In Te

di Ibelieve93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Liete Notizie ***
Capitolo 2: *** Nascita ***
Capitolo 3: *** Mamma e Papà ***
Capitolo 4: *** Per sempre una Famiglia ***



Capitolo 1
*** Liete Notizie ***


In Te 



 

                                                                                                                                                  La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce.

                                                                                                               Jean-Jacques RousseauLa nuova Eloisa, 1761





Capitolo 1 Liete Notizie



“Amore , dove sono i miei calzini ? E la mia camicia? ”
Ecco. Tipica domanda fatta da uomo, in una qualunque mattina di un qualsiasi giorno feriale dell’anno corrente .
Naturale , no ?
La donna fa capolino con la testa da sotto le coperte : stile mostro delle caverne .
Capelli stravolti , palpebre ancora indecise se alzarsi oppure no , bocca semi-aperta dalla forma di una galleria autostradale scarsamente illuminata .
Si alza storcendo il naso , e trova gli indumenti del marito come brava mogliettina, affondando le mani nei meandri del grosso armadio situato di fronte al letto matrimoniale .
Che altro può fare ?
Può permettere all’uomo che ama di andar in giro come un arcobaleno vivente, dato non sa abbinare nemmeno sciarpa e guanti ?
Sì, potrebbe farlo. Perché no?
Significherebbe avere meno arpie nei paraggi , ed evitare quindi che suo marito diventi come la rete Vodafone : dove tutto potrebbe ruotare intorno a lui !  
Ma è comunque giusto che il marito vada a lavorare vestito garbatamente, come si deve .
Dopotutto lavora in un ufficio , al quindicesimo piano di uno dei grattacieli più grandi della città . Eh!
“ Torno presto amore” mormora lui dolcemente , e scocca un bacio sulla fronte dell’amata , che apre le labbra in un sorriso da ebete .
Un altro minuto ancora eh…voilà .
Il profumo di cui il proprio coniuge si è cosparso con cotanta enfasi ha dato i suoi frutti .
“ Anna ” sospira l’uomo , mentre osserva la propria donna sgranare gli occhi color miele , e schizzar via come una saetta verso la stanza più utilizzata del loro appartamento : il bagno, no ?   
Sembra quasi che quella stanza si senta tradita se ogni mattina Anna non fa il suo primo incontro con il water .
La giovane assalita da forti nausee, che quasi ogni mattina la colgono impreparata, si ripulisce i lati della bocca e si sciacqua la faccia con un po’ d’acqua fredda dopo aver avuto il suo abituale incontro .  
 Sul suo volto si disegna una leggera smorfia di disgusto e di rabbia .
 “ Tutto bene?” domanda il marito con voce esitante , osservando la moglie a debita distanza , quasi come se temesse di essere sbranato vivo da un momento all’altro.  
“ Matteo” chiama lei , ridacchiando istericamente e ritornando in posizione eretta  “ Deve essere stata la parmigiana di tua madre ! ”  
L’ acidità di Anna di prima mattina ?
Eccola! Servita su un piatto d’argento .
Tutto regolare, nella norma .
Matteo sente che può star tranquillo dopo quella risposta, ma ruota comunque gli occhi e sospira sonoramente mettendosi le mani sui fianchi: “ Da domenica? No, non credo proprio. Devi aver beccato l’influenza. ”
Anna gli refila una potente occhiataccia : “ Prega di no ! E poi devo lavorare, devo fare un mucchio di cose ”
Il marito scuotendo la testa gira i tacchi e afferra la valigetta, che la sera precedente aveva abbandonato sul divano in pelle nera nel salotto .  
“ Ci vediamo questa sera. Ti chiamo più tardi ” saluta , per poi uscire dalla porta d’ingresso sotto lo sguardo vigile di sua moglie, che si è affacciata dal bagno per vederlo andar via .
                                                                          *****
 “Anna ? Ma per caso sei caduta nel bagno ? Dovrò venire a cercarti nelle fognature ? Oppure devo chiamare i pompieri , i carabinieri o un’ ambulanza?”
Silenzio.
“Ok, d’accordo…devo chiamare tutti insieme ?” Tuona sua sorella minore , quindicenne  , battendo tre colpetti decisi sulla porta di legno del bagno patronale dell’appartamento di sua sorella .
“ Leslie ?” chiama Anna in tono strano , incerto . La voce , resa poco chiara per via della porta chiusa con tre giri di chiave .
La sorellina sbuffa e sbatte con decisione un piede a terra : “Allora? Non mi far stare sulle spine ! Lo sai che io e la suspance non andiamo a braccetto! Di solito quando guardo le mie serie tv preferite su CW leggo sempre le anticipazioni, tutti gli spoiler possibili e immaginabili, proprio per non rimanere a bocca aperta davanti un colpo di scena ! ”
 “I…io” balbetta l’altra in risposta
“Tu?” incita la più giovane , che smania dalla voglia di sapere
“Ma insomma sei incinta sì o sì ? Cioè…volevo dire sì o no ? Ti ricordo che ho faticato tanto per andarti a prendere questo benedetto test di gravidanza! Pensa se il farmacista dirà alla mamma che mi ha venduto questa roba! Come minimo le verrà un infarto ! ”
La chiave nella serratura gira lentamente , e la porta del bagno si apre rivelando al mondo la faccia impallidita, ingiallita e sconvolta della ventisettenne Anna , che indossava ancor la camicia da notte lunga fin sopra le ginocchia , con dei graziosi cagnolini scodinzolanti disegnati sul petto e le ciabatte dalla forma di testa di brontolo , uno dei sette nani .
Leslie inarca un sopracciglio.
Muovendosi a scatti Anna-zombie cerca di dar segni di vita, fluttuando come se avesse appena ricevuto il titolo di fantasma dell’appartamento .
La sua mano destra , che tiene imprigionato il test , si apre rivelandone il risultato .
“Sì! Lo sapevo, sì!” esulta Leslie , iniziando a saltellare per il corridoio della zona notte .
Anna prende un ampio respiro , aspettando che l’anziano cricetino  nella sua testa inizi a far girare la ruota e ad accenderle la lampadina a basso consumo del suo cervello : “ Due lineette” mormora come un’ automa .
Gli uccellini le cinguettano tutt’intorno come se avesse battuto la testa da qualche parte .
E le campane nelle sue orecchie suonano a festa così forte da farle percepire uno strano ed inquietante ronzio, facilmente scambiabile con quello prodotto da una zanzara .
“Matteo sarà al settimo cielo ” aggiunge Leslie con luce di gioia negli occhi color ambra.
Anna annuisce ancora , sotto shock : “ Io mamma . Tu zia . Lui papà . Noi genitori , Voi parenti. Essi contenti ” formula con sguardo perso nel vuoto .
Lentamente un sorriso prese vita propria sulle sue labbra .
“Ma allora non è la parmigiana di mia suocera ! E’ mio figlio. Realmente mio figlio. Un figlio che aspettavamo di veder da due anni , ma ci pensi ? ” urla fuori controllo scuotendo la sorella come se fosse uno spiumino per la polvere.  
Scappando afferra l’ iPhone , che aveva in borsa , e chiama il marito con il cuore palpitante nel petto . 
“ Tesoro, dimmi. Tutto bene?” domanda preoccupato il marito, sorpreso da quella chiamata improvvisa .
Alla grande, amore mio ” risponde la moglie con occhi umidi , mordicchiandosi le labbra tanto è la voglia di dir la bellissima notizia.
Adoro quando mi chiami in maniera così dolce ” ammette lui con un sorriso , che purtroppo sua moglie non può vedere in quel momento, essendo dall’altra parte della città .
preferisci qualcosa di ancor più dolce ?” soggiunse lei, sprizzante di gioia.
“ …amore, non dirmi che…” esordisce lui, ma lei l’interrompe “ preferisci…papà?
“Dio ti ringrazio. Anna sei incinta?” chiede lui, scattando in piedi con un sorriso da un orecchio all’altro .
I colleghi , dalle loro postazioni, prendono a fissarlo straniti e curiosi al tempo stesso .
Alcune orecchie prendono letteralmente la forma di grandi parabole , simili a quelle utilizzate dalla NASA , qualche collo invece incomincia ad allungarsi nel disperato tentativo di assomigliare sempre di più a quello delle giraffe : tutti pronti a carpire qualsiasi segnale per dare inizio alle “voci d’ufficio”.
“Sì, Matteo…sì” conferma lei “Sono incinta”
“Anna è incinta” grida il marito davanti a tutti, che sorridono gioiosi.
Ha appena risparmiato ulteriori indagini da parte dei suoi colleghi





Angolo Autrice 



Ciaooo :) cosa ne pensate di questo primo capitolo?  
Ammetto di averlo scritto una sera…così, senza pensare troppo alla forma ecc …
scrivendo stancamente davanti al computer, dopo una giornata trascorsa sui libri :/  
…Capitano questi momenti XD
Comunque sarà una storia moltoooo breve , credo al massimo tre o quattro capitoli ^^
Non so il perché , ma mi mandava di scrivere qualcosa di simpatico , non di pesante, su un argomento come questo : l’arrivo di un bebè in una coppia ^^  
 Anzi forse so il perché :  Io amo i bambini… *____*  <3
e detto questo…spero di riuscir a strapparvi almeno sorriso ^^
Ah… ovviamente un po’ di Romanticismo non mancherà <3 ;)
Baci, a presto ;)  





 






 

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Capitolo 2
*** Nascita ***


                                                                                                               

In Te 

                                                                           


                                                                                                                                     Lui si accuccerà , dai tuoi seni berrà...con i pugni vicini
                                                                                                                                      Tra noi dormirà e un pò scalcerà 
                                                                                                                                      Saremo i cuscini...Noi Due

                                                                                                                                     In Te - Nek





Capitolo 2. Nascita 
 

 

Tum. Tum. Tum .
“Sente il battito del cuore di suo figlio?” domanda la ginecologa con un sorriso radioso alla neo mamma.
Anna riesce a guardare il monitor alla sua destra con non poche difficoltà , sia per via della posizione in cui è costretta a rimanere per continuare la visita , sia per quel velo di lacrime che si è formato davanti ai suoi occhi nel momento stesso in cui ha sentito quel suono di vita .
“E’ un emozione indescrivibile, complicata, complessa da spiegar a parole” mormora più a se stessa che ai presenti.
L’immagine di suo figlio in quel monitor è meravigliosa.
Due cuori battono in lei…ed uno è di suo figlio : anzi suo e di Matteo .
L’uomo che ama da sempre più di qualsiasi altra cosa al mondo , e che nonostante le difficoltà continua a restarle accanto , affrontando i giorni, i periodi bui riservandole   lo stesso amore che prova sin dal primo giorno in cui si sono conosciuti in quel ristorante sul mare .
Tutti i cambiamenti che stanno avvenendo nel suo corpo…quella vita , che pian piano sta crescendo in lei ogni giorno sempre di più , e che ha da sempre atteso con ansia,  rendono Anna la donna più felice sulla faccia della Terra .
In lei.
Davanti agli occhi di tutti.
Il sogno di diventar in tre si è concretizzato.
“In te…nostro figlio riconosce già chi siamo” sussurra dolcemente Matteo alla moglie,  accarezzandole il ventre gonfio.
“Ormai manca poco alla nascita del piccolo Stefano” concorda lei
“Per questo signora, stia attenta in questi giorni” raccomanda la dottoressa prima di salutarli .
                                                             *****
E’ una notte come tante, eppure il suo piccolino si agita in lei e scalcia come non mai.
Anna corruga la fronte e accarezza il ventre : “ Piccolino non dirmi che ancor prima di nascere vuoi già farmi capire che ti piace il calcio proprio come piace a tuo padre! ” sussurra divertita ed anche un po’ sofferente.
“ Sia chiaro, non voglio altri juventini in famiglia, e nemmeno milanisti o interisti…siete fin troppi in famiglia a tifare queste tre squadre !”
Il bambino si sposta ancor di più , deformando la pancia della madre durante il suo spostamento , ed Anna lo sente, lo percepisce…
“Cosa c’è Stef ? Non riesci a dormire come me ? Oppure sei stanco di star lì dentro? Deve essere dura solo mangiar e dormire , eh?” scherza , per poi aggiungere “ Cerca di sorridere alla vita che ti sto offrendo con amore, ogni volta che potrai . Non scoraggiarti se qualche volta non riuscirai a veder qualcosa nei tuoi progetti andar per il verso giusto . Non mollare. Non sprecare attimi della tua vita a piangerti addosso .
Sii forte e coraggio , sempre. Figlio mio. Io sarò sempre al tuo fianco, ogni volta che vorrai, ogni volta che mi chiamerai , ed ogni volta che lo chiederai anche solo attraverso un semplice sguardo”
I movimenti del piccolo di solito non sono molto delicati, eppure in quel momento...al suono delle parole dolci della madre si acquietano , e come a voler fare una carezza , Anna sente una manina o un piedino- non riesce bene a definirlo- sfiorarla con dolcezza .  
Anna sorride, poi sposta lo sguardo sull’uomo che ama , che in quel momento sta dormendo al suo fianco ignaro della conversazione che lei sta tenendo con loro figlio .
I corti capelli corvini scompigliati, la guancia destra contro il cuscino .
“Voglio che nostro figlio abbia i tuoi occhi” sussurra lei nel buio “dormi amore” aggiunge prima di scoccargli un bacio su una guancia .
Prova ad alzarsi seppur con difficoltà dato quel gran pancione , e si dirige in bagno.
Tirando le tende si rende conto che è l’alba.  
L’alba di un nuovo giorno.
Sbadiglia e si guarda allo specchio.
Occhiaie lunghe fino ai piedi, capelli cotonati, davvero un bell’aspetto!
Ricorda ancora i primi momenti della gravidanza...era ancor più orribile a prima mattina., per via delle nausee , gli acciacchi, la debolezza…eppure, a niente di tutto questo avrebbe mai rinunciato.
Perché tutti quei momenti l’hanno portata proprio a sentir Stefano dentro di lei .
Ha una paura matta di partorire, ma ogni volta continua a ripetere a se stessa: “posso farcela, posso farcela, posso farcela. Andiamo! Non è così complicato! ”
Si prepara a prendere un asciugamano per lavarsi la faccia, posta nel cassetto del piccolo mobiletto bianco al suo fianco , quando un forte dolore l’assale costringendola a boccheggiare e a piegarsi in due.
“Mat…” urla “Maaaat!”
Si lascia cadere a terra, rendendosi conto che il momento atteso è arrivato.
Una contrazione le fa lanciare un urlo così acuto , tanto da esser capace di svegliar i vicini.
Il marito si fionda nel bagno proprio in quell’attimo.
“Oddio!” esclama alla vista dei pantaloni bagnati del pigiama di sua moglie: “ Si sono rotte le acque! ”
La donna ormai prede delle contrazioni risponde tra le urla: “Ma non mi dire!”
Poi aggiunge piagnucolando : “ Matteo ho paura! Ho paura!”
Il marito si guarda intorno in preda al panico : “No , amore mio non ti preoccupare…ci sono io! Adesso però dobbiamo andare in ospedale! Aspetta!”
L’aiuta ad alzarsi da terra accompagnandola nella camera da letto tenendola per una mano. Poi , saltellando per la casa, Matteo prova ad infilarsi i pantaloni e la camicia mentre Anna cerca di metter qualcosa di decente per non presentarsi in ospedale con il pigiama dei Looney Tunes !
“ Pronta?” domanda l’uomo , sempre più in ansia.
Ha gli occhi azzurri sbarrati , le pupille tremolanti, le labbra serrate .
Anna ride a quella vista , nonostante il dolore: “ Io ho paura…ma tu, ne hai più di me”
Il marito scuote la testa cercando di sminuire la cosa: “ Non è vero!”
                                                                     *****
L’arrivo in macchina al pronto soccorso non è semplice per Anna.
Tenere sotto controllo le contrazioni non è affatto cosa di poco conto , e nonostante i corsi pre-parto non si sente capace di affrontar quel momento .
Senza aspettare un minuto di più , tre infermieri la portano in sala parto.
“No, Matteo…no…Matteo dove sei?” domanda Anna, rendendosi conto di non aver più il marito al suo fianco.
“Non si preoccupi signora, sta arrivando” la rassicura un’infermiera
“Arriva? quando?!”
Il dolore la rende nervosa, vorrebbe spaccare tutto e tutti e sarebbe anche capace di prendere a morsi qualsiasi cosa, anche il braccio di un infermiere che vuole costringerla a star ferma e distesa sulla barella .
“Andiamo! Anna! Non sei mica la prima donna che affronta un parto! Coraggio su! Pensa che a me erano altri tempi eh…” spiega la suocera facendo spallucce .
Da dove cavolo è saltata fuori? Da un kinder sorpresa che è stato aperto da qualche parte proprio adesso?  Pensa Anna , che sente le orecchie fumar come un treno a vapore, per quelle parole dette quasi con fastidio della suocera .
Si sporge dal lettino e grida: “ Matteo ti prego, voglio solo te…solo te” precisa disperata.
“ Un po’ di decoro Anna” la riprende ancora sua suocera, Adelaide.
“Matteo non posso farcelaaaaa” sbraita fuori controllo , affondando le mani nel materassino nel disperato tentativo di tenerle a bada , perché molto propense a stampar la loro forma sul volto della signora accanto a lei , che indossa un camice verde e una cuffietta per tenere a bada i capelli .
Matteo compare trafelato davanti a lei proprio in quell’istante , e per la donna è come una visione paradisiaca .
“Mamma vai , ci penso io qui” dice ad Adelaide , con somma gioia di sua moglie che l’avrebbe risposato altre trecento volte solo per quella frase che ha appena detto.
“Matteo prendimi la mano” chiede Anna , con le lacrime agli occhi
“Stai tranquilla, andrà tutto bene” le sussurra lui depositandole un bacio fra i capelli e iniziando a stringerle forte una mano .
“Bene signora, è ora di iniziar a spingere…non crede? Direi che siamo tutti pronti ” comunica l’ostetrica.
Anna deglutisce a fatica e spinge, spinge con tutte le sue forze…
“Ahi! AHI” si lamenta Matteo quando Anna prova a trasformare la sua mano in una poltiglia di carne ed ossa .
La punta delle dita è ormai coloro rosso sangue, e lui non può far altro che urlare assieme ad Anna ad ogni spinta, anche per incoraggiarla .
“Stai andando bene, amore” le sussurra con affanno
“Parli come se stessi partorendo tuuuuu ” ribatte lei prima di dar un’altra spinta
“Vedo la testa” afferma l’ostetrica
Matteo si affaccia , ma un’infermiera lo spinge indietro : “ Potrebbe svenire , la maggior parte dei papà collassano ” spiega accigliata
“No, no Matteo torna qui” richiama Anna timorosa “ Ho ancora bisogno di te”
Il marito le sorride e preme la guancia contro una della moglie : “ Ci siamo quasi dai , tranquilla che non svengo . ”
La moglie lo guarda poco convinta.
Poi…dopo qualche minuto , ecco il pianto di un bambino.
Così strillante, acuto, ma così dolce da far sciogliere il cuore ad entrambi i genitori .
Anna non ha mai visto Matteo con occhi lucidi , eppure in quel momento…è sul punto di lasciar andare una piccola lacrima che lei non può far altro che accompagnare con le sue .
“Stefano Arnoni è nato” annuncia Matteo, commosso
“ E’ il giorno più bello della mia vita” afferma Anna
“Dici che siamo pronti a far da genitori ?” domanda lui , mentre il piccolo continua a piangere e viene avvolto in un lenzuolo verde.
“ Solo il tempo potrà dircelo. Ti amo , Matteo ” sussurra lei stancamente
“Sei stata bravissima” si congratula lui “ Ti amo tanto anch’io” e dopo aver regalato un dolce bacio sulle labbra , apre le braccia per accogliere suo figlio .
“E’ così strano tenerlo in braccio, ho…paura di fargli male. E’ così piccolo, fragile ” bisbiglia , quasi avesse paura di stornarlo con la sua voce.
“ Stefano si è fatto attendere per anni, e adesso che è con noi... non dobbiamo aver paura. E’ un dono , che cresceremo con tutto l’amore possibile”
“Insieme” conclude lui sorridendole
“Insieme” ripete la moglie al settimo cielo  

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Capitolo 3
*** Mamma e Papà ***



In Te
 

                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                E' con te il tempo che verrà...

                                                                                                                                                in quel tuo sorriso vedo i segni del mio viso...

                                                                                  Il senso è tutto qui , amarti e proteggerti perché sia migliore il tuo domani...

                                                                                                                                              Comunque ci sarò , ad assorbire ogni livido ,
                                                                                                                                            a darti forza in un attimo , e mi sentirai vicino...

                                                                                                                                                                                                         E' con te – Nek

 


Capitolo 3 . Mamma e Papà



Stefano piange.

Piange ininterrottamente.

Come ogni notte, naturalmente .

“Tesoro di mamma non è neanche passata un' ora dall'ultima poppata” sussurra dolce Anna , che non ha intenzione di svegliare il marito , dato dovrà andare a lavoro il mattino seguente .

“Cosa c'è? Eh?” chiede un po' stanca.

Di sicuro le sue occhiaie possono competere con quelle di Matteo al mattino , ed aumentano in maniera proporzionale all'intensità del pianto del bambino durante la notte .

Più piange, più occhiaie. Semplice.

I colleghi hanno soprannominato Matteo : “il vampiro” , e Anna questa cosa non la gradisce affatto .

Avvicinandosi con premura a suo figlio , che continua ad agitarsi nella carrozzina accanto al letto , accende la piccola lucetta sul suo comodino per non inciampare in chissà cosa ancora sparsa per la stanza .

“Amore...cosa c'è? Non capisco.” domanda al piccolo che agita le manine chiuse a pugno in aria .

Gli occhietti semi-aperti bagnati da calde lacrime .

Anna lo prende in braccio , ed inizia a cullarlo dolcemente, ma il pianto di Stefano aumenta in maniera spropositata finendo per svegliare suo padre .

Non c'è verso.

Matteo deve svegliarsi. Come ogni notte.

Anna osserva il marito con un sorrisetto divertito sulle labbra ed al tempo stesso carico di scuse.

Matteo si agita nel letto , mugugnando qualcosa d' incomprensibile , poi si tira su facendo leva sui gomiti e piazza gli occhi su suo figlio , che è fra le braccia di sua moglie.

“Stef! Sei un uomo, basta piangere su!” esclama con la voce ancora impastata dal sonno .

Sbadiglia sonoramente e si porta il cuscino sul viso premendolo contro le orecchie: “ Stef andiamo! Il pancino è ancora vuoto ?” domanda con la voce resa “cavernosa” dal morbido oggetto che si ostina a tenere sulla faccia .

“Ha mangiato. Ma non capisco cos'abbia” pensa ad alta voce sua moglie .

Il marito getta il cuscino in aria ormai definitivamente rassegnato , e si adopera a prendere il pargoletto fra le braccia .

“Stef...andiamo . Ho capito cosa vuoi. Attenzioni. Ma mamma e papà sono tanto stanchi a quest'ora della notte . ” sussurra , iniziando a cullarlo , andando avanti ed indietro per la camera , dandogli piccole e tenere pacche sul sederino.

“ Ninna nanna ninna oh, questo bel bimbo...” prende a cantare a squarciagola , come se fosse quasi esasperato .

Anna ridacchia mentre si sistema fra le lenzuola: “ Così non si addormenterà mai, amore. Strapazzi troppo questo nostro cucciolo” cerca di far notare al proprio coniuge.

Matteo la zittisce con gli occhi: “ Sshhh , senti questo silenzio?” domanda sottovoce all'improvviso , con luce di gioia negli occhi azzurri .

Anna annuisce e si complimenta con lui : “Ah, però! Il papà ci sa fare”

“Visto?”

Matteo coccola per un altro po' il piccolo , che ha chiuso gli occhietti e dimenticato il pollice in bocca.

Il suo sguardo è dolce , contento , nonostante tutto: ama essere padre.

Ed Anna non può che notarlo ed essere al settimo cielo .

Stef ha portato frescezza nella loro casa, nella loro vita .

E' il loro amore concretizzato .

Una vita , che lei insieme a Matteo, hanno dato la possibilità di esistere...

E quale altro dono è più grande al mondo, se non quello di ricevere e dare alla luce una vita ?

“Guarda! Avete gli stessi piedi ” sottolinea Matteo con fare scherzoso

Anna corruga la fronte ed incrocia le braccia al petto: “ Soltanto i piedi?” ribatte accigliata

“Amore, Stef è tutto suo padre” precisa lui con una punta d' orgoglio nella voce

“ No, e comunque è ancora presto per dirlo” risponde , anche se in cuor suo sa che è vero .

Il naso, le orecchie, le labbra...è tutto suo padre.

Una fotocopia.

Era come se qualcuno avesse fatto una copia su suo marito ed un' incolla dentro di lei.

Sospira sonoramente.

Anche se spera davvero che gli occhi del piccolo, siano anche del colore di quelli di suo padre.

Azzurro cielo .

Gli occhi che l'hanno fatta innamorare sin dal primo sguardo.

Non a cacchetta di mosca come i suoi.

Ok, forse non sono proprio orrendi, a Matteo piacciono dopotutto, e descrive loro di esser del color del miele.

“Buona notte, amore ” saluta suo marito , gettandosi sul letto con aria soddisfatta , dopo aver adagiato il piccolo nella carrozzina accanto alla moglie .

Posa una guancia sul cuscino e chiude gli occhi sorridente , sereno .

“Notte Mat” risponde lei , per poi allungarsi e chiudere la luce sul comodino.

Sospirano insieme nel buio e si muovono sotto le coperte .

Lei cerca una mano di lui , e la trova.

La stringe forte e viene ricambiata.

Lui riscalda i piedi freddi di lei .

La sua stufetta umana!

Il mio mondo è perfetto , vorrei che fosse sempre così. Pensa Anna .

Un minuto dopo...

Ugneeeee, uuuh uuuh, ugneeee , guuueeeeh

Matteo sbuffa rassegnato .

“Stef” urla in coro assieme a sua moglie

*****

“ Non scecherarlo Mat !” ordina Anna al marito, appena tornato dal lavoro .

Mat guarda il proprio figlio , e sfiora la punta del naso con il suo : “ Piccolo , ti sono mancato , eh ? Eh ? ” domanda , facendo buffe espressioni facciali che ha il coraggio di far solo davanti al suo bambino .

“ Bello di papà” esclama ancora

 

Il bimbo gorgheggia un poco .

“la tua risposta è Sì?” domanda , iniziando a giocare con lui simulando una sorta di “Vola,Vola”

Ha ignorato completamente l'avvertimento di sua moglie .

Totalmente dimenticato.

Come se lei non avesse mai parlato .

E qualche minuto dopo se ne pente amaramente .

Un bel...rigurgito approda sulla sua camicia celeste nuova di zecca .

Mat alza gli occhi al cielo e sbuffa : “ Noooo, sulla camicia nuova no!”

“ Ti avevo detto di non muoverlo troppo ” ricorda la moglie, facendo capolino dalla porta scorrevole della cucina.

“ E ancora non è finita. Credo che vada cambiato anche il pannolino” aggiunge il marito annusando il sederino del figlio.

Fa una smorfia quando la moglie non risponde : “Anna hai capito?”

“ Mat, sto preparando la cena . Fallo tu, no?”

Il marito sgrana gli occhi: “I...io?”

Guarda il figlio ancora un po' , e si avvicina titubante al fasciatoio che hanno sistemato nel bagno senza dire un'altra sola parola .

Posiziona suo figlio e prova a liberarlo dal pannolino sporco .

Stef gioca con le manine mentre il padre arriccia le labbra ed il naso nel tentativo di far bene il suo lavoro .

Getta il pannolino sporco nel basso cestino alla sua sinistra prendendolo con la punta delle dita, e da una spolveratina qua e là di cipria?

Non ha sbagliato, vero?

“non è una torta da spolverare con lo zucchero a velo” spiega la moglie ridacchiando , non appena arriva per accertarsi che suo marito non stia facendo alcun danno .

Matteo riduce gli occhi a due fessure: “Scusami mamma, ma non sono pratico con i pannolini”

“Stef. Il papà è un vero pigrone”

“Non dire falsità. Io faccio del mio meglio”

Un sorriso furbetto approda sulle labbra di Anna: “Perfetto, allora accomodati. Sono sicura che non sbaglierai nemmeno a mettergli il pannolino pulito.

Matteo si arrotola meglio le maniche della camicia fino ai gomiti e dà inizio all'opera.

Solleva il bambino di un po' prendendolo per i piedi, infila il pannolino , ancora qualche rapida mossa e...

“Fatto” avvisa contento di aver messo a tacere la moglie.

Ma Anna non può che scoppiare a ridere: “ E' alla rovescia!”

*****

“Dici mamma...ma...ma...mamma” chiede Anna mentre cerca di infilare il cucchiaino nella boccuccia del piccolo ometto .

Stef la guarda con un sorrisetto grazioso , e muovendo su e giù le manine mentre è seduto sul seggiolone prova a far contenta la mamma .

“Gnaaaam!” esclama Anna quando tira fuori il cucchiaino con sollievo .

Riuscire a far mangiare il piccolo è una vera impresa.

Titanica impresa!

Stef fa una leggera smorfia di disappunto .

Non ama i frullati di sua madre, ma prova a mandar giù il boccone pur rifiutandone una piccola parte , che la madre si appresta a togliere con l'aiuto della posata .

Anna prende dal piattino ancora un po' di pappetta pronta a ripetere l'operazione ma...

“Papà” dice Stef all'improvviso

Anna lo fissa : “ C...come?!” balbetta

Stef sta guardando oltre le spalle della madre con gioia .

La madre inarca un sopracciglio e lentamente segue lo sguardo del proprio bambino .

Suo marito è lì , si è appena alzato nonostante siano le 10 del mattino .

E' domenica mattina, quindi niente lavoro, può permetterselo .

In quel momento , Anna nota che Matteo non ha l'aria di chi ha ancora sonno.

Il marito ha gli occhi fuori dalle orbite , la bocca spalancata dalla forma di una O obesa , i capelli spettinati che gli danno un'aria da Tarzan , assieme alla maglietta a mezze maniche stropicciata e i pantaloncini .

“Cos'ha detto?” domanda puntando un dito contro il figlio, incredulo

Anna sbuffa mettendo il broncio : “ Non è giustooo! E' da giorni che non faccio altro che sperare in una sua parola”

Matteo si stringe nelle spalle: “ Beh, adesso una parola l'ha detta” afferma correndo a scoccare un bacio sulla fronte di Stef : “Grazie piccolo” sussurra

Anna lo fulmina con lo sguardo : “ io intendevo QUELLA parola”

Poi si rivolge al figlio con tono decisamente più dolce : “ Tesoro , perché prima papà ?”

“Mamma” risponde il figlio , e ride allungando le braccia verso di lei .

Matteo scoppia a ridere un minuto dopo : “ Nostro figlio è un grande”

“ mi hai battuto per qualche minuto” avvisa la moglie al marito “ se non fossi arrivato adesso, probabilmente sarei stata io la prima!” puntualizza, ma poi sposta lo sguardo sul piccolo.

Non può sminuire quel che ha fatto Stefano .

L'ha chiamata mamma, ha chiamato Matteo papà .

E la verità è che non conta quale sia stato detto per prima...se prima mamma o papà.

Non c'è suono più dolce che quelle due parole pronunciate dalla bocca di un bambino .

Anna sente il cuore carico di forti emozioni, straripare di gioia, energia, come fosse un fiume in piena .

Mamma

Qualche lacrima le sfugge dagli occhi, e Matteo l'abbraccia da dietro regalandole un dolce bacio sul collo: “ Mamma” le sussurra

Lei sorride: “ Ti amo, papà” ...



Angolo Autrice 


Ciaooooo ^^ eccomi qui con il penultimo capitolo di questa mia piccola storia, incentrata su questi bellissimi momenti della vita familiare ^^ 
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo per Anna e Matteo ;) ma sono contenta di veder che alcuni di voi stiano seguendo questa storia , grazie di cuore  <3  
E' nata tra lo studio e la stanchezza , come ho già detto nel primo capitolo , ma il veder che a qualcuno piace è davvero bello per me , vi ringrazio <3 
Ringrazio ancora Magikgio96 per aver recensito il capitolo precedente ^^
Al prossimo capitolo :) 
Un bacione a presto ;)  
 

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Capitolo 4
*** Per sempre una Famiglia ***



In Te
                                                                                                                                            
                                                                                         

                                                                                                 Vorrei essere un raggio di sole
                                                                               che ogni giorno ti viene a svegliare 
                                                                               per farti respirare e farti vivere di me

                                                                                                                                   Favola - Modà   
                                                                                                                                                                                               
                                                                                                                                                                                                                             


 

Capitolo 4. Per sempre una Famiglia 

 


Anna coccola il suo pargoletto che tiene in braccio gironzolando per la casa .

Il piccolo non sta molto bene e lei è in ansia proprio per questo motivo .

Veder star male una persona che ama follemente non è mai cosa semplice , gradita , specie se la persona in questione è suo figlio .

“ Tesoro di mamma , vedrai che questa febbre cattiva se ne andrà alla svelta da te . Starai bene. Cucciolo non piangere ” ripete continuamente al piccolo ormai da un'ora .

La mamma cerca di farsi forza , di non cedere alle preoccupazioni. Anna sa che momenti come questi sarebbero potuti capitare nella sua vita , ma il veder realizzar qualcosa che non avrebbe mai voluto è dura .

Stef piange .

Il visino è così caldo!

Scotta tremendamente

Anna sbuffa ed afferra il cellulare per chiamare Matteo .

Non ha altra scelta.

Ha bisogno di lui in quel momento.

Le cose sono più facili da affrontare con le persone che si amano al proprio fianco, pronte a sostenerci.

“Mat? Sono io. Stef ha la febbre alta, non scende . Gli ho dato qualcosa , ma non ha fatto effetto . ” inizia , per poi mandar giù quel nodo in gola che non vuole lasciarla in pace :“ Mat. Ho paura.” ammette mordendosi il labbro inferiore con forza , per costringersi a non piangere.

Il marito la rassicura come può : “ Aspettami dai , arrivo. Non ti preoccupare...andrà tutto bene”

Ma l'ansia di Anna nel veder star male la propria creatura , si aggiunge a quella di saper suo marito in auto da circa un'ora dalla chiamata che ha effettuato per contattarlo e avvisarlo sulle condizioni di Stef .

Che fine ha fatto ?

Anna sente di non poter sopportare tutta quella situazione.

Riprova a chiamare il marito.

Non risponde.

Frena di nuovo le lacrime a stento .

Ha paura...si sta lasciando abbindolare da quelle brutte sensazioni che le stanno tartassando la mente.

La sua anima è bombardata da pensieri non positivi.

Scuote la testa.

Non può lasciare che tutto vada a rotoli .

Deve saper controllare le proprie emozioni, deve saper non cedere al pessimismo.

Lei ha voglia di pensar positivo , e concretizza questo suo desiderio inziando a canticchiare una delle sue musiche preferite .

Sorride.

Qualcuno vuole distruggerle quel sorriso, ma lei non demorde, non si arrende .

Allarga ancor di più il suo sorriso ed aumenta il tono della sua voce .

Si lascia trasportare dal suo canto , ed anche Stef si calma un poco nonostante la febbre .

Il bimbo percepisce la sicurezza della sua mamma , sente la sua forza.

Nessuna incertezza , nessuna debolezza .

I bambini sono attenti , ascoltano, vedono cosa circonda loro , e Stef in quel momento non può piangere più forte, perché la mamma gli infonde dolcezza, serenità.

Stef sa che può fidarsi di Anna , l'ha sempre saputo...sin da quando era nel suo grembo , condividendo con lei gioie e dolori che percepiva attraverso quel loro legame così profondo...e meraviglioso .

Qualcuno suona il campanello.

Anna corre ad aprire.

Il suo Matteo è lì , con un sorriso dolcissimo stampato sul suo volto,che non ha altra intenzione che rassicurare e rassenerare la propria compagna di vita.

“Mat! Mi hai fatto preoccupare anche tu, ma dove eri finito ?”

Matteo fa spallucce: “ Lo sai che questa città in quest'ora del giorno è trafficata . Le strade sono impraticabili ” spiega, per poi prendere in braccio il proprio figlio con premura.

Gli sfiora la fronte è fa una smorfia: “ Dai, portiamolo al pronto soccorso”

Lei annuisce , afferra la giacca di slancio dall'attaccapanni sulla destra , e copre per bene il piccolo prima di raggiungere l'auto posteggiata poco distante dal cancello del condominio .

*****

“ Non si preoccupi . La febbre del piccolo scenderà . Starà bene e potrà portarlo a casa il prima possibile ” rassicura il pediatra con un sorriso sereno sulle labbra sottili, prima di lasciarli da soli con il loro piccolo Stef .

Anna sospira di sollievo, gli occhi lucidi mentre un braccio di Matteo le cinge le spalle .

“Visto amore? Ti sei preoccupata per nulla” le fa notare , scoccandole un bacio su una guancia .

Anna sorride: “ Beh, non ero solo io ad essere preoccupata o sbaglio?” domanda divertita

Matteo sospira: “ Va bene!” ammette rassegnato “ Sì, ero preoccupato anch'io, ma adesso è tutto finito”

Anna alza gli occhi al cielo , finalmente è libera da tutti quei gran pesi che fino a quel momento avevano gravato sulle sue spalle .

“ Che mi cucinerai di buono questa sera?” domanda poi lui .

Anna inarca un sopracciglio: “ Hai fame?”

“ Da vendere!” la informa lui massaggiandosi lo stomaco per darle un ulteriore conferma

La moglie ridacchia e ci pensa su un attimo: “ Mmm...spaghetti e vongole, magari anche un pò di pesce spada o calamari...che ne dici?”

Matteo ride: “aaah ! Vedo che abbiamo un bel menù di pesce. Che festeggiamo?” chiede lui sbattendo le mani , impaziente di metter qualcosa sotto i denti.

Anna gli accarezza una guancia: “ Il nostro amore. La nostra famiglia” poi fa aderire lentamente le labbra con le sue .

Un dolce e tenero bacio : è tutto ciò di cui Anna ha bisogno in quel momento .

                                                                                            *****

“ Amore?” domanda Anna mentre sono distesi sul letto . Accaccolati vicini per riscaldarsi a vicenda .

“Dimmi” risponde Matteo con un sorriso , seppur la sua donna non può vederlo . Sono al buio .

“ Sono le due di notte . Stef ancora non è tornato” informa con una leggera punta di preoccupazione nella voce .

Matteo ridacchia: “ Amore? E' un uomo sposato ormai . E' diventerà padre fra qualche mese...”

Anna arriccia le labbra: “ Lo so, ma una mamma non smetterà mai di far da mamma !”

“ Vedrai . Presto sentiremo i suoi passi nell'appartamento di sopra , e così sapremo che è tornato e smetterai di preoccuparti .”

“Fino ad allora non dormirò ” avvisa sua moglie.

Matteo le stringe forte una mano: “ Ti ricordi quando ha iniziato a muovere i suoi primi passi ?”

Lei annuisce: “Sì. Avevo paura che potesse sbattere ad un angolo di un mobile o inciampare sul tappeto nel salone”

“ Sono passati ventisette anni .” ricorda il marito “la prima volta che si era alzato in piedi da solo tu eri in cucina come al solito a preparare il pranzo di domenica. Mi ricordo che ti chiamai a scarciagola , e tu con uno strofinaccio in mano corsi nel salone per venire a vedere. Stef ci sorrideva soddisfatto. Che bei ricordi”

“ E adesso siamo nonni ormai.” aggiunge la moglie

“ In tutti questi anni non ho mai smesso di amarti un solo istante. Nonostante le difficoltà, qualche litigio...io TI AMO come il primo giorno in cui ci siamo conosciuti .”

Anna si stringe forte a lui : “ E' lo stesso per me” sussurra dolcemente proprio mentre dei passi risuonano nell'appartamento al piano di sopra.

“E' tornato” avvisa Anna con sollievo.

Mat sospira sonoramente: “ Ora possiamo dormire. Buona notte amore mio”

Lei sorride: “Anche a te amore, a domani”

 

 

                                                                                           Fine

 

 

Angolo Autrice

 

Ciaooooo ^^

E così siamo giunti alla fine di questa piccola storiella ^^

Anna e Matteo sono una coppia come tante altre, non hanno affrontato chissà quali difficoltà nella loro vita , ma hanno saputo vivere nella loro semplicità .

Vivendo attimo per attimo tutto ciò che la Vita ha dato loro <3

Hanno amato quelle piccole cose , quei piccoli particolari a cui molto spesso diamo per scontato ;)

Spero vi sia piaciuta la loro storia , e che vi abbia fatto trascorre qualche sereno minuto :)

Ringrazio di cuore tutti coloro che l'hanno inserita nelle seguite  ^^

Alla prossima :)

Un bacione ;)       

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