La mia vita senza te

di Yulin Fantasy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il litigio fatale ***
Capitolo 2: *** Capire il proprio errore ***
Capitolo 3: *** Punti di vista ***
Capitolo 4: *** Un'alleanza ***
Capitolo 5: *** I cinque ribelli ***
Capitolo 6: *** I Guardiani ***



Capitolo 1
*** Il litigio fatale ***


- Utopia! Vai attacco diretto!-
- Yuma, fai attenzione! Ha ancora una carta trappola coperta!-
- Astral, ti preoccupi troppo! Utopia, fendente spada della speranza!-
Numero 39 Utopia andò verso l’avversario con le spade sguainate e lo mandò al tappeto. La solita scritta YUMA WIN apparì sopra la sua testa.
- Un altro duello vinto! Sto diventando imbattibile!-
Yuma si stava lodando con Astral mentre tornavano a casa.
- Yuma, io non la penso così. Hai attaccato l’avversario senza pensare alle conseguenze. Aveva ancora una carta trappola coperta. Se fosse stata una carta trappola in grado di annullare il tuo attacco, saresti stato nei guai.-
- Uffa Astral! Io ti raccolgo le carte Numero e tu non fai altro che lamentarti! Sai dopo un po’ diventi snervante?-
- Io voglio solo farti capire che come duellante sei ancora mediocre e…-
- Mediocre io?! Ma tu ti sei visto?-
Yuma iniziava ad arrabbiarsi sul serio.
- Yuma non volevo offenderti, volevo solo…-
- Io ti salvo in ogni duello vincendolo, sai quanto è pesante sapere di non potere perdere un duello liberamente? E ti oh anche salvato contro Three e il dottor. Faiker!-
- Lo so! Yuma, ti volevo solo spiegare che però tu non sei ancora all’altezza di Shark e Kite…-
- La vuoi smettere di paragonarmi a loro? Non fai altro! Mi sono stancato!-
Si mise a correre, ma Astral lo raggiunse.
- Yuma non volevo dire…-
- Tu invece lo volevi eccome! Sai una cosa? Mi sono stancato di te!-
- Ma Yuma, io volevo solo… solo…-
- Non dire una parola!-
Strinse i pugni e disse una cosa, una cosa che non aveva mai detto ad alta voce:
- TI ODIO ASTRAL!-
E scappò via con le lacrime agli occhi. Odio… una cosa che Astral non aveva mai provato… e Yuma glielo aveva detto in faccia. Sentì le lacrime scorrere sulle guancie. Lui non poteva odiarlo. Non dopo tutto quello che aveva fatto per lui. L’unica cosa che riuscì a dire fu:
- Io no…-
E ritornò nella chiave. Yuma arrivò a casa e andò in camera senza neanche cenare. Non smetteva di piangere. Non avrebbe mai voluto dire quelle cose ad Astral e non sapeva come gli fossero uscite dalla bocca. Prese la chiave e la strinse fra le mani.
- Astral…-
Poi si mise a pensare: se lui non avesse conosciuto Astral, la sua vita sarebbe stata normale. Niente carte Numero da proteggere, niente nemici da affrontare, niente preoccupazioni. Sarebbe solo un ragazzo normale, come tutti della sua età, e vivrebbe la sua vita normale. Lo poteva essere, ma lui ha rovinato tutto. Con la sua comparsa ha messo tutto in soqquadro. È stata tutta colpa di Astral. Se lui non lo avesse incontrato, nulla di tutto questo sarebbe successo. “Attenzione a quello che desideri, potrebbe diventare realtà.” Gli aveva raccomandato Five. Ma Yuma in quel momento non se lo ricordava. Ora desiderava solo una cosa. E quando dalla sua finestra vide una stella cometa, lo espresse, facendo l’errore più grande della sua vita.
- Desidero non avere mai incontrato Astral.-
E si mise a dormire.
Intanto nella chiave, Astral stava ancora pensando a quello che aveva detto Yuma.
- Forse non voleva, forse era solo stanco… domani glielo chiederò e faremo pace. Ne sono certo. È il mio migliore amico.-
All’improvviso, i Numeri si staccarono dai loro pilastri e lo circondarono.
- Cosa state facendo? Ritornate a vostri posti!- Ordinò spaventato Astral.
“Devi scomparire… è l’ordine…”
- Come? Quale ordine?-
Improvvisamente, Astral venne colto da un fortissimo mal di testa. I Numeri continuavano a ripetere la frase e Astral stava sempre peggio. Stava così male che si sdraio a terrà, raggomitolandosi per alleviare il dolore. Poi si guardò la mano: stava diventando più trasparente.
- Chi… chi… chi vi ha dato l’ordine?-
“Yuma…”
Fu come una pugnalata in petto, però forse quella farebbe meno male.
- Yuma… perché esprime desideri senza pensare alle conseguenze?-
Le lacrime continuavano a rigargli il volto e vide che Utopia non si era unito agli altri Numeri.
- Utopia… ti prego… proteggi Yuma…-
Come per rispondergli, fece un piccolo bagliore. Astral sorrise e disse con un filo di voce:
- Yuma… non ti scordare… di me…-
E scomparì.

NOTE D'UTORE
Un'altra long, sper che vi piaccia. Ho avuto problemi con la storia "la famiglia Zexal" e non so quando aggiornerò. Intanto spero che questa fic vi piaccia.
Salutoni,
Yulin.

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Capitolo 2
*** Capire il proprio errore ***


Il mattino dopo, Yuma stava correndo per arrivare puntuale a scuola.
“Forse ieri ho esagerato con Astral… oggi lo perdonerò, ma almeno poteva svegliarmi!”
Mentre continuava a pensare, una moto viola lo sorpasso a velocità elevata. Yuma conosceva il guidatore e lo chiamò:
- Ciao Shark! Rio!-
Stranamente, nessuno dei due rispose.
- Che strano… oh mamma! È tardissimo!-
E ricominciò a correre. Quando arrivò, si sedette vicino a Tori.
- Tori, posso farti una domanda? Ho incrociato Shark e Rio, ma loro non mi hanno salutato… è successo qualcosa che non so?-
Tori emise un piccolo risolino e si rivolse all’amico.
- E perché mai hai dovuto salutarli?-
- Be, sono nostri amici e…-
Tori dovette trattenersi per non ridere.
- Yuma, loro non sono nostri amici. Shark è il bullo peggiore della scuola e Rio è la ragazza più insopportabile del pianeta.-
Detto questo, ricominciò a seguire la lezione, lasciando Yuma di sasso. Alla fine della scuola, Yuma andò da Shark e Rio.
- Ragazzi! Perché oggi non mi avete salutato?-
- Scusa, ma ci conosciamo?-
Yuma rimase stupito dalla risposta.
- Ma come? Sono Yuma Tsukumo! Uno dei vostri amici!-
- Noi non abbiamo amici falliti, che sia chiaro.-
- Non sono un fallito! Ti ho anche battuto e ho vinto il Carnevale Mondiale di Duelli!-
- Il che? Poi è impossibile che tu mi avresti battutto.-
Un pensiero andò nella mente di Yuma e provò a fare un tentativo.
- E di Astral ti ricordi? Del mondo Astrale e Bariano?-
- Scusa, non so che cosa tu stia blaterando, ma noi dobbiamo andare.-
Saltò in moto con la sorella e partì. Yuma non capiva, ma un’idea gli invase la mente.
“Non può essere…” Guardò il duel-gaiser: i numeri di Shark, Rio, Kite, Three, Four e Five non c’erano.
“Ma come è possibile…” Poi vide Tori che stava passeggiando.
- Tori!-
- Che succede?-
- Ti ricordi di Astral?-
Tori ci pensò un po’ e rispose:
- No. Perché, è un tuo amico?-
- No! Lui è un essere del modo Astrale e…-
- E?-
- Non fa niente.-
E si allontano. Mentre tornava a casa, provava a chiamare Astral nella chiave.
- Astral? Astral, esci!-
Ma non riceveva mai risposta.
“Non riesco a capire…”
Ma si ricordò: il desiderio. Si era avverato. Quella era la sua vita senza Astral. Si mise a sedere su una panchina a piangere.
- Perché? Perché sono così stupido! Io non pensavo che si realizzasse…-
Poi guardò il cielo e strinse la chiave.
- Astral prometto che farò tornare tutto come era prima. Te lo prometto!-
 
NOTE D’AUTORE
Ecco subito il continuo! Scusate se è corto, ma mi rifarò con gli altri capitoli.
Ciao,
Yulin. 

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Capitolo 3
*** Punti di vista ***


Yuma stava continuando a camminare per la strada.
- Come faccio ad essere così stupido? Ho fatto scomparire il mio migliore amico!-
Cammino verso casa. Ma gli venne una cosa in mente: una volta Astral gli aveva detto che i Numeri erano arrivati insieme a lui e che senza di lui non e esisterebbero.
“ Questo significa che…”
Prese il suo extra-deck: c’era una sola carta. Utopia.
“ Astral…”
Senti di nuovo le lacrime che gli bruciavano gli occhi. Ancora faticava a crederci… ma doveva farsi coraggio: doveva farlo tornare indietro. Mentre camminava verso casa, sentì il duel-gaiser suonare.
- Pronto?-
- Yuma, ma dove sei? Il pranzo è già in tavola!-
Kari gli stava urlando di nuovo contro; almeno questa cosa non era cambiata.
- Kari, arrivo, tranquilla…-
-Bene, se no chi la sente la mamma!-
Aspetta, aveva detto mamma? Ma non era possibile, i suoi genitori… richiuse la chiamata e corse verso casa. Appena entrò, rimase senza fiato: sua sorella lo stava apparecchiando la tavola con sua nonna. Ma la cosa che lo lasciò pietrificato è che a cucinare e sul divano, c’erano le due persone che non si sarebbe mai aspettato di vedere: sua madre e suo padre.
- Papà! Mamma!-
Urlo lui in preda alle lacrime. Tutti si girarono.
- Yuma, ma che ti prende?-
Chiese Kazuma, vedendo il figlio con un espressione sorpresa. Yuma lo abbracciò fortissimo.
- Nulla, sono felicissimo di vedervi!-
- Ma che ti succede? Sono solo partiti qualche giorno fa!-
Yuma era pronto a ribattere contro Kari, ma qualcosa li passo in mente. Allora ritornò depresso, cercando però di nasconderlo alla sua famiglia.
- Io…io vado in camera mia.-
Detto questo, si rifugiò in camera, sotto lo sguardo sorpreso dei suoi famigliari. Yuma in camera, guardò la Chiave dell’Imperatore.
“ Se Astral è scomparso, i piani del dottor Faiker e Tron non esistono, allora significa che mio padre resterà con me…”
Questo pensiero lo rallegrava, ma si ricordò: se faceva tornare Astral, suo padre sarebbe scomparso. Doveva scegliere. Ma come faceva? Qualche tempo fa avrebbe scelto suo padre, ma ora non era tanto sicuro: Astral era il suo migliore amico, anzi, era un fratello per Yuma. Lui gli voleva troppo bene. Guardò fuori dalla finestra: il sole era alto in cielo e rischiarava il cielo azzurro.
“ Astral… tu sapresti cosa fare, ne sono sicuro. Aiuta mi, ti prego.”
 
- Shark, tutto bene?-
- Sì Rio, non preoccuparti.-
Shark e Rio erano arrivati a casa e stavano mangiando, ma Shark era assolto nei suoi pensieri.
- Stai ancora pensando a quel ragazzino?-
- Rio, tu non senti qualcosa che ti manca?-
Rio stette un po’ in silenzio. Suo fratello aveva ragione: sentiva che gli mancava qualcosa. O qualcuno.
- Anche tu senti che ti manca una persona?-
Shark annuì e guardò il piatto.
- Forse quello che diceva quel ragazzo… era la verità?-
- Non lo so sorellina. Io però ho anche dei nomi per la mente.-
- Quali?-
- Astral, Kite, Four, Three, Five, Durbe, Hart, Tori, Vectore, Numero 96 e molti altri…-
- Anch’io… cosa dobbiamo fare?-
- Dobbiamo chiedere aiuto.-
 
-Fratellone, guarda! Una farfalla! Non è bellissima?-
- Sì Hart, è bellissima.-
Kite giocava con suo fratello Hart.
- Fratello, ma che hai? Sembri maliconico…-
- No, piccolo. Sono solo un po’ pensieroso, tutto qui.-
Hart continuò a guardarlo e poi aggiunse:
- Sai, è da un po’ che faccio lo stesso sogno.-
- Cosa sogni fratellino?-
- Ci sono persone, tante persone che non conosco… poi c’è una specie di fantasma… non so come descriverlo… mi sorride e scompare subito dopo… io cerco di chiamarlo… anche le altre persone scompaiono… io sento come di conoscerle, ma come è possibile?-
- Anch’io faccio lo stesso sogno e non so come spiegarlo…-
- Cosa facciamo?-
- Chiederemo aiuto.-
 
- Michel, dove sei?-
- Sono qui Thomas.-
- Finalmente! Si può sapere dove eri?-
- A pensare, d’accordo?-
- Pensare come battermi? Lo sai vero che è impossibile?-
- Non è vero!-
- Non litigate.-
- Chris, che succede? Non vedi che stiamo parlando?-
- Voi stavate litigando. Se nostro padre torna e vi trova così, cosa pensa?-
- Scusa fratellone. Posso farti una domanda?-
- Certo.-
- Ho delle strani visioni. Sento delle voci che non ho mai sentito prima, ma mi sembrano conosciute. Dicono tipo “Energia al massimo!” oppure nomi come “Numeri”, “Three”, “Four”, “Five”… cosa significa?-
- Anch’io ho queste visioni.-
- Per questo pure io. Cosa facciamo allora?-
- Chiederemo aiuto.-
 
- Qual è la mia missione?-
- Aspettiamo e vedremo. Ricordati che sei un mio burattino e devi obbedire.-
- Certo, signore!-
- Vedremo cosa faranno e se riusciranno a combattermi visto che Lui è dalla mia parte…-
 
NOTE D’AUTORE
Sono stanchissima! Ho lavorato come una matta per questo capitolo, ma finalmente è venuto fuori! Prima di salutarvi, una cosa:
* Si spengono le luci e compaiono tutti membri dello staff *
Tutti: tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri 2009_2013, tanti auguri a te!
Io: spero che la sorpresa ti sia piaciuta! Ora vado, se no mi addormento sulla tastiera! Auguri 2009_2013! Spero che il capitolo ti sia piaciuto!
Sayonara,
Yulin.

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Capitolo 4
*** Un'alleanza ***


Il giorno dopo, Yuma non stava andando a scuola. Non voleva vedere ne Tori, ne Rio e ne Shark. Voleva solo stare solo. Mentre andava verso la piazza, le strade deserte lo deprimevano. Quando c’era Astral, lui lo assilava con tutte le sue domande, ora invece, c’era il silenzio più assoluto. Preso dai suoi pensieri, Yuma non aveva notato che qualcuno stava correndo verso di lui e gli andò addosso.
- Ahi! Ma che è…-
Guardò contro chi aveva sbattuto: era un ragazzo alto, con dei capelli biondi e due occhi azzurro ghiaccio.
- Cosa? Kite!-
Il ragazzo si girò.
- Ci conosciamo per caso?-
- Cosa?! Ma non ti ric…-
Si fermò: no. Lui non poteva ricordare. Nessuno a parte lui si ricordava di Astral.
- Che c’è?-
- Niente. Ti ho scambiato per un’altra persona.-
- Bene. Scusa, vado di fretta.-
Yuma aveva notato che non è il Kite solito: indossava un vestito più leggero e non quella tuta nera. Sembrava anche più fresco, riposato, anche se in quel momento era preoccupato.
- Tutto bene? Ti vedo agitato.-
- Esatto. Non trovo più mio fratello minore, tu hai visto un bambino che girava da queste parti?-
- Stai parlando di Hart?-
- Sì e…-
Si blocco e guardò Yuma sospettoso.
- E tu come fai a conoscere i nostri nomi?-
Yuma rimase un po’ zitto. Come faceva adesso?
- Io… ehm…-
Venne salvato quando si sentì un grido:
- Kite! Kite, aiuto!-
Kite si girò.
- Hart! Fratellino, dove sei?-
Kite si mise a correrre alla cieca con Yuma che lo seguiva.
- Kite, aspetta!-
- Non posso! Mio fratello ha bisogno d’aiuto!-
- Apetta!-
lo prese per una spalla, costrigendolo a fermarsi.
- Agitarsi non serve a nulla. Vieni, forse so dove Hart.-
I due ragazzi andarono verso una casa. Lì, un cane era legato e stava abbaiando a un bambino terrorizzato.
- Fratellone!-
Appena vide Kite, gli corse incontro abbracciandolo.
- Quel cane mi vuole mangiare!-
- no, sta tranquillo. Vuole solo proteggere il suo territorio.-
- Davvero?-
Poi spostò lo sguardo su Yuma.
- Lui chi è fratellone?-
- Lui è un ragazzo che mi ha aiutato a ritrovarti. Ah, non te lo chiesto, come ti chiami?-
- Io sono Yuma, Yuma Tsukumo.-
- Tsukumo hai detto?-
- Sì perché?-
Una speranza si accese in Yuma, ma venne spenta poco dopo.
- No, niente.-
Hart si avvicino al ragazzo dagli occhi cremisi.
- Kite, non ti è famigliare?-
Yuma rimase un po’ sorpreso e rimase ancora più sorpreso quando Kite si avvicino al fratellino e disse:
- Hai ragione… possibile…-
- Ehi, che succede?-
I due fratelli si guardarono.
- Forse ti sembreremo strani, ma è da un po’ che facciamo strani sogni. Vediamo tante persone che non conosciamo, ma che allo stesso tempo ci sono famigliari. Poi c’è una specie di fantasma che ci sorride e scompare subito dopo. Noi non riusciamo a capire…-
- Hai detto fantasma? Descrivetemelo.-
Kite descrisse il fantasma e per poco Yuma non svenì: era identico ad Astral. Ogni particolare.
- Da quanto tempo è che fate questi sogni?-
- Due giorni.-
- Due giorni?-
Proprio da quanto era scomparso Astral. Yuma non poteva crederci. Forse gli altri non si ricordavano si lui, ma le cose che avevano fatto, se le ricordavano ancora. Decise allora, di fare un esperimento.
- Puoi darmi il tuo numero di duel-gaiser? Forse posso aiutarvi, ma prima devo incontrare alcuni amici.-
Kite annuì e gli disse il numero.
- Bene! Ora vado ci vediamo presto!-
Yuma corse veloce come un razzo, ma si sentì chiamare:
- Yuma!-
Il ragazzo si girò e vide una ragazzo dai capelli verdi.
- Tori! Che ci fai qui?-
- Voglio venire con te!-
- Perché?-
- Sai quel Astral che mi hai raccontato? Be, mi ricordo di conoscerlo e voglio ricordare di più! Ti prego, spiegami!-
- Ora non posso, ma puoi venire con me!-
- Certo!-
Si incamminarono, senza sapere di essere osservati…
 
- Sono davvero così convinti di farlo tornare indietro… è vero, non sono riuscito a cancellare del tutto il suo ricordo dalle loro menti, ma non riusciranno a farlo tornare!-
- Vuole che gli attacchi, mio signore?-
- No, non ancora, ma tieniti pronto, capito? Voglio vedere le loro facce. Con te, la mia vittoria è assicurata.-
- D’accordo, mio signore.-
 
Yuma era arrivato insieme a Tori davanti a una villa.
- Cosa ci facciamo qui?-
- Fidati di me Tori.-
Poi suono al campanello. Aprì un ragazzo sui quindici anni, con capelli arancioni e occhi verdi.
- Chi è lei?-
- Three! Da quanto tempo!-
Il ragazzo rimase un po’ confuso e rispose.
- no mi dispiace, non so di chi stia parlando. Io sono Michel Arcghlit. Penso che abbia sbagliato casa.-
- No, non ho sbagliato casa. Devo parlare con te e con i tuoi fratelli. Posso entrare?-
Il ragazzo dagli occhi verdi non seppe cosa rispondere, ma alla fine disse:
- Ok, entrate.-
Yuma e Tori entrarono. La casa era gigantesca e Michel andò a chiamare qualcuno. Poi fece andare i due ragazzi in una sale che si direbbe fosse la stanza da pranzo.
- Padre, fratelli, loro sono qui per parlarci.-
Poi andò a sedersi accanto a un ragazzo dagli occhi viola.
- Four…-
Sussurrò piano Yuma. Poi guardò chi sedeva alla tavola: un ragazzo dai lunghi capelli azzurri. Five. Poi un uomo con capelli biondi legati in una treccia… aspetta, una treccia?
“Possibile che lui sia… Tron?”
- Buongiorno. Io sono Byron Arcghlit e loro sono i mie tre figli: Chris, Thomas e Michel.-
- Padre, che vogliono?-
Chiese in modo acido Thomas. Almeno qualcosa non era cambiato.
- Devo parlarvi. Ultimamente, non avete visioni o cose del genere?-
I tre si guardarono e Chris rispose:
- Noi sentiamo delle cose strane: “Energia al massimo” “Ci dobbiamo vendicare” e cose del genere. Non capiamo il perché, ma…-
- Vi posso aiutare.-
- Sul serio?-
- Datemi i vostri numeri di duel-gaiser e vi aiuterò.-
Loro lo fecero e Yuma schizzo via dopo aver ringraziato.
- Yuma non capisco, cosa succede?-
- Dobbiamo trovare Shark e Rio!-
Subito averlo detto, una moto si fermò davanti a loro e scesero un ragazzo e una ragazza.
- Shark! Rio!-
- Senti, abbiamo pensato a quello che ci hai detto e visto che abbiamo bisogno di aiuto…-
- Ho un idea: troviamoci tutti alla piazza del treno domani, ok?-
Annuirono e Yuma scoppio quasi dalla felicità. Forse aveva trovato un modo per ritrovare Astral.
 
- Il ragazzino è intelligente…-
- Cosa dobbiamo fare?-
- Voglio che gli annienti, capito? Senza pietà. Tu intanto non puoi provare emozioni, sei solo un burattino.-
- Ha ragione, signore.-
- Caro Tsukumo, vedremo se riuscirai nel tuo intento…-
 
NOTE D’AUTORE
Basta! Spero che vi sia piaciuto, perche non mi sento più le dita! Ah, tramite la recensioni ho bisogno che mi dite quale sono le storie che volete mandi avanti.
Sayonara,
Yulin.
 

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Capitolo 5
*** I cinque ribelli ***


CAPITOLO 5:
I CINQUE RIBELLI

 
Yuma stava correno più velocemente che poteva. Doveva tornare a casa a elaborare un piano.
- Come sapiamo, Shark e Rio sono dei bariani, allora dovremmo risvegliare alcuni loro ricordi… ma come!?-
Senza fare attenzione, sbatte contro qualcuno. Yuma cadde e guardò la persona.
- Ehi, stai un po’ attento…-
Il cuore di Yuma si fermò. La persona contro cui era andata a sbattere era…
- … Miseal?-
Il bariano si girò. Sì, era lui.
- Tu come fai a conoscermi?-
- Tu… tu sei un bariano!-
Miseal fece un una smorfia e disse:
- Non vorrei esserlo.-
Yuma rimase a bocca aperta. Cosa significava?
- Senti ragazzino, non so come tu mi conosca, ma non farne parola con nessuno.-
- Ma… perché non essere un bariano!? E Vector, Arito, Ghirag…-
Miseal gli mise una mano sulla bocca.
- Dimmi una cosa: come fai a sapere così tante cose su di noi?-
- Questa è una lunga storia…-
- Allora è meglio che ti porto dagli altri ribelli…-
Ribelli!? Yuma non capiva: come mai dalla scomparsa di Astral, tutto era così strano!?
 
Una figura seduta sul trono si guardava intorno, annoiato.
- Mio signore, quande che entriamo in azione?-
- Ti ho detto di aspettare. Come mai sei così impaziente?-
- Perché… quel ragazzino mi fa uno strano effetto…-
- Pazienta. Pazienta.-
- Sai perché mi fa questo effetto?-
- Tu devi solo preoccuaparti di eliminarlo insieme a i suoi amici se non fanno esattamente come dice il mio piano…-
- Ma dopo, la profezia non potrà avverarsi…-
- Sono il Guardiano, non mi importa se la profezia sia vera o no!-
Disse, facendo rimbombare la stanza.
- Ti sei solo un burattino, non dei provare emozioni, capito?-
- Certo, mio signore.-
E se ne andò.
 
Miseal teleleptrasportò lui e Yuma in quello che doveva essere il covo dei ribelli. Yuma riconosceva quel posto: era il covo di Arito e Ghirag. Miseal entrò e per poco a Yuma non gli si blocco il cuore: c’erano i quattro bariani. Vector, Arito, Ghirag e Durbe.
- Miz, chi è sto’ moccioso?- Chiese acido Vector.
- Il mio nome è Yuma Tsukumo. Miseal mi ha portato qui perché vi conosco.-
Tutti si fecero attenti.
- Ascoltate, non so come sia successo, ma io ho espresso un desiderio di far scomparire Astral, così è cambiato tutto!-
- Astral, hai detto?-
Chiese Durbe.
- Sì, lo conoscete?-
- Mi ricorda qualcosa…-
- Scusate, ma perché siete scappati dal Mondo Bariano?-
Durbe sospirò.
- Perché ormai era tutto sotto il controllo del Guardiano.-
- Il Guardiano?-
- Non l’ho conosci? Ha preso il controllo anche del Mondo Astrale e noi siamo dovuti scappare quando ci ha rimpiazzati con un guerriero più forte…-
- Un guerriero più forte?-
- Esatto.-
Yuma guardo quelli che una volta erano i suoi nemici. Era pronto a tutto per far tornare Astral.
- Ascoltate, io vi aiuto a battere questo Guardiano, voi invece mi aiutate a far tornare Astral.-
Ci pensarono un attimo e risposero ni coro:
- Affare fatto.-
 
Una ragazza astrale stava correndo per i corridoi del palazzo.
- Eliaphs! Il Guardiano sta lanciando un nuovo attacco!-
- Che cosa!? Dici davvero Ena? Devi allora mettere tutti in allarme!-
Ena fece così. Ma mentre stava per dare all’allarme, un guerriero si materiallizo davanti a lei.
- Tu… perché ci hai tradito? Perché l’hai fatto?-
Il guerriero aveva l’armatura argento, l’elmo che copriva la faccia e una spada fatta d’energia astrale.
- Dimmi perché.-
Non rispose, si limitò a scomparire.
- Perché l’hai fatto?...-
 
ANGOLO AUTRICE
*Guarda la data dell’ultimo aggiornamento* 27 settembre 2013… oddio. Però ho aggiornato! Povero Yuma, la vita è più complicata anceh senza Astral XD da, spero in tante recensioni!
Sayōnara,
Yulin

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Capitolo 6
*** I Guardiani ***


CAPITOLO 6:
I GUARDIANI

 
Sento le lacrime e le grida…
Un altro regno distrutto.
Non posso fermarmi.
Ma…
Cose che mi manca?
Sento che mi è stato tolto
qualcosa di importante.
Perché…
Perché mi sento così?
 
- Devi solo eseguire gli ordini.-
- Va bene.-
 
 
Yuma e Arito stavano girando HeartLandCity.
- Arito… ma tu non ricordi niente?-
- No, cosa dovrei ricordare?-
Yuma scosse la testa.
- Niente, niente.-
Il duel gaiser del bariano squillò. Lo prese e rispose:
- Mosci mosci?-
Yuma vide Arito agitarsi e mettere giù il duel gaiser.
- Yuma, dobbiamo andare subito alla piazza della stazione.-
- Cosa succede?-
- Vieni e basta.-
Arito teletrasportò lui e Yuma nel posto prestabilito. Lì trovarono Mizar, Vector, Durbe e Girag. Yuma rimase senza fiato: la piazza era del tutto distrutta, come se ci fosse esplosa una bomba.
- Lo sapevo…-
Sussurrò Mizar.
- Cosa?-
- Deve essere stato Lui.-
- Chi?-
I bariani guardarono il ragazzo.
- Giusto, non ti abbiamo detto nulla. Noi cinque eravamo dei guerrieri valorosi per il Guardiano Bariano… ma il Guardiano Terrestre attacco. Ci aiutò anche il Guardiano Astrale, ma il suo guerriero migliore cadde sotto l’influsso del Guardiano Terrestre e noi siamo stati esiliati sulla Terra per farlo tornare normale.-
- Ehhh!? Io non ci ho capito nulla!-
Vector sbuffò, poi, cercando di usare un tono calmo:
- Il Mondo Astrale, Bariano e la Terra hanno ognuno tre Guardiani. Questi tre Guardiani scelgono dei guerrieri e dame fedeli…-
- Scusa, ma il Mondo Astrale e Bariano hanno dei re?-
Interruppe Yuma. Vector sbuffò di nuovo e si diede uno schiaffo sulla fronte.
- No, come che funziona sulla Terra? Ah: il Guardiano è tipo il presidente del mondo, mentre i guerrieri e dame sono i suoi consiglieri.-
- Quindi c’è democrazia?-
- In un certo senso… ma vogliamo parlare di questo!?-
- Ehm, no, continua pure.-
Vector continuò.
- Ma, visto che il Guardiano Terrestre non aveva ancora scelto i suoi guerrieri o dame, divenne geloso del Guardiano Astrale, che era stato il primo a scegliere. Quindi, scatenò una guerra contro il Mondo Astrale e gli rubò il suo guerriero più forte.-
- Davvero!?-
- Il Guardiano Bariano ci mandò qua, ma perdemmo due dei nostri alleati e non gli troviamo.-
Yuma non ci mise molto a capire che i due alleati non erano altro che Shark e Rio, visto che erano i due Imperatori Bariani mancanti.
- Quindi siete qua per ritrovarlo?-
- Certo. È venuto anche un guerriero astrale, ma l’abbiamo perso di vista… riassumendo, Lui è il guerriero astrale caduto sotto l’influsso del Guardiano Terrestre.-
Yuma annuì, poi guardò la piazza. Era lì che aveva incontrato Astral… contro Shark quel giorno. Se lo ricordava bene… poi guardò l’ora.
- Oh mamma! Ora devo andare! Se no chi la sente Kari!-
Salutò i bariani a si diresse verso casa. Erano così diversi… ma come mai da quando Astral era scomparso erano cambiate così tante cose? Era impossibile…
- Sono a casa!-
Sua madre stava cucinando e gli sorrise gentilmente.
- Ciao Yuma, la cena è quasi pronta.-
- Va bene, vado un attimo in camera mia.-
Andò sul tetto, osservando la luna.
- Sembra che la vita di tutti sia migliore senza Astral…-
Eccole. Le lacrime. Era stanco che ogni volta che pensava lui, doveva piangere.
- Ho detto che l’avrei portato indietro! Non devo lasciarmi andare!-
Detto questo, tornò dentro.
 
Ena guardò senza fiato lo spettacolo che si estendeva davanti ai suoi occhi. La città era del tutto distrutta, non erano rimaste altre che macerie.
- Perché… tu eri dalla nostra parte e io… io…-
Si mise a piangere, mentre Lasa le si avvicinò.
- Ma perché fa così?- Chiese la bambina.
- Sai Lasa… Lui è sotto il controllo di un essere molto cattivo… davvero cattivo.-
Ena aveva paura. Se lui venisse catturato, non sapeva cosa gli potevano fare… prima che lei gli rivelasse i suoi sentimenti.
 
ANGOLO AUTRICE
Spero che vi piaccia! Ora vado! Recensite in tanti! Capitolo lungo, eh?
Sayonara,
Yulin

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