Soldato, bambino per un giorno.

di Lunaevenere
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Driiin ***
Capitolo 2: *** Perdita di memoria ***
Capitolo 3: *** Operazione: antidoto ***
Capitolo 4: *** All'ultimo minuto ***



Capitolo 1
*** Driiin ***


~Driiin Marlene: ciao, soldato.
Soldato, che aveva un' aria afflitta, quasi come se gli era morto un parente, camminò senza neanche accorgersi di essere stato salutato.
Marlene fece la voce da chi era preoccupata per qualcuno vedendo l' espressione del suo amico pinguino: soldato? Cosa hai stamattina, non si salutano più gli amici? Non ti senti bene forse?
Soldato alzò leggermente il capo, come appena sveglio da un sogno ad occhi aperti: oh, scusa Marlene, ma il fatto è che non mi sento molto bene. Vedi è successo che..
Marlene lo interruppe, anche perché immaginava cosa era successo: no non dirmelo, scommetto venti noccioline che il tuo malessere si chiama Skipper!
Bart: bene vedremo chi ha vinto!
Soldato aprì gli occhi fulminato: come hai fatto a indovinare?!
Marlene: intuizione femminile e poi non era difficile. Tu piuttosto sgancia le noccioline. Bart: oh, accidenti! Tieni!
Marlene vedendo che soldato faceva per tornare nel suo habitat, oltrepassò il muro del suo recinto e gli si posizionò davanti, quasi per bloccarlo: no, seriamente adesso tu mi dici cosa ti è successo, soldato. Sai a volte parlare con qualcuno fa bene.
Soldato fece l' espressione di un pulcino. Si vedeva chiaramente che non aspettava altro che poter parlare con qualcuno per potersi sfogare e poi anche se avesse voluto fare resistenza sapeva che lei non l' avrebbe abbandonato finché non avrebbe saputo cosa aveva. di raccontargli una bugia, non se ne parlava proprio, anche perché lui era un pessimo bugiardo, e lo sapeva. Pertanto decise in pochi attimi di raccontargli la verità: ok, tutto è iniziato questa mattina presto…

06:00 Skipper si alzò in piedi, scattante come al solito al rumore della sveglia e disse: forza ragazzi in piedi è l’ ora della sveglia!!!
Soldato, Kowalski e Rico pronunciarono altrettanto come sempre il più assonnato: sissignore! Loro non si erano ancora abituati ad alzarsi così presto.
Skipper: bene e ora che siamo tutti svegli andiamo sopraccoperta! Qualche ora dopo...
Di nuovo skipper: e uno e due e tre e quattro! Bene squadra adesso che abbiamo finito l’ allenamento, ci alleneremo un po’ con l’ auto con un percorso ad ostacoli.
Rico pronunciò : yuuuu! ma d' aldronte sapevano tutti che lui adorava le piste, la velocità e le auto da corsa. Tre cose che lo facevano andare in visibilio.
Skipper: perfetto. Comincia tu soldato!
Soldato disse incertamente: io? E va bene skipper!
Stava per raggiungere il traguardo, per superare il record, quando vide in mezzo alla strada un grillo, frenò bruscamente, ma perse il controllo e andò a finire contro a un albero!
Skipper urlò: soldato!
Soldato: scusa skipper ma c’ era un grillo e….
Rico cercò di agguantarlo: awwww
Kowalski: sta calmo Rico! Skipper: no Kowalski, Rico ha ragione!!Guarda cosa ha combinato. Soldato, va a nel quartier generale. È meglio.
Soldato: ma…
Skipper: va! Non discutere!
Soldato: E questo è quello che è successo.
Marlene con un tono molto dolce disse: soldato non ti devi preoccupare. Lo so che Skipper a volte può sembrare cattivo, ma devi sapere che lo fa solo per il tuo bene. Uao - pensò- strano che sia proprio io a dirlo!
Soldato: dici davvero?
Marlene: certo! Ma adesso, scusami, perché devo andare a dire qualcosina a un certo Skipper!
Soldato: ok, ciao.
Nel quartier generale
Soldato scese le scalette che portavano all' interno della base: ciao sono tornat…
Kowalski urlò: attentoo. Fu un’ attimo. Un fascio di luce colpì in pieno soldato che sbattè con la testa. Il silenzio.
Nel frattempo marlene era andata da Skipper per cercare di farlo ragionare, ma lui non ne voleva sapere, a causa soprattutto del suo orgoglio...
Skipper: no Marlene! Ho fatto bene a mandarlo a casa.
Marlene: e dai Skipper, in fondo lo sai anche tu che soldato non lo ha fatto apposta! Dovresti dirgli almeno che ti dispiace.
Skipper: no!
Marlene: ma…
Skipper aprì la porta ed entrarono entrambi esattamente nel momento in cui soldato venne colpito.
Skipper si accasciò vicino al corpo immobile del pinguino, cercandolo di scuotere: soldato! Soldato!
Marlene era terrorizzata e non riusciva a proferire parola per la paura.
Skipper: tu sta calma. Rico la mia attrezzatura medica!
Rico rigurgitò un paio di guanti. Skipper li prese, se li infilò e gli diede due schiaffi. Poco dopo le palpebre di soldato si schiusero molto lentamente.
Skipper e Marlene dissero contemporaneamente con un tono di voce che andava dal preoccupato, perché non sapevano cosa gli era successo, al sollievo nel vedere che Soldato si stava riprendendo, seppur molto piano: come stai?
Soldato con una voce dolcissima disse: sto bene, mamma e papà.
Skipper e Marlene si guardarono, nello stupore generale dei presenti più totale: mamma e papà???

Angolo della narratrice
Vi piace questa nuova fanfiction? Scrivetemelo. A proposito il titolo è driiin, perché è una metafora per dire origine, inizio di questa storia proprio come lo è la sveglia dei pinguini di madagascar.
Tanti saluti. A presto

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Capitolo 2
*** Perdita di memoria ***


Pochi minuti erano passati, ma già qualcosa era successo. In quel momento non i due poveri malcapitati non capivano un bel niente, ancora meno di Soldato che sembrava avere le idee chiare, o almeno così pensava…                                                                                                 
Marlene infatti girava dappertutto e non riusciva a stare ferma, Kowalski e Rico erano a becco aperto e Skipper, a cui era venuto il suo solito tic all’occhio, stava peggio di tutti...

Se li avesse visti qualcuno che non li conosceva avrebbe potuto dire che erano matti. Soldato invece che era stato quello colpito stava meglio di tutti…                                                                                                                                                                                                                                                                                                          
-Mamma mi prendi in braccio?- chiese Soldato facendo gli occhi dolci.                              

Skipper: Kowalski analisi! E subito.                                                                                                     

Kowalski che stava cercando di filarsela di nascosto, fu fermato da Skipper che lo bloccò dicendogli: eh no, tu non te ne vai. Prima risolviamo il problema e poi facciamo i conti dopo.                                                                                                               
Kowalski balbettando, cosa strana per lui visto il fatto che non lo faceva mai, a parte quando era con Doris, disse: io penso che il flusso d’ energia sia arrivato al cervello compromettendone il funzionamento e, a quanto sembra una  momentanea amnesia…                                                                                                                           
Skipper:  dillo con il 20% di intelligenza in meno!                                                            
Kowalski arrabbiandosi allora sbottò: ha dimenticato tutto!                                              
Poi sottovoce, riconquistando subito la calma, disse: I suoi ricordi sono andati persi e sono rimasti solo quelli di bambino. Ma il peggio viene adesso: ora sono le 12:00 ma se entro circa 24 ore non tornerà com’era, resterà così per sempre.                                                                                                                                                   
Soldato piagnucolando tirò una pinna di Skipper: ueee, mamma non mi vuole prendere in braccio, papà glielo dici tu?                                                                                                                 
Marlene: già, ma perché pensa che io sia sua madre e Skipper suo padre?!              

Skipper: già perché?                                                                                                                        

Kowalski: bè, penso che sia così, perché le prime persone che ha visto siete stati voi due!                                                                                                                                       

Marlene: ciò vuol dire che dovrò fare finta di essere sua madre?!                                              

Kowalski: esattamente.                                                                                                                                                                                                                                                                       
Rico, mentre ascoltava, stava intanto lucidando una motosega.                                                                                                             
Soldato si avvicinò al pinguino: che cosa stanno sussurrando sotto voce, mamma e papà, zio?                                                                                                                                        
Rico: zio?!!                                                                                                                                                

Kowalski interruppe il discorso, avvicinandosi a Soldato: aspetta un momento, ma se tu sei lo zio… Io chi sono?                                                                                                                      

Soldato: non ti ricordi più? Tu sei la mia zia!                                                                     

Kowalski: cosa?                                                                                                                                 

Skipper con tono ridicolo disse: ciao Korinna*, non ti ricordi più di essere la zietta di Soldato?                                                                                                                                 

Kowalski  nervosissimo ribatté: finiscila Skipper, e ascoltami bene Soldato, perché te lo dirò una sola volta. IO NON SONO LA TUA ZIAAAAAAAAAA!                                                                                  

Soldato tranquillamente rispose: certo zia.                                                                                                                                           
A  skipper scappò una risata da sotto il becco.                                                                                         

Kowalski: e tu cosa hai da ridere, paparino?                                                                               

Skipper: tusche.

Poi prese il volto di soldato tra le pinne e guardandolo dritto negli occhi gli disse: noi non siamo i tuoi genitori, capito?                                                                                                                                                   

Soldato: papà non ti senti bene?                                                                              

Skipper: umpf, accidenti!                                                                                                                                                   
Kowalski li prese di nuovo da parte dicendogli sempre sussurrando: avevo dimenticato di dirvi che se per caso lui scoprisse che non siete i suoi genitori c’è il 99% di probabilità, che la sua psiche ne rimanga danneggiata per sempre.          

Soldato: mammina, mi porti al parco giochi?                                                                           

Marlene: ehm tesoro, perché piuttosto non vai a vedere i cartoni animati?                                                                                                                                    
Soldato: evviva ci sono i lunacorni! Guarda mamma, c’è il principe Sentimenzio!                                                                                                                           

Marlene: quel ragazzo mi preoccupa. Spero che Korinna, ops volevo dire Kowalski, si affretti a trovare l’antidoto.                                                                                                                                              

Skipper: concordo!                                                                                                                         

Kowalski: Si può fare. Mi servirebbero due ore o più, per ricostruire la mia macchina.                                                                                                                                
Skipper sempre con suo solito tono sarcastico aggiunse: Spero, che come al tuo solito, l’invenzione dell’antidoto non rischi di distruggere il mondo!                                                                                                                  
Kowalski: No Skipper, sono sicuro che questa volta non succederà.                             

Skipper: speriamo!                                                                                                                                     

Intanto che discorrevano, era già finito il programma, e per tanto soldato si alzò dal posto in cui era seduto e si avvicinò dondolando ai suoi “genitori”.                                                                                                                           
Soldato: Cattivi, io mi sento solo e voi, state qui a parlare!                                           

Skipper rifilandolo a Marlene: Adesso la mamma ti porterà a fare un giretto, vero?                                                                                                                                                        
Marlene capendo subito dove voleva arrivare, controbatté rapidamente: Ehi! e no, non ci provare; Tesoro, il papà ti porterà a prendere una granita.                                                                                               

Soldato con la sua solita vocetta tenerissima esclamò: Veramente? Wiiiiiiii! Grazie papà!                                                                                                                                 
Skipper le lanciò un’occhiataccia e se ne andò via con Soldato, mentre Marlene, Kowalski e Rico cercarono una soluzione.                                                                                 

16:30                                                                                                                                                      
Soldato indicò un punto con la pinna: papà, papà oltra il muro c’ è la granita!                                                                                       

Skipper che si era sistemato dietro un cespuglio: si ho capito! Ma adesso sta zitto se no ci farai scoprire!                                                   

Soldato: certo papino! -ma inciampò ed Alise li vide-                                                                    

Alise: cosa ci fate fuori dal vostro habitat pinguini?                                                                    

Skipper: oh no, corri soldato, la copertura è saltata!                                                                                    

Ma soldato non si mosse e così Skipper dovette tornare in dietro, per prenderlo.                         

Skipper con tono imperioso gli chiese: perché non sei fuggito?                                                                                                

Soldato quasi piangendo, spaventato dal suo duro tono di voce gli rispose: avevo paura.                                                                                                                                     

Skipper pensò tra se e sé- perfetto adesso mi tocca sorbire anche questo!- ma poi ricordandosi che in quel momento pensava di essere suo figlio, si trattenne di schiaffeggiarlo e invece lo rassicurò: No, no, sta tranquillo soldato. non piangere, ti prego.                                                                                                    

Soldato si riprese quasi subito: ma almeno andiamo a prendere la granita?                                              

Skipper: e va bene, ma non ricominciare a piangere.                                                    

Soldato: si, ma io voglio quella arcobaleno.                                                                                   

18:00                                                                                                                                                       Ritornano nel laboratorio, ma in due modi del tutto diversi: Soldato, infatti, tornò con la granita arcobaleno in una pinna e molto felice, Skipper stanco, tutto bruciato e non così tanto felice.                                                                                                                                                   

Marlene: allora Skipp… cosa ti è successo?                                                                          

Soldato: uhm, che buona la granita!                                                                                                                        
Skipper rispose: oh niente. Sono solo stato inseguito da Alise, poi da un cane e infine dall’ uomo delle granite. Niente di che!                                                                                          

Marlene: e come ti sei bruciato?                                                                                                          

Skipper: lascia perdere! Piuttosto avete trovato la cura?                                            

Kowalski: alla cura ci sto ancora lavorando.                                                                                       

Soldato: quale cura? Qualcuno è malato?                                                                              

Marlene improvvisò: no. Non ti preoccupare, è solo una medicina per lo zio, che ti ha portato un piccolo regalo. Vero Rico?                                                                                                                                                 

Rico esclamò: cosa?! Poi notando lo sguardo di marlene aggiunse: ah si, il regalo. E sputò un lancia pugni.                                                                                                  

Skipper lo fermò:  no Rico, è troppo pericoloso. Dagli qualcosa di più adatto per un bambino, come una bomba a mano.                                                                                                                       

Marlene: Skipper, Rico, cosa diavolo state dicendo! Io mi riferivo a un peluche!                                                                                                                                                     

-bleah.- esclamò Rico, disgustato com’ era da tutto ciò che non era pericoloso, ma comunque rigettò stavolta un pinguino peluche. Ta-daa!                                                                    

Soldato prese il peluche sorridendo e lo strinse forte al petto: grazie zietto.                                                                                                                                  

Re Julien improvvisamente interruppe nella stanza: ho sentito parlare di regali e tutti sanno che i doni sono per il re. Perciò il regalo è mio.                                                                                                                         

Soldato lottando con julien per il pupazzo, disse: non te lo do, è mio!                                                                                                    

Re julien: mollalo. La legge è legge.                                                                                              

Skipper allora prese il pupazzo restituendolo a Soldato. Dopodiché spinse il lemure verso la porta: Coda ad anelli, sei capitato nel momento sbagliato. Esci di qui. Soldato non sta bene.                                                                                                                                               
Re Julien: è contagioso? Oh no ho toccato il suo pupazzo mi contagerà! Forse morirò – strillò.                                                                                                                    
Skipper pensò- magari- sorridendo.                                                                                                                                                      
Marlene invece cercò di calmarlo: non è contagioso. È solo che dice che noi siamo i suoi genitori e che…                                                                                                                                                                                          
Re Julien: voi due siete sposati? Non è possibile perché Marlene è mia, capito Skipper? Non me la puoi rubare, perché lei è la mia regina!                                                                    

Skipper ribatté: ma che cosa stai blaterando, Coda ad anelli?! Io e Marlene non stiamo insieme!                                                                                                                                                                         
Marlene: già e comunque sia, io non sono tua!                                                                                       

Soldato si sovrappose nello spazio tra Julien e Marlene: sta lontano dalla mia mamma! Nonno!                                                                                                                      

Kowalski pensò: uhm, interessante… a quanto pare si è costruito tutta una famiglia.                                                                                                                                    
Re Julien gridò: è un oltraggio, nessuno può chiamarmi nonno!!!                                             

Skipper ridendo, si trattenne la pancia per non scoppiare dalle risate: Nonno, ha detto nonno, ah ,ah ,ah!  

Re Julien: non c’è niente da ridere!!!                                                                                          

Skipper lanciandolo fuori: Sì va bè, ma adesso via, sciò.                                                        

Re Julien: Ve ne pentirete, me lo dicono gli spiriti del cielo! Sarete colpiti dalla loro furia…                                                                                                                                                   
Skipper non gli lasciò finire la frase, che già gli aveva sbattuto la porta in faccia: Sì come no…                                                                                                                           

Kowalski interrompendoli: Ma certo, ho trovato la cura ,basterà procurargli un’ altro colpo in testa. Si è proprio quello che ci vuole.                                                                                                                                                             
Rico prese un martello e si diresse con uno sguardo poco raccomandabile verso Soldato, che giocava ignaro in un angolo.                                                                                                                                          

Kowalski lo fermò giusto in tempo per non fargli finire ciò che voleva fare. Poi aggiunse: ma non prima di averlo colpito di  nuovo davanti al fascio di luce prodotto dalla mia magnifica macchina… infatti, solo se avrà un collisione alla testa uguale a quella di prima, tornerà normale.                                                                                                                      

Skipper: e adesso dicci gli effetti collaterali!                                                                                                                                        

Kowalski ironico: ah, ah! Quanto è divertente! Ma purtroppo durante l’ ultimo esperimento ho esaurito i due ingredienti fondamentali per  il flusso della mia macchina a fusione fredda. Ma fortunatamente so dove trovarli.                                                                                                                                                                                                                                    
Angolo dell’ autrice                                                                                                                              
Allora per chi non ha capito, mi spiego meglio, in questo punto in pratica soldato perde la memoria, anche se il corpo resta normale. Infatti è tutta una cosa psichica, perché lui pensa di essere un cucciolo, anche se ovviamente non lo è. Ma ammettetelo non sembra proprio una bella famigliola felice? Soprattutto quando marlene e skipper si rifilano il “piccolino” a vicenda.                                                 

Kowalski: la verità? Fa schifo.                                                                                                    

Io: Ma non è vero, e poi tu lo dici solo perché ti ho dato il ruolo di zia! A proposito tu e Rico potreste sposarvi in Spagna** contemporaneamente con Skipper e Marlene. Evviva i matrimoni doppi!!!                                                                                                 
Kowalski e Skipper e Marlene gridano contemporaneamente: che cosa? Tu sei completamente fuori.                                                                                                             
Rico ci pensa: uhm…                                                                                                                     
Kowalski: non pensarci neppure, maniaco.                                                                                    
Re julien: e sarebbe anche ingiusto, lei è la mia regina!!!                                                             
Marlene: uffa, ancora con questa storia…                                                                                 
Skipper: Ok, si potrebbe fare.                                                                                                 
Marlene: Che cosa?                                                                                                                      
Skipper: Non preoccuparti Marlene, solo per il gusto di sfotterlo.                        
Marlene ripetendo: Mi prendi in giro? Io non ti permetto di usarmi.                                                    
Skipper: stavo solo scherzando, TESORO!                                                                             
Marlene: se ti prendo…

Ok, meglio chiudere qui prima che succeda uno Skippicidio(?)nello sketch.
Ciao a tutti.     

Luna   

*riferimento a "intervista ai pinguini di Madagascar" di Syugi.
**riferimento a "the end" di Syugi

P.S. vorrei scusarmi direttamente con lei per aver dimenticato di aggiungerle. La prossima volta starò più attenta.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

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Capitolo 3
*** Operazione: antidoto ***


                                                                                                                                           
Marlene fece la voce più dolce che poteva: piccolino adesso per favore vai a dormire, e meglio. Perché io e papà dobbiamo uscire.                                                                                                                                

Soldato strillò: ma io non ho sonno e poi voglio venire anch’ io con voi!                                                                                                                            
Marlene: e se ti racconto una favola poi vai a dormire?                                                               

Soldato: certo mamma.                                                                                                                   

Skipper, kowalski e rico la guardarono con aria strana.

Marlene gli lanciò un’occhiataccia: cosa volete, devo farlo, no?                                          

Skipper aggiunse: E adesso noi usciamo così intanto tu gli racconti la favola.                                        

Dopo un po’ Skipper rientrò silenziosamente nel quartier-generale e vide marlene che dava un bacio sulla fronte a Soldato, augurandogli un buon sonno.                                                                                                                                         
Pov di Skipper                                                                                                                                             
E chi pensava che Marlene sarebbe riuscita ad essere una così buona madre? Si sta comportando davvero bene. Soldato è fortunato, perché è coccolato e viziato da lei. Quanto vorrei essere al suo posto… ma che cavolo sto pensando? Lui sta male, perché in realtà la vera colpa non è di Kowalski, ma mia. Se io non lo avessi trattato così male, tutto questo non sarebbe mai successo… è dura da ammettere soprattutto per me, ma so bene che questa è la verità… se gli succedesse qualcosa io non me lo perdonerei mai.                                                                                                                                                                                           Skipper sussurrò cercando di non svegliare soldato che già si era addormentato: secondo me, saresti
un’ ottima madre!                                                                        

Marlene sussultò sentendo che c’ era qualcun altro nella stanza che l’aveva vista. Si girò e solo allora si accorse che era Skipper. Sotto sotto arrossì al commento, pensando mentalmente- che fosse un complimento?- ma subito riprese il suo sprint, e così mise le zampe intorno alla vita cercando di nascondere ciò che provava in quel momento. Perciò esclamò irritata: mi stavi spiando?                     
Skipper sorrise, avvicinandosi a lei lentamente e le rispose con un tono affascinante: certo tesoro. Mettendole contemporaneamente le pinne intorno alla vita.                                                               
Marlene arrossì ancora di più al suo tocco. – dannazione, è così caldo per essere un pinguino- e istintivamente iniziò a giocare con le piume del suo petto appoggiandosi sopra la testa lievemente. Skipper sorrise, ma con un sorriso dolce, passionale e sornione, da chi stava aspettando qualcosa… poi senza l’approvazione di Marlene, chinò la testa e la baciò sulla bocca. Marlene si irrigidì, ma subito contraccambiò. Era troppo bello per essere vero.                                              

Skipper la mosse: marlene, Marlene!                                                                                   

Infatti solo dopo si accorse che aveva sognato ad occhi aperti. Stavolta non si fece abbindolare e perciò subito controbatté: ti ricordo, che adesso non devi fingere perché soldato dorme, quindi facciamo silenzio, TESORO!                                                                                                    

Skipper rimase un po’ stupito dalla sua reazione, ma aggiunse: ero venuto per chiamarti. Forza, andiamo fuori.                                                                                               

E mentre lui saliva la scaletta, prima di dirigersi anche lei fuori, Marlene sospirò pesantemente. Era stato solo un sogno…                                                                                                                                                     
Sulla piattaforma                                                                                                                                        
Skipper: allora voglio due squadre nessuno deve rimanere da solo!                                    

Kowalski disse con aria sorniona, di chi sapeva troppo: e scommetto che tu e Marlene starete in squadra insieme!                                                                                                

Rico diede delle gomitate a Skipper: awwww                                                                                                                                        
Marlene esclamò quasi immediatamente: che cosa volete dire? Non è come pensate.                                                                                                                                

Skipper: Infatti. Allora adesso sono circa le undici e mezza. Abbiamo solo una notte a disposizione per cercare gli ingredienti.                                                                                     

Kowalski: sarà, ma io mi rifiuto di stare in coppia con Rico.                                                             

Skipper: ohhhhhh, ancora con questa storia?                                                                  

Marlene: quale storia?                                                                                                                      

Kowalski: solo che l’ultima volta Rico ha cominciato a provarci con me, ecco!                                      

Calò un silenzio imbarazzante.                                                                                                   

Skipper però finalmente ruppe il momento: Ok, andremo tutti insieme, ma muoviamoci!                                                                                                                                            
Il primo ingrediente lo trovarono molto facilmente, ma il secondo rese la situazione molto difficile perché si trova nientemeno che:                                                            

Nel laboratorio del governo. E pertanto era difficile da “prendere in prestito”.                                                                                                                                          

Skipper: allora dobbiamo entrare là dentro. Rico apri la porta. Kowalski disattiva le telecamere di sicurezza. Voi due aspettateci fuori. Se non torniamo entro mezzora vuol dire che ci è successo qualcosa.                                                                                    

Kowalski e Rico diedero il solito saluto militare: sissignore.                                                                                                                  

Skipper: Marlene, tu e io entriamo e mettiamo K.O. le guardie nel caso ce ne sia bisogno.                                                            

Marlene: cosa?                                                                                                                                   

Skipper la prese e la portò dentro. Entrarono in una stanza dove c'erano scaffali pieni di armi mortali, praticamente il sogno di Skipper.
Tuttavia stasera erana lì solo per prendere il carbonato di iodo, quindi attraversano la stanza in fretta e prontamente salirono sul tavolo del deposito. Ma all’ improvviso le luci si accesero e comparve l’ agente x!                                                                                                   

Marlene: oh no, ancora lui!                                                                                                                

Skipper: bene, ci rincontriamo.                                                                                                      

Agente x annusò l'aria: sento puzza di… pinguini! Mi dispiace ma non riuscirai a prendere nulla da qui! Oh vedo che ti sei portato di nuovo anche la lontra. Ma stavolta non mi sfuggirà.

Così cominciò a rincorrerli per la stanza. Skipper era addestrato, ma Marlene non lo era e quando la stava proprio per prendere, lui la spinse via, facendo afferrare se stesso al posto suo.                                                                                                                                                                  
Skipper: marlene scappa!                                                                                                             

Marlene: scherzi? Non posso  lasciarti solo con quel pazzo maniaco!                                                       

Skipper: scappa! va a cercare aiuto!                                                                                                    
                                              
Marlene riuscì a scappare evitando la mano dell’uomo che cercava di afferrarla e corse fuori. Subito raggiunse gli altri due, per chiedere il loro aiuto. Ma era stanca per la corsa e non riusciva nemmeno a respirare, poichè soffriva d'ansia, solo ansimava.
Kowalski: marlene, calmati. dov' è Skipper?

- Skipper... aiuto... anf... agente x...-
                                                                                                                    
Kowalski: l’ agente x è tornato?                                                                                                     

Rico cominciò a dondolarsi succhiando una pinna. Non riusciva proprio a stare senza Skipper.                                                                                                                            

Marlene notando la sua reazione, dopo essersi ripresa, disse: si, ma ora ha bisogno del nostro aiuto e quindi dobbiamo studiare un piano per liberare Skipper! Kowalski opzioni!                                                                                                                                          
Kowalski mentre elencava le opzioni, pensò: che strano. Di solito è Skipper a pensare ai piani!                                                                                 

Angolo della narratrice                                                                                                                                

Spero che questa storia vi stia appassionando, perché penso che il prossimo sarà l’ ultimo capitolo, in cui vedremo cosa succederà a Soldato. Guarirà oppure no? Adesso vi lascio  fantasticare sul finale. Ciaooo. 
P.S. vorrei dedicare la storia, a una mia amica, Fairygirl1999 e a Sellyluna.                                                                     

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Capitolo 4
*** All'ultimo minuto ***


All’ultimo minuto


-…Allora mettiamo in atto il piano! - ordinò Marlene.

Kowalski le diede il saluto militare – sissignore. Cioè signora- insieme a Rico, che annuì d’accordo.


Detto ciò ognuno si mise in posizione, seguendo il piano che avevano deciso insieme per liberare Skipper.

Intanto l’agente X era in piedi, a controllare il perimetro con una torcia. Aveva legato Skipper con una corda, e ora stava cercando gli altri. Era sicuro che ci fossero anche gli altre tre, che sempre lo avevano accompagnato, E forse sarebbe riuscito a trovare anche quella maledetta lontra, che l’ultima volta lo aveva gabbato scaraventandogli addosso granita. 

-C’è troppo silenzio- mormorò ad un tratto, guardandosi intorno con sospetto.
 
Kowalski e Rico gli si pararono di fronte, uscendo dal nulla improvvisamente, facendo le boccacce.

-Ciao ex tutto, scommetto che non ci prendi! –

-Credete di prendere in giro a me? – disse con rabbia. E cominciò a inseguirli, abbandonando Skipper legato come un salame a testa in giù- dannati pinguini, venite qui se ne avete il coraggio! –

-Nessun pinguino sano di mente, si fermerebbe a parlare con un malato ossessivo! – replicò Kowalski, scivolando sulla pancia, anche se naturalmente tutto ciò che capì l’uomo fu una specie di pigolio.

Marlene uscì da dove si era nascosta, e silenziosamente tagliò di netto, con un artiglio, le corde che intrappolavano il pinguino – Stai bene? – chiese preoccupata.

Skipper per primo sgranchì le pinne, poi prontamente rispose – Mai stato meglio… ma ora aiutiamo loro-  aggiunse riferendosi  agli altri due pinguini, scendendo dalla piattaforma.

Intanto Kowalski e Rico erano finiti, per loro sfortuna, in un vicolo cieco. Non c'era nessuna via di uscita lì vicino, e di tornare indietro non se ne parlava nemmeno.

L’uomo si avvicinò ghignando – sento il profumo della vittoria…-

Kowalski annusò l’aria, avvertendo che veramente si sentiva l’odore di qualcosa, e si chiese cosa fosse, o almeno finché, Rico con una gomitata attirò la sua attenzione, indicando con gli occhi i pantaloni dell’agente X.

A quanto pare se ne doveva essere accorto anche lui, perché cominciò a urlare – I miei pantaloni vanno a fuoco!!!- e corse via cercando dell’acqua.

Dietro di lui c’erano Skipper e Marlene che ridevano, con un lanciafiamme in pinna, e scambiandosi un cinque.

-Grazie uomini…- disse, aggiungendo poi frettolosamente per lo sguardo che gli stava dando – e Marlene. Ora andiamo! – comandò, dopo aver preso ciò che gli occorreva, poiché erano appena scattati gli allarmi.

Erano riusciti a trovare il primo ingrediente, anche se il secondo gli occorse molto tempo. Perciò quando tornarono allo zoo, erano tutti stanchi e assonnati, per la notte passata in bianco. Ma anche se avrebbero voluto dormire sapevano che non potevano finché non si sarebbe risolta la situazione. Poi Skipper contava di farsi anche otto ore di sonno filate, almeno. Si trascinarono nel quartier generale.

- Che stanchezza! – si lamentò Marlene, sbadigliando.

- A chi lo dici… ma finalmente ora abbiamo tutto… come siamo col programma? -chiese Skipper al luogotenente.

- A buon punto, signore. Giusto in tempo per…-

- ‘Kipper! - Rico lo interruppe, chiamando energicamente la loro attenzione, strappandola dallo scienziato.

-Cosa vuoi Rico? – domandò irritabile Skipper, poi capì cosa stava indicando e corse alla cuccetta dove avrebbe dovuto dormire il "piccolino"- Soldato non c’è! –

Marlene parve risvegliarsi – non c’è? – ripeté.

-Vedi un pinguino con un lunacorno rosa, per caso? Kowalski, rimani qui a sistemare la macchina e Rico dagli una pinna per qualunque cosa gli occorra, chiaro? – Lui annuì- bene, io e Marlene andiamo cercare Soldato –

Dopodiché, uscì con Marlene, stavolta dal finto coperchio del pesce. Ma mai si sarebbe aspettato cosa lo aspettava, altrimenti avrebbe preso sicuramente un’altra uscita.

Tutti gli animali dello zoo, erano intorno all’habitat dei pinguini, accerchiandolo completamente, e non appena erano usciti, Bart gli aveva sparato addosso , quasi seppellendoli, riso. Chissà dove lo aveva preso poi!

-Viva i nuovi sposi! – urlarono tutti – siamo così felici per voi! –

In un angolo re Julien era in una delle sue posizioni più comiche, che tragiche, retto da Maurice- il re non lo è! – piagnucolò.

– se avete bisogno di un avvocato divorzista, rivolgetevi a noi – Bada e Bing dissero insieme offrendo un biglietto da visita a ciascuno

Marlene li guardò shoccata, mentre Skipper dopo aver accentuato il suo tic all’occhio, urlò – IO E MARLENE NON SIAMO SPOSATI!!! –

Immediatamente si zittirono.

-Scusate…- iniziarono, abbastanza imbarazzati.

- Non mi interessa! – disse Skipper tagliando il discorso – qualcuno di voi ha visto Soldato? –

Fill gesticolò con le zampe e immediatamente, Mason tradusse per loro – Fill l’ha visto uscire dallo zoo. Dice che sembrava strano… cioè più strano del solito –

-Sbrighiamoci – disse Marlene, e si allontanarono insieme, non ascoltando il mormorio di alcuni degli animali che dicevano – se non vogliono ammettere la loro relazione…-

Intanto i due erano al di fuori delle mura dello zoo, grazie a un passaggio segreto dietro il poster dei pinguini .

-Aspetta Skipper – lo fermò lei, ansimando – non possiamo correre senza una meta! –

Skipper che era già più avanti di lei – non so dove potrebbe essersi cacciato! –

-Non c’è un posto, che adora o gli piace per qualche motivo? – azzardò Marlene.

Skipper ci riflettè su – no, nessun luogo… - improvvisamente una lampadina gli si illuminò in testa- so dov’è! –

Proprio come aveva immaginato trovò Soldato vicino al carrello delle granite, nascosto in un cespuglio.


-Soldato! – Skipper corse.

- Ciao mamma e papà! – pigolò dolcemente.

- Andiamo! – disse Skipper, velocemente. Mancava davvero poco al finire del tempo a loro disposizione.

- Ma volevo prendere una granita! - piagnucolò Soldato, rischiando di svelare la loro presenza all’uomo delle granite.

- Vieni con noi – lo esortò Marlene - …c’è la seconda edizione dei Lunacorni in tv –

Soldato immediatamente parve illuminarsi come una lampadina– siiii! – e corse con loro allo zoo.

Pochi minuti dopo, Soldato entrò per primo, seguito da Skipper e Marlene.

- Finalmente! Mancano solo due minuti! – esclamò Kowalski.

- Vero, stavo per perdermi i miei amati Lunacorni, ma… cos’è quella cosa che tieni in mano, zia? –

Kowalski avrebbe voluto ribattere, ma dallo sguardo di Skipper, capì che era meglio se taceva e si dava da fare. Così premette il grilletto, del suo raggio e tutto ciò che era successo quasi un giorno prima, si ripeté.
Il corpo di Soldato era steso a terra come l’ultima volta, ma stavolta Skipper non utilizzò il suo certificato “metodo medico”. Qualche istante dopo, gli occhi di Soldato cominciarono ad aprirsi e a svolazzare. Si mise seduto, mentre tutti gli altri trattenevano il respiro, non sapendo se avesse funzionato oppure no.

-Soldato, stai bene? – domandò Skipper, toccando il vertice della tensione nella stanza.

- Ho solo un po’ la mente annebbiata Skipper, perché? – chiese massaggiandosi la testa.

-È tornato! – esclamarono, abbracciandolo tutti quanti in un enorme abbraccio di gruppo.

- Perché, sono stato via? – chiese ingenuamente una volta che si furono tolti.

- Diciamo di si – rispose vagamente Skipper – è una lunga storia.

- E io non sono tua zia! – strillò Kowalski.

- Perché mai tu dovresti essere mia zia? – domandò Soldato, guardandolo come se fosse matto.

Rico corse contro al ragazzo per riabbracciarlo e gli fece fare una piccola giravolta in aria – Mancato tanto! -

Intanto Marlene aveva tirato da parte Skipper.

-Cosa c’è? –

Lei inarcò un sopracciglio, indicando Soldato.

-Va bene- sospirò Skipper, arrendendosi e avvicinandosi a Soldato- senti ragazzo, mi… uhm… dispiace. Non avrei dovuto trattarti così e…-

Non finì la frase perché, Soldato lo aveva affrontato in un abbraccio – non preoccuparti Skipper -

Marlene sorrise alla scena, così come Kowalski e Rico. Ma poi aggiunse – e ora che è tutto finito…ci vediamo domani! – e uscì, tornandosene al suo habitat.

-Ma è mezzogiorno- fece notare Soldato, anche se tutti era già nella loro branda e le luci si spensero dieci secondi dopo.

- ok, allora…Buonanotte- scuoté la testa confuso, uscendo fuori. Davvero, i suoi amici erano strani a volte.
 

Note dell’autrice

Ho finito finalmente!!! *Suona il coro dell’antoniano*                                                                                                                                                                                                            Scusate tanto per l’enorme ritardo, ma avevo davvero perso l’ispirazione su questa storia. Non sono molto sicura per il finale, ma è il meglio con cui sono venuta. Ok, quindi me ne vo anch’io a letto.                                                                                                                                                                                                                                                           Buonanotte a tutti e sogni d’oro. ^^

P.S. non preoccupatevi, accetto diamanti  o anche gioielli se li trovate nei sogni. XD
Skipper- le battute te le ha insegnate Kowalski, vero?
Luna- mi offendi così, Skippy.
Kowalski- cosa c’è che non va con le mie battute?!
Luna e Skipper- … lasciamo perdere-
P.S.S. Scherzo. ;D Ciao a tutti.

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