The Kiss of the Vampire

di arty98
(/viewuser.php?uid=155479)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IL PRIMO INCONTRO ***
Capitolo 2: *** L'ULTIMO GIORNO DI SCUOLA ***
Capitolo 3: *** BACI RUBATI ***
Capitolo 4: *** UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE ***
Capitolo 5: *** INCOMPRENSIONI ***
Capitolo 6: *** IL PASSATO NON SI DIMENTICA ***
Capitolo 7: *** Scuse ***



Capitolo 1
*** IL PRIMO INCONTRO ***


 
Era una calda sera d'inizio estate, non so se ce le avete presente quelle sere in cui si cominciano a finire le scuole e i vari esami. Beh, quella sera Lucy era di pattuglia con Ian, sembrava tutto tranquillo per le strade, mancava ancora solo un'ora allo scadere del loro turno, erano appostati su dei tetti in allerta per movimenti sospetti. Gli era stato comunicato un grande movimento notturno da quelle parti, ma quella sera era perfettamente tranquillo. "devono aver cambiato idea e saltato la cena" pensò Lucy sbuffando e sedendosi sulle tegole del tetto, la coda bianca che le spuntava come sempre fuori dal vestito da combattimento nero e le orecchiette da micetta che spuntavano tra i suoi capelli neri. Erano le conseguenze di accettare di diventare un Vigilante, il risveglio della parte nascosta di tutti loro. Ian invece aveva delle tenere ali azzurre che gli spuntavano sulle spalle.

---

Katrin restò nascosta dall'oscurità assieme a Mat e a Jasmine, era la loro notte, quella, ma due vigilanti stavano di vedetta sul tetto, stavano prendendo una decisione semplice, che però stava richiedendo più tempo del solito e il tempo, per un vampiro, non era certo un amico…
“vado io a distrarli, voi intanto andate a nutrirvi, ne avete più bisogno di me…” disse Katrin, mentre già stava correndo verso un muro e su per un tetto

---

Lucy percepì uno spostamento d'aria con le orecchie tese che sentirono il rumore di stivali di cuoio sul cotto. si rizzò in piedi tendendo ulteriormente l'udito, si voltò fulminea e vide l'ombra di una persona in piedi sul tetto accanto al loro. "vado io! tu stai qui in allerta, ce ne devono essere altri" disse correndo verso l'ombra, saltò e nell'atterrare estrasse un piccolo pugnale che teneva infilato nella cintura di cuoio della gonna, corse veloce seguendo l’ombra e consapevole che c’era qualcosa di strano in ciò che stava accadendo

---

Katrin corse per i vicoli, inseguita da quella che era certa essere una cacciatrice, il piano funzionava...

---

Lucy continuò a correre, cercava di essere veloce come l'altra ma non ce la faceva, in fin dei conti era entrata da poco e aveva ucciso solo una volta e per errore. continuò l'inseguimento pure quando si spostò sull'asfalto, corse fino a che svoltato l'angolo non la vide più. Rimase atterrita e stordita, sentiva che era lì ma non riusciva a individuare la sua postazione.

---

Nel frattempo gli altri due si avvicinarono al cacciatore rimasto solo sul tetto, lo afferrarono alle spalle e, con un morso, lo immobilizzarono, affondando nel suo collo le zanne
Ian si preparò a reagire, sbatté le ali ed estrasse una pistola dalla tasca dei pantaloni e senza indugio la puntò al cuore di uno dei due e sparò, ma il suo intento non era di uccidere, voleva solo allontanarli da se e farli prigionieri. Di fatti lo ferì alla spalla a due centimetri dal cuore. l'altro soccorse subito il compagno, Ian colpì pure il secondo di striscio alla gamba, e ringhiò per il dolore e per la vista del sangue che stava cominciando a smettere di scendere dal collo di Ian che nel frattempo stava guarendo.
i due vampiri tornarono all'attacco, fermando il ragazzo che li aveva feriti, puntarono il coltello alla sua gola e lo legarono con delle catene al titanio
Ian cercò di liberarsi, diamine! era esperto, perché si lasciava disarmare così facilmente? non ce la poteva fare da solo, e ne era consapevole. così chiamò mentalmente Diego in soccorso che era nei paraggi il quale lo soccorse immediatamente.
i due videro arrivare l'altro, ferirono il cacciatore con loro e se ne andarono, consapevoli di avere ora un po' di tempo per nutrirsi
Diego portò Ian al rifugio dove subito aiutarono il suo corpo a riprendersi dalle ferite. "quanti erano?" chiese il ragazzo con voce gelida. "due" rispose l'altro sbuffando dal dolore per il collo.
Diego drizzò le orecchie, allerta
"no, non due...tre...e la tua compagna sta inseguendo l'altra..." disse, preoccupato
"oddio Lucy!" disse Ian impallidendo di colpo.

---

il vampiro si calò a testa in giù dietro le spalle della ragazza cacciatrice e le sfiorò la schiena con un dito, sorridendo lievemente con malizia e facendosi notare dall'altra, ma disarmandola del tutto prima che potesse contrattaccare

---

Lucy rabbrividì per il contatto con il dito freddo del vampiro e la sue schiena scoperta e vulnerabile. Rimase immobile come scioccata per qualche istante vedendo l'arma cadere a terra. piegò le orecchie all'indietro e ringhiò voltandosi e ringraziando il cielo di portare sempre la maschera di cuoio.

---

la ragazza scese lentamente dal suo appiglio al sottotetto dell'abitazione, sporgendosi verso il corpo della ragazza e immobilizzandola con la mani contro al muro, guardandole il corpo con aria strana

---

lei si trovò bloccata contro al muro, cercò di liberarsi dalla presa dell’essere e dandosi di continuo della stupida per essere stata così sciocca e inesperta dal sciarsi prima disarmare e poi rimanere a spalle al muro con un nemico. Ringhiò nuovamente alzando e abbassando le orecchie e muovendo la coda nervosa. per poi prepararsi ad attaccare come un gatto spaventato.

---

"eh no, micetta...che pensi di fare?" chiese il vampiro alla cacciatrice, con voce suadente e calda
spostò lo sguardo sul suo corpo snello e perfetto, ben formato e invitante... era un peccato doverla uccidere proprio ora...
"senti, io ti lascio andare solo per stavolta, sarebbe un peccato privare il mondo del tuo corpo" disse, passandole una mano sopra esso "ma sei in debito con me" e se ne andò nella notte

---

Lucy ringhiò dopo pe prime parole della vampira che poi la liberò. ma se c'era una cosa he odiava con tutto il cuore era sentirsi sminuire. recuperò il pugnale da terra e con un balzo si mise davanti alla ragazza "io per te sarò sempre e solo una Vegliante! Intese? E micetta lo dici a qualcuno che non ti sta per uccidere!" Rispose fredda guardandola negli occhi, anche il volto dell'altra era coperto. logico, se avessero scoperto la loro identità sarebbe stato un disastro.

---

la ragazza rise e scosse la testa ridendo nuovamente 
si avvicinò tempestivamente al corpo della ragazza, buttandola con forza contro al muro e togliendole di nuovo l'arma "micetta lo dico a chi mi pare, capito? e cerca di non metterti contro le persone sbagliate, se no la prossima volta non ti lascerò andare" le disse, poi le passò un dito sul collo, scendendo verso il basso e guardando la ragazza, girò la mano e le graffiò il collo, per memorizzare l'odore del suo sangue

---

lei ringhiò nuovamente "lasciami!" disse spingendola via e graffiandole il braccio con le unghie "io non sono una micetta!" disse infuriata e ignorando l'assenza di un'arma si avventò contro alla ragazza con le unghie e mandando a segno due colpi che le tagliarono nettamente la maglietta lasciandoci dentro dei solchi. Sorrise soddisfatta rizzando le orecchie e muovendo la coda gioiosa. "nessuno mi può dare della micetta e rimanere impunito" disse sorridendo fiera.

---

"come vuoi tu, micetta, allora questa è una promessa, ci rivedremo ancora e vendicherai il tuo nome... Lucy?" le chiese, sparendo nell'ombra e non facendosi più trovare dalla cacciatrice...

---

Mat e Jasmine la raggiunsero in fretta "abbiamo fatto, noi, tocca a te, ora" "no, non ho molta fame, andiamo..." disse, solo, senza altre spiegazioni

---

Le domande nella mente di Lucy erano molte: come diamine faceva a sapere il suo nome? la ragazza rimase lì immobile per qualche istante scioccata. aveva rifiutato la sfida. Perché? Sapeva che di solito l'accettavano subito estremamente allettati dal sangue. Allora perché non lo aveva fatto? perché se ne era semplicemente andata? Perché l'aveva graffiata? 

---

Mat alzò un sopracciglio "come mai quel sangue tra le dita?" chiese annusando l'aria e sentendo l'odore del sangue fresco che gli fece venire l'acquolina in bocca al sol pensiero.
"una promessa di ritrovarsi... e occhio, fate del male alla persona che ha questo sangue e di voi non resterà nulla che ricordi la vostra esistenza...chiaro ragazzi?" le chiese, alzando un sopracciglio, mentre il suo pensiero volava a quella ragazza e il sole, ancora nascosto dietro le montagne iniziava a rischiarare il cielo
i due annuirono "come vuoi. devo dedurre che avete un conto in sospeso voi due...." disse Mat annusando l'aria per ricordare l'odore del umano "deve avere un buon sapere" pensò leccandosi le labbra e fremendo immaginandosi sulla lingua il sapore del suo sangue, affondare i canini nel suo collo morbido e nutrirsi. "un privilegio da re" pensò con gli occhi socchiusi.

---

Lucy entrò dalla finestra, si spogliò e mise tutto dietro al pannello dell'armadio come sempre, si unse il collo con una pomata per farlo guarire e poi si mise a letto stanca. al solo pensiero che avrebbe dovuto fare il bucato le veniva voglia di uccidersi.

---

"sì, un piacere che spetterà a me per prima..." disse, guardandoli e sorridendo complice
"andiamo, s'è fatto tardi e domani abbiamo scuola..." disse, pronunciando con fatica l'ultima parola e cominciando a correre verso l'appartamento

---

i due annuirono silenziosamente e la seguirono. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'ULTIMO GIORNO DI SCUOLA ***


 
i tre, al suono della sveglia, salutarono la compagnia che avevano chiamato per la notte, si alzarono e si vestirono in fretta, come loro solito, e uscirono di casa in fretta, verso l'edificio scolastico nel quale avrebbero passato ancora un solo giorno

---

Lucy entrò dalla finestra, si spogliò e mise tutto dietro al pannello dell'armadio come sempre, si unse il collo con una pomata per farlo guarire e poi si mise a letto stanca. al solo pensiero che avrebbe dovuto fare il bucato le veniva voglia di uccidersi. 

---

Katrin si sedette al suo solito posto, lontano dai suoi compagni vampiri e attesero tutti l'inizio della lezione, ma nel frattempo a Katrin sembrava di sentire l'odora del sangue della cacciatrice di ieri...

---

il mattino seguente il suono della sveglia fu un trauma. si alzò e scese dal letto, si trascinò in bagno dove decise di farsi una bella doccia. si infilò sotto al getto d'acqua calda sbadigliando ancora e indecisa su cosa indossare per l'ultimo giorno di scuola. indecisa tra i jeans neri e una maglietta rossa e un vestito lilla. Scelse di utilizzare il suo balsamo ai frutti esotici. si insaponò i capelli canticchiando sotto alla doccia. Lucy si convinse ad uscire dalla doccia con malavoglia. Si asciugò i capelli alla scelta lasciandoli lisci a coprirle il collo almeno fino a dove potevano. indossò i jeans e la maglietta, prese la cartella e corse fuori casa. verso scuola. ai cancelli trovò Diego il quale le andò in contro "come stai? “chiese preoccupato. "tutto bene. “tagliò corto lei entrando in classe.

---

ignorò del tutto la lezione e al suono della campanella cercò di scappare fuori, ma il profe bloccò tutti "e per le vacanze farete compiti in coppie, ma non le solite, eccovi l'elenco e datevi da fare... arrivederci" disse, uscendo

---

Lucy si lasciò sedere al banco con Giorgy "nottata intensa?" la prese in giro l'amica ridendo "hahaha davvero divertente" disse la ragazza prendendo i libri "no, sono stata a casa a studiare tutta sera come sempre" spiegò. Giorgy non sapeva che lei era una Vegliante. la sapeva come ragazza tranquilla che passa tutte le giornate a casa a studiare. nemmeno si immaginava tutto il tempo che la ragazza trascorreva ad allenarsi 

---

"quella là ti tocca, Katrin? quella mocciosa? beh buona fortuna, davvero..." disse Mat, dandole una pacca sulla spalla 
"grazie..."disse, sconsolata, uscendo da scuola con entrambi loro due 
"se vi dovete trovare, noi usciamo di casa...ok?" rise Jasmine
"molto divertente... ora dovrò fare in modo di trovarla” le disse

---

una calca si gettò per vedere le coppie. Lucy andò quasi per ultima dopo sua sorella adottiva che neppure sopportava. quando lesse i loro due nomi sbuffò, prese lo zaino e uscì da scuola. "ci mancava solo di collaborare con lei! ora sono a posto!" pensò camminando verso casa e toccandosi il collo dove era stata ferita. chissà se la rivedrò ancora? si chiese camminando. a casa iniziò a preparare la lavatrice.

---

"come cavolo faccio a saper dove abita, nemmeno voglio vederla?!" disse a Jasmine 
"sai benissimo ove abita, ora perciò vai" disse, puntandole contro un dito e mandandola fuori di casa con il necessario
la ragazza sbuffò e cominciò a camminare

---

a casa finita la lavatrice cominciò a mettere in ordine e a pulire le armi che non aveva ami utilizzato ma che le piacevano tanto. sarebbe stata a casa da sola tutto il pomeriggio, perciò che male c'era se si faceva un pò i comodi suoi?
con l'MP3 acceso e le cuffie nelle orecchie strofinava gli oggetti. 

---

"guarda te cosa mi tocca fare..." disse Katrin sbuffando e accingendosi a suonare il campanello
lo suonò, inutile aspettare ancora...

---

Lucy depose il tutto e accaldata alzò e legò la maglietta fin sotto al seno lasciando la pancia scoperta. poi estrasse il vestito e lo controllò per vedere se fosse stato lesionato ma era ancora perfetto neppure lo sentì, talmente era presa da tutto. andò avanti tranquilla canticchiando e saltellando allegramente per la stanza divertita da se stessa 

---

sbuffò esasperata; la ragazza stava facendo esattamente come quando abitavano assieme… si alzò in punta di piedi e prese la chiave sopra la porta, la infilò nella serratura ed entrò, in fondo quella era ancora casa sua…

---

"na na na na" "na na na na" canticchiava Lucy mentre prendeva i libri dalla cartella e li sistemava nei cassetti. prese il libro di chimica e lo sistemò accuratamente sorridendo, finalmente le vacanze!!! 
Katrin le arrivò dalle spalle, le prese l'Mp3 e lo spense, togliendole le cuffie e guardandola con aria seccata
"ti pare?" le disse, alzando gli occhi al cielo per evitare di guardare il corpo della ragazza
Lucy sbuffò riprendendo il suo MP3 "si, mi pare dato che questa è la mia stanza! e non ti invitato nessuno ad entrare!” l’apostrofò rimettendo a posto la maglietta. le dava fastidio mostrarsi scoperta a qualcuno, in particolare a sua sorella che non era altro se non che una rompi scatole.
"questa camera era di entrambe, posso entrarci tutte le volte che mi pare..." disse guardandola con occhi di sufficienza

"hai detto bene era. ora è la mia stanza perciò a meno che tu non sia qui per qualcosa di importante da dirmi alza i tacchi perché non sei gradita" rispose scocciata dandole le spalle e ricominciando a sistemare. 
"abbiamo un lavoro da fare, nel caso tu non te lo ricordi..." disse, ridendole alle spalle, evitando di guardarla
le ricordava troppo la ragazza con cui aveva passato la notte nel suo appartamento...
"stai tranquilla, me ne occuperò io. tu esci pure con i tuoi amichetti che io farò il tutto. Lavorare con te mi da sui nervi per ciò ciao!" disse voltandosi e invitandola ad uscire senza cerimonie.
rise "eh no, sono felice per questo, proprio perché ti darò sui nervi...quindi non me ne vado a nessuna parte" disse e si sdraiò su quello che una volta era il suo letto
Lucy si infiammò a dir poco "alza subito il culo e portalo fuori da qui immediatamente!" disse prendendola per un braccio e tirandola "fuori da qui immediatamente." continuò ringhiando e tirandola per farla alzare.
"costringimi dolcezza" disse, tirandola con lei sul letto e facendola cadere su di sé
notò un taglio profondo sul suo collo e lo guardò a lungo, con insistenza e alla fine disse, seria "chi te l'ha fatto?" in fondo teneva alla sua incolumità, anche se la odiava per cosa era successo
la ragazza mollò la presa facendo ricadere l'altra sul letto e sbuffando si lasciò cadere sul suo esasperata, distante un po’ da quello della sorella. "muovo il culo!" ribadì indicando la porta 
lei cambiò posizione "fatto" e rise, poi aggiunse, a bassa voce, guardando l'altra "sembra proprio tutto come quando eravamo bambine..."
"se fosse come allora ti prenderei a schiaffi senza indugi" rispose dandole le spalle, la infastidiva così tanto la sua compagnia.
"non sei la unica ad essere cambiata..."le disse, puntando lo sguardo verso l'alto e rivivendo tutto ciò che aveva passato da quando se ne era andata, l'aveva fatto per loro, non perché lo volesse, l'aveva fatto soprattutto per lei...
Lucy si alzò "come vuoi! ora però puoi andartene?" chiese gelida. "non mi interessa rivivere i momenti passati. quindi alzati ed esci di qui, nella mia vita non c'è più posto per te. quindi ciao. hai deciso di andartene e ora non ho intenzione di riaccettarti. vattene e lasciami andare avanti, tu lo hai fatto e allora anche io ne ho il diritto" disse per poi alzarsi e aprendo la porta della stanza invitandola ad uscire. La guardò con un sopracciglio alzato gelida. Si impara facilmente in fin dei conti a cancellare definitivamente le persone dalla propria vita soprattutto se ti hanno ferito. E con Katrin non voleva neppure condividere l'aria.
sbuffò fastidiosamente e si alzò, andandole vicino e gridandole in faccia "pensi che lo abbia voluto io? credi che sia stato facile andarmene dalla mia casa? lasciare tutti quelli a cui tenevo? credi sia stata una scelta felice? credimi, tu non sai niente di me! niente!" disse, andandosene in fretta e sbattendo le porte
Lucy sospirò "sì. lo credo" rispose a bassa voce rimasta sola. 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** BACI RUBATI ***


 
quella sera si preparò ad uscire con aggressività, prese due spade corte uguali, che infilò nella cintura come sempre. Saltò fuori dalla finestra e corse sui tetti veloce, al quartier generale si presentò solo per avvisare che stava andando ad ispezionare le strade ad ovest. 
infuriata con tutto e tutti camminò sui tetti nervosa. 

---

Katrin si rigirava a letto, senza riuscire però nel suo intento di levarsi di mente la sorella. uscì dalla finestra e saltò sui tetti

---

Lucy camminava prendendo a calci un sassolino mentre percorreva le strade più buie con le mani infilate nelle tasche della gonna e sbuffando, malediceva il giorno in cui lei e sua sorella si erano dette addio, malediceva Katrin per averla lasciata sola con così tanta noncuranza. 
Ricordava ancora il tempo che aveva passato a piangere per la sua assenza. sbuffò e tirò un calcio con più forza facendolo finire in una strada ancora più buia. 

---

il vampiro ripensò al giorno in cui se ne era dovuta andare, lasciando così la sorella, senza dirle addio, senza darle spiegazioni...averla rivista aveva forse peggiorato le cose tra loro, ma ormai era andata così...non sarebbe cambiato nulla tra loro... non più ormai
ricordava il suo sorriso, le sue dolci mani che la accarezzavano quando dormiva, la voce di quando cantava...e poi ricordava inevitabilmente le lacrime che le rigavano il volto, gli sguardi delusi, tristi, pieni d'odio...
annusò l'aria, sorridendo appena; lei era lì, la cacciatrice era vicina

---

Andò avanti a camminare nel buio, con le orecchie abbassate e gli occhi pieni di lacrime tanto da offuscarle lievemente la vista, il buio era totale ma i suoi occhi da gatto si abituarono all'oscurità. Ma con lo sguardo offuscato non riusciva a guardare la strada, si asciugò le lacrime andò avanti a camminare senza sentire i passi che le si avvicinavano.
Katrin le tirò un pizzicotto su un braccio "ehi, abbiamo un conto in sospeso noi due...ricordi, micetta?" disse, sorridendo apertamente e con sguardo rilassato
le andò davanti e vide le lacrime sul suo viso "che c'è?" le chiese, guardandola strano
Lucy asciugò le lacrime ricomponendosi "hai ragione, abbiamo un contro in sospeso... e io verso di te un favore da restituire" disse con le mani che correvano verso al cintura e le spade, pronta come sempre ad attaccare e tornando gelida come se nulla fosse. 
"sicura? guarda che se non stai bene io..." ma che stava dicendo ora? perché faceva così con quella ragazza
estrasse anche lei le armi e si preparò a combattere con la ragazza
"se hai intenzione di ritirarti dillo subito vampiretta! così concentro la mia attenzione su altre cose più...emozionanti come la caccia ad altri vampiri" disse ridendo per schernirla.
"non ho paura di una ragazza che piangeva sola, nei vicoli di un paesino..." disse, ridendo anche lei. le afferrò un polso con forza e con altrettanta forza la sbatté col corpo contro al muro, girandole un braccio dietro la schiena e attaccandosi a lei col corpo, per impedire che si divincolasse; le tolse con un colpo le armi e le premette un dito con forza, incidendole il collo
Lucy rimase stordita per il contatto e per il muro conto a cui era rimasta bloccata. sentì l'unghia incederle la carne e sobbalzò lasciandosi sfuggire un lamento lieve. "beh almeno io ho dei sentimenti a differenza di te. voi pensate solo ad uccidere, la vostra vita inizia e finisce con ciò." rispose gelida abbassando le orecchiette e muovendo la coda nervosa 
"tu non sai niente di me, quindi vedi di non dire cose di cui poi ti pentiresti..." le disse, sussurrandole in un orecchio
notò il suo nervosismo "che c'è? la mia vicinanza ti rende nervosa, bella micetta?" le chiese, avvicinandosi al suo collo e lasciandovi solo un bacio lieve, che fece venire i brividi alla cacciatrice
Lucy ringhiò "mi da fastidio che qualcuno si prenda tutta questa libertà su di me" ribadì rabbrividendo al contatto con le labbra dell' atra, cercò di voltarsi per vederla dritta negli occhi, o almeno quello che le concedeva il braccio bloccato "delle volte credo che ti piaccia vedermi con le spalle al muro e senza possibilità di scampo. so che ti devo il favore ma non ti pare di star esagerando con la libertà?" chiese per poi sorridere divertita dalla situazione.
"esagerare dici? mi sembra non ti dispiaccia, il tuo corpo è d'accordo con me, ascoltalo; è la tua mente che dice no...perché?" le sussurrò ad un orecchio, passandole le mani sul corpo, carezzandolo dalle gambe al collo e lasciandole leggeri baci e morsi sul collo 
Lucy strinse i denti abbassando le orecchie e ringhiando "perché io non esiterei un istante ad ucciderti se ne avessi la possibilità primo e secondo perché io ti odio! sono gli individui come te che non pensano ad altro se non che a loro stessi e che uccidono la popolazione per nutrirsi. Voi non avete sentimenti. Voi non pensate quando affondate i canini e vi nutrite che la vita di quella persona è solo in mano vostra." disse per poi singhiozzare lievemente. 
si voltò per non far vedere le lacrime che cominciavano a scendere lungo le guance. 
"perché invece di prendervela con la gente innocua non ci affrontate e scegliete noi come prede? perché non avete il coraggio di sfidarci? perché non il nostro di sangue?" chiese voltandosi verso la vampira completamente dato che la aveva lasciato il braccio libero. La guardò negli occhi agitata e fragile. Aveva lasciato che la sua barriera crollasse proprio davanti al nemico, lasciandola lì, scoperta e vulnerabile. "se proprio devi bere il sangue di qualcuno bevi il mio" disse scostando i capelli ed esponendo il collo "ma lascia vivere una persona, se anche non lo farai completamente quando avrai sete invece di uccidere nutrisciti con me" disse avvicinandosi alla ragazza per mostrarle il collo come ad invitarla. "meglio io che una vita innocente" disse facendole avvicinare il capo al punto fragile. 
"no, non ti torcerei un capello, c'è qualcosa di stupido e insensato che non so cosa sia ma che mi impedisce di farti del male per nutrirmi..." le disse solo, abbassando lo sguardo, poi asciugò le lacrime che rigavano il volto della cacciatrice con una carezza "non piangi veramente per questo... vai, riposati, risolvi i problemi che hai...ci sarò alla sfida quando pure tu starai bene, è meglio, credimi" disse, facendo per andarsene
Lucy la bloccò e seppure sapesse che era sbagliato le gettò le braccia al collo e la abbracciò "credo che non siete tutti uguali li sotto...penso che ci sia del buono in te... sai essere gentile..."disse titubante "senti ti voglio restituire il favore....non mi pare giusto lasciarti andare via cosi. quindi mordi!" disse esponendo nuovamente il collo con veloce che non ammetteva repliche, voleva saldare i conti. non le piaceva avere qualcosa di inconcluso con lei.
"no, non è questo che voglio io..." disse, avvicinandosi al suo collo e lasciandoci nuovamente un veloce bacio, alzò il viso e diede un bacio alle sue labbra, senza lasciarle il tempo nemmeno di reagire se ne andò nella notte, sparendo senza lasciare traccia di sé, se non la cicatrice sul collo della ragazza

---

rimase immobile e interdetta per qualche istante "mi...mi...mi ha baciata!?" pensò senza più sentire i piedi per terra. ci mancava solo quella! Non bastava il ritorno di sua sorella, ora anche un vampiro iperprotettivo ci mancava solo! si toccò con le dita le labbra e le venne da sorridere. 

---

salì sul tetto e si stese, era debole... molto debole... avrebbe dovuto mangiare... ma la forza e mancava, non quella fisica, ma le parole della cacciatrice le impedivano di farlo...
ripensò a quello che era successo oggi... da sua sorella alla ragazza che aveva appena baciato...
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE ***


 
al rifugio trovò gli altri tutti indaffarati a preparare l'attacco che ci sarebbe stato di li a pochi giorni ai vampiri. sarebbe stato estratto il nome della fortunata che avrebbe avuto il compito di farsi scegliere per il festeggiato e attaccare dall'interno, per poi dare il via libera agli altri di entrare e seminare a morte. Ian infilò la ano nel vaso in cui ognuno aveva inserito il suo nome per venire estratto. mescolò varie volte e poi estrasse un foglietto, lo aprì e mostrò al resto del gruppo. su quel biglietto c'era il nome di Lucy che impallidì di colpo.

---

Katrin era debole, ma decise di uscire...aveva bisogno di rivedere quella ragazza... o non avrebbe saputo vivere un momento di più... la seguì appena la trovò, sapendo che anche lei l'avrebbe notata subito

---

Lucy le sorrise diverta girandosi "delle volte cedo ce ti piaccia seguirmi" disse ridendo e guardandola negli occhi, le si avvicinò e le scompigliò i capelli corti divertita dalla sua faccia scioccata ed indecisa. "he succhia sangue?" 
"da matti, soprattutto se poi ti trovo vestita in questo modo..." disse, divorandola con gli occhi da capo a piedi, per poi avvicinarsi a lei e spostarsi di più verso un suo orecchio "non dovresti darmi così tanta confidenza, potrei decidere che è finita qua... a tua vita, intendo" disse, toccandole il fianco con una mano
Lucy sbuffò tirando giù la gonna sperando che le coprisse di più le gambe. sorrise divertita dal gioco "ho bhe non lo hai fatto fino ad ora, perché dovresti farlo adesso?" chiese guardandola con un sopracciglio alzato 
"perché potrebbe la fame che sto soffrendo da tre giorni esplodere in me e comandarti di ucciderti, così, di colpo...potrei non saperla fermare e potrebbe essere il momento e il posto sbagliato dove trovarsi se succedesse..."le disse e poi scosse la testa "no, la gonna non copre nulla.." aggiunse con malizia
"beh allora perché non lo fai? he? sono qui, sola, senza ari e neppure molta possibilità di fuggire" disse indicando i tacchi "non sei quel genere di persona!" disse per poi scoprire i collo "ma se vuoi accomodati. la Mia proposta è sere disponibile" disse fissandola negli occhi 
"farebbe più male a me che a te..." le disse, in un sussurro, lasciandole come sempre un dolce bacio sul collo
"piuttosto...perché sei vestita in modo così accattivante e provocatorio?" le chiese, ancora attaccata a lei
Lucy arrossi "lascia perdere. una scommessa persa con gli altri" minimizzò cerando di abbassare inutilmente ancora al gonna che però rimaneva al suo posto da brava. guardò la ragazza "scommetto che tu ci stai godendo un mondo a vedermi indaffarata" disse sbuffando esasperata 
"no, ci godrei un mondo se tu non ci provassi nemmeno a coprirti..." le disse, sorridendo "tu abiti con degli amici o a casa tua?" le chiese, così, spontaneamente
"casa mia." rispose lasciando stare la gonna e scostandosi lievemente dall'altra sbuffando alando una gamba e massaggiandosi il collo del piede dolorante. 
"ah..." disse, ripensando a dove abitava lei "guarda, ti sei anche fatta del male... non è meglio se torni a casa tua, così eviti che ti sanguini?" chiese, un po' a disagio, guardando la ragazza, la cui gonna si era accorciata ulteriormente dopo che aveva sollevato una gamba.
Lucy la guardò male "non sono abituata a queste." disse indicando le scarpe con il tacco. "se vuoi dirmi di alare i tacchi dillo e basta" disse semplicemente camminando allontanandosi da lei. 
"no, affatto... voglio solo proporti di portarti a casa mia, così ti curo le ferite... o ti riporto a casa... non mi piace vederti soffrire..." le disse, allungando un braccio verso la sua mano
Lucy alò un sopracciglio "hm...perché mi dovrei fidare?" chiese guardandola egli occhi "sei un vampiro in fin dei conti, potresti uccidermi appena arrivate. o fari del male...." disse arricciando il naso e sorridendo divertita. 
"sei qui da sola, disarmata, vestita in questo modo... se avessi voluto farlo ti avrei già fatto del male... non credi?" disse, avvicinandosi a lei un po' e guardandola negli occhi intensamente
"uhm....effettivamente hai ragione. okay, mi fido" disse annuendo e sbuffando per i tacchi "quando prendo Diego ci mando fuori lui con questo supplizio" pensò appoggiandosi alla spalla dell'altra e saltellando "casa tua o mia?"
"facciamo mia... abito con degli amici, se ci beccano i tuoi... " disse, guardando l'altra "ma che fai? salti?" le chiese, ridendo leggermente; scosse la testa "sanguini... cazzo!" aggiunse, arrabbiata con sé stessa e la sua situazione; si abbassò e le fasciò il piede, leccando via il sangue che le sporcava la caviglia e sorridendo; la prese in braccio e saltò sul primo tetto, correndo veloce verso casa 
Lucy rimase di sasso vedendo l'altra leccare il suo sangue e poi prenderla in braccio, una volta sul tetto guardò giù e strinse forte il collo dell'amica. "non fari cadere!" la supplicò stritolandola e chiudendo gli occhi impaurita lievemente.
"non lo farei mai..." disse, per poi dirigersi verso casa, sapendo i suoi amici fuori tutta notte
...
arrivarono nella sua stanza in breve tempo "dai, sdraiati sul letto..." le disse, facendola scendere dolcemente dalle sue braccia
Lucy si sedette titubante e slacciò i laccetti delle scarpe assaggiando i piedi doloranti. "e quindi tu abiti qui?!" disse guardandosi attorno, era una normale stana, graziosa e carina. tirò ancora la gonna per abbassarla esasperata. 
rise al tentativo inutile di coprirsi della ragazza "no, io qui ci dormo, e anche molto raramente..." disse, guardandola in modo strano "senti... vado un attimo di là a prendere qualcosa per medicarti, ok? torno subito... intanto tu puoi pure toglierti quello che ti dà fastidio..." finì dicendo, mentre già era andata di là a rifornirsi di tutto il necessario.
"sto bene così" rispose toccandosi la caviglia dolorante "in che senso ci dormi di rado?" chiese cercando di scoprire un po’ della ragazza. 
"non mi sembra così difficile da capire..." disse, mentre tornava nella stanza con la ragazza sul letto "io non dormo quasi mai..." la prese per un braccio e la fece spostare dall'altro lato del letto "scusa... solo che sotto, da quel lato, tengo le armi...non vorrei ti ferissi..."
Lucy impallidì tirando su le gambe e stringendosele al petto. per poi annuire "buono a sapersi" disse guardandola con gli occhi sgranati. "come sono io?" chiese improvvisamente incuriosita 
la ragazza ritrasse il braccio, prendendo la gamba della cacciatrice e distendendola, cominciando a sistemarle la caviglia sanguinante, trattenendosi dalla sua natura. "in che senso, come sei?" le chiese, non capendo
"scusai mi sono spiegata male. che sapore ho?" chiese correggendosi e appoggiando i palmi delle ani sul materasso e guardando la ragazza che le stava pulendo la caviglia. 
Katrin rise "buono abbastanza da farmi perdere la concentrazione... paragonabile al tuo corpo, pure quello mi causa lo stesso effetto..." disse, sorridendo mentre finiva di fasciarle la caviglia ferita "ok, sei a posto ora" e si avvicinò a lei sul letto matrimoniale
Lucy avvampò "è un complimento o u tentativo di mettermi in estremo imbarazzo?" chiese cercando di spostandosi lievemente dalla vicinanza con l'altra ma la caviglia dolorante gliela impediva. così rimase ferma a guardarla negli occhi. e deglutendo agitata. fu strano sentire nuovamente la coda e le orecchie spuntare, soprattutto perché non le aveva evocate lei. 
"un complimento, credo..." guardò il corpo della ragazza "ti mette così tanta agitazione la mia vicinanza?" le chiese, spostandosi lievemente dal suo corpo e continuando a guardarla interessata
Lucy abbassò lo sguardo "abbastanza?" disse timidamente stingendosi nelle spalle imbarazzata. poi la guardò negli occhi sentendosi un pò in colpa, l'aveva anche aiutata e lei non poteva fare a meno che intimorirsi per la sua vicinanza. si fece coraggio e provò ad avvicinarsi lei. 
"no, se non ti va non devi farlo, non sei obbligata a far niente..." le disse, prendendole una mano con la sua e guardandola semplicemente
scosse il capo "no, in fin dei conti sei mia amica no?" disse sorridendole e sedendosi accanto a lei. le strinse affettuosamente la mano "perché prima mi hai...uhm...baciata?" cercò di indagare timidamente. 
"se mi chiami ancora amica credo che potrei usare le armi che stanno sotto al letto..." le disse, poggiando un pugnale sulla testata del letto "non so... non ci ho pensato... perché lo vuoi sapere?" le chiese.
"okay. io e te siamo nemiche, talmente tanto che io mi trovo in camera tua, con una caviglia fasciata da te e con te che sei a digiuno da giorni ma che non accetti i mio sangue. Proprio due nemiche." disse sarcastica ritraendo la mano e scostandosi da lei "curiosità....delle volte i chiede se tu sei conoscente d ciò che fai certe volte... dato che ora ci sono delle conseguenze per il tuo gesto" 
"conseguenze del tipo?" chiese, pure lei curiosa, ora. guardò il profilo del suo corpo che appariva in contrasto con la stanza
la guardò con occhi sgranati "sei giovane vero? perché tutti sanno che e un vampiro bacia un umano crea con lui una specie di legame fortissimo che li unisce e che d'ora in poi il vampiro si può solo nutrire del sangue di quella persona" disse alzando un sopracciglio 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** INCOMPRENSIONI ***



"lo so benissimo, ma la cosa non è importante, qualsiasi vampiro e cacciatore esperto sa che è così solo se la cosa è fatta per sentimenti veri, non solo tanto per fare... e ricambiati... quindi non ho nulla da temere..." disse, chiudendo gli occhi e sdraiandosi tranquilla sul materasso

Lucy annuì, poi, senza neppure pensare, le si avvicinò "io dovrei andare...ma se vuoi rimango a farti compagnia" disse in modo tranquillo e ingenuo guardandola negli occhi, fece per alzarsi ma tornò subito sui suoi passi. sorrise tra sé e sé e si protese verso la vampira che era ancora supina sul letto e che ora guardava inconsapevole. Lucy le bloccò i polsi con le mani e poi le sussurrò ad un orecchio "beh allora se non ci sono conseguenze dato che non provi nulla, posso farlo" disse liberandole una mano e passando le dita sulla sua guancia fresca e candida accarezzandogliela lievemente e con dolcezza. Poi le lasciò un lieve bacio sulle labbra. chiuse gli occhi e spense il cervello. rimase ferma così per qualche istante per poi ritirarsi, lasciandola libera e sedendosi sulla sponda del letto per allacciare le scarpe col tacco. se avesse voluto l'avrebbe fermata. ma sapeva che non lo avrebbe fatto.
si sentiva orgogliosa, una volta tanto era stata lei a mettere a spalle al muro l'altra e a lasciarla senza armi, perfettamente alla sua mercé. ora era lei che aveva il coltello dalla parte del manico. sorrise finendo di legare il laccetto. “buona notte”

"cioè... perché l'hai fatto? non che mi dispiaccia, ma... beh non pensavo di piacerti insomma io... io sono solo..."balbettava, confusa e incerta sul da farsi per la sua prima volta; guardò la ragazza, si sporse verso di lei e la baciò di nuovo, dolcemente
 
Lucy rise divertita "chi ti ha detto che tu mi interessi? l'ho fatto solo perché so che non ci saranno ripercussioni, logico. non sono così sciocca da mettere in gioco la mia vita" disse alzandosi ridendo e scompigliando affettuosamente i capelli all'altra "deduco che sia meglio che io vada... non si sa mai, potrebbe venirti voglia di uno spuntino e trovarmi accanto a te sarebbe sconveniente." si sistemò la gonna che si era alzata di qualche centimetro. "o se fai la brava bambina domani sera posso venirti a trovare, ma dopo la pattuglia logicamente." disse accarezzandole la guancia. quando ricevette il bacio le venne da sorridere.
"ora però sei stata tu a darlo a me. Devo prenderlo come un invito a restare o come un saluto?" chiese sorridendo divertita. finalmente era lei a metterla in imbarazzo, credeva.

"prendilo come vuoi tu..." le disse, tornando sdraiata sul letto e chiudendo gli occhi alla luce della lampada

Lucy la guardò "non ti sarai mica offesa!" disse ridendo, le andò vicino toccandole il braccio "ehi...dai...non era per offendere....era sarcastico" spiegò dispiaciuta accarezzandole il braccio "scusami. posso farmi perdonare?" chiese con gli occhi dispiaciuti e con la voce un po’ tremante. 

“no, non fa niente... vai pure se vuoi, non mi offendo“ disse, immobile sul materasso senza aprire gli occhi

Lucy annuì scostandosi "va bene. allora ciao" disse alzandosi e mordendo il labbro inferiore nervosa e dandosi di continuo della stupida. "grazie per la fasciatura" aggiunse sottovoce per poi alzarsi e uscire zoppicando lievemente.

Katrin si accorse della cazzata che stava facendo lasciandola andare “no, non andare... resta… solo un po‘“ disse titubante, alzandosi di scatto “almeno per la caviglia...poi ti porto a casa io...“

Lucy la guardò cercando di capire come agire "O-okay..." mormorò andando verso l'altra, le si fece vicina e poi la guardò negli occhi "posso… avvicinarmi a te?" chiese nervosa e in un tremendo imbarazzo. Abbassò le orecchie e mosse la codina per ciò che provava in quel momento. abbassò anche lo sguardo intimorita da quello dell'altra e dal suo certo "no" che sapeva avrebbe ricevuto. 
si strinse nelle spalle timida; era tornata la ragazzina timorosa e imbranata come sempre. il controllo e il coraggio che poco prima aveva avuto erano sfumate. ora iniziava pure a sentirsi in imbarazzo per la sua sfacciataggine nel baciare la ragazza senza preavviso. "se sei arrabbiata per prima....sappi che non era per offenderti....volevo solo scherzare...io...mi....dispiace....non...scusa...."balbettò rossa in viso e fissando un punto sul pavimento "ecco, ora ho fatto anche la figura della bambina e dell'infantile" si rimproverò sospirando sconsolata.

“no, non mi sono offesa... tranquilla, sto bene" disse, prendendole una mano con dolcezza e tirandosi la ragazza vicino sé; le cinse la vita con le braccia e annusò il suo collo, le disse poi "non sentirti in imbarazzo, non hai niente da temere qua con me..."

Lucy si strinse alla ragazza annusando il suo profumo delizioso e chiudendo per un istante gli occhi. questa volta le orecchiette erano rimaste basse, ma, a causa della sua felicità, ogni tanto facevano degli scatti rizzandosi, per poi tornare ancora una volta basse. e la coda si muoveva scodinzolando. "ci mancavano solo le caratteristiche feline che sbucano fuori all'improvviso e iniziano a mostrare i miei sentimenti, come se non fossi già abbastanza agitata" pensò timida.
"tu per me sei un'amica ormai" spiegò deglutendo in imbarazzo "so che ci dovremmo odiare ma...delle volte credo che tu possa capirmi meglio di chiunque altro. e mi pare che anche tu... ci tenga... a me" terminò titubante e cercando conferma nello sguardo dell'altra. 
"e poi c'è il fatto che con te praticamente il mio animale interno si risveglia come non nulla, che non voglio che tu te ne vada, che mi piace stabilire un contatto con te e starti vicina." pensò ma non disse nulla. sarebbe stato ancora più imbarazzante di quanto già non fosse.

Katrin sorrise "sì, a te ci tengo, molto anche, so che non dovrei ma un po' ci tengo, ma non considerarmi un'amica..." le disse, carezzandole un braccio sovrappensiero, mentre guardava la ragazza stretta a sé con un leggero sorriso
 
"io...sono confusa...mi dici che non siamo amiche... allora perché mi abbracci?" chiese rimanendo immobile quando lei le annusò il collo. "se siamo nemiche, perché mi dici che non devo avere paura? perché non mi hai mai attaccata? perché stabilisci sempre un contatto fisico con me?" chiese alzando lo sguardo e cingendole il collo con le braccia "perché ti piace mettermi a spalle al muro e toccarmi?" chiese e vedendo l'altra pronta a smentire scosse il capo "he no, non guardarmi così perché me ne sono accorta!" disse ridendo e agitando la coda divertita, le si avvicinò con il viso fino a rimanere a poca distanza "perché mi chiami micetta se non lo sono?" chiese calma, accarezzandole i capelli chiari

"è un soprannome... direi che però ha un fondamento di verità, vista la tua coda e le tue orecchiette da gatto..." disse, sorridendo "e in conclusione trovo che tu abbia davvero un bel corpo..."disse passando con lo sguardo interamente sul corpo della ragazza tra le sue braccia e leccandosi le labbra

Lucy rise divertita per la faccia dell'altra "si, ma non è da mangiare. ci terrei ad averlo ancora tutto il mio corpo...sai com'è... devo anche uscire con i ragazzi...." disse scherzosa "e poi non è mica per te questo! questo mi serve solo per passare come ragazzina ingenua e innocua durante la caccia e poi uccidere"

"uno: lo so; e due: uccidere? ma se ti ho disarmata con un nonnulla... " disse, ridendo divertita "e poi chi vuole mangiarlo, scusa?" e continuò a sorridere alla ragazza, guardando i suoi tratti felini

Lucy annuì alzando un sopracciglio "allora perché mi tratti come se fossi tuo territorio personale?" chiese facendosi sicura e mettendo i palmi delle mani sulle spalle della ragazza per sospingerla via delicatamente. ci provò ma evidentemente aveva capito il suo intento "lasciami..."mormorò cercando di non ridere 

"hai chiesto tu di poter venire qui tra le mie braccia..." disse, spostandosi in fretta "e poi il segno che hai sul collo indica che solo io posso farti del male o ferirti, nessun altro" le disse, allungando una mano dietro la schiena dove teneva il pugnale, l'avrebbe usato solo come difesa

"hai detto che non me ne avresti mai fatto perché avrebbe fatto più male a te che a me" le ricordò ridendo divertita dalla reazione dell'altra sulla difensiva. "pero...se hai voglia di combattere sono anche pronta...devo solo togliere queste" disse sfilandole e mettendo il piede dolorante a terra e stringendo i denti per il dolore "se vuoi fatti avanti!" disse sulla difensiva

"no, non ne ho la minima intenzione, se ti va attacca tu, mi limiterò a schivare i tuoi colpi, ma non ti farò mai un affronto diretto" le disse, stando seduta sul letto e guardandola fissa negli occhi

"ho io non voglio attaccare. ma se preferisci lo faccio anche subito" disse gelida "è peggio di un bambino. prima dice una cosa e poi ne pretende un'altra. Cambia umore con un non nulla" pensò guardandola "io non ti voglio attaccare. te l'ho anche detto."

"sei tu che ti sei innervosita prima, io ero solo sulla difensiva perché non mi va di morire..." disse semplicemente e sinceramente, sorridendo alla ragazza ma stando in guardia
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** IL PASSATO NON SI DIMENTICA ***


 

"stavo giocando!" rispose sbuffando "se però non capisci i giochi non è colpa mia!"

"...giocando?" chiese, inclinando la testa di lato mollò il pugnale e si sedette a gambe incrociate, con il viso poggiato sulle mani "non ho mai giocato con nessuno io... non lo sapevo" le disse poi, alzando lo sguardo
"a, quindi non volevi che ti lasciassi...?" le chiese, ancora incerta sulle intenzioni della cacciatrice

Lucy si morse il labbro "domanda di riserva? a questa non so rispondere.... tu lo volevi quando sono stata io a farlo?" chiese timorosa di avere sbagliato

"eh no, rispondi alla mia domanda...." le disse, scherzando con lei "no, non volevo lasciarti andare, ma nemmeno voglio costringerti a fare una cosa che non ti piace...."

"te l’ho detto non saprei ora come ora....diciamo che non mi è dispiaciuto" concluse imbarazzata e abbracciandola “ma se non vuoi mi tolgo…” propose, guardandola
 
"No, a me piace stare con te..." le disse, rispondendole con un sorriso "perché mi hai baciata prima?" le chiese, sapendo che la cacciatrice avrebbe preferito sorvolare il discorso
 
"vendetta" spiegò guardò e poi le diede un bacio sulla guancia per prenderla in giro e stuzzicarla" tu perché lo hai fatto?"

"piacere, tutto qua; ne avevo voglia" le disse, distrattamente

"okay" rispose lei e poi la baciò dolcemente senza permetterle di reagire subito

Katrin rimase stupita all'inizio, ma poi si mise pure lei a baciare la ragazza tra le sue braccia, senza pensare a nient'altro che a lei

Lucy sorrise per poi cercare di scostarsi "beh mi pare che non ti dispiaccia" commentò guardandola negli occhi 

"affatto, perché dovrebbe dispiacermi?" le chiese, con un'aria strana e allibita dall'affermazione della giovane ragazza

"ha non lo so..." rispose senza muoversi di un millimetro "se vuoi continuo" disse alzando un sopracciglio, la divertiva troppo la sua reazione 

la ragazza rise e intanto le disse, buttando la testa all'indietro "come preferisci, cacciatrice" e le sorrise guardandola

Lucy sbuffò incrociando le gambe e appoggiando il viso sui palmi delle mani. "che nervoso la gente che non è mai in grado di prendere decisioni da sole!" pensò nervosa. 

"vuoi che prenda una decisione? va bene" le disse, facendosi seria e avvicinandosi di scatto a lei, cominciando a toccarle il corpo per poi baciarla con decisione

Lucy rimase ferma spaesata "c-che stai facendo?" chiese imbarazzata e agitata. 

"hai detto di prendere una decisione e l'ho presa, avevo voglia di baciarti e lo sto facendo" le disse con naturalezza e la solita calma, in contrasto con le emozioni e le sensazioni che in questo momento pervadevano l'altra; lei le avvertiva, ma non ci badava più di tanto, piuttosto le facevano capire di più sul suo conto

"ha..." bisbigliò timidamente e decise di ribaltare la situazione, stando lei sopra "sai che è divertente farti rimanere spiazzata?" chiese annusandole il collo "sai che hai davvero un buon profumo?" chiese strofinando il naso contro al suo collo

"anche tu hai un buon profumo” disse, leccandole il collo fino al seno e baciandolo dolcemente, carezzandole i fianchi e la schiena, scendendo poi verso le gambe

"ehi! che fai?" chiese lievemente turbata per chinarsi poi e darle un bacio sulle labbra, ma fermarle le mani contro al materasso

intrecciò le mani a quelle della ragazza e la baciò piano, con dolcezza, senza metterle fretta

Lucy ricambiò cauta socchiudendo gli occhi "sei buona" disse con le guance rosse 

"anche tu" disse, allargando un po' le gambe stese per farla sdraiare in mezzo, appoggiandosi sul grande letto

Lucy si mise comoda sopra all'altra "perché lo stai facendo..?" chiese prendendo una ciocca dei capelli dell'altra e giocandoci con un dito arrotolandoli sopra. 

le mise le mani attorno ai fianchi, carezzandola piano, con movimenti lenti e quasi impercettibili
"fare cosa?" le chiese, chinando il capo

"perché mi avvicini così tanto a te...?" chiese timorosa "tu...sembri più umana che vampiro… e sembra che mi tratti così solo perché ti ricordo qualcuno..." disse abbassando le orecchiette 

"in effetti mi ricordi una persona... ma quella persona se ne è andata...cioè non mi parla più come faceva un tempo e ora mi odia, ma tu sei diversa da lei..." aggiunse, sfiorandole una guancia

"perché se ne è andata..? in che senso sono diversa da lei...? Tu...le volevi bene giusto..? scommetto che chiarirete" disse sicura sorridendo timida.

"con lei per il momento non voglio chiarire nulla, anche perché non mi parla mai e quando le parlo è per risponderle male... ma di lei non mi importa..." disse, poi cambiò argomento "sì, ho già assaggiato il sangue animale, ma non riesce a sfamare un vampiro nato vampiro..."

"ehi..."disse prendendole il mento e guardandola negli occhi "non vuol dire che perché risponda male e si comporti lei non soffra. secondo me fa così solo perché non vuol soffrire. Ma se cerchi di avvicinarti a lei usando i sentimenti si aprirà di nuovo. Ci scommetto." disse raggiante "se non sarà così ti lascerò cacciare liberamente una sera intera senza intervenire mai" 

rise sommessamente "potrei farlo benissimo anche ora, ho solo deciso di non farlo... tutto qua" le disse, sorridendole un poco 
poi la guardò "non sei scomoda vestita così?" le chiese, intendendo tutto il corpo

"perché..? non credi che anche lei possa aver bisogno di una possibilità...?" chiese per poi arrossire "no, diciamo che preferisco rimanere così che senza vestito nonostante non sia dei mie preferiti..." spiegò sistemando nuovamente la gonna che si stava pericolosamente alzando fino all’intimo

"il viola ti sta bene addosso" disse, sorridendo e poi aggiunse, in fretta "sì, mi riferivo agli sleap" e le sorrise "non intendevo farti spogliare, se è questo di cui hai paura..." cercò di rassicurarla
 
Lucy tirò giù subito la gonna rossa in viso "dovevi proprio commentare?!" chiese baciandola e mordendole il labbro inferiore "ben ti sta! così impari a non guardare dove non si deve!" la rimproverò "altrimenti la prossima volta ti sculaccio!" minacciò per poi ridere 

Katrin la guardò, era così bello sentirla ridere... e vederla felice... lasciò che il sangue le colò giù dal labbro, senza fermarlo, senza rendersene conto, quasi

"ehi...scusa...ti ho tagliato il labbro" disse asciugandole il sangue con un dito e baciandole il labbro ferito "ho scusami tantissimo. non so come farmi perdonare!" disse asciugando le goccioline di sangue. "vado a prenderti un fazzoletto di carta così ti tampono il labbro" disse facendo per alzarsi ma prima le diede ancora un bacio 

"no, resta, non ho bisogno di altro che di te" disse, guardandola persa nei suoi occhi e tendendo una mano verso il suo corpo

lei tornò dall'altra "sicura..? ma ti sta sanguinando ancora il labbro..." disse stando accanto all'altra e passandoci sopra un dito per poi assaggiarlo. era dolce, le era già capitato di assaggiare una volta il sangue....era stato quello di sua sorella quando erano piccole. cacciò via il ricordo e accarezzò il viso all'altra 

le venne un flash veloce, anche sua sorella la accarezzava a quel modo una volta... si concentrò sulla ragazza di fronte a lei e le si sdraiò a fianco

"che hai?" chiese alzandosi su un gomito e andando avanti a coccolarla "sembri...pensierosa.." disse sorridendo e dandole un bacio sulla fronte 

"no, ti stavo solo guardando" disse, ridandole un bacio su una guancia e sorridendole

"non dovresti mangiare? o anche semplicemente uscire a cacciare un pochettino... o se non te la senti ci sono io...."disse preoccupata per l'altra che le iniziava ad apparire un po’ stanca e senza forze.

"no, non mangio niente, hai detto che ti fa schifo l'idea, quindi è già da giorni che non mangio..." le disse, sorridendole e carezzandole il corpo lungo i fianchi

"tu...lo hai fatto perché io ho detto così...?" chiese incredula mettendosi in ginocchio e scuotendo il capo "devi mangiare! altrimenti potresti stare malissimo!" disse preoccupata alzandole il viso e guardandola negli occhi "ora tu esci subito a mangiare! immediatamente! o ti giuro che...non ti parlerò mai più" concluse fissandola negli occhi e scuotendo il capo "subito!" 

"non posso cacciare così, non ce la faccio... mi farò portare delle prede dai miei compagni... quando tornano..." le disse, voltando il viso da un'altra parte e fissando un punto indefinito

"visto ti sei indebolita fino a questo punto!" la rimproverò severamente "ora basta!" disse spazientita "tu ora mangi!" disse irremovibile mostrando il collo "e no, nessuna scusa o me ne vado sul serio!" disse spostando il viso dell'altra verso il punto vulnerabile 

il vampiro la spinse via, prima che la fame le imponesse di morderla, la fece finire sul letto schiena a terra e si mise sopra di lei "io ora vado, tu mi aspetti qua, ok?"

Lucy scosse il capo "ma sei debole! potresti farti solo del male..." disse preoccupata "e se ti fai male...? e se dopo non torni?" pronunciò l'ultima frase con la voce un po’ tremante al ricordo della sorella che se ne andava senza voltarsi verso di lei che piangeva. 
 
"stai tranquilla, io tornerò" le disse, dandole un bacio e uscendo in fretta dalla finestra
per lei sarebbe tornata, non l'avrebbe abbandonata per nulla al mondo.
Lucy annuì per poi asciugarsi una lacrima "a dopo" disse al nulla rimanendo sola. annusò le coperte.... avevano il suo profumo... chiuse gli occhi annusandole e immaginando che fosse accanto a lei 

---

la ragazza rimase su di un tetto, cacciando senza usare troppe forze, bevendo quanto bastava da ogni persona, tentando di non ucciderla o trasformarla; le ci volle un po', ma alla fine fu sazia e stava tornando dalla ragazza

---

Lucy socchiuse gli occhi stanca "no...arriverà...arriverà..." si ripeteva cercando di rimanere sveglia "ancora poco...sta arrivando..."andò avanti mentre sentiva le palpebre farsi pesanti e chiudersi "arriverà..." 

---

la ragazza tornò sulla finestra, felice di trovare ancora lì la cacciatrice e di sapere i suoi amici fuori tutta notte e la mattina seguente. entrò nella stanza, facendo piano per paura di svegliarla

Lucy si mosse nel sonno "Katrin?" chiamò voltandosi e lasciando una lacrima scendere, si mosse turbata sul letto cercando la sorella che però non c'era.

“come fa a conoscere il mio nome?” si chiese Katrin, trattenendo un respiro di stupore
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Scuse ***


Ho fatto questo capitolo per dirvi che sono felicissima che la storia sia piaciuta e vorrei aggiornarla... Credo che lo farò, anche perché l'ho già anvhe finita, devo solo ripescarla, ma non so in quanto tempo riuscirò a farlo... Spero presto
Vi ringrazio ancora tantissimo per le recensioni!!!!!!
Un bacione a tutti e a presto! <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1480840