Five Senses di Fuuma (/viewuser.php?uid=1725)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Olfatto ***
Capitolo 2: *** Vista ***
Capitolo 3: *** Gusto ***
Capitolo 1 *** Olfatto ***
Characters: Castiel; Sam
Winchester; Dean Winchester; Uriel;
Pairing: Castiel/Sam {pre-sastiel}
Rating: pg-13
Genre: introspettivo
Warning: slash
Words: 379
Note: Sono cinque flashfic ambientate in cinque episodi tra la season 4 e
la season 6. Cinque minuscole rivisitazioni in chiave sastiel, di altrettanto
minuscoli momenti, tutte dal pov di Castiel.
Disclaimers: I personaggi di Supernatural appartengono a chi di diritto.
{ Olfatto }
4x07: It's the Great Pumpkin, Sam Winchester
Castiel aspira profondamente l’aria che
riempie la stanza del motel, all’entrata di Dean Winchester e di suo
fratello Sam.
Riesce a sentire l’odore di stelle, di luce, di sole e di eternità che
ammanta il tramite umano di Uriel; l’odore delle anime dei due Winchester,
invece, è così sottile che deve prendersi tempo per percepirlo completamente
ed è quello di Dean, il primo che riconosce. Il suo corpo ha l’odore di
un’anima che, dopo averla trascinata fuori dall’Inferno, mentre i suoi
fratelli gli liberavano la strada, tenendo a bada dannati, demoni e cani
infernali, riconoscerebbe ovunque. È un’anima ferita dai morsi della vita,
la cui luce è altalenante, fioca, intensa, fievole, forte; è l’anima di un
umano che combatte ed è stanco di farlo, profuma di sangue versato, di carne
bruciata, di ossa rotte, di giustizia e ha tracce di paradiso, all’altezza
della spalla.
E poi profuma di pie.
L’anima dell’Uomo Giusto, profuma di pie.
Curioso.
«È un onore, davvero, ho – ho sentito parlare molto di te.»
Castiel abbassa gli occhi sulla mano tesa di Sam Winchester, le dita sono
lunghe e si tendono in un cenno impaziente. Non la stringe subito, una parte
di sé non vuole farlo, non vuole essere sporcato da quell’umano, dai suoi
peccati e dal suo sangue. Lo percepisce nel fastidio che punzecchia la
propria Grazia e lo sente riempire l’aria, con lo stesso fetore dei demoni
appena nati, che ancora devono affacciarsi agli occhi dell’umano posseduto
ed aprirli per la prima volta.
Castiel non vuole stringere la mano di Sam Winchester – nessun angelo lo
vorrebbe.
Pensa di tirarsi indietro, dargli le spalle, tornare a rivolgersi solo al
Fratello Giusto, quando, delicato come la scia di una farfalla, un
profumo flebile pizzica le narici dell’Angelo. Si fa più attento a
quell’odore, lo cerca, lo rincorre, ritrovandolo negli occhi di Sam
Winchester, nella sua anima; è un odore semplice, come quello di
sapone, di pioggia o dell’erba appena tagliata. È dolce senza essere
invadente, malinconico, riservato, triste.
Solo quando la propria mano viene stretta tra le dita dell’umano, Castiel si
rende conto di cos’ha appena fatto.
«Sam Winchester.» annuncia, il tono solenne, entrambe mani che raccolgono
quella del cacciatore, in un tocco intimo «Il ragazzo con il sangue di un
demone.»
E l’odore di fede.
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Capitolo 2 *** Vista ***
{ Vista }
4x16: On the head of a pin
Castiel ha visto il mondo, l’universo, il
paradiso e l’inferno. Ha visto il tempo scorrere e fermarsi. Ha visto la
bellezza dell’Aurora Boreale, della nascita di un figlio, di un bambino
che corre in un campo fiorito e ha visto la bruttezza della guerra, dei
campi di concentramento, dei morti di fame e delle malattie. Non può dire
di aver visto tutto, tale arroganza è fatta per l'Uomo, ma ha
visto tanto ed è poco, ormai, quello che ancora può stupirlo.
L'umano che ha salvato dalla perdizione è una di quelle rarità; lo
scopre quando lo guarda oltre la soglia della stanza dell'ospedale, lo
scopre quando lo vede intubato, ferito da Alastair non solo nel corpo,
ma anche nello spirito.
È stato l'Uomo Giusto, il soldato obbediente, la spada di Michael,
a spezzare il primo sigillo. E Castiel si sente responsabile per averlo
spinto a rivivere il tormento dell'inferno, ciò che gli hanno fatto, ciò
che lui ha fatto e che nulla, neppure una mano marchiata a fuoco sulla
spalla, potrà cancellare.
Mai, però, avrebbe potuto pensare che a stupirlo sarebbe stato anche il
fratello minore, quell'abominio di cui per un attimo incrocia lo
sguardo, prima di tirarsi indietro e aspettarlo sul corridoio.
Le pareti bianche vengono sfiorate dalla sua Grazia e in quel punto
l'intonaco si schiarisce, in una spennellata più bianca che somiglia
alla scia ondeggiante di una piuma. Se solo gli umani avessero occhi per
vedere, e non solo per guardare, scoprirebbero ovunque testimonianze
della presenza di un Angelo.
La rabbia di Sam Winchester lo raggiunge prima della sua voce, e i suoi
occhi sono duri, mentre gli getta addosso le sue colpe.
Castiel lo ascolta in silenzio. È stato per secoli seduto là, dove il
mondo inizia e finisce, ad ascoltare le preghiere dei devoti, le loro
imprecazioni, le grida e gli appelli di aiuto. Di un miracolo.
Come allora, non gli è permesso fare nulla, anche se a chiederlo è uno
dei Winchester. Ma è quello sbagliato; in questo cerca conforto,
Castiel, confuso per la sensazione di dispiacere che inizia ad
allargarsi nel calore della sua grazia.
«Entra in quella stanza e guariscilo.» gli ordina il cacciatore.
Non comprende che Castiel prende ordini solo dal Paradiso. Non si trova
sulla terra per rendere la sua vita più facile, più leggera, più
felice. O anche solo meno miserabile.
«Un miracolo. Ora!» insiste, in una rabbia trattenuta a stento che si
mischia ad una supplica silenziosa.
Castiel lo guarda e vede il mostro che ha ucciso Alastair, riuscendo
dove angeli e Dean Winchester hanno fallito. Vede la macchia sporca dei
demoni allargarsi sul suo volto, ma vede anche la fragilità umana
rendere lucidi gli occhi, gli errori mischiati all'odio, la disperazione
unita alla voglia di vendetta, la piccolezza in contrasto con la forza
oscura che gli pompa nel cuore. Tutto racchiuso in un umano soltanto.
Se solo cercasse più a fondo, è sicuro di riuscire a vedere anche la
risposta alla domanda che avrebbe voluto porre ad Anna – Perché
cadere, perché diventare una di loro, quando già possedevi la perfezione
che nostro Padre ci ha donato?
Distoglie lo sguardo.
Per la seconda volta, in un giorno soltanto, Castiel dubita del cammino
che gli è stato indicato.
«Non mi è possibile.»
E, per la prima volta, sente il timore crescere dentro di sé a causa di
un essere umano e ha paura di bruciarsi, stando troppo vicino alla luce
incendiaria di Sam Winchester.
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Capitolo 3 *** Gusto ***
{ Gusto }
5x10: Abandon all hope
Il crepitio, il calore ed il colore dorato del
fuoco che brucia l'olio antico, riesce a sentirli riempire la bocca di Jimmy e
depositarsi sulla lingua, impastandola insieme al timore silenzioso che si fa
strada alla vista di Lucifer. Qualcosa dentro di sé ha vibrato, riconoscendo in
lui la mano del Padre, fatto della stessa sostanza di cui sono fatti tutti gli
Angeli.
La sua Grazia è un mantello nero che ricade sulle pareti della stanza,
minimizzando ciò che li circonda e Castiel non vede nulla se non suo fratello,
non sente nulla se non la sua voce, non prova nulla se non l'acidità della
paura. Il corpo del suo tramite si mantiene in piedi nel cerchio infuocato e le
parole che si spingono oltre la lingua, saltando dalle labbra, sono lente e
ponderate, allo stesso modo di quelle dell'Arcangelo Caduto. Le assaggia, una ad
una, per essere sicuro che abbiano il peso giusto, scoccandole con attenzione,
tenendo il mento alto perché non cadano a terra e non si perdano tra le lingue
di fuoco che la mano di Lucifer sfiora ed alimenta.
Parlano entrambi di nulla. Della lentezza delle invenzioni umane, della
peculiarità di un solo inutile angelo e di un tramite rotto.
È in quel momento che Castiel lo sente sulla punta della lingua, è l'orgoglio,
che la stuzzica in toni pepati e piccante, gratta il palato e gli riempie la
bocca, per invadere ogni papilla del suo gusto intenso, vivo e si trasforma in
un ringhio rabbioso, oltraggiato, contro il Re dell'Inferno.
«Tu!»
Se avesse la capacità umana di percepire i sapori, se avesse la loro fantasia,
forse riconoscerebbe l'arroganza del peperoncino grattuggiato sugli spigoli di
quell'unica parola, l'asprezza del limone e l'audacia dell'aceto versato sulle
fragole, nel prendere le parti di Sam.
«Non ti impossesserai di Sam Winchester.»
Non si rende conto della delizia del nome dell'umano sulle labbra, di come le
lettere gli carezzino il palato dolcemente, saltandogli in bocca con più
naturalezza rispetto al resto e dandogli la forza di opporsi agli occhi fermi e
interessati di Lucifer e al sorriso sottile con cui accoglie il coraggio di
Castiel. La R finale si arrotola contro i denti, trattenuta per qualche lungo
secondo, prima che anche quella lo abbandoni, scavalcando le fiamme per
riecheggiare nell'edificio circondato dai Mietitori.
«Non te lo permetterò.»
Le parole di Castiel hanno il gusto della determinazione, non permetterà a
Lucifer di banchettare con la propria lealtà. |
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