Il principe della strega è uno scheletro di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Left Outside Alone Lasciato fuori da solo ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Motivo per vivere ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Una rosa ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Porta-oggetti ***
Capitolo 5: *** Cap.5 Sparizione ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Ricerca ***
Capitolo 7: *** Cap.7 Robin fight ***
Capitolo 8: *** Cap.8 Ritrovarsi ***
Capitolo 1 *** Left Outside Alone Lasciato fuori da solo ***
Ringrazio anche solo chi
legge.
Dedicato a afro_chopper_jr.
Left Outside Alone
Lasciato fuori da solo
Robin mugolò,
l’acqua battente della tempesta faceva tremare
la porta della sua cabina. La giovane addormentata strinse il cuscino
con
entrambe le mani, le nocche le sbiancarono e ansimò. Si
leccò le labbra secche,
il petto si alzava e abbassava affannoso, gemette.
La
bambina sgranò gli
occhi guardando il corpo congelato del gigante, fu scossa da una serie
di
tremiti. Si girò guardando le fiamme avvolgere
l’isola. Si voltò e si mise a
correre, stringe i pugni e sporse il capo in avanti continuando a
correre.
“Non
devi vivere”. “Mostro”.
“Strega”. “Muori”. Varie voci
si confusero.
Robin sgranò
gli occhi, si rizzò e si voltò.
Ansimò, la
coperta le era caduta oltre il bordo del letto. La porta si
aprì, un braccio
apparve uscendo dalla porta a circondare la vita dello sconosciuto e un
altro uscito
dallo stipite gli tappò la bocca. Un terzo braccio
uscì dalla parete di legno
accanto al comodino e accese la lampada. Brook salutò con la
mano. Robin lo
lasciò andare e sospirò.
“Mi hai
spaventato” si lamentò.
“Volevo vedere
se dormi solo con le mutandine” spiegò lo
scheletro. Robin sbadigliò, si passò la mano sul
viso e si voltò.
“Mi dispiace,
riposo vestita” disse gentilmente. Si abbassò,
riprese la coperta e si voltò. Si coricò e
richiuse gli occhi. Brook le si
avvicinò, le baciò la fronte e Robin
sgranò gli occhi. Avvertì i denti dello
scheletro premere contro la pelle.
“Canterò
una melodia per farti addormentare senza incubi”
mormorò. Robin arrossì e sentì i passi
del compagno di ciurma allontanarsi.
[257 Double-Drabble
parecchio imperfetta].
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Capitolo 2 *** Cap.2 Motivo per vivere ***
Ringrazio anche solo chi
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Cap.2 Motivo per vivere
Robin aprì il
libro sulle sue gambe, sfiorò con le dita la
carta sentendola ruvida sotto i polpastrelli.
Una ciocca nera, mossa dal
vento, le sferzò un paio di volte il viso.
Il sole illuminava
il ponte
della Sunny, Robin socchiuse gli occhi e si voltò.
La figura di
Rufy s’intravedeva
semi-coperta da uno dei triangoli che formavano la criniera a girasole
della
polena. Chiuse gli occhi, la musica del violino risuonò
tutt’intorno.
La nave
ondeggiava sotto la spinta delle onde e l’odore di salsedine
le punse le
narici.
“Non
può esserci motivo migliore per vivere”
mormorò.
[100. Drabble]
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Capitolo 3 *** Cap.3 Una rosa ***
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Cap.3 Una rosa
Robin avanzò
ancheggiando, il ticchettare dei suoi stivali
sul pontile era coperto dalle risate di Rufy e dalle urla di Franky.
Chopper
strillò coprendo il rumore delle onde. La mora si
girò sentendo dei passi,
sorrise guardando Brook avvicinarsi a lei. Il musicista teneva il
bastone sul
braccio, la luce solare faceva brillare le ossa lattee del suo volto.
La
raggiunse, si sporse mettendole davanti al viso una rosa.
“Potrei
pungermi, se avessi ancora una mano. Yo-ho-ho”.
Scherzò. Un petalo vermiglio si staccò cadendo
sopra la pagina aperta del
testo. Robin allungò la mano prendendo lo stelo, evitando le
spine.
[100. Drabble]
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Capitolo 4 *** Cap.4 Porta-oggetti ***
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Cap.4 Porta-oggetti
Robin sbuffò.
Appoggiò una mano sul fianco, sopra il vestito
nero a un pezzo che le lasciava scoperte le gambe nivee. Strinse con le
dita
affusolate il libro che teneva in mano. Zoro era appoggiato contro una
parete
tra due bancarelle teneva il capo chino, le tre spade tra le gambe,
alzava e
abbassava ritmicamente un peso, teneva gli occhi chiusi, il suo russare
era
coperto dal brusio tutt’intorno. La mora si girò e
sorrise. Nami tirava un
braccio allungabile di Rufy e Usop l’altro, il capitano
addormentato aveva il
viso immerso in una ciotola di spezie. Un venditore davanti a lui
dimenava le
braccia gridando, il viso arrossato. Si voltò, vide Chopper
osservare un
peperoncino violetto.
“Dove lo poso il
mio libro?” si domandò. Si girò
nuovamente vedendo
Franky correre con una pila di cassette di coca-cola inseguito da una
decina di
uomini armati. Fece apparire dei piedi semi-coperti dal terreno
sabbioso, gli
inseguitori caddero uno sopra l’altro con una serie di urla e
tonfi. I piedi
scomparvero, la strega piegò di lato il collo facendolo
scricchiolare ripetendo
l’operazione dall’altro lato. Brook le si
avvicinò, aprì la testa mettendo il
tomo nella scatola cranica.
“Ecco
fatto” sussurrò. Robin ridacchiò.
[200. Double-drabble]
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Capitolo 5 *** Cap.5 Sparizione ***
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Cap.5 Sparizione
“Di solito
è quell’idiota e spadaccino di ventesimo ordine
di Roronoa a perdersi” si lamentò Sanji. Si
appoggiò contro una palma, le
scarpe nere gli affondavano nel fango. Si tolse dalla tasca un
pacchetto di
sigarette, lo aprì mettendosi una sigaretta in bocca. Rimise
il pacchetto nella
tasca dei pantaloni neri, il vento faceva muovere i fili
d’erba. Dalla tasca
della camicia tirò fuori un pacchetto di fiammiferi, ne
accese uno e lo
utilizzò per accendere la sigaretta.
“Zoro si
è perso!” gridò il capitano. Si
abbassò il cappello
facendo finire in ombra il viso e ghignò.
“L’avventura
è anche questo, cercare i compagni scomparsi”
spiegò. Franky sentì la coca-cola fargli
formicolare il corpo, sgranò gli occhi
piegandosi di lato. Unì le gigantesche braccia e sorrise.
“Supa!”
ululò.
“Resta il fatto
che non possiamo cercare due persone in
contemporanea” disse Nami. Chopper le passò
accanto tremando, inseguito da un
bruco violaceo e abbracciò la gamba di Usop.
Brook girò su
se stesso, balzò e atterrò a piedi uniti sopra
il ramo di un albero, la gonfia capigliatura nera gli
ondeggiò intorno al viso.
“Vado io a
cercarla! Yo-ho-ho!” gridò. Rufy alzò i
pugni al
cielo allungando le braccia.
“Grande!”
urlò.
[200. Double-drabble]
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Capitolo 6 *** Cap.6 Ricerca ***
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Cap.6 Ricerca
“Comporrò
una bellissima canzone da questa ricerca” disse
Brook. Fischiettò e con la matita segnò una serie
di note sopra un foglio
ricoperto di pentagrammi. Si spostò evitando il
balzò di una pantera, scattò in
avanti e richiuse la lama nel bastone. La bestia cadde morta di lato
con un
gemito e il musicista avanzò. Superò un gruppetto
di una decina di scimmie che
facevano dei versi striduli appese a un ramo. Brook svoltò
superando una decina
di palme.
“Terrei le
orecchie aperte, ma sono morto e non le ho”.
Scherzò. La capigliatura nera e gonfia gli ondeggiava ai
lati del teschio e il
vento sibilava infiltrandosi tra le sue costole, le ossa dei piedi
scricchiolavano a ogni passo. Arrotolò il foglio e lo mise
con la matita in una
tasca della casacca. I baveri arancioni-dorati della casacca gli
sbattevano
contro l’osso della trachea che gli faceva da collo, il
copricapo in bilico sul
suo capo abbassava un paio di ciocche cotonate della sua acconciatura.
L’erba
sbatteva contro le ossa dei piedi lì dove avrebbero dovuto
esserci le caviglie,
si strinse il laccio con le perle viola che gli tenevano il fiocchetto
blu
sulle ossa del collo.
“Robin,
arrivò” cinguettò.
[200. Double-drabble]
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Capitolo 7 *** Cap.7 Robin fight ***
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Cap.7 Robin
fight
Robin
sbatté le
ali, formate da una serie di braccia, sulla
sua schiena, dei petali di ciliegio le cadevano
tutt’intorno.
Un
babbuino saltò
verso di lei, Robin lo raggiunse un calcio laterale, al primate
avversario successivo
conficcò la punta dello
stivale nella testa, perforandogli il cranio, gli occhi della creatura
divennero
bianchi, e la scarpa di Nico si sporcò di sostanza
celebrale.
Una trentina di
braccia uscirono dal terreno afferrando altre bestie e le piegarono,
spezzandogli
ossa del collo e spinse dorsali con dei sonori crack.
Robin si
scansò evitando altre
tre creature, una serie di piedi uscirono da una palma calciando altre
sette
bestie.
[100. Drabble]
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Capitolo 8 *** Cap.8 Ritrovarsi ***
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Cap.8 Ritrovarsi
Robin avanzò
ondeggiando, un rivolo di sangue le scendeva
lungo il viso pallido e la vista le si era annebbiata, da uno dei due
occhi
vedeva rosso a causa del liquido vermiglio che colava. La gamba ferita
le pulsava,
fu colta da un capogiro e cadde in avanti. Finì a terra con
un tonfo, tra le
carcasse dei babbuini. Ansimò, la gamba sana le formicolava
e il corpo era
ricoperto di sudore freddo. Sentì dei passi, strinse i denti
avvertendo il
battito cardiaco accelerare e rimbombarle nelle orecchie. Mise le mani
a terra,
cercò di sollevarsi e ricadde a terra con una serie di
mugolii di dolore. Il
viso candido le divenne grigiastro.
Brook si
abbassò, la prese in braccio sollevandola e la
appoggiò contro di sé. Robin sentì le
ossa della cassa toracica di lui premerle
contro la guancia. Sorrise, il labbro spaccato era sporco di sangue
rappreso e
gonfiò.
“Sei venuto a
cercarmi?” domandò. Brook annuì e
avanzò.
“Yo-ho-ho,
sarà meglio muoverci o presto ci cercherà
l’intera
ciurma di cappello di paglia. Il capitano non lascia mai i suoi
compagni”
rispose. Robin annuì e chiuse gli occhi.
-E io non lascio chi amo-
pensarono sia Robin che Brook.
[200. Double-drabble].
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