Maybe you're gonna be the one that saves me

di xsecondchoice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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Capitolo uno.
 
Demi:
Era una giornata come tutte le altre nel mio ufficio che si trovava all’interno del grande grattacielo firmato Hollywood Records. Riposi tutto nella mia valigetta, presi la borsa e me la misi in spalla. Strinsi saldamente il manico della valigetta e uscii dall’ufficio.
«Ci vediamo dopo, Missi!», sorrisi alla mia segretaria seduta sulla sua scrivania poco più lontano dalla porta del mio ufficio.
«A più tardi signorina Lovato», ricambiò il sorriso e poi riprese a compilare i moduli.
Uscii dal grande grattacielo, salì in auto, misi la valigetta nel sedile accanto e la borsa a terra. Misi la cintura e mi diressi verso lo Starbuks per un Frappuccino veloce.
 
Joe:
Il grande giorno era arrivato ed ero completamente su di giri. Non vedevo l’ora di finire il mio turno di lavoro per poter scappare via ed andare a fare quell’audizione che avrebbe potuto cambiare completamente la mia vita.
Avevo sempre sognato di poter diventare un attore. Amavo il cinema, ma quello che mi affascinava di più erano i musical. Mia madre mi sgridava spesso perché passavo troppo tempo davanti alla tivù a guardare musical e ad immaginarmi di poter essere il protagonista, un giorno.
Mancava poco più di un’ora alla fine del mio turno quando una giovane donna dai capelli blu, entrò nello Starbucks e catturò immediatamente la mia attenzione saltando la fila.
 
Demi:
Entrai da Starbucks e sorpassai la fila senza problemi. Sapevo che nessuno avrebbe fiatato. Lavorando per la Hollywood Records ero ben conosciuta e rispettata. Guardai il ragazzo davanti a me mentre mi sistemavo una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
«Un frappuccino con granella e panna», dissi togliendo le mani dai miei capelli spostandole al cinturino della mia borsa.
«Signorina, mi spiace farglielo notare, ma ha saltato la fila» , mi disse il ragazzo sorridendo.
Ovviamente, non sapeva con chi avesse a che fare e ne tantomeno delle conseguenze che si sarebbero scatenate su di lui dopo questa sua affermazione.
«Scusami? », lo guardai alquanto innervosita incrociando le braccia.
«Signorina, le dispiacerebbe fare la fila. Queste persone erano qui da molto prima che lei arrivasse», mi rispose senza alcun timore.
«Lo so bene questo. Ma forse tu non sai chi sono io e cosa ti succederà se non mi darai immediatamente il mio Frappuccino!», lo minacciai.
«Le darò il suo Frappuccino solo quando sarà il suo turno».
Il ragazzo continuava a sfidarmi da dietro il bancone e questo mi innervosiva molto. Erano anni che nessuno si permetteva di contraddirmi. Tutto quello che dicevo veniva fatto senza dire una parola.
« Senti, mio caro…» abbassai lo sguardo per leggere il nome sul cartellino « Joe. O mi dai immediatamente il mio Frappuccino o chiamerò Al e ti farò sbattere fuori, così potrai fare la tua dannata fila alla mensa dei poveri. Intesi?»
Il ragazzo socchiuse i suoi occhi ambrati confuso. «Lei come fa a…»
Lo interruppi prima che finisse. «Lo so e basta! Ora dammi questo maledetto Frappuccino! Non ho ne tempo, ne fiato da sprecare. Ho un lavoro di una certa importanza da svolgere e di certo non posso stare qui a discutere per una stupida fila»
Una cosa è certa: mai farmi innervosire.
 
Joe: 
«Ecco a lei il suo Frappuccino. Buona giornata!», dissi alla donna dai capelli blu con il più finto sorriso che abbia mai fatto.
Non potevo di certo rischiare di essere licenziato. Avevo ancora un mese di affitto arretrato e se il provino non fosse andato bene, avrei dovuto continuare a lavorare qui.
Fortunatamente la discussione con quella donna mi aveva fatto perdere la condizione del tempo e la mia ultima ora di lavoro era passata molto velocemente.
Come un fulmine diedi il cambio al mio collega Nick e corsi a cambiarmi nel camerino. Poi, uscii e presi un taxi diretto alla Hollywood Records, dove avrebbe avuto luogo il mio provino.



Angolo della scrittrice:
Ciao a tutti voi! 
Questa fanfiction l'abbiamo scritta io e Charlotte_Kimberly_Jemi e devo dire che ne siamo abbastanza fiere. Speriamo che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che abbia suscitato interesse in voi!
Fateci sapere cosa ne pensate recensendo!
Alla prossima,
xoxo.





 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***




Capitolo due.
 
Demi:
Entrai dentro lo studio con passo svelto. Strinsi il bicchiere del mio Frappuccino per calmare i nervi che quello stupido ragazzetto mi aveva procurato.
Mi diressi verso l’auditorium dove si sarebbero tenuti i provini per il nostro musical: una versione moderna di Grease.
Appena entrai mi sedetti borbottando ancora innervosita. Accanto a me c’era il mio collega e amico Simon Cowell che, appena mi vide in quello stato, iniziò a parlare.
«Cos’ha la mia tigre che ama ringhiare verso tutti?»
«Zitto Simon, non è giornata!»
Sbuffò. «Dai Dems, per te non è mai giornata! Ma se sei sempre con quel musone, è ovvio! Forza, sfoggia uno dei tuoi migliori sorrisi che sai di avere!»
Lo guardai e sorrisi involontariamente. Gli volevo un bene dell’anima, era il mio migliore amico anziano, riusciva a far uscire il lato tenero di me.
 
Joe:
Appena scesi dalla mia auto mi fermai per qualche secondo ad osservare l’imponente edificio davanti ai miei occhi: la Hollywood Records.
Quando mi decisi ad entrare, venni assalito dall’ansia. Mi sedetti nella sala d’attesa che mi indicò una giovane segretaria, tirai fuori il copione e inizia a ripassare la mia parte.
Stavo per fare l’audizione per la parte di Danny Zuko e davanti ai selezionatori avrei dovuto fare una piccola scena in cui il protagonista raccontava ai suoi amici dell’estate passata insieme ad una bellissima ragazza, e poi avrei dovuto cantare una canzone.
Per quanto riguardava la parte della recitazione ero abbastanza tranquillo, mentre ero un po’ preoccupato per il canto.
Di certo non ero stonato, ma non ero nemmeno un gran cantante. Se solo avessi potuto prendere più lezioni di canto, sarei stato molto meno agitato.
«Signor Jonas, è il suo turno. Si accomodi pure nel nostro auditorium», mi disse la segretaria con un sorriso.
Era arrivato il momento. Dovevo farcela.
 
Demi:
Stavo litigando con Simon, come sempre, dando fastidio agli altri miei due colleghi.
«Stai zitto, Simon e cambiati la maglietta che hai sempre le stesse!»
«Demetria! Quello che indosso non dovrebbe interessarti!», mi rispose Simon, stando al gioco.
«È una questione di eleganza!»
«Tu non puoi parlare hai i capelli blu!»
Stavo per controbattere ma il nostro collega L.A. ci interruppe. «Ragazzi!»
«Che c’è?!» dicemmo all’unisono io e Simon infastiditi.
«Il ragazzo è arrivato!»
Spostai lo sguardo e riconobbi subito il ragazzo dagli occhi ambrati.
No... Non era possibile!
 
Joe:
Non potevo credere ai miei occhi. Quella pazza dai capelli blu era proprio seduta al tavolo di fronte a me.
Questo poteva solo significare una cosa: era una dei selezionatori.
Immediatamente persi ogni speranza di poter passare quel provino. Mi odiava e non mi avrebbe mai permesso di far parte del suo musical.
«Buongiorno», mi disse uno dei giudici dai capelli brizzolati abbassando lo sguardo per leggere il mio nome sul foglio «Joe, giusto?»
Sulla targhetta appoggiata sulla scrivania c’era scritto il suo nome: Simon Cowell.
«Sì, esatto. Sono qui per la parte di Danny Zuko»
«Bene. Quanti anni ha?», continuò Simon.
Risposi cercando di  non avere nessun contatto visivo con la pazza «Devo farne ventiquattro il prossimo mese»
«Perfetto. Ha mai lavorato in un musical?»
«Ho solo fatto qualche spettacolo con una piccola compagnia teatrale della zona».
Simon stava cercando di rompere il ghiaccio, ma più cercavo di evitare lo sguardo di quella donna e più sentivo il panico crescere dentro di me.
«Perché non ci fai vedere cosa sai fare, invece di continuare a parlare?», disse improvvisamente la pazza, abbastanza scocciata.
Avrei volute dirle che non tutti sono maleducati come lei, e che mi ero semplicemente limitato a rispondere alle domande che mi aveva posto il suo collega, ma tutto ciò che feci fu annuire, fare un grosso sorriso e iniziare a recitare la mia parte.
 
Demi:
L’unica domanda che mi ponevo era: perché? Non solo quel ragazzo mi aveva rovinato l’inizio della mattinata ma anche il seguito!
Presi un respiro profondo e decisi di calmarmi, dovevo fare il mio lavoro e essere professionale. Bevvi un sorso del mio caffè e iniziai ad ascoltare il ragazzo dagli occhi ambrati.
«Che ne pensi?», mi sussurrò Simon avvicinandosi al mio orecchio. Osservai ancora Joe e notai che era davvero bravo, annuii al mio collega non togliendo gli occhi di dosso al ragazzo sul palco.
«È  bravo, anche se c’è da lavorare un po’ sul canto», dissi infine
«Posso contare su di te per questo, giusto?», mi guardò. Ricambiai lo sguardo seccata ma poi sbuffai annuendo «Va bene!»
Simon sorrise soddisfatto «Bene Joe! La sua audizione è stato molto soddisfacente. Le faremo sapere al più presto», disse non appena il ragazzo finii di cantare.
Non appena Joe abbandonò il palco, Simon iniziò a dire che avevamo trovato il nostro protagonista e che lo trovava molto genuino e perfetto per il ruolo di rubacuori.
In effetti, non aveva tutti i torti. Oltre ad essere molto bravo, Joe, era particolarmente bello. Non a caso la prima cosa che mi aveva colpita erano stati i suo occhi.
 
Alla fine della giornata, dopo aver visto altri venti possibili Danny Zuko, eravamo arrivati ad una conclusione unanime: Joe Jonas avrebbe interpretato quel ruolo.
 
 
 
Angolo delle scrittrici:
Ciao a tutti sia da parte mia che dalla mia co-scrittrice 
Charlotte_Kimberly_Jemi! :D
Finalmente siamo riuscite a pubblicare questo secondo capitolo! Il primo ha avuto abbastanza successo, ma speriamo che con il tempo possiate aumentare.
Grazie a tutti voi che state leggendo, speriamo che questo capitolo vi piaccia! Ci farebbe davvero piacere sapere quello che pensate, quindi lasciateci pure una recensione se vi va :D
Alla prossima, 
xoxo

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