That's my Vampire!

di lady of creeps
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


"vampiri, creature della notte, figli del demonio. Secondo la leggenda si aggirano di notte alla ricerca della loro vittima, alla quale succhieranno senza rimorso il sangue. Si dice siano creature incredibilmente affascinanti, intelligenti e con una grande prestanza fisica, inoltre sono fotosensibili; il solo contatto con la luce solare li ucciderebbe. Nell'antichità molte persone vennero accusate di vampirismo, e per questo brutalmente uccise, i veri mostri però non furono mai catturati, essendo immortali, potrebbero essere arrivati anche ai giorni nostri,e noi ne siamo all'oscuro..." Anne spense il computer e si lasciò cadere all'indietro atterrando sulle coperte del letto sul quale era seduta, stando attenta a non far cadere il computer con le gambe alzò lo sguardo verso il soffitto e fece un sorriso. Adorava i vampiri sin da bambina, le avevano detto più volte che "Sono solo esseri inventati dalla fantasia di qualche scrittore che aveva mangiato pesante prima di dormire", ma lei era rimasta sempre della sua opinione, in fondo cosa accidenti ne sapevano loro? Li avevano mai visti? Beh, in realtà neanche lei, però questo non stava a significare che non potessero esistere. Socchiuse gli occhi e sussurrò: "Sono sicura che esistete, forse siete anche soli, depressi... O forse no, ma poco importa." Anne prese a giocare con una ciocca dei suoi capelli neri, fantasticando di come sarebbe stato il suo vampiro perfetto. ~*~*~*~*~*~ "Dannazione! Non proprio adesso! Ti prego dimmi che non è successo davvero!" Il ragazzo correva come in preda ad un'altra crisi di nervi, sembrava sul punto di scoppiare a piangere. "Ma perché?! Perché dico io! Io faccio tutto per te e tu mi ripaghi così?" Il giovane si sedette e si massaggiò i capelli, poi inspirò profondamente: doveva calmarsi, di quel passo non sarebbe andato da nessuna parte. "Ok, calma, respira... Cosa sarà mai, in fondo è solo finito il cibo, ti sembra il caso di fare tutte queste scene?" il ragazzo assunse un'espressione infastidita: "Eh, la fai facile tu, è solo finito il cibo, cosa sarà mai! Puoi recuperarne dell'altro, gne gne gne...Intanto io sono qui che mi rodo il fegato!" "Ehi, mica è colpa mia se sei stupido e non sai spartire il cibo" il giovane si infuriò "Adesso offendi anche? Come ti permetti?" Avrebbe risposto se non si fosse accorto di una cosa : stava discutendo da solo. Ancora. Sospirò tristemente, poi scosse la testa, tutta quella solitudine lo deprimeva in parte. "Ok, calma Jonathan, non è un problema, sei in vampiro in fondo, puoi bere sangue, ti hanno fornito questi meravigliosi canini per un motivo" Si passò lentamente la lingua sui denti. L'idea di bere del sangue lo eccitava, poteva sentire i suoi muscoli fremere e la bocca aumentare la salivazione. Poi dai denti passò la lingua sulle labbra e sorrise diabolicamente "il cacciatore sta arrivando..." ~*~*~*~*~ Anne tirò fuori dal cassetto un reggiseno e un paio di mutande, poi prese il pigiama da sotto al cuscino e si stiracchiò. Si diresse tranquilla verso il bagno. Erano già le otto di sera, e presa com'era dai vampiri aveva completamente perso la cognizione del tempo. Il corridoio era immerso nel buio, ma non la spaventava, adorava il buio, e tutto ciò a cui era collegato. Le avevano sempre detto che era stramba, e a lei piaceva. Accese la luce del bagno e posò delicatamente le cose Che aveva con sé sul ripiano del piccolo mobiletto del bagno, voltandosi si avvicinò alla doccia, che ovviamente non voleva saperne di partire, "E dai cavolo! Muoviti! Non è possibile che ogni volta ci debba mettere 40 minuti per farti fare il tuo lavoro" ringhiò Anne, improvvisamente con uno schiocco la doccia iniziò a spruzzare acqua gelida addosso alla ragazza, che nonostante la sorpresa iniziale, riuscì Boccheggiando a farla smettere. Fradicia e tremante osservò l'aggeggio infernale con uno sguardo di puro odio :"Ci rivediamo all'inferno..." poi si tolse i vestiti ormai bagnati e mentre la doccia aveva cominciato a spruzzare dolci getti di acqua tiepida vi entrò. Si stava lavando i capelli quando poté percepire la sensazione di essere osservata, iniziò ad agitarsi, l'idea che qualcuno la stesse guardando mentre era nuda nella doccia le dava non poco fastidio. Poi cercò di calmarsi, dannazione, aveva guardato centinaia di film horror senza problemi, non si era preoccupata nemmeno quella volta in cui aveva trovato un serpentello innocuo (forse una biscia) sopra le sue scarpe, una volta in cui era andata a fare trekking insieme a degli amici. E ora si spaventava come una bambina per una cosa che poteva non essere vera. "Ehi, tesoro, hai 17 anni! Ti sembra il caso di comportarti così? Su adesso girati e vedrai che non c'è nessuno che ti fissa fuori dalla finestra". Si voltò leggermente agitata e tirò un sospiro di sollievo: non c'era nessuno. Stupida fantasia che viaggiava troppo. Immediatamente sgranò gli occhi dallo stupore; aveva sentito qualcuno urlare, subito dopo essersi girata, cercò una spiegazione razionale, e si convinse che si era trattato di un semplice caso. In fondo era pieno di matti quel palazzo. Senza preoccuparsi troppo ricominciò a lavarsi. Si stava asciugando i capelli quando lo sentì nuovamente, il rumore di un ramo che si spezza, una serie di insulti seguiti dal suono di un tonfo sordo, come qualcosa che cade di colpo. Deglutì e si strinse le mani, che accidenti stava succedendo?! Si affacciò alla finestra ma non vide nulla se non qualche sacchetto della spazzatura e i lampioni accesi. Si passò una mano sugli occhi e decise di lasciar perdere tutto e di andare a dormire. ~*~*~*~*~ Jonathan avrebbe maledetto per sempre quella stupida ragazza: si era voltata proprio mentre stava cercando di salire, e aveva tolto le mani dagli appigli che aveva trovato,risultato? Era caduto ed il colletto dello smoking era rimasto impigliato nel ramo di uno stupido albero, il quale aveva ben deciso di rompersi facendolo cadere come un sacco di patate per una ventina di metri, alla faccia di chi diceva che i vampiri sanno volare, lui avrebbe pagato oro per poterlo fare! Ma ora non era più il tempo di pensare alle sue disgrazie, ora avrebbe assaporato il dolce sangue di quella ragazza. Prese un profondo respiro e in quel frangente i suoi occhi diventarono di un rosso acceso per qualche secondo, sentì i canini crescergli di molto, e sul volto apparire piccole venuzze. Avrebbe voluto conoscere il suo aspetto prima di entrare, ma il fatto di essere un vampiro non lo consentiva. Alzò le spalle e si preparò ad entrare. ANGOLO AUTRICE: Hola gente! Questa è la mia prima fanfiction ed è nata in seguito ad una discussione con una mia compagna di classe, poiché i personaggi provengono tutti da una serie di fumetti che sto disegnando, quindi, perché non ricamarci sopra una storia? Scusate se il capitolo è così lungo, ma i primi 2/3 capitoli saranno dedicati all'introduzione della storia. Detto questo vi lascio con una piccola domanda: voi preferite i vampiri o i licantropi? al prossimo capitolo Lady of Creeps

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Jonathan strinse febbrilmente la maniglia della porta finestra mentre un forte brivido gli percorreva la schiena. Socchiuse gli occhi e cercò di fermare la salivazione che lo faceva somigliare più ad un mastino che ad un vampiro; ogni singola fibra del suo corpo urlava e fremeva, non poteva attendere un secondo di più, la fame gli stava annebbiando i sensi, doveva entrare e prendersi ciò che era suo di diritto. Si sentiva nervoso come mai nella sua esistenza, eppure in 738 anni si era sentito in molti modi: stanco, triste, allegro, solo, affamato, ma mai nervoso. Sentiva come se fosse un lottatore su un ring e tutt’intorno a lui, una folla ululante che non attendeva altro che vederlo prendere a mazzate l’avversario di turno, gli errori non erano ammessi, doveva essere veloce, scattante e silenzioso e perché no, anche un po’ rude, quel poco che basta per far cedere un umana ai tuoi piedi. Con un rapido gesto aprì la finestra, purtroppo però lo fece molto più rumorosamente di quello che sperava di fare ottenendo un “gnii” strozzato che avrebbe fatto invidia a qualsiasi presenza dei film horror. 
Per sua fortuna, la preda aveva un sonno molto pesante e non parve essere infastidita da quel suono, o forse non era così acuto come lo aveva percepito lui, in fondo era risaputo: i vampiri avevano i sensi molto più sviluppati rispetto a quelli di un comune umano. 
Maledicendo la sua goffaggine strisciò nella camera, silenzioso come un’ombra, lasciandosi avvolgere dal dolce abbraccio della stanza buia. L’unica testimone di quella sera se ne stava placida nel cielo, coperta da una pigra nuvola, quasi volesse nascondere ciò che il non morto stava per compiere.

 La sensazione che Jonathan provava in quel momento non era neanche paragonabile all’euforia più pura; era lì ad un passo dal nutrirsi dell’agognato liquido rosso che quelli della sua stessa specie tanto esaltavano. L’odore che aleggiava nella stanza era inebriante e impregnava ogni singola cosa, deglutì e si guardò intorno alla ricerca di una secondaria via di fuga nel caso le cose si fossero messe male. Per sua sfortuna, l’unica possibilità di uscita era quella la stessa da cui era entrato, ovvero la porta finestra che dava sul cortile del palazzo. Cercò di riprendere fiato e di calmare i tremori dovuti alla fame, quando notò qualcosa di luminoso sulla scrivania, a dire la verità la luce sembrava smorzata, come se qualcosa le impedisse di risplendere a pieno. Preso dalla curiosità si avvicinò alla scrivania osservando uno strano aggeggio composto da due parti dalla quale proveniva uno strano ronzio, si domandò se potesse aprirlo e anche cosa ci potesse essere dentro. Era forse quello il famoso Scrigno di Pandora, dimora di tutti i mali? SI dondolò per qualche secondo sulle punte, dimenticandosi anche il motivo per il quale aveva fatto quella strada, nella sua mente ora c’era solo quell’affare ronzante e luminoso. Poi la sua natura ebbe la meglio e avvicinò la mano timorosa sollevando delicatamente una delle due metà: una luce bianca e accecante si espanse in tutta la camera mentre il povero vampiro fece un salto coprendosi gli occhi terrorizzato “Era una trappola creata dagli umani!” pensò aspettandosi di sentire la sua pelle friggere come una cipolla in una padella, cosa che però non accadde. Il giovane vampiro scostò le mani dal viso e  osservò lo strano oggetto con la stessa espressione di un bambino che ha appena visto un giocattolo che tanto desidera, ebbe il forte desiderio di toccare quella superficie, ma appena lo fece la ritirò subito in dietro con uno squittio “ è vetro! Ma guarda te, gli umani hanno trovato un modo per bloccare nel vetro la luce e dei pezzettini neri... oh... sono lettere! Fantastico, ci sono delle lettere su un vetro!” e avrebbe continuato con le sue considerazioni se la cosa che dormiva nel letto non avesse emesso una serie di mugoli che lo fecero sobbalzare; non era la strana scatola il motivo per cui era lì, e ora come uno scemo si stava facendo sfuggire la sua occasione. Si infilò rapidamente nell’angolo più buio della camera in attesa della fine dei rumori, pregando che non si svegliasse. Decise che doveva realizzare un piano di fuga il più presto possibile, aveva tre opzioni: fingersi un parente dalle strane abitudini e abbracciarla e scoppiare lacrime palesemente false; fingersi un ladro, legarla al letto e scappare; fuggire dalla finestra utilizzando uno dei lenzuoli come paracadute e svolazzare via in stile Mary Poppins con tanto di canzoncina idiota. Prima che potesse mettere in atto anche uno solo di quei folli piani la ragazza tornò a dormire saporitamente. I crampi allo stomaco lo riportarono alla realtà, non doveva più farsi distrarre da nulla, aveva già rischiato troppo.

Veloce come solo un vampiro può essere si avvicinò al letto della ragazza. Lì l’odore era talmente forte da essere quasi nauseante, ebbe un lieve capogiro e si concentrò: la ragazza era davvero carina, in fondo gli dispiaceva quasi, ma aveva fame, e lei sembrava così buona... 
lasciando da parte i sensi di colpa il giovane aprì la bocca e lasciò uscire un ruggito di bassa frequenza, poi avvicinò il viso al collo della sua preda, ancora poco e avrebbe mangiato... tre... due... uno... 



E     fu allora che successe
un trillo acuto spezzò l’armonia che c’era in quella stanza fino a pochi attimi prima. La ragazza iniziò ad agitarsi tra le coperte mentre Jonathan balzò indietro con uno scatto fulmineo, tremante per lo spavento e ancora con la bocca aperta e gli occhi sgranati per la sorpresa: si stava svegliando e lui era lì! Lo avrebbe di sicuro visto e allora sarebbe stata la fine. Jonathan avrebbe voluto piangere, perché gli andava sempre tutto storto?! Ricacciò indietro le lacrime e riprese il controllo della situazione, doveva andarsene da  quel posto ed in fretta; analizzò rapidamente i tre piani pensati in precedenza e decise che “Jonathan Poppins” era la scelta migliore, ora doveva solo scegliere una canzone da cantare. Rapidamente strappò dal letto una coperta e corse verso la finestra, del tutto ignaro che occhi increduli fissavano la scena.

Non capì immediatamente cosa fosse successo: un secondo prima era in piedi con una coperta in mano diretto verso la finestra e l’attimo dopo era avvolto nella stessa come un salame. Probabilmente nella foga era inciampato in un lembo ed era caduto andando a sbattere contro la libreria che ora gli bloccava le gambe. Sì, doveva per forza essere andata così. Era un idiota. 

Il suo battito accelerò non appena vide una figura femminile avvicinarsi esclamando “Dammi una spiegazione per la quale non dovrei chiamare la polizia”.




ANGOLO AUTRICE
cucù! eccomi qui! Chiedo venia per l’enorme ritardo, ma un terribile mostro chiamato liceo mi sta risucchiando tutte le energie, fortunatamente sono riuscita a liberarmi e scrivere il secondo attesissimo (?) capitolo!
*urla fuori campo* “Vai via!” “Chi ti vuole?!” “Si stava meglio senza!” 
Il nostro caro Jonathan si è infilato in un bel pasticcio e ora? Beh ora non  vi resta che attendere il terzo capitolo! Voglio ringraziare pubblicamente le magnifiche recensioni che mi avete inviato, davvero non pensavo che quest’idea potesse piacere ^^ *gongola come un’idiota* inoltre ringrazio chi l’ha inserita tra le seguite e le preferite e anche solo chi l’ha letta, mi state facendo un grandissimo favore! Alla prossima 

Lady of Creeps 

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