La recita del Grifondoro di Sanae Nakazawa (/viewuser.php?uid=1151)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo 2: *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo 3: *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo 1 *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo Due
"Ma è un'idiozia bella e
buona!" Ron guardò i presenti come se fossero appena usciti dal reparto di
igiene mentale del San Mungo e assunse l'espressione più burbera che potesse
mai avere.
Hermione ed Harry si scambiarono un'occhiata e il ragazzo, con estremo coraggio,
si fece avanti per convincere l'amico.
"E' a fin di bene Ron. Ci aiuterà solo a ricevere punti per la nostra
casa..." disse con un sorriso rassicurante. Ron sembrò una caffettiera
pronta ad esplodere al minimo tocco di gas ed Harry sembrò più gassoso che mai
in quel momento.
"Non mi infinocchierete! Non stavolta!" direzionò lo sguardo
assassino verso Hermione "Io le calzamaglie non le metto? E' chiaro? Andate
a quel paese!"
Detto questo sparì verso la scalinata che portava al dormitorio maschile,
lasciando gli amici pietrificati.
Hermione sospirò pesantemente e si lasciò cadere sulla loro poltrona
preferita, quella di fronte al caminetto. Harry seguì il suo esempio
poggiandosi sul bracciolo e osservandone l'espressione sconsolata.
"Dovevo immaginarlo. Ron non ha la minima sopportazione per nulla. Tutto
deve andare come dice lui, tutto deve essere fatto secondo le sue regole. Ma
quando si tratta di fare un piacere a noialtri..."
Harry le passò la mano sul braccio, carezzandoglielo "Dai 'Mione. Sai
perfettamente che buona parte delle cose che fa sono istintive. Semplicemente
parla senza pensare. Vedrai che domattina sarà più arrendevole, e noi ci
riproveremo"
La ragazza gli sorrise, anche se non totalmente convinta, e puntò lo sguardo
nel fuoco.
Tutto era cominciato quella mattina, quando la McGranitt aveva convocato lei,
Draco Malfoy, Susan Hossass e Ernie Macmillian nel suo ufficio.
Un gruppetto alquanto "importante", almeno agli occhi degli studenti
più giovani.
La Professoressa li attendeva con un sorriso materno, le dita incrociate
lasciate poggiare sulla scrivania color noce. I ragazzi si scambiarono
un'occhiata interrogativa, essere chiamati dalla McGranitt in ufficio, ad una
così stramba ora del mattino, era di per se strano. Se poi sul suo viso non
erano dipinti astio e delusione, era ancora peggio.
La donna attese che tutti prendessero posto e li scrutò uno ad uno.
"Sono stata molto colpita da questa iniziativa e dall'interesse rivolto ad
Hogwarts in questo ambito, quindi non meravigliatevi se ve ne parlerò in
termini così entusiastici. Avrò una spiegazione per tutto"
Hermione e Susan si scambiarono un'occhiata sgomenta. L'essere enigmatica era
un'altra qualità della McGranitt mai venuta a galla.
Malfoy sbuffò sonoramente e prese a fissarsi le punte delle dita quasi in segno
di ribellione. La professoressa gli rivolse un'occhiataccia prima di continuare
il discorso "La Gazzetta del Profeta ha deciso di dedicare uno speciale
alla nostra scuola. Una sorta di *prova* che ci terrà impegnati fino al mese
prossimo" tutti si scambiarono occhiate piene di curiosità e ci furono
molti scricchiolii di sedie.
La McGranitt proseguì, con tono compiaciuto "Ha decretato Hogwarts come la
scuola qualitativamente migliore, in Europa. Per questo l'ha selezionata, e per
questo dovrete dare il meglio di voi per rappresentarla degnamente"
Ernie fece per dire qualcosa, ma la donna lo bloccò quasi subito con un gesto
della mano "Sono stati richiesti quattro tipi di rappresentazioni, quindi,
uno per ogni Casa. E, col Preside, che non ha potuto convenire a questa riunione
per impegni urgenti, abbiamo deciso di assegnare ben 80 punti alla Casa che si
distinguerà per impegno e buona volontà. Altri punti extra saranno assegnati o
sottratti a seconda delle occasioni"
Draco Malfoy alzò lo sguardo verso l'anziana donna "E che tipo di
rappresentazioni, sarebbero?" chiese freddamente, fissandola negli occhi.
La donna estrasse dalla scrivania quattro volumi dalla copertina rigida ed
elegante.
"Rappresentazioni teatrali, Signor Malfoy. Rappresentazioni di quattro
grandi opere della letteratura inglese, babbana si intende" Draco ostentò
un'espressione terrorizzata, ma cercò di riprendere subito l'antica
spavalderia.
Passò un dito sulla copertina del libro in cima "C'era proprio bisogno di
scegliere autori Babbani?" digrignò tra i denti.
"E' una regola impostaci dal curatore del progetto. Se non le sta bene
Signor Malfoy può ritirarsi anche subito. Questa iniziativa non ha nulla di
obbligatorio anche se..." borbottò la donna cercando di reprimere un'altro
sorriso di soddisfazione "...sarebbe un'ottima pubblicità per Hogwarts.
Senza parlare del rispetto che la Gazzetta nutre per questo impianto
scolastico"
Gli altri tre, al contrario, sembravano abbastanza entusiasti della cosa.
Hermione si alzò e scrutò da vicino i libri "Abbiamo un mese per
prepararlo, vero Professoressa?"
La McGranitt annuì e la ragazza passò in rassegna dei vari titoli. Nel
frattanto Susan sfogliava il volume di Orgoglio e Pregiuzio con grande
interesse "Credo proprio che sceglierò questo! Mia madre lo ha letto da
ragazza e a casa ne abbiamo una copia! Ne ho letto qualche passo e pare
interessante"
Gli occhi di Hermione si posarono sulle parole incise sul trafiletto dell'ultimo
libro della pila. Aveva una copertina salmone e le scritte, in un dorato
lucente, avevano un vago accento gotico.
Afferrò il volume prima che gli altri due la battessero sul tempo e si voltò
verso la McGranitt che, piuma e pergamena alla mano, attendeva le scelte dei
ragazzi per appuntarle e comunicarle a chi di dovere.
"Scelgo questo" esclamò la ragazza in un sorriso, sfoggiando eccitata
il tomo di Romeo e Giulietta.
*
"Via, Ron. Si tratta solo di
una volta. La tua reputazione non andrà mica a farsi friggere per questo! E non
è detto che tu abbia una parte come attore"
Hermione pensò di risolvere il problema mettendola su questo piano ma, a quanto
pare, lo peggiorò. Il rosso la guardò stizzito "Credi che io non sia
capace?"
La ragazza sperò mentalmente che Ron si affogasse con il suo uova e bacon e si
limitò ad alzare gli occhi al cielo, sconsolata. Harry le venne in soccorso,
inghiottendo più in fretta che poteva "Tu attore? Ne saresti capacissimo
Ron! Quindi ti aggiungiamo alla lista dei partecipanti? Saresti un Romeo
perfetto, secondo la mia modesta opinione"
Ron non tradì alcuna emozione ma dai suoi occhi si leggeva chiaramente che era
compiaciuto. Dimenticò in un attimo la storia delle calzamaglie, del pubblico e
delle battute smielate e guardò l'amico con convinzione.
"Va bene. Accetto." fu la laconica risposta. Harry ed Hermione si
scambiarono un'occhiata sprizzante di gioia ma Ron parve non badarci.
La ragazza estrasse la pergamena ed appuntò il nome dell'amico in fondo alla
lista.
"Bene" sorrise alzandosi e infilandosi l'enorme borsa sulle spalle
"stasera ci sarà una riunione per determinare i ruoli, alle 19 in Sala
Comune. Non tollero ritardi!"
I due la osservarono sgusciar via in silenzio.
"Mi sono fatto buttare dentro, eh Harry?"
Lui gli poggiò una mano sulla spalla, alzandosi anche lui "Per Hermione
questo ed altro, amico"
*
La Sala Comune non era mai stata
così rumorosa. Erano circa in 30, tutti troppo eccitati per riuscire a
contenersi in quella stanza troppo piccola.
Harry cercò di moderare il chiacchiericcio mentre Hermione si posizionò su di
un baule, con in mano uno scatolo dall'aria piuttosto losca.
Ci vollero buoni quindici minuti perchè tutti rivolgessero l'attenzione verso
di lei e altri cinque per permettere a Neville di spegnere il suo pantalone, dal
momento che Seamus e Dean vi avevano spalmato su una buona razione di Crema
Infiammabile di Zonko.
"Hem hem..." esordì Hermione "...siamo qui riuniti, come
saprete, perchè *pretendiamo* che quei succosi 80 punti vadano al
Grifondoro!"
Bastarono queste poche parole per scatenare tripudio generale. Lavanda e Calì
improvvisarono anche un balletto propiziatorio.
"Non tutti ne saranno informati, ma insceneremo il noto dramma
Sheakesperiano *Romeo e Giulietta*" molti dei presenti guardarono Hermione
come se dicesse un mucchio di idiozie, ma lei non si lasciò condizionare
"per chi non lo conosce...beh, non c'è assolutamente problema.
L'importante sarà il pacchetto finale e credo che riusciremo a fare un buon
lavoro se ci sarà collaborazione"
Al che Hermione agitò la scatola, dalle rifiniture bronzo, che teneva sotto il
braccio. Si piegò leggermente e ne mischiò il contenuto "Qui dentro ho
racchiuso tutte le mansioni che ci occorreranno per svolgere il progetto. Vi
chiamerò uno per uno e voi pescherete un pezzo di pergamena con su scritta
quale tocca a voi"
Tutti composero una fila alla benemeglio e restarono in attesa che Hermione
desse il via "Comincio io per prima, tanto per toglierci il pensiero"
biascicò sorridendo imbarazzata ed infilò la mano in una fessura estraendo un
pezzo giallastro appallottolato.
"Attrice...Giulietta Capuleti..."
Nella Sala si levò un fischio acutissimo. Tutti sembravano impazziti ed
Hermione si rese conto solo in quel momento della sua attuale posizione.
L'eventuale Romeo e lei sarebbero stati molto in imbarazzo nei giorni a venire,
senza contare il fatto che lei sperava in una mansione del tipo cucire gli abiti
di scena o curare le scenografie.
Accettò il suo destino senza battere ciglio e decise che era meglio non
prolungare l'attesa, e scoprire con chi avrebbe dovuto condividere la scena.
Cominciarono, uno alla volta, a pescare dalla scatola.
Ginny rimediò il ruolo di Baldassarre, servitore di Romeo, e sembrò
divertitissima della cosa. Harry invece ebbe l'arduo compito di impersonare il
padre della Capuleti. Lavanda, con enorme disappunto, fu smistata al reparto
*sartoria* mentre a Calì fu affidata la parte della moglie di Montecchi.
Montecchi padre capitò a Seamus che, in un ghigno divertito, già escogitò
come prendersi gioco dell'amica.
Ron raggiunse sofferente Hermione in cima al baule, ed allungò la mano, come se
la cosa gli costasse enorme fatica.
"In bocca al lupo" gli strizzò l'occhio Hermione. Lui rispose con un
sorrisino ironico e si accinse a scartare la sua pallottola di pergamena.
"Attore..." esordì inizialmente con aria totalmente annoiata poi
spalancando quasi subito gli occhi e incollandoli al foglio, quasi sperando di
aver preso una svista.
Il silenzio cadde sulla Sala e l'attenzione si concentrò precisamente
sull'espressione di Ron. Sembrava mummificato.
Harry gli si avvicinò e gli strappò il bigliettino di mano, leggendo ad alta
voce per conto suo.
"Attore...Romeo Montecchi"
***********************************************************************************************
CONTINUA
***********************************************************************************************
I Pg della saga non sono miei,
ma appartengono a JK Rowling!
Questa miniserie, di 3 capitoli, l'ho scritta un pò di tempo fa, con il preciso
scopo di non pubblicarla mai ^_^;
In primis mi rendo conto che è alquanto patetica, in secondo luogo nacque come
prova narrativa, dato che ho sempre cercato di immaginare i personaggi della
Rowling alle prese con una recita o qualcosa di simile.
Alla fine stasera ho ceduto, ed eccola qui ^_^.
Per chi me l'ha chiesto ((e come sempre vi ringrazio dell'interessamento :*** se
non fosse per voi avrei smesso di scrivere da eoni)) Soffio si concluderà col
capitolo 8, se tutto va secondo i miei piani, mentre Trouble si avvarrà
all'incirca di una ventina di capitoli, o perlomeno così ho deciso per ora.
Di entrambe sono quasi pronti i nuovi capitoli, che sicuramente posterò entro
fine settimana ^_^!
Che dire, grazie per aver letto le mie inutili chiacchiere, bacioni a tutti!
:*****
Sanae
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Capitolo 2 *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo Due
"Oh Ronald...Ronald...perchè
sei tu Ronald...?" Calì e Lavanda sgombrarono il passaggio ad Hermione,
nei corridoi, soffocandosi per poco dalle risatine.
"Smettetela" sbottò seccata la ragazza mentre le superava.
Era dalla sera prima, dal momento della sconvolgente rivelazione, che i suoi
compagni di casa non facevano che prenderla in giro senza il minimo pudore.
Deglutì e accellerò il passo verso l'aula di Trasfigurazione,
dove la McGranitt attendeva notizie dal gruppo. Ovunque si voltasse aveva
l'impressione che si parlasse di lei, si sentì gli occhi incollati addosso e
non potè fare a meno di provare una fortissima sensazione di disagio.
In effetti la sera prima era stata quella che lei chiamava *Una serata
drammaticamente tragica*, tanto per avere qualcosa in comune con l'opera da
inscenare.
Ron era rimasto una buona mezzora in stato di trance, incredulo sul suo destino.
Poi, quando Hermione cercò di rivolgergli la parola, lui si era allontanato,
braccia penzolanti e sguardo basso, e da allora non si era fatto più vivo,
neppure a colazione.
La ragazza si pentì amaramente di averlo convinto a far parte del *cast*. Era
totalmente terrorizzata dall'idea di essere la *sua* Giulietta.
In primo luogo c'era Harry, con le sue stupide battutine riguardo il rapporto
tra i due. Poi Ginny, che non faceva che punzecchiarla sullo stesso argomento,
anche se velatamente.
Era indubbio che, una volta interpretato quel ruolo, tutti coloro che stavano
spingendo per vederli insieme, non avrebbero dato loro tregua.
Da un lato si sentì avvampare all'idea di dover baciare Ron, anche se per
finta, dall'altro voleva autoflagellarsi per la sua irresponsabilità.
Hermione sospirò pesantemente cercando di scacciare quei pensieri e si
concentrò sull'aula di Trasfigurazione e sulla McGranitt.
La professoressa la intercettò da lontano "Granger? Granger...scusami ero
andata a sorvegliare una classe. Prego entra, ti farò conoscere l'inviato della
Gazzetta che si occuperà della vostra Casa"
La ragazza entrò seguendo l'anziana donna e si trovò dinanzi ad un uomo sulla
quarantina, col naso schiacciato, i capelli arruffati, neri come la pece e le
labbra strette.
"Signor Corwell le presento la Signorina Granger, responsabile della casa
dei Grifondoro. Signorina Granger, il signor Corwell supervisionerà la vostra
prova e scriverà una sorta di diario settimanale sulla Gazzetta, per tenere
informati i lettori. Sarà presente alle prove e alle riunioni, in pratica
alloggerà ad Hogwarts in carica di *inviato speciale*. Ne è stato affidato
ognuno per ogni casa, spero che vi comportiate nella maniera migliore
possibile".
L'uomo sorrise cordiale ed Hermione si sentì molto più rilassata "Il
signor Corwell allora presenzierà le prime prove, oggi pomeriggio?"
"Chiamami pure Jack..." disse alzandosi in piedi, mettendo in bella
mostra la grossa borsa che aveva appoggiata tra le gambe e una macchina
fotografica molto simile a quella di Colin Canon al collo "...le vostre
prove sono previste per le 20. Ci troveremo in Sala Grande, abbiamo allestito
uno spazio apposito" lei annuì e corse ad avvisare i compagni.
*
La Sala Grande quella sera
ricordava vagamente l'aspetto che aveva avuto due anni prima, durante il Ballo
del Ceppo. Le grandi tavolate, accantonate verso i muri, dopo cena, lasciavano
sgombro l'enorme spazio centrale, e l'impalcatura dove abitualmente v'era il
tavolo degli insegnanti era stata adibita a palco.
I Grifondoro soggiunsero rumorosamente guardandosi attorno meravigliati.
"Miseriaccia! Fino a dieci minuti fa eravamo qui a mangiare!"
Hermione gli diede una lieve pacca dietro la nuca "Non dire assurdità,
Ron. La cena è finita da circa un'ora e, al posto di meravigliarti per due
tavoli vicino al muro, faresti bene a cacciare il tuo copione e darci
un'occhiata."
Il ragazzo rispose con una smorfia che fortunatamente Hermione non notò. Tutti,
scenografi e costumisti inclusi, estrassero dalle borse il copione.
Neville cadde nel panico più totale quando si accorse di aver dimenticato di
evidenziare le sue battute.
Jack Corwell entrò poco dopo, con alle costole una donna molto giovane ed un
ragazzo, altrettanto giovane e col viso butterato. Localizzò Hermione e le si
avvicinò "I miei collaboratori..." disse indicando i due, che
inchinarono imbarazzati il capo "...bene fate conto che io non ci sia. Mi
siedo in un angolo e vi osservo".
La ragazza sorrise e si allontanò, cercando di richiamare l'ordine battendo
più volte le mani.
"Mi riservo le scene importanti per la settimana prossima" esclamò,
cercando di attirare l'attenzione di tutti i presenti "per ora direi di
aprire il copione a caso e provare una scena tra le tante. Finchè tutti, e
sottolineo tutti" passò la testa da Neville, che ancora trafficava col suo
copione, a Ron, che guardava completamente altrove, seduto a terra con le
braccia poggiate contro la panca alle sue spalle "abbiano letto il copione.
Andremo avanti così per due giorni, poi esigo un minimo di preparazione."
Tutti si misero a sedere e la osservarono mentre
chiudeva gli occhi e infilava il dito nel bel mezzo del mucchietto di fogli
bianco candido.
"Mercuzio e Benvolio. Da chi sono interpretati?" chiese sporgendo il
collo. Jack Sloper e Victoria Frobisher si alzarono in piedi avvicinandolesi.
"Ecco, la scena è un monologo tra voi due" porse i fogli "poco
dopo entra Romeo, ma bloccatevi alla sua entrata"
Hermione si sedette tra Harry e Ron ed osservò la prova dei due. Certo non
erano attori nati, ma l'impegno e la volontà dimostrata la fecero sorridere con
estrema soddisfazione. Anche Corwell sembrava altamente soddisfatto: non perdeva
occasione di appuntare qualcosa sul suo taccuino, nè tantomeno il suo
fotografo, quello dalla faccia butterata, perdeva occasione di fotografare.
"Ah...le loro ossa...le loro ossa!" pronunciò Victoria
drammaticamente, bloccandosi subito dopo per la fine della scena.
"Bene!" asserì Hermione raggiungendoli. "Ora, con la stessa
tecnica proviamo un'altra scena. Jack e Vicky sono stati egregi, per essere alla
prima interpretazione, non c'è che dire!"
Ripetè l'operazione di poco prima, per scoprire la scena successiva da
interpretare.
"R..Ron...?" bisbigliò con voce tremante, dopo aver dato una scorsa
alla pagina "...tocca a te"
Nella Sala riecheggiarono risatine e applausi di ogni genere mentre il ragazzo
si metteva in piedi con l'espressione più terrorizzata che potesse fare.
Hermione si passò una mano tra i capelli, mordendosi le labbra. Ron la osservò
a lungo, attendendo direttive e, contemporaneamente, pensando ad una qualsiasi
ragione per scappare via.
"Bene..." disse finalmente, dopo aver riletto almeno dieci volte la
pagina "è una delle scene più importanti. Tu sei a terra, avvelenato. Sei
morto quindi non devi muoverti"
"Sono morto?" ripetè Ron sconvolto "Come, sono morto?"
Hermione alzò gli occhi al cielo sbuffando d'impazienza "Si! Sei
morto!" lo indicò battendo il piede a terra, mentre sulla Sala scendeva il
gelo "Ma hai una vaga idea di cosa parli la storia di quest'opera?" Il
ragazzo scosse la testa in senso di diniego.
"Bene...velocemente...io e te ci amiamo ma..."
Ron le diede uno strattone "Hermione! Ma che cavolo dici? Non vedi che c'è
gente?" la Sala si sciolse dal gelo di poco prima e fu un tripudio di
risatine e fischi.
La ragazza contò mentalmente fino a dieci prima di continuare, ignorando tutto
il resto "...le nostre famiglie si odiano a morte. Allora, eviterò di
dirti cosa succede nel mezzo, tanto lo scoprirai da solo, io ho finto di esser
morta ma tu vedendomi lo hai creduto vero. Quindi ti avveleni, muori, io ti vedo
e mi uccido anche io trafiggendomi il cuore. Chiaro?"
Ron annuì e si stese a terra "Mi sento un cretino..." bisbigliò poco
prima di chiudere gli occhi.
"Vedrai con le calzamaglie come ti sentirai, Ron" sorrise Hermione.
La ragazza pronunciò la sua battuta, sentendosi sempre più tesa ad ogni parola
detta. Corwell assunse un'espressione particolarmente assorta e parve molto
interessato. Poggiò i gomiti sulle ginocchia e socchiuse gli occhi, posando il
taccuino sulle gambe dell'assistente.
"...Bacerò le tue labbra. Forse su di esse c'è ancora del veleno capace
d'uccidermi con questo conforto..." Ron spalancò gli occhi ma
l'occhiataccia che ricevette dall'amica gli bastò a fargli cambiare idea
"Ma devi baciarmi...?" sussurrò, cercando di muoversi il meno
possibile.
Hermione sospirò appena "Serra gli occhi e stringi i denti"
bisbigliò di rimando "Sappi che non fa piacere neanche a me"
Il silenzio della Sala parve pesarle tutto addosso. Si chinò con gli occhi
strizzati buffamente e gli diede qualcosa che somigliava più ad una dentata,
che altro.
La Casata scoppiò in una risata all'unisono e i due si sentirono sprofondare
dalla vergogna. Corwell si mise in piedi scuotendo la testa "No..no..no..è
stato terribile!"
Ron si mise in piedi e lo guardò con disappunto "Non aveva detto di far
finta che non c'era...?" disse all'orecchio di Hermione, che gli diede una
gomitata energica nel fianco.
"Credo che voi due, essendo i personaggi principali, dobbiate lavorare
molto sulle vostre scene. E poi questo bacio era tremendo!"
Hermione avvampò abbassando lo sguardo.
"Proporrei di provare voi due soli, avete ancora tutta la notte per farlo,
prima delle nuove prove..." il silenzio cadde nuovamente.
"Esercitatevi bene e per domani voglio un bel bacio appassionato!"
***********************************************************************************************
CONTINUA
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I Pg della saga non sono miei,
ma appartengono a JK Rowling!
T______________T <-- le lacrime di commozione che invadono le guanciotte
della Sa.
Ma graaaazie T_T e chi se lo aspettava che sarebbe piaciuta *ç_ç* Grazie mille
*o*!
Ecco il secondo capitolino, un pò incasinato, d'altronde il clou
dell'esperimento è qui, se qualcosa non si dovesse capire me ne scuso ;_;
Ghaccie mille a Oryenh, daffybeddy ((sempre troppo gentile! :*)), Laila, Blacky
((purtroppo devo posticipare a settimana prossima i nuovi capitoletti ;_; sono
stata piena di lavoro ;_;)), Patty, _Miwako_, Elivi ((ma povera cara ;_; pensa
da me manco i quotidiani ci stanno =_= in compenso non ti danno neanche il tempo
di fartene desiderare uno ;_; ahi ahi povere noi ._.)), Hermione Weasley ed EMMA
^_^.
Volevo fare un piccolo avvisetto ^_^. ((Perdonatemi se lo farò su tutte le ff
che pubblicherò in questo periodo ._.))
Ho appena aperto, con un'amica, il primo database italiano sulle fanart di Harry
Potter.
L'url è: http://www.grandealbero.net/doujin
Accettiamo di tutto! Disegni, Tavole di fumetto, Manipolazioni grafiche e,
naturalmente, fanfic! Il tutto ha il preciso scopo di raggruppare tutti, e
sottolineo tutti, gli autori italiani di fandom riguardo ad HP.
Stiamo lavorando sulla possibilità di rendere il sito automatico, ma per ora
abbiamo solo bisogno di tanti utenti volenterosi che ci mandino i loro lavori!
Grazie per l'attenzione e pardon per lo spam ;_;
Baciottosi a tutti!! ^*^
SanaeBlog
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Capitolo 3 *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo Due
Le ultime scale sembrarono ad
Hermione degli enormi muri alti perlomeno tre metri l'uno. Con passo pesante
arrancò verso il dormitorio maschile, Ron ed Harry a seguito, ed un'espressione
indecifrabile sul volto.
I due amici, nel frattanto, chiacchieravano tranquillamente di Quidditch e ciò
la fece arrivare alla conclusione che la mente maschile è più semplice di
quanto possa sembrare. Insomma lei e Ron erano nella stessa identica situazione,
grave a tal punto da togliere la parola, ma a lui bastava parlare di qualche
pluffa volante a fargli tornare il sorriso.
Arrivati al limitare della stanza dei ragazzi, Harry proseguì all'interno,
mentre Ron si fermò sulla soglia e la osservò tossicchiando come per
richiamarla all'attenzione.
"Ora? Che si fa?" disse cercando di non dare a vedere l'evidente
tensione che lo attanagliava.
Hermione alzò lo sguardo e incontrò i suoi occhi per un attimo. Subito si
volse altrove evidentemente imbarazzata "Avevi detto di conoscere un posto
dove potevamo provare in santa pace...beh mostramelo, no?"
Un sorriso soddisfatto si stampò sulla faccia lentigginosa del ragazzo
"Una volta tanto sono io sapere qualcosa. Beh seguimi."
Diede una manata affettuosa sulla testa dell'amica e si incamminò verso la zona
più recondita dei dormitori.
"E' la stanza vuota in fondo..." disse lui rompendo il silenzio
"...i tipi che la occupavano si sono diplomati lo scorso anno e ora...beh
la usano per...capisci no?"
Hermione capì tutto ad un tratto. La voce petulante e fastidiosa della sua
compagna di stanza, Lavanda Brown, le si insinuò nel cervello.
Seamus ieri notte mi ha portata nella stanza in fondo ai corridoi. Quella
vuota!
Si fermò di scatto e osservò Ron ad occhi spalancati. "E...se...c'è
qualcuno che...beh capisci?"
Lui fece altrettanto, voltandosi per fronteggiarla "Hermione tu non sai una
cosa. Nel dormitorio maschile viggono delle regole che noi tutti rispettiamo.
Allora se ti porto lì sapendo che non c'è nessuno, non ci sarà nessuno, per
davvero. Fidati una volta per tutte!"
Detto questo riprese a camminare, più velocemente di prima. L'amica lo
raggiunse, non ancora convinta delle sue parole "Mi stai dicendo che avete
una sorta di *bachecha* dove prenotate questa...beh questa stanza?"
"Più o meno..." fu la laconica risposta. Ma Hermione si era
incaponita a voler vederci chiaro "Quindi tutti sanno che io e te stiamo
andando in questa stanza? E nessun'altro voleva andarci?"
Le orecchie di Ron si dipinsero di un rosso vivo "Di...diciamo che ho la
precedenza..."
Hermione si fermò di nuovo, cominciando a capire "Cioè hai la precedenza
perchè sei tu? E perchè mai?". Ron sbuffò d'impazienza e si fermò, ma
senza voltarsi, grattandosi insistentemente la nuca "Se vuoi sapere la
verità te la dirò, ma devi promettermi di non sbraitare."
Lei annuì, incrociando le braccia pronta a tutto ormai.
"Ecco..." biascicò Ron, voltandosi finalmente, guardandosi la punta
delle dita "...chi non ha una...chi non ha *mai* avuto una ragazza...ha la
precedenza..."
Hermione cacciò un'urletto involontario "Che coosa? Mi stai dicendo che
tutti i tuoi amichetti in questo momento credono che io e te siamo là dentro a
fare...chissà cosa?!"
Ron annuì, sorridendo angelicamente. "Però guarda il lato positivo della
cosa. Abbiamo un posto dove provare"
Hermione provò il malsano impulso di schiaffeggiarlo "Provare? Ron forse
non ti rendi conto pienamente della situazione! Cioè...io me ne vado"
Il ragazzo le afferrò una spalla, trattenendola "Eh no, signorina. Tu mi
hai cacciato in questo guaio. Tu mi hai quasi obbligato ad accettare. Tu entri
lì dentro e domani mi fai fare una bella figura con quel tizio ricciuto!"
Hermione riflettè per quella che parve un'eternità. Dopo poco alzò le spalle
"Dirai che non sei riuscito nel tuo intento?"
Ron ci pensò su assumendo un'espressione rassegnata e dispiaciuta allo stesso
tempo "E va bene...Va bene. Ora, dato che anche io ho il bisogno di
dormire, facciamo quelle stramaledette prove e poi filiamo a letto. Ognuno nel
proprio, si intende"
Lei tirò un sospiro di sollievo e superò l'amico che la seguì soddisfatto
della battuta di poc'anzi.
Spalancò la porta della stanza e accese, con un colpo di bacchetta, le torce a
muro. Ron entrò subito dopo e si richiuse la porta alle spalle.
La stanza era qualcosa di desolatamente vuoto e spazioso. L'aria stantia
penetrò nelle loro narici mentre cercarono un cantuccio dove poggiare borse e
materiale.
"Togliamoci il pensiero..." disse lei sedendosi sulla sponda del letto
più vicino "...ho già pensato una scena per la quale esercitarci."
Il ragazzo si avvicinò e sporse la testa irsuta sul copione "Di che si
tratta?"
Hermione arrossì violentemente "Beh...Corwell parlava di baci...beh il
loro primo bacio...ho pensato fosse un buon modo per iniziare...no?" disse
con una vocina, sprofondando con la testa nel copione.
Ron aprì e chiuse la bocca, come a voler dire qualcosa, ma decise di tacere e
si limitò ad annuire nonostante la forte voglia di sotterrarsi da solo. Magari
nella foresta proibita, il più lontano possibile da lei.
"Senti ma non ti dà fastidio..." azzardò Ron dopo una lunga pausa di
riflessione. Hermione lo osservò incuriosita "...beh è il tuo primo
bacio, no? Non ti da fastidio darlo a me?"
Lei scosse la testa, al che Ron alzò le spalle e si avvicinò al suo viso,
appoggiandole un dito sotto il mento, per sollevarglielo.
Lei serrò gli occhi nello stesso istante in cui il ragazzo le poggiò le labbra
contro le sue. Durò davvero pochissimo, tantochè Hermione non ebbe neanche il
tempo di rendersi conto della situazione, che Ron già si era alzato e camminava
febbrilmente verso il lato opposto della stanza.
"R..Ron?" tentò di richiamarlo lei, seguendolo.
Il ragazzo si voltò spalancando le braccia "Hermione, perdonami ma proprio
non ci riesco!".
La ragazza non sapeva se doversi sentire sollevata o offesa.
"Vedi io voglio baciarti, l'ho sempre voluto, ad essere sincero..." si
fermò di botto rendendosi conto di quell'inaspettata confessione. Hermione lo
guardò come se avesse appena confessato di essere qualcun'altro e, con un gesto
della mano lo esortò ad andare avanti.
Ron si fece coraggio dicendosi che forse mai in futuro gli sarebbe capitata
altra occasione del genere "...beh...si dicevo...non mi va di baciarti solo
perchè è scritto su uno stupido copione! Proprio no, eh!"
Hermione scoppiò a ridere, piegandosi su se stessa. Ron la guardò come se
fosse una pazza ma, dopo aver ascoltato qualche minuto quella risata cristallina
scoppiò a ridere anche lui, perlomeno fu un modo di scaricare la tensione.
"Che cavolo mi ridi, scema?" biascicò continuando a ridere in modo
ossesso. Lei, d'altro canto, era ridotta nella stessa situazione di ridarella e
riuscì appena a dire "Sei...uno stupido!"
Dopo dieci minuti buoni persi a starnazzare come due cretini, e senza motivo tra
l'altro, Hermione si asciugò gli occhi e si passò una mano tra i capelli
"Scusa...scusa...beh Ron tu credi che la gente faccia le cose sempre senza
pensare, no? Come te d'altronde..."
Ron scosse la testa, continuando a sorridere.
"Cioè tu credi che io accetti di baciare una persona solo per guadagnare
80 stupidi punti? Credi che non abbia un minimo di amor proprio?"
Il ragazzo assunse un'aria pensierosa, meditando sulle parole di lei.
"Ne deduco vuoi baciarmi anche tu, no?". Hermione annuì, tastandosi
la fronte dolente per il troppo ridere.
"Va bene..." bisbigliò Ron, dando una veloce scorsa al copione.
"E allora resta immobile mentre colgo il frutto delle tue
preghiere..." disse avvicinandosi a lei e baciandola dolcemente. Hermione
rimase inizialmente spiazzata ma, mano a mano, qualcosa le si sciolse dentro.
Si abbandonò al bacio che fu breve quanto il primo, ma molto intenso. Ron fu il
primo a staccarsi, lanciò lo sguardo nuovamente verso il copione, poi la
guardò dritta negli occhi "...così le tue labbra cancellano il peccato
delle mie."
Hermione socchiuse gli occhi e intrecciò le mani dietro la nuca del ragazzo,
stando in punta di piedi "Allora le mie labbra hanno il peccato che han
tolto."
"Il peccato delle mie labbra? Oh...Oh..." lei alzò gli occhi al cielo
sul punto di ridere di nuovo e rompere l'intesa creata "Ah si...Oh colpa
innocentemente denunziata..."
Hermione fece un risolino "Era dolcemente" gli bisbigliò a pochi
centimetri dalle labbra. Poteva sentire il suo respiro solleticarle la pelle.
"Beh suona bene comunque..." disse Ron con un lieve sorriso
accarezzandole la schiena "Ridammi il mio peccato" e tornò a
baciarla.
Hermione strinse forte le braccia intorno al suo collo. La bocca di Ron era
inaspettatamente morbida e calda e, dopo il senso vago di disgusto iniziale,
quel calore le inebriò il cervello, facendola sentire sospesa a chissà quanti
metri da terra.
Dopo qualche minuto lei si allontanò e si guardarono intensamente negli
occhi.
"Tu baci a regola d'arte..."
Ron soffocò un risolino, carezzandole appena la guancia "Anche tu, per
essere una nanerottola simile"
"Scemo..." sorrise lei appoggiando il capo nell'incavo tra la spalla e
il collo "...non c'è nel copione questa..."
Rimasero abbracciati a lungo, cullati solo dal soffio lontano delle fronde e dal
danzare delle fiammelle delle torce.
Una voce li fece sobbalzare, seguita da una bussata leggera alla porta
"Ron? Hermione..? Sono Harry..."
I due si guardarono terrorizzati staccandosi all'istante guardando ognuno una
parte diversa della stanza.
Harry entrò sorridendo, aveva indosso il pigiama e una grossa vestaglia a
quadri "Ero venuto a dare una sbirciatina alle prove. Come vanno?"
Ron guardò la ragazza e sorrise di rimando all'amico "Oh benone. Mai
andate meglio!"
*
Hermione sbattè varie volte la
testa contro il muro. Il rumore assordante della Sala Grande non servì a
distarla dall'intento. Un folto gruppo di Grifondoro, ancora con gli abiti di
scena le si avvicinarono, chi battendole la mano sulla spalla rassicuranti, chi
guardandola tristemente.
"Dai 'Mione...in fondo c'era da aspettarselo che vincessero i Corvonero.
Loro hanno addirittura un'associazione di recitazione riservata a quelli della
loro Casa..." Harry cercò di rassicurarla, ma il sorriso gli morì in
volto non appena vide gli occhi gonfi e lucidi dell'amica.
"Ci eravamo impegnati tanto..." disse lei con una vocina piagnucolosa,
alzandosi lo scollo del vestito che le crollava pericolosamente ad ogni minimo
movimento "...non è giusto!"
Ron le diede uno scrollone, con scarsa delicatezza "E smettila! Ci siamo
divertiti, no? E poi non ti basta guardare come son conciato per tornare di
buon'umore?" disse indicando il cappello pennuto e le aderenti calzamaglie
di un verde pistacchio. Lavanda, ideatrice degli abiti scoppiò in una risata
sguaiata e il ragazzo le rivolse un'occhiata velenosa.
Corwell si avvicinò, sorridendo entusiasta, facendosi largo tra i ragazzi che
attorniavano Hermione. Tese la mano increspando le sottili labra aggrinzite in
un sorriso sincero "I miei complimenti signorinella. Siete stati non bravi,
ma...p-e-r-f-e-t-t-i!"
Tutti gli attori assunsero un'espressione compiaciuta a quel complimento e si
scambiarono occhiate colme di soddisfazione.
"Che saranno mai 80 punti Herm..." disse Harry incoraggiato dal gesto
dell'uomo "...basteranno un paio di giorni di lezione e tu ce li farai
guadagnare senza doverci mostrare il decoltè!"
Hermione guardò tutti i suoi amici.
Si sentì improvvisamente sciocca e frivola. Insomma si, i punti erano
importanti, ma così non faceva che mortificare le estenuanti settimane di
lavoro e di impegno dei suoi amici, oltre che di lei.
Il suo sguardo cadde sulla mano di Corwell, ancora tesa.
"E poi ne è valsa la pena, no?" chiese l'uomo avvicinandolesi
cordialmente. Lei finalmente sorrise, lanciò un'occhiata d'intesa verso Ron e
strinse con forza la mano porta davanti a lei. Ron si grattò il naso
imbarazzato, non riuscendo a nascondere un sorriso a labbra strette.
"Si. Ne è valsa la pena.
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FINE
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I Pg della saga non sono miei,
ma appartengono a JK Rowling!
Come avevo promesso ecco il terzo capitoletto ^_^!
Non ho molto da dire, se non un grazie infinito per i complimenti e gli
incoraggiamenti! Non mi stancherò mai di dirlo quanto siano preziosi, GRAZIE
GRAZIE GRAZIE!
Ho provato non poche difficoltà a scrivere la prima parte, spero sia abbastanza
chiara e poco confusionaria ((per me lo è tantissimo ;_; ma sono caotica di mio
e non riesco a non esserlo anche quando scrivo ._.))
Volevo fare un piccolo avvisetto ^_^. ((Perdonatemi se lo farò su tutte le ff
che pubblicherò in questo periodo ._.))
Ho appena aperto, con un'amica, il primo database italiano sulle fanart di Harry
Potter.
L'url è: http://www.grandealbero.net/doujin
Accettiamo di tutto! Disegni, Tavole di fumetto, Manipolazioni grafiche e,
naturalmente, fanfic! Il tutto ha il preciso scopo di raggruppare tutti, e
sottolineo tutti, gli autori italiani di fandom riguardo ad HP.
Stiamo lavorando sulla possibilità di rendere il sito automatico, ma per ora
abbiamo solo bisogno di tanti utenti volenterosi che ci mandino i loro lavori!
Grazie per l'attenzione e pardon per lo spam ;_;
Baciottosi a tutti!! ^*^
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