Cuore di ghiaccio

di Stefania 1409
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Mio fratello e la sua nuova ragazza ***
Capitolo 2: *** 2. Impertinenza. ***
Capitolo 3: *** 3. Infermeria e cotta ***
Capitolo 4: *** 4. Tyler lunatico o Tyler geloso? ***



Capitolo 1
*** 1. Mio fratello e la sua nuova ragazza ***


Buon pomeriggio! Ebbene sì, eccomi con un'altra storia! Ciò non vuole dire che io abbia abbandonato le altre,ma dopo una sessione di studio intenso non sono riuscita a sbloccarmi per scrivere i capitoli,ma la mia voglia di scrivere non va in vacanza o non è influenzata dallo studio! Perciò il mio cervellino bacato ha creato un'altra storia :3
Spero vi piaccia!
Vi auguro una buona lettura!
<3
 
A New York viveva una famiglia come tante,una famiglia felice come tante che però aveva perso questa felicità. Emma sapeva che non era stata colpa sua,forse era stata colpa del destino o forse colpa della strada.
Emma e Josh avevano perso i genitori in un incidente d'auto. Niente era valso a confortarli,nemmeno l'abbraccio degli zii.
Josh era maggiorenne e aveva deciso di rimboccarsi le maniche sebbene sapesse quanto quel dolore sordo lo avrebbe accompagnato per tutta la vita,soprattutto per Emma che aveva soltanto dieci anni. Emma era stata da sempre una bambina solare,ma da quando aveva perso i genitori aveva cominciato a parlare di meno e soprattutto a sorridere di meno,ma era un comportamento piuttosto normale per il lutto che portavano addosso. I loro zii avrebbero voluto che Josh ed Emma si fossero trasferiti a Chicago,ma Josh rifiutò categoricamente. 
Gli anni passavano velocemente ed Emma era cresciuta,aveva diciassette anni e Josh era fiero di averla cresciuta bene.
Emma era davvero bella,sebbene non lo pensasse veramente,aveva i capelli della madre,biondi come il grano maturo e gli occhi erano due pozzi azzurri e grandi.
Non era molto alta,ma era snella ed eccelleva in tutte le materie scolastiche.
Josh le somigliava,ma aveva i capelli più scuri.
Dopo sette anni il dolore che provavano per la morte dei loro genitori non era svanito,non poteva svanire,però adesso vivevano con una certa serenità nel cuore.
Josh si era perfino innamorato!
Si chiamava Nora, e ne parlava sempre ad Emma con entusiasmo finchè poi arrivò il giorno  in cui Nora si sarebbe trasferita da Josh ed Emma con il suo fratellino.
<< Emma sei pronta? Sono qui fuori! >>
<< Sì Josh! >> esclamò Emma scendendo le scale,che portavano alla sua camera,velocemente.
Josh aprì la porta dell'entrata, ed Emma sorrise soddisfatta.
Nora era perfetta per lui,l'aveva già capito!
Non solo per la bellezza esteriore.
<< Nora! >> esclamò Josh cullandola fra le sue braccia per poi schioccarle un tenero bacio sulla guancia.
<< Josh eccomi qui! >> esclamò lei al settimo cielo. Era bellissima,aveva i capelli lunghi,mori e lisci,la carnagione pallida e gli occhi di un nero davvero profondo.
<< Lei deve essere Emma,vero? >>
Josh annuì.
<< Piacere! >> disse Emma sorridendole.
<< Piacere mio! Santo Cielo sei bellissima! >>
<< Grazie >> Emma arrossì a quel complimento,Nora le diede un bacio sulla guancia e poi si voltò verso la porta.
<< Tyler vuoi sbrigarti! >> esclamò Nora alzando gli occhi al cielo.
Pochi minuti dopo,entrò dalla porta il fratellino di Nora.
Emma spalancò gli occhi esterrefatta. Quello non era il "fratellino"!
Emma immaginava potesse avere cinque o sei anni! Non che fosse così grande!
E poi perchè era di una bellezza così sconvolgente?! Forse faceva il modello?
Aveva un viso davvero bellissimo!
<< Josh lui è mio fratello Tyler! >>
<< Piacere >> sussurrò Josh stringendo la mano di Tyler.
<< Beh lui ed Emma hanno la stessa età allora >>
<< Oh è decisamente meglio! >>
Tyler,dopo essersi presentato con Josh,si voltò verso la fatidica Emma di cui gli parlava sempre Nora e rimase piacevolmente scosso. Era bella,i lineamenti del viso erano delicati,il fisico era esile,gli occhi erano di un azzurro profondo e gli ricordavano le estati in cui andava al mare con i suoi genitori. Per un attimo irrigidì la mascella,ma poi tornò a fissarla. I capelli erano biondi e mossi,ma lei li aveva legati in una coda scomposta.
<< Tyler ti presento Emma >> disse Nora.
<< Piacere >> disse Tyler stringendole la mano,Emma sentì una scossa e poi un piacevole calore. Ma staccò la mano subito ignorando la provenienza di quei sintomi.
Tyler era davvero bello ed Emma non poteva fare a meno di osservargli la mascella finemente quadrata,gli occhi neri come la pece e il ciuffo castano e liscio tirato indietro. Le labbra erano non troppo piene ma riuscivano a mettere l'acquolina in bocca a tutte le ragazze.
A Emma costava ammetterlo,ma quel ragazzo l'ammaliava. Nessun ragazzo della sua scuola aveva distolto la sua attenzione ed ora lei non riusciva a smettere di fissare Tyler.
Nora portò i bagagli nella stanza di Josh mentre Tyler si sistemò nella camera che Josh gli aveva preparato. Emma duglutì quando vide che la camera di Tyler si trovava di fronte la sua.
***
Il giorno seguente a scuola,Tyler cominciò ad essere popolare. Tuttel le ragazze lo bramavano ed Emma provava un certo fastidio nei suoi confronti. Era uno di quei palloni gonfiati senza cervello?
Quando l'ora di ragazzine in preda agli ormoni si allontanarono da lui,Tyler si avvicinò all'armadietto vicino a quello di Emma. Emma sbuffò sonoramente e nemmeno lo guardò.
<< Cos'è vorresti essere al loro posto? >>
<< Affatto >> disse Emma stizzita dalla sua frase arrogante.
<< Tranquilla,viviamo insieme non mancherà occasione >> sussurrò ridacchiando maliziosamente.
<< Non cerco nessuna occasione,non sono una gallina in preda agli ormoni come loro! >>
<< Questo è tutto da vedere >> disse per poi andarsene.
Quella sera a cena,Josh preparò gli spaghetti. Ogni qual volta Josh preparava gli spaghetti si festeggiava qualcosa e quella sera si festeggiava il primo giorno di Nora e Tyler in casa Collins.
Tyler mostrava un'espressione altamente sfacciata ed Emma non poteva far altro che arrossire per la rabbia! 
Che stronzo! Non poteva pensare che anche lei fosse come quelle ragazze in crisi di ormoni!
Emma sapeva già che lo avrebbe odiato.

Emma:




Tyler:




Josh:

Nora:

 
 

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Capitolo 2
*** 2. Impertinenza. ***


Emma si svegliò una notte in preda ad uno strano calore al cuore,aveva sognato qualcosa ma non ricordava proprio che cosa.
Si alzò dal letto stiracchiandosi delicatamente le braccia,indossate le ciabatte,scese in cucina per bere un bicchiere d'acqua,accese la luce e sussultò sorpresa di trovarvi Tyler seduto sullo sgabello davanti al ripiano della cucina mentre piluccava dei biscotti con il latte alla luce della luna.
<< Come mai sei qui al buio? >> gli chiese Emma curiosa
<< Non riuscivo a dormire e mi dava fastidio la luce, e tu? >> le domandò con aria quasi annoiata
<< Io volevo un bicchiere di latte >>
<< Non sarà che volevi vedermi? Lo sai che puoi bussare alla mia camera quando vuoi >> le disse lanciandole un'occhiata maliziosa.
<< Niente affatto,ti sbagli. E non busserò mai alla porta della tua camera. >> borbottò Emma irritata dalle sue parole,la credeva ancora una gallina in preda agli ormoni come tutte quelle ragazze che gli giravano attorno?
<< Perchè ti scaldi tanto? Sto scherzando >> sussurrò ridacchiando compiaciuto,si alzò dallo sgabello e si avvicinò ad Emma che stava aprendo il frigorifero in cerva del latte.
Tyler appoggiò una mano allo sportello del frigorifero e poi con l'altra mano afferrò il mento di Emma. Emma sentì subito il suo fiato caldo che odorava di biscotti al cioccolato e deglutì,non doveva pensare al sapore della sua bocca. Lei non era come le altre e questa attrazione fisica nei suoi confronti era ingiustificata.
<< Secondo me ti piacerebbe avermi tutto per te,vero? A me puoi dirlo >> le sussurrò sensualmente
<< No. >> sussurrò Emma strattonandolo per le braccia. Gli dava fastidio quel suo prenderla in giro. 
Voleva picchiarlo.
<< Come vuoi. Ti perdi tanto sai? >>
<< No grazie >>
<< Ah e comunque il latte è sulla cucina >> disse per poi andarsene e spegnerle la luce.
Emma strinse i denti obbligandosi a non imprecare in aramaico,anche se l'aramaico non lo conosceva. Ma le prudevano le mani perchè voleva picchiare Tyler,voleva deturpargli quel bel visetto che si ritrovava e voleva distruggere quel suo ego così elevato e quella sua odiosa stronzaggine.
Quando si avvicinò al ripiando della cucina sospirando,le venne un flash in testa.
Adesso aveva ricordato il suo sogno.
Emma arrossì violentemente. Aveva sognato se stessa e Tyler su un prato di fiori,stesi su una tovaglia azzurra abbracciati intenti a sbaciucchiarsi.
Emma scosse la testa ripetutamente. Non poteva sognare una cosa del genere! Lei non lo sopportava!
Ed era passato soltanto un mese da quando si era trasferito da loro con sua sorella Nora!
No,no,no. Non era minimamente possibile.

 
***
Il mattino seguente Emma andò a scuola,infastidita dal fatto che suo fratello voleva che lei e Tyler andassero insieme a scuola. Per fortuna quando lei era uscita di casa,lui si stava ancora guardando allo specchio quei suoi odiosi capelli così dannatamente perfetti e sicuramente morbidi.
Emma si trattenne a forza dallo strillare furiosa conficcando le unghie nelle mani trattenendo il dolore silenziosamente.
Nella sua classe già di primo mattino le tre ochette della situazione parlavano animatamente di quando fosse bello e aitante Tyler,di quanto fosse meglio dei giocatori di football palestrati.
Tyler non era muscoloso, era smilzo ma emanava davvero grande fascino.
Emma si trattenne dallo scoppiare a ridere e si trattenne anche dal prenderlo in giro.
A pranzo Emma si sedette al tavolo con alcune compagne sane mentalmente e non come quelle ochette. Assistette alla scena più esibizionista e irritante della sua vita.
Una cheerleader dal corpo perfetto dai capelli platinati e dagli occhi verdi corse tra le braccia di Tyler come se fosse una scena da film e lo baciò con una certa passione. Di certo lui non si tirò indietro,ma ad emma venne la nausea e abbandonò il suo hamburger nel vassoio insieme al suo tè freddo e al suo budino al cioccolato preferito.
Una fitta di irritazione la tradì,quella era un'irritazione particolare ...
Era gelosia?
Voleva essere al posto di quella bionda platinata e baciare Tyler? 
Nemmeno per sogno.
Emma si alzò dal tavolo e si diresse al suo armadietto 
Poco dopo si avviò anche Tyler e quando fu vicino al suo armadietto Emma sghignazzò.
<< Complimenti per il teatrino! Mi hai commossa >>
<< Sono felice che tu non abbia distolto lo sguardo dalla mia bocca nemmeno un minuto,Emma >> disse Tyler con un sorriso spontaneo per poi andarsene e lasciarla lì impalata.
Emma divenne rossa dalla rabbia. Come osava?!
Quello stronzo patentato l'avrebbe pagata.
Lei non era come lui pensava!



Buona sera a tutti! Ho preparato qui il capitoletto! Non è un capitoletto importantissimo! Ma importante per capire il rapporto tra Tyler ed Emma.
E' chiaro che Emma non lo sopporti!
Ma sarà vero per molto?
Non vi resta che scoprirlo seguendo!
Sono ben accette le recensioni!
Un bacione 
Stefy :3 ^___^

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Capitolo 3
*** 3. Infermeria e cotta ***


Buona sera,mi scuso per il ritardo evidente. Ma la scuola mi distrugge e non ho avuto idee,perchè vi spiego ho già tutto scritto,tranne l'inizio!
Surreale? Ahahaha
Comunque,vi auguro buona lettura con questo capitolo :3



Passavano i giorni ed Emma stava abituandosi alla presenza in casa di Nora e Tyler. Sebbene Tyler fosse odiosamente arrogante,presuntuoso e irritante non cercava minimamente di disturbare la sua privacy,così come Nora.
Emma era contenta che Josh avesse trovato la compagna della sua vita e credeva che Nora fosse proprio quella adatta a lui. Caratterialmente non somigliava affatto a Tyler.
Era dolce,disponibile e gentile.
Tyler era certamente l'opposto.
Anche se Emma non poteva negare quanto fosse attraente. Erano ormai molte notti che Emma sognava lui,sognava che erano insieme. Si svegliava ogni mattina turbata ed emozionata.
Che una parte di lei volesse stare con lui?
Che stesse iniziando ad avere una cotta per lui? 
Non poteva questo genere di cose. Non voleva perdere le persone a cui voleva bene. Già aveva paura per suo fratello Josh.
Non poteva desiderare una cosa del genere,ne valeva della sua infermità mentale e cardiaca ...
***
A scuola,Emma,evitava di incontrare Tyler. Non solo per l'imbarazzo che gli causava la sua avvenenza,ma anche perchè sarebbero finiti a litigare.
Ma era tipico di Emma trovarsi in situazioni spiacevoli.
A terza ora era in palestra,giocava a pallavolo e lei non era molto brava negli sport ... Se poi ci si metteva anche Tyler ad allenarsi con la box proprio di fronte a lei le cose si mettevano male 
Come poteva essere così bello? Così affascinante,nei movimenti? 
Emma lo osservava rapita,mentre lui affondava le mani simultaneamente nel grosso materasso a suon di pugni. La fronte era lievemente imperlata di sudore perchè aveva cominciato da poco,lo sguardo concentrato,gli occhi ardenti come il carbone.
Ma ad un tratto,una schiacciata fin troppo violenta la fece cadere per terra.
<< Collins! Stai bene? >> urlò l'insegnante di educazione fisica. Emma tentò di rialzarsi,ma sentiva la testa pulsare. Perchè quella dannata pallonata le era arrivata in testa?!
<< Ehy Tyler! >> urlò l'insegnante,attirando l'attenzione di Tyler che però aveva visto già tutto e tratteneva un sorriso divertito.
Emma sentì della rabbia pulsarle nelle vene. Come osava ridere di lei?!
<< Si professore? >> disse Tyler asciugandosi la fronte,mentre il professore rimetteva in piedi Emma che riusciva a reggersi a stento.
<< Portala in infermeria >>
Tyler annuì e inaspettatamente avvolse i suoi fianchi con il braccio,poi le prese il braccio e lo avvolse lungo il suo collo.
<< Io non ho bisogno che tu mi porti in infermeria >> borbottò Emma spossata,cercando di scostarsi da lui e dal suo calore fin troppo piacevole.
<< Ah sì,beh allora cammina da sola >> si staccò da lei e la lasciò andare,Emma perse ancora l'equilibrio scossa ancora dalla forte pallonata e prevedeva già una caduta più dolorosa per il suo viso già violaceo.
Ma Tyler l'afferrò saldamente per i fianchi e la sollevò tra le sue braccia.
Emma sussultò stupita e detestava ammetterlo,ma le sue braccia erano invitanti.
Erano calore. Tutto ciò che le mancava da un po' ...
<< Pensi che io sia una stupida imbranata >> borbottò Emma sbuffando.
<< Imbranata sì,ma stupida no. >>
<< Io ... non sono brava negli sport >> perchè si stava giustificando con lui? 
<< Beh non è una capacità che hanno tutti >> ridacchiò,Emma strinse ancora di più le braccia intornò al suo collo  e poggiò la guancia dolorante sul petto di Tyler.
Emma si sentiva a casa. Era una sensazione strana ...
<< E' ridotta male? >> gli domandò facendo una smorfia.
<< Fammi vedere >> sussurrò prendendole il viso delicatamente,tastò il gonfiore con dolcezza con un dito e poi fece una pausa.
<< E' grave? >> domandò Emma mordicchiandosi il labbro inferiore,perdendosi negi suoi occhi neri come la pece.
<< E' gonfia e violacea,ma non troppo. Penso che domani sarà sparito. Piuttosto sei debole per la botta,questo è un po' più grave >> sussurrò soffiandole sul viso. Emma chiuse gli occhi e si godette il batticuore.
Arrivati in infermeria,Tyler la posò sul lettino e le si sedette accanto.
Emma sospirò delusa,voleva restare ancora fra le sue braccia.
Si avvicinò la dottoressa Bright,che le controllò l'ammaccatura e le diede un impacco di ghiaccio.
Poi le fece prendere delle pillole contro i giramenti di testa,perchè li avrebbe avuti.
Sebbene Tyler volesse portarla di nuovo in braccio perchè pensava sicuramente che avesse perso colpi da quella pallonata,Emma disse che riusciva a camminare.
La dottoressa le firmò un permesso che la esonerava dalle lezioni quel giorno,insieme a Tyler che doveva starle accanto.
<< Emma andiamo a casa >> disse Tyler.
Emma annuì e si avviò con Tyler alla sua auto. Tyler aveva una station wagon nuova di zecca e nera come i suoi occhi. Appena Emma aprì la portiera  fu investita da un dolce profumo di menta e fiori.
Era piacevole ma non come il profumo di Tyler.
<< A mio fratello verrà un colpo >> sussurrò Emma poggiando la testa nel seggiolino.
<< Gli parlerò io,tranquilla >>
<< Tyler? >>
<< Uhm? >>
<< Grazie >>
<< Sei in debito >>
<< Sul serio? >> domandò Emma irritata. Tyler sbottò a ridere e non smise per parecchi minuti.
<< Mi trovi divertente? >>
<< Molto >>
<< Beh confortante >> 
<< Emma scherzavo. >> sussurrò poi Tyler scuotendo la testa.
<< Come sei spiritoso >> disse lei facendogli il verso,ma rise.
Il lato divertente di Tyler era piacevolmente attraente. Troppo.

 

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Capitolo 4
*** 4. Tyler lunatico o Tyler geloso? ***


Buon giorno! Non so se qualcuno si ricorderà di questa storia che avevo cominciato,ma ho avuto diversi impegni e ho dovuto un po' mollare efp!
Perdonatemi! Ho molte storie da finire e spero di riprenderle al più presto! 
Buona Lettura!


Emma si riprese velocemente dalla botta in palestra,anche se suo fratello non faceva che riempirla di attenzioni e Nora le preparava sempre tanto cibo.
Tyler di tanto in tanto le rivolgeva la parola,altre volte non la considerava nemmeno,troppo impegnato a messaggiare con le sue ragazze o a invitarle in casa. A scuola girava il pettegolezzo che Emma avesse un angelo custode e che fosse il suo nuovo "fratello" Tyler.
Ma lei non badava a tutti queste stupide sciocchezze.
In realtà aveva altro a cui pensare,doveva pensare alla scuola e ai compiti ma da quando Tyler e Nora erano entrati nella sua vita era sempre sovrappensiero.
Soprattutto per Tyler,che era stato così gentile con lei in infermeria.
L'aveva tenuta in braccio e aveva raccontato tutto a suo fratello riuscendo a non farlo agitare esageratamente.
Adesso sembrava distaccato,come se non volesse più parlarle.
Un pomeriggio Emma stava facendo i compiti in cucina e osservava alla finestra Tyler che giocava con una ragazza. Si lanciavano l'acqua addosso,ridevano,si stritolavano in abbracci e cadevano per terra.
Una strana fitta colpì Emma alle costole. Sapeva che cosa stava sentendo e non voleva pensarci,anzi sospirò irritata.
Perchè cominciare ad essere gelosa di un ragazzo con cui avrebbe dovuto convivere forse tutta la vita?
E perchè ripensare a quando l'aveva presa in braccio e irritarsi perchè lui prendeva tra le braccia un'altra più bella di lei?
Questa volta la ragazza aveva i capelli rossi,le lentiggini e un visino stupendo.
Adesso sì che posso infilarmi la testa in una busta per tutta la vita  pensò Emma mordendosi il labbro inferiore. Ma poi scosse la testa e ritornò ai suoi compiti di matematica.
Poco dopo entrò in cucina Tyler.
La maglietta umida gli aderiva al petto ben allenato,ma non esageratamente muscoloso.
Aveva ancora un sorriso dolce stampato in faccia,i capelli umidi.
Emma non potè evitare di pensare che quel ragazzo era bellissimo in qualsiasi modo.
Emma lo osservò curiosa,voleva capire se quel sorriso genuino fosse forzato o spontaneo,ma quando gli occhi di Tyler incrociarono i suoi smise di sorridere.
"Collins,come mai studi?" le domandò serio
"Domani ho una verifica e ti ricordo che c'è scuola ogni giorno" borbottò Emma alzando gli occhi al cielo.
"Lo sai ti vedevo dalla finestra che osservavi me e Alice,vorresti unirti a noi?" domandò sprezzante sorridendo malizioso.
"No grazie,lascio a te l'onore di goderti il pomeriggio" sussurrò Emma guardandolo seria.
Perchè quel ragazzo quando le parlava cambiava atteggiamento?
"Peccato Collins,avrei voluto vederti di nuovo in pantaloncini" disse quello per poi fare per andarsene.
" Il mio nome è Emma e non sei divertente. Si può sapere perchè sei così dannatamente lunatico?" gli domandò a bruciapelo.
Lui si fermò e si voltò.
"In che senso?"
"Nel senso che prima sei gentile e poi mi consideri come se non esistessi. Cos'è sono guarita dalla botta alla testa e perciò non vale più la pena parlarmi?"
"Emma,per quanto io possa esserti sembrato gentile,adesso non diventeremo amici. Ti ho solo soccorsa perchè me l'ha ordinato il professore,tutto qui."
"Ah bene,beh grazie. Se dovesse succedere a te una cosa del genere ricordarmi di non guardarti nemmeno. E adesso torna dalla tua bella rossa!" esclamai furiosa.
Che odioso stronzo,anzi orgoglioso stronzo.
" Sei gelosa per caso? Vorresti essere al posto suo?" le domandò avvicinandosi famelicamente a lei. Una ciocca ribelle era sfuggita dalla coda scomposta di Emma,per un momento la ciocca di capelli catturò l'attenzione di Tyler e poi la sistemò dietro l'orecchio di Emma.
Emma in un misto di furia e confusione rimase sbalordita.
Tyler aveva notato come i raggi del sole avevano accarezzato quella ciocca di capelli,Emma non se ne accorse. E per un momento lui si ricordò della madre,un frammento di ricordo che gli causò dolore,ma provò attrazione per Emma.
Così come il primo giorno che l'aveva vista.
Era bellissima e lei non se ne rendeva conto,si sentiva inferiore a tutte le ragazze che lui portava in casa,quando invece la sua bellezza era superiore a tutte quelle delle altre,perfino della rossa che si era portato quel giorno.
Ma lui non intendeva stare con nessuno,se non divertirsi e smettere di pensare al dolore.
Gli veniva piuttosto difficile con Emma però.
La guardò in quegli occhi azzurro mare e pensò che se avesse potuto morire in quel momento,annegare nel mare di quegli occhi sarebbe stata una bella morte. Se si può definire bella la morte. Ma gli occhi di Emma avevano una bellezza particolare,diversi da quelli del fratello. Erano grandi e ... puri e fragili.
Tyler vi leggeva tutto di lei  e lei non se ne rendeva conto.
Ma non sarebbe toccato a lui salvarla.
Emma rimase a bocca aperta dai gesti di Tyler,sebbene fosse confusa era irrimediabilmente curiosa di sapere che cosa avrebbe fatto dopo.
"Emma io non starò mai con nessuno,tantomeno con te. Non mi piaci e non mi piacerai mai." sussurrò con voce roca Tyler per poi allontanarsi da lei. Un senso di gelo la avvolse dopo che Tyler la lasciò.
Non solo per la frase piena di cattiveria e di risentimento,ma perchè il calore che aveva sentito con la sua vicinanza era troppo gradevole.
Tyler tornò in giardino da Alice,ma fu quasi deluso di vedere Alice.
Voleva che in quel momento gli sorridesse Emma,ma scacciò via il pensiero dalla testa.
Il giorno seguente,Emma stava pranzando insieme alla sua compagna di banco Lauren.
"Già si vede che vorresti mangiartelo per bene" disse Lauren guardandola maliziosa perchè stava osservando Tyler che fumava fuori.
"Lauren!" esclamò Emma contrariata.
"Che c'è?! Vorresti negarlo? E poi non è brutto per niente" sussurrò Lauren ridacchiando.
"Non complicare la situazione. Il mio rapporto con lui è strano! Litighiamo sempre!"
"Questo è amore! Adesso non ci crederai,ma in seguito vedrai bella mia"
"Lauren non dire sciocchezze ti prego"
"Sai mi chiamano veggente" canticchiò Lauren ridendo. Emma alzò gli occhi al cielo e mangiò il suo pranzo senza smettere di osservare Tyler.
Tyler sentiva i SUOI occhi addosso,per un momento la vide arrossire e sospirò. Nello sguardo di Emma c'era qualcosa che lo attirava e lo rendeva lusingato dei suoi sguardi.
Un momento dopo Tyler vide Colyn Samuels che si mangiava con gli occhi Emma e a Tyler gli si irrigidì la mascella.
Quello era un lurido idiota e non l'avrebbe toccata,mai.
Ma troppo tardi le si era avvicinato e stavano conversando di cinema,valutò dal labbiale.
Dannazione le aveva chiesto di uscire!
Tyler aspirò la sua sigaretta velocemente per rientrare in mensa.
Sentì Emma che annuiva lusingata e poi gli rivolse un'altra occhiata. Tyler sentì un brivido piacevole per la schiena.
Che gli stesse quasi chiedendo il permesso?
Ma Tyler la ignorò e se ne tornò in classe.
Ricorda Tyler nessun coinvolgimento. Tu non devi essere di nessuno nemmeno di Emma,ed Emma può fare quel che vuole.
Si impose Tyler serio.



Ragazze spero che il capitolo vi sia piaciuto,se è breve non preoccupatevi! Credo immaginiate il prossimo di cosa parlerà :3
Che cosa farà Tyler per impedire a Emma di andare al suo appuntamento? Anzi glielo impedirà? 
Lo scoprirete solo leggendo ahahahah
Alla prossima (al più presto promesso) 
Un bacione 
Stefy  ^___^

 

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