La recita del Grifondoro

di Sanae Nakazawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo 2: *** La recita del Grifondoro ***
Capitolo 3: *** La recita del Grifondoro ***



Capitolo 1
*** La recita del Grifondoro ***


Capitolo Due

"Ma è un'idiozia bella e buona!" Ron guardò i presenti come se fossero appena usciti dal reparto di igiene mentale del San Mungo e assunse l'espressione più burbera che potesse mai avere.
Hermione ed Harry si scambiarono un'occhiata e il ragazzo, con estremo coraggio, si fece avanti per convincere l'amico.
"E' a fin di bene Ron. Ci aiuterà solo a ricevere punti per la nostra casa..." disse con un sorriso rassicurante. Ron sembrò una caffettiera pronta ad esplodere al minimo tocco di gas ed Harry sembrò più gassoso che mai in quel momento.
"Non mi infinocchierete! Non stavolta!" direzionò lo sguardo assassino verso Hermione "Io le calzamaglie non le metto? E' chiaro? Andate a quel paese!"
Detto questo sparì verso la scalinata che portava al dormitorio maschile, lasciando gli amici pietrificati.
Hermione sospirò pesantemente e si lasciò cadere sulla loro poltrona preferita, quella di fronte al caminetto. Harry seguì il suo esempio poggiandosi sul bracciolo e osservandone l'espressione sconsolata.
"Dovevo immaginarlo. Ron non ha la minima sopportazione per nulla. Tutto deve andare come dice lui, tutto deve essere fatto secondo le sue regole. Ma quando si tratta di fare un piacere a noialtri..."
Harry le passò la mano sul braccio, carezzandoglielo "Dai 'Mione. Sai perfettamente che buona parte delle cose che fa sono istintive. Semplicemente parla senza pensare. Vedrai che domattina sarà più arrendevole, e noi ci riproveremo"
La ragazza gli sorrise, anche se non totalmente convinta, e puntò lo sguardo nel fuoco.
Tutto era cominciato quella mattina, quando la McGranitt aveva convocato lei, Draco Malfoy, Susan Hossass e Ernie Macmillian nel suo ufficio.
Un gruppetto alquanto "importante", almeno agli occhi degli studenti più giovani.
La Professoressa li attendeva con un sorriso materno, le dita incrociate lasciate poggiare sulla scrivania color noce. I ragazzi si scambiarono un'occhiata interrogativa, essere chiamati dalla McGranitt in ufficio, ad una così stramba ora del mattino, era di per se strano. Se poi sul suo viso non erano dipinti astio e delusione, era ancora peggio.
La donna attese che tutti prendessero posto e li scrutò uno ad uno.
"Sono stata molto colpita da questa iniziativa e dall'interesse rivolto ad Hogwarts in questo ambito, quindi non meravigliatevi se ve ne parlerò in termini così entusiastici. Avrò una spiegazione per tutto"
Hermione e Susan si scambiarono un'occhiata sgomenta. L'essere enigmatica era un'altra qualità della McGranitt mai venuta a galla.
Malfoy sbuffò sonoramente e prese a fissarsi le punte delle dita quasi in segno di ribellione. La professoressa gli rivolse un'occhiataccia prima di continuare il discorso "La Gazzetta del Profeta ha deciso di dedicare uno speciale alla nostra scuola. Una sorta di *prova* che ci terrà impegnati fino al mese prossimo" tutti si scambiarono occhiate piene di curiosità e ci furono molti scricchiolii di sedie. 
La McGranitt proseguì, con tono compiaciuto "Ha decretato Hogwarts come la scuola qualitativamente migliore, in Europa. Per questo l'ha selezionata, e per questo dovrete dare il meglio di voi per rappresentarla degnamente"
Ernie fece per dire qualcosa, ma la donna lo bloccò quasi subito con un gesto della mano "Sono stati richiesti quattro tipi di rappresentazioni, quindi, uno per ogni Casa. E, col Preside, che non ha potuto convenire a questa riunione per impegni urgenti, abbiamo deciso di assegnare ben 80 punti alla Casa che si distinguerà per impegno e buona volontà. Altri punti extra saranno assegnati o sottratti a seconda delle occasioni"
Draco Malfoy alzò lo sguardo verso l'anziana donna "E che tipo di rappresentazioni, sarebbero?" chiese freddamente, fissandola negli occhi. La donna estrasse dalla scrivania quattro volumi dalla copertina rigida ed elegante.
"Rappresentazioni teatrali, Signor Malfoy. Rappresentazioni di quattro grandi opere della letteratura inglese, babbana si intende" Draco ostentò un'espressione terrorizzata, ma cercò di riprendere subito l'antica spavalderia.
Passò un dito sulla copertina del libro in cima "C'era proprio bisogno di scegliere autori Babbani?" digrignò tra i denti. 
"E' una regola impostaci dal curatore del progetto. Se non le sta bene Signor Malfoy può ritirarsi anche subito. Questa iniziativa non ha nulla di obbligatorio anche se..." borbottò la donna cercando di reprimere un'altro sorriso di soddisfazione "...sarebbe un'ottima pubblicità per Hogwarts. Senza parlare del rispetto che la Gazzetta nutre per questo impianto scolastico"
Gli altri tre, al contrario, sembravano abbastanza entusiasti della cosa. Hermione si alzò e scrutò da vicino i libri "Abbiamo un mese per prepararlo, vero Professoressa?"
La McGranitt annuì e la ragazza passò in rassegna dei vari titoli. Nel frattanto Susan sfogliava il volume di Orgoglio e Pregiuzio con grande interesse "Credo proprio che sceglierò questo! Mia madre lo ha letto da ragazza e a casa ne abbiamo una copia! Ne ho letto qualche passo e pare interessante"
Gli occhi di Hermione si posarono sulle parole incise sul trafiletto dell'ultimo libro della pila. Aveva una copertina salmone e le scritte, in un dorato lucente, avevano un vago accento gotico.
Afferrò il volume prima che gli altri due la battessero sul tempo e si voltò verso la McGranitt che, piuma e pergamena alla mano, attendeva le scelte dei ragazzi per appuntarle e comunicarle a chi di dovere.
"Scelgo questo" esclamò la ragazza in un sorriso, sfoggiando eccitata il tomo di Romeo e Giulietta.

*

"Via, Ron. Si tratta solo di una volta. La tua reputazione non andrà mica a farsi friggere per questo! E non è detto che tu abbia una parte come attore"
Hermione pensò di risolvere il problema mettendola su questo piano ma, a quanto pare, lo peggiorò. Il rosso la guardò stizzito "Credi che io non sia capace?"
La ragazza sperò mentalmente che Ron si affogasse con il suo uova e bacon e si limitò ad alzare gli occhi al cielo, sconsolata. Harry le venne in soccorso, inghiottendo più in fretta che poteva "Tu attore? Ne saresti capacissimo Ron! Quindi ti aggiungiamo alla lista dei partecipanti? Saresti un Romeo perfetto, secondo la mia modesta opinione"
Ron non tradì alcuna emozione ma dai suoi occhi si leggeva chiaramente che era compiaciuto. Dimenticò in un attimo la storia delle calzamaglie, del pubblico e delle battute smielate e guardò l'amico con convinzione.
"Va bene. Accetto." fu la laconica risposta. Harry ed Hermione si scambiarono un'occhiata sprizzante di gioia ma Ron parve non badarci.
La ragazza estrasse la pergamena ed appuntò il nome dell'amico in fondo alla lista.
"Bene" sorrise alzandosi e infilandosi l'enorme borsa sulle spalle "stasera ci sarà una riunione per determinare i ruoli, alle 19 in Sala Comune. Non tollero ritardi!"
I due la osservarono sgusciar via in silenzio.
"Mi sono fatto buttare dentro, eh Harry?"
Lui gli poggiò una mano sulla spalla, alzandosi anche lui "Per Hermione questo ed altro, amico"

*

La Sala Comune non era mai stata così rumorosa. Erano circa in 30, tutti troppo eccitati per riuscire a contenersi in quella stanza troppo piccola.
Harry cercò di moderare il chiacchiericcio mentre Hermione si posizionò su di un baule, con in mano uno scatolo dall'aria piuttosto losca.
Ci vollero buoni quindici minuti perchè tutti rivolgessero l'attenzione verso di lei e altri cinque per permettere a Neville di spegnere il suo pantalone, dal momento che Seamus e Dean vi avevano spalmato su una buona razione di Crema Infiammabile di Zonko.
"Hem hem..." esordì Hermione "...siamo qui riuniti, come saprete, perchè *pretendiamo* che quei succosi 80 punti vadano al Grifondoro!"
Bastarono queste poche parole per scatenare tripudio generale. Lavanda e Calì improvvisarono anche un balletto propiziatorio.
"Non tutti ne saranno informati, ma insceneremo il noto dramma Sheakesperiano *Romeo e Giulietta*" molti dei presenti guardarono Hermione come se dicesse un mucchio di idiozie, ma lei non si lasciò condizionare "per chi non lo conosce...beh, non c'è assolutamente problema. L'importante sarà il pacchetto finale e credo che riusciremo a fare un buon lavoro se ci sarà collaborazione"
Al che Hermione agitò la scatola, dalle rifiniture bronzo, che teneva sotto il braccio. Si piegò leggermente e ne mischiò il contenuto "Qui dentro ho racchiuso tutte le mansioni che ci occorreranno per svolgere il progetto. Vi chiamerò uno per uno e voi pescherete un pezzo di pergamena con su scritta quale tocca a voi"
Tutti composero una fila alla benemeglio e restarono in attesa che Hermione desse il via "Comincio io per prima, tanto per toglierci il pensiero" biascicò sorridendo imbarazzata ed infilò la mano in una fessura estraendo un pezzo giallastro appallottolato.
"Attrice...Giulietta Capuleti..."
Nella Sala si levò un fischio acutissimo. Tutti sembravano impazziti ed Hermione si rese conto solo in quel momento della sua attuale posizione.
L'eventuale Romeo e lei sarebbero stati molto in imbarazzo nei giorni a venire, senza contare il fatto che lei sperava in una mansione del tipo cucire gli abiti di scena o curare le scenografie.
Accettò il suo destino senza battere ciglio e decise che era meglio non prolungare l'attesa, e scoprire con chi avrebbe dovuto condividere la scena.
Cominciarono, uno alla volta, a pescare dalla scatola.
Ginny rimediò il ruolo di Baldassarre, servitore di Romeo, e sembrò divertitissima della cosa. Harry invece ebbe l'arduo compito di impersonare il padre della Capuleti. Lavanda, con enorme disappunto, fu smistata al reparto *sartoria* mentre a Calì fu affidata la parte della moglie di Montecchi.
Montecchi padre capitò a Seamus che, in un ghigno divertito, già escogitò come prendersi gioco dell'amica.
Ron raggiunse sofferente Hermione in cima al baule, ed allungò la mano, come se la cosa gli costasse enorme fatica. 
"In bocca al lupo" gli strizzò l'occhio Hermione. Lui rispose con un sorrisino ironico e si accinse a scartare la sua pallottola di pergamena.
"Attore..." esordì inizialmente con aria totalmente annoiata poi spalancando quasi subito gli occhi e incollandoli al foglio, quasi sperando di aver preso una svista.
Il silenzio cadde sulla Sala e l'attenzione si concentrò precisamente sull'espressione di Ron. Sembrava mummificato. 
Harry gli si avvicinò e gli strappò il bigliettino di mano, leggendo ad alta voce per conto suo.
"Attore...Romeo Montecchi"

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CONTINUA

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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!
Questa miniserie, di 3 capitoli, l'ho scritta un pò di tempo fa, con il preciso scopo di non pubblicarla mai ^_^;
In primis mi rendo conto che è alquanto patetica, in secondo luogo nacque come prova narrativa, dato che ho sempre cercato di immaginare i personaggi della Rowling alle prese con una recita o qualcosa di simile.
Alla fine stasera ho ceduto, ed eccola qui ^_^.
Per chi me l'ha chiesto ((e come sempre vi ringrazio dell'interessamento :*** se non fosse per voi avrei smesso di scrivere da eoni)) Soffio si concluderà col capitolo 8, se tutto va secondo i miei piani, mentre Trouble si avvarrà all'incirca di una ventina di capitoli, o perlomeno così ho deciso per ora.
Di entrambe sono quasi pronti i nuovi capitoli, che sicuramente posterò entro fine settimana ^_^!
Che dire, grazie per aver letto le mie inutili chiacchiere, bacioni a tutti! :*****

Sanae
Hogwartstoryline


 

 

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Capitolo 2
*** La recita del Grifondoro ***


Capitolo Due

"Oh Ronald...Ronald...perchè sei tu Ronald...?" Calì e Lavanda sgombrarono il passaggio ad Hermione, nei corridoi, soffocandosi per poco dalle risatine. 
"Smettetela" sbottò seccata la ragazza mentre le superava.
Era dalla sera prima, dal momento della sconvolgente rivelazione, che i suoi compagni di casa non facevano che prenderla in giro senza il minimo pudore.
Deglutì e accellerò il passo verso l'aula di Trasfigurazione, dove la McGranitt attendeva notizie dal gruppo. Ovunque si voltasse aveva l'impressione che si parlasse di lei, si sentì gli occhi incollati addosso e non potè fare a meno di provare una fortissima sensazione di disagio.
In effetti la sera prima era stata quella che lei chiamava *Una serata drammaticamente tragica*, tanto per avere qualcosa in comune con l'opera da inscenare.
Ron era rimasto una buona mezzora in stato di trance, incredulo sul suo destino. Poi, quando Hermione cercò di rivolgergli la parola, lui si era allontanato, braccia penzolanti e sguardo basso, e da allora non si era fatto più vivo, neppure a colazione.
La ragazza si pentì amaramente di averlo convinto a far parte del *cast*. Era totalmente terrorizzata dall'idea di essere la *sua* Giulietta.
In primo luogo c'era Harry, con le sue stupide battutine riguardo il rapporto tra i due. Poi Ginny, che non faceva che punzecchiarla sullo stesso argomento, anche se velatamente.
Era indubbio che, una volta interpretato quel ruolo, tutti coloro che stavano spingendo per vederli insieme, non avrebbero dato loro tregua.
Da un lato si sentì avvampare all'idea di dover baciare Ron, anche se per finta, dall'altro voleva autoflagellarsi per la sua irresponsabilità.
Hermione sospirò pesantemente cercando di scacciare quei pensieri e si concentrò sull'aula di Trasfigurazione e sulla McGranitt.
La professoressa la intercettò da lontano "Granger? Granger...scusami ero andata a sorvegliare una classe. Prego entra, ti farò conoscere l'inviato della Gazzetta che si occuperà della vostra Casa"
La ragazza entrò seguendo l'anziana donna e si trovò dinanzi ad un uomo sulla quarantina, col naso schiacciato, i capelli arruffati, neri come la pece e le labbra strette.
"Signor Corwell le presento la Signorina Granger, responsabile della casa dei Grifondoro. Signorina Granger, il signor Corwell supervisionerà la vostra prova e scriverà una sorta di diario settimanale sulla Gazzetta, per tenere informati i lettori. Sarà presente alle prove e alle riunioni, in pratica alloggerà ad Hogwarts in carica di *inviato speciale*. Ne è stato affidato ognuno per ogni casa, spero che vi comportiate nella maniera migliore possibile".
L'uomo sorrise cordiale ed Hermione si sentì molto più rilassata "Il signor Corwell allora presenzierà le prime prove, oggi pomeriggio?"
"Chiamami pure Jack..." disse alzandosi in piedi, mettendo in bella mostra la grossa borsa che aveva appoggiata tra le gambe e una macchina fotografica molto simile a quella di Colin Canon al collo "...le vostre prove sono previste per le 20. Ci troveremo in Sala Grande, abbiamo allestito uno spazio apposito" lei annuì e corse ad avvisare i compagni.

*

La Sala Grande quella sera ricordava vagamente l'aspetto che aveva avuto due anni prima, durante il Ballo del Ceppo. Le grandi tavolate, accantonate verso i muri, dopo cena, lasciavano sgombro l'enorme spazio centrale, e l'impalcatura dove abitualmente v'era il tavolo degli insegnanti era stata adibita a palco.
I Grifondoro soggiunsero rumorosamente guardandosi attorno meravigliati. "Miseriaccia! Fino a dieci minuti fa eravamo qui a mangiare!"
Hermione gli diede una lieve pacca dietro la nuca "Non dire assurdità, Ron. La cena è finita da circa un'ora e, al posto di meravigliarti per due tavoli vicino al muro, faresti bene a cacciare il tuo copione e darci un'occhiata."
Il ragazzo rispose con una smorfia che fortunatamente Hermione non notò. Tutti, scenografi e costumisti inclusi, estrassero dalle borse il copione.
Neville cadde nel panico più totale quando si accorse di aver dimenticato di evidenziare le sue battute.
Jack Corwell entrò poco dopo, con alle costole una donna molto giovane ed un ragazzo, altrettanto giovane e col viso butterato. Localizzò Hermione e le si avvicinò "I miei collaboratori..." disse indicando i due, che inchinarono imbarazzati il capo "...bene fate conto che io non ci sia. Mi siedo in un angolo e vi osservo".
La ragazza sorrise e si allontanò, cercando di richiamare l'ordine battendo più volte le mani.
"Mi riservo le scene importanti per la settimana prossima" esclamò, cercando di attirare l'attenzione di tutti i presenti "per ora direi di aprire il copione a caso e provare una scena tra le tante. Finchè tutti, e sottolineo tutti" passò la testa da Neville, che ancora trafficava col suo copione, a Ron, che guardava completamente altrove, seduto a terra con le braccia poggiate contro la panca alle sue spalle "abbiano letto il copione. Andremo avanti così per due giorni, poi esigo un minimo di preparazione."

Tutti si misero a sedere e la osservarono mentre chiudeva gli occhi e infilava il dito nel bel mezzo del mucchietto di fogli bianco candido.
"Mercuzio e Benvolio. Da chi sono interpretati?" chiese sporgendo il collo. Jack Sloper e Victoria Frobisher si alzarono in piedi avvicinandolesi.
"Ecco, la scena è un monologo tra voi due" porse i fogli "poco dopo entra Romeo, ma bloccatevi alla sua entrata"
Hermione si sedette tra Harry e Ron ed osservò la prova dei due. Certo non erano attori nati, ma l'impegno e la volontà dimostrata la fecero sorridere con estrema soddisfazione. Anche Corwell sembrava altamente soddisfatto: non perdeva occasione di appuntare qualcosa sul suo taccuino, nè tantomeno il suo fotografo, quello dalla faccia butterata, perdeva occasione di fotografare.
"Ah...le loro ossa...le loro ossa!" pronunciò Victoria drammaticamente, bloccandosi subito dopo per la fine della scena.
"Bene!" asserì Hermione raggiungendoli. "Ora, con la stessa tecnica proviamo un'altra scena. Jack e Vicky sono stati egregi, per essere alla prima interpretazione, non c'è che dire!"
Ripetè l'operazione di poco prima, per scoprire la scena successiva da interpretare.
"R..Ron...?" bisbigliò con voce tremante, dopo aver dato una scorsa alla pagina "...tocca a te"
Nella Sala riecheggiarono risatine e applausi di ogni genere mentre il ragazzo si metteva in piedi con l'espressione più terrorizzata che potesse fare.
Hermione si passò una mano tra i capelli, mordendosi le labbra. Ron la osservò a lungo, attendendo direttive e, contemporaneamente, pensando ad una qualsiasi ragione per scappare via.
"Bene..." disse finalmente, dopo aver riletto almeno dieci volte la pagina "è una delle scene più importanti. Tu sei a terra, avvelenato. Sei morto quindi non devi muoverti"
"Sono morto?" ripetè Ron sconvolto "Come, sono morto?"
Hermione alzò gli occhi al cielo sbuffando d'impazienza "Si! Sei morto!" lo indicò battendo il piede a terra, mentre sulla Sala scendeva il gelo "Ma hai una vaga idea di cosa parli la storia di quest'opera?" Il ragazzo scosse la testa in senso di diniego.
"Bene...velocemente...io e te ci amiamo ma..."
Ron le diede uno strattone "Hermione! Ma che cavolo dici? Non vedi che c'è gente?" la Sala si sciolse dal gelo di poco prima e fu un tripudio di risatine e fischi.
La ragazza contò mentalmente fino a dieci prima di continuare, ignorando tutto il resto "...le nostre famiglie si odiano a morte. Allora, eviterò di dirti cosa succede nel mezzo, tanto lo scoprirai da solo, io ho finto di esser morta ma tu vedendomi lo hai creduto vero. Quindi ti avveleni, muori, io ti vedo e mi uccido anche io trafiggendomi il cuore. Chiaro?"
Ron annuì e si stese a terra "Mi sento un cretino..." bisbigliò poco prima di chiudere gli occhi. 
"Vedrai con le calzamaglie come ti sentirai, Ron" sorrise Hermione.
La ragazza pronunciò la sua battuta, sentendosi sempre più tesa ad ogni parola detta. Corwell assunse un'espressione particolarmente assorta e parve molto interessato. Poggiò i gomiti sulle ginocchia e socchiuse gli occhi, posando il taccuino sulle gambe dell'assistente.
"...Bacerò le tue labbra. Forse su di esse c'è ancora del veleno capace d'uccidermi con questo conforto..." Ron spalancò gli occhi ma l'occhiataccia che ricevette dall'amica gli bastò a fargli cambiare idea "Ma devi baciarmi...?" sussurrò, cercando di muoversi il meno possibile.
Hermione sospirò appena "Serra gli occhi e stringi i denti" bisbigliò di rimando "Sappi che non fa piacere neanche a me"
Il silenzio della Sala parve pesarle tutto addosso. Si chinò con gli occhi strizzati buffamente e gli diede qualcosa che somigliava più ad una dentata, che altro.
La Casata scoppiò in una risata all'unisono e i due si sentirono sprofondare dalla vergogna. Corwell si mise in piedi scuotendo la testa "No..no..no..è stato terribile!"
Ron si mise in piedi e lo guardò con disappunto "Non aveva detto di far finta che non c'era...?" disse all'orecchio di Hermione, che gli diede una gomitata energica nel fianco.
"Credo che voi due, essendo i personaggi principali, dobbiate lavorare molto sulle vostre scene. E poi questo bacio era tremendo!"
Hermione avvampò abbassando lo sguardo. 
"Proporrei di provare voi due soli, avete ancora tutta la notte per farlo, prima delle nuove prove..." il silenzio cadde nuovamente. 
"Esercitatevi bene e per domani voglio un bel bacio appassionato!"

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CONTINUA

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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!
T______________T <-- le lacrime di commozione che invadono le guanciotte della Sa.
Ma graaaazie T_T e chi se lo aspettava che sarebbe piaciuta *ç_ç* Grazie mille *o*!
Ecco il secondo capitolino, un pò incasinato, d'altronde il clou dell'esperimento è qui, se qualcosa non si dovesse capire me ne scuso ;_;
Ghaccie mille a Oryenh, daffybeddy ((sempre troppo gentile! :*)), Laila, Blacky ((purtroppo devo posticipare a settimana prossima i nuovi capitoletti ;_; sono stata piena di lavoro ;_;)), Patty, _Miwako_, Elivi ((ma povera cara ;_; pensa da me manco i quotidiani ci stanno =_= in compenso non ti danno neanche il tempo di fartene desiderare uno ;_; ahi ahi povere noi ._.)), Hermione Weasley ed EMMA ^_^.
Volevo fare un piccolo avvisetto ^_^. ((Perdonatemi se lo farò su tutte le ff che pubblicherò in questo periodo ._.))
Ho appena aperto, con un'amica, il primo database italiano sulle fanart di Harry Potter.
L'url è: http://www.grandealbero.net/doujin
Accettiamo di tutto! Disegni, Tavole di fumetto, Manipolazioni grafiche e, naturalmente, fanfic! Il tutto ha il preciso scopo di raggruppare tutti, e sottolineo tutti, gli autori italiani di fandom riguardo ad HP.
Stiamo lavorando sulla possibilità di rendere il sito automatico, ma per ora abbiamo solo bisogno di tanti utenti volenterosi che ci mandino i loro lavori! Grazie per l'attenzione e pardon per lo spam ;_;
Baciottosi a tutti!! ^*^

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Capitolo 3
*** La recita del Grifondoro ***


Capitolo Due

Le ultime scale sembrarono ad Hermione degli enormi muri alti perlomeno tre metri l'uno. Con passo pesante arrancò verso il dormitorio maschile, Ron ed Harry a seguito, ed un'espressione indecifrabile sul volto.
I due amici, nel frattanto, chiacchieravano tranquillamente di Quidditch e ciò la fece arrivare alla conclusione che la mente maschile è più semplice di quanto possa sembrare. Insomma lei e Ron erano nella stessa identica situazione, grave a tal punto da togliere la parola, ma a lui bastava parlare di qualche pluffa volante a fargli tornare il sorriso.
Arrivati al limitare della stanza dei ragazzi, Harry proseguì all'interno, mentre Ron si fermò sulla soglia e la osservò tossicchiando come per richiamarla all'attenzione.
"Ora? Che si fa?" disse cercando di non dare a vedere l'evidente tensione che lo attanagliava.
Hermione alzò lo sguardo e incontrò i suoi occhi per un attimo. Subito si volse altrove evidentemente imbarazzata "Avevi detto di conoscere un posto dove potevamo provare in santa pace...beh mostramelo, no?"
Un sorriso soddisfatto si stampò sulla faccia lentigginosa del ragazzo "Una volta tanto sono io sapere qualcosa. Beh seguimi."
Diede una manata affettuosa sulla testa dell'amica e si incamminò verso la zona più recondita dei dormitori. 
"E' la stanza vuota in fondo..." disse lui rompendo il silenzio "...i tipi che la occupavano si sono diplomati lo scorso anno e ora...beh la usano per...capisci no?"
Hermione capì tutto ad un tratto. La voce petulante e fastidiosa della sua compagna di stanza, Lavanda Brown, le si insinuò nel cervello.
Seamus ieri notte mi ha portata nella stanza in fondo ai corridoi. Quella vuota!
Si fermò di scatto e osservò Ron ad occhi spalancati. "E...se...c'è qualcuno che...beh capisci?"
Lui fece altrettanto, voltandosi per fronteggiarla "Hermione tu non sai una cosa. Nel dormitorio maschile viggono delle regole che noi tutti rispettiamo. Allora se ti porto lì sapendo che non c'è nessuno, non ci sarà nessuno, per davvero. Fidati una volta per tutte!"
Detto questo riprese a camminare, più velocemente di prima. L'amica lo raggiunse, non ancora convinta delle sue parole "Mi stai dicendo che avete una sorta di *bachecha* dove prenotate questa...beh questa stanza?"
"Più o meno..." fu la laconica risposta. Ma Hermione si era incaponita a voler vederci chiaro "Quindi tutti sanno che io e te stiamo andando in questa stanza? E nessun'altro voleva andarci?"
Le orecchie di Ron si dipinsero di un rosso vivo "Di...diciamo che ho la precedenza..."
Hermione si fermò di nuovo, cominciando a capire "Cioè hai la precedenza perchè sei tu? E perchè mai?". Ron sbuffò d'impazienza e si fermò, ma senza voltarsi, grattandosi insistentemente la nuca "Se vuoi sapere la verità te la dirò, ma devi promettermi di non sbraitare."
Lei annuì, incrociando le braccia pronta a tutto ormai.
"Ecco..." biascicò Ron, voltandosi finalmente, guardandosi la punta delle dita "...chi non ha una...chi non ha *mai* avuto una ragazza...ha la precedenza..."
Hermione cacciò un'urletto involontario "Che coosa? Mi stai dicendo che tutti i tuoi amichetti in questo momento credono che io e te siamo là dentro a fare...chissà cosa?!"
Ron annuì, sorridendo angelicamente. "Però guarda il lato positivo della cosa. Abbiamo un posto dove provare"
Hermione provò il malsano impulso di schiaffeggiarlo "Provare? Ron forse non ti rendi conto pienamente della situazione! Cioè...io me ne vado"
Il ragazzo le afferrò una spalla, trattenendola "Eh no, signorina. Tu mi hai cacciato in questo guaio. Tu mi hai quasi obbligato ad accettare. Tu entri lì dentro e domani mi fai fare una bella figura con quel tizio ricciuto!"
Hermione riflettè per quella che parve un'eternità. Dopo poco alzò le spalle "Dirai che non sei riuscito nel tuo intento?" 
Ron ci pensò su assumendo un'espressione rassegnata e dispiaciuta allo stesso tempo "E va bene...Va bene. Ora, dato che anche io ho il bisogno di dormire, facciamo quelle stramaledette prove e poi filiamo a letto. Ognuno nel proprio, si intende"
Lei tirò un sospiro di sollievo e superò l'amico che la seguì soddisfatto della battuta di poc'anzi.
Spalancò la porta della stanza e accese, con un colpo di bacchetta, le torce a muro. Ron entrò subito dopo e si richiuse la porta alle spalle.
La stanza era qualcosa di desolatamente vuoto e spazioso. L'aria stantia penetrò nelle loro narici mentre cercarono un cantuccio dove poggiare borse e materiale.
"Togliamoci il pensiero..." disse lei sedendosi sulla sponda del letto più vicino "...ho già pensato una scena per la quale esercitarci."
Il ragazzo si avvicinò e sporse la testa irsuta sul copione "Di che si tratta?"
Hermione arrossì violentemente "Beh...Corwell parlava di baci...beh il loro primo bacio...ho pensato fosse un buon modo per iniziare...no?" disse con una vocina, sprofondando con la testa nel copione.
Ron aprì e chiuse la bocca, come a voler dire qualcosa, ma decise di tacere e si limitò ad annuire nonostante la forte voglia di sotterrarsi da solo. Magari nella foresta proibita, il più lontano possibile da lei.
"Senti ma non ti dà fastidio..." azzardò Ron dopo una lunga pausa di riflessione. Hermione lo osservò incuriosita "...beh è il tuo primo bacio, no? Non ti da fastidio darlo a me?"
Lei scosse la testa, al che Ron alzò le spalle e si avvicinò al suo viso, appoggiandole un dito sotto il mento, per sollevarglielo.
Lei serrò gli occhi nello stesso istante in cui il ragazzo le poggiò le labbra contro le sue. Durò davvero pochissimo, tantochè Hermione non ebbe neanche il tempo di rendersi conto della situazione, che Ron già si era alzato e camminava febbrilmente verso il lato opposto della stanza.
"R..Ron?" tentò di richiamarlo lei, seguendolo.
Il ragazzo si voltò spalancando le braccia "Hermione, perdonami ma proprio non ci riesco!". 
La ragazza non sapeva se doversi sentire sollevata o offesa. 
"Vedi io voglio baciarti, l'ho sempre voluto, ad essere sincero..." si fermò di botto rendendosi conto di quell'inaspettata confessione. Hermione lo guardò come se avesse appena confessato di essere qualcun'altro e, con un gesto della mano lo esortò ad andare avanti.
Ron si fece coraggio dicendosi che forse mai in futuro gli sarebbe capitata altra occasione del genere "...beh...si dicevo...non mi va di baciarti solo perchè è scritto su uno stupido copione! Proprio no, eh!"
Hermione scoppiò a ridere, piegandosi su se stessa. Ron la guardò come se fosse una pazza ma, dopo aver ascoltato qualche minuto quella risata cristallina scoppiò a ridere anche lui, perlomeno fu un modo di scaricare la tensione.
"Che cavolo mi ridi, scema?" biascicò continuando a ridere in modo ossesso. Lei, d'altro canto, era ridotta nella stessa situazione di ridarella e riuscì appena a dire "Sei...uno stupido!"
Dopo dieci minuti buoni persi a starnazzare come due cretini, e senza motivo tra l'altro, Hermione si asciugò gli occhi e si passò una mano tra i capelli "Scusa...scusa...beh Ron tu credi che la gente faccia le cose sempre senza pensare, no? Come te d'altronde..."
Ron scosse la testa, continuando a sorridere. 
"Cioè tu credi che io accetti di baciare una persona solo per guadagnare 80 stupidi punti? Credi che non abbia un minimo di amor proprio?"
Il ragazzo assunse un'aria pensierosa, meditando sulle parole di lei. 
"Ne deduco vuoi baciarmi anche tu, no?". Hermione annuì, tastandosi la fronte dolente per il troppo ridere.
"Va bene..." bisbigliò Ron, dando una veloce scorsa al copione.
"E allora resta immobile mentre colgo il frutto delle tue preghiere..." disse avvicinandosi a lei e baciandola dolcemente. Hermione rimase inizialmente spiazzata ma, mano a mano, qualcosa le si sciolse dentro.
Si abbandonò al bacio che fu breve quanto il primo, ma molto intenso. Ron fu il primo a staccarsi, lanciò lo sguardo nuovamente verso il copione, poi la guardò dritta negli occhi "...così le tue labbra cancellano il peccato delle mie."
Hermione socchiuse gli occhi e intrecciò le mani dietro la nuca del ragazzo, stando in punta di piedi "Allora le mie labbra hanno il peccato che han tolto."
"Il peccato delle mie labbra? Oh...Oh..." lei alzò gli occhi al cielo sul punto di ridere di nuovo e rompere l'intesa creata "Ah si...Oh colpa innocentemente denunziata..."
Hermione fece un risolino "Era dolcemente" gli bisbigliò a pochi centimetri dalle labbra. Poteva sentire il suo respiro solleticarle la pelle.
"Beh suona bene comunque..." disse Ron con un lieve sorriso accarezzandole la schiena "Ridammi il mio peccato" e tornò a baciarla.
Hermione strinse forte le braccia intorno al suo collo. La bocca di Ron era inaspettatamente morbida e calda e, dopo il senso vago di disgusto iniziale, quel calore le inebriò il cervello, facendola sentire sospesa a chissà quanti metri da terra.
Dopo qualche minuto lei si allontanò e si guardarono intensamente negli occhi. 
"Tu baci a regola d'arte..."
Ron soffocò un risolino, carezzandole appena la guancia "Anche tu, per essere una nanerottola simile"
"Scemo..." sorrise lei appoggiando il capo nell'incavo tra la spalla e il collo "...non c'è nel copione questa..."
Rimasero abbracciati a lungo, cullati solo dal soffio lontano delle fronde e dal danzare delle fiammelle delle torce. 
Una voce li fece sobbalzare, seguita da una bussata leggera alla porta "Ron? Hermione..? Sono Harry..."
I due si guardarono terrorizzati staccandosi all'istante guardando ognuno una parte diversa della stanza.
Harry entrò sorridendo, aveva indosso il pigiama e una grossa vestaglia a quadri "Ero venuto a dare una sbirciatina alle prove. Come vanno?"
Ron guardò la ragazza e sorrise di rimando all'amico "Oh benone. Mai andate meglio!"

*

Hermione sbattè varie volte la testa contro il muro. Il rumore assordante della Sala Grande non servì a distarla dall'intento. Un folto gruppo di Grifondoro, ancora con gli abiti di scena le si avvicinarono, chi battendole la mano sulla spalla rassicuranti, chi guardandola tristemente.
"Dai 'Mione...in fondo c'era da aspettarselo che vincessero i Corvonero. Loro hanno addirittura un'associazione di recitazione riservata a quelli della loro Casa..." Harry cercò di rassicurarla, ma il sorriso gli morì in volto non appena vide gli occhi gonfi e lucidi dell'amica.
"Ci eravamo impegnati tanto..." disse lei con una vocina piagnucolosa, alzandosi lo scollo del vestito che le crollava pericolosamente ad ogni minimo movimento "...non è giusto!"
Ron le diede uno scrollone, con scarsa delicatezza "E smettila! Ci siamo divertiti, no? E poi non ti basta guardare come son conciato per tornare di buon'umore?" disse indicando il cappello pennuto e le aderenti calzamaglie di un verde pistacchio. Lavanda, ideatrice degli abiti scoppiò in una risata sguaiata e il ragazzo le rivolse un'occhiata velenosa.
Corwell si avvicinò, sorridendo entusiasta, facendosi largo tra i ragazzi che attorniavano Hermione. Tese la mano increspando le sottili labra aggrinzite in un sorriso sincero "I miei complimenti signorinella. Siete stati non bravi, ma...p-e-r-f-e-t-t-i!"
Tutti gli attori assunsero un'espressione compiaciuta a quel complimento e si scambiarono occhiate colme di soddisfazione.
"Che saranno mai 80 punti Herm..." disse Harry incoraggiato dal gesto dell'uomo "...basteranno un paio di giorni di lezione e tu ce li farai guadagnare senza doverci mostrare il decoltè!"
Hermione guardò tutti i suoi amici. 
Si sentì improvvisamente sciocca e frivola. Insomma si, i punti erano importanti, ma così non faceva che mortificare le estenuanti settimane di lavoro e di impegno dei suoi amici, oltre che di lei.
Il suo sguardo cadde sulla mano di Corwell, ancora tesa. 
"E poi ne è valsa la pena, no?" chiese l'uomo avvicinandolesi cordialmente. Lei finalmente sorrise, lanciò un'occhiata d'intesa verso Ron e strinse con forza la mano porta davanti a lei. Ron si grattò il naso imbarazzato, non riuscendo a nascondere un sorriso a labbra strette.
"Si. Ne è valsa la pena.

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FINE

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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!
Come avevo promesso ecco il terzo capitoletto ^_^!
Non ho molto da dire, se non un grazie infinito per i complimenti e gli incoraggiamenti! Non mi stancherò mai di dirlo quanto siano preziosi, GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
Ho provato non poche difficoltà a scrivere la prima parte, spero sia abbastanza chiara e poco confusionaria ((per me lo è tantissimo ;_; ma sono caotica di mio e non riesco a non esserlo anche quando scrivo ._.))
Volevo fare un piccolo avvisetto ^_^. ((Perdonatemi se lo farò su tutte le ff che pubblicherò in questo periodo ._.))
Ho appena aperto, con un'amica, il primo database italiano sulle fanart di Harry Potter.
L'url è: http://www.grandealbero.net/doujin
Accettiamo di tutto! Disegni, Tavole di fumetto, Manipolazioni grafiche e, naturalmente, fanfic! Il tutto ha il preciso scopo di raggruppare tutti, e sottolineo tutti, gli autori italiani di fandom riguardo ad HP.
Stiamo lavorando sulla possibilità di rendere il sito automatico, ma per ora abbiamo solo bisogno di tanti utenti volenterosi che ci mandino i loro lavori! Grazie per l'attenzione e pardon per lo spam ;_;
Baciottosi a tutti!! ^*^

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