Unafraid

di Emily_Ravenclaw00
(/viewuser.php?uid=649709)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Paura negata ***
Capitolo 2: *** Heartless all'attacco! ***
Capitolo 3: *** L'unico amico di Demyx ***
Capitolo 4: *** Uno stupido scherzo ***
Capitolo 5: *** Millemila piccoli segreti ***



Capitolo 1
*** Paura negata ***


Heylà, bellagente! *^* 
Innanzitutto vi saluto ringraziandovi di avere almeno cliccato sul titolo della mia fanfic, e proseguo con il dirvi che questa è la mia prima fanfiction, scritta per puro divertimento mio e della mia migliore amica-compagna di banco (che saluto, ovviamente u.u ). Non è nulla di particolare, non vi assicuro che vi piacerà, ma quanto meno provate a leggere un capitolo e... Magari... Recensite.  
A me fa piacere se recensite. Tanto.  
Mi farete uscire dall'angolino emo se recensite... 
Recensite. Punto u.u 
La coppia è mooooolto insolita, me ne rendo conto, però è la descrizione della vita di Demyx dopo la morte di Zexion. Che possa innamorarsi ancora il carotino? Che possa scoprire di non essere gay al 100%? Ah, e per i fan dell'AkuRoku... Io vi consiglierei di aspettare l'ultimo capitolo... :3  
Enjoy :3  

Chapter 1: Paura negata 

Dopo aver preso il loro gelato giornaliero, Roxas e Xion camminavano insieme per i corridoi del castello, senza preoccuparsi dei numerosi Simili accampati nelle zone più grigie di quella costruzione. 
Demyx non aveva idea di cosa stessero dicendo. Lui era troppo lontano per potere anche solo sperare di sentire una singola parola. Sapeva solo che stavano ridendo insieme, e questo lo divertiva a sua volta. 
<< Ma l'hai vista la faccia di Axel quando gliel'abbiamo raccontato!? Era senza prezzo! >> 
<< Sì! Chi l'avrebbe mai detto che un Heartless potesse sconfiggersi da solo battendo contro il muro! >> 
Adesso che si era avvicinato, le parole dei due risultavano più comprensibili. Allora decise di avvicinarsi ed intromettersi nel discorso, come ormai era abituato a fare nei giorni di noia. 
<< Mamma mia, dovrebbero trovarsi un cervello questi Heartless, eh!? >> 
Sia Roxas che Xion si voltarono in direzione di Demyx, il quale, aspettava risposta con un sorriso ebete sulla faccia. 
<< Già... >> 
Rispose Xion, leggermente sconvolta dall'interruzione del ragazzo. Roxas, invece, non disse nulla, semplicemente si limitò a guardare Demyx con un'espressione mista fra rabbia e rimprovero 
<< Xion... >> 
Aggiunse, voltandosi verso la ragazza 
<< Quella è la mia stanza. Grazie di avermi accompagnato >> 
Allora Roxas se ne andò via, entrando nella sua camera con fare nervoso. Demyx si sentì parecchio scoraggiato dal suo modo di fare. 
<< Allora... >> 
Tentò di dire ancora il biondino, rivolgendosi all'unica persona che sembrava avere voglia di parlare con lui 
<< Dov'era la vostra missione, oggi? >> 
<< Crespuscopoli. Siamo andati a caccia di cuori! >> 
Rispose Xion, con un mezzo sorriso 
<< Oh... Wow... Io non sono fatto per quel genere di cose... Ehehe >> 
Ammise Demyx, grattandosi la nuca
<< Allora di che ti occupi!? >>
Chiese Xion, dimostrando un leggero interesse. Demyx guardò la figura incappucciata di fronte a lui, cercando una risposta
<< Ah... Di niente >> 
<< Come, scusa!? >> 
Cheise Xion, completamente scioccata dalle parole di lui 
<< Di solito mi mandano a fare missioni di ricognizione. La metà non le faccio e l'altra non la porto mai a termine >> 
Ammise Demyx, non curandosi molto di ciò che aveva appena rivelato. Xion lo guardò perplessa, poi qualcosa le disse che era ora di abbandonare la conversazione 
<< Sì stà facendo tardi... Devo tornare in camera mia >> 
Sussurrò, preparandosi già ad andare, ma Demyx la fermò: 
<< Aspetta! >> 
Xion si fermò di colpo, rivolgendo di nuovo lo sguardo al ragazzo. Trovava maleducato liquidarlo così, ma...
<< Lascia che ti accompagni... >>
Chiese Demyx in tono stranamente malinconico. Le sue parole risuonarono più come una preghiera, che come una richiesta. Xion proprio non seppe resistere, ed accettò... 
<< D'accordo >> 
Rispose semplicemente, cominciando a fare strada per i corridoi 
<< Demyx... >> 
Sussurrò Xion, sentendo di dovergli fare una domanda 
<< Non hai paura che ti trasformino in un Simile? >> 
Chiese lei. Quella era stata la più grande della sue paure, quando aveva scoperto di non saper più usare il Keyblade. Ma lei aveva Roxas ed Axel ad aiutarla. Invece Demyx era sempre guardato male da praticamente tutti. Aveva anche lui degli amici? 
<< No. Non me ne frega >> 
Ammise Demyx, con uno sguardo traballante fra deciso e triste 
<< Come!? Non ti interessa? >>
Ripetè Xion, volendosi accertare delle parole del ragazzo
Demyx respirò a fondo, guardando il pavimento grigio cenere. Sentì un brivido freddo salirgli addosso e qualcosa bruciargli la gola. Di colpo serrò gli occhi e si fermò
<< Ti senti bene? >> 
Chiese Xion, preoccupata per il ragazzo 
<< Sì. Stò bene >> 
Rispose Demyx, recuperando il controllo. Xion lo guardò per un po', poi avanzò di qualche metro, fermandosi davanti una porta 
<< Demyx, questa è la mia stanza... >> 
Ammise lei, facendo suonare le parole come un saluto 
Demyx si asciugò qualcosa da sotto l'occhio, per poi calarsi leggermente verso Xion, per poterla guardare in volto anche da sotto il cappuccio. 
I loro sguardi si incontrarono, e Xion potè vedere che gli occhi di Demyx erano completamente lucidi, ma non riuscì a dire niente, prima di notare che il volto di Demyx si avvicinava al suo 
<< Allora buonanotte... >> 
Sussurrò lentamente Demyx, prima di posarle le mani sulle braccia, per la paura che lei gli desse un meritato ceffone, e le schioccò un innocentissimo bacio sulla fronte. 
Xion rimase completamente paralizzata. Non era abituata ad un contatto del genere, e sentire le labbra di Demyx toccarle la fronte era qualcosa di completamente nuovo. 
Aspettò che lui si voltasse e se ne andasse, prima di precipitarsi in stanza e serrare la porta alle sue spalle. 
Si toccò le guancie, sentendo che erano completamente calde, mentre una sensazione strana la pervadeva da cima a fondo. Solo che non era una sensazione... Era un'emozione... 
Xion si catapultò davanti allo specchio, solo per vedere la sua faccia completamente rossa. Si passò la spazzola fra i capelli e si catapultò sul letto, con le guancie spiaccicate contro il cuscino. Il solo ricordo del volto di Demyx la imbarazzava, rendendo le sue guancie ancora più rosse di quanto potesse tollerare. 
Dopo essersi un po' calmata, non potè fare altro che porsi una domanda: Le era piaciuto? 
Fu' difficile rispondere a quella domanda. Xion ripensò al leggero tocco delle labbra di Demyx, e dovette ammettere che non era stato per niente sgradevole.
Prese un pezzo di carta e lo usò come ventaglio, poi provò con tutta se stessa ad addormentarsi, riuscendoci con successo. 

Demyx stava facendo il suo solito ''su-e-giù di mezzanotte'', nel tentativo di essere colto dal sonno, ma niente. Erano passate ore da quando aveva cominciato a passeggiare per il castello e ancora nulla. Nemmeno il più piccolo brivido di stanchezza!
Di colpo, sentì che qualcosa lo stava seguendo. Questo aveva un certo, fastidiosissimo passo felpato ed un'inconfidibile benda sull'occhio
<< Perché mi stai seguendo, Xigbar? >> 
Chiese Demyx, voltandosi lentamente in direzione dello pseudo-pirata. Questo raffiorò dall'ombra, facendosi vedere 
<< Oh, nulla di particolare. E' solo che Saix ti stava cercando >> 
Lo avvertì Xigbar, prima di aggiungere: 
<< Vedi di muovert i>> 
Demyx esitò un attimo, prima di seguire Xigbar e andare così da Saix. 

<< Siamo veramente delusi dalla tua condotta >>
Dichiarò Saix, cercando di scandire bene le parole e di non dimostrare che stava morendo di sonno. Accanto a lui c'era Xemnas, entrambi seduti sullo stesso divano, in contrapposizione a quello di Demyx e Xigbar 
<< Un bimbo in fasce si renderebbe di certo più utile! >> 
Continuò a rimpoverarlo ''Faccia ad X''. 
<< Oh, suvvia.... >> 
Aggiunse piano Xigbar, passando segretamente una mano sulla spalla di Demyx, per rassicurarlo
<< Abbiamo perso quasi la metà di tutti noi, abbiamo bisogno di questo idiota! >> 
Esclamò ancora Xigbar, mollando un colpo così forte alla nuca di Demyx, che per tre secondi la vista di questo si appannò 
<< Ma se non si rende affatto utile, come pensi che potrebbe diventarlo? >>
Chiese piano Saix, tentando di mostrare rispetto per un membro di grado superiore 
<< Andiamo Saix, ammettilo: Sei solo arrabbiato perché ti frega le patatine! >> 
Lo rimproverò Xigbar, prima di scoppiare in una fragrante risata. Xemnas, che non aveva detto una parola, si intromise di botto: 
<< C'è un Heartless gigante a Crepuscopoli >> 
Ammise. Gli occhi di Demyx si fecero vuoti: Non cel'avrebbe mai fatta da solo! 
<< Se non riuscirai a sconfiggerlo... Probabilmente fra qualche giorno potresti trovarti a girare per il castello sotto forma di Simile >> 
Lo sguardo di Demyx si perse nel vuoto. Poco prima, Xion gli aveva chiesto se lui avesse paura di diventare un Simile, e lui aveva risposto di no. Solo adesso, però, si rendeva conto di aver mentito... Aveva paura, e questo Xigbar lo aveva notato 
<< E' una missione troppo difficile per lui >> 
Disse con sguardo serio, rivolgendosi a Xemnas 
<< Mettilo a lavorare per una settimana con i due novellini! >> 
Propose appena due secondi dopo. Xemnas lo fermò: 
<< Sai già che mollerebbe il lavoro per scaricarlo agli altri >> 
Xigbar rivolse un debole sguardo a Demyx, il quale tremava come una foglia ed era impallidito 
<< Bhè, allora ammanettali! >>
Propose Xigbar, con aria completamente innocente. Demyx non solo riprese colore, ma addirittura arrossì, mentre Saix, sempre così freddo, dovette respirare a fondo per non ridere. Xemnas fece una faccia stravolta, prima di dire: 
<< Xigbar, siamo seri! >> 
Quello rispose tranquillamente: 
<< Ed io più di voi! >> 
Xemnas e Saix si guardarono negli occhi per un momento, prima di affermare: 
<< Dobbiamo rifletterci su... >> 
Xigbar si alzò, seguito da un incappucciato ed imbarazzatissimo Demyx 
<< Lasciamoli soli. Tanto lo sappiamo che fanno là dentro! >> 
Incitò Xigbar, posando di nuovo una mano sulla spalla di Demyx, il quale, era rimasto senza parole. 
Lo accompagnò sino alla sua stanza, poi, quando venne il momento di salutarsi, Xigbar lo guardò con serietà: 
<< Senti... Non preoccuparti. Andrà tutto bene! >> 
Demyx non disse nulla, semplicemente richiuse la porta alle sue spalle. 
Si tolse i vestiti e si buttò sul letto, ripensando quasi automaticamente a Xion. Erano mesi che non salutava qualcuno in quel modo ... 
Buttò la testa sul cuscino, sentendo di nuovo quell'orribile sensazione risalirgli sino in gola. Allora la buttò fuori, e pianse. 
Era strano per un Nessuno, eppure quella notte, come quella precedente e come quella prima ancora, Demyx pianse. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Heartless all'attacco! ***



Chapter 2: Heartless all'attacco!

Quella mattina, quando si svegliò, Xion ebbe l'impressione di essersi dimenticata di qualsiasi cosa fosse successa la sera precedente. Si pettinò con forse più cura del solito e si buttò negli stivali. Poi si catapultò nel corridoio, pronta a lavorare. 
Di colpo, sentì qualcosa grattare da dietro una porta. Sembrava essere dotato di artigli, e, a giudicare da come grattava sulla porta, aveva voglia di uscire. 
Xion allungò una mano verso la maniglia, spinse con tutta se stessa, ma non riuscì ad aprire. La porta era chiusa a chiave. 
Di colpo, sentì una voce chiamarla: 
<< Xion! >> 
Era Roxas. Xion lo guardò sorridente: 
<< Buongiorno, Roxas >>  
Insieme arrivarono nell'Area Grigia, chiacchierando come buoni amici. Una volta raggiunta la meta, i due trovarono Saix e Xigbar ad aspettarli. 
Da un angolino della stanza, Demyx li guardava senza fare rumore
<< Tò guarda, sono arrivati i piccioncini! >> 
Avvertì entusiasta Xigbar all'arrivo di Roxas e Xion. Saix si voltò verso Xion e disse: 
<< Sembra che oggi dovrai lavorare con qualcuno di più inutile di te... >> 
Poi lasciò a Xigbar l'onore di spiegare la situazione:
<< Pare che stavolta il tuo tesoruccio dovrà lavorare con Demyx! >>
Disse questo, facendo segno a Demyx di avvicinarsi 
<< Però ci saranno delle... Restrizioni >> 
Avvisò Saix, portando le mani dietro la schiena, facendo finta di non entrarci niente. Xigbar cominciò a ridere, tirando fuori da una delle tasche un paio di manette. 
Demyx fece un salto indietro, urlando: 
<< Xigbar! Pensavo tu stessi scherzando! >> 
<< E invece no! >>
Disse lui, tentando di soffocare le risate 
<< Scusaci, ma abbiamo bisogno di accertarci che lui non scappi e che svolga la sua missione come richiesto! >> 
Disse prendendo la mano di Xion. Lei non seppe completamente che dire, e non potè far altro che lasciar fare Xigbar, il quale non esitò ad ammanettarla
<< Aspetta un attimo! Non puoi farlo! >> 
Protestò Demyx, rossissimo in faccia. Xigbar provò a prendergli un polso, ma lui lo rItrasse immediatamente
<< O questo o dovrai affrontare un Heartless da solo... Gigante, per giunta! Allora? Che preferisci? >> 
Chiese Xigbar, portandosi una mano al fianco 
<< Aspettate! >> 
Protestò Roxas 
<< Perché prima non avete chiesto il parere di Xion!? Insomma... Lei è... >> 
Provò a dire lui, venendo subito interrotto da Saix 
<< Non sei tu il capo qui. Quello che abbiamo deciso di fare non ti riguarda >> 
Xigbar posò una mano sulla spalla del ragazzo, dicendogli: 
<< Mi dispiace, Tigre, ma dobbiamo farlo per Demyx... Capiscimi >> 
Roxas rivolse lo sguardo a Xion, che ricambiò sorridendo 
<< Tranquillo. Starò bene >> 
Disse lei, prima di ritrovarsi ammanettata con Demyx. Aveva intuito il problema del ragazzo, tutto quel silenzio da parte sua le era subito sembrato sospetto, e sentiva di doverlo aiutare. 
Demyx si lamentò sottovoce, emettendo degli strani versetti senza significato, mentre Xigbar gli apriva un Corridoio Oscuro per Crepuscopoli, riponendo una chiave in tasca. 

<< Se falliamo ti trasformeranno in un Simile... Vero, Demyx? >> 
Chiese Xion, una volta arrivati a Crepuscopoli 
<< Sì... >> 
Rispose lui, abbattuto 
<< Allora andiamo! >> 
Esclamò decisa Xion, evocando il Keyblade. Con forse meno determinazione, Demyx evocò il suo Sitar 
<< Tu conbatti con quello? >> 
Chiese Xion, quasi sconvolta 
<< Esatto, perché? >> 
Rispose Demyx, alzando le sopracciglia 
Fece appena in tempo a dirlo, che un gruppo di Heartless Purosangue comparse di fronte a loro 
<< Lasciali perdere, scappa! >> 
Comandò lui, tirando Xion per un polso 
<< Cosa!? Ma loro... >> 
<< Sono Purosangue, metti la pelle al riparo e seguimi! >> 
Xion diede un ultimo sguardo  agli Heartless, prima di seguire Demyx da tutt'altra parte. Questo passò per un'apertura nel muro, finendo in un boschetto appena fuori città 
<< Demyx! Si può sapere dove mi hai portata!? >> 
Lo rimproverò Xion, battendo un piede per terra 
<< Non lo so, non ne ho idea >> 
Rispose quello, poggiando la schiena contro un albero 
<< E che ne facciamo dell'Heartless!? >> 
Chiese Xion, tirando leggermente il polso
<< Prima dovrai riuscire a farmi muovere da qui! >> 
Protestò Demyx, puntando i piedi per terra. Xion lo tirò per la manetta un paio di volte, sforzandosi più che potè, ma non riuscì a spostare Demyx, il quale, tentava di suonare il Sitar in tutta tranquillità. 
Xion provò a smuoverlo sino allo sfinimento, ma ancora il grandissimo idiota non si muoveva dal posto. 
Di colpo, Demyx cominciò a seguire qualcosa di piccolo e verde, trascinando, di conseguenza, Xion con sè 
<< Che stai facendo!? >> 
Chiese lei, turbata dal comportamento del ragazzo 
<< Ssssh! O spaventerai la lucertola >> 
Rispose lui, continuando a seguire l'animale 
<< Ma non abbiamo tempo...! >> 
Protestò la ragazza, pensando che, se avessero ritardato ancora, non avrebbe trovato il tempo per il gelato. 
Demyx la ignorò, e seguì la lucertolina sin davanti un cancello. Quella s'intrufolò nel giardino della villa e Demyx non potè far altro che salutarla. 
<< Ooooh.. .>> 
Mormorò lui, scoraggiato. Continuò a guardare il cancello della villa, sino a quando non sentì qualcuno chiamarlo: 
<< Ehm... Demyx...? >> 
Era Xion. A giudicare dal suo accento, aveva di sicuro trovato l'Heartless. 
Demyx si voltò lentamente, per poi trovarsi davanti una lucertola trentamila volte più grande di quella che aveva inseguito 
<< Aaah! >> 
Strillò il ragazzo, gettandosi di lato. Appena il tempo per schivare la micidiale e appiccicosa lingua della Lucertola Velata 
<< Combatti tu! Io con quello non voglio avere a che fare! >> 
Disse Demyx, coprendosi la testa con le mani, quasi fosse un bambino impaurito. 
La lucertola tentò nuovamente di colpire i due con la sua lingua, ma, per fortuna, Xion riuscì a pararsi ed a respingere il colpo 
<< Demyx, forza! Non posso combattere se tu fai l'idiota! >> 
Disse lei, tirandolo per la manetta. Demyx rimase lì, con il suo Sitar accanto, poggiato sull'erba. 
La lucertola non volle perder tempo. Immediatamente si mimetizzò e si avvicinò ai due. Sembrava stranamente attratta dallo strumento musicale, quindi lo prese, colto dalla curiosità. 
Demyx alzò finalmente la testa, guardando il suo Sitar venire preso dall'Heartless gigante, ancora mimetizzato. Si decise ad alzarsi, prese un bastone da terra e si girò in direzione del lucertolone, urlando: 
<< Questo è stato il tuo ultimo errore!! >> 
A quel punto si lanciò in direzione dell' Heartless, colpendolo con tanta potenza da fargli perdere la capacità di mimetizzarsi. Finalmente Demyx poteva riavere il suo Sitar. 
Xion approfittò di quell'istante di coraggio da parte del compagno, lanciandosi contro il nemico ed attaccandolo. Questo provò a togliersi la ragazza di torno spazzandola via con la coda, ma lei riuscì a pararsi. 
Allora gli occhi della lucertola, che ne aveva avuto abbastanza, sembrarono come illuminarsi. Allora due scintille partirono da essi. Una colpì in pieno Xion, stordendola. 
La Lucertola Velata ne approfittò per mimetizzarsi di nuovo e riprovare ad attaccare con la sua linguaccia. Stavolta Xion non potè pararsi, e, all'improvviso, si ritrovò la viscida ed appiccicosa lingua dell'Heartless addosso, che la tirava via. 
Eppure qualcosa le impediva di finire fra le grinfie del lucertlone. Qualcuno la atava tirando dalla parte opposta, e quel qualcuno era Demyx 
<< Xion! Xion, rispondi! >> 
La chiamò lui. Lei riuscì a riprendersi dal colpo, e all'improvviso sentì le braccia di Demyx stringerla forte, difendendola dall' Heartless. Poi però sentì qualcos'altro. Era... Bagnato... Era... Acqua? 
La lucertolona mollò la presa su Xion, ma Demyx no, lui la stava ancora tenendo stretta. Ma, allora, chi stava combattendo la Lucertola Velata!?
Xion si staccò leggermente dalla stretta di Demyx, vedendo che una strana massa d'acqua stava lottando al posto loro 
<< Stai bene? >> 
Chiese Demyx, rivolgendo lo sguardo a Xion, o, almeno, a ciò che poteva vedere di lei da sotto il cappuccio
<< Sì. Grazie >> 
Disse lei, riprendendo controllo del suo Keyblade
<< E' già stanco. A te il colpo di grazia >> 
Incitò lui. Entrambi si avvicinarono alla lucertola, ancora impegnata a combattere il clone d'acqua di Demyx. Xion si preparò ad attaccare, ma l'Heartless la colpì in pieno, con forza, prima che lei potesse attaccarlo. Sia Xion che Demyx caddero a terra, e questo perse il controllo dell'acqua che aveva evocato. 
Demyx si rialzò da terra, prima di vedere l'Heartless sparire. Se fosse scappato, con lui sarebbero andate al divolo tutte le speranze di vita di Demyx! 
Xion prese la mira, reggendosi la spalla, e colpì la lucertola con la magia Fire, prima che questa potesse sparire. Finalmente, l'Heartless venne eliminato con un'esplosione di cuori. 
Demyx fece adagiare Xion sull'erba, tenendole la testa alta 
<< Non è niente... Posso camminare >> 
Lo rassicurò lei. Ma lui insistette 
<< Non se ne parla. E' una ferita; va lavata e curata! >> 
Esclamò Demyx, guardando la ferita di Xion. Era appena sotto la clavicola, non sembrava qualcosa di grave, ma doveva prendersene cura. 
Sganciò leggermente la divisa di Xion, lasciando intravedere un leggerissimo top nero al di sotto di questa. Xion ricominciò ad arrossire. Ma non le importava, non poteva vederla nessuno da sotto il cappuccio... 
Demyx si tolse un guanto, facendo scorrere dell'acqua calda sulla ferita di Xion. Poi prese una sottospecie di fialetta da una delle sue tasche, porgendola a Xion
<< Bevila, starai subito meglio >> 
Disse lui. Lei obbedì e, come aveva preannunciato Demyx, immediatamente si sentì meglio
<< Grazie... >> 
Disse timidamente lei. Subito Demyx ebbe l'impulso di sollevare il cappuccio di Xion, solo per vederla in faccia, così sollevò una mano, dimenticandosi di essere ammanettato a lei. Allora Xion tirò dal lato opposto, impedendo lui di scoprirle il volto. Stava arrossendo troppo per darlo a vedere. 
Allora lui si limitò soltanto a prenderle la mano. Nessuno dei due riuscì a capire cosa stesse loro prendendo, ma tutta quell'insicurezza ricordava Demyx di un'altro Nessuno, un Nessuno che era stato più di un semplice amico per lui... Di colpo si sentì vuoto, sul punto di piangere ancora, ma resistette all'impulso. Xion lo stette a guardare, eppure proprio non riuscì a capire... 
<< Demyx... Mi sento meglio, adesso. Possiamo alzarci >>
Il ragazzo l'aiutò mettersi in piedi, insistendo per darle una mano. Finalmente, riuscirono a raggiungere il Corridoio Oscuro. 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'unico amico di Demyx ***


Chapter 3: L'unico amico di Demyx 

<< Diecimila munny! >> 
Puntò Xigbar, a braccia conserte 
<< Ahaha! Anche cinquantamila, se ti va. Tanto tel'ho detto; perdi tutto! >> 
Ridacchiò Luxord, con aria da saputello 
<< Vada per cinquantamila! >> 
Accetto Xigbar, spostando la testa dall'altro lato. Proprio in quel momento, Saix entrò 
<< Su cosa state scommettendo? >> 
<< Sulla missione di Demyx. Se lui e N°XIV sopravvivono, allora la vittoria sarà di Xigbar... Se così non dovesse essere, il cretino qui di fronte a noi andrà in bancarotta >>  
Spiegò Luxord, mantenendo la sua espressione. Saix tenne il suo tono freddo e fermo, annunciando: 
<< Bene... Perché sono venuto ad informarmi che N°IX e N°XIV... >> 
Si fermò di colpo, sospirando. Voleva mantenere la suspence. Xigbar digrignò i denti, trattenendo il respiro. Non gli importava tanto di avere perso tutti i suoi soldi, ma era preoccupato per Demyx... Non avrebbe sopportato di perderlo. Non lui... Sapeva di non avergli dimostrato abbastanza affetto, ma era una caratteristica dei Nessuno, no? Odiava ammetterlo, ma Demyx era come un figlio per Xigbar... 
<< ...Hanno completato con successo la missione! In un tempo record! >> 
Finì Saix, impaziente di vedere la reazione dei due. Luxord si sentì mancare, e crollò a terra... Aveva perso... Tutto!! 
Xigbar si alzò subito dal divano e cominciò a cantar o, meglio, strillar vittoria. Non che non gli importasse dei soldi vinti, ma la notizia che Demyx cel'aveva fatta (anche da ammanettato) era semplicemente grandiosa! 
<< Bene, signori... Sono passato solo ad annunciarvi questo >> 
Disse Saix, girandosi ed andando verso il corridoio. 
Luxord si lasciò andare in brevi versetti di autocommiserazione, mentre Xigbar ballava sottosopra, appeso al soffitto come il beato idiota che, in fondo, era. 
All'improvviso nella stanza piombò Demyx, tenendo in braccio Xion. Xigbar rimise i piedi sul pavimento, per andare ad abbracciare i due 
<< Bravi!! Mi avete fatto vincere un botto di soldi! Bravi, bravi, bravi!! >> 
Solo dopo Xigbar si accorse di quanto Xion fosse messa male: La sua divisa era sporca di sangue, e a malapena riusciva a tenere le palpebre alzate 
<< Toglici le manette, Xigbar, veloce! >> 
Disse Demyx, evidentemente agitato. Xigbar, senza perdere tempo, prese la chiave dalla sua tasca e liberò i due. A quel punto, Demyx corse in direzione della stanza di Xion. 
Entrò e adagiò la ragazza sul letto. Axel, che li aveva visti in uno dei corridoi e seguiti, entrò pochi minuti dopo
<< Che è successo? >> 
Chiese, leggermente spaventato. Demyx rispose tremando: 
<< E' stata ferita... L'ho curata... Ma poi ancuni Heartless ci hanno attaccati, e non sono stato in grado di proteggerla >> 
Axel si avvicinò a Xion, le toccò la fronte e chiese: 
<< Come ti senti? >> 
Xion prese un respiro, poi rispose: 
<< Sono stata peggio, davvero... Nulla di gravissimo. Demyx si stà preoccupando per nulla >> 
Rassicurò Xion, sorridendo leggermente. Axel si voltò in direzione di Demyx, chiedendo: 
<< Le hai dato una pozione? >> 
Demyx annuì. Axel sospirò: 
<< Demyx... Oh, Demyx... Ha ragione: Non devi fare di qualche ferita una tragedia. E' solo stanca >> 
Spiegò Axel, prima di alzarsi e lasciare i due sul letto di Xion, da soli. 
<< E' stata una bella giornata >> 
Ammise Xion
<< Non pensavo che anche un Sitar potesse diventare un'arma >> 
Disse poi, ridendo. Demyx ricambiò la risata, ancora sudato per lo spavento di prima 
<< Pensa per te e Roxas; usate una chiave cicciona! >> 
Entrambi risero di gusto, e Xion evocò il suo Keyblade ancora una volta 
<< Il mio Keyblade non è ciccione, lo è quello di Roxas! >> 
Esclamò Xion, portandosi una mano al petto. Demyx guardò il Keybalde, incuriosito... 
<< Posso prenderlo? >> 
Xion alzò un sopracciglio 
<< Pensavo che prestare il Keyblade agli altri e combattere con dei bastoni fosse un businnes solo di Roxas! >> 
Demyx la guardò con aria interrogativa: 
<< Che!? >> 
Xion sorrise leggermente, e disse: 
<< Prendilo pure >>
Allora, con estrema delicatezza, Demyx prese il Keyblade di Xion, trovandolo però inadatto a lui... 
<< Non... Mi trovo nella tua arma >> 
Tentò di spiegare lui, esaminando bene la chiave gigante nelle sue mani. 
Xion allora la riprese, e, con un fascio di luce, essa sparì 
<< Non c'è da sorprendersi >> 
Sussurrò lei con un sorriso. Demyx si voltò nuovamente verso di lei e, se avesse avuto un cuore, questo avrebbe preso a battere all'impazzata: Xion si era tolta il cappuccio! 
Demyx stette a gardare bene la ragazza negli occhi, rimanendo quasi paralizzato. Proprio non seppe che dire o che fare, semplicemente venne catturato dal fascino di lei, non potendo liberarsene... 
Di colpo, un pensiero gli risalì alla testa... Dannazione, stava per dimenticarsene! 
<< Eeeh! Xion, io devo andare... Tu riposa! Ti chiamo io per cena! >> 
Disse il ragazzo, con fare indaffarato. Si precipitò sulla soglia della porta, uscendo dalla stanza in un batti-baleno. Naturalmente lasciando Xion perplessa... 

<< Chester!! >> 
Chiamò Demyx, entrando nella stanza con una ciotola in mano
<< Chester! Ti ho portato da mangiare, Bello! >> 
Dal nulla sembrò uscire un ombra, anzi, uno Shadow... Chester, l'animale da compagnia di Demyx, era un Heartless. 
La creaturina fece subito gli occhioni a Demyx per avere la pappa. Demyx esitò un attimo, guardando Chester negli occhi 
<< Seduto! >> 
Il piccolo Heartless obbedì, sedendosi sulla moquette grigia. Appena si trovò la pappa davanti, cominciò a mangiare con gusto 
<< Non hai idea di quante cose mi siano capitate oggi, Chester... >> 
Sospirò Demyx, accarezzando la testa del cucciolo 
<< Hai presente N°XIV, di cui ti parlavo ieri? Oggi ci hanno mandati in missione insieme... >> 
Chester sollevò appena un'antenna per sentire meglio 
<< Lei è... Stupenda... >> 
Ammise lui, guardando nell'ombra della camera
<< Però... Non credo di esser fatto per lei... >> 
Demyx si rassegnò, buttando il volto sulla moquette. Gli venne voglia di piangere, ma non ci riuscì... Perché? Tutta quella confusione... Lui cosa voleva veramente? 
Demyx sapeva che, se avesse voluto avrebbe potuto fare ciò che desiderava... Ma lui cosa voleva, adesso!? 
Di colpo, sentì qualcosa bagnargli la faccia, era Chester! 
<< Ches, bello... Basta! Fermo! >> 
Ridacchiò Demyx, grattando sotto il mento della tanto tenera creaturina. Per adesso, tutto quello di cui doveva preoccuparsi era prendersi cura di Chester: L'unico amico che gli rimaneva. 
Dopo un po' di tempo uscì dalla stanza, dirigendosi verso quella di Xion; le aveva promesso che l'avrebbe svegliata per ora di cena! 

Demyx si accostò alla porta della stanza di Xion, esitando prima di entrare. Inaspettatamente, udì la voce di Roxas. Parlava in modo tenero, e Xion rispondeva ridendo. 
Stette lì ad ascoltare per un po', chiedendosi se valesse la pena di entrare o meno. 
Si morse il labbro, non sapendo proprio che cosa fare. Se fosse entrato, avrebbe interrotto la discussione fra lei e Roxas, e di certo non voleva... Ma, se non fosse entrato, invece!? 
Probabilmente era la soluzione migliore... 
Fece un passo indietro, guardando ancora la porta, prima di accorgersi che questa si stava aprendo. Demyx si morse il labbro con più forza, vedendo uscire Roxas dalla camera di Xion
<< Oh, sei tu... >> 
Disse Roxas, con sguardo sprezzante. Demyx tentò di spiegare: 
<< Io... Volevo vedere Xion... >> 
<< Si stà cambiando >> 
Le parole di Roxas sembrarono un divieto di accesso. Demyx preferì non continuare la conversazione, e se ne andò. 
Mentre camminava per i corridoi, quasi gli venne naturale leccarsi il labbro, notando che l'aveva stretto così tanto da farlo sanguinare... 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Uno stupido scherzo ***


Chapter 4: Uno stupido scherzo 

Demyx si svegliò con la faccia incollata al cuscino. La sveglia suonava, ma lui non aveva la minima intenzione di alzarsi per spegnerla. Si rigirò nel letto, dimenticandosi di essere già all'angolo, cadendo da esso come un fagiolo, un fagiolo gigante con solo le mutande addosso. 
Mugolò qualcosa di confuso, prima di zittire quella maledetta sveglia. Camminò come uno zombie fino al bagno, prima di sbattere la porta alle sue spalle e buttarsi nella vasca da bagno.
Per un attimo si chiese come mai un ragazzo della sua età giocasse ancora le paperelle di gomma, sollevandone una dall'acqua. Dopo un migliaio di secoli, si sentì un vero idiota... 
Guardò la paperella, mentre un ricordo gli raffiorava in mente: 
Zexion era entrato nel suo bagno senza nemmeno degnarsi di bussare. Demyx lo aveva guardato da dietro la tendina della vasca, scostandola leggermente
<< Hey, Dem-Dem, hai visto il mio... >> 
Di colpo Zexion si fermò, notando la paperella di gomma che galleggiava indisturbata vicino a Demyx. Il ragazzo scoppiò a ridere incontrollabilmente, arrivando pure a gettarsi per terra 
<< Hahahahahahahahaha!! Ah! Ahi! Mi fanno male gli addominali... Hahahahaha! >> 
Appena le risate di Zexion ebbero accennato a finire, Demyx prese la paperella e la lanciò in faccia al povero ragazzo che, dopo averla spremuta un paio di volte, ricominciò a ridere. Questo naturalmente non gli calmò il dolore. Infatti, se non fosse stato abbastanza fortunato da trovarsi vicino ad un water, avrebbe vomitato l'intera colazione per terra. 
Adesso, dopo anni, Demyx si era finalmente reso conto di essere troppo grande per le paperelle, ma quella in particolare nascondeva un ricordo. Non l'avrebbe mai buttata via. Mai. 
Si abbracciò le ginocchia, spiaccicandoci sopra la faccia. 

Xion camminava tranquilla per i corridoi, sino a quando un Simile non le serrò la strada. Xion lo guardò e chiese: 
<< Che succede? Che vuoi!? >> 
Il Simile non accennò a muoversi da lì. Xion stava cominciando a spazientirsi: 
<< Si può sapere perché mi stai bloccando la strada!? >> 
<< Perché gliel'ho detto io >> 
Disse una voce alle sue spalle. Una figura incappucciata si avvicinò a Xion, la quale fece fatica a resistere alla tentazione di evocare il Keyblade 
<< Luxord!? >> 
Chiese lei, girandosi rapidamente 
<< Perché non vuoi farmi passare!? >> 
Gridò spazientita la ragazza 
<< Andare di lì in questo momento potrebbe essere una rovina per te... Ed una grande fortuna per qualcun' altro >> 
<< Spiegati meglio >>
Chiese lei, guardando di nuovo verso il Simile 
<< Le carte hanno parlato chiaro >> 
Rispose Luxord, scoprendosi la faccia 
<< Al contrario, se vieni con me, questa potrebbe essere la tua grande occasione, e la grande sfortuna di qualcun'altro >> 
Xion stette in silenzio, non sapendo cosa dire o fare. Inaspettatamente udì un rumore provenire non poco lontano da là. Anzi, non era un rumore... Era una voce... Qualcuno stava cantando... ? 
<< I like my Sitar, I like my Sitar, I play the Sitar, Sitar, wherever I go, ooooh! >> 
Luxord ruotò gli occhi, sparendo nel nulla, mentre la voce si avvicinava. Non era stonatissima, ma non era nemmeno dolce ed aggraziata... 
Xion stette ad ascoltare la canzone, sino a quando non fu in grado di sentire uno strano accompagnamento su corde. Ormai non c'erano dubbi: Quelli erano Demyx ed il suo Sitar! 
Appena Demyx fu abbastanza vicino da sentirla, Xion scoppiò in un fragrante applauso, arrivando addirittura a saltellare. Demyx la notò e smise immediatamente di suonare 
<< Sei la prima persona che mi fa gli applausi... >> 
Ammise, guardando la ragazza maliconico. Xion corse da lui con uno strano sorriso in faccia 
<< Buongiorno >> 
Disse lei, muovendo leggermente la testa da parte a parte 
<< Buongiorno, Xion >> 
Rispose Demyx, ricambiando il sorriso. D'un tratto chiese: 
<< Come va la ferita? >> 
Xion si guardò la spalla, rispondendo: 
<< Bene. Sul serio... Grazie. Di tutto >> 
<< Spero ci mandino presto in missione insieme >> 
Ammise Demyx, sospirando leggermente. Xion protestò: 
<< Se solo tu avessi voglia di muoverti e Xigbar si levasse la mania delle manette, lo direi anche io! >> 
Demyx si grattò la nuca ed arrossì leggermente. Senza aggiungere altro, entrambi si diressero da Saix. 
Regnava il silenzio nell'Area Grigia. Axel era spaparanzato su uno dei divani, parlando distrattamente con Xaldin. Saix stava rumorosamente sbadigliando, stroppicciandosi gli occhi con nervosismo. Appena Xigbar vide entrare i due ragazzi, li spinse entrambi da dietro, con una tale potenza da farli quasi cadere 
<< Xigbar! >> 
Lo rimproverò Saix
<< Lasciali stare... Oggi hanno una missione importante... Non fracassarli prima del tempo! >> 
Strillò lui, dando le sorti per scontate. Xion e Demyx rivolsero lo sguardo a Saix, e Xigbar ne approfittò per ammanettarli nuovamente con la velocità del vento
<< Di nuovo insieme, oggi! >> 
Esclamò Xigbar, malizioso 
<< Demyx, questa settimana la passerai a fare missioni con Xion >> 
Spiegò bene Saix, in tono quasi divertito, come se fosse divertente burlarsi di loro in quel modo. Demyx annuì semplicemente, rassegandosi all'idea che ogni gesto di ribellione sarebbe stato inutile 
<< Oggi siete nella Città di Halloween. Tutti e due insieme amorevolmente >> 
Ridacchiò Xigbar, dando una pacca sulla spalla di Demyx 
<< Raccoglierete cuori >>
Disse Saix, prima di aggiungere: 
<< Partite appena pronti >> 
Allora si allontanò, avvicinandosi ad Axel e chiedendo: 
<< Axel... Roxas non si è ancora svegliato? >> 
Axel si alzò, rispondendo: 
<< Vado a chiamarlo... >> 
Demyx guardò Xion negli occhi, sussurrando: 
<< Per te è tutto pronto? >> 
Xion annuì. Dopodichè partirono. 

<< Sono felice di essere con te >> 
Ammise Demyx, inoltrandosi nel centro della città 
<< Questo posto è terrificante >> 
Sospirò infine. Guardando le ragnatele colare dai muri. D'istinto, prese la mano di Xion. Erano già vicini da prima, in quanto ammanettati, ma quel contatto... Il respiro di Xion divenne più irregolare ed intenso. Senza nemmeno rendersene conto, intrecciarono le dita... 
<< Ancora niente Heartless >>
Si lamentò Xion, una volta fatta abitudine alla stretta di Demyx 
<< Meglio così! >> 
Esclamò lui, non preoccupandosi del rischio 
<< Se non dovessero esserci Heartless, falliremmo... Io non voglio che ti trasformino in un Simile, Demyx... >> 
Il ragazzo smise di camminare, girandosi in direzione di Xion, con gli occhi lucidi 
<< Perché? >> 
Chiese in tono completamente innocente 
<< Perché siamo amici! >> 
Esclamò lei, continuando a stringere la mano di Demyx. Senza un minimo preavviso, davanti a loro spuntò un gruppetto di Heartless
<< Andiamo! >> 
Esclamò Xion, impugnando il Keyblade 
<< No. Lasciali avvicinare >> 
Consigliò Demyx
<< Finiamoli con la magia. Siamo ammanettati, e loro sono in troppi >>
<< Buona idea! >> 
Rispose Xion, preparandosi a lottare. 
La battaglia durò un po', ma, alla fine, i due Nessuno ebbero la meglio 
<< Dovrebbe essere abbastanza, no? >> 
Domandò Demyx, girandosi in direzione di Xion 
<< Immagino di... Demyx, dietro di te! >> 
Avvertì Xion, indietreggiando spaventata. Demyx si girò di colpo, ma solo per beccarsi una zucca esplosiva in faccia
<< Dolcetto o scherzetto! >> 
Gridarono in coro tre bambini, ridendo. Demyx cadde pesantemente per terra, quasi finendo addosso a Xion 
<< Aspettate... Abbiamo sbagliato! >> 
Avvertì la bambina, portandosi una mano in fronte 
<< A chi importa!? >> 
Rispose il bambino vestito di rosso 
<< Già! E' stato divertente! >> 
Esclamò infine l'ultimo bambino 
<< Perché lo avete fatto!? >>
Gridò Xion, aiutando Demyx ad alzarsi 
<< Lo avevamo scambiato per un'altra persona... >> 
Ammise ancora la bambina, senza però perdere la vocina stridula ed odiosa 
<< Voi chi siete? >> 
Chiese Demyx in tono stranamente calmo, come se non fosse per nulla arrabbiato 
<< Vado! >>
<< Vedo! >> 
<< E Prendo! >> 
Si presentarono i tre, rispettando una specie di turno. Demyx si tolse della terra dalla giacca e disse, in tono perfettamente rilassato: 
<< Bene... Anche io ho un regalino da farvi, miei cari bambini... Giratevi >> 
Lì invitò a fare il ragazzo. I tre non ebbero nemmeno il tempo di girarsi del tutto che un'onda gigantesca gli finì di sopra. 
Xion si sentì presa per i fianchi, mentre Demyx la sollevava leggermente per non farla bagnare. Dopodichè tornarono al Castello. 

Una volta messo piede in quella che i due Nessuno avrebbero potuto considerare ''casa'', Demyx si gettò subito in camera sua, trascinando, di conseguenza, Xion con sè
<< Demyx, cerchiamo Xigbar! Ci toglierà le manette! >> 
<< Non se ne parla! >> 
Esclamò lui, gettandosi davanti allo specchio. Si sistemò i capelli e si pulì il volto con una tovaglia. Xion lo guardò come avrebbe guardato un asino
<< Senti... Lo so che sono solo paranoie, ma se venissero a sapere che sono stato pestato da tre bambini alti quanto un vaso da fiori... Non sarebbe una bella figura. Ecco >> 
Spiegò Demyx, in attesa della risposta di Xion. Questa era ormai impaziente; Se non si fossero sbrigati, Xion non sarebbe arrivato in tempo da Roxas ed Axel!

Nel frattempo, a Crepuscopoli... 
<< Credo che Xion non verrà nemmeno oggi >> 
Sospirò Roxas, una volta finito il suo gelato 
<< Che vuoi farci?! So che non sembra, ma è invischiata in una questione importante >> 
Lo avvertì Axel 
<< Cosa!? Che vuoi dire!? >> 
Replicò Roxas, stupito 
<< Vedi... Quello di ammanettare lei e Demyx insieme... Non è una cosa che Xemnas avrebbe chiesto di fare in circostanze normali. Io penso... Che Demyx sia nei guai... >> 
Ammise Axel, portandosi un gomito sul ginocchio, continuando a fissare il tramonto 
<< Sì... Xigbar mi aveva accennato una cosa del genere >> 
Disse il biondino. Ancora una volta, Axel lo rassicurò 
<< Hey! Non ti ingelosire, eh!? Guarda che questo non potrà mai rovinare il rapporto fra te, me e Xion! Siamo amici, giusto!? >> 
I due si guardarono negli occhi, e finalmente Roxas recuperò il sorriso 
<< Giusto! >> 
<< Lascia solo che quello scansafatiche di Demyx si tolga dai guai... >> 
Disse infine Axel, tornando a guardare il tramonto. 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Millemila piccoli segreti ***


Chapter 5: Millemila piccoli segreti 

<< Come sarebbe a dire: ''Xigbar non è ancora tornato dalla sua missione''!!? >> 
Strillò Demyx in faccia a Saix, mentre questo faticava a tenere il tono calmo 
<< Vuol dire che dovrete aspettare per liberarvi l'uno dell'altra... Non dipende da me! >> 
<< Non c'è nessun'altro con le chiavi!? >> 
Chiese Demyx, rassegnato 
<< No >>
Rispose Saix, freddo come un iceberg. 
Demyx se ne tornò rassegnato in camera, seguito da Xion. 
Una volta arrivati in camera di Demyx, lui invitò lei a sedersi sul suo letto. Xion fece come richiesto, non potendo fare a meno di arrossire. Pur di non darlo a vedere, si portò una mano al volto. Demyx gliela prese e la guardò negli occhi
<< Ho bisogno che tu mi faccia un favore >> 
Chiese lui, guardando Xion profondamente negli occhi 
<< Va bene... >> 
Demyx si sedette vicino a lei, mantenendo il contatto fisico e visivo 
<< Io ho... Un segreto... >> 
Xion mosse leggermente il collo, dandogli segno di continuare 
<< Ne ho tantissimi, a dire il vero... Ma questo è il più importante. Devi solo promettermi che non andrai in escandescenza >> 
<< Prometto >> 
Rispose lei. Allora lui prese una chiave dal suo comodino, ed insieme si diressero da Chester. 
Prima di aprire la porta, Demyx guardò nuovamente Xion 
<< Senti, Xion... Se dovesse succedermi qualcosa... Promettimi che te ne prenderai cura, va bene? >>  
Xion lo guardò instranita, non capendo di cosa il ragazzo stesse parlando. Lui non se ne curò ed aprì la porta, richiudendola immediatamente una volta che Xion fu dentro 
<< Chester! Ho portato la pappa... E... Un'amica >> 
Dall'orribile ombra della stanza nacque qualcosa... Una figura che Xion conosceva bene. 
Demyx prese la ragazza per i polsi, per evitare che questa facesse male a Chester 
<< Xion... Xion, devi ascoltarmi! >> 
Urlò lui, tentando di fare riprendere il controllo alla ragazza. Ma questa era troppo spaventata per ragionare... 
Demyx la spinse in avanti, e lei inciampò su qualcosa, cadendo così all'indietro. D'improvviso si ritrovarono faccia a faccia. Potevano sentire i loro respiri fermarsi sulle labbra dell'altro, e, anche nell'oscurità, potevano riconoscere il bagliore degli occhi di entrambi. 
Xion sentì una sensazione crescerle forte in petto. Anzi... Non era una sensazione, nè un'emozione... Era un sentimento! 
Anche Demyx lo sentiva. Ma per lui era diverso. Lui lo aveva già provato, e crudelmente perso... Eppure adesso erano così vicini... 
<< Non ti farà niente >> 
La rassicurò, facendola alzare ed avvicinare a Chester. 
<< Chester, eh? >> 
Chiese Xion, assicurandosi di avere bene capito il nome del piccolo Heartless 
<< Esatto >> 
Rispose lui, passando al cucciolo un pacco di biscotti. Nel mentre che il cucciolo si sfamava, Demyx e Xion si sdraiarono proni per terra, uno accanto all'altra 
<< Io e Zexion ce ne prendevamo sempre cura >> 
Disse Demyx, non curandosi di quanto male gli facesse ricordare 
<< Devi tenerci proprio tanto >> 
Osservò Xion guardando mangiare il piccolo Chester 
<< Tenevo tanto anche a Zexion... >> 
Ammise Demyx, coprendosi la faccia per non piangere... Anche solo quel nome... Faceva troppo male... 
Xion si avvicinò a Demyx e, come lui aveva fatto con lei, gli mollò un bacio sulla guancia. Lui spalancò gli occhi, lasciando che le lacrime cadessero giù. Allora guardò nuovamente Xion, la quale sorrideva teneramente, mentre Chester, un po' preso di gelosia, si buttava addosso a Demyx per leccargli la faccia. Di colpo, i due tornarono a ridere. 
Sia lui che lei strapazzarono di coccole il piccolo Heartless, ridendo con gioia. Non c'era motivo di piagere, si disse Demyx. Allora non lo fece, non in quel momento, con con lei accanto... 

<< Allora, quali sono gli altri segreti? >> 
Chiese Xion, una volta usciti dalla camera di Chester e andati in quella di Xion 
<< Ho un cellulare... Questo è segretissimo; ho i contatti di tipo mezza Crepuscopoli! >> 
Esclamò Demyx, tirando fuori dalla tasca un i-Phone nero 
<< Poi ho un computer... Altra cosa da mettere dietro le sbarre per 'Lard' Xemnas! >> 
Xion rise, portandosi le mani dietro la schiena. Sembrava alquanto interessata... 
<< Sono su Facebook... Cosa vietatissima; potrei giocare a Farmville! >> 
Sia Xion che Demyx scoppiarono a ridere. Ovviamente Xion non aveva capito che cosa Farmille fosse, ma il tono che Demyx aveva usato era troppo buffo per non ridere 
<< Sssh, non ridere! Saix non vuole! >> 
Disse Demyx, fra una risata e l'altra. Quando finalmente i due ebbero smesso di ridere, Demyx sospirò, sussurrando: 
<< Conoscevo un ragazzo che aveva addirittura vomitato a causa delle risate... >> 
Non che il vomito di Zexion fosse fra i suoi ricordi più belli, ma... 
<< Ecco un altro segreto: Mi piacciono le paperelle di gomma! >> 
Gridò Demyx, Ricominciando a ridere, seguito a ruota da Xion
<< Quale novità! >> 
Esclamò Xigbar, in piedi davanti alla porta 
<< Xigbar! Avesti dovuto bussare! >> 
Lo rimproverò Demyx, arrossendo di colpo 
<< E rischiare di perdermi i tuoi segreti!? Non se ne parla, meglio origliare! >> 
Gli occhi di Demyx si persero nel vuoto, mentre questo stringeva le spalle e le coscie 
<< Ma stai tranquillo... Non lo verrà a sapere nessuno! >>
Disse infine lo pseudo-pirata, con un mezzo sorriso. Demyx tirò un respiro di sollievo 
<< ...Tranne l'ultima! >> 
Esclamò Xigbar, scappando subito via. Demyx lo inseguì, costringendo Xion a fare lo stesso 
<< Vieni qui e dacci la chiave! >> 
Gridò Demyx, ansimando per la corsa. Si tolse uno stivale e lo lanciò in direzione di Xigbar, ma questo lo schivò e lo stivale cadde dritto in faccia a... Saix... 
Demyx urlò come una femminuccia, voltandosi alla velocità della luce e gridando a Xion: 
<< Corri, se vuoi tener salva la pelle!!! >> 
Entrambi corsero senza meta per i corridoi del Castello, seguiti da un ''ruggente'' Saix:
<< Sarà lento e doloroso Demyx!! Prima ti sbatto la faccia per terra; poi ti pesto a sangue; ti rivolto dal dentro al fuori; ti conficco degli aghi nel corpo; ti eviro con i denti e, in particolar modo... >> 
Saix si fermò, sorprendendo Demyx e Xion ad un angolo 
<< IO TI AMMAZZO!! >> 
Allora Saix prese Demyx stringendolo per la gola, mentre questo aveva le lacrime agli occhi per la paura. Chiunque avrebbe preso quella scena a ridere, ma l'ira negli occhi di Saix era pura e cieca
<< Saix, lascialo stare! >>
Ordinò Xigbar, richiamando una delle due pistole 
<< Sono stato io a cominciare, stavamo solo giocando >> 
Continuò a spiegare, ma Saix non aveva la minima intenzione di dargli ascolto 
<< Ho aspettato da tempo questo momento... >> 
Sussurrò crudele ''Faccia ad X'', aumentando la presa sul collo di Demyx. Senza alcun preavviso, si ritrovò un Keyblade puntato al petto ed una pistola alla schiena. Saix lasciò andare Demyx, il  quale cadde per terra, ansimando e gemendo. Xion si gettò subito in direzione dell'amico, preoccupata a vista d'occhio 
<< Và via, Saix >> 
Lo caccio Xigbar. Saix obbedì, senza dire nulla. 
Demyx aveva la testa sulle coscie di Xion. Le lacrime gli scendevano copiose dagli occhi... Mai si era trovato talmente tanto vicino al punto di morire, e la paura era stata enorme... Ma oltre il dolore, la cosa che più faceva male era l'idea di essere un fallimento... Non era nemmeno riuscito a ribellarsi... Era una vergogna... 
Xigbar si avvicinò a Demyx, gli tolse le manette e gli coprì la faccia con il cappuccio 
<< Stai con lui... Per favore >> 
Chiese gentilmente a Xion, aiutando Demyx ad alzarsi per accompagnarlo nella sua stanza. 
Una volta che Demyx fu sdraiato sul suo letto, Xigbar lasciò i due da soli
<< Stenditi vicino a me >> 
Chiese Demyx a Xion, fra i singhiozzi. Xion fece come richiesto, ritrovandosi in men che non si dica fra le braccia di Demyx, con la faccia premuta contro il suo petto. 
Stavolta Xion ricambiò l'abbraccio, completamente sommersa da quel sentimento che era nato fra lei e Demyx... 
<< Ho avuto paura... E' vero, ma ero stranamente felice... >> 
Ammise Demyx, lasciando Xion senza parole 
<< Per un attimo ho pensato che, se mi avesse ucciso, avrei finalmente raggiunto Zexion... >> 
<< Ma io ti voglio qui con me... >> 
Sussurrò Xion, toccando istintivamente i capelli di Demyx, perdendosi nel suo sguardo, appannato dalle lacrime... 
<< E' per questo che ti stò aiutando. Siamo amici, non dimenticarlo! >> 
Esclamò Xion, sorridendo. Dopodichè baciò di nuovo la fronte di Demyx, facendolo arrossire completamente. Finalmente questo si alzò, scoppiando in una fragrante risata 
<< Perché ridi, adesso!? >> 
Chiese Xion, quasi innervosita 
<< Perché rido!? Scherzi!? Sei la prima persona che punta un'arma contro un Saix infuriato! Ci sei arrivata anche prima di Laxrene! >> 
Xion ricambiò la risata, spiegando: 
<< Ero spaventatissima per te! >> 
<< Grazie, sul serio. Sia te che Xigbar >> 
Disse Demyx, guardando dritto negli occhi di Xion. Di colpo, lo stomaco di Demyx emise un orribile rumore 
<< Hey... Perché non andiamo ad assillare Xaldin chiedendogli se è pronta la cena!? >> 
Propose lui
<< Devo ricordarti che ti manca uno stivale >> 
Gli rammentò Xion. Demyx si portò una mano alla fronte, esclamando: 
<< Oh, che sbadato! Anzi, chi se ne frega... Non sai quante paia di scarpe ho! >> 
Demyx aprì il suo guardaroba, lasciando Xion senza parole: Era piano di paia diverse di jeans, magliette ed abbinamenti vari... Nulla che avesse a che fare con quelle schifo di divise dell'Organizzazione! 
<< Dovresti ampliare in tuo guardaroba anche tu >> 
La avvertì Demyx 
<< Quel top che hai sotto era di Laxrene, lo sai!? La prossima volta che ci mandano a Crepuscopoli voglio che tu ti compri dei vestiti decenti! >> 
Xion si portò una mano al fianco
<< Perché dovrei? >> 
Non che non volesse, era solo che il tono di Demyx le era sembrato uno strano tono da ordini... 
<< Se lo fai... Uscirò con te >> 
Promise Demyx, infilandosi un paio di Converse. Xion non arrossì, allettata dalla notizia
<< Naturalmente senza che nessuno lo sappia... Non me lo lascerebbero mai fare, quindi... Sssh! Prometti che non ne parlerai con nessuno >> 
<< Promesso! >> 
Esclamò Xion, stringendo la mano di Demyx 
<< Bene... Però ora andiamo; stò morendo di fame! >> 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2503201