Ichigo's Madness

di Susuki_chan
(/viewuser.php?uid=505552)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** -Dietro le quinte di ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Il bosco era buio e tetro, illuminato solo da una fievole luce proveniente dalla luna. Alcuni alberi erano sradicati e ad altri mancavano completamente i rami dando un aspetto lugubre al bosco. Intorno si udivano solo gufi e pipistrelli i quali volavano esperti in quella boscaglia che col tempo, ormai, era diventata la loro casa. Alcuni ciuffi d’erba secca sbucavano qua e la (quasi avevano paura di farsi vedere), lasciando scoperte alcune zolle di terra aride e sabbiose. Una buca enorme; ecco quello che spiccava maggiormente in quel luogo desolato e abbandonato. Un’ enorme buca che molti anni prima doveva essere stata un lago.

Un’ombra guardava nostalgico quello che la natura aveva da offrire; un’ombra, che somigliava a un gatto con un sinistro sorriso, fissava assente quell’enorme buca portatrice di avventure ma anche di sventure.

<< Da quel portale giungerà la nostra salvezza ma, al contempo stesso, la nostra condanna. >> disse con voce roca. Una voce femminile si udì successivamente.

<< Sei sicuro che condurli qui è una buona idea, gatto? >>

<< Non esiste alcuna buona idea. Esistono solo delle vane speranze … >> rispose per poi voltarsi verso lei << Non preoccuparti, micetta. Presto l’epoca della Regina Rossa finirà. >>

<< Tsk! E chi si preoccupa gattaccio! Pensa piuttosto a salvarti la pelliccia! >> disse quella stizzita accorgendosi, però, che del gatto non rimaneva altro che uno “stupido” ghigno. << Tipico. >>






Commento dell'autrice: Eccomi qui in questa nuova storia sebbene io abbia altre ff incomplete! Ma, ahime!, non sono riuscita a resistere all'impulso di scriverla. Sicuramente alcuni di voi hanno riconosciuto i personaggi che non c'entrano niente con Tokyo Mew Mew (lode a chi l'ha inventato! :3) e vi starete chiedendo "Che cavolo ci fanno loro qui?". Ebbene, me lo sono chiesta pure io ^///^" (Che genio ... ndSubconscio) ma sta di fatto che sono riuscita a collegare tra loro Tokyo Mew Mew e Alice Madness Return. Non sarà un vero e proprio Cross - over e capirete il perchè più in la! Io non spoilero niente! U.U Prima di scrivere più del prologo mi dileguo sperando che lascerete un commentino anche solo per dirmi che fa schifo!
Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Quando la realtà incontra la fantasia

 

 

<< Alieni! Alieni! >> continuava a gridare Masha imperterrito, gironzolando intorno a Ichigo che stava tentando di fare i compiti. Appunto, tentando.

<< Ah! Dannate espressioni! Dannata matematica! Dannati alieni! Sempre a rompere nei momenti meno opportuni! >> disse mentre afferrava la sua spilla, trasformandosi, per poi precipitarsi fuori dalla finestra.

<< Mew Ichigo! >> gridò Mew Minto appena vide la sua compagnia << Presto! Al parco Inohara! >>

<< Si! >>

Corsero più veloce che poterono per evitare la distruzione da parte di uno strano Chimero (composto da un ammasso di tentacoli), che s’ingigantiva man mano che ingoiava anime di esseri viventi.

<< Ma cos … >> Mew Ichigo non ebbe nemmeno il tempo di continuare, che si dovette spostare per evitare di essere colpita da un tentacolo del Chimero.

<< Sei un po’ lenta, micetta! >> disse Kisshu comparendo alle spalle della Mew Momo*.

La colpì con un calcio allo stinco che non riuscì ad evitare a causa della sua improvvisa comparsa. Mew Ichigo traballò ma si rimise subito in piedi grazie ai suoi sensi felini. La Mew Neko** rispose con un calcio diretto in faccia che lui prontamente bloccò afferrandola per la caviglia.

<< Già stanca? >> chiese sarcastico. Ma quella fece leva sulla gamba bloccata, per sferrare un calcio con l’altra che lo colpì in pieno, facendogli mollare la presa sulla sua caviglia e atterrando, così, perfettamente in piedi.

<< Dove sono i tuoi compari? >> chiese la leader.

<< Ci hai chiamati, vecchiaccia? >> rispose, al posto di Kisshu, Taruto, comparendo insieme a Pai poco più sopra del Chimero.

<< “Vecchiaccia” a chi, brutto nanerottolo! >> replicò quella stizzita.

<< Taru – Taru! >> esclamò, invece, la scimmietta felice di vedere (quello che lei considerava) il suo amico.

<< Non chiamarmi così! >>

<< Basta chiacchiere. >> disse freddo, come al solito, Pai << Chimero! Attaccale! >>

Con un ruggito potente il Chimero lanciò i suoi tentacoli addosso alle Mew Mew, che per poco non ci rimisero la pelle.

<< Ribbon Purin Ring Inferno! >>

<< Ribbon Minto Echo! >>

Le due Mew Mew sferrarono i loro attacchi combinati, indebolendo per un momento il Chimero, ma quello si liberò subito e non sembrava minimamente ferito dall’attacco di Mew Minto.

Intanto Mew Ichigo era impegnata a difendersi dagli attacchi dell’alieno agli occhi ambrati.

<< Di un po’ Koneko – chan***! Non è che ti stai rammollendo? Oppure non vuoi farmi veramente del male? >> chiese Kisshu divertito, riuscendo a parare tutti i colpi inferti dalla Mew Gatto.

<< Sta’ zitto! >> intimò quella, sferrandogli un pugno in faccia.

<< Siamo nervosette, eh? >> scherzò lui, parando (l’ennesimo) pugno. Ichigo, allora, richiamò a se la sua arma e con un attacco riuscì a colpire Kisshu.

Intanto le altre Mew Mew erano in serie difficoltà con il Chimero.

<< Questo qui è più forte di tutti gli altri affrontati sino a ora! >> esclamò Mew Purin, saltando per evitare di essere colpita.

<< Vi state divertendo, laggiù? >> domandò Taruto sarcasticamente.

<< Forza ragazze! Proviamo un attacco combinato! >> incitò la Mew Lupo.

<< Ribbon Purin Ring Inferno! >>

<< Ribbon Minto Echo! >>

<< Ribbon Retasu Rush! >>

<< Ribbon Zakuro Pure! >>

Le quattro Mew Mew riuscirono a indebolirlo abbastanza per metterlo fuori gioco; tuttavia avevano bisogno del colpo di grazia inferto, solitamente, dalla loro leader … Che non tardò ad arrivare!

<< Ribbon Strawberry Surprise! >>

Infatti la Neko** – girl era riuscita a distrarre temporaneamente Kisshu per poter sferrare il suo attacco aiutando, così, le sue amiche.

Del Chimero non rimase altro se non una piccola medusa che Masha prontamente ingoiò.

<< Non finisce qui, Mew Mew! >> esclamò Pai, per poi sparire seguito subito dopo dai due. E ovviamente a Kisshu non mancò l’occasione per scoccare un’occhiata maliziosa alla sua Mew preferita, la quale lo ricambiò con un’occhiata carica d’astio.

 

 

Intanto, in un altro luogo a noi sconosciuto, una figura in penombra aveva osservato tutto da una coppa di champagne.

<< E così sono loro le fantomatiche Mew Mew … >> disse con una voce particolarmente acuta << Voglio le loro teste su un vassoio d’argento. Anzi no! Su un vassoio d’oro … Soprattutto quella della ragazza in rosa e del ragazzo dagli occhi ambrati. >> disse ancora, scrutando meglio le due figure in ultimo nominate.

<< Si, Mia Signora. >>

 

 

 

 

Note:
*Momo = rosa
**Neko = gatto
***Koneko-chan =
una parola composta da: Bambino「子」+ Gatto「猫」+ Suffisso Vezzeggiativo「ちゃん」 Letteralmente il Koneko è il gattino appena nato o cucciolo mentre il Chan lo umanizza. Perciò si può tradurre il termine come Gattina

Commento dell'autrice: Ecco il nuovo capitolo postato prima dell'inizio della scuola...che tristezza! Al solo pensarci mi viene la depressione! T^T Ma prima o poi sarebbero dovute finire; certo, sarebbe stato meglio più "poi" che "prima"! Comunque, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento perchè io ho il TERRORE delle descrizioni; soprattutto quando devo descrivere una scena di azione(?) mi viene il panico! A parte questo...chi saranno gli ultimi due misteriosi personaggi? E che cosa hanno fatto di male quei poverini per dover essere decapitati? Tutto questo e altro qui; ad A tutt ... Ops! Ho sbagliato canale! ^-^" Volevo dire queste e tante altre domande saranno svelate nel ... prossimo capitolo? Nah! Nei prossimi capitoli! Se volete scoprirlo non vi resta che seguirlo!

Baci! ;)
Susuki_chan 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Quando la realtà incontra la fantasia

 

 

 

Erano passati un po’ di giorni da quell’attacco; da allora gli alieni non si fecero vedere e la cosa insospettiva non poco le Mew Mew.

<< Ragazze! Non vi sembra un po’ strano che gli alieni non abbiano più attaccato? >> chiese Purin, passando la pezza su uno dei tavoli del Cafè.

<< Staranno sicuramente progettando qualcosa di grosso. >> rispose Minto continuando a sorseggiare l’ennesima tazza di the.

<< La tua tranquillità mi stupisce! >> esclamò Ichigo che stava cercando di passare lo straccio a terra e, al contempo stesso, tenere in mano i piatti che sarebbero andati a finire dritti in lavastoviglie.

<< Almeno io non cerco di strafare come te che somigli tanto a Purin quando si esibisce con la sua palla! >> rispose stizzita quella.

<< Ehi! >> esclamò Purin, sentendosi tirata in causa.

<< Ma almeno io lavoro, tu invece non fai niente! E poi, non è vero che somiglio a Purin mentre si esibisce! >> disse di rimando Ichigo, posando lo straccio e i piatti certa che la lavastoviglie non l’avrebbero vista neanche se l’avessero pregata.

<< No, hai ragione. >> disse Minto con un finto sorriso sulle labbra << Somigli più che altro a un elefante in tutù in un negozio di cristalli. Con la palla. >>

<< Si può sapere che avete contro Purin e la sua palla? >> chiese Purin , venendo bellamente ignorata dalle due.

<< Come osi! Tu sei soltanto una … >> cominciò Ichigo, dando inizio a una litigata tra le due a cui partecipava anche Purin continuando a chiedere che cosa avessero contro lei e la sua palla.
Mentre Retasu cercava di calmare gli animi e Zakuro osservava quel simpatico quadretto senza proferir parola, entrò un Ryo abbastanza scocciato.

<< Cosa sta succedendo qui? >> chiese facendo bloccare tutti. Nessuno rispose. << Allora? Sto ancora aspettando. >>

<< Beh, ecco … >> cercò di rispondere Retasu molto imbarazzata << … noi … >>

<< Ho capito. >> disse quello esasperato, vedendo le mani di Ichigo sul collo di Minto e quelle della suddetta ragazza nei capelli dell’altra. << Ma ora tornate a pulire! >> aggiunse perentorio facendo muovere tutte perché, altrimenti, non avrebbero visto l’ombra di una moneta da parte del biondino.

 

Una mezz’oretta dopo avevano finito di pulire e sistemare tutto.

<< Ichigo! >> la chiamò Ryo, mentre quella si accingeva a recarsi negli spogliatoi per cambiarsi.

<< Si? >> rispose girandosi.

<< Dove pensi di andare? >> chiese inarcando un sopracciglio.

“Ma che fa? Sfotte?” pensò << A cambiarmi forse? >> domandò sarcastica.

<< Come sarebbe a dire “a cambiarmi”? Lo sai che l’inventario ha bisogno di una sistemata? >> chiese con nonchalance (e anche un po’ di stronzaggine!).

<< Cosa?! Ma perché proprio io? >> domandò con un enorme gocciolone in testa.

<< Perché, anche oggi, sei arrivata in ritardo mentre le tue amiche lavoravano da un pezzo! >> rispose per poi girarsi << Ah! E vedi di non fare troppo tardi, altrimenti dormi qui! >> aggiunse, andandosene e lasciando Ichigo sola. Sola e disperata!

<< Ma non è giusto!! >> gridò per poi avviarsi, disperatamente, in magazzino.

 

<< Ah! Finalmente ho finito! >> esclamò entusiasta Ichigo mentre si cambiava.

“Certo che è proprio uno stronzo! Non è mica colpa mia se i miei mi trattengono al telefono per ore, facendomi fare tardi al lavoro! E chissà che sceneggiata mi farà mio padre, vedendomi arrivare così tardi!” pensò Ichigo uscendo dal locale, una volta cambiata, e incamminandosi verso casa.

<< “Ichigo! Tu lì non ci metterai più piede! Non possono sfruttare così la mia bambina!” >> disse Ichigo, scimmiottando la voce di suo padre.

“Poi interverrà la mamma facendolo calmare e dicendogli che non sono più una bambina …” pensò tra se e se sorridendo “ … e che Shirogane avrà i suoi buoni motivi per trattenermi.” E così il sorriso scomparve.

 

Ichigo era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse di essere arrivata nei pressi del parco Inohara.

“Purin ha ragione! Chissà che fine hanno fatto gli alieni …” pensò addentrandosi dentro il parco.

All’improvviso sentì applaudire. Poi una voce. La sua.

<< Brava Nekomimi – chan*! Ottima interpretazione, anche se puoi fare di meglio! >> disse Kisshu, continuando ad applaudire meccanicamente.

<< Kisshu! Cosa ci fai tu qui? >> domandò portando una mano sulla sua spilla.

<< Come siamo diffidenti, micetta! Non dovresti esserlo nei miei confronti. Davvero! >> esclamò Kisshu portandosi le mani al petto, quasi l’avesse offeso nell’onore.

<< Fa poco lo spiritoso! >> esclamò risentita << Te lo ripeto: che cosa. Vuoi. >> disse scandendo bene le parole.

<< Te. >>

In un attimo si parò davanti a lei e l’afferrò per un polso. Con l’altra mano Ichigo prese la sua spilla per trasformarsi, quando improvvisamente una buca a pochi metri da loro prese a brillare.

<< Ma cosa … ? >> domandò Ichigo osservandola.

<< Non lo so. >> rispose Kisshu, anche se la domanda non era propriamente rivolta a lui.

Ichigo, allora, s’incamminò verso quella buca che cominciava a brillare sempre più. S’inginocchiò davanti a essa e allungò una mano verso quella luce, sporgendosi sempre più avanti.

<< È così … calda! >> disse in trance.

<< Ichigo! Attenta! >> esclamò Kisshu vedendo che stava scivolando pian piano in quella buca. L’afferrò per una caviglia in tempo, ma quella strana luce bianca li risucchiò entrambi, lasciando posto a una normale tana di coniglio.

 

 

 

 

Note:
*Nekomimi - chan =
una parola composta da: Gatto「猫」+ Orecchie「耳」+ Suffisso Vezzeggiativo「ちゃん」 In italiano si può rendere con Micetta.

Commento dell'autrice: ecco il nuovo capitolo. Devo dire che sono soddidsfatta di me stessa; ho aggiornato in poco (si fa per dire) tempo! Mi sento realizzata! *-* Solitamente passano mesi e mesi ... ma ci tengo particolarmente a questa ff e perciò vedrò di aggiornare spesso, per quanto questo sia possibile!
E così, alla fine di questo capitolo ha inizio l'avventura vera e propria ... E per i fan della coppia; non vi preoccupate, vedrò di fare il più possibile! Anzi, l'impossibile per farli stare insieme! ;)
Spero che vi sia piaciuto!

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Quando la realtà incontra la fantasia

 

 

<< Qualcuno sa che fine ha fatto Ichigo - Onee – sama? Ormai è da due giorni che non si fa vedere qui al Cafè! >> disse Purin sospirando.

La mancanza di Ichigo si sentiva; almeno la metà delle stoviglie era integra!

<< Probabilmente avrà l’influenza. >> disse Retasu, intenta a dare una spazzata a terra.

<< O semplicemente è troppo svogliata per venire a lavoro. >> disse, con fare stizzito, Minto che per la prima volta stava dando una mano << E spero vivamente per lei che non sia così altrimenti me la paga! >> continuò infuriata.

<< Secondo me le è successo qualcosa. >> intervenne Zakuro << Altrimenti avrebbe avvertito. >>

<< Zakuro ha ragione. >> disse Ryo comparendo dalla porta.

<< Zakuro – Onee – sama ha sempre ragione. >> intervenne Minto elogiando, al suo solito, Zakuro.

 << Il suo trasmettitore non da più segnale da due giorni. >> continuò Ryo ignorando l’intervento di Minto.

<< COSA?? >> esclamarono all’unisono.

<< Esattamente. Non riusciamo a capire dove si trova … sembra essere sparita nel nulla. >> continuò freddo come sempre.

<< Povera Ichigo! >> esclamò Retasu portando le mani alla bocca.

<< Io e Keiichiro stiamo continuando con le ricerche. Voi andate a casa e se ci sono novità vi avvertiamo. >> disse Ryo, sparendo subito dopo.

“Spero che non ti sia successo niente di grave …” pensò il biondino scuro in volto. Anche se non lo dava a vedere, ci teneva moltissimo a Ichigo.

<< Non preoccuparti. Vedrai che se la caverà! Dopotutto, è una ragazza forte. >> lo rassicurò Keiichiro, intuendo ciò che pensava il suo amico, comparendogli alle spalle.

Quello, per tutta risposta, fece un sorriso tirato sapendo che, in fondo, Kei non aveva tutti i torti!

 

<< Ohi! Ohi! Che dolore! >> esclamò Ichigo massaggiandosi il suo fondoschiena dolorante.

<< Finalmente ti sei svegliata, dolcezza! >> disse Kisshu ghignando.

<< AH!! >> urlò lei ritrovandosi l’alieno sopra << Levati subito! >>

Ichigo l’avrebbe spostato volentieri se solo non ci fosse stato un piccolo particolare … non del tutto indolore!

<< Soffitto? Eravamo attaccati al soffitto? >> chiese Ichigo, tenendo ancora gli occhi chiusi per lo spavento.

<< A quanto pare … >> rispose Kisshu, scocciato dalla botta che aveva preso << Ehi, Koneko – chan! Comoda così? >> le domandò, gustandosi la sua bella micetta su di lui.

<< Cosa? >> domandò, invece, intontita la suddetta ragazza. Come colpita da un lampo di genio, capii quello che intendeva dire il ragazzo e velocemente (forse troppo, dato che ebbe un giramento di testa) si spostò da quella posizione alquanto ambigua.

<< Razza di pervertito degenerato! >> urlò, livida in volto, Ichigo.

<< Tranquilla Micetta, io sto bene! Davvero, grazie mille per l’interessamento. >> rispose sarcastico Kisshu stiracchiando la schiena indolenzita.

<< Non c’è di che … >> disse quella distratta << Piuttosto, come usciamo da qui? >> chiese guardandosi intorno.

Era una stanza circolare, illuminata solo dalla fievole luce del lampadario di cristalli (che aveva tutta l’aria di essere molto delicato), con un tavolo di legno posto al centro della stanza e vari quadri abbastanza inquietanti appesi alle pareti ingiallite dal tempo.

Non c’era nemmeno una porta, o una finestra. Nulla di nulla. I due ragazzi sembravano essere senza via d’uscita, imprigionati in quella stanza che, a causa dei quadri e della luce del lampadario, aveva un aspetto molto sinistro.

<< Ci sarà pure un’uscita da qualche parte. Sta’ tranquilla Kenomimi – chan! >> esclamò Kisshu scrutando, anche lui, la stanza << O forse hai paura? >> le chiese divertito.

<< Chi? Io? Ma figurati! >> esclamò nervosamente, guardandosi attorno con fare furtivo << AH! >> urlò, stringendosi a Kisshu (il quale ghignò ancora di più!) e staccandosi subito dopo, quando intravide una vecchia fotografia che raffigurava il cadavere di un gatto.

<< Dicevi Micetta? >> chiese divertito dalla faccia sbiancata che aveva assunto la sua Koneko.

E ancora più divertito quando vide spuntare le orecchie e la coda da gatto alla sua Ichigo.

<< Ki … Kis … Kisshu … >> sussurrò talmente piano che fu difficile sentirla << … gatto … >>

<< Dai Nekomimi – chan! È solo una vecchia fotografia! >> disse Kisshu.

<< Kisshu … gatto … mosso … >> disse indicando la foto con mano tremante.

<< Cosa? Ma che stai dic … >> si bloccò non appena vide il gatto nella foto sorridere.

Il bell’alieno, sempre molto sicuro di se, ora aveva molte domande che gli gironzolavano in testa, tra cui “I gatti possono sorridere?” e “Perché il gatto (cadavere per essere precisi!) che sorride ora è qui davanti a me in carne, per quanto ne sia rimasta, e in ossa?”.

<< Buongiorno Stranieri; forse dovrei dire “Buonasera”, ma chi può dirlo! Qui il Tempo è strano … e “strano” è pericoloso. >> disse il gatto incurante degli sguardi straniti dei due.

<< E tu chi sei? >> domandò Kisshu facendo comparire i suoi Sai e mettendosi davanti a Ichigo per proteggerla, la quale era ancora sotto shock.

<< Calma ragazzo! >> disse, ridacchiando, il gatto << Chi sono per il momento non importa.>> continuò, assumendo espressione seria << Voi siete in ritardo e la mia Regina è molto arrabbiata. >>

<< La tua Regina? >> chiese Kisshu con fare scettico.

<< Cosa significa che siamo in ritardo? Noi siamo capitati qui per caso! >> esclamò Ichigo, che nel frattempo si era ripresa.

<< Forse si, forse no! Chi lo sa … >> disse, cominciando a svanire.

<< Aspetta! Dicci come uscire … >> cominciò Ichigo ma il gatto era già scomparso, lasciandoli nel dubbio e senza uscita << … di qui. E adesso cosa facciamo? >> domandò rivolta a Kisshu.

<< Basta riflettere un po’. Sono sicuro che una soluzione la troviamo! >> rispose, poggiando le mani sulle spalle della ragazza che, stranamente, non lo scacciò (cosa che a lui non parve vera!).

Ma era troppo bello per essere vero; infatti, una volta resasi conto della situazione, lo scacciò in malo modo.

<< Ragionare? Pensavo fosse Pai a farlo! >> esclamò, ridendo alla visione della faccia di Kisshu.

<< Ah! Io cerco di aiutarti e tu come mi ricambi? Prendendomi in giro? Bel modo di ringraziare! >> esclamò con finta voce offesa << Davvero! È un nuovo modo di ringraziare? Perché io non ne ero a conoscenza! >> continuò scherzoso, pensando che, forse, quella era l’occasione giusta per conquistarla dato che l’ameba non era in mezzo ai piedi.

 

 

 

 

 

Commento dell'autrice: ecco il nuovo capitolo! Da qui in poi le cose prenderanno una piega leggermente più seria (per quanto io non lo sia, ma sono solo dettagli! ^///^") ma non troppo; Kisshu ci farà sempre compagnia con le sue battute da maniaco pervertito (Ehi! ndKisshu) ... quelle che ci piacciono tanto, ammettiamolo!
Ora vi lascio! Recensite!
Baci! ;)

Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

 

Quando la realtà incontra la fantasia

 

 

Il silenzio regnava sovrano nella Stanza del Trono, spezzato soltanto dalle parole dei due individui presenti in quella stanza.

<< Il ragazzo sembra pericoloso. >> disse una figura avvolta in un mantello nero.

<< Interessante. >> disse la donna annoiata << E della ragazza? Cosa mi dici su di lei? >> domandò, invece, con più interesse.

<< È un bel bocconcino. >> rispose lui ghignando << Sembra debole e indifesa ma in realtà non lo è. >> continuò, dopo un occhiata truce da parte della donna.

<< Un “bel bocconcino”? Dimmi un po’, Stayne … >> cominciò alzandosi dalla comoda e regale sedia su cui era seduta precedentemente e avvicinandosi pericolosamente all’uomo << … Chi comanda qui? >>

<< Voi, mia Regina. >> rispose prontamente il fante.

<< Chi è il più potente? Il più ricco? >> domandò con più fervore.

<< Voi, mia Regina. >> rispose un po’ più titubante.

<< E chi è la donna più bella? >>

<< Voi, mia … >> rispose ma fu bloccato dalla Regina.

<< Esatto! IO! >> disse << IO sono la più importante! IO sono la più potente! IO sono la più ricca! IO sono la più bella e nessun’altra può eguagliarmi in questo, men che meno un’insulsa ragazzina! >> urlò facendo tremare persino le mura << Sono stata chiara? >>

<< Si, mia Regina. >> sussurrò a testa china.

<< Bene. >> ghignò << Adesso va’! La tua presenza non è più gradita! >> ordinò sedendosi, nuovamente, sul suo trono riccamente decorato con oro e rubini.

Stayne chinò il capo, per la seconda, volta in segno di assenso e in silenzio lasciò la stanza.

<< Ah uomini! >> disse una volta che Stayne se ne andò << Tutti uguali; hanno tutti un pessimo gusto per le donne tranne te, marito mio. >> continuò accarezzando il bracciolo imbottito della sedia una volta occupata da suo marito, ma di cui adesso non rimaneva nient’altro che un po’ di polvere e uno scrigno con uno stemma regale << Tu hai scelto me e, credimi, non potevi fare scelta migliore … >> disse aprendo lo scrigno << Vero? >>

 

<< Non ti sopporto più! >> urlò Ichigo dandogli uno schiaffo in faccia di cui rimase la stampa della mano che, via via, andava diventando sempre più rossa.

<< La Micetta è violenta … >> ghignò Kisshu massaggiandosi la guancia indolenzita << E ciò mi piace; molto. >>

<< Smettila Kisshu! >> urlò esasperata Ichigo << Prova soltanto a ripeterlo e domani non vedrai spuntare il sole! >>

<< Ti avverto Koneko – chan; la tua violenza mi eccita. >> disse avvicinandosi pericolosamente al viso di Ichigo << E potrei non rispondere più di me. >> continuò, leccandosi le labbra, prendendo il mento della ragazza tra il pollice e l’indice e avvicinando le sue labbra a quelle di Ichigo.

Lei d’altro canto si spaventò; di certo baciare Kisshu era l’ultima cosa che voleva! Si mise a cercare, allora, una via d’uscita con gli occhi dato che lui l’aveva bloccata al muro con il suo corpo. In quel momento le sarebbe stata utile anche un’ arma dal momento che lei aveva perso la sua spilla Mew, molto probabilmente, durante la caduta (altro motivo dell’ira di Ichigo).

<< Guarda Kisshu! Uno specchio! >> urlò facendo bloccare Kisshu.

<< Uh? >> fece Kisshu altamente confuso << Micetta, ma che ti sei fumata? >> domandò tra lo scioccato e annoiato.

<< Un bel niente! >> urlò nuovamente infuriata Ichigo << Girati! >>

Kisshu, in uno slancio di umanità, decise che la sua gattina aveva dovuto sbattere sicuramente la testa durante la caduta; dopotutto il tragitto non sarà stato così corto!

Ma vedendo l’occhiata furente che in quel momento Ichigo gli stava lanciando, decise che era meglio crederle e voltarsi.

L’espressione che il volto di Kisshu assunse in quel momento fu qualcosa di indescrivibile.

<< E quello specchio da dove salta fuori? >> domandò scioccato, guardando stralunato l’enorme specchio che, erano sicuri!, prima non c’era.

Era uno specchio vecchio, piuttosto trascurato, opaco e ricoperto di polvere. Doveva essere appartenuto a una persona o a una famiglia abbastanza ricca, visto che i contorni erano intarsiati con semplici ghirigori e tempestato di diamanti.

<< Non ne ho la più pallida idea. >> rispose Ichigo avvicinandosi.

<< No! Ferma! >> la bloccò Kisshu afferrandola per il polso << Non sappiamo cosa può succedere. Sinceramente, non mi fido molto dopo l’episodio della tana di coniglio. >> la avvertì.

<< Si, lo so. Ma potrebbe essere la nostra unica via d’uscita! >> ribatté Ichigo.

<< Potrebbe essere pericoloso. >> tentò di nuovo.

<< Tu mi sembri più pericoloso con le tue manie da pervertito! >> esclamò Ichigo facendo sbuffare Kisshu.

<< Senti Ichigo … Sono nella tua stessa situazione e non credere che sia eccitato all’idea di stare rinchiuso qui … >> “Anche se con te accanto starei persino all’inferno” << Voglio uscire di qui quanto te, però … >>

<< “Però” cosa? Se non proviamo non lo scopriremo mai! >> esclamò Ichigo, riuscendo a convincere Kisshu.

Nel frattempo, però, era sorto un altro problema; in direzione opposta al vecchio specchio ne apparve un altro. Questo, rispetto all’altro, era molto più curato e brillante, era anch’esso finemente intarsiato ma molto più elaborato ed era, infine, ricoperto di rubini.

<< Adesso come facciamo? >> domandò Kisshu, guardando scettico Ichigo.

<< Ehm … scegliamo e speriamo che la fortuna sia dalla nostra parte? >> rispose anche se non era poi così sicura della sua idea.

<< Si certo! Se vuoi possiamo fare la conta come i bambini! >> propose Kisshu sarcastico.

<< Potrebbe essere un’idea! >> esclamò allegramente Ichigo, cominciando subito dopo a contare.

<< Guarda che non ero serio! >> disse Kisshu guardandola come se fosse lei l’aliena.

<< Lo so, cosa credi? Tu non sei mai serio! >> rispose distratta << Ho perso il conto! Adesso devo ricominciare daccapo e tutto per colpa tua! >> esclamò, imbronciata come un bambina, Ichigo.

Kisshu per tutta risposta si mise a ridere; la trovava veramente buffa con quella faccia da bambina indispettita!

<< Se proprio dobbiamo tentare la sorte direi … quello! >> esclamò, dopo aver smesso di ridere, indicando con l’indice il secondo specchio.

<< Quello? >> domandò dubbiosa.

<< Quello. >> rispose imitandola << Non mi fido di quello vecchio e impolverato dopo la tana di coniglio. >>

Kisshu, allora, cominciò ad avvicinarsi allo specchio ricoperto da rubini che prese a brillare più del normale. Con l’aumentare della luce, aumentò anche il calore emanato da esso. Ichigo, che nel frattempo si era avvicinata, infilò una mano nello specchio che, questa volta, non venne risucchiata.

<< Niente specchi a tradimento … >> osservò Kisshu con fare accigliato e infilò anche lui la mano << Andiamo? >>

Ichigo chinò il capo in segno d’assenso ed entrò al seguito di Kisshu, che era già andato.

 

 

 

 

 

Commento dell'autrice: ecco a voi il nuovo capitolo! Ed ecco l'introduzione di alcuni personaggi; Stayne e la Regina. Si, lo ammetto. Ho preso spunto dal film, ma se ci mettiamo a contare tutte le cose che ho scritto ispirati a qualcosa allora perdiamo il conto! ^///^"
Spero che vi sia piaciuto!
Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Quando la realtà incontra la fantasia

 

Il tragitto fu abbastanza veloce e, stavolta, indolore per Kisshu; straziante e nauseante per Ichigo che non era per niente abituata ai teletrasporti.

Si ritrovarono in un’enorme radura dal quale sbucava qualche ciuffo d’erba qua e la; erano circondati da fitti alberi tutt’altro che rassicuranti e al centro, un po’ più a destra rispetto a loro, vi era un masso di dimensioni gigantesche.

<< Ehi Koneko! Stai bene? >> domandò Kisshu guardando la faccia di Ichigo che assunse varie sfumature di verde.

<< Secondo te? >> domandò retoricamente mettendosi la mano davanti la bocca, trattenendosi a stento dal rigettare.

<< Chiedevo … >> mormorò Kisshu sedendosi sul masso a gambe incrociate << Se hai bisogno, fammi un fischio! >> esclamò ghignando.

Ichigo era tentata dal chiedergli aiuto, ma gliel’avrebbe rinfacciato a vita. Era anche vero, però, che era troppo nauseata per poter anche solo pensare di muoversi dalla posizione a gattoni che, nel frattempo, aveva assunto.

<< Te lo devo per forza chiedere, vero? >> domandò Ichigo, combattuta dal desiderio di essere o non essere aiutata.

<< Ah – ah … >> rispose distrattamente Kisshu.

Ichigo sbuffò, sapendo che se ne sarebbe pentita presto di quello che stava per chiedere.

<< Per favore, mi aiuti? >> domandò con un filo di voce che Kisshu dovette sforzarsi per sentirla.

<< Come? >> domandò forse per il piacere di sentirglielo chiedere di nuovo o forse perché non aveva realmente sentito. L’espressione sul viso, però, la diceva lunga.

Ichigo era fumante di rabbia, ma non era tanto sicura di riuscire a trattenere il conato di vomito.

<< PER FAVORE! Mi aiuti? >> ripeté con rabbia mista a indignazione.

<< E ci voleva così tanto? >> ghignò Kisshu portandosi al suo fianco per aiutarla ad alzarsi.

<< Fa poco lo spiritoso e … >> mise, nuovamente, la mano davanti la bocca << … aiutami. >>

Kisshu le cinse i fianchi con un braccio mentre con l’altro la prese per le spalle per aiutarla ad alzarsi da terra.

Ichigo fu percorsa da un brivido, ma diede la colpa alla forte nausea che l’attanagliava.

<< Come va? >> chiese Kisshu, dopo averla fatta sedere sul masso, accovacciandosi davanti a lei e guardandola seriamente negli occhi.

“Ma allora … è seriamente preoccupato per me!” pensò Ichigo, notando il suo sguardo in cui non vi era alcuna traccia di divertimento.

<< Kenomimi – chan? >> la chiamò Kisshu sventolandole una mano davanti gli occhi che la fece sobbalzare.

<< Cosa? >> domandò smarrita.

<< Cavolo! Devi aver sbattuto la testa veramente forte! >> scherzò Kisshu << Comunque ti avevo chiesto come stavi. >> disse alzandosi.

<< Un po’ meglio … >> rispose Ichigo << … grazie. >> continuò sussurrando.

Stavolta Kisshu non le chiese di ripetere perché sapeva che non l’avrebbe fatto ne ora ne mai, ma a lui andava bene così. Per ora.

<< Mi dispiace interrompere questo quadretto romantico, ma voi chi siete? >> domandò qualcuno con una vocina stridula e impertinente.

<< Ma cos … >> mormorò Kisshu mentre Ichigo arrossiva violentemente al solo pensiero di un qualche collegamento tra lei, Kisshu e la parola “romantico”.

<< Ehi! Sono quaggiù! >> esclamò, nuovamente, quella vocina.

Entrambi abbassarono lo sguardo verso terra e ciò che videro fu una Minto in miniatura (molto in miniatura) con due orecchie e una coda da topolino.

<< E tu chi sei? >> domandò Kisshu osservando quella “cosetta” che somigliava tanto alla Mew blu.

<< La domanda ve lo posta prima io! >> urlò il topolino << E ora rispondete! Altrimenti sarò costretta a infilzarvi! >> continuò sguainando la sua “spada” che altro non era se non una ago piuttosto lungo e appuntito.

<< Tu, che sei alta si e no 5 pollici, vorresti infilzarci con un ago? >> la prese in giro Kisshu per poi scoppiare a ridere << Questa si che è bella! >>

Allora, il topolino offeso cominciò a punzecchiare le caviglie di Kisshu.

<< Si! Io, che sono alta si e no 5 pollici, voglio e posso infilzarvi con un ago! >> ripeté le stesse parole dell’alieno.

<< Ehi! Aspetta un attimo! >> esclamò Ichigo cercando invano di distogliere l’attenzione del topolino dalle caviglie di Kisshu, che non smetteva di sghignazzare peggiorando, di certo, la situazione << Non c’è bisogno di agitarsi così tanto! Lui stava solo scherzando! >>

<< Ci sto credendo! >> esclamò distrattamente il topolino.

<< Kisshu, non è vero che stavi solo scherzando? >> domandò, sbuffando, Ichigo a un Kisshu che scalciava per evitare le punture che lo stavano infastidendo.

<< Oh, certamente! Ichigo ha ragione! >> disse con un tono tutt’altro che serio.

Il topolino di certo non se la sarebbe bevuta (era più astuta e più rompiscatole dell’originale!) ,ma, stranamente, si fermò guardandoli come se avessero detto la più grande boiata di tutti i tempi.

<< Voi due siete Kisshu e Ichigo? >> domandò in stato di shock.

<< Si. >> rispose confusa Ichigo.

Il topolino rimase per un attimo in silenzio, poi scoppiò a ridere guadagnandosi, così, due occhiate perplesse da parte dei suoi interlocutori.

<< Cosa ho detto di così divertente? >> chiese Ichigo rivolgendosi di più a se stessa.

<< Secondo me ha qualcosa che non va. >> sentenziò l’alieno << Magari è bipolare. >>

Il topolino smise improvvisamente di ridere e indurì lo sguardo (cosa che convinse ancora di più Kisshu sulla teoria del bipolarismo).

<< Io non sono bipolare e voi non siete chi dite di essere. >> disse squadrandoli da capo a piedi.

 

 

 

 

Commento dell'autrice: credo che questo nuovo capitolo sia leggermente più corto rispetto agli altri ... pazienza! Vuol dire che mi devo impegnare molto di più, anche se non è facile quando ti tartassano di verifiche a giorni alternati! ^ ^" Mi sento perseguitata!! T^T Mano male che c'è Kisshu a tirarmi su di morale! ;3 (Aspetta! Quando l'avrei fatto? =_=" ndKisshu)
Ma passiamo al capitolo; l'idea del topolino Minto mi è venuta curiosando tra vari siti dove dicevano che per il suo disegno si erano ispirati a una ragazza con orecchie e coda da topolino. Allora mi sono detta "Perchè non farle fare questo ruolo?" e ho scambiato il ghiro (non l'avrei mai capito che era un ghiro e per di più femmina, se non l'avessi letto!) con il topolino!
Spero che vi sia piaciuto!
Baci! ;)

Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

Quando la realtà incontra la fantasia

 

I due fissarono stralunati quell’esserino che nel giro di 5 minuti aveva cambiato umore già 3 volte.

<< Tu hai seriamente bisogno di un bravo psicologo. >> sbottò Kisshu dopo un lungo silenzio.

<< Perché mai dovremmo mentire sulla nostra identità? >> chiese Ichigo cominciando a pensare che forse Kisshu non aveva tutti i torti.

<< Voi due non potete essere i veri Kisshu e Ichigo! >> esclamò il topolino in tono ancora più convinto, senza rispondere alla domanda di Ichigo.

<< Perché? >> provò di nuovo Ichigo.

<< Koneko – chan! Non perdere tempo cercando di ragionare con questa cosetta; crea solo confusione! >>sussurrò Kisshu al suo orecchio.

<< "Perché” dici? Ma vi siete visti? Non avete mica l’aria di due campioni! >> rispose stizzita il topolino facendo cadere i due che non si aspettavano di certo una risposta del genere.

<< “Aria di due campioni”? >> domandò Ichigo con un enorme gocciolone in testa.

<< Si! Insomma … non avete mica l’aria da paladini della giustizia! Tu sembri una tuttofare che si lascia dietro un gran polverone senza combinare nulla di buono e lui … beh! Lui sembra un maniaco sessuale! >> esclamò annuendo ad ogni parola come a voler dare ragione al suo discorso.

Kisshu stava per ribattere che lui no, non era un maniaco sessuale e che, se avrebbe continuato a sproloquiare, per cena avrebbero avuto “Topolino al flambé” (con tanto di piacere da parte dello chef), ma venne interrotto da un rumore di piatti che si avvicinava sempre più.

<< Oh no! >> esclamò il topolino portandosi una mano in fronte con fare melodrammatico.

Una voce si aggiunse al rumore dei piatti che sbattevano intonando quella che sembrava una canzone, ma che per i presenti era più simile a un paio di ululati di coyote.

Improvvisamente videro la persona in questione; era di bassa statura, indossava una tipica camicia rossa cinese abbinata a dei pinocchietti e a delle ballerine nere e somigliava in maniera particolare a una persona.

<< Purin … >> mormorò Ichigo convinta che quella fosse realmente Purin.

In effetti erano due gocce d’acqua; aveva i capelli biondi corti e aveva anche le orecchie e la coda da scimmia.

<< Dragostea din tei!* >> canticchiò “Purin” per poi smettere, per la felicità di tutti i presenti (specialmente quella di Kisshu) << Uh? Ma abbiamo ospiti! >> esclamò cominciando a saltellare e a sbattere nuovamente i piatti, il che costrinse tutti a tapparsi le orecchie << Perché non mi hai avvertito Corina*? Volevi tenerteli tutti per te? Piccola egoista! Forse è per il ragazzo! Ma certo! Ora tutto ha un senso! … >>

E così, mentre “Purin” parlava a ruota libera del più e del meno, la faccia di Corina assumeva varie sfumature di rosso (non si sa se per vergogna o per rabbia) e Ichigo che non sapeva se mettersi a ridere o scappare il più lontano possibile, si udì l’urlo di Kisshu che fece smettere persino il vento di soffiare impetuoso.

Tutti si voltarono lentamente verso lui e notarono che sulla sua testa era comparsa qualche vena.

<< Irascibile il ragazzo! >> sbottò la scimmietta rompendo il silenzio che si era creato.

<< Mpf! Altro che irascibile … è solo un gran cafone maleducato … >> borbottò Corina << Ecco un altro motivo per cui tu non puoi essere il vero Kisshu! >> continuò puntandogli il dito contro.

<< Cosa, cosa, cosa? Ho sentito bene? Voi due siete Kisshu e Ichigo? I veri Kisshu e Ichigo? >> domandò “Purin” con un’euforia che sfiorava i limiti dell’assurdo.

<< Si, siamo Kisshu e Ichigo! >> urlò Kisshu facendo comparire i suoi Sai << Cosa dobbiamo fare per farvelo capire?! Eh?! Cosa?! >>

<< Kisshu! Kisshu! … >> lo chiamò Ichigo << Ehi! Kisshu! Guardami … >> disse prendendogli il volto tra le mani << Calmati. >>

Ichigo lo fece sedere sull’enorme masso. Le sue parole furono come un tranquillante per lui che si calmò subito, lasciandosi cullare dolcemente dalle mani della sua gattina.

Passò un po’ di tempo (quello che serviva a far calmare del tutto Kisshu) in questo stato, durante il quale nessuno osò aprire bocca.

<< Ci dispiace! >> si scusò “Purin” inchinandosi e facendo inchinare a forza anche Corina << Ma vedete com’è questo posto? Prima non era così! Prima qui c’erano tanti bei fiori parlanti, il verde della foresta era molto più acceso e volavano stormi interi di cavallallucci a dondolo! E ne volavano talmente tanti che quasi non riuscivi a muoverti! >> continuò raddrizzandosi e assumendo un’espressione nostalgica.

Li per li a Ichigo parve strano; di fiori parlanti e di cavallucci a dondolo volanti non se ne sentiva parlare mica tutti i giorni! Ma decise di non parlare e di farle continuare il suo discorso.

<< Prima qui abitava la famiglia di Kikki; Kikki viveva in una piccola e accogliente casetta proprio li … >> disse indicando il masso dove era seduto Kisshu << … li c’era una bella casetta! Kikki viveva con la sua sorellina e con i quattro gemellini. Loro non vivevano con i propri genitori; la madre era morta e il padre viveva in un posto molto lontano. Kikki ce la metteva tutta per racimolare qualche soldo e mandare avanti la famiglia da sola; si prestava a fare sempre dei lavoretti, dai più nobili ai meno nobili. Ma a lei questo non importava. A Kikki importava portare soldi a casa e badare alla sua famiglia. Ma poi … >> la scimmietta s’interruppe diventando improvvisamente triste.

<< “Ma poi” cosa? Cos’è successo? >> domandò Ichigo pentendosi subito di averlo chiesto quando il suo sguardo si posò su di lei.

<< Tutto è finito. Improvvisamente. Kikki stava lavorando per la Regina quando improvvisamente scoppiò un incendio; non si sa bene cosa sia successo con esattezza, ma fu un grosso incendio e si diradò in fretta, raggiungendo anche la casa di Kikki. Dentro vi erano i suoi fratellini. >> cominciò a singhiozzare << Kikki ha fatto tutto quello che poteva e ancora oggi non si da pace per quello che è successo. I corpi dei suoi fratellini non sono mai stati trovati … >> si mise definitivamente a piangere.

Ichigo istintivamente l’abbracciò e lasciò che le sue lacrime le bagnassero la camicia; anche Corina le si attaccò alla caviglia in una dimostrazione di affetto.

<< E tu? Come ti chiami piccola? >> domandò Ichigo sapendo in cuor suo la risposta.

<< Kikki.* >>

 

 

Note:

*"Dragostea din tei" è il titolo, nonchè strofa, di una delle canzoni degli O-Zone. La traduzione (che non mi ricordo qual è ^///^" ndMe Hai la memoria di un pachiderma. =_=" ndPai Non c'è bisogno di offendere!! T^T ndMeTriste) non è affine al contesto; volevo solo mettere qualcosa d'insesato da farle canticchiare! C: Dopotutto è il Paese delle Meraviglie! ù_ù

*Il nome "Corina" non è farina del mio sacco, ma soltanto la versione americana del nome "Minto"! Non è che mi piacesse poi molto "Mina" ...

*Stesso discorso di prima! Siccome avevo già optato per "Corina", non mi sembrava bello mettere la versione italiana! :)

 

Commento dell'autrice: chiedo venia per essere in ritardo con l'aggiornamento!
*va a prendere l'ombrello* Ecco! Adesso potete lanciarmi tutti i pomodori che volete! ... Lo so che avevo promesso di mantenere il ritmo, ma, ahimè!, non ho proprio trovato il tempo di scrivere! Anche perchè stavo per avere un blocco immediatamente risolto grazie alla mitica scimmia coi piatti (non chiedetemi di spiegare! Sarebbe un discorso troppo lungo!)! XD E' da li che ho tirato fuori l'idea di inserire Purin in versione "scimmia coi piatti".
Ecco un piccolo tassello della storia: la storia di Kikki! E se vi state chiedendo che cavolo c'entri con la crisi di Kisshu (e se vi state pure chiedendo il motivo della sua crisi che, vi assicuro, non c'entra niente con la sua tendenza alla schizofrenia ...ndMe Io non sono schizofrenico! ndKisshuConInManoISuoiSaiEConSguardoAssatanato O..Ok.. O.O ndMeMoltoSpaventata) ... non fatelo! Non riuscirete a cavare neanche un buco nell'acqua! :D
Ora vi lascio!

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

Quando la realtà incontra la fantasia

 

Kikki non si calmò subito; evidentemente non si era mai sfogata con nessuno, lasciando che il dolore si radicasse in lei senza che potesse condividere il peso con qualcuno.

“Povera …” pensò Ichigo, la quale era ancora abbracciata alla bambina “ … è ancora un bambina. Eppure il dolore e la sofferenza non hanno risparmiato nemmeno lei.”

<< Ehi scimmietta! >> la chiamò Kisshu, l’unico che era rimasto indifferente alla scena.

Kikki, però, non si calmava e ignorò totalmente l’alieno che roteò gli occhi.

Kisshu non capiva, ma non era colpa sua; lui, Pai, Taruto (così come il resto della popolazione del loro pianeta) erano sempre vissuti in un ambiente ostile dove non avvertivano il desiderio di provare “amore” verso altri che non siano loro stessi: era già tanto se vi erano delle famiglie, ma ovviamente dovevano garantire la sopravvivenza della loro stirpe in qualche modo.

Avevano scoperto il significato della parola “amare” osservando il bizzarro comportamento degli esseri umani e, nonostante loro non vi erano abituati, non poterono che rimanerne coinvolti, chi più chi meno.

Ma, per quanto loro avessero cominciato a comprendere il valore dei sentimenti, non riuscivano ancora a capire alcuni comportamenti; ad esempio Kisshu in quel momento non capiva per quale motivo la scimmietta si stesse disperando in quella maniera.

Kikki finalmente smise di piangere.

<< Scusate, non volevo. >> disse asciugandosi le lacrime con il dorso della mano << E mi dispiace anche di averti rovinato la camicia. >> continuò rivolgendosi a Ichigo.

<< Non ti preoccupare! >> rispose quella rassicurandola con un sorriso << Non è certamente la fine del mondo! >>

Improvvisamente  calò un silenzio abbastanza imbarazzante, ma non durò molto a causa di una certa topolina impertinente che, nel frattempo, si era appollaiata su una spalla di Kikki.

<< Ma voi cosa ci fate qui? >> domandò riassumendo il suo tono stridulo.

<< Siamo capitati qui per caso, cadendo da una strana tana di coniglio. >> rispose Kisshu sbuffando sonoramente, aspettandosi di sentire numerose lamentele come poco prima.

Stranamente questo non accadde; Kikki e Corina stavano discutendo animatamente su qualcosa che aveva a che fare con un oracolo, confondendo per l’ennesima volta i due che si fissarono un po’ stralunati.

“ E se fossero loro?” questa era una delle tante domande che rivolgeva Kikki a Corina che continuava a rispondere che non potevano essere loro.

All’ennesima risposta negativa di Corina, Kikki se ne uscì con un’ idea che, alle orecchie dei diretti interessati, risultò parecchio stramba.

<< E se andassimo a chiederlo al Brucaliffo? >> chiese con euforia.

<< Giusto! Potremmo andare a controllare l’Oracolo. >> rispose Corina dopo averci riflettuto un po’.

<< Scusate! >> richiamò l’attenzione Kisshu << Potreste evitare di ignorarci? Sapete com’è! State parlando di noi e ci interesserebbe sapere di cosa diavolo state parlando! Ma non c’è assolutamente fretta; se volete potete stare a chiacchierare per tutto il giorno: magari desiderate pure del the accompagnato da dei pasticcini? >> disse con tono leggermente sarcastico.

<< No, grazie. Comunque, se proprio volete sapere, stavamo discutendo del fatto di andare dal Brucaliffo. >> rispose Corina con garbo.

<< Chi è il Brucaliffo? >> domandò Ichigo inclinando la testa.

<< È il più saggio di tutto il Paese delle Meraviglie; è lui che custodisce l’Oracolo. >> rispose Kikki.

<< E cos’è un oracolo? >> domandò di nuovo Ichigo.

<< È una pergamena dove vi è scritto il passato, il presente ma anche il futuro. >> rispose Corina con tono da saputella.

<< Allora andiamo! >> propose Kisshu << Non ha senso rimanere qui a scervellarvi sulla nostra identità, quando c’è qualcuno che può saperlo. Mi meraviglio che la cosetta non ci sia arrivata prima! >> esclamò infastidendo la topolina che digrignò i denti.

<< A tutta dritta verso il Misterioso Oriente!! >> esclamò tutta contenta Kikki sbattendo i piatti.

<< KIKKI! >> urlò Corina sul punto di cadere dalla spalla.

 

<< Pai? >> lo chiamò Taruto << È da giorni che non stacchi gli occhi dallo schermo di quel computer; non pensi che dovresti riposarti un po’? >> chiese con fare stranamente apprensivo.

<< No. >> rispose secco l’interpellato.

Taruto sbuffò; la scomparsa improvvisa di Kisshu preoccupava molto anche lui, ma di certo non aiutava rimanere incollato 24 ore su 24 allo schermo del computer, senza che questo dia alcun segnale positivo e senza che Pai si riposasse almeno 5 minuti.

<< Almeno hai scoperto qualcosa? >> chiese Taruto mentre, galleggiando in aria, incrociava le gambe.

<< No. >>

<< Non è che in un remoto (remotissimo) caso, le vecchiacce possano averlo catturato e portato nella loro base? >> chiese Taruto.

Pai si voltò, lo guardò freddamente, rispose nuovamente con un secco “No” e si rigirò.

<< E se andassi a controllare? Così! Giusto per esserne sicuri! >> propose allora.

<< No. >>

<< E che palle Pai! Ma sai dire solo quello? >> urlò Taruto infuriato.

<< No. >> rispose stavolta con una punta (piccolissima, ma c’era!) di divertimento.

Taruto cominciava a innervosirsi: già era stancante vedere quel muso lungo tutto il giorno in giro per l’astronave (ora come ora, era anche peggio dato i precedenti insuccessi!), ma in quel momento era veramente insopportabile.

<< Comunque, se proprio vuoi essere d’aiuto, potresti andare a controllare l’ultimo luogo in cui è stato. >> propose Pai, facendo scattare sul posto Taruto, che non credeva alle sue orecchie.

<< Certo che voglio rendermi utile! >> esclamò battendosi un pugno sul petto come a dire  che di lui poteva fidarsi << Qual è il posto? >>

<< Parco Inohara. >> ricominciò a rispondere secco.

<< Va bene! >> disse Taruto << Mi chiedo solo per quale motivo si trovava li … >>

Ma venne bellamente ignorato da Pai. Allora, roteando gli occhi, si teletrasportò sul posto.

Pai sospirò. Taruto aveva ragione; doveva riposarsi o non avrebbe concluso nulla! Però non poteva: Kisshu era scomparso nel nulla mentre si dirigeva dalla “sua micetta” (perché SICURO che era andato da lei!).

Improvvisamente Pai sgranò gli occhi come colpito da un lampo di genio.

“Ho sentito che anche Mew Ichigo è sparita nel nulla … proprio come Kisshu” pensò cominciando a collegare i fatti “Troppe coincidenze. Non può essere solo un caso”.

 

 

 

Commento dell'autrice: ecco sfornato un nuovo capitolo dove fanno la loro apparizione anche Pai e Taruto! C: Credevate che li avrei lasciati a marcire come tappezzeria di scena? Nossignore! u_ù (L'avrei preferito... -_-" ndPai Maddai Pai! Non sei contento di non essere lasciato in disparte? ^-^ ndMe No. -_- ndPai Un iceberg sarebbe più espressivo ... =_=" ndMe)
In realtà non ho molto da dire sul capitolo ... (Sono sicuro che i lettori gradirebbero, invece di stare a sentire i tuoi sproloqui! u_ù ndTaruto Adesso ti ci metti pure tu! Va' via! Sciò! >w< ndMe).
Spero che non vi abbia annoiato! :)

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Quando la realtà incontra la fantasia

 

<< Kikki! Per l’ennesima volta: smettila. Di. Cantare! >> urlò, (sempre) per l’ennesima volta, Corina, scandendo le parole, tappandosi le orecchie.

<< Perché? Non ti piace la canzone, forse? Se vuoi ne intono un’altra; ho un vasto repertorio, sai? >> disse Kikki sfogliando mentalmente il suo “vasto repertorio” << Allora … >>

<< Qualcuno le tappi quella dannata boccaccia! >> esclamò, sospirando, Kisshu portandosi le mani in faccia con fare disperato.

<< Kikki, carissima, potresti farci il favore di cantare a bassa voce? Ti prego! >> disse Ichigo, congiungendo le mani come se stesse pregando una qualche divinità.

Passò un po’ di tempo prima che Kikki acconsentisse; molto probabilmente aveva valutato attentamente la proposta!

 

Il Cafè non era mai stato così pieno e, ovviamente, senza l’aiuto della loro leader, le ragazze non riuscivano a stare al passo dei ritmi lavorativi così pesanti.

Tutte quante erano impegnate a correre a destra e a manca nel locale, quando improvvisamente sentirono la voce di Ryo che diceva di recarsi in laboratorio.

<< Ma … Ryo! Il locale è più pieno del solito! >> esclamò Purin reggendo in mano una pila di piatti sporchi – i quali rischiavano seriamente di fare una brutta fine! – che era molto più grande di lei.

<< A questo sta già pensando Kei. >> disse atono; probabilmente dovevano aver scoperto qualcosa di veramente grave.

Dopo che Keiichiro ebbe fatto sloggiare tutti i clienti e dopo aver chiuso il locale, si recarono in laboratorio con grandi punti interrogativi sulla testa.

<< Che cosa succede, Ryo? >> chiese Zakuro, nascondendo (come al solito) le sue emozioni dietro a una maschera di freddezza << È qualcosa che riguarda Ichigo, vero? >>

Evidentemente aveva centrato il bersaglio perché ne Ryo ne Keiichiro risposero.

<< Cos’è successo a Ichigo – chan? >> domandò Purin preoccupata.

Ryo, dopo un po’, si decise a parlare << Non sappiamo ancora cosa sia successo a Ichigo; sembra essere sparita nel nulla … >>

<< Dicci qualcosa che non sappiamo! >> sbuffò Minto, interrompendo bruscamente Ryo.

<< La vostra leader non è stata l’unica a sparire nel nulla. >> disse una voce che conoscevano bene e che con loro aveva poco a che fare.

<< Cosa ci fa qui lui! >> urlò Minto già in posizione di difesa.

<< Calmati vecchiaccia. Non siamo qui per combattere. >> disse Taruto comparendo accanto a suo fratello Pai.

<< Taru – Taru! >> urlò Purin correndo ad abbracciarlo (sarebbe meglio dire stritolarlo) contenta.

<< Ecco! Io lo sapevo che non era una buona idea! … E staccati brutta scimmietta! >> esclamò Taruto cercando di scrollarsi di dosso l’esuberante Purin.

<< Che cosa significa che Ichigo non è l’unica a essere scomparsa? Chi altro è scomparso? >> domandò Retasu preoccupata, guardando intensamente Pai. Distogliendo lo sguardo subito dopo, quando Pai le puntò il suo freddo sguardo addosso.

<< Un momento! Dov’è il maniac … volevo dire, Kisshu? >> chiese, correggendosi subito, Minto.

<< È proprio per questo che siamo qui. >> disse Pai.

 

<< Dove hai detto che ci stiamo dirigendo? >> chiese Ichigo, già stanca di camminare, a una saltellante (e per niente stanca) Kikki.

<< Stiamo andando a trovare lo Zio Bruco nel Misterioso Oriente! >> esclamò Kikki tutta contenta.

<< Ah. >> disse soltanto << E quanto manca ancora? >>

<< Perché, Micetta? Già stanca? >> chiese, con il suo solito ghigno stampato in faccia, Kisshu.

<< Parli facile tu che puoi volare! >> sbottò infuriata Ichigo.

<< Se vuoi ti porto in braccio. >> propose, apparendo dietro di lei, sensuale al suo orecchio, facendola arrossire violentemente.

<< Basta con le vostre schermaglie amorose! >> li riprese Corina, facendo arrossire di più Ichigo (la quale adesso sembrava che un centinaio di coccinelle camminassero sulla sua faccia!) e allargare ancora di più il ghigno di Kisshu << E tu levati quel sorrisetto deficiente dalla faccia! Sembra che non sai fare altro che questo! >> esclamò, poi, generando un risolino tra i presenti.

<< Mpf! Topolino impertinente … >> borbottò, punto sul vivo, Kisshu.

<< Ma che cosa dovrebbe stabilire questo … ehm … Brucaliffo? >> domandò Ichigo cambiando discorso.

<< Se voi siete i prescelti! I Campioni di Sottomondo! >> ripose Corina enfatizzando le parole “prescelti” e “Campioni”, facendo notare tutto il suo disappunto.

<< E mettiamo il caso che siamo noi i prescelti … >> disse Kisshu enfatizzando, anche lui, il “noi” << Che cosa dovremmo fare? >>

<< Dovreste salvarci dalla Rovina. >> rispose seriamente Corina.

<< La Rovina? >> chiese Ichigo.

Kikki smise di battere i piatti e assunse un’espressione seria; il silenzio, che tanto avevano desiderato, adesso appariva stranamente inquietante.

<< Guardate questo posto. >> li invitò a farlo Corina con un ampio gesto del braccio.

Camminavano da tempo in un sentiero bruciacchiato e spoglio; il terreno, arido e sabbioso, sembrava essere la casa di nessuno. Evidentemente l’incendio doveva aver raggiunto anche quel posto.

<< Anche il Misterioso Oriente ha subito i danni dell’incendio: non è stato risparmiato niente! Inoltre noi abbiamo modo di credere che la causa di tutto questo sia la Regina. >> spiegò Corina con fare cospiratorio.

<< E quindi noi dovremmo sconfiggere la Regina. >> disse Ichigo sentendo già sulle spalle il peso di un nuovo incarico.

<< Esattamente. >> rispose Corina alla domanda indiretta << Comunque, non c’è di che preoccuparsi; è ovvio che non siate voi! >> esclamò, riassumendo il suo solito tono fastidioso.

<< Ti prego! Non ricominciare! >> la supplicò Ichigo.

 

<< Quindi, stando a quello che ci dite, la scomparsa di Ichigo è strettamente collegata a quella di Kisshu. >> mormorò Minto non del tutto convinta.

<< Esattamente. >> rispose freddo Pai.

<< E che dovremmo fare una tregua per cercarli. Tutti insieme. >> continuò Retasu.

<< L’avrei detto con parole diverse, ma … si, il succo è quello. >> rispose Pai.

<< In sostanza state dicendo che dobbiamo riporre le armi e fidarci di voi? Totalmente? È assurdo! >> esclamò Minto.

<< Dovete se volete avere una chance in più di ritrovare la vostra amica. >> rispose Pai.

<< Non pensare che noi siamo così entusiasti di allearci con voi ( << Io si! Specialmente con il mio amico Taru – Taru! >> s’intromise Purin ancora aggrappata a Taruto), ma non abbiamo altra scelta. >> ci tenne a precisare Taruto, convinto di aver toccato veramente il fondo.

Ryo abbassò il capo; non avevano veramente altra scelta e di certo gli alieni possedevano tecnologie più avanzate per le loro ricerche.

<< Non appena scopro che state sfruttando questa situazione, avete la mia parola, non mi farò alcun scrupolo; voi non la passerete liscia. >> li minacciò Ryo allungando la mano.

<< Lo stesso vale per te, Shirogane. >> rispose Pai stringendo la mano.

 

 

 

 

Commento dell'autrice: ed ecco qui un altro tassello della storia di Sottomondo, senza dimenticarci dell'accordo preso tra alieni e Mew Mew ... Cosa succederà ora che hanno deposto le armi? Minto riuscirà ad andare d'acordo con gli alieni? (No! Per niente! ndMinto Il tuo intervento non era previsto ... -_-" ndMe Io intervengo quanto mi pare e piace! ù_ù ndMinto SICUREZZA! P.s. Ho preso i miei dovuti provvedimenti. ù_ù ndMe Non vale!! ^O^" ndMinto) E Kisshu ce la farà mai a conquistare il cuore della sua Koneko-chan? Tutto questo e molto altro solo se rimanete sintonizzati qui!

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Quando la realtà incontra la fantasia

 

I quattro proseguivano, da tempo ormai, la loro strada attraversando parte del Misterioso Oriente ignari che qualcuno li stesse seguendo da quando vi avevano messo piede.

<< Sono solo io a sentirmi osservata? >> domandò - più a se stessa, in realtà – Ichigo guardandosi attentamente intorno.

<< Micetta! Non credevo che ti saresti impressionata così tanto! >> esclamò, ridacchiando, Kisshu << Ma non preoccuparti, Nekomimi - chan … Io ti proteggerò sempre. >> continuò serio.

Ichigo si sentì avvampare (“E non è bello quando arrossisci ogni 5 minuti a causa di un maniaco pervertito che ci gode!” pensò) e le risultò difficile credere che, in quel momento, Kisshu stesse solo scherzando; la sua espressione era seria come poche volte in cui lo era stata.

Calò un silenzio assurdo, – Kikki aveva nuovamente smesso di battere i piatti – come se tutti stessero aspettando una sua risposta. Fortunatamente (o sfortunatamente … dipende dai punti di vista), non fu per questo motivo.

<< Adesso fate molta attenzione e, soprattutto, non fate alcun rumore; rischieremmo di disturbare le Vespe Samurai e le Vespe Daimyo. >> li avvertì Kikki abbassando il tono di voce di qualche ottava.

<< Sono i tiranni del Misterioso Oriente, al servizio della Regina. >> spiegò Corina, roteando gli occhi, davanti ai loro sguardi interrogativi.

<< Scusaci tanto se siamo capitati qui senza capirci niente di quello che ci è successo e che ci sta succedendo … >> borbottò Ichigo, stanca del comportamento arrogante e sprezzante di Corina.

<< Infatti! È stato tutto uno sbaglio. Un errore. >> sibilò visibilmente alterata.

<< Corina, dacci un taglio. Adesso stai esagerando. >> li ammonì seria Kikki << Abbiamo deciso che lo stabilirà il Brucaliffo. >>

<< Sono libera di esprimere la mia opinione! >> esclamò Corina incrociando le braccia.

<< Sei libera di esprimerla, ma non romperci i coglioni. Capito o devo disegnarti uno schema? >> sbottò Kisshu infuriato.

Forse per il fatto che Kisshu arrabbiato incuteva un certo timore, o forse perché aveva usato e sfogliato il suo vasto vocabolario scurrile, sta di fatto che riuscì a zittire la topolina impertinente.

La discussione, però, attirò le vespe tirannidi che uscirono allo scoperto con un ampia gamma di armi e armature.

<< Oh – oh! >> esclamò Kikki immobilizzandosi sul posto.

 

<< Hai dato l’ordine di sorvegliare gli intrusi, Stayne? >> domandò la Regina al suo cavaliere – e consigliere – più fidato.

<< Si, mia Regina. Stanno già attaccando, a dire il vero. >> rispose Stayne baciandole con galanteria il dorso della mano.

<< Illuminami sulla situazione, Stayne. >> ordinò con tono sarcastico.

<< Il loro capo è abbastanza sicuro di vincere; il suo esercito, dopotutto, è formato da migliaia di soldati. >> rispose Stayne sicuro di se.

<< Eccellente Stayne. >>

 

<< E adesso che facciamo? Saranno perlomeno un migliaio! Sono troppi per noi! >> esclamò Ichigo sgranando gli occhi, osservando stralunata quelle moltitudini di vespe con armature samurai di diverso colore.

<< Dobbiamo battere in ritirata! Siamo troppo pochi! >> esclamò Kikki cominciando a indietreggiare lentamente.

<< Siamo troppo pochi ora, saremo troppo pochi dopo. Dove li troviamo degli alleati? Dobbiamo attaccarli ora! >> disse Kisshu – facendo comparire i suoi Sai – rabbrividendo al solo pensare di darsela a gambe.

<< Kisshu non dire idiozie! E poi, io non posso combattere; la mia spilla si è persa durante la caduta nel tunnel. >> disse Ichigo frustata all’idea di aver perso una cosa preziosissima.

<< Mi dispiace ferire il tuo ego, Mr. Buone Maniere! Ma in tre facciamo solo salotto! Quindi, dobbiamo battere in ritirata. >> disse Corina con un tono che non ammetteva repliche.

<< Si, ok. Ma facciamolo in fretta, prima che ci raggiungano! >> esclamò, al posto di Kisshu, Kikki.

Cominciarono, allora, a indietreggiare lentamente (proprio come aveva fatto Kikki poco prima), fino a che non si ritrovarono a correre seguiti da un esercito di vespe infuriate.

<< Sono più veloci del previsto! Ci stanno quasi raggiungendo! >> urlò Ichigo notando la poca distanza che li separava dall’essere infilzati da quelli.

<< Se mi dite le coordinate di un posto abbastanza sicuro ma non troppo lontano da qui, posso teletrasportarvi! >> esclamò Kisshu evitando un dardo infuocato << Frecce?! >>

Le Vespe samurai arcieri avevano cominciato a scoccare frecce infuocate evitandoli per pura fortuna.

<< Oasi Misteriosa: a un’ora di camminata, a destra di dove ci troviamo adesso. Va bene? >> gli suggerì Corina.

<< Perfetto. Stringetevi a me! >> ordinò fermandosi e afferrando per il braccio da un lato Ichigo, dall’altro Kikki e Corina (che, nel frattempo, si era nuovamente appollaiata nella spalla destra di Kikki).

In un secondo sparirono, lasciando interdette le vespe che, dopo aver aspettato un loro probabile ritorno, si ritirarono nei loro nascondigli.

 

<< Allora? Come procede? >> domandò lisciandosi le pieghe della gonna del suo vestito scarlatto.

<< Mi dispiace, Mia Signora, ma sembrano essere spariti nel nulla … >> rispose mesto Stayne.

<< COSA??! >>urlò irata, ma si calmò subito dopo << Non andranno tanto lontano quegli sciocchi. >> disse ghignando.

 

I quattro si ritrovarono presto in una vera oasi, con tanto di palme e un piccolo laghetto circondato da ciuffi d’erbetta fresca e verdeggiante.

<< Nekomimi – chan! Puoi anche staccarti se vuoi, ma so bene che effetto ti provoco. >> disse divertito Kisshu scoccandole un’occhiata maliziosa che fu ricambiata da un sonoro schiaffo da parte di Ichigo, la quale si scansò subito dopo.

<< Sempre il solito … >> borbottò Ichigo << Dove hai detto che siamo esattamente? >>

<< Oasi Misteriosa, ai confini del Deserto Orientale. >> rispose Corina.

<< Non è stato raggiunto dalle fiamme? >> domandò stupidamente Ichigo.

<< Le fiamme non possono inaridire un luogo già arido di suo. >> rispose sgarbatamente Corina.

Ichigo sorvolò e roteò gli occhi.

<< Ora che siamo qui, spiegatemi una cosa. >> disse Kisshu con aria da bambino curioso << Noi dobbiamo andare dal Brucaliffo, giusto? >>

<< Si. >> rispose Kikki stranita.

<< Che abita nel Misterioso Oriente governato da quelle cose che hanno tentato di ucciderci, vero? >>

<< Ah – ah … >> mormorò Ichigo senza capire dove volesse andare a parare.

<< E non ci sono altri modi per raggiungerlo? >>

<< No, non ci sono altre strade … ma che vuoi dire? >> domandò, stavolta, Corina.

<< Bene … >> mormorò soltanto << E allora mi spiegate come diavolo dovremmo uscirne illesi? >> urlò dopo un lungo momento di silenzio, facendo saltare tutti in aria per lo spavento.

Non rispose nessuno; dopotutto non aveva propriamente torto!

<< Forse noi potremmo esservi d’aiuto … >> rispose timorosa una vocina che non apparteneva a nessuna delle tre.

 

 

 

 

Commento dell'autrice: ecco il nuovo capitolo dove finalmente compaiono i primi guai (Ed era anche ora! ndMe Non per il mio fondoschiena bruciacchiato! >-< ndIchigo_molto_infuriata_e_con_il_sedere_dolorante Suvvia! Che sarà mai! Hai sopportato di peggio! U_U ndMe Y^Y ndIchigo); il viaggio è ancora lungo ... e pensare che ancora devono fare tanta strada! Riusciranno i lettori a sopportarmi? C: *passa una palla di fieno, seguito da un ululato ... seguito a sua volta da un coro di grilli ... seguito a sua volta da ... -E vabbè! Ho afferrato il concetto! Y^Y - * E chi sarà la misteriosa voce all'ultimo comparsa? Io odio la suspence (nonostante ne faccia un gran utilizzo), ma il capitolo sarebbe diventato una cosa abnorme se avessi uniti i pezzi perciò ...

Piccola nota: le Vespe Samurai, le Vespe Daimyo e le Vespe samurai arcieri non sono di mia invenzione, ma sono stati tratti da "Alice Madness Return" (come il Misterioso Oriente). Nonostante ciò non mi attengo particolarmente a ciò che accade nel videogioco e/o nelle descrizioni fisiche e qualitative.

Spero che vi sia piaciuto! :)

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Quando la realtà incontra la fantasia

 

 

<< Non ci credo!! >> esclamò Kikki tutta contenta << Seymous -  Ojiisan*! Siete voi! Credevamo che le vespe … >> la sua voce si affievolì fino a non sentirsi più, così come l’umore allegro di Kikki.

<< No piccola Kikki, noi stiamo bene. >> la rassicurò un’altra voce con fare materno << Siamo riusciti a scappare, prima che ci trovassero, grazie a Zoey e Dren. >>continuò, inclinando il capo con affettuosità e sorridendo per rassicurarla.

<< Meno male! >> esclamò, tirando un sospiro di sollievo, Kikki.

<< Siamo veramente sollevate all’idea che voi siate qui al sicuro. >> disse Corina con uno strano – e non adatto a un tipo come lei – sorrisino mesto.

Ichigo se ne accorse: quel sorrisetto era inconsueto per un tipetto sgarbato come lei.

“Forse … è l’aver menzionato quei due tizi … come si chiamavano? Ah si, Zoey e Dren.” Pensò con fare accigliato promettendosi, però, di ripensarci in un secondo momento “Non è il momento adatto per parlare di problemi di cuore e altri sentimentalismi!” si disse.

<< Ma si può sapere chi siete voi? >> domandò brusco Kisshu, interrompendo quel momento di moine.

<< Veramente la domanda dovremmo fartela noi, ragazzo! >> esclamò quello che doveva essere Nonno Seymous << Ma, siccome siete in compagnia di queste due graziose signorine, eviterò di essere troppo sgarbato! >> continuò con aria paziente.

In quel momento Kisshu non poté pensare ad altro, se non al perché quel tizio riuscisse a sopportare la topolina; erano entrambi brontoloni e rompiscatole! In un certo senso si completavano.

<< Io sono il vecchio Seymous e questa è mia moglie Charlotte. >> riprese il vecchio bonariamente indicando con una zampetta la moglie alla sua sinistra << Noi siamo le Formiche Origami e un tempo abitavamo nelle Terre Orientali. >> disse con aria nostalgica.

<< Le Terre Orientali sono quelle occupate dalle Vespe tirannidi, vero? >> domandò Ichigo.

<< Purtroppo si, cara. >> rispose Charlotte, abbassando tristemente lo sguardo.

Il silenzio si abbatté nuovamente su di loro, questa volta interrotto da una delle Formiche Origami.

<< Ora è il vostro turno; chi siete? >> domandò con voce squillante, molto probabilmente la stessa che era intervenuta qualche secondo prima.

<< Noi siamo Kisshu e Ichigo … >> rispose Ichigo temendo che si scatenasse di nuovo un lungo dibattito sulla loro identità.

<< E, prima che ce lo chiediate, non siamo sicuri di essere QUEI Kisshu e Ichigo! >> ci tenne a precisare Kisshu, notando già le occhiate stranite che si scambiavano.

<< Come si fa a non essere sicuri della propria identità, giovanotto? >> brontolò il vecchio Seymous.

“ Si, quei due sono proprio come pane e burro.**” Pensò Kisshu roteando gli occhi.

<< Ah guardi! Io sono abbastanza sicuro di sapere chi sono, ma una certa topolina impertinente … >> disse l’alieno facendo cadere il suo sguardo sulla diretta interessata << … non la pensa al mio stesso modo. >> conclusa guardandola storto. Parecchio storto.

<< Brava Corina! >> esclamò allegramente il vecchio << ‘Diffida sempre degli estranei’; è questo quello che ti ho sempre insegnato e sono veramente soddisfatto che tu abbia fatto buon uso delle mie sagge parole, bambina mia. >> continuò accarezzandole il capo << Rendi fiero il tuo vecchio nonno! >>

<< Ho sempre rispettato e fatto buon uso dei tuoi consigli, Ojiisan. >> disse Corina con un’ aria da scolaretta che obbedisce al proprio insegnante.

I due ragazzi, che si aspettavano molto di più da una persona matura, rimasero scioccati e con la bocca spalancata (dire semplicemente ‘aperta’ sarebbe stato un simpatico eufemismo) davanti a quel bel quadretto di famiglia.

<< Oh! Avanti Seymous! Ma che maniere sono? >> lo riprese la moglie Charlotte  per poi scusarsi con i due e consigliandoli saggiamente di richiudere la bocca se non volevano avere problemi con le Mosche – Tigri.

<< Cambiando argomento … è per questo motivo che volete andare dal Brucaliffo? Per assicurarvi di essere voi i veri Campioni? >> domandò la stessa formica di prima << Oh scusate! Che maleducata, non mi sono ancora presentata! Sono Maggie. >>

<< Si, si! È proprio per questo motivo che stiamo andando dallo Zio Bruco! >> rispose Kikki saltellando sul posto.

<< È molto pericoloso … >> osservò Charlotte.

<< Lo sappiamo. >> disse Ichigo << Diciamo pure che abbiamo avuto un assaggio. >>

<< Ma voi veramente potete aiutarci? >> domandò Kisshu ricordando quanto aveva detto Maggie prima.

Le formiche si guardarono tra loro; c’era chi aveva uno sguardo preoccupato, chi invece aveva voglia di combattere per la propria terra e riprendersela. Kisshu li capiva: anche lui e i suoi fratelli combattevano per la loro stessa causa. La loro gente contava su di loro per un posto migliore, per una vita migliore. Anche Kisshu voleva quella vita; era stanco di vivere segregato sotto terra come un profugo; era stanco di veder litigare dei bambini per un pezzo di pane; era stanco di vivere in quella povertà. Quando lo avevano scelto per compiere quella missione sulla Terra, lui era stato più che orgoglioso di riprendersi quello che un tempo apparteneva a loro. Poi, però, aveva incontrato lei. Lei che lo fronteggiava, lei che lo attirava, lei che, senza volerlo, lo invogliava a farla sua. La sua testardaggine, il suo opporsi a lui – cosa che non era mai successa – lo attirava; inizialmente pensava fosse solo un gioco, poi un’ossessione, ora, invece, aveva capito che non era niente di tutto questo. Non sapeva cosa fosse – lui, infondo, non era mai stato bravo con i sentimenti – ma, sta di fatto, che voleva vivere quella vita che desiderava tanto con lei. Lei, però, gli aveva anche fatto aprire gli occhi, squarciandogli la sua visione degli eventi. Gli aveva fatto intuire che c’era qualcosa che non quadrava nella troppa benevolenza di Deep Blue; nessuno, infondo, fa mai niente per niente.

Kisshu la guardava parlare animatamente con Maggie, ma non aveva capito una sola parola di quello che si erano dette; non aveva neanche capito la risposta alla sua domanda, tant’era preso dalla visione della sua bella micetta e dalle sue labbra rosee che si muovevano. Oh! Quanto avrebbe voluto baciarle nuovamente!    

<< Ti sei incantato a osservare la tu Koneko – chan? >> domandò divertita una voce maschile.

Kisshu si voltò a guardare nella direzione in cui gli era parso di udire la voce, ma non vide niente; posò allora lo sguardo a terra, pensando fosse una delle formiche. Ma niente, non c’era nessuno. Si disse che doveva esserselo immaginato, data l’enorme stanchezza che iniziava a prendere il sopravvento.

Inspiegabilmente alzò lo sguardo verso il cielo: si era fatta sera e una strana luna splendeva in cielo. Sembrava quasi stesse ghignando, ma non fece molto caso a quell’assurdo pensiero.

 

 

 

 

Note dell'autrice:

* = ojiisan è un suffisso onorifico giapponese (che può anche essere utilizzato a solo) che significa "nonno"
** = riferimento al film Forrest Gump: "E dopo tanto tempo, ritornammo a essere come pane e burro"

 

 

Commento dell'autrice: nuovo capitolo sfornato da qualche minuto! Allora, dovevo dire un paio di cose ... che non mi ricordo! ^ ^" Pardon, ma la mia mente è per metà occupata da Johnny Depp e l'altra da Matt Bomer quindi è un po' difficile trovare lo spazio per il resto ... Ah! Ecco! Volevo avvertirvi di prestare attenzione (molta attenzione) ai due tizi sovracitati "Zoey e Dren"; non saranno solo personaggi di tappezzeria, ma non voglio dire nient'altro su di loro ... solo ... attenzione! Poi, volevo dire che il prossimo capitolo è una specie di regalo per tutti quelli che mi hanno seguita e hanno recensito. Non so se sia riuscito bene (si, è già pronto), ma questo lo scoprirete soltanto tra una settimana! :)
Bene, questo è tutto!
Spero tanto che vi sia piaciuto!

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** -Dietro le quinte di ***


Prima di proseguire con la lettura, date un'occhiata alla legenda ... altrimenti non ci capirete un tubo! >.<

Legenda: nero = ragazza misteriosa

              rosso fragola = Autrice/Regista 

              grigio = Tizio Sconosciuto

              fucsia = Ichigo/Mew Ichigo

              verde scuro = Kisshu

              blu scuro = Minto

              blu chiaro = Corina

              marrone = Taruto

              viola = Pai

              arancione = Purin

              violetto = Zakuro

                  

 

 

 - Dietro le quinte di “Ichigo’s Madness”


 Quando, tra realtà e fantasia, c’è una linea di follia.

 

# Prologo 

Una buca enorme; ecco quello che spiccava maggiormente in quel luogo desolato e abbandonato. Un’ enorme buca che molti anni prima doveva essere stata un lago.

Un’ombra guardava nostalgico quello che la natura aveva da offrire; un’ombra, che somigliava a un gatto con un sinistro sorriso, fissava assente quell’enorme buca portatrice di avventure ma anche di sventure.

<< Da quel portale giungerà la nostra salvezza ma, al contempo stesso, la nostra condanna. >> disse con voce roca. Una voce femminile si udì successivamente.

<< Sei sicuro che condurli qui è una buonMa che cazz …! –

- STOP! Che cos’è successo ? -_-“ - * un ramo penzola a destra e a sinistra toccando la testa della ragazza * - Ah.

- Non posso lavorare in queste condizioni … non mi pagano abbastanza! >_<

- È già la sesta volta che quel ramo si stacca … Qualcuno vuole aggiustarlo? >O< - * sbatte il piede a terra nervosamente * - O devo diminuirvi la paga? ^ ^

- Ma se ci paghi 2¢* all’ora! =_=”

- Vorrà dire che dovrò ridurlo a 1¢. All’ora. U_U

- -_-

- -__-

- -___-

- -___- - *  prende in mano un bazooka dal “finto ripostiglio delle scope” (Ma … ma … siamo in un bosco! O_O ndSubconscio) * - §-§

- O … Ok … O.O

- Incompetenti … -_-

# Capitolo 1 

Corsero più veloce che poterono per evitare la distruzione da parte di uno strano Chimero (composto da un ammasso di tentacoli), che s’ingigantiva man mano che ingoiava anime di esseri viventi.

<< Ma cos … >> Mew Ichigo non ebbe nemmeno il tempo di continuare, che si dovette spostare per evitare di essere colpita da un tentacolo del Chimero.

<< Sei un po’ lenta, micetta! >> disse Kisshu comparendo alle spalle della Mew Momo.

- AHHHHHHHHHHHHH …  - * continua a urlare ininterrottamente * - … HHHHHHHHH!!!

- STOP! QUALCUNO LE TAPPI QUELLA BOCCA!! - * nessuno si muove * - E va bene … -_- Kisshu baciala (P.S. Aspettavo da tanto tempo questo momento! *-* ndAutrice/Regista) 

- Finalmente! Non aspettavo altro! - * si lecca le labbra e si avvicina per baciarla appassionatamente *

- CHE SCHIFO! >,< * gli da un calcio lidovenonbatteilsole *

- AH! CAZZO!

- Ben ti sta. ù.ù

- Qualcuno porti del ghiaccio al povero Kisshu, … :’( - * parlando sottovoce * - … sperando che si riprendi … ^ ^”

* un tizio sconosciuto (E mai pagato! =.=” ndTizioSconosciuto Zitto!! >_< ndAutrice/Regista) porta del ghiaccio a Kisshu che, intanto, stramazza al suolo tenendosi gli attributi *

- Si può sapere cos’è successo di tanto tragico (A parte il fatto di aver quasi castrato Kisshu? ndSubconscio Hai ragione; niente è tanto tragico quanto questo … :’( ndAutrice/Regista), Ichigo? * cominciano a spuntare vene sulla testa *

- Mi ha spaventato! ^-^

* cadono tutti a terra * -___________-“

- Alla faccia della serietà dell’eroina …

# Capitolo 2

Con l’altra mano Ichigo prese la sua spilla per trasformarsi, quando improvvisamente una buca a pochi metri da loro prese a brillare.

<< Ma cosa … ? >> domandò Ichigo osservandola.

<< Non lo so. >> rispose Kisshu, anche se la domanda non era propriamente rivolta a lui. 

Ichigo, allora, s’incamminò verso quella buca che cominciava a brillare sempre più. S’inginocchiò davanti a essa e allungò una mano verso quella luce, sporgendosi sempre più avanti … fino a cadere!

- Ah! Che male! Y^Y

- STOOP! 

- Tutto bene, Micetta? ^ ^”

- Ti sembra che io stia bene? >O< * borbotta con la faccia rivolta al terreno e il busto … rivolto verso l’alto? O_O *

- Oh Cristo … Qualcuno ha la buon’anima di tirarla fuori? ^_________^” * ritorna alla sua sedia del regista Tim Burton * (C’è crisi! Anche le sedie scarseggiano! U_U ndAutrice/Regista)

- La solita popolana pasticciona! ù_ù

- Voi non dovreste essere su questo set! =^=”

 - Ci stavamo annoiando! ^ ^ Dovevo essere io la protagonista, non lei! Ù_U

* Ichigo borbotta ancora con la faccia rivolta al terreno * 

- VOI! - * indica Minto & Co. * - Ritornate in camerino e TU! - * indica Tizio Sconosciuto * - Tira Ichigo fuori di li! >.<

- Non puoi impedirmi di andarmene! U.U

* prende il mitra * - Scusa dolcezza, non credo di aver capito bene … §^§

- O.O - * Minto & Co. scappano a gambe levate *

- Come farei senza di te! *-* - * accarezza il suo adorato mitra  *

# Capitolo 5

   << E tu chi sei? >> domandò Kisshu osservando quella “cosetta” che somigliava tanto alla Mew blu.

<< La domanda ve lo posta prima io! >> urlò il topolino << E ora rispondete! Altrimenti sarò costretta a infilzarvi! >> continuò sguainando

- STOOP! Ma chi me l’ha fatto fare lavorare con questi incompetenti? =_=” Corina? Cos’aspetti per tirare fuori la tua spada? Non abbiamo tutto il giorno, sai?

* Corina si tasta disperatamente le tasche del suo vestito * - Se le trovassi … Ecco! - * tira fuori un bottone * - No, non è questo … Trovata! - * tira fuori il libro “Età Post-Romantica  nei Paesi Orientali nelle società nobili, basse e medio - basse” *  - No … Ecco! - * tira fuori un servizio da tè di porcellana * - Ecco …

- O.O

- O.O

- -_-

* Corina tira fuori rispettivamente: una zolletta di zucchero, un pezzo di Emmenthal, un cavalluccio a dondolo volante, un elefante rosa, un ago appuntito * - Eccolo! ^ ^

- … -

* sussurrando all’orecchio di Kisshu a proposito dell’Autrice/Regista * - Secondo te sta bene? - * Kisshu russa * - =.=”

# Capitolo 6

<< Si! Insomma … non avete mica l’aria da paladini della giustizia! Tu sembri una tuttofare che si lascia dietro un gran polverone senza combinare nulla di buono e lui … beh! Lui sembra un maniaco sessuale! >>  

- Hai ragione! U.U Assolutissimamente ragione … ma solo sulla parte del maniaco! Sia chiaro!

- STOOP! Ichigo non era questa la battuta. Anzi! Non c’era proprio! >_<

- Ma ha ragione!

- Ascoltami cara; noi amiamo Kisshu proprio per quel suo fare da maniaco sessuale. - * indica un gruppo di fangirls del team “Kisshu è sexy e tu lo sai” * - Vero ragazze? - * MewWhite, Ria e Khallya98 lanciano un urletto di consenso, mentre AngeloBiondo99, LucySophie, AdeleOo e Violetta01 annuiscono energicamente * - Visto? Ù.U

 - Avete finito di darmi del manico sessuale? -_-“ Avrei una certa fretta di finire e dedicarmi alle mie fans! 8:) - * fa un sorriso alla “per favore stuprami” che fa svenire le sue fans (insieme all’Autrice/Regista) *

- Egocentrico … =.=”

# Capitolo 7

<< Almeno hai scoperto qualcosa? >> chiese Taruto mentre, galleggiando in aria, incrociava le gambe.

<< No. >>

<< Non è che in un remoto (remotissimo) caso, le vecchiacce possano averlo catturato e portato nella loro base? >> chiese Taruto.

Pai si voltò, lo guardò freddamente, rispose nuovamente con un secco “No” e si rigirò.

<< E se andassi a controllare? Così! Giusto per esserne sicuri! >> propose allora.

<< No. >>

- Non sei etero, vero? C:

- N … Ehi! =.=

* Taruto scoppia a ridere, fino a farsi venire le lacrime agli occhi, insieme all’Autrice/Regista *

- Autrice! O.O”

- XD

- O.O”

- X’D

- -.-

- O … Ok … C’; Rifacciamo la scena … E si serio stavolta, Taruto!

- Non prometto niente! :)

* fissa l’aureola in testa che  ha cominciato a lampeggiare * - Guarda che le batterie dell’aureola si stanno scaricando. :’)

# Capitolo 8

<< Cosa ci fa qui lui! >> urlò Minto già in posizione di difesa.

<< Calmati vecchiaccia. Non siamo qui per combattere. >> disse Taruto comparendo accanto a suo fratello Pai.

<< Taru – Taru! >> * Purin corre ad abbracciarlo e lo butta a terra *  - Ops! ^ ^”

- STOOP! Purin … quando ho detto di buttarti addosso a Taru – Taru, non intendevo buttarlo anche a terra! >o<

- Scusa! È più forte di Purin; quando vede Taru – Taru non riesce a contenersi! C: - * si mette comoda sopra a un Taruto che sventola bandiera bianca *

- Purin … Taruto sta soffocando … -_-

- Ops! ^ ^”

- Ricominciamo! E per favore, Purin …

- Si, si! Purin ha afferrato il concetto! :D Vero Purin? Si, si!

- o. O”

- Aiut … iuTTo! +.+

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

* 2¢ (penny) equivalgono a 2 cent. I penny sono le monete che usano negli Stai Uniti.

 

 

Commento dell'autrice: dopo questa cavolata non dovrei fare altro che ritirarmi in silenzio, ma questo era il mio modo di dirvi grazie (sperando di essere riuscita a strapparvi un sorriso!); grazie a chi ha recensito -spero che nel cameo siano apparse tutte e che non me ne sia dimenticata qualcuna ... in tal caso vi chiedo scusa! ^ ^"-, a chi l'ha inserita nelle preferite/ricordate/seguite e a chi mi sostiene -e sopporta me e miei scleri, grazie ragazze! <3- ... dico grazie a tutti voi! Beh ... dopo sentimentalismi e cose varie, dal prossimo capitolo riprenderà il filo logico della storia. Non so se ci saranno altre scemenze del genere; dipende da come mi gira e da quello che mi passerà per la testa! :D
Bene, vi saluto!

Baci! ;)
Susuki_chan 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11

Quando la realtà incontra la fantasia

 

<< Allora … ricapitoliamo. >> disse Corina con fare cospiratorio.

<< È la terza volta che lo facciamo. >> constatò Kisshu seccato.

<< Ehi! Perché parliamo a bassa voce? >> s’intromise Kikki sussurrando.

<< Kikki! Sei solamente tu che parli a bassa voce … >> sussurrò Corina rimproverandola << Oh! L’ho appena fatto! >>

<< Visto? >> gongolò Kikki.

<< Meno chiacchiere, più lavoro. >> li ammonì Kisshu scocciato << Allora; faremo ritorno alle Terre Orientali e aspetteremo che faccia buio: solo allora attaccheremmo. >> si fermò un attimo guardando serio tutti gli altri << Li spoglieremo delle loro armi e le porteremo via. A quel punto saranno indifesi e inoffensivi. >>

<< Hai saltato la parte in cui c’infiltreremo nelle loro case! >> disse Kikki facendo sbuffare Kisshu.

<< Torneremo li alle prime luci dell’alba; il tempo di accorgersi di essere stati derubati. >> disse Corina ricevendo in cambio un’occhiataccia da parte di Kisshu.

<< Non interrompermi quando parlo! >> esclamò Kisshu << Stavo dicendo … Faremo una strage. Inoltre, dobbiamo arrivare al boss; solo così le Terre saranno realmente espugnate, le Formiche si riapproprieranno di esse e noi, per la sua felicità - indicò Corina -, potremo recarci dal Brucaliffo. >> terminò Kisshu.

<< Possiamo andare adesso? >> domandò Ichigo frettolosamente.

<< E sarebbe pure ora, Nekomimi – chan! >> le rispose Kisshu << Avremmo potuto già da un pezzo se qualcuno non sarebbe stato così pignolo. >>

<< Se avessimo fatto come volevi fare tu, improvvisando al momento, a quest’ora saremmo all’altro mondo! >> gli urlò contro Corina.

<< Il mio improvvisare ha sempre funzionato. >> disse Kisshu piccato.

<< Infatti sono ancora viva! >> esclamò Ichigo guardandolo scettico.

<< Colpa dei piani di Pai. >> replicò in sua difesa.

<< Certo … >>

 

<< È da giorni che, ormai, sono chiusi in laboratorio! Chissà se hanno scoperto qualcosa … >> disse Retasu pensierosa.

<< È impossibile saperlo! >> urlò Minto adirata << Sembra che Ikisatashi e Shirogane si siano messi in combutta per non farci sapere niente! >> continuò cominciando a girare in tondo come un cane che insegue la propria coda.

<< Avanti Minto! Non fare così! >> esclamò Retasu cercando di calmarla.

<< E come dovrei fare?! >> urlò Minto in risposta alla povera Retasu, momentanea vittima delle sue sfuriate.

<< Minto, smettila. >> la riprese freddamente Zakuro << Non essere irragionevole e calmati; innervosirsi e prendersela con persone che non c’entrano niente peggiorerà soltanto la situazione. >>

Zakuro, con le sue parole, riuscì a zittire Minto - e solo lei poteva riuscirci! -, la quale si diresse borbottando verso la toilette.

<< Ragazze! Cosa sono tutte queste voci? È, per caso, successo qualcosa? >> chiese allarmato Keiichiro irrompendo nella stanza.

<< È solamente Minto che urla in preda alla preoccupazione. >> rispose calma Retasu, anche se la tensione era quasi palpabile << Ma come darle torto! È preoccupata tanto quanto noi e voi tre non fate altro che accrescerla con il vostro mutismo. Perché non volete dirci niente? >>

<< Perché, purtroppo, non c’è niente da dire. >> rispose Keiichiro scuro in volto, per poi andarsene lasciando sole Retasu e Zakuro che si guardarono preoccupate.

 

<< Siete pronti? >> domandò Kisshu.

<< Questa è la quinta volta che lo chiedi, giovanotto! Ma per chi ci hai presi? Per vecchi decrepiti? >> disse Seymous tossicchiando un po’.

<< Chi è che ripete le cose adesso? >> domandò Corina retoricamente.

<< Andiamo. >> disse Kisshu evitando di commentare perché, ne era certo, si sarebbe scatenata una lite di li a poco.

Si divisero in quattro gruppi: il primo, composto da Ichigo, Kisshu e Maggie si sarebbero occupati delle case delle Vespe che abitavano a Nord; Kikki, Corina, Seymous e Charlotte si sarebbero occupati di quelle che abitavano a Sud, le Formiche Origami, che si divisero a loro volta in altri due gruppi, si sarebbero diretti gli uni verso Est e gli altri verso Ovest.

Si avviarono verso la prima casa che gli era capitata davanti e vi s’infilarono silenziosamente, con non poche difficoltà date le dimensioni della finestra.

<< Adesso dobbiamo fare molta attenzione. >> sussurrò Kisshu << Un solo sbaglio e siamo fottuti. >>

<< Kisshu! >> lo rimproverò Ichigo.

<< Che ho fatto?! >>

<< Lascia perdere … >> sospirò rassegnata << Da dove cominciamo a cercare? >>

La casa, a dispetto delle apparenze, era abbastanza grande; era un monolocale in stile rustico, con tutti i mobili in mogano scuro e intagliati con strani ghirigori che ricordavano molto le costole di uno scheletro. Nella parete più grande (quella in cui poggiava la testiera del “letto”, vi era una bandiera rossa con uno strano stemma stilizzato nero.

<< Se quella specie di macchina delle torture medievali è un letto, dov’è la Vespa? >> domandò Ichigo fissando insistentemente il “letto” come se potesse darle una risposta.

<< Non ne ho idea … >> rispose Kisshu aprendo un’anta di quello che si presumeva essere un armadio << … o forse si. >> mormorò notando la Vespa che, anche se addormentata, incuteva lo stesso paura.

<< Chiudila! >> esclamò Maggie << C’era per caso la sua armatura? >>

<< No. >> rispose << Le nostre brandine sono molto più comode … >> mormorò pensieroso.

<< Eh? >> domandò Maggie stranita.

<< Storia lunga. >> rispose Ichigo << Ehi! Guardate la! È la sua armatura! >> esclamò indicando con la mano un angolo della casa.

<< Shh!! >> la zittirono entrambi.

Kisshu s’avvicinò e prese l’armatura che, a differenza di quanto sembrava, era parecchio pesante.

<< Vuoi una mano? >> domandò Ichigo.

<< Non ho bisogno d’aiuto. >> rispose Kisshu tradito, però, da una gocciolina di sudore che scendeva giù dalla fronte.

<< Vuoi una mano. >> constatò Ichigo andando ad aiutarlo e notando che l’armatura era veramente pesante, persino per uno come Kisshu.

<< Attenta! >> esclamò Kisshu, vedendo che Ichigo aveva fatto quasi cadere la maschera, che per cercare di aiutarla fa cadere le katane.

<< Oh no! >> esclamò Maggie.

L’anta dell’armadio cigolò in modo sinistro; era troppo buio per vedere meglio la Vespa all’interno che speravano stesse dormendo. All’improvviso si udì uno strano ronzio che si faceva sempre più forte. Poi la videro. La faccia infuriata della vespa non prometteva niente di buono.

<< Lasciamo andare le armi molto lentamente. >> disse Kisshu lentamente.

<< Speriamo che non svegli le altre! >> esclamò Maggie.

<< Speriamo solo di arrivarci vivi dalle altre! >> la corresse Ichigo.

La Vespa cominciò a volare a destra e a manca come fosse impazzita. Fece cadere un paio di cose e per poco non prese in pieno Kisshu.

<< Svelti! Nascondiamoci nell’armadio! >> propose Ichigo.

Scivolarono svelti verso l’armadio e vi si chiusero dentro, prima che la Vespa li prendesse.

<< Come ci dorme la Vespe qui dentro? È piccolissimo! >> si lamentò Ichigo.

<< L’avevo detto che le nostre brandine erano più comode! >> esclamò Kisshu toccando per sbaglio l’interno coscia di Ichigo.

<< Kisshu!!!! Togli le mani da li! >> urlò Ichigo rossa in volto.

 

 

 

Commento dell'autrice: Ecco il nuovo capitolo! ^ ^ Che succederà ai nostri eroi ora? Riusciranno a liberarsi? ... Devo ancora pensarci su! ... Scherzo; il prossimo capitolo è già pronto!
Beh! Che dire ... (Per una volta che non hai niente da dire, non tirarla troppo per le lunghe! èwè ndSubconscio Cattivo! ç.ç ndMe) ... al prossimo capitolo!

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

Quando la realtà incontra la fantasia


 

Erano finiti in una situazione parecchio imbarazzante; i loro corpi si toccavano insistentemente, incastrati l’uno perfettamente all’altro. Ichigo non sapeva dove tenere le mani (anche perché, a un loro minimo spostamento, avrebbe toccato il corpo di Kisshu), mentre lui non accennava a togliere la mano dalla sua coscia.

Una tensione strana si creò intorno a loro, come se fosse corrente elettrica e, per di più, Maggie sembrava essere sparita nel nulla.

<< Kisshu … >> sussurrò Ichigo.

Lo scrutò attentamente; non aveva mai notato la loro differenza in altezza … se avesse voluto baciarlo avrebbe dovuto alzarsi sulle punte!

“Baciarlo? E questa da dove mi è venuta?” pensò rendendosi conto  di aver davvero immaginato la scena.

Il suo respiro si fece pesante e cominciò a fare troppo caldo per i suoi gusti. O forse era lei che stava andando a fuoco?

<< Ichigo … >> sussurrò Kisshu con voce roca avvicinandosi sempre di più al suo viso, mentre le sue mani percorrevano lentamente il profilo del corpo della ragazza.

<< Kisshu … io … >> “Io sono fidanzata!” pensò, ma non lo disse. Avrebbe tanto voluto ricordarglielo, ma le parole non le uscivano di bocca.

<< Shh … >> le sussurrò Kisshu, ormai vicinissimo, accarezzandole le labbra con il pollice.

Improvvisamente sentirono un rumore che spezzò quell’atmosfera: un urlo straziante, poi il silenzio.

<< Cos’è stato? >> domandò Maggie allarmata.

<< Vado a dare un’occhiata. >> rispose Kisshu serio.

Aprì un’anta dell’armadio e, una volta accurato di non essere in pericolo, uscì fuori. Diede un’occhiata veloce alla stanza e lo vide.

<< Uscite, non c’è più pericolo. >> disse Kisshu.

Quello che videro appena misero piede fuori dall’armadio fu abbastanza inquietante; qualcuno era entrato in casa e, non solo!, aveva ucciso la vespa che ora giaceva a terra con la testa separata dal resto del corpo in una pozza di sangue scuro.

<< Kami – sama*! >> esclamò disgustata Ichigo coprendosi la bocca con le mani.

<< Potrebbe essere ancora nei paraggi! >> esclamò Maggie, anche lei, disgustata.

<< Vado a dare una controllata … >> propose Kisshu facendo comparire i suoi Sai << … Non muovetevi. >>

<< No aspetta! >> urlò Ichigo.

Kisshu la guardò alzando un sopracciglio, come volesse incitarla a continuare.

<< Beh … ecco … >> balbettò Ichigo rossa in volto.

<< Quello che Ichigo credo stia tentando di dire è che non è sicuro che tu ci lasci qui da sole. >> intervenne Maggie.

Kisshu sembrò pensarci su per un attimo, poi sospirò :<< L’importante è che facciate attenzione. >>

Setacciarono la casa da cima a fondo, dall’interno all’esterno ma non trovarono nessun altro.

<< Chiunque sia stato, adesso se n’è andato. >> decretò, infine, Kisshu << Andiamo? >>

<< Ma … ma … >> balbettò nuovamente Ichigo; probabilmente era ancora scossa. Il punto era capire da cosa!

<< Koneko – chan ci sono solamente due opzioni: o stiamo qui a cercare qualcuno che, con molte probabilità, se n’è andato e mandiamo a puttane il nostro piano (e non lo reggo quella sottospecie di topolino!) oppure possiamo bellamente fregarcene e andare avanti prima che sia l’alba … Cosa scegli? >> disse Kisshu zittendo Ichigo << Andiamo. >> disse poi incamminandosi verso la prossima casa.

<< Aspetta! >> urlò Ichigo.

 

<< Posso? >> domandò Retasu facendo capolino dalla porta.

<< Mmh … >> ricevette in risposta probabilmente da Ryo; era difficile dirlo presi per com’erano dallo schermo del computer!

<< Lo prenderò per un “Prego Retasu!” … >> mormorò Retasu entrando, portando con se con un servizio da tè accompagnato da dei muffin ai mirtilli << Vi ho portato del tè; è da giorni che non toccate cibo, almeno questo potete berlo, no? >>

<< Grazie mille Retasu. >> rispose cortese Keiichiro; almeno qualcuno che le prestava attenzione c’era! << Appoggialo pure su quel tavolino. >>

Retasu poggiò il vassoio sul tavolo indicato e cominciò a versare il tè nelle tazzine << Ecco. >> ne porse una a Keiichiro che ricambiò con un sorriso; poi ne porse una a Ryo che mugugnò quello che sembrava essere un “grazie”. Infine si rivolse a Pai << Ecco tieni! Non so se ti piaccia, però io ti posso assicurare che è buono … >> disse, con non poche difficoltà, mentre il rossore cominciava a fare capolino sulle sue guance.

<< Ehm … la tazza. >> mormorò Pai.

<< Ah, si! Scusa! >> esclamò Retasu porgendogli la tazzina.

Pai accettò riluttante; l’assaggiò. Non era sicuro che gli piacesse, ma vedendo l’espressione speranzosa di Mew Retasu si disse che male non era.

“Ma che mi prende? Sono un idiota …” pensò ricordandosi che infondo era una sua nemica e che avrebbe dovuto trattarla come tale. Anche lei avrebbe dovuto farlo!

Si girò improvvisamente come punto da una spina, ma Retasu poté giurare di aver visto l’ombra di un sorriso.

Ryo tossicchiò abbastanza forte da far distrarre Retasu dai suoi pensieri e lo vide ancora più imbronciato di prima.

<< Li hai fatti tu i muffin, Retasu? >> domandò Keiichiro spezzando la tensione che si era creata.

<< Oh … si! >> rispose Retasu sorridendo gentilmente.

<< Sono veramente buoni, complimenti! >> esclamò Keiichiro con un enorme sorriso.

 

<< Allora? >> domandò Corina una volta che furono tutti presenti.

<< “Allora” cosa? Credi che io abbia il potere di leggere nel pensiero? >> chiese retoricamente Kisshu, facendole roteare gli occhi.

<< Intendevo dire se siete riusciti a prendere tutte le armi! >> precisò Corina stizzita.

<< Cosa ti sembra che sia quel mucchio laggiù? Polvere? >> la punzecchiò Kisshu ricevendo in cambio un’occhiata che, avrebbe messo la mano sul fuoco!, se avesse potuto l’avrebbe incenerito.

<< Adesso dobbiamo solo attendere l’alba. >> disse Seymous bloccando Corina ancor prima di potergli rispondere per le rime.

<< È successa una cosa strana quando eravamo in casa di una delle vespe … >> mormorò Ichigo assorta nei suoi pensieri.

<< Perché, c’è qualcosa di normale qui? >> domandò retoricamente Kisshu.

<< Cos’è successo, cara? >> domandò invece Charlotte premurosa.

<< Qualcuno si è intrufolato in casa e l’ha decapitata. >> rispose Ichigo guardandola come se fosse la prima volta che la vedesse realmente.

<< Potrebbe essere un sicario della Regina … >> propose Kikki ingenuamente.

<< Lui ERA un sicario della Regina. Non avrebbe senso! >> esclamò Corina con ovvietà.

<< Magari era un traditore! >> suggerì allora Kikki.

<< No, non lo era. Aveva provato ad attaccarci. >> rispose Ichigo.

<< Attaccarvi?! >> esclamò incredula Corina << E poi mi vieni a dire che loro sono i nostri Campioni? >> continuò rivolta a Kikki.

Quest’ultima, in tutta risposta, scrollò le spalle :<< Diamogli il beneficio del dubbio. >>

<< Avanti Corina, non essere cos’ indisponente! >> la sostenne Maggie.

<< Mpf! >>

<< Chiunque sia stato ci ha veramente aiutati, comunque. >> disse Maggie.

<< E se fossero stati Zoey e Dren? Pensateci; non sarebbe mica la prima volta che ci aiutano!>> propose Kikki ricevendo da Corina uno sguardo furente << Non mi guardare in quel modo! >>

<< Chi sono Zoey e Dren? E perché Corina sembra che voglia ucciderti con il solo sguardo? >> domandò curiosa Ichigo.

<< Lascia perdere … >> ringhiò Corina.

<< Attenta che prendi fuoco! >> scherzò Kisshu << Topolino al Flambé; è dalla prima volta che ti ho visto che desidero farlo. >> ghignò con fare sornione.

<< Porta rispetto a mia nipote, giovanotto insolente! >> lo riprese Seymous con una bastonata alle caviglie.

<< Hey! >> si lamentò Kisshu << Cos’è? Un vizio di famiglia? >>

<< Se la smettessi di fare il bambino … >> mormorò Ichigo.

<< Non mi sembra che la pensassi in questo modo quand’eravamo rinchiusi dentro l’armadio! >> sussurrò Kisshu, in modo tale che potesse sentirlo solo lei, alludendo al loro quasi – bacio.

“Merda!” si ritrovò a pensare per la prima volta Ichigo, diventando della stessa tonalità dei suoi capelli.

 

 

 

Note:
* Kami - sama = 
sama ( ) è utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno che riveste un titolo importante o ha uno status particolarmente elevato, per esempio un primo ministro o un sacerdote, o il superiore sul lavoro. In questo caso "-sama" viene usato per rivolgersi alle divinità: in giapponese, Dio è definito come Kami-sama.

 

 

Commento dell'autrice: ok, so che non dovrei farmi vedere dopo aver interrotto un simile momento ... ma, ho dovuto farlo! *vipregononpicchiatemi!*Ma distogliamo l'attenzione da questo (diciamo pure che ti sei scordata delle precauzioni e vuoi evitare spiacevoli incidenti ... ù.ù ndSubconscio Shh! >.< ndMe) ... a quanto pare si sta formando un triangolo equilatero ... o forse è isoscele? Ma chi ci capisce qualcosa!
 Spero che vi sia piaciuto!

Baci! ;)
Susuki_chan

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2368425