I wish I was beside you

di Katleck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Si… stare sdraiata a fissare il nulla devo ammettere che non era il mio passatempo preferito ,ma quel giorno non avevo voglia di fare nulla, cosi me ne rimasi attonita sul letto con un fiume di pensieri che imperturbavano nella mia mente come un uragano. Cercavo di capirli ,di ascoltarli uno per uno ,ma qualcosa mi strappò dal filo logico che stavo percorrendo . Era un rumore continuo ,come una specie di sirena o un allarme; così mi alzai e mi avvicinai alla finestra per guardare , c’era un camion che cercava di andare in retromarcia verso il garage della casa di fronte – perfetto- pensai –nuovi vicini, che gentili a fare tutto questo casino alle due - Ormai di tornare com’ ero prima non c’era verso e il chiasso che stavano facendo era terribile, così mi infilai le vans nere che erano buttate sul pavimento , afferrai la borsa e le cuffiette e scesi le scale ,un po troppo violentemente :“Vanny sembri proprio un elefante quando fai così, lo sai?” disse Emmalin che dal divano s’era voltata a guardarmi ,non ebbi nemmeno il tempo per rispondre che già era tornata a fissare i cartoni. Dietro l’ isola della cucina scorsi mia madre, persa nelle profondità del frigorifero “mamma” strillai cercando di sovrastare il suono assordante ,che non accennava a smettere “io esco vado da shay” lei si voltò e mi sorrise, poggiando sul tavolo le uova “sto facendo una torta , cerco di conservartene un pezzo per quando torni … a dopo” . Il resto del pomeriggio passò in fretta , stando tra amiche in una domenica primaverile non ci si può annoiare , e poi Shailin aveva sempre avuto la propensione per far ridere la gente. Erano quasi le sei e io stavo camminando lentamente verso casa con lo stomaco che mi faceva ancora male per le troppe scemenze fatte e la mia solita musica sparata nelle orecchie. il sole stava per tramontare e la mia ombra si faceva sempre più grande. Arrivata nel mio quartiere, guadai il 43 ,il camion se nera andato, buon segno , avevano finito con quel trambusto ma nel giardino vi erano una moltitudine di scatole, sollevai leggermente lo sguardo e vidi una donna che mi salutava con la mano ,era alta e aveva dei lunghi capelli castani e gli occhi color ghiaccio, così mi levai una cuffietta e mi avvicinai “piacere sono Liz la nuova vicina” “piacere” replicai “io mi chiamo Vanessa” sentii qualcosa strusciarsi contro le caviglie e mi scostai leggermente, era un cagnolino dolcissimo, tutto bianco “ciao piccolo ,ma sei bellissimo lo sai” “è una femmina si chiama Molly” mi accenò la donna “ahh scusa, chiedo perdono … sei bellissima allora”replicai rivolta alla cucciola, Liz si mise a ridere e disse che secondo lei saremmo andate molto d accordo “scusa ora devo tornare a casa, piacere di averti conosciuto” dissi correndo verso la mia porta. Appena entrai un odore di cioccolata mi avvolse “ehy sono a casa” “ciao tesoro, com’è andata?” mi chiese papà intento a masticare qualcosa “molto bene grazie” .Mamma mi avvisò che sarebbero venuti i nuovi arrivati a cena, non avevano ancora nulla nel frigo e quindi lei, che era sempre gentilissima con tutti, li aveva invitati. La cosa non mi toccò più di tanto avevo circa un oretta per farmi una doccia e prepararmi. Di nuovo asciutta e con i capelli ben piastrati mi posizionai davanti allo specchio, è vero erano venuti bene ma faceva abbastanza caldo e quindi legarli, fù inevitabile, del resto era molto più comodo, un ombretto champagne e un mascara furono il trucco per cui optai. Nemmeno feci in tempo ad andare in camera per mettere i calzini che il campanello suonò, “arrivati!” sentii strillare a Emmalin con una voce da cui trapelava tutto il suo entusiasmo . Non scesi subito perché prima cercai di mettere più in ordine possibile la stanza ,impresa ardua per una disordinata cronica come me, ma il mio tentativo durò pochi secondi dato che mia mamma mi stava già chiamando, chiusi la porta alle mie spalle e scesi . Il salotto era affollato di persone, ma tra tutta quella gente lo vidi subito ,inizialmente era di spalle e già mi aveva incuriosito ma quando si voltò per poco non caddi, il suo guardo si incrociò col mio e io iniziai ad arrossire. Una mano mi si poggiò sulla spalla “Vanny ti presento Kail” mi sussurrò papà e io lo seguii “piacere di conoscerla” “il piacere è tutto mio” disse l’uomo che teneva la mano a Liz “ci rivediamo” invece esclamò lei con un sorriso leggero “loro sono due dei miei tre figli Rayan e Luke” strinsi la mano al primo che fece un cenno cortese con la testa e poi mi voltai verso il secondo che aveva gli occhi puntati ancora su di me “ ciao mi chiamo Luke, g-grazie per l invito” cercò di balbettare “ io sono Vanny piacere” l’imbarazzo era totale e io rischiavo seriamente di sciogliermi ,non avevo neppure preso in considerazione l’idea che Liz potesse avere dei figli , mi stavo seriamente pentendo del mio stato ,quanto potevo sembrare scompigliata così, accidenti a me! la cena era squisita ,mamma aveva fatto un ottimo lavoro ,ma la mia attenzione non era rivolta a quello , ero troppo impegnata a guardare con la coda dell occhio Luke che era seduto due posti dopo di me e che ancora non aveva spiaccicato parola a differenza del fratello che era intento a parlare dei suoi studi di ingenieria con gli uomini piu grandi ,in effetti i due non si assomigliavano molto .Ryan era molto simile alla mamma ma Luke di lei aveva solo gli occhi ,i suoi capelli erano biondi, la pelle chiara e le sue labbra ,non avrei saputo descriverle ,erano perfette e lui era sempre intento a giocare con il pircing che aveva poco sotto di loro. Quando tutti ebbero finito presi i piatti e iniziai a sparecchiare dicendo a mamma di andare in salotto con gli altri e che me ne sarei occupata io . Ero di spalle intenta a insaponare i piatti nel lavello quando sentii un tonfo, mi voltai di scatto e iniziai a ridere senza riuscire a trattenermi ,Luke era per terra, con i residui della carne alla pizzaiola che erano nel piatto che aveva in mano ormai ben spalmati sulla maglietta ,e la faccia paonazza per l imbarazzo, gli porsi la mano e lui la afferro per rialzarsi ,inciampato hahaha non ero l unica a fare figure di merda colossali allora "ti sei fatto male?" "n-no ero venuto a dare una mano ma bhe ... sono caduto " rispose tenendo lo sguardo basso sul pavimento, era cosí tenero. Raccogliemmo tutto e poi dicendo agli altri che c'era stato un piccolo incidente di percorso e quindi salimmo di sopra per dargli una maglia pulita "tieni,questa dovrebbe andare anche se un po grande,é di papà" "grazie ancora" "tranquillo, dai cambiati e poi dammi la maglia sporca,mia nonna ha un rimedio infallibile contro le macchie di sugo, però dobbiamo fare subito o non si smacchiano piú" "haha okok faccio subito allora, ci tengo alla mia maglia"disse prontamente e cosí senza esitare se la sfilò dalla testa e me la porse , avevo gli occhi sbarrati ,si era appena spogliato davanti a me,ma che cazzo di fine aveva fatto il ragazzo timido di 5 secondi prima?? Strofinando sotto l'acqua corrente le mani mi si erano fatte quasi bianche per la forza che ci stavo mettendo "allora" azzardó il biondo rompendo il silenzio "a che scuola vai?" " st.Anne" "anch'io ... cioé ... ci andró" "benvenuto nel manicomio allora" esclamai scherzando e lui sorrise "fidati daró filo da torcere a tutti gli insegnanti,usciranno pazzi sul serio" era davvero simpatico, strano,ma simpatico, un pò un casino,ma mi piaceva già... Erano circa le 11 e mezza e non riuscivo a finirla ... se n'era andato da un po eppure non riuscivo a smettere di pensare a lui -cazzo Vanny, no eh no- mi continuavo a ripetere -l'hai appena conosciuto,non fare la bambina- cosí mi voltai su un fianco e cullata dal ricordo delle sue labbra ,del suo sorriso,dei suoi occhi, di lui ... mi addormentai. *SPAZIO AUTORE* É la mia prima storia,spero vi piaccia. Recensite,recensite :) alla prossima puntata :) Kat

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Svegliarsi la mattina presto era un incubo, lavarsi, vestirsi e truccarsi tra uno sbadiglio e l’altro era davvero il massimo per qualunque liceale, maledetti coloro che avevano messo l’ entrata alle 8.10 . Ad ogni modo anche quella mattina ero in ritardo e avevo dovuto rincorrere l’autobus per prenderlo, una volta salita mi guardai intorno ma del mio strabiliante vicino alcuna traccia, magari non sarebbe andato a scuola, doveva ancora sistemarsi ,o forse l avrebbero accompagnato con la macchina, fatto stava che non c’era e in cuor mio un po’ ero rimasta delusa ,ma infondo la giornata era solo all’ inizio . A scuola incontrai Shay che però come al solito era iper impegnata con il suo progetto di scienze, quindi mi salutò al volo e mi chiese se potevamo pranzare insieme e io senza dubbio accettai, non mi aveva dato il tempo di dirle niente ma ci saremmo rifatte più tardi . Le lezioni sarebbero state noiose e poi era lunedì quindi di ascoltare non avevo proprio voglia ,mi sedetti in uno degli ultimi banchi e iniziai a scarabocchiare sul tavolo. “ciao Vanny” mi sussurò qualcuno “ciao” risposi voltandomi leggermente ,cazzo ,era lì, Luke era a un metro da me, e senza fiatare si sedette nel banco della fila dopo la mia ,e non si voltò più a guardarmi. Il posto accanto a me era vuoto eppure non l’aveva occupato, lui aveva deciso di mettersi un pò più distante ,chissà perché. Il professore aveva iniziato l appello e dopo una sfilza di nomi sentiti e risentiti fino alla nausea per anni eccolo …“Luke Hemmings” lui alzò la mano fece cenno al professore “qui” rispose “un nuovo alunno, bene , benvenuto nella mia classe Hemmings, conosce già qualcuno qui?” “si signore, emm” –ora mi chiama ,ora dice il mio nome-pensavo “Calum Hood e Michael Clifford” “ah due miei alunni ,Clifford è del quinto anno ,molto bravo, un alunno brillante e del signor Hood che dire, un tipo molto simpatico” cosa? Hood? Clifford? e io ?io dove cavolo sono ?stupida, stupida, stupida convinta conoscesse solo me , illusa , che già si era fatta i film mentali “e poi conosco lei” aggiunse ancora Luke indicandomi ,di colpo avvampai, tutti mi stavano guardando “ah la signorina Jones, mi fa piacere” replicò l’uomo continuando a scorrere i nomi degli altri alunni . Luke si sedette con un sorrisetto sulle labbra, le ore di matematica erano due potevamo anche metterci comodi . Tutti lo fissavano ,o perlomeno i ¾ della classe, eppure lui pareva non accorgersene. Un fogliettino bianco finì sul mio quaderno, aperto solo per parvenza , lo presi tra le mani ,un bigliettino “per miss Jones” c’era scritto con una bella calligrafia ,lo aprii “buon giorno, annoiata eh? Saluti H.” presi in fretta una penna e scrissi velocemente sotto “a morte signor Hemmings, con affetto dal mondo della noia V.” lo accartocciai e lo lanciai dritto nel suo astuccio ,dopo poco riecco la risposta “ottima mira ,complimenti, penso che presto mi verrò a fare un viaggetto nel suo mondo, affollato di studenti assonnati, ma prima vorrei chiederle :come sta la mia maglia? sopravvissuta al gravoso incidente di ieri? H.” “è viva stia tranquillo ma il medico gli ha prescritto una mattinata di sole-terapia da fare sullo stendino per riprendersi al meglio. V.” la mano di Luke si alzò “scusi professore ,mi potrei sedere vicino a Vanessa perché non ho ancora il libro e così seguire sarebbe più facile” “certo ,vada“ il ragazzo si alzò e quando si risedette i nosti gomiti si toccarono.Passammo il resto del tempo a scribacchiare su un foglietto cazzate varie ,domande stupide e risposte idiote, al suono della campanella Luke si alzo mi passò dietro e mi sussurò "a dopo V.ora vado dai miei amici" le sue labbra mi fecero il solletico mentre si muovevano per parlare, poi prese il foglio su cui avevamo scritto e lo mise in tasca"e io che fino alle 8.00 di sta mattina pensavo fossi un novellino a cui dovessi fare da guida turistica"sbottai "no tranquilla,ma se mi aspetti dopo le lezioni torniamo a casa insieme appena finisco l allenmento" nel frattempo sulla porta era apparso un ragazzo , era Michael, l avevo gia visto, non si poteva non notare , cambiava colore di capelli in continuazione :neri, biondi ,viola,blu "ah giochi pure ,luke hemmings il ragazzo dalle mille sorprese " risposi scherzosa , michael iniziò a ridere "forza hemmo ,ti dai una mossa o devo chiamare una gru per spostarti ?" "arrivo, arrivo michy" Luke si avvicino alla porta e mi salutò con la mano "ciao" disse Clifford con mia grande sorpresa ,ma non feci in tempo a rispondere che i due erano gia lontani. La classe era deserta ,raccolsi in fretta la mia robba, non m ero neppure accorta che s era svuotata ... sollevai il quaderno e sul banco c era un numero di telefono scritto a matita "segnatelo , puo servirti H." perfetto mi aveva lasciato il numero ,e con una citazione che mi ricordava tanto narnia ,il sorrisetto ebete stampato sulla mia faccia era inevitabile... camminare per i corridoi con quell espressione era imbarazzante ,ma non m importava ero felice ,tremendamente felice di tutto quello. *SPAZIO AUTORE* ciao ragazze, la storia sta iniziando a prendere forma ,che vi pare ? vi prego ,recensite, voglio sapere i vostri pareri a presto Kat :)

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Seduta sul pavimento di una delle costruzioni sotto cui vi erano gli spogliatoi ero intenta a guardare Luke e Calum giocare a soccer e Michael che se ne stava a bordo campo con in mano una borraccia in mano . Il biondo stava facendo le selezioni per entrare in squadra , l’ avrebbero sicuramente preso ,era bravo da far schifo, di sicuro già giocava da tempo e si vedeva, e un'altra cosa che saltava all’ occhio era che a quel cretino di Jess dava molto fastidio. Non mi capacito tutt’ ora di come avevo fatto l’ anno prima a stare con lui ,mi aveva letteralmente rovinato , i primi due anni di liceo ci eravamo da prima frequentati e poi messi insieme , la mia reputazione già da sempre buona era salita alle stelle , ero la ragazza del Capitano più popolare della scuola , eravamo la coppia perfetta e tutti mi guardavano con ammirazione , stavamo bene .Lui prima non era come ora , me lo ricordo sempre gentile e poi mi faceva ridere un sacco , ma dopo un pò aveva iniziato a montarsi la testa e ad assumere comportamenti che non mi piacevano affatto , così ,come venne a sapere che volevo lasciarlo mi minacciò, io però non l’ascoltai ma lui tenne fede alle sue parole e in pochi giorni ero sulla bocca di tutti, ogni persona mi guardava male, da che avevo tanti amici ero diventata come la peste , un qualcosa da allontanare ,chiunque mi evitava, ,l’unica che m’era rimasta vicina era Shay che non aveva mai creduto a tutte le voci che giravano. Da allora Jess ogni tanto ci prova ancora , alle volte si divertiva solo umiliarmi, era diventato un po’ un incubo . Era anche per quello che me ne stavo lassù, anzi che sulle gradinate , il mio posticino era più sicuro e nascosto e lui non poteva toccarmi, io non lo davo a vedere ma in cuor mio sapevo benissimo che ne avevo paura e che le sue stronazate mi ferivano facendomi star male. Finito l’allenamento mandai un messaggio a Luke “ci vediamo davanti alla pista di atletica ,ti aspetto V.” non volevo farmi vedere da Jess con lui, non volevo che lo prendesse di punta e iniziasse a dargli fastidio per colpa mia ,era appena arrivato e non c' entrava nulla con tutta questa storia. Scesi le scale e mettendo il telefono in tasca iniziai ad aggirare gli edifici per arrivare al punto dell’ incontro. Dopo circa cinque minuti vidi la sagoma di Luke avvicinarsi saltellano “buoooon pomeriggio Vanny” disse ridendo “buon pomeriggio anche a te, qualcuno è felice qui, eh” “siii, mi hanno preso in squadra ,sono dentro” “bravissimo” risposi “non potevano non farti entrare, sei un fenomeno ” “c-cosa? come fai a saperlo? Mi hai visto?” “assolutamente si” “ma dove cavolo eri?” “eh segreto” “mmm facciamo così, domenica abbiamo la partita , se vieni e ti siedi in tribuna, dove posso vederti , nel caso in cui segno ti dedico il gool” “ah quale onore” dissi sghignazzando. Iniziammo a camminare verso il cancello d’entrata ”scusa la domanda ma come hai intenzione di tornare a casa tu? Perché io ho un autobus da prendere e se non ci sbrighiamo lo perdiamo”dissi “autobus? ma scherzi?" “come ci arrivi a casa se no?” ”con questa” disse avvicinandosi a una bicicletta legata con una catena al muretto “bravo ,bravo pedala” dissi voltandomi “ci vediamo a casa” ma non feci neppure in tempo a fare un passo che lui mi bloccò prendendomi per il polso ”ehi, ehi, ehi dove credi di scappare Jones?! salta sù ti farò provare il brivido della velocità” feci come disse e mi sedetti sul manubrio. Luke iniziò a pedalare e non so come ci tenevamo in equilibrio ,poi iniziammo a prendere più velocità “vai piano” strillai “rallenta Luke, rallentaaa” lo sentii ridere di gusto, era davvro divertente , se non consideravo la possibilità di schiantarmi a terra e rompermi ogni osso del corpo, ma ero con lui e mi fidavo ,e non sò perché ma nella mia testa una vocina continuava a ripetermi – lo sai se stai con lui non succederà nulla di male –oh, volevo così tanto crederle, sarebbe stato fantastico anche se non era la verità ,ma ancora una volta non mi interessava, avrei corso il rischio. *SPAZIO AUTORE* nuovo capitolo ... che ne pensate? recensite a presto kat

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Erano quasi le dieci e io con le mie ciabatte a forma di pinguino e il mio pigiama a pois ero pronta per andare a letto (non per dormire si intende) avrei sicuro prima letto qualcosa, ascoltato un po’ di musica e cazzeggiato come sempre su twitter, era una routine ormai .Entrai in camera e presi la borsa poi guadai l’ orario del giorno dopo e misi dentro qualche quaderno l astuccio e il mio inseparabile portatile, infine vi riposi la maglia di Luke e per fare in modo di non stropicciarla l appoggiai in alto. Sentii il telefono fischiare così mi buttai sul letto e mi misi pancia all’aria a leggere, era lui, " Ehi Vanny domani mattina mio fratello mi porta a scuola con la macchina, lo vuoi uno strappo?", una sensazione di gioia mi si insinuò fin dentro le ossa, mi affrettai a rispondere "certo mi risparmi la fatica di correre dietro a un autobus, grazie :)" Aspettai per un po’ un suo messaggio, ma non arrivò, così mi misi sotto le lenzuola e mi addormentai senza neppure accorgermene. Un suono forte e acuto mi fece saltare, mi resi in fretta conto che era la sveglia così la spensi "merda" dissi, mi ero addormentata con il telefono sotto il cuscino e per poco non mi era venuto un infarto, "che bel buon giorno". In alto c era un messaggio non letto cosi lo aprii "scusa ero sotto la doccia a domai allora, buonanotte H." controllai l ora -spedito alle 11.45- cavolo che doccia lunga che s era fatto, ma vabbè mi aveva augurato la buona notte e ancora una volta in meno di una settimana sorridevo per lui. Presa dai miei pensieri stavo facendo tardi così afferrai subito i jeans chiari, la maglia a giro maniche rossa e le Superga abbinate e mi diressi in bagno, erano le 8 meno venti ed avevo fatto, scesi di sotto e riempii un bicchiere di caffè ma non feci in tempo a berlo che il campanello suonò -eccolo- pensai, "ciao mammaaa io vadoo " la risposta fu un "mmm" fioco, stava ancora dormendo. Mi richiusi la porta alle spalle e mi misi le chiavi in tasca, "ehilà" disse Calum dall’ altro lato del marciapiede "ciao" esclamai, accanto a lui c era Hemmo ,come lo chiamavano gli amici, con lo sguardo ancora assonnato che mi fece un sorriso sbilenco ma a suo modo stupendo ,la mia attenzione pero fù distolta dalla mano del moretto tesa verso di me "non c hanno ancora presentato ufficialmente, piacere Cal" " Vanny" risposi ridendo, una voce alle nostre spalle ci fece voltare "eccomi" annuncio Michael col fiatone io abitavo li da una vita eppure con loro non avevo scambiato mai neppure una parola. "perfetto allora si parte" esordì Luke, Salimmo in macchina, Calum si fiondò sul sedile anteriore affianco a Ryan e io e gli altri due ci mettemmo dietro, il viaggio sarebbe durato poco ma mi appoggiai al finestrino ugualmente e lo stesso fece Micky dall’ altra parte luke allora si avvicinò e con la voce che era ancora un sussurro disse “scusa non ti avevo detto che sarebbero venuti anche loro mi dispiace e ti chiedo perdono se non parlo molto ma di mattina non connetto proprio” “non ti preoccupare, tranquillo” risposi con un sorriso leggero “anche io di solito ,ma oggi ho avuto un brusco risveglio” allora mi guadò e mi fece cenno, come per dire racconta e allora gli spiegai, lui mi ascoltò attentamente e alla fine rise di gusto “povera sventurata” concluse nello stesso istante in cui la macchina si fermò davanti al cancello. Scendemmo tutti e ringraziammo, senza farlo apposta, in coro. Arrivata al mio armadietto mi fermai e mentre gli amici andavano avanti luke si appoggiò allo sportello “che lezioni hai?” gli porsi il foglio “cavolo ne abbiamo solo una in comune alle 14.30 che ne dici di pranzare insieme?” “non so se posso devo andare con Feira, ma ci vediamo appena finisco se vuoi” “certo così andiamo in aula insieme” “va bene” "a dopo allora" lo vidi allontanarsi con la coda dell occhio, era davvero figo pensai . La mattina continuò lenta e noiosa ma fortunatamente fay mi salvò da un tedioso discorso col professore di biologia ,l amavo ancora di più dopo questo .Il cibo della mensa era come al solito una melma indistinta di varie pietanze cosi ne presi pochissima e mi diressi verso il tavolo delle mele ne afferai due poi mi sedetti al solito posto nell angolo tra il muro e la vetrata e attesi che arrivasse anche faira iniziammo a chiacchierare " e poi si chiedono perche sono cosi magra , non posso essere diversamente se mi danno questa poltiglia immangiabile" "mmm si bhe... si" "oi mi stai ascoltando?? terra chiama feira " ma il suo sguardo era perso alle mie spalle, mi voltai per vedere cosa stava guardando di cosi interessante, sul prato c era Michael che giocava a frisbie con calum "carino eh?" provai a dire toccandola col gomito "ehh no ma che dici, ti sei fritta il cervello?" rispose irrirata ma dopo circa un secondo scoppio in una fragorosa risata scuotendo la testa, era cosi carina, piccolina, con la sua carnagione olivastra, la frangetta e i capelli neri ma si nascondeva dietro quella montatura d occhiali e si rintanava in laboratorio quasi per non farsi vedere ,e da una parte aveva ragione era meglio stare lontana dall amore l avevo provato sulla mia pelle. Continuammo a mangiare tranquillamente quel pasto indecente ,la nostra pausa era praticamente volata. Sentii due mani pesanti appoggiarsi sulle mie spalle, alzai lo sguardo dal piatto e vidi fay sbiancare , lo sapevo,sapevo chi era, ma non volevo voltarmi "ei Vanessa da quanto tempo" "Jess" risposi con tutto il disgusto possibile ,la panca si curvò sotto il suo peso ,si sedette e poggiò le due dita sulla mia coscia quasi per accarezzarla "lasciami Jess" dissi con le labbra tremanti ma lui non smise "ti prego ,vattene via" continuai , cercando di pronunciare quelle parole con fermezza. "L' hai sentita ? ha detto di lasciarla ,sei sordo per caso?" Luke era apparso dal nulla , tutta la mensa era voltata verso di noi "novellino, mi stai per caso dando ordini?" luke non rispose mi prese per mano e mi fece alzare ,allora Jess scattò in piedi furioso ,ma lui si parò tra noi allontanandomi ,poi ci voltammo e con uscimmo dalle porte sul retro dove Michy e Cal che ci stavano aspettando "Non finisce qui" stillò Jess ma la sua voce mi arrivo come un suono attutito "tutto apposto?" chiese Michael, Luke assentì con il capo ma non rispose, tutto mi sembrava lontano come se fossi nell acqua e gli altri mi parlassero da fuori. Feira arrivò di corsa e mi abbracciò "o mio dio tesoro" sobbalzai ma appena mi resi conto che era lei la strinsi, dopo un pò mollai la presa "tranquilla ,sto bene, é tutto apposto" "non ci posso credere,ancora..." la campanella suono "vai , o farai tardi ci vediamo dopo lezione" "ma tu non?io..." "vai ,dopo scuola vieni a casa mia ti va?" "certo,a dopo allora" mi diede un bacio poi guardando luke mimò un grazie con le labbra e infine scappò via. Mi sedetti sui gradini e appoggiai le mani sul viso , le braccia di lui mi avvolsero , allora alzai lo sguardo "grazie , davvero, ma non dovevi , non sai nemmeno in quale colossale casino sei appena cacciato , ed é tutta colpa mia , mi dispiace cosi tanto " lui allora mi fissò attentamente " tu sei mia amica e miei amici non si toccano é solo un bulletto che si diverte a fare lo stronzo ne ho visti di peggio" "tu non sai di cos é capace" "ti fa paura e questo l ho capito ma ci sono io , ci sono michael e calum e fino a quando respireremo ti assicuro che lui non ti sfiorerà neppure con un dito,diventeremo le tue guardie del corpo" non sapeva niente ,non mi conosceva neanche bene eppure stava rischiando per me ,e questo era più di quanto chiunque là dentro avesse mai fatto per me "senti, non penso sia il caso di tornare a lezione sarebbe inutile, nessuno di noi seguirebbe ormai , io sonon troppo incazzato e tu troppo scossa" rimase zitto per circa un secondo "vieni, ti faccio vedere una cosa" si alzò e fece qualche passo poi mi guardo "chi arriva primo alla fermata vince un gelato,ci stai?" "ci sto" dissi ridendo "allora al 3... uno...tre" inizio a correre e io inizialmente rimasi spiazzata ma poi lo inseguii e a metà strada lo raggiunsi "non vale"strillai "hahaha con me vale tutto" lo seminai nel tragitto restante ,eh si io correvo bene , ero veloce , mi allenavo, ma ero convinta che lui mi stesse facendo vincere apposta e la cosa mi piaceva ,non sapevo dove mi stava portando ma avevo la sensazione che sarebbe stato fantastico per il semplice fatto che ci sarebbe stato lui . *SPAZIO AUTORE* Scusate la lunghissima attesa ma sono stata presa da milioni di impegni finalemente eccolo un nuovo capitolo , che ne dite? scusate gli eventuali errori di battitura. Ci vedremo nella prossima puntata. A presto KAT♥

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