Bluebell in Wonderland

di IshiMondoFangirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to Wonderland, little one! ***
Capitolo 2: *** Do you want a cup of tea? ***



Capitolo 1
*** Welcome to Wonderland, little one! ***


Sembrava uno strano sogno. Uno di quelli che non fanno né paura, né ti fanno ridere. 
Era solo strano.
La piccola Bluebell camminava, nella fitta vegetazione, mentre il vestitino azzurro si impigliava in ogni spogenza. Doveva fare attenzione per  non strapparlo.
Per pur strano che fosse, lei era andata lì per un motivo: trovare quel ragazzo dalle orecchie bianche di coniglio, e chiedergli dove fosse diretto con così tanta fretta.
Un ramo più basso degli altri le spettinò i capelli, spostando il fiocco blu scuro che aveva legato sulla testa.
-Accidenti! Chissà dove sarà finito.-
Si fermò, sistemandosi come meglio poteva il fiocco tra i capelli e spazzolandosi il vestito con le mani.
-Speriamo di trovarlo in fretta. Voglio tornare  a casa per il the.-
Improvvisamente, un rumore proveniente dal fitto del bosco la fece sussultare, stuzzicando la sua instancabile curiosità. Un'occhiata non avrebbe certo fatto del male a nessuno, no?
Si avvicinò cauta, nascondendosi dietro ad un albero, e facendo capolino per poter sbirciare.
Davanti a lei c'erano due ragazzi, impegnati in un'accesa discussione.
-Ti dico che dobbiamo andare di là! Di qua ci siamo gia passati!-, sbraitava il ragazzo con i cepelli argentati. Li teneva lunghi fino alle spalle, leggermente incurvarti verso l'alto.
-Ma no. E di là che siamo gia passati, te lo assicuro-, assicurava l'altro ragazzo, più alto, cercando di calmare l'amico.
Lui aveva i capelli corti, completamente neri, e uno sguardo buono.
Entrambi portavano la stessa maglia a maniche lunghe e a righe gialle e rosse. I pantaloni rossi, che entrambi indossavano, erano tenuti su da due bretelle gialle. Quelle del ragazzo dai capelli argentati erano slacciate, lasciate penzolare sui fianchi.
Bluebell fece un passo avanti, cercando di non far rumore, per avvicinarsi ai due strani ragazzi.
Continuavano a litigare, mentra la ragazza si avvicinava cauta.
Purtroppo, la piccoletta andò a finire su un ramoscello, che si spezzò sotto uno dei suoi piedi, producendo un rumore secco che fece girare i due ragazzi.
-Chi è là?-, gridò il ragazzo dai capelli argentati, guardando nella sua direzione.
-C'è qualcuno?-, anche il ragazzo moro si girò.
La ragazza si fermò, guardando i due e cercando una risposta adeguata.
-Sono Bluebell. Non volevo interrompervi, ero solo curiosa di sapere perché discutevate.-
I due le si avvicinarono, guardandola curiosi.
Il primo a parlare fù il ragazzo alto, con lo sguardo buono.
-Io sono Takeshi Yamamoto.-
-E io Hayato Gokudera-, si intromise il ragazzo con i capelli argentati, scostando malamente Takeshi.
-Molto piacere.- 
La ragazza li salutò  con un breve inchino.
-Volevi sapere  perché discutevamo, giusto?-, le disse Gokudera, senza darle neppure il tempo di proferire parola.
La ragazza stava per rispondere, quando l'albino la zittì con un cenno della mano, continuando a parlare.
-Il fatto è che questo scemo vuole andare di qua, quando invece dobbiamo andare di là!-
Si girò verso Takeshi, guardandolo in cagnesco. La ragazza stava per parlare di nuovo, quando a interromperla stavolta fù il moro.
-Ma di là siamo gia passati. Te lo giuro, Gokudera.-
Finalmente, Bluebell prese parola.
-Ma, esattamente, dove sono "qua"e "là"?-
I due la guardarono torvi, come se avesse appena chiesto la cosa più banale del mondo.
-Da quella parte-, dissero i ragazzi simultaneamente, indicando ognuno, con entrambe le mani, una parte diversa del bosco.
Bluebell non riusciva a capire e rifolmulò la domanda, ottenendo sempre la stessa risposta.
-Vero che dobbiamo andare di là?-, sbraitò Gokudera rivolgendosi finalmente alla ragazza.
-Ma Gokudera, di là siamo gia passati. Ora dobbiamo  andare di qua, giusto?-
Anche Takeshi si rivolse a Bluebell, che ora li guardava entrambi intimorita.
Non sapeva cosa rispondere.
-Ti dico che dobbiamo andare di là!-
L'albino prese la ragazza per un braccio, tirandola nella sua direzione.
Anche il moro fece lo stesso, tirando la piccola nella direzione opposta.
Bluebell si sentiva in balia dei due ragazzi che, oltre a tirarla in due direzioni opposte, continuavano a litigare fra loro.
-Adesso basta!-, urlò la ragazza puntando i piedi a terra. I due rimasero interdetti, e si zittirono, smettendo di tirarla.
-Non mi importa più nulla del perché discutevate ne mi importa di quale direzione vogliate prendere! Grazie, ma ora me ne vado!-, e detto questo girò i tacchi, allontanandosi a testa alta infuriata.
Li sentì nuovamente urlare poco dopo, non appena si fù infiltrata nel bosco.
-Vedi cosa hai fatto? Se ne è andata perché tu volevi andare di qua!-
-Non è vero! è colpa tua che volevi andare di là!-
Sbuffò, aumentando il passo. Ne aveva fin sopra i capelli di quei due, e prima si sarebbe allontanata, meglio sarebbe stata. 
Non fece in tempo a fare due passi che inciampò, finendo con la faccia a terra.
-Uffa! Non mi piace questo posto!-
Cercò di rialzarsi, ma non riusciva a vedere ad un palmo dalla faccia. Intorno a lei, aleggiava una strana nebbia violacea. Tossì, quando le entrò nelle narici.
Riprese a camminare a tentoni, cercando di non cadere di nuovo. Spostò due enormi rami, che le impedivano il passaggio, e improvvisamente la visuale cambiò: la nebbia viola si stava diradando e lei si trovava in uno spiazzo grande almeno venti braccia, occupato quasi completamente da un enorme fungo bianco e azzurro. La ragazza alzò gli occhi, incontrando quelli di un uomo dai capelli lunghi, verde-acqua, tenuti legati da un codo che ricadeva morbido sulla schiena. Teneva un unico ciuffo davanti al viso, sempre dello stesso colore.
-Chi sei, tu?-, disse rivolgendole un sorriso, tenendo in mano una strana pipa blu attacata ad un lungo tubicino. Sembrava che fosse quella cosa, la causa del fumo.
Bluebell si avvicinò a lui, tossendo nuovamente.
-Io sono Bluebell, e tu?-
L'uomo prese una boccata di fumo viola dalla pipetta, che soffiò poi in faccia alla ragazza.
-Un qualcosa di ignoto. Ancora non identificato. Chiamami, Kikyo.-
Lei tossì, cercando di spazzar via il fumo facendo aria con una mano. Poi fece un brave inchino.
-Piacere, Kikyo. Io sono...-
-Cosa, sei tu?-, le disse senza neppure lasciarla finire di parlare.
-Una bambina.-
-E cos'altro?-
La tempestava di domande, sdraiandosi tranquillamente sul fungo e prendendo lunghe bocchate dalla  pipa blu.
Lei lo guardò spaesata, stringendo i bordi del vestito. Si mise a guardare a destre e a sinistra, come in cerca di una qualche risposta.
-Allora?-
Cominciava a spazientirsi.
-Io sono una bambina. Mi chiamo Bluebell-, gli rispose, trovando finalmente le parole giuste da dire. 
-Adesso si ragiona. Cosa, fai qui?-
-Cercavo un ragazzo con due enormi orecchie da coniglio che sembrava andar di fretta. Sono curiosa di sapere dove va! Sai dirmi dove è andato?-
Lui la guardò, contrariato. Poi le soffiò una nuova nuvoletta di fumo in faccia.
-Innanzitutto, l'educazione! Non si parla così a chi si è appena conosciuto! Soprattutto non si parla così ad una persona più grande di te!-
Lei tossì per l'ennesima volta, per poi puntagli lo sguardo fisso addosso.
-Nemmeno tu sei tanto educato che mi fumi in faccia! Chi ti credi di essere? Posso benissimo cavarmela senza il tuo aiuto! Ciao!-, e detto questo fece un altro inchino, e se ne andò, attraveso gli arbusti.
Kikyo la fissava, sempre più contrariato, soffiando velocemente sempre più fumo, fino a riempire la zona della nebbiolina viola che Bluebell aveva trovato appena arrivata. Prese a tossire sempre più forte, cercando di tornare dall'uomo per chiedergli di smettere. Sarebbe morta soffocata. Ma appena fù tornata nella piccola radura con il gigantesco fungo e la nebbia si fù diradata, lui non c'era più. Guardò intorno, sotto il fungo e anche in cielo.
Niente.
Sembrava sparito insieme al suo fumo viola. Bluebell sbuffò, riprendeno la via.
-Che uomo permalos- ahi!-
Non riuscì a finire la frase, che qualcosa la punse in un braccio. Riuscì solo a vedere un piccolo insetto che volava via.
Aveva delle strane sfumature verde-acqua.

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Capitolo 2
*** Do you want a cup of tea? ***


Dopo l'incontro con quegli strani tipi, Bluebell non ne poteva gia più. Lei era venuta in quel posto unicamente per trovare il ragazzo con le orecchie da coniglio, e chiedergli dove fosse diretto. 
Tutto qui.
Non aveva intenzione di avere a che fare con dei matti.
Camminava tra la fitta vegetazione di arbusti, stando sempre attenta a spostarne alcuni per fare in modo che non gli andassero nei capelli o che non gli strappassero i vestiti.
Ormai era da un pò che aveva lasciato la piccola radura dove aveva incontrato Kikyo.
Da quanto tempo stava camminando? 
Minuti?
Ore?
Non lo sapeva più neppure lei.
Improvvisamente, la vegetazione cominciò a diradarsi, lasciando il posto ad un largo sentiero, costeggiato da alberi. Sembrava notte.
La chioma degli alberi era così fitta e alta che non lasciava passare neppure un raggio di luce. Tuttavia, il sentiero era illuminato, come se fosse stato ricoperto di vernice fluorescente.
Bluebell cominciò a percorrerlo, guardandosi intorno, ma non riusciva a vedere altro che alberi e altro sentiero.
Una voce improvvisa la fece sussultare, bloccandola sul posto, immobile.
-Oh oh! Ma chi abbiamo qua? Una graziosissima fanciulla a quanto vedo!-
La ragazza non riusciva a capire da dove venisse la voce. Comiciò a guardarsi intorno, senza scorgere nulla.
-C-chi sei? Fatti vedere!-
La voce rise divertita. Aveva un qualcosa di mascolino e femminile al tempo stesso.
-Non me lo faccio ripetere due volte! Quando mi ricapita l'occasione di incontrare una bella tipetta come te?-
La figura saltò fuori dal suo nascondiglio, e si parò davanti alla ragazza, sovrastandola.
Bluebell sobbalzò, finendo a terra.
-Ti sei spaventata? Eppure sei stata tu a dirmi di venir fuori, oh oh oh-
Lei alzò lo sguardo, incrociando un grosso paio di occhiali da sole dalla montatura viola. Era vestito in modo strano, ma ormai era abituata alle stranezze di quel posto.
Portava un paio di pantaloni aderenti a righe viola e nere. Le scarpe erano mocassini di un viola lucido, corredate di un tacco veriginoso. Aveva una maglia dal collo alto senza maniche, completamente rosa, e dei guanti lunghi privi di dita della stessa trama dei pantaloni. Al collo portava una sciarpa di pelliccia viola e aveva i capelli rasati, tranne che per un largo ciuffo verde, che cadeva al lato del suo viso fino al collo. 
Le si avvicinò, portando il viso ad un nulla dal suo.
-Ma cosa ci fa qui una bella signorina come te? Non lo sai  che non si va a giro da sole? No no, non si fa!- le disse, cominciando a negare con il dito. 
Bluebell lo scostò malamente, alzandosi e spazzolandosi il vestito con le mani. 
-Stò cercando un ragazzo con le orecchie bianche da coniglio che andava molto di fretta. Tu lo hai visto, o mi stai solo facendo perder tempo?-
Lui saltellò su un albero, sdraiandosi su un ramo basso.
-Chissà. Forse sì. Ma può darsi che mia sia sbagliato- ridacchiò divertito.
Adesso che lo guardava meglio, la ragazza notava che l'uomo aveva due grosse orecchie viola e una coda a righe dello stesso colore che lo facevano assomigliare vagamente ad un gatto. Sbuffò esasperata.
-Allora, lo hai visto, o no? Non posso stare a perder tempo con te, quindi sbrigati- lo esortò, andando sotto al ramo dove si era appena sdraiato.
-Oh oh oh, ma  come siamo maleducati e impazienti. Se mi dici come ti chiami, potrei pensare di richambiare il favore e dirti come trovare il Bianconiglio Tsunayoshi-  disse mettendosi a sedere sul ramo, senza staccare gli occhi dalla ragazza.
-Mi chiamo Bluebell. Adesso dimmi dove trovare il bianconeriglio- 
-Bianconiglio Tsunayshi, non sbagliarti. Qui sono tutti matti, e qualcuno potrebbe indicarti la persona sbagliata. Comunque, io sono Lussuria, ma dato che sei tu, ti concedo di chiamarmi Mama Luss! Contenta?- rispose scendendo dal ramo con un balzo, finendo davanti alla ragazza e facendo roteare la sciarpa davanti alla sua faccia.
-Come una pasqua. Non vedi? Sprizzo gioia da tutti i pori. Ma io non ti ho chiesto come ti chiami, bensì come trovare quel ragazzo!- 
-Uff, e io che pensavo di farti un piacere a darti il permesso di chiamarmi con il mio nome più fashion! E va bene. è andato, di là- e, proprio come avevano fatto Takeshi e Hayato, indicò con le mani due direzioni diverse.
Ormai Bluebell era al limite della sopportazione.
-Voi qui siete tutti pazzi!- disse cominciando ad andare via.
-Però, forse è meglio se chiedi a Byakuran e Shoichi!-
Lei si fermò, girandosi di scatto verso Lussuria.
-Chi sono? Dove posso trovarli? Sapranno darmi una strada precisa per trovare quel ragazzo? E non ti azzardare ad indicarmi due posti diversi, oppure ti stacco le mani a morsi!-
Intanto l'uomo, che con un balzo era tornato sul ramo, stava pian piano scomparendo.
-Segui il profumo di the. Lo troverai subito. Ma guarda, che se non ti piacciono i matti, mettersi a cercare Byakuran e Shoichi non è proprio una mossa giusta, oh oh oh!- e, dopo aver detto questo, sparì completamente, seguito dalla sua risata mascolina.
La ragazza rimase con un palmo di muso, sconcertata e confusa.
-Profumo di the? E secondo lui io come faccio? Non sono mica una Bluebell da the!- disse riprendendo la strada. Cominciò ad annusare un pò l'aria, alzando il naso al cielo.
-Ma guarda un  pò. C'è un intenso profumo di the che viene proprio... da là-
Si girò di scatto, andando a sbattere contro qualcosa di duro.
-Ohi  ohi... che male...- 
Si massaggiò il naso dolorante, e alzò la testa per guardare dove era andata a sbattere.
Davanti a lei si ergeva un cancello d'ottone, alto almeno cinque metri e decorato con un delizioso motivo floreale.
Si rialzò barcollante e spinse. Era aperto e, a dispetto dell'imponente statura, non era pesante.
Entrò riluttante, percorrendo un viottolo acciottolato costeggiato da siepi.
L'aroma di the si faceva più intenso man mano che si avvicinava, e iniziava ad unirsi anche un dolce profumo di torte.
Accellerò il passo, attirata dal profumo, arrivando ad un cancelletto di legno che spinse senza esitazione. Si ritrovò in un giardino, quasi completamente occupato da un lungo tavolo.
Bluebell si avvicinò, con l'acquolina in bocca, notando le grosse torte e le teiere fumanti. 
Si bloccò, sentendo due voci che discutevano amichevolmete dall'altra parte del tavolo.
-è permesso?- chiese azzardando un altro passo.
-Chi è, chi é?-
Una delle  voci, che prima stava discutendo, si rivolse a lei. Apparteneva ad un ragazzo seduto a capotavola, che indossava un grosso cilindro malridotto, con ancora attaccati il prezzo e qualche spilla. Alzò lo sguardo verso di lei. 
Aveva i capelli bianchi, sparati in tutte le direzioni, e una curiosa voglia sotto l'occhio sinistro, di colore viola.
-Sono Bluebell. Piacere di fare la vostra conoscenza- disse la ragazza, facendo un piccolo inchino.
-Presentati Shoichi, non fare il maleducato- 
Il ragazzo dai capelli bianchi si girò verso l'altra figura.
Era anche lui un ragazzo, ma portava  i capelli castani, anche se un pò disordinati. Aveva anche due lunghe orecchie da lepre sulla sommità  della testa e portava un grosso paio di occhiali. A differenza dell'altro, lui sembrava molto più timido, e molto meno propenso alle chiacchere.
Sobbalzò, non appena l'albino gli rivolse la parola, rovesciandosi la tazza di the che teneva in mano sui pantaloni.
Sembrò non accorgersene neppure, e si girò verso Bluebell, che attendeva in piedi in fondo alla tavola.
-I-io sono Shoichi Irie, e lui è Byakuran- disse indicando prima se, poi il ragazzo con il cappello.
-Eddai Shoichi, non essere timido e saluta la nostra ospite!-
Ancora, il ragazzo sobbalzò, rovesciandosi addosso anche il the appena ripreso.
-O-ok... Ciao, Bluebell. V-vorresti unirti a noi?-
Si avvicinò riluttante. Era vero che si era recata da loro unicamente per trovare il Bianconiglio Tsunayoshi, ma il delizioso profumo che veniva dalla tavola imbandita di leccornie la tentava.
-Ok... ma posso rimanere solo per poco. Sto cercando una persona.- disse sedendosi a capotavola.
Dalla parte opposta, il ragazzo che si presumeva chiamarsi Byakuran , si rizzò in piedi e saltò sul tavolo. Cominciò ad andare dritto verso lei, dando calci a teiere, tazzine e dolcetti, buttando tutto a terra. Le si mise davanti, piegandosi  sulle gambe e guadandola.
-Chi cerchi?-
Bluebell si appiattì contro la poltroncina su cui era seduta.
-Il Bianconiglio Tsunayoshi. Mi hanno detto che voi  avreste  potuto aiutarmi a trovarlo.-
Lui la abbracciò, tirandola a se.
-Ma certo che possiamo aiutarti! Non è vero, Sho-chan?-
Altra domanda, altra tazza di the rovesciata addosso.
-C-certo. Dovrebbe esser andato di la- e indicò alla sua destra.
-Ma  io l'avevo visto prender quella strada- disse l'altro, indicando la direzione opposta.
-N-no, ti dico che è andato di la.-
Stavolta, indicò tutt'altra strda.
La ragazza cominciava a preoccuparsi. Era finita di nuovo tra due matti. Eppure Lussuria l'aveva pure avvertita.
-Scusate, ma ora devo proprio andare. Sapete com'è, faccio tardi.-
-Tardi per cosa? Dove vai? Con chi starai?- le disse Byakuran, cominciando a tempestarla di domande.
-N-non vuoi un pò di the?-
Lei si fermò, guardando Shoichi che le porgeva un tazza.
-Magari...-
-Ma certo! Il the! Ma dobbiamo cambiar posto! Più in là!-
L'albino presa la ragazza sotto braccio, e la fece salire a forza sul tavolo insieme a lui. Cominciò a dirigersi verso due posti a caso, mentre Shoichi cambiava posto, facendo cadere tutto il the della tazza  che aveva in mano a terra.
Intanto i due sul tavolo, rovesciavano utensili e dolci a terra. Il ragazzo la posò ad un posto vuoto, mettendoglisi accanto.
-Vuoi?- disse porgendogli una tazza e iniziando a rovescirglici del the dentro .
-Certo!- 
Allungò la mano, ma Byakuran si girò di scatto verso Shoichi, tirando tazza e teiera alle sua spalle, rovesciandole e rompendole a terra.
-Sho-chan ho fame! Passami quelli!- e indicò un vassoio ricolmo di marshmallow.
Dopo essersi rovesciato l'ennesima tazza di the addosso, prese il vassoio e glielo porse.
L'albino lo prese tutto estasiato, e cominciò a mangiarne a più non posso.
-Non vuoi del the? Parla allora! Conversa!-
-Ma io...- cercò di ribattere Bluebell.
Infine sospirò, e sllungò una mano verso una tazza gia piena.
-Cambiar!-urlò Byakuran, ficcandosi in bocca una manciata di marshmallow, e prendendo la ragazza per mano, trascinandola nuovamente a forza sul tavolo, sballottandola qua e la.
Lei non fece in tempo a regire, che si trovò nuovamente in balia del ragazzo, venendo trascinata ad un nuovo posto.
-Adesso basta!- urlò esasperata, alzandosi dalla poltroncina.
-C-cosa? N-non ti piace il the?- disse Shoichi alzando una teiera.
-Certo che mi piace!-
-Se non ti piace il the, fai conversazione, maleducata.- la rimproverò Byakuran, bevendo un sorso da una tazza, lanciandola poi alle sue spalle.
-Non ho voglia di diventar matta per gente come voi!-
Detto questo si girò, dando loro le spalle, e si avviò all'uscita del giardino.
Riaprì il piccolo cancello di legno, e percorse rapida il viottolo. Alle sue spalle, i due avevano cominciato a cantare.
-Tsk... qui son tutti matti da legare.-
SI fermò davanti al cancello dove era andata a sbattere poco prima, e alzò lo sguardo per rimirare i bellissimi fregi floreali.
Stavolta però, al posto dei fiori, Bluebell vedeva solo cuori rossi.

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