Draco Malfoy, Theodore Nott, Pansy Parkinson e
Daphne Greengrass si apprestavano a insegnarmi lo Slytherin Way.
“Lezione numero uno, signorina Granger: bere”
esclamò Bla schioccando le dita, così da far
comparire sulla lavagna la scritta “Lesson number one:
drink”.
“Per questa prima lezione abbiamo deciso che sarebbero
serviti degli esperti” continuò il moro indicando
Theo, Pansy e Daphne che annuirono seriamente. Io non sapevo se
scoppiare a ridere fino alle lacrime o scappare a gambe levate da
quelle serpi sclerate. Decisi che era meglio rimanere in silenzio e
annuire a tutto quello che dicevano.
“Abbiamo sfortunatamente notato che hai qualche
incomprensione con l’alcohol, ma devi sapere che se riuscirai
a superare questi problemi, lui potrebbe renderti la vita
più piacevole, e per qualche sera, farti dimenticare
cos’è giusto e sbagliato per farti fare solo
quello che ti va” spiegò Theodore come se fosse il
più competente dei professori.
“Signorina Granger! Perché non prendi
appunti?” fece Draco con tono severo. Io lo guardai con gli
occhi spalancati.
“Stai scherzando spero!” sbottai aprendo le
braccia. Perché non mi ero mai accorta che i Serpeverde
erano completamente pazzi? Il biondo mi guardò seriamente
con i suoi intensi occhi di ghiaccio, poi si girò e
tirò fuori dalla scrivania piuma e pergamena. Me li
tirò e senza dire altro si rimise accanto agli altri.
Sospirai, alzando gli occhi al cielo, ma acconsentii e cominciai a
scrivere.
“Dicevamo…” fece Blaise cercando di
riprendere il discorso. Theodore annuì e continuò
a parlare.
“Dicevamo che una buona dose di alcohol, senza magari
esagerare, sennò si finisce come Draco che ci prova con il
suo migliore amico…”
“Ehi ehi quella è acqua passata!!” si
girò indispettito Malfoy puntando il dito verso il moretto
che sghignazzò divertito.
“Una buona dose di alcohol può rendere tutto
più facile!” concluse Theo. Io alzai la mano
proprio come se fossi in classe. Oramai ero in ballo, tanto valeva
ballare.
“Sì signorina Granger?” mi chiese Blaise.
“Ho una domanda: avete mai pensato che l’alcohol
è solo una malevola sostanza che fa perdere la
razionalità, ti fa dire cose stupide di cui ti pentirai il
giorno stesso, rende le persone deplorevoli e le fa comportare come le
più misere bestie?”
Tutti e cinque spalancarono gli occhi e mi guardarono sconvolti per
qualche istante, poi di scatto si avvicinarono fra di loro creando una
specie di capannello e cominciarono a discutere sommessamente
scambiandosi occhiate con aria grave.
“E’ più difficile di quanto
pensassi…” bofonchiò Draco con sguardo
pensieroso.
“E’ una Grifondoro, cosa pretendevi?”
ribattè Daphne.
“Lei non è solo una Grifondoro, è LA
Grifondoro! Non è la prima volta che trattiamo qualche non
Serpeverde, ma qui secondo me è troppo” disse
Theodore quasi addolorato.
“Theo te lo assicuro, ha le qualità, possiamo
farcela!” rispose Blaise mentre si sporgeva verso il moretto.
“Certo si applicasse un po’ di
più…” mugugnò Pansy.
“Forse stiamo davvero osando troppo…insomma,
qualità o no, non so se ve ne rendete conto: è
Hermione Granger, la migliore amica di Potter” fece Daphne
dubbiosa.
“Ehi ehi, ragazzi! Un po’ più di tatto
dannazione! Io me la scopo!” obbiettò Draco
indignato.
“Scusa Dra…” dissero in coro in quattro.
“Beh lei sarà Hermione Granger, ma noi siamo il
miglior team Serpeverde che si sia mai visto…e possiamo
farcela” ribattè con slancio Blaise. Gli altri
allora annuirono e si girarono nuovamente verso di me.
“Bene, discutendo fra noi abbiamo deciso che ti devi
impegnare di più…” esclamò
Draco incrociando le braccia al petto. Tutto era assurdo, ma questo
ancora di più. Io che non m’impegnavo abbastanza?
A scuola avevo tutti Eccezionale, nessuno mi aveva mai detto una cosa
del genere.
A parte il fatto che quella situazione era sempre più folle
da diventare sempre più comica.
“Sappiamo che hai già avuto degli insegnamenti sul
modo di pensare Serpeverde, quindi ora devi impegnarti nel ricordarli e
assimilarli, mentre ci dedicheremo a spiegarti come ci si comporta alla
Slytherin Way” fece Theodore con aria veramente
professionale. Io mi guardai un po’ intorno incerta, poi li
fissai quasi timorosa.
“Ok ragazzi, ma non vi sembra…come posso
dire…un tantino eccessivo per una festa?” dissi a
bassissima voce con la paura di ferirli. Infatti Blaise per poco non si
svenne.
“Mia piccola, cara e ingenua Hermione…”
esordì mentre si reggeva il petto in un gesto veramente
teatrale.
“Tu non ti rendi conto che quella non sarà
semplicemente una festa! Sarà la madre di tutte le feste
più trasgressive e indimenticabili! Se già dici
una cosa del genere, so che non ne uscirai
viva…perciò noi ti stiamo
aiutando…” rispose il moro dagli occhi cobalto.
“E fidati…non te ne pentirai” concluse
Pansy lanciando uno sguardo complice prima a Daphne e poi a me. Io
sorrisi. Era tutto talmente impossibile, che stava cominciando a
piacermi. Continuavo a ripetermi “perché
no?”. Non avevo niente da perdere, ma solo da guadagnarci. Mi
mancava qualcosa così nella mia vita. Ora l’avevo
trovato, e anche se nel modo più inaspettato possibile, non
volevo tirarmi indietro. Ero determinata e coraggiosa, proprio come una
vera Grifondoro, e volevo andare avanti.
“Lo so che è probabilmente la cosa più
pazza e sconsiderata che dirò…una cosa che
nemmeno lontanamente mi sarei sognata…e di cui probabilmente
mi pentirò…ma…sono nelle vostre
mani” ribattei tirando un grosso respiro. Tutti sembrarono
più speranzosi.
“Perfetto! Tu sarai la nostra più grande sfida,
Hermione Jane Granger!” esclamò Theodore
indicandomi.
“E il nostro più grande successo” disse
Draco con voce un po’ strascicata, guardandomi intensamente,
facendomi come sempre venire i brividi dappertutto. Quel ragazzo era
decisamente magnetico. Ma ora non potevo concentrarmi sulla mia
bellissima e seducente Serpe. Ora dovevo impegnarmi con la mia lezione,
come facevo sempre, e prendere il tutto come una nuova e divertente
materia scolastica.
“Bene, benissimo…allora non ci resta che
cominciare!” fece Blaise euforico, andando a prendere un
bicchiere e una bottiglia.
“Noi Serpeverde ci facciamo aiutare da un buon bicchiere di
vino o da un gratificante sorso di whisky quando vogliamo liberare la
nostra mente, e funziona sempre. Se c’è un
problema che non riusciamo a risolvere, o qualcosa che non riusciamo ad
immaginare, non c’è rimedio migliore di un
bicchierino. Le preoccupazioni volano via e tu puoi concentrarti su
cose, certo più futili, ma importanti”
continuò nella sua attenta spiegazione Theo.
“E’ vero comunque che non devi
esagerare…a meno che tu non abbia un buon motivo, tipo se
vuoi dimenticare per qualche ora qualcosa di brutto che ti è
successo. Devi valutare te però” intervenne Daphne
facendo un passo avanti.
“E se lo vuoi fare, evita ad una festa. Prima di tutto, una
donna completamente ubriaca, è molto volgare. Un conto ed
essere allegri, e magari barcollare anche un po’, quello
è normale, ed è il suo bello! Ma perdere la
ragione ti fa diventare un oggetto, e alle feste questo non
è mai un bene” disse Pansy mentre io scrivevo
velocemente sulla pergamena e ogni tanto alzavo lo sguardo sui miei
cinque professori improvvisati.
“Quando sei ad una festa, con la musica nelle orecchie e
l’alcohol nelle vene, ti senti leggera, è una
sensazione piacevole, e riesci a lasciarti andare. Perché
per quanto tu voglia deciderti ad essere quello che sei in
realtà, da sobria avrai sempre delle limitazioni, imposte
dalla società, dall’educazione o dai sentimenti.
Invece, quando sei un po’ brilla, sei libera.
Completamente” spiegò Draco senza staccarmi gli
occhi di dosso.
“C’è un motivo se i latini dicevano In
vino veritas” ribattè Blaise porgendomi un calice.
Io guardai il liquido rosso vermiglio che c’era dentro come
se stessi osservando una complicata foglia a Erbologia.
“Mi volete fare ubriacare ora? Sono le cinque del
pomeriggio!” feci stranita.
“Primo signorina Granger, noi non ti stiamo insegnando come
ubriacarti, ma come goderti i piaceri della vita, che è ben
diverso. E secondo, dobbiamo solo fare qualche prova per farti
sviluppare i gusti…” mi rispose il Principe delle
Serpi con tono pacato.
Io lo guardai un po’ incerta, poi annuii e bevvi un piccolo
sorso di vino. Il sapore era forte, e un po’ acre, ma aveva
un retrogusto più dolce. Tutti mi guardavano aspettando un
responso.
“Mi devo abituare al sapore…ma non è
male” commentai continuando ad osservare il bicchiere. Tutti
annuirono con aria solenne.
“Allora, solitamente il vino si beve quando si mangia.
Socialmente parlando, è raro che venga servito alle feste: a
noi piace berlo quando stiamo insieme a chiacchierare e
rilassarci…” spiegò Pansy mentre si
metteva dietro alla scrivania di Draco che per l’occasione
era stata spostata più avanti ed era completamente piena di
bottiglie.
“Alle feste serviamo per la maggiorparte cocktail, ovvero
bevande mischiate fra loro…dovrai stare attenta
all’inizio: è molto semplice ubriacarsi con quelli,
perché si usano alcolici con gradazione più
alta…e poi provando più combinazioni puoi trovare
quello che ti piace di più…per
esempio…dimmi Granger, preferisci il succo di zucca o il
succo d’arancia?” mi chiese la Parkinson mentre
armeggiava fra le bevande.
“Succo d’arancia” risposi senza capire
dove volesse arrivare. La mora prese allora un paio di bottiglie e
cominciò a preparare qualcosa. Dopo appena un minuto mi
porse un bicchiere con dentro una bevanda arancione.
“Questo dovrebbe piacerti…è spumante
stregato, succo d’arancia, liquore ambrato e un goccio di
acqua frizzante…i babbani fanno qualcosa di simile, e lo
chiamano Spritz” disse mentre aspettava che lo assaggiassi.
Portai il bicchiere alle labbra e bevvi un altro sorso.
“Wow, questo mi piace!” esclamai dando un bel
po’ di soddisfazione a tutti i presenti. Pansy sorrise
compiaciuta mentre gli passavo nuovamente il bicchiere. Lei bevve un
bel sorso e poi lo diede a Blaise.
“Tieni finiscilo, è un peccato
sprecarlo” gli disse facendogli l’occhiolino.
“E con la menta Grang, come andiamo?” mi
domandò nuovamente la mora che era tornata dietro quel
bancone improvvisato e tirava fuori dello zucchero e delle foglie di
menta.
“Beh, mangio il gelato alla menta…e le gomme da
masticare” risposi un po’ incerta. Lei prese un
bicchiere di vetro basso, mise sul fondo lo zucchero, qualche foglia di
menta, e una fettina di un limone verde, poi bagnò il tutto
con quello che sembrava un liquore e cominciò a pestarlo con
un mestolino di legno. Poi mise il ghiaccio, un altro po’ di
quel liquore che aveva messo in precedenza e quella che doveva essere
acqua. Aggiunse delle foglie fresche di menta e me lo porse. Lo
assaggiai. Il gusto era particolarmente pungente, ma non sgradevole.
“Questa è una ricetta interamente
babbana…si chiama Mojito, ed è famosissimo.
Praticamente è fatto con zucchero di canna, menta, lime, rum
chiaro e acqua frizzante” spiegò ancora. Io bevvi
un altro sorso un po’ incerta.
“Ha un sapore…forte…”
commentai un po’ dubbiosa. Lei annuì.
“Sì, infatti a non tutti piace, menta e lime sono
abbastanza aspri, e il rum è un liquore bello
forte…” disse riprendedosi il bicchiere, che
questa volta porse a Draco.
“E’ annacquato” gli fece come fosse un
monito. Lui si strinse nella spalle e bevve un sorso. Poi mi fece un
sorrisino divertito.
“E’ il mio preferito” esclamò
il biondo. Io ridacchiai.
“Non avevo dubbi…pungente, forte, aspro, difficile
e a non tutti piace…” ribattei sarcastica facendo
ridere i presenti.
“Che riflessione profonda Grang…”
rispose con ghigno.
“Direi basta con i cocktail, sennò la faccio
ubriacare davvero” disse Pansy, sedendosi su una sedia vicino
alla scrivania. Tutti annuirono e mi guardarono un po’
preoccupati.
“Bene allora prendo la parola io…” fece
Daphne sedendosi sul letto accanto a me.
“E’ importante certo cosa bevi, ma anche come lo
bevi…” esordì mentre prendeva il
bicchiere di vino che avevo posato sul comodino.
“Bere può sembrare molto volgare se fatto in un
certo modo, ma molto seducente se fatto in un
altro…” spiegò mentre si portava
lentamente il calice alle labbra.
“Non abbassare mai lo sguardo su quello che stai
vedendo…sembrerai insicura. Deve essere una provocazione. E
fai sempre piccoli sorsi…noi non ce le tracanniamo le cose,
le gustiamo piano…” disse la bionda, e mentre
parlava mi faceva vedere lei stessa bevendo. Poi mi diede il bicchiere
e io provai a imitarla. Daphne annuì con il capo.
“Non importa se lo impugni da sotto o dai lati,
l’importante è che tu lo faccia sempre con
delicatezza, ma non con leggerezza: potrebbe scivolarti e farti fare
una figura pessima. Tienilo con decisione ma non stringerlo: non
è bello da vedere. Devi essere elegante”
Facemmo un po’ di prove, e quando si sentì
soddisfatta si unì nuovamente agli altri di fronte a me.
Sì, era strano che i Serpeverde con cui avevo per anni
combattuto era mi dessero allegramente delle lezioni di vita,
però ora che imparavo a conoscerli…beh sapevo che
potevo apprendere molte cose che mi potevano tornare utili. Durante
tutte le prove Draco mi aveva fissato con sguardo malizioso e voglioso
che per poco non mi aveva fatto arrossire. Quel ragazzo mi faceva
impazzire.
“Bene la lezione è
terminata…” decretò Blaise applaudendo,
seguito a ruota dagli altri.
“Mi raccomando ripassa bene gli appunti e
esercitati!” m’intimò Theodore
inizialmente serio, per poi scoppiare a ridere fragorosamente insieme
agli altri. Finalmente si erano accorti di quanto erano stati buffi.
Anche io mi unii a loro: era dall’inizio della
“lezione” che avevo voglia di ridere fino a farmi
venire il mal di pancia.
“Bene Grang allora alla prossima lezione!” mi
salutò Daphne uscendo dalla stanza. Pansy la
seguì e mi salutò con un mezzo sorriso che,
inutile negarlo, mi stupì ma mi fece anche piacere. Theodore
mi diede un’affettuosa pacca sulla spalla e se ne
andò tutto contento, con il suo solito modo di fare allegro.
Infatti, era quello che mi aveva stupito più di tutti quando
faceva il serio professore: pensavo che fosse una cosa impossibile
vederlo così concentrato, attento e competente. Avevo come
il sospetto che sarebbe scoppiato a ridere da un momento
all’altro, come faceva sempre, o che se ne uscisse con le sue
solite battutine. Blaise si sedette accanto a me e mi cinse le spalle
con un braccio.
“E’ andata bene come prima lezione, no?”
mi chiese sorridendo. Io annuì.
“Sinceramente, quando vi ho visto tutti così seri
sarei voluta morire dalle risate, e ad un certo punto volevo davvero
scappare il più velocemente possibile da qui…ma
ora…beh devo ammetterlo: siete stati grandi!”
risposi gioviale.
“Sono contento!! Bene ora devo recuperare gli altri tre
perché dobbiamo finire di studiare e preparare qualche altra
idea per la festa…ci vediamo domani Grang” disse
dandomi un bacio sulla guancia, per poi alzarsi.
“Ciao amico, mi raccomando poi vieni che ci servi!”
salutò Draco e se ne andò anche lui. Mi girai
verso il biondo che era rimasto immobile appoggiato
all’armadio. Mi guardava in silenzio con quegli occhi di
tempesta che vi giuro, mi faceva sciogliere lì su due piedi.
Erano ipnotici, in una maniera estenuante. Ero vittima dei suoi occhi
tutte le volte, e non potevo farne a meno. Si avvicinò
lentamente a me in una maniera talmente seducente che mi sentii andare
a fuoco. Si poggiò alla colonna del baldacchino e mi sorrise.
“Che ne dici allora? Siamo proprio così
tremendi?” mi chiese con il suo solito tono di voce basso,
pacato e sensuale.
“Anche se la mia coscienza mi sta dando della pazza in ogni
istante…beh, non posso negarmelo…mi siete
piaciuti…e…” risposi piano lasciando la
frase incompleta con timore. Avevo paura di aprirmi troppo. Draco era
un’incognita troppo grande perché potessi
parlargli liberamente, soprattutto perché avevo paura di
spingermi oltre in qualcosa che non provava.
Il biondo si sedette accanto a me e mi guardò ancora con uno
sguardo TROPPO convincente e TROPPO sexy.
“E…” mi spronò curioso. Io
sospirai. O la va, o la spacca.
“Sono contenta di stare qui…” sussurrai
incerta. Lui inarcò un sopracciglio.
“E’ ovvio che sei contenta di stare qui! Noi siamo
i ragazzi migliori della scuola…ma che dico, del mondo! E
poi con te è anche troppo facile…abituata ai
Polli” rispose sarcastico con tono divertito. Io feci una
smorfia fintamente offesa e gli tirai una botta sul braccio.
“Sei sempre il solito stupido Malfoy…”
lo rimproverai senza smettere di sorridere.
“E tu la solita aggressiva Granger…”
rispose avvicinando pericolosamente le sue labbra alle mie.
“Sei insopportabile…” bofonchiai mentre
le sua bocca stava per posarsi sulla mia.
“Anche tu…” ribattè prima di
baciarmi delicatamente. Nonstante tutto di lui sembresse freddo, ogni
minimo contatto che avevo con Draco mi faceva avvampare, bruciare
dentro. Se continuavo così ero certa che sarei morta di
autocombustione. Il biondo approfondì il bacio con
più passione e io sospirai stringendomi a lui.
“Quante lezioni saranno in tutto?” chiesi dopo un
po’ staccandomi dalle peccaminose labbra del Principe delle
Serpi. Lui ci pensò un attimo.
“Penso che cinque basteranno…almeno per spiegarti
i concetti di base…poi dovrai fare pratica per il grande
esame!” rispose sogghignando.
“La festa…” disse io con
ovvietà alzando gli occhi al cielo.
“Manca più di un mese, penso di avere il tempo
necessario per prepararmi” commentai poi. Draco
annuì con il capo per poi darmi qualche altro bacio.
“Domani sera ci vediamo sulla Torre di Astronomia?”
mi propose dopo qualche minuto. Io lo guardai storia.
“Signor Malfoy! Non mi dire che hai ancora qualche lacuna in
Astronomia! Mio dio, ci sono diventata pazza per te!”
ribattei indignata.
“Veramente era solo un invito per cambiare un po’
aria, e perché stare sotto le stelle mi
rilassa…comunque apprezzo che stai cominciando a diventare
malfidata come noi” disse a sua volta con un ghigno
compiaciuto. Io sorrisi ma poi sospirai.
“Non posso…devo stare con Harry e Ron”
risposi con un po’ di tristezza.
“Che c’è, hanno bisogno della
balia?” fece infastidito. Io lo guardai un po’ male.
“No, è che ultimamente passo poco tempo con loro,
e non posso sempre inventarmi scuse…fra l’altro
ora Ronald è quasi sempre con Lavanda e non posso lasciare
Harry da solo…”
Lui sbuffò seccato. Io allora lo baciai cingendogli il collo
con le braccia. Lui cercò di opporre resistenza contrariato
ma io mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe e lo spinsi indietro sul
letto. Allora si arrese, e ribaltando le posizioni, cominciò
a sbottonarmi la camicia.
Perché doveva finire sempre così?
Spazio
dell'Autrice.
Ma
io non lo so, lamentati pure Grang. Finisse sempre così a
me! xD No va beh a parte che l'ultima esclamazione di Hermione era di
compiacimento (e vorrei anche vedere!! xD) Questo capitolo mi ha fatto
sinceramente pisciare addosso! Cioè se solo m'immagino quei
cinque tutti seri con l'aria da professori mentre spiegano con la
massima serietà ad Hermione come si fa a bere...bwuhahahaha!
Eccezionali! E quando discutono fra di loro! mentre lo pensavo ridevo
come una stupida da sola. Insomma, non so se si è capito, ma
io li amo. Follemente! E Draco...Dracooooo *_* Perchè non
esiste un Draco?!?! E come fa la gente a preferire il carciofo
baccalà (cit anna96 xD) di Potter al nostro amato e
supersexy Dra? Mah. Comunque ora devo davvero davvero scappare, la
matematica mi chiama. Mi piange il cuore che non posso rispondermi
singolarmente alle recensioni (tra l'altro questo capitolo aveva
battuto il mio record di recensioni massime di un chap xD) ma penso che
mia mamma mi ucciderebbe se non trova un bel po' di compiti fatti
stasera! Ah un'altra cosa: domani vado al mare dalla mia best, torno
lunedì...perciò probabilmente il mio prossimo
aggiornamento sarà Martedì! Mi mancherete!! *_*
Insomma,
ringrazio tantissimo tutte le persone che mi hanno lasciato una
recensione, ovvero: _Giuli95_,
cocochanel87, dolcepuffa, Nyappy, foxina, Penny Black, fleury, _Sayuri,
Hollina, Dark_angel, PikkulaSere, _Polla_, Ili91, anna96,
pikkola_Lilith e MemoryDrops!
VI
AMO! I LOVE YOU! ICH LIEBE DICH!
That's
all folks!
|
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Capitolo 22 *** Lesson number two: SMOKE ***
Hello
folks! Sono tornata dal mare verso le nove e mezzo, e ovviamente mi
sono messa subito a scrivere (non appena aver gufato un po' contro il
Liverpool, e ne è valsa la pena perchè hanno
perso muhahahaha godo! xD) e finalmente ho finito! Anche se
è un'ora improponibile, voglio postare, così
appena vi svegliate, troverete il mio bel capitoletto a darvi il buon
giorno! E magari, se c'è qualche insonne come me, lo leggere
per conciliare il sonno!
Enjoy
the chapter!
Qualche giorno dopo, quando feci ritorno in Sala Comune dopo essere
stata in Biblioteca, trovai Harry seduto per terra, con la schiena
appoggiata ai piedi del divano, e lo sguardo avvilito che fissava il
pavimento. Era solo, e vederlo così mi rattristò
di colpo.
“Harry!!” lo chiamai a gran voce correndo da lui
preoccupata. Lui alzò gli occhi e appena mi vide sorrise.
“Hermione! Avevo proprio bisogno di te!” disse con
tono un po’ affranto. Io mi catapultai letteralmente fra le
sue braccia, appoggiando il mento nell’incavo della sua
spalla. Lui mi strinse forte bisognoso d’affetto.
“Cos’è successo tesoro?” gli
chiesi staccandomi appena e facendogli una dolce carezza sul viso.
Harry sospirò.
“Ho seguito il tuo consiglio, anche perché ormai
stava diventando una situazione insostenibile, e…ho parlato
con Ginny” spiegò tristemente. Io sospirai a mia
volta abbracciandolo di nuovo.
“E’ andata così male?”
domandai mentre gli passavo una mano fra i capelli corvini. Lui annui
con aria grave.
“Peggio di quanto pensassi…è rimasta
malissimo. Forse avevi ragione, forse ho solo peggiorato la situazione
aspettando, ma ormai…” rispose scuotendo il capo
con rassegnazione. Vedevo la tristezza nei suoi occhi smeraldini: Harry
non accettava far soffrire le persone, specialemente se questa era
Ginny, sua cara amica non che sorella del suo migliore amico.
“Ma…cosa ti ha detto di preciso? Insomma, posso
capire che ci sia rimasta male, ma prendersela proprio
così…” feci io riflettendo sulla
reazione della rossa. Harry mi guardò incerto, esitando un
attimo, come se fosse…indeciso. Poi abbassò lo
sguardo.
“Si è sfogata, mi ha detto che l’avevo
illusa, che credeva che io provassi qualcosa per lei, che avrei dovuto
dirle tutto da subito, che ora era troppo tardi e lei ormai era
già innamorata di me…”
raccontò il moro. Era una reazione esagerata certo, ma avevo
l’impressione che ci fosse altro. Capivo le pene di Harry,
era una persona buona nell’anima, ma non poteva stare
così male per qualcosa di cui alla fine non era
responsabile. Ginny era andata oltre. Eppure, avevo come il
presentimento che mi nascondesse qualcosa.
“Tutto qui? Sicuro che non c’è
altro?” insistetti cercando di capire se i miei pensieri
erano giusti. Lui mi fissò nuovamente negli occhi per
qualche istante, poi mi sorrise con dolcezza annuendo con il capo.
“Sì Mione, tutto qui…”
cercò di tranquillizzarmi con tono convinto. Io feci una
smorfia, ma decisi di credergli. Perché mai Harry avrebbe
dovuto nascondermi qualcosa? Insomma, nonostante io gli nascondessi la
mia relazione con Malfoy, avevo dei saldi e validissimi
motivi…non riuscivo ad immaginare una sola cosa che mi
avrebbe fatto arrabbiare tanto da farmi rovinare l’amicizia
con Harry e di cui quindi non potesse parlarmi. Ma lui questo lo sapeva?
“Comunque caro, anche se è davvero tutto qui,
sappi che per qualunque cosa, e dico davvero qualunque, anche la
più folle e incredibile, io sono qui apposta per ascoltarti
e capirti…non devi avere timore di dirmi niente,
ok?” gli dissi con tono deciso ma allo stesso tempo
rassicurante. Ci tenevo a sottolineare che…beh, io non ero
come lui. Non volevo assolutamente fargliene un peso, anzi, io
rispettavo il suo difetto e gli volevo bene nonostante
tutto…ma semplicemente volevo che capisse che io ero
diversa. O che forse, lo ero diventata da poco. Lo sguardo del moro
m’inondò di gratitudine.
“Oh Hermione!! Tu sei la ragazza più eccezionale
che conosca!” esclamò abbracciandomi forte. Io
sorrisi posandogli un bacio sulla guancia. Harry mi baciò a
sua volta e mi guardò intensamente negli occhi. Lo vidi come
se stesse esitando. Poi parlò.
“Beh, anche tu, per qualunque cosa…sappi che io ci
sarò sempre per te Hermione, in ogni momento”
A me venne quasi la tentazione di rispondergli: “Ah
sì? Bene allora ti confesso che ho un nuovo migliore amico,
è Blaise Zabini, oh e quasi dimenticavo: io e Malfoy ci
frequentiamo!”
Ma ovviamente fu solo un folle e crudele pensiero dovuto al troppo
Slytherin Way che quei cinque pazzi mi cercavano di inniettare ogni
giorno. Non avrei mai fatto una cosa del genere. Anche se entrambi
sapevamo che su quello mentiva, lui era il mio migliore amico, e
nonostante quello, per me c’era sempre stato.
“Lo so Harry, lo so…” dissi appoggiando
la testa sul suo petto. Lui mi strinse e fece per cullarmi dolcemente.
“Ti voglio bene” gli sussurrai con affetto. Lui
fece un grosso sospiro prima di rispondere.
“Ti voglio bene anche io”
*
Questa volta la mia lezione fu presieduta soltanto da Blaise e Draco.
Io ero seduta al solito posto, questa volta prontarmente armata di
pergamena e penna per non farmi trovare impreparata, mentre loro se ne
stavano su due sedie di fronte alla scrivania. La grande lavagna era
sospesa lì di fianco a loro come l’altra volta. Il
moro dagli occhi cobalto schioccò le dita e lentamente
comparì la scritta:
“Lesson number two: smoke”.
Io guardai la lavagna con gli occhi spalancati.
“Non mi direte mica che…devo cominciare a
fumare?!” feci sconvolta rivolta ai miei due professori
improvvisati. Loro annuirono solennemente.
“E’ assolutamente necessario che tu cominci a
fumare Hermione!” esclamò Blaise quasi con
ovvietà. Io lo guardai sempre più sbigottita. Ok,
potevo capire bere, ma fumare!! Cioè era troppo! Io non
avevo mai toccato una sigaretta in vita mia, come potevano pretendere
che cominciassi solo per prepararmi alla loro stupida e fantasmagorica
festa?
“Assolutamente necessario? Voi siete impazziti!”
sbottai aprendo le braccia al cielo.
“Grang, abbiamo detto che t’insegneremo i piaceri
della vita, e questo è fondamentale!” intervenne
Draco guardandomi con decisione. Io incrociai le braccia al petto e
feci una smorfia indigniata.
“Oh sì certo, farmi distruggere i polmoni da del
disgustoso fumo mi sembra proprio un grande piacere della
vita!!” commentai innervosita.
“Mione noi siamo maghi…i polmoni li possiamo
curare con un colpo di bacchetta, dimentichi? E poi avevi promesso che
ti saresti impegnata seriamente!” ribattè Blaise
con tono determinato. Io sbuffai.
“Sì, ho promesso, ma non pensavo una tale
sciocchezza…non riesco proprio a capire a cosa possa
servire!” continuai a lamentarmi come una bambina offesa, ma
orgogliosa. Il biondo dagli occhi di ghiaccio si alzò in
piedi e si girò di spalle, prendendo un piccolo pennarello
appeso alla lavagna. Cominciò a scrivere con la sua
calligrafia elegante e decisa. Poi buttò il pennarello sulla
scrivania e tornò a sedersi.
“Ecco a cosa serve…” rispose indicando
la frase che aveva appena scritto.
La
sigaretta è il prototipo perfetto del perfetto piacere.
E’ squisita, e lascia insoddisfatti. Che cosa si
può volere di più?
Io lessi la frase lentamente, per poi fissare le due Serpi davanti a me.
“Sai chi ha scritto questa frase, Grang?” chiese
Draco senza staccare i suoi occhi di tempesta dai miei. Io scossi il
capo. Lui si aprì in un ghigno compiaciuto.
“Oscar Wilde. E tu, spero che non vorrai andare contro il
sommo maestro della tentazione!” disse con tono canzonatorio,
additandomi. Io sospirai. Come se avessi scelta. Appoggiai la schiena
ad una colonna del baldacchino e scrissi la frase in alto, come se
fosse il titolo dei miei appunti. Blaise e Draco mi guardarono
compiaciuti, con espressione vittoriosa. Io ormai mi ero semplicemente
abituata, avevo smesso di chiedere addirittura spiegazioni. Mi godevo
semplicemente quel nuovo mondo crogiolandomi nella spensieratezza
qualche ora, prima di tornare nel mio sulla Torre di Grifondoro, e
ricominciare a preoccuparmi per Harry, Ron e Ginny.
“Bene allora possiamo cominciare!”
esclamò Bla alzandosi in piedi. Si sporse verso la sua
cartella e tirò fuori un pacchetto di sigarette. Ne
tirò fuori una e me la mostrò.
“Come appunto disse il signor Wilde, questa è il
prototipo del piacere ideale. Ha un sapore delizioso, estremamente
rilassante, e finisce sempre troppo in fretta, inducendoti ogni qual
volta a quella squisita voglia di volerne ancora, come se non ti
saziasse mai. Vedi Hermione, è più una questione
di idea che del fumare in sé per sé: se riesci ad
apprezzare e capire una buona sigaretta, allora potrai capire il vero
piacere…” mi spiegò con
un’aria vagamente ispirata e professionale il moro, facendo
qualche passo verso di me e porgendomi la sigaretta che mi rigirai fra
le mani.
“Infatti, dovrai semplicemente godertene una ogni tanto, nel
momento giusto…non è necessario che tu faccia
come Draco, che è peggio di una ciminiera”
concluse Bla con una battutina sarcistica che rivolse al biondo alle
sue spalle. Io ridacchiai, mentre Malfoy fece una smorfia.
“E’ possibile che quando si portano gli esempi
negativi ci sono sempre io nel mezzo?!” sbuffò
indignato incrociando le braccia al petto. Sia io che il moro dagli
occhi cobalto scoppiammo a ridere.
“Eh Dra, che ci vuoi fare!” rispose Blaise sempre
con il sorriso divertito. Il biondo si alzò e si sedette
accanto a me. Tirò fuori la bacchetta e mi fece cenno di
mettere la sigaretta fra le labbra.
“Devi ispirare forte con la bocca. Attenta a non ingoiare il
fumo però” mi disse prima di accendere una piccola
fiamma e far bruciare la punta della sigaretta. Io feci come mi aveva
spiegato e soffiai immediatamente fuori il fumo che sentii invadermi la
bocca. Guardai interdetta Draco, e poi la sigaretta che tenevo fra le
dita. Lui la prese e la mise fra il pollice e l’indice.
“Se la tieni in questo modo, non ti rimane l’odore
del fumo sulle dita…ma effettivamente non è molto
carino da vedere…così da un’aria
più elegante” fece tenendo la sigaretta quasi in
fondo fra l’indice e il medio. Poi se
l’avvicinò lentamente alle labbra e
tirò il fumo. Lo soffiò fuori poco dopo.
“Prova tu, è semplice…intanto impara a
fumare a bocca, poi ti verrà spontaneo fumare a
petto…” disse invitandomi a tentare. Io lo guardai
un po’ incerta poi afferrai la sigaretta e provai a fare un
tiro. Mi considerai brava per non essere affogata immediatamente. Il
sapore che mi rimase in bocca era effettivamente piacevole, e il
retrogusto un po’ acre mi piaceva ancor di più. Mi
venne istintivo fare il parogone con Draco: quando andavamo a letto
insieme era tutto così dannatamente piacevole, ma quello che
rendeva davvero speciale la cosa era il retrogusto aspro dei nostri
battibecchi continui, delle nostre divergenze e delle nostre
frecciatine. Mai e poi mai avrei potuto immaginare un rapporto del
genere con nessun altro. Era tutto così equilibrato: avevo
come l’impressione che con lui non mi sarei annoiata mai, che
mi avrebbe riservato sempre qualche sorpresa. Che non l’avrei
mai conosciuto così bene da prevedere le sue mosse e le sue
parole, come in realtà facevo con i miei amici. E questo mi
faceva impazzire. Era questo contorto e accattivante sentimento che mi
legava a Draco. Ma nonostante fosse folle, era un sentimento. E
nonostante mi facesse paura, non riuscivo a farne a meno.
Provai a fare un altro tiro, che questa volta mi venne più
naturale. Poi un altro, e un altro ancora. Il mio istinto
m’invitava a continuare.
Fu allora che capii quello che le mie due Serpi preferite stavano
cercando di spiegarmi. Fu allora che mi sentii davvero pronta per
quell’avventura in cui mi ero imbarcata, pronta a capirla e a
goderne. Senza rimpianti.
“Poi anche di questo dobbiamo capire i tuoi gusti
Grang…anche se da quelli sulle bevande, oso pensare che
siano simili a quelli di Draco…” disse Blaise che
mi guardava interessato al mio approccio con il fumo. Io feci una
specie di ghigno, ed incrociai uno sguardo complice con il biondo.
“Dici che devo farle provare le mie?” chiese allora
il Principe delle Serpi dubbioso. Il moro annuì.
“Ma sì, perché no…vediamo
che dice…” rispose mentre Draco si alzava e tirava
fuori dal comodino il suo pacchetto di sigarette.
“Dra fuma quelle aromatizzate alla
menta…” spiegò Blaise mentre il biondo
me ne porgeva una. Io l’accesi e venni piacevolmente
investita dal fresco e pungente sapore del fumo. Erano decisamente
molto più buone.
“Sono…deliziose! Meglio di quelle
normali!” esclamò con una strana contentezza.
Sapevo di far compiacere Draco, che infatti sorrideva soddisfatto.
“La piccola Mezzosangue ha gusto…e non solo per le
sigarette” commentò mentre sghignazzava.
Io e Bla ci guardammo fintamente rassegnati, facendo una smorfia
divertita. Finii di fumare la sigaretta e la spensi nel portacenere sul
comodino di Draco. Era assurdo, me lo ripetevo di continuo. Se me
l’avessero raccontato qualche mese fa, non c’avrei
creduto. Ma è vero che le cose migliori accadono
inaspettatamente. E non mi vergognavo ad ammettere che sì,
quella era una delle cose migliori che mi era capitata. Sarei stata
solo una vigliacca a nascondermelo. Ma io ero la forte e coraggiosa
Grifondoro. Così forte da affrontare che non solo avevo
fatto amicizia con cinque Serpeverde che mi volevano insegnare a
comportarmi nella maniera più impensata per me,
ma che mi ero invaghita, senza ormai via di scampo, del loro Principe.
E tutto questo mi faceva sentire terribilmente…viva.
Continuammo a provare per un po’. I due insistevano con le
loro spiegazioni, parlandomi di quando e come avrei dovuto fumare, di
come atteggiarmi alle feste (specialmente quella tanto attesa
organizzata per San Valentino, che sarebbe stata il mio esame di fino
corso), e di come affrontare l’idea.
“Non penso che ti creeranno dipendenza, Grang. Sei troppo
forte. Saranno loro che dipenderanno da te”
commentò Draco guardandomi intensamente negli occhi.
Aveva un’indole su di me incredibile. Ma la cosa davvero
incredibile è che per più di sei anni, non me ne
ero mai accorta.
Blaise annuì con il capo e si sedette a sua volta accanto a
me.
“Direi che per oggi la lezione è
conclusa…Draco, dalle un pacchetto delle tue sigarette,
così si esercita e fa i compiti” disse il moro con
un mezzo sorriso. Malfoy annuì e io sospirando mi appoggiai
allo schienale del letto e guardando l’orologio sospirai.
“Tra poco devo andare. Avevo promesso ad Harry che studiavamo
insieme quando Ron se ne andava con Lavanda” bofonchiai
sempre un po’ triste al ricordo del mio migliore amico
così profondamente turbato. Per di più non
riuscivo a togliermi dalla testa l’idea che potesse davvero
nascondermi qualcosa. Mi sembrava impossibile. Lui poteva dirmi
qualunque cosa, perciò mi convinsi che era solo una
sensazione insensata.
“Ma come?! Uffa sempre questo Potter nel mezzo!! Non
può stare da solo?” si lamentò Draco
sbuffando infastidito. Io feci una smorfia.
“Harry sta male, in quest momento ha bisogno di
me!” ribattei più infervorita. Lui
sbuffò di nuovo.
“Che è successo ‘Mione?”
chiese gentilmente Blaise con tono comprensivo, mentre intrecciava le
sue dita con le mie, infondendomi quella familiare sensazione di
tranquillità che sapeva darmi ogni volta. Io gli sorrisi per
un istante.
“A Ginny piaceva Harry da morire, ma lui non
ricambiava…avrebbe dovuto parlarle molto tempo fa ma non ci
riusciva, aveva troppa paura di ferirla…però in
questi giorni la situazione era diventata davvero insostenibile
così ha dovuto dirle tutto…e lei si è
arrabbiata tantissimo, gli ha rinfacciato un sacco di cose e non gli
parla più. Neanche a dirlo, Harry ci soffre terribilmente, e
non posso lasciarlo solo nemmeno un minuto, sennò non gli
passerà mai!” spiegai mentre con il pollice
accarezzavo dolcemente il dorso della mano di Blaise. I suoi occhi di
cobalto mi fissavano interessati, mentre quelli di ghiaccio di Draco
erano molto più dubbioso, quasi straniti.
“Questo avvalora la teoria che voi Grifondoro fate tanto i
coraggiosi ma siete dei vigliacchi alla fine…”
mugugnò il biondo. Bla si girò verso di lui e lo
guardò un po’ male.
“Draco stai zitto una buona volta, non è il
momento” lo rimproverò senza cattiveria. Infatti
Malfoy non s’indispettì neanche di una virgola e
tornò a fissarmi dubbioso. Blaise invece si rivolse a me con
tono gentile.
“Capisco, effettivamente Potter ha le sue colpe,
ma…non è stata un tantino esagerata la Weasley?
Cioè, io posso capire la delusione e tutto, ma la fecevo
almeno più dignitosa. Non è bello fare scenate
così tragiche per un rifiuto, una come lei
poi…”
Io annuii. Ancora una volta Bla era riuscito a capire cosa non mi
tornava della faccenda. A volte avevo il dubbio che fosse un Legilimens
da quanto era bravo a capire le persone.
“E’ quello che mi sono chiesta anche io infatti!!
Io conosco molto bene Ginny, c’è qualcosa di
strano in tutto questo! Sapevo che lei era veramente innamorata di
Harry, e nonostante lui non le avesse mai detto niente riguardo il
fatto che non le piaceva, non le aveva nemmeno mai fatto credere niente
più del dovuto. Erano amici, lei era la sorella del suo
migliore amico, fine. C’è qualcosa che mi sfugge
in tutta questa faccenda. Eppure Harry mi ha assicurato che
è tutto qui…” ribattei confusa. Tutti e
tra stavamo visibilmente riflettendo sulla faccenda.
“Non hai ancora parlato con Ginny?” mi
domandò il moro cercando di aggiungere qualche tassello a
quello strano puzzle.
“Sì, ma anche lei mi ha dato la stessa versione di
Harry, e anche lei sembrava che lasciasse sfuggire un particolare. Ron
ancora non sa nulla di questa storia, perciò non ho
possibilità di sapere altro…che poi la cosa
davvero strana è che ho ripetuto a Harry almeno un centinaio
di volte che mi poteva confessare qualunque cosa, e…non so,
forse è stata solo un’inconscia sensazione, ma per
un istante mi è parso che stesse esitando, come se stesse
decidendo se dirmi qualcosa oppure no…comunque a parte
questa specie di idea, non so nemmeno come definirla, sembrava propenso
a non dirmi altro…” risposi. Vidi Draco e Blaise
incriociare contemporaneamente un’occhiata quasi complice,
come se entrambi avessero capito qualcosa a cui io non ero ancora
arrivata. Mi feci interrogativa mentre si scambiavano quella muta
intuizione che non riuscivo a decifrare. Ad un certo punto si fecero
dubbiosi anche loro. Passarono diversi attimi di silenzio cospiratore
quando alla fine Draco si girò verso di me e mi
guardò interrogativo.
“Hermione, non ti è mai venuto il dubbio che
magari…beh tu possa piacere a Potter?” mi chiese
con una delicatezza forzata dalla vigile presenza di Blaise. Io
spalancai immediatamente gli occhi, certa di aver capito male.
“COSA?!” chiesi sconvolta. Le due Serpi si
scambiarono un altro sguardo d’intesa.
“Beh ‘Mione, a noi pareva di aver notato qualcosa
del genere…” disse il moro cautamente. Draco si
stava visibilmente trattenendo da sbottare qualcosa di poco carino,
mentre io ero sempre sbigottita.
“No, questa è pazzia ragazzi, è
impossibile…Harry è il mio migliore amico, non
è un semplice bacio sulle labbra a cambiare le cose,
è come se fossimo fratello e sorella, ecco
tutto…non c’è malizia, solo un affetto
troppo grande che ci cerchiamo sempre di dimostrare a
vicenda!” proruppi con tono lievemente isterico. Avevo
pronunciato tutto il mio piccolo discorso senza prendere fiato. Non
potevano pensare una cosa del genere. Era assurdo, inconcepibile e
insensato. Io non avevo mai e poi considerato questa
possibilità, neanche lontanamente. Avrei scommesso qualunque
cosa che il rapporto fra me e Harry era il rapporto che
c’è fra due qualunque migliori amici.
“Oh andiamo Grang! Non lo vedi come ti guarda?” non
riuscì a trattenersi il biondo beccandosi
un’occhiata in tralice dal suo migliore amico. Io scossi il
capo quasi con violenza.
“Harry mi guarda come se fossi la sua migliore amica, e lo
sono. Davvero, sono pronta a giurare, è
impossibile!” dichiarai con fermezza. Ero rimasta lievemente
sconvolta perché seriamente non ero mai riuscita a pensare
qualcosa del genere. Blaise annuì e mi strinse
più forte la mano.
“Era solo una nostra teoria, che ci sembrava logica dopo
quello che ci hai raccontato, ma se tu sei così
sicura…beh noi non sappiamo poi
abbastanza…” mi assecondò il moro,
tranquillizzandomi di nuovo. Troppe mie certezze stavano vacillando in
quel periodo perché potesse succedere anche una cosa del
genere. Tirai un sospiro di sollievo e guardai nuovamente
l’orologio.
“Devo andare…grazie Blaise” gli dissi
baciandolo sulla guancia. Mi alzai e andai a salutare Draco.
“Ci vediamo domani” feci dandogli un bacio sulle
labbra. Lui annuì con un pizzico d’indignazione.
“Sicura che non riesci a liberarti stasera, nemmeno sul
tardi? Potresti mandare a letto Potter e venire da
me…” mi sussurrò all’orecchio
con quel suo tono dannatamente suadente. Perché doveva
essere così?! Era odiosamente irresistibile.
“Vedrò che posso fare…” mi
arresi, come sempre, dopo qualche istante.
Ancora una volta, il Principe delle Serpi sorrise compiaciuto.
Spazio
dell'Autrice.
Ovviamente
i Serpeverde capiscono tutto prima, siamo troppo furbi, non
c'è niente da fare. Perchè non si sono ancora
arresi al fatto che siamo i migliori? xD La Grang certo non ne vuole
sapere della storia di Potter, è proprio fermamente convinta
che siano come fratello e sorella. Ma qualche capitolo fa non era anche
fermamente convinta di odiare Malfoy? Sì, proprio quel
Malfoy che ora la fa sciogliere e a cui non può
resistere...la vita è strana xD La lezione di Slytherin Way
è andata a gonfie vele nonostante le prime incertezze...la
Grang ormai sta abbandonando tutte le sue remore. (Era ora xD) Che
dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Risposte
alle recensioni:
foxina:
sì ti giuro che ero piegata anche io dalle risate mentre
m'immaginavo la scena! In questo capitolo sono solo Bla e Dra, ma nella
prossima lezione torneranno anche gli altri e ci sarà da
divertirsi! Penso che aprirò una lista anche per i corsi di
Slytherin Way! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
erigre:
Sìsì guarda anche io penso che Theodore sia
proprio bello, non ho avuto l'occasione di approfondire una descrizione
dettagliata su di lui, ma nel capitolo cinque se non sbaglio accenno
che i tre siano le Serpi più belle e desiderate della
scuola! xD Anche io ridevo troppo quando pensavo al loro capannello
bwuhahahaha che matti! Ma noi li amiamo! *_* Grazie mille per la
recensione! Baci.
Hollina:
muhahaha quella è la mia battuta preferita! Quando l'ho
scritta sono scoppiata a ridere da sola come una scema xD Io penso che
non mi riuscirei a concentrare su NIENTE con Draco lì che mi
guarda!! *_* Grazie mille per la recensione! Baci.
Nyappy: sono
felice di averti fatto ridere! xD A chi lo dici, farei carte false per
un Draco *_* Grazie mille per la recensione! Baci.
Rituzza_95:
anche a me sinceramente, non mi lamenterei affatto!! xD Comunque
sììì quando ho scritto "lesson number
one" mi è venuto a mente proprio quello delle Iene!!
bwuhahaha beh eccoti la "lesson number two", ma niente gatti sul
tavolo! Grazie per la recensione! Baci.
_Sayuri:
davvero spassosi le nostre cinque Serpi preferite! xD Anche io
immaginandomeli tutti seri e professionali mi veniva troppo da ridere!
xD Eheh l'hanno detto che Hermione sarebbe stata la loro più
grande sfida e il loro più grande successo! E se lo dicono
loro! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
PikkulaSere: ma
nooo! Non puoi non adorarmi più!! T_T Guarda ho cercato di
aggiornare il prima possibile!! Avevo detto Martedì, ed
è Martedì da appena tre ore! Mi sono fatta almeno
un po' perdonare? xD Fantastica analisi dei cinque professori,
effettivamente quello più buffo di tutti era Theo, il
cretino travestito da gentleman bwuhahah in questa lezione non ci sono
gli altri tre, ma nella prossima torneranno più incredibili
che mai!! Rido già a pensarci! Che caspita di fortuna che ha
la Grang! Se mi dessero lezione loro, mi farei resettare il cervello, o
almeno farei finta di essere una pura e innocente Grifondoro! xD E lo
stupido di Potter torna all'azione! Mi deciderò a farlo
volare dalla Torre di Astronomia un giorno o l'altro! xD Comunque,
grazie mille per la recensione, anche se era piccina, via me la
meritavo perchè sono andata via! Baci.
Ps:
è uno dei miei preferiti, e lo so anche preparare bene, per
questo nella descrizione sono stata così accurata!!Lo
adoro!! E come dice la Grang, mi ricorda proprio Draco, mi sembrava
perfetto per lui!
Dark_angel:
tesora non ce l'hai fatta a resistere, mi dispiace che c'ho messo
troppo! Spero però di essermi fatta perdonare con il
capitolo! Uh sì anche io adoro quando Dra la rimprovera
perchè non prende appunti, incredibile! Lo so, hai ragione,
è uno sclero continuo! xD Grazie mille per la recensione!
Baci.
anna96: ahahaha
più me l'immagino e più anche a me viene da
ridere! Certo che avere un prof come Draco *_* Io morirei affogata
nella bava ogni volta! xD Sììì cara io
ci sto per metterci in società e progettare un Draco!
Possiamo cominciare i lavori quando vuoi! Purtroppo in questo chap il
carciofo baccalà torna alla riscossa a fare anche un pochino
di scompiglio...prima o poi mi deciderò a farlo morire xD
Grazie mille per la recensione! Baci.
pikkola_Lilith:
ciao! Eh sì a chi lo dici, avere delle lezioni private con
quei cinque! Daphne e Pansy le ho fatte "simpatiche" apposta, ormai con
questa FF sto cercando di sfatare tutti i miti delle Dramione,
perciò ci ho messo anche loro, specie Pansy: non mi va che
venga sempre dipinta come la stupida puttana, in fondo è una
Serpeverde, e noi Serpeverde siamo i migliori! Comunque come vedi sono
tornata il più presto possibile, spero di averti fatta
contenta! Grazie mille per la recensione! Baci.
_Polla_:
è quello che mi sto chiedendo anche io xD Comunque, anche a
me capita di leggere FF e ridere come una stupida, i miei ormai c'hanno
fatto l'abitudine! Spero che almeno ne sia valsa la pena rovinare la
tua sana reputazione in famiglia bwuhahaha xD A te un'altra lezione
dello Slytherin Way! Grazie mille per la recensione! Baci.
Hogwarts_My_Life:
ciao!! Wow quanti bei complimenti!! Sei stata davvero molto gentile e
mi hai fatto molto molto contenta! Capisco PERFETTAMENTE cosa intendi,
Draco è così fottutamente meraviglioso! *_* Sono
felice però che ti stai appassionando a quella che secondo
me è la coppia migliore del mondo delle FF! *_* Hahaha lo so
che Potter è un idiota, che ci vuoi fare? Prima o poi lo
farò schiattare! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
Ili91: ciao!!
Oh sono felice che questo capitolo ti sia piaciuto e ti abbia fatto
ridere, effettivamente anche io quando ci ripenso mi metto a
ridacchiare da sola xD xD Eheh la Grang dovrà impegnarsi non
poco, con dei prof del genere! Altro che Piton e la McGrannit xD
Sinceramente? Stavo SERIAMENTE valutando l'ipotesi di far morire Potter
nel modo che hai suggerito! Prima o poi lo farò! xD Grazie
mille per la recensione! Baci.
Infine,
grazie a tutti quelli che hanno letto!
That's
all folks!
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Capitolo 23 *** Lesson number three: DRESS UP ***
Hello
folks!! Come va? Io tutto bene, eccomi anche oggi con un nuovo
capitoletto davvero davvero spassoso, specialmente per la scena che si
presenterà...il titolo vi da già qualche indizio
xD Vi avverto che questo chap è un po' più lungo
degli altri, ma visto che già una volta mi avete detto che
apprezzate quando il capitolo è più lungo, non mi
sono fatta problemi. Se c'è qualcosa che non va, ditemelo!!
Bene ora vi lascio alla lettura!
Enjoy
the chapter!
Passai una settimana veramente intensa. I giorni li trascorrevo
cercando di dividermi equamente fra i miei due mondi, ma era
un’impresa davvero ardua. Harry aveva raccontato a Ron quello
che era successo, e nonostante la cosa si fosse calmata, il
rosso era sempre un po’ freddo e distaccato con il Prescelto,
preferendo stare appunto con la sorella o appartarsi con Lavanda e
smettere di preoccuparsi del mondo per un po’. Il moro dagli
occhi smeraldini poteva quindi contare solo sulla mia compagnia e io
cercavo di non lasciarlo neanche un momento, volevo che si distraesse e
non pensasse a quella spiacevole situazione che si era venuta a creare.
E poi, naturalmente, c’era Draco. Il biondo Serpeverde
reclamava sempre la mia presenza e si lamentava di come ogni volta me
ne andavo in fretta e furia dalla sua stanza. Io con ogni piccola scusa
provavo a sgattaiolare nei sotterranei e rifugiarmi nella Sala Comune
di Serpeverde, dove ad aspettarmi c’era sempre Blaise, pronto
a coccolarmi, farmi ridere e farmi passare un po’ di tempo
spensierata; e ovviamente, c’era Draco, che con i suoi occhi,
la sua voce e le sue mani mi faceva dimenticare tutto quello che non
fosse lui, facendo sì che tornare in superficie, risultasse
fastidioso e deludente, proprio come se fosse il brusco risveglio di un
bel sogno. La camera del Principe delle Serpi era un rifugio sicuro per
la mia mente sovraccaricata di pensieri, dove potevo ritrovare una
piacevole tranquillità. Decisamente piacevole.
A Draco però non bastava il poco tempo che riuscivo a
dedicargli. Effettivamente ci vedevamo davvero di sfuggita, e questo lo
faceva diventare sempre più scontroso nei confronti di
Harry. Dovevo ammettere che però, fare tutto di fretta non
era il massimo. Mi sentivo quasi una truffatrice, una ladra. Inoltre,
mi era sempre più difficile parlare con lui.
Perché sì, nonostante fosse irritante e
insopportabile, mi piaceva parlare con lui. Non sapevo mai cosa avrebbe
potuto dirmi.
Questa era la cosa più lampante che mi faceva capire un
po’ meglio la relazione che condividevo con Malfoy. Avevamo
entrambi la certezza che fosse molto di più del semplice
sesso, anche se non avevamo mai realmente parlato di sentimenti.
Non ci eravamo dicerto indifferenti sotto quel punto di vista, anzi, lo
capivo da come mi sorrideva e da come si lamentava insistentemente
tutte le volte che andavo via troppo presto. E dal mio punto di
vista…beh pensavo sempre a lui. Sempre, era un chiodo fisso,
e nonostante volessi stare il più possibile con Harry, ogni
secondo cercavo di elaborare e immaginare una scusa per poter andare
anche solo qualche minuto nei Sotterranei. Ma allora, se io piaceva a
lui, e lui piaceva a me, e se passavamo del tempo insieme, anche molto
intimamente…io e Draco stavamo insieme?
Questa domanda mi tormentava ormai da giorni. Non avevo né
il coraggio, né l’intensione assoluta di parlarne
con il diretto interessato. Con tutte quelle lezioni di Slytherin Way
avevo imparato anche troppo bene che non prendevano mai niente troppo
sul serio, e per affezionarsi davvero ci mettevano tempo. Avevo paura
di essere invadente, opprimente, di fare tutto troppo in fretta, lui
era l’algido e insensbile Principe di Serpeverde, e io la
sognatrice Regina dei Grifondoro. Non potevo capire il suo punto di
vista, perciò non volevo rischiare. E, dovevo ammetterlo,
l’idea di essere la ragazza di Draco Malfoy mi spaventava un
pochino. Non potevo nascondermi per sempre, e sinceramente nemmeno
volevo. Decisi comunque di smettere di logorarmi con tutti quei
pensieri. Volevo mettere in atto lo Slytherin Way, e prendere la vita
come veniva, sperando magari che mi riservasse qualche bella sorpresa.
Domenica pomeriggio finii di fare i compiti con Harry e lo affidai a
Ron (al quale avevo minacciosamente intimato di passare del tempo con
il suo migliore amico, facendo pressione sulla sua coscienza e
accusandolo di essere stato troppo esagerato e che doveva tornare tutto
come prima. Avevo manipolato e rigirato la situazione a mio favore,
usando i punti deboli di Ron, così da poter avere dei
momenti liberi. I miei insegnanti Serpeverde sarebbero stati davvero
fieri di me!).
Riuscii dunque, come promesso, ad avviarmi verso i Sotterranei per
partecipare alla mia terza lezione di Slytherin Way. Entrai nella Sala
Comune delle Serpi e alcuni ragazzi degli ultimi anni mi salutarono
come se fosse la cosa più normale del mondo. Ero certa che
se fossi entrata lì qualche mese fa mi avrebbero rinchiuso e
torturato, ora invece tutti mi salutavano educati e non accennavano ad
espressione incredule o astiose. Lo so che era sbagliato, ma mi sentivo
stranamente potente.
Mi diressi a passo spedito verso la camera di Malfoy ed entrai senza
nemmeno degnarmi di bussare. Quando aprii la porta lo spettacolo che si
presentò davanti a me fu sorprendente. La libreria era stata
spostata accanto alla porta e le poltrone messe fra il letto e la
scrivania, appoggiate al muro. Nello spazio libero che si era venuto a
creare era stata fatta levitare una lunga sbarra di ferro a cui erano
appesi decine e decine di abiti. Alle estremità della sbarra
c’erano due grandi e alti specchi, mentre davanti un tappeto
morbido di colore rosso e sotto una specie di cassapanca aperta dove
vidi che era ammassata biancheria su biancheria. Nell’angolo
accanto alla porta c’era una specie di separè che
doveva servire per cambiare i vestiti. Notai che sulla lavagna
fluttuante c’era scritto a grandi lettere: “Lesson
number three: dress up”.
Guardai la scena stupita, con gli occhi spalancati. I cinque Serpeverde
che avevano ideato tutto erano sparsi per la stanza che ancora stavano
sistemando le cose. Quando mi videro sorrisero tutti compiaciuti
notando la mia espressione piacevolmente sorpresa.
“Hermione!! Vieni vieni entra! Ci stavamo preparando per la
lezione!” esclamò Blaise affiancandosi a me ed
invitandomi ad andare avanti, mentre mi posava una mano sulla schiena.
“Wow ragazzi! E’ incredibile” disse
osservando tutto quello che avevano potarto nella stanza. Pansy e
Daphne mi fecero l’occhiolino, divertite.
“Ci scommettevamo che ti sarebbe piaciuto!”
ribattè la bionda facendo scorrere una mano su tutti i
vestiti, come per farmeli vedere meglio. Mi mise a sedere sul letto con
un piccolo balzo, osservando quel camerino molto chic anche se
improvvisato con ammirazione.
“Come avrai già capito, questa lezione
sarà dedicata al vestiario, che è una cosa
più importante di quanto si pensi…”
esordì Theodore mentre si affiancava alla lavagna. Draco si
appoggiò al muro incrociando le braccia al petto, stessa
posa sexy e stesso sguardo ammaliatore.
“Il vestire esprime il modo di essere, è
l’esternazione più palese del carattere, inoltre
fa capire anche i pensieri, gli stati d’animo, e i nostri
obbiettivi…a volte il potere dei vestiti è
sottovalutato…ma sono fondamentali per farci conoscere e per
far vedere chiaro e tondo alle persone chi siamo, senza giri di
parole…” spiegò il biondo mentre io
annuivo distrattamente, prendendo appunti. Effettivamente il mio
vestiaro era molto semplice e anche un po’ trascurato, non
l’avevo mai visto come modo di esprirmi. Ma non avevo mai
visto tante cose che i Serpeverde mi facevano notare sotto altri
aspetti. Mi resi conto allora che non esistono cose belle o cose
brutte. Esistono solo punti di vista. E noi potevamo trovare sempre
quello migliore delle cose.
“Dopo attente indagini, siamo giunti alla conclusione che tu
abbia la stessa taglia di Daphne, così ci siamo fatti dare
un bel po’ di vestiti che ormai lei non mette
più…” spiegò Blaise
indicando gli abiti appesi alla sbarra.
“Draco ci è stato molto utile nelle
indagini” commentò maliziosamente Theodore con un
ghigno. Io non ci badai, ormai abituata, e al contrario fissai
sbalordita tutti i vestiti che avevano portato nella stanza.
“Quelli sono tutti tuoi vestiti che ormai non metti
più?!” chiesi quasi sconvolta alla bionda che
aveva stampato sul volto etereo un sorrisino divertito e compiaciuto.
“Alcuni sono anche miei, abbiamo cercato quelli che ti
potevano stare meglio…” ribattè Pansy.
Effettivamente la mora era più formosa di me e un
po’ più bassa, mentre Daphne ricordava
più le mie linee delicate e non troppo accentuate. Io rimasi
comunque sbigottita.
“Wow” esclamai quasi fra me e me.
“Spero vivamente che tu ti sia presa tutto il pomeriggio
libero come ti avevo suggerito…avremo da
fare…” disse Draco con un pizzico di amarezza
nella voce, a cui ormai mi ero abituata. Io annui senza aggiungere
altro.
“Bene perfetto, allora direi di cominciare…come
inizio, abbiamo convenuto tutti che sarebbe stato il caso di affrontare
l’argomento biancheria intima…” fece
Theo indicando la cassapanca accuratamente messa sotto gli abiti. Pansy
si sporse su di essa e cominciò a cercare e tirare fuori
vari completini.
“La biancheria deve rappresentare le cose più
profonde di una persona, quelle che solo a pochi si mostrano, magari
anche quelle di cui un po’ ci vergognamo, o comunque una
parte di noi “segreta”. Dopo un’attenta
riflessione su di te Grang, sempre con il notevole aiuto di Draco,
abbiamo tratto la conclusione che, la parte che tieni nascosta,
è proprio quella che noi stiamo cercando di tirare
fuori…qualla un po’ più indipendente e
spensierata, quella che ha voglia di provare cose nuove e
vive…che vuole scoprire mille avventure…una parte
più disinvolta…correggimi se sbaglio”
spiegò accuratamente Daphne stando di fronte a me con le
mani sui fianchi. Io feci di sì con il capo e lasciai che
continuasse.
“Perciò abbiamo pensato che tu comunque,
esteriormente voglia mantenere la tua natura classica, non che ci sia
qualcosa di sbagliato, ma che interiormente tu possa esprimere quella
repressa…” concluse la bionda mentre si faceva
passare da Pansy tutta la biancheria che aveva scelto. Quando la stese
sul letto per mostrarmela capii perfettamente di cosa stesse parlando
Daphne. Molti erano completini scuri, provocanti e più
accattivanti di quanto m’immaginavo, ma affatto volgari,
anzi, erano sbarazzini, proprio come mi aveva descritto. Pizzo e raso
non mancavano, ma nemmeno fantasie più sobrie. Notai che non
avevano tirato fuori niente di bianco, forse perché la mia
parte “pura” volevano lasciarla per i vestiti. Li
osservai uno ad uno, alcuni erano addirittura nuovi. Nonstante fossero
ben più di quanto io mi permettevo, con la convincente
promessa della Greengrass, mi piacevano.
“Sì sono molto belli…mi piacciono
tutti…” confermai ad alta voce mentre tutti
annuivano soddisfatti.
“Perfetto!!” esclamarono gioviali Pansy e Daphne.
Quest’ultima mi fece un cenno e disse.
“Allora comincia subito a provarli!”
Io la guardai un attimo stranita, inarcando un sopracciglio.
“Provarli?” chiesi dubbiosa. Entrambe annuirono.
“Certo Grang, vogliamo vedere come ti stanno, non puoi
prendere qualcosa senza prima provartela…forza, vai
lì dietro e comincia a indossarli…”
rispose la Parkinson con tono convinto e un po’ ovvio. Io
sbarrai gli occhi.
“Devo provarmi questa biancheria qui davanti a
voi?!” domandai sconvolta più che altro per la
presenza di Theodore e Blaise. Insomma, loro erano due ragazzi, io mi
vergognavo!
“Hermione puoi stare tranquilla, non sei la prima ragazza che
vediamo in biancheria intima, e poi noi siamo qui come esperti per
giudicare i vestiti, non te…” fece Theo
inizialmente con un sorrisino.
“E’ tutto apposto, noi siamo professionisti, non
hai da temere” insistette Blaise con il suo tono molto
rasserenante. Io allora volsi il mio sguardo a Draco che era del tutto
impassibile e tranquillo.
“Ma io mi sento in imbarazzo” fu la mia flebile
protesta.
“Andiamo ‘Mione, oltre ad essere stranamente seri
durante queste lezioni, siamo tuoi amici!” cercò
di convincermi il moro dagli occhi di cobalto. Affidai allora le mie
speranze al mio biondo preferito.
“Draco! Tu non sei geloso?” provai a spronarlo.
“Geloso?! Dei miei migliori amici?!
Figuriamoci…” rispose prontamente, quasi
indignato. Poi il suo sguardo si ammorbidì e con un
sorrisino incoraggiante m’indicò il
“camerino”.
“Forza, che voglio proprio vederti”
m’incoraggiò con una punta di malizia. Io mi
arresi e con un sospiro afferrai il completino più vicino a
me e mi apprestai per cambiarmi. Dietro il separè mi tolsi
le scarpe e i vestiti con calma, finchè non andai a sfilarmi
la mia semplice biancheria per indossare quella che avevo appena preso:
erano un paio di culotte di pizzo nero bordate di smerli bianchi, con
dietro tre bottoncini dello stesso colore, e il reggiseno a balconcino
intonato, con un fiocchetto bianco nel mezzo. Esitai qualche istante
prima di sporgere incerta il capo ed osservare i presenti arricciando
le labbra. Poi mi decisi ad uscire e mi misi al centro del tondo
tappeto rosso.
“Che dite?” chiesi un po’ insicura con un
filo di voce, mentre mi stringevo nella braccia imbarazzata. Tutti mi
guardarono ammirati.
“Wow ‘Mione stai benissimo!!”
esclamò Blaise con entusiasmo. Pansy annuì e si
alzò da dove era seduta, mi prese una mano e mi fece fare
una giravolta.
“Oh sì, ci siamo decisamente
Granger…decisamente…”
commentò compiaciuta.
“Sei uno schianto Grang!” si limitò a
dire Theodore gioviale. Daphne mi si affiancò a sua volta e
m’invitò a guardarmi nello specchio. Rimasi
piacevolmente sorpresa: stavo bene, e soprattutto, mi sentivo a mio
agio, cosa che non mi sarei mai aspettata.
L’unico che non aveva parlato era stato Draco, ma il suo
sguardo valeva più di mille parole. Avevo
l’eccitante sensazione che, se avesse potuto, mi avrebbe
sbattuta al muro in quel preciso istante.
“Hermione, voglio che una cosa sia chiara
però…” disse la bionda che mi aveva
messo in mano almeno altre cinque o sei completi intimi.
“Noi non vogliamo cambiarti o trasformarti, vogliamo aiutarti
a mostrare quello che già sei, e a capire cose che, viste
dal tuo punto di vista, non potresti capire. Perciò, se
c’è qualcosa che non ti va di fare
perché non ti ci senti, devi dirlo. E’ questa la
nostra sfida: insegnarti lo Slytherin Way senza
trasformarti…”
Io sentii un inaspettato moto di gratitudine verso la Serpeverde, e mi
stupii di come loro riuscivano a capirmi così bene ed
intuire i miei pensieri. Sul mio volto si dipinse un sorriso ampio.
“E’ tutto perfetto, ragazzi…tutto
perfetto” risposi e senza farmi pregare tornai dietro al
separè per provare gli altri completini intimi. Mentre
m’infilavo le mutandine alla brasiliana di tulle verde
smeraldo con dei ricami ai bordi neri, e un reggiseno che riprendeva
quei ricami, sentii che avevano fatto partire della musica. Uscii con
il sorriso e senza bisogno d’incoraggiamento feci una breve
sfilata con tanto di giravolta e camminata di spalle. Tutti
applaudirono divertiti e compiaciuti, Theodore mi lanciò
qualche fischio di ammirazione e io scoppiai a ridere. Provai un altro
completino nero di pizzo, con i laccetti delle mutandine e del
reggiseno di raso rosso, e notai che Draco mi guardava sempre
più voglioso, con un sorrisino decisamente sexy, e io con
tutta me stessa cercai la forza di non svenire, o almeno di non
saltargli addosso e compieri atti osceni lì davanti a tutti.
Fu la volta di un paio di culotte blu zaffiro a gale, tutte bordate di
argento e con alcuni nastrini del medesimo colore. Il reggiseno era
senza spalline con dei brillantini.
Feci la mia sfilata, mi fermai con le mani sui fianchi ed esclamai.
“Con questo Bla, faccio pendant con i tuoi occhi!”
Lui rise, si alzò e passandomi una mano sulla vita
cominciammo a sfilare insieme fra le risa generali. Dovevo ammettere
che era anche un ottimo modello, nonostante facesse lo scemo. Il biondo
mi lanciò un completino di raso grigio con sguardo divertito.
“Tieni allora, prova questo!” disse sogghignando.
Io risi e m’infilai velocemente la biancheria che mi aveva
dato. Uscii e mi guardai un po’ scettica.
“Non rende giustizia al colore dei tuoi occhi, Dra”
commentai inzialmente seria per poi scoppiare a ridere di nuovo. Il
Principe delle Serpi non si fece attendere e sfilai anche con lui, che
alla fine mi fece fare una bella giravolta per poi prendermi fra le sue
braccia e stamparmi un bacio sulle labbra mentre tutti applaudivano di
nuovo. Io mi sentii quasi sciogliere; quel ragazzo stava seriamente
minando il mio già instabile autocontrollo.
“Ehi ehi manco io!!” esclamò euforico
Theodore porgendomi un completino verde chiaro. Misi anche quello e
sfilai mano nella mano con il moretto che nonostante i suoi gesti
esageratamente boriosi e compiaciuti, faceva DECISAMENTE bella figura
come modello.
“Daphne, Pansy forza cambiatevi anche voi, sfilate
insieme!” propose Blaise battendo le mani divertito. Le due
ragazze non si fecero pregare e finimmo tutte e tre dietro il
separè. Uscimmo con un serio sguardo da modella; io
indossavo un completino di tulle color cioccolato, Daphne un completino
di pizzo grigio-argentato e Pansy un completino di raso nero. Sfilammo
uno accanto all’altra inizialmente con aria professionale,
poi cominciammo a ridere e fare le sceme mentre i tre ragazzi non la
smettevano di fischiare e battere le mani.
Quel pazzo pomeriggio non me lo sarei scordato mai.
“Bene…direi di passare ai
vestiti…mettiti questo, avrai da provare delle cose
bianche…” disse Pansy passandomi un semplice
completino color panna. Io lo indossai mentre loro si rimettevano la
divisa.
“Come abbiamo pensato, i vestiti devono rappresentare la
parte di te che vuoi far vedere, ma lo devono fare…alla
Serpeverde!” esclamò Theodore.
“Abbiamo selezionato molti vestiti che ti sarebbero potuti
piacere, alcuni per il giorno e altri per la
sera…” spiegò Draco notando il mio
sguardo dubbioso. Io annuii. Daphne andò verso la sbarra
dove erano appesi gli abiti e cominciò a tirare
giù pantaloni, shorts e gonne, mentre Pansy si occupava di
maglie, camicette, giacche e quant’altro. Mi spostai dal
letto per permettere alle ragazze di posarci tutti i vestiti e
cominciare a fare gli accostamenti sotto il mio sguardo ammirato.
“Tu Hermione sei una ragazza forte, determinata, orgogliosa,
ma anche dolce e semplice…perciò abbiamo deciso
di elimanere i colori troppo pastello e smielosi, ma lasciare quelli
chiari per mettere il luce anche quella parte di
te…” mi disse Daphne mentre cominciava a mostrarmi
gli abiti uno ad uno.
“Cominciamo con questo…” fece Pansy
porgendomi un paio di shorts non troppo corti, un po’ a
palloncino, con la risvolta in fondo, una camicetta nera con il
colletto rigido, un piccolo scollo stondato, e poi l’inzio
dei bottoni. Mi vestii velocemente ed uscii guardandomi allo specchio.
Le due ragazze arricciarono le labbra pensierose, poi la mora
cominciò a cercare nel letto tirando fuori una cravatta
bianca che mi mise al collo legandola distrattamente.
“Ci siamo, che dici Grang?” mi chiese Pansy
sorridendo. Feci di sì con il capo guardandomi allo
specchio. Niente di eccessivo, volgare,
eccentrico…semplicemente me. Mi voltai verso i ragazzi
passandomi le mani sulla camicetta.
“Che dite, vi piaccio?” domandai ai tre Serpeverde
che mi guardavano come se stessero studiando qualche difficile pianta
di Erbologia. Annuirono all’unisono e mi sorrisero. Dopo le
prime incertezze allora presi coraggio e con più entusiasmo
mi provai i vestiti che mi porgeva Daphne. Uscii fuori con un paio di
pantaloni neri, una maglietta rossa con tante scritte nere, senza una
manica da una parte, mentre l’altra era più larga
e mi arrivava al gomito, e una cintura bianca in vita. Feci una breve
camminata e tutti sorrisero compiaciuti. Mano a mano che provavo i
vestiti mi scioglievo, come avevo fatto con la biancheria intima.
Sfilai con una gonna bianca a pieghe, poco più sopra del
ginocchio, una maglietta color pervinca con lo scollo a V e le maniche
bordate con una striscia argentata. Poi con un paio di jeans chiari
striati di blu e una cannottiera bianca con le spalline e lo scollo di
brillanti e la scritte “I’m smart, cute, and too
much for you”. Io feci una giravolta divertita e tutti
applaudirono compiaciuti.
Continuai con una gonna nera liscia, con un po’ di spacco,
una camicetta verde con le maniche a palloncino e le punte del colletto
allungate. E ancora, pantaloni a tre quarti blu scuro, cannottiere
celeste con un grande fiocco di raso su una spallina e coprispalle a
mezze maniche bianco. E di nuovo, maglia a maniche lunghe nera, con dei
disegni dorati su un fianco e lo scollo un po’ a barca,
shorts scuri e una fine cintura fatta a catena dorata. E poi,
pantacollant neri e sopra una lunga maglia di lana morbida verde scura,
con il collo alto largo e le maniche che ai polsi si aprivano. Sfilavo
davanti ai miei insegnanti divertita e sicura, mi guardavo allo
specchio girandomi e rigirandomi, compiaciuta delle scelte dei miei
“esperti”, che ancora una volta avevano azzeccato
su tutto. Provai penso un’altra infinità di
vestiti del genere finchè Daphne e Pansy soddisfatte mi
dissero che era abbastanza.
“Ci siamo, ci siamo…e il giorno è
sistemato…anche se il nostro vero obbiettivo
sono…i vestiti da sera” disse la bionda facendomi
l’occhiolino. Con un colpo di bacchetta cominciarono a
togliere i vestiti dal letto e a metterli in una grande busta,
probabilmente con il fondo incantato. Poi andarono alla sbarra e
cominciarono a portarmi abiti su abiti, di tutte le specie. Mi spinsero
dietro al separè per cominciare a provarli. Il primo era un
semplice vestito nero, lungo fino al ginocchio, un una fascia di
brillantini sotto il seno e un grande scollo sulla schiena. Feci la mia
solita camminata, guardandomi allo specchio mentre i ragazzi annuivano
compiaciuti. Daphne invece mi guardò dubbiosa, come se
mancasse qualcosa.
“Granger che numero hai di scarpe?” mi
domandò interrogativa.
“Trentotto…” risposi mentre mi guardavo
il vestito. Lei annuì e andò dietro la fila di
vestiti. Notai che c’era un’altra scatola che non
avevo visto prima. Uscì da lì dietro con in mano
un paio di semplici decoltè nere con il tacco non troppo
alto, né troppo fine. Me le porse e io le misi ai piedi.
“Decisamente meglio…”
commentò Pansy mentre mi prendeva la mano e mi faceva
camminare un po’. Poi mi rimandò dietro il
camerino a cambiarmi. Tornai con indosso un vestitino color viola
chiaro, la gonna era a strati incrociati e la stoffa sembrava
spiegazzata, mentre il corpetto era di raso. Era un po’
corto, ma mi piaceva. Ne provai un altro: era bianco e nero, con le
spalline fini, delle fantasie sul corpetto e dei ricami in fondo alla
gonna, che davanti era corta ma dietro si allungava con una specie di
strascico, Lo presi con le mani e sfilando, feci una sontuosa giravolta
sventolandolo. Tutti applaudirono. Poi fu la volta di un vestitino
liscio, color panna, senza maniche ma che si legava al collo, e
lì aveva un ricamo di brillantini. E ancora, provai un
vestito verde smeraldo, con il corpetto senza spalline e dei ricami
neri, e la gonna che dalla vita andava ad allargarsi, arrivando al
ginocchio con degli smerli di pizzo. E poi un altro simile, nero, con
dei fiori bianchi sul seno e sulla vita. Andai avanti a provare abiti
per un bel po’, sfilando e ridendo, seguendo la musica di
sottofondo, provando l’entrata al ballo con Draco, Blaise e
Theodore, insomma divertendomi com’era tanto che non facevo.
Mi buttai sul letto sfinita con ancora indosso un vestito blu che
lasciava scoperta quasi tutta la schiena.
“Bene, per oggi abbiamo finito…è stata
una lezione decisamente piacevole!” esclamò
Theodore gioviale. Le due ragazze annuirono.
“Hermione, i vestiti che ti piacciono tienili, sono
praticamente nuovi, li avrò messi una volta e due, e ora non
li metto più…” mi disse Daphne
porgendomi due grandi buste dove aveva raggruppato tutti i vestiti che
avevo provato. Io rimasi sbalordita.
“Daphne, non posso accettare…ci saranno duemila
galeoni di vestiti lì dentro!” ribattei
sconcertata. Lei sorrise.
“Oh andiamo, che problema c’è!! Guarda
ti conviene prenderli ora che sennò ci ripenso!”
rispose ridacchiando e mettendomi in mano le buste.
“Ci vediamo Grang!” mi salutò Pansy
sorridendo prima di uscire con Daphne. Anche Theodore e Blaise mi
salutarono con un bacio sulla guancia e se ne andarono. Restammo io e
Draco soli, come al solito, e io mi girai verso di lui con un sorriso
compiaciuto.
“Allora, ti piaccio?” gli chiesi con una nota di
malizia. Il suo sguardo quasi famelico mi squadrò da capo a
piedi, e io mi mordicchiai il labbro inferiore.
“Da morire…” disse con voce strascicata
prima di imprigionarmi a letto con il suo corpo. Mi baciò
con passione, e io fui più che felice di essermi presa la
giornata libera.
Spazio
dell'Autrice.
Grang,
io proporrei di prenderti LA VITA libera! xD Voi no? xD Questo capitolo
mi è piaciuto da matti!! Cioè immaginare Hermione
che sfila davanti ai cinque, ridendo e scherzando, con la musica,
Daphne e Pansy che le danno consigli e gli altri tre che fanno gli
stupidi è stato fantastico. Non so perchè nelle
FF si è diffuso la credenza che fra di loro i Serpeverde
siano tutti freddi e intoccabili: MA QUANDO MAI!! Gente, noi siamo
esseri umani, e ci vogliamo DIVERTIRE!! Divertire il più
possibile!! Solo perchè non andiamo in giro a spargere
dolcezze con quel cretino di Potter, mica vuol dire che trattiamo gli
amici con freddezza! Anzi!! Noi si che sappiamo cos'è
l'amicizia! Tzè! u.u Ops, mi sono fatta prendere dalla foga,
scusate. La faticaccia di questo capitolo è stato descrivere
i vestiti, che non sembra ma è davvero difficile! Insomma,
spero che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto divertire!!
Risposte
alle recensioni:
PikkulaSere:
ehi cara mi stavi facendo preoccupare, vedevo che non mi commentavi e
pensavo che non mi adorassi più!! sigh sigh Ma poi quando ho
visto la tua recensione sono saltata su dalla gioia! Mi unisco alla tua
idea di clonare Draco e Blaise!! Sììì
tanti Bla e Dra tutti per noi!! *_* Farebbero felici non poche ragazze,
non pensi? Dovremmo lavorarci! xD Procedo anche io con ordine.
1)
UCCIDIAMOLO, UCCIDIAMOLO!! E' davvero un piagnone senza palle, insomma
sempre lì tutto smielato e depresso, mi mette una rabbia!!
Reagisci cazzo!! No seh, è troppo stupido. Mi piace l'idea
di farlo uccidere da Draco *_* Farai felice un po' di gente mi sa...
2)
Oh sì Draco sul letto con la sigaretta era una visione
decisamente SEXY, ma la Grang ovviamente era concentrata sulle sue
paranoie di Grifondoro, anche se effettivamente essendo lì
con Blaise non poteva saltargli addosso (o forse sì? xD).
Ormai Wilde riesco ad infilarcelo sempre, ma io amo quell'uomo!! *_*
Eheh notevole anche il doppio senso!E mi piaceva che facesse il finto
offeso perchè quando c'era da portare un esempio negativo
prendevano lui!! bwuhaha ma se lui è il cattivo ragazzo...il
super seducente cattivo ragazzo :Q__
3)
Beh che noi Serpi siamo i migliori lo sappiamo, ma effettivamente la
Grang è un po' ingenua: cioè si vede lontano un
chilometro che garba a quel deficiente! Però effettivamente
Draco poteva essere un po' più delicato! Ma per questo
c'è il nostro adorato Blaise, ovviamente!
Insomma,
spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio per le
bellissime recensioni che mi lasci sempre e mi fanno sempre ridere!!
*_* Baci cara!!
glumbumble:
ciao! Beh allora ben tornata dalla vacanze, so che è dura,
ma almeno sono felice che la mia storia ti tenga compagnia!! Wow, per
me è una soddisfazione enorme sentirmi dire che ti sto
cominciando a far odiare Potter *_* Mi sento realizzata in questi
momenti *_* Eh beh si capiva che gli piaceva Hermione sì,
l'hanno capito anche Dra e Bla...tutti meno la Grang, ovviamente! Della
scommessa se ne riparlerà fra un po', ora bisogna
concentrarsi sulla festa! E proprio per questo, dispiace anche a me, ma
mi serve, proprio per motivi tecnici, il punto di vista di Hermione, ma
non ti preoccupare: già il prossimo sarà per la
maggiorparte dal punto di vista di Draco...che dire poi, grazie mille
della recensione! Baci.
Dark_angel:
grazie mille della recensione cara!! Spero che anche questo chap ti sia
piaciuto!! Baci.
pikkola_Lilith:
ciao!! Sì grazie il week-end è stato divertente,
anche se mi mancavate voi e la mia FF! Comunque...effettivamente la
Grang potrebbe essere un po' più sveglia, insomma si vede
lontano un miglio! Beh sono felice che lo Slytherin Way ti faccia
divertire!! xD Grazie mille per la recensione, spero che il capitolo ti
sia piaciuto! Baci.
Ili91: Ciao!!
Potter nasconde sempre qualcosa, è così
stupido... xD Purtroppo non posso darti anticipazioni perchè
sennò addio effetto sorpresa! xD Effettivamente la prima
lezione era più esilarante, la seconda è stata un
po' più seria, ma penso di essermi rifatta con questa che
è un delirio totale!! xD Grazie mille per la recensione e
per il pensiero, sì mi sono divertita al mare! ^_^ Baci.
_Giuli95_:
Hermione secondo me non c'è e non ci fa!! XD Comunque la tua
riflessione è giusta, Hermione non lo vuole accettare ma
effettivamente è palese che Harry è cotto di
lei...spero che anche questa terza lezione ti sia piaciuta! Grazie
mille per la recensione! Baci.
kiamilachan: ma
ciao! Wow sono contenta che tu abbia cambiato opinione sulla mia FF,
anche se un po' mi è dispiaciuto sapere che all'inzio non ti
piaceva! va beh, almeno ti ho fatto cambiare idea!! xD Bella l'idea
della storia di sesso, però non è
così, nella mia storia Harry è più
buono e puro da questo punto di vista, non mi sembrava il tipo da
storie di sesso così per niente...hai ragione, Draco geloso
è fantastico, ma questo non è stato niente,
proprio un piccolo accenno...andando avanti sarà anche
meglio! Comunque, grazie mille per la recensione (che per la cronaca io
adoro le recensioni lunghe xD) e spero che anche questo chap ti sia
piaciuto, ho anche aggiornato presto come avevi chiesto!! Baci.
foxina: io
sinceramente mi metterei a fare QUALUNQUE cosa con una spiegazione di
Draco e Blaise xD Eheh il nostro caro Theo, l'ho messo apposta in
questo chap, e spero ti sia piaciuto! Va beh che poi Dra e Bla sono
unici, ma lui mi sembra il completamento perfetto dei due, non trovi?
Mi hai fatto troppo ridere quando hai detto di Potter che deve stare in
un angolino ad autocommiserarsi!! bwuhahaha! Grande! Va beh, grazie
mille per la recensione! Baci.
elly91:
comincio anche io ringraziandoti subito dei complimenti, sei stata
molto gentile e mi hai fatta molto felice! Una cosa che effettivamente
ho notato anche io, che ultimamente si trovano in giro FF con pessime
sintassi ed errori ortografici...io personalmente ci tengo molto e
cerco il più possibile di starci attenta, anche se a volte
non ricontrollo per pigrizia xD Lo Slytherin Way in effetti
è quello che preferisco anche io! Bene, metterò
anche te in lista per le lezioni! Grazie mille per la recensione! Baci.
3x2: wow che
onore sapere che la tua prima recensione su EFP l'hai lasciata a me!!!
*_* *_* *_* Mi hai fatto molto contenta, specialmente dicendomi che non
puoi fare a meno della mia FF!! E' bellissimo! Eheh allora avevo
ragione, ho fatto bene a far separare un po' Draco e Hermione! xD
Ovviamente non pretendevo che ti mancassi come Draco, ci mancherebbe!!
xD Grazie mille per tutti i fantastici complimenti, sei stata davvero
gentilissima!! *_* Sìììì un
meteorite che cade sul
bambino-che-PURTROPPO-è-sopravvissuto!! Spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto! Baci e grazie ancora per la recensione!
Hollina: mamma
mia Potter fa andare in depressione anche me, ma perchè non
si taglia le vene come gli emo e si leva di torno? Quasi quasi ci
faccio un pensierino!! Eh eh Draco comincia a sentire
qualcosa...chissà!! Grazie mille della recensione! Baci.
anna96: eh ma
alla fine il nostro carciofo baccalà se le cerca!! E' ovvio
che Hermione non lo amerà mai, insomma lei ha Draco! Potty
non reggerebbe mai il confronto! Beh è ovvio che noi
Serpeverde siamo migliori dei Corvonero...ora che ci penso...siamo
migliori di tutti! xD Eh ma che ci volete fare? xD Beh visto che Blaise
ti piace tanto, al progetto DM potremmo aggiungere quello BZ, tanto che
ci siamo! Se si fa trenta, possiamo fare anche trentuno! Grazie mille
della recensione! Baci.
SlytherinAngel:
amoreee ora tu sei via, sigh perciò ne riparleremo su msn,
quando leggerai anche gli altri chap! Baci ti amo di bene!!
Ringrazio
infine tutti quelli che hanno letto!! (ma li ringrazierei meglio se
sapessi chi sono, e per sapere che sono potrebbero lasciarmi una bella
recensioncina che mi farebbe tanto tanto felice *_*)
That's
all folks!
|
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Capitolo 24 *** La vita è una questione di punti di vista ***
Hello
folks!! Come va? Scusate il lieve ritardo, ma oggi la mia dolce e cara
nonna mi ha letteralmente buttato giù dal letto all'alba (le
dieci xD) per spedirmi dal parrucchiere dove ho sprecato tutta la
mattinata. In compenso però, ora i miei capelli sono lisci e
sensati *_* Effettivamente ho fatto un caschetto che mi ricorda molto
Pansy...va beh lo so che a voi non ve ne frega una mazza, lo dico per
sport!! A proposito, ora ci sono i sorteggi della Champions League,
perciò mi sbrigo a postare che devo vedere se, con un po' di
fortuna, il Chelsea capita nel girone della Fiorentina e finalmente,
per una volta, non devo attraversare la manica per vedere i miei Blues!
Via su vi lascio al capitolo, narrato dal punto di vista del nostro
Draco *_*
Enjoy
the chapter!
“Blaise” chiamai il mio migliore amico che stava
parlando animatamente con Pansy di qualcosa che riguardava sicuramente
la festa di San Valentino. Il moro
m’ignorò, o più probabilmente
non si accorse che lo stavo chiamando. Così gli toccai il
braccio.
“Bla” riprovai, ma lui continuava a prestare
attenzione alla Parkinson. Allora lo strattonai.
“Blaise!” dissi un po’ più
forte, ma lui m’ignorò nuovamente. Infastidito al
massimo (odiavo quando le persone non mi consideravano), lo presi per
le spalle chiamandolo a gran voce.
“BLAISE!”
Il moro si voltò finalmente verso di me, come mezzo tavolo
Serpeverde del resto, e mi guardò facendo una smorfia.
“Draco, stavo parlando, non s’interrompono le
persone quando parlano” fece indispettito mentre storceva la
bocca. Io sbuffai.
“Se ti chiamo così insistentemente ci
sarà un motivo!” sbottai incrociando le braccia al
petto. Lui alzò gli occhi al cielo e fece
un’espressione annoiata e rassegnata.
“Lo so qual è il motivo, in questi giorni a pranzo
e a cena non fai che ripetermelo! Sì, li vedo Hermione e
Potter, sì lo vedo come lui la guarda, sì lo vedo
che si fanno le coccole, sì lo vedo che si baciano,
sì lo so che Potter è innamorato di
lei” esclamò il mio migliore amico con una nota di
esasperazione nella voce. Io sbuffai di nuovo seccato.
“Potresti essere un po’ più comprensivo,
devo starmene qui come un fesso a contemplare Potter che non la finisce
di mettere le sue manacce addosso a Hermione, senza smettere di
guardarla neanche per un istante!!” esclamai alterato
passandomi una mano fra i capelli con fare irritato. Mi ripetevo
mentalmente tutte le ragioni per cui non avrei dovuto schiantarlo
all’istante, o alzarmi e spaccargli quello stupido faccino
davanti a tutti. Blaise sospirò e, scusandosi con Pansy, mi
prestò la sua attenzione da migliore amico premuroso e
preoccupato. Mi posò una mano sulla spalla e mi
parlò.
“Ne hai parlato con Hermione di questa cosa?”
Io annuii con il capo sempre più nervoso. Il mio
già pessimo umore era messo seriamente a dura prova.
“Certo che ne ho parlato con lei, ma l’hai sentita
tu stesso: lei è FERMAMENTE convinta che le attenzioni di
Potter siano COMPLETAMENTE disinteressate, come quelle di un fratello
ad una sorella…che grande stronzata. Si vede lontano due
chilometri che quel microcefalo se la farebbe qui davanti a
tutti!” sbottai quasi ringhiando.
“Dai su Dra calmo…magari è
vero…non devi essere così geloso”
rispose Blaise. Io mi girai verso di lui e lo fulminai con lo sguardo.
“Non devo essere così geloso? Parli bene te!!
Potter non si mangia con gli occhi e con le mani la TUA
ragazza!” mi sfogai dovendo stringere un pugno per non
afferrare la baccheta e risparmiare tante fatiche al Signore Oscuro.
Blaise invece di rivolgermi uno sguardo comprensivo, inarcò
un sopracciglio compiaciuto.
“La tua ragazza?” chiese con un ghigno soddisfatto.
Io feci una smorfia e lo guardai interdetto.
“Sì Zab, non so se te ne sei accorto, ma io e la
Granger ormai ci frequentiamo da un mese, senza contare la storia di
sesso prima delle vacanze…ho tutto il diritto di
rivendicarla come ragazza, e per questo di uccidere
Potter…” spiegai concludendo con un sorriso
decisamente sadico. Ok facevo leggermente paura, ma io ero sempre stato
abituato ad essere viziato, e di conseguenza possessivo. Figlio unico
ricoperto di regali e attenzioni che erano mie e solo mie. Ovvio che
anche con le ragazze mi capitava di essere geloso, a meno che non si
trattasse dei miei migliori amici, né si sfociasse nel
ridicolo. Ma ora si trattava del mio peggior nemico, la persona che
odiavo di più nel raggio di chilometri, e stava
ripetutamente mettendo le sue luride mani su quella che ormai, era la
mia ragazza. Inutile negarlo. Non ce n’era motivo. Era un
mese oramai che tutti i giorni ci vedevamo, passavamo del tempo
insieme, e lei mi faceva sentire vivo, euforico. Non mi annoiavo, non
c’era niente di ovvio, e finalmente ero riuscito a trovare
una ragazza che sapeva tenermi testa in una maniera impressionante ed
eccitante. Non potevo lasciarmela scappare. Mezzosangue o no.
“E lei questo lo sa?” insistette il mio migliore
amico sempre compiaciuto.
“Beh penso che sia logico…mi sa che solo tu non te
ne rendevi conto Bla!” lo schernii un po’
ridacchiando. Lui mi diede una pacca sulla spalla con un sorrisino
divertito. Io continuai a guardare fulminante Potter che non la
smetteva con i suoi sorrisini gentili e le sue dolci carezze.
“No seriamente…secondo te il Signore Oscuro si
offenderebbe poi così tanto se giustiziassi Potter qui
seduta stante?” commentai sarcastico.
“Ma dai Draco, stai tranquillo…lui è
solo il suo migliore amico…” cercò di
rincuorarmi.
“Beh ma se le vuole le coccole del migliore amico
perché non gliele fai te, eh?! Perché?! A me
starebbe più che bene, naturalmente, tu saresti perfetto!!
Potresti baciarla e tocchicchiarla quanto vuoi!! Invece no, Potter!!
Quell’immondo essere insignificante…”
sbraitai alterato. Blaise invece rimase impassibile e
continuò a darmi pacche sulla spalla.
“Proporrò alla Grang questo
scambio…” rispose con tranquillità.
“Le hai detto di Hogsmeade?” mi chiese il moro
bevendo un po’ di succo di zucca.
“No ancora no, volevo proporglielo
oggi…” ribattei cercando di tornare impassibile.
“Vedi di essere molto convincente…Hermione
è contraria ad infrangere le regole”
suggerì Blaise. Io lo guardai con sufficienza.
“Ma mi hai visto? Basterà un niente per
convincerla…sono il ragazzo più bello della
scuola!” sbottai quasi indignato. Lui ridacchiò.
“E il più insopportabile…”
aggiunse ghignando. Io feci spallucce.
“Te lo concedo…” ribattei con un
sorrisino. Lo sguardo mi cadde nuovamente su Potter che stava ridendo e
abbracciando Hermione. Presi il mio bicchiere quasi con violenza e
buttai giù tutto il succo di zucca in un sorso solo. Poi
feci una smorfia e presi Blaise per un braccio.
“Vieni, ho un disperato bisogno di
alcohol…” dissi prima di trascinarlo fuori dalla
Sala Grande.
*
“Non so ancora come avete fatto a convincermi” fece
Hermione sospirando rassegnata mentre io finivo di preparare la pozione
polisucco.
“Oh lo sai benessimo come ho fatto a
convincerti…” ribattei malizioso mentre le facevo
l’occhiolino. Blaise e Theodore scoppiarono a ridere e la
riccia fece una smorfia di disappunto. Si buttò sul mio
letto e sospirò di nuovo.
“Allora Grang ricapitoliamo il piano…ora berrai
un sorso di pozione polisucco e prenderai le sembianze di Tracey che
oggi ha deciso di non venire a Hogsmeade…quando arriveremo
là la pozione avrà smesso di funzionare e sarai
tornata la nostra carina Grifondoro, perciò terrai sempre il
mantello e il cappuccio, non si sa mai. Faremo la nostra bella e
divertenta gitarella, e al ritorno, berrai un altro po’ di
pozione che ci porteremo dietro e tornerai a Hogwarts sana e
salva” spiegò accuratamente Theo gesticolando
minuziosamente. Io stavo preparando alcune fiale da tenere nel mantello
in caso che la pozione smettesse di funzionare durante il tragitto.
“Se mi scoprono mi uccidono!! Anzi peggio…mi
cacciano dalla scuola! Sono una Caposcuola, la mia casa è
stata punita tutta, sto facendo una cosa orribile!”
piagnucolò quasi la Granger con una nota d’isteria.
“Oh andiamo Grang!! Datti una calmata! Non ci
scoprirà nessuno! Siamo Serpeverde, dannazione! I nostri
piani malefici sono perfetti!” esclamò Pansy
spronandola un po’. Hermione si coprì il viso con
le mani e abbassò il capo.
“Sto partecipando ad un perfetto piano malefico dei
Serpeverde!” bofonchiò sconcertata.
“Granger, pensavamo che quella fase fosse superata”
risposi io aggiungendo i capelli della nostra compagna nelle fiale. Lei
mi guardò sempre con l’aria sconvolta.
“Finchè erano lezione su come bere, vestirsi o
fumare ok ma…rischio seriamente l’espulsione! Sono
un’incosciente!” si lamentò praticamente
con se stessa. Io mi sedetti accanto a lei e le cinsi le spalle con il
braccio. La feci appoggiare su di me e le stampai un bacio sulle labbra.
“Ha ragione Pansy, devi stare tranquilla, siamo i migliori in
questo campo…anzi, ora che ci penso…siamo i
migliori in tutto…perciò rilassati, bevi questa,
e vieni a divertirti con noi…” le dissi
cominciando ad accarezzarle delicatamente i capelli e a guardarlo
intensamente. Sapevo che non riusciva a resistere. Infatti sul suo
volto si dipinse un’espressione arrendevole e mi sorrise
lievemente, annuendo.
“E poi è assoluamente necessario che tu venga a
Hogsmeade, per due ragioni…” fece Daphne
appoggiandosi alla colonna del baldacchino, accanto a Hermione.
“Prima di tutto, ti serve un vestito adatto per la
festa…” esordì facendole
l’occhiolino. La Grifondoro la guardò divertita e
sbalordita allo stesso tempo.
“Vuoi dirmi che fra tutti i vestiti che mi hai dato, non ce
n’è uno adatto alla festa?!”
sbottò ridacchiando. Daphne si voltò verso Blaise
che scosse il capo fintamente rassegnato.
“La ragazza non ha ancora capito quanto incredibilmente
trasgressiva sarà questa festa…”
commentò il moro dagli occhi cobalto. Hermione
alzò le mani con innocenza.
“Ok ok, lo so che è la cosa più
sconsiderata del mondo ma, mi fido!” mise subito in chiaro
con un sorriso. Io ghignai compiaciuto.
“E la seconda, quale sarebbe?” chiese poi la riccia
in direzione di Daph.
“Che finalmente oggi potrai passare in santa pace, un
divertente giornata fuori con noi, senza il pericolo di avere i tuoi
amichetti intorno!!” esclamò allegra la bionda.
“A proposito dei tuoi amichetti…” feci
io con tono quasi disgustato.
“Che scusa li hai imbarcato?” le domandai
passandole un dito sulla guancia.
“Che la Sprite mi aveva chiesto aiuto a fare
l’inventario delle piante e che ci avrei messo tutto il
giorno…loro comunque passeranno la giornata a giocare a
Quidditch, perciò saranno troppo impegnati per prensare a
me…” rispose atona la Granger.
“O troppo stupidi per pensare…e basta?”
ribattei sarcastico e tagliente. Lei mi guardò male,
mettendosi le mani sui fianchi e acquisendo un posa severa.
“Smettila Malfoy!” mi rimproverò
indispettita. Io alzai gli occhi al cielo e lasciai perdere.
“Dai forza dobbiamo avviarci…” disse
Blaise mettendosi il pesante mantello sulle spalle. Io allora porsi una
fiala a Hermione che la bevve senza esitazione. Fece una smorfia
disgustata e il suo viso cominciò a mutare finchè
non diventò quello di Tracey Davis, la migliore amica di
Millicent. Le posai il mantello con lo stemma di Serpeverde sulle
spalle, e le misi una sciarpa verde argento al collo, che oltre a
parare il freddo, le sarebbe servita anche per coprirsi un
po’ il volto quando le sembianze sarebbero tornate le sue.
Così, ci avviammo tutti e sei verso la Sala
d’Ingresso, dove si dovevano riunire tutti gli studenti che
quel sabato volevano e potevano andare a Hogsmeade. Per la strada
Hermione stava in silenzio e mandava lo sguardo in giro come se fosse a
disagio. Io avvicinai le mie labbra al suo orecchio e con voce roca le
sussurai.
“Stai tranquilla, andrà tutto
bene…arrivati là prometto che ci
divertiremo…”
Lei mi sorrise e annuì con il capo. Il viaggio fino a
Hogsmeade lo facemmo scherzando fra di noi, cercando però di
non fare baccano e attirare l’attenzione dei professori, che
in testa alla fila, ci stavan accompagnando. Arrivati nel villaggio
magico ci dileguammo subito fra la folla, passando per il centro e
infilandoci nelle vie secondarie. Hermione ad un certo punto si
appoggiò ad un muro piegandosi un po’ su
sé stessa, e quando tirò sù il viso
vedemmo che era tornata ad avere il suo aspetto originale. Mi affiancai
a lei e le cinsi i fianchi dandole un bacio.
“Ben tornata Grang…” le dissi sorridendo
con una nota di malizia. Lei ricambiò il sorriso.
“Allora, quali loschi piani avente in mente per
oggi?” chiese la Grifondoro affiancandosi a Blaise.
“Prima di tutto shopping!!” esclamò
Daphne mentre cominciavano ad incamminarci per tornare sulle vie
centrali. Hermione sorrise divertita.
“E poi ti volevamo portare in un locale carino che hanno
aperto da poco…anche perché non ci sembrava
proprio il caso di andare ai Tre Manici di Scopa”
continuò Theo. Io sfilai dalla tasca del mantello un
pacchetto di sigarette, e prima di mettermene una fra le labbra, lo
porsi a Hermione. Lei arricciò la bocca per un istante, poi
ne prese una e l’accese senza obbiezioni. Tutti e cinque la
imitammo. Quando imboccammo la via dei negozi si tirò su il
cappuccio. Blaise e Pansy non la smettevano di parlare e sclerare
pensando alla festa e a tutto quello che sarebbe servito. Noi ci
limitavamo a guardare la scena da fuori e ridere dei due che sembravano
terribilmente presi dall’argomento da non accorgersi che
sbraitavano divertiti.
“Ci servano i cubi Zab, i cubi!! Ti sei già
dimenticato dei cubi?!” fece Pansy strattonandolo per il
braccio.
“Non ho tempo di pensare ai cubi, ora ci servono le tende
Pans, le tende!!” ribattè lui con lo stesso tono
della ragazza.
“Le tende possono aspettare…la cosa più
importante è il rifornimento d’alcohol”
disse giustamente Theodore infilandosi nel delirio dei due.
“Ha ragione Theo, io ho già in mente un serie di
cocktail spaziali, ma mi serve un bel po’ di roba!”
esclamò la mora battendo il cinque a Nott.
“Ragazzi calmi, ci stiamo dimenticando dei
vestiti…” cercò di riordinare tutte le
priorità Daphne.
“Andiamo alla boutique di Mark Harris…”
suggerii io con tono pacato, mentre mi godevo il mio migliore amico che
pensava febbrilmente. Vidi Hermione spalancare gli occhi.
“Tu sei pazzo Draco! Non posso permettermi nemmeno di
respirare lì dentro!” si lamentò la
riccia con una nota di amarezza. Io la strinsi un po’ a me.
“Tu non ti devi preoccupare…” risposi
guardandola eloquente. La sentii irrigidirsi immediatamente e puntarmi
il dito contro.
“Draco Lucius Malfoy, non ci provare neanche lontanamente!!
Non farai quello che sto pensando! Neanche morto!”
sbraitò Hermione con tono testerdo e alterato. Io alzai gli
occhi al cielo.
“Primo, io faccio tutto quello che mi pare, e non sarai certo
tu a fermarmi…secondo, considerando che siamo stati noi a
coinvolgerti in questa assurda situazione, mi pare il
minimo!” risposi con decisione. Le guance della Grifondoro si
colorarono d’indignazione.
“Sei uno stronzo…” bofonchiò
indispettita incrociando le braccia al petto. Risi del suo ostentato
orgoglio, della sua testardaggine, della sua fierezza, ne risi
compiaciuto.
“Questa non era una novità Granger, ma mi hanno
accusato di questo per cose molto più degne…fare
un regalo alla mia ragazza non mi sembra una cosa proprio
stronza…certo, la vita è una questione di punti di
vista…però…” dissi con la
risata che mi moriva sulle labbra e un sorriso divertito e soddisfatto
che mi dipingeva il volto. La vidi abbandonare l’espressione
offesa e orgogliosa per fare spazio alla piacevole
incredulità. Nei suoi occhi passò una scintilla
di felicità, e si morse un labbro sotto il mio sguardo
intenso. E così mentre gli altri continuavano a parlare di
tutto l’occorrente per la festa io baciai Hermione nascosto
dalla folla. Lei mi regalò un sorriso raggiante e ci
avviammo verso il negozio che avevo indicato. Era effettivamente la
boutique più costosa e prestigiosa dell’intero
villaggio, ma noi eravamo effettivamente abituati ad avere il meglio,
visto che eravamo il meglio. Entrammo e salutammo cortesemente le
commesse che stavano dietro il bancone. Il negozio era enorme, ed era
diviso in reparto uomo e reparto donna. Nonostante questo, ci avviammo
tutti insieme nella parte dedicata ai vestiti femminili: sapevamo che
Daphne e Pansy volevano i nostri giudizi, e anche Hermione avrebbe
gradito. Le mie due compagne di casata si avventurarono immediatamente
verso il genere di vestiti che la festa avrebbe richiesto. La Granger,
presa in contropiede infatti, spalancò gli occhi frastornata
quando Daph e Pans cominciarono a poggiare su un tavolo li davanti dei
mini vestiti decisamente provocanti.
“Daphne, io non mi sento a mio agio!” si
appellò immediatamente Hermione a quello che la bionda le
aveva detto all’ultima lezione di Slytherin Way. Lei rise e
fece no con il dito.
“Qui non vale Grang, la festa è a tema, e ti devi
vestire rispettandolo…” ribattè
divertita mentre continuava a guardare i vestiti. La Grifondoro
tirò su un tubino rosso che lasciava davvero poco spazio
all’immaginazione e lo indicò scettica.
“Il tema sarebbe il porno?” chiese sarcastica. Io
ridacchiai insieme agli altri.
“No, il tema è la lussuria, che è ben
diversa…e decisamente meno volgare…”
rispose Blaise facendo l’occhiolino a Hermione. Lei
abbassò le spalle sconfitta.
“Pensavo che almeno tu mi avresti salvato Bla!!”
esclamò abbattuta la riccia. Si passò una mano
fra i capelli come per prendere coraggio e cominciò a
lanciare qualche occhiata agli abiti.
“Forza Granger, ti aiuto io a cercare qualcosa di
adatto…” le dissi prendendole la mano e
attirandola verso le lunghe file di vestiti. Lei sbuffò.
“Non c’è niente di adatto a me, in
questo genere…” ribattè contrariata
mentre con sguardo critico osservava tutti i capi. Io tirai fuori un
vestitino nero corto con lo scollo a barca, le maniche e il corpetto di
pizzo semitrasparente, mentre la gonna era solo una fascia nera lucida.
Lei mi guardò spalancando gli occhi.
“Se io mi metto questo vestito, tu vieni in
mutande!” esclamò stizzita. Io scoppiai a ridere
insieme agli altri che avevano sentito la battuta.
“Ok, ci sto! Tanto ormai tutte le Serpeverde mi hanno visto
in mutande…per non dire senza!” risposi
sarcastico. Lei inarcò le sopracciglia.
“Secondo un giorno scoppierai da quanto sei pieno di
te…e ora impegnati a cercarmi un vestito decente!”
ribattè spingendomi verso gli scaffali. Daphne e Pansy si
stavano ormai già provando circa ottocento mila vestiti,
uscendo dal camerino e sfilando davanti allo specchio con aria
provocante. Blaise e Theodore battevano le mani compiaciuti mentre io
mi limitavo a dire che stavano benissimo. Intanto Hermione non era
riuscita ancora a trovare qualcosa che si accettasse anche solo di
provare.
“Dai Grang te l’ho detto, è la festa
della lussuria, pensa come se fosse una festa in maschera!”
cercò di convincerla Bla, che in risposta ottenne uno
sguardo truce e una minaccia di far girare in mutande anche lui. Ad un
certo punto, verso il cinquantesimo vestito provato dalle due
Serpeverde, un vestito particolare attirò la mia attenzione.
Era di un intenso verde smeraldo, di raso, senza spalline, con la gonna
corta a palloncino, una fascia fra la vita e il seno, e nel mezzo a
quella, un fiore sempre di raso. Lasciava la schiena quasi del tutto
scoperta e le gambe non erano da meno, ma era molto elegante.
“Granger, ho trovato…” le dissi
mostrandole l’abito. Lei lo guardò per un minuto
buono studiandolo accuratamente, e alla fine sospirò
arrendevole.
“Mi sa che è la cosa più decorosa che
posso permettermi d’indossare, perciò va
bene…” acconsentì prendendolo e andando
verso il camerino. Io mi misi fra Blaise e Theodore incrociando le
braccia al petto e guardando Pansy sfilare in un abitino dorato molto
aderente, con un scollo decisamente provocante. Dopo qualche minuto, si
fece vedere anche Hermione. L’abito la fasciava
perfettamente, la gonna metteva in risalto le sue gambe snelle, mentre
i capelli, che aveva sciolto, le ricadevano dolcemente sulle spalle
nude. Era davvero splendida. Venne verso di noi facendo una piccola
giravolta.
“Che ne pensate?” chiese un po’ insicura,
continuando a cercare di abbassare la gonna.
“Che sei bellissima!” rispose immediatamente Blaise
andandole incontro. Le prese una mano e le girò intorno, per
poi falla andare avanti e indietro mentra la guardava ammirato.
“Sei assolutamente sexy Grang!” commentò
Theo con un ghigno compiaciuto. La Grifondoro allora si girò
verso di me e fece una smorfia incerta.
“Che dici?” mi domandò stringendosi
nella braccia. Io mi avvicinai lentamente a lei, facendola crogiolare
nel mio sguardo intenso e indecifrabile. Le riavviai i capelli senza
smettere di fissarla negli occhi.
“Dico che durante la festa non dovrò perderti
d’occhio nemmeno per un istante!” ribattei mentre
sulle mie labbra errò un sorriso malizioso. Lei lo fece
scomparire imprigionando la mia bocca con la sua.
Daphne e Pansy finalmente avevano scelto: la bionda aveva preso un
vestitino viola senza spalline, fatto quasi a fascia sul seno, mentre
il resto dell’abito scendeva dritto, lasciando sotto le
ascelle e la schiena scoperta. La mora invece aveva optato per un
vestito nero, che si legava dietro il collo, con la parte di sopra
lucida e quella sotto al seno attaccata alla precedente solo
nell’incavo, scendendo e andando a fasciare il corpo, finendo
in una fascia lucida anch’essa.
“Ora dovete pensare a noi!” esclamò
Theodore avviandosi verso il reparto uomo.
“No no…” rispose la Granger incrociando
le braccia al petto.
“Voi venite in mutande!”
Spazio dell'Autrice.
Sììììì
li vogliamo in mutandeee!! xD Ma anche nudi!! Come se mezza Hogwarts
non li avesse già visti! Allora allora...in questo capitolo
si chiarisce finalmente il rapporto fra Draco e Hermione: stanno
insieme, sentenzia il nsotro Principe di Slytherin, con anche un po' di
ovvietà. E vediamo che è follemente geloso di
Potter, tanto che sta seriamente pensando di ucciderlo (e mi sa che con
questo ho fatto felice praticamente tutti i miei lettori, che ho
notato, non ce n'è uno che sopporta Potty! (Ci credo,
è un cretino, un lurido essere immondo NdDraco Sì
amore hai ragione, invece tu sei splendido! NdMe Lo so, è
per questo che mi hai sposato NdDraco) Hermione si è anche
fatto convincere ad andare a Hogsmeade e stare tranquilla senza i
soliti polli sempre intorno!! Allelujaaa!! E ovviamente si diverte
tantissimo, come darle torto? xD Che dire, spero che il capitolo sia
piaciuto, anche se la gita a Hogsmeade non è ancora
propriamente finita. xD
Risposte alle recensioni:
_Sayuri: eheh anche a me le Serpi spesso mi fanno morire dal ridere, e
nel mio caso è davvero una cosa strana, visto che sono io
stessa a immaginarmeli! Ma davvero, certe volte rileggo i capitoli e
rido da sola xD Hermione si scioglie e si diverte, come darle torto?
Sempre con quei due bischeri! (concedimi la forma dialettale xD) Sono
felice che il chap ti sia piaciuto! Grazie mille per la recensione!
Baci.
Ili91: eheh ti lascio un po' sulle spine! No comunque si sono tutti e
cinque laureati a pieni voti, che credi, sono persone competenti!! xD
xD (Il peggio è Theodore secondo me, che fa il cretino 24
ore su 24 e poi si spaccia per il serio prof xD) Grazie mille per la
recensione!! Baci.
cocochanel87: ciao!! Oddio grazie mille per i complimenti sei stata
così gentile! Eheh come non adorare le Serpi?
Cioè siamo troppo i meglio xD (W la modestia sempre e
comunque xD) Se tutto va come previsto alla festa dovrebbe mancare un
capitolo...grazie mille per la recensione! Baci.
debby12: ma ciao! Beh benvenuta allora!! Wow quanti fantastici
complimenti *_* Ma così cara mi fai arrossire! Poi mi monto
la testa come Draco xD xD No va beh a parte gli scherzi ti ringrazio
davvero di cuore, sapere che la mia ff ti ha preso così
tanto mi rende immensamente felice. Sai che all'inzio della storia le
lezioni di Slytherin Way non ci dovevano essere? Mi è venuto
in mente tutto al momento, non ero nemmeno troppo sicura, ma vedo che
ho fatto bene visto il successo che ho riscosso! (molti mi hanno
chiesto di farsi aggiungere il lista per partecipare anche loro alle
lezioni xD) Bene bene sono super contente! Effettivamente sono davvero
spassosi, rido io che me l'immagino! Wow che bel sogno!! Sono felice
che ti piaccia il Draco della mia storia tanto da farti sognare! Beh
che dire, spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Grazie della
recensione! Baci.
Hollina: hahaha mi sono divertita anche io a scriverla, è
stato super spassoso. Come si fa a non amare Draco?! xD E'
IMPOSSIBILE!!! Grazie mille per i complimenti e la recensione! Baci.
foxina: bwhuahahahaha la tua recensione mi ha fatto troppo ridere!!
Fantastico quando dici che Hermione è proprio una tonta!
Cioè effettivamente è un po' ingenua, per non
dire stupida, se n'è accorto Draco (che fra l'altro in
questo chap muore di gelosia xD). Eh ma hai ragione, noi Serpeverde
dobbiamo essere indulgenti con i Grifondoro (questa frase mi sa molto
di Piccolo Principe, quando l'aviatore dice "Non c'è da
prendersela. I bambini devono essere indulgenti con i grandi"...oddio
sono ossessionata da quel libro scusa la piccola parentesi xD) Che
bello anche tu una Serpeverde! Conquisteremo il mondo muhahahaha
(risata malefica NdMe Ehi ehi mettetevi in fila ci sono prima io NdLord
Voldemort Genio anche tu sei un Serpeverde, sei il discendente diretto
di Salazar, siamo dalla stessa parte! E poi io sono la tua segretaria
Zio! NdMe ah sì sì giusto giusto...scusa sai, la
vecchiai NdVoldie) Bene ti ringrazio per la spassossima recensione e
per i complimenti! Baci.
glumbumble: eccoti servita il bel capitolo dal punto di vista del caro
Draco, e anche metà del prossimo penso sarà visto
dal suo punto di vista!! Theodore è effettivamente geniale
per queste cose! xD Sono felice che il chap ti sia piaciuto! Grazie
mille per la recensione! Baci.
diginicky: wow sono strafelice di averti fatto cambiare così
fermamente idea su Draco!! Oddio davvero il tuo migliore amico
è molto simile a Draco?!?! Hai il dovere morale di farmelo
conoscere!! Ti prego ti prego! *_* Va beh a parte il delirio grazie
mille per la recensione! Baci.
anna96: ciao cara!! Eh beh effettivamente anche Hermione all'inzio era
un po' titubante, ma come al solito l'hanno convinta...beh è
ovvio, chi resiste alla Serpi? xD Penso che questo capitolo dove Draco
vuole uccidere Potter alias carciofo baccalà ti sia
piaciuto!! Chissà, magari ci riesce!! xD Evvai progetto DM e
BZ! Renderemo il mondo un posto migliore!! Potremmo fare anche un
Potter per poi umiliarlo e ucciderlo in piazza come monito? Non sarebbe
bello? *_* Oddio sto troppo con Zio Voldie xD Beh sarà
meglio che ti ringrazi della recensione e me ne vada! Baci.
kiamilachan: effettivamente la Grang è un po' scema,
cioè mollare Draco per passare del tempo con Potter!! Ma
è pazza?!?! Meno male che in questo capitolo lo molla e se
ne va con le adorate Serpi!Sì infatti il rapporto fra di
loro è molto unito, più di quello dei Grifondoro!
Comunque sono felice che la mia storia ti piaccia così tanto
da fartela sognare la notte!! Carina comunque l'idea che hai sognato,
potrei farci un pensierino! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
fleury: ciao!! Sono felice che tu abbia trovato anche quel capitolo
divertente!! Fantastica l'idea di far finire Potter sotto un treno!!
(macchè spietata, è geniale!! *_* Brava brava
brava) comunque in questo chap c'è Draco che sta pensando a
come "risparmiare un po' di fatiche all'Oscuro Signore" xD xD Grazie
mille per la recensione! Baci.
sasyherm: ciao! Beh non ti preoccupare, prima o poi Harry
rivelerà a Hermione quello che prova per lei (anche
perchè la Grang da sola proprio non c'arriva xD)
però ci vuole un po' di pazienza perchè ho
bisogno di far succedere qualcosa prima...sono felice che la mia FF ti
piaccia, e riguardo la tua: lo sai che la seguivo già da un
po', e mi piaceva anche? Lascierò sicuramente qualche
recensione! Grazie della tua comunque! Baci.
PikkulaSere: caVa, lo sapevo che non mi avresti abbandonato *_* Ormai
sei la mia commentatrice preferita xD Mi piace il nome BastardBoys, mi
sa quasi di BackstreetBoys xD xD I BB *_* suona bene! xD Ok scusa
questo piccolo delirio...effettivamente sì, Draco sarebbe da
rinchiudere in camera da letto e non farlo uscire mai, cioè
io mentre m'immaginavo la scena ti giuro stavo sbavando! Anche io
propongo di clonarlo e regalarlo per natale! Farebbero felicissima me,
te e tantissime altre ragazze! T'immagini trovarlo impacchettato sotto
l'albero? *_* Oddio non mi far pensare una cosa del genere!! Potrei
svenire! Ma infatti la Grang dovrebbe praticamente trasferirsi a
Serpeverde e chi s'è visto s'è visto!! No sta
dietro a quell'essere SenzaAttributi, quel cretino, che Draco vuole
giustamente uccidere! Come tutti noi, del resto! Penso che il prossimo
chap sarà l'ultima lezione...mi piace la tua idea di come
far finire la storia (specie PelDiCarota che pomicia con se stesso
bwhuahahaha) ma sinceramente no so come posso far morire Lavanda ad una
festa a cui non parteciperà O.O Morirà in qualche
altro modo xD Va beh ora ti lascio caVa sperando che il capitolo ti sia
piaciuto!! Bacioni e grazie mille per la stupenda recensione!
MemoryDrops: eh sì come darti troppo, Blaise è
assolutamente eccezionale! E Draco...beh Draco è Draco!! *_*
grazie mille per i complimenti e per la recensione! Baci.
pikkola_Lilith: sono felice che le descrizione dei vestiti mi siano
venute bene, effettivamente sono difficili...no i tre non facevano i
modelli prima, ma potrebbero farli dopo!! *_* Sarebbero proprio bravi!
Grazie mille per la recensione! Baci.
scatty: sì l'ho visto il film è molto carino!
Comunque sono felice che la mia storia ti piaccia e che abbia deciso di
cominciare a commentarla! Grazie della recensione! Baci.
Nyappy: wow sono felice che la mia FF ti piaccia sempre di
più!! Grazie mille della recensione! Baci.
Ok ora me ne vado, tutta contenta perchè John Terry,
capitano del Chelsea, ha vinto il premio per miglior difensore
dell'anno! (io ho abbracciato quell'uomo!! *_* *_* John we love you,
captain!! E sto pregando per Chelsea - Fiorentina!)
That's all folks!
|
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Capitolo 25 *** Lesson number four: DANCE ***
Hello
folks! Come va? Anche oggi sono un po' in ritardo sulla tabella di
marcia...in effetti, beh stamani ho dormito tutto il giorno, visto che
in queste mattine mi hanno sempre buttata giù dal letto
presto! xD E oggi, non so, ho avuto qualche problema ad ingranare
perchè non avevo delle idee nitide in testa...le dovevo
elaborare meglio ecco! E poi ero arrabbiata per i sorteggi truccati di
Champions League u.u Va beh lasciamo perdere! Questo è
l'ultimo capitolo del corso di Slytherin Way, e l'ultimo prima della
festa. Ebbene sì gente ci siamo!! Una cosa...ho letto che
molte di voi sarebbero state felici di vedere i vestiti delle
ragazze...e la vostra carissima Alexa ovviamente vi accontenta!! Vi
metto i link!
Hermione:
http://i30.tinypic.com/24cu06v.jpg
Pansy:
http://i26.tinypic.com/5nni89.jpg
Daphne
(che nella storia è viola mentre qui l'ho trovato solo
verde) : http://i32.tinypic.com/axjkg7.jpg
Bene
ora vi lascio al capitolo!
Enjoy
the chapter!
“Ok allora comincio io!! Vediamo vediamo…io non ho
mai…rimorchiato più di tre ragazze in una sola
sera!”
A parlare era stato Theodore. Ci aveva trascinati nel nuovo locale che
aveva mensionato appena eravamo arrivati a Hogsmeade, un posticino non
troppo affollato ma accogliente in una traversa del corso principale.
Eravamo seduti ad un tavolo rotondo su dei divanetti circolari,
nell’angolo in fondo alla stanza. La luce era soffusa e le
pareti tinte di color mattone rendevano l’atmosfera calda e
piacevole. Inizialmente avevamo ordinato delle burrobirre e del vino,
ma poi, presi dalle risa e dall’euforia dovuta ai preparativi
per la festa, Draco aveva ordinato un’intera bottiglia di
FireWhisky e Blaise aveva proposto di fare il gioco del “Io
mai”: ognuno diceva qualcosa che non aveva mai fatto, e
coloro che almeno una volta avevano compiuto la suddetta azione
dovevano bere alla goccia un bicchierino di whisky. Fu Theo appunto, a
cominciare. Draco fu l’unico a mandare giù il suo
whisky, riempiendolo subito dopo.
“Fai schifo Dra!” lo schernì divertito
il suo migliore amico mentre tutti ridevamo. Era il turno di Daphne.
“Io non ho mai…ballato la lapdance!”
esclamò sorridendo. Questa volta furono Blaise e Pansy a
bere.
“Ah e poi sono io quello che fa schifo!”
ribattè Draco fintamente indignato indicando il moro dagli
occhi cobalto.
“Ma andiamo, ero ubriaco!!” cercò di
giustifcarsi mentre io non riuscivo a smettere di ridere immaginando
Blaise completamente brillo che ballava attaccato ad un palo.
“Ora sta a me! Io non ho mai…fatto sesso con una
ragazza!” disse Pansy facendo l’occhiolino a Daphne.
“Va beh questa è scorretta!!”
replicò Theo prima di mandare giù il bicchiere,
imitato da Bla e Dra.
“Che pretendi, non sono mica una Grifondoro io!!”
ribattè la mora quasi indispettita. Subito dopo si
girò verso di me sorridendo.
“Senza offesa eh…” aggiunse sistamando
la gaffe. Io feci spallucce e ricambiai il suo sorriso. Toccava a
Blaise.
“Io non ho mai…cercato di sedurre il mio migliore
amico!” disse il moro scoppiando immediatamente a ridere.
Draco fece una smorfia indignata.
“Sempre a rivangare questa storia…”
bofonchiò prima di bere. Anche io, Daphne Pansy ci
aggiungemmo a lui. Ebbene sì, nonostante fossero stati tutti
tentavi goffi e per niente espliciti, c’avevo provato con Ron.
“Ora sta a me…vediamo…io non ho
mai…baciato un Tassorosso!” esclamai la prima cosa
che mi venne in mente. Tutti alzarono il bicchiere e bevvero il loro
whisky. Io spalancai le braccia in un gesto incredulo.
“Cioè siete incredibili!!” sbottai
scoppiando a ridere insieme a loro. Si passarono la bottiglia per
riempire i bicchieri e fu la volta di Draco.
“Io non ho mai…volato nudo su un manico di
scopa!!” disse il biondo guardando sarcastico Theo. Il
moretto sbuffò sonoramente e bevve facendo una smorfia.
“Era una scommessa, archietettata da te per giunta,
bastardo!” inveì Nott contro il Principe delle
Serpi che rideva di gusto. Era il turno di Theodore però.
“Io non sono mai andato a letto con un’amica, o
amico, di Potter!” fece guardandolo con aria di sfida. Dra lo
fulminò con lo sguardo e bevve. A lui dovetti unirmi anche
io. Tutti si girarono a guardarmi interrogativi.
“Sono stata fidanzata con Ron…” risposi
alle loro implicite domande. Loro annuirono e fu la volta di Daphne.
“Io non ho mai…passato un’intera notte a
studiare!” esclamò guardandomi divertita. Io alzai
il bicchiere nel sua direzione, come per brindare, e buttai
giù. Sentivo il piacevole tepore dell’alcohol che
m’invadeva il corpo, mentre la testa cominciava un
po’ a pulsare…ma non sentivo dolore o disagio.
Stavo bene. Danantamente bene.
“Tocca a me, tocca a me…io non sono mai uscita
senza mutandine!” disse Pansy. Daphne alzò gli
occhi al cielo e bevve. E non fu l’unica. Anche Theodore
mandò giù il suo whisky scatenando le risa
generali.
“Tu Theo fai un po’ troppe scommesse, secondo
me!” commentò Draco passandosi una mano fra i
capelli. Era di nuovo il turno di Blaise.
“Io non ho mai…fatto gli esercizi
d’Incantesimi!” disse ridacchiando, insieme agli
altri. Io fece una smorfia e buttai giù. Draco
m’imitò, beccandosi le occhiatacce dei suoi amici
(o forse dovrei dire nostri?).
“Ehi ehi mi ha obbligato lei!” si
giustificò indicandomi.
“Ok sta a me…io non ho mai…usato scuse
per non fare i compiti!” esclamai con un sorrisino quasi
diabolico. Tutti sbuffarono e bevvero. Io scossi il capo divertita e
rassegnata.
“Siete senza speranza!” feci ridacchiando. Draco
inarcò un sopracciglio.
“Sei tu quella senza speranza! Comunque, sta a
me…” ribattè il biondo lanciandomi uno
sguardo di sfida.
“Io non sono mai stato nella stanza di una
Grifindoro!” disse ghignando. Io gli feci una smorfia e
buttai giù il mio bicchierino di whisky. Poi mi appoggiai al
tavolo con aria quasi sconfitta.
“Basta ragazzi, ci siamo scolati una bottiglia
intera…” feci con tono quasi supplichevole.
“Ma Grang, ti devi tenere in allenamento!”
replicò Blaise facendomi posare la testa sulla sua spalla.
Io lo guardai interdetta.
“Devo tenermi in allenamento, non ubriacarmi alle 5 e mezzo
del pomeriggio!” risposi con sarcasmo.
“A proposito di tenerti in
allenamento…tieni” disse Draco porgendomi il suo
pacchetto delle sigarette. Io sospirai e ne presi una.
“Ci mancava solo questa…” commentai
prima di accenderla. Ormai mi ero abituata a fumare, e anche se non lo
consideravo niente di speciale, aveva comunque un sapore delizioso.
Sbuffai un po’ di fumo e sorrisi a Malfoy che mi guardava
soddisfatto.
“Granger, lo sai che stai dannatamente bene vestita
così?!” esclamò Theodore riferito al
mantello con lo stemma di Serpeverde e alla sciarpa verde-argento. Io
abbassai lo sguardo per contemplare i due indumenti distintivi della
loro casa ed arricciai le labbra. So che per loro era un complimento,
ma io inconsciamente non riuscivo a non sentirmi in colpa. Non gli davo
peso, e non avevo rimpianti: ero sicura di quello che stavo facendo,
perché mi rendeva felice, ma non riuscivo ad ignorare quella
spiacevole sensazione che sentivo ogni tanto quando ero nella loro Sala
Comune, o appunto quando indossavo qualcosa di loro. Pensavo a Harry,
Ron, a tutti i miei amici Grifondoro, e mi sentivo una traditrice.
Cercavo di scacciare immediatamente il pensiero: non facevo nulla di
male, e ne ero fermamente convinta. Ma quella sensazione non si degnava
di cessare.
“Grazie…” mi limitai a bofonchiare, per
poi fare un tiro. Blaise mi guardò come se avesse capito
perfettamente quello che stessi pensando…lui in
realtà capiva SEMPRE quello che stavo pensando. Mi prese la
mano e fece per alzarsi.
“Forza forza ragazzi non possiamo continuare a star qui a
poltrire, abbiamo ancora da ordinare un sacco di cose per la festa, e
voi ragazze, non dovete comprare delle scarpe? E della
biancheria?” disse il moro sorridendo a Daphne e Pansy che
scattarono in piedi immediatamente.
“Scarpeee, biancheriaaa!!
Sììì!” esclamarono euforiche
portandomi via da Bla e trascinandomi fuori dal locale. Io mi girai
verso Draco che rideva e scuoteva il capo. Gli feci spallucce e gli
puntai il dito contro.
“E’ colpa tua se ora sono
così!!”
*
“Sei sicuro di averle detto l’orario giusto
Dra?” mi chiese Blaise che se ne stava spaparanzato su una
poltrona in fondo alla stanza. Io lo fulminai con lo sguardo.
“CERTO che le ho detto l’orario giusto, non sono
stupido, io!” risposi quasi indignato buttandomi sul letto
con un tonfo. Anche quello era stato postato, messo per orizzontale e
attaccato al muro. Avevamo cercato di fare più spazio
possibile nella mia camera (in cui ormai tutti facevano di tutto, era
diventata di dominio pubblico) per avere il posto necessario per la
quarta e ultima lezione di Slytherin Way. La lavagna magica che era
stata attaccatta all’armadio recava la scritta
“Lesson number four: dance”. Nel mezzo alla stanza
Pansy aveva messo un palo, mentre Theodore aveva sistemato
l’impianto stereo magico. Daphne e Blaise cominciarono a
parlare delle disposizioni della festa quando, finalmente, la porta
della mia camera si aprì e la testa ricciuta della Granger
fece capolino. Entrò con un po’ di fiatone e le
guance leggermente arrossate. Si vedeva che aveva corso per venire fin
lì.
“Scus…scusate…il…ri…ritardo”
mugugnò tenendosi il petto. Blaise le andò
incontro e la baciò sulla guancia.
“Tranquilla, ci siamo abituati con
Draco…” disse facendole una carezza. Io sbuffai
indispettito.
“Eccoci che si ricomincia…devi fare un esempio
negativo? Nessun problema, c’è Draco!”
esclamai alterato mentre tutti ridevano. Anche Hermione si mise a
ridere nonostante il respiro non fosse ancora tornato regolare. Venne
verso di me e come per farmi contento mi posò un bacio sulle
labbra.
“Non sono sempre esempi negativi…la vita non
è una questione di punti di vista?” fece
sorridendomi, mentre riusava le mie parole. Io ricambiai il suo sorriso.
“E’ vero…” acconsentii
baciandola di nuovo. La Grifondoro si staccò e
andò a salutare uno ad uno gli altri. Poi, buttò
un’occhiata alla lavagna e spalancò la bocca.
“No, questo no!! Non potete farmi fare anche
questo!!” sbottò, lanciando poi uno sguardo quasi
disgustato al palo. Daphne le cinse i fianchi e la fece sedere sul
letto.
“Hermione Hermione, dobbiamo prepararti nel miglior modo
possibile per la festa, e anche questo è
essenziale…insomma che cosa si fa ad una festa? Si beve, si
fuma, e si balla…” fece la bionda con tono sereno.
“E si flirta con i ragazzi!!” esclamò
Pansy spuntando da dietro la scrivania dove stava aggiustando le casse
dell’impianto.
“Di quello la Granger non si deve preoccupare!” mi
risentii subito io lanciando uno sguardo omicida alla mora, mentre
tutti, Hermione compresa, scoppiavano nuovamente a ridere. Io alzai gli
occhi al cielo e li ignorai bellamente.
“Io sono pessima a ballare…”
cercò di giustificarsi la Grifondoro guardando intimorita
quella piccola pista da ballo improvvisata.
“Beh noi siamo qui a posta!! T’insegneremo
perfettamente come abbiamo sempre fatto!” ribattè
Theo facendomi l’occhiolino.
“Noi non ci diamo certo per vinti
Grang…l’abbiamo detto e lo
ribadiremo…sarai il nostro miglior successo!”
replicò Blaise. La riccia sospirò ed
annuì.
“Bene, allora possiamo cominciare!!” disse allegra
Daphne alzandosi in piedi. Porsi a Hermione carta e penna per gli
appunti e lei mi sorrise prima di prestare di nuovo attenzione sulla
bionda.
“La cosa più importante per imparare a ballare,
è saperti far coinvolgere dalla musica. Se riesci a farti
entrare le note nelle vene, allora diventa tutto più
semplice…e, lasciatelo dire, anche l’alcohol
aiuta” concluse con un sorrisino divertito. La Granger
annuì distrattamente con uno sguardo sempre un po’
timoroso.
“Ti devi comunque lasciare andare, devi sentirti
libera…” aggiunse Pansy mentre accendeva la
musica. Poi andò verso Hermione, la prese per la mano e la
trascinò in mezzo alla stanza. Daphne si unì a
loro. Le due cominciarono a muovere i fianchi a ritmo di musica,
incrociando i corpi in una danza provocatoria. La Granger
spalancò gli occi e fuggì letteralmente fra le
braccia di Blaise.
“Mi vergogno…” sussurò e le
due ragazze la guardarono spazientite.
“Cazzo Granger hai sfilato in biancheria intima davanti a
noi, vuoi venire e ballare? Forza forza nessuna
vergogna…” la esortò Pansy
trascinandola di nuovo verso di lei. La riccia sbuffò e
cominciò anche lei a muoversi timidamente. Daphne le
posò le braccia sulle spalle e cominciò a fare su
e giù su di le mentre Pansy le ballava intorno. Noi ragazzi
applaudimmo compiaciuti. Andarono avanti così per un altro
po’, ma Hermione continuava ad essere timida e vergognosa. La
Parkinson fece segno di spengere la musica e andò verso la
mia scrivania.
“Ho capito, qui c’è bisogno di pensare a
mente lucida…” disse tirando fuori dal mio
cassetto una bottiglia di FireWhisky. La stappò senza tante
cerimonie e ne bevve un sorso.
“Non ti offendi mica, vero Dra?” chiese ironica
passando la bottiglia alla Grang.
“Anche se fosse, ormai…” ribattei io con
una smorfia mentre lei rideva soddisfatta. Intanto la Grifondoro aveva
già mandato giù più di un sorso. Si
guardò un attimo intorno, poi andò verso la borsa
che aveva appoggiato ai piedi del mio letto e tirò fuori un
pacchetto di sigarette. Tutti noi ci aprimmo in grida di giubilo.
“Così si fa Granger, così si
fa!!” esclamai incitandola. Theodore si aggrappo’
Blaise e fece finta di asciugarsi gli occhi.
“Sono così commosso…è il
nostro orgoglio…il nostro orgoglio” disse con tono
finamente piagnucolante. Hermione fece un gesto stizzito.
“Oh andiamo Nott finiscila!” ribattè
soffiando un po’ di fumo bianco dalle labbra.
“Aspetta un attimo…Grang levati un attimo il
golfino…” fece Pansy. La riccia mi
passò la sigaretta e ubbidì al suggerimento della
mora. Io feci un tiro e gliela porsi di nuovo. La Parkinson la
osservò per qualche istante buono, poi si tolse il
cravattino della sua divisa e glielo mise al collo.
“Una Serpeverde mancata…non
c’è dubbio…”
commentò annuendo compiaciuta insieme a Daphne. La Granger
fece un sorrisino quasi amaro e si sfilò la cravatta
verde-argento.
“Sarà per la prossima vita…”
rispose porgendola nuovamente a Pansy che si strinse nelle spalle.
Hermione finì la sigaretta, per poi bere qualche altro sorso
di whisky.
“Ok, penso di essere pronta” disse facendo un
grande respiro. Theodore attaccò di nuovo la musica e le
ragazze si rimisero a ballare fra di loro. Questa volta anche per la
Grifondoro andò meglio, si era sciolta e seguiva meglio la
musica. Io la guardavo muoversi sinuosamente e ogni tanto mi scappava
qualche sospiro. Quella ragazza era stata la cosa più
inaspettata della mia vita. Eppure dopo tutto quello che era successo,
mi ero abituato all’idea che stavo con la Mezzosangue
migliore amica di Potter. Prima non riuscivo a rendermi conto che quel
qualcosa di diverso che cercavo in continuazione era proprio lei. Prima
di conoscerla del tutto, ero convinto che sì, fosse il mio
perfetto opposto, ma anche che non potevamo avere niente in comune.
Quanto mi sbagliavo. L’errore di uno sciocco che non si
sofferma sulle cose prima di giudicarle. Perché mentre
guardavo Hermione che mi lanciava sorrisi divertiti e sguardi
maliziosi, mi rendevo conto che io non l’avevo mai odiata.
Avevo odiato Potter, e lo odiavo tutt’ora profondamente.
Avevo odiato la sua saccenza, la sua aria di superiorità, il
suo ostentato orgoglio, senza rendermi conto che li odiavo proprio
perché li condividevamo. Io e la Granger non eravamo poi
così diversi, e se per certi versi eravamo agli angoli
opposti, come la luce e il buio, ci completavamo. Perché
nonostante spesso mi desse ai nervi, nonostante mi irritasse il suo
modo superbo di rispondemi, nonostante non sopportarsi il suo spiccato
finto buonismo, contemporaneamente mi allettava. Lei era diversa. Ed
era mia.
“Bene Granger, decisamente bene!” fece Theodore
battendo le mani. Hermione fece un piccolo inchino con le guance ancora
arrossate. Cerco di sistemare i capelli che le erano usciti dalla coda
e sorrise.
“Per ora ti abbiamo fatto ballare con Daph e Pans per farti
prendere il ritmo, ma ora ti devi cementare a ballare con i
ragazzi…” continuò con sguardo
eloquente. Si voltò poi verso di me e fece un cenno con il
capo.
“Vuole cominciare lei, signor Malfoy?” mi chiese
ironico mentre la Granger arrossiva un po’. Io annuii
alzandomi e mettendomi di fronte a Hermione che mi fece un sorrisono
incerto.
“Sono davvero pessima Malfoy, ti avverto…una cosa
proprio penosa…non riesco in assoluto a ballare con i
ragazzi…” blaterò insicura. Io feci
spallucce.
“Che problema c’è? T’insegno
io…modestamente sono il migliore…”
risposi facendo cenno a Theo che poteva far partire la musica. Quando
le prime note cominciarono a diffondersi per la stanza posai una mano
sulla vita di Hermione e la strinsi con decisione a me, cominciando a
guidarla per seguire il ritmo della canzone. Lei sembrava completamente
abbassata, ma non abbassò lo sguardo, non dette segni di
cedimento. Orgoglio Grifondoro. Non riuscii a trattenere un sorriso. Le
misi anche l’altra mano su un fianco per spingerla ad
oscillare di più il bacino finchè non si sciolse
e si fece guidare solo dalla musica. Ballammo tre o quattro canzoni,
senza distogliere lo sguardo l’uno dall’altro.
Quando finalmente si lasciò andare del tutto
cominciò a strusciarsi in un modo decisamente provocante che
stava per farmi buttare tutti fuori dalla stanza e rinchiuderla
lì per il resto della giornata. Ci staccammo e tutti
applaudirono. La musica cessò e io la baciai sulle labbra.
“Congratulazione Granger, ora sei assolutamente pronta per
l’esame finale” le dissi con un sorriso. Blaise si
avvicinò a sua volta e l’abbracciò.
“E se supererai anche quello, e non ho dubbi ci riuscirai,
conseguirai il diploma di Slytherin Way!” fece scherzoso
mentre tutti ridacchiarono. Hermione lo guardò con tanto
d’occhi.
“Esiste il diploma di Slytherin Way?” gli chiese
con aria divertita. Il mio migliore amico annuì con slancio.
“Da ora, sì!” rispose ridendo. La Grang
si unì a lui.
“Wow chissà se posso presentarlo in un possibile
posto di lavoro nel curriculum!” lo schernì lei.
“Oh sicuro farai un sacco di strada con quello, non
c’è dubbio!” s’intromise
Theodore. Guardò Hermione con sguardo soddisfatto.
“Allora dimmi Granger, sei pentita di questa esperienza in un
mondo alternativo?” chiese il moretto con un sorriso. Lo
sguardo della Grifondoro si soffermò su ognuno di noi,
insistendo di più su di me.
“Assolutamente no…lo rifarei altre cento
volte!” rispose convinta.
“Beh mi pare logico…guardate come la facciamo
divertire e stare bene! Altro che i polli!” ribattei io
sarcastico. Hermione scosse il capo e mi tirò una botta sul
braccio.
“Sei sempre il solito insopportabile, Malfoy! Una volta che
cerco di dirvi qualcosa di carino!” fece indispettita la
riccia. Io ghignai.
“Insopportabile, e insostituibile! O vuoi dirmi che vuoi
tornare da Potter e da tutti i tuoi altri amici Polli?” la
stuzzicai cingendole la vita con il braccio. Lei mi scansò
offesa.
“E se anche fosse, loro sono amici miei!”
replicò scontrosa.
“Perché noi no?” domandò
fintamente offeso Blaise. Hermione sospirò.
“Ovvio che sì, anche se non so fino a che punto
è un bene…” rispose sarcastica.
“Sentito Bla? La lezione straordinaria sul sarcasmo non
sarà affatto necessaria…ha la lingua biforcuta
degna di una Serpe…” commentai guardandola con
sfida. Lei si mise le mani sui fianchi e alzò il mento in un
gesto altezzoso.
“Sai che ti dico allora Malfoy? Che ora me ne vado proprio da
Harry!” ribattè indispettita facendo per
andarsene. Io la imprigionai con le braccia e le sussurrai
all’orecchio.
“Oh mia cara, tu non vai proprio da nessuna
parte…”
Poi alzai la voce e mi rivolsi a tutti gli altri.
“Ehi gente, voi non avevate da fare una cosa importantissima
FUORI DA QUI?!”
Tutti salutarono Hermione e si dileguarono seduta stante.
“Malfoy, ti ho detto che voglio tornare da Harry!”
disse convinta la Grifondoro. Io la strinsi ancor più forte
sul mio corpo, spingendola contro il muro.
“Sei proprio sicura? Io avevo altri
progetti…” risposi cominciando a baciarle il
collo. Lei cercò di rimanere impassibile nonostante sapessi
benissimo che la stavo facendo impazzire.
“Malfoy…” bofonchiò prima che
la baciassi con passione, tenendola ferma fra il muro e me.
Inizialmente affondò una mano nei miei capelli rispondendo
al bacio, poi cercò di staccarsi.
“Davvero, voglio andare…”
ribattè con il solito orgoglio. Non voleva darmela vinta. Ma
non aveva ancora capito bene con chi aveva a che fare…
“L’ho sentito come volevi
andare…” le feci sensuale mentre con una mano le
accarezzavo piano una coscia, risalendo sotto la gonna. Le trattenne un
sospiro e mi guardò sempre convinta. Tornai a posare le mie
labbra sotto la sua gola, e quando la mia mano raggiunse il suo punto
più delicato gemette e tirò più
indietro la testa, lasciandomi più spazio per baciarla.
Catturai nuovamente la sua bocca e lei sospirò con forza
aggrappondosi alle mie spalle. Senza staccarsi completamente dalle mie
labbra sussurrò.
“Hai vinto…”
Io ghignai compiaciuto guardandola soddisfatto.
“Io vinco SEMPRE, Granger…”
E detto questo, la presi in collo e la portai sul letto.
Spazio dell'Autrice.
Voglio
un Draco!! Lo voglio lo voglio lo voglio!! Cioè è
una cosa cosè impossibile?!?!
Oddio più scrivo questa storia più sclero. (come
se di mio fossi sclerata po'o NdMe) Ah solo per la cronaca, l'altro
giorno mi è venuta l'ispirazione per una nuova fantastica
Draco-Hermione, un po' diversa dal mio solito genere, che
comincerò a scrivere appena finirò questa,
così non sentirete la mia mancanza! *_* Siete felici?! xD
Parlando del capitolo...la prima scena mi ha fatto morire sinceramente,
l'ho immaginata ieri in macchina mentre andavo a cena fuori e ridevo da
sola come una scema! E poi l'ultima lezione di Slytherin Way...mi
mancheranno! Erano così spassose xD Oh ma le Serpi
troveranno altro con cui divertirsi! Beh spero che anche questo
capitolo vi sia piaciuto, dovete prepararvi bene però,
perchè il prossimo è quello della festa!! E ce ne
saranno delle belle!
Risposte alle recensioni:
debby12:
guarda, appena il tempo di farti recensire che aggiorno già!
Sono brava eh? xD Sì anche io sono convinta che Hermione sia
decisamente, ma molto decisamente, fortunata!! Cioè avere le
Serpi come amiche e Draco come ragazzo! Sarei la persone più
felice di questo mondo, non trovi? Sono felice che tu abbia capito la
mia passione per lo scrivere, e sono assolutamente contenta di sapere
che questa mia emozione si sente da ciò che scrivo, che ti
assicuro, è fatto tutto con il cuore. Grazie mille per la
recensione! Baci.
Ili91:
eh sì purtroppo Herm è proprio cieca per colpa di
quei due, ma tanto prima e poi mi convinco a spingerli, come tu
saggiamente suggerisci, di sotto dalla Torre di Astronomia. Anche in
questo capitolo ho sottolineato il fatto di Hermione con la divisa di
Serpeverde, è una cosa diciamo simbolica, e un'idea che ti
confesso, mi piacerebbe da matti! Come ho già scritto, il
prossimo capitolo sarà quello della festa perciò
preparati! Grazie mille per la recensione! Baci.
sara_S_92:
Ciao! dai sono contenta che ti sei messa in pari e che ti ho fatto
ridere!! Eh sì in effetti di cose ne sono successe non
poche, e sono davvero felice che ti siano piaciute! Domani riparti?
Allora fai davvero buon viaggio e spero che al tuo ritorno continuarai
a leggere la mia FF! Grazie mille della recensione! Baci.
foxina:
bwuahaha parole sante cara!! Cioè la domanda è
"perchè non ci sei andata subito di corsa?!" xD Eh
sì finalmente Draco ha messo le cose in chiaro, e anche se
non in maniera dolce o romantica (ovviamente mi permetto di dire,
sennò non era Draco) ha affermato che stanno insieme! (e che
per questo può uccidere Potter, che è la cosa
più importante!) Uh sì al tuo piano malefico
c'avevo pensato anche io sinceramente, ma penso che l'abbiano fatto
tutti xD Per quanto riguarda Potter che fa qualcosa e Draco che riversa
su di lui la sua furia omicida...si ci sta xD xD ma non posso dirti
niente!! Ti ringrazio tanto della recensione e ti porto i saluti anche
di Zio Voldie! Baci.
pikkola_Lilith:
ciao cara!! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, eh
sì Draco è stato proprio carino, sempre nel suo
stile però! xD Nooo davvero vieni in toscana?! Caspita
potresti passarmi a trovarmi!! xD Se per strada vedrai delle
indicazioni stradali per Fucecchio, pensami, e magari seguile xD Almeno
ti do qualche anteprima della FF xD xD Via allora divertiti!! Grazie
mille per la recensione! Baci.
Hollina:
oddio ho scatenato il macello dicendo di mandarli in mutande hahaha
però in effetti sarebbe bello! Oh questo è solo
l'inizio della gelosia di Draco, vedrai vedrai! Grazie mille per la
recensione! Baci.
PikkulaSere:
tesorooooo!!!! *_* Wow davvero anche tu dal parrucchiere?! Incredibile,
non solo siamo praticamente gemelle separate alla nascita, ma facciamo
le cose negli stessi giorni!! *_* Ho deciso, voglio un tuo recapito!!
Se hai msn, aggiungimi, il mio indirizzo lo trovi nel mio profilo!
Comunque, parlando del capitolo: prima di tutto, le tue recensioni sono
fantastiche anche se non sono le prime, e secondo, SIIIIIIIIIIIII
NUDIIIIIIIII!!! (Capisco perfettamente il coro da stadio, lo sto
facendo anche io!!) Cioè premesso che loro rendono bene
sempre, ma nudi dannazione!! Sì, non c'è dubbio,
i BB nudi farebbero felici tutta la fauna femminile, o in evenienza
omosessuale, di tutti i mondi conosciuti e non! *_* *_* Ok ok cerco di
calmarmi! Per quanto riguarda le frasi dannatamente "modeste"
(sì certo come no!) sui Serpeverde, beh sono la mia
specialità xD Sì anche a me è piaciuto
troppo immaginarmi Draco con una nota di isteria che strattona Blaise
prima piano poi sempre più forte, e alla fine con tutto il
tavolo che si gira!! bwuhahaha quando Dra a questi momenti di sclero lo
adoro ancor di più, non so te ma ce lo vedo troppo!! E'
ovvio che Hermione si diverte più con le Serpi che con i
Polli!! Non c'è che dire!! Effettivamente per i vestiti c'ho
messo un po' a sceglierli, ma alla fine ho visto che vi sono piaciuti!!
bene bene! E' ovvio che la tua recensione mi è piaciuta come
sempre, sono le mie preferite *_* Per questo ti ringrazio almeno dieci
mila volta!! Bacione!!
Ps: è ovvio che mi puoi chiamare Serpe, tutti mi chiamano
così! Serpe o Vipera, dipende dai giorni xD
Dark_angel:
io penso che se zio Voldie esistesse davvero e reclutasse tutti noi per
sconfiggere Potter in almeno due giorni il mondo magico sarebbe
nostro!! xD Grazie mille della recensione cara!! Baci.
erigre:
sììì nudiiii!! Non sarebbe proprio una
cattiva idea! E neanche quella di far morire Potter...insomma
è inutile, mette davvero solo il nervoso! Lui non lo vole
capì che Hermione è di Draco...lui in
realtà non capisce nulla e basta! Bello il motto dei
Serpeverde, preso dai Negrita, mi piace!! Via, spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto, e ti ringrazio tanto per la spassosa
recensione! Baci.
Nyappy:
eheh ce l'ha fatta la nostra Grang!! Draco è stato davvero
*_* Io mi sarei svenuta!! xD Tranquilla che il prossimo capitolo
è quello della festa! Grazie mille per la recensione, baci!
anna96:
cara come sono andate le analisi? Spero che sia andato tutto bene,
anche io l'altro giorno sono andata a farmi quello del sangue ma io non
ho mai avuto paura sicchè non mi fanno molto effetto xD Se
ti avesse fatto male, eccoti il mio bel capitolo per consolarti! Lo so
che non è molto, ma ci provo! Ti ho anche accontenta
facendoti vedere il vestito di Hermione!!
Sììì uccidiamo il carciofo
baccalà! Ma nei prossimi chap ci penserà Draco
stai tranquilla! Grazie mille della recensione! Baci!! (Ps: fantastico
il "progetto rendiamo un mondo il posto migliore" bwhuahuaha)
fleury:
sì anche io ho una passione per le scorribande con i
Serpeverde, che anche in questo chap non mancano! E mi sono impegnata
per mostrare i momenti di amicizia fra di loro e diciamo riscattare le
povere Pansy e Daphne che spesso sono solo usate come personaggi
cattivi a cui far fare i "lavori sporchi", senza che nessuno mai si
preoccupi davvero di loro. insomma, io non lo potevo accettare. Loro
sono Serpeverde, e quindi sono le migliori, come tutti noi del resto!
xD Se vuoi guidare il treno per uccidere Potter, sarò ben
felice di farti da co-pilota! Grazie mille per la recensione! Baci!
sasyherm:
volevi il vestito di Hermione? E io ti ho accontenta! xD Ho voluto far
dire a Draco che stanno insieme per dare, in un certo senso, un
chiarimento e una svolta alla storia (comunque non facendolo scendere
nel romantico o nello sdolcinato, anzi lo dice in entrambe le occasioni
con sarcasmo! xD E' per questo che amo Draco!) Anche a me piace il
personaggio di Pansy e penso che il tuo desiderio sarà
accontento! Grazie mille per la recensione, baci!
diginicky:
*_* *_* *_* Mi faresti davvero felice a presentarmi il mini-Draco di 14
anni! (io alla fine ne ho 15 perciò va più che
bene!! xD) Beh ti ringrazio tanto della recensione e dei complimenti,
divertiti a Jesolo! Baci.
Ringrazie infine tutti quelli che hanno letto!!
That's all folks!
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Capitolo 26 *** In Lust We Trust! ***
Hello
folks!! Eh sì, oggi sono un pochino in ritardo, ma ho due
buone ragioni: la prima, è che oggi è sabato, e
quindi il sabato gioca il Chelsea, perciò per più
di un'ora e mezzo non riesco a pensare ad altro!! Fra l'altro oggi,
l'amore della mia vita Michael Ballack ha fatto goal, lasciandomi
euforica per un bel po'! *_* L'altra buona ragione è che
questo è un capitolo davvero importante, e vi avverto subito
che è bello lungo, spero che non vi annoi. Vi ho fatto anche
una bella sorpresa che spero apprezzerete! Bene vi lascio!
Enjoy
the chapter!
La mattina del 14 febbraio, mi svegliai più tardi del
solito. Era per un fortuito caso del destino un sabato, e io me
l’ero presa comoda rimanendo nel mio caldo lettuccio a
crogiolarmi nella piacevole sensazione di tepore che solo un caldo
piumone nei mesi invernali ti poteva dare. Quella settimana era stata
davvero un delirio. Dopo l’ultima lezione di Slytherin Way, i
miei amici Serpeverde (sì, era assurdo anche per me
chiamarli così, eppure era la verità) non
facevano altro che scorrazzare a nascondere, recuperare, preparare o
architettare in vista della festa “più
trasgressiva dell’anno”, come la definiva Blaise
ogni volta, elettrizzato al massimo, e anche un po’
più isterico del solito. La casa di Serpeverde era in
subbuglio da giorni, riuscivo a percepirlo nell’aria quando
sgattaiolavo da Draco, il giorno. Ormai il biondo era sempre
più pretenzioso, e sempre più restio a lasciarmi
andare via. Il passato da bambino viziato, egocentrico e rigorosamente
figlio unico aveva contribuito a renderlo decisamente –e
amabilmente- possessivo. Odiava ogni giorno di più Harry, lo
sentivo dal tono della voce con cui diceva il suo nome o dallo sguardo
stizzito quando ero io a nominarlo. E nonostante io continuassi a
tranquillizzarlo dicendogli che eravamo davvero come fratello e
sorella, lui non riusciva a smettere di essere geloso. Dovevo ammettere
però, che non mi dispiaceva affatto, anzi mi faceva sentire
importante. Da quando Malfoy aveva chiarito la situazione fra noi due
(ok che fra due persone qualunque sarebbe stata la cosa più
ovvia del mondo visto che oramai erano mesi che ci frequentavamo, ma
quando si parlava di Draco Lucius Malfoy NIENTE era ovvio) non mi
sentivo spaventata come credevo, anzi, era una bella sensazione. Mi
sentivo desiderata, appagata, felice. Per questo, io stessa cercavo di
passare più tempo possibile con lui, sgusciando nei
Sotterranei ogni singola volta che mi si presentava
l’occasione. Inoltre, in quei giorni, mi divertivo troppo a
vederli tutti indaffarati e concentrati nei preparativi, specialmente
Blaise, che sembrava uno sclerato direttore di orchestra, un regista in
preda alla crisi artistica. Avevo visto che qualche ragazza del quinto
anno gli aveva fatto dei disegni con le indicazioni di come lui
immaginava la Sala per la festa, per poi riuscire a ricrearla, e ogni
tre per due controllava la lista degli invitati, di cui si dovevano
occupare Theo e Daphne. A quanto avevo capito, ogni Serpeverde poteva
invitare al massimo una persona, che doveva specificare, e di cui
doveva avere l’approvazione.
“Solo il meglio” ripeteva Blaise imperterrito. Non
pensavo che il mio nuovo migliore amico potesse diventare
così euforico e al contempo isterico mentre organizzava una
festa, ma ovviamente tutti c’erano abituati. Tutti tranne me,
che ero appena stata catapultata in quel mondo.
Quella mattina perciò, mi alzai anche io elettrizzata. Bla
mi aveva trasmesso un po’ della sua euforia, come tutti del
resto. Decisi però di godermi quel piacevole stato di
dormiveglia ancora per qualche minuto, mentre con un sorriso appena
accennato sul volto, ripensavo a ieri pomeriggio, che avevo beatamente
trascorso tra le lenzuola di seta verde del Prinicpe delle Serpi. Fui
però bruscamente interrotta da un improvviso bussare alla
porta.
“Hermione, Hermione!! Sono io Harry!! Posso
entrare?” mi chiese con una nota di preoccupazione nella
voce. Io mi voltai in direzione della porta e mi tirai un po’
su.
“Sì vieni…” dissi con la voce
ancora impastata dal sonno. Cercai di riavviarmi un po’ i
capelli mentre mi appoggiavo allo schienale del letto e Harry entrava
nella stanza, senza prima aver gettato un’aria guardinga al
corridoio. Io l’osservai interrogativa.
“C’è qualcosa che non va
tesoro?” gli chiesi dubbiosa. Lui si sedette sul letto
accanto a me e mi diede un leggero bacio.
“Decisamente…è dalle 8 che mi sono
svegliato che cercano di rifilarmi dei filtri
d’amore…e sono stato sommerso da bigliettini e
dichiarazioni d’amore! Ho bisogno di aiuto, devi
nascondermi!!” spiegò allarmato lanciando uno
sguardo terrorizzato alla porta. Io gli cinsi il collo con il braccio e
lo strinsi a me.
“Su su Harry, vieni dalla tua Hermione…vuoi venire
un po’ nel letto con me?” gli domandai facendogli
posto. Lui annuì e si mise sotto le coperte, abbracciandomi.
“Ti giuro ‘Mione, una cosa incredibile, non pensavo
che quelle ragazzine potessero essere così subdole e
spietate…” fece il moro sospirando e appoggiando
il capo sulla mia spalla. Io cominciai ad accarezzargli distrattamente
i folti capelli corvini.
“Beh Harry, potresti farne felice una che ti piace, e uscirci
insieme…è un po’ che non esci con una
ragazza…” dissi io facendogli notare che in
effetti erano mesi che non si vedeva con qualcuna, e questo era un
po’ insolito: il mio migliore amico era uno dei ragazzi
più ambiti della scuola. Beh, non al livello delle Serpi
perché al contrario, lui era più dolce, sensibile
e sentimentale, quindi propenso a storie serie e di amore, ma comunque
era uno dei più carini e desiderati, e il fatto che si
dovesse nascondere in camera mia dalle ragazze che volevano stregarlo,
ne era la prova.
“Non mi va di certo di uscire con la prima che
capita…” rispose avvalorando ancor di
più la mia tesi. Io lo guardai interrogativa.
“Andiamo, ce ne deve essere una che ti piace!!”
ribattei io. Lui mi osservò per qualche istante, poi
arricciò le labbra.
“No…” replicò abbassando lo
sguardo. Io feci una smorfia.
“Sì infatti vedo sei molto convinto di
questo…ah Harry!” esclamai scuotendo il capo. Lui
mi guardò e sorrise dolcemente. Poi sbadigliò.
“Ho sonno, il tema di Difesa contro le arti oscure mi ha
tolto minuti preziosi in cui potevo dormire…” si
lamentò il moro. Io gli indicai il cuscino.
“Dormiamo un altro po’ allora, che dici?”
gli proposi stendendomi meglio sul letto. Lui annuì con il
capo e m’imitò, si stese e mi cinse la vita con il
braccio. Io mi strinsi nel suo caldo abbraccio e poco dopo mi
addormentai di nuovo.
Quando ci svegliammo era ormai ora di pranzo. Così io andai
in bagno, mi preparai e scesi insieme a Harry. Mi ero infilata la
divisa, non avevo alcuna voglia di scegliere qualche altro vestito,
considerando che tenevo ancora quelli di Daphne nascosti. Entrammo in
Sala Grande chiaccherando allegramente, e Ron ci venne incontro
sorridente.
“Harry, ‘Mione! Eccovi!” ci
salutò, dando una pacca sulla spalla al moro e un bacio
sulla guancia a me.
“Ci siamo riaddormentati…Harry si sta nascondendo
dalle ragazze che vogliono assediarlo” risposi ridacchiando
insieme a Ron.
“Eh amico, come ti capisco!” fece sarcastico il
rosso beccandosi una mia occhiata ironicamente scettica che fece
scoppiare le risa del Prescelto.
“A proposito Ronald…la tua fidanzata
dov’è?” chiesi stupita che, in quella
giornata così romantica, non si sia appiccicata a lui come
una sanguisuga.
“Mi sta preparando una sorpresa, o qualcosa del genere, non
so…” rispose facendo spallucce. Poi sorrise.
“Allora, andiamo a mangiare? Ho una fame!” disse
abbracciandoci entrambi e trascinandoci quasi verso il tavolo mentre
noi ridevamo di gusto. Mi sedetti e alzando lo sguardo, incrociai un
paio di occhi grigi proprio di fronte a me. Quando si accorse che anche
io lo stavo guardando, mi fece un sorrisino e alzò il
bicchiere nella mia direzione. Io abbassai lo sguardo un po’
imbarazzata, con la paura che i miei due migliori amici si potessero
accorgere di quelle silenziose attenzioni. Blaise e la maggiorparte
degli altri miei amici Serpeverde non c’erano, probabilmente
tutti presi dai preparativi. Mi concentrai su Harry e Ron per tutto il
pranzo, quando ad un certo punto, mentre finivo di mangiare una mela,
mi sentii picchiettare sulla spalla. Mi girai interrogativa e quasi mi
venne un colpo quando mi trovai davanti la statuaria e perfetta figura
di Draco.
“Granger…” mi disse atono. Io spalancai
gli occhi.
“Che vuoi?!” chiese scortese, senza neanche dovermi
impegnare a fingere. Lui si mise le mani sui fianchi in una posa
infastidita.
“Dobbiamo parlare…se credi che io farò
quegli assurdi orari delle ronde beh stai decisamente male!!”
rispose alterato. I Serpeverde erano tutti degli attori mancati. Mi
alzai sbuffando e lanciai uno sguardo desolato ai miei amici.
“Mi occupo del furetto e torno…” dissi
come se quell’occupare fosse sinonimo di uccidere. Infatti
Harry e Ron mi sorrisero quasi con aria sadica. Beh, dovevo ammettere
che anche io come attrice ma la cavavo. Uscimmo senza guardarci negli
occhi, e ci avviammo in silenzio verso il parco. Usciti Draco mi porse
una sigaretta e io accettai con un sorriso.
“Vuoi gli auguri Malfoy?” gli domandai con sarcasmo
mentre tiravo fuori la bacchetta. Lui si mise a ridere.
“Cosa, vuoi dire che non mi hai fatto il regalo di San
Valentino?! Granger, per questo potrei lasciarti sai?!” mi
schernì mentre accendeva a sua volta la sigaretta e soffiava
un po’ di fumo bianco dalle sue labbra perfette. Girammo
all’angolo delle scalinate e ci appoggiammo entrambi ad una
parete, nascosti da una fila di alberi e cespugli.
“Allora, Blaise mi ha dato direttive
precise…” cominciò il biondo facendo un
tiro. Io lo guardai interrogativa.
“Mi ha detto che Daphne e Pansy volevano prepararti
personalmente, inoltre Bla vuole una mano per certe decorazioni, visto
la tua bravura con gli incantesimi…in qusti giorni
è un po’ sclerato, sai…infine, anche se
considero la festa di San Valentino la cosa più inutile e
stupida del mondo, dopo Potter, io ho il diritto di passare questa
giornata con te…per tale diritto, ora vieni con me, mandi un
gufo ai tuoi amichetti inventandoti una scusa qualunque, e fino a
domani, sei mia…” concluse Draco guardandomi
intensamente con i suoi profondi occhi di tempesta. Io spalancai la
bocca.
“Tu sei pazzo, Malfoy…completamente
pazzo…non posso sparire così!! Né
posso lasciare Harry da solo tutto il giorno, Ron deve stare con
Lavanda e…” non riuscii a finire la mia lamentela
che il biondo m’imprigionò le labbra con le sue in
un bacio che non ammetteva repliche. Infilò una mano sotto
la mia maglia, e io sospirai cincendogli il collo.
“Pensato ad una buona scusa allora?” mi chiese in
un soffio sulla mia bocca. Io mi morsi il labbro inferiore e cedetti
annuendo.
“Dirò che ho dovuto rifare tutti gli orari,
sentendo a chi andavano bene, e che poi la McGrannit mi ha incastrato
per qualche lavoretto noioso…” risposi tornando a
baciarlo con più passione. Lui si staccò e
sorrise soddisfatto, inumidendosi le labbra con la lingua.
“Così si ragiona…”
*
“Non lì Alex, dannazione non lì ti ho
detto! Devono formare un triangolo, forza forza!!”
sbraitò Blaise in mezzo alla Sala Comune. Era quasi del
tutto irriconoscibile: i divani erano stati tutti trasfigurati, i
tavoli spostati su una parete per il buffet e il bancone bar,
mentre alcuni erano praticamente spariti. C’era una specie di
palco ancora mezzo da coustruire nel centro della stanza, dove Theodore
da ore stava montando il suo galattico impianto stereo, mentre Daphne
insonorizzava accuratamente la stanza. Io aiutavo Blaise con gli
incantesimi più complicati e soprattutto, lo aiutavo a
sopportare Draco che lo prendeva in giro, ridendo e facendo battutine.
“Più in alto, su forza più in alto!!
No, no, verso destra…verso destra Michael!! Ecco
così, così…un po’
più dritto Susan…eccoci perfetto!
Dov’è Claire?! CLAIRE?! Oh eccoti, devi finire il
cartellone su su vai…” fece Bla dando indacazioni
e gesticolando come un matto. Appena ebbi finito di sistemare le
candele e le lampade sospese, Draco mi prese e senza farci vedere
sgattaiolammo in camera sua. Passammo lì il resto del
pomeriggio, il biondo mi fece scrivere la lettera a Harry, e poi
ricapitolò tutti i punti fondamentali della festa. Mi mise
le mani sulle spalle e mi guardò intensamente.
“Hermione, voglio che tu stasera dimentichi TUTTO! Qualunque
cosa…non ci devono essere inibizioni, il raziocinio
è bandito da questa festa. Stai tranuilla, che non ti
succederà nulla…voglio solo che per una sera, tu
segua solo ed esclusivamente il tuo istinto, le tue voglie represse e
nascoste. Stasera, tutto è permesso. Non
deludermi” disse concludendo il discorso con un ghigno. Io
annuii con impeto per poi baciarlo.
Non salimmo per cenare, Draco me l’aveva impedito per paura
che non potessi liberarmi dei miei compagni di casa. Ma ovviamente la
maggiorparte dei Serpeverde dovettero andare, per non destare sospetti.
Così io e il Principe delle Serpi mangiammo qualcosa del
buffet in camera sua, finchè non arrivarono Pansy e Daphne a
prelevarmi. Mi trascinarono letteralmente nella loro camera
ridacchiando. Vidi che appesi al loro armadio c’erano i
nostri vestiti (che avevo saggiamente lasciato a loro). Per prima cosa
si occuparono dei miei capelli, facendo vari tentativi: provarono a
lisciarli, poi a farli mossi, poi ad acconciarli. Il risultato finale
fu una sontuosa crocchia con dei boccoli che mi ricadevano sulla
schiena e sul viso. Avevano provveduto anche ad accentuare i colpi di
sole. Poi mi fecero indossare prima la biancheria intima che avevamo
comprato insieme a Hogsmeade, e poi il vestito. Mi guardai allo
specchio facendo qualche giravolta. Non mi sarei mai sognata di
mettermi un vestito del genere. Ma in quel momento, in un certo senso,
stavo vivendo il mio sogno, dove, ricordai le parole di Draco, tutto
era permesso. Mi portarono in bagno e mi fecero sedere su uno sgabello
davanti ad uno specchio. In un certo senso mi sentivo un po’
la loro bambola, eppure mi divertivo, non riuscivo a credere che due
ragazze all’apparenza così fredde potessero essere
così spensierate e divertenti. Qualche giorno prima li avevo
esposto questo mio pensiero. Pansy aveva fatto spallucce e Daphne mi
aveva risposto: “E’ per proteggerci
Grang…il mondo è crudele”. Ero rimasta
impressionata dalle sue parole. Specialmente dal fatto che, per la
prima volta, le avevo capite.
“Non ti scandalizzare Granger…è la
festa della lussuria” mi ricordò la mora mentre
cominciava a truccarmi. Io feci spallucce.
“Fidati, ormai ci sono abituata” risposi
ridacchiando con loro. Pansy mi diede il fondotinta, che in
realtà era molto chiaro, e poi la cipria, così da
rendere il viso luminoso e etereo. Mi passò poi la matita
nera sotto gli occhi, un deciso filo di eyeliner sopra le palpebre e un
ombretto verde fin sotto le sopracciglia. Rifinì il rigo di
eyeliner con dei brillantini verde, e poi mi diede il mascara, facendo
diventare le mie ciglia incredibilmente lunghe e voluminose. Come tocco
finale, il rossetto scarlatto sulle labbra. Mi guardarono entrambe
soddisfatte e mi fecero mettere le scarpe, un paio di alti sandali
neri. Mi guardai un’altra volta allo specchio e non potetti
fare a meno di esclamare.
“Wow”
Le due mi sorrisero e mi guardarono a loro volta ammirate. Mi
rispedirono in camera di Draco perché anche loro dovevano
prepararsi. Il biondo era ancora in bagno così io mi sedetti
su una poltrona ad aspettarlo. Quando uscì per poco non mi
venne un infarto. Il Principe delle Serpi portava una camicia nera a
righe grige completamente aperta, un lungo ciondolo d’argento
che gli ricadeva sui pettorali, e, cosa più importante:
NON PORTAVA I PANTALONI.
“Tu sei matto!! Matto, Malfoy!! Non verrai così
alla festa!” gli intimai alzandomi di scatto e indicandolo
con il dito. Lui inarcò un sopracciglio.
“Me l’hai detto tu che dovevo venire in mutande! E
poi sono molto più vestito di te…”
ribattè alludendo al mini-abito che portavo. Poi
ghignò malizioso.
“Cazzo Granger, sei uno schianto!! Potrei saltarti addosso da
quanto sei sexy” commentò senza smettere di
guardarmi voglioso. Io sospirai e mi abbondonai alla visione celestiale
di quello che era il mio ragazzo, e che non riuscivo ancora a
capacitarmene.
“Non penso che resisterò fino a dopo la festa,
vedendoti così…” ammisi anche se ogni
volta m’imponevo di non farlo. Non facevo altro che
accrescere il suo già smisurato ego. Qualcuno
bussò alla porta. Il biondo lo invitò ad entrare
e io per poco non ebbi un altro infarto. Blaise Zabini, in tutto la sua
cavalleresca bellezza, era entrato nella stanza, vestito quasi identico
a Draco: camicia blu a righe sbottonata, ciondolo argentato, e boxer
intonati alla camicia.
“E’ quasi tutto pronto, tra una decina di minuti
cominciamo e…caspita Hermione!! Sei una bomba!”
esclamò il moro appena posò gli occhi sulla mia
figura. Io sorrisi un po’ imbarazzata, e mi morsi il labbro
inferiore.
“Tu non sei da meno, credimi” risposi con sguardo
un po’ malizioso. Sentii alle sue spalle la voce di Theodore
che entrò a sua volta nella stanza. Inutile dire che anche
lui era vestito come i suoi degni compari, solo di verde scuro, e che
per poco non mi venne il terzo infarto.
“Ragazzi, Pansy è leggermente in ritardo, faccio
partire lo stesso la musica?” chiese Theo prima di girarsi
verso di me e sorridere compiaciuto.
“Wow Grang! Sei bellissima, oltre che super
sexy…ehi guarda, siamo anche coordinati” fece il
moro sarcastico alludendo ai colori dei nostri vestiti. Draco lo
fulminò con lo sguardo.
“Vatti a coordinare con qualche altra ragazza”
ribattè scontroso facendo ridere gli altri due. Blaise si
girò verso Theodore e annuì con il capo.
“Sì, comincia a mettere un po’ di
musica…sai a che punto sono Ashley, Susan e
Casey?” domandò il moro.
“Sono vestite…beh vestite è un
parolone…dici che dovrei farle salire subito a
ballare?” chiese a sua volta Theo con aria dubbiosa. Bla fece
una smorfia incerta.
“Aspetta, vengo con te…ragazzi vedete di scendere
fra cinque minuti” disse rivolto a me e a Draco prima di
uscire dalla stanza con Theodore. Io mi battei una mano sulla fronte.
“Non sopravviverò a questa
festa…” feci fra me e me sospirando. Draco mi
abbracciò in vita e mi guardò divertito.
“Oh ma certo che sopravviverai, anzi! Non potrai
più farne a meno!” ribattè il biondo
rifilandomi uno dei suoi convincenti baci sulle labbra. Mi dovetti
staccare poco dopo.
“Mi rovini il rossetto” mi giustificai con un mezzo
sorriso.
“Bene, vedo che Daphne e Pansy ti hanno istruito a
dovere…” rispose compiaciuto. Io annuii con il
capo e sorrisi a mia volta soddisfatta.
Ci avviammo giù mano per la mano, e quando mi ritrovai
davanti la vista dell’intera Sala Comune rimasi sconcertata.
La luce verdastra delle finestre e dei lampadari era stata sostituita
con quella rossastra delle candele e delle lanterne che io stessa avevo
montato. Le pareti della stanza erano state ricoperte da tende di pizzo
rosse che dividevano i vari divanetti e tavolini del medesimo colore.
Al centro c’era un enorme pista da ballo, con tre cubi dove
delle ragazze vestite con shorts e corpetti di pelle ballavano in
maniera decisamente provocante. Nel muro dove c’era
l’entrata erano posti due tavoli, uno per il buffet e uno per
gli alcoholici. Un ragazzo e una ragazza, di cui non ricordavo il nome,
stavano già cominciando a servire cocktail, in attesa che
arrivasse Pansy a fare la barman acrobatica. Sparsi inoltre per la
sala, c’erano poltroncine, puff e cubi, tutti rigorosamente
rossi. Degli stessi colori scarlatti era dipinto un enorme cartellone
posto proprio sopra la porta, che recava la scritta: “In lust
we trust!”.
“Niente di più azzeccato” dissi a Draco
indicando lo striscione. Lui ghignò e mi portò da
Theodore che stava cominciando a fare il Dj.
“Theo hai messo le canzoni che ti avevo dato?”
chiese il Principe delle Serpi al moretto che annuì.
“Sì, ma quelle le metto quando la festa si
sarà davvero infiammata…non sono ancora arrivati
tutti” ribattè Theodore con un sorrisino.
“Più infiammata di così?”
feci io sarcastica. In quel mentre erano finalmente arrivate Daphne e
Pansy, bellissime e super accattivanti, e quest’ultima si era
diretta velocemente al tavolo delle bevande per cominciare a servire.
Daph, invece, ci aveva raggiunto.
“Theooo! Metti la mia canzone preferita?” chiese la
bionda stampandogli un bacio sulla guancia.
“Subito splendore…” ribattè
il ragazzo premendo qualche pulsante. La canzone scelta da Daphne
partì e la bionda ci trascinò in pista senza
mezzi termini. Cominciammo a ballare, insieme anche a Blaise che ci
aveva immediatamente raggiunto, e facendo qualche giravolta fra le
braccia di Draco mi sentii come sempre mi avevano spiegato.
Libera. Libera come non lo ero mai stata. Libera come avrei voluto
essere. Dopo almeno cinque canzoni andammo insieme da Pansy per farci
preparare uno dei nuovi cocktail che aveva inventato. Non a caso, era
rosso. Ne buttai giù un sorso e sentii subito che era
decisamente forte, ma per niente aspro. Aveva un sapore dolce, caldo.
Rimanemmo lì vicino al bancone a ballare un po’,
più che altro Draco si divertiva a farmi strusciare su di
lui, insistendo perché lo usassi come palo. Non che mi
dispiacesse, anzi. Ma se andava avanti così non sarei
più riuscita a controllarmi, e gli sarei saltata addosso
davanti a tutti. Il fatto che fosse la festa della Lussuria, non
aiutava di certo. Draco Malfoy era la Lussuria fatta persona, e vestito
in quel modo faceva letteralmente impazzire. Avevo notato con piacere
gli sguardi praticamente famelici che tutte le ragazze lanciavano al
Principe delle Serpi, e subito dopo quelli omicidi rivolti a me. Draco,
al contrario, non mi staccava gli occhi di dosso nemmeno un istante,
proprio come aveva promesso. Gli lasciai il bicchiere quando Pansy si
prese una pausa e insieme a Daphne mi portarono in mezzo alla pista a
ballare con loro. Non ero più imbarazzata e goffa come la
prima volta, ora riuscivo a muovermi a tempo, a far oscillare il bacino
e spostarmi come si doveva. La mia bionda Serpe però non mi
lasciò sola per molto. Tornò a reclamare la mia
presenza afferrandomi saldamente con le sue forti braccia e mi fece
ballare con lui, baciandomi di tanto in tanto. Ad un certo punto,
arrivò Blaise e si rivolse a Draco.
“Amico, è arrivato Anthony, vallo a
salutare…mi prendo cura io di Hermione” gli disse
dandogli una pacca sulla spalla. Malfoy annuì e si
avviò verso l’entrata dove riuscii ad intravedere
la bella figura di Anthony Goldestein con una ragazza che non
riconobbi. Effettivamente se Blaise non l’avesse nominato non
so se sarei riuscita a riconoscerlo, oltre alla confusione e alle tante
persone, le luci suffose e rossastre non aiutavano affatto.
Finchè Draco rimase a parlare con il Corvonero io ballai con
il mio migliore amico ridendo e scherzando, affiancandomi di tanto in
tanto a Pansy, che poi dovette tornare ad occuparsi delle bevande. Dopo
un po’, finalmente, Malfoy tornò da me e si sporse
verso l’orecchio di Blaise per farsi sentire meglio.
“Gold non è venuto con la ragazza che aveva
scritto, è con un’altra…”
riuscii a sentire.
“Chi?” chiese Bla interrogativo. Dra fece spallucce.
“Non lo so, non l’ho vista, era a prendere da bere
quando ci parlavo…comunque possiamo fidarci di Anthony, lo
sai…” rispose il biondo tornando a posare la sua
attenzione su di me. Io gli lanciai uno sguardo dubbioso.
“Tu sei amico di Goldestein?” gli domandai. Lui
annuì con il capo e io feci un gesto stizzito.
“Caspita, a saperlo prima! Me lo potevi presentare!
E’ così carino!” esclamai io
ironicamente, per stuzzicarlo un po’. Lui inarcò
le sopracciglia e mi baciò con passione, stringendo il suo
corpo al mio.
“Pensi ancora che vorresti conoscerlo?” mi chiese
con voce roca all’orecchio, facendomi venire i soliti
eccitanti brividi. In tutta risposta, io lo baciai di nuovo.
Non so per quanto tempo ballammo, senza smettere di ridere e baciarci.
Il tempo non aveva più tanta importanza. Decidemmo dopo un
bel po’ di fermarci, ed andare ad usufruire di tutti quei bei
privè che Blaise aveva creato nella Sala Comune.
Così, andammo a rifornirci di cocktail e sigarette, per poi
appartarci dietro ad una delle tante tende rosse. Mi misi a sedere
appoggiandomi a lui e sorseggiai tranquillamente il mio drink, rubando
ogni tanto qualche sorso al suo Mojito e qualche bacio che sapeva
così dannatamente di menta e tabacco, che prima o poi mi
avrebbe fatto diventare pazza davvero. Ad un certo punto abbandonammo
definitivamente alcohol e sigarette perché le nostre bocche
decisero che avevano da fare qualcosa di molto più
interessante. Mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e mentre lui mi
accarezzava la schiena e le cosce con fare sensuale, io gli passavo le
dita fra gli addominali scolpiti, scendendo ad un certo punto verso il
suo inguine strappandogli non pochi gemiti di piacere. Dopo quelle che
mi sembravano ore decisi di separarmi da lui e di tornare in pista,
perché se fossi rimasta solo un altro minuto lì con
Draco non sarei più riuscita a fermarmi. Così mi accesi una
sigaretta, recuperai il mio bicchiere e uscii dal piccolo
privè con il Principe delle Serpi. Quando ci vide, Blaise
diede una pacca a Theodore che abbassò di colpo la musica.
Il moro mi prese per un braccio e mi fece salire sul palchetto con lui
e Theo.
“Ragazzi, ragazzi! Un po’ di attenzione grazie! In
questo mese, io e un’altra squadra di esperti, tra cui Draco,
Theodore, Pansy e Daphne, ci siamo impegnati in un ambizioso progetto
con questa ragazza, e siamo felici di annunciare che è stato
portato a termine con grande successo! Perciò, ammirate
tutti questa bellezza, spensierata e felice, Hermione
Granger!!” esclamò a gran voce Blaise indicandomi
mentre tutti applaudivano, la maggiorparte dei quali completamente
sbalorditi, visto che pochi mi avevano riconosciuta. Io, sigaretta in
una mano e bicchiere nell’altra, feci un piccolo inchino, un
po’ imbarazzata ma contenta. Draco salì sul palco
a sua volta e mi passò un braccio sulla vita.
“Blaise sei sempre il solito” disse ghignando
mentre mi riportava in pista. L’amico gli fece
l’occhiolino e scese con noi, ricominciando a ballare. Ad un
certo punto, Malfoy avvicinò le labbra al mio orecchio e
sussurrò in una maniera assolutamente irresistibile.
“Io mi sto un po’ annoiando…che ne dici
di andare su in camera mia?”
Io lo guardai vogliosa e maliziosa.
“Non aspettavo altro…” risposi facendolo
sorridere trionfante. Salutammo velocemente Blaise e ci dirigemmo verso
le scale dei dormitori. Fu in quel momento, avendo la vista completa
della Sala, che qualcosa mi colpì: una testa rossa
attirò la mia attenzione. Mi sembrava familiare. Svoltammo
l’angolo delle scale e mi riscossi immediatamente. Che
assurdità. Quella non poteva essere Ginny, figuriamoci...
Entrammo nella camera di Draco e dal quel momento non riuscii
più a pensare a qualcosa che non fosse lui.
Spazio dell'Autrice.
Noi
Serpeverde siamo proprio dei pazzi xD Non c'è proprio altro
da dire, questa festa ne è la dimostrazione assoluta! Mi ha
fatto troppo ridere immaginare Blaise che dava indicazioni a destra e a
manca con tono sclerato e stressato, mentre Draco imperterrito lo
sfotteva. Per la vostra "gioia" (bwhuahuahuaha che simpatica che sono)
all'inizio ho messo anche una bella scena tutta tenerosa con il
carciofo baccalà alias Potter!! Siete felici?! bwhuahuahuaha
E alla fine vi ho lasciato davvero una bella incognita. Ginny o non
Ginny? Questo è il dilemma! Purtroppo, con mio grande
dispiacere perchè AMO farlo, non posso soffermarmi sulle
singole risposte alle recensioni, perchè non ho tempo,
però voglo fare due precisazioni: una, per chi mi ha chiesto
quanti anni ho. Ebbene sì, come avevo già
risposto a qualcuno, sono nata nel lontano febbraio 1994, 15 anni e
mezzo suonati da un po' xD
E la seconda precisazione è rivolta a sakusan, che
prima di tutto ringrazio per i complimenti: in realtà non
è proprio vero che ribalto la situazioni, per due ragioni;
la prima, è che nel libro NON sono presentate due
situazioni: purtroppo la Rowling non si è mai preoccupata di
descrivere come i Serpeverde si comportino fra a amici, a solo fatto
vedere come siano particolarmente stronzi con i propri nemici, ma
questo sinceramente non è molto rilevante, perchè
una persona con qualcuno che odia muta il proprio comportamento; la
seconda, è che io porto solo due punti di vista, non
è la mia storia che generalizza, sono i personaggi, anzi
praticamente sono Draco e Harry, perchè per esempio Blaise
capisce la situazione dei Grifondoro ed esprime la propria opinione. I
due ragazzi tendono, come si vede anche nel libro, a generalizzare per
principio, e non s'impegnano a conscerle davvero le cose prima di
giudicarle. Poi ovviamente, Draco si deve ricredere con Hermione. Io
appunto porto solo due punti di vista, e nessuno dei due è
inconfutabile, infatti nonostante Malfoy dia i peggio difetti ad Harry,
lui continua ad essere il dolce, buono e gentile ragazzo amico di
Hermione. Ho voluto solo un po' "riscattare" la visione dei Serpeverde
che passano sempre come persone fredde e insensibile anche fra di loro,
cosa che mi sembra del tutto redicola visto che sono umani, e che non
si può classificare per certo una persona da come si
comporta con il proprio nemico giurato. Questa è la mia
spiegazione, spero che tu abbia capito come la vedo io. (Ps. sono
davvero orgogliosa che ad una Grifondoro convinta come te piaccia la
mia storia)
Detto questo, ringrazio tutte le persone che hanno letto, e tutte
quelle che hanno recensito, ovvero: _Sayuri, fleury, Ili91,
PikkulaSere, cocochanel87, ginsan89, PetitevaleriE, Rituzza_95,
sakusan, Nyappy, Iris92, oOMepsOo, foxina, Dark_angel, Hollina,
debby12, anna96, sasyherm, pikkola_Lilith.
That's all folks!
|
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Capitolo 27 *** "Io non tornerò ad odiarlo, perchè in realtà non l'ho mai odiato" ***
Hello
folks! Come state? Ho ripreso i ritmi giusti, visto? Eheh sono brava xD
Questo capitolo sarà decisamente interessante, l'enigma che
vi ho posto nel precedente sarà svelato!! xD Mi scuso per
non aver messo la traduzione del titolo dello scorso chap, davvero io
essendo bi-lingua do sempre tutto per scontato, ma non lo faccio di
proposito! Comunque "In lust we trust" è la storpiatura
della frase "in God we trust" (in Dio noi crediamo) stampata sui
dollari, che significa "nella Lussuria noi crediamo".
E a proposito di lussuria, devo mettere un'avvertenza: questo
capitolo è NC17! Era un po' che non ne scrivevo
uno, e mi andava così! xD
Enjoy
the chapter!
Sentii un’insolita luce solleticarmi il viso e cercai di
riprendere conoscenza per capire che cosa fosse. Ci misi qualche
secondo a capire che il piacevole calore che percepivo non era solo
frutto delle coperte, ma anche del caldo abbraccio di un ragazzo. Il
mio ragazzo. Aprii stancamente gli occhi e mi ritrovai di fronte al
viso perfetto ed etereo di Draco, che dormiva beatamente con
un’espressione amabilmente rilassata. Rimasi incantata
davanti a quella visione: non avevo mai visto qualcuno di
così celestiale. Sì, perché nonostante
i lineamenti fossero gli stessi, quando Draco era sveglio la sua
espressione era sempre o impassibile, o irritata, o ghignante, o
maliziosa. Mai l’avevo visto così sereno e
tranquillo. E, se possibile, era ancora più bello del
solito. Era la prima volta in assoluto che dormivo con lui. Non mi ero
mai concessa un simile vezzo. Ma ieri sera, sfiniti dalla festa,
dall’alcohol e dalla passione, eravamo crollati, incuranti
delle conseguenze. Così, ricordai quel risveglio come il
più piacevole della mia vita. Mi strinsi ancor di
più a lui, incrociando le mie gambe con le sue, e appoggiai
dolcemente la mia fronte sulla sua, chiudendo nuovamente gli occhi e
giovandomi di quella deliziosa sensazione. Presi il tempo del suo
respiro e involontariamente cominciai ad accarezzargli con infinita
delicatezza i capelli lisci e setosi, che m’inebriavano ogni
volta di una sensazione piacevole ed eccitante. Di tanto in tanto
aprivo gli occhi per bearmi dell’infinita bellezza del
Principe delle Serpi senza essere interrotta o disturbata dalle sue
battutine irritanti o maliziose. Le coperte gli coprivano solo il
torace, mentre le braccia muscolose erano scoperte, e una di queste mi
stringeva la vita saldamente, mentre l’altra era sotto la mia
testa a mo’ di cuscino. Lo sentii muoversi leggermente e
smisi di accarezzargli i capelli per paura di svegliarlo. Fui sorpresa
di sentire la sua voce, ancora un po’ impastata, dirmi.
“Non ti fermare…mi rilassa”
Io sorrisi mentre lui apriva gli occhi e ricambiava il mio sorriso.
Acconsentii al suo desiderio.
“Da quanto tempo è che sei sveglio?” gli
domandai con tono di voce molto basso.
“Da ora praticamente…” rispose sbattendo
un po’ le palpebre per mettere a fuoco la stanza. Poi si
strinse un po’ di più a me e posò le
sue labbra rosee e peccaminose sulle mie in un gesto delicato.
“Buongiorno…” sussurrò in un
soffio. Io sospirai.
“Lo sarà sicuramente dopo un risveglio
così…” mi lasciai sfuggire. Come
previsto, il suo ghigno tronfio non tardò ad arrivare.
“Non avevo dubbi…” ribattè
gongolante. Io allora sbuffai e feci per girarmi di spalle a lui. Il
biondo ridacchiò e s’incastrò
perfettamente nel mio corpo. Cercai di non irrigidirmi quando sentii
che la sua intimità premeva sulla mia coscia. Mi avvolse con
le sue braccia e mi sussurrò all’orecchio con voce
decisamente sensuale.
“Avrei qualche altra idea per rendere il tuo risveglio ancora
più…piacevole” marcò con
voce ancora più roca l’ultima parola facendomi
invadere da una scarica di elettricità pura. Non mi scomposi
però, anzi, voltai il viso verso di lui e lo guardai quasi
sconcertata.
“Mio dio Malfoy, ancora?! Dopo ieri notte?! Non ricordo
nemmeno più quante volte l’abbiamo
fatto!” esclamai quasi con una nota d’indignazione.
Ormai, da quando lo conoscevo, avevo imparato a considerare il sesso
una cosa fine a se stessa, tanto da riuscire a parlarne con sarcasmo e
disinvoltura.
“Come si ti fosse dispiaciuto! Ti ho fatto venire
più volte stanotte che in tutta la tua vita”
ribattè il moro compiaciuto. Io sbuffai irritata dal fatto
che non potevo dargli torto. Voltai di nuovo il viso e socchiusi un
po’ gli occhi mentre Draco mi accarezzava lentamente il collo
e il braccio.
“Sai cosa ci vorrebbere ora Grang?” mi chiese dopo
qualche minuto. Io mi girai verso di lui interrogativa. La sua
espressione si fece malandrina.
“Una bella doccia calda…” disse
inzuppando il tono della sua voce di doppi sensi. Io fui pervasa
immediatamente da brividi caldi pensando all’idea di finire
nella doccia insieme. Il mio sorriso malizioso fu il mio consenso, e il
biondo non attese oltre. Si alzò velocemente dal letto
inibriandomi letteralmente alla vista del suo copro nudo, poi mi prese
in collo e senza mezzi termini mi baciò avviandosi verso il
bagno. Mi posò nella doccia e aprì
l’acqua calda. Il getto mi colpì la schiena
bagnandomi buona parte dei capelli. Afferrai il braccio e lo spinsi a
mia volta sotto l’acqua, mentre entrambi ridevamo di gusto.
Poi la risata ci morì sulle labbra quando cominciammo a
baciarci con passione. Draco mi fece appoggiare al muro di mattonelle
bianche e cominciò a baciarmi il collo, le spalle, il petto,
il seno, facendomi scappare non pochi gemiti, mentre io passavo le mani
bramose esplorando il suo corpo perfetto, accarezzandogli gli
addominali scolpiti, i pettorali tirati, la schiena possente. Di tanto
in tanto gli toccavo i capelli che bagnati erano ancor più
lisci. Così, mentre l’acqua scorreva su di noi, ci
baciavamo dappertuto, e sfiorare le sue labbra bagnate era una
sensazione incredibile. Quando ormai non riuscivamo più a
trattenerci, Draco mi prese in collo facendomi allacciare le gambe al
suo bacino, e tenendomi incastrata fra lui e il muro, mi
penetrò deciso strappandomi un urletto che morì
nella sua bocca. Il respiro diventava sempre più irregolare
a mano a mano che le sue spinte diventavano più forti e
veloci. Mi aggrappai alle sue spalle con tanto impeto da rischiare di
graffiarlo, ma lui non fece una piega, continuò a baciarmi e
spingere. Lo vidi sorridere quasi trionfante mentre lo pregavo di non
smettere. Venimmo quasi insieme e i nostri gemiti si confusero
nell’aria sotto lo scroscio dell’acqua. Ci
accasciammo sul pavimento della doccia con il respiro corto e le guance
arrossate. Mi tirai indietro i capelli ormai completamente zuppi e li
strizzai un po’. Lo guardai con un sorriso e uscii per andare
ad asciugarmi. Lui invece rimase ancora un po’ dentro a
bearsi del caldo tepore dell’acqua. Presi un asciugamano
bianco e me lo legai sopra il seno, poi recuperai la mia bacchetta e mi
asciugai i capelli che mi ricaddero sulle spalle un po’
scomposti. Decisi di legarli nella solita coda alta che era sempre
molto comoda e tornai in camera di Draco, stendomi sul letto
tranquillamente. Dopo un po’ anche il biondo uscì
dal bagno, con addosso solo un asciugamano legato in vita, e mi
raggiunse mettendosi accanto a me, con le mani intrecciate dietro la
testa e lo sguardo vacuo.
“Tra poco devo andare…” dissi con un
sospiro. Lui si girò verso di me e annuì.
“Lo so…” ribattè
semplicemente senza nessun tono particolare.
“E dovrò affrontare Harry e
Ron…sperando che stiano ancora
dormendo…” replicai arricciando la bocca. Draco si
girò su un fianco e mi guardò intensamente.
“Ma per esempio…non ti è mai venuta in
mente la fortuita idea di dire ai tuoi amici che, almeno, hai un
ragazzo? Così la smetterebbero di
romperti…” fece il Principe delle Serpi. Io
spalancai gli occhi.
“Questa è follia Malfoy! Mi chiederebbero chi
è fino all’esaurimento, in effetti per loro non ci
sarebbe nessuna ragione per il quale tenerglielo nascosto, e se lo
facessi penserebbero che c’è qualcosa che non
va…tipo…ah sì tipo che sto con la
persona che odiano di più nella scuola!” risposi
quasi indignata. Lui sbuffò sonoramente.
“Beh ma non pensi che prima o poi lo dovranno sapere? Come
tutti del resto…non contare ieri alla
festa…Blaise si è permesso di fare una cosa del
genere perché aveva incantato gli invitati, non possono dire
una parola della festa ad estranei…sai non ci possiamo
permettere di essere scoperti…però, non possiamo
nasconderci in eterno, non credi?” insistette il biondo con
un discorso un po’ contorto ma sensato. Io feci spallucce.
“Almeno non dovrai dire a tutti che stai con una
Mezzosangue…” ribattei accennando un sorriso.
“Mio dio ancora questa storia del Mezzosangue? Guarda che poi
il Signore Oscuro si offende!!” esclamò sarcastico
il Prinicpe delle Serpi. Io risi per poi tornare a guardarlo insicura.
“Davvero Draco non so…ci devo
pensare…magari se aspettassimo ancora un
pochino…potrei cercare di accennare l’amicizia fra
me e Blaise per esempio…” dissi un po’
incerta. In realtà avevo paura di perdere
Harry…ma non volevo nemmeno rinunciare a Draco e a tutti gli
altri.
“Beh sarebbe un passo avanti…comunque non puoi
evitare il problema per sempre…” rispose
rimettendosi sdraito di schiena. Io sospirai e guardai distrattamente
l’ora. Sì, forse era il caso di tornare nella mia
Sala Comune. Mi alzai in piedi e andai a recuperare la divisa che avevo
appoggiato sulla poltrona di Draco la sera prima. Mi vestii lentamente
sotto lo sguardo penetrante del biondo. M’infilai la toga e
andai da Draco, baciandolo sulle labbra.
“Ci vediamo…” gli dissi prima di
avviarmi verso la porta.
“A dopo” mi salutò lui prima che uscissi
dalla stanza. Scesi velocemente e attraversai la Sala Comune ancora
conciata a festa, avviandomi verso i sotterranei. Deviai il mio
percorso per andare in Sala Grande, che era ancora mezza deserta, a
discapito di alcuni pochi mattinieri, solo Grifondoro e Tassorroso, che
mangiavano tranquilli in un silenzio quasi surreale. Afferrai un
cornetto e salutai educatamente alcuni studenti, per poi dirigermi
verso la Torre di Grifondoro. Come avevo previsto, la Sala Comune a
quell’ora era vuota, tutti ancora si godevano un
po’ di meritato riposo. Tirando un sospiro di sollievo mi
avviai verso le scale dei dormitori femminili, raggiungendo
l’ultima camera in fondo al corridoio. Ma quando svoltai
l’angolo mi presi quasi uno spavento.
Ginny era appoggiata al muro davanti la mia porta, con le braccia
incrociate sotto il seno e lo sguardo fermo. Si voltò verso
di me con espressione dura, nessun accenno di sorriso. In
quell’istante, come un flash, mi tornò in mente
quando ieri sera, alla festa, mi era parso di scorgerla fra la folla. E
in quel momento tutto il mio timore mi divampò nel petto.
“Ehi Ginevra, buongiorno! Che ci fai qui così
presto?” chiesi cercando di rimanere completamente calma e
impassibile. Lei fece un passo verso di me e mi si parò
davanti.
“Dove sei stata stanotte?” domandò con
tono freddo. Sarei dovuta sbiancare, ma cercai di controllarmi e
resistere, rimanendo imperturbabile.
“Qui ovviamente…sono solo tornata tardi per del
lavoro extra…” risposi ostentando una sicurezza
che non avevo. Lei fece una smorfia.
“Non ti ho vista rientrare stanotte…nè
uscire stamattina…” ribattè provando a
mettermi alle strette. Ma io non crollai.
“E’ impossibile Ginny, non te ne sarai accorta,
sono tornata effettivamente molto tardi…e stamattina non
riuscivo a dormire così sono andata a fare un
giro…” insistetti sperando che i suoi sospetti si
fondassero solo sul fatto che davvero non mi aveva vista rientrare e
uscire. La rossa sospirò spazientita.
“Te lo chiederò un’altra volta,
Hermione…dove sei stata stanotte?” mi chiese con
tono pacato ma deciso.
“Ti ho già risposto Ginevra…”
ribadii mentre le mie speranze si facevano sempre più
fioche. Lei mi guardò con sguardo ancora più duro
e aprì la porta di camera mia, facendo cenno di entrare.
Acconsentii ed entrambe ci dirigemmo nella mia stanza. Ginny chiuse la
porta e si voltò di nuovo verso di me.
“Bene, visto che continui a mentire, te lo dirò io
dove sei stata stanotte…” fece soffiando la voce
dai denti. Ora sembrava furente.
“Nel letto di Draco Malfoy” concluse senza smettere
di fissarmi. Io abbassai il capo sconfitta. Ginevra allora
spalancò gli occhi e cominciò a sbraitare.
“Hermione come diamine ti è venuto in mente!!
Eh?!?! Ma io dico, sei impazzita?! SEI DIVENTATA SCEMA?! Che cosa ti
passa nel tuo tanto acclamato cervello?! Sono ormai anni che tu rifiuti
di venire alle feste con me, ok posso capirlo…ed
effettivamente all’ultima festa a cui hai partecipato
è successo un macello…ma io per questo pensavo
che fossi tornata fermamente alla tua idea originale! E invece, ieri,
che cosa vedo?! Che cosa vedo eh?! Tu, alla festa della Lussuria
organizzata dai Serpeverde, su un palco, con tanto di sigaretta e
bicchiere in mano, mentre Zabini con orgoglio proclama che il suo
progetto di trasformarti, che ormai andava avanti da UN MESE, era
andato in porto con successo!! Beh, come dargli torto, non ti avevo
nemmeno riconosciuta, e sono la tua migliore amica!! E poi il colpo di
grazia!! Malfoy che ti prende, ti bacia e ti porta in camera
sua…e nessuno che fa una piega!! Vuoi dirmi che tu per un
mese sei andata nel covo del nemico a farti trasformare in una Serpe?!
Per di più andando a letto con Malfoy?! MALFOY CAZZO!! Suo
padre ha cercato di ucciderci, te ne sei dimenticata forse?! E lui sono
anni che ci tormenta!! Ti sei dimenticata dei pomeriggi passati a
piangere dopo che lui t’insultava?! Ma cosa ti è
preso?! Cosa dannazione è successo?!?! Quando Zabini ha
detto il tuo nome pensavo che sarei morta lì sul colpo!! E
tu, tu come ti prendevi gli applausi orgogliosa, come ridevi e
scherzavi con quelle dannate Serpi, come baciavi Malfoy!! Ma ti rendi
conto o no della gravità della situazione?! L’hai
sempre odiato, da sempre, e con il tuo legame con Harry!! Non conta
proprio niente la vostra amicizia? Il vostro rapporto è
proprio così inutile che non ti sei fatta scrupoli di andare
con il suo peggior nemico?! Tu, la Grifondoro dei Grifondoro, che si
è ridotta ad essere una penosa imitiazione di una
Serpeverde! Hai tradito tutti noi Hermione!! Tutti noi! Me, Harry,
Ron…tutti i tuoi amici, la tua casa, i tuoi ideali, e i tuoi
valori?! E per cosa?! PER MALFOY! Che con grande probabilità
domani sarà già stufo di te! Ma io dico hai
smesso di far lavorare il tuo cervellino così tanto
operoso?! Sono allibita, allibita Hermione! E incredibilmente
delusa”
Le parole di Ginny affondarono sempre di più come lame nel
mio petto. Ogni frase una stilettata. Ogni suono un rimorso. Non
sarebbe dovuta andare così. Non avrebbe dovuto scoprirlo
così. Avrei dovuto parlargliene, con calma, spiegarle come
mi sentivo, quello che provavo, che non era come sembrava, che si erano
sempre sbagliati sul loro conto. Non doveva vedermi così. Io
non ero davvero diventata così. Era solo per una sera. Alzai
finalmente lo sguardo e la vidi mettersi una mano nei capelli cercando
di calmarsi.
“Da quanto tempo è che va avanti questa storia,
Hermione?” mi chiese provando a ritrovare il controllo perso
dopo la sfuriata. Io mi mordicchiai le labbra.
“Da quasi tre mesi…” bofonchiai
imbarazzata. Lei spalancò nuovamente gli occhi.
“Cioè tu è da novembre che ci tieni
nascosto tutto questo?! E’ da novembre che te la fai con i
Serpeverde?! E’ impossibile, impossibile. Tu non sei
Hermione. Non puoi essere tu!” sbottò scuotendo il
capo con forza. Fu allora che ritrovai un po’ di
determinazione e cercai di reagire.
“E’ qui che ti sbagli Ginny! Sono sempre io, sempre
l’Hermione studiosa e diligente, ligia alle regole, la
Grifondoro determinata e orgogliosa…è stata tutta
colpa del caso!”
Lei mi guardò con scetticismo e indignazione.
“Sei finita CASUALMENTE nel letto di Malfoy? Sì,
posso immaginarlo…” rispose tagliente.
“No, ci sono finita per forza!! A quella stramaledittissima
festa, per colpa di Lavanda, è successo un maccello
assurdo!! E ho dovuto farlo…ma quando l’ho fatto,
mi sentivo praticamente un schifo, e non potevo parlarne con
voi…avevo terribilmente bisogno di un amico! E allora, ho
conosciuto Blaise! Non è come immagini tu Ginevra, niente
affato! Blaise è una delle persone più
eccezionali che conosca! Non è solo una stronza Serpe! Lui
è la persona più comprensiva, brillante,
simpatica e rassicurante che conosco! Mi ha fatto capire un sacco di
cose che prima non riuscivo neanche a vedere, ottusa e orgogliosa! E
sì, una di queste era proprio che i Serpeverde non sono come
li dipingiamo noi! Non sono solo dei bastardi insensibili e
crudeli!” spiegai con ardore. Lei mi guardò
dubbiosa e ancora arrabbiata.
“In che senso è stata colpa di Lavanda?”
mi domandò interdetta. Io sospirai e mi sedetti sul letto.
Presi coraggio, e le raccontai tutta la storia, dall’inizio,
dal gioco di Obbligo, Giudizio o Verità, al contratto con
Malfoy, alla pozione, alla prima volta che eravamo stati insieme, a
come avevo fatto amicizia con Blaise, al fatto che io e Draco
continuavamo a vederci e ad andare a letto insieme, alla fine del
contratto, ala convinzione di dirgli addio per sempre. E poi, a come
durante le vacanze, avevo sentito la sua mancanza, a come avevo capito
che mi piaceva, a come ci eravamo riuniti, a tutto quello che avevo
fatto e passato con le Serpi. A come ora, io, Hermione Granger, ero la
migliore amica di Blaise Zabini, e cosa più importante: la
ragazza di Draco Malfoy. Lei rimase completamente allibita ma non
interruppe il mio racconto. Quando terminai mi guardò
incredula.
“Non è possibile…vuoi dire che tu e
Malfoy state insieme?! Cioè proprio insieme insieme?! Lui
dice che sei la sua ragazza?!” chiese praticamente sconvolta.
Io annuii e lei si coprì il viso con le mani.
“E’ solo un incubo, vero?”
bofonchiò fra sé e sé.
“No, è la verità. E a me lui piace
davvero. Anzi, ti dirò di più Ginny: non sono
intenzionta a lasciarlo, affatto!! Lui mi fa sentire come non mi ero
mai sentita! Mi permette di essere tutto quello che voglio, libera e
senza preoccupazioni! Lui mi tiene testa, mi da forza, è
imprevedibile, affascinante. E nonostante abbia una miriade di
difetti…beh a me piacciono anche quelli!” ribattei
indignata. La rossa mi osservò ancora più
sconcertata.
“Sarà il momento della novità
Hermione…poi ti stancherai di lui, tornerai ad odiarlo, come
sempre!” insistette come cercando di scrollarmi. Io incrociai
le braccia al petto e arricciai violentamente le labbra.
“E’ qui che ti sbagli Ginevra! Io non
tornerò ad odiarlo, perché in realtà
non l’ho mai odiato! Odiavo un’idea che mi ero
fatto di lui, lo odiavo perché lo odiava Harry. Ma ora,
l’ho conosciuto in tutte le sue sfaccettature, le migliori e
le peggiori, e ho imparato quanto mi sbagliavo. Se tu vuoi continuare a
rimanere su un’idea che nemmeno conosci, non è un
mio problema. Io non rinuncerò a lui. Né a
nessuno di loro. Specialmente Blaise! Un amico come lui lo consiglierei
a tutti!” replicai adirata, mentre la rossa continuava a
guardarmi sconvolta.
“Ti hanno fatto il lavaggio del cervello!”
esclamò aprendo le braccia e infervorandosi a sua volta.
“Cazzo Ginny, non ti viene il dubbio che se forse penso
questo, vuol dire che E' VERO?! Se io, dopo tutto quello che mi hanno
fatto passare, sono riuscita a rendermi conto di quello che sono
veramente, e ti dico queste cose, non pensi che è
perché è la verità?!”
sbottai furente. Ginevra rimase in silenzio e abbassò lo
sguardo. Rimanemmo qualche minuto in silenzio rimuginando e cercando di
sbollire la rabbia. Ad un tratto, la rossa ruppe il silenzio.
“Devi dirlo a Harry” esclamò con tono
convinto.
“Certo, come no, per vedere se mi fa una scenata 500 volte
peggio della tua, uccide Draco e mi ripudia per sempre come
amica…Harry è un ragazzo eccezionale, davvero, ma
ha i suoi difetti, e se addirittura tu non riesci ad essere
comprensiva, la mia migliore amica, ragazza che sa cosa vuol dire
invaghirsi di qualcuno nonostante tutto, come pensi che ci possa
riuscire lui? Sarà la fine…” risposi
sbuffando indignata.
“Prima o poi lo verrà a sapere, come è
successo a me…il caso è spesso
crudele…” replicò con tono leggermente
solenne. Io allora le lanciai uno sguardo dubbioso.
“A proposito…ma tu eri alla festa con
Goldestein?” le chiesi ripensando alle parole di Draco la
sera prima. Se Ginny fosse stata segnata sulla lista di certo me
l’avrebbero detto. Lei annuì con il capo.
“Sì, mi ha invitata praticamente la sera
stessa…ma non è stata una grande
serata…” rispose facendo spallucce. Io la guardai
un po’ imabarazzata.
“Mi dispiace, sul serio. Avrei dovuto parlartene, ma avevo
così paura della tua reazione…in effetti non
avevo tutti i torti…è una cosa così
complicata! Anche io stento a crederci a volte…eppure
è successo. E, che possa sembrarti assurdo o meno, mi rende
felice. Mi sento viva come non mi sentivo da tempo! Ho imparato
tantissime nuove cose, conosciuto punti di vista che non sapevo
potessero esistere, e fatto delle esperienze di cui non mi pento
minimamente, anzi. Il loro mondo non è l’inferno,
affatto. E quando sono il loro compagnia…mi sento serena e
spensierata come non mi succede mai! Non ti rendi conto, loro hanno un
modo di vedere la vita completamente diverso, ma incredibile! Questo
non cambia però quello che sono io, né quello che
sono loro. Ognugno si tiene le proprie caratteristiche, pregi e
difetti. Ma abbiamo cercato solo di capirci a
vicenda…” spiegai con espressione un po’
avvilita e un po’ sognante. Lei mi osservò
intensamente senza dire una parola, poi si alzò e
rassettò la gonna.
“Non dovevi finire fra le spire delle Serpi per essere felice
Hermione…chi ti poteva rendere felice era più
vicino di quanto pensassi…” disse enigmatica,
senza che io capissi quello a cui si stava riferendo. Si
avviò verso la porta, ma prima di aprirla esitò.
“Non dirò niente né a Harry
né a Ron di tutto questo…ma tu dovrai farlo,
prima o poi…” fece prima di andarsene. Io mi
buttai sul letto e sospirai.
Forse, aveva ragione.
Spazio dell'Autrice.
Il
caso è crudele sì, ma in realtà sono
io che lo sono muhahaha Beh, finalmente direi, il segreto di Hermione
comincia a farsi scoprire. e Ginny non la prende proprio bene! xD
Effettivamente è rimasta un po' sconvolta, ma insomma!!
Questi Grifondoro proprio non li capisco!! Mica era a rubare o ad
uccidere le persone, era a divertirsi con i ragazzi più
belli della scuola! Mah, io non lo so! Nemico o amico, a me
importerebbe davvero poco, a voi no? E tutte quella paranoie, ma che
pizza! Più provo a comprendere un Grifondoro, più
sono orgogliosa di essere una Serpeverde! Comunque, il discorso finale
della Weasley non vi sembra un po' strano? E ora che farà
Hermione con Harry e Ron? Cederà, o continuerà a
tenere il segreto? Chi lo sa xD (te stupida! NdTutti)
Riposte alle recensioni:
Ili91:
sì in effetti immaginare Blaise a spartire ordini da tutte
le parti con tono isterico mi faceva davvero ridere! Che poi io ce lo
vede proprio, no? xD Hihihi sapevo che la scena di Harry e Hermione che
dormono insieme vi avrebbe un po' sconvolto, ma magari Draco lo
scoprisse così almeno uccide Potter e viviamo tutti felici e
contenti! xD Oh oh e ora che Ginny ha scoperto tutto, che cosa
farà Hermione? Vedremo xD Grazie mille per la recensione!
Baci.
PikkulaSere:
in effetti all'inizio avevo paura che avrei postato il capitolo
successivo senza darti il tempo di recensire lo scorso! Poi quando ho
visto che avevi recensito ho tirato un sospiro di sollievo! Comunque,
passando alla recensione: ho spiegato in cima al capitolo la
definizione In Lust we Trust, e mi scuso ancora perchè
effettivamente dovrei fare più attenzione, io non me ne
accorgo per via che parlo sia italiano che inglese, perciò
ogni volta che mi scappa qualcosa mi raccomando dimmelo!!
Sì anche io ho rischiato, come la Grang stessa,
più di un infarto immaginando quei tre, uno accanto
all'altro, vestiti in quel modo! *_* (se si può dire vestiti
xD) Sapevo che l'idea ti sarebbe piaciuta, ma non voglio assolutamente
che tu muoia, sei pazza?! Non ti azzardare a morire!! Non potrei stare
senza le tue recensioni!! Ti proibisco di affogare nella bava!! xD Puoi
allagare casa ma non puoi affogare! xD Anche io ho adorato l'idea di
Pansy che prepara tutti i cocktail facendo volare bottiglie e bicchieri
xD E Theo DJ poi!! *_* Sì, in effetti anche io li vorrei
tutti e cinque! Per questo, penso che la prossima storia che sto
immaginando, ti piacerà! xD
Potter è un povero illuso, Hermione lo fa solo per affetto,
figuriamoci se guarda lui da QUEL punto di vista quando ha Draco, che
è il sesso fatto persona! Tzè -_-
Cooomunque, grazie mille per la recensione tesoro *_* Spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni!
Dark_angel:
hihihi la tua speranza è stata esaudita, ma non ti
preoccupare: ho in mente per Potter qualcosa di ANCORA PIU' CRUDELE!!
xD Non vedo l'ora di scrivere la scena che mi sono immaginata!! poi
vedrai! L'attesa sarà ben ripagata! grazie mille per la
recensione! Baci.
ginsan89:
wow così mi fai arrossire xD Hihihi si faccio illudere
Potter per poi colpirlo con crudeltà muhahaha xD
Comunque...esatto, hai esattamente capito il concetto!! Non
è che Draco non sa essere tenero, ma che lo fa a modo suo!
E' come quando ha detto ad Hermione che è la sua ragazza:
l'ha detto sempre con sarcasmo, come battuta, perchè lui
è fatto così! *_* E hai capito perfettamente
anche la storia di Ginny, che dire un intuito impeccabile! Ah sono
felice di aver esaudito i vostri desideri mandando i tre in mutande! xD
Grazie mille della recensione! Baci.
PetitevaleriE:
ma dai guarda come sono stata buona, ti ho fatto subito togliere il
dubbio!! Ci tengo che tu dorma, devi essere in forze per leggere la mia
FF xD Carina l'idea che fosse Ron che tradiva Lavanda con Anthony
bwuhahaha xD Grazie mille per la recensione! Baci.
_Polla_:
visto, ti ho fatto trovare delle belle sorprese!! Sono felice che ti
siano piaciuti i nuovi capitoli! Grazie mille per la recensione! Baci.
_Giuli95_:
Blaise che da ordini a tutto spiano è genialmente buffo xD
Ce lo vedo proprio il nostro moro dagli occhi cobalto con una nota
d'isteria che sbraita a destra e a manca xD Sono contenta che il
capitolo ti sia piaciuto! Grazie mille per la recensione! Baci.
Rituzza_95:
non era proprio mia intenzione farti sclerare...(o forse sì?
xD) Penso però che con questa FF stia facendo sclerare
tutti! xD Me per prima, che in questo periodo non riesco a pensare ad
altro, e mi ritrovo sempre più spesso a ridere da sola
immaginando le scene! Eh mi dispiace, i diritti di moglie non
funzionano, fidati che io li uso da prima di te xD Bisogna rassegnarci
xD Ti ho accontenta comunque ecco il chap!! Spero che ti sia piaciuto!!
Grazie mille per la recensione! Baci. (PS: POTTER AL ROGO!!)
Nyappy:
troppi complimenti cara, finirò per crederci xD
Sììì abbattiamo Potter!! Oh prima o
poi in una FF mi toglierò questo sfizio xD Anche se mi piace
troppo vederlo illudersi e soffrire muhahaha (oddio questa sta troppo
con me NdVoldemort ovvio mio Signore, come farebbe senza di me? NdMe
non mi ricorderai mai quando devo andare dall'estetista xD NdVoldie)
Che dire, grazie mille della recensione! Baci.
debby12:
ciao! ihihi Blaise che sclera è effettivamente tanto buffo
quanto adorabile!! Eheh premiarlo sarebbe proprio bello! xD E se lo
merita anche, dopo tutto quel lavoro! Comunque complimenti per
l'inuito, hai proprio azzaccato tutte le ragione per le quali
è Ginny! Bravissima! Ti ringrazio tantissimo per i
complimenti, in effetti scrivere è proprio una cosa che mi
viene dal cuore, non potrei vivere senza! Ma devo ammettere, non potrei
vivere nemmeno senza di voi che mi fate ogni volta così
felice! *_* Grazie mille per la recensione! Baci.
scatty:
uh quella è una scena che alletta tantissimo anche me, e
stai tranquilla non tarderà ad arrivare! Grazie mille per la
recensione! Baci.
anna96:
sì Draco e Blaise insieme sono esplosivi, e decisamente
buffi!!Eh eh l'atmosfera della festa è stata decisamente
lussuriosa, come se le tre Serpi non bastessero!! Grazie mille per la
recensione! Baci.
sakusan:
ciao! Sono felice di averti fatto ricredere e di averti aperto una
nuova visione della storia! *_* No niente Lavanda, lei è
troppo stupida, e poi c'è tempo per occuparsene! Grazie
mille per la recensione! Baci.
sasyherm:
ma no alla fine Ginny non è così stupida (o forse
sì? xD) e fidati, ho in mente un modo decisamente migliore
per farlo scoprire a Harry e Ron! Grazie mille per la recensione e per
i complimenti! Baci.
Ringrazio infine tutti quelli che hanno letto!!
That's all folks!
|
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Capitolo 28 *** Ci sono cose che non si possono comprare... ***
Hello
folks!! Caspita oggi sono decisamente in ritardo sulla tabella di
marcia!! Mi dispiace, ma oggi pomerggio ho fatto un po' di compiti e ho
aiutato mia zia con la tesi (eeeh essere la scrittrice di famiglia ha i
suoi pro e i suoi contro!! xD), le correggevo sintassi e punteggiatura
xD Comunque per farmi perdonare, vi posto penso uno dei capitoli
più attesi della storia...perciò non vi dico
altro e vi lascio alla lettura!
Enjoy
the chapter!
Quando scesi in Sala Comune, trovai Harry e Ron ad aspettarmi, un
po’ preoccupati, ma comunque di buon umore. Mi ero quasi del
tutto convinta che li avrei parlato e spiegato tutta la situazione, ma
quando me li trovai davanti, tutta la mia convinzione morì
all’istante, si dissolse in candido fumo che non riuscivo
più ad afferrare. Nella mente mi ripiombò la
sfuriata di Ginny, le sue parole taglienti, il suo sguardo sconvolto.
Traditrice. Ero una traditrice.
Non potevo ferirli. Non potevo perderli. Dovevo rischiare, dovevo
almeno provarci. Non potevo essere io l’artefice della nostra
quasi assicurata separazione.
Perciò, quando mi chiesero perché ieri ero
sparita, mi limitai ad un sorriso stanco e ad un’ennesima
scusa ben architettata, e insieme, come sempre, ci avviammo in Sala
Grande, parlando del più e del meno, ridendo e scherzando in
un’armonia tale che io non avrei mai e poi potuto rischiare
d’infrangere. Harry e Ronald erano i miei due amici
più cari, avevo trascorso con loro una vita. Un mio momento
di evasione non poteva rovinare tutto. Non potevo permettermelo.
Passarono dei giorni davvero complicati. Io non riuscivo a togliermi
dalla testa la litigata con Ginny, e mi sentivo doppiamente in colpa,
sia quando stavo con Harry e Ron, sia quando stavo con Draco e Blaise,
ed era una sensazione decisamente sgradevole. Non riuscivo
più ad essere spensierata e allegra. Per la prima volta in
vita mia, ero troppo spaventata, e troppo codarda per affrontare la
situazione, rimanendo perennemente in quel limbo fatto di timore e
incertezze. Parlando con Blaise, riuscii comunque a ritrovare un
po’ di pace e a mettere a bada la mia coscienza. Ma come
sopravvivevo prima senza di lui?
Marzo si avvicinava più velocemente di quanto potessi
rendermene conto. Me ne accorsi perché riuscivo a vedere
sempre meno Draco, Blaise e Theodore che in quel periodo non facevano
altro che allenarsi a Quidditch. Infatti, l’ultima settimana
di febbraio ci sarebbe stata la partita Serpeverde –
Corvonero, che li avrebbe permesso l’accesso alla finale per
la Coppa del Quidditch, neanche a dirlo, contro i Grifondoro. Io
approfittavo allora per stare con Harry e Ron, eppure la compagnia
delle Serpi mi mancava terribilmente. Specialmente quella del loro
Principe. Così, un pomereggio che ero ne Sotterranei, prima
dei loro allenamenti, mi lamentai della loro sempre più
costante assenza, e Draco facendo spallucce mi suggerì
un’idea.
“Potresti venire a vederci al campo…”
disse con noncuranza. Io lo guardai con uno sguardo di sufficienza.
“Ma certo Malfoy, che idea geniale! Io, Hermione Granger,
risaputo da tutti che non sopporto il Quidditch, potrei amabilmente
venire a vedere gli allenamenti dei Serpeverde, e perché no,
aggiungermi alla folla di ragazzine urlanti che ti sbava dietro!
Perché non c’ho pensato prima!” ribattei
con evidente sarcasmo facendo ridere Blaise e Theodore che stesi sul
tappeto stavano finendo il tema di Divinazione. Il biondo in tutta
risposta mi rivolse a sua volta uno sguardo indignato.
“Certo Granger che sembri tanto intelligente, ma è
solo apparenza! Non ti è tipo venuto in mente che, in quanto
Caposcuola, potresti spacciare il fatto che sei venuta a controllare,
sotto ordini della McGrannit magari, visto e considerato che
l’onostà non è proprio una delle nostre
maggiori virtù?” replicò Draco
inarcando un sopracciglio.
“Uh uh dieci a dieci pluffa al centro!”
esclamò ironicamente Theo. Io pensai un attimo alle parole
di Malfoy. In effetti come scusa non era affatto male, poteva reggere.
“Eh beh, in effetti non riuscite proprio a giocare
lealmente…” commentai io con aria pensierosa.
Draco ghignò.
“Non lo sai il detto Grang? Chi la bara la
vince!!” esclamò il biondo. Io e gli
altri ci guardammo un attimo negli occhi prima di scoppiare a ridere.
“Comunque…beh sì potrò usare
la scusa che mi hai suggerito…ma non credere che da oggi
fino alla partita verrò a tutti gli
allenamenti…non sopporto il Quidditch” dissi
quando l’ilarità era sfumata.
“Ma infatti tu non vieni per vedere il Quidditch, vieni per
vedere il ragazzo più bello della scuola con la divisa da
gioco che lo rende decisamente sexy, come tutto del resto”
rispose Draco con un sorrisino malizioso.
“Oddio grazie Dra quanti complimenti!! Beh effettivamente hai
ragione…ma non mi piace vantarmi…”
ribattè sarcastico Blaise beccandosi
l’occhiataccia del biondo e una mia fragorosa risata. Battei
il cinque al mio migliore amico sempre sotto lo sguardo irritato del
Principe delle Serpi.
“Ah ah che coppia fantasticamente spiritosa che
siete…” disse seccato incrociando le braccia al
petto.
“Draco guarda che lo facciamo per te!! Se ti dessimo
apertamente ragione scoppieresti da quanto saresti pieno di te! E io ti
voglio intero!” esclamai cercando di fargli passare il
broncio. Lui mi guardò arricciando le labbra, poi mi prese e
dal bracciolo mi fece finire fra le sue gambe, il viso a
pochissimi centimetri dal mio.
“Per punizione signorina Granger, verrà a vedere
tutti gli allenamenti” rispose con voce roca. Io sbuffai
sonoramente.
“Facciamo uno sì e due no” ribattei
cercando di contrattare. Lui mi guardò storto.
“La mia non era un’offerta…era un
ordine…” replicò con
ovvietà. Io m’imbronciai.
“Non sei di certo nella posizione per darmi
ordini!!” ribattei indispettita. A quel punto mi sorrise
malizioso.
“No, ma sono decisamente nella posizione di
convincerti…” disse marcando con voce
particolarmente sensuale la parola “posizione” e la
parola “convincerti” facendomi rabbrividire, ma non
di brividi di freddo. Mi fissò negli occhi per qualche
istante e poi mi baciò facendo sì che gliela
dessi vinta. Di nuovo.
“Dannato furetto…” bofonchiai irritata
alzandomi e sistemandomi la gonna mentre lui ghignava vittorioso. Presi
la borsa e me la misi in spalla.
“Poso i libri, mi metto qualcosa di caldo e vi raggiungo al
campo da Quidditch…ci vediamo dopo” disse
salutando con la mano i presenti e uscendo dalla Sala Comune di
Serpeverde. Arrivata alla Torre di Grifondoro mi fiondai i camera mia,
posai la cartella decisamente pesa, e aprii
l’armadio…in fondo c’erano le buste con
i vestiti che mi aveva dato Daphne, così decisi di guardare
fra quelli da giorno e scelsci un paio di jeans scuri con dei ricami
neri e la maglia lunga di lana verde che avevo provato alla mia terza
lezione di Slytherin Way. Infilai le All Stars nere e rifeci
scrupolosamente la coda ai capelli che si stava disfacendo. Afferrai il
mantello con lo stemma di Grifondoro e scesi le scale. In quel momento
nella Sala Comune entrarono Harry e Ron tutti presi in
un’avvincente conversazione su come fingersi malati per il
compito di Pozioni.
“Ma scusa non puoi chiedere a Fred e George se ti mandano
delle Pasticche Vomitevoli?” stava chiedendo il moro con aria
stressata. Arrivai giusto in tempo per puntargli il dito contro e
riprenderlo.
“No, no e no!!
Voi-non-salterete-il-compito-di-Pozioni!” esclamai con tono
severo scandendo parola per parola. Entrambi sbuffarono.
“E poi Harry di cosa ti lamenti? Lumacorno stravede per
te!” dissi con una leggera nota di amarezza, che mi
ricordò non poco il tono che spesso usava Draco.
“Sì ma io non sono affatto bravo a Pozioni!Se per
esempio…la pozionista più brava della scuola ci
potesse dare una mano” fece Harry vagamente con
l’espressione di un cucciolo bisognoso, imitato da Ronald che
gli dava manforte. Io misi le mani sui fianchi e arricciai le labbra.
“Io ho da fare già il mio, quindi ora voi vi
mettere lì e studiate!” ribattei indicando
fermamente un tavolo della Sala Comune.
“Abbiamo bisogno di aiuto!!” insistette il rosso
facendo gli occhioni dolci.
“Uhm vediamo…allora io assolutamente impegnata con
studio e lavoro da Caposcuola…fatemi pensare…chi
è il pozionista più bravo della scuola? Oh ma
certo! Malfoy!! Fatevi aiutare da lui…” risposi un
po’ acida.
“Non sei affatto spiritosa Hermione…sei tu quella
che si fa aiutare da lui” bofonchiò il Prescelto
seccato. Io feci una smorfia.
“Ancora questa storia?! Le mie ragioni erano più
che valide, dannazione!!” sbottai irritata. Sì, in
quei giorni, con la storia di Ginny e Draco che continuava ad insistere
sul fatto di dover uscire allo scoperto, ero decisamente intrattabile,
specie sull’argomento Malfoy. Feci per superarli e andarmene
quando Harry mi disse.
“Mione dai non te la prendere!! Dove stai andando?”
Io mi girai e li guardai per un attimo stizzita sbuffando.
“La McGrannitt mi ha detto che si è stufata di
vedere i Serpeverde barare ad ogni partita di Quidditch,
così devo andare a controllare i loro allenamenti”
spiegai duramente.
“E perché devi farlo proprio te?” chiese
Harry facendomi saltare ancor di più i nervi.
“Forse perché l’altro Caposcuola
è Malfoy?!” ribattei con ovvietà e
sufficienza.
“Sempre lui nel mezzo…”
mugugnò ancora il Bambino Sopravvissuto. Io alzai gli occhi
al cielo e con fare innervosito me ne andai. Scesi velocemente le scale
cercando di calmarmi, senza però molto successo. Insomma, io
volevo tutto il bene del mondo a Harry e Ron, ma non riuscivo a
sopportare la sensazione di sentirmi una ladra tutte le volte che stavo
con loro. La maggiorparte delle volte era una cosa mia e solo
mia…ma quando per caso capitavamo nell’argomento
Malfoy eccoli subito a rinfacciare una cosa stupidissima fra
l’altro! E, nonostante questo mi facesse salire la voglia di
rivincita e di dirgli come stavano davvero le cose,
dall’altra parte invece mi convincevano sempre di
più che era meglio lasciar perdere, che si sarebbe scatenato
l’inferno.
Sospirai mentre uscivo nel parco per raggiungere il campo da Quidditch.
La situazione stava diventando più insostenibile di quanto
potevo immaginare, e io mi sentivo impotente, come se tutto quello che
potessi fare fosse sbagliato. Decisi comunque di distrarmi e aspettare
di parlarne con Blaise, che ormai era la mia soluzione a tutto.
Arrivai sugli spalti e mi sedetti in disparte. La squadra dei
Serpeverde era già in campo e stavano facendo dei passaggi
con la pluffa e un po’ di riscaldamento. Draco svolazzava
sopra le loro teste quando ad un certo punto si fermò e
guardò dalla mia parte. Di conseguenza, tutte le ragazzine
che dagli spalti vicini acclamavano il Principe delle Serpi, con
sguardi luccicanti ed espressioni sognanti, si girarono nella mia
direzione. Malfoy se ne accorse e decise di planare verso di me.
“Granger, Granger, a cosa devo questo onore? Se
così si può definire?” mi chiese con
sarcasmo, ad alta voce, così che tutti potessero sentire. Si
vedeva che era abituato a mentire, curava sempre tutto nei minimi
dettagli.
“Vi devo controllare…siete le persone
più scorrrette della scuola, e la McGrannitt si è
stufata…perciò, vedete di fare i bravi e di non
architettare NIENTE di losco…” risposi con tono
severo. Il biondo fece una smorfia.
“Come al solito Granger, ci levi tutto il
divertimento…” commentò per poi tornare
dai suoi compagni. Ma prima di girarsi per andare via, mi fece un
occhiolino beffardo e io nascosi un accenno di sorriso con una smorfia.
Così assistei all’allenamento dei Serpeverde,
cercando di concentrarmi il più possibile su Draco per
scacciare via i pensieri che mi turbavano. Quando il biondo
mandò tutti negli spogliatoi mi avviai anche io per cercare
d’intercettare Blaise, e ci riuscii. Quando mi vide il moro
sorrise apertamente e mi fece cenno di entrare nell’atrio
degli spogliatoi. Gli schioccai un bacio sulla guancia e mi sedetti su
una panca, con un sospiro. Lui si mise accanto a me, e notando che
c’era qualcosa che non andava, mi chiese di parlargliene. Nel
mentre era arrivato anche Draco che stava dando alcune direttiva ai
ragazzi della squadra, per poi prestare l’attenzione su di
noi.
“Forse è meglio se prima fate la doccia e vi
sistemate…” dissi timidamente.
“Noi non facciamo la doccia negli spogliatoi, torniamo nei
dormitori…” rispose il biondo sedendosi a sua
volta accanto a me, invitandomi silenziosamente a continuare. Mi
rivolsi comunque verso Blaise. Draco non era proprio
l’ascoltatore ideale, come diceva sempre lui:
“quando distribuivano il tatto io ero di nuovo in fila per la
bellezza”. Però non mi dava alcun fastidio che
ascoltasse le mie conversazioni con Bla, a meno che non
s’intromettesse. Anche perché parlare con Blaise
equivaleva parlare con Draco. Loro non si nascondevano niente.
Così, cominciai a raccontare al mio migliore amico il
piccolo battibecco fra me e Harry e le mie emozioni, la mia stanchezza,
la mia voglia di cambiare la situazione ma al contempo la mia paura, e
per la prima volta, la mia mancanza di coraggio. Come al solito, il
moro mi lasciò sfogare per poi confortarmi con le sue solite
parole dolci e comprensive.
“Dai, ora che ne dici di venire in Sala Comune con noi? Ti
facciamo divertire!! Theo ha scommesso con Pansy che
riuscirà a bere una bottiglia di burrobirra appeso a capo
all’ingiù…spettacolo
assicurato!” esclamò allegramente Blaise facendomi
alzare. Io sorrisi e insieme a Draco lo seguii per uscire dal campo da
Quidditch. Il biondo era silenzioso e pensieroso, si passava di
continuo una mano fra i setosi capelli color del gran e il suo sguardo
era rivolto ad un punto non ben definito.
“Tutto ok?” gli chiesi a voce bassa. Lui
annuì distrattamente senza guardarmi. Non potevo sapere che
stava cercando un modo per risolvere il mio problema. O almeno, per
provarci.
*
“Draco, ti ho già detto che quella non
è la soluzione adatta!!” mi ripetè
Blaise mentre camminavamo nei corridoi dei Sotterranei, diretti verso
la Sala d’Ingresso.
“Ripetimi tutti i motivi per i quali uccidere Potter non
sarebbe la soluzione adatta!” dissi sbuffando. A me quella
sembrava una soluzione perfetta, e non solo per i problemi di
Hermione…ma per il mondo intero.
“Prima di tutto, l’omicidio è punito con
l’ergastolo ad Azkaban, e, eventualmente, con il bacio del
Dissennatore…ma questo è il male
minore…t’immagini come ci rimarrebbe male
l’Oscuro Signore?! Dopo tutto il duro lavoro che sta
facendo!! No, no Draco non puoi! Non te lo perdonerebbe mai! E
poi…Hermione gli vuole bene!
Perciò…niente Pottericidi!!”
esclamò Blaise puntandomi il dito contro con fare deciso. Io
sbuffai di nuovo come un bambino al quale era stato negato il suo
dolcetto preferito.
“Certo che sei noioso Bla…non oso immaginare come
la menerai ai tuoi figli…chissà poi che
c’è di tanto grave…” ribattei
indispettito mentre il moro mi guardava con tanto d’occhi.
“Tu sei impazzito Dra…”
commentò il mio migliore amico tornando a guardare dritto
davanti a sé. Io sospirai.
“Comunque, se non posso proprio uccidere Potter, rimane solo
una soluzione…se la Granger non riesce a
dirglielo…lo farò io…”
conclusi mentre un ghigno leggermente malefico mi si dipingeva sulle
labbra. Blaise mi osservò preoccupato.
“Quell’espressione non mi piace per
niente…devo ricordarti per l’ennesima volta di
quanto Hermione tenga a Potter? E’ il suo migliore amico da
sempre…” rispose il moro con tono pacato.
“E il mio peggior nemico da sempre…fidati,
farò un favore ad entrambi” replicai quando ormai
eravamo arrivati nella Sala d’Ingresso, completamente
deserta. Sentimmo però delle voci provenire
dall’entrata. Voci inconfondibili, che capitavano proprio a
pennello.
“E come di grazia?” mi chiese Blaise nel momento in
cui il Magico Trio varcava la soglia della scuola, ridendo e
scherzando. Potter, come al solito, stava abbracciando Hermione, e con
mio grande disguto, notai che si stavano facendo scherzosamente e
teneramente il solletivo. Dio, datemi una flebo d’insulina
subito!!
“Ora lo vedrai…” ribattei con un ghigno
ancora più sadico. La Granger prese le distanze da Potter
dicendogli di smettere e cominciarono ad avanzare verso le scale. Non
si erano ancora accorti di noi. Approfittai dunque per dirigermi a
grandi passi verso Hermione. Quest’ultima si girò
e mi guardò stranita, mentre i suoi due amici assumevano un
atteggiamento guardingo, fulminandomi con lo sguardo. Non badai a loro
però. Non diedi il tempo a nessuno di dire una parola,
afferrai Hermione fra le braccia e senza che riuscisse a rendersi conto
di quello che stavo facendo la baciai. Presa alla sprovvista e ormai
abituata mi cinse involontariamente il collo e rispose al mio bacio
senza esitazione.
Mi staccai poco dopo sorridendole mentre la riccia mi guardava attonita.
“Eccoti qui! Io, Blaise e gli altri ti stavamo
cercando…” dissi con il tono più
naturale del mondo mentre la Granger boccheggiava incredula. Mi voltai
e vidi Potter e Weasley guardarmi completamente sconvolti, con
l’aria di chi stava per avere un infarto. La loro espressione
era impagabile. Assolutamente impagabile.
Baciare la Granger davanti a
Potter e a Weasley
Non ha prezzo.
Ci sono cose che non si
possono comprare…
“Ah Potter!! Gradirei vivamente che tu la smettessi di
mettere le tue luride manacce sulla mia ragazza…”
feci guardandolo omicida mentre stringevo la vita della Granger con
forza e mi gustavo la mia tanta agognata vendetta. Lui
spalancò la bocca mentre gli occhi gli si inniettavano di
sangue.
“Tu…tu…questo…è
uno scherzo di cattivo gusto?” balbettò sbattendo
le palpebre velocemente. Io sospirai rassegnato.
“Vedi Hermione? Te lo dicevo io che era stupido, e tu
insistevi a dire di no…” ribattei rivolto alla
riccia che era diventata stranamente rossa e si mordicchiava le labbra
con nervosismo. Tornai a posare la mia attenzione sul Prescelto.
“Vedrò di ripetertelo più lentamente,
se proprio non c’arrivi…Hermione è la
mia ragazza…e tu la devi smettere di metterle le mani
addosso…sono stato chiaro?” ripetei scandendo le
parole con accuratezza. Con mio grande compiacimento fu come sentire il
suo cuore spezzarsi. Improvvisamente si adirò e mi venne
incontro sbraitando.
“CHE DIAMINE LE HAI FATTO?!”
Ma prima che potesse afferrarmi e colpirmi Hermione si mise prontamente
nel mezzo proteggendomi, cosa che fece fermare di colpo Potter che la
guardò sconcertato.
“Fermo Harry!!” esclamò ad alta voce la
Grang mettendo le mani avanti. Io, con un sorriso tronfio appoggiai la
testa sulla sua spalla e sorrisi malignamente al moro che stava per
collassare.
“Lasciami spiegare…cosa che avrei dovuto fare
già tempo fa ma non ho mai trovato il
coraggio…” disse guardandolo con aria colpevole e
desolata.
“Tempo fa?! Trovato il coraggio?!?! Spiegare
COSA?!” sbottò fuori di sé il
Prescelto. Era una spettacolo indimenticabile. Harry Potter aveva
ricevuto fra capo e collo la batosta più grande della sua
vita, glielo si leggeva negli occhi e io non riuscivo a smettere di
gongolare. Lo so, il mio sadismo non aveva limiti. Ma quella vendetta
la bramavo da così tanto tempo! Finalmente avevo unito
l’utile al dilettevole, e potevo vedere il
Bambino-che-PURTROPPO-è-sopravvissuto distruggersi davanti
ai miei occhi.
Hermione fece un grande respiro, lanciò uno sguardo a
Weasley che era attonito e silenzioso, e poi cominciò a
spiegare.
“E’ vero quello che dice Draco…io e lui
stiamo insieme…avrei dovuto parlartene prima, lo so, ma mi
devi perdonare: per la prima volta, non ne avevo il coraggio.
E’ successo tutto così…incredibilmente!
E non vivendolo in prima persona, avresti sicuramente
frainteso…ma ormai non potevo andare avanti…e,
anche se avrei preferito dirtelo in un modo più delicato e
preparato, è così” disse lanciandomi
alla fine un’occhiata fulminante che lasciava chiaramente ad
intendere “io e te facciamo i conti dopo”.
Sentii chiaramente Potter trattenere il respiro. Mi guardò
come non mi aveva mai guardato prima: i suoi occhi smeraldini
brulicavano di odio, odio profondo e intenso. In risposta al suo
sguardo, ghignai compiaciuto, avvolgendo la vita Hermione con le
braccia.
“Non è possibile Mione…non è
possibile…” fece il moro scuotendo violentemente
la testa. Poi fissò negli occhi la riccia e la sua
espressione divenne di dolore.
“NON PUOI STARE CON LUI!!! Lui è il nostro peggior
nemico!! Lui è tutto quello che noi combattiamo, tutto
quanto di più sbagliato c’è al mondo!!
Sono anni che ti disprezza, che ti umilia, che ti fa soffrire, cosa ti
dice che non lo farà ancora?!?! Cosa ti fa credere che non
ti stia semplicemente usando, come le usa tutte?! Eh?!?! Lui
è Draco Malfoy!! Hermione, lui è DRACO MALFOY!!
Lui non sa amare, come puoi pensare che possa apprezzare te?! Per lui
sei e sarai sempre la sporca Mezzosangue!! NON PUO’ RENDERTI
FELICE!” sbraitò furente senza curarsi di tenere
il tono di voce basso. Era completamente fuori controllo. Non riuscii a
vedere gli occhi di Hermione diventare lucidi, ma la sentii chiaramente
sbraitare altrettanto irata.
“Smettila, SMETTILA DI GIUDICARE COSE CHE NON CONOSCI!! Tu
non sai niente Harry, NIENTE, e non ti sei mai posto il problema!! Non
ti sei mai impegnato a conoscere veramente ciò che odi con
tanto fervore!! Io ne ho avuto la possibilità e ho capito
che non c’è niente da odiare!! E lui
anche…abbiamo sempre combattuto cose che nemmeno
conoscevamo!! Ma ora, ora sappiamo esattamente cosa siamo!! E sai cosa
ti dico?! CHE MI PIACE TUTTO DI LUI!! Sì, apri bene le
orecchie, Harry Potter: MI PIACE TUTTO DI DRACO MALFOY! Lui sa rendermi
felice come non lo ero da tempo! Mi fa sentire come non mi ero mai
sentita! E come voi non mi farete sentire mai!!”
Quello, se possibile, fu un colpo ancora più doloroso per
Potter. Vidi chiaramente il dolore dilaniargli il petto mentre le
parole taglienti e decise di Hermione riecheggiavano
nell’aria. Sinceramente avrei voluto rispondere io a
quell’essere immondo, ma notai con grande piacere che la
Granger sapeva difendersi egregiamente da sola, e sapeva colpire in
punti più profondi, così rimasi in silenzio a
rimirare lo spettacolo del mio peggior nemeco distrutto dal dispiacere.
“Noi Hermione siamo i tuoi più cari
amici…ti conosciamo da sempre. Con te abbiamo condiviso cose
che lui non può nemmeno immaginare. Insieme, abbiamo
combattuto e combattiamo tutt’ora in una guerra dove lui
parteggia per il nemico. E, anche se non fosse, non puoi semplicemente
dimenticare tutto quello che ci ha fatto passare…non puoi
sottometterti al suo bel faccino come fanno tutte! Contiamo davvero
così poco per te Hermione? Così poco che alla
prima occasione ti sei buttata nelle braccia del nemico? Ci hai tradito
senza scrupoli, senza ripensamenti. Hai buttato all’aria anni
di amicizia, di esperienze, di guai e gioie, per cosa?! Per tradirci
con Malfoy, che per te non ha mai fatto NIENTE!
Anzi…qualcosa ha fatto sì…ti ha fatto
soffrire! Conta tutto così poco per te?” fece il
moro. La voce era tornata bassa, ma il tono era tagliente e trasudava
dolore e delusione.
“Io non vi ho tradito Harry!! Non potrei mai! Ricordo
perfettamente tutto quello che abbiamo trascorso insieme, e voi siete
due delle persone più importanti della mia vita! Ma il
destino mi ha dato la possibilità di capire una cosa in cui
tutti noi ci sbagliavamo in pieno! Non rinnegherei voi per lui! Non lo
farei mai! Ma Draco mi ha fatto scoprire e provare cose che mi fanno
sentire libera e spensierata! Che tu lo accetti o meno, Draco mi rende
felice!” ribattè la Granger afferrando la mano di
Potter che si scansò bruscamente, con rabbia.
“Il tuo è stato un tradimento in piena regola. Sei
diventata la sua puttana senza dirmelo, gradirei di essere messo a
conoscenza però di quando diventerai una Mangiamorte.
E’ quello il prossimo passo, no?” sputò
con cattiveria il Prescelto. Io ero già pronto a saltargli
addosso e massacrarlo a sangue con le mie stesse mani, quando sentii un
sonoro “ciaff” e vidi il segno di cinque dita
stampate sul volto di Potter. Il moro lanciò uno sguardo
furioso e dolrante a Hermione prima di girare i tacchi ed andarsene in
gran carriera. Weasley fece per seguirlo, poi si fermò,
guardò la Granger e accennò un sorriso
imbarazzato. Voltò lo sguardo verso di me e mi disse
minaccioso.
“Falla soffrire, e ti uccido”
Evidentemente doveva essere la sua benedizione perché
Hermione sorrise allegra. Il rosso se ne andò raggiungendo
Potter che ormai era sparito alla nostra vista. Feci voltare la riccia
verso di me e vidi i suoi occhi carichi di lacrime. In quel momento
accorse Blaise, che era rimasto saggiamente in disparte ad osservare la
scena da lontano. La prese fra le sue braccia e la Granger
scoppiò a piangere. Io mi passai una mano fra i capelli
irritato.
Quali erano i motivi per i quali non dovevo uccidere Potter?!
Spazio
dell'Autrice.
Li
ho dimenticati anche io quei motivi Dra, che strano. Penso che in
quest'ultima parte sia sfociata tutta la mia cattiveria e la mia voglia
di vendetta! Allora, avete visto che ho fatto bene ad aspettare?!
Questa scena la sogno da una vita!! Draco che prende Hermione e la
bacia all'improvviso davanti a loro!!
Sììì!! E Potter che si dilania di
dolore!! Dai, dovete ammetterlo: questo è meglio della
morte!! La morte è troppo veloce, poi c'è troppa
pace...invece va fatto soffrireee!! Così impara!! (oddio
sembro una pazza maniaca! O forse lo sono!! NdMe Eh certo,
sennò non saresti la mia segretaria NdVoldie). Anche se
ovviamente l'odio per Potter qui penso raggiunga il limite!! E, ancora
una volta, ormai è la prerogativa della mia FF, ho ribaltato
un luogo comune: di solito, nelle Dramione, è Harry quello
comprensivo che capisce la situazione e Ron quello che da di
matto...nella mia, è stranamente il contrario...ma nel
prossimo chap capirete meglio anche perchè!! (sì,
io non lascio mai niente al caso, c'è sempre una spiegazione
dietro...è più forte di me, odio le storie dove
tutto succede senza motivazione!!) Insomma, che dire, spero che il
capitolo vi sia piaciuto e aspetto tante tante recensioni!! *_*
Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto, e un grazie di cuore ha
chi ha recensito, ovvero: Dark_angel, scatty, _Giuli95_, Iris92, foxina, Nyappy, fede72, Piccola_Star, Ili91, PetitevaleriE, Hollina, debby12, _Sayuri, PikkulaSere, ginsan89, _Polla_, sasyherm, anna96 e
midnightsummerdreams!! Semplicemente vi adoro!
That's all folks!
Ps: ho visto che praticamente tutti avete amato la scena di Draco che dorme...beh se v'interessa, avevo pubblicato una Flash-Fic intotolata "Ti sei addormentato" che parlava proprio di Draco mentre dorme...se vi va di leggerla, basta che andiate sul mio profilo e la trovate! Baci!
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Capitolo 29 *** Voglio il mio ragazzo bello, biondo e Malfoy! ***
Hello
folks!! Come va? Spero bene!! Oddio nell'altro capitolo mi avete
lasciato tantissime recensioni! Ma io vi amooo!! Ben 25!! *_* Mi fate
tanto tanto felice lo sapete?! *_* Comunque vi sto per postare un altro
capitolo che penso amerete come quello precedente xD In una parte devo
ammettere che è anche un po' commovente...sì
è normale, io quando leggo o guardo i film mi capita spesso,
e non perchè ho il cuore tenero, ci mancherebbe, sono la
segretaria di Voldemort *_* Semplicemente perchè
m'impersonifico tantissimo nei personaggi, e qui davvero mi
è capitato di commuovermi...comunque vi lascio al capitolo
che è meglio xD
Enjoy
the chapter!
“Hermione,
Hermione guarda Theodore!! Sta facendo l’imatazione Silente
che ci prova con la McGrannit!” esclamò Blaise
indicandomi Theo e Daphne che, piazzati davanti al camino, facevano il
loro piccolo teatrino. Ormai era tutto il pomeriggio che cercavano di
tirarmi su il morale, e io apprezzavo davvero i loro goffi gesti di
farmi ridere. Avevano cominciato con il loro stile: alcohol, sigarette,
malignerie. Alla Slytherin Way insomma. Ma se c’era una cosa
che in quel momento non mi andava, era proprio fare la Serpeverde.
Così, non toccando una goccia di alcohol, avevano provveduto
loro a farlo sparire, e ormai brilli, alle sei del pomeriggio,
cercavano di farmi ridere con assurde castronerie.
“Ah Nott
sei un incapace!! Una volta che ci serve la tua
stupidità!” lo rimproverò
sarcasticamente Draco, che stava seduto sul bracciolo del divano e mi
accarezzava lentamente i capelli. Io ero appoggiata a Blaise che mi
stringeva dolcemente e mi faceva un po’ di coccole.
“Non
è vero!! Grang, dì a Malfoy che faccio
ridere!!” ribattè indignato il moretto. Io sorrisi
e mi voltai verso il Principe delle Serpi.
“Non
è colpa di Theo…” lo difesi,
lasciandomi andare ad un sospiro. Già, non era affatto colpa
sua, e di nessuno di loro. La colpa era mia, mia soltanto. Avrei dovuto
essere più coraggiosa, avrei dovuto cercare di fargli
capire, con calma, spiegargli tutto prima, una belle premessa piena di
affetto e la richiesta della comprensione del mio amico più
caro. Invece, ho avuto paura. Non rimproverai Draco di quello che aveva
fatto. Era stato alla fine necessario. Ero io quella nel torto, ero io
che non mi ero dimostrata all’altezza dello stemma che
portavo sul petto. Forse stavo davvero diventanto una patetica
imatizione di una Serpe. In quel momento mi sentivo terribilmente
vuota, terribilmente inadatta. Un ibrido.
Avevo pianto tutte
le mie lacrime, stretta fra le braccia di Blaise, immaginando che fosse
Harry. Sì, era lui quello che mi consolava sempre, che
raccoglieva le mie lacrime, che mi coccolavo dolcemente quando ero
triste o quando succedeva qualcosa di brutto.
Ora invece, a
rassicurarmi c’era il mio nuovo migliore amico,
perché quello vecchio mi aveva ufficialmente ripudiata. Mi
aveva dato della puttana. E tutto quello che più temevo si
era avverato: mi considerava solo una traditrice, caduta fra le braccia
del suo peggior nemico. Sospirai. Mi ero stufata di piangere. Questa
volta non me ne sarei rimasta con le mani in mano, avrei cercato di
risolvere la situazione. Mi sarei ripresa il mio migliore amico.
“Mione
tra poco noi andiamo su a cenare…vuoi rimanere qui? Ti
portiamo qualcosa da mangiare se vuoi…” mi chiese
con tono premuroso Blaise.
“Sì
puoi anche rimanere a dormire…” disse a sua volta
Draco, stranamente senza alcuna nota di malizia nella voce. Io scossi
il capo.
“No,
tranquilli, ce la faccio…” risposi con tono
convinto. I due mi guardarono scettici.
“Sentite,
già una volta ho cercato di aggirare il problema, e guardate
com’è finita!! Non voglio che succeda di nuovo!
Questa volta affronterò la situazione a testa alta, da vera
Grifondoro!” esclamai con fierezza. Draco e Blaise annuirono.
Ricordavo che, le prime volte che stavo con loro, alla parola
Grifondoro scoppiavano battutine sarcastiche a raffica. Ora, invece,
sembravano averci fatto l’abitudine. Anche se, spesso,
qualche ironia un po’ pungente ce la mettevano. Ma erano
fatti così. Non c’era da prendersela.
Così,
insieme, ormai incuranti di tutto, ci avviammo verso la Sala Grande.
Arrivati davanti all’entrata vidi molte persone girarsi verso
di me incuriositi. In effetti era strano vedermi fra Draco e Blaise,
insieme al più famoso gruppetto Serpeverde. Mi girai verso
il biondo.
“Vi devo
lasciar fare la vostra entrata trionfale?” chiesi con una
punta d’ironia. Lui fece spallucce.
“Andiamo
insieme…” rispose facendomi cenno di entrare. Io
feci un lieve sorriso e mi avviai insieme a Blaise a Draco, con a
seguito Theodore, Pansy e Daphne. Questa volta tutti si girarono e
spalancarono gli occhi. Di solito, al mio fianco, c’erano
sempre Harry e Ron, potevo capire la sorpresa. I tavoli di Grifondoro e
Serpeverde erano divisi dal lungo corridoio centrale, così
facemmo la strada insieme. Vidi Ron accanto a Ginny, così
salutai le Serpi con un flebile sorriso e un gesto con la mano, per poi
sedermi difronte alla mia migliore amica. Sospirai mentre i brusii
sempre più forti si alimentavano nella Sala.
“Ciao…”
sussurrai con timidezza. I due Weasley accennarono un sorriso e
ricambiarono il saluto. Mi guardai intorno, scrutando tutto il tavolo
di Grifondoro: Harry non c’era.
“Dov'è
lui?” chiesi con tono sommesso. Ginevra e Ronald si
guardarono un attimo.
“In
camera sua. Non è voluto scendere…tu invece
eri…” ribattè la rossa senza concludere
la frase. Io annuii.
“Sì,
ero…giù” risposi semplicemente
cominciando a mangiare senza entusiasmo. Ron mi guardava e cercava di
sembrare normale, non parlava però mi sorrideva, cosa che mi
rincuorò non poco. Passammo la cena praticamente in
silenzio, fino a quando il rosso si alzò.
“Hermione,
vieni con me?” mi domandò debolmente. Feci di
sì con il capo e, alzandomi a mia volta, mi avviai con lui
fuori dalla Sala Grande. Invece di puntare per la Torre di Grifondoro,
Ron svoltò per andare nel Parco. Camminammo in silenzio in
riva al Lago finchè non ci sedemmo sotto un salice. Mi
strinsi un po’ nel mantello e sentii Ronald sospirare.
“Sai
‘Mione…io mi ero accorto che qualcosa era
cambiato. Lo so, può sembrare incredibile, visto che sono
sempre incredibilmente distratto!” cominciò
facendo dell’auto-ironia di cui rise insieme a me. Ron non
era certo un asso in perspicacia, lo sapevo bene.
“Eppure…io
avevo notato che c’era qualcosa di diverso in te. Forse, era
per lo sguardo…ti vedevo più…non
so…allegra? Sì, scherzavi di
più…e anche quando studiavi…non avevi
la solita espressione corrucciata e concentrata…ovviamente
non potevo sapere il perché. Però ero felice. Era
un po’ che non ti vedevo così. Non sarei mai
riuscito ad immaginare che la causa della tua felicità
fosse…beh Malfoy. Non ti nascondo certo che quando ti ha
baciata mi sia sentito morire!” disse il rosso sorridendomi.
Io lo guardavo con espressione quasi ammirata. Sapevo che era una
sforzo per lui dare sfoggio così dei suoi sentimenti, e per
questo apprezzavo ancor di più quello che stava facendo,
considerando poi come l’aveva presa Harry.
Ricambiai il suo
sorriso per invitarlo a continuare.
“E…beh
sì anche io credo che Malfoy non sia affidabile e che sia
uno stronzo…ma tu Hermione non sei come le altre ragazze. Tu
sei forte, incredibilmente forte. Più forte di molti
ragazzi. E…beh…insomma…se dovessi
pensare a qualcuna per tenere testa Malfoy…penserei a
te” confessò senza smettere di guardarmi con
serenità.
“Non ti
sbagli sul fatto che sia inaffidabile e stronzo ma…non
è solo quello” dissi io più a me che a
lui. Ron annuì.
“Io non
lo conosco, ma mi fido di te. Sei la ragazza più brillante
che abbia mai conosciuto. So per certo che non ti faresti mai e poi mai
abbindolare da lui…e…c’è
dell’altro” fece con tono un po’
più imbarazzato, mentre le orecchie cominciavano a
diventargli rosse.
“Io e te
siamo stati insieme, Hermione. E’ stato un
bell’amore, il nostro primo amore…molto tenero,
non credi?” iniziò con voce flebile. Io annuii
sorridendogli dolcemente. Anche in quel momento mi sembrava tanto
tenero. Sì lasciò andare ad un sospiro prima di
proseguire.
“Io ti ho
amata davvero, Hermione, e so che anche tu l’hai
fatto…ma…beh…io non ho mai saputo
renderti felice. Quando stavamo insieme, tu non eri così
raggiante…non eri così spensierata…gli
occhi non ti brillavano in quel modo…non avevo
così tanta influenza su di te…non riuscivo a
capirti…non ero all’altezza per te”
In quel momento mi
sentii stringere il cuore, e rischiai anche di commuovermi. Il mio
migliore amico mi stava confessando le sue incertezze e le sue
delusioni più profonde in un modo così tenero che
io mi sentii scoppiare di gioia e di affetto nei suoi confronti. Lo
abbracciai con slancio, lo strinsi più forte che potevo.
“Non dire
stupidaggini Ronald!! Tu sei un ragazzo meraviglioso!!”
ribattei mentre lui mi accarezzava la schiena. Si staccò
appena da me e mi fece accoccolare sul suo petto.
“Oh ma
non sono mai stato abbastanza forte per te, né abbastanza
intelligente, né abbastanza carismatico…non
sapevo tenerti testa, non saprò mai. Semplicemente, non ero
quello giusto per te…è dura ammettere che sia
Malfoy, eppure è così. Tu sì che hai
sempre saputo metterlo in riga, rispondergli per le rime, e lui ha
sempre avuto una grande influenza su di te, certo la maggiorparte delle
volte negativa ma…tu mi hai detto che vi siete conosciuti
davvero, e lui…beh ti fa stare bene…riesco a
percepirlo. Non sarà facile consegnarti al nemico, inutile
negarlo. Ma se quando lui ti riporta a noi, sei così
splendente…sono pronto a fare questo
sacrificio…” replicò accarezzandomi
dolcemente la nuca. Io alzai appena il capo e lo guardai negli occhi.
“Approvi
Ron? E’ questo che stai cercando di dirmi?” gli
chiesi con un sorriso. Lui fece spallucce.
“Non ti
serve la mia approvazione, Hermione! Figuriamoci! Te l’ho
detto che non sono mai stato alla tua altezza, figuriamoci se ti serve
la mia approvazione!” ribattè con un sorriso un
po’ amaro. Io feci una smorfia.
“Tu sei
il mio migliore amico, ne ho bisogno” esclamai io. Mi
dispiaceva sentirlo così in soggezione, mi dispiaceva
terribilmente.
“Sì,
certo…” rispose aprendosi in un sorriso
incoraggiante.
“Sai, lo
so che è un paragone assolutamente in scala, ma anche io
quando mi sono messo con Lavanda non vi ho fatti
felici…eppure voi avete accettato…ok ok Lavanda
non è la tua nemica giurata da anni, suo padre e sua zia non
ci hanno cercato di uccidere, non ci è sempre stata contro e
tutto…però ecco mi sento in
debito…” spiegò fecendo spallucce. Io
lascia vagare lo sguardo sul Lago e sospirai.
“Mi
dispiace Ron…per come ti senti e come ti sei
sentito…insomma io ti voglio davvero bene, ma ormai ti
considero il mio fratellone che combina pasticci ma che mi fa sempre
ridere!” esclamai gioviale mentre lui annuiva ridacchiando.
“E mi
dispiace anche di averti sottovaluto, e di non averti raccontato da
subito quello che mi stava succedendo…pensavo che non
avresti capito, avevo paura di una reazione come quella di Harry,
così non te ne ho parlato”
Il rosso
esitò un attimo, poi fece spallucce e mi sorrise con
dolcezza.
“Beh a
questo si può rimediare…sono veramente curioso
Hermione!! Da odiarvi ad amarvi…sì penso proprio
che la vostra sia una storia davvero interessante!” disse
sistemandosi meglio a sedere, con aria intrigata. Io risi, e gli
raccontai tutta la storia. La nostra storia. L’incontro della
Luce e del Buio, la scoperta dell’ignoto, il fascino
dell’avventura. La storia di Hermione e di Draco.
*
Ron era stato
così gentile da accompagnarmi alla partita di Quidditch,
visto che non mi andava proprio di vederla da sola. Oramai tutti a
scuola si erano accorti che c’era qualcosa che non andava.
Prima di tutto, il Magico Trio si era diviso. Ronald si sforzava di
stare sia con me che con Harry, ma io gli dissi di stare tranquillo
perché tanto potevo contare sulla compagnia di Ginny.
D’altro canto, il Prescelto non mi degnava più
nemmeno di uno sguardo, e quando, per pura coincidenza, i suoi occhi
incrociavano i miei, li vedi inizialmente rabbiosi, e poi sofferenti.
Negli ultimi giorni, la rabbia se n’era andata quasi del
tutto, per lasciare spazio al dolore tangibile. Avevo provato a
parargli, avvicinarmi, ma lui mi evitava come la peste, si rintanava in
camera sua, a lezione mi sedeva lontano, come durante i pasti, e in
Sala Comune ormai ci passava solo per andare nel dormitorio.
Un’altra cosa che aveva insospettito non poco la fauna di
Hogwarts, era il vedermi ricorrentemente accompagnata da cinque
Serpeverde molto noti. In pubblico certo mantenevamo sempre una certa
compostezza, ma spesso tornavamo dai Sotterranei insieme, e a lezione,
ormai abitualmente, sedevo accanto a Blaise. Non che facessimo sfoggio
della nostra grande amicizia, non mi comportavo con lui come facevo si
solito quando eravamo nella Sala Comune di Serpeverde. Semplicemente
occupavo il banco accanto al suo, scambiavamo qualche parola, di rado
un sorriso. Più che altro mi piaceva sentire la sua
presenza, la sua compagnia, ma nessuno avrebbe mai potuto dire che
eravamo migliori amici. Avevo sentito spargersi le più
svariate voci, ma di certo era la cosa che mi preoccupava meno. Il mio
problema ora era risolvere la faccenda con Harry, una volta per tutte.
Dovevo solo trovare il modo di rimanere da sola con lui, e a costo di
legarlo, ci sarei riuscita.
Sotto suggerimento
di Ron, stavo aspettando che si sbollisse. Ma ormai era passata
più di una settimana e io mi stavo stancando. Non potevo
perdere il mio migliore amico per una cosa del genere, quando
l’altro, fra l’altro, aveva capito tutto
così perfettamente. Certo, ne aveva risentito, ma almeno si
era comportato da vero amico.
Arrivati al campo
da Quidditch io e il rosso ci aviammo sugli spalti. Eravamo
perfettamente nel mezzo fra la tifoseria Serpeverde e la tifoseria
Corvonero, particolarmente affiatate. Insieme a noi, parecchi ragazzi
di Tassorosso e Grifondoro che non si volevano perdere la partita. Ci
sedemmo praticamente nella prima fila, appoggiati al bordo degli
spalti. Ad un certo punto mi sentii chiamare in modo inconfondibile e
mi girai interrogativa.
“Grang!!
Ehi Grang!! Eccoti finalmente!” esclamò Daphne
Greengrass venendomi incontro. Io le sorrisi.
“Ehilà…sì
sì sono arrivata…” risposi
cordialmente. La bionda si sporse appena e notò che al mio
fianco c’era Ron.
“Ehi
Weasley…venuto a studiare l’avversario per la
finale?” fece Daphne pungente. Nonostante il tono combattivo
e sarcastico, sapevo che quello era una specie di tentativo per firmare
una tregua con il mio migliore amico. Apprezzai quel suo gesto, anche
se fatto…beh alla Serpeverde. Io rivolsi al rosso un sorriso
come per fargli capire che le intenzioni della Greengrass non erano di
offendere ma di fare solo un po’ di conversazione.
“Eh
sì…bisogna conoscere bene il nemico”
replicò con tono un po’ incerto.
“Bene…io
torno nella mischia…ci vediamo nei Sotterranei per i
festeggiamenti Grang!” mi salutò la bionda,
facendo un cenno anche a Ronald, per poi dileguarsi nella folla.
“Quella
ragazza mi terrorizza…” commentò il
rosso simulando i brividi. Io risi.
“Ma no,
dai!! Secondo me quella che fa davvero paura è
Pansy…specialmente ora che la
conosco…è incredibilmente testarda!! Se dice una
cosa, è quella! Daphne invece è più
tranquilla…ammetto però che apparentemente,
terrorizzano tutte…” ribattei io mentre Ron
annuiva con fervore. Ad un certo punto sentii un gran fracasso
provenire dalla tifoseria Serpeverde e non solo. Così
abbassai lo sguardo e vidi che la squadra verde-argento aveva fatto il
suo ingresso in campo capitanata da Draco, che aveva scatenato la
scalmanata adulazione di decine, per non dire centinaia, di ragazzine
che impazzivano per la bellezza e il fascino del Principe delle Serpi.
Quest’ultimo rivolse uno sguardo tronfio agli spalti facendo
un inchino borioso, al quale ovviamente, risposero con ancora
più urli. Vennero tirati fuori striscioni di tutti i generi,
alcuni veramente imbarazzanti. In uno c’era la foto di un
furetto bianco con sotto scritto: “Noi ti amiamo anche
così”. In un altro c’era scritto:
“Voglio il mio ragazzo bello, biondo e Malfoy!”
“Io sarei
gelosa fossi in te…” bofonchiò
sarcasticamante il rosso indicando la folla di ragazzine urlanti che
rischiavano di affogare nella bava. Io feci spallucce e gli sorrisi.
A quel punto
entrarono in campo anche i Corvonero, la quale tifoseria
cominciò ad urlare e tirare fuori striscioni. Si misero
sulle scope e cominciarono un po’ di riscaldamento. Draco si
alzò in volo e cominciò a guardare gli spalti
come se stesse cercando qualcosa. Quando incrociò i miei
occhi sorrise e mi venne incontro.
“Sei
venuta, eh Granger?” mi chiese quando mi era davanti. Alcune
ragazze vicino a me sospirarono.
“Avevo
scelta, Malfoy?” ribattei con ironia. Lui si aprì
in un ghigno compiaciuto.
“In
effetti…no!” replicò avvicinandosi
ancora di più.
“Bacio di
buona fortuna?” mi domandò incurante delle persone
lì presenti.
“Portami
il boccino, poi se ne riparla!” dissi io scoppiando a ridere.
Draco inarcò un sopracciglio biondo e si strinse nelle
spalle.
“Siamo
pretenziose Grang! Ma di certo non sarà un
problema…” rispose facendo per andarsene.
“Ah
Malfoy!!” lo richiamai facendolo girare.
“Buona
fortuna!” gli augurai con un sorriso. Lui inclinò
leggermente la testa e fece una smorfia.
“Non ne
ho bisogno!! Sono già bravo abbastanza!”
ribattè sbuffando quasi indignato.
“E
già insopportabile abbastanza!” replicai
incrociando le braccia al petto. Il Principe delle Serpi
alzò gli occhi al cielo.
“Me lo
ripeti sempre!! Ora, posso andare a vincere questa partita?”
fece allargando un braccio con aria divertita. Io annuii sorridendo,
così il biondo si avviò in campo riunendosi alla
squadra. Disse qualcosa a Blaise e Theodore che si voltarono verso di
me. Io li salutai con il braccio e loro ricambiarono il gesto. Madama
Bumb richiamò tutti e le squadre si misero in posizione.
Theo sfrecciò fra gli anelli mettendosi davanti a quello
centrale, imitato dal portiere di Corvonero. Quando
l’insegnante di Volo fischiò la partita ebbe
inizio. Furono i Serpeverde ad impossessarsi della prima pluffa, Blaise
per la precisione, e io non potei fare a meno di battere le mani.
“Ah tifi
proprio così spudoratamente?” fece con ironia Ron.
Io sorrisi un po’ imbarazzata.
“E’
il mio migliore amico!” mi giustificai.
“E alla
finale chi tiferai?” mi chiese sempre divertito.
“Beh
Grifondoro, mi pare ovvio, è la mia
casa…” risposi senza pensarci su. Certo, non avrei
cantato cori contro i Serpeverde, e se avessero vinto avrei sicuramente
festeggiato con loro, ma comunque avrei tifato la mia casata.
Ovviamente.
La partita era
commentata da una ragazza di Tassorosso che non conoscevo, ma che,
anche lei, sembrava impazzire per il Principe delle Serpi. In quel
momento mi chiesi se ero l’unica che non era mai andata
dietro a Malfoy così spudoratamente. E dandomi
un’occhiata in torno, mi risposi di sì.
I primi punti
vennero segnati dai Serpeverde, poi i Corvonero pareggiarono. Intanto,
Draco svolazzava per il campo con lo sguardo attento ad ogni minimo
movimento dorato. Dopo un momento di tira e molla in cui nessuna delle
due squadre riusciva a segnare, Blaise infilò un goal
nell’anello basso e io saltai in piedi applaudendo. Mi
sentivo osservata, ma non ci facevo caso. Il moro, comunque, si accorse
della mia esultanza e m’indicò sorridendo e
facendomi l'occhiolino.
La partita
andò avanti per un bel po’, con entusiasmo, le
squadre erano sempre in parità, appena una delle due andava
in vantaggio si recuperavano. Il destino della partita si sarebbe
deciso con il boccino d’oro, che per ora non si faceva vedere.
Finalmente
però, dopo tre goal dei Corvonero e due dei Serpeverde,
notai che Draco avevamo cominciato a sfrecciare verso il basso a tutta
velocità. Anche il cercatore dei Corvonero lo
notò e si buttò all’inseguimento. Ma
ormai era troppo tardi.
Le dita di Malfoy
si chiusero avidamente attorno alla piccola sfera dorata che
alzò in aria decretando la vittoria della partita. Applaudii
sonoramente e notai che anche Ron, che ormai si era fatto coinvolgere
nel mio tifo, accennò un piccolo applauso. Era notevole come
cercasse di starmi vicino, facendo cosa anche assurde. Non avevo mai
provato un affetto tanto grande per lui come in quel momento. Il
Principe delle Serpi, invece di scendere dalla scopa, salì
di quota e venne verso di me. Io gli sorrisi raggiante. Quando mi fu
davanti, mi porse il boccino con sguardo divertito e trionfante.
“Come
avevi chiesto Granger…ecco il boccino” mi disse
facendo un cortese cenno con il capo. Tutti ci guardavano, anche la
commentatrice si stava chiedendo che cosa stesse succedendo fra me e
Malfoy.
“Molto
gentile…” risposi afferrando la piccola pallina.
Lui si mise le mani sui fianchi.
“Beh? Non
mi sono meritato qualcosa?” chiese inarcando un sopracciglio.
Io lo guardai leggermente stupita. Poi sospirai, e sorrisi. Ma
sì, diamo sfogo allo smisurato esibizionismo di Draco. Mi
sporsi dal bordo, gli afferrai il colletto della divisa, e lo avvicinai
a me baciandolo sulle labbra. Sentii chiaramente tutte le persone nello
stadio trattenere il respiro, nel silenzio totale. Poi, mi
arrivò chiara e forte la voce di Theodore che diceva.
“Sì
va beh ma prendetevi una camera d’albergo!!”
Spazio
dell'Autrice.
L'esibizionasmo di Draco è davvero smisurato *_*
Sì io ce lo vedo, più di essere al centro
dell'attenzione Dra farebbe di tutto xD Ormai Hermione non ha
più niente da perdere, e poi una scena del genere io la
sogno da sempre *_* E Theodore che chiude il capitolo come sempre a
modo suo!! Uh un'altra bella immagine di quest'ultima parte del
capitolo, è Blaise che indica Hermione facendole
l'occhiolino. Ho proprio in mente quest'immagine, come una fotografia,
e vi giuro sto sbavando!! *_* Insomma ormai sono venuti allo scoperto
in tutto e per tutto, basta segreti, basta paure!! Ora ci occupiamo
solo di Draco e Hermione! *_*
Parlando di Ron...sì, incredibile ma vero, a me ha fatto
proprio tenerezza, tanto che tra un po' mi commuovevo...(ovviamente non
per Weasley in sè per sè, ma perchè
ero dentro Hermione in tutto e per tutto...ce l'ho di vizio xD E' anche
per questo che amo scrivere in prima persona) Insomma, ho anche
praticamente fatto vedere le ragione per le quali secondo Ron e
Hermione non stanno bene insieme...però effettivamente
vederlo, dagli occhi della Grang, così accondiscendente nei
confronti di Draco perchè lui non si sente all'altezza di
lei...beh spero che il capitolo vi sia piaciuto!! Baci!
Risposte alle recensioni:
glumbumble: hihihi la frase della Mastercard ci stava a
pennello...sinceramente Ron non lo sopporto, ma in questa cosa ce lo
vedevo decisamente. Grazie mille per la recensione! Baci.
erigre: ciao! mi chiedevo dov'eri finita sai? xD Sono felice che questi
ultimi capitoli ti siano piaciuti! Eheh i tre in mutande, potrei
svenirli solo ad immaginarli!! Wow che bello sentire che non sono
l'unica sadica che ha goduto da morire a vedere Potter distruggersi di
dolore xD Grazie mille per la recensione! Baci.
deaselene: eh beh la nostra Hermione è un po' troppo
convinta della loro amicizia...infondo era una delle sue certezze
più grandi...sììì facciamo
una colletta e paghiamo a Ginny una seduta di Yoga, o un
gigolò xD Grazie mille per la recensione! Baci.
_Polla_: hihihi caspita il mio Blaise (nel senso quello che scrivo e
caratterizzo io, visto che Blaise originale praticamente non
c'è!) sta facendo conquiste!! Effettivamente è
così *_* Eheh Draco gli sta facendo un bel favore all'Oscuro
Signore xD Grazie mille per la recensione! Baci.
scatty: eheh mi sa che con questo capitolo rivaluti Ron ancor di
più! Io però in realtà me lo immagino
davvero così...non all'altezza di Hermione!
(perchè Hermione va con Draco, punto e basta!!) Grazie mille
per la recensione! Baci.
Sasigranger: ciao!! Sono felice che ti piaccia la mia FF, io cerco di
fare il più possibile per renderla una bella Dramione! Beh,
se vai avanti a leggere la mia FF penso che, non proprio lo odierai, ma
cominciare davvero a non sopportarlo. In realtà nemmeno io
lo odio, nel vero senso della parola, però c'è
delle cose di lui che davvero non posso tollerare! Come dici te
è TROPPO! (la tua migliore amica è livornese?!
boia deh, il mi nonno è di Livorno xD Ma io ho preso
l'accento più fiorentino perchè abito appunto in
provincia di Firenze, anche se vado spesso a Livorno! Magari la conosco
anche la tua migliore amica buwhahaha) La tua idea contorta e geniale
non l'avevo proprio considerata, anzi come hai visto in questo chap ho
deciso di rendere Ron comprensivo...lo vedevo così! Beh che
dire, ti ringrazio tantissimo per la recensione!! Baci.
Ili91: sì anche io avrei pagato non so quanto per vedere la
loro espressione, anche se immaginarla è stato
già abbastanza appagante! Eh Potter ha dato di matto, troppo
dolore xD Hihihi la battuta finale ci stava!! Grazie mille per la
recensione! Baci.
MemoryDrops: anche io aspettavo da secoli questo capitolo, troppo,
troppo appagante! Grazie mille per la recensione! Baci.
ginsan89: che bello non sono l'unica sadica!! *_* Diciamo che Ron non
l'ho fatto proprio più intelligente di Harry, solo che in
quella circostanza, la sua esperienza con Hermione gli ha permesso di
capire una cosa che Harry, troppo innamorato, non riesce ad
accettare...oh sì e pensa che io cerco disperatamente un
ragazzo stronzo e il mio invece è tutto dolce e romantico
-_- e io che gli dico sempre "ma diamine vuoi stare il bastardo?!" solo
io posso fa ste scene!! xD Draco *_* Grazie mille per la recensione.
Baci.
Hollina: in effetti Potter è davvero un cretino, che
noioso!! Anche io amo queste scene!! Grazie mille per la recensione!
Baci.
fleury: eheh ti ho fatto trovare dei bei capitolini vero! La festa e
loro in mutande sono stati davvero *_*
Sìììì anche io facevo i
cori per Draco stile stadio!! Grazie mille per la recensione! Baci.
Nyappy: sìììì abbattiamo
Potter! Draco è troppo il meglio! Visto Ron? Grazie mille
per la recensione! Baci.
Dark_angel: eh sì questa frase è geniale!! *_* Io
me la immaginerei troppo una pubblicità alla Dramione della
Mastercard...grazie mille per la recensione! Baci.
PikkulaSere: affatto squallida, anzi vorrei proporla alla Mastercard
come nuova pubblicità! Altro che il mucisista e lo
scrittore...ci vuole Draco, Hermione e gli altri due bischeri xD La
Mastercard farebbe il doppio dei contratti xD Mi dispiace di non aver
risposto alla recensioni ma davvero era tardissimo!! Comunque ora
eccomi qui...
E' vero, la Granger si dovrebbe sentire meno in colpa, infatti in
questo chap si lascia andare! Hai sognato l'occhiolino? xD Spero di
sì, visto che sognare Draco è sempre bello!
Blaise è decisamente fantastico! Ci sto lavorando sulla
clonazione, tranquilla...
Anche io ho amato la vendetta di Draco, insomma ho aspettato tanto
tempo però ne è valsa la pena!! Penso che dopo
questo chap potresti seriamente apprezzare Ron...da quel punto di vista
non è male dai...almeno non è super arrogante ed
egocentrico come Potter! (Senti chi parla!! Quella che ama Malfoy
NdPotter sì ma Malfoy, al contrario tuo, sì
può permettere di essere arrogante ed egocentrico!! Ora
torna ad autocommiserarti perchè la tua migliore amica ha
preferito il tuo peggior nemico a te! NdMe sigh sigh ueeeeeeeeeeeh
NdPotter) Sììì è stato
quello il pezzo meglio, perchè è Hermione ha dare
il colpo di grazia a Potter!! Mio dio non t'immagini quanto godevo
pensando a quella scena! Lo so, sadismo allo stato puro, ma Potter se
lo meritava u.u
Ovviamente le Serpi sono le migliori! Altro che i Polli, tzè.
Grazie mille della bella recensione cara!! *_* Bacioni!
debby12: eheh Draco è stato fantastico, finalmente il
carciofo baccalà si è preso quello che meritava!!
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità su Ron...insomma
io da quel punto di vista lo vedevo così, sottolineando che
Ron e Hermione NON possono stare insieme! Hermione è fatta
per Draco *_* Grazie mille per la recensione! Baci.
Ps: prego, figurati, è stato molto carino leggere il primo
capitolo della tua ff, mi ha proprio incuriosito! Mi raccomando,
mandala avanti!
fede72: la vendetta che noi tutti stavamo aspettando! Posso
permettermi? Salvatore del mondo magico...ma chi gliel'ha chiesto!! E
poi lui non è il salvatore del mondo, perchè lui
NON ha ucciso Voldemort. Lui ha come al solito avuto molta molta
fortuna! Potter non ha avuto il coraggio di prendersi le sue
responsabilità e di uccidere di mano sua l'Oscuro Signore.
Va beh a parte questa mia piccola parentesi, ti ringrazio tanto per la
recensione! Baci.
foxina: addirittura la tua nuova eroina? Ma così mi lusinghi
troppo tesoro!! Sìì due pazze maniache che
bello!! Effettivamente Potter è decisamente stupido, ma
lì ci eravamo arrivati tutti xD Carina la tua idea su Draco
che uccide Potter e il Signore Oscuro e poi lo libera! xD Hihihi anche
io aspettavo un gesto del genere da tempo, mi è piaciuto
troppo immaginare la scena di Draco che bacia Hermione davanti a Potter
e Weasley. Sììì ma tu sei un genio,
potremmo creare su Facebook un gruppo del genere!! *_* Al rogo Potter!!
Grazie mille per la recensione! Baci.
Petra_Luna: beh che dire, sono davvero felice che ti piaccia la mia
storia! Per quanto riguarda la recensione: beh effettivamente in questa
storia mi sono lasciata andare ad uno stile più semplice e
divertente, anche perchè dopo due storie con atmosfere
più intense e profonde, volevo una FF che si concenrasse
solo su Draco e Hermione, e che fosse più spiritosa...i
Serpeverde alterati? Beh tecnicamente non si può dire visto
che non ci è mai stata presentata una visione dei
Serpeverde, e io un po' pazzi e isterici ce li vedo, specie Blaise, con
questi attacchi di follia xD E' una mia libera interpretazione, e come
hai detto te li ho resi più veri...ti ringrazioe comunque
per la recensione e spero continuerai a seguirmi, anche se non
recensirai sempre! Baci.
Iris92: hihihi lo schiaffo è stato una mia soddisfazione
personale xD Nono niente droga per Ron, in realtà
è solo merito delle esperienze passate...comunque:
sììì io amo il calcio internazionale!!
Io seguo sempre Premier League e Bundesliga, i miei amici mi odiano
perchè il sabato non esco quasi mai per vedere il Chelsea
e/o il Bayern. Tu, oltre alla stima per Kakà (grande
giocatore), che squadra tifi? Aggiungimi pure su msn!! Grazie mille per
la recensione! Baci.
_Sayuri: ovviamente Potter ha dato di matto, e Draco è stato
genialmente malefico muhahaha *_* Eh sì Harry ormai
è andato per Hermione, ma la nostra Grang si fa valere!!
Blaise che dolce *_* Grazie mille per la recensione! Baci.
kiamilachan: ciao! sì ricordavo che eri via, me l'avevi
scritto in una recensione!! Sono felice che tu sia tornata e che i
capitoli nuovi ti siano piaciuti!! No Ron non è cotto di
nessuna Serpe, è comprensivo per quello che ha passato con
Hermione...spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Grazie mille
per la recensione! Baci.
becky: sono felice che la mia FF ti piaccia e ti abbia coinvolto!! E
sono anche contenta di sapere che la trovi originale e che non
stravolge i personaggi, perchè io non sopporto le OOC!
Grazie mille per la recensione! Baci.
midnightsummerdreams: eheh Draco è stato mitico, alla faccia
di Potter!! E Ron finalmente non fa il deficiente! Grazie mille per la
recensione! Baci.
anna96: la mia mente sì è davvero perversa! Eheh
il carciofo baccalà ha avuto la sua!!
sììì uccidiamo Potter!! Grazie mille
per la recensione! Baci.
sasyherm: personalmente Potter è uno dei personaggi che
proprio non sopporto...diciamo che non è proprio che lo
odio, perchè delle volte fa qualcosa di buono, ma la
maggiorparte delle volte lo prenderei a mazzate! -_- E in questo chap
mi sono decisamente vendicata muhahaha Grazie mille per la recensione!
Baci.
Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto!
That's all folks!
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Capitolo 30 *** Perchè nessun'altra ragazza al mondo può reggere il confronto con te. ***
Hello
folks!! Ebbene sì, sono ufficialmente in ritardo!! Direi che
ho una scusa più che valida però: mi si
è rotto, per la seconda volta fra l'altro, il caricabatterie
del computer, così ho dovuto fare un po' con quello di mia
zia, aspettando domani di andarlo a comprare nuovo. Che poi, fra
l'altro, io amo la Apple in tutto quello che fa, e sono convinta che
"Once you go Mac, you never come back!" perchè appunto i Mac
sono i migliori computer in circolazione...ma 100 euro per un
caricabatterie -_- Damn it!
Comunque
comunque concentriamoci su il capitolo, avete già aspettato
abbastanza!!
Enjoy
the chapter!
A scuola,
ovviamente, non si parlava d’altro. Non che questo mi
dispiacesse, anzi, tutto il contrario. Amavo in una maniera quasi folle
l’essere al centro dell’attenzione. Per questo, se
dovevo fare qualcosa, mi piaceva rigorosamente, farla in grande stile.
Come far sapere a tutti che io e la Granger stavamo insieme. Non potevo
semplicemente prenderla per mano in un corridoio, figuriamoci. Che cosa
patetica. No, doveva essere qualcosa di teatrale, come il momento
più importante di una partita di Quidditch, vinta per mano
del sottoscritto. E, dovevo ammettere, il mio bell’effetto
l’avevo sortito. Eccome!!
Eravamo tutti nella
Stanza delle Necessità, quelli degli ultimi anni di
Serpeverde, molti Corvonero e anche qualche Tassorosso. Noi Serpi
festeggiavamo la vittoria e ci concedevamo all’idolatria di
molte ragazzine, mentre i Corvi si consolavano con whisky e burrobirra.
La festicciola, neanche a dirlo, era opera di Blaise, con
l’aiuto di Goldestein.
Io ero seduto su un
divanetto insieme a Hermione, stavamo parlando e ridacchiando degli
sguardi sconvolti che tutti, Serpeverde a parte, ci rivolgevano,
indicandoci e parlottando sommessamente chissà quale
stupidaggine.
“Secondo
me una delle tue tante ammiratrici mi ucciderà prima o
poi…” commentò la Granger osserando un
piccolo capannello di ragazzine del quarto anno che la guardavano
omicide. Io risi.
“Se io
sopravvivo ai Grifondoro, tu non avrai alcun problema!!”
ribattei divertito. Di tanto in tanto molti studenti venivano a
congratularsi con me per la vittoria, ai quali rispondevo con un cenno
e un ghigno tronfio. Blaise, Daphne e Theodore stavano ballando in
mezzo alla stanza e Pansy, come al solito, si dava da fare con le
bevande.
Ad un certo punto
entrò nella Stanza Weasley, che si guardò un
po’ intorno per poi venirci incontro. O almeno, venire verso
la Granger.
“Hermione!!
Sei qui! Finalmente ti ho trovata…”
esclamò il rosso mentre la Grifondoro si alzava e lo baciava
su una guancia.
“Qualcosa
di urgente Ronald?” gli chiese corrucciando la fronte.
“Ginny
voleva parlarti di qualcosa, non mi ha detto bene di cosa ma ti
voleva…” rispose lui dando qualche occhiata in
giro.
“Perché
ci sono i Corvonero?” domandò interrogativo. Io
feci un tiro alla mia sigaretta e poi dissi.
“E’
una festicciola organizzata prima della partita…noi
festeggiamo e loro si consolano…”
Weasley mi
guardò un istante quasi incredulo.
“Ah beh
sì giusto…il vostro odio è riservato
solo a noi Grifondoro…” ribattè
osservando i ragazzi che ballavano.
“Sai per
caso se questa cosa era proprio urgente urgente? Perché io
vorrei stare qui un altro po’…” fece
Hermione richiamando l’attenzione di Weasley.
“Sinceramente
non lo so…ma penso che non sia proprio questione di vita o
di morte, altrimenti me l’avrebbe
detto…” rispose facendo spallucce. La riccia si
mise di nuovo a sedere accanto a me, appoggiandosi sulla mia spalla
mentre io le cingevo la schiena. Poi mi lanciò uno sguardo
quasi luccicante, nonché implorante. Io la guardai
interrogativo per qualche istante, finchè non fece cenno
verso il suo migliore amico. Allora capii e sbuffai. Lei
continuò a fissarmi con gli occhi supplichevoli e io alzai
lo sguardo al cielo.
“Se vuoi
Weasel…puoi rimanere…goditi la
festa…” accosentii alla richiesta di Hermione che
si aprì in un sorriso raggiante. Ma guarda cosa mi toccava
fare!! Sapevo che la Granger ora più che mai teneva a lui,
ma era sempre uno sporco traditore del suo sangue. Va beh, quella era
solo un’allegra festicciola mista, e se io avevo fatto
contenta la Grang ora, lei mi avrebbe fatto contento dopo.
“Ah…grazie
Malfoy…” bofonchiò leggermente
imbarazzato. In quel momento arrivò una saltellante Daphne
ancora presa dal ritmo della musica.
“Ehi ma
voi due non venite a ballare? Ora che siete usciti allo scoperto siete
proprio noiosi!!” esclamò scherzosamente rivolta a
me e a Hermione.
“State
già ballando abbastanza voi tre…”
rispose la Granger mentre io mi ero solo limitato ad uno sguardo
annoiato. La bionda allora si girò verso Weasley.
“Oddio
Weasley capisco alle nostre partite, ma addirittura alle nostre feste!!
Non è che la Grang ti sta contagiando?” fece Daph
ghignando. Vidi che le orecchie del rosso diventarono dello stesso
colore dei suoi capelli.
“Eheh…no,
non credo…” mugugnò con una nota
d’imbarazzo.
“Beh
visto che sei qui, e la tua migliore amica con annesso il suo ragazzo
non vogliano ballare, verrai tu in pista!! Forza forza!”
disse e senza dargli il tempo di ribattere lo trascinò a
ballare. La Granger scoppiò in una fragorosa risata alla
vista dell’amico trascinato letteralmente nelle spire delle
Serpi.
“Se
Silente ci vedesse, scoppierebbe di felicità!”
commentò gioviale. Io annuii con un lieve sorriso.
“Effettivamente
gli facciamo onore…potrebbe portarci come esempio che il suo
piano per avvicinare le case sia riuscito!!” ribattei io
ironico.
“Sì!
Magari per farlo contento potremo dirgli che abbiamo fatto amicizia
durante i turni di ronda che ci ha assegnato insieme!! Sarebbe
carino!” replicò lei sempre allegra. Io ridacchiai
e poi feci un sospiro.
“Allora,
come ti senti ad essere ufficialmente, agli occhi di tutti, la ragazza
di Draco Malfoy?” le chiesi con un sorrisino malizioso che
lei ricambiò.
“Dannatamente
bene!! Specie guardando tutte le ragazzine che trasudano
invidia!” rispose con una nota quasi diabolica che mi
soddisfò non poco.
“Beh ti
ci dovrai abituare, sono il ragazzo più ambito della
scuola…” dissi tronfio.
“Sì
Malfoy, sì lo so!! Che palle certo che sei
noioso!” ribattè lei sbuffando indignata. Io
inarcai un sopracciglio e mi avvicinai pericolosamente.
“Cosa
sono io?” chiesi con enfasi. Lei fece una smorfia.
“N O I O
S O!” ribattè scandendo ogni lettera. Io allora la
improgionai fra le mie braccia e cominciai a baciarle e mordicchiarle
il collo facendole anche il solletivo. Lei cominciò a ridere
provando a fermarmi, senza scampo.
“No
Draco…Draco!! No…basta!! Basta!!
Fermo!!” esclamò cercando di allontanarmi, fra una
risata e l’altra.
“Come
sono io?” ribadii tenendola sempre perfettamente
immobilizzata.
“Sei…sei
splendido!” confessò con il fiato un po’
corto per il ridere.
“Così
va meglio” acconsentii baciandola sulle labbra e lasciandola
andare. Lei allora si strinse a me e mi cinse il collo lasciandosi
trasportare dal bacio. Quando ci staccammo non potei fare a meno di
notare che praticamente mezza sala era girata verso di noi e ci
guardava con curiosità e sconcerto.
“Spero
che ti piaccia stare al centro dell’attenzione
Grang…” dissi sottolineando la situazione.
“Beh non
di certo quanto te…ma non mi dispiace…”
rispose appoggiandosi di nuovo su di me, mentre si accendeva una
sigaretta.
“Di certo
non sfiguri, anzi!!” ribattei con una nota di sarcasmo.
“Signor
Malfoy, vuole per caso insinuare che io la faccio sfigurare?”
mi chiese con finta indignazione.
“Se mi
facesse sfigurare, Signorina Granger, non l’avrei di certo
baciata davanti a tutta la scuola…” replicai con
ovvietà, mentre un sorriso radioso si faceva spazio fra le
sue labbra carnose. Quando sorrideva era decisamente bella,
così armoniosa, così spontanea, quasi innocente.
Una prelibatezza, qualcosa di speciale. Qualcosa di mai provato.
“Tornando
al discorso di prima…io penso che Silente ci darà
davvero un premio…” commentò dopo aver
sbuffato un po’ di fumo Hermione.
“Io lo
spero!! Un premio per stare con una bella ragazza incredibilmente
intelligente…” ribattei io compiaciuto.
“Mi stai
facendo un complimento?” domandò ghignando. Io
sbuffai seccato.
“Questa
è una cosa che odio!! Odio fare i complimenti ma odio ancor
di più quando le persone sfottano
sottolineandoli…” replicai stizzito. Lei
inarcò un sopracciglio.
“Mi
pareva che fra di noi non ci si facesse problemi a sfotterci e farci
innervosire…tu lo fai sempre con me!” rispose la
Granger puntandomi il dito sul petto.
“Sì,
ma perché quando sei arrabbiata hai un’aria molto
sexy…io invece sono sexy in ogni momento perciò
puoi evitare!” fu la mia pronta, e boriosa risposta.
“Vuoi
dire che io non sono sempre sexy?!” esclamò con
tono ironicamente offeso.
“Oh mio
dio voi donne siete tremende!! Ecco perché gli uomini stanno
con quelle belle e stupide…perché non ribaltano
sempre la situazione!” sbottai passandomi una mano fra i
capelli. Hermione mi guardò inizialmente male poi
scoppiò a ridere.
“Sei
tremendo…” disse scuotendo il capo divertita. Io
ghignai.
“Sì,
e mi pare che non ti dispiaccia affatto…”
Lei in tutta
risposta si sporse su di me e mi stampò un bacio sulle
labbra.
“Weasley
si sta divertendo eh?” commentai dopo qualche minuto, mentre
l’attenzione mi ricadeva su Daphne che faceva ballare il
migliore amico di Hermione ridendo di gusto.
“Eh
sì, ormai per colpa di Lavanda sta sempre con lei e non si
svaga gran che…poi con questa storia che è
successa fra me e Harry è proprio in mezzo a due
fuochi…” rispose la Granger mentre ciccava la
sigaretta in un portacenere ai nostri piedi.
“Ancora
non sei riuscita a parlare con Potter?” chiesi cercando di
rimanere impassibile, anche se non riuscii a fermare il moto di
disgusto al solo pronunciare il suo nome. Hermione tirò un
grosso sospiro e si accese un’altra sigaretta.
“No,
volevo lasciarlo sbollire per bene…la rabbia non fa mai
pensare a mente lucida. Però voglio sistemare tutto al
più presto…” rispose con tono deciso.
Io evitai accuratamente di commentare, come mi aveva consigliato
Blaise. Prima non mi facevo scrupoli ad offendere o trattare male
Potter, ma ora con la Granger era argomento tabù.
“Eh
Grang…ora che ci penso, tu non mi hai ancora
fatto…le congratulazioni per bene…” le
dissi cerando di distrarla. Lei mi lanciò uno sguardo
interrogativo ma con una scintilla di malizia.
“Che cosa
intendi?” mi domandò con un sorrisino divertito.
Io mi sporsi verso il suo orecchio e le sussurai sensualmente.
“Andiamo
nella mia stanza e ti faccio vedere volentieri…”
Hermione si
mordicchiò il labbro guardandomi vogliosa. Poi
lanciò uno sguardo a Weasley.
“Che
dici, lo lascio qui?” chiese con aria divertita.
“Ma
sì, le Serpi non gli faranno nulla di male…anzi
si divertirà…sai, dopo di te, è una
causa che stiamo prendendo a cuore…” risposi con
ironia.
“Causa?”
mi domandò interrogativa. Io annuii ghignando.
“Salva un
Grifondoro anche tu” ribattei guardandola con aria divertita.
Lei ridacchiò scuotendo il capo.
“Forza,
andiamo Principe…” disse alzandomi e prendendomi
la mano. Un sorriso malandrino mi si dipinse sul volto prima di uscire
dalla Stanza delle Necissità insieme alla Granger e,
ovviamente, sotto lo sguardo interessato della maggiorparte dei
presenti.
*
Eravamo sulla bocca
di tutti. Una cosa incredibile. Non mi ero mai sentita così
tanto al centro dell’attenzione. Tutti si giravano a
guardarmi, tutti m’indicavano, tutti sussurravano su di me.
Addirittura, moltre ragazze mi fermavano chiedendomi quello che anche
Draco mi aveva chiesto: “Come ci si sente ad essere la
ragazza di Malfoy?”.
Due Corvonero
amiche della sorella di Daphne mi avevano confessato che Draco era dal
quinto anno, quando aveva lasciato Pansy, che non aveva avuto una
ragazza fissa. Solo storielle di una notte e poco più, non
andando oltre il sesso, e al massimo, la simpatia. Per questo, dopo il
loro “pettegolezzo”, una delle due ragazze mi
chiese con tono cospiratorio.
“Ma come
hai fatto?”
Io sorrisi e non
risposi. Mi rivennero in mente le parole di Ronald.
“Se
dovessi pensare a qualcuna per tenere testa Malfoy…penserei
a te”.
Forse era quella la ragione. Sinceramente, non me l’ero mai
chiesta. Sinceramente, nemmeno m’interessava.
Quel giorno cercai
di risolvere una volta per tutte la questione con Harry. Ero convinta
che fosse passato tempo a sufficienza ed ero convinta che sarei
riuscita a far ragionare il moro. Lui era il mio migliore amico, doveva
capire. Eppure, continuava ad evitarmi come la peste. Così,
decisi di fare una cosa che, inconsciamente, mi fece sentire
molto…Serpeverde. L’ultima lezione di Harry era
Divinazione, così mi appostai nel corridoio che portava
nella classe della Professoressa Cooman nascosta dietro una colonna ad
aspettarlo. Quando lo vidi passare, lo presi per un braccio
trascinandolo nell’aula di Babbanologia, in quelle ore vuota.
Sì occorse di quello che stava succedendo quando io ormai
avevo sigillato la porta e insonorizzato la stanza. Aveva la bacchetta
in mano, probabilmente perché aveva appena consultato la
Mappa del Maldandrino, così senza un attimo di esitazione lo
disarmai e afferrai al volo la bacchetta che stava volando verso la mia
direzione. Me la misi nel mantello e incrociai le braccia al petto
guardandolo con decisione.
“Ora tu
non esci di qui finchè non ci
chiariamo…” esclamai mentre il suo sguardo da
sconvolto si faceva glaciale.
“Questo
è sequestro di persona…ti stai allenando a
diventare una Mangiamorte davvero, allora…”
commentò acido incrociando a sua volta le braccia al petto.
Io sbuffai.
“Smettila
di fare il coglione, dannazione!!” sbottai irata. Il moro
sembrò sorpreso dalla mia reazione, infatti
cambiò atteggiamento.
“Non
c’è niente da chiarire. E’ tutto chiaro
come il sole…tu e Malfoy state insieme…che
c’è da chiarire?” fece appoggiandosi
stancamente ad un banco.
“C’è
da chiarire che sono giorni che non mi parli
più!!” risposi con ovvietà senza
ammorbidire il tono della mia voce.
“Mi pare
un comportamente più che giustificato visto che ti sei messa
con il mio peggior nemico…” ribattè
aspro. Io sbuffai sonoramente. Ormai che avevo sprecato tutte le mie
lacrime, quello che mi rimaneva era un istinto irrefrenabile di
prenderlo a pugni.
“Tu sei
il mio migliore amico Harry!! Da sempre, e per sempre! Non ricordi?!
Non ricordi il ciondolo che mi hai regalato?!” sbraitai
innervosita tirando fuori della maglia la collana che lui e Ron mi
avevano regalato a Natale.
“C’è
scritto “gli amici sono coloro che entrano quando il resto
del mondo esce”. Non vuol dire proprio niente per te allora?
Pensavo che credessi a questa frase!! Io, sinceramente, ci credevo! Io
ti sono rimasta accanto in tutti i momenti peggiori…ho
rischiato la vita con te!! La mia vita, l’ho messa a
repentaglio per aiutarti! E sai il bello? Lo rifarei altre cento volta,
anche ora, subito! Dimmi: Hermione andiamo da Voldemort a combatterlo
in questo momento, io verrei senza esitazione! E tu come mi ripaghi?
Voltandomi così le spalle!! Per cosa poi? Non ho fatto un
torto a te, stavo solo cercando di essere felice, scusa tanto! Sei un
egoista!!” urlai tutta la rabbia che mi si era accumulata in
quei giorni.
“Io sarei
un egoista?! Ti sei buttata fra le braccia del nemico senza un minimo
di esitazione, così, come se nulla fosse, non pensando
minimamente a tutto quello che avevamo trascorso! Tu hai rischiato la
tua vita con me per colpa di suo padre! Per colpa di sua zia! Che fra
l’altro, ha ucciso Sirius! E lui non ha mai dimostrato di
essere diverso, anzi! Ci hai tradito per quella viscida Serpe e i suoi
amici!” ribattè infervorato Harry.
“Non ti
ho affatto tradito Harry!! Tu non conosci Draco…non
è come suo padre, né come sua zia!! Affatto!! Lui
ha combattuto e sofferto per il diritto di potersi decidere da solo il
proprio destino! Non dico che sia il ragazzo perfetto, lui ha un sacco
di difetti, ma mi fa provare sensazioni e sentimenti che mi erano
ignoti…mi fa sentire veramente libera,
spensierata…insomma, non è perfetto, ma
è perfetto per me. Io sono felice con lui. E tu, dovresti
essere felice per me!” replicai cercando di fargli capire
come mi sentivo.
“E’
quello il punto Hermione!! Io non voglio essere felice per te, voglio
essere felice con te!!” sbottò Harry come se le
parole gli fossero uscite involontariamente dalle labbra. Io spalancai
gli occhi senza capire.
“Malfoy
non può essere quello giusto per te!! Lo vuoi capire? Ti
farà soffrire, come ha sempre fatto! Lui non ti ama
davvero!!” esclamò furente.
“Tu non
puoi saperlo!!” ribattei sempre irata.
“Sì
invece, perché io ti conosco da sempre, conosco ogni tua
espressione e ogni tua sfumatura, ho sempre cercato di aiutarti, ti ho
sempre apprezzata, difesa, considerata la mia amica più cara
e la ragazza più importante della mia vita!!” mi
rispose con tono meno arrabbiato. Io scossi il capo e sbottai.
“Per
questo dovresti capirmi ed essere felice per me! Perché non
lo sei?!”
“PERCHE’
IO TI AMO HERMIONE!!” sbraitò con impeto. Io
rimasi completamente impietrita alle sue parole. Quelle parole che
tanto credevo impossibile, e che tanto temevo. Avevano cercato di
avvertirmi, di mettermi in guardia, ma io non avevo ascoltato nessuno.
Perché avrei dovuto? La mia più grande certezza
era proprio Harry, il mio migliore amico, il fratello che non avevo mai
avuto. Con lui riuscivo a scambiarmi affetto e dolcezza senza neanche
lontanamente temere un coinvolgimento di troppo. Ed ero felicissima per
questo! Trovare una persona del genere era la cosa più rara
e preziosa del mondo. Per questo io non volevo rinunciare a lui per
niente al mondo. Per questo non riuscivo ad accettare quella ormai
palese verità. Eppure, ora era venuta allo scoperto. Harry
mi aveva rivelato il motivo di una reazione tanto esagerata. Mi aveva
rivelato i suoi sentimenti, di cui avevo considerato
l’esistenza, nonostante li temessi e cercassi
d’ignorare ogni segnale. La cosa che mi stupì
davvero fu la stretta allo stomaco che percepii subito dopo la sua
confessione. Lo fissai negli occhi smeraldini mentre lui si faceva
più avanti.
“Io ti
amo, Hermione. Ti amo ormai da tempo, in segreto, senza preoccuparmi di
fartelo capire. All’inizio, stavo male per questo: tu eri la
mia migliore amica, non volevo rovinare tutto con qualcosa di
così effimero come l’amore. Ma non riuscivo a
scacciare quel sentimento che giorno dopo giorno covava nel mio petto,
sempre più grande. Ti guardavo, ti stringevo, ti coccolavo,
e capivo che ogni volta, ti desideravo sempre di più. Sei
sempre stata tutto per me, Hermione. Un’amica, una sorella, a
volte anche una mamma. Da mesi coltivavo il desiderio di averti anche
come amante. Perché non riuscirei a vedermi con
nessun’altra ragazza. Perché
nessun’altra ragazza al mondo può reggere
il confronto con te. Non avevo fretta, comunque. Tu non sembravi
interessata a nessun altro ragazzo, e io avendo paura di rovinare
tutto, cercavo con estrema calma di farti capire ogni volta qualcosa in
più. Quando però ti ho vista con Malfoy, quando
mi hai detto quelle parole…mi si è spezzato il
cuore. Non potevo credere che proprio Malfoy, il mio nemico giurato,
dopo tutte le cattiverie che mi aveva fatto, potesse anche portarmi via
il mio amore…” mi confessò quando ormai
era solo ad un paio di spanne da me. Sentii il cuore cominciare a
battermi più forte, sempre più forte. Nessuno mi
aveva mai fatto una dichiarazione del genere. Era la cosa
più dolce che potessi immaginare, e quasi mi commossi. Anche
io, una volta, avevo avuto dei pensieri come suoi. Anche io, una volta,
avevo desiderato che lui per me fosse tutto, tutto davvero. Ma per
paura, per la pressione di Ginny, per codardia, mi ero data della
sciocca e convinta a tal punto che lui poteva essere solo come un
fratello per me, da dimenticare questa follia, come se mi fossi fatta
un lavaggio del cervello. Ora però, davanti ai suoi
sentimenti così profondi, e a quegli occhi di smeraldo,
davanti a quel ragazzo per il quale avrei dato la vita senza
esitazione, così dolce e così bello, sentii un
forte groppo all’altezza dell’ombellico e tutti
quei sentimenti che credevo perduti, tornare a galla.
Harry
inclinò leggermente il capo e si abbassò per
baciarmi.
Io non lo fermai.
Spazio dell'Autrice.
Non
odiatemi vi pregooo!!! T.T Non odiatemi, non odiatemi!! Io mi odio
già abbastanza per tutti voi!! Ok ok, facciamo le persone
serie (sì certo, come nelle lezioni di Slytherin Way! xD).
Vi sembrerà strano, ma in realtà a me le
Harry/Hermione piacciono, per quel discorso del "tutto" che faccio
accennare sia a Potter che alla Grang. Va beh, è ovvio che
le Dramione rimangono la coppia perfetta, però ecco, diciamo
che nel momento in cui mi sono premessa di non rendere la loro storia
facile, ho pensato a questo. Sì, perchè la loro
storia non può essere di certo tutta rose e fiori, anzi. Ci
deve essere suspance, problemi, ostacoli...e chi è il
problema per antonomasia?! L'incarnazione del rompicoglioni per
eccellenza? Potter, ovviamente, sempre in mezzo ai piedi quell'infimo
essere!! (Dillo a me NdVoldie e a me!! NdDraco eeeeh ragazzi vi capisco
NdMe). Parlando di cose belle, che carina la scena della festa *_*
Draco è bellissimo!! (Ma va?! NdMe xD)
Insomma, spero che nonostante tutto abbiate apprezzato questo capitolo!!
Risposte alle recensioni:
emminapoffina:
*_* sono felice che ti piaccia la mia FF! Eheh l'ego di Draco non ha
limiti xD Grazie mille per la recensione! Baci.
mv3028:
ciao, piacere mv3028 ^^ Wow una mia fan *_* Mi fai sentire importante
xD E se c'è una cosa che mi riempie di orgoglio,
è sentirmi dire che ti ho convinta che noi Serpi siamo
meglio dei Polli *_* Zio Voldie sarà così fiero
di me *_* Potter al rogo, specie dopo questo chap u.u Grazie mille per
la recensione, spero davvero che tornerai xD Baci.
hope_dreams_love:
wow ma grazie!! Quanti bei complimenti!! Eheh Theo è un
grande, troppo adorabile ^^ Spero che continuerai a recensire!! Grazie
mille comunque per la recensione! Baci.
gothik princess:
wow addirittura geniale! Ma così mi lusinghi, guarda che poi
io ci credo xD Concordo sul fatto che Draco è Draco e che
Potter è antipatico da morire!! Ah sei una Corvonero che
adora i Serpeverde? Fai attenzione, anche io ho cominciato
così, e guarda come mi sono ridotta!! A tingermi le cornici
di camera mia verde e argento!! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
glumbumble:
cara ma stiamo parlando dello stesso Potter? Harry Potter? Il bambino
che PURTROPPO è sopravvissuto? Quello che sta rovinando la
storia fra la Grang e Draco? xD Eheh sono una Serpe senza speranza!
Grazie mille per la recensione! Baci.
Sasigranger:
wow sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Theodore ce l'ho
dovuto mettere, è stato un bisogno fisiologico proprio, ci
voleva, è troppo geniale quel ragazzo! (Beh se ti
trasferisci in toscana prendi la cittadinanza!! Qualche corso di
dizione, e sei apposto! Deh! xD) Grazie mille per i complimenti e la
recensione! Baci.
erigre:
ciao!! Eh non importa, tranquilla ^^ anche io avevo gli occhi a
cuoricino immaginandomi quella scena!! (Prima o poi rischio di affogare
anche io!) Harry si deve decisamente abbattere, specie dopo questo
capitolo!! Grazie mille per la recensione! Baci.
Ili91:
ciao!! Sì sì tranquilla non fraintendo,
perchè anche io mi sono quasi commossa!! xD Sono felice che
il capitolo ti sia piaciuto!! Grazie mille per la recensione! Baci.
lady lilithcullen:
wow quanto entusiasmo, mi fai davvero felice! La frase tipo
pubblicità della Mastercard l'ho proprio amata, voglio
proporre una pubblicità così alla Dramione,
sarebbe un successo. Oh sì anche io tanti amici Serpeverdeee
xD Oddio non finirla mai mi sembra un pochino impossibile, ma prometto
sul mio onore verde-argento che farò di tutto per farla
durare il più possibile! E, che ci sarà il
continuo! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
Rituzza_95:
hihihi tranquilla, sono felice che questi chap ti siano piaciuti!
Sì, Ron è stato sorprendente, ma come noi Serpi
non c'è nessuno! Grazie mille per la recensione! Baci.
flydreamer:
sììì il capitolo era eccezionale,
anche se il mio preferito rimane quello scorso, dove Draco bacia Herm
in faccia a Potter muhahaha Sì Blaise che indica Hermione
*_* Da sbavo! *_* Wow addirittura la tua ff preferita? Ma
così mi fai arrossire!! Un milione di grazie allora! Baci.
debby12:
non sei la sola che sta pensando di clonarlo, e non solo fra le
commentatrici di questa FF xD Beh non credi che il mondo sarebbe un
posto migliore con tanti Draco per il pianeta? *_* Sono contenta che
Ron mi sia venuto bene perchè non volevo esagerare,
però io me lo vedevo proprio così ecco.
Sì sì Blaise è tuo, tranquilla io ho
il mio Dracucciolo, ma non posso fare a meno di pensare che anche il
moro è proprio bello *_* Eppoi tu hai appena detto che vuoi
il tuo ragazzo bello, biondo e Malfoy!! ;P bhuwuahuha...a parte queste
scemenze...sì Draco che le porta il boccino è
stato *_* Ma il meglio è Hermione che gli tira il
colletto...è un gesto un po' simbolico, di questo amore per
niente sdolcinato...insomma mi piaceva! Grazie mille per la recensione
e i bei complimenti! Baci.
Iris92:
prima di tutto vorrei dirti tre parole: IO TI AMO! Sì
sì ti sei guadagnata tutta la mia stima e il amore
incondizionato quando hai detto che se vedi Cristiano Ronaldo vomiti!!
*_* Mi sono quasi commossa, ti giuro!! E mi sono messa a saltellare
dicendo che ti adoravo...sì perchè vedi Cristiano
Ronaldo è la persona che odio di più al mondo, a
pari merito con la Watson, ma è un odio diverso. Insomma,
quando ho letto quello che avevi scritto sono rimasta così
*_* Specialmente perchè la maggiorparte delle ragazzete gli
vanno dietro -_- Patetico!! Comunque, parlando del capitolo: i
cartelloni sono stati notevoli, ma ne ho dovuti asserbare un paio per
la partita Serpi - Polli! Vedrai! xD Sì una scena
così la sognamo un po' tutte, ma con Draco sinceramente
è l'apoteosi!! E Theo, che ci mette sempre il suo!! xD
Lasciamo perdere Potter...che dire, grazie per la recensione, grazie
davvero, specie per avermi fatto sapere che non sono la sola ragazza
che vomita quando vede "Frocialdo" xD Baci. Ps: mi raccomando, in
Champions tifa Chelsea! xD
anna96:
scommetto che dopo aver letto questo chap rimpiangerai i capitoli che
la "presenza rompipallina" di Potter non c'era! E' proprio un
carciofo baccalà! Però Hermione ci mette del
suo!! Parlando del capitolo scorso, eh sì liberi finalmente,
e Draco che le porta il boccino *_* Che teneri!! Per non parlare di Bla
e Theo!! MITI! xD Grazie mille per la recensione! Baci.
fleury:
sì non l'ho scritto ma in realtà l'infermieria
è stata presa d'assalto dalle "fangirls" di Draco che si
sono sentite male bwuahahaha xD Purtroppo il brutto muso di Potty
è tornato...eccome se è tornato. Accidenti a lui
ma perchè il Signore Oscuro non lo leva dal mondo per
sempre?! (Bah ti sembra facile!! Io ci provo NdVoldie sì lo
so zietto che fai del tuo meglio, hai ragione scusa, lo sai che
tivìtìtìbì NdMe) Bla e Theo
sono memorabili, specie l'ultimo con la sua battuta finale! Draco
è stato dolce, a modo suo ovviamente xD Grazie mille per la
recensione! Baci.
foxina:
bwuhahaha sì sì la scena è proprio
così!! Perfettamente spassosa! Eheh sono felice che riesco
ad accontentarti xD Potter dopo questo chap se la merita troppo la
maledizione senza perdono!! Invece Ron è stato davvero
puccioso, e anche arrendevole...sì insomma io ce lo vedevo
parecchio!
Oddio!! Tu mi prendi in giro vero? Io HO SERIAMENTE CHIESTO come regalo
di Natale un furetto albino da chiamare Draco, coccolare e amare!!
Altro che non stai bene! Perchè o siamo due geni o due
pazze!! Ma in fondo, la linea fra follia e genialità
è così sottile! Via e dopo questa è
meglio che vado! Grazie mille per la recensione! Baci.
girasole93:
sììì alla fine è
straspassoso xD Grazie mille per la recensione! Baci.
Nyappy:
eh sì Ron è decisamente salito di grado! Lavanda
è troppo stupida per essere considerata xD Grazie mille per
la recensione! Baci.
_Sayuri:
eh sì è stata una scena proprio da luccichii e
cori da stadio xD E anche Ron si è meritato stima! Al
contrario di Potter, come al solito! Va beh, grazie mille per la
recensione e per i complimenti! Baci.
fede72:
sììì Draco & Slytherin the
best!! xD Troppo i meglio, fieri e spavaldi! xD Ron è
rinsavito, e chi lo sa, magari un'amicizia fuori porta ci sta xD Grazie
mille per la recensione! Baci.
kiamilachan:
sì anche io ho sempre desiderato una scena del genere, fra
infarti e incredulità!! *_* Una cosa così
insospettabile xD In effetti Ron è stato molto dolce e mi ha
fatto tenerezza, insomma non si sente abbastanza per Hermione, e
ammetterlo gli fa onore. Per quanto riguarda i capitoli allora: sembra
buffa, ma io quando iniziai a scrivere questa FF mi ripromisi di non
farla tanto lunga...e qui invece siamo ormai a capitolo 30 e ancora non
ci avviciniamo alla fine. Sinceramente non saprei farti una previsione,
ma almeno un'altra decina di capitoli ci saranno. Spero che ti faccia
piacere! Grazie mille per la recensione! Baci.
Hollina:
wow ma che gentile! Sì anche io Ron me lo sono sempre
immaginato così! E Draco *_* Grazie mille per la recensione!
Baci.
Dark_angel:
ti avevo dato un piccolissimo spoiler, più che altro un
commento, e ora penso capirai!! Spero comunque che il capitolo ti
piaccia amore!! Grazie mille per la recensione! Baci.
_Polla_:
eh sì Ron è stato davvero carino, e sì
mi piace sempre mettere i pro e i contro di qualcosa, amo le visioni
generali delle cose che spesso vengono trascurate. Eheh in questo chap
l'odio per Potter va alle stelle!! Zio Voldie ha espresso il suo
apprezzamento nell'esserti dimostrata comprensiva verso di lui! xD
Grazie mille per la recensione! Baci.
deaselene:
Ron è uno dei personaggi che non mi piace proprio,
però in quel senso mi ha sempre fatto tenerezza anche a me.
La scena del bacio è impagabile davvero! Grazie mille per la
recensione! Baci.
Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto!
Ps:
io O D I O Potter.
E questo dovevo proprio chiarirlo xD
Pps: ieri ho scritto una FlashFic
con paring Sirius / Remus
intitolata "I'm afraid I fall in love with you",
se qualcuno fosse interessato al genere
sarei ben contenta se la leggeste e lasciaste un commentino!!
That's
all folks!
|
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Capitolo 31 *** It's Draco's fault! ***
Hello
folks!! Sì non ci fate caso, lo so che sono le tre di notte,
ma purtroppo oggi pomeriggio non ho potuto scrivere perchè
sono stata fuori tutto il giorno (sono andata a ricomprare il
caricabatterie per il computer xD) e quindi mi sono messa stasera.
Ammetto però che avevo un po' di blocco, anche
perchè questo è un capitolo diciamo di
transizione che mi serve a delineare bene la situazione che si era
venuta a creare e dare l'incipit per il prossimo capitolo! Spero
comunque che vi piaccia!
Enjoy
the chapter!
Io e Harry ci
baciammo lentamente, con dolcezza, mentre lui mi stingeva fra le sue
braccia e io gli accarezzavo i capelli corvini. Fu quello il gesto che
mi fece quasi rinsavire.
Quelli non erano i
capelli di Draco. Non erano i lisci, biondi e perfetti capelli di
Draco. Erano i mossi, neri e scompigliati capelli di Harry. E questo
non andava bene. Non potevo credere a quello che stavo facendo: avevo
appena tradito Draco.
Non avevo mai
tradito nessuno in vita mia, e non potevo di certo fare una cosa del
genere a lui, con Harry poi?! Venni immediatamente assediata dai sensi
di colpa. E poi semplicemente con Harry non poteva funzionare! Dove
c’avrebbe portato questa storia? A niente. Era stato un
momento di sbandamento, dovuto alle sue dolci parole e al grande
affetto che avevo sempre avuto nei suoi confronti. Ma fra noi non
poteva esserci niente di tutto ciò. E io non volevo perdere
Malfoy, non proprio ora che l’avevo trovato e che ci eravamo
esposti alla luce del sole. Finalmente liberi, come entrambi tanto
sognavamo.
Mi staccai
lentamente e sospirai appoggiandomi al muro, senza guardare Harry negli
occhi.
“Non
posso Harry…mi dispiace, ma io non provo i tuoi stessi
sentimenti” dissi con tono dispiaciuto. Sì, io non
amavo Harry, mi avevo solo confusa, scombussolata. Non nego che una
volta anche io avevo rischiato di amarlo. Ma ero riuscita a superare la
cosa, per il nostro bene e per il bene della nostra amicizia.
Fortunatamente con Ron si era risolto tutto per il meglio. Ma se con
Harry non fosse andata così? Se l’avessi perso per
sempre? Non potevo accetterlo. E non potevo accettare nemmeno la
situazione che si era venuta a creare. Lo capivo certo, ma non poteva
succedere niente. Lui inarcò un sopracciglio.
“Perché
mi hai baciato allora?” mi chiese dubbioso. Io sospirai.
“Non sono
cose che tengono conto del raziocinio…mi hai appena fatto
una dichiarazione di amore struggente!! E io ti voglio un bene enorme,
che tu non puoi immaginare! Mi sono lasciata trascinare, come una
stupida, ma in effetti non avrei dovuto Harry, non posso. Io ora sto
con Draco, e questo è quanto” dissi cercando di
sembrare il più decisa possibile. Ero convinta del mio
rapporto con Draco, per quanto strano e impossibile potesse essere. Il
bello era proprio quello. Così imprevedibile,
così incredibile, una cosa su cui nessuno mai avrebbe
scommesso uno zellino. Eppure noi ce la stavamo facendo. E non volevo
rovinare tutto, non proprio ora. Non così. Lui
tornò vicino.
“Malfoy
ti ama?” mi chiese come se fosse la cosa più
normale del mondo. Io alzai lo sguardo apparentemente impassibile ma in
realtà stupita. Non avevamo mai parlato di veri sentimenti
con Draco, figuriamoci di qualcosa di così profondo e forte
come l’amore! Insomma, per lui era qualcosa di davvero troppo
grande, e anche per me. Un sentimento spesso frainteso e ingigantito,
che pochi riescono a capire. Io e Malfoy ci frequentavamo da troppo
poco, e con lui bisognava andare lentemanete, i sentimenti erano sempre
un terreno minato con Draco. Eppure, sapevo che lui provava un sincero
qualcosa per me, e che quel qualcosa poteva diventare tranquillamente
amore.
“Sì…”
risposi quindi dopo un attimo di esistazione. Il moro
inclinò leggermente il capo.
“Te
l’ha mai detto?” insistette dubbioso, con
l’intenzione di farmi vacillare. Io sbuffai.
“E’
Draco Malfoy, dannazzione, è ovvio che non me l’ha
detto!! E a me sta benissimo così…mi piace anche
per questo” ribattei sicura. Lo annuì con la testa
e sospirò.
“Io non
posso smettere di amarti Hermione” sussurrò quasi
fra sé e sé dopo un istante.
“Non puoi
nemmeno smettere di essere mio amico!! Non posso perderti
Harry!” replicai prendendolo per le braccia, come a scuoterlo
e convincerlo.
“Ora ti
dovrò vedere fra le sue braccia”
bofonchiò mentre vedevo il dolore passare nei suoi occhi.
“Se
davvero mi ami come dici, non t’importerà con chi
sono, ma se sono felice. E io lo sono Harry, lo sono davvero”
risposi guardandolo dritto negli occhi. Lui esitò un attimo,
poi annuì.
“Va bene
Hermione…farò in modo che tutto torni come
prima” disse con tono accondiscendente, aprendo la mano e
porgendola verso di me. Io annuii a mia volta e gli restituii la
bacchetta. Lui aprì la porta e fece per uscire. Poi
esitò e si voltò di nuovo verso di me.
“Non
credere comunque che mi arrenderò senza
combattere”
E dopo queste
parole se ne andò.
*
Raccontai
l’accaduto a Blaise la sera stessa, omettendo però
il particolare del bacio, completamente superfluo, che avrebbe
sicuramente fatto infuriare Draco, legittimandolo ad uccidere Harry e a
finire per sempre ad Azkaban. Sinceramente non ne valeva affatto la
pena. Quando il biondo in questione seppe della faccenda da Blaise, si
presentò da me, mani sui fianchi e sguardo sadicamente
soddisfatto, aprendosi in un odioso e compiaciuto:
“Te
l’avevo detto!”
Io sbuffai
spaparanzandomi su una poltrona della Sala Comune di Serpeverde.
“Confortevole
Malfoy…” commentai acida mentre il biondo si
sedeva sul bracciolo accanto a me. Non bastava che mi sentissi in colpa
per quel bacio a Harry, si doveva pure mettere a fare il saccente!
“Beh,
è la verità, io ti avevo avvertito ma tu non
volevi credermi. Comunque…ora che vuoi fare?” mi
domandò osservandomi intensamente con le sue iridi argentee.
“In che
senso?” chiesi dubbiosa senza capire a cosa si riferisse.
“Potter
si è dichiarato…continuerete ad essere amici o
no?” mi spiegò.
“Beh mi
pare ovvio, continuiamo ad essere amici, come
sempre…” risposi con tranquillità. Lui
arricciò la bocca e corrucciò la fronte.
“Non
sarà come prima però…” mi
fece notare pensieroso. Io sospirai.
“Diaciamo
che dovrò fare più…attenzione. Ma
comunque non cambierà gran che” ribattei
stringendomi nelle spalle. Draco sì alzò, mi
tirò su e si mise al mio posto sulla poltrona, prendendomi
in collo.
“Al primo
passo falso, io lo uccido” commentò con decisione.
Io sorrisi, più precisamente ghignai, cercando di respingere
il nodo allo stomaco dovuto alla mia coscienza sporca.
“Geloso
eh Malfoy?” lo schernii allegra. Lui inarcò un
sopracciglio.
“Mi pare
totalmente ovvio…Potter ti ha fatto una romantica
dichiarazione di amore, Potter!! Hai presente chi è Potter?!
Non posso di certo rimanere indifferente a questo! Che penseresti se
Daphne mi facesse una dichiarazione d’amore stappalacrime e
passasse tutto il tempo con me, specialmente quando tu non ci sei?
Granger, ti stai un po’ rimbambendo…” mi
rispose con tutta l’ovvietà che ci poteva mettere.
“Non mi
sto rimbambendo!! E se è così è tutta
colpa tua!” esclamai fintamente offesa.
“Eccoci,
lo sapevo che tanto si andava a parare lì! Colpa
mia!” brontolò sbuffando. Io risi.
“Qualcuno
se la deve pur prendere la colpa…e poi è vero,
sei tu che mi distrai!” ribattei mettendoci una nota di
malizia che fece come scattare il biondo.
“Se sono
troppo bello da farti concentrare solo su di me, non è di
certo colpa mia…rifattela con la natura che mi ha voluto
così bene!” rispose facendomi alzare gli occhi al
cielo esasperata.
“Sei
antipatico, e io che volevo proporti di distrarmi” dissi
marcando con tono voglioso l’ultima parola. Poi feci
spallucce.
“Ma
ovviamente ora non mi va più! Ed è colpa
tua!” esclamai alzando il mento offesa. Lui inarcò
un sopracciglio, ma dopo appena qualche secondo si stava già
avviando, tenendomi saldamente in braccio, verso camera sua.
*
In quei giorni,
assaporai per la prima volta la mia nuova equilibrata
normalità. Finalmente non avevo più bisogno di
nascondermi o sgattaiolare, e potevo avere al mio fianco tutte le
persone a me care. Con Harry la situazione si era sistemata, nonostante
sentissi ancora un po’ di disagio, specie quando stavamo da
soli. A volte percepivo il suo sguardo fisso su di me e quando
incrociavo i suoi occhi arrossiva e guardava altrove. Inoltre, anche se
cercava seriamente di non darlo a vedere, soffriva quando stavo con
Draco, quando nei corridoi si fermava per delle chiacchiere e un bacio,
quando stavo insieme a lui e alle altre Serpi ridendo e scherzando. Mi
dispiaceva ferirlo, ma lui doveva capire. Io gli volevo sinceramente
bene, ma era ben diverso da quello che provavo per Malfoy. Comunque
piano piano si stava abituando, e io cominciavo a crogiolarmi
piacevolmente in quella deliziosa sensazione dove finalmente, per la
prima volta nella vita, mi sembrava di aver tutto quello di cui avessi
bisogno.
Un po’
egoisticamente però, dovetti fare i conti con qualcosa che
non avevo minimamente calcolato. Nonostante entrambi i
“fronti” cercassero, più o meno,
d’impegnarsi, spesso mi ritrovavo a doverli far coesistere. E
non era affatto facile.
Venerdì
alle ultime due ore avevamo Difesa Contro le Arti Oscure. Mi avviai
verso l’aula con Harry e Ron che non smettavno di lamentarsi
delle ingiustizie di Piton, prendendolo in giro e
quant’altro. Era più che risaputo che Piton
facesse passare tutto liscio ai Serpeverde e per ogni sciocchezza
levava punti ai Grifondoro. Nonostante io fossi la studentessa
più brava del corso non si degnava neanche lontamente di
elogiarmi in nessuna maniera, e mi deva l’Eccellente quasi
con rabbia e disgusto. Io però avevo imparato a non farci
caso, ormai. Arrivata davanti all’aula di Difesa vidi
l’ormai noto gruppetto di Serpeverde intento a chiacchierare
animatamente fra loro. Blaise fu il primo ad accorgersi che ero
arrivata.
“Ehi
Hermione!! Ciao!” mi saluto gioviale abbracciandomi. Gli
stampai un sonoro bacio sulla guancia e gli sorrisi allegra.
“Ciao
Blaise…” risposi mentre andavo verso gli altri. Un
bacio a Pansy, uno a Daphne, uno molto cautamente a Theodore, e infine,
mi rivolsi a Draco. Lo tenevo sempre per ultimo, ormai era diventata
un’abitudine.
“Malfoy”
dissi con un ghigno.
“Granger”
rispose altrettanto divertito. Mi alzai in punta di piedi e gli
schioccai un veloce e leggero bacio sulle labbra. Non sapevo spiegarmi
perché, ma quando vedevo Draco mi sentivo più
leggera, e più felice. Era una strana sensazione di
benessere.
“Vieni,
andiamo a sederci…” fece poggiandomi una mano
sulla schiena e invitandomi ad entrare nell’aula. Harry e Ron
erano rimasti più indietro, non si univano praticamente mai
alle conversazioni con le Serpi, s’ignoravano
deliberatamente. I miei due migliori amici si sedettero nella fila di
sinistra, nel mezzo. Io presi posto nella fila centrare nei banchi
accanto a loro. Davanti a me si misero Blaise e Theodore, dietro Daphne
e Pansy, e ovviamente accanto a me Draco. I due ragazzi di fronte
girarono e sedie, e Bla appoggiò la testa sul mio banco.
“Grang,
Grang, sai che è successo?” fece Theo con tono
elettrizzato. Blaise nascose il viso con le braccia.
“No ora
ricomincia!” borbottò irritato mentre Draco
sghignazzava.
“Il tuo
caro migliore amico, qui accanto a me, sì proprio lui Blaise
Zabini, ha fatto una scommessa con Draco, che ha ovviamente
perso…” cominciò il moretto con aria
divertita.
“Io non
farei tanto lo spavaldo! Sei te quello che ha cavalcato nudo il manico
di scopa!” lo rimbeccò Bla facendomi ridere solo
all’idea.
“Non
parliamo sempre di me Zab, non vorrei passare per
egocentrico…” rispose ironico Theo.
“Oh no
qui di egocentrici abbiamo già Dra!” ribattei
ridacchiando.
“Sempre
io nel mezzo…” borbottò fintamente
indignato il biondo.
“Va beh,
insomma, Bla ha perso e oggi lo dobbiamo far girare per scuola tutto
dipinto di rosso-oro, con la cravatta di Grifondoro…non
è che potresti prestarcela?” fece Theodore
facendomi scoppiare a ridere immaginandomi Blaise tutto dipinto dei
colori della mia casata. Il moro dagli occhi cobalto mi
lanciò uno sguardo affranto.
“Anche tu
a mettere il dito nella piaga…” disse con tono
sofferente e un sospiro.
“Ma
scusate non è colpa mia se non fate altro che scommesse
ridicole!” ribattei io senza smettere di ridacchiare.
“Infatti
è colpa di Draco!” esclamarono
all’unisono Theodore e Blaise.
“Ecco
cos’è che stamattina non avevate ancora detto!! Mi
mancava proprio sì…potreste fondare il club
“e’ colpa di Draco”, tanto che ci
siete…” rispose indispettito passandomi una
braccio intorno alle spalle. Continuai a ridere con loro
finchè nell’aula non entrò il Professor
Piton. Mi bloccai all’istante ma lui aveva già
sentito le mie risa.
“Signorina
Granger!” mi richiamò, poi si voltò e
vide la scena che gli si presentava davanti: io abbracciata a Draco che
lo guardava eloquente mentre ridevo con lui e i suoi amici.
Barcollò per qualche istante, poi si ricompose e
cercò di tornare impassibile.
“Ottimo
compito” disse quasi in un sussurro mentre sul volto di
Malfoy si dipingeva un’espressione trionfante. Io rimasi
sbalordita: era la prima volta in sette anni che Piton mi diceva una
cosa del genere. Ron e Harry si girarono verso di me guardandomi
increduli con la bocca spalcanta mentre io ricambiavo il loro sguardo
stupito. Theodore si girò verso di me con un sorriso.
“Grande
Grang!” fece allegro porgendomi la mano per battere il
cinque. Io acconsentii ancora scombussolata mentre Piton andava alla
lavagna e scriveva delle pagine. Draco mi strinse di più nel
suo abbraccio e mi sussurrò divertito all’orecchio.
“Vedi che
cosa vuol dire essere la ragazza di Draco Malfoy?”
Io mi lasciai
andare ad un piccolo sorriso. In realtà era una cosa che
m’intimoriva un po’, ma non volevo di certo darlo a
vedere. La lezione cominciò e si svolse tranquillamente, o
almeno per me che, a quanto pareva, non ero più costretta a
stare immobile e zitta per paura di essere rimproverata ad ogni respiro
scoordinato. Questa nuova quotidianità cominciava seriamente
a piacermi. Quando suonò la campanella mettemmo a posto i
libri e ci avviammo fuori dalla classe, con Harry e Ron a seguito che
come al solito parlavano fra di loro fecendo finta di niente.
“Oh
finalmente finito lo strazio…sta arrivando la tua ora
Bla” disse con sarcasmo Theodore strusciandosi le mani
malignamente.
“Non ci
volete proprio ripensare?” tentò con sguardo
fintamente luccicante.
“Mio dio
Blaise!! Fai la vera Serpe!! E prenditi le tue
responsabilità!” esclamò Draco
prendendo l’amico per le spalle. Sembrava perfettamente serio
ma sapevamo tutti che stava scherzando, infatti ridacchiammo tutti, Bla
compreso. Notai che anche Harry e Ron si erano girati a guardarci
dubbiosi. Ci fermammo al muretto davanti la classe, mentre i miei due
migliori amici aspettavano al muro parlottando e ascoltando di tanto in
tanto quello che dicevamo.
“Siete
dei bastardi…” mugugnò con il sorriso
Blaise.
“Io non
ho capito perché vi ostinate con le
scommesse…insomma, siete malati!” commentai io.
“Perché
ci annoiamo…” mi rispose Draco storcendo
leggermente la bocca. Io spalancai le braccia incredula.
“Leggete
un libro dannazione!” ribattei con ovvietà. Tutti
si girarono a guardarmi inarcando un sopracciglio.
“Ah ma io
sto ancora a parlare con voi!!” esclamai passandomi una mano
sulla fronte e scuotendo il capo rassegnata.
“Grang ma
andiamo le scommesse sono troppo più divertenti!!”
rispose Theodore mentre Blaise gli lanciava un’occhiataccia.
“A
proposito…qual’era questa fantomatica scommessa
che Bla ha perso?” domandai curiosa di sentire per quale
impossibile compito si era prodigato.
“Fare una
foto alla McGrannit mentre si cambiava” rispose Draco con
un’aria decisamente soddisfatta. Io spalancai la bocca. Poi
mi voltai verso Blaise.
“E tu hai
ACCETTATO?!” feci sconvolta. Il moro fece uno sguardo
imbarazzato, come se fosse colpevole, per poi puntare il dito contro
Malfoy ed esclamare:
“E’
colpa di Draco!!”
Sul biondo si
dipinse un’espressione talmente esasperata che non riuscii a
fare a meno di scoppiare a ridere di gusto.
“Parliamo
di qualcos’altro per favore? Zab, tanto non scappi neanche
morto…tra poco arriverà la tua ora”
disse Dra puntandogli a sua volta il dito contro.
“Scusate
ma perché stiamo qui? Andiamo giù in Sala
Comune…una bella bottiglia di vino elfico e sfottiamo Blaise
fino all’ora del giudizio…”
suggerì Pansy che si era appena riscossa da
un’avvincente conversazione con Daphne. Tutti annuirono, e lo
feci anche io involontariamente, quando mi sentii chiamare.
“Hermione?”
Mi voltai. A
parlare era stato Harry, evidentemente interdetto. Mi guardò
con fare eloquente.
“Dobbiamo
andare…” fece avvicinandosi a me di qualche passo.
Caspita, fra una battuta e l’altra mi ero dimenticata che
avevo promesso ad Harry di stare con lui quel pomeriggio. Annuii
dispiaciuta.
“Sì
hai ragione, te l’avevo detto…”
acconsentii voltandomi verso le Serpi.
“Scusate
ragazzi, io non posso venire” dissi con un sospiro. Draco mi
guardò male.
“Come non
puoi venire? Certo che vieni!” insistette il biondo
beccandosi un’occhiataccia da Harry.
“Avevo
promesso a Harry e Ron che facevamo i compiti
insieme…” mi giustificai cercando
d’ignorare il suo comportamente così ostile.
“E ci
vorresti abbandonare così? Vorresti abbandonare
così Blaise a solo qualche ora dalla sua umiliazione
pubblica?” cercò di convincermi Malfoy.
“Beh ci
sarete voi con lui…dai su” provai a smorzare il
discorso. Effettivamente mi dispiaceva davvero lasciarli in un momento
così divertente, avevo proprio voglia di ridere un
po’ con loro, bere un po’, e vedere che combinavano
al mio povero Bla. Insomma divertirmi. Ma avevo dato la mia parola a
Harry, non potevo tirarmi indietro. Draco però non demordeva.
“Andiamo
Grang!! Dobbiamo parlare anche di un sacco di cosucce importanti,
progetti decisamente divertenti…niente scommesse,
promesso!”
Il moro al mio
fianco sbuffò sonoramente e si rivolse con tono sgarbato a
Draco.
“Malfoy
dannazione Hermione ti ha già chiarito il concetto, ci lasci
andare ora?” sbottò Harry irritato. Il biondo
alzò su di lui uno sguardo fra il disgutato e
l’astioso.
“Sfregiato,
nessuno qui ha chiesto la tua opinione, stavo parlando con Hermione,
ora perché non te ne torni nel tuo angolino ed aspetti che
finiamo?” ribattè con altrettanto astio. Prima che
Harry potesse rispondere però intervenii.
“Ehi
ehi!! Fermi immediatamente voi due! Non vi azzardate neanche
lontanamente a litigare altrimenti vi crucio io stessa! Entrambi! Non
pretendo che andiate d’accordo, ma visto che siete il mio
migliore amico e il mio ragazzo, almeno abbiate la decenza
d’ignorarvi!!” fui io questa volta a sbottare
guardando entrambi con decisione.
“Spiega a
San Potty che lui è il migliore amico e io il tuo ragazzo,
potrebbe confondersi” commentò acido e tagliente
Draco. Io lo fulminai con lo sguardo e mi voltai subito verso Harry.
“Non una
parola! Lascialo perdere! Lo fa per sport!” intimai al moro
puntandogli il dito contro. Poi mi rivolsi di nuovo al biondo.
“E tu
finiscila! Ora…per risolvere il problema e fare contenti
tutti, ho un’idea: oggi pomeriggio sto con Harry e Ron, e
stasera vengo da voi…ok?” replicai cercando
appoggio anche dagli altri Serpeverde.
“Accetto
solo se rimani a dormire” ribattè Draco alzando il
mento offeso. Io sbuffai.
“Va bene
Dra, come vuoi, basta che non rompi più!” risposi
esasperata.
“Wow
Mione se vieni possiamo fare un pigiama party!!”
esclamò Blaise euforico. Ovviamente lui non riusciva a
pensare ad altro, se non alle feste!
“Sì
Grang sarebbe fantastico!! Vedrai, i nostri pigiama party sono qualcosa
di fenomenale!” disse a sua volta Daphne con tono allegro.
“Come
tutto del resto…” sottolineò Theo con
un sorriso. Io annuii.
“Ok
perfetto…” acconsentii con un sorriso. Guardai Bla
e mi venne in mente della scommessa, così mi sfilai la
cravatta e gliela misi al collo ghignando.
“Ah e mi
raccomando!! Moderatevi con alcohol” feci prima di andarmene.
Tutti meno Draco si guardarono un attimo negli occhi, per poi
esclamare in coro:
“E’
colpa di Draco!!”
Spazio dell'Autrice.
Ecco
anche questa è stata una delle tante scene che immaginandola
mi faceva ridere da sola come una scema!! Vedere Hermione che ride e
scherza con qui pazzi dei Serpeverde mentre Harry e Ron se ne stanno in
disparte è sublime!! Parlando del carciofo
baccalà: bodde c'ha preso il due di picche secco proprio!!
La mia era solo una mossa per farlo illudere miseramente muhahuahuah ma
sarò stronza? Però non pensate che la
smetterà di seccarci: non si vuole dare per vinto. Beh, se
vuole fare il masochista, con me ci si fa morbido, visto il mio
particolarmente accentuato sadismo. Parlando di cose decisamente
più divertenti: il pigiama party tutto Made - In -
Slytherin! Non vedo l'ora di scriverlo, sarà stupendo!
Bene, ora ci tengo veramente ad esprimere tutto l'amore possibile a voi
miei cari commentatori: allo scorso capitolo mi avete lasciato ben 32
recensioni, che ogni volta che lo vedo rischio di commuovermi!! Non
potete immaginare quanto questo mi rendeva felice! A volte mi capitava
di leggere storie così commentate e mi dicevo "wow che brava
che è questa, io non arriverò mai ad avere tante
recensioni!" e invece eccole lì!! Ed è tutto
merito vostro se io ora sono così fottutamente felice! Vi
giuro, non so come ringraziarvi, siete tutte stupende! Purtroppo non
posso soffermarmi singolarmente perchè sto letteralmente
crepando di sonno (praticamente sto scrivendo ad occhi chiusi) ma ci
tenevo davvero a ringraziarvi con tutto il cuore! E non solo!
Questo capitolo sarà dedicato a voi, ovvero:
becky
hope_dreams_love
lady lilithcullen
gothik princess
fratwi
scatty
Ili91
_Polla_
flydreamer
sasyherm
Sweet Me
foxina
Sasigranger
_Sayuri
Rituzza_95
mv3028
glumbumble
Iris92
girasole93
Hollina
Petra_Luna
Dark_angel
annuxiaaa
debby12
fleury
erigre
kiamilachan
AllyMalfoy_
PikkulaSere
Piccola_Star
Nyappy
Ringrazio ovviamente anche tutti quelli che hanno letto.
That's all folks!
|
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Capitolo 32 *** Pigiama Party made in Slytherin ***
Hello
folks! Certo che si va di male in peggio, prima postavo alle 4 di
pomeriggio...ora alle quattro di notte!! xD Scrivere questo capitolo
ammetto, è stato un po' straziante, ma non perchè
il capitolo era brutto o raccontava cose che non mi piacevano (al
contrario, ho amato con il cuore questo chap) ma perchè
prima di tutto ho avuto qualche linea di febbre e un mal di testa
terribile...inoltre...beh forse se scrivete FanFiction o comunque
scrivete riuscirete a capirmi meglio: ci sono dei giorni in cui scrivi
filato, la parole si susseguono con una facilità pazzesca, e
ti ritrovi pagine e pagine stilate il appena qualche ora. Ci sono
giorni, invece, che scrivi due parole e ti fermi, pensi, altre due
parole, e ti blocchi. Anche se hai le idee e i dialoghi tutti in mente,
dopo una frase, ti devi fermare. Fidatevi, è straziante. E a
me oggi è capitato questo! Diciamo che a mezzanotte avevo
scritto appena una pagina -_- Comunque, vi lascio alla lettura!
Enjoy
the chapter!
“Forza Bla, togliti questa robaccia di
dosso…” gli dissi accompagnandolo in bagno. Aveva
il viso e il petto completamente dipinto di rosso-oro, e al collo la
cravatta della Granger. Prese una spugnetta nella doccia e
cominciò a levarsi la pittura.
“Dopo questa…” bofonchiò il
mio migliore amico mentre si guardavo allo specchio rassegnato. Io
ridacchiai.
“Dai alla fine non è andata così male
Blaise…” lo rincuorai senza smettere di ghignare.
“Beh in effetti molte ragazze hanno apprezzato che non avevo
la maglia…ma faceva un freddo cane, ed ero dipinto con i
colori di Grifondoro!” ribattè sbuffando mentre le
gocce d’acqua gli gocciolavano sul petto e sciacquava la
spugna intrisa di colore.
“Dai pensa al pigiama party di stasera…hai in
mente qualcosa di folle, come tuo solito?” gli chiesi per
distrarlo. Funzionò perfettamente. Ormai conoscevo troppo
bene Blaise, era un libro aperto e sapevo esattamente come fargli
dimenticare qualcosa.
“Devo attingere alla tua scorta di alcohol
Draco…” cominciò mentre sul viso
(sempre tinto di rosso-oro) si dipingeva un’espressione
gioviale ed euforica.
“Sì prevedevo qualcosa del
genere…” replicai alzando gli occhi al cielo.
“E poi ho pensato a tutti i giochi possibil!! E ci serviranno
discreti cusini per fare la battaglia, musica, devo dire alle ragazze
di portare dei vestiti per fare le sfilate…insomma,
sarà eccezionale! E non ci addormenteremo fino
all’alba!” esclamò il moro mentre con
l’asciugamo cercava di pulirsi meglio.
“Dipende da quanto siamo ubriachi…” feci
saggiamente io. Il moro non considerò la mia affermazione e
tornò a fantasticare.
“Dobbiamo rifare qualche giro di “Io
mai”, mi diverte un sacco quel gioco!! E poi la ruota dei
bicchieri!! Sono infallibile!” continuò Blaise
ormai quasi del tutto ripulito sul petto. “Mi avete dipinto
dietro?” mi chiese corrucciando la fronte. Io diedi
un’occhiata alla sua schiena dipinta di rosso-oro.
“No no…” risposi tornando ad osservarlo
nel viso. Bla fece spallucce e cominciò a pulirsi la faccia.
Lo so, lo so…la bastardaggine ce l’avevo proprio
nel dna, ma che colpa ne avevo io in fondo? Oh già, quasi
dimenticavo…la colpa era sempre mia!
“Hai messo bene bene in riga Potter,
oggi…” commentò il moro dopo qualche
istante.
“Devo marcare bene il mio territorio…quello
lì dice a Hermione che la ama e le sta sempre appiccicato!
Lurido essere…ora capisco perché mezzo mondo
magico lo vuole morto…” bofonchiai con disprezzo
ripensando alla scena di qualche ora prima. Potter voleva metterci i
bastoni fra le ruote, non ci pioveva, ma non gli avrei reso la vita
facile neanche un po’. Ci rimetteva lui a mettersci in guerra
con me. Io non perdevo mai. Specie se la posta in palio era Hermione.
“Cerca di non essere troppo cattivo con lui…Mione
ne risente” disse Blaise arricciando leggermente le labbra.
Io sospirai ed alzai gli occhi al cielo.
“Lo so, ma è lui che se le cerca!! Se non lo
bracco a dovere si sentirà libero di provarci con
lei…perché so che lo farà!! Al primo
passo falso gli farò rimpiangere di non essere morto per
mano dell’Oscuro Signore!” esclamai con rabbia
piegando le dita come artigli.
“Comunque è sempre il suo migliore
amico…tienilo bene in mente” replicò
Bla ovviamente preoccupato per i sentimenti di Hermione. Ma
perché a me non ci pensava mai nessuno?!
“Sì Zab, sì!! Non lo
ucciderò, niente Pottericidio…ma ricorda, lo
faccio solo per il Signore Oscuro!” ribattei incrociando le
braccia al petto con aria imbronciata. Blaise sorrise e si
lavò accuratamente il viso. In quel momento nella stanza
irruppe Theodore.
“Eccovi…ehi Bla, non ti sei lavato la
schiena?” fece indicando il moro che si voltò
verso di me lanciandomi uno sguardo fulminante mentre io sorridevo con
tutta l’innocenza del mondo. Mi porse la spugna inarcando le
sopracciglia eloquente e io sbuffai afferrandola e cominciando a
pulirgli la schiena dalla tinta.
“Draco devi andare a prendere la Granger…abbiamo
deciso che ceneremo insieme in camera tua…abbiamo
già detto agli elfi di portarci tutto
l’occorrente…” disse Theo mentre si
affiancava a noi guardando sempre con ghigno divertito Bla.
“Ma avete preparato la mia camera a dovere?”
domandai interessato. Non avevo dubbi che il Pigiama Party si sarebbe
svolto in camera mia, era la più grande, e ormai una specie
di tradizione. Dal primo giorno che ero diventato Caposcuola, e avevo
inaugurato la mia stanza singola, era più che ricorrente che
i miei quattro pazzi amici la sera facessero irruzione, whisky alla
mano, per divertirci insieme.
“Sì, ci hanno pensato Pansy e Daphne, hanno fatto
posto, portato cuscini, coperte e materassi…io ho messo su
l’impianto per la musica…ci manca solo
l’alcohol e, va beh, da mangiare
ovviamente…Blaise, a te serve altro?” fece
Theodore interrogativo.
“I vestiti strani…vai a dirlo a Pansy”
rispose mentre si asciugava con il telo di spugna bianca. Il moretto
annuì ed uscì dalla stanza. Quando Bla fu pronto
si mise addosso una camicia blu a righine celesti e mi seguì
in camera mia. Quando entrai vidi il lavoro fatto dai mie compari: il
letto era stato addossato alla parete e messo in un angolo; a quello
opposto c’erano le due poltrone, con accanto la scrivania e
la libreria. L’armadio era stato spostato a sua volta verso
l’angolo accanto alla porta, lasciando un grande spazio nel
mezzo. Appoggiati fra l’armadio e la porta del bagno
c’erano due materassi bianchi candidi, e sul mio letto un bel
po’ di cuscini e coperte. Mi sfilai la divisa e mi misi un
paio di pantaloni neri e una camicia del medesimo colore.
M’infilai il mantello e lasciai Blaise a sistemare i cuscini
per terra.
“Recupero la Granger e torno…” gli dissi
salutandolo con un gesto della mano che lui ricambiò.
“A dopo Dra…” fu il suo saluto distratto
prima che mi chiudessi la porta alle spalle. Uscii dalla Sala Comune di
Serpeverde e mi avviai lentamente verso la Torre di Grifondoro. Mentre
camminavo per i corridoi ero osservato come sempre, fonte di brusii e
sussurri, ma ormai ci facevo lontanamente caso, anche se la situazione
mi lusingava ogni volta. Ero sempre stato bramoso di attenzioni che
raramente da bambino avevo ricevuto, facendo nascere in me una vera e
propria ossessione. Una mania, che sempre veniva appagata. Senza
soffermarmi mi diressi fino al ritratto della Signora Grassa. Come
Caposcuola ovviamente ero al corrente di tutte le parole
d’ordine, in caso di necessità, inoltre
l’avevo sentita pronunciare da Hermione parecchie volte. La
dama nel dipinto mi guardò storta ma mi lasciò
entrare con qualche borbottio. Io alzai gli occhi al cielo e guardai un
attimo stranito il buco che mi era comparso davanti, per poi
infilandomici dentro. Spuntai in un piccolo corridoio da cui si apriva
circolarmente la Sala Comune di Grifondoro. Era la prima volta in
assoluto che la vedevo. Tavoli di ciliegio, poltrone e divani di
velluto rosso, mura ricoperte di arazzi dai colori caldi, semplici
lampadari appesi al soffito. Quando i Grifoni si accorsero della mia
presenza si zittirono immeditamente, creando all’istante un
silenzio surreale nella stanza. Feci qualche passo altezzoso senza
comunque degnare nessuno di uno sguardo, troppo incuriosito da
quell’ambiente mai visto, e che, forse per principio, non mi
piaceva neanche un po’.
“Draco!!” esclamò allarmata la voce
dell’unica persona lì dentro che poteva chiamarmi
per nome. Mi voltai posando lo sguardo su Hermione che mi veniva
incontro stranita.
“Che ci fai qui?” mi chiese mentre percepivo che
tutti in quella Sala ci stavano ascoltando e guardando in religioso
silenzio, proprio come se fossimo due attori a teatro.
“Wow sapevo di essere tremendamente bello ma addirittura da
pietrificare tutti con la mia presenza” dissi con tono
arrogante e sarcastico, senza rispondere alla sua domanda. Lei mi
tirò un colpo sul braccio.
“Malfoy la vuoi smettere!!” mi
rimproverò crucciata. Io sospirai.
“Hai ragione…la devo smettere di dire
ovvietà…è così palese che
la mia bellezza fa imbabolare tutti che non c’è
bisogno di sottolinearlo!” risposi con un ghigno tronfio.
Hermione sbuffò irritata.
“Io ti butto di sotto da qui, faresti anche un discreto
volo…” replicò con sarcasmo. Io tornai
a guardare la stanza.
“Non ero mai stato nella vostra Sala Comune…mio
dio ma qui è tutto rosso!!” esclamai cominciando a
camminare osservando tutto.
“Beh mi pare normale…”
ribattè la Granger incrociando le braccia al petto.
“E’ un posto così caldo…che
orrore, mi mette i brividi” commentai quasi con espressione
disgustata.
“Il caldo ti mette i brividi?” chiese lei con
sarcasmo. Io annuii.
“Davvero, mi mette l’ansia…come fate a
stare qui?! E’ sciatto!!” continuai imperterrito
fregandomene di essere completamente da solo, nel territorio nemico,
con decine di Grifondoro pronti a scagliarsi contro di me (anche se
alcune ragazze l’avrebbero fatto per scopi
meno…violenti). Hermione sbuffò.
“Oddio poi voi vedete la luce vera!!” esclamai
quasi sconcertato indicando le finestre da cui si vedeva il cielo. La
riccia cominciava a irritarsi, compiacendomi non poco.
“E poi è piccolo qui…ma ci state
tutti?” continuai quella che sembrava una critica
d’arte ad un quadro mal riuscito. Hermione sospirò
cercando di calmarsi.
“Malfoy…per il bene della mia sanità
mentale…vuoi dirmi che ci fai qui prima che ti cruci seduta
stante?” fece con tono calmo e minaccioso. Io finalmente la
guardai negli occhi.
“Sono venuto a prenderti…ti sei dimenticata del
pigiama party per caso?” le risposi inarcando un
sopracciglio. Lei mi guardò dubbiosa e sentii che gli
sguardi di tutti i presenti si fecero ancora più interessati.
“Non siamo ancora andati a cena…pensavo che sarei
dovuta venire stasera” ribattè confusa. Io scossi
il capo.
“Theo ha avuto la brillante idea di mangiare tutti e sei
insieme...in camera mia, per terra sui cuscini…una cosa un
po’ alternativa…perciò vai a prendere
il pigiama, o almeno qualcosa da metterti addosso” replicai e
prima che potesse dire qualcosa aggiunsi con tono dispiaciuto.
“Lo so, Grang, lo so…anche io sono tremendamente
spiacente che non saremo soli stanotte…ma va beh, ci
rifaremo” e le ultime parole le marcai con una certa malizia
e un sorrisino decisamente sexy. Hermione diventò rossa fino
alla punta dei capelli e mi tirò un’altra botta
ben assestata, mentre molti presenti ridacchiavano e si scambiavano
commenti maliziosi.
“Sei uno stupido Malfoy” borbottò mentre
si avviava verso le scale dei dormitori.
“Wow Grang posso venire a vedere la tua camera?”
feci seguendola. Lei si girò e scosse il capo.
“Spiacente Malfoy, i ragazzi non possono salire nei dormitori
della ragazze: se metti un piede sulle scale, quelle si trasformano in
scivoli e finisci con il culo per terra” spiegò
con una nota di malignità. Io spalancai gli occhi.
“Stai scherzando spero!!” sbottai incredulo.
“Affatto” ribattei lei con un ghigno divertito. Io
mi passai una mano fra i capelli.
“Ma è la cosa più stupida e patetica
che abbia mai sentito! E’ in questi momenti che mi sento la
persona più felice del mondo ad essere
Serpeverde!” esclamai facendo una carezza ironicamente
affettuosa allo stemma che era ricamato sul mio mantello. La riccia
ringhiò quasi e senza darmi altra attenzione si
avviò verso la sua camera. Io rimasi al centro
dell’attrattiva di tutti i Grifondoro della stanza, Potter
compreso, che mi lanciava non pochi sguardi omicidi. Io ricambiai con
un ghigno quasi diabolico. Hermione ritornò dopo qualche
minuto con una borsa di stoffa a tracolla.
“Saluta bene i tuoi amici…probabilmente per questi
due giorni non ti vedranno…” le dissi con un
sorriso vittorioso. La Granger mi guardò quasi sconvolta,
poi sospirò e annuì.
Non sapeva dirmi di no.
*
Eravamo tutti seduti sul pavimento completamente ricoperto di morbidi
cuscini verdi. Stavamo finendo di mangiare i panini che ci avevamo
gentilmente portato gli Elfi Domestici sotto esplicita richiesta di
Theo, mentre Draco raccontava le sue “eroiche”
gesta di quando, come diceva lui, era venuto a salvarmi nella torre
dove ero prigioniera dei Polli-cattivi, come il migliore dei principi.
“Il bello è che mentre parlavamo erano tutti
impietriti e ci guardavano senza dire una parola, e ovviamente
ascoltando attentamente tutta la nostra
conversazione…” stava dicendo il biondo mentre
assaporava un sorso di vino.
“Come se ti fosse dispiaciuto…non hai perso
l’occasione di mettermi in imbarazzo” lo rimbeccai
io alzando gli occhi al cielo.
“In imbarazzo?! Metà delle ragazze in quella sala,
ma anche di più, avrebbero dato un rene per essere al posto
tuo!” ribattè lui inarcando i sopraccigli. Io
sbuffai e lui continuò il suo racconto.
“Che poi quando sono entrato, beh posso capire lo stupore, ma
rimanere tutti paralizzati così?! Non so, neanche fossi
stato Piton vestito di rosa shocking che cominciava a dare a raffica
punti a Grifondoro…” disse facendo scoppiare a
ridere tutti, me compresa. Theodore per poco non si affogò
con il vino, che rischiò di sputare in faccia a Blaise.
“In questi giorni potremmo fare una gita turistica nella Sala
Comune di Grifondoro!” fece sarcastica Pansy,
“affascinata” dai racconti di Draco
L’Impavido. Io sbarrai gli occhi.
“Oddio penso che non pochi rimarrebbero
traumatizzati…non sono preparati a…beh, a
voi!” risposi immaginando cosa avrebbero potuto combinare
quei cinque insieme.
Finito di cenare ci spaparanzammo a dovere sui cuscini. Blaise, da
bravo animatore di feste, si alzò e andò ad
accendere la musica, per poi prendere una bottiglia di FireWhisky.
Posizionò davanti a sé sei bicchieri e
cominciò a riempirli.
“Allora allora…io proporrei per riscaldarci un
po’, un bel giro di “Io mai”,
così per riscaldare gli animi…e quando avremo
finito lo whisky, potremmo giocare al gioco della
bottiglia…” disse facendoci riunire a cerchio e
passandoci i bicchieri.
“Io non ho mai…fatto uno streap-tease!!”
esclamò Blaise dando il via al gioco. Daphne, Pansy e
Theodore buttarono giù.
“Io non ho mai…fatto sesso in un
corridoio!” dissi quando ebbero riempito di nuovo i
bicchieri. Tutti meno Blaise bevvero. Io lo guardai sollevata.
“Meno male ci sei tu!!” feci rincuorata. Lui
sorrise.
“Io ho la decenza di cercare almeno un’aula
vuota…” commentò guardando divertito i
compagni.
“Io non ho mai…fatto sesso nella Sala Comune di
un’altra casa” esclamò Draco quando
venne il suo turno. L’unico a bere fu Theodore, beccandosi le
battute di tutti.
“Mamma mia Theo ma fai schifo nell’anima
proprio!!” ribattè Blaise ridendo di gusto.
“Tzè, è solo invidia la
vostra” replicò facendoci ridere ancor di
più.
“Io non ho mai…vomitato nel bel mezzo di una
festa” disse Daphne facendo bere me, Pansy e Blaise. Quando
la bottiglia fu finita, grazie specialmente a Theodore, che comunque
non sembrava particolarmente turbato dalla quantità di
alcohol ingerita, il moro dagli occhi cobalto posizionò la
bottiglia vuota nel mezzo a cerchio e ci guardò con un
sorrisino malizioso.
“Gira la bottiglia chi viene scelto per primo e
può scegliere fra: bacio sul collo, bacio a stampo, bacio
con la lingua, succhiotto” spiegò ghignando mentre
si apprestava a girare.
“Cominciamo con qualcosa di leggero va: bacio a
stampo” disse facendo partire la bottiglia che dopo una
manciata di secondi si fermò su Pansy. Blaise
girò di nuovo e questa volta venne indicato Theo. Mente i
due si scambiavano un bacio tranquilli io lanciai uno sguardo a Draco.
“Non ti da fastidio?” chiesi pensando che molto
probabilmente avrei dovuto baciare qualcuno che non era lui. Il biondo
inarcò un sopracciglio stranito.
“Certo che no, stiamo giocando! Cosa vuoi che
sia…sono solo baci! A te da fastidio per caso?”
ribattè con un sorrisino. Io feci spallucce.
“No, era solo che…beh devo entrare ancora bene
nella concezione Serpeverde…nel mondo Grifondoro queste cose
non sono abitudinarie…” risposi tornando a
concentrarmi sul gioco. Questa volta toccò a Blaise baciare
Pansy, ma sul collo. Facemmo un giro di whisky prima di ricominciare.
Girò di nuovo il moro che prima indicò me e poi
Daphne. Ci sorridemmo prima di scambiarci un bacio a stampo sotto gli
applausi dei ragazzi presenti.
Sì, ora stavo cominciando ad entrare nella concezione
Serpeverde. Decisamente.
Toccò a Draco e Daphne, a me e Theodore, a Blaise e Daphne,
a Pansy e Draco. Cominciammo con i baci con la lingua e capitammo io e
Blaise. Cercai di evitare la strana sensazione di imbarazzo e mi sporsi
sulle morbide labbra del moro che accolsero le mie, mentre le nostre
lingue si trovarono immediatamente. Dopo quindici secondi cronometrati
ci staccammo sorridenti. Bla era un gran baciatore.
E si ricominciò. Draco e Pansy, Daphne e Theodore, Pansy e
Daphne, Draco e me. Cominciarono anche a volare i succhiotti. Il primo
capitò al povero Blaise per mano di Pansy, che gli
lasciò una discreta macchia rossastra sul collo. Il secondo
a me, da Theo, che mi fece anche un po’ di solletico. Quando
ormai finimmo la seconda bottiglia di FireWhisky smettemmo, e Blaise
andò a recuperare un grande vassoio di legno circolare dove
sopra erano appoggiati tanti bicchieri. Lo mise al centro e
scambiò con Draco un sorriso divertito.
“Questa è la ruota…ogni bicchiere
contiene un cocktail o comunque un alcoholico diverso…uno
deve bere e indovinare cos’è…chi ne
indovina di più vince” spiegò Bla.
“Principe delle Serpi, a lei l’onore di
cominciare…ma non creda che le renderò la vita
facile…” disse con un ghigno sarcastico. Draco
ridacchiò e si girò verso di me.
“Io e Blaise ci sfidiamo sempre a questo gioco, siamo
entrambi professionisti” fece girando delicatamente la ruota.
Quando si fermò, scelse un bicchiere e lo buttò
giù.
“Vodka lemon” esclamò senza esitazione.
Controllò il bigliettino sotto il bicchiere e sorrise
soddisfatto. Toccava a Daphne che scelse un bicchiere senza nemmeno
girare.
“Brandy” disse dopo qualche istante. Lesse sotto ed
era giusto. Stava a Theo.
“Mmmh…rum chiaro?” fece un po’
incerto. Guardò sotto e arricciò le labbra.
“Sanbuca…stupidi liquori babbani” si
lamentò sbuffando. Quando toccò a me presi un
bicchiere e sospirai prima di bere.
“Whisky, credo…” risposi controllando
sotto. Avevo indovinato!! Le Serpi applaudirono divertite. Ormai tenere
un contegno stava diventando problematico, eravamo tutti decisamente
brilli. La ruota si concluse e dichiarò vincitore Blaise che
cominciò a saltellare sfottendo Draco che dopo un
po’ si mise a rincorrerlo per la stanza. Inevitabile fu
l’inizio della guerra a cuscinate. A cominciare furono
appunto i due, poi Theo si alzò e colpi Daphne ridendo e
scatenando l’ira della bionda. Anche io e Pansy, afferati
saldamente due cuscini, ci buttammo nella mischia mentre le piume
d’oca si spargevano per tutta la stanza. Mi ritrovai a dar
manforte a Draco contro Blaise ridendo di gusto, fragorosamente, una
risata libera e gioiosa, che non ricordavo da tempo. Era tanto che non
mi divertivo cosi spensieratamente. Forse, era per via
dell’alcohol. Forse, perché nei sotterranei,
insieme alle cinque Serpi, il mondo in guerra e le preoccupazioni mi
sembravano così lontane da pensare che fossero solo idee
sfocate. Per la prima volta, mi sentii la diciassettenne che dovevo
essere. Non una ragazza troppo brillante e coraggiosa che si batteva in
guerra gomito a gomito con Harry Potter, rischiando la morte
più di quando potesse immaginare. Mi sentivo una normale
ragazza allegra e sconsiderata che si divertiva con i suoi amici e il
suo ragazzo, bevendo e tirando cuscini. Mi stavo, anzi ci stavamo,
riprendendo un po’ di quella gioventù che ci era
stata tolta.
Ormai troppo presi a ridere per “combattere”,
decidemmo di fare la sfilata sclerata, come la chiamava Blaise,
rinominata così qualche anno fa in occasione di un altro
pigiama party. Le ragazze avevano portato una cesta di vestiti
eccentrici e sfavillanti, che misero sul letto sorridenti.
“Ora prendete le cose più assurde che vi capitano
a tiro e mischiate il più possibile”
Ci lanciammo tutti sul cesto e quello che venne fuori da me fu: una
maglia leopardata, un paio di pantaloncini blu, un boa di
più rosa e degli occhiali da sole. Draco certo non era
conciato meglio: bermuda viola e gialli, cannottiera bianca con gli
strass e cappello di paglia. Theodore comunque non lo batteva nessuno:
pantaloni di pelle neri attillati, top (sì avete capito bene
top) giallo con nastrini rossi, cintura fatta a catena e coppola viola.
Blaise alzò la musica e sfilò prendendomi per
mano, mentre io rigiravo il boa andando su e giù e ridendo
come una pazza. Theo fece la sua entrata trionfale dal bagno
attraversando la stanza come un vero modello, espressione serissima in
completo contrasto con i vestiti che indossava. Finii per terra
accasciata dalle risate.
Quando ormai non ce la facevamo più a ridere così
ci rimettemmo i piagiami e stendemmo per terra i materassi, ricoprendo
il pavimento nuovamente con i cuscini. Ci rimettemmo a sedere e, con
una bottiglia di vino, cominciammo a giocare al gioco della
verità, che poi sfociò in chiacchiere (quasi
tutte prive di senso) e risa convulse. Ci addormentammo tutti e sei
quando ormai il sole era sorto, mezzi sui materassi e mezzi sui
cuscini, in posizioni indecenti: io avevo le gambe intrecciate a quelle
di Draco che era accoccolato sul mio petto, mentre appoggiavo la testa
sulla pancia di Bla.
Non ricordavo di essermi divertita tanto in tutta la mia vita.
Spazio dell'Autrice.
Non
so cosa pagherei per passare una serata del genere. Solo immaginarla e
concepirla è stata un'emozione! Hermione Granger, lasciatelo
dire, sei una ragazza decisamente fortunata! Che serata favolosa!! I
giochi sono stati decisamente divertenti, la battaglia di cuscini buffa
e inevitabile, ovviamente aizzata da Dra e Bla! E alla fine la
sfilataaa!!!! *_* Theodore solo a immaginarlo vestito così
mi sono spisciata da ridere, poi tutto serio che faceva il modello!!
Insomma avrei dato un rene per una festa del genere! Un'altra scena che
comunque mi ha divertito tantissimo, è stata quella di Draco
nella Sala Comune dei Polli!! Troppo buffo immaginarmelo che gironzola
per la stanza facendo battutine mentre tutti lo guardano pietrificati!!
E poi amo i battibecchi fra lei e la Grang! Cioè, se io
fossi stata in Sala Comune in quel momento, avrei pensato "no non
è possibile che quei due stanno insieme!". E invece
sì, ed è quello il bello! Abbasso le coppie
smielose!! W le DRAMIONE!! *_* Oddio, devo decisamente andare a dormire!
Però prima devo fare due cose. La prima, è,
ebbene sì, chiedervi un consiglio:
Inizialmente io avevo pensato di far vendicare Hermione su Lavanda,
magari umiliandola in qualche modo, aiutata anche dalle
Serpi...però ora effettivamente la Grang a
Lavanda dovrebbe esserle grata, perchè le ha fatto
conoscere Draco, e ci sarebbe la paura che spifferi tutto, inoltre mi
sembrerebbe una cosa per di più...per questo, apro un
sondaggio!!
Vendetta Lavanda sì, o vendetta Lavanda no?
Votate!! xD
La seconda cosa è ovviamente ringraziere tutte le stupende
21 persone che hanno commentato il capitolo precedente ovvero:
_Giuli95_
emminapoffina
erigre
musicmylife
PetitevaleriE
flydreamer
gothik princess
scatty
mv3028
_Polla_
lady lilithcullen
Ili91
Iris92
zamby88
Sweet Me
Rituzza_95
kiamilachan
Hollina
Dark_angel
anna96
Nyappy
Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto, e mi scuso per i molti
eventuali errori di battitura data l'ora in cui ho scritto il capitolo,
che ricontrollerò domani, visto che sto letteralmente
morendo di sonno.
That's all folks!
|
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Capitolo 33 *** "Ora siete entrati nella mia vita" ***
Hello
folks! Buon giorno! Tutto ok? Spero di sì...eccomi con
questo nuovo capitolo. Sapete che mi sono accorta che siamo quasi alla
fine? Ebbene sì, ho contato che mancano sei capitoli, e la
storia volgerà al termine...un po' mi dispiace, mi ci sono
affezionata tantissimo, è la prima storia di cui mi piace
tutto, che sento di aver fatto tutto alla perfezione! (anche te quando
spartivano la modestia non c'eri... NdDraco probabilmente ero appartata
con te, scemo! NdMe sì decisamente probabile! NdDraco) Se
v'interessa però ho in mente un piccolo
continuo...sì qualcosa di cinque o sei capitoli, e stavolta
sarà davvero piccolo xD E ho in magazzino due altre Dramione
e una sui Malandrini...insomma, non vi farò sentire la mia
mancanza! (ma chissene frega di te ci fai legge sto capitolo? NdTutti
Ok ok eccolo!!)
Enjoy
the chapter!
Ripresi conoscenza lentamente, mentre cominciavo a sentire la testa che
pulsava infastidendomi non poco. I flash della sera prima cominciarono
a riaffiorare facendomi sorridere allegra. Era stata una serata
assolutamente indimenticabile, e nonostante i postumi delle sbornia, mi
sentivo completamente felice, circondata da tutto quello di cui avevo
bisogno, da una vita che cominciava ad avere un bel sapore. Mi
crogiolai nel piacevole dormiveglia, non essendo ancora del tutto
cosciente, beandomi del calore umano che sentivo intorno a me. Quando
finalmente gli occhi decisero di aprirsi misi a fuoco la stanza
accuratamente e mi trovai stretta a Draco, con la testa appoggiata sul
ventre tonico di Blaise. Alzai il braccio sinistro che era finito sulla
gamba del mio migliore amico e, sbattendo le palpebre, cercai di
leggere l’ora. Rimasi un po’ stupita, infatti mi
stroppicciai gli occhi credendo di aver letto male. Guardai di nuovo e
mi resi conto che il primo sguardo non mi aveva mentito. Erano le due e
mezza. Di pomeriggio. Non avevo mai dormito fino a quell’ora.
Vero anche che ci saremo addormentati tipo alle sei e mezzo…
Chiusi nuovamente gli occhi incurante di tutto, dell’ora, dei
compagni, dei compiti. Rimasi addirittura in quella strana ma
confortevole posizione, nel mezzo a quei due ragazzi che, ebbene si, mi
avevano cambiato la vita.
E a me non dispiaceva neanche un po’.
Rimasi per non so quanto tempo a rilassarmi contando i respiri regolari
dei ragazzi che erano nella stanza con me. Ad un certo punto, sentii
muovere Draco, che si scostò appena da me per stiracchiarsi.
Aprii gli occhi e gli sorrisi mentre lui si accorgeva che anche io ero
sveglia.
“Granger…ti ho svegliata?” mi chiese
sbadigliando. Io scossi il capo.
“No ero già sveglia da un
po’…” risposi scostandomi da Blaise per
sdraiarmi più compostamente. Passai una mano intorno alla
vita di Draco e mi appoggiai alla sua spalla. Lui affondò
una mano nei miei riccioli e mi deliziò con un breve sorriso.
“Anche a te per caso la testa scoppia da morire?”
gli domandai mentre lui mi fissava intensamente con i suoi bellissimi
occhi argentati.
“Abbastanza…ma è completamente
normale…ci siamo scolati
l’impossibile…” rispose mentre mi
accarezzava delicatamente i capelli.
“Sì, ricordo…vagamente” dissi
concludendo con sarcasmo.
“Hermione…” sentii grugnire Theodore che
era fra Pansy e Daphne, girato di schiena con il volto sul petto della
mora mentre l’altra si era praticamente sdraiata del tutto
sulla sua schiena.
“Theo?” chiesi incerta.
“L’ho sognato o ho davvero sfilato con top giallo e
pantolani di pelle?” domandò confuso facendo
scoppiare a ridere di gusto me e Draco.
“Mmmh cos’è questo baccanno la mattina
presto…” mugugnò Blaise girandosi su un
fianco, la voce impastata dal sonno e gli occhi chiusi.
“Veramente Bla sono quasi le tre del
pomeriggio…” ribattei io divertita. Lui fece un
gesto stizzito della mano.
“Fa lo stesso…” replicò
mettendosi un braccio sugli occhi. Era particolarmente tenero quando
dormiva, ma aveva anche un’aria molto buffa.
“Hermine…” bofonchiò di nuovo
Theodore, la cui voce sembrava provenire dall’oltretomba.
“Dimmi…” risposi io di nuovo.
“L’ho sognato o ti ho davvero fatto un
succhiotto?” domandò sempre incerto. Io mi guardai
distrattamente il collo.
“L’hai fatto davvero…lasciandomi un
segno orribile fra l’altro” ribattei facendo una
smorfia. Theo fece un’altra specie di grugnito.
“Scusa Dra…” mugugnò
chiudendo nuovamente gli occhi.
“Ehiii!! E’ a me che devi chiedere scusa!! Non sono
di proprietà di Malfoy!!” feci indispettita, ma
ovviamente il moretto era troppo addormentato per capire, e quanto
meno, discutere.
“Scusa Grang…” bofonchiò
senza degnarmi di troppa considerazione. Io sbuffai e mi stesi di nuovo
appoggiando il capo sul petto di Draco che intanto sghignazzava
divertito.
“Certo che hai degli artigli tu…non ti fai proprio
battere da nessuno…” commentò
compiaciuto per poi aprirsi in un ghigno tronfio.
“A parte me, s’inentende…”
aggiunse poi pungente. Io sbuffai sonoramente e offesa mi voltai
infilandomi fra le braccia di Blaise che, troppo intontito, mi fece
posto mentre mi stringevo a lui.
“Sei proprio antipatica…”
mugugnò il biondo offeso a sua volta.
“Senti chi parla…” ribattei io
indispettita.
“A me invece piacerebbe sentirvi NON parlare”
bofonchiò Pansy, rigirandosi per appoggiarsi alla spalla di
Theodore. Io sorrisi impercettibilmente mentre Draco mi afferrava
saldamente i fianchi e mi trascinava, nel vero senso della parola, fra
le sua braccia. Avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi
sussurrò.
“Dove credi di andare?”
Era qualcosa di impossibile. Non pensavo che si potesse odiare e amare
qualcuno nello stesso momento. Ma prima ovviamente non conoscevo Draco
Malfoy, e molte cose erano cambiate. Mi voltai per fissarlo negli occhi
e mi lasciai scappare un sorriso. Era quasi umiliante pensarlo, ma se
solo me l’avesse chiesto come lui sapeva fare, non sarei
andata da nessuna parte. Gli posai un bacio sulle labbra e mi
accoccolai sul suo petto. Sentii qualcuno alzarsi e mi voltai appena
per vedere Daphne con i capelli decisamente scompigliati e la faccia
ancora sconvolta e assannota (e nonostante questo ancora bella) che si
avviava verso il comodino accanto al letto. Prese l’orologio
e spalancò gli occhi quando vide l’ora.
“Non ci posso credere!! Le tre di pomeriggio!!”
sbottò svegliandosi improvvisamente. Io l’avevo
detto, ma lei probabilmente era ancora fra le braccia di Morfeo.
“Sì ho pensato anche io la stessa
cosa…” commentai divertita. Draco
ridacchiò mentre Daphne si sedette con un balzo sul letto.
“Daph è la mattiniera del gruppo…quella
che dopo le sbronze ci viene a svegliare armata di caffè e
acqua gelata, sempre pimpante nonostante le notti brave”
spiegò inarcando le sopracciglia il biondo. Io sorrisi a
quella visione, immaginandomela perfettamente.
“Io quando c’è scuola sono solitamente
mattiniera…invece sabato e domenica mi rilasso di
più…mi viene a svegliare Harry di
solito…” risposi io mentre Draco mi lanciava
un’occhiata stranita.
“Lo sapevo che mi mentivi quando mi dicevi che i maschi non
possono salire nei vostri dormitori” esclamò
puntandomi il dito contro, con voce evidentemente troppo alta
perché si beccò un’imprecazione di
Blaise. Io scossi il capo.
“No, quello è vero, ma Harry ormai ha imparato ad
aggirarlo…” ribattei mentre il suo sguardo si
faceva interrogativo. Io sbuffai.
“Usa la scopa!” sbottai alzando gli occhi al cielo.
Lui fece una smorfia.
“Sembra stupido Potter, ma quando si tratta di venire da te
si fa furbo…” replicò pungente con tono
amaro. Io sospirai e mi alzai a mia volta.
“Vado in bagno” fu il mio unico commento mentre mi
dirigevo verso la porta in fondo alla stanza. Uscii qualche minuto dopo
e vidi che Daphne si era rimessa a
“letto” ormai rassegnata all’idea di
essersi svegliata tardi come tutti gli altri. Me ne tornai anche io a
sdraiarmi accanto a Draco. Dopo un po’ finalmente anche gli
altri tre ripresero coscienza di loro stessi (più o meno) e
si unirono ai soliti battibecchi miei e di Draco.
“Ehi dobbiamo guardare le foto!!”
esclamò Theodore improvvisamente pimpante.
“Foto? Quale foto?” chiesi io interrogativa. Il
moretto si alzò facendosi strada fra i cuscini.
“Avevo messo sull’armadio la macchina fotografica
incantata perché scattasse una foto ogni tot
minuti…noi lo facciamo spesso…anche
perché le foto fatte al naturale sono
meravigliose” spiegò Blaise lanciandomi un
sorriso. Intanto Theo si era leggermente arrampicato tirando
giù la macchina. Dietro l’obbiettivo
c’era una piccola vaschetta dove erano adagiate molte foto.
Le stese sul materasso e ce le mostrò una ad una. Bla aveva
ragione, le foto fatte senza essere in posa erano veramente bellissime!
Le prime, che ritraevano i momenti in cui mangiavamo ed eravamo sobri
erano decisamente belle, e poi mano a mano che si andava avanti con i
momenti del pigiama party diventavano sempre più buffe e
compromettenti. Era stato immortalato il momento del mio bacio con
Daphne (ed eravamo venute proprio carine), di quello con Blaise e di
quello con Draco. Fortunamtante fu rispiarmato quello del succhiotto di
Theodore. Presi la foto mia e di Dra con le labbra incollate e il
sorriso che si faceva intravedere, mentre gli altri continuavano a
sfogliare le imbarazzanti foto fatte durante il gioco della bottiglia.
“Guarda come siamo carini qui” mi lasciai sfuggire
sorridendo. Draco si sporse verso di me.
“Oddio Grang tu mi vuoi far venire un attacco di
diabate!!” commentò indignato. Io alzai gli occhi
al cielo.
“Non tutti sono di ghiaccio come te, a me piace questa
foto…e la voglio! Ora fai parte della mia vita e ne ho il
diritto” ribattei indispettita alzando il mento.
“Come vuoi Granger, ma falla vedere a qualcuno e ti
uccido” replicò tornando a concentrarsi sulle
altre foto. Quelle della battaglia di cuscini erano strepitose, ce
n’era una in cui io e Dra prendevamo a cuscinate Blaise che
faceva davvero ridere. E poi vennero quelle della sfilata che fecero
scoppiare risa convulse senza limiti. Specie in quella dove si vedeva
Theo uscire dal bagno conciato in quel modo assurdo! Continuammo a
guardarle finchè non arrivarono le ultime: noi che dormivamo
tutti insieme. Ce n’erano alcune belle in cui
c’eravamo tutti, e alcune invece più zoomate, fra
cui una particolarmente bella di me, Draco e Blaise, in quella strana
posizione, che vista da lì sembrava tremendamente tenera.
Sorrisi e la presi fra le mani.
“Posso tenermene alcune copie?” chiesi prendendone
anche una di noi tutti insieme. Bla annuì.
“Certo, possiamo farne tutte le copie che vogliamo
tanto…” rispose con un sorriso. Alzai quella dove
dormivamo tutti e sei e sorrisi spontaneamente.
“Questa la metto sicuramente nel comodino accanto al
letto” disse con tono allegro. Poi presi quella mia con Dra e
Bla. Il sorriso si amplificò ancor di più.
“E questa invece…”
Andai a recuperare la baccheta e mi sfilai la collana che avevo al
collo. Lo aprii e adattai la foto alla forma del ciondolo, per poi
metterla nello spazio della seconda metà, accanto dunque a
Harry e Ron. Chiusi il ciondolo senza smettere di sorridere.
“Ebbene sì…ora siete entrati nella mia
vita”
*
Eravamo in Sala Comune che aspettavamo l’ora di cena
chiacchierando e sonnecchiando, fra una sigaretta e l’altra.
Hermione e Blaise stavano discutendo di qualcosa che, ovviamente non
stavo ascoltando, ma che sembrava orribilmente serio. Qualcosa come lo
studio, i compiti. Feci una smorfia disgustata mentre il mio cervello
si vedeva bene dal percepire quei discorsi. Ero seduto con le gambe che
penzolavano dal bracciol del divano e la testa appoggiata in grembo
alla Granger, che mi accarezzava distrattamente i capelli. Mi stavo
quasi addormentando quando sentii aprire l’entrata della Sala
Comune e uno strano silenzio calare nella stanza. Alzai distrattamente
lo sguardo per incontrare gli occhi di Seveurs Piton. Sentii
chiaramente Hermione sussultare cercando di spostarmi imbarazzata, ma
io ovviamente non mi mossi, troppo pigro e troppo poco influenzato
dalla presenza del capo della mia casata, di cui ero il pupillo
preferito.
“Signor Malfoy, il preside desidera vederti, anche te
Signorina Granger: la professoressa McGrannit ti ha cercato nella Torre
di Grifondoro ma le hanno riferito che eri qui” disse con il
solito tono incredibilmente flemmatico Piton, mentre rivolgeva uno
sguardo eloquente a Hermione che era diventata visibilmente paonazza.
Mi alzai lentamente a sedere.
“Hermione sta imparando a farsi degli amici”
commentai con un sorriso, per poi girarmi verso di lei e farle
l’occhiolino, cercando di rassicurarla.
“Vedo…” ribattè semplicemente
Piton, con lentezza, rimanendo comunque impassibile.
“E’ successo qualcosa di grave?”
s’interessò immediatamente preccoupa Hermione,
cercando di cacciare il rossore del viso. Il professore
esitò un attimo prima di rispondere, come se si fosse
trattenuto.
“Non che io sappia, è una cosa molto
futile…” ribattè imperturbabile. Mi
alzai in piedi e porsi la mano a Hermione per alzarsi.
“Beh non ci resta che andare e sentire quello che
vuole…” replicai mentre Piton annuiva con il capo.
Feci un cenno agli altri imitato dalla Granger e ci avviammo insieme a
Piton verso l’ufficio di Silente. Arrivati davanti al
gargoyle di pietra il professore di Difesa disse la parola
d’ordine scoprendo le scale a chiocciola che portavano allo
studio del Preside. Salimmo lentamente entrambi incuriositi dalla
richiesta di Silente di vederci. Piton ci aveva detto che era qualcosa
di futile, niente di grave. Che gli sarà venuto in mente?
Qualcosa di sicuramente noioso, un lavoretto per i Caposcuola o
chissà quale altra diavoleria. Piton bussò con
due botte secche e la voce pacata del Preside
c’invitò ad entrare. Il professore aprì
la porta facendoci varcare la soglia, per poi chiuderla senza entrare a
sua volta.
“Sigon Malfoy, Signorina Granger…prego prego
accomodatevi!! Mettetevi comodi” ci salutò
cordialmente Silente indicandoci le poltrone di pelle marroni davanti
alla sua rigogliosa scrivania intarsiata. Ci sedemmo dopo averlo
salutato a nostra volta cortesemente. L’anziano professore ci
guardò con i suoi occhi azzurri chiari da sopra le lenti a
mezzaluna con uno sguardo decisamente…compiaciuto.
“Bene bene sono felice di avervi qui…se posso
permettermi di essere indiscreto ho saputo della
vostra…tregua, se così possiamo
chiamarla” disse il Preside sorridendo, mentre Hermione
arrossiva di nuovo e io ghignavo malizioso.
“Allora Grang avevi ragione!! Ci vuole dare un premio vero
Preside?!” esclamai divertito. Lui mi guardò
interrogativo senza abbandonare l’espressione allegra.
“Premio per cosa esattamente Draco?” chiese
dubbioso.
“Perché io e lei stiamo insieme!
Insomma…eravamo nemici giurati portando avanti la peggiore
tradizione di odio tra case…ora invece diamo il buon esempio
a tutti…specie io, sono una persona influente fra gli
studenti…perciò ci meritiamo un
premio!” spiegai serio ammiccando di tanto in tanto mentre
Silente si apriva in una sentita risata.
“Oh Malfoy dannazione fai il serio per una buona
volta!” mi rimproverò Hermione.
“Noto compiacere che nonostante i rapporti si siano fatti
più intimi non perdete il vizio di
punzecchiarvi…siete notevolmente divertenti, devo
ammetterlo…comunque, il Signor Malfoy non ha proprio tutti i
torti…non vi darò un vero premio ma dei sentiti
complimenti e un sincero grazie: mi state dando un aiuto notevole, il
vostro esempio sarà sicuramente ottimo!”
ribattè il Preside con gli occhi ridenti. Hermione stava
cominciando a tornare della solita carnagione. Io sorrisi compiaciuto.
“Comunque non era di questo che volevo
parlarvi…non completamente, almeno…”
disse Silente togliendosi gli occhiali da naso per pulirli con la
manica delle veste scarlatta che portava.
“Come saprete bene, specie tu Signor Malfoy,
quest’anno abbiamo deciso di anticipare la finale di
Quidditch ad Aprile, come alla fine tutte le partite del resto,
perché ci sono molti ragazzi del settimo e del quinto anno
che devono affrontare gli esami, e quindi negli ultimi mesi non avranno
tempo di concentrarsi sul Quidditch” spiegò
accuratamente Silente inforcando nuovamente gli occhiali.
“Vuole truccare la partita Preside? No sa perché
se fosse così Hermione non dovrebbe
ascoltare…è amica di Potter” finii la
mia frase ironica con un sussurro sarcasticamente cospiratorio,
beccandomi uno scappellotto dalla Granger indignata.
“Niente di tutto ciò Draco…certo che
hai un’immaginazione eccezionalmente fervida…mai
pensata una carriera da scrittore? Secondo me avresti
successo” rispose con un sorriso bonario Silente.
“Sinceramente no, ma potrei
rifletterci…” replicai con un
piccolo ghigno.
“Comunque, l’idea che mi è venuta in
mente è di fare una specie di celebrazione per assegnare la
coppa alla squadra vincitrice, una festa insomma, dove consegneremo il
trofeo e faremo festeggiare i vincitori e consolare i vinti”
disse il Preside.
“Avevo pensato in Sala Grande, prima di cena, di fare appunto
questa piccola cerimonia, magari facendo riassumere la partita, qualche
discorso di statistiche e storia, commenti dai giocatori di entrambi le
squadre…per poi mangiare, magari al buffet, e infine
lasciarvi divertire con la musica fino a
mezzanotte…” spiegò più
accuratamente Silente. Io e Hermione ci scambiammo uno sguardo e
annuimmo. Era una bella idea d’altronde. E poi, nel caso
avessimo vinto noi Serpeverde (cosa decisamente probabile), avremmo
potuto continuare la festa nei sotterranei, ovviamente con alcohol e
fumo.
“Penso Preside che sia una magnifica idea!! Molto divertente!
Gli studenti ne saranno entusiasti vedrà”
commentò la Granger sorridendo al Preside che
ricambiò, per poi gettare lo sguardo su di me aspettando un
parere.
“Sì sono d’accordo, è proprio
una bella idea, considerando che molti hanno nostalgia di qualcosa
stile Ballo del Ceppo” dissi io annuendo con il capo.
L’ultima parte non era vera, ovviamente, con le feste che
davamo noi, il Ballo del Ceppo sembrava un noioso e sfumato ricordo di
una festicciola senza alcuna ombra di trasgressione.
“Bene sono felice che l’idea vi
piaccia…ora arriva la parte in cui ho bisogno del vostro
aiuto: io e i docenti siamo troppo impegnati e troppo in su con
l’età per organizzare una festa di
studenti…perciò pensavo di affidare
l’incarico ai due Caposcuola, perché sapreste
sicuramente fare meglio di noi. Inoltre capita alla perfezione che le
due squadre finaliste sono Grifondoro e Serpeverde, così vi
potrete organizzare meglio per la cerimonia, oltre che per la festa e
il buffet…” fece Silente abbozzando qualche
sorriso. Io mi passai una mano sul mento. Di certo una cosa che non mi
creava problemi era orginazzare una festa, specie perché il
mio migliore amico era Blaise Zabini, e poi questi incarichi
d’incombenza mi davano una strana sensazione di potere e
rispetto; mi piaceva comandare e dirigere, ideare e organizzare, ero un
leader nato, ce l’avevo proprio nel sangue. E questo anche
Hermione che come me, non sembrava affatto dispiaciuta
dell’idea.
“Ovviamente sarete adeguatamente ricompensati”
aggiunse il Preside.
“Non si preoccupi Professor Silente, organizzeremo volentieri
quest’evento…ne siamo entusiasti!” si
affrettò ad acconsetire la Granger, mentre io annuivo con il
capo.
“Bene…sapete, era già un po’
di tempo che avevo in mente qualcosa del genere, ma pensarvi a lavorare
insieme mi metteva qualche dubbio e timore, se devo essere
sincero…ora invece che la situazione è
migliorata, sono certo che verrà fuori qualcosa di
sublime!” disse Silente gioviale.
“Non la deluderemo Professore…” risposi
io senza togliermi dal viso un’espressione tronfia.
“Perfetto…allora buon lavoro…voglio i
resoconti una settimana prima dalla festa, per ordinare quello che
avete scelto…ora potete tornare nelle vostre Sale
Comuni…o entrambi in quella di Serpeverde, come
volete” ci congedò Silente con l’aria di
uno che gongola terribilmente. Ci alzammo e andammo verso la porta.
Prima di uscire però mi girai e guardai il Preside.
“E’ proprio sicuro che non c’è
un premio?” chiesi sorridendo.
Silente rise.
Spazio dell'Autrice.
Io
amo Silente *_* Sì lo so è un Grifondoro e aiuta
Potter a combattere Zio Voldie, ma io non riesco a non amarlo!! E'
l'unico personaggio che mi è piaciuto dalla prima volta che
sono diventata fan di Harry Potter (ben 8 anni fa) e che mi
è sempre piaciuto...un uomo così geniale,
anticonformista, unico...e con un passato anche da cattivo *_*
Sì sì un mito di uomo! E appunto il caro Albus ha
assegnato ai nostri due eroi un compito carino carino! Non volevo
ricadere nel solito banale ballo, mi sembrava un tantino squallido -.-
Questa invece mi sembra una cosa che si confà sia ai canoni
di Hogwarts e che riprende il Ballo del Ceppo insomma...spero che
l'idea sia piaciuta anche a voi! *-* E vogliamo parlare della prima
parte del capitolo?! Voi non vi rendete conto, io sto sviluppando una
vera e propria idolatria per quei cinque ragazzi!! Cioè sono
tutto quello che uno può desiderare dalla vita! *_* E
Hermione che mette la foto di Draco e Blaise nel ciondolo *_* Aaaaah
tra un po' mi commuovo!! E' un po' egocentrico, ma io amo la mia
storia, e mi fa strano, perchè di solito sono super iper
critica e non mi piace mai quello che scrivo xD Va beh a voi non
interessa delle mie crisi d'identità, perciò vi
lascio, sperando che il capitolo vi sia piaciuto!!
Ringraziamenti particolari vanno a tutte le fantastiche persone che
hanno recensito (mi dispiace miei adorati ma rispondere a tutti
singolarmente diventa sempre più problematico, ci perdo
davvero ore, e non ho tempo, devo fare i compiti e continuare a
scrivere!!! Sono mortificata!!) :
Rituzza_95
AlepsinaTH
emminapoffina
_Sayuri
pikkola_Lilith
fleury
_Polla_
emmajane
hope_dreams_love
debby12
PetitevaleriE
Dark_angel
PikkulaSere
kiamilachan
elenae
annuxiaaa
deaselene
Ili91
bettybionda
sa chan
lady lilithcullun
Sweet Me
Hollina
Petra Luna
Nyappy
musicmylife
titti6493
Infine ringrazio tutte le persone fantastiche che hanno letto!!
That's all folks!
|
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Capitolo 34 *** "Niente pozione polisucco questa volta!" ***
Hello
folks!! Finalmente non posto ad un orario decisamente indecente come le
tre o quattro di notte!! Ieri, anzi oggi, mi ero dimenticata di dirvi
che, leggendo i vostri suggerimenti su Lavanda, ho riflettuto, e sono
venuta alla conclusione che la vendetta è inutile,
perchè comunque Hermione da quel gioco c'ha guardagnato alla
grande, dicendola a Lavanda stessa che ora lo sa più che
mai; in più secondo me non rispecchierebbe poi
così tanto il personaggio di Hermione: non è
così tremendamente vendicativa da umiliare Lavanda per
qualcosa che alla fine dovrebbe ringraziarla. Dopo questa parentesi, vi
dico che questo capitolo è un po' più lungo del
normale, e spero che apprezzerete ovviamente!!
Enjoy
the chapter.
“Blaiseeee!!!” entrai nella Sala Comune di
Serpeverde seguito a ruota dalla Granger sbraitando il nome del mio
migliore amico. Questo si destò da uno stato semi-comatoso e
mi lanciò uno sguardo interrogativo.
“Che hai combinato questa volta,
sentiamo…” rispose lui con tono annoiato. Io
inarcai le sopracciglia.
“Perché devo sempre combinare qualcosa
io?” feci indignato. Bla ghignò.
“E me lo chiedi anche…”
replicò sarcastico. Io feci una smorfia e mi sedetti al suo
fianco, facendo posare Hermione sulle mie ginocchia.
“A parte la tua pessima spiritosaggine Zab, volevo
raccontarti cosa ci ha detto il Preside” ribattei con una
nota di amarezza. Gli occhi di Blaise s’illuminarono.
“Sììì voglio
sapere!!” esclamò battendo le mani come un
bambino. Hermione rise.
“Vuole fare una cerimonia per consegnare la Coppa del
Quidditch alla casa che vincerà la
partita…” spiegò la Grifondoro con il
sorriso.
“Cioè noi…” disse
distrattamente Theodore seduto su una poltrona che fumava tranquillo.
“Questo è tutto da vedere!!”
ribattè la riccia combattiva.
“Sì va beh comunque…dopo la cerimonia
Silente ci permette di organizzare una festa…”
replicai io cercando di riportare l’attenzione alle cose
importanti. Bla sussultò entusiasta.
“Sììì una festa!! Una festa!
Una festa!” fece saltellando sul divano.
“Dobbiamo organizzarla noi…” disse la
Granger.
“E ci serve una mano” conclusi io con un ghigno
divertito.
“Quindi siete venuti a chiedere a me?”
domandò con tono compiaciuto. Io inarcai un sopracciglio.
“Veramente volevo andarlo a chiedere a Paciock! Certo scemo,
a te, chi sennò!!” ribattei io sbuffando
amareggiato. Come al solito Bla ignorò la mia scortesia e
ricominciò a saltellare.
“La mia prima festa ufficiale!!” esclamò
tutto contento.
“Sì va beh Blaise non pisciarti
addosso…sarà una cosina da nulla, ovviamente
niente di trasgressivo o altro…comunque ci
divertiremo” risposi io cercando di calmare
l’euforia del moro (cosa praticamente impossibile).
“Io stavo pensando una cosa comunque…”
fece Hermione con sguardo pensieroso.
“Noi siamo maggiorenni…” disse con un
sorrisino che, se non avesse avuto la divisa di Grifondoro addosso,
avrei giurato fosse una Serpeverde convinta.
“Granger stai per caso pensando di portare alcohol alla
festa?” chiesi io con tono decisamente compiaciuto. Lei
annuì.
“Mettiamo qualcuno all’ingresso che controlla chi
è maggiorenne e chi no, dandogli tipo, che so un
braccialetto o qualcosa, così quando va al banco puoi
chiedere gli alcoholici…è una cosa ragionevole,
insomma noi siamo maggiorenni ormai, abbiamo questi diritti”
spiegò la riccia con tono convinto. Io feci una smorfia
soddisfatta.
“Grang, sei il nostro miglior successo” esclamai
tronfio. Lei sorrise appena e si appoggiò su di me.
“E poi io pensavo anche che, visto che a mezzanotte la festa
finirà, potremmo continuarla qui nei sotterranei a modo
nostro” dissi dopo un po’ rivolgendomi a Bla.
“Nessun problema amico, ci penso io!”
ribattè facendomi l’occhiolino.
“Sì Blaise ma vedi di non sclerarmi come al solito
che dobbiamo concentrarci anima e corpo sulla partita!! Non voglio
cedere la coppa ai Polli, nemmeno per sogno! Ad ogni costo,
capito?” esclamai battendo il pugno sul divano. Hermione
arricciò la bocca indignata.
“Certo Dra, fino alla morte!!” replicò
il moro convinto battendomi il cinque.
“Fino alla morte…di Potter ovviamente”
feci sarcasticamente facendo scoppiare a ridere i presenti, esclusa la
Granger.
“Verrò a consolarti quando i tuoi sogni di gloria
andranno infranti, tranquillo…”
commentò pungente facendo una smorfia.
“Spiacente ma mi sa che saranno i vostri sogni di gloria ad
andare infranti…mai mettersi contro i Serpeverde, specie se
questi sono Draco Malfoy, Blaise Zabini e Theodore Nott…e
specie se il primo di questi ha un conto DECISAMENTE in sospeso con
Potter…” risposi io con tono combattivo e
sarcastico. Lei mi guardò male.
“Hai un conto aperto con lui perché è
innamorato di me o perché ti ha sempre battuto, visto che
è il miglior cercatore della scuola?”
domandò tagliente Hermione. Il mio sguardo
s’incupì.
“Per entrambi…anche se su una di quelle due cose
mi sono già riscattato…e potrebbe anche
bastare” ribattei con un sorrisino sadico. Lei
alzò gli occhi al cielo e si alzò con espressione
un po’ offesa.
“Bene, se volete scusarmi, visto che siamo in argomento, io
devo andare da Harry…con permesso…”
disse facendo una smorfia per poi girare i tacchi ed avviarsi verso
l’uscita. Io mi alzai velocemente e la fermai prima che
potesse varcare la porta. Lei mi guardò male ma io ignorai
il suo sguardo fulminante e la baciai. Quando ci staccammo dai suoi
occhi era sparita ogni forma di astio, al contrario mi guardava con
malizia. Io mi aprii in un sorriso soddisfatto e la lasciai andare, per
poi esclamare.
“Tanto per mettere le cose in chiaro…”
*
Tornare nella Sala Comune di Grifondoro mi fece uno strano effetto. Mi
ero abituata ai Sotterranei, alla luce verdasta, alla Sala grande e
sfarzosa. Sentivo come se quel luogo non mi appartenesse più
del tutto. Era stato come la prima volta che ero tornata a casa dopo
essere stata Hogwarts. Scacciai comunque quei pensieri che mi mettevano
a disagio e mi diressi a grandi passi verso Ron che era seduto sul
divano davanti al camino borbottando contro il libro di Pozioni. Quando
mi vide il suo volto venne illuminato da un sorriso radioso e mi
abbracciò con affetto. Gli diedi una mano con i compiti
finchè non arrivò anche Harry che mi accolse
raggiante. Allora raccontai ad entrambi della cerimonia e della festa,
intimandogli che dovevano ASSOLUTAMENTE vincere la partita contro
Serpeverde.
“Anche noi abbiamo una bella notizia
Hermione…” disse Ron indicandomi la bacheca degli
annunci. Io mi alzai e con loro andai a vedere. In alto c’era
una pergamena che recava il tale avviso.
Per la prossima visita a
Hogsmeade
Gli studenti della Casa
di Grifondoro
Sono nuovamente
autorizzati a partecipare.
“La punizione è finita
quindi…” commentai con un lieve sorriso.
“Non sei contenta Hermione?! Sono mesi che non andiamo a
Hogsmeade…” esclamò Ron con euforia. Io
mi girai sorridendo divertita e compiaciuta.
“Parla per te…” ribattei con sarcasmo
mentre tornavo a sedermi sul divano.
“Parla per te?!” chiese interdetto Harry
posizionandosi al mio fianco.
“Sì esatto…” risposi io
tranquillamente godendomi le loro espressioni stupite.
“Sei andata a Hogmseade di recente?”
domandò a quel punto Ron evidentemente confuso. Io annuii
con il capo.
“A dire la
verità…sì”
Gli sguardi di entrambi si fecero sbalorditi mentre non riuscivano a
credere alle proprie orecchie.
“Hermione Jane Granger, la Caposcuola perfetta, che infrange
una punizione? Dopo tutto quello che avevamo fatto per
meritarcela” fece incredulo Ronald spalancando la bocca. Io
mi aprii in un sorrisino che mi ricordò un po’
troppo quello di Draco.
“Ron ti sei dimenticato che ora Hermione è una
mezza Serpeverde…” ribattè Harry con
tono amaro. Io lo guardai male.
“Che vorresti insinuare?!” sbottai infervorandomi.
Lui sospirò e si passò una mano fra i capelli.
“Scusa Hermione, mi dispiace…non volevo essere
antipatico o scortese…devo solo abituarmi” disse
cercando di sorridere. Io sospirai a mia volta.
“Sì, anche io devo solo abituarmi”
risposi appoggiandomi a lui che mi cinse le spalle e mi
baciò sulla fronte.
“Beh effettivamente Mione fa strano…devi
capirci” replicò Ron sorridendo bonariamente. Io
annuii e sistemai megli la testa nell’incavo della spalla di
Harry.
“E comunque…sei andata davvero a
Hogsmeade?” chiese il rosso cercando di tornare al discorso
precendete.
“Sì, con Draco, Blaise e gli altri…mi
avevano dato la pozione polisucco…” raccontai
sorridendo al ricordo di quella pazza giornata.
“Ingegnosi…” commentò Ron
inarcando le sopracciglia.
“E questo quando?” s’interessò
Harry cercando di mantenere un tono dolce e sereno.
“Prima di San Valentino…” risposi
distrattamente. Il moro esitò qualche istante.
“Sai…non mi…beh non mi hai
mai…raccontato la…la storia”
bofonchiò incerto guardandomi con insicurezza. Io feci un
sorriso amaro.
“Non credevo volessi sentirla…” replicai
facendogli una carezza sul viso. Lui sorrise sinceramente.
“Invece sono curioso…”
ribattè mettendosi meglio a sedere. Mi colpì
molto questo suo gesto. Voleva davvero far tornare tutto come prima, e
io non potevo che esserne felicissima! Gli schioccai un sonoro bacio
sulla guancia per esprimergli tutta la mia gratitudine per lo sforzo
che stava facendo.
“Beh, visto che io questa storia l’ho
già sentita, vado a cercare Lavanda…ci vediamo
dopo!” fece Ron alzandosi e salutandoci con un cenno della
mano. Rimanemmo io a Harry davanti al camino, e dopo un altro sorriso,
cominciai a raccontargli, molto cautamente, la mia storia con Draco
(evitando accuratamente il dettaglio di Obbligo, Giudizio o
Verità). Calcolai accuratamente le parole, non volevo
ferirlo in alcun modo, già sapevo quanto stava male solo nel
sentirmi nominare Malfoy. Alla fine lo guardai con dolcezza e lui mi
sorrise, ma nel suo sorriso c’era una nota di amarezza.
“Sai…in questi giorni mi stavo chiedendo
se…beh riflettendo un po’,
così…se avessi agito prima, se ti avessi parlato
dei miei sentimenti…forse sarebbe andata
diversamente…” commentò il moro con
tristezza. Io sospirai.
“Non si può sapere cosa sarebbe successo
Harry…il passato è passato…”
risposi con tono dolce. Lui annuì.
“Sì ma io non posso smettere di
pentirmene…” ribattè mentre i suoi
occhi si facevano più lucidi. Non poteva fare
così, mi spezzava il cuore. Non potevo vederlo soffrire,
assolutamente no. Così poi. Sapere che ero io la causa del
suo male. Come se la vita non l’avesse fatto già
abbastanza soffrire. Come se non si dovesse pentire già
abbastanza per tutte le cose brutte che gli erano successe. Gli
accarezzai dolcemente il viso. Non sapevo come consolarlo, non sapevo
cosa dire. Così, mi sporsi su di lui e gli posai un tenero
bacio sulle labbra, di quelli che ci scambiavamo quando eravamo amici.
Lui mi guardò piacevolmento stupito.
“Mi dispiace davvero Harry…non sai quanto, non lo
puoi immaginare…se solo avessi saputo! Ma ora
io…ora ho Draco, io non posso…”
mugugnai mentre le lacrime agli occhi stavano per venire anche a me.
“Ehi ehi tranquilla Mione…ti capisco…e
poi sei sempre la mia migliore amica, e io ti voglio
bene…non ti ho perduta Hermione…ti ho sempre qui
vicina a me…e questo mi riempie di
gioia…perdonami a volte se sono un po’
scortese” mi rassicurò con quel tono di voce
così caldo e dolce che solo lui aveva. I suoi occhi
smeraldini in quel momento scintillavano come due vere gemme preziose.
“Scusami tu, dovrei avere più
tatto…” ribattei sorridendo appena.
“No vai tranquilla, sei perfetta! E ora, basta parlare di
queste cose…parliamo un po’ di Hogsmeade, e della
festa!” esclamò il moro regalandomi quel suo
sorriso così allegro e contagioso. Io lo strinsi forte, e
ricominciammo a parlare, sereni come lo eravamo sempre stati.
*
“Niente pozione polisucco questa volta!!” esordii
quando, con un piccolo balzo saltai gli ultimi gradini della scalanita
d’ingresso e mi ritrovai davanti a Draco Malfoy e Blaise
Zabini.
“Niente che?” chiese quest’ultimo
dubbioso.
“Granger niente discorsi sconnessi a quest’ora del
lunedì mattino!” esclamò il biondo
passandosi una mano sui capelli. Io alzai gli occhi al cielo.
“Noi Grifondoro non siamo più in punizione, posso
andare a Hogsmeade con le mie sembianze!” spiegai con un
sorriso.
“Come non siete più in punizione, di
già?” fece ironicamente acido Draco beccandosi una
botta sul braccio.
“Wow Mione grandioso! Bene, così almeno possiamo
anche andare ai Tre Manici di Scopa tutti insieme! E poi shopping! Ci
servono idee per la festa…Daph e Pansy saranno contente di
sapere che puoi venire tranquillamente!” disse più
entusiasta Blaise. Io lo guardai mordicchiandomi il labbro inferiore.
“Beh…se devo essere sincera…non so se
potrò stare sempre con voi…” borbottai
quasi fra me e me.
“Come no Grang?!” esclamò Malfoy
interdetto. Io sospirai.
“Harry e Ron non ci vanno da mesi, devo stare con loro!! Mi
hanno già fatto la lista di tutte le cose da fare! E
considerando che ci sarà quasi sempre anche
Lavanda…” ribattei guardando
l’espressione di Blaise farsi velatamente delusa e quella di
Draco amareggiata.
“Oddio mi verrà un esaurimento nervoso con quei
Grifondoro…non è possibile che tu debbe sempre
tener conto di loro, di quello che fanno, del povero Potter che
sennò è da solo…”
replicò indignato alzando gli occhi al cielo in un gesto
seccato.
“Sono i miei migliori amici!!” risposi arrabbiata.
Quando Malfoy faceva l’egocentrico in quel modo proprio non
riuscivo a trattenere la voglia di prenderlo a schiaffi.
“E io sono il tuo ragazzo, Blaise il tuo migliore amico! Non
siano sullo stesso livello?!” ribattè con
altrettanto fervore.
“Ma che discorso è Draco!! Non dire
stupidaggini…io cerco solo di aiutare i miei amici e di fare
quello che è giusto” feci mettendomi le mani sui
fianchi.
“E ovviamente quello che è giusto è
stare con loro…eppure non mi pare che Weasley si faccia
particolari scrupoli ad andare dalla sua ragazza! Non penso che Potter
abbia solo lui e te come amici, perciò visto che
è l’unico sfigato senza una ragazza, si potrebbe
anche adeguare!” sbottò il biondo stizzito.
“Non è quello il punto! Non voglio lasciarlo
solo!” ribattei arricciando le labbra.
“E io voglio stare con la mia ragazza! E di certo non vi
rinuncerò per lasciarti da sola con uno che ti viene
dietro!” rispose tagliente. Io lo guardai fulminante e alzai
il mento.
“Bene. Non vuoi che io stia sola con lui, e che stia con te?
Perfetto. Andreamo tutti insieme a Hogsmeade!” dissi con tono
autoritario. L’indignazione e la rabbia di Draco sparirono
all’istante per lasciare posto
all’incredulità.
“Come hai detto scusa?” mi chiese dubbioso. Io feci
una smorfia.
“Hai capito BENISSIMO quello che ho detto Malfoy. Per fare
contenti tutti c’è una sola soluzione, ovvero
andare a Hogsmeade insieme, Grifondoro e Serpeverde” ripetei
io marcando le ultime parole con cura. Sia Blaise che Draco
spalancarono gli occhi.
“Con Potter?!” domandò sconvolto il
Principe delle Serpi.
“Esatto. Se non sei d’accordo, puoi sempre
lasciarmi andare con lui da sola…” risposi sapendo
benissimo di averlo in pugno. Lui mi continuò a fissare per
qualche istante sconvolto, poi si girò verso Blaise.
“Ricatto Serpeverde in piena regola…ha imparato la
Grifoncina” commentò con un ghigno risoluto. Io
sbuffai.
“Va bene Granger, tanto non ho scelta…ma io non
garantisco niente, te lo dico già da subito”
ribattè con un sorrisino quasi sadico. Mi diede un bacio
sulle labbra e se ne andò con Bla in Sala Grande.
*
Sabato mattina mi svegliai particolarmente pimpante, ma anche un
po’ preoccupata. Quella giornata mi avrebbe riservato non
pochi grattacapi, mettere insieme i due gruppi rivali di due case
rivali ad appena qualche settimana dalla finale di Quidditch fra le
suddette case era un’impresa non da poco. Ma di certo non mi
sarei fatta scoraggiare, anzi. Era un’allettante e
irrinunciabile sfida. Mi feci una bella e rilassante doccia calda, poi
avvolta solo in un asciugamano bianco tornai in camera per aggiustarmi
i capelli. Li asciugai con la magia e decisi di lasciarli sciolti,
legandomi solo due ciocche dietro. Aprii l’armadio e comincia
a guardare cosa potevo mettermi. Ormai avevo larga scelta.
In quel momento, sentii bussare alla porta.
“Avanti…” esclamai distrattamente,
ancora presa dall’osservare i vestiti.
“Hermione sono io” fece Harry entrando. Io mi girai
e gli sorrisi.
“Scusa l’abbigliamento…sono appena
uscita dalla doccia” gli dissi per poi tornare a concentrarmi
sull’armadio. Il moro mi affiancò e mi
baciò sulla guancia.
“Vado bene vestito così?” mi chiese
indicandosi. Io lo guardai attentamente. Portava un paio di pantaloni
neri stretti, una maglia attillata blu con delle fantasie argentate, e
sopra una giacca sportiva sempre nera. Era molto bello. Come al solito.
“Stai benissimo Harry…io invece non ho ancora
deciso cosa mettermi!!” feci irritata sbuffando. Il moro si
sedette sul letto comodamente e mi osservò sfilare
dall’armadio vari vestiti, mentre io gli chiedevo cosa ne
pensava. Alla fine optai per degli shorts bianchi, con sotto le calze
nere, una maglia del medesimo coloro con lo scollo stondato e dei
brillantini, e sopra un copri spalla a maniche lunghe di raso bianco,
che mi copriva anche gran parte della schiena. Harry si alzò
e fece per andarsene.
“Ti faccio cambiare in pace…” disse
avviandosi alla porta.
“No Harry puoi rimanere, mi cambio in bagno, così
mi dici come sto…” ribattei mentre con un sorriso
mi dirigevo in bagno, vestiti alla mano. Il Prescelto se ne
tornò a sedere sul letto e mi aspettò tornare
vestita di tutto punto.
“Sei bellissima” commentò con un sorriso
fugace. Io arrossii appena.
“Grazie…” risposi abbozzando anche io un
sorriso.
“Bene io vado a recuperare Ron, ci vediamo giù in
Sala Comune fra cinque minuti” disse per poi andarsene con un
sorriso. Decisi di non pensare al dispiacere che egoisticamente stavo
per affliggergli e m’infilai un paio di stivaletti di pelle
neri, senza tacco. Mi guardai allo specchio e optai per mettermi una
piccola passata di cipria e una sottile riga di matita. Afferrai la
borsa con i soldi e scesi giù. Con i miei due migliori amici
mi avviai verso la Sala d’Ingresso, dove un gruppetto di noti
Serpeverde ci stava aspettando. Andai a salutarli affettuosamente,
cercando di dare un bacio fulmineo a Draco e staccarmi immediatamente.
Non volevo far rimanere male Harry, insomma già li facevo
coesistere. Blaise salutò educatamente i miei due migliori
amici e Daphne rivolse un sorriso cordiale a Ron, chiedendogli come
stava. Theodore diede una pacca sulla spalla del rosso e fece un cenno
a Potter. Pansy e Draco si limetarono ad un gesto con la mano. Formato
quest’impropabile gruppo ci avviammo verso Hogsmeade.
Fortunatamente Ron aveva partecipato alla festicciola del dopo partita,
perché sia Daphne che Theo cominciarono a scherzare con lui
evitando un glaciale imbarazzo e una totale divisione dai miei amici.
Io quindi mi misi a parlare con Blaise e gli lanciai uno sguardo
supplicevole, indicando Harry che era saldamente al mio fianco.
“Allora Potter…hai letto dei nuovi apporti fatti
alla Firebolt plus?” chiese il mio migliore amico di
Serpeverde. Il moro dagli occhi smeraldini si voltò un
po’ sorpreso, e poi cominciò a parlare con Bla.
Dovevo ricordarmi di fargli un regalo enorme, era assolutamente il mio
angelo salvatore. Il mio angelo di Serpeverde.
“E’ preoccupante il modo in cui riesci sempre ad
ottenere ciò che vuoi” mi disse Draco che, dopo
aver finito una discussione con Pansy, era piombato al mio fianco
stringendomi possessivamente in vita. Io sorrisi e cercai di
allontanarmi appena.
“Avrò imparato da te” commentai con un
sorrisino divertito. Lui notò la mia riluttanza allo stargli
vicina e così mi sussurò all’orecchio.
“L’hai voluto te Granger…io sto alle tue
regole, ma voglio passare questa giornata con te, come si
deve…fattene una ragione!”
E dopo questo mi stampò un bacio sulle labbra più
che convincente. Arrivammo ai Tre Manici di Scopa ed entrammo, mentre
tutti si girarono a guardarci.
“Diamo spettacolo, non sei contento?” apostrofai
Draco mentre ci sedevamo ad un tavolo vicino alle scale.
“Preferirei darlo per altro e non per la compagnia dei miei
nemici di Grifondoro, ma mi acconento” commentò un
po’ aspro. Le due fazioni si erano divise chiaramente ed era
calato di nuovo uno strano imbarazzo. Esauriti gli argomenti di
Quidditch, considerando che era comunque un tema delicato a causa della
finale, non era rimasto molto di cui parlare con Harry e Ron,
considerando che Blaise aveva già fatto dei grandi sforzi.
Infatti mi sporsi su di lui, oltrepassando Draco, per dargli un bacio
sulla guancia e sussurrargli: “Ti devo un favore”.
Dopo alcuni minuti decisamente imbarazzanti dove notai anche degli
sguardi omicidi fra Harry e Draco, cominciai a parlare della festa,
badandomi bene dal non nominare la cerimonia di premiazione, e chiedere
un po’ opinioni e pareri cercando di coinvolgere tutti.
Quando il ghiaccio sembrava rotto però, piombò di
nuovo un silenzio pieno di disagio.
“Ho capito…qui c’è bisogno di
pensare a mente lucida!” esclamò divertito Theo,
mentre tutti, esclusi i miei due migliori amici, ridacchiammo.
“La solita bottiglia di FireWhisky Dra?” chiese al
biondo con un ghigno. Lui annuì. Theodore tornò
poco dopo affiancato da una giovane cameriera con un vassoio di
bicchieri. Li posò uno ad uno sul tavolo e notai che fece
uno strano sorrisetto a Draco. Io ovviamente non mancai di fulminarla
con lo sguardo. Blaise ci versò lo whisky. Io e gli altri
Serpeverde lo buttammo giù alla goccia, mentre Ron e Harry
spalancavano gli occhi.
“Hermione!” sbottarono all’unisono. Io li
guardai interdetta.
“Che è successo?” chiesi confusa. Loro
mi guardavano sempre stupiti.
“Da quando butti giù il whisky in un solo
sorso?!” fece Harry quasi indignato.
“Da quando l’abbiamo istruita a
dovere…” rispose tagliente Draco con un ghigno.
Non mancò di stringermi più saldamente in vita.
“Istruita?” domandò Ron dubbioso. Questa
volta fu Blaise a parlare.
“Sì, abbiamo dato ad Hermione
alcune…beh indicazioni sulle cosa da fare ad una
festa…e si è abituata a bere”
I due mi guardarono ancora interdetti.
“Ehi ehi tranquilli!! Non sono diventata
un’alcoholizzata o che, mi sono solo svegliata un
po’, come volevate noi no?” feci, forse con un tono
un po’ troppo amaro perché Harry se ne
risentì.
“Sì beh non intendevamo certo mandarti nel covo
delle Serpi a tracannare whisky o chissà che
altro…hanno una concezione diversa di
divertimento” ribattè con tono secco.
“No, siete voi che proprio non ce l’avete quella
concezione…noi appreziamo i piaceri della vita, voi non
sapete nemmeno cosa sono…ora, visto che grazie al cielo
Hermione ha capito e si è fatta istruire così
bene, potrest non rompere le uova nel paniere?”
replicò acido il biondo al mio fianco. Harry fece una
smorfia.
“Istruita?! Magari plagiata!” rispose indignato. Io
stavo per ribattere stizzita quando sentii la risata cristallina e
perfetta di Draco.
“Plagiata?! Hermione Granger?! Stai scherzando!! Questa
ragazza ha un carattere talmente forte e razionale che penso non si
piegerebbe nemmeno ad un Imperius! Si vede proprio che credi di
conoscerla ma non sai niente di lei!” fu la risposta pungente
del mio ragazzo. Harry lo fulminò con lo sguardo.
“Non ci provare Malferret, io la conosco come tu non potrai
conoscerla mai!”
A quel punto decisi d’intervenire fermando entrambi.
“Basta, basta, basta!! Non era questo lo scopo
dell’uscita insieme! Non riuscite proprio a convivere
pacificamente essendo entrambi molto legati a me?!” sbottai
irata. Harry abbassò il capo e si alzò in piedi.
“Mi dispiace Hermione…” rispose con tono
sincero prima di andarsene, seguito a ruota da Ron.
Spazio dell'Autrice.
Chi
vuole uccidere Potter alzi la mano!! -Alexa nel mentre lo dice le alza
entrambe, insieme al Signore Oscuro e a Draco-
Cercando di fare i seri...questo capitolo è interessante. Ho
sempre immaginato, prima o poi, una scena come questa: Serpeverde e
Grifondoro seduti al tavolo insieme con Hermione nel centro come punto
di congiunzione xD Potter ha mandato a monte tutto ovviamente...e non
solo per quello...nel pezzo prima si vede chiaramente come si
intenerisce Hermione quando è sola con lui in Sala Comune.
Insomma la situazione comincia a farsi un po' meno leggerina...e
purtroppo i guai non vengono mai da soli...capirete nel prossimo
capitolo. Perciò che dire, spero che questo chap vi sia
piaciuto!!
Ringraziamente speciali a:
PetitevaleriE
Hollina
Nyappy
_Sayuri
Rima Brandon
debby12
Dark_angel
fratwi
kiamilachan
_Giuli95_
Rituzza_95
pikkola_Lilith
mv3028
Ili91
Leah_la Lupa___x
musicmylife
Moonshadow_95
flydreamer
Sweet Me
Che hanno commentato il capitolo scorso e che mi rendono immensamente
felice!!
Ringrazione infine tuti quelli che hanno letto!
That's all folks!
|
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Capitolo 35 *** "Invece sei uguale a tutte le altre" ***
Hello
folks!! Eh sì oggi più veloce della luce
perchè tra poco viene la mia migliore amica e stasera
c'è il compleanno del mio migliore amico! Non potevo
lasciarvi senza capitolo, specie senza questo capitolo!! E' un capitolo
decisamente fondamentale, anche se, lo ammetto, per niente piacevole.
Una cosa: l'altro giorno avevo contato male (il che è
abbastanza tragico visto che faccio uno scientifico). Questo
è il terzultimo capitolo. Quindi ne mancano due alla fine.
Lo so, non sembra vero neanche a me. In questa storia c'ho messo un po'
della mia anima. Comunque, basta fare i melodrammatici! Vi lascio al
capitolo.
Enjoy
the chapter!
“Non ti sembra un po' eccessivo?” chiesi dubbiosa a
Draco mentre incrociavo le gambe. Eravamo io e lui in camera sua, sul
letto, ad armeggiare con fogli, listini e libri, cercando di
organizzare la festa per la cerimonia di premiazione.
“Grang se ci dobbiamo vestire anche informali è la
fine! Insomma è una delle poche cose che può
rendere questa festa speciale…ci vuole l’abito
elegante” rispose il biondo arricciando le labbra mentre
guardava interdetto qualche pergamena.
“Secondo te siamo in tempo per raccattare un po’ di
musica dal vivo?” domandò poi alzando gli occhi di
tempesta su di me.
“Sì penso di sì…”
ribattei tornando a guardare un libro di cerimonie.
“Secondo me si potrebbe fare
così…svuotiamo del tutto la Sala Grande, escluso
il tavolo dei professori e un altro che ci servirà per
buffet e bar…facciamo portare la Coppa vicino al leggio di
Silente, dove appunto il Preside farà il suo discorso
d’introduzione, poi ci serve qualcuno che parli della
partita, insomma racconti come sono andate le cose. Infine sempre il
Preside consegnerà la coppa ai vincitori, e il capitano
della squadra in questione farà a sua volta un
discorso…” spiegai accuratamente immaginandomi la
scena nella mia testa. Draco si fece più pensieroso.
“Dovrò prepararmi qualcosa di toccante da
dire…” commentò quasi fra sé
e sé. In risposta, si beccò un quaderno lanciato
con discreta forza.
“Cazzo Granger sei violenta…guarda che potrei
anche eccitarmi” mi disse in un sussurro strascicato e
tremendamente suadente. Io alzai gli occhi al cielo.
“Ora non è il momento Malfoy…dobbiamo
lavorare!!” lo rimbeccai io mentre lui sbuffava seccatto.
Passò qualche minuto dove entrambi leggevamo in silenzio,
poi Draco parlò.
“Se posso chiedere…tutto ok con Potter?”
domandai con tono impassibile e distratto. Io alzai gli occhi stupita e
al contempo guardinga.
“T’interessa per me o speri che sia emotivamente
distrutto per la finale?” chiesi con una punta di
acidità. Lui incrociò il mio sguardo con
un’espressione immutabile.
“Entrambe” rispose atono. Io feci una smorfia.
“Tutto normale…in fondo il problema ce
l’ha con te, non con me…” replicai
cercando di non essere troppo scortese. Eppure parlare di Harry con
Draco, che si rivolgeva sempre a lui con astio e disgusto, mi dava
incredibilmente ai nervi, già che mi sentivo in colpa
perché lo facevo soffrire…
“Beh il problema ce l’ha anche con te, visto che
hai scelto me…come ogni ragazza dotata di raziocinio avrebbe
fatto, d’altronde…” ribattè
con arroganza. Io sbuffai sbattendo la penna.
“Senti cambiamo argomento?! Se continui così ti
avverto me ne vado da Harry…più precisamente nel
suo letto!!” sbottai indignata. Lui inarcò
entrambe le sopracciglia.
“Per poi tornare da me pregandomi, visto che Potter a letto
deve essere proprio uno schifo…” insistette con un
ghigno antipatico.
“Che ne sai?!” feci seccata.
“Semplice…tutti in confronto a me fanno
schifo…” ribattè tranquillamente. Ok,
questo glielo potevo anche concedere. Il mio orgoglio comunque non mi
permise di fargli avere l’ultima parola. Non così.
“Sai potrei comunque andare a provare per fare un
confronto…magari è una rivelazione”
dissi pungente facendo per alzarmi. Fu un attimo, e Draco
m’immobilizzò al letto, steso sopra di me, gli
occhi fiammaggianti e l’espressione decisa.
“Tu non ti muovi di qui…”
sussurrò con un tono che non ammetteva repliche. Ma io ero
abituata a fronteggiarlo.
“Vuoi legarmi?” le provocai con sarcasmo. Lui
alzò gli occhi pensieroso.
“Potrebbe essere un’idea…anche se mi
piace di più quando ti muovi” rispose con tono
completamente inzuppato di malizia. Bastò quella frase per
farmi riaffiorare i ricordi che mi fecero diventare il fiato corto. Lui
sorrise soddisfatto. Sì avvicinò al mio orecchio.
“Non puoi resistermi, Hermione Jane
Granger…” mugunò mentre una scarica
elettrica mi attraversava la schiena. Le sue mani dai polsi scivolarono
lentamente sui fianchi. Una scese piano sulla mia coscia, scostando
appena la gonna. Era delicata, calda, piacevole…estenuante.
Draco non la smetteva di sorridere mentre io non mi azzardavo ad
abbassare lo sguardo. Troppo orgogliosa per arrendermi. Troppo nel
torto per contraddirlo. Le sue labbra cominciarono a lambirmi la pelle
del collo, e io feci scivolare una mano fra i suoi crini dorati. Ero
sua. Non potevo resistergli, neanche con tutta la forza di
volontà del mondo. Così bello, così
sensuale, così affascinante. La mia Serpe tentatrice. Il mio
Principe del peccato. Un sospiro, un gemito, la mia mano che scendeva
ad esplorare la schiena, che s’infilava sotto la camicia per
trovare il contatto con la pelle diafana, i muscoli tesi e forti.
Cercai le sue labbra, le trovai infuocate, vogliose. Piene di passione,
quella che fra di noi non smetteva di scorrere. Così, ancora
una volta caddi nelle sue spire.
Senza pentirmene.
*
In quei giorni io e Draco ci concentrammo moltissimo sulla festa,
mandando gufi a destra e a manca, aiutati dell’immancabile
Blaise che stranamente, riusciva a mantere un po’ di calma.
Purtroppo però la finale si avvicinava, e sia il mio ragazzo
che il mio migliore amico erano presissimi dagli allenamenti e dallo
studio, così un po’ sconsolata, mi ritrovai a
organizzare un sacco di preparativi da sola, anche se i due Serpeverde
cercavano, per quanto possibile, di aiutarmi. Anche Harry, Ron e Ginny
ben presto sparirono quasi completamente dalla circolazione, disposti
più che mai ad allenarsi anche di notte, a costo di vincere.
Certo le Serpi non erano da meno. Così io mi ritrovai a
passare molto più tempo con Daphne e Pansy, uniche
“superstiti” dei miei amici.
“Granger, anche se perdiamo, sabato sera vieni alla festa qui
giù con noi?” mi chiese Daph mentre eravamo
insieme nella loro Sala Comune.
“Certo, tanto noi Grifondoro anche se vinciamo non ci
azzarderemo a fare neanche un piccola accenno di
festeggiamento…tanto vale che stia qui con voi…ma
siete sicuri che tipo non attenteranno alla mia vita?”
ribattei con un piccolo sorriso sarcastico.
“Grang, sei off-limits per tutti”
replicò Pansy.
“Off-limits?” chiesi dubbiosa. Lei annuì
vigorosamente il capo.
“Sì…sei praticamenete intoccabile,
almeno qui” insistette convinta. Io ero sempre confusa,
infatti le lanciai uno sguardo interrogativo. Lei sbuffò
annoiata.
“Sei la ragazza di Draco Malfoy, ricordi? Quel tipo biondo,
bello, con gli occhi di ghiaccio? C’è un motivo se
lo chiamiamo il Principe di Serpeverde. Questo è il suo
regno…nessun oserebbe darti contro neanche per
sogno” spiegò con ovvietà. Io
boccheggiai.
“Ma…ma…io non ho bisogno di certo di
lui per farmi rispettare!!” ribattei indignata.
“Non è quello il punto
Hermione…è solo così, che tu ne abbia
bisogno o no” disse Daphne facendo spallucce. Io sospirai e
tornai ad occuparmi dei preparativi.
Una settimana prima della festa, come richiesto da Silente, io e Draco
ci presentammo nell’ufficio del Preside con tutti i resoconti
dell’organizzazione. Lesse attentamente la pergamena dove
avevamo annotato tutto e approvò le nostre idee. Ci
ringraziò per il bel lavoro e disse che si sarebbe
occupato lui delle ultime cose. Ormai l’euforia era alle
stelle e io mi sentivo tremendamente fra due fuochi. Anche se avrei
ovviamente tifato per la mia casata, comunque non riuscivo ad entrare
nel vero spirito della partita, non potevo tifare contro Draco, Blaise
e Theo.
Lunedì mattina nella classe di pozioni si sentiva
chiaramente, fra il tavolo di Serpeverde e quello di Grifondoro, una
tale tensione che si sarebbe potuta tagliare con il coltello.
Fortunatamente nessuno insulto, nessuno scherzo, e questo era anche
merito mio che al primo accenno di astio fulminavo tutti con lo
sguardo, mettendomi in mezzo a farmare le divergenze. Non potevo
impedire che le avessero, ma potevo fare in modo che se le tenessero
per sé.
“Grang, perché non vieni al tavolo con
noi?” mi chiese Draco, intanto che il professore non era
ancora arrivato. Il suo era un evidente capriccio per cercare di
strapparmi ai miei compagni in un momento delicato per loro.
“Perché quello è il tavolo dei
Serpeverde, Draco, e io sono una Grifondoro” risposi con
estrema calma, usando un tono pacato e scandito.
“Sei sempe ben accolta Hermione…” disse
più dolcemente Blaise con un sorriso, cercando di smaltire
un po’ di tensione. Io ricambiai il suo sorriso.
“Questo non si può certo dire dei tuoi
compari…” tornò alla carica Malfoy con
tono stizzito. Io sbuffai.
“Come se a noi importasse…guarda ci stiamo
strappando i capelli dalla disperazione” ribattè a
tono Harry con sarcasmo. Io mi passai una mano fra i capelli con aria
ressegnata. Mi voltai verso il moro dagli occhi smeraldini senza
degnarmi di abbassare la voce.
“Harry, per favore almeno tu che sei una persona buona e
sensibile…fai finta di niente, ignoralo, è senza
speranza, davvero ormai ci siamo rassegnati tutti…ma so che
posso confidare in te”
Il Prescelto si aprì in un dolce sorriso.
“Qualunque cosa Hermione…” rispose anche
lui senza abbassare il tono.
“Blaise, hai per caso una fiala d’insulina? Penso
che mi stia per venire il diabete”
Pungente e sarcastica, arrivò la battuta del Principe delle
Serpi. Mi voltai lanciandogli uno sguardo omicida.
“Sei odioso” esclamai incrociando le braccia al
petto. Il ghigno quasi diabolico che si dipense sul viso del biondo non
era di certo un buon auspicio.
“Non sembravi della stessa idea
stanotte…” ribattè alzando un
sopacciglio malizioso. Io mi sentii avvampare dalla testa ai piedi
mentre risolini e sussuri si diffondevano nell’aula. Se lo
sguardo di Harry avesse potuto uccidere, Draco a quest’ora
sarebbe stecchito.
“Malfoy!! Se vuoi avere una misera possibilità di
vincere la finale ti conviene chiudere quella boccaccia altrimenti ti
schianto seduta stante!!” sbottai irata. Lui non accennava a
smettere di sorridere. Alzò il braccio e piegò
due dita come a farmi cenno di avvicinarmi.
“Vieni tu a chiudere la bocca come fai di
solito…” insistette con malizia. Prima che potessi
prendere la bacchetta e scagliarmi contro il mio ragazzo (ebbene
sì quell’essere insopportabile che mi stava
mettendo notevolmente in imbarazzo e mi faceva arrabbiare da morire era
EFFETTIVAMENTE il mio ragazzo), fu Blaise ad intervenire.
“Andiamo Draco lascia in pace Mione…” lo
rimproverò con tono bonario. Malfoy era noto per fare sempre
terribilmente di testa sua, senza ascoltare nessuno, ma alle parole del
suo amico si girò e annuì.
“Lo sai che mi piace troppo quando si
arrabbia…” rispose come se io non fossi nella
stanza. Quest’affermazione fece infervorare ancor di
più il moro al mio fianco, ma finalmente Lumacorno
entrò nella stanza e misi fine a quella assurda situazione.
“Buon giorno ragazzi!! Uh l’ultima lezione che
avete prima della partita!! Vi voglio augurare intanto buona fortuna,
che vinca il migliore!! Purtroppo il mio cuore
tiferà la mia vecchia casa! Nonostante ciò, in
bocca al drago ad entrambi!” fu il saluto e
l’augurio del Professore di Pozioni che ci sorrise bonario.
Cominciammo la lezione tranquillamente, ci spiegò e poi ci
fece preparare un famoso filtro d’amore. Ad un tratto, come
riscosso da un pensiero, si battè una mano sulla fronte.
“Ecco mi stavo per dimenticare!”
borbottò richiamando la vostra attenzione.
“La Signorina Granger, che vuole intraprendere la carriera di
Medimagia, mi ha già consegnato la pozione inventata da lei
stessa necessaria per dei crediti extra e l’ammissione alla
scuola. Se qualcun altro volesse ambire alla stessa cosa, siete ancora
in tempo a inventare e consegnarmi una pozione!”
esclamò Lumacorno.
Il sangue mi si gelò nelle vene. Sentii improvvisamente la
testa girarmi pericolosamente. Non poteva essere. Non poteva averlo
detto veramente. Dovevo essermelo sognato. Doveva essere un incubo.
Sentii gli sguardi dei miei amici puntarsi su di me. Ma io avevo solo
il coraggio di guardare dritta davanti a me, immobile, completamente
pietrificata. Sì, questa cosa nel mio piano assolutamente
perfetto e geniale, non l’avevo considerata. Cercai di
tornare a respirare. Calma Hermione, calma. In fondo, è una
cosa vecchia di mesi ormai, e a quei tempi fra te e Draco non
c’era niente, se non del mero e fantastico sesso. Non
può essersela presa. Non più di tanto. Raccolsi
tutto il mio coraggio Grifondoro e mi voltai verso il tavolo
delle Serpi. Lo sguardo duro e incredulo di Draco quasi
minacciò di trapassarmi. Abbassai gli occhi colpevole e
tornai a concentrarmi sulla pozione, in silenzio.
Gli avrei raccontato tutto.
*
Aspettai pazientemente che tutti, Lumacorno compreso, uscissero
dall’aula per rimanere solo con Hermione. Era rimasta a
sedere, senza nemmeno fingere di perdere tempo. Sguardo basso,
afflitto. Colpevole.
Colpevole di cosa? Di avermi mentito, per prima cosa. Mi aveva mentito
per convincermi a lavorare con lei. E non riuscivo a trovare una
spiegazione razionale a tutto ciò. Perché la
Granger avrebbe voluto passare del tempo con me, appena poco dopo la
nostra furiosa litigata? Pensavo che fosse questione di vita o di
morte, che fosse seriamente disperata. Invece, era tutta una menzogna.
Chiusi la porta dell’aula. Mi voltai verso la riccia che
finalmente aveva alzato lo sguardo. Questa volta più decisa,
più fiera, più combattiva. Proprio come piaceva a
me. Mi appoggiai al muro e la guardai impassibile. Volevo delle
spiegazioni.
“Granger, penso vivamente che tu mi debba la
verità” dissi atono, ma con decisione. La sentii
sospirare. Si alzò in piedi e si appoggiò ad un
banco davanti a me. Senza abbassare lo sguardo.
“Ti ricordi che mi sono ubriacata di brutto alla festa dei
Grifondoro?” mi domandò anche lei senza alcun tono
particolare, forsa solo un po’ di rammarico nella voce. Certo
che mi ricordavo, ero stato io ad indurre Lavanda a fare una cosa del
genere. Vendetta. Nel mio stile di Serpeverde. Annuii con il capo.
“Beh, durante appunto la festa, quando ero ubriaca, Lavanda
mi ha fatto giocare ad obbligo, giudizio o
verità…ovviamente vincolato dalla magia. E come
penitenza, dopo tre miei rifiuti, mi…impose…a
costo di una temibile punizione…di…”
spiegò senza finire la frase. La guardai penetrante mentre
si mordicchiava il labrro, imbarazzata. Dopo qualche istante non
riuscì più a tenere il mio sguardo e
abbassò gli occhi.
“Di venire a letto con te…” fu il suo
sussurro pieno di vergogna. Non potei trattenermi da spalancare gli
occhi. No, non poteva essere vero. Affatto. Non era assolutamente
possibile. Hermione era stata obbligata da un gioco, a venire a letto
con me. Non c’era bisogno di aiuto, né attenzione
nei mie confronti. Nessuna voglia di cambiare, nessuna voglia di
novità. Non era anche lei vittima del mio fascino. Non era
questione di vita o di morte. Non era bisogno di una mano esperta.
Era un gioco. Peggio.
Per obbligo.
Sapeva come funzionava in quei casi…quando si vincolava un
gioco con la magia bisogna portare a termine la penitenza. Altrimenti
punizioni dolorose. Ma non potevo credere che questo fosse potuto
succedere a Hermione.
“Tu quindi mi hai chiesto aiuto per sedurmi, e tutto questo
solo per un gioco?” chiesi dopo almeno un minuto di silenzio
estenuante. Lei annuì.
“Draco sono stata una stupida, ma Lavanda mi aveva fatta
ubriacare, non mi rendevo conto di quello che stava facendo, e quando
me ne resi conto era la mattina seguente, troppo tardi. Mi dispiaceva
mentirti, ma in fondo io e te eravamo nemici, non me ne preoccupavo.
Non potevo credere che potesse nascere qualcosa fra noi, né
che il nostro lavoro potesse durare così tanto. Eppure, ti
giuro, la prima volta che sono venuta a letto con
te…l’ultima cosa a cui pensavo era quello stupido
gioco!” esclamò cercando di convincermi. Eppure,
nonostante i suoi occhi brillassero di sincerità e le sue
parole fossero impregnate di verità, non riuscivo a
scacciare quell’orrenda sensazione che mi aveva attanagliato
lo stomaco.
Io pensavo di averla vinta. Pensavo di averla conquistata, abbindolata,
battuta. Pensavo di averla fatta crollare sotto il mio fascino, succube
dei miei baci, delle mie carezze, delle mie attenzioni. Mi sentivo
forte, mi sentivo di averla sconfitta.
Invece, era lei che mi aveva fregato. Era lei che mi aveva battuto,
abbindolato, incastrato. Mi aveva fatto credere di cedere. Invece era
lei a vincere. Mai come in quel momento mi sentivo umiliato
nell’orgoglio.
“Non posso crederci…è stato tutto un
gioco” bofonchiai senza far trasparire
l’umiliazione.
“No Draco, affatto!! Io per obbligo dovevo venire solo una
volta a letto con te! Invece ho continuato, e continuato. E anche
quando ho provato a dirti addio, ci sono ricascata! Quando non ci siamo
visti per quelle settimane, sentivo la tua mancanza, terribilmente. A
quel punto capii che mi piacevi sul serio. Quando ormai il gioco era
solo uno sfumato ricordo. Ce lo siamo detti noi stessi, ricordi?
E’ cominciata tornati dalle vacanze. Quello che
c’era stato prima era solo sesso, tu stesso mi hai detto che
non era mai cominciato niente!! Non puoi dirmi di certo che te la sei
presa per qualcosa avvenuta quando fra noi non c’era niente!
Tu, il Principe delle Serpi, quanto delle menzogne! Non puoi di certo
venire a farmi la morale! Non ho niente di cui sentirmi in colpa,
anzi!! Io gli farei un regalo a Lavanda! Perché se non mi
avesse messo in quel casino, non ti avrei conosciuto. E ora la mia vita
sarebbe vuota come prima!” sbottò la riccia ormai
a pochi passi da me. Le parole di Hermione erano giuste, certo. Erano
razionali.
Ma non mi erano utili.
Utili a farmi sentire meglio. Utili a risaldare l’orgoglio
ferito. Utili a farmi sentire di nuovo fortunato. Sì,
fortunato ad avere la ragazza più unica e speciale della
scuola. Finalmente credevo di aver trovato la ragazza adatta a me,
quella che si distingueva da tutte le altre, quella fiera, sincera,
determinata, orgogliosa, ma anche quella buona, tremendamente onesta,
una che non avevo mai avuto, una che sapeva tenermi il gioco,
ribattermi, senza demordere mai. Invece, era tutto
un’illusione.
Era tutto un gioco.
Sentii che mi posò una mano sul braccio, invitandola a
guardarla in quegli occhi di nocciola, luccicanti e mortificati.
Nemmeno quelli mi aiutavano.
Sì, perché a me Hermione aveva colpito quando
tutto era una falsità. Quando io pensavo che fosse tutto
vero. E ora mi ritrovavo con più di un mese di menzogne. Il
mese in cui tutto era cominciato, su cui io stesso avevo mentito,
troppo orgoglioso. Mi allontanai dopo qualche minuto.
“Ti credevo diversa Hermione…invece sei uguale a
tutte le altre”
E dopo queste parole me ne andai, sbattendo la porta dietro di me.
Spazio dell'Autrice.
Mi
odiate vero? Beh, in un certo senso me lo meriterei. Però
era inevitabile, non credete? Ci tenevo che questo capitolo fosse visto
dal punto di vista di Draco per spiegare bene come si sente: non
avrebbe avuto alcun senso che si sentisse preso in giro per una cosa
del genere, come gli dice giustamente Hermione fra loro in quel mese
non c'era nessun tipo di sentimento, solo sesso, e lui era il Principe
delle Serpi!! Cioè, di certo non un moralista, nè
tanto meno uno con gli scrupoli. No, il problema di Draco è
che si sente umiliato. Hermione l'aveva fregato. E sente anche che si
sbagliava sulla Granger, che alla fine non era così diversa
dalle ragazza a cui era abituato lui. Spero di aver sufficientemente
chiarito il punto di vista del nostro biondo preferito.
Il prossimo dunque sarà il penultimo capitolo, e penso che
mi odierete ancor di più xD Ma il vero amore non
è quello sofferto? ^^
Vi lascio, che tra pochissimissimo devo andare!!
Ringrazio vivamente chi ha recensito, ovvero:
Ili91
mv3028
_Polla_
annuxiaaa
hope_dreams_love
Iris92
PetitevaleriE
Hollina
musicmylife
Rima_Brandon
Sweet Me
Rituzza_95
fede72
kiamilachan
Infine ringrazio tutti quelli che hanno letto!!
That's all folks!
|
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Capitolo 36 *** Ma che volevo quello sbagliato. ***
Hello
folks!! In questi giorni sono stata via e ora sono di super mega iper
fretta!!! Non potete immaginare! Perciò vi lascio il
penultimo capitolo che poi devo scappare!! Ps: questo chap è NC17
Enjoy
the chapter!
Non andai a pranzo,
quel giorno. Filai dritta in camera mia, e mi ci chiusi per tutta la
giornata. Era successo l’inevitabile. Draco aveva scoperto
tutto. E l’aveva presa peggio di quanto pensassi. Sapevo che
non ne sarebbe stato felice, chi avrebbe fatto il contrario? Ma avevo
sperato che si concludesse tutto con un elogio alla mia insospettabile
vena Serpeverde, una risata davanti ad un bicchiere di FireWhisky e le
prese in giro degli altri. Invece, Draco se n’era andato,
deluso, offesso. Sofferrente. E io mi sentivo terribilmente vuota. Non
riuscivo a sentirmi in colpa: se non fosse successo quello che
è successo io non avrei vissuto quei fantastici mesi.
Perciò, mi sentivo semplicemente svuotata, del tutto.
Insignificante. Senza Draco, ormai mi sentivo insignificante. Un
sorriso amaro mi dipinse il volto, a quel pensiero. Eppure era
così. Non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo.
Non era nemmeno così chiaro. Draco mi aveva lasciato?
Sì, no, forse, probabilmente. Il doloroso nodo allo stomaco
e la voglia di piangere mi suggeriva che sì, mi aveva
lasciato. Così com’era iniziata, era finita. Non
del tutto forse. Dovevamo chiarirci meglio, parlare con più
calma, con più lucidità. Come si erano sistemate
le cose con Harry, a suo tempo, si sarebbe sistemato tutto anche con
Draco. O almeno, cercavo di convincermene con tutta me stessa.
Verso
l’ora di cena un gufo picchiettò alla mia
finestra. Andai ad aprire e il rapace mi posò sulla
scrivania una pergamena dalla calligrafia inconfondibile.
Hermione,
vediamoci ai portici vicino l’aula di Trasfigurazione, anche
se non hai voglia di parlare, voglio stare un po’ con te.
Ti
voglio bene.
Blaise.
Sì,
avevo un’impaziente voglia di vederlo. Sapevo che se
c’era qualcuno che in quel momento poteva aiutarmi, era
proprio lui. Presi frettolosamente il mantello e sgattaiolai fuori
dalla Sala Comune. Mi diressi verso i portici con lo sguardo basso e il
passo veloce, desiderosa di poter abbracciare Blaise, sfogarmi,
piangere, e sentire il suo calore e le sue parole dolci. Appena lo vidi
appoggiato ad una colonna gli corsi letteralmente incontro. Il moro mi
accolse fra le sue braccia facendomi appoggiare delicatamente il viso
al suo petto, mentre mi stringeva e mi cullava teneramente. Le lacrime
che in quel pomeriggio non avevo avuto il coraggio di versare
cominciarono a sgorgare silenziosamente. Lui se ne accorse e mi
alzò il viso. Tirò fuori dal mantello un
fazzoletto bianco e con dolcezza mi asciugò il volto.
“Vieni
sediamoci Mione…” mi disse indicando il muretto
dietro di noi. Annuii placidamente e mi sedetti con un sospiro.
“Draco ti
avrà già raccontato tutto
immagino…” mugugnai dopo qualche istante di
silenzio. Il moro fece cenno di sì con il capo.
“Ma io
preferisco sempre ascoltare tutte le versioni prima di trarre
conclusioni…non esistono verità
assolute…” mi rispose con un sorriso incoraggiante.
“La vita
è una questione di punti di vista…”
ribattei con amarezza le parole che avevo sentito da Draco.
“Sì,
e io ora voglio sapere il tuo…” replicò
con tono dolce. Io sospirai nuovamente.
“Beh non
penso che Draco abbia particolarmente sconvolto la versione dei
fatti…alla festa dei Grifondoro Lavanda mi ha fatto
ubriacare, poi mi ha fatto giocare a “Obbligo, Giudizio o
Verità”, e quando ho perso, come punizione mi ha
detto che sarei dovuta andare a letto con Malfoy. Quando successe non
ero in possesso delle mie facoltà mentali, e la mattina era
ormai troppo tardi. Ho rischiato di uccidere Lavanda, fra
l’altro. Ma non avrebbe risolto gran chè; avevo
solo due possibilità: subire la dolorosa punizione o
portarmi a letto Draco. Sai che io sono una troppo orgogliosa per
arrendersi senza lottare, anche se quella battaglia era assurda. Ho
fatto quanto mi era capace per riuscirci, e alla fine, ce
l’ho fatto. Non avrei mai pensato che poi sarebbe potuto
nascere qualcosa…comunque, il mese del gioco, fra me e Draco
c’era solo sesso, e se devo essere sincera con te Blaise, la
prima volta che sono andata a letto con Dra, pensavo a tutto tranne a
quella stupidissima penitenza! Ma non posso
pentirmene…affatto. Perché senza tutto questo, io
non avrei conosciuto né Draco, né te,
né tutti gli altri. E voi…beh voi mi avete reso
la vita più speciale di quanto poteva essere”
raccontai mentre gli occhi mi brillavano un poco. Bla
incrociò il mio sguardo e mi fece una carezza leggera.
“Capisco,
ovviamente…” disse quasi in un sospiro mentre mi
stringeva un po’ più forte a sé. Mi
coccolò appena prima di ricominciare a parlare.
“Anche io
voglio essere sincero, Hermione. Da te, anzi più
precisamente dai Grifondoro, una cosa del genere non me la sarei mai
aspettata. Ma, se fossi stato al posto di Draco, non avrei pensato
neanche un secondo a rimanere offeso, deluso o quant’altro.
Tu sei stata costretta, lo so bene, so bene anche che
all’inizio era solo sesso e che è grazie a quel
gioco che è nata questa eccezionale storia. Ma Draco non
è me. Draco ha un carattere particolare, quasi
insostenibile. E’ fatto così, non
c’è da prendersela. Lui non riesce ad accettare di
essere stato…come dire…battuto da te”
mi spiegò senza smettere di accarezzarmi i capelli. Io lo
guardai interrogativo.
“Battuto
da me?” chiesi dubbiosa. Lui annuì.
“Sì,
è corretto. Vedi, le prime volte, Draco è stato
spinto ad averti, dal fatto che credeva di sopraffarti, di
sconfiggerti. Se te ti concedevi a lui era come se ti arrendessi, e
appunto credeva di vincere. Siete sempre stati in competizione su
tutto, e lui per la prima volta credeva di aver trovato il modo di
batterti una volta per tutte. Perciò, quando è
venuto a sapere che in realtà sei stata tu ad
usarlo…beh il suo smisurato orgoglio ne ha risentito
terribilmente. Ne soffre. Lo so, sembra pazzesco, ma è di
Draco Malfoy che stiamo parlando…” rispose
mantenendo il tono basso e calmo. Io rimuginai lentamente sulle sue
parole. Sì, effettivamente era pazzesco, ma era molto da
Draco. Lui non era di certo come tutti gli altri, anzi era unico, nel
bene e nel male. Avrei dovuto immaginarmi un ragionamento del genere,
era più che logico. Ci odiavamo. Ma ora pensavo che non
avesse più importanza. Che potesse passarci sopra. Mi ero
solo illusa se credevo di essere diventata almeno un minimo,
un’eccezione per Draco.
“E…c’è
dell’altro” continuò dopo poco Blaise
lasciando vagare lo sguardo verso il cielo stellato.
“Diciamo
che Draco stava un po’ sottovalutando la
situazione…lui si stava già interessando a te nei
mesi del contratto. Vedi, devi capire bene il punto di vista di Dra:
lui è sempre stato abituata ad essere completamente
idolatrato, qualunque ragazza farebbe follie per un suo sguardo,
nessuna gli direbbe mai di no, figuriamoci se si permetterebbe di
rispondergli a tono o sfidarlo. Tutte pronte a soddisfarlo, ai suoi
ordini. Per questo erano anni che Draco non aveva una ragazza fissa.
Nessuna era abbastanza per essere la sua ragazza, se voleva qualcuna da
farci sesso poteva cambiarla ogni sera…ma
poi…beh, poi sei arrivata tu. L’ultima persona al
mondo alla quale avrebbe mai pensato. Forse, se non fossi stata amica
di Potter, stareste insieme da tempo. Tu sei tutto quello di cui lui ha
bisogno: una ragazza forte, intelligente, indipendente, sempre pronta a
tenergli testa, a prenderlo a pugni se serve…e lui questo
aveva cominciato a capirlo da quando tutti i giorni passavate del tempo
insieme. Insomma, ti credeva unica…per questo scoprire la
faccenda l’ha fatto rimanere così
male…” spiegò cercando di tenere un
tono tranquillo. Io sbattei fortemente le palpebre. Più
ascoltavo Blaise più mi rendevo conto di quanto non riuscivo
a capire Draco, non ancora almeno. Lui era un misteso, così
imprevedibile, così complicato. Un enigma. Eppure una cosa
mi era chiarissima: ero stata una sciocca.
“Quindi
Bla tu dici che…Draco ci tiene a me?” chiesi con
insicurezza, quasi balbettando. Lui mi lanciò uno sguardo
interrogativo.
“E’
ovvio Hermione…potrei azzardare di più. O almeno,
potevo farlo prima di oggi…” rispose il mio
migliore amico. Fui io questa volta a guardarlo interrogativa.
“Cosa
vuoi dire?” domandai incerta. Lui sospirò.
“Beh,
anche se lui non l’avrebbe mai ammesso, io ero quasi certo
che si fosse…innamorato di te. Forse non
quell’amore che si legge nei romanzi, di quelli
così profondi da dedicargli vita e morte. Per Draco amare
è molto difficile. Anche per il fatto che, come la
maggiorparte di noi del resto, ha un controllo quasi inverosimile dei
sentimenti. Lo so, sembra brutto e cinico da dire, eppure noi riusciamo
ad accendere e spengere i sentimenti come interruttori. Non giudicarci,
però. E’ la vita che ci ha insegnato questo. Una
vita che ci ha dato non poche sofferenze. Per questo, appena vediamo
che un sentimento ci può far soffrire, puff, lo facciamo
sparire…non penso comunque che Draco abbia smesso di tenere
a te…ha solo bisogno di tempo per…capire. Non ti
garantisco nulla comunque…con Dra non
c’è mai niente di certo”
ribattè ancora una volta sorprendendomi. Gli accarezzai il
viso con dolcezza.
“Siete
davvero incompresi…” commentai con un sorriso
stirato. Blaise si aprì in una risata cristallina.
“Lo
so…” replicò sempre con le risa sulle
labbra. Abbassai lo sguardo con fare afflitto.
“Mi
dispiace, davvero…per tutto quello che è
successo, e del fatto che Dra potrebbe soffrire a causa mia. Purtroppo,
non potevo controllare quella situazione. Per me è stata una
scelta obbligata, della quale come ti ho già detto non mi
pento affatto. Capisco Draco, ma lui deve anche capire me: non
è colpa mia. Non è colpa di nessun dei due, in
realtà. Fosse per me la cosa sarebbe già
archiviata. Se a lui serve tempo, beh lo avrà. Ma
sinceramente…ho paura di perderlo. E anche io non voglio
soffrire” dissi mordicchiandomi le labbra con fare nervoso.
Sentii il suo abbraccio farsi più forte.
“Ti
capisco Hermione…vorrei darti qualche certezza, qualunque
cosa…” rispose quasi in un sussurro.
“Puoi
farmi un favore se vuoi…” ribattei arricciando
appena la bocca. Lui annuì.
“Dimmi…”
mi esortò a parlare.
“Potresti
parlargli…tu sei l’unico che Draco ascolta
davvero…potresti almeno fargli capire…il mio, di
punto di vista” replicai a mia volta.
“Certo
Mione, avevo già pensato di farlo…”
Io e Blaise
rimanemmo abbracciati per non so quanto tempo. Lui mi cullava
lentamente, con dolcezza, come si cullava qualcosa di estremamente
prezioso. Cercava di darmi conforto con le sue carezze, e io ero felice
che lui mi avesse capito, che quel mio amico ormai indispensabile mi
supportasse, mi stesse vicino. Mi sentivo così fortunata fra
le sue braccia. E specialmente…mi sentivo molto meno vuota.
*
In quei giorni era
difficile abituarmi al fatto che Draco m’ignorava. A parte
qualche sguardo furtivo e ovviamente spacciato per casuale, non ci
parlavamo, né incontravamo, né
nient’altro. Era una situazione completamente nuova, quanto
irritante. Il supporto di Blaise e degli altri amici Serpeverde
comunque mi davano un po’ di conforto. Ebbi molto tempo per
riflette in quei giorni. Riflettere su tutto quello che era successo,
sui mesi che avevo trascorso su Draco, e su quello che sarebbe potuto
succedere. Scenari immaginari si susseguivano nella mia mente, e alcuni
non erano affatto incoraggianti.
Non raccontai a
Harry la storia per intero, cavandomela con un semplice “non
mi va di parlarne”, e sviando ogni suo tentativo di
estrapolarmi informazioni a riguardo. Nonostante questo comunque, la
sua presenza mi era molto d’aiuto. Cercava di starmi vicino
il più possibile per non farmi pensare a Draco, ce la
metteva tutta per distrarmi e farmi ridere. Anche se la finale di
Quidditch era ormai alle porte e lui cercava di concentrarsi anima e
corpo su quella, mi riempiva di attenzioni, come a colmare il vuoto
lasciato da Draco. Il giovedì sera, dopo
l’ennesimo rifiuto di scendere a cena, Harry si era
presentato in camera mia con un piatto di roast beef e patate arrosto,
un sorriso smagliante sulle labbra e l’aria un po’
stanca.
“Gli
allenamenti ti stanno distruggendo…” commentai
mentre il moro si sedeva sul letto con me, e io cominciavo a mangiare
senza entusiasmo.
“Eh
sì, effettivamente sono faticosi…ma ne
varrà la pena, fidati…”
ribattè facendomi l’occhiolino. Io gli sorrisi e
per un po’ mi fece mangiare in silenzio, senza disturbarmi.
Quando ebbi finito la carne fece un sospiro incerto.
“Allora…sei
proprio sicura di non volermi raccontare cosa è
successo?” mi chiese con tono insicuro. Io lo fissai negli
occhi smeraldini per qualche istante, poi posai la forchetta e il
piatto sul comodino, tirando un forte respiro.
“Mettiti
comodo e cerca…beh cerca di non svenire” lo
preparai psicologicamente. Lui sorrise divertito mentre si sedeva
accanto a me, appoggiando la schiena sulla spalliera del letto.
“Dopo
aver saputo di te e Malfoy, sono preparato a
tutto…” replicò sarcastico.
“Oh io
non ne sarei così sicuro…” risposi a
mia volta con sarcasmo. Lui mi guardò inarcando le
sopracciglia.
“Non
può esserci di peggio…non è proprio
possibile…” ribattè, ma il suo tono era
morbido, affatto teso. Si era aperto anche lui a nuove filosofie di
vita.
“Io
aspetterei a dirlo…non dirmi poi che non ti avevo
avvertito!”
E così,
gli raccontai tutto. La storia di Lavanda, del gioco, e di quello che
era successo con Draco, del perché non mi parlava
più e di cosa mi aveva detto Blaise. Harry mi
guardò in silenzio per tutto il tempo, annuendo con il capo
di tanto in tanto. Quando finii di parlare il suo sguardo e la sua
espressione erano leggermente sconvolte, ma cercava di mascherare il
tutto.
“Effettivamente
Mione…avevi ragione. Questo è anche
peggio” commentò alla fine, cercando di rimanere
ironico. Si sforzava tanto per me, era così adorabile.
“Beh
comunque secondo me la sua reazione è stata decisamente
troppo eccessiva…insomma, tu sei stata seriamente obbligata,
e lui mi sembra proprio l’ultima persona al mondo che
può permettersi di prendersela per questo, come se potesse
farti la morale…lasciarti così per una cosa del
genere…non ti sembra un
po’…inaffidabile?” fece Harry
guardandomi con una certa intensità. Io sospirai. Come
dargli torto. Anche io l’avevo pensato. Capivo Draco certo,
ma in effetti era stata seriamente esagerato, senza preoccuparsi del
fatto che io ne soffrivo. Ok, Draco Malfoy aveva un carattere
impossibile, ed era quello che lo rendeva così dannatamente
irresistibile. Ma forse, ne valeva davvero la pena?
“Hai
ragione Harry, ma io non so che fare…Bla mi ha detto di
dargli tempo…però io…beh ci sto
male…” confessai stringendomi a lui. Il moro mi
baciò dolcemente in fronte mentre io sentivo che avrei
ricominciato a piangere.
“Tranquilla
Mione…ci sono io, qui. E ci sarò
sempre” cercò di confortarmi il mio migliore
amico. Incrociai i suoi occhi di speranza. Già, lui
c’era sempre per me. Insieme, avevamo affrontato tutto quello
che la vita ci aveva messo contro. Aveva affrontato la morte, perfino.
Combattuto fianco a fianco incuranti delle conseguenze, del pericolo,
con l’unico desiderio di aiutarci fino alla fine, di
supportarci e stare accanto. Sempre. Era stato il mio primo amico.
Sempre così premuroso, così dolce nei miei
confronti, fin da quando ero una bambina saputella con i capelli
cresputi e i denti da castoro. Eravamo cresciuti insieme. Lui stava
diventando uomo ormai, con la consapevolezza che c’erano
molte probabilità che sarebbe morto troppo presto. E in
tutto questo, nonostante tutto questo, eccolo lì, sempre
pronto a starmi vicino, ad accorrere in mio soccorso. Il mio eroe.
Sì, lui ce l’aveva nel sangue, l’essere
un eroe, e fin da subito, era stato il mio. Fu allora che anche io mi
chiesi: se si fosse dichiarato prima, cosa sarebbe successo? Cosa mi
tratteneva dal preferirlo a Draco, specie in un momento del genere?
Malfoy era un presuntuoso egocentrico e insopportabile ragazzo, troppo
preso dal suo orgoglio per preoccuparsi di tutto il resto. Harry era
buono, gentile, dolce, amorevole, e si dedicava a me con ogni sua
cellula. In quel momento un solo pensiero mi balenò in testa.
Era Harry quello
giusto.
Il ragazzo ideale.
Bello, coraggioso, intelligente, e pronto a fare di tutto per me.
Ci guardammo negli
occhi intensamente, lui non poteva sapere quello che stavo pensando,
anche se avevo il sospetto che un po’, ci sperasse.
Fu quel pensiero
che mi spinse ad alzarmi leggermente e a posare le mie labbra sulle
sue, mentre il suo sguardo si faceva incredulo. Lo baciai come non
l’avevo mai baciato.
Ogni traccia
d’innocenza era sparita mentre gli avvolgevo le mani intorno
alla testa e mi stringevo a lui, cercando la sua lingua con la mia.
Appena ebbe intuito le mie intenzioni Harry posò una mano
intorno alla mia vita e mi avvicinò a sé,
facendosi improvvisamente più voglioso. Il bacio si fece
passionale, rovente, come non avrei mai immaginato. Mi sedetti a
cavalcioni su di lui accarezzandogli il petto tonico. Mi resi conto di
avere un bisogno quasi maniacale di certe attenzioni, certi gesti. Gli
infilai una mano sotto la camicia mentre lui non la smetteva di
baciarmi con foga, accarezzandomi la schiena. La sua mano che era
infilata fra i mie boccoli, scese a sbottonarmi la camicetta per
cominciare ad accarezzarmi il seno con lentezza disarmante ed
eccitante. Nonostante questo riuscivo a percepire la sua urgenza, per
troppo tempo placata. Scese lentamente a baciarmi il collo.
Aprii di scatto gli
occhi. Osservai la testa mora e scompigliata nella quale tenevo
saldamente una mano. Sentii il suo modo di baciarmi e accarezzarmi.
Sospirai sotto i suoi tocchi con una convinzione appena riscoperta.
Non era quello che
volevo.
Non erano le
carezze, i baci, o le attenzioni di Harry quelle che desideravo. Me ne
accorsi quando, sceso a baciarmi il collo, mi colsi a pensare
“non lo fa come Draco”. Gli sbottonai la camicia
cercando di ritrovare familiarità con quei movimenti.
Eppure, tutto quello che mi veniva in mente erano paragoni con Draco.
Cercai di scacciare quei pensieri, di lasciarmi andare. Alzai il viso
di Harry e con avidità trovai la sua bocca. Lo feci rotolare
sopra di me, accogliendolo fra le mie gambe. Lui insinuò una
mano fra le mie cosce facendomi sospirare di piacere.
Lui mi accarezzava
bene.
Ma
non come Draco.
Lui mi baciava bene.
Ma
non come Draco.
Lui mi provocava
piacere.
Ma
non come Draco.
Sentii la sua mano
premere sulla mia intimità e mi affrettai a sganciargli la
cintura e a tirargli giù i pantaloni. Volevo mandare via
tutta la lotta interna che si stava creando dentro di me. Volevo
smettere di pensare, volevo lasciarmi andare a Harry, che mi amava, che
era così perfetto. Mi sfilò le mutandine con
fretta, ormai era al limete della sopportazione. Infatti mi
penetrò con decisione, strappandomi un gemito di piacere. Ma
io continuavo a pensare. Non riuscivo a smettere. Tutti i momenti
passati con Draco mi tornarono in mente. Tutte le volte che avevamo
fatto l’amore. Ogni volta speciale, ogni volta come se fosse
la prima. Non c’era niente di paragonabile a Draco. A quel
ragazzo imperfetto, egocentrico, isterico, narcisista e presuntuoso. A
quel ragazzo affascinante, brillante, astuto, ambizioso, spensierato,
forte, deciso. A quel ragazzo che mi aveva fatto capire e
vedere la vita da un’altra prospettiva, facendomi apprezzare
piaceri e sapori che non sapevo nemmeno esistessero. A quel ragazzo che
mi aveva aperto un mondo fantastico. A quel ragazzo che nonostante
tutti gli innumerevoli difetti, non sapevo dire di no.
A quel ragazzo del
quale mi ero innamorata.
Perdutamente. Senza
possibilità di tornare indietro. Me ne resi conto in quel
momento, mentre facevo l’amore con Harry. Avevo avuto bisogno
di quello per capire.
Capire che potevo
avere il ragazzo giusto.
Ma
che volevo quello sbagliato.
Spazio dell'Autrice.
Un
commento super veloce perchè davvero non posso trattenermi
in alcun modo (cosa che mi addolora non poco!!). Bene, questo
è il penultimo capitolo, e vediamo un Hermione che si lascia
ad Harry, capendo però che è Draco quello che
vuole (e meno male!! Sennò Granger eri proprio stupida!!)
Diciamo che ci tenevo a farle fare questo confronto, a farle credere di
volere Harry quando in realtà stava solo cercando il
rimpiazzo di Draco perchè non riusciva a farne a meno.
Domani sera parto, vado due giorni a Siena, e torno domenica verso
l'ora di pranzo. Perciò entro domenica sera avrete,
ahimè, l'ultimo capitolo! (oh mio dio non riesco ancora a
crederci, sta proprio per finireee!!) Il continuo comunque non si
farà attendere molto, anche se comincerà la
scuola e capirete che i miei ritmi saranno un po' più lenti.
Un'altra cosa: questo capitolo l'ho scritto in neanche due ore, una
cosa assurda, perchè ho davvero i minuti contati, e non ho
assolutamente il tempo di ricontrollarlo ora, m'impegnerò
domani a dargli comunque un'occhiata. Siate clementi quindi con
eventuali errori di battitura o altro.
Ringrazio con il cuore le
fantastiche 35 persone che hanno commentato il capitolo
precedente!! Semplicemente vi amo!!
E infine un grazie a tutti quelli che hanno letto!
That's all folks!
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Capitolo 37 *** L'unica storia degna di essere vissuta. ***
Hello
folks!! Non ci posso credere, sono così emozionata!! Questo
è, ebbene sì, l'ultimo capitolo. E' stato
emozionante scriverlo, specie mettere la parola fine in fondo. E' stato
anche difficile. Questa è la prima storia che ho scritto in
cui sento di aver realizzato tutte le mie aspettative, di aver messo
tutto alla perfezione, e di essermi realizzata più che mai.
In questa storia c'è una parte di me, un pezzo della mia
anima, come una specie di Horcrux, che io costudirò con
amore e dedizione. Domani rientro a scuola, perciò in
realtà questo capitolo segna la fine anche delle vacanze ^^
E l'ho postato il giorno 13 *-* Insomma, è tutto perfetto!
Perciò, vi lascio alla lettura!
Enjoy
the last chapter!
Mi svegliai nel bel mezzo della notte. Harry era ancora adagiato
accanto a me, addormentato. Sospirai scostandogli delicatamente i
capelli dal viso. Lo vidi aprire gli occhi piano piano e sorridermi
dolcemente. Si alzò appena e io lo guardai desolata. Lui
intuì il mio sguardo e si fece più perplesso.
“Mi dispiace Harry” sussurrai appena, abbassando
gli occhi. Lo sentii sospirare. Aspettò un po’
prima di parlare.
“Lo ami, non è vero?” mi chiese con un
pizzico di delusione. Io annuii.
“Si, lo amo” acconsenteii guardandolo nuovamente
negli occhi. Harry si aprì in un sorriso amaro.
“Lo sapevo…ma ero troppo preso…beh
dalla speranza per ammetterlo…” rispose facendo
spallucce.
“Scusami Harry, scusa davvero…sono stata egoista,
ma credevo davvero che…che dovevi essere tu il ragazzo per
me. Non riesco a dimenticarlo però. Non riesco a non pensare
a lui” ribattei coprendomi con il lenzuolo, il freddo che
cominciava a farsi sentire. Mi sentivo davvero una persona spregevole,
in colpa per aver illuso il mio migliore amico, di essermi quasi
approfittata di lui e del suo amore. Eppure anche di questo non potevo
pentirmi. Ora le mie idee erano più chiare che mai. Volevo
Draco, lo volevo come non mai. Senza ripensamenti, senza bugie, senza
sotterfugi. Solo io e lui.
Harry annuì arricciando le labbra.
“Forse…non è ancora il momento per
noi” disse alzandosi dal letto.
“Già…” commentai mentre il
moro si rivestiva velocemente. Forse sarebbe venuto un momento per me e
Harry, se fosse stato paziente, se il destino avesse voluto. Ma ora non
potevo proprio pensare ad altro, dopo aver provato a scacciare Draco
dalla mia testa, era tornato più insistente che mai,
più nitido che mai. In quell’istante era la notte
con il mio migliore amico che volevo dimenticare, o che forse, avevo
già dimenticato.
Harry mi rivolse un ultimo sguardo, poi con un cenno della mano e un
sorriso mi salutò e uscì dalla mia camera.
*
“Nervoso Draco?” mi chiese Blaise dandomi una pacca
sulla spalla, come a scrollarmi per avere la mia attenzione.
“Nervoso?! Non vedo perché dovrei
esserlo…” risposi impassibile, facendo una smorfia
incurante.
“Forse perché fra neanche un’ora
giochiamo la finale di Quidditch contro il Polli?”
continuò il mio migliore amico appoggiando la schiena al
tavolo e stendendo le gambe. Eravamo già nella Sala Grande.
Per quel giorno avevamo rinunciato alla nostra entrata trionfale,
volevamo rilassarci quando la Sala non era ancora affollata e goderci
lentamente lo sgorgare degli studenti emozionati e preoccupati. Leggere
l’ansia e la sofferenza negli occhi dei giocatori di
Grifondoro era un toccasana per lo spirito pre-partita.
“Mio caro Blaise, la ragione che mi hai appena spiegato mi fa
solo pensare a come li annienteremo, ma non mi procura il ben che
minimo nervosismo” ribattei con ovvietà alzando
gli occhi al cielo. Bevvi un sorso di caffè mentre Bla
sogghignava.
“Beh anche io sono determinato, ma non posso nascondere un
po’ di emozione…è la nostra ultima
occasione in fondo…se, per pura fortuna ovviamente, non
dovesse andare come speriamo…” fece il mio
migliore amico con un pizzico di tristezza.
“Ehi ehi frena!! Noi siamo troppo bravi per farci rovinare i
piani dalla fortuna, hai capito? Non esiste. Noi vinceremo, o moriremo
provandoci!” esclamai con tono solenne cercando di
rinvigorire e caricare al massimo il moro. I suoi occhi cobalto
cominciarono a luccicare. Mi strinse la mano con entusiasmo.
“Li faremo vergognare di essere venuti al mondo!”
rispose a sua volta euforico.
“Più di quanto la vita non lo faccia
già da sola” replicai con sarcasmo facendo
scoppiare Blaise in una fragorosa risata. Io sorrisi e sorseggiai un
altro po’ di caffè. Passammo qualche
minuto in silenzio mentre ci beavamo di un po’ di sana
tranquillità.
“Draco…” mi chiamò di nuovo
Bla. Io mi voltai e incrociai il suo sguardo incerto e un po’
malinconico.
“Che mi dici di Hermione?” domandò
guardandomi più intensamente. Sentii una spiacevole stretta
allo stomaco. Hermione. Era quasi una settimana che non le parlavo.
Ferito, offeso, umiliato. Troppo orgoglioso per ammettere che mi
mancava. Troppo testardo per ammettere che non ne valeva la pena. La
guardavo starsene con i Grifondoro, come una volta. Gli occhi spenti,
colpevoli. Colpevoli di una colpa che non era sua, ma che io sentivo
tale. Ricambiai Blaise di uno sguardo silenzioso e lui
sospirò.
“Non vedo perché dovete continuare a farvi
entrambi del male!! Te ne ho già parlato Dra, e
l’ho detto anche a lei: tu hai le tue ragione, ma anche lei
ha le sue. Volevi del tempo, beh ne è passato. Non dirmi che
vuoi buttare all’aria l’unica storia degna di
essere vissuta qui dentro per quello stupido inconveniente!! Il tuo
orgoglio ormai dovrebbe essere più che risanato!”
mi disse prendendomi per il braccio. Continuava a fissarmi con
decisione, eloquente, e io mi lasciai andare ad un sospiro. Aveva
ragione, anche se non potevo ammetterlo a voce alta.
“Pensi davvero quello che hai detto?” chiesi
lentamente, dopo qualche istante di silenzio. Lui annuì
vigorosamente con il capo.
“Lo sai che lo penso davvero, e sai anche che è lo
stesso per te…” rispose con un sorriso. Io
sospirai di nuovo. Era dura accettarlo, ma messo sul piatto della
bilancia, era probabilmente più dura andare avanti
così. Inutile girarci intorno: nessun dei due ci guadagnava
da quella situazione, tutto il contrario.
“Potrà anche essere vero quello che dici Bla, ma
ora devo solo concentrarmi sulla partita. Non ho tempo di pensare alla
Granger” ribattei tornando al mio caffè. Bugia,
era una bugia. C’era sempre un po’ di posto per
Hermione. Per quella ragazza testarda, orgogliosa, impertinente e
saccente che pareva essere l’unica ad avere le carte in
regola per farmi perdere la testa. Blaise non insistette oltre, come al
solito sapeva esattamente qual’era il momento per infierire e
quello per lasciarmi crogiolare nei miei pensieri. Sapeva che ero
orgoglioso, e non stupido. Mi serviva solo il tempo di abituarmi. La
Sala piano piano cominciava a popolarsi, e molti, specialmente ragazze,
riservarono a me e al moro sorrisi e frasi d’incoraggiamento.
Finalmente si degnarono di arrivare anche Theodore e tutti gli altri
membri della squadra, accompagnati da Pansy e Daphne già
vestite e pronte a fare un tifo sfrenato. Entrambe ci dettero un bacio
sulla guancia e Theo ci riservò due pacche sulle spalle
decisamente vigorose.
“Ragazzi, ci siamo finalmente!! Dobbiamo essere caricati al
massimo per distruggerli!” esclamò con entusiasmo
il moretto sedendosi in mezzo a noi.
“E lo siamo, fidati” rispose Blaise con un sorriso
euforico. Nessuno a quel tavolo sembrava osare avere anche solo una
piccola e minuscola incertezza sulla nostra vittoria. Tutti erano
allegri e grintosi come se avessimo già la coppa in tasca. E
forse sarebbe stato proprio questo atteggiamento a permetterci di
aggiudicarcela.
“Voglio vedervi sputare sangue piuttosto di vincere, sono
stato chiaro?!” feci io con tono da vero leader. Tutti
annuirono entusiasti. Proprio in quell’istante fecero il loro
ingresso nella Sala i giocatori di Grifondoro. In testa a tutti Potter,
completamente impassibile, e al suo fianco Weasley, tremante come una
foglia e con la paura dipinta sul volto. Le mie labbra si atteggiarono
ad un ghigno quasi diabolico.
“Ehi Weasel, puoi goderti questi minuti con
tranquillità, non vi abbiamo ancora stracciato,
ricordi?” lo schernii mentre le Serpi si aprivano in una
risata divertita. Il rosso mi riservò uno sguardo indigniato
e un ringhio.
“Vai all’inferno Malfoy!”
ribattè con un gesto stizzito e offeso.
“Ci stiamo per portare voi!” risposi facendo alzare
l’applauso dei miei compagni di casa. Potter
trascinò via Weasley senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
Ormai la Sala era gremita e la tensione era palpabile quanto
l’euforia di coloro che si sarebbero limitati solo a tifare.
Voltai lo sguardo verso il portone centrale e vidi entrare, finalmente,
Hermione. Sguardo spento e capelli raccolti come sempre, portava la
maglia con lo stemma di Grifondoro sul petto e il mantello sulle
spalle. Non sembrava essere entrata nello spirito della partita, anche
se rivolse qualche sorriso e parola d’incoraggiamento ai suoi
amici. Si sedette davanti a Potter senza alzare lo sguardo. Senza
degnarmi di attenzioni. Sbuffai seccato. Era terribilmente irritante,
specialmente se pensavo che ero stato io a far scatenare il tutto.
Tornai a concentrarmi su Blaise e Theodore che parlavano animatamente
di alcuni schemi.
“Ehi voi due, calmi. L’unico schema deve essere
fargli più male possibile” feci io con sarcasmo.
“Mi piace!!” esclamò il mio migliore
amico battendomi il cinque.
“Concordo, è un grande piano”
annuì Theodore ghignando.
“Ragazzi, vincete e facciamo uno spogliarello nella Sala
Comune!” sbraitò Pansy ridendo insieme a Daphne
mentre metà della Sala Grande si girava nella loro
direzione, Grifondoro compresi, la maggiorparte con sguardi sognanti.
“VINCEREMO A COSTO DELLA VITA!!” urlarono Bla e
Theo alzandosi in piedi mentre tutti scoppiarono in risa quasi
convulse. Io scossi il capo divertito.
“Per la cronaca, io non ho bisogno di vincere una partita per
far spogliare una donna…premesso che le ho spogliate
entrambe!” commentai con fare arrogante.
“Draco tu non fai testo…”
ribattè il mio migliore amico facendo come per scacciarmi
con la mano. Alzai gli occhi al cielo e poi notai come i Grifondoro
fossero ancora più intimoriti dal nostro entusiasmo e dalla
nostra sfacciataggine. Sorrisi malignamente.
Lanciai uno sguardo all’orologio e mi alzai in piedi.
“Forza gente, andiamo a prepararci ad annientare i
Polli!” esclamai con tono volutamente alto, facendo cenno a
tutti di alzarsi. Tutta la squadra di Quidditch mi affiancò
e ci avviammo con passo trionfale fuori dalla Sala. Mi voltai appena
indietro riuscendo a beccare lo sguardo di Hermione rivolto verso di
noi. Lo distolse appena incontrò il mio e io feci
altrettanto, cercando di scacciare dalla mente i suoi occhi e tutti i
ricordi. Dovevo pensare solo alla partita.
Arrivati nello spogliatoio per indossare le divise da Quidditch,
l’euforia e la tensione erano alle stelle. L’unico
impassibile ma determinato rimanevo io, che però lasciavo
scorrere l’esaltazione sapendo che poteva solo esserci
d’aiuto. Quando ormai eravamo tutti pronti feci ripassare
tutti gli schemi che avevamo studiato e poi guardai i ragazzi negli occhi uno ad uno.
“Non avete bisogno di discorsi d’incoraggiamento.
Specie dopo la proposta di Daphne e Pansy” dissi con iniziale
ironia facendo ridacchiare tutti.
“Perciò andiamo in campo, prendiamo quella fottuta
coppa che ci doveva già appartenere, e prepariamoci ai
grandi festeggiamenti!” esclamai mentre tutti applaudivano e
fischiavano. Blaise mi venne incontro e mi abbracciò
lievemente.
“Sei tutti noi, Capitano” mi disse con il sorriso.
Io annuii quasi solenne.
“Forza, abbiamo dei Polli da far diventare ancora
più insignificanti!” risposi indicandogli la porta
con un gesto del braccio. Qualche altro minuto
d’incoraggiamento reciproco e ci avviammo verso il campo da
Quidditch. Sentimmo chiaramente la confusione che proveniva dagli
spalti. Feci un grosso respiro prima di attraversare
l’entrata. Uno scroscio assordante di urla e applausi invase
lo stadio. Ghignai compiaciuto mentre, come era mio solito fare,
m’inchinavo borioso. Lanciai curioso uno sguardo ai
divertenti striscioni che mi dedicavano sempre molte ragazze. Uno di
questi diceva: “Il Principe Azzurro su un cavallo bianco? Io
voglio Draco Malfoy su un manico di scopa!”. Un altro che mi
soddisfò non poco recava la scritta:
“Perché Potter è bello, ma Malfoy
è meglio!”.
Ci alzammo in volo cominciando un po’ di riscaldamento. Io mi
misi a svolazzare lungo tutto il campo e più che altro a
farmi ammirare. Mi fermai abbastanza in alto da osservare i giocatori
in campo. Anche i Grifondoro avevano fatto il loro ingresso.
Così, involontariamente, mi cadde lo sguardo sulla loro
tifoseria. Fu praticamente automatico per i miei occhi trovare
Hermione, appoggiata al bordo degli spalti, che, con mia grande
sorpresa, mi guardava. Non distolse lo sguardo quando
s’incrociò con il mio, e fui realmente stupito nel
vederla sorridere. Mi mimò con le labbra un “buona
fortuna” e in quel momento sentii come se tutti i muri che mi
ero costruito intorno, dopo la delusione che mi aveva dato, crollassero
uno dietro l’altro. Il vivido ricordo di quel bacio dato
lì, allo stadio, davanti a tutti, mi si parò
davanti agli occhi, e io non riuscii ad evitare di ricambiare il suo
sorriso. In quel momento, vidi i suoi occhi tornare a brillare. E per
me, fu come se avessi davvero già vinto.
Madama Bumb ci richiamo con il fischietto e ci mettemmo in posizione
per l’inizio della partita. Tornai a concentrarmi
intensamente sul Quidditch e lanciai uno sguardo quasi omicida a Potter
che ricambiò pienamente. Dopo il fischio
dell’insegnante di Volo, la partita iniziò.
Mi librai immeditamente verso l’alto per avere una visione
completa e scovare il boccino. Intanto sotto di me gli altri giocatori
si battevano quasi con odio, senza remore né scrupoli. Al
primo goal dei Serpeverde la tifoseria verde e argento
scoppiò in urla di gioia. Feci un senno d’assenso
a Blaise (che aveva segnato) e tornai a concentrarmi sul mio scopo.
Cominciai a girare intorno al campo osservando attentamente ogni punto
che mi si parava davanti agli occhi. I Grifondoro pareggiarono, poi
passarono in vantaggio, poi segnammo di nuovo noi, altre tre volte. Il
tempo scorreva, la partita andava avanti senza nessuna esclusione di
colpi, ma sia io che Potter ci eravamo ormai estraniati del tutto,
troppo concentrati sulla ricerca del boccino d’oro per
guardare gli altri, sentire il commento o gli applausi. Mi abbassai
lentamente, passai fra le aste degli anelli, guardandomi quasi
febbrilmente intorno. Passai accanto a Potter e gli lanciai uno sguardo
di sfida. In quel momento Blaise segnò di nuovo e mi
concessi di buttare un occhio al tabellone: eravamo 100 a 60. Il
vantaggio era buono, ma non abbastanza da salvarci se Potter avesse
agguantato il boccino. Così tornai a concentrarmi e aguzzai
la vista. I minuti scorrevano e quella dannata pallina dorata non si
degneva di farsi vedere.
Finalmente, mentre sorvolavo dall’alto il campo, un putino
d’oro vicino ad una colonna attirò la mia
attenzione. Senza attendere nemmeno un millesimo di secondo sfrecciai
in direzione del boccino come una saetta. Sia gli spettatori che Potter
si accorsero del mio movimento e quest’ultimo si diresse
verso di me a tutta velocità. Ma io ero in vantaggio. Vidi
il boccino sfrecciare verso il basso, poi verso destra, e lo seguii
come la sua ombra, anche se quei movimenti favorirono Potter. Ci
trovammo fianco a fianco con il boccino proprio davanti a noi, e non ci
pensai due volte a strattonarlo per farlo andare fuori strada. Il
Grifondoro traballò quel tanto che mi servì per
allungare la mano e afferrare indisturbato il boccino d’oro.
Lo alzai al cielo mentre uno scroscio di urla acute e intense invase
tutto il campo. La tifoseria di Serpeverde cominciò a
saltare, applaudire, sbraitare, mentre i giocatori mi venivano
incontro. Scesi dalla scopa e il primo a saltarmi praticamente addosso
fu Blaise. Mi strinse cominciando a urlare di tutto. Anche gli altri mi
accerchiarono e Theodore si unì al mio migliore amico.
“Ce l’abbiamo fatta, ce l’abbiamo fatta!!
Siamo i campioni!!” esclamò mentre lui e Bla mi
tiravano su per un giro trionfante intorno al campo. Dopo altri minuti
di congratulazioni e festeggiamenti, senza dimenticare di sfottere i
Grifondoro, Potter in primisi, Madama Bumb venne a congratularsi con me
e a chiedermi di restituirle il boccino. Io gettai un veloce sguardo
agli spalti rosso-oro dove vidi Hermione che non sembrava
particolarmente avvilita e sorrisi fra me e me.
“Senta Professoressa…non è che potrei
tenerlo fino alla cerimonia?”
*
Mi chiusi la porta di camera mia dietro le spalle. I Serpeverde ci
avevano sconfitto, come avevo immaginato. Non riuscivo comunque ad
essere dispiaciuta. Altre volte li avevamo battuti, e quando avevo
incrociato Blaise e gli altri per le congratulazioni, i loro volti
felici ed euforici mi avevano impedito in tutti i modi di avvilirmi.
Ero contenta per loro. Lo sguardo mi cadde involontariamente sulla foto
che avevo sul comodino, la foto del Pigiama Party, dove dormivamo tutti
insieme. Sorrisi con gioia imbattendomi in quei ricordi così
meravigliosi. Sì, i Serpeverde avevano un mucchio di
difetti, ma avevano reso la mia vita speciale, ed ero contenta per loro.
La mia attenzione si focalizzò sulla figura di Draco. Ci
eravamo scambiati uno sguardo e un sorriso, e io avevo assaporato di
nuovo quell’idilliaca sensazione di leggerezza e gioia che
tante volte mi aveva regalato. Quando si era trovato testa a testa con
Harry, avevo inconsciamente sperato che arrivasse prima lui. E quando
aveva alzato il boccina al cielo avevo dovuto trattenere un urlo di
felicità.
Scossi il capo come per cercare di riconcentrarmi sul presente. Aprii
l’armadio e cominciai a scorrere i vestiti eleganti di cui mi
aveva fornito Daphne. La maggiorparte, anche se eleganti, erano da
festa e non da sera. Poi uno catturò la mia attenzione. Era
nero, con una gonna di chiffon stretta in vita che poi si andava ad
allargare, lunga fino sotto il ginocchio e smerlata di pizzo. Il
corpetto era attillato con dei ricami neri e sopra c’era un
coprispalle del medesimo colore che però lasciava scoperta
tutta la scollatura. Sorrisi e lo tirai fuori, poi andai in bagno e
dopo essermi fatta una doccia lo indossai con cura. Decisi di
acconciare i capelli legandoli dietro e lasciando qualche boccolo
ricadere sulla schiena e sul viso. In quel momento però mi
venne in mente una cosa. Andai velocemente in camera mia e tirai fuori
da un cassetto una scatolina di velluto nera. L’aprii e la
bellissima spilla che Blaise mi aveva regolato per Natale
brillò alla luce. Con un ampio sorriso andai allo specchio
per aggiustarmela nei capelli. Rimasi sorpresa dell’effetto
ancora più splendido che faceva. M’infilai un paio
di decolletè nere e mi passai un po’ di cipria, un
filo di matita e un’ombra di rossetto chiaro. Scesi in Sala
Comune con passo svelto e lì trovai Harry e Ron,
perfettamente vestiti in smoking, che mi aspettavano.
“Wow Mione sei una visione!!” esclamò il
rosso ammirato.
“Concordo, sei bellissima” commentò il
Prescelto sorridendomi.
“Caspita anche voi siete davvero belli!” risposi
io, ed era vero: vestiti eleganti erano decisamente affascinanti.
Specie Harry.
Ci avviammo in Sala Grande e quando entrammo notai con piacere che le
direttive date da me e Draco erano state eseguite alla lettera. La Sala
era quasi del tutto sgombra, eccetto per i tavoli del buffet, e la
coppa del Quidditch se ne stava scintillante accanto al leggio di
Silente. Notai che i miei due migliori amici le lanciarono uno sguardo
triste. Sapevo che per loro sarebbe stato bello finire l’anno
con l’ennesima vittoria. Strinsi la mano ad entrambi e li
lanciai un sorriso per consolarli.
Davanti al soppalco dove stavano i professori avevano sistemato due
grandi file di sedie, divise da un corridoio ampio, che sarebbero
sparite dopo la cerimonia. Presi posto insieme agli altri al bordo di
una fila quasi in fondo, mentre i Serpeverde avevano occupato tutte le
prime file, eccetto sette posti d’onore che spettavano alla
squadra della casa verde-argento. Quando ormai erano arrivati tutti,
Silente si mise dietro il leggio e richiamò
l’attenzione.
“Salve a tutti ragazzi!” ci salutò con
un sorriso.
“Stamattina si è svolta la tanto attesa finale del
torneo di Quidditch, alla quale penso abbiate assistito tutti.
E’ stata una delle partite più avvincenti degli
ultimi anni, molto combattuta, e specialmente molto sentita, visto che
in entrambe le squadre, la maggiorparte dei giocatori sta per lasciare
Hogwarts, quest’anno. E ovviamente il fatto che le due case
in lizza per la coppa fossero Grifondoro e Serpeverde ha infiammato
l’atmosfera non poco. La partita è stata
incredibilmente coinvolgente e viva fino all’ultimo secondo,
quando il Capitano della squadra di Serpeverde, il signor Draco Malfoy,
ha afferrato il boccino d’oro decretando la vittoria della
sua squadra. Che dunque entrino i giocatori di Serpeverde!”
disse Silente indicando il portone della Sala. Tutti si girarono
immediatamente e i sette ragazzi fecero un più che trionfale
ingresso, guarnito di applausi, fischi e grida di apprezzamento. Il
gruppo era capeggiato da un Draco incredibilmente abbagliante. Rimasi
davvero stupita quando lo vidi.
Era interamente vestito di bianco. Dalle scarpe al papillon, dai
pantaloni alla giacca, dalla camicia alla cintura, Draco indossava
abiti completamente bianchi. Candidi e splendenti come la sua
sfavillante bellezza. Un’aria così angelica che
contrastava duramente con il suo carattere e con quel suo ghigno
strafottente e arrogante che troneggiava sulle sue labbra perfette.
Blaise e Theodore, al contrario, indossavano lo smocking classico, ed
erano anche loro bellissimi. Si sedettero in prima fila e gli applausi
si placarono. Il Preside dunque si rimise a parlare.
“Una vittoria meritata dai Serpeverde che ormai da anni
arrivavano in finale ma non riuscivano ad fare loro la coppa.
Quest’anno finalmente ci sono riusciti, magari riaprendo
quella tradizione di vittorie che avevano appena qualche anno fa.
Lascerei ora la parola alla signorina Margaret Spancer che ci
racconterà e commenterà quel che è
successo durante la partita” concluse il Preside facendo un
cenno alla ragazza di Tassorosso, commentatrice di Quidditch ormai da
due anni, che si avvicinò con un sorriso alla postazione
dove prima stava Silente. Ringraziò il Preside e
cominciò a parlare, con emozione e anche un certo fervore,
della partita, senza trattenere commenti molto adulatori rivolti alla
squadra verde-argento, a Draco in particolare. Arricciai le labbra
infastidita, ma non lo diedi a vedere.
“E in uno soffio, Draco ha allungato la mano e catturato il
boccino, regalando la vittoria a Serpeverde!!” concluse con
entusiasmo mentre un altro scorscio di apprezzamento riempì
la Sala. Io e i miei compagni ci limittammo a qualche sportivo
applauso, anche se i miei erano accompagnati da un sorriso sincero. La
squadra capitanata da Draco si alzò e andò a
ritirare la coppa direttamente dalle mani del Preside, mentre ormai
urla e grida era incontenibili. Il biondo dagli occhi di ghiaccio che
aveva alzato il trofeo compiaciuto, lo porse poi a Blaise e si
sistemò davanti al leggio, facendo improvvisamente tacere la
Sala.
“Oggi è stata una partita intensa, una partita che
sognavamo da tempo. In questi anni troppe volte siamo scivolati ad un
solo passo dalla vittoria, e quest’anno, l’ultimo
per me ed altri miei tre compagni, ci eravamo ripromessi che niente al
mondo ci avrebbe separato di nuovo da questa coppa. Non abbiamo avuto
nemmeno per un attimo il dubbio che potessimo perdere. E come potevamo?
Siamo i migliori qui, inutile negarlo!” fece Draco con il
solito tono tronfio, che invece di scaturire antipatia,
provocò un’onda di applausi e commenti adulatori.
“Abbiamo lavorato sodo, e abbiamo dimostrato una volta per
tutte che i veri vincenti siamo noi. Questa vittoria non
c’è arrivata per fortuna, ma per bravura, per
tenecia, e per convinzione. Perciò devo ringraziare tutti i
ragazzi della squadra…” disse indicando i
Serpeverde che gli stavano dietro invitando la Sala ad applaudire.
“E soprattutto devo ringraziare…me! Che avendo
catturato il boccino ho reso reale una vittoria che era già
nostra!!” concluse con tono presuntuoso e montato,
lasciandosi andare al solito inchino borioso, mentre la maggiorparte
delle persone, specie delle ragazze, si alzavano in piedi per
regalargli una tanto agognata “standig ovation”.
Dopo qualche minuto il biondo riprese il discorso.
“La più grande soddisfazione è stata
comunque sconfiggere i Grifondoro, che in questi anni erano stati
davvero un problema. E per me è stato ancor più
gratificante battere Potter, anche se ormai è diventata
un’abitudine. Da quando gli ho fregato la ragazza, non ha
più retto il confronto” fece tagliente con un
sorriso sarcastico. Molti ridacchiarono e vidi Harry diventare livido
di rabbia, mentre gli altri Grifondoro s’infervoravano non
poco. Gli occhi tempestosi di Draco diventarono improvvisamente
più seri e intensi.
“E, a proposito…” disse scendendo dal
palchetto e attraversando il corridoio creato dalle due file di sedie.
Sentii il cuore cominciare a martellarmi nel petto quando il biondo
puntò il suo sguardo glaciale su di me e si fermò
appena a qualche passo, facendomi alzare in piedi. Lo guardai stupita
mentre tutti ci rivolgevano occhiate curiose e interessate. Draco
tirò un respiero e s’infilò una mano in
tasca. Da essa tirò fuori il boccino d’oro e io
sentii una pesante stretta allo stomaco.
“Apri bene le orecchie Granger, perché non lo
ripeterò un’altra volta, anzi, mi sto facendo
delle serie violenze mentali per dirti quello che penso”
cominciò senza staccare i suoi occhi argentei dai miei.
“Sono stato uno stupido, e anche se è difficile da
crederlo visto che io sono perfetto, mi sono sbagliato. Ho preso troppo
male la faccenda, accecato dal mio solito orgoglio, che ho
effettivamente posto prima di tutto. Ma finalmente sono riuscito a
pensare a mente più lucida. Ho rivisto tutti i momenti
trascorsi insieme, e se devo proprio essere sincero, mi sono accorto
che di menzogna non c’era praticamente nulla. Ci siamo
conosciuti per quello che eravamo veramente, con tutti i nostri difetti
e la consapevolezza che qui, non c’è nessun altro
che può sopportarci come noi ci sopportiamo a vicenda. A
parte Blaise, ovviamente, ma lui non conta. Insomma, lo ammetto, mi
sono lasciato prendere la mano, ma lo sai come sono fatto no? Ora
però ti dico che…beh che non
m’interessa com’è cominciata.
M’interessa come continua” finì il
discorso porgendomi il boccino e guardandomi intensamente. Il respiro
mi si era mozzato in gola mentre il cuore minacciava di uscirmi fuori
dal petto. Afferrai il boccino e sorrisi, un sorriso sincero, felice, e
pieno d’amore. Sì, perché io amavo
Draco Malfoy.
Lo afferrai per il colletto, in una scena già vista, e lo
baciai. Lo baciai come non lo baciavo da giorni, incurante di tutta la
Sala che ci guardava, di Harry, di tutti gli altri Grifondoro, delle
ammiratrici di Draco che volevano attentare la mia vita, dei
professori. Mi strinsi a lui mentre le sue labbra così
peccaminose trovavano le mie di nuovo, in quell’incontro che
sembrava così perfetto da essere surreale. Sentii
distantamente gli applausi che cominciarono a scrosciare, le urla
d’incitamento di Blaise e Theodore, le risa compiaciute di
Daphne e Pansy, il commento divertito di Ron, mentre io passavo una
mano fra i capelli di Draco con la sensazione di essere così
leggera da poter librarmi in aria. Mi staccai da lui e lo fissai con
sicurezza, con decisione. Senza ripensamenti.
“Ti amo, Draco Lucius Malfoy” pronunciai quelle
parole con fermezza. Lui mi sorrise raggiante, guardandomi come non mi
aveva mai guardato prima d'ora. Anche gli occhi gli brillavano. Poi il
suo sorriso si fece più divertito.
“Sì lo so, anche io mi amo”
ribattè con ironia facendomi aprire in una fragorosa risata.
Lo baciai di nuovo compiaciuta, perché era proprio questo
che volevo, era proprio questo il ragazzo del quale mi ero innamorata,
e non volevo che cambiasse per nulla al mondo. Perché se non
fosse stato così, nessun’altra storia sarebbe
stata avvincente come questa.
Come
la storia di Hermione e di Draco.
THE
END.
Spazio dell'Autrice.
Oddio
oddio sono quasi commossa!! (quasi eh, i Mangiamorte non piangono!!) E'
finita!! Wow non posso davvero crederci, è una soddisfazione
grandissima, non potete davvero immaginare! Come ho già
scritto sopra, questa storia è il mio più grande
successo, mi sento proprio realizzata. Penso che sia normale per uno
scrittore, ma non mi ero mai sentita così, visto che l'altra
long-fic che ho terminato l'ho finita dopo un anno che non la toccavo
senza nemmeno portare a termine tutto quello che volevo scrivere.
Questa invece l'ho cresciuta giorno per giorno, sognata e amata, la
sento la mia piccola creatura, che nonostante le notti insonni e i
problemi, non riesco a non guardarla con gli occhi luccicanti!
Comunque, a parte queste cose smielata che se mi sente Zio Voldie mi
licenzia in tronco, parliamo del capitolo: è finito come
volevate, vero? Beh sinceramente non mi sentivo di farla finire male,
anche se io sono decisamente una fan delle fini tragiche, un finale
triste non si sarebbe confatto a tutto il resto della Fic. Questa
storia è nata per occuparsi solo di Draco e Hermione, e
così è stato. Una cosa che ho davvero amato, e
mandando a fanculo la modestia, di cui mi sono apertamente data del
genio, è stato il discorso di Draco: io odio quando Draco
alla fine delle storie tipo, per riconquistare Hermione le fa una
dichiarazione strappalacrime e quant'altro!! Quello è
Potter, su. Invece mi sento di aver buttato giù un discorso
proprio...da Draco!! La chiama per cognome, fa del sarcasmo, si
auto-compiace di sè stesso, e quando Hermione gli dice che
lo ama risponde "si anche io mi amo!". Cioè *_* *_* Io non
lo so come fanno le ragazze a desiderare la dichiarazione alla Potter!!
Cioè a me uno facesse un discorso del genere lo amerei PER
SEMPRE!!! *_* E poi ho fatto vincere Serpeverde, ma quello era
scontatissmo, insomma prima di far vincere i Polli mi facevo tagliare
le mani!! Blaise come sempre rimane il solito mito fino alla fine,
Daphne e Pansy pure, per non parlare di Theo *_* Insomma Serpeverde 3
Grifondoro 0 xD
Ora, domani inizia la scuola. Nonostante io non sia una che tipo studia
tutto il pomeriggio (diciamo anche che studio dieci minuti al giorno la
sera alle undici xD) quest'anno devo effettivamente impegnarmi un
pelino di più visto che sono in seconda e nonostante vada ad
uno scientifico ho il 6 a matematica (ma cazzo io voglio fare la
scrittrice da grande xD). Inoltre, anche se effettivamente non mi
ammazzerò sui libri, lo stress della scuola in sè
per sè non mi permetterà più di
scrivere 15 pagina al giorno. Dunque, comincierò al
più presto a scrivere il continuo, che comunque vi avverto
saranno pochi capitoli, e penso che gli aggiornamenti saranno al
massimo due la settimana.
Inoltre, penso che domani posterò un capitolo di
ringraziamenti personali a tutti quelli che mi lasceranno una
recensione, considerando che vi meritate davvero tutto il mio amore
visto che è anche grazie a voi se ho portato avanti, e in
questo modo, la storia!! Perchè siete voi, e i vostri
commenti, la mia soddisfazione più grande!!
Perchè, come diceva Zafon:
"Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che riceve qualche
moneta o un elogio in cambio di una storia. Uno scrittore è
condannato a ricordare quel momento perchè a quel punto
è già perduto, e la sua anima ha ormai un
prezzo!".
Ebbene sì io sono persa di voi!! *-*
Ringrazio comunque tutte le persone che hanno recensito lo scorso chap,
ovvero:
fandracofiction
Nyappy
Petra_Luna
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E tutte le persone che mi hanno seguita in questi mesi!! Siete
fantastici e io vi adoro!
That's all folks! And this time, it's forever.
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