le memorie dei caduti

di nihaltali99
(/viewuser.php?uid=613757)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'edizione della memoria ***
Capitolo 2: *** Dolce piccola Rue ***
Capitolo 3: *** pugnali contro Lux ***
Capitolo 4: *** L'inzio di un incubo ***
Capitolo 5: *** Un abito da ghiandaia imitatrice ***
Capitolo 6: *** Una morte stupida ***
Capitolo 7: *** Ossessione ***
Capitolo 8: *** Tanto io sono già morto ***



Capitolo 1
*** l'edizione della memoria ***


Sono seduto sul divano della nostra casa, Annie si stringe a me e appoggia la testa sul mio petto. Accendo il televisore, fra poco Snow terrà un discorso dove presenterà l'edizione della memoria, in realtà non mi interessa davvero, ma è un'edizione della memoria e io sarò sicuramente tra i mentori, perciò mi tocca sentire quelle stupidaggini, almeno non sarò un tributo. "Finnick ho paura" mi sussurra Annie, io le sorrido guardando i suoi occhi meravigliosi "E di cosa?" lei fa un sorriso triste "Non lo so, ho un brutto presentimento" si stringe più forte a me, le accarezzo la testa dolcemente.
Il programma inizia, si sente l'inno presidenziale e Snow entra acclamato dal pubblico, estrae la busta "Affinche si ricordi che anche i più forti..." eccetera eccetera, non mi interessa "i tributi, come sempre maschio e femmina..." arriva al punto! Non tergiversare! "Verranno sorteggiati...tra i vincitori ancora in vita di ogni distretto" il mio cuore si blocca di colpo, Annie singhiozza terribilmente "No!" piange, io non so cosa fare, non so niente, sono sconvolto, sento solo la presa di Annie farsi più forte, i vincitori maschi del distretto 4 sono tutti morti, sono rimasto solo io, io andrò nell'arena. Annie continua a piangere, adesso anche io la stringo con forza, non voglio lasciare quella presa, sento che morirei se lo facessi "Andrà tutto bene, te lo prometto, loro non possono separarci" lei mi da un bacio tremando "Non tornerai nell'arena! Non sei l'unica vincitrice, vedrai!" provo di consolarla, di istinto il mio pensiero va a Mags, lei è come una madre per me, se solo una di loro mi seguisse, non saprei come salvarle, ma soprattutto non saprei se accettassero il mio sacrificio, se non si uccidessero per salvare me "Ma non è per me che mi preoccupo" mi sussurra baciandomi di nuovo, questa volta con più forza, come se potesse perdermi da un momento all'altro.
Per la prima volta mi accorgo di avere paura, fino a poco tempo fa rimpiangevo di aver vinto quei dannati giochi, morte, vita, erano un sinonimo per me. Ma adesso ho paura di morire, perché mi accorgo per la prima volta di amare questa vita, perché vale la pena vivere per vedere ogni giorno il suo sorriso, per dirle che la amo, perché io amo Annie e voglio proteggerla.

Arriva il giorno della mietitura, mi sento preso in giro, io sono l'unico tributo maschio, chi altro potrebbe essere estratto? Sono arrabbiato e quando l'inviato di Capitol City estrae dalla boccia l'unico biglietto e legge il mio nome, mi trattengo dal dargli un pugno in faccia e mi limito a ridacchiare, sorprendendomi da solo, ma è un bene per le telecamere, faccio un passo avanti e recito la parte del guerriero pronto a tutto e sicuro di vincere per portare onore al suo distretto, dentro provo un moto di disgusto e ribrezzo, ma nessuno deve vederlo, fortunatamente non sono a Capitol City e la gente del mio distretto è più sincera, questo riesce a trattenermi.
Penso alla ragazza del 12, Katniss Everdeen, anche lei sarà stata presa in giro come me, immagino che debba provare i miei stessi sentimenti. Sono convinto però, che sia colpa sua, quel gesto con le bacche non le è mai stato perdonato e che ora per uccidere lei uccidono tutti noi. Scuoto la testa, alla fine è una vittima come tutti.
L'inviato infila la mano nella boccia di vetro che contiene i nomi delle uniche quattro vincitrici "Annie Cresta" sento pronunciare, il mio cuore si spezza, il rumore mi sembra così forte da poter essere udito in ogni angolo di Panem. Vedo Annie scoppiare a piangere mentre trema e nasconde il proprio viso tra le mani, io vorrei andare da lei, vorrei fare qualcosa per salvarla, ma non posso, dannazione io non posso fare niente, non posso prendere il suo posto perché sono già stato estratto ed in ogni caso me lo avrebbero impedito. Sto pensando ad una soluzione, ma non ne trovo, ho solo la consapevolezza di provare una paura immensa, non voglio perderla, lei non deve morire, io potrò proteggerla nell'arena, ma non è detto che ci riesca, è un rischio troppo grande che non voglio correre, lei deve vivere, ma soprattutto non deve ritornare in quell'arena, che con incubi ricorrenti l'ha portata alla follia. Annie, così giovane, così dolce, così indifesa, no! Il mio angelo non può tornare laggiù, non può morire in quell'inferno. "Annie" mormoro, ma lei non mi sente.
All'improvviso incrocio lo sguardo di Mags, la vedo decisa e pronta, so cosa vuole fare, ma so anche che se lo farà firmerà la sua condanna a morte, perché mai mi permetterebbe di morire al posto suo. Scuoto la testa con forza, lei mi sorride, non può parlare perché è muta, ma so che vorrebbe in qualche modo confortarmi. Per me ormai è tutto un incubo, Mags fa un passo avanti, alza di colpo la mano, poi indica Annie e scuote la testa, si batte una mano sul petto, si indica, annuisce. Anche se non pronuncia parola tutti hanno capito il suo gesto, si è offerta volontaria per Annie. Ed ecco che si avvicina a me, allontana gentilmente Annie "Grazie" mormoro e sono sicuro di piangere mentre lo dico, Mags sorride ancora come per dire "Te lo devo ragazzo mio" l'abbraccio e lei mi fa cenno di sorridere, è una donna meravigliosa. Dopo un po' mi precipito da Annie ancora in lacrime, le prendo il volto tra le mani "Vivrò per te! Te lo giuro! Non ti lascerò sola! Mai!" le dico, poi appoggio le mie labbra sulle sue, una sensazione strana e meravigliosa che non so descrivere mi scalda il cuore, mi sembra quasi di dirle addio, vorrei che non fosse così, vorrei poterla riabbracciare quando tutto sarà finito, così cerco di darle tutto l'amore che provo per lei in un unico bacio "Ti amo Finnick" mi sussurra "Ti amo anch'io Annie" rispondo.

Fra pochi secondi sarò catapultato nell'arena, sono agitato, mi tranquillizza il fatto che tutto andrà bene, che Haimitch e Plutarch ci tireranno fuori da quell'inferno, ma non so se arriverò vivo a quel momento, il loro obiettivo è salvare Katniss, se io muoio sarà un dettaglio di poco conto.
Vedo Haimitch entrare e venire verso di me "Ricordi la nostra chiaccherata dell'altra sera?" chiede semplicemente, annuisco, e come dimenticarla!? "Si certo" Haimitch sospira soddisfatto "Bene! Ricorda: atravverso il numero di pani che riceverete ogni giorno saprete quando sarà il momento. E a proposito tieni" mi passa un braccialetto d'oro con un motivo di fiamme "A che cosa serve" chiedo confuso "Mostralo a Katniss e lei si fidera' di te" dice e lasciandomi con i miei dubbi se ne va come era arrivato.

Ed eccomi nell'arena, da quello che ha detto Haimitch la prima cosa da fare è trovare Katniss e Peeta. Intravedo Mags e le dico di cercare Peeta, anche lei è a conoscenza del piano e sa cosa fare. Vedo Katniss afferrare un arco mi avvicino e nel frattempo prendo un tridente dalla cornucopia. Lei mi punta immediatamente l'arco contro, sta per scoccare una freccia "Aspetta!" le grido "Per fortuna siamo alleati!" le mostro immediatamente il bracciale sperando che davvero Haimitch avesse ragione, lei si irrigidisce, noto un po' di confusione e sorpresa nei suoi occhi "Dove l'hai preso?" mi chiede senza spostare l'arco di un millimetro, io sorrido ironico "Tu che dici!?"

NOTE DELL'AUTRICE:
Devo dire che Finnick è stato uno dei miei personaggi preferiti ed ho pianto per la sua morte, quindi mi sembrava giusto scrivere qualcosa su di lui! ;) Spero vi sia piaciuta! Grazie per la lettura! Alla prossima! ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Dolce piccola Rue ***


Tamburello con le dita sul finestrino del treno, fuori sta piovendo, le goccioline d'acqua scorrono veloci sul vetro facendo a gara a chi lascia una striscia più lunga. Vorrei vedere il paesaggio, ma questo treno è talmente veloce che distinguo a mala pena i contorni delle cose, allora, siccome non ho nient'altro da fare, me li immagino. Adesso vedo un'enorme foresta piena di abeti, di arbusti, tutti verde acceso, ci sono anche tanti animali, vedo persino gli scoiattoli che corrono da un ramo all'altro, come mi immagino sia la foresta del distretto 12. Poi ecco le sconfinate distese di grano dorato della mia casa, del distretto 11, i campi sono pieni di frutteti e vigne, e le ghiandaie imitatrici volano libere nei cieli. Alcuni distretti li conosco solo di nome, purtroppo Capitol City impedisce il contatto tra i vari distretti, perciò il paesaggio diventa nero, come fossi in una galleria. Poi il nero si alterna a montagne, praterie, pianure e non so per quale motivo, ma vedo anche un deserto. Non ho mai visto un deserto, ma sono stufa delle gallerie, perciò preferisco immaginare un'enorme distesa di sabbia. Eccoci arrivati al 4, questo è il distretto che preferisco in assoluto per via del mare. Anche quello è per me sconosciuto, ma sono felice di immaginarlo, so che c'è tanta acqua, tutta insieme, che scorre libera e s'infrange sulla terra, mi correggo sabbia, mi hanno detto che c'è la sabbia, so anche che al tramonto il sole si tuffa nel mare e il mare lo inghiotte rifflettendo la sua luce che colora il cielo ed il mondo di rosso, rosa, viola. Deve essere bello.
Poi qualcosa interrompe il filo dei miei pensieri, qualcuno mi tocca una spalla, sobbalzo, e sono sicura di aver toccato il soffitto con un salto "Scusa non volevo spaventarti" mi dice Tresh "Non importa" gli sorrido, Tresh è il compagno di squadra, siamo stati sorteggiati per la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, a dire il vero non siamo compagni di squadra, perché agli Hunger Games entrano 24 persone e ne esce una, perciò saremo compagni fino a quando non ci dovremo uccidere a vicenda. Ma non voglio pensarci, non voglio pensare al dolore che la mia famiglia ha provato quando hanno estratto il mio nome, perché è inutile prendersi in giro, io morirò in quell'arena, ho solo 12 anni, gli altri tributi, così ci chiamano, sono molto più grandi, Tresh per esempio ha 17 anni ed è molto più grosso di me, mi potrebbe spezzare in due come un bastoncino. Ma Tresh è gentile con me, credo voglia proteggermi, ma non ne sono sicura, anche perché non ha molto senso.
"Volevo solo avvisarti che il nostro mentore vuole vederci" mi spiegha, poi mi prende per mano dolcemente, come se fossi una sua sorella più piccola, non ha senso "Andiamo?" annuisco "Si"

Per essere precisi abbiamo scoperto che i mentori sono due, non mi sembrano molto in gamba, ma mi devo accontentare, anche se con una sola prima occhiata hanno deciso che il loro preferito è Tresh "Perfetto, allora morirò davvero" penso.

Comincio ad odiare questo treno, più si avvicina a destinazione, più il finto paesaggio non riesce più a distrarmi. Per quanto resistero' ancora? Non lo so, allo stesso tempo voglio scendere perché l'aria mi manca, ma allo stesso tempo non voglio, perché se scendo vorrà dire che la mia morte è più vicina.
Capitol City mi sta letteralmente inghiottendo, tutti quanti sembrano delle bomboniere giganti, sono uno più buffo dell'altro, ma soprattutto sono falsi, bugiardi, non sopporto quelle inutili lamentele sulla mancanza di idee decenti in TV, o sulla mancanza di stilisti con idee nuove e frizzanti, sulla scarsità di trucchi e di accessori, e sulla riduzione di feste settimanali; ma soprattutto non sopporto chi fa finta di piangere per il mio triste destino. Sono stanca di tutti loro. Per non parlare dell'addestramento, per i favoriti sono un pidocchio che va assolutamente evitato, per gli altri sono da evitare perché gli altri non vogliono alleati e quindi il mio aiuto non gli interessa. Solo Tresh e Katniss mi considerano, non che volessi fare amicizia con tutti, ma preferirei non passare le mie ultime ore da sola.
Katniss è la ragazza del 12, si è offerta per sua sorella Prim, uno dei gesti più belli che io abbia mai visto, per questo mi incuriosisce e spesso la spio. L'altro giorno si stava allenando nella mimetizzazione con il suo compagno di distretto, Peeta, quando ad un certo punto lui mi nota "C'è un'ombra che ti segue" le dice e Katniss si gira verso di me e mi sorride, pensavo si sarebbe arrabbiata, ma in qualche modo le ho fatto tenerezza, mi nascondo subito dietro una colonna.
Anche la parata dei tributi e le interviste sono al quanto noiose, mi costringono ad indossare abiti pomposi, molto più grandi di me che mi prudono e mi pizzicano dappertutto, e mi fanno domande assurde. Durante l'intervista Caesar mi chiede come farò quando dovrò fronteggiare un altro tributo e io rispondo "Prima devono riuscire a prendermi" il che in effetti è vero, sono molto brava ad arrampicarmi sugli alberi e forse potrei rintanarmici e aspettare che tutti gli altri muoiano, come fecero i morfaminomani del distretto 7, si nascosero fino alla fine.

Sono passati un po' di giorni da quando sono entrata nell'arena. Devo dire che me la sto cavando bene, finché resto sugli alberi va tutto bene. Poco fa ho aiutato Katniss. Era in cima ad un albero e sotto di lei c'erano i favoriti e Peeta in assedio, sarebbe morta di sicuro, così le ho dato un piccolo consiglio, sperando che lo segua, le ho indicato un nido di aghi inseguitori sopra la sua testa, così poteva tagliarlo e farlo ricadere contro i favoriti, così sarebbe potuta scappare. Sto "passeggiando" saltando da un ramo ad un altro quando vedo Katniss stesa a terra priva di sensi, è ricoperta di punture, io so come curarla e come salvarla, ma dovrò lasciare i miei alberi e se lo facessi...non voglio pensarci. Sto per andarmene, ma quel corpo a terra mi chiama, mi supplica di tornare indietro "Oh al diavolo!" penso, e scendo dal mio posto sicuro.

Ho pagato a caro prezzo la mia scelta, ma non me ne pento. Io e Katniss siamo amiche e io le voglio bene, anche lei me ne vuole, abbiamo passato gli ultimi giorni a parlare di stupidaggini, era un modo per "evadere" da questo inferno anche solo per pochi secondi. Ed ecco come è andata a finire, io ho una lancia che mi trapassa lo stomaco e sto per morire. Katniss mi abbraccia e piange, ormai non c'è più nulla da fare "Tu devi vincere" sussurro appena, poi le chiedo un ultimo favore "Ti va di cantare?" chiedo debolmente, lei sa quanto ami la musica e mi accontenta "La' in fondo al prato, c'è un salice ombroso" canta con la voce incrinata dal pianto, ma non si ferma, per me "Un manto d'erba, che culla il riposo..." poi le parole si fanno confuse, non riesco a sentirle, sento la melodia, ma non le parole, pian piano non arriva più neanche un suono, e i contorni delle cose si fanno via via più sbiaditi, come sul treno, si confondono, non sento più il dolore della ferita, i miei occhi si riempono di luce bianca e poi di colpo piombo nel buio e muoio.

NOTE DELL'AUTRICE: Lo so lo so! Sono cattiva a ricordarvi queste scene così tristi! Ma visto che ho ricordato Finnick, dovevo farlo anche con lei! Che fra tutti rimarrà sempre il tributo più innocente e degno di vincere, di vivere! :'(
Spero vi sia piaciuto! Baci e recensite ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** pugnali contro Lux ***


La odio! Non la sopporto! Non può esistere persona più stupida! Riesce persino ad essere più antipatica di Katniss!
È solo qualche giorno che io e Cato siamo qui e si è già scordato di me. E quella smorfiosa di Lux non è di aiuto. È solo una stupida civetta, come si permette lei di provarci con il mio fidanzato!?
Cato aveva detto che avremmo fatto finta di essere solo amici per non creare problemi, e per protteggermi, ma da cosa mi dovrebbe proteggere? Comunque non è una scusa per ignorarmi e lasciare campo libero a Lux.
Lux è molto carina, lo devo ammettere, alta, magra, bionda e con due occhi azzurro cielo; ma è solo una ragazzina piena di sé. Non ha neanche un talento, come pensa di vincere gli Hunger Games? La vedo spesso vantarsi della sua bravura nel tiro con l'arco, peccato che non l'abbia mai vista centrare un bersaglio. Ad esempio l'altro giorno si è messa a tirare frecce da tutte le parti ed imbranata ha colpito di tutto tranne il bersaglio; subito dopo ha guardato me e Katniss con un sorriso spavaldo stampato sul suo bel visino e uno sguardo di sfida. Io e Katniss ci guardiamo sconvolte e vagamente confuse "L'ha fatto davvero?" mi chiede, nonostante ci detestiamo al momento è meglio fare gioco di squadra, ripeto, solo per il momento, così rispondo con una fragorosa risata "Si, ancora non ci credo!" anche lei comincia a ridere e Lux ci guarda offesa "Che avete da ridere!?" ci chiede mettendo il broncio da bambina viziata, io e Katniss ci guardiamo e scoppiamo nuovamente a ridere, la biondina schiuma di rabbia, piglio un paio di coltelli e la spingo via con forza "Togliti di mezzo incapace!" Lux mi guarda sconvolta "Ma cosa!?" non fa in tempo a finire la frase che Katniss le strappa l'arco dalle mani e si impossessa della sua faretra "Grazie!" le dice ridendo. Io e Katniss cominciamo a tirare, io i miei pugnali, lei le sue frecce, centro perfetto ad ogni colpo. Non ci importa di quello che ci urla Lux, sentiamo solo il sibilo acuto delle nostre armi che fendono l'aria. Lux è indignata, ma commette un errore, un errore imperdonabile; corre tra le braccia di Cato per farsi consolare. La vedo saltargli addosso e buttargli le braccia al collo, quello che mi fa arrabbiare di più però, non è quello che ha fatto, ma la reazione di Cato. Lui dovrebbe amarmi, ma le sue braccia non circondano me, ma un'altra, le sue mani calde non mi accarezzano la schiena, sono occupate con quella di un'altra, io non sento il suo dolce profumo, non mi rifugio appoggiando la mia testa sul suo petto per sentire il battitto del suo cuore, un'altra è al posto mio e quell'altra alza il viso e avvicina le sue labbra avide a quelle di lui, non riesco a controllarmi, così lo faccio, lancio un altro coltello che passa ad un soffio dalle loro teste e si conficca nel muro dietro di loro "Ma sei pazza!?" mi domanda incredulo lui, scuoto la testa guardandolo con odio e poi scappo via "Clove!" sento la sua voce chiamarmi, ma è troppo tardi.
A parte per quell'episodio io e Katniss non ci siamo più viste, io continuo ad odiarla e lei fa lo stesso, senza neanche sapere il perché; ma adesso Katniss è passata in secondo piano, il obbiettivo principale ormai è Lux. Per quanto riguarda Cato? Non mi importa, può anche essere il primo a morire, ormai tra noi è finita e anche se rimarremo uniti in quanto favoriti, non esiterò ad ucciderlo se necessario.

Arriva la sera delle interviste, la vigilia degli Hunger Games. Noto alcuni attorno a me un po' nervosi, altri invece sono molto sicuri di se; io faccio parte della prima categoria. Non sono mai stata brava a farmi degli amici ed in generale a piacere alla gente, sembro solo un essere freddo, e privo di sentimenti, ma non è così, io ho molto di più e solo una persona riusciva a far emergere ciò che è in me, ma questa persona non potrebbe essere più lontana di così.
Lux sale sul palco per prima dato che è del distretto 1, fa un discorso "toccante" nel quale saluta parenti e amici, poi passa subito a vantare tutte le sue numerossissime "qualità". Vorrei semplicemente salire sul palco e strangolarla, così la smetterebbe di esistere e il mondo avrebbe un'oca in meno!
Sento qualcuno prendermi la mano, mi giro di scatto, Cato "Tutto bene?" come sempre sa esattamente cosa sto provando "Si certo e a te cosa importa?" glielo dico quasi sputandoglielo, come se mi facesse schifo anche solo parlare con lui "Non è vero non stai bene! E certo che mi importa di te, sei la mia ragazza" squoto la testa, non ci parliamo da giorni e le uniche parole che gli escono dalla bocca sono queste? "Cosa ne vuoi sapere di me!? Comunque direi che ti confondi...mi pare che adesso sia un'altra la tua ragazza" mi guarda con sguardo triste, non l'ho mai visto così "Ma..." stava per dire qualcosa, quando la strega bionda si intromette saltandogli in braccio "Allora!? Come sono andata!?" gli chiede eccitata e fa finta di non vedermi "Come ti ho detto" concludo, sto per andarmene anche perché Marvel ha quasi finito la sua intervista e fra poco toccherà a me, Cato mi afferra di nuovo, quanto mi mancava quel contatto "Buona fortuna" sussurra e gli rispondo con un sorriso.

È almeno un paio di giorni che siamo nell'arena, il nostro gruppo è insolito, perché non siamo solo noi quattro favoriti, dal distretto 1 e dal 2, ma c'è anche il ragazzo del 6 ed il ragazzo del 12, Peeta. È la prima volta che un tributo di un distretto così remoto si allei con i favoriti, il che è molto strano, ma ciò che è ancora più strano è che ci sta conducendo dalla ragazza che ama per ucciderla. Per questo lo odio, perché è un bugiardo, se vuole ucciderla allora non la ama, ma vedrà come gliela farò pagare, dopo aver ucciso Katniss passerò direttamente a lui. Non riuscirei mai ad immaginare Cato che mi cerca per uccidermi.
Lux rimane avvinghiata a Cato come la cozza fa con lo scoglio, ad ogni più piccolo rumore trema e ne approfitta per abbracciarlo, io continuo a guardarli con odio e disgusto, ma noto che Cato non è per niente contento della situazione e ad ogni mio sguardo i suoi occhi, quei meravigliosi occhi azzurri, si adombrano e diventano lucidi.

Finalmente abbiamo trovato Katniss, ma non grazie a Peeta, è stata solo fortuna. È ferita e a stento riesce a correre, ormai le stiamo addosso, è in trappola. Lei lo ha capito e subito si arrimpica su un albero sperando che di essere l'unica a saperlo fare, purtroppo è così. Cato prova a raggiungerla con la spada in pugno "Uccidila Cato, devi ucciderla Cato!" gli urlo, ma lui cade miseramente dopo pochi minuti. Katniss ride, digrigno i denti "Maledetta" penso, Lux si fa avanti scocciata "Spostati ci penso io" dice sgarbatamente a Cato e comincia a tirare frecce ovunque tranne che su Katniss "Ma perché è così imbranata!?" dico tra me e me, mi scappa un sorriso "Forse dovreste lanciare la spada!" suggerisce Katniss, sbuffo, non sopporto il suo atteggiamento, Cato prende a forza l'arco di Lux "Dammi qua!" lui non è mai stato un gran tiratore, ma è sempre meglio di Lux, infatti la sua freccia per poco non colpisce la mano di lei "Aspettiamo che scenda" è stato Peeta a parlare, ci giriamo increduli "Dovrà pur scendere prima o poi! O morirà di fame!" esclama e tutti siamo d'accordo, così ci accampiamo per la notte. Lux dorme rigorosamente abbracciata a Cato, ho al momento uno strano istinto omicida, ma meglio lasciar perdere per ora.
Percepisco subito che c'è qualcosa che non va, sento uno strano rumore, come se stessero segando un ramo, apro gli occhi di colpo e con orrore vedo un nido di aghi inseguitori precipitare e rompersi in mezzo a noi rivelando l'orrendo contenuto "Katniss! Me la pagherai" penso immediatamente e subito mi alzo. Prima di andarmene trascino a forza Cato, ci salviamo per miracolo, ma non è lo stesso per Lux, grida e si contorce tra le vespe che le provocano un dolore immenso, devo ammettere che provo una leggerissima pena per lei, quella è una delle morti peggiori che possano esistere "Aiuto! Aiutami!" mi grida, le faccio un ghigno crudele "No!" dico e corro il più lontano possibile.

Adesso anche se Lux non c'è più io e Cato rimaniamo separati, io ho ancora il cuore spezzato e non so se riuscirò a perdonarlo, ma adesso abbiamo altro di cui preoccuparci, Katniss ha distrutto le nostre provviste e ora siamo senza cibo, moriremo di fame, perché non sappiamo procurarcene altro "Che cosa hai fatto!? Dovevi solo fare di guardia! Cosa c'è di più semplice!?" urla Cato contro il ragazzo del 6, ma non gli da neanche il tempo di rispondere che gli spezza il collo senza pietà. Bum! Il cannone spara e il ragazzo muore. Dopo un po' sentiamo altri due spari "Chi sono?" mi chiede Cato "Una sarà Rue, Marvel doveva ucciderla" gli rispondo "E il secondo?" non so cosa rispondere, ma il nostro amico non sta tornando e la risposta è solo una "Ci siamo quasi" dico soltanto "E se dovremo?" Cato mi guarda con gli occhi lucidi "No" rispondo lapidaria, mi prende di colpo il viso tra le mani e mi bacia con passione, con forza, con disperazione, io lo lascio fare, anzi ricambio, perché le sue labbra mi sono mancate troppo a lungo.

Sono a cavalcioni sopra a Katniss, il mio pugnale puntato alla gola, cerca di ribellarsi, ma la mia presa è ferrea e lei non riesce a muoeversi, digrigna i denti guardandomi con odio, sposto il pugnale e comincio a passare la lama sul suo viso "Ma che bel visino che hai! Perché non proviamo a ridisegnarlo?" le dico sogghignando, pensavo che avrebbe abbassato lo sguardo, che avrebbe chiuso gli occhi, ma continua con coraggio a sostenere il mio sguardo e non noto paura nei suoi occhi, così aspetto ancora prima di ucciderla "Ti è dispiaciuto per lei?" chiedo, il suo sguardo cambia immediatamente, gli occhi le si inumidiscono, ma subito dopo si accendono di nuovo furore e odio, ricomincia a ribellarsi, ho toccato un punto debole, molto debole, se la liberassi mi ucciderebbe all'istante "Si per quella bambina" altro sguardo assassino "Come si chiamava?..." ormai è fuori di se "Rue?" emette un grido di dolore e odio, tutto contro di me "Si l'abbiamo uccisa noi! E adesso uccideremo te!" Si ho detto uccideremo, io e Cato, perché è come se fossimo talmente uniti da essere una cosa sola, alzo il pugnale, ma mentre sto per colpire una mano mi blocca all'improvviso, con orrore mi sento sollevare e sbattere contro la cornucopia "Tresh" sussurro terrorizzata "Oh scusa! non mi aspettavi!?" mi chiede con uno sguardo di fuoco "L'hai uccisa tu!?" mi grida e continua a sbattermi contro il duro metallo della cornucopia, scuoto la testa "No! Non sono stata io! Cato! Cato! Aiuto!" sto gridando e non ho mai avuto tanta paura perché adesso so che Tresh mi ucciderà, ma sta aspettando e non so perché "Clove!" sento la voce di Cato lontanissima, non arriverà mai in tempo e anche se lo facesse non potrebbe fare niente, rimpiango solo di non potergli dire addio. "Bugiarda!Dillo! Dillo che sei stata tu! Ti ho sentita quando l'hai detto a Katniss!" Tresh è fuori di se e stringe la presa sulle mie spalle fino a farmi scricchiolare le ossa, perché non mi uccide e basta!? "No! Non l'ho uccisa io! Lo giuro!" Tresh mi tira un forte pugno alla mascella, "Basta! Basta!" supplico "E voi vi siete fermati davanti a Rue! A quella piccola che implorava pietà!?" con orrore lo vedo prendere una grossa pietra "Che cosa vuoi fare!? No! No! Ti prego!" ormai non ci vedo più "Cato!" non ho mai gridato così forte "No!...Tu! Tu non ti sei fermata!" grida Tresh, la pietra cala sulla mia testa, non ho mai provato così tanto dolore in vita mia, la pietra colpisce più e più volte, ho la cranio in parte sfondato e il mio corpo è ormai immobile, Tresh si ferma e lascia che il mio corpo cada a terra "Solo sta volta 12! Per Rue!" dice a Katniss e scappa via, anche Katniss scappa, ha sentito Cato avvicinarsi.
Sono morta? Si forse si, o forse no? Non riesco a muovermi, ma sento quello che succede attorno a me. "Clove! Clove no! Ti prego non lasciarmi! Clove! Tu sei forte non mollare!" Cato mi stringe tra le sue braccia e mi bacia come non ha mai fatto prima perché sa che sarà l'ultima volta "Perdonami! Ti prego perdonami! Sono arrivato tardi!" sta piangendo senza ritegno, mai lo avevo sentito così disperato, allora mi ama, mi ama davvero "T...i.....am...o..." sussurro appena con le ultime forze, ma la mia voce è talmente flebile che non sono sicura di averlo detto davvero, Cato mi bacia di nuovo "Ti amo anch'io Clove" sussurra, sorrido debolmente, chiudo gli occhi "No! No! Clove cosa fai!" vorrei stare ancora con lui, ma la vita sta scivolando dalle mie dita, tutto si fa buio e mi culla solo quella dolce frase "Ti amo anch'io Clove".

NOTE DELL'AUTRICE:
ciao a tutti! :) Lo so lo so! Troppi capitoli tristi eh!? ;) spero di non deludervi! Bacioni! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'inzio di un incubo ***


L'inviata di Capitol City estrae una misera strisciolina di carta dalla boccia di vetro. Non è sicuro, ma io so che è mia. "E' la prima volta Prim! Il tuo nome c'è una sola volta!" mi ripeto mentalmente, ma non funziona, dannazione non funziona. Il mio cuore batte all'impazzata, tanto che temo che qualcuno possa sentirlo.
L'inviata apre il bigliettino con un gesto teatrale e con un sorriso crudele dipinto sulle labbra. Dovrebbe essere Effie, le somiglia, ma non è lei, non credo che quella donna così ingenua sia in grado di fare un sorriso così crudele.
Fa una pausa tra una parola e l'altra e io mi sento morire ogni volta che lei apre o chiude quella sua boccuccia imbrattata di rossetto.
"Il tributo femmina del distretto 12 è..." sto per svenire, lo sento "Prim Rose Everdeen" il mio cuore si ferma di colpo, le gambe minacciano di non sorreggermi più, vedo mia madre e mia sorella correre verso di me e stringermi forte, i Pacificatori mi strappano dalle loro braccia, sento solo urla e mi sento stordita, solo troppo tardi mi accorgo che le urla sono mie.

Urlo con tutto il fiato che ho in corpo, mi sveglio madida di sudore, terrorizzata, ma felice che sia stato tutto solo un incubo. Quell'orribile e crudele incubo che si ripete all'infinito da quando ho compiuto 12 anni e quella maledetta strisciolina di carta con il mio nome è già dentro quella schifosa boccia di vetro.
Vedo Katniss corrermi in contro, sedersi sul mio letto e stringermi forte a se. Sentirla qui vicino a me mi infonde coraggio e mi rende felice, ma chi sa per quale motivo ho l'impressione che presto ci separeremo. "Toccava a me! A me!" confesso piagnucolando, lei mi stringe ancora più forte "Lo so. Ma era solo un sogno! Prim è la tua prima volta, il tuo nome c'è una volta sola, è impossibile che ti peschino!" mi dice per rassicurarmi, annuisco, ma non sono tanto convinta, non era quello che mi dicevo nel sogno prima che fossi scelta?
Mi canta una canzone per tranquillizzarmi "Forza cantala tutta" mi sussurra prima di andarsene. Come ogni mattina va nel bosco con Gale, il suo migliore amico. Insieme cacciano e procurano il cibo per le loro famiglie, li ammiro e gli sono grata per questo.

La mattinata passa molto lentamente, le ore sembrano durare millenni, mentre aspetto la mietitura, dove sono sicura che avverrà qualcosa di terribile. Sono ore ormai che rido e piango allo stesso tempo, mi sento pazza, forse dovrebbero chiudermi direttamente in manicomio.
Ed ecco che arriva il momento, mi vesto in fretta, stranamente impazziente. Katniss rientra più tardi del solito ed è costretta a "correre" più di me. Una volta pronta viene da me e mi sorride per farmi coraggio. So che lo fa per me, che dentro è come un vetro in frantumi, ma non capisco perché continui a farlo, nonostante io sappia. "Vorrei essere bella come te" le dico tristemente, è davvero bellissima in quel vestito azzurro della mamma "Ma tu sei già bellissima" mi dice sorridendo "Ma tieni dentro la tua coda paperella" si mette a ridere e mi sistema la camicetta che è uscita dalla gonna, rido anch'io. Mi mette tra le mani una spilla "Sai che cos'è?" chiede, scuoto la testa "E' una ghiandaia imitatrice, ti proteggerà, finché l'avrai addosso non ti succederà nulla di male" mi dice sorridendo e io cerco di rispondere sperando che sia vero.

Effie estrae il temuto bigliettino "Vediamo chi è" mormora tra se e se, lo apre, non sembra malvagia come nel sogno, allora perché mi sembra di provare la stessa sensazione "Il tributo femmina del distretto 12 è" piccola pausa "Prim Rose Everdeen" questa volta il mio cuore si ferma davvero. Tutti mi guardano in attesa, io sono paralizzata. Per poco spero che sia solo uno dei miei incubi, ma non è così, questa volta tocca a me sul serio. "Su vieni cara!" mi sprona Effie e io la ascolto, sistemo la camicetta e mi avvio verso il palco a testa alta.
Durante il tragitto un grido mi blocca "Prim! Prim! No!" riconoscerei la sua voce tra mille, è Katniss, mia sorella, mi volto verso di lei incredula "Non farlo" mormoro, perché so cosa vuole fare "Mi offro volontaria! Mi offro volontaria come tributo!" esclama ed il mio cuore si ferma di nuovo. I Pacificatori che la bloccavano si fermano e la lasciano andare, mentre Effie ed il sindaco decidono se si possa fare o meno. "No! No Katniss! Perché!?" lei mi stringe a se, con forza "Prim corri da mamma!" dice piangendo "No!" grido "Corri da mamma!" risponde "No! No! No!" lei piange ancora di più "Prim mi dispiace!" ad un certo punto Gale appare alle sue spalle, mi prende in braccio e mi porta via "No!" continuo a gridare, ma nessuno mi ascolta. Gale mi stringe a se "Sta calma, andrà tutto bene, te lo prometto" sussurra. Nel frattempo Katniss sale sul palco "Come ti chiami?" chiede Effie "Katniss Everdeen" risponde tremando "Scommetto il cappello che era tua sorella" dice la donna sorridendo incoraggiante "Si" mormora. Affondo il viso sul petto di Gale e piango. Quando mi assaliva la sensazione che ci saremmo separate pensavo che sarei salita io su quel palco, che io sarei andata agli Hunger Games, che io sarei morta, mai e poi mai avrei immaginato il contrario. So per certo che questo è l'inizio di un incubo

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Un abito da ghiandaia imitatrice ***


Sono davvero dispiaciuto per quello che sta capitando a quella povera ragazza. In fondo ha solo diciassette anni e ha dovuto affrontare orrorri terribili che nessuno, specialmente una ragazzina, dovrebbe incontrare. E adesso, per colpa di una manciata di bacche tirate fuori in un momento inopportuno, rischia di morire una seconda volta.
Tutta questa faccenda degli Hunger Games è assolutamente assurda eppure diabolicamente geniale; il modo perfetto per tenere in mano le redini del potere incutendo terrore. Sinceramente mi vergogno di essere un cittadino di Capitol City, io ho tutto, mentre nei distretti si muore di fame e i bambini sono costretti ad uccidersi per il "nostro divertimento". Mi sento infinitamente "sporco" per questo e in qualche modo mi odio solo per il fatto di essere uno di loro.
È perciò che mi sono unito alla resistenza. Non posso dare un grande aiuto non essendo un abile combattente, ma ho progettato diverse armature tra cui quella di Katniss, che io reputo la migliore. Vorrei farle vedere i miei bozzetti perché sono sicuro che le piacerebbero molto, ma ovviamente non potrei mai mostrarglieli; Snow la sorveglia, e in ogni caso lei non sa ancora di essere "la ghiandaia imitatrice".
Katniss è il simbolo della rivoluzione e non sa nemmeno quanto lei da sola sia importante! Ma lei deve saperlo, per questo ho deciso di dare un messaggio a Panem approfittando delle interviste prima dei giochi.
Snow ha imposto che lei indossi l'abito da sposa che avrebbe messo il giorno del suo matrimonio con Peeta, se ci fosse stato.
Il presidente sta cercando di distruggere non solo lei, ma anche e soprattutto la sua immagine. L'abito da sposa significherebbe in questo caso una sconfitta; infatti lei non si è sposata perché Capitol City glielo ha impedito e nessuno può ribellarsi alle decisioni di Capitol City.
Io non sono affatto d'accordo e voglio dimostrarlo; trasformero' quel vestito in un abito da ghiandaia imitatrice. Sono perfettamente consapevole che questo mi ucciderà, Snow non me la farà passare liscia,un atto di rribellione del genere mi costerà la vita, ma adesso non mi importa; Panem avrà la sua Ghiandaia Imitatrice, costi quel che costi!

Ed eccola salire sul palco. Tutti la osservano incantati per il bellissimo abito da sposa che indossa e che sono fiero di aver realizzato. Come le avevo detto in precedenza le faccio un segnale e le dico di fare le piroette tanto amate dal pubblico. Lei gira su se stessa e dal suo vestito cominciano a fuoriuscire piccole scintille di fuoco dorate che pian piano si trasformano in fuoco vivo, enormi lingue di fuoco lambiscono il suo corpo senza farle male o bruciarla. Katniss continua a girare e il vestito sembra quasi consumarsi, il bianco del tulle è sparito, il fuoco l'ha sostituito con un nero prima sbrucciacchiato, poi denso e oscuro come la notte più tenebrosa. Katniss si ferma piena di stupore e si sente una forteovazione da parte del ppubblico; l'abito è completamente diverso, ma il meglio deve ancora venire. Katniss alza entrambe le braccia e due ali bianche e nere spuntano all'improvviso dal vestito. Il pubblico sembra quasi impazzito da quanto è piacevolmente sconvolto.
Ecco adesso Katniss è la Ghiandaia Imitatrice, la Ghiandaia Imitatrice che Panem aspettava.

Adesso comincio ad avere davvero paura. Tra poco verrò giustiziato con l'accusa di alto tradimento al governo. Quando mi trascinano con una benda sugli occhi verso il patibolo tremo come una foglia. Ora la morte diventa improvvisamente reale per me. Un colpo di fucile dritto alla testa e muoio.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! :) Finalmente sono riuscita ad aggiornare! ^-^ Anche se il capitolo è un obrobrio!!!!! XP Comunque spero che il capitolo su Cinna vi sia piaciuto! Bacioni a tutti! :3 ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Una morte stupida ***


Sto dormendo tranquilla abbracciata a Cato, il ragazzo che amo. So che non dovrei, che siamo qui per ucciderci, ma lui ha qualcosa di speciale, qualcosa che non ho mai visto in nessun altro ragazzo, sono passati pochi giorni da quando ci conosciamo, ma io lo amo, lo voglio, devo averlo, e non mi importa se la sua fidanzata cercherà di fermarmi.
All'improvviso mi pare di sentire un rumore strano, che non appartiene alla natura, sembra diverso, come se qualcuno stesse segando un ramo. Sento qualcosa staccarsi per poi cadere nel vuoto, la sento frantumarsi non appena tocca il suolo, è...è un nido di vespe, aghi inseguitori ad essere precisi. Apro gli occhi e mi alzo di scatto, non faccio in tempo a scappare che lo sciame mi avvolge completamente. Sento gli insetti pungermi in ogni parte del corpo e ad ogni puntura provo un dolore lancinante, mi sembra quasi di ricevere dolorosissime coltellate. Le vespe sono dappertutto, sulle gambe, sulle braccia, si infilano nei vestiti e mi infliggono stilettate di dolore, mi ronzano davanti al viso e sono talmente fitte che non vedo ad un palmo dal mio naso, mi si infilano nella gola, nelle orecchie e nelle narici, sono ovunque.
So che sto morendo, ma non lo trovo giusto, perché io? Io che mi sono sempre considerata perfetta, bellissima, con i miei occhi azzurro cielo, la mia pelle chiara come la porcellana e i capelli biondi come il miele. Mi ero sempre basata sulla mia bellezza, perché la gente non mi capisce, ho un carattere orribile, è vero, e lo ammetto, non so fare niente, e l'unico modo per farmi accettare era essere sempre perfetta, in ordine, ben vestita, persino truccata, per potermi imporre in quanto superiore nell'aspetto, ma in realtà non ha mai funzionato davvero, so per certo di aver suscitato solo invidia.
Ed ora eccomi, muio così, per una morte stupida, terribile, ma pur semprestupida, punta dalle vespe, quasi mi viene da ridere.
Ad un certo punto comincio a non sentire più né il dolore e né il mio corpo, pian piano smetto di vedere, di respirare. Il mio cuore si ferma e il cannone spara.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! :) Finalmente ho aggiornato eh!? ;) Non se perché abbia voluto scegliere il personaggio di Lux, eppure mi attirava, è stata per me un'impresa immedesimarmi in una persona così diversa da me (persino di aspetto fisico! XD) Be' spero di esserci riuscita e che vi sia piaciuta. Unbacio a tutti! :3 :) <3

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Ossessione ***


(Dedicata a Magicadark007 che me l'ha chiesta in recensione ;) !)

{Femslash FoxFace/Katniss}
Quegli occhi, scuri come pozzi profondi, quella bocca, quelle sue morbide labbra, la sua lunga treccia scura, il suo corpo agile e perfetto, tutto questo mi si è piantato nella mente come un'ossessione. Non riesco a smettere di pensare a lei. La voglio, la desidero ardentemente, vorrei poterla avere accanto, vorrei poter premere le mie labbra su quelle perfette di lei, ma non posso.
Io sono una ragazza, allora perché provo questi sentimenti per lei!? E perché in un momento così tragico come questo io riesco a pensare solo a lei!?
È dal primo momento in cui l'ho vista che mi ha suscitato interesse, poi quell'interesse pian piano è cresciuto sempre di più fino a diventare ossessione e credo che presto diventerà follia.
Io amo Katniss, ma mi rendo conto che sarebbe impossibile stare insieme, lei non ricambia i miei sentimenti, ma soprattutto so che sarò costretta ad ucciderla per sopravvivere, anche se preferisco morire piuttosto che toglierle la vita.
Mentre penso queste assurdità inciampo su una radice e mi graffio con gli aghi di pino che sono per terra. Mi rialzo arrabbiata e frustrata, ma quando cerco di riprendere il mio cammino, una strana farfalla dai colori sgargianti mi svolazza attorno al viso. Deve essere un ibrido perché ha una forma troppo particolare per essere solo una semplice farfalla. Si appoggia sul mio braccio, faccio per scacciarla, ma non appena avvicino il mio dito sento un dolore lancinante nel punto dove la farfalla si era appoggiata, vedo un enorme pungiglione uscire dal mio braccio e la farfalla vola via.
La mia testa comincia a girare pericolosamente e mi sento mancare, dopo pochi minuti mi ritrovo senza sapere come distesa per terra. Dopo qualche ora, che a me sembrano pochi minuti, apro gli occhi a fatica e con un forte dolore alla testa cerco di rialzarmi senza cadere. Sento una voce alle mie spalle
< Che cos'era quella specie di ibrido? > chiede. Rispondo senza voltarmi
< Non lo so, credo che sia una forma più evoluta di un ago inseguitore > mi volto lentamente, so a chi appartiene quella voce, sono giorni che mi tormenta. Vedo l'immagine di una ragazza formarsi di fronte a me, la sua voce è così bella che mi sembrava di sentirla di continuo, ma non era mai stata così chiara, così definita, e poi lei non mi era mai apparsa davanti, che sia veramente lei? No, è impossibile.
< Lo sai che provoca forti allucinazioni vero? > chiede un po' ironica Katniss. Annuisco delusa, non è veramente lei
< Già, e tu sei un'allucinazione, o sbaglio? > domando con un sorriso amaro. Lei si stringe nelle spalle e con uno strano sorriso si avvicina pericolosamente.
< E non ti piacerebbe far finta che sia reale? > sussurra suadente. È talmente vicina che posso sentire il suo respiro sul collo, le labbra si sfiorano appena, comincio a desiderarla, a desiderarla tanto da morire per averla. Mi stacco immediatamente con violenza
< Smettila! Tu non sei reale! > le grido in preda alla frustrazione. Lei mi prende il viso e lo attira al suo con forza, impedendomi di ribellarmi
< Che male c'è a sognare? Tu non potrai mai averla, perciò perché non ti lasci andare, se vuoi...puoi avere me > mi sussurra con una voce piena di desiderio nell'orecchio, scuoto la testa
< No! Tu non sei lei! > dico cercando di divincolandomi, ma senza risultato. La verità è che sono d'accordo con lei, che c'è di male a sognare? Io la desidero e allora perché non averla? Per questo il mio corpo rimane inchiodato lì dov'è, senza sapere cosa fare.
< E se lo fossi? > dice. Io rimango immobile, impietrita, non so cosa rispondere. So che non è reale, eppure lei vuole farmi credere che lo sia. Sto pensando che cosa fare quando all'improvviso lei mi bacia. Preme con passione le sue labbra sulle mie e io non riesco a staccarmi da lei. Continuiamo a baciarci desiderandoci l'un l'altra. È il bacio più bello che abbia mai ricevuto, anche se so che non è reale, ma per me...lo è.
Ad un certo punto però Katniss infila la mano sotto la mia maglietta e tenta di togliermela, la fermo appena in tempo.
< Cosa fai!? > domando agitata
< Cosa c'è, non mi vuoi più? > chiede rattristata
< No...io... > non so cosa dire e lei comincia ad urlarmi contro.
< Tu non mi vuoi! Mi hai presa in giro! Non mi vuoi! > la sua voce sta urlando, si moltiplica, ora tante Katniss mi urlano contro la loro rabbia ed io...scappo.
Corro, corro, non so dove sto andando, mi basta solo allontanarmi da loro che imperterrite mi inseguono e si avvicinano sempre più velocemente.
< Smettila di ossessionarmi! > grido a una delle tante Katniss che cercano di afferrarmi. Vedo un ragazzo biondo in lontananza, è Peeta, il compagno di distretto di Katniss, nonché quello che me l'ha portata via. Sta raccogliendo delle bacche ed ha intenzione di mangiarsele. Riconosco quelle bacche, sono morsi della notte, bacche velenosissime, solo uno stupido mangerebbe quelle bacche senza una ragione, dimenticavo, Peeta è stupido. Mi sente arrivare e spaventato scappa via senza poterle mangiare.
Nel frattempo tutte le Katniss mi circondano. Mi urlano cose terribili e io non posso più scappare. Comincio a piangere senza ritegno. Cado in ginocchio e mi tappo le orecchie con le mani. Una delle Katniss mi tocca la spalla, la guardo, lei mi sorride gentilmente.
< Io so un modo perché tutto questo finisca > dice mantenendo il sorriso, io la guardo senza capire
< C'è un solo modo > dice aprendo il palmo della sua mano proprio davanti al mio naso. Tiene delle strane sfere viola e me le porge, ma non sono sfere, sono bacche, morsi della notte. Io scuoto la testa e mi allontano.
< No! > dico convinta, a questa risposta le voci aumentano insieme al frastuono che mi rimbomba nella testa, Katniss non smette di sorridere.
< Basta! Basta! Vi supplico! Basta! > grido cercando di coprire le urla che aumentano sempre di più, Katniss sorride
< C'è solo un modo > ripete lei porgendomi nuovamente le bacche
< Solo uno > conclude.
Ed io, pur di far finire questo incubo, quasi con un gesto involontario, accetto, la mia mano si muove quasi contro la mia volontà, tremante esita e poi più saldamente afferra le bacche e me le ficca in bocca. Io mastico e ingoio quasi senza accorgermene e poi finalmente silenzio. Ma un altro incubo comincia, mi sento soffocare, i miei polmoni non prendono più aria, boccheggio disperata...
...e ad un tratto...
...il cannone spara.

NOTE DELL'AUTRICE:
Salve salvino ragazzi! :) ;) Spero vi sia piaciuto questo capitolo, è la mia prima femslash!!!! Siiii come sono emozionata!!! :3 awww ma quanto sono tenere! :3 E be' Maestra Magicadark007 spero di non averla delusa! XD *si inchina umilmente* XD
Un bacio a tutti, alla prossima! ;)
PS: siccome non so quale sarà il prossimo personaggio di cui scriverò, potete suggerirmene qualcuno in recensione! :) ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Tanto io sono già morto ***


< Tanto io sono già morto >
Sono solo cinque parole, ma con un tremendo significato, ma io le pronuncio come una solenne verità. Sto piangendo, è vero, sono disperato e anche questo è vero, però allo stesso tempo non sono mai stato così sicuro in vita mia.
Il mio sguardo incrocia quello di Katniss, la ragazza di fuoco, eroina del distretto 12, eroina di tutta Panem. I suoi occhi mi scrutano con odio e il suo arco punta dritto su di me. Ho paura di morire, ma devo, non ho scelta, che lo faccia pure, che mi uccida.
Allora perché non lascio semplicemente andare Peeta? Perché il mio coltello punta ancora alla sua gola?
La risposta è semplice; loro saranno felici, io no. Era così chiaro, lampante, erano loro i favoriti! Non noi! Come avevo fatto a non vederlo!? Erano loro che tutti amavano, gli sfortunati amanti del distretto 12! Sfortunati amanti un cazzo! Non sono né sfortunati e né men che meno amanti.
Loro non hanno idea di che cosa significa andare agli Hunger Games con la persona che si ama. Io non so come, ma So che sopravviveranno entrambi, sarà il sostegno del pubblico a salvarli e non è giusto! Non è fottutamente giusto, che lei sia lì davanti a me mentre Clove è morta al suo posto.
Sento il dito di Peeta picchiattare sulla mia mano, non ho il tempo di rendermi conto di nulla che la freccia di Katniss trafigge la mia mano. Urlo per il dolore e il ragazzo liberandosi mi tira un grosso pugno alla mascella che mi fa perdere l’equilibrio, il biondino ne approfitta e mi butta giù dalla cornucopia dove sotto mi aspettano quegli strani ibridi lupo con i famelici occhi dei nostri compagni caduti. Tutti loro cominciano a mordermi e sbranarmi mentre le mie grida di dolore coprono ogni rumore. Eppure uno di loro resta fermo, non mi attacca, mi guarda solamente. Sul suo collare è inciso il numero 2, il nostro distretto, e quegli occhi, quegli occhi li riconoscerei ovunque, sono di Clove, la mia Clove, tutto ciò per cui ho sempre lottato.
Era per lei che mi ero offerto volontario, ma non mi ero affatto pentito, io le avevo fatto una promessa.

-< Su muoviti, sei lentissimo > esclamò una piccola Clove undicenne, allora i suoi lucidi capelli scuri erano corti e perennemente spettinati, ma mi erano sempre piaciuti. < Hey! Non è vero! > esclamai offeso e cercai di raggiungerla arrampicandomi tra gli scaffali e gli scatoloni del vecchio deposito abbandonato. Noi due amavamo nasconderci lì perché nessuno poteva trovarci, quello era il nostro mondo, solo nostro. Clove in particolare adorava stare lì, nessuno combatteva in quel luogo, non esisteva solo il dolore e la sofferenza, lì dentro lei era libera di sognare e di vivere tantissime avventure dove io la seguivo costantemente, non l’avrei mai lasciata sola.
Mi guardò con quei bellissimi pozzi neri che aveva al posto degli occhi, erano così felici quegli occhi, ma entro pochi anni si sarebbero adombrati, lei non sarebbe più stata la stessa. A dodici anni nel distretto 2 ti accadevano due cose terribili, la prima era che potevi essere sorteggiato per partecipare ai giochi mortali, inoltre…iniziava l’addestramento come soldati, perché tutti quelli che non venivano estratti per i giochi diventavano Pacificatori, dunque spietati soldati senza cuore sotto il diretto controllo di Capitol City.
Nessuno di noi due sapeva che quello sarebbe stato l’ultimo nostro incontro felice e spensierato, ma dentro, potevamo percepirlo distintamente.
Finalmente la raggiunsi sulla montagna di scatoloni. < Ce ne hai messo di tempo > ridacchiò meritandosi completamente la mia linguaccia. < Sei tu che sei andata troppo in alto > borbottai e lei continuò a ridere divertita, purtroppo non ricordo più quel suono, lei non aveva più riso, già da quel momento si fece seria. < Cato? > disse mordendosi il labbro, io la guardai curiosamente < Dimmi > risposi, notai che fece un grande respiro prima di continuare < Devi farmi una promessa > esordì prendendomi la mano e intrecciando le sue piccole dita con le mie < Anche io la farò…voglio che…che ci promettiamo di non lasciarci mai, che se anche uno di noi venisse estratto l’altro si offrirebbe per accompagnarlo. Voglio anche che ci promettiamo che affronteremo tutto insieme, quei giochi o li vinceremo insieme o moriremo insieme, lo prometti? > disse seria. Io rimasi sconvolto da quella proposta e tutto ciò che fui in grado di dire fu: < Ma i giochi li può vincere una persona sola >
Lei scosse la testa < Non mi importa > alzò lo sguardo su di me, fino a quel momento non aveva avuto il coraggio di guardarmi < Lo prometti? > chiese ancora. Io riflettei un momento, ma mi resi conto che non ce n’era bisogno, io l’avrei sempre protetta e l’avrei seguita ovunque, dalle montagne di scatoloni all’arena dei tributi per incontrare la morte. Feci un respiro profondo e la guardai deciso < Si, lo prometto > a quelle parole lei mi abbracciò con forza.-

Io avevo fatto quella promessa e non mi importava che lei non volesse più seguirla per proteggermi, io mi ero offerto lo stesso e dato che ora lei era stata uccisa, non mi rimaneva altro destino se non la morte. Perciò quei cani stanno sbranando soltanto un cadavere, non un essere umano, io non sono più nulla senza di lei. Il mio sguardo si punta sull’ibrido con gli occhi di Clove e non posso fare a meno di smettere di guardarlo. Dopo ore di agonia i due amanti non sopportano più le mie urla e così Katniss mi tira una freccia e mi colpisce in piena fronte ponendo fine alle mie sofferenze, ma non serve a nulla; tanto io sono già morto.

NOTE DELL’AUTRICE:
Ciao a tutti! Finalmente ho aggiornato! Non ci posso credere, ero convinta che questa storia sarebbe rimasta incompiuta, ma eccomi qui :)
Comunque vi avviso che il prossimo sarà l’ultimo capitolo e sarà molto particolare dato che sarà dal punto di vista di un personaggio sopravvissuto diciamo ;) bacioni e alla prossima :3
PS: mi scuso con marty_1274, avevo letto male la tua recensione secoli addietro e credevo volessi una Calux, ma fortunatamente eravamo d’accordo sulla Clato ^^” Mi scuso anche per averci messo mesi e mesi ad aggiornare, se mai la leggerai spero ti piaccia :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2537004