Pactio!
Nota del Traduttore: Sinceramente, è la prima volta in
assoluto che tento di tradurre una
qualsiasi cosa dall’inglese all’italiano. Per carità, a leggere sono ABBASTANZA
bravo… comunque, dato che mi sembrava un crimine lasciare questa cross fiction
in lingua d’Albione, ho chiesto ed ottenuto il permesso da Meinos Kaen, già
autore sull’EFP, a tradurre i capitoli finora pubblicati di quest’opera.
Perciò, spero che sia voi che l’autore mi perdonerete
eventuali errori di traduzione…
--
Disclaimer: Io non posseggo né Negima né Naruto.
Dopo aver letto tutti gli spoiler su Negima, mi è venuta
l’idea di questa fanfictio.
Ora, prima che me lo chiediate nelle recensioni… NON CI SARÀ
DELLO YAOI!!! Seriamente, con tutte le ragazze di Negima…
E adesso… iniziamo!
Prologo:
“Wow… non avevo idea che ci fossero altre località nascoste
come il mio villaggio…” Di sicuro era un bel posto nuovo, per Negi. Dopo tutto,
era il completo opposto del posto in cui era nato. Aveva sempre vissuto in una
cittadina inglese in cui alcune persone erano in grado di usare la magia.
Invece, in quella cittadina chiaramente di stampo orientale, vi erano dei
ninja.
Il ragazzo di nove anni aveva ricevuto il suo incarico.
Andare in Giappone ed insegnare al Mahora Gakuen. Ma sulla strada, aveva dovuto
fermarsi in quel villaggio perché necessitava di ricaricare le sue energie
magiche per l’altra metà del viaggio… o meglio, del balzo. Per rendere il
viaggio più semplice, avevano dato a Negi uno speciale artefatto che,
alimentato dai suoi poteri, gli avrebbe permesso di coprire le distanze in
pochi minuti. Ovviamente, Negi non aveva abbastanza potere per questo. Doveva
fare tre fermate in tutto. Fortunatamente, era l’ultima fermata. Una volta che
avesse ricaricato ancora una volta i suoi poteri, sarebbe stato in grado di
raggiungere il Giappone, finalmente. Bastava giusto un’ora …
Ma abbiamo visto varie volte come un paio d’ore possano fare
la differenza. Specialmente se una certa altra persona stà seguendo i movimenti
di Negi, pianificando di incontrarlo quando fosse arrivato a destinazione.
Dopotutto, un ermellino parlante è decisamente troppo strano persino in un
villaggio ninja!
--
“Umh… cosa posso fare…”
Naruto, sorprendentemente, si era scoperto a non aver niente
da fare. C’era ancora un giorno prima dell’incontro finale con Iruka – sensei
all’Accademia, dove avrebbe detto a lui e agli altri promossi alcune cose sul
diventare genin e così via. Ma ora, si annoiava. Quel giorno non voleva
allenarsi perché il giorno successivo non voleva arrivare in ritardo. E quindi
rimaneva un’ultima opzione… Che fece apparire sul viso di Naruto un sogghigno
birichino.
“È… tempo di scherzi!” Ghignò mentre si sfregava le mani.
Dopotutto, era passato parecchio tempo dall’ultima volta che ne aveva fatto
uno… tre giorni. Ora, per trovare la vittima perfetta… si guardò intorno. Notò
una persona inusuale da vedersi. Un moccioso con gli occhiali ed una staffa
portata sulla schiena, indossante una tunica larga… Ora, questo era sospetto.
Perché un ragazzino doveva indossare una tunica? A meno che… Naruto ricordò una
volta in cui aveva sentito Iruka – sensei parlare con una madre furibonda di
far indossare una tunica a dei pervertiti che avevano fatto qualcosa a dei
bambini… forse era un pervertito in mantella trasformato! Era tempo di fare uno
scherzo anti – pervertito! Girò subito dietro un angolo.
“Umh… penso sia meglio che io mi prepari bene… Sì! Lo
attirerò con una scusa e PAM! Colpito! Henge!” E con un rapido sigillo ed uno
sbuffo di fumo si trasformò in una versione vestita della Oiroke no Justu. Era
tempo di mettere in pratica l’idea …
--
Kamo era un ermellino. Un appartenente alla gloriosa stirpe
di Caith Sith senza legami, libero come l’aria… Eccetto per il debito di
gratitudine che aveva con un ragazzino. Un ragazzino di nome Negi Springfield.
Aveva sentito della sua importante missione, e pur essendo preoccupato non
poteva aiutarlo. Dopotutto, un ragazzino di dieci anni che andava a fare
l’insegnante in Giappone… Sarebbe stato un compito veramente difficile persino
per il suo aniki. Per questo aveva deciso di seguirlo e finalmente era riuscito
a raggiungerlo, anche se era stato costretto ad usare parecchi ermellino
dollari per acquistare gli incantesimi necessari per seguirlo a Konoha. Alla
fine, stava aspettando che camminasse in un luogo in cui un ermellino parlante
potesse sbucare fuori e ringraziarlo… Per esempio, un vicolo buio sarebbe stato
l’ideale. Ma non si aspettava di certo che Negi venisse avvicinato da
un’affascinante ragazza bionda. Forse… C’era tempo per fare un pactio, prima di incontrare aniki.
Avrebbe ottenuto un po’ di ermellino dollari. E sapeva come. Aveva visto il
film, dopo tutto… “I 101 Dalmata” o qualcosa del genere…
--
Negi era rimasto leggermente sorpreso quando una ragazza era
improvvisamente balzata fuori da un vicolo chiedendogli di aiutarla per
qualcosa. Si trattava di recuperare qualcosa che era finito su un albero. A
prima vista si trattava di una di quelle cose che i ninja lì attorno portavano
sulla fronte. Senza che se ne accorgesse, mentre saliva l’albero, la ‘ragazza’
si preparava a stenderlo non appena fosse tornato a terra. E quando Negi,
abbastanza goffamente, cadde dall’albero, ‘lei’ tirò indietro il pugno, pronta
a colpirlo in testa, anche se era già a terra.
“Ahiahiahi… Onee-chan, che male… Uh?” Negi alzò la testa… e
si spaventò nel vedere la ragazza prepararsi a prenderlo a pugni. Ma quello che
accadde dopo lo spaventò ancora di più.
L’ermellino nascosto decise di usare quell’occasione per
mettere in atto il suo piano. Uscì subito dal suo nascondiglio e corse attorno
alle gambe della ‘ragazza’, tenendo una corda in bocca.
“Eh?” Naruto rimase sorpreso da quello che accadeva, mentre
cadeva verso Negi… E sfortunatamente, se Negi fosse rimasto a terra non sarebbe
accaduto niente, anche se la henge del ninja era svanita da poco, ovviamente.
Ma il mago inglese, abbastanza spaventato, aveva deciso di alzarsi… e cosi…
“!”
“!”
Quello che sarebbe successo con Sasuke il giorno dopo
avvenne con Negi quel giorno… con la differenza che un ermellino aveva
tracciato un circolo di vento e luce attorno ai due esclamando “pactio!”…
giusto per vomitare dopo aver capito cos’era accaduto. Una carta apparve nelle
mani di Negi.
“…”
I due ragazzi rimasero bloccati per… dieci secondi circa.
Poi cacciarono un urlo così forte da terrorizzare chiunque fosse nel raggio di
dieci chilometri. E da qualche parte, Sasuke Uchiha rabbrividì.
“Cos’è… questa sensazione?” È come se un milione di yaoi – fangirls si fossero risvegliate dal loro
sonno… Ma allora perché mi sento al sicuro?
Pactio!
Prima Ora: Il bacio
della sventura
Ora, qual è la prima cosa da fare se anche accidentalmente
hai baciato un ragazzo di dieci anni? Naruto, ancora urlante assieme al
ragazzo, corse al suo appartamento, risultando difficile a vedersi per i
pedoni. Arrivato lì, prese a lavarsi i denti, usando più dentifricio che
poteva.
Contemporaneamente, ficcò l’altra metà del tubetto di
dentifricio nella bocca dell’altro ragazzo.
“LAVA! LAVA COME SE LA TUA VITA DIPENDESSE DA QUESTO!” E
neanche troppo sorprendentemente, il ragazzo obbedì, usando lo spazzolino di
riserva di Naruto.
“Ho baciato un moccioso di dieci anni… ed era il mio primo
bacio… NOOOOO! DOVEVO FARLO CON SAKURA – CHAAAANNNN!” Naruto stava piangendo
persino l’anima, in un certo senso. Sorprendentemente, Negi, paragonato a lui,
sembrava molto più maturo. Almeno non si stava comportando come Naruto.
“Emh… su… non è mica come… se fosse la fine del mondo…”
Disse il futuro insegnante. Ma Naruto urlò di rimando…
“È PEGGIO! È LA FINE DELLA MIA VITA AMOROSA! AAAARGHHHH!
SPERO SOLO CHE NESSUNO CI ABBIA VISTO!!!” Naruto, da tanto passava
dall’arrabbiatura alla depressione, sembrava una donna con ‘le sue cose’. Poi…
passò alla curiosità. “A proposito… Che diavolo sei?”
“Emh…” Negi si grattò nervosamente la nuca. Non si aspettava
quella domanda… perlomeno non così presto.
“Voglio dire, non stai usando una henge, ma quel bastone,
quella mantella, i pantaloni e le scarpe… Non sei di Konoha, questo è sicuro…”
Fece Naruto grattandosi perplesso la nuca. “Bhè, fa niente. Se sparisci il più
rapidamente possibile io potrò negare tutto, nel caso qualcuno faccia domande…”
“Emh… probabilmente… uh?” Improvvisamente Negi notò qualcosa
che usciva dalla sua tasca. Lo tirò fuori: si trattava di una carta. Una strana
carta. Il dettaglio più evidente che si poteva vedere su di essa era
un’immagine… del ragazzo che gli stava davanti. In una posa appariscente, in
cui il lato destro del suo volto ed il relativo braccio erano più visibili. Sul
volto un sorriso fiero, con il pollice della mano sinistra chiusa a pugno in
su. Ma la cosa più particolare era… l’arma? la cosa legata al braccio destro.
Sembrava composta da due lame triangolari, una nera, una bianca, ciascuna
grande come il suo avambraccio e collegate l’una all’altra, formando una figura
romboidale parallela al suo braccio. Qualcuno si sarà probabilmente chiesto
come quell’oggetto fosse legato al braccio… probabilmente c’entrava quella cosa
simile ad una fune multicolore avvolta tutt’attorno al braccio stesso.
Poi, prese ad osservare il resto della carta. Dietro
l'immagine del ragazzo, vi era la chiara forma di un cerchio magico.
Nell’angolo superiore destro, vi era la parola ‘Nigror’ sopra la parola
‘Tonus’, entrambe inscritte all’interno di un cerchio del suddetto colore.
Nell'angolo in alto a sinistra della carta vi era una ‘I’, la maniera latina di
scrivere il numero 1. Sopra l'immagine, in mezzo, vi erano le parole ‘Charta
Minister’.
Nella metà inferiore della carta… La cosa più evidente era…
chi ha detto ‘il nome del ragazzo’ ha indovinato. C’era scritto ‘Uzumaki
Naruto’ (il cognome messo prima del nome). Sotto di essa, scritta in caratteri
più piccoli, vi era una strana scritta… ‘Heros Inrequietus’. Nell’angolo in
basso a sinistra della carta vi era la parola ‘Astralitas’ ed in basso, quasi
al limite della carta, la parola ‘Sol’, e tra di essi, il simbolo del pianeta
sopracitato, un grande cerchio con un unico punto in mezzo. E nell'angolo in
basso a destra della carta, ancora una volta il numero ‘I’.
Infine, tra gli ultimi due dettagli, vi erano altre quattro
parole, una sopra l’altra. La prima parola, a scendere, era la parola ‘Virtus’.
Sotto di essa, in caratteri più grandi, la parola ‘Iudicium’. Poi, con gli
stessi caratteri di ‘Virtus’, la parola ‘Directio’. Ancora sotto, stessi
caratteri di ‘Iudicium’, la parola ‘Auster’.
“…” Ora che ci penso…
sul momento non ci ho badato, ma ripensandoci… ho sentito chiaramente un flusso
di magia.
“Che cos’è questa?” Naruto era inclinato ad osservare la
carta che Negi teneva in mano. Non essendo in grado di osservarla tutta, aveva
camminato dietro Negi, ed ora poteva vedere la carta nella sua interezza.
“Woooooow! Foorte! Sono figo in questa posa… Ma cos’è?”
“Ehm… Non lo so… Ed è questo che mi preoccupa…” Disse Negi,
cominciando un po’ a preoccuparsi. Naruto sbatté gli occhi, ed Negi venne quasi
voglia di mettersi a piangere. Era già abbastanza in difficoltà di suo. Non
sapeva che cosa fosse accaduto prima. L’unica cosa che sapeva era che era stato
lanciato un incantesimo … e la carta aveva qualcosa a che fare con esso.
L’unica cosa che gli ha dava qualche indizio erano le parole ‘Charta Minister’.
Che significavano rispettivamente ‘contratto’ e ‘seguace / Attendente’.
Qualunque cosa fosse accaduta… probabilmente lo aveva in qualche modo legato al
ragazzo più anziano. Era stato scoperto… ancor prima di iniziare il suo
incarico? “… Ehm… Naruto Uzumaki-san… È questo il tuo nome, giusto?”
“Eh? Come fai a saperlo? Sei un mago o cosa?” Chiese Naruto,
ghignando come solo lui sapeva fare. Negi si guardò attorno e disse…
“Esatto.”
“…” Il sogghigno di Naruto si congelò, quindi sbatté gli occhi.
Una volta. Ancora una volta. Altre due volte. Infine, aprì la bocca. “Cosa?”
“Il mio nome è Negi Springfield. Sono un Mago in
addestramento. Sono stato inviato in un paese straniero chiamato Giappone per
iniziare il mio primo incarico, ma ho dovuto interrompere qui il mio viaggio
per ricaricare le mie riserve di potere per poter fare il resto del tragitto.
Prima, non so perché, è stata evocata una magia che mi ha in qualche modo
legato a te, ma non so di che si tratta o che effetti abbia…”
“…” Il cervello di Naruto tradusse ciò che il bambino, Negi,
gli aveva appena detto… e fece dare automaticamente una risposta ironica “Sì.
Ed io sono un freak immortale con cinque cuori e strane corde nere al posto di
ossa, muscoli ed organi interni.”
“…” Anche se in qualche luogo lontano un certo nukenin
starnutì, Negi guardò in terra, sniffando un poco. Poi, presa la sua bacchetta
da principiante, la puntò verso un pezzo di carta vicino ai piedi di Naruto,
disse… “Ardescat”. Ed il pezzo di carta prese subito fuoco.
“!!” Inutile dire che Naruto saltò sul posto, e dopo dieci
secondi buoni passati a guardare alternativamente Negi ed il pezzo di carta…
iniziò a spegnere l’incendio. Dopo averlo spento, prese a guardare Negi ad
occhi spalancati. Negi fu contento del fatto che fosse bastato così poco per
convincerlo. “Allora… è la verità?”
“… Sì…” Poi, negli occhi di Naruto iniziarono un po’ di
lacrime, quando iniziò a comprendere la situazione. “Mi dispiace! Io non… non
so cos’è successo e cos’è questa carta! L'unica cosa che so è che adesso sei in
qualche modo legato a me!”
“…” Naruto iniziò ad essere davvero preoccupato. “Ehm… Ehm…
Quindi, adesso su di me c'è qualcosa di simile… ad una maledizione?”
“Io… non lo so…” Negi tirò un po' su con il naso, rivelare
un po’ la sua vera età. Naruto prese a sudare parecchio. “Credo che… penso che
sarebbe meglio se venissi con me…”
“E-Eh?!” Naruto cominciò a balbettare. Seguirlo?! Seguirlo
dove?! “C – Che cosa… Perché dovrei farlo?!”
"Io… non so che cosa potrebbe accadere se ci troviamo
troppo distanti l’uno dall’altro. Adesso stai bene, ma vi sono alcune magie che
si attivano a distanza…” Ora Negi piangeva un po’ di più. “P – Per favore! I –
io… Se vieni con me, potrò riuscire a scoprire qualcosa su ciò che è accaduto!
Se succedesse qualcosa a te… non solo in caso di ferite o peggio, verrei
trasformato in un ermellino!”
“…” La mente di Naruto prese ad elaborare le varie
informazioni, tutte nello stesso tempo. Il bambino era un mago. Il bambino
aveva, per errore, lanciato un incantesimo su di lui. E aveva detto che se
fosse accaduto qualcosa di male a Naruto e sarebbe stato trasformato… in un
ermellino? Fa niente. Non era quello il punto. Quello che importava era… che
gli stava chiedendo di seguirlo da qualche parte per solo i kami sapevano
quanto tempo… e la mattina seguente sarebbe finalmente diventato un ninja… non
voleva andarsene. Non dopo esser finalmente riuscito a diventar un… Ma, vi era
il problema che la sua vita avrebbe potuto esser in pericolo. Se non viveva non
poteva essere un Ninja, tantomeno diventare Hokage… ma, la pugnalata al suo
cuore furono le lacrime di Negi. Così, alla fine, Naruto chiese a se stesso,
“Che cosa avrebbe fatto lo Yondaime?”, pur conoscendo benissimo la risposta…
sospirò profondamente e con un po’ di tristezza. Avrebbe dato la precedenza alla sua vita piuttosto che allo status di
Ninja … ed al problema di Negi, è ovvio. “… Quando si parte?”
"Eh? Quindi tu…” Esitò Negi. Naruto rispose
sarcasticamente…
“Cosa credi? Non penso che mi piacerebbe essere morto. E non
sono mai stato un ermellino, ma non mi suona molto bene…”
“Ehm… Giusto… Beh, avevo pianificato di partire domani
mattina, in modo da arrivare subito in Giappone per l’ingresso alla scuola…”
Negi si portò una mano dietro la testa, ancora parecchio imbarazzo, anche se
aveva smesso di piangere da un po’. Improvvisamente, sentì una mano sulla sua
testa.
“Ed a proposito, smettila di piangere! Dopo tutto, tu sei
l'unico su cui posso contare per risolvere questo problema. Non possiamo
deprimerci tutti, giusto?” Disse Naruto a Negi con un sorrisone ed un pollice
alzato. Negi fissò il biondo per qualche secondo… e poi sorrise.
“D…d’accordo!" Mentre l’umore di Negi migliorava un
po’, Naruto, dentro di sé, era a pezzi… stava per lasciare Konoha…
probabilmente perdendo la sua unica possibilità di essere un ninja.
--
Il mattino seguente, dopo una buona notte bisogno di sonno…
beh, quello che uno come Naruto era riuscito a fare, il biondo e Negi avevano
fatto colazione, per poi lavarsi i denti. Poi, mentre Negi si vestiva, Naruto
si mise ad imballare le sue cose… prima di esser interrotto da Negi.
“Naruto – san, penso che sarebbe meglio se ti mettessi
alcuni dei miei vestiti.” Naruto sollevò un sopracciglio, mentre Negi tirava
fuori dalla sua borsa un vestito quasi identico al suo, solo che quello era uno
di uno strano tono di rosso… qual’era il nome? B – Bor… boh.
“Perché diavolo dovrei indossarlo? E poi, i tuoi vestiti non
sono un po’ troppo piccoli per me?”
“Questo dovrebbe andar bene. Anya – chan me lo aveva acquistato,
ma è troppo grande per me. Dopo tutto, se devi passare come un mio conoscente,
dovresti almeno vestirti come me… e dobbiamo anche pensare ad un nuovo nome.”
“…” Naruto si grattò la testa. Aveva senso… “Dammi quella
dannata cosa”. Così, prese il vestito, con tanto di cravatta, scarpe ed un
altro mantello, color bianco, e l’indossò il più rapidamente possibile,
trovando qualche problema con la camicia bianca. Una volta finito di imballare
le sue cose e chiudere le tende, era giunto il momento di… partire.
“Così… stai per fare una delle tue magie?”
“S – Sì. Per favore, stammi vicino. Dobbiamo essere
trasferiti assieme.” Detto questo, Negi toccò un punto della staffa che portava
con sé. Ed improvvisamente, come il giorno prima, un forte vento cominciò a
soffiare da un cerchio di luce apparso sul terreno. Solo che, questa volta,
Negi aveva detto qualcosa in una lingua che l’altro non aveva mai sentito
prima. E subito dopo, in un batter d’occhio, non c’erano più. Naruto Uzumaki e
Negi Springfield lasciarono Konoha, lasciandosi dietro un appartamento vuoto,
un posto vacante nella formazione delle squadre ed un ermellino appena
ripresosi.
--
“John
Smith?”
“Naaa… fa
schifo…”
“John
Wayne?”
“No.”
“Harrison Ford?”
“Kami – sama, potresti provare a pensare ad un nome che
assomigli un po’ al mio?”
Normalmente, in caso di un fatto noioso come decidere un
nuovo nome con Negi che ne trovava solo noiosi, Naruto avrebbe urlato, ma in
quel momento stava solo sussurrano. Bhè, questo a causa di due cose. Primo,
perché sarebbe stato strano vedere due bambini parlare di nomi falsi. Negi gli
aveva spiegato che alcuni maghi, solo di conoscendo il suo nome, potevano
scoprire molte cose su di lui… anche spiarlo e leggergli la mente. In secondo
luogo, Naruto era più interessato a ciò che stava attorno a lui. Era stato dal
loro arrivo in Giappone. Non qualcuno potesse prendersela con lui. Era tutto
così diverso… vestiti, case… e la cosa su cui stavano viaggiando in quel
momento, come si chiamava più…? Ah sì, treno.
“Hmmm… qualcosa con le stesse iniziali?” Negi cominciò a
pensare… per poi battere leggermente il pugno sul palmo della mano. “Trovato!
Che ne dici di Neil?! Neil Summergale.”
“Mmmm…” Naruto ci pensò su. “Hmmm… Sì, suona bene… D’accordo.
Utilizzerò questo nome… a proposito, è una fortuna che qui si parli la mia
stessa lingua. Non so una parola di… qual’era il nome? Inglese…” Era stato
difficile per Naruto parlare quella lingua. Nessuna sillaba o nulla… quella
lingua era un flusso continuo… “Voglio dire, potrebbe anche andare… Woah!”
Una brusca frenata del treno mandò alcune ragazze ad urtare
Naruto e Negi, facendo apparire un debole rossore sui loro volti, a causa del
fatto che le teste dei due erano all’altezza dei loro seni.
“Dannazione, questo luogo è affollato…” Naruto e Negi si
allontanarono lentamente dalle ragazze, ancora arrossiti. E non era d’aiuto, ma
alcune ragazze li stavano guardando e ridacchiavano… per poi, improvvisamente
sorridergli, spaventandoli entrambi. E Naruto avrebbe potuto giurare di aver
visto, alle volte, lo stesso sorriso sui volti di Ino e Sakura quando Sasuke
era nei paraggi.
“Ehi, ragazzino. Lo sai, il tuo fratellino sarebbe dovuto
scendere alla fermata il precedente.”
“Le uniche fermate dopo questa sono quelle delle medie e del
liceo.”
“Il mio fratellAh….” Naruto s’interruppe a metà frase. Ci hanno scambiato per fratelli? Ma se non
abbiamo nulla in comune…
“ACHOOO!”
“!!”
Improvvisamente, un’enorme raffica di vento sollevò la
giacchetta di Naruto… e tutte le gonne delle ragazze, facendo diventare Naruto
rosso come un pomodoro. Ma che … Poi,
si volse verso Negi, che emise un ‘Ah.’
“…” Ed improvvisamente afferrò Negi per la sciarpa e
cominciò a scuoterlo come una bambola di pezza. “ALLORA AVEVO RAGIONE ALMENO SU
UNA COSA, LA PRIMA VOLTA CHE TI HO VISTO! ERO-YOUJI! (1)”
“È STATO UN INCIDENTEEEE! LO GIURO!”
Mentre Negi stava per rimettere la sua colazione, e le
ragazze ancora cercavano di scoprire che cos’era quel vento, una voce
proveniente da un altoparlante ruppe il semi-silenzio.
Prossima fermata:
Centrale del Mahora Gakuen
“N – Naruto – san… È la nostra fermataaaaa…”
“Uh? Davvero?” Salvato dall’altoparlante. Naruto smise di
scuotere Negi in tempo per lui, giusto il perché si riprendesse prima che le porte
si aprissero e un sacco di gente affrettata ne uscisse, Negi e Naruto inclusi…
ed improvvisamente si ritrovarono all’Inferno. Persone che correvano ad alta
velocità ovunque, alcuni di loro correvano anche su rotaie e tetti. Naruto non
aveva mai visto nulla di simile.
“Ma che diavolo?! Tutti questi ragazzi stanno andando a
scuola?! Sono tutti studenti?!” Naruto pensò di trovarsi in mezzo ad una
battaglia.
“Sembra di sì… È così caotica, la scuola Giapponese… Ah! Ma
dobbiamo affrettarci pure noi! Questa mattina ho la mia prima lezione!”
“Lezione?! Sei qui per studiare?!”
“No! Sono qui per essere un professore!”
“Un professore?! MA SE HAI DIECI ANNI!”
E, così, Negi e Naruto corsero attraverso la folla di persone,
diretti verso la loro destinazione, il Mahora Gakuen.
--
Naruto conosceva Negi da circa… Un giorno. E aveva già
scoperto alcune cose sul bambino. Una di queste era che ogni volta che lui
starnutiva, significavano guai del tipo perverso. E che esistevano ragazze
violente come Sakura – chan. Nell’arco di… mezz'ora, il ragazzo fatto
arrabbiare una ragazza e poi spogliata fino all’intimo (intimo con
orsacchiotto, a proposito…). Ed adesso, erano nell’ufficio del preside con la
ragazza ed un’amica di lei. Il preside era un strano uomo … A prima vista, dava
la stessa impressione del Sandaime, ai suoi occhi, ma le sue azioni, erano
completamente diverse. Come cercare di fidanzare sua nipote con un bambino di
dieci… No, nove anni… Beh, era uno scherzo, dopo tutto…
“Ed a proposito, Negi – kun… Chi è il ragazzo biondo con
te?”
“Uh?” Naruto si risvegliò dai suoi pensieri, realizzando che
l’attenzione tutti era focalizzata su di lui. Negi reagì immediatamente.
“Ehm… Lui è un mio amico. Gli piace molto viaggiare, e così
mi ha chiesto se poteva venire con me in Giappone.. È molto curioso circa il
sistema scolastico giapponese, così ha mi educatamente ha chiesto se poteva
essere il mio ‘guardiano’. Giusto, Neil – kun?”
“Sì. Il mio nome è Neil Summergale. Molto piacere. Aiuterò
Negi in ogni modo possibile.” Naruto sorrise e fece la sua nice pose.
“Hmmm… capito. Bene, suppongo che non vi sia più alcun
problema. È il suo primo incarico… Beh, cominciamo subito. Permettetemi di
presentarvi alla nostra responsabile del personale, Shizuna Sensei. Shizuna –
Kun!”
Negi si girò subito al suono dell’apertura di porta… E per
la seconda volta quel giorno, si ritrovò tra un paio di montagne di carne,
normalmente chiamate seni.
“…” Forse non è colpa
sua… È come se il suo destino fosse di finire in questo tipo di situazioni.
“Se c’è qualcosa che non capirete, potrete chiedere a lei.
Oh, un’altra cosa.” Il vecchio preside si rivolse alle due ragazze. “Konoka,
Asuna - chan. Potete ospitare Negi – kun in camera vostra per un po’? Non
abbiamo ancora deciso dove può restare.”
Di nuovo gelo. Naruto tappò le sue orecchie con le dita
finché Jii – san non impose il silenzio… Poi si rese conto di una cosa.
“Ehm, ano-sa, jii – san.. Ed io?” Anche le due ragazze
riportarono la loro attenzione su Naruto. La ragazza è stata più alta aveva
paura di avere un altro moccioso nella sua stanza. L’altra ragazza, di nome
Konoka, non disse nulla e sorrise solamente. “Voglio dire… non ho un posto dove
rimanere o… Voglio dire, se avete un altro posto va bene, altrimenti mi
organizzerò da qualche parte…” Beh, ho
dormito fuori anche per una settimana, dopo tutti quegli … quanto ho adorato
quell’albero.
“Ohohoh. Non preoccuparti, ho già pensato anche a questo.
Riceverai una comunicazione dopo la fine dell’orario di scuola. Ora, dovete
affrettarvi. Le lezioni stanno per cominciare.”
“G… giusto.”
In fretta Negi, Naruto, Asuna e Konoka uscirono fuori dalla
stanza, portando con loro Shizuna, lasciando solo il preside… Che non poteva
aiutarli, ma si chiedeva perché i due giovani gli avevano detto una bugia,
circa l’identità del biondo.
Non sembra pericoloso
… ma dopotutto ha risvegliato la curiosità di questo vecchietto. Hohoho…
--
“Hmph.”
“Mmmm…”
“… Konoka – san, cos’ha la tua amica?”
“Asuna si arrabbia facilmente… E può risentirsi un po`, ma
in fondo è buona…”
“Mooooooolto in fondo, potrei dire…” È come Sakura – chan… Solo meno bella ed intelligente e meno gentile…
ha solo la sua forza bruta ed il caratteraccio…
“A proposito, Neil – san… Da quello hai detto, viaggi in
tutto il mondo… Voglio dire, alla tua età dovresti essere alle elementari…”
Konoka cambiò il discorso, un po’ perché sarebbe stato inutile parlare di Asuna
proprio perché era lei, e un po’ perché era davvero curiosa verso il biondo
dodicenne.
“Ehm… Sì, ma… Cosa posso dire, mi piace viaggiare. Ahahah…” Speriamo che non mi chieda niente sui luoghi che ho visitato, perché io non
sono mai stato neppure fuori Konoha…
“Ma, non i tuoi genitori non hanno detto niente al
riguardo?” Chiese Konoka. Ah, l'innocenza… Naruto ghignò solo a lei.
“Non ne ho.”
“E-Eh?” Konoka rimase un po’ sorpresa dall’improvvisa
risposta di Naruto, al punto che sembrava si fosse impallata.
“Sono un orfano. Non ha mai avuto genitori o parenti. Sono
stato solo da quanto ero un neonato, non si lamenterà nessuno, non uh…?” Naruto
s’interruppe e poi sbatté gli occhi perché… *gocciolone*… Perché Konoka era sul
punto di piangere, con gli occhi completamente riempiti di lacrime.
“Uhhhh… È COSÌ TRIIIIIIIIIIIIISTE!” E poi la ragazza scoppiò
davvero a piangere.
“… Ehm, su… voglio dire, non piango io, perché dovresti
farlo tu? Va… va tutto bene…” Naruto, per confortare Konoka, le diede qualche
pacca sulle spalle. Quindi, notò che aveva un fazzoletto che sporgeva fuori
dalla sua tasca destra. Era una dotazione del vestito, probabilmente… glielo
diede. “Tieni.”
“*sniff*… PROOOOOOOOOOOOOOT! Grazie!”
“Ehm… tieni pure… è un regalo.” Col cavolo che ORA me lo rimetto in tasca …
“Mi rifiuto di vivere assieme a qualcuno come te! Andrai a
dormire fuori con un sacco a pelo o qualcosa di simile! Io vado avanti! Ci
vediamo, Sensei!”
“A-Asuna, che significa … Mi scusi, Neil – san. Ci vediamo
in classe…” Disse Konoka, prima di affrettarsi dietro ad Asuna. Naruto si
grattò la testa e si avvicinò a Negi.
“Che è successo con lei?” Fu il turno di Negi di chiedere.
Shizuna – Sensei si limitò a sorridere. Naruto incrociò le braccia.
“Uhuhuh… Sembra una ragazza turbolenta, ma è davvero una
brava ragazza.” La donna consegnò qualcosa a Negi. Sembrava un libretto… Come
uno di quelli che aveva Iruka – Sensei. Come si chiamavano? “Ecco il registro
della classe.” Yep. Quello. “Lei andrà bene come insegnante, Negi – kun?”
“G-Grazie… Sono… Sono un po’ nervoso.” E, francamente, lo
era anche Naruto. Soprattutto perché avrebbero dovuto mantenere quella
mascherata per Dio sa quanto tempo. E vi era anche quella carta che era
diventata una specie di bomba a orologeria… Sì, non sarebbe stato facile… E
quando guardò dentro la classe, e notò che era piena di ragazze, si innervosì
nuovamente. Oh, kami… Non so perché, ma
le ragazze hanno sempre l'irresistibile voglia di picchiarmi, ogni volta che
sono nei loro paraggi… Beh, quelle che si accorgono che esisto… E Negi dovrebbe
diventare il loro insegnante? Wow… Naruto camminava dietro a Negi, ed
iniziò a respirare profondamente e lentamente. Ok. Iniziamo ad agire come un guardiano… Quindi, prima cosa, proteggere
Negi dalla trappola del cancellino della lavagna che hanno SICURAMENTE piazzato.
Io l’ho sempre fatto, ogni volta che arrivava un nuovo insegnante…
Quindi, quando Negi aprì la porta, Naruto mise una mano
davanti a lui e non lo lasciò andare in avanti. Il cancellino colpì il terreno,
sotto gli sguardi di buona parte della classe.
“Per favore, Negi, non entrare finché non te lo dico io.”
Naruto entrò prima di Negi e Shizuna, che rimasero solo all’ingresso dell’aula,
osservando quello che faceva Naruto. Il biondo camminò dentro la classe, e
cominciò a guardarsi intorno, sotto gli occhi di tutta le alunne. Raccolse il
cancellino e lo tenne in mano mentre pensava. “Hmmm…” Un buon lavoro, perfetto sincronismo tra l'apertura della porta e la
caduta del cancellino… qui stò guardando il lavoro di un professionista… Ma,
purtroppo per lui, io sono il re degli scherzi. A questo livello… “Ci sono
altre tre trappole, giusto?”
“!”
“!”
Un sacco di gente sbarrò gli occhi. Specialmente due
gemelline. Naruto s’inginocchiò.
“Ho fatto questa stessa trappola quando avevo… sette anni.
Dopo il cancellino, la corda per terra che…” tirò la corda, ed un secchio pieno
d’acqua cadde apparentemente da nessuna parte e due frecce vennero sparate in
obliquo, fino al punto in cui avrebbe dovuto esserci un uomo. “…fa partire il
secchio e le frecce. Un piccolo capolavoro… effettivamente, se non fossi il
guardiano del nuovo insegnante mi sarei complimentato…” E, subito dopo, fu
evidente la prova del fatto che Naruto non poteva agire seriamente per più di
due secondi. Puntò le due ragazze che aveva visto ribollire di rabbia quando
aveva disattivato le trappole, ed iniziò a ridere. “Ah! Come immaginavo!
Dovrete farne di strada prima di battermi!”
“Ehm… N – Neil – san, è sicuro?”
"Certo. Vieni pure, Negi. Shizuna – neechan.” Negi e la
donna entrarono, ed improvvisamente, una ragazza dai lunghi capelli biondi alzò
la mano.
“Ehm Shizuna – Sensei, sarete voi la nostra nuova…”
“No, Yukihiro – san. Sarà lui il vostro nuovo Sensei.” Poi
si rivolse a Negi. “Negi – kun, presentati pure.”
“Ehm… sì.” Naruto fece passare il ragazzo più giovane, che
camminò dietro la scrivania e deglutì, prima di parlare. “U-Um… … io… io… Il
mio nome è Negi Springfield. Da oggi in poi, sarò il vostro insegnante di
magUh…… d’inglese in questa classe. Starò qui solo per un periodo di tre anni,
ma sarà bello conoscervi…”
“E sono il suo guardiano. Il mio nome è Neil Summergale!”
Naruto presentò se stesso con i suoi soliti pollice alzato e ghignetto.
“…”
Silenzio. Completo silenzio. Un silenzio totale, mentre le
ragazze guardavano i due giovani ragazzi… che poi venne rotto con un quasi
totale ‘Kyaaaaaaaaaaa! Com’è carinooooo!’.
“!”Anche se Naruto avrebbe dovuto difendere Negi, egli non
avrebbe neppure provato a mettersi contro quelle ragazze in ‘kawaii mode’, che improvvisamente
circondarono Negi, e cominciarono a tempestarlo di abbracci e domande. “… Beh,
non è in pericolo di vita, quindi… Ouch!”
Sembrava che non tutte le ragazze avessero aderito alla
festa dell’abbraccio. Alcune, per un motivo o per l’altro, erano rimaste
sedute. Le due gemelle per esempio , che lo avevano appena colpito dietro la
testa con un sacchetto.
Arrabbiato, Naruto si girò verso di loro … e le due gli
fecero la linguaccia.
“… Voi…”
“H-Hey!”
“!”
Naruto stava per conciar male le due pesti, o almeno tentare
di farlo, quando la voce di Negi lo richiamò al suo … dovere. La ragazza di
prima, Asuna… aveva afferrato Negi per la sciarpa e lo stava scuotendo mentre
gli chiedeva spiegazioni su di lui, sul fatto che avrebbe preso il posto dell’uomo
con la barbetta di prima e su ciò che era accaduto ai suoi vestiti.
“H-Hey! Lasciarlo andare!”
“Eh? Fatti gli affari tuoi!” Rispose Asuna. Naruto si
arrabbiò e si avvicinò ad Asuna, cercando di tirar via dalle sue grinfie Negi.
Ma senza risultato… sembrava che fosse forte come lui… ma un ninja avrebbe
dovuto essere più forte di una persona normale…
“Lo sai che sono il suo guardiano! È il mio lavoro!” Che diavolo di forza ha? Si allena a
strangolare ragazzi tutti i giorni?
“Lasciami in pace! Voglio una spiegazione chiara…” … Questo è più giovane di me, ma stò
lottando per mantenere la mia mano sul moccioso? "Ed a proposito, sei
strano anche tu! Come si può essere il guardiano di qualcuno quando si ha solo
dodici anni?! Si suppone che tu debba esssere alle elementari, alla tua età! I
tuoi genitori non dicono niente su questo?!”
“BWAAAAAAAAAAAAAH!”
“?”
Tutte si voltarono verso Konoka, che aveva ripreso di nuovo
a piangere.
“S-Sniff… … Asuna, Neil – san non ha alcun parente di vita…
È orfano dalla nascita… PROOOOOOOOOOOOT!” Un ennesimo gocciolone cadde sulla
testa di Naruto. Si sentiva triste per quel povero fazzoletto… e si sentì in
pericolo quando, improvvisamente, un sacco di ragazze della classe, le stesse
che prima avevano abbracciato Negi, lo guardarono con le lacrime agli occhi. Ed
ancor più improvvisamente, si ritrovò al centro di un altro festival
dell’abbraccio, questa volta con le lacrime.
“Noooo! Poverinooo”
“È vero?! Non hai mai incontrato i tuoi genitori?!”
“Ehm… mai…”
“E sei stato solo fin dalla nascita?!”
“Beh, ho trascorso i primi cinque anni della mia vita in
orfanotrofio… Poi sono andato a vivere per conto mio…”
“Waaaah! Dev’essere stato così difficile per teeee!”
A… aiuto… non riesco a
respirare… ci sono troppe…
“…” Beh, sembra che siamo
i benvenuti… ma, non so perché, sento che saremo entrambi in pericolo, Naruto –
san…
“Tornate tutte ai vostri posti. State dando problemi al
Sensei ed il suo guardiano.”
Nel frattempo, tra le ragazze che erano rimaste nei loro
posti a sedere, una stava osservando il biondo con un occhio più attento
rispetto alla maggior parte delle sue compagne di classe… lei sapeva che non
era stata l’unica a notare alcune cose su questo ‘Neil’, ma era certa di esser
stata la prima a farlo.
… Le sue mani… non è un ragazzo normale, de gozaru…
--
“Sigh… Immagino di aver fallito la mia prima lezione…”
“Tutto a causa di quella scimmia… Scherzi a parte, cosa c’ è
con lei? Agisce come una marmocchia…”
Naruto e Negi erano seduti presso una fontana nel mezzo della
scuola. Naruto e non poteva aiutare l’altro, ma aveva voglia di vendicarsi.
“Ok! Quella ragazza si trova in cima alla mia lista nera,
dopo quelle gemelle! Le batterò in un… "
“S – Sarebbe un po’ troppo, Naruto – san… è una delle mie
alunne…”
“Yep. Un’alunna a cui hai disegnato le corna sul registro di
classe … a proposito, ci sono novità su quella cosa? Eh?”
“Sì…” Negi tirò fuori di tasca la “Naruto Card”, come
avevano iniziato a chiamarla. “Beh, ho già scoperto qualcosa in merito.
Qualsiasi cosa sia accaduta, non è una magia pericolosa per la tua vita”
“Hm? Come fai a dirlo?” Disse Naruto.
“Beh, in primo luogo, perché per gettare una maledizione
bisogna essere pieni di odio o malevolenza verso quella persona… e in secondo
luogo, non sono ancora abbastanza potente da creare una simile maledizione…”
“…STAI DICENDO CHE SAREI VENUTO QUI PER NULLA?!”
“N-No! Anche se non sei in pericolo di vita, potrebbe… per
esempio, potrebbe essere una maledizione che ti trasforma in ermellino ogni
volta che è trascorso un certo periodo di tempo…”
“…”
“Sono Naruto Uzumaki! Mighty ermine – morphing
power ran… ehm, ninja! E ti sconfiggerò con il potere degli ermellini!”
“Ehm… Sì. Non suona bene… Uh?”
Naruto volse lo sguardo in una direzione, e Negi lo imitò.
Videro una ragazza che camminava con un enorme mucchio di libri nelle mani.
“Non è una ragazza della tua classe?”
“Yep, è… Nodoka Miyazaki – san… Ma non è pericoloso
camminare con un tale …!!” Negi non riuscì a terminare la frase, perché, come
aveva pensato, Nodoka perse l’equilibrio e cominciò a cadere. “Lo sapevo!”
“Maledizione! Dobbiamo … Uh?”
Negi agì prima di Naruto. Aveva preso il suo bastone ed
ottenuto un tale aumento della velocità che poté prendere Nodoka prima che lei
si facesse male, il tutto pochi secondi prima che colpisse il terreno.
“… Wow… fooorte!" Naruto raggiunse Negi. “Puoi fare
altre cose come questa?!”
“Beh, sì. I… !!”
“? AH! LA SCIMMIA!”
“…”
Asuna avrebbe certamente picchiato Naruto, se la sua
attenzione non fosse stata concentrata su ciò che Negi aveva appena fatto.
Così, prese il ragazzo più giovane e la sua roba e scappò via.
“H-Hey! Dove diavolo stai andando con Negi?!”
“S – Sensei? Cosa…”
“Ah?”
Naruto si girò. La ragazza non sembrava ferita.
“Tutto bene? Puoi stare in piedi da sola?”
“Penso di sì… Ahi!”
“Ahi… penso che ti sia storta la caviglia…”
“Non… non è niente, posso camminarci sopra…”
“…” Naruto guardato la ragazza e nella direzione in cui Negi
era sparito… la ragazza aveva bisogno di aiuto, ma anche Negi … si voltò, di modo
da dare la schiena a Nodoka. Fece un unico sigillo, e un po’ lontano,
all'interno di un albero, apparve un Kage Bunshin. Dovrebbe bastare… Quindi, offrì la mano a Nodoka per aiutarla a
rimettersi in piedi. E poi, raccolse i suoi libri. “Su. Dove stavi portando
tutte queste cose?”
“Ah… va tutto bene, io…”
“No. Non ho intenzione di darti un’altra possibilità di
cadere. Per fortuna che c’eravamo io e Negi. Dimmi solo dove…”
“…” Nodoka arrossì un po’ imbarazzata, lei probabilmente non
avrebbe dovuto camminare con tutti quei libri, come Neil – san aveva detto. “E
– E va bene. La biblioteca è in questa direzione…”
--
“…Accidenti…”
Naruto non era mai stato un ragazzo acculturato, ma neppure
lui poteva rimanere impassibile a quella vista: quella biblioteca era enorme e
piena di ogni tipo di libri.
“Questo posto è incredibile… non ho mai visto tanti libri
nello stesso posto…”
“La nostra scuola ha una lunga storia. È stata fondata molto
tempo fa dagli europei, ed ecco perché abbiamo tutti questi libri… e sull’Isola
Biblioteca ve ne sono migliaia di volte di più…”
“…Isola Biblioteca? Vuoi dire, un’intera isola piena di
libri?!” Naruto andò in choc alla notizia.
“S – Sì. E vi sono anche molti livelli sotterranei… Alcuni
addirittura inesplorati. Nessuno sa quanti libri ci siano davvero… Questo è ciò
che il Club di Esplorazione della Biblioteca stà tentando di fare. Vogliamo una
mappa di ogni livello dell’isola.”
“Fiico…” Naruto si grattò la nuca. “Eh. È un peccato non mi
piacciano i libri. Avrei potuto unir…”
“!”Nodoka a quella frase abbassò lo sguardo. “…non ti
piacciono i libri?”
“Naaah… Voglio dire, veramente io non sento proprio il
bisogno di legg…… ere” Poche volte nella sua vita Naruto aveva avuto paura … ma
mai così tanto! In due secondi Nodoka era diventata ancor più spaventosa di
Sakura – chan in una pessima giornata, e tutto quello che Naruto poteva vedere
del suo volto era la parte inferiore del medesimo. Promemoria… Mai parlare male dei libri con lei nei paraggi… e cos’è
quest’intento omicida che avverto?
“…”Nodoka andò ad un ripiano e salì una scaletta. Prese un
libro e scese nuovamente. Quindi, prese un foglio di carta da una scrivania.
Consegnandoli poi loro a Naruto. “Prendili.”
“Ehm… Come ho già detto, io…"
“PRENDILI!” Naruto prese i due oggetti dalle mani di Nodoka
così velocemente ce avrebbe fatto invidia ad una certa bestia verde. Li
osservò. Il libro s’intitolava ‘Don Chisciotte’… ed il foglio era un modulo… un
modulo per iscriversi alla Club di Esplorazione della Biblioteca. “Lo leggerai.
E ti unirai a noi.”
“Ehm… grazie ?”
“Bene.” Nodoka ritornò al suo solito atteggiamento timido.
“Ora possiamo andare in classe? Stanno aspettando voi e Negi – Sensei. "
“Uh? Ci aspettano?”
--
“Benvenuto, Negi – Sensei! Benvenuto, Neil – san!”
“Wow…”
Se Naruto era stato sorpreso quando aveva visto Negi
camminare a fianco della ragazza – scimmia senza esserne strangolato, ora era
molto, molto più sorpreso. Avevano fatto un party di benvenuto per lui e per
Negi. Ce l’avevano praticamente trascinato dentro, mettendogli cappello da
party in testa e un drink in mano.
“Va bene! Un’intervista è d’obbligo, Neil – san!”
Improvvisamente, una ragazza andò di fronte a lui, tenendo nelle mani una penna
e un blocco note. “Sono Asakura Kazumi! Numero 3 sul registro di classe e
quarta nella classifica dei seni!”
“Ehm” Naruto arrossì. “Piacere, ma… era proprio necessario
dirmi le informazioni sulle dimensioni del tuo seno?”
“Certo che lo era! Ora, l’intervista. Quanti anni hai?”
“Dodici.”
“Cosa ti piace e cosa non ti piace?”
“RAMEN!” Gridò immediatamente Naruto, sorprendendo anche la
sua intervistatrice. “E SA…” ehm… è
meglio che non dica a nessuno il mio vero passato od i miei legami…
“Sa? Sa che cosa?”
“Ehm… Sashimi. E ciò che Odio sono i tre minuti che impiega
il ramen per esser pronto da…”
“Eheheh… capito… Ora, LA domanda. Hai una ragazza?” Kazumi
ghignò come il gatto del Cheshire, e Naruto arrossì di botto.
“No… ehm” Mi piace
Sakura – chan, ma… mi chiedo quando la rivedrò…
“Bene! Ora, che cosa ti piace in una ragazza?”
“Ehm… che razza di intervista è questa?”
“Mi spiace interrompervi, Kazumi – san… ma avrei bisogno di
scambiare due parole con Neil – san”
“Eh?”
Naruto si girò, e vide… una ragazza altissima. Da ciò che
Negi gli aveva detto, tutte le ragazze della sua classe erano quattordicenni,
ma questa … era molto alta, per essere una quattordicenne. Molto alta e… qual
era la parola? Formosa. E perché teneva gli occhi chiusi?
“Nagase Kaede, de gozaru. Posso parlarti un istante?”
“Ehm… Certo?" Naruto si alzò, e quando la ragazza
cominciò ad allontanarsi la seguì.
“Hey! E l'intervista?! … Oh, bhè. Vorrà dire che per ora
intervisterò l’insegnante bambino… Negi – kun!”
Kaede camminava… e Naruto era subito dietro di lei. Uscirono
dalla classe ed entrarono in un’altra, vuota. Solo che questa era completamente
buia. L’unica luce era proprio quella artificiale che Kaede accese. Le finestre
erano tutte chiuse. Kaede lasciò che Naruto entrasse all'interno della classe
prima di lei, ed improvvisamente chiuse la porta dietro di loro.
“Neil – san… C’era qualcosa di cui volevo parlarti, de
gozaru…” Disse improvvisamente la ragazza, camminando dietro a Naruto.
“…” Oh kami… Se ricordo bene, anche Sasuke è stato
invitato da una ragazza in un’aula deserta… e ne è uscito a malapena vivo!
“CCC – Che cosa c’è? Voglio dire…”
“Beh…” Kaede si avvinò all’armadio metallico vicino alla
parete della stanza, e aprì ... “Riguarda questo.” Rivelando la Kage Bunshin di
Naruto legata ed imbavagliata.
“!! M-MA CHE! LA MIA KAGE…!” Naruto si tappò immediatamente
la bocca. Stava per rivelare la sua vera identità.
“Hoihoihoi! Ho visto giusto, allora! Sei un ninja!” Dicendo
questo, Kaede calciò forte la Kage Bunshin, facendola sparire. E Naruto si
spaventò ben bene.
“N-Ninja? Non so proprio di cosa tu stia parlando…” Naruto
cercò di negare, ma Kaede sorrise in un modo strano.
“Non tentare di negarlo, Neil – kun. Ho avuto dei sospetti
quando ho visto le tue mani, ma il Kage Bunshin che ti ho visto fare e che ho
catturato è una prova certa del fatto che sei uno Shinobi, de gozaru.”
“Eh? Le mie mani?” Prima che Naruto potesse chiedere perché
le sue mani, sentì qualcuno afferralo da dietro e mostrargliele.
“!!”
“Ci sono un po’ di piccoli tagli, alcuni guariti da molto
tempo. Ciò significa che hai utilizzato delle armi per un lungo periodo di
tempo.”
“…”Naruto guardò la persona alla sua destra, la persona alla
sua sinistra… C’erano due Kaede?! Quindi… “Kaede – neechan… Sei anche tu una
ninja?”
“Lieta che tu lo abbia ha notato…” Le copie di Kaede
scomparvero improvvisamente nel nulla, e questo fatto incuriosì Naruto.
Solitamente, le copie scomparivano in degli sbuffi di fumo. “In primo luogo,
Negi sa che sei un ninja?”
“No, non…” Almeno, devo mantenere Negi al di fuori di
questo… Che pasticcio! Il primo giorno qui e qualcuno ha già scoperto che sono
un ninja… Beh, è anche lei una ninja. Non potevo immaginarmelo…
“Capisco. Seconda domanda.” Kaede camminò verso Naruto e
s’inginocchiò per essere alla sua altezza. “Qual è il tuo vero nome? E dove
vieni?”
“Queste sono due domande, nee – chan…”
“Ara, giusto. Quindi, il tuo nome. Così? Com’è? Hmm?” Hmm?”
Kaede ad ogni pezzo di frase si avvicinava al volto di Naruto di più e di più…
Naruto arrossì e s’innervosì parecchio.
“U-Uzumaki… Naruto…”
“Uzumaki… Mai sentito parlare di un clan chiamato così tra
quelli che ci sono in Giappone. E la tua Kage Bunshin era troppo diversa dalla
mia … Allora, debbo pensare che tu provenga dai Paesi Elementali?”
“Uh? Come fai a sapere dei Paesi Elementali?” Negi mi ha detto che nessuno conosce la
magia od i ninja, ed ancor meno sui paesi elementali…
“Eheheh… Segreto.” Fece Kaede, socchiudendo un occhio e
portandosi un dito alla bocca.
“Beh, non vale! Ti ho detto tutto quello che volevi e non mi
dai nulla in cambio?!” Naruto, anche se era stato scoperto, non era certo il
tipo di ragazzo che non protestava. Kaede ridacchiò.
“Giusto, giusto… e se facessimo un accordo?”
“Uh? Che tipo di accordo?” Naruto sbatté gli occhi. Questa
nee – chan era sempre più misteriosa di secondo in secondo.
“Che cosa ne diresti di insegnarci reciprocamente quello che
sappiamo? Ma non qui. Puoi venire con me da qualche parte sabato mattina?”
Naruto si grattò il naso. Kaede lo aveva incastrato… e non era in grado di
rifiutare. Se fosse stato scoperto avrebbe procurato dei guai anche a Negi.
“Va bene… solo, non dire niente a nessuno! E davanti agli
altri continua a chiamarmi Neil!”
“Bene, bene. Quindi Neil – kun e Naru – bozu. Adesso,
torniamo nella classe prima che inizino a credere che ho portato qui a fare
cose hentai.”
“…” Naruto arrossì. “Kaede – neechan! Tu sei un’ERO – nin!”
--
Dopo che le lezioni finirono e dopo pranzo, era giunto il
momento del ritorno a casa.
Negi e Naruto s’incontrarono di nuovo, e si dissero tutto
quello che gli era accaduto quel giorno.
“… ripeti.”
“Sono stato scoperto anch’io… da Asuna – san. Non
preoccupatevi, è più simpatica di quello che pensi… Ouch! "
Naruto aveva dato una testata a Negi. Una tecnica
autodistruttiva, dato che entrambi erano quasi andati KO. Le loro fronti
fumavano ancora quando finalmente tornarono in posizione eretta.
“Siamo degli idioti…” borbottò Naruto. “Ci ricorderemo
questo mal di per sempre…”
“Sì… Naruto – san, dovremmo cercare di evitare di usare i
nostri poteri / tecniche… O almeno, di farne un uso che passai inosservato da
altri, se non in casi di emergenza…”
“Ho capito… allora, credo che ti permetterà di restare in
camera su … Hey!" Naruto si dimenticò del suo mal di testa in un istante.
“ED IO?!? DOVE DOVREI DORMIRE?!?”
“Neil-san! Ti stavamo cercando!”
“?”
1) letteralmente, ragazzo – pervertito.
2) De gozaru: forma arcaica di ‘desu’.
To be continued…
Nel prossimo capitolo:
Naruto e Negi dovranno
affrontare un sacco di problemi nel loro primo giorno al Mahora.
Causati principalmente
dalle ragazze.
Molte ragazze.
Saranno in grado di
risolverli?
Restate sintonizzati.