Forse avrò un po' di felicità

di asjarosa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** rosso sangue ***
Capitolo 2: *** nuovo inizio ***
Capitolo 3: *** la verità a galla ***
Capitolo 4: *** incontri ***
Capitolo 5: *** La verità...o un cucciolo? ***



Capitolo 1
*** rosso sangue ***


Stavo attraversando come sempre la via che conduceva all’associazione hunter insieme a mia sorella maggiore Natasha. Arrivammo in breve tempo ai cancelli dove ci attendevano alcuni componenti della squadra armata che disattivarono tutti i marchingegni per uccidere un sangue puro. “ ma dico io,sapevano che dovevamo venire perché non disattivano prima le trappole e cose varie! “ guardai Natasha con un po’ di compassione. Avendo solo tredici anni quindi l’associazione non mi ingaggiava mai dopo la mezzanotte mentre a mia sorella che ha sedici anni le fanno fare di tutto,quindi spesso rischia di non chiudere occhio per un’intera giornata. “ la prossima volta gliene dico quattro al direttore Cross “ continuò a borbottare fino a quando non entrammo in un grande salone con un tavolo al centro dove c’erano seduti tutti i componenti più importanti dell’associazione. Come sempre ci fissarono finche non ci sedemmo ai nostri soliti posti. Iniziò la riunione che io non ascoltai minimamente. “ quindi dovremmo mandare qualcuno che i nostri cari sangue puro non conoscano,e li sceglieremo con il sorteggio a caso,cosi nessuno avrà da ridire “ il mio sguardo cadde sulla sciarpa rosa che indossava il direttore,mi faceva quasi vomitare tanto era a femminuccia. Dopo un po’ vidi che Cross prese in mano un bigliettino e lo apri. “ bene,Natasha e Sakura eseguiranno questa missione “ a volte la casualità porta brutte conseguenze, e questo lo capii sentendo quelle semplici parole. Io e Natasha ci alzammo e andammo a prendere le nostre armi per dirigerci nel luogo di incontro. “ ma posso sapere dove stiamo andando? “ chiesi sottovoce a mia sorella che camminava come uno zombie. “ andiamo a villa Kuran mia cara,proprio quella villa da cui nostra madre ci ha avvertito di non avvicinarci mai troppo,e ovviamente la nostra sfortuna ci perseguita come tutte le altre sere “ sentivo un po’ di astio nella voce ma non ci badai,anzi ero troppo stanca per contraddire il suo modo di fare e poi non ero abituata a scontrarmi con mia sorella,lei era l’unica famiglia che mi rimaneva e non l’avrei sprecata. Dopo un venti minuti ad aspettare fuori al cancello della villa Kuran,esclamai: “ basta,non ce la faccio più,è inutile rimanere qui al freddo ad aspettare un cretino che non viene “ arrabbiata e infreddolita mi voltai per andarmene insieme a mia sorella,ma mi scontrai contro un corpo freddo e robusto. Alzai lo sguardo e vidi due occhi color ruggine che mi scrutavano,ne rimasi completamente e totalmente ammaliata. Era la prima persona che aveva gli occhi identici ai miei.

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Capitolo 2
*** nuovo inizio ***


I suoi occhi erano identici ai miei,i lineamenti del viso erano simili ai miei. Il vento nell'attimo in cui voltai lo sguardo mi si abbattè contro con tutta la sua violenza. Dopo un po' il silenzio cessò: " scusate il ritardo,potete seguirmi " lo guardai un po' stizzita per il tono che aveva usato,daltronde avrebbe dovuto addirittura scusarsi per il ritardo ma,un tipo così sicuro di se non avrebbe mai potuto farlo. Lanciai un occhiata verso Natasha che stava ribbollendo di rabbia,l'afferrai per la manica e le dissi: " non incominciare per favore,tanto sembra un tipo che non ci darà problemi in futuro " lanciai uno sguardo a quell'uomo dal portamento regale. I sangue puro sono perfetti in tutto e per tutto,ma la bellezza è solo una copertura per loro. Esseri che si nutrono di sangue senza vergogna,daltronde posso compatirli visto che sono una di loro. La casa all'interno era gigantesca,aveva tutto rifinito in oro,perfino le scale,sul pavimento ci si poteva specchiare tanto era pulito. Molte tende coprivano tutte le finestre per impedire alla luce del sole di filtrare. " A questo tipo non piace proprio la luce " pensai tra me e me. Dopo un po' il sangue puro ci fece entrare in un'altra stanza anch'essa molto spaziosa. Appese il giaccone e si sedette su una sedia vicino al camino. Non feci in tempo a parlare che entrò un ragazzo con un sorriso da cretino stampato sul volto. " Kaname,vedo che sono arrivati gli ospiti ma... " il ragazzo ci guardò stranito,si strofinò un po' gli occhi cercando di vederci meglio,o forse di capirci qualcosa. " ma voi quanti anni avete!? " affermo quasi urlando il ragazzo biondo. Mia sorella che fino ad ora si era trattenuta esplose. " per tua informazione,non che te lo debba dire per forza,è stata l'associazione hunter a mandarci qui e poi io ho sedici anni mentre mia sorella ne ha tredici e insieme abbiamo sconfitto qualche anno fa un sangue puro vecchio come il mondo,quindi, noi possiamo uccidere te e il tuo piccolo Kaname anche ad occhi chiusi " non rimasi scandalizzata dalle parole di mia sorella,daltronde ero abitutata ai suoi sbalzi d'umore,e poi,ero troppo concentrata a guardare gli occhi di Kaname. Nei suoi occhi c'era...il nulla era come se qualcuno avesse spento quella piccola fiamma nel suoi cuore e non permetteva a nessuno di entrare,neanche con i miei poteri ci riuscì,ero scandalizzata da me stessa. Ci fissammo per un tempo indefinito,ognuno di noi cercava di scoprire i segreti dell'atro,ma lui aveva creato una barriera indistruttibile. Il sangue puro mi guardò attentamente, forse per cercare di capire chi ero veramente,o forse solo per curiosità. Il mio olfatto captò qualcosa,mi girai immediatamente verso la porta per intercettare qualsiasi rumore. All'improvviso capii: " sperate che i sotterranei siano ben chiusi altrimenti avremo visite " ciao a tutte quelle che mi seguono finalmente ecco il secondo capitolo. Fatemi sapere che cosa ne pensate!!!

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Capitolo 3
*** la verità a galla ***


" voi restate qui,Sakura proteggili " Natasha si incamminò verso i sotterranei sicura di se. Incominciai a prendere le armi antivampiro, in caso di attacchi dalle finestre creai delle sbarre con bombe vicino così piccole che erano invisibili ad occhio nudo.
" bene,tu come ti chiami? " indicai il ragazzo biondo che si stava tranquillamente riscaldando le mani vicino al camino.
" io mi chiamo Takuma " quando sentì quel nome capii perchè avevo visto in lui crudeltà mista a dolcezza,e a tante menzogne.
" sei il nipote di quel vecchio del consiglio degli anziani,vero?! " Takuma mi guardò come se avesse sentito una parola mai pronunciata prima d'ora. Capii che era meglio cambiare discorso così chiesi:
" volevo chiederti se avevi una pianta della villa così prevederò tutti i loro possibili attacchi " non rispose subito continuò a guardarmi ammaliato,ma non so da che cosa.
" allora? " gli chiesi di nuovo, guardando sta volta il sangue puro in cerca di una risposta.
" si,vado a prenderla " si alzò in modo aggraziato come se non avesse accumulato stanchezza nell'arco della giornata. Persa nei miei pensieri non sentii chiaramente da dove provenisse lo sparo. Quando mi riconposi uscii dalla stanza a seguii l'odore emanato dal sangue puro. Spalancai una porta in fondo al corridoio e vidi che molti level E avevo accerchiato il sangue puro. Presi la mia Artemis ed incominciai a fare una vera e propria carneficina. Arrivata all'ultimo rimasto non feci caso che fu il purosangue ad ucciderlo così, visto che mi ero buttata a capofitto sul level E mi ritrovai tra le sue braccia. Ci guardammo negli occhi,i suoi erano un pozzo senza fondo, mettevano quasi paura se li si guardava troppo a lungo. Dopo un po' mi riconposi e mi misi in piedi. Biascicai un lievissimo " scusa " e raccolsi  Artemis dal pavimento. Notai con la coda dell'occhio che il sangue puro guardava l'arma attentamente così come me.
" ehy,eravate qui,vi stavamo cercando per tutta la casa io e biondino "
" si scusa e che dei level E l'avevano accerchiato. Tutto a posto giu? " le chiesi per cambiare discorso e incominciammo a spostarci tutti nel soggiorno.
" si,si è stato semplicissimo non mi sono procurata neanche un graffio " l'ascoltai e incominciai a pensare che era meglio chiamare Cross e farmi dire qual'era veramente la nostra missione.
" scusatemi un attimo devo fare una telefonata " così dicendo aprii la prima porta che mi era capitata davanti.
" direttore Cross sono Sakura, scusate il disturbo ma vorrei sapere alcune cose sulla missione e sul sangue puro che dobbiamo proteggere " dall'atro capo del telefono una voce mi rispose:
" oh,non preoccuparti,chiedimi quello che vuoi "
" per prima cosa qual'e la nostra vera missione? " gli posi questa domanda senza balbettare,non era da me neanche nelle situazioni più tragiche.
" bhe,dovete proteggere Kaname-sama,questo è tutto,almeno così il consiglio ci ha chiesto " non so ancora perchè ma quando sento nominare il consiglio mi viene una rabbia...
" e da quando direttore Cross noi prendiamo ordini dal consiglio degli anziani? " lo chiesi in tono calmo ma che faceva trasparire chiaramente la mia rabbia repressa per quegli esseri approfittatori.
" vedi Sakura,questo non è prendere ordini è solo ricambiare in modo equo, visto che il consiglio degli anziani ci ha aiutato molte volte per i vari conflitti scaturitisi tra i  nostri dipendenti " le sue parole non mi convincevano per niente ma gli chiesi comunque un'altra cosa:
" per quanto tempo dovremmo proteggere il sangue puro Kaname Kuran? " lo chiesi in tono sbrigativo visto che mi aveva annoiata con il suo divagare.
" circa un anno,non di più " peggio di così non poteva andare.
" bene,grazie direttore Cross,buonasera " staccai e mi diressi da mia sorella per dargli la notizia ma...
" questo sogno mi sta distruggendo "

Ecco a voi il terzo capitolo, spero vi piaccia.
Ma di quale sogno sto parlando? lo scoprirete nel prossimo capitolo bye bye!!! fatemi sapere come sempre che cosa ne pensate!!!

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Capitolo 4
*** incontri ***


Dopo la morte di mia sorella facevo sempre lo stesso sogno,stava diventando ossessivo. Ero così immersa nei miei pensieri che non sentii la sveglia suonare. Scesi dal letto e andai verso lo specchio: stessi occhi amaranto,stessi capelli scuri e stesso fisico perfetto.
“ d'altronde che cosa mi aspettavo,tre braccia e tre teste?! “ i miei pensieri furono interrotti dal direttore Cross che mi chiamava per dirmi che la colazione era pronta. Mi vestii e scesi.
“ buongiorno direttore,che cosa c’è per colazione? “ mi girai e vidi una tavola imbandita con piatti dall’aspetto delizioso.
“ hai l’imbarazzo della scelta Sakura,ma mi raccomando ho fatto questi piatti con tutto l’amore che ho quindi,mangia tutto “ vidi un sorriso sornione crearsi sul suo volto,cosi dissi:
“ non si preoccupi direttore,con me questi cibi non dureranno più di cinque minuti “ entrambi scoppiammo a ridere. Finita la colazione il direttore mi chiese di andare a comprare alcuni ingredienti per la torta al cioccolato che doveva preparare per inaugurare il mio compleanno.
“ eh si,oggi compio diciotto anni,quindi il direttore mi ha praticamente cacciato fuori di casa “ lo dissi ad alta voce mentre percorrevo la strada per arrivare in città. Il centro della città era super affollata: c’erano molte persone che andavano nei negozi e ne uscivano con molti acquisti,gelatai e luna park pieni zeppi di bambini. Dopo mezz’ora finii di comprare gli ingredienti e mi avviai verso la strada di ritorno. Alzai lo sguardo e mi bloccai di botto. Di fronte a me c’era l’unica persona che cercavo di evitare da anni: Kaname Kuran affiancato dal suo amichetto “ cagnolino “ Takuma Ichijo. Andai verso la loro direzione e li sorpassai in modo indifferente,ma feci caso ovviamente all’occhiata che mi lanciò Kuran. Dopo vari minuti scorsi la mia casa da lontano e mi affrettai a raggiungerla. Quando aprii la porta notai che tutte le luci erano spente così andai in soggiorno e accesi la luce.
“ buon compleanno!!! “ guardai sbalordita tutti i miei amici dell’associazione hunter che mi sorridevano. Dopo aver  scartato tutti i regali ci mettemmo a tavola. Di sicuro era stato il giorno più bello e gioioso di tutta la mia vita.
“ non me lo dimenticherò mai “  pensai ad alta voce guardando la luna piena,dopo che ero uscita per prendere una boccata d’aria fresca.
“ cosa non dimenticherai mai? “ mi voltai e vidi Jacob,un mio caro amico che mi stette molto vicino dopo la morte di Natasha.
“ non dimenticherò mai questo giorno,peccato che sia già finito “ Jack mi guardò in modo strano,così decisi di rompere il silenzio che si era creato.
“ perché fai quella faccia? “ dopo un po’ rispose:
“ guarda che non è finito un bel niente,tu ora devi andarti a preparare perché dobbiamo andare in discoteca. Pensavo che Cross te l’avesse detto. “ lo guardai felicissima,gli diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso la mia stanza per vestirmi e truccarmi. Dopo quasi un’ora io e le mie amiche riuscimmo a scegliere il vestito da indossare,insieme all’acconciatura per i capelli ed il trucco adatto: mi misi un vestito molto corto di un rosso acceso,capelli sciolti con qualche ciocca riccia e trucco non troppo pesante. Quando scesi il direttore che stava parlando con Yagari si girò e rimase a bocca aperta. Feci una giravolta e domandai:
“ come sto? “ rimasero per qualche secondo in silenzio ad osservarmi.
“ beh,stai benissimo cioè… wow!!! “ mi misi a ridere come una pazza ma fui interrotta da Jack e gli altri che dissero che era arrivato il momento di andare. Indossai un giaccone abbastanza pesate e uscii non prima di aver salutato ovviamente il direttore e Yagari che dissero la solita frase:
“ state attenti e non combinate guai “ dopo un po’ arrivammo fuori alla discoteca che per fortuna non era molto affollata come di solito ma,ci mettemmo lo stesso parecchio prima di entrare. La musica rimbombava in modo un po’assordante.
“ balliamo? “ guardai Jack  porgermi la sua mano che io presi senza esitazione. Ci buttammo in un ballo scatenato per parecchi minuti fino a quando non ci stancammo entrambi. Jack andò al bancone per ordinare alcune bibite mentre io mi diressi alla toilette. Mi sciacquai il viso e cercai di asciugarmi un po’ il sudore. Stavo per uscire dal bagno quando una mano mi bloccò il polso dietro la schiena.
“ ma che…?! “ sfortunatamente non avevo portato armi per difendermi d'altronde non avrei potuto metterle da nessuna parte visto che il vestito era cortissimo. Cercai di calmarmi e incanalai tutta la forza nel braccio libero così con una mossa me lo scrollai di dosso. Mi voltai per vederlo in faccia.
“ chi sei? “ lo alzai da terra e lo scaraventai sul muro immobilizzandolo.
“ per una volta i miei poteri sovrumani servono a qualcosa “ pensai tra me e me.
“ nessuno che conosci “ i suoi occhi erano di ghiaccio,aveva capelli cosi biondi da sembrare bianchi,era di sicuro un vampiro.
“ sei un vampiro,ma di che rango? “ il ragazzo continuava a guardarmi negli occhi.
“ hai i suoi stessi occhi ecco perché è così interessato a te “ quella frase mi colpì in piena faccia e capii a che si riferiva.
“ Hanabusa Aido,non è così,mandagli questo messaggio:non rompere più il cazzo. Ah e digli anche di non osare toccare i miei amici o la mia famiglia altrimenti si ritroverà con artemis alla gola “ lo scaraventai dall’altra parte del bagno e me andai. Mi diressi verso il bancone dove stavano tutti i miei amici.
“ hey,ma dove sei stata?! “ si voltarono tutti nella mia direzione,ma riuscii a creare una scusa abbastanza credibile. Il resto della serata passò tra balli e risate. Verso le sei del mattino ritornai a casa.
“ sono a pezzi,meno male che domani non ho scuola “ mi svestii e andai a letto,ma quando sollevai le coperte trovai un biglietto firmato con il sangue.
 
Ciao a tutte le ragazze che mi seguono ecco il quarto capitolo. Che cosa ci sarà scritto in questo biglietto? Continuate a seguirmi e lo scoprirete. Recensite e fatemi sapere che cosa ne pensate di questo capitolo.

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Capitolo 5
*** La verità...o un cucciolo? ***


La mattina seguente mi svegliai con un orribile dolore ai piedi e come se non bastasse la testa stava per scoppiarmi come un palloncino.
" sarà meglio se vado a fare colazione " era un'ottima idea ovviamente,fino a quando non mi ricordai di quel dannato biglietto.
" gia,e ora forse è arrivato il momento di scoprire la verità " pensai ad alta voce non accorgendomi che Jack mi stava ascoltando.
" che verità,che ti sei fumata il cervello con le tue paranoie? " mi girai stizzita da quel commento e vidi Jack appoggiato allo stipite della porta.
" carino da parte tua insultarmi a prima mattina! comunque non sono fatti tuoi! " gli urlai un po' indispettita ma con un sorriso cretino sul volto. Non avrei mai potuto arrabbiarmi sul serio con lui. Jack mi guardò e poi mi porse la mano che io ovviamente scansai e dissi:
" andiamo ha fare colazione che è meglio " dopo aver finito la colazione abbondante mi rinchiusi in camera presi il biglietto in mano e lo lessi:
Cara Sakura,
spero ti ricorderai di me. Scusa per il disturbo creatoti da Aido. Sarei felice di rivederti al più presto alla villa Kuran. Quando verrai basta che ti porti la lettera che ti sto scrivendo così non avrai problemi ad entrare. Risponderò a tutte le tue domande.
ps: buon compleanno,spiacente per avertelo detto in ritardo.
Kaname Kuran

" certo che non è stato molto formale,parla come se mi conoscesse. Quell'arrogante sangue puro " mi vestii in fretta e decisi che sarei andata oggi a fargli visita visto che avevo tutta la giornata libera. Dopo aver detto una bugia al direttore Cross presi la moto e partii. In breve tempo mi ritrovai in quel bosco pieno di ricordi orrendi e crudeli. Salii i tre scalini e senza neanche bussare la porta si aprì. Due occhi amaranto si specchiarono nei miei.
" Kaname-sama state indietro " in meno di un secondo spuntò una ragazza dai capelli albini che mi puntò un'arma antivampiro alla gola.
" parlare non servirà a niente,meglio reagire in fretta e ucciderla così dimostrerò anche la mia forza " pensai tra me e me. Lentamente incominciai a far scivolare la mano verso la falce azzurra,la brandii senza difficoltà stendendo in un solo corpo la mia avversaria. Per eseguire questa mossa ci sono voluti anni e per perfezionarla quasi sette anni,uno più uno meno,ma i risultati ovviamente erano fantastici. Con la forza del pensiero feci cadere un albero addosso all'albina che non riuscì più ad alzarsi. Mi sentivo osservata così mi girai per controllare anche Kuran,ma lui non si era mosso di un millimetro in compenso mi fissava.
" spero che non mi hai fatta venire fin qui solo per uccidere la tua albina o meglio albero ora " lo guardai con aria di sfida ma lui non battè ciglio.
" Seera putroppo tende sempre ad esagerare,entra " appena entrata in casa la testa incominciò a girare,questo peggiorò quando vidi che andò verso la cucina e ne ritornò con un bicchiere riempito di un colore rossastro.
" spero tanto che non sia sangue vero,altrimenti farai una brutta fine " lo guardai in cagnesco per qualche minuto finchè non rispose.
" certo che no,sono pastiglie ematiche,non mi permetterei mai di bere sangue umano " si voltò e si sedette sul divano.
" vieni siediti accanto a me " rimasi un po' incredula di quello che aveva detto. Mi diressi verso la poltrona ovviamente.
" questo o ci fa o ci è " trattenni le risate che volevano uscire dopo quel pensiero ridicolo.
" senti,in quel biglietto che mi hai mandato... io... voglio parlare assolutamente e immediatamente di mia sorella,non ti chiedo altro " Kaname fece un'espressione strana ma poi disse:
" se è questo che vuoi...ma prima voglio mostrarti una cosa " si alzò dal divano e mi fece cenno di seguirlo. Credo che salimmo su una specie di torre non molto alta.
" vieni " mi esortò a seguirlo anche se rimasi comunque all'erta. Dopo aver aperto una porta mi trovai di fronte ad una stanza con un letto a baldacchino, a fianco una grande finestra ricoperta da spesse tende rosse che non permettevano neanche ad uno spiraglio di luce di filtrare. La scena che ottenne particolarmente la mia attenzione fu...


Ciao a tutte!!! come avete sicuramente notato ho creato un Kaname un po' troppo taciturno,ditemi che cosa ne pensate!!! recensite!!! notte.

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